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NIEVES HERRERO: HO LOTTATO MOLTO, MINACCIAVO DI DIMETTERMI E MI PROMUOVEVANO
Foto: Diego Sinova
di Giulio Rosi
Cosa pensi del giornalismo di oggi? Credo che esistano due tipi di giornalismo, quello con la maiuscola che racconta storie e cerca la verità dei fatti, e quello con la minuscola che antepone il fattore economico, la convenienza e si intrufola in territori che squalificano la professione, come fanno a volte i “paparazzi”, quando considerano la stampa rosa una semplice forma per guadagnare soldi. Si deve sempre essere sinceri anche quando si può fare del male? Se fa del male a qualcuno quel tipo di giornalismo non mi piace. Se però facendo del male ad una persona stiamo facendo del bene alla società, allora mi sembra interessante. Il giornalista non dovrebbe pensare se fa del male o no, ma che la verità sia utile ad un grande numero di persone. Se questo comporta un sacrificio di qualcuno, anche se si tratta di una autorità, di un politico, di un personaggio famoso, ciò che deve prevalere è la verità, il portare a conoscenza uno scandalo, una enorme ingiustizia, una situazione falsa. Questo non è fare del male, il giornalista deve raccontare e cercare la verità anche quando, come diciamo in Spagna, “tiene que pisar muchos pies, muchos callos”. A volte non è piacevole indagare, si possono scoprire cose che ti sorprendono o mettono in pericolo la tua vita. Però, l’ossessione costante di cercare la verità è quello che compensa, che fa del giornalismo quasi un sacerdozio.
Oltre che giornalista che avresti voluto essere? Un avvocato, è per questo che sto studiando diritto e il prossimo anno prendo la mia seconda laurea. Fu per casualità, intervistando una senatrice la cui figlia studiava diritto nei fine settimana all’università. Mi informai e mi offrirono l’unico posto libero, assistetti alla prima lezione e mi piacque molto. Questa materia mi permette di capire anche dove arriva il sottile limite fra il diritto all’informazione e l’invasione alla privacy. Riprendere i libri dopo tanti anni è molto stimolante. Ho un fratello medico che da vent’anni non ha mai smesso di studiare, per me è un esem-
pio. Non si finisce mai di apprendere, più pensi di sapere e meno sai. Un altro mondo che mi affascina è quello della medicina. Una volta che mi sono tolta la polvere dalla memoria, riprendendo a studiare, vorrei frequentare il corso di Nutrizione, tre anni nella facoltà di medicina. Mi sono resa conto, arrivata alla maturità della mia vita, che ho molta ansia per conoscere, mi manca il tempo per apprendere, e non voglio morire senza sapere di più. Cosa pensi della Spagna di oggi? Stiamo in una situazione molto difficile a livello economico, sinceramente mi spaventa che ci vorranno due anni per uscirne, molta gente sarà danneggiata, con molte imprese chiuse e molti disoccupati. Che cos’è per te scrivere un libro? Come spiegarti, è una “adicción”, sento un bisogno irrefrenabile di narrare storie lunghe, durante tutta la mia vita di giornalista ho dovuto scrivere usando poche parole, adesso voglio raccontare, spiegare, creare personaggi che hanno a che vedere con la mia attività, gente che ho intervistato e conosciuto. Storie che mi sono sembrate affascinanti, facendo letteratura, inventando, questo mi appassiona. Quale dei tre tipi di giornalismo, scritto, radiofonico e televisivo, ritieni che sia il più efficace? Ciascuno ha qualcosa di speciale. La stampa ti permette l’inchiesta e l’approfondimento, la radio è immediatezza ,è quella che più sento vicina e come giornali-
sta la ritengo la più efficace; la televisione è il mezzo più potente, un minuto di televisione è tutto, i politici lottano per apparire sullo schermo. Io scelgo la radio, mi sento più a mio agio, sono più libera, con meno intermediari, succede qualcosa e lo racconto subito. In televisione invece ho bisogno del cameraman, devo chiedere la linea. Mi è successo di assistere ad un avvenimento per la strada, di chiamare con il mio telefono mobile la redazione ed andare subito in diretta. Ci sono oggi “chicas Hermida” e se ci sono quale è la differenza fra voi e quelle di oggi? Sono orgogliosa di aver fatto parte del gruppo di Jesùs Hermida. Gli devo tutto che quello che so della televisione, il pensare in immagine. La differenza non credo che ci sia. Tutti vogliamo fare una televisione informativa, dove il giornalista non è protagonista. Mi diceva ”non imitare nessuno, devi essere te stessa”. Quello che cambia è la personalità di ognuna. Quale è stata la tua più grande soddisfazione? Attraverso la televisione ho aiutato delle persone, promuovendo in Spagna un movimento di solidarietà a favore di Jaquin Josè Martinez, condannato ingiustamente a morte negli Stati Uniti ed attualmente è libero. Mi sento soddisfatta, sono contraria alla pena di morte, soprattutto in questo caso dove esistevano molti dubbi. Durante l’uragano Mitch ero alla radio nazionale spagnola e con il mio equipo raccogliemmo 500 milioni
Nieves Herrero, assieme al sindaco di Lepe, Manuel Andrés Gonzáles, inaugura la Fiera del “Pescaito frito” a Las Antillas.
di pesetas per i paesi colpiti. Ma ci sono state molte altre occasioni in cui, partendo da una notizia, abbiamo potuto aiutare qualcuno. Spesso un giornalista può fare molto più di quanto pensa. In Italia avete una persona molto solidale, come Raffaella Carrà. Nell’ultimo mio programma di televisione presentai un signore al quale era morto il figlio per un infarto mentre giocava al calcio e temeva che anche l’altro figlio potesse seguire la stessa sorte. Raffaella mi chiamò per offrire il suo aiuto a questo padre. “Voglio aiutarlo - mi disse - ma non dire che sono io”. Parlai con il signore dicendogli che un anonimo voleva aiutarlo. Fu un gesto molto nobile. Spero che non si dispiaccia per averti raccontato questo episodio. Raffaella è così. Noi ci vogliamo bene, ci rispettiamo ed abbiamo molte affinità. A volte viene in Spagna e quella volta stava guardando la televisione. Quali sono i tuoi hobbies? Tutto mi sembra interessante .Mi piace lo sport agonistico. Da bambina facevo gare di nuoto, poi giocavo alla pallacanestro, mi piaceva il gioco di squadra. Passai all’individualismo con il karate e le arti marziali. Mi piace stare all’aria libera, fare footing, stare con gli amici, andare in campagna, guardare il mare. Non avendo tempo libero apprezzo molto quando lo posso fare. Amo moltissimo andare al cinema. Ogni giorno devo vedere un film, altrimenti mi sento male, mi serve per soddisfare il mio bisogno di evasione. Se dovessi intervistare Nieves Herrero che domanda le faresti? Quando scopristi che la vita è qualcosa di più che lavorare? E la risposta qual’é? Sono innamorata del mio lavoro, ma quando nacquero le mie figlie mi resi conto che c’era qualcos’altro. Scoprì che una parte della mia vita la stavo perdendo. La felicità di un sorriso, di vivere per vivere come un essere umano, di condividere momenti ed emozioni. A volte basta aggiungere un “¿que tal?” al consueto saluto rivolto ad una persona anche sconosciuta, per rivelare un mondo dietro di noi. Un sorriso e uno sguardo negli occhi potrebbero migliorare il mondo. Ci stiamo isolando nelle nostre città troppo grandi. Internet è meraviglioso, ma ci allonta-
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LA SCHEDA
na dal rapporto con gli altri. Nella mia ultima novella, che sto scrivendo, dico che bisogna recuperare il proprio essere umano. Le tue interviste su “EL MUNDO” hanno avuto molto successo. Fanno parte di una serie di ritratti di donne importanti: Marina Castaño, vedova di Camilo José Cela, Irene Villa, giornalista che rimase vittima del terrorismo dibattendosi fra la vita e la morte, Soraya Saenz De Santamaria, numero due del Partito Popolare, Rosa Diaz, fondatrice di un partito che è un’ alternativa fra il Partito Socialista ed il Partito Popolare, e Trinidad Jimenez, una donna o combattiva, molto amica di Zapatero e sottosegretario di stato. Tutte donne che hanno dedicato la vita al lavoro, intervistandole ho avuto la sensazione che non hai successo se non dedichi gran parte della tua vita alla professione. Ciò che hanno in comune queste trionfatrici è che gli piace quello che fanno. Il lavoro non è un peso ma la loro soddisfazione, quasi un hobby, una voca-
zione, questa è la chiave per cui non si rammaricano di ciò che fanno. A volte noi donne siamo contraddittorie, da un lato amiamo il nostro lavoro, ma dall’altro ci sentiamo in colpa per non dedicare tempo alla famiglia come facevano le nostre madri. Oggi le donne occupano posti di grande responsabilità, hanno lottato per arrivare, ma ancora non hanno raggiunto il massimo. Anche io ho dovuto lottare per dimostrare la mia professionalità nei confronti dell’uomo, ho dovuto sbattere spesso i pugni sul tavolo quando lavoravo per il mio capo e lui si prendeva i meriti, fino a quando dicevo che me ne andavo, ed allora le cose cambiavano. Non era il mio stile ma ero costretta a farlo. Tutto mi è costato molto. Ogni promozione, da redattora a direttore, è avvenuta battendo i pugni e minacciando di dimettermi. Ho dovuto nascondere che avevo un fidanzato, perchè temevano che potessi dedicarmi più alla famiglia che al lavoro. Appartengo a quel gruppo di donne che dovevano con-
tinuamente dimostrare che erano professioniste come un uomo. Si deve arrivare ad una situazione di parità per meriti, ma senza giungere all’eccesso opposto. Conosci l’Italia? Ho visitato Roma, Napoli, Milano e Siena. Mi piace camminare per le strade. Roma è una città per ritornarci. Una giornalista come Paloma Gomez Borrero mi ha fatto conoscere Roma in poco tempo, fu il mio Cicerone e mi innamorai di questa città, dei suoi monumenti, della sua gente. Siamo tutti latini, molto simili di carattere, ma gli italiani sono “mas guapos” degli spagnoli, ho visto più persone belle per metro quadrato che in qualsiasi parte del mondo. In Italia ci sono uomini bellissimi. All’inizio della mia professione fui a Milano per assistere a sfilate e non ho mai visto tanti indossatori così interessanti e attraenti. Alle mie amiche che vanno in Italia dico “attenta agli italiani, potresti innamorarti perché sono molto affascinanti”.
Nieves Herrero è una famosa giornalista e presentatrice della televisione spagnola. Laureata in Giornalismo all'Università Complutense di Madrid, nel 1987 debuttò nel programma “Por la mañana”, condotto da Jesús Hermida su TVE (Television Española), del quale arrivò ad essere vice direttore. Lo spazio gli valse il soprannome di "Chica Hermida" condiviso con altre professioniste televisive come Maria Teresa Campos che, come lei, hanno avuto successo negli anni seguenti. Quindi continuò nel 1989 a collaborare con Hermida nel programma “A mi manera”.Con l'arrivo delle televisioni private, venne contrattata da Antenna 3 ed a partire dal settembre di 1990 comincia a presentare e dirigere il suo proprio magazine giornaliero dal titolo “De tu a tu” che va in onda fino a 1993. Successivamente, fino al 1996, conduce nella stessa catena televisiva uno spazio di tele-realtà intitolato “Cita con la vida”. Nel 1997 ritornò a TVE dove presentò “Hoy es posible”, un programma di solidarietà sociale. Dopo quell'esperienza, si allontana dalle telecamere e si dedica alla radio, dove su RNE (Radio Nacional España), conduce tra 1999 e 2004 il programma “Lo que es la vida”. Nel 2006 ritorna alla televisione, col contenitore giornaliero “Hoy por ti” su Telemadrid e poi con uno spazio di interviste intitolato “Un día con...” in onda su 7 Regione di Murcia. Ha vinto molti premi e ricevuto molti riconoscimenti professionali, fra cui il Premio Ondas, la Antena de Oro e il TP de Oro. Ha scritto “Esa luna rota”, “Todo fue nada” e “Leonor, ha nacido una Reyna”. Fra i suoi progetti immediati, una seconda laurea, questa volta in giurisprudenza. Ama l’Italia, Roma e gli italiani.
