POLVERE DI STELLE RIVISTA DI ASTRONOMIA, CQ CQ E UFOLOGIA N°7-2016
SPECIALE RADIOASTRONOMIA "La Radio Astronomia"
ASTRONOMIA PRATICA "Alla ricerca della Stella Polare"
Ufologia "L'ufologia italiana: quindici anni fa"
Eventi "Occhi su Marte - AdS"
Cq Cq "Le onde radio"
Astronomia "Il transito di Mercurio sul Sole 09 Maggio 2016"
editoriale a cura di
Polvere di Stelle Blog nasce nel 2013 da un'idea di Francesca Abate, blogger e appassionata di astronomia e ufologia. L'anno seguente viene creato ulteriormente anche il Forum sulla piattaforma freeforumzone e un gruppo sul social Facebook. Con il tempo il blog si arricchisce di contenuti, contemplando anche l'interessantissimo argomento conosciuto nel panorama deii radioamatori, CQ CQ - radiomatori, rubrica tenuta da Daniele Giaccari che diviene da subito moderatore del gruppo Fb e articolista nel Blog insieme a Francesca Abate. Nel 2015 vengono organizzati eventi di natura astronomica nel quartiere romano di residenza della blogger, eventi che hanno riscosso un notevole successo in termini di presenza. Nel gennaio 2016 nasce finalmente la rivista "Polvere di Stelle", magazine (digitale e gratuito) di divulgazione scientifica, astronomica, astrofotografica, radioastronomica, CQ CQ e una sezione dedicata anche all'ufologia affrontata con il giusto spirito critico e razionale, una visione che va controcorrente rispetto al sensazionalismo che dilaga negli ambienti nazionali e internazionali. In copertina un'immagine tratta da http://nova.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2016/05/sole.jpg
Astronomia
Radio Astronomia
Fabio Mortari, Francesca Abate, Giovanni Lorusso
Giovanni Lorusso
Ufologia
Astrofotografia
Francesca Abate, Alessandro Novelli, Tiziano Farinacci (IR)
CQ CQ Daniele Giaccari
Eventi
Fabio Mortari Daniele Impellizzeri
Francesca Abate
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POLVERE DI STELLE SITO WEB http://polveredistelleunosg uardoalcielo.blogspot.com FORUM http://polveredistelleforum. freeforumzone.com/comunit a.aspx
sommario
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ALLA RICERCA DELLA STELLA POLARE
LE ONDE RADIO (ELETTROMAGNETICHE)
4 di Daniele Giaccari
8 di Fabio Mortari
L'UFOLOGIA ITALIANA: QUINDICI ANNI FA
IL TRANSITO DEL PIANETA MERCURIO - 09 MAGGIO 2016
15 di Tiziano Farinacci (Italian Research)
11 di Francesca Abate
OCCHI SU MARTE - OSSERVAZIONE CON I TELESCOPI A ROMA
LA RADIO ASTRONOMIA
27 Evento promosso da "Accademia delle Stelle"
21 di Giovanni Lorusso
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CQ CQ - RADIOAMATORI
LE ONDE RADIO (ELETTROMAGNETICHE) Ogni perturbazione fisica, prodotta in una qualsiasi regione dello spazio, è definibile onda. Lo spazio è il mezzo di propagazione attraverso il quale l’onda si diffonde in modo ondulatorio, producendo un effetto conseguente anche in altra regione. Esistono diversi tipi di onda: quelle che si propagano in un mezzo materiale, nell’aria, ma anche nel vuoto assoluto. -4-
CQ CQ - RADIOAMATORI
Tra i vari tipi d’onde conosciute, quelle che interessano le telecomunicazioni sono le onde elettromagnetiche dette Hertziane, nome derivato da quello dello scienziato che le scoprì, Heinrich Rudolf Hertz. L’hertz è anche l’unità di misura della frequenza (Hz). Nello spazio libero, considerato come vuoto assoluto, la velocità di propagazione V è stabilita in 299.793,458 Kms. (chilometri al secondo), di norma arrotondata a 300.000 Kms. Quando l'onda percorre un mezzo diverso dallo spazio vuoto, anche se in misura trascurabile, la sua velocità viene attenuata in funzione della caratteristica di conducibilità del mezzo percorso, ed è definita dal fattore K. Le onde radio, sono radiazioni elettromagnetiche, appartenenti allo
spettro elettromagnetico, nella banda di frequenza compresa tra 0 e 300 GHz, ovvero con lunghezza d'onda da 1 mm all'infinito. Il limite di frequenza f inferiore è necessariamente asintotico al valore nullo poiché per definizione non possono esistere onde elettromagnetiche senza variazione di campo (cioè a frequenza zero). Ragionando in termini di lunghezza d'onda λ=c/f, sono invece possibili infiniti valori continui asintoticamente tendenti ad infinito. La quantità di informazione che può essere trasportata da un segnale radio è proporzionale alla sua frequenza; per questo le frequenze minime usate nella radiotecnica per trasmettere la voce, partono da qualche decina di kilohertz.
