MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE
NUMERO 129 - ANNO 2018
EURO 5,00
Destinazione TTG Il mondo s’incontra a Rimini FESTA DEL CINEMA
SMAU MILANO
RICCARDO CUCCHI
SALONE AUTO
LE FORME, L’ARTE
EGITTO
Si alza il sipario su Roma A Parigi le novità del 2019
Il futuro dell’impresa è già qui Una “Foresta Urbana” per Palermo
Le mie storie di sport Dal Cairo ad Abu Simbel
EDITORIALE
L’ITALIA FUORI DAL PODIO DEL TURISMO… PER ORA Il turismo torna protagonista con uno degli appuntamenti del settore più importanti in Italia: il TTG Incontri accende infatti i riflettori a Rimini dal 10 al 12 ottobre. Un evento che, da 55 anni a questa parte, è diventato semplicemente imperdibile per chi è interessato a scoprire i futuri trend del mondo dei viaggi e quali saranno le scelte dei viaggiatori. Un unico marketplace per favorire il business e le opportunità di networking tra chi realizza il prodotto e chi lo distribuisce in Italia e all’estero. Perché il turismo è una cosa seria, un settore che ha tutte le carte in regola per trainare l’economia del nostro Paese. Eppure così non è: secondo i dati UNWTO del 2017 elaborati da ISVRA, il turismo interno fatica a riprendersi dalla crisi economica, e dunque il settore è legato alla crescita degli ospiti stranieri. Ospiti stranieri che ci contendiamo con i principali concorrenti europei, Francia e Spagna (rispettivamente 1a e 2a al mondo per arrivi internazionali), con Stati Uniti e Cina (rispettivamente 3a e 4a al mondo per arrivi internazionali) e con tanti Paesi turisticamente emergenti che complessivamente segnano crescite significative. L’Italia si è dovuta quindi “accontentare” di un quinto posto, così lontano dalla vetta raggiunta nel 1970. Che sia dunque arrivato il momento di fare qualcosa per invertire questa triste tendenza? Franco Del Panta
MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE
NUMERO 129 ANNO 2018
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56
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SCENARI CONTEMPORANEI
DESTINA ZIONE TTG
GOOD VIBES
SI STA COME D’AUTUNNO…
IL MONDO SI INCONTRA A RIMINI
EURO 5,00
A TU PER TRE CON I SELTON
86
30
SERIE TV
IL MONDO CHE (NON)CAMBIA
I ROMANOFF SONO TORNATI
IL BRASILE SVOLTA A DESTRA?
90 VITE DA CHEF
PANE, AMORE E... FANTASIA
64 LU N G O I L N I L O . . .
DAL CAIRO AD ABU SIMBEL
32 I V O LT I D E L B U S I N E S S
UNA PIATTAFORMA PER IL MADE IN ITALY
42 FARE BUSINESS
“IL FUTURO DELL’IMPRESA È GIÀ QUI”
48 IDENTITÀ DIGITALI
CHI HA PAURA DELLE INTELLIGENZE ARTIFICIALI?
52 LE FORME, L’ARTE
UNA “FORESTA URBANA” PER PALERMO
72 SULLO SCAFFA LE
SFOGLIA L’AUTUNNO
76 IN SALA
ROMA, LA FESTA DEL CINEMA FA 13
94 H OT E L D A F AV O L A
METTI UN GIORNO A MILANO...
100 FASHION IN PROGRESS
LA BALLATA DEL FASCINOSO MARINAIO
104 IN STRADA
LA CASA DEL LEONE RUGGISCE CON NUOVA PEUGEOT 508
Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010
108 IN STRADA
INNOVAZIONE A PORTATA DI AUTO
Progress n°129/ottobre 2018 Uffici Commerciali Roma, Via Giovanni Devoti, 28 - 00167 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis
126 STORIE DI SPORT
“CON RADIOGOL LE MIE EMOZIONI DIVENTANO STORIA”
112 F O C U S S U L N LT
IL FUTURO DELLA MOBILITÀ È ADESSO
122 N OV I T À A 4 R U OT E
A PARIGI PER L’AUTO DEL DOMANI
130 PASSIONE IN MARE
50 ANNI DI BARCOLANA
134 LA MOBILITÀ DEL DOMANI
Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, S. Riva, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, M. Bertollini, R. Cavrioli, B. Vecchiarelli, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia , M.Tiberi, G.Migliore, E. Rauco, G.Collina Illustrazioni: Marina Garcìa Mendicino
UN AUTUNNO ALL INCLUSIVE
Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione
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Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it
VIVERE IL BUSINESS
PAROLA D’ORDINE: DIGITAL COLLABORATION
Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l. Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.
L’astrattismo americano di casa a Roma La Scuola di New York irrompe nella Città Eterna. A Roma arriva la collezione del Whitney Museum di New York: i lavori di Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentanti della Scuola newyorkese saranno esposti presso l’Ala Brasini del Vittoriano. I visitatori verranno in contatto con l’anticonformismo, l’introspezione psicologica e la sperimentazione degli autori statunitensi. In particolar modo Jackson Pollock avrà grande spazio all’interno della mostra, con 50 capolavori dell’artista che tra le sue opere annovera anche Number 27 e Convergence (in foto). Protagonisti delle tele di Pollock sono i colori vividi, l’armonia delle forme, rappresentazioni e soggetti astratti che immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto. La mostra è organizzata e prodotta da Arthemisia e curata dal critico Luca Beatrice. Per ammirare i capolavori del maggior esponente dell’astrattismo americano degli anni Cinquanta potete recarvi al Vittoriano dal lunedì al giovedì dalle 9:30 alle 19:30, il venerdì e il sabato dalle 9:30 alle 22, la domenica dalle 9:30 alle 20:30 (la biglietteria chiude un’ora prima).
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A RITMO DI RUM
LONDRA DA BRIVIDI
Torna nella capitale britannica l’evento più inebriante che ci sia: ladies and gentlemen, ecco a voi il Rum Fest.
A Londra, come in tutto il Regno Unito, Halloween è una festa molto sentita e non mancano di certo le cose da fare nella notte più spaventosa dell’anno.
Nell’ambiente informale e rilassato Il London Ghost Bus Tour è pronto a dell’ILEC Conference Centre è tutto mostrare ai suoi sventurati passeggeri pronto per la XII edizione del più il lato “creepy” della città, quello fatto grande festival del rum al mondo, che di leggende sanguinarie e oscuri miby Beatrice Vecchiarelli avrà luogo il 20-21 ottobre con un steri, creature raccapriccianti e terribili programma fitto di appuntamenti. Il delitti. Il tutto a bordo di un classico bus a due piani, biglietto d’ingresso - acquistabile solo online - include per l’occasione di colore nero. Sul NecroBus è possibile infatti degustazioni di rum in prima mondiale e seminari fare un giro nel centro cittadino per 75 minuti, al calar con esperti del settore, ma soprattutto tanta musica dal della sera, in compagnia di una guida molto teatrale. In vivo e balli tropicali, per un’esperienza da far girare la alternativa si può fare un salto al London Dungeon, una testa. L’evento è nato nel 2007, ideato da Ian Burrell, ad garanzia! Si tratta di un’attrazione che permette di viagoggi unico ambasciatore mondiale del rum. giare nel tempo per ripercorrere il passato di Londra e, Cresciuto in una famiglia di origine giamaicana, ma nella notte di Halloween, organizza speciali tour a tema britannico di adozione, cerca da sempre di far comda mettere i brividi. Fra i fantasmi della torre di Londra, prendere come questo liquore sia molto più di un le torture medievali, i luoghi di Jack lo Squartatore, la semplice drink, ma un vero e proprio stile di vita. E peste e il grande incendio, la paura è assicurata. Non visto il successo delle precedenti edizioni possono mancare poi le feste in costume nei e i premi ricevuti, pare ci sia riuscito.Negli club più esclusivi, ma anche quelli più desolati. stand di quest’anno saranno presenti Dal burlesque alla musica disco, dai party rioltre 400 diversi tipi di rum provenienti servati con amici pelosi al seguito agli spettada ogni dove. Preparate il palato dunque, coli di magia, fino ai mostruosi workshop di la fest(a) sta per cominciare. rumfest.co.uk cucina, nella notte dei morti la città vive più forte che mai. Se proprio non siete conBiglietti da 45 sterline vinti, potete sempre andare in strada e, al grido di “Dolcetto o Scherzetto?!”, fare incetta di caramelle.
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IL FESTIVAL CHE FA BRILLARE BERLINO Si riaccendono le luci - è proprio il caso di dirlo – sulla capitale tedesca: come ogni ottobre degli ultimi 13 anni Berlino diventa la città dell’arte leggera.
GERMAN COMIC CON Giunge al terzo round l’edizione tedesca del Comicon che si svolge anche quest’anno a Berlino, l’importante manifestazione conferma la sua grandezza con i numerosissimi stand, conferenze e incontri in programma.
Le affascinanti installazioni luminose sui famosi monumenti, gli edifici e le by Stefano Valentini piazze della capitale rendono il Festival of Lights uno dei più famosi festival del Presso la Stazione di Berlino, nel weekend tra il 20 e il 21 mondo. ottobre, si tratterà di argomenti e materiali fumettistici, Insieme ad artisti nazionali e internazionali, il team del videoludici, cinematografici e televisivi immersi, come Festival of Lights trasforma Berlino in un palcoscedi consueto, in una cornice festosa dove i partecinico grandioso e radioso con storie raccontate panti vestiti da personaggi fantasy si mescolano per catturare l’attenzione sulle parti nascoste con cosplayers professionisti. Anche quest’anno il dei quartieri, sulle subculture e le arti presenti Cosplayer Contest premierà il migliore nella sfida attraverso la decorazione scenografica di oltre degli “imitatori” (in termini di look) dei celebri 50 musei e attrazioni tra i quali la porta di personaggi di film e serie TV. Brandeburgo, la Cattedrale e la torre della TV Come per lo scorso anno sono previsti molti ospiti con illuminazioni, proiezioni, giochi di spicco: tra i confermati dei 20 ospiti nazionali e di luce e fuochi d’artificio. internazionali molti sono protagonisti di serie TV. Quest’anno, per la prima volta, ci Per “The Vampire Diaries” ci saranno gli attori sono due percorsi luminosi nel Paul Wesley e Candice King; tra i personaggi Festival: lungo la “Walk of Light” è di “Game of Thrones” spicca Jessica Henwick; possibile esplorare le luminarie e le per quanto riguarda “The Walking Dead” conproduzioni. Il percorso luminoso estefermata la presenza di Michael Rooker, Jayson so può essere meglio scoperto con il Warner Smith, Laurie Holden, Emma Bell e Lightliner o con uno dei tanti splendidi Joshua Mikel. Confermato anche Billy Boyd, noto tour LightSeeing. Tra questi spiccano per aver interpretato il personaggio di fantasia le eleganti carrozze elettriche su cui è Peregrino Tuc nella trilogia “Il Signore degli Anelpossibile salire per essere guidati negli li”. Tutti gli ospiti di richiamo terranno delle brevi angoli più o meno noti della città. Per chi conferenze e saranno disponibili per degli shooting invece ama l’altezza c’è il LightBaloon, fotografici assieme ai fan. una mongolfiera che permetterà - attraverso una salita di 15 minuti - di godere www.germancomiccon.com del panorama mozzafiato della città. Non manca la possibilità di un giro in bici sulle belle e confortevoli BikeTaxi o di ammirare Berlino dal fiume Sprea sulla Light-Ship. www.festival-of-lights.de
PARIGI GOURMAND
ITALIANITÀ VENDESI
Per capire il cioccolato bisogna amarlo. Questa è la filosofia del Salon du Chocolat di Parigi e, nella città più romantica del mondo, non poteva che essere una questione d’amore.
Parigi celebra il talento e la creatività del designer italiano Ettore Sottsass, con un’asta monografica che ripercorre tutte le fasi dell’esperienza artistica dell’autore.
Dal 31 ottobre al 4 novembre, presso il parco delle esposizioni Porte de Versailles, si terrà il più grande evento by Beatrice Vecchiarelli mondiale dedicato al cioccolato. Cinque giorni di pura golosità, un percorso sensoriale in grado di coinvolgere grandi e piccoli estimatori del cacao. La fiera parigina ripropone anche quest’anno un bel menù di appuntamenti, a cominciare dal Chocolate Fashion Show, durante il quale verranno presentati abiti di cioccolato nati dal matrimonio creativo di designer e maestri cioccolatieri. Per non parlare poi delle sculture di cioccolato, un piacere per gli occhi oltre che per il palato, e della “Ciocosfera”, dove apprendere ricette e segreti della pasticceria. Il Salone Junior è invece dedicato ai bambini e agli adolescenti e prevede un programma giornaliero ricco di workshop gratuiti, spettacoli e altre attività per un’esperienza educativa e divertente. Non può mancare poi un po’ di sana competizione con il World Chocolate Master 2018, tra le più importanti gare al mondo di pasticceria, che raggiunge la sua settima edizione. Il tema è “Futropolis” e i partecipanti saranno chiamati a immaginare come sarà il cioccolato nel 2025. Preparatevi a leccarvi i baffi, il paradiso del cioccolato sta per tornare! www.salon-du-chocolat.com Biglietti da 14 euro , ingresso ridotto 7 euro
L’appuntamento è fissato per il prossimo 23 ottobre e saranno messi in vendita circa quaranta lotti, anticipando la grande asta che si terrà a novembre a cura della casa d’aste internazionale Artcurial. Dal 18 al 22 ottobre si terrà invece una mostra di preview e, per gli amanti del genere e i collezionisti, alle prese questa volta con l’eclettico artista nostrano, si tratta davvero di un evento da non perdere. Ettore Sottsass si è spento nel 2007, all’età di novant’anni, dopo una vita fatta di sperimentazioni nel mondo della critica, fotografia, architettura e delle arti visive e, nel corso della sua carriera, non c’è materiale che non sia stato toccato dalle sue creazioni. Un artista a tutto tondo che, in fondo, non amava essere chiamato così, rivendicando la sua natura di architetto. Il suo nome è per lo più legato alla fondazione del collettivo Memphis, il quale ha segnato profondamente gli anni ’80, tuttavia ad oggi si avverte ancora la sua influenza ben al di là del mondo del design. L’asta, intitolata “Repertorio Sottsass”, si inserisce tra gli eventi della settimana della fiera dell’arte contemporanea e non si limita a commemorare l’estro del grande maestro, ma celebra anche il fascino del design italiano nel suo insieme. www.artcurial.com
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RICORRENZE E ABBUFFATE
L’ULTIMO LANCIO DEL “ROCKET MAN”
Ottobre, mese di fermento nella Grande Mela che conferma la nomea di “Città che non dorme mai”. Due tra gli eventi più attesi da turisti e cittadini: prima il Columbus Day (8 ottobre), poi a pochi giorni di distanza il NY Wine&Food Festival (17-20).
Elton John ha dato inizio al suo tour d’addio. Oltre 300 date nei 5 continenti, con il Madison Square Garden che è pronto a illuminarsi per uno degli ultimi concerti del Sir per eccellenza
Sarà un lungo quanto spettacolare addio quello che Sir Elton John by Giorgio Migliore La prima ricorrenza celebra, come riserverà ai suoi milioni di fan. Il ricorda il nome, il navigatore gecantante inglese chiuderà la sua strabiliante carrienovese Cristoforo Colombo che, proprio in questa ra con un tour mondiale che terminerà nel 2019 e giornata, nel 1492 mise piede in America. Una che, tra le altre tappe, toccherà l’immancabile New festività questa che dal 1929 è diventata un appunYork. Il Madison Square Garden sarà la location tamento fisso annuale: una data fondamentale nella d’eccezione per una serie di concerti che intratterstoria americana che viene celebrata il secondo ranno tutto il pubblico accorso nella Grande Mela. lunedì di ottobre. Si tratta di una ricorrenza con un Per ottobre le date prefissate sono quelle del 18 e tratto anche italiano, considerando che si tributa 19 del mese. Elton John è impegnato in un tour dal l’apporto che la popolazione italo-americana ha nome inequivocabile, “Farewell Yellow Brick Road”, dato al progresso degli States. La parata sulla Fifth e in effetti la sua ultima tournée è una lunga uscita Avenue è l’appuntamento per eccellenza di questa di scena dal panorama musicale internazionale. giornata, per questo se sarete a NY l’8 ottobre non Il tour è stato annunciato alla Gotham Hall di New vi potete perdere questo evento che, animato da York lo scorso gennaio e le prime 76 date sono oltre 30.000 partecipanti, percorre il tragitto dalla andate immediatamente sold out appena dopo 44th alla 72nd di fronte a migliaia di spettatori. essere andate in vendita. Se lo godrà appieno Pochi giorni dopo il Columbus Day è tempo del il suo ultimo spettacolo l’artista inglese: Elton Wine&Food Festival. La città mette in mostra il John rimarrà sul palco praticamente ancora per meglio del cibo internazionale in un evento un anno, tanto che alla fine del tour saranno giunto ormai alla sesta edizione. Tutti oltre 300 i concerti in tutti i paesi del i buongustai potranno assaggiare i mondo. “Voglio ringraziare i miei piatti più disparati, siano essi creastraordinari fan per il loro sostegno zioni di chef stellati che di cuochi durante tutta la mia carriera, e di una cucina più “tradizionale”. specialmente per il loro interesSi tratta di un evento con un se per esserci a celebrare il mio importante scopo benefico: il ultimo tour” ha detto il cantante ricavato degli appuntamenti in sede di presentazione del suo viene completamente devoluto spettacolo. Il “Rocket Man”, inalle associazioni che combattosomma, è pronto al suo ultimo, no la fame e la povertà in città. lungo, lancio. www.eltonjohn.com Justin Timberlake || 16 12 ||
“La cultura è l’energia pulita del nostro paese.” Emmanuele F. M. Emanuele La Fondazione Cultura e Arte, diretta emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, opera nella diffusione di iniziative culturali, sulla base dell’assunto che l’arte e la cultura – nelle loro molteplici forme e manifestazioniEmmanuele – svolgano un F. ruolo di primo piano nella formazione La Fondazione e Arte, diretta della coscienzaCultura collettiva, annullando emanazionei della Fondazione le differenze e appianando conflitti, a favore Terzosociale Pilastro – Internazionale, opera dell’inclusione e del dialogo costruttivo nella diffusione di iniziative culturali, sulla base dell’assunto che l’arte e la cultura – nelle loro molteplici forme e manifestazioni – svolgano un ruolo di primo piano nella formazione della coscienza collettiva, annullando le differenze e appianando i conflitti, a favore dell’inclusione sociale e del dialogo costruttivo
fra i popoli. La Fondazione è attiva nel campo delle arti visive e dell’attività espositiva,della multimedialità, dell’editoria, della musica, della poesia e della promozione ed organizzazione di convegni e think tank. I progetti realizzati M. Emanuele accrescono l’offerta culturale attuale e valorizzano, attraverso specifici interventi, i popoli. La Fondazione è attiva nel campo ilfra patrimonio artistico-culturale non solo delle arti visive e dell’attività espositiva,della nel nostro Paese, con uno sguardo particolare multimedialità, al Mediterraneodell’editoria, e all’Oriente.della musica, della poesia e della promozione ed organizzazione di convegni e think tank. I progetti realizzati accrescono l’offerta culturale attuale e valorizzano, attraverso specifici interventi, il patrimonio artistico-culturale non solo nel nostro Paese, con uno sguardo particolare al Mediterraneo e all’Oriente.
“La cultura è l’energia pulita del nostro paese.”
