Rivista Gratuita di Astronomia, Ufologia e CQ CQ Anno 2016
Direttore FRANCESCA ABATE
Polvere di Stelle
Il Vademecum dell'Astrofilo Neofita di Fabio Mortari Il vademecum dell’astrofilo neofita è un’idea che mi è venuta in seguito alle raccomandazioni ricevute durante il mio percorso. Ovviamente la pagina è sempre in costante aggiornamento. I consigli sono utili sia nel rapporto con gli altri astrofili, sia nel rapporto con la propria attrezzatura. (...) segue a pag. 2
Blog di Astronomia, CQ CQ e Ufologia http:polveredistelleunosguardoalcielo.blogspot.com
Anche gli scettici hanno un c...uore “Homo sum, umani nihil a me alienum puto”
Alfabeto fonetico NATO (o ICAO)
di Alessandro Novelli (Italian Research)
Daniele Giaccari
Per loro, i fuffari, è un attimo petare, per te che cerchi aria pura… devi aprire le finestre, mettere a corrente e aspettare ore ed ore che passi… imprinting del naso… che martella il cervello come “zoccoli d’infermiere”. Un “fallimento di mercato”, merita interventi e regolamentazione? (...)
L'alfabeto fonetico radiotelegrafico, chiamato spesso anche alfabeto fonetico NATO, venne sviluppato negli anni cinquanta dall'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile (ICAO), per essere comprensibile (e pronunciabile) a tutti i piloti e gli operatori dell'aviazione civile. (…) segue a pag. 15
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Misteri risolti in una serata di Skywatching
Segnali dalla Luna di ikOeln Giovanni Lorusso
di Francesca Abate
Era il 27 Luglio 1930 e la nave Elettra, laboratorio Una bella e calda serata di luglio, un cielo limpido e galleggiante di Guglielmo Marconi, era ancorata nel porto di Civitavecchia. Adelmo Landini,(Fig1) privo di inquinamento atmosferico, stelle a go go, marconista di bordo, era intento ad esaminare i cuffie per ascoltare musica , una bibita e se ci segnali radio provenienti da Rio de Janeiro, emessi scappa anche un panino ripieno delle migliori sulla frequenza di 14 metri. schifezze alimentari in commercio. Quando ad un tratto Landini si alza di colpo, Ah..dimenticavo.. un telescopio e una reflex, una videocamera, una sdraio e un cuscino per poggiare sbalordito dal fenomeno che stava ascoltando: un il capo ( e per dormire nei momenti di noia). Inizia incomprensibile raddoppio dell'emissione radio. (…) così la nostra (ipotetica) serata di Skywatch tutta italiana. (…) segue a pag. 10
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Il Vademecum dell'Astrofilo Neofita segue da pag. 1 PER CHI INIZIA OGGI: a) Non spendere cifre enormi: eviterei personalmente di spendere 2.000 euro di telescopio se fino ad oggi non hai mai buttato l’occhio dentro ad un oculare. Ci sono offerte molto buone sui telescopi entry level, di ogni prezzo. Considerando che mi piace una certa “efficacia” nell’informazione, vado dritto al sodo: non spenderei meno di 500 euro per il primo telescopio e non spenderei più di 800,00, montatura compresa. In questo range si verificano delle opportunità molto interessanti, a patto di informarsi bene e valutare anche chiedendo ad amici astrofili o leggendo molta didattica sul net. State attenti più che altro al tipo di montatura, che non sia sottodimensionata. Spesso si legge “adatto per l’astrofotografia”, questo implica che la montatura deve essere sufficientemente performante per tale scopo quindi è bene accertarsene. Se desideri fare le prime fotografie, consiglio l’acquisto di una montatura con la dicitura “equatoriale”. Inoltre deve essere motorizzata su entrambi gli assi e deve essere in grado di sopportare un certo peso. Consiglio proprio terra terra, se desideri fare foto non scendere sotto una EQ5 e considera come ottica “limite” un telescopio che non pesi piu di sei/sette kg. a) Acquista sempre materiale al tuo livello.: Consiglio banale, certo. Perché banalmente ci caschiamo prima o poi tutti. Acquistare sempre materiale che si riesca ad utilizzare è fondamentale per la sana crescita della passione. Ad esempio, se sei un neofita e non hai mai buttato un occhio al cielo, non acquistare il Goto. Consiglio personale…il GoTo è utilissimo e fa risparmiare tempo, ma solo se lo si sa usare davvero bene e se si capisce in principio il funzionamento delle dinamiche celesti. Altrimenti il goto non punterà mai un bel niente. Evita di acquistare il primo giorno un setup fotografico, se non sai ancora che relazioni di sono tra varie ottiche e come funzionerà il tutto. Evita di acquistare una super montatura con un super telescopio, se ancora non sai bene cosa differenzia una barra losmandy da una barra vixen. Potresti montarlo male e farlo cadere. Dedica invece tanto, tantissimo tempo all’osservazione. Acquista il tuo primo telescopio con la coscienza di chi sa che sta approcciando a qualcosa di affascinante ma che ha qualche dinamica complessa. Non complicarti la vita subito e pensa a godertela con del bel visuale. E cosi ci saranno più serate divertenti..