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CQ CQ - RADIOAMATORI
vengono suddivise in: •onde lunghe (comprendendo le VLF e le LF); •onde medie (corrispondenti alle MF); •onde corte (corrispondenti alle HF); •onde ultracorte (corrispondenti alle frequenze superiori e cioè VHF, UHF, SHF, EHF).
Sebbene questa regione dello spettro elettromagnetico sia di piccole dimensioni rispetto alle altre (ultravioletto, infrarosso, Raggi X, ecc...) è storicamente la più utilizzata nelle telecomunicazioni per le radiocomunicazioni. Questo è avvenuto principalmente perché le onde di bassa frequenza, sono facilmente generabili con dispositivi elettrici alla portata della fisica della fine del XIX secolo (oscillatori, antenne, rivelatori a risonanza) e quindi disponibili ai tempi di Heinrich Rudolf Hertz, Guglielmo Marconi e Nikola Tesla. Un altro vantaggio delle maggiori lunghezze d'onda è di propagarsi per riflessione ionosferica a distanze intercontinentali, sicuramente interessante in un'epoca in cui non esistevano ponti radio e satelliti per telecomunicazione. La banda UHF è a cavallo tra la regione delle onde radio e delle microonde, il confine non è netto. Le bande ELF, SLF, ULF, e VLF hanno frequenze uguali a quelle delle onde sonore ma mentre le prime sono onde elettromagnetiche, le seconde sono invece vibrazioni meccaniche dell'aria. Nella pratica le radio-onde
Lunghezza ed ampiezza d'onda In fisica, la lunghezza d'onda di un'onda periodica è la distanza tra due creste o fra due ventri della sua forma d'onda, e viene comunemente indicata dalla lettera greca λ. L'ampiezza, in fisica, è la massima variazione di una grandezza in un'oscillazione periodica. Frequenza d'onda Nel misurare la frequenza del suono, di onde elettromagnetiche (come le onde radio o la luce), di segnali elettrici oscillatori o di altre onde simili, la frequenza in hertz è il numero di cicli della forma d'onda ripetitiva per secondo.
Articolo di Daniele Giaccari
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CQ CQ - RADIOAMATORI
Nel misurare la frequenza del suono, di onde elettromagnetiche (come le onde radio o la luce), di segnali elettrici oscillatori o di altre onde simili, la frequenza in hertz è il numero di cicli della forma d'onda ripetitiva per secondo.
Frequenze d'onda
Suddivisione gamme Onde Radio
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ASTROFOGRAFIA
ALLA RICERCA DELLA STELLA POLARE
Quando ho comprato il mio telescopio non avevo assolutamente idea di come funzionasse il cielo. Non avendo una cultura particolare e non essendomi mai interessato di come funzionassero le dinamiche celesti, l’unico riferimento che avevo era la costellazione dell’Orsa Maggiore.
I
un certo senso, posso affermare che per quanto mi riguarda ho sempre
avuto il desiderio nascosto di possedere un telescopio, ma non ho mai avuto voglia di mettermi a naso in su e studiare il cielo. Complice di questa sorta di disinteresse è dovuto anche al nostro tanto odiato inquinamento luminoso che ha le spalle fin troppo larghe. Larghe al punto di oscurare la volta celeste in maniera pressocchè totale. Abitando nei pressi di una zona di mare, in estate le luci della riviera si accendono vigorose e prepotenti, lasciando all’occhio solo la possibilità di scorgere qualche debole e solitaria stellina.
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ASTROFOTOGRAFIA
Un pò come le ritmiche..una volta imparate, bene o male rimangono. O se vogliamo esemplificare ancora, un pò come la bicicletta…quando si impara, difficilmente si dimentica…e se si cade, ci si rialza con poche sessioni osservative.
Ma a parte la polemica. l’aspetto della mancata conoscenza celeste sono certo che sia parte di una buona parte di noi novelli astrofili. Non si conosce il cielo, non c’è niente da fare. Fortunatamente non tutti i novellini come me soffrono o hanno sofferto di questa lungaggine nell’alzare gli occhi al cielo, anzi…è bello sapere che ci sono persone che nonostante non si dichiarino astrofili hanno una conoscenza del cielo anche abbastanza approfondita. Ma nel nostro caso, partendo dall’assunto che “il cielo? dove cavolo è?” , l’acquisto di un telescopio può essere addirittura traumatico!
Avete idea di dove tramonta il sole? Bene, quello è “piu o meno” l’ovest. Ora, se lo indicate con il braccio sinistro, e col braccio destro tracciate un angolo di 90 gradi trovate il nord. Se per caso avete trovato il sud, evidentemente avete la schiena che funziona al contrario quindi avete qualche problema alle articolazioni, quindi vi servirebbe piu che altro un buon fisioterapista
Parto quindi subito a dire che non vi è alcun problema se non si sa conoscere la stella polare. E’ un problema però non volersi mai mettere li a cercarla. Se qualcuno dei lettori ha mai avuto esperienza con l’hobby musicale, vorrei far presente che uno degli aspetti belli del cielo è che una volta appreso il concetto o una volta trovato un oggetto, difficilmente ci si scorda la sua posizione.
