Maggio 2020

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Parrocchia di Bovolone www.parrocchiabovolone.it

n°247 // MAGGIO 2020

ita V PARROCCHIALE

// Editoriale

a cura di Don Marco

FASE 2: RIPARTIRE COME CRISTIANI SULL’ESEMPIO DI MARIA La bella stagione si avvicina, e quest’anno come non mai è attesa, nella speranza che possa aprire un tempo nuovo, dopo tante settimane di isolamento ed incertezza.

A

bbiamo dovuto sacrificare molte abitudini, ma anche molte possibilità, occasioni, incontri, legami, che l’emergenza ci ha costretto a rimandare. E certamente siamo in un’emergenza seria, che sta coinvolgendo tutto il mondo. Talmente seria che la Chiesa, tra le prime realtà, ha dovuto ripensarsi e accettare decisioni dolorose. Quando ci facciamo prendere dalla rabbia e dallo sconforto per il protrarsi delle limitazioni, non dobbiamo dimenticare che anche nella nostra parrocchia, pur in modo limitato, il virus ha colpito lasciando il segno del suo tragico passaggio. Abbiamo pregato tanto per queste famiglie. Ora da parte di tutti c’è la voglia di ripartire. Ma come? Improvvisamente sono cambiati molti equilibri attorno a noi. Ci sono situazioni di nuova improvvisa povertà, accanto all’incertezza nel futuro. Una crisi che non esclude nessuno e ci richiama oggi più che mai a ritrovare speranza nel Signore.

Ora è il tempo in cui dobbiamo avvertire il richiamo del Vangelo. È il tempo di essere cristiani, non solo a parole, ma accogliendo la conversione che oggi ci è chiesta. Non si tratta solo di riprendere a partecipare alla S. Messa alle attività parrocchiali, cosa che speriamo possa presto realizzarsi. Se tutto questo ci portasse solo a riprendere le abitudini di prima, rischieremmo di non riconoscere lo Spirito che ci chiama ad annunciare Gesù oggi. È un tempo che può aiutarci a ritrovare l’importanza della solidarietà, quella che sa coinvolgere la propria vita per prendersi cura del prossimo accanto a noi, come il buon samaritano. È un tempo in cui riscoprire che il Signore ci chiama ad essere eucarestia nel mondo, in cui ogni nostro gesto e parola può essere strumento per l’annuncio del Vangelo. Maria, che veneriamo in questo mese di maggio, ci invita a volgere lo sguardo su Gesù, senza aver paura del mondo che cambia, senza aver paura di perdere qualcosa, ma accogliendo ciò che ci si apre davanti. La Madonna raccontata nel Vangelo è colei che dice “eccomi” al farsi stravolgere la vita, che indica Gesù, vino nuovo, quando a Cana finisce il vino vecchio, che rimane sotto la croce sacrificando tutto ciò che aveva, sapendo che da li passa l’amore di Dio, che si lascia guidare dallo Spirito, quando nel cenacolo inizia l’inedito cammino della Chiesa. Abbiamo ancora davanti settimane di limitazioni e sacrifici. Maria sia la nostra guida perché non domini la rabbia, la paura, la delusione, ma l’azione dello Spirito che ci chiama ad essere la Chiesa di Gesù risorto, in questo nuovo tempo storico. Seguici su:


2 Vita Parrocchiale 2020

ARTICOLI

// Maria

a cura dei sacerdoti

IL SANTO ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO Carissimi fedeli, non essendo possibile ritrovarsi insieme per pregare il Rosario nei luoghi che abitualmente ci vedono riuniti nel mese di maggio, sarà possibile pregare insieme tutti i giorni con la diretta dalla chiesa che potete seguire via web tv e radio.

Come pregare

Il Rosario

Comincia tenendo in mano il crocifisso mentre fai il Segno della Croce.

· lunedì alle ore 18.30 · martedì alle 18.30 · mercoledì alle 20.30 con meditazione e Adorazione · giovedì alle 18.30 · venerdì sabato 18.30 · domenica ore 18.00 Vi proponiamo inoltre, per tutti coloro che non riescono a seguire il rosario alle 18.30, di viverlo con tutta la famiglia alle 20.30, così da sentirsi in comunione con tutte le famiglie della comunità che pregheranno a quell’ora. Troverete ogni giorno sul sito e sui social l’intenzione di preghiera per ogni mistero così da rendere ancora più unitaria la nostra preghiera. Buon mese di maggio a tutti.

