Progress agosto 2018

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MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 127 - ANNO 2018

EURO 5,00

La grande stagione del mare MUSICA, MAESTRO!

SULLO SCAFFALE

ANDREA TORTORA

ISABELLA PRATESI WWF

FASHION IN PROGRESS

SÌ VIAGGIARE

La lunga estate dell’opera Condividere il cambiamento

Libri per lasciarsi “stregare”

Con le mani in pasta

L’ispirazione globe-trotter Nella Grecia dell’uomo moderno più autentica


Il Terzo Pilastro su scala internazionale per un nuovo sviluppo sociale, economico e culturale.

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall’osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l’area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia. Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo. www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it


EDITORIALE

AMBIENTALISMO E INTELLIGENZA: UN BINOMIO MAI SCONTATO I temi dello sviluppo sostenibile e della salvaguardia ambientale dovrebbero restare sempre in cima alla lista di impegni e preoccupazioni a cui badare, sia che si tratti dell’elenco stilato dalle istituzioni che dagli organi di informazione. L’opinione pubblica dovrebbe essere costantemente aggiornata e sollecitata sull’argomento, il quale invece, troppo spesso, finisce per scivolare silenziosamente nelle ultime pagine della coscienza di molti. Eppure il fatto che l’ambiente abbia bisogno di maggiori attenzioni è sotto gli occhi di tutti: temperature impazzite, fenomeni meteorologici fuori dalla norma, oceani invasi dalla plastica, specie animali che rischiano sempre più l’estinzione. Chiudere gli occhi non è solo da sciocchi, ma da puri egoisti, così come lo è il non voler comprendere che la Terra che stiamo lasciando a chi verrà dopo di noi sarà un luogo devastato e poco ospitale. Serve un impegno costante e, soprattutto, condiviso: non bisogna mai “abbassare la guardia”, neanche in estate. La missione di molte associazioni dall’animo verde è da sempre quella di intervenire in questo senso per produrre un cambiamento visibile e significativo nelle abitudini delle persone e contribuire a salvare il patrimonio naturale. Il WWF non fa eccezione, anzi: nel suo settore è forse una delle realtà più autorevoli, e proprio per questo abbiamo parlato con Isabella Pratesi, International Conservation Director WWF Italia. «Nel quotidiano tutti possiamo fare qualcosa di buono – ci ha detto – ognuno di noi ha nelle sue mani un potere enorme, quello di condurre la propria esistenza sul pianeta in modo intelligente». Ecco, in modo intelligente: perché prendersi cura di qualcosa che appartiene a tutti è, molto semplicemente, sintomo di intelligenza. Franco Del Panta


MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

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SCENARI CONTEMPORANEI

R I F L E S S I O N I D ’ E S T AT E

PROJECT REVIEW, OVVERO BYE BYE GRANDI OPERE

NUMERO 127 ANNO 2018

EURO 5,00

LA COMUNITÀ DEI CURIOSI SI RITROVA A SARZANA

64 BRAND NEW SERIES

28 IL MONDO CHE (NON)CAMBIA

LA CALDA ESTATE LONDINESE

50 IL CLASSICO E IL CONTEMPORANEO

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MUSICA, MAESTRO!

CON MATT GROENING IL DISINCANTO È TUTTO DA RIDERE

68 A LT R I T E M P I

UNA VITA DA MANDRIANO

IDENTITÀ DIGITALI

ALLA SCOPERTA DEGLI ESPORTS

72 VITA DA CHEF

38

CON LE MANI IN PASTA

S AV E T H E W O R L D

CONDIVIDERE IL CAMBIAMENTO PER SALVARE IL PIANETA

56 SULLO SCAFFA LE

LASCIATEVI STREGARE

60 IN SALA

AGOSTO, CINEMA MIO NON TI CONOSCO


Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

90 FASHION IN PROGRESS

L’ISPIRAZIONE GLOBE-TROTTER DELL’UOMO MODERNO

Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010

Progress n°127/agosto 2018 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com

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Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com

SÌ, VIAGGIARE

NELLA GRECIA PIÙ AUTENTICA

82 LU O G H I D A F I A B A

L’ELEGANZA SONTUOSA DELLA LUCE

96 OBIE TTIVO ORIZZONTE

LA GRANDE STAGIONE DEL MARE

102 AL VOLANTE

TUTTA UN’ALTRA GUIDA

Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, R. Cavrioli, B. Vecchiarelli, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina Illustrazioni: Marina Garcìa Mendicino Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l. Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it

106 VIVERE IL BUSINESS

IL DIGITALE CHE FA IMPRESA

N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.




Palio di Siena: di corsa tra storia e gloria Il Palio di Siena è senza ombra di dubbio la corsa di cavalli più famosa al mondo, una competizione secolare tra le 17 contrade della città, attestata fin dal XIII secolo. Il Palio si corre due volte l’anno: il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, Patrona di Siena, e il 16 agosto in onore della Madonna Assunta. Scendono in Piazza del Campo solo 10 contrade, le sette rimaste escluse nel palio dell’anno precedente mentre le restanti tre vengono estratte a sorte. Talvolta la comunità può anche decidere di tenere un terzo palio, detto “Palio Straordinario”, in occasione della visita di personaggi illustri in città o di particolari ricorrenze, come quello del 1961 per il Centenario dell’Unità d’Italia o quello del 2000 per il Giubileo. Si corre di certo per la conquista del drappellone, “cencio” per i senesi, ma prima di tutto per entrare nell’olimpo dei fantini.

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KLIMT DIGITALE, IMMERSIONE NELL’ARTE A 360°

TAPPA PARIGINA PER IL TOUR DEL TRONO DI SPADE

L’Atelier des Lumières, un centro d’arte digitale di oltre 3000mq, ospiterà un’esposizione digitale dedicata a Gustav Klimt.

Sbarca nella capitale francese il leggendario mondo creato da George R. R. Martin, con un imperdibile tour al Parco delle Esposizioni Porte de Versailles.

Il polo, inaugurato lo scorso 13 aprile, C’è tempo fino al 2 settembre per visidopo quattro anni di lavori per il recupeby Beatrice Vecchiarelli tare il “Game of Thrones: The Touring ro di questa vasta architettura industriale, Exhibition”, la mostra dedicata all’uniha deciso per la sua apertura di celeverso fantasy dell’omonima saga che, dall’uscita della brare il grande artista austriaco. Cade infatti quest’anno prima stagione della serie tv (2011), ha stregato milioni il centenario della scomparsa di Klimt e ripercorrere di persone. Il tour propone dei contenuti multimediali la sua evoluzione artistica dagli esordi, passando per e interattivi che caleranno i visitatori nelle terre di Wela Secessione Viennese, il simbolismo e l’art Nouveau steros ed Essos, nei paesaggi invernali del Nord, nella sembra essere il modo migliore per onorarlo. Affianco città di Meereen e gli faranno rivivere le avvincenti alle sue opere più celebri - Giuditta, Il Bacio, Pallade sfide dei protagonisti. Inutile dire che sarà possibile anAtena - verranno proiettate, su pareti alte 10m, quelle che ammirare il tanto vagheggiato Trono di Spade. La dei suoi compagni Egon Schiele e Friedensreich Humostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19 e, considedertwasser, ma in un percorso più breve. Da sottolirato il successo planetario dei romanzi e della serie tv, neare che in questo progetto c’è dell’italianità: è stato è consigliabile prenotare online i biglietti per evitare di realizzato appunto da Gianfranco Iannuzzi, Massimiliatrascorrere ore ed ore in fila. no Siccardi e Renato Gatto, ai quali va aggiunto per le www.gameofthronesexposition.fr musiche Luca Longobardi. Un’esposizione immersiva tra arte e tecnologia, costruita tenendo sempre presente lo sguardo dell’osservatore che, abituato agli spazi statici dei musei, viene avvolto da suoni e immagini in movimento, riuscendo così a godere anche dei più piccoli dettagli delle opere d’arte. www.atelier-lumieres.com

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NON SI VIVE DI SOLO PUDDING

IL LATO OSCURO DEL CINEMA

Londra ad agosto regala alcuni eventi davvero imperdibili. Per i buongustai dal 25 al 27 del mese si terrà il Wimbledon Park Food & Drink festival: una festa gastronomica dove scoprire e assaggiare i cibi regionali, giunta quest’anno alla quinta edizione.

Per i cinefili negli stessi giorni torna un appuntamento imperdibile: il Frightfest, il festival di film horror e fantasy - quest’anno alla 19esima edizione - che si tiene nel cuore di Londra, a Leicester Square.

I visitatori potranno godersi un’indimenticabile tour nel gusto, tra gli oltre 50 stand che offrono una vasta gamma di cibi e bevande, pane artigianale e pasticcini, crêpes, fudge, maiale affumicato al barbecue, formaggi e salumi, street food che si arricchisce poi di hamburger gourmet, birre artigianali e gelati retrò.All’interno del festival ci saranno molte dimostrazioni di cucina e grazie al consueto “Talks and Tastings Hub” - un programma completo di grandi chef ed esperti del settore alimentare – sarà possibile partecipare ai workshop, imparare nuove ricette e raccogliere nuovi spunti per i propri piatti preferiti.Il festival sarà immerso in un clima familiare con molta musica dal vivo e intrattenimento per i bambini con appositi giochi da giardino e attività di face painting. fantasticbritishfoodfestivals.com

Il Film Festival nasce nel 2000 con l’obiettivo di fornire al Regno Unito un festival horror fantasy di statura simile ai leader del mercato in Europa: Sitges (Spagna) e Bruxelles (Belgio). FrightFest si è poi evoluto in una comunità in cui il pubblico e gli ospiti viaggiano da tutto il mondo per far parte dell’atmosfera unica dell’evento. A conferma di ciò i numerosi registi che negli anni hanno preso parte a questo importante festival, da George Romero a Guillermo del Toro, Rob Zombie, Paul WS Anderson, Park Chan-wook e Danny Boyle.L’edizione 2018 si svolgerà al Cineworld e nel Prince Charles Cinemas a Leicester Square. La cinque giorni va dal 23 al 27 agosto con un programma davvero ricco che spazia da film americani capaci di mettere alla dura prova i nervi, come nel caso del film “Hell is where the home is”, a pellicole più ricercate come quella inglese “CTRL”. Il Giappone è presente con l’esilarante e vivace commedia zombie “One cut of the dead” e tra i Paesi europei spicca la Svezia con il film “Videoman” che racconta la storia di due estranei uniti, oltre che dall’alcolismo, dalla nostalgia e dai sogni infranti. www.frightfest.co.uk

by Beatrice Vecchiarelli

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VEGANI DI TUTTA EUROPA, UNITEVI!

Berlino rinnova l’appuntamento con l’International Bierfestival, un evento con protagonista la bevanda tedesca più famosa al mondo.

Si tiene a Berlino la più grande rassegna vegana del Vecchio Continente. La capitale tedesca è stata dichiarata dal magazine “Indipendent” come una delle migliori destinazioni al mondo per viaggiatori vegani.

Se Monaco ha il suo Oktober Fest, Berlino non vuole essere da meno. La capitale della Germania non poteva by Guglielmo Collina esimersi dal dedicare un festival al Berlino è infatti una delle roccaforti prodotto tedesco forse più celebre. Il europee di questo tipo di cultura alimentare: basti penluppolo è protagonista in tutte le sue “forme” nel Festival sare alle decine e decine di ristoranti vegan che ci sono Internazionale della Birra, che si terrà in città dal 3 al 5 in città, molti dei quali gestiti da italo-berlinesi. Il festival agosto. giunge quest’anno alla sua undicesima edizione e conferCome da tradizione anche la 22esima edizione della kerma il trend favorevole già mostrato negli ultimi anni. Sono messe si svolgerà presso Karl-Marx-Allee ( strada di oltre sempre di più gli espositori, così come i visitatori vegani 2 chilometri, vestita a festa per l’occasione), tra Strausbero semplicemente i curiosi di una tendenza alimentare che gerplatz e Frankfurter Tor. Un’attrazione turistica a tema negli ultimi anni è diventata una vera e propria cultura. Sache, in Germania, è seconda forse solamente all’iconico ranno tre giorni intensi, quelli che animeranno AlexanderOktober Fest che si svolge da fine settembre in Baviera. platz, distribuiti fra il palco principale e il tendone delle Il famoso “miglio di birra” (questo il soprannome della convention. Sul primo molti concerti di ogni genere, lunga via che ospita il festival) sarà suddiviso in regioni di dal pop, al rock, passando dal rap al cantautorato e provenienza di questa bevanda, immancabili all’elettronica. Inoltre stage e cookingshow a tema dunque le celebrità come le Bavaresi, ma rigorosamente vegan. anche le birre dei produttori provenienti dai Non mancherà, come ogni anno, la tombola luoghi più esotici del mondo. vegana, la quale garantirà sorteggi di, tra le altre A Berlino per l’occasione sono attesi oltre cose, buoni sconto, prodotti alimentari e libri. 320 mila birrai, pronti a presentare più di Insomma, un vero e proprio paradiso per i vegani: 2000 tipi differenti di birra. Per accompagnaun’isola felice dove, chiunque abbia come ideale re le bevute dei visitatori anche spettacoli di quello del non cibarsi di animali o derivati, potrà strada e concerti organizzati per la 3 giorni esprimersi in tutta libertà dal 24 al 26 di agosto. berlinese. Consiglio per i turisti che vorranno www.veganes-sommerfest-berlin.de partecipare al festival: munitevi della mappa fornita dall’organizzazione per trovare con facilità gli stand ai quali siete più interessati. www.bierfestival-berlin.de

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A TUTTA BIRRA


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OTR II: LA NUOVA ERA DEI THE CARTERS carriera solista di Beyoncé. Una macchina da soldi che si alimenta di tour da sogno, accordi milionari, rumors e collaborazioni stellari, ultima delle quali quella nata A 15 km da Manhattan, ma in sotto l’insegna di “Everything is New Jersey, in quella che è la love” il primo album firmato The casa del football americano, ma Carters e annunciato in anteprima by Martina Morelli per un concerto. mondiale durante la tappa di LonDa un lato il miglior rapper dra, in cui compaiono anche nomi vivente, Jay-Z, dall’altro Queen Bey, la donna dei del calibro di Pharrell Williams, Ty Dolla Sign, record: insieme sono i The Carters. Per molti Quavo e Offset. Finita l’avventura europea, l’On la vita di coppia è un secondo lavoro, per loro the Run Tour II torna oltreoceano per deliziare i è l’attività di famiglia, il perno attorno cui far fan americani con il riadattamento a due di tutti i ruotare una, anzi due carriere strepitose. Insieme loro ultimi lavori tra maxi schermi, scatti e video sono sempre “on the run”, in fuga come Boninediti, confessioni al vetriolo e omaggi musicali. Uno show imperdibile e ancora disponibile su ny and Clyde, titolo del singolo che ha segnato l’inizio della loro storia d’amore e il lancio della www.ticketmaster.com. In cerca di un’autentica esperienza americana? Il 2 e 3 agosto al MetLife Stadium, ma non per i New York Giants...

