MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE
NUMERO 135 - ANNO 2019
EURO 5,00
Pubblica Amministrazione: istruzioni per l’uso
BIENNALE DI VENEZIA
TOUR D’ORIENTE
LUCIO PRESTA
POLVERE DI STELLE
PASSIONE IN MARE
AUGUSTUS BEACH CLUB
“May you live in interesting times” Cannes torna a splendere di cinema
I mille volti di Singapore Appuntamento con la grande vela
Nato con la camicia L’estate cambia stile
Il Terzo Pilastro su scala internazionale per un nuovo sviluppo sociale, economico e culturale.
La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall’osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l’area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia. Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo. www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it
EDITORIALE
UN’ARTE PER INDAGARE GLI “INTERESSANTI” TEMPI DI OGGI Apertura, autonomia, complessità e consapevolezza delle contraddizioni: non sono parole da sottovalutare, specie per il loro significato, di così difficile attuazione nella vita di tutti i giorni. Eppure sono i termini che definiscono le linee guida che hanno deciso di seguire Paolo Baratta e Ralph Rugoff, rispettivamente presidente e curatore della Biennale di Venezia, nell’ideare la prossima edizione dell’evento. “May You Live in Interesting Times” è il titolo scelto per la 58esima Esposizione Internazionale d’Arte, in partenza l’11 maggio. Un titolo che è allo stesso tempo una condanna e un augurio: condanna perché rappresenta bene i tempi che stiamo vivendo, “interesting” nel senso di sfidanti e minacciosi; augurio perché tutti dovrebbero godere di momenti stimolanti, che non si arrendono alla banalità della semplificazione. La Biennale racchiude queste due anime: la descrizione dell’attualità unita al giusto atteggiamento per affrontarla. Ed è per questo che alla Mostra sarà visibile il lavoro di artisti che mettono in discussione le categorie di pensiero esistenti e aprono a una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni. Azioni fondamentali più che mai, perché, come lo stesso Rugoff ha sottolineato, se è vero “che l’arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica”, è anche vero che essa può, in un modo tutto suo, “indagare cose di cui non siamo già a conoscenza”. Franco Del Panta
MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE
NUMERO 135 ANNO 2019
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40
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SCENARI CONTEMPORANEI
RISORSE DISUMANE
SULLO SCAFFA LE
ELECTION DAY
DAL MEGADIRETTORE ALLA FLATLAND: IL LAVORO SENZA CAPO
EURO 5,00
LIBROMANIA
64 SULLO SCAFFA LE
LUCIO PRESTA: NATO CON LA CAMICIA
26 IL MONDO CHE (NON)CAMBIA
«RINASCIMENTO EUROPEO»
28
46 ITALIA OGGI
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ISTRUZIONI PER L’USO
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IL MONDO CHE (NON)CAMBIA
TERAPIE OLISTICHE
NETANYAHU, E CINQUE
CRISTALLOTERAPIA: SPIRITUALITÀ E BENESSERE
32
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I V O LT I D E L B U S I N E S S
IL RE DELLE STOFFE
GLI EVENTI
TORNIAMO A DIALOGARE
50
38 MONDO MARKE TING
SALVAGUARDARE IL FUTURO
74
M U S I C A E C U LT U R A
SULLA LAGUNA
A MONACO DI BAVIERA LA MUSICA D’ITALIA CHE UNISCE
“MAY YOU LIVE IN INTERESTING TIMES”
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MUSICA MAESTRO
GORGHEGGI DI PRIMAVERA
P O LV E R E D I S T E L L E
CANNES TORNA A SPLENDERE DI GRANDE CINEMA
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R I T R AT T I D ’ AU T O R E
STORIE D’EQUITA ZIONE
LE CINQUE GEMME DI LINA WERTMÜLLER
PRIMAVERA IN SELLA Progress n°135 / maggio 2019
90
Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma
IN SALA
TED BUNDY FASCINO CRIMINALE
Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis
122 D U E R U OT E
FANGO DORATO
126 AL VOLANTE
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L’HERITAGE IN FESTA A VERONA
TOUR D’ORIENTE
I MILLE VOLTI DI SINGAPORE
100 V AC A N Z E E S C LU S I V E
AUGUSTUS BEACH CLUB L’ESTATE CAMBIA STILE
130 PASSIONE IN MARE
LA DOLCE ITALIA
PASTICCERIA: ANIMA E CUORE
112 A TUTTO SPORT
IL MAGGIO SPORTIVO DELLO STIVALE
Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, R. Cavrioli, B. Vecchiarelli, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina, R. Giasi,
APPUNTAMENTO CON LA GRANDE VELA
Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione
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Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it
QUESTIONE DI MOBILITÀ
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Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010
TUTTI I VANTAGGI DEL NOLEGGIO
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Lentezza è ricchezza 6880 chilometri attraverso 20 regioni. Circa 400 tappe che uniscono le Alpi, gli Appennini, le catene montuose delle isole, gli Appennini meridionali. La bellezza del ‘Sentiero Italia’ è raccontata dai 1000 chilometri della Grande Traversata delle Alpi in Piemonte, dall’Alta Via dei Monti Liguri (44 tappe per oltre 400 km), dalle 28 tappe della Grande Escursione Appenninica in Toscana e in Emilia Romagna (425 chilometri) e dai 120 chilometri che collegano le nove tappe del Sentiero del Brigante in Calabria, insieme a molti altri percorsi già esistenti. Sì perché l’idea di un cammino per unire la Penisola da nord a sud, isole comprese, risale al 1983, quando l’Associazione Sentiero Italia lo concepì come un modo per portare attenzione e valorizzazione al paesaggio montano italiano e alle sue comunità. Dopo anni di abbandono il CAI - Club Alpino Italiano lo ha finalmente restaurato e lo sta rilanciando con varie iniziative. www.sentieroitalia.cai.it foto su concessione del CAI
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DISNEYLAND AI TEMPI DEGLI AVENGERS
UN NOTTE AL MUSEO Sabato 18 maggio 2019: segnate questa data in agenda e preparatevi a una notte insonne.
La stagione dei supereroi Marvel continua a Disneyland Paris questa primavera.
Non la classica serata fuori, ma un’esperienza tra le sale di alcuni dei musei più belli al mondo, eccezionalmente Ai supereroi che dallo scorso anno hanilluminati dalle luci soffuse della sera. no fatto del Parco Walt Disney Studios la Numerose le strutture in Francia, come loro base, si aggiungeranno anche Groby Sveva Riva nel resto d’Europa, che apriranno le loro ot, direttamente dalla saga dei Guardiani porte gratuitamente e fino a mezzanotdella Galassia, e la new entry Captain te. Non solo visite guidate, ma anche attività ludiche, Marvel, protagonista dell’omonimo film che farà la sua laboratori, proiezioni, degustazioni, spettacoli dal vivo, apparizione durante lo spettacolo “Stark Expo: Make Way animazioni eccezionali per scoprire tutti i volti dell’arte for a Better Tomorrow”. Tony Stark presenta l’ultima versione e della cultura. Quella di quest’anno sarà la quindicedella sua invenzione rivoluzionaria – il “Reattore Arc” utile sima edizione di un appuntamento che nel 2018 ha a generare energia verde – sotto la sorveglianza di Vedova interessato più di 3200 musei in trenta paesi europei Nera, ma attenzione: lo scaltro Loki potrebbe essere dietro di cui 1800 solo in Francia per un totale di 2 milioni l’angolo con un altro dei suoi trucchi. Gli spettatori di questo di visitatori registrati. Dal suo debutto, nel 2005, la Notte epico spettacolo si uniranno a Spider-Man e a Thor nella loro europea dei Musei ha accolto un pubblico sempre più missione per combattere Loki, mentre Captain Marvel prenumeroso e sempre più giovane ed è per questo che si sterà i suoi poteri alla causa per supportarli. Lo spettacolo, rinnova anche per quest’edizione l’iniziativa “La classe, un concentrato di azione, sarà in scena più volte al giorno ai l’. uvre!” in collaborazione con il ministero della Pubblipiedi dell’Hollywood Tower Hotel. ca Istruzione francese, con progetti imperdibili dedicati a scuole e famiglie. www.disneylandparis.com www.nuitdesmusees.culture.gouv.fr
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I TESORI DELLA GRINGOTT APERTI AL PUBBLICO La misteriosa Banca che svetta su Diagon Alley, il polo economico del mondo magico londinese poco distante dal malfamato Notturn Alley, è considerata dai maghi che popolano l’universo di Harry Potter uno dei luoghi più sicuri del pianeta.
LONDRA FESTEGGIA L’ARTIGIANATO Torna il London Craft Week, l’evento annuale che mette in mostra le eccezionali capacità artigiane londinesi e internazionali.
by Stefano Valentini
Sin dalla prima serie della saga del piccolo mago, la Gringott ha saputo trasmettere emozioni oscure e misteriose, specie per chi si è dilettato, oltre che con la visione dei film, anche con la lettura dei libri. Sensazioni che trovano conferma nella struttura dell’edificio, che spicca come la prua di una nave sopra gli altri, e nei folletti, tutt’altro che socievoli, che vi lavorano e che sono ben attenti alla inviolabilità dei segreti celati dietro ogni porta. Dal 6 aprile però, la Banca dei Maghi è realtà aperta a tutti, collocata, in modo permanente, negli Studios di Londra. Il mondo della Gringott si estende per circa 1.500 metri quadrati ed è stato costruito e progettato da molti degli artisti e dei tecnici che hanno lavorato ai film di Harry Potter, tra questi lo scenografo premio Oscar Stuart Craig. All’interno degli Studios è possibile circolare nel ben accessoriato set della saga e ritrovare tutti i tesori nascosti, come la Spada di Godric Grifondoro e la Coppa di Tosca Tassorosso. Qui i visitatori possono osservare da vicino le migliaia di monete “magiche” ricreate per i film e scoprire anche i trucchi del ‘dietro le quinte’, ad esempio, su come gli attori venivano trasformati in folletti. www.wbstudiotour.co.uk | 8 |
Dall’8 al 12 maggio, il festival riunisce oltre 240 produttori, designer e marchi differenti con l’obiettivo di mettere in luce l’autenticità e l’unicità dei prodotti con un programma che mira ad attrarre un vasto pubblico, unito nell’apprezzamento per l’immaginazione, l’individualità, la passione e l’abilità. I numerosi eventi sono stati pensati per interessare tutti: si passa dalla storia dell’artigianato che caratterizza il marchio Bentley, ai tessili, alle ceramiche più famose e apprezzate al mondo, per giungere alle sculture in bronzo e ai grandi negozi londinesi come Fortnum & Mason e Liberty. Per la quarta edizione del London Craft Week è prevista una lunga serie di appuntamenti in giro per la capitale. Ogni visitatore può creare il proprio itinerario per un’esperienza unica e indimenticabile: sarà possibile incontrare i creatori e accedere a dimostrazioni, workshop e mostre esclusive alla scoperta sia dei lavori di maestri, studi famosi, gallerie, negozi e marchi di lusso, sia di artigiani emergenti. www.londoncraftweek.com
BERLIN LIEBT GRAFIK
MYFEST PER TUTTI
Animazioni grafiche, videogiochi ad alto tasso tecnologico, fumetti e tanto altro ancora nella nuova edizione del Pictoplasma Conference & Festival di Berlino.
Concerti e street food nel primo maggio berlinese, giornata di protesta contro il sistema ma anche di divertimento collettivo.
La festa dei lavoratori ha trovato ormai Dall’8 al 12 maggio, la capitale tededa sedici anni la sua collocazione ideale sca sarà invasa dalle creazioni dei più nel quartiere Kreuzberg, un distretto influenti artisti, produttori e creatori in della ex Berlino Ovest, divenuto negli by Beatrice Vecchiarelli genere del character design, protagoanni ’70 il centro del punk rock e della nista assoluto di questa affermata rasscena musicale alternative. In risposta segna internazionale. Il Pictoplasma spegne quest’anno agli scontri con le polizia che hanno spesso caratterizla sua quindicesima candelina, confermandosi uno zato la giornata del 1° maggio, specie in questa zona, straordinario polo d’incontro per i professionisti, gli le iniziative nel quadrilatero tracciato tra Kottbusser Tor, appassionati e i curiosi della progettazione dei persoMariannenplatz, il Gorlitzer Park e Oranienplatz sono naggi animati. Un universo in forte espansione, grazie tutte all’insegna di uno spirito pacifico. soprattutto ai traguardi raggiunti dalle nuove tecnologie, Dal pic-nic nel parco ai dj set open air, dalle esibizioni che unisce alle eccezionali abilità grafiche dei desidi comici e intrattenitori agli stand gastronomici con gner lo studio della psicologia e della fisionomia degli prelibatezze provenienti da ogni dove, il MyFest – così esserini presenti sui nostri schermi. è chiamata la festa – è un’occasione di condivisione Tra gli speaker già confermati ci sono: Cornelia Gepmolto sentita a Berlino, pensata per far divertire le per, responsabile degli aspetti artistici del videogame famiglie grazie a una serie di attività predisposte per di prossima uscita “Sea of Solitude”, i bambini (pittura del viso, laboratori di origami e il britannico Luke Pearson creatore maschere), i giovani e senza dubbio anche i turisti che della graphic novel “Hilda”, l’illustrasi trovano nella capitale. I festeggiamenti iniziano al trice Yukai Du, creator per Apple, mattino intorno alle 11.30, proseguono nel pomeriggio Facebook e Buzzfeed, e Justin K. con il tradizionale corteo, unico momento veramente Thompson, noto al pubblico per il politico della giornata, e si concludono film d’animazione “Piovono polpetcon i live show della notte. La te”. Si preannunciano dunque cinque mappa e il programma si giorni a pieno ritmo, tra lectures, introvano sul sito ufficiale. contri con maestri d’avanguardia, www.myfestev.de workshop, mostre e proiezioni, tutti da non perdere! 8-12 maggio www.pictoplasma.com
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NATURALMENTE NEL TUO LOCALE
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FIESTA LATINA
I HAVE A (BIKE) DREAM
Da New York a Brisbane, da Los Angeles a Parigi, il 5 maggio si celebra in tutto il mondo la cultura messicana.
Se puoi sognarlo, puoi farlo: ecco come da un ambizioso progetto è nato il Five Boro Bike Tour, un sogno più reale che mai!
Per noi europei questa data richiaAnnualmente, la prima domenica ma subito alla mente l’ode mandi maggio, si tiene per le strade di zoniana scritta in occasione della New York City una passeggiata in morte di Napoleone Bonaparte. Ma by Beatrice Vecchiarelli bicicletta di 64 km, che attraversa i dall’altro lato dell’Oceano Atlantico cinque quartieri (boroughs) della il cinco de mayo evoca tutta un’almetropoli passando su altrettanti iconici ponti. Ad oggi tra storia. È infatti il giorno “de la Batalla de Puebla”, conta migliaia di partecipanti, ma quando nel freddo la festività nata in ricordo della sconfitta delle truppe inverno newyorkese del 1977 si fece avanti per la prifrancesi che nel 1862 avevano invaso il Messico nel ma volta l’idea di portare in giro un gruppo di liceali, tentativo di dar vita a un impero coloniale. Un’impresa in sella a una bici, in una delle città più trafficate al condotta niente meno che da Napoleone III, nipote del mondo, sembrava una vera utopia. grande generale di cui sopra. Tale zio, tale nipote. Questo appuntamento ha l’obiettivo di incrementare La disfatta di quello che era allora considerato come l’uso dei green vehicles - i mezzi di trasporto a impatuno degli eserciti più forti al mondo divenne così to ambientale zero (o quasi) - in particolare le bici, con un simbolo dell’orgoglio messicano, una festa della programmi specifici per bambini e adulti. La pedalata democrazia e della libertà, trasformandosi da pura di maggio infatti è solo uno dei tanti eventi organizricorrenza storica a fenomeno culturale. Il cinco de zati da Bike New York a livello nazionale e regionale, mayo si riversano nelle strade gruppi di latinos, con tutti volti a diffondere uno stile di vita sano, attivo ed cartelli rievocativi e al ritmo della musica dei mariaeco-friendly. Più in forma, in un mondo più chi, colorando centinaia di città e in partipulito. Sul sito ufficiale della manifestacolare la Grande Mela. Qui si svolge zione è possibile registrarsi e poi, a più di una festa, si tengono fiere prescindere dalla partecipazione a tema con cibo, bevande, al tour, sbirciare nella sezioarte e abbigliamento propri della tradizione messicana ne che raccoglie i consigli e una enorme parata a utili per pedalare di notte, Brooklyn. Non esiste parcheggiare la propria dunque occasione bici in totale sicurezza e migliore per imparasuperare la paura di esre ad amare questa sere travolti dal traffico contagiosa cultura frenetico della City. 5 maggio made in Mexico. www.bike.nyc
4, 5, 6, 7, 12, 13, 18, 24, 31 JULY 3 AUGUST
GIUSEPPE VERDI
19, 23, 27 JULY 2, 8 AUGUST
GIUSEPPE VERDI
AIDA
LA TRAVIATA
30 JULY 1, 4 AUGUST
SERGEJ PROKOF’EV
11, 12 JUNE
DE GREGORI & ORCHESTRA
ROMEO E GIULIETTA
GREATEST HITS LIVE 15, 16, 18, 19, 21, 22, 23 JUNE
ENNIO MORRICONE
60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR 26 JUNE 9, 10, 11 JULY
THE TOKYO BALLET ROBERTO BOLLE AND FRIENDS
20, 21 JULY
Caracalla MMxIX
22 JULY
STEFANO BOLLANI AND CHUCHO VALDÉS
29 JULY
LUDOVICO EINAUDI
Ettore Festa, HaunagDesign - Illustration by Gianluigi Toccafondo
AND HIS BAND
Roma Opera aperta
operaroma.it
MARK KNOPFLER
SEVEN DAYS WALKING 7 AUGUST
PLÁCIDO DOMINGO NOCHE ESPAÑOLA
FOUNDERS
PRIVATE SHAREHOLDERS
PATRONS
CON HUAWEI ANCHE LA VISTA È “SMART”
PLAYSTATION, BACK TO THE FUTURE!
Il brand cinese ha svelato il suo ultimo, particolare, device. Si tratta di un occhiale intelligente in grado di connettersi allo smartphone e “comunicare” con lui.
Un nuovo concetto, rivoluzionario, di intendere una console video ludica e usufruire della stessa. La casa giapponese ha deciso di reinventare il modo di giocare dei videogamers con il nuovo servizio online Playstation Now.
L’attenzione era tutta per la presentazione del nuovo top di gamma di casa Huawei, il P30, smartphone di fascia alta che competerà sul mercato con Iphone XS e Samsung Galaxy S10. Il brand cinese però ha voluto stupire tutti con la notizia della prossima commercializzazione di occhiali smart di ultima generazione. Huawei non si accontenta dunque di esser diventato il terzo produttore di smartphone al mondo, ma vuole catturare quella fetta di mercato legato all’eyewear. Gli occhiali smart, o “intelligenti”, del brand del fiore rosso saranno messi in commercio nel prossimo luglio ma hanno già catalizzato l’attenzione di esperti, appassionati di tecnologia e semplici geeks. Huawei ha deciso di inserirsi nel mercato degli accessori con un occhiale smart da poter esibire in qualsiasi occasione. Un occhiale chiaramente non tradizionale, ma capace di connettersi con lo smartphone (e potenzialmente con altri dispositivi elettronici compatibili) via bluetooth. Il device è realizzato in collaborazione con Gentle Monster, marchio coreano specializzato nella produzione di accessori. Non sono stati forniti tanti dettagli tecnici, al momento si sa che gli occhiali integrano due microfoni, due altoparlanti e si interfacciano con gli smartphone attraverso la connettività Bluetooth. La custodia che li contiene, grazie a una batteria, consente di ricaricarli.
by Guglielmo Collina
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Quanti videogiocatori, con un’età compresa tra i 25 e i 35 anni, hanno desiderato nel corso del tempo di tornare a giocare con i titoli che hanno caratterizzato la loro infanzia o giovinezza. Esclusive, che hanno fatto la storia di Playstation, come Crash Bandicoot, Tomb Raider, Spyro, Tekken e moltissime altre possono essere virtualmente rispolverate grazie al servizio di streaming video ludico ideato da Playstation. Con Playstation Now infatti l’utente, che paga una quota mensile o annuale, ha l’accesso a centinaia di titoli tra le grandi esclusive PlayStation, giochi per tutta la famiglia e acclamati titoli di successo. Con questo nuovo servizio si può giocare in streaming a titoli per PS4, PS3 e PS2, e scaricare centinaia di giochi da utilizzare anche offline. Da poche settimane Playstation Now è disponibile anche in Italia e l’utente, pagando 14,99 euro al mese o 99,99 euro all’anno, può abbonarsi a un catalogo che al momento conta oltre 600 giochi. Il servizio è disponibile sia per Playstation che per PC Windows.
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g m
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grandi mostre
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produzioni originali
365 giorni di festa
1500
appuntamenti
#matera2019 CON IL SOSTEGNO DI
SILVER PARTNER
SCHOOL PARTNER
ESSENTIAL PARTNER
BRONZE PARTNER
CON IL PATROCINIO DI
COMFORT SUPPLIER
COFFEE SUPPLIER
OFFICIAL CARRIER
MAIN PARTNER
MEDIA PARTNER
GOLD PARTNER
A TODI SI VIVE UN FUTURO PASSATO La cittadina umbra, in collaborazione con la Fondazione Progetti Beverly Pepper, scommette sull’arte contemporanea e, a distanza di quattro decadi, presenta fino al 2 giugno l’installazione della riedizione delle Todi Columns.
by Alessandro Creta
Sembra di tornare indietro di 40 anni a Todi, paesino immerso nel verde dell’Umbria che ha deciso di indossare nuovamente un vestito contemporaneo. Un vestito cucito su misura dall’artista americana Beverly Pepper, cittadina onoraria del borgo e profondamente legata a queste terre. Oggi, come nel 1979, la centrale Piazza del Popolo vede nuovamente l’installazione delle “Todi Colums”, quattro colonne di altezza variabile tra gli 8 e i 10 metri che si stagliano nel cielo tuderte, accolte come graditi ospiti da palazzi storici risalenti al 1200. Beverly Pepper rafforza il suo legame con la cittadina umbra, replica l’installazione artistica già proposta 40 anni fa e fa tornare il borgo medievale indietro nella storia, ma non nel tempo. In molti, al tempo bambini, hanno ricordato quelle colonne che nel 1979 furono poste al centro
della piazza. Tra questi anche il sindaco Antonino Ruggiano che nella conferenza stampa antecedente l’inaugurazione ufficiale ha ammesso: “Sono emozionato, è un momento che ricorderemo a lungo. Le Todi Columns rappresentano una grande occasione per dare visibilità a una città che ha scommesso sull’arte contemporanea, una prova di come ci sia spazio per essere intraprendenti e che dimostra tutta la sinergia necessaria tra uomini e istituzioni”. L’installazione delle colonne anticipa l’inaugurazione della nuova veste “contemporanea” del parco cittadino che, dal prossimo 14 settembre, si arricchirà di 20 opere donate alla città dall’artista stessa. Si chiamerà Parco Beverly Pepper, sarà il primo monotematico di scultura contemporanea in Umbria e il primo dell’artista nel mondo. www.fondazioneprogettibeverlypepper.com | 16 |
A BRAND NEW STING
sfumatura nella voce di oggi rispetto a quella di quando aveva 25 anni. Esce il prossimo 24 maggio My Songs, realizzato con la band il nuovo disco del cantautore che solitamente accompagna Sting britannico, il numero 14 della sua dal vivo, composta dal chitarrista straordinaria carriera. Dominic Miller, suo figlio Rufus e dal batterista Josh Freese, contiene My Songs, questo il titolo del nuovo nuove versioni di tre delle sue album di Sting. Mai nome fu più canzoni più note: Demolition Man, azzeccato. D’altronde le intenzioni Desert Rose e Brand New Day. Tracce dell’artista di Wallsend (Gran by Stefano Valentini che ha svelato anticipatamente e Bretagna), classe 1951, sono chiare: che raccontano al meglio lo spirito “Voglio sempre rendere le mie del progetto, in particolare la sua nuova versione di canzoni le più contemporanee possibili, perché sono Demolition Man, in cui trasforma la melodia reggae convinto che siano buone canzoni. A volte i brani – prima interpretata da Grace Jones, poi dai Police in vengono identificati in base alla tecnologia usata Ghost in the Machine – in un’esplosione di riff rock. per registrarli, come le tecniche di ripresa, i suoni La tracklist di My Songs comprende anche Message dei sintetizzatori o della batteria. Tutte queste cose in a Bottle, Englishman in New York, Every Breath You contribuiscono a datare una canzone, così ho pensato Take, Fields of Gold e una versione live di Roxanne. bene di ‘aggiornare’ tutto il materiale”. Il cantante, 17 Nell’edizione deluxe dell’album anche quattro volte vincitore di Grammy Award, si è evoluto negli versioni live di altri classici: Synchronicity II, Next to anni al punto da diventare uno degli artisti più iconici al mondo, vendendo più di 100 milioni di dischi You, Spirits in the Material World e Fragile. A questo album, che verrà distribuito sui mercati a e guadagnando i più prestigiosi riconoscimenti. partire dal prossimo 24 maggio, si aggiungerà Pronto a festeggiare i suoi 42 anni di carriera, un tour dinamico e divertente, basato sulle senza mostrare il minimo cenno di cedimento: canzoni più amate scritte dall’artista durante la gli inizi nel 1977 con i Police, insieme sua prolifica carriera come solista e frontman a Stewart Copeland (batterista) e Andy dei Police. Sting farà tappa in Italia con due Summers (chitarrista), sembrano essere un date: il 29 luglio al Lucca Summer Festival e il ricordo di un cantante “acerbo”, al punto da 30 luglio a Padova all’Arena Live. fargli ammettere di avere una più interessante
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MARSIGLIA, TUTTO IL BELLO CHE C’È!
riccamente fornito. Per quanto riguarda l’abbigliamento, è consigliato indossare scarpe e indumenti comodi, visto che si tratta di un percorso impervio Marsiglia, vivace capoluogo della non esattamente ben tenuto, nonché di Provenza, non è una città facile, prepararsi alle forti raffiche di vento che tutt’altro. Con questo però non ho caratterizzano questa zona. Occupano intenzione di scoraggiarvi, ma solo di mettervi in guardia, perché noil secondo e terzo posto del podio la nostante tutto merita comunque di cattedrale neobizantina di Santa Maria essere visitata. Maggiore, detta dai cittadini La Major, e l’adiacente MuCem, il Museo delle by Beatrice Vecchiarelli Se state considerando l’idea di partire Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo. per Marsiglia preparatevi a prendere Quest’ultimo è collegato al seicentesco appunti su alcune semplici regole da mettere in pratica Fort Saint-Jean grazie a una lunga passerella in cemento durante il vostro soggiorno e su tutto il bello che c’è da fibrato, sospesa a 19 metri di altezza, e presenta una strutvedere! Svetta, geograficamente parlando, la basilica di tura cubica di grande interesse architettonico. L’edificio è Notre Dame de la Garde. Quest’edificio religioso di metà avvolto da una sorta di ragnatela, una rete che lascia filtrare ‘800 domina dall’alto la città con la sua silhouette snella, il la luce creando suggestivi effetti visivi, specie al tramoncolore bianco e la grande statua della Vergine col Bambino to, e sebbene abbia pochi anni di vita è già diventato un al di sopra del campanile. Senza di lei lo skyline marsisimbolo della città. Il Vieux Port, cuore pulsante della città, gliese non sarebbe lo stesso: è visibile infatti da più punti accoglie l’Ombrière progettata da Sir Norman Foster. Si e, viceversa, il panorama di cui si può godere una volta tratta di una semplice copertura a specchio al di sotto della scalata la collina su cui sorge è davvero mozzafiato. Sono quale si accalcano spesso gruppi di persone attorno ad visitabili sia la chiesa che la cripta sottostante, le cui pareti artisti di strada e crew di ballerini che danno spettacolo sono affollate da ex voto di fedeli in segno di riconoscenza al riparo dai raggi del sole. Una lastra monumentale che verso la Madonna della Guardia, protettrice dei marinai lega insieme terra, mare e cielo, e che è parte di un più e nientemeno che della squadra di calcio locale. Qui si ampio progetto di riqualificazione della zona messo in atto trova inoltre un piccolo museo e un negozio di souvenir nell’ultimo decennio.
