MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE
NUMERO 142 ANNO 2019/20
SOTTO L’ALBERO
VERSO IL 2020
VITE DA CHEF
CARLO RAMBALDI
INCHIOSTRO DI PUGLIA
AL VOLANTE
Tech, ma con stile L’italiano che rese umani i “mostri”
Capodanno: l’Europa in 7 passi “La Puglia è uno stato d’animo”
EURO 5,00
I’m Beck
Un anno carico di novità
EDITORIALE
IL PERFETTO REGALO DI NATALE È LA SOSTENIBILITÀ I giorni di Natale sono il momento perfetto per fare un piccolo e importante test: sono capace di condurre una vita che riduca al minimo gli sprechi? Se ci si riesce durante il periodo natalizio, il resto dell’anno allora è in discesa. Il Natale è infatti l’occasione che ci porta a sfoggiare il “vestito buono”, letteralmente ma non solo: gli addobbi più belli, i piatti più elaborati, i regali migliori. Anche se si tratta della festa consumistica per eccellenza, in realtà è possibile trascorrere delle piacevoli festività in modo sostenibile, per noi e per l’ambiente. D’altronde, quello che sembrava essere una moda passeggera è diventato ormai una scelta praticamente obbligata: lo stile di vita “green”, a impatto 0 (o quasi), non è più un’opzione, ma deve diventare un obiettivo, e ogni nostra scelta deve portarci verso quella direzione. E sì, anche a Natale si può continuare a percorrere la strada della sostenibilità. Come? Addobbi fatti con materiali riciclati, pietanze preparate con frutta e verdura di stagione, acquisto di cibo sfuso, piatti, posate e bicchieri assolutamente non usa e getta, luminarie a basso consumo… Basta davvero poco per riuscirci, con allegria e leggerezza, semplicemente utilizzando la preziosa categoria del buon senso e facendo attenzione a piccole cose, piccoli gesti, che però possono avere un grande valore. Specie se riusciamo a farli diventare contagiosi. Franco Del Panta
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MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE
NUMERO 142 ANNO 2019/20
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SCENARI CONTEMPORANEI
I V O LT I D E L B U S I N E S S
A VERY MERRY CHRISTMAS
PIÙ DONNE AL POTERE, PIÙ CRESCITA!
FELIS: 30 ANNI DI MADE IN ITALY
46 RISORSE (DIS)UMANE
EURO 5,00
UN REGALO DA OSCAR
72 A VERY MERRY CHRISTMAS
THE SOUND OF CHRISTMAS
GESTIONE DIPENDENTI: GENERAZIONI A CONFRONTO
52 ECONOMY 3.0
SPAZIO ALLA NUOVA ECONOMIA
30 IL MONDO CHE (NON) CAMBIA
BUONA FORTUNA, MADAME LAGARDE!
74 IN SALA
UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK
34 INCHIOSTRO DI PUGLIA
“LA PUGLIA È UNO STATO D’ANIMO”
58 LE FORME, L’ARTE
40 WORK IN PROGRESS
OLTRE LA MECCANICA, L’ITALIANO CHE RESE UMANI I “MOSTRI”
78 S E R I E C U LT
BYE, BYE BOJACK HORSEMAN
A LAVORO COME A CASA
62 A VERY MERRY CHRISTMAS
TECH MA CON STILE
66 A VERY MERRY CHRISTMAS
LE PAGINE DELL’ANNO CHE VERRÀ
82 V E R S O I L 2 02 0
CAPODANNO: L’EUROPA IN 7 PASSI
Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.
110 AL VOLANTE
UN ANNO CARICO DI NOVITÀ
Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010
Progress n°142 dicembre 2019 - gennaio 2020 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis
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Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com
L A F U G A D E T OX
DOLOMITI, UNA NATURA DA VIVERE
96
118 P A S S I O N E N AU T I C A
NUOVE DAL MARE
VITE DA CHEF
I’M BECK
102 FASHION IN PROGRESS
122 V I V E R E L ’ I N N OV A Z I O N E
UNA RIVOLUZIONE CHIAMATA 5G
SUA MAESTÀ LA GIACCA
Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, R. Cavrioli, B. Vecchiarelli, J. Daporto, E. Frojo, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina, R. Giasi. Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l.
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La Milano da sognare Cresce l’attesa per la festa più amata dell’anno e nel mentre città e paesi di tutta Italia si preparano a brillare. Milano spicca di certo nel firmamento degli eventi natalizi grazie al parco a tema più grande mai fabbricato in Italia: il Sogno del Natale realizzato all’Ippodromo Snai San Siro. Ben 30.000 metri quadrati che tra la grande fabbrica dei giocattoli, la casa degli elfi, la casa di Babbo Natale e il ricovero delle renne con la Grande Slitta, faranno innamorare persino il peggiore dei Grinch. Una location unica nel suo genere, sia per la vastità degli spazi sia per la compresenza di elementi ambientali, architettonici e culturali. L’Ippodromo, polmone verde di oltre 600.000 mq, conta oltre circa 2.700 alberi ad alto fusto ed è stato dichiarato monumento di interesse nazionale. Inoltre, rappresenta per Milano un incredibile progetto di valorizzazione aperto a tutti i cittadini, tanto da essere diventato uno dei punti di ritrovo e intrattenimento più apprezzati della città. C’è tempo fino al 30 dicembre per visitare il mega parco. www.ilsognodelnatale.it Stefano Valentini
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NOEL SUR GLACE
PARIS UNDERGROUND
Con i pattini ai piedi è subito festa. La capitale francese celebra il periodo più atteso dell’anno sul ghiaccio.
Cave, catacombe, tunnel, fogne: sotto i grandi monumenti della capitale francese c’è una città nascosta da scoprire.
Che Natale sarebbe senza la neve, le Le bellezze di Parigi non sono tutte decorazioni, le luminarie e... le piste in superficie. A una profondità di 15di pattinaggio? Parigi lo sa bene e su 20 metri, per oltre 200 chilometri, si questo fronte è davvero imbattibile. snoda infatti un labirinto di gallerie e Al Grand Palais, per la quinta volta, cunicoli che può essere considerato si potrà infatti scivolare e piroettare di fatto una città sotto la città. Solo su una distesa di ghiaccio di ben una parte è aperta al pubblico, il by Beatrice Vecchiarelli 2700 mq, che si accaparra di resto è roba da “cataphiles”. diritto il titolo di più grande pista di L’ingresso alle Catacombe parigine pattinaggio coperta al mondo. è a due passi dal cimitero di Montparnasse, nei pressi Dal 13 dicembre all’8 gennaio sarà possibile librarsi di Place Denfert-Rochereau. Sono percorribili solo per sotto l’elegante volta in vetro del palazzo, il quale 1 km e mezzo, molto poco se si considera l’intera rete resterà aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.30, con ipogèa, ma conservano i resti di 6 milioni di persone, piccole variazioni durante i festivi. La sera l’atmosfera, il che le rende il più grande ossario del mondo. Ci giocosa e familiare nelle ore diurne, si fa frenetica e sono intere pareti di crani, impilati ordinatamente come l’ambiente si trasforma in una pista da ballo con tanto fossero le palline di un abaco. Il percorso intercetta le di dj set e drink. Per coloro che preferiscono invece ex cave di gesso, argilla e calcare, vari tunnel utilizzati un’esperienza più raccolta e suggestiva, l’alternativa dai cittadini come rifugio durante la rivoluzione e la è pattinare sul tetto del centro commerciale Lafayette. guerra, e la rete fognaria descritta anche da Victor Questa pista panoramica con vista sulla Tour Eiffel Hugo nei “Misérables”. catacombes.paris.fr è un’installazione di circa 160mq, è aperta dal 20 novembre al 31 dicembre e l’accesso è gratuito. Chi non si sentisse a proprio agio sulle lame può sempre optare per un giro di shopping nella galleria. www.legrandpalaisdesglaces.com www.galerieslafayette.com
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DI CORSA PER LA RICERCA
DIO SALVI IL BOXING DAY Cambiano i tempi e con loro anche il folklore. Quello che una volta era il giorno dei doni, oggi oltre Manica è un giorno solenne per lo sport.
Esistono tanti modi per fare beneficenza, ma la Christmas Pudding Race li batte tutti. I britannici sanno sempre come divertirsi. È risaputo poi che tengano molto alle loro tradizioni, come quella di preparare il tipico pudding di Natale (un dolce con mandorle, rum e spezie) il sabato che precede la prima domenica di Avvento. Se a ciò si aggiunge che in quel periodo dell’anno siamo tutti più buoni, ecco che gli ingredienti per una manifestazione come la Great Christmas Pudding Race ci sono tutti. Stiamo parlando di una corsa di beneficenza organizzata dal Cancer Research Aid Committee per raccogliere fondi per sostenere la ricerca sul cancro. Si partecipa a squadre e a vincere è, naturalmente, quella che raggiunge il traguardo per prima. Niente di strano, ma cosa c’entra il pudding? Ecco, ogni team deve correre tenendo in mano un vassoio con sopra il famoso dessert, superando un bizzarro percorso a ostacoli. Solo coloro che riescono a portare il dolce intatto all’arrivo sono proclamati vincitori. A ogni concorrente è richiesto inoltre di indossare un costume a tema natalizio. Poco importa della comodità, conta il divertimento e la nobile causa della gara. L’età minima per aderire è 14 anni e per iscriversi basta compilare il modulo sul sito ufficiale. 7 dicembre xmaspuddingrace.org.uk
by Stefano Valentini
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In epoca vittoriana nel Regno Unito e in tutto il Commonwealth veniva istituito il “Boxing Day” con cadenza il 26 dicembre, il nostro Santo Stefano. Lo scopo della festività era quello di donare ai meno fortunati gli avanzi di cibo del pranzo di Natale e delle scatole con dei regali all’interno. Secondo la tradizione, inoltre, le chiese lasciavano aperte delle casse e i fedeli vi riponevano delle offerte per i poveri. Nei secoli, la festa è diventata un giorno rosso del calendario, “bank holiday” direbbero i britannici, ed è una data flessibile. Se cade di sabato o di domenica può essere infatti posticipata, anche di una settimana. Solo pochi continuano ancora a seguire la vecchia usanza, ormai il Boxing Day è un giorno dedicato alle grandi manifestazioni sportive. Il campionato di calcio inglese per esempio gioca un intero turno in questa data, portando allo stadio migliaia di tifosi, e lo stesso vale per il rugby. Senza contare poi la “King George VI Chases”, la seconda corsa di cavalli più importante dello UK dopo la Gold Cup, e l’inizio dei saldi fissato proprio per il 26 dicembre.
Il Terzo Pilastro su scala internazionale per un nuovo sviluppo sociale, economico e culturale.
La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall’osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l’area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia. Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo. www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it
LA DURA LOTTA TRA BERLINO E LA GENTRIFICATION
mila appartamenti costruiti in edilizia sociale tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta nei quartieri confinanti di Spandau e Reinickendorf. Lo stock di immobili era stato venduto nel 2004 “Mietenwahnsinn” è un gioco di per 405 milioni di euro; ora gli stessi parole che unisce “Miete” (affitto) appartamenti, in mano alla società a “Wahnsinn” (follia)... immobiliare lussemburghese Ado Properties, saranno ricomprati per 920 È un termine che i tedeschi utilizzano milioni, in quello che è stato definito “il per indicare quella tendenza a più grande sforzo di rinazionalizzazione by Lucia Mancini portare sempre più in alto i costi di proprietà immobiliari mai visto a degli affitti, toccando cifre appunto Berlino”. Dopo questo acquisto, che folli. Berlino è la città tedesca dove questo fenomeno dovrebbe essere portato a termine a dicembre 2019, il sta avvenendo in maniera più evidente. Non per nulla, patrimonio di Gewobag arriverà a contare “circa 68 mila la capitale della Germania è il terreno dove da anni si appartamenti, offrendo a oltre 10 mila persone in più sta verificando la cosiddetta “gentrificazione”, ossia la possibilità di affittare a costi sostenibili”, ha spiegato quell’insieme dei cambiamenti urbanistici e socioMarkus Terboven, membro del board della società. culturali di un’area urbana, abitata da classi sociali meno Un’iniziativa che è anche una risposta alle proteste di agiate, che porta a un innalzamento dei prezzi e a una alcuni abitanti di Berlino, come quelle attuate la scorsa successiva “sostituzione” di popolazione: non potendo estate dagli inquilini di uno stabile in Weichselstrasse più reggere il costo di affitto e della vita in generale, 56, nel quartiere di Neukölln, uno dei distretti in cui gli abitanti già presenti abbandonano il quartiere e la gentrificazione sta avanzando più velocemente: ai vengono rimpiazzati da persone benestanti. Una residenti era arrivata, infatti, una lettera in cui si situazione che da tempo suscita polemiche comunicava che lo stabile sarebbe stato e proteste, spingendo le autorità locali venduto (per poi presumibilmente a prendere provvedimenti. Come riaffittarlo a prezzi più alti). È a quello annunciato a ottobre dalla situazioni come questa che Gewobag, l’azienda locale per l’amministrazione della città l’edilizia di Berlino, che ha fatto ha l’urgenza di trovare un sapere di voler ricomprare 6 rimedio.
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CHE SPETTACOLO QUESTO NATALE!
di ballo femminile fondato nel 1925 e composto oggi da 36 ballerine. Le Rockettes sono specializzate Natale sembra essere davvero il nel ballo sincronizzato di altissima periodo ideale per visitare una precisione, e portano in scena uno città come New York. spettacolo unico, fatto di esibizioni dinamiche, impegnative e di elevata La Grande Mela riesce a offrire difficoltà. Ma se per voi il Natale va un’esperienza unica, forte di uno dei vissuto in strada e non al chiuso di settori principali della sua industry una sala concerti, allora l’attrazione (come degli Usa in generale): quello che fa al caso vostro è a Dyker Eights, by Lucia Mancini dello spettacolo. Come accade ogni elegante quartiere residenziale di anno con il Christmas Spectacular Brooklyn. Sotto le feste natalizie Starring the Radio City Rockettes, il musical natalizio quest’area prende vita grazie alle stupende luminarie che, per tutto il periodo delle feste, è in programma che troverete affisse alle sue abitazioni, impegnate in ogni giorno presso il Radio City Music Hall, di fronte una sorta di gara a chi brilla di più. Si parla di addobbi al Rockefeller Center. Si tratta di uno show davvero di tutti i tipi: le villette sono uno sbrilluccichio di luci, storico, visto da più di 80 milioni di persone da quando le marionette popolano i giardini, i pupazzi di neve e è stato allestito per la prima volta nel lontano 1933: il i Babbi Natale sono in formato gigante e sulla facciata Christmas Spectacular si è confermato da subito un delle case piove una cascata di cristalli di ghiaccio… enorme successo, tanto da decidere di programmarlo a insomma, un vero e proprio villaggio natalizio in ogni Natale, diventando un appuntamento fisso per tutta formato gigante, che merita assolutamente una visita. la città. Questo musical coinvolge oltre 140 artisti che, Per farla al meglio, esistono dei veri e propri tour nei 90 minuti dello spettacolo, portano in scena delle organizzati, con guide che vi racconteranno la storia stupende esibizioni che uniscono canto, ballo e humour di ogni addobbo e vi porteranno a zig zag tra le vie a scene più tradizionali. Ma le vere protagoniste illuminate. dell’evento sono loro, le famosissime Rockettes, corpo www.nyc.com
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INNOVAZIONE: IL MATCH TRA DOMANDA E OFFERTA PARLA NAPOLETANO
che garantisce la condivisione delle best practices di aziende ed enti locali campioni di innovazione all’interno degli Smau Live Show; oppure il classico e rodato speed pitching, che in 90 secondi presenta alle imprese Si avvicina l’ultimo l’offerta di innovazione specifica per i appuntamento dell’anno di Smau, diversi settori. Nuova anche la formula l’evento di riferimento nei settori Startup Safari, che consiste in tour del digitale e dell’innovazione. guidati in fiera volti a identificare le Il Roadshow, in continua innovazioni più interessanti per ciascun evoluzione, è protagonista by Stefano Valentini settore richiesto. nella città partenopea il 12 e 13 Il calendario conta poi numerosi dicembre. eventi di networking e oltre 50 workshop gratuiti a cura di associazioni di categoria, analisti ed esperti di La due giorni di Napoli sancisce l’appuntamento di settori diversi che affrontano tematiche trasversali nelle riferimento per tutte le imprese del Sud Italia che quali le tecnologie rappresentano il filo conduttore: dal vogliono avvicinarsi al mondo della ricerca e dello marketing digitale all’e-commerce, dagli strumenti ed sviluppo di prodotto e di processo per portare sul agevolazioni finanziarie per le imprese alle innovazioni mercato l’innovazione, sempre più ricercata e necessaria per settori specifici - qui trova spazio il manifatturiero per le aziende. In questi incontri sono i big player del e la ricercata industria 4.0, il turismo, il commercio e digital, delle imprese, delle startup e delle pubbliche le smart communities. A completare il format l’area amministrazioni ad entrare in connessione, creando un espositiva, che rappresenta il punto di incontro e lo confronto e gettando solide basi per future collaborazioni spazio di approfondimento delle relazioni avviate nel sempre nel segno dell’innovazione. Le numerose corso degli eventi, perché permette di toccare con mano attività su settori dedicati - come Open Innovation, le più significative esperienze di innovazione; durante Smart Communities, Industria 4.0, Sanità, Commercio l’evento saranno poi premiate le aziende e gli enti e Turismo, Agrifood - propongono un coinvolgimento pubblici più innovativi del Sud, ai quali sarà assegnato il sempre più diretto del visitatore che a Smau può Premio Innovazione Smau. imparare e ammirare cose inedite. Tra le modalità di www.smau.it intervento: il nuovo sistema di incontro, agile ed efficace,
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ROMA METTE IN MOSTRA LA “COLLEZIONE DELLE COLLEZIONI”
infatti competere con le grandi raccolte di statuaria classica ed è tra le più studiate (finora sulle riproduzioni) del Paese. Sono opere che parlano di storie e luoghi, come il rilievo di Porto Quando le istituzioni o l’Eutidemo di Bactriana. Per pubbliche, l’impegno dei la maggior parte sono state privati e la passione dei conosciute dal pubblico tramite le singoli si incontrano anche fotografie e solo ora, a seguito di l’impossibile diventa possibile. un intenso dialogo intercorso tra by Beatrice Vecchiarelli Il Campidoglio torna a esporre i il Comune di Roma e Alessandro tesori della famiglia Torlonia. Poma Murialdo, nipote del principe Torlonia e attuale amministratore della Fondazione, Dopo un lungo lavoro di selezione e di restauro, dal potranno finalmente tornare a essere ammirate da migliaia prossimo anno i marmi della Collezione Torlonia di visitatori di ogni dove. La mostra ha attirato fin da subito saranno visibili al grande pubblico grazie alla mostra l’attenzione internazionale e prima di prendere stabilmente “The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces” a cura dimora in un polo romano sarà in tour nei principali musei di Salvatore Settis e Carlo Gasparri. L’esposizione è al mondo. Non tutti però potranno essere accontentati, frutto di un accordo siglato nel 2016 dal Mibact e dalla motivo ulteriore per non lasciarsi scappare questa Fondazione Torlonia e segna l’inaugurazione di un occasione e visitare la mostra. nuovo spazio espositivo dei Musei Capitolini, a Palazzo 25 marzo 2020 – 10 gennaio 2021 Caffarelli, nel cuore della Capitale.Delle 620 opere della www.fondazionetorlonia.org collezione, sono stati scelti 96 marmi romani, tra busti, rilievi, statue, sarcofagi ed elementi decorativi, restaurati grazie al contributo di Bulgari e il supporto di archeologi e accademici dei Lincei. Il percorso espositivo, allestito da David Chipperfield Architects Milano, è articolato in cinque sezioni e si presenta come un viaggio nella storia del collezionismo dal XV al XIX secolo e più in generale nella raccolta del museo fondato nel 1875 dal principe Alessandro Torlonia. L’ultima di queste sezioni è strettamente connessa con l’esedra dei bronzi e del Marco Aurelio dei vicini Musei Capitolini. Il primo gruppo di marmi, bronzetti e terracotte della Collezione Torlonia risale agli inizi dell’800 e così è andata via via costituendosi attraverso una serie di acquisizioni e di spostamenti fra le varie residenze della famiglia. Nei decenni si è imposta come una delle più importanti raccolte private d’arte classica tanto che gli studiosi l’hanno definita la “collezione delle collezioni”, la seconda al mondo dopo il tesoro del faraone Tutankhamon, a detta di Jean-Cristophe Babin, CEO Bulgari. Per quantità e qualità dei suoi pezzi può | 20 |
