Non è successo tutto per caso
Finalmente, possiamo dire che iniziamo ad affrontare gli incontri e i convegni tra colleghi con maggiore serenità.
UTIFAR HA VOLUTO METTERE A CONFRONTO IL MODO DI LEGGERE UN BILANCIO DA PARTE DI UN COMMERCIALISTA
CON IL MODO DI INTERPRETARLO
CHE ADOTTA UN ISTITUTO BANCARIO, INDICANDO ALTRESÌ AI COLLEGHI QUALI
SONO I VALORI DA MONITORARE
Dopo diversi mesi, possiamo finalmente dire che le riunioni online sono una nostra scelta e non ci sono imposte dall’emergenza.
Personalmente, è con questo spirito che affronto Cosmofarma 2023, rinnovando il piacere di stringere le mani a colleghi con cui ho condiviso brevi o lunghi periodi della mia vita professionale.
Oggi abbiamo davanti un periodo importantissimo per la nostra professione: dobbiamo consolidare una professionalità e una presenza sul territorio che ci rendono unici, come professionisti sanitari.
Questo consolidamento si basa su alcuni pilastri solidi: un ministro della Salute che vuole territorializzare sempre di più il Ssn; un’immagine della farmacia riconosciuta da tutti come presidio sanitario al servizio del cittadino; e un esercito di professionisti che con una forte dote di resilienza hanno saputo adattarsi alle nuove necessità dettate dall’emergenza.
Ora, spetta a noi dimostrare
che non è successo tutto per caso, che noi, da più di 600 anni, siamo al servizio del cittadino, costruendo le nostre competenze sulle mutanti esigenze della società. Su queste basi, siamo pronti ad affrontare tutte le nuove sfide del futuro. Per farlo, occorre adattare la struttura della farmacia razionalizzando gli spazi, in modo da comprendere anche un’area servizi, dove questo è possibile, o individuando un’area esterna dove poterli eseguire.
Bisogna rafforzare le nostre competenze e creare un team in farmacia, che operi per l’affermazione di una professione che riesce ad intercettare le esigenze sanitarie dei cittadini, prestando sempre più attenzioni alle categorie che hanno meno possibilità di spostarsi sul territorio.
Per fare tutto questo, ritengo che bisogna anche investire, ricorrendo a risorse proprie o utilizzando finanziamenti esterni. In entrambi i casi, bisogna passare attraverso un business plan preciso e puntuale, che rispetti la sostenibilità dell’azienda.
Inoltre, nel caso in cui si avesse bisogno di capitali esterni, bisogna presentarsi ad un
istituto bancario con i conti in ordine.
Utifar sarà presente a Cosmofarma, oltre che come partner dell’organizzazione, con un convegno che si svolgerà venerdì 5 maggio alle ore 12, che riteniamo di particolare interesse, visto che si affronteranno proprio i temi inerenti la gestione dell’impresa farmacia anche dal punto di vista economico e finanziario.
Utifar ha voluto mettere a confronto il modo di leggere un bilancio da parte di un commercialista con il modo di interpretarlo che adotta un istituto bancario, indicando altresì ai colleghi quali sono i valori da monitorare, ed eventualmente da correggere, per essere certi di condurre un’azienda sana e sostenibile. Tutto questo lo faremo con stimati professionisti, che ci accompagneranno in questo percorso. Gli stessi temi, peraltro, saranno approfonditi nella formazione di Utifar Estate della quale troverete le indicazioni all’interno della rivista. Mi auguro di incontrarvi per i corridoi di Cosmofarma, dove spero troverete le risposte utili a rendere la farmacia e, soprattutto, la nostra professione sempre più forte.
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Direttore responsabile
Eugenio Leopardi
Responsabile editoriale
Alessandro Fornaro
Comitato di redazione
Alfredo Balenzano - Floriano Bellavia - Emilia Bernocchi
Alessandro Maria Caccia - Marco Cavarocchi
Giancarlo Esperti - Eugenio Leopardi - Giuseppe Monti
Luigi Pizzini - Giulio Cesare Porretta - Roberto Tobia
Progetto grafico e impaginazione
Emanuela Esquilli
Proprietà editoriale Utifar
Associazione Scientifica senza fini di lucro
PIAZZA DUCA D'AOSTA 14 - 20124 MILANO
Pubblicità
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tel. 338 2847513
email: manuela.esquilli@gmail.com - utifar@utifar.it
Direzione e Redazione
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fax 02 70600297
La collaborazione alla rivista è aperta a tutti i farmacisti. Manoscritti, dattiloscritti, fotografie o altro materiale iconografico, anche se non pubblicato, non si restituiscono www.utifar.it - utifar@utifar.it
Immagini
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Stampa
D'auria Printing S.p.A.
Zona industriale Destra Tronto
64016 S. Egidio della Vibrata - TE
Nuovo Collegamento
Rivista ufficiale di UTIFAR
Anno XXIV n.3 - 2023
Registrazione del tribunale di Milano
n. 12 del 11/01/2000
ROC n. 6782 (registro operatori Comunicazione)
Tiratura del presente numero
20.000 copie - Certificate e autorizzate
RIEPILOGO
6 Speciale Cosmofarma
20 Out of pocket out of health
24 La donazione del cordone ombelicale
30 Farmacie, Ssn e Nuove Tecnologie: le sfide future
33 Metaverso, intelligenza artificiale e farmacie
37 Il farmacista nell’era del digitale e delle nuove tecnologie
42 Gli integratori naturali per la memoria
46 Farmambiente La farmacia al servizio della sostenibilità ambientale
49 Pillole di galenica
51 Formazione Utifar
54 Veterinaria
58 CONSULENZE UTIFAR
Gli autori di questo numero: Alessandro Fornaro, Giornalista e Farmacista. Docente di corsi universitari ed Ecm
Antonia Cresceri, Farmacista, esperta di comunicazione
Gianluca Mirabelli, Farmacista e biologo nutrizionista
Paolo Levantino Farmacista clinico e Giornalista scientifico. Presidente Agifar Palermo e Consigliere nazionale Fenagifar
Rosalba Lombardo Product Specialist R&D Formulation Compounding presso ACEF Galenica
Francesca Fantoni Farmacista
Il convegno di Utifar a Cosmofarma:
“Il
Venerdì 5 maggio ore 12,00
Aula Magna
Venerdì 5 maggio alle ore 12, nell’ambito della manifestazione Cosmofarma presso la Fiera di Bologna, si svolgerà il convegno organizzato da Utifar dal titolo “Il bilancio della farmacia dal punto di vista finanziario e imprenditoriale nel post pandemia”. Superata l’emergenza pandemica, con i noti risvolti organizzativi e professionali che hanno interessato la farmacia, i temi inerenti la gestione economica dell’impresa tornano ad essere di particolare attualità per i farmacisti.
La necessità di intraprendere investimenti nell’ottica di implementare i servizi offerti al pubblico rende inoltre sempre più impellente essere competenti attorno ai temi inerenti la gestione finanziaria e l’accesso al credito attraverso la collaborazione con gli istituti bancari. Al farmacista di oggi, dunque, oltre ad essere preparato professionalmente per fornire al pubblico i migliori consigli, si chiede anche di essere un manager attento alle dinamiche economiche e di bilancio dell’azienda.
È a queste necessità, sempre più urgenti, che il convegno Utifar vuole dare risposte concrete, fornendo dati, soluzioni e i punti di vista dei relatori, professionisti esperti nelle fattispecie economiche, fiscali e finanziarie che maggiormente interessano la farmacia.
Giovanni Trombetta, Marcello Tarabusi e Massimiliano Fabrizi affiancheranno sul palco il presidente di Utifar Eugenio Leopardi per un confronto attorno alla lettura dei bilanci della farmacia, visti non solo dal tradizionale punto di vista dell’azienda e dei propri consulenti, ma anche con gli occhi degli istituti bancari, entrando nelle differenze interpretative e indicando ai colleghi quali sono i valori da monitorare, ed eventualmente da correggere, per essere certi di condurre un’azienda che possa dimostrare di essere sana e sostenibile.
Appuntamento quindi a Cosmofarma, dal 5 al 7 maggio a Bologna, dove saremo lieti di incontrarvi e se ritenete i temi interessanti, di ospitarvi al nostro convegno alle ore 12 di venerdì 5 maggio.
bilancio della farmacia dal punto di vista finanziario e imprenditoriale nel post pandemia”
C
LA
QUELLA
La partecipazione alla Fiera Cosmofarma di Bologna rappresenta da sempre una tappa fondamentale nel percorso di Medybox.
In particolare, durante l’edizione di quest’anno MedyBox ha deciso di rivedere il suo stile comunicativo per riuscire a trasmettere al meglio la sua unicità e i suoi valori.
In Italia MedyBox è il marchio leader nel settore dei distributori automatici per farmacie e questo importante traguardo è il risultato di un ambizioso e strutturato progetto basato su solidi capisaldi.
MEDYBOX È SINONIMO DI COMPETENZA
La pluriennale esperienza commerciale e tecnica nel settore della Farmacia hanno dato vita a un progetto che mette il cliente sempre al centro, che lo protegge permettendogli di concentrarsi sul servizio al cliente sulla la redditività del servizio. Questo è senza ombra di dubbio confermato dalla scelta dell’azienda di offrire ormai da diverso tempo una garanzia unica: 6 anni su tutte le parti.
materie prime di altissima qualità e, producendo internamente tutte le sue macchine, ha la possibilità di seguire passo dopo passo tutto il processo produttivo.
In aggiunta, Medybox si avvale di una fitta rete di collaboratori e di un servizio tecnico di altissimo livello capace di assistere e supportare il cliente durante tutte le fasi della vendita, dall’offerta, all’installazione e anche in tutti gli anni a seguire.
L’OBIETTIVO DI MEDYBOX È LA CREAZIONE DI VALORE
Lo scopo è quello di aiutare e consigliare il farmacista
affinché possa trarre il maggior vantaggio economico e di visibilità nell’acquisto di un distributore automatico.
Per riassumere: medybox fornisce alla farmacia lo strumento capace di ampliare la gamma dei suoi servizi incrementando gli incassi.
MEDYBOX NON VENDE UN PRODOTTO, VENDE “UN PROGETTO”
Partendo dalla competenza del mercato, il distributore MedyBox è lo strumento ideale per mettere in atto le migliori azioni che portano al successo del modello di business.
Per MedyBox non esiste una soluzione che non possa esse -
re realizzata. Infatti, grazie alla sua flessibilità, il distributore Medybox è capace di adattarsi ad ogni spazio ed è studiato per essere molto facile da usare sia per il farmacista che per la sua clientela. Inoltre, Medybox è innovativa e ha elaborato dei sistemi tecnologici di ultima generazione capaci di monitorare e controllare le vendite in qualsiasi momento in modo tale da fornire al farmacista un fotogramma dell’andamento della sua macchina.
NOVITÀ IN FIERA
Cosmofarma rappresenta per Medybox il palcoscenico perfetto per mettere in luce le ultime novità dell’anno 2023. Sicuramente il primo interesse è quello di essere un’azienda sempre più attenta alle di-
namiche ambientali ed è per questo motivo che, in concomitanza della fiera, verranno presentati il nuovo sistema di risparmio energetico o Energy Saving System e la nuova predisposizione per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui distributori.
MedyBox è felice di accogliere al suo stand i visitatori interessati a conoscere l’unica vera azienda leader del settore.
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Tutti i referti sono firmati digitalmente dai medici in base alla normativa vigente.
