NUMERO 51
Il calendario degli eventi 2012 - La svolta a destra della Spagna - Divorzio Low Cost (in Romania) - Capodanno formato worldwide - Interviste con Lucio Dalla, Viggo Mortensen, Philip Seymour Hoffman - Wine, Sfida all’ultima bollicina - Speciale Motor Show 2011
PROGRESS
COP estesa Progress DICEMBRE motor:Layout 1 30/11/11 11.21 Pagina 1
Mensile di Politica, Economia, Attualità e Cultura. Numero 51 (Nuova Serie) € 3,50 www.progressonline.it
ESTERI La svolta a destra della Spagna Dopo 8 anni di "Zapaterismo" inizia l'era Rajoy
SOCIETÀ Divorzio Low Cost (in Romania)
ATTUALITÀ Il calendario degli eventi 2012 Tutti gli appuntamenti della prossima stagione
TRAVEL Capodanno formato worldwide. Idee per un viaggio di fine anno lontano dalla crisi
PEOPLE Interviste con Lucio Dalla, Viggo Mortensen, Philip Seymour Hoffman
WINE Sfida all’ultima bollicina. Per festeggiare un anno col “botto” le migliori bottiglie e le new entry italiane
COVER STORY
SPECIALE MOTOR SHOW 2011 Le anticipazioni, le novità, tutto sull’edizione 2011 del Salone dell’Auto di Bologna
EDITORIALE DIC:_mastro Progress 28/11/11 14.17 Pagina 1
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CRISI ECONOMICA. SARÀ IL TRAMONTO DELL’EUROPA?
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Gli andamenti dei mercati azionari di queste settimane sono particolarmente istruttivi. Da tempo la tendenza ha un preciso ordinatore: la paura. Se c’è il rischio di effetto domino, ovvero di fallimenti a catena nell’area Euro, è ragionevole vendere e nessuno può arrischiarsi a fare il contrario. Gli annunci generici, in assenza di nuove decisioni politiche davvero rilevanti, non cambiano il quadro generale della crisi italiana ed europea. Il cuore del problema è che la crisi di fiducia nei confronti dell’Europa e della sua capacità di continuare a tenersi unita nel prossimo futuro è giunta ad un livello dal quale non è facile farla regredire. I titoli pubblici dei paesi europei, con sottili e ponderati distinguo, sono ormai
considerati “tossici”, alla stregua di quelli dei derivati USA legati ai mutui subprime. Le buone notizie, sui governi che diventano più credibili e gli spread che momentaneamente si riducono, possono rallentare tale tendenza, ma non invertirla. Se si vuole evitare il caos bisognerebbe dare al più presto possibile ai mercati, con scelte e fatti concreti, la certezza che l’Europa è davvero unita e che sta procedendo, non solo in qualche singolo Paese, ma a tutti i suoi livelli istituzionali, sul cammino necessario a correggere i propri errori. E, per il momento, sul fronte europeo non si intravede niente di concreto. L’Europa, nel suo insieme unitario, deve compiere rapidamente e concretamente passi coraggiosi per potenziare la governance
del suo sistema finanziario e dell’Euro. Al di là delle retoriche dichiarazioni ufficiali della Cancelliera Merkel, la Germania ha detto no agli eurobond, dice no al ruolo della Banca centrale come prestatore di ultima istanza e dice no ad un rafforzamento del fondo “salvastati”. Le intenzioni “vere” della Germania di fronte alla crisi dei debiti sovrani non sono chiare, non sono trasparenti e non appaiono coerenti. Se i tedeschi vietano alla BCE di stampare moneta e comprare i titoli dei Paesi in difficoltà per paura dell’inflazione è inevitabile che ciò comporterà il default a catena dei Paesi più esposti, il tramonto dell’Euro e dell’Unione europea. Ci aspettano tempi bui...
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■ 38 SPAGNA, RAJOY E I POPOLARI IN TRIONFO SVOLTA A DESTRA
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■ 40 MAGGIO 2012, PRESIDENZIALI FRANCESI
OBIETTIVO FINALE: CONQUISTARE L’ELISEO
■
42 IL NUOVO GOVERNO MONTI
MONTI, RIFORME VERSO LE ELEZIONI
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44 IL NEW DEAL TARGATO DE MAGISTRIS
■
48 COSTUME E SOCIETÀ
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NATALE IN CASA DE MAGISTRIS
LA CRISI DIETRO LE QUINTE VERTICE DI DURBAN
APPUNTAMENTO A DURBAN 54
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58 OGGI DIVORZIO IN ROMANIA
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62 IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
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70 CAPODANNO IN GIRO PER IL MONDO
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IL DIVORZIO LOW COST
ASPETTANDO IL 2012
CAPODANNO FORMATO WIDE WORLD
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FOTOREPORTAGE DA NEW YORK DA PARIGI DA LONDRA PERSONAGGIO CONTROCORRENTE ONOMATOMANIE SHOWBIZ MEETING SE FOSSI ZEMAN SCOSTUME E SOCIETÀ TRASHION ART CINEMA PERSONALITIES CULTURA TRAVEL FOOD DESIGN LIFESTYLE FASHION BOAT
FOTOREPORTAGE ALPHABET:_mastro Progress 23/11/11 10.31 Pagina 1
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POWER OF MAKING
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76 I TESORI DEL MADAGASCAR
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80 MAURITIUS, IL NUOVO GIOIELLO SUN RESORT
LA VIA DELLA RAFIA
A LONG WAY FROM ORDINARY...
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84 5 STELLE LUSSO A VENEZIA
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88 CHEF ITALIANI ALL’ESTERO
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CENTURION PALACE. L’ECCELLENZA TARGATA SINA HOTELS 130
AMBASCIATORI DELLA CUCINA TRICOLORE
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92 IL MERCATO DELLO CHAMPAGNE
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96 I VINI DELL'ETNA
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98 L'ECCELLENZA DELLA CANTINA TRAMIN
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Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Progress è una pubblicazione curata da Gruppo Editoriale S.E.I. Via R. Pereira 00135 - Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010
UNA SFIDA ALL’ULTIMA BOLLICINA
Uffici Commerciali Roma, Via Pereira, 41 - 00136 Milano, Via Petrella, 21 - 20124
TUTTA LA FORZA DELL’ETNA... IN UNA BOTTIGLIA
Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis Direttore Responsabile Alessandro Petrone direzione@edizionisei.com Direttore Editoriale Franco Del Panta Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com
AROMI E TRADIZIONE ALTOATESINA ALLA CANTINA TRAMIN
SPECIALE MOTOR SHOW 2011
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LE ANTICIPAZIONI, LE NOVITÀ, TUTTO SULL’EDIZIONE 2011 DEL SALONE DELL’AUTO DI BOLOGNA
■
116 BAYER IN ITALIA PROMUOVE LA GUIDA SICURA
■
122 L'IMPEGNO CONCRETO DI ENI
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126 GOLF NEL DESERTO
■ ■ 132
Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@edizionisei.com I. Basile, D. Battaglia, M.L.C. Beduschi, D. Campagna, C. Catalli, A. Gianfrate, R. Leggio, M.G. Morini, P. Romeo, D. Marianacci, E. Rodi, F. Aliberti, D. Sallustio, A. Tomassi, R. Cesari, F. Vagnozzi, P. Vaccaro, D. Leggio, E. Pasca, L. Saggio, R. Leggio Marketing & ICT Milko Vaccaro Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Editing e traduzioni Adrian James Art Direction Romina Plini, Vania Rossi Stampa e Allestimento Amadeus S.r.l. Distribuzione Giuseppe Ventura Emilian Press Srl - Spediservice Srl - CDL Informazioni e Abbonamenti info@edizionisei.com www.progressonline.it
GUIDA SICURA. UN OBIETTIVO POSSIBILE
ENI SI AFFIDA A ZEPHIR FINALE COPPA DAVIS
SPAGNA-ARGENTINA PER L’EDIZIONE NUMERO 100
LA WORLD CHAMPIONSHIP DI GOLF FA TAPPA A DUBAI 126
130 GENERAZIONE TOUCH: QUALE FUTURO? PICCOLI TABLET CRESCONO
132 CALENDARIO CAMPARI, NEL SEGNO DEI MAYA LA FINE DEL MONDO... SECONDO CAMPARI
Fotografie Shutterstock, Sascha Von Mallinckrodt M.G. Morini, L. M. C. Beduschi, Luca Omiccioli N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.
FOTOREPORTAGE ALPHABET:_mastro Progress 23/11/11 10.31 Pagina 2
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Lanciata in occasione del LDF 2011, “Power
(l’ho fatto con le mie mani…). Con l’inizio del
conoscenze aggiornate digitalmente.
of Making” mostra in corso al V&A di
XXI secolo, questa esigenza sembra essere
L’uncinetto diventa un’opera d’arte; le
Londra, ha riscosso un enorme successo,
ulteriormente cresciuta. Perché a differenza
perline pattern digitale; gli scarti industriali
risultato di un sentito interesse per l’arte e
della società industriale, l’era digitale post-
abiti non convenzionali.
l’artigianato da parte del pubblico.
industriale, ha ampliato i mercati.
Il fare nel senso di creare da soli (il D.I.Y.), è
L’online, la tecnologia, il fare networking,
POWER OF MAKING
un’attività universale che sembra essere
hanno dato il via a nuove comunità, hanno
Victoria and Albert Museum
legata alla condizione umana, un istinto
aperto nuovi percorsi di autopromozione e
Cromwell Road, London SW7 2RL
naturale che per alcune persone si traduce
potenziato l’audience. Il craft del nuovo
Fino al 2 gennaio 2012
in attività vitale, in hobby, o in sostentamento
millennio non è una visione nostalgica del
vam.ac.uk/content/exhibitions/power-of-making
economico. E qualunque siano le
passato, un rimpianto per tradizioni
motivazioni, capace di rafforzare l’individuo
scomparse, è piuttosto l’evoluzione di alcune
A cura della redazione
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MAGIE D’INVERNO A LA SCALA
FOTOREPORTAGE SACLA:_mastro Progress 23/11/11 10.31 Pagina 2
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Se l’edizione 2009/2010 della stagione lirica del
dell’alta società si svolge la liturgia laica e
Carsen e Peter Van Praet, mentre la coreografia
Teatro alla Scala di Milano ha debuttato con la
sfaccettata dell'inaugurazione della nuova
è di Philippe Giraudeau. La stagione 2011-2012
“Carmen” di Georges Bizet, con la discussa
stagione. La Scala propone per il “Don
della Scala si compone poi di 19 spettacoli, 13 di
regia di Emma Dante, e, nel 2010, la magia si è
Giovanni” un cast “stellare”: Robert Carsen alla
opera e sei di balletto. Per l'opera sette sono le
ripetuta con "Die Walküre" di Richard Wagner,
regia e sul podio il maestro Daniel Barenboim.
nuove produzioni della Scala e quattro le riprese,
quest’anno è un’opera sontuosa e suggestiva
La voce protagonista del Don Giovanni è quella
più due spettacoli ospiti. Verranno rappresentati
come il “Don Giovanni” di Mozart a sancire
di Peter Mattei, affiancato da Qwangchul Youn (il
grandi titoli di Britten, Donizetti, Massenet,
l’inizio della grande festa della musica e del bel
commendatore), Anna Netrebko (Donna Anna),
Mozart, Offenbach, Puccini, Strauss, Verdi,
canto nella sua cornice più prestigiosa e
Giuseppe Filianoti (Don Ottavio), Lina Garanca
Wagner. Insomma un programma di tutto
congeniale. Il 7 dicembre, come da tradizione,
(Donna Elvira), Bryn Terfel (Leporello), Anna
rispetto, per tenere viva la magia oltre la
alla presenza del sindaco del capoluogo
Prohaska (Zerlina), Stefan Kocan (Masetto). Le
Prima. www.teatroallascala.org
meneghino, Giuliano Pisapia, delle più alte
scene sono realizzate da Michael Levine, Brigitte
cariche istituzionali e di numerosi personaggi
Reiffenstuel per i costumi, le luci di Robert
Elisabetta Pasca
DA_NY:_mastro Progress 23/11/11 10.32 Pagina 1
dada new new york da new york da new york york da new york
da new york da new york da new york da new york da new york da new york
da new york
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di DENISE MARIANACCI
UN ITALIANO (CATTELAN) AL GUGGENHEIM
Il Solomon R. Guggenheim Museum celebra l’artista italiano con una mostra “scandalo” che raccoglie in uno spettacolare allestimento 130 tra le opere più dissacranti di Maurizio Cattelan. Definirla una semplice “retrospettiva” sarebbe sbagliato, perché l’esposizione di Cattelan al Guggenheim Museum di New York non è
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DICEMBRE-GENNAIO 2011
una semplice raccolta di opere: come ultimo lavoro prima della “pensione” (come ha affermato l’artista stesso), Cattelan e Nancy Spector, la curatrice della mostra, hanno voluto letteralmente appendere al soffitto tutti i lavori più celebri realizzati in un quarto di secolo di carriera artistica, escludendo così, qualsiasi logica che, nelle retrospettive tradizionali, prevedrebbe un
ordinamento di tipo cronologico e creando, invece, una dissacrante sinfonia visiva. Il risultato è, a dir poco, insolito: tutte le opere dell’artista – dalla scultura a dimensioni naturali di Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite, all’Hitler in atteggiamento supplicante, passando per un JFK steso a piedi nudi dentro una bara… penzolano appese a delle corde nell’elegante spirale del Guggenheim… in barba a tutte le aspettative dei critici e del pubblico che, tuttavia, non possono non riconoscere che si tratta di uno dei più strani e coraggiosi allestimenti che il Guggenheim abbia mai fatto, con un grande numero di installazioni provenienti dalle collezioni private di mezzo mondo ancorate a travi d’acciaio e sospese a trenta metri d’altezza sotto la cupola del museo. Senza etichette né didascalie di alcun tipo, l’intera produzione di Cattelan si trasforma in un’unica grande installazione sospesa. Dopotutto, solo un evento singolare come questo avrebbe potuto coronare la carriera artistica di un personaggio come Cattelan che, da sempre, si è fatto apprezzare dal grande pubblico per le sue interessanti provocazioni che, attraverso cinismo e ironia, colpiscono lo spettatore incredulo. Mai come in questa occasione, l’esposizione è in piena sintonia con il mondo
INFO MOSTRA ✑ MAURIZIO CATTELAN: ALL Solomon R. Guggenheim Museum - 1071 Fifth Avenue (at 89th Street) ✑ Date: 4 novembre 2011 – 22 gennaio 2012 New York, NY www.guggenheim.org
dell’arte attuale che sembra vivere di enormi, appariscenti e costosissimi spettacoli: la mostra “scandalo” potrebbe essere valutata come l’apoteosi di questa tendenza, oppure, al contrario, come una sua estrema e dissacrante parodia.
DA PARIGI dic:_mastro Progress 23/11/11 10.32 Pagina 1
da parigi
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di DENISE MARIANACCI
IL NATALE A PARIGI L’atmosfera natalizia riempie le strade di Parigi e illumina la grande Ville Lumière. La capitale francese, metropoli per antonomasia della vita notturna, già illuminata da luci sfavillanti durante tutto l’arco dell’anno, non può fare a meno di vestirsi a festa per il Natale: è proprio in questo periodo, infatti, che Parigi offre il meglio di sé tra addobbi e luci colorate, rendendo quanto mai singolare il contrasto con i suoi splendidi monumenti. Davanti ad edifici come la Cattedrale di Notre Dame, per esempio, si innalza un abete natalizio di altezza considerevole, gli Champs Elisée, tra vetrine
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luccicanti e addobbi di ogni genere, vengono illuminati da migliaia di luci e tantissimi quartieri alimentano l’atmosfera natalizia ospitando dei caratteristici mercatini dove, oltre all’artigianato tradizionale e alla gastronomia francese, si può trovare davvero di tutto. Uno dei mercatini più celebri viene allestito a La Defense, nell’area accanto al singolare arco di cristallo che, nonostante rappresenti il fulcro del quartiere più moderno e innovativo della città, ospita nel periodo che precede il Natale oltre 200 chalet di legno. Un altro spettacolare mercatino è
quello ospitato lungo gli Champs Elysée dove, tra una bancarella e l’altra, si possono ammirare anche le sculture della mostra “Ice Magic”: si tratta di opere fatte di ghiaccio e alte fino a 4 metri che riproducono monumenti, edifici e personaggi celebri. Altri mercatini tradizionali vengono, poi, organizzati a Saint German de Prés (il villaggio di Babbo Natale), a Saint Sulpice (artigianato e tradizioni), a Montparnasse, al Trocadero, a la Gare de l’Est e la Place de Gli amanti del pattinaggio sul ghiaccio non possono fare a meno di visitare la grande pista
che riempie gli spazi circostanti l’edificio del municipio, l’Hotel de Ville (“le patinoire de l’Hotel de Ville”). Solitamente, viene preparato un recinto ovale per gli adulti e per i più esperti che vanta una grandezza di circa 1000 metri quadrati, mentre ai bambini e ai principianti viene riservato uno spazio di circa 300 metri quadrati. Numerosi, inoltre, gli eventi collaterali che accompagnano le festività: spettacoli e concertini che contribuiscono ulteriormente a creare quell’atmosfera tipica di una città che, in questo periodo così particolare, diventa un vero e proprio “villaggio magico”.
DA LONDRA:_mastro Progress 23/11/11 10.33 Pagina 1
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di DENISE MARIANACCI
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CAPODANNO A LONDRA
Trascorrere il Capodanno a Londra è, sicuramente, un’esperienza tanto magica quanto divertente perché pub, ristoranti e feste private, con tanta musica e numerosi spettacoli, rendono l’esperienza davvero coinvolgente. Il countdown per l’inizio del nuovo anno si fa con gli occhi puntati sul Big Ben - la torre dell’orologio più famosa del mondo che scandirà la mezzanotte con i suoi rintocchi - e sul Tamigi, per l’eccezionale spettacolo pirotecnico che partirà nei pressi del London Eye. Il primo giorno del 2012, poi, inizierà con la grande parata che, partendo da Parliament Square per arrivare in Berkeley Street, vede la partecipazione di circa 10.000 artisti provenienti da tutto il mondo: bande musicali, carri e cheerleaders riempiranno le strade di Londra insieme a migliaia di persone.
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400 ANNI DI TRADIZIONI NATALIZIE
Fino all’8 gennaio 2012, la magia dello spirito del Natale rivive grazie alla mostra allestita nel Geffrye Museum e dedicata alle tradizioni natalizie inglesi. Undici stanze del Geffrye, infatti, vengono meticolosamente decorate per l’occasione nel rispetto dei canoni più tradizionali: si evocano le ricche e colorate atmosfere dei Natali del passato, mostrando al pubblico come questa festività veniva celebrata nelle case della middle-class inglese dal 1600 fino agli anni più www.geffrye-museum.org.uk
LONDON INTERNATIONAL HORSE SHOW Dal 13 al 19 dicembre, presso l’Olympia si rinnova uno fra i più importanti appuntamenti per gli appassionati di cavalli. Stiamo parlando del London International Horse Show, lo spettacolo equestre che anche per quest’anno, vedrà la partecipazione dei grandi nomi del salto ad ostacoli e dressage. I cavalieri e i loro splendidi destrieri si sfideranno nei vari tornei tra cui FEI Jumping World Cup Qualifier, The Accenture Christmas Puissance e The Olympia Grand Prix. www.olympiahorseshow.com
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A LIGHTING CEREMONY Durante la prima settimana di dicembre a Trafalgar Square si svolge la consueta cerimonia che, come ogni anno, accende le luci del grandissimo abete che, dal 1947, la città di Oslo dona al Regno Unito in segno d’amicizia e di gratitudine per l’aiuto ricevuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Tagliato nel mese di novembre in Norvegia alla presenza dell’ambasciatore britannico, l’albero viene poi trasportato in Trafalgar Square e decorato secondo lo stile norvegese con 500 luci bianche. La cerimonia di accensione è, solitamente, prevista per il primo giovedì di dicembre e richiama folle di turisti e di londinesi che aspettano proprio questo evento per iniziare il conto alla rovescia per il Natale.
PERSONAGGIO :_mastro Progress 23/11/11 10.34 Pagina 1
il personaggio
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il personaggio
il personaggio
di CLAUDIA CATALLI
PHILIP SEYMOUR HOFFMAN: “A LAVORARE CON CLOONEY CI SI DIVERTE DA PAZZI” Non ama le interviste, c’è poco da fare. Arriva mogio, la barba fitta e gli occhiali sul naso non bastano a nascondere la noia; ha l’aria stanca ancora prima di iniziare. Risponde spesso a monosillabi, solo alle domande che gli sembrano interessanti reagisce spendendo qualche parola in più del previsto. Quando gli chiediamo dei suoi prossimi progetti, si limita a un: “Sarò un bel giovane di quarant’anni…” e scoppia a ridere, poi resta in silenzio. È quello che si definisce un personaggio, Philip Seymour Hoffman, Premio Oscar nel 2005 per “Truman Capote - A sangue freddo” (ma altre sue interpretazioni che restano nel cuore sono indubbiamente in “La venticinquesima ora”, “Magnolia”, “Il dubbio” e nell’irriverente “I love Radio Rock”). Lo rivedremo presto al cinema in “L’arte di vincere” di Bennett Miller, film d’apertura del Festival di Torino (a fine gennaio nelle nostre sale) e in “Le idi di marzo” di George Clooney, in uscita il 16. In base a cosa seleziona i copioni che Le arrivano? M’interessa che la sceneggiatura abbia un contenuto di verità, è quello che cerco in un film. Anche perché ormai
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siamo travolti da opinioni espresse da chiunque su qualsiasi cosa e in qualsiasi modo, informazioni spesso parziali e non necessariamente basate sui fatti; a me piace avere la possibilità di andarmi a cercare altro. E pazienza se poi le storie sono sempre le stesse e cambiano solo i modi di raccontarle, io scelgo le opere capaci di raccontare la realtà in maniera veritiera, in cui le parole che pronuncio siano vere e i dialoghi mai cartacei. Conosce il cinema italiano? Soprattutto quello del passato. Mi rimane impresso, ad esempio, “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti, un film che ho apprezzato tantissimo e ho conosciuto grazie a Martin Scorsese, che ha sempre detto di esserne stato influenzato più di ogni altro. Le “Idi di marzo” a Venezia c’è chi ha ironizzato definendolo un film che potrebbe innalzare, o viceversa abbassare, il valore del partito democratico, Lei che ne pensa? Francamente non penso che debba essere considerato un film essenzialmente politico, in realtà. Solleva anche diversi interrogativi su cosa
ne sia del sistema e della moralità della gente che governa e di quella che la affianca, e a questo proposito affronta a testa alta i temi dell’avidità e della voglia smodata di successo, dei giochi di potere che si nascondono dietro le quinte, di cosa siano capaci a combinarsi gli uomini tra di loro, e contro di loro, pur di raggiungere un certo risultato. Come attore Lei ha mai sentito questa voglia di primeggiare ad ogni costo? No, credo più nel lavoro di squadra: penso ai miei ultimi film, “Le idi di marzo” e “Moneyball”, entrambi funzionano grazie ad un lavoro corale e collettivo. Il resto non m’interessa. Allora ci racconti come si è trovato ad esser diretto da George Clooney... È un ottimo regista, un grande narratore e un bravissimo attore, ma anche un ragazzo molto simpatico con cui è facile star bene insieme. Lavorarci è stimolante, aiuta molto la sua empatia verso gli attori, è un talento brillante e un profondo conoscitore della natura e del comportamento umano. Poi è davvero una persona fantastica, racconta storie incredibili e sa sempre come metterti a tuo agio: a parte i momenti in cui sul set facevo cavolate, e purtroppo sono stati tanti, è stato divertentissimo lavorare con George.
CONTROCORRENTE:_mastro Progress 23/11/11 10.35 Pagina 1
controcorrente
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controcorrente
controcorrente
di FRANCO DEL PANTA
IL NUDO CHE SCUOTE L'EGITTO Aliaa Magda Elmahdy, questo è il nome della ragazza egiziana che ha messo su un blog sue foto nuda. Non è “carne in vendita” come spesso si trova sul web ma una forma di protesta contro l’oppressione legata all’Islam in Egitto. Aliaa non ha ricevuto nessun appoggio: c’è chi l’ha definita addirittura una prostituta - i suoi diretti avversari, quelli che lei voleva in effetti far scandalizzare, mostrandogli la verità del suo corpo nudo, ovvero i conservatori egiziani -; ma sta creando moltissimi problemi anche ai liberali, alla sinistra egiziana. I liberali infatti hanno preso le distanze, forse per paura di perdere consensi. Sola,
in mezzo ad un mare di critiche, spiega che il suo gesto è una protesta contro “una società di violenza, sessismo, razzismo, molestie sessuali ma anche ipocrisia”. Aliaa definisce la sua foto un nudo artistico, come le modelle che posano per i dipinti dei grandi maestri, perché non bisogna associare il corpo nudo solo al sesso. Sul blog, inoltre, ci sono varie immagini di nudi famosi per dimostrare che il nudo non è prostituzione o degrado, come viene scritto in un commento, ma semplicemente forma d’arte e componete umana. Una scelta troppo forte per un paese tradizionalista come l’Egitto, una giovane ragazza solo contro un intero Paese che la giudica una “vergogna”. Secondo gli attivisti liberali, Aliaa avrebbe mostrato il fianco agli attacchi dei conservatori islamici, permettendo che la loro propaganda “Il suo gesto è battente potesse farsi una protesta contro scudo del corpo nudo “una società di di una donna: “Se violenza, sessismo, razzismo, molestie votate i liberali, è sessuali ma anche questo ciò che ipocrisia” succederà”. Ovvero, l’abbandono dei costumi tradizionali: difficile che questo possa essere accettato in un paese dove le donne camminano velate e raramente possono mostrare le braccia. “È un doppio disastro”, dice Sayyed
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SOLIDARIETÀ ISRAELIANA Sono donne israeliane che hanno posato per una fotografa di Tel Aviv, il 19 novembre scorso, in segno di solidarietà con la blogger egiziana Aliaa Magda Elmahdy. Sullo striscione si legge "Amore senza confini".
el-Qimni, una delle più importanti figure del liberalismo egiziano, “Proprio perché sono un liberale e credo nel valore della libertà personale, non posso interferire. Ma la scelta di Aliaa assesta un duro colpo all’intero movimento laico, rafforzando chi si definisce “di sani costumi”. Molti, all'interno del Partito Socialdemocratico Egiziano pensano che la botta sia stata dura: “Ci sono molti movimenti in Egitto, in particolare quelli islamici, che stanno cercando di approfittarne. Diranno: Dobbiamo proteggere la nostra società da cose come queste, e se i liberali vincono, questa donna diventerà un modello per tutte le egiziane”. Ma è probabile che un effetto del genere sia proprio l'obiettivo di Aliaa Come alcuni commentatori
hanno scritto sul suo blog, lei evidenzia il parallelo con “le modelle che posavano nude nelle università di Belle Arti negli anni ’70: dobbiamo imparare a separare il corpo nudo dall’idea del sesso”, ha detto un uomo che lascia il suo commento sul blog di Aliaa. Commento isolato, purtroppo. Migliaia di persone, infatti, hanno inondato il sito di insulti. Alcuni hanno definito Aliaa “una prostituta”, “malata di mente”, chiedendo che la polizia la arrestasse. Nessuno ha difeso apertamente la ragazza che usa il suo corpo per far fare all’Egitto un passo avanti. E un portavoce dell’ala giovanile del movimento 6 Aprile ha chiosato: “Le nostre pratiche non includono scelte del genere”. Il movimento femminista egiziano ha sicuramente ancora molta strada da fare...
ONOMATOMANIE INDIGNADOS:_mastro Progress 23/11/11 12.30 Pagina 1
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di PIETRO ROMEO
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LA PAROLA DEL MESE
COSA SIGNIFICA NELLO SPECIFICO “GOVERNO TECNICO”? “È UN TERMINE APPARTENENTE AL GERGO PARLAMENTARE ITALIANO. CON ESSO SI INDICA UN GOVERNO DALLA SBIADITA IDENTITÀ POLITICA”. WIKIPEDIA, L'ENCICLOPEDIA LIBERA. E OTTIMISTA.
RIMPIAZZA DUE SETTIMANE FA IL SACRO BERLUSCONIANO IMPERO. BABBO NATALE QUEST'ANNO È ARRIVATO UN PO' IN ANTICIPO. MI SA CHE È PARTITO PRIMA PER PAURA DI TROVARE IL SOLITO INGORGO SUL GRANDE RACCORDO ANULARE
I MAYA DICONO CHE NON DURERÀ MOLTO. SECONDO QUANTO DA LORO AUSPICATO, QUESTA FASE POLITICA DI TRANSIZIONE FINIRÀ IL 21 DICEMBRE DEL 2012 DICEMBRE-GENNAIO 2011
BERSANI COMUNQUE E' GRAN CONTENTO: SONO ANNI CHE ESPRIME QUESTO DESIDERIO MENTRE SPEGNE LE CANDELINE SULLA TORTA E NIENTE. NON CAMBIA NULLA. POI CI PROVA QUEST'ESTATE CON UNA STELLA CADENTE E FUNZIONA A PRIMA BOTTA.
GOVERNO TECNICO
È SUCCESSO SOLO UN'ALTRA VOLTA NELLA STORIA DELLA NOSTRA REPUBBLICA: NEL BIENNIO 95-96 QUANDO A PRENDERE LE REDINI DELLA NOSTRA NAZIONE FU DAVIDE MENGACCI CON LE BORSE SOTTO GLI OCCHI. LAMBERTO DINI
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TORMENTONI LESSICALI A SCADENZA MENSILE
“SPERO CHE TUTTO QUESTO POSSA TRANQUILLIZZARE LE ACQUE E RIASSESTARE L'ECONOMIA DEL VOSTRO PAESE, NON NE POSSO PIÙ DI COMPARIRE IN PRIMA SECONDO LE PREVISIONI DI PAOLO FOX, AD APRILE PAGINA SULLE VOSTRE MARIO MONTI AVRÀ PROBLEMI SENTIMENTALI. SPERO TESTATE NAZIONALI”. COSÌ HA SIANO DIVERSI DA QUELLI DELL'ULTIMO PREMIER DICHIARATO, LO SPREAD
COMUNQUE, IN DEFINITIVA, MARIO MONTI NON È CHE MI ISPIRI MOLTA FIDUCIA. HA LA FACCIA DI UNO CHE NON HA MAI MESSO PIEDE NELLO STUDIO DI UNO PSICANALISTA. E QUESTO, PARADOSSALMENTE, È UN DATO UN PO' INQUETANTE AL GIORNO D'OGGI
IN OGNI CASO C'È DA STARE ALLEGRI, RAGAZZI: GOVERNO TECNICO OGGI, SIGNIFICA MENO INTERVISTE A IGNAZIO LA RUSSA DOMANI. TUTTO GRASSO CHE COLA
COMUNQUE PER UN ATTIMO PENSATECI AL CAPODANNO DI BERLUSCONI: SARÀ UNA NOIA. I “SEXY PARTY” NON HANNO MOLTO SENSO QUANDO NON SEI PIU' UNA CARICA ISTITUZIONALE
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di FRANCO DEL PANTA
LUCIO, LA MUSICA, BOLOGNA E L'ARTE Bologna, la sua storia, culla di cultura e creatività. La Dotta, insieme al resto dell'Emilia Romagna, sono nel DNA di Lucio Dalla, classe '43 (come la canzone). Ma tra le nostre pagine confessa: “Oggi, quando ho bisogno di creatività, scendo al Sud”. Un nuova raccolta di brani dal titolo evocativo “Questo e’ amore”, per ripescare nel suo repertorio più ricercato e amato. Un percorso musicale che parte dal 1970, per arrivare al 2009. “È una raccolta dei miei brani meno conosciuti, - commenta Dalla, ma bellissimi. Alcuni mi hanno stupito a distanza di anni per quanto fossero attuali ed affascinanti. Il comune denominatore è l'amore” Poeta, cantante, ma anche musicista e sceneggiatore. Lucio Dalla, mostro sacro della musica d'autore italiana, è tutte queste cose insieme, e nessuna di esse.
Per “la specializzazione crea la disoccupazione della mente”, come dice lui stesso, per amore della creaitività che non ha confini, né categorie. Ha rifiutato recentemente la proposta fatta dall’amico Gianni Morandi di partecipare al Festival di Sanremo 2012: “ci ha provato sapendo che avrei detto no, trovo che sia un circo mediatico e fatto di spettacolarizzazione che nulla ha a che vedere con la musica”. Per un nuovo lavoro di inediti, bisognerà aspettare la primavera del 2012. Lucio, tu nasci a Bologna il 4 marzo 1943, come recita il celeberrimo brano. Com'era Bologna in quegli anni? Come in tutte le cose c’è stata una mutazione, ma non è da allora, c’è ogni anno. Negli anni del dopoguerra era una grande città, una città sotto tutti i punti di vista straordinaria. Bologna era diventata un centro culturalmente importante: è stata la prima città a creare gli asilo nido, a proporre una scuola molto evoluta, era un esempio anche a livello europeo, molte città studiavano la sua economia, la sua finanza, la nascita delle cooperative.Oggi, resta bellissima, ma è diventata una città degli immobiliaristi. Negli anni '70 collabori con il poeta bolognese Roberto Roversi. Com'era l’ambiente culturale bolognese in quegli anni? Quegli anni vivevano ancora dell’appeal, del valore culturale che aveva la città un tempo. Io ho
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fatto il Liceo Galvani dove, in una delle classi, la III A, c’erano Roversi, Pasolini, Alfonso Gatto, Volponi, un’elite di menti, di scrittori, di poeti. Frequentando Roversi, spesso ho incontrato Pasolini, e Roversi mi raccontava che addirittura il professore di Lettere era costretto, quando consegnava i temi, a dare dei voti che arrivassero fino al 13 e al 14, per distinguere le straordinarie eccellenze. A Bologna è nato il DAMS, c’erano professori straordinari, partendo da Eco che è stato uno dei fondatori, ma anche Squarzina per il teatro, Roberto Leydi per la musica... Lucio è però un eclettico, tu ami moltissimo l’arte...ed hai moltissimi interessi... Adesso sto facendo tre colonne sonore per film. In più, ho fatto regie per la lirica, una regia di Stravinskij che è andata anche in Irlanda, al Wexford Opera Festival, una di Prokofiev e ho avuto anche la fortuna di avere alla prima il figlio che compiva gli anni. Ho anche insegnato a all’Università di Urbino per due anni, corsi alla Federico II a Napoli e alla Normale di Pisa. Non sono specializzato in niente e tantomeno vorrei esserlo: questa forsennata corsa alla specializzazione è uno dei sistemi fatto apposta per creare disoccupazione mentale. Mi piace “fare”, come succede a Bologna e ai bolognesi. Anche se oggi la vera fucina della creatività italiana è il sud dell'Italia. Ho casa in Sicilia, alle Tremiti, la barca a Napoli.