Nieves Herrero con Lola Flores e Rocío Jurado
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Un concerto a Madrid, cosa unisce musicalmente Italia e Spagna? La Spagna ha avuto importanza per la chitarra come l’Italia per il violino, le grandi botteghe bresciane e cremonesi dettano da sempre le linee costruttive e stilistiche per gli strumenti ad arco. La Spagna, con Torres, a metà dell’ottocento ha creato la forma attuale della chitarra dando inizio alla tradizione chitarristica dal punto di vista costruttivo e in buona parte di quanto composto .Dal novecento anche in Italia si è adottata questa linea, creando una scuola moderna di costruttori che hanno un grande successo anche internazionale. Concorrenza o integrazione fra i due paesi? Gli aspetti commerciali sono presenti in quanto si crea per vendere, ma c’è anche quello culturale che diventa importante nei momenti di confronto, ottimizzando un prodotto rendendolo competitivo sul mercato. Scambiare delle idee, confrontare gli strumenti, non per copiarli ma per capirne i reali
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meccanismi e se nascono accordi commerciali ben vengano. Cosa rende preziosa una chitarra? I contenuti funzionali, sonori e acustici sono difficili da spiegare. Lo strumento di base è abbastanza complesso, ha sei corde con diverse ottave, con varie tipologie di corde, tre basse rivestite, tre acute oggi in nailon nudo. Bilanciare con queste differenze non è semplice. L’esperienza degli artigiani permette di arrivare ad un perfezionamento molto elevato. Parallelamente si è creata una scuola che ha un po’ travisato le caratteristiche storico-costruttive della chitarra andando su strumenti di alta tecnologia, per ottimizzare le performances in grandi sale. La chitarra perfetta è quella che da la maggiore “tavola di colori” nel quadro espositivo sonoro. Come nasce un liutaio? Per quanto mi riguarda è stato casuale. A 16 anni credevo che le chitarre le facessero i giapponesi a catena con degli stampi. Accompagnando un’ amica in una bottega di liutaio, scoprii la pro-
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gettazione degli strumenti musicali. Ne rimasi impressionato e cominciai ad appassionarmi, comprando libri. Ma soprattutto mi colpì l’ importanza storica dell’artigianato, termine che nasce con la rivoluzione industriale. Prima esistevano le congregazioni di arti e mestieri, il nostro Rinascimento ha riempito il mondo di opere d’arte. L’artista era considerato la più grande risorsa. Per diventare ricco al Potente bastava la forza, ma se voleva essere ritratto , sentire musica,o adornare il suo palazzo aveva bisogno degli artisti, che quindi erano i più ricercati, vezzeggiati ed invidiati. La liuteria raccoglie un pò tutti gli aspetti dell’arte: la scultura perchè chi fa un violino deve intagliare il ricciolo, quindi è scultore; la pittura e la chimica, facendo le vernici e applicandole in varie fasi, la preparazione del sottofondo prima della verniciatura; l’ebanisteria per scegliere il legno più adatto; la falegnameria, la conoscenza fisiologica dei materiali che utilizziamo. La liuteria è una scienza molto complessa, non basta una vita, ma si possono ottenere risultati lusinghieri se si possiede quel tocco di magia che ti permette di creare queste casse sonore, che nelle mani di una persona dotata danno delle forti emozioni. Cosa aveva di particolare la liuteria del medio evo? Gli strumenti musicali di ogni epoca sono l’espressione dell’epoca. La rivoluzione francese, ha marcato il passaggio fra il barocco ed il contemporaneo. Prima si suonava per una elite di persone,
poi è nata l’orchestra, i teatri, la musica è diventata un prodotto per grandi ambienti ma alcuni strumenti non avevano la capacità di riempirli acusticamente, per cui sono stati modificati come il violino che è arrivato così fino ai nostri giorni. La chitarra invece è stata continuamente trasformata. Oggi una buona chitarra a livello internazionale può costare da 5 a 10 mila euro. Qual’è il segreto dello Stradivari? Ê una domanda che non si dovrebbe mai fare perché il lavoro di Stradivari non ha segreti. Oggi si sanno tante cose di questo autore, si conoscono i suoi violini. Ci sono ottimi strumenti moderni che si possono paragonare a quelli antichi. Abbiamo voglia di chimere, di sognare, l’oggetto d’epoca ci attrae, forse abbiamo bisogno di una matrice di ritorno su cui appoggiare i piedi e ripartire per proiettarci verso il futuro. Insomma, come si dice “violino vecchio, moglie giovane”. Gian Giacomo Bei
di Madrid apre la sua nuova pagina web!
Una grafica totalmente rinnovata ed una nuova serie di servizi fanno sì che il portale web dei Comites spagnoli sia un punto di riferimento per la comunità italiana in tutta la Spagna. Siamo ancora nella versione beta di sperimentazione, vi preghiamo di visitare la pagina ed inviarci i vostri suggerimenti o i problemi con la navigazione. CARATTERISTICHE DELLA PAGINA * La pagina web non si vedrà correttamente con Internet Explorer 6.0: se è il vostro caso verrete avvertiti da un messaggio sul sito contenente il link per aggiornare la vostra versione del browser. L'antica versione del browser non solo non vi permetterà di vedere al meglio il nostro portale ma è anche abbastanza obsoleta e presenta vari problemi di sicurezza, consigliamo quindi di aggiornare la vostra versione a IE 7 o firefox.... * È stato dedicato uno spazio alle associazioni di connazionali in Italia che potrenno inviarci segnalazioni di articoli, contenuti, date di attività da inserire nel nuovo calendario degli eventi. * È stata potenziata la sezione relativa alle informazioni relative ai consolati italiani in Spagna: informazioni generiche, indirizzi, telefoni, orari di apertura, tutto a portata di click * Sono in fase di implementazione tutta una serie di servizi che permetteranno di rivoluzionare il sistema della newsletter, di poter consultare offerte di lavoro.... * È possibile comunicare direttamente con le tre segreterie dei comites spagnoli dall'apposita sezione "contattaci" che, tramite un veloce form on-line, permette l'invio in automatico di una comunicazione agli enti. * È migliorata la fruibilità delle notizie che, suddivise per categorie, argomenti e comites di provenienza, permetteranno, anche tramite video, di restare sempre informati sulla realtà spagnola e su tutto ciò che è di interesse alla comunità italiana in Spagna. Il nuovo portale web dei Com.It.Es. della Spagna è tutto da scoprire, ci scusiamo per eventuali disagi momentanei e speriamo che possiate comunicarci eventuali difetti di visualizzazione, normali in queste fasi in cui il feed-back degli utenti è fondamentale.
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Giuseppe Di Lella, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Madrid: “se i progetti sono importanti lo sponsor si trova” Il dottor Giuseppe Di Lella, laureato all’Università Orientale di Napoli. Nel 1979 collabora con il l Poligrafico dello Stato e poi con la Enciclopedia Italiana di cui diventa Direttore Generale. Lavora con le Cartiere di Fabriano entrando nei consigli di amministrazione di varie aziende. Ha lavorato sempre come manager della cultura. Attualmente è il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Madrid.
I progetti dell’Istituto Italiano di Cultura a che cosa puntano? A dare un equilibrio tra classico e contemporaneo. L’Italia è amata dagli spagnoli, ma c’è sempre il rischio che sia amata solo per Michelangelo, Scarlatti e Paisiello, dimenticando che è ancora oggi creativa, con fermenti culturali di alto livello nel teatro, nel cinema, nella musica e nelle arti figurative. Per la prima volta abbiamo organizzato un Festival del Cinema a Madrid con i film che hanno partecipato a Venezia, Roma, Torino, Locarno e Cannes, invitando registi, artisti e autori con momenti di dibattito. Abbiamo un progetto per il Festival di Otoño di teatro, l’Ambasciatore in prima persona si è impegnato per una Mostra sul ‘700 Veneziano che si farà all’Ac-
cademia di San Ferdinando di Madrid spostandosi in altre città, poi una Mostra su Mario Sironi, per concessione del Ministero dei Beni Culturali. Altri eventi riguardano la letteratura. Cogliendo la presenza del traduttore pugliese di Cervantes, faremo un’ introduzione della “pizzica”, che come sa ha origini molto simili al flamenco come motivazioni esistenziali, sperando un giorno di fare una cosa più importante in un teatro. Infine il Caffè Letterario, aperto un anno fa, che rende possibile andare anche fuori dei progetti culturali prettamente italiani ed offrire momenti di valutazione, di interscambio con altre culture, sia autori che argomenti e temi di attualità stretta. Come si svolge l’attività del Caffè Letterario? Attraverso uno o più giovedì letterari, con la presentazione alla collettività spagnola di un testo italiano tradotto, durante una cena a cui vengono invitati autori e persone di varie aree culturali, i quali intorno ad un tavolo commentano argomenti mentre una settantina persone mangiano e ascoltano in silenzio i discorsi ad altissimo livello. Quali sono i generi culturali che hanno avuto maggior successo? Nella logica dell’esperienza ma-
drilena non ci aspettavamo un successo così grande quando abbiamo portato nelle nostre sale, anche in maniera rocambolesca per un fatto fisico di accesso, la Triennale del Nuovo Disegno Italiano, un interessante progetto che si era sviluppato nella Triennale di Milano. L’anno scorso si è organizzato Pompei ed Ercolano portandolo a Madrid, Merida e Salamanca con un grande successo, scontato trattandosi di un tema che richiama migliaia di persone, così come facemmo l’anno precedente con i capolavori di Capodimonte. Mi sento tranquillo per il mio dovere portare avvenimenti che compensino la contemporaneità. Mi è molto congeniale, senza vergognarmi, che cultura è tante cose, è chiaro che è Michelangelo, Verdi e tanti altri grandi, però abbiamo con grande orgoglio la mostra su Missoni in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design ed il Museo del Prado, che allontanano l’ideuzza banale di una sfilata di moda. Portiamo Missoni dicendo che la cultura del nord di Milano, della provincia di Varese sulla cultura del filato, sul tessuto di disegno su lana, seta e cotone, rappresenta una radicazione sul territorio che Missoni ha inserito in un progetto di rinnovamento con-
tinuo e di ricerca, senza tralasciare la cultura degli antenati di quella zona. Ne sono orgoglioso,questo significa la capacità di riportare le generazioni nuove, di fare sempre formazione, di riportare nell’attualità le esperienze del passato, non dimenticandole perché rimangono alla base del successo, pur adeguandole ai tempi. Ovviamente ci sono cose più facili da organizzare con l’aiuto degli sponsor per Pompei siamo grati a Caja Duero, per la Triennale alla Fondazione del Banco Santander .Ancora, però, sento il peso di non poter portare altre iniziative. Nonostante la volontà mia e del bravissimo Roberto Bolle di venire qui con la fondazione senza costi non sono riuscito ad avere il teatro adeguato, mi dispiace quindi non poter portare il balletto classico di alto livello. Parlando di età, si riscontra una fruizione trasversale per questi eventi? Posso darle una risposta che può colmare questa lacuna. L’anno scorso, nella nostra attività di scuola alle quale sono iscritte più di 1200 persone nei vari corsi,facendo un questionario, alla domanda perchè ti sei iscritto? un target da 18 ai 70 anni ha risposto di voler imparare l’italiano per accostarsi alla nostra cultura. La cosa
che vorrei aggiungere per capirci in momenti difficili in cui ogni anno il Ministero ti taglia i fondi, bisogna smettere di piangere ed impegnarsi. L’anno scoros abbiamo avuto più di un milione di euro di sponsorizzazioni, abbiamo lavorato per il 99,9% grazie a queste. Questo significa che per i progetti seri lo sponsor si trova.Nella cultura è difficile trovare 10 mila euro, li chiedono in tanti,per progetti senza ritorno di immagine. Ma è più facile trovarne 500 mila. Se il progetto è serio i soldi li trovi. Se un messaggio si può dare ai miei colleghi, è quello: di non piangere. G.R.
