Marzo 2017

Page 1

volone.it parrocchiabo

n°221

// MARZO 2017

ita V Parrocchiale

Seguici su:

// Editoriale

a cura di Don Giorgio

Verso la terra che io ti indicherò Ognuno di noi si trova in una personale situazione di fede, che vuol dire “come io sto con Dio”. Chi dice “sto bene”, chi dice “boh”, chi dice “non mi interessa”, chi “sto cercando”, e chi “beh vedremo più avanti”. E’ la nostra personale risposta a Dio che dobbiamo darci, pur avendo avuto un'educazione alla fede fin da bambini.

C

ra ari fedeli di Bovolone, una nuo- perché vuole scuotere la nostra perva Quaresima ci invita a dare for- sona e coscienza per incontrare il Signore della Vita e dell’Amore. Dio za al nostro cammino di fede. Purtroppo anche Gesù ed il Vangelo vuole farci entrare nel suo Spirito, nel sembrano diventare oggi una pro- suo abbraccio. posta come fanno quelli dei telefoni, E tutti ne abbiamo bisogno, per dare che chiamano per venderti una loro significato alle vicende di ogni giorno. Troveremo spunti dalla Parola della promozione. No! Gesù Cristo che rivela l’Amore di Domenica e seguiremo il programma Dio Padre e ci dona lo Spirito Santo, della Diocesi per sentirci in comunon è solo una proposta, è la Persona nione con la nostra chiesa veronese: che dice qualcosa alla nostra vita e la ogni domenica durante la Messa, ci sarà una proposta come impegno di vuole riempire di un Amore grande. No! La Chiesa non è una venditrice vita che rivolgiamo a tutti, perché vodi chissà cosa, ma è madre che dice gliamo camminare insieme come col’Amore di Dio per tutti e attraverso i munità parrocchiale. cristiani testimonia la presenza di Dio “Verso la terra che io ti indicherò” è nel mondo con gesti di carità, di fede il tema di quest'anno. Frase che dice Dio ad Abramo perché lasci le sue sie di comunione. curezze per andare in una nuova terra dove lì ci sarà il bene del popolo. Tentiamo perciò di essere cristiani veri, cristiani autentici. E’ un invito rivolto a ciascuno di noi ed alla comunità a compiere un camSempre peccatori ma in mino guidato dalla voce del Signore cammino. Amati da Dio, viventi che ci spinge ad aprire il cuore, ad in questo mondo, uniti alla uscire dal recinto stretto della nostra Chiesa, portatori di una lieta povera umanità per andare incontro notizia. al Signore e ai fratelli che cercano Questa Quaresima vissuta in quaran- aiuto. ta giorni è un’occasione per essere at- La meta è la Pasqua: esplosione di tenti a quello che Dio vuole donarci vita, di gioia, di amore. e dirci. Prima di compiere gesti di penitenza Buon cammino a tutta la nostra coe di carità, accogliamo nel silenzio munità. quello che la Parola di Gesù ci dice, I vostri sacerdoti.

Sussidi per vivere la Quaresima • Libretto per la preghiera in famiglia (consegnato la prima domenica di Quaresima) • “Dado della generosità” dato ai fanciulli e ragazzi. • La casetta per aiutare la Piccola Fraternità. • Un foglio per creare l’angolo della Quaresima. • Un’immagine con un impegno (consegnata ogni domenica durante la Messa).

Atteggiamenti della Quaresima • Ascolto della Parola di Dio • Preghiera personale e in famiglia. • Sobrietà nel cibo e nella vita quotidiana. • La carità come dono del tempo e del servizio di volontariato. • Aiuto economico a chi è nel bisogno. • Gesti personali di penitenza o di sacrificio. • Via crucis il venerdì alle 18.30 • Incontri “Amoris Letitia”.


2 Vita parrocchiale 2017 //Seminario NUOVA VITA

articoli a cura di Ettore e Veronica

Viaggio alla scoperta di Gesù

Il Seminario “Nuova Vita” si è tenuto dal 20 al 22 Gennaio 2017 presso la casa parrocchiale di Bovolone a Giazza, un posto meraviglioso e azzeccatissimo che ci ha aiutati ad estraniarci dai giorni di vita frenetica, consentendoci di vivere intensamente le reazioni ed emozioni come un fiume in piena.

