I Supercibi a tavola

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I SUPER CIBI IN TAVOLA SAVERIO PEPE


I SUPERCIBI A TAVOLA Dal miele alle alghe, dalla quinoa all’anguria, dalle patate ai funghi, dalle mele al lampone e tanti altri. Viaggio con identikit di cibi davvero salutari, per il corpo e la mente. Salutari non solo per tradizione agricola o culinaria ma anche in quanto oggetto di studio di ricercatori e scienziati. Alimenti antichi o tradizionali sulle tavole italiane ma anche nuovi e costruiti apposta per il mercato della salute, come il caso dei latti vegetali. Il tutto per coniugare salute, cura, prevenzione al sapore


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I FRUTTI SALUTARI DEL SOTTOBOSCO Nel pieno dell’estate iniziano ad arrivare bacche e piccoli frutti dal sottobosco. Spesso coltivati sono presenti sia nei negozi di alimentazione naturale, sia nei supermercati e banchi dei fruttivendoli. In alcune regioni italiane sono consumati tradizionalmente, in altri sono meno conosciuti ma è trasversale a questi frutti la caratteristica del sapore e della salute. Piccoli frutti dalle grandi proprietà terapeutiche, spesso elementi base di prodotti erboristici e cosmetici. Il consumo fresco ma anche in succo o altre preparazioni è un modo salutare per conoscere questi prodotti che dal sottobosco portano alle nostre tavole i migliori nutrienti, velocemente assorbiti dall’organismo, grazie alle caratteriste botaniche. Lamponi energetici La bella stagione ma anche la fine dell’estate sono periodi che possono mettere a dura prova diverse persone, per il calo di energia fisica e mentale. Una risposta dolce e salutare sono i lamponi, che hanno la caratteristica di offrire rapida integrazione di vitamine e sali minerali, assorbiti molto velocemente, per la presenza di fruttosio di altissima qualità. Il lampone contiene magnesio, potassio e fosforo, un tris di minerali che rinforzano i muscoli, favoriscono il recupero di energia mentale, aumentando il senso di benessere. La velocità con cui 2


queste azioni si manifestano, fanno dei lamponi un vero e proprio alimento medicina. Ad aumentare le capacità toniche, anche la provitamina A, quelle del gruppo B e molta vitamina C. Il consumo di lamponi è particolarmente indicato a colazione, per avere un surplus di energia fisica e mentale. Indicati negli sportivi, in chi è in convalescenza, necessari nelle diete vegetariane e vegane in particolare. Sono inoltre il frutto più indicato per le donne in gravidanza, per l’alto valore nutrizionale e salutare, nonché la facile digeribilità. La medicina naturale li considera i migliori frutti per rinforzare il sistema immunitario. Stanchezza fisica e stanchezza mentale, in una sola parola apatia, possono presentarsi durante le giornate più calde dell’estate, soprattutto quando l’alimentazione non è ricca di nutrienti, oppure troppo pesante. I lamponi, possono essere un valido e soprattutto veloce aiuto contro tutte le forme di stanchezza e mancanza di energia perchè sono una vera riserva di potassio, calcio e fosforo, assorbiti con molta velocità, grazie alla caratteristica che condividono con i mirtilli, di avere pochi zuccheri. Mirtilli, via libera alla circolazione Dal microcircolo della pelle, ai grandi vasi sanguigni, dagli occhi, alle ghiandole interne, tutta la circolazione sanguigna trae beneficio dal consumo di mirtilli. L’azione di rinforzo dei vasi e di fluidificazione del sangue, è dovuta ad alcune sostanze, come la peonidina e la malvidina. A completare il quadro salutare, zuccheri semplici e flavonoidi in grande quantità.

Tutte queste sostanze agiscono in sinergia, attivandosi sul microcircolo arterioso e venoso, riducendo la permeabilità capillare, favorendo il flusso ematico all'interno del vaso. Il consumo di mirtilli è utile nel trattamento dell'insufficienza venosa e delle condizioni di fragilità capillare. In particolare le ricerche cliniche hanno dimostrato l’efficacia terapeutica del mirtillo nel migliorare la circolazione sanguigna oculare anche in presenza di patologie come la retinopatia diabetica. E’ nota l’efficacia del mirtillo nel favorire un maggior adattamento dell'occhio alla visione notturna. Molto utili nel contrastare la miopia precoce, dare sollievo agli occhi affaticati da troppe ore al pc, per coloro che sono soggetti a fragilità del microcircolo, nelle flebiti, nelle varici ed in generale nell’insufficienza venosa. Spesso associati alla capacità di aumentare la visita o per lo meno contrastare i deficit dovuti all’età, il mirtillo ricco di antociani è il frutto che rinforza tutto il microcircolo e dunque anche quello degli occhi. I particolari tannini in siner3


gia, con le vitamine del gruppo B, creano una salutare alleanza, particolarmente utile per le fumatrici, in quanto proteggono dai danni provocati dal fumo, al circolo periferico di occhi e pelle. Fragole selvatiche amiche del cuore Le fragole sono un frutto goloso ampiamente commercializzato a fine primavera ma sono la varietà selvatica ad avere le maggiori proprietà salutari. Più difficili da trovare nei supermercati, sono offerte molto spesso in questo periodo, nei negozi di alimentazione naturale o negli agriturismi. Studi recenti sulla natura dei composti antiossidanti delle fragole selvatiche hanno consentito di scoprire che esse contengono polifenoli e flavonoidi, assorbiti facilmente. Proprio la facilità dell’assorbimento ha portato le fragole selvatiche al vertice della scala ORAC (Oxygen Radical Abosarbance Capacity), che raccoglie i cibi con il maggior contenuto in sostanze antiossidanti benefiche per il cuore e il sistema circolatorio. Non solo dunque frutto goloso ma alimento importante per la prevenzione dell’arteriosclerosi, per mantenere in salute il cuore, per migliorare la circolazione. Le fragole selvatiche come tutti i frutti di bosco, contengono anche acido ellegico, una sostanza studiata per l’effetto antimicrobico e inibente dell’ossidazione del colesterolo “cattivo”. Un consumo di fragole selvatiche viene consigliato come strategia alimentare stagionale per diminuire il rischio di ictus e di infarto cardiaco. Ancor di più di quelle comuni, le selvatiche contengono resveratrolo, una sostanza molto attiva su tutto il meccanismo circolatorio, in quanto fluidifica il sangue, è disintossicante e rinforza le pareti dei capillari. Sulle tavole dell'antica Roma questo frutto compariva per le feste in onore di Adone. La leggenda narra che, quando Adone morì, Venere pianse copiose lacrime, che, una volta a terra, si trasformarono in piccoli cuori rossi. Si racconta che Enrico VIII d’In-

ghilterra per mantenersi in salute, acquistava un boccale di fragole selvatiche per dieci scellini ogni giorno. Una cifra che corrispondeva a una settimana di lavoro di un artigiano di corte.

More uno scudo contro le malattie Difendere il sistema immunitario, significa garantirsi una migliore qualità di vita. Le more sono considerate uno dei frutti più efficaci nel difendere l’organismo dalle infezioni e dalle malattie. Ricche di antiossidanti e acidi fenolici, sono considerate un potente antinfiammatorio naturale con azione protettiva contro le malattie degenerative e l’invecchiamento cellulare. Sono una delle migliori fonti di vitamina C, durante la fine dell’estate e l’autunno, in quanto questa viene assorbita in maniera ottimale, grazie alla particolare struttura botanica. La 4


vitamina C in sinergia con le alte dosi di vitamina K, favoriscono l’assorbimento del calcio e difendono dalle infezioni. Le more sono considerate un frutto protettivo, indicate per chi si ammala facilmente, per le persone gracili, per le persone in convalescenza. L’azione di rinforzo sul sistema immunitario, fanno delle more uno dei cosiddetti alimenti medicina, che favoriscono il mantenimento in salute dell’intero organismo. Sono considerate una delle migliori fonti di acido tartarico che contrasta i danni estetici e metabolici dei raggi ultravioletti. Consumare more, durante e dopo la bella stagione dopo una lunga esposizione al sole, permette di diminuirne i danni e di prevenire macchie, secchezza e malattie della pelle.

Favorisce la digestione, stimola l’appetito e ha una delicata azione lassativa dovuta all’abbondante fibra vegetale e alle mucillagini che contiene. L’azione benefica ell’uva spina si può ottenere sia mangian-

Sono una golosa e disponibile riserva di calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro, potassio, manganese, selenio, rame e zinco. Per questo sono considerate indispensabili nella dieta vegetariana e vegana. I dietologi consigliano le more in questo periodo come frutto a merenda e colazione, per contrastare la stanchezza delle diete ipocaloriche e stimolare il metabolismo. Uva spina disintossicante e depurativa Questa piccola e golosa bacca è ricca di vitamine e di minerali quali ferro e potassio, nonchè di levulosio, uno zucchero che facilità l’assorbimento dei componenti salutari. Pectine e acidi salutari come il malico e il tartarico ottimi anti ossidanti, completano il quadro di questo frutto, che è davvero un campione di salute.

dola fresca sia sotto forma di succo già pronto, più facile da trovare in erboristeria e nei negozi specializzati. La pectina dell’uva spina, rispetto alle altre pectine contenute nei frutti di bosco, ha la capacità di contrastare il colesterolo cattivo, tanto da essere consigliata dai naturopati, come frutta-terapia per chi ha alti livelli di colesterolo ma anche trigliceridi.

Ricca di vitamine e di anti ossidanti è diuretica, disintossicante e aiuta a contrastare l’invecchiamento della pelle. L’uva spina assunta regolarmente aiuta nei casi di stress e affaticamento fisico, di convalescenza e di debolezza. Il consumo stagionale permette di depurare il fegato, drenare i liquidi in eccesso e l’acido urico,

Ribes nero Ribes bianco i due colori della salute I frutti del ribes, sono ricchi di vitamina C, acido malico, flavonoidi, antociani, acidi polinsaturi e oligolementi preziosi. E’ proprio la ricchez5


za di oligolementi come magnesio, manganese e cobalto a differenziare il ribes, dagli altri frutti di bosco. La ricchezza in oligoelementi, stimola il metabolismo, rinforzando il sistema immunitario. Il ribes rosso è senza dubbio quello più famoso e facile da trovare. Ha azione astringente, rinfrescante e protettiva nei confronti della retina, dei vasi e dei capillari. Hanno, inoltre, proprietà diuretiche e depurative. Viene consigliato durante la diete, e la gravidanza per prevenire e alleviare gonfiori e pesantezza delle gambe. Il consumo di ribes nero potenzia le cure cosmetiche sia interne che esterne, per combattere la cellulite. L’azione cortisonico simile, stimola il sistema linfatico, favorendo la tonificazione della pelle e la dimuzione dei ristagni liquidi. Il ribes bianco, dalle caratteristiche colorazioni perlacee è difficile da trovare ma è considerato un vero alimento medicina, per la ricchezza di vitamine e di acido malico, che le fa assorbire rapidamente. Viene consigliato alle persone che si ammalano facilmente a chi si sente esaurito dal punto di vista mentale.

di aminoacidi vegetali come la prolina, la serina e valina. Questi aminoacidi favoriscono il recupero della flora batterica ed è per questo che il sambuco è consigliato per chi consuma spesso cibi non sani o fa uso di molti farmaci. La cura con il sambuco è tradizionale nella fitoterapia tedesca, per favorire la depurazione tramite l’intestino. Rosa canina contro i dolori La rosa canina è famosa per l’uso invernale contro le malattie da raffreddamento ma usato come bacche colte in estate è considerato un potente antidolorifico articolare per la presenza di catechine e cinorrodonti, polifenoli che sono studiati da decenni per le capacità analgesiche. Le bacche di rosa canina, possono essere passate e consumate aggiunte allo yogurt, oppure con aggiunta di miele o ancora utiliz-

Sambuco per la salute dell’intestino Le bacche di sambuco sono depurative e antispastiche e sono uno dei rimedi migliori per i disturbi dell’intestino come colite e meteorismo. La quercitina contenuta in grande abbondanza è conosciuta come la sostanza che regola l’intestino, utile sia per la diarrea che per la stitichezza, tanto da essere definita la sostanza più simile in natura ai fermenti lattici. Le bacche di sambuco contengono anche l’acido clorogenico e l’acido cinnamico, due sostanze che sono contemporanemente lenitive e depurative dell’intestino. Sia come bacche ma anche come succo di sambuco, venduto nelle erboristerie e nei negozi di alimentazione naturale, è un integratore 6


stimola il metabolismo epidermico. Ricchissimo di sali minerali, favorisce il ricambio cellulare e protegge la pelle dagli effetti negativi del sole, richiamando l’acqua dal derma profondo all’esterno. La raccolta dei frutti viene effettuata a partire da agosto, quando il corniolo maturo si stacca facilmente o é caduto dall’albero. Nei negozi di alimentazione naturale si trova la composta di corniolo, un concentrato di flavonoidi che viene considerata in fitoterapia, un cosmetico a uso interno. Il corniolo dal colore lucido e dalla tipica, contiene il raro e prezioso acido betulico, una sostanza che favorisce la produzione di collagene. Questo acido è studiato per la capacità di idratare e tonificare la pelle. Il consumo di corniolo in estate e nei primi mesi dell’autunno, quando è naturalmente presente, è utile per aiutare la pelle a superare lo stress estivo. zate come base per gustose salse agrodolci. Sono utili nella terapia alimentare per la cura delle cefalee croniche, dell’artrosi e dei dolori mestruali. La ricchezza in vitamina C, associata agli altri componenti naturali, fa della rosa canina, un potente antinfiammatori molto utile per contrastare ogni tipo di dolore. Da non sottovalutare la presenza di provitamina A, molto ben assorbita, che favorisce il metabolismo ostearticolare, favorendo la mobilità delle articolazioni e dei muscoli. Molto utile nella terza età e durante la menopausa per contrastare i danni dell’osteoporosi, la rosa canina può favorire la disaffezione dall’uso elevato di antidolorifici, introdotta come bacca da gustare come snack durante la giornata. Corniolo il cosmetico per la pelle Il corniolo è uno dei più potenti integratori di flavonoidi ad altissima biodisponibilità, ovvero a rapido assorbimento. E’ un efficace rimedio per la bellezza della pelle, perchè migliora il microcircolo della pelle e 7


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A CIASCUNO IL SUO MIELE Il miele è un alimento dalle incredibili e sottovalutate proprietà terapeutiche, nei piccoli disturbi quotidiani di ogni giorno. Per la sua naturalezza e per l’azione che si svolge principalmente attraverso gli zuccheri, può tranquillamente essere associato a cure farmacologiche. Ogni miele, ha le sue caratteristiche curative ed essendo comunque un alimento, può essere assunto senza limite di tempo, anche tutti giorni. Per questo è molto adatto nella cura di patologie croniche o in situazioni di malattia che sono tipiche di una determinata persona o periodo della vita. E’ importante che il miele sia biologico e italiano, non per nazionalismo ma perchè la legislazione italiana è la più severa in materia di controlli e limiti in tutta Europa. Inoltre il miele biologico italiano è considerato dagli esperti internazionali, il migliore per caratteristiche organolettiche e capacità terapeutiche. Acacia il disintossicante Liquido, quasi trasparente, dolce e delicato. Dal profumo gradevole e non coprente, si presta molto efficacemente come ingrediente in cucina e dolcificante. Il miele di acacia, oltre ad essere facilmente spalmabile ha un altissimo contenuto in fruttosio, che è alla base della scarsa tendenza a cristallizzare e dell'elevato potere dolcificante. Ha un livello di acidità molto basso e tra i diversi tipi di mieli è quello con meno enzimi e sali minerali. Ha specifiche proprietà antinfiammatorie che lo rendono utile come de8


purativo e disintossicante, in quanto stimola la diuresi e l’eliminazione delle tossine. Particolarmente utile per chi fa abuso di farmaci o soffre di ipertensione. Per una vera e propria cura disintossicante, se ne possono consumare 2 cucchiaini al giorno, sciolti in bevanda o consumato sulla frutta o sul pane. Agrumi il calmante ll colore è molto chiaro, da quasi incolore a giallo paglierino quando liquido, da bianco a beige chiaro quando è cristallizzato. Ha un odore molto intenso che ricorda i fiori dai quali proviene. Il sapore è mediamente dolce con leggera acidità. Il miele di agrumi italiano è considerato una eccellenza tra i prodotti apistici ed è ricco di magnesio e manganese, oltre ad avere un equilibrio quasi perfetto tra zuccheri semplici ed acqua. Queste caratteristiche ne fanno un miele calmante, molto utile sia per i bambini che per gli adulti. Grazie al manganese in sinergia con il fruttosio è anche un ottimo rilassante muscolare. E’ particolarmente consigliato a chi soffre di ansia durante il giorno e soprattutto al mattino, con manifestazioni neurovegetative come crampi muscolari e nausea. Ideale per il nervosismo durante il ciclo. Mezzo cucchiaino, può essere dato sino a 3 volte al giorno, ai bambini iperattivi. Se ne prende un cucchiaio raso al momento del bisogno, fino a 3 volte al giorno. Castagno il tonico Scuro e dorato, molto liquido e dal profumo intenso e persistente e dunque meno adatto all’utilizzo nelle bevande. Dal gradevole retrogusto amaro, è ricchissimo di fruttosio. Ricco di rame e ferro ha una percentuale davvero elevata di fruttosio di particolare qualità. Queste caratteristiche permettono un rapido assorbimento sia dei componenti energetici che dei sali minerali. Il miele di castagno riesce

così ad essere un rapido ed efficace tonico sia muscolare che mentale. E’ particolarmente indicato a chi soffre di stanchezza cronica, fa molto sport o in generale si sente a corto di energie. La rapidità di azione lo rende utile anche a chi ha cali di pressione o di energia dovuti all’ansia, alla depressione o allo stress mentale e fisico. Se ne prende un cucchiaio la mattina a digiuno, sciolto in bevanda calda o sul pane. Per il retrogusto amaro e l’odore potente è particolarmente buono sulla frutta fresca. Colza il dimagrante E’ un miele dall’aspetto particolare, in quanto cristallizza rapidamente in una massa pastosa ma molto fine, difficile da spalmare. Nonostante questo difetto naturale, il miele di colza è uno dei più potenti sul metabolismo per la quantità molto elevata di aminoacidi e proteine. Mediamente dolce, con un piacevole retrogusto fresco ed acido. In particolare contiene piccole ma preziose quantità di acido Butirrico, una sostanza studiata per la capacità di stimolare reni, tiroide e fegato. Il miele di colza, con le sue 35 calorie a cucchiaino, può essere inserito in un regime dimagrante per mantenere alto il metabolismo e per dolcificare con eccellente sinergia, tisane dimagranti. In un regime ipocalorico controllato, 3 cucchiaini rasi al giorno di miele di colza, presi a piacere durante la giornata, favoriscono la perdita di peso innescata dal minore consumo di calorie, contrastando soprattutto i cali glicemici e gli attacchi di fame. Corbezzolo l'antivirus Non è gradito a tutti per il particolare sapore ma è considerato un vero e proprio farmaco naturale prima che un miele. Ha una consistenza molto fine e aspetto cremoso. Dal colore ambrato, con tonalità grigie e verdi, si fa notare subito per il profumo pungente. Il sapo9


re intenso e amaro, lo rende difficilmente accoppiabile, se non con formaggi freschi e dolci come la ricotta romana. Oltre ai numerosi tannini, è ricco di zinco e acido asparaginico, che in sinergia agiscono rinforzando il sistema immunitario e svolgendo una potente e soprattutto rapida azione disinfettante sulle mucose. La rapidità di azione è accentuata dalla bassa acidità e dalla ricchezza in glucosio, rispetto al fruttosio. Queste caratteristiche lo rendono un rimedio di pronto soccorso naturale in caso di influenza, infezioni intestinali, vescicali, patologie delle basse vie respiratorie e infezioni dermatologiche, come brufoli ed acne. Se ne prende un cucchiaino sciolto in tazza d’acqua o direttamente in bocca, due volte al giorno lontano dai pasti, oppure sino a 6 volte al giorno, in caso di febbre e malanni invernali. Erica per la dieta vegetariana E’ un miele che si mantiene torbido anche quando è liquido e cristallizza rapidamente. Dal bellissimo colore ambrato scuro con riflessi rossastri quando è liquido diventa marrone-arancio quando cristallizza. L’odore e sapore non sono particolarmente intensi ma persistono a lungo in bocca. E’ un miele ricco di aminoacidi e sali minerali, con una grande ricchezza di oligoelementi rari, come il germanio. Per queste caratteristiche e per l’alta qualità degli aminoacidi presenti è

consigliato nelle diete vegetariane, in quanto favorisce l’assorbimento di vitamine e sostanze nutritive da frutta e verdura. Per questo viene suggerito di consumarlo sulla frutta e come ingrediente anche nelle minestre e nelle zuppe salate, dove conferisce un piacevole sapore. Mescolato ad aceto di mele e olio, costituisce una semplice ma gustosa vinaigrette, che fornisce energia e permette un migliore assorbimento delle sostanze vitali. Inoltre favorisce l’assorbimento e l’utilizzo del ferro presente nei vegetali. Eucalipto l'antibiotico Cristallizza piuttosto rapidamente, prendendo diverse sfumature di colore dall’ambra al beige. Dal profumo persistente che ricorda l’albero da cui proviene, il miele di eucalipto può vantare un gran numero di proprietà antispasmodiche ma la sua azione principale è quello di eliminare il catarro. L’azione balsamica viene svolta molto rapidamente in quanto contiene essenze oleose e fruttosio, una sinergia che si manifesta con azione emolliente delle vie respiratorie. Funziona come un vero e proprio antibiotico naturale, contro la tosse grassa e secca, svolgendo una precisa azione antisettica. Il miele di eucalipto viene impiegato anche per la cura dell'apparato urinario e intestinale. Molto efficace anche per contrastare la cistite e per le afte della bocca. Se ne prende un cucchiaino, sino a 4 volte al giorno lontano dai pasti, da sciogliere direttamente in bocca o in mezzo bicchiere d’acqua bollente, sino a remissione dei sintomi. Girasole l'anticolesterolo E’ un miele molto bello da vedere con il suo colore giallo vivo ed intenso. Il profumo è molto piacevole così come il sapore che viene definito rinfrescante. Pur avendo un sapore molto gradevole è ricco 10


di acidi attivi sul sangue, con azione depurativa e disintossicante. E’ considerato un vero e proprio rimedio anticolesterolo, in grado di favorire l’abbassamento di quello cattivo e la conservazione di quello buono. Le persone con ipertensione o che non riescono a mangiare in maniera corretta, possono utilizzare il miele di girasole come dolcificante durante il giorno per avere una sorta di scudo dolce contro l’accumulo di colesterolo. In caso di patologia vera e propria, si può associare alle cure mediche sia per abbassare il livello di colesterolo che come protettivo contro i rischi di arteriosclerosi e problemi circolatori. Come curativo se ne prende un cucchiaio la mattina a digiuno. Lavanda l'antidolore Il profumo del fiore da cui proviene è molto lieve, quasi nascosto dall’intenso retrogusto zuccherino. E’ un miele gradevole, dal particolare colore crema chiaro e molto persistente in bocca. Tra i vari zuccheri presenti in buone quantità si trova una discreta percentuale di turanosio, uno zucchero dalla specifica azione antidolore. Contiene inoltre buone quantità di Cobalto oligoelemento, attivo sulla muscolatura e sul sistema nervoso, favorendo l’eliminazione del dolore, in particolare quello dovuto alla cefalea. E’ proprio sul mal di testa, che questo miele trova la sua azione elettiva, soprattutto quando non si vuole e non si può fare abuso di farmaci. Si usa al momento del bisogno, quando insorgono i primi sintomi di cefalea, prendendone un cucchiaio direttamente da sciogliere in bocca. Si può ripetere l’assunzione ogni ora, sino a un massimo di 4 volte.

leggermente salmastro, si presenta giallo paglierino allo stato liquido, bianco-avorio quando cristallizza. E’ una vera risorsa naturale di potassio e zuccheri semplici, che si aiutano a vicenda nel reciproco assorbimento. Per questa caratteristica è considerato un miele da palestra, in quanto favorisce l’eliminazione dell’acido lattico, promuove la crescita muscolare, aiuta le articolazioni a ritrovare fluidità e soprattutto fornisce rapidamente energia. Viene consigliato in particolare nelle attività aerobiche. Come tutti i mieli non fornisce molte calorie ma la persona sportiva trae grande beneficio dal potassio e dal fruttosio. Se ne prende un cucchiaino prima e dopo l’attività sportiva.

Rosmarino per l’attività sportiva

Tarassaco il diuretico

E’ considerato il miele più fine di quelli presenti nella tradizione apistica italiana. Dal sapore delicato e piacevole, dall’aroma fruttato e

Si presenta sotto forma di massa morbida e cremosa, dal colore ambrato con riflessi gialli nel miele liquido, crema o giallo quando cri11


stallizza. L’odore è forte, quasi fastidioso, con particolari aromi terrosi, mentre il sapore è gradevole e molto persistente. Contiene buone quantità di acido piroglutamico, una sostanza presente in molti prodotti naturali ma difficile da assorbire. Nel caso di questo particolare miele è invece ben assorbito, grazie agli zuccheri semplici. Questo acido ha una specifica azione diuretica, utile in caso di accumuli di liquidi. Può essere associato alle terapie mediche contro i trigliceridi e l’acido urico, in quanto favorisce l’eliminazione di queste tossine attraverso le urine. Se ne prende un cucchiaino direttamente in bocca la mattina a digiuno, nel caso di forte ritenzione anche uno alla sera prima di andare a dormire. Tiglio per l'insonne E’ un miele che cristallizza in maniera molto irregolare e si presenta dal bel colore ambra dalle diverse sfumature. Tra i diversi tipi di miele è quello con il sapore più persistente in bocca, per cui è uno dei più efficaci per dolcificare tisane dal sapore non gradevole. E’ ricco di vitamine del gruppo B ed ha zuccheri semplici che si assorbono in maniera lenta.

fa un ottimo miele da tavola. In questo miele si avverte tutta la forza del sole, in quanto il contenuto delle sostanze attive dipende dall'esposizione ai raggi solari. Nel miele di timo, sono presenti le essenze volatili della pianta, ben fissate e poi assorbite, grazie all’altissima qualità degli zuccheri presenti. E’ considerato una sorta di dolce disinfettante, utile nelle infezioni dello stomaco, dell'intestino e del tratto urogenitale. E’ particolarmente utile nelle infezioni della pelle come i funghi ed è possibile utilizzarlo anche esternamente. Se ne scioglie un cucchiaino, in poca acqua calda, massaggiando con cura, la parte del corpo colpita dai funghi, per almeno 5 minuti, risciacquando poi con cura. Il trattamento va fatto due volte al giorno sino a scomparsa del problema.

Questa doppia caratteristica, lo rende un eccellente rimedio per la buonanotte, in quanto favorisce il rilassamento muscolare e contrasta il cattivo umore. Viene usato anche in medicina per accompagnare la diminuzione graduale e controllato dei farmaci per l’insonnia. Se ne prende un cucchiaio sciolto in mezzo bicchiere d’acqua calda prima di andare a dormire. Nella dose di un cucchiaino è il migliore rimedio naturale per l’’insonnia dei bambini. Timo il disinfettante Di colore ambra, ha un profumo ed un sapore molto fine delicata. La cristallizzazione è irregolare, il sapore dolce e piccante insieme ne 12


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A TUTTA PATATA Umili, preziose, maltrattate in cucina, le patate hanno rivoluzionato la storia dell’alimentazione da quando sono arrivate dal Sudamerica in Europa, a partire dall’Irlanda e dall’Inghilterra, sino ad arrivare nei paesi mediterranei dove erano viste con sospetto e poco apprezzate. Le patate sono invece un alimento prezioso che sembra costruito apposta per il metabolismo umano. Gli amidi, ovvero l’energia di questo alimento, superano in buona parte gli enzimi dello stomaco e del primo tratto dell’intestino per arrivare quasi intatti nel crasso. Questa particolare caratteristica le rende digeribili, energetiche, sazianti, dispensatrici di sostanze nutritive di alta qualità. Contengono sali minerali preziosi e molto resistenti alla cottura. Potassio per il sistema muscolare, magnesio per il sistema nervoso, zinco per la salute e l’efficenza della circolazione, carotenoidi per la bellezza della pelle. Tante patate tanta salute Patate bianche - Farinose, dalla buccia sottile, ricche di amidi, sono le più adatte per la preparazione del purè e degli gnocchi. Energetiche e digeribili sono indicate per le persone sportive, i bambini e per chi è a corto di energie. Sono le più caloriche, di poco rispetto alle altre varietà, ma sono proprio gli zuccheri semplici e le delicatissime fibre a farne il rimedio principe nelle terapie naturali per la cura di gastriti, esofagiti da reflusso, colite spastica ed intestino irritabile. Gli amidi delle patate bianche hanno una funziona alcali13


nizzante dell’acido gastrico, che si manifesta in maniera veloce. Per questa rapidità d’azione calmante sull’intero apparato digerente viene considerato nell’ambito delle terapie alimentari, l’alimento ideale in queste situazioni. Patate gialle - Sono le più ricche in carotenoidi ed hanno polpa compatta. Essendo le meno ricche di amidi sono le meno caloriche e le più adatte ad essere consumate sotto forma di insalate fredde o semplicemente al forno. La ricchezza in carotenoidi, vitamina B5 e B6, le rendono patate di bellezza. Infatti le sostanze vitaminiche, grazie anche alla sinergia con il manganese che in questa varietà è maggiormente presente, sono assorbite in maniera ottimale. Il manganese inoltre favorisce la naturale idratazione della pelle e la formazione di collagene. Le patate gialle migliorano il trofismo cutaneo, contrastano la secchezza, rinforzano le difese contro le dermatiti ed allergie cutanee. Accelerando il metabolismo epidermico danno sprint alle normali funzioni vitali della pelle, che quando funzionano bene si traducono in più idratazione, meno pelle grassa, più tonicità. Patate rosse - le più sode, le più dure, le più ricche in sali minerali, le più povere in zuccheri e fibre. Adatte alle cotture prolungate, sono eccellenti al forno per il retrogusto un pò salino e se proprio volete friggerle, le patate rosse, sono quelle che garantiscono una migliore resa e minor assorbimento dell’olio. La ricchezza in potassio, zinco e soprattutto rame ne fanno un potente aiuto per l’energia psicofisica. Questa sostanza è oggetto di studi da parte di molti ricercatori in quanto rinforza le difese immunitarie e le patate rosse oltre a contenerne una eccellente quantità, ha gli zuccheri semplici che ne facilitano l’assorbimento. Il rame oligoelemento è inoltre un valido aiuto in tutte quelle forme di allergie che si manifestano sulle vie respiratorie.

Patate novelle - buccia sottile, ricche di acqua, le meno caloriche ma irresistibili da mangiare senza spellarle, sono ideali da mangiare bollite. Sono le patate con il più alto potere saziante e le bucce hanno la capacità di attirare acqua nel lume intestinale, aiutando a contrastare le stitichezze sia nei bambini, che nelle persone che hanno fatto abuso di lassativi. Essendo patate non completamente maturate hanno fibre particolarmente attive, per cui inserite in un regime dietetico aiutano a contrastare la fame. L’azione sull’intestino è invece duplice: quello calmante e lenitivo tipico di tutto le patate e quello anti stitichezza tipico delle patate novelle. Patate americane - Da prodotto di nicchia sono sempre più presenti sui nostri mercati, grazie alla diffusione della cucina latino americana in Italia. Dolci, morbide, farinose ma ben acquose anche dopo la cottura, sono ricche di antiossidanti e zuccheri semplici. Di estrema digeribilità, sono utili durante il periodo della gravidanza, quando ci si sente giù di corda. Secondo la tradizione andina, le patate americane hanno anche una buona azione antidolorifica e sono consigliate per la cura dell’artrosi. Patate viola - Difficili da trovare nei comuni supermercati, stanno avendo grande diffusione grazie ai negozi di alimenti sudamericani. Questa varietà, viola sia nella buccia che nella polpa molto amidacea, viene dal Perù. Sono diverse dalle patate violette, che hanno la polpa gialla e sono coltivate in Val Di Susa dalla patata Turchesa del Gran Sasso, che ha la buccia viola ma la polpa bianca. Considerata una prelibatezza dagli chef più quotati per il suo sapore che ricorda la castagna, è ricca di zuccheri e di antiossidanti, proprio come i mirtilli. Secondo la tradizione andina viene utilizzata come 14


energetico per chi si sente stanco e depresso. La ricchezza in antociani, assorbiti in maniera completa grazie ai glucidi ne fanno un antiage naturale, protettivo del sistema immunitario.

che ben si sposano con le patate gialle sono le margheritine di campo, i garofani, i papaveri, i fior di mela. Patate rosse al forno Per una cena aromatica, facile da digerire e restare leggeri. Ricetta per due persone. Sbucciate 4 patate rosse di media grandezza, infilzatele con un chiodo di garofano, bagnatele con del latte intero. Mettetele in un pezzo di carta stagnola bagnata, con una manciata di indivia e carote tritate finemente. Avvolgete e mettete in forno a 200° per 25 minuti. Salate e condite con pochissimo olio evo a fine cottura Lesse ed energetiche

Le ricette della salute Insalata di patate gialle alla calendula Per un pasto saporito e vitaminizzante. Ricetta per due persone. Lessate 500 gr di patate gialle senza sbucciarle, in abbondante acqua non salata, a fuoco dolce per 35 minuti, oppure per 12 minuti al microonde con un bicchiere d’acqua. Lasciate raffreddare, spellatele e dividetele a grossi tocchetti e salate leggermente. Lavate con cura una ventina di fiori di calendula freschi che trovate nei negozi di alimentazione naturale o nelle vostre passeggiate in luoghi sicuri. Mescolate i fiori con 3 cucchiai di olio evo e la buccia di un limone grattugiato. Servite fresco. Altri fiori commestibili in primavera

Per rendere allegro e vitaminizzante un piatto di patate lesse. Ricetta per due persone. Lessate 500 gr di patate novelle senza sbucciarle in acqua salata. Intanto preparate una mousse di vitamine e acidi grassi insaturi, mescolando 3 cucchiai di olio evo, 125 gr di yogurt bianco compatto, un trito abbondante di erba cipollina, maggiorana, basilico, poco sale e una spruzzata di aceto di mele. Mescolate con cura ed aggiungete una manciata di pinoli. Gnocchi viola ai profumi Per fare il pieno di antiossidanti e salute. Ricetta per due persone. Lessate 500 gr di patate viola, sbucciatele ed aggiungete 150 gr di farina integrale, un uovo e un pizzico di sale. Mescolare con cura sino ad ottenere un panetto da cui ricavare degli gnocchi della forma desiderata, grandi almeno un pollice. Gettare in acqua bollente e scolare non appena tornano a galla. Condire con un trito abbondante di maggiorana, timo, basilico, salvia, menta, sedano e 2 cucchiai di olio evo.

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Le migliori italiane Anche le patate hanno le loro eccellenze e tra le tante varietà locali di grande pregio e spesso relegate a prodotti di nicchia, ci sono due varietà che hanno raggiunto il traguardo del marchio DOP, per il sapore e la qualità. Si tratta della Patata di Bologna e di quella della Sila. La patata Dop di Bologna è detta anche Primura ovvero “prima di tutto”, per sottolineare il sapore eccellente, la qualità produttiva, la versatilità d’uso. A conquistare i mercato di tutto il mondo il colore brillante paglierino ed il sapore deciso e dolce insieme, nonché l’aspetto bello e regolare. Le patate arricchite La patata della Sila Dop è famosa per la durezza e la ricchezza in sali minerali ma soprattutto per il particolare profumo molto persistente. Viene considerata una eccellenza dagli chef per le preparazioni in forno ed è la regina delle produzione biologiche. La polpa particolarmente soda, la rende ideale quando si utilizza per contrastare l’acidità di stomaco e l’intestino in disordine.

Le patate, per la loro struttura vegetale e per il loro ciclo agricolo si prestano benissimo all’integrazione di sostanze nutritive di pregio. Grande successo ha avuto in tutta Europa, partendo da Bologna, la patata arricchita di selenio, una sostanza che stimola il sistema immunitario, aumenta la fertilità, favorisce l’idratazione e la tonicità della pelle, aiuta la formazione della cartilagine combattendo artrosi e reu16


matismi, protegge dai danni causati dal fumo, previene le malattie legate al cuore e alla circolazione sanguigna. Il selenio contenuto in queste patate arricchite è disponibile in maniera eccellente, grazie agli amidi di facile digestione ma di lungo transito. Il selenio viene così assorbito bene e meglio. La patata viene arricchita di selenio, semplicemente concimando le piante coltivate con prodotti a base di selenio organico, che viene spruzzato sulle foglie.

CALORIE DELLE PATATE per 100 gr

Più recente come comparsa ma con lo stesso grande successo anche per il particolare sapore, la patata arricchita con lo iodio, che viene fatto assorbire alla pianta durante la primissima fase della crescita e dunque sempre in maniera naturale. La combinazione iodio e sali minerali delle patate, è utile soprattutto per le donne in gravidanza o in allattamento. Lo iodio stimola naturalmente la tiroide ed il metabolismo, fornendo energia psicofisica.

Patate americane - 86

Patate bianche - 89 Patate gialle - 77 Patate rosse - 70 Patate novelle - 69

Patate al selenio - 85 Pate allo iodio - 85

Conservazione, scelta, qualità Come tutti gli ortaggi a media-lunga durata, devono essere conservate in un ambiente fresco. La temperatura ideale sarebbe tra i 6 e i 14 gradi. Temperature particolarmente basse, come quelle del frigorifero, provocano uno sgradevole addolcimento del tubero. Temperature al di sopra dei 14 gradi, provocano l’avvizzimento della buccia e la perdita di molto degli elementi nutrizionali. Anche la luce non fa bene alla salutari patate in quanto favorisce lo sviluppo di muffe, che anche se invisibili ad occhio nudo e neutralizzate dalla cottura, rilasciano alla patata un sapore poco gradevole. Al buio, al fresco e all’asciutto e dunque il luogo ideale per conservare le patate, tenendo conto che più sono colorate (rosse, gialle) meglio si conservano rispetto alle bianche e alle novelle.