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In Italia e in Spagna, le società fiduciarie, baluardo della riservatezza
L’esigenza di riservatezza è marcatamente presente nella scala dei bisogni dell’uomo moderno. Le asimmetrie informative che in passato erano la naturale conseguenza di un patrimonio conoscitivo individuale e difficilmente condivisibile, oggi si sono notevolmente ridotte in una società che permette una istantanea circolazione di informazioni, di immagini, di dati tanto da eliminare ogni barriera spazio/tempo. E’ alquanto semplice individuare la compagina societaria di un gruppo, comprendere da una dichiarazione dei redditi le disponibilità patrimoniali di un individuo, conoscere le risorse finanziarie di un soggetto da parte di un semplice operatore bancario. Ecco quindi emergere il paradosso della società moderna: esigenza di conoscere tutto e subito, da un lato, ed esigenza di impedire la diffusione indesiderata di patrimoni conoscitivi sensibili, dall’altro. A tutelare, pur entro determinati limiti, tali bisogni di riservatezza è il contratto fiduciario cui elemento cardine che ne giustifica il perfezionamento e il “segreto”. Sono le società fiduciarie, in Italia disciplinate dalla Legge 23 Novembre 1939 n. 1966, a riproporre argomenti quali la riservatezza, la discrezione, l’anonimato, la tutela dei patrimoni. Trattasi di strutture professionalmente qualificate, autorizzate, riconosciute e monitorate dall’autorità pubblica, in grado di operare come intermediari abilitati e di offrire molteplici servizi, imperniati sul contratto fiduciario, nel rispetto di riservatezza, discrezione e privacy garantendo anche possibili benefici, economicamente tangibili, in un ambito di pianificazione ed ottimizzazione fiscale. Nel corso della storia si è fatto ricorso a molti istituti giuridici con il preciso scopo di tute-
lare i patrimoni. Un’esigenza, questa, antica quanto l’uomo se si pensa alla necessità di difendere terre e possedimenti da eventi bellicosi, confische, usurpazioni o alla necessità che nelle monarchie i re avevano di preservare i patrimoni a favore della dinastia, o ancora all’avvertita esigenza di individuare strumenti di protezione a fronte di leggi razziali. Una prima figura di successione fiduciaria è storicamente individuabile nel fedecommesso ereditario romano. All’epoca alcuni soggetti considerati incapaci: quali schiavi, donne, impuberi, e quanti in genere sottoposti a pater familias, non potevano ricevere per eredità tanto che i beni sarebbero automaticamente entrati nella disponibilità del pater familias. Intorno all’anno 100 a.C. si individua un primo caso di fedecommesso che prevede la figura di un erede fiduciario che, in assoluta segretezza, assume l’incarico di restituire i beni ricevuti in eredità ad un soggetto designato. Siamo in un’epoca in cui le donne non potevano, ex lege, ricevere per testamento e con il fedecommesso si era individuato un metodo per raggirare l’ostacolo normativo. Anche con la successiva Lex Julia Papia del primo decennio d.C. si avvertiva la medesima esigenza considerando che erano state dichiarate incapaci a ricevere per testamento le persone coniugate ma prive di figli. Pure in questo caso il fedecommesso era molto utilizzato benché all’epoca non giuridicamente tutelato e basato sulla sola buona fede dell’interposto. Occorrerà attendere l’epoca dall’imperatore Cesare Augusto per vedere i primi casi di tutela giuridica del fedecommesso istituendo un pretore apposito. Dopo l’era Napoleonica i problemi di tutela del
patrimonio subiscono una evoluzione poiché non vi è più la prioritaria esigenza di proteggere i fondi rustici. La nascita dei primi banchieri e dei primi mercati dei capitali, spostano l’attenzione sulla tutela dei patrimoni mobiliari e sul contenimento dei prelievi fiscali. Con la promulgazione delle leggi razziali che impedivano agli ebrei italiani di essere proprietari di aziende o di gestire attività rilevanti per la difesa della Nazione, si avvertì la forte esigenza di tutelare i rilevanti patrimoni delle famiglie ebraiche. E’ proprio nel 1939 che viene emanata la prima legge sulle società fiduciarie ancora oggi alla base dell’impianto normativo che in Italia negli anni si è poi evoluto con ulteriori apporti legislativi e regolamentari. Il patrimonio legislativo che si è nel tempo costituito è sicuramente di grande valore tanto da permettere alle fiduciarie di poter operare nella legalità e nel rispetto delle regole, senza che ciò abbia impatti particolarmente negativi sulla riservatezza e sulla loro operatività. I principali utilizzi delle società fiduciarie italiane, di cui possono avvalersi anche i residenti in Spagna, sono di seguito evidenziati. Intestazioni fiduciarie di quote, azioni, obbligazioni, titoli: La fiduciaria assume la diretta intestazione di azioni, quote, titoli in genere a favore di fiducianti persone fisiche o giuridiche. Il soggetto che conferisce il mandato agisce in assoluta riservatezza e nel completo anonimato. Il trasferimento del mandato avviene mediante una scrittura privata, quindi senza atto Notarile, poiché la fiduciaria rimane comunque iscritta a libro soci, mentre a variare sono i fiducianti.
Gestione di patrimoni mobiliari: Avvalersi di una società fiduciaria per l’intestazione, a mezzo di mandato fiduciario di un patrimonio mobiliare, permette di mantenere l’assoluto anonimato. Vi sono inoltre i vantaggi correlati alla possibilità di avvalersi del regime del risparmio amministrato, i benefici derivanti dalla sottoscrizione di polizze estere e le correlate opportunità di pianificazione fiscale. Trasferimenti di titoli e quote societarie con pagamenti differiti o rateizzati: La fiduciaria agisce in qualità di escrow agent garantendo l’adempimento contrattuale (escrow agreement) mediante il graduale trasferimento dei titoli con semplici scritture private in funzione del pagamento del corrispettivo e degli accordi pattuiti. Medesimo vantaggio si ha nella gestione dei piani di stock options i cui diritti vengono intestati alla fiduciaria e liberati, alla maturazione, a favore dei beneficiari, con gestione dell’intero piano a carico della fiduciaria. Rappresentanza in Assemblee e patti di sindacato: A mezzo dei propri rappresentanti legali la fiduciaria può prendere parte alle assemblee dei soci e degli azionisti, garantendo unitarietà e solidarietà. In presenza di patti di sindacato può divenire intestataria di tutte le quote sindacate e garantire il rispetto del patto. Gestione di passaggi generazionali: il contratto fiduciario permette di garantire un’intestazione delle quote societarie a favore dei successori, solitamente figli, in modo graduale e mantenendo assoluta riservatezza nei confronti dei terzi e dei dipendenti. Nuove iniziative imprenditoriali e mandati di acquisto di società, quo-
te, beni: La possibilità di condurre trattative in nome proprio e per conto del cliente, nonché di fornire veicoli societari i cui soci beneficino dello schermo fiduciario, permette al fiduciante di agire in completo anonimato con vantaggi molteplici in ottica concorrenziale. Le funzioni di Trustee e di Protector: La fiduciaria può essere parte attiva per la costituzione e gestione di trusts, nonché assumere il ruolo di trustee e di protector. Il Family Office: I grandi patrimoni familiari hanno esigenze eterogenee richiedendo competenze specifiche in ambito fiscale, amministrativo, assicurativo, finanziario, giuridico. Essenziali sono la professionalità e l’indipendenza del family office per il soddisfacimento delle esigenze della clientela ottimizzando i risultati e minimizzando costi e risorse. La fiduciaria può soddisfare tutti questi requisiti se dispone di una struttura interna in grado di fornire consulenza in tutti i settori di interesse. Domiciliazioni: Di sicuro interesse è la disponibilità di sedi di rappresentanza per domiciliare società. Molteplici sono quindi le utilità derivanti da un utilizzo mirato e pianificato del contratto fiduciario ancorato al principio cardine della riservatezza. Questo strumento, affiancato a strutture di società fiduciarie efficienti e qualificate, permette di usufruire di servizi ad elevato contenuto professionale e di elevata utilità nell’economia moderna. Andrea Mariani
Studio Rocco Commercialisti - Milano Vice Presidente PVM Fiduciaria - Milano
GIOTTO E IL TRECENTO IN MOSTRA AL VITTORIANO DI ROMA
"Giotto e il Trecento. Il più Sovrano Maestro stato in dipintura": fino al 29 giugno il Complesso del Vittoriano di Roma ospita un’imponente rassegna dedicata all’artistasimbolo dell’intero Medioevo ed all’impatto straordinario che il suo segno ebbe su ogni aspetto del linguaggio artistico in tutto il territorio nazionale. Oltre 150 opere di altissimo
livello sono raccolte per la prima volta per riproporre nella sua interezza il percorso figurativo di Giotto, con gli ultimi sviluppi della critica storicoartistica in materia. Maestosi polittici, preziosissime opere su tavola, importanti sculture, rari manoscritti e oreficerie di pregio danno conto di tutte le diverse ramificazioni dell’influsso del maestro fiorentino sull’arte italiana del suo tempo; nella selezione spiccano 20 capolavori eseguiti da Giotto, oggi molto difficili da spostare per ragioni di conservazione ed in mostra a Roma per la prima volta, in un’esposizione destinata ad essere un evento unico e irripetibile. L’aspetto più significativo dell’opera di Giotto è la dimensione nazionale della sua pittura, dimostrata innanzitutto dai numerosi viaggi, che effettuò a Roma, Assisi, Pa-
dova, Rimini, Napoli, Milano; ma anche dall’immediato adeguarsi ai modelli elaborati dal maestro, da parte dei pittori che vennero in contatto con le sue opere, che contribuì fortemente alla nascita di un linguaggio artistico italiano. Giotto conobbe infatti particolare e vastissima fama anche presso i propri contemporanei, come testimoniano le numerosissime citazioni e trattazioni che lo riguardano, presenti in fonti letterarie e documentarie sin dai primi decenni del Trecento. Giotto può essere a tutti gli effetti considerato il primo pittore "italiano", in parallelo con il ruolo svolto da Dante Alighieri nella formazione della nuova lingua nazionale. In oltre cinquant’anni di attività Giotto fornì temi stilistici e, più in generale, argomenti di riflessione sulla funzione e la natura delle arti figurative,
agli artisti suoi contemporanei e a quelli delle generazioni successive, tracciando nuovi percorsi i cui effetti saranno alla base, di lì a meno di un secolo, delle opere dei grandi maestri del Rinascimento. Temi come la rappresentazione tridimensionale dello spazio, il recupero del naturalismo dell’immagine e della figura umana, l’introduzione di una dimensione affettiva della pittura divennero, dopo Giotto, aspetti ineliminabili del dibattito artistico, come venne, con singolare rapidità, compreso anche dai maggiore letterati e poeti del Trecento, da Boccaccio a Petrarca. Tra le opere presenti in mostra spiccano veri e propri capolavori di grandi maestri come i pittori Cimabue, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, gli scultori Arnolfo di Cambio, Tino di Camaino, Giovanni Pi-
sano, Giovanni di Balduccio, gli orafi Guccio di Mannaia, Andrea Pucci Sardi, tra i miniatori Cristoforo Orimina e il Maestro del Codice di San Giorgio, uno dei più raffinati e colti interpreti della lezione giottesca. La mostra è a cura del Prof. Alessandro Tomei, Ordinario di Storia dell’Arte Medievale all’Università "G. D’Annunzio" di Chieti-Pescara, in collaborazione con Claudia Viggiani. Il progetto è sostenuto da un prestigioso comitato scientifico, presieduto dal Prof. Arturo Carlo Ottaviano Quintavalle, Ordinario di Storia dell'Arte Medievale all’Università di Parma, e composto dai maggiori esperti italiani e stranieri dell’età medievale e della pittura del Duecento e del Trecento. Rossella Berti
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SPAGNA-SPAGNA-SPAGNA
CON LA PAURA DEL COMUNISMO SI È CREATA LA SOCIETÀ DEL BENESSERE
L’avvocato José María García Gutiérrez Presidente dell’Associazione Spagnola degli Avvocati Urbanisti
L'esperimento sociale più importante del secolo scorso è senza dubbio la nascita e sparizione dei regími comunisti. Questa è l'origine della società del benessere. In Europa - negli Usa è molto differente - la paura dei sistemi comunisti ha fatto nascere lo stato del benessere. In Europa in generale questo stato si impone in modo democratico, ma non in Spagna e Portogallo dove si collega con dittature, magari perchè la loro condizione è quella di regime anticomunista. Dopo la Prima Guerra Mondiale sorgono i sistemi socialdemocratici in Francia e Germania: sussidi di disoccupazione, di malattia, educazione pubblica, sanità pubblica, intervento dello stato nell'abitazione e altro. Tutto ciò provoca grandi cambiamenti nel sistema economico dell'epoca: i bilanci precipitano, si incrementa la spesa sociale e parallelamente le imposte. Era un regime economico nuovo che né i politici né gli economisti capivano bene. Gli unici che lo capivano erano Keynes ed il suo predecessore lo spagnolo universale D. Germán Bernacer Tormo, che stabilisce la struttura essenziale della macroeconomia
prima di Keynes, 1916-25. Lord Keynes era conservatore, di famiglia agiata, gli piaceva la buona vita e non voleva trovarsi di fronte un operaio che lo redarguisse urlando. Per cui propone l'idea della piena occupazione tanto del lavoro come del capitale, stabilenddo un patto sociale per mantenere occupata tutta la classe lavoratrice ed usare tutto il capitale, assicurando salari crescenti e benefici crescenti per gli impresari. Tutti soddisfatti dunque. I tre pilastri dello stato del benessere sono sanità, educazione e pensioni. Ma il nucleo di tutto è il pieno impiego, se questo cade si trascina dietro lo stato del benessere. È chiaro che le misure più urgenti devono mettere limite alle alte cifre di disoccupazione che colpiscono l'economia spagnola. Le opere pubbliche sono state storicamente un sistema che ha dato buoni risultati e lo stato deve intervenire in tutti i settori per evitare di lasciare l'economia in caduta libera. La crisi è un periodo ideale per affrontare le prove da superare. All’interno di questa situazione di apparente calma economica, lo Stato deve rinforzare i punti deboli dell'economia, prima che sia troppo tardi. Se lo fa adesso, quando l'economia si riprende ne uscirà rinforzata. Nel nostro paese si conferma la recessione economica. L'attività commerciale si contrae quasi del 18 per cento sotto l’effetto trascinante del settore della costruzione che agisce come una zavorra. L'Indice dei prezzi al consumo soffre continue discese: dal 5,3 per cento nel luglio del 2008, fino all’ 1,4 per cento del dicembre 2008. Negli Usa spunta un mostro più distruttivo, la deflazione (caduta di prezzi) e la FED (Riserva Federale Americana) non ne vuole né sentire parlare.