DE ANDRÈ E PFM: RIVIVE LA LEGGENDA
decenni si fosse parlato nell’ambiente musicale della registrazione effettuata per l’occasione del registra genovese Dopo 40 anni, rinvenuto il filmato Piero Frattari. Eppure, nonostante con la registrazione completa del qualcuno asserisse di aver visionato concerto evento di Fabrizio De la mitica pellicola e il gran battage di Andrè con la PFM a Genova rumors a riguardo, del fantomatico video sembrava non esserci Veder riemergere dalle nebbie del concretamente nessuna traccia. passato una scheggia di leggenda L’importanza della testimonianza è un regalo che il destino a volte by Elisabetta Pasca filmata e la sua irreperibilità hanno riesce a riservarci: oggi, infatti, dopo contribuito nel corso degli anni ad quarant’anni, il fato ha deciso di alimentare una vera e propria leggenda, quasi come riconsegnarci un piccolo tesoro musicale, grazie al se il prezioso reperto fosse da considerare una Pietra ritrovamento della registrazione integrale del concerto Filosofale della musica italiana. Per quarant’anni, una evento di Fabrizio De Andrè con la PFM, tenutosi il 3 sorta di caccia al tesoro ha elettrizzato gli appassionati gennaio 1979 a Genova. Da quel concerto e dal tour e ha spinto ammiratori e addetti ai lavori ad una ricerca contestuale sarebbe scaturita una delle esibizioni più spasmodica che sembrava destinata a rimanere leggendarie della storia della musica leggera italiana, insoddisfatta. Che peccato non poter vedere e rivedere resa immortale da due dischi iconici come “In concerto le immagini vivide di quel piccolo immenso miracolo con PFM vol. 1” del 1979 e il successivo “In concerto musicale tra Faber e la PFM, fatto di complicità artistica, con PFM vol. 2” del 1980. Quella fortunata sinergia energia creativa e interpretazione ispirata. Il custode artistica aveva donato ai capolavori poetici del raffinato e depositario di questa rarità era effettivamente cantautore genovese, da Bocca di Rosa a Il Pescatore, Frattari stesso: la Sony Music Italia, con una nota una nuova audace veste, confezionata in virtù del stampa ufficiale, ha reso noto il recupero del video e la riarrangiamento dei pezzi in chiave rock operato con decisione di procedere con il restauro integrale delle maestria e ispirazione dalla band capitanata da Franco riprese, per poter finalmente rendere disponibile a tutti Mussida e Franz Di Cioccio. la possibilità di accedere a un patrimonio di emozioni Lo storico concerto di Genova del ‘79 non aveva avuto senza precedenti. fino ad ora la possibilità di essere rivisto, benché per
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LIBERI DAL PIZZO, IL TURISMO CHE FA MALE ALLA MALA
catene e scardinare i pregiudizi di chi pensa che la Sicilia sia solo questo. Siciliani che vogliono costruire un futuro più giusto per l’isola e i suoi abitanti e farne conoscere il volto più autentico. Viaggiare in modo responsabile non Così, sull’onda di questo sentimento di significa solo utilizzare mezzi di riscatto, negli ultimi dieci anni si sono trasporto amici dell’ambiente ma moltiplicate le associazioni e i tour anche essere consapevoli dei servioperator che propongono viaggi “pizzo zi di cui si usufruisce, delle persone free”. Cosa significa? Significa avere e delle strutture a cui ci si affida. la garanzia che neanche un centesimo Dalla bella Trinacria arriva una by Beatrice Vecchiarelli finirà nelle tasche della mafia. grande lezione di turismo etico. I ristoranti, gli alberghi, i negozi di souvenir, le ditte di trasporto, inclusi nei loro pacchetti, La Sicilia è la regione del sole, del mare, dell’arte, hanno tutti scelto di aderire alla lotta al racket, dimostrando della buona cucina. È storia e tradizione, accoglienza e come insieme non solo si è più forti, ma si può anche sincretismo. Spesso però è anche sinonimo d’illegalità, creare un circuito virtuoso (e contagioso) in grado di offrire corruzione, ma soprattutto di mafia. Un male che non al turista un’esperienza unica nella piena legalità. Nei loro appartiene certo solo a questa terra ma che qui ha radici itinerari, ai principali poli d’interesse e monumenti storici, profonde, insinuatesi nel tempo in ogni settore: nella sono dunque affiancate soste nei luoghi dell’antimafia sanità, nell’istruzione, nella politica e anche nel turismo. dalla Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato alla Sì, anche nel turismo. Esiste infatti una vera e propria rete Casina No Mafia alle strutture sorte nei terreni confiscati di strutture alberghiere, ristoranti, negozi ed esperienze a “Cosa nostra”. Per chi preferisce stare a contatto con turistiche prigioniere della mafia o in qualche modo legate la natura, sono disponibili anche escursioni in bici o in ad essa, mentre - in parallelo – è aumentato il numero dei barca, e non mancano i tour per gli studenti delle scuole e turisti che scelgono di visitare le case dei più noti boss e delle università. Fare turismo in modo responsabile non è di fare escursioni nei quartieri simbolo della criminalità quindi solo una questione ambientale, ma anche sociale, organizzata. Una moda forse alimentata anche da una economica, civica. ricca produzione letteraria, televisiva e cinematografica È una questione di etica perché viaggiare è bello, ma che ha reso pop persone e luoghi della mala. Qualcuno senza pizzo è meglio. però ha deciso di invertire la tendenza, di rompere le
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BRA E L’ELOGIO DELLA LENTEZZA La cittadina piemontese è tra le fondatrici dell’Associazione Città Slow International, per vivere il progresso “a bassa velocità” L’elogio della lentezza è un topos culturale ben consolidato, che artistico, storico e culturale, trova nella saggezza popolare sottolineando come non sia la uno dei canali preferenziali velocità il vettore del progresso e by Elisabetta Pasca della sua diffusione. Non a caso, dello sviluppo, bensì l’attenzione moltissimi detti popolari incitano ad certosina e il tempo che si prestano abbandonare la fretta e la frenesia per prediligere alla creazione di prodotti e iniziative di qualità. al contrario un ritmo di vita più rilassato, in grado In particolare, la bella cittadina di Bra, pioniera di garantire una maggior soddisfazione e un più dell’associazione, prezioso gioiello situato nella grande godimento delle gioie che il mondo e la “terra promessa” delle Langhe e del Roero, ad natura circostante riservano. Il concetto di lentezza, appena 50 chilometri da Torino, ha deciso negli infatti, non deve essere erroneamente associato ultimi anni di imprimere decisamente una nuova a quelli di svogliatezza e pigrizia, ma al contrario marcia al suo sviluppo, recuperando la sua può essere inteso quale recupero della antica e storica vocazione contadina dimensione più autentica e genuina e rileggendola in chiave attuale, dell’essere umano. trasformandosi così in una delle più In quest’ottica, nel 1999, le significative ambasciatrici italiane cittadine italiane di Bra, Orvieto, per quanto riguarda la qualità Greve in Chianti e Positano della vita e il gusto del buon hanno deciso di riunirsi per vino e del buon cibo. fondare l’associazione Città L’attenzione all’ecoSlow International, aprendo il gastronomia ha trovato la sentiero alle città “slow”, non sua naturale evoluzione in ancorate nostalgicamente una declinazione del vivere a un passato idilliaco e civile improntata a generare mitizzato ma proiettate sviluppo senza andare a invece a interpretare il futuro scapito di chi vive il territorio. cogliendone gli aspetti più Bra è oggi la regina della positivi e adottando un regime “food valley” piemontese, di vita “a bassa velocità”, custode e promotrice dei tesori rispettoso dei bisogni delle del patrimonio enogastronomico persone e della natura. locale. Ogni due anni, infatti, ospita Oggi, le città lente, caratterizzate la manifestazione “Cheese – le forme da una popolazione inferiore ai 50mila del latte”, una delle più prestigiose abitanti, sono 200 e si trovano in ogni parte del vetrine mondiali del settore caseario, globo: a unirle vi è una filosofia profonda e radicata ed è sede non solo dell’Università di scienze che attinge alle dinamiche e ai modi promossi dallo gastronomiche, ma anche della base internazionale Slow Food di Carlin Petrini. del movimento Slow Food. Insomma, come Bra Essere “slow city” significa impegnarsi a fondo insegna, chi va piano, va sano e va davvero molto, per rendere disponibile a tutti il proprio bagaglio molto lontano. | 26 |
| SCENARI CONTEMPORANEI
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PIÙ DONNE AL POTERE, PIÙ CRESCITA! Lavoro, sarà un inverno caldo. Crisi dei comparti tradizionali, aumenta la forbice tra nord e sud, in forte crisi Roma, la capitale.
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| SCENARI CONTEMPORANEI
Sul tappeto nodi strutturali che, nei prossimi mesi, istituzioni e politica dovranno affrontare. Ma, sempre dal fronte del lavoro, visto con gli occhi femminili, ci sono le prospettive più interessanti. Donne, donne, donne. Protagoniste della gestione economica. Impegnate in famiglia e nella cura dei figli e dei propri anziani. Talvolta anche nel volontariato, in larga parte femminile, secondo la Caritas. Donne fra i 36 e 65 anni, laureate il più delle volte, lavoratrici dipendenti, per il 15% straniere. Sono gli angeli del bene a Roma. Vivono una splendida esperienza umana – dicono – ma senza nascondere le difficoltà. Occhi, cuore, mani, il loro slogan. Operano per il bene comune senza esibizione. Con discrezione. E con risultati evidenti. Questo, e non solo, sono le donne. Secondo due studiosi della University of British Columbia e della Cambridge University, in economia sarebbe necessaria una presenza maggiore di donne. Da un’indagine che ha riguardato uomini e donne di 19 paesi del mondo, è emerso che le economiste hanno meno pregiudizi inconsapevoli degli uomini, i quali risultano maggiormente condizionati dal soggetto che esprime l’opinione. Una distorsione che riguarda le donne in misura molto limitata (circa il 40% in meno). In conclusione, il modo migliore per ridurre i pregiudizi in economia sarebbe quello di reclutare più donne, che garantirebbero confronti più equilibrati e soluzioni più ponderate, in particolare su argomenti complessi come disuguaglianze e implementazione di misure di austerità. E, in Italia, a che punto siamo? Una proposta di legge punta a prorogare, oltre la scadenza del 2020, la legge Golfo-Mosca. Il provvedimento, entrato in vigore nel 2011, aveva stabilito che il 20% dei posti disponibili negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate (consigli di amministrazione e collegi sindacali) venisse riservato alle donne. Dal 2015 la quota da riservare è salita a un terzo dei posti disponibili.
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La presenza delle donne nei cda migliora la qualità dei risultati, secondo quanto emerge da un Quaderno di ricerca della Consob che ha studiato la “gender diversity” misurando l’impatto della composizione dei consigli, dopo l’introduzione della legge Golfo-Mosca. Secondo lo studio svolto su tutte le società italiane in Piazza Affari, la redditività del capitale crescerebbe del 17% se dal 30% di donne nei cda si arrivasse al 40%. Nel 2010, in Italia, le donne rappresentavano solo il 6% dei componenti dei cda delle società quotate, tra gli ultimi tre paesi membri dell’Unione europea. Dopo l’entrata in vigore della legge Golfo-Mosca, nelle aziende quotate in Borsa la presenza femminile è salita al 27,8% al primo rinnovo e, nel 2018, la percentuale è aumentata al 33,5%. Dai dati emerge inoltre che le donne nei cda sono mediamente più giovani e più istruite rispetto ai colleghi uomini: hanno in media 50,9 anni rispetto ai 58,9 degli uomini e l’88,5% è laureata, rispetto all’84,5% degli uomini. Il cambiamento c’è stato, ma, parallelamente, a che punto è il cambiamento culturale affinché non sia più necessario emanare leggi per affermare una concreta parità dei sessi nel mondo del lavoro? E, al contempo, per provvedimenti che non penalizzino la donna rispetto alla procreazione e alla cura dei propri figli? La vera parità è un’urgenza morale, oltre che una necessità economica. Avere più donne nei posti di potere migliora i risultati ma anche l’ambiente di lavoro, le relazioni, il complessivo contesto aziendale. La funzione della donna migliora anche la società, se adeguatamente supportata nella funzione essenziale di garantire la crescita dei propri figli, con la sensibilità e la cura necessaria per una missione insostituibile. Insomma, donne per far crescere e migliorare il Paese. In una società maggiormente consapevole. Elvira Frojo
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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA
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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA
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BUONA FORTUNA, MADAME LAGARDE! Christine Lagarde, prima donna a ricoprire nel 2007 la carica di ministro dell’economia in uno dei paesi del G7, prima donna ad essere nominata nel 2011 direttrice del Fondo Monetario Internazionale, prima a diventare presidente della BCE (1° novembre 2019) ed anche prima a diventarlo senza aver mai ricoperto il ruolo di governatore di una banca nazionale europea. Scuola secondaria a Le Havre e a Bethesda (Maryland, Stati Uniti), laurea in giurisprudenza a Parigi. Poi stagista per il deputato statunitense William Cohen (che diventerà Segretario della Difesa degli Stati Uniti nel 1999 sotto la presidenza Clinton), avvocato, è assunta nel 1981 presso lo studio legale Baker & McKenzie, di cui, nel 1999, è presidente del Consiglio di Amministrazione, prima donna a ricoprire il prestigioso incarico. Tornata in Francia, viene nominata, nel 2007, vice ministro per il commercio estero (presidenza Chirac - governo Villepin), poi ministro dell’agricoltura e della pesca (presidenza Sarkozy - governo Fillon) e, infine, ministro dell’economia, dell’industria e dell’impiego nel 2009 (presidenza Sarkozy - governo Fillon II). Poi, la direzione del Fondo Monetario Internazionale e la presidenza della BCE. Christine Lagarde, una donna vincente, abituata ad arrivare ‘prima’. La rivista americana di economia Forbes, nella classifica 2018, l’ha collocata al terzo posto delle 100 donne più potenti del mondo, dietro Angela Merkel e Theresa May. Vedremo per il 2019. Femminilità, con un pizzico di civetteria, attenta anche al benessere fisico, usa il suo raffinato e tagliente senso dell’ironia in difesa delle donne. Per citare alcune sue battute “Se ci fossero state le Lehman Sisters invece che i Lehman Brothers (banca d’affari coinvolta nella crisi finanziaria del 2008), il mondo avrebbe potuto essere molto diverso ora” o quella “Uomini che mi hanno scavalcato ce ne sono stati ma non sono durati molto”. Una vita dedicata al lavoro in cui non sono esclusi i sentimenti. E Christine donna ha detto:“Sono convinta che per avere successo, nella vita professionale ma anche personale, sia necessario avere una certa autostima, e io credo che la fiducia in se stessi scaturisca dall’amore, dal
supporto, dall’affetto e anche dalla tenerezza. Il sostegno necessario può arrivare dal coniuge, ma anche da un particolare ambiente familiare o da una cerchia di amicizie”. Quali sfide attendono oggi Christine Lagarde come presidente della BCE? Mario Draghi, suo predecessore alla presidenza, di fronte alla crisi del debito europeo e ai rischi di recessione, ha adottato decisioni coraggiose ed efficaci, facendo leva su tassi di interesse negativi ed acquisto di titoli sui mercati da parte della BCE. Certamente, a questi o a diversi strumenti è necessario che i Paesi europei affianchino, comunque, profonde e concrete riforme per incentivare produttività e lavoro. Non sappiamo cosa farà Christine Lagarde. Ma, forse, sappiamo ‘come’ lo farà. Talento politico e coraggio sono tra le sue doti, oltre la competenza. E ha la forza della donna. Nel suo primo discorso come Presidente della BCE, Lagarde ha detto “Attenersi alle regole non significa mancare di creatività o originalità. Ed è questo lo spirito che dovrà guidare i nostri sforzi per approfondire la nostra Unione economica e monetaria.” Commentando la crisi del 2008, disse “Servono riforme all’interno del sistema finanziario, che portino anche più donne in finanza per una maggiore stabilità.[…] Infatti una maggiore diversità con un numero più elevato di donne si traduce in maggiore prudenza e meno decisioni avventate”. E, rivolgendosi al presidente Donald Trump nel corso di un’intervista all’emittente americana CBS, ha detto “La stabilità dei mercati non può essere soggetta a un tweet qui o là. Richiede misure considerate, pesate e misurate.” Non ci resta che attendere. Buona fortuna, Madame Lagarde. Per l’Europa, per il mondo, per le donne! Elvira Frojo | 31 |
SFERA EBBASTA DIVENTA CUPIDO NEL NUOVO SPOT MAC REALIZZATO DA FREMANTLE
“YOUR CHOICES MAKE US”: MANGO COINVOLGE LA COMMUNITY NELLE DECISIONI CREATIVE
24 tonalità di colore e una nuovissima formula dal finish satin-soft, che promette di fare innamorare chiunque la provi.
Mango presenta Your choices make us, una nuova iniziativa in cui la community del marchio sarà chiamata a decidere in merito alla prossima campagna e alla nuova collezione del brand.
Proprio l’amore è il focus dello spot del brand M•A•C Cosmetics con protagonista Sfera Ebbasta: il giudice rivelazione di X Factor veste i panni di un moderno Cupido, citando uno dei suoi brani più conosciuti. Niente arco e frecce, ma una scarica di swipe up: il trapper fa innamorare tutti attraverso il gesto simbolo di Instagram, quello delle dita che scorrono sullo schermo verso l’alto. Un vero e proprio LOVE AT FIRST SWIPE: così recita il claim internazionale della campagna Love Me Lipstick, che ha ispirato la creatività dello spot. Questo curioso superpotere trasforma Sfera da ragazzo dei popcorn in un cinema di provincia a Love Guru, con tanto di ufficio su cui campeggia l’insegna LOVE ME EBBASTA. Davanti a lui una fila interminabile di clienti innamorati e non corrisposti in cerca del suo magico “filtro d’amore”. Love Me Ebbasta è uno spot divertente e leggero che fa parte di una serie di contenuti ancillari alla sponsorizzazione di X Factor 2019 che il brand M•A•C Cosmetics sfrutta per comunicare la nuova range di prodotti Love Me Lipstick sui touchpoint digitali. E grazie al filtro Instagram Love Me Lipstick tutti i fan di X Factor e di M•A•C Cosmetics potranno giocare con gli asset super pop del brand.
by Margherita Pituano
Con lo slogan “Look. Participate. Decide”, il team creativo di Mango debutta con un progetto assolutamente innovativo che si svilupperà per varie settimane e in cui i follower del profilo Instagram ufficiale del marchio potranno scegliere i capi che poi troveranno in negozio, oltre ad altri aspetti collegati alla campagna Primavera/Estate 2020. Non è la prima volta che Mango conferisce pieni poteri alla sua community affidandosi ai quasi 11 milioni di follower del suo profilo Instagram. Già nella campagna Primavera/Estate 2018 gli utenti hanno potuto decidere in merito ai look dei modelli scegliendo gli accessori che preferivano. Adesso l’azienda fa un passo avanti coinvolgendo i follower anche negli aspetti collegati allo sviluppo della collezione e alla campagna. L’interesse per la moda, la cultura, lo stile e l’arte è ciò che accomuna il marchio e la sua community, oltre a rendere fondamentale la creazione di spazi e conversazioni condivise in tutte le comunicazioni.
