C’è del coraggio, sì, e c’è anche paura, pianto, lealtà, rabbia, impegno, nell’arte del nostro tempo, ma non l’arte che ci propina il mainstream da decenni, quella che viene dal basso, quella che sfida gli eccessi, quella che lecca per terra e dopo ci beve sopra, quella che sa come funziona perché ci è cresciuta dentro, quella che ci ha spinto ad essere quello che
siamo; si perché l’arte del nostro tempo è fatta di persone, di facce, di cuori, di gambe e di sesso, persone che hanno deciso di mettersi in gioco e di fare la propria parte - fottersi la propria arte! –
E’ a queste persone ( e a tutte quelle che verrano ) che dedico questo numero ( e tutti quelli che verranno! )