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LE ALGHE A TAVOLA E PER LA SALUTE Le alghe sono organismi vegetali molto semplici ma di origine antichissima: hanno già superato i 3 miliardi di anni di presenza sul pianeta. Vivono nelle acque di mari, fiumi e laghi, a condizione che siano molto esposte al sole. Questa caratteristica permette che nelle cellule delle alghe avvenga la fotosintesi. Vere e proprie verdure di mare, sono state utilizzate da millenni per l’alimentazione e la cura nei paesi che si affacciano sul Pacifico e in Bretagna. Introdotte in maniera importante dalla macrobiotica, il regime alimentare che prevede un equilibrio energetico yin e yang, hanno avuto un enorme successo soprattutto nelle cure naturali, per la concentrazione senza pari di sostanze benefiche e la rapidità di azione, al contrario di altri rimedi erboristici, generalmente più lenti nella loro azione curativa. In campo alimentare sono soprattutto i vegani ma anche i vegetariani i maggiori consumatori di alghe. La ricchezza in sostanze benefiche per l’alimentazione ha però fatto aumentare il loro consumo anche tra la popolazione occidentale, sempre alla ricerca di “super alimenti” per l’energia, la dieta e la salute. Per la loro composizione botanica assai semplice, sono diventate protagoniste anche della cosmetica naturale, in quanto le sostanze attive, sono facilmente assorbite e disponibili per la cute profonda e il derma esterno. Identikit salutare Le alghe a tavola sono una ricca fonte di sali minerali, come calcio, ferro, iodio, magnesio, sodio, fosforo, potassio, zinco e rame. Sono proteiche, i grassi sono quasi assenti, contengono le vitamine del gruppo B, la K e la provitamina A. L’accoppiata sole, mare, struttura cellulare semplice, hanno fatto delle alghe un concentrato di vitalità 18


e salute. Il loro sapore è lontano dalla tradizione italiana ma il fatto che se ne consumino a tavola piccole quantità, ne permette un utilizzo efficace e gustoso. Disintossicanti: grazie alla capacità di inglobare letteralmente le sostanze tossiche, i minerali pesanti, i grassi saturi, aiutano reni e fegato sia nella digestione che nell’eliminazione dei residui. Le feci, le urine e il sudore, sono tutti coinvolti nell’eliminazione delle tossine in quanto le alghe agiscono a livello globale sull’organismo. Dimagranti: da sempre associate alla dieta in quanto le fibre delle alghe favoriscono il transito intestinale e aumentano il senso di sazietà. Sono la più ricca e disponibile fonte di iodio in natura che stimola la tiroide e quindi accelera l’attività metabolica. La sinergia con il tantissimo calcio presente sono ideali, quando alla dieta viene associata attività fisica. I risultati in termini di energia, potenza muscolare e perdita di peso sono riscontrabili velocemente. Antiossidanti: favoriscono l’eliminazione dei radicali liberi, per cui sono entrate di diritto nell’elenco dei cibi anti age e protettivi contro le malattie degenerative. Toniche: stimolando le cellule a produrre e utilizzare l’energia e grazie anche al bilanciato apporto di proteine, aminoacidi, vitamine e minerali favoriscono il metabolismo e l’energia psicofisica. Antinfiammatorie: per l’effetto combinato di acidi grassi fibre e i vari micronutrienti, hanno anche una potente azione antinfiammatoria, utile nel dolore cronico, nei problemi articolari, nelle allergie. Fluidificanti del sangue: Tra le tante sostanze benefiche spicca la fucoidina, potente fluidificante del sangue, molto utile per stimolare la

circolazione ed eliminare le tossine derivanti da un alimentazione ricca di grassi e zuccheri semplici. Antivirali, antibiotiche, antimicotiche, immunostimolanti: le alghe hanno grande capacità di contrastare microrganismi patogeni con specifici meccanismi e questo ha garantito loro di sopravvivere ed evolversi negli ambienti più diversi. Questa capacità di contrasto, si conserva in maniera perfetta anche nell’uso alimentare e curativo Le alghe più usate Sono tante le alghe consumate, soprattutto in Giappone ma per questione di produzione, sicurezza, sapore e capacità di conservare le proprietà, sul mercato italiano e occidentale in generale solo alcune sono ben distribuite Fucus E’ una alga bruna utilizzata in ambito salutistico sotto forma di compresse, tintura madre, per impacchi o meno in infuso. Nei paesi asiatici e sopratutto in Giappone le alghe Fucus sono utilizzate per insaporire zuppe e numerose altre ricette ma il sapore forte ne hanno limitato l’uso nelle terapie per perdere peso, con grande successo. Contiene un mix di iodio e acido glutammico, un amminoacido che stimola il metabolismo. Da secoli questa accoppiata è utilizzata per contrastare il sovrappeso, soprattutto in presenza di ritenzione idrica ed astenia. Le moderne ricerche hanno definito meglio e valorizzato il campo d’azione. Non efficace e addirittura controindicato nella fame nervosa, rimedio d’eccellenza per le diete ipocaloriche ed associate ad un minimo di attività fisica. Le fibre aumentano rapidamente il senso di sazietà e contemporaneamente forniscono energia fisica. Lo iodio però dando tono all’organismo non è indicato se l’appetito è dovuto a cause psicologiche. Una volta raggiunto lo stomaco, il fucus as19


sorbe moltissima acqua già nel primissimo tratto dell’intestino. Si crea così una massa gelificata che favorisce il transito intestinale e diminuisce l’assorbimento dei grassi in particolare. La stimolazione della tiroide che fa innalzare il metabolismo completa il quadro dimagrante. Hijiki Si presenta nei negozi di alimentazione naturale sotto forma di fili scuri e arricciati. Ha un gusto più forte delle altre alghe ma ha uno spiccato sapore dolce. Questo contrasto la rende gustosa ed è da provare anche da parte di chi non ma mai consumato alghe. Ricchissima di calcio, magnesio, zinco, ferro e vitamina B2 è considerato un alimento medicina dalle capacità toniche ed energizzanti, molto utile nella depressione, nell’astenia fisica, nelle diete vegane e vegetariane. Si usa mettendone un cucchiaino per persona in acqua fresca per reidratarle. Ottime da aggiungere in zuppe e insalate fresche. L’associazione mediterranea con olio e limone ne esalta il sapore dolce e forte. Wakame Tipiche della tradizione coreana, si presenta in strisce sottili e molto scure, dal sapore dolce e dunque molto versatile in cucina. Tra le varie alghe è la più ricca in vitamine del gruppo B ed acidi grassi insaturi. Elemento storico della medicina orientale per la purificazione del sangue, la bellezza di pelle e capelli, la salute degli organi riproduttivi. In Corea, le neo mamme per secoli hanno mangiato zuppa di Wakame nei primi giorni dopo il parto.

Si reidratano come le Hijiki e si utilizzano anche sui piatti caldi come contorno o anche negli antipasti. Il loro sapore gradevole si sposa bene con le pietanze occidentali e sono ideali quando si ha bisogno di depurazione e disintossicazione. Nori Un tempo sconosciuta, oggi è molto consumata, in quanto utilizzata per la preparazione del sushi. Ricchissima in proteine, acido folico e di argininina, un aminoacido attivo sulla circolazione, l’alga nori è un protettivo del cuore e del sistema sanguigno in generale. Diminuisce 20


colesterolo, trigliceridi, acido urico, con azione protettiva sull’organismo. Particolarmente utile da inserire nella propria dieta in caso di ipertensione. Kombu Le alghe Kombu, si presentano di un colore verde scurissimo e si utilizzano facendole cuocere dentro minestroni e zuppe. Eccellenti nelle zuppe di legumi che rendono più digeribili. Rispetto alle altre alghe è quella più ricca di fibre e mucillagini, per cui è un toccasana nella stitichezza, nel reflusso gastrico, nel meteorismo, nella gastrite e in generale in tutti i disturbi che interessano l’apparato digerente. Spirulina

E’ un alga azzurra unicellulare dalle piccole dimensioni che non superano il mezzo millimetro, diffusa nelle acque salmastre delle zone tropicali, dove concentra gli elementi dell’ambiente alcalino. Definita da molti scienziati il cibo del futuro per la capacità di contenere in poco spazio una quantità importante di aminoacidi, proteine e vitamine. E’ considerata indispensabile nei regimi vegani ed è utilizzata per dare energia e tono. Molto utilizzata anche in ambito sportivo, viene assunto come integratore in tavolette, come antietà, antiossidante e stimolante del sistema immunitario. Si può parlare in generale di panacea per tutti i disturbi caratterizzati da debolezza in quanto le tantissime proteine e gli aminoacidi ben assorbiti, fanno di questa alga, il miglior integratore possibile per ritrovare energia fisica e mentale.

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AMARANTO E QUINOA: DALL'AMERICA LATINA I MITICI CEREALI RICCHI DI FERRO E PROTEINE Dall'America Latina, ci sono arrivate nei secoli scorsi, grazie alle spedizioni d'intrepidi navigatori e commercianti senza scrupoli, centinaia di specie orticole. Molto più recente è la "scoperta" e la commercializzazione di cereali, come l'amaranto e la quinoa. La messa in luce di questi versatili e pregiatissimi chicchi, si deve soprattutto al settore del commercio equo e solidale, nonché a quei nutrizionisti che ricercavano cereali digeribili, ricchi di ferro, proteine, poveri o assenti di glutine.

L'amaranto L’Amaranto è il capostipite alla famiglia delle Amarantacee che comprende oltre 500 tipi di piante. Considerato dagli Atzechi alimento sacro e dalle forti valenze spirituali e religiose, era alla base della loro alimentazione e di quella degli Incas già 3.000 anni fa. Si riconosce dal colore rosso cupo (chiamato proprio rosso amaranto) ed è possibile vederlo arrampicare sulle terrazze ed i muri delle case, anche italiane, essendo coltivato come pianta ornamentale. La sua riscoperta si deve soprattutto alla ricchezza, non paragonabile ad altri cerali, di Lisina aminoacido da integrare in chi segue una dieta vegetariana, importante nella crescita dei bambini, nel metabolismo dei grassi, aiuta la formazione degli anticorpi a combattere le malattie, è vitale nella formazione delle proteine corporee, è necessario nella crescita e nella rigenerazione dei tessuti, nella produzione d’ormoni ed enzimi, è d'aiuto nella pre22


venzione dell’herpes, aiuta la concentrazione, utilizza gli acidi grassi per la produzione d'energia. La mancanza di quest’aminoacido può provocare fatica, perdita di concentrazione, nausea, vertigini, caduta dei capelli, anemia. Insomma una notevole riscoperta per l’alimentazione sana e naturale, date le sue caratteristiche particolarmente interessanti. Le sue proteine sono d'altissima qualità, paragonabili addirittura a quelle del latte, e con un alto grado d'assimilazione. L'amaranto oltre ad essere un saporito integratore di Lisina è ricco di calcio, di fosforo, di magnesio e di ferro, quest’ultimo molto importante per bambini, adolescenti e donne che generalmente ne hanno maggior bisogno. Grazie inoltre all’elevato contenuto di fibre, ha un effetto positivo sulla digestione e sul ricambio. L’assenza di glutine risulta particolarmente gradita a chi ha l’intestino delicato o soffre di celiachia. Insomma un cereale utile, equilibrato e ricco, ma il sapore? Il gusto è gradevole e particolare, sia da solo sia accompagnato con verdure o altri cereali. Si consuma generalmente in chicchi o soffiato, mentre per la farina è bene ottenerla con un piccolo mulino casalingo, sempre più diffuso, per mantenerne la freschezza. Il migliore uso alimentare è come base per le pappe dei bambini o come ingrediente pregiato di minestroni di verdura per convalescenti ed anziani. E’ così versatile che può essere aggiunto, anche solo per le sue proprietà, ad ogni preparazione a base di cereali: da solo può completare una minestra, con il riso rende il piatto più croccante, con il frumento diventa una miscela ricca e nutriente, addolcisce orzo e farro rendendoli meno rustici, mentre con il miglio diventa quasi una crema su cui stendere verdure oppure, nel caso di monopiatto, i legumi di stagione.

Ricetta base Si cuoce, dopo il lavaggio, in due parti d'acqua con un cucchiaino di sale marino integrale, possibilmente assieme ad un’alga kombu ma non è necessario. Impiega 20 minuti in una pentola a pressione e 30 in una pento-

la normale. Non mescolare e lasciar riposare 10 minuti dopo la cottura a pentola coperta, per permettere ai chicchi di finire di gonfiarsi. Polpette d'amaranto e mozzarella Ingredienti per quattro persone: 300 gr. amaranto, 200 gr, mozzarella, olio extravergine d'oliva, cipolla, sale, pomodori rossi, prezzemolo, timo. Preparazione: Lavate e cuocete l'amaranto miglio seguendo le indicazioni per la ricetta base. Formare delle polpette farcite di mozzarella fresca, timo, prezzemolo e qualche pezzetto di polpa di pomodoro rosso ben scolato e cipolla tritata. Dorare semplicemente in forno. Gnocchetti mignon Ingredienti per quattro persone: 300 gr. amaranto, sei cucchiai di farina di farro, quattro patate farinose, noce moscata. Prezzemolo, aglio, sale. Preparazione: Dopo aver cotto 300 gr d'amaranto come descritto nella ricetta base, mescolarlo a sei cucchiai di farina di farro, quattro patate farinose lesse, noce moscata un pizzico, prezzemolo ed aglio tritati e poco sale. Formare con le mani dei piccoli gnocchi rotondi farli cuocere per un minuto in acqua bollente. Servire con un pesto alla genovese o salsa a piacere Budino caldo d'amaranto alla salsa di frutta Ingredienti per quattro persone: Amaranto 250 g, 5 cucchiai di miele d'acacia, scorza di limone, burro, due mele dolci, 300 gr. frutti di bosco, mezzo litro d'acqua, mezzo litro di latte, un pizzico sale, una stecca di vaniglia. Preparazione: Cuocete l'amaranto miglio per circa 30 minuti in un composto d'acqua e latte di riso aromatizzato con la vaniglia. Al termine della cottura, se il liquido non fosse completamente assorbito, scolate quello in eccesso ed incorporate quattro cucchiai di miele, la scorza di limone e togliete il bastoncino aromatico dall'amaranto cotto Versare il composto in 23


quattro stampini unti di burro e infarinati e porli in forno preriscaldato a 160° per 20 minuti sulla superficie si dovra' formare una crosticina. Intanto frullate la frutta con un cucchiaio di miele poco succo di limone. Servite i budini caldi accompagnandoli con la salsa di frutta. Amaranto scoppiato Riscaldandoli brevemente e a fiamma bassa (meglio se in pentole antiade-

renti o a fondo spesso) i semi d’amaranto scoppiano, ottenendo così una sorta di pop corn ideale per muesli, croccanti e pasticcini.

La Quinoa Pianta indigena tradizionale delle Ande, ci arriva direttamente dall’era degli Incas, popolo geniale che ha saputo adattare al rigore climatico e all’aridità della Cordigliera delle Ande la coltivazione di questa pianta. La quinoa fu consacrata dagli Incas come “chicco-madre” per l’importanza assunta da questo cereale nella loro alimentazione quotidiana, dal quale ricavavano forza e vitalità.

Oggi i produttori di quinoa sono i contadini boliviani tra i più poveri del mondo che, in condizioni estremamente disagiate, ai margini di deserti, coltivano questa pianta sugli altopiani a circa 4.000 metri d'altitudine. La quinoa è adatta anche ai vegetariani, perché è un alimento ricco dal punto di vista nutrizionale, oppure a chi semplicemente ama sperimentare sapori tipici dei popoli lontani. In Italia è possibile trovare la quinoa e i suoi derivati, come la pasta, il muesli e i buonissimi snack al cioccolato, una leccornia davvero da provare. In particolare nei negozi dei circuito del commercio equo e solidale troviamo la quinoa dalla Bolivia, dove da quasi vent’anni lavora l’Anapqui, la Asociaciòn nacional productores de quinoa, un’organizzazione su base nazionale a cui aderiscono circa 5.000 produttori.Ecco quindi che la quinoa, la pianta del deserto, rivalutata per le sue proprietà altamente nutritive, porta con sé tutta la speranza delle comunità andine, e acquista un valore aggiunto: quello della solidarietà.

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Ricetta base Lavare la quinoa e far cuocere con doppia quantità di acqua a fuoco basso e possibilmente con spargifiamma per circa 12 minuti. Aggiungere il sale dopo la cottura

Ingredienti: 100 grammi di quinoa, 200 grammi di noci, due albumi, g. 100 di zucchero integrale di canna, due cucchiai di cacao amaro, un cucchiaino di zenzero in polvere e la buccia di un limone grattugiata, un cucchiaino di lievito per dolci.

Insalata di Quinoa

Preparazione: Fate cuocere la quinoa, dopo averla lavata bene, in un volume d’acqua doppio per circa 20 minuti, a fuoco basso e mescolando.

Ingredienti per quattro porzioni: 300 g. di quinoa, due carote piccole, tre patate medie, una cipolla, olive nere q.b., 1 cucchiaio di capperi, una fetta di zucca, alcune fette di cicoria, sale, un pizzico di peperoncino in polvere, origano, due cucchiai di olio d'oliva, un vasetto di yogurt bianco.

Quando è pronta lasciarla scolare. Tritare finemente le noci. Montare a neve gli albumi ed aggiungere lo zucchero, lo zenzero, il limone, il caco e il lievito. Mescolare bene l’impasto ed aggiungervi lentamente noci e quinoa. Lasciare l’impasto in frigorifero per un’ora circa.

Preparazione: In una pentola capiente portare ad ebollizione abbondante acqua, abbassare il fuoco al minimo e versarvi la quinoa precedentemente lavata sotto il getto dell'acqua corrente. Cuocere per circa 12 minuti, poi scolarla e raffreddarla sotto il rubinetto.

Formare dei piccoli dolcetti di circa 3 cm di diametro, disporli al forno e farli cuocere a 180° C per 20 minuti.

Lessare le patate per 40 min., raffreddarle e tagliarle a dadini. Mondare le verdure ed affettarle tutte abbastanza finemente. Preparare una salsa con olio, yogurt, sale, peperoncino, yogurt. In una terrina capiente versare la quinoa e le patate e condirle con la salsa. Aggiungere mescolando le verdure affettate e le olive nere. Salsa azteca di quinoa Ingredienti: 1 tazza di quinoa già cotto, una cipolla rossa grossa, un cucchiaino di erbe aromatiche essiccate, un cucchiaio di olio extravergine d'oliva - 1 cucchiaio di aceto di mele, tre cucchiai di salsa di pomodoro. Preparazione: Frullare tutti gli ingredienti aggiungendo acqua quanto basta fino ad ottenere una consistenza cremosa. Usare per condire cereali e soprattutto verdure, sia cotte sia crude. Dolcetti alla quinoa 25


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ANGURIA DISSETANTE E SALUTARE Simbolo dissetante della calda estate, l’anguria è tradizionalmente considerata una riserva d’acqua e di dolcezza. In realtà l’anguria è anche un frutto salutare che proprio grazie alla tanta acqua, agli zuccheri semplici e alle fibre molto solubili, permette l’assorbimento rapido ed efficace delle sue componenti benefiche. L’anguria è il frutto diuretico per eccellenza. Questa proprietà si manifesta in maniera profonda, agendo anche sui reni e sulla circolazione in generale, grazie alla presenza di magnesio e potassio che insieme, vanno a stimolare i processi della diuresi. L’anguria contiene inoltre fruttosio di eccellente qualità, zucchero che stimola in maniera naturale i processi metabolici, favorendo l’eliminazione delle tossine, proprio attraverso le urine. L’azione diuretica dell’anguria è dunque sia fisica, per la introduzione di acqua, sia metabolica, per la stimolazione degli organi escretori. L’anguria contiene inoltre la citrullina, un aminoacido vasodilatatore, che in sinergia con la vitamina B6, contrasta l’ipertensione. Il consumo d’anguria è dunque consigliato a tutte le persone che soffrono di ritenzione idrica, con problemi circolatori, gonfiori alle estremità, cellulite. L’azione diuretica dell’anguria si manifesta anche attraverso la pelle, organo escretore per eccellenza, che ritrova la sua lucentezza e idratazione, grazie anche alla presenza di licopene, sostanza ancora una volta diuretica ma anche antiossidante. L’anguria detta anche cocomero, deriva dal nome di un medico ateniese Angourion e secondo la mitologia greca, per la sua forma di palla, è stato uno dei primi strumenti di gioco degli dei. Originaria dell’Africa 26


tropicale, viene segnalata nei geroglifici dell’Antico Egitto di cinquemila anni fa. Secondo la religione egizia l’anguria, nascendo dal seme del dio Seth, divinità del deserto e dei morti, veniva spesso deposta nelle tombe dei faraoni come forma di sostentamento per l’aldilà. I nobili l'offrivano agli ospiti in visita quale ristoro dalle fatiche e dalla sete. Dell'anguria si legge nella Bibbia, quando si narra che gli Ebrei nel deserto del Sinai rimpiangevano i cocomeri mangiati in Egitto. L’anguria venne introdotta in Europa, ad opera degli Arabi, dopo il XII secolo, soprattutto nella Sicilia meridionale, in particolare nella piana di Gela, interamente dedicata ai tempi della dominazione araba, alla coltivazione dell’anguria. L’anguria contro l’astenia estiva Le piccole quantità di vitamina C, beta carotene ed antiossidanti, sono rapidamente e pienamente assorbiti grazie alla potente azione del fruttosio dell’anguria. Questa sinergia ne fanno un frutto energizzante sia a livello muscolare che del sistema nervoso. L’anguria consumata dopo una calda giornata o in un periodo di surmenage psicofisico, aiuta a recuperare buonumore e forza fisica. Il betacarotene e il fruttosio sono molto utili per chi fa attività fisica o in generale per chi suda molto. Gli antiossidanti oltre a proteggere la salute e il sistema immunitario, migliorano il metabolismo dei nutrienti introdotti con l’alimentazione. Tra questi spicca il famoso licopene, contenuto anche nei pomodori, che però nell’anguria può contare sull’azione del fruttosio. Questo si traduce in un miglioramento della forza muscolare, una sensazione di tonicità generale ed anche con una azione antidolorifica. L’anguria può costituire un ottimo spuntino o merenda, per recuperare energie. Ideale per chi studia molto, per chi non sopporta le temperature alte, per chi soffre di stanchezza cronica.

Disintossicante, depurativa, benefica La potente azione depurativa, sia meccanica che metabolica fa dell’anguria un potente disintossicante. Agendo soprattutto sui reni è particolarmente indicata quando l’intossicazione è dovuta ad un eccesso alimentare di cibi salati, zuccheri ed alcool e in generale quando si consumano alimenti di scarsa qualità nutrizionale. L’azione disintossicante dell’anguria è molto utile in chi soffre di intolleranze alimentari ed ha bisogno di una sorta di lavaggio interno. L’anguria contiene sostanze definite triterpeniche, che vanno a ridurre l’azione dei radicali liberi, normalizzano il ph generale dell’organismo e stimolano in maniera potente la diuresi. Queste sostanze vanno ad eliminare le cosiddette scorie azotate, che si accumulano negli organi dell’apparato digerente quando si consumano troppe proteine, in particolare da carne e formaggi. L’anguria così attraverso la naturale espulsione delle urine, va ad eliminare le tossine che provocano cattiva digestione e l’innalzamento dell’acido urico. Sostituendo un pasto alla settimana con l’anguria, si ottiene un effetto simile ad una giornata termale, in particolare dopo una periodo in cui si è esagerato con l’introduzione di calorie. L’azione sui reni è molto delicata e fornendo nel contempo sostanze nutritive benefiche, l’anguria pur disintossicando l’organismo non ne diminuisce l’energia. Un goloso aiuto nelle diete dimagranti Le fibre insolubili contenute nell’anguria ed anche i semi che vengono più o meno ingeriti, favoriscono sia il senso di sazietà, sia il richiamo di acqua nel lume intestinale. Quest’azione meccanica ma naturale è molto utile quando si soffre di fame nervosa. L’anguria in sé non è un alimento dimagrante ma aiuta molto durante le diete, perché permette l’eliminazione delle sostanze che il metabolismo produce durante i regimi dimagranti. Questo permette di ottimizzare al meglio i 27


risultati della dieta. Aiutando l’energia muscolare, agendo come potente diuretico, contrastando la fame, l’anguria può essere un valido aiuto, in particolare se consumata, in piccole fette, tra un pasto e l’altro. L’azione indirettamente lassativa, ne fa un ottimo e goloso rimedio quando il sovrappeso è associato a stitichezza. La bellezza sotto la buccia

L’anguria non è molto conosciuta come strumento di bellezza ma in realtà numerose ricerche ne stanno dimostrando l’utilizzo cosmetico, sia nella polpa che della buccia. Un utilizzo che può essere casalingo ma anche come integratore di bellezza, come mostra una recente ricerca della Nwa Research in Florida. Acidi della frutta, zuccheri semplici, betacarotene ed antiossidanti, costituiscono un poker di sostanze benefiche che si aiutano tra loro nel favorire il metabolismo epider28


mico. La sua presenza in estate è un toccasana per la pelle, in quanto favorendo il trattenimento dell’acqua nella parte superficiale dell’epidermide, contrasta le scottature, previene la secchezza della pelle provocata da mare e salsedine, regala alla pelle una luminosità naturale. Consumata regolarmente durante l’estate, permette di avere una integrazione di sostanze che aiutano la pelle. L’anguria è il rimedio di bellezza per chi mal sopporta le creme, in quanto intollerante e con pelle sensibile. In particolare couperose e pelle opaca, traggono grande beneficio dal consumo di anguria. Impacco di anguria per idratare la pelle La citrullina contenuta nella polpa ha una potente azione locale, agendo come delicato peeling e rimuovendo lo strato corneo esterno. Gli zuccheri dermo compatibili dell’anguria completano l’azione sulla pelle, del viso in particolare, richiamando acqua dal derma profondo. Si prendono 200 gr di polpa di anguria priva dei semi e si frullano, aggiungendo infine 3 cucchiai di farina integrale che grazie all’azione degli acidi della frutta, rilascia le vitamine del gruppo B e i sali minerali. Si mette il composto ben emulsionato, sul viso e collo perfettamente puliti e si tiene per 10 minuti, risciacquando infine con acqua tiepida. L’effetto è di idratazione e luce immediata, per cui è molto utile prima di un trucco importante o come rinfrescante dopo sole per esaltare al massimo i riflessi dell’abbronzatura. Eccellente per le pelli secche e mature, intolleranti alle creme idratanti a base oleosa. Si può fare due volte alla settimana per tutta l’estate per garantirsi una pelle idratata e soprattutto ricca di luce naturale. Maschera purificante di semi

le. Si prendono due cucchiai colmi di semi di anguria, anche umidi, e si frullano insieme a due cucchiai di yogurt bianco intero. Si tiene sul viso per 5 minuti e poi si elimina, strofinando con delicatezza in senso orario dal basso verso l’alto e dal naso verso le guance. Si elimina infine con acqua fresca. Particolarmente indicata per le pelli acneiche, con molti punti neri, per la pelle lucida. Si può utilizzare due volte a settimana, anche in associazione a trattamenti specifici per i brufoli. L’effetto è sia purificante ma anche lenitivo, per cui è particolarmente indicata quando alle imperfezioni della pelle è associato rossore, ipersensibilità e prurito. Stop ai capelli grassi con il succo Il succo di anguria ha la capacità, grazie alla sinergia tra fruttosio e betacarotene, di normalizzare la secrezione sebacea a livello del bulbo pilifero. Il succo inoltre ha una azione tensioattiva molto delicata, dovuta agli zuccheri disciolti. Questo permette di pulire e detergere la cute del cuoio capelluto e di contrastare il ritorno del sebo lungo il fusto del capello. Per una capigliatura media, si realizza passando nel tritaverdura o estrattore di succhi, 400 gr di anguria, includendo anche la parte bianca ed escludendo solo la buccia verde. La parte bianca è infatti ricca di potassio che ha effetto lenitivo sul bulbo pilifero. Con il succo si bagnano i capelli ancora sporchi e si massaggia con cura per almeno 5 minuti, utilizzando tutto il succo ottenuto che sarà denso ed opaco. Si procede infine a un solo passaggio di shampoo neutro, con acqua tiepida e mai calda. L’effetto tonico e sgrassante è immediato, elimina il prurito, la forfora grassa e mantiene i capelli privi di grasso, più a lungo. Si può utilizzare a giorni alterni per tutta l’estate per curare davvero il problema dei capelli grassi.

I semi dell’anguria, sono particolarmente ricchi di lignina e di altre fibre insolubili, nonché di acidi organici che riequilibrano il ph della pel29


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DOLCE MA SENZA ZUCCHERO Pieno di vita e energia per qualcuno, l’origine di tutti i mali per altri. L’insidia di questo alimento è la quantità che consapevolmente o meno introduciamo tutti i giorni. Non solo nel caffè al bar ma come ingrediente, conservante, con funzioni di coprente dei sapori e dei profumi, in salumi, formaggi, salse, sughi, composte, legumi in scatola e ovviamente dolci, pane e altri prodotti da forno. Un alimento che comunque va ad impattare in maniera potente sul livello glicemico, favorendo in piccole dosi la vitalità ma che nell’uso “cronico” che ne viene fatto provoca una sindrome da accumulo mandando in tilt l’organismo. Abbassamento del metabolismo e dunque facilità ad ingrassare al di là delle calorie ingerite, impoverimento dei sali minerali presenti nel corpo, instabilità dell’umore. Queste le principali accuse che vengono accostate ad un consumo eccessivo di zucchero bianco. Di sicuro ne consumiamo secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità, almeno 20 volte il nostro reale fabbisogno. Il bisogno di cibi dolci è però il più primordiale degli istinti tanto che persino i neonati lo apprezzano. Trovare delle alternative naturali e tagliate ad hoc per il proprio profilo di consumatore è facile, salutare e anche divertente. I mieli, la salute è dolce Il miele è un alimento che accompagna l’essere umano sin dall’antichità. Ai tempi dei Faraoni era già un alimento di utilizzo comune. 30


Prima di essere un dolcificante è un energetico naturale puro. Il fruttosio di cui è ricchissimo, per essere utilizzato, deve essere prima trasformato in glucosio e, quindi in glicogeno, il "carburante" dei nostri muscoli. Il miele oltre a dolcificare, fornisce energia di lunga durata. Inoltre la ricchezza di rame, manganese, silicio, aiutano il sistema nervoso a produrre serotonina e contrastare gli eccessi di adrenalina. Il miele è dunque ideale negli stati di esaurimento psicofisico. Il miele è presente in tantissime varietà, dai mieli balsamici come il timo e l’eucalipto buoni per contrastare i mali da raffreddamento, a quelli scuri come il castagno o la melata, ancora più concentrati in sali minerali e vitamine, sino a quelli più particolari e considerati curativi, come la sulla, il miele degli sportivi e quello di fiori d’arancio, calmante per mente e stomaco. L’uso è quello tradizionale, spalmato, nelle tisane, eccellente nelle cotture in forno, a cui si vuole dare un tocco esotico, se diluito con poca acqua o aceto Sciroppo di agave, la linfa golosa Si ricava dall’agave pianta grassa del deserto, molto diffusa in Messico, California e stati del Centro America. Lo sciroppo è estratto dalla linfa del “cuore” della pianta, che viene poi filtrata dalle parti solide per ottenere un liquido che viene successivamente scaldato, così da trasformare i carboidrati in zuccheri. Il carboidrato principale è una forma complessa di fruttosio chiamato inulina. Il succo filtrato viene poi concentrato in forma di sciroppo leggermente più fluido del miele. Quello che si ottiene è un prodotto che non crea squilibri al metabolismo, risultando il prodotto migliore per chi ha problemi o tendenza al diabete, per i grandi obesi, per chi inizia diete dimagranti e sente una grande necessità di dolce. E’ molto facile da usare anche in cottura al posto dello zucchero per torte e biscotti. L’inulina dello sciroppo d’agave è anche un blando lassativo, da utilizzare quando si è abusa-

to di prodotti per la stitichezza. Questo sciroppo è utile anche per chi ha problemi di gastrite o reflusso, in quanto dolcifica senza stimolare le mucose gastriche. Il malto, il cuore dolce dei cereali Orzo, riso, mais ma anche da altri cereali. Il malto viene ricavato cuocendo questi cereali, insieme ad enzimi che scindono gli amidi, trasformandoli in malto. Un prodotto dal colore e dall’aspetto molto simile al miele, che si trova soprattutto nei negozi di alimentazione naturale. Meno dolce rispetto al miele è in assoluto il più digeribile tra i sostituti dello zucchero. Essendo un alimento sottoposto a cottura ha un corredo vitaminico meno importante ma è un concentrato potente di calcio e magnesio. Non crea picchi glicemici, non impoverisce l’organismo di sali minerali e vitamine, non crea dipendenza e fornisce una energia che viene consumata dall’organismo in maniera lenta e costante. E’ particolarmente indicato in chi soffre di depressione, stanchezza cronica ed ha le difese immunitarie deboli. Per la concentrazione di magnesio è ottimo nelle tisane serali per conciliare il sonno ed è un alimento medicina per chi soffre di disturbi neurovegetativi durante il ciclo e la menopausa. Ha un sapore molto gradevole, facendo da base anche per birra e alcolici ed è dunque ideale quando si vuole sostituire lo zucchero nelle diete dei bambini e per chi ama cucinare dolci ma preferisce utilizzare un dolcificante che non abbia impatto sulla glicemia. Il malto di mais è il più delicato e saporito, quello di riso il meno dolce ma il più carico di sali minerali, il malto d’orzo è quello dal sapore più deciso. In commercio si trovano diversi malti, associati a creme di frutta secca, che sono un goloso alimento salutare, dove la dolcezza può essere anche benefica per l’organismo e non un pericolo.

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via è dunque utile per chi soffre di colesterolo e trigliceridi alti, di acido urico e di tutte quelle patologie derivanti dall’eccessiva alimentazione, per sostituire lo zucchero. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che riducendo drasticamente gli zuccheri, l’organismo elimina con maggiore efficacia le tossine ed avvia un processo di autodepurazione. La Stevia può essere dunque un ottima soluzione, quando si intraprende un cammino disintossicante, in quanto dona dolcezza a cibi e bevande, favorendo l’espulsione delle sostanze dannose per l’organismo.

La stevia l’erba che sa di zucchero La Stevia si è affacciata sul mercato occidentale da circa 30 anni ma era già conosciuta in Sud America da diversi millenni, sia per il potere dolcificante delle sue foglie, che per le proprietà medicinali. Secondo la tradizione erboristica in particolare della costa pacifica, viene utilizzata come pianta digestiva. A dare la dolcezza alle foglie della Stevia è una sostanza definita rebaudioside, particolarmente concentrata nelle foglie secche. A quasi zero calorie la stevia dolcifica duecento volte più dello zucchero ma per anni è stata oggetto di controversie riguardanti la sua sicurezza. Dopo anni di studi scientifici e di ricerche sull’uso tradizionale in Sud America, ne è stato accettato l’utilizzo alimentare. Ha il vantaggio, rispetto ai dolcificanti simili, che oltre ad essere realizzato da fonte naturale è particolarmente stabile in cottura, per cui è l’ideale quando si intraprende una dieta ma non si vuole rinunciare a qualche dolce a colazione o merenda. Il corpo umano non metabolizza i glucosidi presenti nella pianta, per cui il dolce è tutto sulla lingua e non va a interessare nessun organo. La Ste-

Sciroppo d’acero, il canadese a tavola Anche se associato nell’immaginario comune ai pancakes americani su cui vengono riversati grandi quantità di sciroppo, questo prodotto ha una storia antichissima legata alla tradizione degli indiani Irochesi. Ottenuto facendo bollire la linfa dell’acero, è un tipico prodotto canadese dove viene realizzato il 90 % della produzione mondiale. Con 200 calorie per 100 gr, lo sciroppo d’acero è prima che un goloso dol32


cificante, un rimedio terapeutico, in quanto concentra in sé le proprietà depurative dell’acero. Diuretico e disintossicante, è una fonte eccellente di ferro e potassio. Queste sostanze grazie agli zuccheri naturali presenti vengono assorbiti velocemente. Un cucchiaino di sciroppo d’acero può essere un dolce pronto soccorso nei casi di debolezza, stress, stanchezza psicofisica. Ideale nelle diete vegetariane e vegane, è un ottima scelta durante le diete dimagranti, in quanto fornisce sostanze nutritive, senza eccessi di calorie e senza alterare il metabolismo, anzi favorendo l’eliminazione delle tossine. E’ ricco di acido malico, sostanza che stimola l’organismo fornendo energia e vitalità anche a livello mentale. Il consumo a crudo permette un migliore utilizzo ed è buon alimento anche per i bambini e per gli adolescenti, in quanto fornisce un ricco corredo di sali minerali e vitamine, senza arrecare danni o disturbi. E’ presente in tre gradi di qualità, dalla A alla C. Il migliore è quello A ed è presente anche in versione biologica, ancora più sicura nell’utilizzo per i bambini molto piccoli.

bianco non crea problemi all’equilibrio acido-alcalinico del sangue, mettendo a riposo gli organi digestivi. E’ un eccellente dolcificante anche per gli sportivi.

Fruttosio, concentrato di dolcezza Il fruttosio è presente come dice la parola, nei frutti molto dolci, nel miele e anche in alcuni vegetali. E’ considerato un carboidrato dall’alto potere dolcificante ed è particolarmente gradevole da usare nelle bevande calde o fredde. Per la sua struttura alimentare è il dolcificante più simile allo zucchero, per cui ha le stesse controindicazioni per chi soffre diabete o è in sovrappeso ma non ha potere cariogeno e dunque non mette a rischio i denti. Viene assorbito molto lentamente coinvolgendo nel suo metabolismo direttamente il fegato, per questo è utile in chi ha problemi di colite, diarrea, fermentazione intestinale, intolleranze alimentari. In questi casi il fruttosio sostituisce efficacemente lo zucchero, fornendo dolcezza ma agendo come una sorta di calmante dell’intero apparato digestivo. Al contrario dello zucchero

Melassa, la sorella buona dello zucchero La melassa è il liquido bruno che si separa dallo zucchero per centrifugazione. Il termine melassa deriva dal portoghese melaço a sua volta dal latino mel che significa miele. Pur essendo così diversa nell’aspetto dallo zucchero è quello che maggiormente gli assomiglia per azione sull’organismo. Ha la metà delle calorie dello zucchero ma conserva ancora le vitamine del gruppo B e in particolare ferro e calcio. E’ veloce nel fornire energia ma non crea problemi digestivi. E’ il dolcificante ideale per gli sportivi e per chi è sottoposto a stress fisico ma non è un alimento eccellente nelle diete dimagranti, in quan33


to non ha un alto potere dolcificante e non permette un risparmio considerevole di calorie. Ha però una eccellente resa nella cottura e dunque può sostituire lo zucchero, sostituendolo con un terzo del peso nelle ricette. Il sapore della melassa viene esaltato dalla cottura e fornisce comunque molta energia psicofisica. E’ particolarmente adatta durante le convalescenze e i periodi di malattie virali, in quanto fornisce velocemente quell’energia che viene meno quando il corpo è impegnato nel contrastare le malattie da raffreddamento. Per questo è un ottimo dolcificante per le tradizionali tisane balsamiche invernali. La melassa è inoltre un ottimo cosmetico da utilizzare come le comuni maschere di bellezza, in quanto ha un eccellente capacità idratante e nutriente della pelle, derivante dalla combinazione di acidi e zuccheri semplici. Si utilizza stendendone un lieve strato sulla pelle, sciacquando dopo 10 minuti.

ne e che in Italia si trova anche sotto forma di gelatina. Questa gelatina, altamente proteica è un ottimo dessert salutare, che può essere sciolta in bevande ed utilizzata nelle preparazioni di ricette senza zucchero. Ricca in aminoacidi, la gelatina di azuki, fornisce energia mentale e fisica con un sapore insolito ma decisamente gradevole. E’ un alimento che può diventare uno spuntino o merenda soprattutto quando si è a dieta, un quanto fornisce elementi nutritivi a basso indice calorico, soddisfa la voglia di dolce e innalza il metabolismo basale, grazie alla concentrazione di proteine vegetali, favorendo così la perdita di peso.