I dispositivi medici utilizzati in farmacia sono gestiti attraverso un unico software semplice e intuitivo che guida i farmacisti passo dopo passo nell'utilizzo degli strumenti. I dati delle misurazioni e i referti acquisiti sono trasmessi e archiviati in modo sicuro in base ai criteri del GDPR e sono accessibili al farmacista e al paziente tramite smartphone, pc o tablet.
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Può registrare i pazienti per poter successivamente erogare loro prestazioni, prenotare le prestazioni per i pazienti, cancellare prenotazioni, gestire gli appuntamenti e acquisire gli esami avviando in modo semplice il software. Accedendo direttamente alla piattaforma, inoltre, il farmacista può scaricare i referti degli esami e gli esiti della analisi effetuate in farmacia. Il tutto, con il vantaggio di un'unica interfaccia software che non richiede particolari competenze informatiche, sicura e conforme al GDPR. A ulteriore garanzia, il servizio include la formazione on-site a cura di personale tecnico specializzato Corman e un servizio customer care per l'assistenza da remoto con help desk ubicato in Italia.
Analisi e Telemedicina
Novità 2023: Misuratore di pressione professionale con tecnologia Pulse Wave, valutazione del rischio cardiovascolare e lancio dell’App ClickSalute
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• Massima tutela della privacy.
Per maggiori informazioni su ClickSalute contattare Corman al numero 02 900 8097 o scrivere a info@corman.it.
Officina Speziale: la prima azienda che parla di te!
Cosa rappresenta per voi Cosmofarma?
SCOPRILA A COSMOFARMA
Officina Speziale è un’azienda italiana progettata da Barbara e Luca Spagnolo (nella foto), fratelli farmacisti di 5° generazione e preparatori per passione. La loro storia ha inizio nel piccolo laboratorio galenico della farmacia di famiglia dove preparavamo alcuni composti fitoterapici, che si differenziavano dalle proposte commerciali dei colleghi, per poi trasformarsi in un’idea imprenditoriale. I due giovani farmacisti cominciano così a formulare e produrre integratori personalizzati per tutti i colleghi che hanno voglia di differenziarsi e di raccontare la propria storia. Per questo il loro motto è: la prima azienda che parla di TE!
RITENIAMO CHE
QUESTO EVENTO
SIA IL MODO
MIGLIORE PER PRESENTARCI
AI COLLEGHI
FARMACISTI
CHE ABBIANO
LA VOGLIA E IL
CORAGGIO DI DIFFERENZIARSI
MANTENENDO
UNO STRETTO
LEGAME TRA
NATURALE E GALENICO
Cosmofarma è l’occasione migliore per far conoscere la nostra start-up Officina Speziale, un’azienda nata alla fine del 2019, in un periodo storicamente molto difficile per tutti, ancora di più per un’azienda di nuova costituzione. Riteniamo che questo evento sia il modo migliore per presentarci ai colleghi farmacisti che abbiano la voglia e il coraggio di differenziarsi mantenendo uno stretto legame tra naturale e galenico.
Come nascono i vostri integratori?
Inizia tutto dal piccolo laboratorio galenico della farmacia di famiglia, dove abbiamo ripreso le antiche preparazioni del nonno che abbiamo aggiornato e rimodernato con nuove tecniche e nuovi estratti fitoterapici. Uno slancio all’innovazione partendo dai valori della tradizione.
L’esigenza di creare una linea “differenziante” ci ha portato a costituire un’azienda separata dalla farmacia di famiglia dove poter conciliare ricerca, sviluppo e produzione di integratori alimentari sia per la nostra linea sia per i clienti che desiderano formulare e produrre un integratore ex novo da introdurre sul mercato.
Presentato ReQupero® , un integratore a base di Coenzima Q10 e acido alfa lipoico, prodotto e testato sulla sindrome da affaticamento post covid. ReQupero® nasce dalla collaborazione tra medici di medicina interna dell’Ospedale “Perrino” di Brindisi, guidati dal dott. Pietro Gatti, ed Officina Speziale. Tale supplemento alimentare riduce, secondo uno studio clinico osservazionale, pubblicato sul Clinical and Experimental Medicine, tutti i sintomi post-covid ed in particolare l’affaticamento nel 73% dei soggetti in trattamento, migliorandone la qualità di vita. Una sorta di booster di energia.
Officina Speziale è felice di accogliere i visitatori al suo stand A 128/B 127 presso la sezione Cosmofarma
Young, PADIGLIONE 25
“LA TUA STORIA HA DIRITTO DI ESSERE RACCONTATA VIENI A SCOPRIRE COME”
Speciale “Aziende a Cosmofarma”
Speciale “Aziende a Cosmofarma”
PPersone, passioni e sogni che hanno cambiato la storia dell’industria galenica italiana
Conosciamo Farmalabor
Farmalabor, nata nel 2001 a Canosa di Puglia dal desiderio comune di un gruppo di farmacisti, è azienda leader nella distribuzione di materie prime a uso farmaceutico, cosmetico, alimentare e nutraceutico.
L’azienda è organizzata in divisioni specializzate in materie prime, packaging, tecnologie e produzione di integratori.
Farmalabor Materie Prime offre una vastissima gamma di prodotti per uso farmaceutico, cosmetico e alimentare, come eccipienti, estratti vegetali, basi pronte ed ingredienti per uso cosmetico, minerali, oli, proteine, vitamine, principi attivi farmaceutici ed estratti di cannabis.
DAL 2001
FARMALABOR
È IN CONTINUA
ESPANSIONE E ATTUALMENTE
PUÒ VANTARE
UNA STRUTTURA IN GRADO DI ASSICURARE
UNA RISPOSTA A TUTTE LE ESIGENZE DEI CLIENTI
Tutte le materie prime Farmalabor sono corredate dal relativo certificato d’analisi, dalla scheda tecnica e dalla scheda di sicurezza.
Nell’ambito delle sue attività, Farmalabor opera costantemente secondo gli standard di GMP (Good Manufacturing Practice) ed è certificata ISO 9001, ISO 14001 ed ISO 45001 e GMP per la ripartizione di eccipienti farmaceutici. Inoltre, tutte le attività sono supportate da Procedure Operative Standard (SOP) controllate, validate e seguite scrupolosamente dal personale aziendale.
Il laboratorio di “controllo della qualità” opera in GLP (Good Laboratory Practice) secondo metodiche analitiche standardizzate.
Farmalabor, in conformità al Decreto Ministeriale 219/06, è autorizzata dall’AlFA (Agenzia Italiana del Farmaco) all’importazione, ripartizione, riconfezionamento, controlli di qualità e rilascio lotti di principi attivi farmaceutici ed è l’unica azienda italiana autorizzata dall’AIFA alla produzione di estratti di cannabis a titolo noto di THC e CBD (Determina AIFA n.68/2022).
Farmalabor Pack propone un’ampia scelta di packaging innovativo e funzionale per qualsiasi tipologia di preparato farmaceutico, cosmetico e alimentare.
Offre, inoltre, il servizio innovativo di Special Packaging, per la personalizzazione dei contenitori.
FARMALABOR È L’UNICA AZIENDA
ITALIANA
AUTORIZZATA
DALL’AIFA ALLA
PRODUZIONE
DI ESTRATTI
DI CANNABIS A
TITOLO NOTO DI THC E CBD
Farmalabor Tech è la divisione dedicata alla produzione e commercializzazione di tutto il materiale per l’allestimento di laboratori galenici: dalla progettazione in 3D di un laboratorio, alla consulenza e vendita di attrezzature e vetreria da laboratorio, curato da un team interno di ingegneri.
FaberFarma, divisione di Farmalabor autorizzata alla produzione e al confezionamento di integratori alimentari, è il partner ideale per lo sviluppo di progetti nel settore nutrizionale attraverso un’attività “Full service e Tailor made”.
Grazie al suo staff di esperti e a macchine innovative, offre un servizio completo dal supporto formulativo e regolatorio alla consegna del prodotto finito, anche per piccoli lotti. Inoltre, offre un servizio di produzione e confezionamento di prodotti cosmetici.
Nel 2017 sorge il Centro Studi e Ricerche “Sergio Fontana 1900-1982”, cuore pulsante di tutta l’attività di ricerca e innovazione dell’azienda.
IIl Calendario della Salute ospite presso lo stand di Utifar
Conosciamo Uniservices srl, l’azienda che dal 1986 si avvale del supporto scientifico di Associazioni ed Istituti di elevato prestigio per la realizzazione del “Calendario della Salute”
L’Uniservices srl è un’azienda specializzata che opera esclusivamente nel settore sanitario (Farmacie, Erboristerie, Laboratori di ottica ecc...) per la produzione di servizi tecnicamente organizzati.
Fondata nel 1987 si è impegnata nelle seguenti aree di intervento: Informatica, Formazione Professionale, Consulenza ed Organizzazione Gestionale, Commerciale, Tecnica ed Economica, Contabilità, Comunicazione.
Dal 1989 Uniservices ha svolto intensa attività editoriale curando, tra l’altro, la pubblicazione di “Unifarma Notizie”, un periodico a diffusione nazionale impegnato nell’analisi di problematiche sanitarie e di divulgazione scientifica nel contesto dei nuovi mutamenti socio-culturali.
La filosofia dell’Azienda tende al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
• Ribadire l’essenzialità ed insostituibilità delle imprese sanitarie sul territorio illustrandone la gamma dei servizi e l’evoluzione tecnologica
• Potenziare il rapporto di fiducia tra negozi a valenza tecnico-sanitaria ed utenti, nel quadro della maggiore domanda di conoscenza e di aggiornamento
• Sottolineare l’impegno delle industrie nell’opera di rinnovamento tecnologico e di promozione del benessere collettivo.
Nel 1998 la Cosmofarma Exhibition conferiva a Uniservices il riconoscimento ufficiale per le migliori iniziative pubblicitarie a vantaggio della farmacia italiana.
Il Calendario della salute è finalizzato a divulgare sane regole di comportamento per ridurre quei fattori di rischio aziendale ed individuale che pregiudicano la salute.
I testi del Calendario della Salute vengono, annualmente, compilati da specialisti che, con esemplare chiarezza, rendono accessibili, interessanti e di facile assimilazione anche gli argomenti scientifici piu’ impegnativi.
Calendario 2024
Farmacia, prevenzione e cura delle patologie dell’apparato respiratorio. In collaborazione con l’Accademia della Crusca.
EEg Stada sponsor della Business Conference 2023
Anche quest’anno EGSTADA sarà sponsor unico al Cosmofarma Business Conference
2023, l’appuntamento annuale che offre un punto di vista ispirazionale e di riflessione ai farmacisti, il General Manager & Managing Director, Dott.
S. Butti, presenterà un breve speech all’inizio dell’evento.
La Business Conference avrà come protagonista
Oscar Di Montigny, scrittore, divulgatore e keynote speaker internazionale, che condividerà con il pubblico la sua interpretazione del digitale, della sostenibilità e della loro applicazione al mondo attuale. Con la sua visione di sostenibilità che
va oltre l’ecologia e abbraccia anche una concezione umana, Di Montigny introdurrà nuovi elementi di riflessione dedicati al settore della farmacia.
EGSTADA sarà inoltre presente con un’area espositiva di 160mq al padiglione 29 Stand D35 E36 dove presenterà alcuni nuovi prodotti (come il Nizoral Care Shampoo Quotidiano e il Sedatol Gold) e il nuovo servizio di formazione dedicato ai farmacisti, fruibile su EGSTADA.it, portale dove i farmacisti possono approfondire le loro conoscenze e competenze sulle nuove tecnologie, sulla sostenibilità e sui nuovi trend del settore farmaceutico.