Misteri della gioia Da recitarsi il lunedì e il giovedì oppure il lunedì e il sabato se il giovedì si recitano i misteri della luce Lettura dell’intenzione O Dio vieni a salvarmi… Gloria al Padre… Gesù mio…

1. L'annunciazione dell'Angelo Gabriele a Maria 2. La visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta 3. La nascita di Gesù 4. La presentazione di Gesù al Tempio 5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio

Misteri del dolore Da recitarsi il martedì e il venerdì

Annuncio del mistero 1 Padre Nostro … 10 Ave Maria … 1 Gloria al Padre … 1 Gesù mio ... Si ripete questo schema per 5 volte (una volta per ogni mistero)

1. L'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi 2. La flagellazione di Gesù alla colonna 3. L'incoronazione di spine 4. Gesù è caricato della Croce 5. La crocifissione e la morte di Gesù

Misteri della gloria Da recitarsi il mercoledì, il sabato e la domenica oppure il mercoledì e la domenica se il giovedì si recitano i misteri della luce 1. La risurrezione di Gesù 2. L'ascensione di Gesù al Cielo 3. La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo 4. L'assunzione di Maria Vergine al Cielo 5. L'incoronazione di Maria Vergine

Misteri della luce Raggiungi la medaglietta centrale e pronuncia un "Salve Regina". Quando hai terminato, fai il Segno della Croce.

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Da recitarsi facoltativamente il giovedì, in luogo dei misteri gaudiosi, la cui recitazione è spostata al sabato 1. Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano 2. Le nozze di Cana 3. L'annuncio del Regno di Dio 4. La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor 5. L'istituzione dell'Eucaristia


3 Vita Parrocchiale 2020

ARTICOLI

Intenzioni Giornaliere di Preghiera per il Rosario Venerdì 1 maggio. preghiamo per i lavoratori Sabato 2 maggio. preghiamo per la Chiesa Domenica 3 maggio. preghiamo per i giovani Lunedì 4 maggio. preghiamo per le famiglie Martedì 5 maggio. preghiamo per la società civile Mercoledì 6 maggio. preghiamo per i medici e gli infermieri Giovedì 7 maggio. preghiamo per la nostra comunità Venerdì 8 maggio. preghiamo per il mondo dell’economia e della finanza Sabato 9 maggio. preghiamo per la scuola Domenica 10 maggio. preghiamo per tutte le guerre Lunedì 11 maggio. preghiamo per le famiglie Martedì 12 maggio. preghiamo per tutte le forme di schiavitù umana Mercoledì 13 maggio. preghiamo per la solidarietà Giovedì 14 maggio. preghiamo per la nostra comunità Venerdì 15 maggio. preghiamo per tutti gli anziani Sabato 16 maggio. preghiamo per i malati Domenica 17 maggio. preghiamo per i sacerdoti e i religiosi Lunedì 18 maggio. preghiamo per le famiglie Martedì 19 maggio. preghiamo per papa Francesco Mercoledì 20 maggio. preghiamo per coloro che non credono Giovedì 21 maggio. preghiamo per la nostra comunità Venerdì 22 maggio. preghiamo per la vita Sabato 23 maggio. preghiamo per i fidanzati Domenica 24 maggio. preghiamo per il mondo dell’informazione Lunedì 25 maggio. preghiamo per le famiglie Martedì 26 maggio. preghiamo per i bambini e i ragazzi Mercoledì 27 maggio. preghiamo per il nostro Vescovo Giuseppe Giovedì 28 maggio. preghiamo per la nostra comunità Venerdì 29 maggio. preghiamo per i carcerati Sabato 30 maggio. preghiamo per i divorziati e i risposati Domenica 31 maggio. preghiamo perché il dono dello Spirito Santo rinnovi la nostra fede

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4 Vita Parrocchiale 2020 // Storiografia

