Progress aprile 2019

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MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 134 - ANNO 2019

EURO 5,00

ICONE

FAVIJ

WORLD PRESS PHOTO

AUTO

INSIDE MARKETING

SÌ VIAGGIARE

“Il design è una cosa meravigliosa” Corolla: dai ‘60 con furore

Nei panni di una webstar McDonald’s loves Italy

Fotografare il tempo Matera d’amare



EDITORIALE

UN APRILE DA BERE, SCOPRIRE E AMMIRARE La primavera per molti significa riscoprire ciò che di bello il panorama di eventi ha da offrire a chi ha voglia di tuffarcisi. E aprile è un mese che, su questo, non ha mai deluso. A cominciare da un appuntamento come Vinitaly, la fiera numero uno per il business del vino e principale vetrina per i tesori dell’enologia italiana. L’edizione 53, in programma a Verona dal 7 al 10 aprile, promette di accontentare gli esperti e gli appassionati di un settore in continua espansione. Ma se siete a caccia di eventi da non perdere, allora non dovete assolutamente limitarvi a Verona. Milano, come spesso accade, è infatti regno di appuntamenti per tutti i gusti dove esserci è doveroso. A partire dal Salone Internazionale del Mobile che, dal 9 al 14 aprile, attirerà nel capoluogo lombardo professionisti e curiosi di tutto ciò che riguarda le novità in fatto di arredo e design. Amsterdam sarà invece al centro della scena per uno degli eventi più attesi dagli appassionati di fotografia: il World Press Photo, il concorso di fotogiornalismo più importante del mondo, celebrerà l’11 aprile gli scatti migliori del 2019. Sono tutti appuntamenti, questi, di cui abbiamo voluto parlarvi approfonditamente in queste pagine. Chissà che non riusciate, dopo la lettura, a partecipare in prima persona a un tale, imperdibile calendario! Franco Del Panta


MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

24 SCENARI CONTEMPORANEI

REDDITO DI CITTADINANZA, A CHE PUNTO SIAMO

NUMERO 134 ANNO 2019

40

70

PROFESSIONISTI OGGI

IN SALA

ETICA, RESPONSABILITÀ E PRIVACY DEI DATI

EURO 5,00

STANLIO & OLLIO, LA TRISTEZZA DEL CLOWN

74 SERIE TV

L’INVERNO È ARRIVATO: SIAMO PRONTI?

26 IL MONDO CHE (NON)CAMBIA

ISRAELE AL VOTO: È LA FINE DI UN’ERA?

30 INSIDE MARKE TING

MCDONALD’S LOVES ITALY

44 IDENTITÀ DIGITALI

THE NERD SIDE OF THE LIFE

48 ICONE

“IL DESIGN È UNA COSA MERAVIGLIOSA”

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78 SÌ, VIAGGIARE

MATERA D’AMARE

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SOCIAL ICON

NEI PANNI DI UNA WEBSTAR

VIAGGIARE 2.0

LA GOLDEN AGE DEL TURISMO È TORNATA

56 OBIE TTIVI SUL MONDO

FOTOGRAFARE IL TEMPO


Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

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F U G A D ’ AU T O R E

ON THE ROAD

IL GRAND HOTEL DI RIMINI

Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010

COROLLA: DAI ’60 CON FURORE Progress n°134/ aprile 2019 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com

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IL VINITALYCHE NON TI ASPETTI

C O L V E N T O A F AV O R E

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ITALIA DA BERE

ALLA GUIDA

NON SOLO VINO

UN DIAMANTE IN MARE

LE NUOVE FRONTIERE DELLA MOBILITÀ

Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, R. Cavrioli, B. Vecchiarelli, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina, R. Giasi, Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l. Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.


Villa Carlotta, un paradiso sul lago di Como Villa Carlotta è un ricco museo circondato da un magnifico giardino botanico situato a Tremezzo, sul lago di Como. Qui gli ospiti hanno l’opportunità di ammirare l’arte e i capolavori della natura che coprono un’area di 70.000 metri quadrati. La bellissima villa fu costruita alla fine del XVII secolo dal milanese Giorgio Clerici (1575-1660), in un bacino naturale tra lago e montagna, di fronte alla dolomia Grignas e alla penisola di Bellagio. L’architetto creò un edificio importante ma sobrio, con un giardino all’italiana arricchito da sculture, scale e fontane. Nel 1801, la villa fu acquistata da Gian Battista Sommariva, famoso politico, uomo d’affari e mecenate delle arti, grazie al quale raggiunse la vetta del suo splendore e divenne uno dei più importanti luoghi di sosta del Grand Tour. Acquisì opere di Canova, Thorvaldsen e Hayez - “Palamede”, “Eros e Psyche”, “Tersicore”, “L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta” e trasformò parte del parco in un affascinante giardino romantico. La villa fu venduta, nel 1843, alla principessa Marianne di Nassau, moglie di Alberto di Prussia, che la regalò a sua figlia Carlotta, da cui il nome, in occasione del suo matrimonio con Georg II di Saxe-Meiningen, che contribuì a aumentare il valore storico e ambientale del parco arricchendolo con nuove specie. I giardini botanici sono famosi per la fioritura primaverile di rododendri e azalee, di cui esistono oltre 150 varietà diverse. Tuttavia, merita una visita durante tutto l’anno grazie alle antiche varietà di camelie, cedri e sequoie secolari, enormi pini, piante tropicali, il giardino roccioso e la valle delle felci, il bosco di rododendri, il giardino dei bambù e il museo degli attrezzi agricoli. Margherita Pituano

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TUTANKHAMON ON TOUR

FIERA SENZA FRONTIERE

Dal 23 marzo al 15 settembre rivive alla Grande Halle de la Villette di Parigi il tesoro del “faraone fanciullo”.

A due passi dagli Champs-Élysées, nella tiepida primavera parigina, torna a sbocciare l’arte moderna e contemporanea.

Se credevate che si potesse solo immaNel maestoso padiglione espositivo ginare lo stupore provato dall’archeolodel Grand Palais, sarà ospitata la XXI go britannico Howard Carter quando, edizione della Fiera Internazionanel 1922, si trovò davanti a una delle le dell’Arte, appuntamento fisso nel by Beatrice Vecchiarelli sepolture faraoniche meglio conservate calendario di eventi della capitale dell’Antico Egitto, quella del giovane francese ma in perenne cambiamento. Tutankhamon nella Valle dei Re, ecco, vi sbagliate. Grazie Un salone dinamico in forte espansione, che dimostra alla mostra itinerante “Toutânkhamon. Le trésor du Pharaon” anche quest’anno grande sensibilità per l’arte femmiper ciascuno di noi è possibile sperimentare quel brivido, nile nazionale e per gli artisti emergenti, sostenendo attraverso un’esposizione immersiva tra lo scintillio le gallerie giovani con meno di sei anni di vita. Tra dell’oro e il mistero degli oggetti funerari. mostre individuali, da un lato, e la partecipazione Dopo aver lasciato Los Angeles, sarà di circa 150 gallerie d’arte provenienti da 20 dunque la Francia la seconda tappa differenti paesi, dall’altro, le due principali prevista per il tour della mostra che, novità da annoverare nella Paris Art Fair con oltre 150 pezzi originali, racco2019. Innanzitutto l’attenzione riservata glie il patrimonio inestimabile del re all’esplorazione dell’arte latinoameegizio più conosciuto di tutti i tempi, ricana, grazie a una rassegna curata salito al trono all’età di nove anni. La da Valentina Locatelli, e poi l’esorcelebrazione giunge alla soglia del dio assoluto in fiera di tre nuovi centenario del rinvenimento della paesi: Perù, Camerun e Bulgaria. sua tomba e per la prima volta Gli obiettivi sono vari e ambiziomolti degli oggetti lì recuperati si: raggiungere il pubblico più lasceranno l’Egitto prima di fare ampio possibile e sfruttare tutti definitivamente ritorno al Cairo. i mezzi di comunicazione, dalle Sul sito ufficiale è possibile locandine sparse per la città trovare tutte le info su orari e alle pagine social, dalla carta prezzi. stampata locale al giornaliwww.lavillette.com smo digitale. In definitiva, una manifestazione che non conosce confini, siano essi mediatici, geografici o di genere. 4-7 aprile 2019 www.artparis.com

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DAL SET COL MOTORE

IL RE LEONE RUGGISCE A TEATRO

Una mostra imperdibile per tutti i fan della leggendaria saga di James Bond. Le auto della spia più famosa del mondo sono in esposizione a Londra in un’esibizione unica nel suo genere. La sede? Non a caso il London Film Museum.

Tra i segreti del successo planetario de “Il Re Leone” ci sono sicuramente le musiche firmate, tra gli altri, da Elton John e Hans Zimmer. Queste canzoni prendono forma e rivivono sul palco del Lyceum Theatre.

Londra celebra il mito di 007 con by Giorgio Migliore Impossibile non riconoscere sin dalle un evento completamente dedicato prime note i componimenti musicali al mondo cinematografico di James che hanno contribuito al successo del capolavoro Disney. Bond e intitolato “Bond in motion”. Si parte dall’iconica “Circle of life”, “Can you feel the love tonight”, l’immanAston Martin dotata di mitragliatrici a scomparsa pascabile e iconica “Hakuna Matata”: sono solamente alcuni sando per tutte le macchine che hanno contribuito ad dei brani che hanno reso “Il Re Leone” uno dei film alimentare la leggenda del personaggio ideato, nel 1953, Disney più seguiti e amati di sempre. Nel teatro londinedalla mente dello scrittore Ian Fleming prima di essese la colonna sonora de The Lion King rompe la barriera re traslato sul grande schermo. All’interno della mostra televisivo/cinematografica che lo separava dal pubblico “Bond in motion” c’è spazio per tutti i veicoli più rappree coinvolge tutti gli appassionati che scelgono il Lyceum sentativi dei film di 007: dalla già citata Aston Martin alla Theatre come personale “macchina del tempo”. È una Lotus Esprit S1 che diventava un sommergibile, passando prospettiva più diretta, più vicina, che rende il pubblico per la Rolls-Royce Phantom III di Gold Finger, ma anche partecipe e attivo alla recita. Anche il successo teatrale la Jaguar XK Convertibile con la mitragliera automatica de “Il Re Leone” non sembra perdere un colpo di fronte e la BMW Serie 7 che, nelle pellicole più recenti, viene al tempo che passa: dal 1997, anno della prima rappretelecomandata con il telefono cellulare. Non solo quattro sentazione dal vivo, sono stati molti i riconoscimenti asseruote, presso la mostra “Bond in motion” gli appassionati gnati a “The Lion King” tra cui sei Tony Award possono vedere dal vivo mezzi come elicotteri, moto a Broadway, il premio di Evento teatrale delle nevi e motoscafi blindati utilizzati nel corso dei film dell’anno del quotidiano Evening Standard, dalle varie star interpreti di 007. mentre ben 8 sono le nomine Olivier www.londonfilmmuseum.com Award, il più importante riconosciBiglietti da 9,50 sterline mento teatrale inglese. www.thelyceumtheatre.com Biglietti da 39 sterline

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BERLINO IN ROSA

CORRI, BERLINO, CORRI!

Fiori rosa, fiori di…ciliegio. Anche a Berlino si festeggia l’hanami giapponese.

21 chilometri da percorrere, quattro punti ristoro e un nuovo record da battere: a Berlino riparte la mezza maratona.

Nel quartiere di Marzahn, a nordest della capitale tedesca, sorgono i Gärten der Welt (Giardini del mondo), Orologi sincronizzati alle 10.05 di un’immensa area verde, estesa quanto domenica 7 aprile per gli oltre 30 mila 60 campi di calcio, che accoglie al suo by Beatrice Vecchiarelli runner pronti a correre per le strade interno esempi di giardinaggio provedella capitale tedesca una delle più fanienti da ogni dove: Indonesia, Cina, mose gare podistiche d’Europa. Un evento che quest’anno Italia, Francia, Corea e Giappone. Qui, in occasione della tocca quota 39 edizioni e che può contare partecipanti fioritura dei ciliegi, si celebra il ritorno della primavera da oltre 85 paesi, divenuto nel corso degli anni uno degli con una grande festa a base di sushi e birra, danze e coappuntamenti più amati dai corridori di tutto il mondo. splay. Il parco è nato quando la capitale era ancora divisa, Complice di questo successo l’impeccabile organizzasebbene sin dal XVIII secolo si è soliti onorare a Berlino zione tedesca e anche, se non soprattutto, il percorso tra la festa dei ciliegi in fiore. I veri protagonisti sono proprio i monumenti iconici della città, quali la porta di Brandeloro e il termine nipponico «hanami», tradotto in tedesco burgo o il Palazzo del Parlamento. Il tempo massimo di con “kirschbluten”, significa infatti “ammirare i fiori”. Tra percorrenza ammonta a tre ore. Dopo la corsa, sarà poi tutti soprattutto i caratteristici sakura, i fiori di ciliegio dal possibile rifocillarsi negli stand gastronomici allestiti per i bel colore rosa che infondono serenità e a tratti un velo di podisti e gli accompagnatori e rilassarsi grazie all’intrattemalinconia, sotto i quali - secondo l’usanza - sdraiarsi con nimento di band musicali. È possibile registrarsi sul sito la famiglia e gli amici più cari e dare vita a un tranquillo ufficiale dell’evento o affidarsi ai vari tour operator che pic-nic. La data da segnarsi per la fioritura di quest’anno offrono pacchetti con inclusa tutta una serie di altre attività. è il 15 aprile, sempre sperando che la natura non faccia www.generali-berliner-halbmarathon.de scherzi.

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OPERA

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GIUSEPPE VERDI

RIGOLETTO GIACOMO PUCCINI

TOSCA

GIUSEPPE VERDI

LA TRAVIATA GAETANO DONIZETTI

ANNA BOLENA

CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK

STAGIONE 2018-19

ORFEO ED EURIDICE FRANZ LEHÁR

LA VEDOVA ALLEGRA

Ettore Festa, HaunagDesign - Illustrazioni di Gianluigi Toccafondo

Roma Opera aperta

SERGEJ PROKOF’EV

L’ANGELO DI FUOCO GIOACHINO ROSSINI

LA CENERENTOLA WOLFGANG AMADEUS MOZART

DON GIOVANNI

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Un’Opera al passo con i tempi

IDOMENEO, RE DI CRETA

VITTORIO MONTALTI

UN ROMANO A MARTE BALLETTO

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PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ

IL LAGO DEI CIGNI GEORGES BIZET

CARMEN

SERATA PHILIP GLASS GUSTAV MAHLER

BLANCHE NEIGE LUDWIG MINKUS

DON CHISCIOTTE ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

operaroma.it SOCI FONDATORI

SOCI PRIVATI

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MECENATI

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TRIBECA FILM FESTIVAL GIUNGE ALLA MAGGIORE ETÀ

IL COCKTAIL SPOSA LO SKYLINE Negli ultimi anni, i tour Rooftop Bar sono divenuti estremamente ricercati e la Grande Mela, forte del suo celebre skyline, offre diverse scelte.

Dal 24 aprile al 9 maggio torna il Tribeca Film Festival, la rassegna internazionale di film indipendenti diretta da Robert De Niro.

Tramite molte agenzie è poi possibile prenotare tour che si differenIdeato e fondato a New York nel ziano in base ai gusti e permettono 2002 da Jane Rosenthal, Robert De by Stefano Valentini di accedere rapidamente al bar Niro e Craig Hatkoff all’indomani per godersi un buon drink in mezzo ai newyorkesi degli attentati dell’11 settembre 2001 il festival contie rimanere al contempo incantati dalle vedute delnua nella sua missione di valorizzazione dei sobborla città. Tra i molti allettanti posti, è impossibile non ghi della città e, nello specifico, dei luoghi dell’area iniziare citando il 230 Fifth Rooftop Bar, situato sulla di Lower Manhattan. Sin dai primi vagiti, l’evento ha Fifth Avenue. Questo è il più grande Rooftop Bar della riscosso un successo clamoroso, tanto da divenire città di New York ed è anche uno dei più popolari e sempre più “popolato” e raggiungere un numero di turistici. La Penthouse coperta è arredata con eleganpartecipazioni pazzesco. Ulteriore obiettivo centrato, za, ma ciò che rende unico questo luogo è la terrazza: considerando che nasce con l’idea di dare spazio non da qui si gode di una vista diretta sull’Empire State solo a pellicole tradizionali, ma anche Building, sul Chrysler Building e sulla Freedom Tower. alla sperimentazione e ai nuovi volti del Seppur non situato ad altezze vertiginose, Ink48 è settore. La collaborazione con Withoutconsiderato uno dei più esclusivi e affascinanti box, l’intuitivo sito web che consente ai Rooftop della Grande Mela. Qui si gode registi indipendenti di autodistribuire i di una magnifica vista sullo skyline propri lavori, permette ai partecipanti di Manhattan e sul fiume Hudson. di inviare il loro film o cortometraggi Specialità della casa sono i cocktail: per le varie competizioni, favorendo la sia d’estate che d’inverno è possibile continua crescita di un festival che di trovare fantastici drink con ingredienedizione in edizione raccoglie sempre ti di stagione. Concludiamo con The maggiori consensi e partecipazioni. Top of the Standard, uno dei club più Non mancano momenti ed eventi detrendy del mondo. All’inizio non sadicati alle altre arti come televisione, prete esattamente dove guardare, se musica, realtà virtuale e videogames. lasciarvi rapire dai bellissimi interni Saranno presenti star del cinema o perdervi nella vista a 360°. internazionale, produttori e registi e In estate c’è anche un bar all’apernon mancheranno gli appuntamenti to per potersi rilassare su comodi glamour e i red carpet. divani. Preparatevi poi a possibili incontri con le star: il club, proprio perché così esclusivo, è frequentato anche da molti vip.