Scherzi a parte, sicuramente se tenete il braccio sinistro a ovest e con il braccio destro fate un angolo di 90 gradi vi troverete che il braccio destro punta piu o meno a nord. (dai vabè, scaricatevi la bussola dell’iphone, ve lo concedo) Ora: state guardando a nord ok? Dovreste riconoscere l’orsa maggiore. Bene. Dò per scontato che l’Orsa Maggiore la sappiamo riconoscere tutti (almeno questa eh!)
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ASTROFOTOGRAFIA
Credits Imagine http://www.mezzofanti.altervista.org)
ma ruota attorno all’asse compiendo un giro completo in 24 ore. Quindi si può dire, in maniera errata tecnicamente ma giusto per rendere l’idea, che tutto il cielo ruota, si, attorno ad un unico punto che è rappresentato dal nord, ma per sapere dove si trova il nord si prende a riferimento la stella polare. Ecco come wikipedia rappresenta il movimento della volta celeste attorno ad essa. Questa sarà la stella da tener in considerazione per effettuare un corretto allineamento della montatura al nord celeste.
Ora, basta prendere le due stelle della parte destra della costellazione e tracciare una riga che le unisce e va su su su…fino alla stella piu luminosa successiva, che fa parte invece dell’orsa minore. (vedi immagine in alto). Ecco l’avete trovata!!! Ora che abbiamo trovato la polare, possiamo spendere anche due parole su di essa.La stella polare è importante per diversi motivi..innanzitutto è la stella piu vicina all’asse ipotetico di rotazione terrestre, e la stella polare compie un giro attorno ad esso. La posizione della stella polare non rappresenta è un punto fisso,
Articolo di Fabio Mortari -10-
RUBRICA ASTRONOMICA
Il transito di Mercurio sulla stella Sole 09 Maggio 2016 con Accademia delle Stelle
A più di 80 milioni di km dal pianeta Mercurio, in località Santuario della Madonna del Divino Amore (Roma), alcuni esseri umani, capitanati dal Fisico Paolo Colona, Presidente dell'Accademia delle Stelle, stanno montando le proprie strumentazioni ottiche per osservare il transito di questo piccolo pianeta facente parte il Sistema Solare.
C
iò che si aspettano di vedere una volta "poggiato" l'occhio sull'
oculare del proprio telescopio, debitamente protetto da filtri onde evitare danni permanenti alla vista, è il passaggio dinnanzi al Sole di Mercurio, il pianeta sì più vicino al Sole ma anche il più veloce del Sistema Solare e quindi con il più breve anno solare ( 88 giorni rispetto ai 365 terrestri). "Figlio minore" della stella Sole, Mercurio è un pianeta conosciuto principalmente per essere il più caldo tra i fratelli del Sistema Solare quando in realtà questo è invece certamente il pianeta con la maggiore escursione termica dovuta alla quasi totale assenza di atmosfera
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RUBRICA ASTRONOMICA
"Mercurio, il pianeta sì più vicino al Sole ma anche il più veloce del Sistema Solare e quindi con il più breve anno solare"
la faccia esposta al Sole può vantare temperature di 527 gradi centigradi mentre quella buia ne registra anche 83. Ma Mercurio è molto altro ancora: La mia osservazione di Mercurio basti pensare che è un pianeta composto principalmente da ferro e comprendere che questa è una notizia che tende ad oscurare ciò che molti ritengono essere invece un primato
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marziano. Polvere di Stelle non può mancare a questo importante appuntamento così decide di aderire all'iniziativa voluto da Accademia delle Stelle, in qualità del Presidente Prof. Colona, andando a "sbirciare" l'evento dai vari oculari messi a disposizione dai presenti. Ed è così che finalmente si staglia il disco solare sui vari oculari dei telescopi protetti da filtri adeguati,
RUBRICA ASTRONOMICA
"Non è difficile scorgere già ad inizio osservazione alcune macchie solari presenti nel corpo centrale del disco"
principalmente filtri a tutta apertura utili a schermare le radiazioni UV per le quali si ha un’accelerazione dei processi di invecchiamento dei livelli esterni dell'occhio e le radiazioni IR che possono causare la temporanea o totale perdita della vista. Non è difficile scorgere già ad inizio osservazione alcune macchie solari presenti nel corpo centrale del disco ossia delle regioni a minore temperatura rispetto le zone circostanti, macchie osservate dall'essere umano già dal 1700 ma ciò che fortemente emoziona oggi è la visione, nella zona sud del Sole, del
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disco scuro di Mercurio, così piccolo e apparentemente fragile rispetto alla sua stella eppure resistente e fedele ormai da miliardi di anni, una costante anche per l'essere umano che, già nelle epoche antiche bramando le osservazioni della volta celeste, era solito attribuire accostare agli astri del cielo visibile dei e divinità, espressioni dei limiti terrestri ma non delle volontà umane. Una lacrima di gioia suggella questa evento scientifico che porta inevitabilmente un retrogusto filosofico: il pensiero del famoso "granello di sabbia umano" sovrasta infine tutto il
RUBRICA ASTRONOMICA
"il pensiero del famoso "granello di sabbia umano" sovrasta infine tutto il resto" ďťż
resto e tornare con i piedi per terra, se pur necessario, risulta pesante e molto triste. Doveroso ringraziare il Prof. Paolo Colona che, mosso da grande passione e profonda esperienza, grazie alla sua associazione "Accademia delle Stelle", riesce a legare sempre piĂš persone al cielo, culla di vita e patria delle nostre vite.
