Marzo 2019

Parrocchia di Bovolone www.parrocchiabovolone.it

n°236

// MARZO 2019

ita V PARROCCHIALE

Comunità ed Eucarestia 1 Seguici su:

2 Vita Parrocchiale 2019

ARTICOLI

// Editoriale

a cura di Don Marco

L'EUCARISTIA CELEBRATA In ogni S. Messa il Signore Gesù rinnova il suo sacrificio per noi

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erché andare a messa? Questa domanda una volta era posta soltanto dai bambini, davanti alla richiesta di non occupare il legittimo tempo del gioco e del divertimento.

Oggi è diventato il dubbio di molti cristiani. Quasi nessuno mette in dubbio l’esistenza di Dio, ma quando ci è chiesto di spendere un po’ di tempo per Lui tutto diventa più difficile. Con quello che c'è da fare, e con una vita che è una continua rincorsa di cose, come si fa a trovare tempo per il Signore? Eppure sin dai primi anni dopo la resurrezione di Gesù, i cristiani erano riconosciuti come coloro che «Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere (Atti 2,42)» Celebrare l’eucarestia, in particolare nel giorno di Domenica, è

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quindi ciò che ci fa cristiani. Vale allora la pena ricordare cosa celebriamo nell’Eucaristia: il sacrificio di Gesù che offre il suo corpo e il suo sangue per noi e che risorgendo ci dona la comunione con Lui. Innanzitutto Eucaristia significa “ringraziamento”: entriamo in chiesa perché la nostra vita, ciò che siamo e ciò che abbiamo, è dono.

che siamo e fin da subito lo mettiamo nelle mani di Dio. Nel rito di accoglienza e nell’atto penitenziale riconosciamo le nostre fragilità, ma soprattutto riconosciamo di essere amati da Dio per quello che siamo.

La liturgia della Parola proclama ciò che Dio ha fatto con gli uomini. È il momento in cui, attraverso l’Antico e il Nuovo Testamento, facciamo memoria di come Dio è Innanzitutto Eucaristia significa nella storia e parla anche nel nostro “ringraziamento”: entriamo presente. Le offerte che portiamo in chiesa perché la nostra vita, sull’altare non sono soltanto il pane ciò che siamo e ciò che abbiamo, e il vino. È anche il momento in cui è dono. ci prendiamo cura della comunità, Non ci andiamo da soli, ma insieme contribuendo alle sue esigenze. Ma ad altri, come comunità, mettendo soprattutto, nell’offertorio portiamo da parte le diversità e le divergen- noi stessi. Nella messa infatti, noi ze. Nessuno si è dato la vita da solo, chiediamo a Gesù di rinnovare il suo ma per tutti è un dono del Signore. sacrificio sulla croce e donarci il suo Nell’Eucaristia poi, portiamo quello corpo e il suo sangue, ma per farlo

Vita Parrocchiale 2019 siamo chiamati prima a consegnare quello che siamo, il nostro lavoro, cioè le azioni e le opere della nostra vita. Gesù ce le riconsegnerà come vita sua, e quindi come comunione con Lui e con gli altri. Riviviamo i gesti dell’ultima cena, che ci riportano alla passione, morte e resurrezione di Gesù per noi. Questo evento si ripete sull’altare per tutti coloro che stanno partecipando, e per tutta la Chiesa. Gesù riporta

3 sulla croce se stesso per noi, perché ciò che abbiamo vissuto nella settimana e che offriamo a Lui, risorga, ricevendo tutti i frutti della resurrezione, che è la comunione con Lui e con tutta la Chiesa della terra e del cielo. il Signore si offre come nostro nutrimento, perché la sua vita risorta sia la nostra vita. Celebrare l’Eucarestia non è quindi un semplice rito tradizionale, ma permette a Dio di abbracciare la no-

stra vita, e a noi di sentirci Chiesa, chiamata a vivere ogni cosa con il Signore. Vivere la comunione con Lui è vivere il paradiso in anticipo.

Un giorno, infatti, saremo con Dio per sempre, ma già adesso possiamo essere con Lui, e ricevere i frutti della vita risorta, proprio in questa nostra frenetica settimana piena di impegni. Per questo vale ancora la pena spendere un po’ di tempo per Dio.

// Editoriale

a cura di Don Cristiano

L'EUCARISTIA ADORATA Quanto mi piacerebbe che ogni persona della nostra comunità si innamorasse dell’Eucarestia!

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erché la nostra comunità ha una cripta per l’adorazione quotidiana? Perché alcune persone hanno scelto di prendersi un’ora del loro tempo per stare con Gesù? Perché l’Eucarestia è così importante per la vita di un cristiano?

In un incontro che il nostro Papa Emerito Benedetto XVI ha avuto nel 2005 con dei bambini che si stavano preparando alla prima comunione, alla domanda precisa di che cosa sia l’adorazione eucaristica, Benedetto XVI ha così risposto: “adorare è dire: «Gesù, io sono tuo e ti seguo nella mia vita, non vorrei mai perdere questa amicizia, questa comunione con te». Potrei anche dire che l'adorazione nella sua essenza è un abbraccio con Gesù, nel quale gli dico: «Io sono tuo e ti prego sii anche tu sempre con me»”.

