Progress Viaggi estate 2019

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50 sfumature di Stoccolma - Hello Beirut - La Tuscia è bella ma stellata è meglio - Una nuova Cina - Souvenir da Mosca - Attraverso le “alte terre” di Scozia

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La rivista dedicata al mondo dei viaggiatori e delle mete più esclusive - Periodico - N° 2 - Anno 2019 - € 5,00

IL GIRO DEL MONDO

IN 10 SPIAGGE

SU AL NORD

HELLO BEIRUT

MADRE RUSSIA

SCOPRIRE L’ITALIA

UNA NUOVA CINA

HIGHLANDS

50 sfumature di Stoccolma La Tuscia è bella ma stellata è meglio

Perdersi nel paese dei cedri Hainan: il paradiso tropicale cinese

Souvenir da Mosca

Attraverso le “alte terre” di Scozia

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EDITORIALE

SE IL PARADISO È SULLA SPIAGGIA I primi cinque mesi del 2019 hanno visto crescere ancora il numero dei turisti italiani verso le mete di mare. In cima alla lista c’Ë la Croazia, con una vera e propria rinascita, segnata da un segno + che negli ultimi anni ha caratterizzato líarrivo dei turisti dallíItalia verso le sue terre. Merito della vicinanza geografica, certo, ma ci sono anche altre cause dietro questo successo, come ad esempio i meravigliosi paesaggi marini che questo Paese offre ai suoi visitatori: la Croazia è il luogo perfetto per chi crede nell’equivalenza vacanza = mare, grazie a posti da sogno come l’isola di Hvar e le sue splendide spiagge. E proprio le spiagge sono tra le protagoniste di questo numero di Progress Viaggi per l’estate: quale migliore destinazione, infatti, per un viaggio estivo all’insegna del relax? Per questo abbiamo selezionato per voi alcune mete perfette per chi vuole sentirsi in un sogno in riva al mare: dalla Spiaggia dei Conigli di Lampedusa all’arcipelago delle Seychelles, dalle isole Mauritius a quelle delle Hawaii, una varietà di luoghi adatti a tutte le esigenze (e a tutte le tasche) per vivere al meglio l’estate 2019. Franco Del Panta Editor in chief

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| PRIMO PIANO |

| IN VIAGGIO |

| ASIA |

8

6

34

Il Re Leone ruggisce a teatro

Cina Hainan: il paradiso tropicale cinese

Lentezza è ricchezza

10

6

Il cocktail sposa lo skyline

18

Shh, it’s a speakeasy!

40

Libano Perdersi nel Paese dei Cedri

22

Marsiglia, tutto il bello che c’è!

112

La guida si fa sempre più semplice

10

12

Tutankhamon on tour

14

Un secolo di Bauhaus

20

Musia, l’arte dell’ospitalità a Roma

24

Il giro del mondo in 10 spiagge

40 24

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| EUROPA |

| AFRICA |

82

68

Madre Russia Souvenir da Mosca

Sul Nilo Egitto: ieri, oggi e domani

86

Scozia Highlands

68

82

Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 - N° 356/2010 Progress Viaggi n° 2 - 2019 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti 28 - 00167 RM

| AMERICA | 72

Nel lontano ovest Al galoppo con i cow boys

76 96

Su al nord 50 sfumature di Stoccolma

108

Fuori porta Nella natura svizzera per un’estate antistress

108

Caraibi Là fuori c’è la foresta…

| BEL PAESE | 16

A Todi si vive un futuro passato

52

Editor in Chief Leonardo Garcìa de Vincentiis Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, S. Riva, M. Bertollini, M. Pituano, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia, C. Mazza, G. Bottaro, B. Vecchiarelli, A. Bartucci

Un’estate green

Illustrazioni a cura di: Marina Garcìa Mendicino

| VIAGGIARE |

Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione

46

Art Direction Romina Plini

58esima edizione della Biennale di Venezia “May you live in interesting times”

58

Scoprire l’Italia La Tuscia è bella, ma stellata è meglio

102

Estate francese C’est la vie

Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l. Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.

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Lentezza è ricchezza 6880 chilometri attraverso 20 regioni. Circa 400 tappe che uniscono le Alpi, gli Appennini, le catene montuose delle isole, gli Appennini meridionali. La bellezza del ‘Sentiero Italia’ è raccontata dai 1000 chilometri della Grande Traversata delle Alpi in Piemonte, dall’Alta Via dei Monti Liguri (44 tappe per oltre 400 km), dalle 28 tappe della Grande Escursione Appenninica in Toscana e in Emilia Romagna (425 chilometri) e dai 120 chilometri che collegano le nove tappe del Sentiero del Brigante in Calabria, insieme a molti altri percorsi già esistenti. Sì perché l’idea di un cammino per unire la Penisola da nord a sud, isole comprese, risale al 1983, quando l’Associazione Sentiero Italia lo concepì come un modo per portare attenzione e valorizzazione al paesaggio montano italiano e alle sue comunità. Dopo anni di abbandono il CAI - Club Alpino Italiano lo ha finalmente restaurato e lo sta rilanciando con varie iniziative. www.sentieroitalia.cai.it

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DA LONDRA di Alessandro Creta

IL RE LEONE RUGGISCE A TEATRO Tra i segreti del successo planetario de “Il Re Leone” ci sono sicuramente le musiche firmate, tra gli altri, da Elton John e Hans Zimmer. Queste canzoni prendono forma e rivivono sul palco del Lyceum Theatre Qui infatti si torna indietro di oltre 20 anni e si rivive la storia di Simba, piccolo cucciolo di leone divenuto re della foresta, da un’altra prospettiva. Una prospettiva più diretta, più vicina, che rende il pubblico partecipe e attivo alla recita. Anche il successo teatrale de “Il Re Leone” non sembra perdere un colpo di fronte al tempo che passa: dal 1997, anno della prima rappresentazione dal vivo, sono stati molti i riconoscimenti assegnati a “The Lion King” tra cui sei Tony Award a Broadway, il premio di Evento teatrale dell’anno del quotidiano Evening Standard, mentre ben 8 sono le nomine Olivier Award, il più importante riconoscimento teatrale inglese. Impossibile non riconoscere sin dalle prime note i

www.thelyceumtheatre.com

componimenti musicali che hanno contribuito al successo

Biglietti da 39 sterline

del capolavoro Disney e che sono diventate le colonne sonore della vita di un’intera generazione. “The circle of life”, “Can you feel the love tonight”, l’immancabile e iconica “Hakuna Matata”: sono solamente alcuni dei brani che hanno reso “Il Re Leone” uno dei film Disney più seguiti e amati di sempre. Molti trentenni di oggi tornano fanciulli solamente riascoltando quelle note che, oggi, vengono replicate dal vivo a teatro. Nel teatro londinese la colonna sonora de The Lion King rompe la barriera televisivo/cinematografica che lo separava dal pubblico e coinvolge tutti gli appassionati che scelgono il Lyceum Theatre come personale “macchina del tempo”.

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DA NEW YORK di Stefano Valentini

IL COCKTAIL SPOSA LO SKYLINE Negli ultimi anni, i tour Rooftop Bar sono divenuti estremamente ricercati e la Grande Mela, forte del suo celebre skyline, offre diverse scelte. Tramite molte agenzie è poi possibile prenotare tour che si differenziano in base ai gusti e permettono di accedere rapidamente al bar per godersi un buon drink in mezzo ai newyorkesi e rimanere al contempo incantati dalle vedute della città.

Tra i molti allettanti posti, è impossibile non iniziare citando il 230 Fifth Rooftop Bar, situato sulla Fifth Avenue. Questo è il più grande Rooftop Bar della città di New York ed è anche uno dei più popolari e turistici. La Penthouse coperta è arredata con eleganza, ma ciò che rende unico questo luogo è la terrazza: da qui si gode di una vista diretta sull’Empire State Building, sul Chrysler Building e sulla Freedom Tower. Seppur non situato ad altezze vertiginose, Ink48 è considerato uno dei più esclusivi e affascinanti Rooftop della Grande Mela. Qui si gode di una magnifica vista sullo skyline di Manhattan e sul fiume Hudson. Specialità della casa sono i cocktail: sia d’estate che d’inverno è possibile trovare fantastici drink con ingredienti di stagione. Concludiamo con The Top of the Standard, uno dei club più trendy del mondo. All’inizio non saprete esattamente dove guardare, se lasciarvi rapire dai bellissimi interni o perdervi nella vista a 360°. In estate c’è anche un bar all’aperto per potersi rilassare su comodi divani. Preparatevi poi a possibili incontri con le star: il club, proprio perché così esclusivo, è frequentato anche da molti vip.

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DA PARIGI di Beatrice Vecchiarelli

TUTANKHAMON ON TOUR Fino al 15 settembre rivive alla Grande Halle de la Villette di Parigi il tesoro del “faraone fanciullo”.

Se credevate che si potesse solo immaginare lo stupore provato dall’archeologo britannico Howard Carter quando, nel 1922, si trovò davanti a una delle sepolture faraoniche meglio conservate dell’Antico Egitto, quella del giovane Tutankhamon nella Valle dei Re, ecco, vi sbagliate. Grazie alla mostra itinerante “Toutânkhamon. Le trésor du Pharaon” per ciascuno di noi è possibile sperimentare quel brivido, attraverso un’esposizione immersiva tra lo scintillio dell’oro e il mistero degli oggetti funerari. Dopo aver lasciato Los Angeles, sarà dunque la Francia la seconda tappa prevista per il tour della mostra che, con oltre 150 pezzi originali, raccoglie il patrimonio inestimabile del re egizio più conosciuto di tutti i tempi, salito al trono all’età di nove anni. La celebrazione giunge alla soglia del centenario del rinvenimento della sua tomba e per la prima volta molti degli oggetti lì recuperati lasceranno l’Egitto prima di fare definitivamente ritorno al Cairo. Sul sito ufficiale è possibile trovare tutte le info su orari e prezzi. www.lavillette.com

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Caracalla 2019 - Annunci.qxp_Progress 09/04/19 14:29 Pagina 1

4, 5, 6, 7, 12, 13, 18, 24, 31 JULY 3 AUGUST

GIUSEPPE VERDI

19, 23, 27 JULY 2, 8 AUGUST

GIUSEPPE VERDI

AIDA

LA TRAVIATA

30 JULY 1, 4 AUGUST

SERGEJ PROKOF’EV

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DE GREGORI & ORCHESTRA

ROMEO E GIULIETTA

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ENNIO MORRICONE

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THE TOKYO BALLET ROBERTO BOLLE AND FRIENDS

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Caracalla MMxIX

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STEFANO BOLLANI AND CHUCHO VALDÉS

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LUDOVICO EINAUDI

Ettore Festa, HaunagDesign - Illustration by Gianluigi Toccafondo

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Roma Opera aperta

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PRIVATE SHAREHOLDERS

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DA BERLINO di Beatrice Vecchiarelli

UN SECOLO DI BAUHAUS Celebrazioni in grande stile per i 100 anni del Bauhaus, la scuola tedesca di architettura e design che ha rivoluzionato l’arte del costruire. Questa scuola venne fondata nel 1919 come esperimento

Dessau, Weimar e Berlino. Questi poli il prossimo autunno

volto a unire teoria e pratica, progettistica e manualità,

saranno virtualmente uniti da una rassegna itinerante,

da un’idea di Walter Gropius, uomo di spicco del

la Triennale Der Moderne, e da una serie di percorsi

modernismo. Il movimento però ebbe una vita breve,

tematici alla scoperta di edifici aperti al pubblico per

costretto a cessare la sua attività già nel 1933 con

l’occasione. A dare il via alle danze sono stati comunque

l’avvento del nazismo.

gli eventi in scena nella capitale: dal festival all’Akademie

Ciò nonostante il pensiero di fondo dell’istituto è

der Künste, al progetto internazionale “Bauhaus

riuscito a imporsi e a lasciare al mondo intero un’eredità

imaginista”, seguito a ruota dalla mostra “Bauhaus

incredibile, che sembra riecheggiare nelle linee e negli

Original” alla Berlinesche Galerie.

stili di molte architetture odierne.

I festeggiamenti si rincorreranno poi da Israele, alla Cina,

In occasione del centenario della fondazione della

al Brasile, ma la Germania, culla del movimento e di

scuola sono previste oltre 600 manifestazioni in tutta la

cotanto patrimonio, si conferma decisamente “the place

Germania, specialmente nelle tre città sedi del Bauhaus:

to be” per il 2019.

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ART di Alessandro Creta

A TODI SI VIVE UN FUTURO PASSATO La cittadina umbra, in collaborazione con la Fondazione Progetti Beverly Pepper, scommette sull’arte contemporanea e, dopo le Todi Columns,inaugurerà un parco firmato dall’artista americana. È sembrato di tornare indietro di 40 anni a Todi, paesino

il borgo medievale indietro nella storia, ma non nel tempo.

immerso nel verde dell’Umbria che ha deciso di indossare

Un’installazione che ha fatto da antipasto all’inaugurazione

nuovamente un vestito contemporaneo. Un vestito cucito

del rinnovato parco cittadino protagonista di un progetto di

su misura dall’artista americana Beverly Pepper, cittadina

riqualificazione di un ampio spazio verde nel borgo umbro.

onoraria del borgo e profondamente legata a queste terre.

La collocazione momentanea delle colonne infatti

Fino a giugno la centrale Piazza del Popolo ha visto, come

ha anticipato l’inaugurazione della nuova veste

nel 1979, l’installazione delle “Todi Colums”, quattro

“contemporanea” del parco tuderte che, dal prossimo

colonne di altezza variabile tra gli 8 e i 10 metri che si

14 settembre, si arricchirà di 20 opere donate alla città

sono stagliate nel cielo tuderte, accolte come graditi

dall’artista stessa. Si chiamerà Parco Beverly Pepper, sarà il

ospiti da palazzi storici risalenti al 1200. Beverly Pepper

primo monotematico di scultura contemporanea in Umbria

rafforza il suo legame con la cittadina umbra, replica

e il primo dell’artista nel mondo.

l’installazione artistica già proposta 40 anni fa e fa tornare

www.fondazioneprogettibeverlypepper.com

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FOOD di Sveva Riva

SHH, IT’S A SPEAKEASY! Quello dei cosiddetti speakeasy è un mondo tanto misterioso quanto particolarmente apprezzato dagli amanti dei cocktail. Da Milano a Roma, abbiamo selezionato i migliori, segretissimi, bar italiani a tema.

Locali e club “nascosti” che

inviati a coloro che mandano una mail

richiamano le atmosfere degli anni

ai contatti indicati sul sito.

‘30 sono molto popolari in tutto il

www.themaddog.it

mondo, anche se in realtà non è così

Malkovich (Genova) - Per entrare

facile stanarli. In Italia, però, possiamo

è necessario conoscere la password,

trovarli in (quasi) ogni grande città.

che è diversa ogni sera ma sempre

1930 (Milano) – In questo club

legata al titolo di un film. Stratagemma

milanese puntano molto sul mistero:

originale, ideato da proprietari amanti

l’indirizzo ufficiale del locale infatti

del mondo del cinema. Il bar si trova

è sconosciuto, del sito internet

nel seminterrato di un sandwich

nemmeno l’ombra. Lo stabilimento è

bar, dove i grandi classici sono il

nascosto nella stanza sul retro di un

Margarita da “Kill Bill”, il Manhattan

bar cinese vicino a Piazza Cinque

da “A qualcuno piace caldo” e

Giornate. L’unico modo per gustare

un’intera sezione di drink dedicata a

i suoi cocktail è andare al Mag o

Hemingway.

al Barba e entrare nelle grazie dei

www.malkovich.it

proprietari, che possiedono anche il

The Barber Shop (Roma): pettini,

1930.

forbici, rasoi e sedie girevoli di giorno.

The Mad Dog Social Club

Shaker, alcolici e musica dal vivo di

(Torino) - In questo speakeasy, nella

notte. Questa struttura, situata tra San

capitale del Vermuth, gli ingredienti

Giovanni, Piazza Vittorio e l’Anfiteatro

delle bevande - amari e spiriti della

Flavio, vive una doppia vita e dopo

tradizione italiana con particolare

il tramonto offre cocktail come il The

attenzione al territorio piemontese

Zappa con Mezcal: succo di lime,

- vengono estratti direttamente da

arancia curaçao, sciroppo di mango e

barili e barattoli di vetro. L’indirizzo

papaya candita al sesamo.

e una password da inserire vengono

www.tbspeakeasy.com

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ART di Margherita Pituano

MUSIA, L’ARTE DELL’OSPITALITÀ A ROMA Museo, galleria, spazio per eventi, sala culturale. Questo è lo spazio polivalente di 1000 metri quadrati che l’imprenditore e collezionista d’arte Ovidio Jacorossi ha aperto nel cuore di Roma, vicino a Campo de’Fiori.

di queste ospita il ristorante da 35 posti perfettamente integrato nell’atmosfera, non essendo altro che una stanza in collegamento con tutti gli altri ambienti, dove gli ospiti sono parte integrante di questo microcosmo artistico. Ci si può recare per bere qualcosa, per visitare la galleria, o semplicemente fermarsi a cena. “È uno spazio totalmente aperto”, spiega Hirst, “Qui non cuciniamo solamente, facciamo anche cultura”, anzi, in cucina c’è anche lo chef Fabio Sopranzi, laureato in storia dell’arte. Il menù, dal quale è possibile scegliere tra quattro antipasti, primi, secondi e dessert, si concentra su prodotti italiani e locali preparati con ingredienti scelti con cura dallo chef inglese, che ha una profonda conoscenza della regione Lazio. La carta dei vini viene creata in collaborazione con la startup Winedo, che segue la stessa filosofia della cucina: dal territorio alla tavola riscoprendo piccoli produttori. Il fondatore di Winedo, Lorenzo Contini, spiega: “Grazie al consiglio del sommelier Luca Boccoli, ‘Musia’ è un progetto artistico basato sulla

ogni bottiglia è stata selezionata, per permettere al cliente

contaminazione di diversi mondi, con una galleria d’arte

di vivere un viaggio emozionale e scoprire le strade meno

ma anche un wine bar e un ristorante affidato allo chef

battute e più inaccessibili del paese”.

inglese Ben Hirst. La struttura è un edificio di tre piani con un cortile del XVI

Musia Living & Arts

secolo attraversato da una sorprendente volta trasparente,

Via dei Chiavari, 7 Roma

scale a chiocciola storiche, chiostri e sale di gallerie. Una

www.musia.it

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TRAVEL di Beatrice Vecchiarelli

MARSIGLIA, TUTTO IL BELLO CHE C’È! Marsiglia, vivace capoluogo della Provenza, è una città tutt’altro che facile. Caotica, intensa, nasconde comunque un’atmosfera unica che vale la pena di respirare.

