BELLEZZA AL NATURALE SAVERIO PEPE
LA NATURA DOLCE CON LA PELLE Dalla ricetta della nonna alla ricerca scientifica piÚ avanzata, dalla cosmetica etica alle conoscenze officinali applicate alla dermatologia. Tra oli, semi, alimenti, erbe, radici, fiori, la bellezza ma anche la salute di pelle e capelli, trovano nei prodotti naturali, alleati sempre pronti a risolvere problemi di rughe, capelli che cadono, irritazioni. Il contrasto al tempo che passa ma anche la cura delle manifestazioni estetiche di vere e proprie malattie, possono essere costruite attraverso l’utilizzo di sostanze naturali, mescolate tra di loro o nella formulazione che si trova in erboristeria. Alimenti che diventano maschere di bellezza, erbe che si trasformano in cura per i capelli, ricette della tradizione erboristica che rallentano i segni del tempo.
SEMI DI BELLEZZA La natura spesso conserva la sua forza salutare e di bellezza nei piccoli semi commestibili che accompagnano la tradizione alimentare di diverse culture. Dal punta di vista botanico, la concentrazione vegetale in piccoli spazi, esprime la capacità della natura di preservare al massimo le caratteristiche di cura. Oli essenziali, minerali, vitamine, sostanze grasse e attive, sono così a disposizione di chi vuole provare letteralmente sulla propria pelle, la capacità cosmetica di questi prodotti naturali. I semi, buoni da mangiare, sono delle vere e proprie armi di bellezza e cura della pelle e dei capelli, con proprietà spesso sconosciute ma presenti da millenni nella tradizione erboristica e terapeutica delle più antiche culture. Semi di sesamo I semi di sesamo e l’olio da essi ricavato, sono entrati da anni sulle tavole italiane, soprattutto come snack dolce e grazie ai sempre più numerosi vegetariani e vegani, che trovano nei semi di questa pianta indiana e africana, un potente integratore di sostanze vitali. Ricco di potenti antiossidanti con proprietà antivirali, nonché di preziosa vitamina E, sono uno dei più apprezzati integratori antirughe, per la capacità di nutrire e tonificare l’epidermide. Calcio, magnesio, ferro e fosforo vegetali, altamente assorbiti dal metabolismo epidermico, fanno di questi semi, un potente tonificante, utile per ogni tipo di pelle, in particolare quella ipersensibile. Si trova al supermercato e negozi specializzati, sia sotto forma di semi che in olio. 2
Per il tono della pelle - un cucchiaino di semi di sesamo aggiunti ogni giorno nel muesli, nelle insalate o sulle verdure cotte, fornisce all’organismo sali minerali a rapido assorbimento in efficace sinergia con la tanta vitamina E. Questa semplice azione culinaria, permette al metabolismo della pelle, uno sprint che si traduce in pelle tonica e soda. Rimedio particolarmente efficace per chi soffre di smagliature, seno cadente, pelle flaccida anche a livello del viso. Protettivi e nutrienti - La pelle stressata, irritata, con problemi di allergie e couperose, ipersensibile ai comuni cosmetici è molto difficile da nutrire e idratare dall’esterno. A questo problema si può ovviare consumando due cucchiaini di sesamo al giorno, da distribuire sui cibi. L’effetto che si nota velocemente è quella di una pelle luminosa, più idratata e nutrita. Le capacità antivirali e lenitive degli specifici antiossidanti del sesamo, contribuiscono a diminuire arrossamenti e prurito. L’olio di sesamo per la bellezza - L’olio di sesamo è un concentrato forte e vitale di grassi insaturi, vitamina E e sali minerali. Un olio altamente eudermico, ovvero facilmente assorbito dalla cute, con eccellenti proprietà lenitive e disinfettanti. Aggiunto nella dose di un cucchiaio al sapone intimo, aiuta a contrastare funghi, candida e altre affezioni vaginali con prurito. Anche le micosi sia dei piedi che di altre parti del corpo, guariscono più velocemente, con piccole toccature, più volte al giorno. L’azione antiprurito e lenitiva è molto efficace in tutti i problemi di eczemi, psoriasi e forfora. Sul corpo si utilizza in poche gocce da massaggiare dopo la doccia o comunque su pelle pulita. Sui capelli si utilizza come maschera pre shampoo, mettendone due cucchiai per capigliatura media, massaggiando con cura.
Dopo 15 minuti si procede a shampoo specifico. L’effetto lenitivo è immediato. Semi di Chia I semi di chia sono prodotti da una meravigliosa pianta floreale, la Salvia hispanica, originaria del Guatemala e del Messico. Hanno avuto negli ultimi anni, grande successo nei negozi di alimentazione naturale, dove possono essere acquistati, grazie alle capacità nutritive ed energetiche, molto utili per le persone in convalescenza e per i vegani. La Salvia Hispanica, insieme all’amaranto, ai fagioli e al mais, era il cibo base della dieta delle popolazioni messicane, dei Maya e degli Aztechi. Nell’antichità il seme era considerato divino e la mitologia narra che gli Aztechi traessero dalle sementi la forza per affrontare e vincere le loro battaglie. Ricchi in selenio, magnesio e zinco, sono un’eccellente fonte di aminoacidi vegetali come la metionina, cisteina e la lisina. Se poi si aggiunge l’elevata quantità di antiossidanti, quadrupla rispetto ai mirtilli, si comprende l’attenzione dei nutrizionisti su questi semi, per la cura e la bellezza della pelle. Rassodanti durante le diete - Utilizzati durante le diete, forniscono l’energia e il nutrimento necessari per affrontare i regimi ipocalorici, con due piacevoli effetti secondari: favoriscono dolcemente l’evacuazione intestinale e stimolano il rassodamento dell’epidermide a un livello profondo. Grazie agli aminoacidi, la pelle risulterà più tonica e idratata. Sono consigliati per ottimizzare al massimo le terapie dimagranti con meno calorie e sport. Fornendo energia, diminuendo la fame, stimolando l’intestino e soprattutto migliorando il metabolismo idrico e muscolare della pelle, sono davvero un ottimo aiuto per dimagrire e tonificarsi. Se ne consuma un cucchiaino al giorno, senza limiti di tempo, da miscelare a marmellate, verdure ed anche su primi e secondi, per un tocco esotico e di sapore. 3
po ai capelli troppo fini è necessario, stimolare la produzione di cheratina e la capacità del fusto di non sfaldarsi. I semi di chia, grazie agli aminoacidi, hanno la capacità di rinforzare e rendere più voluminosi i capelli. Se ne mettono un cucchiaio in 200ml d’acqua fredda, per una capigliatura media e si porta a ebollizione. Si lascia bollire per 3 minuti, si spegne e si lascia in infusione sino a raffreddare. Il decotto risulterà vischioso. Si filtra e si utilizza con un batuffolo di ovatta, passando il composto sulla lunghezza dei capelli, già lavati e asciutti, come una comune lozione. Si lascia asciugare senza risciacquare, in quanto il composto non lascia residui sgradevoli. L’impacco può essere fatto due volte a settimana con cicli sino a 3 mesi, con un mese di stop. Semi e bacche di cardamomo
L’impacco per il viso sotto stress - Quando si è esagerato con il sole estivo, con le lampade e quando si è sottoposti a stress ambientale e fumo, la pelle presenta il conto, sotto forma di stanchezza, secchezza, ipersensibilità e soprattutto mancanza di luminosità. I semi di chia, possono essere un valido aiuto, per ridare luminosità e vitalità, in maniera immediata, con la maschera per il viso. Si frullano un cucchiaio di semi di Chia, con un cucchiaio di olio d’oliva. Il procedimento libera le sostanze nutritive della Chia, veicolate nell’epidermide grazie all’olio. Si applica il composto su pelle pulita e asciutta, lasciando in posa, senza coprire, per 15 minuti. Infine si risciacqua con cura con acqua fresca e detergente delicato. L’effetto cosmetico è di luce al viso, tono, senza residui grassi. Per i capelli sottili - I capelli sottili, vanno trattati in maniera specifica, perché spesso sono solo esteticamente spiacevoli, magari senza presentare problemi di caduta o luminosità. Per dare maggiore cor-
ll cardamomo appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, la stessa di curcuma e zenzero. Cresce spontanea, ma è anche coltivata nell’Asia tropicale e in Centro-Sud America. In erboristeria si trovano le bacche sfuse, di uno splendido colore verde rubino e dal profumo intenso, all’interno delle quali vi sono i semi, anch’essi molto aromatici. Sono proprio le sostanze resinose e gli oli volatili, a dare al cardamomo, sia il profumo che le capacità terapeutiche che si possono sfruttare anche per la cosmetica naturale. L’olio essenziale di cui è ricco, contiene limonene e terpinolo, sostanze disinfettanti e tonificanti dell’epidermide. Contro le smagliature - Per combattere le smagliature di ogni parte del corpo, molto utile è l’olio essenziale di bacche di cardamomo (in erboristeria), un vero e proprio concentrato di quelle resine dall’azione stimolante e nutriente. Si può preparare un olio da massaggio, mescolando a 200 ml di olio di mandorle dolci, 20 gocce di olio essenziale. Si utilizza la sera, in piccole dosi (un cucchiaio basta per 4
trattare zone come entrambi i fianchi), scuotendo con cura il preparato e applicandolo su pelle asciutta con massaggi rotatori. Si può utilizzare per 2 mesi con un mese di stop. Per i capelli grassi - Un ottimo rimedio per i capelli grassi, anche con forfora è la polvere di cardamomo, ottenuta macinandone le bacche. Per una capigliatura media si tritano con cura 3 bacche. Con la polvere ottenuta si strofina la cute e si passa su tutta la lunghezza del capello asciutto, continuando a massaggiare per 5 minuti. Infine si procede a risciacquo. Questo rimedio della tradizione cosmetica indonesiana, lascia i capelli soffici e pulitissimi. Contro acne e brufoli - Per sfruttare le proprietà antisettiche e riequilibranti del cardamomo, si può realizzare un preparato naturale, utile come maschera purificante. Le essenze contenute oltre a riequilibrare il livello idrico e lipidico della cute, hanno una potente azione disinfettante, utile per contrastare punti neri e brufoli. Si frullano 2 bacche di cardamomo con un cucchiaio di acqua. Si aggiunge un cucchiaio di latte detergente per pelli delicate. Con il preparato si procede alla pulizia del viso, precedentemente bagnato, utilizzando dischetti di cotone. Infine ci si risciacqua senza sapone, solo con acqua tiepida. L’effetto anti lucido è immediato e utilizzato una volta al giorno per 2 settimane, riesce a normalizzare punti neri, acne e brufoli. Semi di lino Estrogeni, acidi grassi, antiossidanti, emollienti. Utilizzati per uso interno per combattere la stipsi o per rendere più ricche e salutari le insalate fresche. La presenza di questi semi nella storia è talmente antica da risalire all’Antico Egitto. Prodotto di punta della cucina macrobiotica, deve la sua fortuna nella cura cosmetica casalinga, alla
particolare cuticola, che assorbe molto facilmente l’acqua e rilascia sempre facilmente le mucillagini e i preziosi antiossidanti. Ha la ca5
pacità di rendere forti i capelli ma anche di purificare la cute favorire la eliminazione dei liquidi superficiali. Per i capelli fragili e sottili- Un impacco utile per i capelli che tendono a cadere, maltrattati o con poco volume è l’impacco di semi di lino ed henné neutro. Si tritano finemente 3 cucchiai di semi di lino per capigliatura media, mescolando il composto con due cucchiai rasi di henné neutro. Si aggiunge acqua calda a filo sino ad ottenere una pastella molto densa. Si stende sui capelli sporchi e si tiene in posa per 15 minuti. Si risciacqua con shampoo specifico. I capelli risulteranno pettinabili, corposi e pieni di vita. L’impacco può essere fatto una volta a settimana, aggiungendo prima dell’acqua, un cucchiaino di olio d’oliva se i capelli tendono al secco. Scrub anti grasso - Quando la pelle del viso ma anche del corpo è grassa, lucida, con tendenza al rossore e all’opacità, i semi di lino possono essere un valido aiuto. Con la loro azione emolliente ed antinfiammatoria, regolarizzano il ph della pelle, mentre la cuticola tritata sono un facile ed efficace strumento per rimuovere le cellule morte, favorendo l’idratazione profonda. Un’azione dunque su più fronti per sgrassare senza irritare la pelle. Si tritano due cucchiai di semi di lino per il viso o di più se si usa su tutto il corpo. Al composto si aggiunge un cucchiaino di bicarbonato di sodio e un cucchiaio colmo di miele fluido, millefiori o di acacia. Il composto si massaggia su tutto il viso, dal centro del viso o della parte del corpo, verso l’esterno con movimenti circolatori e profondi. Il massaggio deve durare intorno ai 5 minuti. Si risciacqua con acqua tiepida, applicando un tonico preferito. Lo scrub può essere fatto una volta settimana. La pelle risulterà meno grassa, nonché idratata e morbida. Per le occhiaie - L’azione drenante ed emolliente dei semi di lino sono strumenti ideali per la cura delle occhiaie, sia quando interessa-
no solo la zona oculare, che quando comportano un generale problema circolatorio, di tutta la zona tra occhi e naso. Si fanno bollire 3 cucchiai di semi di lino in 150 ml d’acqua per 2 minuti. Il decotto si fa raffreddare completamente e si filtra, utilizzando il liquido, imbevendo del cotone idrofilo, da porre per 10 minuti sotto gli occhi. L’effetto è immediato e piacevole e può essere un rimedio d’urgenza quando si deve affrontare un trucco importante, oppure si ha il viso stanco, prima di una serata mondana, Semi di canapa I semi di canapa sono davvero un dono della natura. Appartengono al genere Cannibis sativa ed è stata coltivata per migliaia di anni come fonte di fibre, semi commestibili, olio commestibile, lubrificanti, e come combustibile. Oggi sono sempre più presenti nell’alimentazione naturale, sotto forma di vari prodotti, utili per perdere peso, per gli sportivi e per ridurre il colesterolo. Recente è stata la scoperta del grande potere cosmetico per il loro mix perfetto e naturale di acido gamma linolenico, fitosteroli, vitamine del gruppo B, clorofilla e sali minerali. Questo mix è utile per stimolare in profondità il sistema epidermico e provocare una serie di reazioni cutanee utili per la salute e la bellezza del corpo e dei capelli. L’impacco tonificante - Per trasformare la normale crema corpo, in un vero impacco tonificante, si trita un cucchiaio di semi di canapa. Il composto si aggiunge a due cucchiai di crema corpo per trattare una parte come il ventre e i fianchi, cambiando le quantità mantenendo le proporzioni tra crema e semi, se la parte da trattare è più ampia. Si applica massaggiando la parte da trattare sino ad assorbimento della crema, lasciando il trito dei semi, in posa per 15 minuti, restando riposate. Infine si risciacqua brevemente. Questo impacco sfrutta il veicolo della crema per trasportare i nutrienti della canapa. 6
L’effetto tonificante è molto piacevole. Questo trattamento può essere fatto a giorni alterni con ciclo di due mesi con un mese di stop. La maschera per i capelli aridi - Fitosteroli e rame contenuti nei semi di canapa sono un eccellente rimedio per i capelli aridi, in particolare se ricci o trattati. Si utilizza in questo caso l’olio di semi di canapa. Si mescola un cucchiaino di oli di semi di canapa per capigliatura media, con un cucchiaio di olio di mandorle. Si passa l’emulsione su tutto il capello lavato ed asciugati, dalla punta verso la cute. Si lascia in posa per 15 minuti e si procede a risciacquo con sola acqua tiepida, per eliminare l’eccesso di grasso. Il capello risulterà lucente, leggero e pettinabile. L’idratazione per la pelle secca - Il classico yogurt intero, tanto utilizzato nelle maschere casalinghe, diventa ancora più potente se mescolato ai semi di canapa. Gli aminoacidi contenuti in questi semi, sono tra quelli più attivi sul metabolismo della pelle, favorendo la produzione di collagene e il trattenimento dell’acqua nel derma. Si trita un cucchiaio di semi di canapa, aggiungendoli a mezzo vasetto di yogurt intero, mescolando con cura. Si applica sul viso pulito per 15 minuti ed infine si risciacqua con acqua tiepida. Molto efficace per le pelli screpolate ed opache. Semi di zucca Zinco, magnesio e selenio ma soprattutto tanta vitamina E, per questi che sono considerati un alimento irrinunciabile per i vegetariani, vegani e per chi vuole conservare la salute a tavola. Sostanze benefiche anche per la bellezza ma che sono efficaci solo se si utilizzano semi non decorticati e non trattati. La preziosa vitamina E in sinergia con i minerali, ha una particolare azione di rivitalizzazione che coin-
volge sia il derma che la circolazione periferica, così da avere una azione tonificante ma anche protettiva ed antietà. Per riattivare la circolazione - Quando ci sono problemi di cellulite, gonfiore degli arti inferiori, vene varicose e capillari fragili, è importante agire sul sistema linfatico e su quello circolatorio più esterno. In questo caso di utilizza un preparato composto da 3 cucchiai di semi di zucca, mescolati a 3 cucchiai di bicarbonato di sodio, dose che basta per trattare tutto il corpo. I due componenti si frullano, aggiungendo 200 ml d’acqua. Dentro la doccia, si imbeve una spugna con il preparato e si massaggia tutto il corpo partendo dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno, utilizzando tutto il composto, strofinando con forza. Utilizzato tutto il composto, si procede alla doccia con acqua tiepida. La pelle risulterà tonica, sgonfiata e rasso-
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data. Si può utilizzare una volta a settimana. Ideale dopo la pratica sportiva. L’impacco per il seno - Per tonificare il seno, si utilizza l’olio di semi di zucca, al posto delle creme specifiche. Si utilizza un cucchiaino raso per ogni seno, massaggiando con cura sino a completo assorbimento. L’olio non lascia odori sgradevoli ma va massaggiato con cura. La pelle del seno risulterà così idratata e tonificata. Si può utilizzare per cicli di tre mesi con un mese di stop. L’impacco antirughe - Per un fresco, colorato ed efficace impacco antirughe, si può sfruttare la pura vitamina E dei semi di zucca e la capacità dei sali minerali di veicolarla all’interno del derma più superficiale. Si trita un cucchiaio di semi di zucca e si aggiunge latte intero a filo sino ad ottenere una crema non troppo densa. Si spalma su tutto il viso e il collo e si tiene in posa per 10 minuti. Infine si risciacqua, applicando un tonico. Si può utilizzare due volte a settimana per integrare al meglio la propria crema antirughe.
Semi di girasole Zinco, fosforo, acido folico ed acido linoleico. Un poker di sostanze nutritive al top della classifica della prevenzione delle malattie attraverso i cibi ma anche molto efficaci per preservare la bellezza in maniera naturale. I semi di girasole ed anche l’olio che se ne deriva hanno in più una particolare caratteristica, ovvero la delicatezza della parte grassa che dunque può essere assorbita, senza provocare problemi di ph o irritazione. Questa particolarità, fa di questi semi un valido aiuto per chi ha pelle ipersensibile e mal sopporta i comuni cosmetici.
La maschera per la pelle secca e delicata - Quando alla pelle secca del viso, si associa una particolare delicatezza con rossore, couperose, allergie, i semi di girasole, possono nutrire, lenire ed idratare in maniera naturale. Per una maschera nutriente ed emolliente si tritano due cucchiai di semi di girasole, aggiungendo pochissima acqua calda, sino ad ottenere un composto cremoso. La maschera si applica sul viso pulito per 15 minuti, risciacquando poi con acqua fresca. La pelle risulterà morbida, luminosa e nutrita. Molto efficace anche per chi soffre di eczemi e screpolature. L’olio di girasole prima della doccia - L’olio di girasole che rimanda subito nell’immaginario comune alla frittura è in realtà un economico ed efficace balsamo pre doccia per le pelli sensibili, intolleranti al calcare, stressate dai bagni in piscina e dalle lampade. In particolare le pelli secche e screpolate traggono grandi vantaggi dall’utilizzo di quest’olio in maniera cosmetica. Si utilizzano tre-quattro cucchiai 8
da massaggiare sotto la doccia ma prima di aprire l’acqua. Si applica su tutto il corpo con movimenti circolatori dal centro verso l’esterno, anche sul viso. Il massaggio dura 5 minuti ed infine si procede alla normale doccia. Utilizzato tutti i giorni cura la pelle secca ed ipersensibile. L’impacco antirossore - Quando la pelle del viso è arrossata, l’azione emolliente dei semi di girasole, può essere associata a quella rinfrescante della camomilla per ottenere un impacco che oltre a schiarire, ha azione anti prurito, lenitiva ed idratante. Si trita un cucchiaio di semi di girasole, aggiungendo un cucchiaio di fiori di camomilla. Sarà la parte grassa ad estrarre i componenti lenitivi della camomilla essiccata. Si aggiunge a filo poca acqua tiepida per ottenere un composto facile da stendere. Si applica sul viso e si tiene in posa per 10 minuti. Infine si risciacqua e si applica un tonico delicato. Può essere fatto tutti i giorni per una settimana per una azione curativa, due volte a settimana come prevenzione per chi soffre di couperose e rossori. Semi di papavero Ferro, rame, calcio, potassio, manganese, zinco e magnesio. Questi piccoli semi, poco utilizzati nella cucina italiana, molto in quella tedesca e tirolese, sono un concentrato di sali minerali, utili nelle diete vegane e vegetariane, per chi si sente affaticato e come integratore cosmetico. La particolare struttura botanica dei semi del papavero, li rendono efficaci per levigare la pelle, favorendo l’assorbimento dei principi attivi e la stimolazione della circolazione del derma.