Justin Timberlake

Jay-Z & Beyoncè || 14 12 ||



SAMSUNG INFIAMMA IL MERCATO CON IL NUOVO NOTE 9

brand coreano le riserva per la componente software del phablet, che monterà uno schermo super AMOLED leggermente curvo ai lati, molto probabilmente dalla risoluzione di Come ogni estate negli ultimi anni Samsung lancia a New York 2960 x 1440 pixel e dalla diagonale di il suo nuovo top di gamma: il 6,3”. Presenti ancora una volta jack da phablet della linea Note, giunto 3,5mm, presa USB Tipo-C e l’immanalla sua “edizione” numero 9. cabile S-Pen, tratto distintivo di questa linea di prodotti Samsung. Stando ad La casa coreana, dopo i noti problealcuni rumors, trapelati nelle scormi alla batteria del top device di 2 se settimane, il pennino potrebbe by Alessandro Creta stagioni fa, ha cercato di riconquistare offrire qualche nuova feature dal lato parte della sua clientela lo scorso software oltre a risultare più sensibile durante l’uso. anno con il Note 8, e ora vuole fare all in con il nuovo Indiscrezioni annunciavano la possibilità di trovarvi inprodotto che verrà presentato il 9 di agosto. L’hype tegrato un microfono che permetterebbe alla S-Pen di dei fedelissimi Samsung è già alto da qualche mese, essere utilizzata per le chiamate. Si tratta certamente di da quando sono usciti i primi rumors circa la presununa bella innovazione, chissà che Samsung non possa ta data di lancio del dispositivo. Il brand di Seul deve prenderla in considerazione, se non per questo device, rispondere con un device rivoluzionario ai marchi per i prossimi prodotti. Quasi sicuramente invece concorrenti che, negli ultimi mesi, hanno messo sul saranno 6 o 8 i GB di RAM e il sistema operativo sarà mercato dei prodotti particolarmente apprezzati dal Android 8.1 Oreo. pubblico (iPhone X, One Plus 6, P20 ecc…). Di ufficiale, però, non sappiamo (ancora) nulla e per Non c’è margine di errore dunque per Samsung che, conoscere le vere funzionalità del nuovo Note 9 bisodopo essersi rimessa in carreggiata con il Note 8, deve gna attendere la presentazione ufficiale di Samsung in fare doppia attenzione per non ripetere gli errori comprogramma a New York il 9 di agosto. messi due anni fa con le batterie “esplosive” del Note www.samsung.com 7. Non sarà un dispositivo molto diverso esteticamente dal predecessore: già con il Galaxy S9 Samsung non si era discostata, per estetica, dal top di gamma della stagione precedente. Le novità sostanziali il

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MAXXI E BULGARI: PARTNERSHIP AD OPERA D’ARTE

all’uso dei generi cinematografici e per la rilettura critica di siti storici. Marcon presenta “Ludwig”, un video proiettato a tutta parete realizzato con la tecnica MAXXI Bulgari Prize è Cgi (computer-generated imagery), la straordinaria evoluzione del utilizzata nella computer grafica per Premio MAXXI, che riconosce e lancia sulla scena internazionale gli effetti speciali digitali nel cinema, giovani talenti. in televisione, nella pubblicità e nei videogiochi di simulazione. Conclude Una mostra che fino al 28 ottobre il progetto “Amateur” di Talia Chetrit by Stefano Valentini si sviluppa in un percorso fluente e (Washington D.C. 1982), anche lei tra i immersivo che conduce alla scoperta finalisti per la sua capacità di reinventare l’uso della fotodel lavoro dei 3 finalisti, selezionati da una giuria intergrafia. L’artista, che vive e lavora a New York, presenta una nazionale, che propongono progetti inediti o di recente raccolta di oltre 20 fotografie della sua produzione recente produzione. Il percorso - nella Galleria 4 del museo - apre insieme a immagini provenienti dal suo archivio personacon il lavoro “Invernomuto” (Simone Bertuzzi, Piacenza le. La Chetrit mette in campo una complessa teatralità che 1983 e Simone Trabucchi, Piacenza 1982), scelto per esplora i confini tra il soggetto e lo spettatore, la vulnerabil’attenta ricerca su questioni sociali e politiche globali. lità e l’esibizione. L’opera complessa è composta da un film, un’installazione I 3 artisti saranno presentati durante la settimana di Frieze sonora, una scultura e un profumo, diversi linguaggi che Art Fair, da Giovanna Melandri e Nicola Bulgari - Vice caratterizzano la loro ricerca artistica attraverso un risulPresidente del Gruppo Bulgari - martedì 3 ottobre presso tato avvolto nella penombra che ha come punto focale un il Bulgari Hotel di Londra e il 13 ottobre verrà decretato grande schermo sagomato sul quale viene proiettato in il vincitore della 9° edizione; come di consueto l’opera loop un film dove si alternano immagini dal sapore antico vincitrice sarà acquisita dal MAXXI ed entrerà a far parte e surreale. La mostra prosegue con Diego Marcon (Busto della collezione permanente del museo. Arsizio, 1985), tra i finalisti per aver adottato un approccio originale e poetico alla sperimentazione audiovisiva e www.maxxi.art

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di strumenti eclettici e duttili come la chitarra elettrica, e anche il gioco, che mi piace molto e mi appartiene, delle dinamiche, delle alternanze tra vuoto Sta per iniziare la 21esima edizione e pieno, tranquillo ed esplosivo, suono della Notte della Taranta, il celebre liquido e ritualità ritmica potente”. La festival di musica popolare dedicato grande novità dell’edizione numero alla riscoperta e valorizzazione 21 del Concertone sarà l’incontro della musica tradizionale salentina tra pizzica e rap, a rappresentanza e alla sua fusione con altri generi, come jazz e rock. di questo connubio tra tutti spicca il rapper napoletano Clementino chiaby Stefano Valentini L’apertura del programma è prevista mato a rappare tre brani della tradiper il 3 agosto a Otranto, a seguire, zione musicale salentina. A suggellare lungo tutto il mese, molti eventi che culmineranno l’incontro tra la musica popolare napoletana e la pizzica con l’ultima tappa annunciata per il 25 agosto a Melsalentina emergono anche le presenze del sassofonipignano. Qui prenderà vita l’attesissimo Concertone sta James Senese e il cantautore  Enzo Gragnaniello. finale che ospita ogni anno circa 100.000 persone. Con gli altri numerosi ospiti si viaggerà nelle culture e Protagonista di questa serata è l’Orchestra Popolare nelle tradizioni del mondo; tra questi il violino e la voce della Notte della Taranta, accompagnata annualmendell’artista cubana Yilian Canizares e le poetiche canzote da un maestro concertatore diverso: Ludovico Eini del gruppo indiano Dhoad Gypsies. Tanta musica e naudi, Goran Bregovic, Stewart Copeland e Raphael tanti balli durante il Concertone trasmesso in diretta da Gualazzi sono alcuni maestri degli ultimi anni. Rai 5 e Rai Radio 1: a guidare il Corpo di Ballo sarà il Per la 21esima edizione sarà Andrea Mirò, seconda coreografo Massimiliano Volpini, pronto a entusiasmare donna dopo Carmen Consoli ad assumere il ruolo gli oltre 100mila pizzicati. www.lanottedellataranta.it di maestro concertatore:“È un grande onore per me dirigere l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta. Quando ho ricevuto l’invito da parte della Fondazione ho accettato con entusiasmo. Credo ha commentato Andrea Mirò - che il Concertone di Melpignano sia oggi quell’altrove, quell’altro tempo,  che tutti abbiamo voglia di vivere. Ci sarà sicuramente un’attenzione alta nel reinterpretare un materiale così ancestrale e profondo e dall’identità esplosiva, l’idea è quello di mischiarlo a suoni di impianto rock, dove per rock si intende un’apertura all’utilizzo

LA NOTTE DEI PIZZICATI

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CON IL SUMMER JAMBOREE SI “BALLA” INDIETRO NEL TEMPO

spiaggia fino a notte inoltrata (alle 4 del mattino). Anche quest’anno, inoltre, è stato confermato l’appuntamento con i Dopofestival alla Rotonda a Mare e con il Rockin’ Village, che dalle 17 all’una Un appuntamento imperdibile per di notte si animerà con il più grande gli appassionati della musica e delMercatino Vintage (‘40/’50) di moderla cultura americana degli anni ‘40 nariato e memorabilia, con il Cajun & e ‘50, o anche solo per chi, per qualTex Mex Diner e street food di grande che giorno, desidera vivere come se qualità. E poi non mancheranno la sfilata il tempo fosse tornato indietro. di auto d’epoca, il Dance Camp di 8 by Lucia Mancini giorni dal 4 al 11 agosto e, soprattutto, i Il Summer Jamboree è diventato un nomi dei grandi artisti che si esibiranno. evento fisso nella stagione estiva di Senigallia, comune A Senigallia sono infatti attesi ospiti davvero importanti: a marchigiano in provincia di Ancona, e forse è anche quello partire dal pioniere del rockabilly Rudy “Tutti” Grayzell di maggior successo. Sì perché dal 2000 – anno in cui (che si è esibito a fianco di Elvis Presley) e autore della hit l’iniziativa è nata – la fama è stata sempre crescente, con “Duck Tail”. E poi Brian Hyland, l’autore che dalla fine degli migliaia di persone che a ogni stagione inondavano la anni ‘50 ha scritto canzoni di successo e brani celebri in cittadina di abiti, colori, balli e musica tipici di quel periotesta alle classifiche dell’epoca. Non ci saranno scuse per i do. Il motivo di questa notorietà è presto detto: pensando presenti, appassionati e fan: la musica del Summer Jamboanche solo a questa edizione, che si svolgerà dall’1 al 12 ree sarà come sempre travolgente, tanto che non buttarsi agosto, in programma ci sono ben 46 concerti a ingresso in pista a ballare o scatenarsi per le vie della città sarà gratuito e innumerevoli dj set davvero impossibile. specializzati dalle 12 in www.summerjamboree.com

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Restiamo umani. Sempre. Nell’era digitale anche il razzismo viaggia sul filo dello storytelling. E si diffonde alla velocità della luce, anzi alla velocità della rete, tra affermazioni e smentite, commenti e condivisioni il cui unico metro di giudizio è il “verosimile”. Scordatevi il fact checking, abbandonate anche il buon senso, si fa prima a urlare al complotto, a pensare che quei bambini portati dal mare siano bambolotti piazzati lì da una cospirazione internazionale, che la foto dello storico concerto veneziano dei Pink Floyd sia quella di una folla di migranti in attesa di salpare per l’Europa, che sull’Aquarius avessero videogame e ogni genere di comfort, che questi immigrati vogliano addirittura imporre i numeri arabi nelle nostre scuole. Bufale che, per quanto palesi e provocatorie siano, non mancano mai di generare una sfavillante retorica dell’odio. Perché non ci interessano i fatti. Ci interessano i pretesti su cui costruire il racconto che ci piace ascoltare, quello dello straniero che minaccia le nostre vite. Restiamo umani. Vi va?

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| SCENARI CONTEMPORANEI

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PROJECT REVIEW, OVVERO BYE BYE GRANDI OPERE Parola d’ordine: compromesso. Ma sul capitolo infrastrutture Movimento 5 Stelle e Lega stentano a trovare la quadra tra gestione dei fondi europei, garanzie di sviluppo e necessità di occupazione

A due mesi dall’entrata in carica del nuovo governo, si fa ancora fatica a definirne la politica a lunga scadenza. Con ogni probabilità la linea da seguire sarà tracciata a matita per ancora parecchio tempo, pronta a essere cancellata e riscritta all’occorrenza. Se la prassi diventerà quella di procedere di questione in questione, uno strappo qui e un rattoppo là per non ridurre a brandelli quel contratto siglato sul finire della primavera, solo il tempo saprà dirlo. Sarà l’agenda di Salvini a continuare a dettare il calendario di governo o Di Maio e il fronte grillino riusciranno ad arginare l’ingombrante alleato? Slogan e campagna elettorale a parte, quali misure economiche (e annesse coperture) applicherà l’Italia nel prossimo futuro? A chiederselo più che gli italiani, fagocitati dalle agognate ferie e soddisfatti dei primi risultati – ma non chiedetegli quali – di questa “politica del fare”, sono i vertici europei, che finora hanno visto un governo focalizzato quasi esclusivamente sulla gestione dei flussi migratori e sull’allentamento dei vincoli di spesa, ma praticamente privo di visione a lungo temine. Que-

sito legittimo e legittimato dal fatto, innegabile, che all’interno dell’attuale maggioranza ci sono tematiche controverse in grado di destabilizzare la tanto sudata unità d’intenti. Forse il tema che più mette a rischio i delicati equilibri della coalizione gialloverde e che molto potrebbe condizionare il prossimo futuro anche in termini prettamente economici è quello delle grandi opere. Dalla TAV alla TAP, passando per Pedemontana lombarda e terzo valico di Genova, non c’è argomento più spinoso. Il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha dichiarato che il suo obiettivo “è quello di riesaminare in tempi brevi le diverse grandi opere per individuare quelle necessarie e buone per i cittadini, che dovranno quindi essere concluse a partire da quelle già iniziate”. Grande protagonista di questa project review, come già annunciato nel contratto di Governo, la linea ad alta velocità Torino-Lione. “Ci impegniamo a ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia. Ciò che è notorio è che su questa direttrice non si sia verificato il previsto incremento dei traffici di merci | 26 |


| SCENARI CONTEMPORANEI

che era il presupposto fondamentale dell’opera”. Non dello stesso avviso il sottosegretario leghista alle Infrastrutture Edoardo Rixi che ridimensiona i toni: “Ci servono gli investimenti pubblici, ci serve dar lavoro alle persone, ci serve far crescere il Pil” ha spiegato “sono gli elementi trainanti dell’Italia e fermare le infrastrutture sarebbe un’azione insensata”. Con lui c’è Confindustria per cui le grandi opere sono pilastri imprescindibili, fattori d’investimento per la crescita dell’Italia, ma anche parte di un “grandissimo progetto europeo”. Sì perché non va dimenticato che l’Italia è al secondo posto nell’Unione per fondi strutturali ricevuti da Bruxelles, pur rimanendo sestultima su 28 per il loro utilizzo, ma anche che la stessa Corte dei Conti europea nel suo ultimo report ha sottolineato l’assenza nel nostro Paese di un’attenta analisi e va-

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lutazione del rapporto costi-benefici (in Italia il costo medio di un chilometro di Tav arriva a sfiorare anche il doppio della cifra spesa nel resto d’Europa). Per Vincenzo Boccia “occorre superare il blocco ideologico” perché le infrastrutture portano “lavoro, democrazia, commercio e crescita”. “Perché se passa l’idea che a ogni cambio di maggioranza politica si torna indietro su scelte strategiche per la nostra economia, è la nostra credibilità che mettiamo in discussione”. Il nodo da sciogliere in effetti è tutto qui, capire se valga la pena continuare a considerare le infrastrutture merce di scambio da campagna elettorale o valutare il loro reale e oggettivo impatto in termini economici. E nel frattempo l’Europa ci saluta da lontano. Martina Morelli

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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

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LA CALDA ESTATE LONDINESE Anche in clima di Brexit il Regno Unito non rinuncia a uno degli appuntamenti più attesi e colorati dell’anno. Welcome to Notting Hill, welcome to Carnival!

26 e 27 agosto. Sono queste le date del 2018 che vedono Londra impegnata con il Carnevale di Notting Hill, la celebre festa guidata dalla comunità caraibica che ogni anno rivive la memoria di una manifestazione nata nel 1965 per le strade del famoso e rinomato quartiere di Notting Hill. L’evento, riproposto annualmente nel mese di agosto, dura due giorni consecutivi e vuole celebrare e onorare la cultura, le tradizioni e la cucina delle fascinose terre delle Indie Occidentali. Le primissime parate, ricche di ballerini e suonatori di tamburi d’acciaio vestiti con abiti dai colori sgargianti tipici della cultura tropicale, volevano celebrare l’abolizione della schiavitù nel loro paese d’origine. Ultimamente la sfilata, grazie anche alla diffusione di foto e notizie sul web, ha raggiunto una notevole fama internazionale richiamando oltre un milione di turisti all’anno e rendendo questa celebrazione uno tra i carnevali in strada più grandi del mondo. I ballerini e i carri, adornati da fiori stupendi, percorrono, tramite i numerosi cortei, le strade della città lungo un percorso di 5 chilometri; la musica dal vivo spazia dal reggae alla salsa e scandisce i cinque temi principali di questo carnevale: Mascherata, Sound System, gruppi Steel Pan, Calypso e Soca. Lo spirito del carnevale è avviato già dal giorno prima con il “Panama Steel Band Competition”, la gara che propone i migliori gruppi di steel band pronti a contendersi il titolo di “National Champion of Steel” sfidandosi con un brano dalla durata di 10 minuti. La prima giornata è dedicata alla grande sfilata della

domenica, vivacizzata da ballerine con costumi vistosi decorati con piume, lustrini e nappe e dai carri con le orchestre di Calypso e Samba. Tradizionalmente questa prima giornata è più tranquilla della festa del lunedì che è il giorno della parata principale, The Grand Finale, con più di 60 gruppi musicali presenti, Sound System, innumerevoli ballerini e fiumi di persone che si lasciano travolgere dai vivaci corpi danzanti e colorati che riprendono i movimenti delle danze tribali; fascino che ha saputo negli anni colpire anche band note come Pink Floyd e The Clash. Lo spettacolo, in entrambe le giornate, parte dalla mattina fino ad arrivare alla sera; inizia su Great Western Road, si fa strada lungo Chepstow Road, prima di arrivare a Westbourne Grove e proseguire per Ladbroke Grove. La danza, come la cucina caraibica, è stata da sempre influenzata da diverse culture, in primis da quella africana e a seguire da quella francese, spagnola, olandese e britannica. Le varietà delle prelibatezze si riflettono sulla vasta gamma di pietanze disponibili durante le celebrazioni; il roti, un piatto indo-caraibico servito con carne o verdure, la fa da padrona, ma non è certamente da meno la jerked meats, una portata composta da carne di pollo o di maiale, marinata con una salsa piccante tipica delle zone caraibiche. Presente anche il rice and peas in stile giamaicano, ovvero un piatto di riso bianco con i fagioli prodotti dal caiano (una pianta molto resistente alle zone aride); e ancora il capretto al curry. Stefano Valentini | 29 |


NETFLIX ANNUNCIA UN ACCORDO PLURIENNALE CON AGGREGATE L’attore, regista e produttore Jason Bateman e Netflix consolidano la loro partnership: Aggregate, la casa di produzione di Jason Bateman, ha firmato un accordo pluriennale con Netflix per la produzione di film e serie tv.