(e meno thread nei forum con la dicitura “Il mio primo telescopio: non funziona niente Help Me”. b) Conosci il cielo?: questa è una domanda parecchio banale, ed ha mille risposte. C’è il neofita che già conosce un pò di cielo, c’è il neofita che a malapena sa dove si trova la luna. A prescindere da tutto posso dare un piccolo consiglio: contatta un’associazione astrofili nella tua zona e vai ad una serata di divulgazione. Normalmente in queste serate i gruppi astrofili spiegano molte cose del cielo, con l’ausilio del laser. Fate domande. Questo è essenziale sia per chi vuole fare foto sia per chi vuole dedicarsi al visuale. E’ un aspetto imprescindibile…ora, non dico certo che il cielo bisogna conoscerlo tutto, servono anni. Ma sapere conoscere le principali costellazioni e le stelle più importanti è basilare per trovare gli oggetti e per sapere in che parte del cielo vogliamo osservare. Inoltre prendere contatto con l’associazione astrofili sarà fonte di nuovi spunti. c) Essere informati: Sebbene oggi abbiamo molti strumenti a disposizione dal punto di vista informativo, consiglio di organizzarsi affinché non sfuggano di mano gli eventi importanti. Ci sono siti specializzati molto interessanti che divulgano notizie su eventi del giorno, del mese e dell’anno. C’è un software molto carino che aggrega news da più feed, si chiama BlogBridge. Io lo utilizzo per inserire i feed delle testate di interesse. In questo modo, automaticamente, vengo informato se ci sono nuove supernovae, passaggi di comete o se viene scritto un articolo su un determinato oggetto. Questo aspetto sarà utilissimo per programmarsi le serate osservative. (…) segue a pag. 3
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Il Vademecum dell'Astrofilo Neofita segue da pag. 2 d) Avere cura degli strumenti: anche questo è un aspetto molto semplice da comprendere, ma ci tengo a sollevarlo ugualmente. I telescopi sono oggetti molto delicati. E vanno tenuti con cura, quindi ricordarsi continuamente di avere la certezza che tutto ciò che avete trasportato con voi sia di nuovo con voi. In particolare i tappi delle ottiche, del cercatore, degli oculari. Quindi state molto attenti. Non è una questione di prezzo…dovete sapere che i telescopi non sono tutti uguali. Può capitare frequentemente che un telescopio pari modello, marca e prezzo lavori meglio del suo “fratello” perché le ottiche possono essere state create davvero bene. Ad esempio, io ho uno ziel 150 newton, non è una macchina formidabile in sé, ma questo è uscito dalla fabbrica con una buona correzione. Quindi nel suo piccolo è un pezzo unico. Pagato poco, buonissima resa e adatto per fotografare. State attenti, un telescopio quando è rotto è rotto e se avete speso “poco” spesso non conviene ripararlo. Ergo: avete perso un pezzo unico. e) Monta, Smonta, Rimonta, Rismonta: Consiglio di prendere davvero manualità con le operazioni preliminari, quali appunto il montaggio e lo smontaggio del telescopio, della montatura e del treppiede. Sembra facile, ma non è…c’è una prima regola che mi sono imposto e che riassumo in una frase: “tutta la serata si gioca nella prima mezz’ora di montaggio”. Mi sono impegnato affinché il montaggio di tutto il setup, compreso di calibrazione, allineamento polare, bilanciamento etc. avvenga nel modo più naturale possibile. E’ importante perché soprattutto all’inizio mi capitava ad esempio di mettermi ad osservare senza aver bilanciato a dovere col risultato di mettere sotto sforzo la montatura. Oppure di aver montato tutto senza stringere opportunamente i piedi del cavalletto, col risultato che al primo tocco perdevo allineamento polare e dovevo rismontare tutto. All’inizio ci tocca prenderci davvero la mano e bisogna andare per step. Appena farò un articolo apposito, lo linkerò in questa pagina. f) Non toccare MAI gli specchi o le lenti con le mani nude: Buonsenso? Certo..ma non solo. Quando ho iniziato io, certamente non prestavo attenzione a questo aspetto. O meglio, il mio problema principale proveniva dal fatto di rigare o meno la superficie dell’ottica. Quindi qualche volta ho toccato le lenti degli oculari con il dito cercando di non toccarlo con l’unghia. Ma il problema non è il graffio..o meglio non è SOLO il graffio. Il problema principale è che la pelle è grassa. Quel grasso li, se non lo si rimuove subito, può arrivare a “corrodere” la superficie dell’ottica col risultato che