Progress dicembre 2017

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MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

It’s a smart

NUMERO 119 - ANNO 2017

EURO 5,00

Christmas

ROSSO COME VALENTINO

FUGA AL LAGO

Grand Hotel Des Iles Borromees

Intervista a Sir Ian McKellen

LE FORME, L’ARTE

IGINIO MASSARI

L’AQUAMAN ITALIANO

L’ultimo imperatore della moda Ettore Sottsass. Oltre la Valentine

Chimico, matematico pasticcere

GIGANTI DELLA RECITAZIONE

Mike Maric e l’arte di respirare




EDITORIALE

IL COLORE DELLE FESTE, IL COLORE DELLA VITA Durante la rappresentazione di un’opera lirica a Barcellona, un giovane spettatore rimase abbagliato da un’anziana signora dai capelli grigi, seduta in uno dei palchi e vestita con un abito di velluto rosso: immediatamente, lei diventò la sua personalissima eroina di una storia che sarà lunga una vita. La storia è quella del rosso Valentino, il colore che caratterizza la produzione più elegante degli abiti del famoso stilista, l’allora giovane spettatore. Dal 1968, almeno una creazione di ogni sua collezione è stata proposta con quella particolare sfumatura. Appariscente e al tempo stesso mai eccessivo, il rosso Valentino è per noi il colore al centro di questo numero di Progress, un’edizione natalizia che ha come obiettivo quello di informarvi e incuriosirvi allo stesso tempo, anche nel periodo di feste. Perché, anche se spesso i giornali sono pieni di notizie negative, noi non rinunciamo a raccontarvi il colore della vita, che sia esso racchiuso nelle parole di un grande attore come Ian McKellen o che si sprigioni nella dolcezza delle prelibatezze preparate da Iginio Massari. Senza dimenticare il cromatismo degli appuntamenti che procedono spediti verso il (solito) successo, come il Motor Show di Bologna, pronto a radunare folle di appassionati dal 2 al 10 dicembre. E allora buone feste, e che il nuovo anno sia per tutti ricco di colori.

Franco Del Panta



MENSILE DI APPROFONDIMENTO DI ATTUALITÀ, ECONOMIA, CULTURA E LIFESTYLE

NUMERO 119 ANNO 2017

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SCENARI CONTEMPORANEI

U N P R E M I O N AT O P E R C A S O

SULLO SCAFFA LE

ETERNAMENTE VIRALE, ETERNAMENTE SILVIO

CONTRIBUTI E RICONOSCIMENTI: I NOBEL DEL 2017

EURO 5,00

DI VIAGGI, INCONTRI E ALTRE STORIE

64 CA LORIE? SÌ, GRA ZIE

IGINIO MASSARI: CHIMICO, MATEMATICO, PASTICCERE

42 LE FORME, L’ARTE

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ETTORE SOTTSASS. OLTRE LA VALENTINE

IL MONDO CHE CAMBIA

BREVE STORIA DI UNA REPUBBLICA MAI NATA

48 OPERE DI... PERIFERIA

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AL QUIRINALE L’ARTE CONTEMPORANEA È DI CASA

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QUESTIONI DI BUSINESS

“FACEBOOK?UNA MOBILE COMPANY PER CREARE COMUNITÀ”

34 SOCIAL MARKE TING

LE RELAZIONI NEL MARKETING DIGITALE

36 E SPERIE NZE D I TECNOLOGIA

SMAU FA TAPPA AL SUD

54 GIGANTI DELLA RECITA ZIONE

SERIE TV

AMERICAN CRIME STORY: LA TRAGEDIA DI VERSACE

«FARE L’ATTORE È LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO»

72 L ’ U LT I M O I M P E R AT O R E D E L L A M O D A

ROSSO COME VALENTINO

78 FASHION IN PROGRESS

ELEGANTEMENTE URBAN


Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

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H O L LY S P A R K LY C H R I S T M A S

O LT R E L A S C R I T T U R A

Progress è una pubblicazione curata da La6 Group s.r.l. Largo della Primavera, 40 00171 Roma Rivista mensile registrata presso il Tribunale di Roma 17/09/2010 N° 356/2010

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Progress n°119/Dicembre 2017

IT’S A SMART CHRISTMAS

UN REGALO SENZA TEMPO

INTERVI STA A LL’AQUAMA N I TA LIA NO

“DOPO I RECORD DI APNEA INSEGNO A RESPIRARE”

Uffici Commerciali Roma, Viale Liegi, 14 - 00198 Roma Editor in Chief Leonardo Garcia de Vincentiis Direttore Editoriale Franco Del Panta direzione@edizionisei.com

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Direttore Pubblicità Paolo Del Panta advertising@edizionisei.com

M E T E N AT A L I Z I E

DESTINAZIONE NATALE

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110 T R A S T O R I A E LU S S O

FUGA AL LAGO

LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA

ELEGANZA: QUESTIONE DI TEMPO

116 UNA SE TTIMA NA A T UTTA VELOC I TÀ

AUTO E MOTO TORNANO A RUGGIRE

120 FOCUS SULLA MOBILITÀ

LA GUIDA SI FA SEMPRE PIÙ SEMPLICE

96 ITINERARI DI GUSTO

UN BRINDISI LUNGO UN ANNO

122 SULLE ONDE, MA CON STILE

IL LUSSO È DI “CASA” SUL MARE

Redazione e Collaboratori Editoriali redazione@la6group.com A. Creta, E. Pasca, M. Morelli, E. Rodi, L. Mancini, Y. Leone, S. Valentini, M. Baffigi, F. Bruni, R. Bernardo, M. Pituano, S. Riva, M. Bertollini, M. Pituano, J. Daporto, E. Zucca, D. Battaglia Ricerca Iconografica e Servizi A cura della redazione Art Direction Francesco Sciarrone www.francescosciarrone.it Stampa, Allestimento e Distribuzione La6 Group s.r.l. Informazioni e Abbonamenti info@la6group.com www.progressonline.it N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale. 70% Filiale di Roma.


MATERIAL GIRLS Lauren Greenfield racconta da 25 anni l’evoluzione del sogno americano. Ha iniziato nel 1992 a Los Angeles mettendo insieme gli scatti dei giovani statunitensi cresciuti all’ombra di Hollywood, bramosi di fama e successo e sempre più bersagliati dai media. Oggi si dedica alla “Generation Wealth”, al ritratto di un’epoca segnata dal materialismo e dalla ricerca ossessiva del lusso, da cui ha tratto una monografia e una mostra attualmente in corso a New York. “Le persone non hanno più sogni modesti. Vogliono tutti vivere nel resort di Mar­-a-­Lago con Donald Trump”

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20 ANNI DI HARRY POTTER: A LONDRA LA MOSTRA DEFINITIVA

più famosa saga di magia. All’interno della mostra tutti i fan potranno incontrare personaggi, storie, piccoli “tesori” e gadget originali forniti anche dalla stessa autrice della saga. Sia la Molti di noi erano solo dei Rowling che la casa editrice londinese bambini col sogno di diventare Bloomsbury (che ha pubblicato i libri) maghi e che hanno visto il loro hanno, infatti, deciso di collaborare con desiderio realizzato, grazie alla la British Library per fornire materiali a saga di Harry Potter. tema per la mostra. Tra manuali di difesa contro le arti oscure, testi di ricette La Pietra Filosofale è stata, appunto, la by Alessandro Creta di pozioni magiche e antichi libri sulla pietra angolare di quell’enorme legstoria della magia (scritti prima della genda dell’editoria e del cinema nata nascita di Silente) tutti i fan potranno percorrere la storia dalla fantasia di J. K. Rowling. Per capire il successo planon solo legata alle vicende di Harry Potter, ma anche di netario dell’opera basta pensare che dalla pubblicazione tutto ciò che riguarda il mondo della magia prima e dopo de “La Pietra Filosofale” sono state vendute milioni di cole avventure del ragazzo del numero 4 di Privet Drive. pie tradotte in 77 lingue, tra le quali anche latino e greco Non mancheranno poi gadget dalla produzione di The antico. Tra incantesimi, magie, scontri e pozioni i piccoli Cursed Child e di Animali Fantastici e dove trovarli, così Harry, Ron e Hermione sono cresciuti e molti di noi, che come giochi interattivi, grazie ai quali si possono creare in questi anni hanno continuato a seguire le vicissitudini pozioni e incantesimi. dei maghetti, sono diventati adulti assieme a loro. Per tutti coloro che ancora attendono la lettera da Hogwarts e per chi sogna di attraversare il binario 9 e ¾ della stazione londinese c’è un evento imperdibile per entrare di nuovo a contatto col magico mondo di Harry Potter. Fino al 28 febbraio, infatti, presso la British Library, una delle più antiche librerie della capitale, sarà allestita un’esposizione legata alla

Gli attori della Saga. Da sinistra: Rupert Grint, Emma Watson, Daniel Radcliffe | 8 |



LA VILLE LUMIÈRE SI VESTE DI BEAUTY

GREEN IS THE NEW URBAN

Cosa c’è di meglio che un trattamento di bellezza targato Dior o Chanel?

Sarà realizzato nel Municipio di Villiers sur Marne, nel quadrante est dell’area metropolitana parigina, il primo Bosco Verticale francese.

Il glamour delle più rinomate case di moda francesi incontra l’ospitalità La Forêt Blanche, questo il nome del d’eccellenza dei più eleganti hotel progetto firmato da Stefano Boeri Arparigini. Ne nascono realtà del caby Marco Bertollini chitetti e promosso dalla Compagnie libro dell’Institut Dior presso l’hotel de Phalsbourg, sarà una torre alta Plaza Athénée in grado di offrire 54 metri con strutture interamente in legno. A coprire un ampio ventaglio di la facciata 2000 tra alberi, arbusti e piante, con una trattamenti in un’amsuperficie verde equivalente ad un ettaro di foresta, bientazione che ricorda 10 volte la superficie del lotto su cui sorge l’edificio. una delle boutique del La Forêt Blanche ospiterà appartamenti residenziali brand e un’esperienza nei piani alti, uffici e servizi commerciali nella parte di benessere ancora più inferiore, con un mix di terrazze e balconi sui quattro sofisticata. Al numero 17 lati della torre. L’orientamento ad est e a ovest consendi place Vendôme, intirà il passaggio della luce solare tutto il giorno, dovece, si trova l’esclusiva tando gli appartamenti di illuminazione e ventilazione SPA Chanel au Ritz Panaturale e di un eccezionale panorama sul paesaggio ris, un luogo di raffinadel centro di Parigi. Il gruppo Stefano Boeri Architetti tezza realizzato secondo ha presentato per Balcon sur Paris anche il progetto lo stile di Coco, che per La Cour Verte, un edificio a corte con un tetto che invita le donne a scoarriva fino a toccare ilsuolo e, al centro, un giardino prire e rivelare tutta la pensile con un manto di 600 metri quadrati piantati a propria allure personale. graminacee, che si inserisce nel contesto innovativo I trattamenti Chanel proe sostenibile del progetto, favorendo lo sviluppo della mettono di riconciliare biodiversità.Chapeau! corpo e mente offrendo un’esperienza sospesa nel tempo attraverso un Stefano Boeri approccio olistico che risveglia tutti i sensi. Non può mancare una delle più antiche e rinomate aziende cosmetiche francesi: ad avenue des Champs É ­ lysées si trova infatti il quartier generale della bellezza firmata Guerlain. Inaugurato nel 1939, l’Institut Guerlain, è un indirizzo leggendario per il benessere e la bellezza nella Ville Lumière, dove è possibile scegliere il proprio protocollo personalizzato e provare il massaggio estetico avvolto dalle note della leggendaria Acqua di Colonia Imperial. | 10 |



IN VIAGGIO A CIELO APERTO

INVERNO AL PROFUMO DI NATALE

Tra la Porta di Brandeburgo e Potsdamer Platz, e attraversando il confine una volta tracciato dal muro, c’è una Berlino tutta da scoprire... dall’alto.

Un pomeriggio di fine dicembre a disegnare traiettorie sul ghiaccio sorseggiando vin brulè tra le luci di Berlino è un’esperienza che non può mancare.

Il tour in bus di Berlino è tra le Una soluzione adatta sia per i più esperienze più affascinanti che un piccoli che per gli adulti: le Eisbahby Alessandro Creta turista possa vivere nella capitale nen (le piste di pattinaggio) sono tedesca, in particolar modo se amaperte a tutti e sono pefrette sia per mira la città quando è vestita a festa. Gli alberi illugli esperti che per i temerari che non hanno paura minati di Unter den Linden e lo scintillio delle vetrine di qualche caduta al fresco. Tra le più note quella che addobbate per l’occasione sono solamente alcune circonda la fontana di Nettuno nei pressi di Alexandelle cornici che contornano una città già di per sé derplatz, la pista di Potsdamer Platz o quella a Charaffascinante, un centro che si rinnova e reinventa. E lottenburg accanto allo Olympiastadion; ce n’è addipoco importa se la guida parlerà solamente il tedesco, rittura una sul tetto del Centro Commerciale Bikini, l’esperienza in bus durante il periodo di Natale è tra i dove potete pattinare con vista su Breitscheidplatz e il must di un turista, soprattutto se con famiglia al seguirudere della Gedächtniskirche. to. Due ore e mezza in totale immersione tra vetrine e Una tradizione invernale tipicamente berlinese quanto bancarelle per assaporare la vera atmosfera berlinei famosi mercatini che decorano di luci ed odori la se, con assaggio di pan di zenzero e vin brulè inclusi città. Pochi sanno che l’idea dei mercatini sparsi per nel costo del tour. Per chi invece decide di vivere un le diverse capitali europee è tutta tedesca e Berlino tour più “intimo” c’è la possibilità di noleggiare (fino non poteva non proporre il meglio di questa usanza. a 5 persone) una limousine che, per un’ora e mezza, Tra manufatti, piccole opere di artigianato, dolci vari vi porterà tra i luoghi simbolo della città ammirando e liquori tipici le bancarelle natalizie di Berlino rendele luci magiche dei mercatini di Natale e le attrazioni ranno le vostre festività ancor più speciali. splendidamente decorate.

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L’INVERNO CHE NON DORME MAI

spettacoli a tema.Che vacanze sono senza un tour delle luci natalizie? Consigliatissimo quello di Dyker Heights con le più stravaganti decorazioni naI tradizionali fuochi d’artificio a talizie private, che proprio quest’anno Prospect Park e l’immancabile festeggia il decimo anniversario. festa di Capodanno a Times QUEENS La Gingerbread Lane alla Square sono solo la ciliegina sulla torta di un lungo periodo di New York Hall of Science sarà aperta festeggiamenti 100% made in NY dall’11 novembre al 14 gennaio, con oltre 1.000 casette e strutture di pan Per i circa 6 milioni di visitatori attesi in di zenzero, mentre la tradizione di A by Margherita Pituano città si prospetta una vacanza memoChristmas Carol della Titan Theatre rabile: merito di un momento di straorCompany torna anche quest’anno al dinario fermento sociale e culturale che attraversa l’intero Queen’s Theatre. Scrooge e I fantasmi del Natale aspettae complesso tessuto urbano. Ecco, allora, alcune tappe no grandi e piccoli dall’8 al 22 dicembre. che proprio non possono mancare nell’itinerario perfetto. STATEN ISLAND La prima Winter Wonderland SI al BRONX La 26° edizione dell’Holiday Train Show del New Richmond County Bank Ballpark comprenderà pattinagYork Botanical Garden presenta modellini di treno che gio sul ghiaccio, giochi e un mercato con 34 bancarelle, viaggiano in una rappresentazione in scala della città con a poca distanza dallo Staten Island Ferry: ogni sera al trala riproduzione di oltre 150 monumenti, come l’Empimonto verrà organizzato uno spettacolo di luci e suoni, re State Building, il Chrysler Building, il General mentre all’Igloo Bar ci saranno cocktail tematici e Electric Building e la St.Bartholomew’s Church fino intrattenimento dal vivo. Ormai una tradizione delle al 15 gennaio. feste, il Christmas Show del St. George Theatre BROOKLYN Durante l’Hanukkah (12­-19 dicemè alla sua 14a edizione e tornerà dall’8 al 10 dibre), la festa ebraica conosciuta anche come cembre. A poca distanza dallo Staten Island Ferry, “festa delle lampade”, verrà illuminato il candelail teatro storico presenta uno spettacolo di due bro ebraico della Grand Army Plaza, il più grande ore con più di 100 attori, un’orchestra dal vivo e del mondo. Questa tradizione, in vigore dal 1984, diverse scenografie classiche delle feste. prevede anche concerti, regali per i bambini e www.nycgo.com

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IL PAGAMENTO È A PORTATA DI DITO Il 2017 è già entrato nella storia come l’anno del BitCoin. Dite addio a carte di credito o prepagate, il futuro è virtuale, il futuro è digitale. Le grandi banche tremano rischiando di perdere parte delle comby Alessandro Creta missioni, gongolano aziende come Apple e Google che hanno lanciato modalità di pagamento virtuale sulla scia dell’ormai storica PayPal. Sebbene il nostro Paese non sia in prima fila in termini percentuali per quanto riguarda l’uso della moneta elettronica, la crescita registrata è superiore alla media europea. In Europa il 40% dei pagamenti totali avviene per via digitale (in Olanda si sfiora il 70%), mentre in Italia rimaniamo al 18%, un dato significativo se si considera che annualmente c’è un incremento in questo ambito del 7% (contro il 4% della media europea). Prima o poi tutti avremo a disposizione un Pisp, una sorta di assistente che ci permetterà di effettuare facili pagamenti prendendo in gestione un ordine e

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autorizzando la banca a procedere nel versamento verso il commerciante. Un modo per bypassare la carta di credito o il Pagobancomat, un sistema di pagamento già in parte sdoganato dai più noti PayPal, Apple Pay e Google Pay, ma che ben presto conoscerà altri soggetti come Google Wallet, Amazon Pay e Messenger Pay (il sistema elaborato da Facebook). Accanto al Pisp farà la sua comparsa anche l’Aisp dedicato soprattutto alle piccole imprese, un soggetto che autorizzeremo a guardare dentro tutti i nostri conti correnti e che ci consiglierà come gestirli al meglio, quale usare in un dato momento e quale no. Un progressivo distacco dal contante che si è tradotto, dal 21 novembre, nella possibilità di effettuare bonifici istantanei, con un’applicazione sullo smartphone che trasferisce soldi in pochi secondi dal nostro a qualunque altro conto, e che dal 13 gennaio accoglierà la direttiva “Psd2” che permetterà a una serie di soggetti non bancari di entrare, dietro nostra autorizzazione ovviamente, nei nostri conti.



in epoche diverse e il modo in cui ha contribuito a plasmare l’immagine dei vari brand.L a purezza delle sue foto in bianco e nero ha influenzato in maniera determinante il corso Un’esposizione multimediale per della fotografia di moda, come decelebrare uno dei più influenti termina la sezione “Supermodels” fotografi di moda: alla Reggia di che presenta le fotografie scattate Venaria il tributo all’eterogenea da Lindbergh a modelle che erano produzione di Lindbergh. ancora, all’epoca, giovani sconosciute, tra le quali Naomi Campbell, La grandiosa panoramica sull’imby Margherita Pituano Cindy Crawford, Linda Evangelista, ponente opera di Peter Lindbergh Christy Turlington e Tatjana Patitz. presenta materiale esclusivo, tra Accompagnate da interviste video e fotografie di una cui immagini inedite e appunti personali, storyboard, recente reunion, le immagini di Lindbergh mostrano elementi di allestimenti scenografici, polaroid, provicome i venticinque anni trascorsi non abbiano scalfito ni, film e gigantografie: “A Different Vision on Fashion la bellezza e la personalità dei soggetti. Immagini d’aPhotography”. Un percorso tematico in nove sezioni vanguardia che non esitano a soffermarsi sulle preocche ripercorre l’evoluzione creativa del fotografo cupazioni e sugli interessi della società, secondo una soffermandosi su temi, mondi immaginari e passioni visione molto personale slegata da un mondo di codici nell’arco del tempo. Nei primi anni 80 Lindbergh disinestetici prestabiliti. tegrò i tradizionali canoni della moda e fece la fortuna DOVE: Reggia di Venaria, Sale delle Arti, I piano di case di moda come Comme des Garçons, Giorgio QUANDO: fino al 4 febbraio 2018 Armani, Prada, Donna Karan e Azzedine Alaïa. Le COME: intero 12 euro testimonianze, nella sezione “Stilisti”, ripercorrono la INFO: tel. +39 011 4992333 - www.lavenaria.it sua collaborazione con venticinque fashion designer

DA FEMME FATALE A EROINA: LA DONNA FIRMATA LINDBERGH

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HAVE A DOLCE&GABBANA CHRISTMAS!

bigodini, passando per una sartoria tradizionale italiana, una discoteca e un laboratorio artigiano di orologi a Non solo luminarie: il Natale è cucù, non manca proprio nulla, neananche carretti, fiori, tradizioni, che il gigantesco albero firmato Dolce sentimenti, ritorno alle radici... & Gabbana. L’occasione è ghiotta e marketing. anche per presentare la collezione #DGLovesLondon, una gioielleria La tipica atmosfera italiana delle feste pop­up e un mercatino sulle cui bancaè piombata, non senza quel briciolo di relle si possono acquistare magliette, chiassosa invadenza che la contraddiby Sveva Riva abiti, borse e decine di accessori in stingue, anche nel più celebre grande edizione limitata creati apposta per magazzino del lusso britannico: HarHarrods, insieme a specialità gastronomiche dell’isorods sarà, almeno fino al 28 dicembre, un coloratissila ma anche pasta “firmata” D&G. Sì perchè la griffe mo e allegro mercato siciliano.Il Natale visto attraverso ha pensato anche a vestire confezioni di paccheri, gli occhi di Domenico Dolce e Stefano Gabbana: 23 penne, spaghetti del pastificio Di Martino di Gragnano, vetrine in cui i due designer italiani compaiono sotto con scatole “firmate” in edizione limitata (5000 pezzi forma di gigantesche marionette sorridenti intente a in tutto il mondo). L’amore per l’Italia, per i suoi valori distribuire regali, preparare la cena o sistemare i caforti e sinceri, per le bellezze nascoste che ogni città pelli delle modelle.Dalla cucina italiana anni Cinquanta conserva con cura e orgoglio, per le origini, nonchè con frigorifero Smeg e carta da parati retrò, alla festa un investimento n ­ on confermato­di 7 milioni di sterline in famiglia con donne in eleganti vestaglie di seta e basteranno a regalarci il Natale perfetto?