Se state considerando l’idea di partire per Marsiglia

Quest’ultimo è collegato al seicentesco Fort Saint-Jean

preparatevi a prendere appunti su alcune semplici regole

grazie a una lunga passerella in cemento fibrato, sospesa

da mettere in pratica durante il vostro soggiorno e su tutto

a 19 metri di altezza, e presenta una struttura cubica di

il bello che c’è da vedere!

grande interesse architettonico. L’edificio è avvolto da

Svetta, geograficamente parlando, la basilica di Notre

una sorta di ragnatela, una rete che lascia filtrare la luce

Dame de la Garde. Quest’edificio religioso di metà

creando suggestivi effetti visivi, specie al tramonto.

800 domina dall’alto la città con la sua silhouette snella,

Il Vieux Port, cuore pulsante della città, accoglie

il colore bianco e la grande statua della Vergine col

l’Ombrière progettata da Sir Norman Foster. Si tratta di

Bambino al di sopra del campanile. Senza di lei lo skyline

una semplice copertura a specchio al di sotto della quale

marsigliese non sarebbe lo stesso: è visibile infatti da più

si accalcano spesso gruppi di persone attorno ad artisti

punti e, viceversa, il panorama di cui si può godere una

di strada e crew di ballerini che danno spettacolo al

volta scalata la collina su cui sorge è davvero mozzafiato.

riparo dai raggi del sole.

Occupano il secondo e terzo posto del podio la cattedrale

Una lastra monumentale che lega insieme terra, mare

neobizantina di Santa Maria Maggiore, detta dai cittadini

e cielo, e che è parte di un più ampio progetto di

La Major, e l’adiacente MuCem, il Museo delle Civiltà

riqualificazione della zona messo in atto nell’ultimo

dell’Europa e del Mediterraneo.

decennio.

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METE DA SOGNO

IL GIRO DEL MONDO

IN 10 SPIAGGE

Quali sono le spiagge piÚ belle del mondo? In questa nostra personale classifica vi mettiamo di fronte alle location migliori in cui passare l’estate, nella speranza che possiate non limitarvi esclusivamente alle foto ma riusciate a visitare, prima o poi, questi territori paradisiaci

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In un ideale giro del mondo tocchiamo pra-

Ramla Bay, Malta – Probabilmente la spiag-

ticamente tutti i continenti e tutti i migliori

gia più bella di tutta l’isola. Ci troviamo in un

mari che bagnano le nostre coste. Non ci re-

ampio braccio di sabbia scarlatta, chiamata

sta che augurarvi buon viaggio e buone va-

dagli abitanti del posto “Ramla il- amra” la

canze … meglio se in una di queste spiagge.

Spiaggia di Sabbia Rossa.

Nella pagina a fianco: Ramla Bay a Malta, un posto magnifico per nuotare, fare snorkeling e rilassarsi al sole; sotto: le lunghissime spiagge di Negril in Jamaica

Ramla è un posto magnifico per nuotare, fare Anse Source D’Argent, Seychelles - Un

snorkeling e rilassarsi al sole. Ciò che rende

e cristalline. Seven Mile Beach, e in partico-

tratto costiero mozzafiato per una delle spiag-

questo litorale ancor più godibile è il fatto che

lare il tratto che comprende Long Bay, è un

ge più belle e caratteristiche al mondo. Qui

è quasi interamente incontaminato: presenti

susseguirsi di locali, ristoranti e resort dove

enormi sassi granitici formano sculture che

pochissimi bar e locali turistici, per il resto

il viaggiatore ha solo l’imbarazzo della scel-

emergono dalla sabbia per poi tuffarsi nel

è solo contatto con la natura. Il mare è lim-

ta su dove soggiornare, dormire e mangiare.

mare. I colori straordinari dei pesci che popo-

pido ed azzurro, ed è dotato di fondali ricchi

Il nome di questa località deriva da Negrillo,

lano le acque non sfuggono nemmeno ad un

di fauna marina, perfetti per le immersioni

dato alla zona dai colonizzatori spagnoli arri-

occhio disattento e ri ettono le loro sfumature

subacquee.

vati alla fine del 1 00.

creando dei giochi di luce ipnotici. Anse Sour-

Proprio in epoca coloniale le coste di questo

ce d’Argent è una delle spiagge più fotografate

Negril, Jamaica – Località caraibica co-

centro furono occupate dai pirati, che ven-

al mondo e, semmai capiterete in questa fanta-

nosciuta per le lunghissime spiagge che si

nero successivamente cacciati dalla Marina

stica terra, non farete fatica a capirne il perché.

affacciano su baie dalle acque basse, calme

britannica.

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Hvar, Croazia – Rimaniamo nel Mediterraneo per scoprire la costa croata di Hvar, l’antica Lesina, che tra giugno e luglio al verde delle vaste distese di alberi aggiunge il viola della lavanda in fioritura. Hvar è un’isola decisamente e piacevolmente bucolica, le spiagge per questo motivo sono poco turistiche ma chi riesce a raggiungerle può godere di una totale immersione nella natura tra mare cristallino e verde incontaminato. Il viola della lavanda sullo sfondo, poi, non fa altro che abbellire un paesaggio già di per sé clamorosamente bello. Ipanema Beach, Brasile – Assieme all’adiacente Copa Cabana, Ipanema è forse la spiaggia più famosa non solo di Rio, ma di tutto il Brasile. Un lembo di terra meraviglioso sia con la gente che senza, di giorno e di notte, con il brutto e il bel tempo. A Ipanema si respira lo spirito brasiliano puro, il vivere la spiaggia in tutto e per tutto. Stupendo il momento del tramonto all’Arpoador e l’applauso di tutta la gente per il sole che sparisce all’orizzonte. Un’occasione speciale, da brividi, che va vissuta almeno una volta nella vita. Maya Bay,

ailandia – Voliamo dall’altra par-

te del globo per andare alla scoperta di una delle spiagge più famose al mondo. Se il nome in un primo momento non vi dice nulla provate a ricordare il film

e Beach con Leonardo Di

Caprio. Ecco, Maya Bay è proprio la location in cui la pellicola è stata girata. Dopo il successo al botteghino questo spettacolare tratto costiero è stato letteralmente assalito da turisti provenienti da ogni parte del mondo, tanto da costringere le autorità locali a limitare l’accesso alla spiaggia per preservare una bellezza unica al mondo.

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Bondi Beach, Australia – La spiaggia per gli amanti del surf. L’Australia è il Paese principe di questa disciplina e Bondi Beach è una delle mete preferite sia per i turisti che per chi ama cavalcare le onde. Una spiaggia caratteristica il cui nome, in lingua aborigena, descrive alla perfezione la zona. Bondi Beach, infatti, tradotto significa rumore dell’acqua che si frange sulle rocce. Belle Mare, Mauritius – Basterebbero forse le parole di Charles Baudelaire per descrivere questa terra. Il poeta francese parla di Belle Mare come “terra profumata e baciata dalle carezze del sole”. Ci troviamo nella costa orientale delle Mauritius, in pieno oceano indiano, con la barriera corallina che accompagna il litorale creando giochi di colore e luci. Un paradiso tropicale particolarmente adatto durante la nostra stagione estiva grazie ad un clima mite che permette al turista di vivere al meglio questa terra.

BASTEREBBERO FORSE LE PAROLE DI CHARLES BAUDELAIRE PER DESCRIVERE QUESTA TERRA. IL POETA FRANCESE PARLA DI BELLE MARE COME “TERRA PROFUMATA E BACIATA DALLE CAREZZE DEL SOLE”

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Waikiki, Hawaii – Parlando di spiagge più belle al mondo non possiamo non tener conto delle iconiche Hawaii. Waikiki è la location delle nozze tra Kurt Cobain e Kourtney Love e fu terra di villeggiatura già nell’ 00, quando personalità del calibro dello scrittore Robert Louis Stevenson decisero di soggiornarci. Oggi Waikiki è una località molto turistica, raggiunta da migliaia di viaggiatori ogni anno. Molti di questi sono surfisti che arrivano fin qui per cavalcare i leggendari mari hawaiani.

LA SPIAGGIA DEI CONIGLI A LAMPEDUSA È STATA DICHIARATA DA TRIPADVISOR COME SPIAGGIA PIÙ BELLA DEL MONDO

Spiaggia dei Conigli, Italia – Non potevamo che concludere con la fantastica, e italianissima, spiaggia dei Conigli di Lampedusa. Ad una prima occhiata vi sembrerà di essere in una località caraibica ma questa location, invidiata a livello internazionale, è tra le eccellenze turistiche del nostro Paese. Dichiarata da TripAdvisor come spiaggia più bella del mondo, è davvero difficile trovare le giuste parole per descrivere le sensazioni che questa meta preziosissima riesce a trasmettere ai fortunati che la visitano. Giorgio Migliore

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UNA NUOVA CINA

HAINAN: IL PARADISO TROPICALE CINESE

Palme ondeggianti, sabbia calda e acqua a trentatre gradi cosa vi fanno venire in mente? Probabilmente il mare dei Caraibi, delle Maldive o delle Seychelles. In realtĂ , siamo molto lontani da queste mete esotiche e particolarmente battute dai turisti

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Questa volta ci troviamo in Cina. Più precisamente sull’isola di Hainan, un lembo di terra all’estremo sud della nazione, proprio di fronte al Vietnam, che fa capolino lungo lo stesso parallelo delle più famigerate isole Hawaii. Hainan è la provincia più meridionale della Cina ed è la zona con il più alto tasso di investimenti nel settore turistico del paese. Fino a pochi anni fa neanche gli hainanesi, figli dei pescatori cantonesi emigrati in cerca di fortuna, avrebbero scommesso su questo insperato quanto repentino sviluppo. Il Governo di Pechino sta trasformando Hainan in una nuova Miami, così se siete stanchi delle solite destinazioni tropicali, o se vi trovate in zona, se siete in Asia o di passaggio sopra il suo cielo ricco di perturbazioni oceaniche, allora sicuramente non vi pentirete di prestare una visita a questa sorprendente isoletta nel Mare della Cina del Sud. Ci troviamo davanti ad Hanoi, capitale del Vietnam, a pochi passi da Hong Kong e Macao. La destinazione principale è indubbiamente Sanya che con il suo Sanya Phoenix International Airport garantisce tantissimi voli anche verso l’Europa. Non appena si scende dall’aereo si viene colpiti da fiori giganti, dal verde lussureggiante e dal blu di un cielo monsonico. Sanya vi accoglierà come una tipica città del sud-est asiatico: motorini, tuc-tuc, donne e uomini col tipico cappello stile Apocalypse now e denti rossi per il troppo ciancicare BingLang, un frutto di palma tipico della zona che potrete comprare ovunque, specialmente vicino al mercato centrale o lungo le strade di scorrimento. Due sono le spiagge principali di Sanya: Dadonghai e Sanya Bay. Entrambe offrono locali e divertimenti, ristoranti più o

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meno turistici, centri sub e attività di vario

i cinesi ricchi, per i tanti russi che vengono a

del buon latte di cocco rigorosamente aperto

genere.

svernare scappando dalle rigide temperature

davanti a voi con un colpo di machete, oppu-

A Sanya sicuramente non avrete modo di

siberiane, e le comitive di cinesi che mettono

re potrete sedervi in un caffè a bere qualcosa

annoiarvi perché questa nasce come città del

per la prima volta il naso fuori dalla propria

con gli amici o in famiglia.

divertimento, centro di svago, soprattutto per

città o dal proprio villaggio.

Sicuramente Hainan si presta a tutte le tipo-

A circa quaranta minuti di macchina da

logie di vacanza; ideale per le fughe d’amore,

Sanya potrete raggiungere YaLong Bay, una

per scappare con la famiglia o per rigenerarsi

splendida spiaggia al confine sud dell’isola

semplicemente dal freddo e dallo smog del-

dove alberghi a cinque stelle offrono i servi-

le grandi capitali asiatiche dall’altra parte

zi più esclusivi, e dove potrete distrarvi dalle

del mare. Lungo la costa orientale diverse

fatiche d’Asia andando a passeggio bevendo

sono le località di spicco, famose ormai in-

Hainan, un lembo di terra all’estremo sud della nazione, proprio di fronte al Vietnam, che fa capolino lungo lo stesso parallelo delle più famigerate isole Hawaii

HAINAN È LA PROVINCIA PIÙ MERIDIONALE DELLA CINA ED È LA ZONA CON IL PIÙ ALTO TASSO DI INVESTIMENTI NEL SETTORE TURISTICO DEL PAESE

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Hainan, tra i molti servizi offerti, permette anche agli appassionati di poter praticare il surf da onda e il kitesurf

ternazionalmente soprattutto per gli sport acquatici. Wanning, infatti, con la sua Riyue Bay (Spiaggia del sole e della luna) offre una delle migliori località al mondo per praticare il surf da onda e il kitesurf. Tanti i surf club in cui mangiare e riposare, con un’ampia

gamma di tavole da affittare per cavalcare le

però rinunciare a una piscina, a una buona

onde che si srotolano innanzi a voi. Per anni

birra o a un buon piatto, magari sichuanese,

sede delle finali del campionato del mondo di

osservano la luna e le stelle nel buio tropicale,

longboard del circuito professionistico, Riyue

avvolti nell’umidità della notte infinita.

Bay è la soluzione ideale per i giovani, per i

Di solito i gestori, abituati ormai come sono

backpackers e per chi vuole stare un po’ più

al turismo di surfisti alla ricerca di nuove de-

distante dal solito tran tran cittadino, senza

stinazioni, parlano anche un buon inglese,

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quindi anche se non masticate il cinese non

su delle barche, chiatte in legno sulle quali

gio, il mio romanzo “Karma Hostel” (Edizioni

avrete difficoltà nel comunicare con la gente

tradizionalmente vivono le famiglie di pesca-

Il Foglio, 2019), l’unico libro attualmente pub-

del luogo.

tori, dove potete assaggiare numerose pie-

blicato su questa meravigliosa isola tropicale.

Più a sud rispetto a Wanning trovate Houhai,

tanze locali condite con liquore al cavalluccio

A questo punto non mi resta che augurarvi

un piccolo ex villaggio di pescatori, sede della

marino.

buon viaggio o, come si dice da queste parti…

prima comunità surfistica cinese, a pochi chi-

Dal porticciolo che affaccia su Haitang

Yi Lu Ping An!

lometri da YaLong Bay, raggiungibile anche

Bay potrete invece prendere il battello che

in autobus direttamente da Sanya in meno di

in poche decine di minuti vi porterà sulla

un’ora. Un tempo sede di hippies e vagabon-

Wuzhizhou Island, famosa per le immersioni

di, oggi Houhai dispone di molti ostelli ca-

e per le altre attività acquatiche.

ratteristici per tutte le tasche: dal Nanuna al

Il centro di Hainan offre la possibilità di escur-

di Francesco De Luca per EC Target Srl

L’AUTORE Francesco De Luca è un traduttore,

A SANYA SICURAMENTE NON AVRETE MODO DI ANNOIARVI PERCHÉ QUESTA NASCE COME CITTÀ DEL DIVERTIMENTO, CENTRO DI SVAGO

interprete, scrittore, esperto di cultura cinese. Recentemente ha pubblicato Karma Hostel, un libro sull’isola di Hainan, dove ha vissuto diversi anni e dove ha fondato anche “Chinasurfreport”, il primo webmagazine cinese dedicato

Whitecastle, dal Jile al Karma Hostel.

sioni tra terme, foreste tropicali e montagne

completamente

Houhai rappresenta anche un piccolo gioiello

misteriose, come le magiche Qixianling, Le

alla promozione

della tradizione culinaria hainanese. Ci tro-

vette dei sette immortali.

viamo in un porticciolo nascosto in cui po-

Se volete avere un’impressione più profonda

trete mangiare prelibatezze a base di pesce a

di Hainan, in cui ho vissuto alcuni anni, pote-

un costo modestissimo. I ristoranti sorgono

te leggere, prima di partire o durante il viag-

del surfing e della cultura surfistica in Cina.

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HELLO BEIRUT

PERDERSI NEL PAESE DEI CEDRI

Mare o montagna, natura o grandi cittĂ : a ognuno la sua meta. Benvenuti in Libano

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Per essere più precisi, chi sceglie il Libano

trova un amalgama di religioni, di musica e

LA BEIRUT CHE NON DORME MAI

sceglie alte montagne, il fiume che le divide

una modernizzazione che quasi ci consente di

La sua capitale, Beirut, rimane oggi una città

o le spiagge bianche o rocciose che apparten-

non classificare questo pezzo di terra come

moderna, cosmopolita e multiculturale. Pas-

gono alle sue coste.

