Progress Febbraio

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NUMERO 53

Putin: “Barcollo ma non mollo”! - Primo piano sul turismo - Ai prestiti ci pensa Facebook - Sei Nazioni - Sotto il cielo di Berlino - Aspettando gli Oscar - Maribor e Guimaraes capitali della cultura europea - Mercedes-Benz ML 63 AMG - La migliore scuola al mondo

PROGRESS

COP estesa Progress febbraio DEF:Layout 1 27/01/12 12.25 Pagina 1

Mensile di Politica, Economia, Attualità e Cultura. Numero 53 (Nuova Serie) € 3,50 www.progressonline.it

ESTERI RUSSIA Putin: “Barcollo ma non mollo”!

PRIMO PIANO SUL TURISMO Appuntamento a BIT 2012 Un anno di Cultura a Maribor e Guimarães Un viaggio al Dubai Shopping Festival

ATTUALITÀ

Berlino, non solo Festival

La migliore scuola al mondo

A Venezia per il Carnevale

NEW ECONOMY

CINEMA Aspettando gli Oscar

Ai prestiti ci pensa Facebook

PEOPLE

LIFESTYLE

“Le cose che ho imparato” intervista a Gianni Riotta

Nuove tendenze di stile

AUTO Nuova Mercedes-Benz ML 63 AMG

SPORT Italia protagonista al Sei Nazioni

COVER STORY

BOND IN MOTION Il mito viaggia su quattro ruote Belle, anzi splendide. Chiunque ha desiderato almeno una volta averle, strappandole dalle mani dell’agente speciale più famoso del mondo. No, non sono le Bond girl! Ma le sue vetture, che per la prima volta vengono riunite in una mostra per celebrare i primi 50 anni sul set di un mito indiscusso del grande schermo. Destinazione: Hampshire, Inghilterra


EDITORIALE feb:_mastro Progress 24/01/12 14.45 Pagina 1

editoriale

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LA SCIALUPPA DELLE LIBERALIZZAZIONI

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“Con il pacchetto sulla liberalizzazioni saremo in condizioni di far crescere del 10% il nostro Pil”, assicura Mario Monti. Dopo i pensionati, dunque, è la volta dei tassisti, dei farmacisti, dei notai e degli avvocati. La chiamata alle armi è arrivata anche per loro e come aveva promesso sempre il nostro presidente del Consiglio, lo si è fatto senza distinzione di classe. Perché, è giusto ricordarlo, siamo in recessione dalla quale se ne esce secondo il parere degli economisti, ad eccezione di una minoranza,

ritornando a crescere e consumare. Non c’è altra strada a meno che non si voglia uscire dall’economia di mercato. E, con buona pace dei vari Serge Latouche, che da anni provano a convincerci della necessità di avviare una decrescita felice, sempre gli stessi economisti ci dicono che ciò è assai improbabile. O da idealisti. Roba da “Occupy Wall street” per intenderci. Ma allora, quando tutti i capi di Stato, gli economisti e e persino i giornalisti al telegiornale ci dicono che occorre riprendere a crescere per uscire

dalla recessione, che messaggio, indirettamente, ci stanno trasmettendo? Proprio in questi giorni in cui abbondano le metafore marinare, per via del tragico naufragio della Costa Concordia, ci accorgiamo allora che ogni volta che ci lasciamo convincere dal bisogno di comprare una nuova auto o soltanto un nuovo televisore, anche quando non ne abbiamo bisogno, indirettamente entriamo a far parte dell’equipaggio della Pequod, per dare una mano al capitano Achab nella sua spasmodica lotta contro l’abisso.


SOMMARIO febbraio:_mastro Progress 24/01/12 10.46 Pagina 1

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■ 42 RUSSIA, NUOVE ELEZIONI, VECCHIE POLEMICHE PUTIN: BARCOLLO MA NON MOLLO

■ 46 L'ESCALATION DELL'IRAN PRONTI ALL’ATTACCO?

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48 PRESIDENZIALI IN SENEGAL

50 LEGA ANCORA AGO DELLA BILANCIA

54 SISTEMA DI CREDITO AL CRASH

UN CANTANTE PER PRESIDENTE

LA REGINA DI VERDE VESTITA

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6/10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 52 64 70 82 112 120 126 128

FOTOREPORTAGE DA NEW YORK DA PARIGI DA LONDRA PERSONAGGIO CONTROCORRENTE ONOMATOMANIE SHOWBIZ MEETING SE FOSSI ZEMAN SCOSTUME E SOCIETÀ TRASHION ART DESIGN LIFESTYLE FOOD PERSONALITIES ITC TRAVEL CINEMA CARS FASHION BOAT TUNES

CRISI E BANCHE: CRESCONO I LICENZIAMENTI! 62

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58 COMPETIZIONE NEL MERCATO FERROVIARIO

60 NUOVE TENDENZE DI STILE

62 LA MIGLIORE SCUOLA AL MONDO

SINDROME ITSO

IL RITORNO DI HORTA-OSORIO

CONCORRENZA AD ALTA VELOCITÀ

SE PUOI DESIDERARLO PUOI AFFITTARLO

DOVE NASCONO I DIRIGENTI DI DOMANI


SOMMARIO febbraio:_mastro Progress 26/01/12 15.23 Pagina 2

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68 TORNA IL PERICOLO RADIAZIONI?

COME PROTEGGERSI DALLE RADIAZIONI

72 UN 2012 DI SEQUEL

74 62° FESTIVAL DI BERLINO

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66 APPLICAZIONE FB PER I PRESTITI DI DENARO

AI PRESTITI CI PENSA FACEBOOK

QUESTO FILM NON MI È NUOVO

LE VISIONI “BESTIALI” DELLA BERLINALE

78 LA CINA ATTENDE IL SEGNO PIÙ FORTUNATO DELLO ZODIACO

80 IL NUOVO E8 NEL PARCO DI ÁLAVA

84 ASPETTANDO LA NOTTE DEGLI OSCAR

88 BOND IN MOTION

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BIT 2012

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CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA 2012

100 DUBAI SHOPPING FESTIVAL

Progress è una pubblicazione curata da Gruppo Editoriale S.E.I. Via R. Pereira 00135 - Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010

BENVENUTI NELL’ANNO DEL DRAGONE

UN PARCO PER LE IMPRESE DEL FUTURO (NEI PAESI BASCHI) 74

AND THE OSCAR GOES TO...

007, IL MITO VIAGGIA SU QUATTRO RUOTE

UN ANNO DI CULTURA A MARIBOR E GUIMARÃES

VOGLIA DI SHOPPING

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102 BERLINO OLTRE IL FESTIVAL

108 IL TEATRO A VENEZIA PER IL CARNEVALE 2012

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NUOVA MERCEDES-BENZ ML 63 AMG

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IN VIAGGIO VERSO LA FINALE DI MONACO DI BAVIERA

118 SI PARTE IL 4 FEBBRAIO CON FRANCIA-ITALIA

SOTTO IL CIELO DI BERLINO

LA VITA È TEATRO... TUTTI IN MASCHERA!

SUV ESCLUSIVO

CHAMPIONS LEAGUE: È SFIDA ITALIA INGHILTERRA

SEI NAZIONI, I DURI COMINCIANO A GIOCARE

Uffici Commerciali Roma, Via Pereira, 41 - 00136 Milano, Via Petrella, 21 - 20124 Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis Direttore Responsabile Alessandro Petrone direzione@edizionisei.com Direttore Editoriale Franco Del Panta Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@edizionisei.com I. Basile, D. Battaglia, M.L.C. Beduschi, R. Delmonte, C. Catalli, R. Leggio, M.G. Morini, P. Romeo, D. Marianacci, E. Rodi, F. Aliberti, D. Sallustio, A. Tomassi, R. Cesari, F. Vagnozzi, P. Vaccaro, D. Leggio, E. Pasca, L. Saggio, R. Leggio

UN WEEK-END ALL’INSEGNA DEL TURISMO

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Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

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Marketing & ICT Milko Vaccaro Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Editing e traduzioni Adrian James Art Direction Romina Plini, Vania Rossi Stampa e Allestimento Amadeus S.r.l. Distribuzione Giuseppe Ventura Emilian Press Srl - Spediservice Srl - CDL Informazioni e Abbonamenti info@edizionisei.com www.progressonline.it Fotografie Shutterstock, Sascha Von Mallinckrodt M.G. Morini, L. M. C. Beduschi, Luca Omiccioli N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.


FOTOREPORTAGE regina:_mastro Progress 16/01/12 15.48 Pagina 1

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“DIAMOND JUBILEE” PER LA REGINA ELISABETTA


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La Regina Elisabetta nel 2012 festeggerà i

Presidenti degli Stati Uniti (da Eisenhower a

Salomon e Tuvalu. Alla Regina e al Duca di

sessanta anni di regno trascorsi dalla sua

Obama), ha fatto centinaia di viaggi e ha stretto

Edimburgo, invece, saranno riservate le

incoronazione, avvenuta il 6 febbraio 1952.

milioni di mani in più di 450 incontri ufficiali

grandiose celebrazioni previste nei territori del

Tra poco più di tre anni, diventerà la sovrana più

ogni anno. In occasione delle celebrazioni del

Regno Unito che i coniugi reali attraverseranno

longeva della storia del Regno Unito superando

Giubileo di Diamante, dunque, per Elisabetta II

sostando in tutte le grandi regioni del Paese.

i sessantatre anni di regno della Regina Vittoria.

ci saranno centinaia di incontri, numerosi viaggi

Agli inizi di giugno è previsto il momento clou

Con i suoi ottantacinque anni e ricoprendo i

nel Paese e, tra le altre cose, anche le

degli eventi previsti: concerti, processioni in

ruoli di capo del Commonwealth e di

Olimpiadi di Londra offriranno un’occasione

carrozza, l’accensione di 2012 fari su tutto il

Governatore Supremo della Chiesa Anglicana,

unica per le celebrazioni. Inoltre, i membri della

territorio inglese e la parata di una flotta di un

la Regina Elisabetta ha, nel mondo, oltre 125

Famiglia Reale saranno “spediti” nei quindici

migliaio di barche lungo il Tamigi.

milioni di sudditi, ha nominato, nel corso degli

paesi del Commonwealth per i fastosi

www.royal.gov.uk - www.royalcollection.org.uk

anni, ben tredici Primi Ministri inglesi (da

festeggiamenti: il Principe William (e consorte)

Churchill a Cameron), ha incontrato undici

andrà in Malaysia, a Singapore e nelle isole

Denise Marianacci


FOTOREPORTAGE IVREA:_mastro Progress 16/01/12 15.49 Pagina 1

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IL CARNEVALE DI IVREA E LA BATTAGLIA DELLE ARANCE


FOTOREPORTAGE IVREA:_mastro Progress 16/01/12 15.49 Pagina 2

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Lo storico Carnevale di Ivrea - splendido centro

storia e leggenda, e dando vita a una

popolare alla tirannia: il popolo – rappresentato

abitato del Canavese - è un evento davvero

rievocazione che viaggia nei secoli e in cui i

dagli “aranceri” - combatte contro le armate del

unico nel suo genere. La celebre

protagonisti assoluti sono la Vezzosa Mugnaia –

feudatario – rappresentate dai tiratori sui carri –

manifestazione impegna la città piemontese per

eroina e simbolo della festa – il Generale con il

scagliando contro quest’ultime migliaia di

un lungo periodo di tempo: le cerimonie, infatti,

suo Stato Maggiore Napoleonico, il Sostituto

arance (si parla di circa 300.000 kg di arance!) .

iniziano il giorno dell’Epifania e si concludono il

Gran Cancelliere, il Podestà garante della

Oltre tremila sono i “combattenti”, nove le

Martedì Grasso con la celebre Battaglia delle

libertà cittadina, il Corteo con le bandiere dei

squadre con i loro meravigliosi costumi, e una

Arance. La messa in scena di un Carnevale

rioni rappresentati dagli Abbà ed i Pifferi e i

quarantina i carri che ospitano i “guerrieri del

come quello di Ivrea, affonda le sue origini nel

Tamburi. A riempire di colori la città, c’è poi la

tiranno”.

Medioevo e, anno dopo anno, porta nelle vie e

famosissima Battaglia delle Arance,

www.storicocarnevaleivrea.it

nelle piazze della cittadina un carico di

sicuramente uno degli avvenimenti legati al

www.carnevalediivrea.com

tradizioni, di spettacolo e di emozioni, riuscendo

Carnevale più spettacolari che si conoscano e

a fondere in un mix originale e carico di folklore,

che rievoca, ancora una volta, la ribellione

Denise Marianacci


FOTOREPORTAGE SVIZZERA:_mastro Progress 16/01/12 15.49 Pagina 1

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KANDERSTEG, SULLA SCIA DELLA BELLE EPOQUE


FOTOREPORTAGE SVIZZERA:_mastro Progress 16/01/12 15.49 Pagina 2

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Com’era sciare agli inizi del secolo scorso?

al 29 gennaio dedica ai nostalgici una full

Si offre anche la possibilità di scegliere tra

Se lo sono chiesti in tanti e molti sono quelli

immersion nel turismo di cento anni fa, con

pacchetti turistici ad hoc comprensivi di

che hanno potuto sperimentarlo in prima

eventi sportivi e mondani.

pernottamento e programmi personalizzati in

persona: un periodo d’oro non solo per lo

Moltissime le iniziative in programma, tutte

linea con le iniziative della Settimana, come

sviluppo della cultura e dell’economia ma

rigorosamente in perfetto stile Belle Epoque:

le gite romantiche in slitta e le degustazioni

anche per il turismo invernale.

gare di bob sull'antica pista, pattinaggio e

di whisky.

Ma se credete che quelle atmosfere e quelle

curling su percorsi di ghiaccio naturale e

Non mancano mostre e manifestazioni

sensazioni siano legate ad un tempo passato

corsi di telemark.

rievocative in abiti d’epoca.

di cui non resta che il ricordo di qualcuno, vi

Ma non solo sport. Il Grand Café

sbagliate di grosso.

Schweizerhof vi aspetta per sorseggiare un

Per chi se lo fosse perso, informazioni su

Basta andare a Kandersteg, nell’Oberland

tè, i ristoranti propongono menù a tema e il

www.kandertal.travel/de/belle_epoque

Bernese per la Belle Epoque Week:

leggendario hotel Victoria Ritter organizza il

l’incantevole villaggio svizzero, infatti, dal 22

magico ballo della Belle Epoque.

Federica Vagnozzi


DA PARIGI feb:_mastro Progress 16/01/12 15.47 Pagina 1

da parigi

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di ELISABETTA PASCA

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IL LOUVRE SI METTE IL VELO

Collocazione del tutto inedita per la collezione d’arte islamica del Museo del Louvre: un settore nuovo di zecca andrà ad arricchire la struttura museale più affascinante e famosa al mondo per custodire oltre 3000 tra le opere più rappresentative dell’Islam, con un percorso logico che va dalla Spagna al Maghreb atlantico fino a includere l'India e dall'inizio del settimo secolo fino al XIX. Il dipartimento di arti islamiche troverà dimora in un vero e proprio

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gioiello architettonico – il più ambizioso del polo museale francese, secondo solo alla ormai celebre piramide – realizzato dall’architetto italiano Mario Bellini insieme al collega francese Rudy Ricciotti: i lavori costeranno 98 milioni di euro e sono in parte finanziati da stati musulmani come Marocco, Kuwait e Oman. Il progetto prevede un padiglione di 2.800 metri quadrati, allestito in una delle corti del Museo Mito di Parigi, con una copertura leggera e traslucente, fatta di vetro e di metallo dorato, che ricorda la struttura di un immenso velo, omaggio alla cultura musulmana: il tetto sembra quasi galleggiare sulla galleria. "È un'operazione estetica - spiega il presidente e direttore del Louvre Henri Loyrette - ma anche politica, perché mostra il lato più brillante di questa immensa civiltà che è l'Islam". Il nuovo dipartimento islamico dovrebbe essere inaugurato entro la prossima estate. www.louvre.fr

SAN VALENTINO FIRMATO CAPOSSELA

“Pas de chansons d'amour", niente canzoni d'amore: è così che il cantautore Vinicio Capossela ha deciso provocatoriamente di intitolare il suo concerto speciale di San Valentino a Parigi, penultima tappa del mini-tour europeo che celebra i suoi vent'anni di carriera. Sul palco della Cigale, storica sala concerti a pochi passi da Pigalle, l'originale cantautore lanciato da Francesco Guccini si esibirà insieme alla band storica composta dai chitarristi Jimmy

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FEBBRAIO 2012

Villotti e Giancarlo Bianchetti, dai contrabbassisti Enrico Lazzarini e Mirco Mariani, dal trombonista Mauro "Otto" Ottolini e dal sassofonista jazz Achille Succi. Capossela in vent’anni di ricerca artistica è riuscito a ritagliarsi uno spazio personale e a farsi apprezzare all’estero, soprattutto in Francia, con la quale ha un legame speciale, non avendo mai nascosto di apprezzarne la musica e la letteratura, dalle canzoni di Adamo ai libri di Ferdinand Celine. Lo spettacolo di San Valentino è la terza di quattro tappe del viaggio europeo di Capossela, che segue di qualche mese l'uscita del suo primo album pubblicato in Inghilterra, la raccolta "The story-faced man", edito dall'etichetta Nonesuch Records.

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ARIA NUOVA AL MUSÉE D’ORSAY Il Musée d’Orsay si fa il lifting: infatti, il progetto di ristrutturazione delle sale ha reso necessario ripensare anche la zona del Cafè de l’Horologe, collocato alle spalle dell’orologio all’ultimo piano. I fratelli Campana, designer brasiliani, hanno definito la progettazione e hanno dato un’impronta del tutto nuova a uno spazio che aveva decisamente bisogno di qualcosa di più di una semplice riverniciata. Il caffè è stato ribattezzato “Campana”, in onore dei due fratelli, ed è il risultato di un connubio tra la struttura originaria, ovvero una stazione ferroviaria dei primi del Novecento, e le espressioni anche stravaganti del design contemporaneo. Per questa ambiziosa realizzazione, l’ispirazione è stata tratta dalle opere Emile di Gallé, artista del vetro dell’Art Nouveau , che offre l’idea per una soluzione definita “acquatico-onirica”. www.musee-orsay.fr


DA LONDRA:_mastro Progress 16/01/12 15.47 Pagina 1

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di ELISABETTA PASCA

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LA MAGIA DI HARRY POTTER IN TOUR

Mentre sale la febbre per le Olimpiadi, l’Inghilterra, insieme al mondo intero, si prepara a lasciarsi sbalordire di nuovo dalla magia del suo maghetto più celebre; grazie alla Warner Bros. Studio Tour London, infatti, dal 31 marzo 2012 sarà finalmente possibile esplorare la magia di Harry Potter, la saga fantasy più importante degli ultimi dieci anni. Si tratta di un’attrazione turistica che promette meraviglie: un irresistibile tour a piedi che conduce fin dietro le quinte dei film, nel cuore del mondo incantato ricreato con le scenografie originali, costumi ed effetti speciali. I Warner Bros. Leavesden Studios, dove tutto ebbe inizio e dove tutti gli otto film di Harry Potter sono stati girati, si trovano a Watford, 32 chilometri dal centro di Londra: esplorarli sarà di sicuro un’emozione indimenticabile per milioni di appassionati. E un grossissimo affare, anche, per gli organizzatori e per tutte le strutture ricettive della città. www.wbstudiotour.co.uk

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TUTTE LE SFUMATURE DELLA MODA

Si chiama Pure London ed è l'evento più importante del Regno Unito per quanto riguarda il settore moda. La manifestazione, che si articola in due date, una a febbraio e una ad agosto, vivrà il suo primo appuntamento dell’anno il 12 febbraio 2012, presso l’Olympia Exhibition Center di Londra, cavalcando un periodo chiave per gli acquisti. La fiera infatti è dedicata solo al trade ed è suddivisa in tre settori: Womenswear, Footwear e Accessories. Naturalmente l'evento è animato da una serie di show collaterali, con numerosissime sfilate a diversi orari del giorno. Grazie alla presenza di centinaia di collezioni anche internazionali, Pure London è cresciuta nel corso delle edizioni, dando vita persino ad un nuovo evento denominato Pure Spirit, ospitato all'Earls Court di Londra e dedicato al design e alla moda giovanile, anche maschile: insomma davvero un innovativo fertile spazio per le creazioni di giovani talenti emergenti. www.eventseye.com

LE PERLE RARE DI LEONARDO ALLA NATIONAL GALLERY

Fino al 5 febbraio 2012 la National Gallery di Londra ospiterà una delle più grandi e complete esposizioni dedicate alle opere più rare e preziose del genio italiano per eccellenza, Leonardo Da Vinci. Questa mostra presenterà elementi particolarmente pregiati, come i bozzetti preparatori dell'Ultima Cena, e opere altrettanto prestigiose come “la Dama con l'ermellino”, “La Belle Feronière”, “La Madonna Litta” e “San Gerolamo”. La punta di diamante

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dell’intera esposizione consiste in uno dei quadri più celebri e importanti del maestro Da Vinci , “La Vergine delle rocce”, appena restaurato dal team della galleria stessa. Il nucleo concettuale della mostra risiede nell’idea di mettere in luce il virtuosismo pittorico dell’artista italiano analizzandone tecniche e obiettivi, in modo da creare un percorso ideale che si discosti da quelli della maggior parte delle mostre dedicate principalmente a Leonardo scienziato e inventore. www.nationalgallery.org.uk

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TORNA NOEL GALLAGHER Lo scioglimento degli Oasis è stato un duro colpo, soprattutto per i fan di tutto il mondo, ma ci vuole ben altro per eclissare la leggenda dei fratelli Gallagher. In particolare Noel, il più grande, dopo i concerti dello scorso ottobre, che hanno accompagnato l'uscita di “Noel Gallagher’s High Flying Birds”, il suo primo album, 122.000 copie vendute al debutto, torna nel Regno Unito per conquistare una volta di più la sua terra, offrendo al pubblico una serie di performance che toccheranno diverse città per poi approdare nella capitale domenica 26 febbraio 2012, presso l’Arena O2. I concerti dello scorso anno avevano ricevuto un’accoglienza talmente calorosa da lasciare a bocca aperta persino una star navigata come lui: chissà cosa si inventerà questa volta Noel per stupire e incantare i suoi ammiratori. C’è da scommettere ad occhi chiusi che ne vedremo, o meglio ne ascolteremo, davvero delle belle.


PERSONAGGIO :_mastro Progress 16/01/12 15.52 Pagina 1

il personaggio

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il personaggio ifestile

il personaggio

il personaggio

di FEDERICA VAGNOZZI

ZAC POSEN, IL DESIGNER DELLE DONNE Riflettori accesi su Zac Posen, l’enfant prodige della moda statunitense che con le sue creazioni moderne e raffinate ha conquistato il mondo delle passerelle. Lo stile è inconfondibile: dai corsetti alle balze, dai drappeggi ai ricami, il giovane stilista dalla passione per le classiche tecniche sartoriali confeziona abiti che sono veri e propri omaggi alla sinuosità del corpo femminile. E lo fa con eleganza e un pizzico di romanticismo, attingendo spesso agli anni ‘30 e ‘40 meritevoli - a suo dire - di aver riportato «le donne alla ribalta, facendole tornare delle dee». Già le donne, fonte di continua ispirazione, icone di bellezza da ripensare di stagione in stagione: “Produco dodici collezioni l’anno, nella mia vita deve esserci spazio per molti tipi di donna”. Del resto, sperimentare è il suo leit motiv; la sua personale missione: cercare sempre nuove linee che accentuino le giuste parti del corpo. Come il taglio a sbieco che «dà potere e rilassa i movimenti della silhouette». Ama le donne, Zac. E ancora di più farle sentire uniche, avvolgerle in seta e chiffon e renderle regine di charme. In occasione delle ultime sfilate, la prima fila era guarnita di giovani vip, da Rachel Bilson a Rihanna, da Joel Madden a Nicole Richie. E non poteva essere altrimenti, considerando che Zac

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FEBBRAIO 2012

deve gran parte della sua fortuna ad icone dello star system come Naomi Campbell, Gwyneth Paltrow, Claire Danes, Jennifer Lopez, Kate Winslet e Natalie Portman (amica e musa dello stilista) che hanno indossato i suoi abiti a feste e prime cinematografiche, mettendo in moto un incredibile passaparola. Del resto è lui stesso ad affermare che le sue creazioni donano più alle attrici che alle modelle. Ma definirlo stilista potrebbe essere molto riduttivo. Di recente si è messo alla prova come interior designer, curando gli interni di un celebre condominio della Grande Mela, il 16W21 dell’architetto Morris Adjmi. E nel frattempo ha trovato il tempo di dedicarsi anche al cinema: sue le mise da damigelle indossate da Samantha, Charlotte e Miranda nel secondo capitolo di “Sex and the City - The Movie”. In attesa di mettere le mani su altri progetti - “Non sono uno sceneggiatore ma sono molto interessato a scrivere un libro, un film o una pièce teatrale” - è tornato a presentare i suoi abiti alla Fashion Week di New York, rendendo onore alla città che lo ha battezzato, artisticamente parlando, e che gli ha conferito i riconoscimenti più importanti. Intanto è già al lavoro per una nuova collezione. Parigi lo attende e lui, impeccabile come sempre, pensa già a come stupire la platea con il proprio di abito, visto

che ama presentarsi in passerella in smoking o frac. Semplice vanità? «Credo che ispirare il modo in cui la gente si veste faccia parte del mio ruolo. Se il tuo abbigliamento non è all’altezza, come puoi pensare di vestire le donne?». www.zacposen.com


riotta:_mastro Progress 16/01/12 15.54 Pagina 1

controcorrente

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controcorrente

di ELISABETTA PASCA

controcorrente

“LE COSE CHE HO IMPARATO”: GIANNI RIOTTA SI RACCONTA IN UN LIBRO Il giornalista siciliano, ex direttore del Tg1 e de “Il Sole 24 Ore”, traccia il percorso della sua esperienza umana e professionale in un volume edito da Mondadori Gianni Riotta, 57 anni, ha vissuto molte vite dentro una sola: la carriera giornalistica iniziata a 15 anni è solo la più evidente e incisiva delle sfumature di un’esperienza umana e professionale multi sfaccettata che oggi, da scrittore, Riotta ha voluto raccontare in un libro, “Le cose che ho imparato”, pubblicato da Mondadori. Mettendo insieme ricordi e riflessioni, l’autore compone un mosaico ricco e composito che offre al lettore ben più di una semplice e godibile lettura. Ci siamo fatti spiegare proprio da lui come è nata questa ultima fatica letteraria e quali sono le prospettive della letteratura e della comunicazione nell’epoca dei social network. "Le cose che ho imparato", il suo ultimo libro edito da Mondadori, disegna il percorso della sua vita passando attraverso lo spunto di ricordi familiari, libri letti e luoghi; quali sono le tappe che ritiene fondamentali e determinanti per la sua formazione? Non si tratta tanto di tappe, tappa sembra definita, chiusa nel passato. Mi piace di più pensare a processi, transizioni, la mia vita da bambino correndo nella campagna siciliana dove ancora i contadini usavano l'aratro a chiodo come nel Medio Evo e la mia gioventù a Silicon Valley dove nasceva il personal

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FEBBRAIO 2012

computer. Vedere il passaggio da un'epoca all'altra in una stessa vita è emozionante e bello. La mia Sicilia aveva ancora aria di secoli or sono e poi ho visto il futuro in anteprima. La figura di suo padre, Totò Riotta, si staglia come quella di un nume tutelare all’interno della narrazione: come riassumerebbe la lezione che le ha trasmesso? Nella professione l'idea, così rara in Italia, che occorra essere equanimi, un concetto che va oltre l'obiettività, che è fredda, meccanica. L'equanimità vuol dire porsi con animo uguale davanti alla cronaca e alla storia, ascoltare le versioni tutte, le giuste e le sbagliate, la voce della vittima e quella del carnefice, non uguagliarle, non negare al bene la forza sul male, ma capire che un giornalista non è né un poliziotto, né un giudice (anche se oggi questo è davvero raro) e neppure un boia o un cane da guardia. È un cronista, nel senso antico e nobile della parola: raccontando la verità racconta la giustizia. La verità è la migliore propaganda del bene, sempre, anche quando contraddice le nostre idee. Ma difficile convincere di questo i populisti, ieri e oggi. Sul piano umano mio padre mi ha insegnato molte cose, ma non credo di averle messe in pratica come voleva. Era decisamente migliore di me. Nel libro vengono affrontati i temi della sconfitta e della vittoria: qual è il Suo bilancio personale di battaglie vinte o perse?

Nel libro si dice l'opposto esatto: che non c'è differenza tra battaglie vinte e perse. Wellington dice che in battaglia alla fine si perde sempre qualcosa; il Che parla di “vittoria sempre” ma la sua unica vittoria, che ne perpetua il mito, è la sconfitta. Kipling parla di Vittoria e Sconfitta come di impostori e Montanelli diceva importa solo "come" si combatte. Aveva ragione. Il resto sono pettegolezzi, livori, invidie, materiale caduco che oggi vola e domani scompare. Inutile crucciarsi. Recentemente ha lanciato dal suo profilo Twitter un hashtag letterario sugli scrittori sopravvalutati: Lei ha scelto Borges. Come descrive la reazione degli utenti della Rete al Suo stimolo e quali sono invece secondo la Sua opinione i libri intoccabili della letteratura mondiale? Per il corso che tengo a Princeton University ho riletto Borges e, come sempre, l'ho trovato freddo, artificioso, poco passionale. Un maestro ma un arabesco, un labirinto senza via d'uscita morale. E per me l'arte deve avere una via d'uscita morale, la catarsi classica, se no porta al nichilismo, come tanta avanguardia del '900. La reazione è stata eccezionale: l'hashtag #sopravvalutati

ha dominato una domenica italiana di calcio; non è impresa da poco far vincere la narrativa sul calcio no? Nell’era dei social network, come si modifica la fruizione della letteratura e la diffusione di giudizi critici sui libri e sui contenuti culturali? La spinta uniformante della web society rischia di appiattire i giudizi e di soppiantare la critica o offre stimoli e punti di vista nuovi e vivificanti? Il tema di queste due domande è il corso che tengo a Princeton e ne scriverò in un prossimo volume. Ne riparliamo allora!