Pertanto ha ridotto quasi a zero i tassi di interesse. L'ombra della deflazione si estende in Europa. La Banca Centrale Europea, li colloca al 2 per cento ed è prevedibile che presto arrivino all’1 per cento. Se arrivassero allo zero per cento significherebbe che la crisi in Europa è più grave del previsto e che si sta sparando l'ultima cartuccia, poiché non rimarrebbero margini di manovra. I prezzi delle case di 2ª mano stanno cadendo tra un 30 ed un 40 per cento, ma le nueve costruzioni resistono al ribasso a costo di non vendersi o vendersi poco. Questo genera un effetto di attesa nei possibili compratori fiduciosi che scenderanno. Anche la caduta del prezzo nell'abitazione nuova incomincia a notarsi: attualmente è del 10 per cento, ma è probabile che presto diventi del 20 per cento. Non sono tempi buoni nemmeno per la Previdenza sociale. Il Governo dovrà prelevare dal fondo di riserva 57.000 milioni di euro per poter pagare le pensioni. Qualcuno pensa che la crisi sia solo una questione congiunturale, un incidente di percorso che finirà con un ritorno alla situazione anteriore. Ma sicuramente l'economia inizierà una nuova strada, una nuova forma di pensare guidata da alcuni valori, con una nuova coscienza sociale di servizio (vedi crisi di valori). E naturalmente, dalla visione fornita dalla prospettiva storica. I meccanismi di controllo dello Stato non possono nè dovranno cedere come è successo negli Usa. L'andamento della crisi dipenderà in larga misura dalla sua durata. Ed è chiaro che durerà ancora. José Maria García Gutiérrez Presidente Associazione Spagnola Avvocati Urbanistici.
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OMAGGIO A ROCÍO DÚRCAL
Il marito di Rocío Dúrcal: Antonio Morales Junior
Alcalde di Dúrcal, Manuel Mejias Morales, con Antonio Morales Junior
Quarta da sinistra: L’artista Alicia Huertas, che ha realizzato la statua
Madrid ritorna ad essere candidata ai Giochi Olimpici e Paraolímpici dell’anno 2016, dopo tre
anni in attesa della sua designazione dall’anteriore processo di candidatura. Ritorna in ballo con la convinzione che questa volta sarà capace di ottenere questo sogno condiviso dagli spagnoli, per godere dei numerosi effetti positivi e delle nuove opportunità che i Giochi Olimpici e Paraolímpici lasciano nella città. Rimane meno di un anno di intenso lavoro fino alla decisione finale che avverrà il 2 di ottobre del 2009 a Copenhagen. La candidatura olimpica Madrid 2016 cercherà di dimostrare al mondo che la città è la migliore per accogliere il maggiore avvenimento sportivo del pianeta, grazie alla sua dimostrata capacità di organizzazione, alla sua passione per lo sport e alla grande ospitalità con cui saranno accolti tutti quelli che decidano di visitarla durante l’estate del 2016. Analogamente la candidatura olimpica Madrid 2016 è un progetto per gli sportivi, un fatto che diventa evidente ricordando i membri del Comitato di candidatura, del quale fanno parte numerosi ex-sportivi: Mercedes Coghen, consigliera delegata e medaglia di oro in hockey a Barcellona 92; Virginia Ramírez, medaglia di oro a Barcellona 92; Raúl Chapado, direttore di Sport e Progetti ed olimpico nel triplo salto ad Atlanta 96 e Sydney 2000; Ernesto Pérez Lobo, coordinatore di Sport e medaglia di argento in judo ad Atlanta 96; e Mariano Ruiz, coordinatore di Sport Paralímpicos e tre medaglie di oro, Seul 88 a 1.500 e 5.000 e Barcellona 92 in 5000, ed una di bronzo, Atlanta 96 in 5.000, in atletica.
Il 14 Febbraio 2009 a Dúrcal (Granada) si è reso omaggio a Rocío Durcal nella piazza del popolo dove è stata situata la statua realizzata da Alicia Huertas in onore della famosa cantante scomparsa. Verranno realizzate altre due statue, una per Madrid e un'altra in una città da definire. Fu un pomeriggio emotivo in un evento pubblico dove tutto il paese partecipò acclamando ed incoraggiando il vedovo di Rocío. Junior fu affabile con la gente del paese salutando, rispondendo alle domande e firmando autografi. L'evento fu accompagnato da un gruppo musicale di Mariachi composto da 4 uomini ed una cantante.
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Marbella - Marbella - Marbella - Marbella
BRUNO E GIUSEPPINA, LA COPPIA VINCENTE DELLA RISTORAZIONE ITALIANA
Dov’eri quindici anni fa? A Marbella, aprendo il mio primo ristorante in Ricardo Soriano. Uno dopo l’altro abbiamo aperto 5 ristoranti, Pasta da Bruno, Da Bruno a Casa, Da Bruno a Cabopino, Da Bruno sul Mare, Da Bruno a San Pedro, e siamo sempre attivi come il primo giorno, anche se cominciamo ad avere la nostra età, perchè nella vita non bisogna mai andare in pensione. Lavorare un pò di meno si, ma senza smettere. Questa è la mia filosofia. Quando è nata la tua vocazione gastronomica? Veramente la mia prima vocazione è stata quella di essere un frate francescano. All’età di 11 anni, con grande sorpresa di mia madre, dissi che volevo andare in convento. Vi sono rimasto fino ai 19 anni, prendendo i tre voti del buon francescano, castità, obbedienza e povertà, e non mi sono mai pentito di aver fatto quella scelta. Poi ho deciso di lasciare, ma la formazione religiosa e morale che ho ricevuto è stata molto importante per la mia vita, sia come uomo sia come imprenditore. I principi che mi hanno insegnato li metto in pratica ogni giorno con i miei clienti, con il personale, con la società e soprattutto con me stesso. È stata una vera forma di educazione. Oggi i genitori non sono più capaci di educare i propri figli, non li sanno più frenare. Questa mattina in televisione dicevano che non si possono mettere in prigione ragazzi di 12 anni per i loro reati, perchè la colpa è dei genitori. L’educazione morale è
fondamentale. Quando avviene il passaggio alla ristorazione? Uscito dal convento ho attraversato un profondo momento di riflessione. Non sapevo ancora cosa fare. Nel frattempo, al principio degli anni ‘60, la mia famiglia aveva lasciato Pianella, in provincia di Pescara e si era trasferita in Germania perchè in Abruzzo c’era poco lavoro. Non mi rimase altra scelta che seguirli. Ho lavorato per un breve tempo in Germania, però non mi soddisfaceva, quindi ho lasciato tutto,e pur guadagnando gia abbastanza, andai in Svizzera, a Basilea.Per 3 anni ho guadagnato molto poco, ma ho imparato i principi fondamentali della gastronomia. Questo è stato solo il principio di una evoluzione professionale che non è mai finita, sia in sala che in cucina. A Basilea mi sono fermato 10 anni, poi mi sono chiesto se volevo continuare con la gastronomía e così, con Giuseppina, aprimmo un ristorante in Germania che abbiamo tenuto per 12 anni perfezionando la mia esperienza di impresario. Però ci trovavamo in un paese, la vita era ristretta e un giorno venimmo in vacanza a Marbella. Ci piacque molto e decidemmo di dare un cambio alla nostra vita in una città internazionale dove c’è sempre il sole. Lasciammo la Germania, comprammo un ristorantino che assieme agli altri è diventato un’ impresa che ha avuto fino a 190 dipendenti e oggi ne ha 160. Quali sono gli ultimi eventi che ti hanno visto protagonista? Recentemente il CIT
di Marbella mi ha nominato “Impresario dell’Anno” e ne sono molto orgoglioso soprattutto considerando il momento difficile che attraversiamo. Quello che conta oggi è la cultura professionale. Questo è il miglior investimento per superare le crisi. Nei tempi antichi si andava in Medio Oriente per il commercio delle spezie. Prima ancora la gente pagava con il sale. Poi ha cominciato ad investire in oro, poi in borsa, nel settore immobiliare, ma tutto passa. La professionalità rimane. Quando un mio impiegato mi lascia avendo appreso qualcosa, non gli posso dire “ la tua professionalità lasciala qua” ,ma io sono contento di questo. L’ultimo evento collegato con Marbella città Europea del Deporte, è il varo della barca “DA BRUNO”, che partecipa alle regate del Gran Prix Costa del Sol e alla Copa de España Platù 25, la quale riunisce i migliori regatisti di Spagna. È uno sport che, assieme al calcio, riflette meglio lo spirito di squadra come avviene in una buona impresa, così anche nei miei ristoranti. Quale è il lubrificante segreto per far funzionare una impresa come la tua? Il lubrificante siamo noi stessi. L’ottimismo è molto importante, ma anche la capacità imprenditoriale e la comunicazione. Bisogna sempre guardare al futuro ed io sto
lavorando su di un progetto che tiene conto delle esigenze più moderne del cliente. Quanto è stata importante la presenza di tua moglie? Al cento per cento. Noi siamo due. Presentando la barca ho detto che la frase “DA BRUNO” significa Bruno e Giuseppina. Le tue più grande soddisfazioni? Avere due figlie,
Marcella e Mirella, incontrare Giuseppina e Giancarlo, che per me è un altro figlio, vedere i clienti soddisfatti quando lasciano il mio locale, sentirmi ringraziare per la bella serata. P.P.
Bruno Filippone premiato dal Presidente del CIT Marbella, Miguel Gomez Molina, come imprenditore dell’anno 2009
Foto “Festa della Vendemmia” organizzata nel ristorante “Bruno sul Mare”
La barca sponsorizzata da Bruno che parteciperà al Grand Prix Costa del Sol
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Marbella - Marbella - Marbella - Marbella - Marbella - Marbella - Marbella ANGEL MORA: MARBELLA CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT 2009
L’Alcaldesa Angeles Muñoz e l’Assessore allo Sport Angel Mora durante la presentazione di Marbella Città Europea dello Sport 2009
di tennis femminile e moltissimi altri eventi,più di 100. Oltre agli atleti della Comunità Europea, per la ginnastica ritmica avremo partecipanti degli Stati Uniti, della Russia, della Ucraina, portando così il nome di Marbella in tutto il mondo. Quindi sport anche come integrazione fra diverse culture? Certamente, se pensi che anche nei momenti di guerra i paesi si uniscono nel nome dello sport. Marbella è anche capitale del turismo internazionale. Organizzando grandi avvenimenti sportivi attrae un turismo diverso dal “sol y playa”. Marbella ha fatto una cosa giusta cogliendo questa occasione. Programmi futuri dell’assessorato allo sport? Ci stiamo impegnando molto per offrire la possibilità di fare sport tanto per i più giovani come gli anziani, garantendogli così una migliore qualità di vita, con il più elevato numero di metri quadrati dedicati agli impianti sportivi cittadini. L’Assessorato allo Sport ha l’obbligo, come avviene a Marbella, di incentivare gli impianti sportivi pubblici creandone dei nuovi, ma anche di promuovere lo sport affinché la gente possa avere una vita sana attraverso l’esercizio fisico. Investi in salute ed allunghi la vita. Paola Pacifici.
Perché è stata eletta Marbella come Città Europea dello Sport 2009? È un riconoscimento che si è cercato di dare a Marbella da molti anni, però non veniva concesso finchè non cadeva il governo precedente. Marbella è stata il riferimento sportivo di molti europei, per molti anni sono venuti a giocare al golf, hanno utilizzato i porti sportivi di Marbella, Porto Banus, Cabopino e della Bajadilla. Siamo il comune con più porti della costa mediterranea, con 17 campi da golf, praticamente dovremmo stare nel libro record del Guiness. Quali sport comprende questo riconoscimento? Durante tutto l’anno vogliamo fare un omaggio a tutti gli sportivi e ai turisti di Marbella, portando tutte
le attività sportive possibili. Abbiamo già organizzato il Primo Torneo Internazionale di Pallanuoto Infantile, con ospiti provenienti dal nord Europa e dal Portogallo,inoltre un Campionato Intercomunitario Nazionale per il calcio femminile giovanile,un Campionato Provinciale di “Campo a Traves”, una tappa del Giro Ciclistico dell’ Andalusia, un incontro di “Calcio Sala” per beneficenza con il famoso cronista sportivo José Maria Garcia , il Grand Prix Internazionale di Ginnastica Ritmica , la Coppa di Spagna per la Vela, congressi dedicati allo sport, altri tornei di pallanuoto, maratone, partite di futbol playa, il Campionato di Spagna di Tennis su sedia a rotelle, ospiteremo la Coppa Wita
ACCORDO PER LO SPORT TRA Il COMUNE E IL GRUPPO PASQUAL
I CINQUE GIOVEDÌ IN COMPAGNIA DI PICASSO
Il Municipio di Marbella ha sottoscritto un accordo col gruppo LECHE PASCUAL per sviluppare eventi sportivi e socioculturali. L’accordo, illustrato dal Sindaco, Angeles Muñoz, e dal rappresentante del Gruppo imprenditoriale, Borja Pascual, è legato a Marbella Città Europea dello Sport, e prevede una dotazione di 40.000 euro per la celebrazione della Coppa di Spagna di Vela di Beneteau 25 e la Maratona “Città di Marbella.”
In Marbella è stato organizzato un ciclo di conferenze “5 giovedì con Picasso”, dalla Facoltà di Filosofia e Lettere dell’UMA in collaborazione con l’Assessorato Municipale alla Cultura, al Museo del Grabado Español Contemporaneo. Vogliamo approfondire il linguaggio artistico dei grandi maestri contemporanei, ha detto María Jesús Martínez, vicedecana della facoltà, che ha presentato l’iniziativa assieme all’Assessora municipale alla Cultura di Marbella, Carmen Díaz.
da sin.: L’Assessore al Turismo José Luis Hernandez, il tennista Manolo Santana, l’Alcaldesa Angeles Muñoz, l’Assessore allo Sport Angel Mora e il conte Rudi
CONGRESSO DEI SEGRETARI COMUNALI Il Iº Congresso Andaluso di Segretari, Revisori dei conti e Tesorieri dell’ Amministrazione locale dell’Andalusia (COSITAL 2009) si è svolto nel Palazzo da Congressi di Marbella. Il sindaco, Ángeles Muñoz - assistendo all’apertura della prima giornata con i presidenti del Consiglio Regionale e Nazionale, José Manuel Farfán ed Eulalio Ávila - ha affermato che la fiducia è la base assieme al compimento dalla legalità.