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quella che è la sua terra con quella che, nel corso degli anni, è diventata la sua cucina. La somma è presto fatta, una somma gourmet in uno dei centri Danilo Ciavattini e Lorenzo storicamente e culturalmente più ricchi Iozzia sono gli chef che hanno d’Italia. A pochi chilometri da Viterbo, reso la Tuscia un territorio nel comune di Vitorchiano, sorge gourmet. Loro i ristoranti entrati invece un ristorante di cucina tipica… nell’ultima Guida Michelin, loro siciliana. Tutto frutto del lavoro di un le stelle che illuminano Viterbo. sognatore giunto anni fa nella Tuscia, quel Lorenzo Iozzia che dalla provincia Ci sono due nuove stelle che di Siracusa si trasferì in questo territorio by Alessandro Creta splendono sul territorio della Tuscia per affermare, nel bel mezzo dell’Italia, viterbese. Inutile volgere gli occhi al i piatti della tradizione sicula. Una cielo, non vi stiamo suggerendo di guardare il firmamento, scommessa per un giovane chef in cerca di fortuna così ma stiamo parlando di una gastronomia che nel territorio lontano dalla sua terra, una scommessa vinta con il viterbese sta conoscendo nuovo splendore. Merito anche, ristorante “Casa Iozzìa”. Casa, perché è fondamentale se non soprattutto, di due chef che sono entrati nell’ultima mantenere il legame con la terra di origine ad una così edizione della Guida Michelin, la Bibbia della cucina, il grande distanza dalla propria Sicilia. Casa, perché alla fine riferimento internazionale per la valutazione della qualità
LA TUSCIA È BELLA, MA STELLATA È MEGLIO
dei ristoranti. Nella provincia di Viterbo, un lembo di terra laziale popolato da colli e laghi e solcato dal Tevere, sorgono due ristoranti che solo pochi mesi fa si sono guadagnati la tanto ambita, inseguita e ricercata stella Michelin. Nella Città dei Papi, a due passi dal luogo in cui nel 1200 venivano nominati i pontefici e dove, nel 1270, per accelerare un’elezione fin troppo lenta ci fu il primo conclave della storia, sorge il Danilo Ciavattini Ristorante, locale gourmet in cui assaporare piatti tipici del territorio rivisitati in chiave moderna. Chef Ciavattini, presente anche all’ultima edizione di Identità Golose a Milano, ha bissato nel centro storico di Viterbo la stella Michelin già ottenuta nel 2013 con il ristorante romano di Villa Laetitia, di proprietà di Anna Fendi. Lo chef, nato in piena Tuscia (Soriano nel Cimino) non poteva però non valorizzare
è un po’ come essere lì, circondati dai sapori, dai profumi e dalle sensazioni in mezzo ai quali Lorenzo è cresciuto, riposti in una valigia ideale al momento della partenza e riproposti nella Tuscia viterbese. Un mix, il suo, rivelatosi vincente. E stellato. Danilo Ciavattini Ristorante Via delle Fabbriche, 20-22, Viterbo Tel: 0761 333767 www.danilociavattini.com Casa Iozzìa Via De la Quercia, 15, Vitorchiano (VT) Tel: 0761 373441 www.casaiozzia.it | 22 |
| SCENARI CONTEMPORANEI |
ELECTION DAY Alle prossime amministrative andranno alle urne complessivamente 3.857 comuni, di cui ventiquattro istituiti nel 2019 mediante processi di fusione amministrativa. Il 26 maggio si voterà anche per le elezioni europee e per le elezioni regionali del Piemonte.
È impossibile fare realistiche previsioni su chi si insedierà alle prossime elezioni amministrative nei diversi comuni, ma un dato è certo: saranno un ottimo termometro per capire come l’opinione pubblica la pensa sull’operato del governo giallo-verde, soprattutto con lo spostamento dell’ago della bilancia dettato dal corso politico delle città principali, Firenze, Bari, Cagliari, Campobasso, Perugia e Potenza in testa. È proprio il capoluogo toscano a richiamare maggiormente l’attenzione di media e partiti. Del resto le rive dell’Arno hanno fatto da sfondo, negli ultimi anni, a vicende e personalità che hanno avuto risvolti importanti anche sulla scena nazionale. Da un lato, il sindaco uscente Dario Nardella, salito più volte sul podio dei sindaci più amati d’Italia nel corso del suo mandato e gradito anche agli elettori di centrodestra e 5 Stelle. L’ultimo dei renziani, com’è stato ribattezzato, a chi lo incalza ricordandogli l’alto gradimento riscontrato di recente dalla Lega, soprattutto nelle periferie, risponde: «Non sottovalutiamo nessuno, men che meno l’irruenza aggressiva della Lega: ma sulle periferie a Firenze, abbiamo argomenti e carte da giocare. Lo dico senza arroganza: io ho fatto il sindaco, sono stato presente anche in periferia. E tutti mi dicono: in vent’anni, non abbiamo mai visto un sindaco che sta sempre sul pezzo come te». Dall’altro lato, e non così lontano, il candidato di centrodestra Ubaldo Bocci lanciato dal vicepremier Salvini in persona dopo non poche e difficili trattative. La sua Unitalsi, l’associazione che si occupa del trasporto di ammalati e disabili a Lourdes e in altri santuari internazionali, ha da sempre promosso progetti di accoglienza di migranti e, come se questo non bastasse a scatenare il malcontento
nella compagine del guerriero di Legnano, Bocci vanta un’amicizia con Nardella e con il braccio destro di Matteo Renzi, Marco Carrai, che proprio cinque anni fa lo invitò al suo matrimonio. La base leghista gli avrebbe sicuramente preferito un candidato più aggressivo, ma è probabile che Salvini abbia intuito il potenziale della sua fitta rete di relazioni nella Chiesa fiorentina. Ancora distesi i toni del dibattito per le regionali in Piemonte, dominate da un fair play che non manca di riconoscere il bilancio sostanzialmente positivo dell’operato del presidente uscente e nuovamente candidato dal centrosinistra Sergio Chiamparino. Dall’altra parte si fa leva sulla svolta generazionale e sull’unità della coalizione formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e rappresentata dal volto meno noto di Alberto Cirio, tenendo sempre conto del fatto che alle politiche del 2018 il centrodestra si è aggiudicato tutti i collegi elettorali uninominali fuori di Torino e la prima cintura. Sembra invece una discesa libera, almeno secondo i primi sondaggi, quella cui è destinato il candidato 5 Stelle Giorgio Bertola che non supererebbe il 16 per cento.«Se abbiamo fatto bene o male saranno gli elettori a giudicarlo ma comunque c’è l’orgoglio di aver ridato credibilità e utilità all’istituzione Regione nei confronti dei cittadini. Mi auguro che chiunque vinca garantisca alcuni fondamenti di crescita della nostra terra» ha detto Chiamparino, e il compatto “sì TAV” che s’innalza dall’una e dall’altra parte della barricata sembrerebbe confermare. Queste le carte in tavola. La partita è ancora tutta da giocare. John Daporto | 24 |
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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |
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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |
«RINASCIMENTO EUROPEO» Le elezioni europee restano un grande paradosso contemporaneo. Se da un lato si imputa all’Unione un deficit democratico, dall’altro il partito dell’astensionismo è sempre risultato il vero vincitore.
“L’insidia non è l’appartenenza all’Unione europea ma sono la menzogna e l’irresponsabilità che possono distruggerla. Chi ha detto ai Britannici la verità sul loro futuro dopo la Brexit? Chi ha parlato loro di perdere l’accesso al mercato europeo? Chi ha evocato i rischi per la pace in Irlanda tornando alla frontiera del passato? Il ripiego nazionalista non propone nulla; è un rifiuto senza progetto. E questa insidia minaccia tutta l’Europa: coloro che sfruttano la collera, sostenuti dalle false informazioni, promettono tutto e il contrario di tutto”. Il presidente francese Emmanuel Macron nella sua «lettera agli europei» ha messo nero su bianco e in 24 differenti lingue la sua road map per le europee, ma soprattutto la necessità di guardare a questo voto in un’ottica diversa, con una prospettiva sovranazionale e globale. Mettiamo allora da parte la “variopinta” passerella di candidati italiani – dal 90enne Francesco Alberoni al pronipote di Benito Mussolini con tanto di motto “La storia, il futuro, l’Italia” - per guardare al dibattito in atto oltre i nostri confini. Al tedesco Manfred Weber, già alla guida del gruppo del Ppe all’Europarlamento, il compito di rappresentare il Partito popolare europeo, dopo aver battuto lo sfidante finlandese Alex Stubb, aggiudicandosi il 79,2% dei voti. 46 anni, di origini bavaresi, Weber incarna l’anima più
tradizionalista e conservatrice del partito, ma si è presentato come un moderato in grado di preservare il fragile assetto degli equilibri interni alla formazione che oggi risente dell’ascesa dell’estrema destra sullo sfondo della crisi migratoria nell’Ue. Per quanto riguarda il PSE, sarà Frans Timmermans lo Spitzenkandidat, il capolista dopo l’abbandono in corsa di Maroš Šefčovič, attuale Commissario europeo per l’unione energetica. Timmermans è in carica dal primo novembre 2014 in qualità di vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali, ruolo che gli ha attirato non poche antipatie, pur venendo definito fino a pochi anni fa come un “astro nascente” del centrosinistra europeo. Procede spedito anche il cammino dei Verdi Europei che, forti dei successi in Germania, hanno eletto proprio la tedesca co-presidente dei Verdi al Parlamento europeo Ska Keller (37 anni) e l’europarlamentare olandese Bas Eickhout (42 anni) come co-candidati capilista. La loro Europa più verde, più sociale e più unita riuscirà ad arginare l’avanzata dei nazionalismi? C’è poi proprio il movimento En Marche del presidente Macron che ha confermato la sua volontà di lavorare con l’Alleanza dei Democratici e Liberali in Europa (Alde). Astrid Panosyan, co-fondatrice del movimento, sostiene che “L’Alde è la base sulla quale la République en Marche vuole collaborare per una migliore Europa”, quella che oggi si attesta come la quarta forza politica all’interno del Parlamento europeo. Margherita Pituano | 27 |
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NETANYAHU, E CINQUE “Ringrazio i cittadini di Israele per la loro fiducia” ha detto il confermato Premier a margine della sua ennesima vittoria, “inizierò subito a formare un governo di destra con i nostri partner naturali”
Un’elezione che a modo suo è già storia. Benjamin Netanyahu batte a fatica Benny Gantz e, metaforicamente, anche lo storico leader Ben Gurion confermandosi, per la quinta volta consecutiva, premier israeliano. Sarà dunque lui il capo del governo più longevo della storia del Paese, pronto a superare il “predecessore” più illustre, il padre dello stato ebraico Gurion, fondatore di Israele e prima persona a ricoprire il ruolo di Primo Ministro. Il suo premierato durò ben 15 anni, dal 1948 al 1963, ma è destinato ad essere superato da quello dell’attuale e confermato premier israeliano: Netanyahu con questa nuova elezione prosegue una reggenza ininterrotta dal 2009, che aveva fatto seguito al suo primo mandato nel triennio 1996-1999. Gli elettori, poco più di 4 milioni (affluenza di circa il 67% degli aventi diritto) hanno espresso il loro voto: il partito della destra conservatrice e nazionalista del Likud ha sconfitto, seppur di poco, il principale partito avversario “Blu e Bianco”. A Netanyahu sono andati il 26,47% dei voti mentre la giovane formazione del rivale (nata solamente a dicembre), il generale Benny Gantz, si ferma al 26,11%. Numeri e percentuali alla mano, la coalizione del primo ministro conquista 65 dei 120 seggi del Parlamento (Knesset). Il Premier è stato avvantaggiato anche dalla scarsa affluenza degli elettori arabi. La spinta a boicottare il voto è arrivata anche da Ramallah, dove il presidente palestinese Abu Mazen ha
tagliato ogni rapporto con Netanyahu e Trump. Proprio il Presidente statunitense si è detto molto soddisfatto per la vittoria di Netanyahu quando questa non era ancora stata ufficializzata: “Vorrei congratularmi con Bibi Netanyahu. Sembra che l’elezione sia stata vinta da lui. Ho sentito dire che l’ha vinta, e l’ha vinta in buona fede. È stato un grande alleato ed è un amico”, ha detto Trump ai giornalisti fuori dalla Casa Bianca. A questo punto il Presidente Reuven Rivlin non ha potuto fare altro che riaffidare l’incarico a Netanyahu, pur con il rischio che vada a processo per accuse di corruzione. La vigilia elettorale infatti era stata piuttosto “movimentata”, con il procuratore generale Avichai Mandelblit che aveva annunciato la sua intenzione di incriminare il presidente per aver assicurato una politica governativa favorevole agli interessi dell’azienda di telecomunicazioni Bezeq e dell’editore del quotidiano Yedioth Ahronoth. Il tutto in cambio di una copertura mediatica positiva. Altre accuse si basano su presunte frodi e abusi di fiducia per aver ricevuto doni di lusso da persone facoltose in cambio di favori finanziari o personali. In attesa di sviluppi su questo fronte Netanyahu si gode l’ennesima vittoria e, a scrutini effettuati, ha ringraziato anche “il popolo di Israele” che “mi ha confermato la fiducia per la quinta volta”. Giorgio Migliore | 28 |
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TORNA A ROMA IL FESTIVAL OF MEDIA GLOBAL
BRANDZ: IL VALORE DEI BRAND ITALIANI CONTINUA A CRESCERE
A salire sul palco dell’edizione di quest’anno, a Roma dal 21 al 23 maggio, i Global Media Director e Chief Marketing Officer di marchi rinomati come Unilever, P&G, Mars, Volkswagen e L’Oreal.
Il valore del marchio “Made in Italy” continua la sua crescita a doppia cifra anno dopo anno, grazie ad una solida presenza sulla scena mondiale. È quanto emerge dalla classifica BrandZ Top 30 Most Valuable Italian Brands 2019 stilata da WPP e Kantar, secondo cui i marchi italiani hanno aumentato il loro valore del 14% negli ultimi 12 mesi raggiungendo i 96,9 miliardi di dollari, nonostante il clima di incertezza economica e politica. Gucci si distingue come il marchio italiano di maggior valore e in maggiore crescita, raggiungendo i 24,4 miliardi di dollari di brand value, valore in crescita del 50% rispetto allo scorso anno. Tra i primi 5 marchi della classifica si trovano TIM, con 9,41 miliardi di dollari di valore complessivo, Enel (7,94 miliardi di dollari), Kinder (6,79 miliardi di dollari) e Ferrari (4,75 miliardi di dollari). Altri quattro brand presenti nella Top 30 hanno visto crescere il loro valore di oltre il 20%. Si tratta di Ferrari (+36%, 4,75 miliardi di dollari), Fiat (+23% con 1,39 miliardi di dollari), Campari (+23% con 591 milioni di dollari) e Fendi (+22% con 1,88 miliardi di dollari). La novità della Top 30 italiana del 2019 è Fastweb (27° in classifica con un valore di 891 milioni di dollari), brand percepito dai consumatori come particolarmente innovativo nel settore delle telecomunicazioni grazie alle sue connessioni veloci e alle offerte trasparenti per i consumatori. www.brandz.com
by Margherita Pituano
La complessità del nuovo panorama dei media, l’impatto sociale, il ruolo del global media director nel 2019, la protezione dell’ecosistema dei media e l’intenzionalità sono solo alcuni degli argomenti trattati all’interno di un folto programma di interventi. Un evento che sarà un’importante passerella con tre aree dedicate a sessioni incentrate sui media e sui gap del marketing, trattate dai rappresentanti di alcuni tra i marchi più influenti al mondo. A questo si aggiunge la natura inclusiva dell’evento che ha persino visto cambiare il posizionamento all’interno della settimana per garantire anche ai genitori single di partecipare, mentre le tre giurie e il parterre dei relatori saranno pienamente rappresentativi dell’intera società civile. L’evento offrirà inoltre, durante lo svolgimento del Festival, una sessione di coaching professionale di 45 minuti a otto fortunati delegati. Marchi come P&G e Volkswagen saranno presenti con i loro team per scoprire nuove iniziative e contenuti, coinvolgere media e aziende tecnologiche in incontri one to one, presentazioni di nuovi dati, idee e ricerche. www.festivalofmedia.com
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| I VOLTI DEL BUSINESS |
IL RE DELLE STOFFE Arturo Prisco è tra gli imprenditori italiani più noti in Europa, soprattutto in Germania dove ha portato all’attenzione delle élite della moda, del design, dell’arte le migliori aziende italiane del settore. Ma questo è solo l’inizio...
un intero quartiere, quello del centro storico di Dresda. “È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegreUna storia, la sua, che parla di passione, intraprendenrebbe, ma che rimane tale anche se appartiene za, lungimiranza e della buona stella che ha illuminato a qualcun altro”. Non ci sono parole più incisive il suo cammino. di quelle del maestro Umberto Eco per cercare di spiegare lo spirito di condivisione e di crescita Procediamo con ordine. Brianzolo, pugliese reciproca alla base di un racconto di bellezza così di nascita, come è arrivato in Germania? ampiamente condiviso come quello del made in Diciamo che è stata in gran parte “colpa” del Italy. Lo stesso racconto che lega a doppio filo il destino. Mio padre apparteneva al Corpo della saper fare italiano all’ammirazione del resto Guardia di Finanza ed era in servizio ad del mondo, che permette di guardare al Avetrana negli anni della seconda guerra futuro senza mai dimenticare l’impormondiale. Nel 1945 – io avevo tanza della tradizione. Lo sa due anni – fu trasferito e tutta bene Arturo Prisco, il “re delle la famiglia (io, mia madre e stoffe” italiane in Germania, o “ Il nostro punto di forza è parlare con le mie due sorelle) partì alla come preferisce definirsi, un le persone e capirne le necessità, volta di Villasanta, in Brianza, “comunicatore” del made in dove poi siamo rimasti e dove Italy. Si è detto tante volte che realizzando qualcosa di utile. ho portato avanti gli studi, il rapporto tra Italia e GermaÈ così che nascono le idee, diplomandomi in ragioneria. nia è di amore e odio. Bene, lui cercando soluzioni. ” A 19 anni conobbi, sul lago di è la prova tangibile che così Garda, una bellissima ragazza non è, insieme ai molti italiani Arturo Prisco - Imprenditore (oggi circa 700mila) per cui tedesca, Helga, e subito me ne innamorai. Avevo bisogno di questa è una terra promessa. soldi per andarla a trovare in Germania, così iniziai a Arturo Prisco è la migliore rappresentazione del valore vendere libri ed enciclopedie per l’Istituto Geografico aggiunto della coesistenza di due anime diverse della De Agostini Novara. stessa Europa. Nominato Commendatore dell’Ordine Quando portai a casa il primo assegno (600 mila lire) al Merito della Repubblica Italiana nel giugno del 2009, mio padre rimase incredulo, tanto da volersi accertare oltre ad aver creato un momento d’incontro chiamato con il mio datore di lavoro che quella cifra, quasi il Idea Prisco, è stato il primo imprenditore a ricostruire | 32 |
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| I VOLTI DEL BUSINESS |
triplo del suo stipendio, arrivasse proprio da lui. Da quel momento ci fu una rapida ascesa lavorativa con esperienze che mi diedero modo di affinare le mie capacità comunicative e commerciali. A 22 anni la De Agostini mi aveva affidato la responsabilità della filiale di Lodi. Qui conobbi anche i titolari di un lanificio della zona per cui occasionalmente facevo da interprete con alcuni clienti tedeschi, visto che negli anni avevo acquisito una conoscenza minima della lingua grazie a Helga, divenuta nel frattempo mia moglie. Col tempo diedi prova delle mie capacità con alcune vendite importanti e, nel 1980, quando avevo 37 anni, la ditta mi propose di diventare il loro rappresentante a Monaco. In venti minuti decisi di trasferirmi in Germania. Sua è la formula di successo dell’Idea Prisco dove due volte all’anno le migliori case italiane di tessuti si confrontavano con i player locali in occasione della presentazione delle collezioni e che oggi è diventata un luogo d’incontro per i marchi italiani con la stampa e la clientela tedesche. Da cosa nasce quest’idea? Arturo Prisco è la migliore Dopo qualche mese da rappresenrappresentazione del valore tante, decisi con mia moglie di apriaggiunto della coesistenza di due re uno showroom, la Prisco Haus, in una delle strade più rinomate anime diverse della stessa Europa. di Monaco. Un luogo d’incontro e confronto per italiani e tedeschi. Pensammo che riunire sotto lo stesso tetto tecnici, Nella pagina precedente e sopra: gli interni disegnatori e titolari delle fabbriche italiane e stilisti, prodella Prisco Haus. Sotto: una veduta del prietari e dirigenti di quelle tedesche sarebbe stato molto Prinzregentenplatz 23, sede della Prisco Haus più efficace che mandare un rappresentante impresa per impresa. Sarebbe stato un modo per dare il giusto valore al prodotto stesso. L’idea era di creare una piattaforma di comunicazione che mettesse direttamente in contatto l’artigianalità italiana e la richiesta tedesca. Molti pensarono che eravamo pazzi, eppure al Prinzregentenplatz 23 quella che era iniziata come una piccola fiera privata diventò in poco tempo un appuntamento fondamentale per il settore. Ecco, credo che il nostro punto di forza sia stato proprio questo, parlare con le persone e capirne le necessità realizzando qualcosa di utile. È così che nascono le idee, cercando soluzioni. E la comunicazione è la parola magica. Nella pagina accanto. Dall’alto: il “Quartier an der Frauenkirche” (QF) di Dresda; Arturo Prisco e sua moglie Helga; uno degli spettacoli che hanno preceduto la cerimonia d’inaugurazione del QF. Ogni evento ha visto la partecipazione di quasi 15.000 cittadini.
