Progress maggio

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MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 124 - ANNO 2018

EURO 5,00

PRIMAVERA IN SELLA

VITE DA CHEF

A TAVOLA!

VERONA LEGEND CARS

IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

I VOLTI DEL BUSINESS

Storie d’amore, storie d’equitazione Il ruggito dei miti del passato

Enrico Crippa: lo Yoda dell’alta cucina Storia sessantottina di un maggio francese

Cibus: il food che fa tendenza Il futuro secondo Stefano Sordi

Cannes 2018: la settima arte rivive sulla Croisette



EDITORIALE

COSCIENZA, CULTURA, CRESCITA Una stagione che torna ad animare la natura, vestendola di calde e allegre tonalità, pronta a stupire e a regalare forti emozioni. È il momento ideale per lasciarsi coinvolgere e sorprendere, trovando nuova linfa dalla più vivace delle stagioni. Nuova linfa per ripartire. Ripartire e ripensare storie nuove e storie di sempre, perché dal passato c’è sempre da imparare. Ce lo ha insegnato, ormai 50 anni fa, quel fermento giovanile che attraversò la borghesissima Francia di De Gaulle riscrivendone, a modo suo, le sorti. Ci ha insegnato che tutto può cambiare, che bisogna assecondare le trasformazioni del tempo per vivere pienamente il presente. E che c’è sempre un tempo per riflettere. Su temi grandi e piccoli, sul mondo di oggi, sulla direzione che questa società sempre più complessa e difficile da comprendere sta prendendo. È l’obiettivo di pregevoli iniziative, come “Dialoghi sull’uomo” festival di antropologia del contemporaneo che porta a Pistoia momenti di scoperta, spettacolo e incontro, o ancora, del Salone del Libro che fa di Torino la capitale dell’editoria italiana e perchè no, di un grande appuntamento mondano come il Festival del Cinema di Cannes, che non si deve necessariamente limitare alla consueta invasione di star, appassionati e paparazzi. Torna anche Forum PA, la tavola rotonda sull’innovazione nella pubblica amministrazione e nei sistemi territoriali, che lancia sempre nuove sfide e spunti di riflessione sulla “relazione complicata” tra progresso e Bel Paese, con efficaci soluzioni per sconfiggere quel muro di diffidenza che da sempre ci separa da tecnologia e innovazione. Perchè l’Italia non è solo un Paese che sa offrire quanto di più bello c’è al mondo in fatto di paesaggi e monumenti: è anche, non dimentichiamolo, una fucina di eventi e di cultura, una terra di incontri all’insegna della musica, del cinema e del teatro. Franco Del Panta


MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 124 ANNO 2018

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46

66

SCENARI CONTEMPORANEI

EVENTI DI CINEMA

STORIE DAL PALCOSCENICO

DIGITAL FIRST

LA SETTIMA ARTE RIVIVE SULLA CROISETTE

24

A FIRENZE LA PRIMAVERA È TUTTA IN MUSICA

72

IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

LE FORME, L’ARTE

STORIA SESSANTOTTINA DI UN SOGNO FRANCESE

ČAJKOVSKIJ MON AMOUR

78

30

SULLO SCAFFA LE

SOTTO IL SOLE DI TORINO

WHO RUN THE WORLD?

A TU PER TU CON STEFANIA CASCIARI

EURO 5,00

50 IN SALA

DENZEL WASHINGTON, L’AVVOCATO IDEALISTA

54 A T AV O L A

IL FOOD CHE FA TENDENZA

60 VITE DA CHEF

38 I V O LT I D E L B U S I N E S S

LO YODA DELL’ALTA CUCINA

82 SERIE TV

TUTTI AMANO KIMMY SCHMIDT

OPEN CLOUD E GDPR: IL FUTURO SECONDO STEFANO SORDI

86

44

90

MARKE TING

L’IMPORTANZA DEL POSIZIONAMENTO

FASHION IN PROGRESS

QUESTIONI DI SAVOIR-FAIRE

FUGA A L LAGO

QUELL’HILTON DEL LAGO DI COMO…


Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

108 P R I M AV E R A I N S E L L A

STORIE D’AMORE, STORIE D’EQUITAZIONE

Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010

credit cover: © Design : Flore Maquin - Photo : Pierrot le fou © Georges Pierre Progress n°124/maggio 2018 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis

92 SÌ VIAGGIARE

CIELO, TERRA, VIETNAM

Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com

98

Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com

ON THE ROAD

IL RUGGITO DEI MITI DEL PASSATO

102 F U O R I R OT T A

LUSSO AD ALTA QUOTA

114 R OV E S C I E S C A L AT E

LA PRIMAVERA FA SPORTIVA L’ITALIA

118 PASSIONE IN MARE

A GONFIE VELE

Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, M. Pituano, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l.

106 TRIPTIPS

UNA STORIA DI OSPITALITÀ

124 FOCUS MOBILITÀ

UNA QUOTIDIANITÀ DA RISCOPRIRE

Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.


Le leggende nascono in Ghana Bukom è un piccolo quartiere della capitale ghanese, Accra. Nonostante le dimensioni e le risorse limitate, ha visto nascere alcuni dei migliori pugili del mondo, con oltre 30 diverse palestre di pugilato nella comunità e un enorme “status di notorietà” associato a questo sport. “Sono andato in Ghana pianificando un racconto sportivo d’azione e sono andato via con qualcosa di molto più profondo: la storia di una piccola comunità urbana che ha visto nascere, e continuerà a veder nascere, alcuni degli atleti migliori del mondo. Questa comunità è definita dalla propria passione per il pugilato.” A dirlo l’Ambasciatore europeo Nikon Ray Demski, autore dell’ambizioso progetto fotografico che cattura l’essenza di questa cultura, immortalando come si allenano e crescono i pugili: da ragazzini del luogo fino all’ingresso nell’arena mondiale dello sport.

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IL ROLAND GARROS INFIAMMA LA TERRA ROSSA

NOTE JAZZ SULLE RIVE DELLA SENNA Al via il Jazz Festival Saint-Germain-des-Prés, evento imperdibile per tutti gli appassionati di questo genere musicale.

Nella capitale francese attese decine di migliaia di spettatori nelle due settimane di competizione. Non ci sarà Federer, Nadal parte con i favori del pronostico.

Dal 24 maggio al 4 giugno le vie della capitale francese si arricchiscono delle note della musica jazz. Il festival è nato Sarà un Roland Garros più ricco ma un by Alessandro Creta 17 anni fa nel quartiere di Saint-Gerpo’ meno affascinante del solito quello main-des-Prés, considerato il luogo di che si appresta ad iniziare a Parigi il nascita del jazz europeo. Un appuntamento che nel prossimo 27 maggio. Fino al 10 giugno sulla terra rossa corso degli anni si è affermato come uno dei princifrancese si sfideranno i migliori tennisti del mondo che pali eventi musicali ed artistici della capitale francese, si batteranno per il sostanzioso premio finale: chi alpunto di riferimento per tutti gli amanti del genere. zerà al cielo parigino l’ambito trofeo, infatti, intascherà In ogni edizione si vedono concerti di giovani artisti ben 2.2 milioni di euro. Un torneo che ha già perso uno provenienti non solo dalla Francia, ma anche dal resto dei protagonisti più attesi: Roger Federer non farà pardel mondo. Nel corso di questi anni il festival è stata te della competizione, un forfait deciso già da qualche un’ottima occasione per guardare e ascoltare Norah settimana per preparare al meglio Wimbledon, dove Jones, Manu Dibango, Michel Portal, Lucky Peterson, King Roger ha già trionfato 8 volte (l’ultima proprio lo Kenny Barron e molti altri. Il programma è suddiviso scorso anno). in diverse categorie: programma giornaliero, serate, il Non mancheranno certo i grandi campioni al più concorso dedicato ai giovani talenti, il jazz delle donne, importante torneo mondiale sulla terra rossa: il favoriJazz n’chat, dilettanti, la fotografia e il jazz in prigione. to Rafa Nadal (trionfatore a Parigi già in 10 occasioni) Divisi per categorie anche gli artisti: sui palchi per le difenderà lo scettro di re del Roland Garros dagli vie di Parigi troveranno spazio i nuovi talenti, la scelta attacchi dei vari Djokovic, Cilic e del giovane rampante speciale del festival, l’ospite d’onore, il rilascio Zverev, tennista tedesco rivelazione dello scorso anno. di album e gruppi vocali amatoriali. Al festiNadal, attuale leader della classifica Atp, ha già val protagonista il jazz in ogni sua forma dichiarato che il suo primo obiettivo stagionale e declinazione: non solamente concerti sarà quello di trionfare al centrale di Parigi e i ma anche jazz come cultura multi-artifavori del pronostico pendono tutti per il tennista stica con mostre fotografiche, conferenmaiorchino. Molta attesa anche per il torneo ze e corsi di perfezionamento. femminile: la lettone Ostapenko dovrà difendeSito ufficiale: re il titolo conquistato 12 mesi fa. A insidiarla la numero uno del ranking mondiale Simona Halep, festivaljazzsaintgermainparis.com la danese Wozniaki e la spagnola Muguruza. Eventi gratuiti e a pagamento, biglietti a www.rolandgarros.com partire da 15 euro. Biglietti a partire da 99 euro.

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UN TRIONFO DI COLORI E PROFUMI AL RHS CHELSEA FLOWER SHOW

La mostra di fiori e piante avrà un’estensione di 11 acri e sarà accompagnata da spettacoli a tema e lezioni formative impartite dalla Royal Horticultural Society. Novità del 2018 sono gli «Space to Grow Gardens», Si tratta della più grande ed un approfondimento per imparare a importante esposizione floreale progettare e a prendersi cura di un della Gran Bretagna. Tra le più giardino in piena città. Dopo tutto i antiche e frequentate al mondo, tempi corrono e anche il giardinaggio è organizzata annualmente dalla deve adeguarsi alla forte, e veloce, urRoyal Horticultural Society. by Marika Tiberi banizzazione. Altro cambiamento sarà negli orari, che verranno prolungati Dal 22 al 26 maggio il quartiere Chelsea si colora di fino a sera per godere della mostra anche in notturincantevoli fiori presso il Royal Hospital. Un’esposizione na accompagnati dal «The Chelsea Late Event», un di grande importanza per gli amanti del giardinaggio evento serale che includerà gruppi musicali, artisti di e dell’orticoltura, che raccoglie ogni anno 150.000 strada e mercatini d’artigianato. Il prezzo dei biglietti persone incuriosite e appassionate dall’arte del saper varia a seconda della permanenza e del giorno in cui curare piante e fiori. In mostra, oltre a bellissime rarità si vuol visitare la struttura. naturali, le ultime novità in fatto di giardinaggio e design Per info consultare il sito ufficiale: www.rhs.org.uk da giardino.

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IL VINO È DI CASA A BERLINO

BERLINO CITTÀ APERTA Anche maggio ha il suo Carnevale, e ce l’ha a Berlino. La capitale tedesca è protagonista in primavera con un evento che, se calendario alla mano risulta particolarmente fuori stagione, è capace con le sue sfilate di radunare migliaia di persone.

Giunge alle 25esima edizione il Weinmesse Berlin, il principale appuntamento enologico tedesco che dal 4 al 6 maggio occuperà i padiglioni del Quartiere fieristico della capitale.

È già un’edizione storica quella che Dal 18 al 21 maggio gli street party by Guglielmo Collina apre alla Fiera di Berlino. Dopo 24 edipopoleranno le strade della capitale zioni il Weinmesse abbandona la veccon musiche, balli e colori provenienti da ogni parte chia sede a Friedrichstrasse e trova una nuova casa, pronta del mondo e che coinvolgeranno un milione e mezzo ad accogliere i quasi 400 espositori nazionali ed internadi visitatori. Sono oltre 5000 invece i protagonisti che si zionali e i 32.000 visitatori previsti che, per l’occasione, esibiscono con maschere e costumi tra strade e palchi, potranno anche assaporare vini non ancora sul mercato. sfilando nella parata principale che ha luogo domenica Apriranno le loro porte i padiglioni 18 e 20 del quartiere 20 e che rappresenta il culmine di questo straordinario fieristico berlinese che, quest’anno, ospita anche il premio Festival primaverile. Una festa che incarna la multicultuBerlin Wine Trophy. Durante questa competizione, riservata ralità di una città cosmopolita come Berlino che riesce solamente a operatori e professionisti del settore, una giucosì a mostrare la sua veste di metropoli aperta, attenta ria competente composta da oltre 150 esperti degusterà all’integrazione delle minoranze e degli stranieri. Il primo 6.000 vini per designare l’etichetta dell’anno. Il concorso è Carnevale della Cultura risale al 16 maggio 1996 e da ormai considerato il più importante per quanto riguarda la allora è stato celebrato ogni anno durante il weekend di degustazione di vini ed è promosso dall’OIV (OrganizzaPentecoste. Un grande festival con colori, musica e balli zione internazionale della vigna e del vino). provenienti da tutto il mondo. Il Salone è organizzato da Messe Berlin in collaborazione Quando: 18-21 maggio con la Deutsche Wein Marketing. Dove: Partenza: Hermannplatz alle 12:30, Fine: Yorckwww.messe-berlin.de straße/Möckernstraße karneval-berlin.de

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SU DUE RUOTE AL FIVE BORO BIKE TOUR

e il Bronx, passando per il Madison Avenue Bridge. Si rientra a Manhattan prima di dirigersi verso sud, lungo l’East River sul FDR Drive. Passando Si parte in 30mila per quello che per Queensboro Bridge nel Queens a New York è ormai un appuntaci si avvia a sud, attraverso il ponte mento fisso tanto quanto la maraPulaski verso Brooklyn. Infine, oltre tona di cui ne ricalca la formula e, in parte, il percorso la Brooklyn-Queens Expressway, si percorre il ponte Verrazano-Narrows Il “Five Boro Bike Tour” è uno dei più fino al traguardo di Staten Island. La grandi eventi ciclistici degli Stati Uniti, corsa è promossa da “Bike New York”, by Marika Tiberi con un percorso che si sviluppa per un’associazione no profit che incentiva circa 40 miglia (64 km) e si inoltra per e incoraggia una scelta civile, salutare i 5 distretti della città. La maratona a due ruote attravered eco-friendly come l’uso della bicicletta. Non solo la sa anche i 5 ponti principali e le superstrade normalFive Boro Bike Tour, anche altri eventi vengono promossi mente chiuse ai ciclisti, ma che per l’occasione sono da “Bike New York”. Oltre alle varie uscite sul territorio, a vietate al traffico automobilistico. La prima edizione del cadenza annuale troviamo anche il “Bike Expo”. Dal 1977 “Five Boro Bike Tour” si è svolta nel 1977 e , al tempo, la corsa ciclistica newyorkese si svolge nella prima domel’iniziativa aveva il nome di “Five Boro Challenge” con nica di maggio, quest’anno i partecipanti saranno chiamati 250 partecipanti per un percorso di circa 80 miglia. a raccolta il 6 del mese. Una divertente e comunitaria corsa La partenza oggi è a Lower Manhattan, il percorso si tra le vie della Grande Mela a scopo esclusivamente ludico snoda poi verso nord, attraverso la Sixth Avenue fino al ed educativo. cuore di Central Park, per poi proseguire verso Harlem www.bike.nyc

Justin Timberlake || 12 12 ||



EZ-GO, IL FUTURO DELL’AUTO SI FA SEMPLICE

più attenta, sicura e certamente più eco-sostenibile. Quello di Renault è un grande balzo Renault pronta a rivoluzionare il in avanti per quanto riguarda l’innovaconcetto di auto con un concept che propone una nuova idea di zione automobilistica: EZ-GO sembra taxi. Una macchina “condivisa”, un’auto uscita da un film con ambiennon di proprietà, che non necessitazione futuristica, ma potrebbe essere ta di autista più vicina di quanto non possiamo pensare. Mobilità intelligente: queste le Il futuro sembra essere arrivato. parole chiave della casa francese che by Guglielmo Collina Durante lo scorso salone di Ginevra, potrebbe rivoluzionare presto il modo Renault ha presentato una concept car in cui pensiamo e usufruiamo del taxi. che (relativamente) presto potremo vedere nelle nostre Al motore elettrico e alla trazione anteriore si affianca un strade. La casa francese ha ideato e prodotto i primi sistema a quattro ruote sterzanti e sospensioni attive, con esemplari di un taxi futuristico, elettrico e soprattutto una velocità massima indicata in 50 km/h e autonomia gadotato di guida autonoma. EZ-GO, questo il nome della rantita da un sistema che permette di alimentare il veicolo rivoluzionaria macchina (pronuncia inglese eloquente, attraverso la superficie delle corsie preferenziali percor“Easy-Go”), è infatti il primo esemplare di taxi-robot se. A questo punto manca “solamente” la realizzazione mai realizzato e apre le porte a un futuro in cui queste delle infrastrutture necessarie per permettere a EZ-GO vetture non saranno più guidate dalle persone. Un “pilota” di circolare per le strade delle nostre città. La EZ-GO è autonomo che dirigerà un vagoncino elettrico, sviluppato disponibile quando serve, ma non occupa parcheggi in attorno ad un divano ad U, dotato di un ingresso frontale città e non è di proprietà di alcun privato cittadino. Un con il portellone che fa entrare i passeggeri aprendosi concetto suggestivo, sicuramente innovativo, che rivoluverso l’alto, lasciando spazio a una pedana estraibile. zionerà nei prossimi anni il modo di concepire il mondo L’ambizione è grande, quella cioè di poter sostituire i automobilistico. mezzi pubblici per garantire una circolazione in strada Con Renault il futuro, ora, sembra un po’ più vicino.

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PROFESSIONE INFLUENCER

Lo sa bene la piattaforma di ricerca web Lyst che, monitorando le ricerche relative a 12mila store online, ha dato vita a un report che individua le Testimonial ed endorser di tutto celebrità che più e meglio influenzano il mondo è ora di farvi da parte. Il un bacino di consumatori florido come mercato è nelle loro mani, parola di quello delle teen. In altre parole, quelle teen. che meglio sanno tradurre in acquisti, Che l’influencer marketing sia destinae quindi in guadagno per le aziende, la to a dominare la scena ancora a lungo, loro attività social. è un dato di fatto. Apparentemente La più persuasiva del globo è Zendaya. by Margherita Pituano gran parte del merito è della generaSe vi state chiedendo chi sia, sappiate zione zeta, quella dei nati tra il 2000 e che ha quasi 50 milioni di follower su il 2010, quella più preziosa per influencer e aziende, Instagram. Attrice e cantante - ha conosciuto la fama quella che respira a ritmo di digital e si nutre di soli grazie ai programmi di Disney Channel, ha partecisocial. Postare, postare, postare. Questo il mantra. pato all’edizione a stelle e strisce di “Ballando con le Ma anche copiare, soprattutto look e outfit. stelle” ed è da poco approdata al cinema con “The greatest showman” - ha “fatto la storia” quando lo scorso febbraio ha partecipato a una sfilata di Michael Kors con una tuta rossa che nelle 24 ore successive ha fatto aumentare le ricerche sul tema del 43%. La più giovane in classifica, ma non per questo meno influente, è Millie Bobby Brown, Undici di Stranger Things. Le sta col fiato sul collo Camila Cabello, recordwoman del pop con la sua Havana. Chiudono la top five la top model Kaia Gerber, figlia di Cindy Crawford, con miseri 3,1 milioni di seguaci su Instagram, e Bella Thorne, altra stella nata dal palinsesto Disney Channel: il 15% in più di persone si sono chieste chi fosse Pamella Roland dopo che l’attrice aveva sfoggiato le trasparenze di un suo corpetto. Ora che le conoscete, dovete solo temerle…

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LUSSO? QUESTIONE DI EDUCAZIONE... Il Glion Institute of Higher Education è uno degli istituti universitari più influenti al mondo nel campo dell’Hospitality Management, nato dall’esperienza di Dominique Toulousy, due stelle Michelin e una passione oggi interamente dedicata alla formazione di giovani talenti.

by Margherita Pituano

Dall’innovativo Campus di Montreux spiccano il volo i futuri leader del settore, oggi al debutto in un ristorante gourmet immerso in una calda atmosfera Belle Époque, con un panorama mozzafiato sul Lago di Ginevra e sulle Alpi. Dall’iconico hotel originariamente situato nell’edificio del XIX secolo, il concept architettonico del ristorante «Le Bellevue» è stato ideato da Michel Gicquel e Natacha Froger, due luminari del design e dell’architettura di hotel. Il loro obiettivo principale era quello di integrare la vista spettacolare e senza ostacoli del lago di Ginevra e delle Alpi, utilizzando il panorama come sfondo e portando un senso d’identità alla posizione storica. Da qui lo Chef Dominique Toulousy, il Restaurant

Manager Chantal Wittmann e gli studenti del primo semestre, lavorano insieme per proporre un menù business lunch completato dalle proposte healty-gourmet del nuovo ristorante Fresh, sempre all’interno del Campus e anche aperto al pubblico. La cucina di Le Bellevue privilegia prodotti stagionali e locali come il coregone e il gambero di lago, il formaggio svizzero, il vitello dell’Oberland Bernese, l’agnello del Vallese, la carne della Val d’Hérens, le spugnole e la cacciagione locale durante la stagione di caccia, oltre ai frutti di mare come l’astice di Brittany, le capesante e le ostriche. Questi ingredienti sono valorizzati da ricette che si concentrano sulla materia prima, senza l’uso di aromi artificiali e da tecniche di preparazione che rispettano la tradizione culinaria ma implementate in modo coinvolgente e con una spinta verso l’innovazione per appassionare gli studenti. Ricette per scoprire i prodotti e le spezie del mondo, risvegliando i sensi. www.glion.edu