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grandi mostre

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produzioni originali

365 giorni di festa

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THE ITALIAN JOB Tra i 300 innovatori “under 30” più influenti d’Europa selezionati dalla rivista Forbes c’è un unico italiano: si chiama Davide Dattoli Nella consueta classifica stilata annualmente da Forbes, e che racchiude i migliori prospetti europei under 30 nel settore tecnologico, la nota rivista ha inserito il 28enne di Brescia Davide by Dattoli, fondatore e CEO di una delle piattaforme di business tecnologico più promettenti in Europa: Talent Garden. La missione di Talent Garden, la più grande rete europea di coworking con 28 sedi in 8 paesi, è quella di riunire tecnici, liberi professionisti, investitori e chiunque lavori nel settore tecnologico per creare relazioni, prodotti e favorire carriere. Dattoli, che fino ad oggi ha raccolto 12 milioni di dollari per la sua impresa, ha spiegato: “Vengo da una famiglia di imprenditori: mio padre ha aperto diversi ristoranti nella città in cui sono nato e mia madre organizza eventi, e solo lavorando nel ristorante ho imparato cosa significa il termine “ospitalità”. Da questo punto di partenza stiamo cercando di creare un luogo in cui tutto l’ecosistema possa incontrarsi, in grado di connettere tra loro i professionisti del settore. In Talent Garden quello che cerchiamo di fare non è solo favorire il

coworking, ma creare un luogo dove le persone si sentano a casa”. Così è nata la «famiglia globale» di Davide Dattoli. Alessandro Creta La fortuna e il segreto della “creatura” di Dattoli è quella di mettere in comune esperienze e know how in un settore che, nel nostro paese, è ancora poco sviluppato rispetto al resto d’Europa. Il giovane amministratore delegato ha commentato così, tramite un post su Facebook, il suo inserimento nella celebre lista di Forbes: “Voglio ringraziare la nostra incredibile squadra. Oggi è ufficiale: sono stato selezionato tra i primi under 30 di Forbes e questo non sarebbe stato possibile senza l’incredibile lavoro di tutto il team di Talent Garden! È incredibile dove Talent Garden ci abbia portati tutti negli ultimi anni! Grazie a tutta la nostra comunità di colleghi, studenti e aziende che credono in noi. L’elenco Forbes under 30 seleziona i 30 migliori giovani imprenditori, leader, stelle in tutta Europa e le altre persone nella lista sono davvero incredibili!”. www.talentgarden.org

Davide Dattoli, CEO di Talent Garden | 14 |



THE AMERICAN SIDE OF CANOVA

La Frick Collection di Washington, lo scorso anno, ha preso in prestito dal Museo Canova di Possagno, il paese natale Possagno un modello in gesso a di Antonio Canova, ricorda grandezza naturale della statua, i duecento anni della oltre a bozze, incisioni e disegni realizzazione da parte dell’artista della statua realizzati dalla mano dell’artista. dedicata a George Washington Materiale che di recente è stato con una mostra in programma completamente restituito al paese fino al 28 aprile che, nel 1757, diede i natali all’arby Giorgio Migliore tista. Il museo dedicato alla meAntonio Canova (1757-1822) è moria di Canova ha voluto quindi stato il più importante scultore neoclassico tra la fine del celebrare questo ritorno con una mostra intitolata “CaXVIII e l’inizio del XIX secolo e, durante la sua carriera, nova | Washington” che sarà aperta fino al prossimo 28 ha goduto di notevole successo e grande fama. Grazie aprile. La mostra ripercorre e racconta la storia del caalla sua notorietà, che all’inizio dell’800 attraversò anpolavoro perduto, probabilmente il monumento pubblico che l’oceano Atlantico, nel 1816 fu incaricato da Thomeno conosciuto tra quelli creati da Canova. A cura di mas Jefferson di realizzare una statua che raffigurasse Xavier F. Salomon - direttore della Frick Collection -, George Washington per la North Carolina Statehouse. in collaborazione con Mario Guderzo - direttore della Una scultura che potesse rappresenGypsotheca e Antonio Canova Museum, della Venice tare il primo Presidente degli Stati International Foundation, e di Friends of Venice Italy -, la Uniti nelle vesti di antico leader mostra espone anche un ritratto di Canova dipinto nel romano intento a scrivere le 1816 dal famoso pittore inglese Thomas Lawrence. parole del discorso di rinuncia www.museocanova.it al terzo mandato presidenziale Biglietti: prezzo intero 10€, ridotto 6€ e conseguente addio all’attività politica (il cosiddetto “Farewell Address”). La scultura conobbe la luce nel 1821, ma appena dieci anni dopo un incendio la distrusse, lasciando dietro di sé solamente frammenti e ricordi.

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BUONA VITA! In partenza il tour di Marco Mengoni che vede cinque date europee aggiungersi e anticipare i venti appuntamenti italiani dell’Atlantico Tour, sold out già da gennaio. “Atlantico” è il racconto di due anni in cui Marco Mengoni ha viaggiato per il mondo scrivendo nuove tracce potenti che segnano la crescita di uno dei cantautori più interessanti del panorama musicale italiano, che ha firmato quasi tutti i brani avvalendosi di importanti collaborazioni e alcuni feat. internazionali, come per “Hola (I say)” con il musicista e cantautore britannico Tom Walker. Per anticipare la release, Marco Mengoni ha scelto sorprendentemente due brani, “Voglio” e “Buona Vita”, due diversi assaggi per descrivere le tantissime sfumature dell’album, due poli di un disco musicalmente gigantesco. Rilasciato contemporaneamente in tutta Europa, Atlantico, con le sue 15 tracce inedite ha raggiunto il traguardo delle 50mila copie vendute conquistando il disco di platino ed è da gennaio in vendita anche nella versione spagnola. Periodo d’oro, anzi, è proprio il caso di dirlo, di platino quello di Mengoni: il cantante di Ronciglione, un comune di poco più di ottomila anime nella provincia di Viterbo, è reduce da un’ acclamatissima performance avvenuta sul palco di Sanremo meno di due mesi fa, che l’ha visto trionfatore indiscusso. Applaudito per la seconda volta sullo stesso palco, la prima dopo l’edizione del 2013 che lo vide vincitore, ma quest’anno cantando come ospite d’onore.

by Stefano Valentini

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I numeri di Mengoni sono stupefacenti. Nei dieci anni di carriera, iniziata con la vittoria del talent show X Factor nel 2009, ha vinto 46 dischi di platino e diversi dischi d’oro, divenendo uno dei fenomeni pop più apprezzati nel panorama musicale italiano, e non solo. Lo stesso singolo cantato con Tom Walker ha conquistato un importante record mondiale: “Hola” infatti è tra le 100 canzoni più cercate al mondo su Shazam – l’app di identificazione musicale. È, inoltre, il primo artista italiano ad aver vinto il Best European Act agli MTV Europe Music Awards, premio conquistato nel 2010 e nuovamente nel 2015, nonché il primo artista italiano della storia ad esibirsi al Billboard Film & TV Music Conference di Los Angeles nel 2013. Voce unica e apprezzata anche all’estero, proprio per questo nelle scorse settimane Mengoni si è diviso fra Italia e Spagna per promuovere l’album in edizione spagnola. Il tour europeo parte l’8 aprile, con la capitale tedesca ad aprire le danze, per passare poi a Zurigo il 10, giungere a Monaco il 12, a Parigi il 14 e a Madrid il 17. Dopo solo dieci giorni sarà la volta del tour italiano che prevede venti incontri: partenza da Torino, per arrivare poi a Milano, Roma, Bari, Caserta, Eboli, Firenze, Verona, Rimini e infine la chiusura, il 30 maggio, all’Unipol Arena di Bologna.



TALLINN PER TUTTI I GUSTI Nonostante le dimensioni Tallinn offre un’ampia varietà di posti da visitare e locali in cui potersi svagare. Tra cucina tipica e ricette più conosciute, una carrellata di location nelle quali “rinfrancare” lo stomaco. by Davide Terranova

Il nostro viaggio gourmet nella capitale estone inizia nella città vecchia, una “bomboniera nella bomboniera”. Il cuore del centro storico è Raekoja Plats, piena di locali in cui sostare per mettere qualcosa sotto ai denti. Nel centro di Tallinn potete fare un salto da Kaja: quattro semplici lettere da incidere nella vostra memoria. Perché? Beh, se siete nostalgici del cibo di casa e volete una pizza italiana, sia per qualità che per prezzo, è lì che dovete andare, ma state attenti: il locale produce 200 pizze al giorno, apre presto, è sempre pieno di gente e ci sono pochi posti a sedere. Draakon è, invece, una fedele riproduzione di una locandina medievale in cui è possibile avere un discreto pasto, sia a livello quantitativo che qualitativo, con prodotti tipici a un buon prezzo. Se volete provare qualcosa che non è presente sulle nostre tavole tutti i giorni, vi consiglio di passare da Olde Hansa: non sarà il più economico dei locali, ma è uno dei pochi posti in cui si ha la possibilità di mangiare carne di orso. Se volete accompagnare il vostro pasto sorseggiando delle buone birre andate da Beer House, dove servono stinco di maiale e birra al miele di loro produzione. Ultimi, ma non in ordine di importanza sono Kompressor e Osteria del Gallo Nero. Il primo è un locale specializzato in pancake di tutti i tipi: tranquilli, non quelli all’americana, ma secondo le tipiche ricette del posto. Perfetto se volete un pasto low budget. Se non volete rinunciare al cibo nostrano, passate invece dall’Osteria del Gallo Nero, in cui potete gustare taglieri di antipasti, insalate, e panini, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino. Volete concludere la serata con un bel pub crawl? Nessun problema, i locali non mancano: tra le tappe immancabili ci sono Highlander, Mad Murphy’s, Paar Veini e Koht. www.visitestonia.com

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IL “SILENZIO” DEL CUORE DI ROMA

l’architettura del luogo, ha ricreato un ambiente che è nello stesso momento accogliente e familiare, trendy e contemporaneo.  La cucina multietnica è affidata alla maturata esperienza dell’executive Chef Marco Milani, che Un silenzio che vuole fare rumore. qui ha portato la sua conoscenza delle Sheket, in ebraico appunto “silenzio”, culture culinarie più disparate. sorge a Roma nel celebre Palazzo Sheket non è solo un ristorante ma by Alessandro Creta Caetani di Via delle Botteghe anche un club esclusivo, che propone Oscure 33 e nasce con l’obiettivo ogni sera una selezione musicale di movimentare il cuore della Capitale. Il club si è inedita per la notte capitolina, che passa dai suoni affermato come location in grado di offrire al cliente groove al blues, al funk, tenendo come fil rouge la un’esperienza totale, dall’aperitivo fino al dopocena, black music declinata nei suoi differenti sottogeneri. accompagnato da ottima musica. Dove c’è musica non possono mancare i drink: il bar dello Sheket accoglie il cliente con un imponente Lo Sheket infatti offre ai suoi visitatori non solo una bancone alto sei metri che espone una selezione cucina dal respiro cosmopolita, ma anche un’ampia selezione di cocktail e distillati provenienti da tutto esclusiva di rari spirits e varie tipologie di whiskey, il mondo, con il contorno di live set e performance tra cui spiccano gli scozzesi, i rye americani e i di numerosi artisti della scena discografica. Con giapponesi, insieme a un’ampia scelta di gin, mezcal, un concept dallo stile internazionale, Sheket si tequile e rhum. maschera ora da club parigino ora da cocktail bar di Soho, accogliendo sempre una clientela variegata e Roma, via delle Botteghe Oscure 33 diversificata. Il designer Alfredo Cianchetta, rispettando www.sheketroma.com Uno slow club esclusivo e poliedrico, punto d’incontro per gli amanti della cucina, dei cocktail e della musica.

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REDDITO DI CITTADINANZA, A CHE PUNTO SIAMO Scongiurati gli assalti e le scene di panico collettivo, gli italiani hanno approcciato il nuovo provvedimento con inaspettata pacatezza. Ragionevolezza o disillusione? Dovremo aspettare il 15 aprile per valutare le prime stime dell’Inps sulle richieste per reddito e pensione di cittadinanza, per verificare se il meccanismo necessita di ritocchi più o meno importanti, per misurare la risposta dei cittadini. Seppure allo stato attuale dei fatti non è possibile né consigliabile trarre considerazioni che rischierebbero di essere affrettate e parziali, è altrettanto vero che sono state già individuate potenziali criticità e che sono stati rilasciati già alcuni dati circa il riscontro della misura, con le riflessioni che ne seguono. In poco più di due settimane Poste italiane ha ricevuto 192.310 domande di reddito di cittadinanza. In particolare, sono state depositate 166.710 richieste presso gli uffici postali e 25.600 on line. A queste si aggiungono le 420 mila dei Caf per un totale di 612.310, il 47% circa della platea complessiva stimata dal governo (1 milione e 300 mila aventi diritto). Tra le regioni che hanno registrato un maggior numero di domande si classificano, nell’ordine, la Lombardia (26.492), la Campania (25.486), la Sicilia (21.071), il Piemonte (18.118) e il Lazio (17.971). Scarso il riscontro da parte dei giovani. “Gli under 30 - spiega Paolo Conti, direttore dei Caf Acli - risultano più spesso inseriti nel nucleo familiare dei genitori, e quelli che fanno nucleo a sé hanno già probabilmente una fonte di reddito e quindi non presentano la domanda”. Questo nonostante una norma appositamente inserita nel decreto consenta agli over 26 di avere uno stato di famiglia a sé stante anche quando non convivono con i genitori ma ne sono fiscalmente a carico.

Questo nonostante si cerchi di scardinare quella concezione per cui la disoccupazione giovanile va combattuta in primo luogo erogando sussidi alle famiglie. In effetti la grande contraddizione del reddito di cittadinanza riconosciuta da più fronti è proprio l’equiparazione di due distinte “platee”, brutalmente poveri e disoccupati, cui viene proposta la stessa soluzione (lo dimostra quel 10,7% di richiedenti over 67 che sarà escluso dal percorso di inserimento lavorativo). Altre perplessità nascono dall’alternarsi di requisiti individuali o estesi all’intero nucleo familiare: essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa è una conditio sine qua non che riguarda il solo richiedente. Al contrario, il patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso. Nessuno di questi ultimi deve, poi, essere intestatario a qualunque titolo, o avere la piena disponibilità di auto immatricolate nei sei mesi antecedenti la richiesta, o di auto oltre i 1.600 di cilindrata o moto di oltre 250 di cilindrata immatricolate nei due anni antecedenti (escluse auto o moto per disabili), o di navi e imbarcazioni da diporto. Se la fotografia scattata vi sembra ancora sfocata, ebbene ci saranno ulteriori ostacoli a impedire la visione d’insieme, nuove disposizioni. Sì perché una volta convertito in legge il decreto approvato alla Camera e al Senato, bisognerà presentare le integrazioni per adempiere alla nuova normativa nella speranza di non perdere il beneficio riconosciuto. Martina Morelli | 25 |


| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |

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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |

ISRAELE AL VOTO: È LA FINE DI UN’ERA? Netanyahu: l’ora della resa dei conti. Dopo dieci anni al potere e a pochi giorni dall’appuntamento elettorale avanza l’ipotesi di un’incriminazione

La politica israeliana è tutta un saliscendi di elezioni anticipate, maggioranze sul filo del rasoio, pronostici puntualmente smentiti. Ci siamo abituati. Colpa di un sistema elettorale che con il suo proporzionale puro ha sempre portato a una Knesset (parlamento) frammentata e in balia dei piccoli partiti. Non ci si aspetterebbe, invece, di trovare attualmente alla guida del Paese uno dei leader più duraturi della storia politica israeliana. Benjamin Netanyahu, capofila della destra conservatrice e nazionalista del Likud al governo dal 2009, ha fatto dell’instabilità un cavallo di battaglia, uno schema politico collaudato, consolidato e vincente. Quando gli equilibri vacillano per un tema caldo o una legge controversa, lui risponde mettendo alleati ed elettori davanti a una scelta: lui o gli altri. È successo con le elezioni anticipate del 2013, otto mesi prima della naturale scadenza del mandato in vista dell’approvazione di un piano di austerità che avrebbe di certo provocato un’emorragia di consensi in tempi di imminente campagna elettorale. Di nuovo a marzo 2015 dopo la crisi di governo che lui stesso ha generato “esonerando” il ministro della Giustizia

Tzipi Livni e quello delle Finanze Yair Lapid, entrambi esponenti di centro, che avevano duramente attaccato il governo. Nulla di casuale, una vera strategia: le elezioni anticipate possono danneggiare i partiti più piccoli ma fondamentali, che sono quindi costretti alla coalizione, mentre al leader conservatore rimane quell’ormai consolidato 20-25 per cento di elettorato soddisfatto di un’economia forte e in costante crescita. Bibi Netanyahu ha semplicemente capito come cavalcare la lunga tradizione di instabilità politica del Paese, come rivoltare in suo favore un sistema elettorale basato su un unico listone bloccato senza premi di maggioranza ed eludere quelle questioni foriere di dissenso. Eppure oggi il leader del Likud rischia grosso, rischia di diventare il primo premier nella storia del Paese a essere incriminato mentre è al potere, nonostante il tentativo di far spostare la decisione a dopo il 9 aprile, giorno in cui in Israele si apriranno le urne. Il procuratore generale Avichai Mandelblit ha infatti annunciato la sua intenzione di incriminare il presidente per tre diversi casi. È accusato di corruzione per aver assicurato una politica governativa favorevole agli interessi dell’azienda di telecomunicazioni Bezeq e dell’editore del quotidiano Yedioth Ahronoth in cambio di una copertura mediatica positiva e frode e abuso di fiducia per aver ricevuto doni di lusso da persone facoltose in cambio di favori finanziari o personali. L’economia vincerà ancora? Martina Morelli | 27 |


BUON COMPLEANNO BARBIE! Mattel ha dato il via in tutto il mondo alle celebrazioni per il 60 ° anniversario di Barbie, la fashion doll più famosa al mondo ideata per ispirare il potenziale infinito che c’è in ogni bambina. In occasione del suo sessantesimo annimaterie prime del territorio. Testa, by Margherita Pituano versario, il brand celebra a livello globale cuore, passione e creatività le hanno la più ampia scala di modelli femminili, fatto meritare la stella Michelin nel donne che provengono da contesti e settori diversi e che 2013. È ambasciatrice nel mondo della mozzarella di rompono gli schemi diventando una fonte di ispirazione bufala campana DOP e da oggi fa parte del programma per la prossima generazione di donne. Shero di Barbie, diventando modello di ruolo e ispiraSi appresta inoltre a compiere un altro importante passo zione per le bambine che desiderano intraprendere la verso la “chiusura” del Dream Gap: attraverso la Mattel carriera di chef. Barbie onorerà più di 20 donne in più Children’s Foundation sosterrà organizzazioni attive nel paesi e continenti, donne che vanno dai 19 agli 85 anni, supportare lo sviluppo delle potenzialità delle bambine. donne che parlano 13 lingue diverse in quella che è, a Diverse ricerche hanno infatti dimostrato che a partire oggi, la più ampia e diversificata serie di figure femminili dai cinque anni le bambine iniziano a dubitare del loro onorate da Barbie e che si pone come proseguimento del potenziale, quello che viene definito il Dream Gap. programma “Shero” lanciato nel 2015. La prima personalità italiana che verrà onorata è la chef A queste donne viene dedicata e donata una Rosanna Marziale. Con la Stella Michelin del suo ristoOne of a kind doll, il più alto riconoscimento rante “Le Colonne” di Caserta, la chef Rosanna Marconcesso dal brand Barbie. Inoltre Barbie ziale fa parte della generazione di chef donne che sta donerà un dollaro per ogni bambola venrivoluzionando l’alta cucina. Ha imparato a cucinare duta negli Stati Uniti fino a un massimo di $ giovanissima nel ristorante di famiglia. Cam250.000. I fondi saranno gestiti attraverso la pana DOC, prende spunto per la sua cucina Mattel Children’s Foundation, la Fondazione ispirata alla tradizione locale dalle preziose che gestisce l’impatto sociale.