EGSTADA vi aspetta al padiglione 29 Stand D35 E36 e vi invita caldamente a partecipare alla Business Conference del 5 maggio presso l’Aula Magna, un’opportunità unica per approfondire le vostre conoscenze sulle nuove tendenze del settore farmaceutico e sulla sostenibilità.
Metagenics a Cosmofarma 2023
Metagenics, produttore di micronutrizione di livello scientifico presente nel mercato globale, conferma anche quest’anno la partecipazione a Cosmofarma 2023: l’azienda, punto di riferimento della salute delle donne, sarà presente con uno spazio espositivo al Padiglione 29, Stand E35.
Tra i diversi prodotti che saranno presentati, due i focus principali: The Akkermansia Company™, gestione del peso con controllo glicemico e B-Dyn® .
The Akkermansia Company™ , gestione del peso con controllo glicemico. Disponibile sul mercato italiano a partire da metà dicembre 2022, è distribuito in esclusiva nel nostro paese da Metagenics attraverso il canale delle farmacie e parafarmacie. Il prodotto contiene cromo per il controllo glicemico e estratto di tè verde per il controllo del peso.
Inoltre, contiene il postbiotico Akkermansia muciniphila pastorizzato, che è riconosciuto come Novel Food dall’EFSA. Contiene anche L’Akkermansia muciniphila pastorizzato che è stato sviluppato dalla società A-Mansia, ora denominata The Akkermansia Company™ , spin-off delle Università di Wageningen (Paesi Bassi) e UCLouvain (Belgio). Il percorso che ha portato alla sua commercializzazione è stato lungo e impegnativo: 17 anni di ricerca e il conseguimento dell’autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’EFSA, che ne ha approvato efficacia e sicurezza.
Il batterio Akkermansia muciniphila è stato scoperto nel 2004: isolato dal microbiota intestinale umano, è stato caratterizzato nel laboratorio del professor Willem M. de Vos (Università di Wageningen), co-fondatore di The Akkermansia Company™. Successivamente, il team del professor Patrice D. Cani (UCLouvain), l’altro co-fondatore dell’azien-
da, ne ha scoperto gli effetti. Grazie al processo di pastorizzazione le molecole di segnale di Akkermansia sono liberate. In forma pastorizzata è, infatti, stabile, ha una lunga durata di conservazione ed è di facile somministrazione.
Il prodotto contiene 30 miliardi di Akkermansia muciniphila pastorizzato, epigallocatechinagallato da tè verde, cromo, vitamina D e B2.
B-Dyn®, grazie alla sua composizione, contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e alla normale funzione psicologica (vitamine B1, B3, B6, B12, biotina).
Grazie alle vitamine B2, B3, B5, B12 ha un effetto benefico anche sulla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento e partecipa al normale metabolismo dell’omocisteina, contenendo anche folato, vitamine B6 e B12, colina.
Il prodotto è senza soia, lattosio e glutine, è adatto ai vegani, si può assumere durante la gravidanza e l’allattamento al seno.
Out of pocket
La trappola delle liste d’attesa e l’aumento della spesa privata stanno allontanando i cittadini dalle visite specialistiche e dalle indagini diagnostiche.
Ragionando attorno ai dati di una recente indagine Istat, proviamo ad ipotizzare un modello organizzativo migliore, magari con un ruolo sempre più attivo delle farmacie.
out of health
Noi farmacisti lo sappiamo bene: basta ascoltare i racconti dei nostri utenti per comprendere come quello delle liste d’attesa è forse il problema principale che attanaglia la sanità in questi ultimi tempi. Invero, il problema non è nuovo, ma la situazione è in costante peggioramento tanto che ne stanno prendendo atto alcune scottanti inchieste giornalistiche come quella recentemente mandata in onda dalla trasmissione Report.
Ma la questione non sfugge nemmeno alle più recenti indagini demoscopiche, come quella presentata dall’Istat lo scorso 15 marzo al Senato dal titolo “Aspetti della vita quotidiana”.
LA DIGITALIZZAZIONE, PER QUANTO IMPORTANTE, NON BASTERÀ A RISOLVERE IL PROBLEMA DELL’ ABBANDONO DEGLI
ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI E DELLE VISITE
In un momento nel quale si attendono i grandi cambiamenti alla sanità territoriale e ospedaliera che matureranno con la sempre più incerta “messa a terra” dei progetti inclusi nel Pnrr (vedi articolo “Il pnrr e la nuova sanità territoriale” su Nuovo Collegamento numero 1/2023), prendere atto delle difficoltà e delle incongruenze di quello che, fino a poco tempo fa, era definito il migliore sistema sanitario del mondo è, al tempo stesso, triste e stimolante. La tristezza è inevitabile, quando si prende coscienza, come ci dice l’indagine Istat, che 4 milioni di italiani, ovvero il 7% della popolazione, nel 2022 ha rinunciato a visite e ad accertamenti diagnostici.
L’aspetto stimolante, per contro, è insito in ogni situazione che, come si dice, raggiunge il fondo e deriva dal fatto che dagli abissi si può solo risalire, magari con un ruolo più attivo delle farmacie e con l’aiuto fondamentale di quei sistemi informatici e digitali, tanto evocati nel Pnrr, che, se implementati nel modo corretto, potranno risolvere molte delle disfunzioni attuali.
Tuttavia, la digitalizzazione, per quanto importante, non basterà a risolvere il problema dell’abbandono degli accertamenti diagnostici e delle visite. Occorrerà, infatti, trovare un equilibrio differente tra i servizi offerti nel pubblico e nel privato. Secondo quanto è emerso nell’indagine dell’Istat, i pazienti
SANITÀ PUBBLICA
Out of pocket out of health
che hanno provveduto a proprie spese a visite specialistiche sono saliti dal 37 al 41,8%, mentre per gli accertamenti diagnostici si è passati dal 23 al 27,6%. Questi dati ci fanno comprendere un aspetto molto rilevante della vicenda: le persone che non trovano spazio nelle liste d’attesa del pubblico, si rivolgono al privato, dove i posti sono disponibili. Tuttavia, questa transizione non è alla portata economica di tutte le tasche e, sempre più persone, dopo essere passate dal pubblico al privato, si avviano alla definitiva rinuncia. I dati, infatti, ci dicono che di quei 4 milioni di italiani che nel 2022 hanno rinunciato alla visite e agli esami diagnostici, una parte ha dichiarato che il problema erano le lunghe liste d’attesa, mentre poco meno della metà ha ammesso che i motivi erano di natura economica. La sanità privata costa, lo sappiamo, ma anche la pubblica ha abbandonato da tempo quell’idea di gratuità che aveva caratterizzato la nascita del Ssn nel 1978 e che ha contraddistinto l’offerta di salute nel nostro paese per molti anni a seguire, scontrandosi poi con i ben noti problemi di sostenibilità economica. Oggi, il cosiddetto “out of pocket”, ovvero la spesa a carico del cittadino è in costante crescita.
Non ne andrebbero certo fieri Moro e Berlinguer, che per quel modello di sanità pubblica universale e gratuita avevano unito le forze e lo avevano “messo a terra” per davvero, ma oggi
LA SANITÀ
PRIVATA COSTA
MA ANCHE LA PUBBLICA HA
ABBANDONATO DA TEMPO
QUELL’IDEA DI GRATUITÀ CHE
AVEVA
CARATTERIZZATO
LA NASCITA DEL SSN NEL 1978 E CHE HA
CONTRADDISTINTO
L’OFFERTA DI SALUTE NEL NOSTRO PAESE
PER MOLTI ANNI A SEGUIRE
un quarto della spesa sanitaria ricade sul cittadino. Ce lo dice sempre l’indagine Istat, evidenziando come la spesa sanitaria privata abbia superato l’asticella dei 37 miliardi già nel 2021, segnando un aumento del 20,7% rispetto all’anno precedente. Se si considerano poi i 4,5 miliardi di spesa privata per le mutue integrative, ecco che si superano i 41 miliardi, ovvero un quarto della spesa sanitaria complessiva del nostro Paese. Ad una prima lettura di questi dati, si potrebbe pensare che essi possano essere, in qualche modo, viziati dall’emergenza pandemica che, indubbiamente, ha inciso non poco nell’accesso alle visite e alle prestazioni mediche. Tuttavia, i dati sul lungo termine ci fanno capire che le tendenze di cui prendiamo atto ora erano già in corso negli anni precedenti la pandemia. A riprova di ciò, il dato della spesa sanitaria privata che nel 2016 era pari a 28 milioni e nel 2019 era salito a 35 milioni. La flessione del 2020, dove il dato era sceso a 31 milioni, è stata l’unica inversione di una retta che è subito tornata a salire nel 2021 con i 37 milioni di spesa sanitaria privata registrati. Di fronte ad una spesa a carico del cittadino che, in soli 5 anni, cresce da 28 a 37 miliardi e ad una parallela stagnazione della spesa pubblica che si attesta attorno al 6,3% del Pil, esattamente come era nel 2015 e in calo rispetto al 2019, si comprende come la tendenza sia quella di interessare sempre più
il cittadino nel sostenere economicamente la propria salute. In un momento di benessere diffuso, di sicurezze rispetto al futuro e di crescita economica generale, questa tendenza, per quanto contraddica lo spirito del nostro Servizio sanitario nazionale, potrebbe anche non destare particolari problemi. Oggi, invece, con tutte le incertezze che ben conosciamo, questa situazione porta all’abbandono delle cure e vanno perciò cercate delle valide contromisure.
Se abbiamo come priorità la tutela della salute pubblica e dei singoli cittadini, non possiamo stare alla finestra a guardare questi dati. Non possiamo farlo, in particolare in un momento storico nel quale altre indagini ci avvertono che, per la prima volta dopo almeno un secolo, la tendenza all’allungamento della vita media nei paesi occidentali rischia drammaticamente di invertirsi.
Di certo, tornando alle liste d’attesa e all’accesso alle visite e agli esami, nel prossimo futuro occorrerà prevedere modelli organizzativi differenti e cercare sempre più l’appropriatezza non solo nelle terapie, ma anche nelle visite e negli accertamenti diagnostici. E speriamo che le farmacie, in questi nuovi modelli organizzativi, saranno coinvolte sempre di più e in modo attivo. Potremo portare esperienza, competenza e quella vicinanza ai cittadini che, in altri ambiti sanitari, sembra essere merce sempre più rara.
La donazione del cordone ombelicale
Numerosi studi e sperimentazioni hanno confermato la possibilità di utilizzare il sangue prelevato dal cordone ombelicale come fonte alternativa di staminali emopoietiche a scopo di trapianto.
Queste cellule sono in grado di produrre grandi quantità di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, rappresentando una risorsa preziosa per la cura di gravi malattie del sangue e del sistema immunitario.
Un potenziale, tuttavia, non ancora sfruttato appieno. Cerchiamo di comprendere il perché di questo ritardo.
Èdi poche settimane fa la dirompente notizia lanciata da Moderna sulla sperimentazione in corso per vaccini contro i tumori e l’infarto. In altri tempi, una affermazione del genere avrebbe creato un putiferio. In moti, per esempio, si sarebbero interrogati sull’opportunità o meno di informare il pubblico circa argomentazioni che possano creare aspettative magari eccessive. Altri avrebbero accolto l’innovazione come la più grande conquista dell’uomo moderno; e altri ancora avrebbero iniziato a prefigurare
scenari più o meno fantasiosi per il futuro. Invece, la notizia è stata accolta con una certa freddezza sia dai mezzi di informazione, sia dalla comunità scientifica. Lo schiaffone ricevuto dal Covid è, in effetti, troppo vicino per avventurarsi in considerazioni riguardanti scenari incerti per il prossimo futuro. Meglio, invece, restare con in piedi per terra e, semmai, fare il punto su approcci terapeutici più consolidati e non ancora sfruttati in tutto il loro potenziale.