ARTICOLI a cura di Piergiorgio De Guidi

VOTO ALLA MADONNA DI FATIMA DEL 13 MAGGIO Dagli eventi storici ai segni odierni della nostra tradizione Alla vigilia della seconda guerra mondiale don Pezzo donò ai parrocchiani la statua della Madonna di Fatima, la stessa che nell’imminenza dell’attuale pandemia è ritornata al suo posto, restaurata e bella come ottant'anni fa. Similmente, come la chiesa venne chiusa per la guerra, ugualmente e inevitabilmente è stata chiusa per l’epidemia. La devozione della nostra comunità a Maria è radicata da tempi remoti ed è testimoniata dal santuario della Madonna della cintura, dalla prima processione del 13 maggio avvenuta nel 1934, dalla festa dell’Assunta introdotta quindici anni prima della proclamazione del dogma e dal voto fatto dopo il bombardamento. Dei trentasette raid dell'aviazione alleata su Bovolone durante la seconda guerra mondiale, quello del 17 settembre 1944 fu il più devastante. Dopo aver distrutto la stazione, gli aerei bombardarono il centro abitato. Due bombe caddero in via Marconi, altre sfiorarono il tetto della nuova chiesa piena di gente per la Messa, cadendo a soli trenta metri. Le esplosioni distrussero quattordici case, scossero la terra come un terremoto, sollevarono i pavimenti, fecero cadere porte e finestre, infransero i vetri e scaraventarono a terra i corpi svenuti. «La gente in chiesa urlava spaventata e correva verso le porte. – raccontò don Angelo Siviero – Gridai di stare fermi, di appoggiarsi alle pareti, di mettersi vicino alle colonne. Le porte chiuse dall'nterno da don Pezzo, che non tollerava ritardi erano bloccate: lo spostamento d'aria aveva piegato i catenacci e non si poterono aprire se non più tardi con l'intervento del fabbro. Coloro che tentarono di uscire dalla chiesa vecchia non ci riuscirono per la gran polvere e vennero feriti dai calcinacci. La salvezza dei fedeli fu un miracolo!». Paradossalmente il bloccaggio delle porte fu provvidenziale: le bombe, le schegge, i crolli e i mitragliamenti avrebbero fatto una strage. Una bomba aveva colpito l'abitazione del segretario comunale che assisteva alla Messa. Appena poté, egli corse a casa, ma il fabbricato non c'era più! Proprio in quel momento la moglie e i figli sbucarono da una fessura della cantina, bianchi come fantasmi, ma salvi. Graziata fu anche la famiglia dell’esattore: una bomba era caduta nel cortile facendo crollare i muri e il tetto. Altri ancora si salvarono e i morti furono solamente quattro. Seguendo le grida, ognuno si rese utile a soccorrere i feriti tra le voragini, a portarli all’ospedale con le carriole, a spegnere le fiamme, a salvare il salvabile dalle rovine attorno alle quali le persone si aggiravano stordite, a strappare parte della loro esistenza perduta insieme ai ricordi e alle povere cose. Dopo tanto spavento e temendo il ritorno dei bombardieri, la gente scappò nei campi e il paese venne abbandonato. Dopo quei tragici avvenimenti, facendosi interprete dell'apprensione della gente, don Pezzo fece il voto alla Madonna di Fatima. La cerimonia si svolse domenica pomeriggio 1 ottobre 1944. Dopo il Rosario e le Litanie Lauretane, don Pezzo si alzò, si recò ai piedi della statua della Madonna e implorò la sua protezione sulle famiglie, sulle vedove, sugli orfani e sull'edificio della chiesa appena costruita, che tanti sacrifici era costata. Inoltre, promise di onorare la Madonna ogni tredici maggio con un giorno di festa, con Messe votive, la prima Comunione e la processione. Infine, mise il Santissimo nell'ostensorio e lo innalzò sopra il tabernacolo, ai piedi della croce. Nuvole di incenso velavano le fiammelle tremanti dell'altare. I fedeli fissavano l'Eucaristia per trovare la forza di sopportare tanti lutti e privazioni. Il parroco pregò per coloro che stavano morendo sui campi di battaglia, per la guarigione dei feriti, per il ritorno dei dispersi e dei prigionieri. Mentre l'organo accompagnava il canto del Tantum ergo, don Pezzo, avvolto nel piviale color oro, s'inginocchiò ai piedi dell'ltare e quando l'ultima nota si spense, sollevò la Presenza di Dio sopra la solitudine degli uomini divisi dalla guerra. Riposto il Santissimo, sacerdoti e chierichetti portarono in processione l'ostia santa in canonica. La gente sfollò in campagna e la chiesa fu chiusa per sette mesi, fino al termine della guerra. I fedeli onorarono la promessa per la prima volta domenica 13 maggio 1945. Alla fine degli anni Sessanta, il progresso impose l’abolizione della festività e lo spostamento delle prime Comunioni alla domenica più vicina. Del voto rimase la processione. www.parrocchiabovolone.it


