LEONARDO BRAGAGLIA
RODOLFO VALENTINO L'ATTORE, IL DIVO, IL SEX SIMBOL
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Rodolfo Valentino di Leonardo Bragaglia
Paolo Emilio Persiani Editore piazza San Martino 9/C 40126 Bologna tel. e fax 051/9913920 e–mail: info@persianieditore.com
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Indice Premessa......................................................................................6 Date e dati....................................................................................9 Le “protezioni”..........................................................................14 L'America a quel tempo.............................................................17 Talento artistico d'attore.............................................................27 Il mito.........................................................................................33 Fascinosa ambiguità...................................................................41 Cinquant'anni dopo....................................................................45 - Teatro Sistina 1963.............................................................55 Le Poesie di Rodolfo Valentino:................................................62 Curriculum vitae........................................................................80 Filmografia.................................................................................84 Bibliografia................................................................................94
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Premessa
Come una favola... La vita di Rodolfo Valentino, il leggendario “Rudy”, è stata narrata infinite volte in lunghi “saggi” biografici che quasi sempre però sconfinavano nel mitologico, o peggio, nel romanzetto scandalistico d'appendice e nell'agiografico. Del resto il mito è stato sempre alimentato da queste “storie” in parte vere e in parte “sognate ad occhi aperti” come dice il titolo della sua bella raccolta di poesie giovanili. Ed è proprio la delicata personalità di “Rudy”, la sua raffinata eleganza, il gusto per il bello, per la musica e la danza, per la Poesia e la letteratura che lo distinguevano dalla maggior parte dei suoi illustri colleghi e che lo eleggono primo tra tutti. Ancora oggi. Tutti suoi epigoni, gli altri, compresi i suoi contemporanei, pseudo–rivali Ramon Novarro e John Gilbert, e poi, più tardi, il bellissimo Robert Taylor. Il frastuono provocato dalla vita privata di Valentino, ha preso il sopravvento sul valore affettivo delle sue clamorose prestazioni artistiche, così come la sua bellezza ha offuscato la sua cultura e offeso anche più volte la stessa intelligenza dell'Uomo. Le dichiarazioni, invero clamorose, fatte dalle sue due mogli a proposito del “matrimonio non consumato” e della sua discussa “diversità” furono contestate da Pola Negri, che si dichiarò sua 6
“amante segreta”, da Gloria Swanson e da cento altre. Le donne insomma lo idolatravano. Nonostante tutto1. Definito dal Chicago Herald Examiner nient'altro che un raffinato “piumino di cipria rosa”, Rudy rimane – a dispetto di tutti – il più travolgente sex–simbol della Storia del Cinema. Quando egli morì poco più che trentenne, il 23 agosto del 1926, avvennero scene di isteria collettiva da parte di moltitudini di sue ammiratrici, poi considerate le “Vedove di Valentino”. Ci furono contemporaneamente diversi funerali ovvero cerimonie funebri celebrative. Sedici ragazze si suicidarono senza alcuna esitazione. A New York, come a Hollywood e a Chicago si formarono lunghi cortei funebri. Il Cimitero di Hollywood, ove venne eretta la sua monumentale tomba, divenne da allora meta di pellegrinaggi. Nel 1987, sempre a Hollywood, fu intitolata a Valentino una delle più importanti strade. Accorsero nuovamente da tutti gli Stati Uniti migliaia di suoi fans. Del resto, non era stato forse lo stesso Charles Chaplin a chiamarlo clamorosamente “Re di Hollywood”? Molti giudizi saranno da rivedere. Ma anch'io «non vorrei fare errori apollinei», come mi rispose un illustre critico cinematografico quando io ragazzo gli chiesi insistentemente di dirmi cosa pensasse di Valentino.
1 Più volte è accaduto di vedere piccole biografie valentiniane preoccupate soltanto di rendere giustizia all'omosessualità dell'uomo più bello del mondo. Ma le donne con il loro istinto lo predilessero sempre.
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Bebe Daniels e Rodolfo Valentino in Monsieur Beaucaire, diretto da Sidney Olcott.