ONOMATOMANIE INNAMORATI:_mastro Progress 16/01/12 15.55 Pagina 1

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di PIETRO ROMEO

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LA PAROLA DEL MESE

A SAN VALENTINO SI DIVENTA TUTTI PIU BUONI. AH, NO. QUELLO È IL NATALE. A SAN VALENTINO SI DIVENTA TUTTI PIÙ? BOH, PERSONALMENTE HO UNA SERIE DI AGGETTIVI IN TESTA, MA NESSUNO DI QUESTI OFFENDE COME VORREI

AMARE È UNA COSA DIFFICILE, MA LO È PURE FARE UNA BUONA ANATRA ALL’ARANCIA. INNAMORARSI INVECE È UNA COSA PIUTTOSTO SEMPLICE, COME PURE RASSETTARE UNA MODESTA CENA A LUME DI CANDELA

LA MIA RAGAZZA SI DUOLE DEL FATTO CHE IO NON VOGLIA FESTEGGIARE MAI IL SAN VALENTINO. NON CAPISCE CHE NON NE POSSO PIÙ DI SBAGLIARE RISTORANTE FEBBRAIO 2012

ED EFFETTIVAMENTE, OGGI PIÙ CHE MAI LA GENTE HA PAURA DI AMARE. ANZI, NO. PIÙ CHE ALTRO HA IL CORAGGIO DI FREGARSENE ALTAMENTE

INNAMORATI

PERCIÒ QUESTA FESTA, COL GIOCO DELLE COPPIE CHE S’INNAMORANO E SI DISAMORANO MANCO STESSERO PRENDENDO UN CYNAR AL BAR, È SEMPRE PIÙ ATTUALE E DI TENDENZA

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TORMENTONI LESSICALI A SCADENZA MENSILE

IL MIO SECONDO SAN VALENTINO LO PASSAI CON UNA FIGHETTA INAPPROPRIATA CHE SI OGNI TANTO RIFLETTO SUL FATTO CHE È MATEMATICAMENTE LAMENTÒ DEL RISTORANTE IMPOSSIBILE FESTEGGIARE CONTEMPORANEAMENTE CHE AVEVO SCELTO PER L’ANNIVERSARIO E IL SAN VALENTINO. PERCHÈ A SAN L’EVENIENZA. UN PO’ AVEVA VALENTINO NON HA MAI RIMORCHIATO NESSUNO. SAN RAGIONE. C’ERA UN VALENTINO È IL GIORNO PER CHI HA GIA’ RIMORCHIATO CONCERTO JAZZ

IL MIO PRIMO SAN VALENTINO LO PASSAI CON UNA TRUCIDONA INAPPROPRIATA CHE SI LAMENTÒ DEL RISTORANTE CHE AVEVO SCELTO PER LEVENIENZA. UN PO AVEVA RAGIONE. CERA IL KARAOKE

SECONDO ALCUNE STATISTICHE IL 14 FEBBRAIO AUMENTANO I SUICIDI E IL NUMERO DI COPIE VENDUTE DEI ROMANZI DI FABIO VOLO. NON SOTTOVALUTO L’IPOTESI CHE TRA I DUE FENOMENI POSSA ESSERCI UN COLLEGAMENTO

STRANO MA VERO: CONOSCO UN TALE CHE PER SAN VALENTINO REGALÒ UNA SCATOLA DI BACI PERUGINA ALLA SUA DONNA. LA SUA DONNA A SUA VOLTA RICAMBIÒ CON UNA SCATOLA DI BACI PERUGINA. ERANO FATTI L’UNO PER LALTRA. COME IL NOVANTA PER CENTO DELL’UMANITÀ, DEL RESTO


SHOWBIZ:_mastro Progress 18/01/12 16.18 Pagina 1

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A cura della Redazione

SANREMO 2012. POLEMICHE E VOLTI NOTI Dopo la grande attesa, tra pronostici e totoscommesse, per i nomi dei big che saliranno sul palco dell'Ariston per la sessantaduesima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo, in scena da martedì 14 a sabato 18 febbraio, il conduttore Gianni Morandi e il direttore artistico Gianmarco Mazzi hanno rivelato la lista dei partecipanti. Durante la trasmissione domenicale di Rai Uno, L’arena, condotta da Massimo Giletti, Morandi ha presentato i quattordici cantanti in gara, che quest’anno, oltre a portare sul palco il loro brano inedito, si

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esibiranno anche insieme ad un artista internazionale. I duetti sono previsti per la serata di giovedì 16 febbraio, dal titolo Viva l’Italia, una rassegna delle canzoni che il nostro paese ha regalato al mondo. Confermata la presenza di Nina Zilli, che porterà il brano “Per sempre” e che duetterà con Skye dei Morcheeba con Never, Never, Never (Grande, grande, grande). Sul palco anche Samuele Bersani con la canzone “Un pallone” e per la serata Viva l'Italia, il duetto con Goran Bregovic con My Sweet Romagna (Romagna Mia). La lista dei partecipanti prosegue con Dolcenera con “Ci vediamo a casa” e il brano internazionale My life is mine (Vita spericolata) in coppia con Professor Green. Tra i partecipanti anche un paio di 'strane coppie', sia quella formata da Lucio Dalla e dall’ex concorrente degli Amici di Maria de Filippi, Pierdavide Carone con “Nanì” e il brano internazionale cantato insieme a Mads Langer, Anema e Core, sia il duo Gigi d’Alessio e Loredana Berté con “Respirare” e Auf der Welt (Piccolo Uomo) interpretata insieme alla tedesca

Nina Hagen. Non ci saranno, invece, Morgan ed Emanuele Filiberto di Savoia, come voleva qualche indiscrezione. Al contrario vedremo Irene Fornaciari con “Il mio grande Mistero” e I who have nothing (Uno dei tanti), cantata in coppia con Brian May ed Eugenio Finardi con “E tu lo chiami Dio” e Surrender (Torna a Surriento) nel duetto con l'artista israeliana Noa. All'Ariston torna Emma Marrone, quest’anno in solitaria con il brano “Non è l'inferno”, «che parla della disperazione di un uomo che si sente tradito dal suo paese» spiega Morandi. Per il duetto con Emma c’è Gary Go con If Paradise is half as nice (Il Paradiso). A sorpresa, invece la partecipazione dei Matia Bazar con “Sei tu” e Speak softly love, tratta dal film “Il Padrino” e interpretata insieme ad Al Jarreau. La top fourteen prosegue con Noemi con il brano “Sono solo parole” e il duetto con Sarah Jane Morris con “To feel in love” (Amarsi un po'), e Francesco Renga, vincitore del Festival nel 2005, che propone “La tua Bellezza” e il duetto con Sergio Dalma con il brano “El Mundo” (Il mondo). Torna tra i big anche Arisa con “La notte” e la cantata in coppia con José Feliciano di Que Serà (Che sarà), mentre fa la sua comparsa sul palco dell'Ariston la jazzista Chiara Civello con “Al posto del

mondo” e You don’t have to say you love me (Io che non vivo senza te), in duetto con Shaggy. Morandi assicura che non mancherà il rock: «più rock di così non ce n’è» con la presenza dei Marlene Kuntz, che interpretano “Canzone per un figlio” e The world become the world (Impressioni di settembre) in duetto con l'americana Patti Smith. Tra le conferme arriva anche quella della conduzione: ad affiancare Gianni Morandi nel suo secondo Festival ci sarà Rocco Papaleo, «un artista completo» come lo ha definito Massimo Giletti, mentre le assistenti femminili saranno la figlia del patron della Formula Uno, Tamara Ecclestone e la modella ceca, Ivana Mrazova. Non mancheranno gli ospiti, come Adriano Celentano e (forse) Stevie Wonder, anche se Morandi e Mazzi hanno preferito non confermare la notizia. Alla sessantaduesima edizione del Festival partecipa anche una schiera di giovani. La scelta, avvenuta tramite la pagina Facebook Sanremo Social, ha però fatto scatenare le proteste: alcuni giovani artisti hanno presentato ricorso al Tar Lazio, giudicando «discriminatori i criteri di selezione». Anche il comico e conduttore di Striscia La Notizia, Enzo Iacchetti ha polemizzato con l'utilizzo di Sanremo Social per la scelta dei cantanti, sul suo profilo di Facebook l'ha definito una 'porcata' e ha mandato letteralmente a quel paese Gianni Morandi.


MEETING ArteGenova 2012:_mastro Progress 16/01/12 15.55 Pagina 1

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di LAURA SAGGIO

L'ARTE DELLA BELLEZZA

Dal 24 al 27 febbraio, nel complesso fieristico della città di Genova sito in Piazzale Kennedy, torna l'appuntamento con l'arte moderna a Genova: “ArteGenova”. La Mostra Mercato, giunta alla sua ottava edizione, è un evento dedicato alla cultura, al talento e all'innovazione, capace di richiamare l'attenzione sia del grande pubblico che della critica più attenta. Questa edizione, che

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ospiterà più di 90 rinomate gallerie italiane, offrirà un'immersione completa nell'arte moderna grazie alla sua vasta esposizione: più di 7000 opere di pittura, scultura e fotografia, per un percorso che spazierà dall’Espressionismo al Surrealismo, dal Futurismo al Dadaismo, dal Cubismo all’Astrattismo fino a giungere allo Spazialismo, all’Arte Concettuale e alla Pop Art, senza tralasciare l’Arte Povera, la Transavanguardia e tutte le manifestazioni più attuali dell’Arte Contemporanea. La scelta minuziosa e coraggiosa dei capolavori artistici in mostra comprende, oltre alle opere famose dei grandi maestri come: Picasso, Chagall, De Chirico, Magritte, Fontana e stimati artisti contemporanei, creazioni di giovani promesse che si affacciano al mondo della pittura con estro e preparazione. La qualità nella mostra

mercato di “AtreGenova” è il punto di partenza che, puntuale, anno dopo anno, centra il proprio obiettivo: educare alla bellezza. “ArteGenova” negli anni è diventata una manifestazione tra le più importanti del settore a livello internazionale, confermandosi come sede di incontro privilegiato tra galleristi, artisti, collezionisti e appassionati di arte moderna e contemporanea. Un cuore pulsante di creatività che sposa l'idea importante che tutto ciò che è cultura va sostenuto con decisione e costanza, a favore di un 'impegno' comune troppo spesso sottovalutato: la consapevolezza che la conoscenza è uno strumento fondamentale per tutti noi e, dunque, per il benessere del nostro Paese; da qui nasce la scommessa di sensibilizzarla e stimolarla. Una nota economica legata a questo evento. I dati socioeconomici rinvenuti dalle ultime indagini dell'intera provincia conferiscono ad “ArteGenova” un'occasione fondamentale di investimento economico nel settore artistico; settore che, purtroppo, resta ancora troppo spesso ad esclusivo uso e consumo di una élite auto compiaciuta e autoreferenziale. “ArteGenova” vanta inoltre un importante primato: è l’unica Mostra Mercato d'arte Moderna e Contemporanea del Nordovest, dunque essa

ARTEGENOVA ✑ DOVE COME QUANDO Fiera di Genova, Piazzale J.F. Kennedy Giovedì 23 febbraio ore 18.00 Venerdì, sabato e domenica 10.00 – 20.00 Lunedì 10.00 – 13.00 Costo biglietto: 7 € intero - 3 € ridotto www.artegenova.org

rappresenta un punto di riferimento indispensabile per il settore artistico dell’intera area geografica di riferimento.


Se fossi Zeman:_mastro Progress 16/01/12 15.57 Pagina 1

Se fossi Zeman

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di PSEUDONIMO

IL NUOVO FIDANZATO DELLA MIA RAGAZZA Il nuovo fidanzato della mia ragazza ha un sacco di cose che non mi piacciono: in primo luogo, non mi piace il fatto che sia il nuovo fidanzato della mia ragazza; poi non mi piace il fatto che abbia dei tatuaggi orribili su tutto il corpo – tra questi il classico e semioticamente significativo dragone sputafuoco – poi ancora non mi piace il fatto che a casa, da solo, si fotografa i suddetti tatuaggi per poi uploadarli freneticamente tra le foto profilo di facebook. Specie quest'ultima, è una cosa che, ne converrete, non fa certo di lui un guerriero di maturità quanto piuttosto un semplice soldato dello Zeitgeist. Forse un padre di famiglia migliore, se ti ci metti d'impegno, lo trovi più facilmente su Badoo: ha quindici anni e il suo nickname è Kikketto96. Ma ad ogni modo, adesso penserete che sia tutta invidia. Ed effettivamente è così. Mi sto facendo il fegato marcio. Però, c'è da aggiungere che, nonostante il fisiologico rodermi dentro per questa faccenda – decisamente fuorviante per la mia Weltashauung - conservo dentro di me, in un comparto a tenuta stagna dalle emozioni primarie, lo spirito critico oggettivo che mi costringe a stimarlo; almeno sotto un

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punto di vista. Il nuovo fidanzato della mia ragazza ha infatti una qualità decisamente insolita, che lo rende un individuo eccezionale e che forse basta a incoronarlo come mio degno successore di legislatura: il nuovo fidanzato della mia ragazza, calcisticamente parlando, non è un razzista. A quanto ne so, durante il tempo libero segue via cavo tutti i campionati possibili e immaginabili, e perciò non si limita a guardare le partite più celebri, ad eccitarsi per le sgambettate dei palloni d'oro multipli, a stilare diagrammi statistici dei campionati più imperialisti. Premier League, Liga, Bundesliga, Serie A Tim, non gli bastano. Egli va oltre, e per questo merita il mio rispetto e l'uso con riserva dell'aggettivo intelligente quando qualcuno mi chiede cosa ne penso di lui (dopo una camionata di insulti sull'A1, ovvio). Perciò non posso negarlo: è un vero esperto di pallone, mica il calciofilo superficiale che mi attornia da tutta una vita, quello che segue solo lo star system dei rettangoli di gioco e che apre la Gazzetta dello Sport solo per rifornirsi di banali Ibrahimovic di conversazione. Mentre guarda un incontro di metà classifica di seconda

divisione senegalese, l'appassionato sul serio che sta con la mia donna sul serio, trae vero nutrimento per il suo spirito: una pappa saliente di passaggi filtranti e tiri in porta che gli infonde la gioia; e che gli consente poi di donarla – tipo trasfusione - alle donne degli altri. Nella fattispecie alla mia. Ragiona bene il ragazzo, sono d'accordo con lui. Pure secondo me il calcio dovrebbe essere irresistibile da qualunque grado professionale lo si guardi. Anzi, vi dico di più, non ci può essere un calcio maggiore e un calcio minore: è inutile che state qui a farmi discorsi sul livello qualitativo del gioco che non è lo stesso se ti vedi una partita della Lodigiani e un'altra del Manchester City. Il calcio è calcio, ed è bello da guardare sempre. È appassionante a prescindere. Se così non fosse, se cioè ci fosse davvero in mezzo la questione della qualità, allora spiegatemi perché quando siete voi stessi in possesso

palla a centrocampo – quei mercoledì in cui vi sfidate con i colleghi d'ufficio – spiegatemi perché, dicevo, in questi casi, non vi disinteressate per primi all'azione che state portando avanti, dal momento che il vostro contratto aziendale certifica chiaro che non siete e non sarete mai i nuovi Zinedine Zidane e nemmeno i nuovi Mauro Camoranesi, se è per questo; quanto al massimo, i nuovi Ugo Fantozzi. Cos'è allora che vi fa proseguire fino alla tre quarti? La passione? Ma non dite fregnacce, per favore. A voi non importa nulla del calcio, altrimenti non scendereste in campo con la maglia tarocca di Totti o quella di Messi. A voi interessa solo sentirvi star del rione, ecco che v'interessa. Siete delle sottomarche del talento; siete dei tristi cantanti di karaoke. Ed è per questo che, sono sicuro, non ne capite nemmeno di musica. Perché che non ne capite di calcio, quello, s'era già intuito da un po'.


Costume e società:_mastro Progress 16/01/12 15.58 Pagina 1

Scostume e società Scostume e società

Scostume e società

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Scostume e società Scostume e società Scostume e società

di PSEUDONIMO

Scostume e società

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LA VERITÀ CI FA MALE LO SO Ogni anno a carnevale si festeggia il carnevale. Mai una volta che a carnevale si festeggiasse la pasqua o la festa del papà. Idiozia per idiozia si potrebbe pure fare, secondo me. E sarebbe di certo meno monotono il calendario, più surrealista. Ma la tradizione – la forma più perfetta di soggezione che abbiamo nei confronti del passato – è la tradizione e per definizione non va modificata: e perciò va bene, pure per quest'anno mi toccherà accettarla. Lei e i coriandoli e le stelle filanti e tutto ciò che ne consegue. Però stavolta, almeno, voglio togliermi un sassolino dalla scarpa che sta lì da quando facevo le elementari, da quando cioè mia madre mi ridicolizzò travestendomi da Peter Pan e costringendomi per giunta a posare insieme a Giovanni Di Marco per una delle più tristi e significative immagini mai registrate su carta Kodak. Ce l'ho ancora davanti agli occhi quella foto. Due fanciulli piuttosto elementari e depressi e umiliati dalla necessità delle rispettive mamme naziste di fare le rispettive mamme naziste. In pratica, tutta la tragicità del ceto medio anni ottanta concentrata in una stampa dal formato dieci per quindici.

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Ma adesso, non è mica la miseria pop dei favolosi eighties che mi preme di più sottolineare. Perché c'è un dettaglio in quella foto che veicola ben più alte e divertenti verità filosofiche: il mal posizionato parruccone arancio fluo del mio compagno di banco e di scatto. Sotto l'artificiale e riccioluta chioma petrolchimica di Giovanni Di Marco, infatti, fanno ancora capolino, a distanza di anni, i suoi veri capelli; e dunque tutta la verità nient'altro che la verità della finzione. Quel particolare tipo di dichiarazione che ci fa sentire sempre un po' imbecilli davanti a noi stessi e che nonostante questo, non riesce a farci smettere drogarci di bugie. Perché accade? Perché non ne riusciamo a fare a meno? Ora non esageriamo con le domande universali. Se sapessi rispondere, insegnerei “Segreti definitivi della razza umana” a La Sorbonne. Meglio limitarsi perciò a costatare il banale dato di fatto che in questo mondo esistono più livelli di fiction. E meglio ancora limitarsi a trarre da questi dati di fatto eventuali spunti comici. Tant'é, per esempio: avete

mai pensato cosa può significare innamorarsi di una donna in una festa di carnevale? E magari andarci a letto? Beh, io sì, ci ho pensato e ne ricavo che, se nella vita di tutti i giorni abbiamo già la nostra maschera sociale, questa si eleva al quadrato in un party pieno di coriandoli. E perciò fiction su fiction: in questi casi recitare l'essere ci costa la metà della fatica, come innamorarci del resto. Perché quando la verità si toglie di mezzo diventa sempre tutto più facile. Dunque, se rimorchiate un'infermiera sexy al prossimo disco passato dal DJ, pensateci un attimo. State per andare a letto con qualcosa che è poco più di un ologramma. “Hai ragione, non ci avevo mai pensato”. Mi direte voi. Ma un attimo dopo passerete

al contrattacco chiedendomi: “E che differenza c'è con Halloween? Perché ti accanisci così col più casareccio e meno fighetto carnevale?” Beh, vi dirò: da una parte, odio abbastanza l'America da trovare motivi più pirotecnici per vituperare il dolcettoscherzetto party di recente esportato in occidente; dall'altra, ho abbastanza pazienza per aspettare il prossimo 31 ottobre. Adesso perciò l'unica cosa che mi tocca fare è trovare una chiusa, la chiusa giusta che serve per mascherare il fatto che non ho più nulla da dire. Ed in effetti, mi sembra questa abbastanza efficace con quel corsivo lì, che racchiude forse l'essenziale di ogni umana forma di comunicazione.


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di PSEUDONIMO

PAOLO FOX E L'ELISIR DI LUNGA VITA Mia nonna ha un sacco di anni, mi pare ottantatré; ah, e poi ha il diabete. Ah, e se è per questo ha pure due bypass. Ah, ha già avuto due infarti comunque. Oh, e di recente s'è pure presa una polmonite. Insomma, ha tutti i documenti a posto: sì, in quel senso lì, avete capito bene. Sto parlando di burocrazia celeste, perché è chiaro che il disbrigo delle pratiche per raggiungere i campi elisi dell'eternità, comincia qui sul pianeta terra, mica nel regno dei cieli. Eh già, non bisogna mai parlare di queste cose, gli ombrelli in casa non si aprono come del resto mai mettere un cappello sul letto. Porta male. E perciò sembra proprio ch'io sia una brutta persona. Che quasi quasi, se succede quello che succede, me la godo. Che non aspettavo altro. E invece no, non è così, intanto perché mia nonna nella sua cassetta di sicurezza mica ci tiene i soldi per i nipoti, quanto piuttosto tutta una collezione di santini improbabili; e poi, del resto, io non vivo nella sua stessa città e perciò, per partecipare alla sua ultima festa, dovrei prenotare un aereo all'improvviso e si sa che prenotare un aereo all'improvviso non è conveniente. Costa troppo. Chi me lo fa fare. Perciò state tranquilli, non sono malvagio. Non sto lì tutti i giorni a mescolare pozioni magiche

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per accelerare il naturale corso delle cose. Che naturale poi non è, nel caso di mia nonna: Superman sarebbe finito in paradiso per molto meno. Ve ne sarete accorti. E allora tocca capire come fa. Io ho la mia teoria: comincio a sospettare che a renderla così pimpante e agguerrita nonostante tutto, sia la fede per l'oroscopo annuale diviso in segni, sbobinato ogni 31 dicembre su Raiuno da Paolo Fox. Trecentosessantacinque giorni di previsioni per ciascuno di noi: figli, nipoti, pronipoti, badanti, vicini di casa, fruttivendoli di fiducia. Maria M., mia nonna, vuole sapere come continuerà la vita del suo micromondo sociale, forse perché è lei la prima scettica in merito alla sua stessa sopravvivenza nel futuro. Non si è ancora resa conto che questa devozione zodiacale paradossalmente le infonde l'energia necessaria per sconfiggere quel nulla che l'attende al varco. Ecco dunque il segreto della longevità: la vita diventa imbattibile se confidi veramente nelle parole di Paolo Fox. Infatti, io penso che morirò prima dei quarant'anni. Se non altro perché ormai da anni sfodero l'argomentazione definitiva, quando qualcuno mi chiede il perché non ci credo io, agli oroscopi. E che cioè mi pare strano che secondo le previsioni delle stelle – giusto

per rimanere in argomento funereo - non schiatti mai nessuno. Boh, forse a morire sono solo quelli che, quando Paolo Fox dice di chiudere una storia d'amore che annaspa ormai da tempo e che bisogna confidare sul futuro e per la precisione sulla possibilità di trovare dietro l'angolo una nuova anima gemella, non ci credono. Quelli come me, in pratica. Ma non posso farci niente, non è mica colpa mia se continuo ad essere agnostico in materia: del resto, quando Giove entra in Saturno, il massimo che succede nella mia vita è che qualcuno mi offra l'ennesimo contratto a progetto ad un salario ribassato in una città impossibile da vivere. Perciò ditemi voi: come posso fare affidamento su queste cose? Basterebbe forse un po' di nonnismo, quella sorta di ottimismo babbeo che, nonostante la discrepanza tra i progetti che ha per me il misericordioso Lucifero e quelli che ha per me il grande mago dello zodiaco, porta mia nonna a continuare a credere.

E soprattutto a vivere. La fede, che bella cosa: mia nonna ne va pazza. Crede in Dio, nei santini e in soprattutto in Paolo Fox; in un sacco di cose, dunque. Anche se c'è da dire in effetti, che il suo politeismo è sbilanciato e tende di più a sintonizzarsi sulla Rai che in parrocchia. Meglio per lei, che così non ha bisogno di uscire di casa per andare a messa e che può seguirla mentre mangia l'ennesimo cotechino e l'ennesima lenticchia. Mentre io da un'altra parte del mondo brindo e me ne frego, incosciente che così facendo non faccio altro che procurarmi in qualche modo la disgrazia definitiva.


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di FEDERICA VAGNOZZI

ROBERT MAPPLETHORPE, UNA VITA PER IMMAGINI Arriva a Milano un pezzo della New York degli anni Settanta e Ottanta, quella della rivoluzione pop, di Andy Warhol, della liberazione sessuale, dell’esplosione della performance e della body art. Un piccolo pezzo di storia filtrato attraverso gli occhi, e l’arte, di un’artista d’eccezione, Robert Mapplethorpe, a cui la Fondazione Forma per la Fotografia dedica una delle più

suo studio, oggetto di critiche e condanne appena fuori dall’uscio. Centosettantotto scatti duqnue, per celebrare l’artista e, quasi fosse inevitabile, l’uomo; e ripercorrere la vita, breve ma intensa, di uno dei maggiori fotografi del ventesimo secolo, scomparso prematuramente nel 1989 per complicazioni dovute all’AIDS. Studiava la forma,

“ Cerco di fare una scelta nella follia e mettere un po' d'ordine” grandi retrospettive mai realizzate in Italia. Centosettantotto scatti per celebrare, con la preziosa collaborazione della Robert Mapplethorpe Foundation di New York, “l’estrema contemporaneità e la grande classicità” delle sue opere. “Ho scelto la fotografia perché sembrava il mezzo perfetto per commentare la follia dell'esistenza di oggi. Cerco di registrare il momento in cui vivo e il luogo dove vivo”. Dalle prime polaroid, fino ai suoi celebri still life, dai fiori ai ritratti delle celebrità, fine alle immagini più scabrose, quelle dedicate al corpo maschile, indagato e celebrato come mai prima all’interno del

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Mapplethorpe. Che si trattasse di un fiore, di un viso, di un corpo nudo, a guidare il suo lavoro è sempre stata la ricerca della perfezione, l’armonia delle linee. Indagava la composizione dell’immagine, restando in perfetto equilibrio tra la cruda carnalità e l’ideale di bellezza greco-romano. Quell’immagine straordinariamente pulita, priva di imperfezioni, curata in ogni minimo dettaglio, ordinata. “Nel fotografare un fiore mi pongo più o meno

allo stesso modo di quando fotografo un cazzo. In sostanza è la stessa cosa. È un problema di luce e composizione. Non c'è molta differenza. La visione è la stessa”. Perché questo è il senso ultimo della sua opera, imprimere l’eternità in un attimo, la perfezione nel caos: “Cerco di fare una scelta nella follia e mettere un po' d'ordine”.

DOVE & QUANDO ✑ Quando: fino al 9 aprile 2012

✑ Dove: Fondazione Forma Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano ✑ Orari: Aperto dalle 10 alle 20 - Lunedì chiuso www.formafoto.it


DESIGN AFFORDABLE ART FAIR:_mastro Progress 16/01/12 16.00 Pagina 1

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di DENISE MARIANACCI

ARTE LOW COST: AFFORDABLE ART FAIR 2012

Anche quest’anno si ripete a Milano l’esperienza di Affordable Art Fair, la prima fiera di arte contemporanea con prezzi accessibili a tutti A chi non piacerebbe dare un tocco di originalità alla propria casa con un pezzo di arte contemporanea? Chi non sarebbe interessato ad acquistare un oggetto unico o, al massimo, a tiratura limitatissima, così come acquisterebbe un bel vestito, un mobile o un oggetto per la casa? La risposta a queste domande l’ha trovata

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Affordable Art Fair che è una delle fiere d’arte contemporanea “economica” più visitate al mondo. Vanta, ogni anno, la sua presenza in città come Amsterdam, Bristol, Bruxelles, Londra, Los Angeles, Melbourne, New York, Singapore e, qui da noi, Milano, riscuotendo ovunque un successo di critica e di pubblico. AAF nasce nel 1999 con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti l’arte contemporanea e per dimostrare al mondo intero che non è necessario essere facoltosi miliardari per acquistare oggetti artistici. Per questo gli eventi legati al mondo di AAF nascono come fiere d’arte con limite di prezzo (5000 euro). L’edizione milanese del 2011, la prima in Italia, si è conclusa con un successo strepitoso: oltre 9000 visitatori, 61 gallerie internazionali presenti e oltre un milione di opere vendute.

Una grandissima vetrina di pitture, fotografie, sculture, stampe, pezzi unici o a tiratura limitata, di artisti emergenti o già affermati, che hanno fatto la gioia di collezionisti e, soprattutto, di tutti quelli che per la prima volta, grazie ad AAF, hanno avuto la possibilità di acquistare un’opera d’arte. Per questa edizione del 2012, dunque, è previsto un ulteriore aumento degli spazi a disposizione dell’evento, con la partecipazione di ben 75 gallerie distribuite su circa 4000 metri quadrati che faranno da sfondo alle esposizioni di numerosi artisti internazionali e ai tantissimi servizi offerti dalla fiera. Tante le novità di quest’anno: concorsi, importanti collaborazioni e incontri con gli esperti del settore, con gli artisti, con i curatori delle mostre. Inoltre, Affordable Art fair, con il patrocinio e il supporto dell’Associazione per i Circuiti dei Giovani Artisti Italiani ha annunciato, già da qualche tempo, l’avvio del progetto “AAF cerca Young Talent” per la selezione di giovani artisti che, grazie a questa occasione,

DOVE & QUANDO ✑ AAF THE AFFORDABLE ART FAIR MILANO 2-5 Febbraio 2012 c/o Supertudio Più Via Tortona, 27 www.affordableartfair.com www.affordableartfair.it

avranno la possibilità di mostrare i loro lavori negli spazi espositivi della fiera. Si tratta, questo, di un importante progetto volto a promuovere un investimento concreto sulla formazione e, quindi, sul futuro dell’arte contemporanea. Insomma, l’arte è un patrimonio collettivo e saperla apprezzare è, di certo, una capacità che va ben al di là delle possibilità economiche, ed è grazie ad AAF che il mondo dell’arte si sveste di quell’aura di prestigio ed esclusività destinata a pochi facoltosi eletti e diventa alla portata di tutte le tasche. Un’occasione unica per chi è convinto che soddisfare i “desideri dell’occhio” non sia una mera prerogativa dei miliardari, ma di tutti gli amanti della bellezza.


LIFESTILE w:_mastro Progress 16/01/12 16.00 Pagina 1

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di LAURA SAGGIO

W HOTELS, DESIGN SFAVILLANTE senza snaturare tutti gli elementi in campo, ovvero: la facciata storica dell'edificio.

È previsto in Francia per il 14 febbraio 2012 il debutto di Hotels Worldwide con il nuovo hotel W Paris - Opéra. Un debutto prestigioso che tutto il mondo del design attende con ansia. Il W Paris, situato davanti alla famosissima Opéra Garnier, un gioiello di architettura e design dal carattere raffinato ed eccentrico, sarà destinato a diventare un esclusivo punto di riferimento della città. L’albergo si trova all'interno di un signorile edificio del periodo haussmaniano, risalente al 1870 circa. Questo connubio così particolare tra l'ultra moderno e lo storico, ha richiesto uno studio approfondito per inglobare

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PARIGI NELLA SUA QUALITÀ DI VILLE LUMIÈRE E IL DNA DI W HOTELS Tale approccio determina una straordinaria e originale fusione tra il dinamismo vitale di New York, e la raffinatezza e la cultura 'soft' di Parigi. L'albergo, di proprietà di Meridia Capital, è stato progettato congiuntamente da W Global Brand Design e da Rockwell Group Europe (RGe) guidato da Diego Gronda, Managing and Creative Director. Il Gruppo è famoso in tutto il mondo per i suoi progetti di design estremamente rappresentativi, tra i quali: l'81a e l'82a edizione annuale degli Academy Awards a Los Angeles, il complesso Juana Manso a Buenos Aires e il ristorante Wasabi di Morimoto a Mumbai. Riguardo al design del W Paris, Diego Gronda di

RGe ha dichiarato: “Per il primo hotel W a Parigi, volevamo offrire agli ospiti un'esperienza indimenticabile di luce e raffinatezza, presenti ovunque in questa straordinaria città. Il nostro obiettivo è trasformare questo edificio d’epoca in un W Hotel, che brilli letteralmente di dettagli, materiali e tecnologie innovativi e imprevedibili”. Intorno al nucleo centrale dell'edificio, una parete ondulata digitale e retroilluminata di dimensioni enormi, impostata su vari ritmi per creare diverse sensazioni in corrispondenza di stagioni, eventi, ore del giorno e ambienti all’interno dell’albergo, ruota il design dell'hotel. La “scintilla parigina” apparirà come uno schema costellato di punti per formare delle nuvole astratte. Per dare l'illusione di essere all'interno di un epicentro di energia, gli ascensori, la cabina del DJ e le scale saranno rivestite di un rosso acceso.