È il caso, per esempio, del trapianto di cellule staminali
emopoietiche, ovvero il trattamento terapeutico di alcune forme tumorali nel quale ad una chemio-radioterapia segue l’infusione di cellule staminali.
Le tipologie del trapianto sono diverse, in base anzitutto al fatto che le cellule arrivino da un donatore sano (donazione allogenica) oppure si tratti di una rinfusione delle cellule staminali del paziente stesso (donazione autologa). Esiste una sostanziale differenza, anche a livello legislativo, tra queste due tipologie di trapianto di cellule staminali.
Per ora, soffermiamoci sul dove recuperare queste cellule fortemente in grado di differenziarsi.
Le cellule staminali ematopoietiche si trovano nel midollo osseo e nel sangue periferico costituendone lo 0,01-1%, delle cellule presenti. Quando vengono eseguite infusioni di midollo osseo e globuli periferici si può ottenere un numero esiguo di cellule staminali che sono terapeutiche insieme a molte altre cellule che, invece, non lo sono. Le cellule staminali ematopoietiche da cordone ombelicale rappresentano
SCIENZA
qualsiasi cellula del sangue e riprodursi per poter ripristinare il sistema immunitario, con un basso o quasi nullo rischio di rigetto e recidiva, viene da chiedersi perché la pratica della donazione sia così poco diffusa, a fronte di un potenziale terapeutico notevolissimo.
Secondo il Ministero della Salute al decreto ministeriale del 18 novembre 2009 (aggiornato nel 2014) “Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo - dedicato” per oltre 70 patologie è consolidato l’uso del sangue da cordone ombelicale per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, con comprovata documentazione di efficacia e per le quali è opportuna la raccolta dedicata di sangue cordonale.
invece circa il 4% delle cellule presenti nel sangue cordonale e risulta più semplice separarle dalle altre cellule. Da queste considerazioni, si comprende il grandissimo potenziale delle cellule staminali ematopoietiche da cordone ombelicale. Un potenziale che, ancora oggi, non è adeguatamente sfruttato.
Se quindi è vero, come dimostra la letteratura scientifica, che il cordone ombelicale costituisce la principale fonte di cellule staminali immature dotate di una notevole capacità di differenziarsi in una
PER OLTRE 70 PATOLOGIE È CONSOLIDATO
L’USO DEL SANGUE DA CORDONE OMBELICALE PER IL
TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI EMATOPOIETICHE
Tra queste, il linfoma non-Hodgkin che rappresenta un gruppo eterogeneo di tumori che colpiscono in genere la popolazione adulta e anziana e in Italia rappresentano circa il 3% di tutte le neoplasie. L’incidenza è in aumento e le stime dei Registri Tumori AIRTUM per il 2020 parlano di 7.000 nuovi casi tra gli uomini e di 6.100 tra le donne.
Si tratta di neoplasie che colpiscono le cellule del sistema immunitario, i linfociti, che difendono il nostro organismo dagli agenti esterni, la malattia si verifica quando la struttura cellulare del corpo muta. Nel tempo, questo può portare a cellule sovradimensionate che sbilanciano il sistema corporeo o a tumori che si sviluppano da cellule in eccesso.
La vera sfida dei ricercatori riguarda quindi avere a disposizione banche dati sempre più ricche di sangue da cordone ombelicale.
Tuttavia, secondo i dati del Centro nazionale del sangue istituito presso l’Istituto superiore di sanità, nell’ultimo anno solo il 2,5% delle coppie ha deciso di donare le cellule staminali del cordone ombelicale.
È quindi necessario, anche da parte di noi farmacisti, informare il pubblico e, in particolare le future mamme che il sangue del cordone ombelicale racchiude al suo interno una ricchezza eccezionale, rappresentando una risorsa preziosa per la cura di gravi malattie del sangue e del sistema immunitario, come le leucemie, i linfomi, alcune forme di talassemia, di immunodeficienza e alcune malattie metaboliche.
La donazione e conservazione del sangue del cordone ombelicale è quindi fondamentale e rappresenta una reale speranza e un’importante possibilità di cura per chi è affetto da gravi malattie. Si tratta di una procedura completamente indolore, sicura e non invasiva sia per la mamma che per il bambino.
Non incide in nessun modo con il parto e viene effettuata con un prelievo di pochi minuti, subito dopo la nascita del bambino, chiaramente dopo avere effettuato un serie di verifiche mediche e adempimenti prima del parto.
Le donne interessate alla donazione del sangue del
NELL’ULTIMO ANNO
SOLO IL 2,5% DELLE COPPIE HA DECISO DI DONARE LE CELLULE STAMINALI DEL CORDONE OMBELICALE
cordone ombelicale possono rivolgersi al reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale in cui partoriranno per manifestare la propria volontà alla donazione. La donazione è volontaria, anonima e gratuita. Torniamo sulle differenti tipologie del trapianto accennate in apertura, perché è forse proprio in questa differenziazione che si annidano i motivi del sottoutilizzo di questa importante opzione terapeutica. Esistono tre possibili vie per la donazione del sangue del cordone ombelicale:
- la donazione allogenica, detta anche solidaristica in quanto il sangue viene conservato in banche del sangue pubbliche e messo a disposizione di chi ne sia compatibile e ne abbia bisogno;
- la donazione dedicata, ovvero quella effettuata per aiutare un fratello o un parente ammalato al momento del parto;
- la donazione autologa, ovvero la conservazione in una bio banca privata del proprio cordone per possibili utilizzi futuri.
Rispetto a quest’ultima tipologia di donazione, va detto che in Italia non è consentita la conservazione per uso personale del sangue del cordone ombelicale. La legge italiana consente tuttavia di esportare, presso una struttura estera e a proprie spese, il sangue di cordone ombelicale prelevato al momento della nascita del proprio figlio e conservarlo ad uso personale.
Da quanto fin qui detto, risultano chiare alcune certezze
e molti limiti pratici rispetto alla conservazione e all’utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale per la cura dei tumori. Se da un lato ne è evidente il potenziale terapeutico (nel cordone sono circa il 4%, mentre da sangue periferico o midollo sono solo lo 0.01-1%); dal lato opposto si devono riscontrare alcuni aspetti di criticità. Primo tra questi è la scarsa adesione alla donazione, dovuta forse ai troppi adempimenti burocratici dei quali chi si appresta a partorire non vuole sentire parlare, oppure solo ad una scarsa informazione, aspetto che potrebbe essere superato attraverso adeguate campagne informative nelle quali la farmacia potrebbe svolgere un ruolo importante.
Altro grande problema risulta essere quello della dicotomia eccessiva tra banche del sangue private, perlopiù dedicate alla raccolta e all’invio all’estero di sangue da cordone ombelicale per uso autologo, e bio banche pubbliche esclusivamente rivolte alla donazione allogenica.
In sostanza, una mamma che si appresta a partorire, oggi, non è posta di fronte solo alla scelta se donare o meno il cordone, ma anche alla successiva decisione se donarlo ad una banca pubblica oppure conservarlo, a proprie spese, in una privata. Sono decisioni, queste, forse troppo complesse e con implicazioni etico e morali talmente elevate che, spesso, si fa prima a girarci attorno e a non prenderle.
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FFarmacie, Ssn e Nuove Tecnologie: le sfide future
Intervista a Stefania Fregosi
Healtcare Head Ipsos
Il mondo sta cambiando velocemente e questa straordinaria transizione sta imprimendo un cambio epocale anche al modo di concepire la salute, che si tradurrà in un miglioramento complessivo favorevole ai pazienti. Comprendere come le nuove tecnologie si integreranno nelle infrastrutture esistenti, le potenzieranno e ne amplieranno i confini, è una grande sfida che tocca diversi ambiti etici, sociali ed ambientali.
Stefania Fregosi, Healtcare
Head Ipsos, multinazionale che si occupa di ricerche di mercato, affronta il ruolo cruciale che svolgono le farmacie nel soddisfare il bisogno di salute del cittadino all’interfaccia con il Sistema sanitario Nazionale.
Il decreto sulla farmacia dei servizi ha delineato una nuova identità della farmacia moderna, anche nella presa in carico del paziente in acuzie e cronico. Quali sono le prospettive future a fungere da supporto al Ssn anche considerando le nuove tecnologie? Quali sfaccettature avranno i servizi offerti nell’integrazione al Ssn?
La farmacia ha sicuramente subito una profonda trasformazione negli ultimi anni, offrendo innumerevoli servizi che vanno al di là della semplice dispensazione di farmaci e prodotti per il benessere e la salute.
La pandemia ha accelerato questa trasformazione: il farmacista è sempre più una figura di riferimento per il cittadino/paziente che si
affida a lui per risolvere piccoli problemi di salute, svolgendo a volte un ruolo di vicariale nei confronti del medico di medicina generale.
Con l’avvento del Covid-19 e della situazione emergenziale, il farmacista è diventato anche vaccinatore.
Di fatto, la farmacia svolge oggi un ruolo di pubblica utilità grazie ai molti servizi erogati, tra cui spiccano: le analisi di primo livello (ad es. misurazione di pressione, glicemia, colesterolo e trigliceridi), l’ordinazione di farmaci e la dispensazione di farmaci acquistati dalle ASL (DPC), nonché la prenotazione di esami e visite specialistiche (CUP).
Grazie alla sua capillarità (con una diffusione oggi in Italia di 1 farmacia ogni 2952 abitanti),
la farmacia può fungere da presidio territoriale rilevante per supportare da un lato il Ssn e dall’altro i cittadini/pazienti, la quasi totalità dei quali ha almeno una farmacia di riferimento.
Grandi sono le attese da parte della popolazione affinché le farmacie diventino un «hub vaccinale»: la maggior parte degli italiani valuta positivamente questa possibilità e sarebbe propensa ad utilizzare questo servizio.
Ad oggi però solo la metà delle farmacie pensa di essere in grado di implementare nuovi servizi e a farsi carico della somministrazione di altre tipologie di vaccini (oltre all’antinfluenzale e all’anti Covid), a causa della mancanza di personale e di adeguato spazio.
Come si prospetta il volto della farmacia futura dei servizi?
Oltre ai numerosi servizi già offerti oggi, in futuro la farmacia prevede di svilupparne altri quali: la spirometria, l’assistenza infermieristica domiciliare e/o in farmacia, un network di figure professionali (ad es. fisioterapista, psicologo, ostetrica...), la telemedicina e il deblistering. Questa evoluzione rappresenta, per la maggior parte dei farmacisti, una valorizzazione del proprio ruolo ma non è priva di difficoltà. La farmacia, in molti casi, ha avuto o avrebbe bisogno di riorganizzare, se non addirittura ampliare, gli spazi per far fronte all’offerta dei nuovi servizi e di ampliare il proprio organico (più farmacisti e professionisti sanitari di riferimento).
I pazienti come percepiscono opportunità e limiti dell’innovazione digitale?
I cittadini si dimostrano favorevoli ad un uso più ampio della telemedicina e del digitale nella sanità.
Circa l’80 degli Italiani pensa che la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale possa essere di supporto al sistema sanitario del nostro paese.
I cittadini però non pensano di avere ancora sufficienti competenze informatiche per poter utilizzare al meglio i servizi sanitari digitali. Nel prossimo futuro, al fine di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, appare opportuno lavorare nell’ottica di migliorare l’alfabetizzazione digitale di tutti gli stakeholders coinvolti: pazienti e professionisti della salute.