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È anche riuscito a ricostruire un intero quartiere della città di Dresda... Abbiamo trasferito parte delle attività a Dresda nel 1995 e ancora ricordo il primo giorno in città. Pioveva, tutto era tremendamente grigio e la città era ben lontana dall’avere le sembianze che ha oggi. Eppure qualcosa mi diceva che qui, in questo luogo simbolo della rinascita della Germania dell’Est, c’era molto potenziale. Acquistai e rimisi a nuovo una grande villa, cercando di interessarmi ed essere d’aiuto alla comunità locale. Proprio alla luce di questo fu lo stesso sindaco ad incitarmi a partecipare a una gara per il rilancio di Dresda. La vinsi con l’obiettivo di restituire dignità, bellezza ed eleganza al centro storico. E credo di esserci riuscito realizzando il “Quartier an der Frauenkirche” (QF), con negozi, uffici e un hotel di lusso.
“Il premio mi ha fatto riflettere ancora una volta sul fatto che confrontarsi con le altre culture non può che arricchire di nuove esperienze e visioni” Ha da poco ricevuto il Munchner Phönix Preis, un riconoscimento che la città di Monaco assegna a quegli stranieri che si sono particolarmente distinti. Che effetto le ha fatto? Mi ha riempito di orgoglio. A questo Paese devo molto. Mi ha insegnato a mettere da parte i pregiudizi, così come credo abbiano dovuto fare molti dei tedeschi che ho incontrato finora, smentendo quella visione stereotipata degli italiani, di un popolo superficiale e inaffidabile. Il premio mi ha fatto riflettere ancora una volta sul fatto che confrontarsi con le altre culture non può che arricchire di nuove esperienze e visioni, rendendoci ancora più orgogliosi e consapevoli di ciò che siamo e di quanto valiamo. A Sud della Germania il 43% del reddito è prodotto da stranieri verso cui c’è molto rispetto. Dieci anni fa il governo tedesco ha intrapreso un’ottima politica di integrazione, che è un esempio per l’Italia e per i nostri politici. Per cercare di cambiare rotta finché siamo in tempo. Martina Morelli || 126 36 ||
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SALVAGUARDARE IL FUTURO Il mercato assicurativo in Italia non soltanto è in crescita, ma si dimostra un settore sempre più maturo e di fondamentale importanza per i cittadini, con lo sguardo sempre rivolto verso innovazione e impatto
AXA “Know You Can” è un nuovo capitolo di questa Il settore assicurativo ogni anno fornisce un constrategia. L’assicurazione non è più una promessa tributo significativo all’economia e al benessere per il futuro ma un servizio che ogni giorno aiuta globale. Dai prodotti previdenziali alle coperture concretamente le persone. Know You Can è un assicurative sulla vita, costituisce un aiuto impremessaggio contemporaneo e potente che incoragscindibile per individui, famiglie e imprese, nella gia le persone a credere in se stesse per raggiungegestione dei rischi e nell’intervento in caso di re i propri obiettivi e andare ancora più lontano. danni. Lo sa bene AXA, gruppo leader nel settore Dobbiamo credere nell’impatto che ciascuno di noi della protezione, che ha recentemente presentato può avere e come AXA possiamo dare un contributo la sua nuova brand promise “Know You Can” con su tematiche importanti come l’obiettivo di diventare un vero la sostenibilità, la diversità o la partner dei clienti e incoraggiarli a salute. Vogliamo dare un messagrealizzare le proprie ambizioni. ““Know You Can” è un messaggio gio positivo e riconoscere sia il Per approfondire cosa c’è dietro le potenziale e il talento individuale strategie di AXA abbiamo intervicontemporaneo e potente che che c’è in ciascuno di noi, sia il stato l’Amministratore Delegato incoraggia le persone a credere in se nostro impatto sulla collettività. per l’Italia Patrick Cohen, che ci stesse per raggiungere i propri Sono orgoglioso che AXA Italia ha spiegato la filosofia alla base obiettivi e andare ancora più lontano. ” sia stato uno tra i primi paesi al della mission del brand e le nuove Patrick Cohen - Amministratore Delegato AXA Italia mondo a lanciare questa campastrade intraprese dal gruppo assigna globale. curativo. Con la nuova campagna globale, che vede coinvolta la tennista Serena Williams e alcuni giocatori del Liverpool, che tipo di messaggio intendete lanciare? Serena Williams è la più grande tennista al mondo e oltre a essere un’atleta è una madre e un’imprendi-
Patrick, AXA ha lanciato il claim “Know You Can”: cosa rappresenta questa nuova iniziativa per il gruppo? La nostra ambizione è trasformarci da payer, bravi liquidatori di sinistri, a veri partner per i nostri clienti e il lancio del nuovo posizionamento globale di | 38 |
| MONDO MARKETING |
Serena Williams, “The Queen”, considerata da molti la miglior tennista della storia, è protagonista della nuova campagna pubblicitaria a livello mondiale di Axa.
trice di successo, una donna che nel corso della sua carriera non ha mai smesso di lottare per realizzare i suoi sogni. La sua storia è fonte di ispirazione e un grande esempio di empowerment e determinazione. Per questo motivo è la persona giusta per interpretare i valori del nuovo posizionamento AXA: coraggio, tenacia e fiducia in se stessi. In che modo AXA intende concretamente farsi partner del cliente? AXA è vicina ai propri clienti ogni giorno. Per farlo vogliamo ripensare il nostro ruolo e diventare un partner dei nostri clienti. Facendo leva sulla tecnologia, la sfida è passare da assicurazione come promessa sul futuro (pagherò in caso di sinistro) a servizio immediato a valore aggiunto. Un esempio: abbiamo lanciato MyDoctor, un servizio di videoconsulto medico disponibile 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana che fa arrivare la prescrizione direttamente in farmacia e consegna le medicine a casa. Quindi soluzioni semplici e innovative per facilitare la vita dei nostri clienti. Quali strategie ha elaborato AXA per le Piccole e Medie Imprese? Le PMI sono il motore dell’economia italiana e noi di AXA vogliamo fare la differenza per aiutarle a crescere. Abbiamo intervistato gli imprenditori italiani per conoscere meglio i principali rischi a cui sono esposte le loro attività, le loro esigenze assicurative non ancora soddisfatte e abbiamo lanciato dei prodotti verticali con coperture dedicate per bar, ristoranti, carrozzerie e saloni di bellezza. Inoltre mettiamo a disposizione servizi di welfare per le aziende per proteg-
gere i dipendenti e le loro famiglie. Sul servizio si gioca la vera sfida per dimostrare di essere veri partner dei clienti: penso ad esempio alla tutela legale su tematiche di cyber security. Per quanto riguarda tutto il mondo digitale, invece, affianchiamo le Piccole e Medie Imprese con il servizio Go Digital. In cosa consiste il progetto Go Digital, in collaborazione con Italiaonline? Con Go Digital offriamo alle Piccole e Medie Imprese la possibilità di accedere a una serie di servizi innovativi per accelerare il loro percorso di trasformazione digitale. Le aiutiamo ad esempio a creare un sito, o a farsi trovare più facilmente sul web. Anche con questi servizi vogliamo diventare partner nel loro percorso di crescita. AXA vuole offrire innovazione e impatto: come lo fate? AXA vuole diventare il leader dell’innovazione assicurativa e avere un impatto positivo sui clienti e sulla società. Per farlo ha creato un ecosistema fatto di startup, università, innovatori, incubatori sociali e ha lanciato una serie di progetti concreti. Per esempio siamo orgogliosi di aver lanciato Angels 4 Women, la prima associazione italiana di business angel per supportare l’imprenditoria femminile; siamo al fianco di WeWorld Onlus in una iniziativa sull’empowerment e la protezione di donne vittime di violenza. Con il mondo universitario abbiamo da poco organizzato un evento in partnership con Bocconi per parlare di come proteggere le città del futuro. E siccome l’innovazione parte da noi, abbiamo lanciato la nostra startup interna AXA Innovation Hub, per immaginare e implementare nuove soluzioni e aiutare i nostri clienti a vivere meglio. Marco Bertollini
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| RISORSE DISUMANE |
DAL MEGADIRETTORE ALLA FLATLAND: IL LAVORO SENZA CAPO Le imprese della new economy stanno tentando di adattarsi ai bisogni di flessibilità e responsabilità dei loro dipendenti Millennials e Generazione Z, rompendo con la tradizionale gerarchia aziendale fatta di capi e sottoposti. Queste nuove organizzazioni stanno funzionando?
Correva l’anno 2012 quando Valve, software house di grande successo, fondata nel 1996 dall’ex dipendente Microsoft Gabe Newell e dal suo socio Mike Harrington, distribuiva ai propri nuovi assunti un handbook aziendale (una sorta di mini-guida al lavoro in azienda) con il quale li introduceva nel mondo di Flatland: un’organizzazione interna nella quale non esistono soci fondatori, capi o manager, ma tutti sono considerati dipendenti allo stesso livello. Questo tipo di gerarchia si fonda sulle solide fondamenta del processo di selezione dei dipendenti posto in atto da Valve: se l’azienda assume esclusivamente la crème de la crème del talento che si trova sul mercato del lavoro, non c’è ragione di costringere e sminuire i propri dipendenti con obiettivi trimestrali, valutazioni della performance e regole aziendali, perché si presume siano individui già capaci di gestirsi da soli, educati e che non vedono l’ora di lavorare duro per produrre solo il meglio per se stessi, l’azienda e i clienti. Ai dipendenti non viene assegnato alcun titolo o mansione e sono liberi di lavorare al progetto che ritengono più opportuno ed adatto a loro, sviluppando un attaccamento all’obiettivo che avrà un impatto sul prodotto e quindi sulla propria clientela: tradotto in soldoni vuol dire che un prodotto creato con vera passione, infonderà lo stesso entusiasmo nell’utilizzatore finale e quindi un successo commerciale assicurato. | 40 |
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La Flatland garantisce ai propri dipendenti una serie di gratificazioni non monetarie e non affatto trascurabili: flessibilità negli orari di lavoro, costante incoraggiamento della collaborazione, i migliori colleghi del mondo con cui lavorare, ma soprattutto nessun superiore a dirti cosa fare. Massima libertà alla creatività e al talento quindi, con la possibilità per ognuno di approvare i progetti definitivi e perfino di mandarli in produzione (che è una responsabilità non da poco). Ma davvero le aziende del 2019 non hanno più bisogno del Megadirettore Galattico (e delle sue conseguenti emanazioni del potere, ovvero il management) che con la sua presenza guida, terrorizza, promuove e licenzia i dipendenti della ditta? In una struttura aziendale senza capi, chi si occupa delle promozioni o degli aumenti salariali? Chi dirime le dispute fra colleghi nel caso ce ne fossero? Chi ha davvero l’ultima parola sulla bontà di un progetto? Chi ha il diritto di interferire sul lavoro di un collega? Da chi è possibile andare per ricevere aiuto su un dubbio che lo assilla? Affinchè la Flatland funzioni correttamente, sono necessari almeno due componenti fondamentali: una forte cultura aziendale e delle regole precise su come si interagisce e ci si comporta con i propri colleghi. Bisogna aggiungere un terzo elemento, il tempo: ce ne vuole davvero tanto per insegnare all’organizzazione come comportarsi correttamente. Per i dipendenti questo è un paradosso: si spende più tempo a cercare di comprendere ed imparare a muoversi in un’organizzazione piatta piuttosto che in una piramidale, che in maniera più naturale ed intuitiva definisce ruoli e limiti. Il vero problema della mancanza di una struttura aziendale è l’alto rischio di finire nel caos e far perdere un sacco di tempo ai propri dipendenti per instaurare giochi di potere finalizzati ad un efficace decision-making. Il fatto è che in azienda non può esistere una organizzazione completamente egualitaria: si creerà sempre una gerarchia stabilita in maniera informale, basata sui rapporti esistenti fra colleghi e sull’elezione informale di capi o leader. Ci saranno sempre dipendenti che guadagneranno più potere rispetto agli altri, e questo accade perché necessariamente alcune persone hanno più esperienza di altre ed in loro risiederà più potere riguardo il decision-making. Sono passati sette anni dall’introduzione della Flatland in Valve: come sta andando la compagnia e cosa ne pensano i dipendenti? Se si va a dare una occhiata su glassdoor.com, un sito nel quale dipendenti o ex tali possono fare una | 41 |
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recensione della loro esperienza lavorativa in azienda, le opinioni non sono poi così entusiaste. Un ex dipendente ha descritto come la società avesse in realtà “una struttura pseudo-piatta” nella quale “esiste una nascosta e potente struttura manageriale, che ti fa sentire un po’ come se fossi tornato al liceo”. Un altro ex dipendente ha preferito Twitter per condividere le proprie opinioni: descrive come l’azienda assumerebbe dipendenti facendo grandi promesse di successo, per poi licenziarli nel momento in cui non sarebbero stati più utili al “barone” di turno. “Cercate di farvi amico un barone, in modo da guadagnare l’immunità prima del prossimo ciclo di purghe”. Grazie per il consiglio. Ed ancora, sempre da glassdoor.com: [la Flatland è] “solo una facciata: per avere successo in Valve è necessario affiliarsi al gruppo che detiene più potere decisionale. Non importa quanto si lavori duramente, o se tu sia originale e produttivo: se non piaci alle persone che contano, sarai presto licenziato”. Benvenuti nel nuovo sistema feudale: la mancanza di regole e gerarchie old style crea una struttura organizzativa informale nella quale i baroni spadroneggiano e poco si può fare per limitare i capricci di questi soggetti: se non c’è un capo a dirti cosa fare, non c’è nemmeno un capo a dirti cosa non fare. Il talento, la passione, la flessibilità e l’entusiasmo che le aziende moderne ricercano nei propri dipendenti non possono essere il sostituto di ingranaggi ben oliati come le regole formali e la gerarchia aziendale: ne sono invece un importante companatico, ma non un rimpiazzo tout-court. Questo stesso tipo di situazione e relativi effetti collaterali, sullo stile de Il signore delle mosche di Golding, è stata rilevata in altre imprese che hanno deciso di adottare una struttura organizzativa piatta: Zappos (sito di vendita online di scarpe e vestiti) ha visto aumentare il turnover fra assunti e dimessi
fino al 30%, Uber ha inciampato in un decision-making veramente poco efficace nel trattare con le regole sul trasporto pubblico in vari stati europei e c’è anche chi sostiene, come Peter Fleming, professore di Business alla University of London, che la mancanza di una struttura gerarchica sia una delle cause maggiori di episodi di molestie sessuali in azienda. Il fatto è che non avere capi, regole ed orari è una fantasia molto seducente, ma non si coglie davvero il problema: si cerca di incolpare il metodo, quando in realtà bisognerebbe lavorare sulle persone. Avere un manager non è un problema: avere un cattivo manager lo è. Così come non è un problema avere delle regole, se ci sono dei bravi colleghi a rispettarle e a dare l’esempio. Probabilmente al giorno d’oggi l’opzione migliore è cercare di creare una struttura ibrida, con alcuni dipartimenti organizzati in gerarchia ed altri completamente piatti, ma tutto questo può funzionare solo se le persone possiedono le giuste qualità umane e l’azienda spenda tempo e denaro per coltivarle e svilupparle nei propri dipendenti.
L’AUTORE: ALESSIA CASONATO Group HR Operations Director presso SKS365 Malta Ltd, ha lavorato negli uffici del personale di Q8 Petroleum, Procter & Gamble, BNL, BNP Paribas, Philip Morris, Bristol-Myers Squibb, Ministero dei Beni Culturali e Scuderie del Quirinale, potendo avere esperienza diretta del meglio e del peggio delle risorse umane. È una dei pochissimi italiani a poter dire di essersi dimessa da un posto pubblico per ritornare nel settore privato e crede che la più letale arma di distruzione di massa siano i dipendenti scontenti.
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PARMIGIANO REGGIANO: CARLO MANGINI NUOVO DIRETTORE MARKETING, TRADE E SVILUPPO COMMERCIALE Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha istituito un nuovo ruolo direttivo al quale affidare le politiche di sviluppo commerciale, di valorizzazione del marchio e di rafforzamento di tutto il team dedicato alla gestione degli investimenti di marketing.
STAR: ANTONIO MARIANI È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE ITALIA STAR, azienda fra le più importanti nel panorama alimentare italiano, ha nominato Direttore Generale Italia Antonio Mariani, 49 anni, laureato in Marketing all’Università LUISS di Roma. by Margherita Pituano
Un potenziamento che si inserisce nel solco della politica innovatrice inaugurata dal presidente Nicola Bertinelli al momento del suo insediamento, avvenuto ad aprile 2017. Il nuovo ruolo direttivo è stato affidato a Carlo Mangini, manager ligure laureato in economia aziendale all’università di Genova. Mangini ha maturato lunga esperienza nel settore del largo consumo contribuendo – prima come direttore commerciale e infine nel ruolo di direttore generale commerciale – alla crescita di un marchio leader in uno dei mercati più dinamici dell’alimentare, quello della frutta secca e disidratata. Il profilo professionale richiesto dalla presidenza doveva avere una consolidata esperienza nel settore dell’agrifood, ottime relazioni con le principali insegne distributive e una chiara visione degli scenari commerciali in modo da anticipare le risposte attese dal consumatore. Tutte caratteristiche che sono state riscontrate nella figura di Carlo Mangini e che sono state alla base dei suoi recenti successi professionali. Partecipando ad un recente comitato esecutivo ed al CDA del 25 febbraio 2019, Mangini ha avuto l’opportunità di indicare alcune aree progettuali che impegneranno la sua direzione, ricevendo la condivisione di tutti i consiglieri presenti. Carlo Mangini nuovo direttore marketing Parmigiano Reggiano | 44 |
Mariani ha continuato i suoi studi conseguendo un Master in International Management fra Roma e Parigi. Prende il posto di Josep Barbena che ha ricoperto l’incarico per 2 anni. In Italia avrà il compito di coordinare e ottimizzare tutte le attività operative e progettuali di STAR per renderle più efficaci e funzionali agli obiettivi del Gruppo GBfoods e portare nuovo impulso alla crescita dell’azienda. Durante il suo percorso professionale, ha maturato un’ampia e solida conoscenza in ambito marketing e commerciale attraverso esperienze importanti in Danone Group e Mondelez, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità in Italia e in diversi paesi nel mondo. La riconosciuta capacità di leadership dimostrata nella gestione di ruoli dirigenziali in realtà multinazionali lo porta ad entrare nel 2017 in GBfoods come Chief Marketing Officer presso l’headquarter di Barcellona e a diventare, da febbraio 2019, il nuovo Direttore Generale STAR in Italia.
ARCHI’S COMUNICAZIONE
ONEBELTONEROAD E X H I B I T I O N
15-18 May 2019
Fiera Roma
Italy
oborexpo2019.com
What is One Belt One Road Exhibition in Fiera di Roma? It is the first exhibition project within the framework of the Belt and Road initiative launched by Premier XI JINPING and inspired by the ancient SILK ROAD. The objective is to represent Italy's role in the great Chinese infrastructure and commercial development program, empowering trade relations between Chinese and Italian enterprises. A 4 days highly focused event, an innovative format: a classic EXPO, plus a FORUM and PRESENTATION platform, a B2B MEETINGS PROGRAM on automated platform. For further information: E-M: info@oborexpo2019.com – PH. +39 06 65074524
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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ISTRUZIONI PER L’USO Forum PA ha l’obiettivo di promuovere e facilitare l’incontro/confronto tra le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini sui temi fondamentali dell’innovazione. Ne abbiamo parlato con Gianni Dominici, Direttore Generale del Forum
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| ITALIA OGGI
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Il FORUM PA taglia il traguardo delle 30 edizioni. Sanità, scuola, cittadinanza, sicurezza, lavoro. Com’è cambiata la manifestazione in questi anni e Questi sono i grandi temi con cui la Pubblica Amche tipo di supporto ritenete di dare alle pubbliche ministrazione si trova da sempre a confrontarsi, amministrazioni? risultandone purtroppo fin troppo spesso perdenLa nostra Manifestazione di maggio negli ultimi anni è te, almeno agli occhi dei cittadini. diventata sempre più un punto di Se non come esempio virtuoso, da riferimento e un luogo di incontro anni l’ormai consolidato Forum PA, “Quest’anno rilanciamo unico per le reti di innovatori che, cerca di porsi almeno come tramite, la sfida e chiediamo alla nostra anche durante il resto dell’anno, veicolo di innovazione e di scambio si confrontano sia di persona, per consentire ai cittadini e alle community quali sono le iniziative in occasione di eventi, tavoli di aziende di avvicinarsi al “mostro” prioritarie perché la PA possa lavoro e incontri sul territorio, della Pubblica Amministrazione. creare valore pubblico“. che virtualmente attraverso spazi Politica, amministrazione, imprese Gianni Dominici, Direttore Generale di Forum PA di discussione online, webinar o e cittadini: tutte realtà protagoniste percorsi collaborativi, come quello nel “Sistema Italia” per non perche abbiamo avviato nel 2018 e dal quale è nato un Libro dere la rotta verso l’innovazione e impostare la rotta bianco sull’innovazione consegnato poi al governo. verso una maggiore trasparenza. Tutti temi al centro Quest’anno rilanciamo la sfida e chiediamo alla nostra del Forum che dal 14 al 16 maggio si svolgerà al Roma community quali sono le iniziative prioritarie perché la Convention Center La Nuvola. Per approfondire questo PA possa creare “valore pubblico”, in una prospettiva di discorso e discutere della stretta attualità nel mondo sviluppo equo e sostenibile. Abbiamo ricevuto già molti della Pubblica Amministrazione abbiamo intervistato Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA. contributi, che stiamo pubblicando sul nostro sito www.
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| ITALIA OGGI
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Qual è la situazione della PA attuale e che sviluppi vede per il futuro? Negli ultimi anni è molto cambiata la percezione del ruolo della PA, vista non più solo come un soggetto orientato all’efficienza e a seguire i regolamenti, ma come attore protagonista di tutte quelle azioni che puntano ad accrescere la qualità della vita dei cittadini, delle imprese e delle comunità locali. L’amministrazione pubblica può e deve essere un fattore imprescindibile di sviluppo del Paese, un soggetto attivo che crea valore pubblico. Questa creazione di valore non può che essere collaborativa e deve puntare al risultato atteso di uno sviluppo sostenibile e di un avvicinamento agli obiettivi dell’Agenda 2030.
forumpa.it e che, assieme agli spunti che raccoglieremo proprio durante i tre giorni di FORUM PA, verranno inseriti in un white paper da sottoporre a consultazione pubblica e poi da consegnare al Governo. È questo il senso di tutto il nostro lavoro e, ovviamente, anche della nostra Manifestazione annuale: facilitare il confronto, collegare le reti, mettere al centro le esperienze, sostenere tutti i processi di innovazione che impattano sul sistema pubblico, sullo sviluppo del Paese, sulla vita quotidiana di cittadini e imprese. Quali novità ha in serbo l’edizione 2019 del FORUM PA e quali saranno i punti cardine della ricca programmazione di seminari e workshop? Il filo conduttore di quest’anno è “la creazione di valore pubblico”. Un tema che sarà approfondito attraverso tre grandi percorsi. Il primo, “Quale PA per creare valore”, vede al centro i grandi processi di cambiamento organizzativo, culturale e istituzionale per una PA che sia pronta alle sfide
Pubblica Amministrazione e digitale, spesso un binomio controverso ma senza dubbio dalle grandi opportunità. Quali e quanti margini di miglioramento e sviluppo vede in questo rapporto?
della sostenibilità. Il secondo è dedicato alla Trasformazione digitale come ecosistema abilitante di tutte le riforme e come driver di sviluppo e rafforzamento delle competenze e della capacità innovativa del Paese. Infine un focus sull’Innovazione per la sostenibilità: le grandi politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile del Paese nel quadro degli obiettivi (i 17 SDGs) dell’Agenda 2030. Il FORUM PA di quest’anno sarà una grande festa dell’innovazione, con format inediti e mai scontati. Accanto ai tradizionali convegni tematici, ci saranno tre grandi conferenze, che caratterizzeranno la mattina di ciascuna delle tre giornate di lavoro, con ospiti d’eccezione, nazionali e internazionali, momenti istituzionali (keynote, tavole rotonde) alternati a speech teatrali, proiezioni video, interviste, momenti di interazione con il pubblico. Scopriremo poi soluzioni e progetti innovativi e offriremo decine di ore di formazione gratuita, con le Academy di FPA tenute dai protagonisti italiani dell’innovazione, tra cui per la prima volta anche gli esperti del Team digitale.
