PassaParola Mag Luxembourg

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febbraio 2018

a i r b Cala da SCOPRIRE e AMARE Con un viaggio organizzato e un bellissimo film

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Anno XV, Numero 2 • Febbraio 2018

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Festival des Migrations Donne e tecnologia Sanremo:

canzoni “da mangiare“ e sfilate di fiori

La nouvelle biographie de Gramsci:

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EDITORIALE Foto copertina s.pellicciotti/Shutterstock

UN ANNO NUOVO CON NOI

Eccoci con il primo numero del nuovo anno che già annuncia il grande evento al quale siamo da anni presenti: il Festival des Migrations, Cultures et Citoyenneté (www.clae.lu), da decenni la “tre-giorni” dedicata a tutti noi, migranti di ieri e di DIREZIONE Paola Cairo - paola@passaparola.info oggi. Mai come ora le tematiche sull’emigrazione/ tel. 691 72 04 96 immigrazione sono in primo piano, fra impegno di Maria Grazia Galati - mgg@passaparola.info tel. 621 75 80 50 volontari, confronti internazionali, sacrifici umani e dibattiti politici. E dai politici al voto il passo è breve. REDAZIONE Remo Ceccarelli - remo@passaparola.info Soprattutto per noi italiani, chiamati alle urne Amelia Conte - amelia@passaparola.info per le elezioni del nuovo Parlamento il prossimo 4 Elisa Cutullè - elisa@passaparola.info Mariagrazia Ciliberto - chikka@passaparola.info marzo. Noi residenti all’estero (ed iscritti all’AIRE) Paolo Travelli - paolo@passaparola.info lo faremo alcuni giorni prima e per corrispondenza e COLLABORATORI forse (più per noi che per i nostri connazionali in ItaFranco Barilozzi / Federico Bolognesi / Emanuela Branca lia) conta l’impegno (leggi: diritto/dovere) di fare Giuseppe Cavaleri / Chiara Galimberti / Lavinia Goedecke / Gilda Luzzi una scelta. Che in tal caso non è solo un atto civile, Valentina Ersilia Matrascia / Pierluigi Montenero / Denise Parisi Ornella Piccirillo / Philippe Poivret / Cinzia Regalbuto / Simone Ricci ma pure un gesto di responsabilità verso chi ha lottato Jean Ruggi d’Aksaray / Oswald-Santillo / Chiara Travaini ed è morto perché l’Italia diventasse un Paese demoCORREZIONE BOZZE cratico, equo, solidale. Un Paese in cui, ancora oggi, è Monica Ferrari / Rosalba Gentile / Gilda Luzzi necessario lottare per sconfiggere le disuguaglianze, REDAZIONE FRANCESE schierarsi contro ogni forma di razzismo e arroganza, Responsabile: Ornella Piccirillo (tel. +33 612 16 3297) studiare per non perdere la memoria di cosa eravamo. Collaboratori: Anne-Marie Dufour Usando il voto possiamo tentare di diventare ciò che Alphonse Romano / Philippe Poivret redazionepplorena@gmail.com vorremmo essere. Detto questo vi anticipiamo alcuni contenuti: un bel viaggio di una settimana in Calabria GRAFICA E LAYOUT TESTATA Eleonora Costa - eleonora@passaparola.info organizzato da un nostro sponsor, un articolo ispirato alle canzoni italiane in omaggio al Festival di Sanremo, tante ABBONAMENTI abbonamenti@passaparola.info interviste (dal rabbino di Esch/Alzette allo scrittore di un libro che denuncia il caporalato). Anno nuovo... stile “vecAderente a ClubMediaItalie chio”, se per vecchio si intende l’esserne fedeli, sinonimo FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici di novità, cultura e corretta informazione. Vi aspettiamo Anno XV - Numero 2 www.passaparola.info numerosi allo stand di PassaParola nei giorni 2-3-4 Febbraio 2018 info@passaparola.info marzo con tante belle sorprese e la possibilità di vincere STAMPA un volo Luxair per due persone in Italia. Basta abbonarsi e Action Line S.A. 28, rue de Longwy / L-8080 Bertrange siete ancora in tempo. EDITORE PassaParola a.s.b.l. - 8, rue d’Allamont L-1120 Luxembourg

CHIUSO IN REDAZIONE 2 febbraio 2018

Paola Cairo e Maria Grazia Galati

2018 SIAMO SU

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radio@passaparola.info

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AnnoXIII, Anno XIV,Numero Numero 11 •3Novembre • Marzo 2017 2016 PORT

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Anno XIII, Numero 11 • Novembre 2016

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Anno XIV, Numero 7/8 • Luglio/Agosto 2017

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musica · interviste · novità


PRIMO PIANO TESTO Franco Barilozzi

IL FESTIVAL VI ASPETTA Mancano pochi giorni al grande evento che il Clae organizza da oltre 30 anni. Il Presidente vi invita a parteciparvi, ma vi anticipa anche i numerosi progetti e le novità che gli fanno da cornice

D

opo alcuni mesi di discussioni, anche aspri, con il Ministero della Famiglia - OfficeLuxembourgois de l’Accueil et de l’intégration, il Clae ha finalmente firmato una nuova convenzione per il 2018 che prevede la riconduzione di alcune importanti attività già avviate e di notevole interesse per il pubblico, come ad esempio i corsi di lingua francese, i corsi di informatica, il sostegno alle associa-

zioni, il prestito di materiale. Ed ancora: la messa a disposizione di sale per riunioni, l’organizzazione di attività culturali come il Festival des Migrations, des Cultures et de la Citoyenneté, il Salone del Libro, il Salone delle Arti, la Festa della Musica. Durante il 2018 il Clae proporrà due nuove attività molto importanti per il pubblico e le associazioni: l’organizzazione del Congresso delle associazioni a dicembre 2018 e il servizio d’informazione, orientamemento e accoglienza per il pubblico. Questo nuovo servizio è di estrema utilità per tutti i nuovi immigrati che arrivano in LusLa Casa delle donne di Amatrice e frazioni al Festival! Sonia Mascioli, presidente dell’associazione Casa delle Donne, sarà ospite dello stand di PassaParola durante i giorni del Festival. La presidente porterà alcuni manufatti artigianali (ceramica e tessitura) realizzati dalle mani delle donne del territorio, squassato dal terremoto nel 2016. Ricordiamo che la Casa delle donne di Amatrice (Lazio) rientra in uno dei 5 progetti finanziati dall’Ass. Séisme Italie Centrale.

frazioni.it

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www.casadelledo 04 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018


PRIMO PIANO

Foto: Aiham Tavez / CLAE

TUTTI AL NOSTRO STAND! Come ogni anno PassaParola Magazine sarà presente con un grande stand al Festival des Migrations

semburgo, sia che essi vengano da Paesi dell’Unione europea o da Paesi extraeuropei. Il servizio potrà aiutare, tramite consigli o richieste amministrative, le persone nuove arrivate o già residenti per tutte le loro pratiche di tipo sociale: accesso alla residenza, accesso al lavoro, autorizzazioni di lavoro, accesso ad un alloggio e tanto altro. L’altro nuovo progetto consiste nell’organizzazione del Congresso delle associazioni, il quale, tramite la consultazione delle associazioni attive in Lussemburgo, permetterà di mettere in risalto i bisogni e le proposte che vengono dal pubblico e, quindi, di stabilire un catalogo di proposte e rivendicazione che il Clae proporrà alle autorità lussemburghesi nei mesi che seguiranno il Congresso. Ma l’attività più conosciuta del Clae è quella più attesa dal pubblico e cioè il Festival des Migrations, des Cultures et de la Citoyenneté, che si svolgerà il 2, 3 e 4 marzo 2018, sempre a LuxExpo - Lussemburgo Kirchberg. Su uno spazio di circa 15.000 metri quadri, con entrata gratuita, il pubblico potrà scoprire oltre 350 stand di vario tipo: artigianato, informazione, arte, gastronomia, libri; ma anche assistere a conferenze, presentazioni di libri, attività per bambini, spettacoli e concerti. E come ogni anno vi aspettiamo numerosi.

In programma animazione per i più piccini ed una degustazione di vini italiani il sabato pomeriggio alle 17.30 a cura della sommelier Isabella Sardo, presidente della DIL (Degustatori Italiani Lussemburgo)

Tombola a orario continuato, omaggi per tutti, un ottimo caffè espresso con dolcetti e aperitivo con stuzzichini

Durante tutta la kermesse fieristica sarà possibile conoscere da vicino la redazione, le nostre attività, acquistare le nostre pubblicazioni, ma soprattutto di abbonarsi o riabbonarsi con lo sconto alla Rivista

Sorteggio abbonati previsto per domenica 4 marzo alle ore 16 con in palio due voli A/R per l’Italia della Luxair

(Maria Grazia Galati)

Gli arbëreshë di Vena (provincia di Catanzaro) per la prima volta al Festival Sono passati molti secoli dall’insediamento degli arbëreshë in Italia, ma la coscienza di appartenere ad una comune etnia, alla nazione albanese, al “giaku ynë i shprishur” (sangue nostro sparso) non è mai venuta meno. Questo è quello che si vive anche oggi a Vena, comunità albanese della provincia di Catanzaro, in Calabria. L’associazione culturale Vena arbëreshë sarà presente con uno stand di manufatti tradizionali locali e oggetti d’arte. Canti e danze tipiche con musica folkloristica sono previsti sabato pomeriggio.

Si precisa che l’autore dell’articolo “È il pensiero che conta”, PassaParola Magazine, anno XIV, n.12 (dicembre 2017/gennaio 2018) a pagina 7 è Andrea Gallelli e non, come erroneamente pubblicato, Andrea Galelli. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.

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PRIMO PIANO

NUOVO

TEGGIO A R O

In palioi due vol R / Luxair A ia in Ital

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PassaParola Magazine vi regala il Belpaese Grande sorteggio abbonati di PassaParola Magazine in collaborazione con LUXAIR Chi si abbona per la prima volta o si ri-abbona alla nostra Rivista dal 25 novembre 2017 al 4 marzo 2018 (ore 12) partecipa al sorteggio che permette di vincere due voli A/R per una delle tante destinazioni italiane del programma LUXAIR. L’estrazione avverrà durante il Festival des Migrations (edizione 2018 - www.clae.lu) e precisamente il giorno 4 marzo 2018 (domenica) alle ore 16, direttamente al nostro stand. Saranno validi anche tutti gli abbonamenti sottoscritti durante i tre giorni del Festival des Migrations, Cultures et Citoyenneté fino alle ore 12 del 4 marzo 2018.

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PRIMO PIANO

REGOLAMENTO INTEGRALE DEL SORTEGGIO A PREMI Il sorteggio “PassaParola” è indetto da PassaParola a.s.b.l. ed è svolto secondo quanto definito dai seguenti articoli: Articolo 1. Denominazione del sorteggio e periodo di svolgimento Sorteggio “PassaParola” inizia il 25 novembre 2017 e scade il 04 marzo 2018, ore 12.00. Articolo 2. Destinatari del sorteggio Possono partecipare al sorteggio tutti i membri aventi sottoscritto l’abbonamento annuale dal 25 novembre 2017 al 4 marzo 2018, ore 12.00: Amico di un valore di 100 € (cento euro) Sostenitore di un valore di 50 € (cinquanta euro) Standard di un valore di 25 € (venticinque euro) Estero di un valore di 30 € (trenta euro) Promozione Francia di un valore di 20 € (venti euro) Prezzo speciale per i soci della Dante Alighieri di un valore di 15 € (quindici euro) per il periodico italiano in Lussemburgo “PassaParola Magazine” Articolo 3: Tempi e modi di svolgimento Il sorteggio “PassaParola” si svolge presso lo stand di PassaParola asbl, nell’ambito della 35ma edizione del Festival des Migrations, des cultures et de la citoyenneté che ha luogo nei giorni 2, 3 e 4 marzo 2018 a LuxExpo, Kirchberg, Lussemburgo. L’entrata al Festival des Migrations è completamente libera e gratuita. Tutti i membri aventi sottoscritto l’abbonamento annuale Amico, Sostenitore, Standard, Estero, Promozione Francia e prezzo speciale soci Dante Alighieri per il periodico PassaParola Magazine tra il 25 novembre 2017 e il 4 marzo 2018 ore 12.00 potranno partecipare all’estrazione del premio che si terrà domenica 4 marzo 2018, alle ore 16.00. Il nome e cognome di ciascun membro abbonato Amico, Sostenitore, Standard, Estero, Promozione Francia e prezzo speciale soci Dante Alighieri saranno riportati su una delle due parti di un foglietto; il foglietto sarà ripiegato, in modo da mostrarne unicamente la parte bianca e sarà introdotto in un’urna/contenitore per la successiva estrazione. Il nome e cognome dell’abbonato riportati sul foglietto saranno quelli che verranno utilizzati come riferimento per l’estrazione e l’assegnazione dei premi in palio. Articolo 4: Modalità di estrazione dei premi L’estrazione dei premi avverrà domenica 4 marzo 2018, alle ore 16.00, durante l’ultimo giorno della 35ma edizione del Festival des Migrations, des cultures et de la citoyenneté, presso lo stand PassaParola asbl. Un responsabile, preposto da PassaParola a.s.b.l., provvederà ad estrarre a sorte, pubblicamente, il foglietto e quindi il nome e cognome del vincitore tra tutti i nomi e cognomi inseriti nell’apposita urna/contenitore dal 25 novembre 2017 e fino al 4 marzo 2018, alle ore 12.00. Qualora il vincitore non sia presente, si procederà all’estrazione di un altro nominativo ad eccezione degli Abbonati Estero che saranno avvisati per mail o lettera. Articolo 5: Modalità di comunicazione e consegna dei premi. Essendo l’estrazione effettuata alla fine della 35ma edizione del Festival des Migrations, des cultures et de la citoyenneté, presso lo stand di PassaParola asbl, il vincitore sarà chiamato a ritirare il relativo premio il giorno stesso. Il tutto solo esibendo un documento d’identità valido. Il premio non può essere scambiato contro denaro o qualsiasi altro oggetto o servizio. Articolo 6: Modalità di partecipazione La partecipazione al concorso comporta l’accettazione incondizionata da parte dei partecipanti di tutto quanto disposto dal presente regolamento. La partecipazione, nel rispetto della meccanica della stessa, è legata alla sottoscrizione dell’abbonamento annuale Amico, Sostenitore, Standard, Estero, Promozione Francia e prezzo speciale soci Dante Alighieri al periodico PassaParola Magazine. Articolo 7: Modifica del regolamento PassaParola a.s.b.l. si riserva il diritto di modificare il contenuto del presente regolamento avendo cura che le modifiche siano comunicate con le stesse modalità della comunicazione originaria o in forme equivalenti. Articolo 8: Annullamento, sospensione o abbreviazione della manifestazione a sorteggio PassaParola a.s.b.l. si riserva il diritto, per cause di forza maggiore, di abbreviare, sospendere o annullare l’iniziativa oggetto del presente regolamento. In tale caso, sarà data adeguata comunicazione agli interessati. Articolo 9: Reperibilità del regolamento Il testo completo del regolamento viene messo a disposizione per consultazione sul numero di PassaParola di febbraio 2018 oltre che sul sito Internet dell’Associazione PassaParola asbl: www.passaparola.info

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OBIETTIVO SU... TESTO Jean Ruggi d’Aksaray

The young Rabbi Intervista con Rav Alexander

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hi a Esch percorre Rue du Canal noterà un edificio che potrebbe sembrare una chiesa. Ma che, priva del tipico campanile, presenta invece sul frontone un’iscrizione incisa in ebraico: “Ama il prossimo tuo come te stesso”, uno dei comandamenti di Gesù nel Vangelo, che circa mille anni prima era stata proclamata nel Libro del Levitico (19:18). L’edificio è una sinagoga diversa dalle altre, che sembra invitarci a riflettere su tutto quello che crediamo di sapere sugli ebrei e sull’ebraismo. È qui che incontriamo il rabbino Grodensky.

