Catechisti parrocchiali - novembre 2022 - Estratto

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Anno LIX – Poste Italiane s.p.a. – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - € 3,00 Anno LIX – Poste Italiane s.p.a. – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - € 2,70 Anno 2022-2023 2 NOVEMBRE 2022 Le domande dei bambini A CHE SERVE PREGARE? Percorso di Avvento PREPARIAMO LA CULLA A GESÙ, NOSTRA PACE Dossier • Ragazzi 12-16 anni Allaricercadime

GESÙ MAESTRO E SIGNORE

VANGELO VIVENTE

A.M. Galliano - A. Parisi Vangelo vivente di Cristo Signore, il dono di Dio vogliamo annunciare: la fede nel Padre che tanto ci ama e nel Figlio suo la vita ci dona.

Il volto rifletta di Cristo la luce recando ai fratelli l’annuncio di pace, e torni a fiorire il dialogo umano e il mondo conosca che Dio è vicino.

La voce proclami l’eterna Parola di Cristo Maestro che Dio rivela e chiama ogni uomo al suo convito perché la sua mensa ha già preparato.

Le mani accoglienti ricolme di bene daranno speranza con opere nuove: preghiera ed azione saranno la forza di un mondo che ancora attende salvezza.

Lo Spirito Santo ci apra il cammino perché i nostri passi raggiungano il regno e insieme agli amici di ogni nazione possiamo cantare a Cristo Signore.

Cristo è il Signore! Cristo è il Signore! Cristo è il Signore! Cristo è il Signore!

Aa.vv.

LA MESSE È MOLTA Canti per la veglia missionaria Paoline, Roma - Cd € 11,90

Il Cd contiene 18 canti per le veglie di preghiera. I brani, selezionati dal repertorio liturgico-musicale delle Paoline, sono com posti da autori tra i più conosciuti nell’ambito della litur gia: Frisina, Baggio, Ricci, Buttazzo, Galliano, Parisi, Cento, e comprendono diversi generi e stili, dai classici ai moderni.

Gesù a Emmaus , Claudio Pastro, 1997, Brasile

«ANDARONO E RIMASERO CON LUI…»

Carissimi

catechisti e catechiste, che bello quando, a conclusione dei nostri incontri con i bambini, i giova ni, gli adulti, permane nel cuore il desiderio di stare con Gesù, affascinati da lui, come i primi discepoli che seguirono Gesù, all’indicazione del Battista e, quel pomeriggio, rimasero con lui (Gv 1,35-39). Cosa si sono comunicati? Cer tamente Gesù ha rivelato loro il Padre, per cui si è creato «un cuore a cuore profondo», una sintonia nello Spirito, che li ha fatti sentire nel la pienezza. Sono entrati spontaneamente in una relazione di amore trasformante che, di rei, è più che preghiera: è sentirsi parte di lui, appartenenti a Dio e pronti a comunicarlo con gioia: «Abbiamo trovato il Messia» (Gv 1,41); «Vieni e vedi» (Gv 1,46).

L’invito che Gesù continua a rivolgere ai discepoli di ieri e di oggi, come riferisce so prattutto Giovanni nel Vangelo, è: «Rimanete in me e io in voi» (15,4); «Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto» (15,5); «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore» (15,9). E Gesù dove abita?: «Il Figlio unigenito, che è Dio, ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (1,18).

Che meraviglia: rimanere, stare, abitare in Gesù, in Dio Padre, in tutta la Trinità, e la sciarsi abitare da loro! In questo abitarci reci procamente si stabilisce una comunione profonda, che è dialogo, relazione, preghiera, lode, per cui le nostre richieste per le necessità

del mondo, della Chiesa, degli altri si elevano al Signore in un clima di amore, con la certez za di essere ascoltati ed esauditi in vista di un bene maggiore.

Gesù ci invita: «Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diven tiate miei discepoli» (15,7-8). La preghiera au tentica scaturisce dalla parola di Dio. E l’ascol to della Parola è la prima forma di preghiera, che ci apre al Signore, ci fa entrare nella sua logica, condividere i suoi progetti, compiere la sua volontà, così da cogliere ciò che è im portante domandare. In questo dinamismo di fede e di amore ci illumina e ci guida lo Spirito Santo nel quale: «Gridiamo: Abbà, Papà» (cfr. Rm 8,15). E lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza: «Non sappiamo infatti come pre gare…, ma lo Spirito stesso intercede per noi con gemiti inesprimibili» (Rm 8,26).

Come introdurre, in modo particolare i ragazzi, in tale dinamismo? È importante far scoprire l’immenso amore che il Signore ha per ognuno di loro, un amore gratuito, e su scitare un senso di stupore di fronte alle sue opere, nella certezza che, anche nelle difficol tà, se ci affidiamo a lui, siamo sostenuti e libe rati da ogni male. Fondamentale, diceva il be ato don Giacomo Alberione, è: «Non peccare, perché il Signore rimanga in noi e noi in lui». Con e in Gesù: gioiosa solennità dei Santi e buon cammino di Avvento!