Paese arabo.

seggiando lungo la Corniche di Beirut ci si

Chi sceglie il Libano sceglie i suoi diversi

L’autore de Il Profeta, Khalil Gibran, recita:

sente protetti da “El Rauchè”, due gigantesche

piatti mediterranei e le sue bevande rinfre-

“Se il Libano non fosse stato il mio Paese, lo

rocce che emergono dall’acqua e che sembra-

scanti, come l’Arak. Chi sceglie il Libano

avrei scelto comunque”.

no sorvegliare tutto ciò che le circonda. Tra i

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A sinistra: la Moschea Mohamad el Amin che si affaccia sulla Piazza dei Martiri; sotto le rovine di Beirut; nella pagina precedente “El Rauchè”, due gigantesche rocce che emergono dall’acqua e che sembrano sorvegliare tutto ciò che le circonda

19 religioni presenti sul territorio ha ampia libertà di espressione. Se per molti di voi la convivenza tra musulmani e cristiani è un’utopia, significa che ancora non avete visitato il Paese dei Cedri. Beirut è una città che di giorno si muove, vive, tra la più famosa strada di tutto il Paese, via Hamra, sino ai caffè della piazza Ne me e

distante solamente pochi metri. Non sorpren-

Jemmayze, tra i centri commerciali di Beirut

da questa contemporanea presenza di luoghi

Souks.

di culto arabi e cristiani: chiese e cattedrali,

capitale sfoggia il suo vestito più bello, lucci-

così come le moschee, sono sparse in tutta la

cante, a volte anche trasgressivo. Beirut non

capitale, o meglio in tutto il Paese. Così come

riposa mai perché, una volta calata la notte,

i templi religiosi anche tutte le festività sono

la musica comincia a farsi sentire per tutta

rappresentate lungo i 10, 2 chilometri qua-

la città. Dal Bunker B-01 , usato durante la

drati che racchiudono il Libano.

guerra civile e ora luogo di svago, ai terrazzi

Basti pensare che ogni anno tutte le città del

dei palazzi da dove si ammirano contempo-

Paese a dicembre competono tra di loro per

raneamente valli e mare come Taiga, White

eleggere l’albero di Natale più bello e caratte-

e Pier , la Beirut nightlife ammalia cittadini

ristico mentre pochi mesi dopo si preparano

e turisti con i suoi eventi, le sue note e i suoi

a celebrare il Ramadan. Una realtà che non si

locali. La musica cessa solo quando è tempo

limita alle ricorrenze cristiane o musulmane,

della preghiera, non importa di quale religio-

ma qualsiasi celebrazione riconosciuta dalle

ne si tratti e quale credo si professi.

appena tramonta il sole però che la

lussuosi condomini e i popolati ca è, a poca distanza da uno specchio di mare che ospita i grandi yacht di sceicchi o ricchi imprenditori, si rimane affascinati dall’eleganza della Moschea Mohamad el Amin che si affaccia sulla Piazza dei Martiri e che convive pacificamente con la Cattedrale Maronita di St. George,

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Nella pagina: le distese pianure di El Arz accolgono il sacro simbolo del Paese nella Foresta dei Cedri di Dio, tutto a pochi chilometri di distanza da Bsharri, il suggestivo paese di Khalil Gibran

La diversità non è espressa solo in termini storici, culturali e sociali, ma anche, come già anticipato precedentemente, sotto il punto di vista naturalistico e paesaggistico. Ambienti mozzafiato hanno già stregato in passato chiunque sia passato da queste parti. La valle di Kadisha per esempio è un luogo spirituale dove i monarchi maroniti hanno vissuto per LIBANO DA SCOPRIRE

città di Tiro e Sidone. A nord invece si trova,

più di 00 anni in cave bevendo le acque di

Sin da quando gli abitanti di questa terra

con il suo Castello Crociato, la città di Byblos

ruscelli e fiumi che circondano la valle, innal-

erano i fenici, il Libano è stato sempre ter-

che, assieme a numerosi templi e un piccolo

zando in queste zone monasteri che ancora

ritorio ambito e desiderato dai popoli con-

anfiteatro romano, rappresenta uno dei centri

oggi sono visitati da pellegrini. La sensazio-

quistatori per la sua posizione geografica-

più antichi ancora vissuti nel mondo. Nella

ne di meraviglia emerge raggiungendo valli

mente strategica. Sia greci che romani sono

seconda città più grande del Paese, Tripoli,

come queste o altre sparse in tutto il paese, da

passati da queste zone, lasciando in eredità

dal Castello omonimo si può godere di una

Baqaa Safrine al nord alle foreste di Jezzine al

non solamente la cultura ma anche, se non

vista su tutto il panorama circostante ma vi

sud: qui è possibile toccare il cielo e vederlo

soprattutto, templi e costruzioni. Proprio il

consigliamo anche di visitare i bagni turchi

ricoprire tutto il Paese.

Tempio del Dio Sole può essere ancora am-

(hammam), originari dalla dominazione otto-

E dove sono i Cedri in tutto ciò Le distese

mirato nella valle di Baalbak, ma numerose

mana, e le strade strette del Suq con i diversi

pianure di El Arz accolgono il sacro simbolo

rovine archeologiche sono sparse anche nelle

mercati del sapone.

del Paese nella Foresta dei Cedri di Dio, tutto a pochi chilometri di distanza da Bsharri, il suggestivo paese di Khalil Gibran. Il Libano, grande quasi quanto l’Abruzzo, con

siti UNESC

offre una varietà religio-

sa, storica, culinaria e musicale che nel suo piccolo vi farà innamorare. Se è vero che il popolo sceglie il simbolo che più rappresenta la sua patria, allora si spiega perché nella Bibbia il Cedro del Libano è citato più volte a simboleggiare la nobiltà, la regalità e la forza. Ahmad Abdullrahman

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SULLA LAGUNA

“MAY YOU LIVE IN INTERESTING TIMES”

Fino al 24 novembre le rotte artistiche della 58esima edizione della Biennale di Venezia solcheranno le acque della Laguna

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Di Venezia chiunque conosce la realtà dei

Sabato 11 maggio, ai Giardini e all’Arsenale,

come una sorta di maledizione - ha dichia-

canali, delle chiese e dei musei, gli itinerari

ha aperto la 58esima Esposizione Internazio-

rato il Presidente Baratta presentando l’edi-

costantemente preda di orde di turisti da tutto

nale d’Arte dal titolo “May You Live In Inte-

zione 2019 dell’Esposizione- nella quale l’e-

il mondo. Una cornice, questa della Serenis-

resting Times”, curata dal direttore artistico

spressione “interesting times” evoca l’idea di

sima, che per 6 mesi racchiuderà gli eventi e

Ralph Rugoff e organizzata dalla Biennale di

tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può

i protagonisti che animeranno la Biennale di

Venezia presieduta da Paolo Baratta.

essere anche un invito a vedere e considerare

arte.

“Il titolo di questa Mostra può essere letto

sempre il corso degli eventi umani nella loro

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I Giardini della Biennale, che furono realizzati da Napoleone, sorgono verso il margine orientale di Venezia

tagonista alla Biennale. Il progetto “di casa” è stato presentato alla fine di marzo a Roma presso la sede del MiBac dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli con il Presidente Paolo Baratta.

una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla

Né altra Né questa: La sfida al Labirinto è il

sovra semplificazione”.

titolo della mostra, a cura di Milovan Farro-

Come può l’arte agire in questi tempi di profonde incertezze e minacciosi mutamenti “In modo indiretto, forse l’arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi tempi interessanti’ -sostiene il direttore ar-

OLTRE VENEZIA Il borgo umbro di Todi ha grande spazio all’interno della più grande rassegna di arte contemporanea al

tistico Ralph Dugoff- La Biennale Arte 2019

mondo. “Beverly Pepper. Art in the

non avrà un tema di per sé, ma metterà in evi-

Open”, è uno dei 21 eventi collaterali

denza un approccio generale al fare arte e una

ufficiali della Mostra Internazionale

visione della funzione sociale dell’arte che in-

d’Arte della Biennale di Venezia, già

cluda sia il piacere che il pensiero critico”.

parte del progetto “Beverly Pepper tra Todi e il Mondo”, e riproporrà

complessità, un invito pertanto che ci appare

La mostra unisce negli storici Padiglioni ai

particolarmente importante in tempi nei qua-

Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di

li troppo spesso prevale un eccesso di sem-

Venezia i respiri e le visioni artistiche di 87

grandi sculture “Todi Columns”, già

plificazione, generato da conformismo o da

differenti Paesi provenienti da tutto il mondo

esposte in Piazza del Popolo nel

paura. E io credo che una mostra d’arte valga

e ognuno con una sua visione artistica.

1979 e successivamente donate

la pena di esistere, in primo luogo, se intende

C’è ovviamente particolare attesa per quanto

condurci davanti all’arte e agli artisti come

riguarda il Padiglione Italiano che sarà pro-

nello Spazio Thetys all’Arsenale di Venezia la versione originale delle

dall’artista ai Musei Civici veneziani.

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Dal 1980 l’Arsenale è diventato luogo espositivo della Biennale, in occasione della 1. Mostra Internazionale di Architettura

cipante dell’Esposizione Internazionale, il Leone d’Argento per un giovane partecipante dell’Esposizione Internazionale. Avrà anche la possibilità di assegnare un massimo di una menzione speciale alle Parnato, a cui partecipano lavori inediti e opere

landa), curatrice attualmente impegnata

tecipazioni Nazionali e un massimo di due

storiche di tre artisti italiani: Enrico David

alla V-A-C Foundation di Mosca, Cristiana

menzioni speciali ai partecipanti dell’Esposi-

(Ancona, 1966), Chiara Fumai (Roma, 1978 –

Collu (Italia), direttrice generale della Galleria

zione Internazionale.

Bari, 2017) e Liliana Moro (Milano, 1961).

Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Il Leone d’oro alla carriera è stato assegnato,

di Roma, Sunjung Kim (Corea), curatrice at-

il giorno inaugurale, a Jimmie Durham, arti-

LA GIURIA

tualmente Presidente della Gwangju Biennale

sta statunitense che conta già 5 partecipazioni

I membri prescelti sono tre europei e due

Foundation, Hamza Walker (USA), direttore

alla Biennale veneziana.

extraeuropei, con una netta predominanza

esecutivo di LAXART, spazio espositivo non

il direttore artistico Ralph Rugoff a proporre

femminile

giurati

contro un solo uomo.

stato direttamente

profit di Los Angeles.

Durham per il prestigioso riconoscimento,

Il presidente di Giuria Stephanie Rosenthal

La Giuria assegnerà i premi ufficiali: il Leo-

motivando così la sua decisione: “Ho indi-

(Germania), direttrice del Gropius Bau di Ber-

ne d’Oro per la miglior Partecipazione Na-

cato Jimmie Durham per il Leone d’Oro alla

lino. I componenti sono Defne Ayas (Turchia

zionale, il Leone d’Oro per il miglior parte-

carriera della 58. Esposizione Internazionale d’Arte per i notevoli risultati in campo artistico che ha raggiunto negli ultimi sessant’anni e, in particolare, per il suo modo di fare arte che allo stesso tempo sa essere critica, divertente e profondamente umanistica”. www.labiennale.org Sveva Riva

Da 20 anni è in atto un programma di riqualificazione che ha permesso di aprire al pubblico luoghi come il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale, il Giardino delle Vergini e le Sale d’Armi

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DUE RUOTE

UN’ESTATE

GREEN

inalmente la ella sta ione a sconfitto la timi e a arafrasan o un cele re claim possiamo ire ummer as come e, con lei, tutte le attivit sportive alle quali potersi e icare ra queste, le immanca ili pe alate

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LA NUOVA FRONTIERA DELLA MOBILITÀ GREEN La strada è già stata tracciata dall’elettrico utilizzato in ambito automobilistico, ma l’onda green della mobilità sostenibile sta velocemente avanzando in un mondo che, della sostenibilità, aveva già fatto il suo punto di forza: quello delle biciclette. Solamente mettendoci a pedalare in una ciclabile cittadina o su un sentiero di montagna ci siamo accorti che di e-bike se ne vedono sempre di più. Infatti, numeri alla mano, le biciclette a pedalata assistita, dopo l’incremento a due

ORA, CON L’ESTATE, SI PUÒ TORNARE A PEDALARE

cifre registrato nel 2018, fanno segnare nuovamente un +16,8%, con

E L’ITALIA OFFRE MOLTI PERCORSI, SIA CITTADINI

173.000 pezzi venduti. Mentre sul

CHE EXTRAURBANI, SUI QUALI MACINARE

meno interessa principalmente la

CHILOMETRI IN SOLITARIA OPPURE IN GRUPPO

fronte del mercato interno il segno bicicletta tradizionale (-7,6%). Siamo davanti ad un cambiamento generazionale delle due ruote? Soppiantare le bici classiche sicuramente non sarà facile, ma è anche vero

Dopo mesi passati a fare attività fisica al chiu-

paese europeo che della bicicletta ha fatto un

so di palestre o nella propria casa ora è tempo

must, anche l’Italia ha sviluppato una forte

rapidamente crescendo, incon-

di outdoor, di sole e, per i fortunati che posso-

passione per questo mezzo, rispecchiata dai

trando sempre di più i favori, e le

no permetterselo, di mostrare il proprio fisico

numerosi percorsi ciclabili che da qualche

esigenze, della clientela. Il successo

in spiaggia.

anno a questa parte hanno iniziato a diramar-

delle e-bike è facilmente spiegato:

Per molti appassionati, poi, estate è sinonimo

si attraverso lo Stivale.

di bicicletta: in tanti hanno rispolverato le

Dopotutto i vantaggi derivanti dall’utilizzo

loro due ruote a pedali, apportato i necessari

della bici sono tanti e di varia natura: su tutti

accorgimenti e la tipica manutenzione dopo

la possibilità di mantenersi in forma e scarica-

raggiungere discrete velocità (si

un inverno che non ha permesso chissà quan-

re lo stress, ma non va sottovalutato l’aspetto

arriva fino ai 25 chilometri orari).

te uscite. ra, con la bella stagione, si può tor-

legato al risparmio economico sui carburanti

Un mezzo a due ruote che in breve

nare a pedalare e l’Italia offre molti percorsi,

e sull’impatto zero che si ha sull’ambiente. In

sia cittadini che extraurbani, sui quali maci-

particolar modo nelle città, poi, la bici sa esse-

nare chilometri in solitaria oppure in gruppo.

re il mezzo di trasporto più agile, comodo ed

Seppure ben lontana dai livelli dell’ landa,

economico per percorrere le medie e lunghe

che le loro “nipoti green” stanno

la pedalata assistita è certamente uno dei maggiori vantaggi di queste biciclette, così come il piccolo motore elettrico che permette di

tempo si è affermato come compromesso per spostarsi nel traffico urbano, soprattutto nelle zone più congestionate dal traffico.

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distanze.

stato recentemente condotto uno

studio da parte di Legambiente denominato “Bici in Città”, in collaborazione con Fiab e Città in Bici, che ha svelato quali sono in Italia i centri più virtuosi dal punto di vista ciclistico. Un’analisi che ha esaminato le città da nord a sud e che, alla fine, ci ha consegnato (non senza qualche sorpresa) le prime tre della classe. Al terzo posto si piazza, un po’ inaspettatamente, una città che ha fatto dell’acqua uno dei suoi punti di forza. Nel bel mezzo della Laguna, tra i numerosi canali e le gondole che li popolano, anche le bici si ritagliano il loro spazio. Le due ruote sono grandi protagoniste a Venezia: molte e ben realizzate le infrastrutture costruite dal Comune e la città spicca in quanto particolarmente adatta per essere percorsa in lungo e in largo sulle due ruote. Dopotutto il turismo slow sta progressivamente prendendo piede nel nostro Paese, quale miglior location dunque di Venezia per ammirare delle bellezze architettoniche uniche al mondo in sella ad una

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bici. Apparentemente può non sembrare una

SICURI SUI PEDALI

città comodissima da girare sulle due ruote,

In occasione dell’ultima edizione del

ma Genova nonostante la presenza di nume-

Giro d’Italia, Sara Assicurazioni, la

rose salite riesce a piazzarsi al secondo posto

compagnia assicuratrice ufficiale

di questa speciale classifica stilata da Legam-

dell’Automobile Club d’Italia e top

biente. Grazie all’iniziativa, promossa dal Comune, “Anemmu in bici a ena!” sono state

sponsor della corsa in rosa, ha realizzato un osservatorio ad hoc dedicato al rapporto degli italiani con le due

Ai ciclisti inoltre, oltre a dover rispettare il codice della strada, consigliamo alcune semplici regole da seguire per una circolazione quanto più sicura possibile, sia per loro che per gli altri. Cosa fare prima di salire in sella: - usare fari adeguati e dispositivi di

ruote a pedali.

segnalazione;

ed eventi che riguardano questo mezzo ma,

Lo studio evidenzia che il vizio peggio-

tettivo;

soprattutto, tentando di offrire nuove chiavi

re dei ciclisti, per più di un italiano su

coinvolte sempre più persone nell’utilizzo

- indossare sempre il caschetto pro-

della bici, aggiornando gli utenti su iniziative

di lettura e strumenti per superare i tanti preconcetti esistenti a Genova sull’uso della bicicletta. Per dimostrare che, tra i molti saliscendi e i numerosi semafori, il capoluogo ligure

due (57%), è quello di non rispettare le norme della strada, e in modo particolare di andare contromano, procedere a zig-zag nel traffico o, ancora, distrarsi e parlare al cellulare.

- effettuare un controllo delle condizioni del mezzo, con particolare attenzione all’usura dei freni e al - corretto funzionamento dei faretti; - non trasportare carichi eccessivi sulle bici

può dire la sua in fatto di mobilità sostenibile su due ruote. Sul gradino più alto del podio si piazza la “vir-

sostenibile ci pensa il progetto comunale “In

I panorami del Trentino, le montagne e la na-

tuosa” Bolzano.

bici al lavoro”, che prevede incentivi quali

tura incontaminata non possono che essere

La città del Trentino ha stretto un fortissimo

vacanze in bicicletta, week end bio, city-bike,

un incentivo sia per i cittadini che per i turisti

legame con le due ruote a pedali e, nel territo-

abbonamenti al car-sharing e altri “premi”

che ogni estate si godono un soggiorno ai pie-

rio, l’utilizzo della bicicletta è riuscito a supe-

per chi forma un team di almeno due persone

di delle Alpi.

rare quello dei mezzi a motore. A testimonia-

e si iscrive al programma tramite il proprio

re questo grande rapporto tra città e mobilità

coordinatore aziendale.