Comprendere le grammatiche digitali per renderle fruibili al maggior numero possibile di persone in una tecnologia sempre più accessibile, fruibile e diffusa per migliorare la vita umana e costruire la sanità che vorremmo.
MMetaverso, intelligenza artificiale e farmacie
Come le nuove tecnologie rivoluzioneranno il settore della salute
Intervista a Vincenzo Cosenza fondatore di Osservatorio metaverso
Nell’era della “next tech” le nuove tecnologie viaggiano oltre la fisionomia del mondo fisico.
Esse sono applicate per riprodurre l’umano, per creare, analizzare, comunicare ed offrire un valore aggiunto all’esperienza del cliente, supportando le differenti attività umane.
Sembra un mondo da fiaba, in cui coesistono strumenti innovativi come l’intelligenza artificiale (AI), internet of things (IoT), realtà aumentata (AR), realtà virtuale VR), metaverso, sensori e blockchain, solo per nominarne alcuni.
Quando si parla delle nuove tecnologie in realtà non esiste una verità assoluta, un dogma applicabile a tutti indiscrimi-
natamente sugli strumenti da utilizzare.
Le scelte aziendali del tipo di sistemi di supporto prenderanno le mosse dalla strategia più adeguata alle proprie esigenze, senza mai perdere di vista quello che è l’obiettivo: il bene dell’umanità.
La farmacia è cresciuta con uno sguardo obliquo sul mondo della scienza e dalla tecnica, ha sviluppato le competenze di cura della persona e oggi è chiamata ad un’ulteriore sfida.
Lo fa con l’apertura verso il mondo digitale, che profila l’applicazione di tecnologie abilitanti a servizio delle esigenze delle persone.
È bene iniziare dalle basi per comprendere bene cosa si
intende per “metaverso” per capire quali opportunità e limiti offra una materia tanto interessante quanto ancora agli albori nel mondo della farmacia.
Ce ne parla oggi Vincenzo Cosenza, consulente di marketing strategico e innovazione, advisor, autore e founder di Osservatorio Metaverso.
Cosa si intende per metaverso?
Il metaverso sarà una rete interoperabile e su larga scala di mondi virtuali tridimensionali rappresentati in tempo reale, che può essere esperita in tempo reale da un numero illimitato di utenti con una sensazione individuale di presenza.
Interviste
Come si integrerà nelle infrastrutture di internet e nei gestionali già in dotazione alle farmacie?
In pratica il metaverso sarà la rete internet che conosciamo, ma con ambienti tridimensionali che potremo attraversare e vivere. Quindi un “upgrade” della rete attuale. Ma ancora siamo lontani perché c’è bisogno di standard che permettano ai mondi digitali già esistenti di comunicare tra di loro. Le previsioni più realistiche parlano di una realizzazione completa in 5/10 anni.
Quali sinergie identifichi nell’ambito delle farmacie?
Come il metaverso può concretamente essere utile al farmacista nella sua attività quotidiana?
Se dovessimo avere non più solo siti web bidimensionali, ma anche ambienti tridimensionali, le persone fruiranno la rete in modo completamente diverso. Saremo immersi dentro questi ambienti con una sensazione di presenza, molto simile a quella che abbiamo oggi entrando in una farmacia. Quindi i farmacisti dovranno curare un proprio spazio tridimensionale, arredarlo ed utilizzarlo per dare le informazioni richieste agli avventori e, magari, organizzare attività di coinvolgimento (per esempio informative e ludiche)
Quali criticità rendono difficile la sua applicazione nel breve periodo?
Ci sono diversi ostacoli da risolvere: abbiamo bisogno
di reti di connessione più veloci, di computer e server più potenti e di hardware più leggeri e performanti (penso ad esempio ai visori per la realtà virtuale che darebbero la massima immersività).
Quali prospettive future vale la pena di sviluppare?
La prospettiva è quella di un rapporto più immediato e più coinvolgente tra persone e brand/farmacisti anche in un mondo digitale. Oggi in rete viviamo un rapporto molto freddo, mediato da una pagina Facebook/Instagram bidimensionale. Nel metaverso avremo la possibilità di sfruttare la voce e i movimenti del corpo, seppur attraverso un avatar. Immaginare la sanità del futuro è un esercizio tanto appassionante quanto difficile. Il focus è comprendere come utilizzare al meglio le nuove tecnologie per incrementare le condizioni di salute, prevenire le malattie l’efficacia delle diagnosi e delle terapie.
L’intelligenza artificiale può diventare strumento nelle mani del farmacista per combattere le fake news?
Può supportare la formazione personale con approfondimenti educativi per il farmacista e allo stesso tempo aiutare nell’attività di divulgazione ai cittadini?
Semplificando possiamo dire che l’intelligenza artificiale è una tecnica di sviluppo del software che si rende utile quando il programmatore non ha una ricetta chiara per
NELLA VITA QUOTIDIANA
risolvere un certo problema. E allora utilizza dei metodi di apprendimento automatico che permettono al software di apprendere autonomamente e trovare la soluzione.
In biologia l’IA è stata fondamentale per consentire ad AlphaFold, il mega calcolatore di DeepMind (Google), di predire e catalogare la struttura di oltre 200 milioni di proteine, quasi tutte quelle conosciute. Un problema annoso della biologia. Ora, avendo a disposizione questo database, la ricerca di nuovi farmaci dovrebbe essere più rapida. Nella vita quotidiana del farmacista l’IA potrebbe essere utilizzata per ottenere informazioni immediate sull’interazione tra farmaci o anche per fornire suggerimenti personalizzati ai clienti. Oggi moltissime persone cercano di capire autonomamente come curarsi ricorrendo ai motori di ricerca, ma senza avere le basi di medicina necessarie per farlo in sicurezza. L’intelligenza artificiale potrebbe darci informazioni più corrette, diventare un assistente personale, se addestrata nel campo medico specifico. Al momento, i sistemi come ChatGPT sono troppo generici e non addestrati a dare risposte di questo tipo. Immaginare la sanità del futuro è un esercizio tanto appassionante quanto difficile. Il focus è comprendere come utilizzare al meglio le nuove tecnologie per incrementare le condizioni di salute, prevenire le malattie l’efficacia delle diagnosi e delle terapie.
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Servizi riservati ai soci:
• Assistenza Legale GRATUITA in caso di procedimenti penali COLPOSI contestati nell'ambito dell’esercizio professionale*
• Consulenze gratuite e personalizzate in ambito professionale, fiscale e legislativo
• Partecipazione gratuita o agevolata ai nostri convegni
• Formazione a distanza gratuita per coprire interamente i 50 crediti ECM per il 2023
• Agevolazioni per la partecipazione alla Scuola di Galenica Utifar e ad altri percorsi formativi sul territorio
• Adesione gratuita ad Upfarm (Unione professionale farmacisti per i farmaci orfani) e supporto per la predisposizione di farmaci orfani e off-label
• Spedizione a domicilio di Nuovo Collegamento per i farmacisti collaboratori
*il richiedente deve necessariamente essere socio da almeno un anno e deve aver rinnovato l'iscrizione da almeno 30 giorni dalla scadenza annuale del 28 febbraio.
IIl farmacista nell’era del digitale e delle nuove tecnologie
Le nuove tecnologie stanno portando ad una rapida evoluzione del lavoro del farmacista. Pertanto risulta sempre più importante riuscire ad orientarsi fra tutte le proposte del digitale. Conoscere tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione è fondamentale. Ne parliamo con Riadi Piacentini, uno dei primissimi avvocati del metaverso. Dopo la laurea in giurisprudenza e due anni di pratica ha scelto di occuparsi di diritto d’impresa continuando poi la sua formazione con dei master sul diritto informatico.
Come le nuove tecnologie sono utili al farmacista per formarsi?
Le nuove tecnologie offrono tantissime possibilità per aiutare i farmacisti a formarsi e migliorare le loro competenze. Grazie a piattaforme come Coursera, Udemy o edX i farmacisti possono accedere a corsi di formazione online. I Webinar e conferenze virtuali sono comodamente accessibili da qualsiasi dispositivo connesso a internet. Un modo comodo e piacevole per imparare nuovi concetti e approfondire argomenti specifici è ascoltare i podcast.
Oppure seguire pagine sui social media e blog dedicati al settore farmaceutico è utile per rimanere aggiornati sulle ultime notizie e scambiare idee con altri professionisti del settore. Non da ultime le realtà virtuale e aumentata offrono esperienze di apprendimento interattive che permettono ai farmacisti di esplorare e comprendere meglio concetti complessi.
Come queste tecnologie possono essere sfruttate per organizzare incontri con il pubblico della farmacia?
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GGli integratori naturali per la memoria
La perdita di memoria e la difficoltà di concentrazione dipendono molte volte da un accumulo di stress e affaticamento, ma a volte anche da problemi al sistema circolatorio sanguigno o per l’assunzione di alcuni farmaci.
Diamo un’occhiata a come aiutare la capacità mnemonica con l’uso di alcuni integratori naturali.
Gli integratori alimentari, indicati per la memoria, sono elaborati con erbe e piante officinali che stimolano il cervello, aumentano la sua capacità di memorizzare le informazioni e aiutano nell’abilità di recuperarle e ricordarle.
Lo stress e gli stati depressivi spesso influenzano le prestazioni della memoria, quindi, l’uso di fito-adattogeni in queste composizioni ha effetti benefici sull’attenzione e sulle funzioni cognitive e della memoria.
I disturbi del sistema circolatorio possono anche impedire la corretta ossigenazione dei tessuti e il loro nutrimento, pertanto, gli integratori sono formulati con piante che hanno proprietà antiossidanti, antisclerotiche e fluidificanti del sangue.
LA MEMORIA
È definita come la capacità del cervello di conservare informazioni.
Questo processo avviene in 3 fasi:
• l’elaborazione delle informazioni ricevute (codifica);
• la creazione di registrazioni permanenti delle informazioni codificate (immagazzinamento);
• il recupero delle informazioni così immagazzinate, in risposta a qualche sollecitazione (richiamo).
La classificazione più ampia della memoria si basa sulla durata della conservazione del ricordo, identificando tre distinti tipi di memoria: memoria sensoriale, memoria a breve termine e memoria a lungo termine. Questa funzione cerebrale può diminuire o peggiorare a causa di vari fat-
tori come gli effetti di alcune sostanze chimiche (inquinanti, droghe, farmaci), neuropatologie, traumi o danni cerebrali causati da meccanismi di difesa psicologica. Le cause più comuni dei problemi di memoria sono la depressione, in quanto rallenta i processi mentali; lo stress, che influisce sulla capacità di ricordare e rievocare la memoria; e infine l’invecchiamento. I sintomi di compromissione della memoria variano da persona a persona. Alcuni mostrano difficoltà a trovare parole e ricordare nomi; altri sono più gravi, come non essere in grado di ricordare conversazioni o incontri fatti con altre persone.
Gli anziani di solito hanno una comune perdita di memoria, derivato dall’invecchiamento dell’organismo.
INTEGRATORI NATURALI PER LA MEMORIA
I fito-integratori naturali aiutano a contrastare la stanchezza fisica e mentale e sostengono il corpo durante i periodi di maggior affaticamento. Questi prodotti possono essere utilizzati quando iniziano i primi segni dell’invecchiamento, durante i periodi di intenso studio o quando è richiesto un maggiore lavoro intellettuale o quando il ritmo frenetico della vita quotidiana non consente
il recupero delle energie perdute. Alcune piante officinali usate per la memoria aiutano ad aumentare l’attività dei neuroni nella trasmissione degli impulsi nervosi grazie ai loro effetti stimolatori, favorendo così il processo di concentrazione e di memorizzazione. Eccone alcuni.