Stare con Gesù, inginocchiarsi davanti alla sua presenza, cuore a cuore con il Dio della vita, ecco l’adorazione. Quando si è in questa preghiera non servono tante parole, basta l’esserci, basta lo sguardo, basta l’amore. E’ un po’ quello che succede tra due innamorati: dopo che si sono conosciuti, a loro è sufficiente stare insieme, è sufficiente camminare prendendosi per mano, è sufficiente guardarsi negli occhi. Si, perché l’amore lo si dice con tutto noi stessi, dai nostri atteggiamenti e dal nostro comportamento. E’ noto quel racconto del Santo Curato d’Ars che ogni giorno vedeva un contadi-

no arrivare in chiesa alla stessa ora e mettersi nei banchi con lo sguardo fisso sul Tabernacolo. In mano non teneva libri, non aveva il rosario. Incuriosito il prete andò a chiedere che cosa facesse nella sua preghiera e la risposta fu molto semplice: “Lui mi guarda, io lo guardo”. Ecco l’adorazione. Davanti all’Eucarestia il nostro cuore dovrebbe sempre sobbalzare di gioia: Gesù, il Dio della mia vita, è davanti a me, si è fatto Pane per stare con me, per entrare dentro di me.

Poteva Dio pensare a qualcosa di più grande? E’ proprio vero, l’Amore è sempre eccessivo!!

L’adorazione eucaristica è sicuramente una preghiera personale, ma porta in sé anche l’aspetto comunitario. Quando mi metto davanti all’Eucarestia devo sempre ricordarmi che sono parte di una chiesa che si riunisce attorno al suo Signore e che io in quel momento sono espressione di questa chiesa. Sono parte di un popolo di Dio che è in cammino verso il suo Signore.

Quando mi metto davanti all’Eucarestia devo sempre ricordarmi che sono parte di una chiesa che si riunisce attorno al suo Signore e che io in quel momento sono espressione di questa chiesa.

Stare davanti a Gesù Eucaristia è anche il luogo migliore per entrare dentro la propria vita con la luce di Cristo per cercare di sciogliere quei

nodi che talvolta appesantiscono la mia esistenza. I nostri nonni ogni volta che passavano davanti ad una chiesa vi entravano per una breve preghiera. Era la visita al Santissimo Sacramento con la quale si affidava al Signore l’intera giornata di lavoro e si pregava per i propri cari. Ancora oggi qualche cristiano vive questa usanza. E’ una santa usanza che siamo invitati a riprendere. E’ vero che i ritmi di vita oggi sono intensi, ma il fermarsi anche per un brevissimo tempo in Chiesa, davanti al tabernacolo, è un modo semplice per ricordarci che il Signore Gesù è il Dio della mia vita e che senza di Lui non posso vivere. Anche se questo ci costasse cinque minuti di sonno in meno alla mattina, o il rientro a casa un po’ più tardi alla sera, credo che ne valga la pena in quanto quell’appuntamento può donare qualità al nostro tempo per l’intera giornata.

Vorrei concludere questa breve riflessione con le parole del Santo Giovanni Paolo II: “Se il cristianesimo deve distinguersi, nel nostro tempo, soprattutto per l’arte della preghiera, come non sentire un rinnovato bisogno di trattenersi a lungo, in spirituale conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di amore, davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento? Quante volte, miei cari fratelli e sorelle, ho fatto questa esperienza, e ne ho tratto forza, consolazione, sostegno!” (Ecclesia de Eucaristia n. 25). www.parrocchiabovolone.it

4 Vita Parrocchiale 2019 // Testimonianza

ARTICOLI a cura di Deesirée e Luigi

STARE DAVANTI A GESÙ Conoscevamo l’adorazione in cripta attraverso gli avvisi domenicali, ma non le avevamo dato molta importanza. Poi con la testimonianza portataci durante le CFE, abbiamo deciso di concretizzare l’adorazione con un impegno fisso ed abbiamo scelto l’orario da custodire. Quello è stato uno dei momenti più importanti e decisivi per ciascuno di noi e per la nostra coppia. Non potevamo pensare che il passaggio dal “quando posso ci vado” al “abbiamo un appuntamento con Gesù” potesse cambiarci la vita in questo modo. Eppure così è stato: stare davanti a Gesù ha cambiato il nostro cuore ed il nostro modo di guardarci e di guardare gli altri.

Stare davanti a Lui ogni settimana, cuore a cuore e faccia a faccia, ha aperto nuove possibilità e ci ha cambiato po’ alla volta. Quando abbiamo portato le nostre gioie e le abbiamo condivise con Gesù, siamo tornati a casa, ancora più gioiosi. Altre volte abbiamo portato dubbi e difficoltà che solo al momento opportuno, hanno ricevuto la risposta necessaria. Ogni volta che offriamo le sofferenze di fratelli che incontriamo e che si confidano con noi, riceviamo serenità e parole nuove da donare. Non sappiamo spiegare come questo sia possibile, ma vi assicuriamo che solo andandoci, è possibile sperimentare quanto la presenza dialogante e silenziosa con Gesù Eucarestia sia un prezioso mistero da vivere con costanza e disponibilità. Una relazione forte e solida, non si costruisce con incontri sporadici ed occasionali, ma con costanza e fedeltà ed in un dialogo schietto e concreto.