I MEMBRI ORTODOSSI RISPETTANO ALLA LETTERA I PRECETTI E I RITI FISSATI DA TEMPO. I MEMBRI LIBERAL HANNO AMMORBIDITO QUESTI PRECETTI

Grodensky, il rabbino di Esch-sur-Alzette, che ci spiega da vicino la comunità ebraica nel Granducato e la sua storia

rio negli Anni ‘70 e che comunque non era una comunità ortodossa, bensì “tradizionale” come essa stessa si definiva. All’epoca infatti, nelle due sinagoghe di Esch e di Lussemburgo, si suonava l’organo durante il servizio religioso del Sabato e questa è la prova che non erano affatto ortodosse. Poi negli Anni ‘80 la comunità di Lussemburgo divenne più conservatrice e smise di suonare l’organo e di far cantare cori misti di uomini e donne, mentre Esch divenne più Liberal grazie alle innovazioni introdotte dal mio predecessore. Una svolta importante che decretò (dopo un lungo e attento

Come è riuscito a rivitalizzare una comunità ebraica ortodossa che da qualche decennio sembrava stare un passo indietro alla “sorella maggiore” di Lussemburgo? Quando sono arrivato la comunità di Esch era stata già “rivitalizzata” dal mio predecessore Rabbi Nathan Alfred. Occorre precisare che la comunità si era semplicemente contratta a causa dell’emigrazione dovuta alla crisi che aveva investito il bacino minera08 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018

dibattito e consultazioni con la comunità di Lussemburgo) una suddivisione paritaria dei diritti e delle responsabilità negli affari religiosi tra uomini e donne. In che cosa gli ebrei ortodossi si distinguono dagli ebrei Liberal? I membri ortodossi rispettano alla lettera i precetti e i riti fissati da tempo senza tenere conto dell’evoluzione dei costumi e della tecnologia. Ad esempio un ortodosso non potrà mai guidare l’automobile, né utilizzare un qualsiasi elettrodomestico o addirittura scrivere un appunto a penna nel “santo giorno del

CHE COS’È L’EBRAISMO RIFORMATO? Nel XIX secolo in Germania, tre secoli dopo la Riforma cristiana, avviene la Riforma ebraica. Questa si divide subito in un’ala radicale (l’ebraismo liberale) e un’ala più legata alla tradizione (l’ebraismo conservativo). Pochi sanno che uno dei massimi artefici della Riforma operò proprio nel Granducato di Lussemburgo: il rabbino tedesco Samuel Hirsch, al quale, nel 2014, le Poste lussemburghesi hanno dedicato un francobollo. (JRd’A.)


OBIETTIVO SU...

Sabato”. I membri Liberal hanno ammorbidito questi precetti, adattandoli ai nostri tempi. Ad esempio, possono guidare l’auto il Sabato, ma solo per andare in sinagoga. Permettono alle donne di entrare nel computo del quorum necessario per eseguire la preghiera comunitaria e di salire sul pulpito per leggere la Torah indossando il Tallit, lo scialle da preghiera e la Kippah, lo zucchetto ebraico. In breve, i Liberal mettono l’accento sull’etica piuttosto che sui rituali. Come vive un ebreo Liberal a Esch? Come in tutte le comunità, ma con una nota cosmopolita in più e un accento particolare sull’istruzione e la cultura senza dimenticare la massima che ha letto sul frontone della sinagoga: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. La settimana inizia la domenica con i corsi di TalmudThorah per i giovani. Poi, come in ogni comunità, ci sono le nascite e i bambini maschi che devono essere circoncisi dopo otto giorni, le Bar Mitzvah e le Bat Mitzwah (con le quali i ragazzi di 13 anni e le ragazze di 12 raggiungono la maggiorità religiosa) e naturalmente i matrimoni e i funerali; e il rabbino, proprio come un parroco, deve occuparsi di tutto ciò oltre che dell’assistenza spirituale agli anziani e agli ammalati. E poi ci sono le serate a tema, le cene etniche, le conferenze, i concerti.

BISOGNA SAPERE CHE TUTTE LE CORRENTI DELL’EBRAISMO NON ORTODOSSO ACCETTANO L’OMOSESSUALITÀ

GLI EBREI IN LUSSEMBURGO Un primo insediamento ebraico a Lussemburgo è attestato nel 1276. Prima della Seconda guerra mondiale vivevano in tutto il Granducato 3.700 ebrei, molti dei quali rifugiati dalla vicina Germania. 1.200 di loro furono deportati e perirono nei campi di concentramento. Un rapporto elaborato nel 2015 da Vincent Artuso dell’Université du Luxembourg ha accertato che l’amministrazione lussemburghese collaborò alla politica di persecuzioni antisemite dell’amministrazione tedesca. Nello stesso anno il Lussemburgo ha presentato per la prima volta le sue scuse alla comunità ebraica “per le sofferenze subite e le ingiustizie commesse nei suoi riguardi da parte di taluni rappresentanti”. (JRd’A.)

Com’è la Sua vita privata? Cerco di mantenermi in un sano equilibrio. Della comunità, che mi regala tante energie positive, fa parte anche mio marito. Ci siamo conosciuti durante i miei studi di economia a Vienna. Isak, di lontana ascendenza ebraica, si è convertito all’ebraismo e nel 2011 abbiamo celebrato a Vienna il primo matrimonio gay con una cerimonia religiosa ebraica. Si è paragonato a un parroco. Noi, che non riusciamo a immaginare un parroco sposato con un uomo, Le chiediamo: come è possibile essere gay e rabbino? Bisogna sapere che tutte le correnti dell’ebraismo non ortodosso accettano l’omosessualità come una variante della sessualità umana e hanno una lunga storia di impegno a favore dell’inclusione delle persone omosessuali nella vita ebraica, con ordinazioni di rabbini e cantori LGBT e la depenalizzazione dell’omosessualità negli Stati Uniti. Oggi le persone omosessuali possono essere ordinate rabbini e cantori nelle comunità non ortodosse ed essi sono felici di celebrare ma-

La prima sinagoga di Esch-sur-Alzette (1900 circa)

trimoni gay nelle loro sinagoghe. Circa l’80% degli ebrei del mondo non sono ortodossi. Chi non è ebreo può partecipare alle vostre attività? La nostra comunità è aperta a tutti, specialmente nelle occasioni di incontro con i non ebrei. Organizziamo spesso conferenze e dibattiti su temi di attualità dal punto di vista ebraico, talvolta anche serate di cucine esotiche presentate dai nostri membri. Per ovvi motivi di sicurezza si consiglia però di inoltrare prima una richiesta al seguente indirizzo elettronico: rabbi@jewish.lu

FEBBRAIO 2018 - PassaParola Magazine - 09


EUROPARLIAMONE

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TESTO Emanuela Branca (Principal Supervisor presso la Banca Centrale Europea)*

IL MECCANISMO DI

VIGILANZA UNICO: che cos’è e perché è così importante

Primo pilastro dell’Unione bancaria, persegue l’obiettivo principale di garantire la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo 10 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018

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ivenuto ufficialmente operativo nel novembre 2014, il Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU) è il sistema europeo di vigilanza bancaria che comprende la Banca Centrale Europea (BCE) e le autorità di vigilanza nazionali degli Stati membri. Tale meccanismo rappresenta pertanto un caso a di successo nell’unire le forze, l’esperienza e le competenze di tutti questi soggetti. Le sue principali finalità sono: salvaguardare la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo, accrescere l’integrazione e la stabilità finanziarie nonché as-


EUROPARLIAMONE

sicurare una vigilanza coerente. Perché è necessario? La recente crisi finanziaria ha messo in luce sia la rapidità e la virulenza con cui possono propagarsi i problemi del settore finanziario sia le ricadute dirette per i cittadini dell’area dell’euro. L’obiettivo della vigilanza bancaria europea è pertanto quello di contribuire a ristabilire la fiducia nel settore bancario europeo e rafforzare la capacità di tenuta delle banche. Il ruolo della BCE La BCE, in quanto istituzione indipendente dell’UE, sovrintende alla vigilanza bancaria in una prospettiva europea attraverso l’istituzione di un approccio comune alla vigilanza su base giornaliera, il ricorso ad azioni di vigilanza e a misure correttive armonizzate e l’applicazione coerente della regolamentazione e delle politiche di vigilanza. Per garantire una vigilanza efficiente gli enti creditizi sono classificati come “signi-

TUTTI I 19 STATI MEMBRI DELL’AREA DELL’EURO ADERISCONO AUTOMATICAMENTE ALL’MVU

ficativi” o “meno significativi”. I primi sono sottoposti alla vigilanza diretta della BCE, mentre alle Autorità Nazionali Competenti (ANC) è affidata la vigilanza delle banche meno significative. I Paesi Paesi partecipantipartecipanti Tutti i 19 Stati membri dell’area dell’euro aderiscono automaticamente all’MVU. Gli altri Stati membri dell’UE che non utilizzano l’euro come valuta nazionale possono decidere di prendervi parte. A tal fine, le rispettive autorità di vigilanza nazionali instaurano una “cooperazione stretta” con la BCE. La BCE e le autorità di vigilanza nazionali degli Stati membri dell’UE che non partecipano all’MVU possono fissare in un memorandum d’intesa le modalità di cooperazione in materia di vigilanza. cambiatoda novembre da noCos’è cambiato vembre 2014 ad oggi 2014 ad oggi L’MVU è composto da 19 differenti regimi nazionali di supervisione integrati in un unico sistema europeo. L’attività di supervisione diretta, inoltre, ha riguardato oltre 100 gruppi bancari dell’area dell’euro, stabilizzandosi sempre di più. L’esecuzione della valutazione annuale a cui sono sottopo-

L’MVU È COMPOSTO DA 19 DIFFERENTI REGIMI NAZIONALI DI SUPERVISIONE INTEGRATI IN UN UNICO SISTEMA EUROPEO ste le banche (SREP, Supervisory Review and Evaluation Process) è stata condotta seguendo la stessa metodologia a livello degli Stati membri e i processi quotidiani dei controlli locali e a distanza (quali ad esempio la valutazione dei modelli interni per il calcolo del rischio di credito e mercato, l’esecuzione di ispezioni in loco, le concessione o il ritiro della licenza bancaria) sono stati condotti secondo una nuova e unica metodologia condivisa. L’MVU è un soggetto sovrannazionale che ha migliorato la trasparenza e la resilienza delle banche, avendo come principale missione quella di evitare il ripetersi delle crisi sistemiche e pertanto costituisce un grande passo avanti verso l’Unione bancaria. (*) Le informazioni qui riportate forniscono una personale e semplificata descrizione del Meccanismo Unico di Vigilanza.



FINANZA TESTO Pierluigi Montenero

RISPARMIO E MiFID II: COSA CAMBIA NEL 2018

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iFID II (Markets in Financial Instruments Directive) è la seconda versione della direttiva dell’Unione europea che ridefinisce le regole sulla formazione dei “venditori del risparmio”. Le principali novità sono due. Da un lato la cosiddetta “product governance”, fase che è alla base della costruzione di un prodotto finanziario da parte della società produttrice e che consiste nella definizione di un obiettivo positivo e negativo (rispettivamente soggetti per i quali il prodotto finanziario è adeguato e soggetti per i quali il prodotto va sempre escluso). Dall’altro la “product intervention”, che prevede la possibilità per le autorità competenti di stabilire il divieto o limitazione di vendita di strumenti finanziari o depositi strutturati, anche prima della commercializzazione, in casi estremi di minaccia all’integrità del mercato e a protezione degli investitori. Per il cliente ci sarà inoltre la possibilità di beneficiare di una consulenza finanziaria indipendente, segnando così il passaggio da una logica di prodotto a una logica di fornitura del servizio. La MiFID II introduce, infatti, quali soggetti professionali del mercato i “consulenti finanziari autonomi”. Tali soggetti operano accanto agli intermeSONO AUSPICABILI ALCUNI ULTERIORI INTERVENTI CHE ANDREBBERO A VANTAGGIO SIA DEI RISPARMIATORI SIA DI CHI OPERA NELLE FILIALI

A gennaio di quest’anno ecco una novità nella direttiva europea già esistente che dovrebbe proteggere meglio i piccoli risparmiatori, ma che è anche un’incognita per le banche diari che utilizzano i propri dipendenti e i loro agenti o mandatari. In sostanza la nuova normativa consente ai privati professionisti e alle società di consulenza di svolgere in via autonoma il servizio di consulenza finanziaria. I media hanno generalmente teso ad enfatizzare gli obiettivi MiFID con l’aumento della tutela per gli investitori e della promozione di una maggiore trasparenza ed efficienza dei mercati finanziari, con particolare attenzione ai costi sostenuti dai piccoli risparmiatori. In realtà, se da un lato la MiFID II amplia le prassi informative in favore degli investitori, dall’altro, per la complessità della normativa e delle sue implicazioni organizzative e operative, rappresenta un’incognita rilevante per i lavoratori del settore bancario e finanziario. Sono auspicabili alcuni ulteriori interventi che andrebbero a vantaggio sia dei risparmiatori sia di chi opera nelle filiali: primo fra tutti sicuramente l’istituzione di un unico questionario MiFID così che ogni cittadino sarebbe censito per la sua propensione al rischio finanziario una sola volta per tutte le banche e ogni innalzamento del profilo sarebbe sottoposto a verifica della vigilanza. In seconda battuta si attende un intervento che preveda una maggiore responsabilizzazione di Consob rispetto alla valutazione sul rischio dei prodotti finanziari emessi. FEBBRAIO 2018 - PassaParola Magazine - 13


MEDICINA TESTO Lavinia Goedecke

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enza volersi addentrare nel merito del problema socio-politico delle migrazioni di massa, si deve fare chiarezza circa le superficiali affermazioni di chi invoca un elevato rischio infettivo derivante dai migranti/rifugiati. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la percentuale di migranti che arriva in stato di salute compromesso è compresa tra il 2% e il 5%. Per quanto concerne il rischio di importazione di infezioni “esotiche”, questo è basso e più spesso legato a turisti e operatori sanitari che non ai migranti. Nella maggior parte dei casi assistiamo all’arrivo di migranti sani perché “autoselezionati” per il viaggio: quindi più giovani, più forti e più determinati. Ma si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio” (frase tratta dalla canzone Bocca di Rosa di Fabrizio De André, ndr) e quindi abbiamo assistito a diffuse campagne mediatiche di disinformazione o cattiva informazione. I maggiori campanelli di allarme sono suonati per alcune malattie in particolare. HIV: l’incidenza dell’infezione nella popolazione straniera è effettivamente quasi quattro volte superiore a quella della popolazione italiana. Questo sia per l’alta

Malattie infettive e immigrazione Un pregiudizio da sfatare, dati alla mano. Perché le vere “malattie” sono l’ignoranza e il pregiudizio prevalenza di infezione nelle aree geografiche di provenienza che per infezioni acquisite sul territorio italiano. Si ricorda però che il contagio avviene per via ematica/ sessuale e non per via aerea. Tubercolosi: seppure gran parte degli immigrati viene da aree ad alta endemia, l’incidenza della malattia al momento dell’arrivo in Italia è bassa, mostrando però un progressivo incremento in parallelo al tempo di permanenza in Italia. Questo per l’elevato rischio di riattivazione della malattia in condizioni di vulnerabilità e di precarietà (scarsa igiene e nutrizione, alloggi malsani) e per il difficile accesso al sistema sanitario. Ebola: il virus Ebola nella maggioranza dei casi provoca malattia sintomatica e poi morte nell’arco di pochi giorni dall’infezione. Questo annulla la possibilità che una persona infettata possa sopportare il viaggio fino in Italia. In

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realtà i soli casi di Ebola notificati nel nostro Paese sono stati quelli di operatori umanitari infettatisi nel corso delle loro missioni. Scabbia e infestazioni cutanee: malattie tipiche delle fasce sociali più disagiate, legate a scarsa igiene e sovraffollamento e di facile cura. Per quanto concerne invece morbillo, difterite, influenza, pertosse, il problema risiede nello scarso accesso ai servizi vaccinali della popolazione migrante, ma anche al rifiuto di accedervi da parte di quella italiana. Difficilmente si ricordano però le “ferite invisibili” come quelle legate alla guerra o alla tortura. Secondo un rapporto di Medici Senza Frontiere sulla salute mentale dei profughi ospitati dai Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria, ndr) italiani, tra i richiedenti asilo si registrano alti tassi di psicosi, depressione, disturbi post traumatici da stress e dell’umore, disturbi d’ansia. Come sempre è la prevenzione a giocare il ruolo fondamentale nel limitare insorgenza e diffusione delle malattie infettive ed è fondamentale permettere a tutti un eguale accesso ai servizi sanitari. Con le modalità idonee ed adeguate risorse, inoltre, si dovrebbe cercare di implementare al massimo l’integrazione sociale, culturale e sanitaria. Ma ricordiamoci sempre che è l’ignoranza la peggiore delle malattie.