Rosanna Marziale | 28 |



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MCDONALD’S LOVES ITALY Giorgia Favaro, nuova Chief Marketing Officer di McDonald’s Italia, racconta punti fermi e obiettivi di un brand iconico

Quali strategie possono essere più funzionali per rafforzare la leadership di McDonald’s nel panorama ristorativo italiano? Per noi è fondamentale il focus sui clienti: saperli ascoltare ogni giorno ci consente di comprenderne le esigenze e di lavorare con l’obiettivo di soddisfarle al meglio. Questo si traduce poi nello sviluppo di nuovi servizi e prodotti, in cui la continua innovazione e l’utilizzo di materie prime italiane e di qualità giocano un ruolo chiave. Per offrire Come commenta il nuovo ai clienti un’esperienza semincarico e che impronta “Avere un ruolo come il mio, in una realtà pre più confortevole, stiamo desidera conferire in questo affermata e in crescita come McDonald’s, trasformando la nostra rete senuovo ruolo? è un’esperienza molto stimolante e sono condo il modello Experience Of Sono chiaramente felice e fiera molto determinata a contribuire The Future (EOTF) che, oltre al della fiducia che l’azienda ha restyling, comporta importanti dimostrato e continua a dimoal rafforzamento di questa crescita.” cambiamenti come la preparastrare nei miei confronti. Avere Giorgia Favaro - Chief Marketing Officer McDonald’s Italia zione dei prodotti al momento un ruolo come il mio in una dell’ordine, il servizio al tavolo, realtà affermata e in crescita la nostra offerta di caffetteria nei McCafé. come McDonald’s è un’esperienza molto stimolante e sono molto determinata a contribuire al rafforzamenSi è rinnovata intanto la partnership con Joe to di questa crescita e del posizionamento di McDoBastianich, che firma anche l’edizione 2019 dei nald’s nel mercato della ristorazione italiana. Siamo da panini gourmet di McDonald’s: cosa rappresenta sempre il simbolo dell’hamburger e di un’esperienza di questo progetto per l’azienda? ristorazione moderna e innovativa, in Italia e in tutto il MySelection è la nostra linea di hamburger premium, mondo, e su questo dobbiamo continuare a concentrarcreati da McDonald’s e selezionati da Joe Bastianich che ci per mantenere la nostra leadership indiscussa.

Dopo due anni come Head of Retail & Core Marketing, Giorgia Favaro è da poco diventata membro del Board Direttivo di McDonald’s Italia, nel ruolo di Chief Marketing Officer, con il compito di supportare e incrementare la leadership dell’azienda nell’ambito del mercato della ristorazione italiana, per ottimizzare ulteriormente il percorso di crescita nel nostro Paese.

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na DOP, Speck Trentino Alto Adige IGP, Aceto Balsamico di Modena IGP e Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP.

unisce così la sua anima americana e le sue origini italiane. Ma non solo: rappresenta, infatti, anche un rinnovato impegno nei confronti delle materie prime italiane grazie a un lavoro di attenta selezione di ingredienti tipici dei nostri territori che dura ormai da più di dieci anni. Questo percorso a sua volta rientra in un più ampio impegno di McDonald’s nei confronti del comparto agroalimentare italiano, da cui ogni anno acquistiamo 85.000 tonnellate di materie prime per un investimento pari a oltre 200 milioni di euro. Siamo orgogliosi di dire che oggi i nostri fornitori sono per l’80% italiani: giusto per fare qualche esempio, tutta la carne bovina ci viene fornita da Inalca e proviene da 15.000 allevamenti italiani, mentre il pollo, anch’esso italiano, è fornito da Amadori.

Investire sul settore agroalimentare italiano costituisce un passo importante per rendere il fast food sempre più di alto livello, restando però alla portata di tutti? La qualità delle materie prime e la sicurezza alimentare sono principi dai quali non si può prescindere. Un’offerta a prezzi contenuti e accessibile a tutti non deve essere a discapito né del gusto né della qualità. Per questo crediamo che non ci sia una contraddizione tra la scelta di avvalersi di fornitori italiani e quella di essere il più possibile “per tutti”; al contrario, è proprio questa nostra attenzione che ci rende così amati da una clientela sempre più numerosa.

Che riscontro hanno avuto i panini “MySelection” e che La qualità italiana dunque sporisposta vi aspettate dai vostri sa il gusto americano: questo è clienti per la nuova proposta? il segreto per continuare a esseLo scorso anno la linea MySere competitivi sul mercato? “Da oltre 10 anni McDonald’s ha lection è stata molto apprezzata Noi crediamo di sì. In un modai nostri clienti, nel complesso mento storico in cui i clienti sono instaurato importanti collaborazioni ha venduto infatti più di 10 sempre più attenti ai consumi e con i consorzi dei prodotti DOP e IGP. milioni di prodotti. Particolaralla qualità delle materie prime, Un sodalizio volto a valorizzare mente gradito fra le tre proposte il percorso di valorizzazione delle le eccellenze del territorio: il Parmigiano è stato il BBQ con Cipolla Rossa eccellenze italiane intrapreso Reggiano DOP, Asiago e Fontina DOP, di Tropea Calabria IGP e Aceto anni fa dall’azienda è oggi quanBalsamico di Modena IGP che to mai attuale, anche quando il Speck Trentino Alto Adige IGP e Cipolla abbiamo deciso di riproporre prodotto offerto è il simbolo della Rossa di Tropea Calabria IGP.” anche quest’anno. Per il 2019 gastronomia made in USA per Giorgia Favaro - Chief Marketing Officer McDonald’s Italia ci aspettiamo un altro successo eccellenza, ovvero l’hamburger. straordinario: se per la prima edizione abbiamo acquistato circa 130 tonnellate di prodotti DOP A Piazza di Spagna a Roma si trova il primo McDoe IGP, per la seconda infatti ne abbiamo acquistate più di 300. nald’s in Italia aperto nel 1986: cosa raccontano questi 32 anni di legame con il Belpaese? “MySelection” costituisce un upgrade fondamentale Raccontano di un’azienda presente sul territorio italiano con nel vostro percorso di valorizzazione delle eccellenze quasi 580 ristoranti, per cui lavorano più di 23.000 persone. italiane: come nasce la collaborazione con i Consorzi di Questi successi sono possibili grazie ai nostri clienti, che tutela e come si sviluppano le sinergie con i produttori sono oggi oltre 900mila ogni giorno, ai 140 imprenditori locali? locali che insieme a noi colgono ogni giorno la sfida del franOrmai da oltre 10 anni McDonald’s ha instaurato importanti chising e ai nostri fornitori, veri e propri partner strategici. collaborazioni con i consorzi dei prodotti tipici italiani, DOP Dopo 32 anni siamo ancora in crescita, e anche quest’anno e IGP. Un sodalizio volto a valorizzare le eccellenze del terricontinueremo a investire sul territorio aprendo nuovi ristotorio che ha preso il via nel 2008 con il Parmigiano Reggiano ranti e creando 2.000 nuovi posti di lavoro. DOP e che prosegue oggi anche nella nuova edizione di MySelection con altre prelibatezze nostrane: Asiago e FontiElisabetta Pasca | 32 |


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NEI PANNI DI UNA WEBSTAR Favij, classe 1995, oltre 5 milioni di follower su YouTube: la creatività digitale ha trovato in lui un campione eccezionale

Ormai da un po’ di anni, ai vertici della classifica Che cosa è cambiato nel mondo di YouTube da quandei creator italiani più seguiti su YouTube c’è do hai iniziato a oggi? lui, Lorenzo Ostuni, in arte Favij, classe 1995 e Sicuramente si è allargata l’audience. Inoltre è cambiato oltre cinque milioni di iscritti sul suo canale. l’approccio di chi crea e pubblica contenuto. All’inizio Tra i celeberrimi gameplay, tramite cui regala al avveniva tutto per gioco e puro divertimento, non pubblico le sue coinvolgenti esperienze di gioco, c’era pianificazione, organizzazione. Era tutto e i vlog, attraverso i quali racconta e condivide la amatoriale. Oggi la piattaforma ha permesso sua quotidianità, il giovane youtuber continua ad di trasformare la passione in professione ed è affermarsi come una delle stelle più promettenti del importante avere un approccio serio e copanorama creativo digitale, spaziando anche con stante. Il pubblico è più esigente così come progetti nel mondo del cinema e dell’editoria. Favij il mercato dei brand. Concludo invitandovi ha saputo crescere ed evolversi a vedere, per capire meglio cosa insieme al mezzo, consolidando sia cambiato, il primo video che e ampliando il rapporto con gli venne caricato su YouTube da “Senza creatività e senza originalità utenti e riuscendo a interpretare uno dei suoi fondatori: Jawed è molto difficile avere successo. in maniera originale e avvincente Kareem. Un video semplice, al Molti ragazzi sognano di diventare il suo tempo. limite della banalità: parla delle proboscidi degli elefanti allo zoo. youtuber ma propongono Da poco hai superato i 5 miÈ un cimelio interessante. Oppucontenuti copiati da altri. ” lioni di iscritti sul tuo canale: re fatevi un giro sul mio canale e Favij - Youtuber traguardo o nuova sfida? guardate il mio primo video. In verità né l’una, né l’altra cosa. Non inseguo numeri o followers. Ho iniziato facendo ciò Creatività vs numeri: come si conciliano estro e busiche amavo e continuerò a farlo finché mi farà divertire. ness nell’esperienza di un creator di successo? Non mi aspetto mai granché, mi lascio sorprendere e mi Senza creatività e senza originalità è molto difficile avere godo così a pieno la soddisfazione. Vivo questo lavoro gosuccesso. In questo momento, per esempio, molti ragazzi dendomi la mia passione nel farlo. Non mi credono sempre sognano di diventare youtuber ma propongono contenuti quando lo dico, ma continuo a dirlo perché è la verità. copiati da altri. È plausibile che non avranno numeri, | 35 |


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Ho incontrato mesi fa alcuni esponenti di YouTube. Hanno lanciato la campagna #SaveYourInternet, coinvolgendo me e alcuni altri creator. Ho pertanto diffuso il messaggio contro l’articolo 13 precisando che c’è ancora tempo per cambiare le cose, visto che i legislatori stanno ancora scrivendo la versione finale della legge. L’articolo 13 propone di far ricadere sulle piattaforme online la responsabilità di controllare le violazioni del copyright per ogni contenuto caricato dai rispettivi utenti. Questo compito fino a ora è nostro. Se l’art.13 passasse, YouTube potrebbe chiudere. Il rischio è infatti che sia costretta a bloccare milioni di video, nuovi ed esistenti, nell’Unione europea e a limitare drasticamente i contenuti che possano essere caricati sulla piattaforma in Europa. Naturalmente il rischio non riguarda soltanto YouTube, ma tutte le grandi piattaforme online come Facebook e Instagram, per citare solo qualche esempio.

né che mettano le basi per avviare una professione. Ripeto spesso ai ragazzi che mi chiedono un consiglio che l’importante è fare ciò che gli piace con passione e impegno. Il resto arriva da sé. Recentemente hai rivoluzionato il tuo canale: quale strategia segui per restare competitivo e offrire sempre contenuti di qualità? Era giunto il momento di cambiare. Il mio canale ha in effetti subito una semi-rivoluzione. Ho sempre fatto gameplay e vlog ma sentivo il bisogno di aumentare la qualità e l’offerta dei miei contenuti. Volevo farlo da tempo ma sono notoriamente pigro. Le grandi novità sono alcuni format che ho realizzato con l’aiuto di Web Stars Channel, la creator media company che mi segue da molti anni e che ho raccontato con un video. Qualche mese fa in un video ti interrogavi circa la fine di YouTube: quali problematiche riscontri e quali potrebbero essere eventuali soluzioni?

Oltre lo schermo: quale sarà la prossima avventura per Favij? Non so mai rispondere a questa domanda perché sono curioso anch’io di sapere quale sarà la mia prossima avventura.

Favij (all’anagrafe Lorenzo Ostuni) è nato a Borgaro Torinese nel 1995 e ha raggiunto la popolarità alternando gameplay e Vlog, attraverso cui condivide momenti della sua vita

Elisabetta Pasca

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PARMIGIANO REGGIANO: CARLO MANGINI NUOVO DIRETTORE MARKETING, TRADE E SVILUPPO COMMERCIALE

WHIRLPOOL: LUIGI LA MORGIA AD ITALIA E VICE PRESIDENTE OPERAZIONI INDUSTRIALI EMEA

Ligure, Mangini viene dalla lunga esperienza nel settore della frutta secca e disidratata

Nel curriculum una laurea in ingegneria meccanica e un MBA conseguito a Madrid

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha Whirlpool ha annunciato la nomina di Luigi istituito un nuovo ruolo direttivo al quale by Margherita Pituano La Morgia a Vice Presidente Operazioni affidare le politiche di sviluppo commerIndustriali della Regione EMEA (Europa, ciale, di valorizzazione del marchio e di rafforzamento Medio Oriente e Africa) e Amministratore Delegato per di tutto il team dedicato alla gestione degli investimenti l’Italia. In Whirlpool dal 2010 in qualità di Operations di marketing. Un potenziamento che si inserisce nel Manager presso il sito industriale di Napoli, dove era solco della politica innovatrice inaugurata dal presidenresponsabile della produzione, manutenzione e logistica, te Nicola Bertinelli al momento del suo insediamento, Luigi ha ricoperto da subito ruoli di crescente responavvenuto ad aprile 2017. Il nuovo ruolo direttivo è stato sabilità. Nel 2011 è stato promosso a Direttore del sito di affidato a Carlo Mangini, manaNapoli e successivamente a Direttoger ligure laureato in economia re del sito di Poprad, in Slovacchia. aziendale all’università di Genova. Nel 2015 è stato poi nominato GeMangini ha maturato lunga espeneral Manager Dishwashing per il rienza nel settore del largo consumercato EMEA e nel 2016 General mo contribuendo – prima come Manager Laundry EMEA. direttore commerciale e infine Luigi La Morgia avrà l’importante nel ruolo di direttore generale compito di gestire le operaziocommerciale – alla crescita di un ni industriali e la logistica dei 14 marchio leader in uno dei mercati stabilimenti presenti in 7 Paesi nella più dinamici dell’alimentare, quello regione EMEA, che impiega circa della frutta secca e disidratata. 21.000 dipendenti e garantisce una Il profilo professionale richiesto presenza commerciale in 30 Paesi. dalla presidenza doveva avere una Luigi ha 43 anni, è sposato con 2 consolidata esperienza nel settore figli ed ha la grande passione del dell’agrifood, ottime relazionali con triathlon, con record internazionali. le principali insegne distributive Prima di entrare in Whirlpool ha e una chiara visione degli scenari lavorato in Ducati Motor Holding, commerciali in modo da anticipare per poi passare a Fiat Powertrain le risposte attese dal consumatore. Technologies dove ha ricoperto Tutte caratteristiche che sono state ruoli di responsabilità in diversi siti riscontrate nella figura di Carlo del Gruppo. Mangini e che sono state alla base dei suoi recenti successi profesLuigi La Morgia AD Italia e Vice Presidensionali.

te Operazioni Industriali EMEA Whirpool

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ETICA, RESPONSABILITÀ E PRIVACY DEI DATI Deontologia ed etica entrano in gioco per guidare i professionisti nell’interpretazione di principi e norme sempre più attente alla custodia e alla salvaguardia dei dati a disposizione del professionista

paralizzino una veloce esecuzione di mandati e/o proceLe professioni da sempre espletano la loro funziodure nell’interesse proprio dei clienti-pazienti e anche del ne mediante la gestione di dati sensibili dei privati sistema lavorativo intero; dall’altra parte la salvaguardia tanto che il legislatore, in varie riprese, si è posto il delle libertà proprio dei clienti, oggetto della tutela, i quali problema della tutela degli utenti/clienti/pazienti che devono poter esprimere la loro adesione all’uso dei propri sempre più oggi, con l’avvento della tecnologia, sono dati personali nella massima sicurezza, chiarezza e traspaesposti a rischi e danni di diversa natura. renza ed in modo tale da non Inutile negare l’enorme vantagsentirsi prigionieri dei propri gio costituito dal mezzo telematiLa quindicesima edizione del road show fiduciari. co che ha velocizzato il rapporto di convegni “Etica delle Professioni” Di fronte a questo quadro fra studi e amministrazioni (si si propone di rispondere ai numerosi complesso, gli ordini ed i propensi al processo telematico e ai fessionisti sono chiamati ad mezzi telematici usati da cominterrogativi emersi a un anno dall’entrata interrogarsi su come procedemercialisti, notai, medici ecc.) . in vigore del GDPR re mantenendo l’equilibrio e Il punto focale è come individuala dovuta attenzione fra i vari re le responsabilità sull’uso e la fattori in gioco. divulgazione dei dati personali e sensibili. Dal 25 maggio 2018 è entrato in vigore il General Data ProEcco che le norme deontologiche ed etiche entrano in tection Regulation (GDPR) che ha recepito anche nel nogioco per guidare i professionisti all’interpretazione di stro paese il Regolamento UE n. 679/2016 (G.U. 24/5/2016) principi e norme sempre più attente e severe alla collocache ha riscritto le regole creando un sistema più solido di zione e alla custodia delle informazioni a disposizione del protezione del diritto alla riservatezza. professionista. Vengono introdotti una serie di nuovi concetti come ad La tematica etica riguarda principalmente due sfere di esempio la scadenza dei dati e il diritto all’oblio. interessi interconnessi: da una parte l’esercizio delle Gli scopi della riforma sono evidenti: responsabilizzare professioni deve poter far conto su regole duttili che non | 40 |


