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SAFETY FIRST

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REGINA DI CUORI

REGINA DI CUORI

ALTRI MONDI di Eduardo Lubrano

LA SICUREZZA INNANZITUTTO, NONOSTANTE LE POLEMICHE. IL CONCETTOESPOSTO DA MASSIMO PROTANI, PRESIDENTE LBF, È CHIARO: RITORNARESUI CAMPI SOLO IN CONDIZIONI OTTIMALI E DI TUTELA SANITARIA

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Massimo Protani è il presidente della Lega Basket Femminile dal 10 settembre del 2016 quando, succedendo a Paolo De Angelis, è diventato il tredicesimo presidente delle società femminili, il quinto dal 2000. Il 2020 doveva essere l’anno delle elezioni che invece saranno rimandate al prossimo anno a causa dell’emergenza Covid-19 e della sospensione delle attività sportive. La Lega Basket Femminile di Massimo Protani è stato il secondo “organismo” sportivo nel nostro paese a sospendere i campionati, dopo il rugby. “Non sono affatto pentito di quella decisione – esordisce Protani –. Anche perché è stata frutto di un confronto importante e fitto con la Federazione Italiana Pallacanestro ed il suo presidente, il dr. Gianni Petrucci. E perché l’abbiamo presa appena abbiamo avuto la consapevolezza che la situazione del Paese stava diventando drammatica. L’attenzione alla salute di tutte le protagoniste e protagonisti del nostro movimento è stata la strada maestra che abbiamo seguito. Ho ricevuto anche qualche critica ma poi tutti hanno capito la bontà di quella scelta. Sono sconvolto dall’altissimo numero di persone, concittadini che non ci sono più e sono ancora più convinto che abbiamo fatto la scelta giusta”.

Presidente, è il momento della ripartenza o quello di pensare a come ripartire?

“C’è ancora un po’ troppa confusione in giro sulla questione e non parlo del basket. Io credo che sia il momento di pensare a quello che vogliamo fare ed a come farlo. Come Lega Basket Femminile ci atterremo, ovviamente, alle direttive del governo così come ci saranno comunicate dal Coni e dalla Federazione con la quale, ci tengo a ribadirlo, ci sono un dialogo, un confronto ed una condivisione di idee costanti e comuni. Detto questo vogliamo ripartire. Con entusiasmo, con le nostre bambine e ragazze, le famiglie e le giocatrici e tutti gli altri. Sappiamo però che ci vorrà del tempo anche se gli italiani hanno dimostrato di essere i primi della classe. Puntiamo a sbagliare il meno possibile perché saremo molto attenti alle indicazioni del presidente Petrucci, ai regolamenti regionali, comunali, alle Commissioni tecniche scientifiche. Quindi in questa fase stiamo raccogliendo tutte le informazioni sulla sicurezza per le persone e per gli impianti”.

Però qualche pensiero sul quando, quantomeno su un periodo nel quale immaginare la ripartenza ce l’ha?

“Lasciatemi dire prima di tutto che sposo in pieno la “provocazione” di provare a giocare all’aria aperta lanciata da Gianni Petrucci almeno fino a settembre cioè fino a quando il tempo sull’Italia dà ampie garanzie di tenuta. Con gli standard di sicurezza ovviamente al massimo della qualità. Anche grazie alla straordinaria bellezza di tanti luoghi che potremmo scegliere. Quanto all’ordine di grandezza di un periodo, è vero, ce l’abbiamo. Ottobre è il mese al quale in questo momento stiamo pensando ma come ipotesi. Vorremmo ripartire in quel mese lì con i campionati. Facendoli precedere, magari, dalle Finali Nazionali Giovanili (U14, U16, U18, U20 ndr). Che ci piacerebbe chiamare Coppa dei 100 anni, dedicata al centenario della FIP che cade nel 2021. Parliamo anche del 3X3. Dove? Forse anche in un’unica sede in un unico periodo, non lo so adesso. Ma vogliamo, in totale accordo con la FIP, garantirci la sicurezza per cui adesso queste sono idee allo stato embrionale”.

È vero che si candida al Consiglio Federale?

“Lo smentisco assolutamente. No, non è vero. E spiego anche perché. Il rapporto con la Federazione ed in particolare col presidente Petrucci è ottimo ed il nostro movimento gode di rispetto, considerazione ed autorevolezza. Non credo serva che io entri nel Consiglio per sostenere le nostre ragioni. Penso di poterlo fare meglio dalla posizione di presidente della Lega, posizione per la quale mi ricandiderò. Specie in questa fase. Nella quale dobbiamo ricreare entusiasmo, convincere i nostri sponsor a sostenerci all’interno di un mondo che è cambiato e convincerne di nuovi ad avvicinarsi. Serve entusiasmo. Servono cose e notizie positive. La Lega Basket Femminile seguendo le linee guida federali, ridurrà il costo di iscrizione alla Lega del 30 per cento da 12.500 euro a 10 mila, con un’altra serie di iniziative che stiamo studiando. Ad oggi penso che al via del campionato di serie A ci dovrebbero essere tutte e 14 le squadre che erano in classifica al momento dello stop. Se non dovesse essere così prenderemo atto della situazione e lavoreremo per avere la più alta qualità possibile. Più che una speranza ed un augurio vorrei fosse un segnale concreto del buon lavoro fatto sino ad oggi”.

Ci racconta un fatto positivo del campionato interrotto a fine marzo dal vostro intervento?

“Ne dico due. In serie A stavamo vivendo una stagione sana dal punto di vista delle società che sia pure navigando in mezzo alle difficoltà stavano tenendo. Il secondo viene dal campo. Quest’anno ci sono state 23 giocatrici italiane Under 20 in campo con minutaggi importanti, da protagoniste. Mi piacerebbe che si ripartisse anche da qui”.

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