www.fondazioneculturaearte.it
so ai servizi per la mobilità, la nuova mobilità in ambito urbano, la logistica intelligente e sostenibile, le smart road e le infrastrutture. Altro momento cruciale è l’Automotive Cluster Forum dedicato al “fare”, consiste nella rasseLingotto Fiere Torino dall’1 al 5 gna italiana sui metodi più avanzati per ottobre ospita l’evento-occasione la progettazione e la produzione degli per fare il resoconto autoveicoli. Un produttivo confronto sull’hardware, il software tra le eccellenze italiane e i riferimenti e i servizi per la nuova mobilità, internazionali servirà a fare il punto che sta cambiando non solo le della situazione in ambito di materiali by Michele Accreditato abitudini dei cittadini, ma anche avanzati, progettazione, produzione ed le infrastrutture, le città, assemblaggio, tecnologie e metodi, e infine sottosistemi le società e l’intera economia. e componenti. Durante l’expoforum non sarà di certo Un’opportunità dunque per mettere in contatto tutti gli trascurata la questione sulla sicurezza stradale, tra i vari esperti e gli operatori della fiera presenti con il pubbliargomenti la fanno da padrona i sistemi ADAS (Advanco attento alla questione energetica e ambientale. I proced Driver Assistance Systems), ovvero quei dispositivi tagonisti della filiera della mobilità elettrica e ibrida, le presenti sui veicoli per incrementare il comfort di guida associazioni di categoria e le start-up durante la 5 giorni e i livelli di sicurezza (sensori pioggia, sensore crepusapranno dare un forte contributo ed esporre i vantaggi scolare, cruise control adattivo, la frenata automatica dei progetti per sviluppare le Smart City. d’emergenza, i sensori di parcheggio, l’avviso di cambio corsia). Per la prima volta verrà affrontato il tema dei Future Mobility Week si articolerà con molti eventi, visite guidate e momenti di networking tra i protagonisti, con il sistemi di sicurezza attivi per le due ruote. Da segnalare clou nell’expoforum, in programma il 3 e 4 ottobre; qui infine il forte e costante coinvolgimento delle associaziosi potranno toccare con mano i prodotti e i veicoli. L’eni di settore, delle istituzioni accademiche e di ricerca e vento si compone di due punti centrali: il Future Mobility delle amministrazioni locali impegnate nella mobilità sia 2018 riservato alla fruizione della mobilità e delle nuove a livello di regolamentazione sia a livello infrastrutturale tecnologie, applicazioni e infrastrutture digitali; tra gli ara sostegno della ricerca e dell’industria. gomenti trattati i veicoli intelligenti e sostenibili, l’acceswww.fmweek.it
LA MOBILITÀ DEL DOMANI RIVELATA AL FUTURE MOBILITY WEEK
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A MILANO “SFILA” IL GENIO DI LEONARDO Artista e scienziato poliedrico, Leonardo da Vinci ha avuto fin dall’inizio un legame stretto con Milano, città che oggi lo commemora con grande orgoglio e un programma ricco di eventi fino alla fine del 2019. A scendere in passerella, nella capitale italiana della moda, questa volta non saranno capi costosissimi, ma il genio creativo di Leonardo. In occasione dei cinquecento anni dalla sua morte (1519-2019), è stata infatti allestita un’esposizione chiamata “Leonardo da Vinci Parade” nella quale sono stati raccolti modellini storici di architettura militare, civile, idraulica, accompagnati dagli affreschi della scuola lombarda, in concessione dalla Pinacoteca di Brera. Un percorso lineare, una “parata” appunto, che cerca di raccontare le due anime del genio toscano, ripercorrendo tutti gli ambiti della sua ricerca da pittore e ingegnere. Un dialogo inedito e suggestivo, tra scienza e arte, che non poteva che aver luogo al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, intitolato proprio a lui. Il museo raccoglie, inoltre, la più vasta collezione di modellini leonardeschi al mondo e dà il via con questa mostra al vasto palinsesto di celebrazioni organizzato dal comune di Milano, il quale comprende, tra gli altri poli, il Palazzo Reale, la Biblioteca Ambro-
by Beatrice Vecchiarelli
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siana, Palazzo Litta e il Castello Sforzesco con la riapertura della Sala delle Asse, fresca di restauro. Il vinciano arrivò nel capoluogo lombardo intorno al 1482 come ambasciatore della famiglia Medici, ma le sue intenzioni erano chiare: quello non sarebbe stato un soggiorno di passaggio ma l’inizio di un’avventura straordinaria della quale ci restano i suoi grandi capolavori. A Milano, e più in generale in Lombardia, trovò un terreno fertile per dar vita alle sue sperimentazioni e la città oggi non può che rendergli omaggio. Di Leonardo diceva il pittore Paul Klee: “Dopo aver visto Leonardo non si pensa più alla possibilità di fare molti progressi”. Certo, noi gente del XXI secolo, abituati alla tecnologia più bizzarra, potremmo smentirlo, ma cinquecento anni fa non doveva essere così. E con la Leonardo Parade Milano ci ricorda, ancora una volta, come per un futuro sempre all’avanguardia, non si possano dimenticare le grandi menti che hanno posto le basi dell’avvenire, credendo fermamente alla “follia” dei propri sogni e rendendo possibile quella che oggi è la nostra quotidianità. Per tutti i dettagli: www.museoscienza.org Biglietto: 10 Euro intero, 7,50 Euro ridotto
J-AX FA 25: IL RAP CHE NON INVECCHIA J-Ax festeggia le “nozze d’argento” al Fabrique di Milano. Il famoso rapper milanese, al secolo Alessandro Aleotti, celebra i 25 anni di carriera in una cinque giorni nella storica location. Il cantante ripercorre tutta la sua by Alessandro Creta carriera artistica con brani entrati nella storia del rap italiano. I fan presenti al Fabrique potranno cantare insieme allo Zio pezzi come “Domani Smetto”, “Gente che spera”, “Intro”, “Il bello di esser brutti” e molti altri. Dopo il successo del sodalizio con Fedez, durato oltre 2 stagioni, J-Ax torna sul palco da solista, pronto a celebrare con i suoi “nipoti” (così chiama i suoi fans in “Intro”) una carriera lunga 25 anni. Abbraccia praticamente due generazioni la musica di J-Ax, non perdendo mai di freschezza, attualità, e quella dose di ironia e satira che ha da sempre contraddistinto il suo stile. Saranno cinque le date del rapper milanese al Fabrique: appuntamento il 15, 16, 17, 21 e 22 ottobre. Nessuna vera pausa dunque dopo “La Finale”, il concerto show al fianco di Fedez con cui ha riempito San Siro lo scorso giugno. J-Ax è pronto a tornare a infiammare il suo pubblico nonostante l’iniziale intenzione di concedersi un momento di break. Con le date milanesi il rapper lancia inoltre la sua raccolta “25 Ax - Il bello di essere J-Ax”. “Perché vado ancora avanti? Che cosa volevo fare 25 anni fa? 25 anni di carriera significa celebrare con voi con 5 concerti al Fabrique di Milano. Un modo per vederci dritto in faccia e per farvi vedere il mio futuro”, ha detto il rapper ai suoi fan, annunciando i concerti. L’artista ha già dato qualche anticipazione circa le cinque date di Milano: lo show durerà due ore e mezza, vedrà vari musicisti on stage per accompagnarlo (incluso DJ-Jad, in una storica reunion degli Articolo 31) e vanterà “palco e special FX mai visti”. Per quanto riguarda la scaletta del concerto, J-Ax ha svelato che comprenderà tutte le sue canzoni storiche e che sarà fatta di “puro RapNroll”. Insomma, cinque serate per rivivere canzoni che hanno contraddistinto l’adolescenza di molti, per riabbracciare il sound degli anni ’90 e per riproporre gli ultimi successi di un artista grazie al quale, con le sue canzoni, i fan rimangono “piccoli per sempre”. I biglietti, del costo di 35 euro, sono terminati poche settimane dopo l’annuncio delle date milanesi. Saranno anche gli ultimi appuntamenti dal vivo col rapper, che si concentrerà poi sulla realizzazione di un nuovo album. | 22 |
TOUR DI LIONE, COSA VEDERE NELLA “VILLE DES LUMIÈRES”
Nel caso del secondo motivo, se si vuole ammirare il tessuto urbano in tutto il suo splendore, la soluzione è salire, al calar della sera, sulla collina di Fourvière, a piedi o con la funicolare. Il panorama da Benvenuti a Lione, affascinante qui riempie gli occhi e l’anima: è un vero città del sud-est della Francia incanto di luci, in grado di trasformare che, come la maggior parte dei Lione da grande città qual è a piccolo centri nati sulle rive di un fiume, paesino uscito da una fiaba. Per quel ha un passato pieno di leggende e che riguarda il terzo aspetto, la maniun presente all’altezza della sua festazione in questione è la Fête des storia. by Beatrice Vecchiarelli Lumières, che si svolge durante il ponte dell’Immacolata (8 dicembre) e questo, L’immagine del Grand Hôtel-Dieu che si specchia sul Rovisto anche l’approssimarsi delle festività natalizie, è il pedano, spiega almeno in parte perché Lione venga chiamata riodo migliore dell’anno per visitare la città. Certo, il clima “ville des Lumières“. Un azzeccatissimo gioco di parole, è piuttosto rigido ma ciò non fa che creare ancor di più motivato da almeno 3 ragioni: perché qui i fratelli Louis e un’atmosfera fatata. Si tratta di un evento in cui proiezioni Auguste Lumière hanno inventato il cinematografo; perché animate e statiche sugli edifici, sculture luminose, luminarie illuminata, di notte, la città dà il meglio di sé (luci in francedi vario tipo e scintillanti attrazioni in ogni dove, colorano se si dice appunto “lumières”) e perché ogni anno ospita magicamente la città! Una volta arrivati in città comunque per le sue strade uno spettacolo di luci conosciuto a livello vale la pena concedersi una sosta al Parc de la Tête d’Or, internazionale. Dunque, per quel che riguarda il primo il più grande parco urbano della Francia, completamente punto – specie se si è appassionati della settima arte – non gratuito, con tanto di zoo al suo interno, dove osservare gisi può non fare tappa all’Istituto e Casa-Museo Lumière che, raffe, scimmie, fenicotteri, cerbiatti, tartarughe e tante altre ovviamente, si trova in Rue du Premiere Film! Oltre a vecchi specie. Vi si trova inoltre un roseto, un laghetto artificiale e cimeli, foto, antiche apparecchiature e libri, vengono anche un orto botanico. Non manca proprio nulla! proiettati i primi lavori dei due fratelli. it.france.fr
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PADOVA SI RISCOPRE VINTAGE CON “AUTO E MOTO D’EPOCA”
Anita Ekberg, protagonista assieme a Marcello Mastroianni della “Dolce Vita” di Federico Fellini. Ma non sono solo i modelli eccezionali a trovare posto tra i padiglioni: ben rappresentate le intraIl più importante mercato Classic in montabili 500, Citroën 2CV, Maggiolino Europa registra già il tutto esaurito. Volkswagen, Mini e Bianchine nonché le Attese oltre 5000 vetture storiche in auto che hanno segnato l’adolescenza vendita per la 35a edizione di Auto e delle nuove generazioni di appassionati. Moto d’Epoca a Padova: una scelta Sempre più importante, infine, il ruolo completa che va dalle auto più rare e la partecipazione dei Club storici ad ai modelli più popolari. by Sveva Riva Auto e Moto d’Epoca. A Padova 2018 presente uno dei più antichi Club italiani, Tra i 1600 espositori crescono i dealer di fama internazionail Camet fondato nel 1968 che festeggia i suoi 50 anni con le ed aumentano le aree coperte tra i padiglioni per creare due vetture d’eccezione: una Cisitalia 202 Berlinetta e una nuovi spazi espositivi dedicati a commercianti e privati. Il reFerrari 250 Mille Miglia ex Castellotti entrambe firmate da spiro internazionale di Auto e Moto d’Epoca 2018 si conferPininfarina nel 1947 e 1953 rispettivamente. Il Lancia Club ma sia nella provenienza che nel livello degli espositori. Tra i Registro storico Lancia, fondato nel 1972, ritorna in grande più acclamati commercianti torna la londinese Vintage&Prestile al Salone di Padova con due auto che hanno segnato stige, con la rassegna di Rolls Royce e Bentley degli anni ’20 l’evoluzione della tecnica telaistica e motoristica italiana ante e ’30. Dall’austriaco Hödlmayr Classic Car Center attese guerra: una splendida Lambda Torpedo ed un altrettanto auto di grande prestigio e rarità, a livello delle Ferrari Daytosplendida Augusta Farina. Presenti, infine, anche le antiche na, Maserati A6GCS, Bugatti B110 e Fiat Balilla Coppa d’Oro. Lancia Ardea, portate dal Lancia Ardea Dopo la bellissima accoglienza ricevuta Club impegnato nella ricerca e dal pubblico dell’edizione 2017, torna conservazione degli ultimi esema Padova sabato 27 ottobre l’Asta plari rimasti 80 anni dopo la loro Bonhams che si presenta, fin da ora, produzione. con un’anteprima d’eccezione: www.autoemotodepoca.com una Jaguar appartenuta all’attrice
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| SCENARI CONTEMPORANEI |
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| SCENARI CONTEMPORANEI |
SI STA COME D’AUTUNNO… Attesa, questa la parola chiave al centro delle vicende politiche di questo inizio ottobre e che con ogni probabilità ci lasceranno con il fiato corto e sospeso fino a fine anno Non si sa se sperare nei colpi di scena per questo mite autunno politico. Mite come l’aplomb del ministro Tria che vuole tener fede alla cifra concordata con la commissione europea, ovvero il rapporto tra deficit e PIL all’1,6%. O forse impetuoso come le pressioni di Di Maio e Salvini per rispettare l’ambizioso contratto di governo. O ancora violento, come l’attacco del portavoce pentastellato Rocco Casalino ai tecnici di via XX settembre affinché trovino i dieci miliardi per inserire il reddito di cittadinanza tra le misure previste nella prossima Legge di Bilancio. Siamo nel limbo delle previsioni a lungo termine, quelle poco affidabili quando si tratta di fare il cambio di stagione, ma che in politica significano trattative sussurrate per “proteggere” l’elettorato da un malaugurato fallimento proprio al primo vero banco di prova. Si procede a tentoni fino al passaggio parlamentare per l’approvazione della correzione dei conti con la maggioranza assoluta. Andamento che da un lato fa comodo a Di Maio che aveva promesso reddito e pensioni di cittadinanza (anche a costo di aumentare il deficit, ovvero indebitandosi momentaneamente pur di trovare i 17 miliardi necessari a staccare quegli assegni da 780 euro che spetterebbero a chi è in condizioni di povertà), insieme alla lotta all’evasione senza condoni, ma tutelando gli ultimi. Dall’altro va bene anche a Salvini che, però, si è già assicurato una vittoria in quella che è una campagna elettorale senza fine, con l’approvazione da parte del Consiglio del Ministri del decreto in materia di sicurezza e immigrazione che porta il suo nome. Un provvedimento che modifica la normativa che regola le richieste d’asilo abolendo il permesso umanitario e intro-
ducendo nuove misure sulla cittadinanza e la permanenza nei centri di prima accoglienza. In sostanza, ai reati che provocano la revoca del permesso di soggiorno si aggiungono violenza sessuale, spaccio di droga e violenza a pubblico ufficiale, anche con una sentenza di primo grado, ovvero mettendo in discussione la presunzione di innocenza prevista dalla Costituzione italiana fino alla sentenza di condanna confermata all’eventuale terzo grado di giudizio. Su questo il premier Giuseppe Conte aveva precisato che “il decreto risponde a un quadro di assoluta garanzia per la tutela dei diritti fondamentali delle persone e delle convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce, e ai principi costituzionali. Andiamo a operare un sistema del tutto nuovo di riordino e di revisione di una più efficace disciplina”. Anche su un altro tema fondamentale, come quello della sicurezza, ovvero il contrasto al terrorismo e alla mafia, il leader del Carroccio cammina un passo avanti rispetto agli alleati, con una stretta sul noleggio dei furgoni per il rischio di attentati, il potenziamento dell’organico dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia, oltre alla possibilità per la polizia locale di avere accesso alla banca dati interforze di tutte le forze di polizia, l’estensione del daspo urbano anche per le aree come mercati e fiere e, infine, la sperimentazione del taser alla polizia municipale dei comuni con più di 100mila abitanti. Il compromesso c’è stato, ma per ora a tutto vantaggio di una sola parte della coalizione. Non resta che aspettare. Martina Morelli | 29 |
| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |
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| IL MONDO CHE (NON) CAMBIA |
IL BRASILE SVOLTA A DESTRA? La chiamata alle urne per il Paese sudamericano è prevista per il 7 ottobre, data in cui il colosso verdeoro è convocato per il primo dei due turni elettivi previsti. La corsa alla presidenza brasiliana si può dividere in due tappe, due momenti, legati ad altrettante date fondamentali. Una è quella del primo settembre, quando l’ex Presidente Luiz Inácio Lula da Silva (noto semplicemente come Lula), si è visto bruscamente frenare nella sua corsa dai giudici del Tribunale supremo elettorale. Si tratta della vittima più illustre e politicamente significativa dell’inchiesta anti-corruzione, detta Lava Jato, lanciata dal giudice Sergio Moro della procura di Curitiba. Impossibilitato dunque a proseguire la rincorsa verso la presidenza, Lula è stato sostituito dall’ex sindaco di San Paolo e ex ministro dell’Istruzione Fernando Heddad, ora il massimo esponente del Partito dei Lavoratori e forte di un importante appoggio tra le fasce meno ricche della popolazione. La seconda data “simbolo” di questa corsa alla presidenza è quella del 6 settembre, quando il leader di estrema destra Jair Bolsonaro (del Partito Social Liberale), politico con simpatie verso Donald Trump e Marie Le Pen, è stato accoltellato durante un comizio a Juiz de Fora. Un attentato, questo, che ha portato Bolsonaro a essere operato d’urgenza, ma che ha contribuito ad un esponenziale aumento del supporto tra la popolazione brasiliana. Il “Trump dei Tropici” (questo il suo soprannome) è stato limitato a concludere via “social” e dall’ospedale la sua campagna elettorale. Nonostante ciò, secondo gli ultimi sondaggi, Bolsonaro gode del 26% dei consensi, contro il 9% del suo attuale primo rivale, il già citato Heddad (che è però dato in forte crescita). Tentano di ritagliarsi un ruolo da protagonista gli esponenti
degli altri partiti politici, tra i quali Ciro Gomes (Partito Lavoratori Democratici, 13% di consensi), Marina Silva (Verdi, 8%), Geraldo Alckmin (Partito Social Democratico, 9%). Solo i guai giudiziari hanno stoppato la corsa di Lula ad un nuovo mandato presidenziale: l’ex leader del Brasile infatti, stando ai sondaggi, godeva del quasi 40% dei consensi ed era in forte vantaggio su tutti gli avversari, tanto che la sua nuova elezione sembrava potesse essere solamente una pura formalità. Nonostante il forte vantaggio di Bolsonaro è probabile però che non si deciderà già il 7 ottobre il prossimo presidente brasiliano, ma a fine mese. Il sistema elettivo verdeoro infatti presuppone un doppio turno: se nessuno dei candidati alla prima tornata riuscirà a conquistare la maggioranza assoluta, allora si procederà a un ballottaggio in data 28 ottobre tra i due più votati. E sarà qui che, con ogni probabilità, Jair Bolsonaro e Fernando Haddad si sfideranno per la definitiva elezione come nuovo Presidente del Brasile. In concomitanza con le presidenziali si voterà per eleggere anche il Congresso Nazionale che in Brasile è bicamerale: c’è la Camera dei Deputati (il mandato dura 4 anni) e il Senato Federale (il mandato dura 8 anni). Per il Senato l’elezione avviene in modo regionale, ogni regione elegge tre senatori a prescindere dalla grandezza, mentre per quanto riguarda la Camera i deputati vengono eletti in maniera proporzionale su base nazionale. Michele Accreditato | 31 |
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UNA PIATTAFORMA PER IL MADE IN ITALY La parola a Paolo Del Panta, Editor in Chief di All about Italy
in lingua inglese, dedicato alla promozione del Il magazine All about Italy, una rivista di prestinostro Paese e destinato al mercato statunitengio con vent’anni di storia, dedicata alla promose. Le realtà culturali, produttive e imprendizione virtuosa del Made in Italy all’estero, oggi toriali italiane hanno trovato in All about Italy si configura come un interessante e moderno un partner ideale: il successo della pubblicaprogetto multipiattaforma che coinvolge, oltre zione è stato immediato e da New York si è alla dimensione editoriale, anche un piano irradiato nelle principali città degli Stati Uniti, economico-culturale. L’Editor in Chief a tal punto che abbiamo deciso di declinare il Paolo Del Panta ci ha raccontato i fortunato format anche progetti in campo, tra in altri Paesi, portandolo collaborazioni prestigiose, a coprire un’area foncome quella avviata con la “All’estero c’è desiderio di Italia, damentale del versante nota chef Lidia Bastianich, un interesse che ci conferisce un grande europeo come quella eventi e iniziative culturali della Germania, dove dal di valore, una distribuzione vantaggio nell’organizzazione e nella 2012 siamo gli ambasciacapillare di altissimo livello gestione delle attività indirizzate tori riconosciuti del Made e il supporto concreto alle alla promozione del Made in Italy.” in Italy. aziende del Made in Italy, Paolo Del Panta - Editor in Chief di All about Italy sottolineando l’importanza Qual è il pubblico di del digitale nelle nuove soelezione per una publuzioni offerte, per sosteneblicazione di prestigio come All about Italy? re lo sviluppo del Sistema Italia anche all’estero. All about Italy si rivolge a una fascia di lettori amanti del bello e del saper fare italiano. Il magaziCome è nato e in che modo si è evoluto il prone è riuscito a coinvolgere nel suo target anche un getto di All about Italy? network di importanti player del mercato, motivo Nel 1997, insieme a Franco Del Panta, mio fratello per cui rappresenta oggi anche un utile mezzo e partner nel gruppo, abbiamo lanciato il primo di comunicazione B2B, potenzialmente adatto a numero di All about Italy, un progetto editoriale | 32 |
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sostenere le reti vendita delle aziende a livello internazionale, diventando un ottimo strumento per omaggiare top client e clienti prospect. In questo All about Italy è favorito dalla sua distribuzione strategica, che comprende una serie di eventi esclusivi, una rete articolata di boutique di lusso e i migliori ristoranti italiani nelle città più importanti dei mercati di riferimento. La parte digital è invece garantita dal web magazine, dal nuovo servizio e-Journal – disponibile a bordo degli aerei delle 5 compagnie del gruppo Lufthansa, Air Dolomiti, Swiss Air, Austrian Airlines, Eurowings, Lufthansa, con 9,5 milioni di passeggeri al mese – e dalla piattaforma PressReader, presente a livello internazionale in hotel di lusso di catene prestigiose come Trump Intenational, Accor Hotels, Four Seasons Hotels and Resorts, contribuendo così ad arricchire la nostra offerta.
All’estero c’è desiderio di Italia, un interesse che ci conferisce un grande vantaggio nell’organizzazione e nella gestione delle attività indirizzate alla promozione del Made in Italy. Con le nostre iniziative editoriali, culturali e di marketing continueremo sempre a impegnarci ad ogni livello per favorire le convergenze tra i brand, incrementare le occasioni di business e trasmettere la sensibilità e lo stile italiano nel mondo. In particolare, abbiamo attivato un ampio ventaglio di servizi digital per supportare ancora di più le iniziative di export delle imprese italiane. Il nostro team elabora continuamente soluzioni innovative per incrementare, diffondere e sostenere il valore del Sistema Italia, anche tramite eventi di cultura di altissimo livello, come avviene ad esempio attraverso la prestigiosa Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, con cui collaboriamo per creare sinergie con le aziende italiane interessate all’arte.
All about Italy si occupa anche di sostenere le aziende italiane nel promuovere la propria realtà e i propri prodotti all’estero. Quali sono le soluzioni che offre alle imprese italiane che vogliono intraprendere un’attività di export?
All about Italy rappresenta una realtà editoriale proiettata verso una visione lungimirante e ampia della promozione del made in Italy: all’interno di questo ambizioso disegno, che ruolo giocano gli eventi e le iniziative culturali organizzate dalla piattaforma?
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Gala “Barolo&Tartufo”
città importanti come New York, Dusseldorf, Francoforte, Monaco di Baviera, Berlino, con degustazioni di piatti studiati su misura. Quest’ultima attività, in particolare, Per noi è evidente l’importanza di diffondere la noconsente al brand partner di raggiungere il cliente finale stra cultura nelle più importanti città dei mercati dove costruendo intorno all’evento un’azione di storytelling operiamo (USA e Germania), con eventi che mettano in volta a rafforzare la brand identity: tra i marchi coinrelazione le realtà imprenditoriali italiane con il pubblivolti possiamo annoverare co locale. Da qui scaturiscono con orgoglio aziende influenti numerose iniziative di carattecome Motta, Baci Perugina, re sociale e culturale, a latere “È necessario perseguire una visione Buitoni, Bauli, Rovagnati, solo dell’attività editoriale, preseneconomica in cui la condivisione valoriale tate sotto l’etichetta garantita per citare le più importanti. e la collaborazione tra le diverse realtà del marchio “All about Italy”. Anche nel mondo dell’arte Ci piace citare la serie di siamo presenti tramite una produttive finisce per diventare un plus collaborazione esclusiva con la serate di Gala “Barolo&Tartubasilare per coltivare nuove chance. ” Alte Pinakothek di Monaco di fo”, a cui hanno partecipato i Paolo Del Panta - Editor in Chief di All about Italy Baviera, che ogni 4 anni dedica top client dei principali brand una mostra all’Italia. In questo della moda italiana, il ciclo contesto, All about Italy si di concerti di musica clasconfigura come la piattaforma che permette a prestisica Gala Italia, per la cui occasione siamo anche stati giose aziende italiane di organizzare esclusive serate insigniti di una medaglia commemorativa da parte del con Vip Tour guidati, consentendo di offrire ai propri Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, o il forpartner esperienze indimenticabili e senza prezzo. mat “A cena con…”, fortunato road show che ha toccato | 35 |
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Paolo Del Panta e Lidia Bastianich. Sotto: l’evento culturale “Gala Italia”, per cui Paolo Del Panta ha ricevuto la medaglia d’onore elargita dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e consegnata dall’allora Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera Filippo Scammacca del Murgo (a destra); al centro Arturo Prisco.
Il gruppo editoriale potenzia il suo portfolio con un altro importante progetto: “Lidia’s Italy at Home”, il nuovo magazine di Lidia Bastianich lanciato recentemente in partnership con All about Italy. Come si è sviluppata questa sinergia? Lidia Bastianich è una conferma: amica di All about Italy, è per noi l’Ambasciatrice dell’italianità in un Paese che oggi la vede protagonista della cucina. Dopo un coinvolgimento reciproco in diversi progetti, Lidia ha scelto All about Italy come partner italiano per la promozione pubblicitaria del suo programma Lidia’s Kitchen, in onda negli Stati Uniti sulla rete nazionale PBS, con più di 4 milioni di telespettatori a settimana. La sua nuova rivista, è molto più di un semplice prontuario di ricette: è il racconto del vissuto di Lidia, tra Italia e America, che trova la sua perfetta espressione e sintesi nei piatti della tradizione. In qualche modo è la narrazione del saper fare italiano: semplice, di valore e inconfondibile. Quello che All about Italy si è proposto sin dalla sua fondazione è raccontare l’eccellenza italiana in tutte le sue forme: Lidia’s Italy at Home segue perfettamente questo filone. Il progetto di All about Italy non si ferma di certo qui. Quali sono le attività previste per il futuro? È necessario perseguire una visione economica in cui la condivisione valoriale e la collaborazione tra le diverse realtà produttive finisce per diventare un plus basilare per coltivare nuove chance. Ci stiamo impegnando in questo senso nell’ampliamento dei servizi, anche digitali, B2B, da offrire alle aziende intenzionate a intraprendere rapporti proficui e duraturi con i mercati esteri. Ad esempio, per il settore Food & Beverage, offriamo concrete attività di lead generation, a partire dai nostri database, formati da oltre 15.000 ristoranti italiani in tutti gli Stati Uniti e in Germania. A breve partiremo anche con un nuovo programma che aiuterà le aziende italiane a consolidare la propria presenza negli States, tramite un esclusivo sistema circolare, che abbraccia a 360° tutta la vita del prodotto, dal momento in cui arriva alla dogana fino alla vendita sullo scaffale, grazie a innovativi servizi messi a disposizione delle aziende interessate. L’Italia può stare al centro dell’attenzione globale, ma deve essere consapevole delle proprie potenzialità. La piattaforma di All about Italy lavora con successo da oltre vent’anni per rendere tutto questo possibile, sfruttando al meglio il binomio tra esperienza e rinnovamento. Sveva Riva | |XXXX 36 | |
A LEZIONE DI FRANCHISING
“Re.Start”, alla sua seconda edizione, si mira a promuovere i migliori progetti del retail & franchising, valutati da una Torna anche quest’anno la più giuria di professionisti. La competizione importante fiera del franchising è divisa in tre categorie: Best Business del Paese. Un appuntamento Idea, Best Technology & Innovation e imperdibile per prendere contatti, un premio speciale assegnato dallo IED iniziare a muovere i primi passi nel settore e tenersi aggiornati alla “Creative Idea”. È un vero e prosui trend del mercato. prio talent show e, come tale, permetterà al vincitore della prima categoria by Beatrice Vecchiarelli Se parlando tra colleghi di lavoro, chiacdi concorso di realizzare il proprio chierando al bar tra amici o ascoltando sogno col supporto del SFM in termini la tv vi siete chiesti cosa sia il franchising, il Salone di visibilità, grafica, comunicazione e marketing. Un Franchising Milano è il posto giusto per scoprirlo. Dal lancio in grande stile dal valore commerciale intorno 25 al 27 ottobre, presso Fieramilanocity, si terrà infatti ai 150 mila euro. la 33esima edizione dell’evento leader in Italia per Tra le novità di questa edizione c’è da annoverare il mondo del franchising, ma dal respiro sempre più una speciale partnership con Scalo Milano, outlet non internazionale. lontano dal centro cittadino e sponsor tecnico della Saranno presenti oltre 200 brand provenienti da tutto il fiera, che ha siglato un importante accordo triennale mondo, ognuno con una propria proposta di affiliaziocon Salone Franchising Milano. ne e un personale tipo di business. I settori d’interesse Ma cosa si intende dunque per affiliazione commervanno dalla ristorazione all’abbigliamento – che da ciale? Come funziona? Quali sono i suoi vantaggi? soli coprono più del 50% della torta – dal comPer tutte queste domande, l’area F-SCHOOL viene mercio specializzato ai servizi per la persona, in soccorso ai suoi inesperti visitatori. Si tratta di dalla distribuzione all’edilizia. Nonostante si tratti un settore del SFM che, attraverso workshop di un appuntamento che punta molto sul made gratuiti, conferenze e corsi di formazione, in Italy, fin dagli esordi sono presenti delegavuole offrire le conoscenze di zioni dal Medio Oriente, dalla Cina e dagli Stati base a tutti coloro che sono Uniti, allo scopo di mantenere alta l’attenzioancora alle prime armi. Al ne verso i mercati esteri. contrario, per chi è già Nell’area F-Foryou verranno invepratico del settore, sono ce allestiti una serie di desk dove previsti dibattiti e inconusufruire della consulenza gratuita tri volti a fornire strategie di esperti in psicologia, finanza e manageriali avanzate o a molto altro per quel che riguarda discutere dei temi caldi del finanziamenti, e-commerce e mercato. business plan. Ogni incontro Tutti pronti a prendere dura 30 minuti, l’importante è appunti allora, l’occasione per prenotarsi in anticipo. diventare imprenditori passa Al tempo stesso il Salone da qui. non intende lasciare indietro www.salonefranchisingle idee dei nuovi talenti del milano.com franchising. Con l’iniziativa | 38 |
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ANDREA SCROSATI LASCIA SKY E PASSA A FREMANTLE
OPEL ITALIA: ANGELO SIMONE NUOVO DIRETTORE
Fremantle annuncia la nomina di Andrea Scrosati alla posizione di Group Chief Operating Officer. Scrosati, attualmente EVP Programming di Sky Italia succederà a Sangeeta Desai, che ha deciso nei mesi scorsi di dimettersi dal ruolo di COO e CEO Emerging Markets dopo oltre cinque anni in quella posizione.