Marco Bertollini

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SCOPRIRE L’ITALIA

LA TUSCIA È BELLA, MA STELLATA È MEGLIO

Lorenzo Iozzia e Danilo Ciavattini sono gli chef che hanno reso la Tuscia viterbese un territorio gourmet. Loro i ristoranti entrati nell’ultima Guida Michelin, loro le stelle che risplendono nel cuore dell’Italia di Alessandro Creta

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credit: Videosolution.it

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Nel viterbese, un lembo di terra laziale popolato da colli e laghi e solcato dal Tevere, la gastronomia sta conoscendo rinnovato splendore. Merito anche, se non soprattutto, di due chef che sono entrati nell’ultima edizione della Guida Michelin, la Bibbia mondiale della cucina e riferimento internazionale per la valutazione della qualità dei ristoranti. Due professionisti insigniti del prezioso riconoscimento in uno dei territori più ricchi, dal punto di vista storico e paesaggistico, di tutta Italia. Per capire come la Tuscia sia rilevante dal punto di vista culturale basti pensare come una parola, entrata a tutti gli effetti nel lessico mondiale, abbia avuto origine proprio in questa terra. Forse in pochi sanno che il termine “conclave” è nato proprio qui. A Viterbo precisamente, un tempo città papale, dove nel 12 0 per accelerare una nomina fin troppo prolungata, il popolo decise di chiudere letteralmente a chiave (da qui la derivazione latina cum clave) gli indecisi cardinali. Basterebbe solo questo episodio per affermare come Viterbo, e il territorio della Tuscia in generale, sia tra i più ricchi di storia, tradizione e cultura di tutta Italia. In questa porzione di terra del centro Italia sorgono ville, parchi, borghi e luoghi di interesse che il mondo ci invidia . Da Civita di Bagnoregio a Villa Lante, dal Parco dei Mostri di Bomarzo a Villa Farnese, passando per il Parco archeologico di Vulci al Bosco del Sasseto solo per citarne una piccolissima parte. Non basterebbero le pagine di questa rivista per parlare in modo esaustivo di tutte le bellezze, architettoniche, naturali e paesaggistiche, che la Tuscia riesce a offrire. Sarebbe difficile dopotutto descrive-

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re minuziosamente, una per una, le piazze, le strade e i vicoli storici della città principale di questo lembo di terra: Viterbo. Proprio in uno di questi vicoli, in pieno centro storico e a due passi da una delle fontane principali della città (Fontana Grande, risalente al 1212, che dà il nome alla piazza) sorge l’unico ristorante cittadino che può vantare la stella Michelin. Ma qui arriveremo fra poco, il nostro viaggio infatti parte da un paesino alle porte di Viterbo: Vitorchiano.

LORENZO IOZZIA: ACCOGLIENZA E SICILIANITÀ A pochi chilometri da Viterbo, nel comune di Vitorchiano, sorge infatti un ristorante di cucina tipica… siciliana. Tutto frutto del lavoro di un sognatore giunto anni fa nella Tuscia, quel Lorenzo Iozzia che dalla provincia di Siracusa si trasferì in questo territorio per affermare, nel bel mezzo dell’Italia, i piatti della tradizione sicula. Una scommessa per un giovane chef in cerca di fortuna così lontano dalla sua terra, ma una scommessa vinta con il ristorante “Casa Iozzìa”. Casa, perché è fondamentale accogliere il cliente facendolo senPer Lorenzo Iozzia, credits Studio Mun

tire come se fosse tra le sue mura domestiche. Casa, perché alla fine è un po’ come essere lì, circondati dai sapori, profumi e sensazioni in mezzo ai quali Lorenzo è cresciuto, riposti in una valigia ideale al momento della partenza e riproposti nella Tuscia viterbese. Un mix, il suo, rivelatosi vincente. E stellato. Siamo entrati anche nelle cucine di Chef Iozzia che, tra un Crudo di Mazara e un piatto di spaghetti ai ricci di mare, ci ha spiegato la sua idea di cucina, accoglienza e ospitalità.

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L’alta cucina può esser compresa dalla massa? Per me può essere apprezzata da tutti, ma noto un po’ di paura nell’approcciarsi all’alta cucina. Questa oggi è una cucina di identità e di materia prima, di rispetto del prodotto che c’è nel piatto. Tutti, per me, possono provarla. L’alta cucina, chiamiamola così, secondo me è per tutti ma sicuramente serve un giusto approccio da parte della clientela. L’idea di cucina cambia col passare degli Il ristorante Casa Iozzìa

anni e la maturazione personale e professionale? Aver viaggiato ha contribuito ad accrescere il

difficile, quando non arrivano determinati ri-

mio bagaglio professionale, mi ha permesso

Chef, hai chiamato il ristorante “Casa”: cosa

conoscimenti, essere considerato per il tipo di

di conoscere varie culture e, al contempo, di

c’è dietro questa scelta?

lavoro che si svolge. Dopo poi, quando questi

apprezzare maggiormente quella che è la mia

Il discorso di “casa” è legato all’accoglienza. Ho

riconoscimenti arrivano, hai sicuramente un’e-

terra e la sua tradizione gastronomica. Da qui

ristrutturato questa sala pensando di creare un

co maggiore.

sono partito per sviluppare una mia personale

ambiente tra il moderno e il dinamico che po-

idea di cucina che tutt’ora sto portando avanti.

tesse rispecchiare quello che è il mio concetto

Hai notato dei palati differenti qui rispetto

di accoglienza. Dalla luce, ai colori, tutto deve

a quelli di casa tua? Una differente apparte-

far sentire il cliente come se fosse a casa sua, da

nenza al territorio pensi che comporti una

quando entra nel ristorante a quando esce dopo

diversa comprensione di sapore, di gusto?

aver mangiato, passando per tutto quello che

Qui c’è una cultura molto legata al bosco, alla

avviene in sala e al rapporto con i ragazzi che

terra, alla cacciagione. Difficoltà partico-

lavorano in sala.

lari non ce ne sono state, chi viene qui sa che tipo di cucina lo aspetta. Ci

È stato difficile affermare la tua cucina di

sono molti palati che non perce-

ispirazione siciliana qui in piena Tuscia?

piscono alcune sfumature, ma

La gastronomia siciliana è apprezzata ovunque

quello è normale, io quando

quindi non direi che sia stato difficile. Diciamo

propongo un piatto però

che la mia è più una cucina siciliana di ispi-

cerco di far capire quello

razione. Dietro c’è tutto un racconto dei miei

che voglio dire. Questa è la

ricordi, delle materie prime, di odori e sapori.

parte più complicata, far

È stato più che altro complicato comunicare

comprendere il messaggio

questo tipo di lavoro e questo tipo di cucina. È

che voglio dare.

Sua maestà il baccalà

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Lorenzo Iozzia, della provincia di Siracusa, ha conquistato la stella Michelin con Casa Iozzìa, alle porte di Viterbo

bile di un mondo molto più vasto rispetto a chi è un “semplice” chef. Io sono uno chef stellato ma prima di tutto sono il capo di un’azienda con 12 dipendenti e con molte attività all’interno. Dopo la prima stella si inizia a lavorare per la seconda? Si pensa a lavorare alla seconda ma con l’obiettivo di mantenere la prima. Dobbiamo fare sempre meglio ma non per la stella in sé ma

Crudo di Mazara

prima di tutto pensando al cliente. Bisogna andare avanti, puntando mentalmente alla secon-

Cosa ne pensi di questo exploit di program-

che possa essere quanto più apprezzata possi-

da stella con la consapevolezza che per entrare

mi tv di alta cucina?

bile. Il cambiamento c’è stato, in primis nella

nel parterre dei bistellati, che conta appena 39

Non sono sicuramente un male, ma non sono

clientela sicuramente più attratta. Per quanto

ristoranti, bisogna ingranare quella marcia in

nemmeno un bene assoluto. C’è un’indigestione

mi riguarda non mi sento uno chef stellato per-

più per raggiungere gli standard tracciati da

di questi programmi: siamo pieni di trasmis-

ché io sono un imprenditore, dunque responsa-

loro.

sioni di cucina e molte di queste sono piene di persone che di professione fanno altro. Questo ha portato in molti a considerarsi dei conoscitori della materia. Dietro la ristorazione non c’è il piatto che si realizza in un’ora e mezza ma c’è tutto un mondo. Ho avuto clienti che avevano partecipato alle trasmissioni che poi hanno criticato la mia cucina. Se è una critica rivolta da cliente mi sta bene, ma spesso pensano di avere delle capacità particolari solo per aver partecipato a questo o a quel programma. Cosa cambia nella cucina e nella mente dello chef con la prima stella? Credo non ci sia nessuno che lavora per ottenere la stella Michelin, ma si persegue una cucina

Le sarde nella pasta

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DANILO CIAVATTINI: TERRITORIALITÀ E TRADIZIONE Lo chef che ha fissato Viterbo nella cartina geografica delle città gourmet è Danilo Ciavattini che, con l’omonimo locale, permette ai clienti di assaporare piatti tipici del territorio rivisitati in chiave moderna. Lo chef, nato in piena Tuscia (Soriano nel Cimino) Per Danilo Ciavattini e Viterbo, credits Videosolution.it

non poteva non valorizzare quella che è la sua terra con quella che, nel corso degli anni, è diventata la sua cucina. La somma è presto fatta, una somma gourmet che poggia sulla tradizione di uno dei centri storicamente e culturalmente più ricchi d’Italia. Danilo ci ha aperto le porte del suo ristorante nel cuore di Viterbo e ci ha spiegato la sua cucina fatta di territorialità e tradizione. Chef, molti tuoi altri colleghi hanno girato il mondo trovando la propria affermazione lontano dalle loro terre d’origine. Tu dopo aver viaggiato molto ti sei definitivamente affermato a casa tua … Tutto il mio percorso è stato guidato dall’affetto che nutro per questa terra. Il mio viaggio di formazione è stato orientato verso un ritorno in quella che è a tutti gli effetti casa mia. L’obiettivo è sempre stato quello: andare in giro per il mondo ma poi tornare qui nella terra che amo. In questo non ho mai avuto dubbi. Molti tuoi piatti prendono spunto dalla tradizione povera della gastronomia del territorio. Su tutti forse l’Acqua Cotta è ciò che è più legato al viterbese, come si riesce a rendere un

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Danilo Ciavattini ha ottenuto con il Danilo Ciavattini Ristorante la stella Michelin, che ha fatto seguito a quella già conquistata con il ristorante di Villa Laetitia a Roma nel 2013; sotto, Patata interrata

ad accrescere il mio bagaglio professionale, mi ha permesso di conoscere varie culture e, al contempo, di apprezzare maggiormente quella che è la mia terra e la sua tradizione gastronomica. Da qui sono partito per sviluppare una mia personale idea di cucina che Il Danilo Ciavattini Ristorante

tutt’ora sto portando avanti. Ormai l’aspetto visivo/estetico è allo stesso

piatto “povero” parte di un menù stellato?

per utilizzare un prodotto locale che magari

livello del gusto?

Ho capito che la vera forza di un ristorante è

non mi piace. La mia è una cucina di ricerca del

È un discorso vasto e importante. Ovviamente

legata alla territorialità e alla cultura del cibo

territorio, non ho mai perseguito una strategia

vorremmo tutti un prodotto finale che sia bel-

di quel territorio. Quella è la più grande spin-

che prevedesse l’inserimento nel menù di piatti

lo e buono, io personalmente ho sempre pre-

ta perché per un turista che entra in una terra

dai nomi altisonanti ma che appartengono ad

ferito partire dal gusto esaltando i sapori dei

nuova il miglior modo possibile per capire quel

altre culture, non li sento miei.

piatti, senza tralasciare comunque l’estetica

territorio è magiarne i piatti. L’acqua cotta

che ricopre una parte importante di ciò che si

come esempio è perfetto: ha una storia contadi-

L’idea di cucina cambia con la maturazione

na ma la tradizione non deve essere considerata

personale e professionale?

un vincolo che ti lega a determinate preparazio-

Aver viaggiato ha contribuito

presenta al cliente. Cosa cambia nella cucina e nella mente dello chef con la

ni, è solo il legame che ti conduce al territorio,

prima stella?

poi puoi spaziare con l’innovazione e la tecnica. Ti sei affermato nel tuo territorio con i sapori del territorio stesso. È stato difficile far scoprire alla gente una nuova versione di piatti tipici della Tuscia? Non faccio una cucina a chilometro zero solo

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Ottenere la stella è sicuramente una grande

gente proveniente da fuori la mia zona.

soddisfazione professionale e ti sprona a fare

Ho ospitato quindi molti clienti non del terri-

sempre meglio proseguendo un percorso, già

torio che sono stati “richiamati” dalla stella,

intrapreso, che ti ha portato a questo ricono-

ma abbiamo al contempo continuato a lavo-

scimento. Bisogna mantenere la coerenza di

rare con la gente del posto.

un luogo e un certo tipo di stile.

Fontana Grande, che dà il nome alla piazza poco distante dal Danilo Ciavattini Ristorante

A me piace lavorare con quello a cui sono afUno chef per ideare i suoi piatti parte da

fezionato, quindi lavoro in base al mio gusto e

È cambiata quindi anche la clientela?

ciò che pensa possa piacere alla gente op-

cerco di presentare il piatto il più fedelmente

Grazie alla stella è aumentata soprattutto la

pure dai propri gusti personali?

possibile alla mia idea di cucina.

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A SPASSO PER LA TUSCIA Villa Lante a Bagnaia Architettura e natura si fondono mirabilmente nell’incantevole Villa Lante, situata nella piccola frazione viterbese di Bagnaia. La sua realizzazione si deve a un alto prelato, il cardinale Gambara che ne avviò la costruzione all’inizio del XVI secolo. Veri protagonisti della location sono i giardini coi loro giochi d’acqua e fontane: queste conducono il visitatore dalle pendici alla cima di una collinetta,

Civita di Bagnoregio

attraverso un percorso ascensionale fatto di numerosi riferimenti allegorici che si conclu-

no preso forme suggestive, grazie anche alla

de con la cosiddetta Fontana del Diluvio.

crescita del muschio, altre, sovrapponendosi,

A cura di Beatrice Vecchiarelli

hanno formato piccole grotte, una di queste fu utilizzata durante la seconda guerra mondiale, come rifugio, dagli abitanti del luogo. A cura di Francesco Barberini La città che muore conosciuta come la Città che muore, dato l’aspetto decadente conferitole dalla posizione a picco su uno sperone di rocce di argilla, tufo e lava, ma Civita di Bagnoregio di morire

Il Palazzo dei Papi l’edificio più importante di Viterbo. Quan-

Alla scoperta del bosco del Sasseto

non vuole proprio saperne.

do la città fu al centro del mondo cristiano è

Vicino a uno dei borghi più belli d’Italia, Tor-

Ogni anno centinaia di migliaia di turisti per-

stata la sede, nella seconda parte del 1200, dei

re Alfina, è presente il Bosco Monumentale

corrono il lungo ponte che porta fin dentro

Papi che qui avevano scelto la loro dimora,

del Sasseto. Questo luogo fiabesco ricco di

uno dei borghi più belli d’Italia, tra i più fo-

sostituendola a quella di Roma. Come detto fu

sassi e foreste spettacolari è facilmente per-

tografati, fotogenici e invidiati che abbiamo

anche la location del più lungo conclave della

corribile lungo sentieri storici e grazie a visite

nel nostro Paese. Il piccolo centro, che conta

storia e, oggi, questo edificio dalla straordina-

guidate si possono scoprire i segreti di questo

al suo interno appena una decina di abitanti,

ria architettura medievale ospita durante tut-

sito perenne. Ben tutelato dall’uomo anche in

data la sua posizione “soffre” costantemente

to l’anno numerosi eventi e mostre. Iconica è

antichità, il bosco ospita al centro una tomba

di una continua erosione da parte degli agenti

la sua loggia, chiamata Loggia delle Benedi-

in stile gotico che sorge in mezzo agli alberi,

atmosferici.

zioni o Loggia dei Papi, perché era da qui che

qui è sepolto il marchese Cahen, che fu uno

Questo fenomeno nel corso dei secoli ha for-

il neo eletto pontefice si affacciava al termine

dei proprietari. Il nome del bosco deriva dal

mato il rilievo che vediamo oggi, sul quale

del conclave. Recentemente la piazza adiacen-

fatto che in questo luogo sono presenti mol-

poggia Civita e che è alla base dei mutamenti

te il Palazzo è stata location delle riprese della

tissime rocce laviche, alcune di queste han-

morfologici del borgo … morente.

serie tv Catch-22, diretta da George Clooney.

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SUL NILO

EGITTO: IERI, OGGI E DOMANI

Tra itinerari religiosi, turistici e culturali, un viaggio in un Paese con rinnovato appeal grazie alla sua impareggiabile ereditĂ storica

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Chi arriva in Egitto sa di metter piede in una

falso storico, in realtà erano lavoratori retri-

PIRAMIDI E SFINGE:

terra storica, mistica, a tratti misteriosa.

buiti) partiamo però dall’immensa capitale

LA STORIA INFINITA

Chi arriva in Egitto sa che questo suolo, que-

che ogni giorno catalizza gli arrivi di migliaia

proprio a Giza che ci dirigiamo per la pros-

sta sabbia e queste dune hanno sostenuto l’in-

di nuovi turisti da ogni parte del mondo. A Il

sima tappa del nostro tour. Attraversiamo il

cedere di personaggi divenuti miti immortali.