Articolo di Francesca Abate
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UFOLOGIA
L'UFOLOGIA ITALIANA: QUINDICI ANNI FA "Quando, quindici anni fa, iniziai ad approfondire la tematica ufologica, affascinato dall’immaginario fantascientifico e dall’ipotesi di vita aliena, era il tempo in cui la TV riportava il “vero”"
No, non dico sul serio… ma è il solo modo che ho scelto per tentare di arrivare al punto. Del resto, anche l’espressione “Era il tempo in cui…” rapportata a soli quindici anni fa, potrebbe apparire fuori luogo temporalmente parlando, ma (a mio avviso) non lo è. Fino a quindici anni fa circa, in TV, esistevano/erano esistiti programmi televisivi intenti ad affrontare la tematica UFO creando “anche” un contraddittorio… ricordo “Misteri” condotto su RAI3 da Lorenza Foschini, “ultimo avamposto della padella in prossimità della brace/Mistero” (cit. Novelli), in cui si narrava il pensiero fantastico e la razionale spiegazione, lo scontro
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dialettico si accendeva e lo spettatore era libero di sviluppare la propria idea in merito, essendo in possesso delle informazioni del caso. Anche i tempi di intervento erano ben più dilatati, in modo da permettere ad entrambe le posizioni di essere espresse, sebbene in conclusione il “caso-business” veniva sdoganato e l’intervento seriorazionale era circoscritto a considerazioni ben più ristrette (ma più chiare e utili al fine di capire quanto il caso trattato fosse un caso economico e nient’altro). Il Caso Santilli/Autopsia aliena ne fu bandiera, con il Professor (?) Pinotti e Baiata (allora interessati “al raccolto”).
UFOLOGIA
Oggi, il programma televisivo preposto alla narrazione di casi ufologici è il già citato “Mistero“, condotto su ITALIA1 da Chiunque: nessun contraddittorio, menzogne proposte con toni apocalittici, totale assenza di indagine. Stesso discorso per quanto riguarda l’informazione online. Penso che la rivoluzione tecnologica abbia innescato una rivoluzione informativa (contagiando anche quella televisiva), tramutatasi in un magma disinformativo quotidiano che a cavallo dei social network, stia educando pericolosamente la massa all’ignoranza generale… ma restiamo sul pezzo. L’ufologia… italiana… al 2016.
adottare alcun filtro, non evitai nessuna fonte e nessun autore, nessuna associazione “istituzionale” e/o indipendente. Mi nutrii di qualsiasi testo e di qualsiasi scatto. Sarei falso se non ammettessi che, istintivamente, avrei pagato per poter giungere a conclusioni fantastiche, alla reale esistenza di forme di vita ET (magari
Quando iniziai a studiare la storia ufologica cercai testi/immagini senza
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proprio grigi e d insettoidi, piuttosto che rettiliani e testa a cuore) alla natura aliena dei Crop Circle’s o Cerchi nel grano (land art per cui provai una vera e propria passione). Individuavo nell’esponente del Cicap il nemico: prezzolato sapientino, distruttore di sogni e di speranze, saccente ed insensibile conservatore al soldo dei
UFOLOGIA
probabilmente con eccesso di presunzione ed un filo di approssimazione (“la ricerca italiana” in merito a quale tematica? Boh). Ma ormai poco conta, per chi orbita nell’ambito ufologico italiano, Italian Research siamo noi.