Cambiamenti all’interno del gruppo PSA in Italia: Angelo Simone, direttore di Citroën nel nostro paese, andrà ad assumere la stessa carica in Opel. by Margherita Pituano
Andrea riporterà a Jennifer Mullin, Group CEO di Fremantle. A Scrosati riporteranno una serie di funzioni di gruppo tra cui Strategy, M&A, Legal e Business Affairs. Inoltre, le attività di Fremantle in Sud Europa (Italia, Spagna, Francia, Portogallo) quelle in Brasile, Messico, Israele e le attività della scripted label inglese Euston Films. Andrea sarà membro del Fremantle’s global operating board e del comitato investimenti e Chairman delle seguenti aziende di produzione del gruppo: Wildside (Italy), Miso Film (Scandinavia), Abot Hameiri (Israele) e membro del board di Kwai e Fontaram in Francia. Un manager e un leader creativo riconosciuto da tutta l’industria, Andrea Scrosati arriva da Sky Italia dove dal 2010 con il ruolo di EVP programming ha commissionato serie tv e show che hanno ottenuto record di audience e riconoscimenti internazionali, aiutando a trasformare il posizionamento di Sky nel suo mercato. È entrato in Sky Italia nel 2007 come Vice President Corporate and Market Communications, tre anni dopo è stato messo a capo di tutti i contenuti non-sportivi incluso il canale principale di intrattenimento SkyUno e il canale free to air TV8. Entrerà in Fremantle nel corso del mese di Novembre e farà base presso la sede globale a Londra. Resta anche Presidente di Vision Distribution, la joint venture di distribuzione cinematografica fondata nel 2016 tra Sky Italia e cinque produttori indipendenti italiani tra cui Wildside.
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Roberto Matteucci, ad di Opel Italia dal 2008, diventerà invece Dealer Network Development Manager del gruppo a livello globale. Massimo Roserba, direttore generale di PSA Italia, assume la responsabilità di tutti i brand del gruppo nel nostro Paese: a Peugeot, Citroën e DS si aggiunge anche Opel, entrata a far parte a tutti gli effetti di PSA. A sostituire Simone in Citroën sarà invece Marco Antonini, attuale direttore programmazione, distribuzione e logistica di Groupe PSA. Angelo Simone, 52 anni, dopo gli studi a Napoli ha maturato esperienza nel settore automotive, prima in General Motors e poi in FCA. Approdato in Peugeot Italia nel 2010 come Country B2B LCV and Remarketing Sales Director, ha ricoperto successivamente lo stesso ruolo in PSA a partire dal 2012. Dal 2015 era direttore del brand Citroën Italia.
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“IL FUTURO DELL’IMPRESA È GIÀ QUI” Italia: paese di poeti, navigatori e… imprenditori. Se c’è una piattaforma nel nostro Paese capace di catalizzare aziende, startup e nuove tecnologie questa è certamente Smau. Il Presidente Pierantonio Macola ci spiega cosa vuol dire oggi “fare impresa”
Smau, nato a Milano nel lontano 1964 si è Smau è il prodotto più famoso di Fiera Milano e affermato prima sul territorio nazionale come nei suoi 55 anni ha mantenuto fissa la sua lente di evento di riferimento in cui far confluire gli ingrandimento sul concetto di fare impresa. attori del settore, poi è riuscito a confermarsi E’ un luogo di incontro in cui gli imprenditori anche all’estero in città come Berlino e Londra. vanno per incontrare altri professionisti, prodotGrazie a Smau piccole e medie imprese si inconti, soluzioni, servizi e partner per accrescere la trano, si interfacciano tra di loro e con le startup, propria azienda. Smau in tutto questo tempo ha vengono messe di fronte mantenuto la centralità all’innovazione digitale che dell’impresa, è pensato ora, grazie alle moderne e organizzato solamenGrazie a Smau piccole e medie imprese tecnologie, è al centro del te per gli imprenditori si incontrano, si interfacciano tra di loro concetto di “fare impresa”. volendo metterli di fronte e con le startup, vengono messe di fronte Durante l’ultima tappa a soluzioni per aiutarall’innovazione digitale che ora, italiana di Smau, prima della li a vincere la sfida del grazie alle moderne tecnologie, pausa estiva, tenuta a Bolomercato. gna, abbiamo intervistato il Lo fa in modo diverso dai è al centro del concetto di “fare impresa”. Presidente Pierantonio Maprimi tempi, sia con tappe cola, che ci ha spiegato cosa in regioni più dinamiche rappresenta il roadshow per le migliaia di aziende come Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Lombarche si incontrano e confrontano durante i numerosi dia e Campania che con incontri all’estero in cui appuntamenti che Smau offre ogni anno. agganciamo imprese straniere. Presidente, cosa ha reso Smau un evento di riferimento nel settore dell’innovazione e delle moderne tecnologie?
Pierantonio Macola è il Presidente di Smau, Salone leader in Italia sui temi legati all’innovazione e all’Information Technology. A marzo 2015 ha dato il via alla prima edizione internazionale di Smau a Berlino
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Una tappa come Bologna, importantissima per Lei è stato prima Amministratore Deleganoi, è fatta di 5000 imprese partecipanti. A Milato, poi Presidente. Nel corso di questi anni no ci sono in media 30.000 imprese, è una tappa cosa è cambiato in Smau e qual è la sua multiregionale e internazionale dove confluiscosoddisfazione più grande? no gli attori che nazionali e internazionali che Sono cambiati gli ingredienti per innovare, per abbiamo incontrato nel corso dell’anno nelle portare un’azienda al successo. La soddisfazionostre tappe in Italia e all’estero. ne più grande è stata vedere il cambiamento al E’ un po’ la nostra corazzata e punto di forza quale sono state soggette startup innovative, poiché è una piattaforma di respiro mondiale. che nell’immaginario collettivo sono considerate come “entità” in cui una su un milioC’è l’impressione che i ne vince, ma che grazie allo mezzi digitali oggi non scouting di Smau oggi sono siano sfruttati appieno parte integrante del sistema. “La soddisfazione più grande è stata dalle imprese, le azienSmau è un collante, un’agenzia vedere il cambiamento al quale sono state de italiane come sono matrimoniale grazie alla quale le messe in termini di imprese incontrano startup che soggette startup innovative, che grazie innovazione e tecnologie hanno idee e progetti innovativi. allo scouting di Smau oggi sono parte digital? La soddisfazione più grande è integrante del sistema. ” Siamo anche vittime di stata quella di esser diventati Pierantonio Macola - Presidente SMAU alcuni stereotipi. un ponte che mette in relazione Abbiamo un osservatorio questi operatori. in cui si vede che le imprese italiane piccole e medie che sfruttano open La tappa principale di Smau è Milano; cosa innovation hanno registrato un +45% rispetto la differenzia dalle altre?
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allo scorso anno, un dato più alto di tutti gli altri paesi europei. Questo significa che l’Italia è fatta di piccole e medie imprese che sono destinate progressivamente a crescere, e penso che vedremo buoni risultati a breve termine. Nonostante tutto fare impresa in Italia non è così difficile… L’Italia è al mondo la nazione con più vocazione d’impresa, ha il più numero alto di persone che vogliono fare gli imprenditori. Pensiamo quindi che le strategie dell’open innovation siano destinate ad avere un successo tale in Italia non paragonabile a nessuna altra nazione europea. Ha introdotto il tema della startup, qual è il suo ruolo nel mondo impresa odierno e il rapporto/collaborazione tra startup e imprese è migliorabile? Assolutamente sì, è un fenomeno che sta nascendo adesso, in molti vedono il mondo delle startup come una “gara di unicorni” in cui solamente una taglierà il traguardo. Il fenomeno dell’open innovation ancora non è molto conosciuto ma comunque in crescita. Il rapporto tra startup e impresa ha le dinamiche più diverse: ci sono casi in cui l’impresa partecipa in società con la startup, può essere un rappor-
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to in cui la startup è un fornitore strategico dell’impresa o un fornitore specializzato…ci sono dinamiche di tutte le tipologie e la crescita del 45% rispetto allo scorso anno di cui parlavo prima è lo specchio di questa situazione. Quindi come vede il futuro del fare impresa italiano? C’è una nuova geografia dell’innovazione, ora anche le startup del sud Italia possono approcciarsi con imprese del nord o anche dell’estero. Il fenomeno nel 56% dei casi interessa territori diversi, quindi esiste una nuova opportunità per l’ecosistema impresa italiano. Ci sono più collegamenti e reti lunghe da sfruttare, reti che portano anche a Berlino e Londra. E’ stato dunque superato il concetto di fisicità e territorialità come elementi chiave a favore di una più libera e aperta comunicazione. www.smau.it Alessandro Creta
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CHI HA PAURA DELLE INTELLIGENZE ARTIFICIALI? Dalla medicina alla guerra, le IA si stanno sviluppando ad una velocità tale che ci riesce difficile capire cosa ne sarà di noi, come razza umana, nell’arco del prossimo ventennio
misura, affiancarcisi fino ad infrangere le famose Negli ultimi anni la discussione sulle intelli“leggi della robotica”. In effetti questo problema, genze artificiali si è particolarmente svilupovvero quello relativo allo sviluppo delle cosidpata. È innegabile che molto sia dovuto all’ovvio dette “super-intelligenze” preoccupa la comunità sviluppo tecnologico, che ha permesso di passare scientifica già da qualche tempo, complice prodallo sviluppo di meri programmi di computaprio lo sviluppo tecnico e zione (pensate ad esempio la capacità delle macchine ai software scacchistici) a di imparare. Le applicaziosistemi di machine learning, Credere che le macchine “figlie” ni del machine learning la cui brama di informazioni del machine learning non si evolveranno mai stanno, ad esempio, impapermette di essere di supporè un pensiero utopico, perché è attraverso lo rando moltissimo sui moti to in diversi campi umani, sviluppo di quelle IA che possiamo trarre terrestri nel campo della in primis quello analitico. prevenzione dei terremoti, Viviamo, in tal senso, un i maggiori vantaggi economici (e non) nei così come stanno capendo momento storico incrediprincipali campi dello sviluppo umano come distinguere i sintomi bile, e basta una ricerca su visibili di alcune malatGoogle delle parole “intie, come quelle oculari, per poter diagnosticare telligenza artificiale” per scoprire un nugolo di (con scarsissima percentuale d’errore) le malattie notizie che spaziano dalla politica, al mondo del prima che queste peggiorino. Fintanto che il malavoro, dal terrorismo fino alla medicina. Quel chine learning resta, insomma, isolato a specifici che viene da domandarsi è se lo sviluppo delle IA compartimenti tecnici, il problema sembrerebbe e del machine learning possa però trascendere le regole umane, ovvero se una macchina dotata di inesistente. Eppure val la pena chiedersi cosa dovesse accadere se, per ipotesi, un’intelligenza intelletto possa soppiantare l’uomo o, in qualche | 49 |
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artificiale dovesse cominciare ad imparare con la velocità con cui si riproduce un virus informatico. Se, partendo da un programma, questo acquisti coscienza e cominci a decidere per sé come un essere vivente. Le opzioni sarebbero, probabilmente due: una sostituzione dell’essere umano da parte della macchina, o un affiancamento delle due specie. In entrambi i casi la sintesi sarebbe, come immaginato da Stephen Hawking, la nascita di una nuova forma di vita. La questione della sostituzione è, proprio negli ultimi mesi, uno dei temi centrali del mondo del lavoro. Nei principali paesi sviluppati, dove si stanno immaginando già le prime introduzioni di IA, comincia a stare a cuore, ad esempio, la sorte della classe media. Di quei lavoratori che, in sintesi, ricoprono ruoli dediti all’abilità manuale e motoria, e non manageriale. Già negli anni ‘80 Hans Moravec, pioniere nello studio delle intelligenze artificiali, e nell’analisi del loro possibile impatto sulla società, presuppose che proprio il mondo del lavoro “medio” sarebbe stato quello che avrebbe più sofferto dell’arrivo delle macchine, poiché almeno in uno stadio iniziale, ci si sarebbe rivolti a queste per la mera manualità, essendo incapaci (all’epoca) di ricoprire ruoli che prevedessero una caratteristica fondamentale del pensiero umano: la scelta. Questo succedeva ormai 30 anni fa, nonostante alle macchine di allora mancasse la fondamentale combinazione data dalla chiara percezione del mondo circostante e il relativo movimento che definisce propriamente un uomo adulto. Oggi, tuttavia, le cose sono ben diverse, e le macchine (persino le IA sui vostri smartphone) hanno già un’idea più o meno chiara di dove si trovino, di cosa le circondi, e di quali siano le loro possibilità al di là di un unico scopo prefissato. Ovviamente siamo ancora ai bordi della fantascienza, ma se prima si immaginava una distanza tra l’uomo e la “singolarità” (il momento ideologico in cui le macchine prenderanno coscienza di sé) di almeno 100 o forse 50 anni, fa riflettere, e forse preoccupare, che ora si ragioni in virtù di decenni, forse un ventennio appena. Il problema diventerà quindi: come possiamo regolare la disparità che si creerà tra uomo e macchina? Questa domanda, apparentemente semplice
(perché la risposta potrebbe essere, per i più “ponendo dei limiti”) è la chiave dell’evoluzione delle IA e del rapporto che sussisterà tra queste e gli esseri umani. Credere che le macchine figlie del machine learning non si evolveranno mai è, in sostanza, un pensiero utopico, perché è attraverso lo sviluppo di quelle IA che possiamo trarre i maggiori vantaggi economici (e non) nei principali campi dello sviluppo umano: medicina, ambiente e ovviamente guerra. Nessuno dei settori si arresterà nella corsa allo sviluppo, e poiché questo sarà esponenziale (come lo è stato dal primo calcolatore ad oggi, in proporzione a tutto il precedente progresso scientifico dal fuoco in poi), ne viene da sé che la famosa singolarità è un problema di “quando” e non di “se”. Curioso che l’uomo, solo marginalmente, riesca in ogni aspetto della sua vita a inseguire quel progresso di cui è artefice. L’esempio più lampante deriva dal campo della regolamentazione giuridica delle macchine dove, tanto per dire, abbiamo cominciato ad interrogarci solo lo scorso anno in merito alla regolamentazione delle IA. Attraverso un processo lento che, in primis, trova difficoltà nel definire tanto la robotica quanto il concetto di intelligenza artificiale. Che cos’è un robot? E quando si parla di IA? Fa specie pensare che, giuridicamente, non esista una nozione univoca che dia specifiche uniche al diritto internazionale. Il paradosso, di nuovo, è che tutto questo conterà fino ad un certo punto. Quale che sarà il senso che daremo alle macchine, non sarà infatti importante. Perché sarà il senso che le macchine daranno a sé stesse a fare la differenza. Quando, cioè, avremo finito per essere i creatori di una razza che, in ultima istanza, potrebbe scegliere di metterci da parte. Raffaele Giasi
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dal 19.9 al 25.11 26 luoghi a Roma 300 artisti
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| LE FORME, L’ARTE |
UNA “FORESTA URBANA” PER PALERMO Natura protagonista nelle strade della città siciliana grazie all’ultimo progetto della Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale
Falcone ha coinvolto e invitato in Sicilia un gran nuLa ricchezza e la bellezza di Palermo risiedono nelle mero di artisti internazionali, che potranno esporre a sue mille anime, frutto di dominazioni, di arrivi e Palermo le loro opere in modo tale da collegare, tramidi partenze, di accoglienza e scambio. Lo testimote un preciso percorso, spazi diversi, toccando location niano il suo paesaggio, la sua lingua, i suoi monucome Piazza Bologni e Palazzo Belmonte Riso. menti, la sua cucina e il suo tessuto urbano. Proprio Il tema “natura” è il nucleo attorno al quale ruota quest’ultimo viene rivisto, reinterpretato e rielaborato dal questo progetto, che vuole declinare il concetto di progetto “Foresta Urbana”, curato da Paolo Falcone e proforesta urbana per le strade mosso dalla Fondazione della città, rievocando quel Cultura e Arte per volonIl progetto “Foresta Urbana” ha l’obiettivo rapporto tra uomo e natura tà del Prof. Avv. Emmadi collegare e mettere in relazione le più che da sempre esiste e nuele F. M. Emanuele, che svariate declinazioni dell’opera d’arte. resiste, aggiungendoci una anima le vie della città significativa componente arricchendole di decine Lo scopo è quello di realizzare una foresta artistica e culturale. e decine di opere d’arte. simbolica, a rappresentanza Il progetto “Foresta UrbaPalermo è un mosaico di una negazione alle sfide odierne. na” ha l’obiettivo di collemultietnico che esprime gare e mettere in relazione la bellezza nell’incontro le più svariate declinazioni tra le culture, e proprio dell’opera d’arte. Lo scopo è quello di realizzare una in questo mosaico si inserisce un progetto che tenta di foresta simbolica, a rappresentanza di una negazione far abbracciare queste culture con natura e arte. L’espoalle sfide odierne poste da una sempre più diffusa sizione vuole costruire una costellazione di espressioni omologazione. Omologazione che ha contribuito ad linguistiche, una foresta di interpretazioni della natura un recente quanto veloce smarrimento dell’anima attraverso la visione che oggi gli artisti hanno assunto umana che, appunto, si tenta di riscoprire tramite il nel nuovo millennio. | 52 |
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Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro
connubio natura e arte. “I primi uomini hanno rappresentato il mondo circostante in ogni modo” afferma il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, “utilizzando le più varie forme espressive a loro disposizione, e così è sempre stato nel corso della Storia. L’arte che oggi definiamo “contemporanea” non fa eccezione, caricando questo indissolubile rapporto tra arte e natura di nuovi, urgenti significati: in un mondo in cui l’ambiente è sempre più maltrattato e minacciato, diviene imprescindibile assumere un nuovo impegno morale, attraverso la forza comunicativa dell’arte, che rinnovi e corrobori il rapporto indissolubile tra uomo e natura”. Fra i principali artisti che daranno vita ad una “selva post moderna” nel cuore di Palermo ci saranno: Doug Aitken, Francesco De Grandi, Nathalie Djuberg, Jimmie Durham, Olafur Eliasson, Bill Fontana, Sara Goldschmied/Eleonora Chiari, Carsten Holler, Ann Veronica Janssens, Richard Long, Ernesto Neto, Benedetto Pietromarchi, Ugo Rondinone, Tomas Saraceno, Conrad Showcross, Andreas Slominski, Pascale Martine Tayou, Luca Vitone, Ai Weiwei. Foresta Urbana – A cura di Paolo Falcone Palermo 27.10. 2018 | 20.01.2019 Piazza Bologni - Palazzo Belmonte Riso Sveva Riva
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IL MONDO SI INCONTRA A RIMINI La città romagnola dal 10 al 12 ottobre sarà l’ombelico del mondo del settore turistico. Al TTG presenti paesi da ogni angolo del pianeta. Tra conferme e new entry, l’Italia farà valere la sua presenza. Per l’occasione abbiamo intervistato Paolo Audino di Fiera Rimini e Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi
turismo. All’interno dei padiglioni sarà allestito uno Il presente, ed il futuro, del settore turistico sono spazio dedicato al Glamping, un’innovativa forma di di scena a Rimini. Presso i padiglioni della Fiera campeggio che arricchisce con un tocco “glamour” il cittadina, infatti, TTG incontri accoglie operatotipico soggiorno. Si tratta di una nuova tendenza in ri, destinazioni, agenzie di viaggio e semplici apfatto di camping, che presuppone una tenda di lusso passionati per mettere in vetrina quanto questo completamente attrezzata (chiamata tenda lodge) o settore ha da offrire. Saranno presenti centinaia di un’attraente casa mobile in stand, si va dai colori dell’Acui “abitare” con stile, cirfrica alle tradizioni asiatiche, condati da ogni comfort ma dai cibi più popolari agli TTG Incontri rappresenta un’occasione, sempre a stretto contatto odori più esotici: si gira tutto come ricorda il nome, anche per meeting con la natura. Il Glamping il mondo a Rimini Fiera e, e convegni, per discutere delle attuali rappresenta un prodotto come prevedibile, le destinainnovativo, la cui richiesta zioni nostrane mantengono e future tendenze del settore turistico, è in continua crescita sui un ruolo di rilievo. Quello per analizzare eventuali sviluppi mercati internazionali. La romagnolo è uno dei magdi un campo in continua evoluzione. grande novità per il 2018 è giori appuntamenti nazioportata però dalla presennali del settore, e le regioni za in Fiera dell’Africa. Il italiane di fatto giocano “in continente africano rappresenta un mercato in grande casa” per mostrare tutto ciò che hanno da proporre. fermento per l’outgoing italiano e quest’anno TTG Nel business turistico l’Italia è al centro del mondo: gli dedica l’intero padiglione C2. All’interno troviamo numerose le Regioni presenti nell’area espositiva, a l’African Village, un’area collettiva che offre visibilità conferma che la manifestazione è la più grande piazza di contrattazione dell’offerta turistica italiana a livello Paolo Audino, Group Exhibitions Director di Fiera Rimini globale. Dalle mete più classiche a nuovi modi di fare | 56 |
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a tutti gli operatori, destinazioni, vettori italiani e stranieri che condividono la specializzazione sulla destinazione. Saranno presenti molti dei maggiori operatori turistici africani, tra i quali: African Secrets Management, Coral Lodge Mozambique, Grootbos Nature Reserve, Hog Hollow Country Lodge e molti altri, per scoprire tutto ciò che il continente africano può offrire al pubblico. TTG Incontri rappresenta un’occasione, come ricorda il nome, anche per meeting e convegni, per discutere delle attuali e future tendenze del settore turistico, per analizzare eventuali sviluppi di un campo in continua evoluzione. Per provare a studiare questi aspetti, e anticipare eventuali tendenze, abbiamo chiesto a Paolo Audino, Group Exhibitions Director di Fiera Rimini, cosa rappresenta questa kermesse e quali sviluppi potrà avere il settore turistico, considerando soprattutto l’abitudine sempre più condivisa dai clienti di affidarsi al booking online. Il TTG è forse il principale evento di settore in Italia. Dati di partecipazione e presenze in costante crescita, la soddisfano? Che margini di crescita vede? TTG Travel Experience è la principale manifestazione italiana dedicata al turismo. Lo è per dimensione, per numero di aziende presenti, per ampiezza di offerta e numerosità di domanda. I dati sono in costante crescita e questo ci rende da un lato orgogliosi e dall’altro consapevoli del ruolo guida che svolgiamo nel settore. Siamo soddisfatti, ma non per questo ci accontentiamo, anzi, siamo costantemente alla ricerca di quell’innovazione che fa di ogni prodotto, fiere incluse, la miglior garanzia di successo nel tempo. I margini di crescita ci sono, perché il settore è dinamico e sempre ricco di nuove opportunità. Cosa differenzia TTG dalle altre fiere di settore? Direi tre elementi: siamo il più grande marketplace al mondo per l’offerta della destinazione Italia, abbiamo un livello qualitativo e quantitativo di contenuti assolutamente inarrivabile per i nostri competitor e, infine, siamo la sola manifestazione b2b, dunque la sola dove il business è al centro dell’incontro tra domanda e offerta. La Fiera è anche, se non soprattutto, un luogo in cui fare business. In che modo il TTG si impegna a offrire soluzioni e idee alla filiera turistica? Il matching deve essere strutturato e gli attori della filiera devono essere tutti presenti: queste due condizioni sono non solo rispettate ma costantemente implementate dal nostro progetto di manifestazione. Abbiamo poi un team che si dedica tutto l’anno alla scansione del mercato | 58 |
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nazionale e internazionale, sempre alla ricerca di nuove tendenze, di nuovi player, di nuovi approcci al business model turistico. I contenuti che ne scaturiscono vengono portati all’interno della manifestazione attraverso un sistema di convegni, seminari e momenti formativi, che costituiscono la più evoluta think tank del settore presente oggi in Italia. Sempre più turisti ora prenotano le proprie vacanze online, come reagiscono e rispondono le agenzie di viaggi a questo fenomeno? Le vendite online sono in crescita e rappresentano ormai una fetta importante del mercato. Ma si tratta di uno dei tanti modelli possibili. Oggi è questo, domani sarà altro. La rete distributiva che si adegua può tranquillamente sopravvivere se accetta che il suo ruolo cambia e che la collocazione territoriale resta ancor un plus da sfruttare. Crede che tra qualche anno le agenzie siano destinate a scomparire proprio per questa nuova abitudine “digital”? Credo che siano destinate a cambiare. Come? Difficile dirlo. Quel che è certo è che accadrà per le agenzie esattamente come accadrà per la totalità della rete distributiva mondiale, di turismo come di tutto il resto. L’Italia ha uno dei patrimoni artistico/culturali tra i più importanti al mondo. Crede che tutta questa ricchezza sia valorizzata in pieno? Potremmo sfruttare di più questa “fortuna”? Il patrimonio artistico e culturale è poco valorizzato a prescindere dalla motivazione per cui dovrebbe esserlo. La ragione è che i gestori del patrimonio sono culturalmente orientati alla conservazione dello stesso e non alla sua valorizzazione. Anzi, la valorizzazione viene spesso vista come elemento potenzialmente negativo. Sfruttare è un verbo che non mi piace e che evoca lo spettro dell’over tourism. Direi che il turismo in generale dovrebbe entrare in un più ampio progetto di rinascita del Paese e che i patrimoni artistico culturali potrebbero esserne una delle principali linee guida, ma non la sola. Infine, tre motivi per convincere gli operatori a partecipare in futuro al TTG? Perché da noi trovano il business di oggi e quello di domani; perché i player che fanno il mercato e che contano ci sono tutti; infine perché al TTG trovano anche quello che nelle altre manifestazioni non c’è mentre nelle altre trovano solo quello che al TTG c’è sicuramente. | 59 |
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ACCOGLIENZA 2.0 Spostiamoci idealmente dall’altra parte di questo mondo, svestendo i panni del turista per indossare quelli dell’albergatore. Per analizzare anche quello che succede “dietro le quinte” di un viaggio, di un soggiorno in una struttura, abbiamo contattato il Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, che ci ha spiegato quali sono le attività, la mission e gli obiettivi dell’associazione (che conta oltre 27.000 affiliati), oltre a tracciare un quadro del flusso turistico che interessa le strutture italiane. Parola dunque al numero uno di Federalberghi, gruppo che da oltre cento anni è l’organizzazione nazionale maggiormente rappresentativa degli albergatori italiani.