Quando voglio sentire le cose in maniera diversa e soprattutto viverle vado giù. In Emilia-Romagna, sono presenti altri grandi cantanti e cantautori, come Morandi, Bersani, Guccini, Ligabue, I Nomadi, Vasco Rossi, Zucchero... Come spieghi questa concentrazione? Le eccellenze non ci sono solo nella musica, ma anche, ad esempio nel cinema: Fellini, Pasolini, Bellocchio, Bertolucci, Florestano Vancini. Stesso dicasi per i motori: Ferrari, Maserati, Ducati, grandi piloti, come Valentino Rossi. Ma è sempre stato così... Bologna tra Duecento e Trecento è stata la prima a fare uno statuto di liberazione dalla schiavitù. Insieme alle altre città dell’Emilia ha sconfitto Federico II a Parma. L’Alma Mater è stata la prima università nel mondo, prima della Sorbona. Oggi però si è come intristita.
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A cura della Redazione
MASTER EUROPEO MANAGEMENT DELL’ECO MOBILITÀ Sta per partire a Roma il primo master europeo dedicato al management dell’eco mobilità (economics & communication). Organizzato dalla LUISS Business School, il MEM - Master in Management dell’Eco-Mobilità si pone all’avanguardia sul fronte del cambiamento ambientale e su quello del management della mobilità eco sostenibile e, più in generale, del sistema di trasporti. Nei prossimi 8-10 anni, secondo le proiezioni della Commissione Europea, il mercato dell'auto elettricaibrida raggiungerà una quota del 20-25% sul totale dei veicoli circolanti. L'immatricolato elettrico e ibrido mondiale conta al momento 940 mila unità, quota cresciuta del 20% rispetto all'anno precedente. E la previsione per il 2015 si attesta su tre milioni di vetture elettriche ibride. È in questo scenario che si
inserisce il MEM - Master in Eco-Mobility Management, Economics & Communication, primo master europeo dedicato all'EcoMobilità ALD Automotive, la divisione di Société Générale specializzata nel noleggio a lungo termine, ha scelto di essere partner di questa importante iniziativa, insieme al Comune di Roma Capitale, Toyota e Enel, riconoscendo le potenzialità di un percorso formativo unico nel suo genere. Da sempre attenta alle problematiche energetiche, all’eco sostenibilità e all’eco mobilità, attraverso il MEM, ALD Automotive intende contribuire in maniera strategica alla formazione culturale e professionale dei player, già oggi coinvolti nella rivoluzione “green” in atto. Un fenomeno sociale e di costume, questo, capace di condizionare nei prossimi dieci anni le scelte dell’industria, della pubblica amministrazione, della governance territoriale e, cosa ancora più importante, di ogni singolo cittadino. ALD Automotive, che opera da tempo nel settore del noleggio a lungo termine, è impegnata con diverse iniziative nel campo della mobilità sostenibile e prevede di intensificare le sue attività in merito, vedendo con favore progetti di alta formazione
ANDREA BADOLATI AD di ALD Automotive
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volti a contribuire alla diffusione di una cultura dell’eco mobilità, ai vari livelli, con particolare riferimento al settore del trasporto pubblico, privato e merci. Il master si pone l'obiettivo di creare le basi per una nuova cultura della mobilità in linea con le esigenze ambientali e le normative a cui siamo chiamati a rispondere. Si tratta del primo master europeo di questo tipo. Il MEM, che dura 12 mesi, prevede tre visite aziendali (in corrispondenza dei moduli di Tecnologia, Ambiente e Marketing), un corso di guida sicura all'Autodromo di Vallelunga, 256 ore di lezione in aula, 8 mesi di didattica online, tre mesi di project work, quattro Project Work Review e sei mesi di stage per i giovani laureati. La formula Executive prevede invece incontri bimensili nel weekend.
Alla fine di novembre ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione presso la sala degli Arazzi in Campidoglio: un’occasione per conoscere pregi e potenzialità di questo nuovo percorso formativo, alla presenza dell’Assessore ai trasporti del Comune di Roma, Antonello Aurigemma, in rappresentanza della LUISS il Vice Direttore Generale Gianni Lo Storto e il Direttore del Master, Roberto Maldacea. “ALD Automotive si sta muovendo in maniera attiva e strutturata in termini di offerta green” - dichiara Andrea Badolati - “ma non solo”. “La nostra sensibilità sul tema ci ha subito convinti ad aderire a questa importante iniziativa, per diffondere sempre di più una cultura che rappresenta una nuova frontiera, anche per il settore del noleggio a lungo termine”. www.aldautomotive.it
Se fossi Zeman:_mastro Progress 23/11/11 10.37 Pagina 1
Se fossi Zeman
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di PSEUDONIMO
TOTÒ DI NATALE, CHE SFIGA TOTÒ DI NATALE Non è perché si avvicina il 25 dicembre che adesso mi sperticherò in dichiarazioni d'amore nei confronti di Totò Di Natale. Nel senso, non ci tengo a sostenere quel tipo di comicità che punta tutto sui giochi di parole. Piuttosto è che mi sono reso conto stanotte – dopo aver sognato cose brutte e non esser più riuscito a dormire – che l'attaccante dell'Udinese ha avuto poco dalla vita, specie rispetto a quanto ha seminato; e non mi è parsa cosa giusta questa. Non mi è mai parsa cosa giusta la fatica a prescindere, pensate un po' quando non serve a nulla o al massimo a farti vincere la classifica cannonieri del campionato italiano per due stagioni di fila e passare lo stesso inosservato. Totò Di Natale l'ha fatto: ha segnato 29 gol nella stagione 2009/2010 e 28 gol nella scorsa, ed Enrico Varriale non se l'è filato di pezza comunque. Anzi, se quest'ultimo ne
avesse avuto facoltà, se non ci fosse stata insomma la certezza matematica che la matematica non è un'opinione, gli avrebbe tolto pure questa
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soddisfazione. “Il Milan è campione d'Italia con 84 punti; si vabbè, la classifica cannonieri la vince Totò di Natale, ma piuttosto grandissimo Ibrahimovic, grandissimo Ibrahimovic, grandissimo Ibrahimovic”. Sarà il cognome che ispira poco i giornalisti sportivi, chissà; in ogni caso dovete ammetterlo: la luce si spegne nei loro occhi quando scorre nella loro lingua il nome del prolifico e sfigato attaccante dell'Udinese. Totò Di Natale, che sfiga Totò Di Natale, giocare al calcio nello stesso periodo storico in cui Domenica Sprint è condotta da certa gente. Quella che si troverebbe disoccupata se il pubblico non fosse così stupido da ostinarsi a seguire il nostro campionato, nonostante l'esistenza di quella cosa
meravigliosa che è la Liga spagnola. Totò Di Natale, che sfiga Totò Di Natale, giocare al calcio nello stesso periodo storico in cui la Serie A italiana si dimostra così modesta e noiosa. Come la nazionale del resto, che ha vinto un mondiale per una botta enorme di deretano e ne ha perso un altro perché ogni tanto funziona anche la giustizia divina; e in entrambi i casi facendo schifo. Totò Di Natale, che sfiga Totò Di Natale, giocare al calcio nello stesso periodo storico in cui la nazionale di calcio italiana ha le magliette stinte. Che poi c'era gente come Cannavaro a farti da capitano mentre tu eri in panchina e ti lasciavano sgambare gli ultimi scampoli di partita. Totò Di Natale, che sfiga Totò Di Natale, giocare al calcio nello stesso periodo storico in cui i capitani si tolgono le sopracciglia al centro estetico. Totò Di Natale, forse ti rifarai nella prossima vita calcistica, ti reincarnerai in un trequartista
raffinato col cognome emozionante e vincerai il campionato con Holly e Benji. Ma intanto Totò Di Natale, ti faccio omaggio qui, io, l'unico che ti apprezza davvero, di un mazzo di rose che sembrano parole romantiche e ti illudono che qualcuno nel mondo ti vuole bene come meritavi tu. Totò Di Natale, sappi Totò Di Natale, che quando gioco a Pro Evolution Soccer con la Playstation 3 ti scelgo sempre e non ti metto mai in panchina e tu mi ricambi con quello che puoi, visto che io col joypad non me la cavo poi così bene e al massimo vinco una partita su quattro. Totò Di Natale, che sfiga Totò Di Natale, giocare a calcio nello stesso periodo storico in cui certa gente come me gioca alla Playstation.
Trashion victims OK:_mastro Progress 23/11/11 10.38 Pagina 1
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di PSEUDONIMO
L'ESTEROFILIA È UNA STRATEGIA DI COMPENSAZIONE PSICOLOGICA “Sì vivo all'estero ma non ti entusiasmare, starnutisco davvero in maniera maldestra”. Tornato temporaneamente in Italia dopo un bel po' di mesi di Repubblica ceca, avevo risposto così ad una donna. Giusto per rimettere le cose apposto, dal momento che le erano brillati gli occhi d'appetito sensuale quando aveva saputo che non ero più residente in patria. Basta poco oggi per rimorchiare, ma io non ne approfitto. Ci tengo a precisare che in ogni caso non sono un figo e che sono felice di non esserlo. Tornando a noi, la malcapitata comunque non capì mica cosa volevo intendere con quella freddura, e c'era da aspettarselo da una così carina. La bellezza di solito non ti permette di apprezzare i meccanismi del comico, né le idee impopolari. Nella fattispecie quella che avevo appena sintetizzato artisticamente e che nella mia testa invece suonava più o meno così: “Evitiamo di sopravvalutare la vita nei paesi stranieri e di conseguenza l'epica di chi abbandona la propria terra per andare a cercar sfortuna da un'altra parte. Non siamo mica degli eroi se molliamo tutto e andiamo via, al massimo siamo dei disperati con un'occasione. E non è mica detto che sia
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quella giusta”. Ok, va bene, lasciare l'Italia adesso è forse la scelta migliore, in ogni caso. Non è proprio l'archetipo geografico di civiltà e vivibilità il Bel Paese, e su questo siamo perfettamente d'accordo; ma a posteriori posso dirlo: un posto vale l'altro se in ogni caso ci trovi gente che impenna col motorino. E allora forse solo l'Islanda e le isole Far Oer rimangono fuori dalla mischia. Ma tutto questo, a quanto pare, la gente lo ignora ampiamente. Così ti ritrovi a parlare per le vacanze di Natale con qualcuno che è tornato temporaneamente in patria al solo scopo di mostrare a te, che al contrario ci sei rimasto, com'è cambiata in meglio la sua vita. Ora che vive in una metropoli fuori confine che lo massacra di stress o in qualche oscura cittadina ucraina dove una multinazionale ha recentemente deciso di impiantare una nuova filiale di criminalità, giacché lì costa meno. La gente è inconsapevole e si spiega facile come questo possa accadere, se è vero che conosco un sacco di gente inconsapevole che afferma che la gente è inconsapevole. La gente è talmente inconsapevole che appena mette piede all'estero comincia a scrivere su facebook status in inglese. Non si rende conto che
parlare una lingua conosciuta da circa due miliardi di esseri umani non è un gran vanto. È forse più nutriente per l'autostima fare il carrozziere. Ma dagli effetti collaterali di una nuova vita all'estero, passiamo a parlare della nuova vita all'estero. Può esserci utile a ridimensionarne la sua portata rivoluzionaria. E allora vi dico: l'ho provata, e vi posso assicurare che vivere da un'altra parte è entrare nel supermercato più vicino a casa tua e non sentirti un estraneo. Nulla di più. Ora, amici miei, alla luce di questo, siate sinceri: l'Eldorado esiste davvero o è una proiezione dilettantistica di gioia che ci regalano le nostre nevrosi?
Il luogo comune più comune dei luoghi comuni afferma che la serenità interiore è indipendente dal mondo che ti circonda. Io la vedo in un altro modo: è il malessere di vivere semmai ad essere indipendente dal luogo che ti circonda. E infatti ti segue ovunque, pure in un monastero tibetano. Se togli i vestiti al Dalai Lama, rimane un lettino da psicanalista. Non siamo che una fabbrica di paranoie che prende aerei, treni e taxi in maniera direttamente proporzionale al proprio tasso di angoscia, me ne darete atto. E proprio per questo abbiamo bisogno ogni tanto di credere che la nostra vita è cambiata in meglio grazie a un trasloco internazionale.
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di LAURA SAGGIO
L'ARTE GUARDA AL FUTURO
DOVE & QUANDO
La Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea di Firenze giunta alla sua VIII edizione, si conferma anche quest'anno come un appuntamento di alto livello culturale attento all'innovazione artistica a 360 gradi: pittura, scultura, grafica, mixed media, fotografia, digital art, saranno le protagoniste indiscusse dell'evento. In programma dal 3 all'11 dicembre, la manifestazione ospiterà le opere di oltre 600 artisti provenienti da più di 70 nazioni, che daranno vita a una compenetrazione di generi, correnti, forme e stili di profondo spessore artistico. La Biennale di Firenze da
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oltre sedici anni è impegnata nella promozione e nella valorizzazione dei più grandi artisti contemporanei. Dal 1997, anno della sua fondazione, oltre 4000 artisti provenienti da oltre 100 paesi del mondo, hanno trovato a Firenze il palcoscenico ideale per promuovere la loro arte e le loro diversità culturali. Anche quest'anno Firenze sarà culla di eventi artistici di altissimo valore. L'attesa è focalizzata principalmente sui Premi alla Carriera per l'Arte, la Cultura e il Design: “Lorenzo il Magnifico”, che saranno consegnati a José Luis Cuevas (nella foto sopra), pittore, scultore, scrittore e politico, considerato tra i più importanti artisti contemporanei e ad Agatha Ruiz de La Prada (nella foto a fianco), una delle più grandi artiste, stiliste e designer di tutti i tempi. Una novità della Biennale sarà la sua invasione fuori dai confini della storica Fortezza da Basso, come segnale di
libertà nell'espressione artistica, che coinvolgerà il territorio, la strada, la gente, con la forza dirompente delle opere esposte. Due gli obiettivi della Biennale di Firenze: il primo riguarda l'impegno fortemente voluto dal Direttore artistico di Florence Biennale, Stefano Francolini, di coinvolgere gli studenti di dieci licei di Firenze, delle Accademie d'Arte di Firenze e Carrara e l'Università di Firenze, per mettere in mostra le capacità artistiche dei giovani sviluppate nel sistema di apprendimento scolastico e formativo. Un'incredibile opportunità per i talenti emergenti che verranno selezionati dal Comitato Scientifico Internazionale della Biennale di Firenze, rappresentato da alcuni dei migliori artisti presenti sul panorama internazionale; e un attestato di fiducia che guarda al futuro e che punta sull'importanza di un'educazione culturale sicuramente da rivalutare e valorizzare. Il secondo obiettivo è il sostegno dei progetti di ricerca attraverso l'arte e la cultura. In merito, la Biennale ospiterà alla Fortezza da Basso, in uno spazio appositamente selezionato, le opere che gli artisti hanno donato per la
BIENNALE INTERNAZIONALE DELL'ARTE CONTEMPORANEA DI FIRENZE ✑ Date e Orario: 03-11 Dicembre - 10.00 - 20.00 ✑ Biglietto Intero € 10,00 ✑ Biglietto Ridotto: € 8,00 ✑ Biennale Card: € 20,00 www.florencebiennale.org
ricerca sulla farmacogenomica. La scommessa della Biennale di intrecciare l'Arte, la Moda e il Design per disegnare un progetto che ha in sé la forza e l'audacia delle idee e della cultura, merita di essere sostenuto e incoraggiato, tanto più in Paese, come il nostro, che di talento ne ha da vendere e che, troppo spesso, viene invece svalutato e mortificato.
cinema:_mastro Progress 25/11/11 15.44 Pagina 1
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di CLAUDIA CATALLI
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VIGGO MORTENSEN FOLLIA E GENIALITÀ Sulla giacca ha una spilla, che ogni tanto tocca come per scaramanzia. Piccola, tutt’altro che vistosa, di quelle che sembrano buttate lì senza motivo, eppure appuntata proprio all’altezza del cuore. “Quale spilla?”, chiede sorpreso, fingendo di faticare a rintracciarla sulla giacca. “Ah, questa - e il suo volto si apre in un sorriso - è della San Lorenzo de Almagro”. Nella fierezza con cui pronuncia queste parole non c’è solo l’orgoglio del tifoso verso la squadra preferita, c’è un intero universo di pensieri, ideali e scelte di vita. È una squadra nata sulle strade argentine, spinta dalla rabbiosa voglia di riscatto delle periferie, cresciuta a forza di perdite sul campo e condivisione di idee politiche, decimata dalla dittatura, attraversata dallo spettro della paura e dal dramma dei desaparecidos. Perché in Viggo Mortensen convivono inquiete più anime, visibilmente difficili da domare: attore, poeta, fotografo, musicista, editore indipendente e instancabile divoratore di libri. Sarà per questo che viene scelto spesso per dare vita e carne a pellicole di cartacea provenienza: dopo il cupo “The Road” di McCarthy e la parentesi freudiana con “A Dangerous Method”, grazie a cui si è riscoperto fervido appassionato di psicoanalisi, presto lo vedremo nella versione cinematografica di “On the road” di Jack Kerouac, firmata Walter Salles. Dopo Freud, ore le tocca interpretare un altro mentore:
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Old Bull Lee, l’alter ego di William Borrough... Follia e genialità: un uomo pazzo ma brillante, più vecchio degli altri, e così tutti imparavano da lui, da Allen Ginsberg fino a Jack Kerouac in persona. Era una di quelle menti geniali, capaci come poche di elargire insegnamenti preziosi. Personaggi estremamente diversi gli uni dagli altri, ha un metodo speciale per costruirli? Sarò sincero: quando i miei colleghi parlano di “metodo di recitazione” raramente sanno di cosa parlano. In realtà il metodo non esiste, è solo uno degli infiniti modi di fare le cose: dipende dall’attore, dal regista e dal personaggio che interpreti. In genere per costruirne uno mi chiedo: “Che cosa gli è successo da quando è nato? E cosa gli accadrà fino all’ultimo giorno della sua vita?”. Insomma, mi pongo tutta una serie di semplici ma fondamentali domande, cercandone risposte soddisfacenti prima di arrivare sul set. Forse è proprio questa la parte più interessante del mio lavoro: la ricerca, l’esplorazione di vite che prima non conoscevo, almeno non così nel dettaglio. E se sono personaggi realmente esistiti provo ad andare a vedere di persona dove siano nati e cresciuti, mi dedico alla lettura di tutti i loro scritti o dei libri che li riguardino. Intende dire che la rivedremo discutere con David Cronenberg, con cui lavora da anni? Magari, il nostro rapporto migliora di anno in anno: dopo
“A Dangerous Method” oggi siamo grandi amici e ogni volta che lavoriamo insieme affrontiamo storie e personaggi diversi. Poi è vero che passiamo sempre molto tempo a confrontarci, ma è bello così. La tv purtroppo ci mostra spesso discussioni e guerre senza senso che esplodono con incredibile facilità, e altrettanto difficili da arrestare. Quelle tra due artisti che si rispettano sono diverse, e in genere finiscono bene. Soprattutto con Cronenberg: quello che apprezzo più di lui, oltre all’intelligenza e al talento, è la capacità di ascoltare e l’attenzione ai
dettagli. Conosce la materia che tratta meglio di chiunque altro, non improvvisa, sa rendere tutt’altro che noiosi persino i dialoghi apparentemente più accademici e sa commuovere. E poi è importante avere sul set una persona di cui ti fidi, non solo umanamente ma anche intellettualmente. Almeno per me.
spagna destra:_mastro Progress 25/11/11 15.43 Pagina 1
ESTERI SPAGNA, RAJOY E I POPOLARI IN TRIONFO
di I. B.
LA SPAGNA DOPO LE URNE
SVOLTA A DESTRA Nessuna sorpresa in Spagna: le urne 'indignate' hanno confermato la prevedibile svolta a destra del Paese sancendo la rovinosa caduta di Zapatero
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I colpi della crisi (associati all'effetto indignados) sono più letali di quelli di Mike Tyson dei bei tempi e stendono anche Zapatero. Il leader del Psoe è il quinto capo di governo dei paesi della periferia dell’Eurozona, i Piigs, a cadere dall’inizio dell’anno. Prima di lui la temibile accoppiata “crisi&mercati” ha mietuto altre vittime illustri: l’irlandese Brian Cowen, in Portogallo Socrates, in Grecia Papandreou e, ultimo, in Italia Silvio Berlusconi. Rubalcaba, candidato premier del Psoe nonché vicepremier e ministro degli Interni fino a luglio, non è riuscito a salvare i socialisti da una storica
sconfitta. Troppo pesante l'eredità economica lasciata da Zapatero. Il Pp si affaccia su un potere quasi assoluto in Spagna: 186 seggi su 350 rappresentano per i conservatori il miglior risultato di sempre. Sull'altro versante i socialisti crollano al minimo storico. Nel risiko spagnolo ormai spiccano soltanto due puntini rosa in una marea di azzurro: sono le province di Barcellona e Siviglia, le uniche dove, per un solo 'carrarmatino', i socialisti sono ancora il primo partito. Un esito annunciato, effetto dell'alto prezzo pagato dal Paese alla recessione. Il dato che colpisce di più è la mobilità del voto. L’astensione rispetto al 2008 è salita di 2 punti, dal 26 al 28%, ma quattro milioni di voti hanno abbandonato il Psoe per dirigersi nell’arca del Partito popolare e, a sinistra, nel movimento neocomunista di Izquierda Unida (V. Box). Un'emorragia senza precedenti e, per i socialisti, il peggior risultato elettorale dalle prime elezioni democratiche del 1977 quando ottennero 118 seggi, fino ad ora il loro minimo storico.
MARIANO RAJOY La Spagna sceglie il popolare Rajoy. Adesso la priorità è uscire dalla crisi
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spagna destra:_mastro Progress 23/11/11 10.41 Pagina 2
ESTERI SPAGNA, RAJOY E I POPOLARI IN TRIONFO
IL RITRATTO ✑ CHI È MARIANO RAJOY, “IL TENACE” Appena eletto Rajoy ha parlato dalla sede storica del suo partito in calle Genova, centro di Madrid, sottolineando che governerà “nella più delicata congiuntura degli ultimi 30 anni” e che i suoi unici nemici saranno “la disoccupazione e la crisi del debito”. “Umiltà, compromesso, iniziative comuni, sforzo solidario”, le altre parole chiave di un discorso molto moderato teso a rassicurare tutti. Mentre il suo avversario, Alfredo Perez Rubalcaba, dall’altra sede storica, quella del Psoe in calle Ferraz, si è presentato da solo davanti alle telecamere e dopo aver riconosciuto la netta sconfitta, al di là delle previsioni, ha chiesto un Congresso anticipato del suo partito.
ALFREDO PEREZ RUBALCABA Candidato premier del Psoe, non è riuscito ad evitare ai socialisti una storica sconfitta
UN PREMIER SOTTO L'ALBERO Rajoy diventerà formalmente il nuovo premier spagnolo dopo la costituzione delle Cortes, attorno al 20 dicembre. Josè Luis Zapatero rimarrà in carica per gestire gli affari correnti fino a quella data, quando consegnerà le chiavi della Moncloa al suo successore e, a 51 anni, si ritirerà dalla politica attiva, come sei mesi fa il portoghese Josè Socrates, l’ex-premier socialista sconfitto alle politiche anticipate di giugno. Il vincitore delle elezioni spagnole sa che dovrà agire rapidamente e non potrà permettersi la consueta transizione post elettorale del nuovo governo, solitamente abbastanza lenta. I tempi costituzionali prevedono almeno un mese prima che il nuovo esecutivo entri ufficialmente in carica. Dopo aver indicato il nome
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Rajoy ha garantito che il suo governo rispetterà tutti gli impegni presi da Zapatero con l’Ue, in particolare quello di riportare al 4,45 il deficit nel 2013. Allo stesso tempo ha annunciato una politica di austerità, tagli ovunque meno che per le pensioni, riforme strutturali per risanare le finanze del paese e allontanarlo dalle secche della crisi del debito.
IL VOTO AI TEMPI DELLA CRISI PUNISCE IL PSOE DI ZAPATERO E PREMIA NETTAMENTE I POPOLARI DI MARIANO RAJOY. BUONA AFFERMAZIONE DEGLI INDIPENDENTISTI BASCHI
del suo ministro dell’Economia dovrà istituire un "pre-governo" che avvii la transizione con il governo del premier Zapatero e intensifichi i contatti già presi con Berlino e Parigi. Per il nuovo premier lo stesso arduo compito del nostro Monti: cercare di ripristinare la fiducia dei mercati nell’economia del paese e allontanare lo spettro di un pericoloso salvataggio internazionale, dopo Grecia, Irlanda e Portogallo. Negli ultimi giorni prima del voto
JOSÉ LUIS ZAPATERO
Non ci saranno miracoli, non li abbiamo promessi: quando si fanno bene le cose i risultati arrivano, e invito tutti a condividere questa fiducia”, ha concluso Rajoy davanti alla folla radunata nella sede madrilena del partito, in calle Genova. Quali ricette politiche per affrontare la crisi del debito, i cinque milioni di disoccupati e le difficoltà di migliaia di famiglia a pagare il mutuo della casa? In pochi vorrebbero essere nei panni del leader del Partido Popular Mariano Rajoy. ■
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“Non ci saranno altri nemici se non la disoccupazione, il deficit e tutto ciò che costringe il nostro Paese ad affrontare ore difficili” ha dichiarato Rajoy dopo l'uscita dei risultati. In primo luogo si è rivolto ai disoccupati, agli imprenditori in difficoltà, ai pensionati, ai malati (categorie queste ultime che temono un deciso taglio ai servizi sociali): “Che nessuno dubiti che tutto ciò che sarà umanamente possibile per migliorare la loro situazione si farà.
Per i socialisti una debacle storica: quattro milioni di voti in meno, rispetto al 2008
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elezioni francia:_mastro Progress 25/11/11 15.41 Pagina 1
FRANCIA ELEZIONI 2012
di Denise Marianacci
MAGGIO 2012, PRESIDENZIALI FRANCESI
OBIETTIVO FINALE CONQUISTARE L’ELISEO Dopo le primarie socialiste, il candidato scelto François Hollande prepara la sua strategia per conquistare l’Eliseo,
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ma il Presidente Sarkozy sta già studiando la sua controffensiva per riconfermarsi alla guida della Francia
Per capire chi sarà il prossimo Presidente francese a varcare le soglie dell’Eliseo dovremmo attendere il prossimo aprile e, se in questa occasione nessun candidato avrà conquistato il 50% dei voti, dovremmo pazientare ancora fino agli inizi del prossimo mese di maggio, quando si svolgerà il secondo turno delle elezioni. Tuttavia, la campagna elettorale è iniziata da un pezzo e già si intravedono i segnali di uno scontro politico senza esclusione di colpi perché la sfida tra Nicolas Sarkozy e il socialista François Hollande, si rivelerà un’interessante occasione per intraprendere e approfondire un dibattito sulla crisi finanziaria e su un’eventuale riforma fiscale, argomenti che, attualmente, stanno a cuore alla maggioranza dei francesi.
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Mentre Nicolas Sarkozy si divide tra i numerosi impegni internazionali, i vertici con i capi di Stato europei e mondiali per fronteggiare la crisi e il tentativo di “risanare” il suo calo di popolarità grazie alla nascita della bambina avuta con Carla Bruni, il candidato dei socialisti François Hollande, uscito vittorioso dallo scontro al ballottaggio delle primarie contro Martine Aubry, inizia a gettare le basi per la sua campagna elettorale incontrando Lula e Zapatero a Madrid e, in barba a chi lo aveva sempre ricordato come ex segretario e ex marito della candidata socialista del 2007 Segolene Royal, Hollande è uscito dal ruolo di
elezioni francia:_mastro Progress 23/11/11 10.42 Pagina 2
FRANCIA ELEZIONI 2012
LA VICENDA LIBICA La maggioranza dell’opinione pubblica non si è lasciata sfuggire il ruolo del Presidente nella vicenda libica - dagli ambigui legami con Gheddafi prima, agli interessi per la spartizione del petrolio libico oggi
“gregario” mettendo in seria difficoltà la droite francese. Innanzitutto perche la vittoria delle primarie, intese come strumento di partecipazione e di democrazia, ha regalato una grande visibilità ai socialisti - e, di conseguenza, al candidato scelto - facendo dimenticare ai francesi la fastidiosa vicenda del caso Strauss-Kahn (che solo fino a pochi mesi fa sembrava essere il leader più accreditato per sfidare Sarkozy). In seconda istanza, perché il programma elettorale dello sfidante, che non può fare a meno di occuparsi dell’incalzante crisi economica che sta attanagliando la Francia e l’Europa intera, prevede alcune priorità fondamentali per l’elettorato di sinistra: in primis, quella di dimostrare che i progressisti siano in grado di saper dare delle regole ai mercati finanziari e poi, quella di una riforma fiscale che salvaguardi le fasce più deboli della popolazione. Certamente, considerando che l’argomento della crisi finanziaria “tiene in ostaggio” l’agenda politica del momento, anche il Presidente Sarkozy getterà le basi della sua controffensiva cercando di convincere gli elettori di essere il più competente per guidare il paese attraverso questo periodo di profonde incertezze. Metterà sul piatto della bilancia il fatto che, indubbiamente, è avvantaggiato da qualche anno di esperienza e, soprattutto, dai legami che lo legano agli altri capi di stato europei e mondiali, soprattutto con la Merkel e con Obama. Rispetto a Hollande, però, Sarkozy non sembra più in grado di accaparrarsi il consenso dell’opinione pubblica e, se da un lato, il candidato socialista sembra acquistare di giorno in
SCONTRO POLITICO A sinistra Nicolas Sarkozy; a destra il socialista François Hollande
giorno sempre più popolarità, l’attuale Presidente deve fare i conti con un bilancio piuttosto negativo e con una lunga serie di scandali che hanno coinvolto alcune figure di spicco del suo entourage, sconvolgendo la droite francese e l’intero paese: stiamo parlando dei finanziamenti illeciti, dei giri di tangenti e dell’inchiesta sul capo dell’intelligence. Non bisogna dimenticare, poi, che la maggioranza dell’opinione pubblica non si è lasciata sfuggire il ruolo del Presidente nella vicenda libica - dagli ambigui legami con Gheddafi prima, agli interessi per la spartizione del petrolio libico oggi - e, per certi
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canto suo, le problematiche della gauche sono legate all’estrema frammentarietà che la caratterizza e dalla sostanziale mancanza di credibilità per rispondere alle sfide enormi che il futuro politico ed economico dell’Europa porrà ai prossimi governanti. Del resto, il modello storico della sinistra è in crisi da più di trent’anni. Ora, non si tratta più di elaborare semplicemente delle misure programmatiche puntuali. Quello che l’elettorato socialista auspica è la rifondazione della socialdemocrazia per tenere sotto controllo le nuove trasformazioni del mercato.