// Testimonianza

a cura di Peroni Sabrina

ADORAZIONE OCCASIONALE Salve a tutti, mi chiamo Sabrina, ho 21 anni e sono una “adoratrice occasionale”!

Frequento la Parrocchia di Bovolone da quando ero piccola e da circa due anni ho cominciato a frequentare un suo piccolo, avvolgente e sacro luogo, la cripta.

Fino ai 19 anni non ho mai sentito un particolare legame con questa cappellina, poi una volta ho sentito il bisogno di andarci e da quel giorno ho capito che la cripta non è un luogo come un altro, ma è presenza costante di Dio ed è per me diventata un rifugio.

Ci sono dei momenti ben chiari in cui sento forte dentro di me il desiderio e il bisogno di entrarci, per parlare con Lui, in un modo che a casa non sarebbe possibile perché solo lì è possibile incontrarlo, prendere una pausa dai ritmi veloci a cui siamo sottoposti ogni giorno e trovare un clima di pace e amore. Sapere che è aperta la maggior parte del tempo e che quindi quando ne sento il desiderio posso andarci è un grandissimo dono. www.parrocchiabovolone.it

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5 // Testimonianza

a cura di Don Cristiano

SUGGERIMENTI PER UN’ORA DI ADORAZIONE Sottotitolo: La preghiera è un appuntamento con Dio. Nel nostro contesto sociale è più che mai necessario prendersi cura della propria fede, dono prezioso di Dio che viene incontro all’uomo. Cosa fare in un’ora di adorazione? Fermarsi per stare con Gesù Eucarestia è quel “tempo di qualità” che getterà luce nuova su tutta la vostra giornata e sui vostri impegni.

Mi permetto di darvi qualche consiglio: 1. L’ora di adorazione, va preparata desiderandola.

Quasi a dirsi: “non vedo l’ora che arrivi quel momento”. Decidi lo strumento che guiderà la tua preghiera: la Parola di Dio (scegli già il brano da meditare – per es. il Vangelo della domenica successiva) oppure un libro spirituale (è bene chiedere anche consiglio a qualche prete o suora); 2. All’inizio è bene inginocchiarsi, porre lo sguardo su Gesù Eucarestia e rimanere con Lui, in silenzio; 3. Invoca il dono dello Spirito Santo in maniera spontanea, anche solo ripetendo più volte: “Vieni Spirito Santo”; 4. Apri il cuore alla preghiera di lode nella quale benedire Dio. a. Con la Parola di Dio: leggi il brano più volte, chiedendo allo Spirito Santo di far emergere una parola o una frase per te. cerca di gustare il testo più che capirlo., b. Con un libro spirituale inizia a leggere qualche pagina e poi fermati a riflettere sui contenuti; 5. Il cuore dell’adorazione può essere gestito in due modi: 6. Ora contempla, stai cuore a cuore con Gesù. La Parola di Dio o la lettura spirituale hanno creato delle belle premesse perché tu ora passa stare con il Signore.

7. Porta un quaderno (è sempre bene avere un quaderno spirituale). Metti la data del giorno, i riferimenti del testo guida e scrivi ciò che Dio ha suscitato in te .

8. Apriti alla preghiera di ringraziamento a Dio per i doni ricevuti in questo tempo.

9. Infine prepara l’uscita dalla preghiera.

10. Si saluta Dio come un figlio saluta un padre e si esce dalla cripta trasfigurati dall’amore divino.

Ricordati che sei “pietra viva” di una comunità cristiana che si costruisce anche con la tua preghiera. Prega perché la tua comunità sia sempre unita, abitata da uno spirito di fraternità, capace di portare a tutti l’annuncio del Vangelo e di prendersi cura dei più deboli. Buona preghiera. www.parrocchiabovolone.it

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ARTICOLI a cura di Desirèe Turco

AFTERDINNER: L’ADORAZIONE GIOVANI IL VENERDI SERA Dal 25 gennaio alle 22:00 in cripta

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a molti anni la nostra parrocchia offre a noi giovani la possibilità di vivere un momento di preghiera personale e comunitaria attraverso la proposta dell’adorazione giovani del venerdì sera che diventa l’occasione per trovare un tempo e un luogo che, lontani dalle distrazioni e dagli impegni quotidiani, ci aiuta a prepararci a parlare con Dio e a rivolgere a Lui il nostro sguardo.

Ritornare continuamente a guardare ed ascoltare Dio e il suo progetto, centro della vita cristiana, e vivere la fede come un fatto comunitario sono due atteggiamenti a cui l’adorazione giovani mi ha allenato. Presentare ed affidare a Gesù Eucarestia la propria vita e vivere nella fede che il progetto che Dio ha per ognuno di noi è certamente più grande di quello che noi desideriamo per noi stessi, ci chiede di guardare assiduamente a quella Eucarestia e nel vivere questo ci aiuta il fatto di sapere di non essere i soli a farlo perché circondati da una comunità di giovani che si sta affidando allo sguardo di Dio. È possibile vivere l’esperienza dell’adorazione giovani i venerdì 25 gennaio, 22 febbraio, 29 marzo alle 22:00 in cripta.