del Mediterraneo e della stessa Francia, ovvero i nostri più diretti competitor, avevano subito una forte flessione a causa del timore diffuso di attacchi terroristici. Quest’anno in quei luoghi vi è stata una forte ripresa, ma l’Italia non ha perso terreno. Da giugno a settembre, in soli quattro mesi, negli alberghi italiani e negli esercizi ricettivi complementari si sono registrati circa 260 milioni di pernottamenti, più del 60% del totale annuo. Malgrado la performance poco entusiasmante nel mese di luglio e le sporadiche ondate di maltempo che hanno reso meno regolare l’andamento della stagione, per noi albergatori la sorpresa più gradita è stato l’exploit di settembre, una chiusura in bellezza che ha registrato la presenza di circa 13 milioni di turisti, dato in netta crescita rispetto agli anni passati. Questo vuol dire che gli italiani stanno imparando a sfruttare i vantaggi della vacanza a settembre, in primis per la possibilità di usufruire di prezzi più vantaggiosi.
Presidente, l’affluenza negli hotel durante la stagione estiva appena conclusa ha soddisfatto le aspettative degli albergatori? I risultati di quest’anno sono stati abbastanza soddisfacenti. Questo soprattutto perché si è tenuto il passo con il record della scorsa estate, caratterizzata da un boom di presenze strettamente collegato al fatto che i paesi
Il flusso straniero quanto incide nell’indotto generale? È un dato quanto migliorabile secondo lei? Incide eccome. Come approccio, la mia prima preoccupazione rimane quella rivolta al turismo interno: se gli
Bernabò Bocca rieletto nel 2016, per la quinta volta, Presidente di Federalberghi
Bernabò Bocca: Il Presidente è il legale rappresentante della Federazione. Presiede il Consiglio Direttivo e la Giunta Esecutiva, provvede all’attuazione delle delibere degli organi e al coordinamento dell’attività di Federalberghi, sovraintende alla amministrazione ordinaria e straordinaria e vigila sull’andamento delle attività, degli uffici e dei servizi
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del settore con sgravi fiscali, arginando la piaga dell’abusivismo, potenziando e rinnovando le reti di infrastrutture così da rendere facilmente raggiungibili tutte le destinazioni, in particolare il nostro Sud.
italiani viaggiano e scelgono di fare vacanza in qualche modo è il segnale che non stiamo sbagliando. Ma il turismo straniero è uno dei motori per la nostra economia. Anche quest’anno abbiamo mantenuto una buona posizione nella classifica delle destinazioni preferite: i turisti stranieri con circa il 51,3% degli arrivi, fanno segnare un incremento delle presenze di quasi il 40% rispetto all’estate di dieci anni fa. Tutto si può migliorare. La ricetta migliore per essere più attrattivi nel panorama internazionale è promuovere sempre di più e con strategie adeguate il prodotto Italia.
Quanto margine c’è, nell’era digitale, tra le prenotazioni online e quelle tramite agenzia? L’era digitale è già la risposta… Le prenotazioni on line rappresentano per la maggioranza dei visitatori il primo passo per l’organizzazione di un viaggio. Ma è importante sapere che, di fronte alla scelta di un hotel, chiamando direttamente la struttura ricettiva spesso le offerte sono più vantaggiose.
Quali margini di crescita vede nel settore turistico? Ci sono regioni italiane che potrebbero valorizzare ancor di più le loro destinazioni? La crescita nel comparto può essere esponenziale. Bisogna essere convinti che puntare su questo settore sia la carta vincente per lo sviluppo e per le opportunità nel mondo del lavoro. Per il resto, non esiste una regione italiana migliore o peggiore dell’altra. Il nostro Paese è uno scrigno pieno di gioielli di diversa fattura. Si tratta di rendere godibili e attrattivi tutti i nostri territori. Con politiche mirate, facilitando gli sforzi degli imprenditori
Fenomeni digitali come Airbnb e simili, danneggiano il flusso turistico negli hotel? A danneggiare il lavoro degli albergatori sono coloro che non rispettano le regole. Sulle piattaforme online è tutto un dilagare di strutture prive dei più elementari requisiti di sicurezza. Senza contare il fatto che, trattandosi spesso di attività non dichiarate, vi è la diretta conseguenza di una pesante evasione fiscale. La concorrenza sleale inquina il mercato e certo non fa bene all’economia del Paese. Men che meno al nostro turismo.
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Federalberghi: Federalberghi rappresenta le esigenze e le proposte delle imprese alberghiere nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali. L’associazione si propone di valorizzare gli interessi economici e sociali degli imprenditori turistici e di favorire il riconoscimento del loro ruolo sociale, l’affermazione dell’economia turistica, la promozione dell’offerta turistico ricettiva nazionale.
Federalberghi come cerca di promuovere e migliorare il flusso turistico nelle nostre strutture? Non possiamo che dare delle linee guida e ragguagliare i nostri federati su tutto ciò che si muove in merito al nostro comparto a livello istituzionale e legislativo. Siamo molto attivi sulla formazione e attenti all’innovazione. Per il resto, non vi è niente di più personale che la gestione di un hotel. Ognuno di essi è come fosse un brand. Il settore alberghiero è tra quelli che sicuramente offre più opportunità lavorative. Tuttavia molte strutture, specialmente in Romagna, si sono ritrovate senza personale nell’ultima stagione estiva. Come spiega questo fenomeno? Crede sia una questione di scarsa preparazione per questo tipo di lavoro o è un problema più profondo? Il tema è soprattutto quello della formazione. Quando si è a contatto con la clientela l’improvvisazione non è concepibile. In una dimensione così veloce è necessario essere “multitasking” ed è anche indispensabile avere la padronanza delle lingue. C’è anche da sottolineare il carattere di flessibilità che prevede il lavoro in un albergo: ci sono picchi di lavoro concentrati in periodi ridottissimi e la brevità dei contratti non incoraggia chi, pur senza lavoro, gode comunque di indennità di disoccupazione. Infine, obiettivi per il 2019? Il primo che mi viene in mente? Sconfiggere l’abusivismo nel turismo e, ad armi pari, diventare più competitivi a livello mondiale. www.federalberghi.it Giorgio Migliore | 62 |
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DAL CAIRO AD ABU SIMBEL Poco più di 1100 chilometri separano Il Cairo da Abu Simbel: una distanza che gli esploratori dei secoli passati percorrevano utilizzando quella che ancora oggi è la più importante via di comunicazione dell’Egitto: il Nilo. Un tragitto affascinante, ricco di emozioni, che offriva quella dose di avventura e di stupore, testimoniata dalle tante cronache di viaggio di D.W. Nash, J. Gordon, J. Malcolm, Flaubert, solo per citarne alcuni.
Lasciati i panni di questi viaggiatori d’altri tempi, e affidandomi nella mani della moderna offerta turistica, mi ritrovo in poche ore di volo nella capitale egiziana per iniziare il mio viaggio. Ed eccomi finalmente in Egitto, un paese che mi ha sempre sfiorato ma per il quale non ho mai avuto il giusto stimolo per visitarlo. Forse anche per colpa dei tanti, troppi documentari visti che me lo hanno fatto in qualche modo conoscere senza averci mai messo piede. Con i suoi venti milioni di abitanti, definirei Il Cairo una città davvero “faraonica”, infinita, dove il caos e il rumore sembrano costituire i due ingredienti essenziali di una esotica pietanza insieme ad altri che attendono di essere scoperti e gustati. Mi colpisce l’impatto con queAbu Simbel, panoramica e dettaglio dei templi di Ramses
sta moderna megalopoli dove, però, è possibile ritrovarsi immersi in dimensioni d’altre epoche. È ciò che accade mentre assaporo l’atmosfera islamica del quartiere medievale d’epoca fatimide, con il suo pittoresco bazar di Kahn El Khalili e le antiche moschee; oppure salendo sino alla cittadella fortificata, una piccola oasi di pace che sovrasta la vastità dell’agglomerato urbano con la superba mole della moschea di Muhammed Alì. Di qui ammiro all’orizzonte, come per miracolo, i lontanissimi e immensi profili delle tre piramidi di Giza: una sensazione di stupore accoglie questo mio primo impatto visivo con la civiltà faraonica, reso ancor più affascinante dal contrasto tra questi monumenti costruiti oltre 4500 anni fa e l’“oceano” urbano cairota che li lambisce. Un’emozione assoluta… In questo momento capisco di trovarmi in un luogo davvero speciale.
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Immergendomi in un traffico paradossale e senza regole, nel quale i cairoti, per qualche potere innato, riescono a destreggiarsi con la più abile disinvoltura, raggiungo i siti archeologici che circondano la capitale, Menfi, Saqquara e Giza, non senza aver prima visitato il superbo Museo egizio. Luoghi mitici, legati alle più antiche dinastie che governarono l’Egitto e dove è possibile seguire le fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo delle piramidi… Monumenti che, nonostante abbia imparato ad apprezzare sin da piccolo dai tanti libri, mi lasciano inevitabilmente a bocca aperta per la loro assoluta matematica perfezione, per la purezza e la grandiosità immensa delle forme che poco hanno a che fare con l’umana dimensione… E stiamo parlando di immensi monumenti funebri, quasi del tutto privi di ogni elemento decorativo, edificati unicamente per ospitare le spoglie di alcuni faraoni e delle loro mogli. Quale mente abbia potuto concepire queste arditezze architettoniche mi è difficile da comprendere: mi sento perso davanti a tanta magnificenza… E ancora una volta ripenso a quegli antichi esploratori e a quello che deve essere stato il loro stupore nel veder apparire dal nulla queste superbe architetture. Anche se più di quattro millenni sono trascorsi e la città si è centuplicata, quasi fagocitando la piana di Giza, il fascino di queste piramidi resta immutato: apoteosi di una fase storica che ancora oggi lascia sbalorditi. Ma il tempo corre e anziché affidarmi ad una avventurosa crociera in feluca per raggiungere il profondo sud, mi ritrovo in un ben poco romantico aeroporto dove, dopo mille controlli di sicurezza, mi imbarco alla volta di Luxor. E già mi sento emozionato all’idea di ammirare le vestigia dell’antica Tebe – l’antico nome di Luxor – che successe a Menfi come nuova capitale del regno egizio. Luxor è senza dubbio è uno di quei luoghi che difficilmente si dimenticano. È qui, ancor più che alle piramidi di Giza, che respiro appieno lo splendore dell’antica civiltà egizia in tutta la sua maestosità. La presenza di alcuni dei più bei templi e sepolture faraonici rende questa città e i suoi dintorni assolutamente unica: il tempio di Amon – che ho anche il privilegio di ammirare dal ponte della motonave in cui mi sono imbarcato –, quelli di Karnak, il numero infinito di ipogei reali nascosti nella Valle dei Re e delle Regine, senza dimenticare lo scenografico tempio della regina Hatschepsut, quello di Habu e i colossi di Memnone. Luoghi in cui la smisurata dimensione architettonica dei templi e la stupefacente ricchezza decorativa degli ipogei reali mi rivelano una maestria tanto ingegneristica quanto artistica che non ha eguali. Passeggiando tra le sale ipostile di questi templi – specialmente a | 66 |
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Karnak – ho la sensazione di trovarmi in una magica foresta di pietra dove ogni colonna, di smisurate dimensioni, è sapientemente incisa con figurazioni e geroglifici che ripetono, all’infinito, simbolismi e miti dell’antico Egitto. Senza dimenticare le numerose sale decorate, le statue colossali, gli obelischi e i viali di sfingi che adornano questi templi e che li rendono tanto unici quanto spettacolari. Mentre la grandiosità più appariscente connota queste immense costruzioni templari, al contrario, la due valli che ospitano gli ipogei reali non lasciano intravedere nulla dei loro preziosi tesori che si celano nella nuda roccia: attraverso lunghi corridoi scavati nella pietra si arriva ad una serie di ambienti più ampi e articolati, tutti integralmente decorati e colorati, sino a raggiungere il sancta sanctorum, l’ultima delle sale che conteneva la tomba. Tra queste è possibile ammirare anche l’ipogeo di Tutankhamon il cui strabiliante corredo è conservato al Cairo. Ancora oggi, grazie allo stupefacente stato di conservazione delle decorazioni e dell’originale cromia, queste antichissime tombe sono una testimonianza eccezionale del linguaggio artistico egizio… Basterebbe, per tutti, visitare la tomba di Nefertari, nella Valle delle Regine, per restare attoniti. Sazio e quasi stordito dall’incredibile ricchezza di Luxor e dei suoi dintorni, mi imbarco in una comoda motonave in rotta verso Assuan, dal cui ponte inizio a godermi anche le bellezze naturalistiche del Nilo, lungo il quale si svelano generosi paesaggi verdissimi, dominati dalle palme, contornati da dune desertiche e popolati da una ricca fauna. Prima di raggiungere Assuan, faccio tappa a Edfu, dove si trova il tempio di Horus, famoso per essere uno dei più belli e meglio preservati dell’intero Egitto. Mi colpiscono la perfezione geometrica dei piloni della scenografica entrata, come anche la bellissima sala ipostila con le immense colonne interamente decorate e il cortile principale ricco di statue. Altra tappa, altro tempio. Sono a Kom Ombo dove visito il tempio di Sobek e Haroeris; anche questo, come il precedente, di età tolemaica: ancora colonnati, serie infinite di incisioni e geroglifici che ai miei occhi continuano ad apparire misteriosi nonostante le pazienti spiegazioni della mia guida nel tentativo di svelare, almeno in parte, i misteri della fascinosa cultura faraonica. Tra un imbarco e l’altro, dove ho il piacere di navigare sul Nilo “piatto come un fiume d’olio”, come lo descrisse Flaubert, mi godo il sole e i rilassanti paesaggi, nell’attesa di raggiungere Assuan, in pieno territorio nubiano: ultima tappa di questo esotico itinerario. Che dire della immensa diga costruita negli ’60 del secolo scorso? La visita di Assuan non può, infatti, non iniziare dalla sua diga. Un progetto anch’esso faraonico, all’origine | 69 |
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ciò che mi stupisce ancor di più è la riedificazione a regola d’arte dei complessi ambienti interni, tutti sfarzosamente decorati. Una ricostruzione a dir poco titanica come titanici furono gli sforzi per costruire nel XIII secolo a.C. questi monumenti autocelebrativi ai confini dell’impero. Difficile descrivere le emozioni provate ad Abu Simbel, che con le grandi piramidi di Giza rappresentano un’icona assoluta dello splendore faraonico, e, purtroppo, anche l’ultima tappa del mio viaggio. Quest’ultima esperienza mi inebria non poco, come d’altronde anche la visita delle fantasie architettoniche del villaggio nubiano, nei pressi di Assuan, espressione decisamente più povera ma altrettanto suggestiva e caratteristica di uno dei tanti aspetti di questa parte dell’Egitto. Ed è giunto il momento di ripartire. Dopo gli ennesimi controlli all’aeroporto di Assuan, ritorno nella mia “città eterna” con una strana consapevolezza: rimettendomi nei panni di quegli antichi esploratori, mi sento quasi privilegiato per aver potuto ammirare le vestigia di una civiltà che ha raggiunto il suo massimo splendore quando Roma era solo un anonimo villaggio di capanne… Franco Bruni
di non pochi problemi per via dell’inevitabile rischio di vedere sommersi molti templi dell’antica Nubia a causa della creazione del bacino artificiale del lago di Nasser. Ed è qui, ad Assuan, che scopro un’altra mirabile impresa ingegneristica, grazie anche alla bravura tutta italiana: lo smantellamento di molti templi, prima della costruzione della diga, ricollocati ad una maggiore altitudine per salvarli dalle acque del lago di Nasser. Il tempio tolemaico dell’isola di File, poco distante da Assuan, ne è un superbo esempio: spostato da un’isola all’altra, è stato ricostruito in maniera perfetta. Mi trovo davanti ad un “falso storico”, ma di quanto ingegno e quanta sapienza hanno fatto prova ingegneri e architetti nello smantellare pezzo dopo pezzo l’enorme tempio, per ricostruirlo esattamente come era nella vicina isola di File. Stesso destino è toccato ai notissimi templi di Abu Simbel, che raggiungo dopo 280 km di estenuante traversata nel deserto. I due templi rupestri realizzati in onore di Ramses II e di sua moglie Nefertari furono smembrati e situati 60 metri più in alto, con la creazione di due colline artificiali; a ridosso di queste ultime furono ricollocate le immense facciate arricchite dalle statue colossali di Ramses e Nefertari. Ma
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SFOGLIA L’AUTUNNO È tempo di accendere il caminetto, di tirare fuori il plaid e di godersi le prime giornate autunnali. Come sempre con un buon libro accanto...
Per affrontare al meglio il cambio di stagione affidiamoci ad un fedele alleato. Fuori le giornate si accorciano, le temperature calano e la voglia di rimanere a casa, la sera, è sempre più grande. Perché non dedicarsi quindi a qualche bella lettura? Sia che siate in treno o in bus tornando da lavoro, che a casa dopo una giornata stancante, l’importante è riuscire a ritagliarsi minuti di distrazione. Se poi la lettura è accompagnata da un calice di rosso, o qualche castagna, tanto meglio.
proposta che potrebbe risolvere ogni suo problema. Alla festa di compleanno della sorella incontra Scott Elias: ricco, influente e assolutamente sposato. Ma Roz sembra aver fatto colpo sull’uomo che, infatti, la rintraccia e le propone di passare una notte con lui, per soldi. Scott non cerca una relazione, non vuole obblighi e le può garantire la massima discrezione. E Roz, per un momento, pensa che la cosa possa davvero essere facile come sembra. Con i soldi che lui le offre potrebbe saldare tutti i suoi debiti e rimettersi in sesto. Ma la situazione sfuggirà presto al suo controllo e Roz sarà costretta a oltrepassare quelli che, fino ad allora, credeva essere i suoi limiti... Ognuno di noi pensa di sapere fino a che punto è disposto a spingersi, quali sono i confini morali oltre cui non andrebbe mai. Ma cosa succede quando la vita ci mette di fronte a situazioni che non danno via d’uscita? Cosa saremmo realmente disposti a fare spinti da una cieca disperazione? In questo thriller mozzafiato Paula Daly pone la sua protagonista in una situazione disperata, che la porta a oltrepassare i propri limiti, combattuta tra morale e disperazione. La Daly, che ha abbandonato la carriera di fisioterapista per la scrittura, è un’autrice britannica di libri gialli. Col il suo secondo romanzo, “Keep Your Friends Close”, pubblicato nel 2014, è stata finalista del Gold Dagger Award 2014.
LA PROPOSTA Edizioni Longanesi, 349 pagine. 19,90€. Di Paula Daly. Roz Toovey vive in uno dei posti più belli della Gran Bretagna, nel cuore del Lake District. Peccato che, con la fine del suo matrimonio, Roz sia rimasta sola con un figlio da crescere. Il lavoro non va, i debiti iniziano ad accumularsi, è di nuovo in ritardo con l’affitto e inizia a temere di non riuscire più a occuparsi di suo figlio George che, a nove anni, ha bisogno più che mai delle sue attenzioni. Come se non bastasse, di ritorno dal lavoro riceve un avviso di sfratto. Le rimangono solo due settimane di tempo per trovare una soluzione o lei e il piccolo George verranno cacciati di casa. Ormai disperata, Roz non sa a chi rivolgersi. Fino al giorno in cui riceve una | | XXX 73 | |
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LA RAGAZZA NEL PARCO Edizioni Piemme, 320 pagine. 13€. Di Alafair Burke. Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che la implora di aiutarla. Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Padre della ragazzina e famoso scrittore, accusato di omicidio, Jack è un vecchio amore finito male vent’anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. La aiuterà. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per anni. Alafair Burke è un avvocato penalista, con una grande esperienza di processi. I suoi romanzi, sia crime che thriller psicologici, sono bestseller del New York Times, elogiati da autori come Michael Connelly e Dennis Lehane. Per Piemme ha pubblicato anche Una perfetta sconosciuta e La ragazza che hai sposato.
DARKEST MINDS Editore Sperling & Kupfer, 360 pagine. 17,90€. Di Alexandra Bracken “Quando Ruby si sveglia il giorno del suo decimo compleanno, qualcosa in lei è cambiato, tanto da costringere i genitori a mandarla a Thurmond, un brutale campo di riabilitazione gestito dal governo dove sono raccolti e imprigionati i giovani come lei. Ovvero, i giovani che sono riusciti a sopravvivere alla misteriosa malattia che ha decimato la popolazione e che da allora sembrano aver acquisito poteri speciali. Ci sono i Verdi, dotati di intelligenza straordinaria; i Blu, di telecinesi; i Gialli, che controllano l’elettricità, i Rossi il fuoco e gli Arancioni, come Ruby, la mente umana. Ora Ruby ha sedici anni ed è riuscita ad evadere da quell’inferno, ma essere in fuga non è come essere liberi, e presto capirà che non può fidarsi di nessuno.” Alexandra Bracken è una scrittrice statunitense, anche lei tra le principali autrici di bestseller secondo il New York Times. Nata e cresciuta in Arizona, si è trasferita in Virginia, dove si è laureata in Letteratura Inglese e in Storia. Dopo aver lavorato a New York in un’importante casa editrice, ora scrive a tempo pieno in un piccolo e grazioso appartamento perennemente traboccante di libri.