Editoriale M.
Gesù e discepoli, E. Weinert (partic.)
Catechisti parrocchiali • novembre 2022 3

Proprietà: Istituto Pia Società Figlie di San Paolo

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Finito di stampare l’8 settembre 2022

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Indice

CONFRONTIAMOCI

EditorialE

«Andarono e rimasero con lui…» . 3 M. Rosaria Attanasio Spazio dialogo Tra nostalgia e novità creativa ...... 6 Tonino Lasconi

ITINERARI DI VITA E DI FEDE

lE domandE dEi bambini A che serve pregare? 8 B. Corsano - E. Salvatore la parola dEntro la vita Pregare: una questione di amicizia 10 Emilio Salvatore CElEbrarE la vita in famiglia Telefono: sei connesso? ................... 12 F. Nigro - T. Dimitri - P. Simonetti itinErario pEr i gEnitori A tu per tu con il Signore ................. 14 Barbara Corsano itinErario pEr i bambini Chi trova un amico, trova un tesoro! .................................... 16 Anna Teresa Borrelli

2 NOVEMBRE 2022
Seguici e interagiSci

itinErario pEr i ragazzi

I colori della preghiera

Isabella Tiveron

Colora il diSEgno L’amico insistente…

Redazione

SUSSIDI LITURGICI E PASTORALI

Hallowe’en i santi e i defunti

Festa dei santi: I santi siamo noi!

S. Barretta - M.R. Attanasio

Percorso di Avvento “Prepariamo la culla a Gesù, nostra pace”

M. Rosaria Attanasio il vangElo dElla domEniCa XXXII a XXXIV Domenica del Tempo Ordinario - C I Domenica di Avvento - A

P. della Peruta - A.M. Pizzutelli

APPROFONDIAMO E ATTIVIAMOCI

SovvEnirE

Appartenere alla comunità cristiana

Roberto Laurita CatEChiSti: pronti a rinnovarE! Il sogno di tutti: i piccoli gruppi

Francesco Vanotti CatEChiSti protagoniSti Abbaglianti sorprese: riscoprire Dio con gli occhi dei bambini

Nives Gribaudo

PERCORSO DI NOVEMBRE

Pregare è lasciarsi amare da Dio; è aprirgli il proprio cuore, per farlo entrare in noi; è fidarsi e affidarsi; è dialogare con lui e trovare riposo in lui! (Le domande dei bambini); nella parabola dei tre amici Gesù evidenzia tre condi zioni obbliganti: quella dell’amico ospitante, il quale fa una richiesta al terzo amico, che si vede costretto a rispondere. Così fa Dio che risponde alle richieste dei suoi figli (La Parola dentro la vita); la preghiera, come lo smartphone, ci fa «connette re» con gli altri e con Dio, ma richiede di mettersi in ascolto, per entrare in relazione. Si propone un’atti vità e una celebrazione (Celebrare la vita in famiglia); l’itinerario per i genitori orienta, con dinamiche, a ri scoprire la preghiera in famiglia come relazione, per entrare in profonda comunione con il Signore; per i bambini invita ad approfondire il valore dell’a micizia e a vivere la preghiera come dialogo con il loro più grande amico, il Signore; per i ragazzi conduce, tramite attività, a pregare, la sciandosi amare da Dio, a crescere nell’amicizia con lui e a renderlo partecipe della propria vita. Colora il disegno: L’amico insistente. Sussidi: Hallowe’en - i santi e i defunti; Festa dei san ti; Percorso di Avvento con la preparazione della culla/dimora per Gesù.

Gli altri contributi focalizzano: difficoltà e «rigurgiti» nella catechesi, coinvolgimento delle famiglie; Van gelo della domenica, con riflessioni, giochi, dinami che, preghiere; un sogno: i piccoli gruppi di ragazzi e di famiglie; collaboratori nella Chiesa per condi videre e donare; dalle diocesi del Piemonte: «A che punto è l’iniziazione cristiana dei bambini?»

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con noi Su
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disegno

L’AMICO INSISTENTE…

Consegnare a ogni ragazza/o la fotocopia ingrandita del disegno da colorare ispirandosi all’illustrazione del poster. Ognuna/o riporta sul proprio disegno la frase o le parole che sente più significative del brano evangelico (Lc 11,5-8) o del suo commento. Poi le condivide in gruppo.

Scrive, quindi, una richiesta spontanea al Signore, da pregare in gruppo.

A ogni intervento si risponde: Grazie, Dio Padre, perché ci ami e ci ascolti sempre.