I componenti storici dell'edificio come le colonne ornate, i soffitti a volta, gli scaloni in marmo e i caminetti, sono stati parzialmente restaurati, evidenziati e contrapposti agli elementi contemporanei. Quest'ultima è certamente una scelta vincente che mette in risalto la possibile convivenza tra il tradizionale e il moderno. L’apertura di W Paris - Opéra costituirà l'ennesima pietra miliare nell'espansione globale del marchio W, dopo le rispettive inaugurazioni di W London Leicester Square, W St. Petersburg, W Taipei e W Retreat & Spa Bali - Seminyak nel 2011. www.wparisopera.com


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di LAURA SAGGIO

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CARA SPESA Il clima di incertezza economica che ha investito l'Italia negli ultimi mesi e l'aumento dei prezzi ad essa connessi, hanno portato il consumatore a disporre di un più limitato budget per la spesa alimentare quotidiana. Ciò ha causato sia un ridimensionamento in termini quantitativi del bisogno primario per eccellenza (l'alimentazione), mediante l'auto-imposizione di alcune restrizioni, che un concreto ridisegnamento delle necessità in base alla propria 'liquidità'. Questo atteggiamento, sempre più frequentemente, comporta una ricerca e una

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scelta di prodotti a basso costo, in supermercati o discount, spesso a scapito della qualità e a favore di offerte e promozioni. Fare la spesa sta diventando un calcolo logico-matematico, un divincolarsi tra scaffali e confezioni risparmio, dove il confronto dei prezzi tra i diversi prodotti e i diversi punti vendita costringe a un modello di consumo ragionato e ponderato. La convenienza prima di tutto, questo l'imperativo che accompagna centinaia di migliaia di italiani ogni giorno all'entrata del supermercato. Proprio in nome di questa esigenza, negli ultimi anni, e sempre di più negli

ultimi mesi, il mercato dei discount ha registrato un vero e proprio boom delle vendite. La collocazione “spartana” dei prodotti e l'annullamento dei costi pubblicitari associati al marchio permette di risparmiare fino a 50 euro sulla spesa settimanale di una famiglia media. E, considerando il periodo di recessione nel quale siamo immersi, non è poco. È importante sottolineare, inoltre, come queste forme di vendita (discount o alternative come: le tipologie di vendita diretta dal produttore al consumatore) coinvolgono persone di diverse estrazioni

sociali. Quindi, a volte, questo cambio nella modalità di acquisto non dipende solo da una scarsa disponibilità economica, ma anche da una nuova cultura e forma nel fare la spesa. Un'analisi più strettamente economica riguardo al mercato dei discount conferma che con un aumento del 2,9% delle vendite su base annuale, sono proprio questi ultimi a trainare il timido segnale di ripresa nel commercio al dettaglio. È quanto ha affermato anche la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul commercio al dettaglio di ottobre che, per la prima volta dopo cinque mesi, hanno segnalato un aumento dello 0,1%. Secondo l’analisi Coldiretti/Swg nel corso del 2011 il 25% degli italiani ha aumentato la propria frequenza nei discount, mentre, all'opposto, ben il 38% ha ridotto la scelta dei negozi alimentari tradizionali, che rischiano un vero e proprio crack. Tirando le somme, è proprio il caso di dirlo, oltre a un po' di amaro in bocca per le conseguenze che questo nuovo modo di mangiare, meno caro e meno di qualità, causerà sulla tenuta del nostro “made in Italy”, resta aperta la questione relativa all'importanza della nutrizione. Alimentarsi male privilegiando, a volte, alimenti dal contenuto scadente, può avere effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere psicologico delle persone, sempre più costrette a tirare la cinta (in tutti i sensi).


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ESTERI RUSSIA, NUOVE ELEZIONI, VECCHIE POLEMICHE

di Ivano Basile

LA CORSA AL CREMLINO

PUTIN: BARCOLLO MA NON MOLLO La Russia torna al voto dopo le contestatissime elezioni per la Duma. Putin resta il favorito ma per la prima volta nella sua storia politica rischia il ballottaggio (brogli permettendo...)

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ESTERI RUSSIA, NUOVE ELEZIONI, VECCHIE POLEMICHE

RUSSIA VIOLENTA

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Si avvicina il 4 marzo, data delle prossime elezioni presidenziali e, come ormai è consuetudine per ogni tornata elettorale, l'atmosfera che si respira in Russia è impregnata di dubbi e condita da aspre polemiche. I presunti brogli alle amministrative del 4 dicembre hanno dato vita a imponenti manifestazioni di protesta, organizzate dall'opposizione per chiedere l'annullamento del voto. “Ma quali brogli elettorali? - ha affermato lo zar in un’intervista televisiva. Le elezioni sono indiscutibili e riflettono realisticamente la situazione politica nel paese. L’opposizione vuole sempre prendere il potere, usa ogni possibilità per criticare e accusare”, trasmessa in diretta in tutto il Paese. I risultati delle elezioni per la Duma hanno lasciato l’amaro in bocca a Putin (Russia Unita ha vinto ma non ha stravinto, scendendo al di sotto del 50%, a fronte del 70% di quattro anni fa) che si trova a dover fronteg-

TWEET SOSPETTI

giare un calo record della sua popolarità. La corsa al Cremlino avrà in tutto dodici partecipanti (V. Box): otto indipendenti e tre rappresentanti di altri partiti più Putin che ha deciso di ricandidarsi. Ma nessuno degli sfidanti può realmente mettere in seria difficoltà il premier in carica. Unico rischio per lo zar, rivela un recente sondaggio dell'istituto Vtsiom, è quello di non vincere al primo turno a causa di un calo record della sua popolarità. Il leader del partito parlamentare dei liberal democratici Igor Lebedev ne è convinto: il vincitore si conoscerà non prima del secondo turno. “Se ci sarà un solo turno, si tratterà di un imbroglio palese degli elettori. Non c’è una forza politica oggi che sia in grado di presentare un candidato capace di ottenere più del 50% dei consensi”. Stando al sondaggio il capo del governo otterrebbe il 42% dei consensi virtuali. Per il popolare leader sarebbe la prima volta nella sua carriera: nel 2000 era stato eletto presidente al primo turno con il 52,9% dei voti e nel 2004 con il 71,2%. Dopo le ammi-

✑ NON È UN PAESE PER GIORNALISTI Continua il clima pesante e intimidatorio nei confronti della stampa in Russia. Il fondatore di un settimanale indipendente critico nei confronti del governo è stato ucciso il 16 dicembre nel capoluogo del Dagestan, nel Caucaso settentrionale. Il ministero dell'Interno russo ha riferito che Khadzhimurad Kamalov, fondatore di Chernovik, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre usciva dalla sede del giornale a Machackala. Dopo avervi lavorato come direttore dalla fondazione nel 2003, ne era diventato editore. Dal 2000 in Russia sono 19 i casi irrisolti di giornalisti uccisi, tra cui nel 2006 Anna Politkovskaya.

nistrative del 4 dicembre e la controversa gestione delle proteste di piazza, in sede Ue cresce la preoccupazione per la nuova tornata elettorale. Bruxelles è “preoccupata per le irregolarità e la mancanza di correttezza” delle elezioni, nonché per l’arresto di centinaia di manifestanti, come ha sottolineato al termi- u

✑ LA CENSURA VIAGGIA SU TWITTER La "rivoluzione bianca" in Russia non passa dal web. Dopo la vittoria di Putin il popolo russo protesta, anche utilizzando la piazza virtuale di Twitter. Il famoso social network, però, è stato invaso da cinguettii pro Putin provenienti da account sospetti che hanno impedito la diffusione delle notizie. Decine di cinguettii tutti identici, o quasi, e favorevoli ai risultati delle elezioni sono stati inviati da account inutilizzati da mesi: questo continuo flusso di Tweet pro Putin ha di fatto reso impossibile l'emergere della protesta via social network. LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

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elezioni russia:_mastro Progress 16/01/12 16.02 Pagina 3

ESTERI RUSSIA, NUOVE ELEZIONI, VECCHIE POLEMICHE

I RISULTATI DEL 4 DICEMBRE SONO INDISCUTIBILI E RIFLETTONO IL VOLERE DEI RUSSI; I MANIFESTANTI SONO STATI PAGATI DALL’OPPOSIZIONE

L’unico candidato con qualche chance di successo sembra essere l’oligarca Mikhail Prokhorov

Davvero poco probabile che a conquistare il Cremlino sia lo scrittore Eduard Limonov

ne del vertice Ue-Russia il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. E guardando ai prossimi mesi, Van Rompuy ha espresso “l’auspicio che la Russia cooperi con l’Osce per assicurare un monitoraggio regolare delle elezioni presidenziali” di marzo. La reazione di Dmitry Medvedev è stata molto dura: “L’Europarlamento non ha nulla a che vedere con le nostre elezioni” si è lasciato andare il presidente commentando la richiesta di Strasburgo di indire nuove elezioni a causa delle irregolarità denunciate. E sul tema dei diritti umani ha cortesemente suggerito al-

VLADIMIR PUTIN

l’Ue di preoccuparsi della “crescita della xenofobia e degli estremismi” presenti in alcune aree europee. L’Europa “deve risolvere (i suoi) problemi e non occuparsi della Russia”. Mai come oggi il malcontento popolare verso il Cremlino è stato così alto: le varie manifestazioni a Mosca hanno visto la partecipazione di circa 50mila persone non lontano dal Cremlino. Insieme a scandire slogan contro Putin e la sua Russia unita sono scesi in piazza per chiedere nuove elezioni e provvedimenti contro la Commissione elettorale centrale. I riflettori di Europa e Stati Uniti, dunque, dal 4 marzo saranno puntati su Mosca per scoprire se - come affermato dall'ex candidato repubblicano alla Casa Bianca John McCain anche nel Paese degli zar possa prendere forma una “primavera araba in salsa russa”. ■

I CANDIDATI ✑ I RIVALI “INDIPENDENTI”:

Vladimir Zhirinovskij è il candidato dal Partito liberal democratico. Ha corso per questa carica già altre quattro volte

Per il segretario del Partito comunista Gennady Zyuganov proposto come il candidato unico delle opposizioni - si tratta della terza candidatura alle Presidenziali

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Leonid Ivashov, presidente dell'Accademia dei problemi geopolitica; Eduard Limonov lo scrittore/attivista nonché leader del “Blocco bolscevico” è stato arrestato nel corso delle manifestazioni del 4 dicembre; Renat Khamiyev e Svetlana Piuonova; l'ex sindaco di Vladivostok Viktor Cherepkov; il governatore della regione di Irkutsk, Dmitri Mezentsev; l'opinionista Boris Mironov e il miliardario Mikhail Prokhorov, l’unico candidato con qualche chance di successo.

✑ I RAPPRESENTANTI DI PARTITO: L'esponente del partito di governo Russia Unita, Vladimir Putin; per Russia Giusta, il suo leader Sergey Mironov; per i comunisti Gennady Zjuganov, e per i liberal-democratici di Ldpr, l'ultranazionalista Vladimir Zhirinovski.


iran:_mastro Progress 16/01/12 16.20 Pagina 1

ESTERI L'ESCALATION DELL'IRAN

di Ivano Basile

USA, ISRAELE, IRAN

PRONTI ALL’ATTACCO? Annunci, manovre e esercitazioni; minacce, sanzioni e reazioni: per ora è soltanto una guerra di nervi. Stati Uniti e Israele sono sempre più preoccupati per la corsa al nucleare dell'Iran e per un'atomica sempre più vicina

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Da un lato un regime, quello iraniano, che si specchia in se stesso e cerca occasioni per rafforzare la propria immagine. Dall'altro, uno Stato (Israele) che sta facendo di tutto per impedire di ritrovarsi una potenza nucleare come vicino di casa e non esclude un'azione militare. Contro il Paese di Ahmadinejad “nessuna opzione è fuori dal tavolo di discussione” ha dichiarato anche Obama. L'Iran dal canto suo teme di essere preso di mira, sia da parte israeliana che americana, e si mobilita per fronteggiare un attacco militare a sorpresa. È soltanto una “guerra psicologica” (almeno per il momento) ma con conseguenze tangibili e concrete, sembra “Wargames” (1983, regia di John Badham) ma purtroppo non è un film....

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Lo scorso 23 novembre navi da guerra americane provenienti dalla flotta del Mar Rosso, compresa la portaerei USS George HW Bush, hanno attraversato lo stretto di Suez in direzione della Siria. Ufficialmente impiegate per azioni di supporto in Iraq e Afghanistan, le due imbarcazioni potrebbero servire da appoggio a eventuali raid israeliani. Negli stessi giorni tre navi da guerra russe sono entrate nel porto di Tartus insieme alla portaerei Admiral Kuznetsov. Dal canto suo la Guardia Rivoluzionaria Iraniana ha innalzato lo stato di allerta contro un possibile attacco missilistico, schierando batterie d'artiglieria e unità di guardia nei punti strategici del Paese e missili a lungo raggio sulle rampe di lancio. La tensione è salita ulteriormente dopo le esercitazioni della marina iraniana svoltesi per dieci giorni nel Golfo Persico, che si sono concluse con il lancio dei raz-


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ESTERI L'ESCALATION DELL'IRAN

IRAN NUCLEARE

EMBARGO E SANZIONI Sopra da sinistra: Israele sa che nell’anno elettorale può contare sul sostegno della Casa Bianca. “Nessun alleato è più importante dello Stato ebraico”; così si è espresso il presidente degli Usa Barack Obama. Nicolas Sarkozy, ha proposto il congelamento dei beni della Banca Centrale iraniana e un embargo petrolifero

“Stuxnet” che ha infettato 30 mila computer. Per finire una serie di misteriose esplosioni in caserme e siti nucleari che non possono essere soltanto semplici coincidenze e lasciano pensare a tentativi mirati per rallentare la corsa di Teheran verso la bomba atomica.

✑ La pubblicazione del rapporto Aiea non lascia spazio a dubbi: il nucleare iraniano è una copertura per produrre armi atomiche. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha suffragato in una recente relazione i sospetti degli occidentali secondo cui Teheran, malgrado le smentite, ha lavorato alla fabbricazione di un'arma nucleare. “Un Iran nucleare è inaccettabile, siamo determinati a impedirlo e tutte le opzioni sono sul tavolo”, ha avvertito il ministro della Difesa Ehud Barak in un'intervista alla radio pubblica.

LE ESERCITAZIONI MISSILISTICHE, LO SVILUPPO DEL PROGRAMMA NUCLEARE, L'ODIO DICHIARATO VERSO L'OCCIDENTE: PER LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE L'IRAN È SEMPRE PIÙ UN'INCOMBENTE MINACCIA

zi a lunga gittata Qader e Nour (ricordiamo che il sistema missilistico iraniano comprende anche gli Shahab-3, in grado di colpire sia Israele sia le basi statunitensi in Medio Oriente). Allo stesso tempo, sottotraccia, va in scena una guerra “di sabotaggio”, intrapresa dai servizi segreti israeliani. Omicidi mirati di scienziati atomici persiani, e il virus informatico

HASSAN NASRALLAH “Siamo sempre pronti ad affrontare il nemico sionista e il loro alleato, gli Stati Uniti, per proteggere la nostra terra”, ha detto il leader della milizia sciita libanese Hezbollah

Ormai l'escalation ha assunto i toni di una vera e propria guerra fredda, fatta di azioni dimostrative per mostrare i muscoli al nemico ma anche da accurate strategie militari per non correre il rischio di farsi trovare impreparati. Per gli Stati Uniti i piani di attacco sono aggiornati ogni 36 ore. Oltre agli aerei, sono pronte le truppe a terra per il recupero di eventuali ostaggi. L'apparizione pubblica, dopo cinque anni, dello sceicco Hassan Nasrallah (“Siamo pronti a un'altra guerra con Israele”) è un segnale da non sottovalutare perché contribuisce ad alimentare il clima incandescente. A questo punto le operazioni belliche, secondo il parere di alcuni esperti, potrebbero prendere il via da un momento all'altro.

NO ALLA GUERRA Per fortuna non sono soltanto i pacifisti ad affermare che la guerra sia una follia. È intervenuto anche il segretario della difesa Usa, Leon Panetta, per bollare eventuali azioni militari: un attacco all’Iran da parte israeliana in questa fase, rischia di “innescare un'escalation che potrebbe trascinare il Medio Oriente in un conflitto di cui poi potremmo pentirci” e avrebbe ripercussioni nella Regione per i prossimi 100 anni. Ecco perché andrebbe scelto solo come “l'ultima possibilità”, da usare solo dopo “sanzioni economiche e diplomatiche più dure”. Panetta suggerisce prudenza, visto che raid aerei per fermare il programma nucleare iraniano avrebbero conseguenze non prevedibili. In questa delicata situazione sarà bene che tutti tengano a mente le sue parole. Le ripercussioni di un eventuale conflitto armato con l'Iran nel caso di attacchi israeliani sono incalcolabili. Ecco perché – come in Wargames l'unica mossa vincente per tutti potrebbe essere una sola: quella di non giocare. ■

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senegal:_mastro Progress 16/01/12 16.04 Pagina 1

ESTERI PRESIDENZIALI IN SENEGAL

di Ivano Basile

YOUSSOU N'DOUR CANDIDATO

UN CANTANTE PER PRESIDENTE Il 26 febbraio i senegalesi si troveranno a scegliere se confermare il presidente uscente, Abdoulaye Wade, al secondo mandato e ormai 85enne, ma ancora non disposto a lasciare la poltrona, o se sostituirlo. Tra i candidati spunta oggi un nome d’eccezione: il cantante Youssou N’Dour

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ESTERI PRESIDENZIALI IN SENEGAL

Il famoso cantante senegalese Youssou N’Dour rompe gli indugi e si candida alle elezioni presidenziali: “Ci sono due Senegal, quello dei ricchi e quello dei poveri. Io mi preoccupo del secondo”. I suoi connazionali da tempo gli chiedevano un impegno reale per il proprio Paese, così Youssou ha deciso di non deluderli e di farsi avanti alle elezioni presidenziali. “Ho ascoltato, ho sentito e ho risposto favorevolmente ai numerosi inviti fatti per cercare di ottenere i voti dei senegalesi”, ha dichiarato N'Dour. La volontà di fare politica era sta-

rie. Dopo la decisione di Wade di annullare la riforma costituzionale, la situazione a Dakar si è normalizzata. Entro gennaio la Corte costituzionale senegalese dovrà decidere se imporre o meno il limite di due mandati al presidente uscente. N'Dour, che è già Ambasciatore di buona volontà della Fao e portavoce in Senegal del movimento anti-povertà, è sempre stato uno dei più accaniti detrattori del presidente, denunciandone soprattutto gli sprechi finanziari senza tener conto della diffusa povertà

IL CANTANTE YOUSSOU NDOUR SI È CANDIDATO ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI. L'ARTISTA 52ENNE SFIDERÀ L'USCENTE ABDOULAYE WADE ALLA GUIDA DEL PAESE AFRICANO DAL 2000

ta palesata dall’artista già a novembre, quando durante un concerto aveva dichiarato che avrebbe sospeso la tournée per dedicarsi alla fondazione di un nuovo movimento politico, 'Fekke ma ci bolle' (Io ci sto). Il 52enne musicista si aggiunge dunque alla decina di altri sfidanti che, con poche possibilità, cercheranno di spodestare il presidente uscente, il veterano Abdoulaye Wade, 85 anni, undici dei quali trascorsi alla guida del Paese. Lo scorso giugno, il presidente senegalese aveva annunciato una riforma per modificare il sistema elettorale. Con la riforma, Wade voleva ridurre i voti necessari per essere rieletto e aprirsi la via per il terzo mandato alle presidenziali del 2012. L’annuncio aveva dato vita a proteste violente per le strade di Dakar, cosa insolita per un Paese che si fa tradizionalmente vanto di una lunghissima sequenza di avvicendamenti pacifici ai vertici del potere, caso più unico che raro in Africa. I violenti disordini tra fazioni avverse a dicembre sono culminati nell'uccisione di un civile e nel ferimento di altri tre. In seguito agli scontri alcuni avevano cominciato a parlare di rivoluzione, battezzando quella senegalese la “Rivoluzione delle noccioline”, convinti che anche il Senegal fosse pronto per una rivolta della società civile contro un presidente accusato di derive autorita-

L'INVENTORE DEL “MBALAX” ✑ N’Dour è diventato famoso in quanto ha sviluppato un genere di musica popolare senegalese, la 'mbalax', usata nei canti di preghiera, e l’ha portata in tutto il mondo. Negli anni si è sempre impegnato, con l’Unicef (di cui è stato ambasciatore), nell’organizzazione di eventi di beneficenza, come il concerto del 1985 per la liberazione di Nelson Mandela, e in cause umanitarie. Nel 2000 è stato nominato ‘ambasciatore di buona volontà’ della Fao. Qualche anno dopo, con Patti Smith, Francesco Renga, Irene Grandi e Simphiwe Dana, ha riarrangiato il brano Birima, inciso nel 2000, in favore dell’omonimo progetto di microcredito. L’anno successivo si è presentato al 59º Festival di Sanremo assieme a Pupo e Paolo Belli con il brano ‘L’opportunità’, contro la discriminazione razziale e per l’integrazione. Nel 2011, infine, si è fatto promotore di dure critiche nei confronti dei leader africani e della loro gestione del problema carestia in Somalia. YOUSSOU NDOUR L'artista, da sempre impegnato contro le discriminazioni razziali, sarà l"alternativa" all'Alternanza, il regime che dal 2000 detiene il potere. A sinistra: Abdoulaye Wade, il presidente uscente ha 85 anni ed è al suo secondo mandato

tra i concittadini. Il suo manifesto, annunciato in un’intervista alla sua tv Tfm, si basa sull’idea di promuovere una campagna a favore della pace, del buon governo e con progetti per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Il suo programma si focalizza sull'avvio di un processo di pace nella tormentata regione meridionale della Casamance, da anni teatro di una guerriglia indipendentistica; sul lancio di progetti di sviluppo in campo agricolo e sociale, e su un'amministrazione rigorosa della cosa pubblica. N'Dour è disposto a riconoscere i suoi limiti: “non ho studiato ad alti livelli - ha ammesso pubblicamente - ma la Presidenza della Repubblica è una funzione, non un lavoro”. Nonostante ciò affronterà la competizione elettorale senza complessi di inferiorità: “Ho studiato alla scuola del mondo.

Sono competente e impegnato, l’ho dimostrato in molte occasioni”. Nonostante l’assenza di una carriera politica alle spalle, N’Dour non parte svantaggiato: può contare sulla forza del suo gruppo mediatico, la Future Medias, che include una stazione radio (RFM), un canale televisivo (TFM) e il quotidiano l’Observateur, e su una popolarità che potrebbe renderlo un avversario ostico. ■


politica:_mastro Progress 19/01/12 13.12 Pagina 1

POLITICA LEGA ANCORA AGO DELLA BILANCIA

di Laura Saggio

L’EX MAGGIORANZA NON MUORE MAI

LA REGINA DI VERDE VESTITA Verdetti, strategie, vecchie alleanze, è sempre la solita politica italiana. La Lega detta l’agenda, e anche questa non è una novità. Al centro: la divisione interna al Carroccio, la rinnovata alleanza con il Pdl e la nuova legge elettorale

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Il duplice verdetto del 12 gennaio scorso: il no all’arresto di Cosentino e la bocciatura del referendum anti-porcellum ha di fatto dimostrato, ancora una volta, che in questo Paese a comandare è l’etica delle alleanze, e che il futuro verso il quale il nostro Paese ha la necessità di mirare è ancora impiantato nel passato.

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Questi i fatti in ordine. Prima la Corte Costituzionale ha bocciato il referendum per l’abolizione dell’attuale legge elettorale; e subito dopo, il Parlamento eletto con il Porcellum ha “auto-assolto” Cosentino, il più onesto dei suoi esponenti accusato di collateralità con la camorra (riciclaggio e corruzione con l’aggravante del metodo mafioso).

Le conseguenze politiche di questo pasticcio made in Italy? La prima ci svela che, sotto il furbo scudo delle larghe intese, è ancora viva e vegeta un’altra maggioranza. La maggioranza che per quasi vent’anni ha governato l’Italia. La solita, vecchia, apparentemente ex, maggioranza del governo Berlusconi-Bossi, che al momento del ‘bisogno’ è


politica:_mastro Progress 19/01/12 13.12 Pagina 2

POLITICA LEGA ANCORA AGO DELLA BILANCIA

PRESSING SU MONTI Secondo Berlusconi il provvedimento sulle liberalizzazioni contiene troppi punti critici. A condizionare il Pdl è anche la volontà di non rompere del tutto con gli ex alleati della Lega Nord. Dopo l'assicurazione data ad Umberto Bossi sulla volontà da parte del Pdl di farsi carico anche delle richieste della Lega, non a caso, Berlusconi ha incontrato Roberto Calderoli per parlare di riforme istituzionali

sempre pronta a stringersi la mano per difendere i propri uomini e se stessa. Questo movimento di pedine dimostra che il solito centrodestra, caduto ai voti, di fatto ha ancora il potere di condizionare le scelte decisive del nostro incancrenito e avviluppato sistema politico. Monti è dunque avvertito, l’ex presidente del Consiglio non ha i numeri per staccare la spina all’attuale governo, ma è nelle condizioni di accendere e spegnere l’interruttore all’occorrenza. La seconda conseguenza, ancora più amara, è che manca la forza, la lungimiranza, la concretezza di un’alternativa capace di essere nuova e

confronti della scelta di Bossi è stata chiara: “Avete salvato un camorrista”. Che sia questo un primo serio segnale per una sfida interna alla Lega? Bossi contro Maroni, base padana contro Bossi, maroniani contro il cerchio magico del Senatùr? Queste le dichiarazioni di Maroni dopo il voto su Cosentino: “Non ho condiviso la posizione di lasciare libertà di voto. Io ero favorevole all’arresto. Ma non c’è nessun disaccordo con Bossi”. L’ex ministro dell’Interno ha glissato sui democratici e casiniani: “Molti voti a favore di Cosentino e cioè contro il suo arresto sono arriva-

da raggiungere per questa rinnovata alleanza tra Berlusconi e Bossi? Il primo è certamente quello di mollare Monti e andare subito al voto con il Porcellum. Bossi, del resto, ha paura che Udc, Pd e Pdl si accordino sulla riforma del sistema di voto e mirino a ‘tagliare le gambe’ al Carroccio. Questa strategia dell’ex maggioranza vedrebbe Maroni e i maroniani messi fuori dalle redini del partito. Per questo Maroni punta a sfruttare il periodo di transizione Monti, per lavorare a un nuovo centrodestra, con Pdl e Udc ma senza Berlusconi, cambiando il sistema di voto. Al di là di strategie e mosse politiche intestine a destra come a sinistra, sarebbe un disastro tornare al voto con la vecchia legge elettorale. E, senza le giuste riforme, il cammino del governo Monti potrebbe farsi accidentato, rallentando così la possibilità stessa di uscire dalla crisi di sistema, che è la causa primaria del declino italiano. ■

NON HO CONDIVISO LA POSIZIONE DI LASCIARE LIBERTÀ DI VOTO. IO ERO FAVOREVOLE ALL’ARRESTO. MA NON C’È NESSUN DISACCORDO CON BOSSI

vincente. Dunque la Regina (che nel gioco degli scacchi può muoversi in tutte le direzioni e di quante caselle vuole) è sempre lei, quella di verde vestita: la Lega. I sondaggi lo dimostrano: più il Carroccio alza la voce più sale il consenso del suo elettorato. La base padana, è la forza, o lo strumento, che garantisce alla Lega la spocchiosità di essere sempre l’ago della bilancia. Anche se il Senatùr deve stare attento; infatti, dopo il voto che ha salvato Cosentino, il popolo padano si è palesemente schierato dalla parte di Maroni, riversando il proprio malcontento nei microfoni di Radio Padania. Alla trasmissione “Che aria che tira” l’accusa nei

ROBERTO MARONI

ti dall’Udc e dal Pd. Sono pochi, invece, i leghisti che lo hanno salvato”. Evidentemente, però, non è stato davvero così. A rispondere a Maroni ci ha pensato Marco Paolini, deputato molto vicino a Bossi. “Almeno 25-30 leghisti hanno votato “no” all’arresto”. Le conseguenze a livello elettorale di questi assestamenti all’interno del Carroccio saranno tutte da decifrare. E come sempre sarà la base a scegliere. Per ora due dati sono certi: il primo è che il timone ‘politico’ del Carroccio è saldamente nelle mani di Bossi, il secondo è che la mossa del Senatùr ha segnato un riavvicinamento della Lega con il Pdl e dunque con Berlusconi. Ma quali gli obiettivi

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PERSONALITIES:_mastro Progress 16/01/12 16.05 Pagina 1

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A cura della Redazione

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AUTOSTRADE PER L’ITALIA: DELZÌO ALLA COMUNICAZIONE

NESTLÈ: CASTROVILLARI NOMINATO DIRETTORE GENERALE DIVISIONE DOLCIARI

Francesco Fabrizio Delzìo, dopo aver concluso a dicembre l’esperienza nel Gruppo Piaggio, dove si occupava della Direzione degli Affari istituzionali e delle relazioni esterne, curerà la comunicazione e le relazioni esterne di Autostrade per l’Italia. Il nuovo incarico dovrebbe essere ufficializzato proprio oggi. Nato a Bari il 20 agosto 1974, Delzìo è stato direttore dei Giovani imprenditori di Confindustria e ha anche lavorato presso le redazioni di Radio International e del Giornale Radio Rai. www.piaggiogroup.com

Nestlé Italiana affida a Corrado Castrovillari l’incarico di Direttore Generale della Divisione Dolciari, ruolo che ricopre in sostituzione di Antonio Carstulovich, recentemente promosso a General Manager di Nestlé S.A. International Travel Retail. Nello svolgimento delle sue attività il nuovo manager – che vanta una solida esperienza quasi trentennale nel settore alimentare - riporterà direttamente a Leo Wencel, Presidente e Amministratore Delegato Nestlé Italiana e Capo Mercato Gruppo Nestlé in Italia. Al manager viene affidata così la gestione strategica di un marchio storico quale Perugina, di brand prestigiosi quali Polo, Lion, Galak, Kit Kat, Smarties, nonché di tutti gli altri prodotti dolciari a marchio Nestlé. www.nestle.it

OLIVIER QUILICHINI NUOVO DIRETTORE DI PEUGEOT ITALIA

PIQUADRO: ERIC GUSMAN NOMINATO HEAD OF INTERNATIONAL BRAND DEVELOPMENT

Olivier Quilichini è il nuovo direttore del marchio Peugeot Italia. Il manager francese dal 1° gennaio 2012 è subentrato e risponderà direttamente a Olivier Mornet che assume l’incarico di direttore generale dei marchi Peugeot e Citroën Italia. Quilichini ha iniziato a lavorare nel 1993 a Torino, nella società aerospaziale Alenia, dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria aeronautica a Tolosa. Nel luglio del 1994 è entrato a far parte della direzione regionale di Marsiglia di Peugeot. In seguito è stato direttore delle filiali di Nanterre e di Juvisy, responsabile ricambi e assistenza Europa, direttore vendite dirette e d’occasione Francia. Dal giugno 2009 era direttore veicoli d’occasione internazionale. www.peugeot.it

Piquadro annuncia la nomina di Eric Gusman come head of international brand development. Gusman ha esperienza professionale nel campo dell’industria pellettiera e, in particolare, della valigeria avendo ricoperto cariche in diverse aziende del settore fino a quella di senior vice president international in Tumi. Nel nuovo ruolo si occuperà dello sviluppo dei mercati esteri, principalmente asiatici ed europei, nell’ambito di una strategia di ampliamento della dimensione internazionale del marchio. Inoltre, svilupperà il canale del "Duty free". Riporterà direttamente all’amministratore delegato, Marco Palmieri e coordinerà le attività dell’azienda dall’head quarter di Gaggio Montano. www.piquadro.com

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finanza:_mastro Progress 25/01/12 13.33 Pagina 1

ATTUALITÀ SI RIDUCE DRASTICAMENTE LA SPESA PER IL PERSONALE

di Denise Marianacci

SISTEMA DI CREDITO AL CRASH

CRISI E BANCHE: CRESCONO I LICENZIAMENTI Giro di vite per il settore finanziario: oltre duecentomila gli esuberi e ulteriori tagli di posti di lavoro previsti nel 2012; la crisi si fa nera

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TAGLIARE POSTI DI LAVORO

Sembra essere diventato questo l’imperativo degli ultimi tempi. Imperativo dal quale nemmeno il settore finanziario è riuscito a mettersi al riparo: la crisi economica sta trasformando la riduzione dei budget di investimento in tagli al personale in tutti gli ambiti economici, compreso quello finanziario. Il mercato del lavoro di questo settore sembrerebbe versare, oggi, in condizioni di grande difficoltà e, la prima a risentirne, è proprio la forza lavoro che in questo ambito opera. In risposta alla morsa dell’attuale crisi, in effetti, i vertici dell’industria dei servizi della finanza hanno deciso di operare scelte “di rigore” nella quasi totalità del settore bancario a danno soprattutto dell’occupazione. Le banche affermano di essere alle prese con vincoli patrimoniali sempre più stringenti e con il sempre più difficile reperimento delle risorse finanziarie e, per questo, hanno deciso di agire sulla leva del costo del lavoro per contenere i costi. In questo senso, infatti, i dati parlano chiaro: nel corso dell’ultimo anno sarebbero stati oltre duecentomila i licenziamenti in tutto il mondo e le cifre sembrerebbero essere destinate a crescere. Secondo alcune stime, le aree finanziarie più a rischio nel 2012 sembrerebbero essere quelle di Londra e New York. Probabil-

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mente, saranno queste le piazze maggiormente colpite da questa sorta di “emorragia occupazionale”, tuttavia, date le tendenze, possiamo affermare con certezza che i tagli non risparmieranno nessun paese.