S

iamo Ettore e Veronica, due fidanzati che presto diranno il loro “Sì” davanti al Signore. Abbiamo deciso di partecipare a questo seminario quasi per caso, con i nostri dubbi e le nostre titubanze, ma abbiamo potuto ricrederci fin da subito. Testimoniare a parole questa esperienza unicamente da vivere è un’impresa non da poco, ed allo stesso tempo un onore.

tempi più lunghi, ma la cosa che più conta è che ci si avvicina sempre di più a Lui, lo si sente vicino e ci si sente amati da Lui. È necessario affidarsi, lasciarsi andare al Signore: lui arriverà a noi nei tempi giusti e con i modi altrettanto giusti. Il Signore ci ama, siamo i suoi figli prediletti, ci perdona e non ci deve salvare perché ci ha già salvati dando la sua vita per noi. Ci rendiamo perfettamente conto Questi giorni di ritiro spirituale che queste parole a qualcuno posono stati una benedizione trebbero non dire molto, ma vi posper noi, ci siamo sentiti siamo assicurare che questo “Viagprotagonisti di un percorso che gio alla scoperta di Gesù, come a noi conduce ad un incontro con il piace definirlo, è composto da tocSignore. canti insegnamenti. Questo viaggio è caratterizzato da Questo percorso è diverso per cia- momenti felici, di spensieratezza e di scuno: c’è chi riesce ad ottenere riflessione, ma anche da situazioni di quell’incontro tanto atteso in tem- stanchezza e di sconforto. Tanti sono pi brevi, e chi invece ha bisogno di i momenti speciali, unici e ricchi di

// Rubrica

a cura di Giulia

pregando si impara: angelo di di Dio In questa puntata della rubrica “Pregando si impara” portiamo a conclusione l’analisi della preghiera ”Angelo di Dio”.

A

ngelo di Dio Chi sono gli angeli? Possiamo leggere una ricca descrizione nel compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica: “Gli angeli sono creature puramente spirituali, incor-

www.parrocchiabovolone.it

poree, invisibili e immortali, esseri personali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della

scoperta che lo compongono. L’elemento che comunque accomuna tutto ciò è la SPERANZA, la speranza di un incontro unico e spettacolare con Gesù. Ogni insegnamento ed ogni testimonianza riportata da alcuni membri di una equipe a dir poco favolosa e sempre disponibile, è stato un arricchimento sia spirituale che umano. La prima sensazione avuta al risveglio il mattino seguente al nostro ritorno a casa è stata una sensazione di serenità, seguita da un “non sentirsi più soli”. Qualcosa in noi è cambiato: è qualcosa di totalmente e inspiegabilmente nuovo, e questo nuovo non sai da dove viene. Vorremmo ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile tutto ciò, l’equipe ed il personale che ci ha coccolato fin dal primo istante. Un grazie sentito va anche a tutti i partecipanti, con i quali si è creato un gruppo unito, affiatato ed umile che risplendeva di luce propria. Ci sentiamo di dire che abbiamo trovato una seconda famiglia, nella quale ci siamo sentiti ascoltati ed amati senza riserva. Abbiamo deciso di concludere la nostra testimonianza con la frase che ha accompagnato il nostro viaggio fin dal primo giorno, una citazione identica che entrambi abbiamo trovato nel cuore di cartoncino rosso pescato casualmente e che, a nostro parere, il Signore ha voluto donarci. Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele: il Signore mi ascolta quando lo invoco”. (SAL. 4,4)

missione di salvezza per tutti gli uomini” (Compendio del CCC, 60). Gli angeli sono esseri puri, non sono soggetti alle debolezze della condizione umana, e possono aiutarci a non cadere in errori o a non andare contro la volontà di Dio, tenendoci lontani dalle tentazioni e dagli inganni del maligno.


Vita parrocchiale 2017

C

he sei il mio custode Ognuno di noi ha al suo fianco nientemeno che un angelo custode! Come si legge nel libro dell’Esodo: “Così dice il Signore: «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui»” (Es 23, 20-21). Anche il Catechismo afferma che “Dal suo inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione” (CCC, 336). E’ per volere di Dio che ci sono gli angeli custodi. Tutti noi abbiamo accanto un angelo custode, a prescindere dal nostro operato, positivo o negativo. E’ con noi per tutta la vita. Come dice San Basilio Magno, «Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita».