Su questo tema ci sono ancora molte strade da percorrere e strategie da sviluppare. Anche gli strumenti digitali, infatti, possono e devono essere impiegati con un approccio collaborativo per migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini. La trasformazione digitale della PA rappresenta la condizione necessaria per il miglioramento della trasparenza e della qualità dei servizi erogati al cittadino, oltre ad essere driver di sviluppo e rafforzamento della capacità innovativa dell’intero Paese. A FORUM PA apriremo un confronto su tutti i temi caldi dello scenario digitale, come la gestione, analisi e integrazione dei dati, la sicurezza ICT, il cloud, la blockchain e l’intelligenza artificiale, tecnologie di frontiera che promettono di cambiare per sempre il rapporto tra amministrazioni e cittadini. Ne parleremo, tra gli altri, con Teresa Alvaro, Direttore Generale di AgID e Luca Attias, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Team per la Trasformazione Digitale. | 48 |
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Su quali aspetti bisogna concentrarsi per una Pubblica Amministrazione ancor più sostenibile? Per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 servono alcune azioni di sistema che coinvolgono l’uso delle risorse, la gestione degli acquisti, l’organizzazione del lavoro pubblico e la governance della trasformazione digitale. La PA con i suoi numeri, le sue funzioni e la sua capacità di spesa potrebbe giocare un ruolo di grande importanza, anche a partire dalle abitudini quotidiane. Ecco alcuni dati che abbiamo già avuto modo di evidenziare: se tutti i dipendenti pubblici acquisissero comportamenti di consumo responsabile si otterrebbe una riduzione dal 5 al 15% della spesa della PA in bolletta. Se ciascuno degli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici evitasse di consumare 500 fogli, si ridurrebbe il consumo di 8142 tonnellate di carta, evitando di abbattere 122 mila alberi, risparmiando oltre 3,5 miliardi di litri di acqua, abbassando il consumo energetico nazionale di 62 milioni di Kwh. Incentivando il carpooling con almeno un collega, diventerebbero 750 mila le auto circolanti ogni giorno (ora sono 1,3 milioni), eliminando 376 tonnellate di CO2 e risparmiando 230 milioni di euro solo per il carburante. Insomma, se la rivoluzione dei consumi e delle modalità di produzione sostenibili partisse dalla Pubblica Amministrazione, si avvierebbe una vera rivoluzione “green” in Italia, perché le PA potrebbero fare da apripista su mobilità soft, risparmio energetico, raccolta differenziata dei rifiuti, lotta agli sprechi. Insomma, siamo convinti che la PA debba essere al centro di ogni strategia di sviluppo sostenibile e che possa fare davvero molto, partendo dalle abitudini quotidiane per arrivare alle politiche più ampie. Avremo modo di parlarne durante il prossimo FORUM PA, in particolare nel convegno del 15 maggio a cui parteciperà tra gli altri Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS). In quell’occasione verranno anche presentati i vincitori della seconda edizione del “Premio PA sostenibile” organizzato da FPA proprio in collaborazione con AsviS. Margherita Pituano Forum PA Roma Convention Center La Nuvola 14-16 maggio forumpa2019.eventifpa.it
Crediti Fotografici: Stefano Corso | 49 |
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Gianni Dominici, Direttore Generale di Forum PA
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A MONACO DI BAVIERA LA MUSICA D’ITALIA CHE UNISCE Con il supporto di Air Dolomiti, la Fondazione Arena di Verona porta i grandi titoli dell’Opera italiana nella città tedesca
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il mondo – spiega Paolo Del Panta, Editor in Chief del La musica è un linguaggio universale che costruimagazine - All about Italy vuole raccontare il meglio del sce: crea e dà solidità a legami antichi e profondi, “bel paese” e supportare eventi di rilievo nel panorama unendo culture differenti, accorciando le distanze, culturale ci sembra da sempre il modo giusto per farlo: abbattendo le barriere. La musica non è mai semplice lo scopo è celebrare l’Italia, coinvolgendo le aziende e le intrattenimento, perché la sua sintassi richiama sempre realtà finanziarie che hanno reso una molteplicità di significati, risvegrande l’immagine italiana e quelli glia emozioni e riflessioni sopite. “All about Italy ha costantemente che in questo Paese hanno scelto Il valore incommensurabile della di investire». musica quale strumento culturasostenuto la cultura e l’arte italiana, Proprio nel solco di questo ideale, le è assolutamente centrale nel la storia e le sue tradizioni: quegli in qualità di Media Partner esclusiprogetto portato avanti da oltre 20 elementi che ci consentono ancora vo e organizzatore incaricato dagli anni da All About Italy, impegnaoggi di contraddistinguerci ed essere sponsor ufficiali, All About Italy è ta a supportare, con un ventaglio ammirati in tutto il mondo”. al fianco della Fondazione Arena di attività variegate, le eccellenze di Verona, che il 9 maggio 2019 italiane all’estero, specificatamente Paolo Del Panta - Editor in Chief All about Italy torna con la sua Orchestra per il nell’area tedesca e statunitense. secondo anno conse«All about Italy ha costantemente sostenuto la cultura e l’arte italiana, la storia e le sue tradizioni: quegli elementi che ci consentono ancora oggi di contraddistinguerci ed essere ammirati in tutto
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Sopra: la soprano Anna Pirozzi e il baritono Simone Piazzolla
al rinnovamento, messa in atto dalla Sovrintendente e Direttrice Artistica della Fondazione Arena di Verona, Cecilia Gasdia. Il concerto della prestigiosa Orchestra si svolgerà nella straordinaria Herkulessaal, la sala concertistica all’interno della Münchner Residenz: 1.500 posti a sedere in una delle più importanti e storiche sale musicali della Baviera. Non a caso, l’evento gode del patrocinio delle Città di Verona e di Monaco di Baviera, ma anche di quello del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura a Monaco. «Sono molto lieto che l’Arena di Verona torni a Monaco nel 2019 per presentare i brani più significativi dell’Opera italiana. Un’orchestra così famosa non solo assicura una straordinaria esperienza musicale nella “città più settentrionale d’Italia”, ma rafforza anche il legame di vecchia data tra Verona e Monaco di Baviera» ha spiegato il sindaco della città bavarese, Dieter Reiter, nella comunicazione ufficiale di concessione del patrocinio. A sostenere e rendere possibile l’evento è Air Dolomiti, che conferma così il suo ruolo di ponte tra Italia e Germania. «Air Dolomiti è una realtà presente sul territorio veneto da più di 28 anni e, proprio per questo motivo, ha il compito di averne cura dato il forte legame creatosi nel tempo – ha dichiarato Joerg Eberhart, Presidente e CEO
cutivo a Monaco di Baviera, portando in rivista i grandi titoli dell’Opera italiana, con uno spettacolo di impatto e potenza evocativa dal titolo “Amore e Amicizia”. La kermesse musicale vuole omaggiare degnamente la reciprocità tra Verona e Monaco e il loro pluriennale gemellaggio, giunto alla vigilia del sessantesimo anniversario, che si celebrerà nel 2020. Lo spettacolo è diretto dal maestro Steven Mercurio, uno dei direttori d’orchestra e compositori più acclamati a livello mondiale – la cui versatilità musicale abbraccia il mondo operistico e sinfonico – e vede la partecipazione del tenore tedesco-brasiliano Martin Muehle, nato a Porto Alegre in Brasile e formatosi alla Musikhochschule di Lubecca, in Germania, apprezzato soprattutto per la sua abilità vocale e per l’intensità drammatica in alcuni dei ruoli di tenore più complessi. Accanto a Muehle, artisti italiani encomiabili come il baritono Simone Piazzola e la soprano Anna Pirozzi, interpreti sensibili e raffinati della tradizione operistica nazionale. Il programma di questa grande festa in musica esplora e sciorina il meglio della produzione di Giuseppe Verdi fino al Verismo di Umberto Giordano e rientra pienamente nella visione lungimirante, improntata alla rinascita e || 126 52 ||
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della compagnia aerea italiana del Gruppo Lufthansa – Ci sono diversi modi di prendersi cura di un territorio, oltre che provvedere alla salvaguardia del passato e delle sue origini, bisogna proteggere e tutelare coloro che al momento e per diversi motivi non hanno la capacità di farlo. L’iniziativa ha questo proposito, e con l’aiuto di alcuni partner vorremo supportare un’associazione del veronese nelle loro attività a scopo benefico». Il sostegno allo scambio culturale tra le città gemellate, per rafforzare le A sostenere e rendere possibile relazioni internazionali, incrementando i l’evento è Air Dolomiti, rapporti umani, commerciali e culturali, che conferma così il suo ruolo è una delle priorità della compagnia, di ponte tra Italia e Germania. particolarmente sensibile proprio al fascino senza tempo della musica classica e del bel canto. Infatti, come spiega lo stesso Eberhart: «Sono anni che collaboriamo con Fondazione Arena che è, a tutti gli effetti, uno dei nostri partner storici. Siamo legati al mondo della musica da sempre perché si tratta di una delle arti nobili del nostro passato. Gli stessi Embraer195 che ogni giorno sorvolano l’Europa, per alcuni anni hanno riportato sulla fusoliera i nomi delle più importanti e conosciute Opere liriche rappresentate all’Arena di Verona. Nel 2016 abbiamo accompagnato l’orchestra a Monaco per l’esibizione durante la Venezianische | 53 |
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Nacht e così faremo anche in occasione del concerto del 9 maggio». All’interno di questo grande disegno, All about Italy è senz’altro uno degli interlocutori privilegiati per dare sostegno e continuità a un dialogo armonioso tra cultura, istituzioni e aziende, e favorire un percorso di crescita e promozione internazionale del Made in Italy, di cui la realtà editoriale, per vocazione, sa essere piattaforma. «All’estero c’è desiderio di Italia, un interesse che
Il concerto d’Opera “Amore e Amicizia” è una fonte vivificante di arricchimento reciproco nei rapporti tra Italia e Baviera e un punto di incontro cruciale tra Italia e Germania nel comune cammino europeo.
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ci conferisce un grande vantaggio nell’organizzazione e nella gestione delle attività indirizzate alla promozione del Made in Italy. Con le nostre iniziative editoriali, culturali e di marketing continueremo sempre a impegnarci ad ogni livello per favorire le convergenze tra i brand, incrementare le occasioni di business e trasmettere la sensibilità e lo
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Lo spettacolo è diretto dal maestro Steven Mercurio (a destra), uno dei direttori d’orchestra e compositori più acclamati a livello mondiale, e vede la partecipazione del tenore tedesco-brasiliano Martin Muehle (sinistra).
Monaco di Baviera, due città geograficamente lontane, ma nella sostanza davvero simili. Abbiamo cominciato con i collegamenti plurigiornalieri e poi, quasi 10 anni fa, con la celebrazione del 50esimo anniversario dal gemellaggio e abbiamo proseguito negli anni seguenti con iniziative volte a ravvivare il legame. Crediamo vi sia un forte potenziale che se condiviso, potrebbe giovare ad entrambe. Per questo motivo il nostro ruolo di mediatori tra queste due realtà non può che rafforzarsi nel tempo». Sponsor dell’evento saranno anche Sixt – società di autonoleggio tedesca, operante fin dal 1912 e oggi una delle più importanti al mondo – e la storica compagnia italiana di assicurazioni, Generali. La strada per crescere insieme è ormai tracciata e la musica costituisce uno dei linguaggi più adatti per esprimere le coordinate della rotta da seguire nella costruzione di un futuro sempre più ricco e comunitario: il marchio “All about Italy”, catalizzatore di connessioni inesauribili, continuerà da parte sua a impegnarsi a sostenere un racconto di amore e amicizia che possa durare e lasciare il segno nel tempo.
stile italiano nel mondo» sottolinea l’editore Paolo Del Panta. L’appuntamento di maggio segna un momento cruciale in questo processo lungimirante e lascia ben sperare nell’ottica della concretizzazione di una perfetta sinfonia di intenti tra le principali realtà politiche, produttive e artistiche delle due città europee e non solo. Lo stesso Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera, Renato Cianfarani, ha espresso con una nota scritta il sostegno del Consolato all’esibizione dell’Orchestra dell’Arena di Verona, individuando nella manifestazione una fonte vivificante di arricchimento reciproco nei rapporti tra Italia e Baviera e un punto di incontro cruciale tra Italia e Germania nel comune cammino europeo. Anche Air Dolomiti è ben consapevole del peso del suo ruolo nel potenziamento del rapporto tra Monaco e Verona. Jeorg Eberhart ha saputo sintetizzare perfettamente il quadro d’insieme: «Air Dolomiti ha da sempre avuto il desiderio di avvicinare Verona e
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| MUSICA MAESTRO |
GORGHEGGI DI PRIMAVERA Si alza il sipario sul Maggio Musicale Fiorentino, il festival di primavera dedicato all’opera, alla musica sinfonica, alla danza e all’arte in tutte le sue sfumature. Spiccano le presenze femminili e le tante bacchette di fama internazionale.
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| MUSICA | DUE RUOTE | | MAESTRO
Il maggio musicale fiorentino, giunto all’82esima edizione, si aprirà con il Re Lear di Reimann
“Ben venga maggio” scriveva l’umanista Poliziano in una popolare ballata, inneggiando alla rinascita della natura e alle feste che nel mese fiorito animavano Firenze durante il secondo Quattrocento. E, in un modo o nell’altro, tutte queste celebrazioni non si sono mai interrotte. Anzi, hanno trovato la loro somma realizzazione nel Maggio Musicale, la manifestazione artistica fiorentina che ha raccolto la grande eredità medievale della città e ne ha fatto un festival di altissimo pregio. Con l’arrivo della bella stagione, riparte dunque la LXXXII edizione della rassegna, intitolata “Potere e Virtù” e contrassegnata da un cartellone variegato e accattivante. Il via alle danze lo darà il “Lear” del tedesco Aribert Reimann, basato sulla tragedia shakespeariana “King’s Lear”. Un’opera del 1978 dagli esasperati toni drammatici che sarà rappresentata dal 2 al 9 maggio al teatro del Maggio Fiorentino, diretta da Fabio Luisi. Dagli sperimentalismi degli anni ’70, il testimone passerà al melodramma ottocentesco di Vincenzo Bellini “La straniera”, in scena per tre repliche.
Ma non finisce qui, perché la maratona operistica quest’anno non si fa mancare proprio nulla portando a teatro un’opera commissionata proprio per questa edizione del festival, interpretata in prima assoluta il 25 maggio al Teatro Goldoni. Si tratta de “Le leggi fondamentali della stupidità umana” di Vittorio Montalti, ispirata al testo di Carlo M. Cipolla la quale sembra fare da contrappeso all’arcinoto capolavoro mozartiano “Le nozze di Figaro” (15-21 giugno). Ed è qui che, come ha sottolineato il Sovrintendente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, Cristiano Chiarot, si può riscontrare l’impegno profuso nel voler offrire al pubblico una chiave di lettura rinnovata su temi e opere da sempre presentati attraverso lo sguardo maschile. La regia e la direzione orchestrale di questa, così come delle altre due opere di Mozart in calendario per il 2020, saranno infatti affidate a delle donne, da Sonia Bergamasco a Nikola Raab. Solo così, con occhi nuovi, a partire da ciò che si vede sulla scena, si può
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| MUSICA MAESTRO |
Il Maggio musicale si articola attraverso concerti, conferenze, opere e collaborazioni con associazioni culturali fiorentine.
Maestro, siamo giunti ormai all’82esima edizione del Maggio Musicale Fiorentino. Un evento che, possiamo dirlo, è diventato quasi un’istituzione nel territorio toscano, e non solo. È il fiore all’occhiello della nostra attività, il punto di maggior importanza che il Maggio Fiorentino propone ed è un focus importante per quella che è l’offerta del festival. Abbiamo opere, balletti, concerti, conferenze, collaborazioni con le più prestigiose associazioni culturali della città. È un festival dalla rilevanza internazionale.
riflettere su temi all’ordine del giorno, come la violenza sulle donne. Chiudono infine il palinsesto operistico gli “Intermedi della Pellegrina”, allestiti nella Grotta del Buontalenti del Giardino di Boboli. Tra gli ospiti più attesi di certo vanno ricordati i Maestri Zubin Mehta, direttore onorario dell’Orchestra del Maggio, e Riccardo Muti, che salirà sul podio martedì 28 maggio. Imperdibile l’omaggio a Leonardo da Vinci nell’anno del cinquecentenario della sua morte, i concerti di musica da camera, le serate dedicate al recital e poi le performance della “Martha Graham Dance Company”, a giugno, e gli spazi riservati alla musica contemporanea. Accanto a questi incontri, si snoda inoltre una serie di eventi quali conferenze, guide all’ascolto, spettacoli per le scuole e concerti domenicali per le famiglie. Del Maggio Musicale Fiorentino e della sua importanza ne abbiamo parlato con Pierangelo Conte, Coordinatore artistico dell’evento. Il Maestro ci ha idealmente aperto il sipario sulla kermesse musicale che animerà la città in questo scorcio di primavera, portandoci direttamente sul palco fiorentino.
Firenze è storicamente uno dei maggiori centri d’arte d’Italia. La musica non poteva esimersi dall’avere un ruolo di spicco per la città. Che significato ha questo evento per Firenze? L’intenzione, fortemente voluta dal nostro Presidente e dal Sindaco, è quella di dar vita ad un festival della città. Vuole essere il festival di Firenze, e con lei di tutte le principali istituzioni culturali fiorentine. Il festival interessa tutta la città e alcune date sono anche state programmate in altri centri della Regione. Abbiamo coinvolto l’Università, l’Accademia delle Belle Arti, la Fondazione Franco Zeffirelli, il Conservatorio, sono circa una settantina le
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Il Maestro Pierangelo Conte, Coordinatore artistico del Maggio Musicale fiorentino. © Michele Borzoni
collaborazioni con istituzioni cittadine per un ventaglio di eventi che spaziano dal ‘600 sino alla musica dei giorni nostri. Non solo musica classica infatti, trova spazio anche quella contemporanea. Una vocazione del festival è sempre stata quella di prestare particolare attenzione al contemporaneo. È una delle sue caratteristiche fondamentali, essere una finestra sulla musica del presente. In più c’è la volontà da parte nostra di far incontrare le partiture del passato con quelle più recenti, e quindi in questo senso in una città come Firenze, fortemente connotata dal punto di vista musicale, questa intenzione è molto apprezzata. Spaziamo in 5 secoli di storia cercando di far incontrare le diverse epoche. Quest’anno ricorre il cinquecentenario della morte di Leonardo. Anche il Maggio Musicale Fiorentino ha riservato spazio, ed eventi, al genio vinciano… Sia nella giornata inaugurale che nel proseguo del festival abbiamo pensato a Leonardo. Lo ricorderemo in appuntamenti sia in veste contemporanea, che in eventi con protagonista la musica che si componeva, e ascoltava, nella sua epoca. Assieme al Gruppo di Musica Antica del Maggio Musicale Fiorentino faremo un concerto, a Vinci, il 5 maggio, e in questo concerto Leonardo verrà rievocato attraverso le musiche del suo tempo. Cosa vuole dire per invitare le persone a partecipare a questa, ormai storica, rassegna musicale? Innanzitutto vorrei invitare il pubblico a venire a trovarci nei luoghi del festival perché verranno messi in scena tutti eventi di grandissima qualità, di grandissimo interesse. Ci sarà la possibilità di ascoltare e ammirare allestimenti mai visti in Italia come il Re Lear di Reimann, eseguito nella giornata inaugurale. Saranno tantissimi i concerti con alcuni dei più grandi direttori del mondo. Proponiamo una variegata offerta di alto livello con esponenti di spicco della musica internazionale. Insomma, a Firenze sanno davvero come aprire le porte alla primavera, rispettando la tradizione secolare tanto intima nella storia della città ma rinnovandola con grande attenzione al pluralismo dei generi. E che sia allora benvenuta la bella stagione e bentornato Maggio Musicale. www.maggiofiorentino.com Beatrice Vecchiarelli | 59 |
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LIBROMANIA Topi di biblioteca e divoratori d’inchiostro, riparte il Salone del Libro e in una forma più smagliante che mai
Mancano solo gli ultimi ritocchi prima che prenda di nuovo vita il Salone Internazionale del Libro. Quando? Dal 9 al 13 maggio. Dove? Nella storica cornice del Lingotto Fiere di Torino, ex stabilimento della Fiat, oggi gigantesco centro polifunzionale. Perché? Non c’è bisogno di chiederlo, perché si tratta dell’evento principe del mondo dell’editoria, con oltre 1000 espositori e un giro d’affari a sei zeri. L’appuntamento, amato dai bibliofili di tutte le età, è giunto alla sua XXXII edizione e il tema selezionato per questo 2019 deriva da uno dei romanzi che hanno maggiormente influenzato il secolo scorso: “Il gioco del mondo” dell’argentino Julio Cortázar. Scelta basata senz’altro sul valore letterario dell’opera, non nascondendone però i risvolti politici, ovvero la volontà (e la necessità) affermata dall’autore di tenere sempre aperto un varco fra i continenti e tra passato e presente. Una metafora - quella del continuo fluire della cultura oltre le frontiere disegnate per convenzione dall’uomo - intrinseca nel gioco del mondo, noto in Italia anche come “campana”, che consiste infatti nel saltare da una casella all’altra superando le linee divisorie tracciate per terra.
Ecco quindi la prima novità di quest’anno: anziché celebrare un solo paese ospite della fiera, come da tradizione, a essere protagonista sarà una lingua, lo spagnolo, in grado di unire popoli e culture. La regione italiana omaggiata sarà quella delle Marche, patria di illustri poeti, pittori e compositori. Altra news è poi la sospensione della concorrente fiera milanese “Tempo di Libri”, nata proprio in competizione con la più longeva e florida rassegna piemontese, rinviata al 2020 visto il calo delle vendite e degli ingressi dell’edizione precedente. In programma non mancheranno inoltre premi e concorsi di respiro nazionale, workshop per le scuole, e il “Salone Off”, fondato con l’intento di portare fuori dai padiglioni espositivi questa grande festa del libro. Il Salone torinese è dunque molto più di un semplice evento stagionale, è la ciliegina sulla torta di un palinsesto editoriale lungo un anno che impreziosisce una città culturalmente già molto ricca. È, insomma, un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di lettura e di libri in generale. 9-13 maggio www.salonedellibro.it Beatrice Vecchiarelli | 61 |
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TRE LIBRI PER CAPIRE IL MONDO Giovedì 9 maggio il Salone comincia con una grande lezione di apertura: a prendere la parola è Fernando Savater, uno dei più importanti intellettuali spagnoli di oggi. Conosciuto in tutto il mondo, è tra i filosofi contemporanei maggiormente apprezzati per la sua capacità divulgativa, per la bravura a indagare e raccontare la vita e l’attualità del mondo, a partire dal celebre Etica per un figlio (Laterza). Docente di Filosofia per trent’anni nei Paesi Baschi e a Madrid, ha scritto saggi, in Italia pubblicati da Laterza, che sono un invito a interrogarsi, a farsi domande, a usare la filosofia nella pratica quotidiana.
Dopo la Spagna è la volta della Russia con Masha Gessen, giornalista e attivista di origini russe, ora residente a New York, una delle più capaci autrici di reportage letterari in circolazione. Il suo Il futuro è storia (Sellerio), vincitore del National Book Award 2017, racconta la nuova Russia, nazione che con un sorprendente rovesciamento è diventata modello del pensiero conservatore di destra, sia in America che in Europa. È un reportage straordinario che mette in guardia dalla vulnerabilità delle istituzioni e del potere, e che sancisce la voce di Gessen come una delle più impegnate e coraggiose della scena internazionale.
