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UNA LUNGA ESTATE CALDISSIMA

(SA)TIRO SULLA SIRENA di Paolo Seletti

Una nuova estate coglie il basket femminile, e già questa è una notizia, siamo ancora vivi e qui a insidiare il badminton con ardite manovre propagandistiche che neanche il baffo, al secolo Roberto da Crema, quello con la voce di Darth Vader ma la parlantina di Barbara D’Urso. È giusto che anche chi non è del mestiere sappia come vivono gli addetti ai lavori la stagione morta, quella che prepara ai mirabolanti successi invernali. Se no qualcuno potrebbe pensare che nei mesi caldi la pallacanestro femminile stia a guardare, e invece no. Occorre una programmazione mirata per improvvisare con classe la stagione successiva, non banalizziamo, qui c’è dietro del lavoro vero.

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LA GIOCATRICE. L’atleta di basket femminile vive una estate frenetica di happy hour e after party che inizia quando trasloca quelle quattro cose che si è portata nell’appartamento della società, e di solito in due viaggi una carovana di dromedari media riesce a ultimare il trasporto. Almeno di trucchi e scarpe. Nel mentre la giocatrice passa dalla palestra a ritirare lo stipendio di febbraio e a salutare tutti. Che tenero il coach quando le dà la scheda col lavoro estivo. Lei la prende, sale in macchina e mette J-Ax a manetta e pensa, “ci farò i filtrini per le paglie...”

L'ALLENATORE. L’allenatore è solo, e passa l’estate a scrivere giochi geniali ovunque, tipo “a beautiful mind”, che non funzionano neanche con i paguri sulla spiaggia, perché sono troppo lenti e scadono sempre i 24”, che poi salta te con il salotto appeso alle natiche. Ma al coach mica viene il dubbio che siano cazzate. Dà la colpa ai paguri come farà qualche mese dopo coi giocatori. E le schede estive col programma di mantenimento per le giocatrici? Lei lo prende, ringrazia, sale in macchina lo guarda e fa ripetutamente sì con la testa. E con che convinzione ed energia! Il cuore del coach si riempie di gioia, si commuove persino, che senso di attaccamento alla squadra che ha saputo creare, lei si ripresenterà sicuramente in forma. In realtà non sta facendo sì, sta ballando J-Ax a manetta mentre si rolla una sigaretta con le sessioni di tiro.

IL 3C3 E' LA NUOVA MODA DELL'ESTATE. Un gioco molto diverso dal 5c5. In pratica tutte palleggiano fortissimo, non difende nessuna e tira sempre la più buona. Come nel 5c5 direte voi. Vero, ma puoi andare in vacanza nelle località più “in” della penisola e fare punti Fiba. I punti Fiba danno diritto a sconti all’Ikea e da Starbucks e ingressi al Pineta. O almeno, questo è ciò che hanno raccontato alle giocatrici.

GLI EUROPEI. Iniziano gli Europei, che come i mondiali di calcio femminile avranno una importante risonanza mediatica. La tv generalista non manderà in onda le partite, perché il basket estivo è attraente come un film in bianco e nero visto alla TV, ma le riassumerà una voce fuoricampo dopo la rubrica “alle otto della sera” quella che ti ricorda che ti sei confessato l’ultima volta nell’86 e la tua anima è nera come quella di Andreotti, su Radio Rai con una voce registrata, tipo Siri. Ma niente facili disfattismi! 7,3 milioni di italiani hanno visto Italia Brasile di coppa del mondo femminile di calcio? E allora? Basta con questi complessi di inferiorità! 7,3 anche gli italiani che vedranno l’esordio della nazionale italiana di basket Femminile agli Europei, dove lo 0,3 è mia madre che li guarderà di culo mentre prepara la caponata, e quindi non può essere contata intera, che se si gira il gatto si tuffa nella pentola. L’Italia ha preparato la manifestazione giocando contro il Belgio. Sei volte. Pare che l’ultima gara sia stata arbitrata da Jocelyn e che l’Italia si sia giocata il fil rouge schierando Nicole Romeo vestita da Mr. Crocodile Dundee. Peraltro il mondo della pallacanestro nostrana guarda con grande preoccupazione a questa idea di Crespi di far giocare qualche under25. Prima di tutto da dove vengono? Sono davvero italiane? Non saranno immature? Ma no, sono a stagionare in panca ormai da anni! E se funziona poi non toccherà mica anche farle giocare nei club? E il brivido esotico di scoprire le straniere dove lo mettiamo? Direttori sportivi nel dilemma.

