Progress dicembre 2018

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MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 131 - ANNO 2018

PRIMO PIANO

ICONE DI DESIGN

CINEMA

INFLUENCER MARKETING

ALLA GUIDA

VIAGGI

It’s a tech Christmas 4 trend per il 2019

Quando l’oggetto diventa mito Le auto dell’anno

EURO 5,00

Il Natale del “cambiamento”? Salutando il 2018



EDITORIALE

CIFRE, NUMERI E CONSIGLI PER FARE BELLA FIGURA “SOTTO L’ALBERO” Un budget complessivo di 216 euro a famiglia, in aumento di circa il 4% rispetto allo scorso anno: questo è quanto emerge da un’analisi Coldiretti sui consumi del prossimo Natale, sulla base della “Xmas Survey” della Deloitte. La spesa in regali degli italiani è superiore del 10% ai 197 euro a famiglia che si spendono in media in Europa. Spendaccioni, dunque, ma con criterio: c’è infatti una spinta verso regali utili per la famiglia, a cui magari non si è potuto accedere durante l’anno. La tecnologia è il settore che la fa da padrone sui regali più gettonati, seguendo un trend costante negli ultimi anni: ci sono poi abbigliamento, libri, prodotti di bellezza e, per finire, anche l’enogastronomia, soprattutto se Made in Italy. Resistono i tradizionali luoghi di acquisto, ma i mercatini attirano sempre più persone, dando loro la possibilità di trovare regali ad “originalità garantita” al giusto prezzo. Sono dati interessanti, che fotografano il potere di acquisto degli italiani in un periodo cruciale come quello natalizio. E per viverlo al meglio, noi di Progress abbiamo voluto offrirvi degli utili consigli per permettervi di orientarvi nell’immensa giungla delle idee regalo: il successo “sotto l’albero” è assicurato! Buon Natale, cari lettori, e felice anno nuovo! Franco Del Panta




MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 131 ANNO 2018

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SCENARI CONTEMPORANEI

IDENTITÀ DIGITALI

T U T T I A T AV O L A

BIOTESTAMENTO: A CHE PUNTO SIAMO?

OBSOLESCENZA PROGRAMMATA

EURO 5,00

UNA FESTA PER IL PALATO

70 È S E M P R E N AT A L E

LA MIA PASTICCERIA CAPOVOLTA

L’EUROPA DOPO JUNCKER

32 I V O LT I D E L B U S I N E S S

LE IMPRESE AI TEMPI DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA

38 PULSE PILLS

INFLUENCER MARKETING: 4 TREND PER IL 2019

ipsu

50 N AT A L E D A S F O G L I A R E

LE LETTURE DELL’ANNO

54 T E C N O L O G I A S OT T O L ’ A L B E R O

IT’S A TECH CHRISTMAS

58 UN BRINDISI DA RICORDARE

È SEMPRE TEMPO DI “CIN CIN”

62 IL TEMPO DELLE FESTE

L’IMPRESA DEL DOMANI

SMAU FA TAPPA AL SUD

74 T E AT R I I N M U S I C A

TUTTA UN’ALTRA OPERA

LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA

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IL MONDO CHE (NON)CAMBIA

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78 ICONE DI DESIGN

QUANDO L’OGGETTO DIVENTA MITO


Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010

84 LE FORME L’ARTE

ISTANTANEE DALL’ITALIA DEL DOPOGUERRA

Progress n°131/dicembre 2018 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis

100 S A LU T A N D O I L 2 0 1 8

WORLDWIDE DECEMBER

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IL CINEMA DI DOMANI

L E AU T O D E L L ’ A N N O

L’ESORDIO DEI FRATELLI D’INNOCENZO

92 IN SALA

2018: BANDIERA A SCACCHI

110 PASSIONE IN MARE

NAVIGANDO VERSO IL 2019

Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, R. Cavrioli, B. Vecchiarelli, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina, R. Giasi,

2018: IL NATALE DEL “CAMBIAMENTO”?

Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione

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Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it

SERIE TV

LA COMICITÀ È FEMMINA

Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l.

116 FOCUS SULLA MOBILITÀ

LA GUIDA SI FA SEMPRE PIÙ SEMPLICE

Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.


What kids want Quasi 14.000 bambini e giovani provenienti da 23 Paesi hanno partecipato al sondaggio online ‘Europe Kids Want’. Lanciata a giugno, l’iniziativa ha prodotto oltre 38.000 risposte a temi quali sicurezza scolastica, cambiamento climatico, ambiente familiare e comportamento online, poi pubblicate dall’Unicef e da Eurochild in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza al Parlamento europeo. “Oggi nell’Unione Europea vivono almeno 100 milioni di bambini e adolescenti che dovrebbero far sentire la loro voce sulle decisioni relative al loro futuro”. Così Charlotte Petri Gornitzka, Vicedirettore dell’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite che questo mese compie 72 anni di operato, ha commentato i dati raccolti, in controtendenza rispetto alla generale svolta delle politiche europee. La tolleranza e la parità di trattamento dei migranti, indipendentemente dalla religione, dalla cultura o dalla lingua, sono gli aspetti più rilevanti dei risultati del sondaggio d’opinione, con il 68% dei bambini e adolescenti che si sente accogliente e curioso nei confronti di persone di diverse nazionalità che vivono nel suo paese. L’indagine mostra inoltre che il 53% dei bambini e dei giovani dai 10 anni in su è preoccupato di non trovare un lavoro nel futuro, soprattutto in Italia, Serbia, Spagna, Irlanda e Bulgaria, con il 74% di quelli che hanno risposto che pensa che la scuola non li stia preparando abbastanza per le prossime fasi della vita. Il sondaggio rimane aperto ed è disponibile in 29 lingue.

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PONTI RIVIVE A PARIGI

LE GOUT DE NOËL

Il made in Italy si prende la scena nella capitale francese. A Parigi infatti è in corso, fino al 10 febbraio 2019, la retrospettiva su Gio Ponti e la sua architettura.

Un pomeriggio di dicembre ad assaggiare le delizie proposte dai mercatini di Natale che popolano Parigi: un’esperienza che non può mancare per chi vuole vivere la vera atmosfera festiva.

Il maestro italiano è protagonista nelle Immancabili gli chalet sparsi per tutta la sale del Musée des Arts Décoratifs, in capitale, che popolano le vie di Pariuna mostra dal titolo “Tutto Ponti, Gio gi creando un’aria natalizia amata da Ponti archi-designer’ a cura di Oliby Giorgio Migliore grandi e piccoli. Le casette di legno e vier Gabet, Dominique Forest, Sophie gli stand propongono le loro specialità gastronomiche Bouilhet-Dumas e Salvatore Licitra, in collaborazione con come il foie gras, i formaggi, il pane alle spezie e i ‘Gio Ponti Archives’. L’esposizione ripercorre tutta la carriebiscotti di natale, il cioccolato, le deliziose mele carara dell’architetto milanese (scomparso nel 1979) e propone mellate e, naturalmente, il Vin Chaud. Per uno shopping ai visitatori le opere più importanti realizzate dal Maestro. stagionale, non perdetevi i mercatini di Natale che fioriSono oltre 500 i pezzi creati da Ponti in mostra al Museo delle scono un po’ ovunque nella capitale: Notre-Dame, Les Arti Decorative, protagonisti di una mostra che analizza gli Halles, La Défense, Gare de l’Est, dove poter assaporare aspetti del suo lavoro e la sua complessa figura di architetto, la vera atmosfera festiva, e non solamente quella… di designer e di creatore eclettico. “Un’opera mondo la sua”, Magie de Noël aux Tuileries: fino al 6 gennaio scrivono i curatori che presentano Gio Ponti come “il legittimo 2019 - Jardin du Tuileries successore dei più grandi artisti del Rinascimento italiano”. Dopo esser stato costretto ad abbandonare gli Un architetto-designer versatile, capace di “disegnare i conChamps-Elysées, il “re delle fiere” e showman Marcel torni di un altro mondo possibile, poetico e pratico, leggero, Campion ha scelto la cornice del Jardin du Tuileries per luminoso, vibrante, che incarna la capacità di un patrimonio l’installazione dei suoi mercatini natalizi. Dicembre si che non smette mai di affascinare: come un Leonardo o un Mitrasforma in una lunga passeggiata tra oltre 100 chalet chelangelo degli oggetti, che spazia dall’insieme al dettaglio”. che propongono dolciumi e decorazioni fatte a mano. Musée des Arts Décoratifs Marché de Noël Paris Notre-Dame: dal 14 al 23 fino al 10 febbraio 2019 dicembre 2018 - Square René Viviani www.madparis.fr Ci spostiamo ai piedi della Cattedrale di Notre-Dame, per respirare un’atmosfera più intima e meno dispersiva. Qui artigiani e professionisti della gastronomia locale offrono i loro prodotti a turisti, passanti e cittadini, il tutto contornato dalle tante attività per i bambini, tra cui l’arrivo di Babbo Natale per la foto di rito.

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18/7/11 下午2:05


LA NEVE SCENDE ANCHE SU HOGWARTS

IL NATALE DI LONDRA È AL KEW GARDEN

Arriva l’inverno nel mondo dei babbani così come in quello dei maghi. A Londra la neve sarà protagonista nella mostra “Howgarts in the snow”, l’esposizione dedicata all’universo di Harry Potter con un tocco di bianco in più.

La fredda Londra si scalda per festeggiare il Natale. Nel quartiere di Kew il parco botanico viene, come da tradizione, vestito per l’occasione con piante, luci, giochi d’acqua e suggestivi percorsi. by Guglielmo Collina

È giunto l’inverno anche a Hogwarts e nella Sala Grande della scuola sono allineati degli scintillanti alberi di Natale, mentre sui lunghi tavoli è disposto un ricco banchetto, con tanto di Christmas pudding appena sfornato. Fuochi, realizzati con effetti speciali, scoppiettano nei camini, mentre la Sala comune di Grifondoro trabocca di decori e il modello dettagliato del castello è coperto da una speciale coltre di neve. Qui tutti gli appassionati delle avventure del maghetto potranno entrare in contatto con costumi e oggetti di scena, oppure visitare le sale della scuola addobbate a festa, proprio come nei film della saga, sentendosi parte attiva del mondo potteriano. Volete sapere proprio tutto sul mondo del maghetto inglese? Nel corso della visita si può scoprire, tra le altre curiosità, anche come viene creata la neve artificiale e come vengono controllati gli effetti speciali del fuoco sul set. Warner Bros Studios Biglietti a partire da 35 sterline www.wbstudiotour.co.uk

Il Natale londinese fa rima con il Christmas at Kew al Royal Botanical Gardens. La capitale inglese si addobba per le festività e offre ai suoi turisti e cittadini quartieri decorati a tema natalizio. Tra questi c’è soprattutto il quartiere di Kew, che nel suo giardino botanico proporrà ai suoi ospiti un’atmosfera davvero unica. I Kew Gardens meritano sempre una visita, ma se ancora non ci siete stati o state pensando di farci nuovamente un salto, il periodo natalizio è decisamente il momento giusto. Sia che siate in famiglia che con gli amici, vi consigliamo di fare un salto in questo luogo dove potete seguire il percorso scintillante del Tunnel della Luce (interamente formato da 60.000 piccole luci), passare di fronte alle fontane illuminate, davanti alla simbolica Palm House che getta riflessi danzanti sull’acqua, e attraversare un giardino profumato di lingue di fuoco, che danno un tocco di rosso in più ad un’atmosfera festante. I più piccoli potranno vedere dal vivo Babbo Natale che, aiutato dai suoi elfi, si prepara per la notte più attesa dell’anno. Ingresso dalle ore 17 alle 19:40. Chiusura ore 22:00 Biglietti da 10 sterline www.kew.org

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IL 2019 PASSA PER LA PORTA DI BRANDEBURGO

BABBO NATALE? È TEDESCO! In pochi forse sanno che l’origine di Babbo Natale deriva dalla leggenda di San Nicola, vescovo cattolico del IV secolo che “inaugurò” la tradizione dei regali.

Milioni di persone, tra turisti e cittadini, attenderanno il nuovo anno alla Porta di Brandeburgo. Lo scoccare della mezzanotte sarà salutato da fuochi artificiali, brindisi e musica.

Ogni notte tra il 5 e il 6 dicembre, in tutta la Germania, si festeggia San Nicola: vescovo tedesco di cui si hanno, ormai, pochi riferimenti storici, ma al quale dobbiamo oggi la celebrazione consumistica del Natale. Nicola infatti, stando alla leggenda, regalò una dote a tre ragazze povere che, secondo la volontà del padre, si sarebbero dovute prostituire. Per evitare ciò, il protagonista di questa storia diede dei soldi alle fanciulle, che in questo modo poterono sposarsi evitando una vita ben più misera. In questo gesto di generosità affonda le radici l’usanza moderna dello scambio dei regali. Nei Paesi protestanti San Nicola perse l’aspetto del vescovo cattolico ma mantenne il ruolo benefico col nome di Samiklaus, Sinterclaus o Santa Claus. I festeggiamenti, dal 6 dicembre, si spostarono alla festa vicina più importante, il Natale. Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre però, per ricordare la generosità del vescovo, a Berlino come in tutta la Germania viene celebrato San Nicola. Stando alla leggenda, il santo passa di casa in casa in sella al suo cavallo, lasciando dolci, frutta e altri piccoli regali nelle scarpe dei bambini più meritevoli.

by Guglielmo Collina

Per scaldare la notte di San Silvestro Berlino, come ormai da tradizione, riunirà quasi 2 milioni di persone presso la Porta di Brandeburgo. Qui, ballando, cantando e brindando, si attenderà il 2019, accolto allo scoccare della mezzanotte da spettacoli pirotecnici e musica. Si tratta, per l’occasione, di uno dei raduni più affollati al mondo: qui la maggior parte dei berlinesi si riversa per la notte del 31 dicembre in attesa del nuovo anno. 2 chilometri, dalla Porta alla Siegessäul (la Colonna della Vittoria), popolati da stand, gastronomia da tutto il mondo, musica, concerti, animazioni di laser e di luci. Per scaldarsi nella fredda notte del 31, la possibilità di ballare sino al mattino: la grande piazza sotto la Porta di Brandeburgo, infatti, dopo la mezzanotte si trasforma in una discoteca all’aria aperta dove il divertimento va avanti fino alle prime ore del nuovo anno. Se siete intenzionati a celebrare il Capodanno in questa location vi diamo un solo consiglio: muovetevi con largo anticipo per trovare posto, perché oltre a voi ci saranno quasi 2 milioni di persone pronte a festeggiare in piazza.

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“La cultura è l’energia pulita del nostro paese.” Emmanuele F. M. Emanuele “La cultura è l’energia pulita del nostro paese.” La Fondazione Cultura e Arte, diretta Emmanuele F. emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, opera nella diffusione di iniziative culturali, base La Fondazione Cultura e Arte,sulla diretta dell’assunto che l’arte e la cultura – nelle loro emanazione della Fondazione molteplici forme e manifestazioni – svolgano un Terzoruolo Pilastro – Internazionale, opera di primo piano nella formazione nella diffusionedella di iniziative base coscienzaculturali, collettiva,sulla annullando dell’assunto che l’arte e la cultura – nelle loro le differenze e appianando i conflitti, a favore dell’inclusione sociale e del dialogo costruttivo molteplici forme e manifestazioni – svolgano un

ruolo di primo piano nella formazione della coscienza collettiva, annullando le differenze e appianando i conflitti, a favore dell’inclusione sociale e del dialogo costruttivo

fra i popoli. La Fondazione è attiva nel campo M. Emanuele delle arti visive e dell’attività espositiva,della multimedialità, dell’editoria, della musica, della poesia e della promozione ed organizzazione fra i popoli. La Fondazione è attiva nel campo di convegni e think tank. I progetti realizzati delle arti visive e dell’attività espositiva,della accrescono l’offerta culturale attuale multimedialità, dell’editoria, della musica, della e valorizzano, attraverso specifici interventi, e della promozione non ed organizzazione ilpoesia patrimonio artistico-culturale solo di convegni e think tank. I progetti realizzati nel nostro Paese, con uno sguardo particolare al Mediterraneo e all’Oriente. accrescono l’offerta culturale attuale

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CAPODANNO IN CROCIERA

BOCELLI (IN)CANTA NEW YORK

Se vi trovate a New York e volete evitare di trascorrere la fredda notte di Capodanno ammassati a Times Square attendendo la caduta della famosa “crystal ball”, un’alternativa c’è.

Non c’è Natale che si rispetti nella Grande Mela, senza la voce calda e romantica di Andrea Bocelli, ambasciatore nel mondo della musica italiana.

In cosa consiste? Nel rilassarsi a bordo di una nave che vi permetterà di osservare la City dalle acque del fiume Hudson. Molte compagnie offrono infatti delle crociere con programmi personalizzati per trasformare l’ultima notte dell’anno in un’esperienza indimenticabile. I pacchetti spaziano dalla cena con open bar e dj set al tour per famiglie con buffet e brindisi di mezzanotte, dal giro con visita dei più famosi monumenti della città a quello vietato ai minori a colpi di cocktails. Lo stesso vale per lo stile: in alcune navi è espressamente richiesto abbigliamento elegante con tanto di dress code, su altre quello più informale. La durata può variare inoltre dalla tre ore e mezza alle cinque ore, ma tutte terminano il viaggio nei pressi della Statua della Libertà con la visione dello spettacolo pirotecnico. Offerte analoghe sono disponibili anche per il 24 dicembre e che siate soli, tra amici o in coppia, ricordate che la Grande Mela avrà sempre in serbo qualcosa per rendere unico il vostro Natale.

I suoi concerti sono diventati ormai un appuntamento fisso per il pubbliby Beatrice Vecchiarelli co newyorkese, e anche quest’anno inaugureranno la stagione delle festività natalizie con due magiche serate, il 12 e il 13 dicembre. A fare da cornice il Madison Square Garden, tempio dello sport e dei grandi eventi canori. Il programma spazia dalle più amate canzoni d’amore ai crossover di successo, intervallati da celebri arie della letteratura operistica. Non mancheranno tanti ospiti speciali pronti a condividere con lui il prestigioso palcoscenico. Tra questi spicca il nome di Nadine Sierra, soprano statunitense classe 1988, acclamata come una delle più interessanti voci emergenti nel panorama della lirica mondiale. Le due date si inseriscono nel lungo tour internazionale che da gennaio farà tappa in Europa e terminerà il prossimo autunno. Lo scorso ottobre è uscito infatti il suo ultimo album “Sì”, svettato subito in cima alle classifiche e contenente duetti con Dua Lipa, Ed Sheeran, Josh Groban e con suo figlio Matteo Bocelli. Per tutte le informazioni basta consultare il sito ufficiale www.andreabocelli.com.