Dalla Russia all’Africa sub-sahariana di Wole Soyinka, Nobel per la Letteratura 1986, attivista e scrittore nigeriano di etnia yoruba. Conosciuto come drammaturgo, ha scritto anche poesie, romanzi e saggi, come Aké. Gli anni dell’infanzia (Jaca Book). Appassionato difensore dei diritti umani, dopo aver cercato di negoziare la pace durante la guerra civile nigeriana, alla fine degli anni ’60, ha scontato due anni di prigione in cella di isolamento. Trent’anni dopo, oppositore della successiva dittatura militare, è stato costretto a fuggire dalla sua Nigeria su una motocicletta, perché condannato a morte. Soyinka è uno dei grandi padri della letteratura contemporanea e il più famoso intellettuale africano. Di recente ha strappato la propria green card e abbandonato gli Stati Uniti, in segno di protesta contro Donald Trump e le sue politiche anti-migranti. | 62 |
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LUCIO PRESTA: NATO CON LA CAMICIA Di Lucio Presta, cosentino doc, si conoscono le gesta professionali che lo hanno condotto al successo come produttore e nume tutelare degli artisti più brillanti del mondo dello spettacolo – per citarne alcuni Benigni, Bonolis, Perego – e che gli sono costate l’appellativo di eminenza grigia della televisione.
dalle sue origini e dalla sua storia personale, che Il successo, fonte inesauribile di maldicenze sono stati i veri strumenti con cui ha raggiunto i suoi per invidiosi o frustrati, espone anche al obiettivi. pericolo di giudizi superficiali e preteDalle pagine emergono tratti delicati del suo castuosi che lo attribuiscono più a metodi rattere, tratti che lo hanno reso schivo e intento a discutibili che ad un lavoro capillare proteggere il battito del suo cuore, quell’organo che e costante attraverso cui raggiungere realmente determina chi siamo. Scendono sul palco quell’autorevolezza necessaria a chi si della vita un padre i cui silenzi segnano il tempo, assume la responsabilità della vita degli una mamma che un destino crudele gli ha altri. Nel libro “Nato con la camicia”, edito portato via, ma anche l’affetto da Mondadori Electa e scritto da della zia Lidia che gli ha fatto da Lucio Presta a quattro mani con la madre seguendo la sua crescita cugina Annamaria Matera, emercontrassegnata da un senso di gono invece aspetti sconosciuti e “Non sono mai stato solo solitudine che sembra appartenetoccanti della sua intimità che ci ad affrontare le prove che il Signore re a chi viene da un altro pianeta permettono di considerare il suo mi ha messo davanti, so che posso e incessantemente cerca casa percorso sotto una luce diversa da negli affetti, quelli veri che non quella della ribalta. Eventi che dalla contare sul suo aiuto” tradiscono e non ci lasciano mai. nascita ai primi trent’anni di vita Lucio Presta, produttore e manager dello spettacolo È un libro vibrante di contrasti, di ne hanno forgiato il carattere e che partenze e di ritorni, di allontanahanno impresso nella sua anima menti e avvicinamenti soprattutto quello slancio vitale con cui si è verso l’ anima che Lucio, capace di gioire e di soffridisimpegnato dalla sofferenza che la vita, violentere nella stessa profonda misura, ha voluto condivimente e ineluttabilmente, gli ha posto davanti. dere con il pubblico, insegnando forse inconsapevolDopo aver letto il suo libro possiamo dire che il più mente agli altri che di dolore si può guarire quando grande successo di Lucio Presta è quello di aver sasi ha il coraggio di mostrare il proprio vero volto. A puto trasformare gli ostacoli in trampolini di lancio Presta il seguito… che non lo hanno mai allontanato dalla sua anima, | 64 |
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Il titolo del suo libro evoca una dimensione superiore dominata da leggi che governano la nostra vita. Lei crede in qualcosa di superiore? Assolutamente sì, ho una fede incrollabile. Credo che ognuno di noi abbia un percorso da compiere. Il mio prevedeva che partissi con un handicap importante per un bambino, ma da cui sono nati gli strumenti e i prodromi per cui la vita mi potesse restituire quello che al momento poteva apparirmi un maltolto. Da cosa è scaturito il desiderio di rendere pubblico il suo percorso umano? L’ho fatto per far conoscere ai miei figli una parte della mia vita che non abbiamo potuto condividere perché i casi e gli eventi hanno fatto sì che non frequentassero la mia famiglia d’origine. Volevo che gli fossero tramandati gli eventi e gli aneddoti che ci legano. Ho assecondato quel desiderio di lasciare loro una traccia delle origini che ci accomunano. L’ambiente da cui proveniamo è molto importante. Quali insegnamenti pensa di aver ricevuto dalla sua terra e dalla sua famiglia? Dalla mia terra la cocciutaggine, mi piace la determinazione a perseguire un obiettivo. Dalla famiglia di mia madre ho ereditato la disciplina, l’ordine, l’etica nelle relazioni e da mio padre invece la vena artistica. Nel libro emerge chiaramente il rapporto conflittuale con suo padre. Cosa resta di lui nella sua memoria? Di mio padre restano i tanti silenzi, i troppi silenzi, cose non dette, cose non chiarite. Se posso dare un consiglio suggerisco a chiunque abbia rapporti difficili con i genitori o viceversa, di non perdere tempo ad inseguire pensieri ma di parlare per chiarire gli insoluti. C’è un momento molto intimo e profondo dove racconta la drammatica coincidenza di eventi avvenuta alla sua nascita, in cui sua madre ha perso la vita. Ritiene che questo evento abbia rappresentato per lei un punto di forza o di debolezza? | 65 |
| SULLO SCAFFALE |
Lucio Presta, 59 anni, autore e agente dello spettacolo italiano. In edicola con il libro “Nato con la camicia”
rienze lavorative, mi ha incorniciato e regalato il primo libretto di lavoro che ho preso all’ufficio di collocamento. Avevo 14 anni e da allora non mi sono mai fermato.
Mi considero nato con la camicia. Paradossalmente ha rappresentato una fortuna, se così si può dire di un bimbo che perde l’unica cosa che possiede, la mamma. Da lì è scaturita la forza di farcela a tutti i costi e la vita mi ha restituito tutto quello che mi aveva tolto, anche se poi mi sono trovato ad affrontare dolori altrettanto forti.
C’è ancora nei suoi occhi qualcosa del ragazzo che ha lasciato la sua terra? Tutto, quello sguardo non è mai cambiato. La mia fortuna è dovuta proprio agli occhi con cui guardo il mondo e che mi fanno vedere le possibilità che questo offre per realizzare i propri sogni.
L’uscita del suo libro può essere paragonata ad un parto in cui è lei che ha ridato vita a sua madre? Sì, una maniera per ripercorrere la mia vita come se mi fosse sempre stata vicina. Del resto mi sono sempre rivolto a lei nei momenti di difficoltà e penso che in qualche modo mi abbia aiutato. Diciamo che nella sfortuna mi considero fortunato per aver avuto zia Lidia che mi ha fatto da mamma e a cui sono grato oltremisura per avermi amato e fatto diventare quello che sono.
Attribuisce la sua realizzazione umana ad un’attitudine, all’istinto o a qualcuno che ha riconosciuto il suo potenziale? Sono tutte e tre le cose insieme, sicuramente il carattere forte, incontri magici sia con donne che con uomini che hanno segnato fortemente la mia vita. Il successo di una persona, bisogna poi definire cosa si intende per successo, diciamo la realizzazione di un uomo passa da tante strade. Io ho avuto la fortuna di trovare “aperto il casello” e proseguire per tratti che mi hanno reso quello che oggi sono.
“Ognuno di noi può partire Nel suo libro la vita e la morte, con un peso sulle spalle e arrivare la gioia e il dolore si inseguono Di lei emerge un grande cocostantemente. Chi l’ha aiutaraggio, ha mai avuto paura di in vetta senza nessun problema, ta a superare la perdita della qualcosa? l’importante è la determinazione” donna che le ha fatto da madre Io ho paura tutti i giorni, di non Lucio Presta, produttore e manager dello spettacolo e poi quella di Emanuela da cui essere all’altezza del mio compito ha avuto i suoi figli? umano e professionale, ho paura L’amore che provo per i miei figli di morire prima di aver visto i è stato fondamentale. E poi una fede incrollabile. Non miei figli realizzati anche se oggi hanno già la strada sono mai stato solo ad affrontare queste prove che il ben segnata. Ma la paura è anche il grande motore che Signore mi ha messo davanti, so che posso contare sul ti permette di superare gli ostacoli. suo aiuto. Ho trovato sempre nella preghiera, nelle amicizie e nel conforto delle persone care la forza per Il suo libro contiene un messaggio? ripartire e soprattutto l’amore per i miei figli che meriNon era nel mio intento lasciare un messaggio, ma tano la massima presenza del padre. posso dire che ognuno di noi può partire con un peso sulle spalle e arrivare sulla vetta senza nessun probleNel suo libro si percepisce molta sofferenza suma, l’importante è la determinazione, il desiderio di blimata dal desiderio di indipendenza. Quanto è raggiungere un obbiettivo e, soprattutto, di non assuimportante per lei la libertà? mere atteggiamenti vittimistici ma fare di quello che ti La libertà è il fondamento della mia vita. Ho voluto succede uno sprone per ripartire in modo più motivati. rendermi indipendente fin da piccolo, recentemente il sindaco di Praia a Mare, in cui ho fatto le prime espeAlba Mayer | 66 |
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| TERAPIE OLISTICHE |
CRISTALLOTERAPIA: SPIRITUALITÀ E BENESSERE “I minerali sono cibo spirituale in grado di curare la nostra anima e guarire il nostro corpo”. Alessandra Guardati ci svela il mondo della cristalloterapia e del suo utilizzo in campo terapeutico.
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| TERAPIE OLISTICHE |
La nostra era, in cui la connessione tecnologica prevale sul vero senso della comunicazione, è caratterizzata dalla mancanza di una reale capacità di relazione, quella facoltà che ci permette di entrare in contatto con dere come le pietre possano produrre questi effetti, abbiamo altre anime per condividere i nostri momenti di vita ed intervistato la cristalloterapeuta Alessandra Guardati, ricerincontrarsi nella quotidianità. Più che essere in comunicacatrice e studiosa di Kabbalah, che ha pubblicato un libro zione con gli altri siamo costantemente connessi ad appasull’argomento e da anni è impegnata recchi tecnologici che ci hanno portato a diffondere i principi su cui si basano, a vivere in uno stato di disconnessione non solo la cristalloterapia, ma anche dal contesto in cui siamo inseriti e dalla “Ho trovato delle risposte che le dinamiche invisibili che regolano lo nostra realtà interiore, condizione da mi sembrava utile condividere scandire della nostra esistenza. cui insorgono atteggiamenti patologici,come ansia, depressione e frustrazione, per aiutare le persone che denunciati da psicologici, farmacisti ed Da cosa è nata l’esigenza di scrivere vivono in uno stato di disagio operatori socio- sanitari, che si concreun libro sulla cristalloterapia? o si pongono delle domande tizzano con l’ uso smisurato di droghe, L’idea è nata da un’esperienza personarelative al senso della vita”. alcolici e psicofarmaci. Ultimamente le. Nel passato, in un momento di grandi a questo comportamento distruttivo si pressioni e cambiamenti, ho cominciato contrappone una sempre più ampia e difad avere dei segnali di malessere. Tutti ferenziata offerta di tecniche e discipline mi consigliavano di rivolgermi ad uno olistiche che possano aiutare a ristabilire un contatto con psicoterapeuta ma fin da bambina ho avuto la convinzione noi stessi e con i bisogni primari dell’essere umano. che gli accadimenti fisici fossero il riflesso di qualcosa che Tra queste terapie si sta diffondendo la cristalloterapia, avveniva in una realtà invisibile. Da allora ho sempre indaun’antica tecnica di guarigione fisica ed interiore basata gato in quella direzione e ho trovato delle risposte sull’utilizzo di pietre semipreziose. Per cercare di comprenche mi sembrava utile condividere per aiutare le
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persone che vivono in uno stato di disagio o si pongono la diversa vibrazione trasmessa dalle pietre e di come delle domande relative al senso della vita. queste entrino in relazione con il campo elettromagneCosa ha trovato di utile nella sua ricerca? tico umano prodotto dai chakra, le ruote di energia che Ho scoperto che l’energia è tutto, che ci sono diverse vivificano il nostro corpo e che presiedono alle diverse frequenze e livelli in cui i fenomeni invisibili si funzioni biologiche e psicologiche. materializzano generando uno stato di benessere o malessere. La Kabbalah ci insegna come inconsapeCosa possiamo trarre da questa esperienza? volmente riceviamo e trasmettiamo Possiamo comprendere che gli esseri energia attraverso il respiro, il cibo, viventi sono costituiti di materia e di “La Cristalloterapia le relazioni, le attività e gli ambienti energia, che ha lo stesso comportamenin cui siamo impegnati. Ho imparato to della luce, quella sostanza che le reliè una via di conoscenza a dare la massima importanza alla gioni chiamano spirito. La cristalloterae guarigione” qualità delle relazioni, perché queste pia ci permette di indagare più a fondo possono farci guarire o ammalare. sulla reale natura umana materiale Le parole, che sono la primaria fonte e spirituale che è la chiave d’accesso di energia, hanno molta più importanza di quanto si per accedere ad altre dimensioni. I chakra ci mettono in possa credere, hanno la capacità per esempio di gecomunicazione con queste due dimensioni, quella terrena nerare stati di fiducia o di paura. Dalle parole si crea o materiale alimentata dai chakra che vanno dal basso l’immagine che abbiamo di noi stessi, che è quella verso l’alto e quella celeste alimentata dei chakra che con cui ci relazioniamo agli altri e da cui dipende il vanno dall’alto verso il basso. Il chakra centrale, quello successo delle nostre imprese. del cuore, ha capacità di sintesi tra i due mondi. È importante quindi saper scegliere? La vita è fatta di scelte, il problema è saper riconoscere i momenti in cui si sta scegliendo perché anche se non ci rendiamo conto si produrranno degli effetti costruttivi o distruttivi per il nostro percorso di crescita e consapevolezza. Per la maggior parte dei casi siamo dominati da sentimenti come la paura, la rabbia o il dolore che non ci permettono di individuare il vero problema da risolvere così che si creano correnti di energia molto caotiche che portano nelle nostre vite disarmonia e dipendenza emotiva.
Come si sceglie una pietra con cui avviare la trasformazione? Esiste un metodo istintivo, scegliendo tra molte la pietra che ci attira perché è la pietra a venire da noi e non viceversa, nutrendo l’aspetto carente della nostra vita in quel momento. La natura è molto più “intelligente” di quel che si crede, dobbiamo imparare a riconoscere il suo richiamo. Altrimenti si può analizzare il sistema dei chakra con degli strumenti radioestesici e scegliere la pietra che restituisce energia al chakra carente a livello esistenziale, creativo, relazionale, intuitivo fino a portare l’individuo ad un risveglio spirituale, cioè essere consapevoli che siamo spiriti dotati di un involucro chiamato corpo. Come fa una pietra a riportare equilibrio nella nostra vita? Con la consapevolezza in primis, che ci permette di migliorare la nostra esistenza sia sul piano fisico che spirituale. La carica energetica delle pietre poi nutre il nostro campo energetico innalzando il livello vitale che ci permette di identificare e raggiungere i nostri reali bisogni.
Le pietre come si inseriscono in queste dinamiche? I cristalli utilizzatei nella cristalloterapia hanno una duplice funzione. La prima ci permette di fare esperienza diretta di come un oggetto apparentemente inerme esprima una vibrazione energetica. La seconda ci permette di percepire
A cura della redazione | 70 |
Festival del Maggio Fiorentino LXXXII Maggio Musicale OPERE
Potere e Virtù
Teatro del Maggio
Teatro Goldoni
Lear
La straniera
Le leggi fondamentali della stupidità umana
Wolfgang Amadeus Mozart
Grotta del Buontalenti
Aribert Reimann
Vittorio Montalti
2, 5, 9 maggio 2019 Vincenzo Bellini
14, 16, 19 maggio 2019
Le nozze di Figaro
15, 17, 19, 21 giugno 2019
25, 29, 31 maggio 2019 Autori vari
Intermedi della Pellegrina
© Opera di Luca Pignatelli
16, 18, 22 giugno 2019
DANZA
Palazzina dell’Indiano
Teatro della Pergola
4 maggio 2019
11, 12, 13 giugno 2019
PIA Palazzina Indiano Arte SINFONICA
Martha Graham Dance Company
Fabio Luisi
Zubin Mehta
Michael Boder
James Conlon
Salvatore Sciarrino
Orchestra della Toscana
4 maggio 2019
15 maggio 2019
Wolfram Christ 18 maggio 2019
26, 30 maggio 2019 27 maggio 2019
Riccardo Muti 28 maggio 2019
Myung-Whun Chung Zubin Mehta / 23 maggio 2019 Daniel Barenboim 2 giugno 2019
maggiofiorentino.com | @maggiomusicale Seguici su Facebook/Twitter/Instagram
20 giugno 2019
25 giugno 2019
Daniele Gatti 26 giugno 2019
| GLI EVENTI |
TORNIAMO A DIALOGARE Via alla decima edizione di Dialoghi sull’uomo che porta a Pistoia momenti di riflessione, spettacolo e incontro per approfondire insieme il mondo di oggi
Dopo il successo della scorsa edizione con 30.000 presenze, torna dal 24 al 26 maggio Pistoia – Dialoghi sull’uomo, il festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli che per il decennale ha scelto il tema “Il mestiere di con-vivere: intrecciare vite, storie e destini”. Nati nel 2010, i Dialoghi hanno offerto fin da subito un nuovo modo di fare approfondimento culturale, con contenuti inediti e nuovi sguardi sulle società umane. Un percorso lungo e intenso, premiato da numeri in continua crescita: nelle prime nove edizioni il pubblico è più che triplicato e le presenze sono state complessivamente 167.000, con circa 250 relatori e più di 3.000 volontari. Negli anni, al festival si sono affiancate numerose iniziative di produzione e documentazione culturale: la serie di libri Dialoghi sull’uomo, con già 13 titoli editi da UTET; il ciclo di incontri dedicato alle scuole che hanno visto circa 25.000 giovani partecipare; un vasto archivio di registrazioni che sul canale YouTube dedicato ha raggiunto quasi un milione di visualizzazioni; le mostre fotografiche di maestri della fotografia contemporanea che da sei anni completano il percorso del festival e che quest’anno vedrà protagonista Paolo Pellegrin. Giulia Cogoli, direttrice del festival Dialoghi sull’uomo
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| GLI EVENTI |
tra convivenza e conflitto, parlare di famiglia e comunità, Infine il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, giunto analizzare come altre società e altre epoche hanno realizalla terza edizione, che ha già visto premiati lo scrittore zato la convivenza. Con-vivere è un “mestiere”, nel senso David Grossman e il Premio Nobel Wole Soyinka. che la società è un ambito di costruzione, non un approdo Nel 2018, il festival ha valicato i confini nazionali con un naturale dell’essere umano. ciclo di incontri all’Istituto «Questo è forse il punto di Italiano di Cultura di Londra Lo scorso anno il festival “Dialoghi sull’uomo” eccellenza e di forza dei Diae all’Istituto Italiano di Cultuloghi: produrre cultura - una ra di Parigi con la mostra di ha valicato i confini nazionali con un ciclo cultura della convivenza – e Gianni Berengo Gardin ideata di incontri all’Istituto Italiano di Cultura farlo in un percorso ideato appositamente per i Dialoghi. di Londra e all’Istituto Italiano di Cultura e costruito appositamente, Anche in questa edizione voci di Parigi con la mostra di Gianni Berengo sia all’interno del singolo autorevoli del panorama culGardin ideata appositamente per programma di ogni anno, sia turale italiano e internazionale nella visione più ampia del rifletteranno su come e perché la manifestazione. decennale» ha detto Giulia noi umani stiamo insieme, su Cogoli, Direttrice del festival. come ci rapportiamo con gli Pistoia- Dialoghi sull’uomo altri esseri viventi, con gli animali e con la natura. Con-vidal 24 al 26 maggio 2019 vere significa “vivere con”, vivere assieme nel rispetto www.dialoghisulluomo.it dell’altro. Proporre il tema convivenza significa interrogarsi Sveva Riva su come si forma il legame sociale, scandagliare il rapporto
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| SULLA LAGUNA |
“MAY YOU LIVE IN INTERESTING TIMES” Le rotte artistiche della 58esima edizione della Biennale di Venezia tornano a solcare le acque della Laguna. Dall’11 maggio al 24 novembre.
Di Venezia chiunque conosce la realtà dei canali, delle chiese e dei musei, gli itinerari costantemente preda di orde di turisti da tutto il mondo. Una cornice, questa della Serenissima, che per 6 mesi racchiuderà gli eventi e i protagonisti che animeranno la Biennale di arte. Sabato 11 maggio, ai Giardini e all’Arsenale, apre la 58esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “May You Live In Interesting Times”, curata dal direttore artistico Ralph Rugoff e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. “Il titolo di questa Mostra può essere letto come una sorta di maledizione - ha dichiarato il Presidente Baratta presentando l’edizione 2019 dell’Esposizionenella quale l’espressione “interesting times” evoca l’idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovra semplificazione”. Come può l’arte agire in questi tempi
di profonde incertezze e minacciosi mutamenti? “In modo indiretto, forse l’arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi ‘tempi interessanti’ -sostiene il direttore artistico Ralph Dugoff- La Biennale Arte 2019 non avrà un tema di per sé, ma metterà in evidenza un approccio generale al fare arte e una visione della funzione sociale dell’arte che includa sia il piacere che il pensiero critico”. La mostra unisce negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia i respiri e le visioni artistiche di 87 differenti Paesi provenienti da tutto il mondo e ognuno con una sua visione artistica. C’è ovviamente particolare attesa per quanto riguarda il Padiglione Italiano che sarà protagonista alla Biennale. Il progetto “di casa” è stato presentato alla fine di marzo a Roma presso la sede del MiBac dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli con il Presidente Paolo Baratta. Né altra Né questa: La sfida al Labirinto è il titolo della mostra, a cura di Milovan Farronato, a cui partecipano lavori inediti e opere storiche di tre artisti italiani: Enrico David (Ancona, 1966), Chiara Fumai (Roma, 1978 – Bari, 2017) e Liliana Moro (Milano, 1961). Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia
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| SULLA LAGUNA |
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| SULLA LAGUNA |
LA GIURIA I membri prescelti sono tre europei e due extraeuropei, con una netta predominanza femminile – 4 giurati – contro un solo uomo. Il presidente di Giuria sarà Stephanie Rosenthal (Germania), direttrice del Gropius Bau di Berlino. I componenti saranno Defne Ayas (Turchia/Olanda), curatrice attualmente impegnata alla V-A-C Foundation di Mosca, Cristiana Collu (Italia), direttrice generale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Sunjung Kim (Corea), curatrice attualmente Presidente della Gwangju Biennale Foundation, Hamza Walker (USA), direttore esecutivo di LAXART, spazio espositivo non profit di Los Angeles. La Giuria assegnerà i premi ufficiali: il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale, il Leone d’Oro per il miglior partecipante dell’Esposizione Internazionale, il Leone d’Argento per un giovane partecipante dell’Esposizione Internazionale. Avrà anche la possibilità di assegnare un massi-
mo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali e un massimo di due menzioni speciali ai partecipanti dell’Esposizione Internazionale. Il Leone d’oro alla carriera andrà, il giorno inaugurale, a Jimmie Durham, artista statunitense che conta già 5 partecipazioni alla Biennale veneziana. È stato direttamente il direttore artistico Ralph Rugoff a proporre Durham per il prestigioso riconoscimento, motivando così la sua decisione: “Ho indicato Jimmie Durham per il Leone d’Oro alla carriera della 58. Esposizione Internazionale d’Arte per i notevoli risultati in campo artistico che ha raggiunto negli ultimi sessant’anni e, in particolare, per il suo modo di fare arte che allo stesso tempo sa essere critica, divertente e profondamente umanistica”. I giurati: Cristiana Collu (in alto), Hamza Walker (al centro a destra), Dafne Ayas (in basso) e Stephanie Rosenthal (al centro a sinistra)
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| SULLA LAGUNA |
Gli eventi collaterali della Biennale: dove e quando Venezia, come città e come centro d’arte, nel corso della Biennale offre sempre un’ampia scelta di realtà parallele, di eventi sparsi per la Laguna ai quali poter assistere da vicino. Gli eventi collaterali alla 58esima Biennale di Venezia, appuntamenti ammessi dal curatore e promossi da enti o istituzioni nazionali e internazionali senza scopo di lucro, si svolgono in diverse sedi della città e in differenti periodi da maggio fino al 24 novembre. Sono un esempio della variegata offerta artistica promossa da Venezia, appuntamenti fruibili da appassionati o semplici curiosi che si troveranno in città parallelamente alla durata della Biennale.