FEMMINILE PLURALE TESTO Valentina Ersilia Matrascia

DONNE & TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE

L

a presenza delle donne nel campo delle ICT (le tecnologie dell’informazione e della comunicazione) è limitata al 30% dei 7 milioni dei lavoratori attualmente impiegati nel settore. Per le posizioni dirigenziali la percentuale scende drasticamente sotto il 19%. Se da una parte l’innovazione digitale e informatica crea sempre più rapidamente nuovi mercati e figure professionali, dall’altra emerge in maniera sempre chiara il forte divario tra domanda e offerta.

AD UN AUMENTO DELLE DONNE NELLE POSIZIONI APICALI DELLE AZIENDE CORRISPONDEREBBE UN AUMENTO DI RENDIMENTO E DI UTILI PER GLI AZIONISTI DEL 35% Il mercato è florido e in continua espansione - le stime dell’EU Digital Skill & Jobs parlano di una richiesta di 756 mila risorse nel 2020 - che però non procede di pari passo con la formazione pro-

La realtà è scoraggiante. Ancora troppe poche donne presenti in questo universo. Che noi vi illustriamo da vicino

fessionale. Ancor meno quella al femminile. «C’è un forte gap di competenze tra le figure ricercate dalle aziende e chi cerca lavoro. Si creano ogni giorno nuove tecnologie e settori in cui inserirsi, ma da sempre le donne rimangono troppo spesso fuori da questo mondo» denuncia Linda Serra, fondatrice e CEO di Work Wide Women, la prima piattaforma di social learning dedicata alla formazione femminile sulle nuove professioni legate al web e alle nuove tecnologie. Condizione confermata dalla Commissione europea che, sottolineando il forte divario di competenze tra la percentuale della popolazione in possesso di competenze digitali sufficienti per il mercato del lavoro e la richiesta di esperti di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, mette tra i punti focali dell’Agenda digitale per l’Europa (DAE)

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la necessità di aumentare la partecipazione delle donne nelle professioni ICT. Una necessità occupazionale ma anche economica: ad una parità di genere nelle imprese del settore (50% donne e 50% uomini) corrisponderebbe, secondo la Commissione europea, un aumento del Pil europeo di 9 miliardi di euro all’anno. Ad un aumento delle donne nelle posizioni apicali delle aziende corrisponderebbe un aumento di rendimento e di utili per gli azionisti del 35%. Il divario di genere nel campo digitale nascerebbe a monte,


FEMMINILE PLURALE

LA FORMAZIONE È ROSA E FUNZIONA. PAROLA DI CHI L’HA FATTA

già nella fase della formazione. Solo 29 donne su 1000 portano a termine gli studi nelle discipline STEM (Science, technology, engineering e mathematics) sia in Italia che in Europa. «C’è una forte resistenza culturale da vincere, non solo in Italia - conferma Serra - ovvero quella che vede le materie tecniche e scientifiche poco adatte per le donne, portate a privilegiare altre discipline, viste anche, poi, le difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro in generale e in certi settori in particolare. Quello che noi cerchiamo di fare è proprio questo: lavorare su due fronti. Stimolare le donne dando loro una formazione che incontri le esigenze delle aziende e sollecitare le aziende a riconoscerne e valorizzarne il talento». Data Protection Officer, Digital Information Officer, Cyber Security Expert, Big Data Engineer, Mobile

LE DONNE HANNO BISOGNO DEL DIGITALE E CREDO CHE IL DIGITALE ABBIA BISOGNO DELLE DONNE! (Roberta Moretti)

Application Developer, Data Scientist. Parole che sembrano parlare di mondi lontani eppure descrivono il presente e la possibilità di opportunità lavorative e che, con i giusti investimenti, troveranno la loro declinazione al femminile.

Mettere le donne in condizione di acquisire una professionalità specifica o semplicemente di aggiornamento di singole compentenze attraverso corsi online che coprono i diversi aspetti delle tecnologie digitali, dalle basi dell’informatica allo sviluppo di un’app. Questa la strategia messa in campo sin dal 2014 dal team di Work Wide Women, che parla a donne di età e formazione culturali assolutamente trasversali. «Il nostro pubblico - dice Linda Serra - è rappresentato da donne tra i 30 e i 45 anni, che hanno bisogno di aggiornarsi per rimanere nel mondo del lavoro o che decidono di reinventarsi professionalmente dopo una pausa. La parola d’ordine per noi è inclusione: creiamo prodotti formativi inclusivi che riescano a raggiungere sia chi parte da zero che l’addetta ai lavori in cerca di un approfondimento».

Dai corsi e dagli appuntamenti di WWW sono nate collaborazioni con grandi aziende (da Google Italia alla Sardinian Academy for Girls), ma anche nuove realtà imprenditoriali come Woman Lab, una società di donne per promuovere le competenze femminili, nata nel 2014 ad opera di Roberta Moretti. «Ho partecipato racconta - a diversi corsi, tra cui Google App for Business, Youtube e il podcasting. Mi hanno permesso di imparare ad utilizzare i vari strumenti e ad applicarli da subito nella mia attività professionale. Oggi sono una libera professionista consulente per l’orientamento professionale e il “personal branding”. Le donne hanno bisogno del digitale e credo che il digitale abbia bisogno delle donne. Perché ci semplifica la vita, ci permette di lavorare, mantenere relazioni, creare, condividere, a prescindere da dove ci troviamo e dal momento della giornata; e questo si concilia perfettamente con il modello flessibile e multitasking della donna contemporanea. Il futuro del lavoro, dal mio punto di vista, vedrà molti più freelance ed opportunità di lavoro attraverso e grazie al digitale; dicono che i bambini di oggi faranno lavori che oggi non esistono e non possiamo immaginare. Io sono già curiosa, nel frattempo mi tengo aggiornata formandomi e osservando come mia figlia di 10 anni utilizza il web. (VEM)

ewomen.com

https://workwid

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PERSONAGGIO TESTO Paola Cairo

Ha alle spalle 20 anni di teatro.

C

ominciai all’età di 12 anni con il dopolavoro della Fiat. I figli dei lavoratori dello stabilimento di Cassino, dove lavorava mio padre, potevano mettere in scena le commedie napoletane con la regia di Giancarlo Dovere. Prosegue come assistente alla regia in alcuni spettacoli di teatro contemporaneo con Luca Mauceri a Sora (FR). Segue corsi con Vincenzo Perrotta, attore e regista teatrale al Teatro India di Roma. Ma è Giorgio Mennoia, direttore del CUT (Centro Teatrale Universitario) di Cassino il suo “maestro per eccellenza”. Durante gli anni dell’università al CUT ho capito che recitare è la mia passione. Scarpato si laurea in Scienze della Comunicazione e Media con una tesi sulla commedia dell’arte e arriva in Lorena nel 2011, dove frequenta i corsi del Théâtre à Dire di Thionville, ai quali affianca stage con l’Ecole Florent e formazioni varie in Italia e in Francia. Decide di creare una compagnia teatrale e con il suo collaboratore Salvatore Burgio fonda la compagnia teatrale “La Maschera”. Nel territorio - dice - c’è una grande “fame” di teatro; i Comuni mettono a disposizione le sale per le associazioni e c’è molta gente con il desiderio di recitare. Con le due associazioni francesi “AnVol” e “Artmisto” impartisce corsi di comunicazione teatrale a Volmerange les Mines e a Metz ai quali partecipano giovani e adulti.

Tiene laboratori teatrali in Francia e in Lussemburgo per adulti e adolescenti. Ha lavorato anche nel carcere minorile di Metz con un progetto di teatro terapia

PAOLO SCARPATO: il teatro come opportunità Insegno il linguaggio delle emozioni - afferma - dove il centro motore è il corpo in collegamento con il ritmo musicale. Bisogna andare nel dettaglio con l’esercizio e con un metodo preciso terapeutico per imparare a lavorare in sinergia con le nostre emozioni più autentiche. In questo modo possiamo superarci, comunicando in modo efficace ed efficiente. Scarpato organizza vari stage di tecniche teatrali. Lo scorso anno ho diretto un progetto particolare - racconta - nel carcere minorile di Metz: un corso di teatroterapia per adolescenti ai quali, attraverso la musica, il ritmo e la comunicazione, insegnavo a relazionarsi con il proprio corpo e ad acquisire presenza scenica. Un’esperienza unica nel suo genere - continua Scarpato - perché la teatroterapia consente di superare momenti di disagio, di sviluppare le proprie risorse interiori e di cercare nuovi orizzonti per la propria salute mentale e fisica. Il teatro diviene un gioco di ruoli e sensazioni, attraverso l’interpretazione di storie reali e fittizie. Tutto questo è fantastico. Circa un anno

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fa il desiderio di Paolo di insegnare nella sua lingua madre. Avevo necessità di riappropriarmi della bellezza dell’italiano e così, sapendo che in Lussemburgo c’è una grande comunità italiana, ho proposto un corso al Circolo ricreativo e culturale “E. Curiel” (il mercoledì sera alle ore 20, ndr) dove insegno tecniche base (la voce, l’improvvisazione, il ritmo, la respirazione e la meditazione) che gli allievi possono utilizzare sia per il teatro classico sia contemporaneo. I miei maestri - aggiunge - sono Stanislavski e Čechov. Probabilmente a fine corso faremo uno spettacolo ispirato al teatro dell’assurdo. Quando entro in scena e recito sono interessato a dare energia e a riceverne dal pubblico. Quando dirigo un’opera in qualità di regista scopro personaggi e storie e adatto il tutto alle caratteristiche dei miei allievi. Sul palco si vive di verità e noi diamo emozioni. Allo stesso tempo gli attori/allievi subiscono l’evoluzione nella loro testa e nel loro animo che permette loro di appropriarsi dei personaggi e dare sfogo alla loro creatività interiore.


TANTI ITALIANI FA TEXTE Philippe Poivret (traduzione di Ornella Piccirillo)

LES MACARONIS raccontati da un Macarone puro e duro

I

I cognome ricorda l’Italia, ma da dove sbuca fuori il nome? chi è colui che ha intitolato il suo libro Les Macaronis pubblicato nel settembre 2017 e sottotitolato Il tempo delle guerre e delle migrazioni? Prima di chiedergli delle spiegazioni meglio leggere il suo romanzo che, in realtà, è prima di tutto la cronistoria dettagliata della vita degli italiani venuti a lavorare in Lorena e più particolarmente a Homécourt. Jeff Gelli ci racconta, infatti, la vicenda della sua famiglia dal 1933 al 1996 e quasi un secolo di vita dell’intera comunità italiana. L’autore non si sofferma solo sulle ovvie ragioni del loro arrivo in Lorena per concentrarsi sulle guerre e le lotte cui loro hanno partecipato lungo tutto il Ventesimo Secolo. Le dure lotte sindacali guidate da operai prevalentemente comunisti contro dirigenti onnipotenti e la famiglia De Wendel, le azioni rischiose della Resistenza contro i nazisti, la difficile situazione delle donne in una società patriarcale. Nessuno di questi drammi sarà risparmiato ai migranti italiani. Con un vocabolario plurilingue, nonna, fissa o ancora fric, l’autore ci fa vivere, crescere e morire insieme ai lavoratori transalpini. Chiusa l’ultima pagina sorgono spontanee alcune domande. Jeff Gelli, nato e cresciuto a Joeuf, che si definisce “lupachiotto delle ultime guerre e assurdo testimone di un universo che sta ormai crollando“, ha risposto. Perché hai voluto assolutamente il titolo Macaronis con la M maiuscola? Dovevo toccare i cuori e le anime, rendendogli dignità e rispetto; cuori e anime dei Macaronis che, come me, hanno incise sulla loro pelle le ferite di un’emigrazione “bonificata“ dalla Francia e che a tutti i costi ci ha ridotto ad un modello d’integrazione riuscita. Perché non parli l’italiano? Per una buona integrazione i nostri genitori e nonni ci hanno costretto a parlare solo in francese. Parlavano italiano soltanto tra di loro. Tutta la nostra cultura è stata negata.

Innamorato di letteratura, Jeff Gelli ha iniziato a scrivere novelle, articoli di cronaca e poesie “sotto il segno“ di Rimbaud, Baudelaire e Verlaine. Con il passare degli anni ha avvertito la necessità di tornare alle sue radici e di trovare il tempo per narrare una “storia intensa sulla vita dei suoi antenati“ Nel tuo libro sono citate operazioni di guerra contro i tedeschi. Le organizzazioni della Resistenza anti-nazista erano costituite da soli italiani? Le sezioni della Resistenza dipendevano dall’Internazionale Socialista. I comunisti erano raggruppati per nazionalità solo per facilitare le comunicazioni; il comando dell’azione era costituito da italiani perché ritenuto più sicuro. Quando sono stati accettati i matrimoni al di fuori della comunità italiana? I primi matrimoni misti sono stati celebrati negli Anni Sessanta. Con i polacchi, all’inizio, visto che condividevamo la stessa esperienza di vita. In seguito anche con i francesi perché i figli degli emigranti abbandonavano la miniera, si riscattavano dalla “merde“ (estremo disagio, ndr) e diventavano degni di sposare dei francesi. Qual è il tuo rapporto con l’Italia? Sono italiano ovunque e da nessuna parte. Sono italiano, ma la Francia è il mio Paese. Il mio sangue è fatto di macaronis, anche la mia anima.