IL GINKGO BILOBA
LE CAUSE PIÙ
COMUNI DEI PROBLEMI DI MEMORIA SONO
LA DEPRESSIO-
NE, IN QUANTO RALLENTA I PROCESSI MENTALI, LO
STRESS, CHE
L’INVECCHIAMENTO
Conosciuta per la sua attività sulla circolazione sistemica (venosa, arteriosa e capillare), questa pianta è molto utilizzata come anticoagulante perché riduce la viscosità del sangue e ha un effetto benefico sulla circolazione nel tessuto cerebrale. Infatti, grazie alla sua capacità di favorire la corretta distribuzione di ossigeno e glucosio al cervello, può migliorare l’acuità mentale, la concentrazione, la memoria a breve termine, le capacità cognitive e la vista. Numerosi studi scientifici hanno inoltre avvalorato che l’uso del ginkgo può contrastare l’aterosclerosi negli anziani e rallentare la progressione della malattia di Alzheimer. Le sue foglie contengono terpeni (ginkgolide B) che migliorano l’irrorazione sanguigna dei tessuti, mentre polifenoli e flavonoidi (ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkolide) agiscono sulle membrane cellulari, stabilizzandole e neutralizzando la formazione di radicali liberi, quindi possono essere assunte come tisana.
INTEGRATORI
GLI ADATTOGENI VEGETALI
Rientrano in questa categoria tutte le piante che agiscono sul sistema immunitario, endocrino e nervoso migliorando la capacità dell’organismo di adattarsi allo stress e ai cambiamenti climatici o stagionali. Gli adattogeni migliorano la resistenza alla fatica, riequilibrano la funzione metabolica, aumentano le prestazioni cognitive e contribuiscono al miglioramento psicofisiologico generale.
Pertanto, sono specificamente utilizzati per combattere gli effetti negativi dello stress, anche a scopo preventivo. Vivere sempre di fretta, mancanza di riposo e stress emotivi spesso causano disturbi come ansia, insonnia, irritabilità, scarsa concentrazione, squilibrio alimentare, stanchezza e depressione. I loro effetti tonificanti e stimolanti sul sistema nervoso centrale aumentano l’attività elettrica delle cellule della corteccia cerebrale, sono così indicati durante i periodi di diminuzione delle prestazioni e della concentrazione, di stanchezza da superlavoro e durante un maggiore sforzo intellettuale per lo studio.
Altre sostanze naturali utilizzate negli integratori per la memoria aiutano a migliorare il flusso sanguigno al cervello, fornendo i nutrienti vitali e gli antiossidanti di cui ha bisogno per funzionare in modo efficace. In particolare, gli antiossidanti combattono i pericolosi radicali liberi che possono causare gravi danni cellulari.
LECITINA DI SOIA
La fosfatidilserina migliora la capacità cognitiva e la memoria. Fornisce colina (o vitamina J), una sostanza organica essenziale per la funzione neurologica, che migliora l’efficienza mentale e la memoria. La carenza di colina può portare a problemi neurologici come il morbo di Alzheimer e l’aumento della pressione sanguigna in tutto il corpo. La lecitina è consigliata anche per l’affaticamento mentale e la preparazione allo studio per gli esami scolastici e/o universitari.
OLIO DI PESCE
È ricco di omega-3, acidi grassi essenziali necessari per migliorare la risposta dei neurotrasmettitori delle cellule cerebrali e ad altri messaggeri. Queste sostanze aiutano a potenziare la funzione del sistema nervoso centrale, poiché sono utili nel processo di riparazione quando le cellule sono danneggiate, ma anche nel caso di scarsa concentrazione, affaticamento eccessivo, confusione, scarsa qualità del sonno e problemi di memoria.
OLIO DI GERME DI GRANO
GLI ADATTOGENI MIGLIORANO
LA RESISTENZA
ALLA FATICA, RIEQUILIBRANO
LA FUNZIONE METABOLICA, AUMENTANO LE
PRESTAZIONI
COGNITIVE E
CONTRIBUISCONO
Ingerito sotto forma di perle o come condimento a crudo, apporta calcio, rame, manganese, magnesio, vitamine del gruppo B e fosforo, oltre alla vitamina E (che ne è la principale fonte naturale). La funzione principale della vitamina E è quella di antiossidante, soprattutto per proteggere le membrane cellulari dagli effetti nocivi dei radicali liberi e delle loro reazioni a catena. Un effetto correlato al precedente è quello di conservare l’ossigeno, in quanto il tocoferolo si lega ad esso impedendone la conversione in perossido, consentendo un utilizzo più efficiente della quantità di ossigeno presente. La sua capacità fluidificante aumenta l’apporto di ossigeno al cervello senza coagulare. Un’altra attività importante è l’inibizione della formazione di trombi e delle complicanze associate (riduzione della formazione di trombina).
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Farmambiente
La farmacia al servizio della sostenibilità ambientale
La sostenibilità ambientale rappresenta uno degli aspetti chiave del concetto più ampio di sviluppo sostenibile, un modello di sviluppo, cioè, in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri. Negli ultimi anni, il termine sostenibilità ambientale è stato sempre più spesso associato anche al mondo delle imprese, ponendo l’attenzione sia sull’impatto delle loro attività sull’ambiente naturale, sul benessere delle persone e dei territori dove operano, sia sulla loro capacità di farsi portatori e di veicolare questo modello di sviluppo.
In tale contesto, la farmacia rappresenta un nuovo laboratorio di sperimentazione nella sfida verso la sostenibilità ambientale.
Farmambiente è la risposta della Federazione Nazionale Giovani Farmacisti alla crisi ambientale che stiamo vivendo. L’obiettivo del progetto è accompagnare il farmacista e la farmacia nella transizione ecologica e fare in modo che essi diventino fonte di sensibilizzazione e di educazione ambientale sul territorio. Un professionista sanitario come il farmacista, per definizione attento alla salute delle persone, può e deve dimostrare il suo interesse per la salute dell’ambiente, per soddisfare la
stringente emergenza ma soprattutto per lo stretto collegamento tra la salute del pianeta e la salute degli abitanti che lo abitano, lo stesso concetto di “ONE HEALTH”, più volte evidenziato dall’OMS, ne è la naturale evidenza istituzionale. Grazie alla capillarità delle farmacie, alla loro credibilità e alla loro facilità di accesso, il farmacista opportunamente formato, può diventare per i cittadini un punto di riferimento anche per la tematica della salvaguardia ambientale. Il progetto vanta come partner scientifico il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino che si occupa della formazione dei farmacisti, della redazione dei documenti
e dei moduli necessari allo svolgimento del progetto e del monitoraggio dello stesso. Il progetto pilota è stato avviato ad Aprile 2022 e ha coinvolto 30 farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale. Ogni farmacista è stato opportunamente formato sugli obiettivi e sulle fasi del progetto per conoscere e comunicare al meglio come ridurre l’impronta ecologica, tramite semplici accorgimenti come il potenziamento della raccolta differenziata, un corretto uso degli impianti di riscaldamento e raffrescamento e un aumento dell’acquisto di prodotti ecologici.
Il tutto è stato monitorato attraverso la compilazione di un
FARMACIA E AMBIENTE
OGNI FARMACISTA È STATO
OPPORTUNAMENTE FORMATO SUGLI OBIETTIVI E SULLE FASI DEL PROGETTO PER CONOSCERE E COMUNICARE AL MEGLIO COME RIDURRE L’IMPRONTA ECOLOGICA
report dalla fase T0 alla fase T1, conclusasi dopo un anno. I risultati preliminari dell’analisi hanno mostrato ottimi risultati nelle farmacie aderenti. In particolare, si osserva che:
• Il 90% ha applicato un o più accorgimenti in merito al corretto uso degli impianti dell’aria condizionata;
• il 23,3% ha sostituito un condizionatore a classe energetica bassa con uno più efficiente;
• il 63,3% ha acquistato ad uso interno della farmacia prodotti certificati “green” (carta stampante, FCS tipo carta scontrini, plastica monouso biodegradabile);
• E ben l’80% ha implementato la raccolta differenziata rispetto alla fase T0.
Negli ultimi 3 mesi, inoltre, 4 farmacie a campione, hanno sottoposto ai cittadini una survey per indagare i comportamenti e le conoscenze sulla gestione dei farmaci e integratori scaduti. Dall’analisi preliminare emerge che:
• Il 94% dei cittadini ha sentito parlare o conosce i contenitori per lo smaltimento dei farmaci scaduti in farmacia; tuttavia, il 12% continua a smaltirli erroneamente nella spazzatura;
• Il 41%, inoltre, dei cittadini che smaltisce i farmaci all’interno dei contenitori per i farmaci scaduti, non separa le confezioni e i foglietti illustrativi rispetto ai blister e i farmaci; •mE infine, ben il 74,2% smaltisce erroneamente gli integratori con le stesse modalità dei farmaci scaduti.
Tutto ciò fa emerger come noi farmacisti abbiamo un ruolo fondamentale nell’informare e incoraggiare i cittadini a conoscere le corrette procedure di smaltimento di farmaci, integratori, dispositivi medici per migliorare insieme la sostenibilità ambientale.
Vieni a Cosmofarma a scoprire tutti i risultati della prima fase allo stand Fenagifar, al Padiglione 30 - Stand F19.
UTIFAR FAD
Come è possibile conciliare contenuti scientifici, farmacologici e clinici, con gli strumenti del Marketing e della Comunicazione? Lo spunto nasce dal profondo cambiamento culturale e sociale che ha caratterizzato i nuovi scenari del settore della salute e del benessere negli ultimi 15 anni, cambiamento da cui emerge con sempre maggior consapevolezza, l’esigenza di portare una nuova figura di PazienteCliente al centro della ricerca e dello sviluppo dei prodotti e delle politiche di Marketing delle imprese del settore.
L’impiego sempre più diffuso di prodotti naturali (integratori, nutraceutici, fitoterapici e cosmetici) insieme ad una cultura più approfondita su modelli alimentari, su un’alimentazione corretta ed equilibrata e sui protocolli di attività fisica, sono le risposte adeguate alla ricerca del Benessere psicofisico finalizzato al miglioramento del concetto di Bene-Essere e quindi della Salute.
Affrontiamo il tema degli integratori alimentari sotto una veste “clinica”, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa.
Il corso tratta del tema della privacy e del suo impatto sul sistema sanitario, con particolare riferimento alla farmacia. La farmacia che vive a 360° il rapporto con il Paziente-cliente, ha la necessità di conoscere tutte le tematiche che sono di competenza della regolamentazione in materia di privacy.
La regolamentazione sulla privacy aiuta a prevedere le diverse casistiche che si presentano in materia di trattamento di dati sensibili e offre uno strumento per la tutela dei dati personali e per il rispetto delle persone.
EVENTI FAD
La maggior parte delle persone sviluppa infezioni alle orecchie almeno una volta nella vita. Per otite esterna si intende un’infiammazione del canale uditivo, in cui possono essere coinvolti anche timpano e padiglione auricolare. Solitamente l’otite è causata da batteri o funghi, questi ultimi provocano sintomi tipici come dolore, forte prurito e rossore. A seconda della causa possono essere prescritti farmaci localmente efficaci contenenti principi attivi analgesici, antinfiammatori, antibiotici o antimicotici.
