Mensile di Politica, Economia, Attualità e Cultura. Numero 58 (Nuova Serie) € 3,50 www.progressonline.it
POLITICA OBAMA & ROMNEY Corsa alla Casa Bianca
CULTURA Mantova rilancia il Festival della Letteratura
SPORT Us Open under the spot
AUTO Le novità dell’estate tra crisi e voglia di ripresa
VELA America’s Cup, la sfida continua
EVENTI FESTIVAL D’ESTATE
Un giro fra gli eventi estivi più interessanti: dal Festival dei Due Mondi ad Umbria Jazz
COVER STORY
TECNOSPIAGGE Vacanza 2.0 con la spiaggia "Eco-Tech"
NUMERO 58
La Siria al bivio - Obama & Romney: corsa alla Casa Bianca - Un giro fra gli eventi estivi più interessanti: dal Festival dei Due Mondi ad Umbria Jazz - Auto, le novità dell’estate - Us Open under the spot - America’s Cup, la sfida continua - Mantova rilancia il Festival della Letteratura
PROGRESS
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Special Edition - Nuovo Formato
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editoriale
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VACANZE ESTIVE: COME FINIRÀ IL RELAX DI UN ANNO?
“e
“Era il tempo migliore e il tempo peggiore”, diceva Charles Dickens in un suo celeberrimo romanzo a proposito dell’epoca vittoriana. Se dovessimo invece descrivere la nostra di epoca, non ci rimarrebbe che dire: “Era il tempo peggiore”, e chiudere. Nonostante le dichiarazioni di chi sostiene che, per risanare il debito pubblico, ogni lavoratore dovrebbe autonomamente togliersi una settimana di vacanza, e le risposte a tale affermazione che passano nella mente della maggior parte degli italiani, la situazione non cambia: a farne le spese è sempre il ceto medio. Le alternative – le vacanze quest’anno saranno un privilegio
per pochi; gli ultimi dati sostengono infatti che il 13% in più degli italiani quest’anno rinuncerà alle vacanze, complice il clima di crisi, complice l’inflazione, complici i prezzi sempre più alti che ci si trova a sostenere durante una partenza seppur di pochi giorni. E i limiti si hanno su tutti i fronti: le partenze in auto? Sconsigliatissime se non si vuol rischiare un salasso nel conteggiare gli euro spesi per il carburante, l’olio, e i controlli vari ed eventuali. Anche le partenze in treno sono da abolire, visto che sembra costare meno un volo a basso prezzo, che i viaggi su rotaie. Cosa rimane, quindi? O gli aerei low cost, che non danno in molti casi alcuna
garanzia di partenza da e per il luogo prescelto, o rimanere nella propria zona, se si è abbastanza fortunati da vivere in località marine. Le mete più ambite – non più le grandi capitali e nemmeno le mete “marine” all’estero: si sceglie sempre più l’Italia per le vacanze: è solo il 16% infatti che partirà per i Paesi stranieri. Soprattutto in Europa: Francia, Grecia e Spagna alle primissime posizioni. In Italia – la Puglia sembra essere la meta più gettonata: circa il 10% degli italiani che si muoveranno, andrà proprio in Salento. A seguire nella classifica, la Sardegna, la Sicilia e la Toscana.
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sommario
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24 34
36
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■ 34 ELECTION DAY 2012
BARACK OBAMA VS. MITT ROMNEY 56
■ 36 CONFLITTO ARMATO IN SIRIA
LA NECESSITÀ DI FERMARE UN MASSACRO
54
■
38 LA SIRIA CONTROCORRENTE
■
42 NESSUNA NOVITÀ PER IL 2013
■
44 EXPO 2015. LO STATO DELL’ARTE
■
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CALCIO & DENARO
■
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LA PUBBLICITÀ NON È SOLO CANNES
■
56 LE NUVOLE... ITALIANE
■
58 GAMIFICATION
■
62 ONE HYDE PARK
TUTTA UN’ALTRA STORIA
L'ETERNO RITORNO
LE OMBRE SUL FUTURO DI MILANO
NON CI RESTA CHE... INCASSARE
RIPENSARE LA CREATIVITÀ
LA RIVOLUZIONE DEL CLOUD CONQUISTA L’ITALIA
IL FUTURO DEI BRAND? METTERSI IN GIOCO LA REGGIA POST MODERNA NEL CUORE DI LONDRA
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6/10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 46 48 52 60 64 84 92 100 11O 122 124 128
FOTOREPORTAGE DA NEW YORK DA PARIGI DA LONDRA ONOMATOMANIE SCOSTUME E SOCIETÀ TRASHION CINEMA SE FOSSI ZEMAN LIFESTYLE PERSONAGGIO SHOWBIZ ECONOMY PERSONALITIES ITC DESIGN ART TRAVEL FOOD CARS BOAT FASHION MODA TUNES
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66
■
66 MAXXI ESTATE 2012
■
68 BAMBINI IN MISERIA
■
70 TUTTI GLI EVENTI ESTIVI
■
74 TORNA IL JAZZ IN UMBRIA
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■ ■
86
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NUOVI ARCHITETTI CRESCONO Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.
NEL PAESE DI POLLICINO GIRO DEL MONDO IN FESTIVAL
MUSICA DAL MONDO, CON UN’ANIMA JAZZ
80 SPOLETO FESTIVAL
LA CULTURA DEI DUE MONDI
82
102 LETTERATURA IN FEST(IVAL)
LA RIVINCITA DELLE LETTERE
86
UNA CITTÀ CHE STUDIA BARCELLONA
88
IL SOLE TUTTO L’ANNO
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TECNOSPIAGGE
■
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MI PORTO UN LIBRO IN SPIAGGIA
Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis Direttore Responsabile Alessandro Petrone direzione@edizionisei.com Direttore Editoriale Franco Del Panta Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com
HOTEL ALMENARA VACANZA 2.0 CON LA SPIAGGIA “ECO-TECH” VENTIMILA LE...TTERE SOTTO I MARI!
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■
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SPECIALE WELLNESS/BEAUTY UOMO
112
TINTARELLA... AL MASCHILE LE AUTO E IL MERCATO
LA CRISI VIAGGIA SU QUATTRO RUOTE
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ESTATE 2012 IN MOTO
■
112
CONTINUA L’AMERICA’S CUP
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US OPEN
■
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DA SABATO 18 AGOSTO A DOMENICA 9 SETTEMBRE
■
120
VLADI POLO A ROMA
LA CRISI COLPISCE ANCHE LE DUE RUOTE CONTINUA LA SFIDA AL GOLDEN GATE YATCH CLUB I BIG SI CONTENDONO IL CEMENTO VUELTA A ESPAÑA 2012 SARÀ SPETTACOLO! POLO ALLA MATRIOSKA 106
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Progress è una pubblicazione curata da Gruppo Editoriale S.E.I. Via R. Pereira 00135 - Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010 Uffici Commerciali Roma, Via Pereira, 41 - 00136 Milano, Via Petrella, 21 - 20124
LA RINASCITA DI MARSIGLIA
■ 70
74
Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@edizionisei.com I. Basile, D. Battaglia, M.L.C. Beduschi, R. Leggio, M.G. Morini, P. Romeo, D. Marianacci, E. Rodi, F. Aliberti, A. Tomassi, F. Vagnozzi, P. Vaccaro, E. Pasca, L. Saggio, R. Leggio, S. De Martin, L. Martano Marketing & ICT Milko Vaccaro Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Editing e traduzioni Adrian James, Tris Bruce Art Direction Romina Plini, Vania Rossi Stampa e Allestimento Gruppo Editoriale S.E.I. Distribuzione Giuseppe Ventura Emilian Press Srl - Spediservice Srl - CDL Informazioni e Abbonamenti info@edizionisei.com www.progressonline.it Fotografie Shutterstock, Sascha Von Mallinckrodt M.G. Morini, L. M. C. Beduschi, Luca Omiccioli, Milko Vaccaro N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.
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GLI INDIVIDUI SOLITARI DI HOPPER IN MOSTRA A MADRID
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i
Il Museo Thyssen -Bornemisza dedica il mese
rappresentative icone dell'arte a lui
affollano le tele di Hopper, vestite da una
di luglio a Edward Hopper, l'artista
contemporanea, tra cui Goya. Nel corso del
mano di poetica maestria. In occasione della
statunitense annoverato tra i grandi del XX
suo soggiorno a Parigi, in Spagna e negli Stati
mostra a Madrid, nel corso della quale
secolo, che racchiuse, nei complessi intrecci
Uniti, l'artista si dedicherà interamente alla
verranno esposte circa 70 tra le maggiori
delle sue tele, il solitario individualismo di
rappresentazione pittorica di situazioni e
opere del Thyssen, saranno visibili al pubblico
un'epoca difficile.
ambienti, concretando, nel gioco di luci e
i capolavori dell'artista relativi al periodo
Fino al 16 settembre l’arte di Hopper, pur
ombre degli scenari esterni, quella solitudine,
giovanile, messi a disposizione dal Museo
caratterizzata da un esiguo numero di opere,
emblematica della sua pittura, che
Nazionale Francese, che ritraggono strade e
mostrerà al pubblico l'introspezione
caratterizza le grandi metropoli agli inizi del
quartieri di una Parigi agli esordi del 1900.
psicologica e il paradigma sociologico
XX secolo.
racchiuso all'interno dei quadri; una vera
Il solipsismo, la solitudine delle strade che
innovazione frutto del forte influsso dello stile
attanaglia uomini e donne costringendoli,
cinematografico sulla prospettiva artistica agli
giorno dopo giorno, ad attività routinarie,
esordi del secolo scorso. Nato negli Stati Uniti
privandoli del calore dei rapporti umani, come
nel 1882, Hopper, incoraggiato sin da piccolo
travolti da un formicaio di milioni di creature
«Se potessi esprimerlo con le parole non ci sarebbe nessuna ragione per dipingerlo» diceva Hopper a proposito dell'arte. Un'affermazione che conferisce ancora più valore all'intensa, complessa esperienza di un'arte che vedrà come palcoscenico Madrid.
allo studio dell'arte, intraprende numerosi
sole, oppresse dal peso della depressione
viaggi che gli consentono di relazionarsi con
economica che incalzava in quegli anni,
Samantha De Martin
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FERRAGAMO VESTE MARILYN
s
Sensualità e dolcezza, complessità e fragilità:
l'idea della mostra su Marilyn. Il percorso è
anche una serie di foto di Marilyn che sono
Marilyn Monroe resta il simbolo dello charme
articolato proprio attraverso abiti e scarpe che
entrate a far parte della storia del mito
femminile, del movimento che seduce, della
Ferragamo creò per l'attrice. Molti degli abiti
insieme alle opere cinematografiche.
malinconia nascosta e confusa nel sorriso. Il
in mostra furono indossati da Marilyn sul set
Un esclusivo cocktail ha già dato il via alla
mistero della sua morte, avvenuta circa 50
dei suoi più celebri film. Lo stesso stilista
mostra, che resterà aperta fino al 28 gennaio
anni fa, non fa che accrescere il desiderio di
acquistò all'asta da Christie's alcune paia di
2013, in presenza di molti ospiti famosi come
conoscerla meglio, negli aspetti umani e in
scarpe con la sua firma indossate dall'attrice
Rose Byrne, Anna Sophia Robb, Violante
quelli più strettamente legati alla sua carriera.
che ora trovano posto nel suo museo,
Placido, Valeria Solarino, Carla Fracci e varie
Una mostra, curata da Stefania Ricci, direttrice
calzature che Marilyn sceglieva nel negozio di
autorità della città.
del Museo Salvatore Ferragamo, in
New York a Park Avenue o faceva acquistare
www.museoferragamo.it
collaborazione con il critico d'arte Sergio
direttamente in Italia. La mostra, all'interno
Risaliti, cerca di ricostruire i mille volti del
del Palazzo Spini Feroni di Firenze, presenta
Flavia Aliberti
personaggio cinematografico e della “persona” nascosta dietro la diva di Hollywood, con le sue
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mille contraddizioni e sfumature. Dopo l'omaggio a Greta Garbo, Salvatore Ferragamo attraveso la sua fama nel settore della moda racconta una storia di successo, amore, denaro e solitudine, per farci scoprire alcuni aspetti della donna che ha incantato il mondo. Si sa, ciò che indossiamo riflette una parte della nostra personalità: da qui nasce
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A LENS IL NUOVO LOUVRE
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i
Il Museé du Louvre-Lens aprirà fra sei mesi
Nel 2005, viene scelta Lens, centro ad una
struttura è relativamente bassa ed avrà
nel Nord-Pas-de-Calais, a nord est di Parigi,
trentina di chilometri da Lille, città depressa
quattro spazi diversi. Il primo è la Grande
in quella che per quasi tre secoli è stata la
dalla chiusura delle miniere che avevano dato
Galérie che ospiterà una sorta di viaggio nel
regione mineraria che nei suoi intestini aveva i
lavoro a migliaia di immigrati.
tempo. Un percorso dalle civiltà più antiche al
giacimenti di carbone più importanti della
La struttura, finanziata dall’amministrazione
1848 attraverso oltre 200 opere che al
Francia. La scelta di portare proprio qui, a
regionale del Nord-pas-de-Calais con 200
momento sono per l’80% esposte a Parigi,
duecento chilometri circa dalla capitale, la
milioni di euro, avrà una superficie di 22 mila
opere che resteranno a Lens per cinque anni,
dependance del più grande museo del mondo,
metri quadrati su due piani, l’esposizione
per poi essere cambiate a rotazione.
che nel 2012 avrà entrate per 135 milioni di
semipermanente ne occuperà circa 5 mila,
Il secondo spazio ospiterà un grande
euro, nasce una decina di anni fa, quando il
mentre il resto sarà dedicato a esposizioni
laboratorio di restauro. Il terzo un auditorium
governo decide di avviare, in maniera
temporanee a rotazione.
da 300 posti per concerti, convegni, opere
concreta, il decentramento, così da dare
Progettata dall’agenzia giapponese
cinematografiche e teatrali. Il quarto una
soddisfazione alle richieste della provincia
d’architettura Sanaa, con l’apporto della
galleria per mostre temporanee.
francese di poter contare anch’essa, al pari
paesaggista francese Catherine Mosbach e
www.louvrelens.fr
della capitale, su risorse culturali.
Adrien Gardere per la parte museale, la
Samantha De Martin
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dada new new york da new york da new york york da new york
da new york da new york da new york da new york da new york
da new york
da new york
di SAMANTHA DE MARTIN
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DALL'ALTO DELLA GRANDE MELA
Si chiama Up on the roof (Ed. Princeton Architectural Press, $ 50) e ritrae New York come non l'avete mai vista. L'autore del libro che rappresenta un originale album con sequenze di vita quotidiana immortalate dal cielo che sovrasta la Grande Mela, è il pilota e fotografo Alex MacLean, il quale, per più di trent'anni, ha sorvolato gli Stati Uniti osservandone il paesaggio da una prospettiva surreale ed esclusiva. Tra orti, piscine, campi da tennis e da calcio, ristoranti, giardini, pannelli solari, il volto invisibile della città si svela, spellato da un obiettivo teso dal cielo, mentre le persone sfilano come piccole tessere musive sul colorato puzzle della terra. www.papress.com
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ASTRAZIONE AL GUGGENHEIM
Il Museo Guggenheim rende omaggio all'artista che, più di ogni altro, ha fortemente caratterizzato la storia delle sue collezioni. L'arte di Vasily Kandinsky aveva già ispirato Hilla Rebay, artista, art advisor, e primo direttore del museo. Le oltre 150 opere dell'artista, da sempre convinto che il ruolo dell'arte fosse quello di esprimere e raccontare il mondo interiore del genio, saranno esposte, a partire dal 25 giugno, nella galleria Kandinsky in occasione della mostra Kandinsky 1911-1913. www.guggenheim.org
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LUGLIO-AGOSTO 2012
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LA VECCHIA FABBRICA DIVENTA HOTEL
Per gli amanti del relax, all'interno del succoso cuore della Grande Mela, esiste un nuovo edificio, a due passi da Manhattan, che fa capolino sul lungofiume di Williamsburg. Si chiama Wythe Hotel ed è il nuovo “place to be” fresco di inaugurazione. Prima di essere un confortevole albergo con 72 stanze e soffitti alti 13 metri era una fabbrica di fuochi d’artificio costruita nel 1901. L'edificio, accresciutosi di tre piani rispetto alla precedente costruzione, ospita due ristoranti, una private dining room e un roof top con vista mozzafiato. www.wythehotel.com
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LA NEUE GALERIE OMAGGIA KLIMT "Gustav Klimt: 150TH anniversary celebration” è il titolo della mostra che sarà allestita fino al 27 agosto presso la Neue Galerie e che raccoglie importanti dipinti della collezione, tra cui Pale Face (1903), Adele Bloch-Bauer I (1907), The Black Feather Hat (1910), The Park of Schloss Kammer (ca. 1910), Forester House in Weissenbach on the Attersee(1914), Forest Slope in Unterach on the Attersee (1916), e l'ultimo lavoro, The Dancer (191618). La mostra ospiterà anche da una serie di fotografie rare e mai viste prima dell'artista, oltre ad un cospicuo numero di disegni. www.neuegalerie.org
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DA PARIGI__mastro Progress 17/07/12 11.49 Pagina 1
da parigi
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da parigi
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di SAMANTHA DE MARTIN
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TERROIR PARISIEN
Gli amanti della buona tavola potranno concedersi, tra un Museo e l'altro della capitale francese, i genuini prodotti della cucina made in France. Una cucina che investe sulle risorse del territorio e precisamente sulla figura dello chef Yannick Alléno, tre stelle Michelin, che apre un ristorante supportato dalle materie prime della regione dell' Île de France. «È una vera sfida trovare prodotti locali. Molte fattorie sono state urbanizzate e altrettanti allevatori hanno chiuso l'attività» afferma lo chef. E così dalla menta di Milly-La-Forȇt agli asparagi di Argenteuil, Terroir Parisien è tutto un tripudio di genuinità immersa in un'atmosfera disinvolta percorsa da pavimenti in pietra, elementi di legno e zinco e colori opachi. Hot dog rigorosamente preparati con carne di vitello e prosciutto affettato davanti ai clienti. www.yannick-alleno.com
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SULLE ORME DI ARTEMISIA
Agli albori del XVII secolo, quando le donne erano minorenni per tutta la vita, Artemisia Gentileschi ruppe tutte le leggi della società immergendosi solo alla sua arte. Assetata di gloria e libertà, Artemisia lavorò per principi e cardinali, donando viva forza al proprio pennello, costruendo il suo lavoro con forza e ambizione. Come Caravaggio, ci sono voluti tre secoli per essere nuovamente riconosciuta e universalmente apprezzata. Il Museo Maillol dedica all'artista una mostra che si terrà fino al 15 luglio, dal titolo 1593/1654 Pouvoir, gloire et passions d'une femme peintre. www.museemaillol.com
MODIGLIANI E L'AVVENTURA DI MONTPARNASSE
Fino al 9 settembre La Galleria d'arte di Parigi ospiterà una mostra che omaggia la figura di Jonas Netter, uno dei collezionisti alsaziani più prestigiosi del XX secolo, brillante scopritore di talenti, tra i quali Modigliani, del quale fu il primo ad acquistare l'opera. Sempre più affascinato dall'arte del genio livornese, Netter dedicò la propria
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attenzione ai lavori dell'artista rivolgendo, successivamente, la propria ammirazione verso gli altri autorevoli rappresentanti della Scuola di Parigi, tra i quali Utrillo. La Pinacoteca ospita, per la prima volta, il corpo di opere raccolte dal collezionista, che racchiude capolavori di artisti quali Modigliani, Krémègne, Kikoïne, Hayden, Ébiche, Antcher e Fournie . www.pinacotheque.com
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PARIGI IN JAZZ
Fino al 29 luglio, ogni sabato e domenica, i ritmi del jazz percorreranno la suggestiva cornice di Parc Floral nell'ambito del Paris Jazz Festival 2012 che ospiterà le più autorevoli figure del jazz di Europa e Africa. L'edizione 2012 del Paris Jazz festival si preannuncia vivace e variegata. Il primo week-end sarà all'insegna dei legami tra jazz, pittura e letteratura con concerti di Daniel Humair Quartet, Jean-François Zygelgamblin Jazze e de Wilde Sextete, mentre il secondo sarà dedicato all' esplorazione delle contaminazioni con la musica dell'est Europa. Enrico Rava e Ibrahim Maalouf saranno le star del terzo week-end, dedicato alle trombe. Il weekend successivo sarà invece dedicato agli omaggi ai grandi della musica jazz come Duke Ellington, Thelonious Monk, Cole Porter. Tra le interessanti iniziative anche una serie di spettacoli di danza in occasione della festa nazionale del 14 luglio. www.parisjazzfestival.fr
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a4-DA LONDRA__mastro Progress 17/07/12 12.02 Pagina 1
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di SAMANTHA DE MARTIN
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DESIGNING THE EXTRAORDINARY
Nell'ambito della stagione di eventi che celebrano il design britannico, il Victoria and Albert Museum di Londra presenta la prima grande mostra personale del lavoro di Thomas Heatherwick e del suo studio, uno dei più innovativi e sperimentali, operante nell'ambito di architettura, design, ingegneria. Si tratta di 150 prototipi (tra foto, oltre al nuovo modello di bus londinese), oggetti di ispirazione e maquette che ripercorrono i processi creativi del designer e che resteranno in mostra dal 31 maggio al 30 settembre. www.vam.ac.uk
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UN'OLIMPIADE “A MISURA D'UOMO”
Nonostante rappresenti uno degli edifici più popolari dell'estate olimpica, progettato da Zaha Hadid per ospitare tutte le competizioni “acquatiche” dei prossimi Giochi di Londra, il London Aquatics Centre non rimarrà un'opera destinata esclusivamente agli atleti, ma sarà aperto alla città. La possente struttura architettonica, che al termine della manifestazione verrà ridimensionata riducendo la capienza dei suoi spalti da 17000 a 2500 spettatori, sarà fruibile dai londinesi, costituendo, finalmente, un grande progetto concepito per un uso a lungo termine. www.zaha-hadid.com
SORRISI DAL MONDO ALLA SERPENTINE GALLERY
Dal 19 giugno al 9 settembre la Serpentine Gallery ospiterà una grande mostra dell'arte poliedrica di Yoko Ono, l'artista eclettica di Tokyo la cui personalità ha fortemente influenzato e caratterizzato il mondo dell'arte contemporanea. Una mostra, quella di Yoko Ono, caratterizzata da film e spettacoli, nonché da una serie di lavori tra opere più o
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LUGLIO-AGOSTO 2012
meno recenti, compresa la serie Smile, ensemble di ritratti immortalati in ogni parte del mondo. Il progetto è stato concepito con l'intento di connettere le persone di tutti i continenti, invitando gli utenti a caricare e inviare le immagini dei propri sorrisi, contribuendo alla creazione di una serie globale di smiles che coprono il pianeta. www.serpentinegallery.org
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LE INTUIZIONI CREATIVE DI HIRST ALLA TATE MODERN Dopo la sua prima volta all'attenzione del pubblico londinese nel lontano 1988, Damien Hirst, divenuto uno degli artisti più influenti della sua generazione, mette in mostra, alla Tate Modern, fino al 9 settembre, le opere più caratteristiche dei suoi vent'anni di esperienza. La rassegna, probabilmente la più completa mai dedicata all'artista inglese, tra inimitabili intuizioni creative e opere d'arte divenute vere e proprie icone contemporanee, comprende sculture rappresentative della sua Storia naturale, tra cui l'impossibilità fisica della morte nella mente di una persona che vive del 1991, in cui ha sospeso uno squalo in formaldeide. Da non perdere le vetrine come “Mille anni”, oltre ai dipinti con farfalle e mosche, macchie e rotazioni. www.tate.org.uk
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ONOMATOMANIE__mastro Progress 17/07/12 12.03 Pagina 1
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di PIETRO ROMEO
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LA PAROLA DEL MESE
BASTA SPRECHI: MENO DIPENDENTI PUBBLICI, BUONI PASTO RIDOTTI, MENO GIUDICI DI PACE, MENO VESTITI PRADA PER I CARCERATI, MENO GOL SUBITI IN FINALE DEGLI EUROPEI CONTRO LA SPAGNA, RIDUZIONE DELLA CIRCONFERENZA ADDOMINALE DI GIULIANO FERRARA. IL TUTTO PER RISANARE L'ECONOMIA. FIRMATO IL SUPERCAZZOLISTA ANGOLOFONO MARIO MONTI
UN PO' COME QUANDO MIO PADRE MI DICEVA CHE DOVEVO LIMITARE LE SPESE PER COMPRARE LA MARIJUANA. PECCATO PERO' CHE I SOLDI IN PIÙ CHE GIRAVANO IN FAMIGLIA SE LI PAPPAVA LUI ACQUISTANDO TERRIFICATI ACTION MOVIE ANNI '90 - DEL TIPO CON JEAN-CLAUDE VAN DAMME - IN DVD
DICE CHE CON LA RIDUZIONE DEL PERSONALE DEGLI UFFICI PUBBLICI AUMENTERANNO I TEMPI DELLA BUROCRAZIA. È STATO CALCOLATO CHE PER OTTENERE UN CERTIFICATO DI NASCITA CI VOGLIONO NOVE MESI. PERCIO' TI CONVIENE SCENDERE AL MUNICIPIO APPENA DOPO QUELLA NOTTE INDIMENTICABILE CON TUA MOGLIE
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ENNESIMA SUPERCAZZOLA ANGOLOFONA DI MARIO MONTI AL 37° DEL SECONDO TEMPO
SPENDING REVIEW
LA VERITÀ SECONDO ME? È CHE I GIORNALI ERANO UN PO' A CORTO DI ARGOMENTI DI CONVERSAZIONE. IN EFFETTI DA QUANDO NON CI SONO PIÙ NE' ELUANE ENGLARO NE' BERLUSCONI RIEMPIRE UNA PAGINA DI QUOTIDIANO DIVENTA SEMPRE PIÙ DIFFICILE
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TORMENTONI LESSICALI A SCADENZA MENSILE
UN PO' DI NUMERI: 7000 POSTI LETTO IN MENO NEGLI OSPEDALI. DA OGGI CONVIENE AMMALARSI IN CROAZIA. OPPURE IN AFRICA CHE C'E' QUELLA STORIA DELLA GENTE VOLENTEROSA CHE COSTRUISCE NUOVI OSPEDALI
ALTRI NUMERI: 200 MILIONI DI EURO IN MENO ALLE UNIVERSITA' PUBBLICHE SIGNIFICANO MENO ASSISTENTI GNOCCHE DI PROFESSORI MARPIONI. IN UN MONDO DI SANO MASCHILISMO, IL COLLEGAMENTO TRA LE DUE COSE C'E'. PURE SE A PRIMO IMPATTO NON SI VEDE COMUNQUE FIDATEVI DI ME: FACCIO IL FIGO CON QUESTE BATTUTE SIMPATICHE PERCHÈ SO IL FATTO MIO. CERTO DI ECONOMIA CI CAPISCO POCO, PERÒ SONO ABBASTANZA ISTRUITO IN FATTO DI MASSONERIA
LE REGIONI INSORGONO E PROTESTANO; ED IO STO ANCORA QUI A FANTASTICARE SU COM'È IL MOLISE QUAND'È INCAZZATO. NON RIESCO PROPRIO A FARMENE UN'IMMAGINE MENTALE, DEL MOLISE INCAZZATO
VASCO ERRANI SI PREOCCUPA DI MANTENERE I SERVIZI ESSENZIALI PER I CITTADINI. NON HA CAPITO CHE SE TI CHIAMI “VASCO” NON PUOI AVERE VOCE IN CAPITOLO SU NESSUN ARGOMENTO
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a4-Costume e società__mastro Progress 17/07/12 12.04 Pagina 1
Scostume e società Scostume e società
Scostume e società
Scostume e società Scostume e società Scostume e società Scostume e societàScostume e società
Scostume e società
Scostume e società
di PSEUDONIMO
IL NOSTRO DNA È A FORMA DI RIGATONI ALL'AMATRICIANA Metti una sera, superati i trent'anni, che ti sbronzi troppo. Ti sbronzi a tal punto che quando stai guidando per tornare a casa sei convinto ma proprio convinto - di essere l'uomo-ragno. Metti che questa sera, prima di guidare per tornare a casa, sei stato con certe persone pure loro sbronze ai tuoi livelli: ai livelli di cui sopra. Metti tutto questo, e tutto questo comunque non giustifica il fatto che una di queste persone - una donna ad un certo punto della serata era entrata in un supermercato e si era messa a rubare come facevo io alla Standa quando ero piccolo. Refurtiva nello zainetto scolastico colorato. In pratica, un gesto retrò. Meglio: una bravata analogica nell'era digitale e guardona del Grande Fratello. Microbotelecamere di sorveglianza pure nel duodeno e questa che mi fa la ladra come se fossimo appena usciti da una società rurale. La spiegazione c'è, dietro l'angolo, clemente e banale: stando ai recenti sondaggi, la tipa è una di quelle che ha sempre bisogno di farsi notare. Cosa confermata, tra l'altro, da un acconciatura piuttosto appariscente o che quanto meno presuppone un parrucchiere scoordinato. Orbene comunque, nonostante tutto, poco prima della bravata analogica di cui sopra, qualcosa di buono aveva
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fatto: non il parrucchiere, beninteso, ma la tipa di cui sto parlando da tre ore senza motivo apparente. Se ne era uscita con un'affermazione totalitaria, seguendo pedissequamente la quale il sottoscritto sarebbe “Uno stereotipo dell'italiano medio”. Cavolo, non ci avevo mai pensato a quest'eventualità. Certo, a primo impatto, ovviamente, non l'avevo presa sul serio. Tutto concentrato com'ero a sognare di sorvolare il cielo di Berlino su una farfalla variopinta con un'altra donna presente in serata - la mia preferita del sistema solare, credo – avevo lasciato correre. Ma appena ero tornato a casa, appena era finito l'effetto sbronza uomo-ragno ed ero tornato ad essere essenzialmente un uomouomo, ci avevo riflettuto su e mi ero reso conto che poi non è che aveva tutti i torti; la stolta. Però: chi l'avrebbe mai detto che una donna con un brutto taglio di capelli e un tatuaggio di Marylin Manson sulla cellulite mi avrebbe portarto a riflettere. Ah, sì, del tatuaggio non vi avevo ancora detto niente. Dunque mi ero chiesto in meditazione: cos'ho di italiano io più di uno svizzero? Cos'ho di italiano io più di un colombiano? Perché sono più italiano io di un tedesco? Insomma, questo tipo di domande malformulate qui.
E, nonostante le domande malformulate, una risposta malformulata alla fine l'avevo trovata e l'avevo messa sul comodino con l'idea di ritrovarla il giorno dopo. E invece, no. Non c'era più. Scherzo, eccola qui: Ciò che mi rende più italiano di un tedesco, è che affronto la vita come se fosse un esame per entrare alla Sorbonna. Ciò che ho di italiano io più di un colombiano è che inseguo una struttura a canovaccio nel tempo che ho davanti. Ciò che mi fa essere più italiano di un tedesco, è che cerco la biografia a tutti i costi, quella che vista da fuori alla fine ce l'hai fatta. Perché gli italiani... siamo così. E non ditemi di no. Facciamo i fighi, giriamo il mondo magari, eppure
continuiamo ad ad essere una specie rarissima di ragionieri del proprio destino che prendono la vita con pesantezza. Potremmo sniffare copertoni essiccati con Jimi Hendrix in una roulotte parcheggiata sul deserto del Nevada in questo momento, e, ciononostante, non riusciremmo mai a toglierci dalla testa la nostra visione del mondo come modello prestampato. Viviamo in paranoia progettando e organizzando cose che non accadranno mai, o che nella migliore delle ipotesi, accadranno diversamente. Abbiamo un approccio al futuro burocratico, che ci possiamo fa'. È il DNA. Un DNA a forma di rigatoni all'amatriciana.
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di PIETRO ROMEO
VIVIAMO IN UN MONDO DI QUARTIERI SOPRAVVALUTATI Per dire, una mia conoscente è stata in grado di dire che il principe William è bello. E consentitemi di pensarla così: non è un'idea sua. Non perché la suddetta mi abbia dimostrato negli anni di avere un particolare gusto estetico, ma piuttosto perché, ne converrete, nemmeno in un mondo quadridimensionale o in un microcosmo privo di accelerazione di gravità il principe William può usufruire del di cui sopra aggettivo qualificativo. E perciò resta da capire perché in questo mondo tridimensionale e soggetto all'accelerazione di gravità questa cosa invece succede. Ve lo dico io perché succede: perché questo mondo sarà pure tridimensionale e soggetto alla forza di gravità, ma ci trovi comunque troppa gente che si fida delle idee di altra gente, altra gente che si fida delle idee di altra gente
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ancora, altra gente ancora che si fida delle idee di altra gente ancora e ancora e così via. Si chiamano se vuoi, “sovrastrutture”. Insomma: ora non so fino a che punto, ma lo sapete che una buona percentuale di opinioni nostre non sono nostre. Avete capito dove voglio arrivare: in Via Del Parere Manipolato, o in Piazza Della Stronzata Socialmente Condivisa. Due posti che saranno pure dislocati in quartieri diversi, ma che comunque si trovano entrambi, fortunatamente, in quartieri piuttosto fighi. Anzi meglio: uno figo e uno fighissimo; ed entrambi, ovviamente, nella stessa città: Luogo Comune. Eddai che lo sapete pure voi peraltro: in ogni città ci sono quartieri fighi e quartieri fighissimi. E, di conseguenza, quartieri sfigati. È proprio questo l'argomento di conversazione che ho scelto per
oggi. Non ci avevate mai fatto caso che i vostri amici e/o conoscenti hanno sempre questa tendenza a sopravvalutare determinate zone della vostra città e a sottovalutarne altre? Per me, indipendentemente dal codice di avviamento postale in cui mi ritrovo a vivere, ogni volta è la stessa storia. Si ripropongono sempre questo tipo di discorsi tra la gente della mia età. - Che facciamo stasera? - Noi andiamo a bere nel quartiere sopravvalutato. - In quale quartiere sopravvalutato? Il quartiere sopravvalutato numero uno o numero due? - Nel numero tre. Mai nessuno che ti invita a passeggiare a zonzo in un quartiere sottovalutato, poniamo il caso, nel quartiere sottovalutato numero due. Lo spirito critico latita dunque, anche nel settore topografico.