FACCIAMO ALCUNI ESEMPI L’amministratore delegato di un colosso finanziario come Citigroup, per esempio, ha annunciato una massiccia operazione orientata al contenimento dei costi che prevederebbe il taglio di 4500 posti di lavoro, nonostante la banca abbia registrato una crescita importante dei profitti. HSBC annuncia che saranno circa 30.000 gli esuberi entro la fine del 2013 e Bank of America parla di una riduzione del 10% della forza lavoro. Anche Morgan Stanley prevede di tagliare 1600 posti di lavoro entro il primo trimestre del 2012 e i licenziamenti interesseranno diverse aree geografiche e diverse categorie di personale. La situazione sembra disastrosa anche in Europa: il gruppo francese BNP Paribas ha infatti annunciato il taglio di 1400 posti nel settore del corporate and investiments banking e, allo stesso modo, Unicredit afferma di voler licenziare circa 6150 unità entro il 2015. E addirittura nel “paradiso bancario” svizzero l’UBS ha diramato un comunicato in cui precisa l'imminente riduzione di

organico che colpirà 3.500 posti di lavoro. La corsa all’aumento del capitale ad ogni costo, i continui fallimenti di alcuni prodotti finanziari - che, talvolta, oseremmo dire, si rivelano di “dubbia provenienza” già in partenza - e i limiti sempre più severi alle attività di investimento con i propri fondi hanno contribuito a mettere in ginocchio tutto il settore. Certamente, i costi dell’industria dei servizi finanziari sono elevatissimi - lo sostengono tutti i principali analisti - tuttavia, dati alla mano, sarebbe opportuno chiedersi perché siano i dipendenti del comparto a doverne pagare – quasi esclusivamente - le pesantissime conseguenze. Insomma, è possibile che la ripresa reddituale degli istituti di credito debba passare per forza dal taglio dei lavoratori? Quanto si riveleranno utili questi ridimensionamenti di fronte alle crescenti difficoltà del mercato? Forse sono in atto dei cambiamenti strutturali? Una cosa è certa: la voce relativa alle spese del personale è quella più facilmente manovrabile, in questo come in altri settori, e piuttosto che cercare soluzioni di più ampio respiro e a lungo termine - ma più difficili da trovare e, soprattutto, da attuare in tempo di crisi - si preferisce “metter mano” laddove, nella maniera più semplice, si riescano a reperire fondi. ■


finanza:_mastro Progress 16/01/12 16.08 Pagina 2

ATTUALITÀ SI RIDUCE DRASTICAMENTE LA SPESA PER IL PERSONALE

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horta:_mastro Progress 16/01/12 16.15 Pagina 1

ATTUALITÀ UN ALTRO EFFETTO DELLA CRISI ECONOMICA?

di Denise Marianacci

SINDROME ITSO

IL RITORNO DI HORTA-OSORIO Torna al vertice del gruppo Lloyd, l’amministratore delegato Antonio Horta-Osorio che era stato costretto a “staccare la spina” per problemi di salute dovuti al pesante carico di stress lavorativo. È la sindrome Itso. Sempre più frequente tra i supermanager e i dirigenti

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horta:_mastro Progress 16/01/12 16.15 Pagina 2

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Il 2011 si era concluso proprio in malo modo per il gruppo Lloyds Banking e per il suo amministratore delegato Antonio Horta-Osorio. In effetti, il colosso bancario britannico, dopo aver operato un processo di nazionalizzazione, aveva concluso i primi nove mesi dello scorso anno in perdita per una cifra pari a 3,86 miliardi di sterline e, il suo ad, sembrava aver provato sulla propria pelle il caos della sfavorevole congiuntura economica attuale. Alla fine di ottobre, in effetti, il “goldenboy” della finanza, che solo pochi mesi prima aveva preso in mano le redini della Lloyds dopo aver inanellato una serie di successi e aver scalato i vertici di Goldman Sachs e Santander, si è visto costretto a lasciare temporaneamente la guida del gruppo per problemi di salute. Il periodo di aspettativa impostogli dai medici sembrerebbe essere stato richiesto perché Horta- Osorio avrebbe sofferto di quella sindrome che viene chiamata “Itso” (inability to switch-off - ovvero “incapacità di staccare la spina”) - una sindrome piuttosto diffusa tra i top manager della finanza che, alle prese con la crisi del settore bancario, non riuscirebbero più a dormire sonni tranquilli, né a bilanciare correttamente vita privata e lavoro (si stima che circa un manager su due soffrirebbe di questa sorta di morboso attaccamento al lavoro e alla poltrona…). Quella del famoso manager portoghese si è rivelata sicuramente una mossa a sorpresa. La sua scelta di ritirarsi momentaneamente dalle scene, infatti, ha fatto discutere tutto il mondo della finanza ed è

ATTUALITÀ UN ALTRO EFFETTO DELLA CRISI ECONOMICA?

riuscita a far suonare il campanello d’allarme sia degli azionisti privati e sia (soprattutto) di quelli pubblici di un colosso bancario che conta ben 104.000 dipendenti, oltre 21 milioni di correntisti e circa 240 miliardi di euro di risparmi da gestire. Nel frattempo, il posto di Horta-Osorio è stato ricoperto ad interim da un’altra figura di spicco del gruppo finanziario inglese: si tratta del Chief Financial Officer, Tim Tookey. Dal canto suo, il Lloyds Banking Group aveva preso molto seriamente la “debacle” del suo amministratore delegato e si era impegnata direttamente nella vicenda avendo la premura di affidarlo alle cure di un qualificato staff medico e sottoponendolo, in previsione del suo rientro,

“ITSO” OVVERO “INCAPACITÀ DI STACCARE LA SPINA”UNA SINDROME PIUTTOSTO DIFFUSA TRA I TOP MANAGER DELLA FINANZA CHE, ALLE PRESE CON LA CRISI DEL SETTORE BANCARIO NON RIUSCIREBBERO PIÙ A DORMIRE SONNI TRANQUILLI

DI NUOVO AI VERTICI António Horta-Osório è tornato ai vertici di Lloyds Group il 9 gennaio. A darne l'annuncio lo stesso colosso finanziario britannico, risollevato nell'apprendere che le condizioni di salute del proprio fidato Chief Executive sono ora buone, e che Osorio si è pienamente ripreso

a tutta una serie di colloqui con dieci membri del suo consiglio d’amministrazione. Ma cosa sarà accaduto al top manager portoghese? Che si tratti di forte attaccamento al proprio lavoro o di un pesante carico di responsabilità, che si parli di smania di potere o di stress da crisi economica, una cosa è evidente: alla fine, anche uomini con un curriculum invidiabile e abituati da sempre a stare al vertice, vanno in tilt, soprattutto in un’era come quella attuale in cui gli andamenti finanziari non fanno presagire nulla di buono per il futuro. Ma ora, Antonio Horta-Osorio è guarito e, dopo aver dichiarato di essere pronto a riprendere la guida del gruppo, è rientrato alla Lloyds per affrontare la difficile situazione in merito agli esuberi (si parla di circa 15.000 persone) da operare in 632 filiali. Insomma… questa volta l’amministratore delegato il sonno lo toglierà agli altri. ■

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sfida treni:_mastro Progress 16/01/12 16.10 Pagina 1

ATTUALITÀ COMPETIZIONE NEL MERCATO FERROVIARIO

di Elisa Rodi

ITALO SFIDA TRENITALIA

CONCORRENZA AD ALTA VELOCITÀ La Ntv di Luca Cordero di Montezemolo lancia il guanto di sfida al monopolio di Trenitalia. Italo si presenta come la novità di ultima generazione che tenterà di strappare passeggeri alla società di Moretti che, dal canto suo, risponde con un Frecciarossa provvisto di ogni accessorio. Anche di qualche polemica

è

È la battaglia tra il privato e il pubblico, tra l’ “Italia dei carini” e quella dello Stato: da una parte Italo, il nuovo treno di ultima generazione della Ntv (Nuovo Trasporto Viaggiatori) di Luca Cordero di Montezemolo, dall’altra la Frecciarossa di Trenitalia. Una battaglia competitiva sui binari che ha dato il meglio di sé con il chiudersi del 2011, quando a metà dicembre - sotto lo sguardo attento del socio Della Valle - è stato presentato il gioiellino di casa Montezemolo. Ufficializzato l’ingresso di Italo nel mercato ferroviario, Mauro Moretti - ad Trenitalia - ha inneggiato subito alla concorrenza leale in un settore dove fino a poco tempo fa la “sua” Trenitalia deteneva il monopolio, ma che ora si apre alle liberalizzazioni. La con-

correnza si combatte a suon di servizi aggiuntivi, così da dare al treno la sembianza di un aereo. Certo non low cost. E così l’azienda guidata da Moretti presenta ai passeggeri la Frecciarossa dai quattro “livelli” e gli azionisti di Ntv, con Tod’s ai piedi, rispondono con un treno tenuto a battesimo dagli stessi viaggiatori, i quali, sottoposti ad un sondaggio, ne hanno scelto il nome, prediligendo Italo ai più consapevolmente improbabili Velox, Saetta e Mercurio. Benedetto da un compiaciuto Napolitano, Italo scenderà sulle rotaie a marzo, ma la sua carrozzeria è già pronta in tutti i suoi dettagli: poltrone rigorosamente Frau, tre classi a di-

sposizione, carrozza cinema con film in anteprima direttamente dal circuito Medusa, wifi onnipresente e cucina di qualità. È il Made in Italy osannato da Montezemolo, nonostante sia stato costruito dalla francese Alstom. Un concentrato di tecnologia e raffinatezza si dipanano nel treno rosso, colore non casuale ma rievocativo della celebre tonalità rosso Ferrari. Il lusso naturalmente non fa sconti nella classe “Club”, una prima classe avanzata con solo diciannove poltrone, due salottini acquistabili per chi necessita di privacy, schermi tv individuali e personale a disposizione pronto a servire i succulenti piatti firmati Eataly. Segue nei vagoni la “Prima”, che garantisce menù serviti al posto e possibilità di scegliere il vagone relax in cui è bandito ogni squillo di cellulare, e la “Smart”, la classe base destinata a chi pensa bene di fare un po’ di economia. Montezemolo parla di un treno “per tutte le tasche”, favorendo a suo dire la classe economica a cui è stato dedicato il 55 per cento dei posti, contro il 47 per cento di Fs che, grazie a vagoni più grandi, dispone del doppio dei posti per le due classi intermedie che Ntv condensa in una. «Altro che Bengodi – ha esclamato il Cordero – questa è un' impresa che fa tremare i polsi». Quanto la popolazione media possa permettersi di


sfida treni:_mastro Progress 16/01/12 16.10 Pagina 2

ATTUALITÀ COMPETIZIONE NEL MERCATO FERROVIARIO

PROTAGONISTI

L’AZIENDA GUIDATA DA MORETTI PRESENTA AI PASSEGGERI LA FRECCIAROSSA DAI QUATTRO “LIVELLI” E GLI AZIONISTI DI NTV, CON TOD’S AI PIEDI, RISPONDONO CON UN TRENO TENUTO A BATTESIMO DAGLI STESSI VIAGGIATORI

viaggiare sul treno degli imprenditori si vedrà a prezzi svelati. Sul fattore prezzi Trenitalia, dal canto suo, punta ad un leggero ribasso con una riduzione del 5 per cento rispetto a quella che è stata fino ad ora la seconda classe. Sulla Frecciarossa, infatti, sparisce la divisione in classi e viene introdotta quella in “livelli di servizio” che vanno dalla convenienza della Standard (272 posti) al comfort esclusivo dell'Executive (8 posti), passando da Premium (134 posti) e Business (159 posti). Gli interni sono firmati Giugiaro, con poltrone ergonomiche con rivestimento in pelle in Executive, Business e Premium, nonché separé in cristallo tra le poltrone. Trenitalia sfida Ntv, anche a colpi di cucina: se su Italo viaggiano le ricette firmate Eataly, sul Frecciarossa sfilano i menu gourmet di Vissani, ma solo in Executive, dove i prezzi non sono certo alla portata di tutti. Fin qui va pure bene, ma la polemica si alza quando tra il livello Standard e il resto del treno la porta comunicante è sbarrata e di raggiungere la carrozza bar non se ne parla nemmeno perché, quelli della Standard, è bene che si accontentino del carrellino mobile. «È una scelta di marketing - fa sapere Trenitalia -, finalizzata a garantire livelli di servizio adeguati alle richieste». Tradotto: se viaggi in Executive, spendendo cifre al di sopra dei 150 euro, non puoi recarti al bar e trovarlo sovraffollato. Meglio pochi, ma ricchissimi. Certo, nessun problema in termini di sicurezza: sui quattro vagoni «Standard - assicurano - c'è sempre un capotreno cui far riferimento per qualsiasi emergenza». Meno male, si dirà. Quanto meno non si

è abbandonati al proprio destino da gente “standard”. Nonostante le accortezze usate nelle carrozze Frecciarossa, Trenitalia ha attirato a sé le antipatie di alcuni viaggiatori e, neanche a dirlo, delle associazioni dei consumatori contrari a questa soluzione in stile “deportazione”. Moretti intasca il colpo e tenta di infondere calma in quei passeggeri che avrebbero preferito un miglioramento dei servizi esistenti (vedi Intercity e treni regionali, completamente abbandonati a se stessi) piuttosto che un ricorso al lusso. Questo in fondo ci si aspetterebbe da una società con partecipazione statale.

Da sinistra: Luca Cordero di Montezemolo presidente della Ntv; Diego Della Valle patron della Tod's e azianista di Ntv; Mauro Moretti ad di Fs

L'accoppiata Montezemolo-Della Valle resta a guardare, tentando il sorpasso sul mercato dei binari. Il patron della Tod's non manca gli affondi: «Vedere che il Italia il monopolizzatore attuale delle ferrovie, che costringe i cittadini italiani a viaggiare malissimo da sempre, cerchi anche di contribuire a non far arrivare nessun altro che possa far viaggiare bene gli italiani, è una cosa assolutamente assurda. Tenga anche conto che l'ad delle ferrovie, è di lui che parlo, di Mauro Moretti, è stipendiato dagli italiani». A guardare stanno anche gli italiani: va bene che la competizione cresca, che sia produttiva ed efficace, ma quel che si teme è un'impennata dei prezzi che, sarà anche il periodo, diventerebbero un motivo in più per infondere nell'italiano medio l'insoddisfazione del proprio paese. Da qui la voglia di evadere. Certo non in treno. ■

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noleggio:_mastro Progress 16/01/12 16.10 Pagina 1

ATTUALITÀ NUOVE TENDENZE DI STILE

di Elisabetta Pasca

AFFITTARE IL LUSSO

SE PUOI DESIDERARLO PUOI AFFITTARLO

Dai beni di lusso agli oggetti di vita quotidiana: la mania del noleggio dilaga in tempo di crisi, definendo il

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perimetro dell’ottimizzazione dei consumi e di una possibile decrescita felice

Già nel 2008 Jennifer Hudson, interpretando Louise, la prorompente assistente di Carrie Bradshaw nel film glamorous “Sex and The City”, aveva insegnato a tutte le donne che non serve possedere un oggetto di culto per essere al top, basta semplicemente affittarlo, per una settimana o un mese, a seconda delle esigenze. Così, dopo aver ammirato lo sdoganamento in 16:9 della tendenza a noleggiare le borse griffate degli stilisti più quotati, da Prada a Fendi, fino a Dior, Hermés, Gucci, Balenciaga e via dicen-

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do, eccoci oggi a registrare un vero e proprio boom del fenomeno del consumo a tempo determinato, rivelatosi in tempo di crisi molto più conveniente e razionale del modello consumistico classico. In un orizzonte di incertezza economica, il concetto di proprietà comincia a perdere colpi in termini di appeal sociale e anche mondano, perché l’accumulo eccessivo di beni di ogni tipo mal si accorda con le politiche di austerità che stanno investendo tutto il mondo industrializzato. Vivere al di sopra delle proprie possibilità non


noleggio:_mastro Progress 16/01/12 16.10 Pagina 2

ATTUALITÀ NUOVE TENDENZE DI STILE

è più possibile ed è oltre tutto sciocco: ecco allora che affittare non solo i beni di lusso, ma anche gli oggetti di vita quotidiana, dai giocattoli per i bimbi agli accessori per la casa e il giardinaggio, diventa la risposta più sensata anche in termini di sviluppo eco-sostenibile. Maggiore risparmio e ridimensionamento della produzione, ormai completamente sclerotizzata e votata a una dannosa elefantiasi autoreferenziale, sono le risposte più adeguate per il momento storico che stiamo vivendo. Secondo Edmondo Colliva, fondatore e amministratore delegato di Italnolo, società leader in Italia nel settore del noleggio, il mercato dei beni in affitto cresce con punte del 30% e a trainarlo sono soprattutto gli oggetti quotidiani per tenere in ordine la casa: “Si piazzano benissimo i trapani, i trabattelli per imbiancare, prezzo 7 euro al giorno - spiega Colliva - Assieme al risparmio c’è anche l’aspetto ecologico visto che dieci articoli noleggiati evitano di produrne inutilmente cento”. L’attrezzo più richiesto, negli oltre 40 negozi dell’azienda spezzina, è, un po’ a sorpresa, il decespugliatore: “Costa qualche centinaio di euro spiega l’ad - si usa due volte all’anno e quando serve di solito è rotto. Noi lo noleggiamo a 15 euro al dì e, guarda caso, tira da matti”. Il giro d’affari del settore in effetti è stimato, secondo gli esperti, intorno ai tre miliardi di euro solo in Italia, sono 21.000 le società coinvolte, tra aziende di franchising e piccoli punti vendita. Nonostante la crisi, resta sempre a galla il mercato delle auto: in Italia il rentcar ha segnato nel 2011 il goal di un incremento di bilancio pari al 7 %, senza contare il fiorente settore del noleggio barche, 4000 imbarcazioni per un volume di 120 milioni di ricavi annui. All’estero, primeggiano l’americana Babyplays.com, che, per soli 19,99 dollari al mese, affitta videogiochi, bambole e costruzio-

ASSIEME AL RISPARMIO C’È ANCHE L’ASPETTO ECOLOGICO VISTO CHE DIECI ARTICOLI NOLEGGIATI EVITANO DI PRODURNE INUTILMENTE CENTO

ni, mentre l’inglese Bright House, con i suoi 243 negozi, può affittare praticamente qualsiasi cosa: dal divano al Blackberry fino al depilatore da donna e alla piattaforma Wii. Sul fronte del glamour, basta un click e con Myluxury.biz si possono affittare le famose borse da sogno tanto amate da Louise in “Sex and The City”: si va dai 15 euro a settimana per una pochette da 350 euro, ai 350 euro per 7 giorni insieme alla celebre borsa Kelly di Hermés. Per l’abbigliamento, davvero golosa è la proposta di Ego: “Noi non facciamo noleggio, né affitto né dress sharing - precisa Vittoria Bono, ideatrice a Milano e Brescia di questo Ecologico Guardaroba Organizzato - il nostro modello di business si chiama utilizzo condiviso”. In realtà, tralasciando la terminologia, il funzionamento è molto semplice e pratico: Ego ha una ricca collezione di abiti e fornisce ai suoi abbonati 30 vestiti al mese, lavati e stirati. Niente spese d’acquisto e di manutenzione e un canone che, in promozione, si attesta attorno ai 30 euro a settimana. La verità è che non

c’è davvero limite alla gamma di articoli disponibili sul mercato del nolo: il motto è “se puoi desiderarlo, puoi affittarlo”. Il Comune di Torino, ad esempio, offre la disponibilità della banda dei Civich, 38 vigili urbani, per suonare ai matrimoni, a soli 3.500 euro. Per lupi solitari di ogni genere, alla ricerca disperata del brivido della compagnia e della socialità, Flexpetz.com propone cani in affitto: affetto e coccole a pagamento per 48 ore, bestiole recapitate comodamente a domicilio con pratica navetta; mentre la società giapponese Hagemashi Tai arriva addirittura ad affittare attori per corroborare liste di amici su Facebook particolarmente scarne o per piangere durante un funerale. Come sempre, l’esagerazione è dietro l’angolo, ma il fiorire del mercato del noleggio fa intravvedere sul serio una possibile alternativa al consumismo fagocitante degli ultimi decenti. Decrescere felicemente forse si può: cominciare a smettere di possedere le cose per non lasciarsi più possedere da esse non sembra niente male come punto di partenza. ■

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Best school:_mastro Progress 16/01/12 16.11 Pagina 1

DAL MONDO INSEGNARE IL SUCCESSO

di Elisabetta Pasca

LA MIGLIORE SCUOLA AL MONDO

DOVE NASCONO I DIRIGENTI DI DOMANI Le scuole migliori e più selettive nel mondo formano la nuova élite dirigenziale e sempre più paesi decidono di

s

investire su un’economia della conoscenza. Per formare le classi dirigenti di domani

Si trova nel New Hampshire il miglior corso in Business Administration al mondo: la Tuck School of Business del Dartmouth College si aggiudica il primo posto nella classifica 2011 stilata dall’Economist. La classifica viene redatta in base ad un insieme di parametri variegati: dalle nuove opportunità di carriera offerte, all’incremento di salario post studio; dal potenziale per crearsi un network relazionale, alla tipologia di esperienza di studio offerta. Infine, la classifica tiene anche conto dell’opinione degli studenti, chiamandoli ad esprimersi su aspetti più soggettivi, come ad esempio la qualità delle strutture scolastiche. Gli studenti della Tuck School che raggiungono il traguardo, ottenendo un MBA, si ritrovano regolarmente impiegati entro tre mesi dalla laurea e possono partire da un salario base pari a 107.000 dollari statunitensi, con una percentuale di aumento del compenso post lauream del 65%. Ovviamente, trattandosi dell’istituzione universitaria più prestigiosa, che concorre a formare le nuove élite dirigenziali a livello globale, ciò che conta non è il puro e semplice apprendimento, ma soprattutto il giro di persone con cui è possibile entrare in contatto per creare un vero e proprio network di relazioni proficue e produttive. Le altre super scuole che dominano le prime dieci posizioni della classifica dell’Economist sono soprattutto americane, anche se

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Best school:_mastro Progress 16/01/12 16.11 Pagina 2

DAL MONDO INSEGNARE IL SUCCESSO

Chicago e Harvard perdono terreno rispetto al passato, mentre il migliore programma europeo si rivela essere quello della scuola svizzera IMD, al terzo posto, seguita dalla spagnola IESE Business School, al decimo posto. La nostra Bocconi si piazza solo al 66º posto, ma garantisce comunque ai propri studenti la possibilità di raggiungere un aumento del salario dell’83%, una volta conclusi gli studi, risalendo così al 23º posto se si considera come discriminante questo criterio. Una nuova tendenza che si registra poi, in relazione alla formazione di eccellenza, è quella di esportare formule didattiche avanzate per concorrere a conquistare quote di un business tutto nuovo, il business dell’istruzione globale. Americani, francesi e inglesi hanno deciso di investire su un’economia della conoscenza, esportando le loro scuole, aprendo nuove sedi nei paesi in via di sviluppo per fare ricerca e formare le menti dei giovani in modo da rinfocolare la competizione e la competitività tra i talenti che provengono da USA, Europa ed Estremo Oriente. La New York University ha chiuso il primo anno ad Abu Dhabi radunando studenti da 39 paesi, mentre la Education City di Doha si propone di diventare uno snodo cruciale nel panorama della formazione. La

capitale del Qatar è il teatro di un esperimento all’avanguardia: realizzare il primo campus globale, costruito importando delle super-università americane. Partecipano a questa ambiziosa rivoluzione culturale le cosiddette “magnifiche sei”: Georgetown, Northwestern, Carnegie Mellon, Weill Cornell Medical College, Texas A&M, Virginia Commonwealth. Si tratta di un’operazione che disegna un orizzonte del tutto nuovo per il sistema universitario, all’interno del quale le migliori istituzioni didattiche del mondo si trasformano ormai in multinazionali fatte e finite, che operano secondo strategie globalizzate. E il profumo del nuovo business non inebria soltanto il privato: Berkeley, un´istituzione di Stato, che appartiene al sistema pubblico delle University of California, ha deciso clamorosamente di trapiantare un sostanzioso pezzo di sé in Cina, non una mera succursale ma un proprio "clone" a Shanghai, per dedicarsi a ricerca e innovazione pura attingendo alle energie e alle intelligenze locali. Il fermento educativo ha investito con particolare vigore il mondo arabo, che, dopo l’ondata di ribellione, si ritrova con una nuova generazione gonfia di aspettative ma allo sbando, a cui non è stata impartita finora una formazione adeguata e realmente competitiva.