I

llumina Dato che il nostro angelo custode è illuminato da Dio, se noi invochiamo il suo aiuto, a sua volta egli illumina la nostra mente e la nostra anima; di conseguenza sotto la sua guida restiamo prudenti e vigilanti. L’angelo è il messaggero di buone ispirazioni, ci protegge dai turbamenti interni ed esterni.

// Rubrica

Rubriche 3

C

ustodisci Il nostro angelo custode ci custodisce, si prende cura di noi. Come recita il Salmo 91: “Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede” Il nostro angelo custode ci rimprovera quando ci allontaniamo dalla buona strada, e ci assiste nell’ importantissimo compito di pregare.

R

eggi e governa me Spiritualmente l’Angelo custode ci sostiene, ci regge quando stiamo per cedere alle insidie del demonio, ma anche quando cadiamo nello sconforto e nella tristezza. Lui può infondere coraggio, speranza e forza d’animo. L’Angelo custode è dunque destinato a governare il nostro cuore.

C

he ti fui affidato dalla Pietà Celeste Come dicevamo, è una Volontà Celeste quella che predispone questo aiuto, così fondamentale per la nostra crescita spirituale. Alla fine comunque siamo sempre noi, grazie al “libero arbitrio”, a fare le nostre scelte, a decidere della nostra vita, perché è così che vuole Dio, poiché Egli non vuole annullare la nostra

a cura di Angiolina Pasini

La Voce di Papa Francesco Cari fratelli e sorelle! Le migrazioni, oggi, non sono un fenomeno limitato ad alcune aree del pianeta, ma toccano tutti i continenti e vanno sempre più assumendo le dimensioni di una drammatica questione mondiale.

N

on si tratta solo di persone in cerca di un lavoro dignitoso o di migliori condizioni di vita, ma anche di uomini e donne, anziani e bambini che sono costretti ad abbandonare le loro case con la speranza di salvarsi e di trovare altrove pace e sicurezza. Sono in primo luogo i minori a pagare i costi gravosi dell’emigrazione, provocata quasi sempre dalla violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali, fattori ai quali si associa anche la globalizzazione nei suoi aspetti negativi. La corsa sfrena-

ta verso guadagni rapidi e facili comporta anche lo sviluppo di aberranti piaghe come il traffico di bambini, lo sfruttamento e l’abuso di minori e, in generale, la privazione dei diritti inerenti alla fanciullezza sanciti dalla (Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia). Come rispondere a tale realtà? Pur senza misconoscere le problematiche e, spesso, i drammi e le tragedie delle migrazioni, come pure le difficoltà connesse all’accoglienza dignitosa di queste persone,

volontà, ma indicarci la via più giusta da seguire per il nostro bene. Tuttavia ci è consentito un “suggeritore celeste”, un “aiuto angelico” che ci supporti nel corso del gioco della Vita, lasciandoci comunque la libertà di scelta. E’ questo il senso di questa semplice ma incisiva preghiera. Purtroppo, oggi la vita è spesso piena di tensioni e di ansie di ogni tipo. Invece di cadere nella disperazione, possiamo attingere alla “terapia” spirituale del ricorso al nostro angelo custode. “L’invisibile presenza di questi spiriti beati – ha detto Benedetto XVI – ci è di grande aiuto e conforto: essi camminano al nostro fianco e ci proteggono in ogni circostanza, ci difendono dai pericoli e ad essi possiamo ricorrere in ogni momento“. Amen Conclusa una preghiera, presto ne inizieremo un’altra…arrivederci ala prossima! Fonte: http://www.abbaziaborzone.it

la Chiesa incoraggia a riconoscere il disegno di Dio anche in questo fenomeno, con la certezza che nessuno è straniero nella comunità cristiana, che abbraccia «ogni nazione, razza, popolo e lingua» (Ap 7,9). Ognuno è prezioso, le persone sono più importanti delle cose e il valore di ogni istituzione si misura sul modo in cui tratta la vita e la dignità dell’essere umano, soprattutto in condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei minori migranti. Messaggio di Papa per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato 15 gennaio 2017

www.parrocchiabovolone.it


4 Vita parrocchiale 2017 // Pastorale

articoli a cura di Romina e Cristian

SIGNORE, BENEDICI LE NOSTRE FAMIGLIE Benedire la propria casa significa riportare alla quotidianità la presenza di Cristo, facendolo entrare nelle nostre vite, nelle nostre famiglie, nelle nostre case.

