Parrocchia di Bovolone
n°225 // NOVEMBRE 2017
ita V
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parrocchia
// Editoriale
a cura di Don Fabio
Cercatori di un “per sempre” Nel Vangelo c’è un episodio meraviglioso in cui un giovane ragazzo mosso da una profonda domanda cerca Gesù.
N
on è un malato o un indemoniato, non è cieco o storpio, non è uno che non crede in niente o un grande peccatore che fa del male a sé e a chi ha attorno. Si potrebbe perfino pensare guardandolo, che in verità ha tutto. La vita finora gli ha permesso ricchezze e benessere e ha fatto maturare in lui un comportamento retto e saldo. Rispetta le leggi, cerca di non offendere e di non trasgredire le regole che gli sono state insegnate. È un bravo ragazzo. Eppure una domanda lo muove a cercare. Nel vangelo compare improvvisamente davanti a Gesù ponendo la sua domanda con decisione e forza: “che devo fare per avere la vita eterna?” Ecco la domanda della vita! Non chiede semplicemente il paradiso dopo la morte, ma chiede come fare
a vivere un per sempre nella sua vita. Questa è la più grande domanda che un giovane possa fare. Essa sgorga nel cuore di tutti, di chi non è soddisfatto, di chi è scontento, di chi non si sente realizzato. Essa sgorga non solo in chi vive una difficoltà o un problema, ma anche e soprattutto in chi sembra avere tutto. Di questa domanda non bisogna avere paura, perché essa sgorga nel cuore del giovane che finalmente è arrivato all’inizio di un processo di cambiamento: quello che segna il passaggio dall’essere giovane al diventare uomo, che segna la svolta dall’essere ragazza al diventare donna. “Che devo fare per avere la vita eterna?” Gesù risponde a questo giovane: “vendi ciò che hai, dallo ai poveri e
seguimi”. Invita a mollare ciò che dà sicurezza ma non sapore e ad abbracciare per sempre una sola cosa. Quando un giovane arriva a dire “sono pronto a cambiare tutto, ma questa cosa qui è per sempre”, allora la sua crescita arriva a maturazione ed è soddisfatto della sua vita. Allora riconosce nella sua storia qualcosa che lo ha attratto con tale forza da decidere con chiarezza: “d’ora in poi questa sarà la mia vita”. È la chiamata sgorgata da quella immensa domanda a cui ogni persona prima o poi arriva. La storia di questa domanda e di come ognuno risponde ad essa, la Chiesa la chiama… vocazione. È questo uno dei grandi temi su cui, nel 2018 la Chiesa mondiale tutta rifletterà nel Sinodo dei giovani. Una grande occasione di ascolto di ciò che tutti i giovani, credenti e non, hanno da dire sulla Fede, la Chiesa, sui loro sogni, sul mondo. A noi adulti… è chiesto di guardare con profonda fiducia alla gioventù di oggi, e dare sempre loro speranza, poiché la Fede può realmente farli diventare uomini e donne capaci di essere significativi nel mondo. A voi giovani… questo è il tempo in cui farvi quella immensa domanda che spinse quel giovane ricco del vangelo a cercare Gesù. Non abbiate paura della risposta e seguitela, poiché in essa c’è la vera vita.
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