Io di questa cosa per la verità mi sono un po' stancato e perciò ho parlato con un tizio che sta per affittarmi un posto letto dentro l'intestino di un coccodrillo dove ho intenzione di restare almeno per i prossimi quindici anni. La speranza è che nel frattempo qualcosa cambi e che, giovani e meno giovani, grandi e vecchi, insomma persone, la smettano di sottovalutare questo quartiere e sopravvalutare l'altro e decidano che è arrivato il momento di passare la serata senza subire l'influenza di alcun tipo di paranoia urbanistica. Sogno un mondo con un piano regolatore equo e solidale e antispecista. Magari esco dal coccodrillo, e mi ritrovo davanti un pianeta diverso, che ne so. Un pianeta dove un tizio mi incontra e mi dice di andare a fare un giro stasera nel quartiere sottovalutato. O che un tempo era sottovalutato e adesso è un quartiere come tutti gli altri. Voglio essere ottimista. Nel frattempo però, io devo racimolare i soldi della caparra da versare al tipo per l'affitto dell'intestino del coccodrillo. E ho l'impressione che ci metterò un po' di tempo, per cui mi preparo per bene pure stasera ad incontrarmi con gli amici e con la gente a Kreuzberg, il quartiere turco che va così di moda qui a Berlino. E mi preparo pure per quando tornerò a Roma a trovare gli amci e la gente che ho lasciato lì, forme di vita che mi porteranno di sicuro o al Pigneto o al massimo a Piazza Trilussa.
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di SAMANTHA DE MARTIN
UN NUOVO, “MOSTRUOSO” CARTONE PER TIM BURTON
“Frankenweenie“, il nuovo, attesissimo film in stop motion di Tim Burton. Scritto da John August, che ha collaborato precedentemente con Burton in “Big Fish”, “La sposa cadavere” e “La fabbrica di cioccolato”, il film è tratto dal popolare cortometraggio di Burton del 1984, “Frankenweenie”. Sarà girato in stop-motion, in bianco e nero e utilizzerà la tecnologia 3D. Per la prima volta, così, tecniche antiche, come il bianco e nero si fonderanno in un’unica pellicola per ottenere un risultato sicuramente sorprendente. “Dal genio creativo di Tim Burton arriva Frankenweenie, un emozionale narrazione di un ragazzo e il suo cane. Dopo aver perso inaspettatamente il suo cane adorato Sparky, il giovane Victor utilizza la scienza per far ritornare in vita il suo caro amico, anche se con qualche piccola modifica. Victor cercherà di nascondere la sua creazione, ma quando Sparky riuscirà a fuggire, i suoi amici, gli insegnati e tutta la città impareranno che “la vita al guinzaglio” può essere mostruosa”.
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Recita la sinossi ufficiale. Il film vede la partecipazione di alcuni attori che hanno già lavorato con Burton, come Winona Ryder (“Beetlejuice”, “Edward Scissorhands”), Catherine O’Hara (“Beetlejuice”, “The Nightmare Before Christmas”), Martin Short (“Mars Attacks!”) e Martin Landau (“e Wood”,” Sleepy Hollow”). Intanto, la Walt Disney Pictures invita il popolo del Web a scoprire tutti i segreti del set. Grazie a un video tour, che permette agli internauti di osservare il set a 360° gradi, gli utenti possono intrufolarsi dietro le quinte e osservare la realizzazione della pellicola. I fan hanno infatti la possibilità di visionare il filmato da diverse angolazioni di ripresa e accedere a news e materiale fotografico inediti. L’esclusivo tour di Frankenweenie porta il pubblico all’interno de la Unit 23, alla scoperta di una delle sequenze più spettacolari del film: il Dutch Day. Il set è un immaginario quartiere californiano di periferia anni ’70, simile a quello che ha segnato la giovinezza di Tim Burton. E l’effetto nostalgia conferma il forte legame dell’opera con i ricordi adolescenziali del regista di Burbank, il quale ha definito il progetto una delle sue opere più personali. Il video rivela inoltre alcune informazioni su le tecniche di stop motion, l’utilizzo delle luci di scena, la preparazione del set e la coordinazione dei pupazzi: un lavoro meticoloso e di squadra che richiede almeno una
settimana di riprese per 2-3 secondi di girato. Frankenweenie uscirà il 5 ottobre 2012 negli Stati Uniti, con anteprima al prossimo Comic-Con di San Diego, e il
13 gennaio 2013 in Italia. Per accedere al tour a 360, è sufficiente collegarsi all’indirizzo: frankenweenie.yb.nl/release/a llison/index.html?language=it
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Se fossi Zeman
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di PSEUDONIMO
FRITZ LANG ENTRA IN AREA PALLA AL PIEDE - E cacchio dai vediamoci la partita al baretto, sotto casa mia. C'è la cameriera col neo sulle labbra. - Quella bella? - No, quella brutta. Ho la faccia di uno che parla di cameriere brutte? - No, veramente hai la faccia di uno che parla di personaggi televisivi dimenticati tipo Marco Predolin. Non lo so, ma mi dai quest'impressione. Comunque no, non vengo. Sono stanco, e poi da casa tua devo prendere tre metro per andare a letto. E invece alla fine l'ho convinto, il tizio spiritoso di qua sopra. La partita l'abbiamo vista insieme, sotto casa mia. La cameriera col neo sulle labbra però, quella bella, non c'era. Al posto suo una cameriera senza neo sulle labbra, ma in compenso appena uscita da pagina 37 del numero di febbraio di GQ. Solo, vestita. Nulla più che una conferma: già da un pezzo sospettavo la presenza di un ottimo ufficio casting addetto alla selezione del personale in ambito ristorativo; qui all'estero, fanno così, evidentemente. Così ti ritrovi tra i tavoli delle modelle intergalattiche che non se la tirano. Tanto modelle intergalattiche che quasi quasi ci resti male che non se la tirano. Ti offendi per conto loro. Cioè, tu mi rivolgi la parola? Tra l'altro con gentilezza? Ma mi hai visto? Nessuno ti ha spiegato che io e te non proveniamo dallo stesso universo biologico? Che
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l'iperuranio dove sei nata è un po' più distante dal meridiano di Greenwich rispetto all'ospedale puzzolente dove invece sono nato io? Insomma, al bar sotto casa: modelle che non se la tirano, un maxi-schermo cinematografico, tanto posto a sedere e una piacevole frescura serale. Tutto perfetto per il mio primo campionato europeo in terra straniera. Sono in Germania: ecco perchè l'altra sera non mi avete visto in quel club di scambisti che c'è a Boccea. L'Europeo polacco-ucraino 2012 l'ho seguito da qui, che si vedeva meglio data la prossimità geografica e che però, nonostante la prossimità geografica, si sentiva peggio. In che senso? Nel senso che Ozil entra in area palla al piede, supera due avversari, entra nell'area piccola, è a tu per tu col
portiere. Nel frattempo due molotov esplodono all'altezza del dischetto, Melissa Satta si toglie il bikini sul primo palo e con tutto questo popo' di roba da raccontare con enfasi il telecronista tedesco che fa? Sta zitto. No che non avrei capito quello che diceva se avesse parlato, dal momento che non conosco gli algoritmi dell'idioma teutonico, ma sarebbe stato bello comunque percepire una voce narrante con delle sfumature emotive durante una semifinale di un europeo. Più che bello, piuttosto normale. Cioè fino a questo momento sono stato abituato così. E invece io e il mio amico simpatico ci siamo dovuti accontentare di quest'atmosfera surreale da retrospettiva sul cinema di Fritz Lang. Ecco, per esempio, se io facessi il professore di antopologia all'università, oltre che provarci con le mie
studentesse, applicherei un metodo infallibile per descrivere le differenze per l'appunto antropologiche tra i popoli. Il metodo consiste nel proiettare una partita di calcio a lezione. Una partita di calcio a lezione con un commento giornalistico per nazione. Tipo: una volta col commento argentino, una volta col commento francese, una volta con quello italiano. Insomma, avete capito. Non c'è niente di più sintetico e diretto che una telecronaca per renderci edotti in merito alle radiazioni culturali cui siamo soggetti ogni volta che nasciamo in un punto a casaccio su google maps. La geografia è una cosa importante, a quanto pare. E a quanto pare pure l'antropologia. E il calcio, ragazzi, il calcio, fornisce sempre una risposta per tutto.
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di SAMANTHA DE MARTIN
ROMA INAUGURA EATALY
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Si chiama Eataly, l'ultimo colosso gourmand inaugurato a Roma il 21 giugno; un'esperienza che sancisce il contesto di un connubio privilegiato tra bontà dei cibi e tradizione nazionale frutto dell'esperienza decennale di chef e culto culinario, espressione di genuinità e qualità delle materie prime. L'ex terminal Ostiense sarà il capolinea dell'iniziativa, un progetto economicamente
Pinerolo, Monticello, Milano, Bologna e Genova – svetta sopra i vagoni rosso Ferrari di Ntv, la compagnia ferroviaria di Montezemolo da poco inaugurata. Il vecchio “guscio” disegnato dall’architetto Julio Lafuente ospiterà il nuovo megastore della ristorazione e delle produzioni di qualità italiane, il più grande tra quelli finora aperti. All’interno della nuova capitale dei sapori, infatti, è stato realizzato «quasi
ambizioso, ma anche il punto di partenza di un'esperienza esclusiva. La sede capitolina della creatura di Oscar Farinetti - la numero dieci dopo le sedi di New York, Torino, Tokyo, Asti,
un fabbricato nel fabbricato su tre piani – spiega il progettista e direttore dei lavori Bruno Moauro – di strutture in acciaio costruite con fondazioni autonome» .Scale mobili e ascensori scivolano lungo un allestimento interno realizzato con materiali leggeri facilmente amovibili per costituire una sorta di pareti mobili, mentre dappertutto spiccano i pavimenti, quasi tutti in grès porcellanato. In questo «terminale del gusto» sfileranno anche ristoranti monotematici: «ci saranno un ristorante tipico romano e una friggitoria», racconta Oscar Farinetti, primus inventor del colosso dei cibi di alta qualità. E così dalla piadina ai panini,
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dalla pizza alla pasta, dai salumi ai formaggi il percorso proposto da Eataly sarà tutto un trionfo di gusto e sapori, con un'estrema attenzione ai vini regionali. Nei diciassettemila metri quadri dedicati alla celebrazione del palato aperti al pubblico, 14 aree tra ristoranti (dei quali uno dedicato alla cucina laziale, mentre all’ultimo piano vi sarà il «Ristorante Italia» che rappresenterà l’intera cucina del nostro Paese), bar e punti di ristoro. «La caratteristica principale che renderà Eataly Roma unico – dice Piero Alciati, responsabile della ristorazione - sarà la spettacolarità che potranno offrire i grandi spazi e le attività che si svolgeranno sui vari livelli della struttura. Sarà una specie di girone dantesco, ma al contrario. Inoltre, per la prima volta in Italia, ci sarà uno spazio dedicato al mozzarella live, dove il casertano Roberto Battaglia si esibirà nella preparazione dal vivo di questo formaggio». Una vera e propria piccola fabbrica di birra che produrrà dal vivo i suoi prodotti artigianali ideati da Leonardo di Vincenzo, Teo Musso e Sam Calagione consentirà allo spettatore di osservare dal vivo i passaggi dell' ammostamento, della filtrazione, della fermentazione. Tra gli aromi
della storica azienda piemontese del caffè Vergnano e gli odori sprigionati dalle creme Venchi ancora calde, tra la bontà del pane cotto a legna, lo scenario di Eataly incarnerà l'attraente celebrazione della qualità e della bellezza. Una bellezza racchiusa nelle manifestazioni dell’agroalimentare, dell'arte, della musica, dell’ironia, in uno spazio che si fa anche interprete di moda, design, industria manifatturiera di precisione e turismo. Ma la principale differenza che consentirà ad Eataly di prendere le distanze dai consueti mercati è offerta dalla presenza, all'interno di ciascun reparto di vendita, di aree “didattiche” ed “emozionali” che avranno lo scopo di illustrare ai clienti la storia, la cultura e le caratteristiche dei prodotti in esposizione. Una “meta-cucina” dunque, quella inaugurata da Eataly, che si racconta e parla di sé, mettendosi a nudo e vestendosi solo della sapiente maestria di esperti ed artisti della tradizione culinaria. E assaggiando o mangiando questa o quella prelibatezza, si può fare la spesa per casa: dal caffè alla pasta fresca, dal pane alle carni de “La Granda”, dalle verdure bio al cioccolato. www.eataly.it
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il personaggio
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di SAMANTHA DE MARTIN
DAI PARIOLI A LONDRA Lord «Seb», presidente del Comitato organizzatore di Londra 2012, rivela come cambierà Londra in occasione delle prossime Olimpiadi. «Sono orgoglioso, la città è pronta da un pezzo. Rimarranno nuovi splendidi quartieri dove c'era un'enorme area degradata. Adesso anch’io corro nel parco». Un'organizzazione durata otto anni quella che ha visto impegnato Coe in una corsa contro il tempo. Una corsa che rappresenta l'emblema della vita per colui che sui 1500 metri negli Ottanta ha infranto tutti i record aggiudicandosi due ori olimpici a Mosca e a Los Angeles. Deputato conservatore, divenuto Lord Sebastian Coe per «graziosa decisione» della Regina, Pari del Regno e barone di Ranmore, è risucito ad aggiudicarsi la prestigiosa organizzazione di Londra
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2012. «Organizzare i Giochi è come una gara di mezzofondo, devi saper gestire lo sforzo» ribadisce Coe. È con orgoglio che il barone di Ranmore descrive il successo della sua impresa realizzata su un'area in cui le sterpaglie e la palude inquinata hanno ceduto il posto allo stadio, al centro acquatico, al villaggio per gli atleti, al velodromo. Quest'ultimo è la struttura preferita da Coe, con la sua pista in pino siberiano montata a mano da maestri carpentieri. Il governo inglese ha stanziato oltre dieci miliardi di euro per queste olimpiadi, cui si sono aggiunti gli oltre due miliardi e mezzo investiti dai privati. Con un apparato di sicurezza che vedrà impegnati quasi 30mila uomini, compresi 13 mila militari i Giochi avanzano con passi da gigante. «Siamo stati
proporzionati alla circostanza, servono infrastrutture, trasporti: in un'Olimpiade è come se si svolgessero 26 campionati del mondo in parallelo; se le gare si tenessero una dopo l'altra durerebbero 460 giorni, noi le concentriamo tutte in sedici. È ovvio che la preparazione deve assumere una grandezza adeguata. E per quanto riguarda la presenza dell'apparato di sicurezza, in coscienza, non si può scendere a compromessi su questo tema. Ma state tranquilli che la nostra polizia è la migliore al mondo e non presenterà alla gente che verrà a Londra quest'estate una città in stato d'assedio». Si tratterà di un'esperienza sostanzialmente diversa rispetto a quella del 1948 quando gli atleti furono costretti a portarsi da casa gli asciugamani ed a dormire in vecchie caserme, temprati dall'acqua gelata delle
piscine. Si auspica un'atmosfera di festa, Sebastian Coe, caratterizzata dall'entusiasmo degli atleti e impreziosita dallo spirito ludico, di tolleranza e multiculturalismo della capitale che guarda con ottimismo alla gigantesca manifestazione che prenderà il via il 27 luglio quando la fiaccola olimpica accenderà di sportività e passione l'orgoglioso sguardo di Londra. www.olympic.org
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di FLAVIA ALIBERTI
STORIE DI CARTA - JACOB HASHIMOTO A LONDRA Piccole storie di carta. Pagine di opere d'arte che sottintendono l'evocazione della natura. Una visione tutta personale dell'artista, Jacob Hashimoto, il quale fa emergere l'energia delle onde che si increspano, o l'immobilità delle rocce, attraverso installazioni leggere e quasi trasparenti, fatte di centinaia di dischi di carta. L'energia creativa della città in cui vive Hashimoto,
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New York, e la spiritualità dei suoi antenati giapponesi, si fondono per conferire fascino e mistero alle sue opere, dotate di una magia simile a quella del gioco, che sa sorprendere, divertire e far riflettere allo stesso tempo. Da un'indicazione del padre di Hashimoto nasce tutto. Dal suo suggerimento, alcuni anni fa, di dedicarsi a qualcosa di manuale diverso dalla pittura, come la creazione di aquiloni. Da quello spunto prende corpo
un lavoro di ricerca, creazione, espressione che tende alla meraviglia, al dialogo con la luce e la forza di gravità. L'artista eredita influenze dell'astrattismo del dopoguerra, ma anche del design degli anni Settanta e di alcune correnti pittoriche del 900. Oggi Jacob Hashimoto è un artista conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Fino al 1 Settembre alcune delle sue opere saranno ospitate negli spazi della Galleria Ronchini, in Dering Street 22, Londra. Si tratta della prima esposizione individuale dell'artista nel Regno Unito, per la quale ha creato un'installazione fatta di elementi di bambù e carta che si intrecciano anche a pittura e scultura, disegni astratti e paesaggi. La Galleria è stata aperta di recente da Lorenzo Ronchini che coltiva una passione per il collezionismo ereditata dal padre Adriano. Conosce bene l'arte di Hashimoto e la prima
opera che acquista di questo artista è in carta gialla. Oggi ospita nella sua galleria un'installazione festosa, di buon augurio per le Olimpiadi, casualmente dello stesso colore. Una grande vetrina aperta alla vista dei passanti, abituati alla vita in un quartiere che respira arte in ogni angolo, ospita l'aquilone solare di Jacob Hashimoto. Difficilmente lo sguardo si sottrae all'installazione. I visitatori possono camminare sotto, intorno e attraverso la scultura, scoprendone diversi punti di vista, materiali, effetti di luce. La mutevolezza dell'opera è data non solo dalla sua struttura e natura impalpabile, ma anche dalla diversità di chi osserva, dal suo modo di percepire l'opera, in un dialogo infinito. Hashimoto porta nella Galleria Ronchini non solo una scultura da osservare, ma un “ambiente” dove si può sperimentare un proprio senso di benessere e di serenità. www.ronchinigallery.com
Jacob Hashimoto, The Other Sun, bambú, carta, dacron, acrilico, filo di cotone, per concessione dell’artista e della Ronchini Gallery. Foto ©Michele Sereni
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di Denise Marianacci
ESTERI ELEZIONI IN USA
ELECTION DAY 2012
BARACK OBAMA VS. MITT ROMNEY A pochi mesi dall’election day, la campagna elettorale negli States entra nel vivo, in vista della volata finale prevista per il 6 novembre 2012. Le scelte economiche, tra rigore e sviluppo, al centro del dibattito sul quale si concentra la
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sfida tra il Presidente democratico e lo sfidante repubblicano
Novembre si avvicina sempre di più e la campagna elettorale in corso tra il Presidente Barack Obama, e il suo sfidante repubblicano, Mitt Romney, inizia a scaldarsi, seppur con qualche eccezione rispetto alle campagne presidenziali del passato. Questa volta, infatti, la sfida si consuma prevalentemente sulle tematiche e, dunque, sulle scelte economiche che i due contendenti decideranno di mettere in campo per conquistare la fiducia degli elettori.
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Del resto, ciascun candidato sta offrendo visioni polarmente opposte di come sta andando l’economia del paese, e l’uno accusa l’altro di avere una visione distorta sulle modalità di ripresa dalla crisi economica. Certo è che la recessione in America ha mietuto prepotentemente le sue vittime: la perdita del lavoro e la chiusura delle fabbriche hanno messo in ginocchio vaste aree degli Stati Uniti. E se da un lato, si registra un certo calo di popolarità per il Presidente in carica, dall’altro sembrerebbe che le spinte del governo comincino a produrre qualche risultato effettivo, lasciando intravvedere timidi segnali di ripresa dell’economia. Insomma, nonostante la profonda crisi dell’euro zona si rifletta in maniera decisiva sull’andamento dei mercati negli States - perché riesce a rimettere in discussione sia la fiducia dei consumatori e sia gli investimenti - la politica di Obama sul lavoro fa registrare nuovamente segnali positivi di crescita con stime che parlano di ben 4 milioni di posti recuperati. Dal canto suo, lo sfidante repubblicano sa bene che sulla grande recessione, Obama non solo è estremamente vulnerabile, ma è facilmente attaccabile soprattutto sul
versante della riforma sanitaria e sulle tematiche di aumento della spesa pubblica. A detta di Romney, infatti, le politiche di aumento della spesa del paese, spingerebbero l’America sull’orlo del baratro: “Obama ci porta sulla strada della Grecia”, afferma Romney senza mezzi termini, mentre si avventura nel cuore degli Stati Uniti con un viaggio in autobus nei piccoli centri rimasti orfani della grande industria: una cinque giorni attraverso sei stati nel tentativo di portare gli indecisi che vivono lontano dalle grandi metropoli tra le fila repubblicane. Nel frattempo, sul fronte dello schieramento democratico, Obama fa registrare un leggero calo di popolarità. Probabilmente gli americani si aspettavano una “cambiamento di rotta” nell’andamento della campagna del Presidente. Non c’è stato, invece, nessun cambio di strategia, ma solo il tentativo di rendere più chiare le politiche adottate dal suo governo per rafforzare la ripresa e per creare nuovi posti di lavoro e, allo stesso tempo, di gettare ombre sulle soluzioni che Romney propone per l’uscita dall’empasse finanziaria. La strategia elettorale democratica, poi, ha fatto in modo di bloccare migliaia di
I SOSTENITORI A colpo d'occhio il confronto appare impietoso per il candidato Repubblicano, Mitt Romney. Il mondo delle star di Hollywood, così come quello dei grandi capi dei social network e delle produzioni televisive sta con Barack Obama e lo sostiente pienamente nella corsa alla Casa Bianca
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ESTERI ELEZIONI IN USA
espulsioni di giovani immigrati clandestini presenti sul territorio americano da almeno 10 anni - per far presa sugli elettori ispanici, restituendo loro un segno di quell’“american dream” che sembrava essere andato perduto tra i marosi della crisi. Più che in altre occasioni, questa battaglia per il voto 2012, sembra essersi trasformata, per certi versi, in una logorante “guerra di trincea” con pochissime variazioni nei sondaggi, che ormai si mantengono piuttosto stabili e con pochi punti di scarto tra i candidati: un grande scambio di fuoco, dunque, ma con nessun movimento sostanziale. Le ragioni alla base di questo stallo potrebbero essere molteplici, ma tutte sono riconducibili a due cause in particolare: da un lato – manco a dirlo - la difficile condizione economica che ha colpito l’America che fareb-
a raggiungere la cifra straordinaria di 77 milioni di dollari - contro i 60 di Obama - ed è recente la notizia che il magnate dei casinò, Sheldon Adelson abbia sborsato, da solo, la “cifra-capogiro” di 10 milioni di dollari per la campagna elettorale di Romney (senza tener conto, poi delle indiscrezioni trapelate da “Forbes” secondo le quali questo sarebbe solo il primo acconto di un finanziamento ben più cospicuo e “potenzialmente illimitato” di Adelson…) Naturalmente, salta agli occhi il fatto che si tratta di cifre esorbitanti che preoccupano gli ambienti democratici e, allo stesso tempo, incidono profondamente sul meccanismo elettivo. Del resto, la sfera dei conservatori (dai miliardari Adelson e Simmons, passando per i fratelli Koch…) appare tutta impegnata a
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TRA I PROTAGONISTI DEGLI ULTIMI MESI CI SONO I COMITATI "INDIPENDENTI", CHE PUBBLICANO VIDEO ABRASIVI, SPESSO AI LIMITI DELLA CORRETTEZZA POLITICA. ROMNEY VIENE ACCUSATO DI ESSERE STATO UNO SPECULATORE E OBAMA DI NON AVER MANTENUTO LE PROMESSE
be calare il sostegno per Obama, ma dall’altro lato – e contemporaneamente – un andamento dei trend demografici che, invece, favorirebbero lo schieramento democratico. Evidentemente, questa situazione di immobilità creerebbe maggiori problemi all’attuale Presidente: per Romney, mantenere Obama al di sotto del 50% equivale già a una vittoria, considerando che, solitamente, la gran parte degli elettori indecisi sarebbe più portata a votare contro il Presidente in carica. Ma si sa, negli States più che in altri paesi, la battaglia elettorale si gioca anche e soprattutto su un altro fronte, che è quello dei finanziamenti. Ed è soprattutto su questo versante che Obama non può non restare all’erta e tentare il tutto e per tutto, perché non è certo un “fattore-sorpresa” il fatto che il lavoro sindacalizzato sia entrato profondamente in crisi, così come è evidente che era proprio da lì che gran parte delle campagne elettorali democratiche attingessero il proprio sostentamento. Per ora, quindi, la battaglia a suon di dollari vede in testa lo sfidante Romney, sostenuto saldamente da Wall Street e dai nomi più altisonanti della grande industria. Nel mese di maggio, i repubblicani erano riusciti
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sostenere un candidato come Mitt Romney, che per il mondo dell’industria americana può significare ulteriore deregulation e tagli alle tasse. Lo sfidante, in effetti, gioca la sua partita spingendo su diverse questioni che non possono non piacere al mondo della finanza e dell’industria. Si parla di una proposta di legge che abbassi al 25% l’imposta sul reddito delle imprese, di rafforzare i poteri presidenziali nella firma degli accordi commerciali, di accelerare il rilascio di concessioni nel settore delle esplorazioni energetiche, oltre che di tagliare profondamente la spesa pubblica, smantellando anche la riforma sanitaria voluta da Obama. Dal canto suo, il Presidente in carica può godere dell’appoggio del
PER SAPERNE DI PIU’ ✑ I SITI UFFICIALI DEI DUE CANDIDATI: www.barackobama.com www.mittromney.com
mondo del cinema e dello spettacolo e per tenere il passo con l’avversario ha portato la sua campagna elettorale in casa dell’attrice Sarah Jessica Parker e del marito Mattew Broderick, per una cena organizzata insieme alla famosa - e potentissima - Anna Wintour, direttrice di “Vogue”, riuscendo a coinvolgere grandi star del cinema e della musica, come Meryl Streep e Aretha Franklin. L’evento, tuttavia, ha generato qualche critica e qualche malcontento e dalle fila repubblicane si è alzata la voce su un Presidente che dice di appoggiare la classe media ma frequenta i ricchi personaggi dello show business. Voci a parte, la campagna elettorale va finanziata e il Presidente democratico, certamente, non resta passivo a incassare colpi e a farsi dettare l’agenda comunicativa dallo sfidante. E se da tempo, Romney cerca di dipingere a tinte scure un Obama che, secondo il suo punto di vista, rappresenterebbe un freno alla ripresa economica, e per contro Obama accusa Romney di voler proteggere solo gli interessi dei più facoltosi milionari americani a scapito della middle class, quello che non va assolutamente dimenticato è che - al di là della caccia ai finanziamenti, stile “per un pugno di dollari” - se la campagna elettorale si fa con i soldi dei più ricchi, le elezioni si vincono con il voto della classe media, quella su cui poggia la spina dorsale del paese. ■
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ESTERI LA CRISI SIRIANA
di Denise Marianacci
CONFLITTO ARMATO IN SIRIA
LA NECESSITÀ DI FERMARE UN MASSACRO Da oltre un anno continua il bagno di sangue sotto gli occhi dell’ONU e della comunità internazionale. Le stragi di civili proseguono e la barbarie aumenta, ma i riflettori fanno fatica ad essere puntati sull’operato del governo Assad
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Quattordicimila morti in quindici mesi di conflitto armato nel territorio siriano. È questo l’inquietante bilancio di una guerra civile che va avanti ormai da tempo sotto gli occhi - perlopiù - inermi dell’occidente e, più in generale, della comunità internazionale. Gli aspri scontri tra l’esercito filogovernativo, appoggiato anche dalle shabija (le bande armate che, spesso, sostituiscono l’esercito nel “lavoro sporco”) e l’ELS (l’eserci-
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to libero siriano), mietono un gran numero di vittime tra la popolazione civile, ormai stremata dai continui attacchi. I bombardamenti governativi si vanno intensificando su quelli che Assad considera i capisaldi dell’esercito dei ribelli, nel frattempo continuano le atrocità tra i civili, ciascuna perpetrata col suo carico di sangue e di dolore. Le manifestazioni di piazza dei siriani che si oppongono alle stragi vengono represse e migliaia di manifestanti muoiono
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ESTERI LA CRISI SIRIANA
per le proteste contro il regime. L’orrore e la barbarie, poi, raggiungono la più totale assurdità con la notizia che l’esercito utilizzerebbe i bambini come scudi umani davanti ai finestrini dei convogli che lo trasportano. E da oltre un anno di combattimenti, ormai la situazione umanitaria sembra essere giunta al tracollo: secondo l’alto commissariato per i rifugiati dell’ONU, solo nel nord del Libano sono arrivati 22mila profughi siriani e in tutto 61mila persone sembrerebbero aver lasciato il paese per sfuggire alla guerra e ai massacri. Alcune stime parlano di circa un milione di persone bisognose di aiuti umanitari per poter sopravvivere: in molti villaggi mancano acqua e corrente elettrica, il gas, poi, è diventato sempre più raro e sempre più costoso. E mentre il conflitto armato viene portato avanti con la convinzione che la vittoria sia determinata quasi esclusivamente dalla sottomissione della popolazione civile, in Siria a maggio, si sono svolte le elezioni legislative tra le violenze e sotto lo sguardo degli osservatori dell’ONU. Ma la presenza dei controlli internazionali non ha di certo preoccupato il governo di Assad, che non solo ha reso noti i risultati degli scrutini dopo nove giorni, ma ha diffuso cifre sui tassi di partecipazione che parlano di un’affluenza pari - o molto vicina - a quella delle elezioni del 2007. Tuttavia è difficilissimo riuscire a credere a un dato simile, visto che le principali città sono oggi sotto assedio. Nonostante i controlli internazionali, non c’è modo di verificare il risultato reale del voto siriano di maggio che, a quanto pare, avrebbe rappresentato l’ennesimo proscenio farsa messa in piedi dal governo. Prendendosi gioco del meccanismo democratico (e cioè quello legato alle elezioni), Assad non fa che contribuire a peggiorare la situazione del suo popolo, costretto a pagare con il sangue il prezzo dell’intransigenza dell’operato governativo. Una serie di accordi parziali stipulati qualche tempo fa tra Kofi Annan e Bashar AlAssad sembravano, molto timidamente, aver aperto uno spiraglio sulle soluzioni per risolve-
re, o perlomeno attenuare, il conflitto. Tuttavia, l’invio degli osservatori dell’ONU non ha fermato i massacri di civili da parte delle due fazioni e, durante il periodo delle elezioni, perfino il convoglio militare di scorta agli inviati delle Nazioni Unite è stato colpito da un’esplosione a Daraa. Così, gli unici provvedimenti ad essere stati adottati dalla comunità internazionale riguarderebbero l’espulsione dei diplomatici siriani da alcuni paesi come l’Italia, la Francia, gli Stati Uniti, la Spagna, il Giappone e l’Australia. Ma il meccanismo siriano lascia poco spazio agli strumenti della diplomazia internazionale e questo tende inesorabilmente a vanificare l’espulsione dei diplomatici in alcuni stati occidentali: quello di Assad è un regime già ampiamente abituato all’isolamento diplomatico. Anzi, il mancato contatto con gli uffici diplomatici potrebbe, in realtà, comportare il rischio di una cancellazione di un ultimo sostegno esterno agli oppositori del regime. In conclusione, la vicenda diplomatica non ha minimamente scalfito i piani di Assad che, invece, continua a diffondere la sua versione sullo stato delle cose, e cioè che i responsabili delle migliaia di morti siano dei “gruppi terroristici” e che l’esercito non abbia affatto responsabilità per queste barbarie. Alle versioni ufficiali diffuse dagli organi di comunicazione filogovernativi, però, si affiancano centinaia di video che documentano bombardamenti, distruzioni e torture inflitte dagli uomini del regime. Quello che si fa fatica a comprendere, tuttavia, è il perché sui mezzi di informazione internazionali le notizie sul conflitto siano presentate sempre come poco chiare, non verificate e sempre “complicate”, oppure il perché chi osserva il conflitto dall’esterno tenda, in qualche modo, a sminuire le violenze. Nel frattempo, a parte le sterili minacce finora indirizzate ad Assad, l’ONU non sembra affatto rappresentare una minaccia per l’avanzamento della repressione. È come se Bashar Al-Assad godesse si una sorta d’immunità illimitata e questo anche grazie al veto che Mosca e Pechino pongono qualora si volesse adottare una qualsiasi soluzione proveniente dalle Nazioni Unite per porre fine al conflitto. Da parte sua, la Russia vuole perdere il controllo su un territorio strategico come quello siriano. D’altro canto, per l’occidente restare inermi significherebbe, senza possibilità di redenzione, essere complici di quello che sta succedendo in Siria. Da più parti, quindi, sorge la domanda se, a questo punto, la possibilità di un intervento della Nato nel paese sia necessaria e, allo stesso tempo, legittima. Ma ricordando il
BASHAR AL-ASSAD Presidente della Siria e successore del padre Hafiz al-Asad
caso libico - dietro al quale si nascondevano ben altri interessi di natura economica - la possibile intromissione degli Stati Uniti (e dei paesi ad essi collegati) potrebbe celare la sottesa volontà di generare un caos diffuso nel Medio Oriente, puntando, da un lato, alla destabilizzazione dei governi che a questo piano si oppongono e, dall’altro, a “limitare” la sfera d’influenza della Russia e della Cina. Senza considerare poi, che a pagare il prezzo più alto di un possibile intervento esterno sarebbe sempre e comunque una popolazione civile ormai già stremata. Come afferma Riccardo Noury, portavoce e direttore dell’Ufficio Comunicazione della sezione italiana di Amnesty International: “da un lato, abbiamo Russia e Cina che da 15 mesi attraverso la minaccia dell'uso del diritto di veto, hanno impedito ogni azione significativa da parte dell'Onu, salvo l'invio ultimamente di 280 osservatori che sono inadeguati per numero, per mandato e per risorse a fronteggiare questa crisi dei diritti umani; dall'altro, è evidente come alcuni governi dell'area, penso soprattutto alle monarchie del Golfo, Arabia Saudita, Qatar, stiano soffiando sulla rivolta; emerge anche un interesse da parte dell'Iran e probabilmente suoi militari sono presenti all'interno del Paese. Si tratta dunque di uno scenario che vede coinvolti tanti attori, di fatto sulla pelle dei civili siriani (…). È un gioco che rischia di andare avanti purtroppo a lungo con sempre più armi nel paese, con quella che inizialmente era una repressione contro proteste civili disarmate che si è trasformata in un conflitto armato interno”. Quello che non andrebbe mai dimenticato, però, è che, stando così le cose, il popolo siriano sconta sulla propria pelle e con il proprio sangue non solo la repressione messa in atto dal suo governo, ma anche i sottili - e cinici - giochi di potere interni alla comunità internazionale. ■
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ESTERI LA SIRIA CONTROCORRENTE
di Ivano Basile
LA CRISI SIRIANA?