L

a nostra fede è una fede vissuta ogni singolo giorno, non solo nelle celebrazioni, negli eventi liturgici principali o in occasione dei sacramenti che riguardano la propria famiglia. La nostra è una fede che si innerva nella quotidianità: nel nostro tempo, nel lavoro, nei momenti di svago. E quindi nei nostri luoghi di lavoro, nei luoghi che frequentiamo, e, soprattutto, nel luogo in cui viviamo: la casa. Per questo è importante dedicare un momento per riunire insieme tutta la famiglia e benedire il luogo in cui non solo passiamo – di solito – la maggior parte del tempo, ma soprattutto il luogo a cui sentiamo di appartenere, un luogo “nostro” dove esprimerci, stare con chi amiamo, accogliere gli amici e le persone care, veder crescere i nostri figli, accogliere gioie e dolori della vita. La casa ci identifica, dice chi siamo a noi stessi e agli altri che vengono a

// Fede

trovarci. La casa non è un luogo sacro, ma sicuramente è un posto che dice tanto di noi; anche Gesù parla della casa alla folla, quando dice: “Chiunque ascolta le mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia” (Mt 7,24). Fondare la propria casa sulla roccia significa renderla salda e in grado di superare le intemperie; fondare la propria vita su Cristo significa renderla salda e in grado di affrontare le difficoltà e le fatiche dell’esistenza. Allora prendersi un momento per benedire la propria casa significa ricordare cos’è che fonda davvero la nostra vita, cos’è che conta di più di tutto il resto: il rapporto con Cristo. Infatti, la benedizione della famiglia inizia proprio con la lettura di questo a cura di Don Damiano

scoprendo Medjugorje "Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi."(Gv 15,16) Questo dice Gesù a tutti noi pellegrini di Medjugorie, pellegrini perchè in cammino per crescere insieme nell'esperienza di Fede. Maria Madre di Gesù e Madre nostra ci chiama a Medjugorie, luogo di preghiera e forte spiritualità per aprire i nostri cuori al suo infinito amore per poi annunciare a tutti i frutti dell'Amore di Dio.

C

ome già da molti anni accade, la nostra parrocchia organizza nel mese di aprile un pellegrinaggio a Medjugorje. Medjugorje è una piccola frazione compresa nel comune di Čitluk, nel cantone dell'Erzegovina-Narenta in Bosnia-Erzegovina, nota, da 30 anni, in tutto il mondo per le regolari apparizioni mariane. Il suo nome letteralmente significa “in mezzo alle montagna” ed è dovuto, non all’altitudine, ma alla collocazione tra i due rilievi rocciosi, il Crnica e il Križevac. La vicenda storica A partire dal 24 giugno 1981, sei veggenti, all’epoca bambini e adolescenti, Vicka Ivanković, Mirijana www.parrocchiabovolone.it

Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo, iniziarono a dichiarare di ricevere apparizioni della Vergine Maria a frequenza ciclica. Ancora oggi che sono adulti il fenomeno continua a ripetersi il 25 di ogni mese. La Madonna si presentò con l’appellativo di "Regina della Pace", portando sulle braccia un bambino. Il primo episodio si verificò sul sentiero che costeggia il Podbrdo, un luogo nei pressi del monte Crnica, oggi meta obbligatoria per migliaia di fedeli. All’epoca dei fatti la Bosnia era compresa nella Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia e gli organi di polizia interpretarono con sospetto l’episodio. Le successive apparizioni

versetto del vangelo di Matteo, e poi continua dando spazio e valore agli abitanti della casa e alle loro relazioni: la famiglia stessa, i ragazzi, gli anziani, i malati e anche i cari defunti. La casa, con i suoi abitanti e con chi vi fa visita, è una piccola comunità, e il rito della benedizione mette in luce anche questo aspetto di relazione e comunione. Da ultimo, la benedizione si chiude con una sorta di professione di fede, in quanto si asperge la famiglia con l’acqua benedetta come ricordo del Battesimo e dell’adesione a Cristo, morto e risorto per la nostra salvezza. L’acqua benedetta viene solitamente distribuita in piccole bottiglie la domenica di Pasqua in Chiesa alla fine delle celebrazioni, per permettere a ciascuna famiglia di compiere questo piccolo ma significativo rito nella propria casa; è disponibile anche il libretto informativo. Inoltre, i sacerdoti della parrocchia ogni anno nel mese di maggio visitano e benedicono personalmente le case di una zona del paese; quest’anno sarà la zona Casella - Baldoni.

