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NEMICHE AMICHE

PALLA EPSICHE di ALICE BUFFONI (STAFF PSICOSPORT)

Non basta allenarsi insieme, uscire in compagnia dopo gli allenamenti, andare d’accordo perché la squadra funzioni. L’amicizia non basta. Occorre mettere le motivazioni individuali al servizio di un obiettivo comune: così il gruppo diventa squadra in campo.

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Il funzionamento di una squadra è la risultante di un’alchimia fatta di molti fattori, essere amici aiuta, insomma, ma non è fondamentale. Per esempio può accadere che un gruppo abbia un rendimento alto laddove ci sia una altissima competizione tra i suoi membri (rivalità e agonismo). Possono verificarsi anche altre situazioni estreme che portano i componenti del team a vincere, ma non a sentirsi bene all’interno di quella squadra.

Un gruppo in cui le relazioni sociali ed affettive siano già consolidate al di fuori dalla dimensione sportiva costituisce senza dubbio un’ottima base da cui partire per creare un Team. Sarà più facile la distribuzione dei ruoli all’interno del gruppo e l’accettazione di un sistema di norme condivise, e da qui perseguire l’obiettivo comune. Ma non affidatevi solo a birra e paste post allenamento per vincere! È soprattutto necessario che ciascun membro condivida e faccia proprio l’obiettivo che il gruppo ha deciso di raggiungere. Le motivazioni individuali, ossia la maniera di ciascuno di sentire propri gli obiettivi comuni e la forza con cui si sente di perseguirli, sono la benzina che alimenta la trasformazione del gruppo in squadra.

Un team di successo si distingue non solo per performance e risultati raggiunti, ma anche per la collaborazione tra i suoi membri, che permette di lavorare in un clima stimolante dove ognuno fornisce la sua migliore prestazione al servizio di quella dei compagni. Aiutano, inoltre, i feedback da parte di compagni e allenatore, fondamentali per comprendere le potenzialità del proprio team. Un fattore, questo, che contribuisce al raggiungimento di performance soddisfacenti. Una collaborazione reciproca in questo senso rafforza lo spirito di appartenenza al gruppo, ed è quindi un presupposto di grande importanza.

Questa rubrica è tenuta da Psicosport, una realtà che utilizza la Positive Psychology con atleti e allenatori, dai settori giovanili all’alto livello agonistico,per rispondere alle principali criticità che si incontrano sul campo di gara e di allenamento, per migliorare performance individuali e ottimizzareil rendimento di squadra.

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