LES MACARONIS Le temps des guerres et des migrations (Gerard Louis Editeur), 18 euro Jeff Gelli parteciperà a Livres en fêtes a Villerupt il 25 marzo 2018 e a Livre à Metz il 14 e 15 aprile 2018

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ONDE SONORE TESTO Paolo Travelli

Claudia CRABUZZA Ispirata dalle opere dello scrittore Pino Piras, la voce dei Chichimeca, incide Com un soldat, un disco intimo e personale ispirato alle combattenti sudamericane che sono diventate delle vere e proprie eroine

La cantautrice algherese racconta il suo primo album da solista

V

ieni da Alghero, la “città catalana” d’Italia e le tue canzoni da solista sono spesso in questa lingua o meglio in algherese, dialetto derivante dal catalano. Qual è il tuo rapporto con la città e perché hai deciso di cantare in dialetto? Ho scritto sempre in italiano con il mio gruppo, i Chichimeca; mentre il mio primo disco da solista Com un soldat l’ho scritto in algherese perché negli anni mi sono appassionata all’opera di Pino Piras, il maggior scrittore in questa lingua, del quale cantavo le canzoni fin da bambina. Qualche anno fa ho realizzato un documentario sulla sua vita e un disco con delle mie versioni dei suoi brani. Da ciò mi è scaturita la voglia di scrivere qualcosa di mio sulla sua opera finché non ho capito che era il momento giusto per incidere con

la consapevolezza di non voler perdere questo bel tesoro che ci ha lasciato la storia. Sei la voce dei Chichimeca, band che ha un seguito molto importante nella vostra isola. Il nome proviene da un gruppo linguistico del Messico che so essere uno dei tuoi Paesi preferiti. Puoi spiegarci l’amore per questo Paese e quali sono i riferimenti musicali del vostro gruppo? I riferimenti musicali sono piuttosto variegati. Personalmente amo molto la cultura del Messico,

IL FATTO DI SCRIVERE IN ALGHERESE MI HA PORTATO A UNA DIMENSIONE PIÙ INTIMA E MAGGIORMENTE PERSONALE

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Paese che ho scelto come patria d’elezione e che sono riuscita a frequentare per un certo periodo. Cerco sempre d’inserire un certo ritmo proveniente da quei luoghi mentre gli altri musicisti sono maggiormente ispirati dalla cultura anglosassone. Ovviamente il tutto senza dimenticare la matrice sarda. Hai deciso recentemente di intraprendere una carriera solistica accanto a quella della tua band. Cosa ti ha spinto a tentare questa nuova avventura musicale? Il fatto di scrivere in algherese mi ha portato a una dimensione più intima e maggiormente personale. Se prima mi sembrava naturale esprimermi attraverso il gruppo, in questo caso mi è sembrato molto più spontaneo farlo attraverso un disco da solista, anche


ONDE SONORE

se le musiche sono state scritte dal mio compagno Fabio Sanna. In realtà nella versione live del disco solista mi accompagnano tutte le persone importanti della mia storia musicale, inclusi i Chichimeca, con le quali sono stata sul palco del Premio Targa Tenco. Nella tua vita conti numerose collaborazioni di grandissimo livello, dai Tazenda a Pippo Pollina, passando per il Parto delle Nuvole Pesanti. Quali di queste ha segnato maggiormente la tua carriera? Sicuramente i Tazenda sono stati la prima esperienza professionale che ho fatto. Il loro repertorio lo cantavo già fin da quando ero bambina. Inoltre, con Luigi Marielli ho scritto le mie prime canzoni che poi sono andate a far parte del primo disco dei Chichimeca. Le altre sono state delle bellissime avventure. Eravamo al Womex (Word music expo, tenutasi a Katowice, in Polonia lo scorso ottobre, ndr) insieme e in quell’occasione hai cantato un brano di pura poesia, tratto dal tuo ultimo lavoro Com un soldat. Si tratta di un disco straordinario per la potenza e l’intimità delle sue

liriche ispirate alla nascita dei tuoi figli, ma anche a combattenti sudamericane che sono diventate delle vere e proprie eroine. Il disco presenta un’alternanza di tracce folk e tracce rock; come lo hai costruito? Dopo aver lavorato sui testi e sulle musiche con Fabio (Sanna, ndr), abbiamo chiesto la collaborazione del chitarrista barcellonese

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Julian Saldarriaga della band dei Love of Lesbian, che ha curato la registrazione e gli arrangiamenti con l’obiettivo di creare sonorità che fossero nuove per noi. Il risultato ottenuto è stato in effetti una piacevole sorpresa anche grazie ad inserti elettronici e all’utilizzo di strumenti come il Moog (sistema di sintetizzatori basati su tastiera, ndr).


FRANCE-ITALIE (aller / retour)

NOUVELLES BRÈVES D’ITALIE

Adieu à l’uniforme TEXTE Anne-Marie Dufour

Nous avons tous été surpris à l’occasion de vacances dans le bel paese de voir un uniforme apparaître sur le petit écran pour la météo. Le plus célèbre de ces présentateurs a sans doute été le colonel Edmondo Bernacca dans les années 1970 : avec sa belle voix grave et son élocution distinguée, il donnait une certaine solennité à l’instant. L’Aeronautica Militare, première intéressée par les prévisions météo, rendait ce service au public depuis 1925. 2018 pourrait voir cette singularité italienne tomber dans la malle des souvenirs. En effet la Legge di bilancio 2018 *(ex legge di stabilità, loi de finances) a prévu la création d’une toute nouvelle agence civile, Italia meteo, dont le siège sera à Bologne. Trois experts vont être nommés pour organiser ce service qui fonctionnera avec des crédits d’Etat. Actuellement, outre l’Aeronautica militare pour les chaînes publiques, les prévisions météo sont communiquées par de multiples acteurs. Il suffit de ta-

2018

per “meteo Italia” dans un moteur de recherche pour trouver de très nombreux sites web. Ils vont des plus sérieux comme ceux des agences publiques régionales étroitement liées aux besoins de la Protection Civile, aux plus fantaisistes puisque nul n’est censé justifier d’un diplôme pour rendre ce service très recherché par le public. *”Italia Meteo” : art. 51 de la Legge di bilancio 2018 AMBIENTE, TERRITORIO E PROTEZIONE CIVILE

Prix pour l’abonnement annuel de 10 numéros :

25 euros

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FRANCE-ITALIE (aller / retour)

?!

PAROLE... PAROLES Le Français qui entreprend l’apprentissage de l’italien comprend très vite ce qu’on lui dit, tant les deux langues sont voisines, mais il est frappé par quelques faux amis étonnants et troublants

Morbide/Morbido TEXTE Anne-Marie Dufour

TEXTE Anne-Marie Dufour

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Histoire de Châteaux En ce début d’une nouvelle année, peut-être ne résistez-vous pas à la tentation de bâtir des châteaux en Espagne, autrement dit de faire des projets chimériques ; mais pourquoi en Espagne ? On trouve déjà cette expression au XIIIe siècle dans le Roman de la Rose. L’expression est née à l’époque des chansons de geste, les fiefs attribués en terre sarrasine devant ensuite être conquis de haute lutte (TLF) quand ils l’étaient réellement... En Italien, on les construit en l’air, ce qui est encore plus improbable, comme le sont les souhaits irraisonnables qu’ils représentent : fare castelli in aria. SkyPics Studio/Shutterstock

En français, “morbide” renvoie à la maladie, ou au malsain, au pervers, ce qui correspond bien au sens du mot latin morbidus. Aussi, quelle surprise d’entendre un Italien utiliser morbido pour qualifier la souplesse d’un cuir, celle de cheveux ou d’une étoffe, ou pire pour décrire une voix douce aux tons chauds. Morbido est également utilisé dans le domaine des arts avec le sens de léger, fin, nuancé… Ce sens particulier existe en français aussi, du fait du modèle que représente l’Italie dans les arts, mais on l’entend peu dans le langage courant. Le sens du mot italien, venant bien sûr lui aussi du latin morbidus, a glissé vers “souple”, “mou” vers le VIIIe siècle.

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Foto © Andrea Bagiardi

Foto © Andrea Bagiardi

Foto © Andrea Bagiardi

TLF : Trésor de la Langue Française (http://atilf.atilf.fr/)

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FRANCE-ITALIE (aller / retour) TEXTE Alphonse Romano

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l a v a n r Ca De tradition chrétienne catholique, les célébrations de Carnaval ont des origines festives anciennes comme les Saturnales romaines. Les festivités avaient pour conséquence de libérer la population d’obligations et hiérarchies sociales. Les masques lui en donnaient la possibilité. En Italie le Carnaval reste une fête populaire aimé par tous

L

a période de Carnaval débute au lendemain de l’Epiphanie et finit avec le Mardi Gras, jour précédant le Mercredi des Cendres. Pâques est une fête mobile, et Mardi Gras étant lié à Pâques est mobile lui aussi et cette année elle est fixée au mardi 13 février 2018. Au cours des XVème et XVIème siècles, la famille des Médicis organisait des défilés, 24 - PassaParola Magazine - FÉVRIER 2018


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FRANCE-ITALIE (aller / retour)

venezia.it

www.carnevale. trionfi, de chars avec des personnages masqués accompagnés de chants carnavalesques, danses, jets de dragées de sucre (confetti, en italien). Les travestissements, les mascarades, les bals nocturnes et masqués, les promenades du dimanche gras et du mardi gras sont les principaux amusements du Carnaval florentin de l’époque. Les carnavals Italiens les plus connus au monde sont le Carnaval de Venise, le Carnaval de Viareggio en Toscane, ceux de Sciacca et Acireale en Sicile, de Fano dans les Marches, Putignano dans les Pouilles, de Mamoiada en Sardaigne… La partie la plus divertissante est sans aucun doute le travestissement et le masque qui permet ainsi de se transformer en une autre personne. Le masque confère l’absolue discrétion : il suffit de reprendre les personnages de la Commedia dell’arte pour se métamorphoser en Arlequin, Colombine, Pulcinella et s’imprégner de l’atmosphère carnavalesque.

s ent décorés,rs,le m e h ic r s e u Les masq les sons et les couleu musiques, ue à créer une tout contrib hors du temps celui des atmosphère asanova et de Vivaldi Doges, de C

CARNAVAL DE VENISE Le Carnaval de Venise est sans aucun doute la manifestation la plus grandiose et fascinante d’Italie, pour laquelle des milliers de touristes accourent chaque année pour admirer non seulement l’extrême beauté de Venise, mais aussi pour les merveilleuses journées joyeuses et fastueuses du temps de Carnaval. Les masques richement décorés, les musiques, les sons et les couleurs, tout contribue à créer une atmosphère hors du temps celui des Doges, de Casanova et de Vivaldi. L’histoire du Carnaval à Venise commence en 1094 où le mot Carnevale est utilisé pour la première fois pour désigner un temps de divertissement qui débutait le 26 décembre pour se terminer le mercredi des cendres.Les masques et les costumes offraient l’anonymat à tous. Déguisés, nobles ou manants, femmes ou hommes pouvaient se permettre toutes les transgressions. A partir de 1797, sous la domination française de Napoléon, la population vénitienne dut renoncer au Carnaval. En effet, cette fête fut interdite par crainte de rébellion ou insurrection. Ce n’est qu’en 1979, qu’on décide de relancer le Carnaval de Venise qui renaît de ses cendres pour apparaître encore plus merveilleux et plus festif. Les journées les plus marquantes sont le Jeudi Gras et le Mardi Gras, dernier jour du Carnaval. FÉVRIER 2018 - PassaParola Magazine - 25


FRANCE-ITALIE (aller / retour)

CARNAVAL DE VIAREGGIO Le carnaval de Viareggio, l’un des plus importants d’Italie et d’Europe, consiste en un magnifique défilé de chars allégoriques plus ou moins grands et sur lesquels trônent d’énormes caricatures d’hommes célèbres, (personnalités politiques italiennes et du monde, en carton-pâte et autres matières recyclées. Pendant un mois, la ville se transforme en une usine ludique au milieu de défilés de géants en papier mâché, de soirées en costumes, de spectacles pyrotechnique, d’événements gastronomiques et de grands événements sportifs.

ilcarnevale.com

http://viareggio.

m.bonotto/Shutterstock.com

CHIACCHERE (commérages) Ingrédients pour 4/5 personnes

500 g de farine, 50 g de beurre, 1 cuillère à soupe de sucre, 3 œufs + 1 jaune d’œuf, une pincée de sel, ½ verre de Marsala ou Grappa ou Rhum, zestes râpés de citron, huile de friture en quantité suffisante, sucre glace pour la décoration Mettre dans un robot-mixer tous les ingrédients, farine, beurre ramolli, sucre, œufs, sel, zestes râpés de citron, en ajoutant peu à peu la liqueur afin d’obtenir une pâte lisse et homogène. La retirer et l’envelopper dans un film alimentaire et laisser reposer au réfrigérateur pendant une heure. Etendre la pâte* sur un plan fariné sur une épaisseur d’environ 2 mm et découper à l’aide d’un couteau effilé ou une roulette dentelée des bandes d’une longueur d’environ 10 cm. Dans la friteuse, huile à température maxi de 180°, frire peu à peu les chiacchere et les retirer lorsque la pâte a une couleur claire dorée. Les déposer sur un plat couvert de papier absorbant. Disposer enfin sur le plat de service en formant une pyramide et parsemer de sucre glace. * La pâte peut être étendue à l’aide du laminoir de la machine à pâtes.

CARNAVAL ET LA GASTRONOMIE Divers plats sont préparés à cette occasion aux quatre coins de l’Italie. Du Nord au Sud, de la Sardaigne à la Sicile, chaque région a ses spécialités salées et sucrées. Les recettes carnavalesques ne manquent pas. Fritures salées, beignets sucrés, lasagnes, charcuteries, toutes ces préparations riches sont l’antichambre de la diète qui théoriquement devrait suivre. Or, aujourd’hui les abstinences ont disparu mais on garde le meilleur, à savoir Carnaval et les festivités qui l’accompagnent.

ps r, c’est le tenmt te si é h s n sa ome Alors, ! C’est le mti l a v a n r s a C e d éoccupa onte r p s le r e n ig d’élo ire la fê ! fa e d t e s e r è li journa 26 - PassaParola Magazine - FÉVRIER 2018

NB : Chiacchere se dit : «kiak kéré » Ce dessert de Carnaval est consommé dans la plupart des régions d’Italie notamment en Sicile, Sardaigne, Milan, Ombrie, avec le même nom. Dans le nord de l’Italie on parle de crostoli.



FRANCE-ITALIE (aller / retour) TEXTE Ornella Piccirillo

LES AMIES PRODIGIEUSES LE RÉCIT « L’amie prodigieuse » le premier volume, donne son titre à toute la saga. Il commence avec la disparition de Lina Cerullo, à 66 ans celle-ci a décidé de s’effacer, de détruire jusqu’à la plus petite trace de son existence, elle a cliqué sur le bouton reset de sa vie. Rino, son fils, ne retrouve ni papiers, ni archives, ni vêtements : le néant absolu. En réaction à cette attitude extrême de son amie d’enfance, Elena Greco commence à écrire leur histoire : « Voyons qui l’emporte cette fois » déclare-t-elle en prologue. Le récit existe pour opposer la mémoire de l ‘écriture au pouvoir destructeur de Lila. Elena, Lenù pour le quartier, dans les quatre romans raconte les itinéraires de vie de deux fillettes nées dans un quartier pauvre de Naples, deux enfants qui s’efforcent, chacune à sa manière, d’échapper au destin qui les attend : misère, brutalité, résignation. Les vies de deux héroïnes sont liées pour le meilleur et le pire. Lila Cerullo est belle, farouche et incandescente ; Elena Greco est l’intellectuelle, la conformiste, l’ambitieuse. Entre elles, l’amitié est aussi profonde qu’ambivalente. Leur relation faite d’amour-haine, jalousie, rivalité en miroir est indubitablement une des clefs de la réussite de cette saga. L’autrice explore comme personne la confusion des affects, déchiffre l’univers féminin avec réalisme, cruauté et parfois férocité. Elle nous raconte notre histoire à tous, indépendamment des pays et des générations. C’est une œuvre universelle, contemporaine et durable. LA TRAME HISTORIQUE La trame historique et humaine dans laquelle prennent place Lina et Lenù est celle de l’Italie des années 1950 aux années 2000. Le lecteur assiste, comme les deux héroïnes à des changements spectaculaires (boom économique ; automne chaud de 1969) et perçoit aussi des puissants mouvements secrets (les années de plomb ; l’empire de la camorra). LE NAPLES D’ELENA « La ville n’est qu’une sirène perverse, avec ses rue, ses ruelles….. elle vous fait perdre la tète. » Naples, ville natale de la romancière, est un personnage à part entière des romans ; elle se résume d’abord à un quartier défavorisé de l’est de Naples, maintenu volontairement dans l’anonymat. Ensuite 28 - PassaParola Magazine - FÉVRIER 2018

La saga l’amica geniale, qui raconte l’amitié d’Elena et Lila dans l’Italie de l’après-guerre à nos jours est un phénomène mondial. Le 18 janvier dernier est, enfin, sorti en France le quatrième et dernier volume du récit culte d’Elena Ferrante : l’occasion de comprendre le pourquoi d’un tel succès les deux adolescentes explorent leur ville comme un pays étranger d’est en ouest : le lecteur se familiarise avec les quartiers bourgeois, via Posillipo et piazza dei Martiri. Comme Lila et Elena, Naples change au cours de décennies, la ville se modernise dans les années 1970, subit le tremblement de terre de 1980, et devient triste théâtre de Camorra dans les années 19801990. Elena Ferrante réussit à arracher sa ville aux clichés et à montrer une image nouvelle et complexe au monde entier : Naples est tout et son contraire. LE MYSTÈRE Elena Ferrante a choisi de préserver son anonymat. Elle signe ses livres d’un pseudonyme évocateur d’Elsa Morante, grande dame de la littérature Italienne. « Je ne crois pas que les livres aient besoin des auteurs, une fois qu’ils sont écrits. S’ils ont quelque chose à raconter, ils finiront tôt ou tard par trouver des lecteurs » Pari réussi : Elena Ferrante est l’écrivain italien le plus lu sur la planète, selon l’AFP. Une série télévisée inspirée de l’amie prodigieuse vient d’être tournée en Italie et l’histoire est adaptée au théâtre à Londres.