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ROMA, LA FESTA DEL CINEMA FA 13 Dal 18 al 28 ottobre l’Auditorium si riempie di film e grandi ospiti per l’annuale Festa del Cinema
successi e mostrerà alcune delle sequenze di cinema C’è l’ispettore Clouseau a fare da sentinella agli italiano che più lo hanno formato, in una sorta di spettatori che dal 18 al 28 ottobre riempiranno versione live del suo documentario “Il mio viaggio l’Auditorium Parco della Musica. Una scelta coein Italia”. Inoltre il regista italo-americano presenrente non solo col programma della manifestazione, terà uno dei classici restaurati e terrà una lezione visto che Peter Sellers è al centro di una delle due all’Università La Sapienza. retrospettive del festival (curate entrambe da Mario Il calendario degli Incontri ravvicinati è come Sesti, l’altra dedicata al regista francese Maurice sempre fittissimo: da Sigourney Weaver a Giuseppe Pialat), ma anche con lo spirito di leggerezza che Tornatore, dagli incontri con i segna il mandato di Antonio Monda come direttore artistico, La Festa del Cinema di Roma 2018 grandi capi-reparto del nostro cinema - come i direttori della simboleggiato dai manifesti di si tiene dal 18 al 28 Ottobre, per fotografia Arnaldo Catinari Audrey Hepburn o Gene Kelly la 13esima edizione sono attesi e Luca Bigazzi o i montatori negli anni scorsi. grandi film, ospiti d’eccezione e un Giogiò Franchini ed Esmeralda Nonostante al momento di programma ricco di eventi Calabria - a Isabelle Huppert andare in stampa ancora non si (secondo premio alla carriera, conosca il programma definitivo consegnato da Toni Servillo), della Festa, la 13^ edizione ha dallo scrittore Jonathan Safran Foer al direttore del già fatto parecchi annunci e cominciato a interesfestival di Cannes Thierry Fremaux, per concludere sare i cinefili, partendo innanzitutto da quello che con la regista Shirin Neshat e l’attrice premio Oscar fin dalla prima edizione è stato il punto di forza del Cate Blanchett, ma probabilmente altri nomi si festival, ossia gli incontri e il rapporto tra grandi aggiungeranno. star e il loro pubblico: si parte con Martin Scorsese Per quanto riguarda i film già alcuni titoli sono che riceverà il premio alla carriera e terrà un inconstati svelati a partire da “Notti magiche”, la nuova tro con il pubblico in cui racconterà i suoi 50 anni di commedia noir di Paolo Virzì che racconta il cinema Peter Sellers è il protagonista dell’immagine ufficiale della italiano e il suo sottobosco sullo sfondo dei Mondiatredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si li di calcio Italia ’90, durante i quali un produttore svolgerà dal 18 al 28 ottobre 2018 presso l’Auditorium Parco della Musica.
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muore misteriosamente e tre giovani cineasti alle prime armi finiscono indagati; altro film italiano molto atteso è “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis (Indivisibili) che racconta il percorso di redenzione di una donna, ex-prostituta e ora alle dipendenze di una “maitresse” che schiavizza immigrate e ne vende i figli, dal momento che resta incinta. Tema e trattamenti delicatissimi per ribadire un’idea di sguardo e cinema sempre più ambiziosa. Altra anteprima romana sarà “Watergate”, una miniserie tra documentario e ricostruzione curata dal documentarista Charles Ferguson (premio Oscar per Inside Job) che racconta in modo dettagliato con documenti incredibili lo scandalo che tra il 1972 e il ’74 distrusse la presidenza Nixon. Per il resto si tratta di navigare nel novero delle previsioni: di solito Roma pesca dai festival nord-americani, come Toronto in primis e quindi ci si possono aspettare film molto attesi in chiave Oscar come “Widows”, il nuovo thriller “femminista” di Steve McQueen (12 anni schiavo) Alcuni tra gli ospiti attesi. Da sinistra: il direttore del festival di Cannes Thierry Fremaux, il regista Giuseppe Tornatore. lo scrittore Jonathan Safran Foer e l’icona Sigourney Weaver.
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che vede un cast di prim’ordine - Liam Neeson, Viola Davis, Colin Farrell - alle prese con una doppia rapina per vendetta, in cui il noir si mescola con le rivendicazioni politiche e di gender dell’America contemporanea; “Beautiful Boy” di Felix Van Groeningen (Alabama Monroe) storia di dipendenza dalla droga e paternità che punta soprattutto sulle interpretazioni di Timothée
La selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2018 porterà al Roma Film Festival tanti film che ancora non sono arrivati in Italia e che il pubblico avrà modo di vedere per la prima volta. Chalamet e Steve Carell; “The Hate U Give” di George Tillman Jr. che racconta dall’interno il movimento Black Lives Matter con un film che potrebbe rappresentare il bis di Moonlight, tanto per la Festa quanto per gli Oscar; e infine “Soldado”, il film di Stefano Sollima seguito di Sicario di Denis Villeneuve che in uscita in sala il 18
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“Sin dal mio primo anno, ho voluto caratterizzare la mia direzione artistica con manifesti che dessero un segno di eleganza, grazia e leggerezza” ha dichiarato n il direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda
ottobre potrebbe essere il film d’apertura. In attesa di scoprire il film del futuro, la Festa del Cinema ha puntato su un’intensa rilettura del passato, a partire dalla proposta di alcuni classici restaurati (su tutti quest’anno “Italiani brava gente” di Giuseppe De Santis) per passare agli omaggi che i selezionatori della Festa faranno al cinema noir finendo con un’ampia rassegna dedicata alle leggi razziali in Italia, di cui si celebrano gli 80 anni, e alla strage di via Rasella compiuta 75 anni fa: la Festa presenterà una serie di film a tema nazismo e Olocausto per non dimenticare, come “La retata”. Roma, 16 ottobre 1943” di Ruggero Gabbai, “1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani” di Pietro Suber, “Who Will Write Our History” di Roberta Grossman, che racconta l’impresa dello storico Ringelblum di costruire un archivio segreto dentro il ghetto di Varsavia per testimoniare gli eventi accaduti durante l’occupazione nazista e inoltre “Sobibor” – 14 ottobre 1943, ore 16.00, che funge anche da omaggio al da poco defunto Claude Lanzmann e che racconta la rivolta di un gruppo di prigionieri ebraici nel campo di concentramento di Varsavia. Ma queste sono solo le prime notizie di un programma che punta a ricchezza, varietà e apertura, come una Festa dovrebbe essere.
L’AUTORE: EMANUELE RAUCO Critico e giornalista cinematografico multimediale, attivo dal 2006 sul web per poi passare alla carta stampata, alla radio, alla tv e al video su YouTube. Scrive per La rivista del Cinematografo, Il mucchio selvaggio, Il sussidiario e collabora con varie testate. Selezionatore dal 2016 per la Mostra del Cinema di Venezia e curatore dei festival di Catania e Formia, ha una passione per l’uso critico dei social network e la convinzione che possano generare contenuti e non solo rumore.
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FESTIVAL DEL GIORNALISMO CULTURALE
festivalgiornalismoculturale.it 6a edizione ottobre 2018
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Aspettando il Festival Apertura de La Mostra del Festival: Le copertine di Robinson-La Repubblica Incontro con Francesco Franchi
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Anteprima del Festival Presentazione di Autocurriculum (Sellerio 2017) di Emilio Isgrò Dialoga con l’autore Lella Mazzoli Letture di Francesca Benedetti Saranno presenti alcune opere del maestro
Apertura del Festival Lectio di Nicola Lagioia Anna Maria Ambrosini Massari | Peter Aufreiter | Marco Bracconi | Maurizio Gambini Lella Mazzoli | Vilberto Stocchi | Carlo Verna | Giorgio Zanchini Apertura della mostra: Le vignette di Massimo Bucchi Marco Bracconi | Davide Eusebi | Claudio Ferlan
Franco Arminio | Ernesto Assante | Marco Bracconi | Giovanni Boccia Artieri Fabio Cappelli | Gino Castaldo | Mafe De Baggis | Mario De Santis | Matteo Fumagalli Emilio Gentile | Carlo Greppi | Helena Janeczek | Silvia Montemurro | Filippo Nanni Giovanni Orsina | Massimo Seri | Alessandra Tarquini | Mariangela Galatea Vaglio Chiara Valerio | Marco Vigevani | Alessandro Zaccuri | Giorgio Zanchini Albert | Pedro Armocida | Cristina Battocletti | Alessio Bertallot | Syusy Blady | Gregorio Botta Ludovico Bramanti | Francesco D’Ayala | Steve Della Casa | Costantino D’Orazio Marco Ferrazzoli | Fabio Fornasari | Paolo Iabichino | Paolo Legrenzi | Paola Mammini Marco Melluso | Emiliano Morreale | Roberto Pisoni | Quirino Principe | Matteo Ricci Diego Schiavo | Maria Grazia Tolomeo | Massimiliano Tonelli | Flaminia Gennari Santori Giuliano Volpe | Vittorio Sgarbi
Pupi Avati | Cristina Battocletti | Massimo Bernardini | Luigi Contu | Gian Paolo Manzella Lella Mazzoli | AntonioPavolini | Liliana Segre | Roberto Zicchitella
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Organizzato da
Con il patrocinio di
In collaborazione con
Mediapartner
Sponsor Re te commer ciale del Cr edito Valtellinese
Sponsor tecnici
Si ringraziano
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A TU PER TRE CON I SELTON “Crediamo davvero che l’arte, e in particolar modo la musica, che è senza dubbio la sua forma più fruita e diffusa, sia un veicolo unico per trasmettere messaggi così importanti. Del resto, non esiste persona al mondo che non abbia mai ascoltato musica”
Parola di Selton – al secolo Daniel Plentz (percussioni), Eduardo Stein Dechtiar (basso) e Ramiro Levy (voce, chitarra e ukulele) – che proprio dal palco di Palo del Colle e del Festival delle Periferie, qualche settimana fa, hanno chiuso il loro lungo tour estivo. Il trio di Porto Alegre, naturalizzato milanese e cittadino del mondo, ha così completato il racconto multiculturale di “Manifesto tropicale”, l’ultima fatica musicale che li ha portati in giro per l’Italia. Manifesto tropicale è un album “cannibale”. Come la vostra cultura d’origine, quella brasiliana, si è nutrita di apporti esterni generando qualcosa di nuovo e diverso al tempo stesso, passando per una difficile assimilazione, così la vostra musica ha fagocitato tante sonorità e realtà. Eppure la vostra produzione artistica sembra tutt’altro che conflittuale… Questo lavoro prende spunto proprio dal Manifesto Antropófago di Oswald de Andrade che negli anni 20 analizzò la società e la cultura brasiliana ponendosi un grande interrogativo, quale fosse la vera definizione di brasiliano. Una vera impresa se si considera che il Brasile è fondato da un lato sulla cultura indigena, dall’altro su quella portoghese venuta con i colonizzatori, e ancora su quella africana della manodopera schiava importata dagli europei. Un enorme calderone culturale. Dal canto nostro, ciò che volevamo fare quando abbiamo deciso di prendere spunto da questa riflessione era raccontare quello che vediamo. Oggi viviamo una Milano che è sempre più una città fatta di contaminazioni. Viviamo un’Europa che accoglie sempre più influenze esterne, mentre prima era quella che andava a colonizzare, a conquistare. Naturalmente il concetto di conqui| 82 |
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sta non è qualcosa che ci appartiene, ma crediamo che da questi incontri/scontri culturali si crei sempre qualcosa di nuovo, di bello. E questo è uno dei grandi valori della cultura brasiliana. È inevitabile. Oggi è solo tutto più veloce, ma non ha senso lottare contro qualcosa che genera ricchezza. Basta guardare un po’ indietro, la storia insegna. Il Brasile ha accolto moltissimi italiani in cerca di una vita migliore, noi stessi abbiamo origini che arrivano da lontano: il mio papà è egiziano (Ramiro ndr.), Daniel ha non solo origini portoghesi, ma anche spagnole e tedesche, Eduardo ha origini polacche. Questo per dire che è così che il mondo funziona, da sempre. Restando in tema di brasilianità, “Saudade”, forse la parola portoghese più nota e travisata al mondo è anche il titolo di un vostro album del 2013. Ma saudade per i Selton è… Una parola che esiste solo in portoghese, ma che è un sentimento universale. La particolarità di questa parola è che spesso si tende ad associarla alla nostalgia, alla malinconia. Ma la saudade può essere anche bella. Non tutta la saudade è cattiva, è mancanza o sofferenza. A volte può essere anche qualcosa che ti manca, ma che ricordi con un sorriso e che ti fa andare avanti. Ecco per noi è proprio questo. In uno dei brani dell’ultimo album, Sampleando Devendra, avete omaggiato l’amico e collega Devendra Banhart che in un’intervista a Vanity Fair ha stupito tutti dicendo: “In Italia avete una tradizione folk magnifica, ad Andrea Bocelli preferisco Matteo Salvatore”. Anche voi avete avuto dei modelli italiani che non ci si aspetterebbe da chi viene da oltroceano… Quando siamo arrivati in Italia abbiamo ascoltato tanta, tantissima musica italiana, anche e soprattutto per capire i vostri gusti e le vostre dinamiche, visto che in Brasile arrivavano soltanto Laura Pausini, Eros Ramazzotti e Luciano Pavarotti. E la prima volta che abbiamo ascoltato i brani di Enzo Jannacci siamo rimasti estremamente colpiti, perchè abbiamo ritrovato in lui un’anima molto brasiliana, in questo suo modo di usare l’ironia anche per parlare di cose serie. Ci siamo identificati in lui e da lì è nata l’idea di reinterpretare alcuni suoi brani, e così è stato per Cochi e Renato. E poi abbiamo avuto la fortuna e l’onore di lavorare con loro… La domanda di rito: cosa c’è nel futuro dei Selton? Si è appena chiuso il tour di un album che per noi è stato veramente importante, Manifesto tropicale appunto. Nel frattempo abbiamo già scritto un sacco di cose nuove. Ci rimettiamo subito all’opera. Martina Morelli | 84 |
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I ROMANOFF SONO TORNATI Dal papà di Mad Men un nuovo incredibile progetto: su Amazon Prime Video approda la serie dedicata ai presunti discendenti della dinastia imperiale russa
stia dei Romanov”. “The Romanoffs” si costruisce Habemus Romanoffs: finalmente il 12 ottodunque sulle storie di otto individui convinti di bre Amazon Prime Video rilascia i primi due essere gli attuali discendenti dell’ultima dinastia episodi della serie antologica sui discendenti imperiale che governò la Grande Russia tra il 1613 della famiglia imperiale russa, “The Romanofe il 1917. Nel 1918, lo zar Nicola II, l’imperatrice fs”. È il nuovo progetto di Matthew Weiner, creaAlessandra, i loro cinque figli e i pochi domestici tore del capolavoro seriale “Mad Men”, dedicato a ancora rimasti leali alla corona furono giustiziati un gruppo di pubblicitari newyorchesi degli Anni da uno squadrone di bolscevichi. Quello che è Sessanta, tra sesso, bugie, storyboards, fumo di ricordato dalla storia come un atroce massacro sigaretta e bicchieri di whisky. A due anni dalla diviene fonte di ispirazione negli anni a conclusione strepitosa dell’iconica serie venire di numerose teorie con Jon Hamm, gli appassionacospirazioniste, legate in ti che ancora la rimpiangono particolare al mito dell’upossono finalmente ritrovare “C’è un grande dibattito su chi sia nica figlia sopravvissuta pane per i loro denti, tuffandosi un Romanoff e cosa sia successo di Nicola e Alessandra, a capofitto in questo nuovo Anastasia, di cui non avvincente racconto prodotto e alla loro dinastia. La storia, per me, furono mai rinvenuti i redistribuito da Amazon. è che ci stiamo tutti domandando chi siamo sti. Ambientata ai nostri Considerando il successo e chi affermiamo di essere.” giorni, la serie percorre riscosso dalle produzioni anMatthew Weiner - Produttore della serie le vite di persone che tologiche in questi ultimi anni, sembrano non avere nulla da “American Horror Story” a “Feud”, Weiner ha scelto per in comune le une con le altre, ma ognuno di loro è fermamente convinto il suo ritorno in scena proprio questa fortunata di essere discendente della dinastia russa. Il loro formula, declinandola in maniera ancora più estreconvincimento attinge proprio a quel nugolo di ma: “Saranno otto episodi, ciascuno con un cast, speculazioni secondo le quali la bella Anastasia una storia e una location differenti”, ha dichiarato è effettivamente sopravvissuta, assumendo di Weiner in un’intervista a The Hollywood Reporter. “Il nesso che li tiene insieme è che tutte le persone coinvolte credono di essere discendenti della dinaChristina Hendricks, nel cast di The Romanoffs | 86 |
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conseguenza una nuova identità e generando addirittura degli eredi. Le premesse per una narrazione coinvolgente e avvincente ci sono tutte. In effetti, a ben vedere, la suspense accompagna “The Romanoffs” fin dalle prime fasi di lavorazione, seppure per motivi abbastanza spiacevoli, che ne hanno reso tortuoso il processo di messa in onda. La serie è stata prodotta inizialmente dalla The Weinstein Company, subendo rallentamenti in seguito allo scandalo sessuale che ha coinvolto il fondatore e presidente della casa di produzione Harvey Weinstein, fino alla totale rottura di ogni rapporto con la stessa. Successivamente, un altro scandalo ha coinvolto lo stesso Matthew Weiner, che oltre a scrivere le sceneggiature ed esserne il produttore cura anche la regia del progetto, accusato di molestie sessuali da parte di Kater Gordon, sceneggiatrice di Mad Men. Secondo la Gordon, il suo rifiuto alle avances di Weiner le ha provocato il licenziamento. Il creatore di Mad Men e di The Romanoffs ha negato però le accuse e la produzione con Amazon Video alla fine, nonostante gli infausti precedenti, è andata in porto. Con un cospicuo budget di 50 milioni di dollari, la serie, di cui solo alcuni episodi sono ambientati negli Stati Uniti, è stata girata a Costanza, municipio della Romania situato sulla sponda occidentale del Mar Nero, coinvolgendo anche attori non americani. Numerose le guest star: spiccano Corey Stoll e Janet Montgomery, nuovamente disponibili dopo la recente definitiva conclusione delle riprese di “The Strain” per il primo e “Salem” per la seconda. Con loro, i produttori hanno ingaggiato anche la star di “Girls” Andrew Rannells, il comico Paul Reiser (con il quale Amazon già collabora in “Red Oaks”), Mike Doyle (“Odd Mom Out”) e JJ Feild (“TURN: Washington’s Spies”). I loro casting seguono quelli di Aaron Eckhart (“Thank You for Smoking”) e Isabelle Huppert (“Elle”). Completano il cast Christina Hendricks e John Slattery, già presenti nella serie Mad Men. In più, ritroveremo Amanda Peet di “Togetherness” e Marthe Keller con Jack Huston di “Boardwalk Empire”. Comparirà anche l’attrice Diana Lane, nominata agli Oscar, agli Screen Actors Guild Awards e ai Golden Globe per il suo ruolo in “Unfaithful – L’amore infedele”. “Siamo in un momento della nostra storia in cui le persone cercano una stretta connessione con le proprie radici”, ha sottolineato Weiner in merito alla serie. “Si dibatte ancora su chi sia davvero un Romanov e cosa sia accaduto loro. Ma la vera storia, secondo me, è la nostra abitudine a interrogarci su chi siamo e ciò che diciamo di essere”. Elisabetta Pasca | 88 |
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PANE, AMORE E... FANTASIA Reinventare, più che inventare, è la parola chiave dei fratelli Piffer. Il loro lavoro si basa su questo concetto: dare nuova vita ad un alimento che in molti danno per scontato, ma che di scontato (considerando anche il loro lavoro) ha ben poco: il pane
cosa portare e cosa dire, perché il tema dell’ultima edizione di Identità Golose, quello del “fattore umano”, ci appartiene particolarmente. Il nostro lavoro è denso di fattore umano, di stretto contatto con agricoltori e fornitori che sono fondamentali per la nostra professione.
Panificio Moderno, a Trento, è l’azienda dove Ivan e Matteo proseguono una tradizione di famiglia, reinventando il pane, lavorandolo secondo nuove ricette, ma sempre con rispetto per le origini di questo alimento. In un mondo fatto di innovazioni, sperimentazioni, rivoluzioni, spesso ci si dimentica delle cose semplici, delle cose che sono alla base della nostra cultura o, in questo caso, della nostra cucina. Perché in mezzo a questa nouvelle cuisine quasi mai ci si accorge di un ingrediente invece fondamentale, unico, che non può mai mancare sulle nostre tavole: il pane. Parola dunque a una coppia di fratelli che, continuando e confermando l’attività di famiglia, ha fatto del pane e della lavorazione di farine e grani una professione.
Farine di kamut, di farro, al carbone, di canapa… scopriamo ogni giorno nuove varietà di pane. C’è stata recentemente una rivalutazione di questo prodotto? Da molti anni lavoriamo con la farina e con i cereali e per noi è fondamentale produrre un pane informando il consumatore riguardo anche l’origine del cereale. Per fare questo entriamo fisicamente nel campo: su questo si basa quella che è la nostra professione. Noi cerchiamo di valorizzare i cereali e il grano, non importa che si chiami kamut o in qualsiasi altra maniera, l’importante è poter dare al cliente l’informazione di dove e come viene coltivato il grano, così come di chi lo macina. Se torniamo a 10 anni fa magari il pane aveva forme diverse ma lo stesso sapore, adesso facciamo un’unica forma che va a valorizzare il gusto autentico del cereale contenuto.
Siete stati due new entry all’ultima edizione di Identità Golose, che effetto vi ha fatto partecipare a questa kermesse? È stata sicuramente una sorpresa, perché è un evento importante e siamo orgogliosi di averne fatto parte. Appena ci hanno chiamati abbiamo subito pensato a cosa dire e di cosa parlare, perché il nostro ultimo anno lavorativo è stato molto pieno e impegnativo. È stata naturale la scelta di | 90 |
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Con il pane ci si riavvicina alla tradizione, quasi alle umili origini della cucina stessa? Per quello che vediamo noi nell’alta ristorazione c’è sia chi porta avanti un’idea del pane abbinato all’alta cucina, sia chi ne porta una legata alla concezione semplice del prodotto. Io credo che nell’alta ristorazione può aver senso dare uno spazio ben definito al pane, abbinato ad una portata magari legata anche al territorio. Lo spirito identitario del prodotto deve sempre essere predominante: quello è il nostro pane, il cereale viene da un agricoltore del luogo e ci piace portarlo in tavola perché deve rimanere nell’abitudine di chi mangia. Vi sentite innovatori di un prodotto così comune? Nella nostra zona potremmo essere chiamati così, perché comunque apparteniamo ad una categoria un po’ statica. I nostri genitori portavano avanti una tradizione con farina semplice, negli ultimi anni la nostra strada l’abbiamo percorsa lavorando il lievito madre e differenti farine. Per questo ci sentiamo un po’ innovatori, anche se non abbia-
mo inventato nulla. La nostra innovazione sta nel ridurre le tipologie, concentrarsi sulla provenienza del cereale, dare più informazioni al cliente. Sono cambiate anche le abitudini di chi mangia: 20 anni fa si mangiava tutti in famiglia, ora si mangia fuori: il pane tanti non lo comprano perché viene consumato sempre meno. Per questi cambiamenti sta evolvendo il mercato. Più in generale, tra i fornelli, c’è qualche piatto che amate preparare? Ci piace più mangiare, il lavoro ci richiede molto tempo ma considerando che tra le rivendite c’è anche la ristorazione e qui il pranzo è sempre garantito. Diciamo comunque che sulle verdure cotte al forno siamo molto bravi (ridono, ndr). Alessandro Creta | 92 |
THE HUB HOTEL MILANO
Pa s s i o n e p e r l ’ o s p i t a l i t à
THE HUB HOTEL Via Privata Polonia MILANO 10 ph +39 02783627000 thehubhotel.com
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Metti un giorno a Milano...
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| HOTEL DA FAVOLA |
L’Hotel Chateau Monfort è un 5 stelle luxury nel cuore di Milano. Nella struttura si rivive l’atmosfera di un antico castello, in cui ognuno può essere protagonista di un soggiorno da favola. Basta abbandonarsi alle sue magiche atmosfere, in cui rilassarsi e lasciarsi coccolare dai trattamenti della spa, dai piatti gourmet del ristorante o perdersi nel contesto da fiaba delle camere. Alle spalle di piazza San Babila, a pochi minuti a piedi dal Duomo, l’albergo gode di una posizione strategica, proprio nel cuore di Milano. Poco distante dai maggiori luoghi di interesse della città e vicino al quadrilatero della moda, l’Hotel Chateau Monfort è ben collegato a tutte le zone di Milano, grazie ai numerosi e puntuali collegamenti (autobus, tram e metro), e facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Linate.
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All’Hotel Chateau Monfort un soggiorno particolare quanto inedito, per andare indietro nel tempo tornando bambini per qualche giorno. Le camere e le suite dell’hotel infatti sono state realizzate a tema: i più nostalgici dei tempi andati possono optare per un’ambientazione fantasy, gli altri possono scegliere camere a tema lirico e balletto. In entrambe le tipologie di sistemazione troviamo arredi made in Italy, realizzati a mano da sapienti artigiani, con colori tenui, soavi e stucchi preziosi. Tra le camere segnaliamo la Superior Civetta, nella quale tutto è realizzato con l’obiettivo di ricreare un bosco misterioso e incantato, con gli occhi dolci della civetta che vegliano sul sonno durante la notte.
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|| IDENTITÀ HOTEL DADIGITALI FAVOLA ||
Dopo qualche ora rilassante nella spa è possibile saziare anche il corpo. L’Hotel Chateau Monfort propone pranzi, cene, aperitivi musicali particolari quanto caratteristici. Il ristorante dal nome emblematico, Rubacuori, rapisce il palato per farlo innamorare dei suoi piatti, della sua cucina. La proposta prevede sia una formula bistrò che una cena à la carte a base di portate gourmet. Per proseguire con qualcosa di più “movimentato”, invece, il lounge bar Mezzanotte accompagna gli ospiti fino a sera con i suoi aperitivi musicali.