Amasake e azuki, il dolce che viene dal Giappone Dalla tradizione giapponese arrivano due dolcificanti che prima di essere una golosità sono un prodotto salutare. Entrambi si trovano facilmente nei negozi di alimentazione naturale. L’amasake è un prodotto fermentato derivante dal riso, che è considerato nelle terapie alimentari un alimento medicina. I suoi zuccheri sono tra i più semplici che possiamo trovare a tavola ed oltre ad avere un sapore delizioso e particolare per la nostra cucina, favorisce la digestione e contrasta colite e gastrite. Eccellente anche nelle preparazioni a caldo, l’amasake può essere spalmato come il miele e fornisce proteine di facile assorbimento. Energetico ma equilibrato è un ottimo dolcificante da usare al mattino, in quanto fornisce energia stimolando contemporaneamente il metabolismo. Gli azuki sono un fagiolo molto apprezzato in Giappo34


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GLI ALTRI FUNGHI Vengono dalle antiche tradizioni orientali, in particolare cinese e giapponese. Sono i funghi curativi, spesso utilizzati anche come ingrediente saporito in cucina. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che per la loro struttura botanica, questi funghi, accumulano in maniera potente, le sostanze benefiche, come i sali minerali, che in altri alimenti sono dispersi tra acque, fibre e vitamine. Sempre per la loro specifica struttura vegetale e la sinergia con gli aminoacidi, hanno una azione rapida e permettono un rapido assorbimento delle sostanze attive. Oggi si trovano in erboristeria e nei negozi di alimentazione naturale e sono consigliati dai naturopati che si occupano di medicina orientale o di terapie curative macrobiotiche. Devono essere biologici ed essere certificati. Shiitake panacea di salute I funghi Shiitake (Lentinula edodes) si trovano in erboristeria, nei negozi di alimentazione naturale ed etnica. In Asia vengono utilizzati da oltre 3.000 anni. Le caratteristiche salutari di questo fungo, si manifestano per la particolare e rara sinergia tra vitamine del gruppo B e ergosterolo, la sostanza precursore della vitamina D. Inoltre contiene quasi tutti gli aminoacidi essenziali per l’uomo e sostanze minerali come potassio, calcio, fosforo, oltre che ferro e zinco. Si trova sia sotto forma di fungo essiccato, che come compresse. Come fungo essiccato, se ne aggiunge uno a persona, in una zuppa calda o minestra. Si può consumare anche quotidiana35


mente, funzionando da potente stimolante del sistema immunitario. Sotto forma di compressa se ne prende una al mattino, dopo colazione, con ciclo di tre mesi con uno di stop. Nella medicina giapponese è considerato il miglior rimedio contro il dolore cronico. Secondo diverse ricerche scientifiche è utile nell'abbassare il colesterolo e nel prevenire l’aterosclerosi, esplica un'azione protettiva del fegato e promuove la formazione di anticorpi contro l'epatite B, combatte le infezioni fungine, come quelle provocate da Candida albicans, ha effetto prebiotico, cioè promuove nell'intestino la formazione di una flora batterica “buona”, aiuta nelle situazioni di sovraffaticamento fisico e psichico. Polyporus diuretico Il polyporus cresce spontaneamente anche in Italia e si tratta di un fungo commestibile non molto noto, che in Asia è invece ritenuto pregiato per le efficaci sostanze che contiene. Nel polyporus sono infatti presenti calcio, potassio, ferro, ma soprattutto manganese, zinco e rame. Come antibiotico naturale, il poliporo viene utilizzato nella medicina tradizionale cinese da oltre 1000 anni. Il suo effetto antibatterico si dimostra efficace nel disinfettare le ferite e rinforzare l'organismo. La famosa mummia del Similaun, Ötzi, aveva accanto a sé un poliporo della betulla strettamente imparentato con il poliporo umbellato, presumibilmente per proteggersi dalle infezioni. Oggi i naturopati lo consigliano come diuretico e regolatore del flusso linfatico, per migliorare la crescita dei capelli e la struttura della pelle, nei problemi del sistema immunitario. E’ comunque la sua capacità diuretica quella principale, per cui è consigliato nei diversi tipi di ipertensione e negli accumuli di liquidi alle estremità. Si trova in compresse, in erboristeria e negozi specializzati. Se ne prende una compressa la mattina

a digiuno, con un bicchiere d’acqua, con un ciclo di tre mesi con un mese di stop. Reishi anti età Si tratta di uno splendido fungo laccato (Ganoderma lucidum) originario di Cina e Giappone ma cresce anche in Europa continentale. Si trova sotto forma di polvere essiccata o compresse in erboristeria. Un fungo utilizzato dalla medicina cinese da oltre 4.000 anni, che oggi cresce spontaneamente anche in Germania. Contiene polisaccaridi e soprattutto tantissimo triterpene, sostanza studiata come efficace antinvecchiamento sia per il sistema nervoso che per la pelle. Contiene anche calcio, zinco, manganese, ferro, rame e germanio, riuscendo ad essere efficace come riequilibrante dell’umore. Per questa doppia capacità di tonificazione e riequilibrio, viene utilizzato nella cura di ansia, depressione, esaurimento fisico ed agitazione con insonnia. Se ne prende una compressa la mattina a digiuno con cicli di due mesi e un mese di stop. Come polvere se ne prende la punta di un cucchiaino sparso su verdure crude o cotte, anche quotidianamente, con cure di sei mesi con un mese di stop. Sempre in erboristeria si trovano barrette di cioccolato fondente con polvere di Reishi, un saporito e goloso energizzante, utile alle persone ansiose che si sentono senza forza. Agaricus per le allergie L’agaricus blazei murril (ABM) è un buonissimo fungo commestibile del Brasile con grandi proprietà terapeutiche scoperte da pochi anni. Dopo circa 30 anni di studi continuativi, è stata dimostrata una alta capacità antinfiammatoria, dovuta ad una concentrazione elevatissima di beta-D-glucani, sostanze utili per proteggere la salute dell’organismo, soprattutto in presenza di ambienti inquinati, alimentazione 36


povera di sostanze nutritive, stress psicofisico. I beta-D-glucani sono inoltre utili in tutte le infezioni della pelle con irritazione e prurito. In particolare per la doppia funzione di protezione e depurazione, sono efficaci nel diminuire i sintomi dovuti alle allergie sia di tipo cutaneo che respiratorio. Si trova in erboristeria e negozi di alimentazione naturale, come fungo essiccato intero o compressa. Il fungo si può reidratare in acqua e aggiungerlo poi a pezzettini sulle pietanze. E’ molto saporito e se ne può mangiare uno al giorno, senza limiti. Come compressa, essendo più concentrata, la cura può durare sei mesi con un mese di stop, prendendone una al giorno dopo uno dei tre pasti giornalieri.

Auricularia per il cuore L’auricularia polytricha, è il fungo amico del cuore e della circolazione sanguigna. Conosciuta come orecchio di Giuda è un ingrediente fondamentale della cucina asiatica. E’ un concentrato di potassio altamente biodisponibile, ovvero facilmente e velocemente assorbito dall’organismo. Questa particolarità, rende questo fungo ideale per trattare tutte le patologie che riguardano la circolazione e la pressione alta. Protettiva del cuore anche grazie al tanto calcio, ferro e zinco, è considerata un vero e proprio fungo terapeutico estremamente interessante. Si utilizza anche per le gambe gonfie e le vene varicose. L'auricularia è in grado di migliorare le caratteristiche di fluidità del sangue, senza però aggredire le pareti vascolari Si trova nei negozi di alimentazione naturale e in erboristeria, sotto forma di fungo essiccato o polvere sciolta. Come fungo se ne mette uno reidratato a persona nelle zuppe o minestre alle quali dona un sapore gradevole ed intenso. La polvere è un eccellente addensante e può essere utilizzata mettendone un cucchiaino raso, in salse o vinaigrette, per condire con grande sapore verdure crude e cotte. La medicina cinese lo consiglia come preventivo delle malattie trombotiche sia degli arti che degli occhi. Coprinus per regolare la glicemia ll coprinus comatus, anche detto fungo dell’inchiostro, ha un sapore molto simile all’asparago. Cresce anche in Europa e in Italia non solo nei boschi e nei prati ma anche nei giardini e ai bordi delle strade. E’ uno dei funghi più ricchi in proteine, quasi un terzo del suo peso e contiene 20 aminoacidi, tra cui tutti gli 8 che servono all’organismo umano. Questi aminoacidi essenziali non possono essere prodotti dall’organismo umano e devono dunque essere ingeriti. Contengono inoltre manganese, rame, niacina, tiamina, e riboflavina. Una ricca 37


composizione di sostanze nutritive e terapeutiche che aiutano a ridurre la glicemia, stimolano la digestione e favoriscono la crescita muscolare e l’energia fisica, Sono molto utili a chi pratica sport e si sente a corto di energie, oltre che per tutti quelli che hanno problemi di diabete. La forma migliore sono le compresse che si trovano in erboristeria, in quanto concentrano al meglio gli aminoacidi e il rame. Se ne prende una compressa al giorno, lontano dai pasti, con cicli di due mesi con un mese di stop.

taneamente nelle regioni asiatiche alle altitudini più elevate. Di conseguenza, è molto raro e piuttosto costoso. Nelle compresse l’estratto di cordyceps ha una alta concentrazione di polisaccaridi e aminoacidi, attivi sulla circolazione periferica e sugli organi genitali. Il fungo cordyceps deve la sua forte richiesta sul mercato alle scoperte dei pastori di yak tibetani che constatarono che le mandrie che facevano pascolare sull'altipiano avevano una resistenza fisica ed una aspettativa di vita, doppia rispetto agli altri animali tenuti altrove. Nella medicina tradizionale cinese il fungo cordyceps è utilizzato da anni come tonico e come afrodisiaco. Se ne prende una compressa al giorno la mattina dopo colazione, con cicli di cura di due mesi con un mese di stop. Oltre ad aiutare nelle disfunzioni sessuali, migliora l’umore e favorisce la potenza muscolare. Coriolus contro le infezioni

Cordyceps l’afrodisiaco Questo fungo dalla forma strana e tentacolare, quasi a ricordare un ragno, si trova sotto forma di compresse in erboristeria. E’ definito il fungo della libido per la capacità di stimolare l’energia sessuale e il desiderio, sia negli uomini che nelle donne. Il cordyceps cresce spon-

Il coriolus versicolor è ricco di polisaccaridi e di particolari peptidi definiti PSP, sostanze dalle proprietà antivirali e disinfettanti. In Asia è molto ambito da moltissimi secoli per curare tutte le infezioni, dalla semplice influenza, alla cistite, dalle infezioni dermatologiche a quelle che colpiscono l’intestino o il fegato. Si trova in compresse, in erboristeria e negozi specializzati ed è molto apprezzato dai naturopati, pur essendo presente da pochissimo sul mercato occidentale. Se ne prende una compressa, tre volte al giorno a stomaco pieno, ai rimi sintomi, continuando l’assunzione, fino a scomparsa dei sintomi e comunque non oltre i 15 giorni. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato la particolare efficacia sulle infezioni vaginali come la candidosi. Inoltre viene utilizzato come prevenzione contro le infezioni delle vie respiratorie durante la stagione fredda, prendendone una compressa dopo colazione, sino a primavera.

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Hericium Maitake per la dieta Il maitake (grifola frondosa), anche detto barbasin, cresce come fungo commestibile anche in Europa. Ricchissimo di ergosterolo, ovvero la provitamina D, ha una specifica azione sulla tiroide e sul sistema linfatico. E’ considerato dalla medicina giapponese, un potente depurativo, particolarmente utile durante i regimi dimagranti. La leggenda vuole che i raccoglitori in Giappone facessero dei veri e propri salti di gioia quando trovavano un maitake. Grazie alle sue virtù curative, il

fungo risultava essere particolarmente prezioso e poiché solo negli anni '80 è iniziata la coltivazione, fino ad allora era una fortuna trovarlo. Per la capacità depurativa e diuretica è particolarmente indicato, quando al sovrappeso è associata ipertensione e problemi circolatori con cellulite. Si trova in erboristeria o nei negozi specializzati, sotto forma di compresse, Se ne prende una compressa con molta acqua, prima di pranzo e cena, proseguendo per 4 mesi con un mese di stop.

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LA MELA, UNA TENTAZIONE SALUTARE La mela accompagna da sempre la civiltà dell’uomo, il suo sviluppo agricolo e alimentare. Partendo dall’esempio della mela che Eva offrì a Adamo possiamo fare un giro del mondo e della sua storia attraverso la mela. In Grecia, Paride donò una mela a Venere, e poi fu la guerra di Troia. Le mele d'oro delle Esperidi furono sottratte da Ercole. Atlanta sposò Ippomene, dopo essere stata battuta ad una competizione di corsa, poiché distratta dalle mele che questi le donò. Anche gli Dei subivano la seduzione di questo frutto: Zeus aveva il suo albero di mele che era accudito dalle Esperidi. Agli dei dell'antico Egitto erano offerti cesti di mele di molte varietà. Nelle favole medievali vi sono un'infinità di mele fatate che donano immortalità. Guglielmo Tell colpisce una mela posta sul capo del figlio e Newton intuisce la legge di gravità grazie ad una mela che lo colpisce sulla testa. Nei riti del Centro America la mela è utilizzata per preparare potenti filtri d'amore. Nella mitologia scandinava Indhunn aveva una mela che donava eterna giovinezza. Per gli indiani Irochesi un albero di mele è ritenuto il centro del cielo. Insomma un frutto, anzi frutti, perché le mele sono differenziate in tantissime varietà, che è simbolo del cammino dell’uomo. UNA MELA AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO Chi non conosce questo proverbio? Eppure non si tratta di semplice saggezza popolare ma di una verità scientifica. Ecco la tabella che ci presenta di cosa è fatta una mela

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GOLDEN DELICIOUS La mela Golden Delicious è una delle mele più apprezzate dai consumatori. Il nome stesso ne spiega le principali caratteristiche: giallo dorata la buccia e dolce e profumata la polpa. Il ricco contenuto zuccherino la pone tra la frutta preferita dai bambini, inoltre, è ideale come ingrediente per la preparazione di torte e crostate. E’ la mela consigliata alle persone asteniche, esaurite fisicamente e psicologicamente e le persone con problemi di stitichezza, grazie alla maggiore presenza di magnesio, acido tartarico e pectine GRANNY SMITH La mela Granny Smith di produzione nazionale è disponibile sul mercato da settembre a maggio. Questa varietà è stata selezionata nei primi anni del secolo nella regione australiana del Nuovo Galles del Sud. La buccia è di colore verde intenso e brillante, anche a piena maturazione. La polpa croccante ed il sapore fresco ed acidulo ne fanno un frutto molto apprezzato sia a tavola sia in cucina, dove è ingrediente insostituibile per insalate e sorbetti. Particolarmente ricca di acido malico, niacina e vitamina C è indicata per le persone con problemi di pelle (dall’acne alle prime rughe), alle persone con sistema immunitario debole e come forte depurativo STAYMAN La mela Stayman di produzione nazionale è sul mercato da ottobre ad aprile. Questa varietà si distingue per la forma globosa regolare e per il sapore caratteristico, leggermente acidulo, della polpa croccante. La buccia è di colore giallo-verde, largamente macchiata e striata di rosso intenso (minimo 50%) mentre la polpa si presenta di un colore bianco-crema, molto soda, mediamente succosa. Il sapore leggermente aspro, ma gradevole con gusto inconfondibile. Questa mela è particolarmente ricca di acido tartarico, di magnesio e di zinco. E’ dunque una mela adatta per le per-

sone ansiose, che hanno difficoltà a prendere sonno, a chi ha problemi di digestione IMPERATORE La mela Imperatore di produzione nazionale è disponibile sul mercato da ottobre a luglio. Si riconosce per la buccia cerosa, di forte colorazione rossa. La polpa è fine e mediamente dolce mentre la polpa è di colore bianco-crema, consistente, poco o mediamente succosa, dolce-acidula, poco aromatica. La buccia è cerosa di colore giallo verde con un color rosso ampiamente diffuso e compatto (minimo 50%). E’ particolarmente equilibrata per quanto riguarda la composizione degli acidi, ricca di polifenoli e di potassio. E’ dunque utile per le persone che soffrono di pressione alta, ritenzione idrica, problemi circolatori, che hanno valori alti di colesterolo e trigliceridi. STARK RED DELICIOUS La mela Stark Red Delicious di produzione nazionale è sul mercato da settembre a maggio. Con il suo colore rosso intenso è la mela del nostro immaginario (quella di Paride e di Biancaneve). Possiede una caratteristica forma allungata ed una polpa dolce e farinosa, polpa fine, consistente, appena succosa, aromatica, poco acidula e gradevole che la rendono ideale, in cucina, nella preparazione di carni e dolci. E’ particolarmente ricca di pectine, di ferro e calcio, acido ossalico. E’ dunque il frutto amico delle donne, utile nei giorni del ciclo, durante la menopausa. La ricchezza di acido ossalico ne fa un naturale dentifricio e rinforza le gengive. Utile anche per i problemi di couperose e in generale di fragilità capillare. GALA All'interno del gruppo delle mele Gala due sono le varietà più diffuse: Mondial Gala e Royal Gala.

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Hanno colorazione della buccia giallo-rossa, mentre la polpa è di un caratteristico color crema.La polpa fine, succosa e di media consistenza ha un gusto dolce, leggermente aromatico. Queste mele sono tra le più ricche di fosforo, calcio, niacina e vitamina C. Sono dunque molto utili a chi studia, alle persone stanche e con problemi di invecchiamento precoce della pelle. La ricchezza di acidi della frutta, la rendono un buon antirughe e soprattutto un saporito antietà

LA RENETTA Varietà di notevole diffusione è disponibile sul mercato da ottobre ad aprile. La polpa, fondente e poco succosa, è gradevolmente acidula ed aromatica. La buccia è gialla-leggermente verdognola con lievi sfumature rossastre. La polpa è piuttosto tenera, fondente e poco succosa, mediamente zuccherina, piacevolmente acidula e profumata. Ricca di tannini e di tutti gli oligoelementi, è particolarmente adatta come astringente, depurativo, disintossicante. Inoltre proprio per la ricchezza di oligoelementi è consigliata ai bambini durante la crescita, agli adolescenti, agli anziani. In cucina è indicata, oltre che per il consumo fresco, per preparare la classica torta di mele.

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UN FRUTTO MILLE PROPRIETA’ Come preventivo delle malattie metaboliche – grazie al mix di vitamine, oligolementi, polifenoli, acidi organici è considerata utile per prevenire il diabete, l’infarto, i problemi della circolazione, le malattie del sistema respiratorio. Importante la prevenzione, grazie alla regolazione della permeabilità dei capillari e dei vasi linfatici dovuta alla niacina, ai polifenoli, alla presenza di acido malico. Da preferire le mele Granny Smith e Imperatore Come depurativo - Abbassa il tasso del colesterolo dannoso (LDL) ed aiuta le arterie a difendersi da questo. L'azione è dovuta alla pectina di cui la mela è molto ricca. Inoltre facilita la digestione ed è un buon disintossicante. Stimola flusso biliare, genera rapidamente energia ma mantiene bassa la glicemia, a tutto vantaggio della linea. Da preferire le mele Renetta e Gala Per l’intestino – la mela può essere sia lassativa se si utilizzano le varietà con maggiori pectine, come la Golden e in generale quelle dolci, sia come astringente, utilizzando le varietà acidule. Per l’eccezionale equilibrio di acido ossalico, tartarico, malico, tannini e vitamine, l’azione astringente non si manifesta con la comparsa di stitichezza ma con l’eliminazione del disturbo della diarrea, anche se di origine nervosa, grazie alla presenza di magnesio. Da preferire le mele Golden e Renetta Per il sistema immunitario - Stimola il timo e la produzione di linfociti T, rafforzando con ciò le difese immunitarie sia nei confronti delle malattie infettive sia nei confronti delle malattie degenerative. Da preferire le mele Granny Smith e Stark Red Per il sistema circolatorio – grazie alla presenza di oligoelementi e acidi organici aiuta il sistema circolatorio nel suo insieme. Una ricerca dell'Istituto di Sanità Pubblica di Helsinki, in Finlandia, pubblicata sull'European Journal of Clinical Nutrition, dice che chi mangia almeno una mela al giorno, corre minori rischi di ictus rispetto a chi non consuma mai questo frut-

to. Secondo i ricercatori, basterebbero anche 50 millilitri al giorno di succo di mela per preservare la salute delle arterie. Da preferire le mele Stark Red e Imperatore Per il sistema nervoso – magnesio, niacina e acidi organici combattono ansia e depressione e favoriscono, la ripresa dell’umore, il controllo dell’adrenalina, un sonno migliore. La mela può essere associata come un vero e proprio integratore naturale alle varie terapie naturali e farmacologiche per la cura di ansia, depressione, insonnia. Da preferire le mele Stayman e Golden Per la pelle - la mela è il frutto della bellezza e dell'amore perché contiene estrogeni vegetali che agiscono sull'ipotalamo. I flavonoidi (composti con elevate capacità antiossidanti) che combattono la produzione di radicali liberi e quindi l'invecchiamento precoce e gran parte delle manifestazioni collegate ad un eccesso di radicali liberi, come le rughe precoci, la pelle secca o acneica. Da preferire le mele Granny Smith e Gala Per i denti - Masticare una mela dopo i pasti aiuta anche i denti, grazie al contenuto in acido ossalico, che "pulisce" i denti, li sbianca e massaggia le gengive. Da preferire le mele Stark red e Stayman LA MELA COME COSMETICO La maschera di bellezza alla mela: 1 mela, 2 cucchiai di panna da cucina, 1 cucchiaino di miele. Questa maschera da ottimi risultati in caso di pelle disidratata ma soprattutto rilassata, senza tono. La mela, infatti, è un frutto ricco di particolari sostanze, chiamate pectine, che hanno una notevole azione idratante e tensiva sulla pelle. La mela contiene anche piccole quantità di vitamine A e C (antiossidanti), acido tannico e acido malico (i famosi "acidi della frutta"), con proprietà 43


tiepida avendo cura di eliminare ogni residuo, quindi risciacquatelo con acqua fredda che tonificherà la pelle. Avvertirete una sensazione di freschezza ed il vostro viso apparirà più tonico e vellutato. Potrete applicarla 1-2 volte a settimana. Bagno anticellulite alla mela: 3 mele grandi meglio se acidule,1 litro d’acqua minerale frizzante. La mela, grazie alla sua efficace azione a livello circolatorio, è molto attiva contro la cellulite. Questo grazie agli acidi organici, ai tannini, allo zinco e al magnesio che hanno azione protettiva sui capillari riducendo gli edemi (accumuli di liquido). Questo bagno, quindi oltre ad essere indicato per la cellulite, è molto utile in tutti i casi di circolazione difettosa alle gambe, capillari dilatati, senso di pesantezza e gonfiori a piedi e caviglie. Mettete a bollire le mele in una pentola contenente 1 litro d'acqua, per circa 30 minuti. Frullate e aggiunge all'acqua del bagno, dove rimarrete in immersione per 15 minuti. Sentirete anche le gambe più leggere e sgonfie, grazie all'attivazione circolatoria. Maschera alla mela per capelli grassi: 1 vasetto di yogurt naturale intero compatto, due mele acidule, due cucchiai di argilla verde Grazie alla presenza degli acidi di frutta, questa maschera purifica la cute e pulisce i capelli grassi. Lo zinco e i tannini della mela rinforzano i capelli. L’argilla riequilibra la secrezione sebacea e rinforza i capelli

astringenti ed un delicato effetto peeling. Alle proprietà leviganti della mela si uniscono quelle idratanti della panna, grazie al suo contenuto in grassi. Il miele, invece, rende la cute più morbida. Lavate bene la mela, sbucciatela, grattugiatela ed unitela agli altri ingredienti fino ad ottenere un composto denso. Applicatelo sulla cute ben detersa e lasciatelo agire per circa 15 minuti. Sciacquate il viso con acqua

Frullate le mele insieme allo yogurt. In una terrina, aggiungete l’argilla e fate un composto che stenderete sui capelli asciutti. Coprire con una cuffia di plastica o pellicola trasparente e tenere in posa per 30 minuti. Poi sciacquare con cura. Questa maschera fatta due volte alla settimana, per almeno un mese, trasforma letteralmente i vostri capelli grassi.

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scolare bene. Aggiungere il condimento alle mele e al formaggio e mescolare con cura. Pennette alla mela: 300 gr. di pennette, anche integrali volendo, 3 mele farinose, 5 pomodori succosi, una cipolla grande, un cucchiaino di capperi, sale, pepe, 2 cucchiai di olio di oliva. Tagliate molto finemente le mele e le cipolle e fatele soffriggere nell’olio bollente per un minuto. Aggiungete i pomodori tagliati in maniera grossolana e il sale. Cuocere il tutto per 30 minuti a fuoco basso. A fine cottura, mentre la pasta starà cuocendo, aggiungete i capperi pestati e pepe a piacere. Con la salsa ottenuta condite la pennette Pane dolce alle mele: 1 kg di mele, 1 bicchiere d'acqua, 5 cucchiai di zucchero integrale, scorza di limone, 500 g di pane raffermo, 1/2 l di latte, 100 gr. di burro, 2 cucchiai di pangrattato. LA MELA REGINA IN CUCINA La mela non è solo un frutto salutare, goloso e ricco di tante proprietà ma anche un alimento che può essere protagoniste di tante ricette che uniscono salute, sorpresa e sapore. Ecco un menù completo dall’antipasto al dolce. Per essere davvero completi non fatevi mancare il sidro di mele o una bevanda all’aceto di mele (un cucchiaio per litro d’acqua minerale). Le dosi per ogni ricetta s’intendono per quattro persone Antipasto dell’orto : 200 gr di formaggio Edamer o analogo, 200 g di mele sbucciate meglio se acidule, 30 g di sedano, 10 foglie di menta, 10 foglie di basilico, un pizzico di origano, 1 cucchiaino di sherry o altro liquore alla frutta, 1 cucchiaio di aceto di mele, sale, pepe, succo di limone a piacere, due cucchiai di olio d'oliva. Tagliare il formaggio e le mele a fette uguali. Aggiungere il sedano tagliato a fettine sottili. Unire la menta e il basilico, tritati finissimi. Mescolare olio d’oliva, sherry, aceto e limone. Aggiungere il sale, il pepe e l’origano e me-

Pulite delle buone mele dolci, tagliatele a fettine, cuocete con un poco di acqua (tanto che ne siano quasi coperte), due o tre cucchiai di zucchero ed una scorza di limone. Tagliate anche del pane raffermo a fette, bagnate queste nel latte, friggetele nel burro in una padella larga su fuoco non troppo alto per non bruciare il burro. Toglietele dal fuoco quando le fette sono ancora mollicce ed unitele alle mele in una teglia da forno precedentemente una di burro, alternando il pane alle mele. Spolverizzate alla fine tutto questo di zucchero e pangrattato e collocatela per una ventina di minuti nel forno. Rovesciate quindi il tortino su di un piatto spolverizzandolo una seconda volta di zucchero. Salsa di mele (per condire qualsiasi pietanza): 3 mele renetta, 2 cucchiaini di zucchero, 2 cucchiaini di aceto di mela, un cucchiaino raso di sale ed uno di peperoncino in polvere, due cucchiai di olio d’oliva. Sbucciare e tagliare a pezzetti le mele. Nel frattempo scaldare l'olio e insaporirlo con il peperoncino rosso. Aggiungere le mele, lasciare che si di-

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sfino, aggiungere il sale e, a fuoco vivo aggiungere l'aceto che lascerete evaporare. Aggiungere lo zucchero e ridurre tutto a purea. L’aceto di mele L'aceto di mele è il prodotto della fermentazione del succo di mele. Ottimo in cucina per condire insalate e ortaggi, cui apporta vari sali minerali (mentre l'aceto di vino distrugge quelli esistenti), ha anche molti benefici sulla salute. Il consumo dell'aceto di mele migliora la fissazione del calcio ed è quindi utile sia ai bambini in crescita, sia alle persone sia soffrono di artrite. Interviene nel metabolismo dei grassi di origine animale, favorendone la digestione e l'assimilazione. Influisce positivamente sulla flora batterica intestinale. La presenza di pectina (una sostanza presente nei vegetali e attiva anche nelle mele), che attira l'acqua nell'intestino, aiuta a combattere la stitichezza.

due cucchiaini di aceto di mele e un cucchiaino di miele, da sorseggiare la sera prima di dormire Impedisce il deposito di calcio nei legamenti dei tessuti. Fare spugnature su tutto il corpo con acqua a temperatura naturale, cui avrete aggiunto aceto di mele, aiuta a tonificare la pelle, disintossicandola e rendendole il giusto grado di acidità. In caso di febbre, fate spugnature frequenti (ogni mezz'ora) di acqua e aceto di mele. Ricordate che i "fumenti" di acqua e aceto di mele possono combattere il mal di testa e liberare il naso chiuso dal raffreddore. L'aceto di mele fa anche "miracoli" con le gengive sanguinanti, le afte e il tartaro. Usatelo diluito in acqua per sciacqui frequenti. Se, invece, è una "febbre" sulle labbra il vostro problema, tamponatela con un pò di aceto di mele puro.

Nell'aceto di mele si trovano dei batteri, gli Acetobacter, e la pectina, ma è anche ricco di potassio, una sostanza di cui siamo quasi tutti carenti e che invece è fondamentale per la per la crescita, per il metabolismo e per l'equilibrio tra attività e riposo, fondamentale soprattutto in età avanzata. Nell'aceto di mele sono presenti, poi, sali minerali e oligo-elementi, che hanno la capacità di tonificare e rimineralizzare l'organismo intero. Le ricette con l’aceto di mele Due cucchiaini di aceto di mele in un bicchiere di acqua pura, potranno esservi utili dopo un'abbondante o per calmare i dolori provocati dalla gastrite e dall'acidità di stomaco. Quattro cucchiaini di aceto di mele in un bicchiere d'acqua sono ideali per i gargarismi, in caso di laringiti e per calmare la tosse. Contro la diarrea, ottimo un bicchiere di acqua cui avrete aggiunto un cucchiaino di aceto di mele, da bere per sei volte in tutta la giornata. Un cucchiaino di aceto puro, bevuto a piccoli sorsi, aiuterà a vincere le nausee in gravidanza e calmerà il singhiozzo. Per lenire i dolori alle articolazioni dovute a reumatismi o artrosi: un bicchiere d'acqua con 46


LAMPONE, ENERGIA PER IL CORPO E LA MENTE La bella stagione, con le alte temperature e la tendenza a dormire meno e peggio, è un periodo che può mettere a dura prova molte persone, per il calo di energia fisica e mentale. Molti disturbi cronici come l’eccesso di peso, i disturbi neurovegetativi e quelli mestruali, tendono a riacutizzarsi e a presentarsi in maniera più insidiosa. Una risposta dolce e salutare sono i lamponi, che hanno la caratteristica di offrire una ricca integrazione di vitamine e sali minerali, assorbiti molto velocemente, per la presenza di fruttosio in grandi quantità. Il lampone contiene magnesio, potassio e fosforo, un tris di minerali che rinforzano i muscoli, favoriscono il recupero di energia mentale, aumentando il senso di benessere. La velocità con cui queste azioni si manifestano, fanno dei lamponi un vero e proprio integratore. Ad aumentare le capacità toniche, anche la provitamina A, quelle del gruppo B e molta vitamina C. Il consumo di lamponi è particolarmente indicato a colazione, per avere un surplus di energia fisica e mentale. Indicati negli sportivi, in chi è in convalescenza, necessari nelle diete vegetariane e vegane in particolare. Sono inoltre il frutto più indicato per le donne in gravidanza, per l’alto valore nutrizionale e salutare, nonché la facile digeribilità. In estate sono il frutto migliore e più efficace per supportare le diete dimagranti per la presenza di chetoni stimolanti il metabolismo e per la capacità di dare tono ed energia, quando cala l’introito delle calorie. La medicina naturale li considera i migliori 47


frutti per rinforzare il sistema immunitario e prevenire o ridurre le infezioni delle vie respiratorie superiori. Contengono una buona quantità di vitamina C (25 mg per 100 g) e acidi organici e soprattutto i preziosi polifeni, che ne fanno un protettore del sistema circolatorio, utili in caso di couperose, fragilità capillare, ristagno venoso delle gambe. Leggermente astringenti sono consigliati a chi soffre di gastrite con diarrea. Importantissima l’azione su tutti i disturbi del ciclo femminile, per la specifica capacità anti dolorifica. Il lampone antiossidante Introdurre i lamponi nella propria dieta, a colazione o come leggero anti fame ( 34 calorie ogni 100 gr) significa integrare la propria alimentazione con ricche sostanze antiossidanti naturali. Questo semplice ma suggestivo frutto è un vero e proprio laboratorio di chimica naturale, dove l’equilibrio e la quantità di vitamine, acidi, minerali e sostanze attive, sono una garanzia di salute. Numerose ricerche dimostrano che il lampone è uno dei migliori antiossidanti, sicuramente il migliore in estate, utile come antietà, per difendersi dalle malattie e per rigenerare il proprio sistema epidermico. L’azione antiossidante è efficace e testabile, in quanto il consumo quotidiano migliora in poco tempo l’aspetto della pelle, in particolare di quella secca o ipersensibile. Gli acidi del lampone proteggono anche occhi e mucose per una azione anti invecchiamento completa. La sinergia dei vari componenti permette un’azione su diversi distretti del corpo, anche se quello circolatorio e quello epidermico sono i primi a manifestare i benefici dell’assunzione di questo saporito frutto. Tre mesi di assunzione garantiscono una copertura antiossidante e dunque di energia e salute. Per una buona efficacia ne va consumato almeno un etto al giorno.

Il gemmoderivato di lampone Ottenuto dai tessuti embrionali vegetali del lampone, prima che i frutti maturino, questo gemmoderivato è considerato una delle migliori presentazione di questa particolare e affascinante terapia naturale, per la velocità di azione. Viene commercializzato con il nome latino Rubus idaeus o come gemmoderivato di lampone, in farmacia ed erboristeria. Viene utilizzato nella cura dei disturbi mestruali, dismenorrea, metriti e vaginiti, amenorree. Un rimedio dunque a 360° sui disturbi del ciclo femminile a qualunque età. ll gemmoderivato di lampone è un concentrato di fragrina, una sostanza che ha una forte e veloce azione antispastica, oltre a regolare in maniera delicata e senza effetti collaterali il quadro ormonale femminile. Se ne prendono 60 gocce in un bicchiere d’acqua al momento della presenza di dolore o disturbo, ripetendo l’assunzione ogni 4 ore, sino a risoluzione del problema. Per il dolore cronico o per fare una cura generale in presenza di disturbi del ciclo si possono fare cure di 3 mesi con un mese di stop, assumendone 40 gocce in un bicchiere d’acqua mattina e sera. Essendo un gemmoderivato molto potente, l’assunzione prima, dopo o lontano dai pasti non è influente sull’azione terapeutica. Il lampone antistanchezza Stanchezza fisica e stanchezza mentale, in una sola parola apatia, possono presentarsi durante le giornate più calde dell’estate, soprattutto quando l’alimentazione non è ricca di nutrienti, oppure troppo pesante. I lamponi, possono essere un valido e soprattutto veloce aiuto contro tutte le forme di stanchezza e mancanza di energia. Sono una vera riserva di potassio, calcio e fosforo, assorbiti con molta velocità, grazie alla caratteristica che condividono con i mirtilli, di avere zuccheri semplici particolarmente attivi. Un’altra componente nutrizionale che fa di questi frutti, un rimedio per la stanchezza sono gli 48


acidi, in particolare il citrico e il malico e l’ellagico. E’ proprio l’acido ellagico, sottoposto a numerosi studi scientifici, ad avere questa proprietà di stimolazione sia del sistema nervoso che di quello muscolare. I lamponi ne sono una fonte, molto disponibile, tanto che il prestigioso Journal of Agricultural and Food Chemistry, ha lanciato quest’anno un appello affinché venga approfondita dalla comunità scientifica, la connessione tra lamponi, acido ellagico e cura della depressione e della stanchezza cronica.

Il Chetone dimagrante Una azione molto efficace e soprattutto unica tra i prodotti vegetali è quella di favorire la produzione di leptina (dalla radice greca leptos che significa magro) un ormone a base proteica,, che regola il metabolismo dei grassi corporei e del consumo energetico. Ad attivare la produzione sono i chetoni del lampone che stimola la leptina a consumare il tessuto adiposo bianco. Questo ormone ha i suoi recettori nell’ipotalamo, la ghiandola che controlla il peso, la temperatura corporea, il senso della fame, della sete e del freddo. I chetoni del lampone, riescono grazie a questa collaborazione con l’ormone ad ingannare l'accumulo di grasso, segnalando all'ipotalamo che occorre ridurre l'assunzione di cibo. Inoltre i chetoni del lampone, favoriscono l’accellarazione del metabolismo non tanto nella fase della digestione ma in particolare nel consumo dei depositi grassi. Per questo è particolarmente indicato nelle persone stanche che fanno fatica ad avere attività sportive e in chi soffre di fame nervosa con senso di debolezza. Ovviamente pur essendo molto efficace in chi non riesce a fare molta attività fisica, l’utilizzo dei chetoni del lampone è ancora più veloce ed efficace in chi aumenta il proprio dispendio energetico con lo sport anche a bassa intensità. Per avere una buona azione e garantirsi una buona quantità di queste preziose sostzne contenuti nei frutti del lampone, andrebbero però consumati in quantità impossibili per l’alimentazione, oltre i 10 kg al giorno, per questo vengono realizzati delgi specifici integratori di chetoni di lampone, in farmacia ed erboristeria. Particolarmente efficace è la versione liquida.

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L’infuso di lampone disintossicante In erboristeria si trovano le foglie lampone, un rimedio che viene dalla tradizione erboristica tedesca per i disturbi di stomaco, dolori mestruali e infiammazioni. Queste foglie riescono nella fase di essicazione a concentrare i sali minerali e i tannini, così da avere una potente azione disintossicante. Utile nei casi di eccesso di colesterolo, acido urico e trigliceridi e per favorire la diuresi, è consigliato nei casi di eccessi alimentari e di alcool, in particolare quando si è esagerato con cibi molto salati. L’azione disintossicante è utile anche durante la dieta o quando l’apparato digerente reagisce agli stravizi con meteorismo e colite. Si prepara fecendo bollire 200 ml d’acqua. Si mette un cucchiaio abbondante di foglie, si spegne la fiamma e si lascia in infusione per 10 minuti. Si filtra e si beve due volte al giorno lontano dai pasti, volendo si può dolcificare con miele di agrumi. La cura disintossicante può essere fatta due-tre volte l’anno per un mese. Lampone per lo stomaco agitato Un’altra azione meno conosciuta del frutto del lampone è quella di essere un buon lenitivo della mucosa gastrica quando è irritata a causa del reflusso gastrico o della gastrite. Il consumo di lamponi è molto utile in questi casi, sia per la specifica azione calmante e normalizzante ma anche per l’integrazione di vitamina C. Chi soffre di gastrite o reflusso, devo spesso rinunciare ad alimenti acidi ma preziosi come il limone, gli agrumi o i pomodori. I lamponi invece sono una fonte eccellente di vitamine che potrebbero essere carenti nelle diete per l’acidità gastrica, oltre ad avere un azione curativa e lenitiva per questo disturbo. Essendo molto digeribili non vanno ad affaticare il cardias, la valvola dello stomaco che controlla la risalita degli acidi gastrici verso l’esofago. Assunti dopo un pasto leggero, sono sazianti e facilitano la digestione, calmando acidità e reflusso.

ll lampone in cosmetica Oltre all’azione antiossidante interna e dunque di bellezza sulla pelle, il lampone fresco può essere anche utilizzato esternamente come veicolo di sostanze benefiche. In particolare gli acidi del lampone, hanno una azione molto potente e delicata sul prezioso meccanismo dell’esfoliazione epidermica, che garantisce idratazione, bellezza, luminosità e anche una migliore qualità dell’abbronzatura. Una maschera esfoliante delicata è quella che vede l’associazione tra lamponi, bicarbonato e yogurt intero. In una terrina si pestano un cucchiaio colmo di lamponi freschi e lavati con un cucchiaino raso di bicarbonato di sodio, che attiva al meglio gli acidi ed ha una delicata azione abrasiva. Si aggiungono 3 cucchiai di yogurt bianco intero senza zuccheri. Si mescola con cura e si applica il composto sul viso pulito, tenendo 50


per 10 minuti. Infine si massaggia il composto strofinando delicatamente per qualche minuto e risciacquando con acqua fresca. Il risultato sarà quello di un viso luminoso, idratato e pronto per ricevere al meglio il bagno di sole, un trucco importante, affrontare una giornata o una serata al meglio. Si può fare due volte alla settimana. Lampone per la colazione estiva Una sana colazione energetica estiva vede i lamponi protagonisti per la loro azione energetica e depurativa. Durante la dieta 200 gr di lamponi freschi e due fette biscottate sono una sicura energia che riattiva anche il metabolismo. Un cucchiaio di lamponi aggiunti al muesli o allo yogurt, garantisce un surplus energetico importante. Per chi soffre particolarmente il caldo, i lamponi a colazione aiutano il metabolismo a sopportare meglio le temperature alte, mantendo la pelle ben idratata. Una ricca e golosa colazione energetica estiva può essere l’abbinamento con la ricotta fresca. Si frullano insieme 10 lamponi con un cucchiaio colmo di ricotta, spalmando il composto su una fetta di pane integrale, da accompagnare con la bevanda preferita. Per chi ama i succhi e i centrifugati al mattino, aggiungere una manciata di lamponi alla propria ricetta, offre una integrazione preziosa in estate di sali minerali e vitamine.