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www.nseexpoforum.com
10-12 DICEMBRE 2019 Fiera di Roma
L’evento europeo dedicato alla space economy ed ai suoi trend topic: new mobility, data analytics, megaconstellations, pharma & medicine, cyber security, robotics, agricultural optimization and ecological maintenance, geolocalization, new moon, venture capital. Un’opportunità unica di crossed fertilization attraverso i principali interlocutori mondiali, le authority dello spazio, le aziende protagoniste, le realtà innovative
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“LA PUGLIA È UNO STATO D’ANIMO” Intervista a 360° con Michele Galgano, padre della community Facebook “Inchiostro di Puglia”, nata con l’obiettivo di promuovere la lettura nella regione
Come nasce l’avventura di “Inchiostro di Puglia”? Il sentimento dell’appartenenza è un concet“Inchiostro di Puglia” nasce nel 2014 quasi per gioto difficile a dirsi e a scriversi: spesso nell’eco: all’inizio volevo creare un blog di nicchia, perché nunciarlo se ne perde la soavità e si rischia avevo deciso di parlare di lettura e di promozione di arroccarsi in chiusure violente o in difese della lettura proprio nella regione italiana con la aggressive. Eppure, nel variegato universo del situazione più catastrofica. web, tra i marosi delle fake news e i venti brutaAll’epoca, infatti, erano appena stati pubblicati i dati li soffiati dagli hater, emergono ancora linguaggi Istat relativi alla lettura in condivisi in grado di unire Italia e la Puglia purtrope di raccontare delle belle po risultava tra le ultime storie. Senz’altro questo è La community di “Inchiostro di Puglia” regioni classificate. Allo accaduto per la communiha contribuito a creare un grande affresco stesso tempo, però, in quel ty creatasi intorno al blog di narrazioni popolari, in grado di restituire momento la mia regione “Inchiostro di Puglia”, nato l’anima di una terra, la Puglia, stava esportando moltisdall’ispirazione brillante di sempre più proiettata verso il futuro simi scrittori, dal Premio Michele Galgano, pugliese Strega Nicola Lagioia a appassionato trapiantato a Mario Desiati, da GianMilano. Dall’idea originaria rico Carofiglio a Donato Carrisi. Quindi, da lettore di promozione della lettura in Puglia, si è arrivati accanito, fui praticamente folgorato da un’idea: tra oggi a costruire un grande affresco di narrazioni il vanto dell’olio, del pane e di altri prodotti della popolari, in grado di restituire l’anima di una terra, regione, perché non parlare dell’eccellenza dell’inla Puglia, sempre più proiettata verso il futuro. Tra chiostro di Puglia? modi di dire, amore per il territorio, casi di successo e innovazione, questo inchiostro di Puglia non Volevi parlare a una nicchia, hai raggiunto un accenna a consumare la sua forza e il suo potenziale. pubblico enorme: com’è avvenuta la svolta? “Statti tu”, verrebbe da dire. | 35 |
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delle persone e in due anni mi è esploso tutto in mano: Nella mia testa doveva essere una cosa semplice, picsiamo arrivati a mezzo milione di seguaci senza che mi cola, non pensavo di fare grandi numeri. Per un anno rendessi bene conto di quello che stava succedendo e di ho pubblicato ogni settimana il racconto di un autore come gestirlo. pugliese, costruito intorno a vicende locali, e in questo modo, leggendo, si poteva fare il giro della Puglia su Quando hai capito che il tuo progetto era ormai una sorta di “treruote” virtuale, che invece di portare decollato ben oltre le tue aspettative iniziali? bombole del gas portava storie. Da lì sono nate tante L’esplosione di notorietà l’ho iniziative: nel 2017 abbiamo avvertita davvero quando raggiunto la soglia dei 10.000 “Ho cominciato cambiando punto sono stato contattato da fan e ci siamo attestati come Telesia TV, il broadcaster progetto culturale molto forte di vista – spiega Michele Galgano – che si occupa di gestire le tv e riconosciuto. Tutto bene, innon più la Puglia raccontata dagli scrittori somma. Finché un giorno non ma la Puglia raccontata dalla gente comune” nelle metropolitane italiane. Per un mese intero, le card di mi è venuta l’idea di dare una “Inchiostro di Puglia” hanno svolta pop al progetto. Perché girato in rotazione sugli ciò che è di nicchia non può schermi delle metro di Milano, Roma, Torino e anche diventare di tutti? Ho cominciato cambiando punto di sugli schermi degli aeroporti nazionali. Guarda caso, i vista: non più la Puglia raccontata dagli scrittori ma la responsabili di Telesia TV erano originari della Puglia. Puglia raccontata dalla gente comune, che magari non Spesso mi chiedono come riesco a chiudere tanti accordi conosce i trucchi della scrittura ma ha comunque qualcon grandi realtà, la verità è che il più delle volte nei bocosa di importante da dire e lo dice in maniera semplice ard di quelle aziende ci sono dei conterranei che seguoe diretta, scatenando un’immedesimazione ancora più no la pagina e ne conoscono il potenziale e decidono di totale e dirompente. In seguito ho cominciato a postacontattarmi. È la fama del progetto che mi precede. re le frasi in dialetto, i modi di dire, le foto, i racconti
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“Inchiostro di Puglia” è ormai un brand pienamente consolidato, da cui sono scaturite iniziative di business molto interessanti, dalle magliette alle agendine: come si sono sviluppate tutte queste opportunità? Io sono un outsider, non sono un professionista della comunicazione, nella vita facevo altro: posso dire che si è trattato di una serie di fortunati eventi. Prendiamo il successo delle nostre magliette. Tutto inizia grazie a Moteefe, un’azienda inglese che si occupa di creare merchandising personalizzato: il loro referente commerciale per l’Italia è proprio un pugliese e per più di un anno mi ha corteggiato per convincermi a realizzare con loro i gadget di “Inchiostro di Puglia”. In un primo momento ho detto di no, perché non immaginavo che qualcuno avrebbe voluto comprare le nostre t-shirt. Alla fine, però, mi sono convinto, anche perché tutte le stampe sarebbero state fatte in Puglia, a Mottola, presso Stampa Sud. Ho scelto una strategia di branding, applicando alle magliette un prezzo minimo, per far girare quanta più gente possibile con il marchio addosso. Operazione sostenibile e super economica. La maglietta in breve è diventata un simbolo di appartenenza, con decine di migliaia di acquisti da ogni parte del mondo.
Questo è quello che dice il Corriere della Sera. Al momento “Inchiostro di Puglia” conta mezzo milione di fan tra Instagram e Facebook e si tratta di un pubblico completamente organico, non ho mai speso un centesimo per far aumentare i nostri numeri. Gli amici di “Casa Surace” e “Il Milanese Imbruttito” hanno community più grandi che contano milioni di follower, ma se consideriamo i singoli post, “Inchiostro di Puglia” si difende bene con il numero di interazioni. Questo è un dato incredibile e significativo. Io penso che la gente si riconosca nel linguaggio pulito della pagina, mai una volgarità, una parolaccia, mai uno spunto d’odio. La genuinità e la verità pagano, probabilmente la gente vuole disintossicarsi dal clima violento che spesso imperversa sui social giocando sulle divisioni e sulle fake news. “Inchiostro di Puglia” vuole unire e mettere tutti d’accordo: questo si vede e la gente lo apprezza. Qual è il tuo rapporto con la community di “Inchiostro di Puglia”? Cerco di fare sempre qualcosa che porti valore e possa piacere alla community. Ad esempio, per gli eventi organizzati a Milano, collaboro con la catena “Il Priscio”, che produce panzerotti e ha tre punti vendita in città (Duomo, Ticinese e Bicocca), e le cose funzionano così: io lancio un messaggio e invito i membri del gruppo a partecipare a un evento “tra di noi”, senza ospiti, per stare insieme e mangiare quelle golose specialità. La risposta è gigantesca: gente che viene addirittura da fuori Lombardia per gustare un panzerotto con altri pugliesi. L’evento non è qualcuno o qualcosa, è esserci. Una community così coesa dà nell’occhio, tanto che molte aziende mi hanno contattato per offrire sconti ai partecipanti ai nostri eventi. Sui bus Marozzi, infatti, è disponibile uno sconto del 12% sul biglietto per i membri di “Inchiostro di Puglia”. Queste partnership sono un po’ il mio regalo alla community e le persone lo hanno apprezzato, non hanno visto malafede nelle iniziative. In questo modo è nata anche una pagina sul nostro sito, “Sparagna e comparisci”, in cui sono raccolte tutte le agevolazioni per i membri della community.
E non finisce qui, vero? All’ultima Fiera del Levante abbiamo aperto un temporary shop e per nove giorni c’è stata la fila per accaparrarsi le magliette di “Inchiostro di Puglia”. Migliaia di foto sotto la scritta “La Puglia è uno stato d’animo”, code lunghissime per raggiungere il pop-up store. Abbiamo contribuito al successo della manifestazione, che ha visto in questa edizione la più riuscita e partecipata degli ultimi 10 anni. E questa vittoria si ripete ad ogni evento in Puglia a cui prendiamo parte con il pop-up store. Come se non bastasse, insieme agli attori Antonio Stornaiolo ed Emilio Solfrizzi e a Gennaro Nunziante, autore dei film di Checco Zalone, ho progettato la linea di merchandising legata alla loro parodia degli Oasis, gli “Oesais” in salsa barese, riscuotendo anche qui un enorme successo. Recentemente abbiamo prodotto l’agendina di “Inchiostro di Puglia”, che ha venduto centinaia di copie già solo in prevendita. C’è un amore nei confronti di questo brand che mi fa quasi paura, perché il rischio è quello di deludere queste altissime aspettative.
Quali sono le storie di “Inchiostro di Puglia” che ti porti nel cuore? Conservo ancora la lettera di una ragazza che aveva portato suo papà in metropolitana a Milano per fargli vedere le scritte di “Inchiostro di Puglia” sugli schermi di Telesia TV. Il padre era arrivato nel capoluogo lombardo negli anni in cui non si affittava ai meridionali, tanto da
Oggi “Inchiostro di Puglia” è una delle tre community glocal più influenti d’Italia, insieme a “Casa Surace” e a “Il Milanese Imbruttito”: qual è il segreto di tanta popolarità e successo? | 37 |
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vergognarsi quasi di esserlo, ci si nascondeva addirittura. Per lui e per molti altri, vedere i modi di dire della terra d’origine esposti pubblicamente in tutte le fermate della metro è stato motivo di orgoglio, ha fatto scattare un gioioso senso di appartenenza, è stato il segno che i tempi erano finalmente cambiati e si poteva essere fieri delle proprie radici. Quella ragazza mi ha scritto entusiasta, perché era riuscita a mostrare a suo padre quanto fosse cambiata Milano rispetto alla città che lo aveva accolto brutalmente all’inizio. Un’altra ragazza, invece, ha usato una nostra maglietta per affrontare il suo primo lancio con il paracadute: la scritta recitava “Quanda moss”, ossia “Quante smorfie per così poco”. È davvero bello poter entrare così nella vita delle persone.
la pagina, è stato distorto e mistificato. All’improvviso, è passato il concetto che la ragazza odiasse Milano. Un elogio alla Puglia si era trasformato in discredito contro la città di Milano. Molti siti hanno approfittato di questa fake news e hanno cominciato a scrivere titoli click-bait sulla stessa lunghezza d’onda. Cavalcare l’odio per guadagnarci purtroppo è molto facile. Eppure le parole della ragazza erano molto chiare: amo Milano, però la Puglia mi ha rubato il cuore. In questa occasione, mi ha fatto paura la consapevolezza che, da una parte, la rete unisca milioni di persone, ma, dall’altra, altrettanto facilmente, le informazioni possano essere manipolate. Non si distingue più il falso dal vero, diventa terribile. La ragazza, che mi aveva affidato il suo pensiero, è stata attaccata duramente nei commenti sotto le fake news generate. La viralità è un meccanismo delicato e pericoloso, bisogna stare continuamente all’erta, considerando anche gli alti tassi di analfabetismo funzionale, di chi legge e non capisce. “Inchiostro di Puglia” sta raccontando tramite il suo blog anche le storie di successo del territorio: quanto è importante questo tipo di narrazione? In un momento di grandissima depressione, in cui la gente va via dalla nostra terra e si è persa la fiducia nel futuro, diventa fondamentale raccontare le vicende di startup tecnologiche locali che invece ce la fanno. Nel Sud Italia, la Puglia è sicuramente la regione più avanti: prendiamo Traipler.com, a Putignano, un’azienda che si occupa di montaggio video. Trenta dipendenti e una rete di 600 videomaker in tutta Italia: questa società sta facendo delle cose incredibili per quanto riguarda l’innovazione nel campo del montaggio video, lavorando anche con l’imprenditore digitale Marco Montemagno. A Bari poi abbiamo Roboze, che produce le stampanti 3D più precise al mondo, in collaborazione addirittura con la Nasa. Per non parlare di Brainpull, a Conversano, l’agenzia di comunicazione e marketing di Pescaria, unica azienda italiana ad essere stata citata in una trimestrale di Facebook. Oppure DeghiShop a Lecce, partiti da un garage per arrivare a uno shop online che fattura milioni di euro ogni anno. A chi mi parla solo di problemi e disoccupazione porto questi esempi, per dimostrare che dandosi per vinti in partenza non si arriva da nessuna parte, mentre credere e impegnarsi in un progetto può portare alla sua realizzazione e al successo, anche nei luoghi più inaspettati e difficili.
Ci sono stati degli episodi, invece, che ti hanno fatto riflettere sulla responsabilità e sui rischi derivanti dalla condivisione di contenuti con il cosiddetto “popolo della Rete”? Ormai “Inchiostro di Puglia” fa numeri galattici, non lo segue più solo mia madre! Ogni settimana raggiungiamo in media circa 6 milioni di persone. Qualche tempo fa ho postato la lettera di una ragazza di Milano venuta in Puglia per le vacanze estive e innamoratasi perdutamente del territorio. Il giorno dopo averla postata, la lettera aveva raggiunto un milione e mezzo di views ed era stata rilanciata dalle principali testate giornalistiche, televisioni e radio. In seguito, però, mi sono dovuto scontrare con il brutto della rete, perché il messaggio originario della ragazza, veicolato attraverso
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A LAVORO COME A CASA Hotwire pensa alla salute dei professionisti delle PR. L’approfondimento con Fiona Chilcott, Chief People and Culture Officer di Hotwire.
Partendo da questi presupposti, i dipendenti dell’agenSecondo uno studio condotto da PRWeek e PRCA, al zia sono stati invitati a raccontare come un ambiente 60% dei professionisti delle PR è stato diagnosticato un di lavoro disposto a fornire loro supporto li abbia disturbo mentale e circa la metà dei rispondenti (49%) aiutati nel loro cammino per ispirare tutti a portare ha dichiarato di sentirsi sempre più sotto pressione in ufficio “ogni parte di sé”. Hotwire si impegna così a con il passare del tempo. In generale, le agenzie PR stimolare un cambiamento culturale nel business della registrano uno dei livelli di stress più alti in assoluto comunicazione, per creare un ambiente davvero aperto e le professioni della comunicazione sono considerate che riconosca le differenze tra i lavori più stressanti al tra le persone: ne abbiamo mondo. Per questo è fondaparlato con Fiona Chilcott, mentale che il settore, special“I dipendenti migliori sono quelli che Chief People and Culture mente le agenzie, prendano in si sentono supportati, motivati e liberi Officer di Hotwire. mano la situazione per aiutare il proprio staff a gestire e di poter parlare con sincerità delle sfide Le professioni della comuridurre il livello di stress e, di che si trovano ad affrontare”. nicazione sono ritenute conseguenza, i disturbi a esso tra le più stressanti al connessi. Hotwire, in particomondo: quali sono i fattolare, opera da tempo con aziori di rischio che possono mettere a repentaglio la ni concrete a supporto dei suoi dipendenti, qualunque salute mentale degli operatori del settore? sia il problema che stanno affrontando. Che si tratti Quello della comunicazione è un settore esigente, di un lutto, di stati di ansia, di depressione o disturbo frenetico e in moto perenne. Ciò comporta spesso bipolare, negli uffici di Hotwire tutti sono incoraggiati di misurarsi con lo stress causato dalle scadenze da a parlare dei loro problemi: la possibilità e la libertà rispettare e, talvolta, dalle lunghe giornate lavorative. I di affrontare questi temi personali sul luogo di lavoro professionisti delle PR devono prima di tutto ricaricarsono un aiuto concreto che consente ai dipendenti di si, per non rischiare il burnout. sentirsi a loro agio e al sicuro nel proprio ruolo. | 41 |
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Esistono dei campanelli d’allarme da non sottovalutare nell’ambito dell’ambiente di lavoro? È importante investire nella costruzione di rapporti solidi con gli altri dipendenti e con i membri del proprio team, in modo da poter agire tempestivamente e offrire ai colleghi il sostegno necessario fin dai primi campanelli d’allarme. Assenteismo, scarsa produttività e comportamenti inusuali sono alcuni dei segnali da tenere d’occhio. Se un collega improvvisamente si assenta a lungo per malattia, se non rispetta le scadenze e se si isola, evitando di partecipare alle attività del team, è possibile che stia vivendo un periodo di stress, infelicità e disagio mentale.
Come occorre operare per innescare un vero e proprio cambiamento culturale nei confronti dell’approccio e dei pregiudizi verso le malattie mentali? I cambiamenti culturali partono dall’alto. Quando i leader creano un ambiente inclusivo e parlano apertamente delle proprie esperienze, gli altri si sentono incoraggiati a portare “ogni parte di sé” al lavoro e ad aprirsi anch’essi con sincerità. Occorre cercare spunti e occasioni per destigmatizzare i disturbi mentali, incentivando il coinvolgimento di tutti. Quali sono le iniziative messe in campo da Hotwire per supportare al meglio i propri dipendenti? In Hotwire, la salute mentale è la massima priorità. Siamo sempre pronti a mettere in campo nuove iniziative volte a incrementare il benessere dei dipendenti, incoraggiandoli a vivere una vita piena, felice e appagante. Progetti come la nostra campagna “Bring your whole self” testimoniano il nostro impegno a cambiare l’approccio attuale del mondo
Hotwire si impegna a stimolare un cambiamento culturale nel business della comunicazione, per garantire apertura e supporto. della comunicazione. La condivisione di storie rende possibili discussioni che altrimenti resterebbero confinate nella sfera privata. Sappiamo che il lavoro è solo una parte di ciò che ci definisce – non è un luogo in cui ci rechiamo, bensì ciò che facciamo – e, secondo la filosofia del Thoughtful Working, Hotwire invita le persone a integrare lavoro e vita privata nel modo che meglio soddisfa le loro esigenze. Grazie al Thoughtful Working, i nostri dipendenti sono liberi di scegliere da dove lavorare e di organizzare con flessibilità le proprie giornate lavorative in base agli impegni quotidiani. Inoltre, in tutti i Paesi in cui siamo presenti abbiamo implementato il nostro Employee Assistance Program, un programma di assistenza psicologica che garantisce ai dipendenti l’accesso a servizi di counseling psicologico senza alcun costo e nel massimo rispetto della privacy. Infine, implementiamo a tutti i livelli una politica di porte aperte e incoraggiamo i membri del team a parlare apertamente delle proprie passioni ed esigenze, in modo da poterli supportare nel loro percorso in Hotwire verso il successo.
Si possono individuare delle pratiche virtuose per supportare al meglio i professionisti in difficoltà e rendere l’ambiente lavorativo più sano? Innanzitutto, è fondamentale prestare ascolto e assicurarsi che i membri dello staff si sentano davvero ascoltati e capiti. Se possibile, bisognerebbe inoltre regolarne le responsabilità e la mole di lavoro per renderle più facilmente gestibili, nonché assicurarsi che siano al corrente delle risorse a disposizione – come ad esempio il nostro programma di assistenza psicologica ai dipendenti Employee Assistance Program – e incoraggiarli a concentrarsi sulla propria salute. I dipendenti migliori sono quelli che si sentono supportati, motivati e liberi di poter parlare con sincerità delle sfide che si trovano ad affrontare.