Justin Timberlake

Andrea Bocelli || 14 12 ||



SMARTWATCH MONTBLANC: ONE STEP FORWARD

di luce ambientale e microfono. Il sistema operativo è Wear OS 2.1. Presenti quindi anche l’assistente vocale Il prezzo, va detto, non è proprio di Google e Google Pay. Montblanc di quelli accessibili a tutti. ha inoltre equipaggiato il suo ultimo Difficile il contrario, considerando modello con una modalità chiamata che stiamo parlando di un Montblanc. E considerando che si Timeshifter, pensata e realizzata per tratta di uno smartwatch di ultima minimizzare gli effetti del jet lag. Dal generazione. punto di vista prettamente estetico, la casa tedesca offre diverse finiture della by Alessandro Creta Il nuovo Summit 2, evoluzione del cassa: si può infatti scegliere tra acciaio modello datato 2017, rappresenta un DLC nero, acciaio inossidabile, acciaio bicolore e titanio vero e proprio distillato di tecnologia, lusso ed eleganza. grado 2. 11 invece le combinazioni di cinturini, tra cui il La classe è quella tipica della casa tedesca, abbinata a classico Milanese in acciaio, la versione in pregiata pelle, un’intelligenza che prova a giustificare, in parte, i quasi in caucciù e in nylon. Summit 2 è pensato anche per l’at(o gli oltre) 1000 Euro che bisogna sborsare per tenere tività sportiva, grazie al GPS integrato e al già citato senal polso uno smartwatch all’avanguardia tecnologica. Lo sore per il battito cardiaco. Uno smartwatch che “studia” schermo AMOLED da 1,2 pollici (390×390 pixel) è proda personal trainer: l’orologio infatti ha preinstallata l’app tetto da un vetro zaffiro, che permette all’orologio di resiMontblanc Running Coach, che permette ai corridori stere fino a 50 metri sott’acqua. Riparata dal vetro anche di registrare il proprio livello di fitness e stabilire degli la parte posteriore, che ospita il sensore per la rilevazioobiettivi attraverso un piano di allenamento personalizne dei battiti cardiaci. A rendere ancor più funzionale lo zato, costruito intorno a sforzi ideali e tempi di recupero. smartwatch altri aspetti che tentano di motivare il prezzo Inoltre, l’allenatore virtuale fornisce il giusto ritmo e livela 4 cifre. Il Summit 2 è di fatto un computer da polso, lo di intensità durante l’allenamento per aiutare gli utenti ha in dotazione un hardware che monta il processore a raggiungere i loro obiettivi. Snapdragon Wear 3100, arricchito da 1 GB di RAM, 8 GB Montblanc Summit 2: di storage, connettività WiFi 802.11b/g/n, Bluetooth 4.2, prezzo che varia tra 995 e 1.230 dollari www.montblanc.com GPS e NFC, altimetro, accelerometro, giroscopio, sensore

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BANKSY, QUANDO LA PROTESTA SI FA ARTE

Sono state formulate delle congetture sulla sua identità, secondo alcuni si tratterebbe di un membro dei Massive Attack, band Irriverente, ignoto, impegnato: britannica formatasi negli anni semplicemente Banksy. ‘80, secondo altri invece di un L’artista più chiacchierato del collettivo di artisti operanti sotto momento sbarca al Museo delle Culture di Milano con una lo stesso nome. Altri ancora hanmostra inedita a metà tra no ipotizzato che si tratti invece l’accademico e l’insolito. di una donna. Ad oggi però non si può ancora dire con certezza by Beatrice Vecchiarelli Si chiama “The art of Banksy. A chi si celi dietro questo nome e ciò visual protest” e si tratta della prima non fa altro che alimentarne la fama. raccolta personale in un museo pubblico dei lavori All’inizio di ottobre, l’artista è tornato a far parlare di sé del provocatorio artista britannico. Un’esposizione di con una performance tra le più memorabili e indicative oltre settanta opere tra video, sculture, dipinti e fotodel suo stile. Durante un’asta di Sotheby’s a Londra, grafie che fino al prossimo 24 marzo, salvo eventuali per l’appunto, non appena il banditore ha sancito la proroghe, sarà visitabile presso il MUDEC di Milano. vendita del suo quadro “Ragazza con palloncino”, a L’esposizione, non autorizzata dal writer, è stata curauna cifra che supera il milione di sterline, sfiorando il ta da Gianni Mercurio ed è articolata in 4 sezioni. Un suo record personale, un tritacarte attivato da remoto percorso critico sul suo messaggio, la sua collocazione e inserito nella cornice anni prima ha ridotto la tela in nel panorama artistico contemporaneo e le sue modalità strisce. Lo stesso Banksy ha rivendicato l’accaduto sul espressive. Sono passate in rassegna tutte le tecniche da suo profilo Instagram, postando un video accompagnalui utilizzate: dalla pittura su parete attraverso gli ironici to da una semplice frase: “Anche l’urgenza di distrugmurales sparsi in tutto il mondo, allo stencil, che lo ha gere è un’urgenza creativa”. Un’altra delle sue trovate incoronato re della street art. geniali andata a segno. La mostra milanese è dunque Banksy è un personaggio un’occasione unica per scoprire l’opera e l’autore, le leggendario, avvolto da un contraddizioni della nostra epoca e il destino dell’arte alone di mistero, del quale contemporanea. ancora si conosce molto poco, se non che sia www.mudec.it originario di Bristol. Fino al 24 marzo

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IL “GRANDE SCHIVO” DELLA CANZONE ITALIANA TORNA SUL PICCOLO SCHERMO 9 date, oltre 10.000 spettatori, 23 canzoni e un tour tra i club d’Europa e degli Stati Uniti fino ai Real World Studios di Bath in Inghilterra con l’inconfondibile firma di Francesco De Gregori.

a tiratura limitata composta da una xilografia originale di Mimmo Paladino unita ad un vinile 10” con due versioni (acustica ed orchestrale) by Marco Bertollini del brano, reinterpretato per l’occasione da Francesco De Gregori e Alcuni dei più grandi successi e altri brani meno da sua moglie Chicca. Da tutto questo è nato il film conosciuti del suo repertorio con una formazione “Vero dal vivo. Francesco De Gregori” realizzato dal inedita: Guido Guglielminetti al basso e contrabbasfilmmaker e fotografo Daniele Barraco per raccontare so, Paolo Giovenchi alle chitarre, Alessandro Valle alla questo spaccato di vita del cantante che decide di pedal steel guitar e mandolino e Carlo Gaudiello al mostrarsi in una versione intima e inusuale. Complice piano e tastiere. Nessun batterista al seguito. L’inanche la loro amicizia, Barraco mostra un De Gregori verno dello scorso anno aveva portato Francesco De in totale libertà, senza schemi, ironico e inconsueto.

Un racconto sporco, vissuto, realistico di un uomo e del suo bisogno incessante di fare musica. Una continua ricerca nella vita del cantante, che qui si libera di barba e cappello e si mostra totalmente vero davanti al suo pubblico. Il film documentario racconta una dimensione privata inedita dell’artista ed è prodotto da Caravan in collaborazione con Rai Cinema. Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, andrà in onda in prima serata su Rai3 sabato 1 dicembre alle 21.40.

Gregori sui palchi di alcune delle più importanti città europee e americane, come Londra, Parigi, New York e Boston, per una nuova interpretazione live della sua produzione. “Non credo ai musicisti che dicono ‘sto cercando un nuovo suono’. È il suono che di solito viene a trovare te e con questa band succederà”. E così è stato, un viaggio musicale coronato dalla registrazione negli studi di Peter Gabriel del singolo “Anema e Core” e l’uscita di un’edizione d’arte | 20 |



COVENTRY E LA LEGGENDA DI LADY GODIVA

tanto coi suoi lunghi capelli e il giovane che osò spiarla - Peeping Tom (da “to peep”, sbirciare) - ne fu talmente ammaliato da rimanere cieco. Il conte non Il Regno Unito è pieno di leggende, poté allora che rispettare i patti e abolì non c’è paese britannico che non le tasse. Esistono diverse versioni delne abbia una o non si contenda con la leggenda, ma tutte sembrano avere un altro la paternità di una qualche vicenda mitica. Ma Coventry, nella lo stesso fondamento storico, sebbene contea delle West Midlands, è patria difficilmente una vicenda simile possa di una delle storie più appassionanti aver avuto luogo davvero. e famose del Regno, quella di Lady Oltre che per questa storia, la città by Beatrice Vecchiarelli Godiva. appare legata alle sue radici medievali attraverso il gran numero di architetture Godiva è il nome latinizzato di un personaggio femminile in stile Tudor ancora visibili, come la St Mary’s Guildhall, protagonista di molti poemi, opere pittoriche, scultoree, costruita alla metà del XIV secolo. Questi edifici sono socinematografiche e musicali che ha affascinato tutto il pravvissuti agli attacchi subiti durante la seconda guerra mondo per l’amore dimostrato per il suo popolo. mondiale. Nel 1940, infatti, un tragico bombardamento La leggenda narra infatti che la donna, tradizionalmente da parte dell’aviazione militare tedesca devastò la catteidentificata con la moglie del conte Leofrido di Coventry, drale di San Michele (e moltissime abitazioni), a ridosso avesse più volte implorato il marito di abbassare le tasse della quale è stata costruita la nuova chiesa, in segno di nel paese, da tempo vessato dalle ingenti imposte. Il concontinuità col precedente edificio trecentesco. Da quell’ete, stanco delle sue lamentele, giurò che avrebbe accolto pisodio deriva proprio il termine “coventrizzare”, coniato le sue richieste solo se avesse cavalcato nuda per le stradai tedeschi in riferimento a questa tecnica di devastade della città (ipotesi impossibile per l’appunto). Invece zione a tappeto. Ma tornando a Lady Godiva, l’Herbert Godiva eseguì alla lettera quanto promesso dal marito, Art Gallery & Museum di Coventry, proprio di fronte alla il quale fece pubblicare un bando in cui obbligava tutti cattedrale, conserva un gran numero di dipinti sul tema, i cittadini a chiudere porte e finestre al passaggio della riemerso in epoca di Controriforma come simbolo di donna. Attraversò così il paese a cavallo, coprendosi sollibertà civica.

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LA MIA VITA DA MASTERCHEF

Mi è piaciuto un sacco tornare, magari sarebbe bello partecipare di nuovo come concorrente per scontrarmi contro gli altri vincitori. Spero succeda prima o poi, ma per ora non è previsto.

A 19 anni è diventato il sesto Masterchef italiano, ha proposto i suoi piatti in giro per il mondo e sogna di diventare uno chef stellato.

In questo dilagare di cucine esotiche, pensi che la nostra cucina stia perdendo la sua identità? La cucina italiana non verrà mai contaValerio Braschi (21) è uno dei talenti minata, manterrà sempre la sua identiemergenti della cucina italiana e ha by Alessandro Creta tà: tradizionale, saporita e diversa per ben chiari i programmi per il suo ogni regione. Le persone ora vogliono futuro professionale, ma è consapevole provare anche qualcosa di nuovo, ecco il perché della che per raggiungere gli obiettivi dovrà lavorare, cucinare, contaminazione della cucina giapponese, indiana e così e non sentirsi mai arrivato. via. La nostra cucina però è forte e tale rimarrà. La strada tracciata, partita da Santarcangelo di Romagna, è quella giusta e per lui possiamo già immaginare Come ti vedi tra 10 anni? un grande avvenire. Personalità, carisma e un pizzico di Conto di lavorare in un locale mio e avere una stella Mispensieratezza (o incoscienza, che a quest’età non può chelin. So che è durissima ma voglio perseverare! mancare): questa è la ricetta di Valerio, che ci ha raccontato la sua cucina, e la sua nuova vita. Valerio, come è cambiata la tua vita dopo Masterchef? La mia vita è completamente cambiata. Ora ho la possibilità di studiare e fare cucina, che del resto è il mio sogno, ma in più ho avuto anche l’opportunità di viaggiare tanto e imparare qualcosa di nuovo da ogni mia tappa in Italia e all’estero. Quanto è diverso quello che vediamo in tv da quello che accade nella cucina di Masterchef? E da quello che succede in una vera cucina? Il programma è tutto realistico, i tempi delle gare sono quelli e le sorprese che si vedono in tv sono sorprese anche per noi, forse l’unica cosa che cambia è il tempo che passa fra la fine della gara e l’assaggio, lì passano varie ore. In trasmissione inoltre devi fare un piatto perfetto, in un ristorante viene preparato un quantitativo ben diverso e bisogna imparare anche a salvaguardare gli ingredienti. Nell’ultima edizione sei anche tornato in trasmissione, stavolta da giudice… Valerio Braschi | 24 |



| SCENARI CONTEMPORANEI

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BIOTESTAMENTO: A CHE PUNTO SIAMO? A quasi un anno dalla legge per il trattamento del fine vita è tempo di bilanci, di riflessioni, del riconoscimento degli enormi sforzi che hanno portato a una svolta epocale per tutti noi

Ci sono voluti anni, anni di sofferenze salivolta la Corte Costituzionale, riunitasi il 23 ottobre te alla ribalta mediatica spesso proprio per 2018, si è pronunciata il giorno seguente sospenvolere di chi, alla lotta, non ha mai rinunciato: dendo la decisione e riconvocandosi a settembre del da Eluana Englaro, morta il 9 febbraio 2009 dopo prossimo anno. Nel frattempo ha però invitato il aver passato 17 anni in stato vegetativo a seguito Parlamento ad intervenire offrendo adeguate tutele di un incidente stradale, a Piergiorgio Welby; da legislative corrispondenti al dettato costituzionale, Terri Schiavo, scomparsa il 31 marzo 2005 dopo 13 poichè «l’incriminazione delle condotte di aiuto al anni passati in stato vegetativo con alimentazione suicidio, non rafforzative del proposito della vittie idratazione forzata, al caso di Fabiano Antoniani, ma, risulta in contrasto con i principi sanciti dagli in arte Dj Fabo, morto in una clinica svizzera il articoli 2 e 13 della Costituzione», dai quali discen27 febbraio 2017 dopo una lunga lotta per «poter derebbe la libertà della persona di scegliere quando scegliere di morire senza e come porre termine alla soffrire». Anni in cui la propria vita. Resta ancora parzialmente insoluta civiltà ha fallito per colpa Secondo la Consulta non la vicenda giudiziaria di Marco Cappato, di un flemmatico e tortuoso si può non tener conto di meccanismo legislativo o di specifiche situazioni, inimleader dell’Associazione Coscioni questa o quell’altra priorità maginabili all’epoca in cui imputato per aver aiutato Dj Fabo politica. la norma fu introdotta. a raggiungere la Svizzera per ottenere Eppure resta ancora parzial“Spetterà ora al Parlamenil suicidio assistito. mente insoluta la vicenda to intervenire” – ribadisce giudiziaria di Marco CapCappato. “Il coraggio di pato, leader dell’AssociaFabiano Antoniani nell’agizione Coscioni imputato per aver aiutato Dj Fabo re pubblicamente, e l’azione nonviolenta di disoba raggiungere la Svizzera per ottenere il suicidio bedienza civile, offrono al Parlamento -grazie alla assistito. Aperto l’8 novembre 2017 il processo si è Corte costituzionale- una grande occasione di riforconcluso il 14 febbraio 2018 con l’assoluzione per ma per allargare gli spazi di libertà e responsabilità la parte che lo vedeva imputato di istigazione al fino alla fine della vita. Mi auguro che i Parlamensuicidio. Per la parte di aiuto al suicidio, invece, la tari sappiano sottrarre un tema così importante alle Corte di Assise di Milano ha emesso un’ordinanza logiche di partito e di fazione, facendo prevalere la di remissione alla Consulta per il giudizio di coricerca dell’interesse generale, e in particolare dei stituzionalità dell’art. 580 del codice penale. A sua diritti delle persone che soffrono.” | 26 |


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| SCENARI CONTEMPORANEI

DIRITTO DI MORIRE: IL PROVVEDIMENTO OGGI Le norme si dividono in due parti. La prima riguarda il consenso informato del paziente cosciente, quindi capace di esprimere direttamente le proprie volontà sulle cure. L’articolo 1 prevede che nessun trattamento e diagnosi possano essere iniziate o proseguite senza il consenso libero e informato espresso in forma scritta o con dispositivi informatici, o dai genitori in caso di minorenni. L’eventuale diniego a non ricevere informazioni deve essere registrato sulla cartella clinica. In ogni momento il malato può rivedere le sue decisioni anche se la revoca riguarda l’interruzione della cura incluse idratazione e nutrizione artificiali. La seconda parte della legge affronta le Dat, direttive anticipate di volontà. L’articolo 3 prevede che ogni persona maggiorenne capace di intendere e di volere, in previsione di una futura incapacità di autodeterminarsi, può attraverso disposizioni anticipare convinzioni o preferenze rispetto a scelte terapeutiche e trattamenti sanitari, compresi nutrizione e idratazione artificiali. È possibile la nomina di un fiduciario. Il medico è tenuto al pieno rispetto delle volontà del paziente che possono essere disattese, in accordo col fiduciario, qualora sussistano motivate e documentabili possibilità di miglioramento non prevedibili al momento della sottoscrizione. Le disposizioni vanno espresse in forma scritta, datate e sottoscritte davanti a un pubblico ufficiale, un medico o dei testimoni. Valgono gli strumenti informatici. Revoca e rinnovo sono ammessi in ogni momento. Martina Morelli | 28 |

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Per apporofondire Ente Biblioteca di Castel Capuano “Alfredo De Marsico” Con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e ANAI- Associazione Nazionale Avvocati Italiani In ricordo di Maurizio de Tilla “Testamento biologico e fine vita” Lunedì 10 dicembre 2018 ore 12:30 – 15:30 Sala Auditorium Tribunale di Napoli NPG Centro Direzionale



| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |

L’EUROPA DOPO JUNCKER Fine anno, tempo di bilanci anche per il Parlamento europeo. A pochi mesi dalla fine della legislatura (aprile 2019) e dalle elezioni europee (23-26 maggio 2019), compaiono i primi nomi di chi correrà per la successione a Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione Ue, ruolo occupato dal 2004 da un membro del Ppe

Previsioni e sondaggi non si fanno attendere. L’agenzia di stampa Reuters ha pubblicato sul suo sito un primo studio realizzato sulla base delle indagini condotte nei 27 Paesi Ue che parteciperanno alle elezioni europee del maggio prossimo dove si voterà sempre con un sistema proporzionale con soglia di sbarramento al 4% dei voti validi. Considerando che l’uscita dei britannici a seguito della Brexit farà scendere a 705 il numero totale degli europarlamentari ( oggi 751), il Ppe dovrebbe mantenere la maggior parte dei seggi (177) contro gli attuali 219. I Socialisti e Democratici (S&D) rimarrebbero sul secondo scalino del podio con 141 seggi, anche loro con un calo rispetto agli attuali 189, mentre i Liberali di Alde, grazie all’alleanza con il movimento En Marche di Emmanuel Macron, potrebbero diventare il terzo gruppo al Parlamento europeo con 83 seggi. A seguire i Verdi con 48 seggi rispetto ai 52 odierni, i populisti e i sovranisti dei gruppi Efdd e Enf che conquisterebbero 20 seggi per un totale di 98 rispetto ai 77 attuali. Dati da leggere con cautela, considerando che mancano praticamente ancora sei mesi alla chiamata alle urne e che il quadro delle alleanze non è ancora completo. Per ora sappiamo che toccherà al tedesco Manfred Weber, già alla guida del gruppo del Ppe all’Europarlamento, rappresentare il Partito popolare europeo, dopo aver battuto lo sfidante finlandese Alex Stubb, aggiudicandosi il 79,2% dei voti. 46 anni, di origini bavaresi, Weber incarna l’anima più tradizionalista e conservatrice del partito, ma si è presentato come un moderato in grado di preservare il fragile assetto degli equilibri interni alla formazione che

oggi risente dell’ascesa dell’estrema destra sullo sfondo della crisi migratoria nell’Ue. Per quanto riguarda il PSE, sarà Frans Timmermans lo Spitzenkandidat, il capolista dopo l’abbandono in corsa di Maroš Šefčovič, attuale Commissario europeo per l’unione energetica. Timmermans è in carica dal primo novembre 2014 in qualità di vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali, ruolo che gli ha attirato non poche antipatie, pur venendo definito fino a pochi anni fa come un “astro nascente” del centrosinistra europeo. C’è poi il movimento En Marche del presidente Macron che ha confermato la sua volontà di lavorare con l’Alleanza dei Democratici e Liberali in Europa (Alde). Astrid Panosyan, co-fondatrice del movimento, sostiene che “L’Alde è la base sulla quale la République en Marche vuole collaborare per una migliore Europa”, quella che oggi si attesta come la quarta forza politica all’interno del Parlamento europeo. L’Alde, guidato dall’ex premier belga Guy Verhofstadt, potrebbe così diventare ago della bilancia nella formazione delle alleanze. Procede spedito anche il cammino dei Verdi Europei che, forti dei recenti successi in Germania, hanno eletto proprio la tedesca co-presidente dei Verdi al Parlamento europeo Ska Keller (37 anni) e l’europarlamentare olandese Bas Eickhout (42 anni) come co-candidati capilista. La loro Europa più verde, più sociale e più unita riuscirà ad arginare l’avanzata dei nazionalismi? Martina Morelli | 30 |


| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |

Jean-Claude Juncker è il presidente della Commissione europea dal 1º novembre 2014. È stato primo ministro del Lussemburgo dal 20 gennaio 1995 al 10 luglio 2013 e presidente dell’Eurogruppo dal 2005 al gennaio 2013.

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| I VOLTI DEL BUSINESS

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LE IMPRESE AI TEMPI DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA È senza dubbio la novità fiscale che più preoccupa e fa discutere gli italiani, e non senza motivo. Perché all’alba dell’obbligo alla e-fattura restano ancora molti nodi da sciogliere

A partire dal 1° gennaio saranno circa 3 milioni i contribuenti alle prese con un cambiamento epocale come la fatturazione elettronica obbligatoria. Eppure, a più o meno trenta giorni dall’entrata in vigore di questo nuovo provvedimento, il cantiere è ancora aperto. E non mancano le richieste di aggiustamenti e proroghe. Per dipanare la matassa abbiamo chiesto aiuto a Marco Cuchel, Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, da mesi impegnata a fare chiarezza sull’argomento con una serie di convegni e roadshow in giro per il Paese.