AL CASINO LA LIGA CLASSIC POKER 2009 I giorni 6, 7 e 8 di marzo 2009 il Casino di Marbella celebra la sua prima tappa del Campionato 2009 Marbella Classic Poker. È la prima volta che si organizza una lega di queste caratteristiche a Marbella. Il Casino organizzò già nel 2008, con un grande successo in entrambi i casi, il Torneo Marbella Classic Poker (aprile) ed una delle tappe dello Spanish Poker Tour (novembre).
Il sindaco di Marbella, Ángeles Muñoz, ha consegnato nell’ Hotel Las Dunas di Estepona un premio allo chef marbellí Dani García, assegnato nell’ambito della 8ª Edizione dei Premi della pubblicazione Andalusia Economica.
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Fuengirola - Fuengirola - Fuengirola Mijas - Mijas - Mijas - Mijas COMUNE ESIGE LA CIOCCOLATO AL CIOMIJAS POLIZIA LOCALE CONTRO I IL NUOVA SCUOLA DALtotale di 20 professionisti della ristorazione e l’industria alberghiera, PRODOTTI CONTRAFFATTI LA GIUNTA ANDALUSA Un hanno partecipato al CIOMIJAS al corso di 21 ore, in cui Cati Schiff La Polizia Locale di Fuengirola nel 2008 ha sequestrato più di 22.026 articoli contraffatti contro la proprietà intellettuale ed industriale. Il loro numero è diminuito rispetto al 2007 grazie al lavoro di dissuasione svolto dalla Polizia Locale. L’Assessore alla Sicurezza Cittadina, Rodrigo Romero, ha elencato le operazioni e illustrato l'intenso lavoro svolto dal corpo di Polizia Locale per combattere questo fenomeno che danneggia tanto il commercio regolare, quanto la produzione. In un periodo di crisi come quello presente, le conseguenze di questo traffico illecito sono ancora più gravi. Il 77 percento dei materiali sequestrati sono dischi di musica o film in dvd.
L'Assesora all'Educazione di Fuengirola, Carmen Díaz, ha dichiarato alla stampa di esigere nuovamente una riunione con il Delegato autonomo all' Educazione con sede a Malaga specificando che il Municipio ha messo da sempre a disposizione tutte le agevolazioni possibili per la costruzione della scuola in localitá I Pacos. L'Assessora comunale ha ricordato che fu la stessa Giunta dell'Andalusia che scelse il terreno nel 2007 per realizzare il centro. Pertanto hanno avuto tempo più che sufficiente per farlo. In questo senso, ha chiesto al PSOE che smetta di tergiversare ed compia con le sue competenze.
ha ricordato gli usi del cioccolato nella storia. Un breve riassunto delle esperienze vissute in paesi come Francia ed Austria, nei quali studiò, o in Spagna con le conoscenze acquisite in stabilimenti di prestigio come la Hacienda Benazuza di Siviglia o il Ristorante La Hacienda di Marbella, dove lavora attualmente.
Torremolinos
Il sindaco di Fuengirola, Esperanza Oña, assieme ai responsabili dell’impresa “Progetti Imprenditoriale Fuengiroleños, S.L”, Luis Ballester e Francisco José López, ha presentato il progetto di
trasformazione dell’antico Municipio in un albergo con Scuola alberghiera. L’edificio si chiamerà Hotel Casa Con-
sistorial. Fuengirola amplierà la sua offerta turistica grazie a questo stabilimento, unico nel Costa del Sol.
ANA MULA: “SIAMO PIONIERI NEL RISPARMIO ENERGETICO”
L’Assessora alle Infrastrutture del Municipio di Fuengirola, Ana Mula, ha illustrato il Piano di Ottimizzazione Energetica aviato dal Comune, che prevede un risparmio energetico ed economico di un 30 percento, con un ammortamento degli investimenti inferiore a 3 anni. L’obbiettivo di questo progetto è ridurre il consumo di energia elettrica dell’illuminazione pubblica e degli edifici municipali. In questo modo, Fuengirola si mantiene pioniere nel proteggere e conservare l’ecosistema.
LA SINDACA ESPERANZA OÑA DIPLOMA I 138 NETTURBINI Il sindaco di Fuengirola, Esperanza Oña, accompagnata dall’assessora alla Nettezza Urbana, Ana Mata e quella all’Ambiente, María Jesús Pascual, ha consegnato a 138 netturbini un diploma di riconoscimento per il loro lavoro giornaliero, durante un atto pubblico nella Casa della Cultura del municipio. Oña ha ricordato che Fuengirola ricevè la Scopa di Oro il passato mese di giugno. Un premio che distingue lavori che si realizzano da parte di amministrazioni pubbliche ed anche di imprese, in materia di pulizia e nettezza urbana. Ategrus (Associazione Tecnica per la Gestione di Residui ed Ecosistema), senza fini di lucro, organizza e concede questi premi. Il sindaco ha ricordato che la città ha già ricevuto la Scopa di Oro e la Scopa di Argento. Ovviamente, questo non sarebbe stato possibile se non ci fossero persone che si dedicano a curarla.
Il comune chiede che si realizzi presto il nuovo centro di salute
Giunta del Municipio di Torremolinos presenterà nel prossimo Plenum della Corporazione una mozione nella quale solleciterà alla Giunta dell'Andalusia a compiere il suo compromesso di creazione di un servizio di Pronto soccorso ed un Centro di Alta Risoluzione di Specialità, CARE, nei terreni disponibili nel Sanatorio Marittimo. Ciò in accordo alle promesse pubblicamente annunciate negli ultimi anni da qualificati rappresentanti del Governo autonomistico. Il primo tenente di sindaco e portavoce del Gruppo Municipale del Partito Popolare, Ramón del Cid, ha ricordato che è la quarta volta che la Giunta municipale sollecita alla Giunta andalusa la creazione di questa infrastruttura, con riferimento alle mozioni presentate il 29 marzo del 2005, il 26 maggio del 2006 ed il 30 giugno del 2008. Ramón del Cid, nel suo intervento ha ricordato che esiste ormai un vero collasso nel centro di Salute del Calvario, cosa che impone una urgente costruzione del nuovo Centro di Salute nella zona di Playamar. La petizione si consegnò formalmente alla Giunta dell'Andalusia come amministrazione competente, proponendo che il nuovo servizio si ubicasse nei terreni disponibili nel Sanatorio Marittimo di Torremolinos, che oltre tutto sono proprietà della stessa Giunta dell'Andalusia.
I POPOLARI DI MIJAS SOLLECITANO SOLUZIONI PER L'ABUSIVISMO
Il Partito Popolare di Mijas attende ancora che il sindaco concretizzi l'intenzione di indire riunioni con l'opposizione per cercare soluzioni consensuali al grave problema che rappresentano le oltre 7.000 abitazioni irregolari presenti nel termine municipale. In questo senso, dall'opposizione si vuole comunicare che si è avuto tempo sufficiente per studiare con cura la relazione giuridica realizzata dal professore universitario Jesús Jiordano e consegnata al PP di Mijas, il quale intende cominciare a lavorare il più presto possibile per non rinviare ancora la soluzione a questa situazione che si prevede lunga e complicata. Ragione in più per accelerare soluzioni adeguate
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VIII Concierto CENTRO RIMESA, Nuova Andalucia sábado 14 de febrero, 20:30 Dúo del Sol, piano a cuatro manos obras de Schubert, Schumann y Czerny
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III Concierto Extraordinario sitio a determinar 13 de marzo, 20:30 Vladimir Tropp, piano obras de Schumann y Tchaikowski
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Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos
L’ASSESSORA ENCARNACIÓN NAVARRO: “A TORREMOLINOS LO SPETTACOLO È CULTURA” Intervista all’Assessora alla Cultura di Torremolinos Encarnación Navarro
Quanto è importante questo campionato? Indipendentemente dal fatto che il XX Campionato di Ballo d’Europa è importante a livello turistico e fondamentale per il municipio, considerato che il mese di febbraio è abbastanza tranquillo, ma con questo evento si riempiono gli alberghi, abbiamo 1500 coppie in gara che si preparano tutto l’anno partecipando alle competizioni nelle varie regioni e anche fuori di Spagna. Come è cambiato negli anni questo concorso? Nacque come “Campionato d’Europa de Ballo Retro”, esclusivamente per persone anziane, che non avendo niente da fare le motivava. Però ci sono molte coppie e famiglie alle quali piace il ballo, infatti sono numerose le scuole e le accademie, per cui abbiamo pensato che potevamo avere parecchi concorrenti. Così togliemmo la parola Retro per allargare a tutti, dai più piccoli ai più grandi, la possibilità di partecipare. Questi avvenimenti sono anche una forma di integrazione fra i vari paesi? Certamente, visto che abbiamo concorrenti da tutta Europa che per una settimana convivono a Torremolinos, ci sono francesi, italiani, tedeschi, spagnoli, di tutte le nazioni. Anche se non parlano la stessa lingua si capiscono perché il ballo è la loro lingua. Quali sono le nazioni con più campioni di ballo? Senz’altro la Francia, anche perché data la vicinanza geografica invia più concorrenti. Quale ballo piace di più al pubblico? Ma , direi tutti da quello più classico ed elegante come il valzer, a quelli più ritmici come il rock, la salsa, il paso doble. Credo che ogni tipo di ballo abbia il suo fascino, soprattutto quando le coppie lo eseguono bene e ti fanno venire “el pelo de punta”. In percentuale, il ballo quanto contiene come cultura, economia e spettacolo? Un po’ di tutto. Che sia spettacolo è indubbio.Come economia, si vede in questa settimana, perché devono mangiare, dormire, fare spese, comprare regali e ricordi. Come cultura, il ballo evidentemente è anche cultura. Una miscela di tutto. Programmi dell’Assessorato della Cultura? Sto preparando la stagione operistica, che comincia in luglio con tre opere, una zarzuela ed una rivista. Si prepara con molto anticipo, tanto è vero che stiamo già lavorando per l’estate e per il Natale. Il vincitori del Carnevale di Cadice diventano i protagonisti del nostro. Chi viene nella nostra città si deve divertire, godere del sole e della spiaggia, ma senza dimenticare la cultura.
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Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos La storia di questi sette favolosi e divertenti balli TORREMOLINOS, 1.500 COPPIE AL La sevillana è la più folcloristica e conosciuta danza di origine spagnola, radicata nella cultura popolare andalusa. La musica che accompagna il ballo è ritmica e gioiosa, si sviluppa in tre tempi, il primo è forte e i successivi sono meno marcati. Il ballo si divide in quattro parti (coplas) paseíllos, pasadas, careos y remate che rappresentano le fasi del corteggiamento amoroso. E’ un ballo di coppia soggetto a varianti a cui possono partecipare più coppie. Importantissimo il movimento delle mani e per poterle muovere bene si deve simulare di: 1) cogliere una mela, 2) portarla davanti alla bocca, 3) fingere di buttarla via. Indubbiamente è un ballo molto sensuale anche per il tipo di vestito che mette in evidenza le forme della donna. Il tango è una danza suburbana argentina con origini africane che nasce alla fine del XIX secolo nelle taverne di porto e nei bassifondi di Buenos Aires. Gli storici dicono che il nome tango deriva dal “tan-go”, tamburo candombè africano o dal latino “tangere”. Si ballava tra uomini per esprimere forza e bravura e per dimostrare la virilità e per conquistare la compagnia femminile nei bordelli di quei tempi. Era proibito perché indecente per la morale. Il ballo inizia come un dialogo tra una prostituta e il suo protettore, con un abbraccio di coppia estremamente complesso nei passi, nei movimenti e degli sguardi. La musica marca quattro tempi ben distinti spazzandosi alla fine con un movimento brusco. Il bandoneon, strumento simile alla fisarmonica tedesca, sottolinea la malinconia della coreografia. E’ un ballo tra i più difficili per i suoi movimenti incrociati, sensuali, e vigorosi. Il Jive è una forma spettacolare di ballare il rock’n’roll con movimenti rapidi, giravolte, piroette, lanci, è “ritmo ed energia allo stato puro”. Non esiste un dizionario dei passi, sono infiniti e chiunque potrebbe inventarne di nuovi, il segreto di questo ballo è praticare molto, avere agilità e resistenza fisica. Importato dall’America dal “Lindy Hop” e dal cosidetto”Jitterburg”. La prima definizione del Jive fu data da un professore di ballo londinese Victor Silvester e pubblicata nel 1944. Il Jive risente anche delle influenze del Boogie del Jazz e del Swing. E’ l’ultimo ballo incorporato nelle competizioni nel 1960. La mano del maschio che tiene il vestito, poggia ben ferma sul petto della donna premendo con lascivia ad ogni piccolo movimento, così una cronaca tedesca del 1804 descrive i primi passi del Valzer. Si impone come un ballo capace di esprimere passioni, emozioni e giochi d’amore. Di origini incerte, il valzer è stato per decenni oggetto di accese diatribe tra francesi e tedeschi. Per i tedeschi il valzer deriva dalla deutscher tanz e dal dreher bavarese. Per altri deriva dal lander, un ballo montanaro tirolese. Il ballo prevede uno stretto contatto tra dama e cavaliere, e quindi fu condannato dai “puritani” dell’epoca. La Rivoluzione francese affermò e il ballo, che era stato vietato, divenne una manifestazione della nuova filosofia di vita. Il Valzer è un ballo di coppia che batte in 3/4 alla velocità di 58/60 battute al minuto o batte in 6/8 alla velocità di 29/30 battute al minuto. Il Paso Doble, è un ballo di origine spagnola, si ispira ai movimenti dei toreri. Nasce nei primi anni del 1900 nell’ambiente culturale e sociale delle arene. Per eseguire questo ballo occorre temperamento, nervosismo, vivacità e molta personalità. Si balla con movimenti di testa, di sguardo, di braccia. Il cavaliere deve dimostrare carattere e forza fisica mentre la donna deve essere scattante, docile e nervosa. L’uomo nel Paso Doble fa il Matador e immagina di muovere la Capa intorno a sé come se giocasse col toro. La partner fa la parte della Capa, ed il Matador deve “maneggiarla” e guidarla intorno a sé.