Cairo, città da 10 milioni di abitanti, la nostra

Nilo e spostiamoci di una quindicina di chilo-

Chi arriva in Egitto sa che questo territorio

prima tappa è il Museo Egizio.

metri a sud-ovest verso quello che è uno dei

mantiene intatto il fascino che da millenni lo

Qui, oltre alle esperienze che faremo “sul

siti archeologici più famosi al mondo. Giza fa

ha fissato in modo definitivo sull’atlante della

campo”, veniamo in contatto con la leggen-

rima con le iconiche piramidi, vero simbolo di

storia dell’umanità. Difficile trovare, ad altre

daria storia di un popolo che ancora oggi

questa terra, e con l’enigmatica Sfinge che, dal

latitudini e in altri emisferi, una terra così se-

conserva un forte ascendente sul mondo con-

2 00 a.C., vigila attentamente su tutto quello

ducente, un popolo così ricco di storia e di

temporaneo.

che le accade intorno. Proprio dietro alla cre-

monumenti tanto imponenti. Le piramidi, la

Il Museo annovera un’enorme quantità di

atura metà umana e metà leonina si stagliano

Sfinge, le tombe dei faraoni ancora conserva-

preziosi reperti, ma il salone di Tutankhamon

le cime delle monumentali tombe dei faraoni

no una densa nebbia di mistero sul loro pas-

(l’attrazione principale, nonostante la sua

egizi. A seconda dell’angolazione scelta, alle

sato. Leggende e racconti si sono susseguiti

tomba sia visitabile nei pressi di Luxor dopo

spalle della Sfinge possiamo ammirare ora la

nel corso dei millenni, contribuendo ad au-

10 anni di restauro) resta il fiore all’occhiello

piramide di Chefren ora quella di Cheope.

mentare l’alone di mistero che già avvolgeva

di questo luogo.

le costruzioni più famose dell’Egitto.

La sezione dei tesori del giovane faraone è

PER UN PUGNO DI …

la punta di diamante del museo ma tutte le

STERLINE EGIZIANE

UN GIORNO AL MUSEO

opere esposte qui sono davvero straordinarie.

Dopo esserci immersi nella storia millenaria

Per arrivare di fronte alle grandi tombe in

Per visitare questo luogo di culto avete tem-

dell’Egitto antico torniamo ai giorni nostri

mattoni dei faraoni erette da masse di pre-

po fino al 2020, poi tutti gli allestimenti e le

con una visita al caratteristico mercato tipico

sunti schiavi (ma ci troviamo di fronte a un

opere troveranno una nuova location a Giza.

dei paesi arabi: il suq. Ci troviamo sempre a Il

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PER SAPERNE DI PIÙ Egitto: come raggiungere il Paese dei Faraoni Air Arabia: Voli da Milano/Bergamo e Napoli direzione: Alessandria, Sharm El Sheikh, Luxor www.airarabia.com/it Autorità egiziana del turismo www.egypt.travel/it

Cairo, spostati stavolta nel quartiere di Kh n

stici, hotel e residence che stanno spuntando

el-Khalil , immersi in una stradina piena di

sul lungomare. Le acque qui hanno il colore

mercanti e commercianti che provano a ven-

che ricorda quello delle Maldive e la spiaggia

derci di tutto. Un gigantesco emporio di strada

di sabbia fine è perfetta per i mesi della bella

risalente al 1 2 nel quale potete trovare abbi-

stagione. Palme, vialetti, giardini, passeggiate

gliamento, borse, animali, cibo, vari tipi di the,

lungomare: tutto è nuovo e tutto è perfetto.

infusi, narghilè e molte altre cose ancora.

Sopra: una stradina piena di mercanti nel quartiere di Khān el-Khalilī; sotto: Alessandria d’Egitto al tramonto

te meraviglie del mondo antico prima di essere distrutto da due violenti terremoti. La bibliote-

ALESSANDRIA

ca, che fu il principale polo culturale dell’an-

cariota ci spostiamo verso nord, alla scoperta

E LA BIBLIOTECA PERDUTA

tichità, frequentata anche dai grandi pensatori

dell’Egitto mediterraneo, la porta d’accesso

Pochi chilometri più a nord-est ci attende

dell’età ellenistica, ora è stata parzialmente

dalla quale passarono gli antichi romani per

Alessandria, questa sì meta che ci ha lasciato

ricostruita, secondo canoni moderni, per non

instaurare i primi rapporti commerciali, e

in eredità non pochi elementi dalla grande va-

perdere il lascito della sua antenata.

non solo, con questa affascinante terra.

lenza storica. Il faro odierno richiama solo in

Dopo aver fatto acquisti nel gigantesco suq

parte quello che era considerato uno delle set-

Alessandro Creta

EL ALAMEIN: L’ULTIMA SPIAGGIA Durante il tragitto ci fermiamo presso il Monastero di San Macario il Grande, rilevante in quanto si tratta di un importante luogo di culto cristiano, tra i più antichi al mondo. Proseguendo, la nostra prossima tappa è El Alamein, sede di una famosa battaglia che coinvolse l’esercito italiano nel 19 2, che dal punto di vista turistico è una meta “scoperta” relativamente da poco da un numero di vacanzieri sempre crescente. El Alamein è una destinazione nata da pochi anni e che sta crescendo velocemente grazie soprattutto a nuovi resort, villaggi turi-

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★★★ ★★★

Elegant exclusive hotel in the heart of ancient Rome rich in intimacy and personal charme.

From the Roof Garden Restaurant, open all the year, you can enjoy The Great Beauty of the Roman Forum and Capitoline Hill. Panoramic American Bar open everyday from 5pm.

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Lunch and Candlelight Dinner served à la Grand Carte From the Roof Garden Restaurant, open all the year, you can enjoy 3 Courses Dinner Tasting Menu at € 75,00 p.p. (beverage excluded) ElegantGreat exclusive hotel inof thethe heartRoman of ancientForum Rome rich in intimacy and personal charme. The Beauty Closed on Sunday evening and Capitoline Hill. From the Roof Garden Restaurant, open all the year, you can enjoy – Via Tor dé Conti, 25 – Roma - Tel. 06 6792446 The Hotel GreatForum Beauty of the Roman Forum and Capitoline Hill. email roofgarden@hotelforum.com - web site www.ristoranteroofgardenforum.it Saturday and Sunday Buffet Lunch at € 32,00 p.p. (beverage excluded) Lunch and Candlelight Dinner served à la Grand Carte Saturday and Sunday Buffet Lunch at € 32,00 p.p. (beverage excluded) 3 Courses Dinner Tasting Menu at at € 75,00 p.p. (beverage excluded)


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NEL LONTANO OVEST

AL GALOPPO CON I COW BOYS Dal 1897 ogni anno la capitale del Wyoming, Cheyenne, omaggia il più antico e grande rodeo all’aperto, nonché la più grande celebrazione western al mondo: i Cheyenne Frontier Days.

Nota come “Daddy o ’em All”

il padre di

pazione di cowboy, cowgirl, nativi americani,

tutti (i rodei) - , questa manifestazione vanta

tori e cavalli che renderanno l’esperienza

una tradizione secolare e rappresenta un’au-

quanto più inclusiva, e realistica, possibile.

tentica full immersion nella cultura western.

Il rodeo, accreditato dalla Professional Rodeo

Tutti gli appassionati possono vivere le atmo-

Cowboy Association, vanta più partecipanti

sfere, gli ambienti e le usanze che, tra le altre

di ogni altro evento nel suo genere al mon-

cose, hanno fatto la fortuna di decine di film

do: prendono parte alla manifestazione circa

tra gli anni ’ 0 e ’ 0, il decennio d’oro del we-

1. 00 tra i migliori cowboy e cowgirl prove-

stern all’americana sul grande schermo.

nienti da svariate nazioni, richiamati sia dalla

proprio per immergersi in questo clima che

possibilità di vivere dieci giorni in pieno stile

per 10 giorni, dal 19 al 2 luglio, gli appassio-

americano che di vincere la famosa Fibbia, il

nati verranno accolti da parate, show, colazio-

premio che spetta al campione del rodeo di

ni a base di pancake: il tutto con la parteci-

Cheyenne.

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Il rodeo, accreditato dalla Professional Rodeo Cowboy Association, vanta più partecipanti di ogni altro evento nel suo genere al mondo: prendono parte alla manifestazione circa 1.800 tra i migliori cowboy e cowgirl provenienti da svariate nazioni

Le specialità in cui si esibiscono i cowboy sono molteplici. Si va dal Bareback Riding, ossia la monta a cavallo senza la sella come usavano fare i nativi americani, al Bull Riding, per chi vuole cavalcare un toro non propriamente mansueto, fino allo Steer Wrestling, atterrare un toro in corsa afferrandolo per le corna, passando per il Tie Down Roping, ideale per chi vuole catturare al lazo un vitello nel minor tempo possibile. Tutte le discipline sono aperte sia a uomini che donne, ma è comprensibilmente necessaria una buona preparazione per affrontare prove non certo adatte a tutti. Dopo aver assistito ai numerosi eventi possiamo rilassarci con la visita all’Indian Village, dove ci aspettano musiche tradizionali, danzatori, cantastorie e artigiani che si esibiscono illustrando e rievocando la cultura dei Nativi Americani. Per chi è invece appassionato di arte un must see è il Cheyenne Frontier Days Western Art Show

Sale, evento che celebra

acclamati artisti internazionali in una mostra di oltre 00 dipinti, sculture e tessuti realizzati dai Nativi. Ai Cheyenne Frontier Days c’è spazio anche per gli amanti della cucina. Il Chuckwagon Cook-off offre prelibatezze culinarie in tipico stile western servite nei caratteristici carri dei pionieri, i chuckwagon appunto, e portate a tavola da camerieri in costume per calarsi ap-

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Una dieci giorni di parate, show, colazioni a base di pancake: il tutto con la partecipazione di cowboy, cowgirl, nativi americani, tori e cavalli che renderanno l’esperienza dei Cheyenne Frontier Days quanto più inclusiva, e realistica, possibile

gramma le Frontier Nights, durante le quali si esibiscono noti cantanti di musica country e non solo. Per il 2019 è prevista la partecipazione, tra gli altri, dell’australiano Keith Urban il 2 luglio. Last but not least, il 2 luglio

NOTA COME “DADDY OF’EM ALL” – IL PADRE

un’esibizione acrobatica aerea degli USAF underbirds, il team dimostrativo della ae-

DI TUTTI (I RODEI) - , QUESTA MANIFESTAZIONE

ronautica militare degli Stati Uniti d’America.

VANTA UNA TRADIZIONE SECOLARE E RAPPRESENTA

Se vi trovate a Cheyenne e volete immergervi

UN’AUTENTICA FULL IMMERSION NELLA CULTURA WESTERN

nell’autentico spirito western, dovete assolutamente visitare l’iconico Wrangler; si tratta di un emporio dove potrete trovare qualsiasi cosa per abbigliarvi come un vero cowboy e immergervi totalmente nelle atmosfere che, fino ad ora, avevate

pieno nell’atmosfera del far west. Da provare

potuto ammirare solamente nei

è la colazione a base di pancake nella piazza

film.

principale di Cheyenne, dove vengono preparate circa 100.000 delle tipiche frittelle ameri-

Margherita Pituano

cane e servite gratuitamente a tutti gli ospiti. Al calar del sole a Cheyenne si innalzano le note suonate da ban i, violini, chitarre e armoniche.

gni sera infatti ci sono in pro-

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CARAIBI

LÀ FUORI C’È LA FORESTA…

Queste isole non sono soltanto mare e spiagge ma angoli di mondo da scoprire con la nostra curiosità di viaggiatori. Luoghi, realtà e storie che nessuna guida racconta. Testo di Raffaele Bernardo Foto di Raffaele Bernardo e Manuela Stefan

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ALi chiamavano “planters”. Erano uomini,

sciare i freddi Paesi del Nord Europa e dell’A-

sull’isola di St. Croix, una delle Piccole Antille

donne e soprattutto famiglie, che spinti dal-

merica per approdare ai Caraibi.

Danesi, divenute poi Isole Vergini Americane,

la voglia di altrove e affascinati dai racconti

Fu così anche per la famiglia Lawaetz che, alla

quando nel 191 passarono agli Stati Uniti.

intorno alle “isole del sole”, decidevano di la-

fine dell’ ttocento, si trasferì dalla Danimarca

Nel 19

Erik Lawaetz

discendenti della famiglia

BALENBOUCHE, REGALA UNA PIACEVOLE SENSAZIONE DI PACE E BENESSERE

nonno delle attuali acquistò e valo-

rizzò nella vicina isola di St. Lucia, Balenbouche Estate (www.balenbouche.com), una vasta proprietà tra la foresta e il mare. I Lawaetz crearono qui una vera comunità agricola nella quale furono direttamente coinvolti numerosi agricoltori locali. Ciò contribuì a stabilire un clima amichevole e operoso con la popolazione, inizialmente molto diffidente. ggi alla testa di questo progetto c’è Uta Lawaetz, la nuora di Erik, di origine tedesca, che con l’aiuto delle due figlie Anitan ia

Verena e

e seguendo l’evoluzione dei tem-

pi, ha dato un nuovo impulso a Balenbouche. Accanto all’attività agricola e di allevamento è stata infatti avviata con successo quella dell’ospitalità. Uta, mettendo a profitto la sua creatività e la

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vasta esperienza acquisita nel campo del de-

di pace e benessere. Passeggiando si scopro-

è rimasto invece immune da questo fenome-

sign e dell’architettura, ha rinnovato nel pie-

no reperti e testimonianze che raccontano il

no espansivo ed ha conservato i caratteri del

no rispetto della tradizione coloniale, la Casa

passato di questo luogo. Lungo il fiume che

mondo contadino e della pesca.

Patronale - vero fiore all’occhiello della pro-

l’attraversa, c’è un sentiero che porta alla

La strada costiera scorre lentamente tra ca-

prietà. Invece i cinque edifici più piccoli, spar-

spiaggia.

seggiati rurali e villaggi di pescatori, aprendo-

si nel verde e un tempo alloggi del personale,

Qui, nascosto tra gli alberi appare un antico

si con ampi orizzonti sul mare.

sono stati trasformati in altrettanti cottages

mulino ad acqua utilizzato un tempo nella la-

destinati agli ospiti.

vorazione della canna da zucchero, tradizio-

ST. LUCIA, L’ISOLA

La stessa piantagione biologica è stata ingran-

nale attività di St. Lucia.

DELLE DUE LINGUE

dita e migliorata. ggi, tra le differenti coltu-

Negli ultimi anni, con la crescita del turismo,

Arrivando si nota subito una curiosità: men-

re, nascono qui noci di cocco, banane, frutti

il nord di St. Lucia ha conosciuto, come al-

tre la lingua parlata è l’inglese, tante parole

del pane, papaie, manghi…

tre Antille, uno sviluppo spesso incontrolla-

in uso, i nomi dei luoghi e degli abitanti sono

La frutta e i legumi coltivati nella tenuta sono

to. Nuove costruzioni sono sorte soprattutto

chiaramente di origine francese.

preparati e serviti nel ristorante della guest

lungo la costa occidentale, nei dintorni della

Si tratta di un retaggio dell’alternarsi tra in-

house. Balenbouche, immersa nella quiete

capitale Castries e dell’aeroporto George FL

glesi e francesi nel dominio dell’isola attra-

assoluta e circondata dalla tipica vegetazio-

Charles.

verso gli annosi con itti tra i due Paesi.

ne tropicale, regala una piacevole sensazione

Il sud dell’isola, dove si trova Balenbouche,

Il clima di belligeranza durò fino al 1 1 quan-

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do il “Trattato di Parigi” sancì definitivamente

Castries, capace un tempo di assicurare un ot-

IL CENTRO DELL’ISOLA

la sovranità inglese sull’isola. Ma i tratti cul-

timo ancoraggio alle otte navali, così come

turali francesi, con le tradizioni più radicate,

oggi alle grandi navi da crociera.

È RICOPERTO

sopravvivono ai tempi.

Dal 19 9 St. Lucia è Stato indipendente

DA UNA VASTA FORESTA

L’importanza strategica di St. Lucia è stata

nell’ambito del Commonwealth. Per questo la

PLUVIALE

sempre legata al profondo porto naturale di

Regina d’Inghilterra è Capo dello Stato, rap-

presentata qui da un Governatore Generale. L’isola è stata popolata fin dai tempi antichi. I primi abitanti di cui si hanno notizia furono gli Arawak, intorno al III secolo d.C., seguiti successivamente dai Caribi. Il primo europeo ad approdare a St. Lucia fu invece, nel 1 00, il navigatore spagnolo Juan de La Cosa, già pilota e cartografo di Cristoforo Colombo, oltre che autore del primo Mappamondo che mostra le terre del Nuovo Mondo. Sull’isola vive attualmente una popolazione di circa 1 0.000 abitanti costituita da una misce-

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manto verde che si estende a perdita d’occhio oltre il filo dei monti.Molte aree sono state elette a “Riserva Naturale” per la salvaguardia del suo habitat originale. Sorprendente è la varietà protetta delle piante e della fauna tropicale, spesso endemiche. Tra i luoghi più interessanti: la “Frigate Island Natural Reserve” che occupa una vasta zona lunga la costa atlantica; la “Maria Island Natural Reserve” che si trova nel sud dell’isola nei pressi Vieux Fort; le “Diamond Falls” che sono invece a Soufriere, la città più caratteristica di St. Lucia. Ed inoltre la riserva della “Forest Edmund” accessibile dal Fond St. Jaques. L’attività vulcanica ha lasciato nel tempo una forte impronta nel territorio. la di etnie diverse per provenienza, costumi,

quando si celebra il “Creole Day”.Questa è

Dalle formazioni di “Gros e Petit Pitons”, Pa-

lingue e religione.

l’occasione per scoprire le tipicità del mondo

trimonio dell’Umanità e icone del Paese, ai

La cultura creola, di chiara origine africana,

creolo, dall’artigianato alla musica, dal cibo ai

gayser delle “Sulphur Springs” che producono

è quella che meglio caratterizza i molti aspet-

costumi.

un’acqua calda dalle rinomate proprietà tera-

ti della vita quotidiana e che si manifesta in

Ancora oggi il centro dell’isola, prevalente-

peutiche.

particolare nelle feste tradizionali.L’appunta-

mente montagnoso e difficile da penetrare,

mento più atteso è l’ultimo sabato di ottobre,

è ricoperto da una vasta foresta pluviale, un

affaele Bernardo

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MADRE RUSSIA

SOUVENIR DA MOSCA

Una gita in un mercato delle pulci molto speciale: il mercato di Izmailovo nella periferia est di Mosca.

