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MANUALE DI ISTRUZIONE

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GRUDA L’ELEGANZA

GRUDA L’ELEGANZA

GUARDIA E LADRI - DI SUSANNA TOFFALI

PER ESSERE IL/LA PARTNER IDEALE DELLA GIOCATRICE DI BASKET

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Il game-day - Inutile girarci attorno, la mattina del game-day è un ostico terno al lotto nel quale l’umore della nostra compagna corrisponde numericamente al 17, al 35 ed al 67. E tu, puntualmente, hai giocato 16, 36 e 68. Cercare di decifrare il suo stato d’animo al risveglio sarà semplice come concludere un uno vs zero in terzo tempo. Di sinistro. Qualunque cosa, dal più tenero “Buongiorno amore!”, al meno scontato “Non hai ancora aperto gli occhi e già stai stressando?” non andrà bene e, probabilmente, verrà usata contro di voi. (Quindi attenzione a non inserire parole come “mattarello”, “battipanni” o “cazzuola”, specialmente dopo la seconda frase).

La stella Michelin - È semplice, ti ripeti per la centesima volta preparando la colazione alla tua Bella Addormentata. L’abitudinarietà della giocatrice di pallacanestro raggiunge in certe giornate picchi altissimi, specie per quel che riguarda l’alimentazione. È semplice, ti ripeti sbriciolando (ma non esageratamente) otto Magretti al cioccolato Galbusera in un vasetto di Yogurt Müller bianco 0,01% di grassi. È semplice, ti ripeterai più tardi scolando 85 gr di pasta integrale De Cecco e mescolandoli con il tonno Rio Mare sgocciolato a mano. E guai a confondere quantità e marchi dei prodotti, pena la sfiducia totale per i prossimi quattordici giorni (almeno).

L’autista - Mentre la tua Opel Corsa scivola dolcemente sulla corsia centrale di un’A4 insolitamente sgombra, ti chiedi come riesca la tua dolce compare con un semplice sguardo inquisitorio a trasmetterti una così tanto sgradevole sensazione di ansia mista a paura del fallimento che non ricordi di aver provato neppure il giorno dell’esame di guida. Sto andando troppo piano? Troppo veloce? Ho i fari accesi? Ho messo la freccia? Ho guardato abbastanza intensamente lo specchietto? Ma soprattutto, qualcuno ha mai capito come fermare il tergicristallo dietro?

La Curva Sud - Il mondo si divide da sempre in una miriade di categorie diverse, per qualsivoglia motivo ed in qualsiasi ambito. La tifoseria non fa in alcun modo eccezione. Semplificando il tutto, le cestiste vengono raccolte in due grandi gruppi: quelle che bramano il tifo sfegatato del proprio partner e quelle che vorrebbero letteralmente sotterrarsi ad ogni fischio, applauso o grido di incitamento. E sì, puntualmente le ragazze del secondo gruppo stanno con la classica persona disinibita ed estroversa tanto desiderata dal primo.

Il borsone - Nell’elenco dei più grandi enigmi della storia, situato proprio tra il Sito di Stonehenge ed il Triangolo delle Bermuda, c’è un dilemma che tutt’oggi non presenta alcun cenno di risoluzione: il Borsone del Post-Partita. O meglio, chi diavolo deve portarlo? È galante cercare di sfilare la borsa dalla spalla dell’ingrugnita ragazza dopo una pesante sconfitta o è considerato un gesto estremo? Nel dubbio, tanto per citare il non troppo noto Marco Ferradini (o i ben più celebri Aldo, Giovanni e Giacomo, per i veri intenditori), cerca di essere... Un tenero portaborse.

Nozioni di psicologia applicata - È stupefacente come, dopo millenni di studi sulla psicologia, ancora non si sia giunti ad una conclusione universale valida per consolare una giocatrice insoddisfatta dalla propria prestazione. Come in ogni post-partita che si rispetti, a nulla servono le buone intenzioni con cui vengono pronunciate le sincere considerazioni sulla gara appena disputata: verrete sempre bollati come paladini dell’inopportunità e della schiettezza non richiesta.

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