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CREARE PER CAMBIARE, CAMBIARE PER CRESCERE

archivio di registrazioni audio e video (che ha raggiunto il mezzo milione di visualizzazioni), un progetto scolastico È alle porte l’edizione numero nove di che ha visto la partecipazione di circa “Pistoia Dialoghi sull’uomo” che per 20.000 giovani e una serie di grandi quest’anno seguirà il tema: “Rompere le mostre fotografiche che ogni anno regole: creatività e cambiamento”. completano il percorso del festival. Dal 2009 a Pistoia tre giornate all’inIl tema di quest’anno “Rompere le segna del dialogo e del pensiero. Uno regole: creatività e cambiamento” sguardo alle società umane di carattere chiama i maggiori esperti italiani e by Marika Tiberi critico e sociologico, grazie all’interinternazionali, filosofi e pensatori vento di esperti in diversi ambiti che, contemporanei a interrogarsi su cosa messi a confronto, istituiscono un discorso serio e nuovo spinge l’uomo al continuo cambiamento e perché è sui temi scelti. Un impegno culturale e civile quello della necessario rompere le regole vigenti per potersi rinnovare. Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Cos’è la creatività? Quanto la creatività ha a che vedeil Comune di Pistoia che, insieme all’ideatrice nonché direttrice del Festival Giulia Cogoli, si impegneranno a re con le relazioni sociali interculturali? “La creolitudirispettare anche per questa edizione. ne, il meticciato, gli incroci e le ibridazioni culturali I successi raggiunti sono notevoli e con orgoglio sono stati in tutte le epoche e culture occasione di Pistoia può confermare di essere stata in grado forte impulso creativo – spiega la direttrice Giulia di avvicinare un Cogoli – ecco gran numero di perché in un persone (durante momento storila scorsa edizione co di imponenti c’è stato un incremento flussi migratori, coniugati del 37,5% delle presenze rispetto alla precead una globalizzazione pervasiva, mi sembra dente) a quei discorsi chiave posti dalle scienze estremamente attuale riflettere da un’angolatuumanistiche, garantendo dignità, serietà e rinra antropologica su cosa sia oggi la creatività novamento dei media che li rendono fruibili e quali siano le sue leve”. Mai sottovalutare al pubblico. Perché “Dialoghi sull’uomo” l’importanza del chiedersi “perché?”. non consiste in una noiosa lezione frontale, ma coinvolge e insegna con eventi autoPISTOIA- DIALOGHI SULL’UOMO revoli, incontri, spettacoli e letture nella 25-27 maggio 2018 bellissima cornice del centro storico Biglietti: della città toscana. Euro 3.00 per le conferenze Il festival ha prodotto una collana Euro7.00 per gli spettacoli di volumi editi da UTET, un vasto www.dialoghisulluomo.it

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Galleria d’Arte

LIU BOLIN New Works boxartgallery.com

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| SCENARI CONTEMPORANEI

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| SCENARI CONTEMPORANEI

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DIGITAL FIRST Politica, amministrazione, imprese e cittadini : tutti protagonisti nel “Sistema Italia” per non perdere la rotta verso l’innovazione

Il pericolo c’è: una situazione di stallo governativo come quella attuale aumenta il rischio di una brusca frenata del processo evolutivo del nostro Paese e di tabula rasa di quanto è stato fatto finora di buono per l’Agenda Digitale italiana. Se è vero che il panorama d’innovazione oggi ci sembra, forse come mai prima, ampio e organico, è altrettanto vero che è necessaria un’attenzione continua per ottenere i risultati sperati. Il tema dell’innovazione va, dunque, mantenuto al centro del dibattito politico e culturale del Belpaese. A porsi questo ambizioso obiettivo una convention profondamente aggiornata, che offre interessanti spunti per la valorizzazione e la crescita delle persone, della qualità della loro vita e del loro lavoro. L’edizione di quest’anno di Forum PA assume ancor più importanza proprio alla luce dell’attuale periodo di incertezza governativa, ponendosi come tramite, come veicolo di innovazione e di scambio per consentire a cittadini e aziende di avvicinarsi a un’“entità”, la Pubblica Amministrazione, vista sempre come troppo lontana. Dall’altra parte, questa può cogliere l’opportunità per snellirsi e rendersi più accessibile attraverso quell’elemento che da qualche anno sta radicalmente modificando nella forma, e nella sostanza, la nostra società: il digitale. Così FORUM PA 2018 diventa protagonista di un

processo di advocacy partecipativo finalizzato a sostenere la centralità dei processi di innovazione in atto. L’intera manifestazione è progettata come momento di confronto e elaborazione che porterà alla redazione di un Libro Bianco da consegnare al nuovo Governo. In scena dal 22 al 24 maggio al Roma Convention Center “La Nuvola”, FORUM PA è il punto di riferimento in materia di innovazione e modernizzazione della pubblica amministrazione italiana. Un forum che si presenta come un’esperienza unica per apprendere, discutere, ispirare e farsi ispirare. Parla il Direttore di Forum PA, Gianni Dominici «In un momento come questo è fondamentale rimettere al centro i temi dell’innovazione, scongiurando il rischio di ripartire da zero, bloccando anche i processi di modernizzazione lentamente avviati. È quello che faremo nei tre giorni di FORUM PA, attraverso incontri più tradizionali e format innovativi che permetteranno un confronto più aperto e informale». «Metteremo in scena l’innovazione attraverso gli spettacoli teatrali “Company talks” e lavoreremo in modalità collaborativa nel grande OST, l’Open Space Technology sul tema dell’open governance che abbiamo in programma per il pomeriggio conclusivo». Giorgio Migliore FORUM PA 2018 22-24 maggio Roma Convention Center “La Nuvola” | 23 |


| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

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STORIA SESSANTOTTINA DI UN SOGNO FRANCESE “Forse lo schermo era veramente uno schermo, schermava noi, dal mondo. Ma ci fu una sera, nella primavera del ‘68, in cui il mondo finalmente sfondò lo schermo”

gere un legame tra università e lavoro prediligendo Recita così una delle battute più celebri di le facoltà tecniche e scientifiche. Questo progetto “The Dreamers”, il film diretto da Bernardo “tecnocratico” dà vita, il 22 marzo, al primo atto di Bertolucci e basato sul racconto “The Holy protesta: 200 studenti occupano la facoltà di Lettere Innocents” di Gilbert Adair. dell’Università di Nanterre, nella banlieue nord-oProtagonista il sentimento sovversivo dei giovani vest di Parigi. d’oltralpe che nel maggio 1968 diede vita alla cosidLo sgombero predisposto dalla polizia si fa piuttosto detta “Primavera francese”: quattro mesi, tra marzo violento e gli studenti, per tutta e giugno, dominati da battaglie 1968. Il sentimento sovversivo risposta, si trasferiscono in una culturali e politiche che interesnuova Università, la Sorbona, dove sarono anche gran parte del resto dei giovani d’oltralpe dà vita d’Europa. alla cosiddetta “Primavera francese”: nascono molti degli slogan che li accompagneranno per tutta la lotta Dagli studenti agli operai, un quattro mesi, tra marzo e giugno, sociale e che rimarranno incisi mondo pronto a scrollarsi di dosso dominati da battaglie nella memoria storica mondiale. il vecchio, la pedante tradizione, culturali e politiche “Il est interdit d’interdire” (“vietato quella società borghese ormai vietare”), sotto la guida di Dany il priva di ogni fascino. Rosso, al secolo Daniel Cohn-Bendit, un anarchico Oltre che dei valori tipicamente sessantottini, la nato in Germania. Le forze dell’ordine intervengoFrancia si fa carico del malcontento nei confronti no prontamente per ristabilire l’ordine, causando dell’operato di Charles De Gaulle, baluardo di tutte, però l’effetto contrario. Il seme della rivolta è ormai o molte, delle cause per cui i francesi si battono. La germogliato e il 13 maggio la situazione si complica. scintilla la scatena la riforma proposta da Christian Fouchet (ministro dell’Educazione nel governo Mentre gli studenti continuano a occupare la Sorbona, Parigi viene bloccata da un corteo di 800 mila gollista di Georges Pompidou), che punta a strinoperai che sfilano al grido “Ce n’est qu’un debut, continuons le combat” (“È solo l’inizio, continuiamo Dagli studenti agli operai, un mondo pronto a scrollarsi di dosso il vecchio, la pedante tradizione, quella società la lotta”). La rivoluzione dei giovani studenti uniborghese ormai priva di ogni fascino.

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versitari diviene ispirazione per l’intero Paese: molti gli scioperi e le fabbriche occupate in una situazione di quasi totale anarchia. La visione moderna e sovversiva dei sessantottini sembra non avere limiti né confini, in grado com’è di mettere a ferro e fuoco la Francia, persuadere tutta la classe operaia e guidare il malcontento di un’intera generazione, quella del dopoguerra. L’ampiezza della protesta e la sua significativa durata sono tali da creare il movimento sociale più importante nella storia francese del XX secolo. Eppure anche questa primavera ha una fine, quando violenze e cortei spregiudicati iniziano a preoccupare i francesi. L’entusiasmo si spegne e le manifestazioni che prima gridavano al cambiamento, al rinnovamento culturale, inneggiando alla lotta sociale, ora si fanno più calme e posate, chiedendo il ritorno alla normalità. Il 25 maggio si registrano due morti, un manife-

Si tratta di una vera sommossa nata in maniera spontanea, che, in pochi giorni, travolge la politica e la società francese. Il movimento, inizialmente studentesco, si allea con quello operaio, peraltro vastissimo. stante e un poliziotto, sangue che pesa non poco sull’animo dei francesi. Il giorno successivo, ecco un’altra grave notizia: la benzina dovrà essere razionata a causa dei frequenti scioperi e dei disordini che intralciano il rifornimento. Il vento cambia, i cortei pure. “Ordine subito” esclamano i manifestanti. Un’aria nuova che fa male ai sogni dei rivoluzionari, fa male a chi ha creduto in un rinnovamento. In questa parte finale del maggio ‘68 le ferite delle botte si fanno sentire più prepotentemente. La rivoluzione sta fallendo, non ci saranno giorni di unità e pace come si augurava il socialista François Mitterrand, leader dell’opposizione al Esattamente 50 anni fa cominciò a Nanterre, nel sobborgo ovest di Parigi, uno dei maggiori episodi della storia internazionale dalla fine della Seconda Guerra mondiale: quello che i media e i politici usano chiamare gli “avvenimenti del 68”.

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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

governo gollista. Sarà proprio De Gaulle a fermare il vento della primavera. Appare in tv, scioglie l’Assemblea nazionale (Camera) e convoca nuove elezioni per fine giugno. Il partito gollista stravince. La tanto odiata generazione tradizionalista vince ancora contro sogni e lotte. Una sconfitta per tanti è vero, ma gli animi di tutte quelle persone, l’entusiasmo e il fervore culturale che caratterizzò il maggio 1968 non si esaurirono, ma si radicarono e i

Un periodo ed una cesura significativi nella storia contemporanea francese, una vasta rivolta spontanea, di natura insieme sociale, politica e anche filosofica, indirizzata contro la società tradizionale cambiamenti, in futuro, ci furono. La gente era diversa, lo schermo era stato rotto, finalmente si vedevano le cose, si chiamavano per nome e il vento della primavera soffiava ancora. “E se credete ora che tutto sia come prima perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.” Fabrizio De André - Canzone del Maggio. Marika Tiberi | 28 |

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| IL MONDO| CHE | CAMBIA XXXXÂ (NON)

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NUOVI TREND: VIAGGIO NELL’INFLUENCER MARKETING A tu per tu con Stefania Casciari, Managing Director di Pulse Group Italia.

quello l’unico focus della nostra attività. Il modo in cui Kastenholz e Daniel ci sono arrivati è quasi casuale: inizialmente il sogno era quello di lanciare un brand di abbigliamento, Noemii, specializzato in abbigliamento da mare, con parei, costumi da bagno e via dicendo. Iniziando questo tipo di attività, i due si sono scontrati con la difficoltà di comunicare il nuovo marchio, soprattutto per via del suo posizionamento, con una fascia di prezzo abbastanza alta. I nostri fondatori all’epoca non avevano né i contatti né le risorse per andare in tv e farsi pubblicità, per cui hanno cominciato a inviare i prodotti a delle influencer di Instagram e da lì si sono resi conto che questo tipo Christoph Kastenholz e “Il Gruppo PULSE è costituito da due aree, di attività aveva un ritorno elevato rispetto all’investimento. Lara Daniel, co-fondatori Pulse Advertising e Pulse Management, e di Pulse Group, sono stati ha tre uffici, uno ad Amburgo, che funge da Alla fine hanno abbandonato il business della moda e hanno nominati da Forbes tra gli headquarter, uno a Milano, inaugurato a deciso di fondare Pulse Group. under 30 più influenti al settembre, e uno a New York.” Oggi il gruppo è costituito da mondo per la categoria Stefania Casciari - Managing Director Pulse Group Italia due aree, Pulse Advertising e Media & Marketing: come Pulse Management, e ha tre ufinizia la storia del gruppo? Siamo molto orgogliosi che i nostri fondatori, Chrifici, uno ad Amburgo, che funge da headquarter, uno a Milano, inaugurato a settembre, e uno a New York. Le stoph e Lara, siano stati inseriti nella lista dei 30 under 30 più influenti di Forbes! I due soci hanno rispettivamente 27 e 29 anni e sono rientrati nella Stefania Casciari è Managing Director Italia per categoria “media e pubblicità” perché Pulse è una delle Pulse Advertising, agenzia leader nell´influencer marketing e nella gestione dei “digital” talent. prime agenzie ad aver sviluppato come core business A Settembre 2017 il Gruppo ha aperto la filiale italiana l’influencer marketing. Noi non facciamo altro, è In un presente sempre più digitalizzato, che ci vede proiettati verso un futuro giocato completamente sul piano dell’immagine, emergono con forza una serie di nuove professionalità e dinamiche destinate ad avere un peso molto determinante nell’ambito del marketing e del business in generale. Emblematico in questo senso è lo sviluppo dell’Influencer Marketing, di cui Pulse Group, leader globale nel settore, rappresenta un esempio di eccellenza. Per comprendere meglio questo tipo di trasformazione del mercato della comunicazione, abbiamo intervistato Stefania Casciari, Managing Director Pulse Group Italia.

che ha sede a Milano e conta 8 dipendenti.

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due aree coprono ovviamente due ambiti operativi diversi: l’Advertising si occupa dello sviluppo di campagne di Influencer, dalla selezione dell’influencer alla fase creativa, operativa e di reportistica e analisi; mentre l’area Management si occupa della gestione diretta di alcuni talenti, come se fossero delle vere e proprie celebrities del cinema. Questa suddivisione strategica è rispecchiata anche dai fondatori: Christoph è CEO di Pulse Advertising, Lara è CEO di Pulse Management. Pulse Group ora è presente anche a Milano: perché è nata la necessità di una base in Italia? Il team italiano è nato circa 2 anni fa, perché l’Italia è stata uno dei primi mercati che il gruppo ha deciso di sviluppare, insieme a Germania e Spagna. All’inizio c’ero solo io a rappresentare il nostro paese ad Amburgo, presso il nostro quartier generale. Poi l’anno scorso, con un team di 8 persone attivo su un pacchetto clienti abbastanza cospicuo, abbiamo deciso di aprire la sede a Milano, dove ora si trovano entrambe le nostre aree di riferimento, Advertising e Management. È stato un processo: nel corso del tempo ci siamo resi conto di avere la necessità di operare il più vicino possibile ai clienti e agli influencer del nostro mercato di competenza. | 122 |


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Paul&Shark ha scelto il surfista-influencer americano Erik Conover per testare la nuova capsule Shark777: in sette giorni “vissuti pericolosamente” in Norvegia Conover ha ottenuto il top della performance.

Il campo dell’Influencer Marketing è in ascesa costante: come si configura il ruolo di un influencer all’interno di una dinamica promozionale di successo? Sicuramente il nostro è un campo difficile: la conoscenza ancora scarsa delle dinamiche e dei meccanismi dell’influencer marketing crea disorientamento e scalpore, anche perché la novità di questo tipo di attività porta alcune persone a improvvisarsi professionisti e a commettere errori marchiani. Quello che noi facciamo in primo luogo è selezionare gli influencer in base a determinate caratteristiche imprescindibili, prima fra tutte la genuinità. Prendiamo in considerazione soltanto quei personaggi che effettivamente hanno una presenza reale sulle piattaforme digital. Niente follower comprati, ma attività svolte in maniera organica con contenuti che si rivolgono a un target appetibile per i brand. Infine, è cruciale una valutazione di natura qualitativa, perché ogni influencer è tale all’interno di un determinato ambito e non può esserlo per tutto, senza differenziazioni. Puoi raccontarci alcune case history particolarmente significative per il gruppo? La prima attività che mi viene in mente è quella che stiamo facendo a livello europeo con Telekom, partendo dalla Germania, con “L’Influencer Marketing rappresenta una strategia di marketing che si focalizza sul ricorso a opinion leader nel mercato o in un determinato network per diffondere un certo messaggio verso i consumatori finali”. Parola di Christoph Kastenholz, CEO di Pulse Advertising

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tutto il concept creativo relativo alle attività svolte da Erik, giocando insistentemente sulla ripetizione del numero 7. Ovviamente, ogni dettaglio è stato comunicato ai giornalisti e Conover è stato ospite anche nello showroom del cliente per incontrare direttamente i reporter. Il goal della campagna era quello di svecchiare il marchio e di creare dei contenuti notiziabili e siamo riusciti a raggiungerlo in pieno.

lo scopo di ringiovanire il brand e parlare a un target molto giovane. Ciò che abbiamo fatto è stato intervenire con una serie di iniziative diverse, dal product placement del prodotto a contenuti speciali e a video realizzati da youtuber per spiegare le diverse funzionalità del prodotto. Abbiamo coinvolto alcuni top influencer e moltissimi micro influencer, per poter raggiungere meglio il target specifico, studiando attentamente le demografiche di ciascun influencer. Ad ogni personaggio sono stati associati dei link di conversione per capire quanti utenti alla fine sceglievano di andare sul sito e acquistare il prodotto Telekom. Questa è una delle attività più dettagliate mai poste in essere, proprio perché è stato fondamentale avere la possibilità di misurare i risultati per testare l’efficacia della strategia. Lo scorso anno, invece, per Paul & Shark, abbiamo sviluppato una campagna a partire da un semplice brief: l’azienda doveva lanciare una giacca chiamata 777, studiata per riparare dalla pioggia, ma il lancio doveva avvenire nella modalità più creativa possibile, per far sì che ne parlassero anche i giornali. Allora abbiamo scelto uno youtuber, l’americano Erik Conover, gli abbiamo fatto indossare la giacca per 7 giorni e lo abbiamo mandato in 7 località della Norvegia per svolgere 7 attività estreme differenti. Surf, kayak e tanto altro: abbiamo sviluppato

L’Influencer Marketing è maggiormente efficace su un target di giovanissimi o può essere indirizzato a un pubblico ancora più ampio? Dipende. Di certo esistono alcuni canali che sono più adatti a un pubblico più giovane, come ad esempio Instagram. Allo stesso tempo, però, esistono altri canali, Facebook e Twitter su tutti, che riescono a rivolgersi con agilità a un ventaglio variegato di pubblici diversi. La nostra agenzia opera anche offline, per cui è facile avere a che fare con influencer non particolarmente forti su determinati canali, ma riconosciuti come autorevoli per altre vie, magari da un gruppo di persone più adulte, abituate a comunicare in maniera del tutto differente rispetto ai millennials. In generale, gli utenti dei social network hanno un’età più giovane, per cui la sfida è trovare su ogni piattaforma il target giusto per ogni brand e le modalità più adeguate per colpirlo e coinvolgerlo. Elisabetta Pasca

Christoph Kastenholz e Lara Daniel, co-fondatori di The Pulse Group

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OPEN CLOUD E GDPR: IL FUTURO SECONDO STEFANO SORDI Il Chief Marketing Officer di Aruba illustra l’evoluzione del mercato riflettendo sul tema dei big data e della sicurezza online

Dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, che ha Si avvicina l’entrata in vigore del tanto atteso GDPR: travolto il colosso dei social network Facebook, la cosa possiamo aspettarci dal 25 maggio in poi? gestione dei dati degli utenti della rete si fa semIl 25 maggio, come sappiamo, entra in vigore a tutti gli pre più pressante e cruciale. Il futuro è nei big data, effetti il regolamento europeo, si tratta questa volta di ormai è palese, ma non può esserci futuro senza un’auna vera e propria legge, non come in passato, quando deguata tutela delle persone coinvolte, la trasparenza venivano forniti soltanto vademecum o indicazioni diviene, ogni giorno di più, un’esigenza imprescindibile di massima. In questo caso, abbiamo finalmente un per il corretto funzionamento del sistema. Il 25 maggio regolamento esecutivo, valido da maggio nei 27 paesi 2018, con l’entrata in vigore definitiva del General Data dell’Unione Europea. Bisogna comportarsi di conseProtection Regulation (GDPR) – il regolamento che guenza, da quel giorno occorrerà rispondere alle regole ufficialmente ribadisce per i paesi europei la centralità del GDPR invece che alla vecchia normativa sulla delle persone, riconoscendone per legge il diritto all’oprivacy. La legge rappresenta un grande passo avanti, blio e informandole in maniera perché la Comunità Europea è cristallina, aperta e semplice stata davvero pioniera sul tema sul trattamento delle proprie del trattamento dei dati per“L’obiettivo è una maggiore garanzia, informazioni – segna un punto sonali, stabilendo dei principi tutela e trasparenza, con vincolo di svolta significativo in merito e fondamentali intoccabili per europeo. Un applicativo software di allo stesso tempo chiama i player difendere l’identità delle persone. un’azienda australiana non è tenuto a del settore a interrogarsi circa Questo ha riguardato soprattutto sottostare alla normativa GDPR. nuove possibilità di sviluppo, l’ambito digitale, in cui, all’inizio, Stefano Sordi - Chief Marketing Officer di Aruba per proporre agli utenti servizi il trattamento dei dati aveva un sempre più avanzati e funzionali. ruolo più marginale, mentre oggi Ne abbiamo parlato con Stefano Sordi, Chief Marketing sappiamo che ricopre una posizione del tutto centrale e Officer di Aruba. preponderante. Ora l’obiettivo primario è la difesa del dato dell’individuo: con il GDPR viene garantita più Stefano Sordi vanta più di dieci anni di esperienza nel settore informazione con maggiore trasparenza, ad esempio legato all’offerta di servizi internet sia in ambito B2B che B2C. intervenendo attivamente per far rispettare il diritto Il suo curriculum mostra numerose ed importanti collaboraall’oblio. Il regolamento è chiaro e scritto bene, colpirà zioni di successo sia in Italia che all’estero, dove ha lavorato con alcuni dei principali player di riferimento per la fornitura certamente nel segno. A livello internazionale, era ciò di servizi di Hosting e Domini.

