MASTER DI II LIVELLO
LA RIFORMA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: UNA SVOLTA O UN’OCCASIONE PERSA?
Tesi finale del Master di secondo livello in Management Sanitario presso UNICUSANO - Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma. Relatore Prof. Alessandro Botti di Elisabetta Fragola, farmacista elisabetta.fragolachiocciolalive.it
“La Repubblica Italiana tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. uesto è ciò che recita l’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana entrata in vigore nel 1948. In Italia, fino alla prima costituzione del Sistema Sanitario Nazionale (1978) il diritto alla salute non era garantito a tutti i cittadini.
Q 20
Nuovo COLLEGAMENTO
Nel 1929 la sanità veniva affidata ad enti mutualistici assicurativi, come l'INAM (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le malattie) che garantivano, seppur con gravi carenze, l'assistenza sanitaria ai lavoratori iscritti. L’erogazione dei servizi sanitari si basava sulle cosiddette Casse Mutue, questi enti assicurativi che garantivano l’accesso alle cure, erano competenti per una determinata categoria di lavoratori, che grazie all’iscrizione obbligatoria a questi istituti erano in grado di accedere alle cure mediche e ospedaliere. Questi enti erano finanziati con i contributi versati dagli stessi lavoratori e dai loro datori di lavoro.