TUTTA UN’ALTRA STORIA Si colpisce la Siria per arrivare all'Iran: la caduta di Damasco, pianificata a tavolino dagli Usa, provocherà il crollo di Hezbollah in Libano e il totale isolamento di Teheran, vero obiettivo della prossima guerra americana. Progress dà voce alle visioni controcorrente, estreme e non-ufficiali, del conflitto siriano
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Nella crisi siriana si incontrano - e si scontrano - molteplici interessi geopolitici stategici di Stati Uniti, Israele, Arabia Saudita e altri paesi mediorientali. Ecco perché la situazione è molto più complessa di quanto vuole far credere l'informazione mainstream occidentale, influenzata dalla NATO e dai suoi alleati nel Golfo, ossia di-
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mostranti democratici disarmati che vengono ammazzati a migliaia nel corso delle proteste pacifiche da un regime oppressivo e violento, guidato dal “mostro” Assad. Da un estremo all'altro, la storiella della crisi politica lascia spazio alla tesi della sedizione orchestrata dall'esterno, che usa come arma il terrorismo per destabilizzare il
paese e far cadere Assad. Tra i sostenitori di questa versione, c'è Naman Tarcha, giornalista e conduttore televisivo siriano, ricercatore ed esperto in mass media arabi, che, intervistato da Progress ha affermato: “L'interpretazione della rivoluzione siriana sulla scia della primavera araba, non è del tutto fuorviante, poiché le manifestazioni
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ESTERI LA SIRIA CONTROCORRENTE
THIERRY MEYSSAN Il giornalista francese ha raggiunto Damasco per appurare ciò che stava accadendo
spontanee anti-Assad sono effettivamente scaturite da motivazioni nobili che hanno portato la gente a scendere in piazza per chiedere maggiori libertà. Ma ad un certo punto, queste richieste democratiche, genuine e pacifiche, sono state
di ’guerra civile siriana’. Le manifestazioni spontanee di massa, secondo Meyssan, sarebbero soltanto sporadiche dimostrazioni con, al massimo, 100 mila partecipanti, per giunta “su chiamata”, in seguito ad appelli televisivi di predicatori sauditi ed egiziani su Al Jazeera. I dimostranti chiedono le dimissioni del presidente al-Assad, non a causa della sua politica né per ottenere più libertà, ma per ragioni puramente religiose, con il preciso intento di istituire - tramite scontri settari - un regime islamico, in un paese dove la laicità è la spina dorsale dello Stato fin dall’ottavo secolo. I manifestanti, infatti, si rifanno a una setta sunnita, il takfirismo, e accusano Assad di essere un eretico (è alawita) usurpando il potere in un paese musulmano, che può essere governato soltanto da un sunnita della loro scuola teologica. Sembra essere d'accordo ancora Namar Tarcha:“I predicatori sunniti, capeggiati dall'Arabia Saudita, che tutti i gior-
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SARÀ COLPA DELLE GUERRE IN AFGHANISTAN, IN IRAQ E IN LIBIA, CHE HANNO PORTATO ALL'UCCISIONE DI OLTRE 1,2 MILIONI DI PERSONE IN DIECI ANNI, MA ORMAI OGNI QUALVOLTA L'OCCIDENTE SVENTOLA LA BANDIERA UMANITARIA, C'È DA FARSI VENIRE LA PELLE D'OCA
cavalcate da istanze politico-religiose che avevano, ed hanno tuttora, lo scopo di istituire - tramite scontri settari - un regime islamico. Come mai queste manifestazioni nascono proprio il venerdì dopo la preghiera? E perché esplodono in zone vicine al confine libanese, o a quello turco o al sud, vicino al confine giordano in cui sono già in atto altri conflitti? E come mai, tra le varie cose, i manifestanti hanno chiesto addirittura il reintegro del burqa e del velo integrale per le donne, che la Siria ha vietato nelle Università? Non è singolare per un movimento che rivendica maggiori libertà?” La pensa allo stesso modo anche Thierry Meyssan, giornalista e attivista politico francese, partito alla volta di Damasco per verificare in prima persona ciò che sta succedendo, per raccogliere testimonianze e tentare di scindere la verità dalla propaganda. In un articolo pubblicato sul sito d'informazione “Réseau Voltaire”, il giornalista ha messo in luce una serie di istanze che contraddicono apertamente la versione atlantica e tirano in ballo seri dubbi sul significato
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SOLDI BELLICI ✑
L’investimento in termini di intelligence è stato enorme, rivela il “Washington Post” citando Wikileaks: il Dipartimento di Stato americano ha finanziato con milioni di dollari vari gruppi siriani in esilio – compreso il Movimento per la Giustizia e per lo Sviluppo con sede a Londra, un’organizzazione vicina ai Fratelli Musulmani – e vari individui singoli fin dal 2006, tramite una “Middle East Partnership Initiative” amministrata da una fondazione statunitense, il Democracy Council.
ni compaiono nelle tv arabe Corano alla mano, cercando di indottrinare la mente delle persone, invitando alla jihad e a combattere il nemico infedele, affermano di voler istituire uno stato islamico moderato, ma poi invece si ispirano alle correnti Wahabita e Salafita che impongono la 'sharia' (il codice penale Islamico che prevede la morte mediante lapidazione per le adultere e per alcuni altri reati allo stato, ndr) come in Arabia Saudita e Iran . Un siriano laico non potrebbe mai accettare una cosa del genere e passare da una dittatura laica ad una dittatura religiosa come negli altri paesi del golfo”. Le accuse sul presunto genocidio provengono da un'unica fonte: l'Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo, con sede a Londra, finanziato attraverso un fondo con sede a Dubai, e sono riprese senza alcun controllo incrociato da istituzioni come l’Alto Commissario per i Diritti Umani e le Nazioni Unite. La maggior parte delle vittime - meno della metà rispetto alle stime ufficiali - non sono civili, ma soldati e poliziotti, “ho potuto vederlo visitando gli ospedali e gli obitori, civili e militari”, prosegue nel suo articolo T. Meyssan. “Non è vero che il regime ha sparato sulla folla uccidendo migliaia di manifestanti. Anzi, il presidente Bashar al-Assad ha vietato alle forze di sicurezza, polizia ed esercito, di usare le armi da fuoco in qualsiasi circostanza in cui i civili potessero essere feriti”. Sin dall'inizio del conflitto, il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, ha consigliato cautela nel fornire con troppa disinvoltura le cifre dei civili uccisi dai soldati di Assad, che si basano in larga parte su fonti che stanno coi ribelli e non sono suffragate da prove. “il Ministro lo ha ribadito - afferma Tarcha anche nel giorno in cui sono state pubblicate le foto del massacro di Hula, quando hanno perso la vita un centinaio di persone, tra cui 32 bambini. Le immagini mostrano come le persone siano state uccise da colpi di arma da fuoco u
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ESTERI LA SIRIA CONTROCORRENTE
COME VIVONO I SIRIANI? ✑
Abbiamo chiesto a Naman Tarcha: i siriani sono soddisfatti di come vivono nel proprio Paese e delle libertà - politiche, sociali, religiose - di cui godono? “A livello politico, si sono fatti significativi passi in avanti dall’imposizione per quarantanove anni del monopolio del Baath, che ha annunciato a febbraio nel suo undicesimo congresso nazionale la fine del suo monopolio nella politica e nella società. A livello religioso, in Siria c'è libertà di culto, cosa che nessun Paese limitrofo è in grado di garantire. In altri Paesi una comunità cristiana di minoranza non può portare nemmeno una croce o
PROTAGONISTI Dall’alto: Kofi Annan inviato speciale dell'Onu e della Lega araba in Siria; Jihad Makdissi, portavoce del ministero degli Esteri di Damasco ha rifiutato ogni responsabilità governativa per il massacro terroristico che ha colpito gli abitanti di Hula; Catherine Ashton, l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea si è detta “inorridita dalle notizie del brutale massacro”.
e da coltellate e non - come sostengono gli osservatori dell'Onu e la comunità internazionale dai bombardamenti del governo”.
LA MARCIA DI AVVICINAMENTO ALLA GUERRA Misteriosi gruppi armati sparano sulla polizia, che risponde al fuoco e fa i primi morti. È l’inizio della narrazione del genocidio. In pochi mesi, il governo è isolato e costretto a rincorrere l’emergenza. Ma il resto del mondo non sta a guardare: si affretta anzi ad ammassare uomini e mezzi alla frontiera, preparando un “corridoio umanitario”. Una simile narrativa - ripresa dai media occidentali e da Al Jazeera e Al Arabiya, televisioni di regime controllate dalle monarchia petrolifere del Qatar e dell’Arabia Saudita non è esaustiva, ma parziale e lacunosa, funzionale a un secondo fine: far cadere il governo di Damasco. “Ci sono forze esterne alla Siria - dice Tarcha - che hanno l'obiettivo di far cadere il governo e danno la loro interpretazione parziale dei fatti attraverso una linea editoriale costruita a tavolino che riporta solo alcune notizie ometten-
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costruire una chiesa. In Egitto i Fratelli musulmani fino a qualche anno fa massacravano i copti e bruciavano le chiese. La Siria, inoltre è un Paese in cui le donne sono veramente libere e possono intraprendere una carriera politica (abbiamo tre donne ministri e due vice-presidenti). Infine Assad è uno dei più giovani capi di stato nella zona, a differenza dei paesi del golfo che si tramandano il potere tra loro. Insomma la Siria è uno Stato vero, non una monarchia. La differenza forse non è evidente per gli occidentali ma per un siriano che vive in Siria sì. Ciò non toglie che ci siano ancora ampi margini per migliorare il Paese, insieme all'Unione Europea. Per migliorarlo appunto, non distruggerlo, come sta tentando di fare qualcuno giocando da fuori sulla pelle del popolo siriano”.
done altre. L'Occidente vuole la guerra? Basta dirlo chiaramente se l'obiettivo è distruggere la Siria per far cadere Assad ed “esportare” la democrazia, proprio come ha già fatto in Iraq, devastando un Paese che oggi sta cadendo a pezzi, bersagliato ancora da numerosi attentati, l'ultimo quello del 4 luglio scorso con 50 morti”. Ma la Siria è solo l’anticamera della nuova guerra destinata a incendiare il Medio Oriente: nel mirino, infatti, c’è l'Iran. “La Siria è molto vicina all'Iran, dal punto di vista politico, e si dice che quando non si può arrivare a uccidere il padre, si uccide prima il figlio - prosegue Tarcha nella sua analisi, lanciandosi in un parallelismo: “Come per l'Iraq si cavalcava il pretesto delle armi di distruzione di massa, con foto e prove risultati completamenti falsi, oggi in Siria si utlizza il pretesto dei diritti umani. Ma quale guerra per la democrazia? La Siria è una pedina fondamentale nello sacchiere geopolitico mondiale e un punto strategico nel Mediterraneo, innanzitutto per la vicinanza all'Iran, poi per il trasporto del petrolio e del gas verso l'Europa, e infine per le recenti scoperte di giacimenti di gas sulle coste siriane”. Secondo il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov “l’obiettivo è di provocare una catastrofe umanitaria, in modo da avere il pretesto per pretendere un’intromissione da parte di paesi esteri e creare un “corridoio sul terreno”, in un paese confinante, per sostenere lo sviluppo di una infrastruttura a sostegno delle operazioni militari”. Fin da quando tutto è cominciato, aggiunge “Asia Times”, sono state esercitate pressioni significative affinché la Turchia realizzasse un
“corridoio umanitario” lungo la sua frontiera meridionale con la Siria, con lo scopo di fornire una base cui possano appoggiarsi gli insorti sostenuti dall’estero da cui essi possano lanciare i loro attacchi. Si getta benzina sul fuoco del conflitto interno siriano per provocare una marcia di avvicinamento alla guerra, orchestrata dagli Stati Uniti i quali, da dietro le quinte, spingono l’insurrezione e finanziano i gruppi di opposizione siriani, forniscono armi ed equipaggiamenti: dopo che il governo sarà per alcune volte finito sotto scacco, ci sarà anche il pretesto per agire. Ovviamente come accaduto per tutti gli altri conflitti, si racconterà alla gente che l'intervento militare è stato intrapreso solo dopo il fallimento di tutte le altre opzioni, e la comunità internazionale messa davanti al fatto compiuto riterrebbe che è stato il governo a “tirarsi addosso l’attacco militare” dopo aver rifiutato ogni miglior via d’uscita. Il conto alla rovescia è già cominciato. Si avvicinano scenari di guerra, mentre le televisioni delle peggiori dittature petrolifere filooccidentali raccontano che il popolo siriano è in lotta contro il feroce regime di Assad. ■
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POLITICA SE IL RICAMBIO NON C'È
di Ivano Basile
NESSUNA NOVITÀ PER IL 2013
L'ETERNO RITORNO È un dato oggettivo: non si può affrontare la crisi con la stessa mentalità della generazione che l'ha creata. Ecco perché un 'diluvio politico generazionale' sarebbe auspicabile, e salutare nel nostro Paese, ma – stando alle notizie che arrivano, circa le possibili candidature per le elezioni del 2013, la situazione è tutt’altro che in movimento…
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Persino Terminator ha accettato la sua fine, ma lui no. Neanche quando sembrava definitivamente annientato, esorcizzato, estinto. L'annuncio è arrivato da Angelino Alfano: “C'è un gran movimento di sostegno alla ricandidatura del presidente Berlusconi e credo che alla fine lui deciderà di scendere in campo”. La ricandidatura di Berlusconi alle politiche del 2013 ha riaperto le riflessioni sul problema del ricambio di leadership che c'è nei partiti, che non riguarda soltanto il Pdl, in caduta libera senza il suo leader. L'incapacità di ricambio del leader è evidente anche per la Lega: dopo la pioggia di fango su Bossi, moglie e figli, come è
POLITICA SE IL RICAMBIO NON C'È
Paese che funziona questo aspetto non sarebbe un problema di per sé; nelle sabbie mobili in cui ci troviamo, sì.
PIOVONO CRITICHE SU MONTI L'immobilismo dell'Italia preoccupa parecchio Confindustria, che non è stata affatto tenera con il Governo Monti. Il neo presidente, Giorgio Squinzi, ha criticato il Presidente del Consiglio, con una semibocciatura della sua politica economica valutata “fra il 5 e il 6”. Secondo Squinzi nel governo attuale manca una politica della crescita e della ricerca. Critiche durissime anche sulla riforma del mercato
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IN ITALIA LA GENERAZIONE DEI SESSANTENNISETTANTENNI E PIÙ SI TROVA ANCORA A CAVALLO DEL MASSIMO POTERE POLITICO-ECONOMICO E NON INTENDE SCENDERE. I GIOVANI ASPETTANO IL PROPRIO TURNO, CHE SEMBRA NON ARRIVARE MAI
possibile che il senatur resti al comando come presidente della “nuova Lega”? Per non parlare del Pd, dove un gruppo di colonnelli 60enni controlla il partito da un quarto di secolo, e quando qualcuno osa sfidare l'estabilishment, vedi Matteo Renzi, suscita un misto di irritazione, insofferenza, fastidio e deve guardarsi proprio dai suoi compagni di partito (Bersani, Bindi, ecc.). Nemmeno nel Partito Radicale i trentenni e i quarantenni riescono a far sentire la propria voce e a contendere seriamente la leadership all’ultra-ottantenne Pannella. Cosa deve accadere nel nostro Paese, affinché un capo-partito venga archiviato? Decine e decine di situazioni, anche extra-politiche in cui si registra la stessa anomalia made in Italy: la resistenza dei vecchi capi al cambiamento, e soprattutto la rinuncia dei giovani a dare battaglia, non solo in politica ma anche nelle imprese, nelle università, nelle fondazioni bancarie... In Italia l’età media della leadership è prossima ai 60 anni. Un esercito di “maturi” che si ostina a tenere le poltrone incollate al proprio sedere. E conferma - se mai ce ne fosse bisogno - l'endemica incapacità al rinnovamento del nostro Paese. Il mancato ricambio generazionale è un dato di fatto, soprattutto in campo politico, se pensiamo che l’età media di un senatore si attesta sui 57 anni, quella di un deputato sui 54. Attualmente – dati Coldiretti - solo un deputato su 630 ha meno di 30 anni e appena 47 sono quelli under 40, mentre quelli over 60 anni sono 157. In un
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del lavoro da poco varata: è “una boiata”, perché è vessatoria per le imprese con riguardo alla mobilità in entrata mentre è carente per quella in uscita. Circa la spending review Squinzi è critico perché non si è aggredito il dirigismo burocratico della pubblica amministrazione “Si deve semplificare la pubblica amministrazione perché vi sono delle ridondanze che vanno eliminate, ma si deve evitare la macelleria sociale”. Squinzi ha quindi auspicato l'attuazione della semplificazione normativaburocratica, “la madre di tutte le riforme”. Il problema della burocrazia colpisce cittadini e imprese che lamentano dalla politica una scarsa propensione alla semplificazione. Una maggiore attenzione nei confronti delle
LA SCUOLA PIU’ VECCHIA AL MONDO ✑
A preoccupare particolarmente è il mondo della formazione con i professori universitari italiani che hanno una media di 63 anni, i più anziani del mondo industrializzato. Un quarto dei professori che ha più di 60 anni contro poco più del 10% in Francia e Spagna e l'8% in Gran Bretagna. Sono solo 3 su 16 mila circa i professori ordinari con meno di 35 anni e appena 78 quelli under 40, pari ad un peso dello 0,5%.
nuove tecnologie potrebbe portare più efficienza o snellimento delle procedure. E chi meglio delle nuove generazioni può affrontare con idee nuove un problema del genere? Per combattere la crisi servirebbe invece linfa vitale fresca, insieme a idee innovative, modi di affrontare i problemi rivoluzionari, in un'epoca in cui i processi cambiano con una velocità sorprendente. Invece abbiamo un presidente del Consiglio di 69 anni, il suo gover-
MARIO MONTI Il premier ha stigmatizzato contro il presidente della Confindustria , reo di avere criticato il governo di “far salire lo spread”
no ha un'età media di 64 anni, e i ministri più 'giovani', Renato Balduzzi e Filippo Patroni Griffi, ne hanno 57. Come e dove può mai trovarli la classe dirigente italiana, che è la più vecchia dell'Unione Europea? I 60enni o i 70enni che si trovano nella “stanza dei bottoni”, non possono far altro che affrontare i problemi odierni con la mentalità antiquata. Semplicemente perché chi è stato, ieri, parte del problema, non può esserne, oggi, la soluzione. ■
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ECONOMIA MILANO ARRANCA VERSO L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE
di Laura Saggio
EXPO 2015. LO STATO DELL’ARTE
LE OMBRE SUL FUTURO DI MILANO Budget più che dimezzato, lavori che stentano a decollare e defezioni illustri. Expo 2015 è una corsa ad ostacoli. Il tempo stringe e Milano sembra ancora troppo impreparata a quell’evento che, invece, avrebbe dovuto rilanciare la sua immagine a livello internazionale
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Il Vaticano è uno degli 88 Paesi (Italia compresa) che fino ad ora hanno aderito alla manifestazione che dovrebbe segnare il rilancio in grande stile dell’immagine di Milano e dell’Italia nel mondo. Anche perché il leitmotiv dell’appuntamento è di quelli ambiziosi: «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Poco meno di novanta adesioni a tre anni dall’evento non è, comunque, un pessimo ruolino di marcia. L’ultimo Expo, quello cinese, a tre anni dall’evento marciava con passo meno spedito. La verità, però, è che l’Expo continua a perdere pezzi. Anche importanti. Luigi Roth, ciellino, ex Ferrovie Nord, ex Terna, ex Fondazione Fiera tra le altre cariche ricoperte, ha mollato, infatti, la carica di Commissario del padiglione italiano a Expo 2015. Lo ha annunciato lo scorso 26 giugno. Non gli sono piaciuti il decreto del Governo che specifica i compiti del Commissario né i continui tagli imposti per carenze di bilancio. Brutto colpo per l’immagine dell’Italia che perde il Commissario del proprio padiglione proprio mentre pareva che tutti gli attriti fossero stati superati. A ben guardare, così, non si può dar torto a quei governi che fino ad ora sono rimasti alla finestra. Da quando, nel
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2007, l’Italia si era aggiudicata l’Esposizione universale del 2015, sbaragliando concorrenze agguerrite, è stato tutto un susseguirsi di liti fra Comune e Regione, senza contare i ritardi nella definizione del programma completo dei lavori, i ridimensionamenti del faraonico progetto originale, i tagli progressivi di budget. Piccoli e grandi particolari che hanno fatto persino dubitare che l’evento potesse decollare e che, a mille giorni dall’inaugurazione, lasciano spazio ancora a chi pensa che si dovrebbe fare marcia indietro. Alla fiera delle vanità tutti si sono spesi in previsioni più che ottimistiche sul numero dei visitatori che Milano dovrebbe accogliere nell’arco di sei mesi, senza fare i conti con una situazione mondiale tutt’altro che rosea oggi e che, se tutto filerà per il meglio, nel 2015 avrà solo cominciato a recuperare il debito accumulato in questi anni. Expo è anche questo, non solo cantieri, non solo timori per le infiltrazioni malavitose negli appalti succulenti, non solo visitatori. I tagli. Expo si presentava forte di quella dote stratosferica inizialmente attesa e che sembrava promessa, una voragine che avreb-
be inghiottito tre miliardi di euro. Ma l’obiezione era semplice. Se ci sono tutti quei soldi, destiniamo risorse in opere pubbliche, volano di lavoro. Risultato: da tre i miliardi ipotetici sono diventati due. La corsa ad ostacoli fra gli euro a disposizione sembrava conclusa quando le difficoltà di bilancio che Roma andava denunciando finirono per mettere in luce tutta la superficialità con la quale si erano stabiliti gli stanziamenti senza verificarne l’effettiva possibilità ad essere sostenuti. E su Expo arrivò la scossa di assestamento, peggiore forse dell’iniziale, perché da due miliardi di (presunta) disponibilità, si passava a poco più di uno. Con soli 830 milioni garantiti dal Governo. In tre anni l’Esposizione universale vedeva ridimensionati di due terzi gli stanziamenti sognati all’inizio. E Monti - più che storia, questa è cronaca - rispondeva a Pisapia che i 130 milioni di investimenti in opere pubbliche che Milano era pronta a mettere sul tavolo svicolando dal patto di stabilità, non erano spendibili. Altra doccia gelata. A mille giorni o giù di lì dal via al caravanserraglio, i dubbi anziché diminuire, se possibile aumentano. ■
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di SAMANTHA DE MARTIN
L’OMBRA DELLA CRISI SULLE FERIE DEGLI ITALIANI Tra lidi vuoti, alberghi low cost e viaggi all’insegna del risparmio ecco come si prospetta l’estate degli italiani. Puglia, Toscana, EmiliaRomagna e Calabria le regioni più gettonate nell’estate 2012 mentre solo 3 italiani su 10 vanno all’estero. Nonostante le minacce di Caronte e Minosse, il popolo del mare, agli afosi esordi di quest’estate 2012, ha rinunciato a investire buona parte del proprio stipendio in lettini e ombrelloni, spingendo con le spalle al muro gli imprenditori del bel Paese dal mare esoso. Un disastroso avvio di stagione che ha costretto i gestori dei lidi ad offrire ingressi scontati e abbonamenti low cost per tenere qualche ombrellone in più aperto su chilometri di spiaggia deserta. E così, da Santa Maria di Leuca ai Bagni Teresa di Marina di Levante è tutto un fiasco soprannominato “crisi”, che si estende anche ai
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locali adeguatisi con un più economico menu a base di hamburger e focaccine. L’opzione weekend promossa da alcuni Bagni in Toscana del “prendi tre paghi due”, le carte fedeltà a Napoli, le lezioni d’inglese gratuite promosse a Genova, costituiscono un debole viatico finalizzato a sanare, almeno in parte, il desolato solco, scavato dall’effetto crisi, da nord a sud. Ma è soprattutto la stagione dei saldi da poco inaugurata, che tradisce le aspettative immaginate, a costituire la cartina tornasole del livello di crisi nel nostro Paese. La spesa per persona dovrebbe aggirarsi di poco sopra i 100 euro, per un esborso complessivo di 3,7 miliardi di euro, pari al 12% del fatturato annuo del comparto. Pur non riuscendo a fare intravedere prospettive eccessivamente entusiasmanti - si stima un calo del 9%, passando da uno
scontrino medio di 114 euro a persona del 2011 ad una spesa media di 103 euro nei saldi estivi 2012- i saldi rappresentano un fatto di costume, una bella maschera formato sorriso, indossata dal nostro Paese in un contesto in cui si desiste dal vivere, schiacciati dall’illusione di un posto di lavoro. Brutte notizie anche dal fronte viaggi, dove si prospetta un’estate in retromarcia. È questo lo scenario che il tradizionale studio previsionale della Confesercenti-Swg sulle vacanze estive, ha delineato per l’estate 2012. Scende infatti al 66% la percentuale degli italiani che si concederanno una vacanza, il 13,3%, mentre i vacanzieri, in termini assoluti, passano dai 39 milioni di due anni fa ai 33,3 milioni di oggi, con una durata media dei soggiorni (in linea con l’ultimo biennio) che si attesta sui 12 giorni. Tra i motivi
della “rinuncia alla vacanza” del 20% di italiani, si registrano le difficoltà relative al reddito disponibile (39%), l’ansia per la crisi economica (22%) e la “new entry” tasse (per il 10% degli intervistati). Eppure i sostenitori della vacanza estiva a tutti i costi spenderanno un po’ di più rispetto allo scorso anno. La spesa media prevista passa da 823 euro a 906, per un volume d’affari complessivo pari a 30 miliardi di euro. Gli alberghi a tre stelle rimangono la soluzione ricettiva preferita; in aumento, invece, le case in affitto che passano dal 13% del 2011 al 16% di oggi. E mentre i frequentatori di ristorante e pizzerie calano dal 54% del 2011 al 47% del 2012, aumenta il numero di chi opta per il tradizionale gelato tra un bagno e l’altro, o meglio ancora per un panino preparato a casa, gustato sotto l’ombrellone, all’ombra della crisi.
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A cura della Redazione
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NOKIA ITALIA: PAOLA CAVALLERO È LA NUOVA GENERAL MANAGER
M M AUTOMOBILI: GUGLIELMO CONSONNI LASCIA IL RUOLO DI AD
Nokia ha nominato Paola Cavallero General Manager Nokia Italia. Paola Cavallero, attualmente Sales Director di Nokia Italia assumerà il nuovo ruolo di General Manager per l'Italia dal primo di ottobre. Dall'ottobre del 2010 è stata Marketing Director di Nokia Italia, dopo aver maturato una significativa esperienza come Responsabile Global Account Nokia seguendo Telecom Italia. Dal 2002 al 2007 è in Coca-Cola HBC, dove ha ricoperto diversi ruoli fra cui Director of Category and Channel management. Dal 1999 al 2001 all'interno del Gruppo Gillette ha avuto diverse responsabilità manageriali all'interno dell'area Marketing. www.nokia.com
Guglielmo Consonni, amministratore delegato di Mitsubishi Motors Automobili Italia, ha lasciato il Gruppo Koelliker per seguire altri interessi. Consonni, 61 anni, lavorava nel Gruppo dal 1974 ed era stato nominato AD e direttore generale della allora Mitsubishi Italia nel 2002. Luigi Koelliker, presidente del Gruppo Koelliker, ha così commentato: "siamo grati a Guglielmo Consonni per il lavoro prestato nel corso degli anni. Il suo supporto è stato importante per introdurre con successo il marchio Mitsubishi in Italia. Vogliamo esprimergli i più sentiti auguri per il suo futuro personale e professionale". Da oggi MM Automobili Italia è guidata da Moreno Seveso, in precedenza direttore commerciale, che assume la carica di direttore generale. www.mitsubishi-auto.it
CONFINDUSTRIA: MARCELLA PANUCCI NUOVO DIRETTORE GENERALE
FUJITSU TECHNOLOGY SOLUTIONS: FEDERICO FRANCINI NOMINATO PRESIDENTE
Marcella Panucci ha assunto l'incarico di direttore generale di Confindustria, diventando la prima donna a ricoprire il ruolo nella storia dell'associazione delle imprese. Prende il posto di Giampaolo Galli, dopo la decisione di lasciare l'incarico assunto nel 2004. La Panucci dal 1995 è vice direttore dell'Osservatorio di proprietà intellettuale, e ha nel corso del tempo prestato costantemente la sua professione al sevizio di Confindustria: prima con incarico di quadro e dopo come dirigente nell'Area Finanza e Diritto d'Impresa. Successivamente ha lavorato, in qualità di rappresentante dell'associazione, alla Commissione europea, per poi assumere la guida, tra il 2005 e il 2008, del Nucleo affari legali, finanza e diritto d'impresa. Dal 2009, sempre in Confindustria, assume l'incarico di Direttore Area affari legislativi. Del novembre scorso, infine, la nomina a Capo della Segreteria tecnica e di consigliere economico del Guardasigilli Paola Severino presso il ministero della Giustizia. www.confindustria.it
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Federico Francini è stato nominato presidente di Fujitsu Technology Solutions, carica che ricopre in contemporanea con la funzione di amministratore delegato della società. Francini, 49 anni, laureato in ingegneria elettronica presso l’Università di Bologna, assume la responsabilità di tutta la strategia di sviluppo dell’azienda e rappresenta ufficialmente la società presso tutte le istituzioni e gli stakeholder italiani e internazionali. www.fujitsu.com
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ECONOMIA CALCIO&DENARO
di Ivano Basile
I SOLDI DEGLI SCEICCHI ARABI SONO INFINITI?
NON CI RESTA CHE... INCASSARE Ci sono cose che non hanno prezzo. Per tutto il resto ci sono loro: gli sceicchi arabi. Nababbi con soldi, petrolio e
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ambizioni politiche. E così la crisi dell’euro
Considerano il mondo come un centro commerciale “un po' più grande” in cui tutto è in vendita. Le mani 'bucate' sono un lusso che possono permettersi: negli ultimi due anni hanno rovesciato sul tavolo del calcio europeo centinaia di milioni di euro, capovolgendo consuetudini e gerarchie: un tempo furono gli americani che, sbarcati in Premier League, presero Manchester United, Liverpool e Arsenal. Poi i magnati russi, con Roman Abramovich e il suo Chelsea. Ora tocca agli sceicchi del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti. Comprano squadre di
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secondo piano o nobili decadute, Paris Saint Germain, Manchester City, Malaga, per trasformarle in poco tempo in potenze del calcio dal budget illimitato. Resistere (e opporsi) al loro saccheggio, soprattutto per il depauperato campionato italiano, che tanto ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità, è semplicemente impossibile. Se non fosse stato per l'emiro del Qatar, Hamad Bin Khalifa Al Thani, proprietario del Paris St. Germain, il mercato calcistico estivo di quest'anno sarebbe stato di una noia mortale, privo di veri colpi e con pochissimi soldi in giro. Invece,
ecco i fuochi d'artificio arabi: bum! trenta milioni di euro cash per Lavezzi. Bum-bum! 15 milioni per il diciannovenne Verratti e bum bum bum! gran finale (per il momento), con l'assegno da 65 milioni staccato per Thiago Silva e Ibrahimovic. L'operazione complessiva tra cartellini e ingaggi tocca i 170 milioni di euro, per rafforzare la sua creatura e trasformare Parigi nella nuova signora del pallone globale. Gongola il ct Carletto Ancelotti, che, dopo aver perso il titolo lo scorso anno a favore del Montpellier, si frega le mani.