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abbiamo quello di piattaforma e quello di software. Noi vogliamo regolamentare l’ultimo strato, il quale afferisce ai data center, agli apparecchi, ai computer su cui girano le informazioni che sono su cloud. Per raggiungere l’obiettivo abbiamo creato un codice di condotta a cui deve attenersi ogni azienda aderente al CISPE, prima attraverso un’autodichiarazione, poi Stiamo effettivamente andando nella direzioattraverso un processo di certificazione esterna. Questo ne di un cloud più trasparente? codice di condotta è stato sottoposto alla Comunità Di certo stiamo andando verso un cloud più traEuropea su tavoli di discussione specifici ed è in corso sparente in termini di dati, di digitale, ma la legge un processo al termine del quale la UE lo riconoscerà opera a livello più ampio, riguardando anche la ufficialmente come conforme ai suoi regolamenti. Essemplice profilazione, quando si effettua l’iscriziosendoci già adeguati al codice, noi del CISPE possiamo ne a un servizio, si firma un contratto, si decide di subito offrire servizi relativi al cloud allineati rispetto salvare una foto su un social network. L’obiettivo al GDPR, in relazione a ambiti precisi. I data center di è una maggiore garanzia, tutela e Aruba si trovano già all’interno trasparenza, con vincolo europeo. della Comunità Europea e in più Aruba continua ad investire Un applicativo software di un’ail brand dà all’utente la possibinel cloud e nello sviluppo di soluzioni zienda australiana non è tenuto a lità di scegliere dove collocare sottostare alla normativa GDPR. In i dati, anche se il codice non lo tecnologiche sul suolo italiano. ogni caso, il cittadino europeo sarà richiede; in secondo luogo, non L’ultima struttura arrivata è più protetto almeno entro i confini facciamo azioni di profilazione il nuovissimo campus tecnologico dell’Unione, come non accadeva dei dati degli utenti che sono sui Global Cloud Data Center prima. I cittadini ora sapranno con nostri siti, cioè non rileviamo in certezza che i loro dati saranno nessun modo delle informazioni gestiti con più cura dalle aziende europee rispetto di natura strettamente personale; infine, non compiamo a realtà extraeuropee. Si tratta di un vantaggio azioni di data manning, cioè non utilizziamo i dati forniper l’Europa: le aziende avranno l’onere di doversi ti dagli utenti per scopi differenti rispetto a quelli per i adeguare, ma al contrario di altre società, poquali ci sono stati concessi. Dunque Aruba non compie tranno senza ombre offrire maggiori garanzie ai assolutamente azioni volte a sfruttare le informazioni clienti. nel cloud per fini diversi da quelli che il cliente ci ha consentito. Il cloud di Aruba è conforme al GDPR con Molte aziende e associazioni hanno già cerun bel po’ di anticipo. cato di anticipare la regolamentazione, sia in termini di sicurezza che di protezione dei A proposito di cloud aperto: come fare per evitadati: come si sta muovendo il CISPE, nato nel re il rischio di “data lock-in”? Quali iniziative sta 2016, di cui Aruba fa parte? mettendo in campo OCF, l’Open Cloud FoundaIl CISPE, ossia il Cloud Infrastructure Services tion, di cui, ancora una volta, Aruba è capofila? Providers in Europe, è ovviamente molto legato Anche in questo caso siamo in prima linea, questa assoalla dimensione del cloud: si tratta di un’associazione è davvero agli inizi e noi siamo dentro fin dalla ciazione di cloud provider, di cui Aruba è socio nascita. L’operazione qui è differente: se prima abbiamo fondatore insieme a grandi aziende internazionali parlato di protezione del dato, adesso parliamo invece di settore. Il CISPE è nato 2 anni fa e ha voluto di come lo stesso dato può essere trasferito. Il “data anticipare una serie di regolamentazioni che lock-in” rappresenta appunto la eventuale difficoltà di diventeranno effettive a partire dal 25 maggio spostamento dei propri dati, in caso di passaggio da un con il GDPR. In particolare, si è intervenuti in un cloud provider a un altro. Ogni utente dovrebbe essere ambito molto specifico, quello del cloud infrastrutmesso nelle condizioni di cambiare provider senza turale, cioè lo strato più basso del cloud. Gli strati nessun costo e senza alcun problema. La quantità di dati del cloud sono tre, oltre a quello infrastrutturale, gestita nel cloud è elevatissima, per cui è fondamentale che attendevamo da tempo: per i 27 paesi dell’Unione finalmente si raggiunge l’armonizzazione delle diverse normative nazionali. Conoscendo quali sono i nostri diritti come membri della Comunità Europea possiamo contare su una sicurezza più solida e condivisa.

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rendere facile ed economica la capacità di trasferimento dei dati. L’Open Cloud Foundation vuole appunto regolare questa situazione, per garantire alle aziende la possibilità di spostamento semplificato da un cloud provider a un altro, come è accaduto ad esempio in passato in Italia per regolamentare il cambio di gestore telefonico senza costi aggiuntivi. L’impegno dell’OCF punta a garantire un mercato più veloce, flessibile, conveniente, competitivo e sano. Chi gode di una posizione di leadership tende a non appoggiare questo tipo di politica, invece i provider come Aruba aderenti a OCF vogliono semplificare il mercato, per contendersi il cliente sul piano della qualità dei servizi offerti, senza mettergli i bastoni tra le ruote o le catene. Anche in questo caso stiamo lavorando per stilare un apposito codice di condotta, nell’ottica di proporlo alla UE per farlo diventare un regolamento ufficiale.

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Insomma il mantra di Aruba è impegnarsi costantemente per fare la differenza? Aruba è un’azienda italiana che rappresenta un’eccellenza in campo tecnologico. In Italia il cloud si chiama Aruba. Il valore aggiunto della nostra azienda risiede nel fatto di lavorare al fianco del legislatore e dei cittadini, con un approccio molto moderno e molto vicino all’utente. Aruba si sta comportando in un modo estremamente avanguardistico in ambito tecnologico e per l’Italia questo atteggiamento è un po’ una novità. Ci stiamo impegnando e osserviamo buoni risultati, ma non ci fermiamo, puntiamo sempre alla prossima sfida. Elisabetta Pasca

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FAMEROLL: LA PRIMA APP CHARITY CHE METTE IN CONTATTO CON LE STAR DEL CUORE

FIAT E SAMSUNG CON LEO BURNETT E STARCOM Il meglio della tecnologia automotive incontra il meglio della tecnologia mobile, per un progetto di comunicazione che prima di oggi non si era mai visto.

Quanti messaggi e richieste di dediche ricevono quotidianamente le celebrità dai propri fan? Tantissime. Quante volte riescono a rispondere ed esaudirle?

Praticamente mai. Ora tutto questo by Sveva Riva potrebbe cambiare per una buona, anzi ottima ragione: fare del bene. In un mondo digitale pieno di apparenza e troppi hashtag, con la nuova app Fameroll anche un semplice video realizzato con uno smartphone si trasforma in un gesto speciale per portare ispirazione, grazie a testimonial noti e generosi. Una vera e propria innovazione che mette in contatto i talent iscritti e i loro follower, per rispondere alle loro richieste con un video messaggio completamente personalizzato, dedicato all’utente che l’ha acquistato attraverso Fameroll, e devolvendo in beneficenza – ad associazioni scelte dalle stesse star – il ricavato! La campionessa Bebe Vio, l’attrice e presentatrice tv Diana del Bufalo, lo chef stellato Massimo Bottura, l’amato cantautore italiano Filippo Neviani in arte Nek e il calciatore di serie A e della nazionale Italiana Andrea Petagna, sono solo i primi volti che hanno deciso di supportare la più moderna raccolta benefica nell’era dei social media. L’idea è nata dai giovani co-fondatori Diletta Bussinello, Francesco Pivetti, Leonardo Cristoni e Guglielmo Gibertini, grandi appassionati di digital e comunicazione ed è disponibile gratuitamente sia per dispositivi Android che iOS ma anche da sito web ufficiale, supportata da Paypal per le modalità di pagamento.

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La campagna firmata da Leo Burnett, l’agenzia guidata da Romeo Repetto, è composta da uno Spot TV che ci riporta indietro nel tempo all’interno di un concessionario Fiat di fine degli anni ’50, quando offrire una cabina telefonica in omaggio a chi acquistava una 500 sarebbe stata un’idea esilarante. Oggi invece, ricevere il Nuovo Samsung Galaxy S9 in omaggio su tutta la Famiglia 500 è davvero possibile e finalmente, con Fiat e Samsung, la telefonia mobile integrata diventa realtà. Leo Burnett Italia ha ideato, sviluppato la campagna, prodotta da Mercurio con la regia di Augusto Zapiola. La pianificazione è a cura di Starcom e prevede l’on air fino a fine aprile su tutte le emittenti televisive digitali e satellitari (con una durata di 30” e di 15”). La campagna prevede anche uno sviluppo radio e stampa.


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OPEN CLOUD E GDPR: IL FUTURO SECONDO STEFANO SORDI Il Chief Marketing Officer di Aruba illustra l’evoluzione del mercato riflettendo sul tema dei big data e della sicurezza online

Dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, che ha Si avvicina l’entrata in vigore del tanto atteso GDPR: travolto il colosso dei social network Facebook, la cosa possiamo aspettarci dal 25 maggio in poi? gestione dei dati degli utenti della rete si fa semIl 25 maggio, come sappiamo, entra in vigore a tutti gli pre più pressante e cruciale. Il futuro è nei big data, effetti il regolamento europeo, si tratta questa volta di ormai è palese, ma non può esserci futuro senza un’auna vera e propria legge, non come in passato, quando deguata tutela delle persone coinvolte, la trasparenza venivano forniti soltanto vademecum o indicazioni diviene, ogni giorno di più, un’esigenza imprescindibile di massima. In questo caso, abbiamo finalmente un per il corretto funzionamento del sistema. Il 25 maggio regolamento esecutivo, valido da maggio nei 27 paesi 2018, con l’entrata in vigore definitiva del General dell’Unione Europea. Bisogna comportarsi di conData Protection Regulation (GDPR) – il regolamenseguenza, da quel giorno occorrerà rispondere alle to che ufficialmente ribadisce per i paesi europei regole del GDPR invece che alla vecchia normativa la centralità delle persone, riconoscendone per sulla privacy. La legge rappresenta un grande passo legge il diritto all’oblio e inforavanti, perché la Comunità mandole in maniera cristallina, Europea è stata davvero pioniera aperta e semplice sul trattamento sul tema del trattamento dei dati “L’obiettivo è una maggiore garanzia, delle proprie informazioni – sepersonali, stabilendo dei princitutela e trasparenza, con vincolo gna un punto di svolta significapi fondamentali intoccabili per europeo. Un applicativo software di tivo in merito e allo stesso tempo difendere l’identità delle persone. un’azienda australiana non è tenuto a chiama i player del settore a Questo ha riguardato soprattutto sottostare alla normativa GDPR. interrogarsi circa nuove possil’ambito digitale, in cui, all’inizio, Stefano Sordi - Chief Marketing Officer di Aruba bilità di sviluppo, per proporre il trattamento dei dati aveva un agli utenti servizi sempre più ruolo più marginale, mentre oggi avanzati e funzionali. Ne abbiamo parlato con Stefano sappiamo che ricopre una posizione del tutto centrale e Sordi, Chief Marketing Officer di Aruba. preponderante. Ora l’obiettivo primario è la difesa del dato dell’individuo: con il GDPR viene garantita più Stefano Sordi vanta più di dieci anni di esperienza nel settore informazione con maggiore trasparenza, ad esempio legato all’offerta di servizi internet sia in ambito B2B che B2C. intervenendo attivamente per far rispettare il diritto Il suo curriculum mostra numerose ed importanti collaboraall’oblio. Il regolamento è chiaro e scritto bene, colpirà zioni di successo sia in Italia che all’estero, dove ha lavorato con alcuni dei principali player di riferimento per la fornitura certamente nel segno. A livello internazionale, era ciò di servizi di Hosting e Domini.

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che attendevamo da tempo: per i 27 paesi dell’Unione finalmente si raggiunge l’armonizzazione delle diverse normative nazionali. Conoscendo quali sono i nostri diritti come membri della Comunità Europea possiamo contare su una sicurezza più solida e condivisa.

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abbiamo quello di piattaforma e quello di software. Noi vogliamo regolamentare l’ultimo strato, il quale afferisce ai data center, agli apparecchi, ai computer su cui girano le informazioni che sono su cloud. Per raggiungere l’obiettivo abbiamo creato un codice di condotta a cui deve attenersi ogni azienda aderente al CISPE, prima attraverso un’autodichiarazione, poi Stiamo effettivamente andando nella direzioattraverso un processo di certificazione esterna. Questo ne di un cloud più trasparente? codice di condotta è stato sottoposto alla Comunità Di certo stiamo andando verso un cloud più traEuropea su tavoli di discussione specifici ed è in corso sparente in termini di dati, di digitale, ma la legge un processo al termine del quale la UE lo riconoscerà opera a livello più ampio, riguardando anche la ufficialmente come conforme ai suoi regolamenti. Essemplice profilazione, quando si effettua l’iscriziosendoci già adeguati al codice, noi del CISPE possiamo ne a un servizio, si firma un contratto, si decide di subito offrire servizi relativi al cloud allineati rispetto salvare una foto su un social network. L’obiettivo al GDPR, in relazione a ambiti precisi. I data center di è una maggiore garanzia, tutela e Aruba si trovano già all’interno trasparenza, con vincolo europeo. della Comunità Europea e in più Aruba continua ad investire Un applicativo software di un’ail brand dà all’utente la possibinel cloud e nello sviluppo di soluzioni zienda australiana non è tenuto a lità di scegliere dove collocare sottostare alla normativa GDPR. In i dati, anche se il codice non lo tecnologiche sul suolo italiano. ogni caso, il cittadino europeo sarà richiede; in secondo luogo, non L’ultima struttura arrivata è più protetto almeno entro i confini facciamo azioni di profilazione il nuovissimo campus tecnologico dell’Unione, come non accadeva dei dati degli utenti che sono sui Global Cloud Data Center prima. I cittadini ora sapranno con nostri siti, cioè non rileviamo in certezza che i loro dati saranno nessun modo delle informazioni gestiti con più cura dalle aziende europee rispetto di natura strettamente personale; infine, non compiamo a realtà extraeuropee. Si tratta di un vantaggio azioni di data manning, cioè non utilizziamo i dati forniper l’Europa: le aziende avranno l’onere di doversi ti dagli utenti per scopi differenti rispetto a quelli per i adeguare, ma al contrario di altre società, poquali ci sono stati concessi. Dunque Aruba non compie tranno senza ombre offrire maggiori garanzie ai assolutamente azioni volte a sfruttare le informazioni clienti. nel cloud per fini diversi da quelli che il cliente ci ha consentito. Il cloud di Aruba è conforme al GDPR con Molte aziende e associazioni hanno già cerun bel po’ di anticipo. cato di anticipare la regolamentazione, sia in termini di sicurezza che di protezione dei A proposito di cloud aperto: come fare per evitadati: come si sta muovendo il CISPE, nato nel re il rischio di “data lock-in”? Quali iniziative sta 2016, di cui Aruba fa parte? mettendo in campo OCF, l’Open Cloud FoundaIl CISPE, ossia il Cloud Infrastructure Services tion, di cui, ancora una volta, Aruba è capofila? Providers in Europe, è ovviamente molto legato Anche in questo caso siamo in prima linea, questa assoalla dimensione del cloud: si tratta di un’associazione è davvero agli inizi e noi siamo dentro fin dalla ciazione di cloud provider, di cui Aruba è socio nascita. L’operazione qui è differente: se prima abbiamo fondatore insieme a grandi aziende internazionali parlato di protezione del dato, adesso parliamo invece di settore. Il CISPE è nato 2 anni fa e ha voluto di come lo stesso dato può essere trasferito. Il “data anticipare una serie di regolamentazioni che lock-in” rappresenta appunto la eventuale difficoltà di diventeranno effettive a partire dal 25 maggio spostamento dei propri dati, in caso di passaggio da un con il GDPR. In particolare, si è intervenuti in un cloud provider a un altro. Ogni utente dovrebbe essere ambito molto specifico, quello del cloud infrastrutmesso nelle condizioni di cambiare provider senza turale, cioè lo strato più basso del cloud. Gli strati nessun costo e senza alcun problema. La quantità di dati del cloud sono tre, oltre a quello infrastrutturale, gestita nel cloud è elevatissima, per cui è fondamentale | 40 |


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rendere facile ed economica la capacità di trasferimento dei dati. L’Open Cloud Foundation vuole appunto regolare questa situazione, per garantire alle aziende la possibilità di spostamento semplificato da un cloud provider a un altro, come è accaduto ad esempio in passato in Italia per regolamentare il cambio di gestore telefonico senza costi aggiuntivi. L’impegno dell’OCF punta a garantire un mercato più veloce, flessibile, conveniente, competitivo e sano. Chi gode di una posizione di leadership tende a non appoggiare questo tipo di politica, invece i provider come Aruba aderenti a OCF vogliono semplificare il mercato, per contendersi il cliente sul piano della qualità dei servizi offerti, senza mettergli i bastoni tra le ruote o le catene. Anche in questo caso stiamo lavorando per stilare un apposito codice di condotta, nell’ottica di proporlo alla UE per farlo diventare un regolamento ufficiale.

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Insomma il mantra di Aruba è impegnarsi costantemente per fare la differenza? Aruba è un’azienda italiana che rappresenta un’eccellenza in campo tecnologico. In Italia il cloud si chiama Aruba. Il valore aggiunto della nostra azienda risiede nel fatto di lavorare al fianco del legislatore e dei cittadini, con un approccio molto moderno e molto vicino all’utente. Aruba si sta comportando in un modo estremamente avanguardistico in ambito tecnologico e per l’Italia questo atteggiamento è un po’ una novità. Ci stiamo impegnando e osserviamo buoni risultati, ma non ci fermiamo, puntiamo sempre alla prossima sfida. Elisabetta Pasca

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UNICREDIT: FABRIZIO SACCOMANNI NUOVO PRESIDENTE

GRANDVISION ITALY: JOERG MINGERS NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

L’ex ministro dell’Economia a capo dell’istituto dopo l’addio di Fabrizio Palenzona

Il retailer internazionale, in attività da oltre 100 anni, cambia guida

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A., riunitosi il 13 aprile, ha nominato il Consigliere Fabrizio Saccoby Sveva Riva manni (nella foto) quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e il Consigliere Jean Pierre Mustier quale Amministratore Delegato con tutti i poteri e le deleghe a suo tempo conferiti allo stesso. Inoltre, ha nominato quale Vice Presidente con funzioni vicarie il Consigliere Cesare Bisoni. Il Consiglio di Amministrazione ha anche provveduto alla nomina dei membri dei Comitati consiliari. Quali membri del Comitato Corporate Governance, Nomination and Sustainability: i Consiglieri Stefano Micossi (Presidente), Cesare Bisoni, Francesca Tondi, Alexander Wolfgring, Elena Zambon;quali membri del Comitato per i Controlli Interni & Rischi: i Consiglieri Alexander Wolfgring (Presidente), Martha Böckenfeld, Isabelle de Wismes, Maria Pierdicchi, Andrea Sironi;quali membri del Comitato Remunerazione: i Consiglieri Lamberto Andreotti (Presidente), Andrea Sironi, Elena Zambon;quali membri del Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity: i Consiglieri Cesare Bisoni (Pre-sidente), Vincenzo Cariello, Stefano Micossi.

GrandVision Italy, leader nel settore dell’ottica retail, presente sul territorio italiano con oltre 400 punti vendita a insegna GrandVision by Avanzi, GrandVision by Optissimo, Solaris e Corner Optique, ha annunciato la nomina di Joerg Mingers a nuovo Amministratore Delegato dell’azienda in Italia. Joerg Mingers, 47 anni, si inserisce alla guida di GrandVision Italy forte della sua grande esperienza nel mondo retail, maturata nell’ambito dei ruoli di crescente responsabilità ricoperti in aziende di rilevanza nazionale e internazionale. Da ultimo, Joerg Mingers ha contribuito alla crescita e all’affermazione sul mercato della catena di Profumerie Douglas, che negli anni ha affidato al manager ruoli di rilievo tra i quali quello di Amministratore Delegato per l’Italia e di Regional Manager South East Europe. La rilevanza della nuova nomina conferma l’importanza strategica del mercato italiano per GrandVision, in cui l’azienda opera con successo da quasi 20 anni e dove ha portato avanti un importante processo di rebranding, ormai giunto al termine, che ha visto l’unione sotto lo stesso brand di tutti i punti vendita dei due marchi storici dell’ottica italiana, Avanzi e Optissimo, parte del Gruppo rispettivamente dal 1999 e dal 2014.

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L’IMPORTANZA DEL POSIZIONAMENTO Supponi di svegliarti con un tremendo mal di schiena: cercheresti l’aiuto di un “medico” o l’aiuto di un “ortopedico”? “Posizionamento” è un termine che ha senso non solo nell’ambito del marketing digitale, ma anche (o soprattutto) nel mercato in generale ed indica un concetto molto semplice: “posizionare” i propri prodotti o servizi in un comparto ben definito ed accessibile da parte di chi ne ha necessità in modalità semplice, intuitiva, diretta e specifica. Proseguendo con le analogie, proviamo ad immaginare che la mente di un potenziale cliente sia una enorme scaffalatura dalle porzioni catalogate secondo necessità e valori quali “alimentazione”, “affetti”, “divertimento”. Posizionare un prodotto o un servizio equivale a riuscire a mettere un’immagine in ciascun reparto rilevante della scaffalatura mentale del cliente. L’esempio del medico citato in apertura è una estrema banalizzazione, ma in qualche modo vuole rappresentare l’idea di “specificità”, attributo base nel concetto di posizionamento.