Se ricordate, nel numero “Tour d’Oriente” di

colorate, uniche al mondo, e il Cremlino, la

distribuite alla popolazione

Progress VIAGGI vi avevo portato in un mer-

cittadella fortificata russa per antonomasia,

via nave (il fiume Mosco-

cato di Shenzhen, in Cina, dove era indispen-

circondata da parchi e giardini. Per di più,

va scorre proprio alle

sabile saper contrattare. Bene, se avete appre-

avreste modo di vedere il maestoso Teatro

spalle di San Basilio).

so quella tecnica, vi tornerà utile anche per il

Bol’ o (per nulla al mondo dovreste perdervi

Dedicate

viaggio che sto per raccontarvi.

uno spettacolo nel tempio del balletto classico

tutto il tempo

Se siete turisti alla prima esperienza nel-

mondiale!), il mausoleo di Lenin (non dimen-

che meritano;

la capitale russa non potete non iniziare il

ticate di pronunciarlo liènin) e quelli che un

badate bene,

tour moscovita partendo dalla centralissima

tempo venivano chiamati i “mercati del po-

non

Piazza Rossa. Qui svettano due beni imper-

polo”: se ora sono un centro commerciale di

caso che vi

dibili del patrimonio UNESC : la cattedrale

oggetti extralusso, un tempo erano i mercati

faccia

di San Basilio, con le sue cupole fantasiose e

dove arrivavano le merci che venivano poi

tire

è

loro

un par-

proprio

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SE SIETE TURISTI ALLA PRIMA ESPERIENZA NELLA CAPITALE RUSSA NON POTETE NON INIZIARE IL TOUR MOSCOVITA PARTENDO DALLA CENTRALISSIMA PIAZZA ROSSA

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da una visita al Cremlino e presto capirete

blu, la numero , la Arbatsko-Pokrovska a. Al

perché.

suo interno si trovano oltre settanta sculture

Con gli occhi pieni di tanta bellezza ci diri-

che rappresentano il popolo dell’Unione So-

giamo alla scoperta di una delle numerose

vietica; tra queste, non fatevi sfuggire quelle

stazioni della metropolitana, alcune di que-

in bronzo del cane e del gallo: si dice, infatti,

ste autentici capolavori che lasciano a bocca

che sfregare il muso del primo e il petto del

aperta. Al costo di un biglietto avremo infatti

secondo porti rispettivamente fortuna e ric-

accesso a dei veri e propri gioielli sotterranei

chezza, a patto che lo si faccia con la mano

di un tempo, fatte di tavole di legno e tronchi

fatti di lampadari, colonne, statue, soffitti da

sinistra! E un po’ come accade al seno della

d’albero.

farci tenere il naso all’insù. Tra le più fre-

nostrana Giulietta, a Verona, noterete che la

Qui, nella fortezza russa in bilico tra il fia-

quentate al mondo, in certi periodi dell’anno

parte sfregata da milioni di turisti, e non, è

besco e il decadente, guglie colorate, velieri

si incontrano più moscoviti nelle stazioni del-

molto più lucida del resto della statua.

e mulini convivono con pilastri dalle crepe

la metro di Mosca che in strada, visto il freddo

Una volta ripresa la linea blu percorrete cin-

evidenti, con cancelli riccamente decorati… e

pungente. Ad ogni fermata sembrerà di scen-

que fermate e scendete a Partizanskaya, a due

visibilmente arrugginiti. Eppure, tutto questo

dere nel bel mezzo di un set cinematografico.

passi dal mercato di Izmailovo.

ha il suo fascino, che probabilmente emerge

il caso della stazione Plo ad’

Costruito tra il 1998 e il 2007 questo luogo è

proprio dai suddetti contrasti.

Revol ucii, dove ci stiamo diri-

ispirato ai dettami stilistici dell’architettura

Non ultimo, il mercato delle pulci di Izmailo-

russa del ‘600 e concepito, indovinate un po’,

vo è considerato uno dei posti migliori per ac-

come un finto Cremlino. Si tratta di una for-

quistare tutti i souvenir russi che vi vengano

tezza ricostruita nell’abbandono della peri-

in mente. Vi trovate infatti in un enorme mer-

gendo. Si tratta di una delle stazioni più famose della linea

feria est di Mosca, uno spazio espositivo immenso, in cui è ricostruito un villaggio di isbe, le tipiche abitazioni rurali russe

Izmailovo: un enorme mercato di artigianato locale, in cui non mancano le aree ristoro (consigliatissimo un assaggio della carne alla brace) e piccoli musei, come quello della vodka

cato di artigianato locale, in cui non mancano le aree ristoro (consi-

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Con gli occhi pieni di tanta bellezza ci dirigiamo alla scoperta di una delle numerose stazioni della metropolitana, autentici capolavori che lasciano a bocca aperta; sotto: il maestoso Teatro Bol’šoj, per nulla al mondo dovreste perdervi uno spettacolo nel tempio del balletto classico mondiale!

gliatissimo un assaggio della carne alla brace)

Durante il fine settimana prende vita il mer-

e piccoli musei, come quello della vodka.

cato delle pulci vero e proprio, con venditori

Tra cibi e degustazioni della bevanda più fa-

di quadri, bi oux, scarpe, giocattoli e persino

mosa di tutta la Russia ci troviamo nel para-

icone. E per gli appassionati di cimeli del

diso dei golosi. E perché no Golosi anche di

passato non mancano gli oggetti risalenti al

souvenir: dalle tipiche matrioske russe (dal-

periodo sovietico: giornali, libri, medaglie e

le più economiche prodotte in serie alle più

spille militari, maschere antigas, orologi dei

costose, dipinte a mano) ai samovar per il tè;

primi decenni del Novecento, divise sovieti-

colori, molto folklore e abbondanza di oggetti

dalle scatoline laccate di Palekh ai colbacchi

che e tute da cosmonauta. Un posto multi-

ricordo da riportare a casa. Un occhio esperto

di tutte le pellicce e colori.

culturale dalle tante sfaccettature, lingue e

potrà meglio discernere tra quelli di valore e le cianfrusaglie (l’ineluttabile e intramontabile kitsch!) e magari ottenere un considerevole sconto. Il trucco Un approccio allegro e scanzonato nel trattare con i venditori, che fortunatamente parlano diverse lingue (cosa non s’impara per vendere!). Per trovare i pezzi migliori è consigliabile andare di sabato, all’apertura, magari arrivando verso le nove per iniziare a girare nel mercato in attesa delle dieci, orario d’inizio della vendita. Perché si sa, “il mattino ha l’oro in bocca”, come ricorda la versione tradotta di

e Shining… provate

a resistere, se potete! Giulia Bottaro

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EUROPA

HIGHLANDS Un itinerario tra le “alte terre” di Scozia, Ebridi e Orcadi

Isola di Skye - Ebridi

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“Ancestrale bisogno di te… terra di tartan e whisky, terra che vissi d’estate, terra che m’era familiare. Son morbide le valli che mi inghiottono e giaccio denudata d’ogni socialità su pendii addormentati. Coperta verde ove morire, specchi d’acqua, e mormorii sommessi tra Erica e Ginestre mi culla incanto e favola.” Non si potrebbe trovare sintesi migliore nelle parole di Ilaria Bonacchi che riesce, in pochi versi, a descrivere il fascino potente di una terra, la Scozia, incastonata tra acque, vallate e monti, nella caleidoscopica mutevolezza del suo cielo. Una terra da visitare con tutta calma, che sola permette di godere al meglio quanto ha da offrire. Questo itinerario “scozzese” tra i paesaggi delle Highlands, con i suoi laghi, i fiordi, le brughiere ricoperte di muschi, felci ed erica, tocca le Ebridi con le bellissime isole di Mull, Iona con la sua abbazia ultramillenaria, e Skye, per poi proseguire fino al nord, a

ur-

so, e da lì imbarcandosi per le rcadi che affascinano nel loro poetico isolamento con i loro cerchi di pietra, testimonianze che si perdono nella notte dei tempi. Ripercorrendo a ritroso gli immensi paesaggi, dove nessun elemento di disturbo si pone tra il visitatore e la natura, si attraversano dolci vallate, e di nuovo specchi d’acqua e fiordi interrotti da incantevoli villaggi, castelli – ancora oggi abitati dai loro proprietari – per poi toccare le brulicanti città del sud: Glasgow, città industriale aperta al fascino dell’architettura contemporanea e

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Nel castello di Loch Fyne, ancora abitato dal Clan, come nella maggior parte dei castelli scozzesi si respira un’aria di altri tempi e già ci si sente parte integrante dell’atmosfera scozzese più autentica

Edimburgo, con i suoi antichi palazzi e la cittadella fortificata che la domina dall’alto. Questo reportage attraverso le “alte terre” di Scozia inizia a Glasgow, città particolarmente vivace e ricca di gioventù per via della sua antica università, fondata nel XV secolo, nonché famosa per la sua vocazione ingegneristico-navale. È da qui che si parte verso il solitario Nord del paese, il cui fascino unico ci farà presto dimenticare il caos cittadino. Prima tappa è il lago di Lochmond che, geograficamente parlando, si trova ancora nelle Lowlands, ma da cui già si inizia a respirare a pieno titolo quelle che saranno le atmosfere più autentiche delle Highlands. Il Lochmond è anche il più vasto dei laghi inglesi e costituisce parte integrante del

e Trossachs Na-

tional Park creato nel 2002 che, di laghi, ne conta ben 22! Da Lochmond, nella cui area si trovano – neanche a dirlo – innumerevoli castelli, un must è la visita di quello di Loch Fyne nei pressi dell’omonimo lago. Oltre all’eleganza delle sue forme architettoniche, questo castello è noto per essere stato il set di una una delle puntate della pluripremiata serie televisiva inglese Downtown Abbey. Nel castello, ancora abitato dal Clan, come nella maggior parte dei castelli scozzesi si respira un’aria di altri tempi e già ci si sente parte integrante dell’atmosfera scozzese più autentica. Lasciato Loch Fyne, ci si immerge nella spet-

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tacolare quanto esuberante valle di Glencloe,

sue alte scogliere e i caratteristici paesi di pe-

con le altre isole limitrofe. Un caos paesaggi-

uno scenario davvero esaltante che merita

scatori. Percorrendo le strette strade dell’isola,

stico in cui i “profani” si lasciano cullare da-

solo di essere ammirato, piuttosto che de-

ci si ritrova nuovamente immersi tra paesaggi

gli incredibili scenari che si offrono alla vista.

scritto. Raggiunta la costa ci si imbarca per le

dove l’acqua costituisce il leit motiv: un’iso-

Accanto all’isola di Mull, altro luogo molto

Ebridi di cui l’isola di Skye è senza dubbio tra

la caratterizzata da fiordi dove non è difficile

battuto dai turisti, si trova una perla assoluta:

le più belle e più visitate dell’arcipelago con le

confondere la terra ferma con l’isola stessa e

la minuscola isola di Iona, dove un antichissi-

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LA VALLE DI GLENCLOE, UNO SCENARIO DAVVERO ESALTANTE CHE MERITA SOLO DI ESSERE AMMIRATO, PIUTTOSTO CHE DESCRITTO

mo monastero, fondato nel VI secolo dall’ir-

vi nei pressi di un lago, di un’isola o lungo la

bellezza e per essere stata uno dei set del film,

landese San Columba, si staglia attorniato da

costa di un fiordo

non è un caso, Highlander (1986).

verdissimi prati e acque incredibilmente cri-

tra paesaggi che nel mese di luglio si rivesto-

Nell’avvicinarsi sempre più verso l’estremo

stalline. Tornati sulla terra ferma

se di terra

no di viola grazie alla fioritura dell’erica. Una

nord della Scozia, si rimane incantati da alcu-

ferma si tratta, perché non si comprende mai

sosta d’obbligo è il castello di Eilean Donan,

ni scenari dominati dalla tavolozza di sfuma-

bene, attraversando le Highlands, se ci si tro-

altra mitica location, nota per la sua selvaggia

ture create, nei fiordi, dall’acqua e dalle lingue

si prosegue verso nord

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di sabbia bianca che in essa si insinuano… Ef-

diamo verso sud dove altri scenari e paesaggi

visita nella Scozia orientale accorse in salva-

fetti pittorici come creati dall’invisibile mano

continuano a regalarci intense emozioni. Così

taggio di un uomo aggredito da un “aquatilis

di un pittore.

come le regala il pittoresco castello di Dunro-

bestiae” nel lago di Lochness: una testimo-

E giungiamo finalmente sulla costa del nord,

bin, appartenente al clan dei Sutherland: una

nianza antica, suffragata nei secoli da fan-

nei pressi di Durness, dove scenografici prati

dimora fiabesca come il parco che la circonda,

tomatici avvistamenti e fake news, tanto da

contornano bianche spiagge immacolate, bat-

dove si può assistere a spettacoli di falconeria,

rendere questo “loch” e il suo mostro vere e

tute da un mare tanto trasparente quanto geli-

con rapaci addomesticati che si librano a co-

proprie celebrità.

do. Da

mando sulle non poco intimorite teste degli

Navigando lungo il Loch senza, purtroppo,

sonnacchiosa cittadina di mare, ci si imbarca

spettatori.

avvistare alcunché di strano se non la splen-

alla volta di Mainland, la maggiore delle Or-

Dalle atmosfere incantate di Dunrobin, un

dida campagna che lo costeggia, si raggiunge,

cadi, un’isola dolcemente pianeggiante, dove

breve tragitto conduce fino al mitico lago di

attraverso un sistema di chiuse, la graziosa

colpisce la presenza dell’affascinante Cerchio

Lochness e alle suggestive rovine del castello

cittadina di Inverness, altro celebre capoluogo

di pietra di Brodgar, come anche il villaggio

di Urquhart: è qui che all’aspetto fiabesco si

delle Highlands. I dintorni di Inverness sono

neolitico di Skara Brae. Da Kirkwall, capo-

aggiunge il senso del mistero che questo luo-

anch’essi meritevoli di una visita approfon-

luogo delle Orcadi, si riprende nuovamente il

go suscita per via del presunto mostro che ne

dita: la cattedrale di Elgin che nella più pura

viaggio verso la terra ferma con impresso il

abiterebbe gli abissi. Il mito del mostro di Lo-

tradizione architettoni-

ricordo indelebile di queste costruzioni mega-

chness ci riporta parecchio indietro nei secoli.

ca di queste terre, si

litiche che risalgono, nel caso di Brodgar, al

Narrano alcune cronache del VII secolo che

mostra in tutto il

2500 a.C.!

Columba, – il santo che fondò il cenobio di

suo splendore go-

Percorrendo la costa orientale scozzese, scen-

Iona nelle Ebridi (vedi sopra) – durante una

tico, come anche

urso, antico dominio vichingo e oggi

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il castello di Cawdor, abitato dall’omonimo

esisteva traccia. Di questo luogo, come di tut-

clan, mirabile esempio di casa-torre del XV

ti i castelli scozzesi, colpiscono i parchi che

secolo. A questo castello è legata la figura di

li circondano, ricchi di una ora incredibile

Macbeth, descritto nella tragedia di Shakespe-

e multicolore, e testimonianza esemplare del

are come “Signore di Cawdor”: un riferimento

pollice verde di questo popolo.

comunque del tutto leggendario, essendo il

Dopo aver assaporato l’aspetto più autentico

personaggio storico di Cawdor vissuto nell’XI

delle Highlands, con i suoi fiordi, laghi, isole

esemplari di bovini dalla curiosa frangia che

secolo quando di questo castello ancora non

e campagne verdissime abitate da splendidi

ne ricopre i musi, il nostro itinerario non può

Il castello di Eilean Donan, altra mitica location, nota per la sua selvaggia bellezza e per essere stata uno dei set del film, non è un caso, Highlander

dirsi degnamente concluso senza una visita della capitale della Scozia: Edimburgo. Città tra le più belle del Regno Unito, e che, a differenza di Glasgow, ci riporta indietro nel tempo. Colpisce innanzitutto il suo piano urbano sviluppatosi su sette colline con la ld Town, edificata lungo la via del Royal Mile che parte dal castello di Holyrood, fondato originariamente come monastero nel XII secolo, e successivamente trasformato e ampliato come residenza dei reali di Scozia; la via sale fino alla sommità della collina, al lato opposto

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della città, dove sorge il castello di Edimbur-

urbanistica georgiana. È qui che ha sede, tra

go con la sua cittadella fortificata, ora sede di

l’altro, la Scottish National Gallery, un museo

vari musei e frequentatissima dai turisti. La

incredibilmente interessante dove si ammira-

New Town, invece, sorta nel

VIII secolo,

no, tra gli altri, artisti del calibro di Botticelli,

con le sue vie ortogonali, è un bell’esempio di

Tiziano, Raffaello, Leonardo… Solo per citare

Sopra: il castello di Dunrobin, appartenente al clan dei Sutherland: una dimora fiabesca come il parco che la circonda; sotto la cattedrale di Elgin che nella più pura tradizione architettonica di queste terre, si mostra in tutto il suo splendore gotico

alcuni italiani illustri qui rappresentati. Nel caso in cui non si capiti in città proprio nel mese di agosto, quando il celeberrimo Festival di Edimburgo allieta cittadini e turisti offrendo innumerevoli quanto pregevoli eventi artistici, con un po’ di tempo a disposizione si può raggiungere facilmente Rosslyn. Il piccolo villaggio si trova a sud della capitale ed ospita uno dei luoghi senz’altro più misteriosi di tutta la Scozia: la cappella di Rosslyn. Edificata nel corso del V secolo, la cappella è il frutto di una fervida quanto originale mente, ricettacolo di segrete conoscenze e, forse, di tesori

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templari; un luogo in cui simbolismi cristiani

degli innumerevoli dettagli architettonici e

e pagani si mescolano con una immaginazio-

degli apparati scultorei – alcuni dei quali ce-

ne davvero straordinaria. La visita di Rosslyn

lanti insolubili misteri – che a centinaia ru-

rappresenta sicuramente una esperienza uni-

bano l’attenzione fino allo stordimento. E ciò

Sulla costa del nord Durness, dove scenografici prati contornano bianche spiagge immacolate, battute da un mare tanto trasparente quanto gelido