non si verificarono sul Podbrdo, ma nelle abitazioni dei veggenti e nella casa parrocchiale. Dai loro racconti emerge come la Madonna li abbia scelti per comunicargli i cosiddetti “dieci segreti di Medjugorje”. A Mirjana Dragićević ha assegnato l’incarico di renderli noti al mondo, tramite il padre francescano Petar Ljubicic, con tre giorni di anticipo sul loro compiersi. Attualmente l’intera vicenda è soggetta alla valutazione di un’apposizione commissione di alti prelati. Nel 1990 la Chiesa aveva manifestato il proprio scetticismo riguardo alle apparizioni, giudizio che però non ha mai prodotto un rallentamento dei pellegrinaggi verso Medjugorje: la destinazione bosniaca va annoverata tra le principali mete mariane del mondo, con migliaia di fedeli all’anno che si recano sui luoghi delle apparizioni per pregare la Regina della Pace.


Vita parrocchiale 2017 // Rubrica

Rubriche 5 a cura di Sirio

LA MORALE CRISTIANA NELLO stato LAICO Ogni volta che il dibattito politico-legislativo va a trattare questioni etiche e sociali, spuntano sempre personaggi che, con tono inutilmente polemico, lamentano l’ingerenza e l’intromissione della morale – radicata in una professione di fede – appellandosi alla laicità dello Stato, come se questa fosse lesa dall’espressione di un giudizio – argomentato e razionale – sulle realtà della società contemporanea in un’ottica di fede.

N

el nostro Paese, per evidenti motivi storici e culturali, il principale bersaglio delle critiche dei laicisti è la Chiesa cattolica. Alcuni sostengono che la particolare influenza della Chiesa cattolica nella vita politico-istituzionale del nostro Paese sia frutto dei Patti lateranensi, ma non pare del tutto corretto, perlomeno da un punto di vista formale. Anzitutto dalla revisione dei Patti lateranensi avvenuta nel 1984 con il c.d. Accordo di Villa Madama «si considera non più in vigore il principio, originariamente richiamato dai Patti lateranensi, della religione cattolica come sola religione dello Stato italiano» (Protocollo Addizionale punto 1); inoltre, la stipula di accordi tra la Santa Sede e lo Stato non è una particolarità italiana, ve ne sono sia con altri Stati (Spagna, Bolivia, Länder tedeschi, ecc.) sia con organizzazioni internazionali (O.N.U., U.E.). La questione investe direttamente una delle tre principali e omnicomprensive funzioni (o compiti) della comunità dei fedeli, in particolare del Papa, dei Vescovi e dei presbiteri. Si tratta dell’ufficio di insegnare (o profetico). L’insegnamento della morale cattolica non si limita alla sola educazione cristiana nel catechismo ovvero in percorsi personali o collettivi – che pur ricoprono un momento di primaria importanza – ma va oltre la sua configurazione di diritto e possibilità, divenendo un vero e proprio dovere. Il can. 747 con estrema chiarezza enuncia «la Chiesa, alla quale Cristo Signore affidò il deposito della fede […] ha il dovere e il diritto nativo, anche con l'uso di propri strumenti di comunicazione sociale, […] di predicare il Vangelo a tutte le genti».