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AL VOLANTE CON ASG – Partner of ALD Si rinnova la collaborazione tra Automotive Service Group – Partner of ALD e il road show di convegni Etica delle Professioni. Anche nell’incontro in programma l’8 aprile a Milano, ASG sarà presente per informare i partecipanti dei vantaggi e delle novità sul noleggio a lungo termine, riservando ai professionisti un’offerta speciale. www.automotivesg.com

maggiormente il titolare del trattamento dei dati personali in considerazione del rischio che il trattamento possa comportare per i diritti e le libertà degli interessati (la cosiddetta accountability); introdurre regole più chiare sia in materia di informativa dei privati sia per l’esercizio dei diritti da parte loro; garantire sempre un consenso preventivo ed espresso e comunque sempre revocabile; adottare ogni misura necessaria contro le violazioni che possono essere denunciate al Garante Nazionale (data breach). Le professioni sono dinanzi ad una nuova sfida: quali cambiamenti sono all’orizzonte? La quindicesima edizione del road show di convegni “Etica delle Professioni” si propone di rispondere ai numerosi interrogativi emersi a un anno dall’entrata in vigore del GDPR in una prospettiva di confronto fra ordini e professionalità diverse per stimolare nuove soluzioni condivise. L’obiettivo è individuare possibili soluzioni condivise alle prime problematiche giuridiche, interpretative e applicative emerse. Sveva Riva ETICA, RESPONSABILITÀ E PRIVACY DEI DATI: UNA NUOVA SFIDA PER LE PROFESSIONI A UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE DEL GDPR. QUALI SOLUZIONI ALLE PRIME PROBLEMATICHE GIURIDICHE, INTERPRETATIVE E APPLICATIVE ETICA DELLE PROFESSIONI - XV edizione Milano, 08 aprile 2019 Palazzo delle Stelline Corso Magenta, 61 Ore 15.00 – 19.00 www.eticadelleprofessioni.it | 42 |



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THE NERD SIDE OF THE LIFE Doppiatore, youtuber, cosplayer, nerd (come lui stesso ama definirsi), Maurizio Merluzzo è una delle voci più famose in Italia e, oltre alle sessioni in sala, intrattiene il suo pubblico anche in rete e nelle Fiere come il Romics

Come ogni anno aprile a Roma è sinonimo di RomiDiciamo di sì, la figura del nerd è molto cambiata e si è cs: la fiera del fumetto principale della Capitale che molto evoluta in quest’ottica. Il nerd non è più il classico accoglie decine di migliaia di appassionati di film, emarginato un po’ sfigatello, ultimamente si è usciti fuori serie tv, manga, anime e tutto quello che fa parte da quegli schemi. Ora il mondo nerd è diventato parte della cultura nerd. Le porte di Fiera di Roma aprono della cultura pop, emergendo dalla nicchia in cui era rini battenti nella tre giorni più “animata” dell’anno e, per chiuso qualche anno fa. La stragrande maggioranza delle l’occasione, abbiamo voluto intervistare uno che di cultura persone, ormai, si è avvicinata a questo mondo e automanerd ha fatto quasi uno stile di vita: Maurizio Merluzzo. ticamente si possono trovare anche più generi di persone Conosciuto in rete anche come The Merluzz, Mauriin questo ambiente. zio è un portatore sano (o insano, come abbiamo scherzato telefonicamente) di “nerdismo”. Tu quanto ti consideri nerd? Appassionato di cultura giapponese, di anime, Io tanto, lo sono molto e credo di aver fatto manga ma non solo: doppiatore (sua la voce del qualsiasi cosa si potesse fare all’interno del protagonista di Vikings, Ragnar mondo nerd. Sono ovviamenLothbrok) ma anche Youtuber te un appassionato, ho fatto (conta oltre 300 mila iscritti al cosplay, seguo serie tv, leggo fu“Ho fatto cosplay per moltissimi anni e suo canale), cosplayer ma anche metti e manga. Sono nerd a 360 lo considero un bel mondo: siamo italiani presentatore. Dove esiste pur un gradi, sono un portatore sanissie tutto ciò che è estro, fantasia, briciolo di cultura nerd Maurizio mo, o insanissimo a seconda dei c’è e in occasione del Romics punti di vista, del nerdismo. capacità di creare e divertimento non ci siamo potuti sottrarre lo sappiamo fare molto bene. ” dal fargli qualche domanda su Nerd is the new cool? Maurizio Merluzzo - Doppiatore e Youtuber questo (e sul suo) mondo. A volte mi chiedono: “Maurizio, qual è la cosa più importante che Maurizio, la figura del nerd per anni è stata assohai doppiato?”. Io rispondo di non saperlo, per il semplice ciata al ragazzo un po’ sovrappeso, occhialuto, che fatto che per un ragazzino appassionato di anime può esce poco di casa. Tu, tra fiere e raduni, frequenti essere Dragonball, per mia zia che segue le telenovelas molto l’ambiente nerd. C’è stato un superamento può essere “Una Vita”, quindi tutto rimane soggettivo agli di questa immagine, forse fin troppo legata a vecocchi di chi guarda. Quindi, nerd è figo? Per i nerd sicurachi stereotipi? mente sì, per chi magari non conosce questo mondo no. È | 45 |


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di tendenza, quasi una moda, ma diciamo che più che essere figo è un qualcosa che lega le persone, le fa stare insieme ed è quella la cosa bella. Possiamo dire: nerd is the new pop. Sei soprattutto uno dei maggiori, giovani doppiatori nostrani. La storia del doppiaggio italiano ha avuto grandi maestri come Amendola, Accolla, Pannofino ... Tu hai avuto dei modelli? Io tendo a carpire. Nelle prime fasi di questo mestiere, quando si assiste ai turni dei professionisti, si tenta di imparare guardando i loro turni e provando a rubare qualche tecnica. Andando avanti si cerca di individuare un proprio modus operandi, un proprio modo di riportare la recitazione originale nella propria lingua. Io penso di essere riuscito a imboccare la mia strada. E quando hai capito che la tua strada sarebbe stata quella del doppiaggio? A 7 anni. Guardando un cartone animato ho riconosciuto nella voce di un personaggio quella di un presentatore televisivo. Ho realizzato che erano le persone a dare voce ai cartoni e lì ho deciso che da grande avrei voluto fare la voce dei cartoni. La cosa si è evoluta e ora sono un doppiatore a 360 gradi. Photos credit: Valerio Fea

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Il tuo essere nerd ti ha avvicinato alla professione di doppiatore, oppure facendo il doppiatore ti sei avvicinato al mondo di cartoni e serie tv? Questo mio desiderio, sin da bambino, di essere un “cartone animato” è sfociato nella passione per i manga, per i fumetti e i cosplay, nell’immedesimazione cioè nel proprio personaggio preferito. Il doppiaggio sicuramente mi ha avvicinato ad altre serie e contenuti che altrimenti non avrei visto o conosciuto. Cosa serve per diventare doppiatori. A un ragazzo che vuole cimentarsi nel doppiaggio, cosa consiglieresti?  È una strada molto dura, un mestiere che riesci a fare solo se ci metti il 150% delle tue energie. Non è un’alternativa, devi dedicare tempo e forze e applicarti in ogni aspetto del mestiere. Devi studiare la dizione, la recitazione, devi studiare per stare al microfono, devi bussare a tante porte, chiedere tanti provini e incassare molti “No”. Però devi andare avanti, tenere duro e dimostrare di aver studiato e di saper fare questo mestiere. La cosa difficile poi è rimanerci nel mondo del doppiaggio: la vera sfida inizia qui, dimostrare costantemente di essere capaci, utili e poliedrici. È una vera lotta. Io ho concentrato tutte le energie nel mio percorso per diventare doppiatore e non ho mai valutato alcun piano B. Volevo fare questo e questo solamente.

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Hai avuto più difficoltà a importi nel mondo del doppiaggio o in quello della rete? Nel doppiaggio ci ho messo l’anima, tutto me stesso ed è stato molto difficile, per questo credo di aver avuto qui molta più difficoltà. Nella rete ci sono entrato da doppiatore, quindi avevo quest’altra carta da potermi giocare. Quando sono entrato nel doppiaggio, al contrario, non ero nessuno, non avevo nessun altro appoggio.

Sei anche uno dei maggiori esponenti di YouTube Italia. Quali credi siano i punti chiave del tuo successo? In principio, quando fu per Cotto e Frullato, sicuramente venne apprezzata la novità perché portammo qualcosa di nuovo: uno show comico di cucina impostato come programma televisivo. Per quanto riguarda il mio canale attuale penso di differenziarmi perché sono l’unico doppiatore professionista catapultato anche su Youtube e che riesce, dunque, a congiungere i due mondi. Io ho la possibilità di offrire molti contenuti legati al doppiaggio, come quando porto nei video come ospiti dei doppiatori professionisti, oppure il fatto di applicare la mia professione al puro intrattenimento su YouTube.

Sei un personaggio poliedrico in quanto ti dedichi anche al cosplay. È un mondo in espansione secondo te, questo, nel nostro Paese? Ho fatto cosplay per moltissimi anni, poi dopo una pausa ho ripreso grazie alla mia fidanzata Ambra. Lo considero un bel mondo; siamo italiani e tutto ciò che è estro, fantasia, capacità di creare e divertimento lo sappiamo fare molto bene. Quando feci il mio primo cosplay, al Lucca Comics nel 2002, eravamo veramente pochi mentre adesso c’è un’infinità di gente a qualunque fiera e di qualunque età e molte volte si vedono costumi e interpretazioni davvero sorprendenti.

Social o piattaforme come YouTube possono aiutare un aspirante doppiatore a farsi notare? Indubbiamente è utile esercitarsi a casa, lo facevo anche io in passato, ma quando vai a confrontarti con la realtà di questo mestiere sei di fronte ai veri ritmi lavorativi, hai davanti un direttore di doppiaggio, professionista, che ti giudica secondo le sue esigenze. Una cosa che può sviare gli aspiranti doppiatori è il giudizio della rete, di chi non conosce questo mestiere e giudica da “profano”. Non bisogna fare molto affidamento su quello che è il complimento gratuito, serve studiare e applicarsi realmente.

Alessandro Creta

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“IL DESIGN È UNA COSA MERAVIGLIOSA” Dal mondo dell’abitare, tradizionale punto di forza del design italiano, agli oggetti destinati all’uso nel tempo libero, fino ai prodotti pensati per le attività professionali e al design sociale: il meglio della nuova produzione italiana è già qui

Figlio della seconda rivoluzione industriale, il design si è affermato in Italia con un certo ritardo rispetto agli altri paesi europei, riuscendo però ben presto a eguagliarli e poi a superarli. Comunemente tradotto come disegno industriale, il termine inglese design si trova molto spesso accoppiato all’aggettivo “italiano”. Tra i pregiudizi e la diffidenza generale dei puristi dell’architettura, è riuscito a farsi largo nel nostro Paese dove, più di altrove, ciò che è funzionale non può che essere anche bello. C’è qualcosa d’intrinseco infatti nel modo di vivere e vedere le cose di noi italiani che propende naturalmente verso il buon gusto e l’armonia delle forme. Alla base del design vi è l’idea che estetica ed efficienza, vista e tatto, arte e ingegneria, possano convivere in oggetti di uso comune, prodotti in serie su grande o piccola scala, ma progettati come fossero dei pezzi unici. Ed ecco allora che una bottiglia o una lampada non sono più cose inanimate, destinate solo a contenere e illuminare, bensì materia viva che interagisce con l’uomo. Questa è l’idea che senza dubbio ha supportato le creazioni di Ettore Sottsass e del Gruppo Memphis, il collettivo da lui fondato contraddistinto dall’uso di forme minimal e colori accesi. Oppure Marcello Nizzoli, disegnatore apprezzato in tutto il mondo, del quale si ricordano le macchine per cucire ideate per Necchi tra cui la memorabile “Mirella”, finita addirittura nella collezione permanente del MOMA di New York. Per non citare poi i fratelli Castiglioni, Giò Ponti e l’opera di aziende come Fiat e Kartell.

Agli anni del Bel design (1945-1965), in cui il genio creativo italiano sembrò esplodere con tutta la sua forza, risale anche la nascita del Salone del Mobile, ormai divenuto uno degli appuntamenti più importanti della stagione milanese. Nata nel 1961, questa kermesse nel corso dei decenni ha saputo rinnovarsi e reinventarsi, riuscendo man mano ad adeguarsi alle esigenze e ai gusti dei clienti fino all’affermazione come fiera internazionale punto di riferimento per l’arredo e il design. Figlio della stessa fruttuosa era anche il Premio Compasso d’oro (il più importante al mondo e il più antico in Europa per il disegno industriale) gestito da ADI, l’ Associazione per il Disegno Industriale italiano. Un osservatorio privilegiato dell’evoluzione del design italiano, in grado di intercettare con freschezza le nuove tendenze e il bisogno umano di innovare. Sotto l’insegna ADI si riuniscono progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici e giornalisti, per riflettere sui temi del design e per promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni più appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l’intervento presso le istituzioni e la fornitura di servizi. Ogni anno ADI seleziona anche una serie di creazioni per ADI Design Index, la manifestazione che segnala i migliori prodotti del design italiano. Un itinerario ideale attraverso la contemporaneità. Beatrice Vecchiarelli | 48 |


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Pianca, azienda storica di arredamento che da oltre 60 anni opera nel settore, rinnova la collaborazione con Emilio Nanni. La sua formazione e la sua esperienza da architetto, unite alla versatilità con la quale esprime la propria creatività di designer ed artista, lo portano a creare progetti iconici e di grande eloquenza, come il tavolo Maestro. In un perfetto equilibrio tra concetto geometrico e stabilità strutturale, Maestro delinea un disegno che richiama le travature reticolari delle capriate architettoniche. La struttura è prevista in essenza e in metallo verniciato, mentre per il piano sono state studiate le opzioni cristallo fumé e cemento naturale. www.pianca.com

MAESTRO Pianca Emilio Nanni

20.VENTI MDF Italia 967 Arch

20.Venti, il nuovo sistema per l’ufficio progettato da 967Arch si caratterizza per un design lineare e iconico, proprio del DNA del marchio. Tramite la riflessione sullo scrittoio, l’archetipo della postazione di lavoro, il brand si propone di creare una nuova atmosfera dell’ufficio in chiave contemporanea. La contrapposizione tra pieni e vuoti, l’accostamento attento di diverse finiture e l’integrazione del cablaggio nella struttura portante definiscono una rinnovata proposta di arredo ufficio. La sfida tecnica parte dall’utilizzo di una struttura esile che però può offrire un’ampia varietà di misure e finiture utilizzabili per aree operative, uffici direzionali e per contesti residenziali, dove è sempre più diffuso l’uso di tavoli per il lavoro nomade e tecnologico. www.967arch.it | 93 49 |


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ROD BEAN Living Divani Piero Lissoni

BACO Brandodesign

Pierangelo Brandolisio

Living Divani, azienda a conduzione familiare, che dai primi anni ‘70 ha fatto dell’imbottito il suo trademark, è uno dei punti di riferimento nel panorama del design. Perfezione e armonia nelle proporzioni e sapore di lusso discreto sono il segno di riconoscimento di ogni prodotto, compreso il nuovo Rod Bean che si compone di forme fluide e dinamiche con cui realizzare sviluppi sinuosi dando vita a spazi più coinvolgenti. I raggi di curvatura e la doppia profondità dei terminali, diversa sul lato esterno e interno, consentono la perfetta integrazione dei nuovi elementi al sistema preesistente Rod System aprendo la strada a diversi giochi di combinazioni. livingdivani.it

Brandodesign viene fondata dall’architetto Pierangelo Brandolisio che per far fronte alle esigenze del suo Akita Americano, si appassiona al mondo del pet design. I prodotti a sua firma strutturano un ambiente dalle caratteristiche naturali, gradevoli per l’istinto animale, ma allo stesso tempo in grado di dare piacevolezza anche all’essere umano. La cuccia per gatti Baco, realizzata interamente a mano, è una di questi. Composta da un telaio in acciaio inox rivestito da un intreccio in midollino può essere sollevata da terra mediante un piedistallo e consente all’animale di osservare l’ambiente in cui vive grazie ai piccoli spiragli tra un lamento e l’altro. La cuccia offre al felino un luogo ideale, avvolgente e protettivo, con le due aperture diametralmente opposte e i cuscini in microfibra rinforzata o cachemire. brandodesign.it | 50 |


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KARTELL, l’azienda lombarda classe 1949, non tradisce la sua lunga tradizione di successi in fatto di produzione originale di mobili e oggetti di disegno industriale. Aledin è una lampada da tavolo a bracci snodati, senza fili, con due teste luminose a led, una tecnica e una decorativa. I bracci in policarbonato svolgono contemporaneamente la funzione strutturale e di isolamento elettrico tra le due fasi e al loro interno sono inserite le molle di contrasto per l’equilibrio della lampada. Sulle facce esterne due elementi metallici di conduzione elettrica portano rispettivamente il polo positivo e quello negativo per dare corrente ai circuiti led. www.kartell.com

20. VENTI MDF Italia 967 Arch

ALEDIN Kartell

Alberto Meda, Francesco Meda

FABRIC-ACTION Regione Umbria

Stefano Maffei, Massimo Bianchini, Patrizia Bolzan – Poli-factory, Politecnico di Milano

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Fabric-Action – Valnerina Experience è un progetto sperimentale nato con l’obiettivo di esplorare utilizzi e applicazioni innovative della canapa (e i suoi derivati come canapulo, polvere di canapa e fibra tecnica), a partire dalla selezione di 11 idee sviluppate da designer famosi ed emergenti. Progetti che esplorano usi e applicazioni di questo materiale naturale con le possibilità offerte dal digital manufacturing e dal repertorio di tecniche e processi di lavorazione presenti nel Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco (PG). I progetti, selezionati da una base di 50 proposte, sono stati poi sviluppati e prototipati all’interno di Polifactory con il supporto del Museo della Canapa e infine esposti in una mostra dedicata, compresa all’interno dell’evento Material/Immaterial organizzato da Interni per la Milano Design Week 2017. www.regione.umbria.it


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PRECIOUS CAPS Università Ca’ Foscari Venezia

Precious Caps è un progetto attivato nel maggio 2017 da Ca’ Foscari Sostenibile in collaborazione con il DEL_FabLab (il laboratorio di fabbricazione digitale dell’università) che ha come obiettivo la realizzazione di una piccola economia circolare sostenibile all’interno dell’Ateneo. Al centro del progetto, i tappi in HDPE: una plastica di buona qualità con proprietà chimiche specifiche, che la rendono riciclabile al 100%. Il lavoro è incentrato sul riutilizzo dei normali tappi di plastica (delle bottiglie d’acqua, delle bibite, del latte...) che vengono raccolti e trasformati in oggetti completamente nuovi e di uso quotidiano. Tutte le fasi del progetto, dalla raccolta alla produzione degli oggetti, dall’informazione all’organizzazione di eventi informativi, sono gestite da una ventina di studenti che hanno aderito all’iniziativa, dal personale del FabLab e di Ca’ Foscari Sostenibile. www.unive.it

Francesco Rota

AGIO Paola Lenti

Matteo Silverio DEL_FABLAB (Stiftung Ca’ Foscari)