RIPERCORRENDO A RITROSO GLI IMMENSI PAESAGGI,

mistero che lo circonda, è stato scelto da Dan

DOVE NESSUN ELEMENTO DI DISTURBO SI PONE TRA

Brown, nel suo romanzo Il codice da Vinci,

IL VISITATORE E LA NATURA, SI ATTRAVERSANO DOLCI

per ambientarvi uno degli episodi più emble-

VALLATE, E DI NUOVO SPECCHI D’ACQUA E FIORDI

matici. Con i misteri di Rosslyn e l’atmosfera fiabesca di Edimburgo e inebriati, last but

INTERROTTI DA INCANTEVOLI VILLAGGI, CASTELLI

not least, da qualche sorso di delizioso scotch

ANCORA OGGI ABITATI DAI LORO PROPRIETARI

whisky, si conclude questo viaggio tra le “alte terre” di Scozia: un luogo davvero speciale dove le sfumature create dal cangiante e mutevole clima offre spettacolari giochi di luci

ca, che ci porta lontano dai modelli architet-

è tanto più incredibile considerando che non

che colorano, poeticamente, terra e acqua,

tonici canonici cui siamo abituati; là dove le

si conosce ancora oggi la paternità di un tale

cielo e montagne, con un variare continuo di

pareti affrescate della coeva architettura sacra

programma decorativo che dovette avere, sen-

scenari che non finiscono mai di sorprenderci.

italiana offrono straordinari cicli agiografici,

za dubbio, un’unica e geniale mente ideatrice.

qui fanno da contraltare le tridimensionalità

Un edificio straordinario che grazie all’aura di

Testi e foto di Franco Bruni

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SU AL NORD

50 SFUMATURE DI STOCCOLMA

Stoccolma incarna un fascino discreto, è una città che al grigiore che l’immaginario collettivo attribuisce ai paesi nordici sa contrapporre una palette di colori degna dei più ei centri c e a acciano sul e iterraneo

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Stoccolma sa distinguersi, è capace di spic-

provenienti da tutto il mondo. Al calore dato

se effettivamente Stoccolma sia o meno meri-

care dal mare spinta dalla sua cromaticità e,

dai colori che dipingono questa tavolozza ur-

tevole di indossare questa corona, ma sappia-

tra canali e fiordi, riesce ad esprimere la sua

bana si contrappone una forte convinzione,

mo che la capitale della Svezia sa accogliere i

unicità. Con il passare dei mesi più freddi e

una sorta di presunzione (questa sì più facil-

turisti con un’offerta variegata e adatta a tutte

con lo sciogliersi della neve ecco che la ca-

mente attribuibile ai paesi del nord) che carat-

le esigenze. La cultura delle antiche tribù nor-

pitale svedese, come una sirena, emerge dal

terizza quello che è il motto del locale ufficio

diche che hanno popolato, secoli fa, queste

Mar Baltico in tutto il suo splendore, pronta

di promozione turistica: “Benvenuti nella più

terre si mescola con le note pop degli ABBA,

a richiamare col suo canto migliaia di turisti

bella capitale del mondo”. Non sappiamo dirvi

gruppo che qui è praticamente un’istituzione.

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UN PO’ DI MUSICA: RECORD MANIA Questo store di dischi musicali è nascosto in una strada laterale nel centro di Stoccolma e, tra migliaia di album a disposizione, spazia dalla dancefloor ai vinili più introvabili. Un negozio che col tempo si è affermato come uno dei più importanti nel suo genere non solo di Stoccolma, ma di tutta la Svezia. I proprietari acquistano anche dei vinili e sul loro sito web è disponibile una lista aggiornata di tutte le loro esigenze. Dove: Östgötagatan 2, 116 25 Sito web: recordmania.se

Gamla Stan è la zona più bella, più antica e significativa di Stoccolma. È il simbolo della capitale svedese; sotto: il Vasa Museum che ospita il più antico vascello al mondo

così come al Vasa Museum, che ospita l’unico

descrivere la grande diversità di Stoccolma.

vascello che dal 1600 sia arrivato a noi, pos-

Partiamo dunque per un ideale tour per le vie

siamo abbinare un giro nel moderno museo

della città, a visitare i luoghi che hanno con-

della fotografia. Si capisce come a Stoccolma

tribuito a rendere la capitale della Svezia se

passato, presente e futuro riescano ad incro-

non la “più bella al mondo”, comunque una

ciarsi tra le strade cittadine, dando vita ad un

delle più istrioniche e polivalenti.

Le lunghe e folte barbe proprie delle popola-

mix di storia, tradizione e modernità che può

zioni vichinghe possiamo rivederle, in chia-

lasciare spiazzati, sorpresi, meravigliati.

VASA MUSEUM

ve moderna, nel quartiere hipster della città,

Con le sole parole non si riuscirebbe però a

Stoccolma meriterebbe una visita per il solo Vasa Museum. La capitale svedese ospita infatti il più antico vascello al mondo che ci sia giunto, dal 1600, praticamente integro. Il vascello è custodito in un museo appositamente realizzato e che, oltre all’imbarcazione, accoglie anche nove esposizioni che si ricollegano al vascello stesso. Qui si viene a stretto contatto con l’antica cultura vichinga non solo ammirando una nave che ancora conserva il 95% dei componenti originali, ma anche grazie al film appositamente realizzato, disponibile in 16 lingue, che racconta la storia del Vasa.

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DOVE DORMIRE Hotel Hobo Situato in ottima posizione, tra la City e Gamla Stan, dall’Hotel Hobo è semplice raggiungere la maggior parte dei principali luoghi di Stoccolma. Dopo una visita della città, al vostro ritorno in hotel vi attende il caratteristico lounge bar, pronto ad accogliervi con musica soffusa, ambiente giovanile e alla moda per trascorrere il momento dell’aperitivo o il dopo cena. Dove: Brunkebergstorg 4 Sito: hobo.se

ABBA MUSEUM

doci capolavori come “Dancing Queen”, “Sum-

Miss Clara

Svezia e musica fanno rima con ABBA, il

mernight City” e “Knowing me, Knowing

Un delizioso boutique hotel in posi-

gruppo che tra gli anni ’70 e ‘80 conquistò la

you”. Il musical Mamma Mia, con la colonna

zione strategica, a pochi passi dalla

vetta delle classifiche di tutto il mondo e al

sonora realizzata dagli ABBA, a distanza di 0

stazione, dalla metro e dai principali

quale qui hanno dedicato perfino un museo.

anni ancora registra sold out in tutti i teatri

luoghi di interesse della città (Gamla

Agnetha, B rn, Benny e Anni-Frid sono stati,

del mondo. “ABBA

e sono ancora per la maggior parte di noi, gli

abiti di scena della band, gli oggetti, i filmati

ABBA, la mitica band svedese in stivali con le

dei concerti, le interviste, 4 statue dei compo-

ed un’infinità di ristoranti e pub in

zeppe e tutine di paillettes che ha rivoluziona-

nenti a grandezza naturale in un allestimento

cui trascorrere la serata.

to la musica pop tra il 1972 e il 1983 regalan-

permanente, moderno e interattivo.

Dove: Sveavägen 48

e Museum” espone gli

Stan è a soli 10 minuti di camminata). Nella via parallela c’è spazio per un’ampia isola pedonale con negozi

Sito: missclarahotel.com

GAMLA STAN Abbandoniamo la modernità che caratterizza la “nuova” Stoccolma e godiamoci la storia che la città vecchia porta con sé. Quella di Gamla Stan è forse la zona più bella, più antica e significativa di Stoccolma.

il sim-

bolo della capitale svedese, oltre che la prima tappa obbligatoria per tutti i turisti in visita. La città vecchia di Stoccolma è un vero gioiellino, un intreccio di vicoli dai grandi palazzi in tipico stile nordico, con ampie facciate color pastello e grandi finestroni di legno. Tra

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Sopra: Fotografiska; un tempio della fotografia che consigliamo di visitare anche a chi non ama particolarmente il mondo delle istantanee

ammirare anche la Cattedrale (Storkyrkan),

si tratta di un vero e proprio modo di vivere.

la chiesa di Riddarholmskykan e lo splendido

Parliamo non di una semplice pausa, ma di

Palazzo Reale.

un momento della giornata che ha l’obiettivo di far staccare la spina dagli impegni quoti-

HAVE A BREAK

diani per bersi qualcosa in compagnia. Un

sanpietrini, vetrine e negozietti, dopo aver

Dopo aver visitato il Vasa Museum, il museo

momento che rappresenta un’occasione di

immortalato qualche scorcio mozzafiato tra le

dedicato agli ABBA e la città vecchia di Stoc-

socializzazione importante, che permette di

stradine, dirigiamoci verso il fulcro di Gamla

colma è ora di prenderci una meritata pausa.

recuperare le forze intrattenendosi, con col-

Stan: la bellissima Stortorget, la piazza più an-

Per calarci ancor di più nell’atmosfera, e nella

leghi ed amici, a parlare di notizie di gossip,

tica di tutta Stoccolma, su cui affaccia anche

cultura, di questo paese dobbiamo mettere in

sport, economia e quant’altro.

la storica Accademia Svedese con il Museo del

pratica anche noi la cosiddetta Swedish Fika,

Premio Nobel.

il break tipico del luogo che cittadini e lavo-

SÖDERMALM

Non è solo Stortorget comunque ad attirare,

ratori “osservano” all’incirca a metà giornata.

Una passeggiata nella suggestiva isola di

ogni anno, decine di migliaia di turisti. Pas-

La Fika è una sorta di Coffee Time declinato

S dermalm, un vero e proprio quartiere che,

seggiando per Gamla Stan infatti si possono

nella cultura svedese e, più che una parola,

oggi, è forse il più iconico, ricco e ricercato di

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tutta la città. Eppure fino a qualche decennio

FOTOGRAFISKA

DOVE MANGIARE

fa non era affatto così, anzi. S dermalm negli

Tutti gli appassionati di fotografia che fanno

Hermans

anni ’70 era un sobborgo povero e malfamato,

tappa a Stoccolma non possono perdersi la vi-

Locale vegano-vegetariano dalla

reso poi tra i più belli di tutta Stoccolma gra-

sita al Fotografiska, un’istituzione-museo che

posizione eccellente dotato di molti

zie ad un’imponente opera di riqualificazione

è anche, se non soprattutto, un’esposizione in

tavolini all’esterno su terrazze che

territoriale. Questo retaggio proletario ha fa-

continuo divenire che ospita i migliori scatti

vorito la “fioritura” di un’importante comuni-

di autori scandinavi e mondiali.

tà hipster che popola i locali e le vie dell’iso-

Un tempio della fotografia che consigliamo

saletta tradizionale, veranda e

letta. Alle lunghe barbe e ai baffi arricciati di

di visitare anche a chi non ama particolar-

terrazza dalle quali si può mangiare

chi vive questo quartiere si alternano anche

mente il mondo delle istantanee: qui infatti

godendo, dall’alto, della vista che

numerose botteghe di design all’insegna del-

si viene a contatto anche con le diverse ani-

domina sulla capitale.

la modernità. Negozi forniti sia di oggetti di

me, e volti, di Stoccolma, il tutto immortala-

utilizzo comune ma nelle forme più disparate

to nel corso degli anni da artisti ora emer-

sia di arredi domestici che vogliono rivoluzio-

genti ora affermati. Se andrete a visitare il

Tako

nare lo stile delle nostre case.

museo all’imbrunire noterete il tramonto

Atmosfera suggestiva e cibo ottimo.

illuminare l’affascinante facciata in matto-

Un locale adatto a pranzi e cene di

ni dell’edificio; mentre mostre, istallazioni

gruppo, dove assaggiare specia-

ed esposizioni temporanee illumineranno le

lità sia di pesce che di carne della

Swedish Fika, il break tipico del luogo che cittadini e lavoratori “osservano” all’incirca a metà giornata. La Fika è una sorta di Coffee Time declinato nella cultura svedese e, più che una parola, si tratta di un vero e proprio modo di vivere

vostre menti e apriranno i vostri occhi verso nuovi orizzonti

affacciano sul panorama cittadino. La location è molto informale e presenta vari ambienti: giardino,

Dove: Fjällgatan 23B Sito: hermans.se

cucina orientale. Verrete a contatto probabilmente con cibi e ricette a voi inedite ma niente paura: il personale è cordiale e vi spiegherà

Giorgio Migliore

tutto ciò che dovete sapere sui piatti meno “noti”. Dove: Birger Jarlsgatan 29 Sito: restaurangtako.se Boqeria Torg Validissima alternativa alla classica serata stoccolmese. Avete mangiato per giorni aringhe e cibo svedese? Volete rifarvi la bocca dopo numerosi pasti locali? In questo locale, nel pieno centro della città, potete assaggiare piatti della cucina spagnola e tornare ad assaporare gusti più tipicamente mediterranei. Data la popolarità di questo ristorante è consigliata la prenotazione. Dove: Jakobsbergsgatan 17

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Golfo di Biscaglia

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ESTATE FRANCESE

C’EST LA VIE

Zaino in spalla e caschetto in testa, occhiali da sole e borraccia piena. Si sale in sella per un percorso tra mare, spiagge e tanta natura. Le piste dell’Ile De Ré ci aspettano e, con loro, tutto ci c e questa stra a cicla ile sa o rirci voi, poi, la scelta ella estina ione successiva

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Mare alla nostra destra, mare alla nostra sini-

ogni anno, nella bella stagione, è popolato e

stra. Attorno a noi un sottile lembo di super-

percorso da migliaia di appassionati della bi-

ficie che si stacca dalla terraferma e galleggia

cicletta.

sull’ ceano Atlantico. La Francia continen-

La motivazione è semplice: ci troviamo in un

tale dista pochi chilometri ed è raggiungibile

territorio particolarmente adatto alle belle

incastonato nel blu marino che, con l’arrivo

percorrendo un ponte ultramoderno che ci

pedalate, pianeggiante e con una vista, da una

della primavera e per tutta l’estate, si riempie

porta direttamente a La Rochelle, lontana ap-

parte, sullo sconfinato Atlantico e, dall’altra,

di ciclisti che qui possono passare una gior-

pena mezz’ora di auto. Siamo nella piccola Ile

sulle coste della terraferma francese.

nata all’insegna delle due ruote, della natura

De Ré, un isolotto del Golfo di Biscaglia che

Più di una semplice isola, un vero gioiellino

e, ovviamente, della salute. Immaginate una

Sopra: Rivedoux Plage; sotto La Rochelle; nella pagina a fianco Ile de Re

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rate le forze passando la notte nell’Hotel Les Bois Flottais, un tre stelle a pochi passi dalla costa e con vista sul grande blu dell’ ceano Atlantico. A breve distanza troverete anche il centro della città con numerosi ristoranti, locali e negozi di lusso. Trascorrete per le vie di Le Bois Plage En Ré la serata, caricate le batterie perché la mattina seguente si risale in sella per completare il nostro tour dell’isola. Saint Marie de Ré è l’ultima tappa, la porta dell’Ile dopo la quale possiamo tornare, via auto o bus, sulla terraferma. Ad attenderci c’è la caratteristica La Rochelle dalla quale, dopo un’obbligata visita della città, ci troveremo di fronte ad un bivio: prendere verso nord diretti ad Angers, nel cuore della Loira; oppure andare a sud verso la terra dei vini francesi, Bordeaux FUORI PORTA: ANGERS O BORDEAUX? Prima di prendere la nostra decisione passeggiamo per le vie de La Rochelle. In questa citlingua di terra lunga 0 chilometri e larga ap-

sione, circondata da fortificazioni del

pena , popolata da poche decine di villaggi e

secolo che nel 200 hanno ricevuto la classifi-

cale, aperto

che può contare su oltre 90 chilometri di piste

cazione di Patrimonio mondiale dell’Unesco.

diverse specie di pesci tra esemplari mediter-

ciclabili che si snodano in mezzo a distese di

Dal campanile della chiesa di Saint Martin c’è

ranei, atlantici e caraibici. Un viaggio di oltre

verde che alternano boschi, vigneti, riserve

un panorama a

0 su tutto ciò che circonda

due ore nelle profondità marine a stretto con-

naturali, saline e allevamenti di ostriche. Il

l’isola, ma di cui potete godere soltanto sa-

tatto con le creature che popolano le nostre

tutto con una quantità incredibile di persone

lendo ben 11 gradini. Qui a Saint Martin de

acque. Concediamoci poi uno spuntino total-

che si spostano da una parte all’altra dell’iso-

Ré fermatevi da “Un Air de Famille” per un

mente bio presso uno dei più popolati risto

la su due ruote in totale tranquillità.

pranzo ristoratore a base di specialità locali a

bar della città. Siamo da Le Jardin du Marché,

In sella alla nostra bici iniziamo la pedalata da

base, in particolar modo, di salumi, formaggi

locale ideale sia per un pasto completo che

Rivedoux Plage e, dopo aver superato il paese

e l’immancabile pesce.

per un take away che propone specialità pre-

di La Flotte, arriviamo a Saint Martin de Ré.

Rimettiamoci in sella e proseguiamo il no-

parate con prodotti a chilometro zero. Qui, di

Questo è il borgo principale dell’isola, siamo

stro tour ciclistico dell’isola. Superate Loix,

fronte a una ricca insalatona o a un gustoso

in una località portuale affacciata sulla costa

La Couarde Sur Mer e posate il cavalletto a

wa e, pensiamo a quale direzione intrapren-

nord, zeppa di barche di ogni tipo e dimen-

Le Bois Plage En Ré. Qui riposatevi, recupe-

dere una volta concluso il nostro tour di La

VII

tadina è d’obbligo una visita all’acquario logiorni all’anno, e ricco di 00

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Rochelle. Nord o sud Noi vi proponiamo en-

Chi invece è attratto dall’odore dei vini della

trambe le destinazioni, a voi la scelta finale.

regione di Bordeaux può dirigersi verso l’o-

Per chi decide di proseguire verso nord, nel

monima città. Non c’è luogo, dopo tutto, per

bel mezzo della valle della Loira, consigliamo

situare la Cité du Vin, la città del vino, terra

di visitare la medievale cittadina di Angers

dove tradizione, storia, eccellenza e innova-

che, come molti altri centri della zona, può

zione s’incontrano nella produzione di uno

vantare una fastosa residenza risalente al

dei più prestigiosi vini al mondo. In questa

come esperienze sensoriali dove si possono

nono secolo.