5 Vita Parrocchiale 2020 // intervista

ARTICOLI a cura di Rossana Barbirato

MAGGIO NELLA CHIESA: TUTTO QUELLO CHE AVRESTI VOLUTO SAPERE Perché Maggio è un mese mariano? Da dove nasce la tradizione di Maggio come mese mariano? Si tratta di una devozione che deriva dalla fusione di diverse tradizioni ed usanze, ad esempio l’idea di Maggio come il mese dell’amore, associazione presente nei canti e nella letteratura fin dal Medioevo, o il legame tra Maggio e i fiori, in particolare le rose. Quale mese migliore, quindi, per rivolgere il nostro amore a Maria, il più bel fiore del creato, l’unico preservato fin dal principio dal peccato originale?

Come nasce la devozione del Rosario? Durante il Medioevo, all’interno dei monasteri si recitavano i 150 salmi della Bibbia, pratica di preghiera molto difficile per la gente comune che faticava ad imparare a memoria tutti i Salmi. Per questo, verso l’850 un monaco irlandese suggerì di recitare, al posto dei Salmi, 150 Padre Nostro, con l’aiuto di una cordicella con 50 o 150 nodi. Furono poi i monaci cistercensi, nel XIII secolo, a sviluppare il rosario, chiamato così perché paragonato ad una corona di rose mistiche donate alla Madonna. Questa devozione fu resa popolare da san Domenico, che nel 1214 ebbe una visione della Vergine Maria che gli additò il rosario come la preghiera più efficace per combattere le eresie. Da allora i domenicani sono stati grandi promotori del Rosario nel mondo. In più apparizioni la Madonna stessa ha indicato il Rosario come la preghiera più necessaria per il bene dell'umanità. Nell'apparizione a Lourdes del 1858, la Vergine aveva una lunga corona del Rosario al braccio. Nel 1917 a Fatima come negli ultimi anni a Medjugorje, la Madonna ha invitato e ha esortato a recitare il Rosario tutti i giorni.

Perché il primo maggio si festeggia San Giuseppe? La festa solenne di San Giuseppe è il 19 marzo, ma nel 1955 Papa Pio XII volle istituire la festa di San Giuseppe lavoratore fissandola al 1° Maggio, giorno della Festa del Lavoro. Giuseppe era un “tektòn”, cioè un carpentiere, una professione molto stimata nella Palestina di oltre duemila anni fa e, da buon padre, insegnò il proprio lavoro a Gesù, che infatti viene chiamato “il figlio del carpentiere”. San Giuseppe ci aiuta a comprendere il valore e la dignità del lavoro, che ci permette di prenderci cura del creato, prolungando l’opera del Creatore, e di offrire il nostro servizio alla comunità, collaborando al piano della salvezza.

Che cos’è la Pentecoste? In origine era la festa ebraica che segnava l'inizio della mietitura e si celebrava 50 giorni dopo la Pasqua ebraica. È proprio durante questa festa, che lo Spirito Santo scende su Maria e gli apostoli, riuniti nel cenacolo, così come raccontato dal libro degli Atti degli Apostoli. Come da tradizione, erano affluiti a Gerusalemme gli ebrei in gran numero, per festeggiare la Pentecoste con il pellegrinaggio alla Città Santa, e saranno proprio queste persone, provenienti da numerosi paesi e culture diverse, ad accogliere la prima potente testimonianza di San Pietro e degli apostoli, infiammati e fortificati dallo Spirito Santo! Da allora lo Spirito non ha smesso di sospingere, di suggerire, di fortificare la Chiesa, e ciascuno di noi, nella nostra missione: “Dall’inizio, da Pentecoste in poi è Lui il protagonista della missione. E ci porta avanti […] Chiediamo anche noi oggi allo Spirito Santo un cuore aperto, sensibile a Dio, […] e una fede audace.” Papa Francesco (udienza generale, 30 ottobre 2019)