poteri forti. Individuavo nel CUN e nel C I S U gli Ufologi, gli esperti del settore, li immaginavo in stile Fox Mul der indagare tra le pieghe del macro, scartabellando con il micro, rannicchiati nell’angolo del proprio monolocale scuro e fumoso, tra cataste di libri e ritagli di giornale, sulla falsa riga di Sepolti in casa. Poi c’era l’ufologia Indipendente, con l’Ufofilo intento a scremare il vero dal falso, consapevole di quanto il falso fosse utile al cicappino nel suo intento di screditare l’ipotesi aliena del fenomeno UFO… All’epoca, la sana Ufologia Indipendente Italiana da me riconosciuta era composta da Ufoonline.it (nato nel 1999 ed ancora a t t i v o ) , Ufologia.net (che oggi reindirizza su kasta.it, proponendo il profilo artistico di Francesco Castagna, con venature “anche” a tema alieno), ed anche Ufoitalia.net del buon Roberto Malini e S p a z i o u f o . c o m del buon Max Cattelan non esistono più… arrivò il 2004 e tentai di creare una nuova deriva in grado di collaborare con quelle citate al fine di fare chiarezza in merito alla tematica UFO e la chiamai Italian Research,
All’epoca, nel web, si acquisiva più rapidamente la disinformativa di come il Cicap solesse riconoscere la natura del fenomeno Crop Circle in tracce lasciate da porcospini in amore nel loro correre in tondo, piuttosto che immergersi in un’indagine che avrebbe portato alla contezza (1/2) di come questa ipotesi fosse stata, in origine, esposta nel 1983 e nel 1987 in quel della rivista Flying Saucer Review (FSR) da tale Gordon Creighton, riproposta semi-seriamente nel 1990 (nell’ambito ufologico italiano) da Pier Luigi Sani (CUN) ed Edoardo Russo (CISU) in quel del Giornale dei Misteri, per poi esser stata (semplicemente) “segnalata” soltanto nell’Ottobre 1991 da Luigi Garlaschelli (Cicap) in quel della rivista CICAP (poi Scienza&Paranormale), in cui non si accennava ai “porcospini in amore” ma al movimento di “cervi o daini”.Questo è un esempio assolutamente utile al fine
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UFOLOGIA
permette di etichettare come debunker, insabbiatore e assoldato dal potere colui che ritiene “spiegato il mistero” e dunque, in un certo senso, è liberatoria. Per chi predilige l’ipotesi fantastica, il realista scettico razionale è il nemico… e individuare un nemico è “utile e rassicurante” in ogni ambito: politico, ideologico, sportiv… ehm… calcistico ecc.
i l modus operandi dell’Ufologo credente e del perché l’interpretazione fantastica abbia terreno fertilissimo tra l’opinione pubblica. Ricordo che mi ritrovai anch’io a replicare all’amico/a del caso che incuriosito domandava: “E la Scienza come spiega il fenomeno Crop Circle?” con un “La Scienza dice che i Crop Circles vengono creati dai porcospini in amore che… ecc.” Chiaramente, a quel punto, il siparietto si concludeva con uno sguardo di intesa tra me ed il/la malcapitato/a amico/a. Risultato finale: la Scienza mente, la verità è altrove e viene secretata… avevo mantenuto intatto il mio vestito immaginario ed il mistero era salvo, lui/lei non avrebbe approfondito (molto probabilmente) l’argomento, divenendo “spacciatore” (alla prima casuale occasione) della medesima idiozia.
La verità comprovata è noiosa e antipatica. Per molto tempo, chi ha spiegato il mistero, l’ha fatto una volta senza persistere nel suo sbandierare la propria tesi a destra e a manca (al contrario del sensazionalista che ne fa un vero e proprio lavoro remunerato). Chi ha spiegato il mistero con PROVE REALI ha deciso di proseguire il viaggio con l’assunto: “l’ho spiegato e l’ho anche scritto, se vorrai venirne a capo ne avrai la possibilità, se non lo farai è perché NON VUOI SAPERE LA VERITA’, vuoi che la VERITA’ SIA QUEL CHE DESIDERI CHE SIA, sarebbe tempo perso per me persistere nel confronto con chi osserva con gli occhi chiusi”. E come dargli torto.
Perché l’ipotesi fantastica è più affascinante. L’ipotesi fantastica è qualcosa di “diverso” dal “consueto” (apparentemente) deprimente e statico. L’ipotesi fantastica apre a nuove considerazioni, riscrive il tutto,
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UFOLOGIA
credere ad ogni costo in qualcosa che non è, come i vari Pinotti, Baiata, Chiumiento, Malanga&co., ed a livello associazionistico il C U N (Centro Ufologico Nazionale), il GAUS (Gruppo Accademico Ufologico Scandicci) e (più o meno) nuovi avvoltoi vogliosi di cibarsi dell’Ufologia per tirare a campare, come Segnidalcielo del radiologo Fratini e il C.UFO.M. (Centro Ufologico Mediterraneo) di C a r a n n a n t e e Piccaluga.
Va sottolineato inoltre che, laddove colui che spiega con prove inconfutabili decide di pubblicare il frutto del proprio lavoro al cospetto di un ritorno economico (esiguo o esoso che sia) scatta l’indice critico del sensazionalista che lo accusa di lucrare sull’insabbiamento… Oggi, tuttavia, si rende necessario il contrasto alla disinformazione, non tanto per rischi strettamente legati a questioni ufologiche (sebbene non siano mancate negli anni tragedie direttamente o indirettamente connesse ad una folle interpretazione della materia stessa), quanto per disinformazione nell’ambito medico che rischia di riportare il genere umano nel medioevo… ma restiamo sul pezzo. L’ufologia… italiana… al 2016.