Ad oggi, però, l’unico esonero da quest’obbligo è per quei soggetti con un volume d’affari sotto i 65.000 euro che comunque dovranno prevederne la gestione per quanto riguarda gli acquisti. Non sono mancate neanche le segnalazioni sul proliferare in questo momento di caos normativo di pratiche scorrette a danno della categoria. Come si può correre ai ripari? Un’anomalia che abbiamo riscontrato è proprio lo sviluppo di pratiche scorrette da parte delle software house sia nei confronti dei commercialisti che delle imprese. Mi spiego: le software house che già gestiscono attraverso altri servizi i dati aziendali pretendono che le fatture elettroniche transitino sempre dalle loro piattaforme e non attraverso quelle indipendenti o dal canale dell’Agenzia delle Entrate che ha previsto un suo software gratuito. Se si parte dal presupposto che la fattura elettronica genera un file xml, quindi universale e intellegibile da qualsiasi tipo di sistema, per noi resta intesa la possibilità di importare questi file da qualunque fonte o gestionale. Le pratiche commerciali scorrette segnalate all’Antitrust sono proprio relative a questo traffico di dati spesso ostacolato o reso impossibile dalle software house, che prevedono un passaggio obbligato attraverso i loro hub e l’applicazione di prezzi consistenti che mettono in difficoltà imprese e studi che gestiscono contabilità e dichiarativi con queste software house. Trattandosi di un obbligo di legge i movimenti contabili devono poter essere importati nei nuovi gestionali senza problemi o costi esorbitanti. Per questo come ANC abbiamo sviluppato una piattaforma con numero di fatture illimitate sia in entrata

È il tema caldo di questa fine 2018: quale scenario si profila per l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica? Bisogna sottolineare che se è vero che l’obbligo entra in vigore dal 1° gennaio è altrettanto vero che questa tipologia di emissione di fatture nel sistema fiscale è già stata introdotta da oltre un anno e fin da subito – direi anche in fase di ideazione – abbiamo segnalato non poche criticità. La prima è sicuramente la mancanza di preparazione da parte delle micro e piccole aziende italiane, che sono l’80% delle partite Iva del nostro Paese, ditte individuali o con collaboratori familiari, insomma imprese non strutturate. Per loro l’introduzione obbligatoria fin da subito non crea di certo una semplificazione, tutt’altro, genera un ulteriore adempimento burocratico, un problema sia in termini di costi che di gestione almeno in fase di sturtup. Ecco che noi avevamo chiesto un’introduzione graduale, cioè facoltativa, quanto meno per le piccole e medie imprese, e magari l’introduzione di premi che la favorissero ma lasciassero liberi di arrivare a questo obiettivo in maniera progressiva. | 32 |


| I VOLTI DEL BUSINESS

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| I VOLTI DEL BUSINESS

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che in uscita a un costo minimo, un prodotto molto semplice nell’uso che supporta anche altri tipi di applicativi a corollario della fatturazione elettronica. L’Associazione ha portato all’attenzione dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali non poche perplessità in merito alla nuova procedura... La nostra è una preoccupazione generale rispetto al tema della privacy, cui è seguita una denuncia al Garante. Banche, istituti di credito, soggetti economici forti e software house hanno ideato piattaforme per la gestione della fatturazione elettronica che darebbero loro accesso a forniture, acquisti, flussi finanziari e bancari, margini di redditività, segreti industriali e brevetti, miliardi di dati estremamente sensibili delle aziende italiane. Sul loro utilizzo per fini di profilazione al momento si registra un vuoto normativo che costituisce un rischio enorme per l’economia del nostro Paese. Va chiarito che l’obbligo di fatturazione elettronica è stato inserito con una richiesta specifica di deroga alla Comunità Europea -bocciata una prima volta e approvata in seconda istanza – esclusivamente come mezzo di prevenzione all’evasione e con questa sola finalità i dati devono essere trasmessi all’Agenzia dell’Entrate.

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| I VOLTI DEL BUSINESS

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in Italia sarà complicato come è oggi – non a caso spesso lo definisco schizofrenico – con cambiamenti davvero repentini, credo che il nostro aiuto alle imprese rimarrà determinante. Certo è che stiamo assistendo a una trasformazione nelle relazioni con i nostri clienti e indubbiamente questo momento va gestito al meglio. Altro fatto innegabile è il calo di gradimento nei confronti della nostra professione, che l’opinione pubblica spesso associa al mero pagamento di tasse, o peggio, alla complicità con l’evasore. Sta alla categoria saper divulgare e informare in merito a un ruolo che è anche fatto di grandi soddisfazioni, come la partecipazione alla crescita delle imprese e che ci configura come veri e propri centri di legalità. Un ruolo determinante in un processo di digitalizzazione lungo oltre vent’anni sempre a fianco delle imprese. Le abbiamo aiutate a far fronte a una necessità di sviluppo tecnologico che si riflette su tutto il Paese e sull’efficienza della pubblica amministrazione. È una professione in evoluzione ma che rimane un ingranaggio determinante nel sistema Italia senza il quale s’incepperebbe tutto il meccanismo fiscale. Ci vorrebbe un riconoscimento da parte di tutte le forze in campo di quanto è stato fatto in questi anni e di quello che continueremo a fare. Martina Morelli

Ciò che noi chiediamo è che l’utilizzo di quei dati sia negato per legge, per arginare un rischio che potrebbe essere devastante per il Paese e che è passato sotto un disarmante silenzio, anche da parte delle associazioni di categoria. Bisogna tutelare la segretezza dei propri dati per non perdere fette di mercato. In molti credono che questa novità fiscale possa portare a uno svuotamento del ruolo del commercialista. È davvero così? La semplificazione sembra che possa generare una minore necessità dei servizi professionali svolti, quanto meno di quelli base come tenuta della contabilità e dei servizi dichiarativi. Parlare in questi termini è certamente prematuro, soprattutto se si considera l’importanza di un rapporto confidenziale e di fiducia con il proprio commercialista. Il commercialista quale professionista iscritto ad un Ordine è sottoposto a precisi obblighi formativi, deontologici e di aggiornamento che costituiscono una garanzia per il cittadino. Inoltre, fino a che il fisco Marco Cuchel, Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti in carica dal 2012

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CAMBIA IL SOLITO NATALE CON IKEA: ON AIR IL NUOVO SPOT

WE ARE SOCIAL PARTNER STRATEGICO E CREATIVO DI SAN PELLEGRINO PER L’EBUSINESS

IKEA torna in comunicazione con una nuova campagna firmata Gruppo DDB Italia, rinnovando il concetto del “Siamo Fatti Per Cambiare” anche a Natale.

Si chiude la gara per la strategia globale social e digital indetta dall’azienda italiana di riferimento nel settore delle bevande: è We È un Natale non tradizionale quello di by Marco Bertollini Are Social l’agenzia creativa ad IKEA, in linea con la capacità abituale aggiudicarsi l’incarico che coindel brand di rendere il quotidiano coinvolge i brand italiani del gruppo, tra cui S.Pellegrivolgente e inaspettato grazie ai suoi prodotti e al modo in no, Acqua Panna e bibite Sanpellegrino. cui le persone li vivono. Ciò accade ancora di più a Natale: ogni momento può diventare l’occasione per celebrare in We Are Social vince la gara promossa da Sanpellegrino maniera unica la festività, anche quando non è propriamenper la scelta di un nuovo partner di comunicazione a lite all’interno dei momenti canonici di celebrazione. Questo vello globale. L’agenzia supporterà l’azienda sia a livello accade nel nuovo film in cui un momento apparentemente strategico che creativo in tutte le attività digital e social. “difficile” viene reso momento di celebrazione e coinvolObiettivo della collaborazione: accelerare la rilevanza gimento, anche grazie al brand. Due uomini di mezza età, della marca a livello digitale e eCommerce, valorizzandopo un’importante sessione di shopping natalizio in IKEA, do le peculiarità dei mercati locali. “Siamo felici di poter rimangono bloccati in ascensore. La convivenza dei due lavorare al fianco di Sanpellegrino per sviluppare a sconosciuti inizia in sordina, ma pian piano, ora dopo ora, i livello globale la presenza social, digital e eCommerce due vengono completamente invasi dallo spirito natalizio. di alcuni tra i brand più rappresentativi del nostro paese. E, grazie a IKEA e ai suoi prodotti, finiscono per festeggiare L’approccio “social” alla creatività e alla strategia che il Natale in un ascensoci caratterizza, si valorizza al massimo su marche re pieno di addobbi e di come S.Pellegrino, che stimolano la condivisioatmosfera natalizia. Prodotta ne, la conversazione e uniscono le persone da Mercurio con il regista nelle occasioni di consumo”, commentano argentino Augusto Zapiola, Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e la campagna è on line con Ottavio Nava, CEO We Are Social. una pianificazione digital (un We Are Social può contare 15” e due 6”) e una versione su un team di oltre 700 lunga on line sul sito, canali specialisti ed è presente a social e negozi. livello globale con 10 uffici nelle città di Milano, New York, Londra, Parigi, Monaco, Berlino, Singapore, Shanghai, Pechino e Sydney. Tra i loro clienti figurano brand come Lavazza, Campari, Barilla, Adidas, Vodafone, Netflix e Samsung. | 36 |


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| PULSE PILLS |

INFLUENCER MARKETING: 4 TREND PER IL 2019 Una rubrica realizzata in collaborazione con PULSE ADVERTISING

Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale dell’influencer marketing come parte delle moderne strategie di advertising. Essendo un campo in continua evoluzione, anche le aree chiave sulle quali concentrarsi si modificano di anno in anno. Noi di Pulse Group abbiamo dato uno sguardo a cosa si prospetta in futuro e a quali saranno i trend del 2019.

Non solo Instagram Sebbene Instagram abbia visto una crescita esponenziale del numero di influencer, vale sempre la pena considerare altri canali quando si cercano le persone giuste con le quali lavorare. Per un brand, è importante conoscere il proprio pubblico e le piattaforme a cui si dedica e con le quali interagisce. Utilizzare piattaforme che al momento sono poco considerate significa anche abbassare i Maggiori investimenti costi per la pubblicazione I brand stanno iniziando a Nel 2019, secondo Linqia, i budget generali del di un post. Ciò implica, per rendersi conto di quanto digital marketing saranno in gran parte dedicati un brand, l’ottenere un riuna relazione duratura torno maggiore del proprio all’influencer marketing e, già nel 2018, il 39% con gli influencer sia investimento e “avere una degli inserzionisti ha voluto aumentare maggiormente efficace marcia in più” rispetto ai rispetto a una collaboil proprio budget destinandolo a questa attività. propri competitors che si razione occasionale. sono focalizzati solamente Gli influencer, infatti, su Instagram. Secondo l’asono perfetti per creare nalisi di Business Insider, e costruire rapporti e seguiti con gli utenti. Nel 2019, i dati di alcune nuove piattaforme come Tik Tok (l’ex secondo Linqia, i budget generali del digital marketing musical.ly)sono impressionanti: 200 milioni di utenti saranno in gran parte dedicati all’influencer marketing nel mondo, con un’età media attorno ai 15 anni e un e, già nel 2018, il 39% degli inserzionisti ha voluto au70% di utenza femminile. L’Italia è uno dei paesi in mentare il proprio budget destinandolo a questa attività. cui la comunità è cresciuta più rapidamente, arrivanL’influencer marketing diventerà una vera e propria do a contare 4 milioni di iscritti. Sembrerebbe essere voce nel budget della maggior parte delle aziende. il social network perfetto per raggiungere i teenagers. | 38 |


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| PULSE PILLS |

Maggiore richiesta di autenticità Kristen Matthews, esperta di influencer marketing, ha pubblicato un podcast su Convince & Convert nella sezione InfluenceProsPodcast.com: “L’autenticità è l’elemento chiave al centro dell’intera strategia”. L’intero campo del content marketing si è evoluto in base alla richiesta di autenticità da parte dei consumatori. La gente era stanca di vedere pubblicità tradizionali poco credibili e sviluppate solo per vendere un prodotto e gravitava sempre di più verso quelle persone che, grazie alla loro autorevolezza, presentavano informazioni attendibili. Adesso che gli influencer vengono ingaggiati sempre più intensamente per parlare a nome di brand e produrre contenuti co-branded, quel fattore di fiducia potrebbe però svanire. In risposta a ciò, i consumatori inizieranno e a chiedere sempre più autenticità agli influencer che seguono, osservando attentamente i segnali di sincerità e accuratezza. Puntare al video In un mondo in cui le immagini fortemente modificate e le produzioni eccessivamente raffinate sono sempre più diffuse, utilizzare il format del video è la scelta più “veritiera” che un influencer possa fare. Ai followers piace avere la sensazione di trovarsi insieme al loro ambassador preferito e vedere prodotti, luoghi ed esperienze senza troppi filtri. Secondo Disenoideas, i video live sono più attraenti per il pubblico di un brand: l’80% delle persone preferirebbe guardare contenuti video di un brand piuttosto che leggere le stesse informazioni su un blog e l’82% preferisce i video live ai post sui social. Entro il 2019, il video rappresenterà l’80% dell’intero traffico internet. Quello che si evince è che il futuro dell’influencer marketing sta proprio nella costruzione di solidi rapporti umani, nel bisogno di lavorare insieme e nella necessità di “personalizzare” ogni esperienza. Perchè fare influencer marketing significa affidare il potere comunicativo alle persone.

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PULSE ADVERTISING Pulse Advertising, agenzia leader nel settore dell’influencer marketing, nasce nel 2014 ad Amburgo ad opera di Christoph Kastenholz e Lara Daniel. Pulse Advertising si occupa della creazione di campagne di influencer marketing sui maggiori social media al fine di supportare i brand nel raggiungimento dei loro diversi obiettivi: brand awareness, brand repositioning, market entry, product launch, social strategy. L’agenzia ha ultimato oltre 500 campagne di successo su più di 30 paesi. A Milano da soli due anni, sotto al guida della CEO Stefania Casciari, ha poi sede ad Amburgo, Londra e New York e progetta nuove aperture per il 2019.

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SI INAUGURA LA PARTNERSHIP TRA FIERA ROMA E IL CONSERVATORIO DI SANTA CECILIA. UN SODALIZIO NEL NOME DEL BELLO, DELL’ARTE, DELLA MUSICA E DELLA CULTURA.

INSIEME PER ROMA.


COIN NOMINA GIORGIO ROSSI NEL RUOLO DI PRESIDENTE

STEFANO VIRGILIO NUOVO RESPONSABILE COMUNICAZIONE OPEL ITALIA

Il Consiglio di Amministrazione di Coin srl annuncia la nomina di Giorgio Rossi in qualità di Presidente della società. Giorgio Rossi, 64 anni, è nato a Treviso. Laureatosi in Economia e Commercio all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha iniziato la propria carriera nell’azienda di famiglia attiva nel commercio di tessuti, per fondare poi negli anni ’80 il marchio Norton & Wilson – concept di ispirazione anglo americana. L’azienda si è consolidata fino a diventare leader di settore, con numerosi brand nazionali e internazionali che hanno siglato accordi di licenza con Norton & Wilson, tra cui Ritz Saddler, con distribuzione nelle più prestigiose boutique del mondo e nei monomarca in Italia e all’estero. Dalla fine degli anni ’90, dopo la cessione delle attività del tessile, Rossi si dedica al settore immobiliare. In passato, è stato anche Presidente del Sistema Moda di Unindustria Treviso. Coin srl gestisce Coin, la più diffusa catena di department store in Italia, oltre ai premium contemporary department store Coin Excelsior di Roma Cola di Rienzo e Milano CityLife e alla rete Coincasa dedicata all’home decoration. Le insegne hanno generato nel corso dell’esercizio 2017 un fatturato netto pari a 400 milioni di euro. A marzo 2018 Coin srl è stata acquisita dal management team di Coin e da altri investitori. Nel nuovo ruolo, Giorgio Rossi, già azionista della società, metterà a disposizione dell’azienda le proprie competenze imprenditoriali e la propria conoscenza del settore immobiliare.

by Marco Bertollini

Dal 1° novembre Stefano Virgilio ha assunto l’incarico di Responsabile Comunicazione di OPEL Italia con il compito di contribuire alla crescita e all’integrazione di OPEL all’interno di Groupe PSA. Nell’ambito del trasferimento della sede di Opel da Roma a Milano, Paola Trotta e Loredana Salvucci della Direzione Comunicazione di Opel Italia lasciano l’azienda per seguire nuove sfide professionali. Stefano Virgilio, 47 anni, laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università Roma 2 di Tor Vergata, si è formato professionalmente in varie aziende del settore Automotive ricoprendo ruoli in ambito di Formazione, Engineering, Marketing, Vendite, Distribuzione e Logistica e Pubbliche Relazioni. È entrato a far parte di General Motors Italia nel 2004 dove ha ricoperto numerosi ruoli di responsabilità. In particolare, è stato Responsabile Marketing dei Veicoli Commerciali Opel, Brand Manager Saab, Manager della Distribuzione e Logistica Opel/Saab e Capo Ufficio Stampa Opel, quest’ultimo ruolo ricoperto da ottobre 2011.

Stefano Virgilio, Responsabile Comunicazione Opel Italia | 42 |



| L’IMPRESA DEL DOMANI |

SMAU FA TAPPA AL SUD Torna, nei padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli, il 13 e 14 dicembre, Smau, l’evento di riferimento nei settori digital e ICT per le imprese e i professionisti italiani

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| L’IMPRESA DEL DOMANI |

Un nuovo appuntamento territoriale per mettere in i fondi europei, possono incentivare la specializzazione dei evidenza la specificità, le opportunità e i benefici del territori e delle imprese. nuovo ecosistema dell’innovazione pronto per essere “Smau è il prodotto più famoso di Fiera Milano e nei suoi adottato e inserito nel business aziendale per au55 anni ha mantenuto fissa la sua lente di ingrandimento mentarne la competitività: a meno di 2 mesi dalla tappa sul concetto di fare impresa” ci ha detto il Presidente di principale di Milano, la stagione 2018 di Smau si concluderà Smau, Pierantonio Macola. “È un luogo di incontro in cui a Napoli. gli imprenditori vanno per incontrare altri professionisti, Per gli imprenditori sarà una buona occasione per incontra- prodotti, soluzioni, servizi e partner per accrescere la prore relatori esperti del settore, avere l’opportunità di scoprire pria azienda. Smau in tutto questo tempo ha mantenuto la nuove idee e visioni del mondo tecnologico e digitale che centralità dell’impresa, è pensato e organizzato solamente ruota attorno alle imprese. per gli imprenditori voColmare il gap col mondo dilendo metterli di fronte Smau mette a disposizione delle imprese gital è alla base del roadshow a soluzioni per aiutarli che il 13 ed il 14 dicembre farà a vincere la sfida del un network di partner strategici, tappa a Napoli. Grazie a Smau mercato”. le migliori startup del territorio e il supporto piccole e medie imprese si A Napoli sono previste delle Regioni che, tramite i fondi europei, incontrano, si interfacciano tra 2 giornate di workshop possono incentivare la specializzazione di loro e con le startup, vengoe incontri, ognuno di 50 dei territori e delle imprese. no messe di fronte all’innovaminuti, tenuti da profeszione digitale che ora, grazie sionisti del settore, doalle moderne tecnologie, è al centi e player del campo centro del concetto di “fare impresa”. Contribuire all’azione B2B, per trasferire competenze tecniche su tematiche di di “svecchiamento” delle aziende, per far sì che possano av- forte attualità come Datacenter, Infrastrutture, soluzioni di vicinarsi agli aspetti digital e tecnologici del settore che in Backup, Networking, Cloud Computing. Italia ancora molte imprese faticano ad abbracciare: questo Michele Accreditato l’obiettivo principale di Smau, insieme a quello di fornire idee e strumenti per tenersi al passo con i tempi, spunti per gli imprenditori che vogliono innovarsi e valorizzare le proL’EVENTO Cosa: Smau Napoli 2018 prie imprese sfruttando le potenzialità offerte dal digitale. Quando: 13-14 dicembre Per perseguire questo obiettivo Smau mette a disposizione Dove: Mostra d’Oltremare delle imprese un network di partner strategici, le migliori startup del territorio e il supporto delle Regioni che, tramite

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OBSOLESCENZA PROGRAMMATA Qualche settimana fa l’Antistrust ha multato due tra i maggiori produttori di smartphone, rei di aver “invecchiato” appositamente i propri prodotti per favorirne la vendita. La storia dell’ ”obsolescenza programmata”, però, viene da lontano…