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| HOTEL DA FAVOLA |
Anche meeting, press day, incontri formali e cerimonie trovano qui la giusta collocazione. La cupola di cristallo del lounge bar fa da cornice ad un contesto difficilmente replicabile altrove. Riunioni di lavoro, pranzi e cene private trovano spazio nella Sala delle Segrete, ambiente esclusivo che ricorda, per arredi e decori, l’interno di un castello medievale. La vera magia si trova nella Sala dell’Incantesimo, luogo dall’atmosfera onirica, che rende fiabesco ogni evento, per momenti unici al confine tra realtà e fantasia. Hotel Chateau Monfort Corso Concordia, 1, 20129 Milano www.hotelchateaumonfort.com
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|| IDENTITÀ HOTEL DADIGITALI FAVOLA ||
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Ralph Lauren, 79 anni di cui 50 dedicati a trascrivere, attraverso il disegno dei modelli, la scelta dei tessuti e degli accessori, il taglio sartoriale dei capi, la grammatica sopraffina di un’eleganza eccelsa, che definisce la personalità maschile marchiandola indelebilmente con la patente di nobilità. La collezione Purple Label richiama alla memoria il fascino di avventure esotiche grazie all’ispirazione marinara che ricorda Corto Maltese, come il classico giaccone da marinaio doppiopetto in panno blu, con bottoni dorati e mostrine da ammiraglio, capo evocativo dalla bellezza senza tempo. Lauren ha voluto rendere omaggio alle uniformi degli ufficiali della Marina Militare, i cui simboli campeggiano imperiosamente anche su capi in apparenza casual come il dolcevita nero, impreziosito dallo stemma della Marina: l’ancora e le bandiere si impongono allo sguardo, comunicando sicurezza e autorità, mentre le linee decise del maglione scolpiscono il corpo rendendolo ancora più statuario, così come i pantaloni grigio perla con pence e vita alta slanciano la figura definendo le proporzioni ed enfatizzando il punto vita.
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La carta vincente di Purple Label risiede nella capacità di esprimere charme e raffinatezza proponendo un tipo di abbigliamento sportivo moderno, mai sopra le righe, in grado di garantire un certo aplomb in ogni soluzione di outfit. In questo modo, la sovrapposizione di capospalla e gilet imbottiti su maglione decorato e camicia, abbinati a un pantalone chino alla caviglia, per un look che esplora le tonalità del verde militare, rispecchia con potenza un’eleganza di alta sartorialità, pur concedendosi il brio tonante di una mascolinità sicura di sé e disposta a dominare la scena, reintepretando gli stilemi classici del canone militare.La tavolozza dei colori attinge a tutte le sfumature del navy e del carboncino, concedendosi coraggiosi accenti di rosso vivo che imprimono energia e carattere ai capi: sulle giacche da ammiraglio dall’ampio collo avvolgente che riprendono il blu profondo del mare notturno, i simboli delle gerarchie marinare sono dei lampi rossi che interrompono la fluidità del colore di fondo, per conferire un tocco più attuale ma sempre d’impatto, nel segno di una storia di bellezza e di stile che non teme nessuna tempesta.
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L’allure classico che, nell’immaginario collettivo, avvolge la figura del marinaio in cerca di avventure ritorna con prepotenza visiva nella combinazione del maglione in cachemire bianco a collo alto, con la giacca doppiopetto blu decorata a mano dai ricami dorati e bottoni in metallo dal taglio cabochon, sopra al pantalone skinny color grigio antracite, che finisce su uno stivaletto alto nero fumo. Lo stile di Ralph Lauren è presente in ogni linea e in ogni dettaglio, nella scelta dei materiali di qualità finissima e nella proposta di un vero e proprio racconto visivo che, attraverso la grammatica dei capi e degli abbinamenti, comunica una storia inedita e affascinante di nuovi viaggi di scoperta.
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LA CASA DEL LEONE RUGGISCE CON NUOVA PEUGEOT 508
L’azienda transalpina vola alto con la sua nuova ammiraglia. L’ultima nata di casa Peugeot scommette su design, tecnologia avanzatissima e un piacere di guida unico, a metà tra berlina e coupé
meccanico, sul nuovo modello di punta e di Un modello totalmente rinnovato rispetto una grande attenzione per materiali e finiture all’edizione precedente. A cambiare prima di (sia interne che esterne). tutto è lo stile, con il team di designers che Nella parte anteriore, sopra il logo Peugeot, ha lavorato molto sull’estetica, dando alla sono poste due telecamere, una tecnologia vettura un tocco più sportivo e coupé che si avvale di un sistema a infrarossi per anche grazie all’altezza di appena 1 rilevare di notte ostacoli sul percorso fino a metro e 40 centimetri. Il nuovo design 250 metri. Le immagini della Night Vision dona all’auto un aspetto più aggresvengono trasmesse sul display situato sivo della precedente 508, pur senza dietro il volante, dunque esagerare, con linee filanti nella piena linea visiva e armoniose lungo tutta del conducente. la carrozzeria. Il tetto, “Nuova PEUGEOT 508 si impone Proprio il volante è una in particolare, scende più che mai come la perfetta espressione delle novità più intedolcemente, fondendosi della nostra ambizione: fare di Peugeot ressanti della Nuova con una coda raccolta il migliore costruttore generalista PEUGEOT 508, soprattutche comprende un ampio to sotto il punto di vista bagagliaio (con il portelloalto di gamma” estetico. Si presenta inne che si apre in maniera Jean-Philippe Imparato Direttore Generale di Peugeot fatti in dimensioni ridotte automatica). rispetto alla precedente Ad una prima occhiata 508, con una corona quasi quadrata, bella e proprio le linee lascerebbero pensare ad una 4 facile da impugnare. Si chiama i-Cockpit ed è porte, nonostante Nuova PEUGEOT 508 abbia 5 una vera rivoluzione. Rimanendo sempre nella sportelli che ben si incastonano nel corpo dell’auparte anteriore, la firma visiva verticale delle to. La carrozzeria scorre bassa e si sviluppa con luci diurne a LED opalescenti le conferisce slancio in avanti, facendo il verso allo stile coupé un’identità forte e distintiva. La vettura eccele alle auto dichiaratamente sportive. Il risultato è le anche in fatto di comfort, facendo sentire il frutto di un importante investimento, estetico e | 104 |
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La nuova ammiraglia della Casa del Leone, presentata lo scorso marzo al Salone di Ginevra, sarĂ disponibile in Italia da novembre in una gamma costituita da 18 versioni, cinque motorizzazioni e due tipologie di trasmissioni.
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o PEUGEOT INSTINCT. Del resto l’i-Cockpit® di nuova PEUGEOT 508 è derivato direttamente dalla concept-car EXALT”, le parole di Gilles Vidal, direttore del design PEUGEOT. Anche Nuova PEUGEOT 508 integra, oltre al già citato volante ridimensionato e ridisegnato, l’Head-Up Digital Display (quadro strumenti in posizione rialzata) e un grande touch screen. Il tutto per offrire al conducente un’esperienza di guida quanto più sicura e piacevole, coadiuvata dalla tecnologia Peugeot. I display a disposizione del guidatore sono due: uno, come detto, posto dietro al volante, e un altro al centro della plancia in cui poter controllare, tra le altre cose, radio, clima, navigazione e telefono. La nuova ammiraglia della Casa del Leone, presentata lo scorso marzo al Salone di Ginevra, sarà disponibile in Italia da novembre in una gamma costituita da 18 versioni, cinque motorizzazioni e due tipologie di trasmissioni. La panoramica è composta da sei allestimenti: si parte dal modello Active, per poi salire seguendo i vari Business, Allure, GT Line, GT, oltre alla più esclusiva First Edition disponibile in soli 100 esemplari. www.peugeot.it
conducente sempre sicuro alla guida. A dimostrazione di ciò la presenza di tutti i sistemi ADAS, sistemi avanzati di aiuto alla guida di ultima generazione. Per la prima volta su una Peugeot, infatti, abbiamo il Lane Positioning Assist, che collabora con il Cruise Control adattivo. Tecnologie che riescono a mantenere la vettura perfettamente all’interno della corsia, evitando eventuali sbandamenti e gestendo freni e acceleratore in automatico. Interessanti i sedili che vantano la certificazione AGR per una corretta postura alla guida, anche durante i lunghi viaggi. Piacevole chicca, inoltre, la funzione massaggio presente nei sedili, con diversi programmi e la regolazione elettrica a 8 vie. Tra gli altri aspetti che arricchiscono l’abitacolo segnaliamo le prese di alimentazione, un impianto audio Focal per le versioni al vertice di gamma e il tetto panoramico con comandi di apertura e chiusura. L’auto, come dicevamo, è dotata di i-Cockpit, una postazione di guida con un’architettura innovativa che già equipaggiava i veicoli della gamma 208 e 308, SUV Peugeot 2008 e 3008. “Nuova PEUGEOT 508 si colloca al vertice di una gamma interamente rinnovata nel suo design. Capitalizza tutte le scelte stilistiche che abbiamo proposto con le nostre ultime concept-car, come PEUGEOT EXALT
Alessandro Creta
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INNOVAZIONE A PORTATA DI AUTO 20 anni fa la prima versione. Oggi la Ford Focus apre una nuova era in fatto di tecnologia, comfort ed esperienza di guida
zie all’Adaptive Front Lighting System con Predictive Parola d’ordine: human centric. Guidabilità, affidaCurve Light e Sign-based Light, un sistema che regola bilità e dotazioni tecnologiche al primo posto, per l’illuminazione dei fari prima di raggiungere una curva, portare ai massimi livelli comfort e sicurezza. Sì perun incrocio o una rotonda, leggendo, per la prima ché la nuova Ford Focus, già a livello progettuale, nasceva volta, le informazioni della segnaletica stradale. Anche come espressione delle esigenze e dei feedback dei clienti il parcheggio è di ultima generazione grazie all’Active che ne hanno sempre fatto una delle vetture più apprezzaPark Assist Upgrade: con la semplice pressione di un te del marchio. Così la più sofisticata gamma di tecnolopulsante le manovre sono automatizzate sia in parallelo gie di assistenza alla guida mai offerta da Ford si integra che in perpendicolare. all’interno di una nuova Allo stile emozionale e generazione di mid-size car aerodinamico degli esterper consentire un’esperienza L’esperienza di guida si trasforma ni corrispondono interni di guida ancora più intuitiva, e diventa più semplice, confortevole più spaziosi e funzionaricercata e distensiva. Una e sicura grazie all’ampio ventaglio li, abbinati a materiali nuova dimensione in fatto di di tecnologie a bordo: la gamma Focus premium realizzati con sicurezza e guidabilità grazie è la più completa di sempre attenzione artigianale. all’innovativo Co-Pilot360 Progettazione innovativa che rende più semplici le e tecnologie avanzate di manovre di parcheggio, comfort per soddisfare all’Adaptive Cruise Control le esigenze di una quotidianità sempre più dinamica e (ora disponibile con Stop&Go, Speed Sign Recognition e connessa. La nuova Focus introduce a bordo il modem Lane-Centring) per affrontare al meglio il traffico, e all’Eintegrato FordPass Connect che trasforma il veicolo in vasive Steering Assist, una tecnologia offerta per la prima un dispositivo Wi-Fi hotspot con connettività disponivolta su vetture di segmento C, che aiuta i guidatori a bile fino a un massimo di 10 dispositivi. Inoltre, il nuoevitare le collisioni derivanti da eventuali veicoli che provo pad di ricarica wireless, che rileva automaticamente cedono a rilento o inaspettatamente fermi sulla strada. La i dispositivi collegati, aiuta i conducenti a rimanere nuova Ford Focus assicura anche la massima visibilità gra|| XXX 109 ||
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connessi durante il viaggio e consente ai passeggeri di ricaricare facilmente i propri smartphone. I dispositivi rimangono connessi al sistema di comunicazione e intrattenimento Ford SYNC 3 via Bluetooth anche mentre sono in carica e si possono controllare grazie a semplici comandi vocali. Oltre ad aiutare i conducenti nella pianificazione di viaggi più veloci e rilassanti grazie agli aggiornamenti Live Traffic disponibili sul sistema di navigazione e a offrire ai passeggeri la possibilità di usufruire di canali d’intrattenimento online durante il viaggio, FordPass Connect fornisce una serie di funzioni attraverso l’app FordPass, tra cui il Vehicle Locator, che aiuta a ritrovare la propria vettura all’interno degli intricati parcheggi dei centri commerciali, il Vehicle Status che fornisce informazioni relative ai livelli di carburante, dell’olio e del sistema antifurto, l’accesso remoto alla vettura e il Remote Start per i modelli con cambio automatico a 8 rapporti. Un considerevole apporto tecnologico che si riflette anche nell’impegno per la prevenzione degli impatti da incidente. La nuova Focus è uno dei primi modelli a ricevere il punteggio
più alto dall’applicazione di un nuovo e più severo protocollo di test Euro NCAP, grazie all’adozione di sistemi come il Pre-Collision Assist che riconosce, anche al buio, pedoni e ciclisti che potrebbero attraversare il percorso di marcia del veicolo. Il sistema di frenata si attiva automaticamente se rileva una potenziale collisione e il conducente non risponde ai segnali di avviso. Euro NCAP ha assegnato punteggi elevati alla nuova Focus anche per quanto riguarda la protezione degli occupanti dell’abitacolo, sia adulti sia bambini, con un aumento del 40% della capacità di resistenza all’impatto frontale per incidente, grazie alla nuova piattaforma C2 di Ford e a una struttura ultra resistente. La nuova Focus ha, inoltre, raggiunto il massimo punteggio nei test progettati per riprodurre gli impatti laterali tra automobili. L’esperienza di guida si trasforma e diventa più semplice, confortevole e sicura. Grazie all’ampio ventaglio di tecnologie a bordo, la gamma Focus, disponibile in cinque porte e wagon, è la più completa di sempre, con esclusive possibilità di personalizzazione in grado di incontrare le diverse esigenze e preferenze dei clienti. www.ford.it Marco Bertollini
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IL FUTURO DELLA MOBILITÀ È ADESSO Quella del noleggio a lungo termine è una soluzione che negli ultimi anni sta riscuotendo un progressivo successo nel mercato automotive. A raccontarcela i principali protagonisti del settore
Il noleggio a lungo termine rappresenta oggi una che, mi permetta il gioco di parole, rappresentiamo... delle soluzioni più innovative per la mobilità di da oltre cinquant’anni! È stato per questo un periodo imprese, professionisti e privati. davvero intenso, ricco di impegni e, ritengo, molto Per approfondire questo nuovo sistema abbiamo conpositivo per l’Associazione. Abbiamo spinto sull’actattato quattro professionisti del settore. Massimiliano celeratore del rinnovamento e dello sviluppo dando Archiapatti, Presidente Aniasa (Associazione Nazioimportanti segnali sulla nostra visione del futuro della mobilità e sul ruolo che Aniasa intende giocare nel nale Industria dell’Autonoleggio e Servizi AutomobiPaese, ben espresso dal pay-off lanciato in occasione listici), Andrea Castronovo, CEO di Alphabet, Giodella presentazione del nostro vanni Giulitti, General Manager Rapporto annuale: “Muoviamo il ALD Automotive Italia e Fabrizio futuro”. Quinti, Head of Fleet, Rental & Comodità e certezza dei costi: Remarketing Division presso Ford chi prende un veicolo in lungo Cosa ha ereditato dal suo preMotor Company ci raccontano noleggio, che si tratti di un privato decessore, Andrea Cardinali? presente e futuro del noleggio a Andrea Cardinali, seppur con un lungo termine. o di un’azienda, sa esattamente quanto gli costerà per tutto il tempo breve mandato, ha senza dubbio giocato un ruolo importante nelin cui lo utilizza. lo sviluppo della rappresentanza “Siamo pronti a fare di Aniasa verso i settori della la nostra parte!” sharing mobility; non solo con Massimiliano Archiapatti, Presidente Aniasa (Associal’ingresso di nuove aziende in Associazione, ma anche zione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi con l’ampliamento della platea di interlocutori di riferimento. Voglio anche ricordare i positivi passaggi Automobilistici) con l’Autorità Antitrust e della Privacy avvenuti duCome giudica questi primi mesi alla guida di rante il suo mandato le cui basi si fondano in continuAniasa? ità col lavoro svolto sotto la presidenza Ruggiero. Il momento è davvero unico per noi, mai come ora In sintesi un’Associazione solida e orientata al futuro della mobilità. esiste attenzione per le forme di mobilità innovativa, | 112 |
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Quello del noleggio a lungo termine è un fenomeno di recente successo, almeno in Italia. A cosa è dovuta la sua fortuna? Il successo è oggi evidente al largo pubblico, ma da oltre 15 anni il noleggio a lungo termine rappresenta la più efficace risposta alle esigenze di mobilità per un numero crescente di aziende di ogni dimensione. Grazie alla tipologia dei servizi, ai risparmi economici ed ai vantaggi gestionali, il noleggio a lungo termine ha sostituito nelle policy aziendali più evolute l’acquisto e il leasing finanziario, prospettandosi come formula maggiormente rispondente ai nuovi bisogni di mobilità. Ma non solo. Negli ultimi due anni una quota crescente di privati (senza partita IVA) sta cominciando a rinunciare all’acquisto dell’auto avvicinandosi gradualmente alle nuove forme di condivisione, dal car sharing al noleggio a lungo termine. Da parte loro, gli operatori del noleggio, avvalendosi di grandi economie di scala, offrono oggi servizi di mobilità a costi contenuti anche per le famiglie, che non godono delle agevolazioni fiscali previste per le aziende.
Massimiliano Archiapatti, Presidente di Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici)
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Il dato di chi si affida al noleggio a lungo termine quali margini di crescita vede? Oggi sono 70.000 le aziende, 2.700 le PA e oltre 30.000 i privati con solo codice fiscale che affidano le proprie esigenze di mobilità al noleggio a lungo termine, e il dato è in costante crescita. A fine 2017 questa flotta ha toccato quota 800mila veicoli, ben 120mila in più di quelli registrati 12 mesi prima. Dati, questi, che testimoniano la centralità del noleggio nei processi di acquisizione del veicolo da parte di grandi aziende, PMI, liberi professionisti e, impensabile fino a pochi anni fa, anche dei privati. Anche guardando a quanto accade in altri Paesi europei, in cui la quota di mercato dell’auto aziendale è uguale o addirittura superiore al segmento dei privati, prevediamo costanti margini di crescita per il settore del renting.
linea, considerando che oltre il 50% delle 8.000 vetture elettriche immatricolate in 10 anni in Italia è a uso noleggio. E anche se le flotte aziendali sono oggi “diesel friendly” (quasi tutte euro 6 con significative minori emissioni inquinanti rispetto alla media del parco circolante), il noleggio può costituire un efficace trampolino per oltrepassare il mercato di nicchia in cui i veicoli elettrici sono ancora confinati. Abbiamo notato nei primi mesi del 2018 un crescente interesse per questi veicoli da parte della clientela aziendale, pubblica e privata, anche grazie ai nuovi modelli lanciati sul mercato. Per un reale scenario di e-mobility serviranno però ancora tempo e investimenti, ma la strada è tracciata, come testimonia anche il boom negli ultimi due anni delle vetture ibride a noleggio.
Anche Aniasa sta progressivamente crescenIl fenomeno del car sharing, da Car2Go a do. Quali sfide vi attendono? Enjoy, è in continua espanAniasa deve, e sono certo sione anche in Italia. Seconsaprà, essere protagonista do lei può essere considerata e catalizzatore del rapido “Il successo è oggi evidente al largo pubblico, processo di evoluzione una “minaccia” per chi opema da oltre 15 anni il noleggio a lungo ra nel settore del noleggio a e facilitatore del cambio termine rappresenta la più efficace risposta culturale dalla proprietà lungo termine? No, assolutamente. Anzitutto all’uso. Per farlo l’Assoalle esigenze di mobilità per un numero una parte del recente sviluppo ciazione dovrà giocare un crescente di aziende di ogni dimensione. ” del mondo dell’auto condivisa ruolo rilevante all’interno Massimiliano Archiapatti - Presidente di Aniasa è dovuto proprio al car sharing, dell’evoluzione del mercache con l’ingresso di operatori to, diventando l’indiscusso privati ha vissuto un’improvpunto di riferimento per visa crescita, fungendo anche da apripista ed le tematiche di sharing mobility a 360 gradi, quaacceleratore culturale nei nuovi orientamenti lunque siano gli interlocutori: istituzioni, privati della mobilità degli italiani. Una menzione merita o aziende. anche il car sharing aziendale, generato e gestito Abbiamo intenzione di approfondire il focus sulla proprio dall’offerta di servizi di noleggio a lungo connettività delle vetture, in grado di portare termine. benefici nella gestione delle flotte, ma anche in Noleggio e car sharing sono servizi complementermini di sicurezza per il driver e sostenibilità tari, in collegamento anche con gli altri mezzi di ambientale. Sono diverse le sfide che ci attentrasporto, e rispondono alla diversificata dodono, la prima è sensibilizzare il Governo sulla manda di mobilità più smart per cittadini, PA ed revisione del Codice della Strada, ancorato ad imprese. una mobilità anni ’80 che, non contemplando la sharing mobility, rischia di frenarne la diffusione. L’elettrico è sicuramente il futuro dell’autoÈ oggi fondamentale un cambio di marcia, anche mobile, le aziende di noleggio a lungo termipromuovendo motorizzazioni più ecologiche e ne come si stanno aprendo a questo nuovo reti infrastrutturali di connessione, che facilitino tipo di alimentazione? spostamenti e trasporti a beneficio del sistema Su questo versante il nostro settore è in prima Paese. Siamo pronti a fare la nostra parte! | 114 |
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“Innovazione e customer centricity faranno sempre più la differenza” Andrea Castronovo, CEO Alphabet
Presidente, si sta per chiudere il suo primo anno alla guida di Alphabet, come giudica questi primi mesi? Direi in modo molto positivo. Per un settore dell’auto che sta registrando negli ultimi mesi una sostanziale stabilità, abbiamo un settore del noleggio a lungo termine che invece continua a crescere: + 12% a fine agosto. E anche Alphabet ha registrato una raccolta ordini in crescita del 30%, performando molto meglio del mercato di riferimento. Di cosa si occupa Alphabet e quali sono i punti di forza? Alphabet sviluppa soluzioni di mobilità innovative e flessibili, in grado di anticipare i bisogni delle aziende e dei professionisti e le sfide della mobilità. Supportiamo i clienti con consulenze professionali, offrendo soluzioni di noleggio a lungo termine per veicoli di tutte le marche e gestendo tutti i servizi legati alla mobilità aziendale in un’ottica di ottimizzazione di costi e processi. Attraverso progetti di razionalizzazione della mobilità dei nostri clienti, aiutiamo le aziende a minimizzare il Total Cost of Mobility. Servizio al cliente, soluzioni tailor-made, eccellenza operativa, ma anche innovazione tecnologica, motorizzazioni elettriche e mobilità condivisa sono da sempre i nostri punti di forza e continueranno ad esserlo anche nel 2018. Anche Alphabet si sta adeguando all’ “ondata” di elettrico che sta conquistando il settore automotive. Qual è la strategia di Alphabet per una mobilità sostenibile? Negli ultimi anni abbiamo notato da parte della nostra clientela un crescente interesse verso soluzioni alternative. Solo per dare qualche numero, nel 2017 Alphabet ha messo su strada oltre 11.000 tra veicoli elettrici puri (EVs) e ibridi plug-in (PHEVs) a livello internazionale, con una crescita del 51% rispetto al 2016 e raggiungendo circa il 5,2% della quota di mercato delle immatricolazioni di EV/PHEV in 12 dei principali Paesi nei quali opera. Le ultime novità in materia di emissioni, come la nuova procedura WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure), hanno sicuramente accelerato il processo di conversione all’auto elettrica ed ibrida. Fondamentale, però, se vogliamo davvero dare una svolta alla mobilità green, rimane l’abbandono del vecchio approccio basato sui soli costi operativi (TCO Total Cost of Ownership) e il passaggio verso una visione | 115 |
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veicoli elettrici possono essere introdotti nella flotta, quali soluzioni di ricarica possono essere adottate e quali servizi di e-mobility possono supportare al meglio i driver e i fleet manager in un cammino di eco-sostenibilità. Il futuro, in Alphabet ne siamo convinti, sarà sempre più ibrido ed elettrico. Vogliamo guidare questo cambiamento e assumerci una maggiore responsabilità. In che modo Alphacity, sistema di car sharing a livello aziendale, ha affermato e fa valere la sua unicità nel settore? I dati dell’ultimo studio di Aniasa e Bain & Company ci mostrano come il fenomeno della condivisione stia prendendo sempre più piede: nel 2017 sono stati quasi 1 milione i veicoli condivisi in Italia. Nel mondo business siamo stati la prima società di NLT a proporre un servizio di Corporate CarSharing, lanciando - all’estero già dal 2010 ed in Italia nel 2014 - AlphaCity, che rappresenta tuttora l’unico servizio con tecnologia keyless in questo segmento. Nel 2018 AlphaCity si arricchisce ampliando la gamma di veicoli al multimarca - veicoli commerciali ed elettrici inclusi -, rinnovando il portale di prenotazione e migliorando la user experience. AlphaCity, consente ai collaboratori di un’azienda (anche a chi non ha diritto all’auto aziendale) di utilizzare vetture premium per viaggi di lavoro o nel tempo libero. Grazie alla disponibilità di report personalizzati è stato possibile analizzare le prestazioni delle flotte e constatare che AlphaCity, secondo alcune best practice internazionali, è in grado di generare saving sul Total Cost of Mobility fino al 30%. Ad oggi quante aziende si sono approcciate ad Alphacity, utilizzando i servizi che mettete a disposizione? Negli ultimi sette anni, AlphaCity è stato introdotto in più di 100 aziende di Italia, Olanda, Belgio, Spagna, Regno Unito, Germania, Francia e Austria a vantaggio di oltre 21mila utenti attivi in otto mercati, consolidando il primato di Alphabet. Grazie ad AlphaCity, Alphabet, in Italia, ha consolidato partnership di lunga durata e stretto nuovi accordi con moltissimi clienti, come Deloitte, Aon, Costa Crociere e TenarisDalmine. Ad oggi il nostro portale AlphaCity conta oltre 640 iscritti per un totale di più di 485.000 km percorsi.
