Progress ottobre 2019

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MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 140 - ANNO 2019

EURO 5,00

ROMAEUROPA 2019

Roma si colora d’arte

PASSIONE IN MARE

Barcolana 50+1 NUOVA MOBILITÀ

Noleggio a lungo termine: presente e futuro

SOCIALGNOCK

SMAU MILANO

IDENTITÀ DIGITALI

RICCARDO CAMANINI

Storia di una community La caduta dell’impero dei like

L’innovazione è “aperta” La mia filosofia in cucina



EDITORIALE

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE PER TUTTO LO STIVALE La Festa del Cinema di Roma torna ad animare la capitale con una dieci giorni di proiezioni e anteprime esclusive: dal 17 al 27 ottobre, la “città sacra” del cinema italiano stende il suo tappeto rosso per ospitare artisti del calibro di Bill Murray e Wes Anderson, per una quattordicesima edizione che intende stupire e regalare forti emozioni. Ma anche Milano promette di coinvolgere e “innovare”: torna infatti dal 22 al 24 ottobre Smau Milano, l’evento di riferimento nei settori innovazione e digital per le imprese e i professionisti italiani. Un altro capoluogo invece, questa volta quello partenopeo, ospiterà un’altra occasione di riflessione e di approfondimento: il convegno di Etica delle Professioni, che il 17 ottobre, presso la sede dell’ODCEC di Napoli, farà il punto della situazione sul difficile rapporto che intercorre tra principi etici e ordini professionali. Questi sono solo alcuni degli appuntamenti che troverete in questo numero di Progress: come ogni mese, scopriteli con noi. Franco Del Panta



MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

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NUMERO 140 ANNO 2019

EURO 5,00

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SCENARI CONTEMPORANEI

IL GRANDE GIOCO DELLE COALIZIONI

IMPRESA ITALIANA

A SMAU MILANO L’INNOVAZIONE È “APERTA”

38 IDENTITÀ DIGITALI

LA CADUTA DELL’IMPERO DEI LIKE

26 IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

DEFAULT 8.0

28 FOOD BUSINESS

L’HAMBURGER CHE METTE D’ACCORDO TUTTI, O QUASI

34 I V O LT I D E L B U S I N E S S

STORIA DI UNA COMMUNITY

44 RISORSE (DIS)UMANE

COSA CI INSEGNA “IT” SULLE RISORSE UMANE

48 ARTE CAPITALE

ROMA SI COLORA D’ARTE

64 ICONIC

ROBERTO CAVALLI: LO SPIRITO SELVAGGIO DETTA LE NUOVE REGOLE DELLO STILE

70 LE FORME, L’ARTE

SU AL NORD, I MIGLIORI MUSEI DI OSLO

54 IN SALA

GEMINI MAN

74 VITE DA CHEF

LA MIA FILOSOFIA IN CUCINA


Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

94 ALLA GUIDA CON ASG

LA MOBILITÀ DEL DOMANI

98 PASSIONE IN MARE

BARCOLANA 50+1

80 PROFESSIONISTI OGGI

ETICA E BUSINESS: LA RIVOLUZIONE POSSIBILE

84 N U OV A M O B I L I T À

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE: PRESENTE E FUTURO

Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010

Progress n°140 / ottobre 2019 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, R. Cavrioli, B. Vecchiarelli, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina, R. Giasi, Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it Cover Fatoumata Diawara © Aida Muluneh

90 A BORDO

LA STORIA DEI MOTORI RIVIVE A PADOVA

Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l. Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.



Il rock si fa in 1000 Un excursus musicale nella storia del rock, uno stadio gremito, una grande folla che canta e batte a tempo le mani. Sembrerebbe un normale concerto, come molti se ne vedono e come molti ai quali avete già partecipato. Ebbene, questo concerto non è come tutti gli altri. Sì perché, in questo caso, il palco è un campo da calcio allestito per l’occasione e in grado di accogliere qualcosa come 1000 musicisti. È lo straordinario caso della Rockin’1000, la band musicale itinerante made in Italy che è diventata famosa in tutto il mondo grazie alla sua curiosa, quanto numerosa, partecipazione di performer di varie nazionalità che si esibiscono live. Un progetto musicale tutto italiano, nato in Emilia Romagna dall’idea di Fabio Zaffagnini, ex geologo marino, che anni fa coinvolse 1000 musicisti per chiedere ai FooFighters di tenere un concerto a Cesena. La band accettò e, di fatto, favorì l’ascesa della Rockin’1000 che recentemente è uscita dai confini nazionali sino ad arrivare a Parigi e Francoforte, due date che nella scorsa estate hanno registrato un’importante partecipazione di pubblico (tanto da contare oltre 70.000 persone). Il fenomeno musicale è talmente forte che, presto, diventerà anche un film distribuito nei cinema. Nel 2020 infatti uscirà la pellicola che racconta la nascita, la formazione e lo sviluppo di questa band diventata famosa in tutto il mondo. Alessandro Creta

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PARIGI CELEBRA IL GENIO ITALIANO

L’ARTE CONTEMPORANEA SI RACCONTA

Il 2 maggio del 1519 si spense il più brillante genio mai avuto nella storia: Leonardo da Vinci.

Ancora pochi giorni all’apertura della 46esima Foire Internationale d’Art Contemporain di Parigi, meglio conosciuta come Fiac.

In Italia, come nel resto d’Europa, numerose esposizioni organizzate hanno omaggiato i 500 anni dalla morte dello scienziato, ingegnere, L’edizione 2019 della fiera francese pittore che più di tutti ha saputo sorapre le porte il 17 ottobre al Gran prendere per lungimiranza. L’attesa Palais promettendo al pubblico più grande è per l’annunciata mostra un’accurata selezione delle migliori by Stefano Valentini al Louvre di Parigi, in programma dal gallerie internazionali specializzate 24 ottobre e per una durata di quattro in arte moderna e contemporanea: mesi. L’intenzione del Louvre è quella di riunire sotto lo 197 le gallerie aderenti, per un totale di 29 paesi rapstesso tetto il maggior numero di opere di Leonardo: una presentati tra cui Costa d’Avorio e Iran, al loro debutto grande esposizione, forse la più importante di sempre, in fiera. Forte la presenza di opere europee, francesi e che vedrà accanto ai cinque capolavori della collezione americane: di ritorno 9 degli espositori principali della del museo parigino altre 120 opere tra dipinti, disegni, scorsa edizione, ovvero Lisson, Nara Roesler, Contemmanoscritti, sculture e oggetti del geporary Fine Arts, Hunt Kastner, Campoli Presti, Tomio nio toscano provenienti da diverse Koyama, Galerie Papillon, Sprovieri e Baronian Xippas. tra le più importanti istituzioni muOltre alla Main Section, un altro segmento atteso è seali in Europa e negli Stati Uniti. Lafayette, dedicato agli artisti e alle gallerie emergenti e L’obiettivo è quello di documenal quale non partecipa nessun artista italiano. Tuttavia il tare e presentare in un modo tricolore è ben rappresentato negli stand con più artisti, mai visto prima, la particolare dove spiccano le opere di Monica Bonvicini, Francesco tecnica pittorica dell’artista, Arena e Giorgio Andreotta Calò. Mentre Alighiero Boma anche l’approccio alla coetti è tra le star italiane dello stand di Tornabuoni Art noscenza del mondo da uomo e Lucio Fontana e Agostino Bonalumi sono tra quelle curioso e libero. di Mazzoleni. Spazio poi al design, con numerose www.louvre.fr gallerie: Jousse Entreprise, Galerie Kreo, Laffanour - Galerie Downtown, Eric Philippe e Galerie Patrick Seguin, ma anche alla Fiac Hors les Mur, ovvero la mostra di opere d’arte all’aperto, in spazi pubblici emblematici della città, pensata per presentare sculture e installazioni ad un pubblico vasto: Jardin des Tuileries, Place de la Concorde, il Musée national Eugène Delacroix e Place Vendôme. www.fiac.com

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“La cultura è l’energia pulita del nostro paese.” Emmanuele F. M. Emanuele La Fondazione Cultura e Arte, diretta emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, opera nella diffusione di iniziative culturali, sulla base Emmanuele dell’assunto che l’arte e la cultura – nelle loro F. molteplici forme e manifestazioniEmmanuele – svolgano un F. La Fondazione Cultura e Arte, diretta ruolo di primo piano nella formazione emanazione della Fondazione della coscienza collettiva, annullando La Fondazione Cultura e Arte, diretta Terzoe Pilastro – Internazionale, opera le differenze appianando i della conflitti, a favore emanazione Fondazione nella diffusione di iniziative culturali, sulla base dell’inclusione sociale e del dialogo costruttivo Terzo Pilastro – Internazionale, opera dell’assunto che l’arte e la cultura – nelle loro nella diffusione di iniziative culturali, sulla base molteplici formeche e manifestazioni – svolgano un dell’assunto l’arte e la cultura – nelle loro ruolo di primo piano nella formazione molteplici forme e manifestazioni – svolgano un della di coscienza collettiva, annullando ruolo primo piano nella formazione le differenze e appianando i conflitti, a favore della coscienza collettiva, annullando dell’inclusione sociale e del dialogo costruttivo le differenze e appianando i conflitti, a favore

fra i popoli. La Fondazione è attiva nel campo delle arti visive e dell’attività espositiva,della multimedialità, dell’editoria, della musica, della poesia e della promozione ed organizzazione M. Emanuele di convegni e think tank. I progetti realizzati M. Emanuele accrescono l’offerta culturale attuale fravalorizzano, i popoli. Laattraverso Fondazione è attiva nel campo e specifici interventi, arti visive e dell’attività espositiva,della ildelle patrimonio artistico-culturale non solo fra i popoli. La Fondazione è attiva nel campo multimedialità, dell’editoria, della musica, della nel nostro Paese, con uno sguardo particolare delle arti visive e dell’attività espositiva,della poesia e della promozione ed organizzazione al Mediterraneo e all’Oriente. multimedialità, dell’editoria, della musica, della di convegni e think tank. I progetti realizzati poesia e della promozione ed organizzazione accrescono culturale attuale di convegni l’offerta e think tank. I progetti realizzati e valorizzano, attraverso specifici interventi, accrescono l’offerta culturale attuale ile patrimonio non solo valorizzano,artistico-culturale attraverso specifici interventi, nel nostro Paese, con uno sguardo particolare il patrimonio artistico-culturale non solo al all’Oriente. nelMediterraneo nostro Paese,e con uno sguardo particolare

“La cultura è l’energia pulita del nostro paese.” “La cultura è l’energia pulita del nostro paese.”

dell’inclusione sociale e del dialogo costruttivo

al Mediterraneo e all’Oriente.

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LONDRA DA BRIVIDI

Altri, molti, luoghi infestati sono visitabili. Sarà possibile sentire le urla del fantasma di Catherine Howard. quinta L’autunno è arrivato. Le temperature calano, le giornate moglie di Enrico VIII giustiziata nel si accorciano: che Halloween 1542, nella galleria stregata di Hampton abbia inizio. Court o assistere a uno spettacolo al Theatre Royal Drury Lane, il teatro più Londra, con i suoi 19,09 milioni di infestato di Londra, o ancora lasciarsi visitatori e il suo recente e meritato travolgere dal viaggio adrenalinico del terzo posto nel Global Destinations London Ghost Bus Tours. Cities Index 2019, è di certo tra le Immancabile un consiglio per tutti i by Stefano Valentini destinazioni più interessanti per fan di Harry Potter che per Halloween celebrare questa festa che, come al sono invitati a visitare il Making of Harry solito, si districa agevolmente tra sfilate in costume e Potter; per l’occasione gli ospiti potranno approfondire giochi per i bambini, nel ripetersi della celebre formula la conoscenza delle Arti Oscure e dopo aver appreso la “ricattatoria” del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto). giusta tecnica cimentarsi, grazie a un’esperienza interattiva, Il luogo da cui partire è certamente il London Dungeon, in un duello contro un Mangiamorte. Dimostrazioni che dove in realtà è 31 ottobre tutto l’anno: attraverso spettacoli regalano ai visitatori la possibilità di imparare come sono ed effetti speciali si rivivono macabri pezzi di storia, come state dirette le scene di battaglia nei film del piccolo mago, il grande incendio di Londra, la peste e la storia di Jack il tutto prima di fare una passeggiata all’interno degli studi lo Squartatore. Rimanendo in tema, all’Old Operating della Warner Bros. Theatre si potrà rivivere l’inquietante storia della chirurgia Londra offre molto anche ai più piccoli. La meta ideale del XIX secolo. Se invece si vuole trascorrere in “relax” è senza dubbio il London Sea Life. Qui l’acquario si la serata, in compagnia di una buona pinta di birra, si può trasforma nel luogo dove la Strega del mare chiede aiuto ai scegliere uno dei tanti pub stregati della capitale, come The bambini per aprire i tesori custoditi nel suo scrigno e per Grenadier, The Spaniards Inn e The Viaduct Tavern. proteggere il mare dai pericoli incombenti.

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BERLINO COGLIE L’ATTIMO

aggiornarsi sui più recenti prodotti, servizi e tecnologie sul mercato inoltre, non c’è occasione migliore di questa, Per la serie “scatta che ti passa”, partecipando, ad esempio, alla “Berlin Berlino fa il bis con la seconda Photo Week Conference” (12 ottobre) edizione della “Berlin Photo e ascoltare dal vivo i grandi esperti di Week”. arti visive, photo editors e fotogiornalisti. Oppure alla “tPIC The Professional Dal 10 al 13 ottobre, la capitale tedesca Imaging Conference”, sponsorizzata da farà da sfondo (è proprio il caso di brand come Canon, Nikon, Leika, Olymdirlo) all’evento dedicato alla fotograby Beatrice Vecchiarelli pus, Panasonic, CEWE e ovviamente fia più atteso dell’anno, con una serie EyeEm. Quest’ultima è un vero colosso variegata di appuntamenti sparsi per della tecnologia che, fino ad oggi, è riuscito a riunire sulla la città. Si tratta di una manifestazione volta a celebrare sua piattaforma più di 18 milioni di fotografi. I curiosi, non l’amore per l’arte del “carpe diem” per eccellenza e a interessati agli aspetti per così dire - didattici dell’evento, riunire fotografi, videomaker, registi, produttori creativi, possono visitare la mostra gratuita al Kraftwerk (11-13 otimprenditori digitali, professionisti e dilettanti del settore. tobre), nella quale saranno esposti i lavori di maestri della Si tiene ogni anno in varie città del mondo e Berlino, in rifotografia come Thomas Hoepker, Sven Marquadt, David tardo, sta cercando di colmare in fretta il gap che la separa Lachapelle, Olaf Heine, Justine Laufer e molti altri ancora. dalle altre. Nel programma di questa edizione sono previPer un’esperienza trasversale, divertente e adatta ai visiste passeggiate fotografiche per le strade della capitale, tatori di tutte le età, il posto giusto è “The Funplace” dove masterclass, incontri e dibattiti con i leader dell’industria sperimentare i nuovi dispositivi fotografici, condividere fotografica. In particolare c’è molta attesa per la cerimonia post sui social network e osservare da vicino installazioni annuale dell’EyeEm Award (da leggere “I am”), durante la fotografiche di ogni sorta. I biglietti e tutte le info si trovano quale verranno presentati i vincitori delle dieci categorie sul sito ufficiale della Berlin Photo Week, intanto prepariain concorso, nonché sarà rivelato il nome del fotografo moci a scattare. dell’anno. A seguire, avrà luogo un party esclusivo. Per www.berlinphotoweek.com

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La vacanza inizia dove finiscono i pensieri DIVERTITI IN SICILIA AL VERDURA RESORT

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BUON COMPLEANNO AMERICA

I COSPLAY INVADONO LA GRANDE MELA Amanti dei fumetti,appassionati di anime giapponesi e supereroi, nerd di tutto il mondo tenetevi forte: il Comic Con è tornato.

Il nuovo continente celebra il Columbus Day con la storica parata lungo la Fifth Avenue.