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DOVE TUTTO È PIÙ BUONO Dal bacino gastronomico più ricco d’Italia, la passione comune che dal 2005 unisce la famiglia Ceretto, produttori vinicoli langaroli, e lo chef Enrico Crippa. Carne di Fassona, Nocciola Tonda Gentile, Tartufo Bianco d’Alba, patate d’Alta Langa, cardo gobbo di Nizza, ma anche cappone, castagne, funghi, coniglio, burro di panna fresca, topinambour, rape bianche: nelle Langhe c’è davvero tutto. Un angolo di Piemonte rinomato in tutto il mondo per la varietà e la qualità dei suoi prodotti eccellenti, dove il mangiar bene è da sempre a portata di mano, nelle case come in trattoria e al ristorante. Tuttavia, in questo paradiso gourmet, Enrico Crippa, sesto tra i migliori chef del mondo, è riuscito a leggere dentro la tradizione, a mettere mano alle ricette classiche assecondando la sua personalità e la sua straordinaria energia. Al Piazza Duomo di Alba si

by John Daporto

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parte, naturalmente, dai prodotti del territorio, ma si passa per la via personale verso la creazione di Enrico che porta a una cucina contemporanea, leggera e bella da vedere. Classe 1971, la prima esperienza nel campo della ristorazione di Enrico Crippa arriva a soli sedici anni come apprendista nello storico ristorante milanese di Gualtiero Marchesi in via Bonvesin de la Riva. Inizia da qui una folgorante carriera che gli dà modo di collaborare con alcuni tra i migliori chef europei: Christian Willer alla Palme d’Or di Cannes, Gislaine Arabian al Ledoyen di Parigi, Antoine Westermann al Buerehiesel di Strasburgo, Michel Bras a Laguiole, Ferran Adria a El Bulli di Roses. Esperienze che sono chiaramente visibili in filigrana nei suoi piatti, così come l’incontro, nel 2003, con la famiglia Ceretto dal quale inizia il progetto del ristorante Piazza Duomo, oggi corredato da tre stelle Michelin (2006, 2009 e 2012) e da un sesto posto nella Top Best Chef Awards 2017 - Top 300. “Tutto è più buono quando è pervaso di energia”, parola di chef. www.piazzaduomoalba.it



e “Servi della gleba” diventano hit trasmesse dai network radiofonici, mentre la loro frequentazione di programmi della tv conferma la loro One last show, poi la band darà unicità non soltanto nel panorama l’addio alle scene. A curare le musicale. Nel 1996 la partecipazione esequie del concerto d’addio e a Sanremo con “La terra dei cachi”, consolare i fan arriva anche Taffo brano col quale Elio e le storie tese Funeral Service. si piazzano al secondo posto (sebbene successive indagini dei carabi“Siamo dispiaciuti, ma onorati di nieri confermarono che era stata la curare la cerimonia funebre per Elio by Alessandro Creta canzone più votata). e le Storie Tese. I funerali avranno Sono molte le collaborazioni con alluogo Martedì 19 dicembre alle ore tre star della musica italiana per la band milanese: pur 21:00 presso il Forum di Assago a Milano. Unitevi tutti rimanendo sempre fedeli alla loro filosofia gli Elio e le al cordoglio con un commento in ricordo della band”: storie tese realizzano brani, in gruppo o singolarmencosì la Taffo Funeral Services con l’ennesimo post ante, con autori come Jovanotti, Morandi, Baccini, Pezti-tabù aveva annunciato la “partnership” per lo show zali, Baglioni e Battiato. E come non ricordare le loro definitivo del carrozzone EelST. Elio, Cesareo, Faso, performance natalizie a fianco degli speaker di Radio Rocco Tanica, Christian Meyer, Jantoman e Mangoni Deejay per la realizzazione dei jingle regaleranno ai loro seguaci l’ultima festivi come “Fossi Christmas”, “Nataperformance di una carriera che le allo zenzero”o “Baffo Natale”. Molti si protrae dal 1980, quasi 40 anni dei successi che hanno caratterizzato di successi per la band che ha la quasi quarantennale carriera scritto una pagina d’esilarante della band saranno riproposti importanza nella musica itanell’ultima performance live di liana contemporanea. Ed ecco Milano, occasione unica per i fan dunque che anche gli Elio e le di assistere allo show che chiuStorie tese compiranno il loro de la storia del gruppo. Dopo ultimo valzer insieme. Un grupil 19 dicembre i membri della po che si è fatto spazio negli band si faranno sicuramente ambienti milanesi già a partire sentire con nuovi progetti: dagli anni 80 ma che è salito ma non si può negare che lo veramente alla ribalta nel scioglimento di Elio e le Stodecennio successivo. I ‘90 rie Tese lascia un vuoto nella sono valsi la consacrazione musica italiana. per la band: “Il pippero”

SI CONCLUDONO LE STORIE TESE DI ELIO

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| SCENARI CONTEMPORANEI |

ETERNAMENTE VIRALE, ETERNAMENTE SILVIO Le resurrezioni, esclusivamente politiche, ormai non si contano più. Berlusconi chiude anche questo 2017 con un’inaspettata risalita della china mediatica e con un’immagine sempre più pop

Alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo è da poco andata in scena l’udienza sul ricorso presentato da Silvio Berlusconi contro la decadenza del suo mandato di senatore e la sua ineleggibilità, sancite dall’applicazione della legge Severino. Da un lato, il rappresentante del governo Maria Giuliana Civinini ha precisato “Il diritto è stato scrupolosamente rispettato”, la decisione “non è stata arbitraria ed è arrivata al termine di una procedura che ha rispettato tutti i diritti”. Dall’altro, il legale di Berlusconi, Edward Fitzgerald, ha sottolineato che “la legge Severino è stata applicata a fatti contestati per gli anni 1995­-1998, quindici prima che la legge fosse adottata” aggiungendo che il Cavaliere “è stato privato del suo seggio con un voto in un Senato composto a maggioranza da suoi avversari: non era giustizia ma un anfiteatro romano in cui una maggioranza di pollice versi o pollici in alto decidono se uno va su o giù”. Preso atto degli interventi e delle motivazioni, non potremo aspettarci una decisione prima di diversi mesi, come consuetudine della Corte, e con ogni probabilità, non prima delle elezioni. Ma che vi possa partecipare in prima persona o meno, poco importa: ad oggi il vero protagonista della scena politica nostrana resta lui, il più lungimirante dei leader italiani, soprattutto in fatto di campagne elettorali. La riabilitazione dell’immagine di Silvio Berlusconi è iniziata, infatti, già da tempo e una sentenza positiva da parte della Corte europea sarebbe solo la ciliegina sulla torta di un anno da redivivo, anzi, da “redidivo”. Tutto è iniziato a marzo, con una foto che lo ritraeva seduto al tavolino di un fast food di Segrate in attesa

di una spremuta d’arancia. Sulle prime ci siamo chiesti se il Cavaliere non fosse forse caduto in miseria, salvo poi scoprirlo in una ritrovata forma fisica, testimoniata da tanto di foto pubblicata su Facebook, condivisa oltre 1600 volte e commentata da più di 1200 persone in poche ore. Una delle tante scene insolite a cui ci saremmo rapidamente abituati. A Pasqua, infatti, arriva la svolta veg: un video con l’agnellino ‘Fiocco di neve’ nel giardino della villa di Arcore (con tanto di slogan ‘Scegli la vita, scegli veg’) spiega come il leader di Forza Italia abbia salvato 5 agnelli dalle tavole pasquali portandoli alla villa di Arcore. Da set del bunga bunga e degli intrighi internazionali a zoo personale, il passo è durato il tempo di una condivisione su Youtube. La strada è ormai spianata, l’opinione pubblica pronta. A maggio apre le porte di casa alle telecamere di Rete4 per la trasmissione di Michela Vittoria Brambilla “Dalla parte degli animali” e seduto su una sedia in mezzo al parco ci presenta Dudù, uno dei tanti amici pelosi per cui il Movimento animalista, appena fondato, si batte. A settembre, il coup de théâtre. Il settimanale “Chi” lo immortala in una foto, diventata anche questa subito virale, mentre in autogrill tra un selfie e un autografo è intento a fare acquisti per sé , per i nipotini e per i suoi cagnolini. Adesso sembra che persino il conduttore e imprenditore Francesco Facchinetti (sì quello de “La canzone del Capitano” che oggi ha all’attivo una società di consulenza online da quasi 3 milioni di fatturato) sarebbe stato convocato ad Arcore per discutere il rilancio social del Cavaliere. È la discesa in campo 2.0. Martina Morelli | 26 |


| SCENARI CONTEMPORANEI |

La riabilitazione dell’immagine di Silvio Berlusconi è iniziata, infatti, già da tempo e una sentenza positiva da parte della Corte europea sarebbe solo la ciliegina sulla torta di un anno da redivivo, anzi, da “redidivo”.

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| IL MONDO CHE CAMBIA |

Carles Puigdemont è un politico e giornalista spagnolo, presidente della Generalitat de Catalunya dal 12 gennaio 2016 al 28 ottobre 2017, giorno del commissariamento della Generalitat.

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| IL MONDO CHE CAMBIA |

BREVE STORIA DI UNA REPUBBLICA MAI NATA Carles Puigdemont parla da Bruxelles. I leader indipendentisti, il vicepresidente Oriol Junqueras e 7 ministri del governo destituito sono detenuti a Madrid. Le elezioni anticipate del 21 dicembre riesumeranno l’indipendentismo? “La Catalogna è una grande, una enorme preoccupazione. Non mi piace la situazione che ha causato: è un disastro”: ha esordito così il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, nel corso di un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais. “Per molti versi, ha reso tesa l’atmosfera politica, ha provocato una frattura interna nella società spagnola e nella società catalana” ha proseguito, sottolineando che questa situazione “crea problemi nelle famiglie, tra amici. È triste. Non dovrebbe mai essere successo”. Una reazione che non stupisce da parte di chi ha come primo obiettivo la tutela di quel “club di nazioni” chiamato Europa, eppure è innegabile che la Catalogna che tutti conoscevamo oggi non c’è. La Barcellona tripudio dei sensi, laboratorio culturale, realtà plurale ha lasciato il posto a una città smarrita, impaurita, chiusa in se stessa, politicamente isolata, in ogni senso più povera. A confermarlo anche l’ultimo dato ufficiale del Collegio dei Registratori: dal referendum sull’indipendenza del 1 ottobre ben 2.066 società hanno già trasferito la loro sede al di fuori dell’area, per una media di circa 100 imprese al giorno in fuga dalla regione. La Repubblica catalana non è mai nata eppure i soli tentativi di secessione e lo spettro dell’ignoto, del possibile impatto giuridico o fiscale sono bastati a muovere un vero e proprio esodo. Ma quello economico è solo l’ultimo di tanti interrogativi. La futura stabilità del Paese è appesa a un filo? Cosa c’è da aspettarsi dalle elezioni anticipate

convocate da Rajoy per il 21 dicembre? A quello che fino a poco più di un mese fa sembrava essere il loro nemico giurato i partiti indipendentisti hanno risposto accettando la “sfida democratica”: si presenteranno alle elezioni (ma non con una lista unica) per permettere al popolo catalano di decidere in piena leggittimità se proseguire o meno sulla strada della rivendicazione secessionista. Carles Puigdemont, dal canto suo e a più di 1300 chilometri da casa, modera i toni e si dice favorevole a un accordo con il Governo: «È sempre possibile un accordo, sono 30 anni che lavoro per ottenere un altro tipo di rapporto tra la Catalogna e la Spagna, ci abbiamo molto lavorato ma l’arrivo

La Repubblica catalana non è mai nata, eppure i soli tentativi di secessione e il possibile impatto giuridico o fiscale sono bastati a muovere un vero e proprio esodo di Aznar ha fermato questo percorso». La soluzione, spiega, è «sedersi al tavolo del negoziato». Un negoziato che potrebbe arrivare quando ormai è troppo tardi e troppo difficile placare gli animi, come confermano i sondaggi che per ora favoriscono una separazione catalana con circa il 49 percento degli iscritti contro un 43,6 che vorrebbe restare all’interno della Spagna. Martina Morelli | 29 |


| QUESTIONI DI BUSINESS |

“FACEBOOK? UNA MOBILE COMPANY PER CREARE COMUNITÀ” In un contesto di comunicazione fluido e in evoluzione costante, la preminenza del mobile è ormai una contingenza attestata, imprescindibile per proporre soluzioni adeguate alle esigenze degli utenti. Facebook lo sa molto bene e per questo continua ad innovarsi con creatività, in modo da fornire ai suoi iscritti, soprattutto alle aziende, validi strumenti in grado di creare connessioni sempre più profonde

Valerio Perego, Sales Manager Facebook Italia, ci ha raccontato gli obiettivi e gli strumenti messi in campo dal network per soddisfare le aziende, con un focus specifico sul settore automotive, che illustra le grandi potenzialità di business offerte da piattaforme come Facebook e Instagram. “Per Facebook l’advertising su mobile è un tema molto forte: ci siamo definiti una mobile company proprio perché sappiamo che questo elemento va di pari passo con la nostra mission, ossia dare alle persone il potere di creare comunità e rendere il mondo più unito. Attualmente, ciò che ci rende veramente più collegati e più vicini è senza dubbio l’esperienza mobile. Ad esempio, in Italia, gli utenti che utilizzano mobile e smartphone sono in crescita continua: 50,7 milioni di italiani sono utenti mobile, 32,9 milioni smartphone. L’altro aspetto importante riguarda il tempo speso: secondo i dati Audiweb, l’80% del tempo di navigazione degli italiani passa attraverso mobile, il 20% attraverso desktop. Il mobile rappresenta dunque la prima area di accesso all’esperienza digitale, anche perché lo smartphone è l’oggetto più vicino a noi, si trova in media ad un metro e mezzo di distanza dal possessore, per almeno 22 ore al giorno. In Italia su Facebook ogni giorno sono online 25 milioni di persone, 23 delle quali si connetto-

no da mobile. Come azienda, abbiamo deciso di cambiare totalmente il nostro focus, per adeguarci a questo contesto di comunicazione. I settori merceologici, e in particolare l’automotive, hanno compreso il ruolo preminente del mobile e si sono chiesti in che modo comunicare efficacemente su di esso. Ecco dove si inserisce il nostro lavoro, che vuole produrre soluzioni in grado di generare risultati di business. Il mobile ora è per noi la principale area di revenue, come dimostrano anche i nostri dati trimestrali globali, secondo cui l’88% delle revenue è generata attraverso di esso. Si tratta di un mercato veramente promettente: il mobile è uno strumento che viene utilizzato in maniera trasversale dai consumatori, dai più giovani ai più adulti. Facebook inoltre ha di per sé la possibilità di raggiungere una massa critica di persone molto più ampia rispetto ad altre piattaforme: a ciò si aggiunge la capacità di effettuare delle operazioni di profilazione più in linea con i messaggi di comunicazione che un’azienda intende veicolare su se stessa o su un determinato prodotto. Il marketing in questo modo può essere veramente one-to-one. Non si spara più nel mucchio. Dal punto di vista creativo, ci poniamo l’obiettivo di trovare le soluzioni più adeguate per entrare | 30 |


| QUESTIONI DI BUSINESS |

in contatto con i potenziali consumatori, tramite strumenti specifici come ad esempio i video 360 e Facebook Canvas.” Come si colloca all’interno di questo contesto di comunicazione e di sviluppo del business, l’utilizzo di strumenti come Messenger? “Nel rapporto one-to-one, il ruolo di Messenger diviene fondamentale. Oggi il mondo dei bot sta crescendo a ritmi notevoli, poiché consente alle aziende di andare a creare una comunicazione diretta, pienamente ad personam, strutturata per macro-obiettivi, come ad esempio il lancio di un nuovo prodotto o di una nuova funzionalità. Con il bot si viene a creare un vero e proprio filo diretto tra cliente e azienda, in cui la tecnologia giunge in aiuto attraverso un percorso guidato che viene incontro alle esigenze degli utenti. Ormai sappiamo bene che la relazione tra cliente e azienda è vitale: il tema del trust è imprescindibile, così come la facoltà di intercettare le necessità degli interlocutori e saper rispondere a ciascuno in maniera personalizzata rappresenta un elemento di forte differenziazione sul mercato. Facebook sta lavorando molto bene proprio per abilitare questo tipo di variabili. Ci sono circa 1 miliardo e trecentomila persone che utilizzano Messenger, per un totale di più di due miliardi di messaggi inviati al mese. Attraverso studi dedicati, abbiamo potuto rilevare che nel settore automotive Messenger consente di aumentare l’awareness (+13 punti in ad recall), acquisire nuovi clienti (4% di conversione sulla prenotazione di test drive), favorire le transazioni e offrire un servizio con l’ottimizzazione del 95% nel ridurre il tempo di risposta. Possiamo tranquillamente affermare che Messenger è il metodo più rapido per entrare in comunicazione con i propri clienti. Ciò diventa particolarmente strategico per le aziende grazie alla diffusione capillare di Messenger e all’ottimizzazione tecnologica che consente di raggiungere una vasta platea di consumatori.” Facebook si dimostra strategico per la comunicazione delle aziende, specialmente nel campo dell’automotive: quali sono le case history più significative? “Ci sono alcune case history di particolare successo che mi fa piacere segnalare. La prima è stata sviluppata negli Stati Uniti da un’azienda italiana