più ampia che considera tutti gli aspetti della mobilità in un’ottica di ottimizzazione dei costi (TCM - Total Cost of Mobility). In questo modo sono diversi i benefici economici che, sul lungo periodo, rendono le auto elettriche ed ibride competitive. Pensiamo ad esempio al risparmio sul carburante o alla possibilità di accedere alle zone a traffico limitato, ma anche all’esenzione del pagamento del bollo in alcune regioni o agli sconti sull’assicurazione da parte di alcune compagnie. In questo senso AlphaElectric è molto più di un semplice noleggio di veicoli elettrici. È il nostro sistema olistico che parte da un’analisi del potenziale di elettrificazione per individuare, in base alle esigenze di business, quali
Come azienda avete anche un’app dedicata, volta a facilitare l’esperienza della mobilità. Ce ne vuole parlare? | 116 |
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Alphabet Mobility Services, la nostra innovativa appliProgetti e obiettivi futuri di Alphabet? cazione che supporta i driver Alphabet nella gestione Servizio al cliente, innovazione tecnologica, ma anche dell’auto aziendale, continua a riscuotere successo. motorizzazioni elettriche e mobilità condivisa sono da Lanciata nel 2015 e disponibile per i principali sistemi sempre i nostri punti di forza e continueranno ad esseroperativi (IOS, Android e Windows Phone), semplifica lo anche nel 2018, con alcune novità. Il nostro obietla gestione dell’auto e permette a driver e fleet manager tivo è continuare a soddisfare la crescente esigenza di di risparmiare tempo ed energie, garantendo la massimobilità dei nostri clienti promuovendo una gestione ma soddisfazione e l’accesso immediato ad un mondo a 360° della Business Mobility, attraverso un’offerta di funzionalità direttamente fruibili da smartphone completa di prodotti e servizi innovativi. Proprio in e tablet. Dalle analisi di benchmarking effettuate da quest’ottica, abbiamo rinnovato AlphaCity, il nostro Alphabet, ad oggi, l’app Alphabet Mobility Services Corporate CarSharing ampliando la gamma di veicoli al risulta essere best in class sul mercato. Il successo multimarca - veicoli commerciali ed elettrici inclusi -, di Alphabet Mobility Services è da ricercare in 5 rinnovando il portale di prenotazione e migliorando la caratteristiche uniche. Facilità d’uso: l’app è user user experience. Il 2018 sarà anche l’anno del lancio in friendly e supporta il Driver a 360°, dalla denuncia Italia di AlphaRent, la soluzione flessibile e personadi sinistro online alla consultazione delle multe. lizzabile, presente già a livello internazionale, in grado Informazione: FAQ, news e l’accesso a tutti i dati di soddisfare tutte le esigenze temporanee di mobilità contrattuali assicurano un costante allineamento (a partire da una settimana, fino a un massimo di 24 tra fornitore e Driver. Interattività: il servizio mesi). Inoltre, visto l’interesse raccolto, continuereè disponibile 24/7 con attivazione del mo la collaborazione con BMW, per WHY-BUY soccorso stradale in tempo reale, Simply Move, il primo servizio di noleggio geolocalizzazione e prenotazione a lungo termine offerto ai privati per i degli interventi di manutenzione veicoli BMW e MINI. Per quanto riguarda remoto.Trasparenza: il rating da il futuro, siamo passati dal concetto dei Centri Assistenza ed il di vettura che supporta tracking dello stato di avanzala mobilità dei driver, sia “Negli ultimi sette anni, AlphaCity è stato mento dei lavori garantiscono nella modalità tradizionale trasparenza e affidabilità. Attenche con gli sviluppi smart introdotto in più di 100 aziende di Italia, zione al cliente: grazie agli input e digital, a soluzioni avanOlanda, Belgio, Spagna, Regno Unito, raccolti dalle survey veicolate zate di mobilità con l’auto Germania, Francia e Austria a vantaggio dall’app, è possibile individuare as a service, introducendo di oltre 21mila utenti attivi in otto mercati, i bisogni specifici dei singoli la mobilità elettrica, a breconsolidando il primato di Alphabet. ” utenti e sorprenderli con attenve termine e il corporate zioni personalizzate. car sharing. Andrea Castronovo, CEO Alphabet Oggi siamo già nella Come giudica i dati del nolegdimensione della Mobigio a lungo termine nel nostro paese? È un fenomelity As a Service con massimizzazione dell’efficienza no quanto ancora destinato a crescere? mediante intermodalità, APP che integrano le diverTrovo il noleggio a lungo termine un settore estremase soluzioni di mobilità e la gestione di un budget di mente dinamico, in crescita a doppia cifra e dove nel mobilità a disposizione del dipendente. Il passaggio domani prossimo innovazione e customer centricity successivo sarà immergersi nel connected life scenario faranno sempre più la differenza tra semplici “nolegdove, grazie allo sviluppo di APP che siano delle vere giatori” e “partner di mobilità”. Un recente sondaggio mobility integrator saremo in grado di gestire l’intera realizzato da Quintegia ha evidenziato come metà degli esperienza di mobilità del customer/user andando oltre automobilisti italiani sia interessata, in luogo delle foril concetto di spostamento. mule tradizionali, a quella del noleggio a lungo termine. Parliamo di una vera e propria evoluzione del settore Che non a caso, ultimamente, trova sempre più proseliti verso una gestione a 360° della mobilità, grazie a un’ofanche tra gli utenti privati oltre che tra le aziende. Noi in ferta completa di servizi innovativi, personalizzabili e Alphabet siamo pronti a questa sfida. flessibili. | 117 |
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“Vogliamo essere promotori di un cambio di mentalità”
permette di scegliere il pacchetto chilometrico mensile che più risponde alle proprie esigenze di mobilità e abbinarlo ad un’auto nuova, con tutti i servizi inclusi Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive pagando un canone mai visto senza versare nessun Italia anticipo. Per andare incontro alle molteplici esigenze dei nostri clienti, abbiamo sviluppato anche un proRispetto al leasing e all’acquisto, quali vantagdotto di noleggio a lungo termine di auto usate, ALD gi (economici e non) offre il noleggio a lungo 2life, una formula che parla ad un pubblico trasversatermine? le; pensiamo si tratti di una ulteriore leva per abbatteNegli ultimi anni il bisogno di muoversi da un posto re ulteriormente le barriere di ingresso al noleggio a ad un altro, da una città all’altra non è più legato ad lungo termine per il pubblico dei privati e dei clienti un singolo mezzo o ad un unico modo di spostarsi. È individuali in generale. ALD Automotive è di fatto in questo contesto che si stanno affermando nuove anche l’unico grande operatore NLT nel settore delle formule di mobilità slegate dalla proprietà e oriendue ruote. L’offerta è completa: contempla tutti i top tate sempre più al possesso, anche temporaneo, di brand ed è orientata sia al mercato B2B sia a quello uno o più veicoli (auto, moto, motorini o minicar). B2C. ALD Automotive opera nelle due ruote con il L’evoluzione tecnologica ha dato una forte spinta a marchio 2W e di anno in anno sta registrando una questo processo evolutivo. L’introduzione di piattaforte crescita di contratti sottoscritti da chi vuole proforme e app che permettono la vare l’emozione della moto gestione semplice e in tempo evitando i relativi “pensiereale dei propri spostamenti ha ri”. “Siamo molto attenti all’innovazione permesso la rapida diffusione tecnologica e quindi alle alimentazioni di servizi di mobilità avanzata C’è sempre più necessità alternative. Nel 2017 abbiamo sottoscritto che permettono agli utenti di e attenzione alla sosteniuna partnership con Enel X per muoversi ottimizzando i costi e bilità. Qual è la strategia la promozione e diffusione della mobilità il tempo scegliendo di volta in di ALD in questo ambito? volta il veicolo più indicato in Siamo molto attenti all’inelettrica attraverso il marchio E-go.” base alle proprie esigenze. novazione tecnologica e Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive Italia quindi alle alimentazioPer i privati, quali sono le ni alternative. Nel 2017 novità in casa ALD? abbiamo sottoscritto una partnership con Enel X per Oggi circa il 40% dei nuovi contratti sottoscritti da la promozione e diffusione della mobilità elettrica ALD proviene da clienti individuali o piccole imprese attraverso il marchio E-go, con una serie di offerte deche stanno dimostrando particolare interesse verso i dicate che combinano la guida dei veicoli elettrici con nostri prodotti e il nostro brand: lavorare quotidianala possibilità di utilizzare le infrastrutture di ricarica. mente sulla Customer Experience, renderla sempre Il progetto lanciato da ALD ed Enel X è composto da più rilevante e consistente, è per noi il modo di porci tre pacchetti pensati per rispondere alle esigenze di realmente al loro servizio, consapevoli di avere la un pubblico vasto, dalle grandi realtà corporate alle responsabilità di offrire risposte e soluzioni che si Pmi, dai professionisti alle partite iva, fino ai clienti differenziano per tipologia e natura dal tradizionale privati. Questo accordo rappresenta bene una delle perimetro delle grandi flotte. E proprio pensando a prospettive più innovative: vogliamo infatti contriquesti clienti, tra le formule che continuano a ricebuire alla costruzione e diffusione sul territorio di un vere i riscontri più positivi merita di essere ricordato nuovo modello di mobilità, che favorisca una reale il nostro servizio ALD Permuta, con il quale diamo evoluzione del tessuto socio-economico del nostro una risposta concreta e vantaggiosa a chi pensa al Paese e un cambiamento in ottica di sostenibilità noleggio ma ancora non sa come liberarsi del proprio ambientale. usato. Tra i nostri servizi, la formula che senza dubbio Vogliamo essere promotori di un cambio di mentanasce per i clienti privati è Ricaricar. Si tratta di una lità senza trascurare la qualità del servizio che da soluzione di mobilità totalmente pay per drive che sempre ci contraddistingue. | 118 |
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Le aziende hanno esigenze di mobilità sempre più customizzate. In che modo vi adeguate a queste necessità? Quello delle PMI rappresenta un mercato ancora largamente di conquista per il NLT dove la prossimità e chiarezza delle proposte sono i driver principali di successo. Nell’ultimo periodo si registra un focus importante verso la digitalizzazione dei processi di accesso e gestione dei contratti. Molto importante è lo sviluppo di servizi e dispositivi legati alla telematica. Si tratta di elementi che, più o meno mediati, sono in grado di offrire ai clienti una serie di benefici sia di ordine economico, sia funzionale grazie in primis alla disponibilità tempestiva e puntuale di pacchetti informativi legati in modo specifico al business del cliente. Digitalizzazione che permette altresì di migliorare l’esperienza del cliente nell’interagire con ALD riducendo errori, tempi di esecuzione e ampliando la flessibilità del nostro servizio.
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“Il futuro accessibile a tutti”
Fabrizio Quinti, Head of Fleet, Rental & Remarketing Division presso Ford Motor Company Un bilancio di questo 2018? Dopo un 2017 da record era difficile ripetersi, ma i primi 8 mesi dell’anno sono andati molto bene, con un’ulteriore crescita sulle vetture di 0.3 punti (7.3% di quota contro il 7.0 del 2017). Siamo nel pieno del debutto della nuova Focus, la vettura Ford regina indiscussa delle flotte e protagonista di un lancio dedicato che ne ha messo in luce gli elementi innovativi, tra cui le nuove tecnologie di guida assistita e i dispositivi dedicati alla sicurezza e alla connettività. Inoltre, per quanto riguarda le ulteriori novità di quest’anno, abbiamo assistito all’introduzione della gamma crossover Active, che sta avendo una risposta positiva anche da parte dei clienti business grazie alle caratteristiche estetiche simili a quelle dei SUV ma che permettono costi di gestione inferiori in linea con le vetture più tradizionali. Come si posiziona la nuova Focus a livello generale e, in particolare, nel segmento flotte? La nuova generazione di Focus nasce nel segno dell’innovazione, introducendo un’ampia gamma di tecnologie che la rendono la vettura più avanzata di tutto il line-up Ford. In particolare la gamma di tecnologie di assistenza alla
guida è la più sofisticata che abbiamo mai offerto, l’innovativo Co-Pilot360 di Ford migliora sicurezza, guidabilità ed è stato progettato per rendere l’esperienza di guida più confortevole, meno stressante e più sicura. L’Adaptive Cruise Control (ACC) è ora disponibile con Stop&Go, Speed Sign Recognition e Lane-Centring: supporta l’automobile nel mantenimento della distanza di sicurezza dai veicoli che precedono e riduce lo stress durante i lunghi viaggi, contribuendo a mantenere il veicolo centrato nella sua corsia e regolando la velocità entro i limiti, monitorando i segnali su strada e i dati condivisi dal navigatore. L’ACC funziona a velocità fino a 200 km/h e, soprattutto, la nuova funzionalità Stop&Go consente al sistema ACC di arrestare completamente il veicolo nella fase di partenza-arresto utilizzando fino al 50% della forza frenante totale e la rimette in marcia automaticamente se la durata dell’arresto è inferiore ai 3 secondi. L’Evasive Steering Assist, tecnologia offerta per la prima volta su vetture di segmento C, aiuta i guidatori a evitare le collisioni derivanti da eventuali veicoli che procedono a rilento o inaspettatamente fermi, presenti sulla strada. Ma non solo sicurezza, il miglioramento della rigidità torsionale del 20% e l’estensione del passo di 53 mm, posiziona Focus ai vertici della categoria per dinamiche di guida e comfort (la distanza tra ginocchio e sedile è aumentata di oltre 50 mm rispetto alla Focus precedente, e quello
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per le spalle di quasi 60 mm). Inoltre, grazie alla tecnologia Con le app ora le auto possono dialogare e inviare Drive Modes - che consente di impostare i parametri di notifiche e messaggi all’utente. Quali sono le innoacceleratore, cambio automatico a 8 rapporti, sistema EPAS vazioni più utili sul piano della manutenzione e in (Electronic Power Assisted Steering) e ACC nelle modalità generale? Normal, Sport e Eco - ogni guidatore potrà personalizzare la Con FordPass, abbiamo iniziato, lo scorso anno, un nuovo propria esperienza di guida. Per quanto riguarda il segmenviaggio che è partito dall’auto e che indirizza l’Ovale Blu to flotte, inoltre, un punto di verso i territori dei servizi di forza di Ford è senza dubbio la mobilità. Iniziando da una completezza dell’offerta in termaggiore integrazione degli “Siamo nel pieno del debutto della mini di ampiezza della gamma: smartphone, accompagniamo nuova Focus, protagonista di un lancio dalla nuova Ka+ alla Edge (il i nostri clienti verso gli scenadedicato che ne ha messo in luce gli elementi ri futuri che saranno delineati nostro Suv full size), passando innovativi, tra cui le nuove tecnologie per l’offerta dei veicoli commerdai prossimi veicoli connessi. di guida assistita e i dispositivi dedicati ciali che copre tutti i segmenti, Nel medio e lungo termine fino alle 3.5 ton. Le aziende ciò trasformerà il modo in alla sicurezza e alla connettività.” possono trovare nella line-up cui le persone si muovono Fabrizio Quinti, Head of Fleet, Rental & Remarketing Ford le risposte a tutte le loro ogni giorno, e noi accomDivision presso Ford Motor Company esigenze di mobilità e trasporto. pagneremo il cambiamento Partendo dalle esigenze di chi puntando, come è scritto nel fa dell’auto un utilizzo professionale, abbiamo creato delle nostro DNA, a rendere il futuro accessibile a tutti. Abbiamo versioni ad hoc, le Business appunto, che hanno già di serie infatti, introdotto anche in Italia FordPass, un’app sviluppata gli accessori e le tecnologie fondamentali per chi usa l’auto per “rendere più connessa” l’esperienza di possesso dell’auto, per lavoro. Ma non ci siamo fermati a questo. Infatti, abbiafacilitarne la gestione e agevolare gli spostamenti. FordPass è mo ulteriormente declinato il concetto Business anche per già disponibile per il download nelle versioni Android e iOS i clienti che vogliono equipaggiamenti ancora più completi, all’interno dei rispettivi store. L’app si inserisce in un più con le versioni Titanium Business, o che desiderano un’auto ampio programma a medio e lungo termine e diventerà, nel dal carattere sportivo, con l’allestimento ST-Line Business. tempo, un hub di soluzioni di mobilità, che accompagneranno Ford nell’affiancare al proprio ruolo di costruttore d’auto quello di Mobility Company. La prima versione lanciata in Italia offre ai clienti Ford servizi connessi che avvicinano l’esperienza di utilizzo del sistema di infotainment Ford SYNC 3 a quella degli smartphone, stabilendo una continuità tra l’auto e il proprio dispositivo portatile, e ora abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti in questo nostro percorso introducendo il Fordpass Connect disponibile a bordo della nuova Focus. Il modem integrato FordPass Connect, trasforma il veicolo in un dispositivo Wi-Fi hotspot con connettività disponibile fino a un massimo di 10 dispositivi. Le vetture connesse hanno il grande vantaggio di poter comunicare a qualunque distanza informazioni come la posizione, il chilometraggio e la vita utile dell’olio, e in generale tutti i parametri diagnostici. Ciò permette di tenere sotto controllo lo stato di salute della flotta e programmarne la manutenzione ordinaria ottimizzando il fermo dei mezzi. In più, grazie alle segnalazioni diagnostiche in tempo reale, la manutenzione straordinaria può anche diventare predittiva, permettendo di intervenire tempestivamente ed evitando interruzioni improvvise dell’attività. Giorgio Migliore | 121 |
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A PARIGI PER L’AUTO DEL DOMANI Torna con l’edizione numero 120 il Salone dell’automobile di Parigi. Orfana di grandi nomi, la kermesse promette comunque allettanti anteprime, tra SUV, concept e supercar
tiva di sempre, con la Gran Turismo che offre un Nonostante questa edizione conti l’assenza di concept di vettura unico, arricchito da un tetto molti brand noti, il Salone di Parigi rimane in stile coupè e un design generale inconfondiuno tra i più importanti a livello mondiale bile. L’unica informazione sulle motorizzazioni poiché, oltre a essere il più antico con la priè l’arrivo di una nuova unità che vanterà il ma edizione che risale al lontano 1898, qui si titolo di 4 cilindri (in aggiunta alla 6 cilindri) più assiste al debutto di importanti novità per il potente della storia BMW, abbinato ad una trasettore. smissione ad otto rapporti. La BMW Serie 3 2019 I numeri della scorsa edizione parlano di un gran inaugurerà una nuova successo: oltre 1 milione tecnologia per le sospendi visitatori e 10 mila sioni, capace di migliorare giornalisti, di cui il 55% Il Mondial de l’auto Paris 2018 apre comfort ed equilibrio proveniente da 100 diffeal pubblico dal 4 al 14 ottobre, della vettura grazie al renti Paesi. Il Mondial de nella consueta sede del Paris Expo a Porte sistema che permette di l’auto Paris 2018 apre al de Versailles. Tra le anticipazioni dei nuovi adattarsi continuamente pubblico dal 4 al 14 ottomodelli presentati al Salone spiccano e progressivamente in bre, nella consueta sede funzione delle caratteristidel Paris Expo a Porte BMW, Porsche, Skoda e Lexus. che della strada. La Casa de Versailles. Novità di di Monaco rilancia anche quest’anno è il ritorno la X2 M35i, una creatura capace di far divertire delle moto che occuperanno il padiglione 3, in chi è alla guida senza rinunciare alla comodità bella vista anche le novità nel campo della mobilità del SUV-coupé. Il look aggressivo si nota dal del futuro e della tecnologia. Tra le anticipazioni dei nuovi modelli presentati al Salone spiccano Il pezzo forte della BMW X2 M35i è il motore a benzina BMW, Porsche, Skoda e Lexus. La casa tedesca si turbo 2.0, lo stesso quattro cilindri di altre vetture presenta con la settima generazione della Serie 3, della casa tedesca ma rivisto e potenziato dai tecnici descritta direttamente da BMW come la più spordella divisione sportiva BMW M. | 122 |
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paraurti anteriore decisamente più spigoloso e con inserti di colore Cerium Grey, ma anche dai cerchi da 19” o 20” che mostrano le grosse pinze blu e dagli scarichi cromati. L’elegante logo “M35i” ricorda che si è su una serie M, ma nel caso non dovesse bastare sono le prestazioni a fare il resto: sotto al cofano si nasconde un motore da 2.0 litri 4 cilindri biturbo in grado di erogare una potenza di 306 CV. Il cambio automatico è a 8 marce e la trazione integrale, raggiunge (da ferma) i 100 km/h in soli 4,9 secondi. Altro SUV di lusso presentato a Parigi è il nuovo Macan 2019. Porsche introduce con questo modello numerosissime novità tecnologiche specie per le funzioni digitali: controllo vocale intelligente, informazioni sul traffico in tempo reale e navigazione online. Invariata la parte della meccanica, così come le dimensioni. Il posteriore è stato ridisegnato con i fanali a led uniti dalla fascia luminosa orizzontale; il nuovo stile Macan è rimarcato anche da nuovi cerchi da 20” e 21”. All’interno dell’abitacolo debutta il nuovo sistema multimediale Porsche Communication Management con schermo da 11 pollici, ora dotato di modulo per la connessione a internet Connect Plus, che arricchisce i dati della navigazione satellitare con informazioni in tempo reale sul traffico. Alle tedesche risponde bene la Lexus RC che presenta per l’occasione un restyling interessante: sono state aggiunte delle feritoie laterali a forma di goccia, mentre i fari anteriori comprendono da oggi le luci diurne a led. Piccole modifiche anche al posteriore con il nuovo disegno interno ai gruppi ottici; spiccano i nuovi cerchi in lega da 19” e le inedite colorazioni Yellow Flare e Blu Sky. Arriva di gran carriera anche Skoda, che ha saputo stuzzicare la curiosità degli appassionati svelando i bozzetti del prototipo Vision RS. Il debutto del nuovo modello a Parigi svelerà lo studio relativo all’aerodinamica che si nota essere stato fondamentale nella sua realizzazione. Sul piano del design la Vision presenta un frontale scolpito con dei fari sottili Dall’alto: Porsche Macan 2019 con controllo vocale, informazioni sul traffico in tempo reale e navigazione online; la Lexus RC e il prototipo della nuova Skoda Vision RS.
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che esaltano la linea dinamica; il posteriore è caratterizzato da un diffusore e da un breve spoiler al tetto. Esteticamente il prototipo strizza l’occhio al mondo racing, offrendo inoltre un assaggio della futura linea stilistica dei modelli RS. Gli interni dalle linee futuristiche presentano l’essenzialità tipica del marchio ceco. Al centro la fa da padrona un grande schermo infotainment “galleggiante”, mentre si nota l’assenza della leva del cambio e il volante sportivo. Al Salone verrà presentata anche la Kodiaq RS, il SUV più grande come dimensioni (5 o 7 posti) e in chiave sportiva con il motore 2.0 TDI da 190 CV. Il Salone di Parigi 2018 sarà ricordato anche per l’arrivo sulla scena internazionale della VinFast; la nuova casa 100% vietnamita per lanciarsi nella sfida globale ha scelto lo stile italiano, in particolare quello di Pininfarina come partner per la parte stilistica dei suoi nuovi modelli: al momento una berlina e un SUV. Stefano Valentini
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“CON RADIOGOL LE MIE EMOZIONI DIVENTANO STORIA” Dopo 35 anni di radiocronache Riccardo Cucchi ha deciso di rivivere, e farci rivivere, le emozioni narrate durante la sua carriera. In libreria “Radiogol, trentacinque anni di calcio minuto per minuto”.