BUSINESS SCHOOL PER I DIRIGENTI DI DOMANI Sotto: Vijay Govindarajan, professore di International Business e Founding Director del Center for Global Leadership è uno tra i maggiori esperti mondiali di strategia e innovazione e uno dei leader di maggior rilievo della nuova generazione

Un esempio virtuoso è quello della New York University, con il suo nuovo campus di Abu Dhabi, il più ricco degli emirati arabi. Lo scouting dei cervelli migliori al mondo viene effettuato da squadre di selezionatori esterni e la selezione è talmente spietata che, con un tasso di ammissioni del 3,3%, N.Y.U.Abu Dhabi risulta più severa di Harvard, a cui sono ammessi il 6% dei richiedenti. La super-università americana accoglie nella nuova sede 150 studenti, secondo criteri del tutto meritocratici: nelle stesse aule convivono vincitori di borse di studio provenienti da famiglie disagiate e figli di emiri multimiliardari. Il progetto di N.Y.U.-Abu Dhabi è il primo passo concreto verso la realizzazione della “prima vera università globale”. Questa nascerà effettivamente dalla joint venture con “University of the People”, un´istituzione non profit che diffonde nel mondo intero i suoi corsi rigorosamente online. Insomma il futuro è molto più vicino di quanto si possa immaginare, la sfida per affrontarlo è già cominciata. ■

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INTERNET:_mastro Progress 25/01/12 13.34 Pagina 1

internet

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di FRANCO DEL PANTA

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IL WEB AI TEMPI DELLA CRISI Principalmente utilizzato per l’acquisto di biglietti aerei o del treno e per reperire informazioni riguardo a orari, tratte e prezzi (34% degli intervistati), Internet viene scelto sempre più frequentemente per prenotare viaggi e hotel (32%) e per comprare libri (32%) o capi di abbigliamento (29%). Nextplora, Istituto di ricerca di mercato specializzato nell'impiego di Internet e di metodologie per la rilevazione e l’analisi delle opinioni dei consumatori, ha realizzato la ricerca “Sbarcare il lunario su Internet”, volta ad approfondire motivazioni e modalità di utilizzo della Rete per i propri acquisti. L’indagine, è stata condotta su un campione di

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1.026 intervistati rappresentativi della popolazione Internet dai 16 anni in su. Il 36% sostiene di avere, grazie al Web, la possibilità di accedere a beni introvabili nei negozi solitamente frequentati, il 23% cita prodotti altrimenti inaccessibili senza sconti e promozioni online, mentre il 21% riferisce di aver ceduto alla tentazione per acquisti che altrimenti non avrebbe effettuato. Il risparmio sulla Rete per far fronte alla crisi risulta essere sia indiretto che diretto: Internet, infatti, è soprattutto un mezzo utile per la ricerca di informazioni che permettano di non sbagliare acquisto (64%) e consente la comparazione dei

prezzi alla ricerca del più vantaggioso (56%). Allo stesso tempo è possibile un risparmio diretto grazie a sconti e promozioni riservate

all’acquisto online (42%) e alle aste (34%). Solo per il 27% degli intervistati Internet è fonte di risparmio in quanto alternativa gratuita a beni e servizi disponibili offline a pagamento (telefonate, giornali, film/cinema/musica ecc.). Il 66% degli acquirenti online nei 3 mesi precedenti vede in Internet la possibilità di concedersi qualche sfizio in più, il 61% acquista prodotti e servizi che altrimenti non avrebbe acquistato e il 41%, invece, afferma di sentirsi meno in colpa per i propri acquisti. I principali siti Web visitati per effettuare acquisti diretti sono i negozi in Rete per il 53%, le biglietterie ufficiali online per il 46% e gli outlet virtuali per il 40%. e-bay, Amazon, Groupon e Bol i siti più conosciuti.


facebook:_mastro Progress 16/01/12 16.23 Pagina 1

SOCIAL NETWORK APPLICAZIONE FB PER I PRESTITI DI DENARO

di Elisa Rodi

MONEY, MONEY, MONEY

AI PRESTITI CI PENSA FACEBOOK Una volta c’erano le banche, ora c’è anche il social network. Facebook crea Send Money, un’applicazione che, attraverso il sistema di pagamento PayPal, permette uno scambio di denaro tra gli utenti. Minime le spese di commissione, basta solo un account

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SOCIAL NETWORK APPLICAZIONE FB PER I PRESTITI DI DENARO

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Se esiste un verbo che meglio di qualunque altro sintetizza la sostanza di Facebook, questo è sicuramente “share”, condividere. Link, foto, stati, musiche e parole... Ed ora anche i soldi. Il social network firmato Mark Zuckerberg propone “Send Money”, una semplice applicazione che permette agli utenti di prestare o ricevere denaro. L’applicazione si poggia sul sistema di pagamento PayPal e comporta bassissime spese di commissione: appena 30 centesimi, ma se invece si fa uso di una

o almeno non apparentemente. Il social network, dall’ennesima operazione, ne guadagna in termini di immagine, numero di utenti e - di conseguenza - nella quotazione che sale. Un sistema peer to peer permette lo scambio rapido e diretto tra gli utenti, andando così oltre la logica del prestito bancario;

IL SOCIAL NETWORK FIRMATO MARK ZUCKERBERG PROPONE “SEND MONEY”, UNA SEMPLICE APPLICAZIONE CHE PERMETTE AGLI UTENTI DI PRESTARE O RICEVERE DENARO. L’APPLICAZIONE SI POGGIA SUL SISTEMA DI PAGAMENTO PAYPAL E COMPORTA BASSISSIME SPESE DI COMMISSIONE

diversa carta di credito viene applicato un tasso del 2,9% sull’importo versato. I pagamenti tramite PayPal attingono direttamente da un conto bancario collegato al servizio, oppure dai fondi conservati all'interno del proprio account PayPal. Facebook, in tutto ciò, si limita a fare da piattaforma per gli scambi, non ricavando nulla dalle transazioni,

bastano un click, un account Facebook e uno PayPal e scegliere poi una cartolina elettronica d’accompagnamento adatta ad ogni evento: compleanno, nozze o anche una birra virtuale da offrire ad un amico in qualunque parte del mondo si trovi. Un ulteriore modo, quindi, per valicare i limiti della distanza. Secondo i promotori “Send Money” sarà

un successo: 800 milioni di utenti sono tanti e in più l’80% dei sottoscrittori del servizio PayPal ha attivato un profilo personale sul social network. L’applicazione Facebook, in realtà non è il primo caso di prestito privato online: oltre a Payvment - che permette forme di e-commerce anche su Fb - il precedente è rappresentato ad esempio da Zopa, sito di Social Leading a cui è stato recentemente accordato il permesso da parte di Banca d’Italia a operare come istituto di pagamento senza avere come mediatore banche o finanziarie. Creato nel 2005 in Gran Bretagna da un gruppo di esperti di finanza e presente anche in Italia, su Zopa ci si presta denaro e sono gli utenti stessi a stabilire i tassi d’interesse, mentre tutta la transazione si

MARK ZUCKERBERG In alto il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Il social network conta oltre 800 milioni di utenti

compie con una sola tassazione dell’1 per cento. “Send Money” si affianca al sito web di origine inglese e tenta la strada certamente alternativa del prestito bancario. Dalla sua l’applicazione ha il non marginale vantaggio di essere nata all’interno di Facebook, una cassa di risonanza di alto impatto. Il nuovo servizio è già attivo in 65 paesi, tra cui anche l’Italia, e conferisce un significativo valore aggiunto al social network. L’applicazione apre quindi nuovi scenari, ma non solo tra gli utenti individuali. “Send Money” può infatti diventare un ottimo strumento anche dal punto di vista delle imprese, che potrebbero rimpolpare la loro strategia di marketing attraverso lo strumento social e fidelizzare maggiormente i loro clienti. Le banche, intanto, spiano dal buco della serratura. Anche se, tra crisi e tracolli dei sistemi bancari, probabilmente è bene che non stiano solo a guardare. ■

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cellulari:_mastro Progress 16/01/12 16.22 Pagina 1

TECNOLOGIE TORNA IL PERICOLO RADIAZIONI?

di Elisabetta Pasca

CELLULARI ALLA SBARRA

COME PROTEGGERSI DALLE RADIAZIONI I presunti effetti dannosi delle radiazioni emesse dai telefonini possono essere “limitati” ricorrendo ad alcuni piccoli accorgimenti e ad accessori creati ad hoc. Per telefonare in tutta sicurezza

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I telefoni cellulari sono ormai parte integrante e ineliminabile della quotidianità dell’uomo contemporaneo: la maggior parte delle azioni che definiscono il nostro presente, dalla semplice telefonata alla messaggistica fino alla navigazione web, passano attraverso l’utilizzo di questo strumento, tanto da portarci spesso a considerarlo una sorta di appendice del nostro corpo. Tuttavia, una questione si pone puntualmente all'attenzione dell'opinione pubblica: l'incidenza sulla salute dell’esposizione continua a telefonini o altri dispositivi tecnologici che emettono radiazioni. Le posizioni in merito sono irriducibili: da una parte c’è chi sostiene che le onde elettromagnetiche siano innocue e dall’altra chi ritiene che siano estremamente pericolose. In verità, sull’argomento, le leggende metropolitane fioriscono come giardini pensili: basti pensare che i test del SAR – Specific Absorption Rate, un parametro che esprime la misura della percentuale di energia elettromagnetica assorbita da un corpo umano esposto a campo elettromagnetico a radio frequenza – sono stati ideati dai produttori stessi dei cellulari e che le misurazioni vengono effettuate con un fantoccio, al cui interno si trova un gel proteico amorfo ben diverso da un tessuto cerebrale. Il dato del SAR

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quindi risulterebbe inaffidabile. L'OMS (Organizzazione mondiale della sanità), tramite l'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), ha dichiarato che le radiofrequenze generate dalla telefonia mobile potrebbero causare tumori, ma le ha classificate a livello di pericolosità 2B, ovvero lo stesso livello del caffè. Per cui la pericolosità resta in effetti da dimostrare. L’atteggiamento più saggio in una situazione tanto nebulosa consiste forse nell’osservare comunque alcune piccole accortezze, che garantiscano una minore esposizione alle famigerate onde. Ad esempio, il sito EMFHealth.com, celebre per i suoi suggerimenti salutistici, ha pubblicato una lista di 10 contromisure, alcune anche eccessive, ma la maggior parte dettate dal buon senso. 1 Limitare l’uso alle chiamate essenziali e cercare di ridurne la durata. 3 Ai bambini dovrebbe essere permesso di utilizzare il cellulare solo nei casi d'emergenza. 3 Indossare un auricolare di tipo airtube, non quelli normali metallici. Le cuffiette airtube non hanno la capsula audio da inserire nell’orecchio: questa è invece posizionata a metà del filo per

non permettere alle onde elettro-magnetiche di arrivare vicino al cervello. 4 Non mettere il telefonino in tasca né agganciarlo alla cintura mentre è in uso o anche semplicemente acceso. 5 Aspettare che rispondano dall’altro capo prima di avvicinare il cellulare all'orecchio. 6 Non utilizzare il telefono in spazi chiusi e ricoperti da metallo, quali i veicoli o ascensori. 7 Non fare una chiamata quando l’intensità del segnale è al minimo. 8 Comprare un telefonino con un tasso specifico di assorbimento basso. 9 Utilizzare un dispositivo che protegga dalle onde elettromagnetiche. 10 Assumere integratori nutrizionali. E se tutto questo non dovesse essere sufficiente a tranquillizzare gli utenti, il mercato propone una ricca serie di gadget, applicazioni e articoli pensati apposta per ridurre gli effetti negativi della tecnologia sul nostro corpo. Il settore dell’abbigliamento si


cellulari:_mastro Progress 16/01/12 16.22 Pagina 2

TECNOLOGIE TORNA IL PERICOLO RADIAZIONI?

è sbizzarrito in modo particolare: la stilista Elizabeth Roberts ha creato una linea di giacche antivento, antipioggia e antielettromagnetismo, dotate di una tasca speciale che attenua le radiazioni del telefonino senza comprometterne la ricezione, prezzo al pubblico 700 dollari circa. L'azienda Rockyflatsgear, invece, ha fatto ancora di più, lanciando una linea di biancheria intima (dai 15 dollari in su) in grado di proteggere dai raggi X, in particolare quelli emessi dai body scanner, utilizzati di consueto negli aeroporti americani. Non poteva poi certo mancare l’app per smartphone: Tawkon sostiene di calcolare la specifica esposizione di un

utente a campi elettromagnetici a radiofrequenza nel corso di una telefonata. Il software registra quanta radiazione l'apparecchio sta emettendo in un dato momento a seconda del luogo in cui si trova e mette in guardia l’utente se viene oltrepassata una certa soglia. Può anche individuare i punti migliori per chiamare, attraverso una specifica mappatura. Un'altra app, VoltUp, questa volta solo per cellulari Android, diminuisce le emissioni di un dispositivo attraverso un sistema che aumenta persino la durata delle sue batterie. Anche le custodie della Pong (49 dollari) promettono di affievolire la quantità di radiazioni assorbita mentre si telefona deviandola verso l' esterno, e la pittura “isolante” per interni ed esterni prodotta dalla Safe Living Technologies (79 dollari al litro) scherma da torri cellulari, antenne tv, radar, cordless e reti wireless. Viene da chiedersi quale sia, alla fine dei conti, l’effettiva efficacia di tutte queste protezioni, ma, come recita il noto adagio, questo lo potremo scoprire solo vivendo. ■

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TRAVEL:_mastro Progress 16/01/12 16.24 Pagina 1

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di LAURA SAGGIO

LA VITA È TEATRO! Venezia, la città sulla laguna unica al mondo, si maschera di mistero e allegria per il suo storico e sempre vivo Carnevale. Dal 4 al 21 febbraio 2012 un ricco programma di show, concerti musicali, recital e rappresentazioni diffuse nei palazzi storici, nei campi e nelle calli, oltre che nei teatri, animeranno la città galleggiante cullandola al ritmo di festa. Come vuole la tradizione ogni anno viene individuato un tema centrale, un fil rouge che sviluppa il soggetto scelto sotto diversi punti di vista, nelle differenti rappresentazioni. Il tema del Carnevale 2012, dal titolo: “La vita è teatro! Tutti in maschera”, girerà intorno alla teatralizzazione della vita quotidiana. Tema impegnativo e di grande effetto che farà riflettere con ironia e arguzia su alcuni degli aspetti più intimi della personalità umana. Venezia è storicamente la capitale del teatro; i più appassionati sapranno che personaggi illustri come Antonio Vivaldi, Antonio Guardi,

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Canaletto, ricoprirono incarichi artistici nell'organizzazione delle rappresentazioni e nelle scenografie di importanti allestimenti teatrali. Il Carnevale in laguna già dal Cinquecento coincideva con la stagione teatrale e gli spettacoli si snodavano non solo nei teatri al coperto, ma anche nelle piazze. Proprio come avverrà per questa edizione del Carnevale. Il cuore della festa anche quest'anno resta Piazza San Marco, dove verrà allestito il maestoso “Gran Teatro”, una spettacolare struttura scenica che riprodurrà le grandi macchine teatrali del passato e ospiterà alcuni fra gli eventi principali della manifestazione: il volo dell'Angelo, la Sfilata delle Marie e il concorso della Maschera più bella. Tra gli altri eventi in programma per questa edizione ricordiamo: sabato 4 febbraio in Piazza San Marco la “Fontana del Vino”, una splendida fontana allestita davanti a Palazzo Ducale da cui sgorgheranno pregiati vini di produzione rigorosamente veneta che verranno offerti al

pubblico. Aprirà il Carnevale proprio la Fontana del vino che, dopo il brindisi ufficiale, darà il via al Valzer fino a notte fonda. Domenica 5 febbraio imperdibile “La Festa Veneziana sull'acqua”, l’evento più folcloristico del Carnevale. Un grande corteo mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana, navigherà lungo tutto il Canal Grande e giungerà nel popolare Rio di Cannaregio, sostenuto dall'entusiasmo degli spettatori in attesa dell'acclamato “Svolo della Pantegana”. La regata sarà accompagnata dai canti della tradizione veneziana e all'arrivo delle barche sarà possibile gustare le specialità veneziane compresi i dolci della tradizione del Carnevale: le frittole e galani. L'11 febbraio verrà inaugurato l'evento “Festa delle Marie”, uno spettacolo unico che permetterà di ammirare i costumi della tradizione veneziana. Il 12 febbraio il tradizionale: “Volo dell’angelo”

proporrà l'emozionante volo dalla cima del campanile di San Marco fino al centro della piazza di un ospite segreto della città di Venezia. Chiuderà la kermesse carnevalesca, martedì 21 febbraio, la “Vogata del Silenzio”, un suggestivo corteo di barche che passerà lungo un Canal Grande privo di illuminazione artificiale, da Rialto a San Marco. Tutti i palazzi che si affacciano sul canale più famoso della città saranno invece illuminati con migliaia di lumini per ricreare un'atmosfera romantica di altri tempi, quella di una Venezia irreale e magica, priva di rumore e sognante a lume di candela. Il Carnevale di Venezia rappresenta una grande macchina culturale che ogni anno si maschera di tutta la magia del suo passato, svelando la vitalità che la caratterizza e che oggi tutti noi possiamo ammirare estasiati. www.carnevale.venezia.it


sequel prequel:_mastro Progress 25/01/12 13.41 Pagina 1

CINEMA UN 2012 DI SEQUEL

ANDARE SUL SICURO... AL CINEMA

di Elisabetta Pasca

QUESTO FILM NON MI È NUOVO La necessità di realizzare incassi sicuri e fatturare utili strozza la creatività dell'industria del cinema e rafforza la tendenza alla serialità e la politica del “rifare”. Prequel e sequel la fanno da padroni

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sequel prequel:_mastro Progress 25/01/12 13.41 Pagina 2

CINEMA UN 2012 DI SEQUEL

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In gergo calcistico si utilizza sovente l’espressione “squadra che vince non si cambia” e, in effetti, individuare una formula positiva all’interno di una dinamica molto spesso dominata dalla casualità o dal guizzo capriccioso della buona sorte non è impresa semplicissima, per cui, una volta imbroccata la strada giusta tanto vale percorrerla fino in fondo, fino all’avvenuta usura. Soprattutto quando di mezzo ci sono i quattrini e da più parti incombe la pressione stressante di una crisi economica per niente da ridere, privilegiare un sentiero efficace e già battuto è la prima strategia di battaglia, quella più naturale. Nella giungla selvaggia di un capitalismo alle corde, il rischio è una componente che occorre ridurre ai minimi storici e il 2012, già funestato da volatili oscure profezie e da concrete minacce di recessione, finisce per mettere le ganasce persino all’industria dei sogni, il cinema. In realtà già da qualche anno si era registrata la tendenza di Hollywood a puntare sulla produzione massiva di prequel, sequel, spin off, spennando fino all’inverosimile galline dalle uova d’oro e succhiando fino all’ultima goccia la linfa delle storie predilette dal grande pubblico, cavalcando insomma l’onda lunga del popolare e il ritorno economico del merchandising.

2012 CINEMATOGRAFICO Segnato nonostante tutto da un calo generale degli incassi, il 2011 si è chiuso con una top ten dominata, nelle prime sette posizioni, da avventure nuove di personaggi già ben collaudati sullo schermo: emblematica è la prima posizione dell’episodio finale della saga di Harry Potter, 1.328 miliardi di dollari di utile, un risultato che sancisce la conclusione di dieci anni di successi, sia in sala che nelle librerie, per un beniamino entrato ormai a pieno titolo nell’immaginario collettivo. Per i mesi a venire, ad ogni buon conto, le riviste americane di settore hanno calcolato la messa in produzione e

la distribuzione di circa 27 super remake, circa il 20 % della produzione statunitense. Tutte pellicole molto attese, capaci di accendere interesse in ogni parte del mondo: tralasciando innovazione e originalità, si preannuncia un florilegio di supereroi e fumettoni, uomini in nero che ritornano, vampiri, cartoon, mitologia, horror e spionaggio, il tutto servito preferibilmente in salsa 3D. Particolarmente significativo è il caso di “Millennium - Uomini che odiano le donne” (3 febbraio) di David Fincher, interpretato da Daniel Craig e Rooney Mara: si tratta in pratica dell’istant remake del recente primo film tratto dal celebre romanzo di Stieg Larsson, diretto da Niels Arden, protagonisti Michael Nyqvist e Noomy Rapace. L’attesa è particolarmente febbrile poi per il kolossal “The Avengers”, in uscita in Italia il 25 aprile: diretto da Joss Whedon, padre dell’indimenticata ammazza vampiri Buffy, il film riunisce i paladini Marvel, da Robert Downey Jr/Iron Man a Chris Hemsworth/Thor, da Chris Evans/Capitan America fino a Mark Ruffalo/Bruce Banner (doppiato in versione Hulk nientemeno che da Lou Ferrigno), e stuzzica le fantasie più nerd degli appassionati del genere. Un nuovo regista, Marc Webb, riprende poi le fila delle peripezie dell’Uomo Ragno, che questa volta ha le fattezze di Andrew Garfield in “The Amazing Spider-Man” in sala da luglio; sempre a luglio uscirà anche “The Dark Knight Rises” di Christopher Nolan, dove Christian Bale indosserà per la terza e ultima volta la maschera di Batman, affiancato da Anne Hathaway versione Catwoman e Tom Hardy nei panni di Bane. Per quanto riguarda i più piccini, non mancano lo stesso rassicuranti conferme: si incomincia l’anno con il quarto episodio de “L’Era Glaciale”, ormai un classico, e si prosegue, a giugno, con “Madagascar 3 - Europe’s most wanted”, che vede i simpatici animali dello zoo di New York catapultati in Europa, al circo.

Tradizione come se piovesse, ancora, per il 23° James Bond: “Skyfall” sarà nei cinema a novembre e di nuovo Daniel Craig presterà il volto all’agente 007. Il “Prometheus” di Ridley Scott (14 settembre) si è rivelato essere il quinto episodio della serie di Alien, un prequel con un cast d’eccezione che comprende Charlize Theron, Noomi Rapace e Michael Fassbender. Nella prossima stagione cinematografica, i vampiri dominano la scena grazie ad una serie rutilante di pellicole: primo fra tutti il capitolo conclusivo di Twilight, “Breaking Dawn - Part two”, che farà salutare al pubblico, prevalentemente formato da adolescenti isteriche, la schiatta dei vampiri luccicanti; grandi aspettative anche per “Underworld: il risveglio 3D” (20 gennaio). A concludere in bellezza il 2012 provvede l’uscita del succulento prequel de “Il Signore degli Anelli”: “Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato”, dal 14 dicembre anche in Italia. Dietro la macchina da presa, manco a dirlo, ancora una volta il regista Peter Jackson. Della serie a volte ritornano: niente di troppo pericoloso, i film si rifanno il trucco, le storie semplicemente continuano oppure mettono in mostra i precedenti. Si rimesta tutto il possibile, insomma, purché sbanchi il botteghino. ■


festival berlino:_mastro Progress 25/01/12 13.42 Pagina 1

CINEMA 62° FESTIVAL DI BERLINO

di Federica Vagnozzi

TUTTO PRONTO PER IL 9 FEBBRAIO 2012

LE VISIONI “BESTIALI” DELLA BERLINALE Nel segno dell’Orso, simbolo della città e del festival, si rinnova l’appuntamento con uno degli eventi più innovativi della scena cinematografica europea. Che anche quest’anno promette di tenere fede alla sua naturale vocazione di piattaforma sperimentale e multiforme. Ecco cosa ci aspetta

l’

L’Orso che troneggia nel manifesto dell’edizione 2012 è già tutto un programma, nel vero senso dell’espressione: variopinto e dai contorni sfumati riflette la natura multiforme e variegata del festival, ponte tra culture ed espressioni visive differenti ma in grado di convivere in perfetta sintonia. Ne è prova l’interculturalità dei titoli distribuiti tra le varie sezioni: dall’India al Messico, dalla Corea del Sud all’Estonia passando per la Vecchia Europa e gli Stati Uniti, la Berlinale offre una panoramica di quanto di meglio c’è in giro per il mondo. Un’offerta rigorosamente di stretta attualità come dimostra ad esempio la pellicola Indignados di Tony Gatlif inserita in Panorama (dedicata alle produzioni indipendenti): ispirato al bestseller di Stéphane Hessel Indignatevi!, il film racconta tra realtà e fin-

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festival berlino:_mastro Progress 25/01/12 13.42 Pagina 2

CINEMA 62° FESTIVAL DI BERLINO

EFM ✑ L’ALTRA BERLINALE

ORSO ALLA CARRIERA Meryl Streep una vera regina del grande schermo riceverà l'Orso d'Oro alla carriera

zione i movimenti di protesta attraverso lo sguardo di un'immigrata illegale in Francia. Ma questo e ancora di più c’è da aspettarsi dalla 62esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino che apre i battenti il 9 febbraio. Ad inaugurare la kermesse il film drammatico “Addio mia regina” del regista francese Benoit Jacquot. Protagonista l'attrice tedesca Diane Kruger nei panni di Maria Antonietta in un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2002 scritto dalla storica francese Chantal Thomas. Nel cast anche Lea Seydoux, recentemente in “Midnight in Paris” di Woody Allen, e Virginie Ledoyen, compagna di Leonardo Di Caprio nel film “The Beach”.

lei interpretati, tra cui: Kramer contro Kramer di Robert Benton, La scelta di Sophie di Alan J. Pakula, La mia Africa di Sidney Pollack, I Ponti di Madison County di Clint Eastwood e Radio America di Robert Altman.

LE ATTESE Nel frattempo cresce l’attesa per i titoli più caldi in calendario. Come Captive, la nuova fatica del regista filippino Brillante Mendoza (premio alla regia a Cannes nel 2009) che doveva essere presentato prima a Cannes poi a Venezia. Sempre in concorso, le anteprime mondiali Dictado di Antonio Chavarrias e “Kebun binatang” di Edwin.

“Historic location. Innovative market”: bastano solo poche parole per esprimere tutta l’essenza di un appuntamento divenuto ormai imperdibile per il business internazionale dell'audiovisivo. L’European Film Market di Berlino - dal 9 al 17 febbraio, in contemporanea con il Festival del Cinema – non è infatti solo il primo mercato dell’anno. Con oltre 700 film presentati, 1.500 buyer e 400 espositori, si è trasformato in vero e proprio evento chiave in Europa per le maggiori case di produzione e distribuzione, al pari di Cannes e Venezia. Location: il Martin-Gropius Bau è il tempio dell’arte e della cultura, situato a pochi minuti da Potsdamer Platz, quartier generale della Berlinale. Innovazione: per star dietro ai continui mutamenti del settore cinematografico, il mercato offre diverse iniziative collaterali, tra cui Meet the Docs in collaborazione con l'European Documentary Network, German Cinema – LOLA@Berlinale in collaborazione con la German Film Academy e German Films, Straight from Sundance con pellicole in anteprima direttamente dagli USA. www.efm-berlinale.de

LA GIURIA Il presidente della giuria il regista inglese Mike Leigh, uno dei cineasti più importanti del cinema d’autore e uno dei protagonisti del nuovo cinema britannico

UNA CARRIERA D’ORO Nel giorno di San Valentino, spazio ad una vera regina del grande schermo come Meryl Streep che riceverà l'Orso d'Oro alla carriera. La 62enne attrice del New Jersey, già vincitrice di due Oscar, sette Golden Globe e un Orso d'Argento nel 2003 insieme a Julianne Moore e Nicole Kidman per il suo ruolo in The Hours di Stephen Daldry, sarà premiata in occasione della presentazione di “The Iron Lady”, in cui l’attrice indossa magistralmente i panni di Margaret Thatcher. La Berlinale omaggerà la Streep con la proiezione di alcuni dei più celebri film da

Fuori gara, invece, le anteprime internazionali: “The Flowers” of War di Zhang Yimou e “Molto forte, incredibilmente vicino” di Stephen Daldry. Anche se le novità più curiose saranno nella sezione Berlinale Special dove troveranno spazio l’anteprima mondiale “Death Row”, il nuovo documentario di Werner Herzog e sequel ideale di “Into the Abyss”. Riflettori puntati anche su “Marley”, il discusso documentario dedicato al celebre cantante giamaicano, che nelle fasi iniziali è stato seguito da Jonathan Demme per poi finire tra le mani di Kevin MacDonald. u

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festival berlino:_mastro Progress 25/01/12 13.42 Pagina 3

CINEMA 62° FESTIVAL DI BERLINO

LA GIURIA L’arduo compito di assegnare i fatidici Orsi d’oro e d’argento spetterà ad una giuria di illustri e talentuosi esperti di cinema. A cominciare dal presidente: il regista inglese Mike Leigh, uno dei cineasti più importanti del cinema d’autore e uno dei protagonisti del nuovo cinema britannico. A fargli compagnia, i registi Anton Corbijn, François Ozon, Asghar Farhadi (Orso d’Oro 2011 con

OSPITI D’ONORE Jafar Panahi (a destra), Mohammad Rasoulof e Mehdi Pourmoussa in qualità di ospiti d'onore. Un gesto di solidarietà ai tre registi iraniani condannati per aver aderito a Green Movement, il movimento di protesta contro il regime di Teheran

L’ORSO CHE TRONEGGIA NEL MANIFESTO DELL’EDIZIONE 2012 È GIÀ TUTTO UN PROGRAMMA, NEL VERO SENSO DELL’ESPRESSIONE: VARIOPINTO E DAI CONTORNI SFUMATI RIFLETTE LA NATURA MULTIFORME E VARIEGATA DEL FESTIVAL, PONTE TRA CULTURE ED ESPRESSIONI VISIVE DIFFERENTI MA IN GRADO DI CONVIVERE IN PERFETTA SINTONIA

“Una separazione”), gli attori Charlotte Gainsbourg, Jake Gyllenhaal, Barbara Sukowa e lo scrittore algerino Boualem Sansal.

OSPITI D’ONORE E OUTSIDER Gli organizzatori, nel frattempo, sperano di riuscire ad ottenere la visita di Jafar Panahi, Mohammad Rasoulof e Mehdi Pourmoussa in qualità di ospiti d'onore. Un gesto di solidarietà ai tre registi iraniani condannati per aver aderito a Green Movement, il movimento di protesta contro il regime di Teheran. L’invito era già stato

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negato lo scorso anno. E con ogni probabilità anche questa volta il risultato sarà lo stesso: la Corte d'Appello iraniana ha recentemente rigettato il ricorso di Panahi confermando la sentenza a sei anni di prigione e a vent'anni di interdizione da ogni attività artistica e da viaggi all'estero. Infine, tra gli eventi focali del Festival, la retrospettiva “Happy birthday, Studio Babelsberg” per celebrare i 100 anni del più antico studio cinematografico al mondo. Saranno proiettati 10 film, uno per ogni decade. www.berlinale.de ■


anno dragone:_mastro Progress 16/01/12 16.29 Pagina 1

ATTUALITÀ ARRIVA IL CAPODANNO CINESE

di Elisabetta Pasca

LA CINA ATTENDE IL SEGNO PIÙ FORTUNATO DELLO ZODIACO

BENVENUTI NELL’ANNO DEL DRAGONE Il 23 gennaio si festeggia il suggestivo capodanno cinese, che celebra quest’anno l’ingresso del segno del Drago, simbolo degli imperatori e associato a potere e benessere

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In una sua celebre canzone, Franco Battiato si augurava che ritornasse presto l’era del Cinghiale Bianco, ovvero la Stagione della Conoscenza Assoluta secondo il popolo dei Celti, una sorta di nuova Età dell’Oro declinata dal ritorno ai valori della tradizione. Questo neonato 2012 in verità lascerebbe ben poca speranza in merito a una rinnovata ribalta per l’eburneo animale, considerando il traballare dei mercati finanziari e le oscure profezie maya che ci vedrebbero tutti quanti belli stecchiti entro e non oltre il 21/12/2012. In soccorso dei più spaventati e dei più scaramantici, ecco allora intervenire il fausto auspicio dello zodiaco orientale, che, il 23 gennaio 2012, data in cui cade quest’anno il capodanno cinese, saluta il rientro del Dragone, da sempre simbolo degli imperatori e segno associato alla ricchezza e al potere, alla gloria e alla fama. Dalla Cina a Singapore, da Hong Kong a Taiwan, la frenesia collettiva è alle stelle: l’obiettivo da raggiungere è quello di concepire un figlio tra il 23 gennaio 2012 e il 9 febbraio 2013, prima dell’arrivo dell’infausto anno del serpente. Per un miliardo e trecento milioni circa di cinesi sarà dunque un periodo importantissimo: il Drago è considerato uno dei segni più fortunati, latore di forza, salute, fortuna e armonia. I dodici segni zodiacali cinesi si alternano di anno in anno, non di mese in mese come quelli dell’oroscopo occidentale, e nascere proprio nell’anno del Dragone è ritenuta una vera benedizione: se nel 2000 la natalità cinese era aumentata del 5%, c’è da scommettere che anche questa volta l’incremento di baby draghi sarà da capogiro. Cliniche e ospedali sono già in allerta, perché l’ultimo termine utile per il concepimento fortunato scade il 15 maggio 2012, e le cliniche per la fertilità lavorano già a ritmi serrati in tutta l’area a cultura cinese, con turni doppi e un aumento del 30% dei pazienti, 40% addirittura a Taiwan. Di questo passo, sarà sicuramente un anno d’oro almeno dal punto di vista economico, soprattutto per tutti coloro che operano nei settori produttivi dedicati al benessere del bebè: la Procter & Gamble, per esempio, pronostica un aumento del 40% circa delle sue vendite in Cina di prodotti per l’igiene dei neonati, con un distacco netto del 10% rispetto agli anni dominati da segni zodiacali meno magici, come il serpente. Come se non bastasse si potrà cavalcare anche l’onda lunga della scia del Dragone, perché i baby draghi cinesi continueranno ad aver bisogno per qualche anno di shampoo che non fa piangere, pannolini che assorbono il non plus ultra e

ATTUALITÀ ARRIVA IL CAPODANNO CINESE

impalpabile borotalco. Gli analisti calcolano che il mercato cinese dei prodotti alimentari per bambini raddoppierà, arrivando a 22 miliardi di dollari l’anno, a beneficio soprattutto delle aziende straniere che godono di maggiore fiducia da parte dei consumatori locali. Chissà se la febbre del Drago contagerà anche i paesi occidentali, che finora si sono lasciati obnubilare, più o meno scherzosamente, dalla profezia Maya sulla ipotetica fine del mondo. Certo si preannuncia una bella lotta di segni, simboli e presagi contrastanti: speriamo solo che il Drago alla fine non si morda la coda e ci regali qualcosa di meglio di un gigantesco e definitivo falò.