Valerio Perego, Sales Manager Facebook Italia

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| QUESTIONI DI BUSINESS |

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| QUESTIONI DI BUSINESS |

di grande prestigio, Maserati, per un prodotto dal pre-compilato che facilità e abbrevia le procedure costo elevato, il SUV Levante. Prima di tutto, è stato di prenotazione del test. Nello specifico, Toyota, sottolineato in maniera chiara il target di riferimenutilizzando questo strumento per una campagna, to: attraverso Facebook si sono andati a evidenziare ha ottenuto 2.500 lead generate in 7 giorni. In più, il quei clienti che maggiormente potevano essere costo per lead è stato inferiore del 95% rispetto alle interessati al prodotto in questione. Ciò è avvenuto altre piattaforme digitali utilizzate da Toyota e ben il grazie alla profilazione e alla possibilità che ha il 59% dei lead si sono tramutati in test drive. network di integrare il CRM di un’azienda, in modo Queste tre case history raccontano la storia di da consentire alla stessa di comunicare ai clienti strategie efficaci in tema di awareness, performancontenuti nel proprio database attraverso Facebook. ce e attività anche più strutturate come nel caso di Le persone risultate più in linea con le attività proMaserati.” mosse da Maserati sono state prese come campione, formando la cosiddetta Lookalike Audience, ossia E a proposito di Instagram? un insieme di persone dai comportamenti simili, “Oggi Instagram può essere considerata la piattaforle tipologie di clienti assimilabili per comportama che sta crescendo più velocemente in assoluto: mento. Per Levante sono state generate 21.000 i suoi ritmi di crescita sono nettamente superiori a quelli che aveva Facelead e, tra queste, 127 si sono tramutate in automobook quando il network bili acquistate. Un altro caso contava 800 milioni di Oggi Instagram può essere considerata molto interessante riguarda utenti. Su Instagram, ogni la piattaforma che sta crescendo l’Italia e ha a che fare con il giorno, sono attive almepiù velocemente in assoluto: no 500 milioni di persone lancio di Kia Niro. La casa i suoi ritmi di crescita sono nettamente automobilistica ha realizzae ce ne sono 250 milioni superiori a quelli che aveva Facebook to una campagna per lanche creano Stories quoticiare questo nuovo modello quando il network contava 800 milioni di utenti. dianamente. Oltre ad una in termini di awareness, massa critica molto signiValerio Perego, Sales Manager utilizzando asset video e ficativa, la piattaforma ha Facebook Italia asset come Carousel, ossia anche una frequenza di la possibilità di scorrere su dispositivo mobile le utilizzo molto importante e costante. Da un punto di varie immagini e osservare le diverse caratteristiche vista di scenario le possibilità sono enormi. della macchina stessa. Questa volta abbiamo fatto Le aziende del settore automotive stanno utilizzando un tipo di ricerca diversa, misurando il ricordo della Instagram in maniera molto intelligente, sfruttando campagna di comunicazione. al meglio l’identità della piattaforma: Instagram Abbiamo selezionato due cluster di persone, uno è il mondo del visual, che può essere immagine sottoposto all’advertising, l’altro no. In seguito grafica, foto o video, e aggrega persone in base alle sono state somministrate una serie di domande ad passioni, agli interessi comuni. L’idea di automotive entrambi i cluster per verificare l’esistenza del diffenon riguarda solo una vettura su quattro ruote, ma renziale tra chi era stato esposto e chi non era stato comprende concetti come design, lifestyle, tecnoloesposto al messaggio. Risultati interessantissimi: gia e oggi l’immagine rappresenta per l’automotive 13 punti incrementali in termini di ad recall per chi uno strumento di comunicazione irrinunciabile aveva visto l’adv, sei punti incrementali in termini per esprimere al meglio tutti questi aspetti. Inoltre di brand awareness per Kia, dunque altro ottimo Instagram, a volte molto più di Facebook, consente caso di esiti significativi in termini di visibilità. alle aziende di intercettare i target Millennial, gli Per quanto riguarda poi la generazione di lead, uno utenti sotto i quarant’anni. strumento utilissimo è Lead Ad. Si tratta di un tool Dunque Instagram offre ai brand la possibilità di un che propone un’immagine grafica ad illustrazione posizionamento esclusivo a livello di immagine su del prodotto, nel momento in cui poi l’utente vuole un contesto che oggi è sempre più difficile raggiunapprofondire scegliendo di prenotare il test drive, gere attraverso i canali tradizionali.” automaticamente il sistema lo conduce ad un form Elisabetta Pasca | 33 |


| SOCIAL MARKETING |

LE RELAZIONI NEL MARKETING DIGITALE

L’epoca della pubblicità massiva e generalista giunge al termine: quali sono le nuove sfide che il marketing deve affrontare per ridurre la crescente distanza tra brand e clienti? L’evoluzione del mondo digitale, ed in particolare l’uso dei social media e dei dispositivi mobile, ha operato una svolta epocale, cambiando radicalmente il modo in cui i clienti interagiscono con i brand. Oggi il flusso della comunicazione non è più unidirezionale (dall’azienda al cliente) ma assume i connotati del dialogo ed il consumatore, sempre più esperto e preparato, non è più uno spettatore passivo su cui i marketer possono esercitare un’influenza illimitata, ma ha un ruolo sempre più attivo. Ed è proprio su questo concetto che si deve basare una strategia vincente di digital marketing, che deve porre il consumatore al centro del processo d’acquisto attraverso una relazione sincera di cui la vendita sia la naturale conseguenza. In passato, non c’era modo di sapere se il proprio pubblico di riferimento fosse stato effettivamente raggiunto dal messaggio veicolato dall’azienda, né tantomeno se questo avesse influito sul comportamento del consumatore, incentivandolo a compiere l’azione desiderata. Oggi, invece, ogni passaggio della presenza online può essere misurato grazie agli strumenti messi a disposizione dal web stesso: è possibile tracciare come i clienti

raggiungono il nostro sito web e monitorare il volume di traffico al sito, il comportamento dei visitatori, le conversioni generate e tutte le altre informazioni utili a valutare lo stato della relazione tra il cliente e il brand stesso. Il marketing digitale offre infatti più possibilità di contatto con il proprio target rispetto al marketing tradizionale e consente di costruire fiducia nella marca, fidelizzando il cliente attraverso la creazione di relazioni solide, vere e dirette, basate su un dialogo trasparente e sulla conoscenza reciproca. Attraverso campagne di marketing e di comunicazione, integrate e “targetizzate”, e l’ascolto soprattutto sui social media, le aziende possono comprendere i comportamenti e le percezioni del proprio target di riferimento, sviluppando un genuino interesse per il cliente e per il soddisfacimento delle sue esigenze. Nel digital prende forma il marketing one-to-one, che mira ad offrire un prodotto/ servizio su misura, riducendo significativamente i margini d’insoddisfazione. Il più grande cambiamento si registra nei social media, dove ogni strategia di comunicazione deve tenere conto del fatto che la “voce” dell’azienda è sullo stesso piano di | 34 |


| SOCIAL MARKETING |

quella degli utenti. Dal monitoraggio delle conversazioni online, si può capire come reagiscono i consumatori, quali sono i loro argomenti di conversazione, qual è la nostra reputazione, ecc. In pratica, si può individuare il “brand sentiment”, cioè quello che i nostri potenziali clienti dicono del nostro brand sotto forma di feedback che possono essere positivi, negativi o neutrali. In questo nuovo scenario, che ribalta l’approccio di marketing, trasformandolo da selettivo ad attrattivo, i brand devono costruire delle relazioni con i consumatori che facciano leva sul coinvolgimento, creando esperienze d’acquisto uniche al fine di generare valore. E’ proprio la generazione di valore lo stimolo a cogliere la sfida del saper combinare i mezzi digitali con quelli tradizionali, costruendo un percorso di lungo periodo che coinvolga le persone. Le relazioni sono il valore aggiunto del marketing digitale ed assumono un ruolo centrale per fidelizzare il cliente, che tornerà laddove si è sentito capito, ascoltato e trattato con lealtà. L’errore più grande che fanno molte aziende è quello di adottare un approccio “casuale”, fatto di iniziative improvvisate e non articolate, mentre la chiave del successo risiede nell’adottare una strategia strutturata in maniera organica e realizzata da esperti del settore. L’obbiettivo: costruzione e mantenimento delle relazioni, il vero valore aggiunto del Marketing Digitale. | 35 |

L’AUTORE: EMILIO ZUCCA Elabora strategie di marketing digitale per aziende e professionisti che vogliono aumentare il proprio volume di affari attraverso un uso ragionato del web. Consulente da 20 anni, dopo una lunga esperienza in ambito multinazionale ha deciso di mettere a disposizione le sue competenze ed esperienze ad aziende e professionisti italiani che vogliono crescere. Il suo motto è “Prima la strategia, poi la tecnologia”. www.emiliozucca.com


| ESPERIENZE DI TECNOLOGIA |

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| ESPERIENZE DI TECNOLOGIA |

SMAU FA TAPPA AL SUD Torna a Napoli, il 14 e 15 dicembre, Smau, l’evento di riferimento nei settori digital e ICT per le imprese e i professionisti italiani

Per perseguire questo obiettivo Smau mette a disposiUn nuovo appuntamento territoriale per metzione delle imprese un network di partner strategici, le tere in evidenza la specificità, le opportunità e i migliori startup del territorio e il supporto delle Regiobenefici del nuovo ecosistema dell’innovazione ni che, tramite i fondi europei, possono incentivare la pronto per essere adottato e inserito nel business specializzazione dei territori e delle imprese. aziendale per aumentarne la competitività: dopo Contribuire all’azione di “svecchiamento” delle le tappe di Berlino, Padova, Bologna e Milano, il aziende, per far sì che possano avvicinarsi agli aspetti roadshow 2017 di Smau si condigital e tecnologici del settore cluderà a Napoli. che in Italia ancora molte imprese Smau non è però solo un roadshow faticano ad abbracciare: questo L’EVENTO di eventi, ma vuole porsi come una l’obiettivo principale di Smau, Cosa: Smau Napoli 2017 piattaforma di business matching per insieme a quello di fornire idee e Quando: 14-15 dicembre tutte le imprese e gli attori pubblici strumenti per tenersi al passo con Dove: Mostra d’Oltremare che desiderano guardare oltre il i tempi, spunti per gli imprenSettori Merceologici: Tecnologie e solupresente cogliendo le opportunità ditori che vogliono innovarsi e zioni per l’Impresa; Produttori e distriofferte dalle nuove tecnologie, dal valorizzare le proprie imprese butori di soluzioni hardware; Produttori sfruttando le potenzialità offerte mondo digital e dalle startup più e distributori di soluzioni software; promettenti. dal digitale. Identificazione e sicurezza; TelecomuDa oltre 50 anni, del resto, aiuta gli A Napoli sono previste 2 giornate nicazioni; Networking; Social and Media imprenditori a venire in contatto di workshop e incontri, ognuno di Marketing; Sound & Vision; Digital Imaging; Tecnologie e soluzioni digicon le nuove tecnologie, e nell’ulti50 minuti, tenuti da professionisti tali per la Pubblica Amministrazione; del settore, docenti e player del ma data del 2017 prosegue nella sua E-Mobility; Ricerca di base e applicata; opera di sostegno e supporto per le campo B2B, per trasferire comEditoria specializzata; Associazioni ed aziende che vogliono aggiornarsi sui petenze tecniche su tematiche di organizzazioni. temi del mondo digital. forte attualità come Datacenter, Per gli imprenditori sarà una buona Infrastrutture, soluzioni di Backup, occasione per incontrare relatori Networking, Cloud Computing. esperti del settore, avere l’opporSaranno presenti alla due giorni tunità di scoprire nuove idee e visioni del mondo nel padiglione 6 della Mostra Oltremare, tra gli altri, tecnologico e digitale che ruota attorno al mondo delle rappresentati di Tim, Voip Voice (primo provider VoIP imprese. Colmare il gap col mondo digital è alla base Business in Italia) e Cisco (azienda leader nel networdel roadshow che il 14 ed il 15 dicembre farà tappa a king). Napoli. Margherita Pituano | 37 |


| UN PREMIO NATO PER CASO |

CONTRIBUTI E RICONOSCIMENTI: I NOBEL DEL 2017

Una storia di malintesi e rimorsi, di scambi di persona e di riscatto sociale. Quella sull’origine del Premio Nobel è una vicenda che neanche la migliore sceneggiatura avrebbe potuto ideare.

Al caso, o meglio, a una disattenzione, dobbiasi è aggiudicata il Nobel per la Pace, lo scrittore mo la nascita del Premio Nobel: quando cioè anglo-giapponese Kazuo Ishiguto riceverà il Nobel Alfred Nobel, mercante d’armi svedese invenper la letteratura, mentre per la chimica sono tore della dinamite, nel 1888 in un necrologio stati premiati Jacques Dubochet, Joachim Frank e fu scambiato per il fratello. Richard Henderson. In campo medico sono stati A morire infatti fu Ludwig ma un giornale parigiinsigniti del riconoscimento Jeffrey C. Hall, Michano finito tra le mani di Alfred confuse i due. Ecco el Rosbash e Michael W. Young. che leggendo ante mortem un necrologio non proLa Banca di Svezia ha premiato Richard H. Thaler prio lusinghiero Alfred Nobel decise di dare una dell’Università di Chicago per il suo studio sull’esvolta alla sua vita. “Il mercante conomia comportamentale, della morte è morto” titolava il lavoro che ha analizzato pezzo, un’apertura che turbò il il rapporto tra la nostra Per la Banca di Svezia chimico, facendogli prendere tendenza a fare supposizioni “i contributi di Richard Thaler la decisione di dare un taglio realistiche e le scelte econohanno costruito un ponte ai loschi affari per offrire un miche. Thaler, classe 1945, significativo contributo all’umaha messo in risalto le scelte tra le analisi economiche e psicologiche nità. Qui l’idea di investire i suoi dei singoli nella loro fallacia, del processo decisionale del singolo” soldi in un fondo che avrebbe irrazionalità e mancanza di finanziato i personaggi che si autocontrollo. Alla base della sarebbero contraddistinti nei campi decisi dallo teoria del professore dell’Università di Chicago c’è stesso Nobel: fisica, chimica, medicina, letteratura la consapevolezza che gli esseri umani sbagliano e pace (economia sarebbe stata istituita solo nel così spesso che è possibile prevedere gli errori e 1968). La prima premiazione di un riconoscimento costruire dei modelli di comportamento alternativi che avrebbe fatto la storia del mondo risale al 10 a quelli derivati dall’economica classica. Attraverdicembre 1910. so l’analisi delle conseguenze della “razionalità Siamo ormai alle porte dell’annuale cerimonia di premiazione e nelle scorse settimane sono stati Richard Thaler è il premio Nobel 2017 per l’Economia Statunitense, settantadue anni, insegna all’Università resi noti i nomi dei vincitori: per l’Economia è di Chicago. L’accademia: “I suoi studi hanno costruito stato premiato Richard H. Thaler, La Compagnia un ponte tra le analisi economiche e psicologiche del Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari processo decisionale del singolo” | 38 |


| UN PREMIO NATO PER CASO |

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| UN PREMIO NATO PER CASO |

Dall’alto: il biochimico Jacques Dubochet (Nobel per la fisica), il genetista e biologo Michael Warren Young (Nobel per la medicina) e il fisico teorico Barry Clark Barish (Nobel per la fisica

limitata”, delle “preferenze sociali” e della “mancanza di autocontrollo”, Thaler ha mostrato come specifiche caratteristiche della psicologia umana condizionino le decisioni e di conseguenza i risultati per i mercati in ambito economico. L’Accademia di Svezia ha deciso di premiare per la Letteratura lo scrittore giapponese naturalizzato britannico Kazuo Ishiguro. Il motivo dell’assegnazione giustifica la decisione di premiare l’autore giapponese “per aver scoperchiato l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”. “Spero solo che ricevere questo grande onore, anche se nel mio piccolo, possa incoraggiare le forze del bene e della pace in questo momento” dice Ishiguro che, in questo campo, succede a Bob Dylan. In campo medico sono stati insigniti del riconoscimento Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young per la loro analisi sui meccanismi molecolari che regolano il ritmo circadiano, il più comunemente noto “orologio biologico” che regola la vita di uomini ed animali. Le scoperte dei ricercatori approfondiscono come tutti gli esseri viventi adattino il loro ritmo biologico in modo che sia sincronizzato con la rivoluzione terrestre. Il nostro orologio interno, infatti, adatta la nostra fisiologia alle diverse fasi della giornata, regolando funzioni critiche come i livelli ormonali, il sonno, la temperatura corporea e il metabolismo. Jacques Dubochet dell’Università di Losanna, Joachim Frank della Columbia University e Richard Henderson di Cambridge riceveranno il Nobel per i loro studi sulla biochimica molecolare. L’Accademia Reale svedese delle scienze ha premiato i tre ricercatori per “aver sviluppato la microscopia crioelettronica per determinare in alta definizione le strutture delle biomolecole”. Un nuovo modo di osservazione al microscopio, rivoluzionario rispetto ai più tradizionali raggi X. Detto in parole povere e semplificate, è come guardare la tv in Hd dopo essere stati abituati al vecchio tubo catodico. Alessandro Creta | 40 |


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| LE FORME, L’ARTE |

Ettore Sottsass, 1970 circa. © Ettore Sottsass e Barbara Radice

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| LE FORME, L’ARTE |

ETTORE SOTTSASS. OLTRE LA VALENTINE L’arte della creazione, ovvero la capacità di pensare oggetti che “accolgano l’indecisione che c’è nel mondo”: un omaggio a cento anni dalla nascita dell’artista che più di tutti ha esplorato i mondi dell’espressione

Una lunga vita, una sfida costante a superare i limiti della creatività, un premio che la sorte ha riservato al genio di Ettore Sottsass. Una prova accettata di buon grado e un’esistenza spolpata fino all’osso. Architetto, designer, e molto altro. Sottsass venne incarcerato in un campo di prigionia in Montenegro, sposò Fernanda Pivano prima e la critica d’arte e giornalista Barbara Radice poi, scrisse e

“È un tentativo continuo di aggiornamento, di capire cosa sta succedendo. Non si tratta di rimanere giovani, ma di restare in tensione con il mondo” inventò riviste, disegnò gioielli, fotografò qualsiasi cosa. Come pittore, fece parte del MAC (Movimento Arte Concreta), partecipando nel 1948 alla prima rassegna collettiva a Milano e nello stesso

anno fu tra i promotori della mostra tenuta a Roma sull’Arte astratta in Italia, per poi aderire allo Spazialismo. Ceramica, smalto su rame, vetro – come per le forme eseguite nel 1975 in limitata tiratura dalla vetreria muranese Vistosi per Artemide – è impossibile definire una priorità di forme d’arte e supporti che valga la pena ricordare. Di certo, se non altro che per dare giustizia alle sue stesse parole, non possiamo limitarci alla Valentine, una delle macchine da scrivere più famose della Olivetti. Proprio della rossa portatile con cui nel 1970 vinse il Compasso d’oro disse: «ho lavorato per sessant’anni della mia vita e sembra che l’unica cosa che ho fatto sia quella cazzo di macchina da scrivere rossa». Fu, in effetti, l’artefice della fortuna di Olivetti, ma non solo. Protagonista dei movimenti radical d’avanguardia del Novecento, Alchimia e Memphis, Ettore Sottsass nella sua carriera disegnò oggetti Per celebrare Sottsass nei cento anni dalla nascita sono state organizzate molte iniziative in tutto il mondo, insieme al libro Ettore Sottsass (New Edition) edito da Phaidon

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| LE FORME, L’ARTE |

che scrissero la storia del Made in Italy e che tutche primarie (un parallelepipedo bianco decorato tora determinano le tendenze del gusto internaziocon motivi “a bacterio” neri come base, un altro nale. Una missione: contrastare lo stile minimale parallelepipedo giallo come fusto, un cilindro rosa dell’epoca. Come negarlo, guarcome capo, ancora un paraldando la sua produzione fatta lelepipedo rosso come becco) di colori e linee audaci ispirate che si mescolano in modo da «Sono un architetto, ma per lo più all’art déco, al kitsch e alla pop trasformare la rigorosa astratmi occupo di design, il che significa art, in completo contrasto col tezza delle geometrie in un computer, mobili, oggetti, lampade, design patinato del tempo. tutto organico e ludico. ceramiche, vetro, argento, pietra, ecc. Molto più che oggetti, ma Anche Carlton, la celebre Tutti i miei progetti assomigliano simboli portatori di memoria, di libreria disegnata da Ettore affettività, di emozionalità. Sottsass sempre nel 1981 e a delle piccole architetture». Alla lampada Tahiti, realizzata prodotta dal gruppo Memphis, nel 1981, con il profilo che ricon la sua forte identità simcorda quello di un piccolo uccello dal lungo becco, boleggia un periodo storico, un oggetto-simbolo va il merito di aver riconciliato la produzione del postmoderno oggi conservato in svariate colindustriale con l’arte e la poesia. Forme geometrilezioni permanenti dei più rappresentativi musei del mondo. Forme insolite e anticonvezionali, arditi accostaIn senso orario: cesta da frutta, lampada da tavolo menti di colori che hanno riempito di un signifi“Ashoka”, lampada da tavolo “Tahiti”, lampada da terra “Treetop”, cesta “Sol”, decorazione da interni cato nuovo la parola design.