L’ATTUALE PRESIDENTE DEVE FARE I CONTI CON UN BILANCIO PIUTTOSTO NEGATIVO E CON UNA LUNGA SERIE DI SCANDALI CHE HANNO COINVOLTO ALCUNE FIGURE DI SPICCO DEL SUO ENTOURAGE
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versi, continua a pensare che, negli ultimi tempi, Sarkozy avrebbe dovuto occuparsi meno della Libia e più dei francesi. E in effetti se gli ultimi sondaggi confermano la crescita di popolarità del candidato della gauche che continua a guadagnare terreno, Sarkozy, invece, rischia sempre di più di perdere voti sul fronte dell’ala più estremista della droite francese che, sempre di più, tende ad identificarsi con il Front National, il partito nazionalista di Marie Le Pen. La scommessa politica di Sarkozy, cioè quella che a inizio mandato lo aveva fatto avvicinare all’estrema destra, si è di colpo ritorta contro di lui: suonare fino alla nausea sulla corda dell’estremismo non è servito a svuotare il Front National, ma gli ha dato una seconda vita. Insomma, secondo alcune analisi, il Presidente francese avrebbe perso il proprio elettorato più moderato a vantaggio della sinistra, avrebbe perso l’elettorato popolare conquistato nel 2007 che, oggi, sembra essere tornato nel Front National e, addirittura, sembrerebbe perdere consensi anche in quella fascia di elettorato a lui più vicina, sconcertata probabilmente, dalle scelte politiche da lui messe in atto per rispondere alla crisi finanziaria e alla situazione libica. Dal
Lo scontro è solo all’inizio e una previsione sugli esiti, dato il panorama di profonda incertezza in cui si svolge, è a dir poco prematura. Solo di una cosa si può essere certi: che sia Sarkozy a riconfermare il suo mandato, oppure che sia Hollande a prendere il suo posto, il Presidente della Repubblica dovrà saper fornire una serie di risposte concrete in merito a differenti e numerose questioni, non solo alla Francia, ma anche all’Europa intera. ■
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politica PD:_mastro Progress 24/11/11 10.15 Pagina 1
POLITICA IL NUOVO GOVERNO MONTI
di Laura Saggio
IL DOPO BERLUSCONI
IL “TRAGHETTATORE” Finita l’era Berlusconi inizia un percorso di risanamento con il nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti. Far uscire l’Italia dalla crisi in cui è sprofondata, questo il compito dell’attuale esecutivo, in attesa delle prossime elezioni politiche del 2013
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Ricominciare. Ricostruire. Ristabilire. Questi gli imperativi ultimi che il nostro Paese è chiamato ad affrontare. È finita un’era durata quasi vent’anni. Silvio Berlusconi si è arreso, la sua striminzita maggioranza lo ha lasciato e il Cavaliere è stato costretto a salire dal Capo dello Stato. L’Italia è ora chiamata a rialzare la testa e a ridefinire la sua posizione all’interno dell’Europa. Questo sarà il compito del nuovo governo tecnico guidato dallo stimato economista e neo senatore
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professor Monti. La profonda spaccatura politica che si è aperta nel nostro Paese non è solamente una crisi di governo, ma di sistema: culturale e politico. Non può esserci altra risposta, a una seria emergenza economico-sociale, se non quella improntata su un’ampia solidarietà e coesione politico-sociale che ricominci a dare un nome alle “cose”, restituendogli il “senso”. Il governo Monti apre, dunque, una nuova era per il Paese: un’era di decisioni efficaci, di pro-
politica PD:_mastro Progress 24/11/11 10.15 Pagina 2
POLITICA IL NUOVO GOVERNO MONTI
CONTRARI Contrario al nuovo governo è Umberto Bossi che ha definito Monti come una copertura, che non durerà molto. Antonio Di Pietro invece è per una fiducia vigile
grammi, di riforme sostanziali. Il nuovo Presidente del Consiglio ha dimostrato fin da subito, nella sua discrezione e sicurezza, affidabilità e concretezza, due punti essenziali da cui ripartire. Dopo il sì ottenuto al Senato, il governo ha incassato la fiducia anche alla Camera con 556 voti a favore e 61 contro ( i 61 voti contrari sono stati dei 59 deputati leghisti più Domenico Scilipoti e Alessandra Mussolini). Tra i primi obiettivi dell’esecutivo quello di pianificare un pacchetto di misure economiche che, come ha dichiarato Monti, riguarderanno soprattutto:“chi ha dato meno”. Altro obiettivo
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durata del periodo che rimarrà in carica. Contrario al nuovo governo è Umberto Bossi che ha definito Monti come una copertura, che non durerà molto. Pieno appoggio a Monti invece dal Pd. Pier Luigi Bersani ha promesso a Monti una “fiducia senza paletti”. Fiducia al governo Monti sì, ma non in bian-
DUREREMO QUANTO VORRETE, MA LA MIA INTENZIONE È PROIETTARE LA MIA SQUADRA DI GOVERNO SULLA PROSPETTIVA DA QUI ALLE ELEZIONI
fondamentale sarà quello di avere:“permanentemente d’ora in poi il contributo dell’Italia nella soluzione dei problemi dell’euro”. L’Italia deve riconquistare il posto che merita all’interno dell’Europa. E per riuscire a risalire dal discredito nel quale negli ultimi anni è precipitata serve il contributo di tutti, parlamentari di destra e sinistra compresi. Una fiducia “non cieca, ma vigilante”. Così il Professore ha chiesto ai deputati l’appoggio al suo esecutivo; appoggio condiviso, dunque, per governare senza ‘stacchi di spina’ improvvisi e irresponsabili: “Dureremo quanto vorrete, ma la mia intenzione è proiettare la mia squadra di governo sulla prospettiva da qui alle elezioni”. Queste le posizione dei deputati rispetto all’esecutivo Monti: l’ex premier Silvio Berlusconi, pur definendo la situazione come “fuori dai canoni della democrazia”, ha dichiarato che quello di Monti è un“buon inizio”, sottolineando che l’esecutivo dovrà operare in maniera tale da essere utile al Paese, per tutta la
FAVOREVOLI Pieno appoggio a Monti dal Pd. Pier Luigi Bersani ha promesso a Monti una “fiducia senza paletti”
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co, in assenza di chiarezza sugli impegni programmatici, è invece la posizione espressa da Antonio Di Pietro. Tra i principali “provvedimenti a pacchetto” ( disegni legge e decreti ) del governo Monti: le pensioni, l’occupazione, il fisco ( più tasse su consumi e patrimoni, meno su lavoratori e imprese ), il federalismo, L’ICI, l’istruzione. ll governo prevede durante il suo mandato un incasso di 9 miliardi. Questo lo scenario che politico attuale, uno scenario nel quale le varie forze politiche, oltre a dare il proprio contributo all’esecutivo, dovranno impegnarsi nella costruzione di nuovi assestamenti e alleanze in attesa delle prossime elezione. Il partito che più di tutti dovrebbe trovare il proprio equilibrio, è senza dubbio il Pd. Subito dopo l’ufficializzazione del governo Monti, Walter Veltroni e Enrico Letta hanno dichiarato che
il nuovo esecutivo ha ricompattato gli esponenti del partito: “Ora abbiamo l’ occasione per costruire il Pd come lo avevamo immaginato in origine, attirando anche i consensi dell’ area moderata”, queste nello specifico le parole di Letta. Mentre Beppe Fioroni senza mezzi termini: “Nessuna forza politica uscirà dall’esperienza governativa così come era entrata. Il Pd dovrà rimettersi in discussione e cambiare, perché se invece continua a inseguire Di Pietro e Vendola esploderà”. Il rischio che il Pd guidato da Bersani si spacchi, quindi, è un’ eventualità concreta, che gran parte dei veltroniani e dei lettiani quasi si augurano, non volendo mischiare la sinistra con i riformisti. In poche parole, o il Pd riuscirà a fondare, con coscienza, una coalizione coesa nel programma e nelle decisioni, oppure, ancora una volta, assisteremo a un indecisionismo imbarazzante che non offrirà al Paese nessuna vera alternativa. Forse l’unica carta possibile che il Pd dovrebbe giocarsi per riuscire ad essere il partito di governo alle prossime elezioni, è quella del cambiamento. Ma per riuscire il questo, serve un’ansia di rinnovamento che di cui forse il partito non si sente né l’urgenza né la necessità. Basta con la trita e ritrita dinamica D´Alema-Veltroni, la ‘strategia’ del partito nuovo con la classe dirigente dei vecchi fondatori, non ha funzionato e non può funzionare. Vedremo quali saranno le future mosse politiche dei partiti, se si costruiranno nuove coalizioni e/o ammucchiate, se ci saranno altre scissioni, se cambierà la legge elettorale prima di andare al voto; intanto, per ora, auguri al nuovo governo Monti e all’Italia, che ne ha tanto bisogno. ■
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POLITICA IL NEW DEAL TARGATO DE MAGISTRIS
di Ivano Basile
COM’E’ DOLCE IL
NATALE IN CASA DE MAGISTRIS Per Napoli il natale tra i rifiuti è soltanto un brutto ricordo. Rifiuti, acqua pubblica, lotta alla camorra e risanamento della città: dopo i primi sei mesi la cura de Magistris sembra funzionare
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Napoli, natale 2010: le immagini del centro storico assediato dai rifiuti fanno il giro del mondo. Quotidiani e telegiornali celebrano i “funerali del turismo” stimando oltre 4.000 tonnellate di immondizia per le strade e un danno incalcolabile per l’immagine della città. Un anno dopo, e con sei mesi di governo de Magistris alle spalle, la città respira un’aria nuova, non soltanto per la svolta positiva dell’emergenza rifiuti. Al momento dell’elezione del nuovo sindaco di Napoli le premesse (e le promesse) per costruire il cambiamento c’erano tutte. Dopo un primo scetticismo iniziale è possibile affermare che nel panorama politico italiano il go-
DE MAGISTRIS Dopo i primi sei mesi di cura De Magistris Napoli ha fatto importanti passi in avanti
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verno de Magistris sembra costituire un’eccezione. L’eccezione di quella Politica che mantiene le sue promesse. Rifiuti. Il neo sindaco aveva annunciato un “atto rivoluzionario” in materia rifiuti ribadendo la decisione di far partire al più presto la raccolta differenziata e di puntare sugli impianti di compostaggio e un secco no alla costruzione di nuovi inceneritori. Con la sua prima delibera di Giunta con la quale il Comune ha espresso il suo no all’inceneritore di Napoli est, presentando il piano per raccolta differenziata e dell’estensione del porta a porta a 325mila cittadini e, dal gennaio prossimo, a 500mila abitanti per coinvolgere, un po’ alla volta l’intera città. In più: incentivo alla riduzione della produzione di immondizia, monitoraggio sanitario per tenere sotto controllo la situazione spazzatura affinché non si trasformi più in un dramma.
politica napoli:_mastro Progress 23/11/11 10.43 Pagina 2
POLITICA IL NEW DEAL TARGATO DE MAGISTRIS
COMPOST DA RIFIUTI ✑ LA PRIMA VOLTA Il 4 novembre Luigi de Magistris ha ricevuto il primo sacco di compost da rifiuti realizzato con la raccolta differenziata svolta in città. La consegna è arrivata dal presidente di Asia, azienda del Comune responsabile della raccolta dei rifiuti in città, Raphael Rossi. Il particolare compost sarà impiegato per le attività a cura dei giardinieri della Terza Municipalità per la manutenzione delle aree verdi in Viale dei Pini ai Colli Aminei, primo quartiere cittadino raggiunto dal porta a porta nel 2008. Per la prima volta giardini pubblici trattati con fertilizzante da rifiuti di ottima qualità e prodotto grazie alla raccolta differenziata comunale.
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A SEI MESI DALLA PRESENTAZIONE DELLA SUA GIUNTA, LUIGI DE MAGISTRIS HA DAVVERO APERTO LE FINESTRE DI PALAZZO SAN GIACOMO, FACENDO ENTRARE ARIA NUOVA
Acqua pubblica. L’antifona si era capita sin dal primo consiglio comunale targato de Magistris: nessuna bottiglia di acqua minerale per i presenti, sul tavolo soltanto brocche di acqua del rubinetto. Il tema dell’acqua pubblica, infatti, è particolarmente caro al sindaco che si era da sempre schierato a favore del SI in sede referendaria. La svolta c’è stata il 26 ottobre 2011 quando il Consiglio Comunale di Napoli - il primo in Italia ad avere un Assessore ai Beni
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Comuni, il prof. A. Lucarelli - in seduta pubblica e solenne al Maschio Angioino, ha votato la ripubblicizzazione del servizio idrico. Quest’ultimo sarà gestito da un Ente di Diritto Pubblico, ”Acqua Bene Comune Napoli“ in sostituzione dell’Arin Spa. Napoli diventa così la prima grande città italiana che decide di ‘obbedire’ al Referendum sull’acqua del 12-13 giugno 2011, ripubblicizzando la propria acqua e ripudiando la formula della Spa. E’ una grande lezione che questa città così bistrattata
dona a tutto il Paese. Milano, Torino, Genova, Roma per ora stanno a guardare e si chiedono se anche da loro possa compiersi prima o poi il ‘miracolo’ napoletano... Scassare la casta. Ci sono voluti soltanto quindici giorni per approvare le riduzioni dei costi della politica, funzionali al risanamento dei conti pubblici, di oltre 100milioni. Anche su questo delicato punto Luigi de Magistris non ha tradito le aspettative. Tra le iniziative intraprese anche quelle relative alle partecipate con operazioni di fusione, dismissione, interventi sui cda. Azzerata gran parte della dirigenza comunale di area Pd e Sel, scure sulle spese fuori controllo e sulle aziende partecipate che non rendono, come la multiutility Napoliservizi; le tre aziende di trasporti saranno accorpate per creare una società integrata (ferro, gomma, parcheggi). Gli incarichi esterni non necessari sono stati cancellati. Il provvedimento più applaudito è stato senza dubbio l’eliminazione delle famose, quanto discusse, auto blu: “In centro si viene a piedi. Anche le auto di servizio non potranno u
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POLITICA IL NEW DEAL TARGATO DE MAGISTRIS
INQUINAMENTO ✑ Napoletani e De Magistris uniti
SAN GREGORIO ARMENO Per questo Natale la consueta passeggiata a San Gregorio Armeno, avrà tutto un altro sapore per le famiglie napoletane
essere usate, se non per particolari impegni istituzionali. E gli assessori verranno con i motorini elettrici e le bici oppure usando i mezzi pubblici”. Risanamento della città e sicurezza. Il risanamento del centro storico e della zona limitrofa alla stazione era uno dei primi obiettivi di De Magistris: “Napoli non può avere come porta della città Piazza Garibaldi ridotta in quella situazione”, così come la pedonalizzazione di molte aree della città e l’avvio della Ztl Centro antico. Una città sostenibile, a misura di cittadino con la chiusura alle auto e il potenziamento del trasporto pubblico come linee guida della mobilità cittadina sognata dall’amministrazione comunale che dovrà gioco forza concentrarsi anche nella soluzione del problema parcheggi: senza un adeguato sistema di parcheggi e un servizio di trasporto pubblico che funzioni a dovere, il nuovo piano mobilità sembra destinato a rimanere un’utopia irrealizzabile. Anche sul fronte della comunicazione il nuovo sindaco ha avviato una rivoluzione copernicana. Via libera all’uso massiccio di Youtube e Facebook, assemblee partecipative per condividere le decisioni (dal piano traffico al futuro dei grandi spazi architettonici al centro della città) dirette
STADIO NUOVO ✑ SAN PAOLO Anche sul fronte sport novità importanti: il sindaco ha accontentato subito il patron del Calcio Napoli Aurelio de Laurentiis che aveva chiesto uno stadio San Paolo all'altezza della Champions League e lo avrà, grazie a 250mila euro di stanziamenti per il restyling e l'adeguamento di sicurezza.
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audio/video delle sedute di consiglio comunale e rete Blackberry per tutti gli assessori comunali. Nel tracciare un bilancio dei primi cento giorni della sua Giunta, il sindaco ha utilizzato youtube e in un video ha dichiarato: “In considerazione della situazione drammatica che abbiamo ereditato dalle amministrazioni precedenti sono molto soddisfatto di questi primi cento giorni per lo spirito rivoluzionario, per la partecipazione, per essere usciti dall’emergenza rifiuti, per la pedonalizzazione avviata, per la cultura orizzontale. Credo che stiamo mettendo in atto tutto quello che abbiamo programmato nell’ambito di cinque anni. Mi entusiasma la grande partecipazione democratica, la voglia dei cittadini di essere protagonisti - dice in video - anche di accettare sacrifici, sapendo che sono dovuti alla malapolitica del passato e ai tagli di un Governo scellerato”. L’atmosfera che si respira a Napoli nei giorni che precedono il Natale è unica nel suo genere. Quest’anno per le famiglie napoletane la consueta passeggiata a San Gregorio Armeno, tappa obbligatoria che ogni napoletano compie prima di intraprendere la costruzione o l’ampliamento del proprio presepe, avrà un sapore ancora più particolare: quello del riscatto morale, sociale e civile di un popolo che finalmente non deve più nascondersi agli occhi del mondo perché dopo anni è riuscito a riconquistare il sacrosanto “diritto alla normalità”. ■
nella lotta al traffico e all’inquinamento: se il sindaco punta molto sulla chiusura del centro storico e di gran parte della città alle auto, i cittadini sembrano apprezzare le novità in tema di viabilità con l’introduzione della Zona a Traffico Limitato in Via Duomo e Piazza Dante. È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Ipr Marketing su Milano, Roma e Napoli: in tutte le tre città, i cittadini ritengono necessario l’allargamento delle Ztl. In particolare sono proprio i cittadini del capoluogo campano che sentono l’esigenza in modo particolare: ben il 74% dei napoletani, contro il 61% dei romani e il 56% dei milanesi, sostiene la necessità di ampliare le zone a traffico limitato, mentre per il 70% la priorità deve essere soddisfare chi utilizza il trasporto pubblico.
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ATTUALITÀ COSTUME E SOCIETÀ
di Giovanni Baldoni
IL VOLTO NASCOSTO DEGLI ITALIANI (E DELLA RECESSIONE) MENTRE L’ITALIA VA A ROTOLI
LA CRISI DIETRO LE QUINTE Mentre lo spettro della povertà manda a casa i governi, gli Italiani buttano al vento 50 milioni di piatti di
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pastasciutta al giorno, fanno più figli che negli ultimi dieci anni e ormai sanno tutto di bund e bond, gap e spread
Che stress questa recessione. Fra gap e spread, bund, bond e btp, fra risse politiche in tv e Berlusconi che se ne va, fra governi tecnici di unità nazionale e sbeffeggiamenti internazionali, gli Italiani che fanno? Fanno figli e buttano al vento mediamente 50 milioni di piatti di pastasciutta al giorno. Misteri di un Paese sorprendentemente pieno di risorse. Che la situazione economica sia grave, non ci piove. Ma con un velo di ironia abbiamo dato un’occhiata dietro le quinte della crisi. E abbiamo trovato situazioni grottesche, meritevoli di qualche riflessione.
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BUND E BOND, GAP E SPREAD Il linguaggio comune sta cambiando e questa volta i social forum non c’entrano. La causa è l’economia, che da mesi ci sciroppa addosso, attraverso tiggì, quotidiani, radio, notizie drammatiche su spread fra bond e btp, con rating che adombrano i rischi di default. Ne parlano perfino le coppiette al ristorante. Che rivoluzione radicale: ricordate i tempi in cui lei, seduta composta davanti alla sua pizza, riversava su di lui discorsi di una noia mortale, che lui percepiva come rumori di fondo mentre pensava al mercoledì di coppa, strafogan-
dosi la sua solita cara e vecchia quattro stagioni? Tutto passato, dimenticatelo. Oggi il discorso-tipo è della signorina è: “Ma lo sai, tesoro, che i titoli di Stato francesi hanno raddoppiato lo spread sui bund tedeschi mentre l’Italia ha riportato il gap a 534 punti base dopo violente oscillazioni?”. Visto dall’esterno potrebbe sembrare la descrizione in codice delle performance amorose della coppia, ma non è così (purtroppo). E infatti lei incalza: “Le borse, tesoro, oggi sono crollate tutte, anche quelle dei paesi virtuosi (e non sta subdolamente parlando dell’idraulico, ndr). Infatti prendi
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ATTUALITÀ COSTUME E SOCIETÀ
AMBIGUITÀ Cala il Pil, ma cresce lo spread fra Bond e Btp. Eppure nascono più bambini
importante e che tale servizio non sia estremamente utile, ma stiamo solo cercando di quantificare con un termine di paragone una delle tanti abitudini degli Italiani, in tempo di crisi. Con una considerazione: quante cose abbiamo da dirci.
BOOM DI NASCITE
ad esempio gli Stati Uniti - dove peraltro ti chiedo di portarmi da ormai 10 anni ma tu niente nonostante il loro gigantesco debito pubblico (e non è un apprezzamento sulle doti fisiche degli americani) e il loro deficit pari al 10,7% del pil, lo spread fra T bond Usa e bund tedeschi dai 39 punti base di gennaio si è ridotto a 24 punti base”. A lui la quattro stagioni si spappola fra le mani mentre con lo sguardo avvilito, dopo una terrificante giornata nel traffico delle tangenziali, torna incredibilmente a sognare la compagna di un tempo, che gli sfracellava le orecchie (per non dire altro) con quel torrente di inutili discorsi (che lui definiva in modo più irriverente), infarciti di pettegolezzi d’ogni sorta.
CINQUANTA MILIONI DI PIATTI DI PASTA AL VENTO Gli italiani sono un popolo formidabile. I principali gestori telefonici propongono abbonamenti o ricaricabili con formule da alchimista, come ad esempio tot orari di telefonate gratuite, tot messaggi, senza limiti ma con scatto alla risposta, oppure con smartphone se ci metti 10 euro al mese, ma se preferisci il tutto compreso ricaricabile puoi chiamare senza pensieri (se lo dicono loro...) a 2 euro la settimana, a meno che tu non preferisca il tablet con promo che ti dà (ovviamente) il tablet più un GB (che non sta per l’acronimo di chi scrive) al 50% per 6 mesi. E sapete che fanno in risposta gli Italiani, cioè tutti noi? Mandano 100 milioni di sms al giorno (il calcolo preciso è pressoché impossibile). Visto dal cielo, sembra un manicomio. Anche perché: quanto costa mandare un sms, sempre che si riesca a desumere un costo da questi stra-maledetti piani tariffari? Impossibile calcolarlo. I gestori ti dicono che dipende dal piano che ti sei scelto, c’è chi con 2 euro a settimana
ne fa mandare 60 gratuiti ma a patto che sottoscrivi un certo patto con lui e chi con una cifra diversa te ne fa mandare un numero maggiore o minore, anche qui sotto il giogo di un altro patto di sangue. Destreggiarsi in questa giungla è una missione impossibile. Diciamo che alcuni esperti hanno calcolato che alla fine un sms costa mediamente circa 8-10 centesimi. Dato che un pacco di pasta da 500 grammi, di una marca nota, costa circa 80 - 90 centesimi, si deduce
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Ma l’anno della crisi e della caduta del governo Berlusconi, sarà anche l’anno delle nascite. Ebbene sì, alla fine di questo 2011 gli Italiani avranno fatto più figli che nell’ultimo decennio e avremo così battuto il record decennale. La disoccupazione ci ha sicuramente messo lo zampino: molti sono a casa, senza lavoro (anche se su questo punto c’è ben poco da scherzare) ed evidentemente, fin dal 2010, hanno molto tempo libero, da impiegare come si deve. Risultato: il tasso di natalità (secondo le previsioni) salirà a quota 9,18 (esattamente come fu nel 2003) con un più 14,61% di figli rispetto al 2010. Mica male. Dal 2003 all’anno scorso, infatti, il tasso di natalità era costantemente sceso, ma quest’anno le cose sono cam-
IN ITALIA SONO IN VIGORE BEN 18 MILA LEGGI. UN CITTADINO, NELL’ARCO DELLA SUA VITA NON HA NEMMENO TEMPO SUFFICIENTE PER LEGGERLE TUTTE. FIGURIAMOCI COME PUÒ RISPETTARLE
che ogni due sms che inviamo, spediamo nell’etere l’equivalente di un piatto di pasta al sugo di pomodoro (sugo incluso). Il che significa che ogni giorno ben oltre 50 milioni di gustosi piatti di spaghetti finiscono al vento. Sia chiaro: non stiamo insinuando che spedire sms non sia
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biate ed è schizzato in alto. E questo è un dato che fa ben sperare, anche se in tempi bui, di crisi, ci si sarebbe aspettati qualcosa di diverso.
I SUPER-OCCUPATI
Ma in Italia non ci sono solo disoccupati. Ci sono anche i super-occupati, cioè i nostri parlamentari, i quali negli anni sono riusciti a produrre e a mantenere in vigore ben 18.000 leggi. E siccome la Legge non ammette ignoranza, ogni cittadino è tenuto a conoscerle tutte nonché a rispettarle. Ma vi pare possibile? Immaginiamo un uomo zelante, che decide di leggere una normativa al giorno (attenzione: non un articolo di legge, ma l’intero dispositivo sempre composto da più articoli) al fine di conoscere il quadro normativo del nostro Paese: ebbene impiegherebbe circa 70 anni per u
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ATTUALITÀ COSTUME E SOCIETÀ
PARLAMENTARI E STIPENDI Da capogiro ma la Camera annuncia: tagliare le spese postali
sfogliarle tutte! Dal giorno in cui nasce (e non conosce l’alfabeto, ma come sappiamo la legge non ammette ignoranza, lattanti inclusi) a quello in cui muore avrebbe bisogno di ben settantadue anni per farle scorrere tutte davanti agli occhi. Ovviamente, nel calcolo abbiamo tralasciato i sabati, le domeniche e le festività... giorni di astinenza dall’overdose di giurisprudenza onde evitare una sindrome neurologica legale (e letale). Inoltre, il nostro uomo avrebbe giusto il tempo di leggerle perché sarebbe ovviamente impensabile ricordarle tutte. Sor-
gono quindi spontanee alcune domande: come può un cittadino, in Italia, essere un buon cittadino? Come può rispettare tutte le leggi se di fatto, data l’ipertrofia normativa (e la demenzialità del sistema) non avrebbe nemmeno il tempo, non solo di ricordarle, ma nemmeno di leggerle? E pensiamo ai magistrati che, in applicazione di un quadro così complesso, devono giudicare. Un lavoro immane. In compenso, grazie a questa allucinante “produzione” di norme, il Paese ha dato lavoro e lauti stipendi a schiere di parlamentari che nei decenni della storia della Repubblica si sono succeduti.
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A PROPOSITO DI LAUTI STIPENDI Ciliegina sulla torta (quello dei privilegi e della casta è il solito ritornello), mentre la disoccupazione cresce, la pensione si allontana e la capacità economica delle famiglie precipita, ecco gli stipendi dei parlamentari (escludiamo dall’analisi quelli di ministri, consiglieri regionali, assessori, consiglieri provinciali, gettoni di presenza, consiglieri comunali, municipalizzate, enti pubblici di vario tipo e natura, aziende di Stato e via discorrendo). Mentre scriviamo la Camera dei Deputati (www.camera.it) informa i cittadini che i deputati guadagnano “l’indennità, quella che nel linguaggio comune è definita stipendio, la diaria e i rimborsi per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, per le spese accessorie di viaggio, per le spese telefoniche, più l'assegno di fine mandato, le prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti”. L’indennità parlamentare, prevista dalla Costituzione all'articolo 69, è determinata in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965 ed è fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate ed è corrisposta per 12 mensilità. “A decorrere dal 1° ottobre 2011, l'indennità parlamentare mensile è pari a 5.246,97 euro, già al netto della ritenuta fiscale (€ 3.719,00), della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€1.006,51) e delle ritenute previdenziali (€784,14) e assistenziali (€526,66)”. “Diaria: viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. L’attuale misura mensile della diaria è pari a 3.503,11 euro”. Tale somma viene però decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico. “È considerato presente il deputato
che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata”. Ma come sarebbe a dire? Allora perché non considerare presenti sul posto di lavoro anche i dipendenti che invece delle 8 ore se ne fanno solo 3? “Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori: a titolo di rimborso forfettario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile pari a 3.690 euro. Ma ai deputati (dice la Camera con orgoglio, ndr) non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali a decorrere dal 1990”. Evviva, che risparmio: un duro colpo di forbice. Ma veniamo alle spese di trasporto e spese di viaggio: “I deputati – spiega la Camera - usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro (totale annuo: oltre 12 mila euro, ndr)”. E veniamo alle spese telefoniche: i deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. Ma attenzione, si legge nel sito, vergato con orgoglio: “La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari”. Ah beh, allora giustizia è fatta. Ovviamente ci sono anche l’assistenza sanitaria ed infine l’assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi), più l’assegno vitalizio, dopo 5 anni di mandato effettivo, a partire dal 65° anno di età (limite che però scende fino al 60° anno di età in relazione ai mandati svolti). Verrebbe da commentare con il congiuntivo imperfetto del verbo masticare (prima persona singolare). E tutto questo mentre l’Italia va a rotoli. ■
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A cura della Redazione
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JONAS FALK A CAPO DELLA COMUNICAZIONE DI JIL SANDER
ALBERTO ROSSINI, PER FOX CHANNELS ITALY
Jil Sander ha nominato Jonas Falk nuovo direttore della comunicazione con effetto immediato. Falk si occuperà di tutte le attività internazionali di comunicazione e pubbliche relazioni per i marchi Jil Sander e Jil Sander Navy. Negli ultimi tre anni e mezzo, il manager ha gestito le operazioni di marketing e pubblicità all’interno dell’azienda. In precedenza, è stato responsabile della comunicazione della divisione fashion di Nina Ricci, con sede a Parigi. “Con le sue competenze in ambito internazionale e le sue origini svedesi, la sua nomina riflette la vocazione del gruppo a mantenere una prospettiva di livello internazionale”, fanno sapere dal gruppo. www.jilsander.com
Fox International Channels ha annunciato la nomina di Alberto Rossini a Vice President, Head of Entertainment di Fox Channels Italy. Rossini succede a Fabrizio Salini che ha lasciato il gruppo a luglio per andare a ricoprire il ruolo di Direttore Entertainment & Cinema di Sky Italia. A Rossini, che si insediera’ nel nuovo ruolo il 9 gennaio 2012 e risponderà all’amministratore delegato di Fox Channels Italy Diego Londono, riporteranno le squadre di Programming, Production, On Air, Broadcast Design e Acquisitions per i canali Fox, Fox Life, Fox Crime e Fox Retro. Rossini proviene da Digicast (Gruppo RCS), dove ricopriva il ruolo di Direttore TV. www.foxtv.it
SIMONETTA CONSIGLIO DIRETTORE MARKETING E COMUNICAZIONE SISAL Simonetta Consiglio è il nuovo direttore marketing e comunicazione Sisal. Prende il posto di Michael Staskin, che lascia l'Italia e ritorna negli Usa. Simonetta Consiglio entra in Sisal dopo una lunga e intensa esperienza in Telecom. Dal 2010, in particolare, la Consiglio svolgeva il ruolo di VP Marketing Voice and Mobile Services in Telecom Italia Sparkle, azienda controllata da Telecom Italia che gestisce la sua rete di tipo Tier-2. www.sisal.it
LUCA GASTALDI NUOVO CEO DI BROOKS BROTHERS Brooks Brothers (Brooks Brothers Inc.) ha annunciato che Luca Gastaldi è entrato a far parte della società come Amministratore Delegato della sede europea con sede a Milano. In questa nuova posizione Gastaldi si occuperà di sviluppare e gestire l’espansione delle attività di business e delle operazioni in tutta Europa, Russia, Medio Oriente e Africa. “Siamo entusiasti di avere Luca nel nostro team - ha detto Paulette Garafalo, Presidente della International Wholesale & Manufacturing di Brooks Brothers’ - Egli porta con se un ricco bagaglio di esperienze in una varietà di ambiti, tra cui implementazione e gestione di rete commerciale, retail, merchandising e marketing”. Luca Gastaldi entra in Brooks Brothers da Loro Piana, dove ha ricoperto una varie posizioni, la più recente come Direttore Europeo della divisione Luxury Goods. www.brooksbrothers.com
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GUIDO CHIOVATO È IL NUOVO GROUP MANAGING DIRECTOR LEO BURNETT ITALIA Leo Burnett ha nominato Guido Chiovato Group Managing Director, affidandogli la responsabilità delle tre sedi italiane del gruppo. Chiovato, classe 1961, è entrato in Leo Burnett nel 2006 per dirigere la sede di Torino approdando a questa mansione dopo una carriera ultra ventennale come creativo e direttore creativo in importanti network internazionali, tra cui Mc Cann Erickson, Benton&Bowles, DMB&B e Ogilvy&Mather. Nei cinque anni di lavoro, la sede torinese ha raddoppiato la sua dimensione, si è confermata Agency of Record per i marchi Fiat, Fiat Professional, Alfa Romeo, Jeep e Iveco in Europa. Dal 2009 Chiovato è diventato responsabile anche della sede romana dell’agenzia che oggi, oltre alle discipline tradizionali, è centro di eccellenza del network Leo Burnett WW per il Design, la Pos Architecture e lo Shopper Marketing. www.leoburnett.it
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AMBIENTE VERTICE DI DURBAN
di Denise Marianacci
28 NOVEMBRE / 9 DICEMBRE
APPUNTAMENTO A DURBAN
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Dopo Cancun è il turno di Durban che ospiterà la 17.ma Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
Solo a poche settimane fa, risale l’anticipazione di alcuni studiosi dell’Ipcc, l’Intergorvernmental panel on climate change - organismo che effettua studi sui cambiamenti climatici – dell’Onu, secondo la quale se non si inizia ad invertire la tendenza in atto ci aspettano inondazioni, cicloni e siccità. L’appello ai governi di tutti i paesi del mondo è, dunque, diventato un obbligo: è importante che si intervenga subito e senza esitazioni, perché l’uso del carbone e del petrolio, e la deforestazione di alcune estese aree del pianeta, sono annoverate tra le cause principali dell’intensificazione dei fenomeni climatici. Fenomeni, questi, che inevitabilmente, comportano un incremento del numero delle catastrofi naturali. I numeri mostrano come negli ultimi anni sia accelerato il trend di crescita dei disastri climatici: le alluvioni hanno ucciso duemila persone in Pakistan e hanno sconvolto l’India, Bangkok è finita sott’acqua, la siccità e la carestia devastano il Corno d’Africa e l’uragano Irene ha fatto tremare la città di New York. Secondo il rapporto dell’Onu, che sarà pronto per il vertice di Durban, “il clima subirà ulteriori modifiche che porteranno a eventi estremi: è praticamente sicuro che si ripeteranno record di caldo e di freddo ed è molto probabile che si moltiplicheranno le ondate di calore nelle zone di terra”. Gli studi confermano che la temperatura potrebbe alzarsi di 3 gradi centigradi entro il 2050 e di 5 gra-
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AMBIENTE VERTICE DI DURBAN
di entro il 2100, senza dimenticare che le piogge saranno sempre più violente nelle zone tropicali e le nevicate saranno più intense nelle alte latitudini. E mentre nei paesi dell’Europa centrale e del Nord America ci sarà il pericolo della siccità, in altre latitudini si registrerà un innalzamento significativo della temperatura dei mari. Già nel 2010, diversi paesi avevano tentato di cercare un accordo dando vita a un “Fondo verde per il clima” con la speranza di raccogliere una consistente somma di denaro per aiutare i paesi in via di sviluppo a
DURBAN, 28 NOVEMBRE In vista della prossima conferenza internazionale sul clima che si terrà a Durban, in Sudafrica, tra il 28 novembre e il 9 dicembre, anche tra le conclusioni del G20, svoltosi qualche tempo fa a Cannes, sono emerse le problematiche relative all’ambiente e all’energia. Del resto, ormai da anni, sono queste le tematiche che, sempre più su vasta scala, interessano i governi di tutto il mondo
per gli Stati membri a proposito del Protocollo di Kyoto, la cui prima fase si concluderà nel dicembre del 2012. La situazione sembra, però, essere incerta sotto diversi aspetti: la questione dei finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo vede, infatti, l’opposizione tra l’Africa e i Least Developed Countries contro le superpotenze Usa e Giappone, accusate di non impegnarsi in politiche finanziarie climatiche equilibrate. Inoltre, le questioni legate al u
combattere il cambiamento climatico. Ma sarà al summit sul clima di Durban che i negoziatori di tutto il mondo si impegneranno a valutare le proposte, mentre cercheranno di trovare un accordo globale vincolante sulle emissioni a effetto serra. Questa conferenza annuale sarà la 17.ma sul clima in sede Onu e seguirà ai precedenti vertici di Copenaghen e Cancun, entrambi conclusosi mettendo in evidenza la mancanza di volontà politica dei governi di farsi carico della principale minaccia che l'umanità sta affrontando. Tuttavia, quello che stiamo affrontando è un momento a dir poco delicato, e la conferenza di Durban dovrà necessariamente portare alla definizione di alcuni punti fermi sugli aspetti della finanza climatica che vanno da quelli legati al già citato Green Climate Fund, fino alla definizione delle “linee guida”
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AMBIENTE VERTICE DI DURBAN
canismi che interessano più quei Paesi che difficilmente riescono ad entrare in un’ottica globale) e settoriale (e cioè che riguardano specifici settori economici). La tutela della biodiversità e la lotta al cambiamento climatico sono obiettivi che devono essere obbligatoriamente raggiunti. E questo sarà possibile solo attraverso la stesura di accordi seri e vincolanti, ora più che mai indispensabili. Del resto, lo scenario devastante di fronte al quale ci hanno messo di fronte gli studiosi dell’Ipcc potrebbe ancora essere evitato, ma solo se si effettua globalmente una svolta decisiva verso le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. ■
Protocollo di Kyoto portano allo scontro tra i Paesi “Pro Kyoto 2”, e quindi l’Europa e i 77 Paesi in Via di Sviluppo che hanno firmato la “Dichiarazione unitaria dei 77 Stati”, e l’America (che non ha mai firmato l’accordo), la Russia, il Canada, il Giappone... insomma, quei Paesi non intenzionati a sottoscrivere una seconda fase. Questa situazione di profonda instabilità, inoltre, sembra doversi aggravare ancora di più sotto la spinta della pesante crisi economica che ha colpito i Paesi industrializzati. Tuttavia, ci stiamo inesorabilmente avvicinando a un “punto di non ritorno”, per noi e per il nostro pianeta. Dopo la conferenza di Durban sarà sempre più difficile riuscire a pianificare dei “tempi di recupero”. Due diversi scenari sono possibili: il primo consiste nella prosecuzione del regime di Kyoto, rafforzando gli impegni. Il secondo prevede la compresenza di accordi su base regionale (attraverso mec-
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ATTUALITÀ OGGI DIVORZIO IN ROMANIA
di Elisabetta Pasca
NUOVE FRONTIERE
IL DIVORZIO LOW COST Tagliare tempi e costi per un divorzio si può: sempre più italiani volano in Romania per sbrigare le pratiche senza lungaggini e con grande risparmio economico. È il trionfo del divorzio low cost?