L’amie prodigieuse IV L’enfant perdue Maturité, vieillesse Editions Gallimard Collection Du monde entier


FRANCE-ITALIE (aller / retour) TEXTE Ornella Piccirillo

LIRE ET RELIRE En occasion de la parution du dernier roman d’Elena Ferrante nous vous invitons à lire et relire les trois précédents romans de la saga avec des extraits du texte ainsi que son premier roman

L’amie prodigieuse Edition folio, 430 pages, 8,20 euros

Enfance, adolescence.

Le nouveau nom-L’amie prodigieuse II la jeunesse Edition folio, 640 pages, 8,80 euros

« Si rien ne pouvait nous sauver, ni l’argent, ni le corps d’un homme, ni même les études, Autant tout détruire immédiatement ».

« Je ne suis pas nostalgique de notre enfance : elle était pleine de violence. C’était la vie, un point c’est tout : et nous grandissions dans l’obligation de la rendre difficile aux autres avant que les autres ne nous la rendent difficile ».

Celle qui fuit et celle qui reste-L’amie prodigieuse III : époque intermédiaire Editions Gallimard, collection Du monde entier, 480 pages, 23 euros

« C’est qu’il fallait faire, au contraire s’était s’en aller. Partir définitivement, loin de la vie que nous avions connue depuis notre naissance. S’installer dans un lieu bien organisé où tout était vraiment possible. Et en effet j’avais décampé. Mais seulement pour découvrir, dans les décennies suivantes que je m’étais trompée, et que en réalité nous étions prises dans une chaine dont les anneaux étaient de plus en plus grands : le quartier renvoyait à la ville, la ville à l’Italie, l’Italie à l’Europe, et l’Europe à toute la planète.

L’amour harcelant Editions Gallimard, collection Du monde entier, 192 pages, 18 euros

Premier roman d’Elena Ferrante : un voyage dans les ruelles de Naples et dans la mémoire aux allures de thriller familial. Un‘écriture sensuelle, parfois dérangeante qui assure au roman un succès immédiat. Le cinéaste napolitain Mario Martone signe l’adaptation cinématographique ; le film remporte trois David de Donatello, l’équivalent italien des Césars.

FÉVRIER 2018 - PassaParola Magazine - 29



FRANCE-ITALIE (aller / retour) TEXTE Philipper Poivret

GRAMSCI :

Vivre c’est résister

L

e sous-titre « Vivre c’est résister » donne le ton de ce livre qui raconte l’histoire de ce « célèbre inconnu ». Un livre à dévorer tout de suite. Comme il l’annonce, l’auteur s’intéresse à l’homme, explique sa pensée et analyse la postérité de ce Sarde né en 1891 et mort en 1937 à Rome. Attaché à articuler la réflexion philosophique avec l’action politique, A. Gramsci a agi conformément à ce qu’il pensait être le meilleur pour diffuser le communisme dans la société italienne. Il a suivi les directives de l’Internationale communiste quand il les pensait justes, mais s’en est éloigné quand il n’a plus été d’accord. Communiste ou libéral, la question est posée. Mais plutôt que d’imposer ses idées, il préférait convaincre et une fois les décisions prises, la cohésion du parti devait être une règle intangible. J-Y Frétigné nous fait revivre les débats des communistes italiens en les replaçant dans le mouvement communiste international. Gramsci et Togliatti pour les Italiens, Lénine et Trotski pour les Russes ont défendu des positions contradictoires qu’il nous explique dans une fresque claire et magistrale. En refermant ce livre, on sent qu’il a une proximité avec les thèses de Gramsci. Jean Yves Frétigné sera le 15 février au cercle Curiel à Luxembourg et le 16 février au consulat d’Italie à Metz.

Antonio Gramsci, homme politique et philosophe, méritait une biographie française. C’est chose faite avec celle de J-Y Frétigné

Jean-Yves FRÉTIGNÉ, ancien Membre de l’École Française de Rome, Président de la Société d’études françaises du Risorgimento italien, Maître de conférences en histoire contemporaine à l’Université de Rouen, est spécialiste de la pensée et des idées politiques en France et en Italie. Chercheur associé au Centre d’histoire de Sciences Po au sein du GRIC (Groupe de recherche sur l’Italie contemporaine) et au Centre d’histoire culturelle des sociétés contemporaines (université de Saint Quentin en Yvelines), CHCSC.

FÉVRIER 2018 - PassaParola Magazine - 31



PREVIDENZA ITALIANA CAMPAGNA CERTIFICAZIONE ESISTENZA IN VITA RESIDENTI ESTERO PER IL 2017

Nuove modalità operative per la Certificazione di Esistenza in Vita (CEV) per il 2017.

Il portale Citi che anche i Patronati possono utilizzare sarà implementato di alcune funzionalità. Si potrà estrapolare e stampare (senza più doverne fare apposita richiesta) il duplicato del modulo eventualmente non pervenuto via posta al pensionato, anche il modulo alternativo, il modulo per il cambio indirizzo, il modulo per comunicare le corrette coordinate bancarie, il modulo per la comunicazione decesso.

Da quest’anno la richiesta di CEV perverrà ad un numero minore di pensionati, circa il 25% in meno, in particolare per alcuni accordi che l’Inps ha siglato con altri Enti previdenziali e al conseguente interscambio di dati ed informazioni ma, anche, per altri motivi di esclusione quali: Titolari di un trattamento pensionistico Inps e di una prestazione a carico degli Enti Previdenziali Tedeschi e Svizzeri Soggetti con trattamenti pensionistici erogati solo con un pagamento annuale data la esiguità degli importi (dovranno adempiere solo ogni due anni e per quest’anno non riceveranno la richiesta di certificazione) Soggetti che hanno fornito l’attestazione di esistenza in vita per mezzo dell’applicazione “Comunicazioni Certificate Citibank” Pensionati che si sono trasferiti in Italia Titolari di pagamenti di ratei maturati e non riscossi Pensionati che hanno riscosso ordinariamente le rate in contanti allo sportello Western Union

Altra novità le modalità di invio delle richieste: nel corso del mese di settembre le richieste perverranno ai residenti in Europa (esclusi i Paesi Scandinavi e il Nord-Est Europa), in Africa e in Australia. Questi soggetti avranno tempo per adempiere sino a gennaio 2018 e in caso contrario, potranno ritirare la prestazione pensionistica nel mese di febbraio 2018, presentandosi presso gli sportelli Western Union dove saranno, come ormai di consueto, domiciliate le somme. Nel corso del mese di febbraio 2018 le richieste perverranno ai residenti in NORD-CENTRO-SUD America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi e Nord-Est Europa. Avranno tempo per adempiere sino a giugno 2018 e in seguito, potranno ritirare la pensione nel mese di luglio 2018 presentandosi presso gli sportelli Western Union. A cura di URGU Sebastiano Coordinatore Nazionale dell’ITAL UIL FRANCE


DESTINAZIONE ITALIA TESTO Maria Grazia Galati

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Alla scoperta della Calabria

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Programma del viaggio DOMENICA 13/05/2018 Partenza con volo Luxair dall’aeroporto di Lussemburgo alle ore 06.00 con arrivo all’aeroporto di Lamezia Terme alle ore 08.15. Partenza per Roccella Jonica, sistemazione all’Hotel MEDITERRANEO e pranzo. Nel pomeriggio partenza per Gerace e visita del borgo antico. Rientro in hotel, cena libera, pernottamento. LUNEDÌ 14/05/2018 Prima colazione in hotel. Partenza per Reggio Calabria, visita della città, del famoso lungomare Falco34 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018

Con inclusa anche la visita ai famosissimi Bronzi di Riace matà, (detto anche “il Km più bello d’Italia”) e del museo dove sono esposti i famosi BRONZI DI RIACE. Pranzo libero. Nel pomeriggio visita della città di Scilla, denominata “La piccola Venezia” per il modo in cui le case sono poggiate completamente sull’acqua. Rientro in hotel. Cena e pernottamento. MARTEDÌ 15/05/2018 Prima colazione in hotel. Partenza per Mammola e visita del Museo MUSABA. Costituito da un vasto terreno con alberi di ulivi, agrumi e “giardini medi-


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Reggio Calabria

terranei”, ospita sculture ed opere d’arte. Realizzato dall’artista Nik Spatari e dalla sua musa ispiratrice Hiske Maas. Pranzo libero. Nel pomeriggio escursione a Siderno Superiore, borgo del X secolo con i suoi bellissimi palazzi e le sue suggestive chiese. Spettacolo con i giganti. Rientro in hotel, cena e pernottamento. MERCOLEDÌ 16/05/2018 Prima colazione in hotel. Partenza per Roccelletta di Borgia e visita del parco archeologico di Scolacium. Pranzo in un ristorante tipico. Nel pomeriggio visita dedicata a Le Castella. Rientro in hotel. Cena libera, pernottamento. GIOVEDÌ 17/05/2018 Prima colazione in hotel, visita guidata al Castello di Roccella Jonica, posto su una rocca a picco che si affaccia sul mare. Ristrutturato nel ‘700 dai principi Carafa, il castello assunse i caratteri di residenza signorile. Pranzo libero. Nel pomeriggio tempo a

I Bronzi di Riace

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FEBBRAIO 2018 - PassaParola Magazine - 35


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Cipolla rossa - Tropea

disposizione per fare shopping, cena presso il ristorante La Cascina con degustazione di prodotti al bergamotto. Rientro in hotel e pernottamento. VENERDÌ 18/05/2018 Prima colazione in hotel, partenza per Stilo. Visita del borgo antico e della Cattolica, chiesa bizantina risalente al 1577. Trasferimento presso il Santuario di Monte Stella, situato su di un monte nel territorio del comune di Pazzano, creato all’interno di una grotta. Ore 13.00 pranzo a Bivongi presso il ristorante L’Antico Casale. Nel pomeriggio visita del centro storico di Bivongi. Rientro in hotel, cena libera, pernottamento. SABATO 19/05/2018 Prima colazione in hotel. Partenza per Tropea, una delle città più suggestive della Calabria. Visita ad un’azienda per la lavorazione della famosa “cipolla rossa” e degustazione di prodotti tipici. Pranzo in un ristorante tipico. Proseguimento per Pizzo Calabro e visita della città. In serata rientro in hotel. Cena libera e pernottamento.

Museo MUSABA - Mammola

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DOMENICA 20/05/2018 Prima colazione in hotel. Trasferimento all’aeroporto di Lamezia Terme e partenza con volo Luxair alle ore 09.00 per Lussemburgo.

Lungomare Falcomatà - Reggio Calabria 36 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018


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PASSA...PAROLE TESTO Paola Cairo

ista a

Interv

LEONARDO PALMISANO AUTORE DEL LIBRO-INCHIESTA MAFIA CAPORALE In attesa di conoscerlo e ascoltarlo

C

os’è Mafia Caporale? Mafia Caporale è la definizione di un sistema criminale che si adopera per lucrare sul lavoro e sui diritti che contornano il lavoro. Si tratta del più imponente sistema mafioso vivente, perché contiene tutti gli elementi dei sistemi mafiosi tradizionali e li applica per assoggettare gli esseri umani. Soltanto in Italia questo sistema frutta qualcosa come ottanta miliardi di euro l’anno, quattro volte il mercato degli stupefacenti. È la vera mafia del momento. Hai diviso il tuo ultimo libro-inchiesta per regioni. Da Sud a Nord ci racconti un’Italia in cui schiavismo, caporalato, usura, massoneria, lavoro nero, prostituzione, mafie, banche si intrecciano in un sistema criminale dove la maggior

a marzo al Salon du Livre, leggiamo cosa ci ha raccontato parte delle volte imprenditori e somministratori di lavoro sono le facce della stessa medaglia. La politica non reagisce e spesso il sindacato è connivente. Come siamo arrivati a questo punto e ne usciremo mai? Ci siamo arrivati grazie alla sottovalutazione della progressività della democrazia. Si è pensato, a un certo punto, che i diritti sono inviolabili una volta conquistati. Le cose non sono andate così, tanto è vero che proprio sul lavoro, dal pacchetto Treu al Jobs Act, si è giocata una partita che ha mortificato le tutele a vantaggio dell’impresa. Ne usciremo solo quando riporremo al centro del dibattito sociale (politico e culturale insieme) i diritti. Se vogliamo è il

L’AUTORE Leonardo Palmisano, Bari 1974. Imprenditore, scrittore e analista sociale. Autore di Ghetto Italia (Fandango, Premio Livatino contro le Mafie 2016) e Mafia Caporale (Fandango, finalista nei premi Benedetto Croce e Alessandro Leogrande 2017). Presidente della cooperativa Radici Future e vicepresidente nazionale di Culturmedia di LegaCoop. Attualmente scrive per SulRomanzo e TerreDiFrontiera.

38 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018


PASSA...PAROLE

QUANDO ANCHE IN ITALIA I MINORI TORNANO A LAVORARE SOTTO UNO SCHIAVISTA, EVIDENTEMENTE TUTTO IL SISTEMA È COMPROMESSO tema sul quale Bergoglio più si spende da quando ha iniziato il suo pontificato. Nel 2016 è stata approvata la legge per contrastare il caporalato (Legge 29 ottobre 2016, n. 199). In questo anno e mezzo d’applicazione è cambiato qualcosa? se sì, come? È cambiato il rapporto dei datori di lavoro con le Istituzioni. Si sono incattiviti contro la magistratura, per esempio. Non ci stanno, non tollerano il sequestro e la confisca dell’azienda. Ma è tipico dei sistemi mafiosi. Quando si toccano i beni esce l’anima cattiva della mafia. E non va dimenticato che il caporalato è, finalmente, un reato di mafia. Tra tutte le storie che hai raccontato e le persone che hai intervistato ce n’è qualcuna che ti è rimasta nel cuore e che hai potuto aiutare? I minori. Sono il futuro e il presente. Quando anche in Italia i minori tornano a lavorare sotto uno schiavista, evidentemente tutto il sistema è compromesso. Sono la cartina di tornasole di un mercato del lavoro che stritola i soggetti sociali più fragili, che impoverisce la società tutta, negando il diritto all’istruzione e alla salute, per esempio.