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6 Vita Parrocchiale 2020 // Rubrica

ARTICOLI a cura di Angiolina Pasini

LA VOCE DI PAPA FRANCESCO Biblioteca del Palazzo Apostolico Venerdì, 25 marzo 2020 Fonte: vatican.va

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Venticinque anni fa, 25 marzo, festa dell’Annunciazione del Signore, San Giovanni Paolo II promulgava l’Enciclica Evangelium vitae, sul valore e l’inviolabilità della vita umana. Oggi, ci troviamo a rilanciare questo insegnamento nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l’economia mondiale. «Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio di Gesù. Esso va annunciato agli uomini di ogni epoca e cultura» (Enc. Evangelium vitae, n. 1). Va prima di tutto testimoniato. E penso con gratitudine alla testimonianza di tante persone che si stanno prodigando al servizio dei malati, degli anziani, di chi è solo e più indigente. Mettono in pratica il Vangelo della vita, come Maria che, accolto l’annuncio dell’angelo, è andata ad aiutare la cugina Elisabetta. La vita che siamo chiamati a promuovere e a difendere si manifesta sempre in una persona in carne e ossa: un bambino appena concepito, un povero emarginato, un malato solo e scoraggiato o in stato terminale, uno che ha perso il lavoro o non riesce a trovarlo, un migrante rifiutato o ghettizzato. Ogni essere umano è chiamato da Dio a godere della pienezza della vita. La difesa della vita per la Chiesa non è un’ideologia, è una realtà. Anche in questa nostra epoca, che è l’epoca dei diritti umani universali ci troviamo di fronte a nuove minacce e a nuove schiavitù, e non sempre le legislazioni sono a tutela della vita umana più debole e vulnerabile. La cultura della vita non è patrimonio esclusivo dei cristiani, ma appartiene a tutti coloro che, adoperandosi per la costruzione di relazioni fraterne, riconoscono il valore proprio di ogni persona, anche quando è fragile e sofferente. Cari fratelli e sorelle, ogni vita umana, unica e irripetibile, vale per sé stessa, costituisce un valore inestimabile. «Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!».

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7 Vita Parrocchiale 2020

ARTICOLI

// Rubrica

a cura dei Giovani per la Comunicazione

Cosa guardiamo stasera?

In questi giorni in cui il nostro mondo si è ridotto alle mura della nostra casa, senza possibilità di ritrovarsi con amici o familiari, senza la possibilità di fare una passeggiata fuori la domenica o di cenare in compagnia, in molti si ritrovano davanti ad uno schermo lasciando che sia un film, un documentario, una serie tv ad intrattenerli. Fuggendo un po' i telegiornali che oltre ad informarci sul mondo possono alimentare anche le nostre preoccupazioni, ci fa bene dedicare un po'; di tempo ad una storia che sappia colpirci, interrogarci, affascinarci. Ecco per voi alcuni consigli, non solo film con temi spirituali, ma qualcosa di vario per genere e per pubblico.

THE SHACK (drammatico) // Film E se Dio ci invitasse a passare un week end con lui? È quello che capita a Mack dopo una grande tragedia: tre giorni in compagnia di Dio in un capanno in riva al lago, per scoprire il vero volto di quel Dio che aveva sempre ignorato.

// Film JO JO RABBIT (commedia drammatica) Chi non ha mai avuto un amico immaginario? Magari un supereroe che si è sempre ammirati. Jo Jo che vive ai tempi della Germania nazista ha come amico immaginario Adolf Hitler in persona. Sembra un film sulla seconda guerra mondiale e sul dramma dell’olocausto, ma in verità è un viaggio tra ironia e dramma nella storia di un bambino che, passo dopo passo, lasciandosi alle spalle ciò che credeva di conoscere, diventa un uomo. // Film L’UNICA (drammatico romantico) La loro storia d’amore arriva ad un bivio nel momento in cui lei scopre una malattia terminale che fa prendere alla loro vita una direzione nuova. Un film semplice e non particolarmente originale, ma delicato e commovente che sa regalare anche momenti di grande ironia tra una lacrima e l’altra. Disponibile su Netflix // Film COME DIVENTARE GRANDE NONOSTANTE I GENITORI (commedia adolescenziale) Potrebbe sembrare un semplice film per adolescenti, con alcuni dei temi centrali di quell’età come l’amore, l’amicizia e la realizzazione di un sogno, ma nasconde invece un profondo messaggio che l’adulto più dell’adolescente sa cogliere. Con un grande finale a sorpresa, questo è senz’altro il film che ogni genitore dovrebbe vedere.