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È difficile pensare a posizionamento senza specificità, ovvero è difficile “catalogare” nella mente del cliente un prodotto o un servizio che non presenti caratteristiche specifiche. Per “caratteristiche specifiche” non si intende solamente proprietà costruttive del prodotto o dettagli sul servizio proposto, ma soprattutto aspetti che costituiscano un collegamento tra prodotto/servizio e necessità, bisogni ed emozioni del cliente. Nel posizionamento infatti, fatte salve le adeguate caratteristiche di base di un prodotto o di un servizio, un aspetto molto importante risiede nel “collegamento” tra prodotto/servizio e la mente del cliente. Il posizionamento può essere definito come un “collegamento”? In parte sì. La mente umana è un sofisticato intreccio di collegamenti, il cui senso è quello di aiutare l’individuo a proseguire la propria esistenza. Posizionare un prodotto o un servizio significa, per certi versi, individuare i collegamenti rilevanti e associarli al prodotto/servizio. Hai mai sentito espressioni quali “entrare nella mente e nel cuore del consumatore”? È importante a questo punto non confondere il concetto di posizionamento con l’idea di una qualche sorta di “trucco”: infatti “posizionare” non significa “raggirare” ma “aiutare”! Il mercato attuale è affollato di prodotti, servizi, venditori e la competizione è elevata: come può un cliente districarsi agevolmente nel processo di scelta? Il cliente ha bisogno di aiuto! Perché il posizionamento è importante? Per tre motivi:

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1. Aiutare il cliente a scegliere il prodotto più adeguato alle sue necessità. 2. Incrementare le vendite di un prodotto/servizio, possibilmente conquistando la leadership in un settore. 3.Trovare la giusta collocazione nel sistema dei competitor. Come differenziarsi dai competitor e incrementare il volume di affari? Non si può ragionare sulla differenziazione dai competitor senza avere in mente una chiara idea a riguardo. Come influisce quindi il posizionamento nel contesto della differenziazione dai competitor? La parola chiave in questo caso è “scomposizione”. Una certa attività imprenditoriale non si posiziona solamente con la classificazione merceologica, ma si scompone in diversi fronti operativi e, granularmente anche sui singoli prodotti/ servizi: potremmo quindi scoprire che la nostra attività imprenditoriale, seppur appartenente alla stessa categoria di un competitor -ad esempio “ferramenta”- può essere posizionata per la vendita di attrezzi da bricolage che il competitor non vende. Il risultato finale sarà quindi il fatto che, se il posizionamento è eseguito correttamente, “attrezzi da bricolage” sarà direttamente collegato al nostro negozio nella mente del consumatore. Avremo quindi aiutato il cliente che necessita di attrezzi da bricolage, risparmiandogli un passaggio in più attraverso la categoria delle “ferramenta”, e avremo costituito un fattore differenziante tra la nostra attività e i competitor. Pensi si possa fare a meno del posizionamento? L’AUTORE: EMILIO ZUCCA Elabora strategie di marketing digitale per aziende e professionisti che vogliono aumentare il proprio volume di affari attraverso un uso ragionato del web. Consulente da 20 anni, dopo una lunga esperienza in ambito multinazionale ha deciso di mettere a disposizione le sue competenze ed esperienze ad aziende e professionisti italiani che vogliono crescere. Il suo motto è “Prima la strategia, poi la tecnologia”. www.emiliozucca.com

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LA SETTIMA ARTE RIVIVE SULLA CROISETTE La 71esima edizione del Festival di Cannes torna a infiammare l’animo degli appassionati cinefili senza scontentare coloro che subiscono il fascino del suo lato più frivolo: attesi infatti sul red carpet le grandi star e oltre lo schermo (ovviamente) le molte polemiche, ma a primeggiare su tutti saranno comunque i film, tra pellicole d’autore e grandi anteprime

versione restaurata e completata di “The Other Side of Un evento che si preannuncia scoppiettante e, come the Wind” di Orson Welles. ormai è abitudine, fonte di polemiche: la 71edizione del Poco male, penserà qualcuno: di certo il programma Festival di Cannes ha fatto molto parlare di sé già da di Cannes non lascerà i più accaniti cinefili a bocca quando sono trapelate le prime anticipazioni relative asciutta, presentando in anteprima opere d’autore e al programma e al nuovo regolamento. Quelle norme pellicole che si prospettano già come grandi successi al fatte “ad hoc”, quasi, per escludere un gigante come botteghino. A cominciare da un nuovo capitolo di una Netflix non sono infatti andate giù prima di tutti a delle saghe cinematografiche più seguite di sempre, Netflix stesso, e poi a tutti coloro che sostengono sia “Solo: a Star Wars Story” diretto da Ron Howard, il che necessaria “un’apertura” da parte di una delle kermesse fa presupporre che sul red carpet vi saranno star come cinematografiche più importanti del mondo. Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke e Ma il direttore del festival, Thierry Fremaux, è staThandie Newton. Perché, comunque vada, il bello di to irremovibile: sul red carpet francese, dall’8 al 19 eventi come il Festival di Cannes maggio, non ci sarà posto non è anche la parata di stelle che solo per i selfie, ma anche per le sfileranno sulla Croisette. E questa pellicole che non vedranno una La 71esima edizione del Festival 71esima edizione non ne è sicuradistribuzione in sala, almeno non di Cannes sarà sicuramente mente povera. tra quelle in Concorso. E il colosso un momento d’oro per il cinema A inaugurare la kermesse, infatti, dello streaming non ci sta, dando e per i suoi appassionati sarà il thriller psicologico “Toquindi forfait: «Vogliamo che i dos lo Saben - Everybody nostri film giochino alla pari con Knows” del regista due quelli degli altri filmmaker – ha detto a Variety Ted Sarandos, responsabile dei contevolte premio Oscar Asghar Farhadi. Con lui a Cannes saranno presenti i due protagoninuti della piattaforma – C’è il rischio che i nostri film e sti della pellicola, due attori del calibro di i nostri registi vengano trattati in modo poco rispettoso. Hanno chiarito quale sarà il tono e non penso che sarebbe bene per noi essere presenti». Il festival perde Benicio del Toro è il presidente di giuria di “Un così quest’anno la presenza di titoli come “Roma” di Certain Regard”, la seconda sezione ufficiale del festival del cinema più glam del pianeta Alfonso Cuaron, “Norway” di Paul Greengrass e una | 46 |


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Javier Bardem e Penelope Cruz, partner sul set e nella vita. Un inizio in grande stile, che coniuga l’elemento glamour che occasioni del genere richiedono con la presenza di opere di qualità, dirette da grandi cinasti. Nomi a cui il Festival di Cannes è sempre stato affezionato, come ad esempio Jean-Luc Godard, a cui la kermesse rende omaggio con il poster ufficiale della sua 71° edizione: a campeggiare al centro della locandina è infatti l’iconico bacio tra Jean-Paul Belmondo e Anna Karina, magnifico scatto di scena realizzato sul set del film “Pierrot le fue” dal fotografo Georges Pierre e reinterpretato in chiave pop per l’occasione dalla graphic designer Flore Maquin. Ma Godard non si accontenta di essere onnipresente tramite questa scelta d’immagine: il regista francese infatti parteciperà attivamente al festival, visto che il suo “Le Livre d’Image” è stato ammesso alla gara per la conquista della Palma d’Oro. Il suo però non è l’unico grande nome tra quelli in concorso: a fargli bella compagnia ci sono infatti, tra gli altri, autori come Spike Lee, David Robert Mitchell, Nuri Bilge Ceylan e Jafar Panahi. Per non parlare dei presenti nella sezione Un Certain Regard, che proprio in extremis ha coinvolto due registi molto attesi. Il primo è Terry Gilliam con “The man who killed Don Quixote”, il film su cui ha lavorato per quasi vent’anni e che sarà presentato in anteprima mondiale a chiusura del festival dopo la cerimonia di consegna dei premi. L’annuncio del secondo regista ammesso ha destato però più scalpore: sulla Croisette tornerà infatti dopo 7 anni anche Lars Von Trier, bandito da Cannes nel 2011 dopo alcune sue controverse dichiarazioni su Hitler. Fuori concorso sarà presentato infatti il suo film “The House that Jack built”, una storia su un serial killer con Uma Thurman e Matt Dillon. E gli italiani? Ci sono anche loro, sebbene non quanti si sperava: snobbato infatti “Loro” di Paolo Sorrentino, ma ci saranno cinque lungometraggi, due corti e diverse coproduzioni a rappresentare quest’anno l’Italia in terra francese. Tra i nomi da segnalare quelli di due registe, Alice Rorhwacher in Concorso con “Lazzaro Felice” e Valeria Golino in Un Certain Regard con “Euforia”. Torna in Concorso anche un Cate Blanchett è la presidente della giuria che assegnerà la Palma d’Oro e gli altri premi principali. La sua bellezza algida ed eterea, unita all’incredibile classe e carisma, l’ha resa una delle dive più sofisticate del panorama cinematografico.

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Sopra: “Dogman” di Matteo Garrone (a destra), il film che prende spunto dalle cronache sul ‘canaro’ della Magliana, in concorso a Cannes. Sotto le attrici Kristen Stewart e Léa Seydoux e il regista Andreï Zviaguintsev

parliamo di un’attrice come Cate Blanchett, una delle più apprezzate del panorama cinematografico mondiale da pubblico e critica. Suo “collega”, Presidente cioè della giuria per Un Certain Regard, è invece Benicio Del Toro, poliedrico protagonista della settima arte, attore che nel corso della sua carriera ha abbracciato i progetti più disparati, dalle megaproduzioni a quelle indipendenti. Insomma, la 71esima edizione del Festival di Cannes sarà sicuramente un altro momento d’oro per il cinema e per i suoi appassionati: pur tra polemiche, star, gossip e curiosità, protagonisti indiscussi saranno sempre loro, i film e la magia che i loro autori sapranno regalare al pubblico. Lucia Mancini

autore come Matteo Garrone con “Dogman”, struggente storia borderline tra sentimenti e orrore. A portare ulteriore lustro a una manifestazione che splende già di suo ci pensano poi le giurie del festival, a cominciare da quella principale che si occuperà dei film in Concorso: a comporla saranno infatti le attrici Kristen Stewart e Léa Seydoux, i registi Denis Villeneuve, Andreï Zviaguintsev e Robert Guédiguian, l’attore cinese Chang Chen, la sceneggiatrice e regista Ava DuVernay e la cantante Khadja Nin. Un’altra grande interprete sarà invece la Presidente di questa giuria:

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DENZEL WASHINGTON, L’AVVOCATO IDEALISTA Nelle sale “End of Justice”, storia di un avvocato e della sua silenziosa battaglia contro il sistema

Si chiamano Roman J. Israel, sia il film che il suo uno studio legale che può aiutarlo in una causa a tiene personaggio principale, a cui va aggiunta una molto. Ma il compromesso è dietro l’angolo. fondamentale parola. Esquire, in italiano scudiero. Dramma legale in cui la parte thriller è tenuta ampiaPerché il Roman J. Israel protagonista di End of Justice mente sotto controllo per dare spazio alla questione - Nessuno è innocente, il film diretto da Dan Gilroy morale e allo show di Washington, End of Justice è un (The Nightcrawler) nelle sale dal 31 maggio, non è film molto differente dal precedenti del regista Gilroy: semplicemente un avvocato, ma è un difensore della The Nightcrawler infatti era un film cinico e nichilista giustizia in senso cavalleresco. in cui Jake Gyllenhall interpretava uno sciacallo, come Nel film che gli è valsa la nona candidatura ai preda titolo italiano, che percorreva la notte metropolimi Oscar, Denzel Washington incarna questo Don tana a caccia di drammi, incidenti, piccole tragedie Chisciotte contemporaneo ma non troppo che non private da vendere alle tv locali. imbraccia la lancia ma il codiQui tanto il personaggio ce penale e che nel cercare di interpretato da Washington “End of Justice” è un film molto differente salvare un ragazzo di colore quanto il tono generale del dai precedenti del regista Gilroy: probabilmente incastrato film sembrano agli antipodi, un dramma legale in cui la parte thriller finirà per scontrarsi con uno ma in entrambi scorre un po’ è tenuta ampiamente sotto controllo per studio legale non sempre del sangue del cinema ameridare spazio alla questione morale cristallino e con le proprie cercano della New Hollywood, tezze: a che punto si arriva per e all’interpretazione di Denzel Washington quella che ha segnato negli poter far valere diritti e idee? anni ’70 la storia del cinema Si può contravvenire a sé moderno. Se il film del 2014 stessi per amore di giustizia? Sì se come si vede dalla solcava le strade nere del cinema americano, il nuovo prima sequenza, Roman fa causa a sé stesso, chiamanfilm di Gilroy è invece incanalato sui binari del cinema dosi come accusa e difesa contemporaneamente. Ma liberal, in cui la battaglia per i diritti civili, anche quelli il film - purtroppo? - non racconta questo processo, più basilari, passa per un cinema in cui il “nemico” è lo ma procede in flashback per raccontare di Roman, del stato e le sue degenerazioni, come Tutti gli uomini del suo personaggio bizzarro e completamente fuori dagli presidente, Sugarland express o, per citare uno degli schemi legali e non solo che comincia a lavorare per eredi di quel cinema, Hurricane, da Washington sem| 51 |


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pre interpretato. E l’avvocato è sempre stata una delle figure chiave per capire il rapporto tra Hollywood nuova o vecchia che sia - e il mondo, all’insegna spesso del progressismo: dall’Atticus Finch di Gregory Peck in Il buio oltre la siepe al Paul Newman di Il verdetto, dal Michael Clayton interpretato da George Clooney (e diretto da Tony Gilroy, fratello del Dan regista di End of Justice) o per tornare a Denzel Washington, evidentemente uno dei simboli del cinema progressista a stelle e strisce, l’avvocato di Tom Hanks in Philadelphia. Ma rispetto a questi esempi, Roman J. Israel è un uomo fuori dal tempo, anacronistico e anti-convenzionale tanto nel vestiario quanto nel modo di vivere, frugale e libero, e nei gusti musicali, proprio come un avvocato di provincia degli anni ’70, tanto da far pensare che proprio 40 anni fa fosse ambientata la storia, fin quando non vedia-

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mo uno smartphone. Per i telefili dalla memoria lunga, Israel è un Petrocelli molto più trasandato, capace di accettare i compromessi ma solo per il bene degli altri, mai per il suo. Per tutte queste componenti di un racconto e di un personaggio ben radicati nell’immaginario audiovisivo USA e nella sua storia, End of Justice spiazza per il suo non voler mai entrare davvero in contatto con la sua anima di dramma o thriller legale, per non diventare mai davvero un film di investigazioni, dibattito, dialettiche orali o cinematografiche tra verità e sete di giustizia. Gilroy concentra tutto il suo film attorno a Denzel Washington rendendo un’opera che si incastona perfettamente nella diatriba tra il mondo progressista, cinematografico in testa, e la nuova amministrazione Trump sfacciatamente reazionaria in un one man

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show su Washington che domina la scena con la sua camminata, il suo fisico fuori forma ma coerente col personaggio, il suo tono preciso, calibrato e mai sopra le righe, incarnando bene il paradosso di un uomo sghembo e laterale ma sempre al centro della scena, che il film se lo mangia. Purtroppo: Gilroy non riesce a tenere testa al suo protagonista e così dovendo stargli dietro, dovendo inseguirne i tic, finisce per perdere il ritmo, la passione, la tenacia narrativa e visiva. End of Justice è come un soufflé che non si è gonfiato, ma vale il famoso prezzo del biglietto per l’ennesima prova di Washington, nuovo esercizio di un attore sempre sul filo della gigioneria ma che di solito sa come non caderci dentro. Anche in questo caso.

L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.

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IL FOOD CHE FA TENDENZA Il Salone Internazionale dell’Alimentazione è da sempre un osservatorio privilegiato sulle abitudini presenti e future in fatto di enogastronomia e sullo stato di salute del Made in Italy all’estero

Cibus è tra le più importanti fiere agroalimentari a livello internazionale e, ogni anno, raccoglie centinaia di espositori, decine di migliaia di visitatori, buyers e professionisti del settore. In mostra quanto di più buono, è davvero il caso di dirlo, l’Italia riesce a produrre ed esportare, con prodotti nostrani sempre più apprezzati in una vetrina internazionale di assoluto rilievo. A spiegarci questo successo sia dentro che fuori i confini nazionali è intervenuto il Presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia che, con orgoglio, rivendica il successo dell’enogastronomia italiana all’estero. Qual è ad oggi la forza del Made in Italy? Un evento come Cibus quanto può favorire la visibilità dei nostri prodotti soprattutto all’estero? Siamo riconosciuti come la popolazione più longeva e sana al mondo e il nostro cibo è il più sicuro e richiesto: il mondo vuole il cibo italiano, ma dobbiamo ancora sviluppare una consapevolezza maggiore del nostro valore. Cibus è senz’altro il luogo migliore per celebrare questo primato ed è anche un importante assist per diffondere la vera cultura, la crescita produttiva e l’esportazione del Made in Italy, tanto più che il 2018 rappresenta l’anno speciale per il nostro food. I dati dell’export dei nostri prodotti alimentari la soddisfano? In cosa si può ancora migliorare? Performance come quelle dei prodotti

alimentari italiani non possono che soddisfare, ma ancora molto c’è da fare. Nei mercati esteri è prioritario, ad esempio, rafforzare l’attività di comunicazione che spieghi al consumatore quali sono i valori concreti del Real Italian paragonati ai prodotti Italian Sounding. Contemporaneamente, bisognerà rafforzare la tutela legale delle indicazioni geografiche anche attraverso un presidio più attento e responsabile degli accordi di libero scambio. Tali accordi sono fondamentali per un paese esportatore come l’Italia, ma devono essere conclusi con maggiore competenza, trasparenza, e condivisione rispetto a quanto finora fatto dall’Unione Europea. Nei prossimi 10 anni come vede, e come auspica, lo sviluppo del food&beverage italiano? Per garantire 10 anni di crescita, la partita deve essere giocata oggi. Le priorità sono: semplificazione, la burocrazia resta il male assoluto per il settore alimentare e per l’intera industria; diminuire il cuneo fiscale, soprattutto giovanile. Siamo il paese in cui il costo del lavoro è il più alto d’Europa, nonostante un netto in busta paga ridotto e in cui la differenza di salario tra ultra 60enni e 30enni è la più alta in Europa. No, infine, all’incremento dell’Iva, una misura che non farebbe altro che accrescere da un lato l’evasione e dall’altro il gap tra le famiglie che possono comprare prodotti premium e quelle che non possono neanche garantirsi gli alimenti essenziali. Luigi Scordamaglia, alla presidenza della Federazione per il quadriennio 2015-2018.


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Sandro Boscaini, con Masi Agricola, di cui è presidente e CEO, “è stato un pioniere nel far conoscere nel mondo la sua Valpolicella e l’Amarone, valorizzando come pochi la tradizione dell’appassimento delle uve e la cultura veneta”, meritando il titolo di “Mister Amarone”.

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NON SI VIVE DI SOLO CIBO “A OperaWine, che ha aperto Vinitaly, Wine Spectator ha acceso i riflettori su grandi interpreti dell’enologia italiana, ma l’Italia è un paese di grande tradizione e storia enoica che, nel corso del tempo, ha saputo valorizzare con impegno e passione la varietà e la qualità dei suoi vini”. Così Sandro Boscaini, Presidente di Federvini, ha iniziato a raccontarci il presente di un settore che, in particolar modo all’estero, riscuote grandissimi consensi. Il turismo enologico negli ultimi anni sta riscuotendo un crescente successo, in particolar modo grazie ai visitatori stranieri... I turisti stranieri non hanno che l’imbarazzo della scelta nell’individuare i percorsi enogastronomici. L’Italia, in ogni angolo, ha un vigneto da scoprire ed insieme ad esso la ricchezza e la bellezza di territori diversi, in un perfetto simposio dove cultura e arte si sposano perfettamente con la convivialità del mangiare e del bere. Ogni regione vanta luoghi meravigliosi;

“I turisti non hanno che l’imbarazzo della scelta nell’individuare i percorsi enogastronomici. L’Italia, in ogni angolo, ha un vigneto da scoprire” Sandro Boscaini - Presidente Federvini

bisogna quindi saper guardare oltre le mete tradizionali e con curiosità esplorare le bellezze del nostro Paese. Un maggior coordinamento tra promozione turistica, agroalimentare e del vino sarebbe auspicabile per una sinergia che è davvero naturale. Infatti l’enogastronomia contribuisce allo sviluppo del turismo e alla conoscenza culturale di un luogo grazie alla sua capacità di veicolare quei valori tanto ricercati dai turisti contemporanei: autenticità, sostenibilità, esperienza, rispetto per il patrimonio e dell’identità locale oltre al benessere psico-fisico. Recentemente anche la Cina si è interessata molto ai nostri prodotti, quanto crede possa essere importante il mercato cinese per l’export italiano? Il mercato cinese è indubbiamente molto interessante e recentemente abbiamo visto che l’Italia sta avanzando nel posizionamento di paese esportatore. Non c’è dubbio che il nostro paese non occupa in Cina la posizione che gli spetta come punto di riferimento nella produzione del vino a livello mondiale. Il nostro export è ancora modesto in particolare se comparato alle performance del vino francese. Comunque, l’Italia ha segnato in Cina un buon incremento pari a quasi + 26% in volume con 377 mila hl e +28,7 % in valore con 130 milioni di Euro. | 57 |

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Riccardo Felicetti è il Presidente dell’Aidepi, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, le cui aziende iscritte coprono complessivamente circa l’80% del mercato, e rappresenta non solo un gruppo di produttori ma anche cultura del gusto e tradizione italiana.