L’autore di “Mafia Caporale” sarà presente al Salon du Livre 2018 ospite di Time For Equality, in cooperazione con il CLAE e in partenariato con la Libreria italiana nel quadro della campagna di sensibilizzazione alla tratta di esseri umani, alle nuove forme di schiavitù e allo sfruttamento del lavoro, in particolare dei migranti. Dibattito-tavola rotonda su questi temi, sabato 3 marzo pomeriggio.

à ospite di Leonardo Palmisano sar dio Ara - 102.9/105.2) (Ra la VoicesbyPassaParo sabato 3 marzo alle 10

SIAMO ARRIVATI A QUESTO GRAZIE ALLA SOTTOVALUTAZIONE DELLA PROGRESSIVITÀ DELLA DEMOCRAZIA. NE USCIREMO SOLO QUANDO RIPORREMO AL CENTRO DEL DIBATTITO SOCIALE (POLITICO E CULTURALE INSIEME) I DIRITTI Mafia Caporale è tra i sei libri finalisti nella sezione Letteratura Giornalistica del “Premio Benedetto Croce“. Il filosofo e storico diceva: Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta. Alla luce dei tuoi lavori cosa ne pensi? Croce aveva ragione. Aggiungo che avremmo bisogno di riempire la politica di persone per bene, ma qui la vedo più dura, almeno per il momento.

FEBBRAIO 2018 - PassaParola Magazine - 39


PASSA...PAROLE

EVENTI ITALIANI ALL’INTERNO DEL SALON DU LIVRE

#leggiconnoi A CURA DI Chiara Galimberti (per la Libreria Italiana)

TRE SCRITTORI A CONFRONTO La Dante Alighieri presenta: L’italiano e i suoi punti di vista. Domenica 4 marzo alle ore 12. L’italiano oggi è ancora quella lingua univoca legata al canone tradizionale o è piuttosto una lingua capace di assorbire suoni e sapori di altre culture? Tre scrittori con esperienze diverse offrono una prospettiva sulla loro lingua di elezione, che si modella per le proprie esigenze e la rende un caleidoscopio da cui attingere colori e forme per esprimere la propria alterità. Intervengono Ubah Cristina Ali Farah (italo-somala), Milton Fernandez (italiano di origine uruguaiana) e Giovanna Pandolfelli (italiana residente in Lussemburgo). Modera Silvia Camilotti dell’Università Ca’ Foscari.

GRAZIA DELEDDA: DAL NOBEL AL TEATRO Lo scrittore e sceneggiatore italiano Marcello Fois sarà ospite della Libreria italiana al Salon du Livre 2018. Vincitore di numerossissimi premi letterari, tra i suoi ultimi lavori ricordiamo Quasi Grazia (Einaudi, 2016), da cui è stato tratto lo spettacolo omonimo in cui la scrittrice e teologa Michela Murgia interpreta Grazia Deledda, la prima donna italiana Premio Nobel per la Letteratura (1926) e con il quale sarà in turné in Italia fino ad aprile. L’incontro si terrà domenica 4 marzo alle ore 15.

40 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018

UNA STORIA NERA Antonella Lattazzi Mondadori 2017, € 18.00 Anche se Carla e Vito sono separati da due anni, Vito continua a seguire Carla, ad esserne geloso, a minacciarla. Si sono separati proprio perché lui era un marito violento, che l’ha sempre picchiata per qualsiasi sciocchezza: poteva essere un vestito corto, una frase mal interpretata, un saluto al commerciante di quartiere, qualsiasi cosa lo infastidisse. I due si rivedono alla festa di Mara (la loro figlia più piccola) e dopo quella serata Vito scompare improvvisamente. Tutti lo cercano: non solo Carla con gli altri due figli Rosa e Nicola, ma anche la seconda famiglia di Vito, che lui frequenta in segreto da molti anni; e soprattutto lo cerca con tutti i mezzi possibili la potente e temibile famiglia d’origine pugliese. Quando, dopo alcuni giorni, l’uomo viene trovato morto in una discarica, le prime sospettate sono subito l’ex moglie Carla e l’amante Milena. Da qui comincia la descrizione del processo e la ricostruzione del delitto, tassello per tassello. Non manca il colpo di scena finale, che rende ancora più interessante un libro già molto avvincente e crudelmente ben scritto. Una Storia nera è un romanzo di violenza, il racconto di un amore malato, una riflessione sulla solitudine e sull’impossibilità (quasi sempre) di difesa delle vittime.



ITALIA A TAVOLA TESTO Amelia Conte (ha collaborato Maria Grazia Galati)

Canzoni da mangiare Il repertorio musicale italiano ha tratto spesso ispirazione dai piatti della tradizione culinaria del Bel Paese. Nel mese del Festival di Sanremo, che celebra la canzone italiana per eccellenza, vi offriamo una “gustosa” carrellata di brani a tema

G

ià prima che venisse riconosciuta ufficialmente come Patrimonio dell’Umanità Unesco la pizza napoletana aveva ispirato diverse canzoni. Una su tutte è Fatte ‘na pizza di Pino Daniele, che in un’intervista confessò che uno dei suoi sogni segreti era di tornare nella “sua Napoli”, in incognito, per mangiare la pizza a portafoglio, mescolato ai suoi concittadini. Nella sua canzone il celebre piatto partenopeo viene consigliato, non con poca e agrodolce ironia, quale rimedio ai guai di una società sempre più alla deriva (S.o.s. alla nazione/Adesso dateci una posizione/Fatte ‘na pizza/C’a pummarola ‘ncoppa/Vedrai che il mondo/

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Poi ti sorriderà). E sempre Pino Daniele ha elogiato il caffè (Na tazzulell ‘e cafè); gli ha fatto eco Fabrizio De Andrè con il brano Don Raffaè, dove il grande cantautore genovese canta con l’accento napoletano, raccontando con profonda sensibilità l’amara condizione dei carcerati. Sempre di caffeina si parla, ma con toni più leggeri, ne Il caffè della Peppina, canzone per bambini che racconta di una curiosa ricetta e che fu il grande successo dello Zecchino d’oro edi-


ITALIA A TAVOLA

zione 1971. Il motivetto, scritto da Tony Martucci, è fra i pezzi-cult della famosa manifestazione canora per i più piccini. Così come Le tagliatelle di nonna Pina, prima classificata nel 2003 e ancora oggi spesso presente in TV in numerose trasmissioni. Parlare di musica e cibo vuol dire spesso andare molto indietro nel tempo, fino, ad esempio, al 1974, quando Jonny Dorelli cantava, prendendo spunto dall’omonima commedia, Aggiungi un posto a tavola. Un ricordo speciale, allo stesso modo, se lo aggiudicano di diritto W la pappa col pomodoro della Pavone e Ma che bontà di “Sua Maestà” Anna Maria Mazzini, in arte Mina. Che cos’è questa robina qua? È semplicemente storia; ed è semplicemente un brano del 1977, simbolo di un’Italia davvero diversa da quella attuale, nel pieno di cambiamenti epocali dei quali la musica era testimone e portavoce. E del Gelato al cioccolato, dolce e un po’ salato, di Pupo ne vogliamo parlare? Ovviamente sì. Perché anche qui, con il signor Enzo Ghinazzi da Ponticino (vero nome del cantante toscano), paese di poco più di tremila anime in provincia di Arezzo, la musica italiana, sul finire degli Anni Settanta, ha regalato ai posteri una hit immortale. Ballatissimo ancora oggi e remixato in ogni discoteca d’Italia, il tormentone di Pupo è un altro di quei brani difficili da togliersi dalla testa nonostante siano passati decenni da quando Cristiano Malgioglio ne compose il testo. Ma il gelato è anche protagonista di altre canzoni, come quella di Paolo Conte del 1979: Gelato al limon. Frutto allo stesso modo (de)cantato anche da Gaber e Jannacci,

una decina di anni prima, in Una fetta di limone. Ed ancora citiamo Miele di Gigi D’Alessio, Marmellata #25 di Cesare Cremonini, Barbecue degli Articolo 31, Pomodori di Gino Paoli, La soggettiva del pollo arrosto di Samuele Bersani e Il babà è una cosa seria di Marisa Laurito, cantata sul palco dell’Ariston nel 1989, dove la celebre artista napoletana portò in scena un allegro pezzo che sdoganava la cucina supercalorica italiana e ne elogiava i sui deliziosi effetti benefici sull’umore; con buona pace dei dietologi! Perché, si sa, per gli italiani, mangiare non è solo saziarsi, ma stare insieme, rilassati e in allegria. Lo sapeva bene Gabriella Ferri, che nel lontano 1964 cantava appunto La società dei magnaccioni. Arte del buon vivere che sappiamo pure esportare. Lo prova la canzone di Fred Bongusto dal titolo Spaghetti a Detroit. La musica italiana celebra non solo il cibo, ma anche le bevande. Ne sono un esempio Champagne di Peppino di Capri, Bollicine di Vasco Rossi (quelle della Coca Cola per la precisione) e Barbera e Champagne di Giorgio Gaber, che, persino con questa canzone a “sfondo enologico”, riuscì egregiamente a confermarsi attento osservatore della società italiana e delle sue amare differenze, talvolta non sempre così distanti.

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ITALIA GIOVANE TESTO Mariagrazia Ciliberto e Maria Grazia Galati

MOVIMENTO E PSICHE PER IL BENESSERE DEI BIMBI

C

ome è nata l’idea di creare questa asbl? È nata insieme al mio bimbo. Dopo il parto un’impiegata dell’Office National de l’Enfance (ONE) è venuta a casa mia. Parlando ci siamo rese conto che mancava una struttura sociale dedicata ai bimbi più piccoli nella zona Sud del Granducato. Inoltre questa persona desiderava organizzare delle sedute di psicomotricità genitori-bimbi. Quel giorno di gennaio del 2016 abbiamo così piantato il primo seme della asbl. fa Tissé du Lien? Cosa fa Tisser du Lien? Propone diverse attività: sedute collettive di psicomotricità genitori-bimbi, lo stesso servizio a domicilio e in luoghi ad hoc per l’infanzia, sostegno a personale che si occupa di bimbi da 0 a 3 anni, possibilità di intervenire in maniera specifica nelle scuole che formano i futuri professionisti del settore (educatori, assistenti sociali, puericultrici, direttori di strutture per l’infanzia fra i tanti).

La psicomotricità viene incontro a molte problematiche dei neo-genitori. Ce lo spiega Sabrina Panetta, una giovane educatrice di origine italiana che ha fondato l’associazione Tisser du Lien dire: è più forte di me, oppure non riesco a cambiare o mi sento bloccato. A quel punto dovevo fare del mio meglio per farli stare bene. Osservando le attitudini corporee dei bambini (troppo chiuse, troppo aperte, senza senso del pericolo, con poco accesso alle loro emozioni…) mi sono chiesta come poterle regolare. Ed è così che l’approccio corporeo, psico-

Come mai hai scelto questa specializzazione? Sono educatrice e mi sono specializzata in psicomotricità relazionale perché avevo notato che quando accompagnavo i bambini nell’ambito di Aide à la Jeunesse mi mancavano degli strumenti. Inoltre sentivo molti bambini

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logico ed emotivo della psicomotricità mi è sembrato la soluzione più idonea. In quanti siete? Per ora sono sola, un gruppo di volontari mi sostiene nel progetto. Ci siamo associati alla Maison des Associations et du Volontariat di Bastogne che ci aiuta per le richieste su progetti ad hoc e per

Sabrina PANETTA Psychomotricienne TISSER DU LIEN ASBL 6, Rue de la Culée 6820 Florenville (Belgique) GSM: +32 471 331470 Facebook: Tisser Du Lien Asbl


ITALIA GIOVANE

A chi vi rivolgete? A tutte le famiglie con bimbi da 0 a 3 anni che desiderano (sia individualmente che in gruppo) un aiuto psicomotorio intorno alla relazione genitori-figli. Facciamo molta attenzione ai costi, affinché TUTTI possano accedere ai nostri servizi. Siamo particolarmente attenti alle famiglie che presentano problemi particolari (psicologi ed economici ad esempio). In cosa consiste la seduta? In gruppo è fatta sempre nello stesso modo. Si accoglie il bimbo con il/i genitore/i in maniera informale, si spiegano le regole di vita (mi prendo cura di me, mi prendo cura degli altri e mi occupo della parte pratica). Alle regole diamo un nome come a delle marionette. Ogni volta porto uno strumento musicale per stimolare l’udito. Poi c’è un momento specifico per bimbo e genitore. In questo momento il mio ruolo è quello di osservare e, nel caso, fare domande sul bambino o di rispondere a eventuali domande del genitore. Poi si canta un po’, si applaude, ci si riveste e ci si saluta. Durata: 1 ora. Mi occupo anche di allestire uno spazio dove il bambino può scoprire al meglio il suo potenziale psicomotorio; uso materiale specifico per il mio lavoro che sia al tempo stesso riproducibile a casa dai pazienti. A domicilio l’approccio è praticamente lo stesso. Il mio lavoro è quello di creare uno spazio di gioco libero sul pavimento (con l’ausilio di una coperta o di un tappeto) e di permettere ai genitori di entrare in uno spazio dove conta solo la relazione (per un’ora/un’ora e mezza

S.Borisov/ Shutterstock.com

ciò che serve a livello pratico nelle associazioni.

FACCIAMO MOLTA ATTENZIONE AI COSTI, AFFINCHÉ TUTTI POSSANO ACCEDERE AI NOSTRI SERVIZI

tutto ciò che riguarda la quotidianità è messo da parte). Faccio da intermediario per facilitare il rapporto genitore-figlio, cercando di decifrare le difficoltà fra loro, proponendo, ad esempio, delle piste da seguire fra due sedute e una sistemazione degli spazi.

Tu sei di origine italiana: di dove esattamente? Mio papà è abruzzese. Mio nonno paterno è venuto in Belgio per lavorare in miniera nella zona di Liegi. Mio padre e la sua famiglia l’hanno raggiunto nel 1962. Mio papà all’epoca aveva 6 anni.

Avete delle sovvenzioni dallo Stato o da altri enti? Ad oggi beneficiamo solo di aiuti dagli sponsor e da privati attraverso organismi di beneficienza. Nell’anno 2017 ci hanno aiutato CERA e Action Vivre Ensemble.

Mantieni un legame con l’Italia? Poco purtroppo, mio padre non mi ha insegnato la sua lingua materna. La zia paterna abita in Italia, ma non la vedo da 16 anni. Però sono legata al Paese che ha visto crescere i miei genitori ed una parte della mia famiglia.

Dove operate? Nel Granducato e in Belgio.