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ECONOMIA CALCIO&DENARO
NON SOLO CALCIO Non si tratta di un capriccio o di un colpo di testa di miliardari capricciosi. Dietro gli investimenti degli sceicchi c'è una strategia ben precisa: puntare dritto alla Champions League e al business della pay tv, per poi diversificare gli investimenti e aprirsi strade ver-
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dando a controllare anche settori strategici (telecomunicazioni, industrie etc.etc.). Del resto lo shopping di Al Thani in Europa e in America è cominciato diverso tempo fa: da quando guida il suo Paese (dal '71) è riuscito ad accaparrarsi il 17% di azioni privilegiate della Volkswagen, è entrato a Hol-
LE RISERVE DI AL-THANI, L'EMIRO DEL QATAR, SEMBRANO INFINITE E IN EFFETTI LO SONO: SE FINISCE LA BENZINA, C'È SEMPRE IL GAS
so altri settori. Scalare il ranking Uefa, dunque, è solo il primo obiettivo. Dietro il pallone da calcio si nasconde il disegno politico di penetrare e investire nei paesi occidentali, an-
HAMAD BIN KHALIFA AL-THANI Nella pagina a fianco: lo sceicco del Qatar, è a capo di un fondo da 40 miliardi di euro: grazie al gas naturale liquefatto fa profitti pazzeschi da investire ovunque. A destra: Thiago Silva e Ibrahimovic, c'è voluto un assegno da 65 milioni staccato per il loro trasferimento al Paris St. Germain
QATAR DA PRIMATO ✑ L’EMIRATO DEI PRIMATI Il primo esportatore di petrolio, il più alto Pil pro capite, la più bassa tassazione sul reddito, il progetto del ponte più lungo del mondo da lì al Bahrein, l'unico Paese del Golfo che ha autorizzato la costruzione di una chiesa cattolica. Problemi di denaro non ce ne sono per una famiglia reale il cui patrimonio è stimato in 60 miliardi di dollari. Un anno prima di mettere le mani sul Psg lo stesso Al Thani aveva investito 36 milioni di euro per il Malaga. Poi la sponsorizzazione del Barcellona che ha violato uno dei santuari storici del calcio europeo: 166 milioni di euro in 5 stagioni per togliere la scritta Unicef e sostituirla con quella della 'Qatar Foundation'. Nel maggio 2011, la Qatar Sport Investments sborsò 50 milioni di euro per il 70% di una società che si trovava ai margini del grande calcio francese: il Paris St. Germain. Nel primo mercato investimenti per 106 milioni di euro con il record di Pastore valutato 42 milioni e altri colpi di “contorno” (Thiago Motta, Gameiro, Menez, Matuidi e Sissoko).
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lywood (attraverso Walt Disney), s’è comprato i magazzini Harrods di Londra, ha una grossa quota della catena di supermercati british Sainsbury’s. Così ha continuato: Paris St. Germain, poi un pezzo di Tiffany e la Costa Smeralda. Nel frattempo la quota in Volkswagen l’ha trascinato anche nell’azionariato Porsche. E adesso anche il marchio Valentino è finito nelle sue mani. Dietro la società Mayhoola Investment Group, infatti, c'è la famiglia reale del Qatar e la bellissima Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned, moglie (una delle tre) di Al Thani. Valentino le è sempre piaciuto, ed ha la fortuna di avere un marito in grado di regalarle, non un abito di haute couture, ma l'intera azienda di moda, spendendo circa 700 milioni di euro. I suoi soldi sembrano non finire mai, l'emiro compra tutto senza nemmeno trattare il prezzo, passando con nonchalance da Ibrahimovic a Valentino, sempre con la stessa logica declinata per il calcio, la moda, le automobili, il lusso, i grattacieli: solo “il top”, grazie. Una scalata continua in cui la strategia è mettere le mani ovunque, diversificare, fare ir-
LA CORSA AI DIRITTI TV ✑ La famiglia Al Thani, attraverso Al Jazeera, ha già acquistato i diritti della Ligue1 in aperta competizione con Canal Plus: 151 milioni di euro finiti nelle tasche delle società francesi che, secondo l'ultimo rapporto Uefa, fatturavano mediamente 54 milioni di euro. Meno di serie A, Liga e Bundesliga e un terzo rispetto alla Premier League. Al Jazeera ha nel mirino anche altri campionati. Si parla di un interessamento per la Premier inglese che nel biennio 2012-2013 ha fatturato oltre 4 miliardi euro solo per i diritti tv.
ruzione in Europa con offerte-choc cui non è possibile rinunciare. I tentacoli finanziari di Doha si allungano in maniera direttamente proporzionale alla crisi dell'occidente e si trovano a loro agio nell'habitat iper-capitalista, quello che si vende al migliore offerente senza battere ciglio. Il business del pallone, per Al Thani, è soltanto la pista di decollo per diversificare gli investimenti e fare il salto di qualità definitivo. L’Occidente è in crisi ma lui no: allora compra, compra e compra. Per business e per soddisfazione personale. E per avere la meglio su Dubai e Abu Dhabi, gli altri due stati piccoli ma con immensi capitali. Hamad bin Khalifa Al-Thani è l’uomo che gira il mondo con l’idea di comprarselo. Riuscirà un Paese grande quanto l'Abruzzo, il Qatar, a diventare il padrone del pianeta? ■
ROMAN ABRAMOVICH A fianco: il magnate russo è il proprietario del Chelsea, fresco vincitore della prestigiosa Uefa Champions League
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di IVANO BASILE
SOCIAL MEDIA ROI Il manuale chiaro, completo, aggiornato per una visione strategica, scritto per i Manager e per gli appassionati, per la misurazione dei ritorni (non soltanto finanziari) legati ai Social Media
SFRUTTARE LE TECNOLOGIE SOCIAL E VIRAL PER FARE PROFITTO IN AZIENDA I social media non sono un investimento semplice; si tratta di una spesa diversa da tutte le altre da mettere a budget. Occorre uno sforzo professionale per affrontarli
correttamente, per questo motivo bisognoa sapere esattamente come queste nuove opportunità tecnologiche possano aiutare il business tradizionale, per non sprecare inutili risorse. In Social media ROI, Blanchard offre tutti gli spunti necessari per una comunicazione social sensibile, sostenibile e profittevole, e spiega in concreto come misurarne il risultato operativo a livello di redditività del capitale investito nell'impresa. L'autore analizza tutte le varie fasi del percorso Social e Viral che un'azienda 2.0 dovrebbe mettere in piedi, dal
creare una strategia per raggiungere i propri obiettivi, fino ai modi per calcolare il ritorno sull'investimento, svelando tutti i passi necessari per creare un modello di business vincente. Il libro offre una roadmap chiara ed esaustiva per far crescere le revenue, spalancando alle imprese il mondo dei tweet e dei retweet, dei "Mi piace" e dei "Condividi", dei collegamenti e dei commenti. Che si tratti di una piccola startup, o una multinazionale, di certo il libro consentirà di ottenere più valore da ogni centesimo investito nei social media. L'AUTORE Olivier Blanchard è un brand strategist con oltre quindici anni di esperienza di management nel marketing nei settori B2B e B2C, a partire dalla produzione e distribuzione, fino ai new media e ai beni consumer. È a capo di BrandBuilder Marketing, un'azienda di consulenze sui brand che combina i media nuovi con quelli tradizionali; gestisce inoltre il Red Chair Group, che si occupa di training sui social media a livello mondiale. Olivier è molto conosciuto per il suo famoso blog BrandBuilder.
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SCHEDA LIBRO ✑ Titolo: Social Media ROI ✑ Editore: HOEPLI ✑ Autore: Olivier Blanchard ✑ Pagine: 297 ✑ Prezzo: 22,9 €
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ADVERTISING LA PUBBLICITÀ DOPO CANNES
di Luca Martano
LA PUBBLICITÀ NON È SOLO CANNES
RIPENSAR In un mercato segnato dalla crisi economica, un Festival delle Creatività come quello che si è tenuto a Cannes, non sembra più l’unica ricetta
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Che il mondo della pubblicità non sia più lo stesso è ormai chiaro a tutti. Se invece pensiamo che la pubblicità sia, oggi, la frontiera del nuovo mondo è meno evidente ad occhio nudo. In fondo, si tratta sempre di pubblicità. E invece no, non è più “soltanto” pubblicità, non è più il “caro vecchio marketing”, le cose sono molto cambiate negli ultimi anni e non a caso il grande festival, il “Cannes Lions”, che da molti anni raduna la comunità planetaria dei pubblicitari, per premiare le campagne più belle e originali, ha dallo scorso anno addirittura cambiato nome, trasformandosi nel “Festival della Creatività”. Che sia così lo dimostra la presenza di tutte le forze del nuovo mondo digitale, Google, Yahoo!, Twitter, Facebook, Youtube, Microsoft, tutti pronti ad entrare in questo nuovo universo della comunicazione con i propri strumenti tecnologici, con i loro database nei quali raccolgono i nostri dati di consumatori, con la loro voglia di cambiare le regole del gioco. A Cannes ci sono passati un po’ tutti; le grandi agenzie di pubblicità, gli uomini del marketing, le aziende che dovrebbero investire, i grandi marchi, chi crea e chi vende, chi ha idee e chi le distribuisce, chi ha prodotti e chi ha i media. Si, perché quello che si vede qui, quello che i Mad Men inventano, sarà la cultura popolare dei prossimi anni, che ci piaccia o no. Perché dalle loro mani passano i successi e i fallimenti di tante aziende, ma anche il nostro rapporto con i marchi e i prodotti, l'evoluzione di molti linguaggi, il rapporto con i nuovi media e le nuove tecnologie. Al centro delle discussioni c’e’ però sempre la creatività, la quale, in un mercato inevitabilmente condizionato dalla crisi economica, deve
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ADVERTISING LA PUBBLICITÀ DOPO CANNES
RE LA CREATIVITÀ affrontare vari problemi. In primo luogo, i pubblicitari e i creativi hanno dovuto fare i conti con il web che è, senza dubbio, la nuova frontiera da cui provare a ripartire, soprattutto in Italia. Ciò’ stato confermato da alcuni dei protagonisti italiani che hanno preso parte al Festival Di Cannes Lions, in primis Raffaella Bertini, Responsabile Digital Planning per Leagas Delaney, la quale vede il web come: “un mezzo misurabile e molto duttile; la strategia sul web è fondamentale: oggi il cliente su questo mezzo è attivo, critico, osservatore e cosa più importante ha il potere di parlare, esprimere la propria opinione”. Sulla stessa lunghezza d’onda si pone anche Jane Reeve, CEO di JWT Italia: “Le aziende secondo me non possono non ragionare sull'online, soprattutto quelle italiane, dove le piccole medio imprese stanno soffrendo più di tanti in questo difficile momento. Forse per loro l'online potrebbe costituire un'ottima opportunità per riprendersi, per farsi conoscere sia in Italia che all’estero”. Non si discosta da queste dichiarazioni neanche Massimo Costa, Presidente di Asso Comunicazione: “Dico a tutti che dobbiamo guidare la pubblicità italiana in un processo di ringiovanimento e digitalizzazione. Sono quindi convinto che l’anno prossimo in Italia vedremo nascere molte campagne interessanti che uniscono i media digitali a quelli tradizionali perché vedo che le imprese del nostro settore stanno dando spazio ai giovani talenti”. Serve quindi un rinnovamento continuo, a cominciare forse dal ripensare al significato del più importante Festival della Pubblicità. A Cannes, infatti, i creativi premiano se stessi, un po’ come se i pittori se la comu-
nità dei pittori si riunisse per stabilire chi sono i migliori pittori dell’anno, oppure se i musicisti decidessero di premiarsi fra di loro; a Cannes si parla anche del futuro della pubblicità, si fanno convegni, seminari sulle nuove prospettive date dai media nell’era digitale e del social web. Eppure, la mentalità che continua a sopravvivere è quella vecchia, quella del meccanismo medium/messaggio, senza intravvedere nemmeno lontanamente nuove prospettive di sperimentazione che facciano perno su altri elementi del processo, che si aprano a
nuovi ambiti di ricerca. D’altra parte, come ci tiene a sottolineare Filomena Rosato, CEO e Founder di Filo Comunicazione: “un premio prestigioso come quello di Cannes è sicuramente qualcosa che può aiutare nello sviluppo della propria professione e del proprio posizionamento all’interno del mercato, però non penserei a Cannes come ‘trampolino di lanciò per un’affermazione di sé da conquistare. Può essere in alcuni casi un punto di partenza ma è soprattutto un grandissimo think tank del mondo della comunicazione”. Insomma, prima e dopo Cannes c’è molto di più. ■
CANNES: I RISULTATI ✑
Tralasciando per un attimo queste piccole critiche, ci piace sottolineare che l’edizione 2012 del Festival per l’Italia è stata molto positiva: 17, infatti, sono stati i Leoni portati a casa, più un grand prix per la stampa. ✑ “Integration Day” di Saatchi & Saatchi Milano per Coordown Onlus: ✑ 2 Leoni d’oro nella categoria PR Lions (“Charity and Not for Profit” e “Best Use of broadcast”) ✑ 2 Leoni d’oro nella sezione Direct in “Public Health & Safety, Public Awareness Messages” e come “Best Integrated Campaign” ✑ Leone di bronzo in Titanium & Integrated ✑ Leone d’oro in Film Lions per gli spot Toyota/Averna/Pampers/Cartasi/Illy
all’interno della campagna “Integration Day” ✑ Leone d’oro in Media Lions nella categoria “Charities, Public Health & Safety, Public Awareness Messages” ✑ Leone d’oro in Promo & Activation “Best Use of Broadcast in a Promotional Campaign” ✑ ’Hate‘ di JWT Italia per UNA ONLUS prodotto da Filmmaster Milano: ✑ “The Beauty of a second” di Leo Burnett per Montblanc Int: ✑ Heineken “Reach the sunrise” di PUBLICIS ITALY, Milano: ✑ Benetton “Unhate” di FABRICA Treviso, ITALY + 72ANDSUNNY NL Amsterdam, THE NETHERLANDS ✑ Grand Prix in Press Lions “Public Awareness Messages”
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TECNOLOGIA TUTTI SULLA NUVOLA
di Luca Martano
LE NUVOLE... ITALIANE
LA RIVOLUZIONE DEL CLOUD CONQUISTA L’ITALIA Il futuro delle aziende si giocherà grazie alla cosiddetta nuvola; anche Telecom prova quindi ad adeguarsi
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I servizi cloud stanno prendendo sempre più piede anche nel nostro Paese: Dropbox, Skydrive, Box, Google Drive sono solo alcuni dei portali che offrono grandi spazi d’archiviazione gratuiti (o a pagamento, se si vuole maggiore capienza) consultabili praticamente da tutti i dispositivi mobili. La comodità del sistema cloud è proprio questa: è possibile consultare e quindi anche caricare o scaricare i file a disposizione su questi portali, sia dal computer di casa, sia dal notebook, sia dal tablet, o dal telefonino. I servizi più famosi e molto conosciuti anche da-
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gli utenti meno esperti, sono sicuramente quelli forniti dalla Apple. La compagnia di Cupertino è stata infatti la prima a far conoscere il simbolo della nuvola, dando la possibilità, a chi possiede un iPhone, un iPad o un Mac, di trasferire i file presenti sul proprio portatile, all’interno del proprio PC o viceversa, al fine di poter consultare ciò che si vuole, dove e quando preferiamo. Ed è proprio questo il modo in cui gli italiani preferiscono usare i servizi cloud: direttamente da casa propria, davanti al proprio computer. Il 33% degli utenti infatti,
secondo una ricerca condotta da Microsoft, utilizza i servizi cloud da due o più dispositivi, ma l’83% di essi fa sapere di utilizzare l’area cloud dal pc di casa. Molto più basso l’utilizzo dagli smartphone e dai notebook: infatti in Italia il 19% degli internauti utilizza lo spazio cloud dallo smartphone, mentre dai notebook la quota scende al 16%. In questo scenario, la ragione principale che spinge gli utenti italiani ad utilizzare il cloud è la possibilità di accedere facilmente ai propri file, ovunque si trovino e di condividerli, in particolare per quanto e riguarda:
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TECNOLOGIA TUTTI SULLA NUVOLA
DISCORSI TRA LE NUVOLE La nuvola come sinonimo di risparmio, maggiore efficacia dei processi di vendita, possibilità di entrare in contatto più facilmente con gli altri stakeholder aziendali (clienti, fornitori, ecc.)
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TELECOM CERCA DI ESPORTARE IL SISTEMA DROPBOX IN ITALIA
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fotografie (42%), documenti, presentazioni e fogli di calcolo (30%) e contatti (23%). È forse quindi per cercare di ampliare un po’ più il mercato e proporre offerte diverse ai clienti, che anche la Telecom ha deciso di investire nel mercato della nuvola, lanciando il servizio TIM Cloud. Questa nuova opportunità proposta dall’azienda Italiana, è un’applicazione che nasce come uno strumento di personal cloud, alla Dropbox. L’operatore telefonico offre ai propri clienti un gigabyte di spazio on line su cui archiviare foto, musica e video. L’upgrade costa
un euro in cambio di 10 gigabyte al mese, ma nei prossimi mesi sarà possibile aggiungere 500 MB invitando un amico e gli inviti saranno ripetibili. A differenza di Dropbox, Tim Cloud consente di condividere i propri contenuti multimediali (in autunno anche documenti veri e propri) con gli amici che utilizzano l’applicazione (esclusivamente clienti Tim con più di 18 anni) attraverso un livello di social network che replica le funzioni di Facebook con qualche cosa in più. Oltre a chiedere l’amicizia, cambiare il proprio status e fare
like sui contenuti degli amici è infatti possibile regalare i propri contenuti ad altri ed esprimere un giudizio negativo(pollice verso) sui contenuti altrui. Dunque, personal cloud o social network. Entrambi. O né uno né l’altro. Nell’app di Tim c’è un po’ di tutto e non è chiaro quale sia la finalità principale del software, benché l’azienda indichi il cloud. In effetti il meglio di sé l’app lo offre grazie alla possibilità di caricare contenuti sia da mobile che da pc Windows e poterli poi riprodurre su smartphone o Samsung Smart Tv. ■
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SOCIAL MEDIA GAMIFICATION
di Federica Vagnozzi
COMUNICARE GIOCANDO: LA NUOVA BRAND EXPERIENCE
IL FUTURO DEI BRAND? METTERSI IN GIOCO Incuriosire, stimolare, coinvolgere: sono queste le nuove regole per "attivare" il consumatore. Per ripensare le strategie di business non basta più lanciare un contest per dar vita a una community né limitarsi ad accaparrare più “i like” sulla fan page, oggi c’è bisogno di engagement. Perché dai social media in poi, nulla è più lo stesso
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I social media hanno irreversibilmente cambiato modo di fare comunicazione, portando a termine l’ultima fase di una trasformazione già in atto, quella degli utenti in “consum-attori”, ideatori, produttori. Oggi più che mai, infatti, il consumo del prodotto viene a configurarsi come l’ultimo anello di un percorso ben più complesso che coinvolge il consumatore fin dalla nascita del prodotto stesso. Con l’avvento dei social media, dunque, le aziende hanno cominciato a esplorare un nuovo approccio alla comunicazione, trasformando i propri siti (o i profili) in luoghi di interazione virtuale, appellandosi alla gamification. Il fenomeno è sotto l’occhio del ciclone ormai da qualche mese, soprattutto oltreoceano, tanto da trovarsi al centro di eventi di richiamo internazionale come il Social Business Forum, se non addirittura di altri creati ad hoc come il Gamification Summit di San Francisco e New York. Del resto, quello dei videogiochi rappresenta un settore in grande espansione che nel 2010 ha generato un giro d’affari pari a 100 milioni di dollari. Secondo il centro ricerche Gartner, il fenomeno è destinato a esplodere nei prossimi anni: le stime dicono che nel 2015 il 50% delle aziende nel settore della ricerca userà piattaforme di gamification per guidare l’innovazione. Molte vi hanno già fatto ricorso, ad esempio, per il recruiting: è il caso della catena di Hotel Marriott che per selezionare le candidature ha sviluppato un’applicazione molto simile a Farmville, sottoponendo i concorrenti a prove di vario tipo. Ma cosa si intende esattamente con il termine gamification? Significa utilizzare i meccanismi tipici del gioco - punti, missioni, livelli e ricompense - in contesti non-game per modificare le abitudini degli utenti, sfruttando il sentimento positivo generato dal gioco. Ancor più banalmente significa che le dinamiche di gioco vengono inserite all’interno di servizi e applicazioni per stimolare la partecipazione degli utenti, spingendoli verso obiettivi precisi, quali allungare il tempo di permanenza su una pagina web o incrementare la loyalty. Il gioco agisce infatti sui desideri e sui bisogni delle persone, indica degli obiettivi da raggiungere, dà ricompense, premi, stimola la competizione. Se il tutto si svolge tramite step veloci che generano soddisfazioni altrettanto immediate, si attivano sensazioni positive che si riversano direttamente sul brand. E mentre il cliente si fidelizza, il suo comportamento all’interno del gioco viene misurato in termini di abitudini, pre-
SOCIAL MEDIA GAMIFICATION
ferenze, visioni. Eppure sarebbe un errore credere che si tratti esclusivamente di un meccanismo finalizzato a profilare gli utenti. La game designer Jane McGonigal sostiene che giocando si sviluppano almeno 10 potenti emozioni positive: gioia, sollievo, amore, sorpresa, orgoglio, curiosità, vibrazioni, meraviglia, felicità e, soprattutto, creatività, l’emozione principale associata al gioco. La gamification è, infatti, anche un veicolo straordinario di potenzialità inespresse provenienti dal basso: le persone, se adeguatamente coinvolte e stimolate, possono dar vita a una community in grado di migliorare il prodotto o crearne di nuovi sulla base delle loro preferenze (community-driven innovation). In Italia il fenomeno è ancora alle prime battute, eppure vanta già casi che “fanno scuola”. Come quello del Mulino Bianco che sul proprio sito (oggi a tutti gli effetti una vera e propria piattaforma interatti-
JANE MCGONIGAL, Art designer di Institute for the Future, Jane McGonigal sostiene che giocando si sviluppano almeno 10 potenti emozioni positive
riato. Jane McGonigal su quest’ultimo punto non ha dubbi: i gamers posso addirittura rendere il mondo un posto migliore, sem-
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L SETTORE DEI VIDEOGIOCHI È IN GRANDE ESPANSIONE. NEL 2010 HA GENERATO UN GIRO D’AFFARI PARI A 100 MILIONI DI DOLLARI. SECONDO LE STIME DEL CENTRO RICERCHE GARTNER, NEL 2015 IL 50% DELLE AZIENDE NEL SETTORE DELLA RICERCA USERÀ PIATTAFORME DI GAMIFICATION PER GUIDARE L’INNOVAZIONE
va) ha avviato un progetto divertente, basato proprio su meccanismi ludici di fidelizzazione. L’utente non deve far altro che entrare a far parte della community “I Talenti del Mulino”e svolgere una serie di attività molto semplici (condividere esperienze, abitudini, prodotti preferiti, ricette) che gli consentono di ricevere dei riconoscimenti sotto forma di piccole “medaglie”. Con l’aumentare dei “talenti” si ottengono notorietà e abilità speciali, come l’opportunità di partecipare a promozioni o eventi, se non addirittura quella di veder pubblicate le proprie idee sulle confezioni dei prodotti in limited edition. Nel mondo le aziende che stanno sperimentando l’approccio alla gamification sono in costante crescita. I settori coinvolti sono tra i più disparati: si va dalla brand communication (casi emblematici Nike, Volkswagen) alla ricerca del personale, dalla formazione al volonta-
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plicemente fissando obiettivi più ambiziosi. Giocando, ad esempio, a Ground crew, dice la game designer «un dispositivo GPS localizzerà la vostra posizione e vi assegnerà dei compiti che molti svolgono virtualmente su Farmville, come dar da mangiare ai polli, piuttosto che innaffiare le piante. Con la sola differenza che le azioni dovranno essere svolte in una community garden, ossia orti municipali o condominiali, con l’obiettivo di far interagire persone reali, consentendogli, al contempo, di fare un giardino più verde o far mangiare un pollo migliore al vostro vicino». Il grande vantaggio di questi meccanismi di “ludicizzazione”, poi, è che non sono dominio dei big brand, ma rappresentano un’opportunità concreta di sviluppo anche per le start up, poiché l’investimento richiesto è relativamente economico. Provare per credere. E voi, siete pronti a mettervi in gioco? ■
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di LAURA SAGGIO
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L'ECO-DESIGN SOGNO DEGLI ITALIANI Secondo recenti indagini di settore, realizzate in occasione dell'ultimo Salone del Mobile di Milano, il 30% degli italiani vorrebbe investire in arredamento sostenibile. Un dato certamente positivo, e forse anche inatteso, che però suscita inevitabilmente alcune considerazioni, perché contrapposto a un comportamento (quotidiano) che ha decisamente poco a che fare con il famoso 'impatto 0'. Alcuni esempi? Ostinata negligenza nella raccolta differenziata (escluse piccole eccezioni virtuose, che non fanno numero); luci e
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dispositivi elettronici lasciati accesi inutilmente giorno e notte, spreco eccessivo di acqua; abuso di prodotti usa e getta (piatti e bicchieri di plastica, solo per fare un esempio). Per non parlare di un senso civico alquanto poco sviluppato che incide sull'inquinamento ambientale in modo sostanzioso (cartacce gettate a terra, prodotti chimici dispersi nell'ambiente...).
È il paradosso del nostro Paese, dove si sprecano risorse di ogni tipo senza troppa cura per l'ambiente che ci ospita, ma, in cambio, si investe in ecodesign. Certamente il mondo del design può intervenire in modo importante contro gli inutili sprechi attraverso lo studio di nuovi materiali tecnologicamente innovativi che rispondano alle tre principali esigenze in tema di ecocompatibilità: riciclabilità, dematerializzazione e risparmio energetico. Tre nodi fondamentali che suggeriscono rispettivamente l'utilizzo di materiali riciclabili se
possibile al 100%, il raggiungimento della funzione dell'oggetto senza utilizzare “troppa materia” e l'utilizzo di sorgenti a basso consumo. Inoltre, il settore, può fare molto anche creando prodotti durevoli nel tempo che siano, oltre che resistenti, esteticamente freschi e attuali: cercare l'estetica dell'oggetto che riesca a piacere negli anni, per limitare l'utilizzo di prodotti “usa e getta”. Gli italiani, quindi, nel settore dell'arredamento si stanno avvicinando con maggiore convinzione a un prodotto che non sia più solo bello, di qualità e funzionale, ma anche rispettoso dell'ambiente. Ma quali sono, nel campo del design, i complementi più richiesti? Il 21% desidera elettrodomestici belli, ma a basso consumo e provvisti di interruttori intelligenti o timer on/off; il 18% dà importanza all'eco compatibilità dei tessuti, tende e tappeti in particolare; e, infine, il 6% ricerca stoviglie realizzate in plastica ecologica e riutilizzabile. La casa eco-sostenibile sta diventando dunque il sogno (nel sogno), degli italiani? Chissà se dal settore dell'arredamento partirà la vera sfida e il vero impegno degli italiani verso un mondo sempre più eco-sostenibile e un futuro più responsabile, o tale tendenza sarà solamente un capriccio poco consapevole e molto alla moda? Vedremo.
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DAL MONDO LONDRA/IMMOBILI DI LUSSO
di Elisabetta Pasca
ONE HYDE PARK
LA REGGIA POST MODERNA NEL CUORE DI LONDRA A Londra il complesso residenziale più costoso al mondo, con ogni comfort e dotazioni tecnologiche all’avanguardia. Appartamenti raffinatissimi per pochi eletti: solo 86 unità abitative disponibili per cifre a molti zeri
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La Torre d’Avorio dovrebbe essere semplicemente un’efficace immagine metaforica utile ad indicare l’atteggiamento di chi preferisce ritirarsi in un isolamento ovattato per perseguire i propri obiettivi individuali piuttosto che vivere nel mondo, in mezzo a tutti gli altri comuni mortali. Eppure la suddetta Torre non è più così metaforica, perché le mirabilie dell’architettura contempo-
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ranea hanno reso possibile la traslazione in termini reali ed effettivamente immobiliari della sua quintessenza. A rendere possibile questo volo pindarico dal metaforico all’edilizio due fratelli, Christian e Nick Candy, che, a partire dal 2006, insieme all’architetto di fama mondiale Richard Rogers, hanno sviluppato un progetto destinato a declinarsi nella realizzazione di
One Hyde Park, il complesso residenziale più costoso al mondo. La prima società a credere nell’immaginazione un po’ folle dei due fratelli Candy è stata la Waterknights, di proprietà del primo ministro del Qatar Sheikh Hamad bin Jassim bin Jabr Al Thani, e così, nel 2011, finalmente la Torre d’Avorio per ultraricchi si trasforma da un’idea abbozzata su carta ad un insieme di 86 unità abitative dotate di ogni
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DAL MONDO LONDRA/IMMOBILI DI LUSSO
FRATELLI CANDY Due fratelli, Christian e Nick Candy, a partire dal 2006, insieme all’architetto di fama mondiale Richard Rogers, hanno sviluppato un progetto destinato a declinarsi nella realizzazione di One Hyde Park, il complesso residenziale più costoso al mondo
ONE HYDE PARK Un insieme di 86 unità abitative dotate di ogni comodità e meraviglie tecnologiche, nel cuore di Knightsbridge, ad una manciata di passi da Hyde Park; l’attico offre al fortunato e facoltoso proprietario una vista sulla città da togliere il fiato e dal costo, talmente esorbitante, da meritare senza tema il Guinness dei Primati
comodità e comfort tecnologici. Nel cuore di Knightsbridge, ad una manciata di passi da Hyde Park sorge l’imponente grattacielo, con un attico che offre al facoltoso proprietario una vista sulla città da togliere il fiato e dal costo talmente esorbitante da meritare senza tema il Guinness dei Primati. La cifra necessaria ad accaparrarsi il super attico e la vista sul parco ammonta infatti a 140 milioni di sterline, pari a 166 milioni di euro, mentre il prezzo per gli appartamenti più piccoli oscilla tra i 7 milioni di euro e i 75 milioni. Il costo al metro quadro per ogni appartamento viaggia intorno alle 20.000 sterline, ma queste piccole regge postmoderne incastonate come un gioiello al centro della capitale britannica, valgono davvero ogni centesimo. Basti pensare che gli ascensori per raggiungere l’attico dei sogni sono dotati di dispositivo
per la lettura e il riconoscimento della retina, quasi come nei film di fantascienza, e le finiture degli interni sono di grandissimo pregio: pietre e marmi rarissimi e pregiati provenienti da Turchia, Italia, Brasile, Cina e Egitto e uno specialissimo tipo di cemento “brillante” al quarzo. Inoltre i fortunati residenti delle abitazioni che compongono il grattacielo di One Hyde Park hanno la possibilità di usufruire e godere di un cinema interno, una spa, una piscina da 21 metri, una serie di saune e palestre, una sala videogame, panic-room per attacchi criminali o terroristici, vetri anti-proiettile, valet-service per le auto e un golf simulator. Il complesso poi è collegato attraverso un tunnel sotterraneo, simile ai passaggi segreti dei castelli e dei manieri nobiliari del passato o delle fiabe, all’hotel a cinque stelle Mandarin Oriental tramite il quale si può avere a disposizione due ristoranti e uno staff da 60 persone 24 ore su 24, uno stuolo di maggiordomi, portieri e addetti alla sicurezza
per room service, stireria, lavanderia e via dicendo. L’One Hyde Park è considerato il top del segmento ultralusso del settore immobiliare: a contendersi gli appartamenti sceicchi, magnati e oligarchi soprattutto cinesi, arabi e russi. Stando ai fratelli Candy, infatti, circa il 60% degli appartamenti sarebbe stato acquistato subito dopo l’inaugurazione del 2011, proprio da un esclusivo gruppetto di industriali provenienti da Medio Oriente, Cina, Africa, Russia e India. Il sold out sarebbe molto vicino. “Il lancio - ha affermato Ned Baring di Savills, l’agenzia immobiliare che ha in gestione la superpalazzina - ha avuto molto successo. Questo è il miglior complesso residenziale del mondo e la curiosità, soprattutto da parte della clientela internazionale, è molto forte”. Forse in confronto all’One Hyde Park, persino la celebre Torre d’Avorio non potrebbe fare altro che impallidire metaforicamente ancora un po’ di più. ■
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IL PREZZO DELLA BELLEZZA Mentre l'economia europea trema, vittima dell'instabilità dei mercati finanziari, il mondo dell'arte chiuso all'interno delle suo guscio dorato ha confermato anche quest'anno di rappresentare un rifugio lontano dalla crisi. Una motivazione di tale solidità è che tra tutti i possibili asset d'investimento, quello dell'arte sta mostrando negli ultimi anni ottimi risultati in termini di rapporto rischio/rendimento (naturalmente per quanto riguarda le opere storicizzate). E i numeri dell'ultima edizione della fiera di Basilea, ArtBasel (14-17 giugno), sottoscrivono quanto appena detto, così come le recenti battute all'asta da urlo. A maggio l'ultima versione in mani private del celebre “L’Urlo” di Edvard Munch, è stata battuta per l'astronomica cifra di 119,9 milioni di dollari, la più alta mai offerta per un'opera d'arte; due anni fa, il “Nu au Plateau de Sculpteur” di Pablo Picasso, raggiunse i 106,5 milioni di dollari e; solo pochi mesi prima, la scultura “L’Homme qui Marche” di Alberto Giacometti, fu venduta per 104,3 milioni di dollari. È il nuovo lusso dei ricchi sempre più ricchi, che vogliono a tutti i costi costruirsi una collezione personale di arte. È una tendenza che ha contagiato principalmente i facoltosi d'Asia, ma che resiste, nella nicchia del lusso, anche in Europa e in Italia. Solo per fare un esempio di casa nostra, alla fine di maggio a un'asta di
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Christie's, a Milano, un collezionista privato anonimo ha acquistato “Plastica”: una tela con combustione su telaio in alluminio di Alberto Burri del 1962 per 1,482 milioni di euro, stabilendo un nuovo record per l'artista in Italia. Certamente diventare possessori di opere d'arte moderna e contemporanea è uno dei piaceri privati più esclusivi che si possano provare; scegliere tra pittura, scultura, design è un viaggio alla scoperta delle proprie curiosità intellettuali dal grande fascino; ma è anche, o forse sopratutto, un investimento. A conferma di ciò, sia in Italia che all'estero si sta diffondendo un fenomeno nuovo e piuttosto curioso. Chi vuole investire in arte, ma non è abbastanza sicuro del suo gusto o pensa – in chiave di investimento – di non avere fiuto per il talento, si affida a qualche esperto del settore pagandolo profumatamente (in genere il 10% del valore dell'opera acquistata) per farsi aiutare a costruire una collezione. Una sorta di “consulente del proprio gusto”...una nuova figura professionale! Verrebbe da pensare che possedere una collezione più che una relazione d'amore tra l'opera e il compratore, sia un volere avere per avere, per occupare un posto (in paradiso?) tra gli altri simili, ricchi più ricchi. Comunque, al di là di tutto, che la bellezza sia desiderata in base al guadagno, stona.