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| LE FORME, L’ARTE |

Ettore Sottsass, Libreria Carlton, 1981

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| LE FORME, L’ARTE |

progettazione ma prima e soprattutto come momenCENT’ANNI DI SOTTSASS to di riflessione e di verifica formale. Nel 1979 Ettore Sottsass donò allo CSAC - Centro La mostra occuperà fino all’otto di aprile i suggestivi Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università spazi dell’Abbazia cistercense di Valserena, sede dello di Parma quasi 14.000 materiali progettuali e 24 sculCSAC. Per celebrarlo e ricordarlo nei cento anni ture. Nel centenario della nascita dell’autore, proprio dalla nascita- il 14 settembre del 1917- sono state a partire da questa preziosa donazione, lo CSAC ha organizzate molte altre cose in tutto il mondo. Tra promosso un importante progetto espositivo ed ediqueste “There is a Planet”, una monografica a cura di toriale. 700 pezzi selezionati all’interno dell’archivio Barbara Radice, moglie del maestro, alla Triennale di e allestiti secondo una struttura narrativa cronoloMilano fino all’11 marzo. Il titolo della mostra, e del gica (a partire da un disegno infantile del 1922), che libro è quello di un progetto di Sottsass di inizio anni fa emergere alcune costanti visive e metodologiche ’90 per l’editore tedesco Wasmuth, dell’autore interpretando il percorso mai realizzato. Il progetto del libro, espositivo dell’Archivio-Museo CSAC. Il titolo della mostra, “Ettore Sottsass. „L’architettura si abita mentre l’arte ora edito da Electa, raccoglieva in cinque gruppi, con cinque titoli Oltre il design”, rimanda infatti alla si guarda; questa è una differenza diversi e altrettanti testi, fotograpratica di lavoro propria di Sottsass, fondamentale. L’architettura è fie scattate da Sottsass nel corso che travalica la specificità della sua un’esperienza fisica e sensoriale dei suoi viaggi intorno al mondo: attività di designer verso una visione perché ci si va dentro.“ foto di architetture, case, porte, più allargata, in cui il disegno ha una persone, situazioni che riguardano centralità assoluta, come strumento di l’abitare e in generale la presenIn questa pagina: vaso in metallo, sotto libreria “Adesso za dell’uomo sul pianeta.  Il corpo principale della Però”. Nell’altra pagina: armadio “Cabinet Giallo”, lampamostra, in nove stanze, si articola intorno a nove da da tavolo “Don” temi individuati a partire dalla lettura dei volumi

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| LE FORME, L’ARTE |

Quando iniziò a collaborare con Olivetti era il 1958: il mercato dei calcolatori era fatto di oggetti grandi e freddi. Era compito dei designer far avvicinare le persone alle macchine, rendendole meno distanti e più attraenti.

di archivio che raccolgono gli scritti di Sottsass. Ogni tema/ stanza e relativo gruppo di opere sono accompagnati da brevi citazioni di scritti per seguire da vicino il percorso del suo impegno e della sua poliedrica, vasta attività: architettura, disegno, design, fotografia, pittura, oggetti, mobili, sculture, vetri, ceramiche, attività editoriale, scritti.  Lungo le pareti della Galleria da cui si accede alle stanze, da una parte sono in mostra opere contestuali ai temi delle stanze, dall’altra una scelta di fotografie all’origine del progetto del Maestro. In mostra anche una raccolta inedita di fotografie dei primi anni ’60 intitolata “Le ragazze di Antibes”.  La mostra è resa possibile anche grazie alla collaborazione e al prestito di istituzioni e collezionisti pubblici e privati come il Centre Pompidou e la Bibliothèque Kandinsky di Parigi, il CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, la Galerie Bruno Bischofberger di Männedorf e The Gallery Mourmans di Maastricht.  Martina Morelli

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| OPERE DI... PERIFERIA |

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| OPERE DI... PERIFERIA |

AL QUIRINALE L’ARTE CONTEMPORANEA È DI CASA Tra installazioni, sculture e dipinti il Quirinale nell’inedita veste di museo di arte contemporanea. Il Presidente Sergio Mattarella ha inaugurato una mostra che è anche un’occasione imperdibile per vedere il Palazzo sotto una luce inedita

È tempo di prime volte per il Quirinale. L’arte contemporanea fa, infatti, il suo debutto nel Palazzo della Presidenza della Repubblica, sede eccezionale fino al 17 dicembre della mostra «Da io a noi: la città senza confini». L’esposizione, curata da Anna Mattirolo, è promossa dalla direzione generale Arte e Architettura Contempo-

Uno spazio per riflettere sul concetto di metropoli, di società in trasformazione ed espansione, in cui va quasi a perdersi l’identità di centro e di periferia. ranee e Periferie Urbane del Mibact e dal segretariato generale della Presidenza della Repubblica. La mostra è stata inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 23 ottobre in presenza, tra gli altri, del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e del Direttore generale Arte e architettura contemporanea e periferie urbane Federica Galloni. Frutto di una contaminazione tra classico e contemporaneo, di una visione che oscilla tra l’ “individuale” e il “collettivo”, il progetto muove dalla riflessione sul concetto di `periferico´. “Utilizzando i diversi linguaggi dell’arte contemporanea - pittura, scultura, fotografia, video, installazione – si

cerca di restituire una dimensione poetica di una società in continua trasformazione e che fatica a delineare una propria, precisa, identità” si legge sul sito del Quirinale. La mostra ospita nei dieci saloni storici degli appartamenti di Alessandro VII Chigi le opere di 22 artisti italiani e internazionali ma residenti o attivi in Italia: Lara Almarcegui, Rosa Barba, Botto & Bruno, Maurizio Cattelan, Gianluca e Massimiliano De Serio, Jimmie Durham, Lara Favaretto, Flavio Favelli, Claire Fontaine, Alberto Garutti, Mona Hatoum, Alfredo Jaar, Francesco Jodice, Adrian Paci, Diego Perrone, Alessandro Piangiamore, Eugenio Tibaldi, Grazia Toderi, Vedovamazzei, Luca Vitone, Sislej Xhafa, Tobias Zielony. Uno spazio per riflettere sul concetto di metropoli, di società in continua trasformazione ed espansione, in cui va quasi a perdersi l’identità di centro e di periferia. Gli artisti presentano nelle loro opere la visione delle odierne metropoli, senza confini e senza centro, il tutto sottolineando le potenzialità che animano questi luoghi nella prospettiva contemporanea. Messi in risalto i rapporti tra gli individui, la città e le sue periferie. Quest’ultime sono avvertite e presentate come luoghi senza confini stabili e precisi, in continua espansione e mutamento. Realtà labirintiche nelle quali le persone cercano di compiere il loro difficoltoso perA sinistra: Vela Azzurra (Tobias Zielony, 2010).

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corso di conquista di una propria, a volte trasformata, identità. La questione delle periferie è di stretta attualità e occuparsi nel modo giusto di queste realtà deve diventare una prerogativa del mondo politico. Lo sa bene il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che ha sottolineato: “Il tema delle periferie deve diventare centrale nei prossimi decenni – le sue parole all’inaugurazione della mostra - possiamo dire di aver vinto la battaglia della tutela dei centri storici ma questo ci ha fatto distrarre dalle periferie che sono il luogo dove si giocano tutte le sfide. È la sfida di questo secolo”. Un recupero urbano complessivo è al centro della campagna di sensibilizzazione che si cerca di attuaIn questa pagina: Senza titolo (Diego Perrone, 2016), un frame di Rasha (Adrian Paci, 2017), Untitled (Eugenio Tibaldi, 2013). Sotto: il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione.

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re con questa esposizione, affinché la lotta per il reintegro delle realtà periferiche possa essere di pari importanza e impegno a quella combattuta per la tutela dei centri storici. Intervenuta alla presentazione della mostra anche Federica Galloni: “Questo evento espositivo” ha detto “è un progetto ambizioso con molteplici obiettivi: restituire, attraverso una selezione di opere, un panorama artistico d’eccellenza che racconti le varie interpretazioni del tema; consigliare al cittadino con messaggi visivi, sonori o tattili un maggiore rispetto per sé, per l’altro e per lo spazio che viviamo, rafforzando la fiducia nelle istituzioni”. “La scelta delle opere, realizzata insieme agli Structure (Tobias Zielony, 2010), Turn On (Adrian Paci, 2004), Un petalo viola su un pavimento di cemento (Alessandro Piangiamore, 2015). A sinistra: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A destra: il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.

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artisti – ha infine affermato Anna Mattirolo, Codirettrice delle Scuderie del Quirinale – è stata ispirata dalla capacità di ciascuna di trasmettere con immediatezza ai visitatori il tema in un percorso unico nel suo genere, che crea un corto circuito tra gli ambienti fastosi del passato e la percezione del presente.” Giorgio Migliore DA IO A NOI. LA CITTÀ SENZA CONFINI Palazzo del Quirinale fino al 17 dicembre 2017 L’ingresso è gratuito e solo su prenotazione. Per informazioni call center tel. 06 39.96.75.57. Sito ufficiale: www.palazzo.quirinale.it Sea Sick Passenger (Rosa Barba, 2014); L’enfant sauvage (Botto & Bruno, 2012); Untitled (Band) (Claire Fontaine, 2013); Caserta (Francesco Jodice, 2003)

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Natale a Santa Cecilia | GIGANTI DELLA RECITAZIONE |

A Belcanto Christmas Juan Diego Flórez 20 dicembre ore 20.30

Gala Richard Strauss Jonas Kaufmann 22 dicembre ore 20.30

Auditorium Parco della Musica Roma www.santacecilia.it | XXXXXXX |

Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Antonio Pappano direttore Juan Diego Flórez tenore musiche di Rossini, Mozart, Donizetti, Puccini, Offenbach e Verdi

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Antonio Pappano direttore Jonas Kaufmann tenore R. Strauss Capriccio: Chiaro di luna Quattro ultimi Lieder Till Eulenspiegel Tre Lieder con orchestra Der Rosenkavalier: Walzer


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«FARE L’ATTORE È LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO» Parola di Sir Ian McKellen, uno che di palcoscenici e set se ne intende parecchio. A tu per tu con l’interprete inglese, tra i più apprezzati artisti del mondo, che ha incontrato a Roma giornalisti e pubblico conquistando tutti con la sua ironia e la sua schiettezza. Un dialogo che ha messo in evidenza quella che ormai è una certezza: nonostante lui creda il contrario, la sua vita è davvero un argomento interessante

Il mondo del cinema è pieno di star e di protagonisti della pellicola che ne hanno fatto la fortuna e che continuano ad attirare in sala tantissimo pubblico. Gli attori di successo sono numerosi, ma tra questi vi sono anche dei veri Attori. La A maiuscola è d’obbligo quando si parla di Sir Ian McKellen, artista britannico tra i più grandi interpreti shakespeariani viventi.

Sir Ian McKellen annovera una carriera cinquantennale, partita dal teatro e culminata sul grande schermo in ruoli come Magneto (X-Men) e Gandalf (il Signore degli Anelli)

recitazione (teatrale prima ancora che cinematografica) e gli astanti in cui Sir McKellen ha dato modo di sbirciare nella propria intimità e di svelare alcuni dettagli della propria persona, mostrando ancora una volta di essere ironico, disponibile e brillante, per nulla intimorito dalle numerose domande o dalle bizzarre richieste («Può ripetere ora davanti a noi la battuta di Gandalf “Tu non puoi passare!”?»... le urla di gioia quando ha acconsentito si sono probabilmente sentite fin fuori l’Auditorium). Nonostante le 78 primavere, Ian McKellen sorprende e cattura perché possiede uno spirito giovane, teso perennemente alla ricerca della libertà, sia attraverso la sua arte che sposando cause importanti. Sir McKellen, come mai ha deciso di realizzare questo documentario? È stato difficile convincerla a farlo? Dirò solo che ho visto il primo film di Joe Stephenson intitolato “Chicken”, che tra l’altro consiglio, e quando mi ha detto che voleva fare un documentario su di me ho accettato. Il motivo è semplicemente che è un ottimo regista, non perché volessi parlare del sottoscritto, visto che non credo assolutamente di essere così inte-

In molti – troppi – riconducono il suo volto solo ad alcuni personaggi delle saghe cinematografiche più famose degli ultimi anni, come il Gandalf di “Il Signore degli Anelli” e di “Lo Hobbit” o il Magneto degli “X-Men”, ma la grandezza di questo artista è molto più vasta. Ne ha dato un ulteriore assaggio nel corso dell’ultima Festa del Cinema di Roma quando si è presentato di fronte a una folla di giornalisti entusiasta per parlare del documentario sulla sua vita “McKellen: Playing the Part”, diretto dal giovane regista Joe Stephenson - anch’egli presente ma, data la “mole” del suo accompagnatore, quasi del tutto ignorato. Ne è nato un dialogo tra questo gigante della

Sir Ian Murray McKellen è un attore britannico. Grande interprete shakespeariano, tra i maggiori viventi, soprattutto tra il 1974 ed il 1978, ha lavorato con la Royal Shakespeare Company di Londra

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ressante. È venuto a casa mia per le riprese e praticamente sono stato seduto per due giorni a raccontarmi. Direi che è stato piuttosto imbarazzante.

Credo che ammettere di essere gay sia la cosa migliore, è fondamentale essere sinceri con sé stessi. I miei amici addirittura mi dicevano, dopo che avevo fatto outing, che la mia recitazione era migliorata. Sicuramente ci sono molti motivi per cui una persona, oggi, decide di non aprirsi. Gli attori, poi, pensano che se ammettono la propria omosessualità in seguito non riusciranno più a ottenere dei buoni ruoli. Il mio messaggio è: non abbiate paura! Dite apertamente ciò che siete. La mia parte di mondo, da quando ho deciso di farlo, è migliorata, e anche la mia carriera ne ha giovato.

Nel documentario si parla anche della sua omosessualità, di come si sia battuto contro l’articolo 28 e per i diritti delle persone. In questi giorni ha fatto scalpore l’outing di Kevin Spacey. Pensa che le cose siano cambiate negli anni o è sempre tutto come prima?

Lei non ha figli, e nel documentario dichiara che ha deciso di dedicare tutte le sue energie al teatro e alla recitazione. Ha mai avuto ripensamenti a tal proposito? Ha mai pensato all’adozione? A destra, alcuni degli ultimi ruoli interpretati da Sir Ian Mckellen al cinema: Magneto (X-Men), Gandalf (Il Signore degli Anelli), Sherlock Holmes (Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto)

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E pensare che all’epoca, fino ai miei 29 anni, era persino illegale per me avere dei rapporti sessuali, quindi l’idea di avere figli non mi sfiorava neppure. Ma avrei voluto? A essere sincero no, sono egoista e credo che una delle cose più belle dell’essere gay è il non rischiare di averne, non devi occuparti di nessuno [ride, ndr]. Ho comunque un ottimo rapporto con i fan e molti di loro sono giovanissimi. L’altro giorno ero in trattoria e una bambina di cinque anni si è avvicinata a me perché voleva salutare Gandalf. È stato fantastico e, come già detto, non mi devo occupare di lei, il che è ancora più bello.

Ah, De Filippo [sospira, ndr]. Più che italiano è napoletano, no? Ho recitato in due sue opere teatrali. L’ho incontrato negli Anni ‘60, quando ero a Milano su invito di Giorgio Strehler. Eduardo è una grande parte del mio cuore. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto lavorare nella sua compagnia, che adoravo. Come è stato passare da ruoli teatrali sui palcoscenici più prestigiosi del mondo a personaggi cinematografici? Ricordo di essere venuto a Cinecittà, molti anni fa, per fare due provini, di cui uno per “Barbarella”. In quell’occasione, ricordo anche che Jane Fonda in roulotte mi offrì uova e bacon [ride, ndr]. Il regista Robert Vadim però non mi prese, e credo che sia stata la mia fortuna. Tornato a Londra iniziai a recitare con Judy Dench in

Lei ha lavorato anche con Eduardo De Filippo. Che ricordo ha di lui?

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diversi spettacoli shakespeariani, e credo di essermi preparato per il giorno in cui il passaggio al mondo cinematografico sarebbe accaduto, ossia quando avevo 60 anni. Ai giovani attori, dunque, mi sento di dire di non aver fretta, di pensare a costruirsi la propria carriera passo dopo passo, senza preoccuparsi della fama. Credo che, per quanto mi riguarda, tutto mi sia capitato al momento giusto.

risata buffa. Poi ho capito che recitare invece significa rivelare, non nascondere. Siamo tutti capaci di fare qualsiasi cosa ed è questo che rivelo con il mio recitare. Per me quindi non è affatto strano passare da Shakespeare a Magneto o Gandalf. Ritornando alla domanda non saprei proprio! [ride, ndr]. Mi piacerebbe interpretare Napoleone o Mussolini... E comunque, non mi è mai capitato di impersonare controvoglia dei personaggi.

Da come racconta, lei è approdato alla settima arte piuttosto tardi. Il suo stile di recitazione è diverso tra teatro e cinema? Sì e no. Quando reciti diventi un’altra persona, e quindi il mio modo di recitare cambia a seconda di chi interpreto. Un attore si rapporta primariamente al proprio personaggio. Ovvio che tra teatro e cinema ci sono delle differenze, però quando bisogna interpretare qualcuno l’atteggiamento è lo stesso. Ti scontri con il personaggio, tenti di diventarlo. In teatro puoi parlarne, ti eserciti, fai degli errori, e poi il pubblico viene a vederti e a quel punto gli riveli cosa succede. Nel cinema viene tutto filtrato dalla macchina da presa. Sul set convivi con lei, quindi la devi trattare con rispetto e considerarla un’amica. Ma il modo di entrare nel personaggio è esattamente lo stesso in entrambi i settori.

Molti attori si lamentano che gli vengano proposti solo ruoli in blockbuster, mentre lei sembra divertirsi in tali film. Come si approccia a tali personaggi? Mi piace molto diversificare le mie esperienze lavorative. Ho interpretato Gandalf quando avevo 60 anni e dopo quel ruolo mi sono arrivate solo proposte per interpretare anziani con la barba (tra cui Dio!). Ma non mi interessava, perché a me piace fare cose nuove, mai fatte prima. Adoro sperimentare, e infatti ho cercato di cimentarmi in tanti ruoli diversi, a teatro, al cinema e in tv... Diciamo che mi manca il musical. Quindi, se avete proposte... Dopo tanti anni di carriera, c’è ancora qualcosa che le fa paura? Dopo tanti anni come attore direi che non mi fa paura nulla... tranne la tecnologia [ride mentre cerca di far funzionare l’apparecchio di traduzione simultanea, ndr]. Scherzo ovviamente. Beh, ho delle paure: paura dei politici, dei militari, delle pallottole, della stupidità... ma quando lavoro non mi fa paura nulla. Sul palco o sul set vivo in mondi dove non ci sono pericoli. Recitare è davvero la cosa più bella del mondo, puoi lavorare con tanti amici e far divertire le persone. Il resto non importa... e dunque a che servono i figli?! Lucia Mancini

Il bello del mestiere dell’attore è anche il poter interpretare ruoli differenti. Può dirci un personaggio che ha interpretato che è il suo opposto, uno con cui ha affinità e uno che le piacerebbe interpretare? Che domanda difficile! Non saprei proprio... Il mio modo di recitare cambia di continuo. In passato credevo che recitare volesse dire nascondersi dietro una maschera o una

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DI VIAGGI, INCONTRI E ALTRE STORIE Quattro Olimpiadi da inviata, molto altro sport, cultura, spettacoli, enogastronomia e tanta politica, sempre in quotidiani nazionali: Paola Pellai non si è fatta mancare nulla, a parte qualche scudetto del Milan e un abbraccio ad Oriana Fallaci. Lo leggiamo nella biografia che accompagna il suo ultimo progetto “Il tempo di uno sguardo”, un percorso di fotostorie che è un invito al viaggio consapevole, «guardando e capendo con i propri occhi, senza farseli addomesticare»

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Il tempo di uno sguardo non è troppo breve se definisce un incontro tra due anime. Un istante in grado di chiarire tutto, perfino l’essenza stessa del viaggiare, “un dedalo di solitudini che non trattengono la lacrima o la mimetizzano nella più goffa delle risate”.

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Dici che in ogni foto c’è una storia. Qual è stata la storia più significativa con la quale ti sei approcciata? La più bella e la più difficile da raccontare? Sicuramente resta davanti a tutte la foto di Georgos, il soldato davanti al parlamento di Atene fotografato nell’imminenza del Natale. Le sue lacrime sono diventate la copertina del mio libro, ma da quelle lacrime è partita È da questo stato d’animo che nasce l’idea di viaggiaanche la mia seconda vita. re e di farlo immortalando le immagini più signifiOvvero smetterla di pensare che il dolore universale cative raccolte lungo il cammino? fosse solo mio, ma realizzare che, in un modo o nell’altro, Ho un carattere solitario e questo è sempre stato un appartiene a tutti. Se te ne rendi conto, riparti e quelle incentivo a mettermi in viaggio senza necessariamente malinconie o sofferenze possono meravigliosamente traaggregarmi a gruppi. Organizzo i miei viaggi che, nella sformarsi in idee e adrenalina. Quindi infinita riconoscenmaggior parte dei casi, sono fughe di 3 o 4 giorni, in totale za a Georgos. Non riesco invece a scegliere la più bella, autonomia e con la filosofia del low in ognuna c’è un particolare che la cost. Bagaglio a mano, aerei senza rende unica. “In ogni fotostoria c’è fronzoli, hotel puliti ma con quello Ma ricordo Fatima al mercato delle il mio essere giornalista. che basta per starci dentro giusto il pulci a Lisbona che torna a casa tempo del riposo. Viaggiare da soli Quella professione resta la mia vita, con il suo trolley pieno di oggetti toglie orari, regole e una tabella di anche senza un contratto a tempo che avrebbe voluto vendere e che marcia “matematica”. Sei libera di l’affetto per il tempo bello della indeterminato come è stato per organizzare e disorganizzare il tutto vita le ha impedito di fare. oltre 30 anni. Le foto scattate senza O, sempre a Lisbona, l’uomo che secondo lo stato d’animo del moalcuna elaborazione tecnica sono non aveva nulla ma ha trascorso mento, senza scontentare nessuno. E viaggiare da sola ti allena ad avere il valore aggiunto alla mia scrittura” ore tra pioggia e vento per lanciare più attenzione e curiosità verso piccoli pezzi di pane ai gabbiani. E Paola Pellai, giornalista e fotografa l’altro. Sei tu e un mondo nuovo da a Grado il serbo Dragan, vedovo da scoprire, chiacchierando non con 7 anni, che passava lunghe ore sul chi ti sei portato da casa ma con chi incontri lungo il tuo mare con una vecchia radiolina tra le mani e le canzoni cammino. che lo avevano unito nei balli con la moglie. La storia più difficile è quella che non sono riuscita a Da giornalista a fotoreporter il passo è stato imfotografare. Una fila di loculi di cartone sotto i portici di provviso. Porti qualcosa della tua vecchia esperienza Palazzo Reale a Madrid dove i clochard trascorrono le nella tua nuova avventura? notti, anche in inverno. Me lo hanno impedito con brutte Io resto giornalista in tutto quello che faccio. Ero capoparole ma ho capito che avevo sbagliato io. La dignitosa redattore in un quotidiano che ci ha lasciato a casa in solitudine della sofferenza. 15 giorni. Il tempo pieno per anni era improvvisamente Volevano solo questo. diventato tempo vuoto. Sono stata brava a riacciuffarlo prima che diventasse tempo malato. Mi ha aiutato una La Paola Pellai che torna da questo viaggio è diverpiccola digitale da poche decine di euro che ha saputo sa dalla Paola Pellai che è partita? E se sì in cosa è “raccontare” quello che vedevo. Dico sempre che le foto cambiata? non le ho cercate, ma sono loro che si sono fatte trovare. Questo libro mi ha cambiato molto. E in meglio. Ho Tutto semplice, mi è bastato mettere sulla stessa linea di imparato a donare il tempo dell’ascolto a chiunque me mira occhi, testa e cuore. lo chieda. Siamo così abituati a parlarci addosso e ad Ma in ogni fotostoria c’è il mio essere giornalista. Quella accontentarci della virtualità che abbiamo perso di vista la professione resta la mia vita, anche senza un contratto a voglia d’incontrarci e di confrontarci. tempo indeterminato come è stato per oltre 30 anni. Le Io ho imparato a lagnarmi di meno e a trovare nei miei foto scattate senza alcuna elaborazione tecnica sono il limiti lo stimolo a superarli. Con molta più facilità vado valore aggiunto alla mia scrittura. incontro all’altro, con la certezza che il dolore come la | 61 |


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Ma per me il “diverso” è solo qualcuno che può gioia siano passaggi comuni. Ed evitando il più insegnarmi qualcosa. Resto dell’idea che ognuno possibile il concetto di paura. Paura della fregatura lungo la propria strada ha la o del tradimento. Può succedere, possibilità di un’infinità d’inconmi è successo, ma questo non Il viaggio è colore e calore. tri. Può anche farli tutti, ma poi deve togliere la voglia di ripronel suo percorso ne resteranno varci. Sempre. Perché provarci è È scambiarsi gli occhi per vedere già un modo per incontrarci. meglio oltre i primi limiti. È molto più pochissimi. E non è detto che siano quelli che hanno il suo stesso Se non ci avessi provato non che capire, è comprendere. carattere o le sue idee. avrei mai avuto la meravigliosa E chi comprende sa dare una mano Oggi abbiamo la concezione del prefazione della regista Lina quando ce n’è bisogno. “diverso” come portatore di pauWertmuller, alla quale devo tanra o di terrore. Per me ognuno to. E neppure i consigli vincenti è solo e soltanto individuo. E solo rapportandoti di Sabrina Ferilli. dal vivo puoi capire se fa per te. C’è il buono e il Due splendide donne che mi hanno dato una cattivo. Non il diverso. mano, come si fa tra amici. Hai incontrato persone con le quali sei rimasta in contatto? Agli incontri ci si affeziona. Nel mio libro sono entrate solo persone “speciali”, uomini e donne che per il tempo di uno sguardo o quello più lungo di una chiacchierata, mi hanno trasmesso qualcosa. Ma voglio ricordarne due in particolare, perché sono facilmente rintracciabili da chiunque faccia

Dopo questa avventura hai una nuova concezione di “diverso”? Nel tuo viaggio hai mai temuto qualcosa che fosse “diversa” dai nostri standard? Ogni viaggio ti allarga la mente e ti abitua al confronto. Se lo fai senza “guide” la possibilità d’imbatterti in chi non è conforme agli stereotipi proposti dalla società è più ampia.