Future Generation Art Prize 2019 @ Venice Università IUAV di Venezia, Ca’ Tron, Santa Croce, 1957 11 maggio – 18 agosto www.pinchukartcentre.org www.pinchukfund.org FutuRoma Dorsoduro, 417 (Fondamenta Zattere allo Spirito Santo) 11 maggio - 24 novembre www.eriac.org Heidi Lau: Apparition Arsenale, Castello, 2126/A (Campo della Tana) 11 maggio - 10 novembre www.mam.gov.mo
3x3x6 Palazzo delle Prigioni, Castello, 4209, San Marco 11 maggio - 24 novembre www.tfam.museum AFRICOBRA: Nation Time Ca’ Faccanon, San Marco, 5016 (Poste Centrali) 11 maggio - 24 novembre www.bardoLA.org Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy: Mare Nostrum Complesso della Chiesa di Santa Maria delle Penitenti, Fondamenta di Cannaregio, 910 8 maggio - 24 novembre www.brooklynrail.org Baselitz – Academy Gallerie dell’Accademia di Venezia, Dorsoduro, 1050 8 maggio - 8 settembre www.gallerieaccademia.it
Ichich – Ichihr – Ichwir / We All Have to Die Fondazione Querini Stampalia, Castello, 5252 8 maggio - 24 novembre www.querinistampalia.org
Beverly Pepper – Art in the Open Spazio Thetis, Arsenale Novissimo, Castello, 2737/f 11 maggio - 24 novembre www.fondazioneprogettibeverlypepper.com Catalonia in Venice_perdere la testa (idoli) Cantieri Navali, Castello, 40 (Fondamenta Quintavalle) 11 maggio - 24 novembre www.llull.cat - www.toloseyourhead.llull.cat
Living Rocks: A Fragment of the Universe Magazzino del Sale n. 5, Dorsoduro, 262 (Fondamenta Zattere ai Saloni) 8 maggio - 24 novembre www.artgallery.sa.gov.au
Förg in Venice Palazzo Contarini Polignac, Dorsoduro, 874 11 maggio - 23 agosto www.dma.org
Philippe Parreno Espace Louis Vuitton Venezia, San Marco, 1353 11 maggio - 24 novembre www.fondationlouisvuitton.fr | 77 |
| SULLA LAGUNA |
Pino Pascali. Dall’immagine alla forma Palazzo Cavanis, Dorsoduro, 920 (Fondamenta Zattere ai Gesuati) 9 maggio - 24 novembre www.museopinopascali.it Processional, an Installation by Todd Williamson Chiesa di Santa Maria della Pietà, Castello 3701 (Riva degli Schiavoni) 8 maggio - 24 novembre www.makcenter.org Salon Suisse: s l o w Palazzo Trevisan degli Ulivi, Dorsoduro, 810 (Campo Sant’ Agnese) 11 maggio; 19-20-21 settembre; 17-18-19 ottobre; 21-22-23 novembre www.prohelvetia.ch www.biennials.ch Scotland + Venice presents Charlotte Prodger Arsenale Docks, Castello, 40 11 maggio - 24 novembre www.scotlandandvenice.com/ Shirley Tse: Stakeholders, Hong Kong in Venice Arsenale,Castello, 2126 (Campo della Tana) 11 maggio - 24 novembre www.westkowloon.hk/en/mplus www.hkadc.org.hk www.vbexhibitions.hk The Death of James Lee Byars Chiesa di Santa Maria della Visitazione, Fondamenta Zattere ai Gesuati 11 maggio - 24 novembre www.vanhaerentsartcollection.com The Spark Is You: Parasol unit in Venice Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, San Marco, 2810 (Campo Santo Stefano) 9 maggio - 23 novembre www.parasol-unit.org/ Wales in Venice: Sean Edwards Santa Maria Ausiliatrice, Castello, 450 (Fondamenta San Gioacchin) 11 maggio - 24 novembre www.arts.wales
Saputra, Handiwirman Holding Base Below Hook
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LA Du voyage réel aux voyages imaginaires
GRAND PALAIS 3 avril – 22 juil. 2019
Marc Chagall, Le paysage bleu (détail), 1949, Wuppertal, Von der Heydt Museum © Adagp, Paris, 2019. Design C-Album / Adaptation solennmarrel.fr
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| POLVERE DI STELLE |
CANNES TORNA A SPLENDERE DI GRANDE CINEMA Anche quest’anno l’appuntamento sulla Croisette è dei più ghiotti: tante le prime mondiali di film molto attesi, così come prestigiosi i protagonisti che presenzieranno all’evento. La corsa alla Palma d’Oro è, come sempre, uno spettacolo tutto da godere
La stessa atmosfera infuocata sarà quella che si sta La luce guida ispiratrice del 72esimo Festival già alzando attorno a una delle pellicole più attedi Cannes ha il volto di Agnès Varda, la regista se, che si spera riesca a essere a Cannes per il suo scomparsa il 29 marzo a 90 anni. Ed è una Agnès debutto: parliamo di “C’era una volta a Hollywood”, 29enne quella che, in equilibrio dietro la cinepresa, nuovo titolo di Quentin Tarantino che festeggerebcampeggia sul poster ufficiale dell’edizione della be così, se riuscirà a partecipare alla kermesse, il kermesse di quest’anno: l’immagine scelta è presa 25esimo anniversario della prima mondiale di “Pulp da una foto di scena del suo film “La Pointe Courte” Fiction”. Anche qui i divi non mancheranno, perché (1954). Il manifesto riassume perfettamente tutto del parliamo di attori come Leocarattere, della disinvoltura nardo Di Caprio, Brad Pitt e e della passione della Varda, Margot Robbie, tanto per iniche sulla Croisette era di casa. Anche l’Italia avrà la sua chance: ziare. A queste pellicole si va Una casa che ha fatto proprie il regista Marco Bellocchio porterà ad aggiungere un film come queste sue caratteristiche, infatti sulla Croisette la storia “Rocketman”, biopic su Elton confermandosi, anche per il del mafioso e poi collaboratore John con protagonista Taron 2019, come uno degli eventi Egerton, che avrà la sua di cinema più importanti e di giustizia Tommaso Buscetta, anteprima mondiale – fuori ghiotti dell’anno, per cinefili raccontata nel film “Il traditore” concorso – il 16 maggio. incalliti ma non solo. Anche Pedro Almodóvar sarà Basta guardare ai nomi che a Cannes con il suo “Dolor calcheranno il red carpet franY Gloria”, interpretato da Penelope Cruz e Antonio cese dal 14 al 25 maggio, a cominciare dal regista Banderas. Il film – in concorso – uscirà in Spagna Jim Jarmusch che aprirà il festival con il suo “The prima dell’inizio del festival, ma questo non doDead Don’t Die”. Il cast è semplicemente da urlo: da vrebbe creare problemi visto che il regolamento di Adam Driver a Bill Murray, da Selena Gomez a Tilda Cannes permette l’uscita nei paesi d’origine dei film Swinton, passando per Steve Buscemi, Tom Waits e prima del passaggio alla kermesse. Iggy Pop. Insomma: si prevedono scintille. | 80 |
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A destra: Marco Bellocchio. Sotto: Jim Jarmusch
Un altro regista molto atteso che si contenderà la Palma d’Oro è Terrence Malick, che presenterà al mondo la sua ultima fatica, “A Hidden Life” (precedentemente il titolo era “Radegund”): fatica non a caso, visto che questo dramma storico ha avuto una lunghissima gestazione e diversi problemi di produzione. Nel cast abbiamo August Diehl e il compianto Bruno Ganz. Tra i maestri, in gara troviamo anche Ken Loach con il suo nuovo lavoro, “Sorry We Missed You”, e i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne con “Le jeune Ahmed”, un focus sul terrorismo in Belgio attualmente in post-produzione. In molti non vedono poi l’ora di scoprire l’ultimo film di Xavier Dolan, il giovane regista canadese che ha mostrato più volte (nonostante la giovane età) di avere stoffa da vendere: la pellicola “Matthias & Maxime” narra di un gruppo di giovani amici di Montréal che si rincontrano dopo tanti anni, soffermandosi sul rapporto che lega profondamente Matthias e Maxime, migliori amici da una vita che si accorgeranno di essere innamorati l’uno dell’altro proprio durante questa inaspettata reunion. Anche l’Italia avrà la sua chance: il regista Marco Bellocchio porterà infatti sulla Croisette la storia del mafioso e poi collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta, raccontata nel film “Il traditore”.Ma non solo i lungometraggi saranno presenti alla kermesse: farà parte del programma, infatti, anche “Too Old to Die Young”, attesissima serie tv diretta da Nicolas Winding Refn con un cast formato da Miles Teller, Billy Baldwin, John Hawkes, Celestino Cornielle e Nell Tiger Free. Non è chiaro quanti episodi dello show verranno mostrati, ma sicuramente l’emozione è già tanta. Come per ogni Festival di Cannes, a giudicare le pellicole in gara ci saranno registi, attori e personaggi importanti della settima arte. Anche la 72esima edizione non è da meno, già a partire dal presidente della giuria dei film in concorso, dove troviamo un cineasta come il messicano Alejandro González Iñárritu, due volte Premio Oscar. Un evento come la kermesse francese è inoltre l’occasione ideale per omaggiare i grandi interpreti del cinema: quest’anno sarà l’attore Alain Delon a ricevere la Palma d’Oro alla carriera, uno dei riconoscimenti più prestigiosi di sempre. Come spesso accade, la sola presenza di una pellicola al festival le garantisce una notorietà notevole: vincitori o meno, i film presentati a Cannes godranno sempre di una luce speciale – come quella rappresentata dalla compianta Agnès Varda – che pochi altri appuntamenti del genere sono capaci di offrire. Lucia Mancini || 126 82 ||
Gestione e Educazione Ambientale
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LE CINQUE GEMME DI LINA WERTMÜLLER Spericolati, spregiudicati, scatenati… questi e molti altri potrebbero essere gli aggettivi perfetti per definire i mondi creati da Lina Wertmüller. Universi unici che hanno fatto la storia nel cinema italiano e internazionale, riscrivendo le dinamiche dello stile e della tecnica cinematografica
del cinema italiano: “8 e mezzo”, per la regia di FedeUna piccola e infiammata figura, celata dietro rico Fellini. Sarà lo stesso Fellini, nel 1963, ad aiutare ai suoi inseparabili occhiali bianchi, che è la sua giovane protetta nella realizzazione della sua riuscita a provare come il potere comuopera prima, “I Basilischi” (che molto deve, nelle nicativo dell’immagine sia infinito e tematiche e nello stile, a “I Vitelloni”, stupenda come l’arte del grottesco sia, in molte opera felliniana del 1953), film da cui partirà la occasioni, l’unico mezzo per spiegare straordinaria avventura di una cineasta unica al meglio la nostra caotica società. nel suo genere. Classe 1929, Lina nasce a Roma da Maria Abbiamo voluto raccogliere qui 5 delle sue Santamaria-Maurizio e Federico Wertmüller gemme più preziose, a cominciare dal film von Elgg Espanol von Brauchich con il che vanta il record di maggionome di Arcangela Felice Asre lunghezza del titolo nella sunta (uno di quelli che sembra “Il sogno di tutti i distributori è filmografia della Wertmüller (e essere saltato fuori proprio dalforse nella storia del cinema), le sue pellicole) e fin dalla più di avere dei film con una sola parola ossia: “Un fatto di sangue nel tenera età comincia a coltivare perché la possano scrivere grande; comune di Siculiana fra due uoun carattere ribelle e anticonad un certo punto mi è venuta la mini per causa di una vedova. formista che sarà essenziale per voglia di scherzare col pubblico e di Si sospettano moventi politici. la sua carriera nel mondo del proporgli dei titoli talmente lunghi che Amore-Morte-Shimmy. Lugano cinema. È infatti tra i banchi belle. Tarantelle. Tarallucci e di scuola che stringe amicizia nessuno se li potesse ricordare. ” vino” (1978). Una delle tante con l’attrice Flora Carabella, Lina Wertmüller - Autrice e regista peculiarità che si riscontrano che giocherà un ruolo impornelle opere di questa cineasta tante nel suo futuro, poiché si trova proprio nell’estrema lunghezza dei suoi titoli, quest’ultima, grazie all’unione con l’attore Marcello ma la colossale portata di quest’ultimo costrinse i Mastroianni, suggerirà la giovane Lina come aiuto produttori a ridurlo per la distribuzione italiana a regista in quello che è considerato uno dei capolavori | 84 |
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ra è un capolavoro di ritmo e velocità. Ne è un esempio “Fatto di Sangue fra due uomini per causa di una vedova. la fantomatica sequenza in cui la moglie confessa a Mimì Si sospettano moventi politici” e per quella americana il suo tradimento e lui, in preda al delirio, si avventa su di all’ancor più breve “Blood Feud”. Lirico, evocativo e con lei schiavo di un isterismo straordinariamente scenogratoni da tragedia greca, il film vanta un trittico di attori fico. L’intero film fa perno sulle perfette interpretazioni formidabili. Marcello Mastroianni, Giancarlo Giannini degli attori, tutti assolutamente nella parte e attentissimi e Sophia Loren (imbruttita da manuale per l’occasione) a stare dietro ai vertiginosi ritmi della messa in scena. mettono in scena un geniale triangolo amoroso che se da Tocca ora al film che rappresenta il maggiore successo un lato risulta fortemente drammatico, dall’altro appare commerciale di Lina: “Travolti da irrimediabilmente comico. un insolito destino nell’azzurro La storia dei tre amanti sfortunati Lina Wertmüller è stata la prima mare d’agosto” (1974), dove si va a fondersi con gli stereotipi della donna regista ad essere nominata avvale di quello che è uno dei malavita e dell’onore nella Sicilia duetti più popolari e felici del del 1922, orchestrati e analizzati in per un premio Oscar con il suo cinema italiano degli anni settanta, maniera stupefacente da una regista “Pasqualino Settebellezze” (1975) formato da Giancarlo Giannini e in gran forma che, grazie alla sua Mariangela Melato che si calano solita messa in scena sopra le righe, dentro le vesti dei due protagonisti affronta un tema già visto al cinema con millimetrica e straordinaria perfezione: ciò che esce in una maniera completamente nuova e sorprendente. fuori è un ironico, travolgente e acutissimo gioco al masDa antologia del grottesco la sequenza finale. Come non sacro che espone l’eterna lotta fra i sessi. L’analisi che la citare l’immenso “Mimì metallurgico ferito nell’onore” pellicola fa dei ruoli di vittima e carnefice è una delle più del 1972, monumento con la M maiuscola alla forza interlucide della storia del cinema. Oltre ad analizzare le relapretativa di Giancarlo Giannini, strettissimo collaboratore zioni fra femmineo e maschile il film studia il profondo della regista e presente nella maggior parte delle sue peldistacco culturale fra nord e sud, passando da un estremo licole. Presentata al festival di Cannes del 1972 quest’ope-
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Con il patrocinio del
Leonardo Recalcati Valerio Ruiz presentano
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Un film di
Valerio Ruiz
“Dietro gli occhiali bianchi” è la storia di una carriera intensa, in continua evoluzione, portata sullo schermo dal suo aiuto regista e stretto collaboratore Valerio Ruiz.
all’altro e scherzando perennemente con nera ironia sul ciglio del burrone, pur riuscendo a non cadere mai. A “Pasqualino Settebellezze” (1975), che molti critici individuano come il suo capolavoro indiscusso, spetta un record, quello di aver fatto della Wertmüller la prima donna nella storia a guadagnare una nomination all’Oscar come Miglior regista. Un enorme affresco che la regista fa di un’epoca e della condizione umana di un uomo ridicolo che pian piano diviene un mostro, in uno dei ritratti più grotteschi e commoventi del nostro cinema. Probabilmente il suo film più struggente e sofferto che si permea del lento scorrere di un’atmosfera decadente e corrotta come sempre più corrotta diviene l’anima del protagonista. Malinconico e crepuscolare è il disegno della guerra e della cattiveria umana. Il film riportò un enorme successo di pubblico sia in Italia che all’estero e fece conoscere la Wertmüller alle platee mondiali; agli Oscar, oltre alla nomination della regista, si aggiudicò anche quelle per il Miglior Film straniero, la Migliore sceneggiatura originale e quella meritatissima al miglior attore per l’interpretazione da fuoriclasse di Giancarlo Giannini. L’opera d’arte della Wertmüller, la pellicola che più di tutte racchiude la sua estetica e il suo modo di comunicare attraverso le immagini è “Film d’amore e d’anarchia: ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nelle nota casa di tolleranza…” (1973). L’operazione che qui si compie ha veramente dell’incredibile poiché la realtà storica va a mischiarsi con la fantasia facendo fuoriuscire un film dal linguaggio universale che punta dritto al cuore dello spettatore in un tripudio di emozioni, musiche e colori. Un film anarchico, nevrotico, frenetico e ribelle che attraverso i suoi toni accesi e passionali fa vivere a chi lo guarda un’esperienza viscerale. Presentato anch’esso a Cannes nel 1973 ottenne dalla giuria, presidiata dall’attrice Ingrid Bergman, il premio alla migliore interpretazione maschile per Giancarlo Giannini che qui supera se stesso nella parte del lentigginoso e romantico ribelle. Con questa meraviglia continua a espandersi la mappa geografica con cui la regista analizza e scompone l’Italia da film in film, dichiarando tutto il suo amore per il nostro paese. Alberto de Carolis Villars
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TED BUNDY FASCINO CRIMINALE Zac Efron smette i panni romantici e veste quelli di uno dei più celebri serial killer nell’anno della sua riscoperta
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Berlinger sceglie per raccontarlo il punto di vista di una La stagione 2018/2019 potrebbe essere definita la nuova sua compagna, Liz Kloepfer, interpretata da Lily Collins, e stagione dei serial killer, dopo l’attenzione che cinema dello sgomento quando poco a poco la polizia comincia a e letteratura avevano poderosamente dedicato a questa sospettarlo di innumerevoli atti violenti tra cui rapimenti, figura negli anni ’90. Non è più tempo però di assassini aggressioni, omicidi. La negazione e poi via via la consapevoinventati come Buffalo Bill e Hannibal Lecter, ma in nome lezza aprono allo spettatore gli occhi su una figura divenuta del true crime si riscoprono i veri assassini: prima Charles archetipica: il titolo originale del film, Extremely Wicked, Manson - al centro di Charlie Says di Mary Harron, dell’atShockingly Evil and Vile, significa estremamente malvagio, tesissimo C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino incredibilmente cattivo e vile, e prossimo antagonista della ossia la definizione che venne seconda stagione di Mindhunter, data di Bundy al processo, “la poi Ted Bundy. “Ted Bundy - Fascino criminale” perfetta definizione del Male” All’assassino di Burlington, uno può aiutarci a fare i conti con quel senso lo definì la procuratrice Polly dei più celebri assassini seriali di fascinazione che l’essere umano Nelson. Ted Bundy rappresendi ogni tempo e che con il suo ta in un certo senso l’archetipo operato contribuì alla nascita dei prova di fronte a figure così estreme del serial killer proprio per il sistemi di profilazione dei crimie al tempo stesso così vicine. mix letale di fascino e crudeltà. nali presso le forze dell’ordine, La sua personalità infatti gli è stata dedicata una miniserie permetteva di conoscere e sedocumentaria di Netflix (Condurre decine di donne, di avere versazioni con un killer: Il la fiducia delle persone - quando non decideva semplicemencaso Bundy) e Ted Bundy - Fascino criminale, ricostruzione te di irrompere in casa loro - e conquistarle prima di colpire, biografica del pluri-omicida, nelle sale dal 9 maggio, diretta come fece con Liz per la quale però non ebbe mai intenzioni da Joe Berlinger e interpretata da Zac Efron, alle prese con violente, tanto che il contrasto tra amore e paura fanno da un tentativo di reinventare la propria immagine da bravo rafilo conduttore dell’intero film (tratto dal libro The Phangazzo legata a High School Musical (e che quest’anno lo vede tom Prince: My Life With Ted Bundy di Elizabeth Kendall) impegnato nella commedia strafatta di Harmony Korine, The e permettono a Efron di sfogare un talento da protagonista: Beach Bum).
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è sicuramente l’attore dallo sguardo chiaro l’asso nella manica del film, come dimostra la struttura del racconto centrata sulla performance al processo, durante il quale licenziò i suoi legali per difendersi da solo e cercare di trasformare la corte nel suo palcoscenico, cercando di effettuare con la giuria la stessa strategia seduttiva applicata alle sue vittime, il cui numero ufficiale è di 36, non contando il periodo precedente al 1974, di cui non sono mai state trovate prove. Prove talmente schiaccianti ed efferate che la giuria non ebbe dubbi nel condannarlo a tre pene di morte, in due processi separati nel mezzo dei quali scappò e compì altri tre delitti. A Berlinger però non interessa il lato criminale della vicenda, né quello processuale legato all’attrazione mediatica per il killer (cosa su cui invece affonda la miniserie): Ted Bundy - Fascino criminale punta il suo occhio sul lato disumano dell’uomo, sul suo rapporto difficile con la figura femminile e il senso della famiglia, senza fare per forza ricerca psicoanalitica, ma descrivendone il carattere, i comportamenti, il rapporto con gli altri con una certa sensibilità che contrasta intelligentemente con la durezza dei gesti dell’uomo: non a caso, il film comincia con Ted e Liz seduti al bar, mentre lui parla con la figlia di lei poco prima delle indagini sul suo conto, e proprio per questa scelta paradossalmente intimista il film cerca di comprendere le ragioni che spinsero la donna a stare comunque al fianco di un uomo, anche solo per il supporto morale fino all’esecuzione capitale nel gennaio del 1989, dopo che l’abilità comunicativa di Bundy fece spostare l’esecuzione per tre volte. A limitare la riuscita del film è il suo impianto visivo fin troppo convenzionale, il suo adagiarsi in uno standard produttivo non troppo dissimile al film per la tv (e infatti nel mondo il film è distribuito da Netflix) che ne blocca la capacità di coinvolgere e di osare con un personaggio che è davvero l’incarnazione dell’abisso che ci guarda e che ci affascina. In ogni caso Ted Bundy - Fascino criminale può aiutarci a fare i conti con quel senso di fascinazione che l’essere umano prova di fronte a figure così estreme e al tempo stesso così vicine. O perlomeno a rendercene conto e a dare un nome a quella che è tornata un’isteria collettiva in nome dei serial killer.
L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.
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I MILLE VOLTI DI SINGAPORE
La magia e la bellezza di Singapore iniziano dall’aeroporto che, per quante piante, fiori e orchidee accoglie, si presenta come una vera foresta. È spostandoci in città, poi, che scopriamo le mille sfaccettature di questo territorio.
Città-stato cosmopolita, multietnica, per certi versi anche contraddittoria. A Singapore si respira aria di progresso, di sviluppo tecnologico, di sfarzo e di un lusso che può apparire esagerato. Capovolgendo la medaglia troviamo però anche tradizione, storia e cultura, c’è l’etnicità dei quartieri indiani e cinesi, c’è la vertigine di chi sale dalle strette e trafficate vie dei quartieri più vecchi sino al 57esimo piano dell’hotel più ricercato del Paese. Singapore, seppur sorga su un lembo di terra piuttosto piccolo, ha moltissimo da offrire ai turisti. In un breve excursus proviamo a mostrarvi quanto ha da proporvi questo paese.