L’ANNO DEL DRAGONE Dalla Cina a Singapore, da Hong Kong a Taiwan, la frenesia collettiva è alle stelle: l’obiettivo da raggiungere è quello di concepire un figlio tra il 23 gennaio 2012 e il 9 febbraio 2013

CAPODANNO CINESE: LA TRADIZIONE Il calendario tradizionale cinese è lunisolare, perciò i mesi incominciano in concomitanza con ogni novilunio: la data del primo mese, e dunque del capodanno, può variare di circa 29 giorni, venendo a coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno, quindi fra il 21 gennaio e il 19 febbraio. A partire da questa data, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale festa delle lanterne, durante la quale le famiglie escono per le vie cittadine con in mano lanterne accese e colorate. Fuori dalle case si accendono candele, per guidare gli spiriti beneauguranti alle abitazioni. È d’obbligo consumare il Tangyuan, un dolce a base di riso. Stando alla mitologia cinese, l'origine del Capodanno o Festa di Primavera viene fatta risalire a un'antica leggenda, secondo la quale un mostro chiamato Nian (年) spadroneggiava in Cina nei tempi più antichi. Il Nian usciva dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per cacciare esseri umani; l'unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era spaventare il Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo, come rituale apotropaico, ogni 12 mesi si è soliti festeggiare l'anno nuovo con canti, strepitii, fuochi d'artificio e con l'uso massiccio del colore rosso. La leggenda riecheggia nella rituale danza del leone, durante la quale si sfila per le strade inseguendo una maschera da leone, che rappresenterebbe il Nian. ■

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CULTURA IL PARCO TECNOLOGICO DI ÁLAVA

di Flavia Aliberti

IL NUOVO E8 NEL PARCO DI ÁLAVA

UN PARCO PER LE IMPRESE DEL FUTURO (NEI PAESI BASCHI) L'E8, il nuovo edificio, definisce il limite occidentale dell'area adibita a Parco Tecnologico, nei pressi di Álava, nei Paesi Baschi. Rappresenta quindi un elemento fortemente significativo, collocandosi alla fine di quell'asse urbano che attraversa la grande area destinata al lavoro delle imprese del futuro. L'E8 si confonde e si distingue dal paesaggio, conservandone la memoria nello stesso modo in cui si apre al cambiamento di domani...

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CULTURA IL PARCO TECNOLOGICO DI ÁLAVA

spazi adeguati per migliorare l'immagine stessa delle imprese e la vita dei lavoratori. Si può oggi osservare che è stata scrupolosamente mantenuta l'idea originaria e la vocazione del Parco. Qui molti dipendenti si muovono in bicicletta tra gli edifici e si possono individuare numerosi pannelli fotovoltaici. Il nuovo edificio E8, progettato da Juan Coll-Barreu e Daniel Gutiérrez Zarza, ha preso posto all'interno di questo villaggio dedicato al mondo imprenditoriale e scientifico. Gli architetti hanno vinto un concorso pubblico per poter realizzare la propria idea, una struttura che occupa circa 6993 metri quadrati di cui 4.300 destinati ad uffici, per una spesa superio-

u

Uno sviluppo urbanistico all'avanguardia, in simbiosi con una realtà imprenditoriale innovatrice e basata sulla tecnologia. Un complesso di strutture a bassa densità costruttiva che lascia ampi spazi verdi intorno e tra le costruzioni. Presenza di tutti i servizi adeguati alle esigenze delle imprese, oltre alla massima sicurezza nelle reti di comunicazione, nella vigilanza, nel trasporto e nell'organizzazione di eventi. Tutto questo distingue il Parco Tecnologico di Álava, creato nel 1992 per volontà delle Amministrazioni Pubbliche dei Paesi Baschi. L'obiettivo era dotare la realtà imprenditoriale del futuro legata alle nuove tecnologie di uno spazio concepito per questo fine e con tutte le caratteristiche necessarie al suo sviluppo. Il complesso fa oggi parte di una rete di parchi tecnologici presenti nella regione: “Parque Tecnológico de Bizkaia”, “Parque Tecnológico de San Sebastián” e il “Polo de Innovación Garaia”. Le strade che si diramano all'interno del Parco Tecnologico portano nomi di scienziati e gli edifici non disturbano il paesaggio. In effetti fin dall'inizio si è cercato di non creare un affollamento di strutture e lasciare il più possibile

simi sistemi di climatizzazione, illuminazione e reti di comunicazione. All'esterno è disponibile un'area suddivisa in 262 posti macchina. Proprio per quel che concerne le tecnologie previste per l'edificio, l'E8 punta al risparmio energetico: un forte isolamento acustico oltre che termico che è assicurato da un sistema di “doppia pelle” di vetro, una sorta di camera d'aria intermedia che protegge l'E-8 dal gelo invernale, evitando la perdita di calore. Un sistema che sfrutta la differenza di pressione riuscirà invece a freddare la facciata interna dell'edificio durante l'estate, diminuendo la richiesta e l'uso dell'aria condizionata. L'E8 è stato concepito per accogliere im-

UNO SVILUPPO URBANISTICO ALL'AVANGUARDIA, IN SIMBIOSI CON UNA REALTÀ IMPRENDITORIALE INNOVATRICE E BASATA SULLA TECNOLOGIA

re ai 10 milioni di Euro. Le caratteristiche dell'E8, visibili anche per i non addetti ai lavori, si discostano fortemente da tutto ciò che è stato precedentemente edificato in quest'area. A prima vista l'immobile sembra una montagna dalla superficie di cristallo. Una rottura brusca e voluta al paesaggio circostante. Gli autori del progetto in realtà rivendicano l'armonia e la simbiosi del nuovo edificio con il territorio. Spiegano infatti che ampliare il Parco Tecnologico ha significato anche allargarsi verso terreni difficili, che incorporano delle colline. Creare un nuovo edificio privo di altezza avrebbe portato all'eliminazione di qualsiasi traccia e memoria del paesaggio originale. L'E-8 sarà invece, secondo i suoi creatori, un custode della storia di quei luoghi. Avrà inoltre il potere di riflettere la realtà circostante, diventando struttura attraversata dal paesaggio stesso ed elemento della sua identità, nuova e passata. L'edificio si articola in un piano terra e tre piani superiori ed è composto di 53 moduli adibiti ad ufficio, tutti attrezzati con modernis-

prese emergenti nei settori dell'energia pulita, della biotecnologia e della nanotecnologia, tutti di grandissima importanza strategica per il futuro. La richiesta da parte delle aziende di un posto all'interno della nuova struttura è stata forte fin dalla sua inaugurazione, avvenuta alcuni mesi fa. Dai primi schizzi del progetto ad oggi, l'E8 è diventato un simbolo del Parco Tecnologico di Álava e sicuramente un elemento di prestigio e visibilità per le imprese che vi risiedono. Senza dubbio l'E8 è un progetto chiave e un simbolo per lo sviluppo del Parco Tecnologico di Álava. Negli ultimi anni si è registrato un aumento delle aziende e degli uffici nella zona, il che ha spinto a creare nuove strutture per le imprese basate sulla tecnologia. Secondo gli architetti la superficie a vetri sfaccettata dell'E8 si relaziona “in modo speciale” con il paesaggio circostante, riflettendo “i colori del cielo, gli alberi e i monti circostanti”. Il nuovo edificio nel Parco Tecnologico da opera architettonica si converte in un “omaggio” al panorama naturale al quale ormai appartiene. ■

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di CLAUDIA CATALLI

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BRIAN SELZNICK: SCORSESE PORTA AL CINEMA IL MIO GIOCATTOLO PREFERITO In principio era un libro, partorito dalla fantasia di un bambino un po’ cresciuto, i cui sogni hanno tuttavia ispirato migliaia di bambini fino a scalare le vette delle classifiche e diventare un bestseller negli Stati Uniti. Edito in Italia da Mondadori, per un tomone di 540 pagine illustrate con disegni che fanno volare alta l’immaginazione, “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” passa dalla carta alla celluloide per mano esperta di un maestro della settima arte come Martin Scorsese. Accanto ad illustri colleghi come Francis Ford Coppola e Steven Spielberg, il padre di “Toro scatenato” debutta nell’universo del cinema 3d con una storia toccante e colma di fantasia, che vede protagonista un ragazzo (Asa Butterfield) attorno a cui ruotano tutta una serie di strabilianti personaggi, da robot ad umani in carne e ossa che

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hanno il volto dei divi hollywoodiani Johnny Depp, Jude Law, Michael Pitt, Christopher Lee. “Chi ritiene il 3d una tecnologia cinematograficamente poco valida, dopo questo film dovrà ricredersi: Scorsese dimostra sul campo come il cinema tridimensionale possa essere innanzi tutto poetico”, assicura lo scrittore da cui tutto è partito, Brian Selznick. Partiamo dal nome: perché Hugo Cabret? È il nome di un giocattolo che usavo da bambino, un pupazzo che potevi truccare aggiungendo baffi, ma anche cicatrici, macchie di sangue, tutta una serie di cose che potevi incollare poi sul tuo stesso viso. Avevo bisogno di un nome francese, io non parlo francese e Hugo mi pareva un bel nome, poi conoscendo la parola “cabaret”, e verificato se esistesse il cognome “Cabret” ho scoperto la storia di un matematico del XVI secolo. Non è da tutti vedere Martin Scorsese realizzare un film che porta il nome del proprio giocattolo preferito… Esatto, io ancora non ci credo, è troppo buffo! È andata così: l’ufficio di Scorsese mi ha chiamato dicendomi che la figlia del regista, di dieci anni, aveva letto le bozze del libro e lo aveva adorato sopra ogni cosa, così lui aveva deciso di farne un film. Naturalmente per me è stata un’enorme sorpresa, l’ho incontrato diversi mesi prima delle riprese, insieme agli

scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo che ammiro moltissimo, e mi ha parlato di come volesse girare il film e dell’uso del 3d. Sono stato collaborativo con tutti, ma è merito soprattutto del libro, che tutti si portavano ogni giorno sul set; devo dire che il risultato mi pare molto fedele e sorprendente. Ne abbiamo vista in anteprima qualche sequenza, decisamente suggestiva, allo scorso Festival del Film di Roma: cosa altro può anticiparci? Una promessa: rivivrete di nuovo la scena del treno che ci arriva addosso, sensazionale come ai tempi della nascita del cinematografo, in cui la gente a fine 800 temeva di esserne colpita. Nel 2011 grazie al 3d Scorsese è riuscito a riprodurla in modo altrettanto emozionante, addirittura il personaggio di Hugo viene quasi colpito dal treno in arrivo! È la magia senza epoche del cinema, tant’è che Scorsese ha parlato più volte dell’emozione dei primi film realizzati nella storia, la stessa che secondo me trasmette questo suo ultimo lavoro. Come si è avvicinato al mondo della “graphic novel” e da dove nasce il suo amore per il cinema? Tutto parte dalla mia visione di “Il viaggio nella luna” di George Melies. Informandomi

sul suo conto, ho saputo che aveva una collezione di robot che dopo la sua morte è andata persa o distrutta, così ho iniziato a scrivere in prosa una storia, senza ancora sapere che tipo di illustrazioni accostarci, e poi ho ragionato proprio nello stesso modo in cui si struttura un film: deve raccontare un’avventura, bisogna fare un primo piano, carrellate, un buon montaggio. E così sono finito per pensare alle storie illustrate per bambini dove è fondamentale ciò che accade quando giri la pagina, quindi ho scelto di sostituire con immagini e illustrazioni alcune parti intere di testo. Faccio un

esempio: la frase “Hugo segue il signore anziano fino a casa” è stato sostituita con ben dodici pagine di illustrazioni. Per farla breve, da cento pagine siamo passati alle cinquecentoquaranta della versione definitiva. Alla fine posso ritenermi soddisfatto, perché già sfogliando il libro dà la sensazione che sia un film, ed era principalmente questo il mio obiettivo.


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di Claudia Catalli

TALENTI DA STATUETTA

AND THE OSCAR GOES TO... Al di là dell’insindacabile giudizio dell’Academy, un’analisi sulle migliori performance dell’anno, sui film meritevoli di applausi e statuette, sui registi che più hanno lasciato il segno e sulle dive che non dimenticheremo facilmente

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CINEMA ASPETTANDO LA NOTTE DEGLI OSCAR

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Cinque parole che ogni anno vanno a comporre una sorta di formula magica, e tra suspense e sorprese incoronano i nuovi sovrani della settima arte, nel corso della notte più lunga e glamour d’America. Cinque parole che cambiano una vita, basti pensare a star come Hilary Swank la cui carriera, già dopo il primo Oscar per Boys don’t cry, si è impennata fino a raggiungere le vette che tutti conosciamo. Cinque parole che non cambiano proprio niente, sostengono invece divi dal talento indiscusso e tuttavia sempre snobbati dall’Academy, gli outsider Johnny Depp e Edward Norton. Se la verità sta nel mezzo, è proprio nel mare magnum di film e performance degni di nota e di applausi che vale la pena cercare, per individuare, al di là delle sfavillanti statuette e del complesso meccanismo di assegnazione delle stesse, coloro che hanno davvero lasciato il segno e meritano di restare nei nostri cuori anche in questo 2012. Partiamo con il film che potremmo definire il più originale e coraggioso dell’anno: il francese “The Artist” di Michel Hazanavicious, un capolavoro d’altri tempi, che nell’era del 3d omaggia il cinema muto e in bianco e nero. Un ritorno alle origini in grande stile, che ha fatto scoprire a tutto il mondo gli attori Jean Dujardin (Palma d’oro come miglior interprete all’ultimo festival di Cannes) e Berenice Bejo. Due talenti come raramente se ne trovano, versatili, brillanti, camaleontici, convincenti in ogni singola espressione. Il loro ballo finale, un tip-tap scatenatissimo in nome dell’amore, e dell’amore per il cinema, resterà a lungo impresso nelle menti cinefile.

SCONTRO TRA TITANI, DA SCORSESE A MALICK Sorprese a parte, il 2011 è sicuramente stato l’anno delle maestose gare tra maestri: sia Martin Scorsese che Steven Spielberg hanno firmato la loro prima opera in 3d, il primo con Hugo Cabret, il secondo con Le avventure di

STAR SYSTEM Nella pagina: Clint Eastwood, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Woody Allen

Tin Tin (ma il padre di Lo squalo è stato molto acclamato anche e soprattutto per il suo film War Horse). Due film molto diversi (tra le varie differenze, il primo è interpretato da attori in carne ed ossa, mentre il secondo vanta la tecnica della motion capture), tuttavia hanno entrambi al centro un giovane protagonista che deve attraversare avventure per scoprire una piccola grande, e misteriosa, porzione di mondo. A target più alti hanno puntato, invece, Woody Allen, con il suo geniale Midnight in Paris, e Terrence Malick con il poetico The Tree of Life. Due modi per sincronizzare da capo gli orologi e catapultare il pubblico indietro nel tempo, in un viaggio temporale che nel caso di Allen è soltanto di alcuni secoli, ma in quello di Malick arriva addirittura agli albori

del mondo, supera le galassie e le estinzioni dei dinosauri e ci invita a guardare da vicino il cuore pulsante dell’universo. Clint Eastwood sceglie invece di raccontare la storia di J.Edgar Hoover, uno dei più potenti uomini della storia degli Stati Uniti, per mezzo secolo capo dell’FBI, in carica per ben otto presidenti e tre guerre, mirabilmente interpretato da Leonar-

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CINEMA ASPETTANDO LA NOTTE DEGLI OSCAR

do Di Caprio (per anni puntualmente snobbato dagli Oscar). Uomini di potere sono anche al centro dello straordinario noir firmato George Clooney, Le idi di marzo, che vede fronteggiarsi un aspirante premier (Clooney stesso) e il suo giovane assistente genio di comunicazione (Ryan Gosling), e ancora il capo della sua campagna elettorale (Philip Seymour Hoffman) e il collega di pari livello che

ALLA RIBALTA Nella pagina: George Clooney ne “Le idi di marzo”, accanto Viggo Mortensen nei panni di Freud. In alto: Meryl Streep e Brad Pitt

lavora per il partito concorrente (Paul Giamatti). Nel mezzo due donne sensuali, la stagista Evan Rachel Wood e la scaltra giornalista Marisa Tomei.

DAI BESTSELLER ALLA PSICOANALISI, DAL BASEBALL AI BIOPIC DI SUCCESSO Altre pellicole degne di nota hanno suscitato l’interesse della critica mondiale, a partire dalla cinica commedia Carnage di Roman Polanski, tratta dalla pièce Il dio della carneficina di Yasmina Reza, con il quartetto d’eccezione Jodie Foster-John C.Reilly-Christoph WaltzKate Winslet. Se Alexander Payne, sceneggia-

tore e regista di commedie sofisticate tra l’agrodolce e il malinconico, ha provato a sbalordire con il suo dramma familiare The Descendents, David Cronenberg ha recuperato documenti e ricerche psicoanalitiche per parlare di metodi terapeutici pericolosi e transfert medico-paziente in A Dangerous method, con Viggo Mortensen nei panni di Freud e Michael Fassbender in quelli di Jung. Quest’ultimo è stato protagonista di un’altra opera che ha scandalizzato

e convinto parecchio: Shame di Steve McQueen, in cui interpretava un sessuomane disperato. Due registi, invece, hanno incuriosito anche il pubblico dei lettori, traendo spunto da romanzi di successo: parliamo di Stephen Daldry, che si è dedicato all'adattamento di Molto Forte, Incredibilmente Vicino - romanzo firmato Jonathan Safran Foe e trasposto al cinema con un cast d’eccezione tra cui spuntano i no-

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Close, credibilissima nei panni di un uomo in Albert Nobbs? Tilda Swinton per il ruolo di madre straziata dal diabolico figlio in E ora parliamo di Kevin o Jodie Foster e Kate Winslet per le mamme viziate, ipocrite e polemiche di Carnage? E ancora, la giovane Michelle Williams per la sua Marilyn fragile e umanissima o Rooney Mara per il ruolo nel remake del film che già portò fortuna a Noomi Rapace (Uomini che odiano le donne)? Ardua decisione, soprattutto se nel mezzo spuntano la divina Charlize Theron per Young Adult, la giovanissima Felicity Jones per Like Crazy, la “melancholica” Kirsten Dunst e l’intensa Viola Davis per The Help, altro film più che apprezzato dalla critica. Di sicuro, in casi del genere, a vincere non è e non sarà tanto la diva di turno, quanto la qualità del cinema mondiale, che grazie a interpreti di questo livello, per fortuna, è in continua crescita. ■

DONNE Sopra: Glenn Close, credibilissima nei panni di un uomo in “Albert Nobbs” e Charlize Theron per “Young Adult”. A fianco: Jodie Foster e Kate Winslet, le mamme viziate, ipocrite e polemiche di Carnage; la splendida Michelle Yeoh per “Last but not least”.

mi di Tom Hanks e Sandra Bullock - e David Fincher, che ha riproposto sul grande schermo la sua versione del primo capitolo della saga Millennium di Stieg Larsson, realizzando un thriller avvincente, dall’impianto classico ma dall’ambientazione attuale. Outsider degni di nota, giovani cineasti dallo stile originale e stordente, Jason Reitman e Nicolas Winding Refn, continuano a prendere piede: il primo, insieme alla fedele partner di sceneggiatura Diablo Cody firma Young Adult con la diva Charlize Theron, il secondo fa un ritratto di solitudini e follia in Drive, interpretato da Ryan Gosling. Non mancano pellicole più “sportive”: se il bel Brad Pitt furoreggia nel dramma ambientato nel mondo del baseball L’arte di vincere di Bennett Miller, Tom Hardy sconvolge con tutta la sua fisicità e il suo talento nei panni del boxeur di strada nel potente Warrior di Gavin O’Connor. Per finire, non possiamo non nominare tre biopic d’eccezione, uno sulla figura di Margaret Thatcher, The Iron Lady di Phyllida Lloyd, l’altro sulla diva che dormiva nuda con solo una goccia di Chanel N.5 addosso, Marilyn Monroe, riportata sullo schermo da Simon Curtis e Michelle Williams in My week with Marilyn. Last but not

least, la splendida Michelle Yeoh, di incredibile bravura nel restituire in tutta la sua grinta e forza interiore senza pari il premio Nobel per la pace Aung San Suu-Kyi.

LARGO ALLE STAR: MERYL STREEP E GLENN CLOSE CONTRO TUTTE Difficile scegliere la miglior performance femminile, quest’anno: sua maestà Meryl Streep incredibile signora Thatcher o Glenn

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MITI JAMES BOND & LE AUTO

di Federica Vagnozzi

BOND IN MOTION

007, IL MITO VIAGGIA Belle, anzi splendide. Chiunque ha desiderato almeno una volta averle, strappandole dalle mani dell’agente speciale piÚ famoso del mondo. No, non sono le Bond girl! Ma le sue vetture, che per la prima volta vengono riunite in una mostra per celebrare i primi 50 anni sul set di un mito indiscusso del grande schermo. Scaldate i motori, dunque, si parte. Destinazione: Hampshire, Inghilterra

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MITI JAMES BOND & LE AUTO

SU QUATTRO RUOTE LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

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MITI JAMES BOND & LE AUTO

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MITI JAMES BOND & LE AUTO

UN APPUNTAMENTO PER FESTEGGIARE I CINQUANT'ANNI DAL DEBUTTO SU CELLULOIDE DEL PERSONAGGIO CREATO DA IAN FLEMING: È DEL 1962 «007 LICENZA DI UCCIDERE» CON SEAN CONNERY E URSULA ANDRESS

NATIONAL MOTOR MUSEUM ✑ È considerata la Mecca degli appassionati delle quattro ruote e nel 2012 si apre nel segno dei festeggiamenti perché, oltre a celebrare mezzo secolo cinematografico di James Bond, il museo britannico compie 40 anni. Con una collezione di oltre 250 veicoli che ripercorrono la storia dei veicoli a motore dal 1895 ad oggi, il museo nazionale dell'automobile di Beaulieu ospita modelli delle primordiali macchine da corsa accanto alle ultime monoposto di F1. Alcuni settori sono a tema, tra i più interessanti “Corse e record” e la “Galleria della Motocicletta”. Info e biglietti su www.beaulieu.co.uk

Aston Martin DB5 Goldfinger and Thunderball

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Appassionati di auto e cinema: unitevi! L’occasione è davvero speciale, come si conviene ad un’agente di grande prestigio internazionale come lui. James Bond compie cinquant’anni di storia cinematografica, e se li porta benissimo, anzi. Mezzo secolo di mirabolanti avventure e missioni al servizio di Sua Maestà, che lo hanno reso celebre in tutto il mondo, non hanno minimamente scalfito la sua immagine aurea. Ma se lui oggi è considerato una vera icona di stile ed eleganza, il merito è senza ombra di dubbio anche delle sue indimenticabili au-

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tomobili con cui ha percorso il pianeta in lungo e in largo. E che ora vengono riunite per la prima volta in un’unica grande mostra dal titolo “Bond in Motion”, nata dalla collaborazione tra il National Motor Museum di Beaulieu e dalla casa di produzione EON Productions. 50 per l’esattezza - di cui una ventina mai esposte finora - come gli anni trascorsi dall’uscita della prima pellicola, in quel lontano 1962 quando Bond faceva il suo ingresso nel mondo del cinema in compagnia di una splendida Ursula Andress (007 Licenza di uccidere). Ci sono la Ford Mustang Mach 1 di “Una

cascata di diamanti” del 1971 e la “Lotus Esprit S1” - anche nota come “Wet Nellie” - de La Spia che mi amava. Le Rolls-Royce Silvers Shadow II apparsa in “Il mondo non basta” del 1999 e quella affogata in Bersaglio mobile del 1985. E ancora la BMW 750iL de “Il domani non muore mai”. Senza dimenticare, ovviamente, la celeberrima Aston Martin DB5 del 1964 guidata da Sean Connery negli episodi Goldfinger e Thunderball, recentemente acquistata dal milionario americano Harry Yeaggy alla mirabile cifra di 2,9 milioni di sterline (circa 3,3 u


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50 ANNI CON JAMES BOND

CHRIS CORBOULD, SUPERVISORE DEGLI EFFETTI SPECIALI PER LE PELLICOLE DI BOND, HA AFFERMATO CHE I PRODUTTORI DELLA SERIE HANNO SEMPRE CERCATO L'INNOVAZIONE: "LAVORARE SU JAMES BOND È SEMPRE UNA SFIDA, TRA EFFETTI SPECIALI E ACROBAZIE. VIENE FATTO DI TUTTO DAVANTI ALLA MACCHINA DA PRESA”

✑ L’agente speciale con licenza di uccidere nasce negli anni ’50 dalla penna dello scrittore Ian Flemming, che annoiato dalla tranquilla vita coniugale inizia a raccontare le avvincenti storie di un personaggio destinato a diventare ben presto un’icona del cinema. Al primo romanzo, Casinò Royale del 1953, ne seguirono infatti altri undici, più due raccolte di racconti. Intrigante e seducente, il giovane 007 conquista quindi anche il mondo del grande schermo, per non fermarsi più: con 22 film girati, senza contare quelli non ufficiali, e un nuovo episodio in cantiere, Bond è una delle saghe più longeve del cinema di tutti i tempi. Dal 1962 ad oggi, sono stati sei gli attori a vestire i suoi panni. Dal mitico Sean Connery, forse l’interprete più amato di sempre, all’ironico Roger Moore; dai meno celebri George Lazenby e Timothy Dalton, al fortunato Pierce Brosnan, l’unico in grado di raccogliere l’eredità lasciata da Connery. Fino ad arrivare all’ultimo di casa Bond, Daniel Craig, già alla sua terza volta.

Aston Martin DBS Quantum of Solace

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MITI JAMES BOND & LE AUTO

milioni di euro). Del resto, cosa non si fa per i propri miti! Non solo auto, comunque. La mostra, visitabile fino al prossimo 12 dicembre, espone anche altri mezzi utilizzati da Bond nelle sue missioni: si va dalle motociclette alle barche fino alle più incredibili opere dell’ingegno, come la tavola da surf che servì a nascondere armi e munizioni in “La morte può attendere” del 2002, o il prototipo di jet basato sulla scocca di un Boeing 747 utilizzato nel recente Casino

Royale, girato in parte anche in Italia, con protagonista Daniel Craig. Non ci si potrà di certo annoiare in questo lungo percorso a ritroso nel tempo, dunque. Ma state tranquilli, e soprattutto, non spegnete i motori. Perché l’agente 007 è pronto a tornare sui grandi schermi in vista dell’episodio “SkyFall “(in uscita ad autunno 2012), rigorosamente a bordo di una splendida auto. Parola di Bond, James Bond. ■

BMW Z8 Agente 007 - Il Mondo Non Basta

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TURISMO LA NUOVA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO

di Romina Delmonte

BIT 2012

UN WEEK-END ALL’INSEGNA DEL TURISMO

Come ogni anno riparte l'evento per la promozione del turismo italiano e internazionale dal 16 al 19 febbraio 2012. Tante le novità per combattere la crisi del settore


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In un mercato abbattuto dalla crisi che ha colpito l'Europa e l'Italia, il settore del turismo non sembra farsi demoralizzare e si prepara come ogni anno al grande evento per la promozione del Made in Italy e dei viaggi in generale. Inizierà il 16 febbraio e terminerà il 19 febbraio la Bit, la Fiera Internazionale del Turismo 2012, nella consueta location di Milano. Dopo il grande successo dell'anno passato che ha portato ad un'affluenza di oltre 100mila presenze, la Fiera si prepara alle novità del 2012 volte alla promozione e alla comunicazione tra le diverse aziende e imprese turistiche del Paese. Il grande evento, volto a incoraggiare e a riscattare il settore - che si preannuncia mai come in questo momento in crisi - ospiterà quest'anno oltre 2287 espositori e 5000 nuove offerte in rappresentanza di 130 Paesi. Se il 19 febbraio la Fiera sarà aperta al pubblico per la promozione del B2C, dal 16 al 18 febbraio la mostra sarà dedicata al B2B, “Business to Business”, ovvero all'incontro diretto tra le imprese. Lo spazio diverrà occasione esclusiva di contatto con i key player del settore e di opportunità formativa per nuovi agenti di viaggio, grazie agli innumerevoli convegni tematici legati al turismo italiano e internazionale. Non solo. Un momento centrale verterà alla promozione e l'esposizione del Training Room, ovvero dello spazio dedicato alle allettanti novità turistiche del 2012. Tra gli innumerevoli e ambiziosi obiettivi della Fiera anche quello volto a far riscoprire culture e tradizioni nostrane e internazionali, con lo scopo di incentivare e invogliare gli italiani “in crisi” a viag-

TURISMO LA NUOVA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO

giare. Secondo l'Istat, infatti, a portare il Paese ad una ripresa turistica nei primi dieci mesi del 2011 sono stati solo gli stranieri che continuano a scegliere il nostro Paese

come luogo di vacanza. Gli Italiani hanno invece drasticamente tolto la mano dal portafoglio non partecipando affatto alla crescita del settore con un incremento del solo 1% di viaggi durante le vacanze natalizie; incremento che non è riuscito in ogni caso ad assorbire il tasso d'inflazione. Ma la Fiera Bit non demorde. A partecipare all'esposizione anche compagnie aeree, agenzie di viaggio e media patners turistici già pronti a un 2012 “di fuoco”. Raggiunto l'accordo tra i sindacati e la Federalberghi in-

DOVE, COME, QUANDO ✑ BIT 2012 SI TIENE DAL 16 AL 19 FEBBRAIO 2012 ✑ Dove: Fieramilano city Strada Statale del Sempione, 28, 20017 Rho (MI) ✑ Espositori: tutti i giorni dal 16 al 19 febbraio dalle 8.30 alle 19.00. ✑ Visitatori: Operatori Professionali e Press: tutti i giorni dal 16 al 19 febbraio dalle 9.30 alle 18.30. ✑ Biglietti: pubblico 1 gg. preregistrato prevendita € 10,00; pubblico 1 gg. intero € 15,00 ✑ Segreteria visitatori: Tel.:+39 02.4997.6630 bit@fieramilano.it www.bit.fieramilano.it

sieme alle altre organizzazioni imprenditoriali, il settore sembra avere tutte le carte in regola per fronteggiare le statistiche e smentire i funesti pronostici del 2012. L'evento Bit diventa così un incontro decisivo, volto non solo a pubblicizzare il turismo ma ad ampliare la co-

municazione che ruota intorno ad esso. Importante diviene così l'iniziativa multimediale promossa da Bit durante tutto l'anno, con una pianificazione web intensificata per presidiare costantemente siti e portali del settore sui principali social network. Imprese, business e comunicazione: sembrano essere questi i protagonisti del nuovo anno, non solo della Fiera ma di un settore che cerca a tutti i costi di combattere la crisi. ■

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EVENTI 2012 SLOVENIA E PORTOGALLO

di Denise Marianacci

CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA 2012

UN ANNO DI CULTURA A MARIBOR E GUIMARÃES Ogni anno, alcune delle città europee attraversate da uno speciale fervore culturale, sono nominate Capitali Europee

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della Cultura e, nel 2012, toccherà a Maribor, in Slovenia e a Guimarães, in Portogallo

Come Capitale Europea della Cultura, Maribor diventerà una città all’avanguardia non solamente dal punto di vista strettamente culturale, ma anche nell’ambito sociale e di quello della sostenibilità. Le numerosissime manifestazioni che si svolgeranno durante il corso del 2012 abbracceranno ambiti molto differenti tra loro, come il cinema, la letteratura, la musica, le arti figurative. Oltre alla città di Maribor, l’intera Slovenia sarà coinvolta dallo svolgersi dei tanti appuntamenti legati all’evento, anche le cittàpartner di Murska Sobota, Novo Mesto, Ptuj, Slovenj Gradec e Velenje, infatti, parteciperanno a questo grande progetto culturale. Dopo le profonde ferite geopolitiche che han-

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no coinvolto i Balcani negli anni Novanta, per Maribor e per la Slovenia intera, si tratta di un’occasione di crescita culturale ed economica e la cittadina di Maribor che, nel corso dell’ultimo decennio ha registrato una vera e propria rinascita confermandosi come una rinomata meta turistica, sembra destinata ad un ulteriore rilancio grazie a questa nomina e, soprattutto, grazie agli importantissimi eventi in preparazione. Come seconda città della Slovenia, Maribor già eccelle per i suoi eventi legati alla cultura e al territorio, per le numerose strutture turistiche e ricettive, nonché per le attrazioni naturali, storiche e gastronomiche. Quattro sono i principali organizzatori che si occuperanno di animare la vita culturale di Maribor nel corso del 2012.