Sloan decise di rispondere alle richieste del pubblico, Più o meno dalla metà degli anni 20 del ‘900, in creando l’offerta per una domanda che il modello America prima e nel mondo poi, iniziò a spopolare di Ford non poteva soddisfare: la personalità. Sloan, il modello di produzione fordiano. quindi, cominciò a sviluppare modelli di automobiUn sistema di produzione che ben presto si sarebbe le diversi, altamente personalizzabili, con un ciclo affermato in tutto il mondo come un modello perfetto di produttivo che si andava rinnovando di anno in anno efficienza costruttiva e produttiva, un metodo di costrued al netto di quella che fu considerata un’idea incazione che, in soldoni, abbassava i costi di produzione pace di battere la sempre creando un gran numero crescente Ford, General di autovetture dall’aspetI brand sono stati accusati Motors si impose entro to e dalle caratteristiche (e puniti) per aver attuato una strategia la fine del decennio come standard. di invecchiamento dei dispositivi, il primo produttore auto Ford si impose come il tramite software, per spingere i clienti d’America, il tutto abbasprimo costruttore di autoall’acquisto di prodotti continuamente nuovi. sando il tempo di ricambio mobili d’America, dando di un’auto per famiglia, inizio ad un’impennata attorno ai 2 anni. Sloan, del settore automobiliin pratica, aveva creato il modello di “obsolescenza stico e, più in generale, contribuendo alla creazione di programmata”, leggasi: rendere qualcosa obsoleto per un modello produttivo che si sarebbe presto radicato motivi imposti dal mercato. in buona parte della manifattura dell’epoca. Passato Se, rileggendo, la storia vi sembra di rivedere quello qualche anno, tuttavia, un nuovo attore si fece avanti che è l’odierno panorama nel campo della telefoper sfidare il modello fordiano, Alfred P. Sloan, anch’egli tra i padri della rivoluzione economica dei tardi anni nia, non pensiate di avere torto, è esattamente così. Nell’ultimo anno si parla molto di “obsolescenza ‘20, e Presidente della General Motors, ovvero quella che programmata” e ci si chiede, giustamente, se questa a lungo era stata la principale manifatturiera meccanisia una realtà o se sia una finzione mediatica. Se, ca americana. Sloan capì che era impossibile sfidare il insomma, sia vero che gli smartphone che acquimodello di Ford, ormai rodato e perfetto, decise quindi stiamo abitualmente, e che ormai fanno parte della di guardare altrove, e se Ford permetteva di acquistanostra vita, siano effettivamente concepiti per dare re un’auto a poco prezzo, durevole e “standardizzata”, | 46 |


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In parole povere: l’obsolescenza tecnologica esiste, e se non si parla di un naturale deperimento della componentistica (che teoricamente potrebbe durare decenni), allora il problema dipende dal software. Ma il software diventa effettivamente sempre più evoluto nel corso degli anni, e quell’evoluzione richiede un hardware all’altezza delle prestazioni o, se così non fosse, staremmo ancora lavorando tutti quanti con i primi calcolatori della IBM. Software e hardware vanno di pari passo, ma fino a quando il secondo diventa esoso per il primo? Come possiamo saperlo? Come possiamo prevederlo? La sostanza è che non possiamo, ed il bello è che chi dovrebbe farsi garante e portavoce della problematica è, paradossalmente, chi trae i maggiori profitti dalla nostra ignoranza, ovvero i produttori. Le aziende, però, non stanno compiendo nulla di illegale, e se le si può punire non è per l’obsolescenza in sé, ma per la scarsa chiarezza con l’utente. Un discorso che vi riportiamo nella sua estrema sostanza, ma che è poi alla base del lungo dibattito che si è aperto dopo il caso Samsung/Apple. Diceva Giovenale “Quis custodiet ipsos custodes?”, “chi controllerà quelli che devono controllare?”. Lo stato? L’Antitrust? O forse dovremmo farlo noi? Noi, che sì, siamo tutti contro lo spreco, i rallentamenti, ma poi proprio non riusciamo a fare a meno del nuovo, del trend, della moda del momento. Vogliamo il modello fordiano, ma adattato a quello che ci pare e piace. E su questo, sulle mani bucate e sul bisogno di comprare a tutti i costi, ci siam lasciati fregare. E dunque l’obsolescenza programmata esiste ed è un problema? Sì, ma solo di chi vorrebbe uno smartphone che duri anche solo un anno in più. Ma quanti siamo? Non sforzatevi di alzare la mano. Raffaele Giasi

il loro meglio solo per un momento molto breve della loro vita, quello iniziale, affaticandosi poi – pericolosamente – quando è il mercato, e non la loro effettiva età, a imporli come “vecchi”. Ebbene, chiariamolo subito, è vero. L’obsolescenza programmata esiste, ed anzi, è sulla bocca di tutti perché per la prima volta, proprio quest’anno, è stata addirittura l’Antitrust a mettere in scacco Samsung e Apple, ovvero i principali attori del mercato della telefonia. I brand sono stati accusati (e puniti) per aver attuato una strategia di invecchiamento dei dispositivi, tramite software, per spingere i clienti all’acquisto di prodotti continuamente nuovi. Appurato che sono stati gli stessi attori ad ammettere il torto, val la pena chiedersi quali siano i paletti che andrebbero imposti ai produttori e quanto, questi, debbano essere chiari. Apple ha ammesso la propria colpa dichiarando, però, che il tutto è stato dovuto alla necessità di aggiornare il software per evitare problemi di sicurezza, e che il nuovo software ha richiesto un rallentamento della CPU onde evitare il già problematico prosciugamento della batteria. Apple, insomma, si giustifica dicendo che il tutto è stato fatto “a fin di bene”, per evitare falle di sicurezza per gli utenti, chiedendo a questi un doveroso compromesso prestazionale. Peccato, però, che la società non abbia specificato, come si conviene, il problema del rallentamento garantito ai suoi utenti, che dopo l’installazione si sono ritrovati dispositivi molto al di sotto di quanto invece garantito durante l’acquisto, ed anzi non a caso, con l’arrivo di iOS 12 il primo pensiero della società è stato quello di garantire un miglioramento delle prestazioni anche sui dispositivi più vecchi, come a dire “abbiamo imparato la lezione”.

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| NATALE DA SFOGLIARE

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Le letture dell’anno Il 2018 sta per concludersi e, per salutare al meglio l’anno, fortunato o da dimenticare che sia stato, niente di meglio di una rapida rassegna delle uscite più interessanti degli ultimi mesi. Chissà che non siano anche delle ottime idee regalo per amici e familiari. Perché un buon libro, si sa, mette tutti d’accordo.

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| NATALE DA SFOGLIARE

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LA RAGAZZA CON LA LEICA di Helena Janeczek. Editore: Guanda. “Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna.” È il romanzo che si è aggiudicato il Premio Strega 2018: si tratta della biografia di Gerda Taro che affronta non solo la relazione che la fotografa aveva con Robert Capa, ma traccia anche uno spaccato della società degli anni Trenta nella guerra civile spagnola.

BRITANNICA. DALLA SCENA DI MANCHESTER AL BRITPOP

di Alessio Cacciatore e Giorgio Di Berardino. Editore: Vololibero. “Una storia che si snoda in una decade di nuova creatività musicale, rivolgimenti sociali e contraddizioni. “Oasis”, “Blur”, “Stones Roses”, “Joy Division”, la “Factory Records”, “FAC 51 The Hacienda”, “Creation records” e tutti i più conosciuti protagonisti della scena sono raccontati nel contesto di un’Inghilterra in fermento tra la Thatcher e Blair. Oltre 500 schede di altrettanti gruppi illustri ma sconosciuti completano un libro per conoscere i 10 anni tra il 1988 e il 1998 e la musica che li ha attraversati.”

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| NATALE DA SFOGLIARE

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SANGUE CATTIVO di Lisa Gardner. Editore: Mondadori. “Otto anni fa, Telly Ray Nash ha ucciso suo padre, un ubriacone violento, con una mazza da baseball. Così facendo ha salvato se stesso e la sorellina Sharlah. Da quel momento però i due fratelli sono cresciuti separati, senza incontrarsi mai. Oggi Sharlah ha tredici anni e finalmente si sta lasciando tutto questo alle spalle, adottata da Rainie e il marito Pierce. Un giorno però arriva una notizia. Un doppio omicidio alla stazione di benzina locale, e un uomo armato che scappa sparando per coprirsi le spalle e si rifugia nei fitti boschi dell’Oregon. Rainie e suo marito si precipitano per dare una mano con le indagini, ma si trovano di fronte a un’evidenza inquietante: è molto probabile che l’assassino sia Telly, e la sua catena di sangue potrebbe essere appena iniziata.”

THE GAME di Alessandro Baricco. Editore: Einaudi. “Prima scena. Calciobalilla, flipper, videogioco. Prendetevi mezz’ora e passate dall’uno all’altro, in quest’ordine. Pensavate di giocare, invece avete attraversato lo spazio che separa una civiltà, quella analogica, da un’altra, quella digitale. Siete migrati in un mondo nuovo: leggero, veloce, immateriale. Seconda scena. Prendete l’icona che per secoli ha racchiuso in sé il senso della nostra civiltà: uomo-spada-cavallo. Confrontatela con questa: uomo-tastiera-schermo. E avrete di fronte agli occhi la mutazione in atto. Un sisma che ha ridisegnato la postura di noi umani in modo spettacolare…”

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| NATALE DA SFOGLIARE

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IL LATO SCURO DELL’ADDIO di Michael Connelly. Editore: Piemme. “Harry Bosch ha sempre avuto un rapporto di odio/amore con il dipartimento di polizia di Los Angeles, ma ora quel rapporto è finito. Harry è in pensione. Quello che non è finito, invece, è il suo rapporto con le indagini, la scoperta della verità. E quindi decide di collaborare con la polizia di San Fernando, un territorio autonomo all’interno della città di Los Angeles, e di inventarsi nel ruolo di investigatore privato. Quando Whitney Vance, un uomo ricchissimo, solo e vicino allo scadere dei suoi giorni, vuole scoprire se davvero non esistono eredi a cui lasciare la sua fortuna, Bosch accetta di aiutarlo…”

IL MORSO DELLA RECLUSA di Fred Vargas. Editore: Einaudi,. “Il commissario Jean-Baptiste Adamsberg è costretto a rientrare prima del tempo dalle vacanze in Islanda per seguire le indagini su un omicidio. Il caso è ben presto risolto, ma la sua attenzione viene subito attirata da quella che sembra una serie di sfortunati incidenti: tre anziani che, nel Sud della Francia, sono stati uccisi da una particolare specie di ragno velenoso, comunemente detto reclusa. Opinione pubblica, studiosi e polizia sono persuasi che si tratti di semplice fatalità, tanto che la regione è ormai in preda alla nevrosi. Adamsberg, però, non è d’accordo e comincia a scandagliare il passato delle vittime.”

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| TECNOLOGIA SOTTO L’ALBERO

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It’s a tech Christmas

Negli ultimi anni i regali tech si sono affermati, anche tra i meno giovani, come quelli maggiormente graditi. Devices di ogni genere, prezzo, utilizzo e finalità, per ragazzi e adulti che in molti casi possono semplificare attività più o meno impegnative. Per chi è ancora alla ricerca di un regalo tecnologico per questo Natale, proviamo a schiarire le idee risolvendo i vostri dubbi. Perché, appassionati o meno di tecnologia, un prodotto hi-tech farà sempre contento chi lo riceve.

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| TECNOLOGIA SOTTO L’ALBERO

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Amazon Echo Il marchio di Jeff Bezos è entrato a gamba tesa nel mondo degli assistenti vocali e della domotica. Con i vari Echo, Amazon ha creato una serie di applicazioni “intelligenti” da tenere in casa. Echo Dot è un altoparlante controllato tramite comandi vocali, senza dover utilizzare le mani, che si connette all’assistente vocale Alexa per riprodurre musica, rispondere a domande, leggere le ultime notizie, fornire le previsioni del tempo, impostare sveglie, controllare dispositivi per Casa Intelligente compatibili e molto altro. Si va dal più economico Echo Dot (59,99€) al più sofisticato e performante Echo Plus (149,99€), passando per Echo (99,99€) e Echo Spot (129,99€), dotato anche di mini display.

Apple Watch 4 È l’ultimo smartwatch nato a Cupertino, il più tecnologico di sempre. Il nuovo device da polso di Apple infatti si appresta a diventare un vero dispositivo salvavita. Con l’ultima versione dell’orologio smart ci si può sottoporre ad un elettrocardiogramma, misurare pressione e battiti cardiaci, salvando tutti i dati in un file da trasmettere ai medici. Il watch, in più, è dotato di un rilevatore speciale, che permette di chiamare il soccorso in caso di eventuale caduta e seguente mancata risposta dell’utente ad uno speciale avviso. Salute e benessere, dunque, prima di tutto con il nuovo arrivato in casa Apple. Da 439€.

Fire stick tv Con questo apparecchio collegato al vostro televisore si può accedere facilmente a contenuti Amazon Prime Video, Netflix, Dazn e a più di 4.000 app e giochi, nonché a milioni di siti web come YouTube, Facebook e Reddit grazie ai browser Silk e Firefox. Grazie a questo device firmato Amazon potete trasformare ogni vostro televisore in una smart tv, purché sia dotato di un attacco HDMI. Le dimensioni ridotte inoltre, unitamente alla facilità di collegamento, vi permettono di portare la Fire stick tv da una stanza all’altra, collegando e “trasformando” i televisori di diversi ambienti. Prezzo 59,99€. | 55 |


| TECNOLOGIA SOTTO L’ALBERO

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Bose cuffie SoundSport Un prodotto pensato per gli sportivi. Le cuffie Bose SoundSport Free sono completamente wireless per garantire la piena libertà di movimento. La tecnologia acustica è stata progettata per offrire un suono nitido e potente, supportato dalla tecnologia Bluetooth che trasmette la musica dal telefono alle cuffie, riproducendola in modo affidabile. Niente pericolo di caduta degli auricolari dalle orecchie durante l’allenamento: gli inserti StayHear+ Sport sono stati studiati per garantire stabilità anche durante gli esercizi più intensi. Questi auricolari garantiscono fino a 5 ore di utilizzo per ricarica. Prezzo 199,99€.

Massaggia Testa iDream3 Il prodotto ideale per tutti coloro che soffrono di stress. Si tratta dell’ultima macchina pensata e realizzata per il rilassamento, da utilizzare alla fine di una lunga giornata in ufficio. Uno strumento di massaggio sofisticato che risolverà, o aiuterà a risolvere, i problemi di chi soffre di mal di testa o di chi vuole concedersi qualche minuto in tranquillità. IDream massaggia, riscalda e trasmette musica. Questo dispositivo infatti è anche fornito di Mp3, per la riproduzione di brani rilassanti durante il trattamento. A 149,99 €.

Kindle Paperwhite Resistente all’acqua Gli e-reader sono fra i regali più apprezzati, perché conquistano anche chi non ama particolarmente il mondo tecnologico ma non vuole rinunciare alla lettura anche nelle situazioni meno comode. Il Kindle Paperwhite ha una memoria da 8 o da 32 GB, da scegliere in base alle nostre esigenze, e in più è resistente all’acqua. Una caratteristica che lo rende ideale per l’utilizzo, in queste fredde giornate, mentre ci si rilassa in una vasca d’acqua calda. Prezzo a partire da 129,99 €.

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| TECNOLOGIA SOTTO L’ALBERO

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LifePrint Pensavate che stampare un video fosse impossibile? E se vi dicessimo che con LifePrint, la nuova stampante portatile per Iphone, sfruttando la realtà aumentata dello smartphone sarete capaci di “stampare” dei brevi filmati? Il funzionamento di questo piccolo device è semplice, intuitivo quanto innovativo: grazie alla tecnologia Hyperphoto, infatti, dopo aver stampato un’istantanea con l’applicazione dedicata si può associare all’immagine un breve video di massimo 15 secondi. Inquadrando la foto con la camera dell’app la stampa prende vita su schermo, grazie alla realtà aumentata messa a disposizione dal software stesso. LifePrint è disponibile in due grandezze, il prezzo varia da 159,95€ a 179,95€. La ricarica di carta, da 40 foto, costa invece 59,95€.

Anafi Drone3 Anafi rappresenta uno dei migliori droni per girare video di alta qualità e scattare foto straordinarie. Questa nuova generazione di fotocamera volante offre il più sofisticato sistema di acquisizione immagini 4K HDR. Un drone ultracompatto che vanta un tempo di volo di 25 minuti e scatta foto di qualità eccezionale da 21 MP. La funzione Geofence consente di definire il proprio perimetro virtuale per impedire ad Anafi di volare fuori da un’area specifica. La funzione Smart RTH (Return to Home) permette al drone di tornare automaticamente al punto di partenza se perde la connessione o se la batteria è scarica. Prezzo 699,90€.

Tree Charger Un simpatico caricatore per smartphone e devices elettronici, curioso nella forma e, soprattutto, “green”. Si tratta infatti di un caricatore che sfrutta l’energia solare: i pannelli, posti sui rami, assorbono la luce del sole per poter caricare i vostri dispositivi. Nessun consumo di elettricità dunque per uno strumento funzionale, efficiente e che non grava sulla bolletta della corrente. Realizzato in vero legno, questo caricatore è anche adatto, grazie alla sua forma, a decorare il vostro ufficio o la vostra camera. Prezzo 69,99€.

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| UN BRINDISI DA RICORDARE

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È sempre tempo di “cin cin” Quale miglior modo per festeggiare il Natale (o il Capodanno) di un bel brindisi tra familiari e amici. Un piccolo aiuto per scegliere la migliore bottiglia da stappare per un bel “cheers” in compagnia Recentemente l’autorevole rivista di settore Wine Spectator ha svelato la classifica dei 100 migliori vini al mondo. Se, dunque, per Natale pensavate ad un vino come regalo, per farvi andare a colpo sicuro vi proponiamo una lista delle bottiglie selezionate, fra migliaia, dagli esperti del Wine Spectator e dai redattori del Wine Enthusiast. Tutte le etichette che scegliamo sono, rigorosamente, made in Italy.

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| UN BRINDISI DA RICORDARE

Sassicaia 2015

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Chianti Classico Riserva 2015

Non potevamo non iniziare questa rassegna con il vino migliore del 2018. La prestigiosa rivista americana lo ha messo in cima alla sua classifica annuale: si tratta del Sassicaia 2015, un vino DOC prodotto da una sola azienda nella provincia di Livorno. “Il Sassicaia – spiega il Wine Spectator motivando la sua scelta – come molte delle cose migliori della vita, è nato come un esperimento che è stato realizzato grazie alla fortuna e al duro lavoro”.

Anche il Chianti sale sul podio dei migliori vini del mondo: al n. 3 della “Top 100” 2018 di Wine Spectator c’è il Chianti Classico Riserva 2015 di Castello di Volpaia, storica azienda di Radda in Chianti. Vino rosso rubino, al naso esprime un intenso profumo di mammola e una finezza che aumenta sempre più con il passare del tempo. Al palato si dimostra piuttosto asciutto e armonico, leggermente tannico, vellutato e di grande persistenza.

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| UN BRINDISI DA RICORDARE

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Etna San Lorenzo 2016

Cipressi Nizza

Nella medesima classifica, in nona posizione, si piazza l’Etna San Lorenzo 2016 di Tenuta delle Terre Nere. Un prodotto che conferma la crescita della Sicilia enoica e, in particolare, di uno dei suoi territori più produttivi. Un vino dal colore rubino tenue con riflessi mogano, intenso, strutturato, con note di frutta matura e spezie.

Ha le radici nel Barbera e, per The Enthusiast 100, è il vino migliore del mondo per l’anno 2018. È il Cipressi Nizza Docg 2015, di Michele Chiarlo, decretata tra oltre 20.000 esemplari, la migliore bottiglia. Un vino definito elegante, dalle spiccate note di frutta scura, lampone e ciliegia matura in primis, accompagnate da un sentore dolce di tabacco.

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Docg


| UN BRINDISI DA RICORDARE

Oreno 2015

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Terlaner Rarity 1991

Un elegante taglio bordolese con tocco toscano. Conquista con l’estrema intensità e complessità olfattiva ricca di note fruttate di piccoli frutti rossi maturi e confettura di frutti di bosco. Un vino da custodire per anni, in attesa della giusta occasione. Lo scorso anno, l’annata 2015 è stata scelta come miglior vino d’Italia dalla giuria internazionale che TWS (The Wine Sider) ha chiamato intorno al tavolo del Biwa (Best Italian Wine Awards), l’ormai tradizionale contest che seleziona i 50 migliori vini italiani.

Una bottiglia che fa parte delle “Rarità” della cantina, ossia bottiglie speciali di vini bianchi invecchiati, maturati per almeno dieci anni sui lieviti fini all’interno di cisterne d’acciaio in pressione. Ciò che più affascina di questi vini è la freschezza della loro giovinezza, un elemento che rende questo Terlaner oltremodo avvincente, nonostante la sua veneranda età. Il sapore è convincente al palato, con una struttura vigorosa ed elegante. Non ci sono molte bottiglie in giro (3.300, per l’appunto una rarità) e quelle poche costano più o meno 240€.

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| LA PUNTUALITĂ€ SEMPRE DI MODA

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Il tempo delle feste Di classe, raffinati, sportivi. Per le grandi occasioni o per la vita di tutti i giorni. Questo Natale lasciatelo scandire dalle lancette dei migliori orologi del mondo. Accessori di tradizione o dalle forme moderne, sempre per avere sotto controllo il proprio tempo.