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| I VOLTI DEL BUSINESS
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FELIS: 30 ANNI DI MADE IN ITALY Dal mondo dell’abitare, tradizionale punto di forza del design italiano, arriva una storia che racconta il meglio della produzione nostrana, in perfetto equilibrio tra artigianalità e innovazione
Nata nel 1990 e con sede a Sacile, in provincia di Pordenone, Felis è guidata dalla famiglia Marcon: con il fondatore e attuale CEO Francesco, sono presenti in società i figli Gianluca, product manager e direttore marketing, e Alessia, direttrice amministrativa. Da 30 anni l’azienda dà vita a collezioni di divani, divani letto, letti e complementi d’arredo Made in Italy che parlano di comfort, qualità e durata nel tempo. Felis punta da sempre più che ad offrire semplici arredi, a far vivere ai suoi clienti una vera e propria “esperienza” positiva: l’ambiente – living o zona notte che sia – diventa non solo accogliente e rilassante ma anche bello da vedere, un vero piacere per gli occhi. Le ultime proposte in particolare spiccano anche per originalità, per brevetti esclusivi studiati per migliorare il relax e l’appeal dei prodotti e per un design unico sempre unito a un tratto distintivo della produzione Felis: la completa personalizzazione. Sono oltre un centinaio, infatti, i modelli a disposizione che possono variare nelle dimensioni secondo le necessità e possono essere rivestiti con oltre 500 varianti di tessuto. Grande attenzione è riservata alle nuove tecnologie, sia in ambito produttivo, dove molta cura è dedicata alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, che dal punto di vista commerciale con l’utilizzo di social network, configuratore 3D e CRM. Nonostante Felis utilizzi macchinari all’avanguardia nella produzione, il livello di artigianalità resta alto. La realizzazione di imbottiti necessita infatti di una manualità costante che l’azienda trova nei suoi artigiani specializzati dando la possibilità al cliente di personalizzare al massimo il prodotto. Come un sarto, Felis crea l’imbottito su misura per il cliente, privato o contract che sia. Distribuiti in tutta Italia, i divani e i letti Felis sono già presenti in diversi Paesi dell’Unione Europea e in alcuni stati extra europei ma lo sguardo dell’azienda è sempre proiettato più lontano, per riuscire a portare questa produzione d’eccellenza in tutto il mondo. www.felis.it Sveva Riva | 44 |
Gianluca Marcon
5
gr m
5
grandi mostre
50
produzioni originali
365 giorni di festa
1500
appuntamenti
#matera2019 CON IL SOSTEGNO DI
SILVER PARTNER
SCHOOL PARTNER
ESSENTIAL PARTNER
BRONZE PARTNER
CON IL PATROCINIO DI
COMFORT SUPPLIER
COFFEE SUPPLIER
OFFICIAL CARRIER
MAIN PARTNER
MEDIA PARTNER
GOLD PARTNER
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GESTIONE DIPENDENTI: GENERAZIONI A CONFRONTO Si dice che l’unica vera costante sia il cambiamento, e questo vale per qualsiasi cosa, compresa per la forza lavoro. Stiamo assistendo a un cambiamento generazionale, mentre un numero sempre maggiore di baby boomers va in pensione e la Generazione Z si appresta ad entrare nel mercato del lavoro. Una grande sfida viene lanciata alle aziende moderne: la gestione di una forza lavoro multigenerazionale.
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Una forza lavoro multigenerazionale è una forza rimanere nello stesso lavoro per una media di 15-20 anni, lavoro composta da dipendenti di diverse generae non sono mai stati abituati al cambiamento lavorativo. I zioni, come la generazione del baby boomers, la baby boomers sono gli ultimi paladini del posto fisso. Generazione X, i Millennials e la Generazione Z. Nei Le caratteristiche che contraddistinguono i baby boomers prossimi anni, le aziende potrebbero ritrovarsi a lavorare sono le seguenti: lealtà all’azienda, sono automotivacon team di dipendenti che comprendono dalle quattro ti, hanno una grande etica del lavoro, presentano una alle sei generazioni diverse tutte insieme, ed ecco spiegamentalità del tipo “vivere per lavorare”, credono che la to il motivo per cui imparare a gestire una forza lavoro stabilità finanziaria sia molto importante e naturalmente multigenerazionale ora è così importante. hanno una grande esperienza lavorativa che condividono In sociologia è noto come significativi eventi mondiali con le nuove generazioni. accaduti durante gli anni formativi di una determinata generazione abbiano letteralmente dato forma a speciGenerazione X (1965-1979) fiche qualità e caratteristiche di tale generazione. Per Con tutta la discussione sui baby boomers che vanno in alcuni invece la vera differenza viene creata da quelle che pensione ed i millennials che emergono nella forza lavochiamiamo differenze generazionali: quindi gli eventi storo, la Generazione X viene spesso trascurata. Tuttavia, ciò rici non influiscono su specifiche generazioni, piuttosto non significa che debbano essere trascurati sul posto di sono i bisogni delle persone che cambiano e si evolvono lavoro! durante le fasi della propria vita. Secondo la Harvard BusiIn ogni caso, non c’è dubbio che ness Review, negli ultimi un dipendente di 60 anni avrà cinque anni, il 66% dei leader Nei prossimi anni, le aziende potrebbero probabilmente priorità, interessi, della Gen X ha ricevuto solo ritrovarsi a lavorare con team di dipendenti una promozione o nessuna; i preoccupazioni, valori e qualità che comprendono dalle quattro diverse rispetto al proprio collega millennials e i baby boomers di 25 anni. Comprendere queste avevano invece ricevuto due alle sei generazioni diverse tutte insieme differenze può aiutare le aziende a o più promozioni durante guidare e gestire meglio la propria lo stesso periodo. Inoltre, forza lavoro multigenerazionale. i tassi di promozione dei dipendenti appartenenti alla Generazione X sono stati Baby Boomers (1946-1964) costantemente inferiori del 20-30% rispetto a quelli dei A partire dal 2013, i baby boomers costituiscono circa un millennials. Di conseguenza, quasi un leader su cinque terzo della forza lavoro, ma nei prossimi anni tale numero della Gen X ha dichiarato che la sua intenzione di lasciare scenderà, per forza di cose. Viene stimato che tra il 2011 il lavoro è aumentata nell’ultimo anno. (quando i boomers più anziani hanno raggiunto i 65 anni) Le aziende devono imparare a coinvolgere e trattenere i e il 2029 (quando i boomers più giovani compiranno 65 dipendenti e i dirigenti della Gen X, soprattutto quando i anni) circa 3,8 milioni di persone compiranno 65 anni dipendenti più anziani abbandonano la forza lavoro. ogni anno, ovvero circa 10.000 ogni giorno. Le caratteristiche che contraddistinguono i dipendenti Tuttavia, non tutti i baby boomers potranno andare in della Generazione X sono le seguenti: capacità di apprenpensione all’età di 65 anni. Molti boomers non hanno madere ed adattarsi a nuove tecnologie, ottima istruzione, turato i requisiti minimi per la pensione e di conseguenza una buona etica del lavoro, presentano un alto potenziale le prestazioni pensionistiche non sarebbero sufficienti di leadership, incentrano la loro vita su un buon equiliper consentire loro di vivere in maniera dignitosa. Quasi brio fra lavoro e vita privata. Tendono a rimanere nello la metà dei boomers che stanno ancora lavorando è stesso posto di lavoro per una media di 5 anni. convinta di non arrivare alla pensione fino a quando non avranno superato largamente i 65 anni e il 10% pensa perMillennials (1980-1995) fino di non raggiungerla mai. Nel 2017, i millennials hanno superato sia la GenerazioCiò significa che molte aziende possono aspettarsi di ne X che i baby boomers e sono diventati la più granvedere i loro dipendenti baby boomers rimanere più a de generazione attiva nell’attuale mercato del lavoro, lungo rispetto alle generazioni precedenti (minor cambio costituendo il 35% della forza lavoro. Poiché i membri di generazionale), soprattutto perché i boomers tendono a questa generazione sono diventati sempre più importanti | 47 |
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sul posto di lavoro, non c’è da meravigliarsi che sia stato imposta dall’alto. I pilastri sono l’uguaglianza all’interno scritto molto riguardante loro, dai consigli sulla gestione ladell’azienda e la chiara spiegazione delle motivazioni che vorativa ai video-parodia sulle presunte fastidiose abitudini portano ad una scelta aziendale. I millennials d’altro canto dei millennials. prediligono uno stile di leadership in cui è premiato il Tuttavia, mentre i millennials continuano a invecchiare, le raggiungimento dei risultati, in cui i dipendenti vengono loro priorità sono cambiate rispetto alle richieste di promoistruiti e seguiti dai propri leader. La Generazione Z sembra zioni rapide ed alla necessità di avere un luogo di lavoro riaver invece intrapreso un rapporto quasi di conflitto con la lassato o divertente. I millennials più “anziani” compiranno leadership: non amano dover seguire le regole ma preferi40 anni nel 2020 e molti hanno già una carriera avviata. Ciò scono un leader carismatico ed idealista. significa che, piuttosto che migliorare la propria posizione Per quanto riguarda invece l’assegnazione degli obiettivi o cercare lavoro, alcuni millennials sono già alla ricerca di e la valutazione relativa alla performance dei dipendenti, maggiore stabilità, migliori “core benefit” aziendali e magè importante tenere presente come le diverse generazioni giore soddisfazione sul lavoro. intendere l’intero procediDi seguito le caratteristiche comento. La chiave è concentrarsi comunque muni ai lavoratori appartenenti I baby boomers sono staalla generazione dei millennials: canovisti e vogliono essere sui propri dipendenti come individui idealismo, maggiore flessibilità, riconosciuti adeguatamente e conoscere le loro aspirazioni sono esperti nelle nuove tecnoper le loro profonde capacità e profonde motivazioni che li spingono logie, hanno un comportamento ed esperienza. Preferiscono a lavorare con successo. ambizioso, sono in grado di un ambiente di lavoro più integrare lavoro e vita privata. strutturato e un approccio Hanno un grande focus incenchiaro e definito riguardo trato sulla crescita personale e sulla carriera, e tendono a gli obiettivi a loro assegnati. La Generazione X preferisce rimanere nello stesso posto di lavoro per una media di 2 invece dover subire meno supervisione e chiede maggiore anni. autonomia. I millennials diversamente, vogliono essere giudicati non per le loro ore di presenza in ufficio, ma per Generazione Z (1996 - oggi) i loro risultati conseguiti. Mentre la forza lavoro aziendale Sebbene non sia ancora una parte dominante della forza continua a cambiare e ad evolversi, l’azienda deve essere lavoro, la Generazione Z entrerà nel mercato del lavoro nei pronta a gestire un team multigenerazionale con esigenze, prossimi anni e sta già dimostrando alcune fondamentali valori e priorità molto diverse. Potrebbe sembrare una vera differenze rispetto ai millennials che li hanno preceduti. sfida, ma la chiave è concentrarsi comunque sui propri La differenza fondamentale è che gli appartamenti della dipendenti come individui e conoscere le loro aspirazioni Gen Z sono concentrati sull’apprendimento con uno scopo: e profonde motivazioni che li spingono a lavorare con hanno bisogno di vedere come le cose si ricollegano all’osuccesso. biettivo finale, altrimenti non sono veramente interessati. Tendono avere una mentalità utilitaristica e multicultuL’AUTORE: ALESSIA CASONATO rale nel loro lavoro. La Generazione Z sarà anche l’ultima Group HR Operations Director presso SKS365 Malta Ltd, generazione a livello mondiale ad essere una maggioranza ha lavorato negli uffici del personale di Q8 Petroleum, caucasica, quindi le aziende dovranno dovranno in seguito Procter & Gamble, BNL, BNP Paribas, Philip Morris, Bristol-Myers Squibb, Ministero dei Beni Culturali e molto investire nella diversity ed inclusion. Scuderie del Quirinale, potendo avere Le caratteristiche della Gen Z sono le seguenti: multiculesperienza diretta del meglio e del turalismo, sono tutti nativi digitali, hanno una attitudine peggio delle risorse umane. imprenditoriale ed indipendente, sono spiccatamente È una dei pochissimi italiani a poter dire di essersi dimessa da multitasking. un posto pubblico per ritornare I dipendenti appartenenti a generazioni diverse possono nel settore privato e crede che avere opinioni discordanti sulla leadership e su cosa dola più letale arma di distruziovrebbe fare un buon manager. ne di massa siano i dipendenti scontenti. Ad esempio, secondo i baby boomers la leadership dovrebbe essere condivisa e concertata fra i dipendenti, ma mai | 48 |
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MICROSOFT ITALIA: STEFANO STINCHI NUOVO DIRETTORE DIVISIONE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Stefano Stinchi è stato nominato nuovo Direttore della Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia ed entra nel Leadership Team della filiale.
ADNKRONOS: PIETRO GIOVANNI ZORODDU È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE
by Margherita Pituano
Nel suo nuovo ruolo, Stinchi sarà alla guida di tutte le attività che l’azienda porta avanti con le agenzie del Governo aiutando, insieme al suo team, la Pubblica Amministrazione italiana nel processo di trasformazione digitale. In Microsoft da 3 anni, dopo un’esperienza ventennale in IBM, Stefano Stinchi ha portato le sue competenze ed esperienza nel Sales Management in diversi segmenti di mercato. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Enterprise Commercial Financial Services ATU dove ha guidato il passaggio al cloud dei maggiori istituti finanziari italiani. “Sono davvero entusiasta di potermi dedicare al Settore Pubblico. Abbiamo la straordinaria opportunità di accompagnare la PA in un processo di trasformazione, sostenendo la crescita del nostro Paese. La tecnologia più avanzata, unita all’esperienza del team Microsoft, darà un contributo al Settore Pubblico italiano in questa fase di grande cambiamento e innovazione” ha commentato Stefano Stinchi.
L’Adnkronos prosegue il programma di rinnovamento e rafforzamento della governance aziendale per essere pronta ad affrontare le sfide editoriali e tecnologiche che attendono il gruppo editoriale nei prossimi anni. A tale scopo, il consiglio di amministrazione, su proposta dell’amministratore delegato del Gruppo Adnkronos, ha provveduto alla nomina di Pietro Giovanni Zoroddu quale direttore generale con la responsabilità dell’attuazione e del coordinamento dei piani di sviluppo e riorganizzazione di tutte le realtà editoriali. “La conoscenza approfondita di ogni aspetto delle attività editoriali del Gruppo Adnkronos lo rende la persona più indicata per il raggiungimento degli impegnativi obiettivi che ci siamo posti per il decennio che si apre il prossimo anno”, afferma Pippo Marra, editore dell’Adnkronos. “Obiettivi – continua Marra – che richiedono in misura accentuata una componente manageriale ed organizzativa che oggi, ad un anno dalla nomina del nuovo direttore responsabile dell’Agenzia, Gian Marco Chiocci, posso dire di aver completato. Agli importanti investimenti in tecnologie e processi innovativi già avviati quest’anno, e che ci vedranno impegnati nei prossimi, era importante aggiungere una governance in grado di supportare e realizzare le tante idee che ho in mente di proporre al mercato editoriale”.
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Prof. Roberto Battiston, fisico e Direttore Scientifico New Space Economy European Expoforum
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SPAZIO ALLA NUOVA ECONOMIA Lo spazio come moderna frontiera dell’economia e della società. Lo spazio come nuovo “bene immateriale” di cui poter usufruire per creare indotto, risorse e nuove opportunità. Argomenti al centro del New Space Economy Expoforum, in scena a Roma dal 10 al 12 dicembre
della manifestazione che avrà luogo nella Capitale dal Sembra la sinossi di un film fantascientifico 10 al 12 dicembre presso i padiglioni di Fiera Roma. ambientato in chissà quale futuro, nella realtà dei fatti invece stiamo parlando di un presente Professore, questo mese a Roma ci sarà l’expoforum che forse in pochi sentono, e vedono, così vicino e dedicato alla New Space Economy. Cosa si intende attuale. Eppure è una realtà in cui siamo attualmente con questo termine? coinvolti, immersi anche inconsapevolmente, ma di cui Si parla di new space economy perché si presuppone siamo attori più o meno involontari. un utilizzo ulteriore rispetto a quello che oggi vieUna realtà che ha un nome preciso, new space econe fatto: lo spazio è già fonte di economia, e questa nomy, e che identifica lo spazio come risorsa da cui poincarna caratteristiche che ricordano la famosa New ter attingere e con la quale creare ricchezza e opportuEconomy che portò al boom nità. Lo spazio sta diventando di internet, di Google, sempre più sinonimo di econoLo spazio è già fonte di economia Amazon, Apple ecc. Questa mia, mentre l’economia reale è e questa incarna caratteristiche New Space Economy è nata matura per nuove applicazioni che ricordano la famosa New Economy dalla disponibilità del settore e tecnologie derivate dallo spaziale di creare e ricevere spazio. Questo mese a Roma si che portò al boom di internet, numerosi dati. terrà New Space Economy EuGoogle, Amazon, Apple In pochi anni il nostro cielo, ropean Expoforum, un appunil nostro spazio, ha reso tamento a tutto tondo dedicato disponibili delle modalità di al tema, ideato e organizzato fare servizi che prima erano solo immaginabili. Tutto da Fiera Roma e Fondazione Amaldi. Ci ha spiegato ciò ad una velocità di sviluppo straordinaria, e questo più nel dettaglio la new space economy il Prof. Roberto tema è al centro dell’expoforum che si terrà a Roma Battiston, fisico sperimentale e docente dell’Università questo mese. di Trento, nonché coordinatore e direttore scientifico | 53 |
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Quali sono le potenzialità di questo settore? Diciamo che, al giorno d’oggi, già usufruiamo dei frutti della New Space Economy. Basti pensare al servizio di navigazione satellitare, al Gps e ora a Galileo, che muovono quotidianamente miliardi di persone che ormai non guardano più le carte geografiche ma il display di un telefonino. Questo è uno dei risultati della New Space Economy, sfruttiamo lo spazio come luogo in cui lanciare satelliti che ci rendono disponibile questo servizio. La tele navigazione dei cittadini, delle persone, è oggi forse il servizio più utilizzato in questo senso, ma di fatto è già il passato di questo settore. Cosa c’è di nuovo? Bisogna imparare a usare i dati in modo più sofisticato, unendo ad esempio l’osservazione della superficie della Terra alla geo localizzazione di alcuni elementi che ne fanno parte. Siamo di fronte ad un nuovo modo di intendere lo spazio, come può lo spazio creare sviluppo economico? Quando si muove l’economia cambia per definizione il modo di guardare le cose. L’economia già sta guardando allo spazio con l’occhio di chi vuol ottenere e misurare un ritorno monetario. C’è la volontà di voler sfruttare le risorse presenti nello spazio: per esempio si pensa a come poter recuperare sulla Luna acqua ghiacciata che sembra presente in alcune zone dei poli. Avrebbe un ritorno economico enorme, perché potrebbe essere usata come combustibile per le navicelle spaziali. C’è chi ragiona proprio sull’utilizzo delle risorse presenti nello spazio, c’è l’occhio dell’imprenditore che si sta affinando per sfruttare le opportunità che non solo vengono dallo spazio ma che sono fisicamente nello spazio. Un domani, poi, si potrà pensare anche a “raggiungere” gli asteroidi e di utilizzare i metalli preziosi presenti in essi. Quando si muove l’economia non bisogna mai porre limiti alla capacità umana. L’evento Partecipano a NSE European Expoforum, tra le altre, l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), le principali agenzie spaziali europee, la Commissione europea, la GSA, le associazioni nazionali delle imprese spaziali e le imprese rappresentanti dei settori coinvolti nella New Space Economy a livello nazionale ed internazionale. Il tutto promosso dall’ ASI, dal Ministero della Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo Economico. www.fieraroma.it www.nseexpoforum.com Dove: Fiera Roma Quando: 10-12 dicembre
Roberto Battiston con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
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Sembra un argomento, e un settore, molto lontano dalla “gente comune”. Invece può interessarci molto da vicino, sia a livello economico che sociale. È d’accordo con questa affermazione? Più che d’accordo. Quando nasce un nuovo settore i benefici potenziali, per tutti, sono enormi. Basti pensare, come detto, alla New Economy dalla quale sono nati internet e gli strumenti informatici che oggi noi tutti utilizziamo. Ora sta nascendo questo nuovo settore, non sappiamo se sarà grande come quello precedente e si svilupperà con le stesse regole, però c’è un fermento che motiva sempre più persone ad avvicinarsi anche dal punto di vista finanziario. Il lato economico è importante, così come lo è quello legato all’inventiva, che porta l’uomo a ideare delle innovazioni che possano davvero attecchire e rendersi protagoniste sul mercato. Spero che siano i più giovani i protagonisti di ciò, spero che i ragazzi possano ideare delle tecnologie che un domani possano essere riconosciute come importantissime.