CAMPIONATO EUROPEO DI BALLO
La XX edizione del Campionato dell'Europa di Ballo che si celebra nel Palazzo San Miguel è l'avvenimento più importante dell'Europa del genere, con più di 1.500 coppie concorrenti. L’Assessora a Cultura, Educazione e Feste del Municipio di Torremolinos, Encarnación Navarro, ha svelato uno dei segreti dell’edizione 2009: l'identità dei “Príncipi di Torremolinos” e degli “Emperadores”, che questo anno saranno impersonati dal nuotatore David Meca con la cantante Marta Valverde, e dal presentatore Alonso Caparrós con l'attrice ed ex Miss l'España, Eva Pedraza. Il Palazzo San Miguel, diretto da Marcos Rupérez, è stato allestito per l’occasione dal personale municipale. L’intepretazione del tango spetta alla coppia formata da Albert ed Eva Pedroche, Campioni dell'Europa di Ballo 2008, i quali fanno parte del programma della Televisione Nazionale Spagnola “Mira quien baila”.
Questo il programma.
Lunedì: Campionato della Spagna di Danza Spagnola; Campionato della Spagna di Sivigliane e Campionato dell'Europa di Ballo Artistico, per Minori di 30 anni. Martedì: Campionato dell'Europa di Tango; Campionato dell'Europa di Ballo Artistico, per i maggiore di 30 anni, e Campionato dell'Europa della Java. Mercoledì: Gran Ballo dell'Imperatore e Finale del Campionato dell'Europa di Valzer. Giovedì: Campionato dell'Europa di Paso doble; Finale del Campionato della Spagna di Ballo Modalità Combinata di Valzer, Tango e Paso doble, per i maggiore di 50 anni, e Campionato dell'Europa di Chachachá, nelle categorie Minori di 30 anni. Venerdì: Finale del Campionato della Spagna di Ballo Modalità Combinata di Valzer, Tango e Paso doble; Campionato dell'Europa di Chachachá, maggiore di 30 anni; Campionato dell'Europa di Rock & Roll e Campionato dell'Europa di Salsa, per le Categorie di Minori di 30 anni. Sabato: Notte di Chiusura. Finale del Campionato dell'Europa di Ballo. Modalità Combinata di Valzer, Tango e Paso doble e Campionato dell'Europa di Gruppi di Ballo. Tre le categorie in gara: Maggiori di 50 anni, Minori di 50 anni ed Infantili, fino a 18 anni. In alcuni campionati, a dicrezione dell’Organizzazione, si disputano fino a sei categorie: Maggiori di 60 anni; da 50 a 60 anni; da 30 a 50 anni: da 18 a 30 anni; da 12 a 18 anni e Minori di 12 anni. Quest’anno si conta sulla presenza di ballerini provenienti da Francia, Germania, Inghilterra, Barcellona, Girona, Cordova, Badajoz, Lanzarote, Palma di Mallorca, Fuerteventura, Gran Canaria, Madrid, Caceres, Granada, Avila, Ciudad Real, Palencia, Huesca, Malaga, Siviglia, Murcia, Sabadell, Cartagena, Tarrasa, Almeria, Cadice, Jaen, Castellón, Valencia, Cantabria, Toledo ed Irún.
Il Cha Cha Cha è nato a Cuba nel XX secolo. È un ritmo creato negli anni ‘50 dal violinista, compositore e direttore di orchestra Enrique Jorrín. Rapidamente si trasformò in un ballo da sala popolare. Esistono 4 differenti ipotesi sul significato dell’espressione”Cha Cha Cha”, quello onomatopeico legato al ritmo e al tempo delle percussioni; quello del suono prodotto dalle scarpe durante la danza; quello di un sonaglio cubano. È composto da 4 tempi e si balla con due movimenti lenti e tre rapidi più una pausa: “due-tre-cha cha cha”. Caratteristica principale è il movimento dei fianchi.
La Salsa nasce negli anni ’20 come Son, una forma di espressione musicale tipica dei trovatori in cerca di migliori condizioni di vita. Si puo considerare il rock’n’roll caraibico. Si balla in molte maniere che hanno in comune il ritmo: un passo a tre tempi seguito da una pausa. La coppia gira uno intorno all’altro con movimenti di fianchi, braccia e spalle. Il nome deriva dalla famosa frase “Esto es una gran Salsa!” che Tito Puente pronunciò in un concerto al Madison Square Garden. Le case discografiche lo adottarono commercializzandolo. Il modo più spettacolare di ballare la salsa è la Rueda cubana, cioè ballare in gruppo cambiando continuamente la coppia Barbara Boldrin
Al centro la coppia italiana, Giuseppe Panico ed Edwige Impronta, campioni europei di Cha cha cha + 50 del 2008
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IPA International Police Association
Malaga - Malaga - Malaga
NOTIZIARIO IPA - Marbella Órganización con Estatus en el Consejo Económico y Social a cura di Sebastián Suárez (ipa@policiamarbella.org)
en las Naciones Unidas y Consultivo en el Consejo de Europa
CONSIGLI DI SICUREZZA PER CICLISTI E AUTOMOBILISTI CONSEJOS DE SEGURIDAD PARA CICLISTAS Y AUTOMOVILISTAS Parte II CIRCULAR POR LA DERECHA Circule a la derecha pero no tan lejos que usted pueda golpear el borde de la banqueta/acera. Podría perder el equilibrio y caerse hacia el tráfico. Otras veces en las que usted no debe circular demasiado lejos hacia la derecha incluyen las siguientes: •Cuando evita carros estacionados o peligros del camino. •Cuando un carril es demasiado angosto para que una bicicleta y un vehículo viajen con seguridad, lado a lado. •Cuando da una vuelta hacia la izquierda. •Cuando evita conflictos con los carros que dan vuelta a la derecha. PELIGROS Mantenga su vista puesta hacia delante del camino. Evite circular sobre baches, grava, vidrios rotos, parrillas de drenaje, charcos de profundidad desconocida y otras condiciones del camino que sean inseguras. Mire sobre su hombro para evitar desviarse repentinamente hacia el tránsito. Cuando sea posible, haga la señal antes de cambiar carriles. VEHÍCULOS ESTACIONADOS Circule lo suficientemente lejos de los vehículos estacionados así no arriesga el ser golpeado por las puertas que se pudieran abrir. CUANDO TOMAR EL CARRIL DE CIRCULACIÓN DE VEHÍCULOS Si no hay orilla (acotamiento) o carril de bicicletas y el espacio de circulación es angosto, vaya lo más cerca posible al centro del carril. Esta acción prevendrá a los conductores para que no lo rebasen cuando no hay suficiente espacio. Además, debe tomar el carril de tránsito de vehículos cuando usted esté viajando a la misma velocidad que el tránsito que circula a su alrededor. Esta acción lo mantendrá fuera de los puntos ciegos de los conductores y reducirá conflictos con el tránsito que da vuelta a la derecha. AUTOMOVILISTAS QUE PASAN A LOS CICLISTAS Sea paciente cuando pase a un ciclista. Baje la velocidad y pase solamente cuando sea seguro hacerlo. No saque al ciclista fuera del camino. Si las condiciones y el espacio lo permiten, deje espacio libre de por los menos un metro cuando pase a un ciclista. OBEDEZCA LOS SEMÁFOROS Y LAS SEÑALES DE TRÁNSITO Los ciclistas deben obedecer las señales de STOP y los semáforos en rojo. También es obligatorio pararse ante una luz amarilla –el apurarse a pasar una luz amarilla puede no dejarle tiempo suficiente para atravesar la intersección/cruce antes de que la luz cambie. VUELTAS A LA IZQUIERDA Hay dos maneras apropiadas para dar una vuelta a la izquierda cuando circula en bicicleta: 1. Usar los carriles de tránsito de vehículos Cuando se aproxime a una intersección/cruce, mire por encima de su hombro izquierdo para ver si hay tránsito. Si no lo hay, haga su señal para dar vuelta y muévase hacia el lado izquierdo del carril o hacia el carril izquierdo o el carril central para dar vueltas. Usted debe ubicarse de manera que los vehículos que circulan en línea recta no puedan pasarlo por la izquierda. Ceda el paso al tránsito que circula en sentido contrario antes de dar la vuelta. Si usted está circulando en un carril para bicicletas o en un camino de varios carriles, necesita fijarse y hacer su señal cada vez que cambia de carril. Nunca dé una vuelta a la izquierda desde el lado derecho del camino ni cuando circule en un carril para bicicletas. 2. Usar el cruce peatonal Al aproximarse a una intersección, quédese a la derecha. Haga alto y cruce como si fuera un peatón, o bien dé una vuelta de 90 grados hacia la izquierda y proceda como si usted viniera desde la derecha. Si hay un semáforo, espere la luz verde o la señal que indique CRUZAR antes de hacerlo. Ceda el paso a los peatones en el cruce peatonal. (sigue..) (Adaptación y elaboración: Sebastián Suárez y Juan E. Teutsch - Agrupación IPA Marbella)
PROSSIMA PRESENTAZIONE DEL GRAN TURISMO PORSCHE PANAMERA Il Gruppo Guarnieri di Malaga annuncia che in settembre Porsche presenterà un nuovo concetto di spazio col Gran Turismo Panamera, quarta gamma della compagnia. Equipaggerà motori V8 di alte prestazioni. Il Gran Turismo quattro porte di Porsche offre una nuova sensazione di spazio e di qualità dinamica nei quattro sedili. Finiture interne in Carbonio o Legno di Olivo Naturale. Climatizzazione automatica per ognuno dei sedili. Airbags frontali, laterali ed airbags di ginocchio per i sedili anteriori. Nuova funzione Porsche "Auto Start Stop" che spegnerà automaticamente il motore quando il veicolo sta fermo e l'autista mantiene premuto il pedale del freno.
INTERROGAZIONE DEL DEPUTATO BONILLA SUGLI INADEMPIMENTI DELLA GIUNTA DELL’ANDALUSIA Il deputato regionale e presidente del Partito Popolare di Vélez-Malaga, Francisco Bonilla, ha presentato un'interrogazione nel Parlamento dell'Andalusia per sollecitare un provvedimento speciale di aiuti per7 milioni di euro per gli agricoltori dei municipi danneggiati dalla grandine più di un anno fa. Nel municipio di Carrubo si sono avuti danni per 6 milioni di euro ed a Vélez-Malaga per 500.000 euro. La pazienza ha un limite, è trascorso più di un anno da quella catastrofe naturale e la Delegazione Provinciale a Malaga ,dopo innumerevoli riunioni, incontri e promesse di aiuti ha ignorato gli impegni assunti. In questo senso, la senatrice malagueña Patrizia Navarro ha denunciato il trattamento discriminatorio del Governo andaluso verso Malaga. In un caso simile la Giunta aveva già concesso il finanziamento perché si trattava di un comune socialista.
LA DEPUTATA VILLALOBOS: DENUNCIA RADDOPPIATI I DELITTI A MALAGA La deputata nazionale di Málaga, Celia Villalobos, ha denunciato che i delitti contro la vita, l'integrità e la libertà delle persone si sono raddoppiati a Malaga dall'anno 2003 alla fine del 2007. “Si tratta - ha detto la parlamentare popolare - di una realtà che spiega perché la subdelegación del Governo si rifiuti di fornire statistiche ed il fallimento del governo di Zapatero nella prevenzione e risposta alla delinquenza". Le cifre che appaiono in una relazione del Ministero dell'Interno ai parlamentari malagueños del PP, indicano che si è passati dai 2.839 delitti nel 2003 ai 5.620 nel 2007, con un aumento del 97,95 per cento.