anche luxury shops, ristoranti, teatro e una food court con cibo asiatico di ogni genere. All’ultimo piano della terza torre sorge il ristorante CÉ LA VI, con proposta di cibo ottimo e variegato, che va dalla cucina asiatica a quella occidentale, offrendo piatti e pietanze per tutti i gusti e per tutti i palati. Un locale in cui poter mangiare o semplicemente consumare l’aperitivo, con la possibilità di bere un drink contemplando Singapore dall’alto. 10 Bayfront Ave www.marinabaysands.com G Hotel Hotel fuori dal caos turistico ed immerso nella Singapore locale e autentica. Struttura dotata di un ristorante lounge bar all’ingresso dallo stile chic e giovanile, dove si possono consumare ottimi cocktails, pranzi e cene ispirati dalla tradizione del luogo. L’albergo è situato in posizione strategica, vicino alle fermate dei mezzi pubblici, rendendolo così facilmente raggiungibile da clienti e ospiti. 200 Middle Rd www.hotelgsingapore.com
DOVE DORMIRE Marina Bay Sands Con la sua particolare architettura e l’immensa terrazza che unisce i tre edifici sottostanti è l’hotel simbolo di Singapore. La vista dall’infinity pool della terrace è di quelle che lasciano senza fiato, permettendo all’ospite di passare momenti di invidiabile relax a centinaia di metri d’altezza, ammirando dal 57esimo piano tutto il panorama circostante. Il Marina Bay Sands non è solo hotel ma | 94 |
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COSA VEDERE Isola di Sentosa. Sentosa è la soluzione giusta per staccare dalla quotidianità di Singapore. Si tratta di un’isola–parco divertimenti collegata alla terraferma con un ponte. È una zona raggiungibile quindi in pochissimo tempo, nella quale è possibile trascorrere a seconda dei propri desideri qualche ora, una giornata o più giorni lontano dai ritmi frenetici della città. L’isola offre spiagge bianche ed una vegetazione tropicale e lussureggiante. Qui è possibile rilassarsi sulla spiaggia oppure visitare le tante attrazioni tra cui l’Underwater World (un acquario che prevede anche un percorso sul tapis roulant tra le vasche), il Butterfly Park and Insect Kingdom, il Dolphin lagoon, l’Orchid Garden o la Musical Fountain. All’imbrunire, finita la visita alle attrazioni dell’isola, ci si può rilassare nei molti locali. Non mancano tanti ristoranti e bar, da quelli eleganti ai più informali, passando per quelli maggiormente alternativi. Insomma, un’offerta per tutti i gusti. Little India. Un salto indietro nel tempo (e nello spazio) nell’India antica, classica, quella cioè delle botteghe di artigiani che lavorano tessuti e realizzano caratteristici manufatti. Qui i molti indiani vestono secondo tradizione, creando un’atmosfera che pare ribellarsi alla Singapore consumistica e moderna che ribolle attorno a questo quartiere. China Town. Dall’India alla Cina, pur rimanendo a Singapore. In un tripudio di lanterne, basse case e edifici dai caratteristici tetti ci perdiamo tra bancarelle e negozi con merce di ogni tipo, mercatini di frutta e locali dove assaggiare i diversi piatti orientali. Profumi e colori pervadono le strette vie, piccoli stand gastronomici vi permettono di mangiare bene anche con una spesa di pochi dollari. Orchard Road. Proseguendo la nostra visita a Singapore non possiamo mancare l’appuntamento con Orchard Road e la sua infilata di grattacieli, negozi e centri commerciali. Se vi volete sentire come in un film di Hollywood percorretevi i 3 km di questa via: luci, colori, turisti e cittadini, persone di tutte le lingue e religioni affollano la principale strada della città, tappa immancabile del vostro viaggio a Singapore. Questa strada, che negli anni 30 dell’800 era coperta da frutteti di noce moscata, è ora la via del lusso e dello shopping, ricca di aree sotterranee con aria condizionata che collegano i vari centri commerciali offrendo refrigerio dal caldo equatoriale e dalla pioggia. In sintesi, per chi ama fare lo shopping Orchard Road è una cura per mente e corpo. | 96 |
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DOVE MANGIARE Shahi Maharani, presso Raffles City Shopping Centre. Tipica esperienza gastronomica asiatica, con le portate insaporite da spezie e erbe esotiche. Ristorante ideale per provare la cucina orientale. Dove: 252 North Bridge Rd Sito internet: www.shahimaharani.com
Lucca’s Trattoria, Robertson Walk, 11 Unity Street Volete staccare la spina dalla cucina locale e tornare ad assaporare piatti più familiari? Abbandonate per un attimo curry, riso e spezie varie e recatevi in questo ristorante di chiara ispirazione toscana. Il locale è stato premiato come uno dei migliori di cucina italiana a Singapore. Dove: 11 Unity St Sito internet: www.luccastrattoria.com
Hua Yu Wee Seafood, 462 Upper East Coast Road. Considerato il miglior ristorante di pesce di Singapore, specializzato nella cucina di granchi e crostacei. Particolarmente affollato da una clientela variegata e multietnica, è vivamente consigliata la prenotazione con largo anticipo. Dove: 462 Upper East Coast Rd Giorgio Migliore | 99 |
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La Versilia da sempre si nutre di ispirazioni cosmopolite e di scelte non convenzionali. L’Augustus Hotel & Resort con il suo esclusivo Beach Club rappresenta la quadratura perfetta tra natura, relax, ottima cucina e bellezza a 360 gradi
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Sembra quasi scontato parlarne, ma se c’è un periodo in cui Forte dei Marmi torna più che mai sotto i riflettori questo è sicuramente quello estivo. L’estate, per questa famosa località balneare, assume una luce unica e particolare: è qui che infatti si riversano celebrità nostrane e straniere, attratte dalle bellezze storiche e paesaggistiche ma anche dai tanti, e famosi, locali mondani della zona. Nel corso degli anni, nobili di mezza Europa, diplomatici, uomini d’affari e capitani d’industria, artisti e personaggi famosi hanno scelto Forte dei Marmi come dimora prediletta, dove edificare splendide ville nascoste e protette dal verde della pineta, scegliendo le sue finissime sabbie per trascorrervi un periodo di vacanza e di riposo. Proprio imboccando quel viale che conduce verso le dimore che hanno animato il litorale toscano a partire dagli anni Venti, quell’aurea di bellezza ed eleganza che nel tempo ha attraversato Forte dei Marmi si fa tangibile. Villa Agnelli, l’ex Villa Costanza comprata nel 1926 da Edoardo, figlio del fondatore della Fiat e padre di Gianni, sfoggia la sua bellezza tra le altre dimore che furono i luoghi prescelti da nobili, imprenditori, artisti e intellettuali, che cercavano in quei posti, dagli scenari lussuosi ma discreti, l’agiatezza e la privacy. Tra le regali stanze e gli ampi giardini, gli Agnelli trascorrevano le loro vacanze letterarie e in quel fervore crescevano i giovani Gianni, Maria Sole e Susanna Agnelli. Una presenza, quella della famiglia torinese, che contribuì ben presto ad attrarre l’alta borghesia tra le ville di Forte dei Marmi e a vivacizzare quella costa dell’alta Toscana, sia nella mondanità che nella cultura. Nel 1969 la Villa fu incorporata in quello che divenne, per intuito e creatività di Nino Maschietto, l’Augustus Hotel & Resort.
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Allo stesso anno risale anche la prima Club House sul mare, che fungeva allora da discoteca e che il gruppo di Architetti Radicali UFO ribattezzò “Bambaissa” per evocare l’omonima oasi descritta in uno storico racconto di Walt Disney. Un luogo incantato in cui l’avanguardia architettonica e la spettacolarizzazione trovavano piena espressione. Ancora oggi un’oasi nell’oasi, dove l’esclusività la fa da padrona e dove provare un’autentica esperienza di gusto: il ristorante Bambaissa offre un menu à la carte con specialità del nostro mare e gusti più esotici per un’avventura culinaria da scoprire ogni giorno in ogni piatto. Il design prende vita anche nella veranda sul mare, in un’ambientazione e un’atmosfera da vivere anche, e soprattutto, nelle occasioni speciali, con cene private sotto le tende in riva al mare, un servizio a cinque stelle ideale per organizzare eventi glamour e matrimoni da fiaba. L’eredità raccolta dalla famiglia Maschietto è stata preservata grazie alla cura per gli spazi e per quei preziosi ricordi, e innalzata a icona di stile grazie ad atmosfere dal fascino cordiale, a misura di viaggiatore e a prova di famiglia.
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L’innovazione non manca, sempre nel pieno rispetto delle caratteristiche storiche e distintive che rendono inimitabile questo angolo di Forte dei Marmi. E così l’Augustus Beach Club si veste di un nuovo look, ancora più carico di charme. Come delle suite sul mare le tende in colori naturali riprendono il paesaggio dell’oasi, e sono allestite con ogni comfort per rendere ancora più piacevoli le giornate in spiaggia. L’acqua rimane l’elemento centrale dell’Augustus Hotel & Resort. Chiunque trascorra qualche giorno su questa costa non può perdere l’occasione di un breve giro in mare sul mezzo più tipico della Versilia, il classico pattino. Ma può anche godersi - su richiesta - lezioni di vela, canoa, surf e windsurf, o la piscina riscaldata con idromassaggio che permette di dedicarsi al benessere anche in spiaggia. Nel fresco giardino della spiaggia il “Bamba Chill” arricchisce l’offerta gastronomica con un’alternativa informale adatta anche ai più piccoli, che qui trovano uno spazio dedicato, l’intrattenimento di un team professionale e qualificato e sorprese golose preparate a vista. Questo tesoro accudito e consolidato dalla famiglia Maschietto è una parentesi di relax che merita di diventare un appuntamento fisso della bella stagione, per lasciarsi alle spalle le fatiche della quotidianità e fare spazio al riposo e al divertimento. AUGUSTUS HOTEL & RESORT Viale Morin, 169 Forte dei Marmi Tel: +39 0584 787200 info@augustus-hotel.it www.augustushotelresort.com www.augustusbeachclub.com
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PASTICCERIA: ANIMA E CUORE Miscele, esperimenti, abbinamenti e non solo. Corrado Assenza ci spiega la sua visione della pasticceria e di come questa sia integrata, oggi, all’interno del più ampio mondo della cucina. La pasticceria come espressione della propria percorpo, in quanto la pasticceria è cibo e come tale deve sonalità, la pasticceria come espressione della prosoddisfare entrambi gli aspetti. La dolcezza a fine pasto pria creatività. La pasticceria come completezza credo sia dovuta a una costruzione sociale e culin cucina. In questi pochi ma chiari concetti si può turale del pasto stesso concepito nella maniera riassumere il pensiero di un guru come Corrado occidentale. Se ci si muove nel territorio o ci Assenza, un maestro che con il suo Caffè Sicilia, a si sposta nella storia ci si rende conto di come Noto, ha progettato, disegnato e realizzato le nuol’alternanza di dolcezza e sapidità sia cambiata ve frontiere della pasticceria. Nell’ultima edizione nel corso dei secoli e di come tutt’ora continui di Identità Golose, a Milano, abbiamo incona cambiare. trato un vero ambasciatore della cucina italiana, che ha fatto della pasticceria, La pasticceria è praticamente una e del peccato di gola per eccellenza, scienza, tra dosi, giochi di misure la sua strada professionale. e miscelazioni. È davvero Se molti di noi però considerala branca più difficile della no la pasticceria come tentaziocucina? “La dolcezza a fine pasto credo ne alla quale non poter resistePuò esserlo anche la cucina: re a prescindere da pasti, orari misurata, precisa e pesata sia dovuta a una costruzione e calorie, per Corrado Assenza come la pasticceria. Solitasociale e culturale del pasto la pasticceria è molto di più. La mente lo schema contempostesso, concepito nella maniera pasticceria per il maestro siciraneo, datoci essenzialmente occidentale ” liano ha un’anima, ha una sua dalla mentalità occidentale, è Corrado Assenza - Pasticcere cultura e una sua storia. Una che il cuoco crea e improvvisa storia che Corrado Assenza ci mentre il pasticcere ripete ha voluto raccontare. perché ha bisogno di essere preciso, costante, quasi meccanico. Pensa però ad una Per molti la pasticceria rappresenta la trasgressiocucina eseguita nella maniera della pasticceria, quanne resa cibo, il vero peccato di gola al quale non si to di impatto e di effetto può riuscire ad essere. Tutto può rinunciare. Un maestro come lei che visione dipende dalla capacità e dalle abilità dell’individuo, ha della pasticceria? pasticcere o cuoco, di gestire in maniera millimetrica il In realtà nutre, anzi deve nutrire sia l’anima che il proprio lavoro. | 106 |
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Quali crede siano i punti forti della pasticceria italiana rispetto a quella degli altri paesi? Posso dirti quelli che io desidero che siano: genuinità, freschezza, stagionalità, territorialità e cultura. Questo è lo stilobate del tempio sul quale erigere la costruzione che verrà, sul quale costruire una pasticceria ideale.
strapotere del sale, la nostra è una cultura sapida, a scapito di quella più zuccherina.
La pasticceria ha anche una grande responsabilità, quella di chiudere degnamente un menù… È un concetto che in molti sostengono ma in pochi effettivamente “È uno strapotere del sale, riconoscono, o mettono in atto. Nel grande successo che negli la nostra è una cultura sapida, Anche perché poi nell’alta ristoultimi anni ha riscontrato l’alta razione e nel fine dining quanto cucina italiana, quanto crede a scapito di quella più zuccherina”. è dedicato del food cost ad un abbia influito la pasticceria? Corrado Assenza - Pasticcere piatto sapido e quanto a un dolce? Dobbiamo considerare un fatto: Quanto ha impatto sul budget del nell’attuale mondo dell’alta cucina ristorante un piatto sapido e quanla pasticceria è stata confinata a un to uno dolce? Purtroppo quindi, ruolo molto marginale. Fai caso a anche nell’alta cucina, la pasticceria è relegata a un ruolo quante pietanze ha un cuoco per esprimere e declinare il suo purtroppo marginale. Al pasticcere si chiede di creare, ma al pensiero e a quante pietanze ha un pasticcere da proporre contempo di costare poco. in un menù. Massimo due con la piccola pasticceria. È uno
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Detto questo, più che chiudere un menù il pasticcere deve completarlo e la dolcezza non va inserita solo all’ultimo momento ma ha bisogno di esserci dall’antipasto sino alla fine, presentata in maniera diversa fino al dolce conclusivo. Non si tratta di una dolcezza di zucchero però, ma una di gusto, perché non è lo zucchero che fa buona la pasticceria, ma il gusto. Quando, secondo Corrado Assenza, un dolce raggiunge la perfezione ed è pronto a essere proposto al cliente? Quando soddisfa la testa, il palato e il cuore. Il dolce che ama più di tutti da fare? E quello da mangiare? Sono quelli che farò, quelli che non ho ancora fatto. Perché sono il risultato di tutto quello che è stato prima, delle esperienze e anche degli errori. Alessandro Creta Foto: Brambilla-Serrani
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AMBASCIATORI DEL GUSTO è un’associazione di cuochi, pizzaioli, sommelier, manager di ristoranti e professionisti che portano la cucina italiana di qualità nel mondo e rappresentano il concetto di gusto italiano. Tra gli associati anche Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e Carlo Cracco. www.ambasciatoridelgusto.it
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IL MAGGIO SPORTIVO DELLO STIVALE Arriva la bella stagione e tornano in Italia i due principali eventi sportivi del Belpaese: il Giro d’Italia e gli Internazionali BNL di tennis
Il Giro d’Italia taglia il traguardo dei 110 anni 11 maggio da Bologna e si arriverà a Verona il 2 ma, nonostante tutto, appare più giovane che giugno dopo aver attraversato lo Stivale in 21 tappe mai, nemmeno lontanamente intenzionato ad dalla lunghezza variabile, ora su sentieri e strade andarsene in pensione. Oltre un secolo di scalate, pianeggianti ora sulle temibili cime di Courmayeur volate, vittorie e cadute, celebrazioni e delusioni, e Pinerolo. Tre le cronometro individuali, le due risate e pianti. Il tutto giocato sul filo dei secondi, che aprono e chiudono il Giro e quella della nona dei centesimi, dei millesimi. data che vedrà i ciclisti correre tra Riccione e San Tutti i più grandi ciclisti della storia hanno parteMarino. cipato alla corsa “in rosa”, tra le più importanti nel panorama ciclistico internaI marziani del tennis torzionale. Da Eddy Merckx a nano sulla terra (rossa) Gino Bartali, passando per Non mancherà nessuno in Il Giro d’Italia è un’istituzione Fausto Coppi ai più recenti questa edizione degli Interdello sport europeo, ambasciatrice di nazionali d’Italia. Al Foro roLance Armstrong, Marco italianità e promotrice anche Pantani e Alejandro Valverde. mano scenderanno in campo L’eccellenza di questo sport è i migliori tennisti del pianeta delle bellezze del nostro Paese. transitata, sfidandosi a colpi per il più grande torneo del di volate, scalate e fughe, per nostro Paese. La 76esima le strade di tutta Italia. edizione della competizione Da nord a sud, dalle Alpi alle coste, attraverso le su terra rossa vedrà sui campi del Foro romano tutti grandi città e passando per i borghi più caratterii giocatori più attesi: su tutti Roger Federer, assente stici della Penisola: il Giro d’Italia è un’istituzione lo scorso anno e a caccia del torneo numero 102 deldello sport europeo, ambasciatrice di italianità e la sua straordinaria carriera. La terra battuta non è promotrice anche delle bellezze del nostro Paese. sicuramente la superficie di gioco preferita dal camCuriosità per i meno esperti: il rosa della maglia pione svizzero ma King Roger proverà ugualmente del leader della classifica generale è dato dal colore a sfatare questo tabù per diventare il re romano delle pagine della Gazzetta dello Sport, il maggiore del tennis. Assieme a lui, a completare l’atteso trio quotidiano sportivo italiano che, da quel lontano delle meraviglie, saranno presenti anche Rafa Nadal 1909, organizza e sponsorizza la competizione. (vincitore lo scorso anno) e Novak Djokovic. Quest’anno la partenza è fissata per il prossimo Anche in campo femminile non mancheranno le | 112 |
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DATE, LOCALITÀ E CHILOMETRAGGIO
big: dopo tre anni di assenza torna infatti Serena Williams, intenzionata a spodestare Elina Svitolina, vincente nel 2018. Dopo aver trionfato in quattro edizioni (2002, 2013, 2014, 2016), la Queen tenterà di ristabilire il suo regno sulla terra rossa romana. In attesa delle qualificazioni e dell’assegnazione delle wild card, intanto, sarà presente di diritto nel main draw l’azzurra Camila Giorgi, numero 29 del ranking. Nella suggestiva cornice del Foro ci sarà anche la vincitrice degli ultimi due Slam, nonché regina del ranking, la giapponese Naomi Osaka, che va a caccia di un risultato di prestigio anche sul “rosso” romano. Oltre a lei, tra le favorite per la vittoria finale, anche la rumena Simona Halep, numero due del ranking, finalista nelle ultime due edizioni e campionessa in carica del Roland Garros. 76esima edizione Internazionali BNL d’Italia dall’11 al 19 maggio www.internazionalibnlditalia.com Alessandro Creta
• PRIMA TAPPA (sabato 11 maggio): BolognaBologna, 8,2 km (cronometro individuale) • SECONDA TAPPA (domenica 12 maggio): Bologna-Fucecchio, 200 km • TERZA TAPPA (lunedì 13 maggio): VinciOrbetello, 219 km • QUARTA TAPPA (martedì 14 maggio): Orbetello-Frascati, 228 km • QUINTA TAPPA (mercoledì 15 maggio): Frascati-Terracina, 140 km • SESTA TAPPA (giovedì 16 maggio): CassinoSan Giovanni Rotondo, 233 km • SETTIMA TAPPA (venerdì 17 maggio): VastoL’Aquila, 180 km • OTTAVA TAPPA (sabato 18 maggio): Tortoreto Lido-Pesaro, 235 km • NONA TAPPA (domenica 19 maggio): RiccioneSan Marino, 34,7 km (cronometro individuale) • GIORNO DI RIPOSO 1: lunedì 20 maggio • DECIMA TAPPA (martedì 21 maggio): Ravenna-Modena, 147 km • UNDICESIMA TAPPA (mercoledì 22 maggio): Carpi-Novi Ligure, 206 km • DODICESIMA TAPPA (giovedì 23 maggio): Cuneo-Pinerolo, 146 km • TREDICESIMA TAPPA (venerdì 24 maggio): Pinerolo-Ceresolo Reale, 188 km • QUATTORDICESIMA TAPPA (sabato 25 maggio): Saint Vincent-Courmayeur, 131 km • QUINDICESIMA TAPPA (domenica 26 maggio): Ivrea-Como, 237 km • GIORNO DI RIPOSO 2: lunedì 27 maggio • SEDICESIMA TAPPA (martedì 28 maggio): Lovere-Ponte di Legno, 226 km • DICIASSETTESIMA TAPPA (mercoledì 29 maggio): Commezzadura-Anterselva, 180 km • DICIOTTESIMA TAPPA (giovedì 30 maggio): Valdaora-Santa Maria di Sala, 220 km • DICIANNOVESIMA TAPPA (venerdì 31 maggio): Treviso-San Martino di Castrozza, 151 km • VENTESIMA TAPPA (sabato 1° giugno): FeltreCroce d’Aune, 193 km • VENTUNESIMA TAPPA (domenica 2 giugno): Verona-Verona, 15,6 km (cronometro individuale)
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PRIMAVERA IN SELLA Corse, esibizioni e tanto spettacolo tra sport, natura e storia: il “Piazza di Siena” e il “Royal Windsor Horse Show” sono i due grandi eventi equestri protagonisti a maggio
non solo alla città, ma al mondo intero, assieme a una Per tutti gli appassionati di equitazione la tarda presa di responsabilità decisa verso un patrimonio primavera a Roma fa rima con “Piazza di Siena”. artistico romano oggetto di riscoperta e rivalutazione. Nell’esclusiva location di Villa Borghese ha luogo, Dal 20 al 26 maggio centinaia di spettatori arriveraninfatti , il concorso ippico romano più famoso, no ad assistere a uno degli eventi di equitazione più dedicato ai fratelli D’Inzeo, due cavalieri simbolo che importanti d’Italia, in una location tra le più affascinati proprio nell’ovale capitolino hanno scritto pagine indel Bel paese. delebili della propria carriera nella metà degli anni ’50. Quella che andrà in scena quest’anno a Villa BorgheUna leggenda la loro amplificata dalla partecipazione a se, tra la storica ellisse tornata verde e il riqualificato otto olimpiadi consecutive, dal 1948 al 1976, vincendo spazio del Galoppatoio, sarà e stabilendo un record assoluto un’edizione novità perché difficilmente battibile. Dal 20 al 26 maggio centinaia il palinsesto, normalmente Due campioni straordinari, uniprevisto su quattro giornate, ti da un imprescindibile legame di spettatori arriveranno ad assistere si amplia sino alla copertura di sangue, che divennero noti a uno degli eventi di equitazione più completa della settimana. Da con il celebre epiteto di “fratelli importanti d’Italia, in una location tra lunedì 20 maggio - data in cui invincibili”. le più affascinati del Bel paese. in serata si parte con il torneo Storia, costume, tradizione e Italia Polo Challenge - a grande sport fanno del conmercoledì 22 maggio, attività corso ippico internazionale di e attenzione saranno concentrate esclusivamente al Roma una delle pietre miliari della primavera capitoGaloppatoio con polo e gare nazionali e internazionali lina. Il tutto racchiuso in uno scenario sempre affascidi salto ostacoli. nante e difficilmente replicabile altrove, immerso com’è L’ inedito prologo si prospetta come ideale introduzione nel verde di Villa Borghese. La massima valorizzazione e avvicinamento al lungo week end di ‘top sport’. I due della struttura originaria dell’ovale della piazza, così poli di attività saranno attivi in contemporanea, e Piazcome concepita alla fine del ‘700 dal principe Marcanza di Siena con il suo Concorso Ippico Internazionale tonio IV Borghese, rappresenta del resto un messaggio | 117 |
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Ufficiale (CSIO) tornerà ineguagliabile palcoscenico per i rivelate vincenti. L’emozione di uno spettacolo sportivo sengrandi protagonisti del circuito internazionale dal giovedì 23 za pari che ha portato al successo degli azzurri nella Coppa alla domenica 26 maggio. Nell’area Galoppatoio la cittadella delle Nazioni e nel Gran Premio Roma Rolex ha completato delle scuderie si prepara ad ospitare oltre cinquecento cavalin bellezza l’opera consegnando alla storia un’edizione verali mentre il villaggio commerciale e mente da incorniciare. le strutture di servizio e accoglienza Le originarie caratteristiche arsi svilupperanno nelle immediate chitettoniche, i cipressi e gli anelli Oltre all’Italia parteciperanno vicinanze, sull’asse di collegamento alla competizione anche altre nazioni di siepi che delineano l’ovale, tra Piazza di Siena e il Pincio. saranno gli elementi predominanti con un’importante tradizione Le grandi novità del 2018 - con l’eldell’evento. Tutte le strutture tem“cavalleresca” come Germania, lisse tornata in erba, gli allestimenti poranee sono studiate per dialogare con il contesto architettonico minimali e studiati in funzione Francia, Olanda, Gran Bretagna, e naturalistico. Una kermesse di della valorizzazione e della tutela USA, Canada e Svezia. grande equitazione per un prodell’ambiente di Villa Borghese, il gramma ricco di nomi di spicco. debutto delle nuove attività nell’aOltre all’Italia infatti parteciperanrea riqualificata del Galoppatoio no alla competizione anche altre nazioni con un’importante di Villa Borghese e l’apertura gratuita al pubblico - si sono tradizione “cavalleresca” come Germania, Francia, Olanda, Lo storico concorso ippico tocca quota 86 edizioni nell’escluGran Bretagna, USA, Canada e Svezia, con le rispettive siva location di Villa Borghese.