CINQUE NUOVI IMPRENDITORI ENTRANO NEL NETWORK DI ENDEAVOR ITALIA

by John Daporto

L’accordo include la collaborazione di Michael Costigan, co-fondatore di Aggregate con Jason Bateman. I due artisti metteranno al servizio le loro competenze per dare vita a nuovi progetti, sia con protagonisti talenti emergenti, che con affermati attori e registi vicini a Bateman e Costigan. Alle spalle Jason Bateman ha già un lungo e consolidato rapporto di lavoro con Netflix. L’attore, infatti, è regista, produttore esecutivo e protagonista della serie originale Netflix Ozark, la cui prima stagione è già disponibile sul servizio, mentre la seconda arriverà il prossimo 31 agosto. Inoltre, Bateman ha dato vita ad un’irriverente rappresentazione di Michael Bluth nella pluripremiata serie TV Arrested Development, creata da Mitch Hurwitz, che Netflix ha rinnovato per una quinta stagione. Bateman è stato premiato con un Golden Globe come migliore attore in una serie comedy nel 2004, ha ottenuto una nomination agli Emmy Awards e due agli Screen Actors Guild Award per il suo ruolo in Arrested Development. Di questo titolo, i primi otto episodi della quinta stagione sono già disponibili su Netflix, i rimanenti otto debutteranno entro la fine del 2018. Jason Bateman ha commentato: «Michael ed io possiamo ritenerci estremamente fortunati: Aggregate è stata accolta con gioia nel mondo Netflix. Grazie alle mie esperienze con Arrested Development e Ozark ho avuto modo di entrare in contatto con il mondo che Ted, Cindy e Scott hanno creato. Non vediamo l’ora di lavorare insieme al team creativo Netflix per contribuire a questo momento unico nella storia dell’intrattenimento e ai contenuti di alta qualità prodotti da Netflix».

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Endeavor Italia, organizzazione  che promuove la crescita economica di imprenditori ad alto potenziale, accoglie nel suo network cinque nuovi imprenditori selezionati nel corso dell’International Selection Panel (ISP).

Si tratta di Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini, CEO e co-founder di Freeda Media, media company che produce contenuti premium rivolti prevalentemente ad un target femminile; Daniele Ratti, CEO di Fatture in Cloud, la piattaforma di fatturazione online più usata in Italia; Fabrizio Perrone e Gennaro Varriale, CEO e CTO di Buzzoole, influencer marketing solution provider in grado di connettere i brand ai content creator attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. “È una grande soddisfazione accogliere cinque nuovi imprenditori italiani proprio in occasione dell’ISP che si è svolto a Milano: è stata un’occasione per dimostrare l’intraprendenza e le potenzialità di queste società innovative nate e cresciute in ‘casa’, le cui strategie di business sono state valutate positivamente da un panel internazionale composto da venture capitalist e imprenditori di successo”, sottolinea Raffaele Mauro, managing director di Endeavor Italia. “Da questo momento grazie al network di Endeavor, gli imprenditori di Freeda Media, Fatture in Cloud e Buzzoole avranno accesso a mercati globali, a programmi di sviluppo del talento e al capitale, in modo da accelerare la crescita e l’espansione internazionale delle proprie aziende”.


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ALLA SCOPERTA DEGLI ESPORTS Con eventi capaci di riempire gli stadi europei e non solo, e con introiti che si apprestano a superare i 900 milioni di dollari, gli esports abbandonano la nicchia in cui sono stati rinchiusi per quasi 20 anni e si apprestano a conquistare il mondo dei videogame.

Ex campione di videogiochi strategici, giornalista, caster e Head of Content di ESL Italy, Simone “AKirA” Trimarchi è attivo nel panorama degli esports da quando questi hanno cominciato a muovere i primi, timidi, passi sulla scena internazionale. Grazie a ESL, piattaforma leader nel panorama degli sport digitali, Akira è diventato, di fatto, una delle voci più autorevoli e interessanti dell’esport italiano, non solo attraverso gli entusiasmanti commenti in diretta dei principali tornei nostrani, ma anche grazie alla sua accurata e puntuale analisi del settore, che negli ultimi anni ha registrato, specie grazie alle piattaforme di streaming digitale come Twitch, un incremento tanto nell’interesse del pubblico, quanto nel fatturato. Gli abbiamo quindi chiesto qual è la situazione italiana in termini di esports, e ci siamo lasciati guidare dalla sua esperienza alla scoperta di un settore le cui prospettive economiche cominciano a solleticare anche chi, di videogame, non ha che un vago ricordo dai tempi delle sale giochi.

urla liberatorie alla fine di un round, come dopo aver segnato un goal in uno stadio. È qualcosa di inimmaginabile se non si assiste con i propri occhi, ma è reale come questa intervista. Tu sei un caster, ma che significato ha questo termine? Caster viene dall’inglese “Shoutcaster” che sta per “commentatore che urla un po’ ”, un bel po’ aggiungo io. Siamo commentatori, telecronisti che cercano di far emozionare i propri spettatori mettendoci tanta passione, ecco perché le urla di cui sopra. Professionalmente si tratta di una figura ibrida tra un giornalista sportivo (perché deve sapere dati sui team coinvolti, sui giocatori, ecc) e un esperto del videogioco (di cui deve sapere l’evoluzione, la patch, qualche curiosità, ecc). Quand’è che una competizione tra giocatori assume le caratteristiche di un esport? uando è organizzata e quando vi prendono parte team professionistici o semi-professionistici. Se accendi la console e giochi una partita a FIFA contro un avversario online a caso non stai facendo esport. Se invece vai ad un torneo e ti batti per qualche premio, sì.

Simone partiamo con una domanda che balena nella testa di tutti quelli che sentono parlare di esports: “Perché dovrei guardare qualcun’altro giocare ai videogame?” Perché quando si tratta di esports (e non di streamer o youtuber) le emozioni che si provano nell’assistere alle partite dei tornei sono assolutamente paragonabili a quelle trasmesse dagli sport reali. I giocatori piangono, soffrono, si aiutano tra di loro ed esplodono in

Secondo il tuo giudizio che cosa ha permesso la trasformazione del videogioco da svago da salotto a vera e propria piattaforma sportiva? | 33 |


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Simone AKirA Trimarchi, il più famoso caster italiano di esports

Sempre parlando di denaro, è stato stimato che entro il 2020 gli esports raggiungeranno il traguardo di introiti di circa 1.500 milioni, ma come funziona il business degli esports? Come detto in precedenza gli esports sono un ibrido tremendamente difficile da inscatolare. Da una parte ci sono gli eventi che guadagnano grazie alle sponsorizzazioni, ai biglietti venduti per assistere alle partite, ai diritti televisivi ceduti ai vari network. Dall’altra ci sono i publisher e cioè chi crea videogiochi: quest’ultimi non sempre organizzano eventi ma guardano con molta attenzione a questo mercato, creando videogiochi sempre più “esport ready”. Ultimo, ma non meno importante, ci sono i team: anch’essi guadagnano dalle sponsorizzazioni ma vendono anche merchandise e fungono da agenzie per i propri giocatori, che in alcuni casi sono diventati delle celebrità. Se escludiamo gli atleti, chi ha, secondo il tuo punto di vista, l’interesse maggiore nello sviluppo del panorama competitivo? Innanzitutto gli organizzatori di tornei. Gli esports hanno permesso a soggetti terzi, che non potevano affrontare le elevate barriere all’ingresso del mercato dei videogiochi, di poter sfruttare l’onda lunga di questo inarrestabile mercato facendo altro. Solo ora i publisher, cioè chi crea attivamente videogiochi, si è accorto del fenomeno e sta contribuendo a farlo esplodere in tutto il mondo. Tornando agli organizzatori, gli stessi hanno permesso a brand non endemici (come Coca-Cola, Mercedes, Vodafone e tanti altri) di agganciarsi al carro dei vincitori.

Per rispondere a questa domanda servirebbe un libro intero. Difficile condensare il mio pensiero in poche righe ma ciò che ha permesso questo incantesimo è senza dubbio la spettacolarità degli eventi a livello televisivo/ teatrale. È lo stesso cammino del poker sportivo dell’inizio degli anni 2000: dai tavoli di gioco a spettacolo televisivo. Si creano personaggi raccontando storie e si appassionano gli spettatori. Qual è stato il passo, prima insormontabile, che ha permesso la consacrazione degli esports nel nostro paese? Il passo sicuramente più importante è stato quello degli investimenti: mentre in passato organizzatori di tornei e team facevano fatica ad “arrivare a fine mese” ora il mercato è addirittura sottodimensionato rispetto all’immensa richiesta che sta arrivando. Ciò che ha dato “la scossa”, se vogliamo, è stata la notizia dell’apertura del CIO agli Sport Elettronici del 27 ottobre: in un comunicato il Comitato Olimpico Internazionale ha ammesso di star guardando con interesse al fenomeno. Da lì, speculazioni a parte, l’attenzione mediatica è stata fortissima.

Come si diventa un professionista degli esport? Come può, insomma, un ragazzo con la passione per i videogame ambire a fare il grande salto? Ho scritto un intero articolo sulla cosa. Riassumendo: si gioca, si migliora, si entra in un “clan” (in una squadra), si migliora ancora, si partecipa al primo torneo, si migliora ancora e poi si tirano le somme. Se si riesce a competere con gli europei si cerca di fare il salto di qualità facendosi comprare da un team più grande capace di elargire uno stipendio. Raffaele Giasi | 34 |


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DANIELE COBIANCHI NOMINATO CEO DI MCCANN WORLDGROUP ITALIA

MARIANNA GHIRLANDA È IL NUOVO CEO DEL GRUPPO DLV BBDO

McCann Worldgroup ha annunciato che Daniele Cobianchi è stato nominato CEO di McCann Worldgroup Italia. Cobianchi, già CEO di McCann (Advertising), estenderà il suo mandato alla supervisione di MRM//McCann (CRM & Digital), Momentum (Eventi) e CRAFT (Produzione).

DLV BBDO ha annunciato la nomina di Marianna Ghirlanda a Ceo del gruppo, che sarà effettiva da settembre.

by Marco Bertollini

Cobianchi ha cominciato la sua attività in McCann nel febbraio 2014 dopo oltre 15 anni di esperienza maturata in network globali di comunicazione (DENTSU, BBDO, LOWE, HAVAS, OGILVY). Ha ricoperto il ruolo di CEO McCann, e successivamente quelli ulteriori di Vice Presidente e Chief Growth Officer di McCann Worldgroup. “In questi anni d’agenzia Daniele ha contribuito in modo significativo allo sviluppo e al consolidamento delle aree chiave del nostro business, spingendo la crescita del gruppo attraverso il new business, la valorizzazione del prodotto strategico-creativo e favorendo l’integrazione delle discipline. McCann Worldgroup Italia ha recentemente ottenuto importanti riconoscimenti come Agenzia Creativa dell’anno dal Golden Drum ed è presenza ormai costante tra vincitori del Cannes Lions. Siamo certi che con la leadership di Daniele, l’agenzia potrà avanzare con successo in una nuova era di crescita e trasformazione” ha commentato Pablo Walker, Presidente McCann Worldgroup Europe. Daniele Cobianchi commenta così il suo nuovo ruolo: “Sono onorato che un network straordinario come McCann Worldgroup mi abbia proposto questo nuova e ambiziosa sfida. In un momento di grande trasformazione del nostro settore, questa è una fantastica opportunità per far crescere davvero le nostre capacità in tutte le discipline, interpretare il cambiamento e offrire servizi migliori ai nostri clienti. Grazie al contributo dei nostri team locali e del nostro network globale, continueremo ad aiutare brands e clienti ad avere un ruolo meaningful nella vita delle persone con idee innovative, tecnologia e passione”.

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Nel suo ruolo ha il compito di lavorare con la direzione creativa esecutiva, sovrintendendo gli uffici dell’agenzia a Milano e Roma. Marianna Ghirlanda proviene da Google, dove ha ricoperto dal 2011 il ruolo di Head of Creative Partnerships. Prima di lavorare per Google, è stata programmatrice digitale e addetta alle strategie per i social media presso Publicis. Prima di allora, ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore digitale presso l’agenzia digitale Twofish ad Amsterdam. Ha iniziato la sua carriera occupandosi di elaborazione dei progetti presso Alfa Engineering. «Nessuno è in una posizione migliore di Marianna per contribuire a condurci nel futuro», ha dichiarato St John Walshe, Managing Director di Bbdo Europe. «Le esigenze dei nostri clienti e dei loro consumatori sono in rapida evoluzione. L’esperienza acquisita da Marianna in Google, abbinata alla sua passione per le culture più creative, ci aiuterà a sviluppare più rapidamente le capacità del nostro personale e i servizi che possiamo offrire ai nostri clienti».