La dottrina canonistica è solita richiamare due episodi del Vangelo per mostrare come già Gesù avesse enunciato un principio di distinzione tra la sfera temporale e quella spirituale. Si tratta del famoso episodio del tributo “Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio” (Mc. 12, 13-17) e del processo a Gesù dinnanzi a Pilato “Il mio regno non viene da questo mondo” (Gv. 18,2837). Con la preziosa costituzione apostolica Gaudium et Spes il magistero della Chiesa cattolica esplica quanto scritto nella narrazione evangelica: «la comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonome l'una dall'altra nel proprio campo. Ma tutte e due, anche se a titolo diverso, sono a servizio della vocazione personale e sociale degli stessi uomini. Esse svolgeranno questo loro servizio a vantaggio di tutti in maniera tanto più efficace, quanto più coltiveranno una sana collaborazione tra di loro, secondo modalità adatte alle circostanze di luogo e di tempo», infatti, l’uomo «non è limitato al solo orizzonte temporale, ma, vivendo nella storia umana, conserva integralmente la sua vocazione eterna» (n. 76). Ecco perché la Chiesa, in virtù della missione che Dio le ha affidato e della sua fondamentale funzione di insegnare, non solo ne ha il diritto, ma è anzi onerata da un categorico dovere di esprimere un proprio giudizio morale sulla realtà temporale, pertanto – qualora non vi ottemperasse – tradirebbe il compito che Dio le ha assegnato. Nel ribadire ciò, al n. 76 di Guadium

et Spes, in assonanza al can. 747 p. 2, si afferma che per la Chiesa, «sempre e dovunque, e con vera libertà, è suo diritto predicare la fede e insegnare la propria dottrina sociale, esercitare senza ostacoli la propria missione tra gli uomini e dare il proprio giudizio morale, anche su cose che riguardano l'ordine politico, quando ciò sia richiesto dai diritti fondamentali della persona e dalla salvezza delle anime». Ma, chi è il laico? Il laico è il credente (il fedele) che non è né chierico (Papa, Vescovo, presbitero) né un religioso (monaco, frate, suora, ecc.), pertanto è scorretto definire laico chi non crede, sia esso ateo o agnostico. Sul tema della laicità possiamo richiamare le definizioni date da due grandi papi. Pio XII nel 1958 parlò di “sana laicità”, presupponendo quindi l’esistenza di forme di “non sana laicità” che, riferite allo Stato (nella politica, nelle istituzioni e nelle leggi), stanno ad indicare sia un atteggiamento di indifferenza, sia un atteggiamento di contrasto e lotta alla religione, intesa quale male da estirpare dalla società. In poche parole, laicismo. Nel 2008 Benedetto XVI, non a caso, nel corso del suo viaggio in Francia, preferì parlare di “laicità positiva”. Nel suo discorso, una volta condannata l’emarginazione della religione alla sola sfera privata, definisce la “laicità positiva” come: la sana collaborazione tra lo Stato e la Chiesa senza confusione di competenze; il riconoscimento del fatto che la libertà religiosa postula dallo Stato non solo il mero riconoscimento, ma anche una rimozione degli ostacoli che ne impediscono concretamente la fruizione a livello individuale, collettivo e istituzionale. Nel prossimo numero osserveremo un caso concreto che divise l’opinione pubblica e che arrivò fino alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

www.parrocchiabovolone.it


6 Vita parrocchiale 2017

articoli

// Evangelizzazione

a cura di una catechista

il ruolo del catechista Quando, qualche anno fa, don Paolo ha chiesto ai genitori la disponibilità ad avvicinarsi a questo ministero per fare catechismo ai propri figli, mi sono proposta come riserva.

E

ro però terrorizzata dal fatto di avere poco tempo libero: con tre figli sotto i 5 anni, un lavoro, mille corse da fare…non mi sentivo certo la candidata ideale. A settembre sono stata chiamata dal Don con un serio invito: Fidati del Signore, affidaGli tutte le tue preoccupazioni e Lui ti darà la forza ed il tempo per fare tutto”.

Con un po’ di timore ho iniziato: mi aspettava un gruppetto di seconda elementare, la classe di mia figlia, formato da 10 scalmanati ma dolcissimi bambini, entusiasti di cominciare. Per il primo anno ho messo a disposizione la mia casa per gli incontri, perché, come da tradizione a Bovolone, il catechismo si fa in famiglia. Ho anche trovato collaborazione e disponibilità: una mamma si fermava ad aiutarmi ed altre si sono offerte, poi si è aggiunto al gruppo un bambino e con lui abbiamo trovato una nuova “location” per gli incontri. E come mi era stato detto, ”non ti