di LAURA SAGGIO
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ARCHITETTURA IL MAXXI SI FA GIOVANE
di Laura Saggio
MAXXI ESTATE 2012
NUOVI ARCHITETTI CRESCONO Rinnovare gli spazi in estate è ormai abitudine dell’area esterna del Maxxi, museo d’arte contemporanea della capitale, che si affida a Yap - Young Architects Program - programma di promozione della giovane architettura nato dalla sinergia tra il polo espositivo, il Museum of Modern Art di New York e, da quest’anno, l’Associazione Constructo di Santiago del Cile
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Il filo conduttore del bando di concorso - giunto nella Grande Mela alla sua XIII edizione - è sempre il medesimo: un’installazione site-specific che, con attenzione agli aspetti più innovativi in termini di materiali, forme, fruizione degli spazi, offra ai visitatori un luogo per vivere non soltanto gli eventi estivi, ma anche ritagliarsi pause di re-
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lax durante i normali e consueti orari di apertura della struttura. Per questa stagione 2012, il progetto vincitore per il Maxxi di Roma è risultato UNIRE/UNITE, dello studio romanonewyorkese Urban Movement Design: 3 progettisti (Sarah Gluck, Robyne Kassen, Simone Zbudil Bonatti) e 14 collaboratori
(Anna Maria Zandara, Andrea Ribechini, Daniele Ludovisi, Marta Veltri, Azzurra Galanti, Vincenzo Gagliardi, Daniele Lampis, Emanuela Magnani, Eduardo Marques, Michael Caton, Ilana Judah, Kerim Eken, Ezra Ardolino, Annah Kassen) per una soluzione che, in loco fino al prossimo 4 novembre, è risultata la più convincente sotto diversi pro-
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ARCHITETTURA IL MAXXI SI FA GIOVANE
YAP MAXXI È il programma annuale di promozione e sostegno della giovane architettura nato dalla partnership tra MAXXI e MoMA/MoMA PS1 di New York. Il programma, che per questa nuova edizione si arricchisce della collaborazione dell'Associazione Constructo di Santiago del Cile
fili a partire dalle scelte materiche, a dire il vero in linea col l’attuale trend dominante e condivise pure con gli altri progetti finalisti (cui è dedicata la mostra in galleria 1): la sostenibilità ambientale. Ecocompatibili e preferibilmente riciclati sono infatti i materiali della nuova architettura del XXI secolo: il compensato marino e il concrete canvas con cui è realizzata la struttura base del progetto vincitore UNIRE/UNITE; il polistirene flourescente capace di catturare la luce solare e restituirla la notte scelto dallo studio 6MU6 di Torino per il progetto Personal Post; il legno naturale di abete e una vegetazione ‘locale’ di piante aromatiche per l’agRorà del gruppo italo-ispanico-ungherese Rural Boxx + Ctrl+Z + D1618 + lamatraKa,
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sintetica e gomma per gli spazi di NAMI, progetto del VeryVery Architecture Office di Tokyo. Acqua, ombra, vegetazione, presenze animali (evocate nelle forme), sono altre delle linee comuni delle diverse proposte selezionate come finalisti di Yap 2012, eppure questa semplicità concettuale di base non esclude una grande attenzione ad aspetti altamente avanguardistici e tecnologici. Oltre a materiali di ultima generazione l’istallazione vincitrice (ma non è l’unica) ha previsto la presenza di stencil con codici QR per collegarsi al sito
UN RICCO PERCORSO La mostra vede esposte, insieme alle cinque proposte finaliste del MAXXI, i dieci progetti finalisti per la selezione che si è svolta parallelamente per il MoMA/MoMA PS1 e per l’area scelta dall’associazione Constructo a Santiago del Cile
di nylon trattato con uno spray alle microparticelle di titanio in grado di neutralizzare gli agenti inquinanti dell’aria e controbilanciare, in questa estate 2012, il potere nocivo del motore di più di 250 automobili. www.fondazionemaxxi.it ■
UNIRE/UNITE, IL PROGETTO VINCITORE DI YAP MAXXI 2012 REALIZZATO DALLO STUDIO URBAN MOVEMENT DESIGN DI ROMA/NEW YORK, È VISIBILE E “FRUIBILE” NELLO SPAZIO ESTERNO DEL MUSEO FINO AL 4 NOVEMBRE
;l cocciopesto e i pannelli fotovoltaici cuore materico di Amazing Sun: Exploring the Sun, del milanese YellowOffice; PET riciclato, erba
IL PROGETTO VINCITORE DI YAP MAXXI 2012 UNIRE/UNITE è il progetto vincitore di YAP MAXXI 2012, ideato dallo studio romano newyorchese Urban Movement Design
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web del MAXXI e conoscere tutte le posizioni e gli esercizi possibili per trarre il massimo beneficio fisico dall’utilizzo della struttura. Ma l’esposizione rivolta ad illustrare le proposte finaliste del Maxxi si arricchisce anche di una ricostruzione attraverso video, modelli, disegni e immagini fotografiche della storia di YAP, nato a New York nel 1998, e di una sezione con i 10 progetti tra cui sono poi stati scelti i vincitori per le istallazioni sitespecific del MoMA e dell’associazione Constructo: inutile sottolineare in entrambi i casi l’accento posto sui fattori ambientali ed ecologici, che trionfano in Wendy – idea vincitrice per la Grande Mela – realizzata in tessuto
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Save the Children__mastro Progress 17/07/12 12.32 Pagina 1
SOCIETÀ MINORI A RISCHIO POVERTÀ
di Ivano Basile
BAMBINI IN MISERIA
NEL PAESE DI POLLICINO Nella morsa della crisi sono finiti anche i bambini. Il 5° Rapporto di Save the Children, presentato a giugno, non lascia spazio a dubbi: l'Italia è un Paese in cui gli adulti si sono dimenticati dei loro figli
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Save the Children__mastro Progress 17/07/12 12.32 Pagina 2
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Meno attenzioni per tutti, bambini compresi. Questa grave fase di crisi economica e sociale che stiamo attraversando non sta risparmiando nessuno, neanche le cosiddette “fasce protette”. Aumento della povertà, della dispersione scolastica, del lavoro minorile e dell’esclusione sociale: sono i drammatici effetti della crisi e del progressivo calo di risorse destinate alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, che stanno letteralmente soffocando i diritti di molti bambini italiani. Ogni anno il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC) - coordinato da Save the Children Italia - fotografa la condizione dei minori e degli adolescenti in tutti gli ambiti della loro vita (familiare, sociale, educativa, sanitaria, legale ecc.). I dati presentati lo scorso mese non inducono all’ottimismo: 1.876.000 minori si trovano in condizioni di povertà relativa, di cui 1.227.000 al Sud. A questi si aggiungono 359.000 bambini che nel Meridione vivono in condizioni di povertà assoluta, senza poter disporre di beni essenziali per il conseguimento di standard di vita minimamente accettabili. Povertà infantile, dispersione scolastica, lavoro minorile, peggioramento delle condi-
SOCIETÀ MINORI A RISCHIO POVERTÀ
causa della mancanza di una visione chiara degli investimenti per l’infanzia e l’adolescenza e l’assenza di fondi per l’implementazione del Piano Nazionale sull’Infanzia. Tra gli aspetti analizzati dal 5° Rapporto, emerge che il nostro Paese si colloca ai primi posti in Europa, anche per la dispersione scolastica. Secondo “Save the Children” sono quasi 114mila i minori che abbandonano la scuola ogni anno prima dei 14 anni. E il prossimo anno saranno circa 120 mila i ragazzi che non faranno più ritorno a scuola, spesso costretti dalle condizioni famigliari di assoluta povertà e da altre motivazioni: l'obbligo di occuparsi dei fratelli più piccoli o delle faccende domestiche, soprattutto per le ragazzine; la noia e disaffezione verso lo studio; la poca convinzione dei genitori stessi nel percorso scolatico, a loro volta poco o per niente scolarizzati e, infine, la vita di strada e l'"arruolamento" da parte delle organizzazioni criminali. I più esposti al lavoro precoce sono i maschi in età compresa tra gli 11 e i 14 anni, che risiedono in territori ad alto tasso di disoccupazione. Su questo versante, il Gruppo CRC raccomanda al Ministero dell’Istruzione di implementare il sistema informatico relativo all’anagrafe nazionale degli studenti e di finanziare progetti di sostegno e incenti-
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IL PAESE CATTOLICO CHE SI DICE PRONTO A PRESERVARE E CUSTODIRE IL CULTO DELLA FAMIGLIA, È QUELLO CHE IN EUROPA INVESTE MENO NELLA FAMIGLIA. DI CONSEGUENZA, UNA FETTA D’ITALIA È AL LIMITE DELLA SOGLIA DELLE PRIVAZIONI (NON SOLO MATERIALI) SOPPORTABILI
zioni di salute e violenza sono fenomeni connessi e la mancanza di strategie condivise e coordinate che stabiliscano priorità, impegni concreti e modalità di finanziamento per contrastarli, sono gli elementi che aggravano ulteriormente il quadro. Secondo il rapporto 2012 di Save the Children, i minori a rischio povertà in Italia sono il 22,6%, ossia uno su quattro. Se figli di madre single le probabilità sono del 50%. Questo perché nel nostro Paese, per infanzia e maternità, si spende la metà rispetto alla media europea, l’1,3% del Pil contro il 2,2%. Il disagio di molti minori del nostro Paese, dunque, è in progressivo aumento a
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vazione allo studio. Esprime inoltre forte preoccupazione per la cancellazione del Fondo Nazionale Straordinario per i Servizi Socio Educativi per la prima infanzia e per la mancata previsione delle allocazioni delle risorse per il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali. Anche il Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Vincenzo Spadafora, ha chiesto maggior attenzione al governo: “La sensazione - ha dichiarato - purtroppo confermata anche dai fatti, è che le priorità di questo governo siano altre. È anche giusto e comprensibile, innanzitutto l’obiettivo di questo esecutivo è il risanamento dei conti pubbli-
VINCENZO SPADAFORA Il Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha alzato la voce chiedendo maggior attenzione al Governo
ci, ma non è altrettanto giusto e comprensibile considerare marginale l’infanzia. Tutti i provvedimenti che sono stati approvati in questi mesi in materia di welfare avrebbero dovuto tenere in considerazione anche i bambini perché è sul loro futuro che si sta intervenendo”. SOS bambini, dunque. Le cause che hanno determinato una simile situazione non vanno ricercate (soltanto) nell'attuale congiuntura economica, perché provengono da molto più lontano, ossia da oltre vent'anni di black out politico in merito alle (inconsistenti) politiche di sostegno alla famiglia. D'altronde cosa possiamo aspettarci da un Paese in cui – dati Istat - una donna su quattro appena rimane incinta è costretta a lasciare il lavoro? Di fronte a simili dati, il Gruppo CRC - che oltre a evidenziare le criticità, esprime anche raccomandazioni alle Istituzioni competenti – ha chiesto al Governo di approvare un Piano Straordinario Nazionale di contrasto alla povertà minorile, di implementare un sistema statistico del lavoro minorile a livello nazionale e locale, e di valutare l’impatto che le politiche economiche e le riforme legislative hanno sui più giovani. Secondo Save the Children, il governo dovrebbe agire al più presto, con ulteriori sgravi fiscali per ogni figlio a carico o con voucher per l’acquisto di beni essenziali, investimenti per gli asili nido. Solo così, entro un anno, si potrebbero far uscire dalla condizione di povertà assoluta più di 300 mila bambini. Una società giusta si preoccupa di prendere per mano e accompagnare chi è più fragile, facendo di tutto per non lasciarlo indietro. Ecco, questi potrebbero essere i compiti a casa dell'estate per i nostri governanti. Da svolgere con cura ed estrema attenzione, per non farsi trovare 'ripetenti' a settembre. ■
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EVENTI ESTATE ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
di Samantha De Martin
TUTTI GLI EVENTI ESTIVI
Un breve itinerario alla scoperta delle iniziative musicali e artistiche più interessanti dell'estate 2012. Un breve itinerario estivo alla scoperta delle manifestazioni artistiche e culturali più interessanti di questa calda estate, alla ricerca di un po’ di refrigerio all’ombra dei portici della cultura.
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EVENTI ESTATE ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
Lo chiameremo “Girofestival” il nostro periplo estivo immaginario, che ha come centro ideale la musica e il divertimento
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EVENTI ESTATE ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
GIROFESTIVAL
GRUVILLAGE La nostra prima tappa sarà al GruVillage di Torino, dove dal 2 giugno al 25 luglio sarà tutto un susseguirsi di eventi e iniziative. Il festival che accoglie, unisce e intrattiene il territorio, una grande manifestazione totalmente prodotta, gestita e finanziata da Shopville Le Gru, giunto alla sua settima edizione, è ormai divenuto un punto di riferimento culturale e d’intrattenimento dell’estate torinese. Il cartellone prevede un ventaglio di spettacoli ricco e variegato, al cui interno si inseriranno un Festival dedicato al Jazz, dal 30 giugno all’8 luglio, serate di cabaret e concerti pop, indie, reggae e rock. Dai Planet Funk a Noemi, dagli Eiffel65 a Elio e le storie tese passando per il cabaret di Zelig l’estate torinese è all’insegna della buona musica e del divertimento. www.gruvillage.com
Il nostro Girofestival prosegue alla volta di Pistoia per assistere al Pistoia Blues Festival che, a partire dal 12 luglio con la serata inaugurale che ospita i Subsonica, si protrarrà fino al 15 luglio e vedrà protagonisti, tra gli altri, i Gov't Mule, John Hiatt & The Combo. www.gruvillage.com
FESTIVAL DI MEZZA ESTATE Alessandro Mannarino e Samuele Bersani hanno invece inaugurato l’overture del Festival di mezza Estate presso l’Arena Giardino di Cremona, che fino al 25 luglio sarà un susseguirsi di interventi e ospiti d’eccezione tra cui Gino Paoli, il 16 luglio. Gli appassionati delle musiche e dei temi di Franco Battiato non possono mancare al Lucca Summer Festival (29 giugno-28 luglio) una delle cui serate vedrà ospite il maestro della canzone colta contemporanea, insieme a Giorgia ed ai Duran Duran. www.festivalmezzaestate.tree4.it
“ROCK IN ROMA” Dal 7 giugno al 2 agosto Roma suona il rock nell’ambito di “Rock in Roma”, un’iniziativa musicale il cui calendario si prospetta ricco di eventi ed ospiti, dagli Afterhours ai Negrita, dai Cure a Nina Zilli, da Caparezza ai Subsonica. Sempre la Capitale sarà protagonista di “Luglio suona bene”, la manifestazione estiva di concerti sotto le stelle, organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, che presenta una selezione di grandi star internazionali e di nuove proposte originali nel cuore dell’Auditorium Parco della Musica. Dal 25 giugno al 2 agosto, la conchiglia sonora della Cavea di Renzo Piano ospiterà autorevole voci. L’Orchestra “La Notte della Taranta”, diretta da Ludovico Einaudi, proporrà i brani più belli e travolgenti delle ipnotiche note popolari del Salento e vedrà in scena oltre venti elementi tra musicisti e cantanti, mentre l’orchestra Popolare Italiana e Ambrogio Sparagna si esibiranno con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori. www.rockinroma.com
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EVENTI ESTATE ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
NOTTE DELLA TARANTA Da non perdere, il 25 agosto, la serata conclusiva della tradizionale Notte della Taranta il più grande festival europeo dedicato alla musica tradizionale, un evento unico che attira ogni anno oltre 400.000 spettatori, un Festival itinerante che si articola fra i paesi della Grecìa Salentina, finalizzato a promuovere l'antica arte della pizzica. Utilizzata come viatico nell'ambito delle pratiche terapeutiche già a partire dal XIX secolo, queste danze locali sono state adoperate, a partire dal XIV secolo, da musici e tarantolati per guarire dai veleno di tarantole e scorpioni. Alcune di queste danze hanno avuto un'ampia circolazione ben oltre l'area pugliese e lucana, ritrovandosi in altre regioni europee. Nata originariamente come danza ludica caratterizzante momenti di festa e di convivialità sociale, la pizzica pizzica sarebbe stata, successivamente, praticata durante i rituali terapeutici dai morsicati (veri o presunti) dalla tarantola. www.lanottedellataranta.it
OYA FESTIVAL Gli amanti delle temperature più fresche non potranno fare a meno di seguirci all'Oya Festival, un appuntamento che, dal 7 all'11 agosto avrà come scenario le rovine del Parco Medievale di Oslo in cui avremo l'opportunità di far tappa esplorando piccoli negozi, gustando cibi e bevande preparate dai migliori giovani chef della città. E per finire, tutti all'Edinburgh International Festival dal 9 agosto al 2 settembre, la kermesse più esclusiva dell'estate scozzese, all'insegna delle poliedriche forme dello spettacolo artistico e musicale. Dall' Edimburgo Arthur Seat, fulcro di una straordinaria fusione tra arte pubblica innovativa e sport, al concerto A Mass of life, gloriosa celebrazione corale di positività, orgoglio, energia, passando per la performance The Makropulos Case, una riflessione sul desiderio di vita eterna, il Festival si prospetta ricco e variegato. oyafestivalen.com
ARENA SFERISTERIO DI MACERATA FESTIVAL Da nord a sud passando per l’Arena Sferisterio del Macerata Festival (20 luglio al 12 agosto) potremo immergerci, dal 9 al 12 agosto, nell’atmosfera dell’Ypsigrock Festival, il più grande festival di musica all’aperto della Sicilia. L'esclusività di Ypsigrock è legata al contesto unico ed irresistibile che racchiude tutti i lati più affascinanti di un Festival. É come fare un salto nel tempo gustando il grande stage musicale ai piedi del favoloso Castello e tutto intorno il borgo medioevale di Castelbuono affollato da migliaia di spettatori. In un contesto caratterizzato da gente proveniente da tutta Europa, il Festival rappresenta un grandioso intreccio di culture che interagiscono nel cuore della Sicilia meno conosciuta. www.sferisterio.it
CITY OF LONDON FESTIVAL I vacanzieri che decideranno, invece, di trascorrere le ferie nel contesto festoso e, mai quanto quest’anno, sportivo della City, potranno approfittare per assistere al City of London Festival che dal 24 giugno al 27 luglio porterà in scena i principi fondatori del Festival con il tema dell’anno 2012 dedicato alla City of London - Trading Places con il mondo. www.colf.org
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FESTIVAL ESTIVI TORNA IL JAZZ IN UMBRIA
A cura della Redazione
UMBRIA JAZZ
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MUSICA DAL MONDO,
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FESTIVAL ESTIVI TORNA IL JAZZ IN UMBRIA
O, CON UN’ANIMA JAZZ A Perugia dal 6 al 15 luglio, un omaggio alla musica di Thelonious Monk e Gil EvanS, per la kermesse che ormai si conferma come una classica delle tappe musicali estiva italiane
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FESTIVAL ESTIVI TORNA IL JAZZ IN UMBRIA
Nessuno poteva immaginare nel 1973, anno della prima edizione, il peso che questa kermesse avrebbe esercitato sulla scena musicale italiana, e non solo. Oggi Umbria Jazz è un marchio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, un punto di riferimento nel mondo della musica e dei festival musicali. Dalla prima edizione molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che hanno fatto la fortuna della manifestazione. Un festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti ma con un’anima legata indissolubilmente al jazz e alla storia di questa musica. A conferma di ciò il Festival presenta un cartellone eterogeneo e dalle molte anime, che proverà a sintetizzare i variegati percorsi della musica, presentando al pubblico, oltre che il jazz nelle sue molteplici espressioni, anche pop, soul, reggae, blues e contaminazioni inedite. Sulle scene di Umbria Jazz 12 si alterneranno artisti di culto e giovani emergenti, icone della pop song e monumenti della black music, jazzmen alla prova con progetti assolutamente nuovi e ricchi di fascino. Location principale rimane l’Arena Santa Giuliana, dove avranno spazio i grandi nomi, poi il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso. Ci sono infine gli spazi all’aperto gratuiti: Piazza IV Novembre e i giardini Carducci. È l’Umbria Jazz che rappresenta la continuità con il passato, un omaggio doveroso a una formula che ha creato il “caso” Umbria Jazz nel mondo dello spettacolo e nel costume. Da non dimenticare infine la tradizionale Street Parade. Un programma, quello dell’Arena, che è un festival nel festival. Si comincia con una serata dedicata al duo: prima uno pianistico con
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Herbie Hancock
Esperanza-Spalding-Radio-Music-Society-Artwork
Al Jarreau
Bollani - Corea
Sting Pat Metheny
Macy Gray
Sonny Rollins Erykah Badu
Enrico Rava
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FESTIVAL ESTIVI TORNA IL JAZZ IN UMBRIA
ANNIVERSARI Nel 2012 ricorrono due anniversari importanti: i trent’anni dalla morte di Thelonious Monk e i cento anni dalla nascita di Gil Evans. Umbria Jazz dedica a queste due grandi figure della storia del jazz una parte importante della sua programmazione, con grandi omaggi e riletture personali dell’opera musicale di due geni della musica moderna
Chick Corea e Stefano Bollani. La collaborazione tra i due pianisti nacque in occasione di Umbria Jazz ‘09, da un’idea del direttore artistico di Umbria Jazz Carlo Pagnotta. I due si sono trovati e capiti immediatamente, e non poteva essere altrimenti, tanto che la prestigiosa etichetta tedesca ECM ha deciso di mettere su disco il concerto tenuto a Orvieto, e proprio il nome della città è il titolo del cd, durante Umbria Jazz Winter#18. Per Chick Corea 2 Grammy vinti nel 2012: "Best Improvised Jazz Solo" con il lavoro "500 Miles High" e "Best Jazz Instrumental Album" con "Forever". A seguire Stefano Bollani con Hamilton de Holanda: straordinario virtuoso del bandolim, un mandolino a dieci corde, brasiliano di Rio traslocato giovanissimo a Brasilia, re incontrasta-
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to del nuovo choro ed erede designato di Jacob do Bandolim, che dello choro è stato interprete pregiato e punto di riferimento unanimemente riconosciuto per decenni. Il 7 luglio uno degli omaggi a Monk, con un concerto del trio di Stan Tracey, classe 1926, figura di punta del jazz anglosassone. A seguire Herbie Hancock, un artista che non ha mai seguito le mode, ma le ha capitanate, e che ha saputo sempre coniugare qualità e successo commerciale L’attuale quartetto con il bassista James Genus, il chitarrista africano Lionel Loueke e il batterista Trevor Lawrence viaggia sul fronte di un funk intenso, capace di rivisitare anche i classici del suo repertorio da Watermelon man a Chamaleon. L’8 luglio gli Spectrum Road: un super quartetto formato
Jack Bruce (Cream), Vernon Reid (Living Colour), John Medeski e Cindy Blackman Santana. Nato nel 2003 da un’idea di Vernon Reid e Jack Bruce per celebrare il lavoro del grande batterista Tony Williams il gruppo è completato da John Medeski alle tastiere e Cindy Santana, la muscolosa moglie di Carlos Santana, alla batteria. Un altro strano e inedito incontro è quello tra il sassofonista David Murray, uno dei musicisti che rappresenta al meglio l’avanguardia afroamericana ed erede di uno stile improvvisativo astratto/espressionista fondato negli anni ’60 da sassofonisti quali Albert Ayler e Archie Shepp, e Macy Gray protagonista di punta del nuovo soul statunitense degli anni Novanta, una voce di grande personalità, legata alla tradizione nera, in particolare alla lezione di Nina Simone. Il 9 luglio John Scofield presenta la sua ultima creatura: la Hollowbody Band, formazione che esplora i vasti territori del blues e che si basa sul dialogo con l’altro chitarrista Kurt Rosenwinkel, e sull’appoggio di Ben Street al basso e quel fiore di batterista che risponde al nome di Bill Stewart, compagno di viaggio di Scofield in svariati progetti. A seguire Esperanza Spalding, contrabbassista e vocalist in gran crescita, vincitrice lo scorso anno del Grammy Award nella categoria 'Best New Artist”, che torna ad Umbria Jazz con il suo ultimo lavoro “Radio music society”, in cui atmosfere jazz incontrano il neo-soul e un pizzico di pop. Il 10 “Sound Prints”: un nuovo quintetto del trombettista Dave Douglas e del sassofonista Joe Lovano, con Lawrence Fields, Linda Oh e Joey Baron, ispirato alla musica di Wayne Shorter, con una rilettura dei suoi successi e brani inediti dello stesso Shorter. Uno dei grandi protagonisti del jazz italiano, il trombettista Enrico Rava, alla guida della Parco della Musica Jazz Orchestra, sempre il 10, offre un tributo a Michael Jackson e alla sua musica, con una rilettura dei successi di Jacko. L’11 luglio due grandi voci. Al Jarreau, nativo Milwuakee, figlio di un pastore avventista con la passione della musica, e' uno dei cantanti più straordinari in attività, sempre in equilibrio fra jazz, pop, soul, e sempre capace di
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FESTIVAL ESTIVI TORNA IL JAZZ IN UMBRIA
LE ORIGINI Il 23 agosto del 1973 andò in scena il primo concerto di Umbria Jazz. Musica nel teatro naturale di Villalago di Piediluco a due passi da Terni. Il programma prevedeva gli Aktuala, un gruppo scomparso da tempo (con il senno di poi, la loro si direbbe world music) e l’orchestra maistream di Thad Jones e Mel Lewis
performance vocali funamboliche ma ben dentro i confini del buon gusto e della musicalità. Non a caso ha vinto cinque Grammy (in pratica gli Oscar della musica) in tre categorie diverse, il che rappresenta un primato difficilmente superabile. Vincitrice di numerosi Grammy Award anche Erykah Badu: il suo live travolgente è ricco di fascino ed eleganza, una miscela sofisticata e travolgente di Soul, Rhytm & Blues, Funk, Hip Hop e Jazz. Il 12 un artista amatissimo dal pubblico che non ha bisogno di presentazioni, il più famoso dei chitarristi jazz in corcolazione, Pat Metheny che arriva con la sua Unity Band, ovvero Chris Potter al sax, Ben Williams al basso e il fedelissimo Antonio Sanchez, suo batterista storico e compagno di tante avventure. Per Metheny 19° Grammy in carriera nel 2012, nella categoria "Best New Age Album", con "What's all about": una conferma per uno degli artisti più influenti non solo in ambito jazz, degli ultimi decenni. Sonny Rollins in esclusiva italiana il 13 luglio: il Sax Colossus, gran vecchio del jazz, si conferma con certezza vera e propria icona vivente; con oltre sessant’anni di attività alle spalle il suono del suo sax tenore rimane ancora unico e inimitabile. Rollins è assolutamente il tenore per eccellenza, circon-
dato dal rispetto e dall’ammirazione di milioni di fans e da schiere d’imitatori. Sul palco è un artista generoso e appassionante. Colosso del sax lo è ancora oggi, il suo soprannome non è solo un omaggio alla sua storia ma anche alla sua immagine di potenza fisica. Serata inedita per Umbria Jazz quella del 14, dedicata alla
di ogni altro ha contribuito nella sua lunga carriera a riportare la musica giamaicana e il reggae verso le sue radici africane. Sabato 15 luglio appuntamento imperdibile con il “Back to Bass Tour” di Sting, con il quale l’artista inglese celebra i 25 anni di carriera da solista, lo stesso anniversario del suo
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L FESTIVAL PRESENTA UN CARTELLONE ETEROGENEO E DALLE MOLTE ANIME, CHE PROVERÀ A SINTETIZZARE I VARIEGATI PERCORSI DELLA MUSICA, PRESENTANDO AL PUBBLICO, OLTRE CHE IL JAZZ NELLE SUE MOLTEPLICI ESPRESSIONI, ANCHE POP, SOUL, REGGAE, BLUES E CONTAMINAZIONI INEDITE
musica reggae con tre grandi protagonisti. Rita Marley è una delle autentiche regine del reggae: moglie di Bob Marley, dopo gli esordi a Studio One come membro delle Soulettes ha contribuito a fornire con le armonie vocali delle I-Threes un ingrediente fondamentale al suono classico dei migliori dischi di Bob Marley & Wailers. Stephen Marley, secondo figlio di Bob, ha un notevole curriculum sia come cantante sia come produttore. Plurivincitore di Grammy Award, ha duettato con grandi della black music come Erykah Badu, Fugees e Michael Franti. L'ivoriano Alpha Blondy è l'artista che più
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concerto dell’11 luglio 1987 a Perugia con l’orchestra di Gil Evans, ricordo vivissimo nella sua memoria, memorabile serata musicale nella quale vennero rivisitati i suoi successi come Roxanne, Tea in the Sahara, Consider Me Gone e un paio di cover di Jimi Hendrix come Voodoo Child e Little Wing. In questa occasione l’artista inglese sarà accompagnato da una band formata dal suo chitarrista storico Dominic Miller, da David Sancious (tastiere), da Vinnie Colaiuta (batteria), da Peter Tickell (violino elettrico), e da Jo Lawry (voce). www.umbriajazz.com ■
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EVENTI SPOLETO FESTIVAL 2012
di Samantha De Martin
SPOLETO FESTIVAL
GLI OCCHI VERDI DELL'UMBRIA SULLA CULTURA DEI DUE MONDI Saranno sedici giorni di musica, spettacoli, mostre ed eventi quelli che caratterizzeranno la 55esima edizione del Festival dei due mondi, anche quest'anno in scena a Spoleto dal 29 giugno al 15 luglio
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Nato dall' intenzione del suo fondatore Gian Carlo Menotti, di realizzare, attraverso la creazione di un terreno fertile di incontri, il fortunato sposalizio tra l'arte “dei due mondi” per antonomasia, l'America e l'Europa, Spoleto Festival si propone sin dalla sua nascita, in quel lontano 1958, di celebrare le poliedriche forme e le eclettiche espressioni dell'arte italiana ed internazionale. E così anche quest' anno, con un valzer che si muove dalla prosa alla lirica, dalla danza all'arte oratoria, dalla musica al cine-
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ma, nello scenario unico della Piazza del Duomo, il Festival dei due Mondi porta in scena l'originalità e l'avanguardia di arte, musica e spettacolo sul palcoscenico di una grande festa che si terrà dal 29 giugno al 15 luglio nell'antico borgo umbro. Oscillando tra la matrice dualistica di antichità e contemporaneità della sua espressione artistica, Spoleto55 viene riallestito nella straordinaria cornice di Palazzo Collicola Spazio Umbria, luogo deputato ad accogliere gli artisti e i giornalisti del Fe-
stival e ad ospitare gli incontri con la stampa. “Il progetto Spazio Umbria - spiega Fabrizio Bracco Assessore alla Cultura della Regione- nasce con l’obiettivo di comunicare in maniera innovativa l’Umbria, aprendo una finestra sulle molteplici identità che la caratterizzano all esterno: il paesaggio, i borghi e le città d arte, gli eventi culturali e i festival della creatività, le eccellenze imprenditoriali e i prodotti tipici. Tramite questo spazio ci si propone di raccontare l anima umbra attraverso il genius loci, la creatività presente nelle
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EVENTI SPOLETO FESTIVAL 2012
sue produzioni culturali e nei suoi manufatti, nella qualità architettonica dei suoi centri abitati e nel suo paesaggio incontaminato”. Fernanda Cecchini, Assessore regionale alle Politiche Agricole, aggiunge: “Il Festival dei Due Mondi di Spoleto è uno dei grandi eventi della cultura e dello spettacolo in Italia; una vetrina irripetibile per presentare al mondo l’Umbria, il suo territorio, le sue bellezze, la sua storia, i colori, i profumi e i sapori. Spazio Umbria è dunque il luogo e l occasione per comunicare agli appassionati e ai professionisti della cultura il Festival, i programmi e gli eventi che ne fanno per due settimane il cuore pulsante della cultura italiana”. Il Comune di Spoleto celebra la scultura contemporanea attraverso le opere di una cinquantina di artisti italiani che si dislocheranno tra Palazzo Collicola Arti Visive e vari luoghi della città. Per le vie di Spoleto, in altri musei e sedi istituzionali si svilupperanno tre mappature: una prima di carattere storico (che prenderà forma il prossimo autunno grazie a una serie di totem che testimonieran-
ta oggettuale, alternanza e contiguità, continuità e improvvise cesure si declinano all interno di questa rassegna: un percorso che si snoda tra amore fraterno e filiale, tra amore di coppia etero e omosessuale, dalla passione cieca alla separazione, dalla delicatezza adolescenziale che accompagna la nascita del sentimento amoroso alla perversione amorosa nella sua accezione classica. A partire dai sei film presentati, la complessità della relazione amorosa viene affrontata coinvolgendo pubblico, autori, critici e psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana, sul tema che Freud definisce: “le condizioni amorose secondo le quali gli uomini attuano la loro scelta oggettuale, e il modo con cui conciliano le esigenze della loro immaginazione con la realtà”. Tra le numerosissime iniziative il Festival presenterà uno dei grandi capolavori del