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CONDIVIDERE IL CAMBIAMENTO PER SALVARE IL PIANETA A colloquio con Isabella Pratesi, International Conservation Director WWF Italia, sui temi cruciali per la salvaguardia del patrimonio naturale

Quali sono le principali sfide del presente e in I temi dello sviluppo sostenibile e della salvache modo WWF interviene per incidere positivaguardia ambientale dovrebbero restare sempre mente sul futuro? in cima alle agende di istituzioni, organi di inLe sfide all’ambiente stanno aumentando di pari pasformazione e opinione pubblica, invece, troppo so con l’incremento dei consumi e della popolazione spesso, finiscono per scivolare silenziosamente umana. Oggi, soltanto il 25% degli nelle ultime pagine della ecosistemi può considerarsi esencoscienza di molti. Le sorti del “Dobbiamo trovare dei sistemi te da una significativa pressione pianeta dipendono da un impedi utilizzo delle risorse naturali umana, mentre il restante 75% ne gno costante e condiviso: ognuno molto più sostenibili, che preservino risente in maniera intensa. Il quadeve sentirsi chiamato in causa e dro generale è abbastanza critico e mettere in atto pratiche virtuose cioè il capitale naturale in modo da drammatico. In questa realtà, dobvolte a ridurre consumi e sprechi, consentirne il mantenimento anche biamo trovare dei sistemi di utilizproteggere la biodiversità, argiper le generazioni che verranno” zo delle risorse naturali molto più nare l’inquinamento, promuovere Isabella Pratesi, International Conservation sostenibili, che preservino cioè il una comunicazione efficace per Director WWF Italia. capitale naturale in modo da conmantenere viva l’attenzione sui sentirne il mantenimento anche temi sensibili legati all’impatto per le generazioni che verranno. Finora si è fatto un della presenza dell’uomo sulla Terra. La missione di uso della natura assolutamente devastante: l’abbiamo un’associazione importante e consolidata come WWF sfruttata e consumata come se si trattasse di un’entità è da sempre quella di intervenire in questo senso, in grado di sostenere il nostro consumo all’infinito, per produrre un cambiamento visibile e significativo ma così non è. Finiscono le foreste tropicali, finiscono nelle abitudini delle persone e contribuire a salvare il le specie animali. Dobbiamo fare i conti tutti i giorni patrimonio naturale, in modo da lasciarlo quanto più con questo, dobbiamo prendercene la responsabilità. possibile intatto per le generazioni che verranno. Noi, come WWF, vogliamo impegnarci per preservare Ne abbiamo parlato con Isabella Pratesi, International quella biosfera che ci permette di continuare a stare e Conservation Director WWF Italia. | 39 |


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bene e a produrre, ma se si continua ad agire in maniera dissennata, cosa ci resta in mano? La missione del WWF è concreta e immediata: proteggere quello che ci è rimasto, lavorando a braccetto con la società civile, e, allo stesso tempo, lavorare su politica e istituzioni per fare entrare nell’opinione pubblica una nuova visione culturale in grado di dare il giusto valore alla natura. La cronaca attuale ci riporta una situazione globale preoccupante: la recente scomparsa dell’ultimo esemplare di rinoceronte settentrionale bianco maschio è il segno di una gravissima crisi della biodiversità. Cosa si può fare, nel quotidiano, per contribuire a proteggere ciò che l’intervento dell’uomo non ha ancora distrutto? Nel quotidiano tutti possiamo fare qualcosa di buono, ognuno di noi ha nelle sue mani un potere enorme, quello di condurre la propria esistenza sul pianeta in modo intelligente, non distruggendo l’ambiente circostante e non consumando indiscriminatamente le

“Nel quotidiano tutti possiamo fare qualcosa di buono, ognuno di noi ha nelle sue mani un potere enorme, quello di condurre la propria esistenza sul pianeta in modo intelligente” Isabella Pratesi, International Conservation Director WWF Italia.

risorse naturali. Il concetto di spreco è fondamentale, perché esistono moltissime possibilità di utilizzo oculato delle risorse volte ad azzerarlo: iniziando dal nostro consumo quotidiano, possiamo guardare all’acquisto di oggetti e di risorse evitando di consumare più di quanto necessario, oppure possiamo non scegliere prodotti non riciclabili, i quali hanno un impatto durissimo sugli ecosistemi. Ogni elemento è connesso, ogni azione causa conseguenze da considerare. I gamberetti allevati lungo le coste asiatiche concorrono a causare la distruzione delle foreste di mangrovie, habitat naturale delle tigri: per cui se invece di acquistare quei gamberetti scegliamo risorse ittiche reperibili vicino Nata a Roma nel 1964 e figlia del naturalista ed ecologo Fulco Pratesi, Isabella ha ereditato la passione per la natura e i viaggi ma anche la capacità di guardare con occhio critico ai tanti sistemi, accadimenti e processi che giornalmente mettono a rischio il patrimonio di natura del nostro pianeta.

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funzionano, creando acqua, cibo e così via. Se distruggiamo questi equilibri non collassano solo i sistemi naturali, ma anche quelli sociali ed economici. Lo possiamo vedere in quelle zone particolarmente colpite dal cambiamento climatico, in cui si genera un collasso generale a cui conseguono conflitti, guerre, migrazioni alla ricerca di un benessere che la propria terra non può più assicurare. La ripercussione sociale dei danni all’ambiente è immediata, non si può ignorare. Il pianeta è un grande ecosistema che ha bisogno, per essere in armonia, del rispetto delle varie dimensioni: oggi l’impostazione economica e produttiva dominante non considera la natura, il capitale naturale è trasparente all’economia. Gli oceani e le foreste hanno bisogno di tempo per rigenerarsi, ma questo non viene concesso, lo sfruttamento è ininterrotto. La natura è vista come un ostacolo al progresso. Bisogna assolutamente cambiare questa prospettiva e contribuire a dare una svolta.

al nostro territorio di appartenenza, l’impatto sulla natura diviene sicuramente più sostenibile. Possiamo fare milioni di scelte, tutte significative: ad esempio, possiamo decidere di ridurre o azzerare l’impiego di combustibili fossili, utilizzando la bicicletta per gli spostamenti, creando un beneficio fisico anche per noi stessi, non solo per l’ambiente. Lo stesso vale per lo spreco di risorse idriche, occorre partire da una scelta individuale, da una presa di posizione: la situazione non cambierà mai per la discesa in campo di un’entità magica che salverà il pianeta. La Terra si salverà se ciascuno di noi farà, a modo suo, con impegno, un pezzettino del proprio dovere. Il governo e le istituzioni nazionali e internazionali offrono un supporto adeguato alle iniziative portate avanti da organizzazioni come il WWF? Mi piacerebbe tanto poter dire di sì, ma non posso. I governi e le istituzioni, non hanno capito il valore della natura, basta guardare le recenti elezioni politiche in Italia: nessun partito ha messo nella sua agenda il tema dell’ambiente come nodo cruciale. Nessun politico si è esposto per dimostrare di voler fare qualcosa di giusto per la natura e quindi per noi stessi. Eppure la nostra vita dipende da essa: noi possiamo produrre, possiamo consumare solo perché esistono processi ecologici che

Come si comunicano e come si diffondono una consapevolezza green e il valore del rispetto per la natura e le specie in pericolo in mondo sempre più industrializzato? Il punto è decisivo, perché se noi non parliamo alla gente, non possiamo mettere in atto il cambiamento, non possiamo convincere le persone a compiere quei gesti che possono salvare la vita del pianeta. Gli strumenti educativi a disposizione della nostra società, purtroppo, dedicano uno spazio residuale

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all’educazione ambientale, all’importanza di comprendere di essere parte integrante della biosfera e dei suoi processi. Questo è un grave errore, in quanto se non creiamo nei giovani il substrato di attenzione e di comprensione adeguato sui temi ambientali diventa difficile che poi esercitino protezione e manifestino sensibilità verso natura, sostenibilità e biodiversità. Il WWF sta lavorando, anche nelle scuole, per far capire il valore della conservazione della natura e trovare una modalità per coinvolgere maggiormente nel dibattito tutta la società civile, aprendo più focus e occasioni di approfondimento. Le organizzazioni ambientaliste, da parte loro, devono comunque fare un mea culpa, non sempre riescono a parlare in maniera comprensibile e a farsi capire: occorre continuare a migliorarsi reinventando strumenti e meccanismi per interagire efficacemente con le persone. In questi ultimi tempi, nei quali il confronto avviene per lo più in rete, specialmente sui social network, si è rilevato un inasprimento delle posizioni e dei toni sui temi legati all’ambiente: cosa è necessario non perdere mai di vista per mantenere il dibattito su un piano costruttivo, evitando derive violente e inutili? L’aggressività non aiuta nessuno, siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo condividere il cambiamento. Non è tramite l’attacco verbale verso chi è distante da noi che si risolvono i problemi, bisogna imparare a fare un cammino insieme. I meccanismi deviati dei social trasformano una normale dialettica in guerra senza quartiere. Bisogna riscoprirsi più umani e ripartire, per costruire insieme. Il WWF porta avanti meccanismi fatti di incontri, di condivisione di esperienze, guidando la gente a contatto diretto con la natura, non limitandosi al virtuale. No alla rabbia, sì al lavoro che coinvolge tutti, dalle istituzioni, alle aziende, ai singoli cittadini. Riceviamo la Terra in custodia e dobbiamo trasmetterla in eredità a chi verrà dopo di noi, questo è il messaggio fondamentale. La nostra generazione è quella che ha distrutto più di tutte, ma c’è anche maggiore consapevolezza e informazione circa le cose da fare e da evitare, si tratta di elementi che costituiscono un valore. Nella sua enciclica dedicata all’ambiente, Papa Francesco sostiene che gli altri animali e tutti gli organismi che ci circondano sono come dei fratelli minori e dunque noi ce ne dovremmo occupare e dovremmo esserne accurati custodi. Il Santo Padre parla di “antropocentrismo deviato”, da accantonare in virtù della consapevolezza di essere parte del Creato insieme a piante, animali e a ogni tassello di natura cruciale per la sopravvivenza dell’ecosistema. Amiamo e proteggiamo la natura, è più facile di quanto si possa immaginare. Elisabetta Pasca | 44 |

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LA COMUNITÀ DEI CURIOSI SI RITROVA A SARZANA Torna il Festival della Mente, l’appuntamento di fine estate che riunisce importanti personaggi di diverse discipline per discutere di temi d’attualità. Con un unico “obbligo”: utilizzare un linguaggio comprensibile per tutti

la nascita e lo sviluppo delle idee e dei processi creativi, Sarzana torna a essere protagonista dal 31 agoaffrontando sempre temi di attualità sociale e scientisto al 2 settembre con uno degli appuntamenti fica con uno sguardo interdisciplinare per consentire culturali più attesi di fine estate: prende il via nel al pubblico di orientarsi nella complessità del mondo comune ligure il Festival della Mente, il primo festival contemporaneo. in Europa dedicato alla creatività, diretto da Benedetta «Come lo spazio e la rete, filo conduttore nelle ultime Marietti e promosso dalla Fondazione Carispezia e dal due edizioni, anche il concetto di comunità può essere Comune di Sarzana. interpretato e declinato in modi La XV edizione avrà come filo conduttore un tema importante Sarzana torna a essere protagonista diversi: dalla nascita della comunità nazionale alle comunità come il concetto di comunità, che dal 31 agosto al 2 settembre con uno sorte nei teatri della Grecia antica sarà indagato e approfondito con degli appuntamenti culturali più o nelle botteghe rinascimentali, un linguaggio chiaro e accessibile dalla community virtuale alle dia tutti da diversi punti di vista: attesi: il Festival della Mente, namiche relazionali che si presenospiti e relatori dell’iniziativa sail primo festival in Europa tano nella comunità più piccola ranno, infatti, scienziati, filosofi, dedicato alla creatività di tutte, il legame di coppia – ha letterati, storici, artisti italiani e spiegato la direttrice dell’evento stranieri, che illustreranno, ognuBenedetta Marietti – Così, attraverso le parole dei quasi no attraverso la propria “disciplina”, la loro idea di un 100 relatori che verranno a raccontarci con passione ed argomento così vasto. entusiasmo cosa significa per loro comunità, il Festival Il Festival della Mente, con una quarantina tra lecture , della Mente cercherà di trasmettere, anche quest’anno, dialoghi e spettacoli, si propone ogni anno di esplorare | 47 |


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il valore della multidisciplinarietà e l’emozione della condivisione del sapere per farci comprendere la realtà che ci circonda, sempre più complessa e variegata». Durante i tre giorni del festival il pubblico potrà incontrare non solo nomi importanti della scienza e della letteratura, ma ascoltare anche voci inedite del panorama culturale italiano e internazionale in una serie di incontri che registrano di anno in anno una grandissima affluenza di partecipanti, spinti dalla curiosità e dall’interesse suscitato dall’iniziativa. Tornano anche quest’anno le attesissime trilogie con alcuni ospiti affezionati della manifestazione, come lo storico Alessandro Barbero (questa volta impegnato a raccontare la Prima Guerra Mondiale) e lo studioso del mondo classico Matteo Nucci. Così come non mancherà la sezione per bambini e ragazzi - curata da Francesca Gianfranchi - con i suoi numerosi laboratori, letture animate e spettacoli che hanno sempre riscontrato un ottimo successo da parte dei più piccoli. Esther Perel, una delle voci più originali e profonde sulle relazioni di coppia

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Sopra: lo storico e scrittore Alessandro Barbero, sotto la scrittrice Maryam Madjidi

Attesa tra gli ospiti, per la prima volta in Italia, è anche la psicoterapeuta Esther Perel autrice del fortunato saggio “Così fan tutti. Ripensare l’infedeltà”. Un altro appuntamento da non perdere è la conferenza dell’informatico ed esperto di Data Science e Big Data Dino Pedreschi, che incentrerà il suo intervento sul concetto di comunità in rete. Non mancheranno gli spettacoli, come quelli di Maddalena Crippa nella doppia veste di narratrice e cantante con la pièce musicale “L’allegra vedova. Cafè chantant”, e di Olivia Sellerio, che porterà le celebri canzoni divenute famose con la serie tv Montalbano. Il festival ospiterà quest’anno anche Ian Goldin, la scrittrice Maryam Madjidi, il direttore Generale del Censis Massimiliano Valerii e l’architetto Mario Cucinella. Anche per l’edizione 2018 saranno coinvolti, inoltre, i numerosissimi volontari e ragazzi delle scuole superiori, studenti universitari, associazioni culturali. Lo scorso anno in 500 con il loro impegno e la loro vitalità hanno contribuito a decretare lo straordinario successo del festival. Lucia Mancini

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MUSICA, MAESTRO! Nel paese del Bel Canto l’estate è tutta dedicata ai capolavori dell’Opera, attraverso un itinerario musicale che, tra arene e teatri, percorre l’Italia da nord a sud

Festival Orchestra, diretta da Ivan Fischer (18-19 Niente Fedez o Giusy Ferreri, ritmi latini e hit agosto), e l’Orchestra Filarmonica di Radio France. da spiaggia, il vero tormentone dei mesi caldi è È un festival che segue la linea del sincretismo la musica classica, dal balletto all’opera lirica. artistico, con un cartellone musicale che unisce il Gli eventi in programma nei maggiori festival della tradizionale tributo a Wagner nella serata d’apertupenisola sono tanti e rispondono alle esigenze del ra, alle stelle del Bol’soj, ma senza trascurare talenti pubblico di appassionati del genere che, contrarianostrani come Paolo Fresu e Daniele di Bonaventumente all’opinione più diffusa, è ben nutrito. ra. A km zero l’Orchestra Filarmonica Salernitana Raggiunge quest’anno la 66esima edizione il “Giuseppe Verdi”, la quale si esibirà nel Concerto Ravello Festival, una manifestazione legata princiall’Alba di sabato 11 agosto, ore 4.45, mentre vero palmente al nome del grande compositore Richard protagonista dei Concerti di Mezzanotte è il pianoWagner. Questi giunse nel 1880 a Villa Rufolo, a forte, con cinque imperdibili appuntamenti. Ravello per l’appunto, e ne rimase colpito a tal punDal meraviglioso scenario della to da trarre ispirazione per il suo costiera amalfitana si risale Parsifal dall’incantevole Giardino Dall’opera lirica alla musica verso un altro prestigioso palco di Klingsor. Da questa storia nacfolkloristica, dal teatro ai concerti. del panorama musicale italiano, que l’idea di realizzare una serie quello dell’Arena di Verona. Un di concerti in suo onore dando L’estate italiana è ricca di eventi festival quasi centenario quelnuova vita a quel luogo tanto caro imperdibili dedicati al Bel Canto lo dell’Arena Opera Festival, a all’artista tedesco. quota novantasei edizioni, che Negli anni il programma deldal 22 giugno al 1° settembre porta in scena alcuni la rassegna si è ampliato però fino a includere capolavori della letteratura operistica. performance di danza contemporanea ed esibizioni In calendario: le verdiane Aida, diretta da tre grandi solistiche, come quella della pianista russa Varvara maestri, Jordi Bernàcer, Daniel Oren, Andrea BatNepomnyashchaya che eseguirà musiche di Rametistoni, e l’amato Nabucco, dopo il successo riscosau, Ravel, Debussy e Mussorgsky. Non mancano le so lo scorso anno. Alla Turandot di Puccini sono grandi orchestre internazionali, quali la Budapest dedicate cinque rappresentazioni, arricchite dai Varvara Nepomnyashchaya è nata a Mosca nel 1983. costumi del premio Oscar Emi Wada, e altrettante Dopo aver studiato per undici anni con Lidija Grigorieva date al Barbiere di Siviglia, con le coreografie di alla Russian Gnessin Academy of Music, viene ammessa Leda Lojodice. nella classe di Mikhail Voskresensky al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca.