Lei è una delle voci più iconiche della radio Trasmettere le stesse sensazioni, ma su media e dello sport italiano. Ha realizzato tutti i diversi. Questo in sostanza l’auspicio di Ricsogni che aveva? cardo Cucchi, tra le voci più note della nostra Sono fortunato, molto, perché ho realizzato i radio, che per decenni su “Tutto il calcio minumiei sogni. Sono stati 40 anni meravigliosi vissuti to per minuto” ha raccontato al microfono le al microfono, in un’azienda come la Rai che amo e partite di club e nazionali, senza dimenticare i che mi ha fatto coronare il sogno che culsette Mondiali di calcio e le otto Olimpiadi lavo da bambino, mentre nella mia stanza vissuti da inviato. ascoltavo Tutto il calcio minuto per minuto, In un’epoca in cui la tecnologia la fa da innamorato di quelle voci meravigliose padrona, in cui le gare vengono trasmesse da come quelle di Ameri, più emittenti e per molti diventa Ciotti, Provenzali, che poi sempre più complicato (e costosono diventati colleghi e so) seguire la propria squadra “Sono fortunato, perché ho realizzato maestri. del cuore, la radio, medium “sui i miei sogni: sono stati 40 anni meravigliosi generis”, è rimasta al centro del Secondo lei, qual è il senostro mondo e delle nostre vissuti al microfono, in un’azienda come greto della radio? Come giornate, pronta a essere accesa la Rai che mi ha fatto coronare il sogno ha fatto a resistere in qualsiasi momento. che cullavo da bambino” all’avvento di tv prima Nel febbraio 2017 Riccardo Riccardo Cucchi - Giornalista ed ex radiocronista sportivo e di internet poi? Cucchi ha “chiuso” le personali Ragione semplicissima, trasmissioni, cedendo definitivamente la linea allo studio al la tv chiede uno spettatore passivo, e assorbe tutta la sua attenzione sia termine di un’Inter-Empoli, sua ultima radiocrod’ascolto che di visione. La radio vuole un ascoltanaca. Dopo aver vissuto per decenni partite, gol, tore attivo: non solo si possono fare molte attività emozioni, ora ha deciso di riportare tutto su carta. ascoltandola, ma le parole che arrivano dalla radio Radiogol (Il Saggiatore) è l’ultimo libro di Cucchi, che contiene i racconti più significativi che sono nati al microfono, in cabina di commento, negli Raccontare calcio per 40 anni, alla radio, per poi tornare da scrittore: il ritorno allo stadio di Riccardo Cucchi. stadi d’Italia e d’Europa. | 126 |
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portano la mente a viaggiare, a creare immagini. La radio ha bisogno di un ascoltatore che usi la sua fantasia, che sia in relazione con chi parla. Questo rende la radio un mezzo non antico come in tanti vogliono far credere. È un mezzo assolutamente moderno. Ci parli del suo ultimo libro, cosa l’ha ispirata? Il titolo, “Radiogol” è significativo. Ci sono due focus, sulla radio e sul gol, che sono le mie due passioni: il mezzo radiofonico e il calcio. Credo fondamentalmente che sia un atto d’amore nei confronti di due autentiche passioni della mia vita, che sono sbocciate quando ancora ero bambino: quando sognavo di fare radio raccontando il calcio, che per me è lo sport più bello del mondo.
“Storie di personaggi realmente esistiti e di partite realmente viste. Il libro però non è un’autobiografia, è più una condivisione di emozioni che la vita di giornalista e di inviato mi ha concesso. ” Riccardo Cucchi - Giornalista ed ex radiocronista sportivo
È un libro di ricordi, di momenti. Come è stato trasferire queste memorie su carta, dandogli forma? Ho tentato di racchiudere in ogni capitolo un racconto diverso. Storie realmente accadute, di personaggi realmente esistiti, di partite realmente viste. Il libro però non è un’autobiografia, è più una condivisione di emozioni che la vita di giornalista e di inviato mi ha concesso. Emozioni che ho cercato di trasferire al microfono durante le mie radiocronache, che ora tento di ritrasmettere ai lettori tramite le parole scritte. Spero di suscitare, interamente o in parte, le stesse emozioni che ho provato anche io. Essere radiocronista: questione di talento naturale o arte che si impara con l’esercizio? Ci vuole una predisposizione naturale, ma da sola non basta. Serve studio, preparazione, esercizio e umiltà. Ogni radiocronaca è diversa da quella precedente o da quella successiva, e soprattutto la radiocronaca è un esercizio irto di insidie che devi essere pronto a superare tramite una sola cosa: l’uso della parola. Uno degli insegnamenti che Sandro Ciotti mi ha regalato è stato quello di creare sulle mie spalle uno zaino immaginario, pieno di parole e da riempire continuamente. Più Riccardo Cucchi rievoca le gesta di Tutto il calcio minuto per minuto nel libro “Radiogol, trentacinque anni di calcio minuto per minuto”. Il Saggiatore, 272 pagine. 18€.
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parole si hanno a disposizione, più si riesce a superare le difficoltà che ti mette di fronte questo mestiere, pescando da questo zaino la parola giusta al momento giusto. È un insegnamento valido non solo per questa professione, ma per la vita in generale: saper comunicare con le persone ti aiuta a comprendere meglio la realtà. Oggi la comunicazione, la cronaca, ha perso un po’ di fascino? Siamo a corto di figure iconiche, quasi mitiche, come Ameri, Ciotti, o lo stesso Cucchi? Purtroppo questo rischio c’è ma spero possa essere evitato. Parlando di calcio soprattutto e di sport in generale, la forza del racconto è di per se educazione ed emozione. Uno degli insegnamenti che Ameri mi fornì fu: “Devi emozionarti se vuoi emozionare”, nel momento in cui non ci si emoziona più quando si svolge un certo tipo di lavoro, forse è arrivato il momento di smettere. Io credo che la cronaca, per emozionare, debba contenere un forte fattore emotivo. Non basta alzare la voce per coinvolgere l’ascoltatore, devi appassionare appassionandoti, usando le parole giuste raccontando quello che stai vedendo. In un Paese con una cultura sportiva limitata come il nostro, può essere un problema per un giornalista dichiarare la propria fede calcistica? Secondo me è sbagliato farlo. Sono però convinto che per raccontare calcio sia impossibile non avere una squadra del cuore, io ho iniziato ad avvicinarmi a questo sport prima di tutto da tifoso della Lazio, ma ho sempre detto che avrei svelato la mia fede nella mia ultima radiocronaca. Così ho fatto, al termine di un’Inter-Empoli a San Siro. Quello che mi ha colpito è stata la sorpresa di molti nello scoprire che io fossi laziale. Questo è un segnale che testimonia come, negli anni, io sia riuscito a rispettare la passione di tutti rimanendo imparziale. Infine, cosa consiglierebbe a un giovane che vuole percorrere la strada del giornalismo sportivo? È fondamentale avere un sogno da coltivare. Il mestiere di radiocronista sportivo è un ramo di un lavoro più ampio, quello di giornalista. Quindi bisogna prima essere tali per fare questo lavoro. Bisogna prepararsi, studiare, avere un’adeguata conoscenza delle lingue e delle tecnologie. È necessario poi sapere che cos’è la radiocronaca: è il racconto di dove è il pallone, della sua localizzazione fisica. Solo così chi è all’ascolto può capire dove e come si svolge l’azione che si sta raccontando. E questo è fondamentale per chi vuole vivere una partita via radio. Alessandro Creta | 129 |
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50 ANNI DI BARCOLANA La regata più grande e famosa al mondo compie mezzo secolo, all’urlo di #ceroanchio
Trieste sia dalle alture del Carso arriva a Proprio così, era il 1969 e bastava avere una contare oltre 250mila persone. La particolare barca per gareggiare. Quell’anno a parteciconformazione del territorio attorno al Golfo pare, per il gusto di farlo, furono in 51. Ai di Trieste permette, infatti, di osservare la vincitori nessun premio prestigioso, solo gara da moltissimi punti di osservazione, in qualche bottiglia di vino. quello che è conosciuto come uno “stadio Un debutto che segnò l’inizio di qualcosa di cladella vela” naturale. moroso nel mondo nautico. Basti pensare che nel L’appuntamento di quest’anno prenderà il 2017, in occasione della 49esima edizione, sono via il 5 ottobre e si constati ben 2101 gli iscritcluderà il 14 ottobre con ti con 25mila velisti in l’evento clou: la Barcolamare, numeri che hanno L’appuntamento di quest’anno na50. Le gare della dieci permesso di far entrare si concluderà il 14 ottobre con l’evento clou: giorni si apriranno il 6 la Barcolana nella storia la Barcolana50. Le gare della dieci giorni ottobre con la Barcoladei Guinness dei Primasi apriranno il 6 ottobre con la Barcolana na Young, che interessa ti superando il record Young, che interessa atleti di 8 - 15 anni atleti di 8 - 15 anni su presente di “regata più imbarcazioni di classe. affollata di sempre”. su imbarcazioni di classe. Durante l’evento sarà La partecipazione interpossibile godere anche nazionale nel Golfo di del curioso mix “vela-arte” con la Barcolana Trieste è testimoniata dalla buona rappresentanFine Art Sails, un progetto internazionale za avuta negli anni passati; l’ultima edizione ha che mostra delle vele arricchite di fantastivisto 265 iscritti provenienti da 26 Paesi diversi, ci disegni realizzati da artisti noti, il tutto comprese le terre del Sud America con Cile e per charity a favore della Andrew Simpson Argentina. Foundation. Altra regata curiosa è la “Go To A terra una festa mai vista prima in quei luoghi: Barcolana From Slovenia” che accompagna il pubblico che segue la regata sia dalle Rive di || XXX 131 ||
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i velisti dall’Isola d’Istria (Slovenia) lungo la rotta verso Trieste così da trasferire le imbarcazioni in gruppo e con spirito competitivo, il tutto garantendo valore al legame che unisce i navigatori dell’Adriatico. Non può mancare poi la regata “by night”. Scende il sole, si accendono le fotoelettriche e si attende il segnale di partenza che vede riaprire l’antica “faida” tra gli equipaggi delle classi monotipo Ufo 28 e Meteor. Uno spettacolo unico che tradizionalmente si svolge la sera prima della vera e propria regata. Il percorso della Barcolana50 è costituito da un quadrilatero posizionato nel Golfo di Trieste della lunghezza totale di 13 miglia nautiche. La linea di partenza si trova
tra Barcola e Miramare, si passa al largo del Castello di Miramare e si continua per 4 miglia, quindi si torna verso Barcola, lungo la costa, per 2,3 miglia. Al largo del Faro della Vittoria inizia la fase finale della regata, che conduce gli equipaggi all’arrivo: si naviga passando per la Diga del Porto Vecchio, dove, di fronte alla piazza dell’Unità, è posizionato l’arrivo. In occasione della presentazione della 50esima Barcolana l’organizzazione ha deciso di lanciare l’hashtag ufficiale #ceroanchio, ciò sta permettendo a tutti i velisti e al pubblico dell’evento di raccontare non solo la Barcolana “in corso” ma anche di andare indietro nel tempo. Immagini e ricordi delle precedenti edizioni vengono condivise sul sito così da poter creare un racconto costruito da chi ha vissuto direttamente in mare o a terra l’evento. Stefano Valentini
Il percorso della Barcolana50 è costituito da un quadrilatero posizionato nel Golfo di Trieste della lunghezza totale di 13 miglia nautiche.
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Novità dal mare Sono molte le novità nel settore nautico, tra design, tecnologia e prestazioni all’avanguardia. Ma quali sono le innovazioni più green? Una nautica attenta all’ambiente risponde senz’altro all’amore che i marinai hanno per il mare, e allora ecco arrivare (al momento solo in 3D) una nuova imbarcazione a propulsione solare: la SolarImpact Yacht AG (prima e seconda foto). Il modello virtuale presentato lo scorso mese al Cannes Yachting Festival ha suscitato non poco interesse, in primis per le sue dimensioni: 340 mq di superficie calpestabile distribuita su tre piani. L’energia necessaria per illuminare e climatizzare i locali, così come quella per i sistemi di controllo e anche per la propulsione, è fornita da ben 300 mq di superfici fotosensibili realizzate in collaborazione con il leader statunitense SunPower e l’italina Solbian. La SolarImpact Yacht AG dispone di due motori elettrici da 500 kW alimentati a energia solare e, pur essendo quasi completamente autonomo, di un motore diesel ausiliario che permette di fronteggiare eventuali manovre complicate o periodi di nuvolosità prolungata. Altro curioso progetto è ZELAG (Zero Emission navigation LAguna di Grado), cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Una soluzione ecosostenibile per il trasporto pubblico in acque interne, con particolare riferimento alla laguna di Grado e a contesti simili, come laghi e fiumi. ZELAG (ultima foto) è un’imbarcazione di 11 metri in legno, equipaggiata con un propulsore ibrido elettrico che garantisce una navigazione a zero emissioni, sia in termini di inquinanti gassosi sia acustici. Le forme sono poi studiate per minimizzare la formazione ondosa così da riuscire a non stravolgere il delicato ecosistema lagunare: l’altezza dell’onda prodotta è meno di 10 centimetri. La navigazione full electric supera i 70 km di percorrenza alla velocità media di 5 nodi, il tutto senza bisogno di ricariche intermedie. | 133 |
| LA MOBILITÀ DEL DOMANI |
UN AUTUNNO ALL INCLUSIVE Automotive Service Group decide d’investire sulla qualità, forte della partnership strategica con ALD Automotive, gruppo leader nel settore del noleggio a lungo termine e del fleet management
Scegliere il Noleggio a Lungo termine significa potersi concentrare sul proprio lavoro, mentre esperti qualificati si prendono cura dell’auto. La formula può variare da uno a tre anni, e meno frequentemente si può estendere fino a 48-60 mesi. E’ previsto il pagamento di un canone mensile come copertura delle spese dalla tassa di proprietà, bollo, manutenzione ordinaria e straordinaria alla gestione dei sinistri, assicurazione, cambio pneumatici e gestione delle multe. L’azienda che prende a noleggio il veicolo deve badare al solo carburante e seguire le istruzioni per una corretta manutenzione dell’auto, con controlli periodici nelle autofficine convenzionate. Il canone varia a seconda del tipo di veicolo noleggiato, della durata del contratto, del chilometraggio previsto, e in base al tipo di servizi supplementari che vengono scelti: auto sostitutiva, strumenti di gestione della car policy, rapporti informativi sull’utilizzazione dell’autoveicolo e la carta di credito per l’acquisto del carburante. Le ricerche di mercato concordano: il noleggio a lungo termine resta in cima ai desideri di quadri e dirigenti delle imprese del nostro Paese, un bene tangibile, una soluzione pensata per potersi concentrare sul proprio lavoro, mentre esperti qualificati si prendono cura dell’auto. Le imprese ritengono il NLT uno strumento di grande importanza per fidelizzare il dipendente e sottrarlo alle sirene della concorrenza, un aspetto quanto mai importante oggi che sulle risorse umane vengono investite ingenti sforzi finanziari e notevoli aspettative. Il fleet management consiste nel beneficiare dei servizi di noleggio, lasciando alle aziende la proprietà dell’auto, una formula vincente utilizzata da aziende di ogni dimensione che hanno veicoli in proprietà o in noleggio e che scelgono di demandare in outsourcing solo una parte dei servizi. | 134 |
Automotive Service Group svolge attività di mediazione e consulenza nel settore del Noleggio di autoveicoli a lungo termine in partnership con ALD Automotive, gruppo leader mondiale nel settore del noleggio a lungo termine e della gestione delle flotte aziendali, grazie alla consolidata esperienza e qualità dei servizi maturata in oltre 50 anni di attività. L’attività di Automotive Service Group è rivolta principalmente a professionisti e PMI che intendono avvalersi dei vantaggi derivati dai servizi di Noleggio a Lungo Termine che la società è in grado di offrire, grazie alla partnership di ALD Automotive. AL VOLANTE CON ASG – Partner of ALD Si rinnova la collaborazione tra Automotive Service Group – Partner of ALD e gli eventi territoriali legati al mondo dei commercialisti. Anche nell’incontro in programma il 5 ottobre 2018 a Pesaro, ASG - Partner of ALD sarà presente per informare i partecipanti dei vantaggi e delle novità sul noleggio a lungo termine, riservando ai professionisti un’offerta speciale. Congresso Nazionale ANC (Associazione Nazionale Commercialisti) “Commercialista: una professione da valorizzare a partire dalle competenze dell’Esperto Contabile - Opportunità e welfare. Gli alert della crisi d’impresa” Pesaro – 5 ottobre 2018 Hotel Mercure – Viale Trieste 281
| LA MOBILITÀ DEL DOMANI |
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| LA MOBILITÀ DEL DOMANI |
I VANTAGGI DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
Servizio di ritiro Usato Valutazione e ritiro dell’usato, in tempi brevissimi e pochi, semplici passaggi.
Un’auto sempre nuova I modelli più recenti in commercio, auto ibride, elettriche, SUV, SW, van, moto e molto altro.
Servizio all inclusive Tutti i servizi per la mobilità compresi in un unico canone mensile predeterminato.
Un’ampia gamma di offerte e soluzioni Tutte le marche automobilistiche a disposizione e la possibilità di personalizzare e configurare il modello desiderato.
Automotive Service Group – partner of ALD Sede Operativa: Viale dell’Esperanto, 71 Zona Eur Roma Tel. 06.87752179 email: commerciale@automotivesg.com Showroom SICCA: Via Leone XII snc angolo Viale Gregorio VII, Roma
Un consulente esperto dedicato Dal primo contatto all’assistenza post contrattuale, esperti che guidano nella gestione del veicolo. Costi all inclusive e fiscalità chiara Unico canone con bollo, RCA, copertura danni completa e manutenzioni; deducibilità dei costi e detraibilità dell’IVA.
Web: www.automotivesg.com
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8-11
NOVEMBRE 2018 FIERA DI ROMA Evento Organizzato da:
www.exposalus.com
VIVERE IL BUSINESS
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PAROLA D’ORDINE: DIGITAL COLLABORATION TIM accompagna le PMI italiane nel percorso di trasformazione digitale con soluzioni professionali avanzate e accessibili. Sul TIM Digital Store si moltiplicano gli strumenti dedicati alle imprese per mettere a frutto le tecnologie digitali e migliorare la produttività
Cresce di pari passo all’attenzione verso modalità di lavoro “smart” anche la necessità di una gestione ottimale del flusso delle informazioni all’interno delle realtà aziendali di ogni dimensione. Oggi, in un panorama sempre più mutevole e virtuale, un’organizzazione del lavoro flessibile diventa di primaria importanza in ogni ambito, se si considera anche l’aumento del numero di dipendenti che lavorano in remoto. È per questo che anche in questo segmento le aziende puntano sempre più sui social ed è per questo che gli strumenti per la comunicazione digitale raggiungono inaspettati livelli di integrazione con le dinamiche aziendali. In particolare, dove si sono diffuse le piattaforme basate sull’invio di messaggi, la comunicazione interna avviene più spesso tramite social che tramite telefono o email (Fonte: McKinsey Global). Dal principale veicolo d’informazioni, la posta elettronica appunto, allo smart working su dispositivi mobile, la tendenza è ad agevolare sempre più l’utilizzo delle applicazioni per la collaborazione, la messaggistica e le videoconferenze in azienda. In primis per giovare di una riduzione dei costi (si pensi all’abbattimento delle spese di trasferta), ma anche per migliorare l’efficienza nella collaborazione, interagire in tempo reale, eliminare i confini geografici e temporali anche con le business unit più distanti.
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VIVERE IL BUSINESS
TIM Digital Store propone prodotti business-oriented come Office 365 di Microsoft, un servizio in abbonamento che combina app avanzate come Excel e Outlook con potenti servizi cloud come OneDrive e Microsoft Teams
In ultimo, ma di certo non meno importante, i sistemi di collaboration rendono la comunicazione più spontanea e intuitiva, supportano i professionisti nel gestire sinergicamente e in modo sempre più autonomo le proprie attività. Per questo TIM Digital Store, il marketplace di soluzioni digitali dedicato a imprese, professionisti, commercianti e artigiani, una piattaforma attraverso cui acquistare applicazioni e infrastrutture cloud direttamente online, ha deciso di riunire sotto lo stesso tetto i migliori strumenti per semplificare l’utilizzo di queste tecnologie. La piattaforma, oggi rinnovata con una user experience ulteriormente semplificata e un’offerta di servizi sempre più ricca, propone prodotti business-oriented come Office 365 di Microsoft, un servizio in abbonamento che combina app avanzate come Excel e Outlook con potenti servizi cloud come OneDrive e Microsoft Teams. Il TIM Digital Store continua così nella sua mission, affiancare professionisti e aziende nel percorso di digitalizzazione e innovazione, aiutandoli nell’individuazione delle soluzioni più adatte alle loro esigenze in termini di usabilità, sicurezza e condivisione.
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Office disponibile ovunque
Per il lavoro in team
Il consueto set di strumenti all’avanguardia per la produttività sempre a disposizione dei professionisti. Le applicazioni di Office, costantemente aggiornate all’ultima versione, permettono di creare, modificare e condividere contenuti da PC o Mac oppure da dispositivi iOS, Android™ o Windows con chiunque e in tempo reale.
1 TB di spazio di archiviazione per utente, videoconferenze HD a più partecipanti, condivisione di contenuti, calendari e chat permettono all’intero team di lavorare in perfetta sintonia. In più, dato che i file sono archiviati online, condividerli con persone interne o esterne all’organizzazione, ovunque ci si trovi e ogni volta che è necessario diventa sempre più semplice.
Per i professionisti
Configurazione e gestione semplificate
Personalizzare l’indirizzo e-mail aziendale con il nome dell’organizzazione per aumentare la visibilità del marchio e promuovere il proprio business sul mercato: questi sono solo due dei punti di forza di questo strumento che rafforza le relazioni con clienti e colleghi grazie a un’ampia gamma di strumenti di comunicazione, dall’email alla messaggistica istantanea, dal social networking alle videoconferenze.
Seguendo istruzioni dettagliate, si possono configurare facilmente gli utenti e iniziare a usare subito i servizi. Un’intuitiva interfaccia di amministrazione è accessibile da qualsiasi luogo per gestire tutto senza doversi preoccupare dell’IT: Office 365 mantiene i servizi sempre operativi e aggiornati.
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STRANGER TODAY by “OUR GIRL”
by Riccardo Cavrioli
(Cannibal Hymns - 2018)
FUTURE ME HATES ME
by “THE BETHS” (Carpark Records - 2018)
Da una parte “le chitarre nel rock sono morte”, dall’altra “il 2018 è l’anno delle fanciulle con le chitarre”. Il mondo adesso va così. A dare vigore alla seconda affermazione ci pensa Soph Nathan, che già conosciamo per essere la chitarrista delle ottime Big Moon, che, assieme a Josh Tyler e Lauren Wilson, da vita a uno dei dischi di guitar-rock più intensi e trascinanti dell’anno, capace di spiccare per un sound da pelle d’oca e per toccanti testi introspettivi. Fuzzy guitar, decisamente anni ‘90, che sa dispensare, con mirabile equilibrio, la dolcezza e il rumore, l’oscurità e spiragli accecanti, il trattenere il fiato e l’esplosione in un urlo stordente. L’album è a tratti rabbioso e graffiante, con muri chitarristici imponenti e corposi, a tal punto che l’ascoltatore stesso, per riprendere fiato, abbraccia con trasporto anche i momenti intimi e contenuti, che lo avvicinano ancora di più alla sensibilità musicale fatta di forte/piano di Soph (“Two Life” e sopratutto la conclusiva “Boring” sono brani emblematici in questo senso). Momenti da brivido? Molti. Ma quell’accelerazione finale di “In My Head” è davvero micidiale. Soph Nathan è artista raffinatissima: il suo mondo pulsa forte e intenso e, trasportandolo in musica, c’invita a toccarlo con mano. Fatelo, l’esperienza sarà meravigliosa.
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Chi mi conosce bene potrà trovare le lodi a questa band decisamente scontate: è vero, lo ammetto, power pop + voce femminile sono il mio tallone d’Achille. Chiamatelo limite, chiamatela devozione, fate un po’ voi, certo che quando le chitarre viaggiano alla grande, le melodie si rincorrono senza tregua e una voce di fanciulla declama i testi (tutt’altro che allegri in questo caso, sappiatelo, con la stessa Elizabeth Stokes che afferma “There’s a lot of sad sincerity in the lyrics”), beh, io perdo la testa. Fatte queste dovute premesse potremmo già chiudere il discorso, visto che nel disco ogni brano è un potenziale singolo e l’empatia è immediata, fin dal primo ascolto. La band di Auckland non delude quindi chi li aspettava al varco con l’esordio. Ne eravamo certi. Chitarre travolgenti anni ’90, un mix clamoroso tra Fountains of Wayne e un indie-rock al femminile che potrebbe tranquillamente rimandare a gente come Veruca Salt, un power-pop che sa essere tanto spigliato quanto energicamente quasi al confine con il pop-punk, una voce dolcemente sensibile ma anche sfacciata nello stesso che modula alla perfezione le linee melodiche e i ritornelli a presa rapida…vi basta? Siete ancora qui che leggete? Mollate tutto e andate di corsa ad ascoltare questa prelibatezza! Buon godimento!
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PADOVA, 22-23 marzo londra, 2-3-4 maggio internazionale BOLOGNA, 7-8 giugno berlino, 13-14-15 giugno internazionale MILANO, 23-24-25 ottobre internazionale NAPOLI, 13-14 dicembre
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