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“LA VITA È UNA COMBINAZIONE DI MAGIA E PASTA” Se ci sono dei prodotti che all’estero ci identificano più di altri questi sono sicuramente la pasta e la pizza. Due alimenti che rappresentano motivi di vanto per il nostro Paese e che incarnano l’identità italiana in tutto il mondo: la parola a Riccardo Felicetti, Presidente dell’Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e Pasta italiane). La pasta rimane uno dei principali simboli dell’Italia gastronomica nel mondo? Assolutamente. La pasta è il primo piatto italiano per eccellenza, ed è ambasciatrice della dieta mediterranea che è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2015. È talmente simbolica, che il suo nome non ha neanche bisogno di essere tradotto, esattamente come per una vera star! Parlando di grani, recentemente ha dichiarato che il decreto che obbliga a stabilire sull’etichetta l’origine della materia prima è inutile. Ci spiega questo concetto? La qualità non conosce frontiere e non bisogna confondere l’origine della materia prima con la qualità o con la sicurezza del prodotto. La sicurezza è garantita da stringenti normative comunitarie e da un rigido sistema di controlli nazionali, sia sulla materia prima nazionale, sia su quella importata, cui si aggiungono numerosi autocontrolli dei pastai italiani. La qualità è poi assicurata dai pastai italiani che da sempre producono la migliore pasta al mondo anche grazie alla loro capacità di miscelare i migliori grani presenti sul mercato. Quello dei prodotti contraffatti è un problema che coinvolge anche questo settore. Quanto teme questo fenomeno e come si può contrastare? Anche qui c’è un equivoco di fondo: l’origine della materia prima non influisce sul concetto di contraffazione: esiste una legge italiana, chiamata “Legge di Purezza”, che definisce le caratteristiche che deve avere la semola di grano duro per divenire pasta. È il saper fare dei pastai che garantisce la qualità del prodotto. Un prodotto è italiano, per legge, se l’ultima fase della lavorazione avviene in territorio nazionale. Nel caso della pasta, tutto il processo produttivo, anche di molitura del grano duro, avviene in Italia, pertanto non esiste il dubbio di “falso made in Italy”. Altri casi sono quelli di produttori stranieri che utilizzano nomi e/o riferimenti cromatici per far credere ai propri consumatori che si tratti di prodotti italiani. Da decenni chiediamo che le Autorità competenti procedano legalmente contro queste aziende. Alessandro Creta | 59 |

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LO YODA DELL’ALTA CUCINA Chef Enrico Crippa, classe 1971, è attualmente il miglior chef italiano e sesto in assoluto al mondo. Tra i pochi ad aver collezionato 3 stelle Michelin, ci ha parlato dell’attuale momento della cucina italiana

dirlo, il primo in graduatoria degli italiani, dietro “Per avere una stella devi essere come Luke solamente a Joan Roca (Spagna), seguito da Michel Skywalker, per prenderne due Obi Wan...ma se Bras (Francia), David Muñoz, Alex Atala (Brasile) riesci a prenderne 3 sei Yoda”, questa frase tratta dal e Nick Bril (Paesi Bassi). film con Bradley Cooper “Il sapore del successo” ben Un riconoscimento che fa seguito al Grand Prix de sintetizza cosa significhi essere uno chef tristellato. E l’Art de la Cuisine (il “premio Nobel” della cucina) in Italia abbiamo il nostro Yoda, per i meno avvezzi di assegnato nel marzo 2017 Star Wars il guerriero più forte, e dall’Académie Internationale proprio come il personaggio idea- Enrico Crippa, chef tre stelle Michelin de la Gastronomie, con sede to da George Lucas chef Crippa è del ristorante Piazza Duomo di Alba, a Parigi. Nell’ultima edizione altrettanto schivo ma, allo stesso è sesto al mondo nella Top Best Chef di “Identità Golose” Enrico tempo, un concentrato di conoAwards 2017 - Top 300, Crippa ci ha parlato del suo scenze e abilità, che alla spada il migliore tra gli chef italiani. mondo, della sua cucina e dellaser preferisce coltelli e padelle. la cucina italiana in generale. Enrico non lo si vede in tv e si Una cucina che come mai prima d’ora riscuote concede poco al grande pubblico, eppure è uno degli credito e apprezzamenti a livello mondiale. A tu chef italiani di maggior successo, se non il migliore. Il per tu con lo Yoda degli chef di casa nostra, ecco merito ovviamente va ai piatti che i clienti possono ascosa ci ha detto... saporare al ristorante Piazza Duomo di Alba (Cuneo). Pochi mesi fa Enrico è stato nominato dalla giuria Se potesse sintetizzare l’attuale momento dei Top Best Chef Awards come sesto chef a livello della cucina italiana in poche parole, quali mondiale sui 300 presi in considerazione. Nemmeno a sceglierebbe? Nato a Carate Brianza nel 1971, Enrico Crippa ha collezionaIo direi “non si è mai mangiato così bene come to collaborazioni con mostri sacri nel suo CV, da Gualtiero adesso in Italia”, assolutamente. Marchesi a Michel Bras, fino a Ferran Adrià. Nel 2003 con la Questo viene anche confermato da una grossa famiglia Ceretto ha inaugurato Piazza Duomo, ristorante che fetta di clientela francese e da colleghi francesi da fine 2012 vanta le tre stelle Michelin | 61 |


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Enrico Crippa, il “cuoco samurai” delle Langhe, è in grande forma e l’esperienza a tavola sottolinea lo stato di grazia del suo lavoro e di tutta la squadra del ristorante Piazza Duomo

che vengono a fare i loro tour gastronomici e se ne vanno assolutamente entusiasti. E se lo dicono i francesi… Secondo lei la cucina nostrana sta vivendo il suo periodo di massimo splendore? Quali margini di miglioramento vede? Bisogna sempre andare verso il meglio, io ritengo che adesso siamo maturati molto anche noi come chef, direi che siamo diventati più intelligenti e riusciamo a ragionare e pensare meglio. E stiamo facendo delle grandi e belle cose.

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Crippa si conferma un cuoco vero, stakanovista ai fornelli: sempre presente in cucina, costantemente a contatto con le sue amate verdure, provenienti ormai al 100% dall’orto con serra curato in maniera certosina dalla famiglia Ceretto.


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Le 3 stelle Michelin: un punto di arrivo o nuova partenza? Lavoro ogni giorno come se non le avessi mai conquistate o come se ce ne fosse una quarta da raggiungere. È importante questo, non bisogna mai sedersi sugli allori o considerarsi arrivati. È una consacrazione del lavoro e dello sforzo che fai quotidianamente, ma non devi mai abbandonare la routine e il sapere che deriva dall’esperienza. È uno stimolo continuo. Per anni la nostra cucina all’estero è stata esclusivamente nota per la pasta e la pizza. Quali sono i piatti che più ci identificano oggi oltre i confini nazionali? Diciamo che ci va bene ancora che sia identificata così, anche perché sempre più all’estero si mangiano paste buone e pizze sempre migliori. La nostra cucina è quella, pasta e pizza, ma

adesso iniziano a diventare gustose e con preparazioni intelligenti anche all’estero. Si vedono sempre di meno gli spaghetti “meatball” che in Italia nessuno ha mai mangiato ma che ci hanno identificato molto negli anni passati. Quindi anche chi è all’estero ed è italiano, o si cimenta nella nostra cucina, studia, impara ed esporta le nozioni del cucinare italiano. Crede che la cucina italiana nei prossimi anni manterrà la sua identità o verrà “contaminata” da altre culture? Abbiamo incontrato tante culture diverse dalla nostra nel corso dei secoli, ma abbiamo abbiamo saputo mantenere intatta la nostra identità culinaria. Credo, quindi, che la nostra cucina manterrà forte la sua tradizione. Alessandro Creta

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Nell’esposizione gli avventori avranno modo di ammirare una delle foto che hanno fatto la storia della fotografia e Robert Doisneau è protagonista in il successo di Doisneau: “Le Baiser de una mostra al Museo della Grafil’Hôtel de Ville”. ca di Palazzo Lanfranchi di Pisa Uno scatto, risalente al 1950, che ferma fino al 17 giugno. nel tempo l’immagine di due inna70 le foto in bianco e nero esposte, a morati intenti a darsi un appassionato partire dall’autoritratto del 1949, che ed elegante bacio tra la gente che porteranno il visitatore a percorrere cammina distrattamente intorno a loro. idealmente le strade parigine. Una città Andrea Ferrante, Assessore alla Cultuby Marika Tiberi catturata nelle più gentili pose, nell’era del Comune di Pisa e Presidente del leganza dei tempi andati esaltati dalla Museo della Grafica ha dichiarato: “Si bravura di Doisneau che offre una nostalgica, anche se tratta di una mostra importante, per cui ci aspettiamo una pur spensierata e raffinata, visione su tutto ciò che era ed forte partecipazione. Pisa, che negli stessi mesi ospiterà erano le persone nella capitale francese. Di fatto i soggetti altri eventi di notevole caratura, sarà meta obbligata per prediletti dal fotografo erano proprio i parigini: uomini, tutti gli appassionati della grande fotografia”. Un apdonne, bambini, animali che abitavano la città e la realtà puntamento davvero immancabile data l’importanza di del loro tempo. Così la fotografia non si ferma a una statiDoisneau, considerato tra i più illustri rappresentanti della ca ricerca dell’oggetto, fermo, perenne nella stessa posa, fotografia “umanista” francese. ma decide di ricercare la vita, il fremito della cittadina. Biglietto: Intero: euro 9. Ridotto: euro 7 “Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; Tel: +39 050 2216060 nessun regista può ricreare l’inaspettato che si Mail: museodellagrafica@adm.unipi.it trova nelle strade” così spiegava il suo stile. Sito: www.museodellagrafica.unipi.it

PISA RACCONTA PARIGI

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A FIRENZE LA PRIMAVERA È TUTTA IN MUSICA Torna con l’81esima edizione il Maggio Musicale Fiorentino. Dimensione performativa, arti visive e sperimentazione si incontrano a Firenze dal 5 maggio al 31 luglio.

avrà inizio il 5 maggio con l’opera “Cardillac” di Paul Considerato uno dei maggiori eventi culturali e conHindemith con la direzione di Fabio Luisi. “Cardilcepito come un Festival che partendo dall’orchestra, lac” racconta l’ossessione di un artista incapace di e ribadendo i valori della grande cultura musicale staccarsi dalle proprie creazioni arrivando all’emarinternazionale, ha indicato anche vie nuove sia nel ginazione e all’omicidio. L’opera trae ispirazione dai repertorio sia nella visione generale dello spettacolo, tragici capolavori dell’espressionismo tedesco, in cui riuscendo a coinvolgere il melodramma in misure il delirio è portato all’esagerazione, oltre la morte. sconosciute per l’Italia di metà Novecento, il MagIl protagonista è un orafo, che più che un artigiano gio Musicale Fiorentino torna ad animare la scena si sente un artista, un creatore. La sua furia omiciculturale fiorentina. da sembra colpire chi considera i suoi gioielli come La sua lunga e fortunata storia ha visto il coinvolmezzi di distinzione sociale o di seduzione, incapace gimento di importanti pittori, scultori e architetti, di comprendere il loro valore artistico. Interessante per la progettazione e realizzazione di scenogradunque il nodo centrale e l’interfie, costumi, disegni e modelli pretazione dell’opera di Hindeispirati alla musica e alla sceIl Maggio Musicale Fiorentino mith che rivela il diverso valore neggiatura. Giorgio De Chirico, altro non è che il frutto moderno delle opere per il loro creatore e Felice Casorati, Gianni Vagnetti, di un’antica gioia di vivere: balli, per coloro che le acquistano. Le Alberto Savinio, Fabrizio Clerici, repliche dello spettacolo saranToti Scialoja, Gino Severini, Gian musiche e rappresentazioni teatrali, no rappresentate il 9, 12 e 15 Carlo Sensani e Mario Sironi ieri come oggi, invadono Firenze maggio. sono solo alcuni degli illustri rappresentanti dell’arte italiana che hanno partecipato alle passate edizioni. Continuando a scorrere il programma troviamo, il 22, 25, 27 e 31 maggio, “La battaglia di Legnano” di Il prestigio di questa manifestazione artistica ha Giuseppe Verdi che sarà diretta da Renato Palumbo richiamato nei decenni i massimi nomi dello spettacolo musicale, giungendo a una interazione sempre più profonda tra il Festival vero e proprio e tutte le L’81esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino avrà altre attività distribuite nell’anno. inizio il 5 maggio con l’opera “Cardillac” di Paul Hindemith con la direzione di Fabio Luisi (a destra) L’81esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino | 66 |


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con la regia di Marco Tullio Giordana vincitore del David di Donatello, del Nastro d’argento, del Globo d’oro e di numerosi altri riconoscimenti ricevuti al Festival del Cinema di Venezia, al Festival di Cannes e al Festival di Locarno. L’opera rappresentata fu composta in un momento di grande fermento patriottico, infatti pochi giorni dopo la sua prima rappresentazione Roma vide la proclamazione della Repubblica Romana e, mentre il papa cercava rifugio a Gaeta, per le strade il popolo inneggiava a Verdi e all’Italia canticchiando i brani dell’opera appena presentata. Il Maggio ha commissionato al compositore Adriano Guarnieri “Infinita tenebra di luce”, una nuova opera il cui allestimento verrà realizzato in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti e verrà messa in scena al teatro Goldoni. Dalla nota di Rainer Maria Rilke «Incedi oltre su me, infinita tenebra di luce», nasce la composizione che mette in scena quattro volti immaginari - per raccontare l’interiorità dell’animo umano - che si materializzano e poi scompaiono come immagini surreali. L’opera non segue una trama narrativa e il canto, ora lineare, ora polifonico, è ricco di accensioni musicali e letterarie. Il 19, 21 e 23 giugno in scena “Il Prigioniero” e i “Quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi. “Il Prigioniero” debuttò per la prima volta in assoluto in forma scenica proprio Marco Tullio Giordana. Regista cinematografico, nato a Milano il 1° ottobre 1950. Iscrivendosi fin dagli esordi nella tradizione del cinema d’ispirazione civile, ha affrontato temi di grande rilievo come la violenza, il terrorismo, il potere mafioso.

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Luca Salsi. Nato a San Secondo Parmense, si è diplomato in canto presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma, con il Soprano Lucetta Bizzi e si è perfezionato con il baritono Carlo Meliciani.

al Festival del Maggio nel 1950, scaturito dalla mente di Luigi Dallapiccola dopo essersi imbattuto nel racconto “La torture par l’espérance”, uno dei Contes cruels di Auguste de Villiers de l’Isle Adam. “La Dafne” di Marco da Gagliano salirà sul palco il 25, 27 e 29 giugno prima di lasciare lo spazio a un importante anniversario: il 50° dal debutto a Firenze di Riccardo Muti che torna a dirigere al Maggio e salirà sul podio per due recite in forma di concerto: l’11 e il 13 luglio il maestro affronterà Macbeth di Giuseppe Verdi che già lo vide acclamato protagonista al Maggio del 1975. Tra gli attori Luca Salsi, Vittoria Yeo e Francesco Meli. Sul fronte sinfonico il Festival proporrà numerosi concerti. Tra i cinque dedicati al Ciclo Sostakovic spicca il 24 maggio l’omaggio a Leonard Bernstein e in occasione del centenario dalla nascita verrà eseguita la sua sinfonia n.2 “The age of Anxiety”. Fabio Luisi il 29 maggio dirigerà “Paulus”, oratorio di Felix Mendelssohn-Bartholdy nata nel 1832 come reazione scandalizzata alle rappresentazioni di Robert le Diable di Meyerbeer. Infine il 22 giugno – prima degli ultimi due concerti del Ciclo Sostakovic - Zubin Mehta, Direttore Emerito a vita, salirà sul podio alla guida dell’Orchestra del Maggio portando con sé il percussionista Simone Rubino in un concerto con musiche di Peter Eotvos e le parole poetiche di Sandor Weores e Jayadeva, “Speaking Drums” eseguito in modo simile allo Sprechgesang del jazz o delle percussioni tradizionali indiane. www.operadifirenze.it Stefano Valentini | 69 |

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dei più attesi dell’anno, aspettativa persino cresciuta dopo alcuni video teaser lanciati dal gruppo su YouTube. Come se non bastasse secondo A quattro anni dall’ultimo tour, gli la lista stilata dalla UK Official Charts Arctic Monkeys tornano sul palco Company, gli Arctic Monkeys detencon un fitto calendario di concerti gono anche un altro record, quello che si apre a Los Angeles il 5 magdei vinili più venduti nell’ultimo gio per chiudere a Newcastle il 28 decennio in terra anglosassone. È il settembre, passando per l’Italia. disco “AM” ad essere in testa a tutti, un risultato prestigioso considerando Dopo la doppia tappa a Berlino la by Stefano Valentini che “The Kings Of Limbs” dei Raband inglese arriverà anche in Italia. diohead si aggiudica l’argento e che Il ritorno sarà a Roma nella cavea un grande classico come “The Dark Side of The Moon” dell’Auditorium che, per la prima volta, sarà allestita dei Pink Floyd conquista il bronzo. Un successo unico per soli posti in piedi. Il gruppo musicale inglese darà quello del gruppo di Sheffield, che ha portato la celeil via anche al Roma Summer Festival, il nuovo Festival bre rivista Rolling Stone a definire “le scimmie” come dell’Auditorium Parco della Musica. quella che probabilmente è l’ultima grande rock band Le date romane che impegneranno gli Arctic Monkeys del Pianeta, guidata da un frontman mutante come Alex saranno il 26 e il 27 maggio e dopo una sosta in FranTurner. Un artista che in più di dieci anni ha saputo cia ci sarà un’altra tappa italiana, questa volta con data cambiare pelle passando da ragazzino spaventato dai unica - il 4 giugno - al Mediolanum Forum di Milano. fotografi alla rockstar che vive per il palco. Elemento Certamente il periodo più caldo, visto l’uscita del che molto probabilmente sta garantendo il sold-out nuovo album “Tranquility Base Hotel and Casino” animmediato a ogni loro tappa. nunciato già nei primissimi giorni d’aprile dalla band stessa. Il sesto album degli Arctic Monkeys (in vendita www.auditorium.com in Italia dal prossimo 11 maggio) è considerato uno

QUANDO L’INDIE FA SOLD OUT

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Il gotha del pianismo mondiale si incontra a Brescia e Bergamo tra concerti e performance nel segno di Čajkovskij e Debussy

Giuseppe, una cornice open air di rara suggestione, Innamorati della grande musica mettete in agencomplice anche un ciliegio secolare in piena fioritura al da almeno un weekend tra Brescia e Bergamo centro del chiostro. durante questa primavera. Torna il festival che ha La Rassegna Au clair de la lune, Omaggio a Claude fatto parlare di sé come uno dei più belli e prestigiosi Debussy, che si apre come “Fuori Festival” tra il 1 e l’8 in Europa imponendosi tra le manifestazioni più imgiugno rappresenta una novità delle ultime edizioni portanti al mondo dedicate al pianoforte, e non solo. del Festival che trova in questa sorta di “Festival nel Alla 55ª edizione del Festival Pianistico Internazionale Festival” il format per presentare giovani talenti che di Brescia e Bergamo, dopo le monografie dedicate molto velocemente hanno conquistato la scena intera Beethoven e Mozart, ora è Čajkovskij a dominare nazionale. la scena a partire dalla sera dell’inaugurazione con Difficile, nell’edizione di quest’anno con un programRomeo e Giulietta, ouverture fantasia considerata il ma di così alto profilo complessivo, individuare date primo capolavoro del compositore russo. più importanti di altre, consideran“Quanto a Čajkovskij spiega do per esempio nomi come quello il Maestro Pier Carlo Orizio, leggendario di Martha Argerich direttore del festival nelle Il Festival Pianistico Internazionale (protagonista delle due serate splendide cornici del Teatro di Brescia e Bergamo è una delle “Progetto Argerich” citazione dei Grande di Brescia e del Teamaggiori manifestazioni mondiali primi cinque anni al Festival che tro Sociale di Bergamo Alta dedicate specificamente al pianoforte la videro giovanissima accanto ad col ben noto Concerto n°1 Arturo Benedetti Michelangeli), sarà interessante riscoprire o quello di Grigory Sokolov vero alcune pagine pianistiche di rara o rarissima esecuzione, oltre a Le Stagioni e alla oggetto di culto, o del prodigio sedicenne Alexander Malofeev. E ancora, Yuja Wang e molti altri tra cui Gran Sonata in sol maggiore.” Alexander Romanovsky o Daniil Trifonov, o l’unico E proprio un sottile e raffinato legame artistico, oltre italiano (escludendo la rassegna Debussy), Filippo che biografico, con Čajkovskij sta dietro la scelta di dedicare a Debussy, autore chiave per il pianoforte, nel Tra le personalità più interessanti del panorama direttocentenario della morte, la Rassegna “cammeo” ospitata riale internazionale, Edward Gardener è da 6 anni direttoa Brescia nello splendido chiostro del Monastero di San re musicale della English National Opera di Londra | 72 |


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Dmitry Shishkin: ha iniziato lo studio della musica a 3 anni. Dall’età di 4 ha frequentato la Tchaikovsky Special Music School di Cheliabinsk. La sua formazione è proseguita poi al Gnessin Moscow Special School of Music, dove dal 2001 al 2010 ha studiato con il Prof. Mikhail Khokhlov.