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prime squadre, pronte a regalare grandi performance nella disciplina del salto ostacoli. Il pubblico, inoltre, potrà seguire il concorso ippico dalla zona prato sul lato Casina di Raffaello o dalla naturale balconata che il lato Casina dell’Orologio offre sul campo gara, senza dover pagare alcun biglietto. Lo scenografico Carosello dei Carabinieri, come da tradizione, sarà protagonista il giorno della chiusura del concorso ippico. A dar ancora più lustro alla competizione la partnership tra Rolex e il Concorso Ippico Internazionale di Roma-Piazza di Siena. Lo storico evento romano fa parte del calendario dei prestigiosi eventi sportivi firmati Rolex. Una quattro giorni di sport, natura e arte: un connubio di reciproca valorizzazione che dà il benvenuto romano alla bella stagione. Piazza di Siena Villa Borghese 20-26 maggio www.piazzadisiena.it | 119 |
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Family. Occasione buona anche per i non appassionati di Da Roma a Londra, dai giardini di Villa Borghese a quelli ippica e semplici turisti che, in concomitanza con il Royal privati di sua maestà la Regina, all’interno del Castello di Windsow Horse Show, potranno visitare i giardini reali. Windsor. Il Royal Windsor Horse Show (8-12 maggio) si La manifestazione infatti offre una delle rare circostanze in conferma anche quest’anno come uno degli eventi equestri cui visitare gli spazi verdi privati di Windsor Castle. più attesi e seguiti del Regno Unito. Affondano nella storia Uno spettacolo a tutto tondo quello offerto dal Royal Horse le origini di questa competizione, giunta quest’anno alla Show: non solo cavalli e corse sua 76esima edizione. L’evento è infatti nato durante la seconda ma anche esibizioni di ballerini Affondano nella storia le origini e musicisti, artisti e attori noti guerra mondiale per raccogliere del Royal Windsor Horse Show, si esibiranno per la gioia degli fondi e finanziare le forze armate giunto quest’anno alla sua spettatori che sono riusciti ad acbritanniche impegnate nella guerra caparrarsi uno dei 25mila biglietti contro i tedeschi. A conflitto termi76esima edizione. a disposizione. nato gli inglesi hanno però deciso Royal Windsor Horse Show di proseguire questa tradizione ipCastello di Windsor pica che, ad oggi, è la più importante a livello nazionale e 8 - 12 maggio 2018 tra le maggiori in tutto il mondo. I numeri in fondo parlawww.rwhs.co.uk no chiaro: sono più di 3000 gli esemplari tra cavalli e pony che sono protagonisti in una grande varietà di sport ed Giorgio Migliore esibizioni equestri. Presente, come da protocollo, la Royal
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FANGO DORATO Antonio “Tony” Cairoli è uno degli sportivi italiani di maggior successo al mondo. Pochi atleti nostrani sono riusciti, nel corso di una carriera, a vincere quanto lui. Il suo palmarès, infatti, conta 9 titoli mondiali nel campionato di motocross Con quell’espressione un po’ timida e i modi non Non ama parlare molto Tony. Forse perché in cuor suo certo autoritari si farebbe fatica, ad una prima sa che sono il suo palmarès e la sua KTM, dopo tutto, a occhiata, a credere che quest’uomo sia riuscito parlare per lui. E, alla fine, è quello che conta davvero. in carriera a vincere per ben 9 volte il titolo Lo abbiamo incontrato durante l’ultima edizione dei iridato di motocross. Se il mondo motoristico Roma Moto Days. Ecco cosa ci ha rivelato. nell’immaginario collettivo è fatto di ragazzi ben più impattanti, dall’atteggiamento e i modi Tony, ci parli dei tuoi primi momenti sulle due più disinvolti e un fare un po’ sbruffone, di Tony ruote? Che ricordi hai? possiamo dire che sia quasi un antieroe italiano I ricordi sono di un bambino appassionato di motori e delle due ruote. che finalmente, un giorno, ha ricevuto in regalo Noi italiani siamo abituati a vedere i una moto dal papà. Immediatamente ho iniziato a girare tutti i giorni sulle due grandi motociclisti domare bestioni ruote: ricordo che ero felice; da motori furenti, sportivi felice di provare sensazioni di dall’accento romagnolo perché libertà, di sentire l’adrenalina è in quella parte di riviera che “Lo sport motoristico più duro scorrermi dentro. nascono e crescono i grandi in assoluto è il motocross, campioni delle moto. Antonio, questo te lo posso assicurare Quando hai capito che anzi Tony Cairoli non è nulla di perché mi è capitato di guidare questa tua passione sarebbe tutto ciò: siciliano di Messina, potuta diventare un lavoro? ci ha messo un po’ a capire che un po’ tutti i mezzi e quindi Quello si capisce quando il motocross sarebbe potuto l’ho provato sulla mia pelle. ” diventare un vero lavoro. Il inizi a fare le gare, prima sul Antonio “Tony” Cairoli - pilota di motocross resto, poi, l’ha fatto lui. Non su territorio italiano riuscendo regolari piste asfaltate come a ottenere buoni risultati, poi colleghi più famosi al grande pubblico, ma sugli sterrati salendo man mano di livello. Nel mio caso tutto questo più fangosi e tortuosi del pianeta. Quel suo fare e quei è capitato un po’ in là con l’età, perché venendo dalla Sicilia è stato più difficile riuscire ad emergere e farsi suoi modi all’apparenza timidi vengono lasciati da parte notare rispetto ad altri piloti che, essendo del Nord Italia, una volta in sella perché, indossato il casco e ingranata erano più agevolati. Solo verso i 17-18 anni ho iniziato la prima marcia, Tony Cairoli diventa un vero e proprio squalo, pronto a sbranare i suoi avversari. a capire che sarebbe potuta diventare una professione | 122 |
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vera e propria. La motivazione viene prima di tutto dalla mia passione per Il tuo sport unisce spettacolarità e velocità. Per garegla moto e per le motociclette in generale. Nonostante tutto giare ai massimi livelli serve più preparazione fisica o riesco sempre ad andare in moto: in garage ho sempre qualmentale? che mezzo pronto per essere acceso. Lo sport motoristico più duro in assoluto è il motocross, questo te lo In sport come la F1 e la MotoGP “Il mio obiettivo è sicuramente posso assicurare perché mi è capic’è stata una grande crescita del tato di guidare un po’ tutti i mezzi e lato “elettronica”, che va quasi quello di poter aiutare i più giovani quindi l’ho provato sulla mia pelle. a interferire con l’abilità del piad affacciarsi e affermarsi Serve sia molta preparazione mentalota. In che percentuali, nel moin questo sport. Voglio impegnarmi le che fisica quindi mi sento di dire tocross, pensi contino l’abilità per permettere la crescita del cross, che, alla fine, è un compromesso di chi guida e le caratteristiche anche a livello mediatico.” bilanciato tra questi due aspetti. della moto? Innanzi tutto sia in Formula 1 che Antonio “Tony” Cairoli - pilota di motocross Come si trovano le motivazioni in MotoGP non puoi pensare di per andare avanti, per trionfare partecipare con un’auto o una moto ancora, dopo tutto quello che hai vinto? che compri magari dal concessionario dietro casa. Nel cross invece questo avviene: compri la motocicletta dal tuo concesTony Cairoli con la squadra KTM durante l’ultima edizione dei sionario di fiducia e, seppur con qualche accortezza a livello di Roma Moto Days.
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sospensioni, puoi pensare di arrivare a gareggiare ad alti livelli e, se sei bravo, di puntare anche al podio. La storia di questo sport insegna che il cross è una disciplina molto genuina, in cui non c’è una componente di elettronica che interviene in gara e che facilita il compito del pilota, la cui abilità nel mio sport conta moltissimo. Per questo credo che il motocross sia uno sport molto “democratico”, che mette tutti i partecipanti sullo stesso piano e solo chi è veramente bravo riesce a spuntarla. Come vedi il tuo futuro una volta sceso dalla moto? Rimarrai in questo mondo? Il mio obiettivo è sicuramente quello di poter aiutare i più giovani ad affacciarsi e affermarsi in questo sport. Voglio impegnarmi per permettere la crescita del cross, anche a livello mediatico. È anche vero che ho una grande passione per tutto il mondo dei motori, non ti nascondo che mi piacciono anche le 4 ruote e per questo le auto potrebbero essere, per me, una “seconda possibilità” di carriera. Alessandro Creta
Ph: B. Swisgers - R. Archer
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L’HERITAGE IN FESTA A VERONA L’11 e il 12 maggio la storia dell’auto sarà protagonista negli spazi della Fiera di Verona. Si alza il sipario su Verona Legend Cars, il principale appuntamento italiano di settore che mostra ed esalta i miti a 4 ruote del passato. Verona Legend Cars è un unicum assoluto nel le si destreggeranno piloti professionisti che hanno panorama dei saloni automobilistici. Passione, fatto la storia del motorsport. Il circuito è stato reaheritage, storia dei motori e l’adrenalina delle gare lizzato in collaborazione con ACI Verona, concepito dal vivo si fondono in un’esperienza elettrizzante per spingere i piloti a dare il meglio di sé con curve aperta a tutti gli appassionati del mondo delle auto. a 360°, inversioni improvvise di marcia, slalom e A Verona va in scena una panoramica completa rettilinei paralleli davanti alle tribune. Su questo sulla storia dell’auto, dai primi modelli a quelli circuito il 5 maggio debutta il Primo Trofeo Verona divenuti simbolo per intere generazioni, spaziando Legend Cars. Con il partenariato di ACI Storico, il dal lusso alla sportività e con un crescente spazio trofeo è aperto a tutte le auto della corsa, storiche dedicato alle youngtimer. Una e moderne, comprese nei storia fatta di persone, visioni, regolamenti della Formula Un salone dinamico dove le tante idee, esperienze, avanguardia: Challenge e nella Regolarità una storia che merita di essere Sport. storie dell’auto, e di riflesso anche raccontata e tramandata, per La parte espositiva la farà degli uomini che le hanno guidate, non perdere memoria dei moovviamente da padrona nei si dividono tra i padiglioni e i grandi delli, e degli attori, che hanno padiglioni di Fiera di Verona. spazi esterni. contribuito direttamente a C’è attesa per la mostra scriverla. “CENTOMITI”, che mette in Questa è la ricca offerta di scena le auto che hanno fatto Verona Legend Cars: un salone dinamico dove le la storia delle quattro ruote. Una mostra che è quasi tante storie dell’auto, e di riflesso anche degli uomiuna sfida nell’individuare le 100 auto che, a livello ni che le hanno guidate, si dividono tra i padiglioni mondiale e tra migliaia di modelli progettati in oltre e i grandi spazi esterni. Spazi animati dai raduni di un secolo di produzione automobilistica, hanno Club e momenti che vedranno i collezionisti entrare contribuito in maniera determinante allo sviluppo direttamente in fiera alla guida delle proprie mactecnico, stilistico, sportivo, sociale e culturale del chine, celebrando ricorrenze come i 50 anni della mezzo di trasporto più diffuso, utilizzato e amato. Fiat 128 o della Ford Capri. Una mostra-evento, curata da Luca Gastaldi, che Quando si parla di motori, inoltre, non si può non inaugurerà a Verona sabato 11 maggio e che è stata parlare di sport e di corse. Non solo auto in mostra, realizzata grazie allo speciale contributo di partner all’esterno verrà allestita anche una pista sulla quainternazionali: collezionisti italiani e stranieri, club | 126 |
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originali, l’auto adatta alla sensibilità di ognuno. A Verona Legend Cars c’è spazio anche per la vendita. Saranno più di mille gli esemplari che potranno essere acquistati tra modelli provenienti dai migliori dealer specializzati in Europa ora perfettamente restaurati – la maggior parte – ora da restaurare in prima persona, per permettere agli appassionati di vedere rinascere la “propria” auto d’epoca sotto i loro occhi. In questa grande vetrina, che mette in contatto commercianti e appassionati in Italia e all’estero, figurano i modelli più rari e preziosi a fianco delle vetture più diffuse, amate e facilmente accessibili. Il fulcro della passione per l’heritage, infatti, è la passione stessa e la predilezione individuale per marchi e modelli che hanno scritto la storia dei motori. www.veronalegendcars.com 11-12 maggio Fiera di Verona Guglielmo Collina
di marca e le più importanti istituzioni museali, in primis il Museo Nicolis di Verona, hanno contribuito alla realizzazione di CENTOMITI. Un patrimonio straordinario, un’occasione per tutti gli appassionati, un’immersione nella storia attraverso un percorso coinvolgente che parte dal Triciclo Benz realizzato in Germania nel 1886 per arrivare alle supercar elettriche di ultima generazione. 100 auto, un secolo di storia, innovazione, passione in un suggestivo percorso tematico accompagnato da immagini, video e testi narrativi. Un tuffo nel passato per capire il futuro. Uno degli elementi più forti della cultura Classic è il legame tra l’auto e il suo proprietario. L’auto storica infatti è più di un mezzo di trasporto e molto più di un semplice oggetto. È un’esperienza che coinvolge i sensi: la vista, l’udito e l’olfatto; è una patrimonio che racconta la storia e la società. Per questo nessun appuntamento dedicato all’heritage può dirsi completo senza la possibilità di scoprire, tra centinaia di modelli | 128 |
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APPUNTAMENTO CON LA GRANDE VELA Dal 10 al 18 maggio fa ritorno nelle acque di Napoli la prestigiosa Rolex Capri Sailing Week, una settimana di grande vela, che da sempre riesce ad appassionare neofiti e marinai esperti.
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Nessuna regata può vantare una partenza e un percorso come quelli che offrono i golfi di Napoli, Gaeta e Salerno, al punto che per i velisti napoletani (e non) è come rincontrare un’amica che torna puntuale ogni primavera, con nuove emozioni, ma mantenendo le stesse caratteristiche: barche piccole e grandi, i mille e più regatanti, la magia di sfuggire di notte tra le isole del golfo, la cena, la festa in banchina e gli incontri con chi da sempre condivide la passione Nessuna regata può vantare per il mare. una partenza e un percorso come Quest’anno gli eventi in proquelli che offrono i golfi di Napoli, gramma si svolgeranno nella Gaeta e Salerno, al punto settimana che va dal 10 al 18 che per i velisti napoletani (e non) maggio, con la formula standard, quella che prevede due eventi è come rincontrare un’amica fissi, Regata dei Tre Golfi e Camche torna puntuale ogni primavera pionato Nazionale del Tirreno, ed altri che di anno in anno possono mutare. Per la sessantacinquesima edizione una piacevole conferma di partecipazione dei maxi che concorreranno nella classe a loro riservata per un trofeo messo in palio dall’IMA. Ritornano poi, dopo qualche anno di assenza, gli Swan pronti a battersi per il prestigioso Capri ClubSwan Award.
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Le regate che anticipano l’estate sono appuntamenti imperdibili per tutti gli amanti del mare.
La partenza dell’evento avrà inizio a mezzanotte e, come da tradizione, sarà davanti al lungo mare di Napoli. A dare il via la Regata dei Tre Golfi, 155 miglia che porteranno la flotta a doppiare Ponza per poi ritornare verso Punta Campanella, girare gli isolotti de Li Galli e tagliare il traguardo a Capri. Quest’anno nella categoria sono state superate le 100 iscrizioni, poiché ammesse anche le barche d’epoca, su un percorso ridotto per loro e per le classiche: le barche gireranno l’isola di Ventotene, anziché Ponza, “risparmiando” circa 40 miglia. Giunti a Capri si è solo a metà della manifestazione, qui inizierà infatti la parte inshore delle regate. Il programma prevede dunque l’inizio dell’altro evento fisso: il Campionato Nazionale del Tirreno, riservato alle imbarcazioni IRC e ORC. Il successo, dell’anno scorso ha suggerito a sponsor e organizzatori di non cambiare nulla per il CNT 2019: le prove si svolgeranno dunque dal 15 al 18 maggio, nella baia di Napoli e nello specchio acqueo dell’isola di Capri e sono previste un totale di 5 prove, su percorsi delimitati da boe, per un massimo di tre prove al giorno. Ritorna poi nell’organizzazione della Rolex Capri Sailing Week 2019, l’evento per i maxi, ovvero le imbarcazioni che superano i 70 piedi (20 metri) di lunghezza, che si contenderanno il Maxy Yacht Capri Trophy. A tenere compagnia ai “big”, ritroviamo anche la categoria Mylius, che ha deciso di confermare la propria collaborazione per la terza volta di fila. Gli armatori del cantiere piacentino potranno quindi tornare ad affrontarsi nelle varie sfide in programma dal 14 al 18 maggio per aggiudicarsi la Mylius Cup 2019. In questa edizione, a contendersi il premio, saranno la Mylius 65’ FD Magic Rocket e il Mylius 80’ Twin soul B - già concorrenti nell’edizione 2018 - e altre tre nuove imbarcazioni: un’ulteriore 65’ FD Daito; Aria e Lady First III, ovvero i primi due esemplari di Mylius 60’ costruiti a seguito della riprogettazione nel 2017. Barche che sono caratterizzate da linee di crociera, volumi e soluzioni ingegneristiche pensate per lunghi tratti da affrontare in comfort e sicurezza; facili da condurre, ma anche veloci e pronte a regatare. Lo Yacht Club Capri, per la giornata di chiusura, organizzerà una serie di eventi fino alla scenografica premiazione in Piazzetta, in calendario sabato 18 maggio. www.rolexcaprisailingweek.com
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VERSILIA YACHTING Contemporaneamente al Rolex Capri Sailing Week, torna la terza edizione del Versilia Yachting Rendez-vous, il salone della nautica di lusso, in programma a Viareggio dal 9 al 12 maggio. L’appuntamento, organizzato da Fiera Milano in collaborazione con Nautica Italiana e con il Distretto tecnologico per la nautica e la portualità toscana, mira ad estendere gli orizzonti del settore della nautica e del suo futuro che, come dimostra l’edizione 2018, è roseo: 170 aziende espositrici e oltre 22.000 visitatori. L’appuntamento primaverile di quest’anno mette in mostra buona parte dell’eccellenza Made in Italy che vale - nel suo insieme - 3,88 miliardi di euro, forte di una richiesta proveniente dagli altri Paesi: l’83% della produzione viene
La terza edizione del Versilia Yachting Rendez-vous andrà in scena a Viareggio dal 9 al 12 maggio.
infatti esportata. Percentuale che fa riflettere sull’apprezzamento dei prodotti dei cantieri più prestigiosi nel panorama italiano e che per l’occasione saranno presenti all’evento esclusivo. Tra questi spiccano quelli di Azimut-Benetti, Baglietto, Fincantieri Yachts, Perini Navi e Sanlorenzo. Grande assente Ferretti Group, che per la prima volta non sarà presente a Viareggio con i propri marchi, ma che viene in parte compensato dalle new entry di altri cantieri, come Absolute, Permare, Cranchi e Solaris. www.versiliayachtingrendezvous.it Stefano Valentini
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TUTTI I VANTAGGI DEL NOLEGGIO Le ricerche di mercato confermano la crescita del numero di automobilisti che sceglie di rinunciare all’acquisto dell’auto avvicinandosi alle nuove forme di noleggio
alle case automobilistiche e alle Oggi sono già circa 40.000 gli italiani che all’acimprese specializzate. Questa quisto hanno preferito il noleggio a lungo termiformula può variare da uno a tre ne, con un costo fisso e predeterminato. A fine anni, e meno frequentemente si anno si prevede raggiungeranno quota 50.000. può estendere fino a 48-60 mesi. La stima arriva da ANIASA, l’Associazione che È previsto il pagamento di un all’interno di Confindustria rappresenta il settore canone mensile come copertura dei servizi di mobilità, che fornisce uno spaccato su delle spese dalla tassa di proprietà, uno dei trend emergenti (il noleggio a lungo termine bollo, manutenzione ordinaria e straordinaa privati) nei nuovi scenari di mobilità sempre più ria alla gestione dei sinistri, assicurazione, proiettati verso l’uso del bene auto. cambio pneumatici “Costo fisso e pacchetti ‘all e gestione delle inclusive’ stanno deterAutomotive Service Group decide multe. Il canone minando il successo della d’investire sulla qualità, forte varia a seconda formula”, evidenzia Massidella partnership strategica con ALD del tipo di veicolo miliano Archiapatti – Prenoleggiato, della sidente ANIASA, “A parità Automotive che offre consolidata durata del contratto, di modello e di percorrenza, esperienza e qualità dei servizi maturata del chilometraggio previstimiamo una convenienza in oltre 50 anni di attività. sto, e in base al tipo di servizi media del 15% rispetto alla supplementari che vengono proprietà, senza contare altri scelti: auto sostitutiva, struvantaggi, come non immobilizzare l’intero capitale per l’acquisto o il tempo menti di gestione della car policy, rapporti informativi sull’utilizzo dell’autoveicolo e la carta di credito risparmiato per la “burocrazia dell’auto” (bollo, assiper l’acquisto del carburante. curazione, manutenzione, eventuali multe o incidenLe imprese, inoltre, ritengono il noleggio a lungo ti). E si evitano le complicazioni e illusioni collegate termine uno strumento di grande importanza per alla vendita dell’usato”. fidelizzare il dipendente e sottrarlo alle sirene della Il noleggio a lungo termine viene incontro alle concorrenza, un aspetto quanto mai importante oggi esigenze dei clienti, offrendo un servizio più ampio che sulle risorse umane vengono investite ingenti e diversificato rispetto agli operatori tradizionali, | 136 |
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sforzi finanziari e notevoli aspettative. Negli ultimi anni la politica retributiva delle aziende si è spostata verso una maggiore incidenza e articolazione della sua parte variabile e la concessione dell’auto è in prima fila, più efficace di un aumento di stipendio: costa meno e al dipendente rende di più. In Italia, la diffusione di benefit e di servizi dedicati al personale dipendente pur essendo in aumento, è ancora limitata e concentrata soprattutto nelle imprese di maggiori dimensioni. A fruirne, poi sono generalmente i dirigenti, con quadri e impiegati coinvolti in modo marginale e con l’esclusione di un’ampia fetta di lavoratori. Il fleet management consiste nel beneficiare dei servizi di noleggio, lasciando alle aziende la proprietà dell’auto, una formula vincente utilizzata da aziende di ogni dimensione che hanno veicoli in proprietà o in noleggio e che scelgono di demandare in outsourcing solo una parte dei servizi. Così Automotive Service Group decide d’investire sulla qualità, forte della partnership strategica con ALD Automotive che offre consolidata esperienza e qualità dei servizi maturata in oltre 50 anni di attività. Automotive Service Group svolge attività di mediazione e consulenza nel settore del noleggio di autoveicoli a lungo termine in partnership con ALD Automotive, gruppo leader mondiale nel settore del noleggio a lungo termine e della gestione delle flotte aziendali. L’attività di Automotive Service Group è rivolta a professionisti, PMI e privati che intendono avvalersi dei vantaggi derivati dai servizi di noleggio a lungo termine che la società è in grado di offrire, grazie alla partnership di ALD Automotive. Margherita Pituano
I VANTAGGI DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE • Un’auto sempre nuova. I modelli più recenti in commercio, auto ibride, elettriche, SUV, SW, van, moto e molto altro. • Un’ampia gamma di offerte e soluzioni. Tutte le marche automobilistiche a disposizione e la possibilità di personalizzare e configurare il modello desiderato. • Un consulente esperto dedicato. Dal primo contatto all’assistenza post contrattuale, esperti che guidano nella gestione del veicolo. • Costi all inclusive e fiscalità chiara. Unico canone con bollo, RCA, copertura danni completa e manutenzioni; deducibilità dei costi e detraibilità dell’IVA. • Servizio di ritiro Usato. Valutazione e ritiro dell’usato, in tempi brevissimi e pochi, semplici passaggi. • Servizio all inclusive Tutti i servizi per la mobilità compresi in un unico canone mensile predeterminato. Automotive Service Group partner of ALD Sede Operativa: Viale dell’Esperanto, 71 Zona Eur Roma Tel. 06.87752179 email: commerciale@automotivesg.com Showroom SICCA Via Leone XII snc angolo Viale Gregorio VII, Roma Web: www.automotivesg.com
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DAL 9 FEBBRAIO AL 20 MAGGIO 2019
DREAMING THE DARK
by Riccardo Cavrioli
by “TAMARYN” (DERO Arcade - 2019)
THE BRIAN JONESTOWN MASSACRE
by “THE BRIAN JONESTOWN MASSACRE” (A Recordings - 2019)
Diamo il bentornato a Tamaryn Brown che ci delizia con un nuovo, piacevole, album. La fanciulla neozelandese, ormai americana a tutti gli effetti, spinge il piede sull’acceleratore di quel synth-pop che aveva già fatto capolino con il precedente “Cranekiss”: chi si aspettava un ritorno alle atmosfere più shoegaze degli esordi resterà deluso, ma ipotizziamo che ben pochi credessero in un ritorno a quel sound, chi vi scrive in primis. Ispirato, nei contenuti, a una sorta di misticismo (che potrebbe ricondurre all’estetica di una band come i Pure Bathing Culture, evocati anche musicalmente in “Terrified”), l’album è nato dalla collaborazione (ancora) con Jorge Elbrecht e dalla necessità di Tamaryn di raccontare cambiamenti, instabilità e vicissitudini che l’hanno coinvolta in questi anni a livello personale. Le sue recenti interviste non nascondono i riferimenti del lavoro che, lo diciamo candidamente, emergono limpidi: si parla di Annie Lennox ed Eurythmics, Tears for Fears, Kate Bush e Simple Minds. Nella sua via più apertamente “synthetica”, Tamaryn, che a tratti si avvicina anche a Madonna, non manca di far riferimento comunque a quel lato oscuro della forza (evocato fin dal titolo e presente sopratutto nella parte centrale del disco), che potrà far felici anche i fan dei Cure.
Album numero diciotto per il “berlinese” (l’artista americano ormai da tempo abita nella capitale della Germania) Anton Newcombe, ovviamente sotto il marchio The Brian Jonestown Massacre. Cosa aspettarci questa volta? Beh, né più né meno che il classico (ultimo) sound del nostro. Volevate cambiamenti radicali e sperimentazioni o vi va bene andare sul sicuro? Quanto ho detto sopra vi farà capire la strada intrapresa, che, alla fine, è quella più morbida e meno estrema, ovvero la linea sonora che, ultimamente, al nostro Anton va più che bene. Popedelia che pesca negli anni ’60, vibrazioni acustiche che emergono spesso, chitarre in odore di Byrds psichedelici che si muovono liquide e circolari, ritmi mai troppo elevati che diventano ipnotici e l’organo hammond che avvolge il tutto, con il suo suono inconfondibile. Le melodie? Beh, ci sono, tranquilli. Nuovo disco senza particolari novità quindi o, meglio (sopratutto quando partono gli assoli allucinogeni), nuova iniezione dosata e calibrata di una droga ben conosciuta che entra, gradualmente, in corpo per stordirci e farci perdere il contatto con la realtà e, ogni tanto (musicalmente parlando!), un simile effetto non può che farci bene (vi assicuro che nel brano cantato da Rike Bienert il paradiso è davvero a portata di mano).
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11/12 MAGGIO 2019 FIERA DI VERONA
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