Febbraio 2011 Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Carlesso Direttore Responsabile: Dario Bernardi Segreteria: Stefania Mocellin In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Moccellin, Valeria Orso, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Silvia Rossi, Maurizio Scotton, Serenella Zen, Giuseppe Bontorin. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
Sommario Editoriale
3 Aido traguardi e testimonianze
Appuntamenti 4 Assemblea dei soci 5 “City camps” a Romano… 17 Festa per il 40° di fondazione Gruppo donatori di sangue di Romano d’Ezzelino
Racconti 6 - 7 Ezzelino da Romano dal mito di un uomo al mito di un territorio
Resoconti 8 Banca di Romano e Santa Caterina Dalla premiazione delle eccellenze alla scoperta dei talenti… 16 Grande carnevale a Fellette
Cultura 9 150° anniversario Unità d’Italia Inno Italiano 10 -11-12 Costituzione della Repubblica Italiana 13 Marco ci riprova
Palio 14 Contrade al lavoro per gli Angoli Rustici
Associazioni 15 L’Associazione Veneto Benessere e Cammina ONLUS
Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale E 10,00* • ordinario nazionale E 16,00 • estero E 22,00 • sostenitore E 52,00 *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco
Riflessioni
16 Disoccupazione giovanile
Notizie in breve 19 Defunti 18
ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
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EDITORIALE - PAG. 3
Aido traguardi e testimonianze Il 27 gennaio sarà sicuramente una data storica per l’AIDO comunale, una Maurizio Carlesso splendida cornice di pubblico ha accolto gli ospiti qualificati che hanno raggiunto il teatro Parrocchiale di Romano per fare il punto della situazione e precisamente il punto sulle donazioni e sui riflessi che le stesse hanno sulla vita di tutti noi. Il prof. Calabrò responsabile del centro trapianti veneto, il dr. Marco Baiocchi, coordinatore locale per i trapianti dell’ospedale San Bassiano e la dott. Giurgevich dirigente medico della struttura complessa di anestesia e rianimazione del nasocomio cittadino erano i referenti a cui il folto pubblico ha fatto riferimento. La sorpresa era dietro l’angolo, annunciata era anche la partecipazione di una persona che avrebbe portato la propria testimonianza di trapiantato. Il tavolo dei relatori era al completo ed alla regia è stato chiamato il Dr. Melandri che ha abilmente moderato la serata. Presente era inoltre la rappresentanza dell’amministrazione comunale con il Sindaco che ha portato i saluti della comunità e profuso complimenti alla Sezione Aido di Romano, ricordando le recenti apparizioni dell’associazione su Famiglia Cristiana. Ha fatto seguito l’intervento della dott.sa Carlucci dell’ ASL di Bassano in rappresentanza del dr. Alberti che ha puntualizzato i dati afferenti al nostro territorio. Dopo una prima fase di presentazione e di verifica dello attuale delle donazioni a livello generale, i relatori hanno focalizzato l’attenzione sulle norme che consentono di esprimere la propria volontà di essere donatore, con disamine operative su quali potessero essere le vie migliori per avere una banca dati dei possibili donatori. Il problema del silenzio assenso, delle norme sanitarie che non sono coordinate con le norme civilistiche hanno fatto da apripista per le relazioni che si sono via via susseguite, ma la memoria, per i donatori Aido, corre alle parole del Prof. Colabrò che in tema di trapianti ha detto: “il futuro non è un regalo, ma una conquista”. Una particolare attenzione è stata riservata
al capitolo delle cellule staminali, al fine di chiarire il fatto che l’utilizzo di dette cellule, non è da intendersi come una soluzione a portata di mano. La ricerca è ancora lunga per l’impiego su vasta scala, ma comunque gli utilizzi sono sempre più interessanti. Dieci anni è il tempo stimato per l’utilizzo delle cellule staminali su larga scala. Di notevole spessore invece la segnalazione dei relatori che evidenziavano il fatto che in Veneto esista la capacità di reperimento del 30% del fabbisogno nazionale di tessuti da trapiantare e l’eccellenza per la banca degli occhi che non ha eguali in europa. Quali gli obiettivi proposti all’attenzione di tutti i presenti? Il calo delle