Lo scrub per dare luce al viso - Uno scrub facile da fare, utilizzando la forma di questi semi e che riescono a rimuovere le cellule morte richiamando acqua dal derma profondo verso l’esterno e riattivando la circolazione. Si mettono a mollo due cucchiai di semi di papavero coprendoli a filo con acqua calda, per 15 minuti. Si toglie l’acqua e si passano i semi sul viso bagnato con leggeri movimenti dal basso verso l’alto e dal centro verso l’esterno, insistendo sulle zone come il mento le guance, la fronte, il collo. Lo scrub dura 5 minuti ed infine si risciacqua il viso con acqua fresca. L’effetto è di una naturale lucentezza e di tonificazione. Si può utilizzare ogni volta che si vuole dare luminosità al viso. La maschera anti acne - La potenza dell’acido citrico e malico della mela, associata a quella minerale dei semi di papavero, permettono di realizzare una maschera casalinga per chi soffre di acne. Purificante, sgrassante, riequilibrante e soprattutto delicata, questa maschera può essere utilizzata due volte a settimana. Si frulla una mela di medie dimensione del tipo Granny Smith con un cucchiaio di semi di papavero. Si applica l’impacco sul viso lavato ed ancora umido, tenendo in posa per 5 minuti. Infine si risciacqua con acqua tiepida. Utile anche per lenire una pelle particolarmente acneica ed arrossata. Per la forfora - Lo scrub delicato e mineralizzante dei semi di papavero, può essere molto utile se utilizzato come additivo al proprio shampoo antiforfora, sia grassa che secca. Si mescola un cucchiaino di semi di papavero ad un cucchiaino di shampoo e con il composto ci si lava i capelli, massaggiando e strofinando con delicatezza la cute. L’azione pulente e di rimozione della forfora, risulterà così più efficace, con effetto anti prurito sulla cute 9
IL MIELE COME DOLCE COSMETICO Il miele in cosmetica L’utilizzo del miele in cosmetica arriva dall’antichità, dalla medicina dei faraoni egiziani e dalla tradizione ayurvedica e oggi ha dalla sua parte numerosi studi scientifici. Il miele ha un alta compatibilità con il derma umano, in quanto gli zuccheri semplici sono mescolati a sostanze nutritive come sali minerali, essenze e vitamine proprio come nelle verdure ma senza l’ostacolo delle fibre. Questo fa del miele un prodotto naturalmente adatto alla cosmetica, perché è in grado di veicolare le sue proprietà, sia sullo strato esterno che a livello profondo dell’epidermide. Il miele offre una varietà di tipologie, dai mieli di fiori a quegli da alberi, sino a quelli da pianta, permettendo un utilizzo specifico per i diversi tipi di problemi della pelle. L’utilizzo del miele come cosmetico si caratterizza per l’azione veloce, sulla facilità d’utilizzo, sulla capacità di intervenire in maniera risolutiva in situazioni croniche e per l’economicità del prodotto, se confrontato ad altri rimedi da profumeria o farmacia. L’importante è scegliere miele certificati e di provenienza sicura, preferendo i mieli di produzione biologica, che meglio conservano i principi attivi e sono più compatibili con il derma umano. La maschera anti age al miele di sulla La sulla è un foraggio che fa parte della famiglia dei legumi ed è ampiamente coltivata in Italia. E’ un miele dal colore giallo paglierino che cristallizza spontaneamente ed è ricco di acidi organici 10
e di fruttosio. Ha una azione esfoliante delicatissima, che richiama acqua dal derma più profondo donando una pelle tonica e idratata. Grazie alla sua composizione e al ph che tende all’acido, stimola l’epidermide ad eliminare le cellule morte, riattivando anche la circolazione periferica. La ricchezza in fruttosio ne permette un rapido assorbimento delle sostanze che ringiovaniscono la pelle, così da poter essere una sorta di pronto soccorso dolce quando la pelle appare particolarmente affaticata. La maschera al miele di sulla, si prepara mescolando 2 cucchiai di miele con poca acqua, sino a realizzare un composto facile da stendere di consistenza morbida. Si mette su pelle perfettamente pulita e si tiene 5 minuti e infine si risciacqua con acqua fredda. Si può utilizzare 2 volte alla settimana per un prolungato effetto anti age. Il miele di agrumi per lo scrub Questo miele si ricava da arancio, limone, mandarino, bergamotto, cedro, pompelmo e si caratterizza per un ph acido e per l’alta quantità di fruttosio, di provitamina A e di sostanze volatili. Questo identikit rende questo miele particolarmente adatto per lo scrub di tutto il corpo, in quanto l’acidità elevata permette alle sostanze volatili di penetrare in profondità, innescando un meccanismo di autodepurazione della pelle. La provitamina A, in aggiunta all’azione meccanica del miele, nutre la pelle, migliora l’idratazione e il tono. Lo scrub si può fare, una o due volte alla settimana dopo una doccia calda, utilizzando un paio di cucchiai per il corpo o un cucchiaino per il solo viso e decoltè. Sulla pelle ancora umida, si strofina il miele diluito con poche gocce di latte detergente, in maniera antioraria, procedendo dagli arti inferiori e salendo sempre verso l’alto. Si agisce sempre in maniera antioraria e dal basso verso l’alto anche per il resto del corpo, strofinando delicatamente. L’azione scrub è particolarmente effi11
cace per le pelli secche o stressate dai bagnoschiuma troppo forti. Il miele di agrumi ha anche un’azione battericida per cui questo tipo di scrub è anche utile per chi frequenta piscine, palestre, saune. Dopo un massaggio di almeno 5 minuti, si risciacqua utilizzando un bagnoschiuma oleoso. L’effetto illuminante ed ammorbidente è immediato. Miele di trifoglio per proteggersi dal sole Con l’arrivo della bella stagione la pelle esposta al sole può manifestare una maggiore secchezza se non una intolleranza o scottature. Per prevenire o curare i disturbi provocati dal sole e dalla salsedine ma anche dall’esposizione ad alte quote, è molto efficace il miele di trifoglio, ricco di carotenoidi e pigmenti come la clorofilla, che restituiscono alla pelle idratazione, normalizzando eventuali rossori. Il miele di trifoglio può essere utilizzato come prevenzione prima dell’esposizione, mescolandone un cucchiaino per il viso, 2 cucchiai per il corpo, con poco olio di mandorle, sino ad ottenere una preparazione molto fluida. Il composto va massaggiato sulla pelle e tenuto per almeno 10 minuti, procedendo poi a risciacquo. Questa pratica, che ovviamente non sostituisce la necessaria protezione da avere sotto il sole, permette alla pelle di difendersi meglio, favorendo una abbronzatura senza secchezza e soprattutto un confort maggiore, in quanto la pelle grazie al miele di trifoglio trattiene molta acqua nel derma più esterno. In caso di scottature vere e proprie, di leggera entità, si può emulsionare con acqua minerale frizzante sino a completo scioglimento del miele. Con questo liquido al miele di trifoglio, si può bagnare con cotone idrofilo la parte scottata, così da avere un’azione lenitiva immediata ma anche evitare le fastidiose spellature.
Per la pelle secca del viso il miele di tiglio Il miele di tiglio ha una struttura differente rispetto agli altri mieli, in quanto contiene una minore quantità di fruttosio e molti più sali minerali sotto forma di oligoelementi, tra cui cromo e silicio. Il miele di tiglio con queste caratteristiche è particolarmente indicato per le pelli secche, in quanto favorisce la conservazione dell’idratazione nel derma più profondo, lenendo con una azione antiprurito ed addolcente la parte più esterna. Si usa come impacco per il viso, mescolandone un cucchiaino in 50 ml di latte intero caldo. Si lascia raffreddare e si tampona il viso con del cotone idrofilo imbevuto del composto, massaggiando dal centro verso l’esterno del viso. L’effetto antisecchezza è immediato ed è particolarmente utile, prima di un trucco importante o quando alla secchezza del viso è associata poca luminosità e prurito. Melata di bosco per la pelle grassa La melata non è un miele in senso stretto ma il prodotto delle api, che vanno a raccogliere sulle cortecce degli alberi, una sostanza zuccherina, prodotta da un insetto che ha colonizzato interi boschi in Italia. Si caratterizza per grandi quantità di acido formico e di una sostanza chiamata germicidina. La melata ha una potente azione antisettica ma contemporaneamente nutre in profondità la pelle. E’ l’azione che spesso le creme cosmetiche non riescono ad ottenere in quanto o sono troppo sgrassanti o poco efficaci nel lungo periodo. La melata di bosco invece oltre a detergere in profondità la pelle grassa, contrasta brufoli e punti neri, riequilibrando il derma. Si usa appunto al posto del latte detergente, utilizzando i dischetti di cotone imbevuti prima con poca acqua tiepida e poi di poche gocce di melata di bosco. Molto efficace nei casi di acne, pelle grassa ed ar-
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rossata, punti neri. Si risciacqua poi con cura, utilizzando se necessario un tonico molto delicato.
delle smagliature se interessano una parte del corpo, altrimenti si può ridurre o aumentare, tenendo sempre la proporzione 1 a 1 tra olio e miele. Si utilizza massaggiando con cura sulle smagliature, sino ad assorbimento della parte oleosa. La restante parte zuccherina va invece eliminata con acqua tiepida. Si può utilizzare quotidianamente facendo cicli di un mese. Il miele di girasole per la couperose
Il miele di timo contro le smagliature Il miele di timo è particolarmente ricco di sostanze volatili che ne conferiscono il particolare odore e di sostanze derivate dall’acido caffeico. Un mix particolare che oltre a dare un sapore pungente permette a questo miele di avere una azione stimolante sulla cute, tanto da essere oggetto di numerose ricerche scientifiche per l’efficacia cicatrizzante. Il miele di timo è raccomandato nelle terapie naturali come rimedio per le smagliature, in quanto favorisce la rigenerazione cellulare ed avendo un ph basso è adatto ad essere applicato anche su zone delicate come il seno. Si utilizza mescolando un cucchiaino di olio di germe di grano, ricco di vitamina E, con un cucchiaino di miele di timo. La quantità è sufficiente per trattare le zone
Ricco di tannini e di vitamine del gruppo B, il miele di girasole, uno dei meno conosciuti ma sicuramente anche uno dei più saporiti e delicati dal punto di vista alimentare, è utile alla microcircolazione esterna della pelle. L’azione è lenitiva sui rossori, di rinforzo dei capillari e schiarente sulla pelle. Essendo un miele particolarmente ricco di acqua e fruttosio è il più adatto per le pelle ipersensibili e in generale con couperose. Si mescola un cucchiaino di miele di girasole, con un cucchiaio di acqua di rose. Si stende sul viso perfettamente pulito e si tiene per 10 minuti e poi si procede al risciacquo. La pelle risulterà subito meno arrossata e le piccole venuzze del viso tenderanno subito a schiarirsi e regredire. Si può utilizzare due volte a settimana anche per tutta l’estate, in modo da affrontare il caldo, senza aggravare il problema della couperose ed anzi risolvendolo in maniera naturale e poco costosa. Miele di castagno per i capelli fragili Questo miele si presenta scuro e molto fluido per la ricchezza in zuccheri semplici e sali minerali. In particolare è ricco di ferro, manganese e potassio che grazie al ph più alto degli altri mieli, riescono a rinforzare il fusto del capello, nutrono il bulbo pilifero stimolando la circolazione e riattivando la produzione di cheratina a livello della cute. Una tripla azione molto utile nel caso di capelli sfibrati, che tendono 13
a cadere o che sono molto sottili. L’azione del miele di castagno sui capelli fragili è efficace su tutti i tipi di capelli sia grassi che secchi. Si utilizza come maschera pre shampoo sui capelli asciutti e da lavare, stendendone due cucchiai per una capigliatura media, utilizzando un pettine a denti larghi e massaggiando la cute. Si tiene per 10 minuti ed infine si procede al lavaggio. Si può utilizzare a giorni alterni con cicli di due mesi. I capelli appaiono lucenti e più forti sin dalla prima applicazione, favorendo nel tempo la salute e la bellezza dei capelli fragili. Miele di erica per i capelli colorati Dal colore molto scuro e dall’odore caramellato, il miele di erica dal ph 4 e con alte percentuale di fruttosio e di vitamina K è particolarmente adatto per l’uso cosmetico sui capelli tinti, in quanto oltre a nutrire i capelli ha un effetto lucidante che permette di far risaltare il colore, risplendere i vecchi colpi di sole e le nuance. Si utilizza a posto del balsamo sciogliendone, per una capigliatura media, un cucchiaio colmo con 4 cucchiai di acqua calda. Si stende sui capelli umidi e si tiene 5 minuti in posa, procedendo al risciacquo. Può sostituire il balsamo durante tutto l’anno per chi fa tinture, decolorazioni, trattamenti aggressivi ai capelli. Aggiunto nella dose di un cucchiaio all’henné, aumenta i riflessi. Il capello trattato con il miele di erica, oltre ad essere più protetto anche dalle successive colorazioni, riacquista una lucentezza ottenuta senza appesantire il capello e irritare la cute.
ha un notevole potere sgrassante ma il fruttosio riequilibra l’azione, facendo da lenitivo sui bulbi piliferi, in modo da non innescare nuovamente, quel meccanismo di difesa che è alla base del fenomeno dei capelli grassi. Questo rimedio naturale è efficace soprattutto in chi ha problema di capelli che diventano pesanti e oleosi subito dopo il lavaggio, con forfora e che presentano questo problema in maniera cronica. Il miele di lavanda è capace di risolvere alla base il problema del capello grasso in quanto agisce sia sulla cute che sul fusto. Si utilizza mescolando un cucchiaino per capigliatura media, ad uno shampoo per capelli grassi in forma oleosa, che sono i migliori per questo problema e che si trovano in farmacia ed erboristeria. Con il composto ottenuto si fa un solo lavaggio e si asciuga con il phon a temperatura bassissima. Può essere utilizzato per lunghi periodi senza controindicazioni e permette di avere capelli non grassi per lungo tempo e contrastare la forfora grassa.
Miele di lavanda per i capelli grassi Bassa acidità e tantissimo fruttosio, associati ad una notevole percentuale di componenti volatili che oltre a fornire sapore ed aroma, hanno l’azione purificante, tipica della lavanda. Il miele di lavanda
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LE CURE NATURALI PER LA CELLULITE E LE GAMBE PESANTI Molte si preparano mesi prima per affrontare l’estate con i problemi di cellulite e di gambe pesanti. Per altre persone invece si tratta di problema cronici che con il caldo, l’esposizione al sole, la diversa alimentazione durante la bella stagione, si acuiscono o diventano esteticamente più ingombranti. La fitoterapia e i rimedi naturali debbono essere in questi casi prima di tutto veloci e permettere di sfruttare le condizioni meteorologiche per rendere efficaci le terapie. Infatti con il mutare delle condizioni climatiche anche il metabolismo differenzia le sue azioni ed è per questo che il rimedio naturale deve essere specifico stagione per stagione. Centella, achillea, betulla, echinacea pallida, miele di castagno, carcadè e frassino, sotto varie forme e modi di utilizzi possono essere degli ottimi alleati nelle strategie naturali per combattere, d’estate, i cuscinetti della cellulite e la ritenzione con gonfiore degli arti inferiori. Tutti questi rimedi si trovano in farmacia, erboristeria e negozi specializzati. La tintura madre di centella per la cellulite I principi attivi caratteristici della Centella asiatica, contenuti all’interno delle foglie, sono rappresentati dai cosiddetti derivati triterpenici che agiscono in maniera profonda sulla cellulite. Grazie a 15
tali sostanze la pianta svolge effetti benefici sulla funzionalità del microcircolo e coadiuva il naturale trofismo del derma. L’azione è dunque sia di miglioramento del tono epidermico profondo con un risultato estetico ma anche di tonificazione e riattivazione delle strutture linfatiche. La centella in tintura madre è il concentrato di queste sostanze e può essere utilizzato anche per lunghi periodi, senza interferire con altre cure o patologie preesistenti. Se ne prendono venti gocce in un bicchiere d’acqua tre volte al giorno lontano dai pasti, facendo cicli di sei mesi con un mese di stop. La tintura madre di centella è particolarmente apprezzata nelle cure naturali contro la cellulite in quanto migliora l’assorbimento e l’azione dei principi cosmetici applicati con creme, massaggi e fanghi. Riattivando il circolo linfatico e il metabolismo del derma profondo, la centella in tintura madre costituisce una sinergia efficace con i cosmetici anticellulite, potendo affrontare così anche la cellulite molto resistente ai trattamenti o presente da molti anni. L'olio essenziale di achillea per i massaggi anticellulite Il massaggio manuale anche il tradizionale automassaggio dal basso verso l’alto e dal centro verso l’esterno delle zone trattate, sono considerate da sempre la base per riattivare la circolazione non sono sanguigna ma anche e soprattutto linfatica. Un massaggio può essere potenziato ed efficace al massimo come risposta alla cellulite con il prezioso olio essenziale di achillea. Grazia ad una sostanza fortemente astringente e stimolante del derma, chiamata camazuleme, l’olio essenziale di achillea penetra nell’epidermide, con un rapido risultato di tonificazione. Se ne mettono cinque gocce per cento ml di olio da massaggio. Durante l’estate può essere molto utile l’olio di macadamia che essendo un prodotto molto sebosimile, viene ben assorbito. In alternativa l’olio di argan se ci si espone molto al sole
oppure di semi di vinacciolo se avete oltre alla cellulite vi sono problemi di vene varicose e ritenzione idrica alle estremità. L’applicazione dell’olio all’essenza di achillea va fatta la sera e può proseguire per tutta l’estate. Come tutti gli oli essenziali non vanno usati prima di esporsi al sole. Le compresse di betulla per gambe leggere Il calore, la disidratazione ma anche lo sbalzo tra ambienti condizionati e l’esterno, possono acutizzare i problemi di ritenzione idrica agli arti inferiori e la pesantezza alle gambe. Questo problematica si manifesta soprattutto se si sta per molto tempo in piedi per lavoro o anche sedute in posizione scorrette che non permettono una buona circolazione o ancora più spesso da calzature poco adatte alla stagione estiva. Per avere gambe leggere, tonificate, senza gonfiori e avere un piacevole senso di benessere sono molto efficaci le compresse a base di estratto secco di betulla. Questa pianta che sotto altre forme è un potente diuretico, nell’estratto secco vede la concentrazione dei tannini e della betulina, una sostanza che va a sgonfiare le gambe, donando rapidamente un senso di leggerezza e migliorando la circolazione anche a livello dei piedi. Se ne prende una compressa, dopo i tre pasti principali con molta acqua. La cura può durare tre mesi con un mese di stop. La terapia con l’estratto secco di betulla è molto efficace quando alla pesantezza delle gambe è associata astenia e stanchezza generale dovuta al caldo e all’umidità. La radice di echinacea pallida per la cellulite e i gonfiori alle gambe Recenti e numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato l’efficacia dell’echinacea pallida, nella cura della cellulite quando è asso16
stop. Esiste anche l’estratto fluido di radice di echinacea pallida, una sorta di sciroppo che è più facile da trovare nelle farmacie con settore erboristico. Si mescolano due cucchiai in un litro d‘acqua e si beve a sorsi durante la giornata. Il miele di castagno per gli impacchi anticellulite
ciata a gonfiori alle gambe. Grazie ad una sostanza definita echinacoside, questa varietà di pianta stimola il metabolismo linfatico e migliora la circolazione sia profonda che superficiale. Studiata da decenni per l’azione di rinforzo del sistema metabolico durate le infezioni, si è scoperto che migliorando il metabolismo del derma, permette una azione tonificante della pelle. L’azione principale della radice di echinacea pallida è quella di drenare i liquidi in eccesso o che sono fermi intorno alle estremità. E’ molto utile anche alle persone che presentano cellulite e gambe gonfie anche in assenza di sovrappeso. E’ il rimedio di eccellenza quando la cellulite e soprattutto i gonfiori si accentuano durante l’estate, con il caldo e durante il ciclo mestruale. Si trova sotto forma di estratto completo di echinacea pallida in compresse. Se ne prende una compressa prima dei tre pasti principali con un bicchiere d’acqua. L’assunzione prima dei pasti, accentua al massimo l’azione drenante. Si possono fare cicli di quattro mesi con un mese di
Il miele è stato ampiamente rivalutato nelle cure cosmetiche, grazie agli studi sul fruttosio che si è dimostrato essere una sostanza naturale dal basso potere allergizzante, molto compatibile con la pelle e stimolante del naturale metabolismo epidermico. Uno dei mieli più ricchi in fruttosio è il miele di castagno che si presta molto bene all’utilizzo sotto forma di impacco anche per l’economicità del prodotto. Ricco di iodio, calcio e potassio, grazie alla sua composizione naturale, permette a queste sostanze di attivarsi nel derma più esterno, con una azione cosmetica che è tonificante e drenante. L’utilizzo del miele di castagno come rimedio anticellulite è efficace anche per la capacità del castagno, ricco di tannini, di stimolare la circolazione. Si utilizza in sinergia con la crioterapia ovvero la terapia con il freddo. Dopo aver raffreddato la parte da trattare con acqua molto fredda o ancora meglio con asciugamani sottili bagnati e messi nel congelatore per 15 minuti e applicati per 5 minuti. In alternativa si possono usare i contenitori di plastica trasparente per i cubetti di ghiaccio, da applicare per pochi minuti sulla pelle, appena usciti dal congelatore. L’azione del freddo permette un migliore assorbimento delle sostanze cosmetiche contenute nel miele di castagno che va spalmato in strato sottile e tenuto in posa per almeno quindici minuti, risciacquando poi con acqua tiepida. La terapia freddo-miele di castagno viene dalla tradizione termale tedesca ed è considerata un ottimo rimedio anticellulite, in particolare quando è associata a sovrappeso e intossicazione generale dovuta a
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cura naturale delle gambe gonfie, può accompagnare come fresca bevanda tutta la giornata e i momenti di relax. Si prepara mettendo due cucchiai di carcadè in un litro e mezzo d’acqua fredda. Si porta ad ebollizione per due minuti, si spegne e si lascia in infusione per dieci minuti. Si filtra e si può dolcificare eventualmente con mezzo cucchiaino di fruttosio. Si conserva in frigo per un giorno e si beve fresco lontano dai pasti. Il vantaggio di questo semplice rimedio è la velocità con cui si manifesta l’azione benefica e sgonfiante alle estremità del corpo, se assunto in maniera più concentrata e prolungata di un semplice infuso. Il gemmoderivato di frassino per la cellulite
cattiva alimentazione. Si possono fare applicazioni a giorni alterni sino a sei mesi. La tisana fresca d'estate per la circolazione e le gambe gonfie a base di carcadè Il carcadè viene utilizzato soprattutto d’estate per le sue capacità dissetanti che possono essere efficaci per chiunque, vista l’assenza di sostanze eccitanti. Oltre ad essere gradevoli al palato, i fiori di questa pianta hanno molte capacità terapeutiche dovute all’alto contenuto di acidi tra cui malico, ibiscico, citrico e tartarico. Questa squadra di acidi stimolano la circolazione sia a livello sanguigna che linfatica, risultando molto utile quando a causa del caldo, della postura, per problemi generali di salute o poco movimento le gambe sono gonfie e la circolazione non è al massimo della sua potenza. Il carcadè è il rimedio gustoso e naturale per chi non sopporta il caldo estivo e l’umidità e risente a livello circolatorio delle alte temperature. Molto efficace nella
Quando la cellulite è associata a ritenzione idrica, ipertensione, alti livelli di grassi nel sangue, il rimedio viene dalle gemmoterapia che utilizza i tessuti embrionali e le gemme delle piante, così da concentrare alcuni principi attivi, tralasciandone altri. Si utilizza il gemmoderivato di frassino che viene commercializzato con il suo nome botanico Fraxinus excelsior. Il gemmoderivato di questo albero è studiato per la presenza di una sostanza definita chinone, per struttura molto simile alla vitamina K. L’azione tonificante ed anticellulite è dovuta ad una altra sostanza chiamata acido ursolico, altamente concentrata in questo tipo di preparazione del frassino. L’azione diuretica ed anticellulite insieme agiscono in sinergia e può risultare molto utile quando si utilizzano rimedi esterni o ci si sottopone a cura estetiche come bendaggi e massaggi. L’azione del gemmoderivato di frassino ottimizza al massimo le cure estetiche anti cellulite ed è infatti utilizzato anche nei centri medici e nelle terme. Se ne prendono cinquanta gocce in un bicchiere d’acqua due volte al giorno, lontani dai pasti, con cicli sino a sei mesi con un mese di stop.