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Spetta tuttavia all’opéra-comique di Bizet, la Carmen, inaugurare il festival veronese; sarà messa in scena per tredici serate, con una produzione del tutto nuova ma non dimentica dell’enorme eredità lasciata da Franco Zeffirelli. L’allestimento è dell’argentino Hugo de Ana, il quale ha deciso di collocare la sua Carmen negli anni ’30 del XX secolo, mentre italiana è la direzione orchestrale, affidata a Francesco Ivan Ciampa. Completano il quadro due eventi da non perdere: lo spettacolo “Roberto Bolle & Friends”, che per il quinto anno consecutivo porta sul palco di Verona un mix di danza classica e contemporanea, e il Verdi Opera Night (26 agosto). La serata omaggia il genio di Busseto proponendo i principali atti della trilogia Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, eseguiti dalle stelle del firmamento lirico internazionale. Insomma, lo storico appuntamento estivo nella città di Romeo e Giulietta presenta una stagione operistica di eccezionale livello, affiancando grandi nomi e giovani promesse nella magica atmosfera dell’anfiteatro romano. Taglia invece il traguardo della maggiore età l’Emilia Romagna Festival, una rassegna variegata e con un cartellone di 36 appuntamenti dislocati tra Ferrara, Bologna, Imola e molte altre città. Numerose le prime assolute come il balletto “I Racconti della Via della Seta” della Chinese Dance Theatre Lanzhou, o lo spettacolo per voce e pianoforte “Maestro sarà lei!” in ricordo di una data emblematica spesso dimenticata nella storia della musica. Esattamente il 7 marzo 1928 un giovane George Gershwin incantò il Maestro Maurice Ravel suonando alla sua festa di compleanno a New York e ad oggi possiamo senza dubbio ricordare quella sera come l’inizio del riconoscimento culturale del jazz. Vanno menzionate tra le chicche di questa XVIII edizione l’esibizione del violinista serbo Stefan Milenkovic, al quale verrà assegnato il premio alla carriera ERF, e quella del polistrumentista Egberto Gismonti. L’artista porterà in scena l’anima brasiliana all’interno di un ciclo di concerti che attraversa più in generale l’America Latina e la Spagna. Una fitta rete di eventi dall’8 luglio all’8 settembre, Il violinista Stefan Milenkovich, “Artista serbo del Secolo”, “Personaggio più umano e personalità di spicco dell’anno”, gode di una vasta carriera in veste di solista e recital di livello internazionale, con una straordinaria longevità produttiva.

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un vero labirinto fatto di omaggi, progetti speciali, sperimentazioni e virtuosismi, in cui l’unico modo per uscire è “seguire l’EFR, seguire la musica” proprio come recita il motto di quest’anno. Dall’11 al 23 agosto si svolge invece il Rossini Opera Festival, dedicato interamente al compositore pesarese. La rassegna è mutata molto negli anni, fu infatti istituita dal comune di Pesaro nel 1980 e, ben presto, è divenuta un ente autonomo con lo scopo di promuovere la conoscenza del patrimonio musicale di Gioacchino Rossini. Un ulteriore cambiamento è sopraggiunto poi nel 1994 quando venne trasformata giuridicamente in una fondazione. Da quasi quarant’anni porta in scena i capolavori rossiniani più famosi, al contempo ridando luce alle opere spesso trascurate come il Ricciardo e Zoraide, la meno rappresentata del suo catalogo, che quest’anno dà il via alla manifestazione presso l’Adriatic Arena, eseguita dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. A seguire

Attesissima, per il Rossini Opera Festival, la nuova produzione del Barbiere di Siviglia, con la regia di Pier Luigi Pizzi, in scena per ben quattro serate la farsa in un atto Adina ossia il Califfo di Bagdad, in coproduzione con il Wexford Festival Opera, e il dramma giocoso Viaggio a Reims, entrambe al Teatro Rossini. Attesissima la nuova produzione del Barbiere di Siviglia, con la regia di Pier Luigi Pizzi, in scena per quattro serate. Il 2018 è un anno importante per la città, ricorrono, infatti, i 150 anni dalla morte del compositore e il ROF costituisce solo una delle tante iniziative che, già da alcuni mesi, sono state preparate per celebrarne la memoria. Un’edizione speciale dunque, in cui non scarseggiano i progetti collaterali all’Auditorium Pedrotti con i Concerti di Belcanto il 19-20 agosto e Carlo Lepore e il nonetto di fiati del teatro comunale di Bologna. Di fatto le celebrazioni dell’anno rossiniano termineranno nel febbraio 2019, con l’inaugurazione del Museo di Rossini e della Musica. Il lavoro del Festival non si limita perciò ai soli giorni di festeggiamenti estivi, ma viene portato avanti nel corso dell’anno su più livelli: da un lato, viene stimolato lo stuNato a Verona nel 1987, Andrea Battistoni (in alto) è uno dei giovani emergenti del panorama musicale internazionale. In basso: Daniel Oren, direttore d’orchestra, musicista e cantante israeliano.

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dio della produzione cameristica sommersa e, dall’altro, favorita la ricerca e lo scambio di idee. Dalle Marche di Rossini, si passa alla Toscana di Giacomo Puccini con il Festival di Torre del Lago, alla sua 64esima edizione. Si apre il sipario con la Messa di Gloria, per orchestra e coro a quattro voci, che vede la partecipazione di Andrea Bocelli, accompagnata nel cartellone dalla Turandot, per la regia di Alfonso Signorini, dalla Tosca e Madama Butterfly. Un’unica data per il Manon Lescaut, due serate per La Bohème e Il Trittico (cioè Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi), a cento anni dalla sua prima esecuzione pubblica. Il Festival Puccini, unico al mondo dedicato al Maestro, si svolge nei mesi di luglio e agosto, tra Torre del Lago e Viareggio, in un suggestivo teatro all’aperto sulle sponde del lago di Massaciuccoli, proprio dinanzi alla casa museo del compositore. Incantevole location è anche il Teatro Greco-Romano C

Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura saranno assieme per un concerto che vive di intimismo per racontare i grandi colori dell’universo musicale contemporaneo

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di Taormina, da secoli palcoscenico di rappresentazioni drammatiche e musicali passate alla storia. Vi si esibiranno il 20 agosto le DIV4S, un ensemble vocale di quattro soprani, testimonial nel mondo della lirica al femminile, che ha saputo unire la lirica al pop con straordinaria eleganza. Mentre il 16 e 21 agosto la cavea dall’acustica perfetta del Teatro Antico verrà infiammata dalla travolgente storia di amore e morte della Tosca. Si preannuncia così un’estate nel segno dell’Opera e allora ecco che cala il silenzio, luci, sipario e che lo spettacolo abbia inizio! Beatrice Vecchiarelli www.puccinifestival.it www.sestosensooperafestival.it www.rossinioperafestival.it www.arena.it www.ravellofestival.com www.emiliaromagnafestival.it Foto di Roberto Cifarelli | 54 |


ARCHI’S COMUNICAZIONE C

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SI INAUGURA LA PARTNERSHIP TRA FIERA ROMA E IL CONSERVATORIO DI SANTA CECILIA. UN SODALIZIO NEL NOME DEL BELLO, DELL’ARTE, DELLA MUSICA E DELLA CULTURA.

INSIEME PER ROMA.


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LASCIATEVI STREGARE Premi letterari da tenere d’occhio, l’imperdibile storia di Gerda Taro e altri due must dell’estate: calcio e viaggi. In questo torrido agosto non c’è certo da annoiarsi!

Ha sfatato un tabù che durava da tempo la vincitrice del Premio Strega Helena Janeczek, scrittrice tedesca naturalizzata italiana. Dopo 15 anni, infatti, una donna torna ad aggiudicarsi il primo premio dopo il trionfo di Melania Mazzucco con “Vita” nel 2003. “La ragazza con la Leica” è il romanzo che si è aggiudicato il Premio Strega: si tratta della biografia di Gerda Taro che affronta non solo la relazione che la fotografa aveva con Robert Capa, ma traccia anche uno spaccato della società degli anni Trenta nella guerra civile spagnola. “La ragazza con la Leica”. Helena Janeczek - Editore: Guanda - 320 pag, 15,30 € “Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni”. “La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek (foto) sfida un’Italia che ha sempre più paura di chi è considerato diverso o estraneo.

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La fine del calcio italiano Marco Bellinazzo. Editore: LaFeltrinelli pag 320, 18,00 € “Il calcio italiano è stato contaminato da tutte le nefandezze che hanno attraversato e rovinato l’Italia negli ultimi decenni. La Serie A avrebbe potuto essere la prima Lega a dotarsi di stadi all’avanguardia, pensati per il calcio e il suo business, e invece l’appuntamento storico di Italia ’90 si è trasformato in un disastro nazionale, con un fiume di soldi e corruttele che ha partorito impianti, nel migliore dei casi, inadeguati. I miliardi piovuti sul campionato italiano grazie alle pay tv non sono stati impiegati in investimenti a lungo termine, nella costruzione di strutture sportive e vivai, in modo da coltivare il futuro del football tricolore. Si sono invece riversati su giocatori e procuratori, oppure sono stati rubati dalle casse dei club per coprire i dissesti delle aziende. Alla luce delle ultime sentenze giudiziarie e dopo la squalifica della Nazionale dai prossimi Mondiali, non possiamo più ignorare che il calcio italiano è nel profondo di una crisi da cui riprendersi sarà difficile.“ Perché non ci siamo qualificati ai Mondiali di calcio 2018? Parte da questo quesito l’analisi di Marco Bellinazzo sulla crisi del movimento calcistico azzurro. Il noto giornalista de “Il Sole 24 Ore" compone una diagnosi, parla di tutto ciò che non funziona in un ambiente sempre più mosso dai soldi e sempre meno dal talento di chi dovrebbe tenere viva la passione dei tifosi. Un mondo in cui il denaro si è posto al di sopra di ogni cosa, che non vede la crescita di futuri campioni che, usando una metafora calcistica, si ritrovano relegati in panchina (o spesso in tribuna) di fronte a personaggi senza scrupoli che pensano solamente al proprio tornaconto.

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I CONTEST LETTERARI Il Premio Strega è il più importante riconoscimento letterario italiano, un contest che nell’immediato secondo dopoguerra si caricò sulle spalle l’impegno di un rilancio culturale dopo le censure e le restrizioni culturali che caratterizzarono il ventennio fascista.

I mangiatori di vento. Viaggi d’autore nei cinque continenti Raffaele Bernardo. Editore Touring Club Italiano pag 289, 24,90 € In Indonesia con il termine “mangiatori di vento” sono identificati coloro che lasciano le proprie certezze per andare incontro al nuovo, all’ignoto, spinti da un’irrefrenabile voglia di conoscenza. Anche per questo, forse, Raffaele Bernardo è un mangiatore di vento. Il fotografo e giornalista romano nella sua vita ha attraversato, e immortalato, i più disparati luoghi in giro per il mondo. “I mangiatori di vento” è una raccolta di immagini, descrizioni ed esperienze per scoprire gli angoli più nascosti del Pianeta, catturati con la sensibilità del viaggiatore esperto, mosso da uno spirito aperto all’incontro con i luoghi, richiamato da situazioni e personaggi insoliti e differenti, che rimangono impressi nella memoria. Il volume raccoglie angoli di mondo davvero speciali. Ogni testimonianza è rappresentata da una grande foto e un testo descrittivo: 137 scatti realizzati in oltre 80 Paesi, prestando attenzione a ogni piccolo dettaglio. Nei testi, quando l’autore parla in prima persona lasciando trasparire le sue emozioni, questi luoghi si animano, prendono vita, e ci fanno venire voglia di essere presenti. Gli scatti di Raffaele Bernardo attraversano tutto il mondo, la sua macchina fotografica ha immortalato paesaggi, culture e persone. Il suo campo di azione è il “Reportage globale” e ha firmato articoli fotografici, tra le altre testate, anche per il Corriere della Sera e La Repubblica. Nel 1990 ha fondato “La Rosa dei Venti” primo “Centro documentazione viaggi” indipendente in Italia. Presentando il suo libro, assieme alla curatrice Fortunata Grillo e al Presidente della delegazione romana del Touring Club, Giuseppe Roma, Raffaele ha ricordato come “I Mangiatori di Vento” non sia una guida di viaggio, ma una fonte di ispirazione per nuovi viaggi e nuove destinazioni, non ancora “toccate” dalle rotte del turismo di massa. L’attenzione per i dettagli è la vera anima di questo libro, grazie all’inserimento di foto e testi che ne descrivono l’essenza più profonda. Marco Bertollini | 59 |

Premio Campiello. Il premio è stato istituito nel 1962 con l’obiettivo di offrire un riconoscimento al miglior libro pubblicato durante l’anno. Possiede anche una sezione giovani che offre agli scrittori esordienti la possibilità di farsi conoscere e di riuscire così ad iniziare una fertile carriera letteraria. Cerimonia finale il 15 settembre. Premio Cesare Pavese. Nasce per rendere omaggio a un autore divenuto un classico della letteratura italiana e internazionale, pur mantenendo un forte legame con le sue radici piemontesi. Viene assegnato agli scrittori e agli intellettuali che meglio hanno saputo trasmettere il legame con il territorio, il valore dell’impegno civile o fornire punti di vista stimolanti su tematiche attuali. Cerimonia finale 25-26 agosto. Premio Viareggio Repaci. Si tratta dell’89ma edizione del più antico e prestigioso premio letterario italiano. Nato nel 1929 per volontà di Leonida Rèpaci, fu supervisionato da personalità di spicco come Lando Ferretti e Galeazzo Ciano. Allo scoppio della seconda guerra mondiale il premio fu interrotto per poi rinascere per volontà di Rèpaci che lo seguì con dedizione fino alla sua morte, nel 1985. Cerimonia finale 26 agosto.


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AGOSTO, CINEMA MIO NON TI CONOSCO I tre mesi morti del cinema in Italia e le domande che si portano dietro

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prattutto i film delle major che hanno paura di far passare Chi ha avuto modo di partecipare, per lavoro o per troppi mesi dall’uscita originale per evitare la pirateria: sfortuna, ai convegni dei professionisti del cinema Harry Potter, Spiderman o altri supereroi degli universi si sarà trovato di fronte distributori, produttori od Marvel o DC, tamarrissimi film d’azione con Vin Diesel o operatori vari alle prese con una questione che si The Rock. Eppure, non funzionano, gli incassi sono nettaperde nella notte dei tempi: perché non si riesce ad mente al di sotto delle aspettative, avere una stagione cinematografinettamente inferiori a quelli che ca che duri anche d’estate? Perché fanno film in autunno o inverno. non ci si impegna per fare film 12 Triste ma vero: in estate, Annus horribilis 2017: l’anno mesi l’anno? per lo spettatore medio in cui molte società decidono Basta guardare le programmazioni di distribuire diversi film di un sui giornali o su internet: da metà i cinema sono chiusi sempre certo interesse. E nonostante ciò, giugno in poi i cinema chiusi per e comunque, anche se sono aperti. le previsioni degli analisti che ferie che non siano incastonati pensavano che bastasse proporre in un centro commerciale sono film per portare gli spettatori in sempre di più. Ma anche con le sala si rivelano sbagliate: restando alle uscite precedenti sale aperte, il numero e la qualità dei film distribuiti ferragosto, ideale data limite dell’estate al cinema, il film sono bassissimi, per arrivare ad agosto in cui il deserto con il maggiore incasso è Spiderman Homecoming con al cinema è pressoché completo. Ogni tanto capita che poco più di 8 milioni e mezzo (quando il brutto Amaqualcuno tenti di fare uscire dei buoni film dal grande zing Spiderman 2 aveva superato i 9). Tutti gli altri non richiamo commerciale durante la stagione estiva, so-

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arrivano a 5 milioni: Transformers 5 si ferma a 4,7 (circa la metà del precedente), La mummia con Tom Cruise a 4,5, The War - Il pianeta delle scimmie a 3,7 (il secondo capitolo della serie aveva sfiorato i 5 milioni), persino il campione d’incassi e fenomeno globale Wonder Woman in Italia non ha raggiunto nemmeno i 3 milioni e mezzo di euro. E anche superando la canicola ferragostana, i film d’animazione che di solito dominano hanno dovuto in qualche modo retrocedere: Cattivissimo Me 3 con quasi 18 milioni di euro, sotto gli incassi del secondo, e Cars 3 che non raggiunge i 10 milioni, anzi non raggiunge nemmeno i 9, a differenza dei predecessori. Sorge quindi un’altra domanda: e se il pubblico non volesse andarci al cinema d’estate, anche nel caso di una programmazione regolare? Se la tradizione delle ferie d’estate, che ormai non esiste più e che i due mesi di vacanze estive di una volta ora sono ridotti a una o due settimane, esistesse ancora per quanto riguarda il consumo di cinema in sala? Consumo di suo già ridotto in Italia rispetto ad altre realtà europee. È una questione a cui dover fare fronte: in estate, per lo spettatore medio i cinema sono chiusi sempre e

comunque, anche se sono aperti. Se ne sono fatti una ragione i distributori, forse, se ne faranno una ragione anche i cinema soprattutto quelli che non posso permettersi di chiudere, ovvero i multiplex e i cinema non cittadini, ma anche i multisala con il loro carico di contratti e spese.