Chi si è mantenuto sul filo tra la ragione e la speranza, per poi uscirne in silenzio tornando alla quotidianità altra. Legittimo ed onesto. Chi ha accettato la realtà dei fatti, continuando a coltivare lo studio della tematica sempre più spiegata e spiegabile… e sebbene l’ordine del giorno si sia ridotto allo sbugiardare il lucratore da quattro soldi e spacciatore di lanterne cinesi, riflessi di luce, nubi lenticolari come fosse antani o dischi volanti… poco male. Si dice che la verità e l’onestà arricchiscano interiormente. In questa frangia ci piace esercitare
L’Ufologia mi ha permesso di conoscere persone altre infatuate dalla tematica ufologica, dal valore intellettuale e umano differente. Chi ha continuato a raccontarsela nel modo più funzionale e utile alla propria causa, persistendo nel creare ipotesi e panorami fantastici sul nulla, pur di non ammettere di aver voluto
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UFOLOGIA
SOLIVIDEO) che accompagnavano il servizio, provocando in me suggestione a iosa… scoprii solo in seguito (quando smisi di farmi bastare quel servizio) che l’UFO triangolare proposto nulla aveva a che fare con il caso, che la dichiarazione del C o l o n n e l l o De Brouwer era tutt’altro che “inquietante” e che lo scatto proposto per ventuno anni come copertina del caso era opera di un falsario di nome Patrick che aveva costruito “per divertirsi” un modellino triangolare con un pannello di frigolite per poi appenderlo in aria e fotografarlo di sera. Ho interpretato anche io l’espressione del Polidoro Cicappino di turno come quella di colui che ride sotto i baffi in segno di scherno, incapace (io) di comprendere che a provocare in lui quella serenità era l’effetto della veraverità capace di rendere liberi. E se è vero che “maturare significa cambiare e che fermarsi in fondo è come morire”, credo che non fermarsi sia andare avanti avendo ben chiara la realtà delle cose. A distanza di anni per me non è cambiato niente. Non è una fede. Non è una missione. E’ Passione nella verità. Articolo di Tiziano Novelli (Italian Research)
collaborando con UFO Of Interest, diretto da Scott Brando, blogger anonimo che quotidianamente propone l’analisi di casi nazionali ed internazionali in tempo reale in quel della pagina Facebook di UOI, con Paolo Bertotti (PhotoBuster), fototecnico che da una trentina d’anni svolge gratuitamente (per conto del C.I.S.U.) le analisi e le perizie su materiale fotografico e video che vengono segnalate o inoltrate allo stesso) ed a livello associazionistico proprio con il CISU (Centro Italiano Studi Ufologici), vera e propria memoria storica dell’Ufologia Italiana composta da persone intellettualmente impeccabili e arricchenti sia professionalmente che umanamente. Sono stato anche io, in principio, un potenziale fuffologo. Ho dato per scontato un colpevole tacitare dei Governi in merito al fenomeno UFO. Ho amato il caso UFO del Belgio (30 marzo 1990), ho visto e rivisto il servizio del TG1 imparando a memoria le parole narranti e le note della musica in stile (NON SIAMO
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RADIOASTRONOMIA
LA RADIO ASTRONOMIA Ci troviamo nel XX secolo, a Holmdel, nel News Jersey, Ormai le comunicazioni radio hanno abbandonato la scienza pura e puntano verso interessi commerciali. Tra le aziende leader degli anni trenta, vi era pure la statunitense “Bell Telephone Laboratories�, la quale, svolgeva un grosso businnes di affari con la telefonia e con le stazioni radio commerciali. -21-
RADIOASTRONOMIA
M
a, qualcosa le impediva di immettere sul mercato nuovi apparecchi telefonicI
"Di che natura era quel disturbo che tanto angustiava i dirigenti della Bell Telephone Laboratories?"
di più nella regione delle onde corte. Infatti, la enorme configurazione dell’antenna, orientabile anche in ascensione retta e declinazione, connessa ad un sensibile ricevitore, sintonizzato sempre su 20,5 Mhz con una larghezza di banda di 1 Mhz, consentì all’ing. Jansky di capire che quel sibilo continuo era di origine galattica. Ma, cerchiamo di capire bene come il giovane ingegnere era giunto a questa conclusione. Puntando l’antenna verso il centro della nostra galassia quel disturbo aumentava di intensità; per cui, addivenne alla conclusione che, scartati i rumori di origine terrestre, e cioè i temporali riflessi dalla Ionosfera; scartata la possibilità che il rumore fosse causato dall’emissione della radiazione solare (a quell’epoca era già noto agli astronomi che la Radiazione di Corpo Nero o Radiazione Termica, produce una coda a bassa frequenza, appunto sulle frequenze radio) quel segnale, che sorgeva e tramontava una volta al giorno, con un periodo esatto di 23 ore e 56 minuti, non coincideva più con la posizione del Sole che, come sappiamo, rispetta un periodo di 24 ore, ovvero un giorno. Queste considerazioni lo convinsero che
e nuove stazioni radio broadcasting: un fastidioso rumore di fondo! Si, proprio un maledetto disturbo che si avvertiva nella cornetta telefonica e nell’ascolto delle emittenti radiofoniche, tanto da rendere difficile l’ascolto delle comunicazioni. Orbene, escludendo l’ipotesi che si trattasse di disturbo atmosferico; escludendo le emissioni del campo magnetico solare; escludendo anche la radiazione del Sole, in quanto tale disturbo continuava anche dopo il crepuscolo astronomico (il tramonto del Sole); dunque che cosa, era quel noise costante? Gia! Di che natura era quel disturbo che tanto angustiava i dirigenti della Bell Telephone Laboratories? Per poter risolvere questo enigma, la Bell Telephone si rivolse all’ingegnere Karl Guthe Jansky (Fig1) giovane fisico statunitense; il quale, dopo aver costruito una grande antenna, orientabile per 360°, scherzosamente definita La Giostra (Fig2), cominciò ad effettuare le prime osservazioni astronomiche in banda radio, privilegiando le H.F., e più precisamente la frequenza di 20,5 Mhz, poichè il disturbo si evidenziava -22-