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SPORT TESTO Gilda Luzzi

ista a

Interv

FABIO TURCHI:

la boxe, l’Italia, l’Europa e l’America Fra i suoi idoli c’è il campione mondiale Giacobbe Fragomeni. Sul quadrato con le corde ci è praticamente nato. E oggi, diventato professionista, ci parla di sé

C

ome è nata la passione per la boxe e quando ti sei avvicinato a questo sport? essendo tu un “figlio d’arte”, quanto è stato importante tuo padre nel tuo percorso sportivo e non solo? Mio padre è stato molto importante per la mia crescita pugilistica sin da bambino. Ha investito (e lo fa ancora) tempo e denaro per permettermi di fare esperienza nella carriera dilettantistica. Quando ho deciso di diventare professionista, lasciando il G.S. Esercito e il posto da titolare nella nazionale italiana, ci siamo divisi per un lungo periodo perché non comprendeva la mia scelta. Oggi siamo di nuovo 46 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018


SPORT

insieme: con lui ho vinto il titolo italiano e il titolo internazionale Silver WBC della categoria massimi leggeri. C’è un approccio mentale e fisico particolare agli allenamenti e in gara? hai un campione di riferimento al quale ti ispiri? Cerco sempre di dare il massimo ricordandomi nei momenti più difficili, quando vorrei mollare, che ho un obiettivo da raggiungere: il titolo mondiale. Giacobbe Fragomeni (campione del mondo nel 2008, ndr) è la mia figura sportiva e umana di riferimento, sia per la sua difficile storia fuori dal ring sia perché rimane l’ultimo pugile italiano ad aver conquistato il titolo mondiale WBC nella mia categoria di peso. Quali sono le differenze tra la boxe dilettantistica e il circuito dei professionisti? c’è qualcosa che la boxe italiana può imparare oltreoceano? Da dilettante ho disputato tantissimi tornei in giro per il mondo. Ho conquistato la medaglia d’argento alle prime Olimpiadi giovanili della storia a Singapore, il bronzo ai mondiali giovanili di Baku, l’argento ai mondiali militari di Almaty e la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo a Mersin, oltre a tanti titoli italiani e internazionali. A parte la differenza sostanziale nel numero di round, da dilettante si vedono incontri puliti con un pugilato più scorrevole fatto di tecnica. Da professionista si punta di più su colpi definitivi e col passare delle riprese conta la preparazione atletica, ma soprattutto la forza mentale del pugile. Sono quasi due sport differenti. Il pugilato italiano deve guardare non solo agli Usa, ma anche a Inghilterra e Germania, soprattutto nell’organizzare uno spettacolo in grado di portare pubblico, sponsor, televisioni e investimenti per la crescita del movimento.

IL PUGILATO TI RENDE UNA PERSONA MIGLIORE, CON VALORI SANI; PER QUESTO FA BENE AI GIOVANI Sudore, sacrifici, fatica. La boxe è questo e molto altro. Se dovessi invitare un giovane a provare ad indossare i guantoni cosa gli racconteresti? Il pugilato ti rende una persona migliore, con valori sani; per questo fa bene ai giovani. Grazie alla boxe mi ritengo una persona molto equilibrata e inoltre le amicizie che nascono in palestra o in giro per il mondo nelle competizioni sono le più vere e belle. Diventare un pugile richiede sacrifici che spesso non si comprendono. Ma la gioia di una vittoria ripaga tutti gli sforzi. Dopo la recentissima vittoria a Rhode Island in Nordamerica contro Demetrius Banks quali sono i tuoi obiettivi più immediati? Riprenderò immediatamente la preparazione per il match del 2 febbraio a Firenze contro il campione rumeno Alexandru Jur per la conquista della cintura dell’Unione europea dei massimi leggeri.


GRANDE SCHERMO TESTO Giuseppe Cavaleri

I

n questo tuo secondo film ritroviamo la Calabria, che tu celebri nel tuo primo film. Come mai questo percorso, questo viaggio turistico che fai fare ai personaggi e come è nata questa storia? Fin dall’inizio l’idea dell’on the road era perfetta per quello che volevamo raccontare, ovvero un romanzo di formazione di due giovani adulti che iniziano un percorso non conoscendosi e ai quali, durante tutto il viaggio, la vita cambia. L’on the road funzionava perfettamente dal punto di vista drammaturgico per raccontare il loro viaggio interiore, non soltanto fisico e geografico. E volevamo che attraversassero l’Italia perché si parla di temi che riguardano molto in questo momento il dibattito italiano. L’idea era quella che i protagonisti attraversassero l’Italia non solo fisicamente, ma anche simbolicamente, quindi è un racconto molto italiano. Di solito i viaggi sono fatti al contrario: da Sud a Nord. Nel film, invece i protagonisti partono da un Nord in cui sono un po’ persi, un Nord un po’ indefinito. Man mano che vanno verso

LA CALABRIA NEL CUORE Il talentuoso regista calabrese Fabio Mollo ci racconta i retroscena del film vincitore dell’Amilcar de la Jury e dell’Amilcar de la Jury jeunes allo scorso Festival del Cinema Italiano di Villerupt (Francia) dal titolo Il padre d’Italia

Sud si spogliano perché fa caldo, ma si spogliano anche delle loro maschere e dei loro condizionamenti, diventando sempre più autentici. Arrivano in Calabria, il luogo dove l’impossibile diventa possibile. Di solito in Calabria accade sempre il contrario. Quindi mi piaceva un po’ ribaltare questa realtà. I tuoi temi sono abbastanza coraggiosi. Parlare dell’omosessualità e di una madre che abbandona il figlio è sorpren-

Fabio Mollo

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dente per certi versi. Non ci si aspettava che un autore italiano e giovane affrontasse tematiche del genere. C’è una scena in cui vesti i personaggi in maniera floreale e li fai camminare mano nella mano liberi e sorridenti e allo stesso tempo fai il contrasto con l’immagine della popolazione locale, che guarda in modo strano queste due persone. Sembra una scena di cinema muto in cui ci dici tutto. Quanto hai lavorato a questa parte? Mi piacerebbe dirti che ci ho lavorato tantissimo; in realtà è una scena un po’ improvvisata, ma credo sia venuta bene perché in realtà parte da un lavoro molto profondo che è stato fatto tra me, i protagonisti Luca Marinelli e Isabella Ragonese e la storia. Anche perché noi abbiamo girato in modo cronologico e progressivo: iniziato a Torino e finito in Calabria, dove lo spirito di lavoro assieme era così forte e così concreto che ci siamo potuti permettere di improvvisare, ma su qualcosa che conoscevamo. Quel


GRANDE SCHERMO

momento è venuto osservando quello che era successo. C’era una scena in cui attraverso un dialogo i due protagonisti dovevano dire ciò che è avvenuto in immagini, ovvero loro che rappresentano uno spirito libero e anche un po’ alieno rispetto alla realtà che viene guardata e in un certo senso anche ammirata dalla gente del posto. Abbiamo tolto il dialogo e trasformato la scena solo con le immagini. Guardandolo da spettatore, il progetto è costruito, è ricco e complesso. Quanto è costato il film? Il film è molto “povero” economicamente, estremamente low badget; ed è stato un meraviglioso e fortunatissimo lusso poter lavorare con due attori come Luca e Isabella nonostante il badget così ristretto. Noi abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura nel 2009/2010. La scintilla della storia era nata già allora. Era un momento in cui una tematica del genere era ancora un po’ difficile da raccontare in Italia. Io non ero pronto, non avevo nemmeno fatto il primo film e forse non avevo ancora la maturità per poterlo affrontare e quindi era rimasto lì a decantare, a crescere insieme a me. Quando poi ho fatto Il Sud è niente, che mi ha regalato l’opportunità di poter fare un altro film, c’è stata l’occasione di poterlo proporre. La produttrice ha letto il soggetto (io presentavo il mio primo film al Festival del cinema di Roma) e da lì mi ha mandato un messaggio per dirmi che si era emozionata e abbiamo cominciato a lavorare. Progetti futuri? Al momento una serie TV nel pie-

NOI ABBIAMO INIZIATO A SCRIVERE LA SCENEGGIATURA NEL 2009/2010. LA SCINTILLA DELLA STORIA ERA NATA GIÀ ALLORA. ERA UN MOMENTO IN CUI UNA TEMATICA DEL GENERE ERA ANCORA UN PO’ DIFFICILE DA RACCONTARE IN ITALIA no delle riprese. Un progetto che volevo tanto fare perché seguo le serie TV e volevo cimentarmi con questo tipo di narrazione che secondo me si avvicina molto al romanzo perché mentre il film ha solo un’ora e mezzo per affrontare il personaggio, la serie ha 10/14 ore per farlo. Ho già scritto un film che stiamo iniziando a preparare e contemporaneamente c’è una storia che vorrei mettere su carta.

Ritroveremo lo Stretto (di Messina, ndr)? Non lo so. La nuova storia è ambientata in un bosco, ma da buon calabrese trovo sempre un modo per infilare lo Stretto o la Calabria... Io sono molto legato a quel paesaggio e a quella realtà: è un territorio che offre luoghi adatti dove ambientare storie. E non solo per l’ ambientazione paesaggistica, ma per storie umane e di contrasti.

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ARTE Nelson Neves con Vincenzo De Marco (poeta operaio e cantore)

SANREMO: W I FIORI! La tradizionale sfilata di carri floreali e bande musicali per la rassegna “Sanremo in fiore” si svolgerà quest’anno domenica 11 marzo: un imperdibile appuntamento annuale che vede i fiori di Sanremo protagonisti assoluti. In passato chiamata Festa della Dea Flora, nasce durante la “Belle époque” agli inizi del ‘900 dove carrozze ornate e decorate da creazioni floreali sfilavano per le vie cittadine. Dopo la guerra vede affiancare ai carri fioriti anche bande musicali e gruppi folkloristici. Da quel momento la città di Sanremo diventa la città dei fiori per eccellenza. Ogni anno giungono circa 60 000 spettatori per assistere Foto: Alessandroga80 alla celebre sfilata floreale lungo un percorso ad anello sul lungomare sanremese e le telecamere RAI riprendono in diretta l’evento che viene trasmesso nel programma Linea verde. Le fasi preparatorie durano qualche mese, ma l’incastro e il posizionamento dei fiori vengono effettuati solamente la notte precedente in quanto sono utilizzati fiori rigorosamente freschi. (Cinzia Regalbuto)

L’ACCADEMIA ITALIA IN ARTE NEL MONDO PREMIA NELSON NEVES Nelson Neves, pittore lussemburghese d’origine capoverdiana, è tra i vincitori del Premio d’arte internazionale “Guerrieri di Riace 2017”, attribuitogli dall’Accademia Italia in arte nel mondo lo scorso 16 dicembre 2017 durante la cerimonia di premiazione presso l’Antico Teatro “G. Paisiello” di Lecce. Per l’artista, già Ambassadeur de l’Institut Européen des Arts Contemporains pour le Luxembourg, questo premio rappresenta un riconoscimento al suo percorso quasi ventennale. “Dal 2001 - dice - organizzo mostre e laboratori di pittura per bambini, persone con disabilità fisiche e mentali e detenuti sia in Lussemburgo sia a Capo Verde. Questi progetti contribuiscono a valorizzare i talenti artistici e anche il reinserimento sociale. L’arte non ha confini, nessuna frontiera mentale e fisica”. (picci) Per contatti: nevesnel@hotmail.com

CANOVA, HAYEZ, CICOGNARA. L’ULTIMA GLORIA DI VENEZIA Una giovane donna, seduta al centro di un grande salone verde, circondata da statue, gira la testa e volge lo sguardo verso destra. Ha lasciato scivolare una mano sotto la tunica, con l’altra sorregge un rotolo di pergamena. È la Musa Polimnia, scolpita nel marmo bianco da Canova. Una delle tante bellezze, frutto del lavoro di un trio d’eccezione, che ha ridato gloria e splendore a Venezia all’inizio del XIX secolo. Silenziosa e molto femminile, sembra cercare lord Byron, al quale è dedicata un’ intera sala dell’esposizione. Il suo busto ed il ritratto sembrano confermare che Canova “fait mieux que la nature” (fa meglio della natura, ndr) e che l’amore tra il poeta inglese e Venezia è rimasto ancora intatto. Fino al 2 aprile all’Accademia di Venezia. (Philippe Poivret) 50 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018

Il nostro collaboratore delle pagine francesi, di ritorno da Venezia, ci racconta a caldo le sue impressioni sulla mostra in scena all’Accademia

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ntenariogallerie

www.mostrabice




IL LEGALE RISPONDE TESTO Denise Parisi (Avocat à la cour)

Peter Hermes Furian/ Shutterstock.com

COME SONO REGOLATI I

T

ante persone risiedono in condominio, dove esistono ovviamente regole comuni da rispettare. La legge del 16 maggio 1975 obbliga tutti gli immobili sottomessi allo statuto della co-proprietà di avere un regolamento scritto. La co-proprietà è divisa in spazi comuni e privati. Gli spazi privati sono le parti dell’immobile riservate esclusivamente al co-proprietario. La parte comune invece include le aree dell’immobile utilizzate da tutti i co-proprietari (corridoi, parchi, giardino, lavanderia…). I co-proprietari sono raggruppati in un’entità, che prende il nome di “syndic”, rappresentata da un amministratore che gestisce la coproprietà e rappresenta l’insieme dei co-proprietari dell’immobile in tutti gli atti civili, anche davanti alla giustizia. L’amministratore dell’immobile ha come compito quello di far rispettare da tutti i co-proprietari il regolamento della co-proprietà. In caso di contenziosi tra vicini (musica trasmessa

LITIGI CONDOMINIALI? La convivenza fra co-proprietari (o relativi affittuari) prevede, oltre ai diritti, anche molti doveri. Per chi non li rispetta la legge interviene con sanzioni precise. Vediamo in quali casi a volume troppo alto, fuoriuscita di odori sgradevoli o rifiuto di pulire le parti comuni) l’amministratore della co-proprietà può e deve agire negli interessi della parte lesa. In primo luogo, in caso di problemi, il proprietario dell’appartamento dato in affitto può sempre intervenire nei confronti del suo affittuario affinché cessi di causare disturbo. Ma anche il sindacato della co-proprietà può agire contro il co-proprietario o affittuario che causa il disturbo. NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI IL DISTURBO CAUSATO RISULTA DALL’UTILIZZO ANORMALE DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ DEL VICINO, PER ESEMPIO QUANDO QUEST’ULTIMO ESEGUE DEI LAVORI

In caso di recidiva esistono diversi modi per agire legalmente. Il sindacato dei co-proprietari o uno dei co-proprietari può rivolgersi al giudice d’urgenza in caso di violazione del regolamento

della co-proprietà. Il giudice può ordinare all’affittuario di cessare immediatamente il disturbo da lui causato con penalità di mora. È anche possibile chiedere al giudice di condannare l’affittuario per risarcimento dei danni in base alla responsabilità civile. Se il disturbo causato non rientra nelle violazioni del regolamento della co-proprietà il sindacato non può avvalersi del regolamento per agire contro colui che crea disturbo. Nella maggior parte dei casi il disturbo causato risulta dall’utilizzo anormale del diritto di proprietà del vicino, per esempio quando quest’ultimo esegue dei lavori. La vittima può allora agire contro il vicino su base dell’articolo 544 del Codice civile che dà la possibilità di avere un risarcimento quando un proprietario, nell’utilizzo della sua proprietà, crea disagi tali da superare ciò che il vicino normalmente può/deve accettare. La parte lesa deve solo dimostrare il danno senza necessariamente dimostrare la colpa dell’autore del disturbo.

FEBBRAIO 2018 - PassaParola Magazine - 53


OROSCOPO TESTO Federico Bolognesi

Il cielo del mese

Nonostante Saturno in opposizione, Giove e Nettuno continuano a sostenervi e, nella seconda parte del mese, con Venere, Mercurio e Sole nelle acque dei Pesci, sentirete una nuova spinta propositiva. E se il vostro cuore tornasse a battere? E se, in fondo, fosse il momento buono per “buttarsi” e dare fiducia alla forza delle vostre idee? Nonostante l’austerità saturnina si faccia sentire, vale la pena tentare.

Bersagliati da Giove e dai vari pianeti in opposizione nella prima parte del mese, mantenere la calma sarà più difficile. In questo mese avaro di buone occasioni, quindi, non resta che rimandare quel progetto che vorreste realizzare e, in amore, cercare di frenare la gelosia o resistere a qualche tentazione di troppo. Attenzione alle spese, non fatevi prendere troppo la mano da offerte allettanti solo sulla carta.