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tappa a Barcellona o a Milano. Un paio d’anni fa Il tuo libro avrà un seguito? sulla rambla di Barcellona ho conosciuto Joseph. Viaggio per l’Italia presentando personalmente “Il Lui è una delle statue viventi che tempo di uno sguardo”, basta chiequotidianamente attraggono i dermelo e io arrivo. passanti, in cambio di una moneta. Ci metto la faccia, i racconti, la mia Impersona Cristoforo Colombo, forza e le mie fragilità. E vedo che ogni giorno, da metà mattina al il pubblico ascolta, si emoziona e tramonto. partecipa. E’ bello scoprire che in Quando lo scorso agosto c’è stato un’epoca di tecnologia esasperata c’è l’attentato sulla rambla il mio ancora voglia di avvicinarsi al vero pensiero è subito corso a lui. Un della vita. In tanti mi hanno già chiemese dopo sono andata a cercarlo sto un seguito del libro. Devo coce a farmi raccontare tutto di quelle colare ancora un po’ questo perché ore di terrore, da cui era scampato come tutti i libri pubblicati da piccoper 200 metri. E poi c’è Marina, la le case editrici non ha praticamente IL TEMPO DI UNO SGUARDO cantante di strada che gira per il distribuzione e pubblicità. Sono io di Paola Pellai centro di Milano con un Ape fioriche faccio il massimo per diffonderlo Ed. Giv , 2016 - euro 20,00 to. Canta di tutto e fa ballare, con e poi funziona il passaparola. Tutti un’energia travolgente. Ha una lauquelli che lo vogliono possono averlo rea, aveva un mestiere e uno stipendio sicuro, ma a con un bonifico di 20 euro, le spese postali le regalo un certo punto le andava tutto stretto. Ha scelto la io. Possono richiedermelo a paolapellai@libero.it o libertà della strada. La sua felicità è contagiosa. contattandomi su Facebook. Però sto lavorando al Quando la incontro, la saluto e lei mi dedica una seguito. Sarà un libro di fotostorie tutte al femminile. canzone. Sveva Riva

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| CALORIE? SÌ, GRAZIE |

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IGINIO MASSARI: CHIMICO, MATEMATICO, PASTICCERE La pasticceria nel suo essere è la tentazione del peccato di gola. E’ il cibo della trasgressione, del corpo per accontentare l’anima

Più di un pasticcere, più di un semplice creatore di dolci. Essere architetto, creatore, designer e scultore delle opere che realizzi è fondamentale per conquistare il pubblico e il suo palato, a maggior ragione se sei il Re dei pasticceri italiani. A maggior ragione se ti chiami Iginio Massari. 75 anni, di cui 60 passati tra creme, cioccolata e dolci vari. In fondo, se sei il migliore nel tuo campo in Italia un motivo ci sarà e Iginio Massari la carica di Re l’ha conquistata dolce dopo dolce, guarnizione dopo guarnizione, finitura dopo finitura. Non è un

Iginio Massari è uno dei più importanti pasticcieri del mondo. Nella sua carriera ha vinto oltre 300 concorsi, premi e riconoscimenti nazionali e internazionali semplice pasticcere Iginio da Brescia, è anche un matematico ed un chimico. La pasticceria, infatti, tra tutte quelle culinarie è la scienza più esatta, che non ammette anche un singolo errore che possa rovinare la qualità del prodotto finale. È un attento, anzi perfetto, gioco di misure, di miscelazioni, di impasti e temperature. La pasticceria è ricerca afferma lo chef, quindi occorre la matematica. Tutta la cucina lo è ma i cuochi non hanno ancora scoperto le bilance. Noi le usiamo da sempre perché, per dirla senza mezzi termini, con i dolci, se non segui le regole perfettamente, si crea una porcheria. Oltre

400 premi ricevuti in carriera in ambito italiano e mondiale, nominato dal Gambero Rosso miglior pasticcere italiano e spesso ospite in programmi di cucina (tra i quali anche Masterchef). Massari è ligio nel suo lavoro, severo con se stesso prima ancora che con chi lavora con lui. Sperimentazione e ricerca continua pur con attenzione verso la tradizione e rispetto per le origini. L’accurata selezione dei materiali è alla base di ogni creazione che prima ancora di deliziare il palato conquista gli occhi con colori, forme ed eleganza. L’avviso ai naviganti però è chiaro: non fatevi beccare da Massari mentre contate le calorie dei cibi o mangiate col freno a mano per paura di ingrassare: il cibo è un piacere che va goduto. Fatta questa premessa dunque possiamo avvicinarci con minor timore ai pasti natalizi, a quelle cene che sembrano infinite fino al 6 gennaio, giorno in cui, in teoria, deponiamo la forchetta per dedicarci ai buoni propositi, veri o dichiarati, del recupero (o raggiungimento) della forma fisica. Sensi di colpa, che brutta bestia... Quale miglior periodo dell’anno però per concederci qualche sfizio goloso e cadere nella tentazione di Iginio e dei suoi dolci? Per chi vuole provare a replicare qualcuna delle sue creazioni proponiamo due grandi classici a firma Massari da riproporre ad amici e parenti durante il periodo natalizio. Iginio Massari ha fondato l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani e la sua Pasticceria Veneto di Brescia è tra le mete più amate dai golosi d’Italia.

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| CALORIE? SĂŒ, GRAZIE |

Setteveli

La golositĂ si vede, si sente, si assaggia. Cioccolato, pan di spagna, amaretto morbido e lamponi freschi: un peccato di gola in pieno stile Iginio Massari.

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| CALORIE? SÌ, GRAZIE |

PAN DI SPAGNA Montare il tuorlo d’uovo con la pasta di mandorle, fino a ottenere una schiuma stabile e consistente. Montare l’albume con lo zucchero: la massa deve essere lucida e consistente. Grattugiare il cioccolato in granelli grossolani e setacciare la farina. Mettere un terzo di albumi nei tuorli, mescolare delicatamente, aggiungere il cioccolato e la farina, amalgamare e completare la massa inglobando le rimanenze degli albumi. Formare dei dischi dello spessore di 7-8 mm. Cuocere a 220°C per circa 4-5 minuti con la valvola chiusa.

g 250 g 200 g 5 g 300 g 80 g 200 g 180

pasta di mandorle t.p.t. tuorlo d’uovo (montare) albume d’uovo in polvere albume d’uovo zucchero (montare a neve lucida) cioccolato fondente grattugiato grossolanamente farina setacciata

AMARETTO MORBIDO AL CIOCCOLATO Montare gli albumi a neve lucida con lo zucchero, macinare finemente le mandorle con lo zucchero, setacciare la farina, il cacao, le mandorle e lo zucchero; con una spatola incorporare delicatamente. Formare dei dischi della grandezza del dolce con un sacchetto a bocchetta liscia del 6, oppure con gli appositi stampi di teflon. Cuocere a 220°C per 12 minuti; spolverare leggermente di zucchero a velo prima di cuocere.

g 150 g 250 g 100 g 100 g 20 g 50 g 50

zucchero albume d’uovo (montare) zucchero mandorle (da macinare) cacao farina (setacciare) cioccolato fuso

MOUSSE AL CIOCCOLATO E LAMPONI Amalgamare delicatamente alla massa con uova i lamponi, un terzo di panna montata, poi il cioccolato fuso a 40-45°C, e poi la rimanenza della panna montata. La crema si deve presentare lucida e omogenea. Dopo avere messo lo strato di mousse al cioccolato di farcitura nella torta, incorporare i frutti di lampone freschi, circa g 60 per ogni strato.

g 180 g 150 n 1 g 150 g 500 g 1100

tuorlo d’uovo succo di lampone arancia grattugiata zucchero cioccolato fuso sambirano 75% panna montata lucida

g 600 g 80 g 16 g 300 g 760 g 35

acqua zucchero pectina (mescolare con lo zucchero) glucosio zucchero succo di limone

g 150 g 75 g 600 g 135

panna (bollire) cioccolato al latte gelatina a caldo, neutra cioccolato fondente al 75% di massa di cacao

GELATINA NEUTRA Mettere il tutto in una pentola e cuocere a fiamma media. Cuocere fino a 67°Brix, misurare al rifrattometro

GLASSAGGIO REALE Bollire la panna, incorporare il cioccolato al latte, sciogliere, aggiungere la gelatina neutra calda e completare mescolando e aggiungendo cioccolato fondente. Per ottenere un buon glassaggio: fare sciogliere la glassa a 36-38°C lasciare riposare a temperatura ambiente per 20 minuti: si otterrà una massa ricoprente priva di bolle d’aria e lucida

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AMERICAN CRIME STORY: LA TRAGEDIA DI VERSACE La seconda stagione della fortunata serie antologica “American Crime Story” affronta il dramma della brutale uccisione dello stilista italiano con un cast stellare

Vent’anni fa, il 15 luglio 1997, a Miami Beach, la mano di un serial killer spegneva per sempre il bagliore di un talento italiano che con la sua ispirazione aveva cambiato per sempre la storia della moda e del costume. Gianni Versace, il re del Fashion, il personaggio carismatico responsabile dell’apertura delle liturgie dell’Alta Moda al grande pubblico come fenomeno di massa, della creazione delle “modelle icona” e del lancio di uno stile moderno e dirompente rispetto ai canoni vigenti fino ad allora in passerella, cadeva sotto i colpi di pistola di Andrew Cunanan, freddato a tradimento sugli scalini all’ingresso della sua villa in Florida, tempio accogliente per una corte di amici celebri e affezionati. Aveva solo cinquant’anni Versace e si trovava al culmine della sua carriera e della sua popolarità: di solito era un suo assistente a percorrere il breve tragitto tra la villa e il bar edicola, ma quella mattina lo stilista decise di occuparsi personalmente dell’acquisto dei giornali. Cunanan figurava nella lista dei dieci criminali più ricercati degli Stati Uniti, a causa degli omicidi di quattro uomini compiuti nell’aprile di quell’anno: aveva già ammazzato infatti un ex ufficiale di marina con un martello e un suo ex amante architetto a colpi di pistola, a Chicago un agente immobiliare con un cacciavite e in New Jersey il custode di un cimitero, nuovamente con una pistola. La mattina del 15 luglio, Cunanan esplose due colpi di pistola contro Gianni Versace, colpendolo alla testa e uccidendolo all’istante, per poi scappare su un furgone rubato a una delle sue vittime. Il caso destò scalpore in tutto il mondo,

perché coinvolgeva uno dei più potenti personaggi dello show business: la polizia in un primo momento ipotizzò addirittura che si trattasse di un omicidio ordinato dalla mafia, per via di un uccello morto trovato sul posto, ma in seguito si appurò essere morto per un frammento di proiettile. Nove giorni dopo l’omicidio, in una casa galleggiante a Miami, Cunanan si sparò alla tempia con la stessa pistola usata per uccidere lo stilista. Nessun legame tra lui, cremato senza autopsia dopo il suicidio, e Versace, il cui corpo fu anche cremato e sepolto vicino al lago di Como. Il secondo appuntamento con American Crime Story, la serie antologica di Showtime partorita dalla mente geniale di Ryan Murphy, dopo la fortunata esperienza della pri-

FoxCrime trasmetterà in Italia la nuova stagione di American Crime Story, The Assassination of Gianni Versace, incentrata sull’omicidio del famoso stilista ma season, incentrata sul processo al campione di football e attore O.J. Simpson, racconterà proprio il caso clamoroso della morte dello stilista italiano. American Crime Story si propone di ripercorrere un diverso caso di cronaca in ogni stagione: “The People v. O.J. Simpson”, appunto, ha affrontato il processo mediatico che ha coinvolto l’atleta afro-americano, processato e incredibilmente assolto per gli omicidi dell’ex moglie Nicole Brown e del giovane Ron Goldman, guadagnandosi ben 9 Emmy Awards, 2 Golden Globes | 69 |


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e una audience record di 13,2 milioni di spettatori negli Usa. Successo enorme per FX, tanto che sono già state annunciate una terza e quarta stagione, dedicate rispettivamente alla tragedia dell’uragano Katrina a New Orleans (nel cast Annette Bening, Matthew Broderick e Dennis Quaid nel ruolo di George Bush) e al caso Monica Lewinsky. In questo secondo capitolo, il ruolo di Gianni Versace verrà interpretato da Edgar Ramìrez (Carlos, La ragazza del treno), mentre la sorella Donatella avrà il volto di Penélope Cruz (Vanilla Sky, Blow). Darren Criss (Glee) vestirà i panni di Cunanan e ritroveremo anche alcuni dei protagonisti della prima stagione: John Travolta, Sarah Paulson, Cuba Gooding Jr. e Courtney B. Vance, infatti, dovrebbero comparire

nel primo dei nuovi episodi, diretto dallo stesso Murphy. Il cast stellare è completato dalla partecipazione del cantante Ricky Martin nel ruolo di Antonio D’Amico, il modello compagno di Versace fino alla fine. La seconda stagione vanterà un’altra collaborazione molto speciale: l’attore Matt Bomer, volto di White Collar, è infatti un frequente collaboratore di Ryan Murphy, che lo ha voluto come interprete in Glee, American Horror Story (Freak Show e Hotel), The New Normal e The Normal Heart, ma questa volta il coinvolgimento dell’attore americano sarà diverso. TV Line rivela infatti che Bomer dirigerà un episodio della serie, l’ottavo, si tratterà del suo esordio alla regia. Recentemente, Murphy ha spiegato che la serie legata a Versace sarà molto diversa da “The People v. O.J. Simpson”: “O.J. era maggiormente uno show di interni. Abbiamo trascorso molto tempo nell’aula giudiziaria.

Il ruolo dello stilista verrà interpretato da Edgar Ramìrez (Carlos, La ragazza del treno) mentre la sorella Donatella avrà il volto di Penélope Cruz (Vanilla Sky)

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Qui, invece, attraversiamo il paese. È una caccia all’uomo… vasta e di ampio respiro”. I primi due episodi saranno diretti dallo stesso Ryan Murphy e scritti da Tom Rob Smith, romanziere che ha debuttato come sceneggiatore nella serie London Spy della BBC. Lo show sarà basato su “Vulgar Favors – Andrew Cunanan, Gianni Versace and the Largest Failed Manhunt in U.S. History” di Maureen Orth, giornalista di Vanity Fair che si occupò del caso. E sempre sulle pagine di Vanity Fair, Penelope Cruz ha svelato alcuni retroscena sul suo ruolo nella serie, il primo così importante per la TV. “Fino alla proposta di Ryan Murphy non c’erano state offerte davvero competitive rispetto al cinema. Mi piace come lavora Ryan anche perché, nonostante le difficili tematiche che affronta, è sempre delicato, mai morboso. Altrimenti, non avrei accettato” ha dichiarato la Cruz, molto coinvolta in questa interpretazione, perché legata da un rapporto di amicizia intima proprio con Donatella Versace. “Forse uno dei

ruoli in cui ho sentito di più il peso della responsabilità. Conosco bene Donatella, ho grande ammirazione per lei, è una donna affettuosa e carismatica” - ha continuato l’attrice spagnola – “La prima cosa che ho fatto quando me lo hanno proposto è stato telefonarle. Una lunga chiacchierata, molto personale. Adesso, per me, la cosa più importante è che quando vedrà la serie le piaccia”. “The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story” debutterà negli Stati Uniti nel primo trimestre 2018, per poi arrivare successivamente in Italia. L’attesa e le aspettative di critica e pubblico sono altissime: desiderare un nuovo affresco potente e di impatto sulla fine di una delle più importanti icone italiane degli ultimi trent’anni è tutto fuorché un crimine. Elisabetta Pasca Completano il cast Ricky Martin nei panni di Antonio D’Amico e Darren Criss (Glee) in quelli dell’omicida Andrew Cunanan

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ROSSO COME VALENTINO Quel colore tra il carminio, il porpora e il rosso di cadmio, oggi eterno come il rosso Tiziano. Un patto di eleganza tra l’energia e la regalità che ha fatto la storia della moda internazionale, insieme al suo creatore

La storia vuole che tutto iniziò in gioventù, al teatro dell’Opera di Barcellona, lì dove Valentino Garavani, vide la bellezza nascosta nel colore: «C’erano solo costumi rossi in scena, le donne nei palchi avevano abiti rossi e si sporgevano come gerani alle balconate, e le poltrone e i tendaggi erano rossi(...). Capii che non c’era colore più bello dopo il nero e dopo il bianco». E così, da allora, non ha mai smesso di proporre nelle sue collezioni almeno un abito con quella sfumatura. Lo ha fatto nella passerella nel 2008 a Parigi, lo ha ripetuto alla festa di congedo al Colosseo, con le ballerine che volavano fluttuanti nel cielo di una Roma di rosso vestita. Lo ribadisce quotidianamente con le rose che crescono nella sua residenza francese, il Castello di Wideville. Quel rosso, nei suoi 50 anni, si è reso senza tempo e mai banale, attraversando la moda tra l’ammirazione di tutti, innalzandosi a icona delle tonalità e identificandosi non come semplice rosso, ma come “rosso Valentino”. Nella Genesi il significato attribuito al colore rosso è l’essere la scintilla da cui nasce la vita stessa, e infatti da quel momento il rosso fu il mattatore della tavolozza del Maestro, diventando il colore

elogiato, invidiato e imitato da molti altri colleghi per via di quella carica di sensualità che ancora oggi è prontamente riconoscibile. Fin dalla prima sfilata della maison capitanata da Garavani e andata in scena nei primi anni ‘60 a Palazzo Pitti, ad attirare l’attenzione è l’uso di un colore acceso fuori dal comune, una combinazione di chiaro scuri, di gradazioni singolari,

Nel 1962 un giovane Valentino debuttò con la sua prima collezione al Pitti di Firenze: era la consacrazione a couturier internazionale di sfumature meravigliose che si uniscono in una tonalità tra il carminio, il porpora e il cadmio. Se dal 1959 - anno di apertura del primo Atelier in via dei Condotti 15, a Roma – le tendenze variarono in risposta ai continui cambiamenti politico-sociali, il | 73 |