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L’OMEOPATIA PER LA CURA DELLA CELLULITE L’Omeopatia è un metodo di cura e prevenzione delle malattie indagato e proposto dal medico tedesco Hahnemann agli inizi del XIX secolo. Suo principio fondamentale è il simile cura il simile: la malattia può essere guarita utilizzando a piccole dosi la sostanza che, somministrata ripetutamente ad un individuo sano, è stata in grado di provocare sintomi simili a quelli da curare. Le sostanze utilizzate a scopo terapeutico possono essere vegetali, sostanze animali e minerali. Tutte sono sottoposte ad un particolare processo di diluizione e scuotimento, che ha il fine di eliminarne le proprietà tossicologiche, esaltandone quelle terapeutiche. L’Omeopatia è una vera medicina dolce, una medicina che vede il disturbo, anche la cellulite, come espressione legata all’essere umano nella sua interezza. L’omeopatia vuole dunque curare lo squilibrio generale della persona, senza sgradevoli effetti collaterali, migliorando anche lo stato di benessere psicologico. I rimedi omeopatici, non hanno effetti collaterali, tanto da poter essere utilizzati in pediatria, gravidanza e in veterinaria. Come per la medicina tradizionale, la cellulite è il risultato finale di una serie di problemi che vanno dagli squilibri ormonali, ai problemi circolatori, alla ritenzione idrica e alla cattiva alimentazione. Nella cura di questa malattia, conosciuta ingiustamente solo per i risvolti estetici, l’omeopatia sta diventando un rimedio di primo piano, proprio per la capacità di affrontare problemi cronici, risolvendo quegli
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intrecci che spesso esistono tra organismo e problemi dell’aspetto fisico. Le cure omeopatiche affrontando il disturbo da un punto di vista generale e a 360° possono essere una valida soluzione, sia per la rapidità di azione che per la possibilità di assumere per lunghi periodi i rimedi. I rimedi vanno acquistati in farmacia e possono essere consigliati, associati e prescritti dal medico generico, dall’omeopata, dal farmacista. La visita omeopatica, per avere un consulto completo sui rimedi omeopatici, è possibile anche presso diverse strutture pubbliche, senza bisogno di richiesta medica. Bovista 9 Ch per la cellulite e il sovrappeso Recenti e numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato l’efficacia del rimedio omeopatico Bovista 9 Ch nella cura della cellulite quando è associata a sovrappeso. La Bovisita è un fungo gigante che raggiunge anche il metro di diametro, che trattato omeopaticamente stimola il metabolismo linfatico e migliora la circolazione sia profonda che superficiale. Rimedio storico, apprezzato in omeopatia per la cura del diabete alimentare, in seguito alle ricerche dell’International Council for Homeopathy di Norfolk viene proposto per migliorare il metabolismo del derma con azione tonificante della pelle e di drenaggio degli accumuli di cellulite. La Bovista 9 Ch i si prende nella dose di 3 granuli 3 volte al giorno prima dei i pasti ed è capace di drenare i liquidi in eccesso o che sono fermi intorno alle estremità. E’ il rimedio omeopatico utilizzato anche durante le diete, in quanto oltre ad agire sulla cellulite, rafforza la resistenza contro gli attacchi di fame. E’ il rimedio di eccellenza quando la cellulite e soprattutto i gonfiori si accentuano durante il ciclo mestruale. Si fanno cicli di un mese con un mese di stop.
La Silicea per la cellulite senza sovrappeso La cellulite essendo una vera e propria malattia del tessuto connettivo può interessare anche le persone che non soffrono di sovrappeso o addirittura in peso forma. Il sovrappeso resta comunque un forte fattore di rischio per questa patologia ma anche un ostacolo alla risoluzione. Per le persone che non hanno sovrappeso la cellulite tende ad accumularsi in particolare nella zona dei glutei. L’omeopatia suggerisce in questi casi la Silicea 6 Ch in granuli. La Silicea è definito chimicamente un non metallo e si presenta come una polvere fine insolubile in acqua. La preparazione omeopatica Silicea si ottiene dal cristallo di rocca sottoposto a triturazione. Questo preparato ha una azione specifica sul sistema linfatico più che su quello circolatorio, favorendo l’eliminazione dei rotoli di adipe ed accumuli di cellulite. Viene consigliato anche dopo il dimagrimento per rimodellare la silhouette. La dose suggerita è di 3 granuli 3 volte al giorno, lontano dai pasti, a distanza di almeno 4 ore da ogni assunzione. Il ciclo di cura può durare sino a tre mesi con uno di stop. Natrum Sulfuricum per gli accumuli alle gambe La cattiva alimentazione, la disidratazione ma anche problemi ormonali, possono acutizzare i problemi di ritenzione idrica, accumuli di grasso o cellulite agli arti inferiori. Un problema che si manifesta con quella che viene chiamata pesantezza alle gambe. Un disagio fisico ed estetico che si manifesta soprattutto se si sta per molto tempo in piedi per lavoro o anche sedute in posizione scorrette che non permettono una buona circolazione o ancora più spesso da calzature poco adatte. L’omeopatia suggerisce Natrum Sulfuricum 15 Ch nella dose di 5 granuli dopo prima dei tre pasti principali. Il ciclo di cura può durare sino a tre mesi con uno di stop. Natrum sulphuricum è il Solfato di sodio che in omeopatia è sfruttato per le sue azioni a livel20
lo neuropsichico, gastrointestinale, respiratorio, articolare e soprattutto cutaneo. Questo rimedio è molto efficace quando alla pesantezza delle gambe è associata astenia e stanchezza generale.
sce in maniera totale sul terreno della persona. La Thuja migliora il tono epidermico profondo con un risultato estetico ma anche di tonificazione e riattivazione delle strutture linfatiche ed è particolarmente apprezzata nelle cure naturali contro la cellulite in quanto migliora l’assorbimento e l’azione dei principi cosmetici applicati con creme, massaggi e fanghi. Riattivando il circolo linfatico e il metabolismo del derma profondo, la Thuja 30 Ch costituisce una sinergia efficace con i cosmetici anticellulite, potendo affrontare così anche la cellulite molto resistente ai trattamenti o presente da molti anni. L’unguento Graphites 3CH al 4%, per i massaggi anticellulite
La Thuja per la cellulite La Thuja è un rimedio omeopatico che viene consigliato con efficacia per diversi problematiche legate alla circolazione sia sanguigna che linfatica. Agisce in maniera lenta ma profonda per cui viene consigliato per periodi di almeno sei mesi con un mese di stop. Viene suggerita nella diluzione 30 Ch, nella dose di 5 granuli al giorno mattina e sera. I miglioramenti del trofismo cutaneo appaiono con lentezza ma questo rimedio viene considerato risolutivo in quanto agi-
Il massaggio manuale anche il tradizionale automassaggio dal basso verso l’alto e dal centro verso l’esterno delle zone trattate, sono considerate da sempre la base per riattivare la circolazione non solo sanguigna ma anche e soprattutto linfatica. In omeopatia, viene utilizzato l’unguento Graphites 3CH al 4%, il cui principio attivo penetra nell’epidermide, tonificando i tessuti e migliorando la circolazione linfatica. II componente principale della grafite è il carbone. Secondo l’omeopatia questo elemento stimola il metabolismo cutaneo ed agisce positivamente sul sistema linfatico. Anche l'attività intestinale viene stimolata dolcemente. Sul piano psichico il rimedio stimola l'attività cerebrale e dona nuova gioia di vivere. Il massaggio con Graphites è molto utile se oltre alla cellulite vi sono problemi di vene varicose e ritenzione idrica alle estremità. Se ne utilizza una piccolissima dose, nella dimensioni di una nocciola per un massaggio nelle zone interessate da cellulite. Essendo un unguento la dose può bastare per massaggiare almeno due lati del corpo interessati da cellulite. Per un massaggio più esteso, si può mescolare a olio di calendula o germe di grano.
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Impacchi omeopatici anticellulite Un rimedio omeopatico utilizzato per impacchi esterni è l’Hypericum perforatum, ovvero il cosidetto Iperico scacciadiavoli. Ha una azione tonificante e stimolante della circolazione importante e non ha effetti collaterali, così da poter essere utilizzato anche per chi ha pelle sensibile o cellulite dolorosa al tatto. Si trova in farmacia sotto forma di Tintura Madre omeopatica. Si utilizza mettendone un cucchiaio in 100 ml d’acqua tiepida. Si impregna con il composto del cotone idrofilo e si passa sulle zone interessate da cellulite picchiettando con forza, sino a che la pelle non risulterà asciutta. Il trattamento può essere fatto tutti i giorni per tre settimane con una settimana di stop.
Nella cura della cellulite viente utilizzato un composto di tre oligolementi Zinco-Nichel-Cobalto. Questo trittico degli oligoelementi ha la capacità di attivare importanti enzimi nel nostro organismo, che entrano nelle reazioni chimiche fungendo da catalizzatori, ovvero accelerandone di migliaia di volte la velocità. Questo si traduce in una modifica del metabolismo sia in termini di velocità che di efficacia. Lo Zinco-Nichel-Cobalto, catalizza dunque anche le reazioni che avvengono a livello metabolico, migliorando le prestazioni dei cosmetici e dei trattamenti utilizzati per via esterna. Favorisce l’eliminazione della cellulite in particolare di quella che si accumula a livello addominale e sui fianchi, favorendo anche una sensazione di benessere psicofisico.
L’effetto è drenante e tonificante con miglioramento della circolazione. Molto utile nei casi in cui alla cellulite sono associate vene varicose e fragilità capillare. Omeopatia e oligoelementi per la cellulite In omeopatia vengono utilizzati diffusamente gli oligoelementi, che sono i catalizzatori delle funzioni biologiche dell’organismo. Il termine “Oligos” deriva dal greco e significa poco, sono presenti in quantità infinitesimali in tutti gli organismi viventi, nelle piante, negli animali, nell’uomo. Si impiega in dosi infinitesimali, ossia non ponderali, la dose giornaliera varia da qualche milligrammo a milionesimo di grammo. I più famosi sono il magnesio, lo zolfo, il nichel, il cobalto, l’oro, il rame e l’argento. Si trovano in farmacia sotto forma di fiale da deglutire e la dose è sempre la stessa: una fiala la mattina a digiuna con cicli di due mesi e uno di stop. 22
RIMEDI ERBORISTICI PER IL SOLE. NON SOLO CAROTE. L’esposizione al sole è una pratica salutistica che dona bellezza e salute se praticata con attenzione e rispettando le caratteristiche della propria pelle. Il sole è anche un elemento di rischio per la salute dell’epidermde e soprattutto per l’aspetto e la conservazione di un incarnato sano e piacevole. La giusta misura e l’utilizzo di protezioni alte, in sinergia con i rimedi naturali possono rendere il periodo dell’abbronzatura una vera e propria terapia, esaltando al massimo gli aspetti positivi del sole e minimizzando i danni. Prepararsi al sole E’ ampiamente dimostrato, anche da imponenti e indipendenti studi scientifici che il sole fa bene ma è anche palese che il troppo sole o il sole preso male, invecchia la pelle, provoca seri disturbi alla salute, mette a serio rischio la salute per quanto riguarda le malattie degenerative. Le terapie dolci possono però riparare i danni del troppo sole, in sicurezza, velocità e confort. Compresse di Omega 3 per prepararsi al sole Gli acidi grassi Omega-3 generalmente mancano nella nostra dieta. Questi si trovano nel pesce, nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci, come anche in alcuni olii vegetali come l’olio di semi di lino, l’olio di nocciole e l’olio di colza. Molto apprezzati dai 23
ricercatori medici per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari, hanno la capacità di potenziare al massimo la produzione di collagene e di trattenere l’idratazione nella parte profonda del derma. Un’azione che al contrario di quella salutistica sulla circolazione, si manifesta rapidamente. Per arrivare all’appuntamento con il sole, con una pelle al massimo della sua capacità di protezione e di produzione di melanina, se ne prende una compressa dopo colazione per un mese, potendo poi proseguire per un altro mese, dopo un mese di stop. Si può prendere anche durante l’eposizione al sole per aiutare dal dentro, l’azione protettiva e stimolante delle creme solari. La tintura madre di rosa canina per le pelli molto chiare Le pelli molto chiare o ipersensibili, debbono prendere il sole a piccole dosi, con filtri di protezione molto alte ma non è detto che debbono rinunciare al piacere psicologico ed epidermico dell’abbronzatura. Un eccellente integratore è la tintura madre di rosa canina ( in farmacia e erboristeria) che contrasta le manifestazioni allergiche e gli eritemi, stimola la produzione di collagene e favorisce il ricambio cellulare. Grazie ai tannini particolari di questo prezioso rimedio, la pelle sarà più forte, meno irritata e soprattutto meno secca e più abbronzata, anche quando è difficile la produzione di melanina. Per proteggere la pelle sensibile e renderla ricettiva al sole, si possono prendere 50 gocce di tintura madre di rosa canina in un bicchiere d’acqua dopo colazione. La cura può durare per tutta la bella stagione sino all’autunno, fermo restando l’importanza di utlizzare filtri molto alti di protezione Muriaticum Acidum 5 CH per attivare l’abbronzatura
Anche l’omeopatia può essere utili per preparare la pelle all’abbronzatura, fare il pieno di protezione anche dall’interno e godere senza rischi dell’esposizione al sole. Muriaticum Acidum 5 CH (in farmacia) è il riemdio che permette alla pelle di adattarsi meglio al cambiamento climatico, oltre a favorire in maniera potente la produzione di melanina. Se ne prendono 5 granuli da sciogliere sotto la lingua, mattina e sera lontano dai pasti, per tutta la belle stagione. Abbronzati, sicuri e protetti Per le pelli chiare ma anche per i fototipi scuri, un eccesso di esposizione al sole può provocare seri disagi. I maggiori danni sono causati il più delle volte da protezioni basse, in quanto nei primi giorni di esposizione al sole, anche le pelli scure debbono essere adeguatamente protette. Si manifestano con senso di calore, pelle arrossata in particolare su palpebre, naso, spalle e collo del piede. Per prevenire gli eritemi, i filtri medio-bassi vanno usati solo quando la pelle ha raggiunto un livello adeguato di abbronzatura. Acqua di verbena per rinfrescare la pelle e ribes nigrum per la stanchezza da sole In sinergia con le creme protettive e i dopo sole, molto utile è la verbena, pianta rinferescante e lenitiva della pelle, che favorisce la comparsa dell’abbronzatura e la risoluzione degli eritemi. L’acqua di verbena si prepara mettendone due cucchiai di sommità, in un litro d’acqua fredda. Si porta a ebollizione, si spegne e si lascia in infusione per 1 ora. Si filtra e si utilizza durante il giorno, vaporizzando con spruzzino o applicando sulla pelle arrossata. Per contrastare invece il malessere fisico e a volte psicologico per il troppo sole, si possono prendere, durante i giorni in cui ci si espone 30 gocce di
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Ribes nigrum gemmoderivato ( in farmacia e erboriseria) in un bicchiere d’acqua, 4-5 volte al giorno. Tintura madre di lavanda quando il corpo ha sete La mancanza di acqua e la scarsa idratazione interna, sono un ostacolo importante e spesso sconosciuto per una buona abbronzatura. In caso di carenza idrica, la pelle reagisce con una minore produzione di melanina, fatica cronica, senso di spossatezza, Per dare una ventata di idratazione e di vitalità, molto utile è la tintura madre di lavanda (in erboristeria e farmacia). Ricca di carofilleni, agisce in profondità sul metabolismo dell’acqua a livello dell’intero organismo, favorendo la produzione di melanina e stimolando in profondità il sistema lifatico, così da proteggere dall’interno l’epidermide. Se ne prendono 20 gocce in un bicchiere d’acqua, tre volte al giorno prima di ogni pasto. La cura pro abbronzatura può durare un mese, con due settimane di stop prima di iniziare un nuovo ciclo. Prima regola per l’abbronzatura un viso idratato Una maschera idratante da utilizzare tutti i giorni in cui si espone al sole è il rimedio casalingo ma efficace per aiutare la pelle del viso nel periodo più caldo dell’anno. Gli ingredienti sono due, il latte di soia senza zuccheri e la polvere d’equiseto. Il latte di soia è un eccellente cosmetico, in quanto idrata la pelle, favorendo il ricambio cellulare, tanto che nelle popolazioni orientali, l’acqua della cottura della soia è utilizzata come cosmetico. La polvere d’equiseto, che si trova in erboristeria, è la migliore fonte di silicio, esfoliante e tonico del microcircolo superficiale. La tonificazione del microcircolo permette alla melanina di affiorare in maggiore quantità ed uniformità. La mattina prima di lavarsi, Ssi mescolano 100 ml di latte di soia con un cucchiaio di polvere d’equiseto. Con il composto che risulterà co-
munque liquido si strofina la pelle delicatamente come fosse un latte detergente, infine si risciacqua con acqua fresca. Un tesoro di salute e bellezza da conservare La tanta agognata abbronzatura, una volta ottenuta deve essere conservata il più possibile, evitando il disseccamento della pelle, la comparsa di rughe, lo spellamento. Per potenziare al massimo l’effetto cosmetico ma anche salutare del sole, è importante l’utilizzo delle creme doposole in quantità abbondanti. I rimedi naturali sono molto efficaci in sinergia con le buone pratiche di protezione per avere una abbronzatura più intensa e che duri più al lungo possibile. Succo di pomodoro per prolungare l’abbronzatura Liberati dalla cellulosa e dalle fibre del pomodoro, i carotenoidi contenuto nel succo agiscono in sinergia con piccole ma preziose dosi di selenio. L’effetto è quello di rinforzare le difese della pelle, stimolare la produzione di melanina, mantenere alto il livello di idratazione. 25
Il succo di pomodoro ha inoltre una azione simile agli antistaminici, molto utile quando si passano molte ore al sole. Il fruttosio contenuto nel pomodoro, sempre in sinergia con i carotenoidi, aiuta il sistema epidermico a fissare e conservare l’abbronzatura, prolungandone la durata. E’ infatti piuttosto comune negli Stati Uniti, l’usanza di offrire succo di pomodoro da bere, dopo le sedute ai solarium. 200 ml di succo di pomodoro al giorno, presi durante l’esposizione ma anche nei giorni successivi, sono un salutare e davvero efficace metodo per conservare a lungo il colore tanto atteso.
ti age, per la pelle stressata dal sole. Si fa bollire un litro d’acqua e si mette un cucchiaio di foglie di alchemilla. Si spegne e si lascia in infusione per 10 minuti. Si filtra e si beve durante il giorno a sorsi. Può essere preso sino all’autunno, anche per mantenere la pelle idratata.
Con l’olio di nocciola per un’abbronzatura potente e duratura Durante i giorni dell’esposizione al sole e nelle settimane a seguire, una strategia anti age ma soprattutto esaltante del colorito bruno, è quella di sostituire la crema notte con l’olio di nocciola. Poche gocce di questo prezioso olio, contengono selenio e vitamina PP, in dosì cosi generose e cosi ben assorbite da far mantenere acqua e colore nel derma, in maniera naturale. Viene assorbito rapidamente e lascia una piacevole sensazione di confort e di benessere, che al mattino si trasforma in una pelle luminosa, tonica, ancora abbronzata e ben idratata. Da utilizzare anche come dopo sole, quando si sta molto in acqua. L’infuso di alchemilla salva abbronzatura Una buona regola per conservare l’abbronzatura è quella di idratare la pelle, migliorando la circolazione. Conosciuta per le proprietà idratanti, l’achemilla è definita progesterone-like, in quanto simula nell’organismo l’effetto del progesterone. Questa sostanza nell’organismo, stimola in maniera costante il ricambio cellulare, così da avere pelle idratata e conservare a lungo l’abbronzatura. Ricca anche di flavonoidi, lenisce la pelle e tonifica il derma, così da avere un’azione an-
Idratata, nutrita, abbronzata. curata Il sole può lasciare sulla pelle pesanti segni che si presentano subito sotto forma di eritemi o spellature ma anche nel tempo con la comparsa di rughe precoci, discromie dell’epidermide, secchezza accentuata. Quando la natura viene chiamata in soccorso non per abbronzarsi meglio ma per contrastare i danni e riavere confort, bisogna utilizzare prodotti che siano veloci nell’azione e facili da utilizzare 26
Miele di trifoglio per riparare i danni del sole Con l’arrivo della bella stagione la pelle esposta al sole può manifestare una maggiore secchezza se non una intolleranza o scottature. Quando il danno è stato fatto, molto efficace il miele di trifoglio, ricco di carotenoidi e pigmenti come la clorofilla, che restituiscono alla pelle idratazione, normalizzando i rossori. Il miele di trifoglio può essere utilizzato tutte le sere, quando la pelle appare stressata e arrossata o anche per prevenire questi fenomeni e la spellatura. Se ne mescola un cucchiaino per il viso, 2 cucchiai per il corpo, con poco olio di oliva, sino ad ottenere una preparazione molto fluida. Il composto va applicato sulla pelle, distendendolo senza massaggio e tenuto per almeno 10 minuti, procedendo poi a risciacquo. Questa pratica, permette alla pelle di normalizzarsi, favorendo una abbronzatura senza secchezza e soprattutto un confort maggiore, in quanto la pelle grazie al miele di trifoglio trattiene molta acqua nel derma più esterno. In caso di piccole scottature, si può emulsionare con acqua minerale frizzante sino a completo scioglimento del miele. Con questo liquido al miele di trifoglio, si può bagnare con cotone idrofilo la parte scottata, così da avere un’azione lenitiva immediata ma anche per evitare le fastidiose spellature. Olio di borragine il rimedio di emergenza Quando la pelle è particolarmente disidratata, l’olio di Borragine, in erboristeria e farmacia è la soluzione pronto soccorso naturale, veloce ed efficace. Adatto ad ogni tipo di pelle, anche la più sensibile, è un concentrato di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6. Questi acidi, salutari per via interna, sono ricostituenti cellulari se applicati per via esterna. L’olio di borragine è considerato un rimedio anti invecchiamento che velocizza i processi di riparazione della pelle quando è stressata dal troppo sole. Molto utile quando la pelle è irri-
tata, molto secca ed opaca, a causa della salsedine o per aver usato una protezione non adeguata. Favorisce anche il tono e l’idratazione e può essere usato anche sul seno. La strategia naturale contro gli eritemi Gli eritemi possono avere bisogno dell’intervento del medico in quanto possono danneggiare in maniera importante la pelle. Va evitato una nuova esposizione per almeno 48 ore. Per contrastare il dolore, il prurito e favorire la ricomparsa di pelle sana, molto efficace è il gel di aloe puro, che può essere applicato in maniera generosa più volte al giorno, in particolare su seno, collo e viso. Per uso interno si possono utilizzare le compresse di elicriso (in farmacia ed erboristeria) una dopo ogni pasto per almeno 15 giorni, per favorire la ripresa dell’idratazione e del tono della pelle. Una volta passata la fase criti27
ca, si può utilizzare l’olio di rosa mosqueta, al posto della crema notte, che ha un altissimo contenuto di acidi grassi associati alla vitamina E. Quest’olio velocizza i processi di rigenerazione delle membrane e del rinnovamento dei tessuti cutanei. Il sole di montagna Quando si parla di abbronzatura, si pensa sempre alla spiaggia, alle giornate al sole, alle nuotate e dunque all’estate e alla pelle scoperta. Anche in montagna però ci si abbronza bene e velocemente. Secondo una recente ricerca del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, la reazione della pelle al sole in montagna è diversa, per cui diversa deve essere la strategia. L’abbronzatura in alta quota, secondo questa ricerca, è più lenta ma rimane fissata meglio e molto più a lungo nel derma. Il rischio maggiore è però nei danni a lungo termine come rughe e secchezza. La strategia è sempre quella di proteggere con schermi potenti la pelle, sempre in sinergia con rimedi naturali più congeniali a questo tipo di esposizione. Compresse di olio di cartamo L’abbronzatura non è solo un risultato estetico ma anche l’apparizione concreta e visibile di come la pelle si difende. Nel delicato equilibrio del derma, il conto viene presentato anche a distanza di anni quando il troppo sole portano ad una pelle precocemente invecchiata. In particolare quando ci si espone in montagna o anche facendo sport all’aperto come la bicicletta. Per chi ama il sole di montagna, molto efficace come protettivo e stimolante per chi ama il sole sulla pelle è l’olio di cartamo, ricco in acido linoleico e di vitamina K.