Agio, il sistema modulare di sedute per interno disegnato da Francesco Rota per la collezione Home di Paola Lenti, è basato sulla combinazione di elementi componibili ampi, versatili e indipendenti, completati da un tavolino di servizio con finiture coordinate ai colori dei tessuti di rivestimento. Assemblabili senza sistemi di aggancio, i tre moduli base di dimensioni diverse lasciano libera creatività di modificare e personalizzare con facilità le composizioni. Sedute e tavoli di servizio possono formare isole con elementi orientati in varie direzioni: grandi strutture articolate (adatte agli ambienti contract), oppure configurazioni lineari o più contenute (ideali per ambienti domestici). L’inclinazione degli schienali, regolabile in orizzontale e in verticale in tre posizioni grazie a un meccanismo nascosto nella struttura, definisce diverse tipologie di seduta: da quelle più confortevoli, alle versioni più formali e adatte alla conversazione. www.paolalenti.it

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Sezgin Aksu

SNOWSOFA Caimi Brevetti

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Gira e rigira è un calice che si propone di rivoluzionare il modo di degustare il vino. Ad averlo pensato e progettato Franco Parentini, proprietario di Vetrerie di Empoli, che modernizza quel particolare movimento del vino versato nel bicchiere e della mano che si muove delicatamente per ruotarlo e analizzarlo. Un piccolo globo in metallo inserito tra l’apice dello stelo e la base del calice permette, con una singola, lieve carezza del pollice di imprimere un morbido movimento rotatorio al vino, in modo da consentirne la valutazione di limpidezza, colore e consistenza, delle note olfattive e delle sensazioni gustative. www.vetreriediempoli.it

GIRA E RIGIRA Vetrerie di Empoli Franco Parentini

Snowsofa è un divano acustico a schienale alto pensato per garantire un comfort a tutto tondo nei momenti di pausa e di relax, fondendo comodità, ergonomia e benessere acustico in un unico oggetto d’arredo. La tenda arricciata che caratterizza l’oggetto è realizzata con tessuto acustico Snowsound Fiber, materiale che permette di garantire privacy e comfort sia visivo che acustico, senza creare i fastidiosi effetti eccessivamente ovattati. Le pieghe del suo drappeggio sono infatti studiate per fare in modo che il tessuto acustico lasci permeare le basse frequenze, evitando così di intrappolarle all’interno dell’area di seduta. www.caimi.com

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HANNES IIT Istituto Italiano di Tecnologia, INAIL Centro Protesi Lorenzo De Bartolomeis, Gabriele Diamanti, Filippo Poli – Ddpstudio

Hannes è una mano protesica poliarticolata di nuova concezione in grado di restituire alle persone con amputazione dell’arto oltre il 90% delle funzionalità, grazie alla naturalezza di forma, movimenti e orientamento degli assi di rotazione e postura. Lo studio approfondito dell’antropomorfismo della mano naturale ha guidato il design sia dal punto di vista estetico sia da quello meccanico/strutturale, facendo percepire la protesi non più come uno strumento estraneo. L’innovativo sistema di controllo implementa sia le strategie tradizionali sia le nuove strategie basate su algoritmi di intelligenza artificiale, con cui le persone possono comandare i movimenti semplicemente pensando a quelli che farebbero naturalmente. La personalizzazione dei parametri di funzionamento avviene attraverso un software sviluppato ad hoc, che si interfaccia con la protesi mediante connessione bluetooth. www.iit.it

Marmo Quotidiano è un concorso di idee per promuovere la sperimentazione sul design litico, finalizzata alla realizzazione di oggetti e complementi d’arredo per la vita quotidiana. Il bando è rivolto a due categorie di partecipanti: la sezione Guest, a inviti, è dedicata a designer affermati; la sezione Outsider, a partecipazione libera, è rivolta a designer under 30. I risultati della competizione, presentati in una mostra presso lo Spazio Pibamarmi, l’area espositiva dell’azienda omonima che dal 1967 promuove una radicale innovazione del prodotto in pietra naturale che si sviluppa in stretta sinergia con la più alta cultura internazionale di architettura e di design. www.pibamarmi.it

MARMO QUOTIDIANO Pibamarmi

Davide Turrini (ideazione e responsabilità scientifica)

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EVA IED Istituto Europeo di Design

Walter Scipioni

HEXATUNE Sapienza Università di Roma, Dipartimento PDTA

Francesca Borelli

La lampada da tavolo Eva è stata sviluppata progettualmente sulla base di una riflessione concettuale sul rapporto tra due tradizionali coppie di opposti: pieno/ vuoto e luce/buio. La sua fonte a LED è accolta da una boule sferica in metallo, sulla quale si apre un grande occhio perfettamente circolare. Nell’apertura è inserita una calotta, anch’essa di metallo, dotata di un piccolo elemento di impugnatura che permette di spostarla più o meno verso l’interno della sfera, lasciando fuoriuscire uno spiraglio circolare di luce, più o meno marcato. L’effetto luminoso, che può richiamare quello di una micro-ellisse domestica, è amplificato dal rivestimento in foglia d’oro che riveste l’interno delle boule, e che gioca per contrasto con la finitura verniciata nera dell’esterno e dalla base cilindrica su cui è appoggiata. www.ied.it

Hexatune è un progetto IoT di pannelli fonoassorbenti dinamici che nasce per rispondere al crescente fabbisogno di comfort acustico in contesti ibridi e polifunzionali. Il sistema è infatti in grado di riconoscere automaticamente il tipo di sorgente sonora e di reagire opponendo in proporzione al suono una superficie fonoassorbente variabile. I pannelli modulari possono così modificare il tempo di riverberazione in funzione della tipologia di suono – si tratti di rumore, parlato o musica – e il modo in cui i materiali riflettono e assorbono le onde. Alla base del dispositivo, un software in linguaggio Python (dotato di una vasta gamma di funzionalità audio specifiche in tema di estrazione delle caratteristiche musicali e classificazione – audio segmentation), in grado di far muovere i pannelli in relazione alle sonorità percepite. www.uniroma1.it | 93 55 |


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FOTOGRAFARE IL TEMPO “Fotografare è una maniera di vivere. Ma importante è la vita, non la fotografia. Importante è raccontare. Se si parte dalla fotografia non si arriva in nessun altro posto che alla fotografia” Ferdinando Scianna

Ogni anno, da più di 60 anni, una giuria indipendente formata da esperti internazionali, è chiamata ad esprimersi su migliaia di domande di partecipazione inviate alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam da fotogiornalisti provenienti da tutto il mondo. Si tratta del più importante concorso fotogiornalistico al mondo, creato nel 1955 da questa istituzione internazionale indipendente e il prossimo 11 aprile ad Amsterdam, durante una cerimonia particolarmente attesa, verranno premiati i finalisti della 62esima edizione. Per la prima volta si arriverà alla cerimonia finale senza conoscere i nomi dei vincitori delle varie categorie fotografiche. Se fino all’anno scorso, infatti, venivano resi noti già a febbraio i nomi trionfatori, quest’anno bisognerà attendere la premiazione ufficiale per conoscere le migliori foto scattate nel 2018. Altra novità dell’edizione numero 62 è l’introduzione di un nuovo premio, quello per il  World Press Photo Story of the Year, che premia il fotografo “la cui creatività visiva e abilità hanno prodotto una storia con eccellenti editing e sequenza fotografici, su un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del 2018”. Tra i tre finalisti per questo riconoscimento ci sono due italiani dell’agenzia Contrasto: Marco Gualazzini, con un reportage sulla crisi nel bacino del Ciad, e Lorenzo Tugnoli, con un lavoro realizzato per il  Washington Post sulla crisi in Yemen. Alle selezioni hanno partecipato 78.801 fotografie di 4.738 fotografi da 129 paesi diversi: dopo la scrematura dei migliori scatti sono rimasti in gara 43 fotografi da 25 differenti nazioni. La giuria generale, che cambia ogni anno, quest’anno è presieduta da Whitney C. Johnson, vicepre-

sidente della sezione contenuti visivi del  National Geographic. “Oggi, la Fondazione World Press Photo presenta le migliori immagini e le produzioni che hanno contribuito a costruire l’identità del giornalismo visivo dell’anno appena trascorso e, attraverso le immagini, si impegna ogni anno a portare in primo piano le storie e gli eventi cruciali del nostro tempo. In un’epoca dominata dalle fake news, il bisogno di immagini e storie veritiere alle quali poter credere non è mai stato così forte, ed è per questo che siamo orgogliosi di premiare questi fotogiornalisti e narratori digitali. Non vediamo l’ora di condividere il loro lavoro con il resto del mondo, grazie alla mostra itinerante World Press Photo Exhibition 2019” ha commentato Lars Boering, managing director della Fondazione World Press Photo. La mostra del World Press Photo 2019 si terrà a Roma, in prima assoluta italiana, presso il Palazzo delle Esposizioni dal 25 aprile al 26 maggio 2019. World Press Photo 2019, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, è ideata da World Press Photo Foundation di Amsterdam e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10bphotography. Non soltanto una bellissima galleria di immagini, ma anche un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione. Sveva Riva | 57 |


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CATEGORIA “NATURE”

Glass Butterfly ©Angel Fitor Uno Ctenoforo coi veli, o Leucothea multicornis, con le ali spiegate si muove nelle acque a largo di Alicante, in Spagna. La Leucothea multicornis, come le altre meduse della sua specie, è un vorace predatore che cattura la sua preda usando delle cellule adesive anziché urticanti. Sono poche le informazioni su questi animali. Sono creature molto fragili e reagiscono anche alla minima vibrazione dispiegando le ali, caratteristiche che le rendono estremamente difficili da studiare e fotografare.

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CATEGORIA “PORTRAITS”

Black Birds ©Heba Khamis Jochen (71) e Mohamed (21; i nomi sono fittizi) siedono nel Tiergarten, Berlino. Jochen si è innamorato di Mohamed quando si prostituiva nel parco. Si frequentano da 19 mesi. La prostituzione tra adulti consenzienti è legale in Germania e le associazioni tedesche hanno registrato un netto aumento del numero di giovani migranti coinvolti in questa attività. I rifugiati non possono lavorare legalmente o andare a scuola prima di aver ricevuto regolari documenti e il governo tedesco concede assistenza prioritaria ai soli rifugiati provenienti da paesi in guerra. Chi cerca asilo per altre motivazioni viene messo in attesa. Il vuoto di opportunità lavorative che si viene a creare riduce la possibilità di scelta, con alcuni giovani che decidono di prostituirsi, a volte anche per finanziare una dipendenza dall’eroina. Il Tiergarten, un grande parco nel cuore di Berlino, è un punto d’incontro popolare tra ragazzi dediti alla prostituzione e clienti più anziani. Mohamed ora lavora in un gay bar e si sta disintossicando dall’eroina. Non è gay, e Jochen lo sa, ma stare con lui è stata una delle scelte meno dannose che potesse fare nella vita.

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CATEGORIA “SPORT”

Never saw him cry ©Michael Hanke Zdenĕk Šafránek termina una sessione di allenamento in palestra con i pull-up a Podĕbrady, nella Repubblica Ceca. Zdenĕk Šafránek è il capitano del Para Ice Hockey team della Repubblica Ceca e ha partecipato a tre Paralimpiadi. A causa di un incidente sul lavoro in un’officina nel 2003 è costretto su una sedia a rotelle. Zdenĕk rappresenta il suo paese anche nelle categorie mountain bike e handcycling, e nel 2017-18 è stato anche il campione paraboxer della Repubblica Ceca. Vive nella città di Pátek, vicino a Podĕbrady, con la sua compagna e tre figli.

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CATEGORIA: “CONTEMPORARY ISSUES”

The Cubanitas ©Diana Markosian - Magnum Photos Pura attraversa il suo quartiere in una decappottabile rosa anni ‘50, mentre la comunità si riunisce per festeggiare il suo quindicesimo compleanno all’Avana, Cuba. La quinceañera (il quindicesimo compleanno) è una tradizione latinoamericana che segna per ogni ragazza l’ingresso nell’età adulta. È un rito di transizione per ogni donna che tradizionalmente ne mostra la purezza e il suo essere pronta al matrimonio. Le famiglie non badano a spese per l’organizzazione della cerimonia e spesso festeggiano con un ricevimento sontuoso. La ragazza veste come una principessa, trasformando in realtà le fantasie legate alla percezione della femminilità. A Cuba la tradizione si è trasformata in una performance che coinvolge servizi fotografici e video, spesso documentati in un fotolibro. La quinceañera di Pura aveva un significato speciale: alcuni anni prima le era stato diagnosticato un tumore al cervello e le era stato comunicato che non avrebbe vissuto oltre i 13 anni.

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CATEGORIA: “GENERAL NEWS”

The Disappearance of Jamal Khashoggi ©Chris McGrath - Getty Images Un uomo di identità sconosciuta cerca di trattenere la stampa mentre gli investigatori sauditi arrivano al consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul, in Turchia, nel crescente interesse internazionale dopo la scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi. Jamal Khashoggi, critico del regime saudita, scomparve dopo essere stato visto entrare nel consolato il 2 ottobre 2018 per ottenere dei documenti. Dopo settimane di voci e depistaggi, da Riad arrivò la versione ufficiale: Khashoggi era stato ucciso accidentalmente durante un litigio. Le autorità turche e la CIA hanno affermato che il giornalista era stato assassinato da agenti dell’intelligence che lavoravano sotto l’alta autorità dell’Arabia Saudita.

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CATEGORIA: “ENVIRONMENT”

Akashinga the Brave Ones ©Brent Stirton- Getty Images Petronella Chigumbura (30), un membro di un’unità anti-bracconaggio tutta al femminile chiamata Akashinga, partecipa ad un’esercitazione di occultamento nel Phundundu Wildlife Park, Zimbabwe Akashinga (‘Le Coraggiose’) è un’associazione di ranger istituita come modello alternativo di tutela del territorio e mira a lavorare al fianco anzichè contro le popolazioni locali, per i benefici a lungo termine che ciò può portare alle loro comunità e all’ambiente. Akashinga supporta donne provenienti da ambienti svantaggiati e offre loro lavoro in modo che possano beneficiare direttamente della salvaguardia della fauna selvatica. Altre strategie, come l’applicazione di tasse sui trofei di caccia per finanziare la salvaguardia di queste aree, sono state criticate per aver imposto soluzioni dall’esterno che non tenevano conto dei bisogni delle popolazioni locali.

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STANLIO & OLLIO, LA TRISTEZZA DEL CLOWN Steve Coogan e John C. Reilly fanno rinascere la celebre coppia comica nel malinconico film di Jon Baird

Come diceva Böll nel suo Opinioni di un clown, i pagliacci fanno collezione di attimi. Gli attimi collezionati nella loro carriera da Stan Laurel e Oliver Hardy, noti in italiano come Stanlio e Ollio, sono stati tra i più gloriosi dell’intera storia dell’arte della risata, filtrata attraverso il mezzo del cinema. Ma il film di Jon S. Baird, in sala dal 1° maggio con il titolo appunto di Stanlio e Ollio, preferisce raccontare gli attimi deludenti del declino, lasciando la gloria al ricordo. Ciò che racconta il film infatti, ispirandosi al libro di Pope & Marriott sul tour inglese della coppia, parte 16 anni dopo la rottura tra i due per questioni contrattuali e politiche. Nel 1953, uno diabetico, l’altro iperteso, entrambi con problemi di soldi e tristezza cercano di ritirarsi su accettando un tour nei teatrini inglesi come “palestra” per quello che dovrebbe essere il grande ritorno sugli schermi con una major e un film che valga i loro trionfi (che non avverrà mai: il loro ultimo film insieme, Atollo K del ‘51, è l’esempio di cosa possa davvero essere la tristezza di un clown). Durante quella scassata tournée i due faranno i conti con loro stessi, la loro amicizia, il loro talento e l’età che passa inesorabile. Ma anche con il calore del | 70 |


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pubblico, che ha reso universali e immortali i loro film. L’idea più interessante del film sta nel mettere in scena gli spettacoli senili del duo e utilizzare le gag classiche del loro repertorio cambiandole di segno, sfruttando lo straordinario lavoro mimetico di John C. Reilly (Oliver) e Steve Coogan (Stan) per mostrare contemporaneamente il loro talento, il genio dei tempi e movimenti di cui Laurel era la mente e Hardy il braccio e il corpo, il rapporto emotivo tra i due e, soprattutto, cambiando di segno a quelle gag raccontare l’e-

Il film si concentra sull’ultimo tour in Inghilterra di Stanlio e Ollio, all’inizio degli anni Cinquanta: nonostante Hardy avesse sofferto di un infarto durante l’iniziativa, questo non impedì ai due comici di congedarsi dal pubblico nel migliore dei modi voluzione del mondo dello spettacolo (tra invasione mediatica, pubblicità, cambio dei gusti) e dell’umorismo arrivando a compiere il piccolo miracolo di far commuovere con un film dedicato a due dei massimi geni della risata. Si prenda a esempio la sequenza in cui, dovendo portare dei bagagli pesanti sulla scala della stazione i due, si trovano a replicare la celebre gag del pianoforte in La scala musicale (1932, uno dei loro corti più belli, premiato con l’Oscar), che continua a cadere di sotto nonostante gli sforzi dei due di sollevarla: Baird riesce a comunicare quel limite tra disagio, dolore,

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sottile dramma e scoppio della risata che è uno dei più grandi segreti della magia della risata. Questo accade nel film molte altre volte, soprattutto durante le belle scene in cui vengono ricostruiti gli spettacoli del duo, una sorta di greatest hits delle loro migliori gag. C’è anche l’aspetto biografico più curioso, i loro rapporti personali dietro le quinte, l’odio e l’amore, il rapporto con le rispettive mogli (Lucille Henderson come signora Hardy e la strepitosa Nina Arianda come signora Laurel) che replica anche in questo caso i buffi quartetti che nei film Stanlio e Ollio ingaggiavano con le consorti; e poi le malattie, le delusioni eccetera. Ma soprattutto Stanlio & Ollio è il miglior omaggio che si poteva fare all’arte dei due comici e in generale alla fatica del comico per costruzione di eventi e personaggi (per esempio le due mogli, che donano al film “due coppie comiche al prezzo di una”), per approccio, per lavoro registico sulla fisicità decaduta eppure ancora vivida. Senza ambizioni teoriche, il film di Baird sembra voler raccontare al pubblico la potenza del loro talento, proprio nel contrasto con le miserie che vivono i protagonisti, la maestria che fece loro portare lo slapstick (la comicità fisica fatta di botte e cadute) allo stato dell’arte e creare quel meccanismo chiamato slow burn, la “cottura lenta” della gag che parte piano, da un dettaglio e diventa con il tempo una catastrofe, che li renderà così influenti nella storia del cinema. Soprattutto il film di Baird perpetua la grandezza di un opus capace di parlare al pubblico sempre con la stessa forza, a ogni livello sociale, a ogni età, in ogni luogo: è questo che rende Stanlio e Ollio così commovente, al di là delle vicende dei personaggi e della bravura degli attori. La consapevolezza che nonostante i declini e le sfortune, al di là delle vittorie più o meno effimere, la loro arte, il loro cinema, la loro capacità di generare risate e buonumore sarà sempre lì, a tramandarsi di genitore in figlio, attraverso uno schermo in bianco e nero. Come quello che, ricordandoci le gag originali dei due, chiude il film.