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rosso e l’eleganza rappresentarono il binomio iconico delle prestigiose collezioni Valentino, che alle sue donne voleva regalare abiti che potessero indossare con semplicità tutti i giorni, nella loro vita quotidiana. Gli anni Sessanta furono quelli in cui le donne di Valentino si vestirono di lunghi abiti a trapezio, vestiti da cocktail con chiffon e trasparenze arrivarono inaspettatamente sulle passerelle e i volumi si fecero più sontuosi, mantenendo comunque la tipica eleganza. E se negli anni Settanta crebbe il disincanto sociale, segnato nella moda di Valentino da tagli netti a volte anche asimmetrici, gli anni Ottanta videro protagonista una sofisticata business-woman all’interno di abiti dalle spalle importanti, enfatizzate nei suoi tailleurs. E mentre la moda cambiava e si arricchiva o depauperava in relazione ai cambiamenti sociali, l’abito Rosso Valentino si evolveva decennio

dopo decennio, rimanendo sempre estremamente attuale: tagli lineari o abiti a sirena con drappeggi elaborati direttamente sul corpo della modella, abiti monospalla con profonda scollatura sulla schiena, o ancora, abiti a clessidra. Forme volutamente esasperate ed equilibrate poi da altre lineari, raggiungendo così una perfetta armonia delle proporzioni, che hanno reso la sua moda “classica”. C’è moda nell’universo Valentino, ma anche ricerca, formazione, riferimenti al mondo dell’arte e, soprattutto, la passione per il creare abiti che vanno al di là dell’essere semplici vestiti. Le più importanti donne hanno indossato le sue creazioni, tingendosi anche di quel rosso che segue le linee del corpo, dipingendole e trasformandole in abiti da sogno. Quando Valentino deve ricordare l’abito rosso più importante che gli è stato | 13 74 |


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commissionato per un’occasione speciale, non ha dubbi: «Per Jackie Kennedy, durante una serata al Metropolitan Museum di New York, quando smise il lutto per la morte del Presidente. Le disegnai un abito di gazar rosso con una ampia gonna piena di volants». Otto attrici hanno ritirato un Oscar vestite da lui, e vestito alcune tra le più importanti personalità mondiali: «Io adoro Marion Cotillard ed Emma Stone. Ma resto sempre legato alle mie amiche Gwyneth Paltrow, Nicole Kidman and, of course, la sola superstar: Meryl Streep». Ha amato le donne che ha vestito, soprattutto quelle di gran classe dei primi anni della sua carriera, ma non ha disdegnato gli anni 2000 perché in quegli anni «tutti iniziarono ad amare l’haute couture». Nel 2001, Julia Roberts ritirò l’Oscar per “Erin Brockovich” indossando un vestito bianco e nero che passerà alla storia, un momento che lo

stesso stilista ricorda come uno dei più memorabili della sua carriera. Ha vestito il cinema e il cinema l’ha consacrato con il docufilm americano “Valentino: The Last Emperor” diretto da Matt Tyrnauer, frutto di due anni in cui il regista è stato incollato con le sue telecamere a Valentino e al suo compagno di vita e d’affari, Giancarlo Giammetti. Due persone che non solo si sono tollerate e amate per 50 anni, ma che insieme hanno costruito un impero, cambiato il mondo della moda e definito il made in Italy, diventando icone e ambasciatori di un particolare stile italiano e dell’Italia moderna. Ha sempre inseguito la perfezione Valentino e, come hanno ricordato i suoi collaboratori Piera Sensi e Franco Rossi nel libro “Rosso Valentino”, ha sempre assunto l’atteggiamento del compositore che scrive le note su un penta| 13 75 |

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gramma: «appena arrivato era solito tirare fuori dalla tasca molto più vincente duo Chiuri-Piccioli. Nel 2014, proprio alcuni schizzi che i suoi assistenti avevano il compito di questi ultimi presentarono a Shanghai la collezione No trasformare in disegni esecutivi. Dal disegno si ricavava il season, realizzata in un rosso dalle mille sfumature che modello di carta, per poi passare alla famosa “tela” bianca: ravvivava un’inedita selezione di tessuti dalle diverse primo vero abbozzo di abito da sottoporre al Maestro, che a consistenze. Il rosso dunque non manca anche in questo quel punto saliva in cattedra. Lavorando con gli spilli, nuovo capitolo di Valentino, un rosso declinato nei suoi architettava le linee e scolpiva i originali capi sempre eleganti, volumi, in una esaltante progresma questa volta accostati anche Nel 1967 gli vengono conferiti sione che lasciava i suoi assistenti ad un innovativo spirito punk due premi: il Neiman Marcus Award a bocca aperta. Quando il capolapensato per le donne di oggi voro poteva dirsi finalmente uniche nella propria creatività di Dallas, equivalente all’Oscar della ultimato, tutti coloro che vi individuale. Lontano dal mondo moda, e il Martha Award di Palm avevano collaborato facevano a della moda dal 2007, pensionato Beach. Grand’ufficiale dell’Ordine gara nel manifestare la loro di lusso, Valentino oggi continua al Merito, Cavaliere di Gran Croce, ammirazione». Perfezione, quindi. ad essere l’artista che è sempre Cavaliere del Lavoro, nel 2006 ha Perfezione sempre. La sua ultima stato, ma con una vita privata collezione couture ha sfilato a molto più riservata. Vive in ricevuto anche la Légion d’honneur. Parigi nel gennaio del 2008, ed è Francia e, in qualche intervista, stato un addio difficile, ma «quel ha confessato che al mattino si vuoto che mi sembrava insuperabile è passato subito. Era alza tardi e beve solo un bicchiere di vino al giorno, prega quello il momento giusto per mettere fine a una carriera sempre, non ha mai usato un tablet, e adora la sua famiglia, che mi ha dato molta felicità, fama e ricchezza. Andando fatta di nipoti, di tanti amici e ovviamente da Giancarlo avanti non avrei sopportato come la moda stava cambianGiammetti, con cui ha condiviso l’intera esistenza, fatta di do, diventando puro mercato in mano alla gente della gioia, dolore, entusiasmo o delusione. Quanto al suo sogno, finanza, tesa al solo profitto». E seppur il guadagno non gli dopo i tanti realizzati e le onorificenze ricevute in tutto il sia mai mancato, quel che Valentino non avrebbe sopportamondo, al centro c’è la città eterna, Roma, l’unico posto in to era di sentirsi dire che non doveva più pensare al sogno cui si senta veramente a casa: «Mi aspetto che la città mi dia ma alla realtà. Con quel tanto celebrato addio alla moda, uno spazio per il mio museo... Sarebbe la cosa che credo di meritare e che vorrei regalare ai romani». dopo quarantacinque anni di onorata carriera, il brand ha ceduto il passo alle creazioni della Direttrice Creativa Elisa Rodi Alessandra Facchinetti, e successivamente a quelle del | 76 |

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BOGLIOLI

ELEGANTEMENTE URBAN

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Da sempre Boglioli si distingue per un’innata creatività e per la capacità di combinare una solida tradizione sartoriale ad un look lontano dagli stereotipi. Una collezione, quella invernale, che non intende inseguire le novità e le tendenze a ogni costo, ma piuttosto preferisce ricreare quel senso di intimità che rende speciali, funzionali e familiari i capi preferiti nell’armadio di ogni uomo. Le tinte bruciate calde, negli ottani e nei blu raffreddati, danno a ogni pezzo un’aria vissuta che compete a creare quella generale idea di eleganza accessibile e umana.

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Il dinamismo contenuto immaginato da Davide Marello per l’inverno di Boglioli prende ispirazione dalle facciate dei palazzi borghesi di Milano, da quel rigore elegante e netto che tuttavia non ostacola il suo continuo mutamento. Giacche decostruite, cappotti scivolati, suit asciutti e abiti tinti in capo, secondo una tecnica derivata dallo sportswear che Boglioli usa da sempre con maestria artigianale, sono tagliati in lane nobili leggere e voluminose.

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«Poter indossare una giacca senza alcuno sforzo, senza una spalla che ti guida, senza una tela interna che sostenga la struttura era il primo passo del cambiamento Boglioli». La K Jacket, icona del marchio, viene declinata in tartan soffusi, in flanella mélange e disegnata o insablé. Le si accostano cappotti dai disegni esclusivi in materiali doppi con filati fantasia, macro principe di Galles agugliati e cardati, Vichy e check double.

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IT’S A SMART CHRISTMAS Semplici sfizi o oggetti realmente utili, da portare in viaggio o da usare a casa, adatti a tutte (o quasi) le età. Negli ultimi anni i regali tecnologici si sono affermati come quelli maggiormente graditi per chi ha la fortuna di riceverli. Questo discorso potrebbe però non valere per chi questi doni deve farli, frenato o dal costo oppure dall’effettivo utilizzo che ne farà il destinatario. Natale, si sa, è tempo di regali e in questa carrellata proveremo a schiarirvi le idee e a risolvere i vostri dubbi. Se siete degli inguaribili indecisi ecco delle potenziali idee regalo che potete rivendervi per queste festività di fine anno: tra l’utile e il dilettevole, vi proponiamo qualcosa in più di un “semplice” pensiero.


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DRONE AIRBLOCK Un drone componibile e assemblabile a piacimento dell’utente. Airblock è un kit di assemblaggio formato da sei moduli separati, realizzati in un polistirolo resistente e leggerissimo e con eliche in plastica. Le eliche si montano sul modulo centrale tramite agganci magnetici dalla tenuta appositamente debole, in modo che gli urti mandino i moduli fuori posto, ma che le conseguenze della forza d’impatto non si ripercuotano su componenti più delicate. Costo 110 €.

HELLO EGG Questo simpatico ovetto è un assistente personale per la cucina. Il device non solo vi suggerirà cosa mangiare, ma vi aiuterà anche a preparare i piatti spiegandovi ricette e procedimenti. Un display interattivo semplifica il tutto: si potranno impostare le preferenze alimentari - vegano, gluten-free, ecc. - e sarà anche possibile ordinare la spesa direttamente tramite Hello Egg. Prezzo 300€.

POLAROID INSTAX SHARE Motorola ha recentemente presentato un nuovo “accessorio” per i modelli Moto Z. Una vera stampante portatile che permette di avere le foto direttamente dal cellulare. Ogni scatto può essere personalizzato con filtri, cornici e didascalie, per poi esser stampato nella dimensione 2 x 3 pollici con la Polaroid Premium Zink Paper. Per chi possiede uno smartphone Moto Z sarà veramente facile toccare con mano le foto appena realizzate o quelle in galleria. Disponibile entro la fine dell’anno a circa 160 €. Per i possessori di altri smartphone suggeriamo la stampante fotografica Fujifilm Instax Mini SP-1 al prezzo di 180€.


| TECNOLOGIA SOTTO L’ALBERO |

CORDA SPORTJUMP Credete che un vostro amico possa esagerare durante i pasti estivi? Pensate che, al ritorno dalle vacanze, sulla sua bilancia ci possa essere segnato qualche chilo di troppo? Ecco allora che con meno di 40 euro potrete cercare di ovviare ai futuri problemi di forma. Ecco la corda che parla con lo smartphone: tramite un’app (sia per Android che iOS) basterà un normale collegamento bluetooth per trasferire al cellulare i dati sull’attività fisica: calorie bruciate, numero di salti, velocità media e durata dell’attività. Nulla sfugge alla corda “intelligente”. Prezzo 39,99€.

NORTON CORE ROUTER A differenza della maggior parte dei router wi-fi, che semplicemente abilitano la connettività, il Core è progettato per rilevare anomalie; se un dispositivo mostra segni di virus, il Core lo taglia fuori dal resto della rete domestica, proprio come un ospedale metterebbe in quarantena un paziente malato. Prezzo 240 €.

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ALL-SPORT HD MASK PER SNOWBOARD/SCI

Una maschera che potrebbe rivelarsi la compagna ideale per chi ama divertirsi sulla neve con sci e tavole da snowboard. Con questo accessorio avrete la possibilità di condividere le vostre avventure con gli amici, attraverso le spettacolari immagini catturate dalla camera hd contenuta nella maschera. Un regalo adatto ai virtuosi della neve, disponibile a 175 €.

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SNAPCHAT SPECTACLES Un vero e proprio gadget indossabile quello ideato da Snapchat che permette all’utente di condividere tutto ciò che sta vedendo. Tramite due piccole videocamere poste agli angoli degli occhiali si possono registrare, tramite l’app, video che immortalano il mondo che ci circonda. Poi, sempre grazie all’applicazione, si potranno aggiungere sticker, doodle ed effetti al filmato (che dura al massimo 30 secondi), inviarlo su Snapchat, condividerlo via mail o registrarlo sul rullino foto dello smartphone. Prezzo 150 €.

MOLESKINE SMART WRITING Per chi ancora non sa decidere tra analogico e digitale, la nuova “trovata” di Moleskine sarà utile per raggiungere un compromesso, senza dover rinunciare a nessuno dei due aspetti. Grazie a una penna smart, a un’agenda con fogli speciali (chiamata paper tablet) e a un’app si può trasferire sul telefono o tablet tutto ciò che scriviamo sul block notes. L’applicazione Moleskine è gratuita per Android e iOS, il kit invece lo trovate al prezzo di 229€.

COPENHAGEN WHEEL Un dispositivo collegabile alla ruota della bicicletta per trasformarla in una e-bike. Copenhagen Wheel è dotato di un motore elettrico racchiuso, insieme alla batteria, all’interno di un disco montato al centro della ruota. Questo motore assisterà chi è in sella sviluppando una potenza di 100 Watt che permetteranno di sfrecciare nel traffico senza sudare. Costo 1200 €.

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DESTINAZIONE NATALE Quello delle vacanze di Natale rimane un grande classico, una delle strenne preferite da tutti quelli che al “Natale con i tuoi” non hanno mai dato troppo peso. È il momento ideale per allontanarsi dai soliti itinerari e scoprire nuove atmosfere. Eccovi allora un tour tra mete suggestive, lontane e vicine, che non dimenticano anche l’Italia più autentica.

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ESPERIENZE GOURMET NELLA POLINESIA FRANCESE Tahiti non è solo spiagge incontaminate, acque cristalline uniche al mondo e un entroterra lussureggiante tutto da vivere. Esistono stimolanti percorsi che consentono di scoprire i sapori delle isole con picnic organizzati sulle spiagge o sulle motu, i tanti isolotti che affiorano dalle acque. Il leggendario albero del pane, o uru, il cocco, le dozzine di varietà di banana, i numerosi vegetali come il taro, tarua, ufi o ‘umara sono la base della cucina delle isole. Papaya, mango, ananas, angurie, pompelmi, lime e vaniglia sono invece utilizzati per preparare gustosi dessert. Il tipico menù polinesiano è cucinato nei forni tradizionali, o ahima’a, dove frutta, verdura, carne di maialino e pollo tahitiano, fafa (spinaci locali) e altre prelibatezze come il po’e si sposano, in un’esplosione di sapore.

IN CAMMINO PER RITROVARE IL PIACERE DELLA SCOPERTA Otto mesi di sole all’anno, attrazioni culturali uniche e di grande fascino, una grande varietà di ambienti naturali praticamente sconosciuti al turismo di massa: la Giordania è questo e molto altro. Seguire le orme del viaggio dell’imperatore Adriano da nord a sud della Giordania visitando città bibliche e fortezze di legionari alla guida di veicoli 4x4; spingersi sulle rotte di Lawrence d’Arabia a dorso di cammello o di mulo negli altipiani centrali e nei deserti orientali, trascorrendo una settimana in viaggio con soste in accampamenti sempre diversi: queste sono solo alcune delle entusiasmanti esperienze a disposizione del viaggiatore, che può anche decidere di percorrere parte del tragitto lungo i margini del deserto su treni a vapore d’epoca risalenti alla Prima Guerra Mondiale.

UN PARADISO CHIAMATO MALDIVE Il Kudadoo Private Island by Hurawalhi è il santuario della serenità per adulti che cercano lusso e innovazione. Un’isola privata con ville elegantemente realizzate e ben concepite con un arredamento rilassante, fini lenzuola sui letti king size, pavimenti in legno sbiancato, e terrazze private con vista panoramica. L’isola di Kudadoo è situata nell’Atollo di Lhaviyani, ben conosciuto per la sua splendida e intensa fauna marina dove è possibile ammirare le spettacolari mante, le tartarughe e le specie di pesci più particolari della barriera corallina. Le ville con due o tre camere da letto avranno i loro propri maggiordomi che saranno a disposizione per qualsiasi richiesta o necessità. Da non perdere: il ristorante sottomarino 5.8 del vicino Hurawalhi Resort a più di 5 metri sotto il mare.

IL GIAPPONE NEL CUORE DI AMSTERDAM Basta una giornata trascorsa nella Spa dell’Hotel Okura Amsterdam per apprezzare appieno il significato di Nagomi, la parola giapponese che indica la calma. Il Nagomi Package enfatizza le radici giapponesi dell’albergo,con un protocollo in cui ogni passaggio ha un suo preciso significato: il trattamento inizia con un gommage profumato ai boccioli di ciliegio e al loto, due fiori legati all’usanza tradizionale di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi e con un significato spirituale associato al benessere. Durante il gommage i piedi sono massaggiati usando tecniche speciali basate sull’arte del massaggio Shiatsu per rivitalizzare i flussi di energia vitale che partono dai piedi, per poi finire con un massaggio rilassante di tutto il corpo: l’armonia torna, così, in tutte le cose, anche negli aspetti della vita quotidiana. | 89 |


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ALL I WANT FOR CHRISTMAS IS SOUTHAFRICA La prima cosa che i viaggiatori devono sapere è che Natale in Sudafrica coincide con le vacanze estive, questo significa che ad attenderli invece di strade imbiancate dalla neve, ci saranno alberi in fiore, colori brillanti, spiagge paradisiache e – naturalmente – gli oceani. In questo periodo dell’anno in Sudafrica l’atmosfera è davvero vibrante: gli adulti sono a casa dal lavoro e i più giovani prendono una pausa dalla scuola, l’occasione giusta per le famiglie per trascorrere del tempo insieme e addobbare le proprie case con alberi di Natale veri o artificiali. Il bel tempo invita le famiglie a servire il pranzo di Natale all’aperto, a casa o in spiaggia. Ma se è vero che la scelta della location può variare, quello che non può mancare sulle tavole sudafricane è il braai, ovvero il barbecue. Considerato una tradizione nazionale, il “rituale” del braai può durare fino a tarda sera mentre le persone chiacchierano tra loro, si dedicano al surf o ad altri tipi di sport.

RITROVARE LA SPIRITUALITÀ NELLA “PICCOLA POLONIA” Il panorama del sud della Polonia, nella regione chiamata Malopolska (letteralmente Piccola Polonia), unisce in perfetta armonia natura e intervento umano. Le alture dei Carpazi e i boschi inebriati dal profumo di pini, abeti, querce, faggi e larici fornivano un eccellente materiale da costruzione soprattutto per le chiese realizzate attraverso un laborioso e ingegnoso intreccio di travi che in molti casi rendeva inutile l’uso dei chiodi. Una tradizione che ha dato vita a un paesaggio unico su cui è sorto quello che oggi si chiama l’Itineriario dell’Architettura in legno (Szlak Architektury Drewnianej), costiutito da ben 253 edifici e lungo oltre 1500 km, in cui si può ammirare uno degli esempi più importanti del patrimonio materiale della cultura popolare del paese, fra le 125 chiese cattoliche e le 49 chiese ortodosse, ognuna delle quali meriterebbe una sosta, 8 sono state dichiarate patrimonio dell’umanità UNESCO.

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PAROLA D’ORDINE: MERCATINI Per l’Avvento la caratteristica cittadina termale di Levico in Trentino Alto Adige si colora e si profuma di atmosfere natalizie, dal suggestivo mercatino nel parco incantato, tra alberi secolari alla mostra dei presepi El Presepe vizin a cà, una tradizionale mostra di presepi allestiti negli angoli più intimi di questa località, nonché la rassegna di 100 Presepi d’artigianato in mostra nel centro storico dal 25 novembre al 6 gennaio. L’Avvento a Levico brulica di tante altre iniziative: dal 7 al 10 dicembre si assiste allo spettacolo degli scultori che danno vita a figure in legno di singolare bellezza. I krampus arrivano in paese il 7 dicembre, mentre il giorno dopo, si tiene la festa del miele. Dal 25 novembre 2017 al 6 gennaio 2018 anche il Grand hotel Imperial di Levico Terme, storica residenza degli Asburgo, si tinge di Avvento collocandosi letteralmente al centro degli eventi. Marco Bertollini

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| LA PUNTUALITĂ€ SEMPRE DI MODA |

ELEGANZA: QUESTIONE DI TEMPO Di classe e raffinati, sportivi pur senza rinunciare allo stile. Per Natale lasciatevi trasportare dalle forme ricercate dei migliori orologi del mondo. Accessori da tradizione o con le linee moderne, sempre per guardare l’ora col giusto stile.

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| LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA |

BULGARI OCTO ROMA La complessa struttura della cassa degli orologi Octo nasce da una nuova concezione del design, orientata alla ricerca della perfezione formale e ispirata alle geometrie dell’ottagono. Octo Roma si distingue per la perfetta armonia delle forme ed esalta gli elementi chiave di questa linea.

HUBLOT CLASSIC FUSION KING GOLD CHRONOGRAPH Corpo interno in zaffiro con un trattamento anti riflesso, quadrante in Blue Sunray satinato e calibri di manifattura: questo orologio rappresenta un’armoniosa fusione di casse spigolose e movimenti sofisticati, un esemplare dal design inconfondibile e dalla pregevole realizzazione.