La festa nazionale americana Non è un evento qualsiasi, ma intitolata a Cristoforo Colombo è l’evento da segnare in agenda. Nel la più grande manifestazione al vasto Javits Convention Center di by Beatrice Vecchiarelli mondo dedicata alla cultura italoNew York, dal 3 al 6 ottobre, si terrà, americana. Ha luogo ogni anno il una fantasmagorica manifestazione secondo lunedì di ottobre in onore dello sbarco del dedicata al mondo di manga, graphic novels, navigatore genovese sul continente. È stata istituita videogames, film e giochi. Un appuntamento con come festa federale nel 1934, ma sembra che tale cadenza annuale che non ha mai mancato un’edizione evento venisse commemorato in forma non ufficiale dal 2006, anno in cui fu istituito. già durante il periodo coloniale. Al NY Comic Con 2019, ci si potrà esibire in pazzi Facciamo un passo indietro. Correva l’anno 1492 e karaoke con canzoni in inglese o giapponese tratti Colombo, salpato da Palos de la Frontera (Spagna), dai più famosi anime, oppure sfoggiare incredibili raggiungeva dopo due mesi di navigazione l’isola costumi di serie tv come “Overwatch” e “Legend Of di San Salvador. O meglio sbarcava - stando Zelda” al NYCC Official Cosplay After Party (5 alle sue convinzioni geografiche - nelle ottobre). Entrambi gli eventi sono riservati Indie. Le atrocità che seguirono all’eclatante ai maggiori di 21 anni. Da non perdere scoperta sono note e costituiscono ancora gli incontri con gli ospiti speciali: Tom oggi il motivo per cui quattro Stati non Hiddleston, ovvero il mitologico dio Loki riconoscono questa festività: Sud Dakota, (fratello di Thor) dei film della Marvel, Oregon, Alaska e Hawaii. In ogni caso, Charlet Chung, Christopher Eccleston con nomi diversi, il “Columbus Day” da “Doctor Who”, molti doppiatori viene onorato in diversi Paesi, dalla Disney, grafici e scrittori. Spagna all’Argentina, il “Dia de la Nelle dozzine di stand allestiti, si Raza”, dal Messico al Cile. Tra tutti gli potrà inoltre fare scorta di gadget appuntamenti però la grandiosa sfilata e chincaglieria varia per veri fan. I di New York sulla Quinta Strada resta biglietti possono essere acquistati sempre la più attesa. Per quest’anno è sul sito ufficiale. Che abbia inizio fissata al 14 ottobre. la festa. www.newyorkcomiccon.com

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L’ESPERIENZA GOURMET È AD ALTA QUOTA Cenare con 50 metri di vuoto tra la sedia e il terreno, con una vista mozzafiato sui vigneti della Franciacorta, sui panorami della Sardegna o della Costiera Amalfitana. Questa è l’offerta elettrizzante proposta da EnjoySky che, la scorsa estate, ha inaugurato l’emozionante iniziativa nel parco di Villa Bernese a Passirano (Brescia), città natale di Nicola Maffessoli, fondatore della società e da anni nel campo della ristorazione. Gli ospiti prima vengono fissati a sedili ergonomici, quindi una gru gigante solleva il tavolo da venti posti sino in cielo dove gli chef preparano davanti agli occhi dei commensali le loro prelibatezze. Maffessoli, ispirato da una struttura simile notata durante un viaggio nel Nord Europa, ha deciso di creare un progetto 100% Made in Italy e itinerante, per essere proposto nei paesaggi più suggestivi del Bel paese. Presto, infatti, EnjoySky offrirà lo stesso servizio in

by

Costiera Amalfitana, sul Lago di Como e in Sardegna. Maffessoli spiega così il successo della sua iniziativa: “Inizialmente ci siamo rivolti agli chef di alcuni famosi Giorgio Migliore ristoranti di Brescia, che hanno cucinato direttamente sulla piattaforma sospesa, sotto gli occhi degli ospiti. Siamo rimasti sopraffatti dalle richieste di prenotazione e abbiamo dovuto dire di no a molte persone che avrebbero voluto provare questa esperienza, ma la riporteremo presto in altri posti con panorami altrettanto straordinari. ” Naturalmente questa indimenticabile esperienza non è consigliata a chi soffre di vertigini. Ideale, invece, per quanti sono alla ricerca di una vera scarica di adrenalina. I più temerari potranno perfino ruotare i sedili di novanta gradi per scattare selfie e fotografie mozzafiato, immortalandosi magari catturando un suggestivo tramonto a 50 metri di altezza.

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Il Terzo Pilastro su scala internazionale per un nuovo sviluppo sociale, economico e culturale.

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall’osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l’area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia. Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo. www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it


NICCOLÒ FABI. IL RITORNO NEITEATRI

20 dicembre - Vicenza - Teatro Comunale (Biglietti Esauriti) 21 dicembre - Vicenza - Teatro Comunale «Una chiave si gira e le luci 10 gennaio - Bologna - Teatro del quadro si accendono. La EuropAuditorium vibrazione della macchina e 11 gennaio - Firenze - Teatro Verdi del suo conducente, il momento prima che le ruote inizino a girare. 12 gennaio - Torino - Teatro Colosseo L’eccitazione e l’incognita che 13 gennaio - Genova - Teatro Politeama regala ogni movimento quando Genovese ci allontana da qualcosa e ci 19 e 20 gennaio - Roma - Auditorium by Giorgio Migliore avvicina a qualcos’altro.....» Parco della Musica 21 gennaio - Napoli - Teatro Augusteo È stato lo stesso Niccolò Fabi a svelare al pubblico con 22 gennaio - Bari - Teatro Team un video teaser la data di uscita e il titolo del suo nuovo 24 gennaio - Ancona - Teatro Le Muse album con queste parole. A 3 anni e mezzo di distanza 29 gennaio - Bergamo - Teatro Creberg da “Una somma di piccole cose”, album che ha segnato 30 gennaio - Parma - Teatro Regio un punto fondamentale per la sua ventennale carriera, I biglietti per le date del tour sono disponibili in Niccolò Fabi torna con “Tradizione e tradimento”, il prevendita sul sito di Ticketone e nei punti vendita e nuovo disco di inediti in uscita venerdì 11 ottobre. prevendita abituali . È un percorso artistico incentrato sulla ricerca della libertà espressiva quello che in questi anni ha inseguito il cantautore romano. Più di 80 canzoni, 8 dischi di inediti, 2 raccolte ufficiali, 1 progetto sperimentale come produttore, 1 disco di inediti con la super band FabiSilvestriGazzè, 2 Targhe Tenco per “Miglior Disco in Assoluto” (vinte per i suoi ultimi due album): tanta musica, tanta sperimentazione e un avvicinamento sempre più evidente alla musica d’oltreoceano. Il nono disco in studio da solista di Niccolò Fabi, in uscita per Universal Music, sarà affiancato da un ritorno live nei teatri, a ben due anni di distanza dal concerto-unico al PalaLottomatica di Roma per festeggiare i suoi primi 20 anni di carriera. IL TOUR 1 dicembre - Ravenna - Teatro Dante Alighieri 2 dicembre - Milano - Teatro Degli Arcimboldi 8 dicembre - Pescara - Teatro Massimo 10 dicembre - Cosenza - Teatro Rendano 12 dicembre - Catania - Teatro Metropolitan 13 dicembre - Palermo - Teatro Golden 19 dicembre - Trento - Auditorium Santa Chiara

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NALE FIERA INTERONDAOZTIO I T DEI PR RI TA EN M LI A O R AG EO N A R DEL MEDITER

a Fiera di Ro1m 9-10-11- 2019 Novembre 2 NIZZATA DA:

IDEATA E ORGA


A ROMA UN VIAGGIO TRA POMPEI E SANTORINI Alle Scuderie del Quirinale prende vita un confronto straordinario fra i due siti antichi, accomunati da un’identica fine. Due interi insediamenti umani furono seppelliti dalle eruzioni, con i loro ideali, il loro credo, le loro culture.

by Guglielmo Collina

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Il tema della catastrofe e della rinascita è il protagonista a Roma, dove presso le Scuderie del Quirinale i visitatori saranno guidati in un sorprendente percorso a ritroso nel tempo che li immergerà nella Storia, nella Sorpresa e nel Buio, nella Bellezza. Dall’11 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 verrà raccontata, con la mostra “Pompei e Santorini. L’eternità in un giorno”, una storia che parte da lontano ma che arriva fino a noi senza perdere nulla della sua potenza e del suo significato. La storia di Pompei, sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., è protagonista del nostro immaginario con la sua classica e silenziosa imponenza; altrettanto incredibile è la storia di Akrotiri, insediamento minoico sull’antica isola di Thera (oggi Santorini) che, 1700 anni prima della città campana, sprofondò sotto la violenza dell’eruzione dell’omonimo vulcano ridisegnando per sempre la geografia del Mediterraneo. Affreschi, dipinti, ceramiche, oggetti quotidiani, reperti organici, calchi raccontano un mondo lontano che si specchierà e confronterà, nelle sale della mostra, con l’arte e le suggestioni che artisti moderni e contemporanei hanno dedicato ai temi affrontati. Come tanta arte e letteratura ci hanno raccontato, a Pompei il presente e il passato si uniscono nell’evocazione di una vita drammaticamente interrotta da una tragedia, quella del 79 dopo Cristo, ancora velatamente presente. Una storia folgorante, un racconto affascinante attraverso l’arte e la storia, un viaggio che, a millenni di distanza, continua a togliere il fiato. www.scuderiequirinale.it

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BEST ITALIAN WINE AWARDS 2019 Sono stati premiati lo scorso settembre i 50 migliori vini d’Italia, selezionati dal comitato internazionale di BIWA – Best Italian Wine Awards per la classifica creata nel 2012 da Andrea Grignaffini e Luca Gardini.

by Marco Bertollini

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Le 50 etichette sono state selezionate nel corso dell’estate attraverso tasting alla cieca dalla giuria internazionale composta da alcuni fra i maggiori esperti di vino al mondo e dai due fondatori del premio. Sul podio 2019, al primo posto, Bolgheri Sassicaia DOC 2016 di Tenuta San Guido (Toscana), seguito da Barolo Monvigliero DOCG 2015 di Burlotto (Piemonte) e da Terminum Gewürztraminer vendemmia tardiva Alto Adige DOC 2016 della Cantina Tramin (Alto Adige). Assegnati anche gli Awards, premi speciali fuori classifica: Premio vino promessa a Fattoria La Vialla con Barricato Bianco - Toscana IGT 2017 – Toscana, Premio vino da uve autoctone rosso a Podere Giodo con Giodo - Brunello di Montalcino DOCG 2014 – Toscana, Premio vino da uve autoctone bianco a Vigne Marina Coppi con Fausto - Colli Tortonesi Timorasso DOC 2015 – Piemonte, Premio vino pop a Tenuta Marino Terra Aspra - Matera Primitivo DOP 2013 – Basilicata, Premio vino alfiere del territorio a Podere Forte Petrucci Melo - Orcia DOC 2016 – Toscana, Premio innovative marketing strategy all’Istituto Trentodoc – marchio collettivo territoriale spumante trentino e Premio miglior Sommelier a Valentina Bertini - Wine Manager Gruppo Langosteria – Milano. Anche i dati sulla raccolta 2019 fanno ben sperare per l’elevata qualità delle future produzioni, con le prime stime che parlano di un totale di 46 milioni di ettolitri di vino e con l’enoturismo ancora in crescita per numeri e servizi.

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IL GRANDE GIOCO DELLE COALIZIONI Il governo Conte bis al banco di prova delle regionali. A fare da apripista, tra alleanze nuove e vecchie, l’Umbria con il voto previsto per il 27 ottobre

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| SCENARI CONTEMPORANEI |

“Manifestazione di popolo”: è sotto questa insegna che sembra essere tornato il sereno tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Sotto l’insegna di “una grande giornata di orgoglio italiano” prevista per il 19 ottobre a Roma che vedrà nuovamente fianco a fianco, con grande sfoggio di tricolore, i due leader dell’opposizione. Ma al tavolo di coordinamento si è parlato anche d’altro e soprattutto delle regionali in Umbria, primo grande test per il centrodestra che si presenterà unito nel sostenere Donatella Tesei, già Presidente della Commissione permanente Difesa del Senato in quota Lega. L’altro territorio comune, e già annunciato, sarà la battaglia contro la legge elettorale proporzionale, o meglio quella che per ora si configurerebbe come una riforma del Rosatellum in senso proporzionale attraverso la cancellazione della quota di collegi uninominali e l’introduzione di una soglia di sbarramento più alta dell’attuale 3%. Una misura prevista dal patto M5S-PD che, superfluo dirlo, servirebbe ad arginare il consenso finora raccolto da Matteo Salvini - secondo i sondaggi ancora leader del primo partito - e dalla eventuale coalizione allargata agli altri partiti di centrodestra. Ma il 27 ottobre anche la stessa alleanza giallorossa sarà chiamata a misurarsi, quanto meno a livello locale, con le reazioni dell’elettorato. Finora la strada non è stata priva di ostacoli, con non poche titubanze nella scelta del candidato alla presidenza. Alla fine il nome scelto, rigorosamente tra le fila delle liste civiche, è quello di Vincenzo Bianconi, imprenditore di Norcia, alla guida della Federalberghi Umbria, volto della ricostruzione post-terremoto. Sarà interessante capire se il mite affiatamento finora dimostrato basterà a convincere il fumantino elettorato grillino ormai abituato a ben altri toni e campagne mediatiche. Impossibile cancellare dalla rete, e dalla memoria dei più, i tanti, infiniti post sullo scandalo sanità che ha visto l’arresto del segretario del PD dell’Umbria Gianpiero Bocci e dell’assessore regionale alla Salute e coesione sociale Luca Barberini, per non parlare del sempreverde “e allora il PD?”. Una prematura Il grande gioco delle coalizioni è scomparsa ancora tutta da elaborare e che accende il dibattito tra in realtà un lungo percorso iniziato, i banchi di governo su quale sia il almeno in casa 5 Stelle, già da tempo, miglior modo per traghettare la già dallo scorso febbraio per la precisione, delicata alleanza parlamentare da dopo la cocente sconfitta in Sardegna. Montecitorio alle elezioni locali, soprattutto alla luce di altri importanti appuntamenti previsti tra la fine dell’anno e la primavera 2020, Calabria, Emila-Romagna e Toscana in testa. Il grande gioco delle coalizioni è in realtà un lungo percorso iniziato, almeno in casa 5 Stelle, già da tempo, dallo scorso febbraio per la precisione, dopo la cocente sconfitta in Sardegna. Gli iscritti approvarono allora, ancora scossi dal feroce sorpasso della Lega, alcuni cambiamenti allo statuto tra cui la possibilità di formare coalizioni con liste civiche alle elezioni locali. Come si cambia (per non morire). Martina Morelli | 25 |


| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

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DEFAULT 8.0 Mentre Mauricio Macri cerca di arginare l’avanzata populista, in Argentina è emergenza alimentare. E arriva anche il default numero 8...