SCARICA L’ALLEGATO
Colora il
Redazione Catechisti parrocchiali • novembre 202220

HALLOWE’EN i santi e i defunti

LE NOSTRE DOMANDE

Hallowe’en è una festa cristiana?

In realtà sì. Hallowe’en ha origini in Irlanda al tempo dei Celti, un popolo di contadini cristiani che, alla fine dell’estate, sentiva il biso gno di ringraziare gli spiriti defunti per l’ab bondante raccolto. Così si è sparsa la credenza – risalente già al VI secolo a. C. – che la notte del 31 ottobre il regno dei morti e il regno dei vivi non avessero più barriere tra loro, renden do possibile un dialogo con le anime defunte.

Che c’è di male nel mascherarsi ad Hallowe’en?

Apparentemente niente, ma come esiste il bene esiste il male. Questa festa con scheletri, zombi, streghe e fantasmi, sa di occultismo e attira Sa tana, anche se non te ne accorgi. Invece la Mes sa di Ognissanti del 1° novembre: è una festa dove sei attirato da Dio, anche se non te ne ac corgi, e fa molto bene. Importante, perciò, non è l’intenzione che ci metto nel partecipare a una festa, ma chi incontro e da chi mi lascio guidare.

Che cosa significala parola Hallowe’en?

La notte in cui gli irlandesi festeggiavano lafine dell’estate e ringraziavano i defunti peril raccolto abbondante fu chiamata «All Hallows’ eve », che letteralmente significa «Vigi-lia di tutti i santi» (all = tutti; hallows = santificare; eve, da evening = sera). Perciò questafesta fu collegata alla festa di tutti i santi chesi celebra il 1° novembre e fu riconosciuta,poi, dalla Chiesa come festa di precetto.

Ma perché la Chiesanon accetta Hallowe’en?

La Chiesa non celebra la morte, ma la vita.Gli scheletri, gli zombi, le streghe e i fanta-smi con le loro storie macabre – che si sonoaggiunte successivamente – ricordano lamorte e la dannazione, e mettono paura. Invece i santi, i beati, le anime del paradiso ricordano la vita eterna e danno gioia, infon-dono il desiderio di una vita bella e felice.

Come possiamo festeggiare Hallowe’en cristianamente?

Molto semplice: mascherandosi da santi, che non spaventano e che attirano alla bellezza! In fondo anche loro sono defunti, ma sono felici nella gloria di Dio! Può essere l’occasione per testimoniare non solo la fede, ma anche la vita e la felicità. È una possibilità in più, oltre la preghiera ai santi e la partecipazione alla Messa del 1° novembre, dove sono davvero presenti tutti i santi che fanno festa!

IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DEI SANTI E ALLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
Si
possono realizzare i giochi proposti in AMICI CON
L'AUREOLA.
Gioco memory con libretto (vedi p. 23).
DISPONIBILE ON-LINE DA OTTOBRE
Sussidi liturgici e pastorali Salvatore Barretta - M. Rosaria Attanasio Catechisti parrocchiali
• novembre 2022 21

FESTA DEI SANTI:

I SANTI SIAMO NOI!

Ogni bambino/ragazzo sceglie uno dei santi qui indicati da rappresentare, o qualche altro. Può riprendere dal testo segnalato (p. 23 in fondo), o ricerca in internet, aiutato dai genitori, qualche notizia sul santo, per presentarsi. Si veste in modo idoneo.

Tutti arrivano con gioia nella sala di incontro, assieme ai genitori, e si salutano con affetto. Il catechista li accoglie e li invita a prendere posto nella sala addobbata in modo adeguato per l’occasione: striscione con la scritta: «FESTA DEI SANTI», festoni, nuvole, foto dei santi…

Canto: SENTO LA GIOIA (G. e G. Tittarelli - M. Piccotti - M. Danieli, È la musica di festa, Paoline)

Il catechista presenta:

I SANTI CON I LORO DIFETTI

La santità non consiste nell’essere bravi, attenti, precisi, perfetti…, no! Queste sono carat teristiche di Dio! La santità consiste nell’essere persone umane, non Dio! L’uomo e la donna sono fragili, deboli, peccatori, imperfetti… Dio, nel suo grande amore per ognuno di noi, dà una svolta e un orientamento di bene alle nostre imperfezioni. Non ci credi? Ti faccio vedere:

GIUSEPPE: voleva ripudiare Maria.

PIETRO: rinnegò tre volte Gesù.

MARIA DI MAGDALA: era malata nel corpo e nell’anima.

PAOLO: perseguitava i cristiani.

FRANCESCO D’ASSISI: era spendaccione e spensierato.

EDITH STEIN: ebrea che non credeva in Dio.

TOMMASO: aveva dubbi su «Gesù risorto».

Catechisti parrocchiali • novembre 2022 p. 2322

Si propone il video da YouTube: HALLOWEEN CRISTIANO - TUTTI I SANTI di don Salvatore Barretta.