rimane il segno indelebile del passaggio del dito. Quindi se ti capita di toccare un’ottica, non limitarti a vedere se è rimasto un graffio o meno. Piuttosto lava la lente E LAVALA SUBITO. Ci sono molti tutorial che spiegano in dettaglio come operare per la pulizia, io so che si utilizza acqua tiepida e del sapone neutro e solitamente mi adopero in questo modo. Ma leggiti anche altri pareri, l’importante è ottenere il risultato: ottica pulita e nessun residuo umano sopra. g) Verifica continuamente la tua attrezzatura: Prima di allontanarti di casa verifica sempre di avere con tè tutto. Alcuni accessori sono vitali, quali una bella torcia a led bianchi e rossi di quelle che si mettono in testa, dell’Autan e il cellulare ben carico. Ma oltre questo, verifica continuamente che tutto sia “in regola”. Oculari, adattatori, collimatore..questo per iniziare. Poi scendi più in profondità: i cavi ci sono? Sono lacerati? Le batterie sono cariche? Hai preso con te il predellino del treppiede? Hai qualche attrezzo con te? Sei sicuro che funzioni tutto? Passa del tempo a verificare tutti questi aspetti, perché quando si esce vengono sempre fuori dei problemi. (…) segue a pag. 4
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h) Evita i test nelle serate serene: Possibilmente evita di testare la tua attrezzatura o le modifiche nelle serate ottimali per godersi lo spettacolo del cielo. Il rischio è di buttare via una serata propizia. Questo consiglio lo fornisco non tanto per te stesso, ma soprattutto per chi gira in tua compagnia. Se nelle tue osservazioni o serate fotografiche sei accompagnato da astrofili con una certa esperienza, sicuramente stavano aspettando questa serata da diverso tempo. Quando si fa astrofotografia, soprattutto, il numero di serate buone scende radicalmente…serve la luna nuova, un cielo perfetto, un posto perfetto, attrezzatura perfettamente allineata e montata e molta precisione e concentrazione. Quindi bisogna cercare di non essere di disturbo agli altri con continue domande (a patto che nel tuo test tu non sia completamente autosufficiente, chiaro..) . Prova a casa tutto quanto o fai un’uscita infrasettimanale per i test in modo da poter godere il cielo e lasciar godere ai tuoi compagni il gusto di una serata buona. E’ questione di rispetto da un lato, ma anche di buona creanza. Certo si..sto dicendo che io e te, in quanto neofiti, possiamo essere dei rompipalle per gli esperti astrofili che ambiscono a fare la foto del secolo proprio quella sera li. Quindi bisogna che l’ABC lo si studi anche un pò in solitaria per fare in modo che la prossima volta verremo nuovamente chiamati ad accompagnare astrofili più bravi di noi e che ci dispensino i consigli più utili. Infine, aiuta a smontare e rimontare. Sarai aiutato. Inoltre se giri con persone piu brave di te, questo è il momento buono per porre domande e per avvicinarti alla strumentazione più professionale..carpirai anche qualche buon segreto. i) Garantisciti un margine di crescita: Ti consiglio di adoperarti nel tempo perso per capire di più sulle questioni tecniche di base, spesso trascurate proprio in virtù delle nuove tecnologie che sopperiscono alle nostre mancanze. Se disponi di una montatura elettronica che si allinea da sola, impara a farne a meno. Ad esempio, se sai fare molto bene l’allineamento polare, tieni presente che in alcuni luoghi la polare potrebbe non vedersi. Quindi che facciamo, torniamo a casa? Impara altri metodi, tipo il bigourdan. Ci sono software che aiutano in questo, possono essere utilissimi per imparare il concetto. Tieni presente che gli astrofili di un tempo facevano tutto “a mano”, dalla guida, all’allineamento, fotografavano a pellicola e non con un sensore quindi dovevano avere la certezza di aver raggiunto il fuoco etc. Se conosci qualcuno di quell’epoca, fai tesoro dei suoi consigli e attaccati a lui come una cozza allo scoglio. di Fabio Mortari
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ASTROFILO NEOFITA DEDICATO AI NEOFITI, SCRITTO DA UN NEOFITA http://astrofiloneofita.altervista.org/
FABBRICANTI DI IDEE Progettazione Grafica
Via della Quaglia, 04012 Cisterna Di Latina, Lazio, Italy 06/96871084