Se è vero che all’economia argentina non si è mai guardato con serenità o fiducia, è altrettanto vero che nelle ultime settimane lo scenario si è fatto ancora più complesso, connesso com’è all’andamento della campagna elettorale e all’appropinquarsi del voto. Un passo indietro. Dal 2009, quando l’allora presidente Cristina Kirchner lo ha introdotto, il sistema delle “primarie simultanee obbligatorie” (“PASO”) ha reso obbligatorio per tutti i partiti che intendono partecipare alle elezioni presidenziali presentare almeno un candidato e per tutti gli elettori recarsi alle urne, pena il pagamento di una sanzione. I candidati vengono così introdotti formalmente a campagna elettorale inoltrata in quelle che a ragione vengono definite piuttosto come “pre-elezioni”. Quelle di agosto, ad esempio, hanno consegnato nelle mani del presidente uscente Mauricio Macri un’amara sconfitta, superato nettamente dall’avversario Alberto Fernandez, candidato della coalizione peronista d’opposizione. Frente de todos, rappresentata da Alberto Fernandez appunto e guidata dell’ex presidente Cristina Kirchner ha raccolto 10,6 milioni di voti (48,86%), mentre l’alleanza Macri-Miguel Angel Pichetto di Juntos por el cambio ha ottenuto 7,2 milioni di voti (33,27%). Se sulla carta le primarie erano nate con l’intento di un’apertura democratica nella selezione dei candidati e nel sistema dei partiti, nella pratica si sono rapidamente trasformate in una prova generale di elezioni, con tutto quelle che ne consegue. L’11 agosto un sistema economico già sfiancato e vacillante, reduce da settimane di mercati turbolenti, ha ricevuto il colpo di grazia. Tradotto: crollo della moneta, aumento dei prezzi e Macri costretto ad approvare un decreto che ristabilisce i controlli sui capitali. Misure straordinarie che saranno valide fino a fine anno per

limitare la possibilità per i privati di vendere pesos e farne calare ulteriormente il valore. Nello specifico le persone fisiche non potranno acquistare valuta estera per importi superiori ai 10 mila dollari nè potranno fare trasferimenti di fondi dai propri conti bancari verso l’estero per una cifra superiore a 10 mila dollari al mese. Inoltre, le società argentine dovranno chiedere l’autorizzazione della Banca centrale dell’Argentina (BCRA) per acquistare valuta estera e per trasferire all’estero i propri utili, mentre le imprese esportatrici dovranno cambiare in peso argentini i dollari ottenuti all’estero vendendo i loro prodotti e dovranno farlo entro 5 giorni lavorativi o entro 180 giorni dall’esportazione dei prodotti, con una forte restrizione al credito. Per Macri questa è stata l’ennesima marcia indietro, l’ennesimo riavvicinamento a quelle misure già adottate dalla presidente Cristina Kirchner durante la crisi del 2012 e da lui stesso ripudiate in una delle sue prime azioni presidenziali del 2015, che prevedeva proprio l’abolizione dei controlli sui capitali per limitare l’acquisto e la vendita della valuta nazionale e fare di nuovo rotta verso riforme economiche liberiste. Ma i numeri parlano chiaro: secondo l’INDEC (Instituto Nacional de Estadística y Censos de la República Argentina) nel 2018 l’economia del Paese ha subito una contrazione del 2,5%, l’inflazione ha raggiunto il 47,6% e la disoccupazione è salita al 9,1%, con il livello medio dei salari (calcolato rispetto al dollaro nordamericano) sceso del 50% in tre anni. L’ultimo dato sul livello di povertà nel Paese si attesta al 32%, in pratica quasi 2 milioni di nuovi poveri e il 7% della popolazione in condizioni di indigenza. Anche l’ONU ha diramato dati allarmanti rispetto alla «grave» precarietà alimentare che attanaglia il paese: 5 milioni di persone (su un totale di circa 40 milioni di abitanti) mangiano da nessuna a una volta al gior| 26 |


| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

no. È per questo che il Senato ha approvato la legge che decreta l’emergenza alimentare nel Paese fino al 2022 e che prevede un aumento del 50% delle risorse destinate a rispondere alla crisi, 10mila milioni di pesos fino alla fine dell’anno a disposizione di ogni tipo di cucine comunitarie e mense popolari. Un’emergenza su cui aveva già posto l’accento anche la Chiesa argentina che aveva reclamato un’azione di governo «di fronte al severo aumento di indigenza, povertà e disoccupazione e all’aumento indiscriminato dei prezzi degli alimenti del paniere di base» dovuti proprio alla caduta del valore del peso argentino, alla contrazione dell’economia nazionale e al contemporaneo aumento del costo della vita. È il default numero 8 dall’indipendenza del Paese, secondo del nuovo millennio. Martina Morelli

Mauricio Macri, Presidente dell’Argentina dal 2015

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L’HAMBURGER CHE METTE D’ACCORDO TUTTI, O QUASI Beyond Meat, la startup californiana che ha già rivoluzionato il mondo del fast food e della ristorazione più classica, approda in Italia. Tra i sostenitori di questo ambizioso progetto anche Bill Gates e Leonardo Di Caprio

22 ingredienti presenti nel Beyond Meat in modo Che cos’è Beyond Meat? Un prodotto 100% veda poter rispondere sia alle accuse sia alle richieste getale che per colore, sapore e consistenza è del di un pubblico crescente di consumatori. I risultati tutto identico alla carne, tanto da aver convito comunicati dai nutrizionisti parlano di un prodotBurger King e recentemente anche KFC ad to classificato come da consumare “sometimes”, inserire nel loro ventaglio di scelte il Burger e esattamente come un hamburger di manzo. Alcuni il Fried Chicken Beyond. di questi nutrizionisti hanno apprezzato la massicLa strategia adottata dall’azienda negli ultimi mesi cia presenza di fibre, doppia ha incrementato molto la sua rispetto all’hamburger di visibilità: distribuire i propri carne vera, mentre tutti hanprodotti a catene di ristoranno concordato sul fatto che ti da tempo consolidate sul I risultati comunicati dai nutrizionisti l’elaborazione non equivalga mercato e mantenere il brand parlano di un prodotto classificato necessariamente a un’acceoriginale sembra essere la socome da consumare “sometimes” zione negativa, sono infatti luzione vincente. Questo unito prodotti elaborati anche alla forte popolarità di due burro di arachidi, formaggio, degli investitori della prima yogurt e altri alimenti che ora: Bill Gates e Leonardo di generalmente consideriamo sani e abitualmente Caprio. consumiamo. Il pubblico sembra apprezzare molto e, forse, la cosa Ma quali sono questi 22 ingredienti? Alla base della non è piaciuta ad alcuni pezzi grossi: non si sono ricetta di burger, beef, salsicce, polpette e qualsiasi fatte attendere le prime (ovvie) critiche alla “carne altro prodotto firmato Beyond Meat troviamo farina finta”, additata come prodotto malsano. Smentite di piselli e barbabietola - quest’ultima con lo scopo immediatamente sia dall’azienda produttrice sia da di conferire il colore rosso sangue. Contrariamente Business Insider che ha approfondito la questione a quanto si possa immaginare non contiene soia affidando a quattro nutrizionisti la valutazione dei | 29 |


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vori, per la maggior parte in difficoltà nel cambiare il e tantomeno glutine. Vi starete chiedendo che futuro loro regime alimentare e nel dire addio al sapore della possa avere un prodotto simile in un Paese come l’Itacarne. Quindi, perché non provare? I prodotti Beyond lia, ricco di tradizioni e ricette in cui malvolentieri si Meat inoltre non contengono colesterolo, antibiotici e accetta l’uso di prodotti diversi dagli originali. ormoni, che spesso si trovano in grandi concentrazioni La strada per Beyond Meat non è certamente semplinella carne proveniente da allevamenti intensivi. ce, un conto è sostituire l’hamburger in un panino, un Per concludere, questi prodotti possono riscuotere un altro sostituire il guanciale in una amatriciana… Sarà grande successo anche tra chi ha a cuore l’ecologia, interessante scoprire se nei prossimi mesi la startup motivo che ha convinto Di Caprio a spingersi tra i vorrà approcciare in modo più aggressivo alla cucina sostenitori. Non tutti sanno che tra le maggiori cause italiana oppure se si limiterà a essere una valida alterdei cambiamenti climatici ci sono proprio gli allevanativa al barbecue domenicale o poco più. menti intensivi, colpevoli di un meccanismo che pesa Tra i primissimi ad aver azzardato l’uso del Beyond sull’ambiente in modo significaBurger, l’hamburgeria WellDone di tivo: deforestazione per utilizzo Bologna che dal 23 settembre 2018 Questi prodotti possono riscuotere di campi da coltivare per nutrire lo ha introdotto nel menù di tutti i un grande successo anche tra il bestiame, desertificazione suoi ristoranti come alternativa a chi ha a cuore l’ecologia, motivo a causa dell’uso di prodotti quello di manzo. Mentre le Beyond chimici che garantiscono nel Polpette è possibile assaggiarle da che ha convinto Di Caprio breve termine il raccolto, uso di Paulpetta, a Monza. Certi di un a far parte delle fila di sostenitori OGM, consumi enormi di enerprogressivo aumento di consumo, gia e risorse idriche… Insompotremo presto toglierci la curiosità ma Beyond, tra le altre cose, rappresenta un modo di di assaggiare questa “non carne al sapore di carne”. pensare e un’alternativa valida che potrebbe scardinare Espressione non casuale, visto che l’azienda, presso questo meccanismo e aiutare nella politica di salvai supermercati, richiede che i suoi prodotti vengano guardia dell’amata Gaia. esposti nei reparti della carne proprio perché punta Stefano Valentini a conquistare l’attenzione ed il consenso degli onni-

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FERRAGNI CHI? ESPLODE L’ERA DEI MICRO-INFLUENCER

anno all’86%. E stando agli ultimi studi, i macro influencer da almeno un milione di follower hanno un tasso di engagement molto più basso rispetto ai nano da cinquemila: meno del 2% Chiara Ferragni ama definirsi contro una media del 5-7%. “Un post “imprenditrice del web”. Lei è di un influencer locale costa poco, da l’emblema di come il mondo degli qualche decina a qualche centinaio influencer sui social network, in di euro”, fanno sapere da JustX. “A particolare su Instagram, abbia parità di budget, si coinvolgono più generato business enormi. utenti reali e localizzati nel territorio Le imprese guardano con by Marco Bertollini sommando piccoli influencer in una interesse a queste realtà, ma spesso il problema sono i budget strategia omnichannel che non rivole i reali effetti dei post: dentro community gendosi al costosissimo vip di turno”. troppo vaste non è facile trovare clienti reali. Il modello sembra funzionare. Sono già oltre mille gli influencer iscritti al portale e alcune aziende hanno già Da queste esigenze è nata nel Trevigiano JustX Srl, una individuato il loro “megafono” social locale. nuova azienda composta da tre giovanissimi under 30. Loro sono Mariaisabella Musulin, 28enne di Trieste, www.trovainfluencer.com Omar Rossetto, 28enne di Fonte ed Enrico Pastrello, 29enne di Treviso. Tutti e tre professionisti del marketing e dei social media, si sono conosciuti negli uffici di Velvet Media e adesso hanno deciso di avviare una nuova esperienza di business. Sono infatti i primi in Italia ad aver unito nano e micro influencer in un’unica piattaforma digitale, www.trovainfluencer.com, geolocalizzando e targetizzando ognuna delle piccole star del web in una sorta di “catalogo” nel quale le aziende possono trovare il loro “local influencer” a budget contenuto in base alle nicchia di interesse: food, travel, fashion e così via. Il sito è on line da qualche giorno in versione beta per la fase di raccolta degli influencer, dal 15 novembre sarà operativo anche per le aziende. I numeri alla base del fenomeno sono importanti. Solo in Italia, infatti, sono 19 milioni gli utenti attivi ogni mese su Instagram, social di riferimento per www.trovainfluencer.com, che però opera anche con altri social network. I piani di marketing che sfruttano la forza degli influencer sono saliti nell’ultimo | 32 |



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STORIA DI UNA COMMUNITY A tu per tu con Lorena Di Stasi, co-founder di #socialgnock oggi punto di riferimento della community femminile online al grido di “Women Ignite Relationship”.

Socialgnock è oggi una delle community più vitali Quello appena trascorso è stato un mese cruciale e amate di Facebook in Italia: come è iniziata la per una delle community Facebook più affermate sua storia? e influenti del panorama attuale: è partito infatti Il gruppo Facebook socialgnock è stato fondato nel 2013 socialgnock On Tour, l’evento on the road organizzato da me e Valentina D’Amico, quando i social network dal gruppo social omonimo, scelto dal Facebook Cominziavano a diffondersi rapidamente in Italia. Sentivamo munity Leadership Program e forte di un messaggio allora l’esigenza di fare efficacemente sintetizzato nel pay off rete e riunire le donne “Women Ignite Relationship”. italiane che iniziavano a 6 città italiane in 11 giorni per “La community è cresciuta lavorare in questo settore. portare lungo la Penisola le idee e in maniera esplosiva, è diventata La community è cresciuta gli stimoli di un gruppo che aggrega un punto di riferimento per le donne in maniera esplosiva, si circa 16.000 iscritte. Socialgnock che vogliono collaborare è sviluppata diventando nasce su Facebook nel 2013, grazie un punto di riferimento all’intuizione delle fondatrici Lorena e acquisire nuove competenze” per le donne che vogliono Di Stasi e Valentina D’Amico. Lorena Di Stasi collaborare e acquisire Al di là dei numeri – 1.200 post, nuove competenze ma 25.000 commenti e oltre 400 nuove anche supportarsi in ogni ambito della vita di tutti i iscritte al mese – la community ha contribuito a creare giorni dalla famiglia al tempo libero. Ben presto quindi in maniera concreta e solida legami, amicizie, collaboraè diventata il punto di riferimento della community zioni, sostegno, lavoro. online femminile per ogni genere di argomento. Ne abbiamo parlato con la co-founder Lorena Di Stasi. | 34 |


| I VOLTI DEL BUSINESS |

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| I VOLTI DEL BUSINESS |

Quali sono i valori che regolano il buon andamento e lo sviluppo della community? Il nostro payoff racchiude in pieno quelli che sono i nostri valori da sempre “Women Ignite Relationship”. Siamo riuscite a creare questo grazie alla pratica del #nolink: nella community bisogna scriversi e parlarsi, perché l’obiettivo principale è sviluppare relazioni, non pubblicare un link e scappare. “100% supporto” è il nostro primo valore, per la costruzione di sostegno e supporto reciproco. “Zero Barriere” unire ogni iniziativa e passione delle donne italiane, delle donne che vivono in Italia e delle donne italiane che vivono all’estero. “Easytudine” che è il nostro modo ironico e rilassato di comunicare, il nostro tone-of-voice.

C’è poi l’avventura di socialgnock On Tour: come si articola e quale obiettivo intendete raggiungere con questo format? La potenza del gruppo è stata fin dai primi giorni quella di connettere le donne sia online che offline. In questa epoca più che mai c’è bisogno di incontrarsi localmente e fare “networking a km0”. Questo tour darà il via ad un nuovo capitolo del gruppo. Socialgnock on Tour ha lo scopo di creare ulteriori possibilità di incontro per la community, condividere di persona i nostri valori e sviluppare nuovi legami. Ma soprattutto sarà un passo importante per la creazione di nuovi spin-off locali sull’onda di quelli già avviati nel 2018 nel Regno Unito, dedicato alle donne italiane che vivono all’estero, e nel 2019 a Roma. È inoltre l’occasione per annunciare tante belle novità fra cui il “socialgnock Coworking Day”. Secondo Facebook il futuro è nelle community: che ruolo intende giocare socialgnock per i prossimi anni nell’ecosistema digitale? La mission di Facebook è quella di dare il potere alle persone di costruire community e riunirle, una mission che è nel DNA del movimento socialgnock sin dal primo giorno in cui abbiamo aperto. E forse per questo motivo siamo state scelte da Facebook per il Community Leadership Program da due anni. Elisabetta Pasca

In un momento storico delicato, soprattutto per quanto riguarda il tema dell’empowerment femminile, quanto è importante una community come la vostra e quale valore aggiunto può mettere in campo? Da gruppo Facebook a community, a movimento: questa è l’evoluzione che abbiamo vissuto in questi anni grazie ai valori che ci hanno contraddistinto sin dall’inizio. Abbiamo davvero distrutto le barriere che etichettavano noi donne come incapaci di collaborare, dimostrando che 16.000 donne possono convivere insieme per creare progetti incredibili. Dal 2013 sono nate collaborazioni di lavoro tra freelance, sono state aperte start up e nuove aziende tra membri del gruppo, nate amicizie e realizzati tanti incontri e amicizie. Quando ci si incontra tra socialgnock sembra di conoscersi da sempre, si respira bella fiducia che al giorno d’oggi è un dono prezioso. Lorena Di Stasi, co-founder di Socialgnock

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| IDENTITÀ DIGITALI |

LA CADUTA DELL’IMPERO DEI LIKE Il like, come oppiaceo della generazione social, è sparito già da qualche mese su Instagram o meglio, è stato nascosto. Menlo Park starebbe pensando di rimuoverlo anche da Facebook...