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Se l’amore ai tempi del colera si nutriva grazie ad una caparbietà fuori dal comune, coronandosi per merito di una pazienza indistruttibile, oggi, in tempi di crisi economica mondiale e di esperienze “mordi e fuggi”, si fa sempre più strada un precariato dei sentimenti difficile da arginare e, in caso di trattamento di fine rapporto, si cerca di salvaguardare se non il cuore, almeno il portafoglio. In questo caso, i numeri, brutali e impietosi, descrivono la situazione meglio di qualsiasi romanzo: secondo i calcoli dell’associazione avvocati matrimonialisti italiani, circa il 30% degli italiani che decidono di divorziare all’estero lo fanno in Romania, perché, con una cifra che oscilla tra i 1.500 e i 1.700 euro, entro 6 mesi, la pratica è archiviata, senza interminabili trafile giudiziarie da far impallidire la più longeva delle soap opera. Se si considera che in Italia l’iter richiede di solito un minimo di tre anni, che normalmente si moltiplicano in proporzione ai disaccordi degli ex coniugi, e che i costi finiscono per am-
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ATTUALITÀ OGGI DIVORZIO IN ROMANIA
lo si possa sciogliere in ogni momento, con un preavviso di 30 giorni. Una volta registrato, si è residenti e dopo un mese inizia la pratica alla ju-
È BASTATO METTERE UNA FIRMA, CONSEGNARE ALL'AVVOCATO 1.500 EURO E STRINGERGLI LA MANO. UN DIVORZIO CLASSICO, DA NOI, SAREBBE STATO TROPPO LUNGO
montare a diverse migliaia di euro, anche 6.000, nei casi più difficili, sembra davvero non esserci partita. La Romania dunque, grazie alle nuove norme Ue che consentono di divorziare legalmente in tutti i paesi dell’Unione, finisce per trasformarsi in una sorta di zona franca, un paradiso per gli sposi pentiti che vogliono cancellare il grande passo senza troppa fatica e con il minimo sacrificio. Basta prendere un aereo, tutto è facile e veloce come in vacanza o da McDonald’s. Infatti Timisoara e il distretto di Arad in Transilvania sono diventati in questi ultimi anni una sorta di fast food dell’amore che finisce e il numero di “turisti del divorzio” è un dato magmatico in continuo aumento. “Per accedere al nostro Tribunale civile”, spiega l'avvocato Claudia Rozina Chereches del foro di Arad sulle pagine del Corriere, “bisogna far stipulare alla coppia un contratto di affitto a tempo indeterminato, con la clausola che
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dicatoria. Dopo sessanta giorni c'è la prima udienza, nella quale potrebbe già essere pronunciata la sentenza di divorzio, mentre per la sentenza scritta bisogna aspettare un altro mese, ma basta che i clienti mi firmino una delega a proce-
dere e lo faccio io. La spesa? Circa 600 euro per l'affitto, 100 per la procura e dagli 800 ai 1.000 per l'onorario”. E nel menu è compreso ovviamente anche il “titlu esecutorio internazionale”, il lasciapassare per una nuova libertà riconosciuta ufficialmente: ovvero, il prezioso documento che attesta la validità della sentenza anche in Italia. L’avvocato Valentin Ciprian Badescu completa il quadro della situazione con un’ultima serie di dati parecchio eloquenti: “Negli ultimi due anni, su 150 divorzi di stranieri, 80 erano italiani. E mi riferisco ai distretti che conosco. Se poi lo si fa in un piccolo paese come Lipova, ci si mette ancora meno tempo, come un'offerta speciale”. Insomma, in tempi di crisi, la logica del discount si applica a tutti i livelli del vivere sociale, anche perché, con i mercati in subbuglio, occorre salvaguardare e saper “monetizzare” il bene deperibile più prezioso che si abbia a disposizione, cioè il tempo: sprecarne il meno possibile a raccogliere i cocci e limitare i danni di una relazione finita per partire subito con la riorganizzazione di una nuova esistenza. “È stato facile – racconta a proposito Gianni, divorziato di fresco - è bastato mettere una firma, consegnare all'avvocato 1.500 euro e stringergli la mano. Un divorzio classico, da noi, sarebbe stato troppo lungo, soprattutto se si vuole riprogrammare la propria vita”. Allora oggi, quando il matrimonio non funziona più, il divorzio fast sembra essere la risposta più sensata: perché se in amore non si applica il motto “soddisfatti o rimborsati”, tanto vale cercare almeno di ridurre al minimo le perdite e i disagi. Se non sentimentali, quanto meno materiali. ■
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di LAURA SAGGIO
MARIBOR E GUIMARAES, CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA 2012
La Capitale europea della cultura, designata dal Consiglio dell'Unione Europea, ha l'opportunità, per il periodo di un anno, di mettere in mostra agli occhi del mondo le proprie tradizioni e il suo sviluppo culturale. Maribor (Slovenia) e Guimarães (Portogallo) saranno le capitali europee della cultura nel 2012. La dimensione dell'evento rappresenta una sfida considerevole per le città, per questo motivo esiste un sistema di supporto, messo in campo dalla Commissione Europea, durante il periodo della preparazione all'anno culturale. Inutile sottolineare quanto il titolo di capitale europea della cultura generi importanti introiti economici per la città e il Paese, un'occasione da sfruttare al massimo per crescere in prestigio e in benessere, tanto più in un periodo, come questo attuale, di profonda ed allargata
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crisi economica mondiale. Tra gli eventi di alto livello culturale in programma a Maribor, spiccano: proiezioni di film, mostre di arti figurative, incontri di letteratura con artisti e autori di calibro internazionale e concerti con artisti di strada, gruppi locali, nazionali e internazionali che animeranno le giornate e le serate in vari punti della città. Questi appuntamenti si svolgeranno a Maribor da luglio a dicembre, mentre i primi sei mesi dell’anno attraverseranno le cinque città partner del progetto: Slovenj Gradec, Velenje, Novo Mesto, Murska Sobota e Ptuj. Per quanto riguarda i progetti sviluppati a favore del sociale, lo scopo degli organizzatori sarà quello di coinvolgere e rendere protagoniste le persone appartenenti a categorie emarginate, fornendo loro strumenti per una sana
autogestione. Interconnesso all'ambito sociale troviamo quello ecologico, il cui obiettivo primario sarà quello di costruire un legame tra i piccoli produttori tradizionali locali e i distretti urbani, con l'intento di creare un circolo virtuoso di auto sostentamento che possa servire da modello anche ad altre città in Europa. Il filo conduttore è “ricostruire localmente ciò che è stato distrutto globalmente”. A Guimarães, splendida città medievale del Portogallo Patrimonio dell'Umanità dell' UNESCO, per tutto l'anno si potrà godere di grandi eventi culturali: dal cinema alla fotografia, dell'architettura alla letteratura, dalla filosofia al teatro e all'arte di strada. Durante il mese di giugno l'appuntamento principale si svolgerà nel rinnovato quartiere di Nossa Senhora da Conceição, che sarà celebrato con spettacoli di canto e danza dai colori e dai ritmi tradizionali della cultura del Paese. L'anno di Guimarães culminerà il 20 dicembre con l'evento Krisis, curato dalla band d'avanguardia del rock lusitano, i Mão Morta.
Ján Figel', commissario europeo a l'istruzione, alla formazione, alla cultura ed alla gioventù, in seguito alla ufficializzazione delle capitali, ha dichiarato: “Mi congratulo con queste due città per la loro designazione come capitali europee della cultura, titolo che usufruisce di una lunga ed eccellente reputazione. Il fatto di detenerlo per un anno mette indubbiamente una città sotto le luci della ribalta e crea un potenziale enorme per il suo sviluppo locale”. L'anno culturale che investirà la vita di queste due bellissime città, sarà un motivo in più per cogliere l'occasione di andare a visitare i loro affascinanti luoghi, e imparare a conoscere profondamente i sapori e gli odori di tradizioni diverse dalle nostre. La cultura della consapevolezza di ciò che ci rende uguali e differenti dal resto del mondo.
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L’ANNO CHE VERRÀ IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
APPUNTAMENTI SPORTIVI, POLITICI E CULTURALI
di Federica Vagnozzi
ASPETTANDO
IL 2012 Dai giochi olimpici agli europei di calcio, dalle celebrazioni di alcuni sovrani agli insuccessi di altri: ecco cosa ci riserverà il 2012
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L’ANNO CHE VERRÀ IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
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È sempre difficile cercare di delineare il profilo dell’anno che verrà. Per un semplice ed inevitabile motivo: sono gli eventi non prevedibili, quelli che irrompono nella vita di tutti i giorni, scombussolano i programmi e inducono ad adottare nuove soluzioni, a formare il carattere di un periodo storico. Cosa sarebbe stato in fondo il 2011 senza la “primavera araba” che fin dai primi vagiti dell’anno, con una forza dirompente, ha delineato un nuovo futuro per il Mediterraneo, e non solo? L’anno alle porte, in particolare, preannuncia grandi cambiamenti ma anche molte incognite. Eppure dubbi a parte, una cosa è certa. Il 2012 ha già la sua città simbolo: Londra. Non sono ancora stati del tutto digeriti i fasti del Royal Wedding, che rapidamente la capitale inglese si prepara a tornare di nuovo
sotto i riflettori del mondo. A cominciare dall’attesissimo Diamond Jubilee della Regina Elisabetta II, con cui gli inglesi celebreranno i 60 anni della sovrana sul trono britannico. La data fatidica è il 6 febbraio ma i festeggiamenti proseguiranno fino al 2013 con omaggi di ogni sorta (mostre, concerti, parate, cene di gala) e raggiungeranno il culmine tra il 2 e il 5 giugno quando una flottiglia di mille barche sfilerà lungo il Tamigi e tutta la nazione sarà illuminata da più di 2 mila fari. Tra le iniziative in programma, anche un tributo davvero speciale: “The Jubilee Woods Project”. Obiettivo: piantare 6 milioni di alberi per regalare alla sovrana “qualcosa di vivo che duri nel tempo a beneficio delle generazioni future”. È l’idea di Georgina McLeod, capo progetto presso la Woodland Trust, asso- u
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IL 2012 HA GIÀ LA SUA CITTÀ SIMBOLO: LONDRA. NON SONO ANCORA STATI DEL TUTTO DIGERITI I FASTI DEL ROYAL WEDDING, CHE RAPIDAMENTE LA CAPITALE INGLESE SI PREPARA A TORNARE DI NUOVO SOTTO I RIFLETTORI DEL MONDO
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L’ANNO CHE VERRÀ IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
SEI MILIONI DI ALBERI Obiettivo del Jubilee Woods Project è piantare sei milioni di alberi in 60 grandi boschi di 60 acri ognuno
ciazione privata per la protezione degli alberi: “In tutto il Regno Unito verranno creati 60 grandi boschi di 60 acri ciascuno. Incoraggeremo le comunità locali, le aziende e i singoli individui a seminare i Jubilee woods, boschi più piccoli della dimensione di un acro. Ancora più piccoli, ma si spera più numerosi, i free Jubilee community tree packs, di 120 o 420 alberi e i free school Jubilee tree packs, dedicati alle scuole.” Tra una festa e l’altra, la più popolosa metropoli europea sarà palcoscenico di almeno altri due appuntamenti di richiamo internazionale. Il primo, in ordine di tempo, è il World Pride Festival che, sotto un cielo di Rainbow Flag, dal 23 giugno all’8 luglio porterà nelle strade cittadine tutto il popolo omosessuale. L’evento, giunto alla sua terza edizione dopo Roma 2000 e Gerusalemme 2006, è stato accolto con entusiasmo anche dal primo cittadino: “Sono assolutamente entusiasta - ha dichiarato Boris Johnson - che Londra abbia vinto il diritto di ospitare WorldPride nel 2012. Londra è una delle comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender,
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ndr.) più grande e diversificata del pianeta ed è una fantastica opportunità per ispirare altre città e il mondo.” Dopo la marcia dell’orgoglio gay, il testimone passerà nelle mani dell’evento più atteso, quello che sulla carta si presenta come il vero fiore all’occhiello di Londra 2012: i Giochi della XXX Olimpiade, di scena dal 27 luglio al 12 agosto. Un’edizione che si presenta da record già nelle premesse: la capitale britannica sarà infatti la sola città al mondo ad aver ospitato per ben tre volte un’olimpiade estiva, dopo quella del 1908 e del 1948. Nei 5 anni di preparativi, la città si è sottoposta ad un notevole restyling che ha interessato strade, ponti, palazzi, e ovviamente, trasporti: potenziati la east London line della metropolitana, la ferrovia collegata all’aeroporto e i servizi di bus e taxi. Inoltre, è
attesa la vendita di oltre 8 milioni di biglietti, già disponibili da settembre. Ma le Olimpiadi londinesi suscitano interesse da tutti i punti di vista. In particolar modo, per il concetto di sostenibilità che sembra permearle. A partire dalla scelta dell’area urbana destinata all’evento: il Parco Olimpico - delle dimensioni di 246 ettari, pari a due volte l’estensione di Venezia - sorgerà negli East Ends di Londra, precisamente a Stratford, nella zona nota come Lower Lea Valley, “non ancora sufficiente-
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L’ANNO CHE VERRÀ IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
UEFA EURO 2012 ✑ A sei mesi dal kick-off, gli europei di Polonia-Ucraina 2012 che si disputeranno dall’8 giugno all’1 luglio, per ora stanno destando l’attenzione dei media solo per i problemi organizzativi: scarseggiano gli sponsor, impianti e infrastrutture accumulano ritardi. I lavori vanno avanti anche se gli stadi di Chorzów e Cracovia sembrano ormai fuori dai giochi. Sopravvissuti gli stadi di Varsavia, Danzica, Wrocław e Poznan. Quest’ultimo, inaugurato da Sting e testato già in diverse occasioni, sportive e non, è ultramoderno e futuristico, ma fuori dai cancelli è solo una grande cantiere aperto.
mente sviluppata, ben delimitata e geograficamente compatta, socialmente complessa e varia” e sarà il più grande progetto di riqualificazione mai intrapreso in Europa. L’obiettivo è dimostrare al mondo di aver creato un eccellente modello di pianificazione, gestione e realizzazione dei giochi, pensato fin nei minimi
OLIMPIADI ✑ PREPARARSI ALLE OLIMPIADI: LA CORSA AI BIGLIETTI
✑ Mancano poco più di sei mesi ai
dettagli per evitare di ripetere gli errori commessi ad Atene: già in fase progettuale, infatti, il comitato organizzatore aveva dichiarato che, chiuso il capitolo Olimpiadi, quattro impianti sportivi saranno lasciati in attività, mentre gli altri saranno in parte demoliti e in parte smontati e riallocati altrove per dar vita a nuovi insediamenti residenziali, a tutto beneficio delle comunità presenti nell’area.
VA IN SCENA LA POLITICA Ma il 2012 è anche l’anno della resa dei conti, soprattutto per alcuni politici della scena internazionale che hanno mostrato la propria inadeguatezza nel riportare a galla le eco-
nomie nazionali affondate dalla crisi. Il primo chiamato a rispondere delle proprie (mancate?) responsabilità è Nicholas Sarkozy. Secondo tutti i sondaggi, il grande favorito nella u
giochi olimpici ma la corsa all’acquisto dei biglietti è già iniziata. Anzi, in molti hanno pensato bene di mettere già al sicuro la propria partecipazione prenotando con largo anticipo all’inizio di quest’anno. Ma nuovi ticket saranno disponibili a breve. Acquistare i biglietti è molto semplice. Per chi risiede in Regno Unito e in Europa basta collegarsi al sito ufficiale tickets.london2012.com. Chi, invece, è in altre aree del mondo, dovrà rivolgersi al proprio Comitato Olimpico Nazionale o a rivenditori autorizzati. Alcune agenzie offrono anche interessanti pacchetti di viaggio, ma occhio ai siti non ufficiali: la truffa, si sa, in queste occasioni fa gola a molti! Tutto su prenotazioni e sistemazioni su: www.visitlondon.com Per info sui Giochi della XXX Olimpiade visita il sito ufficiale: www.london2012.com
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L’ANNO CHE VERRÀ IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
ELEZIONI ✑ VERSO LA CASA BIANCA: LE TAPPE CLOU
✑ 3 gennaio: in Iowa hanno inizio le primarie repubblicane.
✑ 31 gennaio: termina in Florida la prima tornata delle consultazioni primarie. ✑ 27-30 agosto: a Tampa Bay si tiene la convention nazionale dei repubblicani per la designazione del candidato. ✑ 3-6 settembre: a Charlotte si tiene la convention nazionale dei democratici per l'investitura di Barack Obama. ✑ 3 ottobre: l'Università di Denver ospita il confronto tra Obama e il candidato repubblicano. ✑ 6 novembre: Election Day.
corsa all’Eliseo è il socialista François Hollande, sebbene la stampa non simpatizzi per lui (è stato definito “commentatore irresponsabile” per le esternazioni seguite al piano di austerity varato dal Governo) e la sua campagna appaia debole. Tuttavia, gli elettori sembrano intenzionati a punire l’attuale presidente piuttosto che osannare il suo sfidante. I francesi non hanno affatto gradito le “distrazioni” del presidente dovute al suo “iperattivismo globale”.
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Appena eletto cinque anni fa, SuperSarko promise di fare della Francia una Repubblica irreprensibile: non immaginava ancora che una serie di scandali avrebbe coinvolto molti uomini del suo establishment, dai finanziamenti illeciti provenienti dall’ereditiera dell’Oréal Liliane Bettencourt, all’inchiesta che ha coinvolto il capo dell’Intelligence per lo spionaggio ai danni di una giornalista di Le Monde, fino all’affare Karachi sul giro di tangenti legato alla vendita di sottomarini tra Francia e Pakistan. E che dire di Barack Obama? Ai nastri di
SFIDA POR L’ELISEO Il Presidente Sarkozy si contenderà con François Hollande il rinnovo del mandato presidenziale
E che ne sarà di tutti altri gli Paesi che ancora ciondolano appesi a un sottilissimo filo? Il 2012 riserverà tante sorprese, perché sebbene non ci siano appuntamenti fissi in agenda, molti nodi dovranno tornare al pettine: l’Italia sarà chiamata al voto? La nuova leadership risolleverà la Spagna? E la Grecia? I tedeschi sop-
“
IL 2012 È ANCHE L’ANNO DELLA RESA DEI CONTI, SOPRATTUTTO PER ALCUNI POLITICI DELLA SCENA INTERNAZIONALE CHE HANNO MOSTRATO LA PROPRIA INADEGUATEZZA NEL RIPORTARE A GALLA LE ECONOMIE NAZIONALI AFFONDATE DALLA CRISI
partenza per la corsa alla poltrona di Washington, l'indice di soddisfazione per l'operato del presidente americano non va oltre la soglia del 45%. Giunto tre anni fa alla Casa Bianca come il messia di una nuova America si è ritrovato a gestire un Paese sull’orlo del default senza riuscire a indicare con riforme adeguate una via d’uscita. “C'è ancora molto lavoro da fare – ha dichiarato il presidente Usa in uno dei primissimi comizi di questo nuovo tour elettorale - . Per quel 40% che non è stato fatto ho bisogno di voi, perché ho bisogno di un altro mandato.” Un appello disperato quello di Obama ai suoi elettori che dovranno decidere se riconfermarlo o meno. Molto dipenderà dal calibro del suo sfidante, anche se a meno di un anno dall’Election Day i repubblicani non hanno ancora pronta una rosa di possibili candidati.
”
porteranno ancora l’idea di dover intervenire a sanare le economie più deboli? Fra un anno forse ce lo sapremo raccontare, e tutto sarà utile per provare ad immaginare insieme il profilo dell’anno successivo. Ma fissiamo fin da ora una data, non oltre il 21 dicembre s’intende. Perché se i Maya avessero ragione, almeno sapremo dirci se siamo pronti a vivere il più grande spettacolo dopo il Big Bang. ■
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A cura della Redazione
TUTTI A LONDRA NEL 2012. E, A SOPRESA, A DARWIN
Sarà Londra la città che bisognerà visitare il prossimo anno secondo la guida “Best to Travel 2012” pubblicata da Lonely Planet. La capitale inglese è in testa alla speciale classifica visto che nel 2012 ospiterà la XXX edizione dei Giochi Olimpici. Le altre città che la pubblicazione raccomanda di visitare sono Muscat, Bangalore, Cadice, Guimaraes, Hong Kong, Santiago, Orlando e Darwin (Australia). Infine, per le regioni, nel 2012 saranno da visitare il Coastal (in Galles) e il Nord del Kenya. New entry a sorpresa,
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la città di Darwin, capitale del Northern Territory, in Australia. Secondo la Lonely Planet Best in Travel 2012, Darwin offre "una vivace vita notturna, la magia dei mercati e dei ristoranti, e nelle vicinanze parchi naturali unici per natura e cultura. “…oggi Darwin è il trionfo del Top End australiano. È la città del momento, assolutamente da non perdere…” Per quanto riguarda le nazioni, Best to Travel 2012 mette al primo posto l'Uganda seguita dal Myanmar e
Turchia.La classifica è stata realizzata grazie ai suggerimenti di autori e blogger della “Lonely Planet” e vede nella regione del Galles costiero il primo luogo da visitare nell’anno che verrà. Seguono la Ruta Maya in centro America e il nord del Kenya. Troviamo poi l’Arunachal Pradesh in India, la più comoda e accessibile isola croata di Hvar, la Sicilia, le province marittime del Canada, Queenstown e Southern Lakes in Nuova Zelanda, il Borneo e infine Poitou-Charentes nella Francia del nord. Come vedete l’Italia non è molto rappresentata nella top ten, e solo la Sicilia si è meritata l’inclusione nei Best Travel: “Sali sulle pendici di Stromboli per osservare i giochi pirotecnici del vulcano sullo sfondo nero della notte. Esplora le rovine della Magna Grecia ad Agrigento, Segesta e Selinunte. Lasciati coccolare dal sole su spiagge lambite da acque turchesi distribuite su tre coste…” Parola di Lonely Planet. www.lonelyplanetitalia.it
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VACANZE CAPODANNO IN GIRO PER IL MONDO
METE DI FINE ANNO
di Elisabetta Pasca
CAPODANNO FORMATO WORLD WIDE Dall’Europa al Sudamerica, itinerari stuzzicanti per lasciarsi alle spalle con brio l’anno vecchio e iniziare il nuovo con una marcia in più
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Se i calcoli dei Maya dovessero, alla fine dei giochi, risultare esatti, il fatidico 21 – 12 – 2012 potrebbe segnare, bene che vada, la fine del mondo per come l’umanità è abituata a conoscerlo. Nell’attesa di scoprire cosa accadrà davvero, invece di consumarsi troppo a immaginare scenari apocalittici e post- atomici, tanto vale provare a ribaltare la famigerata profezia, trasformandola almeno in una sollecitazione salvifica che diventa lo spunto per godersi al meglio quello che potrebbe configurarsi come l’ultimo capodanno degno di questo nome. Per non lasciarsi prendere dal panico,
considerato che, in effetti, alla scadenza prevista dal popolo amerindio mancano ancora un po’ di lune, può essere utile concentrarsi sugli appuntamenti più imminenti, come ad esempio la fine di questo 2011 funestato da una serie di eventi drammatici, dalla crisi economica globale alle catastrofi naturali. E davvero, in giro per il mondo, non mancano le occasioni per dire addio all’anno vecchio in maniera sontuosa, divertente, indimenticabile, nonostante tutto. Dall’Europa al Sudamerica, passando per la Russia e per l’Africa, il capodanno post anni zero è sempre di più una festa che unisce il villaggio globale attraverso un'unica grande travolgente vibrazione di energia. ■
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VACANZE CAPODANNO IN GIRO PER IL MONDO
Un tripudio di magia, suoni e colori per la notte più lunga dell'anno a Barcellona Il Capodanno 2012 si festeggia all'aperto: Plaza Catalunya e Plaza de Toros Monumental rappresentano i punti cardinali da cui si snoda la movida di San Silvestro. Si balla e si canta fino allo scoccare della mezzanotte, momento preceduto da una suggestiva usanza spagnola: nei 12 secondi che precedono i rintocchi cruciali si devono mangiare 12 chicchi d'uva, uno per secondo, si tratta della famosa uva della "buena suerte". Dopo, il divertimento continua frenetico e chiassoso sulle Ramblas e giù al porto, punteggiato dalle mille luci dei tantissimi locali e delle discoteche più glamour.
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VACANZE CAPODANNO IN GIRO PER IL MONDO
Capodanno incantevole a Monaco Ci si ritrova nella meravigliosa MarienPlatz dove si resta con il naso all'insĂš fino alla mezzanotte per ammirare prima il Glockenspiel, l'orologio della Torre famoso per lo spettacolo di burattini e poi per le magie pirotecniche dei fuochi d'artificio che fendono il cielo come polvere di stelle. Il nuovo anno si inaugura gratificando il palato nei Pub Agustiner, sorseggiando birra chiara e mangiando le tipiche specialitĂ locali, fino all'alba.
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VACANZE CAPODANNO IN GIRO PER IL MONDO
Atmosfere ovattate per il capodanno di Istanbul e San Pietroburgo Vivere l’emozione unica e indimenticabile di ammirare il sole che sorge sul Bosforo, all’alba del 1 gennaio, dopo una notte passata a festeggiare in piazza, tra la zona di Taksim e il quartiere di Nisantasi - al caldo avvolgente e ipnotico delle notti africane di Sharm-elSheik, Zanzibar o Malindi - pozze di infuocata vitalità lontane dal torpore invernale del continente europeo - per approdare infine poi, dolcemente, nella scenografia maestosa della Prospettiva Nevskij, il cuore di San Pietroburgo, con i suoi palazzi aristocratici, i musei, i teatri e i ristoranti sempre aperti, per la night life più intensa del pianeta, raccolta in una bolla di fascino imperiale, bellezza e cultura.
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La fine del mondo in Messico Se proprio il pensiero della profezia Maya e della fine del mondo non dovesse abbandonare la mente del viaggiatore festaiolo, l’ideale sarebbe snocciolarsi gli ultimi giorni dell’anno vecchio partendo alla scoperta delle antiche civiltà precolombiane: destinazione Messico, con le maestose rovine delle antiche città lungo la fascinosa Riviera Maya, ricca di splendide spiagge, parchi e riserve naturali, e nella regione interna dello Yucatan. Da non perdere le cittadine di Uxmal e Tulum - dove vi sono la Piramide dell’Indovino, il Castello di Tulum, la Casa delle Monache, El Castillo - e l’affascinante complesso archeologico di Chichén Itzá. Questo meraviglioso territorio alla fine dell’anno è baciato da un clima invidiabile che consente di vivere nel migliore dei modi i festeggiamenti di una delle ricorrenze più sentite, magari godendosi la movida tra Playa del Carmen, caratterizzata da un lungomare mozzafiato, e Cancun.
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Testo e foto di Raffaele Bernardo
VIAGGIO DEL MESE I TESORI DEL MADAGASCAR
MADAGASCAR
LA VIA DELLA RAFIA Una delle fibre vegetali più povere e dimenticate diventa oggi materia di nuove creatività e risorsa
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economica per il Paese
Sono tanti i piccoli agricoltori, qui e nei dintorni, che tagliano ravina - la foglia dell’albero della rafia - ne separano la parte più pregiata e la lasciano poi essiccare al sole. La fibra, così, è pronta per essere destinata agli ateliers artigianali di Antananarivo, la capitale, dove da sempre viene colorata e trasformata in tanti oggetti tradizionali, d’uso e di abbigliamento. Ma c’è oggi un fenomeno nuovo - quello della moda - che sta creando, intorno a questa attività, un’attenzione ben maggiore che in passato. L’attuale tendenza verso l’ecologico e l’etnico, la rinnovata voglia di cose naturali, ha indotto i grandi stilisti a riscoprire questo materiale vintage così povero ma autentico e versatile. Maisons come Armani, D&G, Valentino, Hermès, Cavalli, Fendi, stanno rivisitando i tradizionali, semplici modelli di borse, cap-
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pelli, sandali e cinture da bancarella, trasformandoli in accessori di haute-couture, magari decorandoli con materiali di pregio, come il cuoio, l’avorio, il corno, ecc. Dall’intreccio tra l’estro dei designer, la manualità dell’artigiano e la genuinità del vegetale, sta nascendo così una nuova linea di prodotti - freschi e leggeri - capaci di evocare i giorni del sole, le vacanze, i profumi della campagna... E di aggiungere un importante valore all’economia di un Paese tra i più poveri.
PICCOLE IMPRESE CRESCONO “Il nostro miglior cliente è il Giappone, un Paese innamorato dell’endomodo, il fatto a mano”. Corinne è una signora franco-malgascia, titolare con le sue due sorelle, dell’atelier che porta il loro nome: Sans-Arcidet.
Il laboratorio principale sorge alla periferia di Antananarivo in un quadro ambientale di colline, risaie, orti coltivati. È qui che si lavora la rafia. A ciclo completo: dalla colorazione - in ben 70 tonalità differenti - alla seccatura, dal disegno dei modelli alla trasformazione della fibra in accessori di moda. Sono soprattutto borse, cinture, cappelli, esportati in tanti Paesi diversi, grazie ad una domanda in forte ascesa. La rafia è un vegetale molto resistente e duttile che si ricava da una varietà di palme (raphia farinifera) originaria proprio del Madagascar. Una risorsa non ancora valorizzata appieno, che può diventare fattore importante di occupazione e sviluppo. “Nei primi tempi abbiamo collaborato esclusivamente con le Maison europee: Ferraga-
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VIAGGIO DEL MESE I TESORI DEL MADAGASCAR
Antananarivo
mo, Kenzo, Balenciaga, Jamin Puech ecc..., realizzando accessori su loro disegni. Negli ultimi anni invece, stimolati dalla mia creatività e da quella dei miei collaboratori, siamo riusciti ad imporre una linea di prodotti da noi progettata. Ed è questo lavoro che intendiamo sviluppare in futuro integrando la rafia con altre fibre e materie naturali reperibili nel nostro territorio”. In effetti a distanza di soli 10 anni dalla sua nascita, la Sans-Arcidet vanta oggi una invidiabile posizione di mercato ed è una struttura organizzativa avanzata per un Paese come il Madagascar. L’attività impiega 450 operai, suddivisi nelle vari fasi lavorative, oltre ad alcune cooperative esterne. Gli obiettivi che stanno più a cuore a Corinne sono la qualità del prodotto e le condizioni di lavoro, sottoposte ad un miglioramento costante. Ad esempio sono stati aperti di recente due nuovi laboratori, che affiancano la sede principale in altre zone della città, per consentire alle lavoratrici una più comoda vicinanza a casa. Nel frattempo, a poca distanza dalla casa madre, è stato inaugurato TSU-TSU, uno show-room che presenta le molteplici creazioni di Corinne.