“cittadella” situata su più piani nel cuore di

scoprire odori, aromi e colori dei vini. Al ter-

Un castello caratteristico, pittoresco per le

Bordeaux e sulle rive del fiume Garonna po-

mine del tour, che non durerà meno di due

sue torrette coronate da tetti dalla forma co-

tete immergervi nell’universo “vino” come

ore, recatevi all’ultimo piano dell’edificio, dal

nica, che domina il territorio circostante dalla

mai fatto prima.

quale potete ammirare il panorama circo-

sua altezza che oscilla tra i

ei

metri.

gni aspetto del vino vie-

Chi è attratto dall’odore dei vini della regione di Bordeaux può dirigersi verso l’omonima città. Non c’è luogo, dopo tutto, per situare la Cité du Vin, la città del vino.

ne valorizzato e illustrato in modo innovati-

stante.

ltre al castello ad Angers potete visitare, tra

vo, senza trascurarne origini, cultura, storia

di Bordeaux.

le altre location, il Museo delle Belle Arti, la

e tradizioni. Percorsi guidati e degustazioni

Cattedrale di San Maurizio e il Parco Balzac.

non mancano in questa Città enologica, così

vviamente, sorseggiando un calice

Giorgio Migliore

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FUORI PORTA

NELLA NATURA SVIZZERA

PER UN’ESTATE ANTISTRESS

Montagne imponenti, boschi verdi, laghi pittoreschi e brughiere suggestive: la Svizzera è un paradiso per tutti gli amanti della natura, da scoprire lungo gli oltre 65.000 km di sentieri tracciati

Camminare fa bene al fisico e all’umore so-

parte aerei, auto, navi e proviamo a riscoprire

Alla natura vengono associati termini come

prattutto se i percorsi si snodano in contesti

l’escursionismo come attività antistress ap-

riposo, calma, armonia e bellezza. Passeggia-

dove la natura è protagonista, permettendo-

profittando degli oltre

.000 chilometri di

re in un contesto naturale è considerato un

ci momenti di evasione e rigenerazione che

sentieri tracciati e del fatto che anche le città

vero e proprio toccasana perché è un’attività,

incidono positivamente sul fisico e sull’equi-

svizzere, a misura d’uomo e immerse nella na-

di tendenza anche tra i più giovani, pratica-

librio emotivo. Per l’estate 2019 lasciamo da

tura, si prestano per un’esplorazione a piedi.

ta per lo più senza l’ansia da prestazione che

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caratterizza altri sport. In Svizzera i 1 par-

Chi cammina scopre l’ambiente e sé stesso in

chierate o assaporare il silenzio intorno a sé

chi naturali, fra cui il più antico d’Europa (il

modo particolarmente intenso. Il ritmo della

facendo ordine nei propri pensieri.

Parco Nazionale Svizzero), sono uno scenario

passeggiata permette di rallentare e prendere

Per questo abbiamo raccolto tre sentieri sviz-

perfetto per camminare. “Solo là dove sei stato

le distanze dalla frenesia quotidiana. Cammi-

zeri, per proporvi una vacanza fuori porta

a piedi, ci sei stato veramente”: Goethe l’aveva

nare è il modo perfetto per cogliere ogni det-

differente dalle solite, a volte monotone, de-

già intuito.

taglio lungo il sentiero, fare piacevoli chiac-

stinazioni estive.

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VIA ALPINA, DA VADUZ

fu realizzata la segnalazione di un primo iti-

un punto d’attrazione all’altro, dall’Altopiano

A MONTREUX. 390 KM

nerario che inizia a urigo e termina poco pri-

della Greina ai paesaggi montani e lacustri ai

La Via Alpina attraversa sei cantoni svizzeri

ma di Ginevra. Il Sentiero in cresta del Giura

piedi dei Dents du Midi.

ricchi di spunti culturali, geologici e topogra-

unisce due grandi città svizzere. Come rivela

Pochi sceglieranno di percorrere tutte le tap-

fici e rappresenta un mondo di fauna e ora

il nome stesso, il percorso si snoda sulle vette

pe in una volta sola, la maggior parte dei tu-

fra i più ricchi al mondo.

del Giura svizzero che descrive a nord-ovest

risti le affronterà in più tranche. Un grande

In 20 tappe la Via Alpina porta da Vaduz a

un arco. Chi percorre questo sentiero segue

vantaggio delle escursioni a piedi, infatti, è

Montreux, a nord delle Alpi svizzere. Lungo

pertanto un tracciato curvo, arrivando ad at-

che si possono interrompere e riprendere in

90 km gli escursionisti si imbatteranno in

traversare persino il confine linguistico fran-

ogni valle. E una volta percorso l’intero iti-

molti degli highlights che la Svizzera può of-

cese. L’attrattiva prevalente è il panorama

nerario, si potrà affermare di aver scrutato a

frire. Mentre le tappe iniziali si sviluppano in

sulle Alpi, sulla Foresta Nera e sui Vosgi. Alla

fondo l’anima del mondo montano dei Gri-

zona pianeggiante nella regione di San Gallo,

degustazione delle specialità locali si prestano

gioni e del Vallese.

nel Glarnerland si dovranno affrontare sem-

le tante e tipiche locande di montagna.

www.myswitzerland.com

pre più metri di dislivello. L’itinerario garantisce il massimo dell’atmosfera alpina nelle

SENTIERO DEI PASSI ALPINI

Alpi bernesi. Giorno dopo giorno si attraver-

DA COIRA A ST. GINGOLPH. 610 KM

sano maestosi paesaggi montani, mentre ogni

Il Sentiero dei passi alpini riunisce in un uni-

passo superato rivela un mondo tutto nuovo.

co percorso molti dei valichi tra i più belli

di Guglielmo Collina

e più suggestivi delle Alpi grigionesi e SENTIERO IN CRESTA DEL GIURA

vallesane. Il risultato è un’escur-

DA ZURIGO A GINEVRA. 320 KM

sione alpina entusiasmante e

Il Sentiero in cresta del Giura è l’escursione a

impegnativa

tappe più antica della Svizzera. Già nel 190

in

suddivisa

tappe. Si va da

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LA MOBILITĂ€ DEL DOMANI

LA GUIDA SI FA SEMPRE PIĂ™ SEMPLICE iscoprire la quoti ianit ra ie al nole io a lun o termine si nifica potersi concentrare sul proprio lavoro mentre esperti qualificati si pren ono cura ell auto os utomotive ervice roup eci e investire sulla qualit , forte ella partners ip strate ica con utomotive, ruppo lea er nel settore

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Continua a crescere il numero di automo-

tare altri vantaggi, come non immobilizzare

bilisti che sceglie di rinunciare all’acquisto

l’intero capitale per l’acquisto o il tempo ri-

dell’auto avvicinandosi alle nuove forme di

sparmiato per la “burocrazia dell’auto” (bollo,

condivisione, come il noleggio a breve, medio

assicurazione, manutenzione, eventuali multe

e lungo termine. Oggi sono già circa 40.000

o incidenti). E si evitano le complicazioni e il-

gli italiani che all’acquisto hanno preferito il

lusioni collegate alla vendita dell’usato”.

noleggio a lungo termine, con un costo fisso e

Il noleggio a lungo termine mostra a pieno la

predeterminato e a fine anno si prevede rag-

propria efficacia ed economicità con automo-

giungeranno quota 50.000.

bilisti (anche senza partita IVA) che percorro-

“Costo fisso e pacchetti all inclusive’ stanno

no tra 10 e i 25.000 km annui.

determinando il successo della formula”, ha

Il noleggio a lungo termine rimane anche uno

evidenziato Massimiliano Archiapatti

Pre-

strumento di grande importanza per le azien-

sidente ANIASA, l’Associazione che all’inter-

de, per fidelizzare il dipendente e sottrarlo alle

no di Confindustria rappresenta il settore dei

sirene della concorrenza, un aspetto quanto

servizi di mobilità, “A parità di modello e di

mai importante in un periodo in cui sulle ri-

percorrenza, stimiamo una convenienza me-

sorse umane vengono investiti ingenti sforzi

dia del 1

finanziari e notevoli aspettative.

rispetto alla proprietà, senza con-

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I VANTAGGI • Finanziari: nessuna anticipazione e immobilizzo di capitali per l’acquisto del veicolo, il pagamento della tassa di proprietà e i servizi legati alla gestione del veicolo; • Gestionali: la possibilità di prevedere un pacchetto di servizi “all inclusive” ed un canone fisso mensile, eliminano il rischio di dover sostenere spese non programmate, facilitando la pianificazione dei costi legati alla gestione del veicolo; • Amministrativi: tutte le attività, sia in ufficio che su strada, sono terziarizzate; • Economici: il potere d’acquisto di un grande operatore consente di accedere a costi estremamente competitivi per i veicoli, l’assicurazione, la manutenzione ed il finanziamento.

Il eet management consiste nel beneficiare

che intendono avvalersi dei vantaggi derivati

AUTOMOTIVE SERVICE GROUP-

dei servizi di noleggio, lasciando alle aziende

dai servizi di noleggio a lungo termine che la

PARTNER OF ALD

la proprietà dell’auto, una formula vincente

società è in grado di offrire, grazie alla part-

Sede Operativa:

utilizzata da imprese di ogni dimensione che

nership di ALD Automotive.

Viale dell’Esperanto, 71

hanno veicoli in proprietà o in noleggio e che

La formula può variare da uno a tre anni, e

scelgono di demandare in outsourcing solo

meno frequentemente si può estendere fino a

una parte dei servizi.

48-60 mesi. È previsto il pagamento di un ca-

In questo quadro si inserisce Automotive Ser-

none mensile come copertura delle spese dalla

snc angolo Viale Gregorio VII, Roma

vice Group che svolge attività di mediazione

tassa di proprietà, bollo, manutenzione ordi-

www.automotivesg.com

e consulenza nel settore del noleggio di au-

naria e straordinaria alla gestione dei sinistri,

toveicoli a lungo termine in partnership con

assicurazione, cambio pneumatici e gestione

ALD Automotive, gruppo leader mondiale nel

delle multe. L’azienda che prende a noleggio

visto, e in base al tipo di servizi supplementari

settore del noleggio a lungo termine e della

il veicolo deve badare al solo carburante e se-

che vengono scelti: auto sostitutiva, strumen-

gestione delle otte aziendali, grazie alla con-

guire le istruzioni per una corretta manuten-

ti di gestione della car policy, rapporti infor-

solidata esperienza e qualità dei servizi matu-

zione dell’auto, con controlli periodici nelle

mativi sull’utilizzazione dell’autoveicolo e la

rata in oltre 0 anni di attività.

autofficine convenzionate. Il canone varia a

carta di credito per l’acquisto del carburante.

L’attività di Automotive Service Group è ri-

seconda del tipo di veicolo noleggiato, della

volta principalmente a professionisti e PMI

durata del contratto, del chilometraggio pre-

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Margherita Pituano

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ISTANTANEE DI VIAGGIO a cura della redazione

GLI APPUNTAMENTI E LE NEWS DA SEGNARE IN AGENDA PER L’ITINERARIO PERFETTO

AIR FRANCE: SOGNARE AD ALTA QUOTA Air France, da sempre attenta al benessere dei propri passeggeri, introduce tante novità sempre al passo con le ultime tendenze. A partire dall’offerta gourmet e l’accurata selezione di vini e champagne del sommelier Paolo Basso, quotato nel 2013 come il migliore del mondo, che accompagnano le prelibatezze culinarie servite a bordo fino ad arrivare ad esclusive collaborazioni con brand di lusso che firmano prodotti per la cura e la bellezza della persona come La Praire, Carita, Clarins e tanti altri. www.airfrance.it

AQUA DOME È TRA GLI HOTEL PIÙ “FOTOGENICI” A LIVELLO MONDIALE Un podio per Aqua Dome: secondo Travelcircus l’innovativo hotel termale, con più di 10 vasche e grandissime spa con tante saune e sale relax, è tra le prime 10 strutture “più instagrammabili” del mondo. Le scenografiche piscine all’aperto, sopraelevate rispetto al suolo, hanno da sempre svolto un ruolo chiave per Aqua Dome: la loro immagine è l’icona del benessere alpino. Immersi nell’acqua tiepida termale, si respira la fresca aria di montagna in uno scenario idilliaco. www.aqua-dome.at

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ALLA SCOPERTA DELLE CITTÀ Un’inchiesta condotta recentemente da Altroconsumo svela in che modo noi italiani viaggiamo per le città del mondo. Quali centri visitiamo, in quali torniamo, quanti giorni rimaniamo. Emerge che Vienna è la capitale preferita per la sua offerta culturale, Tokyo quella più “battuta” per lo shopping; Bologna è la regina del turismo enogastronomico mentre Istanbul è la città che lascia maggiormente soddisfatti tra le destinazioni estere (forse anche perché risulta tra le più economiche tra le mete visitate?). La “palma” di città più cara va invece a New York: per soggiornare nella Grande Mela si spendono, in media, quasi 180 euro a persona.

L’EGITTO DI VERATOUR “VIAGGIA IN CONTROTENDENZA” In un momento in cui l’Egitto si ritaglia un ruolo di primo piano nella programmazione della maggior parte dei tour operator italiani, Veratour spicca sul mercato per una domanda in certi versi in controtendenza. A cominciare dalla variabile prezzo, che condiziona l’offerta di numerosi competitor ma che per Veratour non rappresenta una discriminante importante nella prenotazione. “La clientela di Veratour – conferma il direttore commerciale, Massimo Broccoli– si concentra sulle strutture di qualità elevata e quindi è disposta a pagare un prezzo coerente con questa scelta, privilegiandola rispetto a strutture di qualità inferiore che hanno prezzi più contenuti. www.veratour.it

TUTTI A MINORCA PER IL FILM FESTIVAL 2019 Dal 15 al 20 luglio si terrà a Minorca la 4° edizione del Menorca Film Festival. Durante la settimana della kermesse l’isola diventa il grande schermo della produzione cinematografica nazionale con numerosi film e oltre 600 cortometraggi proiettati in anteprima nei vari centri, da Ciutadella a Mahón fino all’isolotto di Isla del Rey, dando l’opportunità ai locali e ai turisti di vivere il cinema all’aria aperta nei luoghi più iconici di Minorca. Con l’intento di rendere il festival di portata internazionale, l’edizione 2019 avrà come ospite d’onore l’isola di Malta che contribuirà al processo di globalizzazione della kermesse. www.festivalmenorca.com

ACCOR LANCIA TRIBE, IL NUOVO MARCHIO LIFESTYLE DEL GRUPPO Accor prosegue l’ampliamento del proprio portfoglio di strutture e lancia un nuovo marchio lifestyle nel segmento midscale: TRIBE. Al fine di offrire maggiori esperienze e soddisfare le aspettative dei propri clienti e partner, Accor, riconosciuto per la sua expertise nel segmento dell’hotellerie economy e midscale e attore importante nel settore alberghiero di lusso, continua la sua affermazione nell’universo lifestyle. Attraverso un modello flessibile e unico, il nuovo concept “TRIBE”, si rivolge a una clientela internazionale di viaggiatori abituali. www.accorhotels.com

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RAFTING SUL TANAGRO A DUE PASSI DAL SANTA CATERINA DI AMALFI Chi arriva in Costiera Amalfitana alla ricerca non solo del relax tipico dei soggiorni in queste zone, ma anche di un brivido inaspettato, trova pane per i suoi denti. È il caso del rafting, da praticare lungo il Fiume Tanagro, a solo un’ora e mezza di macchina dall’Hotel Santa Caterina. Sulle sponde del fiume è possibile accedere alle spedizioni organizzate ogni giorno dell’anno. Il rafting è davvero adatto a tutti: bambini, ragazzi, donne e uomini possono mettersi alla prova e mettersi in gioco senza il minimo rischio. Al ritorno in hotel, il massaggio al limone “Oro di Amalfi”, per ristabilire l’equilibrio psicofisico ed energetico. www.hotelsantacaterina.it

DE GREGORI INAUGURA IL LONGLAKE FESTIVAL Dal 28 giugno al 4 agosto, la città di Lugano sarà animata da oltre 500 eventi da vivere all’aperto, con grandi protagonisti e affascinanti interpreti tra musica, letteratura, teatro, danza. Quasi 40 giorni di eventi tra musica, letteratura, incontri, animazioni, teatro, danza, cinema e installazioni di arte urbana che invaderanno il lungolago, le piazze e i parchi pubblici di Lugano. Venerdì 28 giugno alle 21:00 Piazza della Riforma ospiterà Francesco De Gregori & Orchestra - Greatest Hits Live. Una data unica, un concerto imperdibile che inaugurerà il LongLake Festival. www.longlake.ch

L’ESTATE DEL GIGANTE A LE MASSIF L’estate sul Monte Bianco è relax ma anche sport, sfide, emozioni e adrenalina. Trekking, arrampicata, rafting, mountain bike e parapendio sono solo alcune delle attività che si possono praticare durante un soggiorno a Le Massif, il nuovo esclusivo hotel a Courmayeur di Italian Hospitality Collection che, dopo l’apertura invernale del 22 dicembre scorso, il 22 giugno inaugurerà la sua prima stagione estiva. L’estate è l’occasione perfetta per vivere con tutta la famiglia o gli amici di sempre una vacanza di puro divertimento sulla montagna più alta d’Europa e concedersi esperienze emozionanti a contatto con la natura. www.lemassifcourmayeur.com

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