oggetto del piacere nascosto in un cassetto con cui colGià da qualche tempo Menlo Park, ovvero la sede tivare il proprio onanismo senza che gli altri accendano centrale di Facebook e delle sue acquisite, ha avla luce. Per “proprio”, ovviamente, si intende quello di viato una piccola rivoluzione su Instagram. Il conFacebook/Menlo Park che, come immaginerete, mai cetto è semplice: poiché la piattaforma è diventata un potrebbe sognarsi di mettere davvero da parte il suo ricettacolo di influencer dai numeri irraggiungibili per i principale strumento del successo, ovvero il tasto like. comuni mortali onde evitare che gli utenti si scoraggino Eppure, a guardare più a fondo, la ricercatrice Jane dal pubblicare a causa della scarsità di consensi, si taglia Manchun Wong ha scovato, all’interno semplicemente la testa al toro rendendo del codice dell’app Facebook per Anil loro numero “invisibile”. Certo, poco droid, alcune istruzioni che, se attivate, importa che in realtà Menlo Park non Perché, diciamocelo, potrebbero ricreare su FB la medesima abbia mai trovato il modo di lucrare sulla i like non sono spariti, situazione in corso su Instagram negli figura degli influencer, che tramite una sono semplicemente ultimi mesi. Facebook stessa, per altro, piattaforma terza (Instagram per l’apdiventati invisibili. su domanda diretta del noto e rispettapunto) riescono a guadagnare senza che to portale TechCruch ha placidamente la piattaforma si becchi un centesimo... ammesso che sì, esiste la possibilità ma questa è un’altra storia. che questo accada sicché, anche su Facebook, in via del Tralasciando la questione meramente finanziaria, lo tutto sperimentale, si potrebbe fare in modo che l’unico scopo dichiarato è quello di incoraggiare i più a non a poter ancora visualizzare il numero preciso di like e perdere la voglia di essere creativi a causa del numero “reaction” ottenuti sia l’autore del post... e Facebook dei like. Non solo, si vuole scoraggiare il principio di un ovviamente. “ottimismo assoluto”, per cui il mondo si calcola in base Sviluppato nel 2007 sulla piattaforma FriendFeed (poi alle referenze positive. Una manovra lodevole, se vista divorata e digerita dallo stesso Facebook), il tasto like da un certo verso ma subdola se la si vede dal verso esordisce su Facebook il 9 febbraio 2009 su esplicita esattamente opposto. Perché, diciamocelo, i like non volontà di Zuckerberg e da lì per la piattaforma fu sono spariti, sono semplicemente diventati invisibili. Un | 38 |


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la svolta. Tendenzialmente il like ha valenza per due motivi: un piacere puramente personale ed uno più squisitamente aziendale. Il primo è molto semplice, ed è quello che più facilmente si ripercuote sui singoli. Sia su chi lo mette che su chi lo riceve. Chi mette like mostra approvazione, fascinazione e, probabilmente, ambisce all’emulazione se si parla dei follower di profili di altissimo livello. È il principio base degli influencer, i cui like definiscono il gradimento del pubblico e su cui poi è stato strutturato il relativo business. Sono il corrispettivo delle views di YouTube o, se siete un po’ più titubanti verso il social, potreste intenderlo come il numero di letture di un articolo online (definizione stretta ma ci perdonerete). Qui si passa alla questione aziendale. Un like è vendibile in tanti modi, dal più banale “ricevo molti like e dunque sono influente” a strategie più subdole di comprensione del pubblico e del cliente: un dato prodotto tra tanti riceve like, dunque è più gradevole, dunque è più plausibile possa essere venduto. Scavando più a fondo, si può capire chi ha messo quel like e forse anche il perché, passando ulteriormente in rassegna i diversi segmenti di mercato. Oggi una fetta di like, non importa quanti siano, può dirci età, etnia, sesso, posizionamento geografico e soprattutto tracciare uno spettro di preferenze sociali e merceologiche, confermandosi un eccellente strumento di analisi del pubblico e delle sue preferenze che, se adeguatamente utilizzato, permette con un investimento minimo di sviluppare una pubblicità mirata, martellante ed efficiente. Qui sta il trucco, perché il fatto che il like ci sia

ma non si veda può essere lesivo solo per il primo tra i due contendenti, ovvero il pubblico, che nel business degli influencer vede così crollare, di punto in bianco, la matrice numerica alla base del gradimento: il numero. Il numero visibile, che definisce “chi è più influente di chi”. Per le aziende, per quelli che mercificano in dati, Facebook non ha affatto chiuso i battenti, restando una piattaforma che, come da fondazione, mette al centro del suo mondo le informazioni personali a 360°, ad uso e consumo del business pubblicitario, fatto di campagne interne e, più raramente (e tristemente) della diffusione di pacchetti di dati a terze parti. Eliminare il like può stare bene più o meno a tutti, tranne a chi ovviamente non campa di “influence” ma, ne siamo certi, saranno certamente una minoranza di cui, tutto sommato, Facebook sentirà di poter fare a meno, visto l’aumento potenziale di contenuti che gli utenti potrebbero caricare rispetto al passato, ovvero a quando “erano uno tra i tanti nessuno”. Un esperimento curioso, sicuramente un grande trucco sociale, che cerca di far credere al mondo che l’impero dei like è crollato, archiviato per sempre nel ricordo di un tempo in cui esisteva una differenza tra popolari ed impopolari, oggi tutti allo stesso piano, se non per motivazioni che stanno al di fuori della piattaforma e che, dunque, alla piattaforma interessano poco, almeno agli occhi di chi la guarda tra una pausa caffè e l’altra. Ma l’impero dei like non crolla. L’impero cambia, si riorganizza, e quando ritorna colpisce ancora. Raffaele Giasi

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LINDT ITALIA: DUE NUOVE NOMINE PER MARKETING DIRECTOR E SALES DIRECTOR Lindt Italia,parte del gruppo svizzero Lindt & Sprüngli – leader mondiale nella produzione di cioccolato premium – ha annunciato le nomine di Francesca De Marco come nuovo Sales Director e Francesca Bernasconi come nuovo Marketing Director.

DANIELE FAORO È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI GUANDONG

by Marco Bertollini

Francesca De Marco entra a far parte del Gruppo Lindt & Sprüngli nel 2006 nel team Marketing. Grazie all’ottimo lavoro svolto, dal 2013 ricopre il ruolo di Marketing Director. In questa funzione contribuisce con professionalità e passione alla crescita dell’Azienda, ottenendo eccellenti risultati in termini di crescita di quota di mercato e di sviluppo della marca. Il ruolo di Marketing Director è quindi affidato a Francesca Bernasconi. Francesca inizia la sua carriera in Lindt Italia nel 2009 come Product Manager all’interno del dipartimento Marketing e nel corso degli anni contribuisce con impegno e dedizione alla crescita e allo sviluppo dei prodotti più di successo di Lindt, quali Lindor e Gold Bunny. Parallelamente al ruolo nel marketing conduce anche un progetto di TPM office (filosofia nipponica adottata dall’azienda per perseguire il miglioramento continuo dei processi aziendali).

Francesca De Marco e Francesca Bernasconi | 42 |

Daniele Faoro è il nuovo AmministratoreDelegatodiGuandong, realtà italiana riconosciuta e apprezzata a livello europeo attiva nella produzione e distribuzione di materiali per la stampa digitale e la comunicazione visiva, con un focus specifico sull’interior decoration e l’instore promotion.

Fondata nel 2007, l’azienda negli anni ha messo a segno una crescita esponenziale che oggi si traduce in 75.000 articoli movimentati/anno, 92% degli ordini evasi in 36 ore, 82% di richieste soddisfatte in 1 ora, 0,2% di reclami ricevuti nel primo semestre 2019; il tutto in 36 Paesi presidiati dal network distributivo costruito da Guandong. In occasione del passaggio del testimone al nuovo AD, Edoardo Elmi – fondatore di Guandong che rimarrà nel CdA con la carica di Presidente, ha commentato. “Siamo un’azienda italiana, orgogliosa di esserlo, che ha avuto il coraggio di uscire dai confini nazionali, costruendo nel tempo una reputation basata su knowledge consolidato, affidabilità, solidità finanziaria, voglia di innovare e sperimentare. Ora ci apprestiamo ad affrontare con la guida di Faoro un nuovo percorso aziendale altrettanto stimolante e ricco di sfide”.


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COSA CI INSEGNA “IT” SULLE RISORSE UMANE Per la maggior parte dei professionisti delle risorse umane, la giornata lavorativa non include la lotta contro clown cannibali, allucinazioni raccapriccianti e bulli psicopatici armati di coltello, ma piuttosto viene affrontata una battaglia giornaliera contro l’inefficienza e il disimpegno. Per questo motivo, gli stessi possono imparare molto dal romanzo IT di Stephen King (o dal film in due parti) grazie al Club dei Perdenti.

Lezione n. 1: un solo elemento tossico può portare grande scompiglio Come possiamo vedere nel romanzo e nel film, basta anche solo un bulletto alla Henry Bowers per rovinare l’estate del 1989 ai ragazzi di Derry. Non c’è nemmeno bisogno di scomodare Pennywise con i suoi poteri per capire che l’orrore si annida soprattutto dentro noi stessi. Se la situazione viene ignorata, perfino un unico dipendente dal comportamento tossico può avere un effetto simile nella propria azienda. Il comportamento tossico può presentarsi in diverse forme, tra cui la classica attitudine al bullismo, oppure la pretesa di privilegi ingiustificati, ma anche lo spettegolare e l’evitare le proprie responsabilità rientrano nei canoni del comportamento tossico. Gli effetti di questi atteggiamenti non sono per niente positivi, ed una ricerca della Harvard Business School ha scoperto che i dipendenti tossici possono trascinare vero il basso le prestazioni dei dipendenti normali – il che significa che le persone trattate da perdenti, alla fine lo diventano davvero. Ecco di seguito i risultati della ricerca: • l’80% dei dipendenti ha dovuto sprecare tempo in ufficio dovendosi preoccupare della maleducazione del collega tossico di turno;

• il 78% degli intervistati ha dichiarato che il proprio impegno nei confronti dell’azienda è diminuito a fronte del comportamento tossico dei colleghi; • il 66% ha dichiarato che le proprie prestazioni sono calate; • il 63% ha perso tempo nel cercare di evitare il collega tossico in questione. Il modo migliore per gestire un dipendente tossico è per prima cosa evitare di assumerne uno. Per cui il processo di recruiting risulta fondamentale. A volte purtroppo il meccanismo di selezione non funziona al meglio, per cui se notate dei comportamenti tossici nella vostra compagnia, cercate di mettere in atto le seguenti azioni per disinnescare future situazioni esplosive: • parlare con il dipendente per capire quale contesto ci sia alla base del comportamento dimostrato; • dare un feedback concreto e specifico e soprattutto offrire l’opportunità di cambiare prima che sia troppo tardi; • mantenere la situazione privata tra il dipendente e le Risorse Umane; • documentare accuratamente il comportamento incriminato ed il suo impatto sul business e capire se è il caso di mandar via il dipendente se non mostra segni di miglioramento o almeno la volontà di migliorare. | 44 |


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Lezione n. 2: essere diversi vuol dire essere forti Una delle cose migliori del Club dei Perdenti è che i suoi membri hanno tutti personalità diverse; questo è quello che li rende una squadra così eccezionale. La forza lavoro in azienda ha bisogno dello stesso tipo di diversità per fare al meglio il proprio lavoro. La diversità di pensiero, l’esperienza ed il diverso background aiutano un team a lavorare in modo più creativo e a prendere in considerazione molteplici prospettive quando si presentano Lezione n. 4: attenti al loop – cambiare non è mai nuove sfide di business. facile Eppure, assumere un gruppo di persone diverse le une dalle Crescere risulta difficile ai membri del Club dei Perdenti, altre non aiuta se non si sostiene la diversità attraverso perché significa cambiare. Andando via da Derry, i protagol’inclusione: i dipendenti devono sentirsi parte del business nisti si dimenticano dell’estate del 1989 e da grandi diventae dell’azienda. Un articolo di LinkedIn mostra i fattori che no esattamente gli adulti che li opprimevano quando erano possono aiutare i dipendenti a provare un senso di apparte13enni. nenza alla propria organizzazione. Questi fattori sono: In termini di organizzazione, si applica lo stesso principio. • venir riconosciuti per i risultati acquisiti; Se il cambiamento culturale non vien gestito, si rischia di • avere l’opportunità di esprireplicare vecchi comportamere opinioni liberamente; menti tossici e distruttivi. Il • sentirsi apprezzati per il cambiamento verso una granproprio contributo durante le de cultura aziendale avviene La diversità e l’inclusione riunioni; attraverso sforzi regolari e sono due parti dell’equazione. • sentirsi a proprio agio in consapevoli come ad esempio: La terza? È la comunicazione ufficio. • definire i valori fondamenBisogna individuare i punti tali dell’azienda per i nuovi di forza di ognuno dei propri assunti durante il processo di dipendenti e mostrare apprezonboarding; zamento per il contributo giornaliero che danno all’azienda. • riconoscere e premiare i comportamenti che si desidera incoraggiare nella forza lavoro; Lezione n. 3: gli amici si dicono la verità, quindi comu• fare in modo che il top management sia il primo a dimonicano bene strare i comportamenti desiderati; La diversità e l’inclusione sono due parti dell’equazione. • tenere sotto controllo la soddisfazione dei dipendenti; La terza? È la comunicazione. Ad esempio, possiamo vedere Concentrarsi sulla cultura aziendale manterrà il business nel film come la mancanza di comunicazione fra Beverly sulla strada giusta verso il successo negli affari. e Ben sia un ostacolo alla loro relazione romantica, oppure quando Mike nasconde al resto del Club cosa davvero sia richiesto per sconfiggere IT in maniera definitiva: solo L’AUTORE: ALESSIA CASONATO quando finalmente si riuniscono e condividono le giuste Group HR Operations Director presso SKS365 Malta Ltd, informazioni riescono a risolvere il problema. ha lavorato negli uffici del personale di Q8 Petroleum, Procter & Gamble, BNL, BNP Paribas, Philip Morris, Un’organizzazione in crescita può imbattersi in questo Bristol-Myers Squibb, Ministero dei Beni Culturali e stesso problema: più dipendenti significa anche una comuScuderie del Quirinale, potendo avere nicazione più lenta e più difficile. Come si può ovviare a esperienza diretta del meglio e del questo? Seguendo semplici suggerimenti: peggio delle risorse umane. È una dei pochissimi italiani a • utilizzare strumenti di comunicazione come chat, videopoter dire di essersi dimessa da chiamate e software di gestione; un posto pubblico per ritornare • offrire ai dipendenti l’opportunità di condividere ciò su nel settore privato e crede che cui stanno lavorando; la più letale arma di distruzione di massa siano i dipendenti • incoraggiare il feedback; scontenti. • tenere regolari incontri fra manager e forza lavoro. | 46 |



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ROMA SI COLORA D’ARTE Al via l’edizione 2019 del Romaeuropa Festival. Fino al 24 novembre la manifestazione coinvolgerà la Città Eterna con iniziative, spettacoli ed esibizioni di artisti provenienti da tutto il mondo.

anni il Romaeuropa si è sempre più aperto ai territori Torna anche quest’anno Romaeuropa Festival, extraeuropei ospitando artisti provenienti dal Canala manifestazione che inonda la Capitale con la da, dagli Stati Uniti, dalla Nuova Zelanda, dal Medio ricchezza del panorama artistico internazionale, e dall’Estremo Oriente, dall’Africa e dall’America del e riempie le sue strade con i colori delle arti più Sud.” L’edizione 2019 vedrà ben 377 artisti, provenienti incredibili che si possano trovare. da 27 paesi, susseguirsi sui 22 palcoscenici che saranno Giunto alla sua XXXIV edizione, il Festival promette messi a disposizione dal Comune, per un totale di 126 di essere ancora una volta quel calderone di ricchezza iniziative all’insegna della creatività. “Questi artisti, ci culturale e artistica che ha sempre affascinato i partespingono a scoprire la loro narrazione della realtà o le cipanti, tra artisti e performer, provenienti da tutto il loro fantasie come fossero tasselli della nostra stessa mondo. identità; un’identità che si Due mesi ricchissimi ed costruisce nell’interazione intensi, con un programma tra le molteplici forme, impoliedrico che travalica tutti Romaeuropa Festival: due mesi magini, emozioni, difficoltà i generi . Le aspettative sono del mondo in cui viviamo e molto alte, considerando le ricchissimi ed intensi, con un programma in cui siamo, volente o noeccellenti performance dell’epoliedrico che travalica tutti i generi lente, connessi” ha dichiarato dizione 2018, che ha registrato il direttore della Fondazione oltre 70mila presenze e una Romaeuropa, Monique Veimportante partecipazione di aute. Come filo conduttore, under 35. votato allo scopo di unire l’intera manifestazione, è Come affermato dal Direttore Generale/Artistico e Presidente della Fondazione Romaeuropa Fabrizio Grifasi stata scelta la parola “Landscape”: un invito a guardare Roma come una mappa, e tra le avanguardie e le realtà “Già nel 1986, il Festival nasceva con una programmache si succederanno nel corso della manifestazione zione estiva situata a Villa Medici e ideata da Monique l’arte che ne scaturirà potrà essere d’aiuto a formare Veaute coinvolgendo i vari direttori delle Accademie una nuova visione geografica del mondo. europee a Roma, nella convinzione che gli artisti fossero i migliori messaggeri dei cambiamenti della società e che rappresentassero la possibilità di un significativo Theo Mercier & Steven Michel scambio culturale con l’Europa e con il Mondo. Negli “Affordable Solution for Better Living”