VITA DOLCE - NUOVE FORME DI OSPITALITÀ IN MADAGASCAR Chi l’avrebbe mai detto? Anche qui nel Paese del turismo low-cost per eccellenza, dei lodges più spartani… stanno sorgendo pian piano deliziosi hotel de charme. Alcuni di questi indirizzi sono già un must grazie al de bouche à l’oreil dei viaggiatori più esigenti. Ad Antananarivo, ad esempio, un approdo eccellente è il Tamboho una vera oasi di pace nel gran caos della capitale malgascia. L’hotel sorge nel nuovo centro Waterfront, sulle rive di un suggestivo lago non lontano dal centro cittadino. Il suo segno distintivo è l’esemplare sintesi tra architettura contemporanea e caratteristico modello abitativo delle case rurali, cui l’arch. Pierre Audic si è ispirato. Il Madagascar è il Paese dei parchi. La Riserva di Andasibe-Mantadia, è il sito protetto più importante del Paese. Ospita tra l’altro la specie ormai rara dell’hindri, il più grande lemure ancora vivente. All’interno dell’area, immerso in un bosco di eucaliptus e nella quiete assoluta, sorge il Vakona Forest Lodge. Lo dirige la Signora Mag Izouard che accoglie gli ospiti nella calda atmo-
sfera della club house-ristorante sulle rive del lago. Le isole minori che circondano Grand-Terre, l’isola-madre, sono una delle attrattive del Madagascar. Ognuna con il proprio carattere e la propria identità. Nosy Be - l’sola del profumatissimo Ylang-Ylang e del centro storico coloniale di Helleville - è la più animata e ricca di strutture, pur conservando angoli di natura intatta. Uno di questi è la spiaggia di Bellevue, accanto al villaggio di Amporata e proprio dinanzi all’isoletta selvaggia di Nosy Tanga, dove da oltre u
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VIAGGIO DEL MESE I TESORI DEL MADAGASCAR
Andasibe -Mantadia
100 anni vive una sola famiglia di agricoltori. Su questa baia si affaccia il Nosy Be Hotel, vero coup de coeur nel segno della natura e dell’arte. Come spesso accade in questo Paese, artefice di tutto è una donna, Elma Ross. Nata a Tarmatave da una famiglia malgascio-cinese, si trasferisce nel ’72 a Parigi per proseguire gli studi. Nell’83 è a Londra e poi a Milano. Qui apre nel tempo ben tre ristoranti di successo, tra i quali lo storico St. Michel, primo creps-restaurant italiano. Nel ‘92 torna in Madagascar, nel momento in cui il Paese comincia ad aprirsi al turismo, per creare il Nosy Be Hotel Un'altra isola da non mancare è Nosy Komba, montagna verde che si erge dal mare... In questo luogo, incontaminato e lontano, una signora parigina - Maryse Zohar - ha realizzato un sogno: il Tsara Komba Lodge. Piccolo resort sospeso sul mare, intimo e per pochi. Negli al-
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loggi e nell’area-club, raffinati dettagli. Mobili, oggetti e tessuti di artigianato locale scelti con grande cura. Qui il silenzio e la quiete su tutto. Il personale del lodge - guidato da A. Sophie Lecorre - vive nel vicino villaggio di Antrema, nome che in lingua malgascia significa bamboo. Grazie al contributo del Tsara Komba, le vecchie capanne sono state pian piano rinnovate, dotate dei servizi essenziali e di pannelli fotovoltaici. Ad Anjanojano, sulla costa nordovest di Grand-Terre, si apre una lunga spiaggia solitaria - Baobab plage - tra il mare e la foresta vergine. È qui che sorge l’Eden lodge, resort inaspettato, lontano da tutto. Sulla sabbia bianca sono disseminati otto bungalows, leggeri, ispirati all’habitat tradizionale del deserto: le tende dei tuareg, gli uomini bleu nomadi del Sahara. Le pareti, il soffitto, l’arredo... ogni elemento è vestito di ècru, il colore del gros-coton tipico dell’Africa. L’Eden lodge è il primo hotel del Madagascar riconosciuto “Green Globe” per l’alto sviluppo sostenibile e per funzionare unicamente ad energia solare. Ad accogliere i rari ospiti c’è madame Frédérique Glainereau. Molto più a sud ma sulla stessa costa, quella occidentale rivolta verso l’Africa, si scopre il Menabe, regione selvaggia, arida, ricca di contrasti. La città più importante e vivace è Morondava con le sue strade sabbiose, le case di legno, i colori del mercato e la lunga spiaggia di Nosy Kely. Qui, dove l’oceano gioca a nascondersi tra dune e palmeti, sorge il Palissandre Resort. Ancora un esempio di come possano piacevolmente fondersi creatività contemporanea e tradizione malgascia. Elementi di tendenza e materiali naturali del luogo (pietra di granito, legno di palissandro, coperture di fibre). L’accoglienza è sorridente e di alta qualità, affi-
data all’equipe di Mr. Alistair Turner. Oggi a Belo sur mer è festa grande. Entrano in acqua due nuove boutres, le grandi imbarcazioni di legno che affrontano ogni giorno le onde del mare aperto. Belo è un villaggio di pescatori Vezo, nomadi del mare, che si spostano seguendo il volgere delle stagioni, le migliori condizioni del clima e delle correnti. Arrivare fin qui non è affatto facile. Da Morondava - ancora verso sud - sono appena
Nosy Komba
80 Km. Ma non c’è strada, solo piste che attraversano una regione impervia. In ogni caso la ricompensa è il bout du monde. L’Ecolodge du Menabe è la piccola, semplice struttura che accoglie i viaggiatori giunti fin qui. Si vive nella tradizionale capanna di legno e di foglie, circondata da un giardino ombroso, nella quiete del “dolce far niente”, davanti al mare e alle lingue di sabbia candida che appaiono e scompaiono al ritmo delle maree. E in compagnia dei patrons Brigitte e Jean Louis, delle loro attenzioni e della loro impagabile gentilezza. Per le info: Office National du Tourisme de Madagascar, Maison de Tourisme www.madagascar-tourisme.com ■
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HOTELLERIE IL NUOVO GIOIELLO SUN RESORTS
A cura della redazione
LONG BEACH
A LONG WAY FROM ORDINARY... Dal giorno della sua inaugurazione, nell’Aprile 2011, Long Beach ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dell’hotellerie mauriziana. Il nuovo urban beach resort - tropicale e, allo stesso tempo, contemporaneo - grazie ai contrasti stilistici che lo caratterizzano, si distingue per la sua unicità dalle altre strutture presenti sull’incantevole isola di Mauritius
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Long Beach, l’esclusivo hotel della catena Sun Resorts situato sulla penisola di Belle Mare, sulla costa est di Mauritius, si distingue per la sua unicità ed eleganza. Il nuovo urban beach resort - tropicale e, allo stesso tempo, contemporaneo - si differenzia per i contrasti e il riuscito connubio di stili apparentemente eterogenei che lo caratterizzano. Infatti, Long Beach propone il meglio di due modi di vivere il tempo: l’effervescente brusio della città unito alla freschezza e alla semplicità della vita da spiaggia. Un’immagine che emerge chiaramente dall’equilibrio tra la forza della creatività urbana e il mormorio rilassato e naturale offerto dal panorama, dalla spiaggia e dall’oceano che circondano il resort. L’architettura, il design e l’incantevole posizione di Long Beach fanno sì che si distingua dalle altre strutture presenti sull’isola di Mauritius. Long Beach, con le sue 255 camere, tutte vista mare, è un hotel contemporaneo di categoria 5 stelle pensato per accogliere una clientela di ospiti attivi che apprezzano la cultura e lo stile. Allo stesso tempo, è un resort “family-friendly” che propone spaziose camere abbinate ad una serie di servizi ed attività dedicate a soddisfare le esigenze di chi viaggia con bambini.
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HOTELLERIE IL NUOVO GIOIELLO SUN RESORTS
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Con Long Beach il concetto di spazio è stato rielaborato e sublimato. La proprietà sorge su un’area eccezionalmente estesa e il team di architetti e progettisti che ha lavorato alla realizzazione di questo innovativo resort ha voluto trasmettere la sensazione di ‘vivere e respirare’ gli spazi. Long Beach è circondato dalla più lunga e ampia spiaggia dell’isola di Mauritius, per un totale di 700 metri di lunghezza e 300 metri di larghezza. La laguna adiacente, popolata da una costellazione di rare formazioni coralline e da una fauna sottomarina di rara bellezza, è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di snorkelling e sport acquatici. L’architettura che caratterizza Long Beach coniuga interpretazioni tropicali e stile cittadino contemporaneo addolcendoli grazie a forme
di sviluppo alberghiero a Mauritius e nell’intera regione dell’Oceano Indiano. Un inedito concept che colpisce immediatamente il visitatore e lo sorprende grazie ai 109mq di spiaggia a disposizione di ogni singola unità abitativa. Le 255 camere sono state realizzate seguendo tre ‘livelli crescenti’ e sono state sapientemente studiate per garantire la massima privacy e permettere alla clientela di godere di una spettacolare vista sull’oceano. Anche le camere posizionate nella parte posteriore delle strutture abitative assicurano lo sguardo sulla meravigliosa laguna di Belle Mare. Osservare il sorgere della luna piena sul mare luccicante è un'esperienza indimenticabile. Le camere richiamano i motivi architettonici del resort e sono state pensate per donare il massimo del confort a clienti indi-
naturali, dettagli di artigianato locale e materiali indigeni. I giardini, arricchiti da oltre mezzo milione di piante suddivise in 26 diverse specie endemiche, rappresentano un ulteriore elemento di unione fra la natura circostante e l’architettura della struttura. In linea con la sostenibilità ambientale che da sempre caratterizza le strutture Sun Resorts, Long Beach fornisce servizi di elevato standard qualitativo impegnandosi a ridurre il loro impatto sull’ambiente. Il design contemporaneo ed elegante di Long Beach si combina perfettamente con lo stile degli spazi interni ed esterni. Il resort mostra quindi una visione completamente nuova
viduali, coppie e famiglie che soggiornano a Long Beach. Spaziosi letti kingsize e arredamenti contemporanei si armonizzano con le morbide tonalità del verde mela, rosso corallo, bianco e grigio cenere che caratterizzano i complementi d’arredo. Tutti i bagni sono ampi con vasca e doccia separate. Le camere di Long Beach coccolano e si adattano ad ogni tipologia di clientela grazie alla loro vasta gamma di facilities, pensate per soddisfare ogni esigenza e ri-
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chiesta: TV 42’’ LCD a schermo piatto con ricezione di canali satellitari di sport e notizie internazionali, in aggiunta a una ampia scelta di programmi per ragazzi, in inglese, francese, tedesco e italiano. Tra i servizi inclusi: linee telefoniche dirette, accesso Internet Wi-Fi gratuito, iPod station, orologi digitali, radio, asciugacapelli, aria condizionata a controllo individuale, cassaforte elettronica e prese di corrente con adattatore per le diverse tipologie di spine. Ogni camera è fornita di minibar, macchina del caffé e tutto l’occorrente per prepararsi un’ottima tazza di té o tisana. A Long Beach è possibile poi indugiare su un ampio ventaglio di piaceri enogastronomici attraverso esperienze culinarie irripetibili: dalla cucina asiatica ai pranzi sulla spiaggia, dalla
URBAN RESORT Long Beach è un elegante e confortevole angolo di paradiso che incontra le aspirazioni del cliente trendy e sofisticato grazie alla sua eccezionale spiaggia, alla miscela unica di architettura moderna e tropicale e alla frizzante atmosfera che vi si respira
show cuisine più sofisticata e spettacolare alla genuinità delle specialità italiane. Il resort offre quattro ristoranti, situati nell’area della Piazza, che permettono di pranzare e cenare sia al loro interno sia all’esterno, a cui si aggiunge un beach restaurant a pochi metri dalla riva. Quattro dei cinque ristoranti sono compresi nella formula della mezza pensione. Ancora una volta, il concept del ‘respirare gli spazi’ contagia la clientela grazie a luoghi ed atmosfere accoglienti in cui gustare le eccellenti
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HOTELLERIE IL NUOVO GIOIELLO SUN RESORTS
proposte culinarie di Long Beach. L’altezza del soffitto del ristorante italiano, le intime nicchie del ristorante principale, la piccola foresta in stile Zen realizzata fra la Piazza e il ristorante cinese Chopsticks, la possibilità di cenare con i piedi nella sabbia al Tides: ogni dettaglio è stato studiato per rendere ogni ristorante uno spazio unico, prezioso e dedicato all’esaltazione dei sapori. La Piazza è così il punto nevralgico e di ‘smistamento’ del resort.
ARCHITETTURA ECOLOGICA Alla base del progetto di Keith Mehner vi è l’idea che tutti i materiali utilizzati per la costruzione di Long Beach interagiscano per donare al resort la sua singolarità. Un piccolo esempio è l’utilizzo del legno Balau, presente in ogni angolo dell’hotel
Un luogo accogliente che incontra i gusti di tutti i clienti e indirizza il loro cammino, il loro viaggio, all’interno del resort.
SEA SPA Sea Spa è il centro benessere progettato per rappresentare al meglio la filosofia di Long Beach. La Spa è un’estensione dell'hotel e si trova in un'area che ospita un piccolo giardino di piante endemiche. Sea Spa sviluppa i suoi edifici termali intorno ad un laghetto naturale dal quale raggiungere l’Hammam e le sale dedicate ai servizi wellness. I trattamenti della Sea Spa sono stati sviluppati intorno al principio Thali ( sens, che deriva dalla cosmetologia marina di origine francese e dalla talassoterapia Thal'ion. La tecnica Thal'ion si basa sull’utilizzo di alghe provenienti dal Mer Iroise, nel nord-ovest della Francia.
Questa regione è considerata una delle più ricche di vita marina: è stata inclusa nella lista delle riserve dell'UNESCO nel 1988 e in seguito nominata primo parco marino francese nel 2007. Alla Sea Spa si trovano dodici sale per i trattamenti, di cui due doppie e una dotata di vasca da bagno. Il padiglione termale all'aperto è la cornice ideale per massaggi con vista sulla laguna. All’interno della struttura si trovano anche il Beauty Parlour - con parrucchiere, manicure e pedicure - una zona relax e un’area shopping.
SPORT E TEMPO LIBERO Long Beach soddisfa ogni gusto e richiesta, offrendo svariati passatempi, sport e attività, dalle più dinamiche alle più rilassanti. L'hotel è uno
INFO LONG BEACH ✑ Coastal Road, Belle Mare, Mauritius Info: +39 02 48205000 Email: info@longbeach.mu Web: www.longbeachmauritius.com
naggio, accro-branche per bambini e parete di arrampicata. La piscina principale riscaldata, che si estende su un’area di 1400m², e la piscina di acqua fredda di 343 m², sono circondate da suggestivi ponti e concedono esercizio e relax ai clienti di tutte le età. All’interno del Centro Sportivo, si trova una piscina semi-olimpionica dedicata ai nuotatori più energici. ■
dei più equipaggiati della regione, dotato di numerosi servizi e di attrezzature all’avanguardia. Nel centro sportivo, il vasto piano sul quale sorge la palestra offre 216m² di spazio in cui poter usufruire di una gamma completa di attrezzi Cardio multimediali, body building e pesi liberi. Il centro fitness è dotato dei più recenti macchinari Cybex e Powerplate. L'utilizzo delle attrezzature è gratuito. Servizio di personal trainer a pagamento. Yoga, stretching, step e aerobica indoor e outdoor giornalieri. Ulteriori facilities sono a disposizione della clientela di Long Beach: tre campi da tennis illuminati, (racchette a disposizione gratuitamente, palline a pagamento), campo polivalente, badminton, gioco delle bocce, frisbee, jogging, campo da calcetto a cinque, pallavolo, ping pong, tiro con l'arco, minigolf, percorso di patti-
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di Paolo Del Panta
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CENTURION PALACE. L’ECCELLENZA TARGATA SINA HOTELS Accesso diretto sul Canal Grande per una posizione unica a Venezia: il Centurion Palace è situato nell’opera ottocentesca anticamente conosciuta come Palazzo Genovese. Acquisito da Sina Fine Italian Hotels, il Palazzo è stato oggetto di un
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accurato restauro a cura dell’Architetto Luciano Parenti, di Venezia, per trasformarlo in albergo 5 stelle lusso
Palazzo storico con accesso diretto sul Canal Grande, stile contemporaneo impreziosito da un’impronta veneziana, restauro accurato per la trasformazione in albergo di lusso, vista su San Marco: queste le caratteristiche principali del Centurion Palace, il nuovo albergo veneziano, che rappresenta un regalo per i 50 anni del gruppo SINA Fi-
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ne Italian Hotels. Costruito negli ultimi anni del XIX secolo in stile neogotico, il Palazzo Genovese che ospita l’albergo, ben si adatta al contesto architettonico veneziano: la facciata sul Canal Grande, in cui dominano i tipici colori del rosso e bianco, è arricchita da numerose finestre; dall’altro lato, l’ingresso sul Campo di San Gregorio, con una facciata altrettanto elaborata, permette l’accesso al giardino suggestivo, caratterizzato da piante di bambù unite all’edera e da un pozzo centrale. Durante la ristrutturazione di Palazzo Genovese sono emerse prima le antiche vestigia del distrutto monastero di San Gregorio, poi approfondendo lo scavo sono stati ritrovati i resti di strutture lignee abitative del IX secolo e, alla base di una complessa colonna stratigrafica, infine, è ritornata alla luce una costruzione in pietra di VII secolo e, su questa, una rara moneta. All’interno, il connubio tra stile classico e con-
temporaneo, per una creazione unica ed originale dove il rapporto con l’acqua è predominante: il Centurion Palace richiama così l’idea della porta d’Oriente, con i suoi ambienti particolari, il design esclusivo, i materiali ricercati ed i colori suggestivi. La creatività ed il talento dell’Architetto Guido Ciompi, fiorentino, hanno reso possibile il connubio, in sintonia con quanto già realizzato al The Gray di Milano, ma con una impronta unica per Venezia. Dal Canal Grande è possibile scorgere i colori che si alternano in maniera simmetrica in tutto l’albergo: cioccolato, arancio, rosso e bianco per un gioco suggestivo, visibile attraverso le grandi finestre. Il pontile privato permette l’accesso dal Canal Grande alla hall, dove predomina un grande lampadario di cristalli a forma di gondola interamente realizzato a mano ed un tavolo particolare, pezzo unico creato ap-
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positamente: ogni elemento d’arredo è stato disegnato per il nuovo albergo, ogni dettaglio studiato, i numerosi pezzi unici sono stati realizzati con materiali ricercati e tessuti preziosi, i quadri e le fotografie alle pareti sono suggestivi. Tutto è stato pensato proprio per fare del Centurion Palace un luogo da ammirare e scoprire di volta in volta. Nei 3 piani superiori le 50 camere e suite, tutte diverse una dall’altra, caratterizzate da affacci suggestivi e colori intensi che si alternano creando combinazioni uniche: particolari gli arredi creati appositamente con l’utilizzo di tessuti diversi, dettagli come i camini e i soffitti a cassettoni, le scale in legno per le suite su due piani, le mansarde dalle quali ammirare Venezia come fosse un quadro, le finestre dalle forme diverse, i materiali ricercati
Per le riunioni il Centurion Palace offre sale adatte per piccoli eventi che possono essere organizzati anche all’aperto durante la bella stagione. Per il benessere una palestra all’ultimo piano completa i servizi dell’albergo. Una vera e propria cornice rende il bar un quadro da ammirare seduti sul divano ondulato mentre il colore bianco nelle sue diverse sfumature avvolge il ristorante Antinoo’s Lounge & Restaurant che diventa, così, un ambiente particolare e suggestivo dove potersi rilassare. Il menù, curato dallo Chef Massimo Livan, propone piatti creati con cura ed attenzione, seguendo la tradizione mediterranea, con particolare riferimento alla cucina veneta e basati sui prodotti freschi e di stagione. Per la grand carte, che cambia periodicamente e
SINA FINE ITALIAN HOTELS IL SIMBOLO DELL’OSPITALITÀ IN ITALIA
per i pavimenti, i bagni dove spicca la foglia d’oro con le pareti in resina create con una tecnica particolare. Affascinante la Suite Presidenziale, unica per le dimensioni, e gli arredi: due camere da letto composte da un grande salone e tipiche balconate, e uno spettacolo incredibile sul Canal Grande. L’arredamento in stile contemporaneo su disegno esclusivo crea l’ambiente ideale per un soggiorno speciale, con la possibilità di ospitare anche piccoli ricevimenti.
propone una ricca scelta di ricette uniche. Da segnalare piatti invitanti e suggestivi come: bambù di fagiolini con granchio aromatizzato allo zenzero e salsa liquirizia; risotto con anatra, mele granny smith e aneto fresco; crema di zucchine con fiocchi di caprino e gamberone in crosta d’erbette; carrè d’agnello con gru’di cacao e alzata di kiwi; millefoglie di vitello con crema di pere e scaglie di pecorino romano; rombo in crosta di mandorle con crema di zucca profumata alla vaniglia.
Presieduta da Bernabò Bocca e dalla sorella Matilde Salvo Bocca, Sina Fine Italian Hotels è stata fondata dal Conte Ernesto Bocca nel 1958. Oltre al Centurion ppartengono al Gruppo Sina: il Grand Hotel Villa Medici a Firenze, immerso in un giardino con piscina nel centro cittadino; l’Hotel Bernini Bristol, celebre per la sua terrazza ristorante con vista su Roma; Palazzo Sant’Angelo affacciato sul Canal Grande a Venezia; l’Hotel De la Ville, salotto della Milano che conta; il The Gray, un tocco di design rivolto al mondo della moda e dello spettacolo milanese; l’Hotel Brufani Palace, simbolo del lusso nel centro della Perugia medievale; il Palace Maria Luigia nel vero centro di Parma, rinomato per la sua cucina gourmet; l’Hotel Astor sul lungomare di Viareggio; ed il Relais Villa Matilde, splendida residenza del ‘700 alle porte di Torino. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito: www.sinahotels.com ■
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food&wine
di LAURA SAGGIO
COME TI PIAZZO UN TAROCCO “DOP” Il business della contraffazione alimentare è in netto aumento in tutto il mondo con pesanti conseguenze economiche. È allarme contraffazione per il settore agroalimentare made in Italy. Ogni anno il business del falso vale fino a 10 milioni di euro per ogni categoria del 'tarocco' alimentare. Colpiti maggiormente i prodotti tipici della nostra cucina mediterranea: vini, formaggi, olio extravergine
d'oliva, mozzarelle di bufala e tutte le produzioni artigianali. Un supermarket di prodotti contraffatti parallelo a quello 'ufficiale' che vanta un giro d'affari da grande industria monopolistica. La contraffazione dell'olio extra-vergine d'oliva, per esempio, vale 10 milioni di euro; 7 i milioni della falsificazione di 100 ettolitri di vino fatti passare per 'Valpolicella Ripasso' e 'Amarone'; e ancora quasi 3,5 milioni per 450.000 chilogrammi di olio extra-vergine 'deodorato' (in alcuni casi addirittura non commestibile); fino ai falsi dei marchi Dop e Igp, e finte
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etichette in cui si promette l'origine italiana sul concentrato di pomodoro. Tra tutti i prodotti tipici italiani il più falsificato è il Parmigiano Reggiano, seguito dal prosciutto di Parma e il San Daniele. Il commercio internazionale del bidone alimentare è un fenomeno che deve essere arginato, non solo per questioni legate alla scorretta competitività di mercato, ma anche per evitare che esso provochi serie ripercussioni sulla nostra sicurezza a tavola. Proprio a favore della tutela dei consumatori “Legambiente” e “Movimento a Difesa del Cittadino” hanno effettuato in Italia, nell'ultimo anno, oltre 430.000 tra controlli e operazioni, evitando così che arrivassero sulle nostre tavole 36 milioni di chilogrammi e più di 18 milioni di litri di prodotti contraffatti o in cattivo stato di conservazione. Ad accendere i riflettori sui rischi che corre la nostra cucina italiana, oltre al rapporto sulla sicurezza alimentare di Legambiente e del MDC, è stato anche l'intervento della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, con il punto sull'assalto dell'agropirateria nei mercati internazionali: "Il fenomeno dell'agropirateria sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. Ormai non c'è più da stupirsi nel ritrovare, anche attraverso Internet, il Prosciutto di
Parma, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano prodotti in Argentina, in Australia o, addirittura, in Cina". Un valido aiuto per questo commercio del falso alimentare arriva dunque anche dalla rete. Numerose le frodi on-line che sono state notificate negli ultimi anni e per le quali sembra difficile trovare azioni efficaci di opposizione, vista la non sorvegliata potenza e la velocità di contatti che il web è capace di creare. Tra le forme tipiche della contraffazione, la più nota è quella del cosiddetto “Italian sounding”: la pirateria agroalimentare internazionale che utilizza denominazioni geografiche, marchi, parole, immagini, slogan e ricette che richiamano al made in Italy per pubblicizzare e commercializzare prodotti che in realtà non hanno nulla a che fare con la rete nazionale.
Inutile sottolineare che il business della contraffazione alimentare ha effetti negativi sull'economia agroalimentare del made in Italy; infatti, secondo un rapporto della Federalimentare (marzo 2011) contraffazione e italian sounding riducono in maniera decisiva il fatturato dell'industria alimentare italiana, soprattutto dell'export, e valgono insieme circa 60 miliardi di euro: il valore è tre volte quello dell'export dell'industria alimentare. Per contrastare la voracità di questo business del falso alimentare e difendere il prestigio culinario del made in Italy servono certamente pene più severe e mirate, oltre a un'attuazione rigorosa delle norme condivise con l'UE, ancora troppo poco efficienti.
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ATTUALITÀ CUOCHI D’ITALIA
di Elisa Rodi
CHEF ITALIANI ALL’ESTERO
AMBASCIATORI DELLA CUCINA TRICOLORE Sono apprezzati in tutto il mondo, i loro nomi compaiono nelle liste dei migliori chef: i cuochi italiani sono ancora oggi tra i migliori rappresentanti dell’enogastronomia. I cinque continenti li acclamano e loro, gli chef made in Italy, lasciano l’Italia per diffondere il “verbo” della buona cucina
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Ci sono gli innovatori e i conservatori, i progressisti e i tradizionalisti. Differenti nelle metodologie, ma accomunati tutti da un unico spirito: quello italiano. Nonostante il mercato culinario sia oggi palcoscenico di un ricco melting pot, dove le cucine etniche avanzano a passo celere, quella italiana continua ancora ad essere rappresentante della buona cucina. Va da sé che, mentre i sapori italiani fanno gola ai degustatori di mezzo mondo, in egual misura a ricevere fragorosi applausi sono anche gli chef, italiani dop naturalmente. La popolarità dei cuochi d’Italia è tale che i migliori sono riconosciuti in ogni dove e richiesti da ogni mercato internazionale; il cuoco italiano mantiene il suo prestigio e tiene alta la bandiera di un paese che, almeno in questo, ha sempre occupato i posti più alti del podio. Il nome di Massimo Bottura rientra a pieno titolo nella lista degli chef italiani maggiormente apprezzati in tutto il mondo: i suoi piatti, serviti all’Osteria Francescana di Modena, ristorante riconosciuto come il quarto migliore al mondo, allietano i migliori palati. Non da meno sono Davide Scabin (del ristorante piemontese Combal Zero), Massimiliano Alajmo del padovano Le Calandre e Carlo Cracco (chef dell’omonimo ristorante milanese), inseriti meritatamente nella classifica dei migliori chef.