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| LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA |

AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK CHRONOGRAPH 41MM PINK GOLD La svizzera Audemars Piguet è una delle marche orologiere più lussuose. Questo modello rientra nella categoria degli orologi eleganti ideali per vestiti da sera: il Royal Oak è diventato il modello più amato di Audemars Piguet ed attualmente è un vero e proprio orologio di culto.

PANERAI LUMINOR SUBMERSIBLE 1950 3 DAYS AUTOMATIC 42MM Impermeabilità fino a 2.500 m (250 bar), calibro automatico con datario ed il ponte proteggi corona sono le peculiarità di questo modello. La sua caratteristica principale è una lunetta girevole unidirezionale che serve a monitorare il tempo di immersione: da qui il nome “Submersible”, un vero e proprio orologio subacqueo.

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| LA PUNTUALITÀ SEMPRE DI MODA |

GIRARD-PERREGAUX 1966 WW.TC Con la cassa in acciaio o oro rosa 18k ed il vetro in zaffiro il 1966 WW.TC di Girard-Perregaux è disponibile in due versioni: una in oro rosa con cinturino nero in alligatore, l’altra in acciaio. La sigla WW.TC sta per World Wide Time Control ed Il disco girevole delle 24 ore all’esterno dell’anello ha un semicerchio bianco e uno nero, per distinguere tra il giorno e la notte.

BAUME & MERCIER CLIFTON CLUB Orologio da uomo automatico impermeabile fino a 100 metri. Cinturino e fodera interna in pelle di vitello “Black All Roads”. Questo orologio soddisfa le esigenze dell’uomo metropolitano, attivo ed elegante: un vero esteta, il gentleman sportivo di oggi. Il modello Clifton Club rivisita con eleganza i valori dello sport rispettando i codici tradizionali dell’orologeria. Un segnatempo attuale, preciso, efficiente.

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| ITINERARI DI GUSTO |

UN BRINDISI LUNGO UN ANNO Non c’è niente di meglio di un calice di champagne per inaugurare il nuovo anno. Vi proponiamo le etichette cui proprio non potete rinunciare per un momento gourmet

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| ITINERARI DI GUSTO |

Champagne “Grand Vintage” 2009 ­ Moët & Chandon Complesso e carismatico, il Grand Vintage è uno Champagne che incarna perfettamente lo spirito diuna delle più grandi case produttrici di chapagne al mondo, da sempre impegnata a offrire una produzione che rispetti quelle diversità tipiche di ogni vendemmia, selezionando rigorosamente solo i vini migliori per l’assemblaggio finale. Una bottiglia che si distingue per eleganza e personalità, perfetto esempio di quanto una grande maison sia in grado di esprimere in termini di sartorialità ed eccellenza. DA PROVARE CON sashimi, tartare, in generale crudità di pesce.

Champagne Vintage 2008 ­ Veuve Clicquot Ponsardin Sotto la dicitura “vintage” si raggruppano quei vini millesimati prodotti assemblando uve raccolte nella stessa annata. Produzioni che avvengono quando la stagione è d’eccezione e quando si registrano livelli qualitativi più elevati rispetto agli standard. È accaduto nel 2008, anno in cui la maison Veuve Clicquot Ponsardin ha prodotto questo Champagne Brut Vintage con uve che provengono esclusivamente da grand cru e premier cru che gli conferiscono un’impareggiabile ricchezza organolettica. DA PROVARE CON tagliatelle alla polpa di granchio.

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| ITINERARI DI GUSTO |

Champagne “Cuvée Prestige” ­ Taittinger Immancabile sulle tavole addobbate a festa, questo grande classico di casa Taittinger deriva da un sapiente assemblaggio di Chardonnay, Pinot nero e Pinot meunier da più di 35 diversi cru di vigneti raccolti in diversi momenti, sempre a perfetta maturazione e che rimane sui propri lieviti per circa 3 anni. Il risultato è una cuvée famosa in tutto il mondo per il grande equilibrio che riesce ad esprimere, coniugando, nel bicchiere, profondità aromatica ed eleganza, per una timbrica che caratterizza tutta la straordinaria produzione di Taittinger. DA PROVARE CON l’ aperitivo, si esalta con tutti i tipi di crostacei.

Champagne Brut Laurent­ Perrier Una bottiglia che simboleggia alla perfezione quello che è lo stile inconfondibile della Maison Laurent­Perrier, famosa per essere ancora oggi condotta a livello familiare, nonostante la sua recente quotazione in borsa. “La Cuvée”, Champagne Brut targato Laurent­Perrier, è una bollicina estremamente elegante e raffinata, che matura almeno quattro anni in bottiglia sui propri lieviti ed ècomposta da una parte di vini di riserva. È una chicca da aperitivo chic. DA PROVARE CON la tartare di gamberi e mango.

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| ITINERARI DI GUSTO |

Mumm Cordon Rouge by David GuettaIl Cordon Rouge di G.H. Mumm è un’istituzione fin da quando, nel 1876, Georges Hermann Mummfece mettere sulla bottiglia il famoso cordone rosso che celebrava il conferimento dell’Alta Onorificenza della Legion d’Onore francese. Una cuvée assemblata a partire da 77 crus pigiati e vinificati separatamente per preservare l’ampia varietà di aromi e consentire di replicare costantemente le caratteristiche che hanno reso famoso questo champagne della maison di Reims che per le feste si ricopre d’argento in un’edizione limitata firmata dal dj David Guetta. DA PROVARE CON il petto d’anatra affumicato

Champagne “PALMES D’or” ­ Nicolas Feuillatte L’eleganza dello Chardonnay incontra il corpo pieno del Pinot Noir, per dare vita a una cuvée che trascorre almeno nove anni riposando sui lieviti in bottiglia. Uno Champagne a dir poco prestigioso,vinificato esclusivamente nelle annate eccezionali e nei migliori appezzamenti Grand Cru. Sintetizza in un sorso l’ampia diversità delle varie zone geografiche della Champagne. Generosità, complessità e raffinatezza: queste le parole chiave del “Palmes d’Or”, una bottiglia da destinare solo alle occasioni più formali. DA PROVARE CON le capesante gratinate.

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| OLTRE LA SCRITTURA |

UN REGALO SENZA TEMPO Dall’esemplare più costoso al mondo al richiamo dell’antico Egitto, passando attraverso il metafisico e l’aviazione: le ispirazioni delle migliori penne sul mercato

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| OLTRE LA SCRITTURA |

Eleganti e di lusso, adeguate per ogni occasione, adatte a lui e a lei: se siete alla ricerca di un regalo di Natale una penna potrebbe fare al caso vostro. Un oggetto raffinato, che si presta a diverse varianti di finezza sia nelle forme che nei materiali. Una penna di livello è la migliore soluzione per chi è ancora indeciso e non vuole sfigurare. Pregiati strumenti di scrittura, dal design raffinato e ricercato, che possono essere usati per sottolineare le occasioni più speciali. Oggetti senza tempo, strumenti di scrittura dal livello superiore, che rimangono per tutta la vita al fianco

La quercia bruna color grigio opaco, il legno preferito dai vichinghi per le loro navi, è alla base della Viking PVD, la Pen of the Year 2017 di Faber Castell

di chi li possiede. La Pen of the Year 2017 è marchiata Faber Castell. L’azienda tedesca ha realizzato un esemplare che rimanda alla storia del nord Europa con l’utilizzo del legno di quercia bruna, lo stesso materiale usato dai vichinghi nella costruzione delle loro navi. La migliore penna dell’anno porta, infatti, il nome di Viking Pvd. www.graf-von-faber-castell.it

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| OLTRE LA SCRITTURA |

Tibaldi Crewe 60th La Tibaldi Crewe 60th è la penna più costosa al mondo. Realizzata in collaborazione col colosso automobilistico Bentley questa penna in oro bianco è stata prodotta solamente in 40 esemplari ed arriva a costare oltre 30.000 euro. www.tibaldi.it

Montegrappa Mysticum Cagliostro La Mysticum è una nuova linea di Montegrappa. Tra mistero e metafisico questa penna celebra ciò che occupa lo spazio tra noto ed ignoto. Il nome Cagliostro in onore del famoso Conte: figura controversa del ‘700 che raccoglieva in se nozioni di metafisica, cabala e massoneria. Finiture realizzate in argento e oro 18 k. www.montegrappa.com

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| OLTRE LA SCRITTURA |

Montegrappa Thoth Quale accessorio più idoneo per onorare l’antica divinità Thoth, il dio egizio che secondo la leggenda inventò l’alfabeto e la scrittura? Questa penna di Montegrappa è realizzata in argento 925 ed oro 18 k. I ricami e le finiture sono un richiamo al linguaggio grafico dell’antico Egitto. www.montegrappa.com

Montblanc Writers Edition 2017 Con questa penna Montblanc celebra lo scrittore e aviatore francese Antoine Marie Jean Baptiste Roger de Saint-Exupéry , autore de “Il Piccolo Principe”. Le incisioni sul corpo in preziosa resina blu scuro ricordano l’aereo dell’autore, con il cappuccio che richiama i rivetti del velivolo. La copertura platino è ispirata alla cabina dell’aereo. www.montblanc.it Giorgio Migliore

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| INTERVISTA ALL’AQUAMAN ITALIANO |

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| INTERVISTA ALL’AQUAMAN ITALIANO |

“DOPO I RECORD DI APNEA INSEGNO A RESPIRARE” Se non fosse un nome appartenente già ad un supereroe Aquaman potrebbe essere la definizione perfetta di Mike Maric. Anzi, concedeteci la licenza, supereroi o meno questa è e rimane la definizione perfetta per Mike Maric.

Non lasciatevi ingannare dal nome, Mike è itaRiuscendo a coniugare l’amore per il nuoto, la scienza e liano ma di origine istriana e, sin da bambino, ha la ricerca è riuscito a ottenere una laurea in ambito meavuto un rapporto speciale con l’acqua. Il mare è dico ed una specializzazione, continuando poi gli studi stato compagno della sua infanzia, grazie soprattutto al sino a conseguire un Master e un Dottorato di Ricerca. padre che gli ha messo una maschera permettendogli L’ultima sfida in ordine temporale quella di maestro ed di approcciarsi col mondo marino e subacqueo. La pasallenatore. Grazie ai suoi studi e ricerche sulla respirasione per l’acqua Mike la scopre, di fatto, sin da subito zione, abbinate alle sue conoscenze sportive, Mike è die questa rimarrà un filo conduttore per se non tutte ventato guida di molti atleti, tra i quali anche Federica almeno la maggior parte delle attività che svolgerà nePellegrini, Filippo Magnini, Igor Cassina, Sara Cardin, gli anni a venire. Importante è stata la collaborazione e Paolo Pizzo, e tante eccellenze italiane. Un personagl’amicizia con Umberto Pelizzari, gio insomma non banale, che icona dell’apnea a livello interriesce a “sfruttare ogni secondo I 43 anni della sua vita sulle tracce nazionale, per il record mondiale della sua giornata” per le sue stabilito in questa disciplina nel di Jacques Mayol e Umberto Pelizzari attività di allenatore, ricerca2004 nuotando 120 metri sentore e scrittore (“La scienza sono segnati da quattro record: za respiro. L’anno successivo della respirazione”, il suo ultimo 6,15 minuti di apnea statica, 150 metri libro). Abbiamo avuto il piacere è toccato al primato nazionale di dinamica, 70 di discesa in assetto di apnea dinamica (150 metri), di intervistarlo Mike che, tra costante e 120 nel Jump Blue successo replicato per 3 anni un allenamento, una lezione ed consecutivi. Un meritato “pensiouna nuotata ci ha aperto il suo namento” dall’attività agonistica mondo. Acquatico e terrestre. passato tra Bahamas, Honduras ed Hawaai a nuotare con i delfini studiando questa specie straordinaria. Una Chi è il Mike Maric uomo e chi il Mike Maric vita non certo noiosa quella di Mike che non è sematleta? pre stata “a mollo”, ma anche sui libri. E quanti libri. Il Mike Maric uomo è una persona timida, decisamente carismatica e determinata. Ricercatore presso l’UniMike Maric (43) è considerato il re della monopinna versità di Pavia presso le Scienze Forensi, aspetto di per la sua capacità di movimento sott’acqua che nessuno cui non ha mai parlato per una serie di motivi. Il Mike è mai riuscito a eguagliare. | 105 |


| INTERVISTA ALL’AQUAMAN ITALIANO |

Maric atleta non c’è più, lo è stato qualche anno fa togliendosi belle soddisfazioni ma rimane un amante dello sport che ama non vivere nel suo passato glorioso ma cimentarsi in nuove sfide e nuove avventure. Un ex atleta che rimane presente emotivamente allenando sia atleti di alto livello che più giovani. Come riesci ad alternare lavoro/allenamenti e conciliare il tutto con la tua vita privata? La cosa è abbastanza facile e la riassumo in poche parole: “volere è potere” e “organizzazione”. La giornata è fatta di 24 ore, se tu dormi 6 7 rimangono circa 17 ore in cui puoi fare tante belle cose se ti organizzi per bene. A me piace vivere la vita a pieno e mi piace godermela ogni singolo secondo. Quanto è stato importante Umberto Pelizzari per la tua crescita sportiva? Senza di lui avresti percorso la stessa strada? Dopo mio padre Umberto rappresenta il mio maestro, la persona che mi ha permesso di effettuare una svolta a livello tecnico e professionale, la persona che mi ha istruito. Lui è stato una base fondamentale per me anche se io il vero salto l’ho fatto da quando, ex atleta, ho approcciato al mondo dell’allenamento e li mi sono creato la mia strada, la mia scienza, e indubbiamente la scienza medica mi ha aiutato a diventare una figura di riferimento per gli atleti di livello che seguo.

“Io con l’acqua ho avuto e ho un rapporto particolare: mi ha regalato vittorie incredibili ma mi ha anche tolto il mio migliore amico. Da lì è nata la mia paura dell’acqua che non va temuta tantomeno odiata ma rispettata in ogni sua forma” Mike Maric

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Facciamo un salto nel passato: come si ottiene un record mondiale di apnea. Quanto e come ti sei allenato per riuscire in questa impresa? Qui facciamo un bel salto nel passato (ride). In un passato in cui, ne parlo anche nel mio libro, alternavo la mia attività universitaria e i miei allenamenti. Premettiamo che l’apnea non è uno sport olimpico e non hai dei contributi di cui puoi usufruire a livello professionale. Le mie giornate si dividevano tra i libri e la piscina: una media di 2 allenamenti al giorno o la mattina molto presto o la sera tardi (dalle 20:30 alle 23) e, quando potevo, svolgevo anche qualche lavoretto. La sera quando rientravo dopo mangiato o mi rimettevo sui libri o andavo a dormire. Tutto questo ovviamente per me non era un sacrificio, lo facevo con piacere perché mi divertivo tantissimo. Per stabilire il record ho lavorato circa 9-10 mesi mantenendo questo ritmo. La tua disciplina presuppone la cosa più innaturale per un essere vivente, cioè non respirare…


| INTERVISTA ALL’AQUAMAN ITALIANO |

Si l’apnea è una disciplina estremamente particolare perché richiede il non respirare. In realtà questo è anche abbastanza “normale” perché noi trascorriamo i primi 9 mesi di vita in apnea nel liquido amniotico e siamo non dico avvezzi all’apnea, ma ce la portiamo comunque dentro e dietro.

oggi io sono allenatore di apnea, titolo riconosciuto dal Coni. 10 anni fa questa figura sarebbe stata utopia e da parte mia posso dire che aver portato questa disciplina in determinati ambiti sportivi accanto ad atleti come Federica o Filippo (Pellegrini e Magnini, ndr) probabilmente è un segno che l’apnea, e soprattutto le tecniche di respirazione, hanno acquisito un ruolo importante.

Si può affermare che questo è uno sport in cui la sfida con se stessi è importante quanto la competizione con gli altri atleti? Indubbiamente è una disciplina piuttosto no limits, la sfida è con la tua testa. Nell’apnea la componente mentale è molto importante: in ogni sport la testa fa la differenza ma nell’apnea, visto che non respiri, ti trovi a gestire una situazione di grande sofferenza che ti induce ad un lavoro mentale ancor più importante. Per questo oltre alla sfida con gli altri c’è prima di tutto quella con se stessi.

Recentemente hai scritto anche un nuovo libro, “La scienza del respiro”. Respirazione e nutrizione sono due aspetti fondamentali di questa disciplina. Ci puoi descrivere la loro importanza? Possiamo dire che l’apnea è il risultato di un mix tra sport e scienza? Assolutamente sì, motivo per cui ho chiamato così il libro. Se da una parte oggi si sa tantissimo sulla nutrizione e sull’alimentazione si conosce ancora “Il mio è un libro per tutti: Che rapporto hai con l’acqua? poco sulla respirazione. Eppure Come bisogna approcciarsi questa è il primo fabbisogno vado a parlare dell’asma, ad essa? Anche il più esperto fisiologico per la vita, ma è dell’oncologia, del rilassamento, deve comunque avvicinarcisi quello più sottovalutato perdello stress, di piccole ricette con rispetto e timore? ché automatico. Mentre tutti, di alimentazione per respirare meglio. atleti e persone comuni, stanno Io con l’acqua ho avuto e ho un Piccole perle di scienza insomma” rapporto particolare: mi ha regaattenti a quello che mangiano lato vittorie incredibili ma mi ha nessuno o quasi da importanza Mike Maric - La scienza del respiro anche tolto il mio migliore amico. ad una respirazione corretta che Antonio Vallardi Edizioni (€ 14,90) Da lì è nata la mia paura dell’acdovrebbe fare parte di uno stile di qua che non va temuta tantomeno vita corretto a livello di salute e odiata ma rispettata in ogni sua forma. Io insegno ai prevenzione. bambini a non fare sfide di apnea, consiglio di giocaNel mio libro parlo di scienza del respiro perché sulla re a coppie in acqua, nuotare al mare in coppia e mai rivista “Science” nel marzo 2017 è stato pubblicato uno approcciare all’acqua da soli. Consiglio anche di non studio su come una respirazione consapevole serva a fare stupidaggini da soli a casa nemmeno nella vasca diminuire lo stato di stress. Questo è stato scientifida bagno. Lasciate fare tutte queste cose ai professiocamente provato e io mi baso su presupposti medico nisti, rispolverando un celebre detto: “Don’t try this at scientifici. Anche per questo il mio è un libro per tutti: home”. vado a parlare dell’asma, dell’oncologia, del rilassamento, dello stress, di piccole ricette di alimentazione Quanto e come si è evoluto il movimento apneistiper respirare meglio. Piccole perle di scienza insomma. co da quando hai iniziato? Quali ulteriori sviluppi prevedi? Ci parli della monopinna e del suo utilizzo? Negli anni 2000 ci sono stati tanti campioni ed adesso La monopinna è stata il mio cavallo di battaglia ed il l’apnea sta diventando una disciplina vera e propria mio primo libro fu sulla monopinna. Questa è l’equivaperché il numero degli adepti a questo sport è aumenlente della coda dei delfini, sono due pinne unite che ti tato in modo incredibile, così come il numero delle permettono di muoverti come loro. Su questo attrezcompetizioni in questa disciplina. L’apnea sta evolvenzo ho dedicato anni di studio e con questo mi sono do verso una pratica sportiva riconosciuta: mi spiego, approcciato al mondo del nuoto. La monopinna è per | 107 |


| INTERVISTA ALL’AQUAMAN ITALIANO |

molti ma non per tutti e si insegna anche ai bimbi che magari sognano di muoversi come delfini o come le sirene. Io questo sogno l’ho realizzato, ho nuotato come un delfino assieme al delfini e quindi è un attrezzo che regala molte emozioni e soddisfazioni. Deve essere imparato, come tutte le cose, perché all’inizio ti sembra di essere un po’ un salame legato (ride) perché hai i piedi uniti e ti cambia un po’ tutta la meccanica del movimento. Cosa consiglieresti ad un ragazzo che si approccia per la prima volta a questo sport? Oppure cosa per convincere i più giovani ad avvicinarcisi? Quello attorno all’apnea è un modo estremamente affascinante e lo consiglio perché prima di tutto ti permette di crescere come persona. Devi fare un lavoro introspettivo, di crescita e maturazione a livello mentale. Secondo, devi fare attività fisica “a secco”

“Ora mi ritrovo ad affiancare altri atleti e la possibilità di seguirne di importanti mi regala un’immensa gratificazione perché in ogni bracciata, pedalata o respiro sono lì con loro”

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perché poi quando sei in acqua devi essere supportato dal tuo corpo. Terzo motivo l’apnea poi ti porta ad allenarti in piscina che, secondo me, è un ambiente meraviglioso. Quarto motivo il fatto che ti sviluppa sia le capacità mentali che il carattere: ti fa diventare molto forte, ti permette di conoscere il tuo corpo ed i tuoi limiti. Consiglio assolutamente di affiancarsi ad una buona guida per svolgere questa pratica in sicurezza, perché può diventare pericolosa. Non lo è ma come tutte le cose devi seguire un percorso, rispettare certe regole ed essere affiancato da una buona guida. Ora sono io che mi ritrovo ad affiancare altri atleti e la possibilità di seguirne di importanti mi regala un’immensa gratificazione perché in ogni loro bracciata, pedalata o respiro io sono lì con loro. Progetti e programmi futuri? Gli appassionati dove ti potranno incontrare? Sulla mia pagina social ci sono tutti i casini che combino. Ora sono impegnato nella promozione del libro e quindi girerò un po’ per l’Italia a parlare di gestione dello stress e su come non rimanere senza fiato nella vita di tutti i giorni. Alessandro Creta | 108 |

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Sulle rive del Lago Maggiore, a pochi chilometri da Verbania e in una location di fascino e prestigio sorge il Grand Hotel des Iles Borromees di Stresa. Un mix di lusso e storia all’interno della struttura che accoglie i suoi clienti dal 1863: la sua costruzione, infatti, iniziò dopo l’Unità d’Italia e si può affermare che l’Hotel abbia vissuto le vicissitudini del nostro Paese sin dalle sue origini. Al giorno d’oggi pochi alberghi possono vantare una posizione così di rilievo: incastonato nel lembo di terra chiamato la “Perla del Verbano” in una delle località più suggestive tra quelle che affacciano sul Lago Maggiore.