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Il Romaeuropa Festival per iniziare ha avuto una doppia inaugurazione, che ha visto sul palco l’arte di Lia Rodrigues e Akram Khan, due indiscussi giganti della danza contemporanea. La prima ha animato il palco dell’Auditorium Parco Della Musica dal 17 al 19 settembre, mentre Khan si è esibito presso il Teatro Argentina dal 18 al 20 dello scorso mese. Dopo quest’inizio affascinante sui diversi palchi di Roma, per tutto ottobre e buona parte di novembre, si alterneranno performer di tutto il mondo in una sinergia di arti complesse che lascerà tutti senza fiato. Danza, teatro, scultura, musica e forse qualcosa di più, avranno tutti dalla loro parte i più grandi interpreti, provenienti da luoghi anche lontani, e per questo il Festival offrirà uno spettacolo in grado di soddisfare i palati più disparati. Solo per citare alcuni nomi dei numerosi artisti presenti, per quanto riguarda il mondo della danza, arte inaugurale di questa edizione, sono protagonisti al REF Bruno Beltrao e il suo “Grupo De Rua” all’Auditorium Parco della Musica con “Inoah”, e dopo ben 25 anni Roma riscoprirà William

Per tutto ottobre e buona parte di novembre si alterneranno performer di tutto il mondo in una sinergia di arti complesse che lascerà tutti senza fiato Forsythe, arrivato per presentare al Teatro Olimpico, il 30 e il 31 ottobre, “A quiet evening of dance”. Il teatro invece si occuperà di tematiche attuali, e i registi coinvolti proveranno a spiegare le difficoltà nel raccontare i problemi del mondo contemporaneo. Oltre alla realtà si schiudono paesaggi intimi, emozionali, fantastici come quelli disegnati dalla vertiginosa maestranza acrobatica e lirica di James Thierrée, primo tra i registi europei a rendere aulico il linguaggio del corpo circense radicandolo nella scrittura teatrale. Il suo Raoul, dal 2 al 6 ottobre al teatro Argentina, tra malinconia e romanticismo è un viaggio tra solitudine e abbandono, prigionia e liberazione, ombre e di luce. Le sculture digitali e le tribù del virtuale sono protagoniste ad inizio ottobre nella sezione “Digitalive” curata da Dall’alto: William Forsythe “A Quiet Evening of Dance”; Akram Khan “Xenos” © Jean-Louis Fernandez; James Thierrée Compagnie du Hanneton “Raoul” © Richard Haughton. Accanto: Chiara Taviani + Henrique Furtado Vieira “Stand still you ever-moving spheres of heaven”.

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Federica Patti. La programmazione degli eventi si concentra interamente dal 4 al 6 ottobre negli spazi dell’ex Mattatoio di Piazza Orazio Giustiniani. Tra gli artisti presenti nel programma segnaliamo Marco Donnarumma e Margherita Pevere, Jacopo Battaglia, Luca T.Mai, Massimo Pupillo e Lorenzo Stecconi di Zu, Mara Oscar Cassiani, Ultravioletto, Enrico Malatesta che esegue le musiche di Eliane Radigue, Maria Di Stefano, Franz Rosati e Sandra Mason. Saranno presentati i progetti realizzati in collaborazione con il premio “Re:Humanism” e l’Accademia RUFA. Presenti anche due guest star: il performer e coreografo giapponese Hiroaki Umeda e la promessa dell’elettronica internazionale Nicolas Jaar. Opere luminose e digitali saranno, infine, quelle pensate dagli artisti Gyula Várnai e Quiet Ensemble sulle linee architettoniche della Sala Santa Rita di Roma. Per la musica invece, i numerosi concerti spazieranno dalla classica al jazz, portando nella Capitale nomi di spicco come Alsarah and the Nubatones e J.P Bimeni con i The Black Belts, oltre che Abdullah Miniawy al fianco del jazzista Erik

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Truffaz. È la londinese Rambert Company, invece, a portare in scena, il 17 novembre all’Auditorium Parco della Musica, gli “events” coreografati da un altro maestro della danza come Merce Cunningham grazie al riallestimento curato dalla sua ex danzatrice Jeannie Steele con le musiche live di Philip Selway dei Radiohead. La serata finale del 24 novembre prenderà possesso di tutte le sale dell’Auditorium, dove si esibiranno decine di artisti, tra i quali Ryuichi Sakamoto, che al fianco di Alva Noto presenterà “Two”. Insomma, questi sono solo pochissimi dei 377 artisti che prenderanno parte al Romaeuropa Festival, ma già si può comprendere come la manifestazione sia pronta a stravolgere le vostre certezze e portare tra le strade e gli edifici della città una nuova scossa di vita fatta di arte, creatività ed un pizzico di pensiero visionario. Appuntamento quindi a Roma per un’esperienza che stravolgerà i vostri sensi. Per info e programma romaeuropa.net Sveva Riva

Hiroaki Umeda “Median + Intensional Particle (adapted version)” © s20

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www.nseexpoforum.com

10-12 DICEMBRE 2019 Fiera di Roma

L’evento europeo dedicato alla space economy ed ai suoi trend topic: new mobility, data analytics, megaconstellations, pharma & medicine, cyber security, robotics, agricultural optimization and ecological maintenance, geolocalization, new moon, venture capital. Un’opportunità unica di crossed fertilization attraverso i principali interlocutori mondiali, le authority dello spazio, le aziende protagoniste, le realtà innovative

organizzato da

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GEMINI MAN Ang Lee raddoppia Will Smith in un thriller di fantascienza tutto volto alla sperimentazione tecnica

Sui cloni e il loro utilizzo la letteratura e il cinema di Sono trascorsi più di 20 anni da quando si è fantascienza hanno detto già molto e in questo senso i parlato per la prima volta di Gemini Man. Era il decenni passati dall’avvio del progetto pesano nono1997 quando la Disney affidò la regia del film a stante sia stato riscritto varie volte per aggiornarlo, Tony Scott, ma il progetto non andò mai in porto specie se poi si affrontano i meandri psicanalitici per la mancanza di una tecnologia adeguata a dell’incontro/scontro con sé stessi di cui Lee aumenta rendere credibile la visione di uno scontro tra un peso e profondità calcanuomo e il suo clone più giodo la mano sul rapporto vane di 30 anni. Negli anni padre/figlio, stratificando lo il progetto avrebbero dovuto “Gemini Man” racconta di un infallibile sguardo allo specchio con la dirigerlo Curtis Hanson o Joe cecchino che decide di andare in pensione. responsabilità dell’accudire Carnahan e interpretarlo attoQualcuno però non sembra essere qualcuno, qualcosa che Lee ri del livello di Harrison Ford, d’accordo e comincia a cercare di farlo già raccontò nel poco comChris O’Donnell, Mel Gibson, preso Hulk, da lui diretto nel Jon Voight, Nicolas Cage, fuori, scegliendo la più infallibile delle armi: 2003. Per il regista taiwanese Brad Pitt, Tom Cruise, Clint un sé stesso ragazzo naturalizzato americano, il Eastwood, Arnold Schwarvero scontro non è tra i due zenegger, Sylvester Stallone killer o tra il protagonista e e Sean Connery. Fin quando chi lo vuole morto, ma tra due modi differenti di essenel 2016, il progetto è passato a un altro baluardo del re padri, quello di Will Smith, costretto dagli eventi a cinema degli anni ’90, il produttore Jerry Bruckheimer, diventare genitore di sé stesso, e quello dell’inflessibile che ha trovato la tecnologia digitale adeguata, affidato la regia ad Ang Lee (Vita di Pi, La tigre e il dragone) e Clive Owen che adotta il primo clone e lo educa come un sergente amorevole. scelto Will Smith come protagonista. Gemini Man racÈ interessante notare come, sebbene sia portatore conta di un infallibile cecchino che decide di andare in di un senso paterno distorto e paradossale, Lee non pensione. Qualcuno però non sembra essere d’accordo riesca a non provare un po’ di affetto e di empatia e comincia a cercare di farlo fuori, scegliendo la più proprio per il “padre cattivo”, così come quella di infallibile delle armi: un sé stesso ragazzo, allevato dal Nick Nolte nel già citato Hulk era appunto una figura direttore di un oscuro programma scientifico. | 54 |


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tragica, non solamente malvagia. Con questi padri scienziati Lee evidentemente condivide il pionieristico amore per la sperimentazione scientifica, cosa che Gemini Man è anche prima di essere un film: un esperimento. Fin dal suo precedente film (lo sfortunato Billy Lynn - Un giorno da eroe), Lee ha cominciato a lavorare su una tecnologia di ripresa in cui i 24 fotogrammi al secondo diventano 120 cercando una fluidità

“Gemini Man” cerca di abbattere la frontiera tra la percezione dell’immagine cinematografica e quella della realtà: obiettivo evidente soprattutto nelle sequenze d’azione, a tratti stupefacenti.

dell’immagine in movimento che sia il più possibile avvicinabile alla visione dell’occhio umano, esaltata poi dalla stereoscopia in 3D, che già da Vita di Pi aveva titillato il suo gusto sperimentale. Gemini Man prosegue la ricerca su questi formati per cercare di abbattere la frontiera tra la percezione dell’immagine cinematografica e quella della realtà: obiettivo evidente soprattutto nelle sequenze d’azione, a tratti stupefacenti, soprattutto l’inseguimento motociclistico in Spagna. Altra frontiera da abbattere è quella del foto-realismo della computer grafica, cercando di rendere credibile un Will Smith ringiovanito Sotto: Ang Lee, Will Smith, Jerry Bruckheimer

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digitalmente, riportandone le fattezze a quelle che lo stesso attore aveva nei primi anni ’90 “clonandone” le movenze e la corporeità attraverso una tecnologia che aumenta la sensazione di avere a che fare con un’idea estetica e, diremmo, ontologica che guarda ai migliori videogiochi contemporanei. Lee e il suo nutritissimo comparto tecnico ci riescono quasi sempre: soprattutto nella definizione del viso durante i primi piani del clone, l’impressione è quella di aver fatto un salto nel tempo e di aver trasportato sul set lo Smith di Il principe di Bel-Air. A fronte di tutte queste frontiere più o meno abbattute, Gemini Man resta un film sbagliato e vecchissimo: perché se le risorse tecnologiche e le possibilità registiche hanno fatto passi da gigante che Lee e produttori hanno seguito, la regia e la scrittura sono rimaste ferme a quel 1997, portando su di esse tutto il peso degli anni, delle riscritture, dei passaggi di mano. Più che a un clone, Gemini Man assomiglia a un poco evoluto Frankenstein, uno di quei film che alla fine degli anni ’90 avrebbero fatto la felicità di un John Woo in trasferta americana (il perturbante dello specchio rotto e dei viaggi nel tempo e nella memoria, da Face/Off a Paycheck) e che invece oggi sembrano il residuato di un tempo e di un modo di intendere il cinema di fantascienza lontani. Ancora più lontani proprio perché apparentemente fondati sulla ricerca scientifica più sperimentale, come a bearsi del proprio senso teorico, come se il lavoro sulle immagini fosse il solo responsabile della riuscita di un film. Perché poi le immagini vanno montate, dando loro una forza che può anche essere indipendente dalla narrazione (qui debolissima), ma capace di imprimersi nello spettatore attraverso le sequenze, gli spazi, il senso o l’emozione. Gemini Man, tolti un paio di exploit quasi sporadici, di quelle immagini - che continuano a sembrare quelle di una soap opera, di una telenovela, di una videocamera deluxe come tutti gli esperimenti sulla velocità dei fotogrammi - sembra non sapere cosa farsene, cosa costruire, a chi rivolgersi né come. Restando un esperimento poco riuscito.

L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.

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Valentina Sorgato, a.d. di Smau

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A SMAU MILANO L’INNOVAZIONE È “APERTA” Nella 56ma edizione di Smau, a Fieramilanocity dal 22 al 24 ottobre, un evento al giorno sarà dedicato all’Open Innovation.

In questa edizione di Smau Milano punterete Smau si conferma come occasione ideale per molto sul tema dell’Open Innovation. Ma cosa l’incontro fra aziende e startup, luogo dove le si intende con questo termine? buone pratiche in fatto di imprenditoria fanno L’Open Innovation è la modalità attraverso cui le scuola. imprese, sempre più spesso oggi, fanno innovazione: Gli investimenti in startup innovative da parte di non più solo attraverso aziende consolidate sono in reparti Ricerca & Sviluppo crescita in tutti i settori ininterni, ma guardando dustriali: nel 2018 l’Osserva“L’Open Innovation è la modalità all’esterno delle mura torio ha registrato che 7.653 attraverso cui le imprese, della propria azienda, e imprese hanno investito in sempre più spesso oggi, trovando nelle startup e startup (+2.504 in due anni) fanno innovazione” nel relativo ecosistema di entrando nel capitale di 2.329 incubatori e acceleratori i giovani aziende innovative. partner ideali per l’avvio L’edizione 2019 sarà occasiodi nuovi progetti.Un’ane per analizzare l’andamenzienda può fare Open Innovation – e quindi lavorare to di questo trend. Tema centrale di questa edizione con le startup – in modi diversi: dall’organizzazione di Smau Milano sarà quello riguardante l’Open di hackathon alla co-progettazione di nuovi prodotti o Innovation. Un termine, anzi un mondo, che Smau servizi, alla collaborazione commerciale, fino alla defivuole veicolare per migliorare lo stato di salute nizione di rapporti stabili di fornitura. Le modalità più dell’imprenditoria italiana. “spinte” prevedono che l’azienda investa nella startup Ne abbiamo parlato con l’Amministratore Delegato di Smau, Valentina Sorgato, che ci ha aperto le porte – si parla allora di Corporate Venture Capital (CVC) – o addirittura la acquisisca completamente. dell’evento milanese. | 59 |


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Qual è il contributo che Smau vuole offrire per agevolare l’affermazione dell’Open Innovation all’interno del sistema impresa italiano? Condividere le esperienze in corso e facilitare la conoscenza tra i protagonisti dell’ecosistema. Non c’è niente di più efficace della testimonianza di chi sta già portando avanti strategie di Open Innovation. Attraverso momenti pubblici in stile “Smau Live Show” e tavoli di lavoro a numero chiuso, cerchiamo di favorire l’affermazione dell’Open Innovation coinvolgendo i diretti protagonisti delle imprese, nazionali e internazionali, affinché condividano le loro esperienze, le difficoltà superate e i primi risultati. Nell’appuntamento di fine ottobre sarà possibile ascoltare i casi di successo per voce dei diretti protagonisti di Ferrovie dello Stato, Leonardo, A2A, Mercedes-Benz, Dompé Farmaceutici e molte altre imprese che stanno portando avanti strategie di questo tipo.

Che situazione abbiamo in Italia riguardo l’Open Innovation? Siamo al passo con gli altri paesi europei? L’Open Innovation ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi due anni in tutta Europa: come Smau monitoriamo direttamente l’evoluzione del fenomeno a Berlino e a Londra, dove facciamo tappa con il nostro Roadshow. Tutte le principali aziende stanno ormai portando avanti la propria innovazione facendosi affiancare da abilitatori – incubatori o acceleratori – che le supportano nel far emergere le proprie esigenze di innovazione e nel soddisfarle facendo scouting di startup che offrano prodotti o servizi in linea con i fabbisogni dell’impresa. Easyjet, Marks & Spencer, Mercedes-Benz e Deutsche Telekom sono solo alcuni dei casi di successo che abbiamo incontrato nelle tappe estere del Roadshow e che hanno condiviso con noi le loro strategie di Open Innovation. In Italia il fenomeno sta avendo una forte accelerazione negli ultimi mesi, tanto che abbiamo deciso di analizzarlo assieme a Mind the Bridge in occasione dell’evento inaugurale di Smau, il 22 ottobre.

Smau, però, è anche molto di più. Cosa ci aspetta in questa edizione milanese?