Certo, l’abbiamo voluta organizzare a Roma anche per questo. Nel mondo non esiste un simile momento di confronto tra diversi settori, siano essi legati o meno allo spazio, presenti contemporaneamente nello stesso forum. L’abbiamo organizzata in Italia per avere un appuntamento di questo prestigio e perché il nostro Paese, che ha una buona filiera spaziale, nella Space Economy negli ultimi anni ha fatto molti investimenti. Abbiamo una posizione particolarmente positiva che deve essere colta e valorizzata, e l’Italia in questo settore deve essere nel gruppo di testa con le altre potenze spaziali. Cosa può lasciare, e insegnare, una manifestazione simile alle persone? Vorrei che la gente uscisse con più idee, più sogni e obiettivi di quanti ne avessero quando sono entrati. Parlo sia degli studenti, interessati magari ad ambiti più scientifici, che piccoli o medi imprenditori che possano raccogliere spunti interessanti, o grandi imprenditori che possano avere coraggio di investire in un settore che già si sta sviluppando molto velocemente ma che ha margini di crescita enormi. Alessandro Creta
Manifestazioni come questa di Roma possono affermare, e diffondere, la competenza italiana in questo settore?
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In cammino verso la bellezza. Da sempre.
2020 31 Gennaio/1-2 Febbraio Fiera di ROMA
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| LE FORME, L’ARTE |
OLTRE LA MECCANICA, L’ITALIANO CHE RESE UMANI I “MOSTRI” Con una mostra inedita, Roma rende omaggio al maestro italiano degli effetti speciali, Carlo Rambaldi, per riscoprire attraverso le sue creazioni restaurate una pagina di storia del cinema nostrano e internazionale.
più iconiche della storia del cinema. Dei mostri che di Un po’ artigiano, un po’ ingegnere, Carlo Rambaldi è fatto hanno unito le generazioni, così credibili e reali stato uno dei massimi esponenti della meccatronica, la da essere diventati parte di un patrimonio culturale disciplina nata dall’unione della meccanica e l’eletcollettivo e da avergli fatto vincere più volte l’Oscar. Il tronica che egli seppe portare a livelli mai raggiunti primo è arrivato nel 1976 con “King Kong”, il secondo prima grazie al fortunato incontro con l’arte cinemacon “Alien”, pellicola diretta da Ridley Scott, il terzo tografica hollywoodiana. L’esposizione intitolata “La con l’amatissimo “E.T. l’extraterrestre”. Basti pensare meccanica dei mostri. Da Carlo Rambaldi a Makinache per il film “Una lucertola rium”, a cura di Carlo Libero con la pelle di donna” di LuPisano presso il romano PalazUno degli obiettivi della mostra è quello cio Fulci dovette rispondere zo delle Esposizioni, celebra di tracciare una linea immaginaria dell’accusa di maltrattamento il suo ingegno, ricostruendo tra il passato e il presente e far luce di animali, tanto erano vividi tramite un percorso interno i suoi modellini. alla sua opera l’evoluzione di sulla continuità con i moderni Il successo di questi esseri questa branca. sviluppi digitali degli effetti speciali meccanici si deve infatti Nella sua lunga carriera, Ramprincipalmente al fatto che baldi, scomparso nell’agosto riuscì a conferirgli un’umanità e un’emozione inaudite 2012, ebbe modo di collaborare con i più grandi registi per delle creature artificiali. E se può apparire banale del panorama internazionale, da Monicelli a Pupi per chi è abituato all’effettistica digitale, negli anni ‘70 Avati, passando per Spielberg e David Lynch. Non e ‘80 non lo era affatto. Uno degli obiettivi della mostra c’è genere che non abbia impreziosito con la sua arte: è perciò anche quello di tracciare una linea immaginal’horror, come in “Profondo Rosso” di Dario Argento o ria tra il passato e il presente e far luce sulla continuità “La mano” di Oliver Stone, la fantascienza, l’epica con con i moderni sviluppi digitali degli effetti speciali. “Conan il distruttore”, il giallo e il surreale. Oltre a una serie di modelli e progetti tecnici, restauSbarcò negli Stati Uniti negli anni Settanta e proprio rati dal gruppo Makinarium, sono esposti nella mostra qui diede vita ad alcuni dei pupazzi e delle creature | 58 |
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il suo primo brevetto, molti dei suoi bozzetti, degli studi e delle annotazioni che hanno preceduto la versione definitiva di personaggi come Pinocchio, realizzato per la miniserie omonima diretta da Luigi Comencini nel 1972 e prodotta dalla Rai. Un vero cult della tv, apprezzato dal pubblico soprattutto per tre motivi: la colonna sonora, firmata da Fiorenzo Carpi; il cast, formato da Nino Manfredi nei panni di Geppetto, Gina Lollobrigida, (la Fata Turchina), Franco e Ciccio (il gatto e la volpe), Vittorio De Sica, (il giudice), il burattino che, oggi, possiamo attribuire a Rambaldi. Dietro alla realizzazione del modello meccanico usato nella pellicola, si cela infatti una spiacevole vicenda di plagio. Per lo sceneggiato, Rambaldi ideò a sue spese tre differenti prototipi di Pinocchio, così da mostrare ai produttori e al regista, i movimenti del suo burattino. Nessuno si fece più vivo per mesi, fino alla scoperta che
La mostra dedicata al “maestro dei mostri” è un’occasione per riscoprire l’opera di un grande artista dell’epoca predigitale
le riprese erano state avviate copiando la sua invenzione. L’artista intentò così una causa, chiese una perizia per stabilire che quel burattino usato dalla Rai era frutto dei suoi studi e il tribunale deliberò in suo favore. La mostra dedicata al “maestro dei mostri” è quindi un’occasione per riscoprire l’opera di un grande artista dell’epoca predigitale, per vedere da vicino la gigantesca mano di King Kong (ben sette metri!) ma anche per conoscere i segreti della magia degli effetti speciali, sempre più protagonisti del cinema di nuova generazione. 22 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020 www.palazzoesposizioni.it Beatrice Vecchiarelli Ph. Fondazione Culturale Carlo Rambaldi
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TECH MA CON STILE Le festività natalizie, oltre alla gioia per un periodo fatto di luci, addobbi e sorrisi, portano con sé anche il “trauma” legato ai regali da fare ad amici e parenti. Nelle prossime righe aiuteremo i più indecisi, guidandoli attraverso proposte adatte a tutti i gusti (e tutti i portafogli) per non “toppare” il dono perfetto.
Indigo Borsa Milano Chi non ha bisogno di uno zaino? Tutti hanno bisogno di uno zaino. Mediacom, nella sua linea di prodotti dedicati alla portabilità, ha lanciato il Milano Pro by Indigo. Dotato di una struttura morbida ma dalla discreta imbottitura lo zaino si presenta molto capiente con una strip blocca notebook a strappo. I materiali sono resistenti e di buona qualità, allo stesso modo lo spazio interno è ben proporzionato, capace di contenere un portatile da 17”, mouse, carica batteria e diversi fascicoli. Uno zaino perfetto per essere utilizzato in differenti ambiti, realizzato con materiali di prima qualità e fornito di scomparti utili per conservare in totale sicurezza qualunque tipo di dispositivo elettronico. La computer bag Milano è stata pensata e realizzata per chi lavora spesso all’aperto e cerca una soluzione robusta, water resistant e funzionale per tenere i propri devices. 34,99€
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Walkman Sony NW-A105 È stato presentato durante l’ultima fiera di tecnologia a Berlino, l’Ifa, ed è stato subito amarcord. Sony torna indietro nel tempo e, a distanza di 40 anni dalla prima uscita sul mercato, ripropone l’iconico walkman reinterpretandolo in chiave moderna. La casa giapponese celebra a suo modo il quarto decennio dell’originario walkman producendo quello che di fatto è un riproduttore mp3 ma con il design del famoso lettore di cassette musicali. La stessa cassetta è una riproduzione su schermo lcd e l’utilizzo è quello intuitivo tipico dei moderni smartphone, con applicazioni installabili e il sistema operativo Android a far “girare” il tutto. 349€
Kobo Libra H-2O Nell’epoca del digitale e delle piattaforme virtuali ormai, con buona pace dei nostalgici, i libri vengono abbandonati sugli scaffali a favore dei sempre più diffusi E-reader. Il vantaggio di un device simile è notevole e ben comprensibile, considerato il peso decisamente ridotto rispetto alla carta stampata. Kobo è una delle aziende più giovani a produrre gli E-book e con Libra H-2O ha dato vita a un dispositivo intuitivo che fa dell’ergonomia e portabilità i suoi punti di forza. Progettato per essere utilizzato con una mano sola, le dimensioni contenute del device permettono una comoda fruizione dello stesso, garantendo la lettura in qualsiasi occasione. 179,99 € iPhone 11 Pro Per anni Apple ci ha abituato, in fase di presentazione dei suoi iPhone, alla frase ad effetto “Il miglior smartphone mai prodotto”. Una dichiarazione caduta un po’ nella banalità negli ultimi anni ma che con l’ultimo arrivato di casa Cupertino sembra essere tornata valida. Dopo una serie di modelli fotocopia, Apple sforna, con l’iPhone 11 Pro, un dispositivo capace di sorprendere, soprattutto dal punto di vista fotografico e di schermo. Tre obiettivi , un ottimo pannello OLED, una qualità costruttiva ai vertici della categoria e prestazioni di altissimo livello grazie al SoC Apple A13 Bionic tra i punti di forza del melafonino. Una pecca? Forse la memoria da 64 gb della versione base risulta un po’ “ridotta” per gli utilizzi standard attuali. Da 1189€
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Giradischi Sony PS-LX310BT Tradizione e modernità si fondono nel nuovo giradischi Sony con annesso lo Speaker bluetooth XB12 BT Extra Bass. Design pulito e minimalista quello del lettore di vinili che si adatta perfettamente a qualunque ambiente, sia che lo mettiate in camera da letto che in bella vista in salotto. Dotato di un profilo elegante e finiture di qualità, il giradischi offre un look e funzionalità di alto livello che accompagnano alla perfezione la propria musica. Questo device si connette a tablet, cellulare, ma anche e soprattutto alla sound bar. La stabilità della connessione Bluetooth è uno dei punti di forza di questo giradischi. 209,99€ Samsung Galaxy Watch Active 2 Tanta potenza, tutti o quasi i sensori biometrici più importanti ed un gran bel display Super AMOLED fanno dello smartwatch della casa coreana uno dei migliori sul mercato. Per questo modello Samsung ha lavorato tanto nella personalizzazione mettendo a disposizione una notevole quantità di materiali. La scelta è ampia, cambiano i costi ma chiunque può trovare la combinazione adatta ai propri gusti. Il carattere minimal del dispositivo piace e risulta adeguato a qualsiasi situazione, sia essa sportiva o formale. L’utilizzo è semplice e intuitivo: con uno swipe a sinistra si accede alle comunicazioni ricevute, con un tap e si entra potendo scorrere il testo e rispondere direttamente dal quadrante digitale. 319€ Fujifilm Instax mini Liplay Il brand nipponico prova a portare un po’ di innovazione nel settore della fotografia istantanea con la nuova Instax Mini LiPlay, camera che unisce un sensore digitale e un microfono alla tecnologia Instax di stampa immediata. Con questo piccolo device è possibile registrare fino a 10 secondi di audio che saranno ‘incorporati’ nella fotografia stampata. Non essendo possibile far ‘suonare’ le fotografie su carta, si sfrutta il cloud e il fatto di essere sempre connessi: grazie al QR code che viene posizionato sullo scatto è possibile sentire lo spezzone di audio registrato. 169€
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Wiko View3 special edition Tra i brand principali nella produzione di smartphone low cost, Wiko con la special edition del View3 si lascia guidare da una vena artistica completamente made in France. Il brand transalpino, nella realizzazione del suo nuovo modello, ha coinvolto tre creativi del Design Center di Marsiglia, dove Wiko coltiva una fucina di talenti. Gli artisti hanno creato le edizioni Blooming Immersion, Wild Jungle e Dots in Details, realizzate assecondando stili e gusti differenti. Ciascuna edizione speciale contiene un Wiko View 3 in colorazione Night Blue, una cover personalizzata con i disegni dei creativi, adesivi e cartolina abbinata e accessori in dotazione. 179,99€ Sony speaker SRS-XB12 Extra Bass Quale miglior speaker da abbinare al giradischi prima descritto se non il (già citato) SRS XB12? Il “piccoletto” giapponese è un concentrato di potenza di suono e qualità di audio, il tutto ad una cifra decisamente contenuta (60€ sul sito ufficiale, ma cercando bene lo si trova anche a un costo ridotto). Dotato di certificazione IP67 questo device resiste ad acqua (può essere immerso), polvere, sabbia e fango, con la batteria dalla durata di 16 ore di ascolto. Date le dimensioni ridotte la portabilità è uno degli aspetti più interessanti dello speaker bluetooth. SRS-XB12 dispone della tecnologia Extra Bass per un sound basso e potente. 60€ ...AND A HAPPY TECH YEAR! Tecnoaddicted di tutto il mondo unitevi. Start-up e grandi brand presenteranno le loro ultime novità a Las Vegas, anche quest’anno teatro dell’attesissimo Consumer Electronic Show. Il 2020 si apre con un importante appuntamento per tutti gli amanti della tecnologia: dal 7 al 10 gennaio il CES sarà di nuovo il luogo di ritrovo per tutti coloro che operano nel business delle tecnologie e il place to be per tutti i maniaci dell’innovazione. In oltre 50 anni il CES è servito come ‘terreno di prova’ per i maggiori produttori di tecnologia, divenendo l’appuntamento globale di presentazione dei nuovi prodotti e risultando come la prima occasione per ‘toccare con mano’ le avveniristiche creazioni della tecnologia, estesa in ogni aspetto immaginabile. Largo dunque ad anteprime esclusive e novità delle quasi 4000 aziende espositrici, per scoprire tutta, ma proprio tutta, la tecnologia che rivoluzionerà ancora una volta la nostra vita quotidiana. www.ces.tech
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LE PAGINE DELL’ANNO CHE VERRÀ Quale migliore modo per iniziare il nuovo anno se non concedendoci qualche piacevole lettura? Per cominciare il 2020 col passo giusto, concederci un po’ di relax solitario dopo le abbuffate festive, ecco i libri in uscita questo mese, quelli che secondo noi proprio non potete non portare con voi. Thriller o romanzo storico, italiano o straniero, l’importante è riuscire a ritagliarsi minuti di distrazione e, magari, di ripresa dopo il ritorno al lavoro. In bus o sul treno, nel letto o davanti al camino, magari accompagnato da un calice di vino: libera scelta di fruizione del libro che andrete a scegliere. E chissà che la vostra prossima lettura non possa essere una di queste che vi andiamo a proporre. Con la temperatura esterna sotto zero, meglio sfogliare un bel libro al caldo di casa. “La casa delle voci” di Donato Carrisi Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà. Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.
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“Network Marketing - Il business vincente nell’era digitale” di Luigi Baccaro L’argomento è tra i più discussi nell’ambito delle nuove professioni, e spesso i toni con cui viene trattato sono tutt’altro che positivi. Ma quanto di vero c’è nelle dichiarazioni che circolano online? Nonostante la giovane età, Luigi Baccaro è un professionista e comunicatore affermato, pioniere del Network Marketing sui social in Italia con un grande seguito. In occasione dell’uscita del suo primo libro, ha ideato anche un cortometraggio che ne ha anticipato i temi, presto presentato nel circuito festivaliero. Il suo è un manuale pratico per il successo, corredato dalle parole di alcuni dei più importanti networker italiani che svelano ai lettori come si diventa leader. Certo, anche la loro esperienza è stata segnata da difficoltà e incertezze, ma superate sempre con successo, nella convinzione che l’importante è costruire network solidi e in crescita. Mondadori ha deciso dunque di puntare su Luigi Baccaro e sulla sua competenza nell’affrontare un settore che può sembrare di nicchia, ma che in realtà riguarda sempre più persone e che sta partecipando attivamente alla rivoluzione dell’era digitale.
“Donne Capovolte, piccole Storie di grandi rivoluzioni quotidiane” a cura di Chiara Brilli con la collaborazione artistica di Vivilla Zampini. Donne Capovolte è un cammino intrapreso dal momento in cui, per volontà propria o di altri, per destino, scelte, imprevisti della vita, è stato compiuto un ribaltamento di prospettiva del mondo. Una separazione, un cambiamento lavorativo, una violenza fisica o psicologica, l’atrocità della Storia, una fragilità intima, l’amore tra una madre e una figlia, un capovolgimento migrante di cuore e territorio. Queste sono alcune delle storie e delle rivoluzioni dell’essere Donne Capovolte: pronte a tutto ma senza perdere sé stesse, come spiega la curatrice che ha coinvolto 15 donne con differenti esperienze, professioni, percorsi personali, tutte unite da un filo rosso che si è dipanato attraverso la narrativa intima e condivisa di questo libro collettivo. Le storie del volume sono firmate da Giovanna Daddi, Francesca Fiorentino, Sara Dei, Claudia Bianchi, Cristina Scaletti, Chiara Brilli, Gaia Nanni, Luana Esposito, Danila Pescina, Diana Winter, Alessandra Gasperini, Angela Maria Motta, Silvia Cortelloni, Isabella Mancini, Susanna Bonfanti.
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“La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah” di Enrico Mentana, Liliana Segre “Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere.” Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come “alunna di razza ebraica”, viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa “invisibile” agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent’anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. “Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea”. Enrico Mentana raccoglie le memorie di una testimone d’eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l’adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all’amore del marito Alfredo e ai tre figli. Sveva Riva
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UN REGALO DA OSCAR Una selezione di chicche per veri appassionati di cinema, da guardare (o leggere!) in compagnia o raggomitolati sul divano.
Il meglio di Warner Bros. 10 film da collezione - Thriller/Action Regalone robusto per amanti delle emozioni forti: Warner Bros nella collana in cui raccoglie i suoi migliori film divisi per generi ha puntato stavolta sul thriller e sull’azione riunendo dieci film a vario titolo indimenticabili. Si parte da Intrigo Internazionale, uno dei capolavori di Alfred Hitchcock, datato 1959, in cui Cary Grant interpreta un uomo vittima ignara di uno scambio di persona che lo porterà al centro di un intreccio di spie e assassini da cui sarà molto difficile uscire, passato alla storia per sequenze magnifiche come l’attacco dell’aereo nel campo di grano, e si arriva a The Town, film di rapina che ha rivelato il talento da regista di Ben Affleck (pur essendo il suo secondo film) e in cui interpreta un rapinatore che vorrebbe ritirarsi ma è costretto dal suo capo a un ultimo, colossale colpo allo stadio di Boston. Nel mezzo piccoli e grandi classici come Ispettore Callahan, il caso Scorpio è tuo, Arma letale, Quei bravi ragazzi, Il fuggitivo, Natural Born Killers, L.A. Confidential, Il cavaliere oscuro e Inception: potremmo dire per tutti i gusti, dai cinecomics a operazioni più sperimentali, a patto che piacciano i menu piuttosto decisi.