preoccupare”, così è stato. Certo, fare il catechista oggi forse è diverso da un tempo, talvolta si deve partire col dover insegnare le cose più semplici, come il Segno della Croce e le preghierine, ma è anche entusiasmante: mentre cerchi di spiegare ai bambini le basi della nostra fede, sei tu che scopri cose nuove, ne risvegli altre dimenticate e finisci a crescere insieme a loro nella fede. Ovviamente il catechista non fa tutto da solo, ma è seguito dai nostri sacerdoti. E’ previsto un percorso di formazione che si tiene in parrocchia, con cadenza quindicinale, dove due sono i momenti principali. Nella prima parte approfondiamo la nostra fede grazie a veri e propri corsi, tenuti da sacerdoti della nostra parrocchia o di parrocchie vicine. Vengono trattate tematiche di approfondimento teologico, spirituale o metodologico. Ciascun catechista sceglie ad inizio anno un percorso su 4/5 proposti. La seconda parte viene tenuta da un laico o da un sacerdote, ed è rivolta agli aspetti pratici degli incontri da fare con i ragazzi, con consegna

// Rubrica

a cura di Rita Rossato

Rita Ti consiglia un libro // Titolo:

H

L'amico ritrovato

ans vive a Stoccarda e nel 1932 frequenta un prestigioso liceo. E' figlio di un medico ebreo e conosce Konradin che appartiene ad una nobile famiglia benestante che discende addirittura dagli Svevi. Lentamente e con fatica perchè molto diversi,i due diventano amici del cuore perchè scoprono di avere molte passioni in comune. Discutono di tutto.di donne,di religione di politica. Poi si diffondono nel paese le idee hitleriane e Konradin vi si lascia sedurre. Hans viene mandato per sicurezza negli Usa presso dei parenti ed è convinto di aver perso per sempre il suo amico fino a quando,passata la guerra,leggendo un opuscolo viene a sapere. Bel libro.per lettori dai 12 anni in su. Buona lettura,come sempre RR

www.parrocchiabovolone.it

di materiale. Sono anche occasioni di confronto con gli altri catechisti. Certo, fare il catechista richiede un piccolo sforzo, la voglia di mettersi in gioco e la consapevolezza della possibilità di incontrare fatiche, piccole delusioni e talvolta fare incontri in cui la sensazione è quella che nulla sia stato capito. Ho imparato che per fare bene il catechista non serve sapere tutto, non serve dare le risposte giuste o fare alla perfezione le schede consegnate, ma serve prima di tutto accogliere i bambini e le loro famiglie per come sono. Serve affetto e volontà di testimoniare quella fede, anche poca, che abbiamo. Serve la voglia di annunciare Gesù. Perché fare il catechista? Perché aprirsi agli altri, dando un po’ del proprio tempo, arricchisce e fa crescere nella fede. Perché accompagnare i bambini nelle principali tappe della vita cristiana diventa un momento irripetibile anche per te, e sapere di averli almeno un po’ aiutati a conoscere Gesù ti ripaga di tutto l’impegno e del tempo loro dedicato.


Vita parrocchiale 2017 MARZO

2017

EVENTI E NEWS PARROCCHIALI

MER 1

MERCOLEDÌ DELLE CENERI 07.30 – 15.30 – 19.00 – 21.00 S. Messa

DOM 5

I DOMENICA DI QUARESIMA 11.30 Battesimi 15.30 Prima Confessione

MER 8

21.00 Adorazione Eucaristica Comunitaria

GIO 9

20.30 Formazione catechiste di tutte le classi

VEN 10

21.00 Preghiera giovani in diocesi

DOM 12

II DOMENICA DI QUARESIMA 09.30 Ritiro creismandi + Messa ore 15.00 + Prove

VEN 17

15.00 Celebrazione penitenziale 2° media 16.00 Celebrazione penitenziale 4° elementare

SAB 18

Coppie di collegamento CFE

DOM 19

III SETTIMANA DI QUARESIMA SAN GIUSEPPE 15.30 Cresime

MER 22

20.45 Riunione Bar

GIO 23

20.30 Formazione catechiste di tutte le classi

VEN 24

15.00 Celebrazione penitenziale 1° media 16.00 Celebrazione penitenziale 5° elementare

DOM 26

IV DOMENICA DI QUARESIMA 15.00 Video Gioca Ragazzi

VEN 31

21.00 Genitori Battesimi (Sala Blu)

infografica del mese

5

MODI

di Controllare le preoccupazioni

1 Analizzare con cura il problema. 2 Non fare grandi le cose piccole. 3 Rallegrarsi per ciò che si ha. 4 Non fare caso a calunnie e prse in giro. 5 Affidarsi a Dio e confiare in Lui.

