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SERIAL WINNER

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L'ISOLA FELICE

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PALLA E PSICHE - DI LINDA MORANZONI - CENTRO STUDI E FORMAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SPORT

Le Coppa Italia di A1 e A2 hanno visto vittoriose squadre ormai solite alla conquista del blasonato trofeo. Basket Team Crema sigla la quarta vittoria consecutiva, mentre Famila Basket Schio, digiuna nelle due scorse edizioni, riporta a casa la coppa siglando la vittoria numero 12. Quale sarà il segreto di queste due serial winners? Proviamo a vederlo insieme.

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Gli esempi di squadre e atleti che vincono spesso e volentieri sono diversi e possono essere recuperati in più sport, dal rugby al calcio, passando per il nuoto e per il tennis, sia maschili che femminili, ma se pensiamo al basket, e in particolare, al basket femminile, i nomi che hanno segnato ultimamente la serie A, sono nella serie maggiore, senza dubbio, Schio, mentre nella serie cadetta, Crema.

Schio domina la serie A da ormai diversi anni: è dal 1991 che la squadra vicentina resta stabilmente in A1 dove ha collezionato, oltre a 12 Coppe Italia, anche 10 scudetti, per non parlare delle 11 Supercoppe.

Crema, invece, è stata la squadra delle sorprese, la underdog della Coppa Italia, quella su cui tre anni fa in pochi avrebbero scommesso, ma con l’edizione del 2021, sono quattro Coppe Italia consecutive per la formazione lombarda. Vincere una volta può essere un caso, già due volte consecutive inizia ad essere un indizio, tre fanno una prova e quattro fanno una certezza. Quattro vittorie di fila e un nucleo di tutto rispetto a timbrare il cartellino in ogni edizione: Caccialanza, Capoferri, Cerri, Rizzi, Nori e Parmesani.

Il numero di trofei e la facilità con cui queste due squadre si sono riconfermate negli anni, ci permettono di definirle delle vere e proprie serial winner!

Ma quali sono i loro assi psicologici nella manica? Indubbiamente, non può mancare quella che potremmo definire una vision a 360 gradi di ciò che è necessario fare per raggiungere la vittoria: per arrivare preparate al grande appuntamento è senza dubbio necessario un goal setting perfettamente articolato che tenga in considerazione tutti gli aspetti della performance.

Secondo aspetto, è la creazione di un solido gruppo di atlete che hanno fiducia rispettivamente in loro stesse, nelle compagne e nello staff. La coesione di gruppo è un fattore centrale per raggiungere i risultati e passa da tutte le componenti del team, nessuno escluso! Alla base c’è la capacità di mettere al centro l’obiettivo comune, al di là degli obiettivi personali che devono essere a servizio del gruppo.

Terza ed ultima chiave di volta, è l’importanza di una cultura sportiva in cui ognuno sa riconoscere il proprio ruolo ed il proprio contributo per la squadra. In questo modo, ogni membro del gruppo acquisisce valore sentendosi protagonista del risultato finale.

Tutto questo, ovviamente, è un’aggiunta alla preparazione tecnica, tattica e fisica, che non possono assolutamente prescindere dalla componente psicologica, allenabile proprio come tutte le altre...con un Mental Trainer! Wanna be a serial winner? Call a Sport Psychologist!

Questa rubrica è tenuta da Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport, una realtà che utilizza la Positive Psychology con atleti e allenatori,dai settori giovanili all’alto livello agonistico, per rispondere alle principali criticità che si incontrano sul campo di gara e di allenamento, permigliorare performance individuali e ottimizzare il rendimento di squadra.

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