Persino operazioni come i Cinema Days, con i loro film a 3 euro, danno scarsi risultati durante il periodo estivo

In questa estate si è tornato al caro vecchio torpore estivo, appena attutito dalla presenza dei mondiali, che hanno tolto spettatori anche senza l’Italia in campo: uscite in maggiore quantità, come a dover svuotare i fondi di magazzino, ma di scarso appeal se si escludono Jurassic World 2 e il nuovo film Marvel su Ant-Man. Non | 62 |


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mancano invece i film di un certo interesse cinefilo che però sono lontani dall’essere blockbuster, come Unsane di Steven Soderbergh o Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos, o la solita schidiata di horror più o meno adolescenziali e pre-confezionati (fa eccezione Hereditary) che costano quasi nulla al distributore e rimpinguano facilmente i bilanci. I film fanno fatica a racimolare poche migliaia di euro, prodotti di bassa lega come 211-Rapina in corso o 12 Soldiers si ritrovano in cima alla classifica visti da pochi gatti e le pellicole dei mesi precedenti tornano in sala, persino operazioni disperate come i Cinema Days, durante i quali vedere i film a 3 euro, danno scarsi risultati (-12% l’incasso rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Incerti tra rassegnarsi a una situazione che costringe le distribuzioni a strizzare i loro film in 9 mesi (anche 7 e mezzo se si pensa al cinema italiano) e la volontà di offrire una valida offerta cinematografica per tutto l’anno - quasi l’obbligo visto il divario con il resto del mondo, anche quello che crediamo terzo, in fatto di fruizione estiva - allo spettatore e al professionista resta poco: le arene estive in cui recuperare i film persi durante la stagione, i festival che popolano le più belle località turistiche italiane. Oppure l’attesa di settembre e il ritorno dell’amato, ma forse non così tanto, cinema in sala.

Blockbusters vs cinema d’autore per riempire le sale d’estate: a sinistra scene da “Skyscraper”, “Jurassic world 2”, “Ant man and the wasp”, a Destra “Hereditary”, “Il sacrifico del cervo sacro” e “Unsane”

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L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.


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CON MATT GROENING IL DISINCANTO È TUTTO DA RIDERE Grazie a Netflix, il papà dei Simpson e di Futurama torna con una nuova attesissima serie fantasy per adulti

un hype che coinvolge non solo i fanatici del tratto di “Una principessa, un elfo e un demone entrano in Matt, ma anche i semplici addicted da serie tv, devoti un bar…”. Sembrerebbe l’inizio perfetto di una barzelalla piattaforma streaming. C’è infatti grande attesa letta da circolo dei nerd e invece è l’incipit di “Disincancirca lo sviluppo delle dinamiche della storia che seto”, la nuova creazione del vulcanico Matt Groening, gna il ritorno dell’artista americano sugli schermi. la mente e la matita da cui provengono “I SimpIl fumettista, nato a Portland il 15 febbraio del 1954, son”, indiscutibile monumento della cultura pop, e fino al 1977 aveva lavorato in un negozio di dischi, anche una serie forse sottovalutata, ma immaginifidando una svolta alla sua vita con la creazione della ca e dal potenziale altissimo, come Futustriscia Life in Hell, ancora oggi pubblicata su dirama. Se la gialla famiglia di Springfield, versi settimanali. Matt si presentò poi alla Fox con ironia spesso corrosiva, racconta da 30 per proporre un adattamento di Life in Hell, anni a questa parte il presente della società, ma per paura che qualcuno gli rubasse i diritti mentre i buffi personaggi di Futurama, al momento ideò “I Simpson” e da lì ecco un a spasso tra i pianeti della nostra galassia, successo in crescendo che ne predicono il futuro, ecco Dopo il presente dei “Simpson” oggi, passando per “Futurache con la nuova produzione e il futuro di “Futurama”, ma”, porta a “Disincanto”. Groening sceglie di proseguire Grazie al clamoroso ritorno nella maniera più semplice, tufMatt Groening si prepara fandosi nel passato, per offrire ad affrontare un passato fantasioso e di Groening, anche per il mese di agosto Netflix si è una serie animata fantasy a uso a tratti assurdo: garantita la sua bomba di e consumo degli adulti, certo su Netflix comincia “Disincanto” programmazione, sfornansmaliziati ma sempre affamati do una valida alternativa di di qualche nuova buona storia. fuga momentanea dalla vita reale: insomma, mettiamo Così, su Netflix, a partire dal 17 agosto, in contemporada parte per un po’ calura, ombrelloni e spiagge e nea in tutti i Paesi in cui il servizio è disponibile, voilà, concentriamoci sullo schermo, amici. Il pubblico verrà ecco i primi dieci episodi del nuovo progetto, di cui è catapultato nel regno di Dreamland, un posto parecstato fatto trapelare pochissimo, per montare a dovere | 64 |


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Il prossimo 17 agosto uscirà per Netflix “Disincanto”, la nuova, nuovissima serie firmata da Matt Groening, il padre dei Simpson e di Futurama, compagni inseparabili di tanti pomeriggi della nostra vita

chio disastrato in cui potrà seguire le disavventure della principessa ubriacona Bean, del suo demone personale Luci e dell’esuberante amico elfo, il quale, giusto per non sbagliare, di nome fa proprio Elfo. L’ambientazione è quella di un lontano Medioevo e tutto comincia in un castello diroccato: nel corso degli episodi, il trio stravagante composto da Bean, Luci ed Elfo incontrerà orchi, spiritelli, arpie, folletti, troll, trichechi e molti sciocchi umani. Dimenticate però sdilinquimenti da fiaba della buonanotte: già dalla breve anticipazione del trailer si capisce che non c’è nulla di fiabesco in questa serie. Il Disincanto inizia a partire dalla protagonista stessa, lontana in maniera siderale dall’affettazione romantica delle principesse di stampo Disney: qui abbiamo a che fare con una freak in piena regola, una “santa bevitrice”, definita dal padre sul trono un “ripugnante buono a nulla con mento sfuggente e denti da coniglio”, dunque più vicina ad Homer Simpson o al Bender di “Futurama” che a una Cenerentola indifesa. Groening ha creato un nuovo universo ricco di personaggi irriverenti e destinato a scardinare tanto i luoghi comuni sulle eroine al femminile quanto gli schemi tradizionali del genere fantastico. “Disincanto” è prodotto da The Ululu Company per Netflix, Matt Groening e Josh Weinstein sono i produttori esecutivi. L’animazione è a cura dei Rough Draft Studios, gli stessi di Futurama. Nel cast di doppiatori originali a dare la voce alla principessa Bean troviamo Abbi Jacobson (Broad City), mentre Nat Faxon (Bad Teacher - Una cattiva maestra) è Elfo ed Eric Andre (2 Broke Girls) è Luci. Matt Groening porta a Dreamland anche una squadra di attori che hanno già lavorato con lui: Matt Berry, Lucy Montgomery, Noel Fielding, John DiMaggio, Billy West, Maurice LaMarche, Tress MacNeille, David Herman, Jeny Batten e Rich Fulcher. Già prima del debutto su Netflix, “Disincanto” è stata rinnovata per una seconda stagione che sarà composta sempre da 10 episodi. Poche ciance: la verve di Groening resta nel tempo una delle cose più “incantevoli” e inossidabili della televisione. Buon disincanto a tutti. Elisabetta Pasca | 66 |

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UNA VITA DA MANDRIANO “…là dove c’era l’erba ora c’è una città. E quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà…”, cantava nel 1966 Adriano Celentano. Una frase che, nonostante gli anni, è più che mai attuale. Nella periferia di Roma resiste, però, una delle ultime oasi verdi della Capitale, e qui Gregorio quasi fermando il tempo vive allevando le sue pecore

Lei è cresciuto con Roma, come è cambiata la città nel corso dei decenni? Sui terreni che erano nelle vicinanze hanno costruito palazzi e circoli sportivi, praticamente a ridosso del fiume Tevere. Ci sono stabilimenti e nuovi edifici, qualche appezzamento di terra è rimasto, anche se questo bellissimo polmone verde nel corso degli anni si è ridotto di molto. Poi il resto è un po’ tutto finito, tutto cambiato.

Campi, alberi, tanto verde, il silenzio intervallato dai campanelli delle bici che passano nella vicina pista e dal rumore delle palline da tennis colpite nei campi vicini. In una parte di Roma ben lontana da quella che appare nelle cartoline, nei selfie e nei profili Instagram dei turisti, ecco quello che sopravvive ai decenni che passano e che resiste al nuovo che avanza. Le campagne danno sul vicino Tevere e si alternano ai sempre più numerosi circoli sportivi che nascono in quest’area. In mezzo a tutto questo c’è una persona che da decenni ha scelto di vivere lontano da tutto e da tutti, distaccato dal progresso tecnologico e dai ritmi di una vita sempre più frenetica e quasi alienante. Un ex pugile che, sceso dal ring, ha dedicato la sua vita alla campagna, all’allevamento e all’agricoltura. Si chiama Gregorio, la sua casa è una roulotte in mezzo alle campagne romane e il suo mezzo di locomozione è una biciletta. I ciclisti che passano vicino al suo campo lo salutano, lo chiamano per nome, come fosse un loro amico. Gregorio in 40 anni ne ha visti passare di ciclisti, di allevatori e di primavere, ma lui è rimasto lì e ora, alla soglia degli 80 anni, teme che imprenditori senza scrupoli possano scalzarlo dalla sua terra per costruire ancora sulle sponde del Tevere.

L’espansione della città ha creato problemi e difficoltà a chi dedica la sua vita alla campagna? Un po’ sì, è ovvio, ha tolto molto verde, per il resto c’è qualcosa di moderno: hanno costruito la pista ciclabile, ci sono i circoli sportivi, i centri di golf… Come e di cosa vive oggi un pastore? Oggi vive male perché il latte lo si vende a poco, l’abbacchio pure, mentre le pecore per mantenerle devi spendere tanto, il foraggio costa molto. I campi sono costosi e ciò impedisce ai pastori di acquistare nuovi appezzamenti dai titolari di terreni che, magari, in passato sono stati loro stessi degli allevatori. | 69 |


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Possiede una tv, o una radio? Pascolo a parte come vive la giornata? No non ho nulla, io amo quello che faccio, sono appassionato di animali e la mia giornata la passo con loro. Vado avanti così, sono totalmente dedicato agli animali e alle pecore. A chi vende il suo latte? Lo vendevo ai caseifici della zona di Prima Porta. Adesso non mungo più, faccio solamente la carne con gli agnelli ma è difficile andare avanti solamente in questo modo. La lana non la compra nessuno, la butto da 5 anni. Per fare maglie ora usano tutt’altro materiale. Zone così periferiche quali difficoltà o pericoli portano con sé? Si trovano difficoltà come in tutte le altre zone. Ci sono ladri qui come ovunque, il ladro è una persona disonesta per natura quindi bisogna stare molto attenti. Spesso mi hanno rubato anche qualche pecora, ma contro di loro puoi fare ben poco.

Lei è stato anche un pugile in passato, ci racconta la sua esperienza? Ho iniziato a fare il pugile dilettante così per caso nel 1971, debutto a Roma ma vengo sconfitto. Non mi arrendo, continuo a lottare e nel ‘76 debutto come professionista a Napoli dove ottengo un onestissimo pareggio. Ho combattuto anche a Milano dove, però, i verdetti sono stati assolutamente poco oggettivi. Gli arbitri e i giudici mi hanno squalificato o hanno decretato la sconfitta anche per motivi banali benché io sul ring, e anche fuori, sia sempre stato molto corretto, leale e sportivo.

Lei conserva uno degli ultimi appezzamenti di terreno in una zona che sta conoscendo un notevole sviluppo. A pochi passi c’è un circolo di golf e altri impianti sportivi. Pensa che presto dovrà andarsene da questa terra? Questi circoli, secondo me, sono abusivi e se continueranno Meglio essere un pugile o un a costruirli in questo modo presto pastore? me ne dovrò andare. Se verrà orgaIn una parte di Roma ben lontana nizzata un’Olimpiade a Roma sicuraMeglio pascolare le pecore che da quella che appare nelle cartoline, mente mi manderanno via da questi prendere le botte. Come pugile nei selfie e nei profili Instagram campi, ma in quel caso non sarei dipoi non si guadagnava bene, si dei turisti, un mestiere che spiaciuto perché io sono un ex atleta prendevano 500 lire ad incontro, sopravvive ai decenni che passano quindi mi piacerebbero le Olimpiadi il 13% però finiva in tasse, il 25% organizzate a Roma. I Giochi del ’60 andava al proprio allenatore, e che resiste al nuovo che avanza... portarono molti benefici alla città, quindi in tasca rimaneva ben furono costruite belle abitazioni, bei poco. palazzetti dello sport, la città ne beneficiò. Ma se sarò costretto a spostarmi non mi interesserebbe dove portare il mio E qui, in un alternarsi di ricchezza (quella dei circoli gregge perché vorrei andare in pensione a breve. sportivi) e miseria, di svago e di fatica, Gregorio continua a portare avanti con devozione un lavoro che si traduPensa che un mestiere come quello del pastore sia ce più in sudore che in soddisfazioni. Un ex pugile che destinato a scomparire? rappresenta l’ultimo baluardo di una professione, e di un Sicuro, è troppo duro e nessuno vuole farlo. Molti ciclisti mondo, che stanno progressivamente scomparendo. Così che passano qui vicino mi dicono spesso “che bella vita come stanno scomparendo gli appezzamenti di terreno che fai” ma non è vero, è una vita molto dura: in balia delle in cui condurre le pecore, inglobati dai numerosi centri intemperie, del freddo, con molte difficoltà. Quando però, la sportivi che “colonizzano” uno degli ultimi polmoni verdi sera, rimetto nello stazzo le pecore poi mi godo il tramonto e di Roma. penso “che bella pace”. Giorgio Migliore | 70 |


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FOLLOW ERF FOLLOW THE MUSIC 2018 8 luglio 8 settembre Chinese Dance Theatre Lanzhou Elio &I Fiati associati Egberto Gismonti Richard Galliano Miguel Proença I Virtuosi Italiani Estonian Sinfonietta Martux_m Stefan Milenkovich South Czech Philharmonic & Daniela Pini Filarmonica Arturo Toscanini & Alpesh Chauhan

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Cesenatico

Teatro all’Aperto di Largo Cappuccini 1

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| VITE DA CHEF

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CON LE MANI IN PASTA L’intervista ad Andrea Tortora realizzata durante l’ultima edizione di Identità Golose a Milano. Il pasticciere, che lavora nella cucina di un maestro chef come Norbert Niederkofler, ci apre le porte del suo (dolce) mondo