INCONTRO DI CULTURE
Teatro musicale del 900. Come Henze e Menotti, Benjamin Britten - di cui si vuole anticipare la celebrazione della nascita (1913) - è stato compositore di uno dei più affascinanti drammi che non solo il teatro lirico ma il teatro in genere abbiano mai avuto. Tratto da uno dei più celebri lavori di Henry James “Il giro di vite”, che andrà in scena al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, è un racconto che si insinua nei misteri del Male, in un contrasto tra innocenza e dannazione, tra realtà e immaginazione, tra serenità ed inquietudine, tra adolescenza e maturità. Al Chiostro San Nicolò “Le Beatrici” di Stefano Benni proporranno un teatro graffiante e diretto che riflette sull’enigmaticità della figura femminile, mentre Aleteia Communication curerà la serie di incontri Istinto di conversazione, condotti dal giornalista Oliviero Beha, in omaggio alla dichiarazione del filosofo Jürgen Habermas: “solo riprendere a parlarsi ci salverà”. Con un filo conduttore generazionale, al cospetto di ospiti d'eccezione, gli incontri saranno dedicati alla libertà, al tempo ritrovato e al piacere dello
Terreno d’incontro fra culture diverse e grandi esperienze artistiche provenienti da tutto il mondo, prestigiosa ribalta per artisti di fama, vetrina per quelli emergenti, e di nuovo luogo di produzioni originali, il Festival porta in scena le massime espressioni dell’opera, della musica, della danza, del teatro, con uno sguardo attento anche sull’arte contemporanea. Sopra: Stefano Benni e L’Orchestre National du Capitole de Toulouse ospiti della rassegna
no, attraverso immagini fotografiche del 1962, la collocazione delle opere della prima mostra); una seconda, sempre di carattere storico, dedicata al riposizionamento di alcune opere del 1962 nei luoghi d origine (Consagra e Pomodoro in particolare), oltre alla creazione di un archivio con i materiali storici del progetto; una terza di taglio contemporaneo in cui decine di artisti collocheranno le loro opere scultoree nei luoghi più affascinanti della Spoleto storica. Contributi alla psicologia della vita amorosa - uno scritto di Sigmund Freud del 1917 - presta il titolo alla 3ª Rassegna di Cinema e Psicoanalisi. Scelta narcisistica e scel-
PER SAPERNE DI PIU’ ✑ SPOLETO55. FESTIVAL DEI DUE MONDI La 55a edizione del Festival si presenta con 41 spettacoli e 109 aperture di sipario, 2 rassegne di cinema, 1 laboratorio teatrale, 3 convegni, 2 concorsi, 4 premi, oltre a diversi eventi speciali e mostre d’arte. Informazioni utili: Telefono: 0743 221689 Dove: Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti Città: Spoleto www.festivaldispoleto.com info@festivaldispoleto.com
scambio e della relazione basati sulla parola. Il Concerto Finale che si terrà nella serata del 15 luglio, sarà un viaggio affascinante che avrà inizio con il Principe Igor prigioniero dei nomadi Polvcy nelle Danze Polovesiane di Alexander Borodin (insegnante di chimica presso l Accademia di Medicina di San Pietroburgo e musicista per diletto), proseguirà nel “Romeo e Giulietta” di Pëtr Il ič Čajkovskij, con il celebre Tema d’amore affidato al corno inglese, per concludersi con la Sinfonia n. 5, accolta trionfalmente da compositori come Grieg e Dvořák nonostante il dichiarato pessimismo dell’autore. L’Orchestre National du Capitole de Toulouse, tra le maggiori compagini sinfoniche mondiali, guidata dal direttore stabile Tugan Sokhiev, esalterà la potenza dei due celebri compositori russi. Tuttavia il Festival offrirà anche agli spettatori più giovani l'opportunità di vivere, da protagonisti, la lunga kermesse umbra, grazie all'iniziativa “Il Festival siamo noi”, concorso aperto alle scuole di ogni ordine e grado della Regione Umbria. Il tema del concorso investe la memoria di Spoleto nel cinquantesimo anniversario di “Sculture nella Città”, la storica esposizione di arte contemporanea che nel 1962 fu affidata alla responsabilità dell intera cittadinanza. Con “Tutti all Opera per il Festival”, Spoleto 55 apre alle scuole la sua programmazione artistica promuovendo incontri con addetti ai lavori sugli aspetti tecnici e artistici di uno spettacolo teatrale. Davanti a questo ricco e variegato copione di un Festival che celebra le colorate tessere di un brillante mosaico chiamato arte, non ci resta che vivere Spoleto, celebrando, in sintonia con Gian Carlo Menotti, la nostra irrinunciabile “vacanza dell'anima”. ■
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CULTURA FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI MANTOVA
di Elisabetta Pasca
LETTERATURA IN FEST(IVAL)
LA RIVINCITA DELLE LETTERE Mantova non rinuncia all’appuntamento con il Festivaletteratura, giunto alla sedicesima edizione. Crisi e sciame sismico non fermano la kermesse mantovana, quest’anno declinata e supportata dall’interazione con le tecnologie 2.0
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Da mercoledì 5 settembre a domenica 9 settembre 2012, Mantova tornerà ad essere la capitale indiscussa della cultura letteraria internazionale: la sedicesima edizione di Festivaletteratura, infatti, animerà nuovamente la città, trasformandola in un crocevia pulsante di stimoli e indispensabile per mescolare le esperienze di scrittori e lettori, in modo da elaborare un visione condivisa e variegata della realtà sociale e intellettuale contemporanea. Non è bastato dunque il recente terremoto, corredato da un infinito sciame sismico, che ha squassato l’Emilia e danneggiato in maniera significativa anche il capoluogo lombardo, a fermare la potenza arcaica e primigenia della Parola detta, scritta, raccontata. “Il Festival si farà - ha assicurato in conferenza stampa Marzia Corraini del Comitato Organizzatore - ma a causa del terremoto restano al momento alcune criticità per piazza Erbe e il Palazzo della Ragione, dei quali le persone preposte stanno verificando l'agibilità”. Dunque probabilmente verrà meno la disponibilità di location storiche per il Festival e sarà necessaria una definizione magmatica e variabile dei luoghi di incontro tra autori e lettori, ma questa formula di indeterminatezza non mina assolu-
FESTIVALETTERATURA Da mercoledì 5 settembre a domenica 9 settembre 2012, Mantova tornerà ad essere la capitale indiscussa della cultura letteraria internazionale: la sedicesima edizione di Festivaletteratura, infatti, animerà nuovamente la città, trasformandola in un crocevia pulsante
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tamente le possibilità di espressione della manifestazione, anzi le dona una sfumatura di imprevedibilità che non può che alimentare positivamente il confronto. “La disponibilità di luoghi, piazze e giardini, - ha concluso la Corraini - messi a disposizione anche dai cittadini, è così ampia che rimarrà un Festival molto vicino a quello immaginato prima del sisma”. La linfa vitale della kermesse in fin dei conti non deriva da uno spazio fisico, ma dalla possibilità di costruire una zona franca aperta al dialogo, un vero e proprio cantiere
in divenire capace di strutturare e lanciare idee, narrazioni, spunti di riflessione e di azione. In sintesi, occorre esercitare la mente e salvaguardare la memoria come baluardo contro la crisi, che non è solo economica, ma investe più di un piano della contingenza e persino dell’interiorità dell’uomo di oggi. I lettori che a settembre si riverseranno a Mantova, come viandanti affamati di conoscenza, avranno la possibilità di imbattersi, muovendosi attraverso un bouquet culturale variegato, costituito dall’offerta di circa 200 eventi diversi, in ospiti italiani e
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CULTURA FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI MANTOVA
PALAZZO TE E L'EX-SAGRESTIA DELLA SS. TRINITÀ ANNESSA ALL'ARCHIVIO DI STATO L’ultima sfida per Festivaletteratura 2012, che intende proiettarsi oltre la crisi e il terremoto, è quello di coniugare le piazze mantovane con le arene virtuali
internazionali di caratura notevole. Da segnalare innazitutto i grandi nomi della letteratura: dal Nobel Seamus Heaney a Ngugi Wa Thiong'o, in accoppiata ai graditi ritorni di Englander e Pablo d'Ors. Ci sarà spazio per ospiti inconsueti, come Shaul Ladany e Jan Douwe van der Ploeg, senza tralasciare l’attenzione dovuta all’universo della poesia con omaggi a Turoldo e alla Szymborska, recentemente scomparsa, e ancora la retrospettiva per il premio Nobel Toni Morrison e un approfondimento necessario della storia recente. Gli appuntamenti dedicati al giallo, invece, si dipaneranno a partire dal tema del rapporto tra maestro e allievo e avranno come protagonisti tre tra i più popolari giallisti italiani - Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli e Marco Malvaldi - e due fra i più interessanti interpreti a livello internazionale: Claudia Pieiro e Lars Kepler. Non può mancare il focus dedicato alla narrazione per immagini: insieme alla presenza di Emiliano Ponzi (autore dell'immagine del programma 2012), di un osservatore a fumetti dell'antropologia degli spazi urbani come Guy Deslile, del giovane autore di graphic novel per adolescenti Sualzo, bisogna segnare gli incontri con Vittorio Giardino, Gabriele Ranzato ed Emma-
I GRANDI NOMI DELLA LETTERATURA Da segnalare i grandi nomi della letteratura: dal Nobel Seamus Heaney (a sinistra) a Ngugi Wa Thiong'o (sotto), ai graditi ritorni di Englander e Pablo d'Ors
nuel Guibert e Frederic Lemercier. Si rinnovano inoltre due dei progetti più consolidati del Festival: Scritture Giovani e Vocabolario Europeo. "Why?" è il tema su cui si sono cimentati i quattro autori selezionati per Scritture Giovani 2012: Antonia Baum, Andrea Lundgren, Eurig Salisbury, Francesca Scotti. Dieci le nuove parole che si aggiungeranno al Vocabolario Europeo per il 2012. New entry nella kermesse mantovana: si celebra la Favola nella ricorrenza del bicentenario della pubblicazione della prima edizione delle Favole dei fratelli Grimm. In una serie di incontri organizzati in collaborazione con il Goethe Institut, Pino Costalunga chiamerà narratori italiani come Marcello Fois e Michela Murgia, un poeta tedesco come Lutz Seiler, scrittori-illustratori per ragazzi come Simone Frasca, persone apparentemente estranee al mondo delle fiabe come Gherardo Colombo a raccontare o a reinventare una favola dei Grimm. Uno degli eventi clou e più attesi del Festival sarà poi senza dubbio la festa sull'Orlando Furioso che si terrà tra Palazzo Te e l'ex-Sagrestia della SS. Trinità annessa all'Archivio di Stato. Tutto nasce dalla volontà di riportare a Mantova questo capolavoro spesso accantonato, a 500 anni dalle prime letture che Ludovico Ariosto ne faceva a Isabella d'Este. Gli ingranaggi della macchina fantastica del poema verranno oliati e rimessi in movimento chiedendo a oltre 40 tra scrittori, poeti, artisti, studiosi di varie discipline di raccontare per mezz'ora ciascuno il proprio Orlando Furioso. Per affrontare con gli strumenti giusti il pesante impatto della crisi economica sulla quotidianità di ciascuno, Festivaletteratura presenta ai lettori Paul Wilmott che, con un approccio economico-quantistico, mostrerà i limiti dei presupposti matematici su cui si basa l'economia ufficiale; Giuliano Poletti invece riproporrà la soluzione cooperativa. Il Festival rinnova anche e soprattutto quest’anno l’attenzione per la sostenibilità ambientale e gli sprechi, collaborando con il Fai in quattro incontri dei Luoghi del cuore in Italia raccontati da autori italiani e non. L’ultima sfida per Festivaletteratura 2012, che intende proiettarsi oltre la crisi e il terremoto, è infine quello di coniugare le piazze mantovane con le arene virtuali: portando intanto il programma 2012 su tablet, pc e smartphone e offrendo di volta in volta anticipazioni, link e curiosità per scoprire gli
PER SAPERNE DI PIU’ ✑ ✑
FESTIVALETTERATURA Quando: dal 5 - 9 Settembre ✑ Dove: Mantova Il Festivalettura è una manifestazione culturale che si svolge ogni anno, dal 1997, a Mantova la seconda settimana di settembre. Il Festivaletteratura dura 5 giorni, da mercoledi a domenica. Durante la kermesse, che ha ormai reso famosa Mantova come "La Città del Festival", è possibile assistere a numerosi eventi, o meglio incontri, con autori, colazioni con l'autore, spettacoli, concerti, reading ... nel magnifico scenario offerto dalle bellezze artistiche e storiche di Mantova. ✑ Per info e prenotazioni: Tel.: 0376/270222 www.festivaletteratura.it
ospiti e le rassegne previste, fino al lancio ufficiale del vademecum cartaceo a fine luglio. Se si calcola che le pagine Facebook e Twitter del Festival macinano consensi e seguaci - con 8800 apprezzamenti e 3700 follower solo a inizio giugno - l’incontro tra tecnologia e il gesto antico e senza tempo del raccontare e del raccontarsi è senz’altro la risposta più efficace ad un bisogno largamente diffuso, quello di individuare gli strumenti più adatti per interpretare ed affrontare la vasta gamma di articolazioni della realtà, nel percorso, spesso tortuoso, di determinazione della propria individualità e del rapporto con l’altro. ■
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di SAMANTHA DE MARTIN
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UN AEREO DEI DESIDERI A SPASSO TRA I CIELI Da un sondaggio rivolto da Skyscanner ai propri clienti, emergono le caratteristiche dell'aereo dei sogni. Tra camere da letto “a capsula”, soffitti e pavimenti trasparenti, un' area dedicata ai single ecco la proposta architettonica dell'aereo ideale. Salire su un aereo non è sempre il massimo del relax e del divertimento soprattutto per chi considera il volo una tappa obbligata per raggiungere la meta dei sogni piuttosto che una rilassante crociera ad alta quota. Se al “supplizio” delle fasi di decollo ed atterraggio si aggiungono, poi, i capricciosi pianti di bambini in preda a crisi di nervi, gli imbarazzanti calci dell'ingombrante compagno di viaggio seduto nel sedile posteriore al nostro o i bruschi scossoni dei tavolini, causati da indelicati clienti, il tedio aumenta.
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Skyscanner, sito leader nella ricerca di viaggi che fornisce l’immediata comparazione online di milioni di voli su oltre un migliaio di compagnie aeree, così come per il noleggio auto e gli hotel, ha proposto ai suoi utenti un sondaggio che possa aiutare a delineare l'architettura dell'aereo dei sogni, una sorta di lista di desideri relativa al viaggio in aereo, alla sua struttura e ai servizi che il viaggiatore desidererebbe trovare a bordo. Al primo posto (20%), nella struttura dell'aereo “perfetto”, compaiono le camere da letto “a capsula”, una sorta di luogo
isolato per una dormita indisturbata; mentre, a conferma che il relax è una priorità durante il viaggio, tra le preferenze degli utenti di Skyscanner, seguono delle sezioni insonorizzate dedicate ai bambini (18%). Tra i desideri dei passeggeri spiccano ancora i sedili anti-calcio (8%), le poltrone con tanto di avvolgenti massaggi e gli iPad (5%) . I più temerari, gli amanti dell'alta quota, pensano addirittura ad una sorta di cabina con pavimenti e soffitti trasparenti sospesa nell'aria che regali ai viaggiatori le suggestive emozioni di una vista panoramica tra gli affilati raggi del sole ed una coltre di nuvole. La seconda parte della classifica prosegue verso richieste sempre più particolari, come l’area dedicata ai single (4%), che consenta ai passeggeri di incontrarsi, flirtare e scambiare due chiacchiere ad alta quota. Non manca la richiesta di una zona dedicata alle docce, finalizzata ad
ottimizzare i tempi del viaggio, gustando una rilassante toilette a 10.000 metri di altezza. La lista dell’aereo dei desideri si conclude in bellezza con una sezione cinema ed un’area pronta per servire cocktail e drink. “Questo ipotetico aereo rivela un altro modo di pensare il viaggio”, commenta Caterina Toniolo, Country Manager di Skyscanner. “Volare ormai significa rilassarsi, riposarsi e per alcuni questo desiderio si spinge oltre, fino alla voglia di ricreare gli aspetti più piacevoli della vita quotidiana, cinema incluso. Si tratta di desideri di un viaggiatore sempre più esigente, anche se è improbabile che sarebbe in grado di sopportare i costi di questi servizi”. Chissà che tra qualche anno questi desideri non diventino realtà; in tal caso si frammenterebbero ancor più le distanze, si ottimizzerebbero i tempi e l'attesa, sospesi nel blu brulicante di aerei, diverrebbe meno sgradevole. Tutto questo a spasso tra i cieli, tra comfort e relax, a bordo dell'aereo dei sogni.
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TURISMO QUATTRO PASSI A MARSIGLIA
di Luca Martano
UNA CITTÀ CHE STUDIA BARCELLONA
LA RINASCITA DI MARSIGLIA Capitale europea 2013, Marsiglia si prepara a cambiare volto e riqualificare la sua immagine internazionale,
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candidandosi ad essere meta privilegiate per il turismo in Francia
Pensando a Marsiglia, in tutta sincerità, la maggior parte dei turisti non la vede come una meta ideale per una vacanza o una gita. La fama della cittadina francese non è paragonabile a quella di Lione, Montpellier o Strasburgo ma, al contrario, ci da’ l’idea di una città che vive ancorata al proprio porto, con le conseguenze che la nomea della città negli anni non è mai andata migliorando. In realtà, questa visione popolare, oltre ad essere totalmente errata, andrà assolutamente rivista nel 2013 quando Marsiglia, insieme a Kosice, sarà capitale europea della cultura. Il centro francese quindi, approfittando dei molti finanziamenti (si parla di 600 milioni di euro) che incasserà da questa iniziativa, è pronto a rinascere.
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Il rinnovamento partirà sicuramente dal provare a liberarsi dell'immagine meno lusinghiera di città disorganizzata e ingestibile, percorsa da tensioni sociali e razziali, scandali politici e violenze criminali. “Per Marsiglia è un'occasione irripetibile, e non solo per i grandi investimenti che le hanno permesso di fare un enorme passo avanti in termini di infrastrutture”, spiega Jean-François Chougnet, alla testa dell'équipe che per Marsiglia 2013 sta preparando un programma di 500 appuntamenti - dall'arte alla danza, dal cinema al teatro, dalla fotografia, alla letteratura, dal circo alla musica, dalla gastronomia alla street art - tra gennaio a dicembre, coinvolgendo anche Aix en Provence, Arles, La Ciotat. Intitolato “La condivisione dei Mezzogiorni”, l'anno marsigliese della cultura mo-
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TURISMO QUATTRO PASSI A MARSIGLIA
APPUNTAMENTO A MARSIGLIA DOVE... Arriveranno il Musée des civilisations de l'Europe et de la Méditerranée, la sede del nuovo Centro régional de la Méditerranée (firmato da Stefano Boeri) e l'edificio dei Fonds régional d'art contemporain (facciata in vetro, opera di Kengo Kuma)
biliterà duemila artisti, gruppi e compagnie provenienti da tutto il mondo. Tra l’altro, esiste anche un modello da seguire, come spiega ancora Chognet: “Il nostro esempio è Barcellona. Siamo stati colpiti
dal magnifico impatto che ha avuto l'apertura del lungomare sulla città”. Obiettivo da raggiungere: per questo oggi i cantieri dominano la scena, alla costruzione di sale da concerto, musei e poli culturali, circa seicento in tutta la regione. Fra una bouillabaisse (zuppa di pesce tipica della Provenza) e l'altra arriveranno il Musée des civilisations de l'Europe et de la Méditerranée, la sede del nuovo Centro régional de la Méditerranée (firmato da Stefano Boeri) e l'edificio dei Fonds régional d'art
contemporain (facciata in vetro, opera di Kengo Kuma). Insomma, Marsiglia cerca di ridare splendore alla sua cultura, mettendola in mostra e facendo sì che la città sia preda gentile di turisti e viaggiatori non solo di passaggio o sedotti dal porto per una toccata e fuga. Se quindi, per la vostra estate 2012, avete scelto la Francia, una tappa a Marsiglia è d’obbligo; registrate lo stato attuale della città, quindi tornateci verso la metà del 2013, annotando i cambiamenti. Douce France! ■
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HOTELLERIE UNA PERLA SULLA COSTA DEL SOL
A cura della Redazione
IL SOLE TUTTO L’ANNO
HOTEL ALMENARA Tra le fantastiche terre dell’Andalusia, affacciato sulla Costa del Sol, sorge l’Hotel Almenara, una struttura in grado di offrire benessere, confort e divertimento immersa in un paesaggio mozzafiato
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ADAGIATA FRA DUE MARI, CULLA DI TRADIZIONI E CULTURE DIVERSE, L’ANDALUSIA È UNA TERRA SUGGESTIVA IN CUI SI FONDONO STORIA, BELLEZZE ARTISTICHE E PAESAGGISTICHE, MUSICA E SAPORI
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HOTELLERIE UNA PERLA SULLA COSTA DEL SOL
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Adagiata fra due mari, culla di tradizioni e culture diverse, l’Andalusia è una terra suggestiva in cui si fondono storia, bellezze artistiche e paesaggistiche, musica e sapori. Ogni stagione ha in sé infinite opportunità di conoscere uno dei molteplici aspetti dell’Andalusia, visitandola e imparando a conoscerla. Un luogo in Europa, dunque, dove il sole splende per 300 giorni all’anno. Sulla Costa del Sol, tra le province di Malaga e Cadice, ci sono talmente tanti campi da golf non meno di 45 - che è stata soprannominata “Costa del Golf ”. Un vero paradiso per i golfisti, ma anche per i loro accompagnatori che possono cimentarsi nel tennis, nell’equitazione o nel nuoto, semplicemente rilassarsi nella Spa, fare shopping a Marbella, visitare i dintorni o spingersi fino a Cadice, Siviglia o Granada.
HOTEL ALMENARA Per godersi la Costa del Sol l’indirizzo migliore per il soggiorno è L’Hotel Almenara. Una vera oasi di verde e tranquillità a Sotogrande, zona residenziale a 15 km da Gibilterra. Le camere lussuose, i due ristoranti di livello internazionale e la Spa all'avanguardia ne fanno una meta molto ambita. Le 148 camere sono arredate in stile mediterraneo e godono di un panorama rilassante. Elysium, la Spa, è un autentico tempio del relax per il corpo e la mente. Un team di esperti professionisti propone una ricca selezione di trattamenti benefici per salute, bellezza e benessere. Un allenamento nell'area fitness seguito da un tuffo rigenerante nella piscina dinamica con u
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HOTELLERIE UNA PERLA SULLA COSTA DEL SOL
POSIZIONE STRATEGICA L'hotel Almenara dista solo 10 minuti dal centro della località di Sotogrande e può essere il punto di partenza di moltissime escursioni. A circa 15 km da Sotogrande è possibile visitare l'antica città di San Roque: dichiarata monumento di grande importanza storico-artistico è possibile prendere parte a uno dei tour guidati giornalieri che includono la visita a Calle San Felipe, alla Plaza de Toros, ai parchi e ai palazzi storici
idroterapia o da un massaggio è un’ottima ricetta per la remise en forme. L'Hotel Almenara offre attività sportive che soddisfano ogni interesse: dalla scuola di golf al centro equestre, dai campi da tennis a quelli da paddle tennis. La spiaggia, presso la quale si trova un beach club di proprietà dell'hotel, è comodamente raggiungibile grazie a un servizio navetta gratuito. L’Hotel Almenara a Sotogrande fa parte di NH hotels (www.nh-hotels.com), il terzo gruppo alberghiero europeo con 394 hotel e 58.844 camere in 22 paesi tra Europa, America e Africa. Attualmente la società sta costruendo 54 nuovi hotel che forniranno complessivamente più di 8.000 camere.
RELAX E DIVERTIMENTO A pochi passi dall'Hotel Almenara si trovano molteplici opportunità di svago e ristorazione, tuttavia senza lasciare l’albergo si può scegliere tra tre diverse esperienze gastronomiche: Gaia propone una cucina mediterra-
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nea in un’atmosfera elegante a lume di candela; il più informale Veinteeocho dona un fantastico panorama sul campo da golf, mentre il Cucurucho Beach Club a bordo piscina offre piatti informali in spazi accoglienti con vista sul mare. Dopo cena, ci si sposta al bar per sorseggiare un drink e ballare fino alle ore piccole.
FLAMENCO E SHERRY Jerez de La Frontera, borgo a pochi km da Cadice fondato dai Fenici, occupato da Romani, Arabi e Cristiani, è oggi considerata la patria del flamenco e dello Sherry, vino famoso in tutto il mondo che deve il suo nome proprio a Jerez o ‘Xerez’. A Jerez si trova anche il Museo del Arte Flamenco creato dalla
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HOTELLERIE UNA PERLA SULLA COSTA DEL SOL
HOTEL ALMENARA ✑ Avenida Almenara, s/n. 11310 Sotogrande. Sotogrande/Cadice (Spagna) Tel.: +34.95.6582000 Fax: +34.95.6582001 E-mail: almenara@sotogrande.com
istituto di "Flamencologia” dell’università di Jerez nel 1972. È d’obbligo un giro fra le bodegas, le storiche cantine dove si produce lo sherry, per tour istruttivi e degustazioni: sono tante le cantine in città in cui vengono tenuti e invecchiati i vini pregiati della regione e dove si possono assaggiare le diverse qualità e volendo acquistarle. Fra le tante: González Byass, produttore del famoso Tio Pepe, Cuarto de Muestras, all’interno della cui proprietà si trovano le botti firmate da re e regine e in una minuscola anticamera sono esposte le più antiche bottiglie. altro nome celebre nel mondo per lo sherry e per il brandy Fundador è Domecq; e poi la Bodega Osborne, la Bodega Sanchez Romate Hermanos, nota in Italia per il brandy Cardinal Mendoza, e la famosa cantina Pedro Gomez.
LA TERRA DEL SOLE Protette dai venti del Nord da una catena montuosa che in certi punti degrada fino al mare, la Costa del Sol e l’attigua Costa de la Luz sono un susseguirsi di ampie spiagge, cale seminascoste tra scogliere, porticcioli e ancoraggi per la pesca. Il clima temperato, la scarsità di piogge e la brezza marina danno luogo a una vegeta-
zione semitropicale caratterizzata da palme, cipressi, bouganville, oleandri e hibiscus. Sotogrande si è sviluppata attorno ad una deliziosa marina costellata da ristoranti e bar sul mare. Mercatino la domenica e il mercoledì. Sci d’acqua e vela si possono praticare al Puerto Deportivo. L’Aeroporto di Malaga si trova a circa un’ora di distanza dall’Almenara (110 Km). ■
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DA PARIGI__mastro Progress 17/07/12 13.04 Pagina 1
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di FLAVIA ALIBERTI
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IL CASO DUKAN: MIRACOLO O FRODE? Fenomeno mediatico o metodo miracoloso? Frode o soluzione definitiva ai chili di troppo? La dieta Dukan suscita polemiche e attira milioni di “seguaci”, tra i quali molte star come Penelope Cruz, Jennifer Lopez e Kate Middleton. C'è chi giura di aver risolto i propri problemi di sovrappeso grazie alle regole e ai consigli di Pierre Dukan, affettuosamente chiamato “Dudu” dai dukaniani. I medici invece puntano il dito contro la sua dieta, denunciandone difetti e pericoli: un metodo, quello di Dukan, conosciuto in tutto il mondo grazie ad un libro venduto in 56 paesi e un sito internet sempre più posizionato. Il segreto della dieta? L'assunzione quasi esclusiva di alimenti proteici, come carne e pesce, soprattutto nella prima fase detta di “attacco”. Via via si aggiungono verdure, ma solo quelle appartenenti ai 100 alimenti concessi dalla dieta Dukan. Si consiglia ovviamente un esercizio fisico costante, almeno 20 minuti di camminata al giorno. Molti nutrizionisti criticano questo metodo di dimagrimento “miracoloso”: mentre all'inizio provocherebbe l'effetto sperato, sulla lunga distanza si tornerebbe al peso di partenza aumentando anche il rischio di disturbi cardiovascolari. Insomma la dieta Dukan non sarebbe diversa da tante altre diete poco equilibrate inventate finora. Il francese si difende affermando che in 40 anni nessuno si sia direttamente lamentato per danni provocati dal suo metodo che in definitiva riproporrebbe la dieta dei nostri antenati basata soprattutto su
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carne, pesce, alcune verdure e pochissima frutta. Le sue argomentazioni continuano a non convincere la maggior parte dei medici i quali sottolineano la mancanza grave nella dieta Dukan di alcuni nutrienti come vitamine, minerali, fibre e carboidrati. Inoltre i seguaci del metodo francese, sono soprattutto utenti internet che arrivano alla pagina web di Dukan o persone che hanno acquistato il suo libro senza essersi sottoposti ai doverosi controlli clinici. Perché i medici continuano ad insistere sull'inutilità della dieta Dukan? Secondo alcuni esperti le proteine hanno inizialmente la proprietà di dare sazietà e quindi di far perdere peso rapidamente nella prima fase della dieta. In seguito però il divieto di assumere carboidrati provocherebbe nervosismo e ansia fino a spingere a cedimenti
proprio di fronte ai cibi più calorici e riprendere peso in tempi brevi. Secondo un'inchiesta condotta dall'Agenzia nazionale francese di sicurezza sanitaria dell'alimentazione l'80% degli intervistati ha recuperato il peso iniziale in 12 mesi. Secondo Dukan i risultati di un'indagine portata avanti all'interno del suo sito internet sono ben diversi, nonostante come in qualsiasi dieta esista una piccola percentuale di persone che, demotivata, torna a riprendere peso.
Proprio nello stesso spazio web i dukaniani possono consultare consigli e acquistare prodotti alimentari...è così che recentemente l'Ordine dei Medici francese ha radiato Dukan per aver infranto l'articolo 19 del codice deontologico, contrario all'uso della medicina a fini commerciali. I provvedimenti disciplinari iniziati precedentemente alla radiazione avranno comunque un seguito, ma Dukan non sembra particolarmente preoccupato. Il medico è in pensione dal 2008 e svolge attualmente poche attività di consulenza. Niente sembra per ora offuscare il successo planetario della sua dieta che gli ha portato in pochi anni una ricchezza inaspettata.
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TURISMO TECNOSPIAGGE
di Federica Vagnozzi
BUONE PRATICHE PER LA COMPETITIVITÀ
VACANZA 2.0 CON LA SPIAGGIA “ECO-TECH” Pinne, secchielli e nanotecnologie: è un’estate all’insegna dell’innovazione quella da poco inaugurata sulle spiagge italiane che, tra passerelle in materiale riciclato, cabine fotovoltaiche, telesoccorso e ombrelloni wi-fi, diventano sempre più ecosostenibili. Per la gioia dei bagnanti e dell’ambiente
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Ombrelloni fotovoltaici, wi-fi gratuito, pensiline per ricaricare biciclette e veicoli elettrici, ma anche videosorveglianza per la prevenzione dei furti, telesoccorso per la sicurezza dei bagnanti, webcam panoramiche e informazioni meteo e sulla qualità dell'aria. Offrirà questo e altro la prima “tecnospiaggia” d’Italia, da poco inaugurata a BellariaIgea Marina con grande soddisfazione degli amministratori locali. Il progetto, interamente italiano, nasce dalla collaborazione tra Telecom Italia e Umpi e offre agli stabilimenti balneari l’opportunità di dotarsi di servizi tecnologici innovativi, gestendoli da remoto attraverso la piattaforma “intelligente”, dunque senza l’onere di grandi investimenti in infrastrutture di ICT. Ottimizzando costi e prestazioni, e non solo. «Con una simile proposta, sarà più facile attirare sulle nostre coste il turista straniero, molto più orientato ai servizi e alla multimedialità di quanto non sia quello italiano”. Il progetto Tecnospiaggia - spiega Luca Cecchini, Presidente di Umpi - rappresenta un'opportunità unica per la nostra riviera che può rilanciarsi attraverso l'innovazione e i servizi, divenendo un modello in grado di creare nuove risorse per il sistema locale e nazionale». Ma la spiaggia di Bellaria non è la sola a sventolare la bandiera del risparmio energetico. In Emilia Romagna, del resto, il primo bando per l’erogazione di contributi
SPIAGGE VIRTUOSE La spiaggia di Bellaria non è la sola a sventolare la bandiera del risparmio energetico. In Emilia Romagna, il primo bando per l’erogazione di contributi agli stabilimenti che scelgono un sistema di gestione ecocompatibile risale al 2004. Infatti è la regione che detiene il maggior numero di bagni all’avanguardia
TURISMO TECNOSPIAGGE
agli stabilimenti che scelgono un sistema di gestione ecocompatibile risale al 2004. Infatti, ancora oggi è la regione che detiene il maggior numero di bagni all’avanguardia. Il proprietario del Bagno Giulia 85 di Riccione rivendica con fierezza il fatto di essere stato il primo a far parte del progetto provinciale sul turismo sostenibile “Agenda 21” e di aver realizzato nel suo stabilimento, in meno di dieci anni, numerose iniziative per lo sfruttamento delle risorse rinnovabili.