Il catechista chiama, poi, per nome «ogni san to»: questi si presenta ed evidenzia ciò che il Si gnore ha manifestato nella sua esistenza, a livel lo di rapporto con lui, di annuncio del Vangelo, di aiuto agli altri… Alla fine ogni ragazzo/bambino esprime ciò che ha colto di più significativo e quale messag gio, di quale santo, si sente chiamato a vivere.

Preghiamo. Padre di misericordia, grazie perché hai suscitato tanti sante e sante nella tua Chiesa, e li hai colmati del tuo Spirito. Essi hanno accolto il tuo grande amore, manifestato in Gesù, e sono diventati suoi seguaci, per donare a tutti gioia, pace, speranza, con gesti di bontà, di generosità e di rispetto. Per la loro preghiera fa’ che anche noi ascol tiamo la tua Parola e percorriamo le tue strade di vita. Per Gesù, nostro Signore. Amen.

Canto: MA CHE GIOIA (Ivi)

Agape fraterna: I genitori offrono una merenda con qualche bibita.

Maria Vago - Franca Trabacchi (ill.)

AMICI CON L'AUREOLA

Gioco memory con libretto

Paoline, Milano 2022, pp. 80 - € 12,00

Amici con l’aureola è una scatola-gioco contenente tre mazzi di carte per giocare al «memory dei santi» o all’abbinamento dei santi con il loro simbolo, così da attrarre i bambini e i ragazzi al loro messaggio di fede. Nella confezione si offre un libretto per aiutare i bambini a co noscere meglio i 32 santi rappresentati nelle card. Nel libretto diverse pagine sono dedicate ad anagrammi, differenze da scoprire, labirinti, per divertirsi in tanti modi con i nostri «amici con l’aureola».

I destinatari sono i ragazzi tra i 7 e i 9 anni ma, come tutti i giochi memory, può essere utilizzato per ragazzi di età minore o maggiore.

Catechisti parrocchiali

MATTEO: estorceva soldi ai poveri. AGOSTINO D’IPPONA: si dava alle feste, ai piaceri, alle donne. IGNAZIO DI LOYOLA: militare, violento e libertino, voleva suicidarsi.
• novembre 2022 23

Prepariamo la culla a GESÙ, NOSTRA PACE

Ilgrande desiderio di incontrare Gesù e di accoglierlo nella nostra vita e nel nostro cuore trova una nuova opportunità di grazia nel Tempo di Avvento, che ci introduce al nuovo Anno liturgico. Il Signore, l’Emanuele, che continua a venire in mezzo a noi, ci illumina e ci sostiene per superare ogni tipo di angoscia e di paura, anche quelle che sono scaturite dalla pandemia e dalla guerra. In lui e con lui ogni timore scompare.

Chiediamo a Gesù, Princi pe della pace, la grazia di incontrarlo profondamen te, per vivere di lui e trova re pace e serenità, e implo riamo la pace per il mondo intero.

Dio Padre che, nel suo grande amore per noi, ha inviato il suo Figlio per do narci la pienezza della vita, è sempre fedele alla sua promessa e ci offre il suo Fi glio, come presenza viva fra noi, anche tramite l’ascolto della Parola e la celebrazio ne dei sacramenti.

E noi desideriamo dare gioia a Dio, nostro Papà, a Gesù e allo Spirito Santo, preparando una dimora bella e accogliente per Gesù in noi, che simbolicamente rappresentiamo con il dise gno di una culla e la costru zione di una culla, dove, a Natale, adageremo la statuina di Gesù Bambino. Quali caratteristiche avrà la nostra culla? Lo scopriremo cammin facendo…

Sussidi liturgici e pastorali
Catechisti parrocchiali • sett.–ott. 202224 Catechisti parrocchiali • novembre 202224 DISPONIBILE ON-LINE DA NOVEMBRE

PERCORSO DI AVVENTO - Anno A

Il percorso di Avvento è ritmato sui brani biblici – Isaia e Vangelo secondo Matteo – pro posti nelle domeniche dell’Anno A, per la III di Avvento su Luca 1,26-38.

Si può vivere nel gruppo di catechesi, in parrocchia o in famiglia.

Ogni settimana scopriremo un messaggio-chiave, che illuminerà il nostro cammino verso il Natale e farà crescere in noi la speranza e la pace, come armonia interiore.

Per sintonizzarci con Gesù che, di tappa in tappa, ci rende più pronti ad accoglierlo, si indicano alcuni aspetti-doni da coltivare: ognuno li scriverà sull’immagine che gli sarà con segnata, da colorare e con esse, alla fine, realizzerà la culla per Gesù.

Le immagini e il percorso, pronto da stampare, si scaricano da paoline.it, tramite il QRcode a p. 24, in alto a destra.