RADIOASTRONOMIA
FIGURA 2 - LA GIOSTRA
FIGURA 2 - KARL JANSKY
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RADIOASTRONOMIA
scoperta rivoluzionaria! Attraverso la Radiazione Fossile, aveva confermato la Teoria del Big Bang e l’origine dell’Universo; teoria, confermata poi dal telescopio spaziale Hubble, il quale è riuscito ad osservare, in banda ottica, le stelle di prima generazione risalenti a circa 13.miliardi di anni fa. Ma, come spesso accade, i suoi risultati non furono presi in considerazione dalla Bell Laboratories, interessata soltanto a risolvere il problema tecnico delle sue apparecchiature; ed il nuovo progetto presentato da Jansky, mirato alla costruzione di una antenna di 30 metri, utile a studiare più in dettaglio la nostra Galassia, cadde nel vuoto. La Bell Laboratories assegnò a Karl Jansky un altro progetto e lui non si occupò mai più di Radioastronomia. Quanto sin qui riportato, è soltanto l’inizio, perchè a Jansky, fecero seguito altri radioastronomi ricercatori: Robert Wilson e Arno Penzias (Fig.3) i quali, nell'intento di risolvere le cause del rumore che disturbava le prime trasmissioni radiotelevisive via satellite, utilizzarono una tecnica innovativa per gli anni sessanta: il ricevitore Dicke. E lavorando sulla frequenza di 408 Mhz per inseguire i satelliti per
sicuramente si trattava di una una Radiosorgente, comunque, fuori dal nostro Sistema Solare; in quanto, il periodo calcolato dall’ingegner Jansky, collimava perfettamente al periodo di transito delle stelle fisse che popolano la volta celeste. La sua conclusione fu che, la sorgente del disturbo proveniva dalla Costellazione del Sagittario, ovvero: dalla regione centrale della nostra Galassia. Quell’emissione continua e diffusa nella banda radio era, dunque, il respiro della Via Lattea; o, quanto meno, il residuo della Radiazione di Fondo generato dalla tremenda esplosione del Big-Bang, avvenuta circa 14.miliardi di anni fa che diede origine all’Universo. Era nata, così, una nuova disciplina scientifica: La Radioastronomia. E dopo la sua morte, avvenuta il 1950, la Comunità Scientifica, in suo onore, adottò il suo cognome (Jansky) quale unità di misura del Flusso Radio (l’intensità del rumore generato dalla Radiazione Fossile è pari a 3 Jansky). All’età di appena 26 anni, Jansky aveva fatto una scoperta rivoluzionaria! Attraverso la Radiazione Fossile, aveva fatto una
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RADIOASTRONOMIA
Population; e dal recentissimo radiotelescopio “S.R.T - Sardinia Radio Telescope” di San Basilio (Cagliari) http://www.srt.inaf.it/ Inoltre mi piace citare i gruppi di ricerca radioastronomica amatoriale, qui elencati: I.A.R.A. - Italian Amateur Radio Astronomy Group www.iaragroup.org; S.d.R. U.A.I. Sezione di Ricerca Radioastronomia dell’Unione Astrofili Italiani http://radioastronomia.uai.it/ e la Sezione di Ricerca Radioastronomia dell'Osservatorio Astronomico OAG Monti Lepini di Gorga (Roma) www.osservatoriogorga.org che offrono il loro contributo nel campo radioastronomico utilizzando le loro apparecchiature nello studio, nella ricerca e nella sperimentazione. A conclusione dell'articolo va detto che, sebbene sia ancora molto giovane, la Radioastronomia riserva forti emozioni a chi l’attività di ricerca la svolge per lavoro (Radioastronomi) o per coloro che la svolgono per passione (Radioastrofili); in quanto, un segnale radio ricevuto da un corpo celeste, magari distante dalla Terra milioni di anni luce, porta con se ricche informazioni circa la distanza, la massa
telecomunicazione Echo 1 e Telestar, si accorsero che lo strumento di rilevamento misurava una massiccia radiazione provenire da tutte le direzioni dello Spazio, in tutte le ore del giorno e della notte, registrando un rumore di fondo abbastanza costante, pari ad una temperatura di circa 2.7° Kelvin; ovvero: la Radiazione Cosmica di Fondo che riempie tutto l'Universo, residuo della temperatura dopo l'esplosione del Big Bang. Nel 1964 quindi, Penzias e Wilson, al termine di uno studio avviato nel 1940, avevano fatto una straordinaria scoperta che, nel 1978, li portò aconseguire il Premio Nobel. Il fiore all’occhiello della Radioastronomia in Italia è rappresentato dal radiotelescopio “Croce del Nord” di Medicina (Bologna) http://www.med.ira.inaf.it/ che, oltre ad osservare le radiosorgenti sparse nell’Universo, è impegnato anche nel progetto di ricerca SETI - Search for Extra Terrestrial Intelligence, attrav ers o il sofisticato uso del sistema SERENDIP – Search for Extraterrestrial Radio Emissions from Nearby Developed Intelligent
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RADIOASTRONOMIA
"La Radioastronomia riserva forti emozioni a chi l’attività di ricerca la svolge per lavoro (Radioastronomi) o per coloro che la svolgono per passione (Radioastrofil)"
la composizione chimica, la componente atmosferica, ed i dati orbitali. Oggi più che mai perché le antenne delle stazioni radioastronomiche di tutto il mondo sono puntate in direzione di quei 3800 pianeti extrasolari che la sonda Kepler ha scoperto di recente.