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Roma, di Alfonso Cuaròn - Criterion Collection Sarà disponibile da febbraio 2020 ma è già possibile preordinare quello che è un oggetto storico per i collezionisti: ovvero il primo blu-ray mai prodotto di un film targato Netflix. Lo distribuisce Criterion, garanzia di grande cinema: e il film di Cuaròn vincitore del Leone d’oro 2018 e dell’Oscar 2019 per il miglior film internazionale appartiene di sicuro a questa categoria. Chissà se l’altro grande film Netflix, ossia The Irishman di Scorsese, avrà lo stesso privilegio. Contenuti speciali di grande pregio.
Cuore e acciaio. Le arti marziali al cinema di Mauro Gervasini - Bietti Editore Il cinema delle arti marziali, da Bruce Lee a Jason Bourne, non è solo spettacolo. È filosofia, come lo è la stessa pratica di queste arti. Il libro di Gervasini, critico cinematografico e anche praticante di aikido, serve proprio a illuminare questo aspetto, a dare ad attori e film uno spessore, una luce diversa da quella dello spettacolo, antropologica e storica. “Una nuova idea del cinema d’azione”, come dice la quarta di copertina, che parta dai film classici di samurai e arrivi al nostro mondo dopo l’11 settembre.
100 Movies Scratch off Bucket List Poster Un gioco per cinefili, una curiosità da appendere in camera da letto: un poster fatto di 100 quadratini tipo gratta e vinci dietro ognuno dei quali si cela un’icona che rappresenta i film più amati e celebri della storia. Un’idea su come utilizzarlo: si gratta un quadratino per volta e si vede o rivede, da soli o con famiglia e amici, il film che appare. Un cine-party a sorpresa che può diventare un bel viaggio dentro la storia del cinema hollywoodiano.
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THE SOUND OF CHRISTMAS Quando il Natale chiama, l’industria musicale risponde. E per i collezionisti è tempo di spese.
Mode (Box Set) - Depeche Mode Se dobbiamo dare un premio al più invitante cofanetto di fine anno, non possiamo che citare “MODE”, che già dal nome rimanda ovviamente ai Depeche Mode. Un box mastodontico, elegante, ricco e in rigorosa edizione limitata, che ha fatto la sua comparsa il 22 novembre. Ci troviamo di fronte alla raccolta completa dei lavori della band sino ad oggi, composta da 14 album in studio – da “Speak & Spell” a “Spirit” del 2017 – e da materiali extra album. In linea con il gusto estetico che contraddistingue da sempre la band, il box set numerato e in edizione limitata, è un cubo nero elegante e minimalista che racchiude ogni disco in una bustina di carta di colore nero ripiegata a portafoglio. Tutte le copertine originali degli album sono infatti state reinterpretate in disegni ‘nero su nero’, e realizzate in esclusiva per questo cofanetto. In aggiunta agli album in studio, ben quattro dischi bonus offrono una raccolta cronologica di singoli, b-sides, tracce bonus. Ad accompagnare il tutto, un libro di 228 pagine con i bordi dorati, contenente i testi di tutti i brani, riuniti insieme per la prima volta.
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1999 (Super Deluxe Edition) - Prince Discutere sulla qualità e sull’importanza dell’ album “1999” (pubblicato nel lontano 1982) all’interno della discografia di Prince ci pare stucchevole. Godiamoci questa corposa ristampa appena uscita che ci consegna ben 65 tracce audio distribuite su 5 CD o 10 vinili da 180 grammi. Ben 23 canzoni inedite, esibizioni live dell’epoca, supporto video, nuove note di copertina, tutti i testi dei brani, immagini inedite, una rimasterizzazione come si deve: crediamo che, per gli amanti del folletto di Minneapolis, ci sia da restare davvero senza parole.
Use Hearing Protection: Factory Records 1978-1979 e Factory: Communications 1978-1992 Chi non conosce la Factory Records è pregato di rimediare. Ora. I 40 anni della storica etichetta di Manchester, “patria” di band come Joy Division, The Durutti Column, Happy Mondays e Cabaret Voltaire (solo per citare 4 pesi massimi), vengono celebrati da due cofanetti ricchi di spunti, memorabilia, immagini e interviste ai protagonisti di quell’avventura. Ma non manca ovviamente la musica, tanta, bellissima e in vinile. “Use Hearing Protection: Factory Records 1978-1979” e “Factory: Communications 1978-92” hanno tracklist da brivido, a dire poco.
Take On Me (7” Blue Vinyl) - A-Ha Quando diciamo A-ha pensiamo subito a “Take On Me” e a quel suo magnifico video a cartoni animati, entrato di diritto nell’immaginario iconografico e musicale degli anni ‘80. La band norvegese, ancora attiva, ripubblica quel brano sul perfetto supporto in vinile, un 7” azzurro e la nostalgia subito ci assale, ascoltando quel classico e ammirando lo sguardo languido del giovane e bellissimo Morten Harket in copertina. Mettete il disco sotto l’albero di Natale, in zona presepio, sarà come se i 3 Re Magi quest’anno arrivassero prima, dalla Norvegia però. Riccardo Cavrioli
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UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK Il nuovo film di Woody Allen, dopo l’affaire Amazon, è un dolce omaggio alla commedia classica
nella Grande Mela per motivi di lavoro. La ragazza Finalmente Woody. Sarà l’abitudine al film autuninfatti deve intervistare un regista importante: ma tra nale del maestro newyorkese, ma l’anno trascorso equivoci e imprevisti la loro idea di gita romantica sarà senza ha fatto sembrare questa distanza molto completamente ribaltata. più lunga. Colpa, potremmo dire, di Amazon che Allen sceglie temi, tipi e luoghi per lui potremmo dopo aver prodotto il film come parte di un contratto dire abituali dopo il viaggio nel dolore e nel dramma pluriennale con Allen, lo ha bloccato - rescindendo il teatrale di La ruota delle mecontratto - per gli strascichi raviglie, sceglie la leggerezza, della questione che lo vede i sorrisi e le battute, sceglie accusato di molestie alla figlia Allen sceglie temi, tipi e luoghi per lui l’amore e le sue sfumatuadottiva Dylan, nonostante potremmo dire abituali dopo il viaggio re impreviste. Ma più che vari procedimenti giudizianel dolore e nel dramma teatrale altrove sceglie di omaggiare ri lo abbiano riconosciuto di La ruota delle meraviglie, sceglie la commedia sofisticata holinnocente, tornata alla ribalta la leggerezza, i sorrisi e le battute, sceglie lywoodiana degli anni ’30, la sull’onda del caso Weinstein cosiddetta screwball comedy, e del conseguente movimento l’amore e le sue sfumature impreviste. il cinema di Howard Hawks, MeToo. Leo McCarey e George Risolta la causa con un accorCukor coi loro ambienti eleganti, una lieve malinconia do extra-giudiziale, Amazon ha ritirato il suo nome a punteggiare gag, battute e situazioni divertenti, un dalla produzione mentre Allen ha potuto distribuire senso superiore di romanticismo che emanava anche il suo film che è nelle sale italiane dal 28 novembre dai personaggi più bislacchi. Fin dalla struttura (che (mentre negli Stati Uniti non è ancora prevista una Allen aveva già accennato in uno degli episodi di To data di uscita): Un giorno di pioggia a New York Rome with Love), il regista richiama il glorioso passato racconta di Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh della commedia anni ’30 e ’40: due innamorati, giovani (Elle Fanning), lui simil-dandy di New York lei aspie diversamente illusi sebbene lui giochi a fare il dandy rante giornalista sognatrice di campagna, coppia di un po’ blasé, che si perdono tra le insidie della grande studenti innamoratisi al college che passa una giornata | 75 |
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città la quale però li fa anche innamorare o reinnamorare, in cui il tumulto delle famiglie o le luci della ribalta rischiano di allontanare la coppia ma fanno anche loro scoprire lati della loro personalità che non conoscevano. Tutto in un giorno, apparentemente circolare ma in realtà più articolato di quello che sembra, con le varie svolte narrative che separano i protagonisti che danno vita a nuovi racconti, con cui Allen delinea nuovi personaggi, in cui mostra il suo amore per l’atto stesso dello scrivere: la dolcezza o la bonaria causticità con cui dipinge i signori hollywoodiani, la maturità felicemente senile con cui guarda i suoi “ragazzi” senza paternali ma con quel pizzico di saggezza che l’essere pluri-ottantenne porta con sé, senza giudicare ma lasciando tutti liberi di essere ciò che sono e di scoprirlo. L’omaggio più bello però a quel cinema così antico eppure mai invecchiato è nella regia, nel modo di dirigere gli attori e di mettere in scena, nel rapporto con la fotografia di Vittorio Storaro (al suo terzo film con Allen: una collaborazione che ha dato nuova vita al cinema del regista): come avrebbe fatto Cukor infatti, per esempio in La costola di Adamo, Allen riprende quasi tutto in piano sequenza, senza stacchi di montaggio dentro la stessa scena, per esaltare il gioco degli attori (tutti deliziosi, da Jude Law a Liev Schreiber fino a Selena Gomez, che torna a lavorare con Allen dopo la miniserie Crisi in sei scene) e per dare respiro e fluidità ai luoghi, ma soprattutto per dare significato ai rapporti tra i personaggi, uniti da un’inquadratura o divisi dal montaggio. E Storaro illumina la New York piovosa dell’autunno con la gioia romantica e antinaturalistica di quel modo classico di fare cinema, giocando sulle sfumature, il rifrangersi della pioggia, le luci, i colori. Ecco, i colori: quelli caldi tipici di molto cinema alleniano assumono nuovi toni, nuova brillantezza, nuove sfumature grazie al lavoro del maestro italiano che li usa, come in La ruota delle meraviglie ma in modo più sottile, per costruire le emozioni e le sensazioni dei personaggi, per comunicare con il pubblico. Le luci si aprono, cambiano colore o si concentrano su un volto o su un corpo per evidenziare un passaggio, per toccare il pubblico: c’è una scena bellissima che lo evidenzia, quando Chalamet suona al piano e Gomez lo ascolta da un’altra stanza. Sul volto di lei appare una luce tenue che squarcia piano piano l’uggia del clima, quella luce che poi la condurrà nella stanza dove il ragazzo sta suonando, accompagnando la nascita, forse, di un sentimento. È un momento di epifania, come quelli che popolavano la commedia di molti anni fa. E che per fortuna popolano i film di Allen, ancora oggi.
L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.
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BYE, BYE BOJACK HORSEMAN Con una sesta stagione divisa in due parti, si chiude su Netflix la serie animata per adulti migliore degli ultimi anni Era il 2014 quando facevamo la conoscenza su Netflix perdonare e non sa perdonarsi, eppure sullo schermo ciò che di Bojack Horseman, l’attore-cavallo in disarmo, viene fuori non è mai un patetico ritratto a tinte fosche, ma cinico, sessuomane, depresso, tossico, alcolizzato, che un vivido affresco, ironico, intelligente, coinvolgente, della dalla sua super villa sulle colline di Hollywoo (la “d” vita contemporanea. finale cadrà in effetti nel corso di una rocambolesca avvenRaphael Bob-Waksberg, creatore della serie – abilmente tura) guardava indietro, con nefanda nostalgia e immotivata disegnata dall’illustratrice statunitense Lisa Hanawalt e megalomania, ai fasti esanimi della sua carriera da star di realizzata dallo studio di animazione statunitense e società di una sit-com anni Novanta, Horsin’ Around. Insieme a lui lo produzione ShadowMachine Films per conto di The Tornante stralunato Todd, occupante abusivo del suo divano, l’agente Company – per decisione della piattaforma di streaming, ed ex-amante felina Princess Carolyn, l’attore-cane e nemesi ha dovuto portare a conclusione il progetto con una sesta Mr. Peanutbutter e la giovane fidanzata di quest’ultimo, Diastagione suddivisa in due segmenti di otto episodi ciascuno: ne Nguyen, ghostwriter incaricata di scrivere l’autobiografia il primo già disponibile sul network dal mese di ottobre e il di Bojack per rispolverarne secondo, invece, online dal 31 la popolarità. In questi ultimi gennaio 2020. L’autore sarebbe cinque anni abbiamo avuto la volentieri andato avanti, Bojack Horseman, con i suoi eccessi possibilità di immergerci comma ha assicurato a tutti gli pletamente in un pazzo mondo appassionati di aver preparato e la sua cattiveria, è stato in grado bizzarro, abitato da esseri umani comunque un finale degno di donare agli spettatori una maschera e animali antropomorfi, venendi questo nome per il nostro credibile per rappresentare il mostro do a contatto con le situazioni anti-eroe crinito, a cui dà la della depressione e di tutte le declinazioni più strampalate e grottesche voce l’attore Will Arnett, e per più disperate e disperanti dell’essere umano la sua cricca, doppiata da Amy ma in grado di restituire con un’arguzia e una profondità Sedaris (Princess Carolyn), fuori dal comune tutte le luci Alison Brie (Diane), Paul F. e soprattutto le ombre della Tompkins (Mr. Peanutbutter) e società dello spettacolo e non solo. Bojack Horseman, con i l’Aaron Paul di Breaking Bad e El Camino (Todd), produttore suoi eccessi e la sua cattiveria, è stato in grado di donare agli esecutivo insieme ad Arnett. Avevamo lasciato tutti i persospettatori una maschera credibile per rappresentare il mostro naggi alle soglie di un grande cambiamento: la rosea Princess della depressione e di tutte le declinazioni più disperate e Carolyn finalmente madre adottiva, Todd, nuovo coinquilino disperanti dell’essere umano. Bojack distrugge tutto ciò che della gatta, immerso fino al collo nelle sue eccentriche attivitocca, Bojack si crogiola nel vittimismo per auto-assolversi, tà di business, Diane e Mr. Peanutbutter, ex-coniugi, coinvolti Bojack allontana da sé tutti coloro che lo amano, non sa in una relazione clandestina alle spalle della nuova fidanzata | 79 |
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di lui, Pickels, maniaca dei social network e perdutamente assuefatta alla tribù dei suoi follower. E Bojack? L’uomo-cavallo deve fare i conti con tutti i suoi fantasmi: quello dell’ex regista e amico tradito, Herb, quello della sua giovane amica ex bambina prodigio Sarah Lynn, morta di overdose dopo una notte di bagordi passata insieme, e quelli dei suoi genitori, la madre alcolizzata e sprezzante e il padre fedifrago e distante. Nella puntata finale della quinta stagione, dopo essersi reso conto che l’abuso di farmaci lo stava conducendo a un punto di non ritorno, dopo l’aggressione violenta ai danni della collega Gina, Bojack decide di farsi aiutare e si fa accompagnare da Diane in clinica. Qui lo ritroviamo al completamento del suo percorso di risalita: riuscirà a uscire dall’ambiente ovattato del rehab per gettarsi di nuovo in pasto alla vita vera? Nella prima parte della sesta stagione, che getta le basi per il compimento dell’atto finale, Bojack sembra finalmente pronto a farsi carico delle conseguenze delle sue scelte, forse è giunto davvero il momento di crescere, anche se questo passo non è certo garanzia di felicità. Il dolore è dietro l’angolo,
Nella prima parte della sesta stagione, che getta le basi per il compimento dell’atto finale, Bojack sembra finalmente pronto a farsi carico delle conseguenze delle sue scelte
appena sotto il velo sottile di una folata rinfrescante di risate: il protagonista e il suo abisso, alimentato dai traumi infantili, dai meccanismi perversi del successo, dalle esperienze di dipendenza, dai sensi di colpa per la cattiva influenza e la morte prematura di Sarah Lynn e per essersi fatto ambiguamente beccare a letto con la figlia minorenne della sua ex fiamma, sono i duellanti ultimi di un conflitto doloroso e universale, quello che scinde l’interiorità di un individuo tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere. Per sapere come si concluderà questa avventura dovremo attendere la fine di gennaio, ma già sappiamo che sentiremo la mancanza dell’universo di Bojack Horseman, il quale ha avuto il pregio straordinario di offrirci uno specchio deformante ma irresistibile attraverso cui guardare il nostro mondo, facendoci accomodare sul divano virtuale di una gigantesca terapia di gruppo, portata avanti in maniera asciutta e senza retorica. Qualcosa di cui avevamo senza dubbio bisogno. Elisabetta Pasca | 80 |
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CAPODANNO: L’EUROPA IN 7 PASSI Che sia un anno da ricordare o da dimenticare, quella del 31 dicembre è sempre una notte che vale la pena festeggiare in grande stile. Se possiamo farlo in viaggio, tanto meglio …
Un viaggio può essere la soluzione perfetta per fare qualcosa di diverso dal solito e respirare un’atmosfera nuova e benaugurante. Quest’anno, inoltre, il calendario invoglia alla partenza e prenotando in anticipo è possibile approfittare delle proposte di molti tour operator per tante destinazioni europee. Tra fuochi d’artificio, appuntamenti culturali, tradizioni e la giusta dose di stravaganza, è sicuramente possibile trovare la propria festa, e meta, ideale per trascorrere l’ultima notte dell’anno. PARIGI Simbolo per eccellenza di romanticismo ed eleganza, la regina indiscussa del Capodanno parigino è la Torre Eiffel, pronta a illuminarsi e a regalare il consueto spettacolo di luci che ci porta verso il 2020, magari con in mano un calice per il brindisi allo Champ de Mars. La stessa atmosfera magica può essere vissuta navigando lungo la Senna a bordo dei tradizionali bateaux-mouches, che offrono un colpo d’occhio senza eguali sulla città e le sue luci. Parigi fa rima anche con Champs-Elysèe: da non perdere il meraviglioso spettacolo di luci e proiezioni video che verrà realizzato sull’Arco di Trionfo. Dedicate un pomeriggio ad assaggiare le delizie proposte dai mercatini che popolano la città: un’esperienza che non può mancare per vivere la vera atmosfera festiva. | 82 |
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BUDAPEST Divertente e rilassante: durante le festività invernali Budapest sfoggia il suo volto più allegro e scintillante, animata da decine di mercatini e dal profumo fragrante del Kurtoskalacs, dolce da strada di origine magiara, protagonista assoluto del periodo natalizio. A Capodanno la scelta spazia dai concerti dell’Opera, che mette in scena Il Pipistrello di Johann Strauss (ma bisogna prenotare in anticipo) ai party più esclusivi in discoteca. Chi preferisce festeggiare all’aperto può salutare il nuovo anno sul Ponte delle Catene, ammirando i giochi pirotecnici riflessi sul Danubio. E dopo una nottata di divertimento, ci si può ritemprare in una delle accoglienti pasticcerie, ricche di tentazioni per il palato, oppure in uno dei numerosi e scenografici centri termali.
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PRAGA Praga è un vero e proprio museo di architettura a cielo aperto, grazie alla sua incredibile varietà di stili che fanno la gioia di tutti gli appassionati di city sightseeing e soggiorni culturali: dal gotico al barocco, passando per il moderno e il rococò. Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, da non perdere le feste in piazza tra mercatini, vin brulè e gli spettacolari fuochi d’artificio che possono essere ammirati sul ponte Carlo oppure lungo le rive della Moldava. Chi preferisce una postazione panoramica per ammirare i fuochi sullo sfondo della città illuminata a festa può optare per la collina di Petrin, mentre a chi ama l’Estates Theatre proponiamo un raffinato concerto di gala dedicato interamente alle opere di Mozart.