A ogni tappa si costruisce anche una culla come gruppo e una a livello personale/familiare, corredata da valori da vivere, scelti dai ragazzi.

I canti si riprendono da: A. Beltrami - A. Mattei, Prepariamo il Natale, Paoline.

QUALE GIOIA DESIDERO DONARE A PAPÀ-DIO…?

Si realizza un cartellone con l’immagine della casa che accoglie Gesù.

I bambini/ragazzi esprimono quale gioia desiderano dare a Papà-Dio, che ci fa il grande regalo di suo Figlio per la nostra felicità, e la scrivono sul cartellone.

Catechisti parrocchiali
• novembre 2022 25
NOVEMBRE 2022 DOSSIER Anno 2022-2023 inserto da staccareAlla ricerca di me #dameaTe

indice

… DON ETTORE CANNAVERA

A tu per tu con…

Barbara Corsano

CHI SONO IO?

Io - Tu - Noi

Franca Feliziani Kannheiser

RAGAZZI IN CERCA DI SÉ

Bibbia nella vita

Tonino Lasconi

#ECCOMISONOIO!

Musica e fede

Matteo Zambuto

CORNICI IDENTITARIE

Infosfera e Vangelo

Marco Sanavio

SEI?>> : TROVARE DIO

TROVARSI IN

Bibbia nell’arte

Barbara Aniello

STORIA

Maria Teresa Panico

DONO DI DIO

Langella

DONNA

CORBELLA

Fernanda Di Monte

Alla ricerca di me.

Può cercare «Chi sono io?» un ragazzino che vive una fase di fluidità, cambiamento, incertezza? Per gli adulti non è facile sintonizzarsi con i nuovi rit mi, ma proprio ora è più necessario offrire con tenimento e rispetto verso «la parola nuova» che ciascun ragazzo rappresenta (Io - Tu - Noi). Si orientano i ragazzi, alla luce di alcuni per sonaggi biblici, ad aprirsi alla vita e a Dio, per scoprire il progetto, che il Signore ha su di lui/ lei, e le proprie competenze, qualità, attitudini, per svilupparle (Bibbia nella vita). Al ritmo di tre canzoni colgono che la ricerca di sé nasce da un profondo desiderio di verità, di bellez za e di libertà: la vita è una sfida da affronta re, credendo in se stessi e andando alle radici dell’«io»! (Musica e fede). Sulla scia di Maria pos sono aderire al progetto di Dio su di loro per realizzarsi (Bibbia nell’arte). Con i laboratori sul digitale acquisiscono consapevolezza di come si presentano agli altri, dei loro punti di forza e di fragilità; e comunicano aspetti della loro identità percepita (Infosfera e Vangelo). Illumi nante è la scelta di don Ettore, che condivide la vita con i ragazzi del carcere in una comunità, certo delle grandi potenzialità di bene, donate da Dio a ogni persona, da far crescere, dando fiducia (A tu per tu con…). Segno di piena de dizione è la scelta di Chiara Corbella che dona la vita per far nascere il figlio (Testimone). «E tu cresci ogni giorno attraverso le tue decisioni di vita? Verificati con il Test. Nella Celebrazione lasciati incontrare da Gesù, per dissetarti alla fonte della vera vita e della gioia».

Attenti ai ragazzi (12-16 anni), che soffrono un senso di solitudi ne e di abbandono delle famiglie, si intende orientarli a costruirsi un’identità equilibrata e sociale, nella libertà e responsabilità, sul la scia di Gesù e dei suoi amici/testimoni (influencer). L’utilizzo dei diversi linguaggi, che li coinvolge da protagonisti, rende il percorso fruibile nella catechesi, nei ritiri, nei campiscuola, e a scuola.

TEMA: #dameaTe

1. Solo?! Brrr 2. Alla ricerca di me 3. Mi voglio bene 4. Mi specchio 5. Io nel mondo 6. Libertà cercasi 7. Io più gli altri 8. Mi fido di te

............................................ 3
4
6
8
10 <<DOVE
E
DIO
................................................ 12 UNA
DA SCRIVERE Test
.................................... 14 IL
Celebrazione Francesca
15 UNA
SPECIALE CHIARA
Testimone
16 Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • novembre 2022
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… DON ETTORE CANNAVERA

A tu per tu con… Barbara Corsano barbara.corsano@gmail.com

Ciao don Ettore, scegli 3 parole per pre sentarti.

R. Accoglienza, crescita culturale, mettere a frutto le proprie capacità, rispetto.

Conoscersi e capire il proprio progetto di vita è un’avventura difficile: anche per te è stato così?