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case sul 5G in ambito industriale, sanitario e per La prossima edizione di Smau sarà anche un momenla sicurezza dei cittadini, applicazioni di Artificial to di aggiornamento professionale sui temi cari oggi Intelligence, IoT e Realtà Aumentata per aiutarci a alle aziende: 250 workshop gratuiti da 50 minuti comprendere come la tecnologia può contribuire a che trattano dalle ultime best practice dal customer migliorare le performance della nostra azienda. journey agli impatti della blockchain nella comunicazione, dalle novità introdotte dal recente In Smau si punta molto sulle startup. Qual è il Cybersecurity Act agli utilizzi dell’Intelligenloro ruolo, e contributo, nel mondo del fare za Artificiale nelle imprese. impresa italiano? E poi gli Startup Safari: tour Le startup hanno oggi un guidati per settore di interesruolo fondamentale perché se, fra le eccellenze inno“Ogni anno, attraverso rappresentano un formidabile vative presenti in Fiera, per “agente di innovazione” per le incontrare le opportunità più il Roadshow Smau, presentiamo più imprese esistenti, che grazie adatte alla propria azienda. di 450 startup già pronte per il mercato” ad esse possono ampliare la Manifattura, Commercio e propria offerta di prodotti, Turismo, Sanità, Enti Locali, recuperare competitività sui Agrifood sono solo alcuni dei mercati internazionali, snellire tour che stiamo preparando processi interni o ottimizzare l’utilizzo delle risorse. per soddisfare le esigenze di tutti i partecipanti. Ogni anno, attraverso il Roadshow Smau, presentiamo Ma forse più di tutto sarà possibile “toccare con mano” più di 450 startup già pronte per il mercato, attive in quello che l’innovazione permette di fare oggi: use

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tutti i settori, con un prodotto o un servizio già disponibile. La formula con cui facilitiamo la presentazione delle startup alle imprese esistenti è quella dello speed pitching: 90 secondi di tempo per riuscire ad attirare l’interesse di un imprenditore o un manager. Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati con Smau Milano? Smau è l’appuntamento annuale in cui si va per incontrare nuovi partner in grado di soddisfare i propri fabbisogni di innovazione, imparare dai casi di successo di altre imprese e aggiornarsi sui principali trend del mercato. L’obiettivo è che diventi sempre più internazionale, allargando l’audience di imprese straniere che vengono in Italia per fare scouting di innovazione.

“Fare impresa in Italia vorrà sempre più dire competere con mercati internazionali”

Ci traccia un bilancio di questo 2019 e come vede il futuro prossimo del fare impresa italiano? Dal nostro osservatorio privilegiato, in questo 2019 abbiamo registrato un incremento del livello di attenzione delle imprese per l’innovazione, a tutti i livelli aziendali, pertanto il bilancio non può che essere positivo. Fare impresa in Italia vorrà sempre più dire competere con mercati internazionali, lavorare con una rete di partner e avere l’innovazione tra le proprie priorità. Appuntamento a Milano, Fieramilanocity, 22, 23, 24 ottobre dalle ore 9.30 alle 17.30. smau.it Alessandro Creta

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Roberto Cavalli sceglie i colori della natura più selvaggia e misteriosa per interpretare con spregiudicatezza e fascino lo stile maschile protagonista della giungla urbana. La stampa Marchito, ispirata all’opera di José Pedro Godoy e realizzata con avanzate tecniche digitali per la fedele riproduzione dei colori, rende indimenticabile e straordinario il classico suit. Giacca, camicia e pantalone diventano una sinfonia floreale declinata in toni più scuri per richiamare gli enigmi del sottobosco e l’arrembante vitalità che si nasconde tra le piante e i fiori. Un racconto impresso sul tessuto come le antiche leggende del passato diviene l’espressione più moderna ed evocativa per lo stile dell’uomo contemporaneo.

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Motivi e colori a contrasto designano il mood del parka in morbido shearling con cappuccio e ampie tasche frontali. Il modello nasconde una spumeggiante sorpresa, per vivere al meglio ogni imprevisto della giungla urbana: il capo è reversibile e si trasforma in un elegante parka impermeabile nero, completato da tasca patch in pelle con Bold C e da coulisse firmate, quasi fosse la divisa di un supereroe dalla doppia identitĂ ma dal glamour irresistibile. A sottolineare la sfumatura indomabile che caratterizza il marchio Cavalli, i pantaloni in stampa python, che riecheggiano un irriducibile desiderio di avventura e completano l’outfit con un tocco trasgressivo ma mai fuori luogo.

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L’abbigliamento è linguaggio: la scelta dei capi da indossare riflette una precisa grammatica dello stile, in grado di mostrare al meglio l’approccio alla vita di chi la declina. Anche nelle combinazioni apparentemente più classiche e tradizionali, l’uomo Cavalli sa di poter attingere a un guardaroba che emana sempre e comunque sensualità e sicurezza. Il coat ampio in fantasia zebrata imprime energia e personalità alla mise giocata sui toni chiari, enfatizzando il dettaglio stylish dei pantaloni bianchi dal taglio morbido e dalla texture animalier, per arrivare poi alle sneakers strutturate e ultramoderne, che riprendono la stampa del cappotto, in un gioco di rimandi e richiami perfettamente equilibrato e d’effetto.

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Stampe animalier, pelli pregiate e tecniche di lavorazione all’avanguardia: ecco il mix di eccellenza che determina il successo e il carattere delle collezioni del brand Cavalli. La casa di moda fiorentina non teme di confrontarsi con le sfide del presente e dimostra costantemente coraggio nel dare la sua personalissima interpretazione dello streetwear, sempre dotato di un tocco di eleganza peculiare. Il bomber a doppia zip, con fasce laterali a contrasto, tra cui spicca la pregiata fantasia heritage jaguar a impreziosire le maniche e i lati del busto, è un urlo deciso che riecheggia nelle strade, per diventare poi voce flautata, dall’allure selvatica e incantatrice al tempo stesso.

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La pelle, punta di diamante della produzione firmata Roberto Cavalli, è protagonista di un total look esemplare in ogni suo aspetto, dal taglio netto dei capi che lo compongono al contrasto basic ma risoluto dei colori. Il giubbino multitasca nocciola, dal colletto nero a punta e abbottonatura dritta con clip in acciaio, vivacizzato da un foulard animalier, si combina ai pantaloni slim fit a contrasto, black per la parte superiore e caramel per quella inferiore, e agli stivaletti in pelle nera lucida. L’outfit è potente e intrigante, pur nella pulizia e semplicità di linee e colori. Roberto Cavalli lascia il segno, anche quando sceglie, almeno in apparenza, la strada del “less is more”. Elisabetta Pasca

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SU AL NORD, I MIGLIORI MUSEI DI OSLO Graziosa e genuina, in quel modo sorprendente tipico delle capitali del nord Europa, Oslo col suo mix di tradizione e sperimentazione non ha niente da invidiare alle colleghe più gettonate.

La sua posizione, alla fine di un fiordo circondato da montagne e colline, è uno dei suoi punti di forza, insieme all’efficienza dei trasporti e alla bellezza dei tesori che custodisce gelosamente. A tal proposito, ecco elencati i migliori musei da visitare nella capitale norvegese:

Oltre a Munch, la Galleria Nazionale raccoglie opere di Picasso, Cézanne, Van Gogh, El Greco, Rubens, di esponenti del Die Brücke e di importanti pittori norvegesi e scandinavi.

Galleria Nazionale Basterebbe citare uno solo dei capolavori custoditi nella Galleria Nazionale di Oslo, il più famoso, per riuscire a convincere anche i più reticenti da visitare questo scrigno dell’arte. Si tratta dell’arcinoto “Urlo” di Edvard Munch, il quale diciamolo - si trova in ottima compagnia. Nel museo sono stati raccolti, infatti, lavori centrali nell’evoluzione del pittore norvegese (“Pubertà”, “La danza della vita”), fatta di ritratti, paesaggi e scene di vita urbana popolate da personaggi mostruosi che l’hanno incoronato come uno dei maestri dell’Espressionismo. Oltre a Munch, la Galleria raccoglie opere di Picasso, Cézanne, Van Gogh, El Greco, Rubens, di esponenti del Die Brücke (E. Nolde in primis) e di importanti pittori norvegesi e scandinavi. Per gli appassionati di Munch è raccomandata la visita anche del Munch Museet. | 71 |


| LE FORME, L’ARTE |

Museo delle navi vichinghe Sulla penisola di Bygdøy, un’area a Ovest del centro città, si trovano alcuni dei più interessanti e rinomati musei di Oslo. Tra questi il più caratteristico è il Vikingskipshuset, la casa-museo delle navi vichinghe, nel quale sono conservate grandi e piccole imbarcazioni (alcune praticamente intatte), slitte, reperti funebri, sculture in legno, carri e attrezzi di vario genere, provenienti da diverse zone della Norvegia. Qui rivive il popolo dei guerrieri del Nord, risplende la cultura di quegli abili navigatori scandinavi, i Vichinghi, noti per essere stati i primi a colonizzare l’America settentrionale e per aver solcato, con le loro grandi navi, mari e fiumi dell’emisfero boreale.  Le tre star del museo sono la Tune, la Oseberg e la Gokstad: tre imbarcazioni utilizzate per scopi esplorativi e militari - in lingua norrena “dreki” - tra le meglio conservate al mondo. Ciò si deve al fatto che furono utilizzate come tombe per i loro ricchi proprietari al fine di traghettarli nel regno dei morti, corredate da tutto ciò che poteva essergli utile nell’al di là: armi, gioielli, monete, vestiti, utensili e anche animali. Museo del Popolo Norvegese Il Norsk Folkemuseum sfugge all’accezione classica di museo: è un’esperienza, un viaggio nel tempo e nello spazio. Ripropone, infatti, attraverso una serie di esposizioni permanenti e temporanee, i costumi tradizionali, forme d’arte popolare e testimonianze della cultura sami (quella che noi chiameremmo dei lapponi). In una vasta area all’aperto - siamo sempre sulla penisola di Bygdøy - ci si può immergere invece nella vita rurale e urbana della Norvegia, camminando tra edifici (abitazioni, fattorie, magazzini, chiese) medievali, rinascimentali - come i resti della seicentesca Christiania - fino agli anni 2000. Questo museo invita a riflettere i suoi visitatori sul concetto stesso di “casa” perché non si tratta soltanto di una costruzione inanimata creata per rispondere alle esigenze materiali dell’uomo, ma di un corpo vivo. Una fonte di informazioni sul clima, sulle abitudini sociali e alimentari dei suoi inquilini, su come sia cambiato nei secoli il modo di interagire con la natura e sulle forme di organizzazione civile di un popolo. Storia e folklore si mescolano mirabilmente dando la possibilità anche a coloro che provengono da realtà molto diverse di conoscere le radici della cultura norvegese. | 72 |


| LE FORME, L’ARTE |

Astrup Fearnley Museet Il Museo Astrup Fearnley ospita in tre padiglioni una singolare collezione d’arte moderna e contemporanea, a cui si aggiungono una serie di esposizioni temporanee, nella zona di recente costruzione Tjuvholmen. Oltre alle bizzarre opere custodite al suo interno, è interessante osservare l’architettura firmata da Renzo Piano, che ricorda una sorta di barca con tanto di vela (la copertura in vetro) e alberi, perfettamente integrata nell’ambiente marittimo circostante. È da attribuirsi all’architetto nostrano anche l’adiacente Sculpture Park. La visita al museo è di forte impatto, presentando opere davvero al limite della comprensione, estreme e suggestive, che non possono proprio lasciare indifferenti e per questo si dimostra essere incredibilmente unico nel suo genere.

Per gli appassionati di paleontologia, il Museo di Storia Naturale deve essere una sorta di paradiso terrestre: si va dagli scheletri dei dinosauri a specie rarissime di fiori e piante, dai minerali di ogni forma e colore ai fossili, ad esemplari di animali da tutto il mondo. Museo di Storia Naturale All’interno del vasto Giardino Botanico dell’Università di Oslo, nel quartiere Tøyen, si trova il Museo di Storia Naturale, costituito da una sezione dedicata alla zoologia, alla botanica e alla geologia. Per gli appassionati di paleontologia, questo luogo deve essere una sorta di paradiso terrestre: si va dagli scheletri dei dinosauri a specie rarissime di fiori e piante, dai minerali di ogni forma e colore ai fossili, ad esemplari di animali da tutto il mondo. Le serre, le piccole cascate e i laghetti disseminati nel parco, le sculture che fanno capolino tra la vegetazione e l’atmosfera edenica regnante, rendono questo luogo un’oasi in pieno centro città Beatrice Vecchiarelli

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| VITE DA CHEF |

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| VITE DA CHEF |

LA MIA FILOSOFIA IN CUCINA Riccardo Camanini, del ristorante Lido 84 di Gardone Riviera, è stato insignito del premio “One To Watch” durante l’ultima edizione del World’s 50 Best Restaurant. Abbiamo parlato con lui della sua cucina che affonda radici solide nella storia e nella filosofia Se non fosse diventato uno chef, forse, Riccardo Camanini lo avremmo visto dietro qualche cattedra a elargire perle di storia o filosofia. In effetti il “professor Camanini” lo scopriamo nella sua essenza di chef, perché quelle idee filosofiche che in molti abbiamo studiato sui libri di scuola sono invece una vera e propria guida nel percorso personale, e professionale, di chi ha 47 anni e da 32 ha scelto di stare dietro ai fornelli. Di chi si è scoperto, insomma, quasi un filosofo al servizio della cucina. Non a caso il “debole” dello chef per James Joyce e per il “suo” stream of consciousness lo scopriamo subito, sin dalle prime battute della nostra chiacchierata con il proprietario del ristorante stellato Lido 64 di Gardone Riviera, locale piazzatosi alla 78esima posizione dei migliori ristoranti al mondo. Prima di parlare di piatti, ricette, preparazioni, chef Camanini (tra i membri di Ambasciatori del Gusto e vincitore del Miele One To Watch Award, il premio dedicato agli astri nascenti della cucina internazionale) ci conduce nel suo mondo fatto di pensieri costanti, ragionamenti perenni e flussi di coscienza, manifestandosi sotto le vesti di professore prima ancora che di chef.

“Da due anni lavoro sul flusso di coscienza emotivo, un pensiero dato molto dalla maturità professionale e personale”.

Riccardo, ogni chef ha la sua idea di cucina. Qual è la tua? Non ho mai avuto idee chiare, credo che averle sia abbastanza limitante; ma devo dire che negli ultimi due anni sto lavorando sul flusso di coscienza emotivo, un pensiero dato molto dalla maturità professionale e personale. Ho passato la mia vita frequentando accademie molto importanti e il mio percorso di cucina è influenzato dalle mie molte letture. Per me a determinare la personalità di ogni grande chef è la libertà di poter fare e interpretare piatti attraverso un flusso di coscienza che sia legato all’espressione più egoistica legata alla gola. Come lo faccio? Stando sempre di più in cucina e cercando di catturare l’emozione che mi ispira un determinano ingrediente. La base formativa, costruita attraverso lo studio e attraverso le accademie, ovviamente salta fuori e ti veicola in un percorso. | 75 |


| VITE DA CHEF |

Nella tua idea si nota un’ influenza filosofica e letteraria, con il flusso di coscienza che ci rimanda al pensiero di Joyce. Come riesci a mixare questi due mondi alla cucina? Quello di Joyce è un pensiero che sento molto. Nell’ultima edizione di Identità Golose a Milano ho presentato 14 piatti in 35 minuti e l’ho fatto per non lasciare memorie dei piatti stessi ma per creare un flusso di coscienza e di gola, in cui prevalesse il gusto. Ho voluto creare un vero e proprio flusso gastronomico come Joyce lo creava di idee e concetti attraverso i suoi personaggi. Ti sei anche dedicato alla riscoperta di ricette dell’antichità. Da cosa nasce questa curiosità? Dopo i 30 anni ho riscoperto il piacere di leggere e questo mi ha portato a conoscere cose nuove. La mia curiosità mi ha portato a scendere sempre più in profondità e da lì la capacità creativa è ancora più influente. Nei libri antichi, infatti, non sempre sono chiare le tecniche usate e da qui inizia la propria parte creativa. Per esempio nel 1400 per tenere i piccioni al riparo dalle mosche, in assenza di frigoriferi, li ricoprivano di ortiche e da lì pensi “però, che geni, perché non abbiniamo il piccione all’ortica?” e da qui nasce un piatto ispirato all’antichità. La cucina di oggi cosa trae, e cosa può trarre, da quella degli antichi? La cucina italiana ha grandissimi tesori. Il fatto di essere stata frammentata ha favorito lo sviluppo di micro territorialità: da qui a 10 km uno stesso prodotto può avere un gusto e un odore diverso ma non per questo risulterà meno buono. Si sono create più personalità gastronomiche e da questo emerge la necessità di approfondire i valori e le tradizioni proprie di tutti i territori. Salvaguardiamo le nostre cose buone, le nostre tradizioni ma soprattutto salvaguardiamo gli artigiani che incarnano dei valori legati all’originalità, e alla non ripetibilità, che non vanno dispersi. In questo senso è molto importante saper ben comunicare questi valori. Ci spieghi come hai ideato il tuo piatto più celebre, la Cacio e pepe in vescica? L’idea è nata da una delle mie letture “antiche”. Da un manoscritto risalente al primo secolo di Marco Gavio Apicio, il “De re coquinaria”, in cui spiega come venivano utilizzate delle vesciche di maiale per conservare e trasportare delle carni da una colonia romana all’altra o per fermentare degli ingredienti. Da qui mi sono ispirato per “attualizzare” una tecnica di cottura allacciandomi ad un piatto della cucina popolare romana come la cacio e pepe. Apicio, Roma, Italia: così è nata la Cacio e pepe in vescica.