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// Testimonianza

a cura di Lorenzo e Mattia

WORSHIP: TRA PREGHIERA E ADORAZIONE Worship è un termine inglese che significa “adorazione”.

A Bovolone, e nella worship è la comunità intera che si mette davanti all'Eucaristia, riconoscendosi Una.

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a perché avere della musica come guida? Proprio perché si usano i canti, non è solo adorazione ma include tutte e tre le caratteristiche fondamentali della preghiera cristiana: la preghiera vocale, di meditazione e di contemplazione.

La preghiera vocale è proprio il canto continuo, ci dà le parole e la struttura. Nella worship attraverso le parole impariamo il vangelo e pian piano lo facciamo scendere nel cuore, lo meditiamo. I monaci pregavano con i salmi ogni giorno, uno stile ripetitivo, quotidiano. Anche nella worship è spesso presente uno stile ripetitivo con momenti di preghiera personale seguiti da riprese della frase guida della canzone. Infine la contemplazione, che significa riconoscere Dio e vedere il suo amore. Come è possibile questo? Vivendo una preghiera, e quindi anche una worship, con la disposizione giusta si esce pacificati, le tensioni si placano, gli odi se ne vanno. Perché questo?

Perché Dio ti ha fatto visita, anche solo per un po’ hai visto, hai toccato qualcosa di meraviglioso, ti sei sentito figlio di un Padre grandissimo, e torni alla quotidianità con occhi nuovi. La tua vita non manca della sua pesantezza ma hai pregato Dio, forse lo hai sentito, in fianco a te: non sei solo in quelle difficoltà. E soprattutto: l'intera comunità ha pregato assieme a te. Vedete la potenza e il dono che sono nella worship? Se l'adorazione in cripta è silenziosa e personale, la worship pur essendo comunitaria, anch'essa ha una dimensione fortemente personale: come potrebbe essere diversamente, alla presenza del Santissimo?

Infine, un’altro aspetto meraviglioso è che essendo preghiera, può essere fatta dovunque si voglia: a casa, in macchina andando a lavoro o la sera prima di andare a letto. Che la worship possa essere per voi quello che a noi dona ogni giorno.

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// Testimonianza

TU CI TRASFORMI IN UNA VERA COMUNITÀ

a cura di Simonetta e Carlo

“Tu sei il mio Dio, Tu conosci il mio cuore”

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on questo pensiero il mercoledì sera, quando c’è l’adorazione comunitaria vado in chiesa. Non è sempre facile perché le giornate sono piene, ma vado… e Dio sa come arrivo!!!… Ma mi sento accolta così come sono, insieme a tanti fratelli che credo come me e mio marito sono giunti fin qui per fermarsi e stare un po’ con Lui. Sì, perché davanti a Lui pian piano le fatiche trovano il giusto posto e la pace comincia a penetrarti nel cuore. E si accende l’amore ….e allora ti guardi attorno e i visi che prima avevi incontrato alla fine sono trasformati e prorompe la gioia, insieme ai sorrisi e agli abbracci che ti fanno sentire corpo di questa chiesa, che ti fanno sentire comunità, che ti fanno sentire forte l’unità. Uscendo dalla chiesa posso esclamare con gioia: “Tu sei il mio Dio, ed è meraviglioso adorarti insieme a tanti fratelli”.

// Testimonianza

a cura di Flavio

ADORAZIONE NEI QUARTIERI “Tu sei il mio Dio, Tu conosci il mio cuore”

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a qualche anno la nostra comunità vive un prezioso appuntamento con l’Adorazione Eucaristica che ha la particolarità di svolgersi anziché nei luoghi di culto solitamente frequentati, nelle case, le nostre case.

Due sono i momenti durante l’anno in cui avviene l’Adorazione nei quartieri: in ottobre e nel mese di maggio/giugno, dove un accolito, o un ministro straordinario della comunione, porta una teca con Gesù Eucaristia ed un ostensorio per poter vivere un’ora di adorazione e preghiera che viene guidata da uno dei sacerdoti della nostra comunità che dalla chiesa, attraverso la radio parrocchiale, raggiunge gli oltre 50 luoghi diversi del nostro paese dove questo Dono viene accolto da centinaia di persone che si ritrovano a pregare e adorare Gesù.

Se ci pensiamo è un evento straordinario che a volte non viviamo con sufficiente stupore: Gesù che viene a visitare le nostre case, accolto nei luoghi più diversi: dalla chiesetta al salotto di casa allo scantinato o in un garage resi accoglienti per ospitare Gesù e tutte le persone

che hanno desiderio di incontrarlo.

Come accolito vivo questo momento con particolare intensità, emozionato del ministero che mi viene affidato e commosso dal riscontrare ogni volta la bellezza di essere nella preghiera, una grande comunità unita nello stesso momento, anche se in luoghi diversi, attorno al Signore.