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| LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA

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PAUL PICOT MEGAROTOR GMT Attenzione al dettaglio e armonia complessiva di ogni singolo elemento dell’orologio, questo il segreto della storia di successo di Paul Picot. Un credo che si ripropone anche nella collezione Megarotor GMT, nel quadrante realizzato con la tecnica dello smalto Champlevé “Gran Feu”, perfetto per tutti gli amanti dell’alta orologeria. www.paul-picot.com

BULOVA LUNAR PILOT

TIMEX

Modello ispirato al cronografo Bulova indossato dagli astronauti dell’Apollo 15 durante la spedizione lunare del 1971. Oggi Bulova propone la replica di questo pezzo storico, aggiornata con l’esclusivo movimento al quarzo ad alte prestazioni con una vibrazione a 262 kHz, una frequenza che garantisce una precisione senza precedenti per rendere omaggio alla storia. it.bulova.com

Un orologio che non passa inosservato sul polso di chi lo indossa. I materiali impiegati per la produzione trasmettono una piacevole sensazione al tatto. Il vetro minerale non teme l’uso outdoor ed il cinturino in silicone rende molto confortevole anche l’uso prolungato. www.timex.it | 63 |


| LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA

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MONTBLANC HERITAGE SPIRIT La cassa di questo Heritage Spirit è in acciaio e sotto un vetro completamente in zaffiro spicca il colore bianco, che accompagna dolcemente quelli che sono gli indicatori dei numeri di ore e minuti. Il quadrante bombato bianco-argenté ha una delicata decorazione con motivo soleil. www.montblanc.com

LOUIS ERARD HERITAGE

MILITARY HANOWA FLAGSHIP

Cronografo con cassa in acciaio e cinturino in pelle marrone, cassa 42mm movimento Ronda 12 ½ 5030.D, al quarzo, vetro zaffiro antiriflesso. Il cinturino in pelle dona quel tocco di classe in più che permette a questo cronografo di collocarsi senza dubbio tra i migliori modelli sul mercato. www.montres-louiserard.ch

Realizzato completamente in acciaio inox, sia per quanto riguarda la cassa rotonda che il cinturino sul quale sono presenti finiture levigate. La chiusura pieghevole garantisce una presa ideale e sicura in ogni occasione. L’orologio è impermeabile a 10ATM, il che significa che è anche adatto al nuoto. www.swissmilitary.ch | 64 |


| LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA

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GIRARD PERREGAUX CLASSIC BRIDGES 40 MM La Manifattura affina, ancora di più, la personalizzazione dell’emblematico Tourbillon con Tre Ponti, un movimento dall’architettura unica, identificabile a prima vista. Gli elementi tecnici diventano una parte essenziale dell’estetica elegante. Un’interpretazione con accenti di ispirazione classica per celebrare ancora una volta la fusione perfetta tra design e meccanica. www.girard-perregaux.com

VACHERON CONSTANTIN FIFTYSIX

HAMILTON AMERICAN CLASSIC VALIANT AUTO

Un modello che che evoca, già dal nome, un’icona di casa Vacheron Constantin e che esprime tutta la sua personalità attraverso il contrasto tra il quadrante classico e la cassa più audace. Quest’ultima racchiude un altro omaggio alla storia del marchio, visibilmente ispirata all’emblema a forma di Croce di Malta della Maison, il cui motivo è ripreso anche sulla massa oscillante in oro rosa traforata. www.vacheron-constantin.com

Classico e aderente, questo è un orologio professionale con uno stile e dettagli eccezionali. La sua sobria eleganza si adatta alla personalità di ognuno. Il cinturino è in pelle nera e risulta ben rifinito in tutte le sue forme, con venature e motivi fantasiosi molto interessanti. www.hamiltonwatch.com | 65 |


| TUTTI A TAVOLA

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| TUTTI A TAVOLA

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UNA FESTA PER IL PALATO Tutte le strade portano a casa, soprattutto a Natale. Lo scorso anno quasi nove italiani su dieci hanno scelto di festeggiare con parenti e amici tra le mura domestiche, con un ritorno al “fai da te” e una riscoperta delle tradizioni regionali che si riconfermano anche quest’anno

pori inusuali, come quello delle “Sebadas”, dolci della Il Natale nel Bel Paese è fatto anche di profumi tradizione pastorizia sarda conosciuti anche al di fuori deliziosi che riempiono le strade e riportano in dell’isola. Preparati con il raffinato (e amarissimo) vita, ogni anno, ricette tramandate immutate da miele di corbezzolo, usato come una glassa che ricopre secoli. Un elenco interminabile di leccornie invaquesti grossi ravioli di sfoglia ripieni di pecorino locade il Paese da nord a sud, ognuna con la propria le, derivano il loro nome dalla parola dialettale «seu» storia e i propri segreti. che ricorda la brillantezza che il miele di corbezzolo Al Piemonte, ad esempio, spettano i natali del tradidona a questo dolce. zionale “Tronchetto”. La sua forma ricorda quella di Largo, infine, ai “Ricciarelli”, dolci tipici natalizi di oriun pezzo di legno, rievocazione del ceppo di tronco gine senese a base di morbida pasta di mandorle, cui si di castagno o di quercia che per tradizione le famiglie uniscono i profumi di vaniglia e cannella. La storia fa contadine piemontesi di un tempo usavano conservare risalire l’origine di questi biscotti nella legnaia per scaldarsi la notte al Medioevo, quando il marzadi Natale, in attesa della messa Da nord a sud, da est a ovest, pane – probabilmente importato di mezzanotte. Il capofamiglia, dall’Oriente – era lavorato per attorniato dai suoi cari, metteva il i piatti della nostra penisola legati ceppo nel camino, lo benediceva alla tradizione natalizia sono tanti produrre i tipici dolci della città del Palio principalmente nei concon un segno di croce, lo bagnava e fortemente simbolici. venti o nelle vecchie botteghe di con del vino rosso e nel dargli speziali. Anche se la ricetta varia fuoco pronunciava la formula di famiglia in famiglia, uguale augurale: «Si rallegri il ceppo, doper tutti è la lavorazione, che prevede un impasto con mani è il giorno del pane». Da qui, la leggenda secondo cui il ceppo posto nel camino dovrà bruciare per le mandorle dolci, zucchero e albume d’uovo da cuocere in forno. Fondamentale è mantenere la forma ovale dodici notti che intercorrono tra il Natale e l’Epifania, originale, aggiungere come tocco finale una spolverata in segno di buon auspicio. Da questo mix di tradizione di zucchero a velo e consumarli in abbinamento al e leggenda, è nato un dolce irresistibile, preparato con tipico Vin Santo o a un Moscatello di Montalcino. uova, burro, mascarpone, crema di marroni, brandy, panna e cioccolato. Martina Morelli Il Natale è anche l’occasione perfetta per scoprire sa| 67 |


| TUTTI A TAVOLA

UN CLASSICO D’AUTORE

In una planetaria con la frusta a media velocità, montare il burro depurato, lo zucchero velo e la vaniglia. Unire poco alla volta le uova, versare a pioggia la farina, la fecola e il lievito in polvere setacciati precedentemente. Imburrare e spolverare con dello zucchero semolato le tortiere, riempire fino 2/3 abbondanti di massa. Cuocere in forno a 180°C per 30 min. Togliere le Paradiso dalle tortiere quando sono ancora calde, spolverando leggermente di semolato per non far attaccare il dolce alla carta in fase di raffreddamento.

Torta Paradiso tradizionale di Iginio Massari • • • • • • •

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g 500 burro depurato g 500 zucchero velo n 2 baccelli di vaniglia g 500 uova intere g 250 farina bianca g 250 fecola g 15 lievito in polvere

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| È SEMPRE NATALE |

LA MIA PASTICCERIA CAPOVOLTA Si avvicina il Natale, e noi andiamo in Campania (precisamente ad Avellino) nella pasticceria di Carmen Vecchione, dove il panettone è un must 365 giorni l’anno

Da cosa nasce questa passione per la pasticceria? Se siete convinti che il panettone sia un dolce Ho iniziato a dedicarmici abbastanza tardi, prima mi esclusivamente natalizio, forse non siete mai sono laureata in Economia e avevo in mente di intrastati nella pasticceria Dolciarte ad Avellino, prendere tutt’altro percorso. dove non è strano trovare questo prodotto Cominciai a lavorare in un ristorante ad Avellino e da anche in piena estate. Carmen Vecchione ha lì la mia passione per il cibo e per la pasticceria è cresfatato il tabù che vuole la pasticceria come mondo sciuta di giorno in giorno. Questo grande amore verso “esclusivo” maschile, e nel suo capovolgere le regole la realizzazione di dolci credo provenga dal mio essere ha deciso di produrre e commercializzare un dolce meticolosa al limite del tipicamente settentrionale, e maniacale, e la pasticceria natalizio, nella sua Avellino, è la materia della precisiodurante tutto l’anno. Carmen “Questo grande amore verso ne per eccellenza. ci ha spiegato la sua visione la realizzazione di dolci credo provenga di pasticceria d’avanguardia, dal mio essere meticolosa al limite del Quest’anno ha celeaprendoci idealmente le porte maniacale, e la pasticceria è la materia brato i 10 anni dell’adel suo goloso laboratorio. pertura del suo locale, della precisione per eccellenza. ” Dolciarte. Carmen, iniziamo con lo sfaCarmen Vecchione, pasticcera Come si fa a mantenere tare un tabù. La pasticceria alto il livello qualitatinon è solo roba da uomini… vo per tutto questo tempo? È un dubbio che un po’ tutti si pongono. Si tratta di Ci vuole tantissimo lavoro, ma per me non è un sacriun lavoro adatto a tutti, ma che si sposa poco con ficio, perché l’impegno è direttamente proporzionato quella visione prettamente “domestica” della donna, all’amore che metto in quello che faccio. cioè di quella figura completamente dedita alla Molti, forse, fossero stati al mio posto avrebbero cura della casa e dei figli. Questa attività mi tiene abbandonato, ma la mia passione è tale da continuare, sì lontana dalla famiglia, ma ho la fortuna di avere anche perché grazie al lavoro ho trovato equilibrio un compagno e molti parenti accanto che oltretutto nella mia vita. lavorano con me e che mi danno una grossa mano. | 70 |


| È SEMPRE NATALE |

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Cam

| È SEMPRE NATALE |

Lei è anche madre, il lavoro in pasticceria le ha La Campania è più famosa per latticini e pizze che per i panettoni, più vicini alla tradizione settentolto tempo da dedicare alla famiglia? Purtroppo sì, non sono la classica mamma che actrionale. È stato difficile affermarsi con questo prodotto nella sua terra? compagna i bambini a lezione o prepara il pranzo la domenica. Per fortuna i miei Quando abbiamo iniziato è stato figli, appena escono da scuola, complicato, ma la strada è stata in diriescono a venire in pasticceria, scesa perché parliamo di un prodotto “Credo che, nell’arco di tutto l’anno, quindi rimangono vicini a me. così buono e apprezzato da tutti che si possa trovare più facilmente Mi consola che loro vedano la siamo riusciti a commercializzarlo da subito. In Campania comunque pasticceria come un ambiente faun panettone in Campania che siamo una bella squadra di pasticceri, migliare, come una seconda casa, in una pasticceria di Milano. ” anche i miei colleghi si danno molto e si sentano a loro agio. Questo Carmen Vecchione, pasticcera da fare. Ora credo addirittura che, comunque spero non influisca sulnell’arco di tutto l’anno, si possa le loro scelte professionali future. trovare più facilmente un panettone Saranno liberi di fare quello che in Campania che in una pasticceria di Milano. più li appassiona come sono stata io libera di scegliere Alessandro Creta questo percorso.

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Campagna 03.qxp_Progress 25/10/18 13:52 Pagina 1

OPERA

B

GIUSEPPE VERDI

RIGOLETTO GIACOMO PUCCINI

TOSCA

GIUSEPPE VERDI

LA TRAVIATA GAETANO DONIZETTI

ANNA BOLENA

CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK

STAGIONE 2018-19

ORFEO ED EURIDICE FRANZ LEHÁR

LA VEDOVA ALLEGRA

Ettore Festa, HaunagDesign - Illustrazioni di Gianluigi Toccafondo

Roma Opera aperta

SERGEJ PROKOF’EV

L’ANGELO DI FUOCO GIOACHINO ROSSINI

LA CENERENTOLA WOLFGANG AMADEUS MOZART

DON GIOVANNI

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Un’Opera al passo con i tempi

IDOMENEO, RE DI CRETA

VITTORIO MONTALTI

UN ROMANO A MARTE BALLETTO

D

PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ

IL LAGO DEI CIGNI GEORGES BIZET

CARMEN

SERATA PHILIP GLASS GUSTAV MAHLER

BLANCHE NEIGE LUDWIG MINKUS

DON CHISCIOTTE ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

operaroma.it SOCI FONDATORI

SOCI PRIVATI

S

MECENATI

M


| TEATRI IN MUSICA |

TUTTA UN’ALTRA OPERA Il magico mondo della lirica torna ad infiammare i prestigiosi palcoscenici del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro Alla Scala di Milano, con due nuovi programmi pieni di sorprese.

febbraio e aprile 2019, con titoli più tradizionali che Tanta opera italiana, alternata a capolavori cedono il testimone a inaspettati ritorni, come l’“Orfeo internazionali, una buona dose di classici con ed Euridice” di Gluck, coprodotta con il Théatre des qualche pennellata di contemporaneità: ecco Champs-Elisées, Château de Versailles Spectacles e come si presenta la stagione operistica 2018-2019 Canadian Opera Company, che manca dal palcoscenico della Città Eterna, pronta a dare inizio alle danze con di Roma da cinquant’anni, e poi “La vedova allegra” di un grande classico della tradizione nostrana. Il primo Franz Lehár, diretta da Constantin Trinks e per la regia titolo in cartellone è “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, di Damiano Michieletto, non riprodotta dal 2007. A far opera in tre atti che, dal 2 al 18 dicembre, sarà in scena calare il sipario sarà però la prima assoluta di “Un romaper otto serate, con una produzione tutta nuova, per no a Marte”, opera vincitrice la regia di Daniele Abbado e del premio di composizione la direzione di Daniele Gatti. A Roma e Milano due stagioni ricche del teatro dell’Opera di In programma è prevista a e variegate che mirano ad avvicinare Roma, in scena a novembre gennaio anche un’altra opera al mondo della lirica anche i più scettici, per tre repliche. verdiana, “La Traviata”, molto Resta alta anche l’attenzioamata dal pubblico, per la con opere contemporanee e nuove ne per il balletto, con una regia di Sofia Coppola. produzioni, allestimenti grandiosi stagione che dal grande A fare da intermezzo c’è la e capolavori intramontabili classico “Il lago dei cigni” di “Tosca” di Giacomo Puccini, Cajkovskij, con la coreograun melodramma la cui prima fia di Benjamin Pech, passa assoluta si è tenne proprio a per la “Carmen” di Bizet, per approdare ad “Hearts Roma al Teatro Costanzi nel 1900 e che, dopo il debut& Arrows” del francese Benjamin Millepied, il quale to invernale, sarà in teatro anche a giugno. Non può sbarca per la prima volta al Teatro Costanzi, dopo aver mancare poi la coppia Mozart-Da Ponte con il “Don debuttato nel 2014 all’Olympia Theatre di Miami. È stato Giovanni”, più consumato del visionario Angelo di costruito sul quartetto d’archi n.3 del compositore staFuoco di Prokof’ev (23 maggio-1°giugno), vera chicca tunitense Philip Glass e lo spettacolo si inserisce nel più nel cartellone romano. generale appuntamento intitolato Serata Philip Glass, Una staffetta di nuovi allestimenti è prevista tra | 74 |


| TEATRI IN MUSICA |

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| TEATRI IN MUSICA |

Marina Rebeka è una delle più richieste soprano dei nostri tempi, considerata una delle migliori interpreti del ruolo di Violetta ne “La traviata” di Giuseppe Verdi.

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| TEATRI IN MUSICA |

A destra, dall’alto: il soprano Sonya Yoncheva, il baritono Leo Nucci, il Maestro Maurizio Pollini

in scena dal 29 marzo al 2 aprile, composto da un programma di quattro titoli: Danzo, in tre movimenti di Giorgio Mancini, Creazione, i cui costumi sono stati ideati da Maria Grazia Chiuri della Maison Dior e pensata per la coppia di étoile Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel. A chiudere Glass pieces, altra new entry al Costanzi. Il Teatro alla Scala di Milano non è da meno, con una stagione operistica da togliere il fiato. L’opera verdiana la fa indubbiamente da padrona, con “Attila”, tragedia rappresentata in anteprima per i ragazzi il 4 dicembre e in teatro fino all’8 gennaio, “Rigoletto”, I masnadieri e “Traviata”. Di quest’opera sono previste ben dodici repliche con due cast stellati: nel ruolo di Violetta, Marina Rebeka e Sonya Yoncheva, in quello di Germont padre Leo Nucci e Placido Domingo, mentre come Alfredo, Francesco Meli e Benjamin Bernheinm. Presente anche nel cartellone milanese l’omaggio a Puccini, con una nuova produzione del Manon Lescaut, diretto da Riccardo Chailly, e a Rossini con “La Cenerentola”, tra gli spettacoli

Al Teatro Alla Scala di Milano una stagione operistica da togliere il fiato, in cui l’opera verdiana la fa indubbiamente da padrona.

simbolo della Renaissance rossiniana promossa alla Scala da Claudio Abbado, che chiude le celebrazioni per il centocinquantenario della morte del maestro. E ancora Musorgskij, Mozart con l’”Idomeneo, re di Creta” e Strauss, con una nuova produzione della Elena in Egitto, con la quale volgerà al termine la stagione della Scala. In parallelo prende avvio la stagione sinfonica con alcuni concerti straordinari come il Gala Verdi il 31 dicembre, quello del Maestro Maurizio Pollini, il quale eseguirà musiche di Chopin e Debussy, e quello della Wiener Philharmoniker. A ciò vanno ad aggiungersi i recital di canto, il balletto, le serate benefiche, i concerti dei solisti e degli ensemble dell’Accademia di perfezionamento del Teatro alla Scala e l’opera per i più piccoli. Insomma, due stagioni ricche e variegate che mirano ad avvicinare al mondo della lirica anche i più scettici, con opere contemporanee e nuove produzioni, allestimenti grandiosi e capolavori intramontabili che hanno fatto la storia dell’opera. www.operaroma.it www.teatroallascala.org Beatrice Vecchiarelli | 77 |


| ICONE DI DESIGN |

QUANDO L’OGGETTO DIVENTA MITO Le creazioni di design italiano che hanno colonizzato l’immaginario collettivo

La società moderna si esprime anche attraverso il successo dei suoi feticci: gli oggetti divengono nella post-modernità dei manifesti di senso che comunicano lo spirito e il gusto dell’epoca, si trasformano in vere e proprie icone rappresentative di un particolare sentire, destinate a lasciare il segno nel tempo e a trascendere la loro natura materiale per farsi simbolo, emblema. Il design italiano, in particolare, ha regalato una miriade di oggetti dagli usi più disparati, che sono entrati prepotentemente nell’immaginario collettivo come manifestazione concreta di un trend di comportamento, di una linea di stile di vita, di uno status ben preciso nell’ordine dell’esperienza. Se per conoscersi l’uomo ha bisogno di raccontarsi e di rappresentarsi, di sicuro alcuni oggetti d’uso più o meno quotidiano, frutto della creatività e della produzione Made in Italy, costituiscono la punteggiatura di un discorso che ci definisce e trasmette i valori condivisi e una certa “Weltanschauung”. Il design italiano è stato in grado negli anni di colorare e di influenzare la cultura globale, grazie alla potenza creatrice di un gusto invidiato e invidiabile: coniugare bellezza e usabilità è lo scopo da raggiungere, in modo da poter offrire un ventaglio di soluzioni che stupiscono, abbagliano e arricchiscono le nostre case semplificandoci la vita. A partire da un oggetto, sono nate forme, espressioni e abitudini del tutto nuove, che hanno finito col circoscrivere e identificare in maniera peculiare una specifica fetta di mondo. La magia è compiuta: scopriamo insieme gli oggetti di design italiano che hanno contribuito a rendere più ricca, affascinante e suggestiva la nostra vita. | 78 |


| ICONE DI DESIGN |

LC4, SI ACCOMODI PURE Lanciata e resa famosa a partire dal 1965 dall’italianissima azienda Cassina, LC4 è la chaise longue per eccellenza, la più iconica di tutte. Fu sviluppata nel 1928 da tre progettisti incredibili: Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, i quali inventarono un tipo di seduta speciale in grado di mettere al centro dell’attenzione l’uomo. L’inclinazione variabile con culla in acciaio cromato trivalente lucido e piedistallo in acciaio verniciato nero la rende raffinata e inconfondibile. LC4, grazie alla corrispondenza fra forma e funzione del riposo, rappresenta un equilibrio ideale fra purezza geometrica e sostanza materica. La culla – per qualsiasi angolo di inclinazione – è dotata di una stabilità strabiliante, che infonde sicurezza e accoglie in un morbido abbraccio di elegantissima pelle di prima qualità.