Salsa salata di lamponi - Per 4 persone, frullate 200 gr di lamponi freschi e ben lavati con un pizzico abbondante di sale integrale e una manciata abbondante di foglie di basilico. Aggiungete un cucchiaino di olio e uno di concentrato di pomodoro e mescolate con cura. Si utilizza per tartine, accompagnare uova sode e condire le insalate di riso e di pasta estive. Frittata dolce - Per una golosa merenda, uno sfizioso dopocena o una nutriente colazione. Si sbattono due uova intere con un un cucchiaio di zucchero a velo. Passate 150 gr di lamponi maturi e lavati nello zucchero integrale e mettete in una padella calda con poco olio appena fumante ma che non frigga. Dopo pochi secondi aggiungere il battuto di uova e cuocere, rigirando, sino a doratura desiderata. Dolce di lamponi al cucchiaio - Per 4 persone, mescolate 500 gr di ricotta soda con 3 cucchiai di miele di acacia. Mettete il composto in freezer per 30 minuti. Tritare 100 gr di biscotti secchi in maniera grossolana, aggiungendo un cucchiaio di cacao dolce. A parte lavate 200 gr di lamponi maturo. Togliete la ricotta dal frigo, incorporando delicatemente, prima il composto di biscotti e cacao e poi i lamponi. Lasciare in frigo sino al momento di servire.

Ricette con il lampone Aceto di lamponi – Lavate 250 gr. di lamponi maturi e asciugateli con cura. Versate 500 ml d'aceto di vino bianco in un recipiente ermetico ed aggiungete i lamponi. Chiudete e lasciate macerare per 20 giorni. Filtrate con filtro di carta, travasando in una bottiglia pulita. Buonissimo su verdure crude e pesce. Si conserva in frigo per un anno.

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I LATTI VEGETALI

Si chiamano latti vegetali ma sono in realtà bevande a base di cereali, frutta, legumi, ottenuti in maniera semplice utilizzando la pressione e l’acqua. Sono composti da acqua, l’ingrediente che li identifica, una percentuale variabile di oli vegetali ( quasi sempre girasole) per dargli una consistenza simile al latte, un pizzico di sale ed altri ingredienti. Famoso e controverso il latte di soia, da poco sul mercato ma in pieno boom di vendita il latte di riso, delizioso e salutare. Dal Nord Europa si stanno facendo largo nei supermercati italiani ma soprattutto nei negozi di alimentazione naturale, queste ed altre bevande vegetali che sono un concentrato di sostanze nutritive, dal sapore nuovo in alcuni casi, ma sempre gradevole. Diverse le motivazioni che li portano sulla tavola quotidiana. Dall’intolleranza al latte a tutte le età, alla scelta vegana o vegetariana, dal bisogno di integrare alcune sostanze nutrizionali sino a vere e proprie patologie o allergie che sconsigliano l’uso del latte vaccino o richiedono l’introduzione dei latti vegetali. La curiosità verso nuovi prodotti, la versatilità in cucina, il bisogno di cibi naturali e salutari, il prezzo non più elevato, si va da uno a tre euro al litro, stanno favorendo sempre più la conoscenza con queste bevande. Che prima di essere salutari sono anche buone.

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Latte di riso Il preferito da chi si avvicina all’alimentazione naturale per il sapore delicato, dolce, simile al latte scremato. Da preferire quelli da varietà biologica e senza zuccheri aggiunti, il latte di riso si caratterizza per la grande digeribilità, per l’apporto discreto di vitamine e sali minerali. Senza glutine e grassi saturi, il latte di riso favorisce la diminuzione del colesterolo, aiuta l’intestino a riequilibrarsi in caso di meteorismo e colite ed è un valido aiuto nelle diete, per fornire uno spuntino energetico. Per aumentare le capacità energetiche ci sono latte di riso addizionati con vitamina D e B12 molto utili nelle diete vegetariane e per chi è sotto stress psico fisico. Vellutata al latte di riso - Per la consistenza e il sapore, il latte di riso si presta molto bene alla realizzazione di saporite e salutari vellutate. Per due persone si prepara con 300 gr di patate lasse e 200 gr di altre verdure di stagione a piacere, oppure 100 gr di legumi già cotti e 100 gr di verdure per un piatto più consistente. Si frulla il tutto, aggiungendo 200 ml di latte di riso caldo ma non bollente. Si ripassa su fiamma bassa, mescolando con cura ed aggiungendo un pizzico di sale, sino a inizio bollore. Latte di soia E’ un latte dalla consistenza decisa, dal sapore non sempre gradito ed infatti è quello che più spesso viene venduto con l’aggiunta di aromi. Dalla soia da cui deriva, trae la grande ricchezza in proteine ed acidi grassi insaturi che ne fanno un alimento disintossicante. Ricco di aminoacidi, il latte di soia è ampiamente energetico ed è il più simile al latte vaccino per la capacità di favorire il benessere fisiologico. Ideale nelle diete contro il colesterolo e l’eccesso di colesterolo, si sposa molto bene con i cereali e il muesli per una colazione di energia e salute

Biscotti anti colesterolo - Per 30 biscotti si mescolano 150 gr di zucchero integrale, il succo di un limone, 200 ml di latte di soia, 100 ml di olio di sesamo. Si aggiunge lentamente e mescolando 300 gr di farina integrale. All’impasto di aggiunge 100 gr di mandorle tritate spellate. Dopo aver fatto riposare l’impasto per due ore, con le mani unte d’olio, si fanno delle palline rotonde che andranno cotte in forno a 200 ° per 10 minuti. Bevanda d’avena Vitamina E, acido folico e fibre. Il latte di avena, dal sapore delicato ed aromatico, è una saporita sinergia di sostanze nutritive che forniscono energia in maniera costante durante la giornata. E’ la bevanda vegetale preferita dagli sportivi vegetariani, in quanto fornisce anche magnesio e zinco e favorisce la ripresa e il tono muscolare. Si utilizza nei periodi di depressione, stanchezza mentale e fisica per fornire un surplus di sostanze benefiche per il sistema nervoso. E’ un eccellente integratore di selenio che in sinergia con le vitamine del gruppo B viene ben assorbito. Energetica, rinforzante e tonica, l’avena sotto forma di bevanda è un alimento eccellente per chi si sente giù di corda e senza forze. Sugo di verdure all’avena - Per due persone tritare molto finemente 300 gr di verdure ed ortaggi di stagione. Aggiungere al tritato 150 ml di latte d’avena, due pizzichi di sale, 2 cucchiai di olio extra vergine e cucinare a fiamma bassa per 15 minuti. La bevanda di avena cuocendo insieme all’olio crea un mix di sapore molto gradevole, dal retrogusto consistente, molto piacevole ed adatta a condire in maniera sana la pasta. Un alternativa salutare e senza colesterolo alla pasta con il burro, dall’ottimo sapore.

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lati digeribili anche da chi soffre di intolleranza al latte o problemi digestivi. Il gusto della bevanda d’orzo si mescola bene con la frutta esotica come la papaia e il mango. Si frullano insieme 200 gr di papaia, 100 gr di mango con 150 ml di latte d’orzo, aggiungendo alcune foglioline di menta fresca. Aumentando la quantità di orzo si realizza una bevanda rinfrescante e digestiva. Il miglio buono da bere

L’orzo in un bicchiere Questa bevanda è quello meno simile per consistenza al latte, in quanto le particolari fibre e la preparazione, danno a questa bevanda un aspetto particolare e un aroma molto piacevole. E’ la bevanda ideale per chi ha problemi di glicemia in quanto fornisce energia in maniera costante, senza picchi metabolici. Per queste caratteristiche può essere introdotto nelle diete dimagranti, al posto del latte vaccino anche a colazione. Ricco di vitamine del gruppo B, viene consigliato in tutti i casi di problemi digestivi come gastrite, esofagiti, colite in quanto viene assorbito in maniera delicata dal sistema digestivo e normalizza le secrezioni gastriche. Nelle terapie naturali viene consigliato a chi soffre di ernia iatale o meteorismo in quanto è una bevanda che non crea fermentazione ed anzi contrasta la formazione di gas intestinali. Mangia e bevi esotico al latte d’orzo: Il sapore delicato, la consistenza leggera, le capacità nutrizionali ne fanno una base ideale per frul-

Praticamente sconosciuto sino a un paio di anni fa, il latte di meglio è il prodotto che più si è imposto tra le novità provenienti dal settore degli alimenti naturali. Da questo cereale fortificante e naturalmente senza glutine, si ricava una bevanda dal sapore gradevole che convince anche le persone più tradizionaliste nel campo dell’alimentazione. L’eccellente sapore si accompagna alla ricchezza in sali minerali e vitamine del gruppo B. E’ una ricca fonte di acido salicilico, un elemento che è fondamentale per la salute e la bellezza di capelli e pelle. Questa sostanza favorisce l’idratazione profonda e il metabolismo della cheratina dei capelli. Una bevanda che si può considerare un integratore di bellezza. Polpette al latte di miglio: Il sapore del miglio è un arma vincente quando si vuole provare o far provare un prodotto sconosciuto. Questa bevanda per sapore e salubrità è un ottimo legante, ideale per realizzare ripieni di pasta e polpette vegetali. Per 2 persone si bagnano 300 gr di pane raffermo con 200 ml di latte di miglio, 3 cucchiai di olio. Si mescola il tutto, aggiungendo 100 gr di formaggio Feta e 100 gr di olive nere snocciolate. Si frulla l’impasto e si ricavano delle polpette che andranno infarinate esternamente e messe in una pirofila con carta forno. Si cuociono a 150° per 10 minuti e si servono calde con contorno di verdure fresche.

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un caffè piuttosto forte al momento, aggiungendo 150 ml di latte di mais a inizio bollitura. Ottima la sinergia di sapore con il cacao che può essere aggiunto come patina, sia nella versione dolce che amara. Un cappuccino casalingo dall’inconsueto ma ottimo sapore, senza colesterolo e senza problemi di digestione. Salute al grano saraceno

Mais bianco da bere Dalla pannocchia del mais bianco, arriva una bevanda digeribile, senza glutine, senza colesterolo ma con sapore e sostanze nutritive. Ricca di vitamine del gruppo B, ha una naturale capacità anti colesterolo ed aiuta l’organismo ad eliminare le tossine. Grazie al contenuto di sali di potassio è un saporito diuretico che può essere utilizzato come bevanda durante le diete, per favorire i processi di disintossicazione. Il latte di mais viene considerato la bevanda ideale per chi soffre di ritenzione idrica e problemi circolatori. Cappuccino al mais: Questa bevanda per il suo identikit organolettico si presta molto bene ad essere riscaldato, in quanto il sapore è delicato ma con un retrogusto dolce e persistente come appunto il mais normalmente consumato. Si procede come di consueto preparando

Il grano saraceno non è in realtà un cereale ma è il seme di una pianta ricco di fosforo e vitamine B1 e B6. Sostanze che arrivano anche attraverso la bevanda, l’ultima arrivata nel campo delle alternative vegetali al latte vaccino. E’ considerato dai naturopati, la bevanda vegetale più facile da digerire e quella ideale per i bambini, i vegetariani, le persone con sistema immunitario fragile e in generale per chi sente debole. Questo grazie al minore contenuto di amido che lo rende ancora più digeribile e alla ricchezza di aminoacidi come il triptofano e la lisina, sostanze che tengono attivo il metabolismo, favoriscono la salute dell’apparato nervoso, aiutano a contrastare l’ansia e l’esaurimento nervoso. La bevanda al grano saraceno ha un sapore deciso, gradevole, che non somiglia ad altri cibi e che può sorprendere per la capacità di dare tono ed energia, proprio come un bicchiere di latte vaccino, senza dare problemi di digestione. Semolino dolce al grano saraceno: Per un dolce digeribile e salutare, dalle proprietà toniche e rinforzanti, si può preparare un semolino, mescolando per due persone 100 gr di semolino con 50 di zucchero integrale. Si porta ad ebollizione 400 ml di bevanda al grano saraceno e si aggiunge il semolino zuccherato, molto lentamente sino a far addensare, mescolando a fiamma bassissima. Si toglie dal fuoco e si aggiungono 100 gr di prugne secche a tocchetti, oppure 100 gr di marmellata di castagne per un sapore più deciso.

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LE VIRTÙ DEL POMODORO Poche calorie, non superano le 20 per 100 gr, betacarotene precursore della vitamina A, vitamina C, tanto potassio, acidi organici e sali minerali. Un identikit di leggerezza e salute che fa di questo ortaggio uno strumento versatile ed efficace per la bellezza e per sentirsi in forma. Il pomodoro rispetto ad altri alimenti con le stesse caratteristiche ha una marcia in più ovvero la presenza di acido malico, tartarico e fruttosio. Questi tre elementi, agendo in sinergia sul metabolismo e sull’apparato digerente, permettono un assorbimento veloce delle sostanze salutari che vanno rapidamente a far sentire la loro efficacia. Il pomodoro permette, per le sue caratteristiche e componenti, di far sentire presto l’azione salutare desiderata. Inoltre l’acido malico per la sua azione leggermente esfoliante e stimolante cellulare anche per via esterna, insieme all’acido citrico, permette al pomodoro di agire anche sulla pelle, con delicatezza e anche qui con veloce efficacia. Un soccorso di salute e bellezza dunque che deve avere le sue regole guida: qualità e buona maturazione. Da non dimenticare l’azione del licopene, una sostanza antiossidante di cui è ricco il pomodoro, capace di azione antiage sia per via interna che per via esterna. Ancora una volta con la stessa caratteristica: la velocità con cui questa sostanza viene assorbita e mostra la sua efficacia.

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I diversi tipi di pomodoro i migliori usi in cucina

Pomodoro a grappolo

Varietà, tipologie, forme e sapori diversi per tanti tipi e sotto tipi di pomodoro. Fare una classificazione standard è possibile solo dal punto di vista botanico. Dal punto di vista merceologico e salutistico, i pomodori si possono dividere in alcune tipologie, alcune molto famose, altre che stanno conquistando il mercato o che hanno particolari proprietà sia in ambito culinario che terapeutico

Consumato maturo, dalla forma piccola e leggermente allungata, è il più ricco in semi ed emicellulosa. Per questo è particolarmente adatto durante le diete dimagranti. E’ adatto ad essere saltato brevemente in padella per condire la pasta ed è il più adatto per le insalate fredde, in quanto la buona quantità di acidi organici ne permette la migliore conservazione, anche dopo essere stato tagliato.

Pomodoro Cuore di bue

Ciliegino

Grande, costoluto, con buccia molto liscia e sottile, ha la polpa abbondante con pochi semi, di un caratteristico colore rosso-rosato con tonalità violacee. Dalla forma irregolare, ha un sapore particolarmente gradevole, dovuto alla minore quantità di acido citrico e ad una maggiore concentrazione di fruttosio. E’ ideale per il consumo crudo in insalata e come ricco contorno, appena condito.

Il piccolo, anzi i piccoli pomodori, che dalla Sicilia hanno conquistato il mondo. Pachino in primis ma anche altre varietà che hanno tutti le caratteristiche di essere molto piccoli e ricchi di succo. Adatti soprattutto al consumo crudi, sono un concentrato di vitamina C mentre hanno meno sali minerali.

Tondo liscio Il re dei pomodori da insalata con buccia spessa, dalla grossa pezzatura, succoso e con diverse varietà locali. Da consumare crudo è particolarmente ricco di antiossidanti e betacarotene ed ha meno acidi organici. Ben maturo può essere consumato anche da chi ha problemi digestivi ed è particolarmente adatto per le cure disintossicanti. Il San Marzano Il primo dei pomodori allungati e famoso in tutto il mondo è particolarmente adatto per la preparazione di salse, sughi e cotture in generale. Meno ricco in vitamine ma con molto potassio in più, svolge una importante azione diuretica.

Pomodoro Canestrino Essendo il più ricco in zuccheri e il più povero in acidi è molto indicato per le cotture anche in forno. La buccia è particolarmente ricca di fibre che stimolano delicatamente l’intestino Pomodoro Costoluto fiorentino Originario della provincia di Firenze, non molto diffuso nei supermercati, è il preferito nelle produzioni biologiche, per la ricchezza di sali minerali e per l’odore molto accentuato. E’ uno dei migliori per la preparazione di salse e per le lunghe cotture. Pomodoro Borsa del castrato Non si tratta di una tipologia ben definita, quanto piuttosto di diverse forme di pomodoro che hanno in comune lo sviluppo indeterminato e la presenza di striature verdi più o meno intense quando la bacca è 57


immatura. Da consumare crudo per la ricchezza in vitamina C e potassio. Pomodoro di Sorrento È il pomodoro tipico della penisola sorrentina, caratterizzato da frutti grandi, di 500 g e oltre, con una polpa gradevolmente pigmentata di rosa, pochissimi semi. Viene consumato sia prima della maturazione sia maturo, quando raggiunge una colorazione dell’epidermide rossa intensa fino a violacea. Da prodotto di nicchia è sempre più diffuso, per le ricerche sugli antiossidanti, che vedono in questa varietà la migliore.

è un concentrato di carotenoidi, selenio, fosforo, zinco nonché di acidi organici. Liberati dalle bucce e della cellulosa, i pomodori perdono nella preparazione parte della vitamina C ma concentrano gli antiossidanti e i sali minerali. Per questo il succo di pomodoro è un vero e proprio rimedio terapeutico. Se ne può bere dai 100 a 300 ml al giorno, a sorsi o a bicchieri.

Pomodoro Tondino In questo gruppo confluiscono numerose varietà di pomodoro da tavola che stanno a metà per grandezza tra i ciliegini e gli insalatari tondi. Adatti alle brevi cotture, hanno meno acidi e più sali minerali, con spiccata azione disintossicante. Pomodoro nero Queste varietà che inizia sempre più a farsi conoscere, deve la propria colorazione scura alla contemporanea presenza del licopene e di molta clorofilla verde, che sommandosi al rosso conferisce la colorazione marrone scura. Ricchissimo in sali minerali e vitamine è particolarmente adatto per le cure di bellezza e vitaminizzanti. Succo di pomodoro nettare di salute Il succo di pomodoro da bere, molto diffuso in Nord America, in Scandinavia e in generale nei paesi anglosassoni, è ancora poco diffuso in Italia, associato al momento dell’aperitivo o relegato al solo utilizzo culinario. In realtà il succo di pomodoro, ancora meglio se biologico,

Succo di pomodoro per la dieta Il succo di pomodoro ricco d’acqua e di potassio, svolge una azione diuretica con un forte impatto anche sulle tossine. Il succo di pomodoro assunto al posto della merenda, come spuntino, come bevanda fresca durante il periodo della dieta, tiene alto il livello metabolico, grazie all’acido malico. Rinforza il meccanismo metabolico di elimina58


zione dei grassi durante le diete ipocaloriche, fornendo energia e vitalità, in modo da sopportare meglio lo stress della diminuzione delle calorie introdotte. E’ particolarmente utile quando al sovrappeso è associato un livello alto di zuccheri, trigliceridi, colesterolo. Succo di pomodoro per l’abbronzatura Liberati dalla cellulosa e dalle fibre del pomodoro, i carotenoidi contenuto nel succo agiscono in sinergia con piccole ma preziose dosi di selenio. L’effetto è quello di rinforzare le difese della pelle, stimolare la produzione di melanina, mantenere alto il livello di idratazione. Il succo di pomodoro ha inoltre una azione simile agli antistaminici, molto utile quando si passano molte ore al sole. Il fruttosio contenuto nel pomodoro, sempre in sinergia con i carotenoidi, aiuta il sistema epidermico a fissare l’abbronzatura, prolungandone la durata. E’ infatti piuttosto comune negli Stati Uniti, l’usanza di offrire succo di pomodoro da bere, dopo le sedute ai solarium.

Succo di pomodoro per i dolori mestruali e la cefalea. Selenio, betacarotene, potassio e acidi organici del succo di pomodoro, sono ideali durante il periodo pre mestruale, come supporto alimentare per potenziare le terapie contro le cefalea. Secondo diverse ricerche, la capacità analgesica è dovuta al miglioramento della performance delle endorfine, sostanze autoprodotte dall’organismo per contrastare il dolore. Il succo di pomodoro ne favorisce il rapido assorbimento. Nella tradizione fitoterapica tedesca, il succo di pomodoro è il rimedio alimentare principe nelle cure contro la cefalea cronica.

Succo di pomodoro idratante per le pelli sensibili Alcune pelli sono ipersensibili a qualunque tipo di trattamento, a causa della pelle particolarmente chiara e sottile o per delle forme allergiche vere e proprie. In questi casi utilizzare creme idratanti anche le più delicate diventa difficile e persino il più puro e naturale degli oli, può creare problemi per la difficoltà ad essere assorbito. In questo caso per avere una buona idratazione e contemporaneamente rinforzare le difese è molto utile introdurre il succo di pomodoro nella propria alimentazione quotidiana. Molto utile il consumo di succo di pomodoro nelle persone che oltre alla pelle sensibile hanno problemi di couperose. Il succo di pomodoro ha una azione idratante sullo strato profondo del derma, che si manifesta con l’aumento di tono e luminosità del viso. 59


Il pomodoro come cibo integratore L’antirughe all’olio di lino Per avere durante tutta l’estate una azione antirughe, idratante e protettiva dal sole, si può utilizzare una salutare insalata di pomodori e olio di lino, che può diventare una golosa abitudine. Si prepara tagliando a pezzi molto piccoli pomodori molto maturi da condire con un cucchiaino di olio di lino per ogni 250 gr di pomodori utilizzati. In questa maniera abbiamo un concentrato di vitamina C, acidi grassi insaturi, vitamina E, selenio. Quello che potete trovare nelle migliori creme antirughe. La vitamina E dell’olio di lino, preziosa ed essenziale per la pelle durante l’estate è assorbita meglio e più velocemente grazie agli acidi del pomodoro. Crema di pomodoro e menta per le articolazioni

Due gli ingredienti per preparare una salsa con la quale condire la pasta, da spalmare sul pane, da utilizzare come condimento per verdure cotte, carne, pesce e uova. Si prepara frullando 300 gr di pomodori molto maturi, del tipo San Marzano o simili, con un pizzico di sale e 100 gr di mollica di pane, precedentemente ammollata in acqua. Si aggiunge una grossa manciata di menta tritata finissima al momento e si aggiungono due cucchiai di olio. La preparazione va conservata in frigo e deve essere consumata entro 48 ore. Con questa crema abbiamo un concentrato di potassio, di licopene, di mentolo e clorofilla, una squadra salutare capace di mettere in moto una azione analgesica e drenante, particolarmente utile nel dolore cronico articolare, in tutte le forme di patologie dolorose a carico del sistema muscolare. Questa ricetta viene dalla tradizione turca, che la utilizzava per gli anziani e per i marinai. Il pomodoro alle alghe per la prevenzione Si parla sempre e sempre più spesso di prevenzione, dell’azione anti age e contro le malattie degenerative dell’organismo e del sistema 60


nervoso da parte di frutta e verdura ma meno nota è l’informazione sulle sinergie più efficaci. Un vero e proprio piatto salvavita e di salute sono i pomodori conditi con alga nori. Al vostro piatto di pomodori crudi maturi, si può sostituire il sale con l’alga nori sbriciolata (in erboristeria e negozi biologici), utilizzandone un pezzetto lungo 10 cm e largo due per persona. Il gusto si sposa molto bene con l’acido del pomodoro, dando una sapidità che fa dimenticare il sale, ottenendo un concentrato di eccellenze nel campo degli antiossidanti, delle vitamine e dei sali minerali. Un incrocio salutistico del meglio dell’alimentazione mediterranea e quella giapponese. Pomodoro di bellezza Se l’uso del pomodoro come saporito integratore di salute e di bellezza da mangiare si caratterizza per la velocità dell’efficacia, questa rapidità si manifesta ancora meglio nell’uso del pomodoro, maturo e di buona qualità, come cosmetico. Pregiata cellulosa, vitamina C, acidi organici e zuccheri semplici, acqua e potassio, fanno di questo ortaggio un versatile ed economico protagonista da beauty farm casalinga Rosso peeling Per preparare la pelle ai bagni di sole, per una azione tonificante e drenante, per dare luce alla pelle. Si frullano 2 grossi pomodori maturi e si aggiungono 4 cucchiai di crusca di grano e 2 di olio di mandorle dolci. Con il preparato si “grattugia” l’epidermide con delicatezza con rapidi movimenti circolari dal basso verso l’alto, insistendo sulle parti più ispessite come gomiti, ginocchia, piedi. Si può utilizzare anche sul viso, massaggiando delicatamente con le dita. Gli acidi del pomodoro rimuovono le cellule morte, favorendo l’idratazione profonda. La pelle apparirà particolarmente liscia e luminosa. Questo peeling è molto adatto alle pelli mature, scure, sciupate dal troppo sole.

Maschera di pomodoro e anice stellato per la pelle grassa Si mettono due cucchiai di anice stellato in 150 ml d’acqua fredda e si fa bollire per 5 minuti. Si filtra e si aggiungono 3 cucchiaini di argilla verde superventilata. Alla pappa si aggiunge un pomodoro di grosse dimensioni tritato finissimo, incorporando bene. Si applica su viso perfettamente pulito per 5 minuti, risciacquando con acqua tiepida. E’ un trattamento urto che lascia la pelle perfettamente pulita, priva di zone lucide, uniforme. Molto utile anche in caso di pelle acneica, brufoli e punti neri, grazie all’azione disinfettante e normalizzante dell’anice stellato, astringente dell’argilla, idratante, schiarente e purificante del pomodoro.

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L’Impacco nutriente al pomodoro Nutrire la pelle del viso durante l’estate è la principale azione cosmetica di cui l’epidermide ha bisogno, sia per lo stress del sole che per l’esposizione all’aria condizionata che spesso mette in crisi l’idratazione. Un buon rimedio casalingo è l’olio di jojoba, che non contiene glicerina a differenza di altri cosmetici, per cui ha una eccellente assorbimento anche in caso di pelli delicate o in presenza di temperature alte. Associato al pomodoro, che con la sua componente acida e zuccherina elimina le cellule morte, viene assorbito ancora meglio, lasciando la pelle nutrita, idratata e non lucida. Si frullano un grosso pomodoro maturo e si aggiungono due cucchiai di olio di jojoba, spalmando il composto sul viso, evitando il contorno occhi. Si tiene in posa 5 minuti, risciacquando con acqua tiepida. Ideale come trattamento prima di un trucco importante o per sfoggiare un viso nutrito, luminoso ma senza zone grasse.

Il sole del pomodoro sul viso Il pomodoro maturo riesce ad avere una naturale azione illuminante sul viso, grazie agli acidi organici che eliminano, come le migliori creme agli acidi di frutti, la prima sottilissima barriere di cellule morte sul viso. Per avere una azione immediata di luce sul viso si mescolano due cucchiai di latte detergente con un pomodoro frullato. Si impregna con il composto del cotone o dischetti per la pulizia e si procede alla pulizia del viso e del decoltè, con delicati movimenti dall’alto verso il basso. Si risciacqua con acqua fredda, passando il tonico o un infuso freddo di camomilla. L’effetto è di grande luminosità senza patine di grasso o untuosità.

Maschera capelli grassi e con forfora L’azione purificante del pomodoro può essere utilizzata anche sul cuoio capelluto, sfruttando l’azione dell’acido citrico, dell’acido malico e della delicata cellulosa delle bucce. Molto efficace per i capelli grassi o con forfora grassa è la maschera al pomodoro. Si frulla un pomodoro maturo (200 gr per una capigliatura media) e si aggiunge un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Si applica sui capelli ancora da lavare e si lascia in posa per 5 minuti, avvolgendo la testa con una garza o cuffia da capelli. Si risciacqua procedendo allo shampoo specifico. L’effetto è di leggerezza del capello grasso, pettinabilità, lucentezza senza patina. Molto efficace l’azione antiprurito e di eliminazione delle anti estetiche squame delle forfora grassa. Il trattamento può essere fatto una volta a settimana.

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Bagno al pomodoro Direttamente dalla Spa americane, il bagno al pomodoro in versione casalinga, può essere una economica cura per i problemi di circolazione e le vene varicose. Si fanno bollire 1 kg di pomodori in due litri d’acqua per 10 minuti, passandoli poi nel passaverdura e conservando l’acqua di cottura, ricca di potassio e acidi organici. Ci si immerge in vasca dove all’acqua tiepida, avremo aggiunto l’acqua di cottura. Con una spugna si passa il pomodoro sulla pelle come se fosse un bagno schiuma. Si resta in relax per 10-15 minuti, risciacquando con acqua fresca. Questo bagno tonifica la pelle, attenua le piccole vene superficiali, favorisce lo sgonfiamento degli arti inferiori. Fatto su una pelle già abbronzata ne potenzia la lucentezza. La cura del pomodoro Cura dell’uva, del limone ma anche del pomodoro nell’elenco delle terapie alimentari per disintossicare l’organismo. Molto efficace per contrastare l’eccesso di acido urico e zuccheri nel sangue, viene proposto in molte cliniche di cura e salute, soprattutto nell’ambito del crudismo e delle terapie vegan. Gli acidi del pomodoro agiscono in sinergia con i carotenoidi, favorendo l’eliminazione delle tossine. Potassio, selenio e altri oligolementi come lo zinco, aiutano reni ed intestino a disintossicare l’organismo. La cura del pomodoro, che dura da tre a sette giorni, prevede all’interno di un regime normale per quanto riguarda le calorie introdotte, la sostituzione di un pasto con 300-400 gr di pomodori maturi, conditi con abbondante olio evo. Durante la cura è importante bere molta acqua e introdurre anche 200-300 ml di succo di pomodoro da bere. La cura che può essere fatta ad ogni cambio di stagione, crea un meccanismo potente di eliminazione delle tossine. Particolarmente indicata per chi ha problemi di diabete, sovrappeso, problemi circolatori. 63


Una radice famosa e diffusa in tutto il mondo, dovunque ci sia un terreno argilloso e senza troppe piogge.

LA LIQUIRIZIA CHE CURA Tantissime le varietà di questa pianta perenne a fioritura estiva, la cui radice può arrivare sino a due metri di lunghezza. Un delicatissimo equilibrio di fibre, zuccheri e di glicirrizina, la principale sostanza attiva, rende le diverse varietà più o meno gradevoli. Alcune sono molto amare, altre legnose e poco aromatiche, solo la liquirizia calabrese riesce ad avere tutte insieme, quelle caratteristiche che ne fanno un rimedio erboristico, un estratto che fa da base per numerosi prodotti dolciari e caramelle, una pianta versatile e gradevole. Di questo dolce primato, la Calabria trae una economia e un vanto riconosciuto in tutto il mondo. Utilizzata da oltre 10.000 anni nella medicina cinese è una presenza tradizionale anche nella storia erboristi-

ca europea. Famosa soprattutto per le caramelle ottenute con il succo nero, la liquirizia è oggetto di numerosi e documentati scientifici sulle proprietà della glicirrizina. Questa sostanza che risulta essere più dolce dello zucchero, ha potenti proprietà antinfiammatorie, antiacido, lenitive della tosse, energetiche, disintossicanti. Ha due qualità che la rendono un prezioso rimedio naturale: il sapore gradevole e la velocità con cui manifesta le sue capacità salutari.

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sta la nausea e il reflusso, durante i pasti favorisce la digestione, dopo i pasti è un ottimo rimedio contro la colite sia con diarrea che con stitichezza. Lontano dai pasti, lenisce le pareti gastriche, favorendo il recupero delle normali funzioni digestive. Una cura con un litro di decotto al giorno per una settimana, normalizza le coliti dolorose e il bruciore di stomaco più ostinato. La radice di liquirizia per le infiammazioni della gola

L’uso della radice di liquirizia per i problemi di stomaco Nella medicina naturale, la liquirizia è il rimedio più indicato per i problemi di stomaco, in quanto la funzione antiacido tipica di questa radice, si associa alla capacità di favorire la digestione ed ostacolare il meteorismo. Utile contro la nausea, il reflusso esofageo e la gastrite, la radice di liquirizia si utilizza sotto forma di decotto, mettendo a bagno un cucchiaino per 200 ml d‘acqua fredda. Si porta ad ebollizione e si lascia a bollire per un minuto. Si spegne e si lascia in infusione per 3 minuti. Si filtra e si beve al momento, oppure a piccoli sorsi, preparandone anche maggiori quantità, in quanto si conserva anche per 24-36 ore. Grazie alla sua azione sul metabolismo del potassio, innesca un meccanismo di regolazione della secrezione gastrica, riuscendo ad avere molteplici e differenti azioni salutistiche sull’apparato digerente. Il decotto di radice di liquirizia, preso prima dei pasti, contra-

La liquirizia è anche un potente rimedio per i problemi della gola, come afonia, laringiti, faringiti, gengiviti, tosse secca da fumo o da ambiente inquinato. Tutto grazie ad un mix di flavonoidi in grande quantità ed una sostanza, la isoliquiritigenina, dall’azione antimicrobica, lenitiva delle mucose, antivirale. Un rimedio molto utile per chi soffre di problema di gola, dovuti ad allergie in quanto i flavonoidi della liquirizia, hanno una azione istaminica simile. Per i problemi di gola si può utilizzare l’infuso di radice o il decotto alcolico per gli sciacqui di gengive e infiammazioni alle alte vie respiratorie. L’infuso di radice di liquirizia si prepara mettendone un cucchiaino in 250 ml d’acqua bollente. Si lascia in infusione per 5 minuti. Si filtra e si beve 3-4 volte al giorno sino a risoluzione dei sintomi. Molto efficace nella tosse molto secca e nella perdita di voce e nei mal di gola con spiccato dolore. Il decotto alcolico di radice di liquirizia si utilizza invece per fare sciacqui alle gengive infiammate e nelle faringiti con rossore accentuato, con interessamento anche della lingua. Si prepara mettendone un cucchiaio in 150 ml di vino rosso ad alta gradazione. Si porta ad ebollizione, si spegne e si lascia in infusione per 15 minuti. Si filtra e a temperatura ambiente si utilizza nelle 24 ore per sciacqui e gargarismi. L’azione lenitiva ed antidolorifica è veloce ed efficace. Particolarmente utile quando non si possono utilizzare antinfiammatori per via orale. 65


si strofina la parte interessata più volte al giorno. La tintura madre, concentrando la parte fresca è particolarmente attiva sui catarri e sugli umori che possono interessare le vie respiratorie. Viene indicata nella cura della sinusite con cefalea prendendone 10 gocce in poca acqua 4 volte al giorno lontano dai pasti, sino a risoluzione dei sintomi. La liquirizia e l’uso cosmetico

La tintura madre La tintura madre di liquirizia, in farmacia ed erboristeria, è una preparazione idroalcolica ottenuta per macerazione a freddo della radice fresca. L'operazione è condotta in modo tale da ottenere una quantità in peso di tintura madre dieci volte maggiore del peso della pianta disidratata. Si ha così una concentrazione di alcune sostanze e l’allontanamento di altre. La tintura madre è un eccellente rimedio per i problemi digestivi, in particolare colite e gonfiore. Favorisce l’eliminazione delle tossine a carico del fegato, per cui è il rimedio indicato quando il fegato è affaticato e vi sono problemi digestivi, causati da un eccesso di cibi grassi, di cattiva qualità, di alcool. Se ne prendono 40 gocce in poca acqua dopo i pasti. Si fanno cicli di un mese con un mese di stop. La tintura madre di liquirizia si può utilizzare anche le afte e per le infezioni della lingua e delle gengive. Si bagna un pezzettino di pochi cm di cotone idrofilo, imbevendolo di tintura madre e

La liquirizia avendo proprietà lenitiva è spesso ingrediente o componente base di creme e lozioni, in particolare per la couperose e i capelli sfibrati con cute irritata. Anche l’utilizzo casalingo con la radice che si trova in erboristeria o farmacia può essere molto utile ed economico. Il decotto di liquirizia è un eccellente tonico quando la pelle è arrossata, con capillari dilatati e con prurito. Couperose e psoriasi i principali problemi cosmetici che si possono affrontare con il decotto di liquirizia da usare una volta diventato freddo. Si mette un cucchiaio di radice sminuzzata di liquirizia in 200 ml d’acqua fredda e si porta ad ebollizione, lasciando bollire per 5 minuti. Si lascia in infusione per 30 minuti e si filtra con cura. Con questo decotto si sciacqua il viso, utilizzando i dischetti di cotone per il trucco o una spugnetta pulita. L’effetto è immediatamente anti rossore, anti prurito ed illuminante. In quantità maggiori si può preparare ed utilizzare per trattare zone della pelle con arrossamenti e prurito. Molto efficace nel sollievo del prurito inguinale, dovuto a sfregamenti e indumenti stretti o sintetici. L’olio alla liquirizia è invece un eccellente rimedio anti prurito, nei casi di forfora grassa o secca da utilizzare sui capelli prima dello shampoo. Si prepara mettendo 50 gr di radice di liquirizia in 200 ml di olio di ricino per 15 giorni. Dopo la macerazione in olio si filtra con cura e si utilizza, un cucchiaio per una capigliatura media, da massaggiare sulla cute e lasciando in posa 5 minuti prima dello sham66


poo. Questo è un antico ma sempre efficace rimedio della tradizione erboristica italiana, contro la psoriasi del cuoio capelluto e quando la cute è irritata per shampoo troppo aggressivi, tinture, decolorazioni. Le caramelle di liquirizia Le caramelle di liquirizia sono dolci preparati con il succo di liquirizia, estratto dopo cottura ed addensamento. Il succo di liquirizia è una base naturale e salutare ma in commercio viene venduta in forme ed associazioni che riducono le capacità benefiche ed accentuano in maniera esponenziale quelle negative. Caramelle di liquirizia, in particolare quelle gommose sono particolarmente cariogene, per il contenuto di amidi, gomme, cere e zuccheri. Con il succo puro di liquirizia, che deve essere chiaramente indicato negli ingredienti, si ottengono invece delle piacevoli caramelle che sono un concentrato di alcune delle sostanze benefiche. Esiste la varietà pura ottima per il mal di stomaco, la gastrite e la colite, la spezzatina sempre a base di succo puro ma a pezzi più grandi particolarmente utile nella nausea e nell’esofagite da reflusso, l’aromatizzata all’anice digestiva e contro il meteorismo, quella all’estratto di violetta utile per il mal di gola e la tosse. Come da indicazioni obbligatorie della Comunità Europea, non bisogna eccedere in questi concentrati di liquirizia, anche quando sono puri e biologici. Un eccesso può provocare ipertensione ma per eccesso si intende un consumo superiore ai 30 gr di caramelle al giorno, soglia che spesso viene superata in chi la utilizza erroneamente come anti fame o per contrastare la voglia di fumo. Questa problematica non si presenta nell’utilizzo erboristico della radice essiccata o nella tintura madre.