Sopra: battuta di vitellone; sotto: il ristorante Lido 84.

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| VITE DA CHEF |

Chef Riccardo Camanini, una stella Michelin. Sotto: risotto all’aglio nero e frutti di bosco.

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| VITE DA CHEF |

Moscardini al vapore, latte di cocco e zenzero

È sicuramente un piatto che ha alle spalle molti tentativi. Come ricordi la sua sperimentazione? Abbiamo fatto 4 mesi di prove, solitamente non sto dietro ad un piatto così tanto ma vedevo che la strada intrapresa era buona quindi ho continuato nei miei tentativi. La difficoltà maggiore era il dover, ogni volta, aprire la vescica e dunque interrompere il processo di cottura per controllare lo stato degli ingredienti. Abbiamo dovuto capire quale tipologia di pasta si potesse prestare al meglio a questa ricetta e le quantità più adeguate. Tutto, praticamente, dipende dalle caratteristiche della vescica: il suo spessore, la sua capacità di gonfiarsi, dall’estensione e dall’umidità. È un piatto che vive in un’eterna imperfezione.

Il confine è molto personale perché ognuno interpreta l’arte, e la cucina, a modo proprio. Personalmente ritengo che il mio sia un lavoro essenzialmente artigianale, perché vado a creare un prodotto che non è eterno ma ha un suo percorso ben definito, che sfocia nel consumo finale ed è legato all’istante. La bellezza anche è un concetto molto soggettivo, quindi tendo a creare dei piatti semplici, non mi interessa molto il bello, il perfetto, il preciso ma più vado avanti e più cerco di essere me stesso. Non vado a inseguire l’esattezza estrema. Alessandro Creta

L’hai anche portata come prova a Masterchef, come giudichi questa esperienza? Sono andato a Masterchef spinto dalla curiosità di fare qualcosa di diverso e mi ha stimolato molto vedere come i concorrenti abbiamo approcciato la mia ricetta. Da lì ho guardato in che modo si muovevano per capire se ci fosse qualche passaggio che potesse essere in qualche modo migliorabile. Loro sono andati per flussi propri nell’interpretazione della mia ricetta e devo dire che ho visto e imparato molto da questa esperienza.

AMBASCIATORI DEL GUSTO è un’associazione di cuochi, pizzaioli, sommelier, manager di ristoranti e professionisti che portano la cucina italiana di qualità nel mondo e rappresentano il concetto di gusto italiano. Tra gli associati anche Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e Carlo Cracco.

Per chiudere, ormai cucina e arte hanno molti punti in comune. Secondo te dove si pone il confine tra questi due mondi?

www.ambasciatoridelgusto.it

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Cacio e Pepe in vescica

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| PROFESSIONISTI OGGI |

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| PROFESSIONISTI OGGI |

ETICA E BUSINESS: LA RIVOLUZIONE POSSIBILE La sedicesima edizione del Road Show di convegni “Etica delle Professioni” si propone di rispondere ai numerosi interrogativi relativi alle virtuose sinergie tra i diversi ordini professionali intorno ai temi etici

remunerazione degli azionisti; la seconda affida all’imParlare della relazione tra business ed etica è di presa la remunerazione del capitale investito ed anche estrema attualità ed il mondo delle professioni la massima valorizzazione e degli esperti di economia degli interessi dei clienti, non può tralasciare questo dei dipendenti, dei fornitori affascinante binomio. La crisi Il rispetto della legge è e del territorio. di fiducia innescata dagli ultimi una condizione L’impresa sostenibile si prescandali finanziari di grandi senta come il superamento imprese ha avuto un impatto necessaria ma non sufficiente del vecchio modello imsignificativo sullo sviluppo per un’impresa etica. prenditoriale e pone le basi dell’economia globale al punto per una moderna strategia da porre seri interrogativi sul competitiva di mercato per futuro dell’economia capitalistigenerare valore nel tempo. ca basata sul libero mercato. Ecco perché si sente parlare in maniera crescente di Ed il progressivo disinteresse per gli investimenti etica e di responsabilità sociale dell’impresa. azionari ha avuto anche la motivazione della paura La soddisfazione dei clienti, la motivazione dei didi un sistema che ha mostrato gravi carenze funzionali. Il rispetto delle leggi vigenti dovrebbe essere un ovvio postulato per ciascuna impresa. ETICA E BUSINESS: LA RIVOLUZIONE POSSIBILE Tuttavia il rispetto della legge è una condizione Professioni ed esperti a confronto sui temi giuridici, necessaria ma non sufficiente per una impresa economici, deontologici ed etici etica. ETICA DELLE PROFESSIONI - XVI edizione Napoli, 17 ottobre 2019 Nella prospettiva etica entra in gioco il ruolo presso Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti dell’impresa. Vi sono due possibili visioni a conContabili fronto: la prima affida all’impresa l’obiettivo di pura Piazza dei Martiri, 30 massimizzazione dei profitti con specifico riguardo alla Ore 15.00 – 19.00 | 81 |


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AL VOLANTE CON ASG – PARTNER OF ALD Si rinnova la collaborazione tra Automotive Service Group – Partner of ALD e il road show di convegni Etica delle Professioni. Anche nell’incontro in programma il 17 ottobre a Napoli, ASG sarà presente per informare i partecipanti dei vantaggi e delle novità sul noleggio a lungo termine, riservando ai professionisti un’offerta speciale. www.automotivesg.com

pendenti, l’impatto ambientale sono alcuni dei centri di attenzione della nuova impresa etica. Le società benefit introdotte in Italia con la Legge 28 dicembre 2015 n. 208 sono definite (comma 376) “società che nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividere gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente”. È importante notare che il perseguimento di questi obiettivi deve essere misurabile e le attività per realizzarli riportate in una relazione annuale d’impatto secondo il principio di trasparenza dichiarato. Oggi esistono oltre 2500 Benefit Corporation nel mondo e l’Italia è la prima in Europa per il numero di aziende certificate. Reputation è una delle nuove parole di questi ultimi anni: è la reputazione che una certa azienda ha acquisito riguardo ai valori di responsabilità ambientale, etica e sociale. Avvocati, Commercialisti, Esperti di Business e mercato sono chiamati ad esaminare il fenomeno in crescente evidenza che sta attuando una vera rivoluzione del mercato delle imprese. Valutazioni di coordinamento fra norme giuridiche e strategie di mercato potranno essere condivise fra i vari attori presenti nel sistema. Concludendo, l’impegno etico dell’impresa non è affatto in contrasto con gli obiettivi di business ma a ben vedere rappresenta un fattore di equilibrio e di sviluppo delle capacità immateriali dell’impresa stessa, sempre più indispensabili per competere e Avvocati, Commercialisti, Esperti produrre risultati. di Business e mercato sono chiamati In ultima analisi, esso rappread esaminare il fenomeno in crescente senta il ritorno alla centralità evidenza che sta attuando una vera dell’essere umano, nelle sue rivoluzione del mercato delle imprese molteplici mozioni, nelle più generali strategie aziendali. E non ci può essere azienda vincente che non abbia al centro l’Uomo. Sveva Riva | 82 |


La FUtura GENerazione degli investimenti è arrivata.

Due comparti long/short che investono nei principali mercati (Azionario, Obbligazionario, Forex, Materie Prime).

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| NUOVA MOBILITÀ |

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE: PRESENTE E FUTURO Quella del noleggio a lungo termine è una soluzione che negli ultimi anni sta riscuotendo un progressivo successo nel mercato automotive. Pietro Teofilatto, Direttore della sezione Noleggio a Lungo Termine di ANIASA, ci spiega i perché di questo trend in ascesa.

Direttore, il NLT fino a pochi anni fa era consiDa oltre 15 anni il noleggio a lungo termine derato come prerogativa delle aziende. Ultirappresenta la più efficace risposta alle esimamente però c’è stato un incremento anche genze di mobilità per un numero crescente di dei privati interessati a questa nuova formula aziende. di mobilità. A cosa crede sia dovuto questo Grazie alla tipologia dei servizi, ai risparmi econosuccesso? mici e ai vantaggi gestionali, Due sono i fattori il NLT ha sostituito nelle principali che hanno policy aziendali più evolute “Il NLT ha sostituito nelle policy aziendali contribuito: avvento l’acquisto e il leasing finanpiù evolute l’acquisto e il leasing finanziario, dello smartphone e ziario, prospettandosi come prospettandosi come formula più adatta quindi del car sharing, formula maggiormente adatai nuovi bisogni di mobilità.” passaggio generazionale ta ai sempre nuovi bisogni di dalla modalità proprietà mobilità. alla condivisione. Gli Aziende ma non solo: negli ultimi dati continuano ultimi anni anche una quota a sorprendere: se a dicembre scorso i contratti per crescente di privati sta cominciando a rinunciare soggetti privati, codici fiscali, erano circa 30.000, all’acquisto dell’auto avvicinandosi gradualmente a oggi si sta per superare quota 50.000. Intendiamoci, questa nuova formula. Pietro Teofilatto, a capo della si tratta di volumi minimi rispetto al resto, ma è un sezione NLT di ANIASA (Associazione Nazionale trend in decisa ascesa, per cui sta lievitando anche Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistil’interesse delle case auto e dei concessionari. ci) ci ha detto cosa c’è dietro un fenomeno che da qualche anno a questa parte sta conquistando una Le offerte per la clientela privata sono adesso in evidenza nelle home page dei siti delle associate. fetta di mercato sempre più ampia. | 85 |


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Poi funzionano i configuratori, con cui le aziende riescono ad offrire la migliore soluzione in relazione alle specifiche del cliente. Si è passati dall’interesse prevalente per utilitarie e city car ad auto di segmenti più alti, specialmente vetture medie. La percorrenza è sempre incentrata sui 10-15 mila km /anno. Aggiungo la più chiara definizione contrattuale, con termini, servizi, costi in chiaro.

Ad oggi, rispetto al 2018, quali sono i dati relativi al NLT? Abituati a vedere da oltre cinque anni percentuali di crescita a due cifre, qualche interrogativo era sorto a marzo scorso, constatando per la prima volta un intero primo trimestre in negativo, un -15% con 25.000 immatricolazioni in meno. Ma da aprile in poi il settore ha ripreso velocità e ad agosto si è annullato il gap con lo scorso anno e ora si è in linea con i livelli del 2018. A fine anno si dovrebbe arrivare a 260.000 auto e 40.000 veicoli commerciali di nuova immatricolazione, con una flotta circolante sulle 930.000 unità. Il portafoglio vede 77.000 aziende e 2.900 PA, con un fatturato di 6 miliardi.

La recente crisi di governo, con l’incertezza politica che ne è seguita, ha inciso sui noleggi a lungo termine e sulle scelte dei clienti? No, vista anche la velocità di soluzione. Gli indici di fiducia di aziende e famiglie continuano ad essere positivi, tutti desideriamo maggior concretezza nelle attività istituzionaElettrico e Ibrido che peso li, meno proclami di progetti “Si è passati dall’interesse prevalente hanno sulle scelte dei per il futuro, più bilancio di per utilitarie e city car ad auto di segmenti clienti? Ci si sta dirigenrisultati conseguiti. Con granpiù alti, specialmente vetture medie.” do verso motorizzazioni de apprezzamento ANIASA sempre più green anche vede tra le priorità del nuovo nel noleggio grazie all’ecogoverno il progetto di un bonus? Green New Deal, opportunità Premesso che l’anatema sul diesel è ingiusto, i nuovi unica per promuovere un nuovo paradigma di mobilità motori Euro6D-Temp hanno ridottissime emissioni sia di verde, interconnessa, intelligente, condivisa, a beneficio CO2 che di NOx, per affidabilità ed economicità il diesel dell’intero Paese. continua ad essere il preferito dalla clientela aziendale Pietro Teofilatto, direttore della sezione NLT di Aniasa

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immatricolazioni. Ovviamente sono numeri piccoli per la realtà delle nostre strade dove circolano circa 15.000 auto elettriche, nulla di fronte ai 38 milioni con altre alimentazioni, ma ogni anno si registrano aumenti del 150%.

con il 73% delle nuove immatricolazioni. Prosegue però soprattutto con i primi utilizzi dell’ecobonus il boom di richieste di auto ibride ed elettriche. Probabilmente l’ibrido rappresenta una realtà di maggior interesse per i fleet manager e la prossima commercializzazione sul mercato di nuovi modelli sarà opportunità di più ampie scelte per le policy aziendali.

Per chiudere, come vede questi ultimi mesi del 2019 e cosa si aspetta dal 2020? Dal settore arrivano dati abbastanza positivi e sono in aumento gli investimenti. Il noleggio a lungo termine è diventato insostituibile nelle grandi e medie aziende nonché nelle PA: nessun fleet manager rinuncerebbe ai suoi vantaggi economici e gestionali. L’intero settore dell’auto è però in difficoltà e rischia di produrre meno ricchezza e lavoro. È necessario che adesso il Governo si muova e la Legge di Bilancio è un occasione per ridare fiato all’automotive. Oltre alla leva fiscale, c’è da dare un’accelerazione sul Codice della Strada, fermo al 1992 quando circolavano 25mila auto a noleggio. Ecco, aggiornare il Codice considerando la mobilità a noleggio sarebbe un ottimo traguardo.