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Segnali dalla Luna segue da pag. 1 Una specie di eco, ma che eco non era! Una chiara e distinta ripetizione del segnale ricevuto. Uscito sul ponte della nave informò Marconi: ” … Eccellenza ricevo degli strani segnali provenienti da Rio; … sembra che si raddoppiano; … e come se fossero ripetuti da qualcuno o qualcosa; … non è un effetto eco perché si ripetono dopo appena pochi secondi … “. Il grande Maestro si portò con lui nella sala radio e, dopo aver attentamente ascoltato gli strani segnali, disse “Non vi sono dubbi; la causa è da attribuire ad una riflessione via Luna. Caro Landini, ponga attenzione a quei due secondi di ritardo tra l'emissione principale e la riflessione sulla Luna, perché è il tempo necessario affinché l'onda elettromagnetica percorra la distanza tra la Terra e la Luna ed il suo ritorno. Infatti quando la superficie lunare è investita da onde radio, le riflette così come riflette la luce. Mi creda, non ce altra spiegazione plausibile.” Adelmo Landini rimase esterefatto e non appena si fece buio, guardò la Luna alta nel cielo (Fig.2) forse per tutta la notte! Ma non fu l'unico evento, in quanto furono casualmente registrati altri Echi Lunari, in maniera particolare durante l'ultimo conflitto mondiale, causati dall'uso dei radar militari puntati verso il cielo ed in particolare con la Luna alta sull'orizzonte. Ad esempio nel Gennaio 1944 si registrarono frequentemente Echi con un ritardo di 2,5 secondi, provocati dal radar Wurzmann (Fi.3) delle notissima casa tedesca Telefunken, quando era puntato direttamente in direzione della Luna dall'isola di Rugen, nel Mar Baltico; tanto che il sistema radar della difesa inglese, dislocato lungo le coste inglesi, preposti a localizzare i V2 dei nazisti, segnalarono strani Echi provenire da una quota di circa 80 Km. A conflitto terminato, tali sistemi poi, furono utilizzati dal fisico James Stanley Hej per rilevare gli Echi dello Sciame Meteorico delle Draconidi, generato dalla Cometa 21P/Giacobini-Zener; addirittura stimando la velocità di ingresso nell'Atmosfera Terrestre intorno ai 23 Km/s. Quindi, tornata la pace, fu dato incarico al colonnello John H. De Witt di effettuare esperimenti circa la possibilità di far riflettere i segnali radio sulla Luna. Il colonnello De Witt, appassionato di astronomia, che unitamente al fratello aveva costruito un telescopio di 30 cm di diametro di apertura, la notte del 20 Maggio 1940, utilizzando un ricetrasmettitore VHF, sintonizzato sulla frequenza di 138 MHZ ed una antenna direzionale, riuscì nell'esperimento. Successo che si rafforzò in seguito, quando De Witt volle ripeterlo con adeguati mezzi che gli confermarono la certezza dei collegamenti radio via Luna. Nacque così il progetto Diana, utilizzando un radar militare modificato con 64 dipoli, per operare sulla frequenza di 115 MHZ con 30 KW; ed il 10 Gennaio 1946, intorno alle ore 12:00, appena dopo il sorgere della Luna, fu rilevata chiara e distinta la prima Eco del segnale riflesso dal nostro satellite. Di questa bella esperienza scientifica, Adelmo Landini ha scritto un libro intitolato “Navigando con Marconi a bordo dello yacht Elettra” (Fig.4) lasciata in eredità anche ai radioamatori, i quali affascinati da questo modo particolare di trasmissione, effettuano collegamenti via Luna (Earth-Moon-Earth) utilizzando la riflessione della superficie lunare. (…) segue a pag. 6
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Segnali dalla Luna segue da pag. 5 Ma grazie a questa brillante scoperta è stato possibile rilevare segnali radio dai pianeti del nostro Sistema Solare. Grazie ai segnali radio è stato possibile mappare la superficie di Venere (Fig.5) impenetrabile anche ai più potenti telescopi terrestri ed alle sonde che si sono avvicinate, perché circondata da una densa atmosfera di anidrite carbonica. Oggi, Luna, Venere, Mercurio, ma anche i pianeti più estremi del nostro Sistema Solare, vengono raggiunti da segnali radio che riportano sulla terra meravigliosi immagini di mondi lontani; così come di strani oggetti celesti che popolano l'Universo; di stelle e pianeti della nostra galassia; ed in futuro probabilmente anche di abitanti di questo enorme condominio chiamato Universo. Con le prime onde radio verso la Luna, settanta anni fa nasceva la nuova tecnologia per le indagini astronomiche. Elencare le scoperte con l'impiego dei radiosegnali impiegherebbe molte pagine; ma è sufficiente il contributo dato da questi importanti personaggi, i quali, così come fece Galileo Galilei con il suo telescopio molti secoli prima, puntarono le antenne verso il cielo, aprendo la strada a nuove scoperte astronomiche. Grazie Marconi, grazie Landini! di ik0eln Giovanni Lorusso La foto del Mese
Heart Nebula di Fabio Mortari