R. Ho capito il mio progetto di vita gradual mente, grazie anche alla presenza di persone che mi hanno aiutato a scoprirlo. All’età di 1314 anni sono entrato in seminario con l’idea di diventare prete, ma era un progetto gene rico: voleva dire «fare la Messa», amministrare i sacramenti… Diventato sacerdote a 23 anni, sono andato a Roma e lì ho scoperto il Vati cano con le sue incongruenze… Ritornato in Sardegna, sono stato chiamato a fare il cap pellano in carcere. Lì la mia vita è cambiata e ho pensato di accogliere i ragazzi del carcere. Essi, dalla prima infanzia, non hanno matura to un progetto di vita; hanno frequentato la scuola, crescendo anche culturalmente. Ma a nessuno di loro è stato chiesto: «Che proget to hai per la tua vita? Come vuoi spendere le tue capacità professionali, affettive, relazionali, artistiche…?». Il mondo spinge a guadagnare per arricchirsi. Non è questa la strada migliore, perché mette in contrapposizione con gli altri. Ho fondato, dunque, 30 anni fa la comunità «La Collina», con l’aiuto delle Istituzioni, della Regione, degli amici.

Con la comunità «La Collina» intendi offrire un’alternativa ai giovani condannati da un Tribunale: che rapporto hai con loro?

R. Un rapporto di grande accoglienza: li accol go nella loro umanità, quasi prescindendo dai reati commessi. Vivo con loro ed essi dormono

accanto alla mia camera; mangiamo insieme, de cidiamo insieme come in una famiglia; facciamo le pulizie insieme, il lavoro nell’orto… Ecco la di versità dal carcere, che è una struttura di control lo! A volte passo notti in bianco con i ragazzi in crisi. Per questo preferiamo chiamarci non edu catori, ma operatori di accoglienza e di condivi sione. Nel condividere la vita i ragazzi entrano in relazione profonda e autentica con noi.

Incontri il disagio giovanile sotto diverse forme: quali cause lo genera e cosa/chi lo può guarire?

R. «Devianti non si nasce ma si diventa». Dio fa nascere tutti con forti potenzialità. Tutto di pende dai primissimi giorni di vita: se la mam ma ci stringe a sé o ci rifiuta, e se dalla prima infanzia si stabiliscono relazioni – con i genitori, gli insegnanti, il parroco, i catechisti, l’allenatore sportivo – che fanno emergere le nostre risorse creative. Io parto da un’antropologia positiva, biblica che vede l’essere umano orientato al bene e alla giustizia. Se questo manca, non è lui del tutto responsabile. Lo è quando diven ta grande. I primi responsabili siamo noi adulti! Occorre aiutare gli adolescenti a far emergere il positivo, altrimenti cercheranno la realizzazione nel negativo, per sentirsi apprezzati.

Quale consiglio daresti ai ragazzi per sco prire chi sono chiamati ad essere?

R. Controllare ciò che arriva dal mondo ester no e dai media. L’incidenza educativa è della fa miglia per il 10%, della scuola (se ci vanno) per un altro 10%, del mondo esterno e della strada per il restante 80%. Soprattutto occorre vivere il silenzio, liberandosi dal frastuono. Orientarli ad ascoltare la musica che è dentro di loro, per sco prire che la ricchezza maggiore è in loro.

Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • novembre 2022 3

CHI SONO IO?

Io - Tu - Noi Franca Feliziani Kannheiser felizianikannheiser@hotmail.com

Ogni rapporto interpersonale si basa sul rispetto. La parola rispetto deriva dal latino respicere = guardare. Essa indica la necessità di uscire da sé per guar dare l’altro, così com’è, e non come lo pen siamo o lo vorremmo. Anche i genitori e gli educatori possono rischiare di non «vedere» il ragazzo nella sua realtà, ma come lo vorreb bero, attribuendogli caratteristiche o pensie ri che non può avere, proprio a causa dell’età che sta vivendo.

Da qui la domanda: possiamo parlare di identità a un preadolescente? Può rispon dere alla domanda: «Chi sono io?», un ra gazzino che sta vivendo una fase di cresci ta, caratterizzata da fluidità, cambiamento, incertezza?

NÈ POPPANTE NÉ EROE

Il destino del preadolescente sembra quello di oscillare tra questi due opposti: «Sei ancora troppo piccolo!», si sente dire, quando vuole andare in motorino o uscire con gli amici, ma «Non sei più un bambino!», quando litiga con il fratello minore per un gioco.

I mutevoli cambiamenti di umore mettono spesso in angoscia le mamme che non rico noscono più il loro «bambino», prima tenero e coccolone. Il fatto è che anche gli adulti tendono a rimuovere il ricordo delle monta gne russe della loro preadolescenza e spesso mitizzano un periodo della vita naturalmente burrascoso. Si tratta di accettare di andare su e giù con loro, senza rinunciare, però, a reg

gere la barra del timone. L’adulto può incorag giarli e sostenerli, senza lasciarsi spaventare dalle sue contraddizioni.

