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RISTORANTE “NEL PORTONE”
Il primo piatto senza glutine è, dal mio punto di vista, la portata meno valorizzata dalla ristorazione italiana. Sono davvero pochi i ristoratori che fanno ricerca - soprattutto sui formati di pasta - per offrire ai clienti un servizio che si avvicini al menù tradizionale presente in carta. Uno dei ristoranti che mi ha maggiormente colpito nell’offerta dei primi piatti è il ristorante “Nel Portone”, situato nell’antico borgo di Apice (Benevento) in un palazzo del 1800. Il locale è davvero molto caratteristico, con le sale ricavate nel piano terra dell’edificio storico, dove sono ancora presenti tracce della cultura contadina tradizionale di queste zone. È gestito da Giovanni Morra, deus ex machina della cucina e oste in sala, dove di tanto in tanto appare per dialogare con i clienti. Il menù cambia in funzione della stagione e i prodotti sono nel Portone
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di Alfonso Del Forno
tutti recuperati sul territorio, per offrire agli avventori un’esperienza immersiva nelle bellezze enogastronomiche delle aree interne della Campania.
Durante la mia ultima visita, nella scorsa estate, ho trovato un menu di primi piatti che spaziava dal pesce alla carne che ha messo a dura prova la mia voglia di provare quante più portate possibili. La prima è stata un piatto di spaghetti alla genovese di tonno, delicatissimo, con una piacevole tendenza dolce data dalle cipolle e l’aromaticità del tonno, esaltato dalla presenza di pomodorini gialli. Il profumo era inebriante e all’assaggio si è manifestato con un’esplosione di gusto, con una sensazione di freschezza data dal prezzemolo finemente tritato.
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Sono poi passato ad un piatto che mi ha intrigato già solo a leggerne la descrizione sul menu: pasta con cotechino e fave! Il cotechino, tipico insaccato fresco realizzato con parti grasse del maiale, in questo piatto è stato accompagnato dalle fave, che bilanciavano, con la propria freschezza, la morbida e avvolgente grassezza della carne. Un piatto da leccarsi i baffi. Il mio ultimo assaggio è stato un piatto di spaghetti con pesto, pomodorini e pistacchio che mi ha fatto letteralmente impazzire. La cremosità del pesto contrastava, dal punto di vista tattile, con la granella di pistacchio, il pangrattato e il formaggio presenti in superficie, con la delicata acidità del pomodorino che esaltava il gusto del tutto. Avrei potuto proseguire, visto il lungo elenco di primi piatti, tutti disponibili nella versione senza glutine, ma ho conservato le energie per poi ritornare in un periodo diverso. Per la cronaca, gli altri primi piatti presenti erano: fusilli con seppie, gamberi e zucchine; scialatielli ai frutti di mare; ravioli con asparagi e ragù di gallo; ravioli al ragù di cinghiale, fusilli con piselli e pancetta; gnocchi con porcini e speck.
La vena artistica di Giovanni Morra non si limita solo alla cucina, ma si estende ad altre forme d’arte. Se a fine pasto chiedete di andare al piano superiore, troverete molte opere dello chef esposte: dal presepe tradizionale napoletano a sculture e dipinti. Una tappa nel borgo antico di Apice può soddisfare sia il palato che il cuore, basta scegliere il locale giusto.
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