Gorini, ex stelle emergenti e ormai entrati nel gotha del pianismo mondiale, nomi che compongono un cartellone di rara preziosità e che non conosce battute d’arresto. Veri e propri miti del pianismo internazionale come Mikhail Pletnev, uno dei maggiori pianisti viventi ma anche poliedrico musicista, impostisi ormai all’attenzione anche di un pubblico più allargato. Un fuoco di fila di star che sembra impossibile vedere riunite in una sola manifestazione e che non si limitano esclusivamente al pianoforte. Tra le orchestre spiccano le presenze della Royal Philarmonic Orchestra, della Royal Scottish National Orchestra o della Mariinsky Theatre Orchestra che chiude al Teatro degli Arcimboldi a Milano diretta da Valery Gergiev. Senza dimenticare la Filarmonica del Festival, la compagine resident formata da musicisti che, a dispetto della giovane età, hanno già maturato importanti esperienze internazionali sotto la guida di Pier Carlo Orizio. Ed è proprio il direttore a sottolineare “il valore quasi di sfida e di scommessa che c’è nel far nascere un’orchestra di giovani all’interno di un festival, un investimento per il

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Alexander Malofeev, vincitore del concorso Ciaikovskij di Mosca nel 2014. Il pianista quindicenne può vantare una carriera incredibile, si è già esibito al Bolshoj e al Marinskij, ha tenuto concerti a Parigi, Tokio e

futuro al quale garantire sempre più risorse e spazi”. Nell’ottica di aprire non solo a pubblici diversi ma anche a spazi alternativi ai teatri, quest’anno il Festival integra luoghi diversi come l’Auditorium di San Barnaba accanto al Conservatorio o il Chiostro del Museo Diocesano. Si esce invece dall’ambito cittadino monumentale di Bergamo Alta con Festival e Dintorni che prevede cinque date fuori città. Al pubblico più giovane è diretto invece il Contest fotografico PianoMonAmour organizzato con il coinvolgimento di community del settore come Shoot4change che prelude ad una mostra in entrambe le città. Insomma, due mesi e un cartellone che fanno di Brescia e Bergamo le capitali della grande musica internazionale e della bellezza, oltre che mete cult anche per un’elegante movida, tra locali fashion, ottimi indirizzi per lo shopping, quartieri di tendenza, stili di vita emergenti. Un’atmosfera vivacissima che si districa tra le strade del centro fitte di boutique, i cocktail bar, le enoteche, la golosità dei prodotti e di una cucina sontuosa, e l’appeal delle bollicine più stilose da quella Franciacorta che come un cuscino di colli punteggiati di uve divide e abbraccia le due piccole città ombardel. Destinazioni perfette per un weekend di bon vivre. www.festivalpianistico.it

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Sveva Riva


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L’APERITIVO Un must quello in Piazza Arnaldo, uno dei cuori della movida bresciana: non c’è che l’imbarazzo della scelta quanto ai locali ma da El Sobrinho si beve un ottimo “Pirlo” (lo Spritz a Brescia), con una girandola di fingers. Nelle sere più calde si sta fuori del Viselli nel vicolo Tosio, vera istituzione a Brescia, sorseggiando lo “champagnone” inventato proprio qui e la cui ricetta resta segreta. A Bergamo l’aperitivo si fa al Diciotto, a via Sant’Orsola, nel quadrilatero della moda bergamasca. 40 tipi di gin tonic tutti da provare! IL VIA VAI A Brescia si comincia in Corso Magenta, alternando ai negozi qualche sguardo ai bei palazzi o ai giardini interni. Si devia per via Trieste per una veloce incursione nel piccolo Museo degli Strumenti Musicali denso di curiosità. Poi una sosta lungo via dei Musei a Santa Giulia, meraviglioso complesso museale in parte a cielo aperto. Si prosegue passeggiando sotto i portici di Corso Zanardelli tra le boutique più chic e le firme. Ci si sposta in via di San Faustino, a due passi da piazza Loggia a Brescia, per i negozi più alternativi e l’antiquariato. Da non perdere su Contrada Santa Chiara una sosta da Passadori, antica casa di pianoforti con vastissima galleria negozio da rimanere sbalorditi e affascinati. E già si è arrivati al Carmine, il quartiere cuore della movida e sempre più vivo anche di giorno con una popolazione multietnica ben integrata, giovani coppie e qualche vecchio bresciano. Un quartiere “open mind” come dice Maurizio, talent scout di stilisti emergenti che riunisce da Maurizio 14, in via delle Battaglie, la moda di ricerca. Venerdì e sabato resta aperto anche dopo l’una di notte. Si chiacchiera, si beve un bicchiere insieme, ci si sposta al Carmen Town, proprio accanto, per ascoltare musica dal vivo fino all’alba. A Bergamo lo shopping si fa nella Città Bassa d’impronta piacentiniana, lungo il corso o “sentierone”, palcoscenico della città, e nelle viuzze laterali. Senza dimenticare però di dedicare del tempo alla splendida Accademia Carrara, una delle pinacoteche più belle d’Italia. Una passeggiata | 76 |


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sulle orme di Donizzetti, dalla casa natia al museo dedicato, la tomba, il Conservatorio, è un’occasione per perdersi in quello scrigno incantato di bellezza che è la parte alta tra viuzze e scorci mozzafiato. Per il tè delle cinque c’è lo storico Caffè Cavour della famiglia Cerea da sempre punto d’incontro dei poeti bergamaschi. In un bell’ambiente antico sul corso della Città Alta si assaggia una grande pasticceria all’altezza dello stellato “da Vittorio”. Da non perdere la polenta e osei, dolce tipico bergamasco: una cupola di pan di Spagna e pasta di mandorle gialla con in cima due uccellini di cioccolata. IL DOPO TEATRO Dopo il concerto, anche a tarda ora, Brescia è ancora vivacissima. I più modaioli la notte la passano all’Area Doks: dalla cena in un bello spazio con cucina a vista all’area

Lounge Bar per un cocktail, da qui non non si può non passare. Ci sono proprio tutti,dopo mezzanotte si stenta a farsi largo, si va anche per vedere chi c’è ed essere visti. Da non perdere l’Area Design con arredi, tessuti, mobili da acquistare. Bergamo Alta è una città più tranquilla, però il Caffè La Marianna, a Largo Colle Aperto, appena fuori le mura sulla piazzetta giardino, fino a tarda ora è il posto giusto per un gelato alla stracciatella inventata qui nel lontano 1961. LA PAUSA GOLOSA A Brescia Pasticceria Veneto, via Salvo D’Acquisto 8, la “Maison” di Igino Massari, il più grande Maestro pasticcere italiano e uno dei più grandi al mondo. Un capolavoro tutti i lievitati, così come il resto della pasticceria, dolce e salata. | 77 |


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SOTTO IL SOLE DI TORINO Il capoluogo piemontese a maggio diventa la capitale italiana della lettura. Dal 10 al 14 del mese presentate al Salone del Libro tutte le novità in uscita e il meglio dell’editoria italiana, dai grandi gruppi a quella indipendente Il Salone Internazionale del Libro di Torino è arrivato alla 31esima edizione e, come ogni anno, si propone come appuntamento imperdibile per editori, scrittori, appassionati della lettura e della conoscenza. Tanti gli ospiti e gli eventi in questi 5 giorni torinesi all’insegna della cultura. Un’occasione che costituisce un momento di incontro annuale con i protagonisti del settore, secondo un tema, un fil rouge che passa attraverso i tanti e attesi interventi: “L’idea del futuro: come sarà il mondo che ci aspetta?”. Ovviamente tanti i libri che verranno presentati, come tante le letture che ci aspettano sotto il sole clemente di maggio. BRITANNICA. DALLA SCENA DI MANCHESTER AL BRITPOP Di Alessio Cacciatore e Giorgio Di Berardino. Vololibero. “Una storia che si snoda in una decade di nuova creatività musicale, rivolgimenti sociali e contraddizioni. “Oasis”, “Blur”, “Stones Roses”, “Joy Division”, la “Factory Records”, “FAC 51 The Hacienda”, “Creation records” e tutti i più conosciuti protagonisti della scena sono raccontati nel contesto di un’Inghilterra in fermento tra la Thatcher e Blair. Oltre 500 schede di altrettanti gruppi “illustri” ma sconosciuti completano un libro per conoscere i 10 anni tra il 1988 e il 1998 e la musica che li ha attraversati.” Alessio Cacciatore e Giorgio Di Berardino sono alla loro prima uscita con Vololibero in un libro per veri appassionati. Di musica, s’intende. Qui si ripercorrono le tappe fondamentali di un intenso periodo produttivo e innovativo, caratterizzato dall’affacciarsi di artisti che sono stati in grado di rivoluzionare la musica rock inglese influenzando tutto il mondo.

BOOKS i som et r ic back g rou nd

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DIVORARE IL CIELO Di Paolo Giordano. Supercoralli

MAGGIO ’68- LA BRECCIA Di Edgar Morin. Raffaello Cortina Temi.

“La prima volta che Teresa li vede stanno facendo il bagno in piscina, nudi, di nascosto. Lei li spia dalla finestra. Le sembrano liberi e selvaggi. Sono tre intrusi, dice suo padre. O tre ragazzi e basta, proprio come lei. Bern. Tommaso. Nicola. E Teresa che li segue, li studia, li aspetta. Teresa che si innamora di Bern. In lui c’è un’inquietudine che lei non conosce, la nostalgia per un’idea assoluta in cui credere: la religione, la natura, un figlio. Sono uno strano gruppo di randagi, fratelli non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, carichi di nostalgia per quello che non hanno mai avuto. Il corpo li guida e li stravolge: la passione, la fatica, le strade tortuose e semplici del desiderio. Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. E la campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni, quattro vite, un amore. Coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto del mondo.” A dieci anni dal premio Strega con il suo “La Solitudine dei Numeri Primi”, da cui fu tratto anche un celebre film, Paolo Giordano torna al Salone Internazionale del Libro per presentare il suo nuovo e attesissimo lavoro insieme al cantautore Manuel Agnelli.

“Che cosa è stato il maggio 68? Lo sguardo straordinariamente acuto di Edgar Morin sugli eventi di quel mese cruciale (università occupate, agitazioni, barricate, scontri) restituisce un’immagine vivida dell’amalgama che dà origine alla protesta. Sempre intrecciando istanze libertarie e velleità rivoluzionarie, conflitto generazionale e lotta di classe, il movimento studentesco e giovanile di quell’anno apre una faglia, una breccia, dentro la quale si riversano processi innovativi: la parità uomo-donna, la difesa delle minoranze, la coscienza ecologica, l’esigenza di riappropriarsi delle scelte di vita. La rivolta studentesca e giovanile del maggio non sfocia, secondo Morin, in una rivoluzione politica o sociale, ma annuncia un rinnovamento culturale e antropologico. Quello che provoca non è una crisi politica ma una strisciante crisi di civiltà, di quella “civiltà del benessere” ancora trionfante negli anni immediatamente precedenti il 1968.” Edgar Morin è uno dei massimi esponenti del pensiero contemporaneo. Nel suo ultimo libro, che sarà presentato a Torino durante la fiera, discute e analizza gli eventi che scossero la Francia durante il 1968, cosa ottennero queste rivoluzioni culturali e quanto hanno inciso sulla contemporaneità. www.salonelibro.it Marika Tiberi

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TUTTI AMANO KIMMY SCHMIDT A maggio torna la divertente serie targata Netflix creata da Tina Fey e Robert Carlock: novità nel cast per continuare i fasti di uno show divertente e sempre fuori degli schemi

Diggs, solo per citarne alcune. E poi, Ray Liotta, Gli appassionati di serie tv alla perenne Fred Armisen, Maya Rudolph, Jeff Goldblum, Ice-T, ricerca di qualcosa di davvero dirompente per citarne altre. La protagonista dello show è però nella marea sterminata dell’offerta streaKimmy Schmidt, interpretata dalla simpatica attriming possono fare i salti di gioia per il rice dai capelli fulvi Ellie Kemper, una ventinovenne torno di una delle produzioni più brillanti rimasta segregata per 15 anni in un bunker assiee divertenti degli ultimi anni: a partire da me ad altre tre donne, tenute prigioniere da un maggio torna infatti su Netflix per la sua quarsantone folle, il Reverendo Richard Wayne Gary ta stagione la serie “The Unbreakable Kimmy Wayne, a cui dà il volto niente meno che la star di Schmidt”. Molto apprezzato dal pubblico, lo Mad Men John Hamm. Liberata finalmente dalla show ha riscosso anche diversi riconoscimenti polizia, Kimmy tenta di ricostruirsi una vita a da parte della critica per il suo andamento New York, dove viene fortuitamente impiegata spiazzante e imprevedibile: le prime due come tata dalla viziata e superfistagioni sono state candidate a ben ciale Jacqueline Voorhees (Jane sette Emmy Awards, incluso quello per la categoria di Miglior Serie Co- La serie creata da Tina Fey (in alto) Krakowski), mentre condivide un e Robert Carlock ha tra i suoi appartamento con lo spumeggiante mica. La stralunata serie, prevista protagonisti Ellie Kemper, Titus Andromedon (Titus Burgess), all’inizio sulla NBC ma comprata aspirante star di Broadway. La loro poi da Netflix, è stata partorita dalle Jane Krakowski, Titus Burgess padrona di casa è la stramba Lillian menti frenetiche di due geniacci e Carol Kane Kaushtupper (Carol Kane), una del genere come Tina Fey e Robert donna dal cuore d’oro che all’ocCarlock. Tina e Robert, insieme a Jeff Richmond e David Miner, sono anche correnza sa tirare fuori le unghie, coinvolta in una quantità impressionante di attività non proprio i produttori esecutivi e la Fey è apparsa più limpide. Nella terza stagione abbiamo scoperto che volte tra le guest star della serie in più ruoli, dal procuratore incapace alla fine della prima Unbreakable Kimmy Schmidt è una serie televisiva stagione alla terapista di Kimmy nella stagione statunitense creata da Tina Fey e Robert Carlock e successiva. Ma la Fey è solo una delle numeroresa disponibile dal 6 marzo 2015 sul servizio strease guest apparse nello show: Anna Camp, Josh ming on demand Netflix. Inizialmente prevista sulla Charles, David Cross, Amy Sedaris, Daveed NBC, la serie è stata in seguito venduta a Netflix insieme a un ordine di produzione di due stagioni.

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Kimmy era sposata con il Reverendo quando lui ha reclamato i documenti del divorzio per sposare un’altra ragazza, Wendy Herbert, interpretata da Laura Dern. Kimmy però si è rifiutata di firmare per evitare alla ragazza il suo destino di vittima di uno stramboide. Kimmy successivamente si è iscritta all’università, ma non ha funzionato e l’abbiamo lasciata alla ricerca del lavoro della vita. Nel frattempo Titus ha cercato di tornare con l’ex fidanzato Mikey – dopo aver rotto con lui per un presunto tradimento – ma senza riuscirci. Per la nuova stagione sono state annunciate un paio di novità interessanti: innanzitutto la stagione sarà suddivisa in due parti, la prima verrà rilasciata il 30 maggio, mentre la seconda verrà resa disponibile nei mesi successivi del 2018. Ci si chiede il perché di questa scelta inusuale e subito sale l’hype per le eventuali sorprese che gli showrunner avranno ideato nell’elaborazione della nuova formula. Di sicuro, i primi 6 episodi dovranno necessariamente concludersi con un colpo di scena bomba in favore di aficionados, tale da far contare loro | 83 |

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| SERIE TV

Le prime due stagioni di Unbreakable Kimmy Schmidt sono valse ben 11 nomination agli Emmy e in generale la serie è molto apprezzata dalla critica, tanto da aver attirato guest star del calibro di Ray Liotta, Jeff Goldblum, Jon Hamm e Laura Dern

i giorni che li separano dalla continuazione della storia. L’altra news appetitosa sulla quarta stagione riguarda una new entry nel cast abituale. Si tratta della biondissima 38enne Elisabeth Jean Philipps, meglio nota come Busy Philipps, celebre soprattutto per il ruolo di Laurie Keller in Cougar Town. Ad annunciare la notizia è stata la stessa Busy, attraverso Instagram, pubblicando una foto che la vede al fianco di Carol Kane, la mitica Lilian Kaushtupper della serie Netflix. “Quanto sono fortunata a lavorare con questa ICONA?” ha scritto la Phillips, evidentemente galvanizzata per l’opportunità. L’attrice americana è nota soprattutto per i suoi ruoli in Freaks and Geeks, Dawson’s Creek, Love Inc., E.R., Terminator: The Sarah Connor Chronicles, Cougar Town e Vice Principals. Unbreakable Kimmy Schmidt le permetterà di lavorare nuovamente con Tina Fey dopo il pilot di The Sackett Sisters, rifiutato dalla NBC. La serie di Kimmy piace per il suo umorismo a tratti surreale e per l’intelligenza con cui tratteggia la figura di una ex vittima, emancipandola dal ruolo di soggetto da compatire per trasformarla in una donna alla ricerca del proprio posto nel mondo, armata di volontà e voglia di accrescere la propria consapevolezza e sperimentare i propri mezzi. Robert Carlock, co-showrunner della serie, autore anche del successo di 30 Rock, ha sottolineato non a caso che la scrittura di questa stagione è stata inevitabilmente influenzata dal movimento #MeToo. “Il movimento #MeToo e l’ondata di accuse di molestie sessuali sono molto presenti, specialmente nella prima parte della stagione. Kimmy si confronterà con varie situazioni sul posto di lavoro. È la prima volta che si trova in un posto di lavoro, e questo cambia le regole. Quel movimento, che se ne parli espressamente o meno, è molto presente nel modo in cui Kimmy guarda il mondo, parliamo di qualcuno che rappresenta la liberazione da quanto avvenuto e la speranza che non sia troppo tardi per le altre persone.” Le aspettative sono altissime dunque, anche da parte di tutta la comunità LGBT, che ha inserito di diritto il personaggio di Titus nell’Olimpo dei beniamini. Perciò, in attesa del 30 maggio, non ci resta che brindare con un buon Pinot Noir. Elisabetta Pasca

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ROGGI

Andrea Roggi THE CIRCLE OF LIFE

Via del Marzocco, 5 Pietrasanta (LU) Albero della Vita Andrea Roggi bronzo 2016 altezza cm 110 foto Ela Bialkowska

Via Casali, 6 Cortona (AR) www.andrearoggi.it www.thecircleoflifeartgallery.com


Tradizioni ancestrali e tecnologia d’avanguardia. La bella stagione firmata Loro Piana parte, ancora una volta, da tessuti d’eccezione e dalle materie prime piÚ rare e pregiate, lavorate con estrema cura in Italia dai migliori artigiani.

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| FASHION IN PROGRESS

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Nella versione informale del classico abito doppiopetto, realizzato in tessuto di cotone e lino, si esprime ogni dettaglio di quella fusione tra passato e futuro. Vestibilità avvicinata per la giacca e un modello storico Loro Piana senza pinces per il pantalone: dettagli sartoriali per soli intenditori. Mai sottovalutare l’importanza, e il potere, degli accessori: l’accostamento con il classico mocassino in suède sfoderato con suola in lattice chiaro, ma smorzato dai toni del ruggine, riporta alla mente tutto il fascino della vela e della vita in mare.

Morbido e leggero sono le parole chiave di una primavera elegante ma sempre alla ricerca del massimo comfort. La costruzione ben studiata con molti passaggi fatti a mano del Parka sportivo in drap di cashmere a tre strati da abbinare all’interpretazione in chiave contemporanea della scarpa da tennis anni ’70 realizzata in pelle di vitello scamosciata con dettagli color kummel è perfetta per una mise sportiva e cittadina. Moda e sport s’incontrano per una quotidianità sempre più dinamica.

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| FASHION IN PROGRESS

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La nuova eleganza maschile è sì classica, ma meno rigida, proprio come il giubbotto in suède sottilissimo e dalla leggerezza impalpabile, perfetto in città e nel tempo libero, soprattutto se valorizzato dalla sciarpa in cashmere e seta Nuvola a quadri. Versatile e leggera, in attacco di stagione, completa al meglio anche i look da sera. Anche il cotone tecnico trova la sua dimensione ancora una volta in un Parka sportivo e confortevole, con vestibilità ampia e lunghezza a metà coscia.