Se ci pensiamo è un evento straordinario che a volte non viviamo con sufficiente stupore: Gesù che viene a visitare le nostre case

Il prossimo appuntamento sarà il 29 maggio. Cerchiamo di vivere con emozione e passione questo incontro, invitando tutte le persone che portiamo nel cuore o che semplicemente conosciamo per vivere uno dei momenti importanti della nostra vita: l’incontro con Gesù. www.parrocchiabovolone.it

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ARTICOLI

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a cura di Angiolina Pasini

la voce di papa francesco Cari fratelli e sorelle, buon Natale! ... «Gloria a Dio nel più alto dei cieli/e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,14).

Come i pastori … restiamo stupiti davanti al segno che Dio ci ha dato: «Un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,12). … Dio è Padre buono e noi siamo tutti fratelli.

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uesta verità sta alla base della visione cristiana dell’umanità. … il mio augurio di buon Natale è un augurio di fraternità… tra persone di ogni nazione e cultura… tra persone di idee diverse, ma capaci di rispettarsi e di ascoltare l’altro… tra persone di diverse religioni. Gesù è venuto a rivelare il volto di Dio … si è manifestato in un volto umano concreto. … il Figlio di Dio ci indica che la salvezza passa attraverso l’amore, l’accoglienza, il rispetto per questa nostra povera umanità che tutti condividiamo in una grande varietà di etnie, di lingue, di culture … ma tutti fratelli in

// Rubrica

umanità! Allora le nostre differenze non sono un danno o un pericolo, sono una ricchezza. Come per un artista che vuole fare un mosaico: è meglio avere a disposizione tessere di molti colori … L’esperienza della famiglia ce lo insegna: tra fratelli e sorelle siamo diversi … e non sempre andiamo d’accordo, ma c’è un legame indissolubile che ci lega e l’amore dei genitori ci aiuta a volerci bene. … per la famiglia umana … è Dio il “genitore”, il fondamento e la forza della nostra fraternità. Questo Natale ci faccia riscoprire i legami di fraternità che ci uniscono come esseri umani e legano tutti i popoli. …

a cura di Rita Rossato

Rita Ti consiglia un libro // Titolo:

QUANDO IL CIELO CI FA SEGNO piccoli misteri quotidiani

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n pagine singolari e avvincenti come è il suo stile, Messori racconta non da visionario, ma da cronista legato ai fatti, alcuni "segni" ricevuti nel corso della vita.

La telefonata ricevuta dallo zio defunto a un anno esatto dalla morte. La inesistente e concreta ragazza tedesca che salvò suo padre durante la guerra.

Il pensionato incontrato in un momento di sconforto sui murazzi a Torino e poi scomparso....

Tutto ci riporta al fatto che non di solo pane vive l'uomo per ricordarci questa dimensione l'Aldilà ci invia dei segni a volte vistosi come le apparizioni, a volte piccoli e privati che spesso trascuriamo di interpretare preferendo definirli coincidenze o casi bizzarri. Dunque, non è che il cielo non ci parli: siamo noi ad essere sordi. E non è Dio che non si mostri: siamo noi ad essere ciechi.

Buona lettura RR www.parrocchiabovolone.it

Desidero ricordare i popoli che subiscono colonizzazioni ideologiche, culturali ed economiche vedendo lacerata la loro libertà e la loro identità, e che soffrono per la fame e la mancanza di servizi educativi e sanitari. Un pensiero particolare va ai nostri fratelli e sorelle che festeggiano la Natività del Signore in contesti difficili … ostili ... Il Bambino piccolo e infreddolito che contempliamo oggi nella mangiatoia protegga tutti i bambini della terra ed ogni persona fragile, indifesa e scartata.

Messaggio natalizio di Papa Francesco e Auguri natalizi dopo la Benedizione Urbi et Orbi 25/12/2018

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// Testimonianza

a cura di Barbara Rossini – Coordinatrice ed Educatrice

SENTIRSI COME A CASA Il Centro Servizi “San Biagio”, comunemente chiamato Casa di Riposo, è una struttura che accoglie circa settanta persone anziane e una cinquantina di professionisti. È guidata dal Consiglio di Amministrazione che indirizza e orienta la Direzione, la quale indica gli obiettivi da raggiungere individuando strumenti e metodi.

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uando l’anziano arriva in Casa di Riposo incontra e conosce il personale: Operatori, Infermieri, Medico, Educatori, Fisioterapisti, Logopedista ed Assistente Sociale, che è il primo contatto con la persona e i familiari.

Nella Casa di Riposo un’attenzione particolare è rivolta alla spiritualità con la presenza di suor Alberta e di don Elio, con la recita del S. Rosario, la celebrazione della S. Messa, la Catechesi settimanale e, a richiesta, il Sacramento della Confessione.

La giornata inizia con l’igiene personale e la cura della salute (terapie, medicazioni, visite mediche…) grazie al servizio degli Operatori e degli Infermieri.

Il Gruppo di Lavoro propone ogni giorno attività riabilitative e di animazione, cercando di ricreare un clima familiare, accogliente e stimolante, come ad esempio la lettura del giornale quotidiano, le attività di cucina, pittura, e manipolazione che mantengono viva l’attenzione, la memoria e la manualità; Il Gruppo di Lavoro propone ogni giorno attività riabilitative e di animazione, cercando di ricreare un clima familiare, accogliente e stimolante, e ancora la recitazione, la ginnastica dolce, i momenti di canto, di ballo, la partecipazione e l’organizzazione di feste anche con le uscite in paese, i momenti di gioco tradizionale come la tombola, le carte o le bocce, che

danno un significato al tempo, ma anche semplicemente fanno ritrovare il piacere di stare insieme.