L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.

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L’INVERNO È ARRIVATO: SIAMO PRONTI? Il 2019 ci regala l’attesissima ultima stagione della saga di Game of Thrones: i nodi verranno al pettine, il pubblico è preparato alla resa dei conti finale?

dei vivi e quello dei morti, decretando se ci sarà un futuro Valar morghulis, ossia “tutti gli uomini devono moriper l’universo di Essos e se effettivamente qualcuno riure”, recita il noto adagio di Braavos, che gli spettatori scirà a sedere saldamente sullo scomodo Trono di Spade. della serie tv più appassionante degli ultimi anni, Perché, lo sappiamo, ormai l’inverno è arrivato e la resa “Game of Thrones”, hanno imparato a menadito dei conti è vicina: il Re della Notte, col suo codazzo di nel corso di sette rutilanti stagioni dense di sesso, White Walkers e il temibile drago non morto Viserion, morti, colpi di scena, draghi volanti e non morti alla è pronto ad attaccare i vivi, guidati alla resistenza da riscossa. E va bene, tutti gli uomini devono morire e Jon Snow e Daenerys Targaryen, ignari della parentela in effetti, in base al proverbiale sadismo che contradzia-nipote che li lega, mentre ormai ben consapevoli distingue l’autore della saga letteraria da cui la serie è del sentimento amoroso che provano l’una per l’altro. tratta, quel vecchio furbacchione di George R.R. Martin, Poco meno di due anni fa, infatti, la settima stagione affezionarsi ai personaggi del Trono di Spade non è si era chiusa proprio con l’inizio mai conveniente: ce lo hanno della relazione sentimentale tra la insegnato le dipartite inaspettate regina dei draghi e il re del Nord e atroci di protagonisti amatissi“Ci abbiamo impiegato 11 anni e il pubblico era rimasto appicmi, dal buon Ned Stark all’affaper giungere fino a qui. Ma sappiamo cicato allo schermo ad assistere scinante Oberyn Martell, dalla anche che qualsiasi cosa possiamo fare, impotente al crollo inesorabile strage cruenta delle Nozze Rosse della Barriera, sotto i colpi delle alla terribile fine del dolce Hodor. anche se sarà la versione ottimale, fiamme blu di Viserion, manoCerto, nel corso degli anni, qualcuno lo odierà in ogni caso”. ” vrato dal Re della Notte. Cosa ne qualche gioia ci è stata concessa, Dan Weiss - Showrunner sarà degli Stark di Grande Invercome l’epico avvelenamento dell’odioso principe Joffrey e le no, dei Targaryen, dei Lannister e di tutti gli altri ora che gli Estranei hanno potuto oltrepasesecuzioni di due grandi cattivi della storia, il Bastardo sare l’ultimo baluardo di protezione per gli uomini? Ramsey Bolton e lo stratega Petyr Baelish “Ditocorto”. Quello che sappiamo è che al Nord, oltre a Jon e Daenerys, Ora, in vista della data fatidica del 14 aprile, quando verrà tutti sono pronti a vendere cara la pelle, come la guerriera rilasciata da Sky Atlantic l’attesissima ottava e ultima dai mille volti Arya Stark, l’algida sorella Sansa e il Folletto stagione della serie, è inevitabile domandarsi chi dei nostri Tyrion Lannister. Intanto, la vera identità di Jon Snow, non beniamini sopravviverà alla battaglia decisiva tra l’esercito | 74 |


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figlio bastardo di Ned Stark, ma erede legittimo del Trono di Spade, in quanto nato dal matrimonio tra Rhaegar Targaryen e Lyanna Stark, sta per venire a galla, grazie a Sam Tarly e alla veggenza del Corvo con Tre Occhi, Bran Stark: gli equilibri già precari sono destinati ad andare in mille pezzi. La regina Cersei ha promesso di sostenere l’esercito del Nord nella guerra contro i morti, ma nel trailer dell’ottava stagione è intenta a sorseggiare vino ad Approdo del Re e ha già spiegato ad uno sconvolto Jaime Lannister, fratello e amante, che il suo accordo è solo una farsa. La sua intenzione è attendere la Compagnia Dorata dei mercenari radunati da Euron Greyjoy e godersi lo spettacolo dei nemici che vengono meno, uno a uno. Troppo, anche per Jaime, che sceglie di abbandonare per sempre la sua diabolica anima gemella, per combattere al fianco degli altri uomini al Nord.

bile di Estranei. A curare la regia di questa “danza di guerra”, con il maggior numero di personaggi in una volta sola, fin dal primo episodio del 2011, sarà Miguel Sapochnik, che già aveva diretto le scene belliche di Aspra Dimora e l’indimenticabile Battaglia dei Bastardi. “Lo scontro finale fra l’Armata dei morti e quella dei vivi non ha precedenti e mischia senza sosta diversi generi all’interno della stessa battaglia” ha dichiarato il produttore esecutivo Bryan Cogman. Sono state coinvolte fino a 750 persone che hanno lavorato tutta la notte per tre mesi, per girare circa un’ora di battaglia, completando in questo modo la più lunga scena bellica mai vista sullo schermo, record finora ad appannaggio della battaglia del Fosso di Helm de “Il Signore degli anelli: Le due torri”. Nel primo episodio del 14 aprile rivedremo subito i volti dei beneamati Kit Harington, Emilia Clarke, Sophie Turner, Peter Dinklage e Masie Wil-

HBO finora ha concesso con parsimonia dettagli sulla final season, composta da soli 6 episodi: conosciamo la durata ufficiale solo dei primi 2, rispettivamente di 54 e 58 minuti, mentre si ipotizza che l’episodio finale durerà la bellezza di 80 minuti. Solo il giornalista James Hibberd del magazine americano Entertainment Weekly nell’aprile 2018 aveva potuto visitare il set super segreto della produzione nell’Irlanda del Nord, il cui spazio aereo era stato interdetto per evitare fughe di notizie, e raccogliere poche frammentarie testimonianze. L’hype, inutile dirlo, è a livelli stellari: “I fan non rimarranno delusi”, ha assicurato a Hibberd David Nutter, regista di tre episodi della stagione: “Ci sarà la scena più divertente che abbia mai girato in questa serie, la più emozionante e avvincente che abbia mai girato in assoluto e una in cui ci sono talmente tanti protagonisti principali da sembrare un film di supereroi” ha assicurato. Inutile dire che la scena più bramata dai fan è quella relativa alla battaglia di Grande Inverno: un manipolo di uomini coraggiosi contro una distesa immensa e instanca-

liams e di tutti gli altri superstiti delle precedenti 7 stagioni, e seguiremo poi le loro vicissitudini fino alla conclusione del 19 maggio, fedele al finale originale che Martin ha in mente per la saga letteraria, ma non ha ancora scritto. A dirigere l’episodio destinato a entrare nella Storia dell’intrattenimento, gli showrunner David Benioff e Dan Weiss: “Vogliamo che le persone lo amino, significa molto per noi. Ci abbiamo impiegato 11 anni per giungere fino a qui”, ha spiegato Weiss, per poi sottolineare: “Ma sappiamo anche che qualsiasi cosa possiamo fare, anche se sarà la versione ottimale, qualcuno lo odierà in ogni caso”. Insomma, ricapitolando, se è assodato che tutti gli uomini devono morire, è pur vero quanto detto dall’indimenticata bruta Ygritte, primo amore di Jon Snow: “Tutti devono morire, Jon Snow, ma prima vivremo”. Così, certo, tra poco dovremo dire addio per sempre alla serie di genere fantastico più travolgente di sempre, ma fino ad allora, potete giurarci, abbiamo intenzione di godercela fino in fondo. Elisabetta Pasca

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MATERA D’AMARE Nominata Capitale europea della Cultura per il 2019, la Città dei Sassi entra di diritto tra le destinazioni predilette del moderno Grand Tour del Belpaese, accorciando le distanze con le più battute Roma, Firenze e Venezia.

gione del suo isolamento, vista la difficoltà di ragSempre più amata sia dagli italiani che dagli giungere quei luoghi, ma anche la sua fortuna. I stranieri, Matera è divenuta negli ultimi anni famosi Sassi, ovvero gli antichi aggregati abitativi una delle mete turistiche più gettonate della scavati nella calcarenite, la tipica roccia materana, Penisola. Complice di questa crescita esponensono stati dichiarati patrimonio dell’UNESCO ziale è stata senz’altro la candidatura e poi l’elenel 1993 e si distinguono nel Sasso Barisano, che zione nel 2014 a Capitale europea della Cultura, guarda a ovest verso Bari, e nel Sasso Caveoso, un riconoscimento assegnato per la prima volta così chiamato per la carata una città del Meridione e teristica forma a cavea di che porta a quota quattro teatro, che volge a sud. il numero dei capoluoghi Il 2019 è il suo anno, italiani insigniti di questo l’anno in cui si propone come Addentrandosi perciò nei titolo. Altro fattore deterla capitale europea della cultura, vicoli del centro storico è minante per il suo svilupma è da alcuni anni che Matera possibile visitare l’emblemapo è stato senza dubbio sta vivendo un vero e proprio tica casa grotta di Vico Sol’impegno profuso in modo litario, arredata con attrezzi congiunto dal comune e boom turistico. e mobili d’epoca in modo da dalla regione Basilicata far immergere pienamente per abbattere gli ostacoli il visitatore negli spazi, usi e costumi precedenti non solo fisici - all’accesso alla cultura in luoghi alla legge di risanamento dei Sassi del 1952, voluta periferici, come Matera, rispetto ai grandi poli del dall’allora Presidente del Consiglio Alcide de Centro e del Nord. Gasperi. È noto infatti che dopo la pubblicazione Il capoluogo lucano sorge infatti tra l’altopiano del bestseller di Carlo Levi ,“Cristo si è fermato carsico delle Murge e la fossa Bradanica, generata appunto dalla presenza del fiume Bradano. La sua particolare collocazione, in un territorio morfoloDal 2010 al 2017 l’incremento turistico a Matera è stato del 179%. Lo stesso New York Times ha inserito la Basiligicamente singolare, ha costituito nei secoli la racata tra le prime mete da visitare nel 2018

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stesso senza la sua figura. Le cose da fare e da vedere dunque non mancano, neanche per gli amanti della natura e dello sport. Nel Parco della Murgia Materana, un’area archeologica storico-naturale unica nel suo genere, è possibile infatti praticare escursioni, attività di bird watching, mountain bike oppure scattare foto naturalistiche in questa cornice incontaminata in grado di riportare indietro le lancette del tempo e far rivivere il primordiale rapporto tra uomo e natura. Oltre a centinaia di specie faunistiche e floristiche al suo interno accoglie anche un tesoro di circa 150 chiese rupestri, abbellite da affreschi e databili dall’alto medioevo fino all’Ottocento, alcune costruite volutamente in luoghi impervi o nascosti dalla vegetazione selvaggia, altre invece più facilmente raggiungibili. Ma vogliamo parlare della cucina? Perché - diciamolo senza vergogna - siamo delle buone forchette e il turismo enogastronomico spesso ci fa muovere molto più dell’arte. A Matera si fa fatica a contare tutti i prodotti DOC offerti dal territorio: dall’olio, cui è dedicato anche un museo, il MOOM, visitabile tutti i giorni su prenotazione, al vino, declinato nelle sue sfumature: bianco, rosso, moro, primitivo e greco. Per non dire poi del

a Eboli”, nel quale venivano illustrate le miserabili condizioni di vita di quella gente, giunsero a fare visita a Matera personalità politiche di spicco come Palmiro Togliatti. Di costui è rimasta celebre la definizione della città come “vergogna nazionale”, un’etichetta difficile da estirpare, alla quale seguì pochi anni dopo il provvedimento per lo sfollamento dei Sassi e la progettazione di nuovi quartieri. Per la loro realizzazione venne adottato il cosiddetto modello “scandinavo”: tanti spazi verdi, strade ampie e aree aggregative diffuse. Un unicum al mondo che ci permette oggi, a quasi settant’anni di distanza dalle parole di Togliatti, di parlare di un vero e proprio riscatto materano. Tra gli altri luoghi d’interesse c’è poi il complesso rupestre di San Giorgio, riportato alla luce durante alcuni lavori di ristrutturazione, il quale si snoda nel sottosuolo fino a 40m di profondità tra cantine, canali, pozzi e cisterne, e la cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio. Si tratta del principale luogo di culto della città, risale al XIII sec. ed è stato riaperto al pubblico nel 2016 dopo vasti lavori di consolidamento e restauro. La sua silhouette si erge distintamente nello skyline di Matera che, di certo, non sarebbe lo

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re della tavola, il pane. La sua antichissima lavorazione prevede l’uso esclusivo di soli quattro ingredienti (semola di grano duro, lievito madre, sale, acqua) e il rispetto di alcune specifiche caratteristiche relative allo spessore della crosta, alla lievitazione, al peso e alla forma: tutti aspetti che lo rendono immediatamente riconoscibile fra mille altri. E allora dal prodotto nudo e crudo si passa alla degustazione delle ricette della tradizione, cominciando dalla crapiata, un piatto di origine contadina a base di legumi e cereali, alla cialledda, alla pignata, la quale prende il nome dal recipiente di coccio atto a contenere il misto di carne (generalmente d’agnello), verdure, formaggio, salame e peperoncino. Per poi concludere il pasto con lo “sporcamuss”, dolce conteso con la vicina Puglia, oppure con le strazzate, i biscotti alle mandorle tipicamente natalizi che però si possono trovare in pasticceria tutto l’anno, sia nella versione morbida che dura, al cacao o alla vaniglia. Di buone ragioni per visitare Matera ce ne sono perciò a bizzeffe e se ne potrebbero menzionare altre ancora, soprattutto in questo speciale 2019 che la vede protagonista con un palinsesto ricco di eventi dal cinema alla poesia, dalla musica alla storia. Un anno da ricordare in definitiva, di rivincita cittadina e di grande orgoglio nazionale.

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ART THINKING dom 21 aprile 2019 Hotel del Campo - Matera Ogni mese ART THINKING offre alla città e ai viaggiatori la possibilità di partecipare a workshop che coniugano la storia dell’arte con le installazioni negli hotel del circuito Matera Alberga. Decine di immagini di opere d’arte pubblica e privata dalla Grecia ai nostri giorni per arrivare a riflettere sul potere dell’arte per la coscienza individuale e collettiva e, quindi, comprendere meglio il Presente attraverso le modalità indagatorie della cultura. Si chiama Art Thinking perché l’approccio dell’arte ai processi della vita, delle imprese, delle istituzioni e della società in genere, nei millenni, ha dimostrato di essere il miglior dispositivo di attivazione dell’intelligenza emotiva.

BREADWAY da ven 31 maggio 2019 - a dom 09 giugno 2019 Quartiere Piccianello - Matera

PADIGLIONI INVISIBILI fino a sab 25 maggio 2019 Fondazione SoutHeritage Museo per la Fotografia Pino Settanni Palazzo Viceconte Via S. Potito, 7 - Matera

Breadway è un festival di food e design che ripercorre la filiera che conduce alla preparazione del pane. Ogni giorno il quartiere Piccianello si anima per riscoprire la convivialità, il piacere dello stare insieme attraverso performance artistiche, spettacoli, stazioni narrative, installazioni, workshop e laboratori in cui cittadini e visitatori sono coinvolti in un’esperienza di avvicinamento ad un patrimonio di saperi, sapori e tradizioni culturali.

Con il progetto Padiglioni Invisibili, si potrà conoscere - tramite visita guidata - i resti di un sistema di cisterne per l’approvvigionamento dell’acqua risalenti agli anni ‘80 del XVI secolo, restituito alla città come ulteriore frammento di quella particolare ricchezza storica costituita da ciò che rimane dell’antico sistema idraulico dei Rioni Sassi patrimonio UNESCO. Un patrimonio che Matera 2019 in collaborazione con Fondazione SoutHeritage sta cercando di valorizzare, sia con la funzionalizzazione, sia promuovendo, insieme con partner nazionali e internazionali, la costituzione di uno spazio per la sperimentazione di nuovi formati espositivi per la ricerca artistica e la produzione di opere in situ, commissionati ad architetti e artisti riconosciuti in ambito internazionale per le loro ricerche e pratiche afferenti i concetti dello spazio scavato e ipogeo. A latere di questo programma un’operazione collettiva a firma dell’architetto internazionale Yona Friedman (Budapest,1923) conosciuto in tutto il mondo per le sue elaborate concezioni architettoniche collettive e mobili, coinvolgerà il pubblico nell’arte e nell’ambiente portando all’interno dell’arte questioni quali il concetto di luogo, la sostenibilità e l’impegno pubblico.

www.matera - basilicata2019.it Beatrice Vecchiarelli

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LA GOLDEN AGE DEL TURISMO È TORNATA Roberta D’Amato e Danielle Di Gianvito, fondatrici degli Italia Travel Awards, presentano la quarta edizione della kermesse e delineano le prospettive del settore

Italia Travel Awards, il premio nato per celebrare l’impegno e la competenza nel comparto turistico italiano, taglia il traguardo della quarta edizione, consolidandosi sempre di più come appuntamento di prestigio per tutto il settore. L’iniziativa è infatti riconosciuta come una vera e propria notte degli Oscar per l’industria turistica nazionale e internazionale e i premi sono medaglie di valore accreditate che contribuiscono a promuovere le migliori professionalità. Incontriamo nuovamente le fondatrici del progetto, Roberta D’Amato e Danielle Di Gianvito, per percorrere insieme l’evoluzione dell’evento e analizzare gli scenari e le prospettive del prossimo futuro in tema di viaggi e turismo.

Chi vuole coinvolgere questo tipo di iniziativa? La manifestazione si rivolge direttamente a tutto il settore turistico, dalle agenzie di viaggio alle compagnie aeree, comprendendo ogni aspetto legato al viaggio inteso nella sua globalità. Ognuno di noi è poi un viaggiatore potenziale, infatti i veri protagonisti della rassegna sono proprio gli appassionati di viaggi, i quali, tramite un sistema di votazione, esprimono online le loro preferenze decretando i destinatari degli Oscar del turismo. Quali saranno gli elementi di punta per questa quarta edizione? Per la quarta edizione, abbiamo riconfermato il premio speciale destinato al turismo accessibile, l’unico premio su candidatura, rivolto a tutte quelle aziende che hanno riservato un’attenzione particolare a trovare delle soluzioni adeguate, per rendere la vacanza accessibile a tutti. Abbiamo poi accolto diversi suggerimenti, riducendo ad esempio il numero dei premi, saranno 25 quelli assegnati: a parte il tour operator, che viene votato dagli agenti di viaggio e dai viaggiatori, tutte le altre categorie beneficeranno di un’unica assegnazione. Ci saranno tante altre belle sorprese, che sveleremo più avanti.