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LONDRA Tra ristoranti alternativi, pub, discoteche, teatri off e gallerie d’arte, Londra è la città che meglio si presta a mettere d’accordo tutti nella scelta della notte di Capodanno ideale! Gli spunti non mancano ... e non manca la giusta dose di tradizione: l’appuntamento per eccellenza è quello con gli spettacolari fuochi d’artificio che illuminano il cielo sopra il London Eye. Per osservarli nel migliore dei modi è consigliabile acquistare il biglietto per accedere all’area riservata sulla sponda opposta del Tamigi. Passata la notte di Capodanno, il primo giorno del 2020 si svolge la consueta London New Year Day Parade: una immensa parata con bande musicali, cheerleaders, carri e riproduzioni su gomma di locomotive a vapore, che sfila nel centro città, da Parliament Square a Piccadilly Circus Street. | 86 |
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BARCELLONA A Barcellona i primi secondi dell’anno nuovo vengono scanditi dal rito propiziatorio dei 12 chicchi – tanti quanti i mesi dell’anno – da mangiare proprio allo scoccare della mezzanotte per augurarsi un anno ricco di prosperità. Successivamente, tappe obbligate alla Plaça de Catalunya, dove sarà presente un maxischermo sintonizzato su Plaza del Sol a Madrid, oppure lungo le famosissime Ramblas, dove i festeggiamenti proseguono fino al mattino. Qualche idea su dove passare le primissime ore del 2020? I localini del Barrio Gotico e le discoteche di Avinguda del Tibidabo e dell’Avinguda Diagonale, così come tutti i locali di Barcellona, organizzano feste, eventi e serate per celebrare il Capodanno. C’è l’imbarazzo della scelta. | 87 |
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MADRID Eccentrica e festaiola, Madrid saluta il nuovo anno con un programma di eventi che proseguono fino all’alba. Prima di festeggiare in discoteca, gli amanti della movida si danno appuntamento a Puerta del Sol per ammirare i fuochi d’artificio indossando le pelucas, stravaganti parrucche che possono essere acquistate nei mercatini presenti nelle varie piazze del centro della città. Come a Barcellona, anche nella Capitale spagnola le persone si riuniscono intorno alla mezzanotte per rispettare l’usanza dei 12 chicchi d’uva da mangiare uno dopo l’altro (ma c’è anche chi li mangia in un sol boccone) allo scoccare del nuovo anno, in segno di prosperità.
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BERLINO Il Capodanno a Berlino si festeggia all’aperto, partecipando all’open-air party nei pressi della Porta di Brandeburgo: più di 2 km di stand con spettacoli, musica dal vivo ed esibizioni di artisti di fama internazionale. Il momento clou ovviamente è a mezzanotte, quando si saluta il nuovo anno con grandi spettacoli pirotecnici. Berlino è la meta ideale anche per i più giovani e “festaioli”: è Mitte il quartiere perfetto per chi vuole trascorrere l’ultima notte dell’anno a ritmo di musica e divertimento, con i suoi infiniti party organizzati nei club più importanti e famosi. Giorgio Migliore
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| LA FUGA DETOX |
Dolomiti, una natura da vivere
La sensazione è quella di inalare benessere a ogni respiro, di abbandonarsi e lasciarsi ispirare da una natura inviolata. Siamo nel cuore del parco naturale Sciliar-Catinaccio, dal 2009 parte del patrimonio UNESCO, per essere piÚ precisi proprio ai piedi del Catinaccio, il massiccio situato tra la Val di Tires in Alto Adige e la Val di Fassa nel Trentino. | 91 |
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Qui si trova un hotel che è un vero e proprio paradiso per escursionisti e amanti della montagna. Il Cyprianerhof accoglie visitatori di tutte le età fin dagli anni ‘60, senza sosta e con sempre rinnovata attenzione all’innovazione e alla salvaguardia ambientale, tanto che anche quest’anno, per la tredicesima volta, il giornale tedesco Geo Saison lo ha inserito tra i 100 migliori hotel europei, scelti in 24 stati da una giuria di esperti internazionali.
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| LA FUGA DETOX |
Da sempre, Martin Damian, proprietario dell’hotel, si impegna nella promozione di un’idea di ospitalità sostenibile ed ecologica, che vede al centro di ogni investimento non solo gli aspetti strategici e aziendali, ma anche la tutela del patrimonio naturale di quest’area così particolarmente ricca di biodiversità.
Così la natura non si limita al solo panorama, alla vista mozzafiato sullo Sciliar e sul Tschafon, ma entra anche all’interno di ogni stanza e suite, in ogni dettaglio, in un’atmosfera autenticamente tirolese tra pietre autoctone e legno di quercia allo stato naturale, stoffe in loden e profumo di larice e cirmolo.
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| LA FUGA DETOX |
Natura che delizia anche il palato in ogni momento della giornata con specialità regionali e genuine preparate con i migliori prodotti del territorio, in collaborazione con i contadini dell’Alto Adige: verdura dal maso Untergamper di Aica di Fiè, fragole dal maso Schmiedhof della Val Passiria, latte dagli alpeggi, carne biologica di produzione locale, mele dei contadini altoatesini per una cucina semplice, sana e naturale. Il Cyprianerhof vanta anche 1000 m² dedicati al wellness dal nome Similde Spa. Anche qui, massima attenzione alla sostenibilità grazie all’impiego di erbe aromatiche, oli, essenze e tecniche che derivano dalla tradizione alpina del benessere. Ciliegina sulla torta, un bagno nell’acqua di sorgente delle Dolomiti, purificata da un moderno impianto a elettrolisi salina e completamente priva di additivi (come il cloro) per rilassare corpo e anima e fare il pieno di energia. CYPRIANERHOF DOLOMIT RESORT Famiglia Damian Via St. Zyprian, 69 Tires Alto Adige - Italia Tel. +39 0471 64 21 43 www.cyprianerhof.com
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| VITE DA CHEF |
Heinz Beck, chef che ha da poco confermato le 3 stelle Michelin. Ph: Adriano Truscello
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| VITE DA CHEF |
I’M BECK Entrare nella storia della cucina italiana è privilegio di pochi. Entrare nella storia della cucina italiana in modo così netto e deciso è un’impresa che assume maggior valore se sei uno chef nato in Germania. Diventare uno dei maggiori punti di riferimento dell’haute cuisine mondiale è roba da Heinz Beck
Heinz, considerato il grandissimo seguito che Sognava di diventare un artista, un pittore, avete, voi grandi chef siete consapevoli di essere quell’Heinz Beck adolescente che in Germania diventati quasi delle superstar? iniziava a progettare il suo futuro. Un futuro che È un dato di fatto che la notorietà di noi chef sia creha dipinto lontano dalla sua patria, e apparentemensciuta e questo è un bene sia per la cultura gastronote lontano da un settore, quello legato all’arte, in cui mica italiana che per l’interesse delle nuove leve verso sperava di potersi affermare. Apparentemente perché la cucina, che rimane sempre un mondo che richiede Heinz è diventato grande, anzi grandissimo, nel mondo grande impegno. Nuove leve della cucina, un mondo che (ci che ci vogliono sempre e che dirà anche lui) ha molti punti attraverso tutto questo rumoin comune con quello della Avere le tre stelle è importante re mediatico è diventato un pittura e dell’arte in generale. per qualunque chef, po’ più facile trovare, proprio Chef Beck, che a Roma geun po’ come il Pulitzer per un giornalista perché il lavoro dello chef è stisce le cucine del ristorante o un fotografo diventato più sexy rispetto a La Pergola presso l’Hotel come poteva apparire fino a Cavalieri Hilton, è tra gli 11 qualche anno fa. tristellati sul territorio italiano e il suo locale a Tokyo è stato recentemente eletto Per te, chef tedesco, cosa significa aver ottenuto le come secondo miglior ristorante italiano all’estero. tre stelle in Italia? Incarna perfettamente l’essenza di chef/imprenditore, Avere le tre stelle è importante per qualunque chef, un considerati i numerosi locali che possiede in giro per il po’ come il Pulitzer per un giornalista o un fotografo. mondo, ma la sua “sede centrale” a Roma è quella che Non è importante da dove viene e che radici ha, è imgli è valsa il massimo riconoscimento della Michelin e portante come sia riuscito a creare il suo stile e come le tre forchette del Gambero Rosso. Ci ha spiegato la sia riuscito a esprimersi attraverso i suoi piatti. La sua cucina e la sua filosofia durante l’ultima edizione creatività di ogni chef è la cosa fondamentale, perché di Taste of Roma. | 97 |
| VITE DA CHEF |
ognuno di noi tristellati è diverso: abbiamo qualcosa di differente e personale da raccontare, e questa è la bellezza della cucina. Ormai poi sono in Italia da 25 anni e sono sposato con una siciliana che gestisce la nostra società (la Beck&Maltese Consulting) con ristoranti in tutto il mondo. Lei si occupa della parte amministrativa, io di quella operativa e creativa. Perciò il mio legame col Bel paese è molto profondo. Su quali principi ti sei basato per costruire la tua cucina? Io faccio una cucina leggera nei sapori e molto salutare. Non può essere racchiusa nella definizione di “cucina italiana”, perché è una definizione limitativa, ci sono molte cucine in Italia e a questo punto non volevo limitarmi a un’unica regione, quindi ho iniziato a fare una cucina mediterranea, light, perché il mio focus negli ultimi 20 anni è stato quello della salute. Ho fatto molte ricerche mediche per capire come alleggerire la mia cucina e i miei piatti e oggi ho una proposta interessantissima e soprattutto sana. Questo è l’obiettivo del mio lavoro.
Astice con radicchio e lenticchie croccanti
Social by Heinz Beck, il ristorante a Dubai
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Cafè Les Paillotes
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Delizi i tuoi clienti con la tua proposta tristellata, ma nel quotidiano cosa ti piace mangiare? Io mangio ben volentieri i miei piatti e questo perché hanno un apporto nutritivo perfetto. Sono molto ricchi di verdure, di sali minerali, di vitamine e questo è fondamentale per avere un corpo in equilibrio perfetto e con la forza per contrastare gli attacchi esterni da batteri o virus. Per chiudere: in passato hai dichiarato che, da ragazzo, avevi intenzione di diventare artista. Sei diventato uno chef: che punti in comune trovi tra la cucina e l’arte? La cucina è un’arte figurativa, perché i nostri piatti sono delle piccole creazioni. Deve essere perfetto il rapporto tra ombre e luci, il rapporto tra i colori e le forme, perciò è molto vicino all’arte sia della pittura che della scultura. Ristorante La Pergola Via Alberto Cadlolo, 101 - Roma 06 3509 2152 romecavalieri.com Alessandro Creta
Ristorante La Pergola (ph. Antonio Saba)
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Giardino d’inverno
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Per la Sartoria Cesare Attolini di Napoli, storica manifattura di eccellenza Made in Italy, confezionare giacche e coat di pregio assomiglia quasi alla messa in scena di una sontuosa opera musicale, di cui tessuti, linee e tagli costituiscono la perfetta partitura. È stato proprio Vincenzo Attolini, capostipite della famiglia che ancora oggi “dirige l’orchestra” della nota sartoria, a “inventare” la giacca napoletana, vero e proprio paradigma dell’eleganza declinata al maschile. Tradizione e innovazione riverberano nella realizzazione di capi di altissima qualità, che non si limitano a vestire la persona, ma ne enfatizzano la verve e la personalità.
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Anche le interpretazioni più casual e sportive della giacca mantengono lo stile Attolini e regalano allo sguardo un tripudio di colori, texture e forme intriganti e mai banali. Il giubbino in renna scamosciato trova nella tinta purpurea il suo slancio creativo, per portare l’energia del colore puro anche nelle giornate più grigie e spente. I materiali pregiati utilizzati per la realizzazione conferiscono sostanza e raffinatezza anche alla quotidianità: l’uomo Attolini possiede l’attitudine da protagonista e sceglie di indossare capi che possano trasmettere un messaggio ben preciso di ricercatezza e forza.
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Per affrontare anche i freddi più persistenti con un tocco graffiante e speciale, ecco la giacca strutturata color giallo senape in renna con zip bilaterale e colletto nero a contrasto. L’abilità sartoriale è ben visibile nelle curatissime finiture, con i bordi neri sempre a contrasto delle tasche e l’architettura quasi geometrica della giacca che ricalca un equilibrio di forme e design davvero certosino. Il lavoro artigianale conferisce al capospalla un valore aggiunto formidabile che lo rende un pezzo straordinario in grado di arricchire con sfumature inaspettate il guardaroba del gentleman che si rispetti.
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Dalla Sartoria Attolini non può uscire semplicemente una giacca, ma La Giacca per eccellenza. La giacca napoletana inventata da Vincenzo Attolini è ormai un elemento imprescindibile e di culto, un vero e proprio dogma ben cristallizzato nella Bibbia dello stile e dell’eleganza. Non a caso, la giacca doppiopetto a quattro bottoni con fantasia quadrettata black and white rispetta i canoni classici del glamour maschile, creando, in un gioco visuale di linee, tagli e colori optical, un movimento discreto ma allo stesso tempo di sicuro impatto.
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L’incantesimo di bellezza sartoriale operato da Sartoria Attolini si rinnova anche nel principesco cappotto doppiopetto, con doppia fila di bottoni, ampie tasche frontali e una scelta cromatica che vira verso le sfumature profonde del grigio antracite. L’uomo Attolini ha la possibilità di scegliere tutte le possibili espressioni dell’universo “giacca”, contando sempre sulla sicurezza di avere a che fare con il frutto di un lavoro artigianale di pregio assoluto, per un lusso mai appariscente e sempre appagante. La storia della sartoria napoletana incontra così il futuro, poggiandosi sulla solidità delle proprie radici.
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CON MERCEDES LA FLOTTA È CONNECT In un mondo sempre più connesso Mercedes non poteva esimersi dal creare un “ecosistema” comunicante per monitorare, in tempo reale, i veicoli delle flotte aziendali. Il portale Connect Business è il frutto della sinergia tra automotive e tecnologia dell’informazione.
Trasparenza ed efficienza sono le parole chiave alla base delle prerogative di Connect Business: Vehicle Monitoring del progetto, firmato Mercedes, Connect Business. La casa & Maintenance offre monitoraggio, elaborazione e analisi tedesca ha ideato una nuova soluzione per la mobilità delle dei dati relativi ai veicoli. In questo modo è possibile preflotte, siano esse di grandi o medie aziende, con l’obiettivo venire eventuali guasti o malfunzionamenti della vettura, di ottimizzare l’utilizzo dei veicoli e i tempi di guida. Contutto ciò a beneficio del risparmio derivante dalla riduzionect Business rappresenta l’innovativo portale telematico ne dei costi di gestione e di manutenzione. per la gestione delle flotte aziendali e dei parchi auto che Grazie ai servizi di localizzazione, inoltre, il tema della crea un ecosistema digitale per la gestione delle vetture sicurezza viene posto in primo piano. La possibilità per connesse. Ma come funziona nello specifico Connect Buil Fleet Manager di monitorare in tempo reale i veicoli è siness? Tramite questa soluzione i Fleet Manager possono uno dei servizi messi a disposizione da Connect Business. controllare la propria flotta In questo modo è possibile grazie al portale dedicato, mantenere il monitoragConnect Business è un sistema pensato con l’opportuinità di monigio in tempo reale di tutta per grandi e piccole flotte, che permette torare le auto, il loro percorla flotta con notifiche di so e il loro stato in tempo geofencing. Quello della ai Fleet Manager di rimanere reale. Niente violazione della comunicazione è un altro costantemente aggiornati sullo stato privacy, naturalmente, per i dei punti cardine sui quali di “salute” delle macchine driver, che possono attivare si basa il servizio ideato la “funzione privata” nei da Mercedes. Con Driver weekend o dopo il lavoro, Messaging, infatti, il Fleet così da poter bloccare la condivisione dei dati e mantenere Manager può inviare messaggistica di varia natura al o la riservatezza della propria vita personale. ai driver, avvisando ad esempio su quando fermarsi per Connect Business sarà disponibile dalla primavera del 2020 rabboccare l’olio motore o controllare la pressione delle e già promette di affermarsi come soluzione innovativa in gomme. Il sistema Connect Business non è prerogativa grado di semplificare la gestione e il controllo dei parchi solamente dei veicoli Mercedes, ma può essere utilizzato su auto aziendali. Localizzazione, velocità, consumi, stato modelli di altri costruttori grazie ad un applicativo montadella batteria e chilometraggio sono solamente alcuni dei to vicino alla batteria. Per rendere la guida, e il monitoragtantissimi dati che è possibile rilevare e visualizzare grazie gio della flotta, quanto più sicuro e interconnesso possibile. a Connect Business. Si tratta di un sistema pensato per Per tutti. grandi e piccole flotte, che permette ai Fleet Manager di www.connectivity.mercedes-benz.com rimanere costantemente aggiornati sullo stato di “salute” delle macchine. Quella della manutenzione infatti è una Guglielmo Collina | 108 |
| I MOTORI DEL FUTURO |
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UN ANNO CARICO DI NOVITÀ Il 2019 è stato indubbiamente un anno fortunato per tutti gli amanti delle quattro ruote, contraddistinto da un certo fermento creativo in tutti i maggiori brand di auto. Ricerca e produzione continuano a solleticare un mercato sempre più targettizzato ed esigente
Design, stile di guida e propulsione sono strettamente interconnessi e l’importanza di questo connubio, se ben congegnato, è chiara al primo sguardo. È questo che fa di alcuni modelli delle vere e proprie icone ed è questo che vogliamo raccontarvi in questa breve rassegna che ripercorre l’anno attraverso le uscite delle principali case automobilisticHE e ci dà un assaggio di qualche imperdibile novità per il nuovo anno. Partendo dalla gloriosa stella a tre punte è d’obbligo citare il primo SUV 100% elettrico: Mercedes EQC. La EQC è la prima Mercedes del nuovo brand di prodotti e tecnologie EQ. Si distingue per il design innovativo e l’imprinting cromatico tipico del Marchio, espressione dell’incontro consapevole tra elementi digitali e analogici. La EQC è spinta da due motori elettrici montati sull’asse anteriore e posteriore che, insieme, erogano 300 kW di potenza ed è alimentata da una batteria agli ioni di litio da 80 kWh che le consente ha un’autonomia di oltre 450 km nel ciclo NEDC. Il sistema di assistenza ECO aiuta il guidatore a mantenere una guida previdente: indicandogli quando deve togliere il piede dal pedale dell’acceleratore, perché magari si sta avvicinando a un limite di velocità, oppure offrendo funzioni innovative come la funzione sailing (fase di rilascio) e la gestione del recupero di energia. A questo scopo vengono utilizzati i dati cartografici, il riconoscimento dei segnali stradali e le informazioni dei sistemi di
assistenza di sicurezza intelligenti (radar e telecamera stereoscopica). Tra le altre uscite la CLA 35 4MATIC Shooting Brake (consumo di carburante combinato 7,5-7,4 l/100 km; emissioni di CO2 combinate 171-168 g/km), quinto modello della famiglia di compatte ad aprire le porte al mondo delle alte prestazioni firmato Mercedes-AMG. CLA Shooting Brake coniuga lo stile sportivo dei coupé della Stella con la funzionalità e abitabilità di una Station Wagon, dall’ampio portellone posteriore, l’ampia apertura di carico e l’abitacolo versatile. Il potente quattro cilindri turbo da 2,0 litri eroga 225 kW (306 CV), ripartiti in modo variabile su entrambi gli assi attraverso il cambio a doppia frizione a 7 marce e la trazione integrale 4MATIC Performance AMG. Le prestazioni sportive (accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi) non rinunciano a spazi più ampi disponibili per i bagagli e l’attrezzatura per lo sport o il tempo libero. Le porte prive di cornice danno accesso a un abitacolo hi-tech, dove qualità ed eleganza si fondono con la tecnologia dei display completamente digitali. Un tratto caratteristico dei modelli 35 sono i sedili sportivi con rivestimenti in pelle ecologica ARTICO e microfibra DINAMICA nera con doppia cucitura decorativa rossa, completati dall’elemento decorativo centrale della plancia portastrumenti in microfibra DINAMICA nera con modanatura decorativa rossa. Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC
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Rimanendo in Germania, riportiamo l’ottimo lavoro svolto da Opel, brand che ha aggiornato l’Astra tramite un attento progetto orientato alla riduzione delle emissioni e dei consumi. Come? Merito dei nuovi motori, tutti a tre cilindri, dei nuovi cambi e di una nuova aerodinamica. Arrivata in autunno poi la nuova Corsa, ormai giunta alla sesta generazione. La piccola bestseller è ordinabile per la prima volta anche in versione elettrica a batteria, la Corsa-e, oltre che nelle versioni con motore a combustione interna. La compatta 5 porte del costruttore tedesco, lunga 4,06 metri, è dotata di motori benzina e diesel particolarmente efficienti e dinamici, con livelli di potenza da 55 kW (75 CV) a 96 kW (130 CV). La nuova Opel Corsa riflette alla perfezione i valori del marchio: è tedesca, entusiasmante, accessibile. Anche Peugeot quest’anno ha presentato nuovi interessanti model-
Opel Corsa, in alto Open Astra
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li dalla Nuova 208 alle versioni Plug-in Hybrid di SUV Peugeot 3008, 508 e 508 SW. Aperta anche l’ordinabilità del Nuovo SUV 2008, un modello molto atteso dal mercato italiano che va a completare ulteriormente la gamma degli sport utility vehicle della casa del Leone. Un SUV che interpreta in chiave moderna un’esperienza di guida istintiva ed in grado di affrontare differenti esigenze di mobilità. Una nuova dimensione di guida grazie all’esordio nel mondo dei SUV del Peugeot i-Cockpit© 3D e ADAS che esprimono il massimo livello di guida autonoma concesso dal codice della strada. Un SUV “multi-energia” che offre la libertà di scegliere tra 3 diverse alimentazioni: benzina, Diesel e 100% elettrica.