Energetica, dissetante, tonica, utilizzata persino dalle truppe di Carlo Magno in battaglia. Molto diffusa in Scandinavia e lentamente prende piede anche in Italia, l’abitudine di bere l’infuso di liquirizia a tavola. Favorisce la digestione, è particolarmente gradevole per accompagnare cibi salati o piccanti. Si realizza mettendo un cucchiaio di radice in un litro d’acqua fredda ed aggiungendo 3 chicchi di sale grosso. Si porta ad ebollizione, si spegne si filtra subito. Ottimo anche come base per aperitivi con vini bianchi molto secchi. Può sostituire l’acqua negli impasti per i dolci per dare un sapore speziato e particolare e ridurre della metà la quantità di zucchero utilizzato nella ricetta.

La tisana di liquirizia come bevanda da tavola

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NOCI, SALUTE E BELLEZZA Le noci sono considerate uno dei frutti più completi ed efficaci nella frontiera alimentare delle terapie naturali che fa considerare un alimento, integratore e cosmetico. Ricca di preziosi grassi vegetali, aminoacidi e proteine, le noci hanno la caratteristica di fornire i propri nutrienti in maniera davvero veloce. Questo grazie ai pochi zuccheri che si contrappongono al quasi 60 % di grassi. Questa caratteristica botanica delle noci, fa si che le noci vengano metabolizzate con l’interessamento di fegato e prima parte dell’intestino. Sali minerali, vitamine e tutte le altre sostanze vanno così ad incidere direttamente su sistema nervoso, pelle, circolazione. Una recente ricerca del Center for food safety di Washington, istituto tra i più prestigiosi nel campo della ricerca alimentare, ha riconosciuto nelle noci non solo importanti caratteristiche salutari e cosmetiche ma soprattuto questa capacità di far sentire rapidamente gli effetti benefici. Inoltre dalle noci si ricavano numerosi prodotti che possono essere utilizzati nella cura della bellezza ma anche durante le diete e come disintossicante. In passato si usava raccontare che sotto il noce, si riuniscono le streghe per fare baldoria, conferendo alla stessa pianta un effetto malefico. In questa leggenda popolare c’è un fondo di verità scientifica, dimostrabile dal fatto che le piante emettono una sostanza tossica che si chiama Jungladina. Secondo recenti studi, riposare all'ombra di una pianta di noce può causare l’emicrania proprio a causa di questa sostanza fortemente attiva sul sistema nervoso. 68


Se l’albero del noce era un albero di streghe, il frutto della noce era invece il frutto preferito dalla regina Cleopatra, tanto da farsi disegnare collane con pendagli a forma di guscio di noce. I grassi insaturi delle noci a chi e a che cosa fanno bene Il colesterolo alto è la principale fonte di rischio per il sistema cardiocircolatorio, che è possibile contrastare con l’introduzione di cibi ricchi di acido linoleico e vitamina E come le noci. I grassi insaturi delle noci sono protettivi del cuore e migliorano la fluidità sanguigna grazie anche all’acido Omega 6, che in natura è il contrasto più efficace del colesterolo cattivo. A rendere ancora più efficace la protezione sulla salute del cuore e sul tono di vene ed arterie è anche l’aminoacido arginina, di cui le noci sono ricche. Sono inoltre un frutto molto proteico e corredato di vitamine del gruppo B che grazie appunto alla parte grassa sono ben assorbite. Un alimento dunque completo, merenda o colazione ideale per le donne sopra i 50 anni, per le donne in gravidanza, per tutte le persone che vogliono mantenere in forma il proprio apparato cardiocircolatorio, per chi desidera proteggere e preservare a lungo il tono e l’idratazione della pelle. I grassi saturi delle noci sono indispensabili sulle tavole dei vegetariani e degli sportivi per la duplice azione energizzante e protettiva sul cuore. Tra le diverse varietà di frutta secca, sono le più efficaci a contrastare il colesterolo, in quanto fornendo grandi quantità di vitamina E in sinergia con i grassi insaturi, aiutano gli organi preposti alla depurazione, come il fegato e i reni, a lavorare con più efficacia. Le noci, il sistema nervoso e la psiche Diete particolarmente povere di grassi e carboidrati sono spesso legate a depressione e stanchezza fisica. Inoltre la mancanza di luce e il clima della stagione fredda, aggravano quei disturbi neurovegetativi

come ansia, insonnia ed intolleranza al rumore. Le noci sono una fonte di grassi poli insaturi e specificamente di acido alfa-linoleico una componente dei grassi Omega-3, che ha una una funziona stimolante e riequilibrante sul sistema nervoso. Durante l’inverno, una colazione che contenga anche 4 noci, sono un efficace rimedio per dare tono ed energia mentale. Ricche di magnesio e fitoestrogeni, sono particolarmente utili per contrastare la sindrome premestruale, i disturbi neurovegetativi durante la menopausa e in generale quei disturbi legati alla depressione. Sono inoltre efficaci per aiutare gli studenti a mantenersi più vigili e concentrati, per la ricchezza in arginina, un aminoacido contenuto nelle proteine, studiato per la capacità di essere un energizzante, spesso utilizzo sotto forma di integratore per i periodi di affaticamento mentale. Integratore che si trova in maniera salutare, saporita e meno costosa nelle noci. Noci come cosmetico da tavola Oltre ad essere un frutto salutare la noce ha una specifica azione sull’epidermide. Questo grazie al mix di sali minerali e grassi che migliorano tutto il metabolismo che fa da supporto alla salute e dunque alla bellezza di pelle e capelli. La ricchezza in calcio vegetale, stimola la parte profonda del derma a produrre collagene e mantenere idratazione nella parte più esterna. Questa azione metabolica si traduce in pelle più compatta, idratata e soprattutto luminosa. 3 noci al giorno bastano come strategia antirughe ed idratante, utile in particolare per chi deve affrontare climi molto inquinati o riscaldamento che secca troppo l’aria. Sono il frutto cosmetico ideale per chi ha la pelle arida e maltrattata da sole e lampade. Importante anche il ruolo che ha sulla bellezza dei capelli, grazie agli aminoacidi, agli omega 3 e alla vitamina E che insieme stimolano la produzione di cheratina e riequilibrano il bulbo pilifero. Sempre nella dose di 3 noci al giorno, possono esse69


re un valido integratore per contrastare prurito, debolezza del capello e secchezza. Sono eccellenti nell’affrontare la secchezza dei capelli danneggiati da colorazioni e trattamenti, in quanto la parte grassa viene metabolizzata e messa a disposizione del sistema epidermico che risponde aumentando il nutrimento e la protezione del bulbo pilifero. Noci in cucina, colazione, spuntino, pranzo e cene 100 gr di noci forniscono oltre 580 calorie. Dunque un frutto molto calorico ma per fortuna una noce sgusciata di medie dimensione fornisce intorno alle 35 calorie. Con 5 noci al giorno si può sostituire la merenda e lo spuntino, aggiungerle a colazione riducendo i carboidrati o introdurle in insalate riducendo al minimo l’aggiunta di olio d’oliva, guadagnando in salute e senza stravolgere l’equilibrio dietetico giornaliero. A colazione 5 noci con un cucchiaio di muesli, uno yogurt magro e una bevanda calda dolcificate con un cucchiaino di miele,

costituiscono una colazione energetica, sana e soprattutto salutare. 3 noci per spuntino e altre 3 per merenda, possono entrare anche in un regime dietetico, in quanto l’ottimo equilibrio glicemico contrasta gli attacchi di appetito, forniscono rapidamente energia con solo 200 calorie in tutto. A pranzo invece possono essere aggiunte, tritandone 3 per porzione, per sostituire grassi e altri condimenti. Con 60 gr di pasta o riso, tante verdure, 4 noci si fa un pranzo completo e saziante per ore, energetico e salutare a sole 400 calorie circa. A cena l’ideale è ridurre quasi a zero il sale, diminuire drasticamente i condimenti ed aggiungerne 4 ad una ricca insalata. Si garantisce così un buon sonno e tante sostanze nutrienti all’organismo. 5 noci al giorno sono comunque la dose ideale per un regime alimentare davvero salutare, riducendo olio d’oliva e formaggi se si vogliono inserire all’interno di un regime dietetico.

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L'olio di noce depurativo e cosmetico Raddoppia di anno in anno la produzione e la vendita dell’olio biologico di noci che è possibile trovare nei negozi di alimenti naturali e in erboristeria. Viene prodotto soprattutto nei territori montani tra Valle d’Aosta e Piemonte, dove costituisce un prodotto non più di nicchia ma una eccellenza esportata in tutta Europa. Non adatto per la cottura ha un sapore originale e delicato, curiosamente lontano dall’odore del frutto. Per quanto riguarda i migliori accostamenti culinari, il prodotto viene accoppiato ai formaggi freschi, per dare sapore e salute alla pasta in bianco, alle patate in umido. Particolarmente saporito su tutte le preparazioni di cavoli e nelle vinaigrette. Aggiunto a fine cottura alle preparazioni di legumi, li rende un pasto completo e salutare, ricco di acidi grassi, proteine vegetali e aminoacidi. E’ consigliato per chi ha problemi di trigliceridi e colesterolo e può sostituire l’olio d’oliva nelle diete, quando al sovrappeso è associata cellulite e problemi circolatori. Grazie all’altissima biodisponibilità della parte grassa, ovvero la capacità di essere assorbita dalla pelle, l’olio di noce in poche gocce può sostituire la crema notte per chi ha pelle molto secca. La capacità di tonificare il tono venoso, lo rende molto efficace anche per la cura della couperose. Per schiarire ed illuminare il viso si può fare un impacco, utilizzando un cucchiaio di olio di noce, massaggiando su pelle pulita. Si lascia ad agire per 20 minuti e poi si risciacqua con acqua tiepida. Ideale come base prima di un trucco importante, in quanto la parte grassa elimina le impurità e rende la pelle davvero luminosa. Sempre alla stessa maniera come impacco, può essere fatto al mattino, quando il viso appare poco riposato e opaco.

La tintura madre di noce nelle diete La tintura madre di noce viene realizzata partendo dal mallo di noce messo a macerare in alcol ed acqua. Dunque niente parte grassa ma tannini e sopratutto junglone, una sostanza amara che stimola in maniera potente il metabolismo e il sistema nervoso. Essendo un rimedio che si caratterizza per l’alta presenza di sostanze attive sulla circolazione e sul fegato, è utile durante i regimi dimagranti in maniera specifica quando al sovrappeso è associata fame nervosa e problemi circolatori come vene varicose, gonfiori, ritenzione idrica. L’azione anti fame è dovuta appunto allo junglone, che stimolando il sistema nervoso mantiene alto il livello di serotonina ma anche favorisce il mantenimento di un buon equilibrio glicemico. Si utilizzano 30 gocce in un bicchiere abbondante di acqua, prima di colazione, pranzo e cena, 71


facendo cicli di 3 mesi con un mese di stop. E’ considerato il rimedio ideale nelle diete di mantenimento per evitare il ritorno del peso eccessivo. Si trova in farmacia ed erboristeria Il gemmoderivato di noce contro la cellulite Dai tessuti embrionali della noce e dalle gemme dell’albero si ottiene un prodotto che si trova in farmacia ed erboristeria, come Juglans Regia Mg. E’ considerato nelle terapie naturali uno dei drenanti più potenti ed efficaci, in quanto all’azione depurativa sul sistema linfatico e circolatorio associa un’azione equilibrante su pancreas e fegato, così da permettere una azione anticellulite e contro gli edemi, senza far mancare energia all’organismo. L’arginina, la clorofilla e le sostanze amare contenute in questo gemmoderivato, vanno a contrastare l’accumulo di liquidi e migliorano l’azione di cosmetici esterni anticellulite. Questo rimedio è particolarmente utile nella cellulite di vecchia

presenza, in quanto agendo sia sul fronte circolatorio che su quello linfatico permette una doppia azione curativa. Se ne prendono 50 gocce in poca acqua, due volte al giorno, lontani dai pasti, facendo cicli di sei mesi con un mese di stop. Secondo le indicazioni della Irish School of Herbal Medicine, è il rimedio ideale quando la cellulite si presenta anche in assenza di sovrappeso e di un corpo tonico e curato con l’attività fisica, in quanto agisce sulla circolazione profonda del connettivo.

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PINOLI, LA SALUTE CHE ARRIVA DAL BOSCO I pinoli racchiudono in sè tutto quello che si può chiedere ad un alimento che debba mantenere in salute, preservare la bellezza, dare energia psicofisica. Privi di glutine, oltre a contenere acidi grassi monoinsaturi.sono ricchi di acido pinoleico una sostanza che attiva gli enzimi nell’intestino, migliorando il metabolismo. Questo mix di acidi grassi in sinergia con la molta vitamina E, aiuta il fegato e l’epidermide nella loro funzione di filtro delle tossine, favorendo l’eliminazione di colesterolo e trigliceridi nonché l’idratazione profonda del derma. I pinoli sono una ventata di energia muscolare e bellezza, molto efficace se inseriti a colazione o come spuntino. Con solo 20 gr di pinoli si supera il fabbisogno giornalierio di manganese, che potenzia le capacità antiossidanti del metabolismo, rinforza il sistema immunitario ed elimina i radicali liberi. Sono molto indicati per i celiaci per riequilibrare la dieta, per i vegani e i vegetariani. Il pinolo biologico è l’eccellenza alimentare per parco di Migliarino-S.Rossore alle porte di Pisa. Dei 9.000 ettari dell'area protetta, circa la metà sono costituiti da pinete. Boschi sempreverdi resi celebri anche dai versi dell'Alcyone di Gabriele D'Annunzio, che soggiornò in questi luoghi nei primi anni del '900. II pinolo del parco, unico per le sue caratteristiche di sapore e resa in grassi, è stato riscoperto come elemento culinario in preparazioni sia dolci che salate. Viene adoperato per il famoso pesto di basilico delle Cinque Terre, il cui parco si è gemellato con quello di 73


Migliarino-S.Rossore, per la promozione delle produzioni bio. A settembre in tutta laToscana si trova la "torta co’ bischeri", dolce dei primi giorni di scuola, realizzata con canditi, coccolata e pinoli e prodotta in diverse località del parco. Il pinolo ha dato vita anche ad altre leccornie come il "pasticcino Kirzica", fatto con una deliziosa base di pasta di pinoli e miele di spiaggia, il tutto ricoperto da pinoli interi. Valorizzazione delle produzioni tipiche? Finanziamenti aggiuntivi? Al parco di Migliarino-S. Rossore, uno dei tre importanti parchi regionali toscani, passano anche per la raccolta e la commercializzazione dei pinoli. La materia prima non manca. In conseguenza dei molti impianti fatti fra la fine dell'800 e i primi del '900 la raccolta e il commercio dei pinoli in Toscana fu particolarmente fiorente durante la prima metà del '900, quando molte delle pinete litoranee erano nell'età di 40-80 anni e cioè nel periodo di massima produzione e facilità di raccolta delle pine (o pigne). Fino al 1960, infatti, la media annua dei pinoli raccolti in Toscana era dell'ordine dei 20.000 quintali all'anno e rappresentava un'altissima percentuale della raccolta in Italia e anche un'alta percentuale della raccolta e dell'esportazione a livello mondiale. Oggi, però, il generale invecchiamento delle pinete e la concorrenza di altri paesi mediterranei hanno dimezzato la quantità di pinoli raccolti alla media di 10.000 quintali all'anno. Altri fattori causa del calo di produzione sono riferibili all'impoverimento del suolo, alle diminuite potature delle piante e - lamentano alcuni proprietari a Migliarino - all'incremento demografico di ghiri e scoiattoli conseguente al divieto di caccia imposto dal parco (in precedenza venivano effettuati stermini di massa ed esisteva addirittura la figura specializzata del ghiraio).

Al parco sono due le più diffuse varietà di pini presenti: il Pinus pinaster (il pino marittimo, o selvatico), le cui estensioni delimitano la costa poiché la specie è considerata più resistente ai venti marini, e il Pinus pinea (il pino domestico). È di quest'ultimo che si raccolgono i pinoli, impiegati come aromatizzanti in pasticceria e nelle cucine regionali. In Toscana, poi, oltre alle mandorle dei semi - i pinoli, appunto - viene utilizzata anche la parte legnosa dei frutti come combustibile. I pinoli delle pigne raccolte nel parco non sono di una varietà particolare. Non subiscono trattamenti chimici e, almeno in parte, sono 74


Grande è l'importanza che il pinolo assume per il suo impiego nell'industria dolciaria. E’ conosciuta in tutta laToscana la "torta co’ bischeri", realizzata con canditi, coccolata e pinoli e prodotta in diverse località del parco (San Piero, Migliarino, Vecchiano). Il pinolo ha dato vita anche ad altre leccornie di importanza locale come il "pasticcino Kirzica". questo dolcetto racchiude una deliziosa base di pasta di pinoli con miele di spiaggia, il tutto ricoperto da pinoli interi. Altre ghiottonerie sono il "cioccolatino Migliarino", il "cartuccino Lame di fuori" e il semifreddo alla crema di pinoli del parco. Da sottolineare che il pinolo è perfino utilizzato nell'industria farmacologica, che estrae dal pinolo un olio con proprietà balsamiche, espettoranti e rinvigorenti.

estratti dalle pigne con metodologie tradizionali e naturali che mantengono inalterate le proprietà organolettiche e quindi le proprietà della mandorla. Per tali motivi possono fregiarsi della denominazione di pinolo biologico, garantita dall'AIAB (l'Associazione italiana agricoltura biologica) Toscana che controlla la provenienza delle pine, i metodi di lavorazione e il prodotto finito. II pinolo del parco, unico per le sue caratteristiche, è stato scoperto come elemento culinario di grande pregio in preparazioni sia dolci che salate. Oggi viene adoperato per aromatizzare numerose ricette, come il pesto di basilico (il parco si è gemellato con il Parco Nazionale delle Cinque Terre per la produzione di un pesto che utilizza i nostri pinoli biologici), oppure viene utilizzato per piatti a base di selvaggina. 75


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ZAFFERANO, LA SALUTE IN GIALLO Quando si parla dello zafferano, si pensa subito al risotto o al massimo alla bustina, da tenere in dispensa, per pitatti raffinati e saporiti della tradizione italiana. Utilizzato nella cucina iberica e mediorientale, è la chiave di successo di numerosi piatti tradizionali regionali italiani, in particolare per il riso. Uno degli esempi più famosi è il risotto alla milanese, il cui colore giallo è dovuto all’uso dello zafferano. Tra le ricette più apprezzate che vedono il suo utilizzo, ci sono le tagliatelle con verdure, gli gnocchi conditi con semplice salsa di pomodoro, il couscous ma anche arrosti ed in particolare per quanto riguarda il pollo. Di recente creazione e di grande successo internazionale l’utilizzo anche nella cucina di pesce, in particolare per quelli grassi come il salmone e per le cozze. In realtà, lo zafferano è protagonista della fitoterapia, in particolare di quella mediorientale, oltre ad essere oggetto di numerose ricerche scientifiche per le eccezionali capacità antiossidanti. La spezia prodotta dal Crocus sativus contiene quasi duecento sostanze aromatiche volatili. Sono queste sostanze che vengono concnetrate durante la lunga essiccazione e la particolare lavorazione. La pianta è ricca di zeaxantina, licopene e caroteni. Provitamina A, vitamine del gruppo B nonchè minerali come rame, potassio, calcio, manganese, ferro, selenio, zinco e magnesio. La particolarità terapeutica di questa spezia, sta nel fatto, che piccole dosi di 76


zafferano, sono un concentrato di sostanze altamente biodisponibili, ovvero che passano facilmente nel torrente sanguigno, nei fluidi e nel derma. Una biodisponibilità che non ha eguali in natura, grazie all’azione veicolo della picrocrocina, una sostanza che conferisce il sapore, solubile nei grassi, che permette un’elevatissimo livello di assorbimento delle sostanze terapeutiche attive. Questo permette che piccole dosi di zafferano essiccato, siano altamente attive sull’organismo. In una bustina di zafferano c’è dunque una vero e proprio laboratorio farmaceutico naturale.

Per il benessere mentale La ricchezza in antiossidanti e sostanze minerali come il magnesio e il manganese, fa dello zafferano una sorta di antidepressivo naturale. Arriva dalla Teheran University of Medical Sciences, una approfondita ricerca riguardo le capacità di inibire il deposito di alcune proteine presenti nel cervello umano quando si è in presenza della malattia di Alzheimer. Contenendo anche potassio è particolarmente utile quando la depressione è associata a stanchezza fisica, mancanza di concentrazione, dolori cronici muscolari con rigidità nucale.

Le proprietà dello zafferano Da una ricerca dell’Università dell’Aquila, che indaga la capacità di prevenire negli uomini il tumore alla prostata, viene fuore il lungo elenco di proprietà dello zafferano. Ogni proprietà terapeutica dello zafferano, è fruibile grazie ad un consumo quotidiano di 5 o 6 pistilli o un pizzico molto piccolo, da consumare sulle pietanze. Ostacola l'azione distruttiva dei radicali liberi Protegge il cuore e le arterie, riducendo ipertensione e ipercolesterolemia Protegge l'apparato respiratorio, alleviando i sintomi di tosse e asma Riduce i dolori mestruali, grazie al contenuto di crocetina E’ in grado di aumentare la concentrazione Aiuta a mitigare la depressione E’ utile per il mal di denti Protegge il fegato e stimola la digestione 77


Per una digestione efficace e salutare Lo zafferano è un efficace digestivo ed è particolarmente utile nei casi di reflusso esofageo. In questa patologia, la digestione diventa faticosa, dolorosa e lenta ma è problematico utilizzare digestivi diretti, in quanto si rischia di aumentare il livello di acidi gastrici, così da vanificare, un rapido sollievo dato da spezie o bevande che agiscono sullo stomaco. Lo zafferano agisce invece gentilmente senza aumentare la secrezione gastrica ma stimolando le pareti dello stomaco, così da facilitare il passaggio del cibo. Inoltre ha un leggero potere alcalinizzante, così da ridurre la carica gastrica e favorire una rapida digetsione. Particolarmente utile l’uso sulle pietanze serali, per evitare rigurgiti acidi durante la notte. Stimolante del metabolismo, il ruolo nella dieta Nella dieta dimagrante, anche lo zafferano può essere un aiuto in alcune specifiche situazioni. Le capacità antiossidanti, stimolanti della circolazione e toniche senza essere eccitanti ne fanno un sostegno durante le diete ipocaloriche, in particolare quando debbono durare molto tempo e c’è bisogno di un sostegno al metabolismo di lunga durata. Altra situazione ideale per testare lo zafferano durante la dieta dimagrante è quando al sovrappeso è associata generale intossicazione, con livelli alti di colesterolo e trigliceridi. In questi casi molto utile è la tintura madre di zafferano (in erboristeria e farmacia). Se ne prende 40 gocce dopo pranzo e cena in un bicchiere d’acqua, con cicli di 4 mesi e un mese di stop. La tintura madre di zafferano, stimola il naturale processo di eliminazione delle tossine, favorendo la perdita di peso innescata da una dieta ipocalorica o da un maggior dispendio energetico fisico.

La tintura madre di zafferano rimedio energetico ed equilibrante Si trova in erboristeria e farmacia ed è una concentrazione, attraverso alcool, degli antiossidanti e di alcuni minerali, come magnesio e manganese, mentre sono quasi del tutto assenti le vitamine. E’ considerata un eccellente tonico che però non provoca eccitazione. Per questo può essere utilizzata con efficacia quando al cattivo umore è associata stanchezza, insonnia, ansia. Questo rimedio fornisce ener78


gia in maniera rapida, agendo soprattutto sulla parte muscolare e sulla circolazione. Non agendo direttamente sul sistema nervoso centrale, non ha effetti collaterali e può essere un ottimo alleato per gli studenti e per chi è sottoposto ad un intenso dispendio di energie mentali. Se ne prendono 30 gocce in un bicchiere d’acqua con cicli di due mesi e un mese di stop. In caso di forte astenia, mancanza di memoria e durante il periodo del ciclo mestruale si possono fare cicli intensivi di una settimana, prendendone 50 gocce 4 volte al giorno. Per una rapida azione è consigliata l’assunzione lontano dai pasti. Un uso particolare di questa tintura è durante il ciclo, quando si presenta molto doloroso. Si possono prendere 20 gocce in poca acqua, ogni 3 ore.

la digestione e della circolazione sanguigna, aiuta l’epidermide a contrastare l’azione invecchiante dei radicali liberi. E’ considerato afrodisiaco per le donne in quanto ottimizza l’azione degli estrogeni. In particolare la sostanza crocetina, contenuta nello zafferano, ha notevoli proprietà eccitanti sul sistema nervoso centrale e insieme di scudo contro lo stress ossidativo che colpisce gli apparati femminili. Una doppia azione che può favorire il desiderio e la sessualità femminile.

Contro i dolori Un unguento che viene direttamente dalla tradizione umbra monastica è quello allo zafferano, che si usa contro il torcicollo, i dolori articolari, la rigidità cervicale e la cefalea. Si prepara mettendone una bustina, che solitamente è tra i 5 e i 6 grammi, in 100 ml di olio di mandorle. Si lascia a macerare per una settimana al buio, agitando di tanto in tanto. Infine si filtra con carta e si utilizza, massaggiando poche gocce sulla parte dolorante. Massaggiato sulle tempie e sul cuoio capelluto, fornisce veloce sollievo alla cefalea muscolo tensiva. Zafferano afrodisiaco La ricerca sull’efficacia degli afrodisiaci ha da sempre dato risultati contrastanti. La medicina tende ad escludere che vi siano alimenti, sostanze o essenze direttamente stimolanti ma riconosce che alcuni cibi, possono mantenere alto e stabile il desiderio, favorendo così la sessualità. Per le donne il più indicato come stimolante dell’eros è lo zafferano che contiene carotenoidi, vitamine B1 e B2. Stimolante del79


Amico delle donne Buon regolatore del ciclo mestruale, lo zafferano si consiglia nei casi di mestruazioni dolorose, ritardi o assenza del ciclo. In questi casi se ne scioglie un pizzico in una tazza di latte caldo, da bere la sera con un cucchiaino di miele di fiori d’arancio, eventualmente ripetendo il giorno dopo a metà mattina. Per chi soffre di mestruazioni dolorose, la settimana che precede le mestruazioni, è utile bere 3 volte al giorno dopo i pasti, l’infuso di zafferano. Si prepara facendo bollire 150 ml d’acqua, si mette un pizzico di zafferano, si psegne e si lascia in infusione per 3 minuti, bevendo senza filtrare. Sempre per i dolori mestruali, si possono utilizzare le cialde di zafferano (in erboristeria) consumandone una dopo ogni pasto.

Zafferano da bere Per alleviare i sintomi della tosse e dell’asma, dalla tradizione erboristica toscana, arriva lo sciroppo di zafferano, molto utile per i fumatori e per chi vive in ambienti, anche domestici, molto inquinati. Eccellente per i soggetti allergici, in quanto permette di controllare la tosse, evitando l’eccesso d’uso di cortisoni e spray anti tosse. Si prepara facendo sciogliere 25 g di zafferano in polvere in 450 ml di marsala bianco secco. Lasciate in macerazione in una bottiglia da un litro tenuta al buio per una settimana. Sciogliete 550 gr di zucchero integrale a bagnomaria, aggiungendo a filo poca acqua, sino ad ottenere uno sciroppo molto denso. Conservate al buio, utilizzando entro sei mesi dalla preprazione. Se ne prende un cucchiaio sciolto in una tazza d’acqua bollente, da due a cinque volte al giorno.

Zafferano nei capelli per la bellezza della chioma Dalla tradizione iraniana, arriva invece l’impacco di zafferano per una botta di bellezza e luminosità ai capelli. Una vera e propria maschera cosmetica dall’immediato effetto, per ridare luce, corpo e lucentezza alle chiome deboli e senza vitalità. Per una capigliatura media, si preparara mescolando con cura 2 bustine di zafferano in polvere ad uno yogurt intero da 125 gr. Si diluisce con poco olio di ricino, sino ad ottenere un impasto fluido che va spalmato sui capelli ancora sporchi. Si tiene in posa per 15 minuti, coprendo la testa con pellicola trasparente. Si risciacqua con cura con un passaggio del proprio shampoo. L’effetto di luce è particolarmente intenso sui toni scuri e castani. Aumentando la dose di olio di ricino e scegliendo uno yogurt più comaptto come quello greco, si ottiene un effetto districante ed ammorbidente per i capelli crespi, ricci e molto secchi. Si può utilizzare una volta a settimana.

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Peeling di bellezza per dare luce al volto Come per i capelli, anche per la pelle del viso, i carotenoidi in sinergia con i sali minerali, hanno una effetto illuminante, particolarmente utile durante il periodo freddo dell’anno, quando la pelle risente del freddo ma anche dell’eccesso di secchezza negli ambienti riscaldati. Si può utilizzare anche per le pelli sensibili ed è particolarmente utile quando al colorito spento è associata secchezza e mancanza di tono. Questo peeling è molto utile per preparare il viso ad un trucco importante o per idratare la pelle ipersensibile che non sopporta le creme. Si mescolano 5 stimmi di zafferano ad un cucchiaino di bicarbonato, aggiungendo latte tiepido, sino ad ottenere una pastella liscia. Si passa sul viso lavato ed umido, facendo un massaggio circolatorio dal centro verso l’esterno del viso. Il peeling si fa per cinque minuti con delicatezza, risciacquando con acqua fresca. Importante dopo ogni peeling è l’applicazione di un tonico rinfrescante. Lo zafferano di qualità italiano Un aroma e un colore unico. La capacità di non somigliare a nessuno altro sulla tavola. Un pò spezia, un pò ingrediente, lo zafferano è il prodotto finito di una lunga lavorazione dal bulbo, ai fiori, agli stimmi, sino a ricavarne la preziosa polvere. Una produzione artigianale, dove le mani sono lo strumento indispensabile per ottenere questa eccellenza. Tra i più apprezzati al mondo c’è quello dell’Aquila che contiene oltre 150 sostanze volatili responsabili del sapore e dell’aroma. Chimici, cuochi, esperti gastronomi, storici del cibo hanno cercato di scoprire il segreto che fa di quello dell’Aquila, il più apprezzato dagli zafferani ma le opinioni sono diverse e al consumatore interessa solo di avere la garanzia che ogni volta che utilizza questa spezia di montagna, il risultato sarà sempre lo stesso. Lo Zafferano dell’Aquila viene coltivato da quasi un millennio in questo angolo di Abruzzo, in par-

ticolare nella “piana di Navelli”. A questo prodotto è stato riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta da parte dell’Unione Europea. Altre qualità molto apprezzate in Italia e nel mondo sono quello delle colline fiorentine, il purissimo di Maremma, tutti quelli prodotti in Umbria tra Spoleto, Gubbio, Cascia e Città della Pieve. Dal sapore molto più intenso e rustico è quello sardo, testimonianza di un’antichissima coltivazione che arriva dal periodo della dominazione bizantina, quando nell’isola una serie di monaci devoti a San Basilio coltivavano e diffondevano le tecniche di produzione dello zafferano. Un uso molto ampio dello zafferano di questa comunità di monaci che ne divulgarono le utilizzazioni salutistiche. Curiosità sullo zafferano Le unicità dello zafferano continuano anche nella storia botanica. Essendo una pianta sterile che si riproduce attraverso i bulbi, è considerato un fossile vivente, avendo l’identico patrimonio genetico da sempre. Si parla dello zafferano dell'Aquila anche nel film Ratatouille, film d’animazione tra i più visti nella storia del cinema dove “Aquila saffron” viene definito eccellente, dal protagonista Rémy, un piccolo tempo che sogna di diventare chef. L’origine del nome “zafferano” può essere ricondotta al termine latino safranum che, a sua volta, è di derivazione araba e deriva da za’faran che significa semplicemente “giallo”.

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I COLORI DEL RISO Il riso è il cereale più consumato al mondo e oltre ad essere presente in tante varietà diverse è un alimento molto interessante dal punto di vista salutare. Su tutte l’alta digeribilità che fa di questo alimento un cibo primario quando ci sono disturbi che interessano l’apparato digerente. Importanti le notevoli quantità sia di selenio che di silicio, facilmente assorbiti per le particolari fibre delicate del riso, che permettono il rilascio nei processi metabolici, delle sostanze salutari. Il selenio è una delle più potenti molecole antiossidanti che l'organismo umano ha a disposizione per contrastare i danni provocati dai radicali liberi, i quali sono molecole che si formano durante le fisiologiche reazioni che avvengono nell'organismo oppure per effetto delle aggressioni da parte dell'ambiente esterno. Il riso è dunque uno dei migliori cibi anti vecchiaia e per mantenersi in salute. Oltre ad essere salutare e protettivo, il riso è un importante alleato nel mantenere la propria bellezza, in quanto le proteine vegetali e gli aminoacidi, hanno un ruolo fondamentale nella formazione dei tessuti connettivi, favorendo la produzione di collagene e dell'elastina, proteine che conferiscono alla pelle turgore ed idratazione.

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Vialone nano alla zucca Per associare le proprietà rinfrescanti del riso a quelle disintossicanti della zucca. Per due persone: 300 gr di zucca, 150 gr di riso Vialone nano, 1 uovo fresco, brodo vegetale. Tagliate la zucca a dadi molto piccoli e cuocetela in forno a 200° con poca acqua per 15 minuti. Intanto cuocete il riso, coprendolo di brodo ed aggiungendo altro brodo sino a cottura. Togliere dal fuoco aggiungere l’uovo sbattuto con un pizzico di sale e la zucca cotta in forno. Mescolare a caldo, il tutto con cura e servire, con un trito di erbe aromatiche fresche e olio evo a piacere. Parboiled il giallo della salute La purezza del Vialone nano Tra le tante varietà a chicco bianco, spicca in capacità salutari, il Vialone nano che ha chicchi di media grandezza, semilunghi e tondeggianti. Le sue caratteristiche sono simili a quelle del Carnaroli, ma è più diffuso nel Nord-est italiano. E’ ideale per i risotti, quando si vuole ottenere un’eccellente mantecatura. Riconosciuto come prodotto a indicazione geografica protetta, oltre ad un sapore eccellente, internazionalmente riconosciuto, ha notevoli proprietà salutari, derivanti dalla ricchezza in amido. L’amido del riso ha proprietà disinfiammanti per l’intero apparato digerente, che nel Vialone nano sono potenziate dalla ricchezza in vitamina B1 e B2. L’accoppiata tra amido e vitamine, favorisce il riequilibro del ph gastrico e la salute della flora intestinale. Considerati erroneamente astringenti, i risi bianchi e in particolare il Vialone nano, contrastano sia la diarrea che la stitichezza, contrastano il meteorismo e sono particolarmente indicati nella gastrite con reflusso.

Il parboiled più che una varietà è un modo di preparare il riso che lo lascia molto simile alla versione integrale, donandogli il colore giallino. Oltre a favorirne la versatilità in cottura il metodo parboiled ne preserva le sostanze salutari. Tramite il metodo del sottovuoto viene rimossa tutta l’aria dal riso greggio. Messo in ammollo in acqua tiepida, il riso integrale libera quindi le vitamine e le sostanze minerali contenute nel germoglio. Sottoposto a vapore bollente l’amido della superficie del chicco di riso si indurisce. Tramite questa sigillatura le sostanze nutritive rimangono nel chicco. In particolare questo trattamento, oltre a conferire il tradizionale colore giallo, permette la preservazione delle proteine, che parzialmente libere dalle fibre, vengono assorbite al meglio. Per questo il riso parboiled è il preferito dagli sportivi, dai diabetici e da chi ha bisogno di contrastare la stanchezza. In particolare rispetto agli altri risi, questo procedimento permette di conservare al meglio la lisina, una proteina che è direttamente coinvolta nel metabolismo del sistema muscolare. Il riso parboiled è da 83


considerare un vero e proprio integratore naturale di questa sostanza, così da fare da energizzante fisico.

vuole dimagrire e quando il sovrappeso è associato a intossicazione generale. Eccellente è anche la capacità saziante.

Insalata dell’energia

Riso integrale depurativo al radicchio e rucola

Per completare con sapore il profilo energetico con le proteine dei ceci e gli aminoacidi dei funghi

Per associare le capacità sazianti del riso integrali a quelle disintossicanti del radicchio e diuretiche della rucola.

Per due persone: 120 gr di riso parboiled, 200 gr di ceci lessati, 300 gr di funghi misti cotti al vapore, un limone, prezzemolo, cannella, olio. Cuocere al dente il riso ed unirlo ai ceci e ai funghi, mescolando con delicatezza. Condire con olio evo e prezzemolo tritato. A parte mescolare il succo di un limone con un abbondante pizzico di cannella, da aggiungere direttamente sui piatti di portata.

Per due persone: 300 gr di radicchio rosso, 150 gr di riso integrale, una grossa manciata di rucola, olio evo. Cuocere il riso integrale per 18-20 minuti. Intanto tritare finemente il radicchio ed aggiungerlo a fine cottura a fiamma ancora viva, mescolando con cura. Lasciare cuocere un minuto, scolare e condire con olio evo e rucola fresca. Molto piacevole l’eventuale aggiunta di peperoncino fresco.

Integrale il colore della terra Secondo quanto emerso da uno studio condotto in America dalla Harvard School of Public Health di Boston, dovremmo preferire il riso integrale in quanto più ricco di vitamine, fibra e minerali che in parte vengono persi durante il processo di raffinazione del riso bianco. Pubblicato da Archives of Internal Medicine, lo studio ha preso in considerazione i dati conclusivi di tre grandi indagini alimentari condotte sulla popolazione americana (un campione di 200mila persone) in un arco di tempo tra i 14 e i 22 anni. Uno dei più imponenti studi mai fatti nella storia delle ricerche alimentari che ha dimostrato come il riso integrale, sia uno dei più versatili ed efficaci disintossicanti che possono arrivare sulla nostra tavola. Fibre e fitosteroli contenuti nel riso integrale favoriscono l’eliminazione del colesterolo, dell’acido urico, dei trigliceridi. Inoltre i chicchi integrali hanno un indice glicemico più basso rispetto a quelli bianchi, ovvero rilasciano più gradualmente il glucosio di cui è costituito l’amido e ciò comporta rialzi più contenuti della glicemia. Il riso integrale è dunque un alimento ideale quando si 84


Riso nero la salute da tutto il mondo Di riso neri ci sono due varietà, il cosiddetto riso selvaggio, dai chicchi lunghi e proveniente dal nord America e il tipo Venere di origine cinese, oggi coltivato anche nella Pianura Padana. Ideale per le cotture al forno ed è considerato il più ricco di sostanze nutrizionali. I cinesi lo considerano afrodisiaco. Il Venere è un riso dal chicco piccolo e profumato, con un aroma che ricorda il pane appena sfornato, tipico dei risi orientali. L’aroma lo si percepisce annusando da vicino i chicchi crudi e diventa sempre più forte grazie all’azione del calore della cottura. Il colore del chicco è ebano ed è dovuto ai pigmenti presenti sullo strato esterno che appartengono alla classe dei metaboliti antiossidanti. Il riso Venere è un riso integrale che non viene sottoposto ai trattamenti che lo privano dei tegumenti. Infatti, grazie ad un diverso tipo di macinatura viene rimossa esclusivamente la buccia, parte non commestibile del riso, permettendo così di ottenere un riso più ricco e stabile in nutrimenti. Gli antiossidanti nel riso Venere sono particolarmente utili per conservare in salute il sistema nervoso. Secondo la medicina cinese è uno dei rimedi ideali contro l’ansia, la depressione e tutti i disturbi che colpiscono quando si è sottoposti ad esaurimento psicofisico. Riso nero al salmone e pinoli Per associare agli antiossidanti del riso nero, gli acidi grassi del salmone e la vitamina E dei pinoli. Per due persone: 150 gr di riso Venere, 100 gr di salmone non affumicato, due cucchiai di pinoli, olio evo. Cuocere il riso Venere ed intanto tagliare a strisce sottili il salmone. A fine cottura aggiungere i pinoli e mescolare con cura. Servire il riso nero, servendolo su piatti piani. Condire con le strisce di salmone e olio evo.