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TORREMOLINOS
Ayuntamiento de Torremolinos Plaza Blas Infante, 1 Pizzorante Italiano El Panaro Av. Benyamina, 10 Ristorante Pizza Mare Paseo Marítimo s/n (Fte. H. Melia) Restaurante Roma Av. P. del Mallorca, 5 Cafeteria Snack Bar Luca Av. P. del Mallorca, s/n Guanteria Costa del Sol San Miguel, 2 Pizzeria Bacio di Crema Plza.Unione Europea 13
BENALMADENA
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Ayuntamiento de Mijas Plaza de Ayuntamiento Restaurante - Asador Caretera de Fuengirola - Mijas km. 4
CALA DE MIJAS
Ristorante La Luna Cala de Mijas Vitania Residencial Boulevard La Cala - Calasol B Loc. 15
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Bar Gelateria il Colosseo Estepona Av. España 168 C/ Real s.n. Estepona Tel. 952797427
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TRADIZIONI IN SPAGNA - TRADIZIONI IN SPAGNA FELIPE LUIS MAESTRO, PRESIDENTE DELLA FERIA MONDIALE DEL TORO A SIVIGLIA gliano Salvador Távora, alla presenza del sindaco Alfredo Sánchez Monteseirín, del l’assesore all’agricoltura della Giunta de Andalusia, Martín Soler Marquez, dell’assessora all’educazione della Giunta dell’Andalusia Teresa Jiménez e del commissario della fiera, Guillermo López Olea. A proposito di donne, dopo la famosa Cristina Sanchez, c’è ancora posto per una “torera”? Si, la Scuola Taurina, nella quale si studia quella che
Il Presidente della Fiera Mondiale del Toro di Siviglia, Felipe Luis Maestro, firma l’accordo organizzativo per la Fiera con il responsabile degli allevatori di tori da combattimento
Presidente, si rinnova un avvenimento molto importante. Effettivamente, siamo arrivati alla 11ª edizione di un prodotto consolidato nella nostra città. È una fiera unica in Europa, stiamo cercando di portarla in Ispano America, dove ci sono paesi legati al mondo del toro, come Colombia e Messico,. In Messico la organizzeremo in ottobre ad Agua Caliente. Quante nazioni sono presenti a Siviglia? Tutti i paesi legati al mondo del toro, Spagna, Portogallo, Francia, Messico, Venezuela e Colombia. Normalmente nella fiera abbiamo tori spagnoli, dell’Associazione Allevatori di Tori da Combattimento. Ogni anno diamo un premio di “tauromachia nel mondo” ai paesi che collaborano alla diffusione della cultura del toro e quest’anno lo consegniamo al Club Taurino di Milano. Quali sono i tori spagnoli più famosi? Il Miura ovviamente continua ad essere un allevamento mitico, però ce ne sono altri importanti, come Morube, Gabiriel Rojas, Segundino, Domecq, Conde de la Maza, Algarra, Conde de la Corte oggi esistono moltissime “ganaderias” che curano scrupolosamente la selezione del toro “bravo” sulla piazza spagnola. Quanto costa un “buon toro de lidia”? È difficile dirlo. Il prezzo si decide in prospettiva per ogni corrida, il toro si esamina e si valuta sul campo, in funzione anche del “trapio” ( il carattere del toro, n.d.r.), ogni corrida ha il suo prezzo che varia. Mediamente un toro può costare 1 milione dell’antica pesetas, cioè circa 6 mila euro,
ma è solo indicativo. C’è differenza tra il toro di oggi e quello dei tempi di Manolete? Anche il toro ha subito una evoluzione, perché è cambiato il suo intorno, l’alimentazione. Una volta il toro aveva forse più “trapio”, ma oggi sarebbe molto difficile lidiarne uno dell’epoca di Manolete. Quanto è importante il mercato del toro per l’economia spagnola? Molto, non parliamo soltanto di quello che avviene nella “plaza”, che comunque ha una sua rilevanza, perché la stagione taurina è abbastanza lunga, non solo a Siviglia ma in quasi tutte le città implicando forti benefici economici. Ma il toro significa anche allevamento con grandi spazi naturali e quindi investimenti, selezione degli animali ed infine una importante industria artigianale che è presente anche qui alla fiera. Quanti tori si “lidiano” mediamente ogni anno? Non lo posso dire con precisione, però sono moltissimi, perché non parliamo solo di quelli delle “Plazas de Toros”, ci sono tante feste nei piccoli paesi, nelle quali il toro è l’elemento fondamentale. Si tratta comunque di migliaia di tori. Oggi sono molti i giovani che seguono le corride o rimane una passione per i più anziani? Fondamentalmente l’appassionato del mondo taurino è una persona matura. Quello che stiamo cercando di fare con questa feria è arrivare a quelle persone ancora lontane da questo ambiente, come i ragazzi e le donne. Già in varie edizioni abbiamo portato
intere scolaresche per un primo contatto con il mondo del toro, con uno spettacolo senza sangue, affinché conoscano la parte più piacevole del toro. Per le donne in questa occasione allestiamo lo spettacolo “La Mujer y el toro” del sivi-
sarà la futura figura del torero, ci sono ragazzi e ragazze. Sembra che il futuro vada in questa ultima direzione. Quindi il mondo del torero non è più solo maschilista? Fino ad oggi è stato così. Cristina Sanchez, come lei ha ricordato, marcò un mito per la presenza della donna nella plaza. Credo che questo esempio lo stiano seguendo numerose ragazze.
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TRADIZIONI IN SPAGNA - TRADIZIONI IN SPAGNA EL DIA DE ANDALUSIA RICORDA LA SUA STORIA E LA SUA EVOLUZIONE Il 28 febbraio si celebra il 29º aniversario del “Día de Andalucia”. La storia dell’Andalusia è complessa a causa della sua grande dilatazione nel tempo. La sua posizione geoestrategica nell’estremo meridionale dell’Europa, tra questa e l’Africa, tra l’oceano Atlantico ed il mare Mediterraneo, le sue ricchezze minerali ed agricole e la sua grande estensione attrassero sempre, fin da tempi lontani, altre civiltà. Partendo dalla presenza di ominidi, che risale al Paleolitico Inferiore, con resti archeologici della cultura achelense tra 700.000 e 400.000 anni di antichità; tuttavia il controverso ritrovamento del cosiddetto Hombre de Orce sembra dimostrare una maggiore antichità. Le principali zone di insediamento furono quelle dell’Alto Guadalquivir e della Sierra Morena, sulle sponde dei grandi fiumi utilizzati come vie di circolazione e di approvvigionamento di alimenti. Durante il Paleolitico Medio, caratterizzato dall’Uomo neanderthalensis e dalla cultura musteriense, si verificò un abbassamento climatico che portò all’uso delle grotte come rifugio. Il Neolitico, con un’economia basata sull’agricoltura e l’allevamento, la pietra levigata e la ceramica, arrivò in Andalusia verso il V millennio a.C.. Nell’Età del Rame si svilupparono la Cultura megalitica, del Bicchiere Campaniforme e dell’Algar. Nell’Età del Ferro, con l’arrivo dei colonizzatori, si sviluppò l’importante civiltà di Tartessos, con la quale l’Andalusia entrò nella Protostoria. A partire dal secolo X i fenici di Tiro esercitarono l’egemonia sulle città. Verso il secolo IX, un processo colonizzatore crea colonie come Gadir, Cádiz), il Porto di Santa María, Abdera (Adra), Sexi (Almuñécar), Malaca (Malaga), Cerro de la Mora, Moraleda de Zafayona. Questi colonizzatori usarono il territorio andaluso per attingere risorse e per la sua importanza strategica come passaggio obbligato commerciale tra il Mediterraneo e l’Atlantico. Con la caduta di Tiro il commercio tra Tartessos e Fenici rimase bloccato. Nell’anno 218 a. C., il generale romano Publio Cornelio Scipione sbarcò in Ampurias per tagliare i rifornimenti ai cartaginesi. Dopo averli sconfitti in varie battaglie, nel 210 a. C. è nominato console. Cominciò così la Seconda Guerra Punica e la conquista della penisola iberica da parte dei romani. I cartaginesi abbandonano l’Andalusia e la loro presenza viene sostituita da quella dei romani. Come conseguenza si creó la provincia di Hispania Ulterior che
Primera división romana de Hispania, donde puede verse la Hispania Ulterior.
Hispania según la división provincial romana del 27 a. C., donde pueden apreciarse los límites de la Bética.
Hispania en época de Diocleciano.
La Hispania visigoda hacia el año 700.
Presencia bizantina en la Península Ibérica.
Emirato de Córdoba.
abbracciava quasi tutto il territorio andaluso, salvo la parte nord delle province di Jaen e Granada e la parte della provincia di Almeria all’est del fiume Almanzora, che rimasero sotto la provincia di Tarragona e successivamente di quella Cartaginese. Con Augusto si creó la provincia Betica con capitale Corduba. Nel 411, in virtù di un foedus concordato con l’Impero Romano di Occidente, svevi, vandali ed alanos si stabilirono nella penisola Iberica. Ai vandali silingos più potenti degli asdingos, venne data la fertile provincia della Betica, dove rimasero poco tempo prima di passare al Magreb. Con l’irruzione dei visigoti nella penisola Iberica nel 418, i vandali furono espulsi. Nel 711, con l’incursione militare di Tarik, cadde il potere visigoto e si ebbe l’Invasione musulmana della Penisola Iberica. Da allora e fino alla Presa di Granada nel 1492, i territori peninsulari sotto potere islamico si denominarono genericamente al-Ándalus. La Riconquista di Granada da parte dei Re Cattolici mise fine alla dominazione musulmana. Durante tutto l’Antico Regime, il territorio dell’attuale Andalusia era formato dai regni di Jaen, Cordova, Siviglia e Granada, tutti integrati nella Corona della Castiglia con la denominazione “ I quattro regni dell’Andalusia”. La crisi del secolo XVII culminò con la Guerra di Successione Spagnola, che ebbe poca ripercussione in Andalusia, essendo dalla parte di Felipe di Anjou. Tuttavia, la flotta inglese ed olandese attaccarono nel 1702 la costa atlantica vicino a Cadice, conquistando Gibilterra nel 1704 che rimase in mani inglesi grazie al Trattato di Utrecht. La successiva centralizzazione borbonica confermò l’integrazione nella Corona della Castiglia, con l’organizzazione del territorio in province ed intendenze. Nel 1717 avvenne il trasferimento della Casa di Contrattazione delle Indie, da Siviglia a Cadice. Nella seconda metà del secolo XVIII, l’Intendente di Siviglia e dell’Esercito dei Quattro Regni andalusi, Pablo de Olavide, avviò il ripopolamento di alcune zone dell’Andalusia. Nel 1805 l’alleanza tra Carlos IV e Napoleone provocò la partecipazione spagnola nella guerra navale contro l’Inghilterra, che si decise nella Battaglia di Trafalgar, svoltasi davanti alla costa di Cadice, con la sconfitta dalla squadra franco-spagnola da parte della flotta inglese. Nel 1808 Napoleone eliminò a tradimento i governanti spagnoli e si impadronì del paese, provocando un’insurrezione popolare e la conseguente Guerra dell’Indi-
Primeros reinos de taifas, hacia el 1031, que coinciden básicamente con las coras del Califato de Córdoba.
La Revolución Cantonal de 1873 tuvo una importantísma actividad en toda Andalucía.
La Batalla de Bailén.
Andalucía a los dos meses de la rebelión militar.
Andalucía a fines de 1938.
Palacio de San Telmo, en Sevilla, sede de la Presidencia de la Junta de Andalucía
pendenza, nella quale l’Andalusia ebbe una carta decisiva nella resistenza di fronte all’invasore con la battaglia di Bailén, che fu la prima vittoria spagnola sui francesi. Successivamente, il movimento assembleare ed i Parlamenti di Cadice, il 19 marzo del 1812 proclamarono la prima Costituzione liberale della Spagna, chiamata popolarmente La Pepa. Il 4 dicembre del 1977 quasi due milioni di andalusi si manifestarono a favore dell’autonomia politica per la regione. Nel 1978 si stabilì un Governo autonomo provvisorio guidato da Plácido Fernández Viagas e lo stesso anno si promulgò la nuova Costituzione spagnola che stabilì le regole per la creazione di uno Stato decentrato attraverso le comunità autonome. Nel referendum del 28 febbraio 1980 la maggioranza degli andalusi decisero che l’Andalusia doveva avere autonomia piena, attraverso il procedimento espresso nell’articolo 151, che la rende unica Comunità autonoma spagnola ad aver avuto accesso all’autonomia atraverso questo procedimento. Nel 1981 si approvò mediante referendum lo Statuto di Autonomia dell’Andalusia, conosciuto come “Statuto di Carmona”, con il quale la regione si costituì in comunità autonoma secondo la Costituzione spagnola del 1978, che riconosce e garantisce il diritto all’autonomia delle nazionalità e regioni spagnole. Come conseguenza del processo autonomistico e dell’ingresso della Spagna nel 1986 nella Comunità Economica Europea, poi divenuta Unione Europea, l’Andalusia è entrata in un periodo di lento recupero, avvantaggiandosi ampiamente del Fondo Europeo de Desarrollo Regional (FEDER) e del Plan de Empleo Rural (PER). Dalla sua creazione, il governo della Giunta dell’Andalusia è stato occupato dal Partito Socialista, con Rafael Escuredo, José Rodríguez della Borbolla e Manuel Chaves come presidenti. Nel 1992 si inaugurò l’alta velocità tra Siviglia e Madrid, in occasione dell’Esposizione Universale di Siviglia. Nel 2007 si effettuò la riforma dello Statuto di Autonomia dell’Andalusia, nel cui preambolo passò a definirsi la comunità come una realtà nazionale, termine che concorda nella Costituzione Spagnola del 1978 con quello di nazionalità storica, così come era stata definita indirettamente nell’anteriore Statuto di Autonomia. Purtroppo il reddito pro capite degli andalusi continua ad essere al di sotto della media spagnola ed europea. Alessandra Selvelli
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MISS ITALIA IN SPAGNA
Perché nacque Miss Italia nel Mondo?