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Anche gli scettici hanno un c...uore segue da pag. 1 (...)Ma in fondo ci campa pure lo scettico e la spallata risolutiva sembrerebbe malvista… dubito se ne venga a capo. Ogni tanto mi guardi un po’ delusa, non ti racconto più con entusiasmo tutte quelle cazzate New Age in cui credevo e mi dimostra quanto spesso prendere il toro per le corna e accettare la realtà sia sacrilego. Te ne ho dette di palle, vorrei chiederti scusa ma sembri rimpiangerle… Quella mierdas de libros sulle piramidi promettente lamette affilate, latte che non diventa vomitevole, semi che germogliano subito, cazzoni che ne ricavano, in base a leggi tutte loro, energie cosmiche “pazzesche”, manco fosse un cerchio nel grano… land art… ebbene sì… checcherichì ne dica Pinotti… Quegli studi citati, fumosi e generici… non significativi… e l’omissione degli altri diecimila che spernacchiano e perculano, di fatto, i precedenti, in termini complicati “Li ridimensionano e rettificano, secondo un efficiente meccanismo scientifico di autocorrezione”… ovvero era ‘na cazzata. (Ironico… nel caso esposto è inesatto parlare di “autocorrezione”). I principi liberali e democratici mi impediscono di dire che i cialtroni di autori che hanno sparso letame su carta debbano essere messi a tacere… scrivere dalla cella o il concedergli di pubblicare le ultime volontà/baggianate dalla sedia elettrica mi sembra un ottimo compromesso… ironico! “A volte, essere “scettici militanti” è un po’ come ritrovarsi in “Ricomincio da capo“, il film in cui Bill Murray rivive sempre lo stesso giorno. Tutti gli attivisti scettici ripetono infatti ciclicamente la stessa esperienza: situazione di conversazione amabile con uno o più interlocutori, e poi all’improvviso qualcuno comincia a sostenere qualche insostenibile tesi, dai vaccini che fanno male all’omeopatia che guarisce ai rettiliani fra noi (la triste vita sociale dello scettico militante è ben raccontata nel brano The Skeptic in the room). Se i due contendenti sono particolarmente in forma, lo scontro può arrivare ad affrontare l’intero scibile umano in materia di paranormale, pseudoscienze e complottismi. I believer, infatti, tendono in linea generale ad optare per il pacchetto completo, “credo a uno – credo un po’ a tutto” e spesso ripropongono esempi e teorie talmente superati che pure Peter Kolosimo ne prenderebbe le distanze”. Il fatto è che ad essere scettici manco rimorchi, molte donne vogliono sognare, nello specifico vivere il mondo immaginario davanti allo specchio per poi essere criticate da altre donne, anelano cazzate, cazzate su cazzate… cabine armadio di cazzate! Come credere che Cenerentola avrebbe reclamato il tacco dodici di cristallo anche se lo avesse ritrovato un impiegato primo livello e che “Pretty Woman” sia una storia romantica e non quella di una zoccola da strada che ha avuto una botta di culo agognata da molte, zoccole, dichiarate o meno… se al posto del Richard ci fosse stato un idraulico il film sarebbe finito subito, con la fugace prestazione contro prezzo pattuito, sul sedile della Punto immatricolata autocarro o sul Transit col materasso di recupero… E smettila di ridere, parlo sul serio! Farti girare le palle, di solito, mi riesce bene… Intravedo, piuttosto, relazione amorosa tra la fuffa, il fuffaro e l’antifuffaro. (…) segue a pag.8
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Anche gli scettici hanno un c...uore segue da pag. 7 (…) A ben vedere il meccanismo sembrerebbe simile. Basterebbe un “Ti amo” fino a contrordine… invece va detto e ridetto a pappardella per conferma… non contano i fatti… bisogna “ricominciare da capo” ogni volta… ogni volta dire le stesse cose e ogni volta recitare la stessa parte. Forse è questo il senso “del nostro vagare”… vivere un “Ti amo” come fosse il primo e un “L’astronauta di Palenque è solo un cazzo di Re che trapassa a miglior vita” come non si sapesse da anni… Sarà l’età… ma il punto non è che non voglia/mi piaccia sognare né che ripudi il fascino del mistero… mi piacciono i sogni che sembrano veri e i misteri davvero misteriosi… se basta una ricerca su google per precipitare, meglio non volare… sai, qui per terra, ci sono tante cose affascinanti da imparare, anche se concrete e provate… “…domani è già Domenica e forse, forse nevica…” Cialtronate su cialtronate, poi se la “tecnica fotografica” l’abbiano inventata i fratelli Grimm, quelli Bandiera o Chicco e Spillo poco importa… dai voglio rifarmi… apparirti affascinante anche con i piedi per terra, ben piazzato come un lottatore di Sumo o un puffo che branca Puffetta. C’è ancora chi cita Von Daniken… un grande studioso di fanta-archeologia (archeologia gasata di largo consumo al gusto di arancia)… al secolo un cameriere col vizietto della truffa, come da condanna subita… un soggetto che ignorantemente vede in manufatti archeologici quello che gli fa comodo per spillare soldi a creduloni o saziare le sue credenze, rigorosamente errate o inventate. Sai amore, gli