Queste due sostanze agiscono in sinergia sul metabolismo, fornendo ulteriore idratazione e tono alla parte più esterna del derma. Questa sinergia aiuta anche la sintesi del collagene, messa in crisi dall’eccesso di melanina, che comunque viene riportata in superficie in maniera veloce e uniforme. Le compresse di olio di cartamo ( in erboristeria e farmacia) si prendono dopo colazione. La dose è una compressa oppure due se la pelle è particolarmente chiara e sensibile. La terapia dura due mesi con un mese di stop e può essere continuata anche per affrontare la brutta stagione. Apis mellifica 5 CH per il sole d’alta quota Anche l’omeopatia, può essere un buon rimedio efficace, per potenziare al massimo l’abbronzatura e proteggere la pelle durante e dopo l’esposizione. Per chi ama il sole di montagna e lo prende camminando, questo rimedio omeopatico aiuta la pelle a non inaridirsi, a mantenersi tonica e ad accogliere meglio la melanina. Durante i giorni che si passano in montagna, se ne prendono 5 granuli da sciogliere sotto la lingua ogni 4 ore, continuando la cura per un altra settimana. La crema di calendula come doposole La calendula è una preziosa pianta lenitiva che macerata in olio è alla base della crema alla calendula, che si trova in farmacia ed erboristeria. Per essere efficace deve contenere almeno il 5% di estratto. In montagna si suda di meno che al mare ma lo stress dell’esposizione, può raggiungere il derma profondo. Per questo la crema alla calendula è il doposole ideale per la montagna perchè nutre e ripara. La pelle risulterà morbida e l’abbronzatura particolarmente risaltata. Dopo il periodo in montagna, può sostituire la crema notte, per prolungare l’abbronzatura e minimizzare i danni. 28
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RIMEDI NATURALI PER LA BOCCA E’ stata pubblicata recentemente una ricerca dell’americana University of Rochester Medical Center, il più importante centro di ricerca sulla salute della bocca e dei denti al mondo. Se i problemi di carie e debolezza dentale sono in costante e grande diminuizione, gli altri problemi che interessano il cavo orale sono invece in aumento. Stress, inquinamento, cibo di scarsa qualità, fumo, eccesso di farmaci, errata igiene orale, tra le cause più comuni di questo aumento delle patologia a carico della bocca. Molte di queste patologie si ripresentano in maniera cronica e dunque può essere utile impostare una terapia di tipo naturale. Dalle tisane della nonna, all’omeopatia, dagli estratti più moderni di piante alla tradizionale aromaterapia, sono tanti i rimedi erboristici che possono essere utilizzati con efficacia e soprattutto con la rapidità che serve per affrontare questi disturbi. Gengive arrossate Sanguinamento, indolenzimento, gengive che vanno dal rosso al viola, gonfiore, aspetto lucido, alito cattivo. Questi i principali sintomi di una malattia che ha un nome preciso: gengivite. Le cause della gengivite possono essere la non completa igiene orale senza il cambio frequente dello spazzolino, i disturbi ormonali, alcuni
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farmaci. La gengivite deve essere trattata prontamente ed efficacemente ai primi sintomi per evitare ulteriori complicazioni. Il trattamento con il Tea tree oil Il Tea tree oil (in erboristeria)è un olio essenziale che si estrae dalla Melaleuca, detta anche Albero del tè, diffuso in Australia. Ha una potente azione antinfiammatoria, dinsinfettante e curativa sulle mucose, in particolare sulle gengive. Il Tea tree oil contiene ben 48 composti attivi tra cui i potenti terpinene e il cineolo. Si utilizza due volte al giorno lontano dall’igiene orale, mettendone 3 gocce in mezzo bicchiere d’acqua tiepida, facendo degli sciacqui della durata di almeno 3 minuti. Il mercurio omeopatico Nell’omeopatia viene utilizzato per le gengive arrossate, un minerale che è un veleno per l’uomo ma che trattatato secondo le regole di questa cultura medica diventa una cura. Si tratta del Mercurius solubilis 30 CH ( in farmacia) che viene assunto nella dose di 5 granuli da sciogliere sotto la lingua, lontano dai pasti per 3 volte al giorno. Le toccature di calendula Emolliente e lenitiva, la tintura madre di calendula (in erboristeria e farmacia)è un pronto soccorso per le gengive infiammate. Ricca di saponine e mucillaggini, sgonfia le gengive con azione disinfettante. Ogni volta dopo essersi lavati i denti, si passano 5 gocce di tintura madre di calendula sulle gengive. Come prevenzione si può utilizzare la sera.
I kiwi amici delle gengive Calcio, potassio e tanta vitamina C. Un tris salutare per la salute delle gengive gonfie ed infiammate. Quando si soffre di questo disturbo, il consumo giornaliero di questi frutti può essere un valido aiuto. Piorrea La piorrea è una grave infezione gengivale che danneggia i tessuti molli e distrugge l'osso che sostiene i denti. Un disturbo da prendere molto seriamente, in quanto oltre a causare la perdita dei denti è un fattore di rischio per le malattie cardiache e del sistema circolatorio. La prima causa è la cattiva igiene orale e la rara pulizia dei denti dal dentista. Altre cause sono la predisposizione genetica ed anche alcune forme di allergia ambientale agli inquinanti presenti nei cibi e nell’aria. L’impacco di argilla bianca - Disinfettante, rimineralizzante e soprattutto antimicrobica, l’argilla bianca (in erboristeria) può essere un valido aiuto. Una volta al giorno, lontano dall’igiene orale, si mescola un cucchiaio di argilla bianca con poca acqua tiepida, sino a formare una pastella densa. Con questa si strofina, aiutandosi con la lingua su tutto il bordo gengivale e i denti. L’operazione deve durare almeno 3 minuti. Infine si risciacqua con cura. Nelle situazioni più serie si può fare sino a 3 volte al giorno, come prevenzione una volta al giorno. Le gemme di abete bianco - Un altro valido rimedio da usare internamente è il gemmoderivato di abete bianco ( in farmacia ed eboristeria), ricco delle sostanze balsamiche della pianta giovane, contrasta la piorrea, creando sulle mucose, un ambiente ostile alla comparsa della malattia. Se ne prendono 50 gocce in poca acqua 3 volte al giorno dopo i pasti, con cicli di tre mesi con un mese di stop. 31
Alitosi L’alitosi, disturbo noto come alito cattivo, è una delle cause più frequente che spingono le persone a cercare cure dentistiche. Una persona su cinque ne soffre in maniera più o meno intensa e continuativa. Questo fastidioso problema è spesso causato da batteri presenti sotto il margine gengivale e sul dorso della lingua, resistenti alla comune igiene orale. Le alitosi più forti da trattare sono quelle provocate da disturbi della cavità nasale, seni paranasali, della gola, esofago e stomaco. La mirra nel dentifricio
La tisana di timo serpillo - Il timo serpillo è una delle piante più attive nella cura delle mucose orali, grazie al timolo, attivo in maniera specifica sulle gengive e per contrastare la piorrea. La sera, dopo essersi lavati i denti, si può assumere un infuso di questa pianta, per contrastare il proliferare della piorrea. Si mette un cucchiaino raso di timo serpillo in acqua bollente, si spegne e si lascia infusione per per due minuti. Si beve tiepido a sorsi, senza dolcificare, tenendolo in bocca per qualche secondo, prima di deglutire. A tavola contro la piorrea - Assumere cibi ricchi di acidi grassi polinsaturi come il salmone, le noci e le olive, può essere un mezzo di prevenzione del processo infiammatorio a carico delle gengive e dell’alveolo che causa la piorrea.
L’olio essenziale di mirra (in erboristeria) è il rimedio più efficace per contrastare velocemente l’alitosi. Oltre ad avere un notevole potere coprente sull’alito, disinfetta la bocca grazie alle sostanze balsamiche. Inoltre ha una azione rapida e piacevole. Se ne mettono due gocce sul dentifricio posto sullo spazzolino e si procede alla normale igiene orale Chiodi di garofano Se volete provare un alternativa sana e naturale al classico chewingum alla menta, i chiodi di garofano possono essere una curiosa ma davvero valida alternativa. Si tiene in acqua fredda un chiodo di garofano per 5 minuti per ammorbidirlo. Si prende e si mastica con cura, sputandolo dopo qualche minuto. L’azione aromatica è efficace e disinfetta la bocca. Tintura madre di cumino Se il problema di alitosi non è provocato dai batteri in bocca o da una scorretta igiene orale ma dallo stomaco o da problemi respiratori, molto utile è la tintura madre di cumino (in farmacia ed erboriste32
ria). Ricca di terpeni e sostanze aromatiche, ha una funzione coprente e disinfettante sul respiro e sull’alitosi. Se ne prendono 20 gocce in poca acqua, tre volte al giorno dopo ogni pasto, con cicli di due mesi con un mese di stop. L’efficace tè verde - Il tè verde, bevuto anche più volte al giorno e preparato secondo i propri gusti, in maniera più forte o meno forte, è un valido aiuto per l’alitosi in quanto contiene le catechine, sostanze che contrastano gli odori in bocca, disinfettando i batteri e neutralizzando le infiammazioni delle mucose. Le Afte in bocca Le afte, oltre ad essere un problema molto fastidioso, hanno la caratteristica di avere un altissimo tasso di ricaduta. Le cause sono davvero moltissime, tra cui il mordersi accidentalmente, lo sfregamento di denti disallineati o taglienti, scorretta igiene orale, cibo troppo caldo, colluttori troppo forti, infezioni da mughetto o da herpes, malattie autoimmuni e molto spesso anche cibi di scarsa qualità, troppo ricchi di sale o di conservanti. Diverse intolleranze alimentari, si manifestano anche attraverso le afte. Olio essenziale di bergamotto - Questa essenza (in erboristeria) è un vero concentrato di acetato di linalile, una sostanza attiva in maniera specifica sulle afte. Cicatrizza ed è un potente antidolorifico sulle mucosa della bocca ed agisce molto velocemente. Si utilizza facendo degli sciacqui con acqua fresca. Si mettono due gocce di olio essenziale di bergamotto, in mezzo bicchiere d’acqua e si fanno sciacqui dopo l’igiene orale, tenendo il liquido per almeno un minuto in bocca. Macerato di rosa canina - Molto utile, in particolare se si soffre in maniera cronica di afte alla bocca è il macerato di rosa canina, ricco di
sostanze astringenti, disinfettanti ed antinfiammatorie. Si preparara mettendone due cucchiai di bacche, in mezzo litro d’acqua fredda. Si copre e si conserva lontano da fonti di calore a temperatura ambiente. La mattina si filtra e si beve durante il giorno. Gemmoderivato di mirtillo rosso - Un rimedio antidolorifico e cicatrizzante per le afte della bocca è sicuramente il gemmoderivato di mirtillo rosso ( in farmacia ed erboristeria). Questo rimedio naturale è un concentrato di antocianine e sali minerali. Si utilizza per fare delle toccature, una goccia direttamente sull’afta, sino a 5 volte al giorno. Prezzemolo fresco- Per chi soffre spesso di afte, è utile consumare il prezzemolo fresco quotidianamente nelle proprie pietanze. Le foglie di prezzemolo fresco contengono miristicina, una sostanza che disinfetta, cicatrizza e protegge le mucose orali. Basta una piccola quan33
tità di prezzemolo tritato ad ogni pasto, per avere una efficace azione curativa e preventiva. Candidosi orale La Candidosi orale, più conosciuta come mughetto è una micosi, ovvero un fungoche colpisce le mucose della bocca. Oltre la metà delle persone hanno il microbo responsabile della Candida, normalmente in bocca senza creare problemi. Quando questi microbi diventano patogeni, si sviluppa una vera e propri amalattia, con una infezione diffusa delle mucose. I sintomi sono patina biancastra sulla lingua, macchie, infiammazioni. Una infezione fastidiosa e imbarazzante che può essere contrastata con rimedi naturali, in particolare per evitare le ricadute, molto frequenti in questi disturbi provocati da funghi. Il Borax omeopatico - Questo rimedio omeopatico è il borato di sodio che viene utilizzato per la cura delle infezioni della bocca ed in particolare della candidosi. In farmacia è disponibile Borax 15 Ch granuli. Se ne prendono 5 granuli sotto la lingua ogni 4 ore sino a remissione dei sintomi. Compresse di Lapacho - Originario della foresta amazzonica e delle montagne diel Paraguay, è un albero spettacolare quando è in fiore. Le resine della corteccia e commercializzate sotto forma di compresse (farmacia ed erboristeria) sono un potente antantinfiammatorio, fungicida, stimolante delle difese immunitarie. In caso di candida della mucosa orale, se ne prende una compressa, tre volte al giorno dopo ogni pasto. La cura va continuata per altri 3 giorni, dopo la scomparsa dei sintomi. Tintura madre verga d’oro - Per combattere le micosi ed in particolare quelle della bocca, molto utile è la tintura madre di Verga d’Oro
(farmacia ed erboristeria) con i suoi polifenoli dalla potente azione antimicotica. Se ne prendono ai primi sintomi 40 gocce in poca acqua, tre volte al giorno dopo i pasti, proseguendo la cura, sino a tre giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Pompelmo Rosa - Questo frutto ed in particolare la varietà rosa contiene una sostanza chiamata naringenina, molto attiva a livello delle mucose della bocca, con potere disinfettante ed antifungina. Associare alle cure farmacologiche e naturale il consumo di pompelmo rosa, favorisce la rapida diminuzione dei sintomi. La prevenzione della carie Per avere denti più forti e in salute e per prevenire la carie, la corretta igiene orale a volte non basta. Inoltre molti credono che lavarsi i 34
mattina a digiuno, trattenendo sotto la lingua per 30 secondi. La cura si può fare 3 volte l’anno e dura un mese. Olio essenziale di salvia - Questa essenza (in erboristeria) è un vero concentrato di sostanze attive sulla salute. In particolare contiene nortanshinone, un antinfiammatorio che ha importanti risultati sulla salute a 360 ° della bocca e dei denti. Rinforza lo smalto, rende i denti più bianchi, lenisce le gengive e contrasta le infezioni della bocca. Se ne aggiunge una goccia alla propria dose di colluttorio, da utilizzare dopo l’igiene orale.
denti 3 volte al giorno, sia sufficiente per preservare salute e bellezza dei denti. In realtà è importante mantenere in equilibrio il ph della bocca e la flora batterica, favorire lo scambio fluoro-calcio nel metabolismo osseo, rinforzare i denti e le gengive, ostacolare l’insorgenza di carie creando un ambiente sfavorevole alle lesioni del dente. Rame oro e argento - In oligoterapia, la salute dei denti viene preservata attraverso l’assunzione ciclica del gruppo Rame-Oro-Argento che interviene nel metabolismo osseo e della mucosa della bocca. Chi vuole preservare denti forti, gengive curate, una bocca bella e sana, può assumere una fiala di questi oligoelementi (in farmacia) la
Compresse di equiseto - Questa pianta così comune in Italia è un vero concentrato di silicio, un minerale che oltre a rinforzare i denti, favorisce la salute delle gengive e contrasta le afte. Molto efficaci sono le compresse (in farmacia ed erboristeria) da prendere, tre volte al giorno, una dopo ogni pasto, con cicli di un mese, con un mese di stop. L’integrazione di silicio, attraverso l’equiseto è un modo sano e naturale di rinforzare i denti e prevenire la carie Acque fluorate - Un altro metodo sano e naturale di preservare i denti dagli attacchi delle carie e di tenerli saldi alle gengive sane, è bere acque ricche di fluoro. Le acque con un contenuto ottimale di Fluoro sono quelle che ne contengono 0,3 – 0,7 mg/L. Leggendo le etichette delle acque minerali, è possibile trovare diverse acque che hanno questi livelli di fluoro. Le acque ricche di fluoro permettono un migliore assorbimento di calcio e favoriscono la conservazione dello smalto dei denti.
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LA ROSACEA, UNA STRATEGIA NATURALE La rosacea è un disturbo dermatologico, che si manifesta con rossore ma anche acne, macchie, prurito, secchezza in alcuni punti e pelle grassa in altre. La natura di questo disturbo, di base è vascolare e dunque direttamente nessun cibo o sostanza è responsabile della rosacea ma molti cibi e non solo possono aiutare a contrastare e mitigare le manifestazioni più acute. La tendenza ad arrossire facilmente in conseguenza ad emozioni come eccitazione nervosa, ansia, paura ma anche ipersensibilità a caldo, freddo, luce solare, sforzi fisici, possono predisporre alla rosacea. Numerosi i farmaci ma anche alcuni prodotti naturali come le spezie, il ginseng, il polline e in generale qualunque sostanza che ha funzione vasodilatatrice o che abbassa la pressione, può scatenare la rosacea. La presenza di acne o al contrario di pelle secca con rottura dei capillari è solo indice di una maggiore sensibilità alle infezioni nel primo caso o di fragilità nel secondo. Di base il disturbo è sempre la rosacea che si manifesta diversamente in base al tipo di pelle e di persona. Durante l’inverno, la rosacea tende a peggiorare, principalmente a causa del freddo ma anche per gli sbalzi di temperatura. Recenti ricerche del Clinical Research for Rosacea in Alabama, hanno sottolineato che le cause sono davvero molteplici, persino l’uso di creme troppo grasse, alcuni batteri, disturbi legati al sonno. Una situazione che anche i ricercatori descrivono come difficile da individuare nelle cause. Le strategie si concentrano dunque sulla diminuzione dei danni, sull’utilizzo di rimedi naturali che non abbiamo effetti colla36
terali e ultimamente anche sulle acque termali come quelle di Comano che sembrano essere particolarmente efficaci. Mitigare e curare con il Gemmoderivato di Vite Rosa Quando la rosacea ha come aspetto principale il rossore diffuso e peggiora con il freddo dell’inverno, le gemme di vite rossa, macerate in glicerina, che si trova in farmacia ed erboristeria, aiutano a migliorare l’irrorazione sanguigna e il tono venoso più esterno. L’azione dovuta ai tannini e ad una grande concentrazione di sali minerali, permette il defluire degli edemi superficiali e riequilibra la circolazione esterna. L’effetto è schiarente ma soprattutto fa diminuire il senso di calore al viso. E’ il rimedio di eccellenza quando la rosacea è associata a couperose e pelle chiara ed ipersensibile. Se ne prendono 40 gocce in poca acqua, tre volte al giorno dopo i pasti per tutta la stagione fredda. Questa cura oltre ad avere un’azione raffreddante sul disturbo, permette di avere una pelle più tonica e nutrita e dunque meno attaccabile da acne, punti neri, pustole. La cura d'attacco per l'inverno con la tintura madre di bardana Inulina, sostanze amare ed acido caffeico. Tre sostanze che sono concentrate nella tintura madre di bardana, in farmacia ed erboristeria e che sono attive sui disturbi della pelle, in presenza di irritazione e prurito. La bardana ha una potente azione anti acne che si manifesta su due fronti: disinfettante ma anche tonificante. La tintura madre di bardana agisce sul ph della pelle e sul metabolismo epidermico profondo, stimolando il trattenimento dell’acqua nel derma. All’azione purificante si associa una azione anti prurito potente e veloce. Inoltre le sostanze amare contenute nella bardana, sono considerate un eccellente schiarente naturale. Questo rimedio viene proposto soprattutto d’inverno quando il freddo acuisce il problema della rosa-
cea, in quanto la pelle è portata a produrre una maggiore quantità di sebo e le temperature basse e l’aria molto secca degli ambienti in cui si vive, creano una situazione ideale per il prurito e il rossore. Se ne prendono 20 gocce in un bicchiere d’acqua tre volte al giorno lontano dai pasti per tutto l’‘inverno. La cura può essere proseguita sino alla fine della primavera, quando la rosacea è associata a pelle grassa e con punti neri. Viola tricolor e tè verde, le erbe in tazza per la rosacea La Society for Medicinal Plant di Norimberga, ha recentemente proposto una accoppiata di erbe da prendere sotto forma di tisana, adatta per la cura della rosacea. La proposta viene da una lunga ricerca su questa disturbo ed ha accoppiato una pianta tipica della tradizione erboristica italiana ad un rimedio come il tè verde, da anni celebrato come rimedio salutistico. La viola tricolor contiene componenti cosiddetti salicilici, ovvero simili all’aspirina e saponine. Sostanze che estratte tramite infusione si attivano con una profonda azione depurativa sulla pelle. Il tè verde invece con i suoi tannini e gli antiossidanti veloci nell’azione curativa, vanno a migliorare la circolazione e contribuiscono al tono venoso del derma esterno. Un’accoppiata inconsueta tra viola tricolor e tè verde ma che può essere utile in tutti quei disturbi dermatologici, dove l’ipersensibilità, il prurito e soprattutto il gonfiore e l’edema arrossato sono presenti. Il vantaggio di questo rimedio è che assumendolo tramite infusione può essere preso a tempo indeterminato e per questo viene proposto nelle cure delle forme più gravi e croniche di rosacea. Si può chiedere al proprio erborista di fiducia di fare una miscela in parti uguali dei due rimedi. Si prende una volta al giorno, volendo al posto del tè delle cinque, mettendone un cucchiaio raso in 200 ml d’acqua bollente. Si spe-
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gne e si lascia in infusione per 3 minuti. Si filtra, si dolcifica con poco zucchero integrale o miele.