La mancanza di infrastrutture adeguate a sostenere l’elettrico, però, frena la crescita di questo tipo di auto? Si, è vero. E di strada da fare ce n’è ancora tanta. C’è un forte impegno delle amministrazioni locali ed a inizio settembre in Italia risultavano disponibili sul territorio circa 5.500 colonnine di ricarica, con un trend di 50 punti di ricarica in più a settimana. Ci sono però ancora distonie di distribuzione, con maggiore presenza in Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto, mentre altre regioni sono al palo. Il MISE sta lavorando molto, utilizzando al meglio le risorse stanziate, così come le case auto, che adesso commercializzano veicoli con autonomia superiore a 300 km. L’intero mercato dovrebbe arrivare a fine anno a totalizzare 11.000

Margherita Pituano

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| A BORDO |

LA STORIA DEI MOTORI RIVIVE A PADOVA A metà tra il sogno e la realtà, le auto d’epoca rievocano un tempo che non c’è più e ci fanno viaggiare indietro nella storia, facendoci rivivere anni che tornano improvvisamente tanto attuali quanto reali.

speciali, raccontare la storia degli eventi sportivi Un autentico viaggio nel tempo è quello che più emozionanti e scoprire i grandi designer attraattende tutti gli appassionati a Auto e Moto verso mostre tematiche: esposizioni in cui passione d’Epoca, l’evento in scena a Padova dal 24 al 27 ed emozione si mescolano, creando un’atmosfera ottobre e che riunirà sotto una stessa, comune, unica che coinvolge tutti i visitatori presenti. passione uomini e donne di tutte le età. Molte le case automobilistiche che saranno protagoQuella che andrà in scena è una kermesse intergeniste nei padiglioni di PadovaFiere. Lo spazio loro nerazionale, capace di emozionare tutti, dal nonno dedicato rappresenta un’imfino al nipote, dall’esperto al perdibile occasione per amsemplice appassionato. Un mirare anche i nuovi modelli, evento da cui si esce arricchiti: Quella che andrà in scena guardarli a stretto contatto di bellezza, sogni, creatività. è una kermesse intergenerazionale, con gli esemplari vintage, e Auto e Moto d’Epoca è il più capace di emozionare tutti, conoscere la loro storia. Per grande mercato di auto e dal nonno fino al nipote, scoprire lo sviluppo delle ricambi vintage d’Europa, e dall’esperto al semplice appassionato prestazioni, le innovazioni rappresenta da anni l’appuntecnologiche, l’evoluzione tamento internazionale più del design. Per comprendere importante per gli appassionacome passato e futuro si mescolino trasmettendo ti di motori e della più vasta cultura legata all’auvalori e cultura dei marchi nel tempo. tomotive. Qui collezionisti e appassionati possono Un’istituzione di fama mondiale come il Museo scegliere tra le oltre 4.000 auto delle principali case Nicolis di Verona – premiato quale Museum of the automobilistiche messe in vendita e trovare pezzi di Year agli Historic Motoring Awards di ottobre 2018 ricambio originali di ogni prezzo e marchio. a Londra – dedicherà poi la sua partecipazione al Qui si narra tutto ciò che gravita attorno al mondo centenario della carrozzeria Zagato. In mostra un delle quattro e delle due ruote. A Padova troviamo modello dell’auto più amata da Marcello Mastroianuno spazio in cui ammirare auto mitiche e modelli | 91 |


| A BORDO |

l’aiuto di esperti meccanici e di cultori delle due ruote ni: la Lancia Flaminia “Super Sport Zagato” del 1965. storiche. Auto e Moto d’Epoca rappresenta un grande Elegante e sportiva insieme, la Super Sport si presenappuntamento anche per gli appassionati di modellitava stilisticamente molto piacevole con sostanziali smo. Parlare di giocattoli sarebbe riduttivo: i modellini modifiche alla carrozzeria rispetto al modello precedenstorici in vendita al Salone di te. La più appariscente di queste si Padova sono rari pezzi storici e riscontrava nella coda, ora tronca, la quale conservava gli stessi di altissimo artigianato. Attorno Al salone di Padova è possibile gruppi ottici circolari presenti sul agli stand del modellismo si inacquistare moto contrano persone di ogni età, alla precedente modello, inseriti però perfettamente restaurate ricerca di un pezzo che manca in un incavo di maggiore diametro o da rimettere a nuovo con alla loro amata collezione o dei al limite della curva laterale della modelli delle auto che hanno coda. l’aiuto di esperti meccanici visto guidare dal proprio papà Grande spazio anche alle due ruoo dal nonno. Feelings e ricordi, te: oltre 500 motociclette esposte, oltre che motori, protagonisti a PadovaFiere. dai modelli che guidavano i nostri bisnonni, e di cui www.autoemotodepoca.com abbiamo sentito solo parlare, fino a quelli degli anni ‘80. Al salone di Padova è possibile acquistare moto Giorgio Migliore perfettamente restaurate o da rimettere a nuovo con

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| ALLA GUIDA CON ASG |

LA MOBILITÀ DEL DOMANI La formula è semplice: un solo canone fisso che dà la possibilità di avere un’auto nuova con assicurazioni, tasse automobilistiche, manutenzione ordinaria e straordinaria, più il soccorso stradale h24 tutto incluso nel prezzo del noleggio

concentrare sul proprio lavoro, mentre esperti qualifiRiscoprire la guida grazie al noleggio a lungo tercati si prendono cura dell’auto. mine significa potersi concentrare sulla propria In questo quadro si inserisce Automotive Service quotidianità mentre esperti qualificati si prenGroup che svolge attività di mediazione e consulenza dono cura dell’auto. Così Automotive Service Group nel settore del noleggio di autoveicoli a lungo termine decide d’investire sulla qualità, forte della partnership in partnership con ALD Automotive, gruppo leader strategica con ALD Automotive, gruppo leader nel mondiale nel settore del noleggio a lungo termine e settore. della gestione delle flotte Oggi il NLT si può consideaziendali, grazie alla consolirare uno strumento di grande L’attività di Automotive Service Group data esperienza e qualità dei importanza per le aziende, è rivolta a professionisti, PMI, servizi maturata in oltre 50 per fidelizzare il dipendente e ma anche a privati che intendono anni di attività. sottrarlo alle sirene della conA fronte del pagamento di un correnza, un aspetto quanto avvalersi dei vantaggi derivanti canone mensile fisso, è posmai importante in un periodo dai servizi di noleggio sibile avere un’auto nuova o in cui sulle risorse umane venun veicolo commerciale per gono investiti ingenti sforzi un periodo di tempo e un chilometraggio prestabiliti, finanziari e notevoli aspettative. su misura delle reali esigenze del cliente. È previsto il Il fleet management consiste nel beneficiare dei serpagamento di un canone mensile come copertura delle vizi di noleggio, lasciando alle aziende la proprietà spese dalla tassa di proprietà, bollo, manutenzione dell’auto, una formula vincente utilizzata da imprese ordinaria e straordinaria alla gestione dei sinistri, assidi ogni dimensione che hanno veicoli in proprietà o in curazione, cambio pneumatici e gestione delle multe. noleggio e che scelgono di demandare in outsourcing L’attività di Automotive Service Group è rivolta a solo una parte dei servizi. Il Noleggio a Lungo Termine professionisti, PMI, ma anche a privati che intendono è una soluzione pensata per il lavoro dei professionisti. avvalersi dei vantaggi derivanti dai servizi di noleggio Scegliere il noleggio a lungo termine significa potersi | 94 |


| ALLA GUIDA CON ASG |

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| ALLA GUIDA CON ASG |

no il rischio di dover sostenere spese non programmate, facilitando la pianificazione dei costi legati alla gestione del veicolo;

a lungo termine che la società è in grado di offrire, grazie alla partnership di ALD Automotive. Chi prende a noleggio il veicolo deve badare al solo carburante e seguire le istruzioni per una corretta manutenzione dell’auto, con controlli periodici nelle autofficine convenzionate. Il canone varia a seconda del tipo di veicolo noleggiato, della durata del contratto, del chilometraggio previsto, e in base al tipo di servizi supplementari che vengono scelti: auto sostitutiva, strumenti di gestione della car policy, rapporti informativi sull’utilizzazione dell’autoveicolo e la carta di credito per l’acquisto del carburante.

• Amministrativi: tutte le attività, sia in ufficio che su strada, sono terziarizzate; • Economici: il potere d’acquisto di un grande operatore consente di accedere a costi estremamente competitivi per i veicoli, l’assicurazione, la manutenzione ed il finanziamento. Automotive Service Group- partner of ALD Sede Operativa: Viale dell’Esperanto, 71 - Roma Tel. 06.87752179 – email: commerciale@automotivesg.com Showroom SICCA: Via Leone XIII snc angolo Viale Gregorio VII, Roma Web: www.automotivesg.com

I VANTAGGI • Finanziari: nessuna anticipazione e immobilizzo di capitali per l’acquisto del veicolo, il pagamento della tassa di proprietà e i servizi legati alla gestione del veicolo; • Gestionali: la possibilità di prevedere un pacchetto di servizi “all inclusive” ed un canone fisso mensile, elimina-

Margherita Pituano

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| RISORSE (DIS)UMANE |


| PASSIONE IN MARE

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| PASSIONE IN MARE

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BARCOLANA 50+1 In programma a Trieste, come sempre la seconda domenica di ottobre, Barcolana presented by Generali aggiunge un “+1” all’edizione 50 e punta a parlare di mare e ambiente, e a riunire tutti gli appassionati di vela in città

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gue la regata sia dalle Rive di Trieste sia dalle alture del Trieste diventa capitale internazionale della vela Carso arriva a contare oltre 250mila persone. con Barcolana 51, il grande evento che gode della La particolare conformazione del territorio attorno al partnership con il Gruppo TAL, che è ambasciatore Golfo di Trieste permette, infatti, di godersi la gara da di Barcolana in Austria e Germania e con Generali, moltissimi punti di osservazione, in quello che è conoProsecco DOC, illycaffè, PromoTurismoFVG, North sciuto come uno “stadio della vela” naturale. e Musement, e che può vantare un indotto che Appuntamento il 13 ottobre 2019, supera i 70 milioni di euro, come dunque, per un evento che punta certificato da uno studio indipenBarcolana è ai nastri di partenza. dente pubblicato a febbraio. alla qualità: dopo l’eccezionale 51 anni fa, 47 barche parteciparono aumento di iscritti in due anni (si Torna l’evento dedicato al pubblico è passati da 1.758 barche partecialla prima edizione della Barcolana: appassionato di vela e tradizioni panti nel 2016 alle 2.689 del 2018, ai vincitori nessun premio prestigiomarinare da riscoprire, che non con una variazione di 931 imbarso, solo qualche bottiglia di vino. Ma dimentica la sostenibilità ambientale. cazioni, per oltre 5 mila persone il debutto segnò l’inizio di qualcosa in mare in più) gli organizzatori di clamoroso nel mondo nautico, hanno reso noto che la Capitanetanto che oggi l’iniziativa è iscritta ria di Porto ha suggerito di fissare per un anno il tetto nel Guinness dei primati: con 2.689 barche partecipanti, massimo di iscritti a 2.700 barche. “Non cerchiamo nuooltre 16mila velisti sulla stessa linea di partenza, è uffivi record - ha spiegato il presidente Gialuz - quest’anno cialmente “The largest sailing race in the world”. abbiamo bisogno di assorbire la grande crescita delle La festa è imperdibile anche a terra: il pubblico che se| 100 |


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Barcolana e Generali rappresentano l’eredità, il futuro e la visione globale della città”.

edizioni 49 e 50 per garantire a tutti ormeggio, divertimento e sicurezza”. Una scelta che tiene in conto anche della sostenibilità dell’evento in mare, dopo il necessario allargamento della linea di partenza effettuato nel 2018 per “far stare” tutte le barche al via. A presentare la nuova edizione Mitja Gialuz, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, circolo velico che organizza la Barcolana: “Il nostro impegno è quello di preparare un evento accogliente, capace di affascinare i turisti a terra e in mare, alla ricerca delle origini della tradizione marinara adriatica, creando un contesto di divertimento e accoglienza, creando appuntamenti su misura per i turisti e il pubblico straniero in particolare, affinché possano vivere un’esperienza unica”. “È da più di 40 anni che Generali – ha aggiunto Giulio Benedetti, Country Head of Communications and Public Affairs, Generali Deutschland AG - le cui radici hanno base a Trieste e che ad oggi è diventata la più grande compagnia assicurativa in Europa, è partner del più grande e famoso evento velico del Mediterraneo.

#UnPlasticTrieste Grazie alla scelta di una testimonial d’eccezione, la velista oceanica inglese Dee Caffari, in Barcolana la sostenibilità ambientale sarà in primo piano anche in questa edizione: un importante progetto ambientale, #UnPlasticTrieste, sarà al centro della manifestazione con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla necessità di liberare i mari dalle plastiche. Prima donna ad aver navigato in solitario intorno al mondo, a favore e contro vento, e skipper di “Turn the Tide on Plastic” nella Volvo Ocean Race 2017/2018 Barcolana ha scelto Dee Caffari, per il suo impegno nei confronti della sostenibilità ambientale, per la sua passione genuina e perché rappresenta un modello da seguire per le giovani donne, dimostrando che lo sport della vela è fonte di molte opportunità di crescita personale. | 101 |


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IL MANIFESTO Per raccontare le emozioni di Barcolana, condivise lo scorso anno da 300mila persone a Trieste e in tutto il mondo da migliaia di appassionati di vela illycaffè, cui è affidata la direzione artistica, ha scelto l’illustratrice Olimpia Zagnoli - che recentemente ha firmato la copertina del prestigioso New Yorker. Il poster 2019 è un invito a essere protagonisti a Trieste, in mare e a terra: un’immagine del Golfo, con il suo Castello di Miramare (una delle destinazioni turistiche più amate e visitate d’Italia, in particolare dal pubblico tedesco) al momento della partenza della regata. In primo piano, Olimpia Zagnoli ha illustrato un fiore a simboleggiare la bellezza, ma anche la fragilità del mare e di un ecosistema che deve essere protetto.

“Credo che la vela abbia molto da offrire alle veliste e spero che partecipare alla Barcolana mi permetterà di condividere le mie esperienze e ispirare le donne a fare questo sport.” Dee Caffari – testimonial Barcolana 51

“Barcolana è un simbolo potentissimo della città di Trieste, del suo territorio come dei suoi valori: il mare che unisce, la vela come esperienza inclusiva e non ‘esclusiva’, l’armonia con la Natura. Da anni illycaffè sostiene questo evento e questi valori, in particolare con un ‘gesto di bellezza’ che è tipicamente il nostro modo di esprimerci: offrendo a Barcolana la creatività di un artista per disegnare il suo manifesto - afferma Andrea Illy, Presidente di illycaffè e appassionato velista da sempre - Da Gillo Dorfles a Marina Abramovich, il fascino di questa tradizione ha ispirati grandi maestri, ma anche giovani creativi di successo come Olimpia Zagnoli. Nel manifesto di questa 51esima Barcolana, il suo estro cromatico ha saputo sublimare il grande abbraccio del golfo di Trieste alle migliaia di vele bianche, con quel fiore che fa da raccordo simbolico tra il Mare e la Terra” www.barcolana.it. Marco Bertollini | 102 |

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FOREVHER

by Riccardo Cavrioli

by “SHURA”

NEW YOUNG CITY

by “FOR TRACY HYDE”

(Secretly Canadian - 2019)

(P-Vine Records - 2019)

Cosa ci dice questo disco di Shura? Mah, forse che quando arriva l’amore e inebria cuore e cervello le ansie sembrano scomparire e prevale la gioia e la sperranza. Ci si sente bene e lo si vuole far sapere. E’ una bella sensazione, anche per l’ascoltatore che viene investito da una carica di positività e si sente fortemente empatico verso l’autrice. Tanto quanto nell’esordio si parlava di rotture, insicurezze e complicazioni ora siamo di fronte a una specie di film in cui il lieto fine è d’obbligo, una pellicola in cui la protagonista trova magicamente la sua strada, esprimendo le sue emozioni in modo diretto, vulnerabile e chiaro. Mentre scorrono le immagini la colonna sonora è di quelle dolci, romantiche e carezzevoli. Il disco però ci dice anche che forse la corsa musicale alla ripresa di sonorità anni ’80 sta finendo, certo una rondine non fa primavera, ma, almeno per quanto riguarda Shura, la fanciulla più che guardare a quegli anni come nell’esordio, si espone ad abbracciare gli anni ’70 e lo fa con un candore, una leggerezza e, a tratti, anche una delicata sensualità che conquistano. Morbidezze r’n’b che scivolano su ballate delicatissime. Passo indietro rispetto all’esordio? Passo in avanti? Me ne frego, lasciatevi andare a queste carezze e non pensate a null’altro.

La scena guitar-pop / shoegaze asiatica è ricca di perle nascoste che meritano di essere portate alla luce e ammirate in tutto il loro splendore. Un nome che in questi anni si è distinto per ottimi lavori è quello dei For Tracy Hyde che con “New Young City” giungono al loro terzo album. Il gruppo di Tokio lavora forte sulle chitarre e sulle melodie, abbandonando le aperture elettroniche del precedente (e comunque ottimo) album “he(r)art”. Il clima si fa più solare e meno oscuro, i raggi di sole passano forti e abbondanti dalle nuvole, riscaldando i nostri cuoricini pop. Notiamo con piacere anche la presenza di un brano in inglese come “Can Little Birds Remember?” (chissà che non sia un tentativo di aprirsi, finalmente, anche a mercati esteri). “NYC” è snello, power pop e dannatamente accattivante in molti frangenti, ma i ragazzi non mancano di mostrare anche il loro amore per lo shoegaze, lasciando, senza alcun sforzo, che siano i riverberi a prendere il controllo della situazione, mentre l’atmosfera si fa sognante e ovattata. Loro stessi, in più di un’occasione, hanno ammesso il loro amore per band come Cocteau Twins e l’influenza per il twee pop/jangle di matrice britannica: figurarsi se questo album non poteva che diventare piccolo Bignami di guitar-pop che apprezziamo tantissimo.

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