archeologi, gli scienziati etc… sono tutti coglioni, venduti, complottanti… vale la parola, sbugiardata da fatti, contesti e prove, del cameriere…Ahahaha… Dai, ti faccio vedere i casi più ilari… come è possibile che tanti ci credono? Vorrei capirlo… la cosa più interessante… Mettiamola così… sono più concreto e meno credulone nell’amarti… e siamo ancora qui. Poi da lontano ti ho vista arrivare e mi ha battuto forte il cuore, sei un grande sole e “non ho pensato a tutte queste cose”. Anche gli scettici hanno un cuore … Il professorissimo Chiumento, minaccia un libro l’anno per poi essere giudicato dai posteri… alla mia proposta di giudicarlo subito ha segato il commento… vedi che gente? Gente che calpesta la gente… oltre a calpestare la loro dignità… un tempo si vendeva al diavolo… questi vendono agli editori e alle testate (nelle palle) giornalistiche compiacenti, affamate di click e senza etica e deontologia (cd nuovo giornalismo, verifica delle fonti lasciata al lettore…). “Ci vuol qualcosa per tenersi a galla sopra questa merda… e non mi importa se dovrò svegliarmi ancora” … con quel grigio al capezzale… o quella risata in bocca? Spontanea, sincera, illusa… dunque, talvolta, ex post, amara? Certe volte viene voglia di prenderla “così com’è”, senza troppe pignolerie, troppe domande… vivere la propria cavolo di vita per quello che credi, quello che sembra o quello che è… senza troppe crociate, mulini a vento, lavori di Sisifo… vieni che ti bacio! C’è gente che ama, prende e regala, in silenzio, senza sferruzzar d’armi, ferrose o intellettuali… la realtà è sempre più complessa… in qualche dove, in qualche tempo, siamo sempre costretti ad arrenderci, a qualcuno o qualcosa… certe volte sembra che il punto non sia credere o non credere o capire… piuttosto vivere… la sfida più bella e affascinante, dura, che c’è… “Vecchi materassi, copertoni, lavandini, cessi rotti, cazzi disegnati sul palazzo del cornuto, gli africani alla stazione, l’avvocato dal barbiere…” Vorrei imparare come combattere le stronzate e salvare i sogni, le visioni, il voler andare oltre, motore dell’uomo e dunque della scienza… senza che si slaccino le scarpe per poi inciamparci…(...) segue a pag. 9
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Anche gli scettici hanno un c...uore segue da pag. 8 “Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone, togli la ragione e lasciami, lasciami sognare in pace, libero come ero stato ieri ho dei centimetri di libri sotto i piedi, adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori…” “E’ solo un uomo quello di cui parlo… è solo un uomo quello di cui scrivo, è solo un uomo quello che mi commuove, quello che vorrei uccidere e salvare, amare o abbandonare, è solo un uomo ma lo voglio raccontare… di quando inciampa nella sua ombra… dell’ambizione e della speranza e quando ha paura di morire… e un orgasmo lo fa tremare… di quando sventola una bandiera o ci si nasconde dietro perché ha paura…” A dire quello che non ti piace… ti dico che “in fondo il mare è solo acqua”… e poi le onde a riva sono schiave di loro stesse, le particelle d’acqua ruotano su loro stesse… mi piace averlo scoperto, non mi preclude guardare le onde e il mare e sentirmi già un po’ più libero, sognante, meglio… ci tuffiamo nella spuma, zompettiamo come scemi tra tutte quelle leggi chimiche e fisiche senza starci a pensare troppo… Volerlo fare con te non lo dice nessuna legge… forse… Nulla potrà impedirci di essere ancora “Un cercatore, un bimbo, un cuore attento ad altre voci, con altri desideri, altre regole, altri sogni…” Ma non esiste “interno” senza “intorno”… e viceversa… “sai quante verità, quante piccole realtà…”…quanti “m’ama non m’ama, oddio non m’ama più… se deve partire un bacio che sia di quelli che non scordo più…”. Dai, vieni che ti bacio, quello che conta… “l’anima brucia più di quanto illumini ma è un addestramento mentre attendo che io mi accorga che so respirare… sei il mio sovversivo, sovversivo amore”, anche nella normalità che ci coglie e travolge, amore “dolente, tremante, ardente” a volte errante… “nuotando nell’aria”… “Non c’è torto o ragione, è il naturale processo di eliminazione”. Anche se “l’aria intorno è più nebbia che altro”. Tra scienza e stronzate galoppanti… ci “sono le volte che proprio non ce la fai più, che vorresti volar per davvero, volare nel blu dipinto di blu… leggero e impassibile”… Vieni che ti sfioro… “o amabile custode degli sguardi che ti dedico fra lo sragionamento e l’estasi… perché tu sai come farmi uscire da me, dalla gabbia dorata della mia lucidità…” … come un “impavido imperfetto”. di Alessandro Novelli Italian Research