Il gruppo terminal 12 lavorerà sui progetti legati all’ambito cinematografico, musicale e delle arti figurative. Il gruppo chiavi della città si occupa dell’organizzazione di circa 400 eventi che riempiranno gli spazi della città all’interno delle mura medievali: tantissimi gli artisti di strada, i concerti e gli artisti locali e internazionali coinvolti. Il gruppo solchi urbani sarà impegnato in ambito sociale ed ecologico con progetti legati al coinvolgimento delle comunità “emarginate” come i rom, i migranti, i senzatetto. Il quarto degli organizzatori coinvolti è vita al tatto che raccoglie in digitale tutte le attività e si occupa della comunicazione


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EVENTI 2012 SLOVENIA E PORTOGALLO

CAPITALI 2012 Nella pagina a fianco e sotto: Maribor; sopra e a destra Guimarães. Le città sono capitali europee della cultura

legata agli eventi attraverso la gestione di un ricchissimo sito internet e la creazione di un canale streaming che riproporrà i principali eventi di Maribor Capitale Europea della Cultura. Il centro storico della splendida città di origine celtica di Guimarães, invece, già compare nel prestigioso elenco dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO, un riconoscimento altamente meritato per una città ricchissima di reminescenze storiche e capace di preservare il suo patrimonio e i suoi spazi pubblici per il piacere di chi la visita. In occasione della nomina a Capitale Europea della Cultura, il programma degli eventi previsti per il 2012 sarà decisamente

nutrito e, in particolare, riguarderà tutta una serie di iniziative legate al cinema, alla fotografia, all’architettura, alla letteratura, alla fi-

losofia, al teatro e all’arte di strada. Nel corso di un anno, insomma, questo importante centro culturale del Portogallo diventerà il fulcro della promozione della diversità culturale europea accogliendo sia le opere degli artisti locali sia i lavori degli artisti provenienti da altri paesi. Contemporaneamente, il progetto culturale in cui la città sarà impegnata prevede un ampio e ambiziosissimo programma di rigenerazione urbana che ha per obiettivo la valorizzazione del capitale simbolico della città e della sua gente. Questo avverrà attraverso la valorizzazione del capitale umano che, dunque, parteciperà attivamente a questo progetto; attraverso lo sviluppo dell’economia creativa e attraverso la generazione di una “nuova geografia dei sensi” intesa come capacità dello spazio cittadino di offrire costantemente esperienze creative e culturali capaci di sorprendere i sensi. www.maribor2012.info www.guimaraes2012.pt www.guimaraesturismo.com whc.unesco.org/en/list/1031 ■

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dubai:_mastro Progress 25/01/12 13.46 Pagina 1

EVENTI DUBAI SHOPPING FESTIVAL

di Denise Marianacci

DUBAI SHOPPING FESTIVAL

VOGLIA DI SHOPPING Gli “shopaholic” di tutto il mondo non potranno resistere al fascino della grandiosa manifestazione dedicata allo shopping organizzata ogni anno a Dubai

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Anche se Dubai, ormai da qualche tempo, è considerata un’area a tutti gli effetti affetta dalla crisi anche quest’anno prenderà il via la nuova edizione del Dubai Shopping Festival che, per un mese intero, affollerà i luoghi-chiave della magnifica metropoli sorta nel deserto degli Emirati Arabi Uniti, simbolo del lusso senza freni e della modernità. Si preannuncia, dunque, un mese di spese folli, dove anche l’impossibile diventa acquistabile, dove si trova, si vende e si compra qualsiasi cosa che possa soddisfare i desideri dei compratori con sconti che oscillano tra il 30% e il 70%, e dove si passa, senza troppe difficoltà, dall’oggetto più raffinato a quello più kitsch. Così, il DSF, nato nel 1996 - quando Sua Altezza Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Principe ereditario di Dubai, ideò una grande manifestazione che valorizzasse la città a livello internazionale, anche grazie alla indubbia attrattiva di un “porto franco” dove è possibile trovare e acquistare di tutto - inizialmente per incentivare il commercio della neonata città di Dubai, si è trasformato oggi in una vera e propria attrazione turistica capace di attirare migliaia di visitatori da tutto il mondo. Non si tratta, in effetti, di una semplice occasione per fare acquisti. Anzi, sono numerosissimi gli eventi collaterali legati a questo Festival: dai concerti alle mostre d’arte, dalle performance di danza alle sfilate, passando per le rappresentazioni teatrali e i tornei sportivi… Tutto questo e molto altro ancora rendono il Dubai Shopping Festival un evento capace di suscitare, ad ogni nuova edizione, un interesse sempre crescente, e non solo grazie all’esenzione dalle tasse (tax free) e ai relativi sconti previsti. Nella città dove le antiche architetture e tradizioni convivono, oggi, con i grattacieli più moderni e imponenti e con il lusso estremo, nei giorni del DSF ci si può piacevolmente smarrire sia tra i souq, i caratteristici mercati del medio oriente dove fare compere è alla base dei rapporti sociali e la contrattazione è d’obbligo, sia negli immensi e scintillanti shopping mall, protagonisti incontra-

EVENTI DUBAI SHOPPING FESTIVAL

DUBAI SHOPPING FEST ✑ Quando: fino al 5 febbraio 2012 Tel: 00971 600 545555 e-mail: info@mydsf.ae www.dubaishoppingfestival.com/ www.dubaitourism.ae/ www.dubaievents.ae

stati del Festival - come il Dubai Mall o il Dubai Marina Mall - dove è possibile trovare articoli di ogni genere, dai più lussuosi ai più economici, grandi firme e brand internazionali, con una particolare attenzione dedicata al settore dei prodotti tecnologici che, grazie a una scelta pressoché sconfinata, riesce ad aggiudicarsi, anno dopo anno, la grande attenzione del pubblico. ■

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berlino:_mastro Progress 17/01/12 10.50 Pagina 1

CULTURA BERLINO OLTRE IL FESTIVAL

di Federica Vagnozzi

GLI EVENTI IN CITTÀ

SOTTO IL CIELO DI BERLINO Città dalle mille risorse: vitale, innovativa, sperimentale. Berlino è un enorme crocevia dove si incrociano e si sovrappongono passato, presente e futuro. Capitale europea della controcultura e dei movimenti alternativi, è il simbolo di una metropoli in continua evoluzione, tutta da scoprire. Se siete qui per il festival è un’ottima occasione per un giro in città fuori dai soliti stereotipati sightseeing

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CULTURA BERLINO OLTRE IL FESTIVAL

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CULTURA BERLINO OLTRE IL FESTIVAL

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Dal 9 al 19 febbraio i riflettori saranno tutti puntati sul Berlinale Palast per la 62esima edizione del festival del cinema. Un evento che nel corso degli anni ha saputo conquistare prestigio e attenzione da parte di un pubblico sempre più esigente. I visitatori, del resto, aumentano di anno in anno, attratti da pellicole innovative e di buona qualità. E la città, di certo, non si fa trovare impreparata, ricca com’è di soluzioni ricettive e culturali. Arrivando con qualche giorno di anticipo rispetto all’inizio del Festival, ad esempio, potreste incappare in Transmediale,

stival “for adventurous music and related visual arts” organizzato dal Club Transmediale, in cui si alternano concerti e performance di arti visive. Se è proprio l’arte ad appassionarvi, la città saprà come accontentarvi. Con i suoi 180 musei, Berlino vanta un’incredibile offerta di opere di ogni genere. Imperdibile una visita all’Isola dei musei lungo il fiume Sprea, nel cuore della città: luogo di grande valore culturale e architettonico, è patrimonio dell’UNESCO dal 1999; nei suoi cinque musei sono conservate opere

CITTÀ DALLE MILLE RISORSE: VITALE, INNOVATIVA, SPERIMENTALE. BERLINO È UN ENORME CROCEVIA DOVE SI INCROCIANO E SI SOVRAPPONGONO PASSATO, PRESENTE E FUTURO

il festival internazionale di arte e cultura digitale - dal 31 gennaio al 5 febbraio a Haus der Kulturen der Welt - giunto quest’anno alla sua 25esima edizione. Punto di riferimento per il mondo delle tecnologie, rappresenta non solo una grande vetrina delle ultime novità del settore, ma anche un’occasione utile per capire l'impatto socio-culturale del digitale. Ogni edizione ha un proprio tema, il filo rosso che lega tutti i percorsi creativi in calendario: per il 2012 il tema è In/Compatible. In contemporanea alla kermesse si svolge poi DISK/CTM, il fe-

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di grande valore internazionale come l'Altare di Pergamo e il busto di Nefertiti. Ma il panorama museale locale offre collezioni dedicate al Muro, alla cultura ebraica, alla bo-

BERLINO IN MOSTRA A destra: al Martin-Gropius-Bau la mostra “Ai Weiwei in New York - Fotografien 1983-1993”, dedicata all’artista e attivista cinese per il New York Times Magazine una delle 100 persone più influenti del mondo. Nella pagina a fianco: Gundula S. Eldowy, una delle più importanti fotografe della Repubblica Democratica Tedesca, e Ron Galella fotografo e paparazzo delle stelle del cinema e della musica

tanica, scienze naturali, espressionismo e all’arte egizia. C’è il Museo degli Alleati e perfino quello dedicato al “currywurst”, inaugurato nell’agosto del 2009! Uno degli eventi imperdibili, per chi tra un film e l’altro vorrebbe sgranchirsi le gambe, è sicuramente la mostra “Ai Weiwei in New York - Fotografien 1983-1993” al Martin-Gropius-Bau, dedicata all’artista e attivista cinese, per il New York Times Magazine una delle 100 persone più influenti del mondo.


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CULTURA BERLINO OLTRE IL FESTIVAL

Alla fotografia sono dedicate anche due mostre al primo piano della fondazione C|O Berlin, nell’ex edificio delle poste sulla Oranienstrasse, entrambe aperte fino al 26 febbraio: la prima è dedicata al fotografo e paparazzo delle stelle del cinema e della musica, Ron Galella. Passeggiare tra gli oltre 260 scatti esposti, realizzati tra gli anni ’50 e gli ’80, sarà come sfogliare un album di stelle: Liz Taylor, Sofia Loren, Robert De Niro, tutti giovanissimi, sono solo alcuni degli artisti ritratti da quello che può considerarsi un vero e proprio pioniere della professione più discussa nello star system. La seconda esposizione è dedicata, invece, a Gundula S. Eldowy, una delle più importanti fotografe della Repubblica Democratica Tedesca. Centoventi fotografie per raccontare la quotidianità della capitale della DDR, filtrata attraverso lo sguardo curioso dell’allora giovanissima ragazza di Erfurt. Tre-

GIRANDO PER LA CITTÀ Sopra da sinistra: la cupola del Reichstag progettata da Norman Foster, il “Duomo di Berlino" è la cattedrale protestante della capitale tedesca, il fiume Sprea è il principale corso d'acqua di Berlino

dici anni di intenso lavoro, dal 1977 al 1990, nei quali l’artista cercò di esplorare tutta la tristezza, la vivacità, la decadenza dei berlinesi. Se, invece, siete in cerca di un po’ di relax ma non volete rintanarvi in albergo, nei pressi di Alexanderplatz, precisamente al numero 30 della Karl-Liebknecht-Strasse, troverete la più grande birreria d’Europa, da poco inaugurata e dove sarete accolti da orchestrine bavaresi e camerieri in costumi tradizionali. Il locale, ricavato da un’ex mensa per impiegati della Ddr, occupa una superficie di 6 mila metri quadrati su tre piani. E se non siete ancora soddisfatti e avete voglia di vede- u

Oltre 220 fotografie ripercorrono il lungo soggiorno statunitense di Ai, determinante per il suo stile e la sua carriera artistica. Il suo arresto avvenuto nell'aprile scorso ha sollevato un'ondata di proteste a livello mondiale, alla quale si sono uniti anche numerosi operatori culturali e rappresentanti tedeschi della scienza e dei media con “l’appello di Berlino”.

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CULTURA BERLINO OLTRE IL FESTIVAL

BUON COMPLEANNO ✑

DA VEDERE Sopra: la Porta di Brandeburgo, è il monumento più conosciuto della città, e simbolo dell´unità tedesca; sotto: il 775esimo compleanno di Berlino si celebrerà nel quartiere di San Nicola, il Berlin Brandeburg International BER, il nuovo aeroporto della capitale tedesca, Potsdamer Platz costituisce un eccezionale richiamo turistico e simboleggia la nuova Berlino

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re qualcosa di insolito, andate a sbirciare il più grande progetto edile mai realizzato in città per avere esclusive anticipazioni sulla Berlino del futuro. Salendo sulla BER-Infotower, a 32 metri di altezza, potrete assistere alla nascita del Berlin Brandeburg International BER, il nuovo aeroporto della capitale tedesca. Il cantiere, grande come 2.000 campi da calcio, è in pieno fermento: migliaia gli operai alle prese con innumerevoli gru e macchinari per far si che tutto sia pronto per il 3 giugno, giorno dell’inaugurazione. In attesa della fatidica data, è possibile vedere l’aspetto del futuro aeroporto utilizzando il telescopio 3D sulla piattaforma della torre. Dal celebre film di Wim Wenders (Il cielo sopra Berlino, 1987) abbiamo imparato che Berlino è una città in cui convivono stabilmente passato, presente e futuro. Parafrasando e stravolgendo il titolo, la realtà non cambia: ancora

BERLINO COMPIE 775 ANNI Il 2012 è un anno di festeggiamenti per la capitale tedesca. A cominciare dalle celebrazioni per il 300° compleanno di Federico II. Acclamato condottiero e personaggio poliedrico, il re di Prussia sarà protagonista della grande esposizione “Friederisiko – Friedrich der Große”, in mostra al Neuen Palais e al giardino di Sanssouci dal 28 aprile fino al 28 ottobre 2012. Giorno, quest’ultimo, denso di significati per la città: con una grande festa a Nikolaiviertel – il quartiere di San Nicola, culla di Berlino – infatti, si celebrerà il suo 775esimo compleanno. Anche la Lange Nacht der Museen, la Lunga Notte dei Musei, che avrà luogo il 25 agosto, sarà dedicata alla storia della capitale. L'8 e il 9 settembre, infine, alcuni tra i palazzi storici di Berlino saranno i protagonisti della “Giornata del monumento aperto”.

oggi la capitale tedesca è in grado di offrire sempre nuove letture della sua storia, dalle quali ripartire per nuove strade. ■


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EVENTI IL TEATRO A VENEZIA PER IL CARNEVALE 2012

A cura della Redazione

GRAN BALLO DELLA CAVALCHINA

LA VITA È TEATRO... TUTTI IN MASCHERA! La platea del Teatro La Fenice di Venezia, per una notte, diventa la più elegante e raffinata sala da ballo, artisti d'eccezione si alternano sul palcoscenico per dar vita ad uno spettacolo unico nel suo genere. Dalla mezzanotte, ritmi animati trasformeranno la Sala Teatrale in una gigantesca discoteca. La vita è un carnevale!

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EVENTI IL TEATRO A VENEZIA PER IL CARNEVALE 2012

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Ci siamo. Il carnevale di Venezia 2012 è alle porte e si presenta con un programma ricco di eventi e manifestazioni. Ogni angolo della città di Venezia dal 4 al 21 Febbraio 2012 sarà addobbato a festa. Maschere, travestimenti, giocolieri e spettacoli animeranno e coloreranno ponti, calli e campielli. Il tema centrale del Carnevale di Venezia 2012 sarà il gran Teatro. Il titolo scelto per la kermesse carnevalesca veneziana sarà “La Vita è Teatro Tutti in Maschera”. Un Carnevale quello di Venezia che tutti amano. Splendide le atmosfere e gli eventi organizzati per l'occasione. Come ogni anno, a riempire i Sestieri di Venezia e Piazza San Marco saranno turisti provenienti da ogni parte del mondo. Hotel, alberghi, di Venezia e Mestre si preparano ad accogliere in ambienti a tema, famiglie, coppie e gruppi che scelgono il periodo del Carnevale per trascorrere le loro Vacanze a Venezia. Si preannuncia il tutto esaurito nelle strutture ricettive di Venezia. Teatri, palazzi, campielli e il gran teatro di Piazza San Marco organizzano concerti musicali, recital e rappresentazioni, opere e incontri per tutto il periodo di Carnevale. E se il tema centrale è il Teatro, non poteva mancare all'appuntamento anche La Fenice. Lo storico teatro veneziano, anche quest'anno presenta un programma ricco e variegato, per tutta la durata del Carnevale. Infatti, durante il periodo di Carnevale 2012 la Fondazione Teatro La Fenice, come da tradizione, terrà aperti il più possibile i propri teatri – la Fenice, appunto, e il Malibran – per offrire il maggior numero di spettacoli al pubblico veneziano e ai turisti che accorrono da tutto il mondo a Venezia per partecipare alla festa. Ben due saranno infatti gli appuntamenti lirici, entrambi in tema con il soggetto del Carnevale di Venezia 2012, “La vita è teatro. Tutti in maschera”. Al Teatro La Fenice andranno in scena il giovedì, la domenica e il martedì grasso (16, u

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19 e 21 febbraio) i comici travestimenti in nobili albanesi dei due ufficiali napoletani Guglielmo e Ferrando di “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart, presentata in un nuovo allestimento firmato dal regista Damiano Michieletto con la direzione musicale di Antonello Manacorda (altre cinque repliche seguiranno il 24, 26 e 28 febbraio e l’1 e 3 marzo). Il Teatro Malibran ospiterà invece le avventure a lieto fine della duchessa Isabella che, creduta morta, ricompare nei panni di Nisa, nipote del minatore Tarabotto, nell’Inganno felice di Gioachino Rossini. Prima delle opere allestite nell’ambito del progetto «Atelier della Fenice al Teatro Malibran», la farsa rossiniana, diretta da Stefano Montanari per la regia di Bepi Morassi, andrà in scena venerdì 10, domenica 12, mercoledì 15, venerdì 17 e martedì grasso 21 febbraio (con altre quattro repliche il 25 e 29 febbraio e il 2 e 4 marzo). “Musica sull’acqua” e “Quattro stagioni” sarà il titolo del concerto sinfonico proposto al Teatro Malibran il sabato e la domenica grassa (18 e 19 febbraio), con lo stesso Stefano Montanari impegnato nella doppia veste di direttore e violino solista in un programma barocco comprendente la Water Music di Georg Friedrich Händel, un Concerto grosso di Pietro Antonio Locatelli, la Suite per orchestra n. 2 di Johann Sebastian Bach e i quattro concerti per violino, archi e continuo “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi. Avvenimento culminante del Carnevale sarà come di consueto il gran ballo in maschera della Cavalchina, tradizione veneziana del XVIII e XIX secolo ripresa con grande successo dal 2007 e giunta dunque alla sua sesta edizione. La Cavalchina è uno degli eventi mondani più spettacolare ed esclusivo del Car-

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nevale di Venezia; si tratta di un gran ballo in maschera, che si svolge al Teatro La Fenice, una festa privata elegante e spettacolare cui parteciperà un pubblico internazionale composto fra gli altri dai donatori di importanti associazioni che operano per la salvaguardia di Venezia o per il sostegno dei grandi teatri d’opera. La platea del Teatro diventerà per una notte un’elegante e

raffinata sala da ballo, con artisti d’eccezione che si alterneranno sul palcoscenico per dar vita ad uno spettacolo unico nel suo genere. La serata normalmente si compone di musiche classiche e tradizionali rigorosamente suonate dal vivo e spettacoli allestiti sul palcoscenico da artisti d’eccezione che si alterneranno per dar vita ad uno spettacolo unico nel suo genere.


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EVENTI IL TEATRO A VENEZIA PER IL CARNEVALE 2012

DUE PASSI NELLA STORIA

Per tutta la serata sarà a disposizione buffet e open bar mentre, nel Foyer e nelle Sale Apollinee ci sarà la cena di gala a buffet e, dalla mezzanotte poi, i ritmi animati trasformeranno la sala del Teatro in una grande discoteca. Il Teatro La Fenice si trasforma dunque in una sala da ballo sfarzosa e senza eguali, per una notte di incredibili sorprese. Molto più che un ballo, un teatro continuo, dove il palcoscenico sembra non finire mai e dove ogni spettatore diventa protagonista. Giocolieri, acrobati, nuove realizzazioni possibili per celebrare in modo degno la festa del Carnevale, in un crescendo di ‘follia’ condivisa.

Il teatro La Fenice, al di fuori della sua attività istituzionale, è visitabile dal pubblico su appuntamento, un’esperienza veramente unica, che permette di conoscere i molteplici retroscena delle sue sale e dei molti protagonisti che le hanno calcate

UN PO’ DI STORIA. LA FENICE È il principale teatro lirico di Venezia, e uno tra i più eleganti teatri italiani. Venne costruito negli anni 1790-92 dalla Nobile Società dell’architetto neoclassico Gianantonio Selva. I tempi di realizzazione furono ridotti ma ciò non smorzò le polemiche dei gruppi contrari al nuovo teatro, i quali, puntarono le loro critiche sulla sua collocazione e sul lievitare oltre ogni dire delle spese rispetto agli iniziali 400.000 ducati previsti. L’inaugurazione avvenne il 16 maggio 1792 - durante la festa della “Sensa” - con la messa in atto de “I giochi di Agrigento” di Giovanni Paisiello su libretto di conte Alessandro Pepoli. Il teatro subì un traumatico destino: per due volte bruciò e per due volte, proprio come il mitico uccello, risorse dalle sue ceneri. Il 13 dicembre 1836 venne quasi

completamente divorato dalle fiamme, si salvarono solo una parte dell’ingresso e i muri perimetrali. Fu subito ricostruito sul modello dell’originale dagli ingegneri Tommaso e Giovanni Battista Meduna. Nel corso del XIX secolo fu sede di numerose prime rappresentazioni di opere liriche di grandi autori italiani come Gioachino Rossini ( Tancredi, Sigismondo, Semiramide), Vincenzo Bellini (i Capuleti e i Montecchi, Beatrice di Tenda), Giuseppe Verdi (Ernani, Attila, Rigoletto, La Traviata, Simon Boccanegra). La prima della Traviata (6 marzo 1853) a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell'argomento, si rivelò un so-

noro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l'azione di due secoli, riscosse finalmente il meritato successo. Durante la Repubblica di Manin vi si tennero esclusivamente concerti per raccogliere fondi per la resistenza agli Austriaci. Il 29 gennaio 1996, ancora una volta, il teatro venne distrutto dal fuoco, sviluppatosi, non senza precise responsabilità, durante alcuni interventi di ristrutturazione e adeguamento. Il teatro è stato riedificato, nello stile del precedente, in circa otto anni. Durante i lavori, le rappresentazioni dell'ente lirico veneziano hanno avuto luogo al Palafenice, una struttura provvisoria appositamente creata al Tronchetto, e al Teatro Malibran. Il 14 dicembre 2003 è stato inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con un concerto diretto da Riccardo Muti, che ha aperto le celebrazioni di una Settimana inaugurale. Dal 1º gennaio 2004, sempre per festeggiare la riedificazione del famoso teatro, vi si svolge, in contemporanea al Musikverein di Vienna, il Concerto di Capodanno, in cui vengono eseguiti pezzi d'opera lirica, in particolare italiana ma anche straniera. ■

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di ELISABETTA PASCA

2011 SENZA AIRBAG PER IL MONDO DELL’AUTO

A dicembre Federauto stima un – 16%: per il comparto si chiude in maniera preoccupante un anno molto difficile che anticiperebbe una fase di ulteriore peggioramento. Sacrificio è la parola d’ordine più adatta per sintetizzare e descrivere la congiuntura delicatissima che sta attraversando il sistema economico e finanziario del nostro paese per cercare di evitare il crash definitivo. Le misure messe in campo dal governo tecnico del Presidente Monti sono piuttosto dure e lo spauracchio della recessione imminente fa capolino e incombe su più di un settore produttivo. In particolare, la situazione del mercato automobilistico sembra essere al momento la più perniciosa, soprattutto a causa dei

cospicui aumenti del costo dei carburanti. Federauto stila un bilancio dell’anno appena trascorso e stimando, secondo il Panel dei propri concessionari, che dicembre si chiuderà a circa 110.000 immatricolazioni, registra un calo del 16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il dato, che potrebbe discostarsi solo per effetto delle kilometri zero dell'ultimo minuto, dovrebbe significare che l'intero 2011 si chiuderà a circa 1.745.000 immatricolazioni, rappresentando un calo di circa l'11% sul già scarso 2010. Amarissimo e sferzante è il commento di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: «Si chiude un anno tragico dove siamo passati dagli incentivi del 2009 ai disincentivi del 2011. Le accise sui carburanti, l'aumento dell'Imposta Provinciale di Trascrizione, il superbollo per le auto prestazionali, gli

Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto

aumenti dell'IVA, dell'RC, dei pedaggi autostradali. Mi verrebbe da dire dell'aria che respiriamo, ma mi trattengo. Un attacco concentrico e insensato al mondo dell'auto e ai nostri clienti. Se lo Stato non interverrà il 2012 esprimerà meno di 1.700.000 pezzi, il che si tradurrà in una ecatombe di posti di lavoro, di concessionarie distrutte con un forte danno per lo Stato stesso, che introiterà miliardi di Iva e tasse varie in meno. È evidente che se si aumentano solo le tasse crollano i consumi. E la nostra società, senza consumi, può già dichiarare bancarotta.» Federauto, inoltre, non dimentica di sottolineare che, considerando l’indotto, il comparto auto dà lavoro in Italia a 1.200.000 persone, pesa l'11,4% del Pil e contribuisce al gettito fiscale nazionale nella misura del 16,6%. Numeri ritenuti indispensabili per il benessere e la prosperità del nostro Paese e che, di conseguenza, meritano rispetto e soprattutto una grande attenzione. Pavan Bernacchi

difende pervicacemente il settore e conclude rivolgendosi direttamente al Governo e ribadendo il valore dell’industria automobilistica italiana: «Fino ad ora, con grande senso di responsabilità, abbiamo lasciato che lo Stato per salvare l'Italia ci danneggiasse fino quasi a distruggerci. Però confidiamo che a gennaio nel pacchetto "cresci Italia" l'auto rientrerà da protagonista. Abbiamo bisogno di supporti alla domanda per tenere in vita le nostre aziende, dare continuità ai nostri dipendenti, e continuare nel processo di svecchiamento del parco auto con benefici per l'ambiente e la sicurezza. Siamo a disposizione del Governo per illustrare il nostro piano di crescita e rilancio. L'Italia può ripartire anche dall'auto.»


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AUTO DEL MESE IL NUOVO SUV TARGATO MERCEDES

di Paolo Del Panta

NUOVA MERCEDES-BENZ ML 63 AMG

SUV ESCLUSIVO Efficienza, performance, esclusività e piacere di guida: queste le caratteristiche che colgono l'essenza della nuova

s

Mercedes-Benz ML 63 AMG

Sportività e qualità eccellente sono gli aspetti che predominano nell'abitacolo del SUV High Performance di AMG. Queste caratteristiche traspaiono non solo dai sedili sportivi AMG regolabili elettricamente con supporto laterale pronunciato, ma anche dal volante Performance AMG a quattro razze che garantisce un controllo ottimale della vettura grazie alla pelle traforata in corri-

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spondenza dell'impugnatura, ai comandi del cambio in alluminio e alla corona appiattita nella parte inferiore. Gli inserti in alluminio e un avvolgente nero Pianoforte sulla consolle, sottolineano la dinamicità e l’esclusività degli interni. I rivestimenti in pelle, di serie, comprendono doppie cuciture a contrasto e targhette AMG negli schienali dei sedili anteriori e dei sedili posteriori esterni.