Lo stile navy è un classico dell’eleganza maschile pronto a tornare in scena in chiave urban. Loro Piana interpreta a modo suo le espadrillas, proposte in suède con interno sfoderato, leggere e perfette per il mare. Così come la polo a manica lunga realizzata in cotone morbido e leggero e ispirata alla divisa del My Song che ha partecipato all’edizione 2017 della Loro Piana Caribbean Superyacht Regatta & Rendezvous, a Virgin Gorda, e della Loro Piana Superyacht Regatta, a Porto Cervo. www.loropiana.com

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| FUGA AL LAGO

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QUELL’HILTON DEL LAGO DI COMO… Aperta nello scorso gennaio la nuova struttura alberghiera punta a diventare un riferimento turistico per clienti italiani e stranieri. E il lago diventa ancor più bello ammirato dall’esclusivo rooftop…

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| FUGA AL LAGO

È facile “perdersi” sulle sponde del lago più famoso, e letterario, d’Italia. Quel ramo, tanto decantato da Manzoni nel 1827, si è ora arricchito di ville e lussuose strutture pronte ad accogliere migliaia di turisti che ogni anno, da tutto il mondo, scelgono questo territorio per le proprie vacanze. Non è difficile comprendere il motivo di questa scelta: il lago di Como offre un paesaggio unico, una terra che alterna ai monti che ispirarono Lucia Mondella ora specchi d’acqua incantevoli e unici, ora borghi più o meno nascosti ma carichi di storia e tradizione. Un paesaggio sorprendente e affascinante colorato delle più diverse sfumature: acque dalle tinte azzurre e verdi, rilievi rocciosi innevati o ricoperti da boschi, paesi costruiti in pietra arroccati fra il lungolago e le montagne, città ricche di storia e cultura che si affacciano su “quei rami” del lago di Como. Il tutto immerso in un territorio che in estate è un’oasi in cui trovare refrigerio e che nelle stagioni più fredde riscopre un clima mite. Per tutte le stagioni è l’Hilton Lake Como, aperto nello scorso gennaio e pronto a offrire un’autentica esperienza di ospitalità. Una struttura situata in posizione strategica, a due passi da Villa Olmo e a pochi minuti dalla Svizzera. Con una breve passeggiata è possibile raggiungere il centro di Como oppure un traghetto per visitare le cittadine che sorgono sulle sponde del lago. La catena di hotel più famosa al mondo ha ora una struttura in una delle destinazioni italiane più apprezzate e ricercate anche all’estero. Hilton Lake Como offre ambienti sofisticati ed eleganti, capaci di garantire un piacevole e rilassante soggiorno con una spettacolare vista lago. L’hotel si presenta come la più grande struttura alberghiera della zona, proponendo la caratteristica ospitalità di Hilton in una location glamour, inserendosi perfettamente nell’elegante scenario con uno stile contemporaneo e sofisticato. Per la bella stagione, inoltre, ha inaugurato uno spazio relax in terrazza, un rooftop dotato di tutti i comfort, di un bar esclusivo e di una infinity pool. Da ogni lato, in ogni ora della giornata, la vista sul lago è affascinante. Uno spazio pensato sia per attimi di assoluto e personale relax, ma anche per ritrovarsi con gli amici e trascorrere momenti piacevoli. “L’apertura della prima proprietà Hilton sul lago di Como esprime l’impegno del marchio nell’espandere la propria presenza in destinazioni iconiche ed incredibili per i viaggiatori di tutto il mondo”, ha affermato Andreas Lackner, responsabile regionale del brand Hilton. “Questo nuovo hotel di charme, con la sua straordinaria terrazza e l’impressionante vista lago, va ad aggiungersi al nostro portfolio di hotel e resort in continua espansione”. Alessandro Creta Hilton Lake Como Via Borgo Vico, 241, 22100 Como T: 031 338 2611 | 91 |

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| SÌ, VIAGGIARE

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CIELO, TERRA, VIETNAM In rotta verso il Sud-est asiatico. Oltre l’esotismo, tra giungla e laghi, terrazzamenti e risaie, traffico disordinato e mare turchese

Una straordinaria alternanza di paesaggi e tradizioni, abitata da ben 95 milioni di persone, 54 popolazioni diverse. Un popolo attivo, cordiale e allo stesso tempo tenace, come la storia insegna, il cui sorriso non si è mai spento. Ricchi a loro modo, ricchi di un’energia positiva e di un calore umano che pochi altri al mondo possono vantare. Un Paese giovanissimo - l’età media è di 30 anni – ma fermo nel tempo. Il Vietnam , la “terra verso sud”, è natura e cultura. Un territorio vasto e molto vario, che va dalle montagne coperte di risaie verdissime al confine con la Cina fino al mare del Golfo del Siam, passando per le città lungo il Mekong. Del passato imperiale e coloniale rimangono tracce importanti, così come delle testimonianze del conflitto con gli Stati Uniti. Ogni elemento, però, ha saputo sovrapporsi all’altro ed è stato sapientemente trasformato in un’opportunità di cultura e memoria. Quando si parla di Vietnam, del resto, non può non venire in mente l’orrore della terribile guerra che ha sconvolto il Paese, lo scenario magistralmente tratteggiato da Francis Ford Coppola nel suo capolavoro “Apocalypse Now”. Eppure oggi questo è un Paese accogliente, in grado di raccontare le sue origini e l’antichissima civiltà risalente al IV secolo a.C. sorta attorno al Golfo del Tonchino. | 93 |


Nel 1986 il Paese si è aperto al mercato e ha trovato il suo posto nell’economia mondiale e solo nell’anno 2000 ha riallacciato le relazioni diplomatiche con il resto del mondo. Rimane così una terra ricca di risorse ma allo stesso incapace di sfruttarle al massimo. Per ora la sua forza sono le destinazioni inserite nel patrimonio Unesco, un cibo fresco, salutare ed economico, un ottimo clima che, ad eccezione delle stagioni di pioggia, mantiene una temperatura stabile sui 30 gradi. A differenza di qualche decennio fa, quando le biciclette dominavano il paesaggio e lo rendevano ancora più suggestivo, oggi il panorama è attraversato da circa 30 milioni di scooter , cosa che rende l’aria quasi irrespirabile in città come Hanoi e Saigon. Chiaramente questo fenomeno si limita ai centri principali, mentre in altre aree si possono ammirare i paesaggi più disparati, dalle spiagge di Đà Nẵng ai campi infinitamente verdi di Hội An , per poi attraversare le mille risaie dei piccoli paesi limitrofi.



Cristiano Mazza lascia la sua terra d’origine, l’Italia, quasi vent’anni fa. Dal 2000 vive in Germania dove continua a coltivare la sua passione per la fotografia. Girando il mondo, osservando e contemplando paesaggi e natura impara a catturare l’autenticità di ogni luogo. Sempre attento a cogliere momenti che possano trasmettere un’emozione, un sogno, alla ricerca dello scatto perfetto e del momento speciale , prosegue in quello che spera possa trasformarsi in un vero e proprio impegno lavorativo. Obiettivo di Cristiano è quello di trasportare le persone nelle terre ritratte dalle sue foto, per dare a tutti la possibilità di viverle.


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IL RUGGITO DEI MITI DEL PASSATO Heritage, passione per lo sport e rally. Dove trovare tutto questo? Alla quarta edizione di Verona Legend Cars in cartellone dal 4 al 6 maggio.

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| ON THE ROAD

Di ritorno dal 4 al 6 maggio il grande salone della città veneta che, come da tradizione, ha anche quest’anno numerose aree dedicate. Se tra le più amate spicca quella puramente espositiva, che ospiterà i miti che hanno segnato la storia dell’automobile, non è da meno l’interesse che suscita l’area dei “migliori commercianti”, ovvero lo spazio dedicato agli affari, quello in cui il sogno - per qualcuno - diventa realtà. Il settore dà mostra di un ottimo stato di salute con la netta crescita per l’edizione di quest’anno. Saranno, infatti, oltre 1300 le vetture d’epoca esposte dai venditori, tra modelli rari e ricercati ma anche quelli più amati e classici, indicati soprattutto per il primo acquisto. A farla da padrona i brand classici come Porsche, Alfa Romeo, Ferrari e - per il rally - Lancia. Del resto, già le passate stagioni hanno confermato numeri notevoli: nei 40 mila metri quadrati di spazi chiusi, suddivisi in 3 padiglioni, e nei 50 mila metri quadrati di aree scoperte si alternano ogni anno circa 35 mila spettatori. Negli spazi all’aperto che circondano i padiglioni tornano i numerosi Club e Registri Storici, radunati ogni anno e uniti da un appuntamento che celebra un tributo alla passione incondizionata per l’automobilismo. Il Verona Legend Cars conferma la sua unicità anche per l’adrenalina garantita dalle due sfide organizzate: il “Trofeo Verona Legend Cars” e la “Sfida dei Campioni”. Il primo inedito trofeo prenderà vita su un circuito lungo più di mille metri, allestito e regolato da ACI Verona, con il partenariato di Aci Storico. La manifestazione di velocità è aperta a tutti gli appassionati che si sfideranno alla guida delle loro stesse auto. Alla gara possono partecipare vetture di qualsiasi tipologia: storiche e moderne e, come da regolamento sportivo Aci Sport in vigore per la Formula Challenge, sono incluse le vetture ammesse alle “regolarità sport” – ovvero le manifestazioni nelle quali i tempi prestabiliti per percorrere determinati tratti di percorso definiscono la classifica finale. Gli sfidanti concorreranno per accaparrarsi una Abarth 595 in uso gratuito per 365 giorni; i protagonisti che scenderanno sul circuito saranno suddivisi in diverse categorie in base alle caratteristiche dell’auto e in funzione della cilindrata. Dalla prima sfida rimarranno in gara per la finale solo i primi classificati di ogni batteria Lancia Aurelia B24 Spider. Questa deliziosa creatura degli anni 50, firmata Pininfarina, custodisce i valori cardine dello stile italiano: classe, eleganza, equilibrio e pulizia formale.

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che saranno chiamati ad affrontare un’ultima prova su una Abarth 124 fornita dall’organizzazione. L’altro grande evento è la competizione che porta a duello i più grandi miti del rally mondiale: la “Sfida dei Campioni”. Domenica 6 maggio la gara pren-

“Verona Legend Cars” torna dal 4 al 6 maggio 2018 a Verona, confermandosi come uno dei principali appuntamenti per gli appassionati di auto storiche e i dealer specializzati. derà il via davanti a migliaia di spettatori lungo un circuito di percorrenza maggiore di un chilometro situato all’interno del quartiere fieristico. In questa sfida alcune leggende del Mondiale Rally come

Miki Biasion, Alex Fiorio, Markku Alén, e Piero Longhi - vincitore dell’edizione 2017 - percorreranno a coppie l’intero tracciato di gara, alternandosi alla guida sia delle auto vincitrici negli anni ‘80 e ‘90 che della contemporanea Abarth 124. Verona Legend Cars si conferma sempre più una fiera che vuole divulgare la cultura dell’auto e - come sostiene Miki Biasion - «è più che un semplice evento. È un grande investimento di cultura motoristica ed è rivolto, soprattutto, ai giovani appassionati. Nel confronto tra auto storiche e moderne potranno capire davvero “come eravamo”, quanta strada abbiamo fatto ma, anche, quanto avessero da dire le storiche auto da rally che regalavano grandissima potenza e tantissima passione pur non impiegando l’elettronica delle vetture di oggi». www.veronalegendcars.com Stefano Valentini



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LUSSO AD ALTA QUOTA Dal 29 al 31 maggio a Ginevra “atterrano” i jet privati più lussuosi al mondo. EBACE 2018 mette in mostra aerei con interni da supercar: perché se volare è spesso un privilegio, a bordo di questi esemplari può diventare un vero e proprio lusso

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| FUORI ROTTA

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La European Business Aviation Convention design, delle guide turistiche o dell’arredamento. & Exhibition (EBACE) rappresenta uno deEBACE promette di riunire l’industria globale per gli eventi leader del settore e un imperdibile tre giorni di esposizioni, formazione e networking. appuntamento annuale nel campo europeo Un’opportunità, dunque, per vedere da vicino gli dell’aviazione. ultimi prodotti e servizi sul mercato, un evento che La kermesse è promossa dall’European Business è rivolto agli operatori del settore e a chi utilizza Aviation Association (EBAA), l’aviazione per le attività l’associazione di riferimento in Tenuta nel magnifico PalaExpo di Ginevra commerciali. Europa nella business aviation, La Fiera di Ginevra offre ai la convention riunisce businessman, e dalla National Business Aviapartecipanti l’opportunità di rappresentanti governativi, e aziende tion Association (NBAA). esaminare una vasta gamappartenenti o strettamente correlate ma di aeromobili di tutte Tenuta nel magnifico Palale dimensioni e per tutte le Expo di Ginevra la convention al settore aereo. esigenze. riunisce influenti businessman, “Ci aspettiamo che alcuni tipi di aeromobili nuovi o rappresentanti governativi, aziende appartenenti o di imminente uscita facciano il loro debutto ad EBAstrettamente correlate al settore aereo. Sono presenti CE, in linea con il ruolo dell’evento come appuntaalla Fiera tutti i settori collegati all’aviazione privata, mento imperdibile per i professionisti dell’aviazione siano essi riferiti al mondo della ristorazione, del

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| FUORI ROTTA

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commerciale in tutta Europa. I partecipanti potranno venire e altri leader del settore per scambiarsi conoscenze, know in contatto anche con diversi lussuosi velivoli da lavoro”, ha how e best practices. All’interno della Fiera sono inoltre organizzate sessioni di dichiarato Joe Hart, direttore NBAA per le esposizioni. istruzione di alta qualità, con Nella 3 giorni di Fiera sono oltre argomenti che vanno dalla 400 le aziende che mettono in Nella 3 giorni di Fiera sono oltre 400 le sicurezza all’avanzamento mostra i loro ultimi prodotti e aziende che mettono in mostra i loro servizi. EBACE offre oltre 50.000 tecnologico, fornendo anche ultimi prodotti e servizi. EBACE offre oltre informazioni a coloro che metri quadrati per incontri, 50.000 m2 per incontri, colloqui e affari valutano l’uso di un aerocolloqui e, perché no, affari tra tra fornitori e operatori del settore plano a scopi lavorativi e di fornitori e operatori del settore. business. Il networking è infatti il vero collante di un evento che accoglie oltre 13.000 professionisti Sono state molte in passato le aziende italiane, appartenenti a varie categorie, che hanno esposto ad EBACE dell’aviazione di business: occasione buona per incontrare nonostante nel nostro Paese non si contino più di 100 aeimprenditori, dirigenti, personale del dipartimento di volo

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| FUORI ROTTAÂ

romobili immatricolati. Questo per mancanza di aeroporti dedicati, a parte qualche eccellenza come la Milano Linate Prime o Riviera Airport, struttura storica aeroportuale in posizione strategica a Villanova d’Albenga (Liguria) che fu co-exhibitor di Piaggio Aerospace nella passata stagione. Tra le aziende partecipanti negli scorsi anni alla Fiera di Ginevra segnaliamo il servizio di noleggio con conducente Moveolux, il già citato leading player nel mercato della business aviation Piaggio Aerospace, e la casa di automobili di lusso Pagani che, nel 2017, ha realizzato gli interni di un aereo commerciale della francese Airbus. www.ebace.aero/2018 Giorgio Migliore

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| TRIP TIPS

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UNA STORIA DI OSPITALITÀ Sulla punta estrema dell’Argentario, a picco sul mare di fronte alle Isole del Giglio e di Giannutri, si trova Torre di Cala Piccola, hotel di lusso da poco inserito nel prestigioso circuito Condé Nast

La struttura sorge lungo uno dei tratti costieri più affascinanti della zona a cento metri sopra il livello del mare, con una vista panoramica a 360 gradi sulle scogliere della Cala, il mare e le isole. Al centro, l’antica Torre Saracena da cui ha preso il nome, un tempo punto di avvistamento dei pirati che infestavano il Mediterraneo. Uno dei servizi più esclusivi dell’hotel è la piscina a sfioro d’acqua dolce con affaccio panoramico, per nuotare all’aria aperta, sotto il cielo terso dell’Argentario, senza riuscire a distinguere dove finisca la vasca e dove cominci il mare. Per chi invece preferisce l’acqua salata, a pochi passi dalla Torre si trova la caletta, esclusiva per gli ospiti, in una delle più belle insenature della costa, la Cala Piatti famosa per il tunnel di corallo rosso a trenta metri di profondità che attraversa tutta la secca, diventata meta ambita di tutti gli appassionati di immersioni subacquee. Le camere e suite del Torre di Cala Piccola si distinguo-

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no per gli arredi eleganti, per l’atmosfera riservata e per l’attenzione ai dettagli, con un’offerta ricca che va dalle camere standard alle Luxury Terrace Suite per gli ospiti più esigenti, con pavimenti in gres porcellanato e una calda palette di colori che variano dal tortora al crema. Quello che unisce tutte le soluzioni, però, è la vista che leva il fiato. La Torre d’Argento è il famoso ristorante dell’hotel, un luoco in cui i sapori toscani e mediterranei vengono reinventati, ibridandoli con ingredienti esotici e inaspettati. Per la preparazione dei suoi piatti lo chef Francesco Carrieri sceglie solo materie di primissima qualità, come il pesce fresco locale e le verdure di stagine a km zero. Ogni prodotto, dalla pasta fresca al gelato, viene preparato appositamente a mano, per dare anche alle ricette più innovative un tocco artigianale. L’Hotel Torre di Cala Piccola è aperto fino a ottobre e offre pacchetti speciali per la bassa stagione.


| TRIP TIPS

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Hotel Torre di Cala Piccola Via della Cala 58019 Porto Santo Stefano (GR) T: 0039.0564.825111 info@torredicalapiccola.com www.torredicalapiccola.com

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| PRIMAVERA IN SELLA

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| PRIMAVERA IN SELLA

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STORIE D’AMORE, STORIE D’EQUITAZIONE Corse, esibizioni e tanto spettacolo tra sport, natura e storia: il “Piazza di Siena” e il “Royal Windsor Horse Show” sono i due grandi eventi equestri protagonisti a maggio

della squadra italiana. Il team trionfante, composto Per tutti gli appassionati di equitazione la tarda da Piergiorgio Bucci con Casallo Z, Alberto Zorzi con primavera a Roma fa rima con “Piazza di SieFair Light Van’t Heike, Lorenzo De Luca con Ensor de na”. Nell’esclusiva location di Villa Borghese Litrange LXII e Bruno Chimirri con Tower Mouche, ha luogo, infatti, il concorso ippico romano più si è aggiudicato la Coppa delle Nazioni, (il premio più famoso, dedicato ai fratelli D’Inzeo, due cavalieri ambito e prestigioso del concorso) entrando così nella simbolo che proprio nell’ovale capitolino hanno storia dell’equitazione italiana. scritto pagine indelebili della propria carriera L’edizione 2018 ha già prenotato un capitolo a parte nella metà degli anni ’50. Una leggenda la loro nel libro di questa manifestazione. Venerdì 25 maggio amplificata dalla partecipazione a otto olimpiadi conla Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori secutive, dal 1948 al 1976, vincendo e stabilendo un sorvolerà infatti, per la prima volta nella storia del record assoluto difficilmente battibile. Due campioni concorso ippico, l’area di Villa Borghese. Uno spetstraordinari, uniti da un imprescindibile legame di tacolo aereo che vuole sangue, che divennero noti sottolineare l’internazionacon il celebre epiteto di “fraLo storico concorso ippico internazionale lità dell’evento e, al tempo telli invincibili”. di Roma (CSIO), ha toccato il traguardo stesso, mettere in mostra Storia, costume, tradizione e delle 85 edizioni iniziando un nuovo un’altra eccellenza italiana grande sport fanno del concome quella delle Frecce corso ippico internazionale di emozionante capitolo della sua storia. Tricolori. Un’esaltazione Roma una delle pietre miliari della valenza dell’italianidella primavera capitolina. Il tà attraverso uno spettacolo che è vanto e orgoglio tutto racchiuso in uno scenario sempre affascinante dell’intera Nazione. e difficilmente replicabile altrove, immerso com’è nel Sport e riqualificazione territoriale sono protagoniverde di Villa Borghese. La scorsa edizione è stata sti a Villa Borghese, in una zona che è stata risanata coronata dalla prima vittoria a distanza di 32 anni solamente pochi mesi fa con la disposizione di un fondo in erba, che era stato sostituito nel 2007 da sabIl progetto firmato da CONI e FISE è stato sviluppato nel segno di un prodotto diverso, che al di là dell’eccellenza bia silicea. La massima valorizzazione della struttura sportiva puntasse fortemente sulla valorizzazione e la tutela originaria dell’ovale della piazza, così come concepita dell’ambiente di Villa Borghese.

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| PRIMAVERA IN SELLA

Marco Di Paola, Presidente FISE, e Diego Nepi Molineris, Event Director e Direttore Marketing del CONI

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ammalorate di Piazza di Siena è parte integrante del progetto”. Le originarie caratteristiche architettoniche, i alla fine del ‘700 dal principe Marcantonio IV Borcipressi e gli anelli di siepi che delineano l’ovale, ghese, rappresenta un messaggio non solo alla città, saranno gli elementi predominanti dell’evento. ma al mondo intero, assieme a una presa di responTutte le strutture temporanee sono studiate per sabilità decisa verso un patrimonio artistico romano dialogare con il contesto architettonico e naturaoggetto di riscoperta e listico. Una kermesse di rivalutazione. Dal 24 al grande equitazione per “Riportare Piazza di Siena alle antiche 27 maggio centinaia di un programma ricco di tradizioni con l’utilizzo del prato al posto spettatori arriveranno nomi di spicco. Oltre della sabbia, è un gesto che esalta ad assistere a uno degli all’Italia infatti parteeventi di equitazione più ciperanno alla comla bellezza della piazza dovuto ai romani, importanti d’Italia, in petizione anche altre ma anche una decisione di grande una location tra le più nazioni con un’imporcoraggio da parte di FISE e CONI.” affascinati del Bel paese. tante tradizione “cavalMarco Di Paola, Presidente FISE “A Piazza di Siena leresca” come Germaabbiamo qualcosa che nia, Francia, Olanda, tutto il mondo ci invidia: una grande storia e l’arte” Gran Bretagna, USA, Canada e Svezia, con le ha detto Diego Nepi Molineris, Event Director e rispettive prime squadre, pronte a regalare grandi Direttore Marketing del CONI, “la riqualificazione performance nella disciplina del salto ostacoli. A di Villa Borghese e delle strutture architettoniche dar ancora più lustro alla competizione la recente | 110 |


Marco Di Paola, Presidente FISE

partnership tra Rolex e il Concorso Ippico Internazionale di Roma-Piazza di Siena. Lo storico evento romano entra, dunque, a far parte del calendario dei prestigiosi eventi sportivi firmati Rolex. A Piazza di Siena la manifattura di orologeria svizzera sarà Official Timekeeper del concorso e Title Sponsor del Gran Premio Roma in programma domenica 27 maggio. Il pubblico, inoltre, potrà seguire il concorso ippico dalla zona prato sul lato Casina di Raffaello o dalla naturale balconata che il lato Casina dell’Orologio offre sul campo gara, senza dover pagare alcun biglietto. Lo scenografico Carosello dei Carabinieri, come da tradizione, sarà protagonista il giorno della chiusura del concorso ippico. Una quattro giorni di sport, natura e arte: un connubio di reciproca valorizzazione che dà il benvenuto romano alla bella stagione. Piazza di Siena Villa Borghese, 24-27 maggio www.piazzadisiena.it | 111 |


| PRIMAVERA IN SELLA

Il Royal Windsor Horse Show si conferma come uno degli eventi equestri più attesi: la prestigiosa manifestazione torna da mercoledì 9 a domenica 13 maggio nei giardini privati di Sua Maestà, nel Castello di Windsor.