Riso rosso, curarsi con sapore Potassio e tanti oligoelementi attivi sul sistema immunitario. Questo l’identikit salutare con il quale si presenta da pochi anni sulle tavole italiane la pregiata varietà orientale definita Red, che originaria dalle coltivazioni del Borneo si è poi mescolata ad altre varietà dando origine a diversi tipi di riso dal colore più o meno rubino. Tra queste spicca il riso rosso Ermes con i suoi lunghi chicchi che presentano il caratteristico colore rossastro. Per i tanti minerali e la ricchezza in polifenoli il riso rosso è entrato nella lista ristretta dei cosiddetti cibi funzionali, ovvero che possono essere considerati curativi. La varietà Ermes è nata dall’incrocio tra le varietà del Borneo e altre sottovarietà nere ed è coltivata nel vercellese. Questo riso è considerato un alimento che rinforza il sistema immunitario ed è indicato per i bambini, che ne apprezzano la croccantezza e il sapore dolce, nonché per tutte quelle persone che si ammalano facilmente. Usato durante le malattie da raffreddamento, riduce sensibilmente il dolore alle articolazioni grazie alla concentrazione di polifenoli. 85


Riso Rosso Ermes Ace Per associare le capacità protettive del riso rosso, alla vitamina C degli agrumi e agli antiossidanti delle carote. Per due persone: 150 gr di riso Ermes, 2 carote, 1 arancia, 1 limone, olio evo.Cuocere in brodo vegetale il riso rosso. Intanto frullare 2 carote di media grandezza con il succo dei 2 agrumi e olio evo. Scolare il riso ed incorporare il frullato. Ottimo con una spruzzata di pepe o maggiorana fresca. Le altre varietà più consumate in Italia Arborio: con i chicchi grossi e lunghi e ricchi di amido, è il più consumato in Italia ed è ideale per i risotti. Baldo: i chicchi sono duri, grandi e traslucidi e molto consistenti. Ha grande capacità di assorbimento ed è perfetto per le cotture al forno.

Patna: di origine thailandese, ha chicchi lunghi e affusolati e un colore bianco latte. Per La sua origine orientale, è adatto a piatti esotici ma anche a insalate di riso, tortini e ripieni. Ha un'ottima tenuta in cottura. Ribe: è molto compatto e chicchi lunghi e affusolati. Resiste bene alla cottura ed è indicato per i risotti che necessitano di lunghe cotture. Roma: ha i chicchi lunghi, grossi e tondeggianti. E' molto apprezzato in cucina per la sua estrema versatilità, che lo rende adatto a qualsiasi tipo di cottura, anche nelle minestre e gratinato in forno. Sant'Andrea: i suoi chicchi sono lunghi grossi e corposi. Per il suo alto contenuto di amido è particolarmente indicato nella preparazione di minestre e zuppe.

Balilla: dai chicchi tondeggianti e minuti, cresce molto durante la cottura, utilizzato per minestre ma anche nella preparazione di dolci e crocchette.

SeIvaggio: i suoi chicchi sono lunghi, affusolati e neri, ma non è un riso vero e proprio. In realtà è una graminacea, la zizzania acquatica, che non viene coltivata ma cresce spontanea nette paludi. Cuoce in 45 minuti.

Basmati: varietà originaria dell'India, dalla regione del Punjab. Ha chicchi lunghi e affusolati. Durante la cottura si sente un forte aroma di sandalo e nocciola. Ideale come contorno di preparazioni di verdure.

Thai: presenta una grana lunga e cristallina. Quando cuoce, emette un caratteristico profumo speziato. Ideale come contorno di piatti di pesce e verdure.

Carnaroli: nato da un incrocio tra il Vialone e Leoncino, ha chicchi grossi, consistenti, e affusolati che assorbono facilmente i sapori e gli odori. Dopo l'arborio è la varietà più consumata in Italia. Originario: ha chicchi piccoli e rotondi ed è consumato soprattutto per le minestre. Per la sua resistenza alla cottura si presta bene alla preparazione di dolci e dei famosi arancini.

Riso e non solo Olio di riso - si estrae dalla parte esterna e dall’embrione del chicco e possiede un sapore gradevole, dolce e la sua acidità è inferiore allo 0,50%. È perfetto se utilizzato crudo, ma avendo una buona resistenza alla cottura può essere anche utilizzato a caldo. L’olio di riso ha un elevato potere di eliminare le tossine, grazie alla presenza del 86


“gamma orizanolo”, un fitosterolo che è in grado di ridurre il colesterolo cattivo. Secondo recenti ricerche, l’olio di riso innalzando il livello di testosterone e delle endorfine, è un valido aiuto nella menopausa e nelle sindromi pre mestruali.

Pasta e pane di riso - la pasta di riso, una gustosa alternativa alla normale pasta di grano duro, viene anche utilizzata dai celiaci, in quanto normalmente priva di glutine. Poiché il riso assorbe più acqua rispetto al frumento, questo tipo di pasta ha una resa maggiore rispetto a quella classica: se ne possono utilizzare quantità minori per soddisfare nella stessa misura la sensazione di fame, ma con un apporto calorico inferiore. Come la pasta, anche il pane di riso è altamente digeribile, leggero e nutriente. 
 
 Gallette di riso - sono una valida alternativa al pane, a parità di volume sono meno caloriche di quest’ultimo e non contengono glutine. Le gallette vengono preparate con riso soffiato, solitamente integrale, e sono una fonte di carboidrati facilmente assimilabili. Per questo motivo sono particolarmente indicate per gli sportivi, nel pasto precedente l’attività fisica anche agonistica.

Latte di riso - è una bevanda naturale, al 100% vegetale, energetica e priva di grassi animali, di lattosio e di glutine. È composto da acqua, riso, olio di girasole, sale marino. Di sapore molto gradevole, è molto digeribile e poco calorico. Può essere utilizzato in aggiunta al caffè per la prima colazione o nella preparazione di dolci, budini e creme. È indicato in chi è intollerante al lattosio o in chi desidera un alimento alternativo al latte che sia dolce e ipocalorico. Il latte di riso è solitamente addizionato con calcio e vitamina D2, al fine di favorire la mineralizzazione di ossa e denti e di prevenire l’osteoporosi. 
 
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APRITI SESAMO Un seme di lunga vita con eccellenti proprietà antiossidanti e curative. Alimento relegato tra gli snack, è in realtà uno dei cibi più salutari per l’uomo. Vitamina B1 e vitamina E, queste le due principali ricchezze di questo gustoso seme, che in sinergia favoriscono in maniera rapida l’eliminazione di tossine, fornendo energia e vitalità. Contiene molti sali minerali ben assorbiti ma soprattutto rame in una tale quantità da esserne considerato il migliore integratore. Il rame fornisce un sollievo per ogni genere di dolore, in quanto migliora e velocemente i processi enzimatici antinfiammatori e antiossidanti. Inoltre il rame svolge un ruolo importante per la funzionalità dell’elastina sostanza che dà resistenza ed elasticità ai vasi sanguigni e alle articolazioni. I semi di sesamo sono oggetto da decenni di importanti studi scientifici sulle loro capacità rilassanti, in particolare nelle tensioni muscolari, nelle sindromi mestruali e nella cefalea da stress. A fornire questo valido aiuto al benessere umano è una sostanza chiamata sesamina, attiva direttamente sul sistema nervoso in collaborazione con il magnesio, anch’esso presente in grandi quantità. Un alimento prezioso, che con le sue 568 calorie per 100 grammi può essere introdotto a tavola ma anche come integratore di salute.

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Il sesamo in erboristeria I semi di sesamo sono venduti sfusi e biologici anche in erboristeria. Sempre in erboristeria ma anche nei negozi specializzati si trovano perle di olio di sesamo e compresse. La cuticola è molto attiva sull’ultima parte dell’intestino, efficace contro la stitichezza accompagnata da colite. Le fibre, accompagnate dagli acidi grassi non influiscono sulla digestione ed arrivano quasi integre oltre l’intestino tenue. Possono essere utilizzati come anti stipsi anche nei bambini, nelle donne in gravidanza, nella colite spastica con stitichezza. Se ne consuma un cucchiaio al giorno, da mettere nello yogurt a merenda o come spuntino post cena. Per potenziarne l’effetto possono essere aggiunti sulle verdure. Le perle di olio di sesamo sono invece molto utili per il sistema osteoarticolare. Si utilizzano nel dolore cronico, nelle convalescenze ortopediche e per la prevenzione dell’osteoporosi. Se ne prendono due perle al giorno lontano dai pasti con cicli di tre mesi con un mese di stop. Le compresse sono invece meno ricche di vitamine ma concentrate di magnesio, zinco e sesamina. Sono efficaci nella cura delle tensioni neuro vegetative, durante il ciclo mestruale e la menopausa. Se ne prende una compressa dopo ogni pasto e se ne fanno cicli di sei mesi con uno stop di uno. Per questo è adatto ai disturbi cronici quando si vuole curare lo stress con un rimedio che agisce lentamente ma con prolungata efficacia nel tempo, senza effetti collaterali. Il sesamo a tavola Il sesamo per la tavola italiana è quasi esclusivamente lo snack pressato con miele o zucchero che viene consumato come spuntino. In realtà è un prodotto energetico, versatile e salutare. Introdurlo nell’alimentazione quotidiana, tenendo conto dell’alto indice calorico, è un fattore positivo.

Muesli al sesamo - Aggiungendo un cucchiaio di semi di sesamo ad un muesli senza zucchero, si rende la colazione, una benzina energetica a basso indice glicemico. Forza e vitalità e sapore garantiti per tutta la giornata. Al posto del formaggio grattugiato - Per rendere gradevole una pasta light a base di verdure, per chi deve rinunciare ai formaggi, per qualunque tipo di primo che necessita di un rinforzo di sapore, conservandone la digeribilità e la leggerezza, si possono utilizzare i semi di sesamo tostati. Se ne utilizza un cucchiaino a persona, mettendoli in pentola antiaderente caldissima per in minuto, mescolando spesso. La tostatura sprigiona un gradevole odore e fornisce un sapore che copre eventuali e necessarie mancanze di olio e sale. Al forno - Il sesamo offre il meglio del suo sapore e del suo profumo nelle cotture lente e prolungate al forno. Patate, verdure in genere ma anche carne, pesce e torte salate, risentono positivamente dell’incontro con questo seme. Sempre nella dose di un cucchiaino per persona, mescolato a crudo con gli altri ingredienti o sparpagliato in alto nelle preparazioni in pirofila, danno un tocco esotico ed elegante anche al piatto più semplice. Il particolare aroma e il deciso sapore, permettono di alleggerire le preparazioni soprattutto dal sale. Come condimento - Proprio dalla sua caratteristica di legarsi come odore ai cibi salati, viene la tradizione del gomasio, un condimento tipico della cucina del sud est asiatico a base di sale grosso e semi di sesamo tostati ad altissima temperatura. In cucina possiamo preparare un condimento casalingo per ridurre il sale utilizzato e che serve per condire tutto, dall’acqua della pasta a qualsiasi altra preparazione. Si pestano semi di sesamo e sale grosso in parti uguali, cercando di polverizzare al meglio, anche con l’utilizzo per pochi secondi di un macinacaffè o tritatutto. Si mette su padella antiaderente a 89


fiamma viva per due minuti. Si conserva al buio e al fresco sino a due mesi. Dolce e salutare - La cottura soprattutto insieme a cibi dolci o alle uova, provoca un processo simile alla caramellizzazione che dona, soprattutto ai biscotti un aroma piacevole. Saporito se aggiunto a crudo negli impasti di biscotti e muffin, una volta tostato è delizioso aggiunto a glasse e soprattutto se mescolato al cacao. Sempre tostato può essere spolverizzato nel fondo e in cima alle tazze di cioccolata calda. Più buone e digeribili le insalate - Crudo o tostato in base al gusto e al momento, è l’ingrediente che rende speciale le insalate meno invitanti. Si accoppia particolarmente bene a rape, carote e tutte le lattughe verdi. E’ un buon aiuto per chi soffre di fermentazioni e gas intestinali, aggiungere il sesamo sulle verdure crude, solitamente un alimento difficile per chi soffre appunto di meteorismo e colite.

Sesamo di bellezza Il sesamo può essere utilizzato anche come strumento di bellezza, sfruttando l’alta concentrazione di sostanze nutrienti e la particolare struttura del seme. Luce a capelli opachi - Adatta per ogni tipo di capello, che si presenti senza luminosità e corposità. Si frullano per una decina di secondi, due cucchiai di semi di sesamo, per una capigliatura di media lunghezza, con un cucchiaio di aceto di vino rosso. Si applica il composto su capelli asciutti e si tiene per 10 minuti, risciacquando con il proprio shampoo abituale. Si utilizza una volta a settimana per avere capelli lucenti e brillanti. Peeling d’inverno - L’azione meccanica e quella nutriente insieme per curare la pelle stanca e stressata dalle temperature fredde e dalla poca luce. Si pestano bene tre cucchiai di semi di sesamo, aggiun90


gendo due cucchiai di olio di mandorle. Con il preparato si massaggia con decisione il corpo, insistendo su gomiti, gambe, mani e piedi. Con delicatezza di usa anche su tutto il viso, risciacquando con detergenti molto delicati. E’ un peeling potente dall’immediata azione cosmetica che dona morbidezza e una lucentezza notevole. Adatto per ogni tipo di pelle anche acneica o grassa. La maschera per il viso - Per una specifica azione antirughe del viso e come cura d’urto da fare una volta a settimana, si frulla un cucchiaio di semi di sesamo, con mezza mela acidula e un cucchiaio di olio d’oliva. Il mix di vitamina B1, vitamina E e acidi naturali, fornisce nutrimento e tono alle pelli stanche di ogni tipo. Un rimedio casalingo veloce molto adatto per le giornate fredde. Si tiene 15 minuti su pelle asciutta, risciacquando con acqua tiepida.

L’olio di sesamo E’ un prodotto che si trova in erboristeria e nei negozi di alimentazione naturale. La versione biologica permette di introdurre a tavola, un sapore inconsueto ma assolutamente gradevole. Ricco di fosfolipidi e lecitina, è ideale per condire pasta e verdure. L'olio di sesamo resiste bene all'ossidazione, perché ricco di acido oleico, e può essere considerato una saporita alternativa all'olio extra vergine d'oliva. Inoltre mantiene una forte stabilità ad alte temperature e può essere perciò utilizzato anche in frittura e nelle cotture in generale. Il processo di spremitura non compromette le proprietà salutari del sesamo e dunque può essere un ingrediente versatile ma anche curativo nell’alimentazione quotidiana.

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ALBICOCCHE, IL FRUTTO DEL BUONUMORE Un saporito concentrato di magnesio, potassio e provitamina A, rapidamente assorbiti grazie alla presenza del sorbitolo, uno zucchero semplice. Questo il principale identikit delle albicocche, così da essere un frutto che contrasta i disturbi neuro vegetativi dovuti all’ansia e alla depressione, aiuta il sistema epidermico in estate, svolge una impareggiabile funzione antiossidante. La ricchezza in magnesio, associata al corredo vitaminico del frutto, fornisce in maniera rapida energia e vitalità. Le albicocche sono indicate nei casi di tensione nervosa, emicrania, sindrome pre mestruale. Sono considerate la merenda ideale per i bambini agitatati ed iperattivi. Contengono anche serotonina, sostanza essenziale per l’equilibrio sonno veglia. Le albicocche consumate di sera, favoriscono il rilassamento muscolare ed un buon sonno ristoratore, in particolare per chi soffre molto il caldo. Il magnesio inoltre contribuisce a normalizzare le situazioni d’ansia, specie se si manifestano con disturbi gastrici come la colite o nausea. Molto importante anche il ruolo degli zuccheri semplici delle albicocche che sono assorbiti in maniera lenta grazie alla presenza di acido malico e potassio. Questi zuccheri di altissima qualità nutrizionale, forniscono energia ed equilibrio alle persone che si sentono esaurite mentalmente e fisicamente. L’albicocca è inoltre il rimedio principale, nelle terapie naturali alimentari, nella sindromi da stanchezza cronica, peggiorata dalle alte temperature. E’ considerata il frutto dell’allegria per eccellenza perché funziona da tonico psicofisico senza provocare nervosismo, anzi curando i disturbi neurovegetativi. 92


Senza dimenticare anche il basso contenuto calorico, solo 28 calorie per 100 grammi. L’importanza dell’acquisto

age, si chiama luteina, un antiossidante già famoso per la protezione della vista ma che ulteriori e recenti ricerche, mostrano essere potente stimolo nell’eliminazione dei grassi cattivi nel circolo sanguigno.

Proprio per la ricchezza di zuccheri pregiati, sali minerali e vitamine, biosgna procedere con molta attenzione all’acquisto. Vanno scelte mature e consumate entro pochi giorni dall'acquisto, poiché sono frutti facilmente deperibili. Non si devono acquistare troppo acerbe, dure o poco colorate, perché non sviluppano più il sapore del frutto maturo, una volta raccolte. La buccia deve essere vellutata al tatto, senza ammaccature, tagli o macchie. Per chi ama le albicocche secche, che possono essere aggiunte anche alle insalate estive, è importante acquistare quelle biologiche, in quanto altrimenti vengono trattate con diossido di zolfo, uno dei più comuni allergizzanti delle vie respiratorie. Il frutto di lunga vita Un maggior consumo di frutta è la base da cui parte qualsiasi strategia alimentare per la prevenzione di malattie e che voglia essere anche anti age. L’albicocca contiene in sé tutte le proprietà che deve avere un frutto salutare. Fonte eccellente di provitamina A e di antiossidanti, mantiene in salute la pelle, gli occhi, il cuore, abbassando i livelli di colesterolo. Secondo una recente ricerca pubblicata in Usa dagli Archives of Opthamology, il consumo di due albicocche fresche o 4 secche al giorno è una efficace arma contro la maculopatia della retina. Ricche di zuccheri semplici e fibre delicate, proteggono l’apparato digerente, stimolando le naturali difese contro le tossine. Le albicocche sono considerate un frutto che protegge la salute, agendo a 360 ° su tutto l’organismo con la vitamina C, il potassio, lo zinco e il rame di cui sono ricche. L’arma in più che rendono le albicocche anti

Albicocche per il sole L’azione sulla pelle non si limita a favorire il tono e l’idratazione ma anche a proteggere dalla malattie degenerative, causate dalla lunga esposizione al sole. Gli antiossidanti sono assorbiti velocemente, per cui sono uno strumento di protezione ma anche di pronto soccorso quando il sole fa danni alla pelle. Il consumo quotidiano per tutta la bella stagione, permette di potenziare al massimo l’abbronzatura, perché pur non essendo direttamente stimolanti della melanina, favoriscono il trattetinemnto di queste sostanze che scuriscono la pelle nella parte più alta del derma. Inoltre la ricchezza in vitamine, antiossi93


danti e sali minerali e ovviamente di betacarotene dona una particolare luminosità alla pelle, che va ad esaltare l’abbronzatura. E’ proprio il betacarotene che rende le albicocche protagoniste del menù perfetto per l’abbronzatura, perchè aiutano i naturali processi di autoriparazione, contrastano il disseccamento della pelle e hanno una azione antirughe. Essendo anche energetiche, il consumo di albicocche è un metodo efficace e naturale, anche per abbronzarsi meglio in montagna o durante le attività fisiche. Il dolce arancione della buonanotte Non sempre bella stagione significa buonumore e spensieratezza. Chi soffre di insonnia e vede in questo periodo peggiorare la situazione per il caldo e l’umidità. L’albicocca è un valido aiuto per aiutare il sistema neurovegetativo, grazie alle elevate dosi di carotene e magnesio. Entrambi i nutrienti sono molto importanti per le persone che soffrono di esaurimento psicofisico, in quanto aumentano l’energia fisica, favorendo contemporaneamente un efficace rilassamento. Sono ideali per chi soffre di sindromi pre mestruali. Grazie anche al tantissimo potassio e vitamina PP, sono un frutto ideale per i bambini iperattivi ed insonni, in quanto le albicocche permettono di recuperare tutto quello che si perde con la sudorazione, regalando un salutare effetto anti nervosismo. Le proprietà calmanti sono accentuate dalle grandi dosi di sorbitolo, zucchero semplice che agisce in maniera naturale sul colon irritabile, sulla digestione difficile, favorendo un sonno regolare. Le albicocche sono il frutto ideale per le persone che soffrono di nevrastenia, con problemi di stitichezza nervosa e difficoltà ad addormentarsi.

Dolce integratore di bellezza Idratazione della pelle, tonicità del viso, lucentezza dei capelli. Per preservare e migliorare il proprio aspetto c’è bisogno di carotenoidi, i precursori della vitamina A e di sali minerali. L’albicocca è il frutto che corrisponde in pieno a questo salutare identikit. Con solo 4 albicocche, l’organismo fa il pieno di questi salutari pigmenti, che migliorano la qualità del derma e contrastano in maniera efficace l’ossidazione cellulare. Fanno insomma da antirughe e da integratore di bellezza con la preziosa sinergia di magnesio e calcio, protagonisti del metabolismo dell’epidermide. Questi minerali aumentano la tonicità della pelle ed hanno una diretta azione di rinforzo sui capelli. Il vantaggio in più che offre l’albicocca è che questi nutrienti sono assorbiti in maniera ottimale. Un’integrazione quotidiana di albicocche è dunque uti94


le per chi ha la pelle secca, spenta e vuole migliorare la salute dei capelli. In particolare sono salutari per le pelli particolarmente sensibili che si disidratano facilmente con la bella stagione.

quali le albiocche secche possono essere aggiunte allo yogurt intero per merenda.

Maschera idratante Ricchissima in provitamina A, l'albicocca è anche molto idratante. Gli acidi della sua polpa matura, illuminano e levigano la pelle, rendendola vellutata, tonica e finalmente idratata. L'impacco all'albicocca è molto utile per le pelli che mancando d'acqua tendono ad essere spente e sensibili al vento e alla luce. Mettere in poca acqua bollente due albicocche spezzettate. Spegnere e lasciare in infusione per tre minuti. Togliere dall'acqua e lasciare raffreddare. Schiacciare l'albicocca fino ad ottenere una polpa morbida ed aggiungere un cucchiaino d'olio d'oliva. Stendere sul viso e lasciare per 20 minuti. Sciacquare con cura. Da applicare due volte la settimana. Albicocche secche salute di lunga durata Le albiocche anche da secche, costituiscono un saporito ed efficace strumento per mantenersi in salute. Sebbene il processo di essiccazione degrada le vitamine idrosolubili, altri nutrienti diventano più concentrati. Di conseguenza, albicocche secche e prugne forniscono livelli più elevati della maggior parte delle sostanze nutritive. In particolare fibra, ferro e potassio. Per questa concnetrazione le albicocche secche, sono utili contro la stanchezza muscolare, per la debolezza mentale e sono indispensabili nella dieta quotidiana di vegetariani e in particolare dei vegani. Secondo una recente ricerca della Colorado State University Extension, il potassio altamente concentrato delle albicocche secche, in sinergia con gli zuccheri, fanno di questo cibo un rimedio curativo per l’ipertensione. Le tante fibre aiutano la regolarità intestinale anche per i bambini che soffrono di stitichezza, per i

Mitologia e albicocche Secondo una antica leggenda, in origine era la pianta ornamentale sacra al Dio del cielo che gli donava fiori bianchi come nuvole. Quando l’Armenia venne invasa dai Persiani, fu ordinato di abbatter tutti gli alberi che non producevano frutto per ottenerne legname e questo sarebbe stato anche il destino dell’albicocco, se una principessa non avesse pianto sotto la sua chioma per tutta la notte. Al mattino sull’albero erano cresciuti dei frutti dorati, le albicocche appunto. Nella tradizione popolare inglese sognare l’albicocca fresca porta fortuna mentre se la si sogna secca preannuncia perdite e danni. 95


L’albicocca è originaria ed è il simbolo stesso dell’Armenia dove viene festeggiata come se fosse una reliquia. Il nome botanico è infatti Prunus armeniaca. Proprio dall’Armenia arriva la leggenda che racconta come l'albicocco era considerato in antichità una pianta ornamentale dalla folta chioma, dal fogliame verde e dai fiori bianchi. Quando l'Armenia fu invasa da un esercito nemico, si dovettero abbattere gli alberi improduttivi per il legname. La figlia del re, essendo molto affezionata ad un albicocco del giardino di corte, trascorse la notte precedente alla guerra piangendovi vicino. Il mattino seguente si risvegliò e vide che sull'albero erano cresciuti frutti dorati, le albicocche. La pianta arrivò a Roma, grazie agli Arabi, nel I secolo D.C e fu successivamente diffusa anche in Andalusia, Sicilia ed Africa del nord.

Varietà Tra le varietà più apprezzate, soprattutto nel biologico, è la Monaco Bello dal frutto grosso, di forma rotonda e di colore giallo intenso, con la polpa molto zuccherina e succosa. Adatta per il consumo fresco ma anche per l’essiccazione e la cottura è la Precoce Cremonini, tipica dell'Emilia Romagna, grande e dalla polpa soda e arancione. Sia biologica che convenzionale è molto apprezzata per il sapore dolce è la Bulida, dalle dimensione medio-piccole, di colore arancio chiaro puntinato e che si riconosce dal fortissimo profumo. Ancora più dolce ma molto meno profumata, la Baracca è un frutto medio di colore giallo scuro, molto apprezzata per fare marmellate. Nell’ultimo decennio è passata da varietà locale a protagonista internazionale la Reale di Imola, l’unica ad avere il nocciolo dolce, dalle grosse dimensioni ovali, con buccia di colore giallo a sfumature rossastre. La polpa, di colore giallo limone, è molto profumata ma meno zuccherina ed ha conquistato i mercati europei soprattutto per il consumo fresco. Molto venduta nei negozi bio è anche la Luizet, varietà antica dall'aspetto ovoidale e molto grande, dal colore tra il giallo e l’arancio e dal sapore agro-dolce. In cucina Crema d’albicocca - Per 4 persone, frullate 500 g di albicocche mature denocciolate e pulite, aggiungete 100 gr di zucchero integrale e il succo di un limone, mescolando con cura. Incorporate 150 gr di mascarpone, dividete in coppette e mettete in frigo 2 ore prima di servire. Ottima come merenda nutriente o da utilizzare come se fosse crema pasticcera.

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Insalata rinforzata alle albicocche - Per 4 persone, tritate fine un cespo di indivia belga e un cetriolo di medie dimensioni e bagnate il tutto, con 3 cucchiai di olio evo e uno di succo di limone. Pulite 12 albicocche mature, togliendo il nocciolo, tagliando a pezzetti non troppo piccoli, aggiungendo al trito di indivia e cetriolo. Aggiungete pochissimo sale e una manciata abbondante di olive nere denocciolate. Tartine di tofu all’albicocca - per 4 persone dividete a metà 12 albicocche grandi, realizzando 24 pezzi per contenere la salsa di tofu. Frullare insieme 100 gr di tofu bianco, con un cucchiaio di olio, una spruzzata di pepe e una manciata generosa di foglie di basilico. Riempire con la crema le mezze albicocche e servire come antipasto. Sorbetto di albicocche - per 4 persone, sciogliere a fuoco bassissimo 200 ml di acqua appena bollente, 180gr di zucchero semolato, mescolando con cura. Spegnere e continuare a mescolare, sino ad avere la consistenza di uno sciroppo e lasciare raffreddare completamente. Frullare sino a ridurre in purea 500 gr di albicocche prive del nocciolo e porre in un contenitore gelido, posto prima nel freezer. Aggiungere lo sciroppo freddo e mettere in freezer, mescolando con cura ogni mezz’ora, per 3 ore. Lasciare in freezer, sino al momento di servire. Liquore alle albicocche - Per una bottiglia : 1 kg di albicocche, 450 g di zucchero, 700 ml di alcool da cucina, 3 cm di cannella. Togliere le “mandorle” contenute nei noccioli delle albicocche. In un vaso di vetro pulito unire le mandorle, la polpa dei frutti, lo zucchero, l’alcool e la cannella intera. Lasciare macerare per 2 settimane al buio. Filtrare con filtro di carto ed apspettare 4 mesi prima del consumo.

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FRAGOLE, SALUTE IN ROSSO Golosa, bella da vedere, profumata, saporita e anche tanto salutare. La fragola è uno dei frutti più caratteristici della piena primavera. Il nome botanico deriva dal latino Fragrans, che significa profumato e vescus che significa mangereccio, buono da mangiare, salutare. Le fragole agiscono a tutto tondo sul metabolismo del corpo, fornendo energia, tante vitamine, acidi organici e tanti ossidanti. Un insieme di sostanze benefiche che danno benessere e salute, migliorando lo stato generale dell’organismo. La sinergia tra fruttosio e la tantissima vitamina C, rinforza il sistema immunitario, fornisce energia fisica, migliora la digestione, fluidifica il sangue rinforzando i capillari. Persone con problemi linfatici, vene varicose, gonfiori e cellulite, traggono molto vantaggio dal consumo stagionale di fragole. E’ però tutto il corpo che trae benefici di salute e bellezza dal consumo di fragole, per cui è consigliato in tutte le convalescenze, quando dimunuisce il tono psicofisico, quando si hanno difficoltà digestive. Sono un eccellente spuntino durante le diete disintossicanti e depurative in quanto l’acido salicilico di cui sono ricche favorisce l’eliminazione di tossine, con una benefica azione sulle articolazioni e sulla muscolatura. Le fragole sono particolarmente indicate quando c’è un eccesso di acido urico e i reni fanno fatica a smaltire le tossine. Secondo una recente ricerca dell’Università della Florida, un periodo di alimentazione a base di fragole consumate a colazio98


ne e merenda, oppure sostituendo con 300 grammi di frutti maturi uno dei pasti, hanno lo stesso effetto di una cura termale: energia, depurazione, disintossicazione, bellezza della pelle, cura dei dolori. Lo scudo saporito contro le malattie In ogni fragola c’è un concentrato di energia primaverile ed è per questo che sono davvero utili in questo periodo dell’anno. Ricche di acido ellagico, stimolano il metabolismo di tutti gli organi, favorendo in particolare le difese del sistema immunitario. L’acido ellegico di cui sono ricche le fragole è una sostanza oggetto di numerose ricerche per la sua capacità antivirale, antinfiammatoria e protettiva delle mucose. Le persone gracili, che soffrono spesso di infezioni alle vie respiratorie, che hanno problemi alle articolazioni, che hanno poche difese, traggono grande vantaggio dal consumo di fragole. Ricche di xilitolo, sono anche disinfettanti delle gengive e del cavo orale. La ricchezza in acido folico ne fanno un frutto da inserire in abbondanza nel regime alimentare delle donne in gravidanza. L’aumento delle difese immunitarie si traduce anche in un miglioramento delle energie psicofisiche, perché la sinergia tra vitamina C e il ricco carnet di acidi organici, ricopia le funzioni dell’aspirina senza gli effetti collaterali. Gli acidi organici combinati agli zuccheri facilmente digeribili hanno una funzione disinfettante del primo tratto intestinale, per cui sono adatte per riequilibrare un intestino maltrattato da stress, cibo di scarsa qualità, farmaci.

Radical Abosarbance Capacity), che raccoglie i cibi con il maggior contenuto in sostanze antiossidanti benefiche per il cuore e il sistema circolatorio. Non solo dunque frutto goloso ma alimento importante per la prevenzione dell’arteriosclerosi, per mantenere in salute il cuore, per migliorare la circolazione. Le fragole contengono anche zeaxantina, una sostanza studiata per l’effetto antimicrobico e inibente dell’ossidazione del colesterolo “cattivo” . Un consumo di fragole mature viene consigliato all’interno di una strategia alimentare per diminuire il rischio di ictus e di infarto cardiaco. Le fragole inoltre condividono con il vino rosso, la presenza di resveratrolo, una sostanza molto attiva su tutto il meccanismo circolatorio, in quanto fluidifica il sangue, è disintossicante e rinforza le pareti dei capillari. Il consumo di fragole è dunque particolarmente indicato, per chi soffre di fragilità capillare, problemi di cellulite e vene varicose.

Fragole amiche del cuore Studi recenti sulla natura dei composti antiossidanti delle fragole hanno consentito di scoprire che i polifenoli e flavonoidi contenuti, vengono assorbiti molto facilmente e rapidamente. Proprio la facilità dell’assorbimento ha portato le fragole al vertice della scala ORAC (Oxygen 99


Depurarsi con la Tintura Madre di fragola

Dolce salute per le articolazioni Ci sono molti alimenti, soprattutto proteici, che hanno genericamente, proprietà benefiche sulla salute delle ossa, ma rari sono quelli, come le fragole, che hanno una specifica azione sulle articolazioni. Ricche di rame e manganese, stimolano il metabolismo dell’apparato osseo, contribuendo a contrastare artriti, reumatismi, artrosi, gotta. Un’azione ad ampio spettro che si completa con l’azione delle vitamine C e B5 che favoriscono l’eliminazione delle tossine, stimolano il sistema linfatico e quello circolatorio. Da una recente ricerca presentata negli Usa dalla Fondazione delle malattie reumatiche, che ha coinvolto 20.000 persone, è stato verificato che il consumo di fragole, diminuisce di tre volte la probabilità di ammalarsi di artrite. Come tutti i frutti ricchi di antiossidanti, le fragole, favoriscono le naturali difesedell’organismo contro il dolore e sono da considerare un vero e proprio antiinfiammatorio naturale.

Poco conosciuta nel mercato erboristico italiano ma protagonista di quello tedesco è la tintura madre di fragola, preparata con frutti freschi selvatici. Commercializzata con il nome di T.M. Fragaria Vesca, si trova in farmacia e erboristeria. Ha proprietà depurative, diuretiche, ipotensive e leggermente lassative. Agisce però in maniera delicata e lenta, per cui è indicata durante le diete sia dimagranti che disintossicanti. In particolare viene indicata quando al sovrappeso è associata stitichezza e intossicazione generale. In omeopatia è uno dei rimedi più utilizzati quando si desidera depurarsi in maniera profonda da eccesso di colesterolo, trigliceridi, acido urico. L’effetto è profondo ma non violento per cui può essere utilizzato senza effetti collaterali. Se ne prendono 30 gocce in un bicchiere d’acqua, prima dei tre pasti principali. La cura può durare da due a quattro mesi, proseguendo a cicli, con almeno un mese di stop. Radice di fragola Sempre la fragola selvatica è protagonista dell’utilizzo fitoterapico anche per quanto riguarda la radice. Se la tintura madre con i frutti freschi è utile per le stitichezze e per aiutare la perdita di peso, al contrario la radice viene utilizzata per stimolare l'appetito e per la diarrea sia di origine nervosa come quando si soffre di colite, che in caso di infezioni intestinali o errori alimentari. In particolare il decotto di radice di fragola serve per depurare l'organismo dagli acidi urici. Si mette mezzo cucchiaino di radice in 200 ml d’acqua bollente, lasciando bollire per un minuto. Si spegne, si lascia in infusione per un altro minuto, si filtra e si beve tre volte al giorno dopo i pasti principali, con cicli di un mese con un mese di stop. Nel caso di diarrea la dose della radice può essere raddoppiata, così come il tempo di bollitura e infusione. 100


Afte e gengive sanguinanti e gola infiammata

Il decotto di radice di fragola è particolarmente utile, nel caso di problemi gengivali di varia natura e di arrossamenti alla gola, in quanto all’azione antinfiammatoria locale, si associa anche quella analgesica e disinfettante. Si prepara come per l’uso interno, lasciando però in infusione sino a raffreddamento. Si fanno sciacqui e gargarismi mattina e sera. Particolarmente utile nel caso di gengive delicate, afte ricorrenti e problemi di gola, con raucedine e gola infiammata. Molto utile nel caso di allergie ai farmaci, per avere una azione curativa sui problemi della bocca, senza effetti collaterali. Pelle sana e luminosa con le fragole Un maggiore consumo di frutta ha come risultato un migliore aspetto della pelle, per le capacità di stimolare il metabolismo dell’idratazione cutanea e del derma profondo. Alcuni frutti però sono più efficaci in questa azione. E’ il caso delle fragole che grazie ad una semplice ma importante sinergia, tra acido malico e potassio, sostengono il ricambio cellulare e la produzione di nuovo collagene. Contenendo anche altissime dosi di vitamina C, le fragole possono essere considerate un saporito cosmetico, per via interna, particolarmente adatte per migliorare l’idratazione e il colorito della pelle. L’acido malico di cui sono ricche è una delle sostanze naturali più efficaci per stimolare la produzione di nuovo derma e per trattenere acqua nella parte superficiale del viso. Sono ideali per prepararsi all’estate, per le pelli secche e disidratate, per chi soffre di couperose o ha la pelle particolarmente sensibile al vento e alla luce. Indispensabili quando ci si sottopone a lampade abbronzanti.

Uso cosmetico Crema antiage – Si frullano 10 foglie fresche di fragola con un cucchiaino di yogurt bianco. Si applica su pelle perfettamente pulita, tenendo in posa per 10 minuti. Si risciacqua con cura e si applica il tonico specifico per la propria pelle. L’effetto di tono, luce e idratazione è davvero potente. Si può fare due volte alla settimana Maschera schiarente e purificante– si pestano 5 fragole mature di medie-grandi dimensioni. Si passa attraverso colino, per ottenerne il succo. Va applicato con dischetti di cotone, come se fosse un latte detergente, su pelle non pulita. Infine si risciacqua con acqua fredda. Eccellente rimedio casalingo per pelle grassa, con punti neri e ipersensibile. Schiarisce eventuali rossori dovuti a couperose. Si applica due volte alla settimana. Tre in caso di punti neri e acne con couperose.

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Scrub antiossidante – Si schiacciano con cura in una terrina 250 grammi di fragole mature, aggiungendo 4 cucchiai di crusca e uno di olio di oliva. Si massaggia sul corpo e sul viso umido con movimenti circolatori dall’alto verso il basso. Infine si risciacqua sotto la doccia, con detergente delicato. Si può fare una volta alla settimana, per un effetto tonificante, antiage e nutriente. Per la pelle secca - Frullare 10 fragole grosse e fresche, con due cucchiai di olio di mandorle. Si applica su viso pulito, tenendo in posa per 15 minuti. Si risciacqua con cura con acqua tiepida. Ha effetto illuminante e nutriente e si può utilizzare due volte alla settimana. Particolarmente utile per le pelli sensibili.