Per il preadolescente è un impegno diffici le e nuovo quello di «andare a tempo» con se stesso e con l’ambiente che lo circonda: a volte si sente un estraneo, un alieno (da qui le improvvise timidezze); a volte vorrebbe sperimentare una fusione indifferenziata con il gruppo dei pari, magari attraverso la musi ca. Proprio i generi musicali che i ragazzi di quest’età prediligono (rap, trap), sono indi catori dei nuovi ritmi, che scandiscono il loro mondo interno, in cui ribellioni, curiosità e paure s’intrecciano.

Per la famiglia, la scuola, la comunità cristia na non è facile sintonizzarsi con questi nuo vi ritmi, ma proprio ora diventa ancora più necessario offrire contenimento e, al tempo stesso, essere aperti e rispettosi nei riguar di della «parola nuova» che ciascun ragazzo rappresenta, perché essa possa trovare spa zio di espressione.

Un rischio da evitare è quello di proporre ai ragazzi di quest’età inarrivabili figure ide ali che, nella narrazione agiografica, hanno perduto la loro complessità e problematicità. Fortunatamente «i santi fanciulli e fanciulle», che hanno tormentato l’adolescenza di molti di noi, non sono più presenti nelle nostre ca techesi; tuttavia resta il pericolo di additare al preadolescente ideali impossibili, che ri schiano di farlo sentire ancora più incerto e inadeguato.

Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • novembre 20224

Il preadolescente/adolescente constata, nel volgere di pochi anni, una trasformazione profonda e irreversibile di se stesso, del pro prio corpo e del proprio modo di percepire il mondo che lo circonda. La sua immagine nel lo specchio è in continuo mutamento. Non può più mantenere l’illusione infantile di un mondo stabile e ripetitivo. Il bambino imma gina il futuro in termini mitici. «Quando sarò grande» significa per lui immaginarsi al posto del padre e della madre, ma così com’è ades so, solo più grande e potente, un bambino «grande». Non può avere un’idea dell’essere grande, diversa da quella che il suo essere bambino gli consente. L’immagine del futuro è sempre una proiezione del presente.

RITMO E TEMPO NELL’ESPERIENZA DI FEDE

Anche l’esperienza di fede e quella ecclesiale è esperienza di ritmo e di sintonizzazione; si trat ta di ricercare gli strumenti che permettono al preadolescente di sintonizzarsi con la co

munità. Come nell’esperienza umana ciò non accade attraverso un lavoro principalmente intellettuale (capisco-aderisco), ma attraverso l’esperienza quotidiana di sentirsi compreso e contenuto. Prima ancora della comprensione dei contenuti, il preadolescente deve sentirsi parte di un ambiente che lo accoglie, che rico nosce le sue emozioni e vi risponde.

L’introduzione del principio di correlazione nella catechesi, correlazione, cioè dialogo tra le esperienze del soggetto e la Parola che gli viene annunciata, non è che il tentativo di mettere a ritmo la vita e la fede.

La sintonizzazione «catechista-gruppo di catechesi» non è un obiettivo secondario nel percorso catechistico, ma la base che permette alle parole ascoltate di avere si gnificato per me, per noi. Allora il catechi sta, più che un insegnante, è un direttore d’orchestra. Deve avere un orecchio musi cale per accordare, introdurre nella sono rità profonda della Parola.

ricerca di me

Alla
Ragazzi & Dintorni |
Catechisti Parrocchiali
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PROGRAMMAZIONE 2022-2023 Set.-Ott. SOLI O INSIEME? Novembre CHI SONO IO? Dicembre COME STARE BENE? Gennaio L’AVVENTURA DELL’INCONTRO Marzo IPERCONNESSI Aprile IO - NOI

STORIA DA SCRIVERE

Crescere, conoscersi, farsi domande, scegliere esperienze da vivere, sbagliare e ricominciare. Que sto e tanto altro permette, ogni giorno, di aggiungere una nuova pagina al libro della tua storia. Segna le tue risposte e saprai se anche tu stai vivendo in pienezza quest’avventura unica.

Correre:

a. veloce. b. lontano.

c. saltando gli ostacoli.

Quale giorno della settimana preferisci?

a. Il sabato.

b. La domenica. c. Il lunedì.

Gli amici parlano…

a. di te. b. con te. c. per te.

da 9 a 14 punti: ALZA LO SGUARDO

Vivi la vita come per caso, non ti rendi conto del dono grande e prezioso che sei. Ti senti sen za speranza, ti manca la voglia di fare e ti senti scoraggiato davanti a ogni difficoltà. Non riesci a cogliere la tua unicità, il grande progetto da realizzare che rappresenti. Alza lo sguar do verso chi ti vuole bene e troverai fiducia, energia, bellez za per scegliere chi vuoi essere.

Nuvole:

a. cariche di pioggia. b. di fumo inquinato. c. bianche nel cielo blu.