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Date e dati
L'historia dovrebbe iniziare così... Rodolfo Guglielmi (questo il vero nome del Nostro) partiva dalla natia Castellaneta, in provincia di Taranto, alla vigilia dello scoppio della Prima grande Guerra Mondiale (1915–1918): aveva da pochi giorni compiuto i suoi luminosissimi diciotto anni d'età! Correva dunque l'anno 1913 (essendo egli nato nel 1895, per l'esattezza il 6 maggio). Il suo nome anagrafico era Rodolfo, Alfonso Raffaello e più tardi si scoprì anche Pierre e Filibert. Suo padre, il maggiore Guglielmi di Valentina d'Antonguella lo aveva fatto studiare e con un certo profitto2. Ma Rodolfo amava l'avventura. Tuttavia, partendo da Napoli alla volta delle Americhe del Nord, il ragazzo non avrebbe potuto essere considerato un qualsiasi povero emigrante, né, tanto meno, come si diceva allora “un fuggiasco in cerca di fortuna”. Rodolfo Guglielmi era in possesso di un regolare “permesso di viaggio” e del consenso del genitore (era ancora minorenne), di un diploma di perito agrario3, nonché di una cospicua eredità di 2 Appassionato studioso d'araldica, il papà di Rudy scoprì d'essere imparentato con una nobile famiglia papalina e chiese ufficialmente di avere la possibilità di aggiungere al cognome Guglielmi il Valentina d'Antonguella. 3 Il luogo esatto in cui lo conseguì è ancora oggetto di controversia: alcune
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circa cinquemila dollari avuta da una zia paterna. Altro che passaporto! Entrò quindi negli Stati Uniti d'America come “turista”.
Rodolfo Valentino in una foto giovanile In breve tempo – dopo pochi mesi di gran turismo – avendo egli dissipato quasi tutto il proprio denaro, dovette procurarsi un biografie sosterrebbero sia Taranto, altre Genova.
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posto di lavoro. Questo non gli fu difficile, soprattutto in virtù del suo bellissimo aspetto fisico, prestante e aitante. Fu assunto in qualità di giardiniere (non era egli, del resto, perito agrario?) presso una distinta famiglia di origine italiana. Poco più tardi, non ancora ventenne (1915) lo ritroviamo in un singolare “Caffè notturno”. Qui il bellissimo ragazzo, il quale oltre al perfetto italiano senza inflessioni dialettali, parlava correttamente il francese – la mamma di Rudy, Beatrice Bardin, era di origine francese – e aveva nozioni di spagnolo e di inglese (lingue studiate a scuola), fece la sua prima esperienza di gigolò. Era richiestissimo dalle attempate signore che frequentavano il locale, ricche di denaro e di vitamine, e di mille altri segreti appetiti. Gigolò dunque: a richiesta accompagnatore di ricche dame, sue ingorde partners nella danza e altrove, a pagamento4. La sua straordinaria bellezza e un suo segreto magnetismo irresistibile erano per le “signore” vere e proprie folgorazioni. In quei locali poco raccomandabili, egli fu ben presto ufficialmente richiesto assai più come “ballerino” e come “accompagnatore”, che non in qualità di cameriere. Cameriere vero e proprio egli in quei locali in realtà non fu mai. E fu proprio in uno di quei locali, precisamente nel Blue Night, che nell'autunno 1915, appena ventenne, Rodolfo o “Rudy” (come già era chiamato dai suoi amici più intimi) conobbe ed ebbe un'amicizia particolare. Che forse non era proprio la prima della sua vita. Un'amicizia particolare con un ragazzo, notoriamente gay, di nome Normann Kerry, di due anni più giovane di lui, vale a dire a quel tempo appena diciottenne. Non fu, quindi, difficile veder nascere la singolarissima amicizia tra i due ragazzi, ambedue bellissimi e ambedue assetati di notorietà e di successo. E fu proprio questo simpatico giovane 4 Taxy–boy: così venivano chiamati questi ragazzi super dotati e tuttofare.