Articolo di Dr. Giovanni Lorusso
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EVENTI
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"OCCHI SU MARTE - OSSERVAZIONE CON I TELESCOPI A ROMA" SABATO 21 MAGGIO ORE 21:00 Solo ogni 26 mesi Marte si trova alla minima distanza dalla Terra e quindi nelle migliori condizioni osservative. L'Accademia delle Stelle organizza un evento osservativo dalla propria sede per permettere a tutti di osservare il Pianeta Rosso al telescopio. Marte sarà "in opposizione", cioè dalla parte opposta del cielo rispetto al Sole, e brillerà più luminoso di qualsiasi stella (magnitudine -2.1). Lo osserveremo con i nostri telescopi dalla nostra sede. DOVE: L'evento si tiene presso la sala conferenze della parrocchia San Gregorio Babrarigo, all'EUR, di fronte alla stazione Laurentina della Metro B. -27-
PARTNERS
I PARTNERS ACCADEMIA DELLE STELLE L’Accademia delle Stelle è una Scuola di Astronomia: dal 2010 tiene presso le proprie sedi moltissimi corsi di AstronomiaPaolo Colona al TG2 (base, avanzata, pratica) e scienze affini (Archeoastronomia, Astronomia Culturale, Astrofotografia, Astronomia insolita e curiosa, eccetera), proponendo anche vacanze-studio di Astronomia amatoriale e teorica, avvalendosi della competenza di Paolo Colona, fisico, archeoastronomo e astrofilo di lunga esperienza. I nostri corsi hanno ricevuto il patrocinio della UAI. https://www.accademiadellestelle.org/
ASTROFILO NEOFITA Blog di Astrofotografia curato da Fabio Mortari. All'interno del sito è possibile trovare tutte le informazioni possibili sulle tecniche astrofotografiche per i neofiti del cielo che intendono approcciarsi alla fotografia della volta stellata, dei pianeti e di tutti gli altri corpi celesti. SITO WEB: http://astrofiloneofita.altervista.org/
GAML Sede: Via Nobel , 1 (Locali Ex IPIA), 00034 Colleferro (RM) Sede Legale: Via Nobel, 1 (Locali Ex IPIA), 00034 Colleferro (RM) Osservatorio Astronomico: Osservatorio Astronomico di Gorga Planetario: Planetario di Gorga Contatti: Telefono: 377-1072855 SITO INTERNET: www.osservatoriogorga.org -28-
PARTNERS
I PARTNERS OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI GORGA Visite guidate per gli studenti Conferenze Serate osservative aperte al pubblico Corsi di aggiornamento Mostra permanente Mediateca Laboratorio di Fisica per l'Astronomia Eventi Speciali (Transiti, eclissi, etc) Star Party Dal Microcosmo al Macrocosmo
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ITALIAN RESEARCH ItalianResearch.it nasce dalla passione e dal fascino che un’ipotesi di vita extraterrestre può creare nella mente umana, nella piena coscienza che tale attrazione possa derivare dalla necessità di realtà diverse da quelle che ci circondano quotidianamente. La redazione di ItalianResearch.it non è costituita da persone facilmente suggestionabili o dedite alla credenza incondizionata nel fenomeno ufologico,in quanto la volontà di approfondire una ricerca personale nei meandri dell’argomento non deriva da esperienze dirette di avvistamenti che hanno sviluppato nel nostro essere una fede o una convinzione. Ci teniamo tuttavia a sottolineare che l’obiettivo prefissato da Italian Research è anche quello di collaborare con le realtà ufologiche degne di credibilità e meritevoli di tale lucida comunione, al fine di costituire un unica e concreta unione di intenti
. SITO WEB: http://www.italianresearch.it/
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LE FOTO DEL MESE di Fabio Mortari
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LE FOTO DEL MESE
Scatto alla Luna di Fabio Mortari
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LE FOTO DEL MESE
Scatto di Fabio Mortari
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