“Fare insieme”, personale, anziani e volontari ci fa sentire tutti sullo stesso piano, indipendentemente dall’età.

Molte delle attività prevedono l’incontro con i ragazzi delle scuole, del Grest o dei doposcuola,per mostrare alle generazioni future la ricchezza di conoscenze e di valori per la comunità degli anziani, in un’ottica di crescita, condivisione e di “prendersi cura” gli uni degli altri.

Lavorare in Casa di Riposo vuol dire farsi interprete dei bisogni della persona anziana e sostenerla nel suo percorso di vita, perché chi lavora in Casa di Riposo sa che deve avere uno sguardo più ampio che valuti altri problemi: lo stato di salute, la nostalgia, la solitudine, e il disorientamento. Non basta il “fare”, ma occorre essere in grado di sentire e vedere qualcosa di più. Ci invita ad una vicinanza con aspetti della vita a cui solitamente non pensiamo e l’anziano stesso, con la vecchiaia e la sofferenza, rappresenta la nostra paura più intima della solitudine e della morte.

La differenza sta nel saper guardare l’anziano come fonte di esperienza di vita, di ricordi, di valori e di storia.

Chi lavora in Casa di Riposo sa di essere sempre in equilibrio tra le proprie emozioni e la vita di chi ha accanto; sa che deve, con professionalità, pazienza, amore, coraggio e passione, riuscire ad entrare nei territori delicati dell’animo dell’altro: forse è proprio quel “non si vede bene che col cuore”.

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ARTICOLI

// Testimonianza

a cura di Barbara Rossini – Coordinatrice ed Educatrice

GXG: LA DIVERSITÀ ARRICCHISCE I Giovani per i Giovani, per tutti i “GxG”, sono un gruppo della parrocchia a servizio di “ragazzi speciali”, ragazzi con qualche disabilità, ma speciali nella loro semplicità e nel loro modo di vivere e di amare. persone anziane e una cinquantina di professionisti. È guidata dal Consiglio di Amministrazione che indirizza e orienta la Direzione, la quale indica gli obiettivi da raggiungere individuando strumenti e metodi.

Quando e perché nasce Il gruppo nasce all’incirca nel 2007, grazie a Don Alessandro Bonetti e a Don Paolo Arcaini, con l’obiettivo di dare una risposta concreta di proseguimento del percorso spirituale dopo la conclusione dei gruppi adolescenti per i ragazzi diversamente abili. L’avventura è iniziata un po’ per scherzo e il gruppo si è strutturato e allargato a macchia d’olio senza promuoverlo particolarmente: ad oggi annovera circa 40 ragazzi e 25 animatori, provenienti da diversi paesi.

“Questo gruppo è per noi un dono grande! Da qualche anno siamo entrati a farne parte e ci rendiamo conto che grazie a loro siamo cresciuti non solo come singoli ma anche come coppia. ” - Lorenzo e Martina

“Sono entrata nei GXG dopo un’esperienza di servizio a Lourdes. Volevo dare continuità al mio desiderio di prendermi cura dell’altro.Mi viene chiesto solo di esserci, di stare, ma sentendomi amata così come sono Cosa facciamo? scopro ogni volta che il volto di ognuno di questi Nei GxG non siamo chiamati a “fare” qualcosa per i no- ragazzi porta impresso il volto di Gesù. ” - Irene stri ragazzi o ad organizzare attività sempre più interessanti, ma semplicemente a “stare” con loro, a condivi- “Sono entrato nel gruppo degli animatori GxG perchè dere un pezzettino di vita ogni mese. L’idea di base è volevo dare una forma ‘concreta’ al mio cercare di molto semplice: un sabato o una domenica al mese ci vivere la Parola di Dio. In realtà ho capito che ricevo si ritrova per condividere del tempo insieme, facendo io molto più di quello che dono: sono i miei “amici quello che qualsiasi compagnia di amici fa quando si ri- speciali” ad insegnare a me cosa sia la gioia.” - Paolo trova, una pizza, una passeggiata al lago, un pomeriggio a giocare, mettendo al centro il migliore “Amico” di tutti, Gesù! Noi animatori abbiamo età comprese tra i 19 e i Testimonianze dei ragazzi 45 anni fra cui ci sono anche coppie con figli, favorendo quindi un contesto assolutamente familiare, nel quale i “Sono parecchi anni che frequento il gruppo e per me é un gruppo speciale. Io mi trovo con tutti e le uscite nostri ragazzi si sentono coinvolti e accolti. mi piacciono. Spero che continui ancora per tanto tempo” - Alessandra Testimonianze degli animatori GxG "Faccio parte di questa grande famiglia da quasi 10 anni; è stato bello vedere come il gruppo sia cresciuto con il passare del tempo e come molti nostri "amici speciali" abbiano fatto grandi progressi anno dopo anno. " - Monica

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“I GxG sono per me davvero importanti perché mi danno la possibilità di passare delle giornate diverse dalle solite divertendomi tanto e stando in compagnia. Ringrazio tanto tutti gli animatori che ci dedicano questo tempo!” -Giacomo

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a cura di Barbara Rossini – Coordinatrice ed Educatrice

IL VESCOVO INCONTRA I CRESIMANDI I Giovani per i Giovani, per tutti i “GxG”, sono un gruppo della parrocchia a servizio di “ragazzi speciali”, ragazzi con qualche disabilità, ma speciali nella loro semplicità e nel loro modo di vivere e di amare. persone anziane e una cinquantina di professionisti. È guidata dal Consiglio di Amministrazione che indirizza e orienta la Direzione, la quale indica gli obiettivi da raggiungere individuando strumenti e metodi.