Plancia portastrumenti, braccioli e rivestimenti interni delle porte nel design specifico AMG sono in pelle ecologica ARTICO con doppie cuciture. Con 11,8 litri ogni 100 chilometri (ciclo combinato NEDC, 276 g CO2/km) il SUV High Performance firmato AMG consuma 28% in meno rispetto al modello precedente. Il merito dei consumi ridotti e delle eccellenti prestazioni va al V8


auto:_mastro Progress 23/01/12 10.50 Pagina 2

AUTO DEL MESE IL NUOVO SUV TARGATO MERCEDES

SICUREZZA GLOBALE La nuova ML 63 AMG eredita il concetto di sicurezza globale. Real Life Safety, valore fondamentale della filosofia Mercedes-Benz, basato essenzialmente sulla dinamica di incidenti reali. Insieme alle zone di deformazione anteriori e posteriori, la cellula di sicurezza indeformabile costituisce una base solida per i sistemi di protezione dei passeggeri

biturbo da 5,5 litri AMG, in grado di erogare una potenza di 386 kW (525 CV), sviluppando una coppia massima di 700 Nm, con un incremento di 11 kW (15 CV) e 70 Nm. Il pacchetto tecnologico della nuova ML 63 AMG propone equipaggiamenti esclusivi. Il motore V8 biturbo AMG da 5,5 litri, ad esempio, è dotato di iniezione diretta a getto guidato con piezoiniettori, sistema ECO start/stop, basamento interamente in alluminio, tecnica delle quattro valvole con regolazione dell'albero a camme, intercooler aria/acqua e gestione dell'alternatore. Con i suoi 5.461 centimetri cubici di cilindrata l’otto cilindri eroga una potenza massima di 386 kW (525 CV) e sviluppa una coppia di 700 Nm. Nella versione AMG Performance i valori aumentano, rispettivamente, a 410 kW (557 CV) e 760 Nm. La differenza in termini di potenza e coppia deriva dalla pressione di sovralimentazione massima aumentata da 1,0 a 1,3 bar. Entrambe le versioni assicurano prestazioni

da vera sportiva: l'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene, rispettivamente, in 4,8 e 4,7 secondi, mentre la velocità massima è di 250 km/h (limitata elettronicamente), anche per la versione AMG Performance. Identici anche i consumi NEDC, di 11,8 litri per 100 chilometri (CO2: 276 g/km). La nuova ML 63 AMG eredita il concetto di sicurezza globale. Real Life Safety, valore fondamentale della filosofia Mercedes-Benz, basato essenzialmente sulla dinamica di incidenti reali. Insieme alle zone di deformazione anteriori e posteriori, la cellula di sicurezza in-

deformabile costituisce una base solida per i sistemi di protezione dei passeggeri. Fino a nove airbag, opportunamente attivati a seconda della tipologia e della gravità dell’impatto, che attenuano le sollecitazioni a carico degli occupanti. A completamento dei sistemi di sicurezza attiva, come il Brake Assist (BAS, di serie) o il BAS PLUS (a richiesta) che sono in grado di evitare un incidente o di ridurne le conseguenze, nella nuova Classe M sono state ulteriormente migliorate le soluzioni passive per la protezione dei pedoni. www.mercedes-benz.it ■

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champions:_mastro Progress 17/01/12 10.46 Pagina 1

SPORT CALCIO

di Paolo Vaccaro

IN VIAGGIO VERSO LA FINALE DI MONACO DI BAVIERA

CHAMPIONS LEAGUE: È SFIDA ITALIA INGHILTERRA Negli ottavi di finale sarà Milan-Arsenal, Napoli-Chelsea e O. Marsiglia-Inter. Un match che come sempre promette un grande spettacolo con emozioni e grandi campioni in campo

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Con il sorteggio dello scorso 16 dicembre a Nyon sono stati decretati gli accoppiamenti per gli ottavi di finale della Uefa Champions League 2011/2012, che entra nel vivo con la sua fase più avvincente, quella a eliminazione diretta. Lasciatasi alle spalle la parentesi dei gironi, infatti, la massima competizione continentale vede sedici squadre ancora in lizza verso ottavi, quarti, semifinali e la finale, che quest’anno si disputerà nel suggestivo scenario di Monaco di Baviera il prossimo 19 maggio.

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Le tre squadre italiane che hanno superato la prima fase, Inter, Milan e Napoli, hanno conosciuto le loro prossime avversarie. L'urna di Nyon ha abbinato il Milan, promosso dopo un girone dominato dal Barcellona, all’Arsenal. L’Inter, non brillante nelle precedenti uscite ma comunque prime nel girone, affronterà l’Olympique Marsiglia della vecchia conoscenza del calcio italiano Didier Deschamps. Il Napoli, infine, la prima delle italiane a essere estratta, dovrà superare l’ostacolo Chelsea. Impresa difficile ma non impossibile, come dimostra la qualificazione ottenuta in un girone di ferro con Bayern Monaco, Villareal e Manchester City. Gli azzurri di Walter Mazzarri disputeranno la gara d’andata in casa al San Paolo, così come anche


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SPORT CALCIO

il Milan di Massimiliano Allegri, che dovrà prima superare l’Arsenal a San Siro per poi volare in Inghilterra con qualche certezza in più. L’Inter di mister Claudio Ranieri, invece, sorteggiata per ultima, sarà impegnata al Vélodrome. Il traguardo dei quarti di finale è, per tutte e tre le italiane, a portata di mano: scampati gli spauracchi Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid che restano i principali candidati per la vittoria finale, infatti, si può pensare in positivo. Delle sedici squadre rimaste in lizza, sette hanno già alzato il trofeo (Bayern, Barcellona, Benfica, Inter, Marsiglia, Milan e Real) mentre quattro non hanno mai disputato un ottavo di finale (Apoel, Basilea, Napoli e Zenit). Gli altri sorteggi ottavi Champions League vedranno incrociarsi Olympique LioneApoel Nicosia; Basilea-Bayern Monaco; Bayer

LA SITUAZIONE IN EUROPA LEAGUE ✑ In Europa League si riprenderà dai Sedicesimi di finale. Il Porto, detentore del titolo, se la vedrà con il Manchester City di Mario Balotelli. L’urna di Nyon non è stata benevola con le squadre italiane: la Lazio è stata sorteggiata con l’Atletico Madrid, già avversaria nella fase a gironi dell'Udinese, a cui è toccato il Paok Salonicco. Le due formazioni italiane giocheranno le gare di andata in casa. Oltre ai sorteggi dei sedicesimi di finale, si sono decisi gli accoppiamenti degli ottavi di finale. Per quanto riguarda le nostre italiane, la vincente di Lazio-Atletico Madrid se la vedrà contro la vincente di Braga-Besiktas. Se dovesse superare il turno, l’Udinese troverebbe invece la vincente di Az Alkmaar-Anderlecht. Questi gli altri incontri in programma: Legia Varsavia-Sporting Lisbona; Hannover-Brugge; Trabzonspor-Psv Leverkusen-Barcellona; Cska Mosca-Real Madrid e Zenit-Benfica. Le squadre vincitrici dei gironi giocheranno le gare di andata in trasferta il 14/15 e il 21/22 febbraio 2011, con il ritorno in casa il 6/7 e il 13/14 marzo 2012. L'UEFA Champions League 20112012 è la 57ª edizione, la 20ª con la formula

Eindhoven; Braga-Besiktas; Wisla Cracovia-Standard Liegi; Viktoria PlzenSchalke 04; Steaua Bucarest-Twente; Az Alkmaar-Anderlecht; Rubin KazanOlympiacos; Stoke City-Valencia; Salisburgo-Metalist; Lokomotiv MoscaAthletic Bilbao; Ajax-Manchester United. Le gare di andata sono in programma il 16 febbraio, le gare di ritorno il successivo 23 febbraio 2012. L'edizione 20112012 della UEFA Europa League è la terza edizione del torneo dopo il cambio di formato e di denominazione voluto dal presidente dell'UEFA, Michel Platini. Complessivamente la seconda competizione europea è arrivata alla 41ª edizione. La finale si disputerà allo Stadionul National di Bucarest, costruito per la candidatura congiunta di Romania e Bulgaria per ospitare il Campionato Europeo 2020.

attuale, del torneo europeo per squadre di club. La commissione UEFA ha deciso che sarà lo stadio del Bayern Monaco, l’Allianz Arena, a ospitare la finale della competizione, con la squadra vincitrice che otterrà anche il pass per la Supercoppa Europea e la Coppa del mondo per club. ■

PROTAGONISTI Dall’alto: Diego Milito, Zlatan Ibrahimovic e Marek Hamsik. Nella pagina a fianco: Massimiliano Allegri e l'Allianz Arena dove si disputerà la finale della Uefa Champions League 2011/2012

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6 nazioni:_mastro Progress 17/01/12 10.45 Pagina 1

SPORT RUGBY

di Paolo Vaccaro

SI PARTE IL 4 FEBBRAIO CON FRANCIA-ITALIA

SEI NAZIONI I DURI COMINCIANO A GIOCARE Nella gara inaugurale subito in campo gli Azzurri di Jacques Brunel. Da quest’anno la nazionale giocherà a Roma nello stadio Olimpico

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Il Sei Nazioni di rugby, competizione nota come la RBS 6 Nazioni 2012 grazie alla sponsorizzazione del torneo da parte della Royal Bank of Scotland, sarà la 120esima edizione del più prestigioso torneo rugbystico, conteso da Inghilterra, Francia, Irlanda, Italia, Scozia e Galles. Gli azzurri debutteranno già nella gara inaugurale della competizione, giorno 4 febbraio contro la Francia. Come da prassi, ogni squadra giocherà contro ogni altra un solo incontro, con il vantaggio di giocare in casa che si alterna di anno in anno. Due punti sono assegnati per ogni vittoria, uno per il pareggio e nessuno per la sconfitta. Non ci sono bonus per le mete fatte o per il distacco subito. Vince il torneo chi fa più punti e, in caso di parità, chi ha la miglior differenza punti. Per la vittoria finale i favoriti restano, come sempre, francesi e irlandesi, che si sfideranno nello scontro diretto il 13 febbraio a Dublino. L’Inghilterra e la Scozia cercheranno di inserirsi nella lotta al titolo, così come il Galles e l’Italia.

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6 nazioni:_mastro Progress 17/01/12 10.45 Pagina 2

SPORT RUGBY

L’OBIETTIVO È QUELLO DI ESSERE, ENTRO DUE O TRE ANNI, IN GRADO DI COMPETERE PER LA VITTORIA NEL SEI NAZIONI

La nazionale italiana continuerà a giocare le proprie partite casalinghe a Roma, non più allo Stadio Flaminio, ma all’interno dello Stadio Olimpico. La decisione è stata assunta dalla FIR, Federazione Italiana Rugby, in sinergia con il CONI e Roma Capitale. Il Presidente della FIR, Giancarlo

IL PROGRAMMA ✑ IL CALENDARIO: Sabato 4 febbraio: Francia – Italia ore 15.30 Scozia – Inghilterra ore 17.00 Domenica 5 febbraio Irlanda – Galles ore 15 Sabato 11 febbraio Inghilterra – Italia ore 17.00 Francia – Irlanda ore 21.00 Domenica 12 febbraio Galles – Scozia ore 15.00 Sabato 24 febbraio Irlanda – Italia ore 13.30 Inghilterra – Galles ore 16.00 Domenica 25 febbraio Scozia – Francia ore 15.00 Sabato 10 marzo Galles – Italia ore 14.30 Irlanda – Scozia ore 17.00 Domenica 11 marzo Francia – Inghilterra ore 16.00; Sabato 17 marzo Italia – Scozia ore 13.30 Galles – Francia 14.45 Inghilterra – Irlanda ore 17.00

JACQUES BRUNEL Dondi, ha così motivato tale scelta: “Dopo undici anni diamo l'arrivederci allo Stadio Flaminio, impianto che ci ha regalato dei momenti indimenticabili, a cominciare dall'esordio contro la Scozia del 5 febbraio 2000, per portare il più antico e prestigioso del torneo internazionale di rugby sul palcoscenico più importante dello sport italiano. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al Presidente del CONI, Gianni Petrucci, e al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per essersi adoperati per far si che la prossima edizione dell'RBS 6 Nazioni possa disputarsi all'Olimpico e per averci garantito il proprio supporto. Sono sicuro che, tutti insieme, riusciremo a organizzare straordinari appuntamenti sportivi, in una cornice all'altezza delle grandi cattedrali europee del rugby. La Scelta dell'Olimpico non può che essere per il rugby italiano una sfida entusiasmante per il 2012 e speriamo di poter ritrovare nei prossimi anni uno Stadio Flaminio pienamente rispondente alle specifiche richieste dal 6 Nazioni”. ■

CHI È BRUNEL ✑ BRUNEL SI PRESENTA: “L’ITALIA VINCERÀ IL SEI NAZIONI IN TRE ANNI” Il neo tecnico dell’ItalRugby, Jacques Brunel (nel tondo), fin dal giorno della sua presentazione non ha lesinato ai tifosi traguardi importanti: “L’obiettivo è quello di essere, entro due o tre anni, in grado di competere per la vittoria nel Sei Nazioni. Entro la prossima Coppa del Mondo, essere nelle prime sei del ranking internazionale”. Questi gli obiettivi fissati dal francese che i tifosi si augurano di veder realizzati. “Voglio una squadra latina. Una squadra libera di divertirsi e di divertire”. L’esordio degli Azzurri è previsto per il 4 Febbraio a Parigi, contro la Francia vice campione del mondo: “La terza potenza universale, assetata di rivincita dopo la sconfitta di marzo. L’impegno più duro che poteva aspettarci. Ma sono contento di cominciare tra le difficoltà, voglio mettere alla prova la mia squadra. Il Sei Nazioni è troppo importante, e dobbiamo essere subito all’altezza. L’importante è essere ambiziosi”.

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DA_NY:_mastro Progress 16/01/12 15.48 Pagina 1

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di ELISABETTA PASCA

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MARATONA QUANTO MI COSTI

Il New York Times segnala un cospicuo aumento delle tariffe di iscrizione alla storica Maratona di New York, 42 Km e 195 m di passione: per colpa della crisi i costi lieviteranno un bel po’, dal 24 al 39%. L’aumento dei prezzi dipende soprattutto dalle richieste più onerose da parte del New York Police Department, che, per recuperare i costi straordinari per garantire la sicurezza, ha chiesto una cifra maggiore agli organizzatori. Per i residenti negli Stati Uniti l’iscrizione salirà da 196 a 255 dollari, mentre gli stranieri pagheranno 347 dollari anzichè 281. Gli organizzatori della maratona, membri del New York Road Runners, prevedono in ogni caso di aumentare il numero degli iscritti alla maratona (47.000 l’anno scorso) distribuendola in due giorni (sabato e domenica) e di raddoppiare quelli della mezza maratona di marzo, a cui hanno partecipato 15.000 concorrenti l’anno scorso. Intanto alla lotteria che consente di partecipare gratuitamente alla corsa, nelle prime 5 ore di apertura delle iscrizioni, si sono segnati in 17.500. www.nycmarathon.org

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SCRIVI NEW YORK, LEGGI MODA

Dal 9 al 16 febbraio, a New York, riflettori puntati sulle passerelle: la moda diventa padrona della città come non mai. La Settimana della Moda di NY radunerà tutte le più importanti collezioni di primavera sulle passerelle del Lincoln Center, di fronte al pubblico internazionale del bel mondo, agli esperti delle riviste patinate e agli occhi adoranti dei semplici appassionati. Durante la rassegna, inoltre, verrà presentata la campagna “Icons of Style”, che affianca alla bellissima modella olandese Lara Stone un’auto prestigiosa e di gran classe come la Marcedes SL Roadster: le atmosfere della campagna pubblicitaria sono quelle noir e misteriose dei film di Alfred Hitchcock, con un cielo scuro pronto a scatenare la sua ira. Ma contro la bellezza, si sa, non c’è tempesta che tenga.

GALA ITALIA: IL VINO ITALIANO CONQUISTA L’AMERICA

Il 23 febbraio a New York, nella prestigiosa cornice del Marriott Marquis Hotel, si svolgerà la ventisettesima edizione del Gala Italia, ovvero il più importante spazio espositivo statunitense dedicato ai vini italiani, un appuntamento immancabile per l'enologia e per i produttori vinicoli di eccellenza del nostro paese che vogliono farsi conoscere all’estero. L'evento, organizzato dall'Italian

Wine & Food Institute, rappresenta un’occasione d’oro per allargare la conoscenza dei migliori vini italiani presso il pubblico statunitense. Il mercato Usa, infatti, si distingue sempre di più negli ultimi anni per le ripetute preferenze accordate ai prodotti enogastronomici Made in Italy; inoltre, gli Stati Uniti sono attualmente un mercato che registra crescite annue superiori al 20% nonostante la sfavorevole congiuntura economica. www.italianwineandfoodinstitute.com

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MUSICA PER IL TIBET Si rinnova l’appuntamento annuale con il concerto di beneficenza per la causa tibetana, che si terrà quest’anno il 13 febbraio, ancora una volta presso la Carnegie Hall di New York. L'occasione unisce Est ed Ovest, vecchio e nuovo; country, pop, rock, canti buddhisti e strumenti tibetani si uniscono in una esclusiva miscela di suoni. Grandissime e luminose stelle della musica hanno già confermato la loro partecipazione all’edizione 2012: dal raffinato compositore minimalista Philip Glass, autore di colonne sonore indimenticabili, alla straordinaria Laurie Anderson, dal giovane James Blake a Dechen Shak-Dagsay fino a Razhel. Si attendono moltissime altre sorprese, per una serata di impegno civile e arte, a dimostrazione che la musica può dare un contributo concreto e fondamentale per modificare la società, per migliorare il mondo, anche solo un pezzetto alla volta. www.carnegiehall.org


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di ELISA RODI

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LOUIS VUITTON APRE LA MAISON ETOILE È prevista per il 27 gennaio l’inaugurazione della Maison Etoile Louis Vuitton di Roma. Situato su una superficie di 1.200 mq, il nuovo flagship, ideato dall’architetto Peter Marino, sorgerà in Piazza San Lorenzo in Lucina. All'interno un piano dedicato alla moda donna, uno a quella uomo e un terzo per gli accessori. Previsto anche un vero e proprio cinema di 19 posti che, gratuitamente, trasmetterà corti e filmati d’autore direttamente selezionati dalla Maison. L'inaugurazione sarà l'ultimo grande appuntamento in Louis Vuitton per Pietro Beccari, prima di ripartire in Fendi nel ruolo di CEO. www.louisvuitton.com

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BLANCPAIN. EDIZIONE SPECIALE SAN VALENTINO

Blancpain, come sempre, pensa agli innamorati e presenta una creazione esclusiva. Il prezioso Cronografo Saint-Valentin 2012 Blancpain brilla della luce riflessa dai diamanti presenti sulla lunetta e sulla corona, dal rubino a forma di cuore che segna le ore e dai rubini con taglio cabochon che impreziosiscono addirittura i pulsanti. La cassa è in oro bianco, le incisioni del quadrante in madreperla, il cinturino in pelle di alligatore bianca. Tanta bellezza e raffinata femminilità è bilanciata dalla tecnologia più avanzata dalla maison di orologi svizzera che monta un preciso cronografo a carica automatica calibro F185. www.blancpain.com

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ARMANI PRESENTA LA NUOVA CAMPAGNA

Giorgio Armani ha svelato le immagini della la nuova campagna pubblicitaria per la prossima stagione primavera/estate. Gli scatti, realizzati dai fotografi di moda Mert Alas & Marcus Piggott e con la direzione creativa dello stesso Giorgio Armani, ritraggono la biondissima modella olandese Milou Van Groesen e il giovane modello canadese Simon Nessman. Il debutto della campagna a livello mondiale, sulle riviste di moda e lifestyle, è previsto a partire da febbraio. www.armarni.com

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POLICE: UNA NUOVA LINEA DI ACCESSORI

Police, house brand del Gruppo De Rigo, ha siglato con l’azienda italiana Tavecchi, specializzata nella produzione di articoli di pelletteria di alta qualità, un accordo di licenza relativo al design, alla produzione e alla distribuzione a livello europeo della sua nuova linea di accessori in pelle. La collezione Police, che sarà presentata per la prima volta a gennaio durante la fiera internazionale Who’s Next - Pret à Porter di Parigi, sarà disponibile dal marzo prossimo, e sarà composta da quattro linee principali di prodotto: portafogli, cinture, borse e articoli da viaggio per uomo e donna. www.police.it

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TANGERINE TANGO SARÀ IL COLORE DELL'ANNO APPENA INIZIATO

Un 2012 caldo, solare e radioso, come l'arancio. Sencondo Pantone, autorità a livello mondiale nel campo del colore e del design, sarà questo il colore del nuovo anno e, soprattutto, della prossima estate: un tono particolarmente caldo che quasi sconfina nel rosso e che nella classificazione Pantone viene definito come Arancione 17-1463 “Tangerine Tango”. Quella che colorerà gli abiti, gli accessori di donne e uomini è una nuance sofisticata e calda, un'arancione che si ispira ai toni tipici degli anni '70. www.pantone.com


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Bracciale Queriot dalla fascia larga Realizzato in oro rosa e granato, è un accessorio elegante e sfizioso, versatile e impeccabile. www.queriot.com

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Collezione Just Cavalli Jewels La collezione di gioielli fonde insieme gli elementi preziosi e la cura del dettaglio dell'alta gioielleria con l'allegria e la creativitĂ dei "custom jewelry". Classici elementi decorativi del mondo Cavalli arricchiscono collane (1), orecchini (2), bracciali (3) e anelli (4), unitamente a pietre semi preziose o pellami dai colori brillanti. www.robertocavalli.com

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Tris di anelli Queriot con brillante Dalla delicata lavorazione, variano nelle tonalitĂ . Oro giallo, ramato e bianco. www.queriot.com


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orologio Blancpain X Fathoms Prendendo spunto dall’iconico Fifty Fathoms nato nel 1953, X Fathoms presenta caratteristiche uniche. Non è un orologio subacqueo ordinario, ma uno strumento professionale. www.blancpain.com

Saint-Valentin Chronograph è una serie limitata di 14 orologi, ciascuno con 2,95 carati di pietre preziose. Perfette l'estetica raffinata e la sottigliezza tecnica del crono.

Orologi Collezione Just Cavalli Time Colori, pellami e tessuti con stampe dai motivi originali e fortemente identificativi si abbinano perfettamente agli abiti della linea e sono ideali per scandire il tempo nelle frenetiche giornate della vita urbana. Questa stagione, Just Cavalli Timewear porta le nuove collezioni, interpretando di nuovo la freschezza, lo stile Cavalli, e le tendenze della stagione. www.robertocavalli.com

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moda FEB:_mastro Progress 18/01/12 11.01 Pagina 3

Solitario Cartier intramontabile, elegante e raffinato dalle proporzioni perfette che valorizzano il diamante e ne esaltano la luce. www.cartier.it

Due versioni del Solitaire Ballerine Cartier

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Splendido per la sua armonia e il suo equilibrio. L'incastonatura fornisce uno sfondo delicato e femminile al diamante. www.cartier.it

bracciale Gucci Jewelry

Gucci U-Play Linea di orologi, creata da Frida Giannini, per celebrare il giorno di San Valentino. L'iconica lunetta rotonda dell'U-Play è circondata dal rosso intenso della pelle ed è abbinata ad un cinturino in pelle Guccissima rossa, riconoscibile dal motivo “GG” a rilievo. Il cinturino è inoltre dotato di una fodera con motivo “GG”, un altro simbolo identificativo di Gucci. www.gucci.com

propone una novità della Silver Collection. Il bracciale è formato da perle di legno dipinte di rosso separate da divisori in argento. Il bracciale è chiuso da un meccanismo scorrevole ornato da una boule in argento e da due ciondoli a cuore. Grazie al meccanismo scorrevole, il bracciale può essere indossato sia stretto che morbido. www.gucci.com

Cartier d'Amour collezione Sweet Trinity si posa delicatamente sulla pelle con leggerezza ed eleganza. Oro rosa, oro giallo e oro bianco s'intrecciano per creare gioielli eterni: collier e bracciali, ma anche pendenti e orecchini. www.sweet-trinity.com

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una collezione di solitari e di fedi nuziali dalla forma arrotondata e elegante. Un'estetica da ammirare di fronte o di profilo. Un nuovo pegno di amore eterno. www.cartier.it


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Fan di Fendi, Deluxe Leather Per il profumo Fan di Fendi, astuccio di pelle nera cucita a mano come un abito su misura. www.fendi.com

Colonia Intensa Prestige Edition Acqua di Parma Fragranza intensa e maschile, elegante quanto il suo flacone Art Déco con tappo in legno. www.acquadiparma.it

Ange Ou Demon Le Secret Elixir di Givenchy Un profumo couture, una fragranza intensa, un'idea di femminilità. La boccetta è un vero gioiello di design ed è proprio ai gioielli e alle loro sfaccettature che si ispira. www.givenchy.com

Kenzo Amour Edizione Speciale San Valentino Fragranza dolce, sensuale e gioiosa, un viaggio romantico e aromatico nell'universo Kenzo. www.kenzo.com

Cologne du 68 di Guerlain

Very Irrésistible Cèdre d’Hiver una declinazione invernale di Very Irrésistible. Fragranza dolce e legnosa. la rosa si unisce qui al cedro per un'essenza calda, soave e leggermente cipriata. www.givenchy.com

A una sensazione di energia iniziale, creata dal mandarino verde e dal limone, ne segue una più intensa con il coriandolo russo e lo zenzero indiano. www.guerlain.com

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BOATS:_mastro Progress 16/01/12 16.38 Pagina 1

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di F. DEL PANTA

PERSHING 82’. GRANDE. SPORTIVA. Pershing, brand del Gruppo Ferretti, recentemente passata sotto proprietà di un Gruppo cinese, tra i principali produttori mondiali di high perfomance open motor yacht dai 15 ai 35 metri, lancia un nuovo, attesissimo progetto: il Pershing 82’, rivisitazione in chiave contemporanea del suo predecessore di successo, il Pershing 80’. L’imbarcazione, che varata entrerà in acqua nella primavera del 2012, ribadisce la grande sfida del brand di sviluppare imbarcazioni di dimensioni importanti senza rinunciare alla sportività e alla velocità che distinguono la navigazione di ogni yacht Pershing. Il Pershing 82’, nato dalla matita dello yacht designer Fulvio De Simoni in stretta collaborazione con l’AYT (Advanced Yacht Technology centro di ricerca e progettazione navale del Gruppo Ferretti) ed il team di architetti e designer del Centro Stile Ferrettigroup, si caratterizza per un profilo

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esterno ancora più filante ed aggressivo del suo predecessore, grazie al taglio delle finestrature laterali più ampie e corredate da un oblò apribile, che garantiscono al contempo una maggiore luminosità degli interni. Spicca immediatamente la sovrastruttura più allungata che ne esalta le nuove forme accattivanti e l’introduzione del sun-deck con plancia di comando a scomparsa che slancia lo yacht e permette di godere di un’altezza senza paragoni. Dopo il successo ottenuto dal Pershing 74’, torna anche sul Pershing 82’ l’introduzione del sun-deck, facilmente raggiungibile da un tambuccio automatizzato e tramite una scala interamente in carbonio, piccolo capolavoro di meccanica realizzato in stretta collaborazione dall’AYT e Besenzoni. La scala è decentrata, e scende automaticamente sul pozzetto grazie ad un comando elettroidraulico, scomparendo

automaticamente verso l’alto nel momento in cui viene riposta, lasciando lo spazio libero nel pozzetto stesso. Il Pershing 82’ ha una lunghezza di 24,97 metri e una larghezza massima di 5,50 con 4 comode cabine ospiti (suite armatoriale a centro barca, una cabina VIP a prua e due cabine con letti affiancati verso prua) per il layout standard, o 3 cabine ospiti per la versione optional con lounge-cinemaroom a dritta, e due cabine equipaggio per un totale di tre posti letto. Accanto alle soluzioni innovative studiate per la struttura esterna e per il design sottocoperta, il nuovo Pershing

82’ è stato sviluppato per garantire massime prestazioni in mare: due potenti MTU 16 V M93 da 2435 mhp (1792 kW) accoppiati ad eliche di superficie Searex SR140S di ZF garantiscono una velocità massima di 45 nodi ed una velocità da crociera di 40 nodi e livelli di confort elevato, oltre che di autonomia oltre le 300 miglia nautiche. Il sistema Autotrim di ZF completa l’elevato livello tecnologico di questa imbarcazione. È un sistema in grado di ottimizzare automaticamente prestazioni e consumi ad ogni velocità. www.ferrettigroup.com


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di IVANO BASILE

L'ARTE DI RICORDARE TUTTO Ogni giorno, sin dall'infanzia, siamo bombardati da una miriade di informazioni di varia natura che nessuno ci ha mai spiegato come archiviare nella memoria per poi riutilizzare al momento giusto. Nel suo libro “L'Arte di ricordare tutto”, Joshua Foer ci spiega come farlo. C'era un tempo in cui l'addestramento della memoria era considerato il cuore della formazione classica nelle arti del linguaggio, al pari delle altre materie più importanti; un'attività che nessuna persona erudita poteva ignorare. Agli studenti veniva

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insegnato non solo cosa, ma anche come ricordare: in un mondo in cui i libri erano una rarità, la memoria era sacrosanta ed andava allenata, per facilitare l'accesso alle informazioni ma soprattutto per rafforzare l'etica individuale, forgiare il carattere e completare la persona. Da una società che affondava le sue radici su una cultura fondata sulla memoria interna siamo passati oggi a una società basata sulle memorie immagazzinate al di fuori del cervello, su supporti esterni perlopiù digitali. Questo cambiamento rappresenta senz'altro un guadagno (in termini di

precisione e affidabilità di immagazzinamento del ricordo), ma prevede un tributo da pagare molto alto: la progressiva perdita dell'arte di ricordare. Non è un caso che il Campionato mondiale della memoria e le competizioni nazionali che si tengono nei diversi Paesi siano rimaste le uniche occasioni in cui le persone fanno ancora uso delle tecniche mnemoniche. Un tempo pietre miliari dell'istruzione occidentale sono diventate una curiosità, un vezzo da esibire. “L'Arte di ricordare tutto”, di Joshua Foer, è un'affascinante esplorazione dei meccanismi della memoria grazie ai quali riusciamo a salvare la nostra vita e le nostre esperienze. Il percorso di Foer dimostra che tendiamo ad ignorare le potenzialità della nostra memoria e che in ognuno di noi si nasconde un piccolo Rain Man. Chiunque può farcela, proprio come l'autore che, avvicinatosi per curiosità all'arte di ricordare, dopo un anno di allenamento torna a casa dal Campionato statunitense della memoria con il titolo di campione. Il giornalista si sofferma sul funzionamento della memoria senza mai perdersi in tecnicismi, e tenta di

SCHEDA LIBRO ✑

L'ARTE DI RICORDARE TUTTO Autore: Joshua Foer Editore: Longanesi Pagine: 348 Prezzo: € 19.90

recuperare un'impostazione ormai andata perduta. “Il tratto distintivo di un grande mnemonista è l'abilità di creare al volo immagini esuberanti, di ideare nella mente scene così insolite da non poterle più dimenticare. Ecco perché il Campionato del mondo della memoria più che un test mnemonico è un esame di creatività”. Soltanto così la memorizzazione meccanica, un metodo per imprimere nozioni nel cervello con la forza bruta della ripetizione, lascia il posto all'arte della memoria, un sistema molto più elegante per ricordare per mezzo di una tecnica, più rapida, meno dolorosa e produce ricordi che durano più a lungo. Per trasformare i dati noiosi immessi nella memoria in elementi pittoreschi. Un metodo infallibile applicabile ad ogni cosa: ai numeri, alle carte da gioco fino alle poesie e ai concetti più complessi, con un solo scopo: imparare tutto ciò che si desidera. Leggere e provare per credere.


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