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| TRA STORIA E LUSSO |

Un grande parco popolato da una ricca flora, nella quale sono presenti anche molti alberi che accompagnano l’hotel sin dal primo giorno: questo, combinato alle architetture e al paesaggio che accoglie il Grand Hotel des Iles Borromees, rende la location un vero angolo di paradiso. La struttura incarna l’eleganza e la sontuosità dei grandi hotel di lusso italiani. Storia, comfort e sfarzo: il tutto sintetizzato negli ambienti interni ed esterni pronti ad accogliere gli ospiti. Il ristorante “Il Borromeo” vi offrirà un’esperienza gastronomica unica, così come di livello saranno le sensazioni di benessere e relax che vi attendono presso la Spa situata al primo piano della struttura.

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| TRA STORIA E LUSSO |

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| TRA STORIA E LUSSO |

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| TRA STORIA E LUSSO |

Le camere, molte delle quali vista lago o vista giardino, offrono degli scorci da cartolina agli ospiti della struttura. Finiture lussuose e ricercate compongono le stanze da letto, fornite di preziosi mobili e decorazioni in marmo policromo. La rilevanza storica dell’Hotel è marcata anche dalla suite “Hemingway”, la camera dove lo scrittore soggiornò prima convalescente nel secondo dopoguerra poi, colpito dal lusso della struttura e dalla location mozzafiato, nuovamente nel 1948.

Grand Hotel des Iles Borromées & SPA Corso Umberto I, 67 Stresa - Italia +39 0323 938 938 www.borromees.com | 115 |


| UNA SETTIMANA A TUTTA VELOCITÀ |

AUTO E MOTO TORNANO A RUGGIRE NELLA TERRA DEI MOTORI Dicembre e motori in Italia si traducono in un evento internazionale: il Motor Show che, giunto alla 41esima edizione, porta a Bologna i maggiori brand automobilistici e gli amanti di questo settore

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| UNA SETTIMANA A TUTTA VELOCITÀ |

Auto, moto, modelli vintage e moderni: a Bologna riapre i battenti il Motor Show che, dal 2 al 10 dicembre, esporrà centinaia di esemplari davanti agli occhi di migliaia di visitatori. Accanto all’auto show ci saranno le gare, i test drive, l’heritage, la storia e l’innovazione. Il Motor Show rappresenta il trait d’union tra il brand, il consumatore o il semplice appassionato di auto che non può mancare all’evento bolognese. Si riparte dai 200.000 visitatori dell’edizione 2016: ci saranno le gare delle Formula 1 storiche ma anche un’esibizione nell’Area 58 (quella dedicata alle corse) della Ferrari F1 che farà ascoltare la “musica” del suo motore a tutti i presenti. Interverranno direttamente anche i meccanici di Maranello che, proprio come in un vero Gp, saranno impegnati in un pit stop reale. Non solo anteprime e novità per il 2018, Motor Show si conferma essere un evento anche per il motorsport contemporaneo e storico. A Bologna infatti saranno messe in mostra le auto da corsa del passato: gli amanti del vintage avranno di che strabuzzare gli occhi davanti alle macchine che hanno fatto la storia del mondo dei motori.

Una serie di eventi speciali vedrà questi esemplari ritornare in pista a scatenare i loro cavalli: tra le esibizioni in programma è prevista per domenica 3 dicembre una vera e propria gara monomarca all’interno dell’Area 48. Sedici vetture Alfa Romeo da competizione si sfideranno in una corsa ACI Sport per conquistare il “Trofeo GTA - Scuderia del Portello”. Le vetture saranno divise in due classi a seconda della loro potenza (fino a 1600 e oltre 1600 di cilindrata), ed i vincitori delle rispettive categorie si sfideranno in una gara finale. Un evento che richiama quello già organizzato 20 anni fa: anche nel 1997, infatti, al Motor Show ebbe grande rilevanza il racing italiano quando furono protagoniste dieci Alfa Romeo GTA, allora impegnate nel Campionato Europeo FIA per vetture storiche da competizione GTS e Turismo. Martedì 5 dicembre torna protagonista il marchio di Maranello. Tra drift e derapate, in un’esibizione dedicata, gli stunt alla guida della Ferrari 599 faranno “suonare” gli pneumatici della Rossa sull’asfalto bolognese. Ampio spazio anche al rally con le manovre sia delle auto del passato che di quelle con-

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| UNA SETTIMANA A TUTTA VELOCITÀ |

temporanee impegnate nel Trofeo Italia 2 Ruote Motrici, Trofeo Suzuki Rally e nel Trofeo Rally Autostoriche 2 e 4 ruote motrici. Dedicata una parata anche alle 112 Abarth: modello dell’Autobianchi prodotto tra il 1971 ed il 1985. Una sfilata di macchine d’epoca interamente made in Italy che fecero il successo della casa milanese chiusa nel 1995. La 112 Abarth ottenne un immediato risultato di vendite, destinato a perdurare per quasi tre lustri: un caso molto raro tra le auto sportive derivate dalla grande serie. Inizialmente questo modello venne offerto nell’unica colorazione rosso/nero e, a partire dal 1972, vennero aggiunte anche le verniciature monocromatiche visone e salmone, mantenendo invariate le sellerie nere in finta pelle. L’utilizzo nelle competizioni seguì immediatamente la messa in vendita della vettura e proseguì ininterrottamente per quasi vent’anni: un successo anche nell’ambito sportivo che spinse la Fiat ad organizzare un campionato monomarca, disputato dal 1977 al 1984. Al Motor Show non mancheranno le due ruote: protagoniste le Harley Davidson in una parata organizzata per venerdì 8 dicembre e le gare di supercross sugli sterrati dell’Area 48. Spazio anche per i collezionisti e gli amanti sia dei motori d’epoca che dei ricambi: “Passione Classica Mercato” è l’area dedicata alla compravendita e allo scambio di pezzi vintage. Una delle novità di questa edizione sarà poi il padiglione “The World of Motorsport”, un concept espositivo che darà al grande pubblico la possibilità di trovare riuniti in un unico padiglione, allestito come i box dei grandi circuiti internazionali, gli esemplari unici provenienti dai più importanti team al mondo. Nel secondo weekend della kermesse immancabile l’appuntamento con l’ormai storico Memorial Bettega, giunto alla 30esima edizione. Un evento di rally spettacolare ed emozionante, risalente al 1985, che nel passato ha visto la partecipazione di campioni iridati come Colin McRae (vincitore di tre edizioni), Sébastien Loeb, Petter Solberg e persino campioni di moto come Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso. www.motorshow.it Alessandro Creta | 118 |


An event by

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| FOCUS SULLA MOBILITÀ |

LA GUIDA SI FA SEMPRE PIÙ SEMPLICE Riscoprire la quotidianità grazie al noleggio a lungo termine significa potersi concentrare sul proprio lavoro mentre esperti qualificati si prendono cura dell’auto. Così Automotive Service Group decide d’investire sulla qualità, forte della partnership strategica con ALD Automotive, gruppo leader nel settore

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| FOCUS SULLA MOBILITÀ |

Oggi il NLT si può considerare uno strumento di grande importanza per le aziende, per fidelizzare il dipendente e sottrarlo alle sirene della concorrenza, un aspetto quanto mai importante in un periodo in cui sulle risorse umane vengono investiti ingenti sforzi finanziari e notevoli aspettative. Il fleet management consiste nel beneficiare dei servizi di noleggio, lasciando alle aziende la proprietà dell’auto, una formula vincente utilizzata da imprese di ogni dimensione che hanno veicoli in proprietà o in noleggio e che scelgono di demandare in outsourcing solo una parte dei servizi. In questo quadro si inserisce Automotive Service Group che svolge attività di mediazione e consulenza nel settore del Noleggio di autoveicoli a lungo termine in partnership con ALD Automotive, gruppo leader mondiale nel settore del noleggio a lungo termine e della gestione delle flotte aziendali, grazie alla consolidata esperienza e qualità dei servizi maturata in oltre 50 anni di attività. L’attività di Automotive Service Group è rivolta principalmente a professionisti e PMI che intendono avvalersi dei vantaggi derivati dai servizi di Noleggio a Lungo Termine che la società è in grado di offrire, grazie alla partnership di ALD Automotive. Scegliere il Noleggio a Lungo termine significa potersi concentrare sul proprio lavoro, mentre esperti qualificati si prendono cura dell’auto. La formula può variare da uno a tre anni, e meno frequentemente si può estendere fino a 48-60 mesi. E’ previsto il pagamento di un canone mensile come copertura delle spese dalla tassa di proprietà, bollo, manutenzione ordinaria e straordinaria alla gestione dei sinistri, assicurazione, cambio pneumatici e gestione delle multe. L’azienda che prende a noleggio il veicolo deve badare al solo carburante e seguire le istruzioni per una corretta manutenzione dell’auto, con controlli periodici nelle autofficine convenzionate. Il canone varia a seconda del tipo di veicolo noleggiato, della durata del contratto, del chilometraggio previsto, e in base al tipo di servizi supplementari che vengono scelti: auto sostitutiva, strumenti di gestione della car policy, rapporti informativi sull’utilizzazione dell’autoveicolo e la carta di credito per l’acquisto del carburante. | 121 |

AL VOLANTE CON ASG – Partner of ALD Si rinnova la collaborazione tra Automotive Service Group – Partner of ALD e gli eventi territoriali legati ai commercialisti. Anche nell’incontro in programma il 1 dicembre a Pisa, ASG - Partner of ALD sarà presente per informare i partecipanti dei vantaggi e delle novità sul noleggio a lungo termine, riservando ai professionisti un’offerta speciale. Convegno Pisa 1.12.2017 Associazione Nazionale Commercialisti c/o Hotel Galilei Via Darsena, 1 - 56121 Pisa www.automotivesg.com

I VANTAGGI DEL NOLEGGIO Sveva Riva A LUNGO TERMINE • Finanziari: nessuna anticipazione e immobilizzo di capitali per l’acquisto del veicolo, il pagamento della tassa di proprietà e i servizi legati alla gestione del veicolo; • Gestionali: la possibilità di prevedere un pacchetto di servizi “all inclusive” ed un canone fisso mensile, eliminano il rischio di dover sostenere spese non programmate, facilitando la pianificazione dei costi legati alla gestione del veicolo; • Amministrativi: tutte le attività, sia in ufficio che su strada, sono terziarizzate; • Economici: il potere d’acquisto di un grande operatore consente di accedere a costi estremamente competitivi per i veicoli, l’assicurazione, la manutenzione ed il finanziamento. Automotive Service Group partner of ALD Sede Operativa: Viale dell’Esperanto, 71 – Zona Eur Roma Tel. 06.87752179 email: segreteria@automotivesg.com Showroom SICCA: Via Leone XIII snc angolo Viale Gregorio VII, Roma Web: www.automotivesg.com


| SULLE ONDE, MA CON STILE |

IL LUSSO È DI “CASA” SUL MARE Prestazioni, esclusività ed eleganza: questi i presupposti di Ferretti Group nella realizzazione delle proprie barche. Discorso ancor più valido se prendiamo in considerazione il miglior prodotto della casa nautica di Forlì: il Ferretti 780

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| SULLE ONDE, MA CON STILE |

4 metri di lunghezza e 5,95 di larghezza di vero vanto italiano: il 780 è lo yatch di riferimento del brand emiliano che abbina evoluzione ed energia, comfort e design. Stile, navigabilità e sicurezza in mare: la filosofia alla base della realizzazione di questo Ferretti ha contribuito a coniugare design aereodinamico, look aggressivo e sportività nelle linee filanti e nelle forme nette. Ferretti 780, prodotto a partire dal gennaio 2017, ha conquistato convegni e mostre riuscendo a ritagliarsi una fetta importante nel mercato della nautica sia italiano che internazionale.

LA SINTESI DELLA FILOSOFIA FERRETTI Alla linea filante e sportiva dello scafo si abbinano performance di tutto rispetto. Il 780 non solo propone ventiquattro metri di lusso e prestazioni, ma anche tutto il meglio della progettazione e design made in Italy. Sottocoperta sono presenti tre cabine e suite armatoriale con finestre panoramiche, lo spazio living è composto da un ampio salone vista mare con divani, un grande schermo tv al plasma e un tavolo da 8 posti. Ferretti Yachts ha fatto del comfort una vocazione che guida ogni scelta sia progettuale sia stilistica. Comfort significa però anche sicurezza: che sia mosso o agitato gli yatch Ferretti possono navigare in ogni condizione

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| SULLE ONDE, MA CON STILE |

di mare, forti della classificazione “Ocean A” che suite, per un totale di 8 ospiti (2 matrimoniali, 2 doppie con 4 letti singoli) a cui vanno aggiunti assicura massima resistenza ed affidabilità. Lo yatch offre agli ospiti un’esclusiva esperienza di 3 membri d’equipaggio (che dispongono di una cabina separata). Questi ambienti sono ben illumiviaggio e soggiorno sul mare. Nello specifico questo modello si presenta nell’ambito nati grazie al buon numero di Il design aerodinamico si esprime in linee oblò posti sulle murate. Come di un rinnovamento della fascia alta dei prodotto Ferretti: in 24 in un grande yacht, la prua del filanti e forme nette, accentuate dalla metri sono sintetizzati estetica ponte è separata e la cucina scelta di ridimensionare l’altezza dello esteriore, lusso negli interni e occupa la parte a dritta. scafo a tutto vantaggio della sportività Le grandi finestrature offrono ottima resa nella prestazioni. agli ambienti living luminosità e un’ampia vista mare, gli interni si presentano GLI INTERNI: YATCH O HOTEL 5 STELLE? lineari e puliti, frutto di un giusto mix di comfort È negli ambienti interni che si ritrova il massimo e raffinatezza. Non è stato utilizzato il ciliegio, dell’esperienza e della qualità Ferretti. Capace di legno tipico delle imbarcazioni di queste dimenospitare fino a 20 persone il 780 si propone come sioni, a favore di del teak, legno considerato più un vero e proprio 5 stelle che solca il mare. Lo yamoderno e fresco. tch dispone di 4 cabine spaziose, quasi delle vere

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GLI IMPIANTI A bordo sono installati due stabilizzatori giroscopici Mitsubishi MSM 4000, che riducono i movimenti di beccheggio e rollio. L’aria condizionata è da 72.000 BTU/h. L’impianto elettrico è formato da 6 batterie per l’avviamento dei motori, che forniscono 555 Ah a 24 V, mentre le 6 per l’elica di manovra sono da 180 Ah a 24 V. Il gruppo batterie (10) per i servizi ausiliari fornisce 925 Ah a 24 V. La batteria per il generatore principale ne fornisce 185 a 12 V, mentre quella per il generatore ausiliario 100 Ah, sempre a 12 V. Per l’impianto idraulico il serbatoio dell’acqua dolce tiene 1.320 lt, il boiler per l’acqua

LA COPERTA E GLI ESTERNI All’esterno il progetto è improntato ai grandi spazi e alla massima funzionalità. A prua il prendisole ha grandi cuscini che possono ospitare fino a 4 persone. Il fly è grandissimo, arredato con un divano dove possono mangiare tutti gli ospiti e vari materassi e panche per godersi un rilassante bagno di sole cullati dal rumore delle onde. Un’importante innovazione riguarda l’area di poppa che, grazie al nuovo sistema di apertura del portellone, trasforma la zona in un’area conviviale a ridosso del mare fornendola dei comfort di un vero beach club. La plancetta di bagno di poppa a ribalta in navigazione serve anche come portellone per il garage di poppa dove trovano posto moto d’acqua o piccoli tender.

Evoluzione è la parola chiave che guida da quasi mezzo secolo la visione progettuale di Ferretti Yachts. Una ricerca costante che si nutre di energia innovativa e sapere nautico,

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Come in un grande yacht, la prua del ponte è separata: la cucina occupa la parte a dritta. Le paratie a poppa possono sparire, per rendere ancora più conviviale l’atmosfera calda è da 80 lt. Vi sono due impianti idrici con autoclave, entrambi da 24 V, uno per l’acqua dolce e uno per quella salata. La coppia di propulsori MAN dalla potenza di 1400 mhp permettono allo yacht di raggiungere i 24 nodi ad andatura di crociera e toccare i 28 nodi alla massima velocità. Ferretti 780, lo yatch che abbina sicurezza, affidabilità, ricerca e design. Un prodotto Made in Italy che non scende a compromessi. www.Ferretti-yatches.com Giorgio Migliore Un’importante innovazione riguarda l’area di poppa, che offre gli agi di un vero beach club grazie al nuovo sistema di apertura del portellone. Una volta completata la movimentazione, questi trasformano la zona in un’area conviviale a ridosso del mare.

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Larghezza massima

5,80 [m] - 19 ft 0 in

Pescaggio

1,94 [m] - 6 ft 4 in

Dislocamento a vuoto

56.000 [kg] 123,459 [lbs]

Dislocamento a pieno carico

65.000 [kg] 143,300 [lbs]

Serbatoi carburante

5.000 [l] - 1,321 [US gal]

Serbatoi acqua

1.050 [l] - 277 [US gal]

Materiale di costruzione

VTR

Nr. persone a bordo

20

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Motorizzazione

MAN V12 - 1400

Potenza motore

1400

Trasmissioni

Linea d'asse

Velocità massima

28 [kn]

Velocità di crociera

24 [kn]

Autonomia

300 [nm]

Cabine

4

Cabine equipaggio

2 standard

Bagni

4

Bagni equipaggio

2


SANTA PELAGIA

by Alessandro Stradella

by Franco Bruni

Alessandro Stradella è stata figura di spicco nel panorama romano del secondo ‘600, tornato alla ribalta grazie ad un Festival a lui dedicato che si tiene da 4 anni a Nepi (VT), sua città natale. L’inedito oratorio “Santa Pelagia”, a 4 voci e bc, prodotto da Arcana (A 431, 1 CD, www.outhere-music.com) narra della danzatrice Pelagia (soprano) che attratta dalle lusinghe del Mondo (baritono), si lascia sedurre dalle gioie terrene per poi, con l’intervento del vescovo Nonno (tenore) e della Religione (controtenore), pentirsi e ritirarsi a vita ascetica in una grotta. Una trama che vede contrapposte le due coppie Pelagia/Mondo e Nonno/Religione, in un crescendo di contrasti dialogici in cui Stradella è maestro nel connotare musicalmente i singoli personaggi, affidando brani dal carattere baldanzoso al Mondo, interpretato da Sergio Foresti, ma non dimenticando di affidare bei momenti virtuosistici a Pelagia interpretata da Roberta Mameli, e a Nonno affidato alla voce di Luca Cervoni. Ottima anche la voce del controtenore Raffaele Pè, nel ruolo di Religione. Andrea De Carlo, alla guida del gruppo Mare Nostrum si avvale di un organico variegato che permette di giocare coi colori strumentali. Una esecuzione brillante e un prezioso contributo alla conoscenza dell’arte di Stradella.

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by AAVV

SE CANTA DE LA PRIMA A NADAL

Con un omaggio alla figura di Cécile Marie e Françoise Dague che hanno dato un importante contributo al recupero della tradizione del canto in lingua occitana, l’incantevole voce di Sandra Hurtado-Ròs, specialista del repertorio medievale occitano, dà voce con “Se canta de la prima a Nadal. Chants de Noël occitans et catalans” (Tròba Vox TR046, 1 CD, www.art-troubadours. com) ad una serie di brani tradizionali natalizi le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Le musiche, recuperate e arrangiate dalla stessa Sandra Hurtado-Ròs, ci riportano al tema natalizio con brani in lingua occitana e catalana in cui ritornano frequenti i temi pastorali legati alla natività. Si tratta di canzoni evidentemente anonime, tramandate di generazione in generazione, che trovano in questa interpretazione nuova linfa vitale, allietata da una variegata orchestrazione che si avvale dell’uso di strumenti moderni accanto ad altri di tradizione medievale (flauti, arpa, viola ad arco, chitarra, cromorni, cornamusa, gironda etc.). Incantevole, come sempre, la voce di Sandra Hurtado-Ròs in quello che si rivela un originalissimo quanto insolito contributo al repertorio natalizio più universalmente noto.




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