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Un gioco di alchimie, il risultato di formule, vera e propria arte: “La pasticceria nel suo essere prove, errori e continui miglioramenti. è la tentazione del peccato di gola. È il cibo della La pasticceria è questa, prendere o lasciare, e dietro trasgressione, del corpo per accontentare l’aniad ogni nostro morso ad una fetta di torta, un bignè ma”. Perché, per mettere d’accordo tutti, alla fine o un pasticcino ci sono ore e ore di tentativi, azzardi basta solo un buon dolce... e calcoli matematici da parte di chi vuole riuscire ad Parola a chi, a 30 anni, è stato eletto “Miglior azzeccare dosi, combinare gusti, per realizzare il dolce Chef Pasticciere” dalla Guida di Identità Golose e perfetto. Lo sa bene Andrea Tortora, pasticciere classe da quella del Gambero Rosso. 1986, che nonostante la giovane età è uno dei maestri di questa branca così difficile, ma L’attuale momento della cucosì gustosa e irrinunciabile, della cina italiana è il migliore di “Alla pasticceria sono affidati cucina. Ora le sue mani realizsempre; quanto crede che la due momenti molto particolari zano i dolci per i fortunati ospiti pasticceria abbia contribuito a dell’esperienza in ristorante: dell’hotel Rosa Alpina, in Alta raggiungere questo risultato? l’accoglienza, attraverso il pane, Badia, e del Restaurant St. HuberLa pasticceria è un elemento ed il commiato, attraverso tus, regno dello chef tristellato dell´orchestra, e a lei sono affidati Norbert Niederkofler. due momenti molto particolala piccola pasticceria” “I miei maestri mi hanno indicari dell’esperienza in ristorante: Andrea Tortora - Chef Pasticciere to la direzione” afferma Andrea, l’accoglienza, attraverso il pane, “dicendomi dove guardare, ma non cosa vedere. Li ed il commiato, attraverso la piccola pasticceria. ho ascoltati con rispetto e con la libertà di procedere Fondamentale è il suo essere in piena armonia in modo personale e creativo”. Il resto del percorso con la strada indicata dallo Chef di cucina. poi Andrea Tortora se l’è costruito da solo, a suon di ricette, tentativi, fallimenti e successi. La pasticceria è forse l’arte più difficile della In fondo per realizzare grandi dolci non bisogna licucina, quanto studio e precisione ci vogliomitarsi ad essere “solo” pasticcieri, bisogna diventare no per preparare un dolce di livello? architetti, creatori, designer e scultori delle opere che Non basta una vita. Un dolce oggi potrebbe essesi realizzano. Solo così si riesce a conquistare il pubre perfetto ma già domani potrebbe aver bisoblico ed il suo palato. In poche parole Iginio Massari, gno di accorgimenti, anche solo per l’allargarsi il re dei pasticcieri italiani, descrive quella che è una del nostro punto di vista. Lo scopo è raramente

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statico, quindi ad Identità Golose abbiamo introdotto il termine “scopo evolutivo”: il più profondo potenziale creativo per portare qualcosa di nuovo alla vita, per contribuire in modo energico, prezioso al mondo. È quell’impulso con cui vogliamo entrare in sintonia. Cosa consiglierebbe ad un giovane aspirante pasticciere? Consiglierei di fare esperienza, rimanere umile e girare il mondo. Perché solo la contaminazione di altre idee ed il confronto con altre culture possono portare a migliorarti sempre di più. I panettoni che portano il suo nome, ad oggi, sono il suo vanto più grande? Vanto no, diciamo che è un prodotto in cui ho sempre creduto e che ho sempre mangiato da bambino perché veniva realizzato anche in famiglia. È sicuramente un qualcosa che ho nel cuore e al quale mi sento legato. Credo che oggi sia un prodotto che vada molto di

Andrea Tortora, pasticciere classe 1986 è stato eletto “Miglior Chef Pasticciere” dalla Guida di Identità Golose e da quella del Gambero Rosso. moda, ma la qualità non è una moda. Per questo i miei panettoni sono sfornati in tiratura limitatissima e ogni esemplare, fatto artigianalmente con macchinari importanti, passa nelle mie mani. Il fattore umano quindi rimane preponderante. Lei lavora in un ristorante tristellato. Le 3 stelle Michelin sono sicuramente una grossa soddisfazione, ma mettono anche altrettanta pressione? Nel mondo siamo 7 miliardi di persone, e in tutto il pianeta ci sono appena 110 ristoranti 3 stelle: sicuramente la pressione c’è però credo che continuare a lavorare con costanza e qualità sia la cosa giusta da fare dopo aver conseguito un riconoscimento come questo. Alla terza stella ho pensato “E adesso?”, perché Figlio di pasticcieri e con un forte curriculum internazionale alle spalle, da Parigi a Londra, da Singapore a Venezia, Andrea Tortora è dall’estate del 2015 alla guida della pasticceria del ristorante, tre stelle Michelin, St. Hubertus del Rosa Alpina Hotel & Spa di San Cassiano (Val Badia).

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ho lavorato con Norbert Niederkofler per 10 anni, avevamo questo obiettivo, l’abbiamo raggiunto e ora c’è desiderio di qualcos’altro, di una nuova sfida. Come dicevamo prima, lo scopo è in continua evoluzione. Oltre a quelle all’interno della sua famiglia, ha avuto altre fonti di ispirazione? Sicuramente la famiglia mi ha dato il via, poi ogni esperienza che ho fatto, positiva o negativa, mi ha dato qualcosa e mi ha formato. Un’esperienza non si valuta nell’immediato ma solo dopo 4-5 anni, tutto quello che ho fatto lo rifarei, perché ha contribuito a farmi diventare ciò che sono oggi. Alessandro Creta Photos: ©DanielTöchterle

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NELLA GRECIA PIÙ AUTENTICA Dimenticate il chiasso di Mykonos, le orde di giovani di Cefalonia o le movimentate notti di Kos. Accanto a queste tre isole greche, le maggiori del panorama ellenico, spicca la meno nota, ma non per questo meno affascinante, Astypalea

Se siete in cerca di pace, relax, di una full immersion nella natura e nel vero mondo greco allora Astypalea è la destinazione adatta a voi. Per nulla modaiola, quest’isola ha solo due boutique hotel e poca vita notturna, concentrata a Livadi e nella Chora. Un’isola “fuori catalogo”, più vicina alle coste turche che a quelle della Grecia, ma che incarna e sintetizza nel suo territorio tutto il mondo e lo stile ellenico. Un gioiello nel mar Egeo, un’isola dotata di un aeroporto anche se lontana dalle rotte turistiche tradizionali. I romani, che con i greci si spartiscono il patrimonio culturale classico, definirebbero questa zona Se siete in cerca di pace, relax, come un “locus amodi una full immersion nella natura enus”, un luogo cioè incontaminato, intatto. e nel vero mondo greco allora Molte zone di AstypaAstypalea è la vostra destinazione lea, infatti, portano in dote la natura nella sua vera essenza: baie deserte, mare color cobalto, isolotti dalle sabbie candide e ampie distese di verde. Nelle parti che hanno conosciuto l’insediamento umano invece è possibile riconoscere la tradizionale architettura delle oikoi greche, le case basse che col loro bianco spezzano il blu del mare e il verde degli alberi circostanti. Non è di certo un’isola comoda, Astypalea: un lembo di terra in mezzo al mare che alle strade preferisce le distese di sabbia, che all’asfalto predilige lo sterrato, che mette a disposizione spiagge bellissime ma non proprio facili da raggiungere, che sono quasi un premio esclusivo per | 76 |


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coloro che riescono ad attraversare la natura più selvaggia pur di raggiungerle. Una volta messi in cammino, o a bordo di un mezzo (rigorosamente a 4 ruote motrici), potremo andare alla scoperta di quest’isola adatta, prima che al turista, ad un vero viaggiatore. Sono 8 le ore che la separano dal Pireo (il più famoso e storico porto greco, nei pressi di Atene), i voli ci sono ma non così frequenti, una volta arrivati però è vera immersione nel mondo greco. Ad accogliervi i piccoli kafenion, i ristoranti che cucinano pesce e verdure dell’orto, le botteghe d’artigianato, i bar e, perché no, qualche abitante che in inglese stentato cercherà di raccontarvi la storia di quest’isola (che, durante la seconda guerra mondiale, fu anche occupata dall’esercito italiano).

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Dal promontorio di Kilindra lo sguardo vola sulla spiaggia di Livadi e sul litorale frastagliato della Exo Nissì, la parte orientale, con Aghios Kostantinos e il capo Echili


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La Chora di Astypalea è probabilmente la zona più vissuta e trendy di tutto il territorio. Una rocca che svetta e che dall’alto domina sul mare circostante. Il bianco delle case contrasta con la natura brulla, i mulini a vento con i loro tetti e pale rosse sanno distinguersi dando un pizzico di colore all’ambiente. Qui si può ammirare la mole solenne del kastro, il castello medievale, dove si entra tra le mura in pietra e i torrioni che racchiudono le cupole blu. Il panorama che si gode dalle terrazze a picco sul mare del ristorante è unico, così come unici sono i sapori dei piatti tipici della vera cucina greca. Dal promontorio di Kilindra lo sguardo vola sulla spiaggia di Livadi e sul litorale frastagliato della Exo Nissì, la parte orientale, con Aghios Kostantinos e il capo Echili. Per assaporare i piatti greci vi consigliamo di spostarvi sul lido di Livadi, dove i numerosi ristorantini tradizionali vi propongono, tra le varie specialità, zuppe di pesce, carpaccio di polpo, calamari ripieni, capra arrostita al limone. Nella parte più selvaggia dell’isola, raggiungibile con le barche da Pera Gialòs o con la jeep lungo la strada sterrata, si possono trovare dei veri e propri eden. Tra mirti e rosmarini, tamerici ai lati delle strade sconnesse, ecco dei sentieri che vi porteranno su spiagge di sabbia candida su un mare trasparente, dalle mutevoli sfumature blu. Giorgio Migliore

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COME ARRIVARE IN AEREO Da Atene con SkyExpress. Il volo dura solo 40 minuti, ma è necessario muoversi con mesi d’anticipo visto che gli aerei che possono atterrare sull’isola non hanno più di 39 posti. La stessa compagnia si occupa anche dei collegamenti con le altre isole del Dodecaneso (Leros, Kalymnos, Kos e Rodi).

IN TRAGHETTO Le uniche due compagnie che includono Astypalea regolarmente nelle loro rotte di navigazione sono Blue Star Ferries e ANE Kalymnou. La prima compagnia è quella più utilizzata con partenze da: •Atene (porto del Pireo, circa 9-11 ore di viaggio); •Resto del Dodecaneso (Rodi, Tilos, Nysiros, Kos, Kalymnos, solo una volta a settimana); •Isole Cicladi (Paros, Naxos, Amorgos e Donoussa – 4 volte la settimana).

in

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OF ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA 20 > 23 SET TEMBRE 2018

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HÔTEL DE PARIS MONTECARLO L’ELEGANZA SONTUOSA DELLA LUCE

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In un regno bellissimo e ancora protagonista della vita mondana internazionale come il Principato di Monaco, esiste un’oasi di delizia divenuta un vero e proprio simbolo della nobile arte dell’ospitalità, come i castelli incantati dei racconti più amati. Dagli anni Cinquanta, l’Hôtel de Paris Montecarlo ha accolto i personaggi più influenti del jet set e della cultura, oltre al principe Ranieri e all’indimenticabile principessa Grace, nonché gli altri membri della famiglia regale monegasca, che in questo rifugio speciale hanno trovato una dimora accogliente e raffinata, perfettamente consonante alla nobiltà del loro lignaggio. | 83 |


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Situata nella Place du Casino di Montecarlo, a pochi passi dal celebre Casinò, la struttura offre il panorama migliore sul circuito di Formula Uno e sul Mar Mediterraneo, come una finestra esclusiva in grado di inquadrare e valorizzare alla perfezione quanto di più prezioso esista nei suoi dintorni. Una ristrutturazione dell’Hotel, avviata nel 2014 e in fase di completamento, non ha tradito il passato glorioso ma ha rinvigorito il mito, proiettando l’Hôtel de Paris in un futuro denso di luce e successo. | 85 |


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La luce è l’accessorio più importante di tutti gli ambienti dell’Hôtel de Paris: è l’abito prestigioso in grado di vestire di magia ogni soggiorno, tra albe e tramonti mozzafiato. Il fascino della natura incontra poi la luce dorata di professionisti esperti e ispirati come Catellani & Smith. In una versione customizzata e creata appositamente per l’hotel, la lampada Luna LED, con i suoi dischi in alluminio ricoperti in foglia d’oro, diffonde su soffitti e pareti un caldo bagliore dall’intensità luminosa del sole e del fuoco. Come anche la lampada da tavolo Malagolina, caratterizzata da un diffusore in vetroresina lavorato a mano, un oggetto che trascende la sua origine di complemento di arredo per disegnare forme ed emozioni attraverso l’incontro guizzante tra luce ed ombra.

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L’ Hôtel de Paris garantisce ai suoi esigenti ospiti un ventaglio di privilegi e servizi esclusivi e di qualità, all’insegna di uno standard di lusso e comfort degno di re e regine. L’hotel dispone di un accesso diretto alle Thermes Marins Montecarlo, centro termale di 6600 m², e vanta ristoranti di fama internazionale, quali il Le Louis XV-Alain Ducasse e le Grill, il Bar Americano, L’Hirondelle e la Salle Empire, che gli valgono il riconoscimento di tempio dell’arte culinaria a livello planetario. Nelle sue prestigiose cantine, tra le più attrezzate e incantevoli al mondo, sono custodite oltre 600.000 bottiglie di vini pregiati, un autentico tesoro enologico e culturale. A pranzo come a cena, l’Hôtel de Paris può dunque stuzzicare il palato regalando non dei semplici pasti ma delle vere e proprie esperienze sensoriali che restano impresse nella memoria. www.hoteldeparismontecarlo.com

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L’ispirazione globe-trotter dell’uomo moderno

La leggerezza si fa palpabile e si indossa nella collezione uomo Primavera Estate 2018 di Tod’s. Gli abiti vestono la personalità di chi li porta: viaggio dopo viaggio, occasione dopo occasione, ogni capo è pensato per essere funzionale alle esigenze di un uomo cosmopolita, senza rinunciare a standard altissimi di classe ed eleganza. Dal look casual total white, con una morbida felpa candida abbinata a

jeans e spolverino tono su tono, con confortevoli sneakers adatte ad affrontare lunghe passeggiate, al look da aperitivo a bordo piscina nei toni del celeste, con completo giacca monopetto e pantalone, impreziosito dal panciotto con doppia fila di bottoni e gli iconici mocassini in suede blu profondo, il filo conduttore del brand è quello di uno stile che lascia il segno. | 91 |


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Tod’s accende l’estate scegliendo tocchi di colore in grado di impreziosire gli accessori e i dettagli con una palette frizzante che spazia dal verde al blu intenso, fino al rosa e all’arancio. Così, una borsa in pelle dalla calda nuance rosso mattone rinvigorisce un outfit classico composto da un completo spezzato, giacca scura su pantaloni in lino grigio perla, abbinato all’immancabile mocassino griffato.