Appartenente alla classe degli imidazoli, Miconazolo è un principio attivo antimicotico ad ampio spettro, efficace contro dermatofiti, muffe e lieviti, tra cui Malassezia furfur. Prima di somministrare il trattamento è importante chiarire se il timpano è intatto o meno: se il timpano non è integro, le gocce auricolari devono essere preparate in ambiente sterile.
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Micronizzare e setacciare MICONAZOLO NITRATO. In un mortaio levigare con il veicolo auricolare, rispettando la regola delle diluizioni geometriche. Trasferire in un cilindro graduato e portare a volume. Miscelare, confezionare ed etichettare.
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SINTOMI TIPICI COME DOLORE, FORTE PRURITO
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AVVERTENZE
Tenere fuori dalla portata dei bambini. Tenere lontano da fonti di calore. Conservare al riparo della luce. Evitare l’applicazione in prossimità degli occhi e delle mucose. USO AURICOLARE. La scadenza si riferisce al prodotto integro, correttamente conservato. Non ingerire.
Evitare il contatto con gli occhi.
Vieni in Sardegna con Utifar!
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dal 18 al 24 giugno 2023
Utifar vi invita a iscrivervi alla prima settimana formativa estiva 2023 a Santa Margherita di Pula, dove potrete ampliare le vostre conoscenze professionali e godervi l’atmosfera unica di una delle mete più ambite d’Italia.
Corso residenziale accreditato
“I 3 PILASTRI ESSENZIALI PER IL GOVERNO EFFICIENTE DELL’AZIENDA ‘’FARMACIA” con focus su:
• Il peso del bilancio nelle strategie della farmacia
• Le politiche finanziarie nella farmacia di oggi
• La gestione efficiente del personale
Relatori il dott. Giancarlo Ibba - Consulente del lavoro e tributarista e il dott. Alessandro Cotturri - dottore commercialista e revisore contabile
il costo sarà totalmente detraibile!
Economia, finanza e lavoro:
I
Corso residenziale dal 18 al 24 giugno
Attraverso uno specifico percorso formativo rivolto ai farmacisti, Utifar vuole approfondire quelli che considera i 3 pilastri della professione in questo momento particolare che stiamo attravrsando, ricco di sfide e di trasformazioni. Chi gestisce una farmacia moderna non può ignorare gli aspetti economici, con particolare riferimento ai dati di bilancio dell’azienda farmacia; gli aspetti finanziari, intesi principalmente come rapporto con le banche; e la normativa del lavoro, indispensabile per regolare al meglio e sulle basi del nuovo accordo quadro del CCNL, i rapporti con i propri dipendenti.
I docenti Alessandro Cotturri, dottore commercialista e revisore contabile, e Giancarlo Ibba, consulente del lavoro e tributarista, guideranno i partecipanti al corso all’interno di una materia cha a molti colleghi appare di difficile comprensione, rendendola comprensibile e, soprattutto,
portando esempi concreti che garantiscano al percorso formativo un’applicazione pratica e concreta in farmacia. Il corso si svolgerà nell’ambito delle giornate di Utifar Estate presso il Forte Village Resort a Santa Margherita di Pula in provincia di Cagliari, nei giorni compresi tra il 19 e il 21 giugno prossimi. Come detto, il corso si pone degli obiettivi di apprendimento nelle tre aree tematiche che maggiormente riguardano la gestione aziendale.In effetti, la gestione della farmacia in Italia ha subito negli ultimi anni diverse “rivoluzioni normative” che hanno influenzato in maniera profonda le politiche di management e hanno incrementato la necessità di preparazione del farmacista titolare, anche in materie non proprio scientifiche. In particolare, la legge sull’ingresso del “capitale” nelle farmacie, e le precedenti leggi che liberalizzavano sconti, orari di apertura, ecc. hanno radicalmente modificato il settore.
Il farmacista di oggi, oltre ad essere preparato professionalmente per fornire al pubblico i migliori consigli, deva anche essere un manager e come tale ha l’obbligo di proteggere la propria impresa incrementando la propria preparazione anche in altre materie come economia, finanza lavoro e fisco.
Sul tema “Economia” il farmacista deve avere contezza di come è strutturato un bilancio (il suo), di quali sono gli elementi più importanti e di quali informazioni estrapolare velocemente.
Leggere e comprendere i valori più significativi che possono essere utilizzati poi come leve strategiche nel prendere le decisioni di indirizzo della farmacia.
La conoscenza evita diversi errori.
Sul tema “Finanza” si vuole sensibilizzare il farmacista alla corretta gestione del rapporto con le banche.
Come la banca legge la farmacia e i documenti che le vengono presentati.
tre pilastri essenziali per il governo efficiente dell’azienda farmacia
Prossimo incontro 13 e 14 maggio
La Scuola di Galenica Utifar ha l’obiettivo di diffondere la cultura galenica in modo critico e di fornire al farmacista le conoscenze più innovative in materia di preparazioni.
Le lezioni si svolgeranno sia in aula sia in un laboratorio attrezzato con macchinari e utensili di ultima generazione.
I partecipanti saranno seguiti dalla guida esperta dei docenti dr. Adalberto Fabbriconi, dr. Piero Lussignoli e dr. Pietro Siciliano con la partecipazione della dott.ssa Alessandra Cellupica che proporranno diverse formulazioni supportate da una ricca documentazione scientifica.
I prossimi corsi del 2023
13 e 14 maggio
Le preparazioni ad uso esterno. Emulsioni, gel, paste e unguenti. Le basi pronte: vantaggi e criticità.
Il mondo della tricologia e i suoi mille risvolti.
30 settembre e 1 ottobre
La fitoterapia come opportunità di crescita. Le preparazioni fitoterapiche e le linee personalizzate: una grande opportunità per il nostro laboratorio.
28 e 29 ottobre
Il variegato mondo della galenica veterinaria: gli aspetti legislativi , la REV, le ultime novità e le forme farmaceutiche più richieste.
25 e 26 novembre
Le 50 e più formule officinali di libera vendita per rilanciare o far partire alla grande il proprio laboratorio galenico.
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Sede dei corsi: Roma
Quanto costa ogni singolo corso:
€ 370 per i soci Utifar
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Come funziona la centrale rischi e quali sono le leve che migliorano il rapporto e raccolgono benefici per la farmacia. Sul tema “Lavoro” iniziamo a comprendere come funziona il CCNL dei farmacisti e quali opportunità può dare al farmacista. Quali incentivi esistono e sono disponibili per favorire il rapporto con i dipendenti a costi ridotti e attrarre farmacisti nuovi in un’epoca di difficoltà nel reperire personale professionale
Il programma del corso
Lunedì 19 giugno ECONOMIA
Il peso del bilancio nelle strategie della farmacia
• Il bilancio della farmacia: leggerlo e comprendere l’utilità
• La lettura corretta delle marginalità economiche della farmacia
• Anomalie che possono aprire ad accertamenti induttivi dell’Agenzia delle Entrate.
Martedì 20 giugno
FINANZA
Le politiche finanziarie nella farmacia di oggi
• Investimenti e fabbisogno finanziario: ogni impiego ha la sua fonte
• Il rapporto fra banche e farmacie: bilancio, centrale rischi, garanti
• Il patrimonio netto in ottica finanziaria.
Mercoledì 21 giugno
LAVORO
La gestione efficiente del personale
• Problematiche sul residuo ferie e permessi arretrati e come poterli gestire
• Il regolamento aziendale interno e utilità nel predisporre contratti di secondo livello
• Welfare aziendale e assistenza sanitaria per dipendenti e titolari della farmacia.
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Il dolore infiammatorio nel cane e nel gatto: conoscerlo per curarlo
Gli animali non sono in grado di esprimere a parole la presenza di dolore, ma lo percepiscono e ne subiscono tutte le conseguenze, così come avviene per l’uomo. Un dolore incontrollato ha effetti sfavorevoli, poiché può facilmente cronicizzare con evidente impatto sulla qualità della vita dell’animale. Saper riconoscere e trattare adeguatamente il dolore è dunque una componente essenziale delle cure veterinarie.
Per il controllo del dolore possono essere utilizzate diverse categorie di farmaci tra cui gli antinfiammatori non steroidei (FANS) per cani e per gatti.
CHE COS’È IL DOLORE?
La IASP (International Association for the Study of Pain) definisce il dolore come un’esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata ad un danno tessutale in atto o potenziale.
L’esperienza dolorifica consiste di tre fasi:
1) la nocicezione, cioè l’attivazione di specifici recettori (nocicettori) da parte di stimoli nocivi e la trasmissione degli stessi lungo fibre nervose;
2) la processazione e l’interpretazione di tali stimoli dalla corteccia cerebrale, con conseguente percezione cosciente del dolore e successive risposte emozionali;
3) i cambiamenti comportamentali in risposta al dolore.
TIPOLOGIE DI DOLORE
Sia nell’uomo sia negli animali esistono diversi tipi di dolore con conseguenze differenti sull’organismo.
Si definisce fisiologico quel tipo di dolore, generalmente rapido a comparire e di natura transitoria, che serve da segnale di allarme con funzione protettiva al fine di prevenire o minimizzare un danno tessutale: attraverso la percezione della sensazione dolorifica, l’animale mette in atto alcune risposte comportamentali che hanno lo scopo di prevenire la propagazione del processo patologico. Il dolore fisiologico è in genere associato a traumi tessutali lievi o nulli.
Si definisce, invece, patologico il dolore legato ad un danno tessutale rilevante e al processo infiammatorio che ne consegue (dolore acuto). Anch’esso, come il dolore fisiologico, ha inizialmente uno scopo protettivo: limita l’estensione del danno, incoraggia l’immobilità, facilita la guarigione delle ferite, ecc. Con queste caratteristiche, il dolore acuto viene definito adattativo.
Se tale dolore non viene adeguatamente trattato, si verificano dei cambiamenti fisiologici che portano alla sua evoluzione in dolore maladattativo, più serio e difficile da controllare in quanto evolve verso un dolore cronico che non ha più una correlazione spazio-temporale con l’insulto scatenante. In questi casi si possono verificare alterazioni dell’attività nervosa sia a livello centrale sia periferico che insieme determinano iperalgesia (aumento della risposta a stimoli dolorifici) e allodinia (riduzione della soglia del dolore).
Il dolore maladattativo è debilitante e riduce drasticamente la qualità di vita dell’animale, conducendo nel tempo all’insorgenza di alterazioni fisiopatologiche che a loro volta possono interferire con la guarigione del danno iniziale, determinando il protrarsi dello stimolo doloroso e instaurando un circolo vizioso con conseguenze devastanti per l’organismo.
VETERINARIA
IN PRESENZA DI UN DANNO A CARICO DELLE MEMBRANE CELLULARI, VENGONO ATTIVATI PARTICOLARI ENZIMI (FOSFOLIPASI) CHE LIBERANO L’ACIDO
ARACHIDONICO DALLA MEMBRANA CELLULARE
IL DOLORE INFIAMMATORIO: PERCHÈ SI
UTILIZZANO GLI ANTINFIAMMATORI NEI CANI E NEI GATTI?
L’infiammazione, negli animali così come nell’uomo, costituisce la risposta di un qualsiasi tessuto ad un danno di varia natura; ha un ruolo protettivo poiché è finalizzata a rimuovere l’agente causale ripristinando così la normale struttura e funzione del tessuto coinvolto.
Tuttavia, in alcune condizioni, se il danno è particolarmente grave ed esteso oppure se la causa scatenante persiste, si verifica una cronicizzazione del processo infiammatorio. In questi casi è necessario ricorrere all’uso di farmaci antinfiammatori.
