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SCATTI E FRENATE
IL RACCONTO DELLE PRIME 3 GIORNATE: A NORD TENTANO GIÀ LA FUGA CINQUE SQUADRE, TRA CUI LE GRANDI FAVORITE; AL SUD GRANDE EQUILIBRIO DIETRO VALDARNO E LA SORPRESA SAVONA. NON MANCANO I NOMI NUOVI IN EVIDENZA, SIA TRA LE GIOVANI ITALIANE SIA TRA LE STRANIERE
di manuel beck
S
criviamo dopo 3 giornate: poche per emettere sentenze, ab-
bastanza per raccogliere le prime sensazioni. Al Nord si è già creata una spaccatura in classifica tra 5 squadre a punteggio pieno e il resto del gruppo, fermo a una vittoria o nessuna. Tra le fuggitive ci sono le ampiamente attese Crema e Milano, partite con piglio da schiacciasassi (oltre 30 punti di scarto medio), c’è Castelnuovo che certo non è una sorpresa, e poi Udine e Brescia che rispetto al ranking della vigilia – dove pure non le avevamo piazzate male – meritano un aggiornamento al rialzo, avendo vinto e convinto. Partenza più lenta del previsto, invece, soprattutto per Alpo e Vicenza, complice però un calendario difficile. Devono ancora trovare competitività le matricole Treviso e Torino Teen. Nel girone Sud solo una coppia ha passato indenne i primi 3 ostacoli: la favorita S.G. Valdarno e la sorprendente neopromossa Savona. Inseguono Selargius, Firenze, La Spezia e Umbertide, in linea con le attese. Per ora c’è più equilibrio qui rispetto all’altro girone: l’unica a
zero punti, Matelica, è comunque apparsa all’altezza. Tra le italiane, stanno viaggiando a 20 punti di media e oltre Giangrasso, Marta Rossini, Sorrentino, Marta Verona; a quasi 14 rimbalzi El Habbab; caldissima la mano di De Cristofaro da 3. Tra le nuove straniere impressionano Ovner, Tulonen, Vida, Cerino; tra le “millennials” si sono presentate bene nella categoria Paleari, Bovenzi, Capra e Pellegrini; salto di qualità per Matilde Bianchi; le già note Zanardi, Turel, Blasigh sembrano ben instradate per ripetersi. Sono solo alcuni fra i molti nomi che si sono già messi in evidenza. Prima di passare al diario del mese, squadra per squadra, una nota sul pubblico. Rispetto al mese scorso, le norme hanno innalzato dal 35% al 60% della capienza il limite di presenze nei palazzetti. E c’è chi si pone il problema di riabituare i propri “aficionados” a seguire dal vivo anziché davanti a uno schermo: Carugate ha annunciato che non offrirà più le dirette streaming delle sue partite in casa.