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Lettere al Direttore Giovanna Vecchiotti

REALI SÌ, MA SOPRATTUTTO NONNI E NIPOTI

Colpiscono le parole dei nipoti della regina Elisabetta II che, al momento della sua scomparsa, l’hanno ricordata non soltanto come sovrana ma soprattutto come nonna sensibile ed amorevole

Gentile Direttrice,

le scrivo sull’onda delle emozioni che sto vivendo a seguito del decesso della regina Elisabetta II e delle sue esequie. So che può sembrare banale, ma quello che mi ha più colpita, in tutta questa vicenda, è stato il dolore vissuto dai due ragazzi (perché tali sono) William e Harry, non solo per la perdita di una sovrana quanto della loro nonna. E non hanno mancato di sottolinearlo nelle loro dichiarazioni ufficiali di cordoglio, tanto che Harry ha detto che «gli mancherà il suo sorriso contagioso». La stessa cosa era accaduta quando scomparve il principe Filippo, consorte della Regina. Le loro parole, seppur ingabbiate in comunicati ufficiali, mostravano un amore sconfinato per lui, il loro nonno. Tutti noi ricordiamo i tragici giorni della morte di Lady Diana, madre dei due ragazzi, e del tentativo “di una nonna” (la regina Elisabetta) di tenerli al riparo dalla bufera mediatica che si era scatenata intorno a quel tragico evento, mentre il nonno (il principe Filippo) convinse i suoi nipoti a partecipare ai funerali della loro madre, promettendo che avrebbe camminato al loro fianco per tutta la durata delle esequie. Una promessa che ha mantenuto, proprio come fanno i nonni.

Clarissa Ponti È vero, signora Clarissa, siamo abituati a vedere i regnanti soltanto nel loro ruolo istituzionale e facciamo fatica ad immaginarli nelle vesti di nonni, con le debolezze, le tenerezze, le attenzioni e la cura verso i nipoti. Proprio come fanno tutti i nonni del mondo. La regina Elisabetta II con suo marito non sono stati da meno, e scopriamo la loro “nonnità” dalle parole di cordoglio dei loro nipoti, che hanno tratteggiato il carattere dei nonni molto meglio dei biografi ufficiali. Ha scritto William, ricordando la Regina: «Il mondo ha perso una leader straordinaria (…) io ho perso una nonna, e mentre soffro per la sua perdita mi sento anche profondamente grato: ho avuto il beneficio della sua saggezza e della sua rassicurazione (…). Lei è stata al mio fianco nei miei momenti più felici e durante i giorni più tristi della mia vita. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, ma occorrerà del tempo prima che la realtà della vita senza nonna sembri davvero reale». Così Harry: «Nonna, sebbene questa separazione finale ci porti grande tristezza, sarò per sempre grato per tutti i nostri incontri, dai miei primi ricordi d’infanzia con te (…) al primo abbraccio con i tuoi pronipoti». E quando scomparve suo nonno Filippo, Harry lo ricordò come: «Maestro di barbecue, battutista leggendario e impertinente fino alla fine». E che dire dei ricordi di Eugenia di York, su suo nonno Filippo? «Io ricordo quando ho incenerito le salsicce e tu ti sei fiondato a togliermi dai guai. Ricordo le tue mani, la tua risata e la tua birra preferita». E poi la sua solenne promessa di nipote «Ci pensiamo noi a nonna per te». Insomma, reali sì, ma soprattutto nonni e nipoti.

PARLIAMONE...

Chi volesse scrivere a Giovanna Vecchiotti può farlo: per posta - C/O Redazione 50&Più Via del Melangolo, 26 - (RM) per fax - 066872597 per email - g.vecchiotti@50epiu.it

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