SORPRESE AL SUD Progetti virtuosi si trovano anche al Sud. Ai bagni Magarìa di San Leone, in provincia di Agrigento, a illuminare i pontili ci pensa il minieolico e per il riscaldamento dell’acqua delle docce si ricorre ai raggi solari
scorso non cambia. Tra Cervia e Milano Marittima, 223 stabilimenti hanno completamente rinnovato le proprie reti di acqua e gas, ormai obsolete, per introdurre un siste-
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IL PROGETTO TECNOSPIAGGIA RAPPRESENTA UN'OPPORTUNITÀ UNICA PER LA NOSTRA RIVIERA CHE PUÒ RILANCIARSI ATTRAVERSO L'INNOVAZIONE E I SERVIZI, DIVENENDO UN MODELLO IN GRADO DI CREARE NUOVE RISORSE PER IL SISTEMA LOCALE E NAZIONALE”. LUCA CECCHINI, PRESIDENTE DI UMPI
Lo scorso anno, ad esempio, sono stati implementati 24 pannelli solari che riscaldano l'acqua sanitaria e le piscine. Le strutture sono rigorosamente in legno, perché lì di cemento non c’è più traccia, accessibili a tutti, senza alcuna barriera architettonica. Passerelle, pavimenti, cabine e pannelli fotovoltaici sono stati trattati con biossido di silicio per essere idrorepellenti e antisporco, e
con biossido di titanio per renderle autopulenti. «Grazie alla forma ridotta - spiega Stefano Silvestrin di Nanosilv, l’azienda che tratta i materiali - le molecole dei nostri prodotti reagiscono alla luce del sole e sono in grado di disgregare le sostanze nocive, agendo come un disinquinante dell’ambiente, come fossero alberi». Spostandoci nel ravennate il di-
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ma molto più efficiente che riduce gli sprechi. «Con le perdite lungo la condotta della vecchia rete - ha spiegato Danilo Piraccini, presidente della cooperativa bagnini di Cervia - perdevamo circa 80 mila euro a stagione, sprecando migliaia di litri di acqua». Adesso, invece, non solo si evitano lo stoccaggio e lo smaltimento dei contenitori vuoti, risparmiando tonnellate di plastica, ma ogni stabilimento può mettere a disposizione dei propri clienti acqua fresca, anche gasata. E con l’occasione, l’area è stata cablata con la fibra ottica, così i bagnanti potranno navigare in internet gratuitamente con collegamento superveloce. E magari anche organizzare al meglio le proprie serate estive grazie al network balneare su eventi e iniziative in calendario. Ma chi pensa che gli stabilimenti biocompatibili siano solo al Nord, si sbaglia. Anche in Sicilia si sono ingegnati per fare di natura virtù. Ai bagni Magarìa di San Leone, in provincia di Agrigento, a illuminare i pontili ci pensa il minieolico e per il riscaldamento dell’acqua delle docce si ricorre ai raggi solari. Inoltre lo stabilimento, a forma di nave, è realizzato in legno ed è accessibile a tutti. Insomma, essere più competitivi si può. Puntare sulle fonti rinnovabili e sulle nanotecnologie è la strada per rilanciare il turismo italiano. Basta una semplice mossa: aggiungere l’ambiente agli amici. ■
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CULTURA TANTI LIBRI DA LEGGERE SOTTO L’OMBRELLONE
di Denise Marianacci
MI PORTO UN LIBRO IN SPIAGGIA
VENTIMILA LE...TTERE SOTTO I MARI! Che le vostre vacanze le trascorriate al mare o in montagna, sulle rive di un lago o in campagna, per chi parte per destinazioni lontane e per chi rimane in città, ecco alcune proposte di lettura per questa rovente estate 2012
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✎ ✎ ✎ UNA LAMA DI LUCE
Di Andrea Camilleri, Sellerio Editore
“Una lama di luce” figura, a pieno titolo, tra i libri più venduti del mese di giugno appena trascorso. L’ultimo capolavoro del più celebre narratore siciliano, mette in scena un Commissario Montalbano sempre più tormentato dai rimpianti, alle prese con tre storie che scorrono parallele: aggressione a mano armata e violenza carnale, traffico d’armi e commercio di opere d’arte rubate. Un intreccio sofisticato di situazioni e di personaggi districato, come sempre, molto elegantemente da Camilleri, senza mai dimenticare uno sguardo all’attualità con la vicenda che muove i suoi primi passi proprio con un episodio legato allo sbarco di immigrati clandestini sulle coste siciliane. La soluzione degli enigmi sarà, per il Commissario, molto più difficile e intricata di quanto avesse ipotizzato inizialmente: a costruire l’ordito della trama vi sono infatti più storie, apparentemente slegate fra loro, eppure... Alla fine sarà un’illuminazione, una sottile “lama di luce” a sbrogliare il bandolo della matassa di questo avvincente giallo e a rivelare, anche se dolorosamente, la verità delle cose.
LA CHIMICA SEGRETA DEGLI INCONTRI Di Marc Levy, Rizzoli
Come lo era il sapore delle madeleine per Proust, anche per la protagonista del romanzo di Levy, Alice, i profumi rappresentano l’elemento rivelatore che riporta a galla il ricordo. Il lavoro della ragazza londinese è quello, appunto, di creare profumi attraverso audaci miscele di essenze, di ricordi, di suggestioni. È un gelido pomeriggio d’inverno quando, al luna park di Brighton, resta turbata dalle parole di una vecchia zingara. L’uomo della sua vita, le rivela la donna, ha appena sfiorato il suo cammino. Per ritrovarlo, Alice dovrà intraprendere un lungo viaggio, incontrare persone ancora sconosciute e capire chi è davvero. Quella di Alice è una storia fatta di sentimenti, amori e legami di amicizia molto intensi, ma è anche il racconto di un viaggio condotto per riscoprire le proprie origini. E’ la narrazione di una ricerca del filo invisibile della propria esistenza, della decisione di rischiare per poter raggiungere qualcosa di bello, raccontate magistralmente dall’autore francese più letto al mondo, Marc Levy.
✎ ✎ MOSHI MOSHI
INVITO A UN ASSASSINIO
Di Banana Yoshimoto, Feltrinelli
Di Carmen Posadas, Marco Tropea Editore
Sugli scaffali dalla fine di giugno, l’ultimo libro della celebre scrittrice giapponese Banana Yoshimoto, è il racconto di una rinascita in seguito a un triste lutto, oltre che del rapporto tra una madre e una figlia, del dolore che le unisce e delle piccole felicità che possono essere sempre dietro l’angolo. Con uno stile mai ridondante e mai troppo drammatico, la Yoshimoto riesce sempre - con un linguaggio molto semplice, ma con parole che, accostate insieme, sanno sempre rivelare il significato più profondo delle cose - a narrare le vicende dell’esistenza delle persone come se si trattasse di una favola, motivo per cui possiamo inserire questa sua ultima opera tra l’elenco dei libri che molto piacevolmente potrebbero accompagnare i lunghi e assolati pomeriggi di questa calda estate 2012.
Il romanzo della scrittrice uruguaiana è qualcosa di più di un semplice giallo, perché è anche uno sguardo morale sul mondo, con una buona dose di satira sulla società attuale. La storia ruota attorno alle figure di due sorelle che, nella vita, hanno vissuto in maniera decisamente opposta. Agata, la minore, bruttina e con qualche chilo di troppo, è rimasta zitella, a dispetto della sua cultura e della sua sensibilità. Olivia invece, bella e capricciosa, ha condotto un’esistenza ricca e appagante, inanellando un amore dopo l’altro. La situazione muta decisamente quando il quinto
IL MOMENTO È DELICATO Di Niccolò Ammaniti, Einaudi È una raccolta di racconti brevi, brevissimi o più lunghi, l’ultima opera dello di Niccolò Ammaniti. I suoi protagonisti sono persone comuni alle prese con storie di vita quotidiana che, prima o poi, si trasformano in vicende quanto mai assurde o grottesche, come l’apparizione improvvisa di un mostro o l’incontro di un maniaco sessuale o le vicissitudini di uno studente che sta per essere colto in flagrante nel bel mezzo di un incontro con la figlia della professoressa. I racconti, due dei quali scritti con l’amico Antonio Manzini, possono essere definiti come “b-Sides” perché sono già apparsi su riviste o antologie. Del resto, coprono un arco di tempo che va dal 1993 a oggi. Questo spiega anche una certa diversità stilistica o di genere tra l’uno e l’altro, ma confermano, ancora una volta, il sagace tono ammanitiano, capace di saper mescolare perfettamente il serio e il faceto, il tragico e il grottesco, approfittandone per colpire criticamente la società, e riuscendo, allo stesso tempo, a far divertire i propri lettori.
marito della bella Olivia la abbandona per una compagna più giovane. Così, a quarant’anni si ritrova sola e con poche certezze finanziarie: ragione sufficiente per perdere interesse nella vita. Come ultima sfida, concepisce in ogni particolare un piano per provocare la propria morte o, più precisamente, il proprio omicidio, invitando per una breve crociera su uno splendido yacht otto persone, tutte legate al suo passato e tutte con una buona motivazione per ucciderla. Naturalmente, Olivia ha studiato ogni dettaglio per costruire una grandiosa uscita di scena, compresi gli indizi che la sorella Agata dovrà seguire per condurre un’indagine che le cambierà l’esistenza e la porterà alla verità.
LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
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ESTATE 2012 IL SOLE… IN UNA CREMA
A cura della Redazione
SPECIALE WELLNESS/BEAUTY UOMO
TINTARELLA... AL MASCHILE Rughe, invecchiamento precoce delle pelle, secchezza, screpolature. Non solo le donne devono confrontarsi con questi problemi, quando si parla di esposizione al sole e abbronzatura. Ormai le aziende cosmetiche sono ricche di prodotti pensati appositamente per gli uomini, un mercato che non ha nulla da invidiare all’altra metà del cielo...
Per vivere al meglio l’estate 2012 in arrivo, è bene seguire alcune piccole regole per prendersi cura della propria pelle da esporre al sole. Non di minore importanza è anche la scelta di una crema solare protettiva che aiuti ad avere una abbronzatura davvero invidiabile evitando scottature, eritemi, radicali liberi, irritazioni ed altri fastidiosi effetti. Ecco qui un elenco di prodotti da utilizzare per la tintarella.
RILASTIL Una linea di solari molto efficaci sono proposti da Rilastil, l’azienda di ricerca farmaceutica che per l’estate 2012 ha creato le creme Rilastil Sun System. L’obiettivo di questi podotti è fornire una protezione adeguata grazie alla presenza di filtri di ultima generazione in concomitanza con la presenza di un mix di estratti vegetali con azione lenitiva e riparatrice per la cute. wwww.rilastil.com
LANCASTER Lancaster ha pensato agli sportivi, con una linea di solari dedicata agli uomini che amano l’attività fisica denominata Sun Men. Questi prodotti idratano la pelle, la proteggono dai raggi del sole accelerando al tempo stesso l’abbronzatura. Gel viso, corpo e spray sono resistenti all’acqua e non ungono; l’Aftersun idrata la pelle dopo l’esposizione. www.lancaster-beauty.it
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ESTATE 2012 IL SOLE… IN UNA CREMA
COLLISTAR Il brand italiano ha anche una linea riservata all’abbronzatura perfetta. Tra i prodotti di cui si compone, ci sono creme solari a bassa, media ed alta protezione per difendersi dai raggi UV, infrarossi e dell’ozono garantendo un’abbronzatura uniforme della pelle e al tempo stesso prevenirne l’invecchiamento. In vendita da qualche mese in profumeria anche le Gocce Magiche Viso Uomo, un prodotto adatto a chi desidera abbronzarsi e non può andare al mare. La formula speciale di questa crema rende la pelle del viso colorata in meno di un’ora, grazie alle proprietà della molecola di nuova generazione DHA Rapid. www.collistar.it
PIZ BUIN Piz Buin, marchio svizzero leader del mercato per la vendita di prodotti solari adatti agli appassionati di sport, comprende anche una linea denominata Piz Buin in Sun, ovvero un’insieme di prodotti per la protezione dal sole. L’azione di queste creme solari aiutano a creare una patina intorno alla pelle e a proteggerla dai raggi UVA e UVB ad ampio spettro, grazie ai filtri solari avanzati di cui si compone. Esistono varie tipologie di creme da scegliere in base al vostro tipo di pelle. www.pizbuin.com
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cars cars cars cars cars cars cars cars cars cars cars
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A cura della Redazione
UNIQUES SPECIAL ONES Nell’affascinante cornice di Firenze, l’edizione 2012 del Concorso d’Eleganza Uniques Special Ones, sarà l’ultimo grande appuntamento del 2012 tra gli eventi d’Eleganza internazionali. L’arrivo dei partecipanti è previsto per venerdì 28 settembre presso il Four Season Hotel Florence. Sabato 29, per tutto il giorno, le auto partecipanti saranno parcheggiate nel Giardino della Gherardesca e saranno poi protagoniste di una sfilata. Domenica mattina, di buon’ora i giudici del concorso procederanno a visionare attentamente tutte le auto da cui usciranno le vincitrici di ogni categoria e la vettura Best of Show. Si fanno quindi incalzanti i preparativi per la terza edizione di uniques special ones®, il concorso, esposizione ed evento di relazione senza precedenti al mondo firmato MAC Group. Tesori a quattro ruote elegantemente esposti nel parco e collezionisti-amanti dell’high quality lifestyle per due
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giorni all’insegna del bello e dell’unicità; sono questi i due semplici ma immancabili ingredienti che compongono uniques special ones®. Anche quest’anno modelli di grande valore storico e culturale, a fianco ad auto rimaste nei cuori di tutti perché protagoniste in pellicole di culto o perché appartenute a personaggi famosi. Sarà tra queste rarità che la prestigiosa giuria di esperti sarà impegnata ad eleggere la Best of Show del The Uniques Cars International Concours. Tra i modelli già iscritti, sarà possibile ammirare da vicino l’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Sport Spider 1935 della Carrozzeria Touring appartenuta a Benito Mussolini: la vettura, nata per volontà del Duce che ne fu il proprietario fino al 1939, fu fatta allestire su un telaio ‘Pescara’ e, nel 1936, partecipò alla Mille Miglia, guidata dal suo autista di fiducia per oltre vent'anni, Ercole Boratto, che si piazzò al terzo posto nella propria categoria. Il Duce fu uno dei più accaniti sostenitori della
6C 2300, tanto da averne ben due nel suo parco macchine: la spider in esposizione, che usava come vettura personale, e una berlina come auto di rappresentanza. Ci sarà anche la Jaguar XK 120 del 1949 il cui proprietario era niente di meno che il fascinoso Clark Gable, attore statunitense indissolubilmente legato all'interpretazione di Rhett Butler nello storico film ‘Via col vento’ e vincitore di ben otto Premi Oscar. Ed è ‘nata con i riflettori addosso’ la Lancia Aurelia B24 del 1955, apparsa nel film diretto da Camillo Mastrocinque, ‘Porta un bacione a Firenze’. Non mancheranno le vetture appartenute a ‘teste coronate’: già confermata la Rolls-Royce Val d’Isere, commissionata direttamente dal sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah. Questa vettura, di un distintivo colore rosa e con gli interni salmone, vanta la firma del celebre designer britannico Robert Jankel, specializzato nella progettazione di limousine, auto blindate e altri veicoli di
nicchia. Dal passato sportivo storico è invece l’Alfa Romeo 8C Monza del 1932, un modello studiato per mantenere la supremazia del marchio del Biscione nella categoria Sport. Il celebre progettista Vittorio Jano realizzò un nuovo motore che replicava la corsa e l’alesaggio della 1750 su 8 cilindri in linea, in due blocchi di quattro in lega leggera e con il comando della distribuzione al centro del motore: una scelta vincente, che portò la vettura del Portello nei primi otto posti nella classifica generale alla Mille Miglia del 1933, nei primi tre alla 24 Ore di Le Mans e a quella di Spa. Uniques special ones 2012 sarà inoltre l’occasione per ammirare oltre 10 splendide Bugatti Veyron: uniques è stato scelto come location ideale per ospitare il raduno annuale di queste supercar di lusso ad altissime prestazioni, che nel 2011 si erano riunite al celebre Concorso di Pebble Beach, a Monterey. www.uniquespecialones.com
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AUTO NUOVI MODELLI CONTRO LA CRISI
di Luca Martano
LE AUTO E IL MERCATO
LA CRISI VIAGGIA SU QUATTRO RUOTE Nonostante le molte novità che hanno caratterizzato l’anno in corso, il mercato delle auto non frena la sua caduta. Dall’inizio dell’anno ad oggi, per il settore delle auto, è stato veramente difficile trovare un segno positivo...
Nuova Fiat 500L
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AUTO NUOVI MODELLI CONTRO LA CRISI
NATA PER ESSERE GRANDE Più lunga di 97 mm, con un passo maggiorato di 50 rispetto alla berlina e un bagagliaio che va dai 495 ai 1.500 litri: la vocazione della BMW Serie 3 Touring sta tutta in questi numeri
FIAT
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Se si vuole pensare a quale sia stato il punto più basso toccato dalle quattro ruote, bisogna sicuramente tornare al mese di giugno. È stato quello, infatti, il periodo in cui il mercato è andato veramente a picco; le vendite hanno fatto segnare un tragico meno 24,42%. Il che significa appena 128.388 autovetture vendute, contro le 169.870 del giugno 2011 (nel mese di maggio 2012 sono state invece immatricolate 147.707 macchine con una variazione di -13,90% rispetto a maggio 2011, durante il quale ne furono immatricolate 171.558). Male anche l'usato: sempre a giugno, sono stati registrati 333.143 trasferimenti di proprietà di vetture di seconda mano, con una variazione di -12,56% rispetto a giugno 2011, durante il quale ne furono registrati 381.012 (nel mese di maggio 2012 sono stati invece registrati 380.007 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -9,17% rispetto a maggio 2011, durante il quale ne furono registrati 418.371). Insomma nel mese di giugno 2012 il volume globale delle vendite (461.531 Auto-
Bmw Serie 3 Touring
vetture) ha dunque interessato per il 27,82% auto nuove e per il 72,18% auto usate. Nel frattempo però la quota del gruppo Fiat a giugno è salita al 30,68% rispetto al 30,27 di giugno del 2011 e nel periodo gennaio-giugno i marchi del gruppo Fiat (Jeep inclusa) hanno totalizzato immatricolazioni per 240.497 unità, in calo del 20% rispetto alle 300.708 del periodo gennaio-giugno 2011. Una piccola buona notizia di ripresa che nulla toglie però alla difficoltà del momento.
Proprio la Fiat, nonostante le perdite registrate, ha lanciato e si prepara a lanciare, molti nuovi modelli di autovetture, che le hanno permesso di posizionarsi come uno fra i marchi protagonisti del mercato. I modelli lanciati dal gruppo di Torino, sono stati la Panda 4x4, la nuova Fiat Easy Power e la Fiat 500 TwinAir. Numerosi però, sono anche i nuovi modelli che devono ancora uscire; prima fra tutti, la Fiat 500L. Il nome scelto, 500L, identifica una versione larga della 500, la terza versione, in pratica, dopo la Abarth e la Cabrio. Il sotto-brand 500 chiaramente tira e non è escluso che, in futuro, vengano proposti ulteriori modelli facenti parte della gamma. La Fiat 500L ha una abitabilità da monovolume ed una presenza su strada che la rende simile ad una crossover, pur restando entro le dimensioni di una berlina compatta del segmento B. La 500L infatti ha una lunghezza di 4,14 metri, una larghezza di 1,78 ed una altezza di 1,66 metri. Il richiamo ideale è quello della 600 Multipla, un’auto rivoluzionaria nelle sue forme, capace di fornire un’abitabilità inedita per un’utilitaria (parliamo di un’auto prodotta tra il 1956 ed il 1966…). La Nuova 500L sarà prodotta in Serbia, prima vettura prodotta in questo innovativo stabilimento, Il design è originale, mischiando gli aspetti più riusciti di vettu- u
500 FORMATO FAMIGLIA La Fiat 500 L rimpiazza virtualmente l’Idea nella gamma del costruttore, e si presenta con un carico di originalità sconosciuto rispetto al modello che va a sostituire. Colpisce l’audace accostamento tra il muso della 500, con tutti i suoi tratti caratteristici (doppi proiettori ovali e baffo) e la carrozzeria rialzata, sulla quale non mancano peraltro stilemi interessanti
Fiat Freemont
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AUTO NUOVI MODELLI CONTRO LA CRISI
Toyata Prius Plus Hybris
re quali la 500, il Doblò, la Panda e la Multipla. Un mix che, sperano in Fiat, saprà raccogliere una fetta considerevole di consensi. La 500L sarà venduta a partire dal mese di Novembre del 2012. Molto attesa è, infine, anche la Fiat Freemont, un vero e proprio risultato della collaborazione fra l’azienda italiana e la Chrysler. Questa macchina riprende, infatti, il modello della Dodge Journey, molto popolare negli Stati Uniti. Le dimensioni della Freemont sono rilevanti, con una lunghezza di circa 4,89 metri, una larghezza di 1,88 m ed un'altezza 1,72 m, con sette posti a disposizione. Misure importanti che faranno della Freemont un’audace e competitiva rivale di auto quali Bmw X5, Kia Sorento e Audi Q7, pur nei rispettivi livelli qualitativi e di prezzo. La Fiat Freemont ha la trazione anteriore con motori turbodiesel 2 litri da 140 e da 170 cavalli, abbinati al cambio manuale. Successivamente, saranno rese disponibili anche le versioni a trazione integrale 4x4 per la motorizzazione 2.0 Multijet da 170 cavalli e per una potente versione benzina 3.6 V6 con 276 cavalli di potenza, dotate entrambe di cambio automatico. I motori, ad esclusione di quello a benzina di origine Chrysler, sono quelli del gruppo Fiat (Fiat Power Train). La Fiat Freemont dispone di 7 posti standard con una vera terza fila di sedili spaziosi, facilmente accessibili grazie all’apertura a 90° delle portiere. Con un semplice movimento i sedili della terza fila possono essere abbattuti scomparendo
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completamente sotto il pavimento e creando un vano di carico regolare. I sedili della seconda fila sono montati più in alto rispetto a quelli anteriori, mentre la terza fila è rialzata rispetto alla seconda: consentendo la massima visibilità a tutti gli occupanti. La commercializzazione è prevista dal luglio 2012.
BMW Il mercato delle auto registra, però, molte altre uscite. Parlando di BMW, la Casa Tedesca, si prepara a mettere in commercio la nuova BMW Serie Touring. Le caratteristiche di questa nuova macchina sono sempre le medesime, quelle che l’hanno resa una delle station wagon più amate e desiderate in Europa: eleganza che rasenta il lusso, affidabilità BMW, allestimenti ricchi, molto spazio a bordo. La Nuova Bmw Serie 3 Touring si appresta ad affiancare l’offerta della rinnovata berlina tedesca aggiornata proprio ad inizio 2012. E lo fa apportando alcune modifiche sostanziali piuttosto importanti, a partire dalle dimensioni: al fine di migliorare il comportamento dinamico della vettura, sono state riviste, incrementandole, le misure della carreggiata e del passo. I 5 centimetri di passo in più della versione station wagon rispetto alla berlina portano la vettura ad avere una lunghezza totale di 4,624 metri (quasi 10 cm in più). Modifiche nelle dimensioni che consentono di ottenere maggiore spazio a bordo, sia per i passeggeri anteriori che, soprattutto, per quelli occupanti il divanetto posteriore, oltre ad
una capacità di bagagliaio notevole, da 495 fino a 1.500 litri, con possibilità di frazionare i sedili ribaltabili con rapporto 40/20/40. Con la versione Touring la Serie 3 si arricchisce di tre nuovi allestimenti: Sport Line,Luxury Line, Modern Line, oltre al consueto pacchetto sportivo M Sport.
OPEL Restando sempre in Germania, un’altra protagonista è sicuramente la Opel, che sta per lanciare due nuovi modelli. Il primo è la Opel Adam, la quale si appresta a lanciare la sfida alle regine delle city car chic, quelle che piacciono a tutti, ossia Mini, 500. Le caratteristiche della Opel Adam sono quelle che, almeno sulla carta, garantiscono l’approvazione del pubblico: una linea moderna con qualche tocco retrò che non guasta mai, molti dettagli ricercati ed un elevato livello di personalizzazione. La Opel dunque per la sua piccola Adam punta di ingredienti di sicuro impatto: linee originali, eleganti e con qualche richiamo al passato, un forte livello di personalizzazione, optional e accessori di categoria superiore, prezzo non da citycar (probabilmente superiore, seppur di poche centinaia di euro, rispetto a quello della Fiat 500, ndr). In particolare, la Opel Adam avrà un frontale pronunciato, il tetto nero a contrasto rispetto a quello del resto della carrozzeria, il montante posteriore in vetro trasparente, il taglio dei finestrini piuttosto alto e tagliato. Molti i livelli di personalizzazione, a partire dai colori del-
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AUTO NUOVI MODELLI CONTRO LA CRISI
PICCOLA DI CARATTERE La nuova piccola suv della Opel, la Mokka, ha debuttato al Salone di Ginevra dello scorso marzo, ma si vedrà nelle nostre concessionarie soltanto alla fine del 2012. Nel frattempo, la Casa Tedesca sta mettendo a punto gli ultimi dettagli, sia della linea di produzione
Opel Mokka
la carrozzeria, per proseguire con cerchi in lega e interni. Il secondo modello è invece quello della Opel Mokka, una vettura che richiama le forme delle fuoristrada più blasonate pur mantenendo forme piuttosto compatte. Le dimensioni della Mokka sono una lunghezza di 4,28 metri con un passo di 2,55 metri. Lo stile è ben congeniato, con una fiancata che richiama la linearità della Astra, un frontale aggressivo e parecchie concessioni di un’auto dalle caratteristiche off-roads: dagli scivoli ai fascioni inferiori al paracolpi frontale, le ruote da 18 pollici. La Opel Mokka sarà disponibile sia nella versione a 2 ruote motri-
ci che in quella 4×4; il cambio sarà manuale o automatico a sei marce e non mancherà il sistema di assistenza alla guida Opel Eye.
TOYOTA Se ci spostiamo molti chilometri più in là, per vedere cosa ci riserva il mercato giapponese, ci accorgiamo che la Toyota continua a proseguire la sua “battaglia” per la diffusione delle auto ibride. Dopo la Yaris HSD la gamma di queste particolari auto Toyota si allarga con l'arrivo della nuova Prius Plus Hybris, una monovolume ibrida dalle dimensioni compatte ma molto versatile e spaziosa. Spinta dal sistema ibrido "Hybrid Sinergy
Drive Toyota" che abbina un motore termico a benzina VVT-i da 1.8 litri e 99 Cv ad un motore elettrico da 82 Cv, per una potenza complessiva di 136 Cv, la nuova Toyota Prius Plus è equipaggiata con un cambio E-CVT senza frizione e tre programmi di marcia: l'EV per viaggiare in modalità esclusivamente elettrica per brevi tragitti, Eco per privilegiare i consumi, Power per la massima potenza. Il consumo medio dichiarato dalla casa giapponese è pari a 24,3 km con un litro di carburante con emissioni di C02 contenute in 96 gr/km. La nuova Toyota Prius Plus vanta l'abitabilità e la versatilità tipica di una monovolume, l'abitacolo può ospitare fino a sette passeggeri disposti su tre file di sedili. La seconda fila è composta da tre sedili singoli, scorrevoli e reclinabili, mentre i posti della terza fila sono a scomparsa sotto il pavimento. Il volume del bagagliaio è compreso tra 232 litri in configurazione 7 posti e 1750 litri. ■
Opel Adam
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MOTORI LE MOTO CHE VEDREMO SULLE STRADE QUEST’ESTATE
di Luca Martano
ESTATE 2012 IN MOTO
LA CRISI COLPISCE A Nonostante le molte novità, il mercato delle moto continua il suo trend negativo, seguendo l’andamento generale dell’intero comparto motori. Le case produttrici provano però a reagire, lanciando alcuni modelli dalle prestazione e dal design davvero accattivante. Ecco le migliori che stanno per arrivare sul mercato
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MOTORI LE MOTO CHE VEDREMO SULLE STRADE QUEST’ESTATE
ANCHE LE DUE RUOTE
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Brusca frenata, causa l’impressionante
crisi economica del mercato delle due ruote. I dati in possesso sono, infatti, molto
chiari: da gennaio ad aprile l‘immatricolato arriva a 72.117 veicoli con una flessione del 23,9%; di cui 46.971 scooter -21,1% e 25.146 moto -28,7%.
Il mese più difficile, che sta condizionando anche il periodo successivo è stato quello di aprile, durante il quale il settore ha perso il 38% rispetto allo scorso anno. L’andamento è stato analogo sia per le moto, che con 7.284 vendite segnano un -38,1%; sia per gli scooter, che con 14.577 pezzi presentano un -39,4%. Aprile ha pesato, quindi, tra il 13 e il 14% del totale venduto nell’anno. Hanno sofferto tutte le case motociclistiche, nessuna esclusa. Nel campo delle moto però, a far da contro altare a questi dati così negativi, ci sono però le molte novità che hanno letteralmente “invaso” il mercato.