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Cuochi d’Italia, quelli citati, che in Italia continuano a lavorare: sebbene siano chef che il mondo l’hanno percorso in lungo e in largo, nella terra d’origine ritornano sempre. Ma l’Italia degli chef non si esaurisce nello stivale: i cuochi italiani hanno infatti iniziato ad oltrepassare i nostri confini per approdare nelle più disparate terre e diffondere la parabola della cucina italiana. Per esportare la cultura enogastronomica made in Italy, non esiste infatti
Massimo Bottura
Osteria Francescana
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ATTUALITÀ CUOCHI D’ITALIA
Combal Zero
miglior modo che affidarla a coloro che la creano, arricchiscono e colorano con gli ingredienti tipicamente italiani. Quello dei cuochi italiani all’estero si presenta infatti come un vero e proprio fenomeno, che nell’ultimo decennio ha conosciuto il suo momento più alto, tanto da riunirsi addirittura in un gruppo di chef che, compresa l’importanza di ideare una rete comunicativa, hanno dato vita al movimento GVCI (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani): un originale gruppo che inizialmente contava poco meno di 50 adesioni, ma che oggi ne rappresenta 1.600, tutti italiani ma tutti residenti all’estero e operanti nei ristoranti più quotati nel mondo. Un’idea semplice ma efficace, punto di incontro tra i rappresentanti della nostra cucina, nonché diffusori della stessa, arricchita anche dall’organizzazione di manifestazioni ormai reputate a buon ragione tra le più autorevoli, vedi l’Italian Cuisine and Wines World Summit, il più importante congresso di
Davide Scabin
cucina italiana all’estero che si svolge ogni anno ad Hong Kong, organizzato da Rosario Scarpato e promosso dai 16 migliori ristoranti della città asiatica. Nell’ultima edizione a guidare il drappello sono stati i tristellati Michelin u
Le Calandre
Massimiliano Alajmo
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ATTUALITÀ CUOCHI D’ITALIA
Salumeria Rosi
Cesare Casella
Chicco e Roberto Cerea (Da Vittorio - Brusaporto, Bergamo), le due stelle Marco Sacco (Piccolo Lago, Verbania), Corrado Fasolato (Met, Venezia), Nicola Portinari (La Peca, Lonigo VI) e Gaetano Trovato (Arnolfo, Colle Val d’Elsa) e poi i talenti delle Stelle del Piemonte, i cuochi di Chic e quelli che lavorano all’estero con Mario Caramella (Forlino, Singapore), Presidente del Forum GVCI e, con oltre 30 anni di esperienza culinaria, è riconosciuto come un precursore della cucina italiana di qualità in Asia. Che in fatto di cucina l’Italia sia ben rappresentata all’estero non ci sono dubbi. Un bouquet di professionisti si dipana in tutti i continenti, lasciando soddisfatte le diverse nazionalità che beneficiano dei loro piatti, vibranti di tradizione italiana. Girando il mappamondo, basta puntare il dito su New York per ritrovare eccellenti rappresentanti della categoria. Gli americani conoscono bene il nome di Cesare Casella: chef pluripremiato e autorità culinaria italiana che, nella Salumeria Rosi, ha creato un menu di piatti italiani in stile trattoria per il ristorante e un menu speciale di cibi per il banco salumi. Casella è un professore della cucina, non a caso è anche il preside dell'Italian Culinary Academy presso l'International Cu-
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linary Center. Non da meno è il coetaneo Mario Batali, chef italoamericano, star di innumerevoli programmi Tv ("Iron Chef"; "Spain, on the road again", viaggio gastronomico con Gwyneth Paltrow). Celebrità della cucina, così come Donato De Santis, che entra a pieno titolo nello star system culinario. De Santis è infatti il cuoco italiano più conosciuto in Sud America, grazie soprattutto alle sue fortunate serie sul canale satellitare El Gourmet. Il suo curriculum fa decisamente leccare i baffi: l’Italia la sua prima e scontata tappa (in primis l’Antica Osteria del Teatro di Piacenza) e poi gli Usa, dove ha lavorato in ristoranti di eccellente livello come “Primi” (Los Angeles), “Valentino” (Santa Mónica) e “Bice” (Chicago), per poi diventare il cuoco personale di Gianni Versace. Dopo di allora, e dopo la morte dello stilista, si è trasferito a Buenos Aires: ristoranti, libri e trasmissioni ne hanno fatto uno degli chef più popolari. Ma basta nominare anche Domenico Crolla perché la cucina italiana venga riempita di applausi. Crolla, titolare della pizzeria Bella Napoli a Glasgow in Scozia, è esponente di quella che viene definita Pizza Couture: famoso per la creazione di pizze dedicate, ha realizzato la Pizza Royale 007 venduta per beneficenza a tremila euro, lanciando una moda che sta già spopolando nella metropoli asiatica. E poi Paolo Monti, Executive Chef nel Gaia Restau-
Mario Batali
Donato De Santis
rant, rappresentante esemplare della cucina italiana a Hong Kong; Pietro Rongoni, il cui ristorante Aromi Italiani, a poche centinaia di metri dal Cremlino, ha fatto innamorare l’intera Mosca; Giulio Vierci, Chef Patron, proprietario del rinomato ristorante “Il Genovese” di Sapporo, in Giappone. In ogni angolo del mondo la cucina italiana fa aleggiare i suoi odori, merito di artisti che hanno scelto l’estero per diffondere il buon nome della cucina nostrana. Una sorta di fuga dei cervelli dei fornelli che, solo in questo caso, non si presenta come una piaga e una sconfitta tutta italiana. Forse. ■
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ATTUALITÀ IL MERCATO DELLO CHAMPAGNE
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champagne:_mastro Progress 23/11/11 12.10 Pagina 2
ATTUALITÀ IL MERCATO DELLO CHAMPAGNE
di Elisa Rodi
CHAMPAGNE VS PROSECCO
UNA SFIDA ALL’ULTIMA BOLLICINA Il mercato delle bollicine è quello più dinamico nel mondo del vino, ricco di sfide altalenanti tra le più prestigiose bottiglie. Lo champagne, reduce da annate fortunate caratterizzate da pochi picchi in negativo, rischia il sorpasso: dietro l’angolo il prosecco
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Se c’è una parola che è stata maggiormente pronunciata nel corso del 2011, questa è di sicuro la parola “crisi”. Tutti i settori di ogni dove hanno conosciuto lo spauracchio di tale parola e al solo suono hanno cercato di correre ai ripari. A restare leggermente lontano - ma giusto un tantino - dalla minaccia incombente della crisi economica, fino al 2010, pare sia stato il mercato dello champagne. Le bollicine sembrava continuassero a scorrere incessantemente e a riversarsi nei bicchieri dei più raffinati degustatori. Nel 2010, ad esempio, l'Italia ha importato poco meno di 7,2 milioni di bottiglie di champagne (+3,9% sul 2009), su un totale produttivo di 319 milioni di bottiglie, corrispondente a 4 miliardi di euro. Un dato che ha portato l’Italia a rappresentare il sesto paese al mondo per consumi. Dato curioso è che i gusti degli italiani “si distinguono nel panorama mondiale del consumo di champagne per la particolare doman- u
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ATTUALITÀ IL MERCATO DELLO CHAMPAGNE
licine sono ovviamente Francia, Italia e Spagna, anche se la Francia non è più il primo produttore al mondo, sebbene resta il primo paese al mondo per fatturato, giro d’affari e valore aggiunto per le bollicine. In realtà c’è una preoccupazione che tende a smentire simili pronostici: il rialzo del prezzo dell’uva della vendemmia 2011. I prezzi maggiori significano che il prezzo di vendita per le più importanti marche è obbligatoriamente destinato a salire. Ci si attende un incremento di almeno il 3%, subito dopo la vendemmia e aumenti più consistenti per le uve dei grand cru, fino al 4.5%. In simili condizioni la naturale conseguenza è che i consumatori potrebbero rifiutare di pagare così tanto e rivolgersi al segmento del Prosecco Italiano di qualità. Non a caso gli esperti confermano che il 2012 sarà l’anno del sorpasso del prosecco spumante sullo champagne per numero di botti-
BRINDISI ITALIANI Gli italiani si confermano consumatori molto legati ai grandi marchi
da di bottiglie di pregio”. I millesimati, ovvero i vini ottenuti da uve di una sola vendemmia, rappresentano da soli il 7% delle importazioni. Le cuvée speciali, le quali costituiscono il top di gamma di ogni produttore, detengono il 5% del mercato italiano. E infine gli champagne rosé continuano la loro crescita sostenuta attestandosi nel 2010 al 6% del mercato. Gli italiani si confermano consumatori molto legati ai grandi marchi: ammonta all’85% la quota di mercato detenuta dalle Maison, i vignerons e le cooperative detengono invece rispettivamente il 9% e il 6% del mercato. Tali dati sono emersi all'ultima Giornata Champagne 2011 organizzata dal Centro Informazioni Champagne lo scorso 4 ottobre e dove erano presenti 54 marchi che hanno messo in degustazione oltre 160 etichette. Il mercato delle bollicine si è pre-
sentato alquanto dinamico e, secondo queste fonti, il mercato dovrebbe crescere del 5,6% nel periodo tra il 2010 ed il 2014 fino a raggiungere i 2.5 miliardi di bottiglie. I Paesi leader delle bol-
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IL MERCATO DOVREBBE CRESCERE DEL 5,6% NEL PERIODO TRA IL 2010 ED IL 2014 FINO A RAGGIUNGERE I 2.5 MILIARDI DI BOTTIGLIE. I PAESI LEADER DELLE BOLLICINE SONO OVVIAMENTE FRANCIA, ITALIA E SPAGNA, ANCHE SE LA FRANCIA NON È PIÙ IL PRIMO PRODUTTORE AL MONDO
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glie vendute in tutto il mondo. Nel giro di tre anni avverrà il sorpasso produttivo con circa 420 milioni di bottiglie prodotte contro i 400 milioni dei rivali francesi: questo è quanto stima l’Ovse.org, il sito dell'Osservatorio economico vini spumanti effervescenti, che prevede nel 2014-2015 una produzione di Prosecco Doc di 350 milioni sui 18mila ettari di terreno tra Veneto e Friuli, cui si assommano i 70 milioni di bottiglie
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ATTUALITÀ IL MERCATO DELLO CHAMPAGNE
Docg (di cui 1,3 milioni dell'esclusivo Cartizze) che vengono dai 6.100 ettari della zona classica e storica di Conegliano Valdobbiadene (Tv), perla del territorio dell'Altamarca Trevigiana. È bene precisare che si tratta di un confronto solo di tipo quantitativo, basato cioè sul numero di bottiglie prodotte. “Per il prosecco sottolinea il direttore dell'Ovse, Giampietro Comolli - il dato “produzione” è sempre molto vicino al dato consumo, ci può essere un 5% di differenza in più in termini di produzione considerate le scorte a tempi brevi per il consumo diretto (1-2 mesi). Altro discorso per lo champagne, con una scorta in giacenza che attualmente è superiore a 1,2 miliardi di bottiglie! Perciò i francesi devono stare molto attenti a non produrre di più di quello che sono in grado di vendere, recuperando invece dalle giacenze”. A quanto pare il mercato dello champagne conoscerà nel 2012 il suono della parola crisi, colpa - o merito - dei suoi costi di qualità. Il prosecco si prepara al sorpasso, in una corsa in cui è tutto questione di bollicine. ■
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FOOOD&WINE I VINI DELL'ETNA
A cura della Redazione
MURGO
TUTTA LA FORZA DELL’ETNA... IN UNA BOTTIGLIA Una produzione d'eccellenza, una terra ricca di fascino, di profumi e sapori. Alle pendici dell'Etna nascono vini dal carattere forte e deciso, sono i vini del Murgo, prodotti nell'affascinante Tenuta San Michele
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La Tenuta San Michele si trova sul versante orientale dell’Etna, a circa 500 metri d'altezza, proprio lungo una delle principali vie di accesso al cratere. La vetta dell’Etna ed il mare Jonio dominano il paesaggio dal quale si possono vedere all’orizzonte Taormina e nelle giornate più chiare addirittura la costa della Calabria. Questa villa siciliana viene da anni gestita dal Barone Scammacca e dai suoi figli, che hanno tramandato una tradizione familiare e prodotto vini di grande pregio e qualità. La terra in cui nascono è composta da sabbie di origine vulcanica che conferiscono ai vini una particolare mineralità e sapidità. Le forti escursioni termiche rallentano la maturazione delle uve che raggiungono la maturazione in maniera molto graduale e senza stress fisiologici. Per questo, i vini sono dotati di bouquets fini, complessi, ele-
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ganti e molto legati a questo particolare ed unico terroir. Il vigneto è disposto in un unico corpo in grandi terrazze situate di fronte al centro aziendale ed alle cantine. 25 ettari di vigneti che da più di 40 anni coltivano uve delle varietà tipiche dell’Etna: nerello mascalese, nerello cappuccio, caricante e catarratto, anche se non mancano, nelle produzioni più recenti, pregiati Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Strumenti all'avanguardia si coniugano perfettamente con produzioni e cantine che risalgono alla fine dell'ottocento per lavorare e conservare l'uva pregiata raccolta in queste terre. Il collegamento tra i vini ed il terroir è il primo e più importante obiettivo della produzione dei vini del Murgo. Produrre vini non riproducibili allo stesso modo è forse uno dei maggiori elementi di fascino di questa attività, specialmente in
un’epoca dove è forte la tendenza a globalizzare e massificare ogni tipo di prodotto. Le caratteristiche uniche dell’Etna aiutano in questo obiettivo come pure il suo elevato potere in termini di comunicazione. L’innovazione e la ricerca di nuove esperienze produttive sono alla base della filosofia di questa azienda familiare, perché il vino è anche espressione artistica ed occorre saper
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FOOOD&WINE I VINI DELL'ETNA
esprimere creatività, esplorando le infinite potenzialità esistenti e coniugando, dove è possibile, gli elementi positivi della tradizione. La piacevolezza del bere è il simbolo del successo dell'Azienda che, per questo motivo, da molti anni commercializza con successo i propri vini in Italia ed in molti paesi del mondo.
Questo vino è strettamente legato alla tradizione ed al terroir del territorio dell’Etna. Le tecniche enologiche impiegate esaltano le caratteristiche varietali dei vitigni impiegati. La sua personalità, l’eleganza e la complessità sensoriale sono strettamente legate al particolare terroir. Il gusto molto minerale ricorda la lava e le sabbie vulcaniche. Questo vino è stato imbottigliato per la prima volta nel 1982 e continua ad essere ancora adesso il prodotto più importante per Murgo.
Le particolari condizioni dei terreni e del microclima dell’Etna influenzano considerevolmente le sue caratteristiche sensoriali. La maggiore acidità delle uve Caricante viene bilanciata dall’unione con il Catarratto, apportando nello stesso tempo una notevole complessità sensoriale. La particolare finezza del bouquet e la mineralità derivano dal particolare terroir dell’Etna. È un vino ideale in abbinamento a pietanze delicate nelle quali sposare la sua spiccata mineralità.
Questo vino ha un particolare legame con le tradizioni del territorio dell’Etna dove era consuetudine diffusa effetuare macerazioni molto brevi (2 giorni) al fine di produrre vini fruttati e di prona beva, molto apprezzati nella zona. Le techniche di produzione impiegate esaltano le caratteristiche aromatiche dei vitigni impie-
gati. È un vino rosato di buona intensità colorante con moderata tannicità che trova abbinamenti perfetti anche su pietanze a base di pesce e su piatti a base di pomodoro fresco.
La tecnica di produzione si ispira a quella impiegata con le uve Pinot Noir in Champagne. Per questo vino vengono impiegate particolari selezioni di Nerello Mascalese a grappolo grosso e serrato, raccolte prima della completa maturazione che consentono di ottenere un’alta resa in bianco. La nostra Azienda ha scoperto le potenzialità che ha il Nerello Mascalese per la spumantizzazione fin alla fine degli anni 80 ed è stata la prima ad effettuare la produzione di questi vini nel territorio dell’Etna. La notevole struttura deriva dalle uve impiegate e dal lungo affinamento sui lieviti e viene esaltata dalla mineralità propria dei terreni di provenienza delle uve. E un vino ideale per momenti conviviali ed in abbinamento con aperitivi, primi piatti leggeri e frutti di mare.
Dalla vinaccia macerata delle uve Nerello Mascalese otteniamo una grappa elegante e complessa nella quale ritrovare le caratteristiche aromatiche di questo tipico vitigno etneo. La cura maniacale della perfezione è sempre stata l’obiettivo di Giovanni La Fauci della Distilleria Giovi di Valdina (ME) il quale cura personalmente tutte le fasi della produzione. Sorprende favorevolmente la finezza degli aromi che ricordano la vinaccia appena svinata, al termine della macerazione. La parte aromatica legata ai vinaccioli è dosata in maniera molto equilibrata. La grande morbidezza e l’assenza di asperità è una ulteriore conferma delle grandi capacità di questo pioniere della distillazione di qualità in Sicilia. ■
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red Terminum:_mastro Progress 23/11/11 12.21 Pagina 1
VINI L'ECCELLENZA DELLA CANTINA TRAMIN
GEWÜRZTRAMINER TERMINUM E STOLLEN A cura della Redazione
AROMI E TRADIZIONE ALTOATESINA ALLA CANTINA TRAMIN Il più premiato e aromatico tra i vini da dessert altoatesini durante l’Avvento sarà in vendita associato
a
al dolce Stollen per donare al Natale una pregiata sinfonia di intense note aromatiche
Anche quest’anno il Natale lascia sposare la tradizione dolciaria mitteleuropea con gli aromi più preziosi della Cantina Tramin. Stollen e Gewürztraminer Terminum in vendemmia tardiva saranno una combinazione suggestiva e rara per vivere l’Avvento tra i toni speziati e le sottili note aromatiche di un Gewürztraminer raccolto in vendemmia tardiva unito ai profumi di frutta candita, mandorle e burro del delizioso Stollen. Quello presentato da Cantina Tramin è un prodotto artigianale, senza conservanti, realizzato dal pasticcere Tobias Bonatti del “Cafe
Herbert” di Egna. Durante il prossimo dicembre presso il punto vendita nella splendida sede architettonica di Termeno della Cantina Tramin, sarà proposta la degustazione e l’acquisto di una selezione di profumatissimo Gewürztraminer Terminum 2009 vendemmia tardiva abbinato al dolce tradizionale Stollen,
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lo spunto ideale per un’idea regalo natalizia ispirata ai profumi del territorio altoatesino. La Cantina, che ha raccolto in questi anni i maggiori successi per il vitigno aromatico Gewürztraminer, sarà aperta al pubblico nel mese di dicembre da lunedì a venerdì, ore 9-18, sabato ore 9-17. Il giorno 8 dicembre, orario 9-17.
CANTINA TRAMIN ✑ Strada del Vino 144 Termeno (BZ) Tel 0471 096633 info@cantinatramin.it www.cantinatramin.it
IL GEWÜRZTRAMINER TERMINUM Il Terminum è un vero gioiello della Cantina Tramin, frutto dalla vendemmia tardiva e muffata del Gewürztraminer. Nell’annata 2009 vi è stato un ottimo sviluppo della putredine nobile, che ha permesso di creare un grande vino da dessert. La vendemmia 2009, eseguita a metà dicembre, ha reso 19 hl per ettaro. Fermentazione e maturazione sono avvenute in barrique di rovere francese. Dai riflessi dorati spuntano subito profumi di frutta candita che poi lasciano campo a toni mielati e a spezie finissime, profumi di fior di rose e di cannella, per arrivare a note balsamiche ed eteree di particolare finezza e persistenza. Il Terminum è un eccellente accompagnatore di dolci, frutta secca, formaggi erborinati o stagionati e fegato grasso. Sono numerosi i premi ricevuti per questo vino: nel 2001 miglior vino dolce italiano per Vini d’Italia-Gambero Rosso, a seguire so-
no stati numerosi i Tre Bicchieri di Gambero Rosso, così come i Cinque Grappoli della A.I.S., e i 94 punti assegnati da Wine Advocate-Robert Parker per l’annata 2008. Grazie al clima dolomitico e alla conformazione dei terreni, i vigneti di Gewürztraminer della Cantina Tramin regalano vini estremamente ricchi di tessitura setosa e minerale, equilibrati ed eleganti, con una vibrante intensità olfattiva che vira dall’aroma di Moscato, ai petali di rose, alle spezie e ai frutti orientali come il litchi in un crescendo di suggestioni che evolvono attraverso gli anni di produzione e affinamento. I migliori vigneti consacrati a questo vitigno si trovano nelle microzone di Söll (Sella) e Rungg (Ronchi), dove il vino diventa ricco e morbido, grazie all’apporto minerale, e i profumi dei grappoli sono salvaguardati dalle condizioni climatiche fresche e alpine. ■
motor show vaccaro:_mastro Progress 23/11/11 12.14 Pagina 1
di Paolo Vaccaro
DAL 3 ALL’11 DICEMBRE A BOLOGNA FIERE
MOTOR SHOW 2011: A BOLOGNA IL SALONE INTERNAZIONALE DELL’AUTO Conferme e ritorni al Salone italiano: dalla Fiat a Mazda e Honda. Una grande kermesse italiana che propone le
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ultime novità del mercato. 14 padiglioni per un grande show dedicato alle quattro ruote
Il Salone Internazionale dell’Automobile è divenuto un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati delle quattro ruote, che hanno l’opportunità di toccare con mano quello che propone di nuovo e innovativo il mercato, accanto a ospiti celebri e campioni dell’automobilismo. Il 36° Motor Show di Bologna avrà luogo a Bologna Fiere dal 3 all’11 Dicembre e si conferma l’unica vetrina italiana per tutte le novità di mercato, che si annuncia nella seconda metà dell’anno molto ricco di nuovi modelli. Saranno 14 i padiglioni occupati dall’area espositiva e 11 le aree esterne a disposizione delle aziende per svolgere, in esclusiva o in alternanza, test drive delle rispettive
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gamme. Nella passata edizione i test drive complessivi sono stati circa 36.000. La Mobil 1 Arena, inoltre, ospiterà come di consueto tutto il meglio del motorsport internazionale, come il Ferrari F1 pit stop, il Memorial Bettega, il GT Challenge e le esibizioni di drifting e freestyle. Inoltre, la manifestazione conferma ancora una volta il suo impegno nell’affrontare e proporre al grande pubblico i temi di maggiore attualità per il settore. Dopo il debutto nell’edizione 2010, infatti, sarà anche quest’anno Electric City powered by Enel l’iniziativa dedicata al mondo della mobilità elettrica, uno dei focus di maggiore richiamo dell’evento. Un altro valore aggiunto sarà rappresentato
dalla pista indoor, appositamente costruita all’interno del padiglione 30, in cui il pubblico del Motor Show avrà la possibilità di effettuare test drive di tutte le ultime novità sul mercato delle auto elettriche. Nel 2010 sono stati 5.588 i test drive effettuati in undici giorni di manifestazione solo per quanto riguarda il prodotto elettrico. Electric City powered by Enel sarà anche un’occasione per approfondire le novità tecnologiche del settore mediante alcuni workshop dedicati, come l’evoluzione del progetto di mobilità sostenibile di Enel "e-Mobility Italy". L’iniziativa ha catalizzato su di sé un forte interesse da parte delle istituzioni: anche per il 2011 ha confermato la propria par-
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 MOTOR SHOW
tecipazione il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare presente con un proprio spazio espositivo. Protagoniste del Salone saranno come sempre le Case automobilistiche, con le vetture che stanno già “scaldando i motori”. Tra i padiglioni di Bologna Fiere, tante conferme e graditi ritorni. Il Salone vedrà la presenza di quasi tutte le Case automobilistiche del mondo. Saranno 26 in totale quelle presenti a Bologna. L'edizione di quest'anno si annuncia ricca nonostante la crisi economica e la concomitanza con il Salone di Tokyo. Oltre al ritorno di Honda e Mazda, tante sono state le conferme riguardo alla presenza: il gruppo Fiat allestirà un intero padiglione per tutti i marchi, Abarth, Alfa Romeo, Ferrari, Fiat, Jeep, Lancia e Maserati. Fiat è presente anche con Autonomy, il programma di mobilità della Casa torinese per persone diversamente abili. Mentre si è deciso di posticipare il debutto della Fiat Qubo Trekking, a tenere alta la bandiera tricolore sarà la Fiat Punto model year 2012, che ha beneficiato di un sensibile aggiornamento estetico e tecnico. Sotto il cofano, debuttano il motore bicilindrico TwinAir Turbo da 85 cavalli e il 1.3 16V Multijet II rinnovato, anch'esso da 85 cavalli e 200 Nm di coppia massima. Anche il gruppo Volkswagen avrà un suo spazio a disposizione per esporre e svelare al pubblico i modelli che compongono la propria ammiraglia, ossia Audi, Seat e Skoda. Confermate anche Renault e Dacia, mentre manca all'appello Nissan. Fra i marchi di lusso sarà presente la Mercedes che allestirà un'aerea ad hoc anche per la Smart. Presenti anche Land Rover, Ford, le due case coreane Hyundai e Kia, Volvo, Mitsubishi e Tata, con le novità delle Blow Car. Fra gli assenti il gruppo Psa con i marchi Peugeot e Citroën, General Motors con Opel e Chevrolet e Toyota. Al rien-
tro, invece, il Costruttore indiano Mahindra che presenterà il nuovo XUV500 in anteprima europea. Molto più che un nuovo SUV a sette posti, date le importanti novità tecniche e industriali. Concepito per il mercato globale e per un’utenza prevalentemente privata, il nuovo Mahindra XUV500 è a scocca portante e monta una nuova versione da 140 CV abbinata a un nuovo cambio manuale a sei marce e alla trazione integrale inseribile elettronicamente. Inoltre, il Mahindra XUV 500 presenta tutta una serie di sofisticati equipaggiamenti, fra i quali rivestimenti interni in pelle, climatizzatore a gestione elettronica con temperatura regolabile in modo diverso nelle varie zone dell’abitacolo, controllo elettronico della stabilità, anti-bloccaggio delle ruote in frenata, dispositivo anti-arretramento, touch screen e sedile del guidatore regolabile in 8 modi differenti. Un’altra grande novità di questa edizione del Salone bolognese animerà il padiglione 31. Si tratta di Icon Cars, realizzato in collaborazione con Asi, Automotoclub Storico Italiano, è uno spazio dedicato alle auto icona che hanno fatto la storia dell’automobilismo sportivo: l’iniziativa è stata inserita nell’ambito delle celebra-
zioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e ha ottenuto il patrocinio della Presidenza della Repubblica. Un’altra prima assoluta per il pubblico del Motor Show è Luxury Time, che prevede una parte espositiva dedicata alle auto di lusso abbinato a una sezione di alta orologeria. Infine, è dedicato al Paddock Show powered by Doctor Glass il padiglione 36: lo speciale luogo d’incontro tra i team Racing, presenti con i loro motorhome, gli operatori e il pubblico della manifestazione avrà “La Gazzetta dello Sport” come media partner. Il Motor Show 2011 segnerà l’anno del rilancio per il mercato delle quattro ruote. “Penso sia molto positivo che il Motor Show ritorni ad avere la rilevanza che merita e che si è conquistato edizione dopo edizione. È un segnale di buon auspicio per l’intero mondo dell’auto, e per il mercato, perché sottintende un risveglio dell’interesse nei confronti del settore”, ha detto Giuseppe Tartaglione, Presidente e Amministratore Delegato di Volkswagen Group Italia. In una nota del costruttore si legge, infatti, che il Motor Show 2011 sarà quello “del rilancio e della definitiva consacrazione come unico Salone dell’Auto italiano”. ■
IL MERCATO DELL’AUTO NEL 2011 Continua il momento negativo del mercato italiano delle automobili. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha comunicato i dati relativi allo scorso mese di ottobre. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso c’è stato un calo del 5,5% nelle immatricolazioni, con il passivo del totale annuo che sale a -10,8%. Per numero di immatricolazioni, la Fiat resta al primo posto (27.096), seguita da Volkswagen (10.902) e Ford (10.613). Pochi i marchi in crescita nel mese di ottobre: tra questi, spicca il trio Chrysler-Jeep-Dodge,
che registra un +56,12%. Segno positivo anche per Lancia (+21,60%) e Smart (+22,34%). Entro la fine del 2011 in Italia le immatricolazioni di nuove auto raggiungeranno a fatica la quota di 1,8 milioni immatricolazioni. Sono queste le previsioni fornite dall’Unrae, l’Unione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia, in concomitanza con il lancio dell’Osservatorio “Previsioni&Mercato“. La previsione di 1,81 milioni di immatricolazioni nel 2011 indica che per il mercato dell’auto in Italia è attesa una flessione anno su an-
no del 7,7% rispetto alle 1,96 milioni di unità immatricolate nel 2010. Secondo quanto affermato da Gianni Filipponi, Dg dell’Associazione delle Case estere in Italia, il problema deriva principalmente dalla “manovra correttiva approvata dal Governo tra luglio e settembre e dalle prospettive di ulteriori misure restrittive. Queste nuove tassazioni incideranno in particolar modo sull’acquisto di beni durevole, quali l’automobile, con pesanti conseguenze sulle immatricolazioni nell’ultima parte dell’anno”.
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 MOTOR SHOW
❬❰ Ferrari 458 Spider ❱❭
Il Motor Show 2011 chiude l'anno automobilistico in corso per proiettarsi alla prossima stagione. Un anno, il 2012, che si presume essere di rilancio per tutto il settore. Soprattutto per merito delle grandi e attese novità in mostra. Al Salone, infatti saranno svelate al pubblico molte novità. Vediamone alcune: FERRARI 458 SPIDER: la versione cabriolet della 458 Italia conferma il tetto rigido a scomparsa e l'abbandono così della struttura in tela, tradizionale fino a ieri sulle auto del Cavallino, ultima la Ferrari 430. Grazie a un bottone sulla console centrale, la Ferrari 458 Spider si trasforma in 14 secondi. La struttura dell'hard top in alluminio è descritta come totalmente integrata nello stile della 458 e dovrebbe pesare qualcosa come 25 chili in meno della struttura in tela. Inoltre, è stata sviluppata in modo tale da non compromettere l'aerodinamica e le performance della Ferrari 458 Spider. L'elemento estetico che distingue la Ferrari 458 Italia dalla 458 Spider sono due sostegni incorporati in una concavità che si apre e si chiude a seconda delle condizioni del tettuccio rigido pieghevole. Questa soluzione permette di mantenere inalterato lo styling della Ferrari e di ottimizzare i flussi di aria verso le prese di ventilazione del motore. Il propulsore è un 4,5 litri V8 che produce una potenza di 570 CV a 9.000 giri al minuto ed una coppia di 540 Nm a 6.000 giri/minuto. La trazione è posteriore attraverso una trasmissione automatica doppia frizione a sette marce con differenziale elettronico di ispirazione Formula Uno. Grazie a queste caratteristiche, la Ferrari 458 Spider si accredita di una accelerazione 0-100 km/h in 3,5 secondi e di una velocità massima di 319 km/h.
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 MOTOR SHOW
❬❰ Mazda CX-5 ❱❭ MAZDA CX-5: seducente SUV compatto pronto a dare battaglia in uno dei segmenti più redditizi e competitivi del mercato. Il CX-5 è il primo di una nuova generazione di prodotti Mazda che adotteranno la rivoluzionaria tecnologia Skyactiv e il nuovo design Kodo-Soul of Motion, ossia un marcato impatto visivo frontale con uno stile più audace e dinamico che trasmette un forte senso di vitalità e di agilità. Tra i tanti punti di forza: tenuta precisa e alte prestazioni di guida abbinate a eccezionali prestazioni in termini di sicurezza ambientale e sicurezza. Motore a benzina Mazda Skyactiv-G 2.0 ma anche motore diesel SkyactivD 2.2, disponibile nelle versioni Standard Power e High Power. Mazda ha puntato a raggiungere eccezionali performance in termini di rispetto dell’ambiente per un SUV compatto e si è posta come obiettivo quello di mantenere le emissioni di CO2 al di sotto di 120g/km.
IL MOTOR SHOW RIMANE A BOLOGNA FINO AL 2021 Il Salone Internazionale dell’Automobile si svolgerà a Bologna, sempre presso il quartiere fieristico, almeno fino al 2021. Nella dichiarazione congiunta del Presidente Franck Glaizal
e dell’Ad di GL Events, Giada Michetti, del Presidente di Bologna Fiere Roversi Monaco e del Consigliere Delegato Duccio Campagnoli, infatti, si legge: “Con questo accordo, Bologna Fie-
re Spa e GL Events Italia Spa rinnovano con reciproca soddisfazione la collaborazione per mantenere e sviluppare a Bologna il più importante evento italiano dedicato all’automobile”.