LAMBRETTA, LO SCOOTER CHE FA SOGNARE La Lambretta è uno scooter italiano prodotto dall’industria meccanica Innocenti di Milano, nel quartiere Lambrate, dal 1947 al 1972. Il nome “Lambretta” deriva dal fiume Lambro, che scorre nella zona in cui sorgevano proprio gli stabilimenti di produzione. Nel 1947, conclusa la fase di progettazione, e dopo aver ricostruito gli stabilimenti milanesi, inizia ufficialmente la produzione della Lambretta: l’enorme successo fece sì che, in quasi 25 anni, venisse costruita su licenza anche in Argentina, Brasile, Cile, India e Spagna. Era l’acerrima rivale della Vespa: l’Italia del Dopoguerra si divise tra gli estimatori dei due veicoli. La Lambretta, tubolare e meno carenata dell’avversaria, poteva contare su un motore più equilibrato e veloce e faceva sognare per il suo aspetto romantico. Diventò immediatamente il simbolo di un paese che voleva ricominciare con grinta. | 79 |

MOKA EXPRESS, LA CAFFETTIERA PER ECCELLENZA La Moka Express di Bialetti fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York. Fu ideata da Alfonso Bialetti nel 1933 e fabbricata successivamente in più di 105 milioni di pezzi: si tratta senza dubbio di uno dei prodotti di disegno industriale italiano più celebri della storia. Dall’intuizione di Alfonso, nasce la storia di Bialetti, un brand che ha tramutato l’arte di preparare il caffè in un gesto così naturale e spontaneo da diventare un rito irrinunciabile. Da quasi 100 anni, Bialetti narra i valori della tradizione del Belpaese tramite aromi, colori e sapori che significano casa e convivialità. La Moka Express è testimonianza della cura per il design, dell’attenzione per i dettagli, del saper rendere agevole ogni gesto in cucina e comunica qualità, emozione, competenza e sicurezza.


| ICONE DI DESIGN |

COCCOINA, IL PROFUMO DELL’INFANZIA IN BARATTOLO Una delle colle in barattolo più celebri e iconiche al mondo è Coccoina, nata nel 1927, anno in cui la Balma, Capoduri & C., azienda di Voghera già attiva nel mercato della cancelleria dal 1924, decise di commercializzare la primissima pasta adesiva made in Italy. Riconoscibile dalla tipica profumazione alla mandorla e dall’iconica confezione con scritta in font corsivo color violetto, con corpo in alluminio argentato, caratterizzato dalla presenza di un alloggiamento centrato che accoglie il pennellino, utilizzato per stendere la colla, la linea di prodotti a marchio Coccoina si è sviluppata nel tempo fino a comprendere diversi formati di colla liquida, stick e vinilica. Il formato originario resta però per sempre impresso nei ricordi di infanzia di milioni di persone, che ancora oggi cercano quel feticcio vintage per riassorbire il dolce effluvio della gioventù.

ARCO, UNA LUCE CHE ARREDA La lampada Arco è costituita da un arco in metallo che si innesta su una base in marmo. Si tratta forse della lampada da terra più famosa della storia, progettata dai fratelli Achille e Piergiacomo Castiglioni per Flos nel 1962. I Castiglioni spiegarono di essersi ispirati, per le forme suggestive di Arco, ai lampioni delle città di qualche decennio prima. La lampada Arco, così flessuosa ed evocativa non può essere considerata semplicemente un oggetto, ma entra a pieno titolo nell’Olimpo delle opere d’arte del design. Nel suo libro “Fare di più con meno”, l’architetto Stefano Boeri ha scritto: “Arco è una sintesi di eleganza, genio e semplicità. Un oggetto che non addiziona, ma moltiplica il valore iniziale – economico, estetico e simbolico – dei tre oggetti che assembla, creando qualcosa di inedito”.

FIAT NUOVA 500, L’AUTOMOBILE DEGLI ITALIANI La Fiat Nuova 500, anche conosciuta come FIAT 500 o, ancora più familiarmente come “Topolino”, è un’automobile superutilitaria prodotta dalla Fiat dal 1957 al 1975. Il suo design racconta con potenza evocativa inaudita un pezzo importante di storia d’Italia. Il suo lancio corrisponde alla transizione del Belpaese dai sacrifici del Dopoguerra fino alla prosperità del Boom economico degli anni Sessanta. La Cinquecento è la compagna di viaggio preferita degli italiani in un cammino verso il futuro: la sua diffusione è enorme, per chi la possiede diviene parte integrante della famiglia. La carrozzeria rosso fiammante è un inno alla vita e simboleggia l’ottimismo per le nuove prospettive e opportunità. Ancora oggi, la mitica Topolino resta incastonata nel cuore degli appassionati di motori e non solo.

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| ICONE DI DESIGN |

PHONOLA 547, TUTTI ALL’ASCOLTO Uno dei prodotti più famosi dell’azienda italiana di elettronica Phonola è stata la radio a forma di telefono, il celebre modello 547, progettata da Livio Castiglioni e Luigi Caccia Dominioni e prodotta in diverse varianti a partire dal 1939. Questo apparecchio, dalle forme accattivanti e peculiari, è oggi oggetto delle brame di orde di collezionisti, intenzionati ad accaparrarsi un ghiotto esemplare di questo capolavoro del modernariato. Un oggetto così emozionale come la radio viene declinato secondo i canoni estetici del telefono per restituire un pezzo ancora più personale e significativo, denso di carattere e di appeal. Certe forme, pur confinate nel ricordo e nel collezionismo, non smettono mai di affascinare, in barba alle mode e ai cambiamenti. Così, Phonola 547 si conferma uno straordinario capolavoro senza tempo.

PASTIGLIE LEONE, BELLEZZA FORMATO BON BON La scatoletta in metallo decorato delle Pastiglie Leone è un mito per quanto riguarda le confezioni dell’industria alimentare. L’azienda dolciaria Torinese è stata fondata nel 1857 da Luigi Leone, bottegaio che da Alba si trasferì a Torino per meglio servire i suoi clienti più affezionati, i membri della Casa Reale. Nessuno riesce a resistere alla dolcezza delle caramelle colorate piemontesi: le scatoline che le contengono sono parimenti oggetto del desiderio, in virtù delle bellissime decorazioni in stile Art Decò. Le piccole confezioni in latta vintage rievocano, insieme ai profumi delle pastiglie, il passato della città di Torino. Basta chiudere gli occhi per ritrovarsi catapultati in un’antica bottega dagli scaffali in legno, con i grandi contenitori di vetro ricolmi di squisite bontà. Una scatolina è sufficiente per custodire il sapore impagabile di una dolcezza più forte del tempo.

SACCO, UNA SEDUTA DA CAMPIONI Sacco è la morbida seduta ideata da Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro per l’azienda Zanotta nel 1968. Siamo nel momento di massimo fulgore della corrente Pop, il mondo è in fermento, tutti vogliono ottenere il massimo da una cultura spumeggiante e anticonvenzionale. I tre creativi stravolgono il concetto di seduta e creano un sacco a tutti gli effetti, un “fagiolo” in plastica pieno di palline di polistirolo semi-espanso, adattabile a qualsiasi posizione di relax, leggero e portatile. Sacco è la prima poltrona al mondo senza una struttura fissa e diviene subito il simbolo delle nuove generazioni, le quali vogliono vivere la propria vita in maniera più spensierata dei loro genitori e si trovano a proprio agio accomodandosi su una poltrona in cui affondare, immergersi, lasciarsi cadere e abbandonarsi in piena libertà.

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| ICONE DI DESIGN |

CARLTON, QUANDO LO SPAZIO SI FA DESIGN Il celebre mobile divisorio Carlton è nato dalla fantasia del gruppo Memphis, fondato da Ettore Sottsass, con Hans Hollein, Arata Isozaky, Andrea Branzi, Michele de Lucchi e altri architetti di caratura internazionale, nel 1981. La libreria-totem diventa presto l’oggetto simbolo dell’intera produzione del gruppo: Carlton ha una forma vagamente antropomorfa, l’utilizzo dei colori sgargianti è tipico del gruppo Memphis e del movimento Neomodern. Carlton è una testimonianza altissima di design radicale, che assurge allo status di icona. Anche in questo caso, non stiamo più parlando di un semplice oggetto, ma ci troviamo dalle parti di una vera opera d’arte: l’ispirazione attinge da movimenti come l’art déco e la pop-art, il kitsch degli anni 1950 e da temi futuristici, oltre che dalla cultura di massa e dalla vita quotidiana.

BOURGIE, LA LAMPADA CHIC E SCANZONATA La lampada Bourgie, disegnata da Ferruccio Laviani per Kartell nel 2004, è uno dei best-seller di Kartell e in generale del design Made in Italy. Lo splendore e l’ironica contemporaneità di questa lampada, dal gusto moderno-retrò con un tocco innovativo, l’hanno fatta diventare un gioiello di design celebrato e amato in tutto il mondo. Nel 2004 fece il suo debutto mondano ufficiale nel negozio milanese Uomo di Dolce & Gabbana, esposta per stupire con il suo ironico e attualissimo messaggio di pregio luccicante in pura plastica. Nata da un blocco di policarbonato trasparente, oggi declinata in 14 versioni, dall’oro al titanio multicolore, capace di irradiare la luce come un cristallo su tutti gli oggetti che la circondano, Bourgie ha creato nella sua forma un archetipo, uno stile, una linea tipica e indiscussa della lampada da tavolo.

MOLESKINE, APPUNTI D’AUTORE Il taccuino Moleskine, così come lo conosciamo oggi, nasce nel 1997, riproducendo il leggendario taccuino degli artisti e intellettuali degli ultimi due secoli, personaggi affascinanti e tormentati come Vincent Van Gogh a Pablo Picasso, Ernest Hemingway e Bruce Chatwin. Nato, o per meglio dire risuscitato, grazie all’esperienza di Modo&Modo, il piccolo editore milanese che nel 1997 ha registrato il marchio Moleskine, il leggendario taccuino è stato rimesso in sesto e ha guadagnato, dagli anni Novanta a oggi, un successo enorme e planetario. Dal design rigoroso e minimalista, con la copertina nera in pelle e le pagine bianche nella versione classica, è diventato senza discussione un vero cult object in ambiente creativo, immancabile nelle tasche delle menti fantasiose e anticonvenzionali. | 82 |


| ICONE DI DESIGN |

ANNA G, LA SILHOUETTE COL BOTTO Si tratta del cavatappi più celebre della storia, quello ideato da Alessandro Mendini nel 1994 per Alessi. Leggenda vuole che il nome sia un omaggio alla designer Anna Gili, di cui questo utensile riecheggia il volto e la silhouette. Di certo il cavatappi Anna G di Alessi è, sin dalla sua uscita, uno dei prodotti vincenti dell’azienda: in 24,5 cm di altezza e 7 cm di diametro abbiamo una figura femminile, sorridente ed espressiva. Anna G è un vero e proprio omaggio alla donna reale, viva, alla donna che tutti i giorni lavora ed accudisce la propria famiglia, ma non rinuncia al divertimento e alla propria libera espressione. Allegro e fuori dal comune, il cavatappi Alessi è capace di creare a tavola un clima armonico e gioioso, tanto da divenire un utensile irrinunciabile e caratteristico

TAMARINDO ERBA, SORSI ICONICI Nel 1837 il farmacista Carlo Erba acquista la farmacia Brera, nel cuore di Milano. Qui inizia a preparare alcuni composti ottenuti con processi innovativi. Tra questi, spicca l’estratto al tamarindo. Il successo è tale che il Tamarindo Erba inizia a essere prodotto industrialmente. Negli anni Cinquanta al designer Romolo Castiglioni, nominato art director dell’azienda, viene affidato il compito di disegnare l’etichetta e creare il packaging, ancora stampigliato sulla intramontabile bottiglia. Quell’impostazione di design vincente del packaging resiste agli affanni del tempo e contrasta le mode del momento per puntare, dritta e decisa, all’immortalità. Il Tamarindo Erba è un prodotto riconoscibile e la sua etichetta è marchiata a lettere di fuoco nell’immaginario collettivo.

IL GIALLO MONDADORI, QUANDO IL LIBRO SI VALUTA ANCHE DALLA COPERTINA Il Giallo Mondadori è una collana di narrativa dedicata ai generi noir e poliziesco che viene pubblicata dalla Arnoldo Mondadori Editore a partire dal 1929. Per le prime copertine fu scelto il colore giallo, rimasto invariato negli anni: il successo fu tale da far diventare quella tinta l’antonomasia del genere thriller, facendo nascere il neologismo “giallo” inteso come genere poliziesco. Direttore storico della serie, alla guida ininterrottamente dagli anni trenta al 1979, (con l’interruzione 1941-1946 dovuta alla chiusura della collana da parte della censura fascista e alle vicende belliche) è stato Alberto Tedeschi; fu lui che, nell’immediato dopoguerra, decise di affidare la cura delle copertine a Carlo Jacono. La collana dei Gialli Mondadori è un esempio significativo di come il design sia in grado di influenzare profondamente la cultura e la vita di ciascuno. Elisabetta Pasca | 83 |


| LE FORME L’ARTE

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ISTANTANEE DALL’ITALIA DEL DOPOGUERRA Una grande mostra fotografica ripercorre nella Capitale gli anni della rinascita sociale, industriale e politica del Paese. Un percorso che guarda al passato doloroso del dopoguerra per costruire un futuro più consapevole delle nostre radici

e medicinali, fanno quindi da controcanto al forte Il Museo di Roma ospiterà, fino al prossimo 3 desiderio di rinascita, alla speranza, all’ottimismo febbraio, l’esposizione intitolata “Il sorpasso. e alla determinazione di un intero popolo pronto a Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961” rimboccarsi le maniche dopo l’orrore della guerra. nella quale vita pubblica e privata del secondo Da nazione sconfitta e immiserita, a cuore pulsante dopoguerra si fondono in un unico straordidella moda, bellezza, cinema, tecnologia e innovanario racconto. Attraverso immagini d’archivio e zione: questo è l’obiettivo perseguito, preservare scatti tratti dai settimanali illustrati dell’epoca, per la memoria delle origini per capire quanta strada un totale di 160 fotografie, prende vita il viaggio nei possiamo ancora fare. Una riflessione emozionante quindici anni che, dalla ricostruzione di un paese e lucida al contempo, proiettata nel presente come distrutto e affamato, conduce fino al boom degli invito a ripensare il valore del lavoro, dell’iniziativa anni ‘60, con la scoperta del benessere alla portata e della cultura insieme alla capacità di condividere di tutti, chiudendosi idealmente con le Olimpiadi un progetto Italia. di Roma del 1960, la moLe dieci sezioni temastra torinese “Italia ‘61” e il Da nazione sconfitta e immiserita, tiche di cui si compone completamento dell’Autoa cuore pulsante della moda, bellezza, l’esposizione narrano le strada del Sole nel ‘64. Una contraddizioni del Belmaratona durata tre lustri e cinema, tecnologia e innovazione: paese, bipolare in ogni che stravolse il volto della questo è l’obiettivo della mostra: suo aspetto: le divergennazione. preservare la memoria delle origini ze tra città e campagna, La mostra si concentra dunper capire quanta strada possiamo gli sguardi opposti degli que su uno dei periodi storiancora fare. ci più controversi del passauomini e delle donne, la vita politica tra demoto recente del nostro paese, cristiani e comunisti, gli focalizzandosi, da un lato, scontri tra sindacato e industriali, passando per i su alcuni grandiosi eventi del mondo del cinema e cantanti melodici e gli urlatori e lo squilibrio sociale della televisione, i quali hanno plasmato l’immagied economico tra Nord e Sud. Di particolare intenario collettivo degli italiani e, dall’altro, sulla storia resse l’area dedicata all’amore. Non vengono però piccola e spesso dimenticata dei singoli. La miseria, sottovalutati i germi della modernità, anche in senso l’analfabetismo, la carenza di infrastrutture, cibo | 84 |


| LE FORME L’ARTE

Arrivo dell’attrice cubana Chelo Alonso all’aeroporto di Ciampino, 1959 - Foto Archivio storico Luce

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| LE FORME L’ARTE

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Dall’alto: Pranzo su viadotto appena costruito. Bucine (AR) - Biblioteca Comunale Montevarchi; Dipendenti del Ministero della Marina mercantile in processione a San Pietro, Giubileo 1950 - Foto Archivio storico Luce; Uscita degli operai dalle Officine Fiat di Torino - CSAC Universita di Parma - Fondo Publifoto

negativo, come l’aumento del traffico automobilistico privato e la crescita sfrenata, senza coscienza dei pericoli per il paesaggio. Un vero e proprio tour a 360 gradi degli anni che hanno forgiato il futuro della nazione e la mentalità di un’intera generazione. Gli usi, i costumi, le tradizioni, i modi di vivere e di pensare della nuova Italia sono catturati negli scatti senza tempo raccolti a Palazzo Braschi e, tra le foto esposte, spiccano i nomi di alcune firme celebri quali Cecilia Mangini, Ferruccio Leiss, Gianni Berengo Gardin, Bruno Munari, Walter Mori; mentre tra gli stranieri William Klein, Alfred Eisenstaedt e Gordon Parks. Questi fotografi, oltre ad altri spesso rimasti anonimi, sono stati in grado di rappresentare in modo acuto e vivace le molteplici realtà del nostro paese, in un’epoca in cui l’Italia, soprattutto per il grande influsso del cinema neorealista, era divenuta un polo d’attrazione di prim’ordine per artisti di fama mondiale. Le installazioni presenti sono state realizzate invece grazie ai filmati dell’Archivio storico Luce, fondamentali per la narrazione di un periodo fortemente dominato dal cinema e dalla comunicazione audiovisiva. A corredo del percorso si affianca poi per il visitatore un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale e da Istituto Luce-Cinecittà, con foto e un apparato testuale storico-critico dei curatori della mostra, Enrico Menduni e Gabriele D’Autilia, che si pone come un approfondimento affascinante a questa storia unica dell’immaginario degli italiani. La mostra costituisce un ritratto collettivo del nostro passato che è parte intrinseca del patrimonio comune a tutti i cittadini, dagli adulti ai giovanissimi, grazie alle testimonianze di genitori e nonni. Un frangente irripetibile ed entusiasmante, di cui fare tesoro con orgoglio. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta con l’Istituto Luce-Cinecittà e organizzata in collaborazione con Zètema progetto Cultura. Dalla Città Eterna continuerà il suo viaggio a Parma, presso il Palazzo del Governatore, dove sarà ospitata dall’8 marzo al 5 maggio 2019. Per info e biglietti basta consultare il sito www.museodiroma.it. 12 ottobre 2018 – 3 febbraio 2019 Beatrice Vecchiarelli | 86 |


| LE FORME L’ARTE

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Sophia Loren legge di Gagarin, 1961 Foto Archivio storico Luce

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| IL CINEMA DI DOMANI |

L’ESORDIO DEI FRATELLI D’INNOCENZO Con “La terra dell’abbastanza” si sono fatti conoscere a un pubblico internazionale e hanno guadagnato il plauso della critica: ma nonostante questa sia la loro prima volta, i gemelli Fabio e Damiano hanno le idee chiare su cosa vogliono ottenere dietro la macchina da presa

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| IL CINEMA DI DOMANI |

Classe 1988, nati a Tor Bella Monaca (quartiere Anche se sembrate usciti dal nulla, alle spalle periferico di Roma), studenti dell’alberghiero e avete anni di lavoro come ghostwriter (oltre cresciuti aiutando il padre pescatore: a leggere ad aver venduto un vostro copione in America queste poche “referenze”, nessuno collocherebbe i all’età di 21 anni). In che modo siete riusciti a fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo all’interno di un emergere dall’ombra di questo ruolo per poter contesto come il Festival Internazionale del Cinema di dirigere il vostro primo film? Berlino. Eppure è lì che sono andati a febbraio 2018, e Perseveranza, il contrario di correre. Negli anni il taanche da protagonisti: nella prestigiosa cornice della lento può anche sparire, è condizionale. Abbiamo fatto sezione “Panorama” i due hanno infatti presentato la scuola lavorando, senza studiare canonicamente. Per loro opera prima, “La terra dell’abbastanza” (titolo arrivare a dirigere un film il percorso è stato di muri, internazionale: “Boys cry”), accolta con favore dalla di rigore incontrato, di modi di fare e trattare. Abbiacritica estera e nostrana. mo incontrato i maestri giusti nel momento peggiore, Una storia ambientata nella periferia romana, dove quello del dessert, fuori dalle aule. due ragazzi molto amici, Mirko e Manolo, entrano per caso in un giro di malavita, un affare troppo più La vostra formazione non è stata improntata al grande di loro, non capendone l’effettiva gravità. Ma mondo del cinema. Cosa vi ha portato invece ad l’esordio vero e proprio per i due fratelli è stato in reabbracciare più attivamente questo settore? altà solo quello dietro la macchina da presa: sono anni Confluire l’abilità nostra molto rivedibile nel disegno, infatti che Damiano e Fabio quella più consapevole nella sono impegnati come ghofotografia e nella scrittura. stwriter nelle sceneggiature Abbiamo fatto somma e Senza alcuna formazione alla settima arte di diverse produzioni, alterlasciato che immagine e pain senso stretto e ad appena 29 anni nando questa loro attività con role si incontrassero. Facile ciascuno, i gemelli rivelano una sensibilità la passione per la fotografia e a dirsi, facilissimo se lo si con il lavoro da giardiniere. vede all’indietro, ma la realtà da registi esperti. Ora però il loro momento è è che non essendoci mai Quel che nel loro primo film raccontano è la arrivato: l’uscita nelle sale detti ‘facciamo cinema’ tutto storia della loro vita iniziata nel periferico italiane della loro pellicola quello che è successo per noi quartiere romano di Tor Bella Monaca, (prodotta da Pepito Produrientrava nel ‘fare vita’. dove non c’era molto spazio per i sogni. zioni e distribuita da Adler Le periferie romane sono Entertainment) li ha messi sempre più spesso al cenper la prima volta sotto i ritro di lavori cinematograflettori, rendendoli un “caso”, fici. Qual è il motivo secondo voi? C’è un modo oggetto di lodi e di attenzioni per quel modo lucido di “sbagliato” di raccontarle? raccontare la realtà di oggi, con rimandi ai grandi ciIl racconto è una lunga sconfitta, sempre. Già fermarneasti del passato senza scadere nella mera citazione. si a raccontare una storia è un’alternativa alla vita, Vincitori di tre Nastri d’Argento, i Fratelli D’Innocenquesto è chiaro. Ci sono tanti film sulla periferia, come zo (si firmano così) sono ora proiettati verso un futuro in ogni ‘filone’, alcuni restano dei capisaldi, altri si che li vedrà sicuramente protagonisti del panorama perdono in quel marasma chiuso. Ma quanti film si cinematografico: tra l’incontro con un grande nome fanno sulla borghesia? Il restante. Eppure non appena come Paul Thomas Anderson e progetti importanti già si vede una periferia, eccoli, i mugugni: l’ennesimo in cantiere (un western al femminile e un film “mixtape”), Fabio e Damiano ci hanno raccontato genesi e film sulla periferia. In periferia c’è più motivo di far temi del loro esordio da registi. incontrare drammaturgie, la carne è più calda. La sceneggiatura di “La terra dell’abbastanza” era pronta da tempo prima che trovasse una produzione. L’avevate pensata per essere diretta da voi? C’è differenza tra lo scrivere per gli altri e scrivere per sé?