IL PRESIDENTE. Fermato alla dogana un presidente che provava a portare in vacanza in Svizzera in una valigetta sospetta un titolo di A1. L’identità rimane ignota, anche se allo stop delle guardie ha esclamato “Questa proprio non ci volani!” Ok, erano mesi che volevo fare questa battuta, mi sia dato atto che ho resistito strenuamente fino all’ultimo numero. Comunque il titolo resta alla città di Bologna, e questa è la parte buona della notizia.

LE FINALI NAZIONALI UNDER 18. Si sono svolte a Milano nella splendida cornice del palazzo della regione. Un campo all’aperto ma coperto, clima sostenibile, vetrina incommensurabile, insomma, finalmente una idea geniale. Infatti si sono lamentati tutti gli addetti ai lavori, il che è un ottimo segnale per riproporlo, loro avrebbero fatto tutto diversamente, quindi è certo che sarà un successo. E forniva tra l’altro una straordinaria serie di alibi a chi perdeva: il sole negli occhi, un piccione che mi ha deviato la traiettoria, Fedez che si è affacciato al balcone in mutande, abbiamo sentito tutte queste amenità con le nostre fallaci orecchie.

I RADUNI DELLE NAZIONALI GIOVANILI. Ci si allena tre volte al giorno con enorme qualità, cosicché al terzo giorno di raduno, tra navette e stazioni modulari a 45 gradi all’ombra, le giocatrici dei club che si allenano due volte a settimana giocando ad acchiapparella con la palla, hanno già fatto più tiri che in tutta la loro vita, iniziano a soffrire di labirintite e vengono ritrovate tre giorni dopo a Ladispoli. Vengono interrate in una fossa comune dove si dà loro una sommaria sepoltura con la dicitura “morta per la patria”, sotto una statua del playmaker ignoto.

IL BASKETMERCATO Nulla è avvilente come il calciomercato estivo italiano. A meno che tu non segua il basketmercato estivo italiano. Hai presente Di Marzio su Sky con lo smartphone che squilla perché gli scrivono che De Caroli ha firmato un biennale con opzione per il riscatto per la Sambenedettese? Ecco, noi abbiamo Tagliabue che usa ancora il Nokia 3310, e gli mandano un sms anonimo per dire che la giocatrice invece deve pagare un riscatto per essere liberata dalla sua società, come negli anni 80 in Aspromonte, e firmare a meno soldi, e di solito prima di chiudere la trattativa chiude la società. Poi le italiane che contano sono 4, che per comodità hanno la double di Venezia e Schio e se la girano ogni due anni mentre fanno avanti e indietro quei 50 km di Valdastico, dando del tu ai casellanti. Tutti gli altri fanno collezione di senior tipo a sette e mezzo, finché non sballano e vince il banco, quando non riescono più a pagarle. Infine ci sono gli illuminati che fanno giocare le giovani. Che sono quelli che invece hanno soldi per prendere solo le straniere e devono completare il roster con le bimbe dell’under13 perché non solo non costano parametro, ma pagano la quota e piangono di gioia pur di farsi stoppare quattro volte ad azione da Gruda.

P.S. Ho firmato a Costamasnaga, probabilmente per uno scambio di persona, e immediatamente mi hanno chiesto di allinearmi con il dress code societario: pare che dovrò mettermi la tuta di Sarri, ma con il colletto tirato su.

Buona estate a tutti e forza azzurre!!!

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