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LA KERMESSE BOLOGNESE
di Lorenzo Secchiari
MERCATO AUTO CONTRO LA CRISI
VOGLIA DI RILANCIO In un momento non certo aureo per l’economia mondiale il Motor Show, si ripropone come l’ultimo baluardo italiano fra le grandi manifestazioni di questo tipo, presentando, fra le novità più importanti di questa XXXVI edizione 2011, l’Innovation Hall, iniziativa speciale dedicata all'innovazione tecnologica
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LA KERMESSE BOLOGNESE
TUTTI IN SCENA AL MOTOR SHOW AUDI: presenta come reginetta dello stand la nuova A1 Sportback, versione a 5 porte della piccola della Casa degli Anelli, che sarà leggermente più lunga, quindi più comoda per i passeggeri posteriori e con maggiore volume di carico. Per quanto riguarda i motori è una novità – in arrivo in un secondo tempo - sarà il quattro cilindri benzina 1,4 litri TFSI da 140 cavalli che, grazie alla tecnologia “cylinder on demand”, concilia potenza elevata e consumi ridotti; sarà inoltre disponibile il sofisticato cambio doppia frizione a 7 rapporti “S-Tronic”. In arrivo anche la famiglia A5, rivisitata per allinearsi al family feeling introdotto dalla nuova A6. Tra i propulsori a benzina troviamo il 1,8 litri TFSI da 170 cavalli, il 2,0 litri TFSI da 211 e da 272 cavalli, mentre il 3,0 litri TFSI sovralimentato da 333 cavalli spinge ora l'Audi S5 al posto del V8 aspirato di 4,2 litri. ❬❰ Audi A5 ❱❭ La gamma diesel propone il 2,0 litri TDI da 177 cavalli e il 3,0 litri TDI da 204 e 245 cavalli. Si potrà vedere anche la Q3, terzo SUV del Marchio, con trazione anteriore o integrale e motorizzazioni 2,0 litri benzina e diesel declinate in quattro livelli di potenza (140, 170, 177 e 211 cavalli), abbinate a una trasmissione manuale a sei marce o automatica “S-Tronic”. Sarà presente la Q5 hybrid quattro, prima vettura ibrida della casa, equipaggiata con un 2,0 litri TFSI da 211 cavalli e un'unità elettrica da 54 cavalli (per una potenza complessiva di 245 cavalli) accoppiati a un cambio automatico “Tiptronic” a 8 rapporti. Le modalità di funzionamento sono tre: "EV" a trazione elettrica, "D" con entrambi i motori in funzione per ridurre il consumo e "S" per il massimo delle prestazioni. In modalità solo elettrica la Q5 Hybrid raggiunge i 100 Km/h e può viaggiare per tre chilometri a 60 km/h costanti. Vedremo anche la nuova S6 con il nuovo V8 biturbo 4,0 litri TFSI con “Cylinder on demand” in versione da 420 cavalli abbinata al cambio “S-tronic” a sette marce, mentre la super ammiraglia S8 monterà lo stesso motore nel power step da 520 cavalli, con prestazioni da gran turismo, abbinato a un cambio “Tiptronic” a otto rapporti. www.audi.it
❬❰ Audi S8 ❱❭
❬❰ Audi S5 Sportback ❱❭
❬❰ Audi A1 Sportback ❱❭ ❬❰ Audi Q5 Hybrid ❱❭
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LA KERMESSE BOLOGNESE
❬❰ Fiat 500 Coupè Zagato ❱❭ FIAT: espone in anteprima italiana la nuova Panda, modello strategico per il gruppo, che offre spazio per cinque persone, un vano portabagagli tra i più capienti, numerosi vani portaoggetti e diverse configurazioni dei sedili. Le linee esterne sono morbide e arrotondate su un volume di forma regolare per ottenere una grande efficienza per lo spazio interno e i nuovi proiettori dalla forma arrotondata presentano un elemento separato con funzione luce diurna (“Daytime Running Lights”). I propulsori benzina sono, oltre al rinnovato 1.2 Fire da 69 cavalli, i nuovissimi bicilindrici 0.9 TwinAir con sistema Start&Stop: turbo da 85 cavalli, ("International Engine of the Year 2011") e aspirato da 65 cavalli. Il diesel è il 1.3 Multijet II da 75 cavalli con Start&Stop. In seguito arriveranno i bifuel 0.9 TwinAir Turbo Natural Power da 80 cavalli (benzina/metano) e 1.2 EasyPower da 69 cavalli (benzina/GPL). Panda offre anche il “Gear Shift Indicator” (GSI) che suggerisce al guidatore quando cambiare marcia per ottimizzare il propulsore e ridurre i consumi. Vedremo anche la Qubo Trekking e soprattutto la Punto model year 2012, con nuovo musetto, paraurti con verniciatura integrale e nuovi motori come il TwinAir Turbo e il 1.3 16V Multijet II da 85 cavalli. Lo stand Fiat dovrebbe proporre anche la 500 Coupè Zagato già vista a Ginevra, un prototipo 2+2 facilmente adattabile alla produzione che presenta elementi esterni in cromo brunito, cerchi in lega da 17” in “chrome shadow” con inedita forma a razze sdoppiate e inserti in materiale sintetico (realizzati da APP-TECH). Il propulsore è il TwinAir in versione 105 cavalli (ben 124 cavalli/Litro di potenza specifica) con uno specifico “turbomatching” (sincronizzazione motore-turbocompressore) per una guida sportiva e gratificante e livelli di emissione di CO2 ridotti: 95 g/km. www.fiat.it
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❬❰ Fiat Punto ❱❭
❬❰ Fiat Panda ❱❭
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LA KERMESSE BOLOGNESE
❬❰ Ford Focus ❱❭ FORD: partecipa al Motor Show con la sua gamma attuale presentando novità in anteprima nazionale. La Fiesta ST, ultima hot hatch della casa dell’ovale blu, mostrerà look racing e grinta grazie al motore benzina 1,6 litri Turbo Ecoboost da 180 cavalli. Sarà presente anche la sportivissima Fiesta WRC affiancata dalla versione ECOnetic con una nuova versione del 1,6 litri diesel Duratorq TDCi da 95 cavalli con consumi fino a 3,3 litri ogni 100 km e emissioni di CO2 pari a 87 g/km. Vedremo la nuova Focus, sviluppata secondo la strategia “One Ford” per la creazione di modelli globali. Disponibile in configurazione berlina a station wagon, presenta interni innovativi con interessanti applicazioni telematiche come il sistema “SYNC”, con interfaccia “MyFord Touch”, per il controllo vocale delle funzioni integrato al sistema “MyKey” e alla funzione “Emergency Assistance”. Nella gamma motori sono interessanti il 1,6 litri Ecoboost da 150 cavalli e i rinnovati diesel 1,6 e 2,0 litri Duratorq TDCi, tutti abbinati a un cambio manuale a 6 marce o, per le TDCi, automatico “Powershift” a doppia frizione a 6 rapporti. All’apice della gamma troviamo la ST, risultato delle attenzioni del reparto Ford Vehicle Dynamics che ha ridefinito geometrie e tarature delle sospensioni, con il propulsore 2,0 litri turbo EcoBoost da 250 cavalli e cambio manuale a sei marce. La Focus sarà presente anche in versione completamente elettrica, prima autovettura Ford di questo tipo e primo di cinque veicoli pianificati per i prossimi anni. Ha una batteria agli ioni di litio da 23 kWh che alimenta un motore da 177 cavalli a magneti permanenti, per un’autonomia di 161 km e una velocità massima di 135 km/h. La B-Max è una piccola e scenografica monovolume con portiere anteriori classiche e posteriori scorrevoli senza montante centrale: monterà il mille tre cilindri EcoBoost da 100 e 120 cavalli. Si potrà ammirare anche la Evos Concept che racchiude in un design riuscito tutte le ultime primizie tecnico-meccaniche Ford in tema di propulsione ibrida Plug-in Hybrid con motore benzina 2 litri, motore elettrico e batterie al litio. www.ford.it
❬❰ Ford concept Evos ❱❭
❬❰ Ford B-Max ❱❭
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LA KERMESSE BOLOGNESE
❬❰ Jeep Grand Cherokee SRT8 ❱❭
JEEP: dopo la premiere di Francoforte, porta a Bologna la Grand Cherokee SRT8, SUV con allestimento sportivo e prestazioni di altissimo di livello, che rappresenta il top dell’offerta della casa americana. Il nuovo motore HEMI V8 da 6,4 litri che esprime 470 cavalli di potenza ne fa la Jeep più veloce e potente mai realizzata, con un’accelerazione 0-100 km/h in 4,8 secondi ed una velocità massima di 255 km/h. È dotata di tecnologia “Fuel Saver” che consente di disattivare quattro degli otto cilindri e garantire un’autonomia di 720 km e abbinato a un cambio automatico con “AutoStick”. Offre il nuovo sistema di controllo della trazione “Selec-Track” con cinque modalità di guida e il sistema di trazione integrale on-demand “Quadra-Trac”. Jeep presenta anche la versione 2012 della Wrangler, suo modello icona per le straordinarie capacità off-road e per la personalità, equipaggiato con il nuovo motore V6 Pentastar da 3,6 litri che, accoppiato a un cambio automatico a cinque marce, eroga una potenza di 284 cavalli, con consumi ridotti rispetto al precedente 3,8 litri. Sarà montato su Wrangler e Wrangler Unlimited nei tre livelli di allestimento Sport, Sahara e Rubicon (Unlimited esclusivamente Sahara e Rubicon). Il nuovo V6 si affianca al già disponibile turbodiesel 2,8 litri da 200 cavalli dotato di Stop/Start per la riduzione dei consumi che sarà offerto anche nell’allestimento Arctic. www.jeep-official.it
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Jeep Wrangler Rubicon
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LA KERMESSE BOLOGNESE
❬❰ Lancia Thema ❱❭
LANCIA: presenta al pubblico italiano la Flavia Cabrio. Si tratta di una vettura nata dall’elaborazione di carrozzeria e abitacolo della Chrysler 200, che propone quattro posti singoli con look elegante e ambiente interno lussuoso e raffinato. La capote è in tela ripiegabile elettricamente e il propulsore è un 2,4 litri benzina aspirato da 175 cavalli accoppiato ad un cambio automatico a sei rapporti. Sarà proposta in un unico allestimento “all inclusive” che offre selleria in pelle, controllo elettronico stabilità e trazione, ABS, airbag (anteriori multi-stage, laterali e window-bag), sistema multimediale “Uconnect” con navigatore e Hi-Fi. Accanto alla Flavia verranno proposte le ultime novità già in vendita come la grande ammiraglia globale Thema e il monovolume di grandi dimensioni Voyager. La prima, nata per rinnovare i fasti della progenitrice e sfidare BMW Serie 5, Mercedes Classe E, Audi A6, Jaguar XF e Saab 9-5, coniuga caratteristiche tipicamente americane come il comfort, con il meglio del Made in Italy nella cura dei dettagli. Il secondo eredita anch’essa un nome storico, proponendo ampio spazio interno contraddistinto da materiali raffinati e al tempo stesso estremamente flessibile nell’utilizzo. www.lancia.it
❬❰ Lancia Voyager ❱❭
❬❰ Lancia Flavia cabrio ❱❭
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❬❰ Mercedes SLS AMG roadster ❱❭
MERCEDES: presenta l’intera gamma in cui spicca la nuova Classe B, monovolume media con caratteristiche da Sports Tourer compatta, linea filante e interni raffinati con dettagli ed equipaggiamenti superiori. I propulsori sono 1,6 litri a benzina da 122 e 156 cavalli e 1,8 litri diesel common rail di terza generazione da 109 e 136 cavalli. La Classe B sarà presente in anteprima italiana in versione E-CELL PLUS, prima Mercedes elettrica con “Range Extender” che combinando propulsione elettrica e termica a benzina, consente di percorrere fino a 100 Km a zero emissioni per un’autonomia complessiva di 600 Km. Sarà presente anche il Concept Classe A, destinato ad aprire una nuova stagione nelle vetture compatte della Stella. La terza generazione della Classe M, grazie a downsizing e Cx ❬❰ Mercedes Classe A concept migliore del segmento, consuma in media il 25% in meno. I motori diesel, a norma Euro 6, sono il quattro cilindri diesel 2,2 litri da 204 cavalli già montato sulla Classe S e un V6 3,0 litri da 258 cavalli, mentre il propulsore benzina è il 3.5 litri BlueDIRECT da 306 cavalli. La trazione è integrale permanente “4Matic” e il cambio è l’automatico “7G-Tronic Plus”; sospensioni “Airmatic”, ADS e pacchetto “On&Offroad” con marce ridotte la rendono molto efficiente in fuoristrada. Le sportive sono ben rappresentate con roadster e coupé affiancate da due gioielli Ducati, il Diavel AMG e lo Streetfighter 848. La nuova SLK55 AMG monta un nuovo motore V8 da 5,5 litri da 422 cavalli con consumi ridotti del 30%. Dispone di esclusione automatica dei cilindri "AMG Cylinder Management" e di funzione “Controlled Efficiency Start/Stop”. La C63 AMG Coupé Black Series, la Classe C più potente da sempre, ha allestimento molto grintoso, nuovo V8 da 517 cavalli e cambio ”AMG Speedshift MCT” a 7 rapporti. La SLS AMG roadster, la più potente Official F1™ Safety Car di tutti i tempi, offre motore V8 6,3 litri da 571 cavalli, cambio transaxle a doppia frizione a sette rapporti e quattro programmi, assetto “Ride Control” e “Drive Unit”. Diversa la proposta della SLK 250 CDI, prima roadster diesel Mercedes, che combina linea grintosa e consumi ridotti grazie al quattro cilindri 2,2 litri da 204 cavalli. Presente anche la E 200 NGT, l’unica berlina di lusso a gas metano e la più potente sul mercato con 163 cavalli, protagonista del primo giro d’Italia a metano. Al Motor Show ci saranno anche i veicoli commerciali con la première italiana del Vito E-CELL, versione 100% elettrica. www.mercedes-benz.it
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❬❰ Renault Twizy ❱❭
RENAULT: articola la sua proposta al Motor Show in diversi poli distinti per caratteristiche e tipo. Il Polo “Concept Car” propone in anteprima italiana R-Space, terza conceptcar realizzata dall’équipe di Laurens van den Acker, una monovolume dalla linea compatta e fluida con un innovativo design degli interni. Testimoniano la strategia Renault Zero Emissioni la Zoe, berlina compatta e versatile 100% elettrica in arrivo sul nostro mercato nel secondo semestre 2012 e Twizy, l’urban crosser innovativo, grazie all’originale design e alle dimensioni ultra compatte: è disponibile in tre livelli ❬❰ Renault Koleos Luxe ❱❭ di equipaggiamento e si ricarica in tre ore e mezzo; in versione limitata a 45 km/h può essere utilizzata con il patentino. Il Polo “Nuova Twingo” introduce la nuova versione che presenta il nuovo design della Marca; offre ampie possibilità di personalizzazione e infatti è disponibile nelle nuove tinte Fucsia e Blu Bermude e proposta in un’inedita collezione di cinque stripping da tetto in aggiunta ai dieci già disponibili. Il Polo “Sportive pure” presenta il rinnovato marchio Gordini con Clio Gordini Renault Sport e Nuova Twingo R.S. con look molto sportivo sia all’esterno che nell’abitacolo. Mégane Coupé R.S. Trophy è infine il modello di punta con una potenza di ben 265 cavalli. Il Polo “Sportive per Tutti” lancia la Laguna Coupé Monaco GP, sportiva e elegante disponibile in Serie Limitata Italia, e la Mégane GT line Berlina e Coupè. Il Polo “Alto di Gamma” offre il nuovo Koleos Luxe con un importante restyling frontale, motori ecologici e dotazione che comprende interni in pelle, sistema audio Bose Sound System e tetto apribile elettrico. Laguna SporTour Initiale coniuga comfort e prestazioni elevate e completezza di equipaggiamento. www.renault.it
❬❰ Renault R-Space ❱❭
❬❰ Renault Twingo ❱❭
Lo stand Dacia proporrà Duster, Sandero, Sandero Stepway e Duster No Limit giunto terzo in classifica alla “Pikes Peak International Hill Climb”. www.dacia.it
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LE NOVITÀ DEL 2012
di Lorenzo Secchiari
NOVITÀ IN ARRIVO
2012... SU STRADA A breve arriverà sul mercato o comunque sarà visibile nei saloni una serie di interessanti modelli che aprirà il prossimo anno con una ventata di novità. Diamo un’occhiata a quello che ci riserva il futuro
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❬❰ Citroën C4 Aircross ❱❭
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LE NOVITÀ DEL 2012
❬❰ Citroën DS5 ❱❭
LE NOVITÀ 2012 CITROËN PROPORRÀ LA DS5: massima espressione della raffinata serie DS caratterizzata da stile, tecnologia e originalità. È una crossover media con un design innovativo ed elegante, con finiture cromate e gruppi ottici a led, che unisce linee quasi da coupé, conformazione da monovolume e altezza sulle sospensioni vicina a quella di un SUV. Gli interni sono raffinati e molto curati. La propulsione sarà ibrida diesel / elettrico (sistema “Hybrid4”) con un motore 2,0 litri HDi FAP da 165 cavalli e due unità elettriche da circa 37 cavalli al retrotreno che rendono la DS5 una trazione integrale con emissioni di CO2 pari a 99 gr/km. Sarà disponibile anche con motori turbodiesel HDi FAP 1,6 litri da 110 cavalli, 2,0 litri da 160 cavalli o turbo benzina 1,6 litri THP da 155 o 200 cavalli. La trasmissione sarà a sei rapporti manuale, manuale pilotata o automatica. L’ammiraglia DS sarà disponibile negli allestimenti Chic, So Chic e Sport Chic, in otto colori di carrozzeria. Si potrà acquistare anche la crossover compatta derivata dalla piattaforma Mitsubishi ASX (come la Peugeot 4008), caratterizzata dalla grande presa d'aria frontale incorniciata da led verticali, adottata per la prima volta sulla DS3. Si prevedono un motore benzina 1,6 litri da 115 cavalli e due turbodiesel, 1,6 litri da 110 cavalli e 1,8 litri da 150 cavalli. Sarà disponibile in versione 4x4 e 4x2 e la trasmissione sarà manuale a cinque marce per il propulsore a ciclo otto e a sei rapporti per quelli diesel.
❬❰ Citroën DS5 ❱❭
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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 LE NOVITÀ DEL 2012
❬❰ Opel Zafira Tourer ❱❭ OPEL: commercializzerà a breve la nuova Astra GTC, coupé compatta e sportiva con quattro motorizzazioni con potenze comprese tra 120 e 180 cavalli tra cui il 1,7 litri CDTI ecoFLEX da 110 e 130 cavalli con il dispositivo Start/Stop. Il top di gamma sarà la OPC (Opel Performance Center) ad alte prestazioni, dotata di motore turbo benzina 2,0 litri a iniezione diretta da 280 cavalli, telaio esclusivo ad alte prestazioni, differenziale autobloccante e freni Brembo. Il design è grintoso e gli interni propongono sedili sportivi, volante sportivo OPC in pelle e strumentazione speciale. In arrivo anche la nuova Zafira Tourer con un abitacolo estremamente flessibile e versatile grazie al sistema di sedute “Flex7” completamente riprogettato. La dotazione è di qualità superiore e sono infatti presenti sistemi di assistenza innovativi quali Opel Ampera ❬❰ ❱❭ videocamera “Opel Eye” di seconda generazione e cruise control attivo con radar. I propulsori saranno turbo diesel common rail 2,0 litri CDTI da 110, 130 e 165 cavalli, turbo benzina 1,4 litri da 115 e 120 cavalli e a metano 1,6 litri CNG turbo ecoM da 150 cavalli. Ampera è un’automobile elettrica a elevata mobilità. È dotata di un gruppo di batterie agli ioni di litio da 16 kWh che alimenta una unità di trazione elettrica da 150 cavalli che garantisce tra 40 e 80 km di funzionamento elettrico a emissioni zero (in base a percorso, stile di guida e temperatura). Un motore 1,4 litri a benzina da 86 cavalli funge da generatore e consente un’autonomia di oltre 500 km.
❬❰ Opel Astra GTC ❱❭
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PEUGEOT: lancerà la 208, sostituta della 207, che avrà una linea compatta differenziata per la versione a tre porte e quella a cinque, che proporrà il recente family feeling del Marchio con calandra ❬❰ Peugeot 208 ❱❭ sospesa e gruppi ottici posteriori a boomerang. Gli interni, piu’ abitabili, saranno caratterizzati dal posto di guida sviluppato intorno al volante di dimensioni ridotte, al quadro strumenti in posizione rialzata e al grande touch screen. I motori benzina saranno 3 cilindri 1,0 e 1,2 litri VTi con emissioni a partire da 99 g/km di CO2 ossia 4,3l /100 km, i diesel - quattro su cinque - monteranno lo Stop & Start di nuova generazione, definito sistema micro-ibrido e-HDi e avranno emissioni da 87 g/km di CO2, pari a 3,4l /100 km. La 208 sarà costruita con il 25% di materiali “verdi” (riciclati o di origine naturale) stabilendo un passo avanti nella eco-progettazione: il paraurti posteriore, realizzato con questi materiali permetterà di risparmiare in un anno 1600 tonnellate di petrolio. Sarà disponibile anche la nuova 4008, frutto della cooperazione tra PSA e Mitsubishi, che sarà presentata in prima mondiale al Salone di Ginevra 2012. Proporrà anch’essa i recenti codici stilistici della casa e la trazione integrale, con ripartizione della coppia gestita elettronicamente, sarà inseribile e con funzione "LOCK" con maggiore distribuzione della coppia sulle ruote posteriori. Le motorizzazioni saranno benzina 1,6 litri da 116 e 2,0 litri da 150 cavalli accoppiate a un cambio manuale a cinque marce o, per la duemila, a variazione continua CVT; i diesel HDi FAP saranno 1,6 litri da 112 cavalli con overboost e 1,8 litri da 150 cavalli, entrambi con trasmissione manuale a sei rapporti.
❬❰ Peugeot 4008 ❱❭
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ATTUALITÀ BAYER IN ITALIA PROMUOVE LA GUIDA SICURA
A cura della Redazione
IL PROGETTO ASFALTO ROSSO DI BAYER IN ITALIA
GUIDA SICURA. UN OBIETTIVO POSSIBILE Dopo il successo dell’iniziativa “Fast on Track, NOT on Road”, Bayer in Italia torna ad occuparsi del dramma degli incidenti stradali con un importante progetto sociale per la guida sicura e il bere responsabile. Un impegno che si è concretizzato con la realizzazione della pellicola “Asfalto Rosso”
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ATTUALITÀ BAYER IN ITALIA PROMUOVE LA GUIDA SICURA
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Da tempo Bayer in Italia, è impegnata in progetti di ampio respiro che, accanto alla comunicazione tradizionale, promuovono un tipo di comunicazione diretta e innovativa su temi di rilevanza sociale notevole, legati all’attualità e ai problemi della società contemporanea. Questi progetti hanno visto una pratica concretizzazione in diverse attività mediatiche e artistiche, come la realizzazione di lungometraggi in tecnologia digitale, trasmessi dalle televisioni nazionali e locali, oggetto di dibattiti nelle scuole e nelle università italiane. È così che sono nati, con la regia di Ettore Pasculli, dei lungometraggi che hanno
affrontato temi importanti come il rapporto tra giovani e anziani (Il Viaggio, 2004), lo sport onesto (L’amico segreto, 2006), la ricerca scientifica e la fuga dei cervelli (Il Bene Oscuro, 2008). Prodotti cinematografici di pregio, temi di scottante attualità e trame avvincenti sono alla base di queste iniziative che Bayer Italia ha sostenuto e promosso con impegno ed entusiasmo. Forti di questa esperienza, nasce un nuovo progetto con il Patrocinio della Regione Lombardia, dal titolo “Asfalto Rosso”. La nuova avventura cinematografica che vede ancora in azione il regista Ettore Pasculli vuole questa volta sensibilizzare i giova- u
ETTORE PASCULLI Regista, autore e produttore della pellicola con Nuovo CIB, associazione culturale no profit
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ATTUALITÀ BAYER IN ITALIA PROMUOVE LA GUIDA SICURA
LA TRAMA ✑ La storia parla di un errore e di un riscatto. Il protagonista, Alex, è un giovane pilota di successo, infantile e arrogante, che una sera, dopo una vittoria beve troppo e si mette alla guida con a fianco la moglie incinta. Si verifica un incidente nel quale lui perde l’uso delle gambe e la moglie il bambino che aveva in grembo. La sua vita va a pezzi: è fuori dalle gare, la moglie lo abbandona e deve risolvere problemi gravi con la giustizia. Vuole dimenticare tutto ciò che è stato, e si rifugia in un paesino di provincia dove avvia una piccola produzione di vino. Proprio in questo lavoro legato alla concretezza della terra scopre un nuovo rapporto con il bere che è cultura e non ha nulla a che vedere con l’abuso di alcool. Il protagonista crede di poter trovare così un po’ di pace, ma le prove che deve affrontare non sono finite. Nel paesino dove si è rifugiato entra in contatto con un gruppo di adolescenti ai quali insegna educazione fisica. Incattiviti da una realtà sociale povera di stimoli, questo gruppo di ragazzi trova nell’alcol, nel bullismo e nella guida spericolata motivo di eccitazione e di appartenenza al "gruppo". Decide così di fare qualcosa per questi ragazzi, spronandoli a dimostrare le loro capacità e invitandoli a gareggiare su pista, e non sulla strada. Organizza così una gara regolare, a cui partecipa lui stesso. Una gara che vince ottenendo il rispetto dei suoi studenti e ritornando alla vita.
SUL SET Alcuni momenti delle ripresa del film, dove principali protagonisti sono la strada, i motori e la velocità per sensibilizzare l'opione pubblica sul dramma delle morti per incidenti stradali
ni e la pubblica opinione in genere sui temi fondamentali della guida sicura e del bere responsabile. Altri partner dell’iniziativa, a riprova dell’impegno sociale messo in campo, sono del calibro della Fondazione Umberto Veronesi, Virgin Radio, Comunità di San Patrignano e UCI Cinemas.
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ASFALTO ROSSO. RACCONTIAMO UN DRAMMA QUOTIDIANO L’Onu stima più vittime sulla strada che per l’Aids e ha indetto il decennio di iniziative per la sicurezza stradale. “Con Asfalto Rosso intendiamo stimolare il senso di responsabilità e autonomia decisionale nei giovani allo scopo di prevenire gli incidenti stradali, principale causa di morte tra gli under 40, promuovendo una guida sicura e un bere corretto e consapevole”, dichiara Daniele Rosa, direttore Communication del Gruppo Bayer in Italia e co-autore del soggetto. Fulcro dell’iniziativa del nuovo progetto è il sito internet www.asfaltorosso.org, punto di raccolta di tut-
te le attività di comunicazione legate al lancio della pellicola, tese a sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma delle morti causate da incidenti stradali. Al suo interno, una sezione riporta un’indagine sociologica sul rapporto giovani/alcol/guida, condotta su oltre 100 ragazzi nelle università e nei punti di ritrovo milanesi, e pubblicata anche su YouTube. È inoltre attiva la pagina Facebook del film, perché si vuole parlare ai ragazzi anche attraverso i canali di comunicazione che utilizzano più spesso. I promotori di questo progetto dunque si stanno impegnando a fondo per arrivare al pubblico che maggiormente ha la
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ATTUALITÀ BAYER IN ITALIA PROMUOVE LA GUIDA SICURA
UCI CINEMAS ✑
A dieci anni dal suo ingresso in Italia, UCI Cinemas è diventato uno dei più importanti circuiti cinematografici italiani con 28 multiplex, 303 schermi e una quota di mercato di oltre il 12%. Guidata dall’amministratore delegato Andrea Stratta, UCI Italia fa parte del Gruppo Odeon & UCI, il principale circuito cinematografico a livello europeo che fa capo alla società di private equity londinese Terra Firma Capital Partners. UCI Italia è l’unico operatore ad aver adottato un piano di conversione al digitale di tutte le sale del circuito. Oltre a film in 2D e 3D ad alta definizione, sia video che audio, UCI offre contenuti alternativi LIVE e preregistrati, tra cui concerti musicali, eventi sportivi ed opere liriche.
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CON ASFALTO ROSSO INTENDIAMO STIMOLARE IL SENSO DI RESPONSABILITÀ E AUTONOMIA DECISIONALE NEI GIOVANI ALLO SCOPO DI PREVENIRE GLI INCIDENTI STRADALI, PRINCIPALE CAUSA DI MORTE TRA GLI UNDER 40
necessità di essere sensibilizzato su questi temi, e lo sta facendo con il loro linguaggio, i loro strumenti, per rendere più diretta ed efficace una comunicazione di questa portata e di questa importanza. Si tratta di una vera e propria campagna di sensibilizzazione “crossmediale” che coinvolge dunque carta stampata, web, social network, scuole, università e sedi istituzionali, con un linguaggio diretto e immediato, per poter entrare davvero in sintonia con il mondo dei giovani a
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cui il messaggio è riferito. “Al mio 22° film mi sono cimentato con un’emergenza nazionale che coinvolge principalmente i giovani: la guida spericolata e la mancanza di punti di riferimento. Quale strumento migliore se non il cinema, per indagare e rappresentare uno stato di malessere che spesso trascende e degenera in tragedia? Anche questa volta il parallelismo con lo sport e le sue regole può trasformarsi in un messaggio positivo”, dichiara Ettore Pasculli, regista, autore e produttore della pellicola con Nuovo CIB, associa-
PROTAGONISTI Ringo, famoso dj che ha prestato il suo volto al progetto
zione culturale no profit. Tra gli interpreti del film c’è un gruppo di giovani e promettenti attori che sono stati in grado di comunicare il messaggio del film alla loro generazione di riferimento. Tra di essi, ricordiamo: Riccardo Sardonè, Susanna Giaroli, Mirko Cattaneo, Monica Seller, Valentina Melis, Daniele Santoianni, Gabriella Riva, Mino Manni, Giovanni Montarone, Luca Raffaelli. Senza dimenticare la partecipazione straordinaria di dj Ringo, Susanna Messaggio ed Edoardo Raspelli. Grazie al u
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ATTUALITÀ BAYER IN ITALIA PROMUOVE LA GUIDA SICURA
GLI ALTRI EVENTI ✑
Alcune proiezioni del progetto 10 sale italiane del circuito UCI Cinemas ● Evento Guida Sicura organizzato da Fiat Tech Pro2 con il Comune e la Polizia Stradale di Imperia ● Anteprima Film Festival di Milazzo ● “La Moda sotto le Stelle” di Comacchio ● Dibattito con i 1.500 ospiti della Comunità di San Patrignano ●
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Tra le varie prossime iniziative Proiezione e comunicazione del film su oltre 90 televisioni a livello locale ● Trailer presentato in occasione di molti convegni e dibattiti ● Proiezione al Festival della Cultura di Bergamo ● Proiezioni del trailer nelle più note discoteche italiane con il testimonial Daniele Santoianni ●
LOCATIONS L’Autodromo di Monza è stato protagonista di alcune scene del film
sostegno di UCI Cinemas, l’anteprima di “Asfalto Rosso” è stata presentata a Milano a mentre il film è stato proiettato in 10 sale delle città italiane del circuito Uci Cinemas di Milano, Alessandria, Firenze, Como, Molfetta, Palermo, Reggio Emilia, Piacenza, Torino, Mestre e Genova, dove i giovanni hanno avuto la pos-
sibilità di assistervi gratuitamente. L’impegno di Bayer nella guida sicura risale al 2008 con “Fast on Track, NOT on Road”, un’iniziativa nata con l’obiettivo di far comprendere ai giovani la differenza tra correre in pista e guidare su strada, e che spronava i giovani a coltivare la passione per l’alta velocità in un ambiente appropriato, come quello di un circuito automobilistico. Bayer in Italia, dunque si conferma in prima linea in questo contesto, dimostrando fattivamente, con iniziative di grande richia-
L’INNOVAZIONE È NEL DNA DI BAYER Rafforzare la capacità innovativa di Bayer è un’area su cui focalizzarsi per l’azienda. “Le innovazioni che siamo in grado di commercializzare con successo sono la nostra linfa vitale”, dichiara il neo Presidente del Consiglio Direttivo di Bayer AG, Marijn Dekkers. Nuove tecnologie e prodotti innovativi, che si basano su un’attività di ricerca intensa, rappresentano delle priorità per il Gruppo Bayer nel mondo. Come azienda di inventori, Bayer promuove soluzioni e innovazione per un futuro migliore: nel 2010 l’azienda ha aumentato gli investimenti per ricerca e sviluppo di oltre l’11 per cento, arrivando a livelli record di quasi 3,1 miliardi di euro. Grazie a una forza innovativa di 12.000 ricercatori, l’azienda è in grado di affrontare le sfide sociali più attuali quali la crescita della popolazione mondiale, la scarsità di risorse e i cambiamenti demografici.
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mo mediatico e sociale, il suo interesse alla promozione di progetti per il superamento di grandi questioni che riguardano i giovani e la società. ■
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AMBIENTE L'IMPEGNO CONCRETO DI ENI
A cura della Redazione
GREEN DATA CENTER
ENI SI AFFIDA A ZEPHIR Sarà il nuovo Green Data Center ad alta efficienza energetica. L’obiettivo è rendere sostenibile l’information technology e fare di Eni un’impresa green non solo nel campo dell’estrazione petrolifera
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A Ferrera Erbognone (Pavia) è stato inaugurato il cantiere del nuovo Green Data Center, progettato per ospitare i sistemi informatici centrali di elaborazione di Eni attualmente dislocati in diversi siti in Italia. Entro il 2012 il nuovo centro realizzato con un investimento di 120 mln di euro ospiterà tutti i sistemi centrali di elaborazione di Eni a livello mondiale: 7000 sistemi, con più di 60 mila processori, con assorbimenti energetici fino a 30 megawatt di potenza, in uno spazio di 5.200 metri quadri, su una superficie lorda di quasi 45mila. Inoltre, l'efficienza energetica del nuovo Green Data Center consentirà di ridurre le emissioni di CO2 per 335 mila ton-
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nellate annue, pari a circa l'1% dell'obiettivo italiano di Kyoto per l'energia. Zephir, interamente italiano e unico nel Paese per tipologia e dimensione, sarà destinato sia all’informatica gestionale, sia all’elaborazione di simulazione sismica (High Performance Computing). Il Green Data Center risponde a caratteristiche di altissima affidabilità, innovazione e sostenibilità, a partire dal luogo scelto per la sua realizzazione. La scelta di Ferrera Erbognone è stata determinata dalla vicinanza della centrale di Enipower, l’impianto Eni che meglio risponde ai requisiti per l’alimentazione elettrica del Data Center: la potenza richiesta è già disponibile e la produzione di energia avviene mediante turbogas a metano, la più pulita tra le fonti fossili di produzione di energia elettrica. Con questo progetto, Eni
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AMBIENTE L'IMPEGNO CONCRETO DI ENI
IL NUOVO DATA CENTER ENI nasce con l’obiettivo di costruire il nuovo Data Center Eni, per garantire altissima affidabilità per tutte le esigenze informatiche aziendali e ottenere risultati di efficienza energetica “Green” di assoluta eccellenza mondiale
ra che l’impianto sarà collocato a livello del 45° Parallelo, mentre i Data Center con caratteristiche simili sorgono generalmente a nord e in ambienti che presentano peculiarità meteorologiche molto differenti (come per esempio le Montagne Rocciose negli Usa, UK e Irlanda). L’aria proveniente dall’esterno, prima di essere immessa nel sistema, sarà filtrata dalle polveri, eliminate nella misura di circa 3 mila chilogrammi all’anno. In questo modo l’aria restituita all’esterno risulterà pulita. Per la realizzazione del Green Data Center sono state messe a punto soluzioni totalmente innovative, come per esempio, sul fronte elettrico, i gruppi si pone l’obiettivo di superare il miglior risultato in termini di efficienza energetica mai raggiunto dai mega-center a livello mondiale, misurato con il parametro standard internazionale PUE (Power Usage Effectiveness - rapporto tra consumi totali del data center e i soli consumi propri degli apparati dedicati ai processi informatici). Il Green Data Center Eni raggiungerà un livello di efficienza pari a un PUE medio annuo inferiore a 1,2, rispetto al miglior risultato a livello mondiale che è pari a 1,27, e alla media italiana che presenta valori tra 2 e 3. La struttura sarà costituita da due corpi perfettamente simmetrici, distanti 20 metri e interrati – tranne il corridoio centrale che li separa- fino alla quota di copertura, per mantenere gli ambienti più freschi. Il sistema dei trattamento dell’aria è altrettanto innovativo. Per smaltire il calore generato dall’elaborazione dei dati e raffreddare gli apparati informatici, generalmente i Data Center utilizzano ininterrottamente, durante tutto l’anno, condizionatori e ventilatori. Il Green Data Center Eni, diversamente, per raffreddare i calcolatori utilizzerà per alme-
“
IL PROGETTO ZEPHYR SI È SFORZATO DI RIPENSARE EX NOVO OGNI SINGOLO COMPONENTE DEL “SISTEMA DATA CENTER”: CONSIDERARE OGNI SINGOLO COMPONENTE COME PARTE ORGANICA DI UNA PIÙ AMPIA E COMPLESSA MACCHINA, CON UN FORTISSIMO ORIENTAMENTO AL RISPARMIO ENERGETICO
”
no il 75% delle ore dell’anno l’aria esterna attraverso la tecnica di free-cooling diretto, limitando l’utilizzo dei condizionatori al 25% del tempo. Un risultato d’eccellenza, se si conside-
di continuità (UPS) in tecnologia off-line realizzati su commissione diretta di Eni, che, a differenza di quelli già esistenti, sono sempre spenti e si attivano solo quando necessario. ■
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coppa davis:_mastro Progress 23/11/11 12.22 Pagina 1
SPORT TENNIS. COPPA DAVIS
di Paolo Vaccaro
FINALE COPPA DAVIS
SPAGNA-ARGENTINA PER L’EDIZIONE NUMERO 100 La finale della Coppa Davis 2011 sarà l’ultimo atto della 100ª edizione del più prestigioso torneo di tennis maschile. Saranno Spagna e Argentina a contendersi il titolo. Appuntamento a Siviglia il 2 e il 4 dicembre
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Gli iberici andranno a caccia del loro quinto titolo mentre i sudamericani hanno sin qui perso tre finali, di cui l’ultima nel 2008 proprio contro le Furie Rosse. Riservata a squadre nazionali, la competizione è organizzata dalla Federazione Internazionale Tennis con cadenza annuale, disputata con la formula dell’eliminazione diretta. È il più antico campionato a squadre nazionali di ogni disciplina sportiva, al quale prendono parte sedici squadre del Gruppo Mondiale e più di cento ai gruppi zonali. Ogni nazione aspira a competere nel primo gruppo di 16 nazioni, il World Group, che prevede quattro turni di gare distribuiti nell’arco dell’anno tennistico. Ogni sfida tra due nazioni del World Group consiste di cinque incontri disputati in tre giorni, solitamente venerdì, sabato e domenica. Al venerdì i primi incontri sono i due singolari tra i due migliori giocatori di ogni nazione. Un incontro di doppio si disputa nel secondo giorno, mentre
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coppa davis:_mastro Progress 23/11/11 12.22 Pagina 2
SPORT TENNIS. COPPA DAVIS
IL RITORNO ✑ LA NAZIONALE ITALIANA
nel terzo gli ultimi due incontri sono dei singoli, nei quali i giocatori del primo giorno si scambiano gli avversari. Il capitano di ogni nazionale può convocare una squadra di quattro giocatori per ogni sfida e decidere quali di questi competeranno nei
PROTAGONISTI Nella pagina: il team iberico si è aggiudicato la Coppa in quattro occasioni (2000, 2004, 2008 e 2009). L’abbraccio tra Simone Bolelli e Potito Starace dopo la vittoria in (Coppa Davis) con l’Olanda. Per la prima volta nella storia la Serbia conquista la Coppa Davis (2010). Rafa Nadal ha regalato il punto del 3-1 che ha consentito agli spagnoli arrivare in finale
primi tre incontri. In passato le squadre potevano sostituire i giocatori dei singoli dell’ultimo giorno solo se il risultato era già determinato, ma attualmente le regole permettono alle squadre di selezionare qualsiasi giocatore per gli ultimi due singoli, a patto di non ripetere l’accoppiamento di uno degli incontri del primo giorno. Non esistono limitazioni su quali membri della squadra possano disputare il doppio: i due giocatori del singolo o altri due giocatori, che solitamente sono specialisti di doppio. Tutti i singoli incontri sono al meglio dei cinque set, senza tie-break nel set decisivo. Se una squadra si è già assicurata la vittoria, gli incontri restanti vengono abbreviati al meglio dei tre set, previo accordo tra i due team. A partire dell’edizione 2009 anche la Coppa Davis assegna punti validi per la classifica ATP. La finale 2011 tra Spagna-Argentina si disputerà a Siviglia, nel weekend tra il 2 e il 4 dicembre. Gli iberici giocheranno la loro ottava finale in Coppa Davis: sin qui hanno collezionato quattro titoli (2000, 2004, 2008, 2009) e tre sconfitte (1965, 1967, 2003). Giocheranno in casa e questo è un gran vantaggio se si considera che la Spagna non perde in patria dal 1999. L’Argentina, invece, tenterà di vincere la sua prima “insalatiera” dopo le finali perse nel 1981, 2006, 2008. I sudamericani, assieme a India e Romania, detengono il non invidiabile record di non essere mai riusciti a conquistare il titolo pur avendo disputato più di una finale. Nei tre preceden-
RITORNA NEL TENNIS CHE CONTA L’Italia ritorna nel World Group, l’élite del tennis. La nazionale azzurra, guidata da Corrado Barazzutti (nella foto sotto), ha vinto brillantemente lo spareggio con il Cile chiudendo la serie sul punteggio di 4-1, grazie alle vittorie di Starace, Bracciali, Bolelli e Fognini. Gli azzurri possono così tornare a competere per il prestigioso torneo della Coppa Davis, sperando di ripetere il successo che manca ormai dal lontano 1976.