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Misteri risolti in una serata di Skywatching segue da pag. 1 (…) Certamente il lampione situato a pochi metri dalla mia postazione non è proprio affare positivo, ma dobbiamo accontentarci. Si parte! BRIVIDO FELINO Sono passati cinquanta minuti e di alieni neanche l'ombra (o luce) ma...attenzione, cosa sono quegli strani riflessi laggiù? Possibile che mentre io guardo il cielo qualche grigio stia tirandomi, invece, uno scherzo proprio qui, a due passi da casa mia, al limitar del bosco? Ed ecco che appare Sansone, il mio fedele e "docile" canide ufologo ( un chihuahua tuttofare) che attratto da chissà che cosa ( dai sono i grigi..stavolta li abbiamo beccati) parte in un ululato degno del miglior lupo cecoslovacco. - “Sansone! Torna immediatamente qui! Non andare...aspetta...stai rischiando grosso! Stiamo parlando di grigi eh!"-. Stupido cane, non è solito ascoltarmi. Sarà sicuramente addotto. Due minuti e lo vedo tornare con la coda tra le zampe, tutto spaventato e con le orecchie abbassate. Che cane coraggioso. E' mio compito controllare, non si sa mai quindi forza e coraggio. Mi avvicino. Quei riflessi...sembrano occhi che mi scrutano. Ansia, paura e il panino con la salsiccia rimasto sullo stomaco che non giova affatto. Accenno con voce flebile - “Benvenuti fratelli dello spazio, siete per caso venuti in pace...vero?". Silenzio tombale. -" Fratelli...battete un colpo se ci siete frat..."-
Mieouuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
SATELLITE IRIDIUM E MOLTO ALTRO ANCORA Andiamo avanti superando questo recentissimo “abbaglio” ed eccoci di nuovo con bibita e telescopio a portata di mano. Le ore passano con tutta la pesantezza e la noia del nulla cosmico, perdonate l'ossimoro. Si accuccia alla mia destra il fido Sansone (...) segue a pag. 11
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Misteri risolti in una serata di Skywatching segue da pag. 10 (…) - Carissimo amico, ebbene dimmi...ti sei ripreso dall'incontro di box con i gatti? Bravo cucciolo, accucciati qui..fammi un poco compagnia Cercherò di appagare il vostro desiderio di conoscere questo piccolo canide dal faccino simpatico, compagno di mille avventure nonché efficentissimo cane da guardia ( dicono che l'apparenza inganni per lo più) .
Osservo la volta stellata e tra gli innumerevoli preziosi spicca il dono certamente più apprezzato dall'essere umano, la Via Lattea. - Per tutti i diavoli! Cosa sarà mai quel fascio di luce in movimento? La Reflex!E ora? Via col manuale. Iso: 200 per la Luna piena...e per gli alieni? "Fratelli..non provate a sparire dalla mia vista..lasciate prima che imposti la velocità dell'otturatore e...ma no, non è possibile! Il cielo si è improvvisamente privato di quell'incredibile fascio luminoso. Come faccio ora a mostrarvi ciò che ho visto poco fa? Farò una breve ricerca sul web? Ed ecco cosa ho trovato. Ciò che somigliava molto ad un fare alieno non era altro che il fenomeno ottico Iridium Flare, visibile a occhio nudo, che capita quando un satellite artificiale (tipo Iridium per esempio) orbita intorno alla Terra e la sua antenna riflette la luce Solare direttamente sula Terra, creando un fascio di luce in movimento veloce in grado di illuminare un'area di una decina di Km sulla superficie terrestre. E' molto facile che le persone scambino gli Iridium per strani oggetti volanti o stelle che si muovono e poi spengono. segue a pag. 12
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Rivista Gratuita di Astronomia, Ufologia e CQ CQ Anno 2016
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Misteri risolti in una serata di Skywatching segue da pag. 11 Si è fatta mezzanotte e gli occhi ormai fanno fatica a rimanere aperti. Dopo l'esperienza dei gatti stregatie del fenomeno degli Iridium Flares tutto mi porterebbe ad abbandonare il campo ma no, preferisco rimanere ancora un poco. Guardo velocemente Sansone che dorme beato sopra i miei piedi regalando loro quel pò di tepore di cui hanno bisogno per non finire congelati. Mi guardo intorno per cercare conforto in qualche sagoma felina ma anch'essi (i gatti stregati) sembrano aver scelto la via del riposo. Una meteora sfida il cielo da Nord a Sud. Esprimo un desiderio. Il silenzio ad un tratto si scuote e un brivido scorre lungo la schiena. Forti rumori sembrano provenire dal nulla nel vivo della vallata che si espone a occidente. Più filamenti multicolori si rivelano accompagnati da uno scoppiettio molto simile a quello della brace di un camino ancora vivo. - "Finalmente qualcosa di promettente"Sorrido chiaramente per la stupida battuta partorita dalla mia mente ma questa nottata ha dell'inverosimile. Una