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La giacca in jeans viene reinterpretata utilizzando una tonalità vintage che ben si sposa con la camicia a righe sottili bianche e rosse, su un pantalone slim fit che lascia scoperte le caviglie: un denim leggero e intrecci raffinati di pellami rappresentano l’acme dell’incessante ricerca Tod’s, pronta a sfruttare il potenziale di materiali consumati, dall’aspetto vissuto e denso di storie da raccontare. | 92 |


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L’ultima evoluzione dello stile Made in Italy di eccellenza si riconosce in Tod’s grazie alle nuove texture e ai finissaggi di ogni capo della collezione. L’Envelope a righe sottili è figlia dell’iconico mocassino, richiamato dai gommini laterali sul fondo, ed è disegnata per affrontare con decisione e puntualità tutti gli appuntamenti di città. Il guardaroba nel suo insieme è funzionale e leggero, adatto per un uomo

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dinamico, moderno e sempre in viaggio, impeccabile e sicuro di sé nel suo suit, giacca, panciotto e pantalone, in cotone color sabbia, su una camicia a righe da indossare senza cravatta e mocassini in pelle, testa di moro, a spezzare l’omogeneità del complesso, per stupire e intrigare, attraverso un dettaglio pensato con la cura maniacale della sapienza artigiana italiana. | 94 |


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Galleria d’Arte

LIU BOLIN New Works boxartgallery.com

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LA GRANDE STAGIONE DEL MARE Nei mesi di agosto e settembre numerosissimi incontri per gli appasionati di nautica. Agenda alla mano, dunque, per pianificare un tour tra regate, tradizioni secolari e le imperdibili novitĂ del settore

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“Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Esplorate. Sognate. Scoprite.” Il consiglio di Mark Twain è tutt’altro che retorica per gli amanti del mare, nulla infatti per loro è più emozionante ed eccitante allo stesso tempo. Per questi “folli appassionati”, ma anche per chi è semplicemente curioso di scoprire un mondo affascinante e nuovo, ecco gli imperdibili appuntamenti di agosto (e una chicca di inizio settembre).

no Catone “il Censore” che, in un periodo di conflitto con la città africana, così chiudeva ogni suo discorso pronunciato al Senato. Con un gioco di parole quindi Carthago Delenda Est (Cartagine deve essere distrutta) diventa Carthago Dilecta Est (a Cartagine bisogna divertirsi). Nata nel 1999 la regata si propone come evento sportivo e culturale che affida alla vela l’occasione per far incontrare e abbracciare le due sponde del Mediterraneo. La gara si svolge dal 31 luglio al 3 agosto 2018 sul percorso Roma-Hammamet (toccando anche l’isola di Ventotene) e sarà protagonista dal 31 luglio sino al 3 agosto. Alle diverse Regate della Carthago Dilecta Est–Tunisie Sailng Week 2018 sono collegate serate di gala e premiazioni presso i porti di partenza e di arrivo in Italia e Tunisia. Potranno essere organizzate anche altre regate collegate al programma principale. www.carthagodilectaest.com

CARTHAGO DILECTA EST Una competizione che collega Africa e Italia, sulla rotta Hammamet-Roma. La Carthago Dilecta Est è una delle maggiori regate del Mediterraneo e quest’anno giunge alla 20esima edizione. Il nome della competizione riprende la celebre citazione del generale roma-

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SYDNEY BOAT SHOW A dare il via alla stagione dei grandi saloni nautici, o meglio il primo a sollevare le vele, è il Sydney International Boat Show, evento che si svolge nella bellissima Australia dal 2 al 6 agosto. Si tratta del più grande incontro di nautica dell’emisfero sud che trova origine nella sua prima corsa nel 1968. A 50 anni dai suoi primi vagiti ha ospitato oltre tre milioni di visitatori che si sono lasciati intrattenere, educare e ispirare da questo meraviglioso passatempo apprezzato da milioni di persone ogni anno. Quest’anno l’edizione prevede più di 220 espositori su due sedi, oltre 145 barche sulla banchina, più di 700 barche nelle sale su un totale di 24.800 metri quadrati di spazio coperti, dove è possibile ammirare esposizioni mozzafiato. www.sydneyboatshow.com.au

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FORMULA 18 INTERNAZIONALE D’ITALIA Dal 3 al 5 agosto, sul Lago di Garda, protagonisti i catamarani più belli e veloci d’Europa. Una location esclusiva per una gara che è diventata un classico della stagione nautica estiva. La categoria Formula 18 raccoglie i catamarani da 18 piedi, che equivalgono a 5.51m di lunghezza e 2.6m di larghezza. Le sponde del Lago di Garda saranno dunque “arricchite” dalle fantastiche linee di imbarcazioni che, in questa 3 giorni, solcheranno il famoso specchio d’acqua al confine tra Lombardia e Veneto. www.formula18.it

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Un tuffo nella tradizione con la Regata Storica La Regata Storica è il principale appuntamento del calendario annuale di gare di Voga alla Veneta, una disciplina unica al mondo praticata da millenni nella laguna di Venezia, oggi resa ancora più spettacolare dal celebre corteo storico che precede le gare. Una sfilata di decine e decine di imbarcazioni cinquecentesche, multicolori e con gondolieri in costume, che trasportano il doge, la dogaressa e tutte le più alte cariche della Magistratura veneziana, in una fedele ricostruzione del passato glorioso di una delle Repubbliche Marinare più potenti e influenti del Mediterraneo, nonché rievocazione dell’accoglienza riservata nel 1489 a Caterina Cornaro, sposa del Re

La Regata Storica è il principale appuntamento del calendario annuale di gare di Voga alla Veneta, reso ancora più spettacolare dal celebre corteo storico che precede le gare di Cipro, che rinunciò al trono a favore di Venezia. Oggi le quattro competizioni (che si svolgeranno nella giornata del 2 settembre) sono suddivise per categorie di età e per tipologia d’imbarcazione: la più famosa ed entusiasmante è la regata dei campioni su gondolini, che sfrecciano in Canal Grande fino al traguardo di fronte alla celebre “machina”, uno scenografico palco galleggiante posto davanti al palazzo di Ca’ Foscari. Un evento imperdibile per cittadini e turisti, dalle origini antichissime, collocate a metà del secolo XIII, o addirittura antecedenti, dettate dalla necessità di addestrare gli equipaggi al remo. www.regatastoricavenezia.it Margherita Pituano

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TUTTA UN’ALTRA GUIDA Una soluzione di mobilità adatta a tutti, privati, liberi professionisti e aziende: il noleggio a lungo termine è, ora più che mai, a misura di conducente

qualificati si prendono cura dell’auto. Il noleggio a lungo termine resta, così, anche in cima ai desideri di quadri e dirigenti delle imprese del nostro Paese come bene tangibile. Le imprese ritengono il NLT uno strumento di grande importanza per fidelizzare il dipendente e sottrarlo alle sirene della concorrenza, un aspetto quanto mai importante oggi che sulle risorse umane vengono investiti ingenti sforzi finanziari e notevoli aspettative. Automotive Service Group svolge attività di mediazione e consulenza nel settore del Noleggio di autoveicoli a lungo termine in partnership con ALD Automotive, gruppo leader mondiale nel settore del noleggio a lungo termine e della gestione delle flotte aziendali, grazie alla consolidata esperienza e qualità dei servizi maturata in oltre 50 anni di attività. L’attività di Automotive Service Group è rivolta principalmente a professionisti e PMI che intendono avvalersi dei vantaggi derivati dai servizi di Noleggio a Lungo Termine che la società è in grado di offrire, grazie alla partnership di ALD Automotive. Marco Bertollini

Il noleggio a lungo termine continua a registrare numeri da record: per la prima metà dell’anno l’incremento si attesta su un +11%. Sempre più clienti, in gran parte privati, che scelgono il noleggio, scelgono il pagamento di un canone mensile fisso per l’auto nuova o il veicolo commerciale per un periodo di tempo e un chilometraggio prestabiliti, su misura delle loro reali esigenze, anche per quanto riguarda la scelta del modello e della configurazione più adatta. Il canone cambia a seconda del tipo di veicolo noleggiato, della durata del contratto, del chilometraggio previsto, e in base al tipo di servizi supplementari che vengono scelti: auto sostitutiva, strumenti di gestione della car policy, rapporti informativi sull’utilizzazione dell’autoveicolo e la carta di credito per l’acquisto del carburante. Una formula che può variare da uno a tre anni, e meno frequentemente si può estendere fino a 4860 mesi. Un fenomeno iniziato da pochi anni ma che sta crescendo rapidamente, anche per grandi aziende e PMI, per cui scegliere il noleggio a lungo termine significa anche potersi concentrare appieno sul proprio lavoro, mentre esperti | 103 |


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IL DIGITALE CHE FA IMPRESA Quando innovazione diventa sinonimo di opportunità di crescita: TIM accompagna le PMI italiane nel percorso di trasformazione digitale anche con soluzioni professionali avanzate e accessibili per aumentare la visibilità sul web

Negli ultimi anni si è assistito a uno sviluppo costante e progressivo dell’impiego delle tecnologie dell’informazione nelle attività di business, con numeri incoraggianti e previsti in crescita anche nel prossimo futuro. Nel 2017, infatti, il 72% delle imprese italiane con almeno 10 addetti disponeva di un sito web e quasi il 40% utilizzava almeno un social media (Fonte: ISTAT 2018). L’uso di questi ultimi, in particolar modo, è quello che più incuriosisce le aziende e che si evolve più rapidamente, poiché da un lato è in grado di arricchire il rapporto con i clienti, dall’altro permette azioni “su misura”. Per semplificare questa trasformazione digitale TIM mette a disposizione TIM Digital Store, il marketplace di soluzioni dedicato a imprese, professionisti, commercianti e artigiani, una piattaforma attraverso cui acquistare applicazioni e infrastrutture cloud direttamente online. Strumenti che consentono di aumentare la visibilità sul mercato anche grazie a un’offerta di servizi sempre più ricca e con contenuti di approfondimento sulle più attuali tematiche di business per meglio supportare le imprese nella scelta delle soluzioni. Fare business grazie al web, aumentare il volume d’affari, trovare nuovi clienti attraverso il digitale: cogliere queste opportunità richiede una conoscenza dei potenziali clienti, l’identificazione di un posizionamento, la definizione di una mission in linea con i bisogni dell’impresa e dei “consumer”, lo studio dei competitor e molto altro. In questo ambito TIM propone soluzioni in grado di valorizzare la presenza on line e con strumenti di marketing digitale.

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VIVERE IL BUSINESS My name is App (powered by HQUADRO) È il servizio che permette di gestire le attività di promozione “digital” sui diversi canali di comunicazione (web, app, social, mail e SMS) in modalità semplice e in autonomia, attraverso un pannello di controllo e con una sola password. Partendo dal modulo base “Relazioni digitali”, è possibile aggiungere, gradualmente, le altre funzionalità, come, ad esempio, i cataloghi digitali di prodotti e servizi. Permette inoltre di monitorare e gestire le richieste dei clienti, i visitatori del sito, i fan delle pagine sui social, i messaggi ricevuti e gli appuntamenti presi.

TIM Digital Store è il marketplace di soluzioni digitali dedicato a imprese, professionisti, commercianti e artigiani, una piattaforma attraverso cui acquistare applicazioni e infrastrutture cloud direttamente online

Vetrina Power Una soluzione per valorizzare la propria presenza in Rete e gestire attraverso un unico pannello di controllo tutti i canali web e social della propria attività. In particolare, attraverso il servizio è possibile aggiornare e gestire da smartphone i profili social della propria azienda, inviare SMS ed email alla propria lista di clienti, personalizzando la comunicazione, gestire i coupon attivabili online, inviare e gestire codici promozionali e codici fedeltà e fornire assistenza ai clienti attraverso l’utilizzo di una live chat. Zona Business (powered by Zeta Bi) Mette a disposizione di aziende e professionisti un team social esperto per la ricerca di contenuti, la scrittura, la pubblicazione e l’aggiornamento di post. La soluzione permette di dare visibilità ai propri prodotti e servizi tramite i social network, pubblicare i contenuti su più canali, personalizzare i post in base alle esigenze dell’attività utilizzando il linguaggio più appropriato. Spidwit Social (powered by Spidwit) Supporta le microimprese e le attività commerciali nella gestione della comunicazione online quotidiana e nella realizzazione di contenuti di qualità per le pagine social. Il servizio permette di realizzare in modo semplice una strategia di contenuti sui social media, individuando notizie, immagini ed eventi per creare e condividere i post utilizzando i numerosi modelli grafici disponibili.

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Contatti Power bile creare in pochi click e distribuire il messaggio, È la soluzione di digital mobile marketing per la geottimizzato per qualsiasi dispositivo mobile. Offre stione di campagne promozionali e informative veiinoltre un sistema avanzato di statistiche per valucolate tramite SMS, email e social network. Grazie tare il successo di ogni campagna e report sull’inalla console di gestione, perteresse dei destinatari e la rilevanza mette alle imprese di creare e dei contenuti. distribuire messaggi multimePer aiutare le imprese a cogliere diali, coupon promozionali, My Good Client le opportunità del “digital” sondaggi e volantini digitali Permette a negozi e imprese di proTIM propone soluzioni direttamente sugli smartphomuovere la propria attività professione dei propri clienti, gestire nale tramite il passaparola dei clienti, in grado di valorizzare campagne di raccolta fondi e che, tramite i propri contatti sui sola presenza on line e strumenti cial network, diventano “ambasciamonitorarne costantemente i risultati grazie ad un efficace tori” dei prodotti e servizi in cambio di marketing digitale e semplice sistema di statistidi promozioni e sconti a loro dedicache. ti. La soluzione si basa su un originale meccanismo a doppio premio, per Mail Power il cliente che diffonde il passaparola Un servizio di direct marketing per la gestione di e per i nuovi raggiunti, e consente di lanciare una campagne promozionali e informative, che permette campagna promozionale, in modo semplice e vedi realizzare e inviare newsletter verso i clienti tramite loce, e di individuare gli influencer, ovvero chi tra i email, SMS e social network. In particolare, grazie all’ clienti è in grado di coinvolgere il maggior numero editor integrato Drag&Drop di facile utilizzo è possidi persone, grazie ai report disponibili.

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CONSTANT IMAGE by “FLASHER”

by Riccardo Cavrioli

(Domino - 2018 )

LUMP

by “LUMP”

(Dead Oceans - 2018)

Bello, ma davvero bello questo disco dei Flasher. Il terzetto di Washington parte dal post- punk, ma possiede una sapienza musicale decisamente rigogliosa, tale da rendere entusiasmante il proprio sound, che si fa cangiante e stilosissimo. Un basso alla Peter Hook, profumi new-wave, anni ‘80, sapientissimo uso delle tre voci, chitarre dai volumi e dalle forme variegate che se la spassano con synth dannati che evocano i Cars e una batterista come Emma Baker che non sbaglia un colpo. Ma alla fine sono sempre i ritornelli che vincono, che si agganciano e non ci mollano più. Questa è l’arma in più di un disco che dispensa, in modo astuto e freschissimo, carte di una mano che abbiamo visto un sacco di volte sul tavolo da gioco.“Go” è apertura così densa e significativa che altro non si potrebbe chiedere. C’è già tutto quello che andremo a trovare nel resto del disco, condensato a dovere: un biglietto da visita davvero indicativo, con quelle chitarre sporche che ci avvertono di quanto i nostri ragazzi siano preparati. Inizierete a saltare e a muovervi in modo robotico con “Material”, cantando come se non ci fosse un domani il ritornello di “XYZ”, a perdere la testa nel refrain ipnotico di “Skim Milk” e a godere lascivamente con il sax di “Business Unusual”. La bomba dell’estate è arrivata!

Chi vi scrive adora le chitarre e le melodie immediate, ma, lasciatemelo dire, di fronte a simili delizie mesmeriche e suggestive non si può che battere le mani con convinzione e totale devozione. Il sodalizio tra Laura Marling e Mike Lindsay (membro dei Tunng) è di una bellezza così cristallina e ipnotica che lascia senza fiato, capace di superare un approccio che potrebbe sembrare ostico alle orecchie degli ascoltatori, purtroppo abituati a ‘skip’ fin troppo veloci nella fruizione della musica. Il lavoro “synthetico” e digitale di Lindsay è sublime: un morbido tappeto di rara delicatezza e la Marling vi sia adagia in modo cangiante, diventando tanto Kate Bush quanto Joni Mitchell, catalizzatrice e veicolo di emozioni perché assolutamente in grado di farlo, non ponendosi limiti. Squisita avanguardia pop elegante e mai fine a sé stessa (andiamo oltre al semplice e riduttivo concetto di “folktronica”, c’è ben di più qui), liquide magie che trovano sempre frammenti e particolari nuovi con l’avanzare del minutaggio dei brani. Certo, non tutto è immediato, eppure, superato l’impatto del primo ascolto, ecco che la scintilla non può che scoccare, sopratutto se vogliamo dedicare attenzione vera all’album, allora si ci renderemo conto del climax sublime che abbiamo attraversato.

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