I gemelli Damiano e Fabio D’Innocenzo si affermano come due nuove scoperte del cinema da non perdere di vista. Si son fatti notare per “La terra dell’abbastanza”, la storia di un’amicizia tra vita di periferia, delinquenza e malavita.

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| IL CINEMA DI DOMANI |

Sì, abbiamo sempre pensato che l’avremmo diretto noi, e credevamo sempre sarebbe stata questione di mesi, tra centimetri. Scrivere per noi stessi è molto più liberatorio e libero, nessuno schema, nessun salvagente. Quando scrivi per qualcun altro devi esaudire i suoi desideri, e, per farlo, prima devi capirli. Spesso la difficoltà principale è intercettare cosa vede il regista, più che ciò che ti dice. A cosa vi siete ispirati per scrivere la storia? A nulla, ispirarsi rallenta la fantasia. Vi aspettavate di approdare a Berlino e di ricevere un’accoglienza così positiva dalla critica? Su Berlino abbiamo subito puntato, avendo finito in tempo per quel festival. Le critiche ci sono state, generose e acutissime. Non ce l’aspettavamo ma lo speravamo, soprattutto - fosse benevolo o no il responso - speravamo si sarebbero capite le intenzioni, le ossa che volevamo abbracciare. Fare un film in Italia da perfetti sconosciuti e in giovane età: quanto è difficile oggi? Tremendamente. A 18 hai l’età per guidare una macchina ma non per girare un film, non per guidare un racconto. Chiaro, il cinema smuove soldi e questo rende chiunque più cauto, ma il cinema ha bisogno di forza e freschezza, un trentenne non avrà mai la potenza di fuoco di un ventenne. Da “divoratori” di film, quali i nomi del cinema che più vi hanno colpito e da cui magari traete ispirazione per il vostro lavoro? Robert Aldrich, Jan Svankmajer, Michael Snow, Otar Ioseliani, Marco Ferreri, ma anche scrittori come Kenneth Patchen o Carlo Cassola. Le ‘colpe’ sono sempre trasversali, e respirano: ogni giorno ci sono diversi maestri. Lavorare in coppia, tra fratelli: rende le cose più semplici? Assolutamente. Il tempo sul set raddoppia, quando il set - si sa - è una sequenza di approssimazioni consecutive. Avere quattro occhi, quattro mani, due voci, due cuori, uno destro e uno sinistro. L’incontro con Paul Thomas Anderson, “Travel well kamikaze”, il western “Ex vedove”: verso quale obiettivo si stanno muovendo i fratelli D’Innocenzo? Verso il più assoluto disastro. Paul Thomas Anderson è legato al western, “Travel Well Kamikaze” è il nostro film mixtape, che potremmo finire domani come tra 50 anni. Inoltre abbiamo tante altre finestre da rompere. Vedremo. In due i pericoli sono più belli, complici. Lucia Mancini | 90 |



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2018: IL NATALE DEL “CAMBIAMENTO”? L’albero di Natale, accompagnato o meno dal presepe. I regali al di sotto, con le letterine dei bimbi, le loro poesie. Il cibo, i dolci in particolar modo. E poi il cinema, un film che possa riunire la famiglia o gli amici

Per chi invece non può rinunciare al cine-panettone È una consuetudine quella del Natale in una tradizionale, la chiusura (temporanea?) della ditta De sala, o meglio Santo Stefano è la festa cinemaLaurentiis ha reso possibile la reunion dei due volti tografica per eccellenza, affiancata da qualche simbolo del filone, Christian De Sica e Massimo Boldi anno dal Capodanno, per cui sembra utile fare che in “Amici come prima” (in sala dal 19/12), diretto una piccola guida per indirizzare gli amanti dallo stesso De Sica, tornano insieme in una commedel cinema o i semplici spettatori per tradidia degli equivoci che stando alla trama punta più zione in sala, soprattutto in quest’anno che dà al sentimentalismo di “Quasi amici” – con De Sica l’apparenza di voler un po’ cambiare le carte in improbabile badante di un arzillo Boldi vecchietto: il tavola riguardo all’offerta. Per esempio: il 2018 pessimo poster promette sarà il primo anno senza un già male - che al pecorecfilm Filmauro al cinema. Il Per gli amanti del cinema o i semplici cio delle loro Vacanze di cine-panettone però, nospettatori per tradizione in sala, Natale. nostante i necrologi degli ecco una breve guida delle uscite La commedia nostrana ha ultimi anni, non è morto: natalizie, tra commedie nostrane, però uno scatto d’ambimagari non sta benissimo, zione con Moschettieri del ma è vivo, ha semplicemen- cinepanettoni 4.0, film animati e supereroi re (27/12), film in costume te cambiato forma. In un di Giovanni Veronesi che certo senso anche cambiato con il quartetto Favino, Papaleo, Rubini e Mastandrea casa: il 7 dicembre infatti esordirà il primo film dovrebbe dare una lettura ilare al romanzo Vent’anni natalizio targato Netflix, “Natale a 5 stelle”, diretto dopo di Dumas: un’impresa sulla carta da far tremare da Marco Risi, scritto da Enrico Vanzina e dedicato i polsi. E su coordinate inusuali, quelle del fantastial fratello Carlo, ispirato alla pièce inglese “Out of co in questo caso, naviga anche La befana vien di Order” e con qualche ambizione di satira politica notte (27/12), avventura diretta da Michele Soavi in con Massimo Ghini presidente del consiglio grillino cui Paola Cortellesi è una maestra che sotto le feste coinvolto in uno scandalo sessuale (dal trailer il diventa, appunto, la Befana e dovrà affrontare un livello sembra quello del Bagaglino, in ogni caso). | 92 |


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più interessante è “Spiderman – Un nuovo universo” (25/12), film animato con cui Sony – dopo aver ceduto lo Spiderman classico a Marvel e Disney – torna a raccontare le avventure dell’Uomo ragno dopo la morte di Peter Parker, incarnato da un ragazzino portoricano di nome Miles Morales. La sceneggiatura di Lord & Miller (i due di Lego Movie) garantisce divertimento e inventiva. La sponda DC Comics risponde il 1° gennaio con “Aquaman”, interpretato da Jason Momoa e diretto da James Wan, primo film con protagonista il re degli oceani nel difficile compito di pacificare umani e subacquei e soprattutto di risollevare le sorti dei supereroi Warner dopo i flop di Justice League e Suicide Squad. Sempre in zona blockbuster adolescenziale, ma senza supereroi di mezzo, arriva il 20/12 Bumblebee, spin-off dei Transformers cvhe vede per protagonista non umano il maggiolone giallo che parla tramite le canzoni della sua autoradio: rispetto alla saga di Bay ambizioni più

terribile produttore di giocattoli con cui ha un conto da saldare. Le famiglie, e soprattutto i bambini, in cerca di cinema però puntano soprattutto sui film Disney: il film animato della casa di Topolino esce però il 1° gennaio ed è Ralph Spacca Internet, seguito di Ralph spacca tutto in cui l’immaginario personaggio di un videogioco anni ’80 naviga in lungo e in largo per il web con la sua amica Vanellope. Umorismo nerd e tenerezze infantili, un mix di successo assicurato, come anche “Il ritorno di Mary Poppins” (20/12), anche qui seguito del classico anni ’60 con Julie Andrews, con Emily Blunt che nei panni della magnifica bambinaia torna a trovare Michael Banks che ora è un padre vedovo e in difficoltà lavorative. Un confronto molto arduo per l’attrice e per il regista Rob Marshall. Ma la vera novità di quest’anno è l’abbondanza di film che guardano al mondo fumettistico e supereroico dedicati quindi a un pubblico giovane o adolescente: il | 94 |


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basse (il regista è Travis Knight) e quindi si spera in un divertimento maggiore. Qualche parola in chiusura per gli amanti di altri tipi di cinema, che non vogliono che il Natale tolga loro spazio, con 4 spassionati consigli: Cold War (20/12), dramma sentimentale e musicale di Pawel Pawlikowski (Ida) che racconta una storia d’amore folle e trascinante sullo sfondo dell’Europa degli anni ’50 e ’60; Suspiria (1/01), la versione di Luca Guadagnino del classico di Argento che trasforma l’orrore delle streghe in un film danzante e battagliero, espressionista e spiazzante sulla donna e sul suo potere; Non-Fiction (orrendamente ribattezzato Il gioco delle coppie), il nuovo film di Olivier Assayas nelle sale il 3 gennaio che con leggere à la Rohmer racconta un girotondo sentimentale e culturale che chiama in ballo i temi attuali dell’identità e dell’esistenza digitale. Qualunque cosa scegliate, ovviamente, buon Natale a tutti.

L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.

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LA COMICITÀ È FEMMINA Dopo lo straordinario successo della serie di esordio, “The Marvelous Mrs Maisel” torna su Amazon Prime con più ambizione che mai Il vecchio adagio secondo cui le donne, soprattutto per amica” aka “Gilmore Girls”, ripartirà su Amazon se piacenti, non sarebbero capaci di padroneggiare Prime Video dal 5 dicembre, e questa volta la protala complessa arte della comicità è stato ormai da gonista, Midge, dovrà fare i conti con la sua decisiotempo serenamente accantonato, con buona pace ne di buttarsi a tempo pieno nella carriera di comica, di certi dinosauri arroccati nel comodo bozzolo del con tutte le implicazioni connesse a questa svolta. luogo comune. Oggi non fa più impressione che una L’avevamo lasciata alla fine di un arco narrativo che donna, come ad esempio l’affermatissima Amy Schumer l’aveva vista prima graziosa casalinga borghese ebrea o la battagliera Ali Wong, sfondi e riempia i teatri con dell’Upper East Side, con quadretto familiare idilliaco uno spettacolo di stand up comedy, ma nel passato, nemannesso, poi moglie abbandonata dal bel maritino, meno poi tanto remoto, il meccanismo era generalmente comico fallito e traditore impenitente, infine, dopo più complicato di adesso. una serie di difficoltà, Dobbiamo senz’altro rinfinalmente donna graziare Amazon Prime per consapevole del suo averci mostrato, in maniera La serie, prodotta da Amy Sherman-Palladino talento, desiderosa di insieme a Daniel Palladino, vede nel cast, intelligente e avvincente, misurarsi in nuograzie alla straordinaria ve sfide sul palco. oltre a una superba Rachel Brosnahan, serie “The Marvelous Mrs L’exploit in stato di anche Tony Shalhoub, Alex Borstein, Maisel”, la bella storia di ebbrezza di Mrs MaiMarin Hinkle, Michael Zegen e Kevin Pollak. formazione di una donna sel al celebre Gaslight alle prese con la sua evoluCafe, con un monozione personale, che corre logo al fulmicotone di pari passo con quella della nascente stand up comedy contro l’affermata comica Sophie Lennon, ha portato nella New York degli Anni Sessanta. la nostra eroina ad assaporare il miele del successo, Dopo aver sbancato agli scorsi Emmy Awards, aggiuanche grazie alla sua scalcagnata manager Susie (indicandosi ben 8 premi, fra cui quello di miglior serie terpretata da Alex Borstein, la voce di Lois Griffin) e comica e quello di miglior attrice protagonista per all’incontro con il mitico Lenny Bruce, già abbastanRachel Brosnahan, “The Marvelous Mrs Maisel” è pronta za conosciuto in quegli anni. La carriera di Midge a tornare con una seconda stagione che promette di non insomma è decisamente avviata, ma resta sempre da interrompere quel robusto filo narrativo che ha conquiaffrontare lo stigma di aver demolito un personagstato senza riserve gli spettatori. La serie, creata niengio di spicco come la Lennon, per non parlare della temeno che da Amy Sherman-Palladino, per intenderci resistenza di famiglia e società al percorso di affranla fautrice del racconto seriale iconico di “Una mamma camento di una donna disposta a misurarsi, vincendo | 96 |


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per giunta sul piano del talento, con un ambiente smaccatamente maschile. D’altro canto, come recita il trailer, “la comicità è fatta di delusione e umiliazione, chi le conosce meglio delle donne?”. Midge riesce a vestire perfettamente, senza retorica o affettazione, dei panni che non erano stati cuciti per lei, quelli dello stand up comedian, e diviene protagonista di una storia che le convenzioni avrebbero scritto in maniera del tutto diversa. La serie è il risultato delizioso e irresistibile della miscela degli elementi più diversi, con un ventaglio di sfumature che toccano tutte le possibilità di espressione dell’animo umano. Risate e lacrime sono segni inseparabili che si alterano sul viso di ciascuno di noi, commedia e tragedia compaiono quasi sempre accoppiate nelle effigi e nelle maschere della tradizione teatrale greca: la vicenda di Midge non può fare eccezione, proprio per la sua pienezza e densità narrativa, che esplode persino nella composizione delle immagini, nel trionfo dei colori, nei movimenti scenici, nei monologhi e nei dialoghi degli attori. Mrs Maisel percorre i capitoli della sua storia avanzando con un ritmo leggiadro ed equilibrato, tra humor e glamour, mettendo sempre al centro il potere poietico e suggestivo della parola. Le parole costruiscono le storie e danno sostanza alla vita, delle persone così come dei personaggi, e agganciano gli spettatori a una vicenda che ingloba temi universali che non smetteranno mai di appassionarci. La serie, prodotta da Amy Sherman-Palladino insieme a Daniel Palladino, vede nel cast, oltre a una superba Rachel Brosnahan, anche Tony Shalhoub, Alex Borstein, Marin Hinkle, Michael Zegen e Kevin Pollak. Già rinnovata da Amazon per una terza stagione, accoglie in questi nuovi episodi anche Zachary Levi, famoso per la serie “Chuck” e prossimo interprete di “Shazam!” al cinema. I dettagli sul personaggio interpretato dall’attore sono ancora top secret, ma il suo ruolo è già stato definito “molto ambizioso” dagli addetti ai lavori. In ogni caso, il viaggio iniziatico di Midge nel mondo della comicità è appena cominciato: sarà lei a diventare la “next big thing” del panorama comico newyorkese e non solo? E le sue scelte anticonformiste manderanno del tutto alla deriva i rapporti con la sua famiglia? Le domande si affastellano e l’hype aumenta, per una produzione che si candida a mani basse a diventare nuovamente “must see” della piattaforma Amazon Prime. Elisabetta Pasca | 98 |

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WORLDWIDE DECEMBER Dicembre è sinonimo delle due festività più attese dell’anno, Natale e San Silvestro. Il nostro itinerario tra America, Europa e Asia tra città, culture e abitudini, per scoprire come viene vissuto (e celebrato) da milioni di persone questo finale di 2018.

Le gout de Noël

Un pomeriggio di dicembre ad assaggiare le delizie proposte dai mercatini di Natale che popolano Parigi: un’esperienza che non può mancare per chi vuole vivere la vera atmosfera festiva. Immancabili gli chalet sparsi per tutta la capitale, che popolano le vie di Parigi creando un’aria natalizia amata da grandi e piccoli. Le casette di legno e gli stand propongono le loro specialità gastronomiche come il foie gras, i formaggi, il pane alle spezie e i biscotti di natale, il cioccolato, le deliziose mele caramellate e, naturalmente, il Vin Chaud. Per uno shopping stagionale, non perdetevi i mercatini di Natale che fioriscono un po’ ovunque nella capitale: Notre-Dame, Les Halles, La Défense, Gare de l’Est, dove poter assaporare la vera atmosfera festiva e, considerata la gustosa offerta gastronomica proposta, non solamente quella. Per la notte di Capodanno, invece, immancabile l’attesa sotto la Torre Eiffel, pronta a illuminarsi e a regalare spettacolo per l’arrivo del 2019. | 101 |


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Capodanno in crociera

Se vi trovate a New York e volete evitare di trascorrere la fredda notte di Capodanno ammassati a Times Square attendendo la caduta della famosa “crystal ball”, un’alternativa c’è. In cosa consiste? Nel rilassarsi a bordo di una nave che vi permetterà di osservare la City dalle acque del fiume Hudson. Molte compagnie offrono pacchetti che spaziano dalla cena con open bar e dj set al tour per famiglie con buffet e brindisi di mezzanotte, dal giro con visita dei più famosi monumenti della città a quello vietato ai minori a colpi di cocktails. Lo stesso vale per lo stile: in alcune navi è espressamente richiesto un abbigliamento elegante e raffinato con tanto di dress code, su altre quello più informale. La durata può variare inoltre dalla tre ore e mezza alle cinque ore, ma tutte terminano il viaggio nei pressi della Statua della Libertà con la visione dello spettacolo pirotecnico. | 102 |

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La fiesta de Madrid

Se invece per l’ultimo dell’anno siete in cerca della vera movida, la vostra tappa deve essere Madrid. La città spagnola, pur non avendo un monumento simbolo attorno al quale raccogliersi come molte altre capitali europee, offre comunque varie location per passare la notte del 31 dicembre. Se vi trovate a Madrid negli ultimi giorni del 2018, potete festeggiare due volte! Qui infatti si inizia a brindare per il “falso capodanno”, la sera del 30… per avvicinarsi al meglio alla notte di San Silvestro. Il 31 potete aspettare la mezzanotte a Puerta del Sol, la piazza più grande e centrale, dove turisti e cittadini si ritrovano per attendere, alla mezzanotte, i dodici rintocchi del celebre orologio della Real Casa de Correos. Ad ogni rintocco, vuole la tradizione, è usanza mangiare un chicco d’uva esprimendo un desiderio.