sagra di un paese nei dintorni di cui non ero a conoscenza oppure il regalo di un marito alla sua novella sposa? Sta di fatto che i fuochi durano solo pochi minuti ( tira una brutta aria di crisi anche qui). E' tornata la pace. Ora siamo nuovamente soli, il cielo ed io ma...quelle luci che sembrano voler toccare le stelle hanno un'aria nuova...già...quante sono? Le contiamo? Una...due...tre...quattro, no, di più. Potrebbe essere una Flottilla, una formazione aliena in visita sulla Terra, anzi no oserò ancora di più: devono per forza essere i fratelli venuti dallo spazio per omaggiare il mio perseverare notturno. Peccato però...guardando la flotta che tristezza, alieni di chissà quale forma ma sicuramente più evoluti di me alla guida di carriole spaziali che volano a velocità irrisorie molto simili a quelle delle vecchiette alla guida della loro Fiat 500 del '69. Lentamente le luci si spostano verso sud, lentamente...sempre lentamente. Sembra quasi di scorgere una fiammella, un tremolio. -“Non saranno per caso quelle...quegli oggetti che ho visto sugli scaffali del negozio cinese in città?"Anch'esse volano grazie al calore emanato dalla cera combustibile che una volta accesa riscalda l'aria all'interno della piccola mongolfiera diminuendone la densità. Ma certo,sono lanterne volanti. Che delusione però. IL VICINO DI CASA SIMPATICO COME IL MIO CANE Decido infine di smontare tutto, coprire con un telo il telescopio e riporre la Reflex nella borsa. Un ultimo sguardo alla volta stellata. (...) segue a pag. 13
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Misteri risolti in una serata di Skywatching segue da pag. 12 Appaiono dal nulla delle strane luci colorate in lato proprio sopra la mia testa. Luci verdi e rosse si muovono da nord a sud per poi tornare a nord. Ora si alzano sorvolando la mia casa. Rimango basito, emozionato. - “ I fratelli!” - esordisco - "Ma quali fratelli...fratello! Hai appena avuto modo di guardare il mio ultimo gioiello, un A.R. DRONE 2.0 vestito a nozze"- la voce strafottente e fastidiosissima del mio vicino di casa Andrea non l'ho mai potuta (voluta) tollerare. - " Caspita Andrea mi hai fatto prendere uno spavento..sul serio. Ma vuoi avvertire quando arrivi? Che hai tra le mani?" - " E che ho tra le mani? Non vedi che è un telecomando? Guarda quel coso lassù. Dillo dai che hai pensato potesse essere un O.V.N.I." " Sei simpaticissimo Andrea ma non arzigogolare troppo, sii gentile." - mi pronuncio indispettito. - " Saluta il mio prototipo di drone multi - rotore vestito a Led!" - risponde Andrea -"Sei proprio un cretino! Divertirsi a trollare la gente facendo passare questo coso per una navicella aliena!" - esordisco io con sarcasmo. -"Oh no bello mio. Partecipo solamente al "The Big Project Ufo" in qualità di volontario. Mai sentito nominare? L'intento è quello di applicare luci led ai piccoli droni di modo che i testimoni vedendoli, dato che sarà difficile giudicare la loro altezza e la velocità, possono immaginare di vedere le finestre e il corpo di un velicolo più grande dietro le luci. E' così facile ingannare la gente predisposta nel vedere in tutto ciò che vola in cielo i fratelli venuti dallo spazio.E tu? Ci sei cascato dì la verità..."Già, che pollo sono stato. E con questo questa sera ho davvero toccato il fondo. -" Andiamo Sansone...su...si è fatto tardi. Buon divertimento Andrea" Rientrando in casa un pensiero affolla incessantemente la mia mente, " Ritenta..sarai più fortunato". di Francesca Abate
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Alfabeto fonetico NATO (o ICAO) segue da pag. 1 (…) (ICAO), per essere comprensibile (e pronunciabile) a tutti i piloti e gli operatori dell'aviazione civile. Serve moltissimo in caso di cattiva ricezione e incomprensibilità. Viene usato spesso dai radioamatori, soprattutto durante la pronuncia del proprio nominativo, ma viene utilizzato anche nelle radiocomunicazioni aeree, marittime, militari in genere e anche dalle Forze dell'Ordine. Le lettere, vanno naturalmente pronunciate una alla volta (lentamente, se richiesto), effettuando dunque, il cosiddetto "spelling". A Alpha B Bravo C Charlie D Delta E Echo F Fox-trot G Golf H Hotel I India J Juliet K Kilo L Lima M Mike N November O Oscar P Papa Q Quebec R Romeo S Sierra T Tango U Uniform V Victor W Whiskey O Oscar P Papa Q Quebec R Romeo S Sierra T Tango U Uniform V Victor W Whiskey X X-ray Y Yankee Z Zulu
Iniziative didattiche, dirette alle scuole di ogni ordine e grado, riguardanti tematiche legate all’osservazione e al monitoraggio del cielo. Mail: info@cnai-italia.org
di Daniele Giaccari
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