Credo che la letteratura abbia un enorme valore terapeutico ma proprio per questo debba essere provocatoria e sregolata. Solo testando la nostra capacità d’emozionarci riusciremo a capire di che pasta è fatta la nostra coscienza. Scoprire la parte oscura di noi stessi è un gioco duro ma vitale per capire qual è il nostro posto nella comunità. La letteratura può aiutarci, certo, ma bisogna spingersi oltre; alla fine tutto avrà un senso, e smetteremo di vagare come anime in pena in un mondo totalmente mercificato e condannato alla prostituzione.