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omenica 20 gennaio 2019 il Vescovo di Verona S.E. Mons.

Giuseppe Zenti, ha incontrato a Bovolone i cresimandi della nostra parrocchia e dei paesi limitrofi.

Ad accompagnare i ragazzi, che questa primavera faranno la cresima, anche tanti genitori e catechisti, che hanno riempito la Chiesa di Bovolone.

L'incontro è stato molto informale, un dialogo tra amici: infatti il nostro Vescovo con in testa il classico zucchetto viola e con la semplice tunica nera, si è seduto su un seggiolone collocato sull'altare e ha iniziato a raccontare in modo simpatico e semplice alcune esperienze personali, che lo hanno segnato nella vita, mettendo in evidenza quattro aspetti per la vita di ciascuno di noi: chi sono stato, chi sono ora, quali sono le risorse da cui attingere e infine chi voglio diventare.

Queste alcune impressioni raccolte tra i ragazzi:

"è stato simpatico ascoltare i suoi racconti di quando andava a scuola, ma è anche stato interessate quando ci ha messo in guardia dei pericoli che internet può nascondere: -Usate bene il telefonino!!!- ci ha detto."

"mi aspettavo che anche da bambino il Vescovo fosse dedito all'obbedienza e all'ascolto, in realtà ha raccontato che ne combinava di tutti i colori ed era un po' "selvadego", insegnandoci che nella vita si può cambiare" "mi è piaciuto quando ha detto che siamo la testimonianza viva dell'amore tra nostra mamma e nostro papà, che siamo unici e ci ha spronato dicendo che dobbiamo fare nella nostra vita il meglio, si può fare sempre di più di ciò che crediamo, non dobbiamo accontentarci" "è stato bello quando ci ha detto che dobbiamo capire chi siamo e chi vorremmo essere: in particolare per diventare il meglio di noi stessi dobbiamo saperci confidare coi genitori e circondarci di amici veri e fidati, non quelli dei social" "il Vescovo ci ha fatto riflettere sull'importanza della nostra scelta di chiedere la Cresima e di voler ricevere lo Spirito Santo: mi piace pensare che agli occhi di Dio, alla nostra età, siamo già considerati persone mature su una questione così importante"

// Testimonianza

a cura di Anna Vaccari

“SEGUIMI” – SPETTACOLO DELLA COMUNITÀ CENACOLO Il gruppo dei giovani e quello degli adolescenti ha visto il 26 novembre il musical “Seguimi” della comunità Cenacolo di suor Elvira.

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uesta comunità accoglie le persone che hanno vissuto dei momenti difficili nella loro vita e cerca di fargli ritrovare la gioia di vivere, facendo un percorso di maturazione e aiuto reciproco basato sulla fraternità e la Fede. Nel musical sono state rappresentate alcune scene della vita di Gesù che hanno messo in luce come Lui si sia sacrificato per noi fino alla croce. Alla fine del musical alcuni ragazzi hanno spiegato brevemente perché sono entrati nella comunità, come il Signore li ha condotti lì e i progressi che hanno fatto, condividendo con gioia pezzetti della loro vita. I ragazzi hanno messo in luce alcuni miracoli di Gesù e hanno fatto notare come ogni persona sia importante ai suoi occhi, Lui ci accoglie tutti, in ogni momento.

Loro per primi si sono sentiti gli

ultimi, quelli lasciati indietro, però poi hanno riscoperto che il Signore li ama, che non li lascia indietro e non si dimentica di nessuno, che anche in una vita ferita è possibile risollevarsi. Questa è la gloria della resurrezione. Nel guardarli si vede un’energia unica. Nello spettacolo mettono forza nell’affrontare ogni scena e ogni balletto, in ogni minuto e ti trasportano all’interno della

scena. Per loro è come se la storia di Gesù rivivesse ancora, e in essa anche la loro.