Da Roma a Londra, dai giardini di Villa Borghese a quelli privati di sua maestà la Regina, all’interno del Castello di Windsor. Il Royal Windsor Horse Show (9-13 maggio) si conferma anche quest’anno come uno degli eventi equestri più attesi e seguiti del Regno Unito. Affondano nella storia le origini di questa competizione, giunta quest’anno alla sua 75esima edizione. L’evento è infatti nato durante la seconda guerra mondiale per raccogliere fondi e finanziare le forze armate britanniche impegnate nella guerra contro i tedeschi. A conflitto terminato gli inglesi hanno però deciso di proseguire questa tradizione ippica che, ad oggi, è la più importante a livello nazionale e tra le maggiori in tutto il mondo. I numeri in fondo parlano chiaro: sono più di 3000 gli esemplari tra cavalli e pony che sono protagonisti in una grande varietà di sport ed esibizioni eque-

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stri. Presente, come da protocollo, la Royal Family. Occasione buona anche per i non appassionati di ippica e semplici turisti che, in concomitanza con il Royal Windsow Horse Show, potranno visitare i giardini reali. La manifestazione infatti offre una delle rare circostanze in cui visitare gli spazi verdi privati di Windsor Castle, in questo periodo tirato ancora di più a lucido in vista del matrimonio reale tra il principe Harry e Meghan (19 maggio). Uno spettacolo a tutto tondo quello offerto dal Royal Horse Show: non solo cavalli e corse ma anche esibizioni di ballerini e musicisti, artisti e attori noti si esibiranno per la gioia degli spettatori che sono riusciti ad accaparrarsi uno dei 25mila biglietti a disposizione. Royal Windsor Horse Show Castello di Windsor 9 - 13 maggio 2018 www.rwhs.co.uk Giorgio Migliore | 112 |



| ROVESCI E SCALATE

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LA PRIMAVERA FA SPORTIVA L’ITALIA Sarà un maggio pieno e interessante per tutti gli amanti dello sport. Con l’arrivo della bella stagione l’Italia si riscopre al centro delle attenzioni di tutto il mondo grazie a due grandi eventi internazionali come il Masters 1000 di Tennis a Roma e il Giro d’Italia Gli Internazionali BNL sono il più importante torneo tennistico italiano e si terranno al Foro Italico di Roma dal 4 al 20 maggio. Dritti, rovesci, ace e smash protagonisti attorno allo stadio Olimpico dove i campi in terra rossa sono pronti ad accogliere i più grandi campioni mondiali. Tutti a caccia del tedesco Alexander Zverev, il baby prodigio che lo scorso anno in finale batté niente meno che Novak Djokovic in un’ora e venti di match. 6-3 6-4 il punteggio che premiò il 20enne di Amburgo consacrandolo come uno dei talenti più promettenti di questo sport. In tanti proveranno a spodestare Zverev e tra i maggiori favoriti per la vittoria finale c’è sicuramente Rafa Nadal, nuovo numero 1 del mondo. Non partecipa al torneo, rinunciando a scendere su una superficie storicamente non “amica”, Roger Federer che assieme all’infortunato Andy Murray è tra i grandi assenti sui campi della Capitale. I big tuttavia non mancano di certo e le migliaia di spettatori presenti al Foro Italico possono vedere in azione i vari Djokovic, Del Potro e Dimitrov, tutti con l’obiettivo di conquistare il trofeo sul Centrale romano. Per quanto riguarda il torneo femminile l’ucraina Svitolina deve cercare di respingere gli assalti delle rivali. La tennista fu trionfatrice 12 mesi fa contro la rumena Halep (6-4, 5-7, 1-6). Per chi preferisce pedali e due ruote a racchette e schiacciate il divertimento non mancherà di certo in questo maggio sportivo. Quasi contemporaneo al Master 1000 di Roma è il principale appuntamento ciclistico italiano, la corsa “in rosa” che dal 1909 vede sfidarsi sulle strade del Belpaese i più grandi ciclisti della storia. Quello in partenza il prossimo 4 maggio è un Giro d’Italia che riscopre (e conferma) la sua anima internazionale. In tendenza con le ultime edizioni, che hanno visto le partenze da Danimarca, Paesi Bassi e Irlanda del Nord, i partecipanti di questa edizione taglieranno i nastri dalla lontana Gerusalemme, transiteranno nei due giorni | 114 |

successivi per Haifa, Tel Aviv, Be’er Sheva e Eilat prima di approdare finalmente in Italia. Partenza dalla Sicilia prima di una vera e propria risalita su per lo Stivale, per poi riscendere verso Roma che ospiterà l’ultimo appuntamento il 27 del mese. C’è grande attesa per le tappe in montagna, per quelle scalate che nel corso della storia del Giro sono diventate leggenda e hanno incoronato i più grandi ciclisti di sempre. Quest’anno ad attendere i quasi 180 corridori (divisi nelle 22 squadre partecipanti) ci sarà la vetta di Campo Imperatore sul Gran Sasso, un “assaggio” di quello che attenderà i ciclisti una volta arrivati nel nord Italia. A delineare la classifica infatti ci penseranno le salite sul Monte Zoncolan e la cronometro di Trento, poi fiato e gambe d’acciaio sulle Alpi occidentali pochi giorni prima dell’arrivo finale a Roma. Nella Capitale si sfreccia in un percorso ripetuto 10 volte tra i Fori Imperiali, via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, via del Corso, via del Circo Massimo con il passaggio dalle Terme di Caracalla e dal Colosseo prima dell’arrivo nuovamente ai Fori Imperiali. In questa splendida cornice verrà incoronato il vincitore dell’edizione 2018. Si parte rincorrendo Tim Dumoulin vincitore della scorsa edizione del Giro, l’olandese classe 1990 deve difendere la maglia rosa conquistata nel 2017 dagli attacchi dei suoi rivali: su tutti il britannico del Team Sky Chris Froome, detentore di 4 Tour de France e con il Giro d’Italia nel mirino. Porta i colori della bandiera italiana il sardo Fabio Aru che, dopo la rinuncia di Nibali, rimane l’atleta più rappresentativo per il Paese. Aleksandr Aleksandrovič Zverev è un tennista tedesco. In carriera ha vinto 6 tornei ATP e raggiunto la posizione n° 3, prima il 6 novembre 2017, poi eguagliata il 22 aprile 2018.


| ROVESCI E SCALATE

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| ROVESCI E SCALATE

Il Giro in numeri 3.546,2 chilometri totali 168,9 media chilometri per tappa 2 crono individuali 7 tappe per velocisti 6 tappe di media difficoltà 6 tappe di alta difficoltà DATE E TAPPE: PRIMA TAPPA (4 maggio): Gerusalemme – Gerusalemme (cronometro individuale, 9.7 km) SECONDA TAPPA (5 maggio): Haifa – Tel Aviv (167 km) TERZA TAPPA (6 maggio): Be’er Sheva – Eilat (229 km) QUARTA TAPPA (8 maggio): Catania – Caltagirone (191 km) QUINTA TAPPA (9 maggio): Agrigento – Santa Ninfa (152 km) SESTA TAPPA (10 maggio): Caltanissetta – Etna (163 km) SETTIMA TAPPA (11 maggio): Pizzo Calabro – Praia a Mare (159 km) OTTAVA TAPPA (12 maggio): Praia a Mare – Santuario di Montevergine (208 km) NONA TAPPA (13 maggio): Pescosannita – Campo Imperatore (224 km) DECIMA TAPPA (15 maggio): Penne – Gualdo Tadino (239 km) UNDICESIMA TAPPA (16 maggio): Assisi – Osimo (156 km) DODICESIMA TAPPA (17 maggio): Osimo – Imola (213 km) TREDICESIMA TAPPA (18 maggio): Ferrara – Nervesa della Battaglia (180 km) QUATTORDICESIMA TAPPA (19 maggio): San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan (181 km) QUINDICESIMA TAPPA (20 maggio). Tolmezzo – Sappada (176 km) SEDICESIMA TAPPA (22 maggio): Trento – Rovereto (cronometro individuale, 34.5 km)

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DICIASSETTESIMA TAPPA (23 maggio): Riva del Garda – Iseo (155 km) DICIOTTESIMA TAPPA (24 maggio): Abbiategrasso – Prato Nevoso (196 km) DICIANNOVESIMA TAPPA (25 maggio): Venaria Reale – Bardonecchia (181 km) VENTESIMA TAPPA (26 maggio): Susa – Cervinia (214 km) VENTUNESIMA TAPPA (27 maggio): Roma – Roma (118 km) www.giroditalia.it


| ROVESCI E SCALATE

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A GONFIE VELE Dall’11 al 19 maggio ritorna l’evento velico che comprende la storica Tre Golfi, il Campionato Nazionale del Tirreno, il Maxi Capri Trophy e la Mylius Cup.

della Tre Golfi non muta, rimane il classico con una Sono davvero numerose le imbarcazioni che percorrenza di 150 miglia che porterà i concorrenti da hanno confermato la loro adesione alla Rolex Napoli a girare a Ponza per poi ritornare verso Punta Capri Sailing Week 2018, la prestigiosa maniCampanella, girare gli isolotti de Li Galli e tagliare il festazione organizzata dalla collaborazione tra traguardo a Capri; una piccola variante per le barche il Circolo del Remo e della Vela Italia, il Yacht d’epoca e classiche, per loro è previsto un percorso Club Capri e il Yacht Club Italiano; altrettanto ridotto: gli armatori gireranno l’isola di Ventotene numerosi anche gli ospiti invitati alla tradizionale (invece di Ponza) accorciando cena d’apertura sul portico del la distanza di circa 40 miglia. circolo organizzatore - il Circolo Venerdì 11 maggio, a mezzanotte, La partenza suggestiva è del Remo e della Vela Italia - che ci sarà la partenza della 64° Regata come da tradizione - in notsancisce ufficialmente il momendei Tre Golfi con arrivo a Capri, turna dal Golfo di Napoli, nelto appena prima dell’inizio della lo specchio d’acqua antistante competizione sportiva. Evendove la Settimana proseguirà con l’imponente Castel dell’Ovo. to che segna dunque anche il le regate sulle boe valide per Quest’anno il crescente periodo più atteso, quello in cui il Campionato Nazionale del Tirreno interessamento per la regata bisogna levare l’ancora perché e l’ammissione alla gara per sta per partire la Rolex Capri le barche d’epoca e classiche (l’International Maxi AsSailing Week. sociation ha infatti inserito la Tre Golfi nelle cinque Il via è programmato per la mezzanotte dell’11 magregate che compongono l’IMA Mediterranean Maxi gio e spetterà alla celebre Regata dei Tre Golfi - che Offshore Challenge) hanno fatto lievitare le iscrizioni. giunge alla sessantaquattresima edizione – aprire Non mancano di certo le presenze interessanti del setle danze. Sono poche altre al mondo le regate che tore nautico alla Tre Golfi. Due tra queste sono Nino possono vantare una storia e un’atmosfera simile Aprea e Giovanni Caputo, dell’Antico Cantiere del alla Tre Golfi; il percorso vedrà come protagoniste Legno Aprea - famiglia di Maestri d’ascia d’antiche le insenature di Napoli, Gaeta e Salerno. Il tragitto origini con oltre due secoli e mezzo di storia. La prossima edizione della Rolex Capri Sailing Week si I due maestri specializzati nelle imbarcazioni di svolgerà dall’11 al 19 maggio 2018. questa categoria forniranno assistenza ai concorrenti | 119 |


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della regata, entrambi già presenti sulle banchine del Circolo Italia fin da una settimana prima della partenza, al fine di supportare i concorrenti prima, durante e dopo la competizione. Altra tappa importante è la Maxi, che prevede quattro giorni di regata e vedrà duellare i partecipanti che avranno terminato la Tre Golfi. Le prove, al massimo 6, saranno svolte nel Golfo di Napoli e nella zona di Capri, il tutto per ottenere il prestigioso premio, il Maxi Yacht Capri Trophy. In questa competizione la categoria più numerosa è certamente quella dei Mylius, che concorrono anche per una classifica riservata solo alle barche di questo cantiere – che è in rapida crescita come punto di riferimento in Italia per i sailing yacht di prestigio. La Mylius Cup vedrà dunque impegnati i regatanti dal 17 al 19 maggio. Tra i Mylius più attesi sulla linea di partenza spiccano nomi di prestigio internazionale come il 65’ Oscar3 di Aldo Parisotto - vincitore della Mylius Cup 2017, il 60’ Fra Diavolo di Vincenzo Addessi - vincitore della Rolex Capri Sailing Week 2016, il 50’ Ars Una - protagonista della Fastnet Race 2017 e il 76’ E-vai - vincitore in classe crociera della Barcolana 2017.Le regate proseguiranno poi con le prove sulle boe nelle acque di Capri, dove si svolgerà il Campionato Nazionale del Tirreno (17-19 maggio). In programma 5 dure regate sulle boe, competizioni ardue, come rivelato da Maurizio Pavesi - Vicepresidente del Circolo Italia - poiché ”le condizioni meteo durante la Rolex Capri Sailing Week possono essere anche molto impegnative, non per niente quello del Golfo è riconosciuto come uno dei campi di regata più affascinanti del mondo.” Le regate - aggiunge - sono “impegnative per la complessità del campo che, a maggio, può offrire le condizioni più disparate, incorniciato da uno scenario di una bellezza mozzafiato.” Mylius, un punto di riferimento Abbiamo deciso di dedicare un box specifico a questo cantiere che sforna yacht di altissimo livello e 100% Made in Italy. La sua storia è recente, la fondazione infatti avviene nel 2003 quando tre amici - Luciano Gandini, Alberto Simeone e Mauro Montefusco La RCSW apre con la partenza, l’11 maggio, della sessantaquattresima edizione della Tre golfi: sono poche al mondo le regate con tanta storia e ancor meno quelle con la particolare atmosfera della partenza a mezzanotte, ma certo nessuna può vantare un percorso di regata come quello che offrono i golfi di Napoli, Gaeta e Salerno.

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decidono di fare del loro sogno e amore per la vela un lavoro. Progettazione e costruzione sono “fatte in casa” e contraddistinguono gli yacht Mylius, che come tiene a precisare Luciano Gandini, in veste di presidente, “non saranno mai barche di serie: saranno sempre oggetti unici”. Le dimensioni dei loro panfili si aggirano tra i 15 e i 24 metri, suddivisi dalla stessa casa madre in: barche da crociera, per viaggi comodi all’insegna del relax e del confort, barche veloci, costruite interamente in carbonio e destinate a chi cerca un mezzo leggero per muoversi con rapidità tra le onde, barche semi-custom progettate in base ai desideri degli armatori. La curiosità di questo brand è legata al cantiere stesso, la sede infatti è a Podenzano in provincia di Piacenza, una zona pianeggiante ben lontana dal mare. Questo non ha però impedito

ai fondatori di crescere negli anni e di divenire un punto di riferimento nel mercato dei sailing yacht di prestigio. Tra le barche che hanno riscosso maggior successo in casa Mylius, certamente la “piccolina” 50’, e la punta di diamante, la prestigiosa ’65. Entrambi gli yacht arrivano ad ospitare agevolmente 6/8 persone, stessa caratteristica si ripete per la “sorella maggiore” la ’76. Tra le ultimissime novità del cantiere spicca il profondo restyling della Mylius 60’ - avvenuto nel 2017 - con le linee che sono ispirate allo stile progettuale utilizzato sul nuovo Mylius 65’. Per i più curiosi è questione di giorni, le prime due barche del nuovo ’60 verranno varate entro questa primavera. www.rolexcaprisailingweek.com Stefano Valentini


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UNA QUOTIDIANITÀ DA RISCOPRIRE Il noleggio a lungo termine resta in cima ai desideri di quadri e dirigenti delle imprese del nostro Paese quale bene tangibile e soluzione ideale per concentrarsi sul proprio lavoro, mentre esperti qualificati si prendono cura dell’auto

avvalersi dei vantaggi derivati dai servizi di NoOggi il NLT si può considerare uno strumenleggio a Lungo Termine che la società è in grado di to di grande importanza per le aziende, per offrire, grazie alla partnership di ALD Automotive. fidelizzare il dipendente e sottrarlo alle sireScegliere il Noleggio a Lungo termine significa pone della concorrenza, un aspetto quanto mai tersi concentrare sul proprio lavoro, mentre esperti importante in un periodo in cui sulle risorse qualificati si prendono cura dell’auto. umane vengono investiti ingenti sforzi finanLa formula può variare da uno a tre anni, e meno ziari e notevoli aspettative. frequentemente si può estendere Il fleet management consiste nel fino a 48-60 mesi. E’ previsto il beneficiare dei servizi di noleggio, Oggi il NLT si può considerare pagamento di un canone mensile lasciando alle aziende la proprietà uno strumento di grande importanza come copertura delle spese dalla dell’auto, una formula vincenper le aziende, per fidelizzare tassa di proprietà, bollo, manutente utilizzata da imprese di ogni zione ordinaria e straordinaria alla dimensione che hanno veicoli in il dipendente e sottrarlo gestione dei sinistri, assicurazione, proprietà o in noleggio e che scelalle sirene della concorrenza cambio pneumatici e gestione delle gono di demandare in outsourcing multe. L’azienda che prende a solo una parte dei servizi. noleggio il veicolo deve badare al solo carburante e In questo quadro si inserisce Automotive Service seguire le istruzioni per una corretta manutenzione Group che svolge attività di mediazione e consudell’auto, con controlli periodici nelle autofficine lenza nel settore del Noleggio di autoveicoli a lungo convenzionate. Il canone varia a seconda del tipo termine in partnership con ALD Automotive, grupdi veicolo noleggiato, della durata del contratto, del po leader mondiale nel settore del noleggio a lungo chilometraggio previsto, e in base al tipo di servizi termine e della gestione delle flotte aziendali, grazie supplementari che vengono scelti: auto sostitutialla consolidata esperienza e qualità dei servizi va, strumenti di gestione della car policy, rapporti maturata in oltre 50 anni di attività. informativi sull’utilizzazione dell’autoveicolo e la L’attività di Automotive Service Group è rivolta carta di credito per l’acquisto del carburante. principalmente a professionisti e PMI che intendono | 125 |


| FOCUS MOBILITÁ

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I VANTAGGI DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE • Economici: il potere d’acquisto di un grande operatore consente di accedere a costi estremamente competitivi per i veicoli, l’assicurazione, la manutenzione ed il finanziamento. Automotive Service Group partner of ALD Sede Operativa: Viale dell’Esperanto, 71 Zona Eur Roma Tel. 06.87752179 email: segreteria@automotivesg.com Showroom SICCA: Via Leone XIII snc angolo Viale Gregorio VII, Roma Web: www.automotivesg.com

• Finanziari: nessuna anticipazione e immobilizzo di capitali per l’acquisto del veicolo, il pagamento della tassa di proprietà e i servizi legati alla gestione del veicolo; • Gestionali: la possibilità di prevedere un pacchetto di servizi “all inclusive” ed un canone fisso mensile, eliminano il rischio di dover sostenere spese non programmate, facilitando la pianificazione dei costi legati alla gestione del veicolo; • Amministrativi: tutte le attività, sia in ufficio che su strada, sono terziarizzate;

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BIRDS OF AMERICA by “LAKE RUTH”

by Riccardo Cavrioli

(Feral Child - 2018)

SUNDAY BEST

by “MARTHA FFION” (Turnstile Music - 2018)

È uno scrigno d’incantevoli segreti quello che ci troviamo fra le mani con il secondo album dei Lake Ruth. Hewson Chen, Matt Schulz e Allison Brice hanno una padronanza assoluta di una materia musicale cangiante e preziosa che, fra le loro mani, assume forme sublimi. Un pop retrò che esce dalla sezione “chamber” e guarda senza paura allo sperimentalismo e al futuro, come se i Cardigans se la spassassero con gli Stereolab, così, tanto per fare un accostamento tutt’altro che forzato. Allison è semplicemente magnifica, ha una voce così carezzevole che ci potremmo perdere dentro di lei senza nemmeno accorgercene, ma i suoi compagni di viaggio la mettono in grado di valorizzarla, poco ma sicuro. Ha una capacità più unica che rara questa band di tenerci inchiodati all’ascolto: impossibile resistere alle suggestioni che si aprono tanto agli anni ’60 e ai Saint Etienne, passando per morbida e melodica popedelia e impulsi ritmici quasi krautrock. “One Of Your Own” è caramella pop di una dolcezza assoluta, suggestioni noir per “Under The Waning Moon” e una camminata tre metri sopra il cielo per “VV” che ci tiene in sospensione. Tantissimi spunti, tantissimi colori (non solo tenui) e una vitalità che ci emoziona. Uno di quei dischi poco celebrati ma che, invece, merita profonde lodi.

I complimenti sono d’obbligo per la deliziosa Martha, fanciulla irlandese (ma ora stanziata a Glasgow) che ha sempre fatto le cose in modo ordinato e senza fretta. Ci era piaciuto il suo EP “Trip” di un paio d’anni fa e ora eccola di nuovo qui, con un disco perfettamente in grado di bilanciare il moderno con il passato. Abile tessitrice di ricami anni ‘60, ecco che senza pensarci un attimo te la trovi armeggiare, con ottimo gusto melodico, con chitarre elettriche dalla veste più attuale, senza che la magia precedente svanisca nel nulla. Il filo conduttore pare proprio essere la sensibilità e l’innocenza di Martha, che ti guarda con quello sguardo furbo e malizioso, sia quando fa la “dura” sia quando si mostra più dolce, avventurandosi in un divertimento pop al piano (ci vengono in mente i primi Cardigans in “We Make Do”). Se poi dal cilindro estrae zucchero filato come nel caso di “Real Love” o “Beach”, che sono distillato purissimo di guitar-pop appiccicoso oltre ogni limite, ecco che il nostro cuore è rapito per sempre. Equilibrio, cose fatte bene senza strafare, un buon gusto per la melodia e una buona versatilità: Martha Ffion ha fatto davvero un disco di facile presa e ben curato che, senza particolari voli pindarici nella ricerca sonora, merita comunque le nostre lodi. Brava.

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E S TAT E



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