cui durante l’inverno può essere utilizzata come crema giorno. L’azione schiarente si manifesta velocemente, per cui utilizzata in maggiore quantità, può diventare una sorta di maschera d’emergenza per normalizzare una pelle particolarmente irritata. Se ne stende una quantità sufficiente, mediamente un cucchiaino, sulle parti interessate, coprendo con una velina, lasciando in posa per 10 minuti e infine massaggiando con delicatezza sino a completo assorbimento. I fiori di Bach quando il rossore diventa malattia
La crema omeopatica di Chrysanthellum Indicum per schiarire ed attenuare L’omeopatia affronta il problema della rosacea, mitigando quello che è il problema estetico più evidente, ovvero il rossore. Quando la rosacea peggiora sensibilmente con il freddo e il vento, una buona norma è utilizzare creme che oltre a schiarire la pelle, abbiano una azione disinfettante delicata e tonificante sul microcircolo. Tre azioni che si ritrovano nella crema di Chrysanthellum Indicum ( in farmacia) che può essere picchiettata in piccole dosi sulle parti più arrossate. Ha inoltre una buona azione anti prurito e di difesa dal freddo, per
La rosacea è un disturbo insidioso, in quanto le cause possono essere diverse e a volte contrastanti. Quando il disturbo emotivo, porta a disturbi neurovegetativi, la pelle può manifestare irritazione e rossore. E’ stato dimostrato che un accumulo di adrenalina, tipico dell’ansia e della rabbia inespressa, può portare a modifiche del ph della pelle, aumentare la temperatura esterna del derma e ostacolare il microcircolo del viso. Una situazione che può peggiorare il disturbo della rosacea, in particolare per il prurito e il rossore. In questo caso i fiori di Bach vanno ad agire sullo stato d’animo favorendo il rilassamento e la normalizzazione della pelle. La floriterapia affronta la rosacea e i disturbi emotivi ad essa connessa con Heather e Impatiens. Heather, ovvero la calluna, agisce sul rossore, mentre Impatiens, pianta del Tibet, sull’emotività. I due rimedi vengono presi assumendone una goccia per rimedio, ogni 3 ore dal risveglio sino a quando si va a dormire. La cura con questi due rimedi dura due mesi con un mese di stop. Si trovano in farmacia e negozi con settore dedicato. Essendo un rimedio floriterapico l’azione è lenta ma risolve in profondità i blocchi emotivi che possono essere alla base della rosacea. Viene dunque consigliata alla persone che soffrono di questo disturbo ed hanno bisogno di prendere un rimedio che curi l’emotività e la pelle, senza nessun effetto collaterale. 38
L'impacco fresco di liquirizia per calmare la pelle e rinforzare i capillari Quando la pelle si presenta con piccole pustole, rossori, discromie, capillari rotti, si sente il bisogno di un rimedio che raffreddi la pelle, calmi il prurito e migliori la circolazione locale. La liquirizia è molto efficace in questi casi, in quanto oltre ad avere una delicatissima azione disinfettante, che nella rosacea è sempre importante, schiarisce, sgonfia le piccole pustole e migliora l’idratazione. Si usa facendone un impacco fresco, con la polvere di liquirizia che si trova in erboristeria, che può essere sia curativo ma anche rimedio d‘emergenza. Questa soluzione è particolarmente efficace quando il freddo aumenta la sensazione di prurito e il rossore. E’ il rimedio cosmetico principale quando la rosacea ma anche altri arrossamenti sono provocati da ipersensibilità ed allergie. Si prepara stemperandone un cucchiaio colmo in tre cucchiai di yogurt intero. Si stende sul viso e si tiene in posa per 5 minuti. L’effetto rinfrescante e schiarente è immediato ed è curativo dopo almeno un mese di applicazioni a giorni alterni. Tutti gli alimenti contro la rosacea, il ruolo dinamico della vitamina B3 Pur non avendo un ruolo diretto nella cura della rosacea, un incremento dell’assunzione della vitamina B3 dagli alimenti, ha una azione mitigante sui disturbi più evidenti, in particolare la fragilità capillare, l’acne e il prurito. Una dose generosa di vitamina B3 non cura la rosacea, che ha bisogno di rimedi naturali e cosmetici specifici ma attenua i disturbi ad essa correlati. Alimenti ricchi di vitamina B3 sono le arachidi e il lievito di birra. Le arachidi possono essere inserite a colazione o come spuntino e sono studiate per la capacità di proteggere la pelle dalle irritazioni grazie alla sinergia tra vitamina B3
ed acidi grassi insaturi. Piccole dosi, una decina al giorno circa, di arachidi non salate, sono una golosa cura per aiutare la pelle, soprattutto durante l’inverno contro la rosacea, la pelle grassa, la couperose e l’acne. Il tradizionale lievito di birra che da decenni viene utilizzato per la cura della pelle ha una dimostrata efficacia contro la rosacea, in quanto la vitamina B3, viene assorbita nel primissimo tratto della digestione, così da intervenire direttamente sul metabolismo della pelle. Il lievito, meglio se vivo in forma liquida, va assunto al mattino a digiuno, seguendo per le quantità le indicazioni riportate sulla confezione, in quanto la concentrazione può variare da un prodotto all’altro. L'aceto di mele, dentro e fuori per curare la rosacea. Prodotto salutare, curativo e versatile, l’aceto di mele ha anche il vantaggio di essere digeribile e saporito. E’ tornato alla ribalta nell’utilizzo nelle terapie naturali proprio per la cura della rosacea, in quanto l’acido malico, uno dei suoi principali componenti, ha azione schiarente, disinfettante, tonificante della circolazione. Inoltre è ricco in potassio altamente biodisponibile, che ne permette un utilizzo efficace. Si può utilizzare come cura, assumendone un cucchiaino raso sciolto in un bicchiere d’acqua da bere lontano dai pasti. Molto gradevole se mescolato a succo di frutta, in particolare di mele. Questa cura, permette al potassio e all’acido malico di agire in profondità sul sistema circolatorio e sulla pelle. La cura per la rosacea con l’aceto di mele per via interna, dura due mesi con un mese di stop ed è particolarmente indicata nei mesi freddi, quando il consumo di potassio da parte dell’organismo si impenna. Inoltre può essere utilizzato anche per via esterna, come tonico disinfettante e schiarente da utilizzare mattina e sera. Se ne mettono 5 gocce in mezzo bicchiere d’acqua gassata e si picchietta il viso, insistendo sulle zone 39
SAPOTE L’ALBICOCCA DEI CARAIBI PER LA BELLEZZA Originario dalle foreste pluviali messicane, con la polpa morbida, che si apre su una buccia marrone e ruvida, il Sapote è chiamato anche "L'albicocca dei Caraibi". Il frutto può raggiungere i 30 cm di lunghezza e i 2 kg di peso. Il colore è arancione carico e brillante, con un grosso seme scuro e lucido all’interno, dal quale si ricava il prezioso olio cosmetico. Il gusto è un mix di patata dolce, zucca e zucchero di canna con un retrogusto di mandorla, cacao, miele e vaniglia. Oltre all’eccellente sapore, il Sapote è un frutto con grandi proprietà salutari, grazie al fruttosio di elevata qualità che permette un rapido assorbimento della provitamina A, della vitamina C, della vitamina B1 e B2 e soprattutto dei tantissimi antiossidanti. L’olio cosmetico è invece un concentrato di carotene, lisina e di squalene un preziosa sostanza naturale, altamente dermocompatibile e ipoallergenica che nutre in profonda la pelle e i capelli, riuscendo a penetrare in profondità. Inoltre l’olio contiene anche calcio e ferro, sostanze che raramente si trovano nei grassi vegetali e che caratterizzano l’aspetto curativo della salute della pelle e non solo cosmetico di questo olio. Il frutto si trova sempre più nel reparto frutta esotica dei supermercati o nei negozi di alimenti centro-sud americani, mentre l’olio e i prodotti a base di sapote si stanno diffondendo in erboristeria, farmacia e profumeria specializzate, con delle linee speciali sia per il corpo che per i capelli. 40
Le dieci proprietà del Sapote
1 Buono per gli occhi: Contiene una elevata quantità di provitamina A ben assorbite che aiuta a migliorare la visione, anche durante la vecchiaia e per chi si espone molto al sole o vive in ambienti inquinati. 2 Fonte di energia: Ricco di glucosio e zuccheri nobili che forniscono energia immediata al corpo. E’ considerato un eccellente rimedio per la fatica cronica e per gli sportivi. 3 Anti-infiammatorio per lo stomaco: L'elevato contenuto di tannini aiuta a migliorare la condizione del tubo digerente attraverso la prevenzione di malattie come l'esofagite, sindrome dell'intestino irritabile e gastrite. Riduce anche il meteorismo. 4 Antistitichezza: L’elevata quantità di fibre molto delicate, aiuta a ritrovare la regolarità intestinale, senza irritare l’intestino. Molto adatto ai bambini stitici e per le persone che hanno abusato di lassativi, per ritrovare la salute intestinale in dolcezza e delicatezza. 5 Durante la gravidanza: Zuccheri semplici di facile e rapido assorbimento e sostanze nutritive essenziali. Con queste caratteristiche è vantaggioso inserirlo due-tre volte alla settimana per le madri in gravidanza e in allatta-
mento. Aiuta a ridurre debolezza e altri sintomi come nausea e vertigini. 6 Anti-virali e anti-batteriche: Grazie alla presenza di antiossidanti polifenolici, il consumo di questo frutto contrasta l’attività dei batteri nel corpo umano. La Vitamina C di alta qualità distrugge i radicali liberi e i folati rinforzano il sistema immunitario. 7 Insonnia: La sinergia tra zuccheri semplici, vitamine del gruppo B e sali minerali aiuta la distensione muscolare, favorendo il sonno e il rilassamento 8 Raffreddore e tosse: Recenti ricerche hanno dimostrato la capacità anticatarrali ed antimucolitica del frutto maturo. Un consumo è dunque adatto per chi soffre di tosse e raffreddori, anche su base allergica. 9 Come disintossicante: Agisce come un diuretico senza però sforzare i reni, aiutando nella rimozione di materiali di scarto. Previene edemi e ritenzione idrica mantenendo la concentrazione di acqua all'interno del corpo. Molto utile questa caratteristica da associare alle terapie cosmetiche anticellulite. 10 Per vegetariani e vegan: la ricchezza di vitamine preziose e di sali minerali facilmente assorbiti tra cui ferro, magnesio e potassio, ne fanno un eccellente integratore 41
per la salute e la forza, nei regimi senza alimenti di origine animale. L’olio
di Sapota per la bellezza
Il frutto appartiene alla famiglia delle Sapotaceae, di cui fanno parte anche Argan e Karitè, la sua coltivazione ha origini antichissime presso le civiltà precolombiane e in tutti gli Stati affacciati sui Caraibi. All’interno di questo delizioso il grande seme lucido e nero , viene spremuto a
freddo, fornendo un olio gustoso con aroma di ciliegie e mandorle. L'olio se lasciato al freddo torna allo stato solido, ma basta immergerlo in acqua bollente per farlo tornare liquido. Di colore arancione e consistenza cremosa, è stato introdotto in Europa solo di recente. Ricco di vitamina A e C, proteine vegetali, carboidrati, ferro, potassio e calcio e soprattutto di preziosi alcoli triterpenici, sostanze molto utili per i capelli per la capacità di nutrire la parte cheratinica del capello. In antichità quest’olio, oltre che in campo alimentare, veniva impiegato come lenitivo su escoriazioni della pelle e dermatiti. Il suo maggiore impiego era però di tipo tricologico, usato come unguento direttamente sulla testa, Maya e Aztechi ne osservarono i benefici effetti sulla salute del capello e cute. Le attuali ricerche hanno dimostrato che l'olio dei semi di Sapote è efficace sia per la pelle che per il capello, donando idratazione e brillantezza. La peculiarità di questo prodotto è il rapido assorbimento dalla cute, apportando benefici alla microcircolazione del cuoio capelluto e morbidezza all’epidermide. Gli usi cosmetici dell’olio Aiuta a idratare e ammorbidire i capelli, in particolare conferisce lucentezza ed è considerato eccellente per i capelli ricci. Viene assorbito facilmente senza lasciare 42
residui di grasso. Se ne usano due cucchiai per capigliatura media, a giorni alterni, come dopo shampoo da non risciacquare. Nutre il cuoio capelluto, agendo come lenitivo della pelle irritata e favorendo la crescita dei capelli sani. Questo olio è considerato molto efficace nel trattamento dei capelli fragili nella dermatite seborroica. Si utilizza quotidianamente, nella dose di un cucchiaio. Si massaggia sulla cute pilifera, prima della doccia, tenendo in posa per 10 minuti. Mescolato con olio di ricino in pari quantità, aiuta a contrastare la forfora sia grassa che secca. Si mescolano un cucchiaino di entrambi gli oli, per capigliatura media e si passa sui capelli dopo lo shampoo, al posto del balsamo, massaggiando con cura anche la cute, tenendo in posa per almeno 10 minuti, prima di risciacquare. Per i capelli tinti e trattati è uno dei rimedi naturali più apprezzati, in quanto riesce sia a dare nuova luminosità a decolorazioni, tinture, meches ma anche a nutrire e proteggere i capelli sfibrati da troppi trattamenti. Il risultato è notevole sia come colore che come aspetto e salute del capello. Si usa quotidianamente, spalmando-
ne poche gocce nel palmo della mano e passandole tra i capelli come fosse un gel fissante. Illuminante della pelle, grazie agli alcoli triterpenici, è un eccellente dopo sole, in quanto oltre a proteggere, nutrire e lenire la pelle, fa splendere l’epidermide, senza farla apparire grassa. Ricco di antiossidanti, può sostituire la crema notte, in quanto elimina le tossine superficiali e favorisce la produzione di collagene e l’idratazione sia superficiale che profonda. L’azione è di potente anti rughe. L’azione lenitiva di quest’olio è molto apprezzata perché si manifesta molto rapidamente. Inoltre l’azione antibatterica e disinfettante, lo rendono molto utile in caso di dermatiti con prurito e scottature da sole. Nutriente della pelle grazie alla vitamina A e tonificante grazie alla C. Una ricetta naturale semplice che ne permettono l’uso anche quotidiano, per le pelli secche, precocemente invecchiate, esposte ai raggi del sole o ai lettini solari. L’azione nutriente è particolarmente utile per le pelli spente e poco toniche. Si può utilizzare anche sul seno e come crema corpo dopo doccia, per avere un effetto lifting ed illuminante. 43
RICERCA E RIMEDI NATURALI IN AMBITO TRICOLOGICO Gli studi empirici sulla cura dei capelli con erbe, radici, oli e distillati ha alle spalle una storia antichissima, millenaria. La crescente attenzione, soprattutto negli ultimi decenni, all’estetica erboristica ha portato sempre più scienziati e fitoterapeuti a studiare nuovi rimedi e convalidarne l’uso di altri. Le tante diverse problematiche che interessano i capelli, alcune vere e proprie malattie, costringono necessariamente a diversificare le strategie. Le sempre migliori formulazioni di integratori naturali, permettono un uso più specifico, mirato e a volte inconsueto per la cura e la bellezza dei capelli, mentre i rimedi casalinghi, visti alla luce delle conoscenze scientifiche, possono essere un valido ed economico metodo per prendersi cura della propria chioma. Capelli in caduta libera Può iniziare a qualsiasi età, anche in assenza di familiarità e interessa capelli secchi, grassi e di qualunque spessore. La debolezza del capello e la conseguente caduta ha i suoi cicli stagionali, con punte di criticità nel primo autunno e in tarda primavera. Il capello debole si presenta come un capello poco pettinabile, opaco, senza forza e nei casi più gravi, il diradamento può comportare dei danni estetici permanenti. Le cure per i capelli deboli, possono essere intraprese anche da chi ha capigliature folte e particolarmente belle e vuole conservare e migliorare ancora di più il proprio look. 44
Il trattamento cosmetico naturale – L’olio di canapa (in erboristeria e negozi di alimentazione naturale) è ricco di sostanze minerali, aminoacidi, vitamine del gruppo B e fitosteroli. Una sinergia di sostanze tonificanti che nutrono il capello senza appesantirlo e stimolano la circolazione periferica del bulbo. Per una capigliatura media si utilizza un cucchiaino al posto del balsamo, tenendo in posa 5 minuti. L’effetto lucidante e di corpo sarà immediato, quello fortificante arriva dopo una-due settimane di utilizzo. L’olio di canapa come balsamo può essere continuativo, sia per capelli secchi che per capelli grassi, facendo solo attenzione a massaggiarlo durante la posa e risciacquarlo con cura. Il rimedio - la tintura madre di Ortica (in erboristeria e farmacia) un concentrato delle proprietà della pianta più famosa per la cura dei capelli. In questa formulazione le proprietà stimolanti della circolazione sono attivate in maniera veloce. Ideale per fare delle toccature direttamente sulla cute, in particolare nelle zone dove i capelli tendono a diradarsi. La tintura madre di ortica, in questa forma è un concentrato di aminoacidi e oligoelementi che in sinergia tra loro rinforzano i capelli. Le toccature si possono fare tutti i giorni sino a sei mesi, a capello asciutto, utilizzando una decina di gocce per capigliatura media, da spargere nelle zone più diradate e massaggiando delicatamente sino ad assorbimento. L’Integratore - La Dolomite è un composto minerale di calcio e magnesio, particolarmente adatto per il metabolismo della ghiandola pilifera, perchè oltre a fornire un supporto di sali minerali, stimola la circolazione periferica. Si trova sotto forma di tavolette (in farmacia e erboristeria). Se ne prende una tavoletta, dopo colazione. La cura può durare sino a quattro mesi con un mese di stop
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Le regole - Mai acqua calda, asciugature delicate anche senza phon, limitare al minimo gel e lacche. Si al balsamo scegliendo quello per i capelli secchi. Alternare shampoo anticaduta a shampoo delicatissimi. Secchi, crespi, impettinabili Un capello può essere secco, sia per sua natura che per trattamenti troppo aggressivi. Sole, lampade solari ma anche ambienti inquinati e squilibri ormonali, possono rendere la cheratina del capello più secca, dando al capello l’aspetto crespo, opaco e rendendolo poco pettinabile. I capelli secchi più diventano lunghi, più diventano secco ma non è il taglio la soluzione, bensì una cura che non può prescindere dall’integratore per nutrire il capello e dal trattamento cosmetico che deve essere delicato e dare effetti duraturi. Il trattamento cosmetico naturale - Dalla tradizione giapponese arriva l’olio di riso e le alghe nori, per un trattamento casalingo molto efficace per rendere lucidi, morbidi e nutriti i capelli, senza appesantirli e lasciarli molto pettinabili. L’olio di riso è ricchissimo di acidi grassi insaturi e tocoferoli, contiene il più alto livello di steroli non saponificabili, sostanze che nutrono la pelle e i capelli, in maniera delicata e naturale. Le alghe Nori, oltre ad essere ricchissime di sali minerali, contengono l’acido eicosapentaenoico, una sostanza che nutre il capello, trattenendo la componente grassa della cheratina nel bulbo. Entrambi i prodotti si trovano in erboristeria e negozi di alimentazione naturale. Per un trattamento casalingo anti capelli secchi, per una capigliatura media, si sbriciola un foglio di alga nori e si aggiungono due cucchiai di olio di riso, mescolando con cura. Si applica il composto sui capelli asciutti e non lavati, stendendo con cura su tutto il fusto. Si tiene in posa con pellicola trasparente per 20
minuti e si procede a lavaggio consueto. Si applica una volta a settimana per avere capelli sempre morbidi e non più secchi. Il rimedio – Lo Zinco-Nichel-Cobalto (in fiale, in farmacia) è un composto di oligoelementi molto apprezzato in ambito omeopatico, per la cura delle dermatiti e delle allergie da contatto. In ambito cosmetologico è recente ma molto seguito l’uso nel trattamento dei capelli secchi e crespi. Il compsoto favorisce il metabolsimo della cheratina e riequilibra il corredo grasso del bulbo pilifero, favorendo la conservazione della naturale morbidezza del capello. Si fanno cure di un mese con uno di stop, prendendo una fiala la mattina a digiuno, da tenere 30 secondi in bocca, prima di deglutire. L’integratore - Per rendere più morbidi e pettinabili i capelli ma soprattutto per ridargli un aspetto piacevole, arriva dall’antica medicina cinese l’olio di Perilla in perle, da pochissimo presente nelle erboristerie. Studiato per le sue funzioni anti colesterolo, si è scoperta la capacità di nutrire pelle e soprattutto capelli. Ricchissimo di omega 3, Omega 6 e polifenoli, è un potente idratante e nutriente del fusto pilifero. Se ne prende una compressa dopo colazione facendo cicli di un mese con uno di stop. L’effetto appare lentamente ma è risolutivo, in particolare per capelli molto crespi, ricci, davvero difficili da pettinare, in quanto queste perle nel tempo vanno a modificare la struttura stessa del capello. Le regole - Non fare più di tre lavaggi alla settimana, evitare il più possibile l'uso del phon, alternare un lavaggio con uno shampoo specifico per capelli secchi ad uno per capelli delicati del tipo shampoo per bambini o ancora meglio in forma oleosa. Usare sempre il balsamo ma in piccole quantità e risciacquando bene.
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Per una capigliatura media, si prepara mettendo in 200 ml d’acqua, due cucchiai di fiori di malva blu. Si porta ad ebolizione per tre minuti, si spegne e si lascia in infusione per trenta minuti. Si filtra e si utilizza come impacco su capelli asciutti e lavati, applicandolo direttamente sulla cute e sui capelli, massaggiando per favorire l’assorbimento. Sempre massaggiando o con phon delicato e tiepido, si porta a completa asciugatura. L’effetto lucidante e nutriente è immediato. Il rimedio - Emolliente, lucidante e protettiva, la radice d’altea in compresse ( in farmacia ed erboristeria) è l'ideale per i capelli tinti. Sono le mucillagini a riparare i capelli colorati. La radice di altea ne contiene sino al 30% del suo peso. Se ne prende 1 compressa dopo pranzo e cena per due mesi con un mese di stop. Colorati, stressati, opachi Nonostante l'utilizzo di coloranti sempre più delicati, l'azione di tintura è sempre uno stress per il capello. Persino il naturalissimo ( non sempre) henné, dopo l’uso prolungato tende a disseccare il fusto del capello. Un colore che aggredisce il capello, una tintura senza successivo trattamento riparativo e nutriente, può creare un danno permanente al fusto, che risulterò opaco, nonostante si scelga anche una colorazione brillante. Inoltre tingere i capelli senza una strategia di protezione, li porta ad essere fragili e poco pettinabili. Il trattamento cosmetico naturale - Il decotto di fiori di malva blu è un rimedio casalingo ma molto efficace per ridare lucentezza e morbidezza capelli trattati con colorazioni e meches. La malva blu è ricchissima di particolari mucillagini che oltre a nutrire il capello, lo rendono più lucido e pettinabile.
L’integratore - Le compresse di riso rosso fermentato ( in farmacia e erboristeria) sono accettate dalla comunità scientifica come rimedio protettivo del cuore e anticolesterolo. Contengono le monacoline sostanze che oltre a stimolare la circolazione, hanno una funzione protettiva sul fusto del capello, aiutando la riparazione dello stesso dopo le tinture. La riparazione del fusto, favorisce la durata del colore e rende il capello pettinabile e più lucido. Effetto piacevolmente collaterale della cura del capello tinto, è la protezione dalla malattie cardiovascolari. Se ne prende una compressa, dopo colazione, facendo cicli di due mesi con un mese di stop. Le regole - Utilizzare colorazioni il più simile possibile alla propria naturale, fare sempre trattementi nutrienti dopo il colore, usare prodotti delicati e naturali, usare integratori per via interna e utilizzare shampoo delicatissimi.