Quarta edizione per Italia Travel Awards: come siete arrivate fin qui? Il progetto è nato quattro anni fa, era un sogno nel cassetto che avevamo da diverso tempo e che piano piano ha preso forma ed è stato realizzato così come desideravamo. Lo spirito era quello di ritrovare l’entusiasmo, l’atmosfera gioiosa che si respirava nel settore turistico trent’anni fa. Negli ultimi decenni si è registrata una flessione, ma noi guardavamo con fiducia a una rinascita, in particolare in riferimento ai mercati stranieri. Oggi Italia Travel Awards è una realtà consolidata, riconosciuta in Inghilterra e Francia, è l’appuntamento più atteso per il segmento di riferimento. Non è solo un momento di riconoscimento per le professionalità, ma è soprattutto un’occasione incredibile di networking, per incontrarsi al di là della pressione lavorativa, in un ambiente festoso e disteso, e mettere a segno nuove sinergie.

Quali sono le mete predilette per il viaggiatore del 2019? Recentemente è stato pubblicato il report dell’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi che testimonia e conferma un ritorno a un viaggio pensato e all’utilizzo del supporto dell’agenzia di viaggio nell’organizzazione. Tra le mete più sognate ci sono l’Oceano Indiano, Mauricius, Kenya, | 84 |


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Danielle Di Gianvito e Roberta D’Amato, ideatrici dell’Italia Travel Awards, premio nato per celebrare l’impegno e la competenza nel comparto turistico italiano.

Zanzibar. Si confermano di grande interesse destinazioni come la Thailandia, l’Oman, gli Emirati. In crescita assolutamente il Giappone e le crociere verso i Caraibi, con una netta preferenza per la vacanza esperienziale. Registriamo poi un grande ritorno del Mar Rosso, che aveva sofferto negli ultimi anni. Per quanto riguarda il viaggio organizzato, c’è grande attenzione verso Africa e Australia e verso i viaggi tematici, in moto, a cavallo, che valorizzano al massimo le esperienze. La Golden Age del turismo organizzato sembrerebbe tornata. Il sogno del viaggio non morirà mai, come in ogni settore ci sono fasi di ritorno al passato: oggi stiamo registrando sicuramente un grande ritorno alle agenzie, al viaggio organizzato, alla consulenza dell’agente. Tra l’altro, anche i millennials, di solito abituati a utilizzare il metodo fai da te, ultimamente invece stanno cercando sempre di più l’appoggio dei professionisti del settore. Come vengono percepiti gli Italia Travel Awards dal pubblico e dagli addetti ai lavori? Tutte le aziende che fino ad ora hanno vinto Italia Travel Awards pubblicano con orgoglio sui propri portali il logo di vincitore della manifestazione, per ufficializzare il riconoscimento ricevuto. In rete si vede sempre più spesso il nostro logo e questo ci riempie di soddisfazione. Significa che i premi assegnati godono di autorevolezza e credibilità: dobbiamo proseguire in questa direzione per fare ancora di più. www.italiatravelworld.it/awards Elisabetta Pasca

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UNA RIVIERA EXTRA LUSSO

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Nel cuore di Rimini, nel cuore della patria di Federico Fellini, sorge uno dei simboli della Dolce Vita. Il Grand Hotel è una stupenda dimora storica che vanta oltre cento anni di attività e che, dal 1908, si è affermata come istituzione all’interno della città. A pochi passi di distanza dal centro storico di Rimini e affacciato sul mare, il Grand Hotel nel corso dei decenni ha ospitato personaggi celebri come il Dalai Lama, Caruso, Bush Senior, Lady Diana, Alberto di Monaco, Edward di Windsor e, ovviamente, Federico Fellini, qui vero e proprio “padrone di casa”.

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Nonostante Rimini sia una città che mostra il suo miglior vestito nella stagione estiva, il Grand Hotel mantiene intatto il suo fascino e la sua ospitalità per tutto l’anno. Pur trattandosi di un edificio storico, l’hotel si è tenuto al passo con i tempi, risultando dopo oltre 100 anni pienamente funzionale e moderno come le strutture più recenti. Il Grand Hotel conserva il suo stile classico ma lo arricchisce con quel tocco in più che rievoca il passato regalandogli uno stile votato all’eleganza.

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L’influsso felliniano si riscopre all’interno della spa, denominata “Dolce Vita”. Una fuga romantica perfetta per chi è in cerca di un trattamento di coppia, ma anche un’ottima location in cui potersi rilassare in solitaria. L’influenza felliniana non si respira solamente per il nome del centro benessere, ma anche grazie al mosaico murale interno che rappresenta il transatlantico protagonista del film “Amarcord”. La spa dispone di piscine emozionali, idromassaggio, centro massaggi, sauna e area fitness dotata di attrezzature moderne e all’avanguardia.

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Diversificazione: questa la parola chiave delle camere e suites del Grand Hotel di Rimini. Ogni stanza è differente dall’altra, il concetto di standardizzazione non entra all’interno della struttura che offre al cliente atmosfere sempre nuove e uniche. 110 anni di storia nobilitano una realtà che si mantiene al passo con i tempi e che fa rivivere agli ospiti un clima neoclassico difficilmente replicabile altrove. Le Regal Suites in particolare sono le camere che maggiormente raccontano la storia del Grand Hotel e dei tanti personaggi famosi che le hanno scelte per soggiornarvi.

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L’Emilia Romagna è una delle regioni italiane con la più ricca e variegata tradizione culinaria. Il Grand Hotel di Rimini mantiene elevati gli standard gastronomici per soddisfare le aspettative degli ospiti che, qui, incontrano la cucina locale elevata da un tocco di classe e modernità in più. Il ristorante lavora e offre prodotti a chilometro zero di aziende autoctone, per offrire ai clienti il massimo del gusto della cucina romagnola, ma non solo. Durante i mesi estivi il ristorante apre la terrazza a cene danzanti sotto il cielo stellato della Romagna, inebriate dalla brezza marina del vicinissimo Adriatico. Grand Hotel Rimini Parco Federico Fellini, Rimini www.grandhotelrimini.com

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IL VINITALY CHE NON TI ASPETTI Dal 7 al 10 aprile Verona diventa la capitale italiana del vino. Vinitaly apre i battenti rinnovando l’appuntamento con produttori, addetti ai lavori e protagonisti del settore.

edizione. Vinitaly nel 2019 festeggia i 53 anni ampliandosi Girando per le cantine, parlando con i produttori, e rinnovando il proprio patto di fedeltà con tutto il settore calpestando le vigne, si ha idea che il vino non è solo vitivinicolo, e non solo. In ogni edizione vengono orgamora di rovo, cuoio russo, tamarindo e sbuffi mineranizzati concorsi e premi internazionali come il “Concorso li. C’è spesso un lavoro artigianale dietro, c’è passione, c’è Enologico l’Internazionale”, l’“International Packaging l’alzarsi la mattina e pregare che non grandini, ci sono le Competition” e il “Premio Internazionale Vinitaly” che mani callose, c’è il profumo della terra e c’è il lavoro di un assieme all’ “International Wine and Spirit Competition” team di persone che hanno fatto del vino la loro vita. promuove la divulgazione della cultura del vino nel mondo. Come comunicare questa realtà a chi beve un “semplice” bicchiere di vino? Difficile Vinitaly and the City riuscire a trasmettere tutti questi valori solamente tramite un caliIl fuori salone del vino è un Al Vinitaly, ogni anno, produttori, ce, o una bottiglia, di vino. Meno appuntamento fisso dell’agenda importatori, buyer, ristoratori, tecnici, difficile venire a contatto con la dei wine lover. Quattro giorni giornalisti e opinion leader si danno realtà vinicola in uno degli eventi di degustazioni dei migliori appuntamento per conoscere di settore a livello internazionavini italiani e internazionali in le tendenze del mercato le: Vinitaly. Il salone raccoglie abbinamento a specialità street produttori, importatori, distribufood gourmet. tori, ristoratori, tecnici, giornalisti Vino, cultura, incontri e spettae opinion leader. L’esperienza di Vinitaly è a tutto tondo: colo per un’esperienza unica nelle piazze e nei luoghi oltre alle aree espositive dedicate ai produttori di vino, più suggestivi di Verona – tra i quali Piazze dei Signori, infatti, il salone si compone di workshop, buyers club e Cortile Mercato Vecchio, Piazza San Zeno, l’Arsenaaree espositive speciali per promuovere il Made in Italy e le, Palazzo Carli –, una delle poche città al mondo ad far conoscere sul mercato le aziende emergenti. avere il proprio centro storico interamente dichiarato Dopo più di cinquanta edizioni Vinitaly ha raggiunto i Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Vinitaly & the 95.000 metri quadrati di esposizione, contando più di 4.000 City, che coinvolge anche alcuni luoghi suggestivi della espositori l’anno e registrando circa 150.000 visitatori per provincia veronese (Bardolino, Valeggio sul Mincio e Soave), diventa sempre più una grande opportunità per far incontrare i giovani wine lover e farli crescere come Sarà come sempre Verona Fiere ad ospitare la prestigiosa kermesse da domenica 7 aprile a mercoledì 10 aprile 2019. consumatori consapevoli. | 93 |


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La parola ai numeri Lo riferisce l’anticipazione della ricerca effettuata dall’istituto di ricerca IRI in esclusiva per Vinitaly 2019: il mercato del vino italiano nella grande distribuzione ha registrato una flessione nel 2018, ma si prevede una ripresa nel 2019. I dati relativi alle vendite nei mesi di gennaio e febbraio 2019, infatti, vedono i vini a denominazione d’origine aumentare del 5,3% (bottiglia da 0,75), mentre il totale del vino confezionato cresce dell’1,7% (a volume). Nella grande distribuzione si sono venduti nel 2018 più di 619 milioni di litri di vino italiano per un valore di 1 miliardo e 902 milioni di euro. Tra i vini più venduti ai primi posti della classifica nazionale si trovano Lambrusco e Chianti, con buone performance di Montepulciano d’Abruzzo, Muller Thurgau, Gutturnio e Primitivo. Nella speciale classifica dei vini “emergenti”, cioè a maggior tasso di crescita, va sottolineato l’exploit del Lugana, un bianco doc prodotto soprattutto nelle provincie di Brescia e Verona, che conquista il primo posto con un aumento a

volume del 22,1% nel 2018 (e a valore del 24,2%). Crescono in modo rilevante Passerina e Ribolla ed entrano tra i top 15 Grignolino, Cerasuolo, Refosco e Aglianico. Aumentano le vendite degli spumanti che crescono del 2,1% a volume, mentre i vini Doc e Docg chiudono a - 0,7%, con un prezzo medio di 4,74 euro al litro. I vini Igt perdono il 2,4% ed i vini generici l’8,9% (a volume, bottiglia 0,75). Il dato complessivo del vino confezionato (che comprende il brik, il bag in box e altro) vede una flessione del 4,4% a volume, ma un aumento a valore del 2,9%. Aumentano sensibilmente vini e spumanti biologici, rispettivamente del 18% e dell’11,8%, ma le vendite nei supermercati sono ancora limitate a circa 5 milioni di litri l’anno. Per quanto riguarda i formati, cala ancora il brik col - 5,6%, mentre continua a crescere il bag in box col +10,3% (a volume). “Da anni cantine e catene distributive portano avanti la scommessa sul valore – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI – per dare la giusta rilevanza alla grande offerta di uve presenti in Italia. E questo significa lavorare sulla qualità, sui disciplinari delle denominazioni d’origine, ridurre le promozioni e definire i prezzi più appropriati”. La ricerca completa dell’IRI verrà presentata a Vinitaly lunedì 8 aprile nel corso della tradizionale tavola rotonda organizzata da Veronafiere, con la partecipazione di cantine e catene distributive.

Sempre più buyer esteri presenti alla manifestazione grazie ai continui investimenti nell’incoming da parte di Vinitaly che seleziona operatori top attraverso la rete dei propri delegati estesa in ben 60 nazioni.

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importante nel mercato del vino di lusso con 991 La Toscana dei “super-wine” punti. Seguono Solaia, un’altra etichetta leader di Il portale inglese Wine-Lister misura la forza dei Antinori, con 988 punti, e Masseto, un vino che marchi di vino valutando la frequenza con cui sono domina, tra gli italiani, nelle aste internazionali. ricercati su Wine-Searcher e la loro presenza nella Oltre ai cinque super vini toscani nelle 10 migliori lista dei vini dei ristoranti stellati. Il risultato è il marche di Wine-Lister ci sono cinque importanti ranking “Brand Score” per ogni paese. vini piemontesi. Al numero 6 Nell’ultima edizione italiana le della classifica, infatti, c’è Gaja prime cinque posizioni della clasNon solo esposizione: Barbaresco, con 975 punti, sifica sono occupate da altrettanti Vinitaly organizzerà all’interno davanti a Giacomo Conterno vini toscani iconici: Sassicaia, della fiera, saloni tematici, Barolo Monfortino Riserva, al Tignanello, Ornellaia, Solaia e numero 7 con 969 punti. Massetto. degustazioni guidate, walk around In ottava posizione, c’è un La medaglia d’oro va alla Tenutasting, focus sui principali mercati, altro pezzo di storia dell’enota San Guido Sassicaia, con 998 conferenze e cene di gala. logia delle Langhe, Bartolo punti su 1000, che è anche la Mascarello Barolo con 962 numero 1 dei “Top 100” di “Wine punti, seguito da Giacomo Conterno Barolo Cascina Spectator” con l’annata 2015, e che ha ricevuto un Francia con 955 punti. L’ultima posizione della top punteggio di 100/100 per l’annata 2016 di ‘The Wine 10 è occupata da due grandi vini, entrambi con 954 Advocate’. Il secondo posto è di Antinori Tignapunti, Gaja Barolo Sperss e Fontodi Flaccianello nello, con 995 punti, il primo Sangiovese ad essere della Pieve, ancora una volta un vino toscano. affinato in barrique, e il primo moderno vino rosso www.vinitaly.com miscelato con varietà non tradizionali, come il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. Sul gradino Giorgio Migliore più basso del podio c’è Ornellaia, un altro giocatore

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NON SOLO VINO Il motto è sempre “drink good”: in stile rétro o più all’avanguardia che mai, i cocktail sono sempre di moda. Il miglior bartender d’Italia ci ha raccontato perchè

Bruno, come ricordi il primo momento in cui Romano di nascita ma milanese di adozione, hai preso bicchiere e shaker in mano? Bruno Vanzan nel 2008 ha vinto il Mondiale Flair È un ricordo ancora ben saldo nella mia testa, come si (riservato ai bartender acrobatici) a Torino, mentre fa a dimenticarlo? Correva l’anno 2005 ed io lavoravo nel 2016 è stato autore del “Miglior cocktail” del in un bar di periferia a Roma, facevo la gavetta, puliMondiale IBA (International Bartender Associavo… pulivo e basta. Ma un giorno, dopo circa 2 anni, tion) tenutosi in Giappone. mi fecero realizzare il primo cocktail. Fu subito amore Capello laccato, taglio alla moda, sorrisone a 32 denti per questo mestiere. e braccia che, mulinando, realizzano acrobazie con bottiglie, bicchieri e shaker. Bruno Vanzan (33 anni) è il Perché hai scelto di intramiglior bartender italiano, tra prendere questa strada? i principali a livello internazioC’è stato un momento o un nale, e nel suo curriculum può Classe 1985, Bruno Vanzan evento particolare che ti ha vantare la partecipazione a oltre ha lo sguardo luminoso e il sorriso convinto a scegliere questa 150 gare mondiali, una quarantidi chi ha una passione ed è riuscito professione? na di vittorie, oltre alla realizzaa farne un mestiere: il barman Ho studiato aeronautica, ma zione di libri e conduzioni teleprovengo da una famiglia umile. visive. Bruno è un barman che Per questo durante gli studi regala spettacolo, che intrattiene lavoravo al bar per guadagnarmi qualche soldo che mi il pubblico con tricks e “magie” durante la preparazioavrebbe reso più indipendente (ho sempre avuto un ne del drink. Abbiamo parlato dunque di questa “arte” carattere forte). All’epoca venivo da un problema di col diretto interessato, che ci ha aperto le porte del suo mondo portandoci virtualmente tra bicchieri, shaker e salute che mi aveva fatto ingrassare fino a pesare 90 kg, a scuola mi prendevano in giro, quindi vidi nel bar tanto, tanto ghiaccio, dietro al bancone. un’opportunità per riscattarmi. Sai, il bancone del bar lo consideravo come il mio palcoscenico, mi sentivo come Bruno Vanzan vince nel 2016, in Giappone, il premio come protetto dal mondo esterno. Decisi in quel momento che miglior cocktail al campionato del mondo IBA che lo consacra come uno dei barman più importanti del pianeta. avrei voluto essere non un bravo barista, ma il migliore. | 97 |


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Quanto hai dovuto studiare, allenarti e sbagliare prima di raggiungere questo livello? Le maggiori difficoltà, considerando soprattutto il fatto che sei un “flair bartender”? Le difficoltà sono il motore della vita, senza quelle non si apprezzano le vittorie. Quando feci il mio primo corso di “flair” il mio insegnante mi disse che non ero portato, che non faceva per me. Io senza scoraggiarmi mi recavo in un parco tutte le sere ad allenarmi 6/7 ore di fila per tornare a scuola il giorno dopo e dimostrare che ero all’altezza! Ecco, da quel giorno ho fatto sempre cosi: gli altri si allenano 10? Io faccio 11! Unisci la spettacolarità delle acrobazie alla preparazione, già di per sé non facile, di cocktail… perché secondo te questo mix ha avuto un così grande successo? Il bere di qualità è al primo posto, certo se questo viene realizzato da mani capaci a rendere la preparazione spettacolare diventa tutto più interessante e divertente. Non si direbbe ma questa è una professione piuttosto antica: il flair nasce nel 1800, quando il primo bartender della storia, Jerry Thomas, intratteneva i propri clienti con la preparazione di cocktail come il Blu Blazeer muovendo le mani e le attrezzature con grande abilità. Abilità che, dunque, hanno conquistato e continuano a conquistare pubblico e clientela.