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Nuovo anno nella Città Eterna

Non potevamo non considerare anche Roma tra le mete consigliate per vivere l’ultima notte dell’anno. La Città Eterna sa sempre come sorprendere. Festeggiare la notte di San Silvestro a Roma è un’ottima alternativa per tutti quelli che decidono di non spostarsi dall’Italia e accogliere il nuovo anno non troppo lontani da casa. Nella Capitale il 31 dicembre si traduce in una grande festa per le strade del centro storico. Tra il Circo Massimo, una delle principali zone di ritrovo, e le location limitrofe, artisti e cantanti animeranno la notte romana in grande stile. La fine del countdown è tradizionalmente bagnata da fiumi di spumante e spettacoli pirotecnici protagonisti in molte zone della città. Per chi non vuole attendere l’inizio del nuovo anno in strada, una delle alternative è passare la notte di San Silvestro in molti dei locali e circoli che stanno organizzando serate con cene, djset e live show.

Tokyo da amare

Dopo aver toccato America e Europa, spostiamoci in Asia, nell’affascinante Giappone, per venire in contatto con la tradizione natalizia e di fine anno. Perché anche la cosmopolita Tokyo, a modo suo, festeggia Natale e Capodanno. Per chi arriva prima delle feste, trovando fra l’altro prezzi più convenienti, dal 19 novembre al 7 dicembre c’è l’illuminazione notturna degli aceri rossi nell’antico parco di Rikugien costruito da Yanagisawa Yoshiyasu, vassallo del quinto shogun Tokugawa Tsunayoshi, tra colline e sorgenti. Tradizionale e caratteristica è l’attesa del nuovo anno: a Tokyo come in gran parte del Giappone si è soliti trascorrere la mezzanotte in uno dei molti templi che popolano la città. La cerimonia più importante è infatti quella dell’hatsumode, ossia aspettare la mezzanotte in un tempio o santuario e assistere alla solenne cerimonia dei 108 rintocchi (joya-no-kane). Secondo la tradizione buddista, l’anima è macchiata da 108 peccati e, con altrettanti rintocchi di campana, questi possono essere espiati. | 104 |

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| LE AUTO DELL’ANNO

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2018: BANDIERA A SCACCHI Nel mondo automobilistico italiano, da quasi 40 anni a questa parte, la fine dell’anno è sempre stata sinonimo di Motor Show. Ma la fine di un’era porta comunque novità inaspettate

Mercedes: è stato un anno storico per la casa A Bologna, come da tradizione, i padiglioni deldi Stoccarda. Il brand della Stella infatti, oltre a la Fiera cittadina si animavano di motori romconfermarsi in pista leader indiscusso vincendo banti, modelli in anteprima, novità ed esclusive il Mondiale piloti e costruttori di Formula 1, lo delle principali marche. Il 2018 è, a suo modo, scorso giugno ha chiuso il miglior semestre della un anno storico sotto questo punto di vista. sua storia, con circa 1,2 milioni di vendite. Nella Il Motor Show bolognese, infatti, ha chiuso defiseconda parte dell’anno nitivamente i battenti dopo Mercedes ha conquistato l’edizione 2017. È però rinato, Motor Show Festival Terra di Motori il mercato con la nuova sotto altro nome, qualche chi2019 è l’evento che si terrà a Modena Classe C, e il modello Station lometro più a nord, a Modena, Wagon è il più versatile e rimanendo rigorosamente il prossimo maggio, erede ed evoluzione funzionale della gamma. all’interno della Motor Valley. di quello che per decenni è stato In particolar modo, C 43 Il restyling della kermesse itail Motor Show di Bologna AMG 4Matic, nella nuova liana delle 4 ruote più attesa versione 2018 è forte di 390 dell’anno è ripartito dal nome: CV: monta infatti un 6 cilindri a V biturbo bensi chiamerà infatti Motor Show Festival, e si svolgerà zina di tre litri, che sviluppa 23 CV più di prima nel prossimo maggio. Proviamo dunque a colmae arriva adesso a 390 CV. Il tutto, abbinato a un re questa “saudade automobilistica” di fine anno, modernissimo cambio a 9 marce, con trazione presentandovi i modelli che hanno maggiormente integrale. Anima sportiva nel design e negli infiammato il 2018 che si appresta a salutarci. Una interni, dove è anche presente un display 12,3 rassegna che non sarà certo il Motor Show, lo capollici che gestisce funzioni come il Warm-up e piamo, ma proviamo a dare il nostro contributo per la temperatura dellʼolio motore. gli amanti delle quattro ruote, ripercorrendo l’anno www.mercedes-benz.it attraverso le uscite delle principali case mondiali. | 107 |


| LE AUTO DELL’ANNO

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Renault: la Captur è pensata per la città. Il crossover del brand francese è raccolto e compatto e, nonostante i 4 metri e 12 di lunghezza, offre comodità sia agli occupanti anteriori che a quelli posteriori. Il guidatore può usufruire della regolazione del sedile e del volante, oltre a un comodo display al centro del cruscotto con tasti a lato per un più facile utilizzo. A seconda delle esigenze personali, si può scegliere la versione Sport della Captur, che non beve troppa benzina, oppure, per un utilizzo cittadino, la 1.5 dCi a gasolio. www.renault.it

Peugeot: la casa del Leone con la 3008 conferma la propria posizione di leader del segmento SUV, dove in Italia ha raccolto la preferenza di oltre 40.000 automobilisti dal lancio sul nostro mercato. Grande protagonista della gamma 3008 rimane il cambio automatico a 8 rapporti, disponibile sia sulla motorizzazione a benzina che diesel. Il SUV della casa francese si è affermato quest’anno come best seller nel settore nel mercato italiano. In sintesi, un’auto che abbina qualità costruttiva a uno stile sofisticato negli interni e di forte impatto su strada. www.peugeot.it Ford: con la nuova Focus il brand statunitense alza l’asticella nel segmento delle mid-size. Questa Ford consente un’esperienza di guida ancora più intuitiva, ricercata e distensiva, coadiuvata dalle più moderne tecnologie. A partire dall’Adaptive Cruise Control per affrontare al meglio il traffico, passando per l’Evasive Steering Assist, una tecnologia offerta per la prima volta su vetture di segmento C, che aiuta i guidatori a evitare le collisioni derivanti da eventuali veicoli che procedono a rilento o inaspettatamente fermi sulla strada. La nuova Focus assicura anche la massima visibilità grazie all’Adaptive Front Lighting System con Predictive Curve Light e Sign-based Light, un sistema che regola l’illuminazione dei fari prima di raggiungere una curva, un incrocio o una rotonda. www.ford.it

Nissan: con il nuovo Qashqai il brand giapponese ha puntato in alto per questo finale di 2018. Il nuovo modello si arricchisce della versione del motore 1.5 diesel che ora offre 115 CV (5 in più rispetto a prima) e 260 Nm di coppia, disponendo anche di funzione overboost, con consumi dichiarati che si attestano sui 3,76 e 4,24 l/100 km ed emissioni di CO2 tra 100 e 110 g/km. Un’evoluzione del modello di punta di Nissan, che rinnova la sua auto di maggior successo forte, fin qui, oltre 2,3 milioni di unità vendute. Allʼinterno Qashqai mette a disposizione le più evolute tecnologie in fatto di connettività. Il nuovo Nissan Connect realizza un “mirroring” eccellente integrando il proprio smartphone ed è ricco di funzionalità facili e intuitive. Presente inoltre lo schermo touch da 7 pollici, dotato di Voice Control e navigatore con mappe 3D. www.nissan.it

Sotto: la Ford Focus, dotata di Adaptive Cruise Control e Evasive Steering Assist

Sotto: il nuovo Qashqai della Nissan, da ora anche con motore a 115 CV

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| LE AUTO DELL’ANNO

Sopra: Renault Captur. A destra la nuova Toyota Auris Hybrid

Toyota: la nuova Auris, presentata durante lo scorso Salone di Ginevra, è tra le maggiori espressioni dell’ibrido 2.0. La casa giapponese si è dimostrata all’avanguardia, già nelle scorse stagioni, nella ricerca e realizzazione di motori ibridi, ottenendo un grande successo sia con CHR che con la Yaris. L’Auris, dunque, prosegue il percorso già tracciato. La novità portata da Toyota è rappresentata dalle due motorizzazioni ibride. Si parte dalla “parsimoniosa” hybrid con propulsore termico di 1.8 litri di cilindrata da 122 Cv, per arrivare alla più performante 2 litri da 180 Cv. In opzione anche il motore 1.2 turbobenzina, ma niente diesel, bandito dai cofani di Toyota già all’inizio del 2018. www.toyota.it Alessandro Creta | 109 |

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| PASSIONE IN MARE

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NAVIGANDO VERSO IL 2019 Il nuovo anno si preannuncia ricco di molte novitĂ nel campo nautico: alcuni dei piĂš noti brand hanno fatto trapelare importanti informazioni sui modelli che verranno presentati nelle prossime manifestazioni internazionali

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terrazza”. Il ponte principale è stato progettato per Tra le nuove uscite previste nei prossimi mesi garantire il massimo comfort, il salone è composto da abbiamo scelto 3 modelli che hanno destato una zona lounge a forma di U, che si va ad aggiungemolta curiosità tra gli addetti ai lavori. Il primo re a una spaziosa cucina e a un bagno di servizio. La è il Greenline 45 Fly, un progetto che sta maturando caratteristica di gran lunga migliore di questo yacht è dal lavoro combinato di professionisti di altissimo la cabina a metà nave dotata di un letto king-size ad livello: il design esterno e l’architettura navale sono isola. state firmate dallo studio J&J Design, gli interni sono La cabina per gli ospiti stati realizzati da Marextra large è situata a prua e co Casali dello studio offre un letto queen-size, anToo Design, un desiArchitettura navale di J&J Design, che in questo caso ad isola, gner italiano noto per interni di Marco Casali -Too Design e una vista unica grazie ai progetti nel settore dei per il nuovo Greenline 45 Fly che vanta anche ritagli dei binari su entrambi superyacht. un sistema di propulsione ibrida i lati dello scafo. La filosofia Il Greenline 45 Fly di navigazione ecocompatipresenta linee sportive bile si nota sulla motorizzaaccentuate dalle “ali” sul zione del 45 Fly: disponibile con la tecnologia H-Driretro del flybridge che dispone di area lounge, zona ve, ibrida all’avanguardia in cui è possibile scegliere prendisole, una seduta a due posti e lo spazio di tra motori elettrici a crociera a 6 kts e motori diesel timoneria oltre al wet bar completamente attrezzato. ad albero che raggiungono velocità di 25 nodi con 2 Il flybrigde prevede anche l’opzione T-Top fisso che x 370 HP. L’anteprima mondiale di questo gioiello è permette di triplicare la capacità dei pannelli solari, rendendo sempre piacevole l’intrattenimento “in prevista al Düsseldorf Boat Show a gennaio 2019.

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Tra le novità spicca anche Ferretti con Custom Line 120. Uno yacht da 38 metri progettato per combinare le caratteristiche e gli elementi del design automobilistico e dell’architettura residenziale. Il nuovo disegno porta dei cambiamenti sulle linee di carena, ora caratterizzate dall’estensione dell’opera viva - ovvero la parete laterale che si trova sotto il livello del mare - verso prua, il che garantisce minore resistenza e dunque un incremento delle prestazioni e una sensibile riduzione dei consumi. Le aree esterne riportano le migliori caratteristiche da flybridge e da coupé che si fondono anche sull’area sun deck, provvista di area relax con vasca idromassaggio e arredi freestanding. La novità è il collegamento diretto fra il sun deck e la zona di prua tramite dei corridoi laterali con acceso anche da controplancia, particolarità che permette di avere un unico ampio ponte di 100 mq. Il ponte principale è arricchito da un’ampia porta vetrata che permette l’accesso al salone, su questo piano è presente la spaziosa suite armatoriale di oltre 35 mq con dressing room e bagno con doppi servizi. Il ponte inferiore conta 4 cabine per gli ospiti: due VIP a poppa e due a prua, tutte dotate di bagno con doccia separata. In sostanza una vera e propria casa galleggiante. Proprio per queste sue dimensioni Custom Line 120 monta una coppia di propulsori MTU 16V 2000 M96L da 2638 cv ciascuno.

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La terza imbarcazione che andiamo a presentare è il Fountaine Pajot 40, ultimo arrivo nella categoria a motore del costruttore francese che così incrementerà la gamma esistente dei MY 37 e MY 44. Il design del Pajot 40 è interessante e la primissima cosa che lo contraddistingue è il taglio delle due prue che denotano stabilità. Il compatto catamarano raggiunge una lunghezza superiore ai 12 metri e un baglio di poco inferiore ai 6 metri. Gli esterni sono spaziosi e ricchi di zone relax: sula prua, tra i due scafi, un pozzetto con una lounge costituita da divano e due lettini prendisole; a poppa è previsto un divano a L e un tavolo, entrambi interamente riparati dallo spazioso flybridge, a cui è possibile accedere tramite una scala curva. I principali vantaggi del Pajot sono vivibili a bordo. Il larghissimo salone dispone di una cucina a dritta e un salotto per 6-8 persone a sinistra, mentre le due scale laterali portano all’interno degli scafi: uno è dedicato al proprietario, che ha a disposizione una grande cabina, un bagno separato e una stanza con lavabo e armadio. Lo scafo di dritta ospita un bagno e altre due cabine, una matrimoniale e una doppia con letti sovrapposti. La motorizzazione del Pajot 40 si avvale di due motori Volvo Penta da 300 o 370 cavalli. Stefano Valentini Nasce la YPTA - Yacht Personal Trainer Academy Nasce la prima scuola di formazione al mondo per Personal Trainer di bordo. Si chiama Yacht Personal Trainer Academy ed è italiana al 100%, concepita ed istituita da Massimo Alparone, World Wellness Ambassador e Mister Universo Fitness con l’obiettivo di formare personal trainer qualificati per salire a bordo di yacht e imbarcazioni di lusso attraverso una specializzazione di altissimo livello. La nuova figura professionale del settore nautico verrà forgiata da un corpo docenti di eccellenza, tra questi spicca il nome del campione olimpico Jury Chechi. Il percorso didattico si suddividerà in 60 ore di lezioni teoriche e pratiche, sia su attività specifiche di fitness e wellness che definiscono oltretutto i giusti programmi alimentari da tenere in mare, sia sulla conoscenza delle grandi imbarcazioni e delle varie aree e ponti con nozioni sulla sicurezza, sul bon ton e sulla privacy.

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LA GUIDA SI FA SEMPRE PIÙ SEMPLICE Riscoprire la quotidianità grazie al noleggio a lungo termine significa potersi concentrare sul proprio lavoro mentre esperti qualificati si prendono cura dell’auto. Così Automotive Service Group decide d’investire sulla qualità, forte della partnership strategica con ALD Automotive, gruppo leader nel settore

Oggi il NLT si può considerare uno strumento esperienza e qualità dei servizi maturata in oltre di grande importanza per le aziende, per fide50 anni di attività. L’attività di Automotive Service lizzare il dipendente e sottrarlo alle sirene della Group è rivolta a professionisti, PMI e privati che inconcorrenza, un aspetto quanto mai importante in tendono avvalersi dei vantaggi derivati dai servizi di un periodo in cui sulle risorse umane vengono inveNoleggio a Lungo Termine che la società è in grado stiti ingenti sforzi finanziari e notevoli aspettative. di offrire, grazie alla partnership di ALD Automotive. Il fleet management consiste nel beneficiare dei serLa formula può variare da uno a tre anni, e meno vizi di noleggio, lasciando alle aziende la proprietà frequentemente si può estendere fino a 48-60 mesi. È dell’auto, una formula vincente utilizzata da imprese previsto il pagamento di un canone mensile come codi ogni dimensione che hanno veicoli in proprietà o pertura delle spese dalla tassa di proprietà, bollo, main noleggio e che scelgono di demandare in outsournutenzione ordinaria e straordinaria alla gestione dei cing solo una parte dei servizi. sinistri, assicurazione, cambio pneumatici e gestione Ma questa formula piace sempre più anche ai privati, delle multe. Chi prende a noleggio il veicolo deve a chiunque voglia badare al solo carburante un’auto nuova senza e seguire le istruzioni per Automotive Service Group svolge un’attività nessun altra preoccuuna corretta manutenziodi mediazione e consulenza nel settore pazione, perchè grazie ne dell’auto, con controlli del Noleggio di autoveicoli a lungo termine a un canone unico periodici nelle autofficine con bollo, assicurazioconvenzionate. in partnership con ALD Automotive, ne, copertura danni Il canone varia a secongruppo leader mondiale nel settore completa e manutenda del tipo di veicolo del noleggio a lungo termine zioni si può vivere la noleggiato, della durata guida a pieno e in tutta del contratto, del chilosicurezza. In questo metraggio previsto, e in quadro si inserisce Automotive Service Group che base al tipo di servizi supplementari che vengono svolge attività di mediazione e consulenza nel settore scelti: auto sostitutiva, strumenti di gestione della del Noleggio di autoveicoli a lungo termine in partcar policy, rapporti informativi sull’utilizzazione nership con ALD Automotive, gruppo leader mondell’autoveicolo e la carta di credito per l’acquisto diale nel settore del noleggio a lungo termine e della del carburante. gestione delle flotte aziendali, grazie alla consolidata Sveva Riva | 117 | | | 69


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I VANTAGGI DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE • Finanziari: nessuna anticipazione e immobilizzo di capitali per l’acquisto del veicolo, il pagamento della tassa di proprietà e i servizi legati alla gestione del veicolo;

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• Economici: il potere d’acquisto di un grande operatore consente di accedere a costi estremamente competitivi per i veicoli, l’assicurazione, la manutenzione ed il finanziamento.

• Gestionali: la possibilità di prevedere un pacchetto di servizi “all inclusive” ed un canone fisso mensile, eliminano il rischio di dover sostenere spese non programmate, facilitando la pianificazione dei costi legati alla gestione del veicolo;

Automotive Service Group partner of ALD Automotive Sede Operativa: Viale dell’Esperanto, 71 – Zona Eur Roma Tel. 06.87752179 email: commerciale@automotivesg.com Showroom SICCA: Via Leone XIII snc angolo Viale Gregorio VII, Roma Web: www.automotivesg.com

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NEGATIVE CAPABILITY

by “MARIANNE FAITHFULL”

by Riccardo Cavrioli

(BMG - 2018)

CLEAVE

by “THERAPY?”

(Marshall Records - 2018)

Non ho mai seguito da vicino la carriera di Marianne Faithfull, ecco perché non mi avventurerò in confronti con la sua produzione precedente. Eppure mi posso permettere di dire che so riconoscere quando una canzone è bella oppure no, quando un brano ti entra dentro e quando l’empatia che si crea è così forte e vibrante che si ha la pelle d’oca. Come in questo caso. La cantante londinese appartiene sicuramente a quell’elenco di artisti per i quali la musica è davvero arte, un mezzo per trasmettere idee, pensieri, suggestioni ed emozioni. Marianne Faithfull si pone di fronte allo specchio, traccia una linea nella sua vita e si guarda indietro, senza rimpianti o paure, ma con una sincerità e una fierezza che commuovono, aiutata da ballate toccanti, che arrivano dritte al cuore. Emerge la consapevolezza e l’angoscia d’invecchiare e di perdere la salute, così come il dolore delle perdite: speranze e amarezze che si fondono e si mescolano, frutto di una vita vissuta e di una maturità ormai conclamata, in cui la spensieratezza della gioventù si è trasformata in osservazione acuta e intensa della realtà personale. Un disco doloroso, certo, eppure che non trasmette disperazione in chi lo ascolta. Tutt’altro. Una sensazione di meraviglia e di conforto, nonostante tutto, ci pervaderà.

Poco da dire sul nuovo album dei Therapy?, non perché sia scadente, anzi, ma proprio perché è il bel disco che ti aspetti dal gruppo guidato da Andy Cairns. Quando ci si approccia alla band irlandese c’è sempre quel ricordo, più o meno sottotraccia, di un album fondamentale come “Troublegum”, che, spesso, diventa punto di riferimento per i recensori, ma, tutto sommato anche per la band, perché seguire modelli così virtuosi non può che far bene. Chiariamo subito che quel disco rimarrà ancora solitario nell’Olimpo, poco da fare, ma questo lavoro si può davvero far notare per canzoni più che riuscite, che hanno il profumo magico di quel classico datato 1994: secche, tese, vibranti, incazzate e con i giusti richiami a suoni familiari. Chris Sheldon sa perfettamente come rendere il suono della band snello, melodico e tagliente, ma nello stesso tempo lo modella in modo che il pugno faccia male, molto male. I temi dell’album sono quelli di una band che, da sempre, decide di non adeguarsi e che si sente fuori dal mondo: resistere, tenere gli occhi aperti e il cervello acceso per non lasciarsi catturare da tutte queste divisioni, dai rancori e dagli incompetenti che ci circondano. Energia, muscoli, ironia e la voglia, nonostante tutto, di stare ancora una volta in trincea. I Therapy? non deludono.

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Il Terzo Pilastro su scala internazionale per un nuovo sviluppo sociale, economico e culturale.

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall’osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l’area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia. Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo. www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it



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