Unico nel suo genere, come iniziativa socio politica che nessuna nazione al mondo può vantare. Nacque dalla esigenza morale di valorizzare e far sentire meno isolati gli emigranti nei vari Paesi del mondo. La vita vissuta come emigrante era piena di rinunce e sacrifici. Attraverso le loro figlie avveniva un riscatto “sentimentale” che li legava alla loro patria, l’Italia.
Miss Italia Spagna 2008 Jessica Ischia
Miss Italia nel Mondo 2008 la paraguaiana Fiorella Migliore
PER RAGAZZE ITALIANE O DI ORIGINI ITALIANE
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I MIGLIORI RISTORANTI DELLA SETTIMANA I giudizi sui migliori ristoranti, secondo i nostri lettori, verranno riportati settimanalmente in questo spazio. I giudizi negativi e i nomi dei ristoranti ritenuti scadenti, non verranno pubblicati.
Sarai anche tu fra i migliori ristoranti?
QUESTA SETTIMANA I LETTORI CI CONSIGLIANO MADRID
Ristorante Amalfi Pennette alla siciliana, noce di vitello al forno, scialatelli ai fruti di mare, orata all’acua pazza Ristorante Antica Roma Formaggio fresco di Columella con pane tostato, proscitto in crosta di pane, pollo alla romana, cotoletta di maiale con spezie
ALICANTE
Ristorante Casa Alfonso Crema di patate e prosciutto,
frutti dimarecon mostarda, piccionerosa con riso, pere ai funghi selvatici
TENERIFE
Ristorante Orazio lezzi Spaghetti di riso con gamberi, falsa lasagna di pasta do riso con tonno rosso e salsa di pomodori secchi con basilico
BARCELLONA
Made in Italy Pasta fatta in casa, tagliatelle con salsa bolognese, filetto alla griglia e rosmarino con ,
involtini di pesce alla genovese
BENIDORM
verdure, dolce saldo
NUEVA ANDALUCIA
Ristorante Casa Nostra Minestrone fatto in casa, farfalle con salsa di gamberetti e pollo, saltimbocca alla romana con prosiutto e rucola, petto d’anatra all’arancia con patatine al forno
Ristorante Regina Spaghetti con salsa di scampi, penne con salsa arrabbiata ai porcini, scaloppine di vitello alla Daniela, sovrano di pollo alla Paola
MARBELLA PORTO BANUS
Ristorante Zafferano Pappardelle all’uovo con salsa di fegatibi di pollo al marsala e salvia, gnocchi di patate con salsa di astice,
Ristorante Sardinia Gnocchetti sardi con salsa di noci, orata alla griglia con
MARBELLA CENTRO
coniglio arrosto in porchetta con peperonata, ossobuco di vitello con purè, tiramisù.
Segnalateci i ristoranti italiani e spagnoli che vi sono piaciuti di più e dove avete mangiato meglio spendendo il giusto. Chiamate il
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"UniversitĂ della Cucina"
apre i suoi
"Ristoranti Italiani"
finalmente la vera cucina italiana a Marbella - Puerto Banus - Estepona - Sotogrande
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I Vostri Annunci - I Vostri Annunci in Spagna lavorano 13 mila autonomi italiani radioitalianadispagna www.radioitalianadispagna.it
le interviste, i personaggi, la storia e le città PRIVATO VENDE "ESTUDIO" - Avda Gamonal, Edificio Iris, Benalmadena Costa. 30 mq totalmente restaurato nel 2006. Cucina americana, 2 armadi a muro, porta blindata, terrazza, portiere le 24 h su 24, ammobiliato, piscina e parco condominiale con vista al mare e al "Parque de la Paloma". Centrale e comodo, vicino alla spiaggia. € 118.000 negoziabili. o AFFITTA a € 420,00 al mese 685041475 o 952576054
CASA DEGLI ITALIANI BARCELLONA
PROGRAMMA ATTIVITA’ Febbraio 2009 Venerdì - 27 ore 21,00 Cena Sociale - Prenotazioni in Segreteria entro il 23 febbraio - Ticket 30,00 euro Sede: Casa degli Italiani Marzo 2009 Sabato - 1 ore 16,30 Festa di Carnevale con intrattenimento e karaoke per i più piccoli - ingresso gratuito - Organizzato dalla Commissione Giovani e l’AMPA di Sarriá - Sede: Casa degli Italiani Sabato - 7 ore 09,30 Gita con Calçotada Montferri (Tarragona) - Ristorante “Castell de Rocamora” - Prenotazioni in Segreteria entro il 27 Febbraio - Ticket 50,00 € - Partenza dalla Casa Venerdì - 27 ore 21,00 Cena Sociale - Prenotazioni in Segreteria entro il 24 Marzo - Ticket 30,00 euro - Sede: Casa degli Italiani
ALMUÑECAR
(GRANADA) SE TRASPASA RISTORANTE PIZZERIA BAR
A 500 metri dalla spiaggia Completamente ristrutturato e in attività Superficie circa 70 mq. con terrazza
Prezzo 30 mila euro
Tel.622622462 - 697731318
Martedì 24 febbraio
9.30 Il Cammino di Santiago - 11.30 La Rocca di Orvieto - 13.00 San Leo e l’alchimista - 15.00 Sulle colline pesaresi - 17.00 Potenza e Matera - 19.00 I Medici a Firenze - 20.00 Letture: l’Eletto - 22.00 San Francesco d’Assisi - 23.00 Un poeta una poesia
Mercoledì 25 febbraio
Lunedì 2 marzo
9.30 Letture: l’Albero delle Farfalle - 11.30 La storia dei carabinieri - 13.00 Curiosando in biblioteca - 15.00 L’Associazione Italiani in Spagna - 17.00 Dove stanno i deputati eletti all’estero? - 19.00 Il Direttore dell’Istituto di Cultura - 20.00 Antonio Canova - 22.00 Padova e Prato della Valle - 23.00 I Promessi Sposi
Martedì 3 marzo
9.30 Letture: Piero Vigorelli - 11.30 La Valle del Tevere - 13.00 Storia della fisarmonica - 15.00 Ditelo con i fiori - 17.00 Storia di Giuseppe Verdi - 19.00 L’Eremo del Monte Cucco - 20.00 L’Altopiano di Arcinazzo - 22.00 Chi erano i Templari? - 23.00 Buona notte Italia
Mercoledì 4 marzo
9.30 La Valle dell’Ebro - 11.30 Letture: Senza Famiglia - 13.00 Genova e la Linterna - 15.00 Emigrazione e Immigrazione - 17.00 Storia del Melodramma - 19.00 Il Banco di Santander - 20.00 Le Foibe - 22.00 Via Veneto e la Dolce Vita - 23.00 Ivrea la Bella
9.30 Letture: Giacomo Puccini - 11.30 Vita di Ludovico Ariosto 13.00 Le erbe della salute - 15.00 Il Poligono di Cellino Meduna - 17.00 La Grande Guerra - 19.00 Ancora sui Patti Lateranensi 20.00 Storia di Pulcinella - 22.00 La Moschea di Cordoba - 23.00 Buona notte Spagna
Giovedì 26 febbraio
Giovedì 5 marzo
9.30 Il Carnevale di Venezia - 11.30 Letture: Senza famiglia - 13.00 San Giovanni in Laterano - 15.00 La Torre di Pisa 17.00 Giosuè Carducci - 19.00 Il Teatro della Scala - 20.00 La storia del Quartetto Cetra - 22.00 Sul Monte Bianco 23.00 La Squadra Mobile
Venerdì 27 febbraio
9.30 Vacanze romane - 11.30 Letture: Il giardino delle spie - 13.00 Lo scrittore Carlo Savini - 15.00 Vita di Bettino Craxi - 17.00 Il Museo di Capodimonte - 19.00 La tragedia di Pompei - 20.00 Terrorismo e Paesi Baschi - 22.00 La Famiglia Agnelli - 23.00 La Poesia
Sabato 28 febbraio
9.30 È cambiato Riccione - 11.30 Come vola l’elicottero? - 13.00 La tragedia del Polesine - 15.00 Oreste Lionello - 17.00 Marco Polo e il Milione - 19.00 Storia di Capri - 20.00 Letture: Il giardino delle spie - 22.00 Storia di Bergamo - 23.00 Indimenticabili Ciccio e Franco
Domenica 1 marzo
9.30 Gli scacchi di Marostica - 11.30 Letture: Il Cammino del Vento - 13.00 Scienza: la radioattività - 15.00 Storia della vendemmia - 17.00 Merida città romana - 19.00 L’Inferno di Dante - 20.00 Fra Grammatica e Sintassi - 22.00 Adriano Olivetti - 23.00 Pensieri notturni
LO
PUOI
MADRID ACLI c/Santa Engracia, 147 Gioielleria Angeles Farga c/Ortega y Gasset, 55 Mangitalia c/Galileo, 73 Prodotti Italiani "Vinos Y Conservas" P. Empresarial Alcalá de Henares Heladeria Ricci c/ Huertas, 9 Heladeria Ricci centro Comercial C/ Alcalá 414 Heladeria Ricci c/ Cristo s/n - Villanueva Cañada Heladeria Ricci c/ Dr. Ochoa, 8 - Coslada Ristorante Per Bacco c/del prado 15 Ristorante Boccon divino c/castelló 81 Ristorante Anima e Core c/Donados 2
9.30 Letture: la Sardegna - 11.30 Emilia e Romagna - 13.00 Vita di Benvenuto Cellini - 15.00 Pamplona - 17.00 Leggendo nelle nuvole - 19.00 Storia del fiammifero - 20.00 Letture: Il Robinson Svizzero - 22.00 Il deserto di Almeria - 23.00 Il cane amico dell’uomo
Venerdì 6 marzo
9.30 Letture: l’Eletto - 11.30 Gli Appennini Umbro Marchigiani - 13.00 Storia della Bugatti - 15.00 Malaga e la Semana Santa 17.00 Ricordando Candido Cannavò - 19.00 Vita di Santa Chiara - 20.00 Il famoso tartufo d’Alba - 22.00 Mantova e i Gonzaga 23.00 Letture: l’Alchimista
Sabato 7 marzo
9.30 I campioni di Sanremo - 11.30 Ricordando Totò - 13.00 Vita di Cervantes - 15.00 Gli arabi in Andalusia - 17.00 Le Dolomiti - 19.00 Vita di Mario Riva - 20.00 I merletti di Burano - 22.00 Letture: Pinocchio - 23.00 Il Miracolo di San Gennaro
Domenica 8 marzo
9.30 La festa della donna - 11.30 Storia della bicicletta - 13.00 Letture: il Passatore - 15.00 Vita di Pio IX - 17.00 La Valcamonica - 19.00 Il Giro d’Italia in bicicletta - 20.00 Alberto Moravia 22.00 Attenti agli antibiotici - 23.00 Una giornata particolare
TROVARE Ristorante Maruzzella c/R. Fernandez V. Nueva Ristorante Pulcinella c/Reguero 8 La Cantina Pulcinella c/Reguero 9 Ristorante Pummarola Avd. de Europa 17 Pozuelo de Alarcon Ristorante Rigatoni ctr. B. del Monte Majadahonda Ristorante Sicilia in Bocca P. de Yeserias 7 Negozio e ristorante Acqua fredda c/Maldonado 15 Ristorante Munich Plz. Iglesias 10 San. Sebastian de los Reyes Cafeteria Miguelangel Avd. Circ. Loc. 4 Torrejon de Ardoz Hotel NH Nacional Paseo del Prado 48
ANCHE
A
BOUTIQUE PIEL DE TORO- CARLOS RUBIO Paseo del Prado 42
CORDOBA Heladeria Ricci – C/ Fuentes Bacanegra,7 VALENCIA Heladeria Ricci – C/ Pintor Maella,32
Direttore: Giulio Rosi - Capo Redattore: Paola Pacifici - Grafica e impaginazione: Mauro Piergentili, Maria Giulia Nuti Roma (Italia) +39 06 916505410 - Gubbio (Italia) +39 329 6123628 - Fax +39 075 96731179 - Giornale "Mondoitaliano" - Rivista "Regioni" - Agenzia quotidiana "Press Italia" - www.pressitalia.net Il Giornale Italiano de España - Direzione e redazione - +34 647952382/670030227 - www.mondoitaliano.net - gli.italiani@mondoitaliano.net Impreso por Corporación de Medios de Andalucia, S.A. D.L.: MA-884-2008