Aprile mese di vino. È proprio in questo periodo dell’anno che presenti un liquore che trae ispirazione proprio da questa bevanda... IOVEM lega il suo nome all’antichità classica, tradotto dal latino infatti sarebbe Giove, Zeus per i greci. Il vino fu la bevanda più apprezzata e bevuta nel mondo antico, rielaborato in diverse ricette tra cui un vino condito con miele, zenzero e spezie. Tutti questi elementi danno oggi vita a IOVEM: il mosto di vino, il miele, il limone, lo zenzero e il colore viola. Quel viola che nel passato rappresentava le massime cariche della società e veniva esclusivamente indossato da statue di divinità e di imperatori. IOVEM è il simbolo di una nuova storia, ricca di mistero e piacere. L’intenso aroma e gli stimolanti sapori creano un’unica e inaspettata esperienza di gusto. Un modo nuovo di bere italiano.

Hai portato i grandi drink in programmi televisivi, allora la tv non è fatta solo per i grandi piatti e l’alta cucina… E meno male. Per me dico, anche perché non sono proprio bravo tra i fornelli. A parte gli scherzi, nel 2010 ho avuto la fortuna di essere stato il primo barman in Italia a far vedere al pubblico che seguiva il piccolo schermo che i cocktail potevano essere delle esperienze di gusto. Questo mi ha portato alla conduzione di programmi come “Cocktail House” su Sky Uno e a farmi conoscere da milioni di Italiani.

Per i grandi chef è fondamentale viaggiare, scoprire altre culture per migliorare e migliorarsi. È lo stesso anche per un barman di alto livello? Sicuramente. Ho vissuto in Africa per due anni, in Usa per un anno e con il mio lavoro gareggiando e facendo il brand ambassador, ho avuto la fortuna di visitare più di 60 paesi nel mondo. La conoscenza sta nell’osservare, nel lasciarsi ispirare da quello che il mondo ci offre. A volte cose semplici, culture diverse, usanze, lingue, colori, emozioni che si provano a chilometri di distanza da casa portano nelle nostre menti idee, ispirazioni, cocktail unici. Il cocktail più difficile che hai preparato? E quello che ti ha dato maggiori soddisfazioni? Tutto è difficile. Replicare un drink per centinaia di persone non è mai facile ma sicuramente quello che mi ha dato più soddisfazione è il Sushi Martini, il cocktail con il quale ho vinto il campionato del mondo IBA 2016 in Giappone a Tokyo! Lo sento come il mio piccolo bimbo da accudire e preservare. Alessandro Creta

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COROLLA: DAI ’60 CON FURORE Nel 1966 Toyota produceva e commercializzava il primo esemplare Corolla. 53 anni dopo la storia dell’automobile è stata riscritta da questo modello infrangi record

secondi un automobilista sceglie di compare una Erano gli anni dei Beatles e degli hippie, della Corolla. corsa allo spazio e dell’ascesa di Muhammad Numeri e dati che ben spiegano il successo di un Alì. Per la precisione, era il 1966: l’anno in cui modello che ha saputo adattarsi al passare del Jack Brabham vinceva per la terza volta il campiotempo, al perfezionarsi delle tecnologie e all’enato di Formula 1 e l’Inghilterra centrava il suo voluzione dei gusti degli acquirenti. Nessuno in unico Mondiale di calcio. La Germania era ancora quel lontano 1966 si sarebbe immaginato che, a divisa in due e le immagini televisive solamente distanza di oltre mezzo secolo, Corolla sarebbe da pochi anni erano entrate nelle case delle perstata ancora lì, sul mercato, a macinare record sone. Il mondo, attraverso il piccolo schermo, di vendite. E a farlo senza mai invecchiare. era ancora in bianco e nero. Oggi Corolla è un’auto completa in tutto, Era, anche, l’anno di nascita del primo al passo con i tempi e esemplare della Toyocon un’anima immanta Corolla: il modello cabilmente ibrida. Al campione di incassi e di “Il brand Corolla nasce oltre 50 anni fa, Salone di Ginevra è stata longevità della casa giapma per tutto questo tempo è sempre protagonista la nuova ponese che oggi, come più rimasto fedele al concept originale: GR Sport nelle sue due di 50 anni fa, vuole riscriun’automobile che garantisce i massimi varianti, la Hatchback vere la storia del settore e la Touring Sports. In automobilistico. Corolla livelli di qualità, durata e affidabilità” Italia, a partire dal 2020, ha inaugurato il 2019 con Yasushi Ueda, Chief Engineer della nuova Corolla sarà disponibile la prima, l’edizione numero dodici commercializzata nel della serie bestseller di nostro Paese con una motorizzazione 2.0 Hybrid casa Toyota: da quel lontano 1966 infatti sono Dynamic Force, uno dei più innovativi sistemi stati venduti oltre 46 milioni di esemplari, divenibridi. tando nel 1997 l’auto più acquistata della storia. “Il sistema ibrido di quarta generazione – spiegaSecondo alcune statistiche, nel mondo ogni 40 | 100 |


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no i tecnici – è composto da una trasmissione più piccola e più leggera dotata di un’innovativa struttura a doppio asse per il motore e per il generatore, progettata per ridurre gli ingombri, ottenere un treno di ingranaggi a bassa perdita di potenza e permettere un incremento della velocità di rotazione del motore. Il nuovo sistema è quindi capace di privilegiare ancora di più la componente elettrica nell’ambito del sistema ibrido e di raggiungere i 120 km/h in solo elettrico”. La nuova Corolla è il primo modello Toyota a offrire la scelta tra due motorizzazioni Full Hybrid Electric: un 1.8L da 122 CV ed il nuovo 2.0L da 180 CV, entrambi disponibili sulle versioni Hatchback e Touring Sports. Questa offerta conferma come per Toyota la tecnologia ibrida sia in continua evoluzione e con ancora ampie potenzialità di svi| 103 |

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“Coerenza: la nuova Corolla è stata sviluppata attorno a questo termine, bilanciandone il comfort di marcia e la maneggevolezza e garantendo i migliori livelli in fatto di rumore e vibrazioni, comodità dei sedili e qualità del sistema audio” Rembert Serrus - Senior Manager, Vehicle Performance, Toyota Motor Europe


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luppo. Il design della besteller di casa Toyota comunica dinamismo e sportività, mentre alla guida l’auto risulta maggiormente pacata e tranquilla. Il parabrezza ampio assicura una maggiore visibilità della strada, la carreggiata rimane in pieno controllo dell’auto grazie ai sistemi di assistenza alla guida. Grazie a loro, infatti, Corolla riesce a stare al centro della corsia anche in caso di momentanea mancata impugnatura del volante, evitando il classico “ping pong” tra le strisce della carreggiata. L’attenzione per il mercato europeo, soprattutto per quanto riguarda l’ibrido, è massima in Toyota. Lo dimostra il fatto che la versione Touring Sports è stata affidata interamente al centro stile europeo in modo di andare il più possibile incontro all’esigente mercato delle wagon nel vecchio continente. www.toyota.it Guglielmo Collina

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| COL VENTO A FAVORE |

UN DIAMANTE IN MARE La grande stagione della nautica all’italiana non ha mai fine, anzi si rinnova ad ogni passo. Prestazioni, esclusività ed eleganza: questi i presupposti nella realizzazione di barche diventate punti di riferimento per l’intero settore

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| COL VENTO A FAVORE |

una costante ricerca, uno stile inconfondibile e una naturale Stile, navigabilità e sicurezza in mare: questa la filosofia propensione all’innovazione. Tra le molte aziende leader nel alla base delle migliori creazioni degli ultimi mesi, che design d’imbarcazione in mostra coniugano design aerodinaminegli eventi nautici più importanti, co, look aggressivo e sportività. Le forme esterne disegnate Benetti è, certamente, tra quelle che Modelli che hanno conquistato da Giorgio M. Cassetta si presentano più solletica la curiosità degli armaappuntamenti di settore e mostre, fluide e pulite, con proporzioni riuscendo a ritagliarsi una fetta imtori portando il lusso anche in mare. da grande nave: le masse portante nel mercato della nautica Fiore all’occhiello il Benetti Diamond 145 che, con i suoi 44 metri, sia italiano che internazionale. Il delle sovrastrutture si va a collocare in prima posirinnovato vigore del mercato si risono particolarmente dinamiche zione nella gamma Class Benetti, flette nell’offerta dei cantieri italiani anticipando il Fast 125 (38 metri). con una serie di sorprese che allettaTenendo tuttavia in considerazione l’intera “flotta” della casa no la vista e l’immaginazione di esperti e appassionati. Grandi madre, ci si accorge che gli yacht Custom (45 – 67 metri) e brand in grado di conquistare il favore del pubblico grazie a

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B. Now (50 – 68 metri) sono notevolmente più grandi e che, probabilmente, il nuovo panfilo è stato delineato proprio prendendo spunto dalle “sorelle” maggiori. Il perché si evince dalle linee, pensate da Giorgio Cassetta, che si presentano fluide e pulite e trasmettono la sensazione di avere a che fare con una nave di ben più grandi dimensioni: le masse delle sovrastrutture sono particolarmente dinamiche, i fianchi dello scafo (murata) sono molto alti e il lungo ponte è caratterizzato da una linea definita “cavallino rovescio”, caratteristica - visibile da una prospettiva laterale - tipica delle navi grandi e destinate a lunghi viaggi. Diamond 145 si presenta dunque come uno yacht dal lusso discreto, che tuttavia sa azzardare e stupire anche i navigatori più esigenti in fatto di stile, comfort e sicurezza. I volumi interni, come gli esterni, sono capaci di

trasmettere sensazioni di solidità e grandezza: sono personalizzabili secondo i gusti dell’armatore e modellati con linee curve che si snodano in ambienti ampi e accoglienti inondati di luce naturale. Le ampie vetrate dello yacht che si estendono nei saloni, nelle cabine degli ospiti e in quella dell’armatore, aiutano a far esaltare i colori e le chiare tonalità dei materiali a disposizione. Il design interno è moderno, sia nella gamma di materiali selezionabili sia per le linee e lo stile scelto: l’armonia e la morbidezza degli spazi sembrano far perdere la rigidità delle classiche linee divisorie tra i differenti ambienti. Durante la navigazione o all’ancora è possibile godere di piacevoli momenti di relax anche sul ponte esterno. Il beach club di poppa è disegnato a filo d’acqua e diventa uno spazio indipendente e versatile dal grande impatto scenografico,


| COL VENTO A FAVORE |

anche grazie all’ampia vetrata che sostituisce il portellone. La 4 comode cabine doppie per gli ospiti e - in un ambiente posizione della cabina dell’armatore è a prua del main deck, separato - la zona dedicata all’equipaggio, che ha a disposia tutto baglio e dispone di un ampio guardaroba, di un bagno zione altre 5 cabine tra singole e doppie. Diamond 145 conta privato e di uno studio. ìSempre sul dunque un totale di 10 cabine che ponte principale della nave, nella possono ospitare ben 17 persone. La Diamond 145 di Benetti ha in sala parte centrale, si trovano la zona motorizzazione è caratterizzata da cucina e i bagni. Dirigendosi verso due propulsori Man da 1.400 cavalli macchine due Man da 1.400 cavalli a la poppa si scopre un ampio salone l’uno che, a un regime di 2.300 giri/ 2.300 giri/min che garantiscono una che, dietro richiesta dell’armatore, min, garantiscono una velocità masvelocità massima di 15 nodi può essere dedicato o alla zona sima di 15 nodi e un’autonomia di pranzo o come ampio spazio lounge 3.800 miglia nautiche, mantenendo una velocità di crociera di 11 nodi. del salone principale, arredato con www.benettiyachts.it grandi e comodi divani. In quest’ultimo caso la zona pranzo Stefano Valentini verrebbe collocata nell’upper deck. Nel lower deck si trovano

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LE NUOVE FRONTIERE DELLA MOBILITÀ Automotive Service Group decide d’investire sulla qualità, forte della partnership strategica con ALD Automotive, gruppo leader nel settore del noleggio a lungo termine e del fleet management

dono cura dell’auto. Sempre più guidatori, in gran parte privati, Il noleggio a lungo termine resta, così, anche in cima scelgono il noleggio, scelgono il pagamento di un ai desideri di quadri e dirigenti delle imprese del nocanone mensile fisso per l’auto nuova o il veicolo stro Paese come bene tangibile. commerciale per un periodo di tempo e un chiloLe imprese ritengono il NLT uno strumento di grande metraggio prestabiliti, su misura delle loro reali importanza per fidelizzare il dipendente e sottrarlo esigenze, anche per quanto riguarda la scelta del alle sirene della concorrenza, un aspetto quanto mai modello e della configurazione più adatta. importante oggi che sulle risorse umane vengono inIl noleggio a lungo termine continua a registrare vestite ingenti sforzi finanziari e notevoli aspettative. numeri da record, con le immatricolazioni che hanno Automotive Service Group segnato, nel 2018, oltre 52.000 svolge attività di mediazione unità. Il canone cambia a Sempre più privati scelgono il pagamento di e consulenza nel settore del seconda del tipo di veicolo un canone Noleggio di autoveicoli a noleggiato, della durata del mensile fisso per l’auto nuova lungo termine in partnercontratto, del chilometraggio ship con ALD Automotive, previsto, e in base al tipo di o il veicolo commerciale su misura gruppo leader mondiale nel servizi supplementari che delle loro reali esigenze settore del noleggio a lungo vengono scelti: auto sostitutermine e della gestione deltiva, strumenti di gestione le flotte aziendali, grazie alla consolidata esperienza e della car policy, rapporti informativi sull’utilizzazione qualità dei servizi maturata in oltre 50 anni di attività. dell’autoveicolo e la carta di credito per l’acquisto del L’attività di Automotive Service Group è rivolta carburante. Una formula che può variare da uno a tre principalmente a professionisti e PMI che intendono anni, e meno frequentemente si può estendere fino avvalersi dei vantaggi derivati dai servizi di Noleggio a 48-60 mesi. Un fenomeno iniziato da pochi anni a Lungo Termine che la società è in grado di offrire, ma che sta crescendo rapidamente, anche per grandi grazie alla partnership di ALD Automotive. aziende e PMI, per cui scegliere il noleggio a lungo termine significa anche potersi concentrare appieno Margherita Pituano sul proprio lavoro, mentre esperti qualificati si pren| 113 |


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Valido per il riconoscimento di 3 crediti formativi professionali, di cui 1 in materia obbligatoria, da parte dell’Ordine degli Avvocati e di 4 crediti formativi professionali in materia obbligatoria da parte dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

MILANO

Palazzo delle Stelline 08 APRILE 2019

SALUTI ISTITUZIONALI:

INTERVENTI:

DOTT.SSA RAFFAELLA RESTELLI Area Formazione e Lavoro, responsabile Unità Formazione e Lavoro - Centri accreditati al Lavoro Comune di Milano

AVV. REMO DANOVI Presidente Ordine degli Avvocati di Milano

AVV. GIOVANNI BATTISTA GALLUS Avvocato, Array Law, Data Protection Officer

DOTT.SSA MARCELLA CARADONNA Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano

DOTT. LORENZO FRASCOTTI Responsabile Ufficio Privacy - DPO PNO S.r.l.

DOTT. GIUSEPPE DELEO Medico Legale e Consigliere Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Milano ARCH. PAOLO MAZZOLENI Presidente Ordine degli Architetti di Milano AVV. GIULIO PASCALI Avvocato presso Studio Prosperetti in Roma, esperto in Diritto della Protezione dei Dati Personali, Segretario della sezione di Roma di ANAI

AVV. ROBERTO RENZELLA Tesoriere Nazionale e Coordinatore Lombardia ANAI Delegato Cassa Forense

DIBATTITO - CONCLUSIONI E SALUTI MODERA L'INCONTRO IL VICEDIRETTORE DEL TG3 GIULIANO GIUBILEI

Per info: segreteria@eticadelleprofessioni.it • Tel. +39 06 86.93.43.14 • www.eticadelleprofessioni.it


SLIGHT DISCONNECTS by “BIS”

by Riccardo Cavrioli

(Last Night From Glasgow - 2019)

BLUSHING

by “COPELAND” (Tooth & Nail - 2019)

Ritornano i Bis, quelli veri, diciamo così, perché comunque il lavoro precedente, pur uscendo a nome loro, era praticamente incentrato sul “post Bis”, ovvero la breve corsa dei Data Panik. Sci-fi Steven, John Disco e Manda Rin riprendono quindi, dopo una pausa discografica molto lunga (“Return To Central” usciva nel 2001!), ma la loro passione e la loro voglia di tornare nella mischia è più forte anche del tempo che passa. Il disco dei nostri 3 scozzesi preferiti ci riporta a metà degli anni ’90, quando i Bis erano così chiacchierati e synth accattivanti incrociavano chitarre pop-punk, mentre le loro filastrocche a più voci, taglienti e saltellanti, ci entravano rumorosamente nelle orecchie. Non era facile riprendere un discorso in modo convincente, invece l’ispirazione, l’ironia e la voglia di farci ballare e muovere con testi anche sagaci non ha affatto abbandonato la band, ispirata e divertita. Niente di nuovo verrebbe da pensare, giusto una summa di quello che la band sa fare al meglio, va più che bene così, diciamo noi. La vera perla però arriva nel finale, con un brano che sembra trovare ispirazione tanto da malinconici Beach Boys (per le voci) quanto Stereolab: l’agrodolce “The Big Sunshine” è forse una delle canzoni migliori dei Bis e non possiamo che complimentarci con loro.

Non riesco a raccontare i sogni. Mi sfuggono dalla mente appena mi sveglio. Frammenti negli occhi, fotogrammi, ricordi confusi, che non riesco a focalizzare. La stessa sensazione mi pervade ascoltando il nuovo album dei Copeland, che proprio della materia più preziosa delle nostre fantasie notturne è intriso: l’imprevedibilità, l’inafferrabilità e quella incredibile capacità di essere totalizzante. Ad ogni ascolto ne restiamo sempre più incantati, intrappolati, desiderosi di cogliere l’abisso eppure spaventati da tanta magnificenza, eppure non ce la facciamo, perché i sogni non si possono rinchiudere e comprendere alla perfezione. Musica e testi da sogno, sui sogni, per sognare amori finiti o ancora solidi, sognare di danzare, di essere chiamati, desiderati, ma anche di avere paura, di essere soli, una vita insieme, fatta d’amore e di gesti semplici e in cui il nostro ruolo non è certo secondario. Così, catturati e ipnotizzati da tutto ciò, potremmo anche sognare di non doverci svegliare, per non soccombere alla tristezza stessa di non potersi più ricordare quanto appena vissuto. Dai National, ai Radiohead, a Bon Iver, passando anche per il miglior How To Dress Well, se amate e apprezzate il lavoro di questi artisti non abbiate paura ad accostarvi ai Copeland di “Blushing”.

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Il Terzo Pilastro su scala internazionale per un nuovo sviluppo sociale, economico e culturale.

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall’osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l’area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia. Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo. www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it


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