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amico a indicare a Rodolfo la strada del cinematografo come possibile chiave per l'evasione e il successo. Lui, infatti, l'elegante e nobile amico gay con il nome d'arte Arnold Kaiser (1897–1964) aveva già avuto occasione di partecipare a un paio di pellicole cinematografiche. Si trattava per lo più di pellicole modeste della seconda serie del magico filone del cinema muto, in bianco e nero, con accompagnamenti musicali dal vivo. Anche Rodolfo, con lo pseudonimo di Rodolfo di Valentina (che erroneamente si interpretò come un omaggio alla madre lontana), esordirà ben presto sullo schermo, per lo più in piccoli ruoli di ballerino e di “figurazione speciale” (1917–1919) 5. Quindi, per segnata evidenza dei lineamenti latini, venne relegato a piccoli ruoli di gangster o a quelli di spavaldo quanto irresistibile ammaliatore di femmine, o, peggio ancora, di corruttore impavido di virginee giovinette. A quel tempo Rudy ebbe anche la sostanziosa protezione di una vecchia signora vedova di un ricchissimo magnate di bovini del Sud. Subito dopo, tra gli influenti protettori di cui godette6, ebbe la fortuna di conoscere anche produttori, sceneggiatori e registi, come insistono alcune delle sue più piccanti biografie7.
5 Cinque dollari a posa per il primissimo film Alimony nel quale non figura affatto il nome di Rudy. 6 Cfr.Tutti gli uomini di Valentino: breve recensione alla biografia di David Brett Valentino,a dream of desire. 7 Probabilmente egli si giovò di queste conoscenze per entrare nel bel mondo del cinema. Forse ebbe anche incontri privati con questi signori, così come li aveva con le vecchie signore. E allora? Ci vuol altro per definirlo gay!
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Rodolfo Valentino in una foto di scena
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Pagine mancanti Acquista il libro completo su
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Filmografia My Official Wife (1914) produzione: Vitagraph regia: James Young interpreti: Herry T. Morey, Clara Kimball Young, Rodolfo Valentino (non accreditato)
The Quest of Life (1916) produzione: Famous Players Film Company regia: Ashley Miller interpreti: Florence Walton, Royal Byron, Rodolfo Valentino (non accreditato)
The Foolish Virgin (1916) produzione: Clara Kimball Young Picture Company regia: Albert Capellani interpreti: Clara Kimball Young, Paul Capellani, Rodolfo Valentino (non accreditato)
Seventeen (1916) produzione: Famous Players Film Company regia: Robert Vignola 84
interpreti: Jack Pickford, Louise Huff, Rodolfo Valentino (non accreditato)
Patria (1917) produzione:International Film Service regia: Jacques Jaccard interpreti: Irene Castle, Wallace Beery, Rodolfo Valentino (non accreditato)
Alimony (1918) produzione: First National regia: Emmett J.Flynn interpreti: Lois Wilson, Josephine Whittel
A Society Sensation (1918) produzione: Universl regia: Paul Powell interpreti: Carmel Myers, Zazu Pitts, Rodolfo di Valentina
All Night (1918) produzione: Universal regia: Paul Powell interpreti: Carmel Myers, Lidia Yeamans, Rodolfo di Valentina 85
The Married Virgin (1918) produzione: Maxwell Productions regia: Joseph Maxwell interpreti: Vera Sisson, Rodolfo di Valentini
The Home Breacker (1919) produzione: Thomas Ince Corporaton regia: Victor Schertzinger interpreti: Dorothy Dalton, Rudolph Valentino
The Delicious Little Devil (1919) produzione: Universal regia: Robert Z. Leonard interpreti: Lois Wilson, Josephine Whittel, Mae Murray, Rodolfo di Valentina
Virtuous Sinners (1919) produzione: Pioneer Film Corporation regia: Emmett J.Flynn interpreti: Norman Kerry, Rodolfo di Valentina
Big Litte Person (1919) produzione: Universal Film Manufacturing Company 86
regia: Robert Z. Leonard interpreti: Mae Murray, Rodolfo di Valentina