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Forfora, una malattia dermatologica Le cause che provocano la forfora, possono essere molto spesso sconosciute. Squilibri ormonali, trattamenti estetici o di lavaggio sbagliati, allergie e addirittura problemi psicosomatici. La forfora si presenta come disturbo estetico ma viene trattata dai dermatologi come malattia, in quanto coinvolge diversi livelli dell’organismo, da quello circolatorio a quello epidermico, sino a quello immunitario. L’utilizzo di prodotti naturali, sia per via interna che per via esterna, si fa più che mai necessaria, in quanto diversi trattamenti antiforfora sono spesso veloci nel risolvere la problematica immediata ma poco riescono a fare per la ricomparsa del prodotto. In questi casi meglio fare cure più profonde, più lente ma risolutive Il trattamento cosmetico naturale - Radice di prezzemolo (in erboristeria) e olio di ricino per dire addio finalmente alla forfora sia grassa che secca. La radice di prezzemolo contiene una sostanza chiamata apiolo, simile all'olio essenziale, che in sinergia con l'olio di ricino stacca le scagliette di forfora e normalizza la cute. Si frullano tre cucchiai di radice di prezzemolo con tre cucchiai d'olio di ricino. Si applica sui capelli asciutti e si tiene per 15 minuti. Poi procedere allo shampoo. Il rimedio - La tintura madre di rosa canina (in farmacia e erboristeria), ricca di tannini e sostanze astringenti e lenitive, può essere utilizzata per fare delle toccature direttamente sulla cute. L’effetto anti prurito è immediato mentre per quello antiforfora si vedono dopo almeno una settimana di trattamento. Per una capigliatura media, si applicano quindici gocce in diversi punti del cuoio capelluto, massaggiando con cura. Le applicazioni vanno fatte a capello asciutto dopo il lavaggio o quando non si lavano, tutti i giorni con cicli di due
mesi e uno di stop. L’azione leniticva, anti prurito e anti forfora, va bene sia per forfora secca che grassa.
L’integratore - il gemmoderivato di cedro del libano ( in farmacia ed erboristeria) è un ottimo lenitivo della cute dei capelli, nei casi di prurito e forfora grassa o secca. L’azione è diretta sul ph della pelle, favorendo il riequilibro del capello e della cute. Ha una potente azione disinfettante e anti forfora, grazie agli oligoelementi presenti. Studiato da decenni per la cura del prurito psicosomatico, ha suscitato l’attenzione dei ricercatori, per l’azione riequilibrante sul cuio capelluto. Se ne prendono trenta gocce in un bicchiere d’acqua la mattina a digiuno. La cura dura tre mesi con un mese di stop. Le regole - Usare esclusivamente shampoo oleosi, risciacquare con cura, non utilizzare balsami o gel. Lasciare sempre due giorni tra un lavaggio e l’altro. Massaggiare con cura la cute, durante il lavaggio 48
e il risciacquo, facendo pressione dal centro della testa verso la nuca, per favorire il distacco delicato e non irritante delle cuticole di forfora. Grassi, delicati, difficili L’uso di detergenti troppo sgrassanti, le alte temperature e ambienti inquinati, peggiorano la situazione dei capelli grassi. L’uso del phon troppo caldo, è una delle principali cause del problema dei capelli grassi. Fino a pochi anni fa molti credevano che il principale responsabile dei capelli grassi, fosse lo squilibrio ormonale o l'eccesso alimentare. Le più recenti ricerche cosmetiche hanno dimostrato che sono invece proprio l'errata azione di lavaggio e d'asciugatura a compromettere l'equilibrio di questi capelli delicati . Il trattamento cosmetico naturale - Aggiungere due gocce di olio essenziale di mirra (in erboristeria) alla propria dose di shampoo, trasforma il lavaggio in una cura purificante e di bellezza per il capello grasso. Grazie alle resine contenute in questo olio essenziale, il capello grasso rimane pulito per più giorni e la cute della testa è purificata. L’effetto è immediato e di grande bellezza, soprattutto per i capelli fini, troppo lucidi e senza vitalità.
L’integratore - Per correggere l'eccesso di secrezione sebacea della cute dei capelli, si può utilizzare un rimedio omeopatico che nel tempo riesce a modificare in maniera completa la natura stessa del capello. Si tratta del Natrum muriaticum 30 CH in granuli, un rimedio salino che trattato omeopaticamente è in grado di favorire il riequilibrio lipidico della cute e dei capelli in particolare. Se ne prendono 5 granuli la mattina a digiuno, da tenere sotto la lingua per qualche istante, prima di deglutire. La cura deve durare sei mesi con uno di stop. Pur essendo una cura lunga vale la pena di provarla, in quanto considerata risolutiva, in ambito omeopatico. Particolarmente utile quando i capelli grassi sono associati a forfora, pelle grassa e punti neri. Le regole - Mai acqua calda, mai acqua fresca, per evitare gli shock termici, che favoriscono la produzione di sebo da parte della ghiandola pilifera che cosi si protegge. Stesso discorso per la temperatura del phon. Limitare al minimo gel e lacche, alternare shampoo sgrassanti a shampoo neutri. Lavare i capelli a giorni alterni.
Il rimedio- Il tanto utilizzato succo di aloe è un insospettabile rimedio per i capelli grassi, in particolare quando c’è prurito. Le sostanze lenitive e mineralizzanti dell’aloe, normalizzano la cute grassa e favoriscono l’eliminazione del film grasso dal fusto. Si utilizza al posto del balsamo, dopo il lavaggio, su capelli bagnati, nella dose di un cucchiaio per capigliatura media. Si massaggia e stende con cura e si lascia in posa per cinque minuti. Si risciacqua e si procede ad asciugatura molto delicata.
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ZAFFERANO DI BELLEZZA Si dice zafferano e si pensa subito e solo al risotto. In realtà la pianta del Crocus sativus contiene quasi duecento sostanze aromatiche volatili e altre centinaia di sostanze attive che si concentrano durante l’essicazione. Un prodotto naturale di grandissima qualità che è uno dei mosaici chimici naturali più complessi esistentii natura. Oggetto di numerosi studi per le capacità terapeutiche, sia della polvere che della tintura madre è sempre pèiù utilizzata anche nella cosmetica naturale. Grazie alle recenti ricerche della Teheran University of Medical Sciences è stato possibile a livello erboristico, testare nuovi metodi di utilizzare lo zafferano, per la bellezza. Metodi che possono essere tradotti anche nella comune cosmetica casalinga. La pianta è ricca di e caroteni. Provitamina A, vitamine del gruppo B nonchè minerali come rame, potassio, calcio, manganese, ferro, selenio, zinco e magnesio. La particolarità terapeutica di questa spezia, sta nel fatto, che piccole dosi di zafferano, sono un concentrato di sostanze altamente biodisponibili, ovvero che passano facilmente nel torrente sanguigno, nei fluidi e nel derma. Una biodisponibilità che non ha eguali in natura, grazie all’azione veicolo della, una sostanza che conferisce il sapore, solubile nei grassi, che permette un’elevatissimo livello di assorbimento delle sostanze terapeutiche attive. Questo permette che piccole dosi di zafferano essiccato, siano altamente attive sull’organismo. In una bustina di zafferano c’è dunque una vero e proprio laboratorio farmaceutico naturale. crocetina 50
ben assorbito. Si può utilizzare sino a tre mesi di seguito con un mese di stop. L’introduzione dello zafferano come integratore di bellezza è particolarmente indicato nelle pelli secche, maltrattate da sole, fumo e inquinamento Peeling di bellezza per la couperose Molto utile per la pelle del viso delicata, lo zafferano lenisce e idrata il derma, grazie alla zeaxantina, licopene, antiossidanti, particolarmente utili nella cura della couperose. Si utlizza realizzando un peeling delicatissimo, mescolando 3 stimmi con due cucchiai di amido di riso. A questo composto si aggiunge acqua gassata a filo, sino a creare una pstella densa. Si passa su viso asciutto e non pulito con leggeri movimenti circolari dal basso verso l’alto, facendo durare l’operazione cinque minuti. Infine si risciacqua con acqua tiepida, picchiettando con tonico delicato. L’effetto è schiarente, illuminante e lenitivo, particolarmente utili quando i rossori sono accentuati dagli sbalzi delle temperatua e nelle pelli molto chiare. Particolarmente utile quando al colorito spento è associata secchezza e mancanza di tono. Questo peeling è molto utile per idratare la pelle ipersensibile che non sopporta le creme. La tintura madre di zafferano tonico per il seno
Lo zafferano come integratore anti rughe La crocetina contenuta nello zafferano in polvere è in grado di stimolare il metabolismo epidermico, in particolare dell’acqua. Piccolissime quantità di questa preziosa polvere, nella dose di una punta di coltello al giorno, utilizzata sui cibi consumati durante il giorno, fornisce un supplemento di selenio altamente biodisponibile e dunque
Si trova in erboristeria e farmacia ed è una concentrazione, attraverso alcool, degli antiossidanti e di alcuni minerali, come magnesio e manganese, mentre sono quasi del tutto assenti le vitamine. E’ considerata un eccellente tonico che però non provoca eccitazione. Proprio dagli studi sulle capacità toniche sull’organismo, che si p considerata la possibilità di utilizzare come cosmetico, in quanto riattiva la circolazione profonda ed è capace di stimolare la produzione di elastina e collagene, in particolare nelle zone dove maggiore è il 51
grasso superficiale. Questa specifica azione risulta molto utile per la bellezza del seno. Per conservarlo nella sua tonicità molto utile è la crema alla tintura madre di zafferano. Questa crema si prepara mescolando mezzo cucchiaino di burro di karite con con cinquanta gocce di tintura madre di zafferano, sino ad emulsionarlo completamente. Con questa lozione semi densa si massaggia il seno dal capezzolo verso l’esterno, si averso l’alto che verso il basso. Il massaggio può essere fatto tutti i giorni per un mese con un mese di stop. Dopo poche applicazioni si noterà un notevole miglioramento del tono del seno. Per la salute e la leggerezza delle gambe Molto conosciuto nell’ambito della tradizione monastica benedettina italiana è l’unguento che viene utilizzato contro il torcicollo, i dolori articolari, la rigidità cervicale e la cefalea. Modificandone in parte la preparazione casalinga, si realizza un prodotto utile per le gambe appesantite, le vene varicose, i piedi gonfi. Si prepara mettendone una bustina di zafferano in polvere, che solitamente è tra i 5 e i 6 grammi, in 50 ml di olio di mandorle, agitando con cura. Si aggiunge 200 ml di alcool puro, usato in liquoreria. Si lascia a macerare per una settimana al buio, agitando di tanto in tanto. Infine si filtra con carta e si utilizza, massaggiandone un cucchiaio per gamba, massaggiando dal basso verso l’alto. La sensazione di leggerezza, freschezza e vitalità è immediata. Utilizzato con cicli di due mesi con uno di stop, può essere risolutivo per chi soffre di gonfiori alle estremità e vene varicose.
na, concentrata nella polvere di questo prezioso rimedio naturale permete l’assorbimento da parte del fusto pilifero di preziose sostanze come il manganese. Inoltre le vitamine del gruppo B, regolarizzano il ph della cute, con azione lenitiva, anti grasso e antiprurito. Per una capigliatura media, si preparara una soluzione pre shampoo, mescolando con cura 1 bustina di zafferano in polvere, al succo di un lime di medie dimensioni. Il lime è molto più attivo del limone per i capelli grassi, veicolando l’azione purificante e riequilibrante dello zafferano, con una specifica azione anti grasso. Si passa tra i capelli asciutti e non puliti, con un batuffolo di ovatta imbevuta del composto. Si lascia infine in posa per 5 minuti e si procede a consueto shampoo con un prodotto delicato. Da utilizzare per due volte la settimana. L’effetto cosmetico è di grande impatto, in quanto il capello risulta splendente ma non grasso, particolarmente corposo e pettinabile.
Zafferano per i capelli grassi Dalla tradizione iraniana, arriva il suggerimento di usare lo zafferano in polvere per la slaute e la bellezza dei capelli grassi. La picrocroci52
Per la cura della forfora secca
Olio di zafferano antirughe
La vitamina B1 contenuta nella polvere di zafferano, pur essendo relativamente poca è resa molto attiva dalla presenza dello zinco oligoelemento. Questa sinergia non comune tra i vegetali, è particolarmente attiva per la purificazione della pelle e come antiprurito. Per ottenere una specifica azione cosmetica sulla forfora secca, lo zafferano viene mescolato all’olio di pistacchio (in erboristeria e negozi specializzati), ricchissimo in acidi grassi benefici e lenitivi.
Per le pelli particolarmente sensibili che non sopportano le creme grasse, molto utile può essere la maschera a base di zafferano diluito in olio. Lo zafferano grazie alla crocetina aumenta il tono delle parte più esterna delle pelle, oltre a favorire la circolazione e il richiamo d’acqua dal derma profondo all’esterno. Il preparato oleoso a base di zafferano, si prepara, mettendo a macerare 10 stimmi di zafferano in 100 ml di olio di germe di grano, per un mese, lontano dalla luce. Si filtra e si conserva in luogo fresco. Si applica nella dose di un cucchiaio abbondantesu pelle perfettamente pulita a giorni alterni, con cicli di un mese con uno di stop. Si massaggia lievemente per un superficiale assorbimento e impedire che l’olio coli. Si tiene in posa sul viso, anche sul contorno occhi, per cinque minuti e infine si risciacqua con acqua fresca, applicando un tonico adatta per il proprio tipo di pelle. L’effetto oltre a essere tonificante è anche illuminante e lenitivo.
Per una capigliatura media, si prepara mescolando una bustina di zafferano in polvere a un cucchiaio di olio di pistacchio. Dopo lo shampoo, si passa il composto sui capelli umidi e si copre la chioma con pellicola trasparente. Si tiene in posa per 10 minuti e infine si risciacqua con acqua tiepida. Si può usare due volte alla settimana. L’effetto antiprurito è immediato. Per avere una efficace azione contro la forfora secca, si fanno cicli di tre mesi con un mese di stop. Zafferano colluttorio La tintura madre di zafferano è un eccellente antisettico del cavo orale, particolarmente utile per le gengive. Regola il ph delle mucose della bocca, contrastando l’alitosi. Per chi soffre di alito pesante ma anche di gengive sanguinanti, si possono aggiungere trenta gocce di tintura madre alla propria dose di colluttorio. Questa abitudine, può essere utilizzata senza limiti di tempo, anche per prevenire i problemi di piorrea. Per la specifica composizione dei tantissimi componenti volatili di questa tintura madre, l’effetto anti alito cattivo è particolarmente utili per i fumatori.
Unghie forti e in salute con il maniluvio allo zafferano Quando le unghie sono molto fragili, per propria natura o perchè particolarmente stressate da trattamenti cosmetici, necessitano di specifici trattamenti per rinforzarle. Sempre dalla tradizione iraniana, arriva il maniluvio di bellezza e rinforzo per le unghie, che si prepara mescolando una puntina di zafferano in polvere con due cucchiai di sale grosso marino. Si aggiunge pochissima acqua calda, per creare una emulsione estemporanea ma strofinare sulle unghie e sul contorno. Si continua a strofinare per alcuni minuti e si risciacqua con cura. Si può fare una volta alla settimana, senza limiti di tempo, per avere sempre unghie forti, resistenti e lucide.
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CURE D’AUTUNNO PER I CAPELLI Le ricerche scientifiche sulle cure naturali per i capelli iniziano ad essere particolarmente quotate. L’alto numero di pazienti coinvolti e soprattutto la durata degli studi che riesce a superare anche i 15 anni, rende queste ricerche credibili e soprattutto utili al mercato cosmetico sia dei grandi produttori che del consumatore finale. Uno degli studi più interessanti, recentemente pubblicato è quella della Hair Research Society of India, che ha analizzato una serie di ricerche, sulla debolezza e caduta dei capelli quando si passa da una stagione calda ad una più fredda. Caratteristica che riguarda tutte le latitudini. Dalla ricerca viene fuore che i capelli hanno profonde similitudini alle foglie degli alberi, come già sottolineato nella credenza popolare. Altre ricerche hanno dimostrato come gli integratori naturali se scelti con cura, possono essere un valido aiuto, anche per i disturbi prettamente estetici. Un’altra ricerca recente, condotta dalla North American Hair Research Society, suggerisce come la cura “tecnica” del capello, ovvero come si lava, con che tipo e temperatura di acqua, è importante alla pari del tipo di shampoo o prodotto utilizzato. La ricerca ha dimostrato come l’acqua molto calda sia particolrmente dannosa per ogni tipo di capello e che la cute e il fusto vanno lavati con cura, insistendo sia con le dita che con il getto d’acqua, per eliminare i residui di shampoo e balsamo.
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L’equiseto in compresse per i capelli stressati e maltrattati Capelli che cadono, fragili, sciupati. Maltrattati da inquinamento, trattamenti sbagliati, asciugature troppo calde. Il mercato degli integratori tricologici ha la sua massima espansione, nel periodo autunnale, quando i capelli tendono ad essere più deboli. Le compresse di equiseto (in farmacia ed erboristeria) nonostante le tante novità presenti in questo campo, restano al momento l’integratore più valido, soprattutto perchè quelle presenti in commercio, utilizzano da qualche anno, l’estratto secco dell’intera pianta. Un integratore per capelli della tradizione erboristica italiana, che si è rinnovato nella formulazione e composizione, senza aggiungere nessun effetto collaterale. L’equiseto è ricco di silice e clorofilla, una sinergia che nell’organsimo, si manifesta con una maggiore produzione di cheratina e uno stimolo diretto al bulbo pilifero. Il risultato è quello di un capello più forte, lucido, resistente. Se ne prende una compressa dopo colazione, prolungando la cura sino all’inizio dell’estate, per poi riprendere ad ottobre.
punte. Il risultato cosmetico di lucentezza è immediato al primo utilizzo ed è per questo che viene utilizzato con molta soddisfazione. Si utilizza al posto del balsamo, nella dose di un cucchiaio per capigliatura media, tenendo in posa e massaggiando per 5 minuti. Può anche essere utilizzato quotidianamente.
L’olio di nocciola per i capelli tinti I capelli tinti hanno bisogno di cure particolari che abbiano un doppio risultato. Da un lato proteggere la cute e riparare il fusto, per mantenere il capello sano, forte e pettinabile, dall’altro lucidare, nutrire, esaltare il colore. L’olio di nocciola (in erboristeria e negozi di alimentazione naturale) è quello con la più alta biodisponibilità per la struttura del capello. Ovvero è quello che maggiormente riesce a rilasciare la parte lipidica a cute e fusto. Quest’olio, ricco di acidi omega e di selenio, ha la capacità di esaltare i pigmenti dei colori, senza appesantire il capello, che anzi risulterà morbido e sano. Dalla potente azione lenitiva, quest’olio è particolarmente indicato quando la tintura o la decolazione, provoca capello secco, cute irritata, doppie
L’impacco di Amla dall’India contro la caduta Utilizzata da anni come antibiotico per le infezioni della pelle, nell’ambito della medicina ayurvedica, ha avuto recentemente grande attenzione nel mercato occidentale, dopo la pubblicazione della ricerca cosmetica ed immunologica dell’Istituto giapponese Niwa. Studiando le potenti proprietà antiossidanti, antidolorifiche ed antibiabetiche di questo frutto verde e polposo, si è scoperto che i minerali concentrati durante l’essicazione, hanno la capacità di rinforzare il 55
fusto del capello, ripararlo e stimolare il bulbo pilifero. I particolari tannini di cui la polvere di questo frutto è ricco, si vanno a legare con la cheratina del capello, modificandone struttura e salute. In tricologia si può utilizzare la polvere di amla ( in erboristeria e farmacia), facendo attenzione che sia solo polvere di Amla, senza eccipienti o altre sostanze. Per una capigliatura media, si utilizzano cinque cucchiai di polvere, aggiungendo a filo, acqua bollita sino a raggiungere una cosnsitenza piuttosto fluida ma che non coli. Si stende il composto su capelli sporchi ed asciutti e si tiene in posa avvolgendo i capelli con pellicola trasparente, per 30 minuti ed infine si procede a risciacquo. L’effetto rinforzante, lucidante e ristrurrante è immediato e sorprendente. Si utilizza da una a due volte la settimana, per avere capelli sempre forti e in salute. Fieno greco per i capelli secchi
Lo scrub salato per i capelli con forfora grassa Il sale marino integrale, con la sua ricchezza di minerali e la particolare composizione chimica è sempre più studiato e utilizzato come cosmetico, per la capacità di trasmettere all’epidermide, le sostanze attive. L’azione meccanica dei cristalli di sale, lo rende inoltre particolarmente utile nella cura della forfora, in particolare quella grassa. Il sale integrale modifica il ph della cute, agendo anche come igienizzante e rimuovendo le scaglie di forfora. Un’azione cosmetica ma anche curativa e lenitiva. Per una capigliatura media si mescola un cucchiaio di sale integrale con due cucchiai di olio di ricino. L’impasto si passa tra i capelli solo bagnati e si massaggia con delicatezza sulla cute, insistendo per 3 minuti. Infine si risciacqua con molta cura e si procede a shampoo. Il capello risulterà leggero e rinforzato, la cute pulita e sana.
La farina di fieno greco è da secoli tuilizzati nella cosmetica naturale ma è recente l’interesse per quanto riguarda la cura dei capelli. I sali minerali e le proteine del fieno greco, insieme ai tanti fitosteroli vegetali, sono componenti di tante creme rassodanti, in particolare per il seno. La sostanza che invece è utile per i capelli secchi è la diosgenina, una saponina che nutre il capello lungo il fusto e lo protegge dalle aggressioni. La farina di fieno greco si utilizza come impacco pre shampoo, mescolando per una capigliatura media, due cucchiai di farina a due cucchiai di olio vegetale Si aggiunge poi acqua tiepida sino ad avere un impasto molto sodo e poco fluido, quel tanto che basta per stenderlo sui capelli ancora non puliti. Si tiene sui capelli per 15 minuti e si risciacqua. Anche in questo caso l’effetto ammorbidente e nutriente è immediato. L’impacco di farina di fieno greco è particolarmente utile quando i capelli sono secchi e difficili da pettinare. Ideale per i capelli ricci e crespi. 56
L’olio di enothera per i capelli con forfora secca L' olio di Enothera è una fonte eccezionale di acidi grassi essenziali omega 6, fondamentali per la formazione di prostaglandina, l’ormone che regola l'equilibrio del nostro organismo ed in particolare di quello epidermico. Da decenni utilizzato in perle per la cura della pelle, delle smagliature e della perdita di tono, è da poco presente sul mercato anche come olio puro (in erboristeria e farmacia) in confezioni da 30, 50 o 100 ml. E’ un olio che a contatto con il fusto dei capelli, riesce ad avere un’azione meccanica sulla forfora, in particolare quella secca, grazie alla particolare composizione e densità. Un’olio perfetto per pulire i capelli, per riequilibrare la cute affetta da forfora, per lenire il prurito. In caso di forfora secca e prurito con desquamazione, l’olio di enothera agisce come un additivo naturale al proprio shampoo antiforfora, mitigando l’azione a volte troppo aggressiva e potenziando invece quella lenitiva e purificante. Se ne usano dieci gocce, aggiungendole alla propria dose di shampoo, in modo da avere un’azione curativa e cosmetica veloce e duratura.
tutta la lunghezza dei capelli e sulla cute. La toccatura va fatta a capello umido dopo lo shampoo. Una volta assorbita la tintura madre, si procede a normale asciugatura del capello, tenendo conto che il phon molto caldo, peggiora moltissimo la condizione del capello grasso. Per uso interno, s ene prendono 30 gocce in un bicchiere d’acqua dopo colazione, con cicli di due mesi e un mese di stop. La tintura madre di rosa canina è considerta in fitoterapia, il miglior rimedio ad uso interno per la cura dei capelli grassi.