Il tè di foglie di fragola, anche con zucchero di canna, latte o limone è una bevanda eccellente dal sapore molto buono, che si può associare ai pasticcini o biscotti, pur non conservando niente dell’aroma tipico del frutto. Non è eccitante ma è comunque stimolante, per cui può essere preso anche da bambini o persone ansiose. Ha proprietà toniche e stimolanti della circolazione. Si trova nei negozi specializzati oppure è possibile prepararlo, essiccando le foglie, in maniera casalinga, scegliendo foglie integre, senza marciume o muffe. L’ideale è essiccarle mettendole in un colapasta coperto, posto in un ambiente fresco e in ombra, rigirandole più volte al giorno. Dopo un mese, si mettono in un barattolo di vetro ermetico e si conservano sino a sei mesi.

Per la pelle grassa e i brufoli – Montare a neve un albume d’uovo e aggiungere al composto tre fragole schiacciate e il succo di mezzo limone. Applicare il composto su pelle pulita e tenere in posa per 5 minuti. Si risciacqua con acqua fredda, applicando acqua di rose o tonico astringente. Si può fare per due volte alla settimana e l’effetto oltre a essere purificante è anche anti lucido e anti prurito. Per la salute dei denti – prima di lavare i denti, strofinare fragole mature tagliate a metà sui denti, ha effetto sbiancante e anti placca. Le foglie di fragola Le foglie di fragola, sono considerate solo uno scarto ma in realtà, sono un concentrato di antiossidanti e di tannini delicati che danno a queste foglie un sapore davvero particolare. Fresche e ben lavate, possono essere aggiunte a minestre e risotti. Il sapore è buonissimo e piacevole e si associa molto bene a ortaggi forti come cipolle e porri. Seccate all'ombra, possono essere utilizzate con la stessa dose e modalità del tè che consumiamo abitualmente. 102


Miele di Fragaria vesca Dai cespugli di fragole selvatiche, viene prodotto un miele commercializzato come miele di Fragaria vesca, con riflessi di colore noce chiaro e rosati. Prodotto in provincia di Bolzano e nel Friuli, è considerato come rimedio antireumatico, utile anche come antidolorifico nel caso di mestruazioni dolorose. In entrambe le patologie, si può assumere al momento del bisogno, nella dose di un cucchiaio da sciogliere in bocca o in un bicchiere d’acqua calda. Si trova nei negozi di alimentazione naturale. Per i dolori mestruali è particolarmente utile quando si vuole diminuire la quantità di antidolorifici assunti, oppure si vuole evitare di prendere farmaci. Storia e curiosità

spondeva a una settimana di lavoro di un artigiano di corte. Shakespeare la descriveva così: "Innocenza e fragranza sono i suoi nomi. Essa è cibo da fate". Per San Giovanni Battista, le fragole sono il “prezioso dono di Dio di primavera”, mentre San Francesco di Sales in una lettera ai confratelli ne elogia la fresca innocenza e il meraviglioso sapore, descrivendole come coltivate da angeli notturni. Il primo a scrivere delle sue doti terapeutiche fu Crollius, un famoso alchimista tedesco, secondo il quale potevano curare la lebbra perché simile nell’aspetto al sintomo della malattia. Più vanitoso l’uso che ne faceva, a fine Settecento, Madame Tallien protagonista della vita mondana francese sposando il sanguinario marchese di Fontenache. Ne usava trenta chili alla volta per fare il bagno e mantenere una pelle bella.

Particolarmente apprezzate nell’antica Roma, durante le festività in onore del dio della vegetazione Adone, venivano consumate in grandi banchetti pubblici, una sorta di sagre dell’epoca antica. Secondo la leggenda, Adone venne ucciso da un cinghiale mandato da Ares, geloso di Venere. La dea pianse lacrime di sangue che cadute a terra, si trasformarono in palpitanti cuori rossi, il cui profumo era lo stesso della sua leggendaria chioma. Le fragole che attualmente consumiamo hanno il loro antenato nella Fragaria virginiana, importata nel 1740 dal Cile in Francia da Amédée-François Frézier, ufficiale del genio francese, che scopri che nelle coste sudamericane, venivano coltivate delle fragole dalle dimensioni molto più grandi, delle fragoline europee, sino ad allora consumate. Attualmente, gli Stati Uniti, Canada, Francia, Italia, Giappone, Australia e Nuova Zelanda sono tra i maggiori produttori commerciali di fragole, anche se è l’Italia il principale produttore mondiale di fragole biologiche. Si racconta che Enrico VIII d’Inghilterra per mantenersi in salute, acquistava "un boccale di fragole fresche" per dieci scellini ogni giorno. Una cifra che corri103


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MELONE, SALUTE, LEGGEREZZA, PREVENZIONE E BELLEZZA Depurarativo, disintossicante, diuretico e alleato nelle diete, per le cure di bellezza, energizzante psicofisico, integratore di calcio, sali minerali e vitamine. Davvero notevoli, molteplici e veloci, le proprietà salutare del melone. Frutto fresco, goloso, colorato, simbolo dell’estate è tradizionalmente presente sulle tavole italiane ma poco conosciuto e apprezzato per le sue capacità di agire sulla salute e sulla bellezza. Ricco di betacarotene e provitamina A, fornisce anche vitalità, grazie alla sinergia con l’elevata quantità di fruttosio. Questa caratteristica, permette al melone di essere un valido aiuto per sopportare le diete ipocaloriche estive ed eliminare le tossine, in particolare attraverso i reni e la diuresi. Le grandi quantità di potassio e magnesio hanno una duplice azione benefica. Rinforzano il sistema muscolare, donando una sensazione di benessere fisico, tenendo ben regolato il livello insulinico, così da non far mancare energia e di evitare gli attacchi di fame. Il melone è dunque un ottimo spuntino o merenda quando si intraprende un regime dimagrante o disintossicante e mal si sopporta il caldo. Il melone ha un Ph naturalmente oltre il livello 6 e dunque favorisce l’eliminazione delle tossine, contrastando l’acidosi e stimolando il metabolismo, così da migliorare il risultato della perdita di peso. 104


Questo frutto è particolarmente utile quando il sovrappeso è associato a colesterolo alto, trigliceridi in eccesso e acido urico. Oltre alla dieta, ossa, stomaco, pelle, sono gli ambiti più coinvolti dall’azione salutare di qusto frutto. Dimagrire in freschezza Pur essendo l’estate il periodo più difficile per intraprendere una dieta dimagrante, alimenti come il melone, sono un efficace e salutare supporto. Il melone è un alimento ricco di provitamina A, potente antiossidante, che stimola il metabolismo, ritardando l’invecchiamento cellulare. L’azione di supporto alla dieta è dovuto alla sinergia tra provitamina A e vitamina B6, che stimolano l’utilizzazione dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, favorendo il senso di energia e l’eliminazione delle tossine. Il melone dunque mantiene alto il livello psicofisico, anche se si riducono le calorie, favorendo l’eliminazione delle tossine prodotte anche dal processo di dimagrimento. Contiene anche alti dosi di vitamina B3 che mantiene bassi i livelli di colesterolo nel sangue e regola la pressione. Utile dunque quando al sovrappeso è associata una generale intossicazione. Altra caratteristica che rende utile il melone durante le diete dimagranti, è la ricchezza in manganese, oligoelemento che aiuta i naturali processi di dimagrimento, innescati dall’introduzione di minori calorie o dall’aumento del dispendio fisico.

che agisce sull’apparato digestivo. Inoltre la ricchezza in provitamina A, vitamina C e ferro vegetale, sostengono energeticamente l’organismo nella difficile fase della perdita del peso, della disintossicazione, della depurazione. Particolarmente indicato per chi oltre al sovrappeso, soffre di colesterolo e trigliceridi alti. Durante le diete può sostituire un pasto, dopo un pranzo particolarmente pesante o dopo aver abusato di grassi ed alcool. Eccellente a colazione per dare energia e saziare.

Non solo per perdere peso ma anche per disintossicarsi e drenare tossine in eccesso, il melone è il frutto estivo per eccellenza. Ricco di potassio è altamente diuretico, con effetto rapido, grazie anche agli zuccheri semplici contenuti. A questa efficace azione disintossicante si associa una poco conosciuta azione saziante. Infatti le fibre del melone, per la loro particolare composizione botanica, fanno di questo frutto un cibo altamente riempitivo, anche per la sua natura alcalina, 105


Ossa, muscoli e articolazioni più forti Il melone è uno dei frutti a maggior contenuto di calcio e fosforo. Queste due sostanze, seppur non presenti nella quantità riscontrabile nei cibi animali, viene velocemente assorbita, grazie alla attiva sinergia di antiossidanti di cui è ricco il melone. Fondamentale nelle tavole vegane, per le persone che soffrono di osteoporosi o fragilità osteoarticolare, il melone è anche molto ricco di vitamina B3 e potassio, sostanze che aiutano il sistema muscolare e scheletrico a funzionare meglio.

scono l’idratazione della pelle, aumentandone la resistenza al sole, contrastando l’invecchiamento cellulare. Altra caratteristica che rende il melone estivo, ideale per la tintarella, è il fatto di essere una riserva di potassio, metabolizzato velocemente, che contrasta la stanchezza muscolare e fornisce energia, dopo una giornata, passata sotto il sole. Consumato a colazione e come merenda, può sostituire o supportare in maniera saporita e maggiormente idratante, i più comuni integratori per l’abbronzatura.

Il melone per la particolare composizione fatta di antiossidanti, prezioso betacarotene e sali minerali tra cui ferro, è considerato uno dei migliori alleati per mantenere in equilibrio il livello acido-alcalinico dell’organismo. Questo equilibrio è fondamentale per la salute delle ossa, per rinforzare i muscoli, nutrire le articolazioni. Il consumo di melone è dunque particolarmente utile nelle convalescenze post traumatiche, negli sportivi, nelle persone che faticano ad assorbire il calcio. La ricchezza in vitamine del gruppo B, provitamina A e degli zuccheri di rapido assorbimento ne fanno un alimento naturalmente antidolorifico, utile come supporto alimentare per chi soffre di artrosi. L’amico da spiaggia Arrivata la bella stagione, la ricerca di alimenti validi per favorire l’abbronzatura e proteggere la pelle dal sole, diventa prioritaria per molti. Il melone estivo, soddisfa pienamente questa esigenza con la ricchezza in carotenoidi che stimolano la produzione di melanina, donando il tipico colorito abbronzato, per chi va al mare o in montagna. La marcia in più che possiede il melone estivo sono gli antiossidanti e la vitamina C, contenuti in grandi quantità. Questi elementi, favori106


Le otto proprietà del Melone riconosciute dalla comunità medica internazionale 1. Prevenzione malattie degenerative L'alto contenuto di carotenoidi nel melone frutta, altamente biodisponibili, ne fanno un alimento raccomandato per proteggersi dai danni del sole, dell’inquinamento ambientale e alimentare 2. Salute del cuore e dello stomaco Nel melone è presente un anticoagulante chiamato adenosina utile per la fluidificazione del sangue e dunque per mantenere il cuore in forza e salute. L’elevato contenuto di acqua, fibre delicatissime e fruttosio, fornisce un rapido effetto calmante che aiuta ad alleviare il bruciore di stomaco, così da essere lo spuntino o la merenda ideale per chi soffre di gastrite e reflusso esofageo 3. Diuretico senza rischi

Consigli per l’acquisto Quando l'acquistate percuotete il frutto con le nocche e accertatevi che non emetta nessun suono. Premete i due estremi del melone e accertatevi che non sia troppo duro, ma neanche eccessivamente molle. La buccia deve essere intatta, priva di ammaccature o macchie scure e strofinata deve emanare un profumo intenso e penetrante. Tenete presente che il melone più gustoso, dolce e saporito è quello definito “maschio” riconoscibile dal punto scuro nella parte opposta rispetto al picciolo.

Le eccellenti proprietà diuretiche di melone sono utili nella cura delle malattie renali, in particolare della gotta. L’attività diuretica non sforza i reni, anzi ha una capacità lenitiva. Inoltre fornendo anche energia, il melone non abbassa la pressione e dunque è ideale per chi soffre di ritenzione idrica durante l’estate. 4. Lassativo delicato I minerali in sinergia con il fruttosio, il Ph elevato, le fibre delicate ma attive già nella primissima parte dell’intestino, fanno del melone un aiuto per la stitichezza. Può essere utlizzato da bambini, donne in gravidanza, persone anziane, delicate, che soffrono di colite e meteorismo. L’azione lassativa e lenitiva dell’intestino ma non purgativa, ne fanno il rimedio ideale per la stipsi, se si soffre di emorroidi. 107


5. Frutto degli sportivi La ricchezza di vitamina B, calcio e fruttosio, non sarebbe una novità per i frutti estivi ricchi di acqua. Il vantaggio in termini di energia del melone, è che la sua struttura botanica, permette un assorbimento dei principi salutari, in maniera rapida e costante. Una situazione ideale per chi consuma molte energie fisiche come gli sportivi, per chi fa lavori molto pesanti, per chi va in palestra.

Il beta-carotene durante la conversione in vitamina A all'interno del corpo, provoca un salutare effetto collaterale, che è quello dell’aumento della produzione della cheratina, che va a rinforzare i capelli, aiutando nelle strategia per la perdita dei capelli. Le tante vitamine del vitamine del gruppo B, in particolare l'acido folico e inositolo promuovono la crescita dei capelli, intervendo nel microcircolo epidermico e nel nutrimento dei bulbi piliferi.

6. Perdita di peso Solo 34 calorie per 100 grammi, pochissimo sodio, tante fibre attive. Saziante e diuretico, ha la migliore capacità, tra i frutti estivi, di frenare il consumo di alimenti dolci. Può rinforzare una colazione non troppo calorica o essere un rapido e salutare spezza fame. Per la sua struttura organolettica e aromatica, si presta bene a essere utilizzato anche come verdura, per rendere più golosa e apprezzata una insalata o un contorno poco condito. 7. Bellezza e pelle sana Uno dei benefici meno conosciuti del melone è che favorisce a produzione di collagene, che mantiene l'integrità della struttura cellulare in tutti i tessuti connettivi compresa la pelle. Ideale per chi ha pelle secca, il melone consumato in estate è uno dei migliori integratori dopo sole, in quanto oltre a fissare l’abbronzatura, fornisce acqua e nutrimento al derma profondo. La completezza di sali minerali, vitamine e micronutrienti, ne fanno un goloso ed economico integratore di bellezza, ideale per le pelli ipersensibili che mal sopportano i trattamenti cosmetici esterni. 8. Salute dei capelli

Il salone casalingo di bellezza Il melone è senza dubbio, il frutto che meglio si presta per i trattamenti fai da te, durante l’estate. Gli acidi della frutta sono un veicolo veloce, sicuro ed efficace per migliorare lo stato di salute e di bellezza della plle.

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Maschera di bellezza - Per aver una rapida azione purificante, illuminante e tonificante del viso si possono tagliare sottilissime fette di melone, l’ideale sarebbe con un pelapatate. Si ricopre tutto il viso e il decolltè, puliti e asciutti, tenendo in posa per 10 minuti, risciaquando poi con acqua fresca. Ottima maschera per chi deve recuperare energia dopo aver dormito poco o male o per le pelli poco luminose. Si può fare anche tutti i giorni.

B. Si frullano dai 50 ai 150 gr di melone, in base alla lunghezza del capello, con un cucchiaio di olio di oliva per ogni 50 gr. Si applica su capello umido e si tiene in posa per 15 minuti. Dopo il risciacquo il capello apparirà nutrito e luminoso. Ideale per proteggere i capelli secchi durante il soggiorno al mare.

Impacco idratante - Se la pelle è particolarmente secca per l’esposizione al sole, per un trucco troppo pesante o per la natura stessa della propria epidermide, si può provare l’impacco di melone e bianco d’uovo. Si frulla un bianco d’uovo per 1 minuto, si aggiunge poi 100 gr di melone, frullando per altri 30 secondi. Il composto fluido si può applicare su tutto il viso pulto, tenendo in posa per 15 minuti. La pelle risulterà tonica ma morbida e vellutata, nonchè incredibilmente idratata. Da utlizzare quotidianamente durante i giorni al mare, oppure a giorni alterni per aver un valido aiuto cosmetico Melone-balsamo per i capelli aridi - Tante le sostanze emollienti contenute nella polpa che fanno del gustoso melone un validissimo sostituto del balsamo, utile per i capelli secchi ed aridi, per non lasciare residui che possono appesantire il capello. Per una capigliatur media, frullare 200 grammi di melone, aggiungendo un cucchiaio di burro, fino a rendere il composto spumoso. Applicare su capelli lavati e umidi, per 10 minuti. Sciacquare con cura ed asciugare. Molto utile per chi ha capelli danneggiati da tinture, permanenti o il cloro della piscina. Ideale per chi soffre di psoriasi su cute secca con prurito. Capelli secchi - il rimedio ideale per i capelli secchi deve nutrire il capello senza appesantirlo e lasciarlo lucido, morbido e pettinabile. L’impacco di olio di oliva e melone è una soluzione facile ed efficace che mette in sinergia acidi grassi, zuccheri semplici e vitamine del gruppo

Curiosità Oltre al Cantalupo, la varietà più consumata, anche il melone estivo, sia nella versione retata che liscia, ha le sue particolari eccellenze, per sapore e profumo. Uno dei più apprezzati, tra quelli lisci, è il Tamaris, dolcissimo, dalla buccia sottile e dal colore arancio molto chiaro. Dalla provincia di Ferrara e Bologna, arrivano anche da coltivazione biologica, non sono facili da reperire ma sono una prelibatezza. 109


Tra quelli retati, spicca per sapore dolce-piccante che ricorda lo zenzero, il melone estivo Harper, rotondo, con buccia paglierina e polpa di colore arancio. Anche questa tipologia di melone è presente sul mercato biologico.

melone di Mantova ha ottenuto questa certificazione, dopo aver superato la cosiddetta “analisi sensoriale” per certificarne l’unicità per sapore, equilibrio degli odori, colore e consistenza.

Durante l'Impero Romano il melone si diffuse rapidamente, utilizzato però come verdura in insalate tanto che al tempo dell'imperatore Diocleziano, venne emesso un apposito editto per tassare i meloni che superassero il peso di 200 grammi. Alexandre Dumas scrisse “per rendere il melone digeribile, bisogna mangiarlo con pepe e sale, e berci sopra un mezzo bicchiere di Madera, o meglio di Marsala”. Lo scrittore apprezzava cosi tanto i meloni, che fece richiesta alla biblioteca della città di uno scambio tra le sue opere (circa 400 volumi) ed una rendita vitalizia di 12 meloni l'anno, cosa che accadde fino alla sua morte nel 1870. Fu in suo onore che venne istituita la confraternita dei Cavalieri dei meloni di Cavaillon. I meloni sono originari delle pianure fertili tra Uzbekistan, Turkmenistan e Tagikistan dove secondo le ricerche archeologiche venivano coltivati solo per i semi, ritenuti potenti medicinali per la cura delle infezioni. Gli Egiziani, selezionarono i meloni provenienti dall’Asia Centrale rendendoli sempre più dolci e dissetanti. Questi erano così famosi da essere citati nella Bibbia, nella descrizione degli ebrei in fuga dall’Egitto che rimpiangevano, in mezzo al deserto del Sinai, i meloni del Nilo. Oggi il melone definito egiziano è una eccellenza del mercato biologico italiano, conosciuta ed esportata in tutta Europa. Si riconosce per la forma tonda con buccia liscia di colore verde chiaro, che a maturazione diventa color giallo-crema e la polpa dal colore arancio scuro. Gran parte di questo pregiato melone biologico proviene da Mantova, considerata la capitale del melone italiano che recentemente ha visto ottenere il marchio Igp, per le produzioni locali. Il 110


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TOFU BUONO E GIUSTO Il Tofu è l’alimento più popolare della alimentazione vegana, ingrediente base della cucina thailandese e cinese, ma anche alimento di primaria importanza per la cura e la prevenzione delle malattie del metabolismo. La sua popolarità e dovuta anche al fatto che si tratta di un alimento “cruelty free” ovvero simbolo della scelta di alimentarsi solo con cibi che non prevedono in maniera diretta o indiretta lo sfruttamento animale. Un simbolo concreto di non violenza tra le diverse specie animali, ricchissimo di proteine, aminoacidi, altamente digeribile, dalle proprietà curative. Versatile in cucina è un cibo controverso per il suo sapore e consistenza, molto lontani dalla tradizione alimentare mediterranea e italiana. Viene realizzato, partendo dalla cagliatura del latte di soia fresco, nello stesso modo in cui viene fatta dal caseificio tradizionale, utilizzando per questa operazione, l’alga nigari. Il latte di soia di partenza è la migliore bevanda vegetale per qualità nutrizionali e terapeutiche, in quanto il fagiolo di soia preserva anche nella parte liquida, fitoestrogeni, ferro, magnesio e proteine. Adatto per gli intolleranti al lattosio e per i celiaci, per i quali svolge anche funziona di protezione dalle malattie e stimolazione del metabolismo. Le origini di tofu Come la gran parte degli alimenti a base di soia, il tofu ha avuto origine in Cina. La leggenda vuole che sia stato scoperto circa 2000 anni fa da un cuoco cinese che fece cagliare il latte di soia, facendovi cadere accidentalmente delle alghe nigari. Introdotto in Giappone nel secolo VIII, venne infine chiamato Tofu nel XV secolo. Secondo la tradizione popolare orientale, l'ideatore dell'attuale metodo di produzione del tofu fu il monaco taoista Lin An, insigne filosofo, nonché alchimista. Grazie alla semplice preparazione, alla facile assimilazione e alle eccellenti proprietà nutrizionali, da allora il tofu è diventato, in gran parte dei paesi orientali il più popolare derivato della soia. In Occidente il tofu è arrivato in tempi relativamente recenti a partire dagli anni 60 con lo sviluppo della macrobiotica e dell’interesse delle popolazioni occidentali, per una sana alimentazione. Oggi il tofu è entrato nelle abitudini 111


alimentari di chi cerca prodotti sani e terapeutici. In Occidente le preziose e innumerevoli proprietà nutrizionali dei fagioli di soia sono state fino ad oggi poco sfruttate per la difficile digeribilità, l'eccessiva laboriosità di preparazione e l'inusuale sapore del "legume giallo". Inconvenienti che appaiono del tutto assenti nel tofu, la cui principale caratteristica è quella di presentare insieme un'eccezionale versatilità d'impiego in cucina, una rapida preparazione e una elevata digeribilità

sostanze che aiutano il sistema nervoso ed è per questo che può essere considerato anche un alimento energizzante. La funzione principale per la quale è conosciuto, è quella contro il colesterolo cattivo (LDL), permettendone una rapida diminuzione, sostiuendo formaggio e carne, almeno al 50 % con tofu e derivati. Contiene anche isoflavoni, sostanze vegetali, che hanno una struttura simile a quella degli estrogeni. Durante la menopausa, la produzione naturale del corpo

Un tofu diverso per ogni esigenza Sul mercato si trovano principalmente tre diversi tipi di tofu: il tofu fresco, quello a lunga conservazione e il tofu secco, tutti e tre tipi di tofu vengono confezionati in barattoli di vetro o sottovuoto in buste di polietilene. Ognuno dei tre tipi di tofu presenta dei vantaggi e degli elementi critici. Il tofu fresco è sicuramente la forma più gustosa e sbrigativa per utilizzare il "formaggio di soia", ma necessita di essere conservato in frigorifero e va comunque consumato entro una ventina di giorni dalla data di preparazione. Il tofu secco e il tofu a lunga conservazione sono invece i più adatti per farne delle scorte. Un’altra differenza sostanziale tra le diverse forme di tofu presenti sul mercato riguarda l'origine della soia utilizzata. Al momento dell’acquisto è bene assicurarsi che si tratti di tofu preparato con soia proveniente “da coltivazione biologica” certificata, l’unica in grado da garantire l’assenza di residui da pesticidi e l’impiego di soia non transgenica. Le proprietà Il Tofu è una buona fonte di proteine e contiene tutti gli otto amminoacidi essenziali. È anche un'ottima fonte di ferro e calcio e minerali come manganese, selenio e fosforo. In particolare fornisce in maniera rapida e ben assorbita, magnesio, rame, zinco e vitamina B1. Tutte

di estrogeni si ferma provocando disturbi più o meno gravi. L’introduzione del tofu come alimento, due tre volte alla settimana, può contribuire ad alleviare i sintomi, riducendo in particolare il fenomeno delle vampate di calore. Una recente ricerca del Medical Center dell'Università di Chicago, raccomanda l’introduzione del tofu nell’alimentazione delle persone in sovrappeso per la capacità di fornire nutrienti con poche calorie e di favorire l’eliminazione delle tossine. 112


Come comprarlo e istruzioni per l’uso Oggi il tofu è presente in qualunque supermercato a prezzi decisamente convenienti, se paragonato alla carne o al pesce. Si trova come tofu fresco, alla griglia, aromatizzato e come componente di salse, creme e altri prodotti. Nella confezione originale, può anche essere congelato sino a sei mesi. L'unica differenza tra il tofu e proteine della carne è che bisogna mangiare più tofu per soddisfare i livelli di proteine raccomandati nella dieta. Ogni 100 g di tofu fornisce quasi 20 gr di proteine di ottima qualità, ovvero due terzi di una buona carne magra. Per cui consumando 150 gr di tofu si hanno le stesse proteine di 100 gr di carme, con la differenza di introdurre, altre sostanze nutrienti e soprattutto tenendo basso il colesterolo.

maggio di soia frullato e mescolato con olio crudo, erbe e spezie a piacimento è uno dei migliori condimenti per la pasta o il riso. Il sapore neutro non è molto gradito ma proprio questo retrogusto particolare, permette una capacità straordinaria di assorbire aromi e caratteristiche di altri cibi. Consumarlo fresco può risultare difficile per chi non è abituato al suo sapore ma aggiunto alle insalate, dopo averlo tagliato a quadretti e lasciato marinare per un ora in olio e limone, permette la costruzione di un piatto fresco, salutare che fornisce un vero pie-

Il tofu come antiossidante Per la sinergia tra isoflavoni, vitamina B1 e sostanze minerali è considerato il miglior cibo antiossidante che possiamo introdurre a tavola, sia per la rapidità di azione che per la capacità di agire, sul livello circolatorio, quello neurologico ma anche su quello epidermico. I vegetariani e i vegani che introducono il tofu, almeno 3 volte alla settimana, hanno incidenza di malattie cardiovascolari di almeno il 50 % inferiore di chi consuma carne più volte alla settimana, secondo una ricerca dell’American Institute for Cancer Research- Sempre secondo questa ricerca, il consumo di tofu favorisce un recupero delle energie e protegge la pelle, le articolazioni e i muscoli, dall’invecchiamento, proprio grazie a questa funzione antiossidante. Strategie di sapore Una combinazione salutare e saporita è quella tra tofu e cereali, resa molto efficace dalla presenza nel tofu di un elevato contenuto di Lisina, un aminoacido essenziale di cui sono invece poveri i cereali. Il for-

no di acidi grassi, proteine, vitamine e sali minerali. La marinatura di un ora, con le spezie e il tipo di olio preferito, è il modo migliore di consumare il tofu crudo. Cotto è particolarmente buono preparato alla griglia, sulla bistecchiera o nel forno a micronde utilizzando la funzione crisp. Particolarmente saporita nella cottura è l’associazione con l’aglio. Frullato con pomodori secchi, capperi, olive nere, nelle percentuali preferite, permette la realizzazione diuna crema saporita da spalmare sul pane o da aggiungere a verdure cotte o alla griglia. 113


Mescolato a poco olio e alle spezie preferite, può essere un favoloso ripieno per pomodori, peperoni, zucchine, melanzane da fare al forno. Nelle preparazioni di verdure in umido, stile caponata, l’aggiunta di pezzetti di tofu, verso la fine della cottura, aggiuge un particolare sapore, in quanto il tofu ben si sposa alle verdure, perdendo quel retrogusto non sempre gradito. Molto piacevole è anche il tofu a pezzetti, saltato insieme alle verdure e servito con riso. Il tofu sbriciolato e mescolato con concentrato di pomodoro e spezie a piacere, può invece sostituire la carne nei tacos messicani. Secondo molti chef di cucina naturale, molto saporità è l’associazione tofu e ananas, che possono essere tagliati a pezzetti e lasciati riposare insieme per 30 minuti. Il composto può arricchire e dare un tocco salutare ed esotico a insalate di verdure, cipolle e peperoni. Mescolato a cacao, miele, zucchero integrale o altri dolcificanti come il malto, può diventare una base per farcire biscotti e torte. Mescolato con muesli, zucchero di canna e olio di semi, può essere trasformato in biscotti da cuocere per pochi minuti a forno caldo a 200 °. Frullato insieme alla frutta, aggiungendo poca acqua, diventa un frullato sano ed energetico. Ridotto in purea può sostituire la panna acida o la ricotta in qualsiasi ricetta. 5 verità da sapere sul Tofu 1) Il sapore tofu non è insapore e sgradevole. Realizzato dalla soia, ricco di proteine e calcio, è il miglior prodotto vegetale per assorbire le spezie e i condimenti, per cui può prendere il sapore che meglio desiderate. Le sue qualità camaleontiche e il pregiato valore nutrizionale ha fatto del tofu un protagonista della cucina asiatica per centinaia di anni. Si può fare davvero qualsiasi cosa a tavola, con questo formaggio vegetale. La consistenza può sembrare strana per chi è abituato a mangiare carne ma il palato si abitua rapidamente. 2) Il Tofu fornisce moltissimi nutrienti e proteine tanto da poter sostituire la carne. Inoltre

la sinergia degli isoflavoni con i sali minerali, permette un efficace scudo contro le malattie degenerative. La popolazione giapponese, che consuma tofu quotidianamente è il paese con uno dei tassi di cancro più bassi del mondo, nonostante l’inquinamento ambientale. 3) Il Tofu è un bene per le donne. Recentemente alcune ricerche sembravano aver messo in discussione la protezione della soia sull’apparato femminile a causa di un eccesso di effetto estrogeno simile. In realtà la quantità di isoflavoni è alta ma perfettamente bilanciata da altre sostanze come il magnesio, così da avere solo effetti benefici. 4) Il tofu non è come il latte di soia o il fagiolo di soia. Questo prodotto concentra in sè alcune caratteristiche salutari tipiche del legume, come la ricchezza in sali minerali. La coagulazione permette la conservazione di queste sostanze, meglio della cottura prolungata dei fagioli o della semplice trasformazione in latte vegetale. 5) Il tofu ha moltissime chance in cucina, in quanto è uno degli. alimenti più versatili che conosciamo. Può sostituire carne e formaggio non solo dal punto di vista nutrizionale ma anche da quella culinario, aggiustando il sapore con le spezie e gli aromi preferiti. 114


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MELOGRANO, IL FRUTTO ROSSO DELLA SALUTE Una alimentazione ricca di antiossidanti è la base di qualsiasi regime alimentare che voglia preservare in salute l’organismo, contrastare l’invecchiamento, prevenire malattie e infezioni. Insomma vivere meglio e più a lungo. La melagrana soddisfa il bisogno di antiossidanti anche nel freddo dell’inverno, grazie alla ricchezza di polifenoli. La melagrana è considerato uno dei più efficaci “spazzini di tossine” grazie soprattutto all’acido ellagico, sostanza che rinforza le pareti del sistema vascolare e contrasta l’ossidazione dei grassi e dei trigliceridi nel sangue. Una azione fortemente depurativa e drenante, che serve per eliminare le tossine ed è particolarmente indicata, nei periodi invernali o festivi in cui l’alimentazione si fa più ricca di grassi e zuccheri. Gli antiossidanti contenuti nella melagrana sono particolarmente efficaci perchè vanno in sinergia con il rame e lo zolfo presenti nel succo, combinando così una azione particolarmente salutare sul sistema cardiocircolatorio. La melagrana è utile nelle persone in sovrappeso, con alti livelli di colesterolo, che si sentono intossicati o che hanno bisogno di una azione depurativa, dopo un periodo di abusi alimentari o alcolici. Da non sottovolutare la presenza di ben 20 mg di vitamina C per 100 grammi di prodotto, assorbita in maniera quasi totale e molto rapida. Il consumo è molto versatile, i chicchi possono arricchire le insalate, le verdure cotte, lo yogurt, fare da fresco spuntino. Ottimo anche il consumo di succo di melagrana, presente in tutti i negozi di alimentazione naturale e in molti supermercati. 115


La melagrana nella dieta Uno studio del Dipartimento di Medicina della Case Western Reserve University di Cleveland, ha mostrato come il consumo di melagrana, può essere un eccellente strumento durante la dieta. Con sole 63 calorie per 100 grammi e il carico di sostanze attive sul metabolismo, la melagrana favorisce l’eliminazione delle tossine prodotte dal dimagrimento, favorendo il senso di benessere generale. I piccoli semi contenuti nei chicchi, sono un potente saziante, agiscono delicatamente sulla parte alta dell’intestino e tengono alto il livello tiroideo, grazie agli acidi in sinergia con gli antiossidanti. Il beneficio principale è che si evita così l’assestamento del metabolismo durante la dieta. Quando si diminuiscono le calorie introdotte, dopo circa due settimane il corpo tende a rallentare il proprio consumo energetico, ostacolando così il dimagrimento. Il consumo di melagrana, sblocca questo meccanismo, favorendo così il mantenimento del proprio piano dietetico. Sempre secondo questo studio, sostituire un pasto ogni cinque giorni, con 200 grammi di chicchi di melagrana, è un particolare e efficace mezzo per continuare a perdere peso. Lo stesso stratagemma si può utilizzare dopo un pasto importante per minimizzare gli effetti sulla bilancia e sulla salute.

Ricca di vitamina B5, la melagrana favorisce la ripresa durante la convalescenza ed è considerata uno dei migliori antiossidanti che ci arrivano sulla tavola invernale, con una specifica azione protettiva sugli organi respiratori. L’introduzione della melagrana nella propria dieta è dunque particolarmente utile a chi si ammala facilmente. Si utilizza aggiungendo gli acini succosi contenuti, alle insalate, al muesli e anche come ingrediente finale su verdure e legumi lessi. Il succo, in vendita anche nei negozi di alimentazione naturale, può essere bevuto, mezzo bicchiere la mattina a digiuno, per avere anche in questo caso un effetto simil vaccino e di protezione. La melagrana, come frutto e in succo può essere utilizzato sino all’arrivo della primavera ed è un eccellente e salutare metodo per proteggere i bambini dalle infezioni.

La melagrana, prevenzione a tavola contro i malanni dell’inverno Anche a tavola si può realizzare una strategia per difendersi dall’influenza e dai malanni invernali. Un frutto versatile in cucina ed efficace per la salute delle vie respiratorie e del sistema immunitario è la melagrana. Acido gallico e tannini contenuti nel succo, riescono a rinforzare le difese, con una veloce azione antibatterica. Contiene inoltre la punicalagina, una sostanza studiata per l’effetto antivirale, particolarmente attivo sui disturbi gastrointestinali provocati dal freddo. 116


Per la salute di denti e gengive Le proprietà antibatteriche attribuite dalla tradizione erboristica alla melagrana sono state attualmente confermate da numerosi studi. Le ricerche hanno dimostrato che l’attività di questa pianta è trasferibile anche ad alcune forme di virus, funghi e parassiti. Uno studio del 2013 della Pace University di New York evidenzia gli effetti antivirali e antibiotici in particolare contro lo S. Mutans, principale agente della carie dei denti. Le specie batteriche verso la melagrana ha provato la sua efficacia sono: Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Aspergillus niger, Salmonella tiphy, Pseudomonas aeruginosa, Inoltre, l’acido ellagico, presente nella melagrana, ha dimostrato di possedere una attività inibente preferenzialmente rivolta alla crescita di alcuni ceppi di batteri patogeni che colpiscono la cavità orale e periodontale. Il consumo di melagrana è dunque un ottimo metodo per avere denti sani e gengive protette. Per chi soffre di piorrea o gengiviti, molto utile è bere mezzo bicchiere di succo di melagrana al giorno, sorseggiandolo e lasciandolo in bocca una decina di secondi prima di deglutirlo.

lagrana favorisce il metabolismo di fegato e pancreas, migliorando la digestione, quando si è ecceduto in grassi e zuccheri. La melagrana è dunque molto utile durante i periodi delle feste per disintossicarsi tra un pasto pesante e l’altro, per chi soffre di gastroduodenite, per rimettere a posto uno stomaco in disordine. E’ considerata uno dei migliori antiossidanti che ci arrivano sulla tavola, con una specifica azione protettiva sugli organi interessati all’apparato digerente. L’introduzione di questo frutto nella propria dieta è dunque particolarmente utile in chi ha consumato spesso cibi di bassa qualità.

Una carezza per lo stomaco Nonostante il sapore agrodolce e la presenza di semi, la melagrana è uno dei frutti più indicati nei disturbi digestivi. Acido gallico e tannini contenuti nel succo, riescono a migliorare la digestione, senza squilibrare il ph gastrico. E’ un frutto ideale da mangiare prima dei pasti quando si ha pesantezza, bruciore di stomaco e per calmare la nausea. Consumato dopo i pasti contrasta il meteorismo, il reflusso gastrico e facilita il transito della digestione. Contiene inoltre la punicalagina, una sostanza studiata per l’effetto tampone che ha a livello dell’apparato digerente, diminuendo i disturbi provocati dalla colite, in particolare diarrea e dolore addominale. Ricca di vitamina B5, la me117


Melagrana di bellezza Con la sua potente azione antiossidante, antimicrobica e antiinfiammatoria la melagrana è considerata un frutto anti age. Sono sei le principali azioni di questo frutto prezioso sull’epidermide. Rigenera le cellule. La melagrana proteggere l’epidermide e in particolare lo strato più esterno della pelle, aumentando la circolazione periferica, aiutando nella riparazione dei tessuti e la guarigione delle ferite. Contro i danni del sole e delle lampade. I composti attivi della melagrana proteggono la pelle dai danni dei radicali liberi, aiutano a prevenire il cancro della pelle, alleviano le scottature provocate dall’abbronzatura artificiale e riducono i segni e i danni del sole. L’acido ellagico, ha una specifica azione antiossidante sulla pelle segnata dal sole, così da favorire la produzione di melanina protettiva, anche quando si va in montagna.

na (in erboristeria). Ottimo ingrediente per la cura della pelle, grazie alla sua piccolissima e particolare struttura molecolare, penetra in profondità nella pelle, così da essere molto efficace per il trattamento della pelle secca. Usato al posto della crema notte o mescolato alla propria crema corpo è un potente strumento di bellezza durante l’inverno per la pelle secca, screpolata e irritata. Pelle grassa. Il consumo di melagrana funziona anche per la pelle grassa, grazie all’acido punicico, che fa parte della famiglia salutare degli omega, che idrata e previene la perdita di umidità, riequilibrando il ph della pelle e il film idrolipidico esterno. L’azione disinfettante e idratante insieme, fa di questo frutto un valido aiuto cosmetico esterno per chi ha pelle lucida, acne, brufoli. Ottimo anche in questo caso l’uso quotidiano di succo di melagrana.