calendario 7

orari Sante messe Vespertina del Sabato sera: 19:00

Festive: 7:30 - 9:00 - 10:15 - 11:30 - 18:30

Feriali: 7:30 - 19:00

orari libreria parrocchiale Lunedì: 10:00 - 12:00; 16:00 - 18:30 Martedì: 9:00 - 12:00; 15:30 - 18:30 Mercoledì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Giovedì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Venerdì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Sabato: 9:00 - 12:00; 16.00 - 18:30 Domenica: 8:30 - 12:00; 16.00 - 18:15

calendario confessioni I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni dalle 16:00 alle 19:00: Lunedì: don Suranga Martedì: don Giorgio Mercoledì: don Damiano Giovedì: don Alberto Venerdì: don Elio

Redazione del Giornalino Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini Edoardo Bordoni Edoardo Ferrarini Elena Segala Enrico Vincenzi Francesca Padoanello Giovanni Tregnago Giulia Venturi Silvia Schiesaro Sirio Bedoni Micaela Modenese Grafica e impaginazione: Bordoni Edoardo Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.

Contatti Telefono: 045 7100063 Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it Sito Web: www.parrocchiabovolone.it

Stampa Mediaprint.srl www.parrocchiabovolone.it


volone.it parrocchiabo

ANAGRAFE PARROCCHIALE Battesimi

defunti

PATUZZO ISABEL di Luca e Guerrini Eleonora CAVAZZANA RICCARDO di Mattia Francesco e Ballottari Ambra CARMAGNANI NICOLÒ di Francesco e Mantovanelli Federica

Battesimi Febbraio

news DOVE

BARIANI CARINA di anni 84 ORTOLANI DENIS di anni 68 CHIAVEGATO GIOVANNI BATTISTA di anni 80 ROSSIGNOLI DIMIDRIANO di anni 81 POZZANI LUCIA di anni 77 SEGALA SANTE di anni 81 AMBROSINI LAURA di anni 86 CORSINI GABRIELE di anni 92 MERLIN GAIA di anni 7 LARAZZATO ZEFFIRINA di anni 91 MANTOVANI RITA MARIA di anni 91 SANTINI ITA di anni 83 VENTURI ANNA di anni 90 CASTELLINI GRAZIANO di anni 61 MARCOLONGO BENITA di anni 86 LORENZ VANDA di anni 75 GAROFOLO MARIA di anni 77 BOARETTO MILENA di anni 78

Pellegrinaggio a Medjugorie COSA

COME E QUANDO

Il viaggio spirituale a Medjugorje ri- VALPOLICELLA VIAGGI in collaboracalca il messaggio di pace trasmesso zione con la PARROCCHIA DI BOVOIl Santuario di Medjugorje è tra i prindalla Madonna ai veggenti attraverso LONE organizza un Pellegrinaggio a cipali luoghi da visitare, a cui si aggiungono la “collina delle apparizioni”, le cosiddette “cinque pietre”: Medjugorje dal 27 al 30 aprile 2017.

il cosiddetto Podbrdo, dove è presente una statua della Regina della Pace simile a quella sistemata sul piazzale della chiesa parrocchiale in occasione del ventennale della prima visione, ed il monte Krizevac, con la grandiosa croce in cemento armato alta oltre 8 metri eretta dalla popolazione locale. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Giacomo, patrono della cittadina.

• Preghiera • Digiuno (mercoledì e venerdì) • Lettura della Bibbia • Confessione (almeno una volta al mese) • Eucaristia(preferibilmente quotidiana)

Per informazioni rivolgersi presso:

• Quarta Elementare 26 Giugno - 2 Luglio • Quinta Elementare 3 Luglio - 9 Luglio:

• Villeggiatura Anziani 11 Luglio - 21 Luglio • Adolescenti 23 Luglio( Pomeriggio) - 29 Luglio

• canonica di Bovolone tel. 0457100063 • coniugi Roviaro Luca e Daniela tel. 0452064630-3475278543 3463565390

date campiscuola estivi • Seconda Media 12 Giugno - 18 Giugno • Prima Media 19 Giugno - 25 Giugno

Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.