La tintura madre di rosa canina per i capelli grassi I capelli grassi sono molto difficili da trattare, in quanto un veloce effetto estetico, ottenuto con un buon lavaggio e shampoo dedicato, è spesso accompagnato da un precoce ritorno della patina oleosa sul capello. Il capello grasso è in realtà un capello ipersensibile, che manifesta attraverso un disturbo cosmetico, uno squilibrio dell’intero sistema pilifero. Molto efficace in questi casi è la tintura madre di rosa canina, un concentrato di bioflavonoidi e acido nicotinico. Una sinergia che sulla cute grassa si comporta con un effetto simile a quello di un antistaminico, mentre ad uso interno stimola la produzione di cheratina e rinforza il capello. Per una capigliatura media, si bagnano un pezzo di ovatta con 50 gocce di tintura madre, passandolo su
Le ultime ricerche sull’hennè L’Hennè è un prodotto che ha attraversato secolo di tradizioni erboristiche non solo in medio Oriente ma ormai in tutto il mondo. Utilizzato inizialmente solo come colorante e coprente dei capelli grigi e bianchi, con i suoi particolari riflessi ramati, ha mostrato nel tempo la 57
capacità di purificare la cute della testa e rinforzare il capello. L’utilizzo dell’hennè è spesso controverso, in particolare per il risultato cromatico e per alcuni effetti spiacevoli a livello estetico. Una recente ricerca del Dipartimento di microbiologia dell’università di Helwan in Egitto, ha mostrato come i riflessi migliori vengono su capelli grigi e su quelli secchi. Per riflessi migliori si intendono quelle tipici dell’hennè ovvero caldo ramato. I capelli grassi invece risultano essere meno ricettivi dei pigmenti dell’hennè per via del film grasso sul fusto. In questo caso prima di procedere alla colorazione, conviene fare un lavaggio energico con shampoo specifico. La ricerca ha comunque confermato le capacità ristrutturranti e fortificanti dell’hennè, suggerendone l’utilizzo di quello neutro, almeno due volte al mese. Una buona maschera fortificante, lucidante ed anti caduta si realizza seguendo alcuni semplici ma importanti regole.
L’effetto cosmetico è notevole ma vanno seguite con cura le regole della preparazione e dell’applicazione, altrimenti si rischia di seccare troppo il capello o di vanificare l’effetto rinforzante. La cura a tavola dei capelli Oltre ai tradizionali integratori in perle e compresse che si possono trovare in erboristeria, per avere capelli forti e sani, contrastando la caduta, è necessario integrare la propria dieta quotidiana, con alimenti che siano in grado di stimolare la produzione di cheratina e di riequilibrare il ph della cute, in modo da avere capelli sani e forti.
1.Lavate i capelli con uno shampoo neutro e asciugateli delicatemente. 2.Preparate l’impacco di Henné. Per una capigliatura media, utilizzate 3 cucchiai di henné. Aggiungete un cucchiaio di miele liquido e un cucchiaio di olio vegetale, mescolate con acqua tiepida sino a realizzare un composto denso. Aggiungete un cucchiaio di balsamo e poche gocce di limone. Stendete il composto sulla lunghezza del capello, senza spalmarlo eccessivamente sulla cute. 3.Avvolgete l’intera testa con pellicola trasparente e successivamente con un asciugamano caldo. Il calore aiuterà l’impacco ad agire in profondità e sarà determinante per l’effetto rinforzante. 4.Lasciate in posa l’impacco per trenta minuti; 5. Lavate con cura i capelli senza utilizzare shampoo.
Succo d’arancia il succo d’arancia, sia fresco che conservato, è una fonte notevole e altamente disponibile di zinco. La particolarità sta nel fatto che grazie alle quantità più o meno elevate di vitamina C, lo zinco viene ben 58
assorbito e reso disponibile per il metabolismo della pelle e degli annessi cutanei. 200 ml di succo d’arancia da bere durante il giorno, sino all’arrivo della primavera, pemettono di avere un eccellente strumento di difesa dei capelli. Lievito di birra da sempre amico della pelle e dei capelli, il lievito di birra viene confermato dalle ricerche mediche, come fortificante della chioma. Ha una azione particolarmente attiva, quando alla fragilità del bulbo pilifero, si associa forfora e prurito. Magnesio, fosforo, potassio, ferro, calcio e selenio, vengono ben assorbiti grazie alla presenza della vitamina B1 in grandi quantità. E’ questa sinergia a fare del lievito uno dei migliori integratori per capelli. Se ne prende una compressa di estratto secco, dopo pranzo e cena, con cicli di due mesi e un mese di stop.
Introdurre piccole quantità di frutta secca, una dose ottimale sono 30 gr al giorno, fornisce un supporto cosmetico alla bellezza del capelli, oltre a favorire il buon umore durante la stagione fredda. Kefir ll kefir di latte e non quello derivato dalla fermentazione in acqua, si trova ormai regolarmente anche nei supermercati. Tipico della tradizione dell’Est Europa e del Caucaso, è un concentrato vivo e vitale di fermenti probiotici e di vitamina B12. Una porzione di 100 ml di kefir, assunto prima di colazione, fornisce uno stimolo potente alla produzione di cheratina, che si ripercuote sulla salute e sulla bellezza del capello.
Salmone Tocoferoli e omega 3 contenuti nel salmone, sono da considerare un vero alimento medicina per la salute dei capelli. Oltre ad avere le conosciute proprietà benefiche, il consumo di salmone favorisce la produzione di cheratina e stimola la circolazione periferica. Due-tre porzioni alla settimana di salmone, garantiscono un’eccellente copertura per i tocoferoli, sostanze protettive molto utili per i capelli. Frutta secca Un’altra sinergia in grado di favorire la produzione di cheratina e di rinforzare i capelli è quella tra magnesio e vitamina E. Una accoppiata presente in tutta la frutta secca, in particolare mandorle e pinoli. 59
ENERGIA PER I CAPELLI Periodo difficile per i capelli quello del dopo vacanze. Il benefico e tonificante sole, può provocare seri problemi alla cute e peggiorare lo stato di salute e di bellezza dei capelli. Sono soprattutto le alte temperature, i lavaggi più frequenti, l’esposizione ai raggi solari a compromettere la chioma. Inoltre settembre è da un punto di vista biologico il periodo in cui i capelli hanno minore apporto di cheratina dal metabolismo epidermico. A peggiorare la situazione la circolazione periferica che nel cambio di stagione da caldo a meno caldo tende a rallentarsi. Capelli sotto stress Non è una questione di spessore del capello. Folti o radi, grossi o sottili i capelli fragili hanno come comune denominatore una debolezza che durante l’estate tende a peggiorare per le condizioni climatiche. A settembre i capelli presentano il conto e la caduta inizia ad essere un problema cosmetico che va affrontata ad iniziare dal lavaggio che deve essere delicatissimo, evitando il più possibile l'uso di lacche, gel, balsamo. Ottimi le maschere pre shampoo e l’uso di acqua tra il freddo e il tiepido. Il lavaggio come cura – La polvere di equiseto (in erboristeria) è ricca di sostanze minerali tonificanti e di silice ed è il rimedio ideale per trattare i capelli fragili e che tendono alla caduta. Questa polvere rilascia facilmente i suoi oligoelementi come il magnesio, lo zolfo, il rame e il manganese, anche alla pelle ed ai capelli. So60
no questi oligoelementi che fortificano i capelli fragili anche attraverso lo shampoo. Si mescolano due cucchiai di polvere d’equiseto ad un cucchiaio di shampoo delicato o neutro e un cucchiaio d’acqua calda. Si procede ad un’unica applicazione su capello bagnato, tenendo in posa per 10 minuti. Infine si risciacqua. Il capello risulterà particolarmente lucido, nutrito e forte. L’aggiunta al proprio shampoo può essere continuata sino a primavera. Il rimedio- la tintura madre di Achillea (in erboristeria e farmacia) con le sue proprietà stimolanti della circolazione periferica e l'ideale per fare delle toccature direttamente sulla cute, in particolare nelle zone dove i capelli tendono a diradarsi. L’achillea in questa forma è un concentrato di aminoacidi e oligoelementi che in sinergia tra loro rinforzano i capelli. Le toccature si possono fare tutti i giorni sino a 3 mesi, a capello asciutto, utilizzando una decina di gocce per capigliatura media, da spargere nelle zone più diradate e massaggiando delicatamente sino ad assorbimento. L’Integratore - L’olio di cartamo in capsule (farmacia ed erboristeria) è recentemente entrato nel mercato degli integratori tricologici con grande successo per la capacità di stimolare lo scambio metabolico, che permette la costruzione della cheratina dei capelli. Un concentrato di antiossidanti, grassi insaturi e vitamina E dalle molteplici attività benefiche sul derma, sulla circolazione periferica e sulla salute dei capelli. Particolarmente utile dopo l’estate in quanto fornisce all’epidermide quei nutrienti, di cui c’è maggiormente bisogno in questo periodo. Se ne prende una capsula, dopo colazione. La cura può durare sino a 3 mesi con un mese di stop
Capelli secchi Un capello già secco, crespo o difficile da pettinare, non riesce a beneficiare dell’aspetto salutare del sole. L'uso di di detergenti troppo aggressivi o d'acque troppo dure, condizione comune durante l’estate, troppi lavaggi ed anche una propria tendenza "genetica", possono aggravare l’aridità e la mancanza di luce di questa tipologia di capelli. E’ utile approfittare di settembre e dell’autunno in generale per curare i capelli secchi, anche per prepararli alla stagione fredda, quando l’aria asciutta degli ambienti riscaldati, peggiora ancora di più la situazione. Importante non fare più di tre lavaggi alla settimana, evitare il più possibile l'uso del phon, alternare un lavaggio con uno shampoo specifico per capelli secchi, ad uno per capelli delicati del tipo shampoo per bambini. Usare sempre il balsamo ma senza esagerare con le quantità e risciacquare bene. 61
Il lavaggio come cura - Alla fine del lavaggio molto utile è l’olio di nocciola (in erboristeria e negozi di alimentazione naturale) da massaggiare senza risciacquare, prima di procedere all'asciugatura. Grazie ai grassi sebo simili, all’acido linoleico e alla vitamina K, i capelli risultano morbidi, non più secchi, lucidi senza apparire unti. Inoltre l’olio di nocciola rinforza il fusto, rendendo i capelli molto pettinabili. Se ne usano dieci gocce per capigliatura media da massaggiare con cura. Il rimedio – Il gemmoderivato di cedro del libano (in farmacia ed erboristeria) è il rimedio naturale per la cura dei capelli secchi. Le gemme di questo albero, stimolano in maniera potente il metabolismo epidermico, contrastando i fenomeni di secchezza, in particolare della chioma. Se ne prendono 20 gocce in un bicchiere d’acqua prima dei 3 pasti principali con un mese di cura e un mese di stop. Questo integratore, usato tradizionalmente nella cura degli eczemi, si è rilevato molto utile nella cura dei capelli secchi, stopposi, rovinati dal sole. L’integratore - Per rendere più morbidi e pettinabili i capelli ma soprattutto per ridargli un aspetto piacevole, dopo il troppo sale, mare e sabbia, molto efficace è l’olio di enotera in pillole. Ricco di vitamina E, aminoacidi e sali minerali è un potente idratante e nutriente del fusto pilifero. Se ne prende una compressa dopo colazione sino all’arrivo dell’autunno. I capelli colorati Nonostante l'utilizzo di coloranti sempre più delicati, l'azione di tintura è sempre uno stress per il capello. Persino il naturalissimo ( non sempre) henné, dopo l’uso prolungato tende a disseccare il fusto del capello. Dopo lo stress dell’estate, chi ha capelli colorati oppure
ha intenzione di tingerli, deve fare attenzione a lavarli con gli shampoo dedicati, nutrienti e lucidanti. Sono da preferire le colorazioni a base di oli vegetali ed è importante usare tinte il più possibile vicine al proprio colore naturale. Lo schiarire i capelli è un altra azione cosmetica che aggiunta al sole e ai lavaggi più frequenti, mettono a rischio la bellezza e la salute dei capelli. Il lavaggio come cura - Il burro di karitè, utilizzato come maschera pre shampoo ha la capacità di lucidare il capello, rinforzare il fusto messo a dura prova dalle tinture e nutrire la cute che spesso risente dell’azione disseccante delle tinture. Il risultato è quello di un capello morbido, che ritrova i suoi riflessi, pettinabile e in salute. Contiene beta-amirina ed il karitene, sostanze antiossidanti, particolarmente utili per nutrire le scaglie del capello, senza appesantirlo. La tanta vitamina E infine, lucida il capello e lo nutre in profondità. Se ne scio62
glie tra le mani, un cucchiaino per capigliatura media, finché non diventa semi liquido. Si passa tra i capelli massaggiando delicatamente con le mani dalla cute alla punta dei capelli. Si tiene in posa per 20 minuti e infine si procede a shampoo specifico. Si può utilizzare due volte a settimana, sino a primavera. Il rimedio - Emolliente, lucidante e protettiva, la radice d’altea in compresse ( in farmacia ed erboristeria) è l'ideale per i capelli tinti. Sono le mucillagini a riparare i capelli colorati La radice di altea ne contiene sino al 30% del suo peso. Se ne prende 1 compressa dopo pranzo e cena per due mesi con un mese di stop. L’integratore - La tintura madre di genziana è un prodotto ricco di sostanze rivitalizzanti e tonificanti dell'organismo. Stimola gli organi in particolare dell'apparato digestivo ma ha anche un'azione tonificante sul derma. Per proteggere la cute aggredita dalle tinture, e per stimolare la riparazione del fusto del capello, se ne assumono 10 gocce tre volte al giorno, dopo i pasti in poca acqua. Gli alcaloidi contenuti nella genziana, sono sostanze che stimolano i bulbi piliferi alla produzione di nuova cheratina, riparando il capello. La cura può durare per due mesi con un mese di stop. La forfora dopo le vacanze Settembre è il mese peggiore per i capelli con forfora. Infatti il cambiamento climatico, lo specifico periodo, aggravano di molto il problema ed è soprattutto il prurito a dare particolarmente fastidio. Cause neurovegetative, inquinamento ambientale, errori nel lavaggio, uso di shampoo sbagliati e le alte temperature, possono provocare una recrudescenza sia per la forfora grassa che per quella secca. Le regole cosmetiche per trattare i capelli con forfora, sono semplici ma fondamentali. Va fatto sempre un risciacquo prolungato, lo sham-
poo va diluito con acqua in pari proporzioni, va evitato il balsamo. Lo shampoo antiforfora specifico va utilizzato al massimo per 3 settimane, lavandoli un giorno sì ed uno no. Preferire in ogni caso gli shampoo in forma oleosa che fanno poco schiuma. Il lavaggio come cura - Usare il kefir di latte ( nei supermercati e negozi di alimentazione naturale), al posto del balsamo è un inconsueto ma efficace rimedio per contrastare la forfora e lenire la cute stressata dal troppo sole. Grazie all’acido lattico e allo zinco altamente biodisponibile, il kefir riequilibra il ph della cute, ha una forte azione antiprurito e disinfettante. Se ne utilizzano 3 cucchiai per capigliatura media, da massaggiare sulla cute e sui capelli, subito dolo lo shampoo, a capelli ancora bagnati. Si tiene in posa per 10 minuti e infine si risciacqua. Se si soffra di forfora in maniera cronica, in particolare con prurito, si può utilizzare anche per lunghi periodi.
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Il rimedio - Il trattamento omeopatico prevede una diagnosi sul tipo di forfora, per distinguere quella semplice da quella associata a un'affezione cutanea complessa, come eczema, psoriasi, micosi, dermatite seborroica. Nella forfora semplice si prendono i granuli Nel primo caso si ricorre ai granuli di Betula verrucosa 5 CH. Nella forfora più grave si ricorre ai granuli di Phosphoricum acidum 9 CH. Entrambi si trovano in farmacia e si prendono per 3 mesi con due mesi di stop nella dose di 3 granuli sotto la lingua, 5 volte al giorno lontano dai pasti. L’integratore - il gemmoderivato di betulla ( in farmacia ed erboristeria) è un ottimo disinfiammante della pelle e della cute dei capelli, nei casi di dermatosi e forfora, ulcere. Agisce riequilibrando in maniera specifica il ph della cute con una delicata azione lenitiva e disinfettante. Grazie ai tannini presenti in questo prodotto, utilizzato per via interna ha un eccellente e rapido effetto antiprurito. Se ne prendono 50 gocce in un bicchiere d’acqua la mattina a digiuno. La cura dura tre mesi con un mese di stop. Più grassi a fine estate L’uso di detergenti troppo sgrassanti, le alte temperature e l’esposizione al sole, peggiorano la situazione dei capelli grassi. Inizialmente i capelli tendono ad avere meno sebo ma con il passare dei giorni, la cute può innescare un meccanismo di protezione, che porta ad un maggiore lucidità e pesantezza dei capelli. Un tempo si credeva che il problema dei capelli grassi, fosse dovuto a squilibrio ormonale o eccessi alimentari. Le più recenti ricerche cosmetiche hanno dimostrato che sono invece proprio il troppo caldo, sia per le temperature che nelle asciugature con phon troppo forte, a compromettere l'equilibrio di questi capelli, che la cosmesi professionale tratta come quelli delicati. Lo shampoo per capelli grassi va alternato ad uno
neutro, l’acqua deve essere tiepida e mai calda e anche l’asciugatura deve avvenire a bassa temperatura . Il lavaggio come cura - Aggiungere 5 gocce di olio essenziale di salvia (in erboristeria) alla propria dose di shampoo, trasforma il lavaggio in una cura purificante e di bellezza per il capello grasso. Grazie all’acido ursolico contenuto in questo olio essenziale, il capello grasso rimane pulito per più giorni e la cute della testa è purificata. L’effetto è immediato e di grande bellezza, soprattutto per i capelli fini, troppo lucidi e senza vitalità. Il rimedio- Le compresse di argilla verde (in erboristeria e farmacia) sono uno dei rimedi più veloci ed efficaci, per riequilibrare una chioma troppo grassa, stressata dal sole e con capelli tendenti alla caduta. L’argilla verde ristabilisce l’equilibrio alcalino acido del sangue a vantaggio anche dell’epidermide e dei capelli. Ridona ai capelli quei minerali che tendono a perdersi con la bella stagione, perdita dalla quale il fusto si difende, ingrassandosi ancora di più. Se ne prende una compressa dopo pranzo e cena con molta acqua. La cura dura per due mesi con un mese di stop. L’integratore - Per correggere l'eccesso di secrezione sebacea della cute dei capelli, si può utilizzare l’oligoelemento Zolfo (in farmacia) che normalizza la produzione di sebo da parte del capello, agendo sul metabolismo del cuoio capelluto. Se ne prende una fiala a digiuno, continuando la cura per 3 mesi, con un mese di stop. L’azione è lenta ma risolutiva, soprattutto in presenza concomitante di pelle grassa, che si normalizza anch’essa con l’azione dello Zolfo oligoelemento.
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GEMMOTERAPIA PER LA CELLULITE Una buona circolazione, base per la salute Quando si parla di problemi circolatori, si intende quell’insieme di disturbi che vanno dalle vene varicose, alla ritenzione idrica, dalla couperose, al senso di stanchezza generale. Un rimedio naturale che migliori la circolazione nel cambio di stagione deve agire sia sul livello linfatico che su quello circolatorio, portando a un risultato di benessere e vitalità. Pioppo (Populus nigra) Il Pioppo gemmoderivato è danni studiato per la sua azione antitrombofilica e antispasmodica a livello del sistema arterioso degli arti inferiori. Utilizzato per migliorare la circolazione, combatte i disturbi associati ai deficit circolatori. È indicato per la sindrome delle gambe senza riposo, per chi soffre di arrossamenti e gonfiori agli arti inferiori. Particolarmente indicato nelle persone con sovrappeso e problemi linfatici. Ritenzione idrica e cellulite La ritenzione idrica è associata direttamente alla qualità dell’alimentazione ma anche alla configurazione naturale dell’organismo. Sempre in questo periodo la ritenzione idrica puà trasformarsi in accumulo di peso e problemi di trofismo cutaneo. Per contrastare la cellulite, associandolo anche a trattamenti cosmetici si utilizza in gemmoterapia il castagno 65
Castagno (Castanea vesca) È un rimedio flebotonico con azione specifica sulla cellulite, sul sistema linfatico e sui capillari. E’ il rimedio elettivo per i vasi linfatici, è indicata negli edemi e nella stasi di origine linfatica, negli edemi da insufficienza venosa degli arti inferiori con cellulite. Associata a una dieta ricca di acqua e verdure come il sedano, si ottiene un sinergismo d’azione ottimale per il trattamento dell‘insufficienza venosa e linfatica degli arti inferiori, che favorisce in maniera eccellente e veloce, l’assorbimento dei trattamenti cosmetici anticellulite. Per i capillari fragili A volte la cellulite si presenta con una generale fragilità capillare, che si manifesta con couperose al viso, rossori e soprattutto problemi di vene varicose o grappoli di capillari, proprio intorno alle zone dove la pelle a buccia d’arancia è più presente. E’ il caso della cellulite dolorosa al tatto, che mal sopporta i massaggi e i trattamenti cosmetici, in particolare quelli che riscaldano la pelle. Vite rossa (Vitis vinifera) In questi caso è utile un gemmoderivato come la vite rossa, ricco di procianidine, sostanze che combattono i radicali liberi e proteggono i vasi sanguigni. Ricca di polifenoli, la pianta che produce l’uva che diventerà vino, concentra le sue sostanze fitoterapiche attive, proprio nelle gemme. L’azione di protezione e di drenaggio del sistema linfatico è completato dal resveratrolo, sostanza che agisce su tutto l’organismo, favorendo il recupero epidermico e il rinforzo sia dei capillari più esterni che di quelli più profondi. Cellulite e sovrappeso
La cellulite essendo la manifestazione di una malattia prima di un problema estetico, si presenta anche nelle persone senza problemi di peso e anche sottopeso. Quando però non si è in peso forma il problema diventa ancora più difficile da affrontare per via delle complicanze a livello linfatico. L’eccesso di grasso provoca a livello locale, una situazione ideale per l’accumulo della cellulite più resistente. Inoltre per la maggiore presenza di adipe e spesso di liquidi, i trattamenti cosmetici risultano meno efficaci. Noce (Juglans regia) La “ghianda di Giove” prima di diventare il goloso ed energetico frutto dalle tante proprietà salutari è una gemma ricca di un aminoaci66
tempo senza rischi di effetti collaterali. L’azione diuretica, deve essere comunque veloce e favorire l’eliminazione di tossine sia dal flusso sanguigno che da quello linfatico, per avere un’azione anticellulite che sia duratura nel tempo. Pino montano (Pinus Montana)
do, l’arginina che viene trasformato dalle cellule della parete vasale in nitrossido, una sostanza che tiene alto il metabolismo, in particolare quello linfatico, favorendo la perdita di peso e il rassodamento epidermico. Il gemmoderivato di noce è dunque un ottimo alleato, quando si fanno insieme trattamenti anticellulite e dimagranti. Migliora la fluidità del sangue e la circolazione per cui questo rimedio è particolarmente indicato nella cellulite resistente o presente sin da adolescenti. Altro componente salutare è il rame, contenuto in piccole ma preziose ed efficaci dose nel gemmoderivato. Questa sostanza fornisce energia e mantiene alto il livello fisico, in modo da affrontare al meglio la stanchezza che può comparire durante la dieta con un piacevole effetto tonico sulla muscolatura superficiale.