Per me è stato di forte impatto proprio perché ti fa sentire Dio più vicino, le testimonianze ti fanno sentire che non sei e non sarai mai dimenticato da Lui, ma che anzi Lui ti accoglie. E portando il musical ovunque fanno sì che questo messaggio di speranza e amore arrivi a tutti. www.parrocchiabovolone.it

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Eventi di Marzo Da non perdere Domenica 3

Sante Messe Vespertina del Sabato sera:

VIII domenica del tempo ordinario Siracide 27, 4-7; Salmo 91; 1Corinzi 15,54-58; Luca 6,39-45 Ore 16,00 Battesimi

Mercoledì 6

Solennità delle Ceneri S.Messe ore 7.30, 15.30, 19.00, 21.00

Sabato 09

Ore 10.00-16.00 incontro accoliti San Fidenzio

Domenica 10

I domenica di Quaresima Deuteronomio 26,4-10; Salmo 90; Romani 10,8-13; Luca 4,1-13 Ore 15.30 Prime confessioni

Mercoledì 13

Ore 21.00 Adorazione Eucaristica Comunitaria

Giovedì 14

Ore 20.45 Cineforum in teatro II domenica di Quaresima

Domenica 17

Martedì 19

Genesi 15,5-12.17-18; Salmo 26; Filippesi 3,17 - 4,1; Luca 9,28b-36

Ore 9.30 Ritiro cresimandi + pranzo + Messa Ore 15.00 prove San Giuseppe III domenica di Quaresima

Domenica 24

Esodo 3,1-8a.13-15; Salmo 102; 1Corinzi 10,1-6.10-12; Luca 13,1-9

Ore 15.30 Cresime Giovedì 28

Ore 20.45 Cineforum in teatro

Sabato 30

Uscita Ferrara per la 4a elementare

Domenica 31

Giosuè 5,9-12; Salmo 33; 2Corinzi 5,17-21; Luca 15,1-3.11-32 ore 9.30 Incontro genitori 1a media + pranzo

IV domenica di Quaresima

19:00

Festive:

7:30 - 9:00 - 10:15 - 11:30 - 18:30

Feriali:

7:30 - 19:00

Libreria parrocchiale Lunedì: 10:00 - 12:00; 16:00 - 18:30 Martedì: 9:00 - 12:00; 15:30 - 18:30 Mercoledì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Giovedì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Venerdì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Sabato: 9:00 - 12:00; 16.00 - 18:30 Domenica: 8:30 - 12:00; 16.00 - 18:15

Confessioni I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni dalle 16:00 alle 19:00: Lunedì: don Alberto Martedì: don Cristiano Mercoledì: don Fabio Giovedì: don Marco Venerdì: don Elio

Redazione Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini, Chiara Merlin, Edoardo Ghidetti, Sirio Bedoni, Elena Segala, Enrico Vincenzi, Federico Bertoni, Francesca Padoanello, Mirco De Fanti, Veronica Fraccaroli Micaela Modenese, Grafica e impaginazione: Mediaprint srl Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.

// Campiscuola estivi 2019

Contatti

I Campiscuola Estivi 2019 3^ elementare dal 31 maggio al 2 giugno 4^ elementare dal 17 al 23 giugno 5^ elementare dal 24 al 30 giugno 1^ media dal 1^ al 7 luglio

2^ media dal 8 al 14 lulgio 3^ media (NO GIAZZA, MA ASSISI) dal 22 al 27 luglio Campo Adolescenti dal 28 al 3 agosto Campo Pensionati Dal 16 al 24 luglio

Info Cripta DA SETTEMBRE A MAGGIO Lunedì – Venerdì: 8.00 – 22.00 - Alle ore 8.00 è possibile recitare insieme le Lodi

Telefono: 045 7100063 Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it Sito Web: www.parrocchiabovolone.it

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Battesimi

Matrimoni

Defunti

foto

Defunti PASSAIA GERMANO ROMANO di anni 78 ONGARO ELSA MARIA di anni 98 ORTOLANI MAURIZIO di anni 46 FAGNANI TIZIANO di anni 61 ZULIANI LUCIA di anni 84 FADINI GIANNA BRUNA di anni 87 PERAZZANI MAGGIORINA MARIA di anni 83

MODENA FELICIANA di anni 82 LOVATO MARIA TERESA di anni 82 BOVOLENTA LORENZO di anni 88 ZUCCATO LORENZINA di anni 73 NICOLI PREMILLO di anni 83 BERTOLINI ZEFFIRINO di anni 91 PASETTO GIANCARLO di anni 79 PAOLINI ROBERTA di anni 61 FAGNANI GIOVANNI BATTISTA di anni 92 BELLÈ MARIA di anni 86 BURATO ROSINA di anni 94 DE MORI BENITO di anni 82 BERSAN PAOLO di anni 52 BERGAMINI ADAMO di anni 80 BISSOLI NATALIA di anni 88 ROCCHETTA CLAUDIO di anni 62 ZANINI BRUNO di anni 91 TESINI RAFFAELLA di anni 92 POZZANI ADELINO di anni 82 SARTORI BRUNA di anni 79

Buon 94° Compleanno Di Sturari Olga

Battesimi SARTI SOFIA di Stefano e Tamym Saida DE ROSSI GIULIA di Tony e Aitollo Angela FAGNANI MIRCO di Paolo e Merlini Irene PICCHI ALESSANDRO di Giannicola e Signoretto Cristiana CARMAGNANI VITTORIA di Francesco e Mantovanelli Federica DE GUIDI LEONARDO di Pierdamiano e Ghiereghin Gloria ONGARO ALESSIA di Emiliano e Spinelli Catia ORTOLANI FRANCESCA di Roberto e Stevanini Giovanna

Gemellaggio Bovolone Torino 2-4 marzo

Anagrafe parrocchiale Aggiornata al ?? Febbraio Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it