// Rubrica

a cura di Rita Rossato

Rita Ti consiglia un libro // Titolo:

La mattina dopo

In questo libro il giornalista Calabrese racconta cose vere e vite diverse che hanno tutte in comune il ricominciare a partire dalla mattina dopo. Per Daniela è dopo l'incidente in cui ha perso la motilità delle gambe; per Damiano è dopo il disastro aereo cui è sopravvissuto; per Gemma è dopo la perdita del marito; per l'autore il giorno dopo la perdita del lavoro cui teneva tanto..... Sono tutte storie di resilienza e coraggio in cui il giorno dopo termina quando si ha la forza di andare avanti anche se la "nuova vita" non è come te l'eri immaginata. È un bel libro,questo,positivo,un inno alla vita...importante soprattutto in questo momento. È un condensato di sentimenti che rende il libro una lettura veramente consigliabile. RR www.parrocchiabovolone.it

Autore: Mario Calabrese Casa editrice: Mondadori


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CELLA MALUGANI ANTONIETTA di 92 RIGONI CARLO di anni 87 VACCARI SERMIDAdi anni 94 FONTANA ANNA di anni 90 MAGAGNOTTI GIUSEPPE di anni 72 BISSOLI ROBERTO AUGUSTO di 65 SICHIERI ROLANDO di anni 78 PERINELLI PATRIZIA di anni 58 MARCHELUZZO STEFANO di anni 51

Anagrafe parrocchiale Aggiornata al 24 Aprile

Come abbiamo riportato in questo giornalino su internet e sui social sono presenti molte fake news, vi invitiamo a prestare attenzione solo alle fonti ufficiali e a non condividere notizie e articoli di fonti non attendibili

đ&#x;”— Conferenza Episcopale Italiana đ&#x;”— sito della Regione Veneto đ&#x;”— sito del Governo đ&#x;”— Ministero della salute đ&#x;”— Istituto superiore di SanitĂ

// social

Canale Telegram Parrocchiale https://t.me/parrocchiabovolone

Da qualche tempo la nostra parrocchia ha introdotto un nuovo strumento per essere ancora piĂš vicino alla comunitĂ , scopriamolo insieme.

1) Cos’è un canale Telegram e cosa ci posso trovare?

I canali di Telegram sono uno strumento per diffondere messaggi ad un ampio pubblico, in particolare sul canale della Parrocchia di Bovolone vengono pubblicate le comunicazioni e gli avvisi importanti per la nostra comunitĂ , ma non solo! Periodicamente sono proposti anche spunti di riflessione, proposte e altri contenuti interessanti per accompagnare il cammino della nostra comunitĂ .

2) Come faccio ad iscrivermi al canale?

đ&#x;‘‰đ&#x;?ť Se giĂ usi telegram tocca qui: https://t.me/parrocchiabovolone đ&#x;‘‰đ&#x;?ź In alternativa, una volta installato Telegram sul proprio smartphone, basterĂ cliccare sulla lentina in alto a destra e cercare “Parrocchia di Bovoloneâ€? đ&#x;‘‰đ&#x;?ź Selezionare quindi il canale e cliccare su UNISCITI per completare l’iscrizione. 3) Come faccio a rimanere aggiornato?

Niente di piĂš semplice! Ogni volta che viene aggiunto un nuovo contenuto si viene avvisati con una notifica, cosĂŹ come succede, per esempio, quando qualcuno ci scrive un messaggio su WhatsApp.

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Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini, Chiara Merlin, Sirio Bedoni, Elena Segala, Enrico Vincenzi, Francesca Padoanello, Micaela Modenese, Elisa Soave, Elena Piacentini. Grafica e impaginazione: Bordoni Edoardo (edoardo.bor@gmail.com)

Telefono: 045 7100063 Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR

Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.

Sito Web: www.parrocchiabovolone.it

E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it


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