Il gemmoderivato di Pino, contiene tannini e sostanze embrionali prearomatiche, che riescono insieme ad essere diuretiche ma anche tonificanti della pelle. Un’azione simile a quella che si ottiene con le cure termali. Tradizionalmente utilizzato per rallentare la degenerazione della cartilagine, questo gemmoderivato agisce sia a livello ciroclatorio ma anche a livello estetico. Favorisce la piena efficienza del metabolismo muscolare, con eliminazione di acqua e cellulite. L’azione è tra le più lente tra i gemmoderivati ma permette un’azione potente e visibile nel trattamento della cellulite. Ideale per le persone meno giovani, per un’azione globale di cura della cellulite e dei problemi di ritenzione idrica.
Cellulite e ritenzione idrica La ritenzione idrica è spesso presente insieme alla cellulite ma a volte può essere il problema principale, con ipertensione econtinue fluttuazioni del peso. In questi casi è necessario un’azione diuretica ma anche stimolante della circolazione, che regoli la pressione senza abbassarla oltre i limiti. Questo per permettere un trattamento adeguato nel 67
HERPES LABIALE LE CURE DALLA NATURA Meglio conosciuto come “febbre sulle labbra”, l’Herpes labialis è la patologia più diffusa tra gli esseri umani. Le labbra per la loro stessa natura sono spesso oggetto di problematiche legate ad aggressioni da parte di agenti esterni, quali vento, sole, aria secca o da parte di microrganismi. Due casi su tre avvengono nei mesi invernali. In Italia una persona su tre dichiara di avere sofferto almeno una volta nella vita di questo fastidioso problema ed il 15% degli adulti dichiara di avere avuto una ricaduta nell’ultimo anno. Nei soggetti con herpes labiale ricorrente, le ricadute, con frequenza variabile da individuo ad individuo sono determinate dal fatto che il virus, dopo la guarigione del primo episodio, risale attraverso le fibre nervose sensitive fino ai gangli nervosi dorsali per rimanervi in fase latente. In pratica l’Herpes simplex si rifugia in un ambiente fortificato, ove né i farmaci né gli anticorpi circolanti possono entrare. Tale caratteristica fa sì che, dopo il primo contatto, il virus rimane nel corpo per sempre, pronto a “riemergere” in superficie qualora l’organismo si venga a trovare in una situazione di particolare debolezza. L’esposizione a fattori di rischio come il freddo, gli agenti atmosferici intensi, le lampade solari, l’abuso di farmaci, l’assunzione di alimenti cui si è intolleranti o allergici, le situazioni di intenso stress o sovraffaticamento o momenti particolari del ciclo femminile, possono infatti fungere da
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“innesco” e il virus può così tornare a manifestarsi con le classiche lesioni cutanee. Quando il labbro inizia a tirare Soprattutto durante l’inverno, i primi sintomi dell’herpes possono essere confusi con secchezza dell’epidermide, dovuta al freddo o alla scarsa umidità dell’ambiente troppo riscaldato. Al primo dolore o segno di rottura del labbro con prurito intenso, ricorrere ad un rimedio naturale, aiuta a minimizzare i fastidi ed evitare precoci recidive. L’olio essenziale di cipresso – Disinfettante, emolliente, tonico dei tessuti superficiali, stimolante della circolazione e della riparazione epidermica. L’olio di cipresso è l’ideale per trattare i primi sintomi dell’herpes. Si bagna il dito con una goccia di olio essenziale puro di cipresso (in erboristeria) e si passa sulla zona dolorante, da 3 a 5 volte al giorno La tintura madre di rosa canina – Integratore di tannini ed acido nicotinico, la tintura madre di rosa canina (in farmacia ed erboristeria), svolge una azione protettiva sulle mucose della bocca ma anche sulle stesse labbra. Ai primi sintomi di herpes se ne prendono 50 gocce in poca acqua, 3 volte al giorno dopo i pasti. Il gemmoderivato di cedro del libano – E’ un vero concentrato dei tessuti vegetali embrionali del cedro, ricchi di essenze attive. Si trova in erboristeria e farmacia e stimola il sistema immunitario contro i virus che colpiscono la pelle. Ha inoltre una eccellente attività anti prurito. Se ne prendono 50 gocce in un bicchiere d’acqua 4 volte al giorno, lontano dai pasti
Il cosmetico vegetale – Il burro di karitè puro è ricco di Acido eicosenoico dall’azione disinfettante, specifica per le mucose. Grazie anche alla ricchissima presenza di grassi polinsaturi, può essere applicato direttamente sulle labbra che iniziano a sentire i primi sintomi dell’herpes, come fosse un lucidalabbra. Oltre a contrastare la diffusione sul resto del labbro, diminuisce il dolore. Si può applicare più volte al giorno. Quando l’herpes si manifesta L’olio essenziale di limone (in erboristeria) ha una duplice funzione: potente disinfettante e stimolante della riparazione cellulare e della circolazione esterna. Inoltre è uno dei rimedi naturali più veloci, dunque adatto in situazioni da affrontare con rapidità. Se ne mette una goccia sul dito, applicando sulla parte colpita, ripetendo ogni due ore. La tintura madre di biancospino ( in farmacia ed erboristeria) è utilizzata per uso interno per i problemi cardiaci e circolatori. Per uso esterno si può utilizzare per fare delle toccature, direttamente sulla parte colpita dall’herpes. Le procianidine contenute in questa tintura madre, agiscono direttamente sulla ferita, sia cicatrizzando che facendo diminuire il dolore. Se ne applicano due gocce direttamente sulla parte, ogni due ore, sino a risoluzione della problematica Le compresse di estratto secco di tarassaco ( in erboristeria e farmacia), agiscono in maniera efficace e senza effetti collaterali sull’herpes, favorendo la riparazione della mucosa e eliminando in maniera veloce il prurito e il dolore. Se ne prende una compressa a stomaco pieno, tre volte al giorno, sino a risoluzione della problematica.
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macia ed erboristeria). Se assunti in buona dose, la sinergia con la vitamina E, favorisce il recupero del trofismo cutaneo delle labbra ed aiuta il metabolismo superficiale della pelle, ad evitare il ritorno dell’herpes. Gli acidi grassi dell’olio di lino hanno una specifiche azione disinfettante e protettiva delle mucose. Per chi ha spesso problemi di herpes, può fare cicli di cura di sei mesi con un mese di stop, prendendone una compressa dopo colazione. La cura oltre a proteggere dall’herpes, aiuta l’idratazione e la lucentezza di tutta la pelle.
Il cosmetico vegetale - L’argilla bianca (in erboristeria) è un potente cicatrizzante e disinfettante. Mescolato all’olio di oliva, dal potere lenitivo e antiprurito, costituisce un impacco semplice ma veloce ed efficace per evitare il propagarsi dell’herpes e calmando il dolore. Si mescola un cucchiaino di argilla bianca, aggiungendo olio sino a formare una crema della densità del dentifricio. Si applica su tutte le labbra e si tiene per 3 minuti. Si può riapplicare ogni 3 ore sino a risoluzione. Come evitare le recidive Il gemmoderivato di ficus carica (in farmacia ed erboristeria) è un veloce rimedio quando l’herpes si presenta con prurito e lesioni. Ha una potente azione lenitiva delle labbra e stimolante del sistema immunitario. Partendo anche quando l’herpes è in via di risoluzione, per una forte azione protettiva che serve per evitare le ricadute, se ne prendono 50 gocce in un bicchiere d’acqua, 3 volte al giorno lontano dai pasti, per un mese.
Graphites 9CH è il rimedio omeopatico ( in farmacia) che viene utilizzato per evitare le recidive. Questo rimedio minerale fornisce all’epidermide e in particolare alle mucose, la capacità di proteggersi dalle aggressioni virali. Viene scelto questo rimedio, perchè oltre ad agire in maniera specifica sulla pelle, fortifica il sistema immunitario. Se ne prendono 3 granuli da sciogliere sotto la lingua, 3 volte al giorno lontano dai pasti. La cura va iniziata non appena l’herpes inizia a regredire, proseguendo per 3 mesi. Nel caso si soffra spessi di questo doloroso disturbo, si possono fare cicli di sei mesi, con un mese di stop, prendendone 5 granuli sotto la lingua, una volta al giorno, sempre lontano dai pasti. Il cosmetico vegetale - L’olio vegetale di canapa (in erboristeria e nei negozi di alimentazione naturale, può sostituire efficacemente il lucidalabbra, per tutte quelle persone che soffrono spesso di herpes. Quest’olio ha una azione disinfettante e protettiva molto potente, riuscendo inoltre a favorire l’idratazione della pelle. Utilizzato sulle labbra, usandone poche gocce da massaggiare, dopo essersi lavati i denti e prima del rossetto, svolge una azione protettiva da herpes e altre infezioni delle labbra.
Compresse di olio di lino – gli omega 3 e gli omega 6 dell’olio di lino, sono presenti in grande ed efficace quantità, nelle perle oleose (far70
COMPRESSE DI BELLEZZA L’offerta di creme e trattamenti di bellezza si è molto diversificata negli ultimi anni, in particolare negli ultimi 5 anni, le proposte in ambito cosmetologico, si sono moltipilcate per venire incontro alle sempre più specifiche esigenze dei diversi tipi di pelle e delle diffrenti condizioni ambientali e di salute. Da un lato una ricerca sempre più scientifica e meno empirica, dall’altro consumatrici sempre più attente ed esigenti. In questo settore in continuo progresso, il ruolo degli integratori di bellezza è di nuovo tornato alla ribalta, dopo anni in cui era stato tenuto in disparte. Le ricerche cosmetologiche di cui l’Italia è leader in Europa, soprattutto in ambito universitario, hanno dimostrato come alimentazione e integrazione di sostanze nutritive e funzionali siano strumenti importanti e a volte essenziali per la buona riuscita di una strategia per la cura della pelle. La bellezza ma soprattutto la salute e il confort dell’epidermide come risultato di una sinergia tra cosmetici e integratori. Lievito di birra l’integratore completo Il lievito di birra è costituito da un fungo unicellulare ed è forse il più noto tra gli integratori utilizzato per la cura della pelle, in particolare per quella grassa e con problemi di acne e brufoli. Le compresse di lievito di birra che si trovano in erboristeria, farmacia e supermercati, sono una ricca fonte di minerali. E’ il cromo contenuto in questo prezioso integratore ad essere il più attivo sull’epi71
dermide, grazie alla sinergia con le vitamine del gruppo B e del selenio. Il lievito entra direttamente in gioco nel ruolo dell’assorbimento degli zuccheri e del metabolismo idrico e lipidico superficiale. Ha una duplice azione, disinfettante e nutriente per la pelle. Occhi, capelli e pelle del viso e del corpo, vengono mantenuti in salute e bellezza da questa integrazione di sostanze naturali e benefiche. Eccellente per la pelle mista ed ipersensibile, in quanto una maggiore idratazione e un miglioramento del ph della pelle, sono la base per poter avere una pelle tonica e luminosa. Le indicazioni principali di questo integratore sono per i capelli secchi e fragili, la pelle grassa e opaca, l’acne e l’ipersensibilità a creme e lozioni. Se ne prende una compressa dopo colazione con un ciclo di sei mesi con un mese di stop. Olio di germe di grano l’antietà per tutte le età Nessuna pianta esotica, nessun integratore naturale o artificiale, riesce ad essere completo come l’olio di germe di grano, per contrastare i segni del tempo. Quest’olio ricavato dal cuore del chicco di grano, ha in sè non solo le sostanze nutrizionali più adatte alla costruzione di collagene e mantenimento dell’idratazione ma anche quei minerali e vitamine che permettono un rapido miglioramento del tono e della luminosità. Integrando la propria dieta con questo olio, che si trova in perle in tutti i negozi di prodotti naturali erboristeria e farmacia, si ottiene un effetto di morbidezza e di nutrimento della parte più profonda della pelle. Oltre ad essere un valido antirughe, l’olio di germe di grano è considerato il migliore rimedio per la pelle opaca e senza luce. Può essere usata anche in giovane età, per rendere la pelle più bella e luminosa e più avanti come anti rughe. L’olio di germe di granocontiene 23 diversi nutrienti tutti coinvolti nel metabolismo cellulare dell’epidermide e della circolazione superficiale, tra
cui proteine, vitamine del gruppo B, preziosi acidi grassi omega-3, ferro e calcio. E’ un antirughe naturale che va bene per tutte le età e per tutte le pelli anche molto sensibili che non sopportano oli e creme. Se ne prende una perla dopo pranzo e cena per un mese con un mese di stop, proseguendo anche per lunghi periodi. L’olio di Baobab per la pelle secca e irritata Quando la pelle è secca il primo gesto a cui si pensa è quella di nutrirla con oli ricchi e molto densi. Quando però la pelle secca è anche una pelle sensibile ed addirittura irritata come nel caso della couperose, della psoriasi, degli eczemi, delle allergie o delle pelli chiarissime, un olio o una crema particolarmente grassa può peggiorare la situazione. Utilizzando creme troppo ricche, la pelle secca ed ipersensibile, vede aumentare la temperatura esterna della pelle con vasodilatazione che porta ancora più prurito e opacità. Un eccellente rimedio è l’olio di baobab in compresse (in erboristeria e efarmacia), ricavato dai semi dell’albero gigante diffuso in Africa ed Asutralia. Comparso recentemente sul mercato degli integratori naturali, è supportato da importanti ricerche per l’azione antiossidante, rivitalizzante e ristrutturante della pelle e dei capelli. L’olio di baobab, riesce ad avere attività prebiotica, permettendo l’assorbimento rapido ed efficace dei micronutrienti, contenuti nel cibo, che servono per l’idratazione e il tono della pelle. Ricco di calcio, ferro, vitamine e bioflavonoidi, nutre la pelle in maniera delicata ma costante. L’azione sulla pelle è quella di permettere un migliore apporto di nutrienti alla parte più profonda dell’epidermide e di migliorare la circolazione linfatica e venosa superficiale. L’effetto è quella di una pelle idratata e luminosa e di capelli forti e sani. Se ne prende una compressa prima di colazione, con un ciclo di 4 mesi e uno di stop.
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Melagrana più tono alla pelle del corpo Questo frutto, il cui succo è considerato un elisir di lunga vita, contine diversi acidi che vengono concentrati nelle compresse che si possono acquistare in erboristeria e farmacia. Le moderne tecncihe
che la parte oleosa, fonte primaria di polifenoli e di acidi grassi essenziali tra cui il linoleico. All’azione tonificante si associa anche quella idratante e antibatterica, grazie alla ricchezza in Omega 5. Se ne prende una compressa la mattina dopo colazione con cicli di 4 mesi e un mese di stop. Il selenio amico della pelle
cosmetiche riescono a concentare nelle compresse di melograno, l’acido ellagico contenuto nella buccia. Questo acido allunga il ciclo di vita dei fibroblasti che producono collagene. Per la pelle si traduce con una maggiore tonicità. Questo integratore è dunque adatto per tonificare il seno, il viso e tutto il corpo, come farebbe una crema rassodante. Alotro acido che viene concentrato nelle compresse è quello punicico in gradi di rinforzare lo strato più superficiale del derma, rinsaldando i tessuti di sostegno. Nelle compresse di trova an-
Il selenio è un minerale essenziale per il metabolismo epidermico, in quanto è necessario per l’idratazione, il nutrimento e la salute di pelle e capelli. Una carenza di selenio si manifesta in maniera rapida con pelle spenta, caduta di capelli e rughe precoci. E’ un minerale contenuto soprattutto nelle noci, nei frutti di mare, nei cereali integralie in diversi vegetali quali broccoli, cavoli, cetrioli, ravanelli, aglio, cipolle, ma la quantità dipende dal tipo di terreno in cui crescono.I noltrenegli questo prezioso alimento per la pelle si perde in gran parte attraverso i processi di cottura e lavorazione. Per questo una integrazione di compresse di selenio (in farmacia ed erboristeria) è fondamentale per mantenere bella e sana, la pelle in particolare delle donne mature. Il selenio è un importante oligoelemento parte di vari enzimi antiossidanti (come il potente glutatione) che agiscono a difesa dallo stress ossidativo che colpisce le persone che vivono in ambienti molto inquinati. Utilizzato durante i trattamenti anti cellulite, ne rinforza e prolunga gli effetti. Come integratore di bellezza si utilizza una compressa al giorno lontano dai pasti con un ciclo di due mesi e uno di stop. Argilla più forza per i capelli L’uso esterno di questa sostanza per la cura della pelle ha una tradizione plurimillenaria ed ha oggi la conferma di efficacia, da parte di centinaia di studi scientifici. Usata soprattutto per purificare la pelle 73
al giorno lontano dai pasti con un grosso bicchiere d’acqua, con cicli di un mese con un mese di stop. La rosa canina per la couperose
grassa e come veicolo di altre sostanze funzionali, in maschere, impacchi e scrub, si trova anche sotto forma di compresse, in erboristeria e farmacia. Contiene praticamente tutti i sali minerali sia in traccia che in buone quantità. L’argilla ha di speciale la quasi perfetta sinergia tra i vari minerali che ne fanno un rimedio naturale ideale per i capelli fragili, in particolare se sottoposti a tinture, lacche, gel e trattamenti. Questa perfetta sinergia è dovuta anche al 50 % in silice e oltre il 10 % di alluminio che vanno ad incidere direttamente nella produzione della cheratina. Le compresse di argilla non sono uno specifico rimedio anticaduta ma agiscono in maniera diretta e rapida sul ph cutaneo, sul fusto e sulle strutture annesse al bulbo pilifero. Il risultato è quello di un capello splendente, pettinabile, forte e di una cute dove l’azione lenitiva specifica è ideale in caso di prurito, psoriasi ed eczemi grassi e secchi. Se ne prendono due compresse
La rosa canina è uno dei rimedi tradizionali dell’erboristeria italiana ed europea ed è utilizzata sotto diverse forme nella cura delle malattie da raffreddamento e per la circolazione. Per la pelle si utilizza il prezioso olio, estratto da bacche fresche e racchiuso in comode perle, che si trovano in farmacia, erboristeria e negozi specializzati. Quest’olio è un concentrato di provitamina A, sali minerali ed acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6. Una sinergia perfetta per dare tono, e nutrimento alla pelle affetta da rossori e couperose. La rosa canina, ha azione schiarente sulla pelle e riparatrice del microcircolo del viso. Riduce la comparsa di macchie scure, macchie di invecchiamento e iper-pigmentazione, dovute alla sensibilità epidermica. L’azione drenante di questo integratore si va ad aggiungere alle altre proprietà, diventando così il miglior rimedio naturale in compresse, per chi soffre di couperose, allergie, eczemi con rossori non solo del viso. Una azione efficace e soprattutto rapida. Un altra azione meno conosciuta è quella di rinforzare le unghie, sempre per la sinergia tra provitamina A e acidi grassi. Se ne prende una compressa o perla dopo colazione, con cicli di sei mesi con un mese di stop. Olio di carota che ripara la pelle e i capelli Quando si parla di olio di carota in perle, si pensa subito all’estate e all’abbronzatura. In realtà, questo prezioso rimedio erboristico, oltre a difendere dai raggi del sole e promuovere la produzione di melanina, ha una specifica azione sulla circolazione profonda del derma. E’ un concentrato di provitamina A e di vitamina E, in una formulazione che il corpo assorbe rapidamente attraverso il fegato per donarlo 74
alcaloidi contenuti nella radice, le compresse di bardana agiscono sul ph della pelle, con azione lenitiva e sgrassante. Favorisce l’eliminazione delle tossine e richiama acqua e collagene dal derma profondo verso l’esterno. E’ il rimedio migliore per chi ha problemi di pelle grassa, con brufoli ed acne e si può associare ai normali trattamenti cosmetici, anche per evitare l’effetto troppo energico, che spesso hanno le creme. Le compresse di bardana (in erboristeria e farmacia) sono anche un ottimo integratore di acido caffeico, una sostanza dall’azione purificante sulla pelle. Se ne prende una compressa dopo pranzo e cena con cicli di tre mesi con un mese di stop. Papaya anti age al metabolismo epidermico. Questo rimedio, in erboristeria, farmacia e negozi specializzati, è il rimedio migliore quando la pelle è stata maltrattata da lampade solari, esposizioni prolungate al sole, cosmetici troppo aggressivi. La tanta vitamina E, insieme agli antiossidanti della carota ne fanno un integratore specifico per i problemi di smagliature e perdita di tono, anche del seno. Sono un ottimo integratore anche per i capelli crespi e particolarmente aridi, per nutrili anche dall’interno. Se ne prende una perla la mattina prima di colazione, con cicli di un mese con un mese di stop. La Bardana per la pelle grassa La radice di Bardana è una delle piante più vendute in erboristeria ma ha il difetto di essere particolarmente amara. Sotto forma di compresse, è un concentrato di minerali come cobalto, magnesio, fosforo, silicio, zinco e potassio. La sua composizione botanica è particolare e si manifesta quando viene ingerita con molta acqua, creando una mucillagine, ricca di oli volatili. Grazie anche alle resine e agli
La papaya è entrata negli ultimi anni nell’elenco dei super rimedi, quei prodotti naturali a cui vengono conferite proprietà su diversi fronti della salute e della bellezza. Gli studi scientifici hanno dimostrato che l’azione della papaya, anche nella versione in compresse che si trova in erboristeria e farmacia, è eccellente sull’epidermide. Quello che rende speciale questo rimedio rispetto ad altri è la rapidita, con la quale la pelle ritorna idratata, luminosa e tonica. L’azione anti age è dovuta alla papaina, una sostanza dalla potente azione antiossidante ed anti-radicali liberi. Questa preziosa sostanza è in grado di aiutare le cellule a rallentare il processo di degradazione. Queste proprietà sono rafforzate dalla presenza di flavonoidi e polifenoli, che svolgono anch'essi una valida azione di supporto contro l’ invecchiamento cutaneo. Tra gli integratori di papaya presenti in commercio, i migliori sono quelli a base di frutto fermentato che permettono un rapido assorbimento delle sostanze anti age. L’azione cosmetica di queste compresse sono a 360 ° sulla pelle del corpo, del viso e sui capelli. Se ne prende una tavoletta la mattina a digiuno, prima di colazione con cicli di due mesi con un mese di stop. 75
Saverio Pepe Racconto luoghi e sapori, racconto tradizioni e nuove frontiere forse non più nuove. Spiego e imparo di turismo “minore”: per gli Uffizi hanno già scritto in tanti, io vi parlo delle piccole Isole Frisone o della strade delle ciliegie e del vino in Friuli. Mi interessa il cibo come arte, il viaggio che ha il sapore della storia, la natura che si sente a suo agio nella contemporaneità, un pò come me. Ho una formazione di operatore della comunicazione multimediale, guida turistica, operatore erboristico e di terapie naturali. Le mie parole chiave sono turismo naturalistico, enologico, gastronomico, museale e termale, alimentazione naturale, tradizioni culinarie, eccellenze locali, terapie dolci, medicine alternative, agricoltura biologica, trasporti, ambiente, cosmesi naturale, animali, treni. Ho database tematici, contatti diffusi, un potente Mac, una scrivania di 3 metri, un versatile Lumia 1520, un Ipad della prima generazione, una eccellente Reflex, un appetito irrefrenabile non solo per il cibo ma anche per tutto quello che non conosco o che mi emoziona.
www.saveriopepe.eu
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