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Qual è la porzione giusta di pasta da assumere?
Il principio dei 100 grammi a persona viene smentito radicalmente, questo perché mangiare un piatto di pasta al sugo fresco di pomodoro è differente dal mangiare un piatto di pasta panna e salsiccia. Inoltre non si può non tenere conto del menù nel suo complesso: se la pasta funge da piatto unico si può anche abbondare, ma se è inserita in un pranzo completo che prevede antipasto, primo, secondo e dessert, le cose cambiano radicalmente. Ovviamente anche il tipo di pasta determina variazioni nella quantità: che si tratti di pasta di grano duro, pasta integrale o pasta fresca, ci troveremo sempre a preparare porzioni differenti. Se si parla di pasta secca, la giusta quantità per persona è 80 g. Per i più golosi, si può arrivare anche a 100 g, dipen- de sempre dal condimento che la accompagna. La pasta all’uovo ha una preparazione più corposa rispetto alla pasta secca ed è per questo che la quantità da calcolare a persona dovrà variare dai 60 agli 80 g. La pasta fresca cresce meno della pasta secca ed è per questo che le quantità da calcolare a persona sono le stesse ovvero dagli 80 g ai 100 g a persona. La pasta, in particolar modo quella integrale, può essere considerata un'ottima alleata per stare bene; numerosi studi hanno ormai dimostrato infatti che un suo consumo abituale esercita un ruolo preventivo importante nei confronti di numerosi problemi di salute, in particolare quelli cronico-degenerativi come diabete, disturbi cardiovascolari e alcune forme di cancro, e allo stesso tempo contribuisce al mantenimento del peso corporeo e delle funzioni gastrointestinali.
Nel dettaglio il consumo quotidiano di pasta e cereali integrali:
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- Riduce il rischio di problematiche dell'apparato cardiovascolare fino al 20%: questo effetto è legato alla riduzione dell'assorbimento di colesterolo ad opera della fibra.
- Modula la glicemia: molto utile sia in prevenzione che in trattamento del diabete tipo 2.
- Contribuisce al controllo del peso: trattandosi di un alimento altamente saziante ci spinge a mangiare di meno e limita la quota di grassi (saturi) e proteine necessari per sentirci appagati.
- Contribuisce alla salute del tratto gastrointestinale: la fibra agisce come prebiotico favorendo lo sviluppo di un microbiota sano e funzionale e agisce positivamente sulla peristalsi intestinale.
- Protegge dall'insorgenza di vari tipi di cancro, come quello del colon retto e tumori ormone-dipendenti (es. mammella).
- Favorisce il buonumore e riduce lo stress: oltre ad essere un alimento molto gustoso (e già questo riesce a mettere di buon umore) contiene vitamine del gruppo B come ad esempio la tiamina fondamentali per il corretto funzionamento del sistema nervoso e stimola la secrezione di serotonina, il neurotrasmettitore del benessere e del piacere.