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MOTORI LE MOTO CHE VEDREMO SULLE STRADE QUEST’ESTATE
HONDA NC700X
BMW R 1200 GS
HONDA NC700X
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BMW R 1200 GS
Nel campo delle moto, a far da contro altare a questi dati così negativi, ci sono le molte novità che hanno letteralmente “invaso” il mercato. La Casa più attiva è stata sicuramente la BMW che ha presentato la nuova R 1200 GS, che si è piazzata al primo posto delle moto più vendute. La BMW ha riversato la tecnologia della HP2 Sport sulla grande enduro da viaggio della gamma GS. Tradotto, significa che le due GS, standard e Adventure, ricevono la distribuzione DOHC a doppio albero a camme in testa, sviluppata per la pepata boxer pistaiola. È stata rivista anche la camera di combustione, dal disegno molto compatto grazie alla disposizione radiale della 4 valvole per cilindro. Restano le due candele per cilindro (sulla HP ne troviamo una sola), che ottimizzano la combustione e consentono di utilizzare benzine fino a 91 ottani (reperibili nei paesi dove scarseggiano i carburanti da 95 e 98 ottani). www.bmw.it
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HONDA NC700X
Ha riscosso buoni consensi la HONDA NC700X, una crossover. Le caratteristiche principali di questo modello sono due: il motore e il cambio. Il motore della NC700X é volutamente limitato nella potenza massima, che tocca, nella versione con il cambio convenzionale a sei rapporti, i 47,6 CV (35 KW) a 6.250 giri/min, mentre la coppia tocca il picco di 62 Nm a 4.750 giri/min. I cavalli salgono a 51,8 (38,1 KW) e la coppia scende a 60 Nm, nella versione dotata di cambio sequenziale a doppia frizione. Un particolare che rende molto interessante e originale al tempo stesso la crossover Honda è legata alla possibilità di dotarla del cambio automatico sequenziale di seconda generazione, purtroppo non disponibile per questa prova. Equipaggiata con il cambio a doppia frizione (Dual Clutch Trasmission) la NC700X incrementa ulteriormente la sensazione di moto "facile" e adatta ad ogni occasione, sia in città che fuori. www.hondaitalia.com
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DUCATI 1199 PANIGALE
Le novità, come accennato in precedenza, non si fermano però solamente a questi due modelli, in tutte le categorie di moto troviamo nuove uscite; per quanto riguarda quelle sportive la Ducati 1199 Panigale è la nuova superbike bolognese nonché dimostrazione di come la tradizione per lo stile possa continuare a braccetto con lo sviluppo tecnico e tecnologico. La 1199 Panigale combina l'innovativa soluzione telaistica monoscocca con lo straordinario nuovo motore, il bicilindrico a L “Superquadro”, e con l'elettronica di derivazione racing. La somma di tutte queste peculiarità tecniche ha creato il Superquadro, il bicilindrico di produzione più avanzato e più potente del pianeta, è ora parte integrante di un innovativo telaio monoscocca: insieme, consentono di raggiungere un'impressionante potenza di 195 CV per 164kg di peso a secco. www.ducati.it
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MOTORI LE MOTO CHE VEDREMO SULLE STRADE QUEST’ESTATE
YAMAHA XT1200Z SUPER TÉNÉRÉ
KAWASAKI VERYS
MV AGUSTA F3
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MV AGUSTA F3
Non è una superbike per la cilindrata, ma merita di essere citata anche la MV Agusta F3. La moto di Schiranna monta l'inedito motore tre cilindri di 675 cm3 e dalla potenza di 128 CV ed una coppia di 71 Nm. La F3 675 porta al debutto assoluto nella categoria il sistema MVICS, che riesce a rendere un motore strapotente anche incredibilmente gestibile in ogni situazione. Al pilota non resta che selezionare una delle 4 mappe disponibili per ottenere l’erogazione di potenza più adeguata al percorso o al proprio gusto. Anche il mercato delle moto turistiche (quelle sopra i 1000 di cilindrata) non è stato a guardare. www.mvagusta.it
DUCATI 1200 S TOURING Risponde la Ducati 1200 S Touring con una carena Race Titanium Matte. Equipaggiata con DTC, Riding Mode che assicura un'erogazione da 100 a 150 CV, gruppo sospensioni Öhlins ed impianto frenante Brembo. www.ducati.it
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Ha debuttato la versione più estrema della Yamaha XT1200Z Super Ténéré, la Yamaha Super Ténéré Worldcrosser. Nata per affrontare anche le avventure più impegnative: mantiene lo stesso motore della XT1200Z Super Ténéré e cioè il robusto bicilindrico fronte marcia a 4 tempi DOHC, con iniezione elettronica, 4 valvole e 2 candele per cilindro. I suoi 1.199 cm3 gli assicurano una potenza massima di 110 CV a 7.250 giri, mentre la coppia raggiunge il picco di 114 Nm a 6.000 giri. www.yamaha-motor.it
Sale di cilindrata l'apprezzatissima Kawasaki Verys ora con motore quattro cilindri in linea da 1.043 cm3 (il medesimo della naked Z 1000 ma con le debite modifiche turistiche), messo a punto per la massima flessibilità, grazie alla potenza di 118 CV a 9.000 giri/minuto e ad una coppia massima di 102 Nm a 7.700 giri. Il sistema ABS è di serie, ed è la stessa unità BOSCH leggera e ultracompatta utilizzata sulla Ninja ZX-10R 2011, l'unità ABS più piccola e leggera al mondo. www.kawasaki.it
HONDA CROSSTOURER
BMW S 1000 RR
È il caso della Honda Crosstourer, presentato nel 2010 come concept ed in versione defintiva nel 2011. Confermato lo stesso motore V4 della VFR1200F, è disponibile anche nella versione con cambio a doppia frizione DCT. Forte del successo delle Triumph Tiger 800 e 800XC, la casa di Hinckley rilancia e propone l'adventure bike Triumph Tiger Explorer 1200 con motore tre cilindri di 1,2 litri, ride by wire e traction control. www.hondaitalia.com
Nuova anche la BMW S 1000 RR. La potente superbike tedesca si ripresenta con una mappatura del motore rivista, un rinnovato Race ABS grazie all'esperienza in Superbike e Superstock. Rivista a ciclistica per una migliore maneggevolezza in sella. Quello che non è stato toccato è il motore da 999 cm3 che eroga 193 CV a 13.000 giri/minuto ed una coppia massima di 112 Nm a 9.750 giri. www.bmw.it
YAMAHA XT1200Z SUPER TÉNÉRÉ
KAWASAKI VERYS
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A cura della Redazione
GRAND BANKS 54 HERITAGE - ELEGANZA DISCRETA Grand Banks Yachts insieme allo storico dealer Giaroli di Giampaolo Murzi presenteranno in anteprima mondiale al Festival de la Plaisance di Cannes ed in anteprima Italiana al Salone Nautico di Genova il nuovo Grand Banks 54 Heritage. Si tratta dello scafo più grande della Heritage series del cantiere. Un trawler che fornisce una soluzione perfetta per una coppia o famiglia in cerca di estese capacità di crociera. Il 54EU è costruito sulla base della stessa carena
del GB Aleutian 53 RP, con sistema di propulsione V-drive. Una carena ibrida che da’ il meglio in dislocamento ma capace di punte di 20 nodi! Il 54EU si propone con un lay out standard con tre cabine e con la sua ormai “leggendaria” utility room multi-funzione al ponte inferiore (5’/1,60 m che possono essere sfruttati come l’armatore desidera… lavanderia, ripostiglio aggiuntivo, ufficio etc, oltre all’opzione cabina marinaio). Sono disponibili due
SCHEDA TECNICA ✑ GRAND BANKS 54 HERITAGE 17' 9" (5,41 m) ✑ Larghezza Max 5' (1,54 m) ✑ Pescaggio Max 72,753 lbs (37,300 kg)-half load ✑ Dislocamento 300 usg (1,136 l) ✑ Acqua 1,500 usg (5,678 l) ✑ Carburante ✑ Motorizzazione Standard: Cummins QSC8.3 - 600 MHP - Max. Speed: 18.20 kn @ 3050 RPM - Cruise Speed 14.32 kn @ 2700 RPM Optional A: Cummins QSC8.3 - 500 MHP - Max Speed: 14.91 kn @ 2620 RPM - Cruise Speed 11.93 kn @ 2300 RPM Optional B: Cummins QSC8.3 - 550 MHP - Max Speed: 16.10 kn @ 3050 RPM - Cruise Speed 12.92 kn @ 2700 RPM www.grandbanks.com
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ulteriori scelte di lay out. Il ponte principale offre oltre 12 posti a sedere tra pilot house, dotata di cucina ad U super accessoriata, dinette fronte cucina con divano ad L e tavolo da pranzo, salone. Il Fly – veramente vasto – è dotato di seduta di navigazione doppia posta a centro barca oltre che di un divano ad L, vari punti di stivaggio ed ampia zona prendisole. Verso poppa, una zona prendisole e spazio tender e travel lift. Degna di nota la zona entertainment all’estrema prua con sedute e tavolo trasformabile in prendisole. Al ponte inferiore troviamo la cabina armatore full-beam a centro barca dotata di zona bagno con doppio lavabo a dritta ed accesso alla”utilityroom”. A prua troviamo la vipcabin ed al lato sinistro una twin con letti pullman. Grand Banks Yachts lancerà quindi il 54 Heritage EU con un’anteprima mondiale – presentazione e prove mare in Francia – proprio in questa estate 2012 ed è certa che questo modello potrà ripetere il successo del 47 Heritage EU del quale è stato consegnato in Aprile l’esemplare n. 100.
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SPORT CONTINUA L’AMERICA’S CUP
di Luca Martano
RITORNO NEGLI USA
LA SFIDA AL GOLDEN GATE YATCH CLUB CONTINUA Dopo essersi sfidate nei mari italiani di Venezia e Napoli, le nove barche a vela più famose del mondo continueranno a regatare nella seconda metà di agosto, in vista della Louis Vuitton Cup, delle Defender Series e delle finali dell’America’s Cup
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SPORT CONTINUA L’AMERICA’S CUP
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APERTO AL TRAFFICO NEL 1937, IL PONTE SOSPESO SULLA BAIA È BEN PRESTO DIVENTATO ICONA DELLA CITTÀ E LO SARÀ ANCHE DELLA 34MA AMERICA'S CUP, IN PROGRAMMA NEL SETTEMBRE DEL 2013
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SPORT CONTINUA L’AMERICA’S CUP
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La prossima sede scelta dagli organizzatori per continuare la gara, sarà la suggestiva baia di San Francisco, negli Stati Uniti, il 21 agosto prossimo. Le regate dureranno una settimana e, successivamente, saranno riprese dal 2 al 7 ottobre sempre nella città Californiana. Attualmente, alla fine delle ultime sfide svoltesi a maggio a Napoli, la classifica delle imbarcazioni sembra ancora molto incerta; al primo posto troviamo, infatti, il Team Oracle (con 102 punti) guidato dal coach Darren Bundock, seguito però a soli 9 punti di distanza dall’Emirates Team New Zealand di Adam Beashel. Nella classifica troviamo anche il team italiano Luna Rossa Challenge 2013, guidato da Massimiliano Sirena, che si sta difendendo discretamente e, fino ad adesso, ha conquistato 52 punti. La sfidante del Golden Gate Yatch Club deve quindi essere ancora scelta. L’America’s Cup non è solamente una regate, ma può essere considerata la vera e propria storia della vela. Questa competizione caratterizzata da una serie di gare di match race, ovvero tra soli due yacht che si sfidano uno contro l'altro è, infatti, il più antico trofeo sportivo del mondo per il quale si compete tuttora. La competizione ebbe origine il 22 agosto quando il Royal Yatch Squadron britannico con 14 imbarcazioni sfidò il New York Yacht Club che decise di partecipare con lo schooner America; dal nome di questa agguerritissima goletta viene appunto il nome di “America's Cup”. America vinse con 8 minuti di distacco sulla seconda barca, la britannica Aurora, aggiudicandosi la coppa che era stata messa in palio per celebrare la prima esposizione universale di Londra. Dopo la seconda guerra mondiale venne introdotta la classe 12 metri Stazza Internazionale. Questo periodo viene conosciuto come quello dell'imbattibilile NYYC che, per otto edizioni difese il trofeo, dal 1958 al 1980. Alan Bond, uno stravagante e a volte disonesto uomo d'affari australiano portò tre volte la coppa, dal 1974 al 1980, nel suo paese. Si ripresentò nel 1983 con una chiave inglese dorata, che sostenne avrebbe usato per togliere la coppa dalla sua sede e portarsela a casa. Nel 1983 ci furono sei sindacati che avanzarono una sfida
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SPORT CONTINUA L’AMERICA’S CUP
per la coppa. Allo scopo di stabilire chi sarebbe stato il vero sfidante, si tennero una serie di regate eliminatorie, per le quali venne istituita come premio la Louis Vuitton Cup. A questa edizione risale anche la prima partecipazione di una barca italiana, Azzurra, schierata dallo Yacht Club Costa Smeralda. Nel 1992, America3 messa in acqua dal miliardario Bill Koch e condotta dalla leggenda della vela Harry Melges, sconfisse lo sfidante italiano Il Moro di Venezia, di proprietà del ravennate Raul Gardini condotto dal timoniere statunitense Paul Cayard . L’edizione che appassionò di più gli italiani a questo trofeo, fu sicuramente quella del1999-2000 che si tenne ad Auckland, in Nuova Zelanda. In quell’anno, il Team New Zealand, guidato da Peter Blake e nuovamente timonata da Russell Coutts, sconfisse lo sfidante italiano Prada Challenge e la sua barca Luna Rossa di Punta Ala. La barca italiana, condotta dallo skipper napoletano Francesco de Angelis, aveva in precedenza conquistato la Louis Vuitton Cup battendo nella finale la barca statunitense America One, del St Francis Yacht Club, condotta da Paul Cayard, extimoniere del Moro di Venezia. La Louis Vuitton Cup del 2002-2003, venne disputata ancora una volta ad Auckland, e vide nove barche da sei nazioni diverse partecipare a 120 regate in cinque mesi per selezionare lo sfidante per l'America's Cup. Nel gennaio del 2003 lo sfidante Ernesto Bertarelli - svizzero di passaporto, ma italiano di nascita - vinse la finale della Louis Vuitton Cup con la sua Alinghi timonata da Russell Coutts, sconfiggendo lo sfidante americano, Oracle BMW con il punteggio di 4-1. È curioso notare che la Svizzera è una nazione che non ha sbocco sul mare. La squadra di Alinghi ha difeso con successo il trofeo nel 2007. Non disponendo la Svizzera di un luogo adatto a ospitare la sfida, questa si è
I VINCITORI Sopra: Oracle team USA Spithill vince a Newport e sbanca la prima edizione dell'America's Cup World Series 2011-2012
svolta in Spagna, a Valencia. Tecnicamente sarebbe stato possibile disputare l'America's Cup sul Lemano ma questa possibilità è stata scartata quasi subito. E proprio a Valencia, nel 2012, si è svolta la trentatreesima edizione del trofeo, che ha visto trionfare BMW Oracle Racing la quale ha battuto Alinghi per 2-0. È partita quindi la sfida al team statunitense che ha riportato il trofeo in patria dopo 17 anni, il quale vedrà il suo epilogo nel 2013 a San Francisco. Questa edizione è cominciata nel 2011, anno in cui sono partite delle regate eliminatorie chiamate America's Cup World Series e la competizione giovanile chiamata Youth America's Cup. Le novità introdotte in questa edizione sono molte: per la prima volta le imbarcazioni di regata sono dei catamarani ad ala rigida d'ispirazione aeronautica (come quella montata da BMW Oracle Racing nella 33esima America's Cup). La nuova classe (denominata AC72) vedrà imbarcazioni lunghe circa 22 metri, larghe 14, con un albero di 40 metri, 7 tonnellate di peso, superficie velica di circa 300 metri quadrati. Tutte le manovre sono manuali. Equipaggio di 11 uomini rispetto ai 17 degli ACC V5. Sulle imbarcazioni saranno presenti per la prima volta operatori tv. Il primo esemplare costruito nel cantiere “Core Builders” a Warksworth (Auckland) di proprietà di BMW Oracle Racing Team è stato varato ai primi di gennaio 2011. Le imbarcazioni, una per ciascun team iscritto, hanno corso le sei World Series del 2011 più una del 2012 prima dell'introduzione dell'AC72 permettendo agli equipaggi di familiarizzare con l'ala rigida. ■
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SPORT US OPEN
di Paolo Vaccaro
L’ULTIMO SLAM DELLA STAGIONE
I BIG SI CONTENDONO IL CEMENTO Dal 27 agosto al 9 settembre sui campi newyorkesi di Flushing Meadows. Rafael Nadal a caccia di riscatto dopo la delusione di Wimbledon. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati
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SPORT US OPEN
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Gli U.S. Open di tennis rappresentano il quarto e ultimo dei tornei del Grande Slam. Si disputa a cavallo tra agosto e settembre e coinvolge tutte e cinque le categorie dei partecipanti: singolare maschile e femminile, doppio maschile, femminile e misto, oltre alle competizioni riservate a juniores e seniores. La prima edizione del torneo vide la luce nel 1880 grazie al circolo di Emilius Outerbridge, che dovette fronteggiare fin dai primi incontri di singolare maschile i problemi riguardanti le palline da utilizzare. La contesa tra le due principali aziende americane produttrici di palline dell’epoca, la Peek and Shyder e la Wright and Ditson,
durò fino al 1882 quando trentaquattro circoli diedero vita alla U.S. Lawn Tennis Association, che decise di organizzare il primo Campionato d’America da giocare con le regole e le palle “Aymers” in uso a Wimbledon. Dal 1978 il torneo si disputa sui campi in cemento di Flushing Meadows a New York. Quella di quest’anno sarà l’edizione numero 131, che si preannuncia entusiasmante e competitiva. Questo torneo, infatti, in breve tempo si è trasformato da evento esclusivo di intrattenimento per le sfere dell’alta società, in una competizione popolare e suggestiva che mette in palio un montepremi complessivo di oltre 16 milioni di dollari. Si preannuncia soprattutto come la competizione del riscatto per Rafael Nadal, che arriva carico e motivato dopo la cocente delusione di Wimbledon dello scorso luglio, quando è stato eliminato al secondo turno del prestigioso torneo londinese. Agli U.S. Open saranno presenti anche tutti gli altri big, a cominciare dal sempre esplosivo Roger Federer, capace di imporsi qui per cinque edizioni dal 2004 al 2008 battendo nelle diverse finali prima Lleyton Hewitt, poi Andre Agassi, Andy Roddick, Novak Djokovic e Andy Murray. Un altro protagonista sarà proprio Novak Djokovic, vincitore nel 2011 dopo aver sconfitto in finale Nadal con il punteggio di 6-2, 6-4, 6-7, 6-1. Nel singolare femminile, invece, campionessa in carica è Samantha Stosur, che nella scorsa edizione ha conquistato il suo primo major superando per 6-2, 6-3 Serena Williams. Favorita resta Maria Sharapova, con Victoria Azarenka, Petra Kvitova, le sorelle Williams e la nostra connazionale Sara Errani che appaiono un gradino più in basso nel ruolo di favorite.
I CAMPI DI FLUSHING MEADOWS La superficie degli US Open è il DecoTurf, una superficie veloce che ha un pò meno attrito e produce un rimbalzo più basso rispetto ad altri campi in cemento. Per questo motivo, molti giocatori di Serve&Wolley hanno ottenuto grandi successi agli U.S. Open. La campo principale è l'Arthur Ashe Stadium, stadio da 24.000 posti, inaugurato nel 1997 e che prende il nome dal tennista afro-americano che ha vinto la finale inaugurale degli U.S. Open in versione moderna nel 1968. Il secondo campo è il Louis Armstrong Stadium, inaugurato nel 1978 e oggi completamente rinnovato con una capacità di 10.000 posti a sedere. Accanto a questo, c’è il Grandstand Stadium.
LA CLASSIFICA ATP ✑ 1- Novak Djokovic (SRB, 12.280); ✑ 2- Rafael Nadal (ESP, 10.060); ✑ 3- Roger Federer (SUI, 9435); ✑ 4- Andy Murray (GBR, 6980); ✑ 5- David Ferrer (ESP, 5250); ✑ 6- Jo-Wilfried Tsonga (FRA, 5230); ✑ 7- Tomas Berdych (CZE, 4685); ✑ 8- Janko Tipsarevic (SRB, 3200); ✑ 9- Juan Martin Del Potro (ARG, 3180); ✑ 10- John Isner (USA, 2655)
LA CLASSIFICA WTA ✑ 1- Maria Sharapova (RUS, 9490); ✑ 2- Victoria Azarenka (BLR, 8800); ✑ 3- Agnieszka Radwanska (POL, 7230); ✑ 4- Petra Kvitova (CZE, 6775); ✑ 5- Samantha Stosur (AUS 6100); ✑ 6- Serena Williams (USA, 5640); ✑ 7- Caroline Wozniacki (DEN, 4366); ✑ 8- Angelique Kerber (GER, 4275); ✑ 9- Marion Bartoli (FRA, 3800); ✑ 10- Sara Errani (ITA, 3350) I campi 4, 7, e 11 hanno ciascuno una capienza di oltre 1.000. Tutti i campi utilizzati agli U.S. Open hanno una copertura televisiva e, dal 2005, sono stati colorati di blu per rendere più facile vedere la palla in televisione. ■
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ciclismo__mastro Progress 17/07/12 13.21 Pagina 1
SPORT CICLISMO
di Paolo Vaccaro
DA SABATO 18 AGOSTO A DOMENICA 9 SETTEMBRE
VUELTA A ESPAÑA 2012 SARÀ SPETTACOLO! La 66° edizione si preannuncia equilibrata e dura. Una gara che quest’anno parte da Pamplona e si concluderà il 9 settembre a Madrid
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La Vuelta a España è uno dei tre grandi Giri di ciclismo su strada, che si disputa in Spagna ogni anno a cavallo tra il mese di agosto e quello di settembre. Quest’anno si partirà prestissimo, viste le imminenti Olimpiadi di Londra 2012, che hanno fatto anticipare tutte le manifestazioni sportive per evitare accavallamenti. Disputata inizialmente nel 1935 e annualmente dal 1955, la “Vuelta” si corre per tre settimane lungo un percorso, ogni anno differente, che prende ispirazione dal successo dei Giri di Francia e Italia. La prossima edizione, che si annuncia la più spettacolare ed equilibra-
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ta degli ultimi anni, è stata presentata a Pamplona sotto la supervisione di “re” Miguel Indurain. Si correrà quasi interamente nel nord della Spagna, tanto che il punto più a sud si toccherà con la tappa finale che, tradizionalmente, arriva nella capitale Madrid, dove la corsa si concluderà domenica 9 settembre. La partenza della Roja, arrivata alla sua 67ª edizione, avverrà appunto da Pamplona, città natale di Miguel Indurain (che in carriera ha vinto 5 Tour e 2 Giri, ma nessuna Vuelta), dove non si andava dall'ormai lontano 1994: sarà una cronosquadre di 15 chilometri ad aprire, il 18 agosto, sulle stra-
de del famosissimo Encierro, l'ultimo grande giro del 2012. Il percorso di quest’anno, si compone come sempre di tappe di pianura, adatte ai velocisti, di tappe a media difficoltà, in cui è facile che prevalgano piccoli gruppi di fuggitivi, e di dure tappe di montagna, che insieme alle tappe a cronometro decideranno la corsa. A differenza di quanto accade al Tour de France ed al Giro d'Italia, alla Vuelta non esistono massicci montuosi presenti ogni anno, in molte edizioni infatti non si sono scalati i Pirenei. Javier Guillen, direttore della corsa, ha così commentato il tracciato: “È vero, non
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SPORT CICLISMO
PER SAPERNE DI PIU’
abbiamo disegnato questa Vuelta pensando agli sprinter, nonostante abbiano qualche occasione. Non si dica, però, che il tracciato è eccessivamente duro. Ci sono meno salite del 2011, abbiamo preferito concentrarle nelle fasi finali di giornata, e diminuito la lunghezza media delle tappe. Questo a nostro giudizio significa aumentare lo spettacolo”. Dal 2010, il leader della classifica generale indossa una Camiseta rossa corrispettivo spagnolo della maglia gialla del Tour de France e della maglia rosa del Giro d'Italia. Altre maglie distintive attualmente in uso sono: Maglia a pois blu, simbolo del leader della classifica scalatori, Maglia
verde, simbolo del leader della classifica a punti, Maglia bianca, simbolo del leader della classifica combinata. “Non è difficile trovare una definizione per la Vuelta 2012: sarà una corsa molto impegnativa”, sostiene Fabrizio Bontempi, ds della Lampre-ISD: “Saranno le salite a egemonizzare il percorso, con ben 10 arrivi in quota, tra i quali spiccano i traguardi di Ancares, di Lagos di Covadonga, di Cuitu Negro e della Bola del Mundo”. Si parte, dunque, con la cronometro a squadre a Pamplona, per poi passare via via per Cambados, Pontevedra, la salita del Cuitu Negru e si rivivrà il difficile arrivo a Bola del
✑ I 3281 km che compongono le 21 tappe si preannunciano tutt’altro che monotoni. Quattro gli arrivi in salita ma con ben dieci tappe considerate di montagna, una cronometro a squadre e una cronometro individuale di 40 km, sono solo alcune tra le caratteristiche della corsa a tappe iberica. Una “Vuelta” che si deciderà già nella seconda settimana di corsa. Mundo, tanto caro all’azzurro Vincenzo Nibali, che qui respinse l’ultimo assalto di Mosquera andando a mettere in cassaforte la Vuelta 2010. Un totale di 39 ripide salite, disseminate in 3281.6 km con la più lunga frazione sotto i 200 km, i 194 km da Andorra a Barcellona. Grande equilibrio, dunque, mentre comincia la caccia all’eredità dello spagnolo Juan José Cobo, vincitore dell’edizione 2011, al suo primo successo in carriera in un grande giro. ■
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di Ivano Basile (con la collaborazione di Natalia Grechannikova)
EVENTI VLADI POLO A ROMA
VLADI INTERNATIONAL ROME POLO CHALLENGE
POLO ALLA MATRIOSKA Si terrà nella capitale la terza edizione del "VLADI International Rome Polo Challenge", connubio tra natura, sport e competizione ed un tocco di esclusività
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Anche quest’anno, nella città eterna, è in arrivo l’evento più atteso del Polo: il "VLADI International Rome Polo Challenge", organizzato da VLADI POLO Associazione con la collaborazione della Federazione Polo Italiana. Dal 27 al 30 settembre si daranno battaglia sei Polo Team: Italia vs Russia vs Kazakhstan vs USA vs Svizzera vs Francia, che appassioneranno il pubblico in coinvolgenti match (l'ingresso è gratuito). Una grande manifestazione ricca di eleganti e prestigiosi eventi; quattro giorni in un intreccio di passione, agonismo ed eleganza.
IL PROGRAMMA, GIORNO PER GIORNO A fare da cornice, l’Acquedotto Romano Polo club che sarà protagonista il 27 settembre della prima sfida tra le sei Polo Team. Una giornata avvincente che si concluderà con un elegantissimo Cocktail presso l’Hotel Club House. Il 28 settembre ci sarà un momento importante, unico a livello mondiale: il World Polo Forum, a cui parteciperanno le Autorità di vari ministeri (dello sport, turismo, gioventù, cultura, agricoltura, affari regionali, lavoro, salute, economia, ecc) delle 89 regioni
della Russia e dei Paesi CSI, accompagnati dagli imprenditori interessati ad aprire nuove prospettive legate allo sviluppo indotto dalle attività del polo. All’industria del polo sono infatti legate prospettive sia di sviluppo che di lavoro in diversi campi: da quello immobiliare a quello della promozione culturale, dal campo della moda a quello di attività sociali, quali l’educazione sportiva dei giovani e l’occupazione del tempo libero delle famiglie. Il 29 settembre charme e raffinatezza accompagneranno l’International Polo Ball. Al Gala Dinner, il senso estetico primeggerà in ogni sua declinazione. Tra abiti che dichiareranno sapori differenti, carattere e personalità
PROTAGONISTI A sinistra: Vladlena B.G. Hermès, Presidente VLADI POLO e Federazione Polo Italiana, e Luca D'Orazio, imprenditore, Capitano della squadra di Kazakistan, il miglior polo giocatore italiano. Sopra: VLADI REAL ESTATE Polo Team (Russia) vs UNKUT Polo Team (Switzerland)
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si vivrà la magia di una serata che comincerà con la sfilata di pellicce organizzata da “X Made In Italy”. Il 30 settembre avrà inizio l’ultima battaglia, sempre all'Acquedotto Romano Polo Club: il cuore che palpita, il corpo che freme. Sensazioni, emozioni differenti, si vivanno seguendo l’andamento dei cavalli, la loro forza e potenza unita alla lealtà e al coraggio dei cavalieri. Di sera meraviglioso ristorante 4 Colonne con After Polo Party per festeggiare insieme la vittoria. Una location elegante e alla moda ma allo stesso tempo antica e piena di tradizioni, visto che il ristorante fu ricavato nell’atrio del palazzo sede un tempo delle scuderie. Quest’ultime fungevano anche da sosta per i cavalli dell’adiacente Vecchia Posta, ricordata proprio dall’omonima strada su cui si apre l’ingresso del ristorante. ■
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EVENTI VLADI POLO A ROMA
POLO, STILE DI VITA EMOZIONI DA VIVERE. UN’ORGANIZZAZIONE PERFETTA PER IL PIÙ NOBILE DEGLI SPORT: MONDANITÀ ED ARISTOCRAZIA ALLA PORTATA DI TUTTI
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stile di vita, ecco perché l'Associazione VLADI POLO persegue lo scopo di promuovere e diffondere la cultura di questo sport in Italia, specialmente nel mondo dei giovani. Il VLADI International Rome Polo Challenge è un momento speciale per avvicinarsi a questo sport, vivere momenti imperdibili di cultura, crescita e scambio interculturale. www.vladi-polo.it
Foto by Marco Glaviano
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✑ Il Polo rappresenta un vero e proprio
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CAMMINARE SULL’UNION JACK Continua la carrellata, infinita, di edizioni speciali realizzate dai brands, inglesi e non, in occasione delle imminenti Olimpiadi 2012. Basta con le tazze con la bandiera olimpica. Troppo banali! Abbiamo bisogno di qualcosa di unico per onorare queste Olimpiadi. Ci ha pensato Church’s con la sua edizione limitata di calzature creando 17 versioni del modello Stratford giocando con la combinazione dei colori della Union Jack. Lo storico marchio inglese di calzature di lusso fondato a Northampton nel 1873, ha creato un modello speciale proprio per celebrare la competizione olimpica e la capitale britannica. Si chiama Stratford anche in omaggio al quartiere nel quale è sorto il villaggio Olimpico di Londra 2012, e sarà per uomo e per donna. La varietà di colori è notevole: ce ne sono ben 17 differenti versioni cromatiche, con un'originale alternanza tra tomaia, suola e guardolo. Una scarpa informale, ma chic, con lavorazione Goodyear. Tutti gli esemplari sono numerati per sottolineare l'alto livello di esclusività del prodotto. Il modello sarà in vendita, per tutti coloro che saranno a Londra quest'estate, nel punto vendita di Regent Street, trasformato per l’occasione in un pop up store. Per agevolare la ricerca: zona 1, pieno centro, fermata Oxford Circus della metro. Successivamente saranno disponibili in tutti i monomarca del brand. Una chicca? Ogni modello sarà numerato e acquisterà in questo modo un’esclusività degna dell’occasione olimpionica. www.church-footwear.com
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di FLAVIA ALIBERTI
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BORSE DI LUSSO
Tod's offre alle donne la D Bag, realizzata con nuovi colori e materiali preziosi come pitone e coccodrillo. Creata con le pelli più pregiate e lavorata con tecniche artigianali, la D Bag è una borsa morbida, con finiture naturali, una silhouette contemporanea e una nuova pallette di colori: verde, blue, giallo, arancio e rosa. www.tods.com
L'elegante borsa bauletto Burberry è tra i “must have di quest’anno”. Le proposte sono in tre versioni: classica, hot e basic. Per le affezionate alla fantasia tipica del marchio Burberry, la versione classica è intramontabile e inconfondibile. www.burberry.com
Il marchio di moda Anteprima propone una collezione di accessori dallo spirito leggero pronta ad esprimere tutta l'energia delle stagioni calde. Originale la bag bicolor con piccole frange e dettagli dorati.
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MODA DONNA
UN’ESPLOSIONE DI COLORI E FANTASIE VESTE LA DONNA STEFANEL PER L'ESTATE 2012 Un abbigliamento all’insegna della comodità: maxi bluse, tute in denim, pantaloni e blazer che cadono morbidi, e micro short. www.stefanel.com
DENIM, PIZZO E COLORI NATURALI NELLA COLLEZIONE PROPOSTA DA GAS PER L'ESTATE 2012. Capi cool e di tendenza che parlano ad una donna protagonista di una vera e propria giungla metropolitana, dinamica e sensuale in ogni attimo della giornata. www.gasjeans.com
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MODA UOMO
Forme geometriche disegnano la collezione Giorgio Armani. Capi dalle stampe stilizzate cosĂŹ da alleggerire e allungare la silhouette. Giacche dall'effetto rilassato e pantaloni dal cavallo basso e stretti in fondo. Tessuti molto leggeri nel guardaroba Armani: tweel di cotone, cotone e lino creano l'effetto desiderato. www.armani.com
Per la tenuta giorno Ermanno Scervino sceglie trapunte dai tessuti leggeri. I pantaloni a vita alta sono morbidi ma in versione slim, in seta più formali o casual nelle micro fantasie. www.ermannoscervino.it
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tunes tunes tunes tunes tunes
tunes tunes tunes tunes tunes tunes di SAMANTHA DE MARTIN
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FANGO PER CRIMINAL JOKERS
Sono animaleschi e hanno un’energia irrefrenabile. E sono la conferma che anche l’Italia riserba sorprese musicali. Sono i Criminal Jokers, ventenni con l’attitudine verso una new wave figlia di un folk punk americano, a pubblicare un’anteprima di “Bestie”, loro ultimo disco in uscita a settembre 2012. E proprio come gli animali, l’uscita la programmano di notte.
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CARLA TORNA A CANTARE…
Ora che Sarko non è più presidente della Francia, Carla Bruni può tornare ad esibirsi. E allora che fa? Un nuovo album, la cui pubblicazione è annunciata per il prossimo autunno. Ci aveva già fatto il regalo di Natale la cara Carlà, e ora ci prepara il ritorno dalle ferie con un nuovo disco che sicuramente renderà meno triste il rientro in città. Nella tracklist del quarto lavoro in studio della Bruni, ci saranno una canzone dedicata al marito e una contro i giornalisti.
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BLACK SABBATH: NUOVO ALBUM ENTRO IL 2012
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TRAFFICO NERO
Pare che ci siamo. La reunion più attesa e più problematica del 2012 – quella dei Black Sabbath – sta per concretizzarsi anche in studio, con 15 brani inediti già pronti per il nuovo album, in arrivo entro la fine dell’anno. O almeno questo è quanto dichiarato dallo storico frontman della band Ozzy Osbourne al magazine britannico NME. Secondo il cantante, infatti, la line up orignale della storica formazione heamvy metal, sarebbe al lavoro sul disco nonostante i problemi, condizioni di salute di Tony Iommi in primis.
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FINALMENTE SANTANA
In uscita il nuovo album di Carlos Santana, pubblicato a distanza di due anni da “Guitar Heaven”: “The Greatest Guitar Classics of All Time”, disco di cover con ospiti come Chris Cornell; il titolo del suo trentaseiesimo lavoro in studio è Shape Shifter e comprende 13 tracce strumentali, in cui è fondamentale ovviamente la mirabile e storica chitarra solista dell’artista. Si tratta di un concept-album dedicato ai pellerossa, i nativi americani, ma anche alla figura di Davy Crockett, militare, cacciatore, avventuriero, politico e soprattutto eroe dell’epopea del Far West degli States.
Gli Skunk Anansie sono una di quelle band che riscuotono molto più successo in Italia che in altri paesi. Per cui la notizia relativa alla pubblicazione di Black Traffic, nuovo album disponibile nei negozi a partire da settembre 2012, sarà con buona probabilità bene accolta dai fan italici di Skin e soci. Si tratta del quinto disco nella carriera del gruppo, nonché il primo pubblicato da indipendenti con la propria etichetta. E considerando che la band sarà in Italia in autunno, ci sarà anche l’occasione di sentire i nuovi pezzi dal vivo.