Antietà. La melagrana protegge contro l'invecchiamento precoce, aiutando a ridurre i segni dell'invecchiamento cutaneo della parte più esterna della pelle, richiamando acqua e nutrienti nella parte sottostante. Molto efficace per supportare il contrasto alle rughe, prevenendo l’iperpigmentazione e le macchie d’età. Tonicità della pelle. La melagrana aiuta a mantenere compatta la pelle di tutto il corpo, compreso il seno, promuovendo la produzione di collagene ed elastina, grazie agli acidi e ai sali minerali ben assorbiti. La migliore produzione di collagene e elastina, sono la base per avere pelle tonica ma liscia al tatto. Pelle secca. Oltre al consumo di melagrana durante l’inverno, la pelle secca può trarre grande giovamento dall’utilizzo di olio di melagra118


Melagrana contro la depressione Un recente studio condotto dai ricercatori giapponesi della Saitama Prefectural University, ha mostrati che l’uso regolare di melagrana, abbassa tutti gli indicatori di depressione. I potenti antiossidanti, in sinergia con i sali minerali, influiscono positivamente i recettori degli estrogeni e i recettori della serotonina nel cervello. Il consumo di melagrana, può essere dunque un valido supporto alimentare alle terapie farmacologiche, in particolare durante il periodo della menopausa. L’azione è attiva in particolare quando la depressione è associata a insonnia, ansia mattutina, stanchezza muscolare. Questo frutto contiene anche L-arginina un aminoacido che regola la quantità di ossido nitrico nel corpo e nel cervello, il cui basso livello auentano i sintomi di depressione e ansia. L'ossido nitrico influenza l’assorbimento di serotonina nel cervello ed è per questo che il consumo di melagrana, può aiutare nei periodi di tristezza, in particolare per chi soffre molto la mancanza di luce. In erboristeria e farmacia, sono da poco presenti integratori a base di melagrana che possono aiutare nelle depressioni occasionali o nelle forme più controllabili. Se ne prende una compressa, dopo colazione e dopo cena, con cicli di cura sino a sei mesi con uno di stop. Succo di melagrana Ricco di tannini, vitamina C, antiossidanti ed acidi fenolici, il succo di melagrana in erboristeria e negozi di alimentazione naturale, è il rimedio di eccellenza per le afte. Sorseggiandolo lentamente, ha azione disinfettante ed antidolorifica, favorendo la cicatrizzazione. Una volta metabolizzato con la digestione è un potenti stimolante del sistema immunitario, in particolare delle mucose. Se ne possono bere sino a 200 ml al giorno, divisi in più assunzioni. Il succo di melagrana è inoltre il rimedio più consigliato dai naturopati durante l’arrivo della meno-

pausa e nei primi periodi della stessa. Quando dopo i 40 anni nelle donne inizia a diminuire la produzione di ormoni estrogeni, possono manifestarsi numerosi effetti sgraditi quali ritenzione idrica, aumento di peso, osteoporosi, perdita di elasticità della pelle, elevati livelli di colesterolo, pressione sanguigna alta e anche disturbi dell’umore con depressione. Tintura madre di melagrana Si trova in erboristeria e farmacia e viene utilizzata per la cura dei disturbi urinari come le cistiti e le infezioni degli organi sessuali femminili. Molto utile nei casi di prurito e arrossamento delle mucose genitali, in quanto oltre all’azione disinfettante ha una specifica azione protettiva. Per la cura della cistite, se ne prendono 50 gocce in mezzo bicchiere d’acqua, 4 volte al giorno lontano dai pasti, sino a remissione dei sintomi. Per evitare ricadute se ne prende una dose a metà mattina, per una settimana. Per la cura delle infezioni genitali, se ne prendono 40 gocce, tre volte al giorno, sempre lontano dai pasti, con cicli di cura di due mesi e un mese di stop, anche dopo la scomparsa dei sintomi. Si può utilizzare anche per la salute di denti e gengive, aggiungendone 20 gocce alla propria dose di colluttorio. Lo scudo contro i malanni di stagione La tintura madre di melagrana, essendo un macerato dell’intero frutto, concentra in se gli antiossidanti e i sali minerali, perdendo parte delle vitamine. Questa trasformazione, specializza questo prodotto nella protezione e stimolo del sistema immunitario. Protegge in particolare le alte vie respiratorie dagli attacchi virali ma anche dalle condizioni ambientali negative, come l’eccesso di riscaldamento e gli ambienti polverosi. La tintura madre favorisce la vascolarizzazione delle mucose e dunque mantendole in salute, le rende meno vulnerabili. 119


Inoltre tannini ed antiossidanti, sono preziosi elementi per mantenere saldo e sano il sistema immunitario. Ottimo rimedio per chi si ammala facilmente, per i fumatori e per chi è intollerante a farmaci. Se ne prendono 50 gocce la mattina a digiuno in un bicchiere d’acqua sino a primavera. A comparsa di sintomi come raffreddore o faringiti, la dose viene triplicata, sempre lontano dai pasti, sino a remissione dei sintomi. Le toccature per guarire le afte La gradazione alcolica e i polifenoli di altissima qualità biologica, permettono l’utilizzo della tintura madre di melagrana, anche per le toccature esterne. Viene consigliata nella cura delle afte, per l’azione cicatrizzante e soprattutto antidolorifica. Si utilizza mettendone tre gocce su un bastoncino per orecchi, facendo piccole toccature sulle afte, sino ad evaporazione della tintura. Si può utilizzare senza problemi di sensibilizzazione, facendo 3-4 toccature al giorno sino a guarigione.

Melagrana per la fertilità maschile La melagrana è anche simbolo di fertilità e lunga vita, in quanto il consumo di frutto fresco o di succo di melagrana ha effetti positivi sull’apparato sessuale maschile. Grazie alla punicalagina, la sostanza della melagrana che ha azione antibatterica, nell’uomo si ha un aumento della qualità e della mobilità dello sperma e dei livelli di testosterone. L’azione antiossidante di questo frutto è dunque molto utile per mantenere in salute gli organi riproduttivi maschili, favorendo così il livello di fertilità.

La buona digestione Polifenoli e tannini, oltre ad avere azione sulla circolazione, sul sistema immunitario e epidermico, riescono ad essere uno strumento utile e naturale per una buona digestione. La tintura madre aiuta quando la digestione è lenta, con gonfiore della parte alto dello stomaco e senso di nausea. Se ne prendono 20 gocce in poca acqua al momento del bisogno. Curioso ma efficace è l’utilizzo per chi non sa rinunciare al caffè dopo i pasti. Tre gocce di tintura madre per tazzina, sono una salutare “correzione” che rendono questa bevanda amata, un aromatico e saporito digestivo.

Storia e curiosità Originaria dell’Asia occidentale, ancora oggi cresce spontanea in Afghanistan e in Iran, la melagrana accompagnava i faraoni nei loro 120


viaggi oltretomba ed era il frutto sacro per eccellenza dei Fenici. Nella Bibbia il Cantico dei Cantici descrive la sposa amata e la fecondità della Terra Promessa attraverso la metafora della melagrana. Anche in Vietnam, come simbolo della nascita di nuove generazioni, alla fine delle cerimonie nuziali, viene raccontata la leggenda secondo cui "una melagrana si aprirà e da essa usciranno cento bambini". Nella mitologia greca è associata ad Orione, che era la più grande e luminosa costellazione, figlio della terra e famoso per la sua bellezza. Sposò la semi-dea Side, che era così vanitosa da credere di essere più bella anche di Era. La dea per questo la punì scaraventandola nell’Ade, ove si trasformò in melagrana a ricordo della bellezza che matura solo con il freddo e sfiorisce presto. La melagrana, presente negli stemmi di tanti villaggi nei territori contesi tra Turchia e Armenia, è anche un simbolo religioso che attraversa le grandi religioni monoteistiche. In particolare nella simbologia ebraica, è simbolo di onestà e correttezza, dato che il suo frutto conterrebbe 613 semi, che come altrettante perle sono le 613 prescrizioni scritte nella Torah, osservando le quali si ha certezza di tenere un comportamento corretto. La melagrana è anche presente nella decorazione religiosa cristiana, soprattutto per gli abiti e paramenti dei sacerdoti per le funzioni religiose. Alcuni dipinti religiosi riprendono il tema della melagrana come nella famosa “Madonna della melagrana” del Botticelli. Nel Corano è citato per crescere nel giardino del paradiso ed è anche nell’elenco dove vengono descritte le cose buone create da Dio. L’olio di Melagrana Dalla spremitura a freddo dei semi di melagrana, di altissima si ottiene un olio ricco di vitamina E, fitormoni e fitosteroli e acido punicico. Queste sostanze sono fondamentali per idratare profondamente il derma e per rallentare gli effetti degenerativi dell’invecchiamento del-

la pelle. Per la sua particolare composizione grassa, quest’olio si presta molto bene al massaggio estetico e alla cura della pelle che mal sopporta oli e creme. Si trova in erboristeria e negozi specializzati Pelle secca - Poche gocce di olio sostituiscono egregiamente la crema giorno, per pelli molto secche, ruvide, senza luce. Si può utilizzare anche intorno agli occhi massaggiando delicatamente. Viene consigliato in naturopatia, per le pelli che non assorbono bene i cosmetici grassi, per la cura della secchezza cutanea e della pelle irritata, nonchè per lenire la pelle soggetta ad allergia. Pelle grassa - Con l’olio di melagrana, si realizza uno dei migliori scrub per curare e riequilibrare la pelle grassa. Dall’incontro tra olio di melagrana e crusca, nasce una sinergia che disinfetta, pulisce a fondo, normalizza la pelle, la rende luminosa ma non lucida e soprattutto contrasta la formazione di punti neri ed acne. Lo scrub, si realizza mescolando 3 cucchiai di crusca integrale pura con 3 cucchiai di acqua tiepida e un cucchiaino di olio di melagrana. La pappetta va strofinata con delicatezza, dall’interno all’esterno del viso appena umido, insistendo sulle zone più grasse. La pelle risulterà tonica, idratata e perfettamente pulita. Si risciacqua infine con acqua fresca e tonico non alcolico. Si può fare due volte a settimana. Per la cura del seno - i fitosteroli dell’olio di melagrana, sono particolarmente utili per la cura della pelle del seno, perchè ad una ottima azione tonificante e idratante, aggiungono una delicatezza che ha poche similitudini nel campo dei rimedi cosmetici naturali. La ricchezza in vitamina E, rende quest’olio un nutriente-tonificante della pelle. Si massaggia il seno dal basso verso l’alto, con 5 gocce di olio spalmato nella mano. Viene rapidamente assorbito e può essere utilizzato anche per tonificare l’interno coscia e i glutei.

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A TUTTO YOGURT Lo yogurt è da millenni un alimento che ha accompagnato la tavola, l’alimentazione e la cura delle popolazioni indoeuropee. E’ il prodotto della acidificazione del latte, grazie ai fermenti lattici, organismi che trasformano il latte moltiplicandosi a dismisura, fino a diventare centinaia di milioni per grammo di prodotto. Lo yogurt associa le caratteristiche nutrizionali del latte, prodotto ad alto valore biologico, alla digeribilità del formaggio. Lo yogurt ha la capacità di donare all’organismo le proprie componenti salutari, proteine, aminoacidi, sali minerali, vitamine in maniera rapida e completa. Una capacità senza uguali nel mondo vegetale ed animale, sia per completezza che per velocità. Questo fa dello yogurt il re degli alimenti medicina, un prodotto che oltre a nutrire, può curare e fare da prevenzione. Salute ma anche bellezza dallo yogurt, senza dimenticare che è un alimento buono e saporito, adatto ad ogni età. I fatti dello yogurt Molte persone che non tollerano il latte, possono godere delle sue proprietà. Il processo di coltura rende lo yogurt più digeribile rispetto al latte. Le colture attive vive creano lattasi, enzima mancante o carente nelle persone intolleranti al lattosio così da migliorare l'assorbimento. Gli enzimi batterici inoltre digeriscono parzialmente le proteine del latte, aumentando la digeribilità e diminuendo i fattori allergenici. I bambini che non tollerano il latte molto spesso posso122


no mangiare yogurt. Inoltre gli zuccheri semplici del latte qui sono già divisi, in modo da facilitare la digestione e l’assorbimento delle preziose proteine. Alla salute del colon Nella cultura medica relativa all’alimentazione, si sente spesso dire che la salute è nel colon. Quando si mangia lo yogurt si cura il colon in quanto le colture promuovono la crescita di batteri sani, proteggendo il corpo dalle malattie degenerative e riducendo la conversione della bile in acido biliare. Un’azione che permette all’intestino di potenziare al massimo l’azione degli antiossidanti introdotti con l’alimentazione. Molti studio concordano sul fatto che lo yogurt riduce l’azione negativa delle nitrosammine delle carne. Inoltre il calcio dello yogurt, per la sua combinazione con i batteri, impedisce sempre agli acidi biliari di incoraggiare la crescita di cellule potenzialmente dannose nel colon. Un colon in salute, significa migliore assorbimento dei nutrienti, epidermide in salute, fertilità difesa, equilibrio ormonale e psicologico migliorato. Inoltre tutti quei sintomi che vanno sotto il nome di sindrome del colon irritabile, tendono ad attenuarsi e in molti casi a scomparire, grazie alle molteplici azioni salutari dello yogurt. Yogurt migliora la biodisponibilità di altri nutrienti Consumato insieme alla frutta ma anche come condimento su verdure, ortaggi e cereali, migliora come nessun alimento o condimento riesce, l’assorbimento di sali minerali, in particolare magnesio e potassio e delle vitamine del gruppo B. L’acido lattico permette alle sostanze nutritive di arrivare meglio e più velocemente all’assorbimento metabolico. Per questo lo yogurt è utile in tutte le malattie, nelle diete ve-

getariane e quando si ha bisogno semplicemente di maggiore energia psicofisica. Lo yogurt migliora il sistema immunitario I ricercatori del Mount Sinai Immunology Institute hanno studiato 1000 persone che hanno mangiato due yogurt al giorno per 1anno ed hanno scoperto che queste persone producono livelli molto più di interferone. Le colture batteriche nello yogurt hanno anche dimostrato di stimolare, come nessun alimento riesce, i globuli bianchi che combattono le infezioni nel sangue. A tutte le età questa azione si traduce in una capacità di proteggersi dalle infezioni, di migliorare la risposta agli attacchi ambientali e di conservare la salute. Un sistema immunitario efficiente, favorisce anche la guarigione da infezioni croniche in particolare delle vie respiratorie e genitali. 123


Il salva intestino dopo le infezioni Lo yogurt contrasta la diarrea, senza avere gli effetti astringenti di molti farmaci indicati per contrastare questa patologia. Affidarsi solo ad un prodotto astringente in caso di diarrea provocata da colite, infezioni, ansia, impoverisce l’intestino delle sue capacità di assorbimento dei nutrienti, così da mettere a serio rischio di ritorno dei sintomi iniziali. Lo yogurt in questi casi è perfetto: lenisce l’apparato digerente, migliora la performance anche dei farmaci contro le infezioni, calma la diarrea. Indispensabile durante le cure con antibiotici, riduce di molto la convalescenza in caso di infezioni intestinali. Lo yogurt può ridurre infezioni da lieviti Una recente ricerca dell’Università di Francoforte ha dimostrato che mangiare 150 gr di yogurt al giorno, inattiva le colonie di lieviti che provocano infezioni a livello vaginale ed urinario. Lo yogurt contiene fermenti vivi e attivi che riduce la quantità di colonie di lieviti nella vagina, riducendo l'incidenza di infezioni da lieviti vaginali. Cistiti e candida le principali indicazioni, sia per prevenire che per ridurre i tempi di cura. La migliore fonte di calcio Grazie ai fermenti vivi, il calcio dello yogurt riesce ad entrare in tutti i processi metabolici, in particolare quelli del sistema nervoso ed osteoarticolare. Il calcio assorbito così velocemente, è uno stimolante del metabolismo, non appesantisce i reni e dona energia e vitalità. Il calcio biodisponibile dello yogurt è considerato un valido aiuto durante la menopausa e nei cali d’umore.

Lo yogurt fonte eccellente di proteine Lo yogurt bianco contiene da dieci a quattordici grammi di proteine per vasetto, coprendo un quarto del fabbisogno giornalieri. Contiene più proteine del latte e di molti formaggi e soprattutto gli aminoacidi essenziali sono anche in questo caso velocemente assorbiti. Le proteine dello yogurt vengono definite predigerite, in quanto non vanno ad affaticare la digestione, donando con rapidità energia. Per questo sono l’alimento ideale per gli sportivi e la merenda migliore per chi sente sotto tono o privo di energia psicofisica. Lo yogurt può abbassare il colesterolo Dall’Università di Ottawa arriva invece lo studio che ha dimostrato che lo yogurt abbassa il colesterolo cattivo nel sangue. Per la sua naturale capacità di legarsi a trigliceridi e altre tossine, il consumo regolare di yogurt contrasta i livelli alti di colesterolo. Contiene alte dosi di manganese, elemento che stimola in maniera potente la capacità di autodepurazione dell’organismo. 124


Lo yogurt alimento di lunga vita In tutte le popolazioni in cui è presente lo yogurt come alimento quotidiano, sono presenti un maggior numero di centenari e una bassa incidenza di malattie tra i bambini. Il segreto è nella ricchezza di vitamina B12, di sali minerali protettivi, dai fermenti lattici e dal retinolo. Elementi tutti salutari ma che nello yogurt fanno sinergia, facendo sostanzialmente da scudo contro la vecchiaia. E’ considerato l’alimento in assoluto più anti age. Lo yogurt nella dieta Pochi alimenti danno così vantaggi come lo yogurt durante i regimi dimagranti. Grazie alla ricchezza di calcio e vitamina B12, il metabolismo si mantiene alto, favorendo la perdita di peso. La ricchezza in elementi probiotici mantiene costante anche il livello glicemico così da affrontare meglio i cali energetici, dovuti alla minore introduzione di calorie. Lo yogurt si potrebbe definire lo spuntino o rompifame ideale, in quanto anche in presenza di poche fibre, sazia rapidamente e stimola sin dalla lingua, il senso di soddisfazione emotiva. Il magnesio inoltre, sempre in associazione ai fermenti lattici permette un maggiore consumo metabolico, se viene attivata un minimo di attività sportiva. Lo yogurt intero pur avendo più calorie è più efficace come alleato della dieta, in quanto i grassi dello yogurt sono ricchi di sostanze benefiche ed aminoacidi che mantengono alto il metabolismo. Introdotto a colazione e come spuntino anche serale, favorisce la perdita di peso e aumenta le energie. Ideale quando al sovrappeso è associata tendenza al diabete, stanchezza cronica, intossicazione generale, stitichezza.

Lo yogurt per l'apparato digerente Colite, gastrite, reflusso. Ogni disturbo che interessa le funzioni digestive trova sollievo dal consumo di yogurt. I fermenti lattici modificano il ph dei succhi gastrici, favorendo la cicatrizzazione delle piccole ulcere e lenendo gli arrossamenti di esofago e pareti dello stomaco. In questo caso è da preferire lo yogurt magro, in quanto la minore percentuale di grassi, favoriscono una adeguata mobilità delle pareti dello stomaco. Consumato durante i pasti, ad esempio usato come condimento con erbe e spezie fresche, favorisce la digestione e contrasta il meteorismo. Come tutti gli alimenti medicina ha le sue regole, soprattutto quando viene utilizzato per la cura dei disturbi dello stomaco: va consumato non troppo freddo e senza esagerare nelle quantità. Il classico vasetto da 125 gr. è la dose ideale.

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Lo yogurt per la cura dell'ansia La ricchezza in vitamine del gruppo B, in sinergia con il magnesio, fa dello yogurt un alimento che aiuta nella cura dell’ansia e dei disturbi del sistema nervoso. Stimola la produzione di melatonina, per cui consumato come spuntino serale o dopo cena, favorisce un buon sonno. Inserito regolarmente nella propria dieta quotidiana, permette una integrazione eccellente ed altamente disponibile di magnesio. Questa azione contrasta l’accumulo di adrenalina e cortisolo, l’ormone dello stress. E’ particolarmente indicato nella sindrome premestruale, nell’ansia con disturbi neurovegetativi, come la nausea nervosa. Una varietà di latte fermentato simile allo yogurt, il kefir, che si trova nel banco frigo in confezioni da 250 ml, e’ particolarmente indicate nella cura dell’ansia e dell’insonnia, in quanto la fermentazione di questo prodotto, permette un assorbimento lento e graduale del magnesio. Lo yogurt per la stitichezza Pochi alimenti riescono ad essere efficaci per la regolarità dell’intestino, come lo yogurt. Oltre a favorire la vitalità dell’intestino, lo yogurt ha azione disinfettante ed emolliente. Per la stitichezza cronica, anche in età pediatrica, molto efficace è il consumo di yogurt greco. Solido, compatto, particolarmente forte nel sapore di latte, questa varietà di yogurt è ricco di fermenti lattici ed è il più attivo sull’intestino. Anche gli yogurt a base di frutta sono indicati in questo caso, perché le fibre della frutta pastorizzata, perfezionano l’azione stimolante sull’intestino.

Lo yogurt come cosmetico Per la sua composizione, fatta di grassi, proteine e vitamine, lo yogurt è considerato un elemento sebo simile, ovvero capace di interagire con l’epidermide, permettendo lo scambio di sostanze nutritive ed efficaci sulla salute della pelle. Per la ricchezza in fermenti lattici, si unisce bene a diverse sostanze naturali per avere una azione di bellezza tutta naturale. E’ particolarmente indicato nella cura della pelle molto reattive e delicate, in quanto agisce in maniera molto simile all’acqua termale, senza provocare reazioni allergiche. Yogurt anti rughe - La vitamina D e lo zinco contenuti nello yogurt, sono disponibili alla pelle, grazie alla frazione grassa presente naturalmente. Questo fa dello yogurt un naturale e delicato antirughe. Per una azione antirughe, curativa, preventiva, prima di un trucco importante o dopo una giornata particolarmente stressante, si può fare una maschera di yogurt all’olio di mandorle. Si mescolano 3 cucchiai di yogurt intero con un cucchiaio di olio di mandorle, ricco di vitamina E. Dopo aver pulito per bene il viso e il decoltè, ripassando con acqua abbastanza calda, si pone la maschera, tenendo in posa per 15 minu-

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ti. Infine si risciacqua, tamponando con il tonico specifico per la propria pelle. L’effetto immediato è di pelle soda e curata. Acqua e luce al viso - Volendo avere un effetto fortemente idratante e soprattutto illuminante sul viso, si può utilizzare l’oligoelemento rame-oro-argento che si trova in fiale in farmacia, veicolato attraverso lo yogurt. Si mescola una fiala di oligoelemento, con due cucchiai di yogurt fresco di frigorifero e si stende il composto, sul viso perfettamente pulito. Si tiene per 15 minuti e poi si risciacqua con acqua tiepida. L’effetto è molto idratante ed illuminante. Particolarmente indicato per le pelli secche ed ipersensibili che non sopportano le creme e gli oli. Scrub di pulizia allo yogurt - Sale marino integrale e yogurt intero. L’unione della forza minerale del mare con la delicatezza e il nutrimento delle vitamine e proteine per uno scrub che pulisce a fondo la pelle di tutto il corpo, compreso il viso. Per ottenere un effetto di pulizia, idratazione e tono. Si mescola un vasetto di yogurt intero, con un cucchiaio di sale marino integrale e un cucchiaio di miele d’acacia, che con i suoi zuccheri semplici, favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive. Con l’impasto, si procede strofinando con delicatezza dalle estremità del corpo, piedi, spalle, mani, verso il centro del corpo, con movimenti circolatori. Anche sul viso, con ancora più delicatezza, sempre dall’esterno verso l’interno. Infine si risciacqua il corpo con acqua fresca o al massimo tiepida. Lo scrub di bellezza, può essere fatto una volta alla settimana. Yogurt per la pelle grassa - Per curare la pelle grassa, lo yogurt può essere davvero risolutivo, se utilizzato oltre che nell’alimentazione, come cosmetico. Molto efficace nel caso di pelle grassa e delicata,

rossori, acne e punti neri. Mattina e sera, si mescolano mezzo cucchiaino di sapone liquido neutro per il viso, una goccia di tea tre oil ( in erboristeria) e un cucchiaio di yogurt intero. Con il composto ci si lava il viso umido, insistendo sulle zone più grasse. Infine si risciacqua. L’azione combinata di tea tre oil e yogurt, favorisce l’idratazione profonda, purifica la pelle, riequilibra il ph, sgrassando l’epidermide con delicatezza. Yogurt per i capelli grassi - Anche sui capelli grassi lo yogurt, riesce ad avere una doppia azione, cosmetica sul fusto del capello e riequilibrante sulla cute e sui bulbi piliferi. Si può utilizzare al posto del balsamo, mescolato alla tintura madre di viola tricolor (in erboristeria e farmacia) che ha una specifica azione anti grasso sui capelli. Si miscelano, per una capigliatura di media lunghezza, 3 cucchiai di yogurt con 30 gocce di viola tricolor. Si applica sul capello pulito e bagnato e si tiene in posa, pettinando per 5 minuti, risciacquando alla fine con cura. Yogurt per i capelli tinti - Una delle azione più potenti che lo yogurt ha a livello cosmetico è quello sulla luminosità del capello, in particolare se tinto. Per avere capelli luminosi e sani, per ridare luce a meches, colpi di sole, al capello colorato con henné o tintura, molto efficace è l’impacco pre shampoo con yogurt e bicarbonato. Il bicarbonato ha una azione illuminate sul capello e ricompatta con il suo ph le cuticole del pelo. Per una capigliatura media si mescolano 3 cucchiai rasi di bicarbonato con un cucchiaio di acqua calda e due di yogurt intero. Si prepara un composto che va steso sul capello asciutto e sporco. Si tiene in posa per mezz’ora con cuffia di plastica o telo. Si risciacqua infine con cura. L’effetto di luce è notevole e sorprendente.

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La menta porta con sè una lunga storia di bellezza, cura e salute, che dalla notte dei tempi, arriva sino alla moderna erboristeria.

SPECIALE MENTA Nella mitologia greca si trattò di una creatura di bellezza straordinaria, la ninfa Myntha. Plutone, il fratello di Zeus e Poseidon, il Dio del regno dei morti, amava follemente Myntha. Sua moglie Proserpina, la dea dell'agricoltura e della fertilità, disperata per la gelosia, decise di calpestare Myntha fino alla morte e completa distruzione. Come ultimo gesto d'amore Plutone fece crescere un'erbacea eterna con un caratteristico profumo indimenticabile e le diede il nome di Mynthe. I Romani credevano che la menta fosse in grado di aumentare la memoria, da cui la parola latina mens e quindi mente. Secondo un altra leggenda che arriva dalla Sicilia, quando la Sacra Famiglia era in fuga verso l’Egitto, la Madonna stremata dal caldo del deserto vide un cespuglio di menta. Il profumo basto per rinfrescarla, facendole

desiderare di poter dissetarsi e miracolosamente dalle foglioline della pianticella cominciarono a cadere gocce d’acqua profumate che diedero ristoro anche al Bambin Gesù. Ancora oggi in molte zone rurali del sud Italia, la menta è chiamata erba di Santa Maria. La menta è oggi l’erba officinale più utilizzata nelle terapie naturali dopo la camomilla. Le proprietà della menta Digestiva, antinausea ma anche energizzante. Quando lo stress psicofisico si fa sentire, il primo segnale di allarme è uno stato di mancanza di energia. La menta è un ottimo tonico, dall’azione rapida che agisce sia a livello fisico che della digestione. Grazie al mentolo, con128


grazie alla sinergia tra il mentolo, le resine e i terpeni, presenti soprattutto nella varietà piperita. Oltre alla secrezione gastrica, stimola la secrezione della bile, migliorando così i processi digestivi. L’effetto finale è quella di una generale depurazione che si manifesta con una maggiore minzione e nella diminuzione dei gonfiori locali caratterizzati da ritenzione. Sulla pelle è molto attiva come disinfettante e purificante, per eliminare l’eccesso di grasso e per stimolare la circolazione periferica. I diversi tipi di Menta

tenuto in particolare nella menta fresca, il metabolismo viene stimolato in maniera rapida. Questa sostanza è studiata anche per le capacità antidolorifiche, in particolare nella cefalea da stress e accompagnata da ansia. Le capacità antidolorifiche si manifestano anche a livello gastrico in caso di difficoltà digestive e spasmi intestinali. Contiene anche acido fenolico, una sostanza ampiamente studiata per contrastare la stanchezza post prandiale e la debolezza fisica. Particolarmente utile per gli sportivi, la menta, inserita nelle pietanze quotidiana è un eccellente rimedio naturale per l’astenia, durante i periodi di surmenage fisico ed intellettuale. E’ inoltre ricca di manganese, una sostanza che stimola le funzioni neurologiche, potenzia il sistema immunitario, migliora il metabolismo muscolare. Il manganese presente nella menta è assorbito in maniera ottimale, grazie anche alla presenza di provitamina A, che contribuisce ancora di più, al profilo energizzante della menta. E’ anche una pianta drenante, antifermentativa

La menta è conosciuta ed utilizzata in tutto il mondo, con le sue oltre trenta varietà naturali ed ibridi. In Italia la più famosa è la varietà Piperita, dal forte aroma con retrogusto pepato e speziato, che lascia sul palato, la caratteristica sensazione di freschezza. Per il suo sapore molto intenso, in cucina viene impiegata con moderazione. Largamente usata nella preparazione di caramelle, sciroppi e molti liquori è la varietà dalle maggiori proprietà digestive, stimolanti, espettoranti ed antispasmodiche. Deve la sua fama mondiale per l’utilizzo cosmetico che ne viene fatto, come antisettico, rinfrescante, deodorante e purificante del cavo orale. Molto utilizzata in cucina è invece la mentuccia o nepetella o ancora menta romana, molto aromatica ma meno fresca e coprente, eccellente, nelle preparazione di piatti di carne, pesce, funghi e specialmente con i carciofi e gli ortaggi lessi in generale. La si mangia anche cruda in insalata, con pomodori, olio, sale o origano. Ottima in padella con la soia, e sulla pizza al posto del basilico. In erboristeria viene utilizzata per le proprietà antispastiche, dunque utili nel caso di colite, mal di pancia, dolori mestruali. La menta gentile conosciuta anche come menta verde ha un colore particolarmente scuro, meno saporita ma più ricca di essenze, per cui risulta particolarmente adatta nell’uso cosmetico, anche per uso esterno. La 129


menta acquatica è invece la tipologia ricca di peli ed è considerata la varietà più energetica per la ricchezza in vitamine e sali minerali. La menta silvestre o menta di montagna, cresce sopra i 1000 metri ed è meno ricca di oli essenziali ma concentra maggiormente gli acidi naturali della pianta che forniscono a questa varietà la capacità di essere particolarmente digestiva. Molte altre sono le varietà regionali ma sono la piperita e la silvestre quelle ad essere maggiormente utilizzate in erboristeria.

Tisana digestiva di menta Particolarmente utile nei casi di indigestione, nausea di origine nervosa, spasmi intestinali. Si prepara versando un cucchiaio di foglie essiccate in 200 ml d’acqua bollente. Si spegne e si lascia in infusione per 3 minuti. Si filtra e si beve lasciando intiepidire. Può essere presa anche quodianamente nei casi di difficoltà digestive, sempre dopo i pasti. Sconsigliata invece per il reflusso gastrico e l’acidita. Il decotto di menta per la salute della bocca. Da utilizzare come sciacqui al cavo orale, per disinfettare le gengive, le prime vie respiratorie, per le piccole afte e per l’alito. Si mette un cucchiaio di foglie in 100 ml d’acqua fredda. Si porta ad ebollizione e si lascia bollire per un minuto. Si spegne e si lascia in infusione per 20 minuti. Si filtra e si utilizza il decotto ottenuto per sciacquare la bocca.

La menta come tisana Macerato depurativo di menta Particolarmente adatto a combattere la ritenzione idrica associata a problemi digestivi e scarsa minzione. Mettere un cucchiaio di sommità essiccate in un litro d’acqua fredda, lasciando macerare per una notte. Al mattino, filtrare e bere durante il giorno quando si vuole. Proseguire il trattamento per almeno dieci giorni.

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Usi oli essenziale di menta Le proprietà dell’olio di menta sono molte. Se, ad esempio, soffriamo di nausea e vomito, di difficoltà digestive, di coliche o diarrea, questo olio essenziale può rivelarsi fondamentale. La sostanza, infatti, riesce a prevenire i conati di vomito e svolge un’azione carminativa: contribuisce ad eliminare l’aria che si è accumulata nello stomaco, risolve i problemi di meteorismo e allevia il dolore; regola il funzionamento del fegato. Molto utile anche quest’olio essenziale per neutralizzare vari batteri, fra i quali possiamo annoverare l’agente patogeno che provoca il tifo. L’olio di menta ha delle proprietà antisettiche e disinfettanti, è un antipiretico, calma la tosse e riesce a mettere in atto un’azione decongestionante nei confronti delle vie respiratorie. Ecco perché è adatto in caso di raffreddore o di influenza. Può trovare applicazione nella dismenorrea e in altri problemi mestruali. Riesce ad aiutarci nelle situazioni di stanchezza e di affaticamento, anche perché esplicita un’azione tonificante nei confronti del sistema nervoso centrale. Per questi motivi possiamo risolvere problemi di ansia e di insonnia, diffondendolo negli ambienti domestici. Agisce contro i dolori reumatici, perché ha proprietà antinfiammatorie e può essere applicato in caso di punture di insetto.

Per ritrovare tono ed energia muscolare, si può fare una cura di tintura madre di menta piperita della durata di sei mesi con un mese di stop. Si prendono al mattino a digiuno 50 gocce in un bicchiere d’acqua. La cura garantisce un surplus energetico ed un miglioramento della performance muscolare. Una sorta di doping legale per avere più forza ed energia.

La tintura madre di menta piperita

Per le allergie

Contro la cellulite

La tintura madre di menta piperità, per la sua realizzazione, concentra in sè le capacità antistaminiche e disinfiammanti del mentolo, per cui risulta efficace nel contrastare le allergie, soprattutto a livello dermatologico. Se ne prendono durante i periodi di reazione allergica, 50 gocce in poca acqua, tre volte al giorno dopo i pasti, continuando sino a risoluzione della problematica, comunque al massimo per un mese.

Favorisce una potente azione drenante che si manifesta con lo sgonfiamento delle zone più interessate alla cellulite, in particolare cosce e glutei. Sciogliere 20 gocce di tintura madre in un bicchiere d’acqua, per tre volte al giorno, lontano dai pasti. Continuare per tre mesi con un mese di stop. Per chi fa sport

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La menta i mille usi in cosmetica Impacco drenante diuretico Utile quando la ritenzione idrica è associata a smagliature, perdita di elasticità, cellulite. Mescolare cinque cucchiai di argilla verde, 150 ml d’acqua minerale gassata e cinque gocce di olio essenziale di menta sino a ottenere una pasta abbastanza liquida. Stendere con cura sulle zone interessate da ritenzione idrica e lasciare in posa per 20 minuti. Risciacquare con cura. Applicare tutti i giorni per una settimana. Massaggio antidolorifico L’uso dell’olio di menta può avvenire in vari modi. Esso, infatti, può essere ingerito in forma diluita o per inalazione. Esistono compresse o gocce, che consentono di fare in modo che questa sostanza possa raggiungere il nostro organismo facilmente. In ogni caso bisogna ricordare che si può beneficiare delle sue proprietà benefiche, anche attraverso un massaggio sul corpo, specialmente se si soffre di dolori reumatici. La maschera di bellezza Con l’olio di menta possiamo realizzare anche una maschera di bellezza. E’ sufficiente unire insieme 3 cucchiai di argilla verde, 3 di farina di avena e 3 gocce di olio essenziale di menta. Questa maschera va applicata sul viso per circa 30 minuti, per poi risciacquare il tutto per bene. La menta in cucina Dalla cucina, alla cosmesi, dai liquori alla pasticceria, la menta di Pancalieri è il tocco che rende inimitabile una lunga serie di prodotti. Dal cioccolato alla menta, allo sciroppo rinfrescante e terapeutico, da-

gli estratti da utilizzare come le spezie, dai dolcetti alle caramelle, dagli infusi benefici alle preparazioni con miele e da utilizzare in cucina per dare un tocco di freschezza ai secondi, alle insalate e alla macedonie. Sono tantissimi gli usi dei concentrati di questa incredibile pianta, studiata in maniera precisa per capire il segreto della sua piacevolezza. Un segreto che è tutto botanico ed è fatto di un preciso identikit di oli, di essenze, di mentolo e di altre sostanze definite “terpeni”. Da ingrediente che rende unico il prodotto con cui viene mescolato, la menta di Pancalieri è diventata una sorta di aroma tutto fare, spesso usato anche in cucina e sempre più in ambito dolciario, come i gelati alla menta e le preparazioni da bere. Un particolare utilizzo è quello per aromatizzare prodotti come le ciliegie e addirittura i peperoni. Una combinazione insolita e golosa. Come ingrediente principale o come protagonista secondario di liquori di diversa gradazione, si propone con la sua intensità che persiste e si fa notare al primo impatto. Per questo è particolarmente pregiata negli amari e nei liquori più leggeri da aperitivo. Molto apprezzato in questo ambito è il Rampin, liquore al cioccolato e menta. Nei bar più esclusivi e raffinati 132


è possibile trovare lo sciroppo di menta di Pancalieri allo zucchero di canna, base per il Mojito rinforzato e per altri cocktail viene servito anche liscio: un solo cucchiaio con ghiaccio tritato o acqua fredda per ottenere la bevanda più tonica e rinfrescante. Miele di menta Un prodotto particolare è il miele di menta ( nei negozi specialiazzati e nelle erboristerie) dal sapore deciso e poco dolce, che concentra le proprietà antidolorifiche e antispastiche, per cui può essere un eccellente rimedio nella cefalea e nelle coliti con diarrea. Il suo profumo lo rende molto adatto a dolcificare the e tisane a base di erbe e può essere utilizzato, per un piacevole contrasto, in tutte quelle ricette che prevedono l’utilizzo della menta fresca. Molto buona è l’associazione tra pecorino e miele alla menta. Si riconosce per il tipico colore scuro con riflessi rossastri dal sapore intenso e leggermente asprigno. Come antidolorifico si utilizza anche nei disturbi cronici per diminuire e affiancare la terapia con analgesici, nella dose di un cucchiaino sciolto in bocca dopo i pasti, oppure di un cucchiaio colmo al momento del bisogno.

persistente, lungamente aromatica dall’olfatto sino al gusto, questa varietà definita “Officinalis Sole” è trasformata in gran parte in olio essenziale ad uso alimentare e liquoristico. Una trasformazione che avviene esclusivamente dalla distillazione a corrente di vapore dell'erba verde, in pianta intera non tritata. Un procedimento che permette di conservare il cuore aromatico di questa pianta, che alla quantità preferisce la qualità, per continuare ad essere la menta senza confronti. Servono 10 quintali di menta fresca per ottenere 3 kg di olio essenziale ma bastano davvero poche gocce per rendere unico qualsiasi prodotto. Un odore d’Italia che conquista il mondo. 7.000 kg di olio essenziale all’anno, una resa non altissima ma di altissima qualità. Germania, Olanda e sempre di più Giappone, i paesi più interessati a questo particolare prodotto di grandissima qualità. Anche negli Usa e in particolare nei negozi di eccellenze alimentari di Chicago, New York, San Francisco, è possibile trovare lo sciroppo, le essenze, i liquori, i dolci con l’inconfondibile odore e sapore della Menta di Pancalieri.

La Menta di Pancalieri la menta italiana piu famosa al mondo Tra le tante eccellenze italiane spiccano anche le erbe officinali e in particolare la menta piperita. Da Pancalieri, comune famoso per la produzione di erbe officinali alle porte di Torino arriva una varietà particolare di menta che è riconosciuta internazionalmente come la migliore al mondo. Un record di consensi che non ha mai avuto confronti, in quanto diversi studi scientifici e catalogazioni aromatiche e botaniche hanno stabilito che la menta di Pancalieri è la più equilibrata e dall’aroma più gradevole e fresco tra le varietà di menta che si producono. Fine, raffinata, intensa, rinfrescante mai sgradevole o irritante, 133


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