54 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018

In questo mese un po’ altalenante la chiave per cavarsela al meglio è dosare le proprie energie. Infatti, dopo una prima parte molto stimolante e frizzantina anche dal lato sentimentale, la seconda parte si mostra un po’ più avara di occasioni. Marte opposto tutto il mese potrebbe creare del nervosismo con le persone che frequentate nella vostra quotidianità e, in generale, causare una dispersione di energie fisiche e intellettuali.

L’avvio dell’anno non è stato tra i più semplici. Sollevati dalla fine di Saturno contro, risentirete ancora di un po’ di stanchezza a causa di un Marte nervoso in Sagittario che potrebbe creare del nervosismo in ambito familiare. La seconda parte del mese, con molti pianeti opposti, appare confusa e invita a non prendere decisioni affrettate: sarà Saturno a dirvi quando sarà il buon momento per agire, già dalla primavera.

Olha Yerofieieva / Shutterstock.com

GEMELLI

TORO Febbraio non è il mese a voi più congeniale e quest’anno conferma la regola, soprattutto nella prima parte, quando, oltre a Giove opposto, i numerosi pianeti in Acquario potrebbero mettere alla prova la vostra tradizionale pazienza. Coraggio, la seconda parte è più in discesa! Saturno e Plutone positivi, intanto, continuano a darvi una spinta costruttiva e a rendere più concrete alcune idee che vi frullano in testa.

VERGINE

CANCRO

La prima parte del mese si preannuncia stimolante e ideale soprattutto per rispolverare la vostra rubrica e ricontattare qualcuno che non vedete da tempo. Saturno ostile, soprattutto per i nati in marzo, invita a mettere da parte la vostra irruenza, specialmente in ambito lavorativo, dove alcuni imprevisti potrebbero rallentare i vostri piani. Marte e Mercurio vi danno una marcia in più in campo intellettuale.

LEONE

ARIETE

Cielo abbastanza stabile nel mese più corto dell’anno, senza grandi scossoni planetari. Il Sole passa dall’Acquario ai Pesci il 19, Mercurio il 18 e Venere il 10. Gli altri pianeti rimangono nello stesso segno per tutto il mese: Marte in Sagittario, Giove in Scorpione, Saturno e Plutone in Capricorno, Urano in Ariete, Nettuno in Pesci. Luna Nuova il 15, mentre per la Luna Piena occorre aspettare marzo.


Sotto un cielo praticamente sgombro di nubi sarà un buon momento per agire e mettere in pratica qualche progetto. Sostenuti dall’austerità razionale di Saturno e da un Giove benevolo, getterete le basi per l’imminente ingresso di Marte nel segno, che vi darà la giusta audacia e ambizione per raggiungere i vostri obiettivi. Nel frattempo, soprattutto dopo la Luna Nuova, potreste incontrare qualcuno di molto interessante.

SAGITTARIO

SCORPIONE Ma come, non doveva essere il vostro anno?! Sì, anche se la prima parte di febbraio, come al solito, appare opaca e un po’ faticosa a livello intellettuale e affettivo. E anche le vostre finanze potrebbero essere precarie a causa di spese un po’ troppo “allegre” e impulsive. Dopo la Luna Nuova del 15 la situazione inizierà a migliorare e le cose torneranno a girare per il verso giusto, preparandovi a una primavera interessante.

Confortati dal passaggio di Marte nel segno e dall’uscita di Saturno, sentirete di poter volare lontano, ampliando i vostri orizzonti pieni di energia, grazie anche ai pianeti in Acquario. Nuove idee, obiettivi da perseguire con entusiasmo, nuove persone, fascino e occasioni sentimentali. Tuttavia, con l’avanzare del mese, la realtà tornerà a farla da padrona e dovrete rimboccarvi le maniche, con qualche grattacapo da affrontare.

PESCI

CAPRICORNO

L’amore sembra essere al centro dei vostri pensieri durante questo mese in cui vi sentirete propositivi, affascinanti e particolarmente brillanti. Anche Marte vi dona una certa energia e un carisma che saprete/potrete sfruttare a vostro vantaggio. Soprattutto i nati in settembre risentiranno tuttavia dell’aspetto negativo di Saturno, che potrebbe spingervi a prendere quella decisione “scomoda” che rimandate da troppo tempo.

ACQUARIO

BILANCIA

Katja Gerasimova / Shutterstock.com

OROSCOPO

La prima parte del mese, nonostante Giove negativo, appare piena di stimoli e occasioni e sarà all’insegna della leggerezza. Sarete ancora di più un punto di riferimento per i vostri amici, che saprete coinvolgere nei vostri mille progetti. I settori da tenere più sotto controllo sono quello finanziario (che potrebbe risentire di spese impreviste o non necessarie) e quello lavorativo, dove un riconoscimento tanto atteso potrebbe tardare ad arrivare.

Nonostante a livello energetico, potreste accusare una certa stanchezza a causa di Marte, in generale il cielo vi sorride, con Giove e Saturno che vi donano ottimismo e quella dose di concretezza di cui siete un po’ carenti. Nella seconda parte del mese vari pianeti passeranno per il vostro segno unendosi a Nettuno. La sfera sentimentale sarà al centro dei vostri pensieri e il vostro cuore potrebbe battere più del solito.

FEBBRAIO 2018 - PassaParola Magazine - 55


AGENDA

SIAMO SU

AMARCORD 2004

PROGRAMMAZIONE

RADIO

LA MEMORIA È TESORO E CUSTODE DI TUTTE LE COSE (CICERONE)

A CURA DI Paola Cairo UNA DOULA PER AMICA L’articolo, a firma Sonia Sion e pubblicato su PassaParola Magazine di febbraio 2015, ci ha presentato la doula ovvero la figura di sostegno emotivo e pratico per donne in gravidanza che ascolta senza giudizio i neo genitori, ne accoglie emozioni e domande e li informa sui servizi alla maternità che vengono offerti sul territorio. In Italia vengono rappresentate dall’associazione di categoria ADI (Associazione Doule Italia). Prendendo esempio dal nostro passato - ha spiegato Laura Verdi, presidente ADI - e recuperando un approccio naturale nei vari aspetti della nostra vita, è nato l’interesse per la figura della doula. Anna Oldani, la doula intervistata, spiega la differenza tra doula e ostetrica: l’ostetrica è la figura sanitaria formata in ambito universitario per assistere la donna in tutte le fasce d’età (...) fra gli operatori sanitari è l’unica, insieme al medico, che ha una propria autonomia di diagnosi e di intervento. La “doula” non è una figura sanitaria; essa ascolta, informa, potenzia le naturali capacità genitoriali della donna e della coppia, sostiene con rispetto e senza giudizio. In Lussemburgo queste figure professionali fanno parte di un’equipe pluridisciplinare di Initiativ Liewensufank, il centro di consultazione perinatale (http://www.liewensufank.lu/fr) che offre anche altri servizi alle famiglie come consultazioni per l’allattamento, alla boutique di abitini di seconda mano per bambini. Per rileggere l’intervista: https://issuu.com/paolacairo/docs/febbraio_2015

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a.info

www.passaparol

10 FEBBRAIO Memocord: raccolta digitale della memoria della migrazione Ospite in studio: Anita Lucchesi In studio: Paola Cairo Regia: Paolo Travelli

17 FEBBRAIO Migranti: dall’accoglienza al lavoro Ospite telefonico: Benedetta De Falco (Associazione Avventure di Latta) In studio: Amelia Conte Regia: Paolo Travelli

24 FEBBRAIO Festival des Migrations, Cultures et Citoyenneté Ospite in studio: Franco Barilozzi In studio: Paola Cairo Regia: Paolo Travelli

3 MARZO Salon du Livre 2018 Ospiti in studio: Leonardo Palmisano e Rosa Brignone In studio: Paola Cairo Regia: Paolo Travelli In alcuni casi la programmazione potrebbe subire dei cambiamenti. Tante altre notizie disponibili ogni giorno sul nostro sito ed ogni sabato mattina in diretta a VoicesbyPassaParola (Radio Ara - 102.9/105.2)


AGENDA

QUANDO LA POESIA ATTRAVERSA LE FRONTIERE ITINERARI INCROCIATI FRA ITALIA E LUSSEMBURGO Sabato 27 gennaio ha avuto luogo a Roma, presso la Galleria della Biblioteca Angelica (via di Sant’Agostino 11), un incontro fra i poeti Elio Pecora e André Simoncini, coordinato da Maria Luisa Caldognetto, sul tema Quando la poesia attraversa le frontiere. Itinerari incrociati fra Italia e Lussemburgo, nell’ambito della mostra fotografica “Dio si nasconde” (esposta dal 23 gennaio al 10 febbraio presso la galleria stessa). In occasione dell’incontro è stato presentato il volume di poesie di André Simoncini, Dio si nasconde, recentemente edito nella traduzione italiana di Maria Luisa Caldognetto.

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CHIOCCIOLINA A CURA DI Cinzia Regalbuto

UNA CULLA LI SALVERÀ Secondo i dati del Ministero delle Pari opportunità i casi di abbandono di neonati in Italia sono oltre 3 000 all’anno, il 37% dei quali a opera di donne italiane (7% delle quali laureate). Nel 2008 nasce - su iniziativa della Fondazione Francesca Rava Nph Italia onlus e del Network KPGM - il progetto Ninna ho, con l’obiettivo di tutelare i piccoli abbandonati e aiutare le madri che per difficoltà economiche, sociali o psicologiche non sono in grado di prendersene cura. Oltre ad una massiccia campagna di sensibilizzazione (media, opuscoli informativi, campagne pubblicitarie, social network), la Onlus, attraverso il sito www.ninnaho.org, fornisce la mappa dei nosocomi italiani dotati di culla termica posta all’esterno, in un’area protetta e facilmente accessibile.

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www.ninnaho.or .lu

www.convivium

L’evento ha sottolineato i proficui scambi letterari che negli ultimi vent’anni si sono instaurati tra i due Paesi, grazie alla traduzione sia di autori lussemburghesi in Italia sia di autori italiani in Lussemburgo. Tra gli artefici di questi “itinerari incrociati”, oltre a Maria Luisa Caldognetto, che ha al suo attivo una decina di opere in questo senso, non va tralasciato l’importante contributo di Elio Pecora, il quale ha inoltre pubblicato a più riprese scrittori lussemburghesi di rilievo nella rivista internazionale da lui diretta Poeti e Poesia.

Come cita il DPR 396/2000 “è facoltà e diritto delle donne di partorire in anonimato e sicurezza in ospedale e lasciare lì il bambino. O, in caso il parto avvenga fuori dall’ospedale, lasciare il neonato in una delle culle termiche poste fuori da molti ospedali italiani”. Un allarme ne segnala la presenza al personale ospedaliero che se ne prende cura e, in un secondo momento, attiva la procedura di adozione. “La culla vuole essere uno strumento di aiuto, solidarietà e vicinanza alle madri in difficoltà che arrivano alla scelta estrema di abbandonare il proprio bambino; nella speranza che si possano evitare gesti disperati e salvare le vite umane più deboli e indifese: i neonati”. È ciò che afferma Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava. L’ultimo neonato è stato lasciato lo scorso agosto 2017 nella culla termica dell’ospedale Federico II di Napoli, si chiama Alessandro e ha già trovato due nuovi genitori pronti a regalargli infinito amore.

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AGENDA

QUA LA ZAMPA A CURA DI Silvere Oswald-Santillo (Medico veterinario) vetopolis@gmail.com / 661 123 100

IL FURETTO, PERFETTO AMICO DI CASA

Foto: Nicolas Di Risio

Il furetto domestico (da non confondere con quelli selvatici, specie protetta esistente solo negli Stati Uniti) è un perfetto animale da compagnia. È capace di imparare il suo nome e rispondere ai comandi di base. Se educato correttamente può anche imparare a passeggiare al guinzaglio.

Attenzione però: non si tratta di un roditore, ma di un mustelide, dunque un carnivoro e un predatore. Ha un pelo molto folto e morbido, ma, a differenza di gatti e conigli, generalmente non provoca allergie. La sua pelle è ricca di ghiandole sebacee che ne caratterizzano il caratteristico odore intenso; tuttavia, se l’animale viene sterilizzato, questo odore è quasi assente, in quanto legato all’attività ormonale sessuale. Si tratta di un animale prevalentemente notturno, anche se si adatta molto bene ai nostri ritmi di vita diurni. Non ama tanto stare in gabbia, dunque è meglio lasciarlo libero per casa come fareste con un gatto. Ha bisogno di una cassettina per i suoi bisogni e una cesta calda per dormire, ma, al contrario di un gatto, non si affila le unghie su tappeti e mobili. Attenzione a farlo giocare con i bimbi. Infatti, se maneggiato con poca destrezza, il furetto ha tendenza a mordere. In generale bambini di 8-10 anni sanno già interagire perfettamente con l’animale, facendone il loro amico di giochi preferito. La sua alimentazione prevede carne; adora fegato e i tuorli d’uovo crudo. Dargli poca verdura e frutta. Se ne desiderate uno, consultate i seguenti siti: www.protectionfuret.be, www.refuge-mustela.be, www.deiereschutz.org, o www.tierheimtrier.de. E naturalmente prevedete una visita veterinaria per un inizio di “covivenza” in tutta tranquillità. 58 - PassaParola Magazine - FEBBRAIO 2018

RITRATTI DI ITALIANI CHE HANNO FATTO LA NOSTRA STORIA FRA LIBRI E CINEMA

Il Circolo Culturale Eugenio Curiel, insieme a PassaParola Magazine, PassaParola FranceItalie, A.C.F.I. e il Consolato Generale d’Italia di Metz, organizza la presentazione del libro del Prof. Jean-Yves Frétigné, “Antonio Gramsci. Vivre c’est resister”: giovedì 15 febbraio alle ore 19 presso i locali del Circolo (107, route d’Esch, Luxembourg) in italiano e venerdì 16 febbraio alle ore 18 presso i locali del Consolato a Metz (7, Boulevard Clémenceau) in francese. Sempre il Circolo, con PassaParola Magazine, PassaParola France-Italie e A.C.F.I. organizza la presentazione del documentario di Tony Saccucci “Il pugile del Duce”. Venerdì 23 febbraio alle ore 19 presso i locali del Circolo e sabato 24 febbraio alle ore 18 presso l’Espace Culturel du Centre Leclerc di Maizières-Hauconcourt. (Simone Ricci)

MODA & MODI A CURA DI Chiara Travaini

APPROFITTATE DEI SALDI PER «REINVENTARE» CIÒ CHE AVETE GIÀ Febbraio è un mese particolare, l’inverno sta per giungere al termine e la primavera è ancora lontana e dunque… Come mi vesto? Non ci resta che fare il punto sul contenuto del nostro armadio. Cercate, con un occhio differente, nuovi spunti per abbinare, ad esempio, il solito pantalone nero. Avete già osato con una camicia blu scura? Un accostamento molto elegante e di gran classe. E la vostra gonna nera l’avete già indossata con il giubbotto di pelle e la camicia di jeans? Avete un pantalone visto e rivisto? Fate un passo dal sarto e accorciatelo: in 7/8 avrà tutto un altro effetto. Create dei pon pon in lana e cuciteli al vostro maglione nero o alla vostra sciarpa e subito sembreranno come nuovi. Ultimi saldi? Acquistate con lo sconto qualche accessorio per completare il vostro “nuovo look”: un foulard che mescoli nero e blu per il primo consiglio (vedi sopra), una sciarpa scozzese per il secondo e dei calzini colorati a righe o a pois per il terzo. Buon shopping e buon divertimento!



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