Sognare…

a. di essere diversi. b. di cambiare il mondo. c. ad occhi aperti.

Ti senti FORTE quando…

a. perdoni. b. dai una mano. c. vinci.

da 15 a 21 punti:

CAPITANO DELLA NAVE

La felicità è: a. un rumore improvviso e forte. b. un suono continuo. c. impercettibile rumore di fondo.

Qual è il colore dei tuoi vestiti? a. Nero. b. Colori scuri e qualche bianco. c. Tutti i colori possibili.

Nemo, il pesciolino protagonista del film, è: a. sfigato. b. amato. c. coraggioso.

da 22 a 27 punti: ALLO SPECCHIO

Senti di crescere ogni giorno e le decisioni da prendere diven tano importanti; proprio per questo spesso la paura di non riuscire prende il sopravvento, mettendoti all’angolo e lascian do scegliere gli altri al tuo po sto. Stringi i denti, lotta per ot tenere quello che ti sta a cuore, diventa capitano della tua nave e ricorda che non sei mai solo: Gesù è l’amico sempre con te.

Guardi in faccia i tuoi limiti e i difetti, come in uno specchio, senza aver paura di vedere un’immagine non ancora bel la come tu la vorresti. Mostri coraggio e ti fai domande. Se agli occhi di Dio, che è Dio e non uno qualunque, sei bello, allora sei come un dipinto da ritoccare nel tempo, che cre scerà migliorando, per diven tare un capolavoro originale.

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IL DONO DI DIO

Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta, ico na di Gesù, lampada accesa e boccetta con acqua be nedetta. Ci si dispone in cerchio.

Canto: È TEMPO DI GRAZIA

Preghiera. Padre, tu sei l’Amore e mandi a noi il tuo Figlio unigenito. Gesù, Figlio del Padre, tu hai donato agli uomini e alle donne il dono più grande: lo Spirito Santo. Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, attraverso il cuore di ogni persona, comunichi amore ai fratelli e alle sorelle. Donaci, Signore, il coraggio e la gioia di cercarti e, con te, cercare noi stessi, per trovare la nostra verità più profonda. Amen.

Catechista. Il Vangelo racconta la vicenda di una donna samaritana, che si reca al pozzo di Sicar per riempire la sua brocca d’acqua e lì, imprevedibilmente, realizza «il suo incontro personale» con Gesù che le cambia la vita. Nel cercare l’acqua era anche alla ricerca di se stessa e, in Gesù, trova la sorgente inesauribile dell’ac qua viva alla quale potrà attingere sempre. An che noi ci mettiamo alla ricerca di Gesù e di noi stessi, per dissetarci alla fonte della vera vita e della gioia.

IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Gv 4,5-30

1 Ragazzo. Aiutaci, Dio Padre, ad ascoltare e a riconoscere la sete di vita e di amore che abita nel nostro cuore, liberandoci dal frastuono di tante altre voci.

2 Ragazzo. Insegnaci, Spirito Santo, a renderci attenti e a comprendere l’anelito che sale dal cuore dei fra

telli e delle sorelle, per orientarli alla pienezza della vita in te.

3 Ragazzo. Donaci, Gesù, l’acqua viva perché tutta la nostra vita sia un annuncio di te e della tua misericordia senza limiti.

Catechista. Noi stessi siamo «dono di Dio» per l’umanità. La meraviglia che ci portiamo dentro e il desiderio di fare «grandi cose» per gli altri sono segno della «sete di significato» che ricer chiamo per dare senso alla nostra vita. Una sete cresciuta con il battesimo, che ci ha resi figli di Dio nel Figlio Gesù e fratelli e sorelle fra noi. L’acqua battesimale ha scavato nel nostro cuo re il desiderio profondo di amare Dio e gli altri, e di essere amati.

Gesto. In memoria del battesimo, il parroco – o il catechista – fa un segno di croce con l’ac qua benedetta sulla fronte di ogni ragazzo/a.

Preghiera. Signore Gesù, tu ci chiami «ad es sere santi» e ci rendi testimoni del tuo amore. Insegnaci a riconoscere «i nostri talenti» come tuoi doni, a metterli a frutto senza riserve, at tuando il progetto che hai stabilito per noi, chiamandoci per nome alla vita e all’amore. Donaci la sapienza del cuore e occhi liberi per leggere «i segni» della tua volontà e compierla con gioia. Amen.

(F. Baggio - F. Buttazzo - D. Ricci - M. Valmaggi, È tempo di grazia, Paoline) Canto: NEL TUO CUORE SIA LA PACE (F. Buttazzo - D. Scarpa, Vieni Soffio di Dio, Paoline), ascolta e guarda da YouTube
DISPONIBILE ON-LINE DA NOVEMBRE Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • novembre 2022
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Gesù incontra la Samaritana , Claudio Pastro, Brasile

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