Questi sono in grado di ridurre la risposta infiammatoria in atto poiché interferiscono con la sintesi e il rilascio dei principali mediatori dell’infiammazione.
L’acido arachidonico, uno dei principali componenti delle membrane cellulari, costituisce il precursore principale di questi mediatori.
Infatti, in presenza di un danno a carico delle membrane cellulari, vengono attivati particolari enzimi (fosfolipasi) che liberano l’acido arachidonico dalla membrana cellulare.
L’acido arachidonico viene utilizzato per la sintesi dei mediatori dell’infiammazione attraverso l’attività degli enzimi lipossigenasi (LOX) e ciclossigenasi (COX).
Le ciclossigenasi esistono in due isoforme:
• COX-1 che determina la formazione di mediatori che garantiscono la protezione della mucosa gastroenterica, una corretta emostasi (insieme dei processi che regolano la coagulazione) e un buon flusso sanguigno a livello renale;
• COX-2 che porta alla produzione di elevati quantitativi dei mediatori responsabili della comparsa dei segni clinici tipici del processo infiammatorio ovvero calore della parte infiammata, arrossamento, tumefazione, dolore e alterazione funzionale.
GLI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI (FANS)
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono largamente utilizzati in Medicina Veterinaria grazie alla loro azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica.
Il termine non steroidei distingue questi farmaci dagli steroidi (cortisone e derivati), che pur avendo anch’essi azione antinfiammatoria, hanno una vasta gamma di altri effetti.
VETERINARIA
I FANS si dividono in due classi a seconda della loro selettività nei confronti degli enzimi ciclossigenasi:
• FANS non selettivi
• FANS inibitori selettivi della COX-2.
I FANS non selettivi inibiscono entrambe le forme di COX. Il loro utilizzo comporta non solo la riduzione della biosintesi dei mediatori dell’infiammazione, ma anche la diminuzione di quelli con funzione protettiva, che regolano altri processi biologici (protezione gastrica, renale, emostasi..). Per questo motivo possono causare effetti collaterali di tipo gastroenterico (nausea, vomito, diarrea, dolorabilità addominale fino a comparsa di erosioni e ulcere), renale (ischemia renale e insufficienza renale acuta) ed emostatico (turbe della coagulazione). Appartiene a questa categoria l’acido tolfenamico.
I FANS inibitori selettivi della COX-2 sono in grado di modulare la produzione di sostanze ad azione pro-infiammatoria interferendo solo minimamente con la sintesi dei mediatori ad azione protettiva. Per questi motivi, è possibile affermare che questi FANS godono, in linea di massima, di una buona efficacia terapeutica ed offrono una minore incidenza di effetti collaterali indesiderati rispetto ai FANS non selettivi. Appartengono a questo gruppo il meloxicam, il carprofen, il firocoxib e il robenacoxib.
IL MELOXICAM
Il meloxicam è dotato di un margine di sicurezza molto ampio e, se somministrato ai dosaggi terapeutici, è raro che si osservino effetti avversi.
Il meloxicam è uno dei farmaci principalmente impiegati per il trattamento dell’artrite nel cane; infatti, in letteratura sono presenti numerosi studi che attestano come la somministrazione di questo principio attivo sia in grado di migliorare significativamente la sintomatologia clinica di questi pazienti. Inoltre, viene anche ampiamente utilizzato, per brevi periodi, per controllare il dolore e l’infiammazione post operatori.
RHEUMOCAM: LINEA COMPLETA A BASE DI MELOXICAM PER CANI E GATTI
Rhemocam di Teknofarma è una linea completa a base di meloxicam con dosaggi e forme farmaceutiche adatte per cani di tutte le taglie e gatti.
La linea comprende:
• Rheumocam soluzione iniettabile per cani e gatti (5 mg/ml) disponibile in flacone da 10 e 20 ml
• Rheumocam sospensione orale per gatti (0,5 mg/ml) disponibile in flacone da 15 ml con siringa dosatrice
• Rheumocam sospensione orale per cani (1,5 mg/ml) disponibile in flacone da 15 ml con siringhe dosatrici (per cani grandi e piccoli)
• Rheumocam compresse masticabili (da 2,5 e. 1 mg) disponibile in scatole da 20 compresse.
Rheumocam è acquistabile in farmacia dietro presentazione di Ricetta Elettronica Veterinaria (REV).
Trattandosi di un medicinale generico, il prezzo è inferiore rispetto al medicinale brand.
CONSULENZE
Se sei socio di Utifar e hai bisogno di una risposta ad un quesito di carattere legale, fiscale, del lavoro, di una consulenza professionale o indicazioni su come allestire un preparato magistrale, invia il quesito per fax o via e-mail a:
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FISCALI:
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GALENICHE:
Dr.i. Adalberto Fabbriconi, Piero Lussignoli, Pietro Siciliano
MEDICINE NON CONVENZIONALI:
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ASSICURATIVE:
Mutua Tre Esse
ENPAF:
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BANCARIE E FINANZIARIE:
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PROGETTAZIONE SPAZI RETAIL
E ADEGUAMENTO NORMATIVE:
Arch. Luca Melchionna
PERMESSI PER FORMAZIONE
Un nostro collaboratore assunto a tempo indeterminato vorrebbe usufruire di permessi studio per poter frequentare un master di secondo livello. Il nostro ufficio paghe ci dice che l’art 38 si riferisce ai permessi studio di 40 ore per il superamento di un esame. Il collaboratore ci chiede di poter usufruire delle 150 ore dei permessi studio previsti dalla legge.
Le lezioni sono sia in presenza che on-line e non ci sono esami da sostenere.
I lavoratori hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per seguire percorsi di formazione predisposti dall’azienda o dalle strutture pubbliche. La contrattazione di categoria nazionale prevede e definisce il monte ore da destinare ai congedi. Il CCNL Farmacie Private prevede all’art. 38 dei permessi per la preparazione alle prove d’esame (come giustamente comunicato dal suo ufficio paghe) ma nulla di più. La giornata di assenza, per presenziare alle lezioni, sarà da imputare come ferie o permesso. Riportiamo per opportuna conoscenza l’art.38 del Ccnl
Farmacie:
“Ai lavoratori studenti, compresi quelli universitari che devono sostenere prove d’esame, e che in base alla legge 20 maggio 1970 n. 300 hanno diritto ad usufruire di permessi retribuiti, le aziende concederanno altri cinque giorni retribuiti (pari a 40 ore lavorative) all’anno per la relativa preparazione.
I permessi di cui al precedente comma saranno retribuiti previa
presentazione della documentazione ufficiale degli esami sostenuti (certificati, dichiarazioni, libretti e ogni altro idoneo mezzo di prova)”.
Studio Brunello & PartnerRESO IN FARMACIA
Avremmo bisogno di un parere sulla possibilità di accettare da parte di un cliente un reso di un farmaco veterinario vendutogli la settimana precedente dietro presentazione di ricetta medica veterinaria. Essendo stata spedita la ricetta inserendo lotto e scadenza, nel caso fossimo tenuti al reso, come facciamo ad annullarla?
Inoltre, vorremmo sapere come fare il reso, considerando anche il fatto che dovremo rendere il prodotto al grossista dato che il prodotto è stato ordinato appositamente per il cliente.
Di solito non accettiamo resi di farmaci, perché non possiamo come gli acquirenti li conservino. A tale proposito, vorremmo sapere se il farmaco va considerato diversamente dalle altre categorie merceologiche. Un cosmetico, per esempio, ci risulta possa essere cambiato entro 30 giorni dall’acquisto presentando lo scontrino, è corretto?
I farmaci e i dispositivi medici non sono rimborsabili. Qualora il Cliente sia un “consumatore” (ossia una persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta), ha diritto,
CONSULENZE
UTIFAR
ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 206/2005 aggiornato dal Codice del Consumo in attuazione della direttiva 2011/83/ UE sui diritti dei consumatori in vigore dal 14 giugno 2014, di recedere dai Contratti di Compravendita entro 14 giorni dalla data di ricevimento dei Prodotti oggetto dei Contratti di Compravendita.
Detto Codice riconosce al cliente il diritto di recedere nel caso abbia stipulato contratti a distanza, ovvero negoziati fuori dai locali commerciali, senza penalità alcuna e senza specificarne il motivo, secondo modalità e termini normativamente stabiliti. Il diritto di recesso non trova applicazione nel caso di acquisto di beni effettuati all’interno di un negozio, ovvero quando si è avuta preventivamente la possibilità di prendere visione di tutte le caratteristiche del prodotto. In tali casi, il ripensamento non è un diritto riconosciuto per legge, ma è frutto di accordi tra le parti.
Diversa è invece la questione, qui non trattata, dei diritti del consumatore nel caso di prodotto difettoso o non conforme a quanto indicato.
Per la farmacia trova applicazione quanto sopra indicato, poiché svolge un’attività commerciale.
Pertanto, nel caso di cessione avvenuta all’interno dei locali, è discrezione del farmacista riconoscere al cliente la possibilità di restituzione del prodotto. La restituzione è opportuno che avvenga nel rispetto di alcune formalità che, come risulta dagli
usi, si possono così sintetizzare:
• termine per l’esercizio del recesso: in genere vengono concessi 8/10 giorni;
• conservazione del prodotto: il prodotto deve essere integro e restituito nella confezione originale, completa in tutte le sue parti;
• restituzione o sostituzione con altro prodotto: a discrezione del farmacista.
Da un punto di vista fiscale si ricorda che la restituzione di un prodotto, la cui cessione è stata certificata tramite scontrino fiscale, comporta l’apertura di una pratica di reso.
Tale pratica, obbligatoria, richiede la realizzazione delle seguenti operazioni:
• apertura di una pratica di reso, alla quale viene attribuito un numero progressivo su base annua e nella quale devono essere riportati gli estremi dello scontrino originario di vendita;
• emissione di uno scontrino per il reso sul quale va indicata la cau- sale “rimborso per restituzione di merce venduta” ed il numero identificativo della pratica. Tale scontrino non può essere negativo, ma il relativo importo verrà portato in diminuzione degli incassi del giorno;
• restituire al cliente il prezzo pagato, oppure, nel caso di cambio merce, consegnare il “buono acquisto” che deve contenere il numero identificativo della pratica. In entrambi i casi è necessario che il cliente sottoscriva una ricevuta da conservare nel fascicolo.
Avv. Paolo Leopardi
ACIDO BORICO
Chiedo se una soluzione di “acido borico 2% in etanolo 70°” richiede ricetta e con quali formalismi. Non mi sembra di averne trovata in nessuna farmacopea ufficiale ma vorrei una conferma.
Dalle ricerche effettuate non abbiamo trovato traccia di alcool borico al 2% in Farmacopee o formulari ufficiali dei paesi membri della comunità europea. La preparazione si può effettuare previa presentazione di ricetta medica ripetibile
Dr.i. Adalberto Fabbriconi, Piero Lussignoli, Pietro Siciliano
SOLUZIONE
DI BUROW
Mi si richiede soluzione di Burow al 5% ma non riesco a trovare una formula per allestire. Potreste consigliarmi materie prime e quantità?
In farmacia dispongo di alluminio acetotartrato, può essere utile?
La Soluzione di Burow o Alluminio acetato liquido (F.N. F.U. IX sez. C, monografia soppressa nella F.U. XII) è così composta:
Preparazione:
All’alluminio acetato basico soluzione si aggiunge l’acido acetico e si porta a 1000 ml con acqua. Può essere stabilizzato con 0,6% di acido borico.
Regime di dispensazione R.R.
Dr.i. Adalberto Fabbriconi, Piero Lussignoli, Pietro Siciliano