Nuova Peugeot 2008
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Passando ai marchi nipponici, troviamo Toyota che vanta il ritorno della leggendaria Supra, la vettura che risorge dopo una lunga gestazione e ritrova le prestazioni e la guidabilità di alto livello anche grazie al motore anteriore con 6 cilindri. La Supra torna accompagnata da due lettere: GR, che stanno per Gazoo Racing, ovvero la divisione sportiva interna a Toyota. Gli appassionati potranno quindi godere di una miscela esplosiva di potenza, agilità e precisione, ottenuta grazie al connubio tra il passo più corto e l’ampia carreggiata, pesi ridotti, baricentro ribassato e scocca ad elevata rigidità. È stato scelto un motore 3.0L, twin scroll turbo in grado di erogare 340 cavalli e un valore di coppia di 500 Nm, che accanto al cambio automatico a 8 rapporti assicura un’accelerazione potente e lineare con elevati livelli di coppia disponibili con qualsiasi regime del motore. Toyota ha presentato poi la Nuova Prius Plug-in Hybrid, l’icona del processo di elettrificazione di Toyota, forte di una leadership che dura ormai da oltre 20 anni. La versione Plug-in offre il meglio di due tecnologie ben distinte: un sofisticato powertrain Full Hybrid Electric, con consumi ed emissioni di CO2 pari rispettivamente a 1,3 litri/100 km e 29 g/km (ciclo ponderato misto NEDC correlati); e un’esperienza di guida a base elettrica con un’autonomia di oltre 50 chilometri e una velocità massima (in modalità EV) pari a 135 km/h.
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Gli interni della nuova Prius Plug-in Hybrid
Toyota Supra
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Nuova Prius Plug-in Hybrid,
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Infine, Ford. Estremamente competitiva quest’anno con l’ampliamento, per la prima volta in 55 anni, della gamma Mustang grazie all’introduzione della Mustang Mach-E elettrica, che si unisce alle versioni fastback e convertible e sarà uno dei 14 veicoli elettrificati lanciati in Europa entro la fine del 2020. Mustang Mach-E incarna completamente lo spirito di Mustang, con linee eleganti e curve muscolose, abbinate a un’esperienza di guida adrenalinica dai driving dynamics unici e inconfondibili, esaltata da tecnologie di infotainment e connettività di ultima generazione. Mustang
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Mach-E GT esprime il lato performance più estremo di Mustang, puntando a un’accelerazione da zero a 100 km/h in meno di 5 secondi, con 465 CV e 830 Nm di coppia. La motorizzazione elettrica permette di vivere in completa serenità il viaggio, grazie a un’autonomia fino a 600 km secondo il protocollo WLTP (World Harmonised Light Vehicle Test Procedure). Le soluzioni di ricarica integrate indirizzano il guidatore alle vicine stazioni di ricarica pubbliche, raccomandando dove effettuarla durante i viaggi e fornendo accesso a oltre 125.000 punti di ricarica FordPass, in 21 paesi in Europa.
Ford Mustang Mach-E
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In ultimo arriviamo in casa Jaguar e al modello campione d’incassi del 2019, l’F-PACE.Si tratta di un SUV ad alte prestazioni con un’anima sportiva, che combina le emozioni di una guida esaltante a una grande efficienza. Tecnologicamente all’avanguardia in ogni dettaglio, F‑PACE assicura sicurezza, connessione e divertimento. Affronta qualsiasi strada e accompagna in ogni occasione, manifestando anche la sua natura di auto famigliare. Jaguar mette inoltre a disposizione un importante comparto tecnologico, come l’Head-Up Display opzionale e l’Activity Key, oltre a sistemi avanzati di ausilio alla guida che renderanno ogni viaggio più semplice, rilassante e soprattutto sicuro. Stefano Valentini
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| PASSIONE NAUTICA |
NUOVE DAL MARE Uno sguardo curioso rivolto ai prossimi debutti. Per il 2020 tris di Prestige e Jeanneau, mentre Bluegame si fa influenzare da Sanlorenzo e Seacreatures Boat Manufacturing promette grandi cose.
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| PASSIONE NAUTICA |
In attesa dei più importanti Saloni nautici - a partire dal Boot di Düsseldorf e a seguire con il Dubai Boat Show e il Singapore Yacht Show - riportiamo le prime informazioni trapelate sui nuovi modelli che andremo a vedere nel 2020. Dalla Francia arriva un gran movimento, portato dal brand Prestige che presenta tre nuovi modelli: il 420, il 420s e il 590S. Prestige 590S è il progetto variante open del 590 Fly, si distingue per il look sportivo realizzato dalla matita di Garroni Design. Non un open puro, piuttosto uno SportFly con tetto scorrevole elettrico e con un ponte esterno dotato di seconda timoneria e prendisole. Peculiari le lunghe finestre sullo scafo, che illuminano il 18 metri rendendo piacevole la permanenza anche sottocoperta. Il Prestige presenta sul flybridge una postazione di pilotaggio completa con due sedute e un grande lettino da sole; per migliorare i confort, è stato previsto un tavolino a scomparsa e una tenda da sole supportata da quattro pali in fibra di carbonio nell’area di prua. Dalla scala indipendente che scende dal
salone principale si accede alla cabina armatoriale, corredata di un bagno privato e di una cabina armadio. La luminosità è data dalle lunghe finestrature a murata e dal tetto apribile. La piattaforma idraulica e la passerella integrata completano le dotazioni, mantenendo l’idea della praticità dello yacht di lusso. Grande attesa anche per le due sorelle minori Prestige. Il modello 420New è provvisto di un sistema di propulsione V-Drive che assicura un perfetto equilibrio grazie alla centralizzazione dei pesi, soluzione ad alto rendimento che permette una navigazione impareggiabile. Gli interni sono notevoli per uno yacht lungo poco più di 13 metri. L’area esterna ha le zone dedicate ad un uso specifico. C’è una postazione di guida completa, una cucina, un ampio prendisole, nonché la zona pranzo con tavolo e divano a U. La versione 420S, dal look sportivo e distinto, si avvale della sistemazione interna del 420New e delle più recenti innovazioni del marchio.
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Gli interni del Prestige 590S
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Merry Fisher 695 Serie2
Simile nel nome, ma non nella sostanza, è il Merry Fisher Tripletta anche per Jeanneau, che, come ogni anno, pre695 Marlin Serie2. Si tratta di uno yacht definito “SUV” senta dei nuovi modelli per aggiornare la gamma. Questa dallo stesso costruttore, questo per merito della natura stagione nautica si sta caratterizzando e si caratterizzerà poliedrica che permette di utilizzarlo in diversi modi. Senza nella sola gamma Merry Fisher con i debutti nelle fiere a dubbio, gli sport acquatici e la pesca sono inclusi, grazie cavallo fra il 2019 e il 2020. alla forma del pozzetto e alle Il primo modello è il Merry dotazioni di bordo. OpzioFisher 695 Serie2, derivato nale la vetrata scorrevole a dalla prima serie che ha venQuesta stagione nautica si sta poppa, mentre la presenza di duto 1400 unità. Il neonato caratterizzando e si caratterizzerà una porta laterale e un terzo mantiene le stesse qualità, nella sola gamma Merry Fisher con i debutti sedile in cabina aggiungono con accorgimenti apportati nelle fiere a cavallo fra il 2019 e il 2020. un tocco in più. Prevista poi la sia sulle finestrature laterali possibilità di fissare sul tetto che si allargano verso il basso un paddleboard, attrezzatura per dare ancora più luce alla perfetta per un po’ di avventura in mare. Ultimo della linea timoneria, sia nella struttura dove la prua appare rialzata, Merry Fisher è il 1095 Fly, una barca di poco superiore ai così da aumentare lo spazio della cabina sottostante. Il 10 metri ed estremamente peculiare visto i suoi due motori debutto della 695 Serie2 è previsto in occasione del salone fuoribordo, il notevole spazio sul ponte principale, le tre nautico di Oslo, verrà poi esposta al salone nautico di La cabine sottocoperta e il flybridge. Il modello presentato a Rochelle.
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| PASSIONE NAUTICA |
Kraken 36
Cannes in anteprima mondiale, sembra, a primo impatto, decisamente più grande per merito delle volumetrie e delle forme squadrate che privilegiano l’altezza. Il flybridge è il punto di forza e ospita una seduta ribaltabile per il copilota che può divenire un lettino, inoltre è prevista la possibilità di montare un tendalino per una discreta copertura. Un salto in alto notevole per Bluegame BGX70. Il nuovo Bluegame BGX70 sfiora i 22 metri, portandolo ad essere il più grande per il Cantiere Bluegame e il più piccolo della gamma SX di Sanlorenzo, di cui Bluegame fa parte dal 2018. BGX70 si rivolge ad armatori esigenti, ma soprattutto esperti. Tanto da non nascondere l’ambizione di essere di fatto il modello più piccolo della gamma SX Sanlorenzo. Ampissima possibilità di personalizzazione da parte dell’armatore che comunque potrà beneficiare delle spaziose aree esterne multiuso che si combinano bene con le aree interne. Le grandi superfici delle finestre sul ponte principale offrono una visibilità a 360 gradi e l’accesso diretto dall’area beach al salone e alla cabina armatoriale.
Curiosa, molto curiosa, l’imbarcazione Kraken 36. Primo modello del brand americano Seacreatures Boat Manufacturing di Miami che ha affidato allo studio italiano H3O Yacht Design la progettazione. L’inedito open sarà presentato al Miami Boat Show a febbraio e andrà indubbiamente a colpire l’attenzione di quei naviganti che ricercano la versatilità in mare. Merito che sul Kraken 36 è dato dal layout della coperta, caratterizzato dalla console centrale e dal ponte di tipo walkaround e della tuga di dimensioni ridotte. Il modello di Seacreatures, vanta la possibilità di abbattere le murate, rendendolo più abitabile quando ci si vuole godere un po’di relax all’aperto. Il pozzetto arriva quasi a raddoppiare la sua superficie (da 11,5 a 17,5 mq), realizzando una piattaforma poco sopra il livello dell’acqua utile sia come “spiaggia privata” sia per chi volesse dedicarsi alla pesca. Sottocoperta si trova poi la cabina doppia, un secondo letto matrimoniale che sfrutta la V di prua, una saletta e un bagno separato. Stefano Valentini
Bluegame BGX70
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VIVERE L’INNOVAZIONE
UNA RIVOLUZIONE CHIAMATA 5G TIM presenta all’appuntamento “5G Italy – The Global Meeting in Rome” i nuovi servizi 5G e le piattaforme Internet of Things già disponibili: dalle visite immersive virtuali fino alla Smart City Control Room.
L’innovazione di TIM in molteplici ambiti tecnologici sarà tra i protagonisti del “5G Italy –The Global Meeting in Rome” - dal 3 al 5 dicembre - l’evento promosso dal CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e organizzato da Supercom in collaborazione con Key4Biz.it. TIM, main partner dell’evento, presenterà alcuni servizi 5G già disponibili in ambito Smart City, Smart Campus, Realtà Virtuale e Aumentata. Il gruppo, a conferma dell’importante ruolo nel mondo dell’innovazione tecnologica, sta preparando il terreno per una nuova generazione di servizi necessari allo sviluppo digitale. Tra le soluzioni presentate c’è la Smart City Control Room, il “cervello” della smart city: sarà possibile visualizzare su schermo i dati raccolti tramite sensori connessi alla rete mobile di TIM, utili per una gestione intelligente del traffico, dei parcheggi, dell’illuminazione stradale, della raccolta dei rifiuti o del monitoraggio ambientale. Durante la tre giorni romana TIM farà conoscere ai partecipanti anche la piattaforma Smart Campus, dimostrazione dell’Internet of Things applicato al mondo industriale per la gestione di processi produttivi e logistici. Tra le applicazioni del 5G in ambito turistico, TIM ha già reso fruibili tour virtuali di Piazza Navona e delle chiese rupestri di Matera. Grazie all’utilizzo di speciali visori si potranno effettuare visite immersive da remoto, con la possibilità di dialogare nello stesso ambiente virtuale con una vera guida turistica colle-
gata da chilometri di distanza. Largo anche alla Realtà Aumentata con il sistema firmato TIM che permetterà connessioni da remoto con lo scambio di informazioni sotto forma di ologrammi visibili fisicamente nello spazio indossando un dispositivo dedicato. “5G Italy –The Global Meeting in Rome” torna al CNR di Roma per la sua seconda edizione, ancora una volta come imperdibile occasione di confronto tra Istituzioni, Autorità, Università, Ricerca e Industry sui futuri sviluppi delle comunicazioni. Tre giorni di dibattiti e 15 panel su Smart City, Cybersecurity, Ricerca, IoT, e-Health, Cloud, Intelligenza artificiale, Elettromagnetismo, Industry 4.0 ed eccellenze italiane, con oltre 100 speaker dall’Italia e dall’estero, per fare il punto sulle sfide tecnologiche e sulle esperienze più significative del nuovo standard delle comunicazioni mobili. Tra gli speaker Paola Pisano, ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, e Francesco Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. “5G Italy –The Global Meeting in Rome” 3-4-5 dicembre 2019 Auditorium del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) Piazzale Aldo Moro, 7 (Ingresso da via dei Marrucini) Roma www.5gitaly.eu
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| ALLA GUIDA
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LE NUOVE FRONTIERE DELLA MOBILITÀ Automotive Service Group decide d’investire sulla qualità, forte della partnership strategica con ALD Automotive, gruppo leader nel settore del noleggio a lungo termine e del fleet management
sideri di quadri e dirigenti delle imprese Sempre più guidatori, in gran parte privati, scelgono del nostro Paese come bene tangibile. il noleggio, scelgono il pagamento di un canone menLe imprese ritengono il NLT uno strusile fisso per l’auto nuova o il veicolo commerciale mento di grande importanza per fidelizper un periodo di tempo e un chilometraggio prestazare il dipendente e sottrarlo alle sirene biliti, su misura delle loro reali esigenze, anche per della concorrenza, un aspetto quanto quanto riguarda la scelta del modello e della configumai importante oggi che sulle risorse razione più adatta. umane vengono investite ingenti sforzi Il noleggio a lungo termine continua a registrare numeri finanziari e notevoli aspettative. da record, con le immatricolazioni che hanno segnato, nel Automotive Service Group svolge attività di 2018, oltre 52.000 unità. mediazione e consuIl canone cambia a seconda lenza nel settore del del tipo di veicolo noleggiato, Un fenomeno iniziato da pochi anni Noleggio di autoveidella durata del contratto, del ma che sta crescendo rapidamente, coli a lungo termine chilometraggio previsto, e in anche per grandi aziende e PMI, in partnership con base al tipo di servizi suppleALD Automotive, mentari che vengono scelti: per cui scegliere il noleggio a lungo termine gruppo leader mondiale auto sostitutiva, strumenti di significa anche potersi concentrare nel settore del noleggio a gestione della car policy, rapappieno sul proprio lavoro. lungo termine e della gestione porti informativi sull’utilizdelle flotte aziendali, grazie zazione dell’autoveicolo e la alla consolidata esperienza e carta di credito per l’acquisto del carburante. Una formula che può variare da uno a tre qualità dei servizi maturata in oltre 50 anni di attività. L’attività di Automotive Service Group è rivolta principalanni, e meno frequentemente si può estendere fino a 48-60 mente a professionisti e PMI che intendono avvalersi dei mesi. Un fenomeno iniziato da pochi anni ma che sta crevantaggi derivati dai servizi di Noleggio a Lungo Termine scendo rapidamente, anche per grandi aziende e PMI, per che la società è in grado di offrire, grazie alla partnership cui scegliere il noleggio a lungo termine significa anche di ALD Automotive. potersi concentrare appieno sul proprio lavoro, mentre esperti qualificati si prendono cura dell’auto. Margherita Pituano Il noleggio a lungo termine resta, così, anche in cima ai de| 124 |
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TECNOLOGIE E MARKETING
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FORTUNE TELLER
by Riccardo Cavrioli
by “NIGHT FLOWERS”
SOLASTA
by “THE CHERRY WAVE”
(Dirty Bingo - 2019)
(The Cherry Wave Self-released - 2019)
I Night Flowers dimostrano di essere una band ancora in evoluzione e pronta a mettersi in gioco. Lo “zucchero filato” del primo disco poteva essere ripetuto in una formula che, noi devoti, avremmo comunque apprezzato e invece i ragazzi guardano al passato, con particolare attenzione a un classic rock anni ‘70/’80 (Fleetwood Mac docet), senza dimenticare certi arrangiamenti e certi synth che una pop star come Belinda Carlisle avrebbe approvato all’istante. I londinesi cambiano un po’ pelle e riferimenti negli arrangiamenti (“Lotta Love” ne è l’esempio più chiaro), ma nel farlo non ci fanno mancare la terra sotto i piedi. La scrittura è sempre felice, i ritornelli azzeccati e non è certo solo la voce di Sophia a ricordarci che abbiamo sempre a che fare con la band che ci ha conquistato con l’esordio “Wild Notion”: romanticismo e dolcezza sono sempre lì quando servono e se c’è da alzare un po’ il ritmo tutto funziona ugualmente. “Merry-Go-Round” unisce in matrimonio chitarre e synth alla ricerca della pop-song perfetta, mentre la title track (forse uno dei brani più riusciti di sempre dei Night Flowers) ritrova proprio la magia dei pezzi più avvolgenti dell’esordio. La magia ovattatta e quasi dream-pop di “No Coming Down” ci culla magnificamente. Missione compiuta anche nel secondo episodio.
Non sono certo dei novellini questi ottimi Cherry Wave provenienti da Glasgow, visto che hanno già due album alle spalle (“Avalancher” del 2015 e “Shimaru” del 2017). Il loro è uno shoegaze vecchio stampo, di quello che guarda con ammirazione e rispetto ad eroi come Dinosaur Jr, ma è innegabile che emerga anche un gusto tutto scozzese di gestire le melodie e i suoni. Chitarre quindi, soniche, rumorose, anni ’90 con quel sano pizzico di power-pop, e una precisione chirurgica nel piazzare sempre il ritornello giusto, mentre, ogni tanto, sembra proprio che il mentore Kevin Shields (leader dei My Bloody Valentine) sia lì a dare la sua benedizione. Sta di fatto che si passa dai saliscendi di “Superdruid” (che come apripista dell’album è favolosa) al piglio power di “Ache For The Glow” che viaggia bella pimpante e poi nel ritornello ecco che alza il livello shoegaze. Il paragone che ci viene subito in mente è con i primi Cheatahs e la cosa non è affatto male. “Reverse Hisako” ci rimanda dritti al gusto pop dei tedeschi Readymade (chi li ricorda è un vero eroe!), mentre c’è quasi un piglio da new emo made in USA (ottimo il lavoro ritmico) in “Bloodshot Suns”. Attenzione perché anche quando i ritmi calano il risultato è molto interessante, soprattutto nell’ipnotica “Rotter”.
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