A Rogue's Romance (1919) produzione: Vitagraph Company regia: James Young interpreti: Earle Williams, Rodolfo di Valentina
Eyes of Youth (1919) produzione: Harry Garson Production regia: Albert Parker interpreti: Clara Kimball Young, Rodolfo di Valentina
An Adventuress (1920) produzione: Republing Distributing Company regia: Fred Balshofer interpreti: Julian Eltinge, Rodolfo di Valentina
Passion's Playground (1920) produzione: Katherine Mc Donald Picture regia: J. A. Barry interpreti: Katherine Mc Donald, Rodolfo di Valentina
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The Cheater (1920) produzione: Sceen Classics Inc. regia: Henry Otto interpreti: May Allison, Rodolfo di Valentina (non accreditato)
Once to Every Woman (1920) produzione: Universal regia: Allen Holubar interpreti: Dorothy Philips, Rodolfo di Valentina
The Wonderful Chance (1920) produzione: Selznick Pictures Corporation regia: George Archainbaud interpreti: Eugene O'Brien, Rodolfo di Valentina
Stolen Moment (1920) produzione: American Cinema Corporation regia: James Vincent interpreti: Marguerite Namara, Rodolfo Valentino
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The Four Horsemen of the Apocalypse (1921) produzione: Metro Pictures Corporation regia: Rex Ingram interpreti: Rodolfo Valentino, Alice Terry
Rudy in I quattro cavalieri dell'Apocalisse
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Uncharted Seas (1921) produzione: Metro Pictures Corporation regia: Wesley Ruggles interpreti: Rodolfo Valentino, Alice Lake
The Conquering Power (1921) produzione: Metro Pictures Corporation regia: Rex Ingram interpreti: Rodolfo Valentino, Alice Terry
Camille (1921) produzione: Nazimova Productions regia: Ray Smallwood interpreti: Rodolfo Valentino, Alla Nazimova
The Sheik (1921) produzione: Famous Players–Lasky Corporation regia: George Melford interpreti: Rodolfo Valentino, Agnes Ayres
Moran of the Lady Letty (1922) produzione: Famous Players–Lasky Corporation regia: George Melford 90
interpreti: Rodolfo Valentino, Dorothy Dalton
Beyond the Rocks (1922) produzione: Famous Players–Lasky Corporation regia: Sam Wood interpreti: Rodolfo Valentino, Gloria Swanson
Blood and Sand (1922) produzione: Paramount Pictures regia: Fred Niblo interpreti: Rodolfo Valentino, Lila Lee
The Young Rajah (1922) produzione: Paramount Pictures regia: Phil Rosen interpreti: Rodolfo Valentino, Wanda Hawley
Monsieur Beaucaire (1924) produzione: Paramount Pictures regia: Sidney Olcott interpreti: Rodolfo Valentino, Bebe Daniels, Lois Wilson
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Valentino durante le riprese del film Il giovane Rajah
A Sainted Devil (1924) produzione: Famous Players–Lasky Corporation regia: Joseph Henabery interpreti: Rodolfo Valentino, Nita Naldi
The Eagle (1925) produzione: Art Finance Corporation regia: Clarence Brown interpreti: Rodolfo Valentino, Vilma Banky 92
Cobra (1925) produzione: Ritz–Carlton Pictures regia: Joseph Henabery interpreti: Rodolfo Valentino, Hector Sarno
The Son of the Sheik (1926) produzione: Feature Production regia: George Fitzmaurice interpreti: Rodolfo Valentino, Vilma Banky
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Bibliografia Anger Kenneth, Hollywood Babilonia, Adelphi, Milano, 1979. Blan Alexander, Valentino. Ritratto di un film, Sperling & Kupfer, Milano, 1977. Brambilla Giovanbattista, Il magnifico emigrante, in 1895. C'era una volta un secolo fa, a cura di Giovanni Dall'Orto, Babilonia edizioni, Milano, 1995. Bret David, Valentino: a dream of desire, Robson Book, Londra, 1998. Mauri B., Un uomo per tutte le emozioni, in Homo n. 26, gennaio 1975, pp. 22–23. Leo Pantaleo, Il mistero di Rodolfo Valentino, Idea Books, Milano, 1995. Rodolfo Valentino, Sogni ad occhi aperti, Petrini, Torino, 1995
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