ti tra le due nazioni ha sempre vinto la Spagna: nei quarti di finale nel 1926 sulla terra di Barcellona, in semifinale nel 2003 sempre sella terra ma a Malaga, e in finale nel 2008 sul cemento a Mar del Plata. La sede era stata scelta dalla Federazione Spagnola lo scorso 5 ottobre, ma la candidatura di Siviglia era stata contestata da Valencia, esclusa dalla stessa Federazione Spagnola per presunte inadempienze nel progetto. Nonostante il ricorso presentato, l’ITF ha confermato la scelta iniziale. Gli incontri si disputeranno presso lo Stadio Olimpico La Cartuja di Siviglia, capace di ospitare 22.121 spettatori. Nessun record, però. La capienza complessiva, infatti, sarà inferiore di 426 unità rispetto all’Arthur Ashe Stadium di New York, il più grande impianto tennistico del mondo. ■
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golf dubai:_mastro Progress 23/11/11 12.24 Pagina 1
SPORT GOLF
di Paolo Vaccaro
GOLF NEL DESERTO
LA WORLD CHAMPIONSHIP DI GOLF FA TAPPA A DUBAI I migliori golfisti del mondo si trasferiscono negli Emirati Arabi Uniti. Dall’8 all’11 dicembre, infatti, si svolgerà la Dubai World Championship, il culmine del nuovo Race European Tour che concluderà la stagione 2011 del golf internazionale
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La competizione, che si è tenuta per la prima volta nel novembre del 2009, si disputerà sulla Terra del Jumeirah Golf Estates di Dubai, sul circuito disegnato da Greg Norman. L’organizzazione di quest’anno promette di essere ancora più grande dell’edizione 2010, che ha spostato il centro del golf a Dubai. Nella terza edizione del Campionato del Mondo di Dubai, infatti, è previsto un
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vero testa a testa tra i migliori golfisti durante l’intero arco di quattro giorni, prima di assegnare uno dei montepremi più prestigiosi del golf. A contendersi il montepremi di 7,5 Milioni di Dollari, il più ricco del Tour Europeo, saranno i primi 60 atleti della Money List 2011. L’importante non è partecipare, ma scrivere il proprio nome accanto a Robert Karlsson e Lee Westwood, vincitori rispettivamente dell’edizione 2010 e 2009. ■
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di LAURA SAGGIO
IL MONASTERO NEL BOSCO DI RENZO PIANO
Immerso nel bosco, a pochi metri dalla celebre Ronchamp, il monastero che accoglie una spiritualità pulita, essenziale, nascosta, è stato recentemente inaugurato da Renzo Piano. La costruzione, realizzata sulla stessa collina della celebre Cappella Notre-Dame du Haut di Ronchamp del maestro Le Corbusier, ha preso forma dopo due anni di polemiche e contestazioni sollevate dalla Fondazione Le Corbusier: «per la salvaguardia dell’eredità dell’architetto svizzero». All'accusa di "oltraggio alla memoria del grande architetto elvetico", Renzo Piano ha risposto con un progetto dal design minimale, un tentativo rispettoso di ricreare la stessa atmosfera di Ronchamp come da lui dichiarato: “senza alcuna competizione”. Il progetto di Piano – costato 9 milioni di euro incarna pienamente lo spirito del luogo: discreto e silenzioso. Il monastero è
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destinato a innumerevoli pellegrinaggi religiosi e culturali; ma, principalmente, è luogo di dimora per 12 Clarisse che hanno deciso di lasciare la loro storica sede di Besançon per essere più vicine al celebre monumento religioso. Il convento di Piano è nascosto sul lato sud della collina e comprende dodici celle di 2,70m x 2,70m protette da pareti vetrate, alcuni alloggi per gli ospiti, un oratorio, una mensa, uno spazio per la vita in comune, un ingresso per ricevere i visitatori della chiesa e un parcheggio. Una parte dell'edificio è stata dedicata alla ricerca e alla conservazione degli archivi. L'architetto genovese per la realizzazione del monastero ha privilegiato materiali poveri, come cemento, legno e vetro, puntando sulla continuità tra architettura e paesaggio. L'edificio, infatti, si immerge completamente nel bosco circostante e grazie alle aperture dei lucernari che
lasciano filtrare all'interno la luce naturale, diventa tutt'uno con esso, nascondendo e mostrando il suo sobrio e misterioso fascino. Per aumentare l'effetto di mimetizzazione nella foresta, con la collaborazione del paesaggista Michel Corajoud, è stato previsto un piano di piantumazione di alberi intorno alla struttura. Il silenzio è il suono del quale si nutre la spiritualità e questo luogo mistico è capace di evocarla con forza, tanto che lo stesso Piano ha dichiarato (da laico): “Mi ha affascinato sfidare il silenzio che nasce dalla fede”. Questa è la seconda prova con il sacro che ha affrontato l'architetto italiano, che, già nel 1998, aveva progettato la chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo (Foggia). Una sfida che solo i grandi artisti riescono a vincere, con l'umiltà e la forza dell'ascolto. Piano ha voluto anche omaggiare il grande La Corbuisier mettendo su un pannello di zinco posto nella portineria di Ronchamp, come simbolo del legame tra la cappella e il convento, la celebre frase pronunciata dall'architetto svizzero: "Costruendo questa cappella ho voluto creare un luogo di silenzio, di preghiera, di raccoglimento”. Un gesto che nell'idea e nella concretezza, nella sostanza e nella forma, sottolinea il rispetto verso la
sacralità di una fede incondizionata radicata nello spazio e nel tempo. Con una geniale delicatezza e sensibilità artistica, Piano, ha costruito un monastero che racchiude in sé la verità della realtà e il mistero dell'anima, dove la spiritualità si perde e ritrova nella natura.
tablet:_mastro Progress 23/11/11 12.25 Pagina 1
HI-TECH TABLET MANIA
di Federica Vagnozzi
GENERAZIONE TOUCH: QUALE FUTURO?
PICCOLI TABLET CRESCONO Sottilissimi e leggeri, cari ma con ottime prestazioni, i tablet computer sono in cima alla lista dei desideri di migliaia di persone. Sono il “must have” del momento: le vendite continuano a volare, e i competitors a sgomitare per aggiudicarsi il titolo di reginetta dell’hi-tech, per ora saldo nelle mani della Apple. È il tramonto dei notebook?
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Quella in atto è una guerra senza esclusione di colpi. A meno di due anni dal lancio del primo IPad e a pochi mesi (marzo 2012?) dalla presentazione ufficiale del terzo capitolo della saga di Cupertino dedicata ai tablet, il numero di competitors decisi a raccogliere la sfida cresce senza sosta. Già perché sull’onda del successo della Apple - in soli 80 giorni dal suo debutto sono stati venduti 3 milioni di IPad - tutti i più grandi player dell’hi-tech hanno proposto la propria versione della tavoletta elettronica dei desideri. È stato così per Samsung, Sony, HP, Dell, LG, Motorola, Fujitsu, RIM, Asus, Acer. E a quanto pare anche
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Nokia che non esclude l’ingresso sul mercato a breve giro di posta. L’azienda finlandese, che sta subendo gravi contraccolpi sul fronte cellulari a causa dell’aspra concorrenza degli smartphone, potrebbe approfittare dell’uscita del nuovo sistema operativo della Microsoft, Windows 8, per introdurre il proprio device. Ancora più immediata la risposta di Amazon: definiti gli ultimi dettagli - display da 8.9 pollici anziché 10.1 per favo-
rire la navigazione sul Web grazie ad una maggiore area di visualizzazione - l’uscita del suo Kindle Fire 2 sarebbe imminente. La notizia, tuttavia, sembra non preoccupare minimamente i vertici di Cupertino. Tim Cook e Peter Oppenheimer, i nuovi CEO e CFO della mela, sono certi che, nonostante il prezzo di lancio molto competitivo, il nuovo tablet Amazon porterà solo ad un ulteriore livello di frammentazione all'interno dell'ecosistema Android, senza andare ad intaccare il mercato dell’IPad. Ostentata sicurezza o tentato esorcismo?
tablet:_mastro Progress 23/11/11 12.25 Pagina 2
HI-TECH TABLET MANIA
il momento, è il vero mostro da sconfiggere. Sarà per questo che i dirigenti di Cupertino l’hanno trascinato in tribunale?
HO TANTA VOGLIA DI... TABLET 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO Gli ufficiali Bowman e Poole a bordo della navicella spaziale Discovery mangiano davanti a dispositivi elettronici simili agli odierni tablet
NEL DUBBIO, DIAMO UN PO’ DI NUMERI Secondo il rapporto Strategy Analytics, nel corso degli ultimi mesi sia IPad 1 che 2 hanno perso quote sul mercato globale. Solo un anno fa (settembre 2010) la Apple deteneva il 96% del mercato tablet, oggi il 67%, quasi un terzo in meno delle precedenti quote. È pur vero che nel frattempo sono nate un gran numero di alternative. Chi scende, chi sale. A risucchiare un buon 27% alle tavolette Apple sono i dispositivi che utilizzano Android, il sistema operativo di Google. Primi fra tutti i tablet Samsung che, per
Tutti lo vogliono, tutti lo chiedono. Il mercato dei tablet gode di ottima salute, con buona pace dei notebook che stanno accusando un duro colpo in termini di vendite. Secondo le proiezioni tracciate da IDC, infatti, le vendite dei pc fra il 2012 e il 2015 saliranno non oltre l'11 per cento. La realtà è che gli utenti grazie a questo dispositivo ultraleggero dotato di autonomia prolungata hanno tro-
cadere dagli elicotteri sui villaggi che non hanno energia elettrica e la scuola. Poi dopo un anno andremo a vedere se i bambini hanno imparato a leggere”. È l’iniziativa lanciata da Nicholas Negroponte, fondatore del MIT Media Lab e del progetto One Laptop Per Child. Senza istruzioni, senza manuali: un esperimento per testare le reali capacità di questi strumenti che promettono di essere trasparenti ed intuitivi. Ma soprattutto per introdurre strategie di autoapprendimento, del tutto assenti tra le iniziative che si stanno affollando nei paesi emergenti. “Gli utenti hanno trovato il modo per appagare l’inesauribile sete di connettività con la comodità di un dispositivo ultraleggero dotato di autonomia prolungata: tutte caratteristiche indispensabili per la mobilità”.
✑ CHI DI TRIBUNALE FERISCE … Con l’accusa di aver violato brevetti e marchi registrati, Apple ha denunciato Samsung, rea di aver copiato i prodotti made in Cupertino nell'aspetto, nel progetto, nel packaging e nell’interfaccia utente. Per tutta risposta, l'azienda sudcoreana si difende sostenendo una curiosa tesi sull’esistenza di applicazioni antecedenti all’Ipad, risalenti addirittura al 1968. La paternità del tablet sarebbe tutta di Stanley Kubrick, il primo a mostrare dispositivi di “forma rettangolare con un grande schermo dai bordi stretti, superficie frontale piatta e form factor” in “2001: Odissea nello spazio”.
QUALE FUTURO?
PIOVONO TABLET ✑ “Prenderemo i tablet e li faremo
APPLE VS SAMSUNG
vato il modo per appagare l’inesauribile sete di connettività anche in mobilità. Lo confermano i dati emersi dal consueto rapporto trimestrale Sirmi sull'andamento del comparto dei pc client. Sebbene ancora al primo posto, i notebook registrano una flessione del 18,5% in termini di consegne, mentre i netbook perdono in termini di volumi il 67% e i computer desktop decrescono del 7%. Il mercato è saturo e soccombe sotto il peso schiacciante di nuovi device, oltre che della crisi economica. Variazione di segno positivo, infatti, solo per tablet con una crescita di unità pari al 174% rispetto al 2010 (ma con un’incidenza sul venduto dei pc inferiore al 15%). I tablet sono dunque destinati a prendere il posto dei fratelli maggiori? Tutte le speranze dei pc sono riposte nei nuovi sistemi operativi, componenti e formati, con gli ultrabooks in pole position, che promettono di risollevare il mercato.
In casa tablet si preannuncia una nuova battaglia, a suon di ribassi. Gli antiIPad per accaparrarsi la fiducia degli utenti giocano il tutto per tutto sulla convenienza. Già Amazon con la mossa di lanciare Kindle Fire a soli 199 dollari (modello base, si intende) ha costretto gli altri competitor a ripensare le politiche di prezzo. Compreso la Apple che, in vista dell’arrivo del nuovo modello, potrebbe decidere di vendere l’iPad 2 (16 GB/WiFi) a 399 dollari. L’importante è non farsi ingannare dai falsi. Secondo una ricerca condotta da MarkMonitor, società di San Francisco che si occupa della sicurezza dei marchi online, il successo dell’IPad non solo ha interessato i competitors ma anche attratto numerosi falsari che sfruttano la rete per piazzare prodotti contraffatti o clonati. Un mercato florido soprattutto in Cina che potrebbe proliferare con l'approssimarsi della festività natalizie e approfittare della debolezza di tutti quegli utenti disposti a tutto pur di avere tra le mani questi oggetti del desiderio. Perfino tentare l’assalto a un centro commerciale che promette supersconti. Perfino non accettare l’idea di tornare a casa senza aver nulla tra le mani. È la crisi, bellezza. ■
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LIFESTYLE CAMPARI, NEL SEGNO DEI MAYA
A cura della redazione
CALENDARIO CAMPARI 2012
LA FINE DEL MONDO... SECONDO CAMPARI Il Calendario Campari 2012 si intitola It’s the end of the world, baby!, e si ispira all’antica profezia Maya secondo cui il 21 dicembre 2012 assisteremo alla fine del mondo così come lo conosciamo. Ritratta a Parigi con magnifici abiti d’alta moda dal fotografo Dimitri Daniloff, la supermodella e attrice Milla Jovovich trasporta il pubblico in un sensazionale viaggio visivo
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Il calendario Campari torna ad esplorare il lato femminile della bellezza in questa edizione 2012, scegliendo come protagonista non una qualsiasi, ma una delle modelle – attrici più sensuali del pianeta, Milla Jovovich. Il titolo scelto per questa nuova edizione è piuttosto significativo, “It’s the End of the World, Baby!” Proprio quando ci apprestiamo ad entrare nell’anno che i Maya avevano profetizzato come l’ultimo dell’umanità intera, il calendario Campari 2012 gioca con la superstizione e la fine del mondo, ponendo Milla Jovovich al centro dello sguardo dell’obiettivo guidato dal fotografo Dimitri Daniloff, uno che con le provocazioni ha un feeling tutto particolare. Una scelta quasi naturale per scatti che descrivono una storia totalmente mistica. Il fotografo parigino infatti, cattura ogni scenario surreale trasformandolo in una realtà sorprendente e modellando ciascuno scatto in ogni minimo particolare. Un processo lungo e laborioso, completato da vibranti effetti speciali, che
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hanno dato vita ad una vera e propria opera d’arte. Il risultato della sinergia tra l’attrice e il fotografo, bisogna ammetterlo, è davvero spettacolare: Milla si ritrova in un mondo in dissoluzione, nel bel mezzo di catastrofi naturali e non, eppure mantiene la sua algida postura quasi fosse un’eroina uscita dai fumetti americani. In realtà è lei stessa ad incarnare la furia degli elementi. Il tutto ovviamente vuole esprimere un messaggio positivo e quasi ironico nei confronti delle teorie catastrofiste: nonostante la fine del mondo, la bellezza delle cose non sfiorisce, e anzi se quel qualcosa è Milla Jovovich, diventa ancora più splendente. Non c’è uragano o invasione aliena che tenga. Milla Jovovich per l’occasione indossa abiti di alta moda che rappresentano, secondo il contesto, la sabbia che avvolge tutto, le onde del mare in tempesta, i vulcani in eruzione. E’ lei stessa ad esprimere il senso di questi scatti: “Più che parlare di una fine, con questo calendario celebriamo un nuovo inizio, sperando che
magari il 2012 porti un miglioramento. Se la fine del mondo arrivasse davvero, vorrei passare il più tempo possibile con la mia famiglia. E poi, all’ultimo, brinderei alla vita”. La partecipazione di Milla Jovovich segna il ritorno ad una protagonista femminile per il Calendario Campari dopo Benicio del Toro, il primo protagonista maschile della storia dei Calendari Campari. Milla Jovovich ricalca le orme di alcune delle donne più belle del mondo che hanno dato volto alle pagine dei precedenti Calendari. Tra queste Salma Hayek, Eva Mendes e Jessica Alba. La testimonial perfetta per esprimere il senso del concept che sottende all’intero progetto, almeno nelle parole di Dimitri Daniloff. Milla è la bellezza ideale ”per rendere il rapporto fra donna e terra, dando la sensazione degli elementi, senza usarli”. Non si può che essere d’accordo... gli scatti sono stati anche in mostra alla Galleria Campari, a metà novembre, a Sesto San Giovanni. www.camparigroup.com ■
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LIFESTILE armani:_mastro Progress 23/11/11 12.34 Pagina 1
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di FRANCO DEL PANTA
UN HOTEL A FORMA DI “A”
Nasce Armani Hotel Milano, il secondo hotel ad aprire le porte, del progetto Armani Hotels & Resorts, in collaborazione con Emaar Properties PJSC. Dopo l’hotel di Dubai, situato all’interno del Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo, apre l’Armani Hotel Milano: nel cuore della città, nel palazzo di via Manzoni 31, in stile razionalista, progettato originariamente da Enrico A. Griffini nel 1937 In questo edificio dalle linee potenti e austere, Giorgio Armani ha creato un mondo di armonia, di privacy. Il lusso è declinato nel più puro stile Armani, dando al concetto di comfort un’estetica nuova. Fondamentale la distribuzione dello spazio che permette di creare un piccolo ingresso in ogni stanza, evitando di presentare immediatamente alla vista l’intimità della camera. Le 95 stanze
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e suite offrono diverse soluzioni: dall’Armani Deluxe (ampiezza fino a 45 metri quadrati) alle suite Armani Signature e Armani Presidential, le cui dimensioni variano dai 170 ai 200 metri quadrati, articolate a doppia altezza con una magnifica scala dal forte impatto architettonico. Minibar, impianti hi-tech, armadi che scompaiono nelle pareti - un gusto per l’ordine e la spaziosità che Giorgio Armani sperimenta da anni nelle proprie case. Ogni stanza da bagno, idealmente strutturata per due, offre servizi eriservatezza di una cabina doccia il cui vetro permette la vista soltanto dall’interno verso l’esterno. Il pavimento e le pareti, nelle sfumature naturali di un crema-marrone, sono realizzati con una pietra dalla texture regolare, Silk Georgette,
proveniente dall’Asia. Tutti gli arredi dell’hotel si ispirano alle collezioni Armani/Casa realizzati appositamente per l’albergo in varie preziose finiture che rifletteno l’atmosfera d’epoca del palazzo: dai divani lineari rivestiti di raffinati tessuti, alle testate di legno retroilluminate dei letti. Tutti gli spazi comuni sono concentrati al settimo e ottavo piano, nel ‘cappello’ di vetro, come viene chiamato, che regala una vista inaspettata su Milano, dal Duomo ai nuovi grattacieli. Al settimo piano si trova l’Armani/Ristorante, dedicato alla ricca tradizione gastronomica italiana, con un’enoteca esclusiva, una sala da pranzo
privata e un tavolo dello Chef all’interno della cucina. Sul lato opposto l’Armani/Lounge si affaccia sulla città con l’Armani/bamboo bar, un ambiente raffinato e di grande impatto visivo, che si affaccia su via Manzoni e su Piazza Croce Rossa. L’ottavo piano, su una superficie di 1200 metri quadrati, è interamente dedicato alla bellezza e al relax e raccoglie tutti i trattamenti e le terapie che infondono armonia tra mente e corpo. L’Armani/SPA comprende sei sale trattamento dedicate, una couple Suite - per la coppia inseparabile - una palestra fitness e una piscina progettata per bagni rilassanti che grazie alla possibilità di regolare la temperatura, favorisce uno stato di completo relax. La palestra offre anche un vasto assortimento di attrezzi per l’allenamento cardiovascolare e muscolare, con accesso 24 ore su 24.
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ACCESSORI DONNA Iceberg - Giacca jacket www.iceberg.com
Borsalino - storico brand di cappelli, punta sul classico modello con la tesa, tema centrale della collezione, e proposto in varie tonalità e variazioni nella particolare finitura velour che gli conferisce morbidezza. www.borsalino.com
Cappotto Stefanel Color cammello dai tagli classici. Per l’Autunno Inverno 2011-2012 Stefanel propone una collezione che continua il percorso delle ultime stagioni, focalizzandosi sulle radici del marchio. www.stefanel.com
Giubbino Pinko - Dai tagli e dallo stile molto rock. Aderente e avvitato, aderisce perfettamente al corpo della donna, rendendola sexy e grintosa www.pinko.it
Leggera e sbarazzina, di una semplicità che le dona classe e personalità, la celebre collezione di perle in oro rosa o bianco suggella la felicità che accompagna le storie d’amore. Van Cleef & Arpels. www.vancleef-arpels.com
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Pendente Perlée - 5 giri, in oro rosa o bianco, richiama l’anello Perlée a 5 giri. Il cinque, numero mistico e magico, conferisce al pendente una purezza benevola. DICEMBRE-GENNAIO 2011
moda DIC:_mastro Progress 23/11/11 12.27 Pagina 2
ACCESSORI DONNA Stivaletto Furla - alto sopra la caviglia con allacciatura sul davanti. Realizzato in vitello “lavato”. Particolare la suola in gomma effetto carrarmato abbinata ad un tacco molto femminile. www.furla.it
Linee morbide e destrutturate per Coccinelle. Borsa a spalla, doppio manico, in pelle dalla stampa struzzo. Particolari femminili e bon ton per una donna cosmopolita www.coccinelle.com
Borsa a mano Coccinelle scamosciata. Cavallino stampa leopardo, per uno stile grintoso e irriverente, per una donna dalla vita metropolitana che non rinuncia alla sua femminilità. www.coccinelle.com
Dettagli couture per la icon-bag Furla AW11-12, la Saint-Germain in vitello intrecciato con effetto anticato è una borsa unica e al tempo stesso perfetta da mattina e sera. Chiusura twist lock con logo Furla. www.furla.it Borsa Amazzone - in versione ultra-glam in vitello rock, materiale esclusivo di Furla. La forma strutturata gioca sul dettaglio delle maxicerniere che rivelano insenature in vitello scamosciato in contrasto. www.furla.it
Tronchetti Frau - in pelle e camoscio. Adatti perfettamente al frenetico dinamismo cittadino, ma che allo stesso tempo esprimono una naturale femminilità. www.pacchionicalzature.com
Per l’AutunnoInverno 2011 FRAU propone una gamma completa di calzature uomo e donna ispirate ad un look cosmopolita e contemporaneo. Qui eleganti francesine in camoscio color ebano. www.frau.it
Collezione Autunno-Inverno 2011-12 Furla - Stivale in vitello trattato effetto velluto con gambale arricciato e tacco in gomma www.furla.it
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ACCESSORI UOMO La sua forma classica e le armoniose proporzioni parlano da sé. La bellezza del Portofino Automatic di IWC Schaffhausen nasce dall’essenzialità del suo design. www.iwc.com/it/collezione/portofino
“Elastic Jacket” Harmont & Blaine - Giubbino con cappuccio realizzato interamente in tessuto elastico extra leggero che, indossato, si adatta al corpo, accompagnandone i movimenti. www.harmontblaine.it
Maglione Harmont & Blaine per A-I 2011-12 - Collezione “rusticchic” che reinterpreta gli abbigliamenti delle guide alpine anni ’50 legando il sapore tradizionale delle lane all’evoluzione dello sportswear. www.harmontblaine.it
Una famiglia di grande tradizione. Una linea che forte di un design sapientemente rivisto e di un nuovo fiore all’occhiello, il Portofino Carica Manuale Otto Giorni, apre un altro capitolo della sua storia. www.iwc.com
Stivaletto uomo Frau della Collezione autunno-inverno 20112012 - Elegante nel modello e nel colore testa di moro. www.pacchionicalzature.com
Collezione AI 2011-12 firmata Borsalino - Eleganza e stile nei cappelli dalla finitura velour, arricchiti da svariati giochi di cinte multirighe. www.borsalino.com
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La linea invernale Borsalino - è caratterizzata soprattutto dai materiali con cui è stata realizzata, come il Cervelt, una mischia di feltro ottenuta dal sottovello del Cervo Rosso proveniente dalla Nuova Zelanda. www.borsalino.com
Il Portofino Automatic di IWC Schaffhausen è simbolo del classico. L’eleganza, l’essenzialità delle tre lancette e la linearità del datario ne fanno un compagno da polso ricco di stile. www.iwc.com
Sneakers Frau - marrone scuro dal tessuto scamosciato e dettagli in tela. www.pacchionicalzature.com
Per un quotidiano dal massimo comfort, maglioncini Harmont & Blaine in versione polo. Dallo stile comodo, ma con una grande attenzione alla continua cura e ricerca dei dettagli. www.harmontblaine.it
FASHION:_mastro Progress 23/11/11 12.34 Pagina 1
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di ELISA RODI
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VALENTINO COLLEZIONE A PITTI UOMO
A poco più di due mesi dal taglio del nastro (Fortezza, 10-13 gennaio), Pitti Immagine preannuncia un ospite speciale di Pitti Uomo: la maison Valentino. Cosi l'undici di Gennaio, nel centro storico di Firenze, in un luogo per la verita ancora top secret, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, il duo stilistico alla guida della maison, presenteranno per la prima volta, in anteprima assoluta, la Collezione Uomo autunno - inverno 2012-13. I due hanno sviluppato in poco tempo una poetica sicura e uno stile preciso. Pitti sarà il palcoscenico ideale per esibire la nuova visione dell’uomo Valentino. www.valentino.com
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MISSONI NELLA RODEO DRIVE WALK OF STYLE
La maison di moda italiana Missoni è stata inserita nella Rodeo Drive Walk of Style. La griffe italiana ha ricevuto un tributo ed è stata insignita dell’ambito riconoscimento, che viene assegnato ogni anno dal 2003, e premia le leggende dello stile per il loro contributo al mondo della moda e dello spettacolo. Oltre alla casa di moda italiana Missoni, a ricevere il riconoscimento è stata anche l’attrice e imprenditrice Iman. I due destinatari ricevono una targa in Rodeo Drive, dove la loro firma e un loro commento saranno immortalati sul marciapiede della via famosa in tutto il mondo. www.missoni.it
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KARL LAGERFELD LANCIA LA LINEA LOW COST
Karl Lagerfeld, il grande stilista che ha lavorato con Christian Dior e Yves Saint Laurent, ai vertici di Chanel e Fendi e proprietario del suo marchio, nel 2012 lancerà la sua prima linea di abbigliamento low cost. La nuova linea si chiamerà semplicemente Karl e proporra creazioni di alta qualità e di lusso ma in grado di essere acquistate anche dal grande pubblico, in quanto i prezzi si aggireranno tra i 50 € ed i 500 €. Il debutto è previsto per gennaio 2012 con una prima serie di accessori e vestiti, mentre la prima collezione vera e propria sarà quella per l’autunno-inverno 2012/13. www.karllagerfeld.com
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ZILLI LOCATION ESCLUSIVA A MILANO
La maison francese Zilli apre a Milano una nuova boutique. Si tratta del quarto monomarca Zilli in Italia, oltre a quelli di Roma, Porto Cervo e Capri. La location scelta a Milano è via Gesù 5, nel cuore del Quadrilatero, con uno spazio di 150 metri quadrati al piano terra di Palazzo Bagatti Valsecchi. All’interno della boutique trovano spazio le 20 linee di abbigliamento uomo e di accessori di lusso della maison, realizzate dagli artigiani dell’atelier a Lione con la direzione artistica di Roberta Fiocchi-Schimel, oltre che un servizio di made-to-measure. www.zilli.fr
PAL ZILERI A LAS VEGAS
Pal Zileri punta su Las Vegas, dove il brand ha aperto un flagship store da 250 metri quadrati all'interno del The Forum Shops al Caesar che, con le sue 160 boutique e i 13 ristoranti, è considerato uno degli shopping center piu frequentati e di tendenza dell’intero mercato nord americano, scelto dalle griffe internazionali per l’alta visibilità internazionale che sa offrire. All'interno del negozio, dotato di tre luminosissime vetrine, trovano spazio tutte le proposte del brand, dagli abiti alle giacche, dalle camicie alla maglieria, fino ad arrivare agli accessori, ai profumi e alla pelletteria. www.palzileri.com
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di F. DEL PANTA
MEGAYACHT JANKOWSKI, UN'OPERA D'ARTE SUL MARE CRN e Riva lanciano un nuovo modello firmato dall’artista Christian Jankowski. Con Megayacht Jankowski il concetto di yacht si eleva a opera d’arte Riva e CRN, due marchi internazionali dello yachting di lusso del Gruppo Ferretti, si uniscono al mondo dell’arte e presentano un nuovo yacht, Megayacht Jankowski, firmato dal noto artista berlinese Christian Jankowski. Il progetto, presentato recentemente in anteprima al Frieze Art Fair 2011 di Londra uno degli appuntamenti più importanti per gli appassionati di arte contemporanea di tutto il mondo - come uno dei 5 progetti più importanti della fiera, ha conquistato sia gli amanti dell’arte che della nautica di
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tutto il mondo. Il progetto presenta un megayacht in accaio e alluminio di 68 metri disegnato da Officina Italiana Design, lo studio che disegna in esclusiva la gamma Riva, firmato da Jankowski e realizzato dal cantiere navale CRN, specializzato nella produzioni di grandi yacht di lusso. All’interno di Megayacht Jankowski è previsto come prezioso tender l’Aquariva Cento, la limited edition dello storico modello Aquariva, il 33 piedi più famoso al mondo che incarna lo stile moderno e l’eleganza storica di Riva, e che l’artista firmerà con il suo nome, Christian. Lo splendido Megayacht Jankowski unirà la maestria produttiva del cantiere navale CRN e Riva, espressione dell’eccellenza italiana nella
nautica da diporto, all’importanza e alla bellezza dell’arte contemporanea tedesca. Il progetto nautico non sarà semplicemente un nuovo modello di barca, ma entrerà a far parte dell’esclusivo e privilegiato regno delle grandi opere d’arte, elevando il concetto di yacht a strumento esclusivo in grado di comunicare un nuovo modo di osservare e comprendere l’arte, stimolando una diversa percezione della realtà. Lo yacht firmato da Jankowsky assimila ed amplia i concetti duchampiani di readymade, utilizzando in modo provocatorio un oggetto di estremo lusso al posto di uno di uso comune, come è stato fatto fin’ora dagli artisti più significativi di questa corrente. Megayacht Jankowski rappresenta un omaggio al “sublime” modernista, uno spettacolo di super efficienza in una perfetta alchimia di forme, con i suoi ampi piani in alluminio e acciaio; una sorta di rappresentazione poetica del dinamismo. Secondo Jankowski, però, il progetto diventa propriamente “arte” nell’istante in cui il cliente decide di percepirlo e comprarlo come “opera d’arte”; l’artista, che percepisce la sua opera non
tanto nella fisicità dell’oggetto quanto nell’interazione che questa crea con il potenziale compratore, considera “arte” l’atto stesso di scelta dell’osservatore, che, nell’istante in cui si fa conquistare dall’oggetto, sceglie se percepirlo e acquistarlo da armatore o da mecenate dell’artista. Jankowski, inoltre, con il suo Megayacht Jankowski, cancella il concetto di svalutazione tipica di uno yacht e di qualsiasi altro oggetto, per imporre una dinamica diversa di valore, che dipende solo ed esclusivamente dall’artista: l’opera si svaluta o si valorizza in base al successo o meno del suo creatore. Grazie alla collaborazione con Jankowski, il cantiere navale CRN e Riva, in sostanza, diventano il laboratorio della più grande, esclusiva e ambiziosa opera d’arte mai creata prima. Dando il proprio nome allo yacht, Jankowski ha creato una testimonianza unica e all’avanguardia in grado di sfidare il modo in cui osserviamo e percepiamo l’arte.