donazioni, la complessità necessaria per controllare la tracciabilità degli organi da trapiantare, la rete nazionale per i trapianti ed infine un modello più efficiente di collaborazione tra le regioni. Le successive relazioni del dott. Baiocchi e della dott.ssa Giurgevich hanno puntualizzato le sfaccettature della L. 91/99 sul consenso informato e sulle metodologie di trapianto legate anche alla riproduzione di organi con parti di animali compatibili con l’uomo. Ottima anche la puntualizzazione su chi può essere donatore e quando si dona. A proposito di quando si dona, abbiamo poi ascoltato le parole di chi invece ha ricevuto un dono. Don Stefano cappellano in una parrocchia del vicentino è stato il mio vicino durante le relazioni e non sapevo che fosse un trapiantato. Con interesse ho quindi seguito la sua accorata esposizione della sua esperienza e ne sono rimasto particolarmente colpito. Don Stefano ora trentenne, all’età di 19 anni è stato colpito da leucemia ed ha seguito il
protocollo clinico che lo ha portato alla chemioterapia. Il suo racconto si fa più serio quando ricorda, non tanto la malattia fisica, ma ciò che la malattia ha lasciato alle sue spalle, la solitudine, l’abbandono degli altri. Ricorda che per gli effetti delle cure tutti lo guardavano da cima a fondo, tutti lo evitavano. Poi un giorno ha iniziato ad accettare la sua vita così com’era. La sua vita di ragazzo studente di ragioneria, si è trasformata, dopo il diploma, in quella di uno studente di teologia a Vicenza, a cui è seguita l’ordinazione a sacerdote che ora dedica la sua vita a testimoniare l’amore da e per gli altri conscio di “aver avuto la fortuna di tornare a vivere”. Nelle sue parole una grande testimonianza di esperienza vissuta che esalta e ringrazia l’opera degli iscritti Aido che in ogni modo donano vita. Grazie a tutti gli organizzatori ed ai relatori per la bellissima serata ed un grazie particolare concedetemelo a Don Stefano, le sue parole hanno scolpito i cuori.
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Assemblea dei soci Il Consiglio di Amministrazione della Pro Loco di Romano d’Ezzelino invita tutti i Soci a partecipare all’Assemblea ordinaria che si terra venerdì 25 marzo 2011 presso la sala comunale di Romano d’Ezzelino (Sede di San Giacomo) Via G. Giardino, 77 alle ore 20,00 in prima convocazione e alle ore 21,00 in seconda convocazione per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: • Conto consuntivo 2010 • Bilancio di previsione 2011 • Programma attività 2011 • Varie ed eventuali. All’assemblea hanno diritto al voto i soci in regola con la quota associativa 2011 versata entro il giorno 15 marzo 2011. Ogni socio potrà, inoltre, essere delegato al voto da un solo altro socio. La delega, riprodotta su qualsiasi foglio, ricopiato dal testo che segue, deve contenere i dati essenziali al riconoscimento del delegante: Il sottoscritto
nato a
il
socio della Pro Loco di Romano d’Ezzelino, delego a rappresentarmi all’assemblea del 26.11.10 il Sig. Data Firma
Campagna rinnovo soci 2011 Gentili Soci, siamo giunti all’annuale rinnovo della quota d’iscrizione alla pro loco, desidero segnalarvi le istruzioni inerenti le nuove tessere: a) sono a disposizione dei soci le tessere e le stesse possono essere ritirate in Sede negli orari consueti e in pratica dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 b) chi non riuscisse a ritirare la tessera in sede potrà ritirarla la sera stessa in cui sarà convocata l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2010 prevista per il 25.03.2011 ore 21,00 presso la sala comunale di San Giacomo. La tessera Unpli, sarà consegnata sino all’esaurimento di quelle pervenute alla Segreteria della Pro Loco dalla sede provinciale. Dopo, pur essendo tutti i soci legittimati d’ogni diritto, dovremo predisporre una nuova richiesta al Comitato Provinciale. La tessera qui riprodotta e consegnata unitamente ad un’agenda Unpli, da diritto ad alcune riduzioni e/o sconti, presso alcuni punti commerciali convenzionati che sono evidenziati nell’agenda stessa. Le convenzioni sono state fatte a livello nazionale ed a livello provinciale. Esistono nello specifico delle convenzioni con alcune compagnie assicurative che consentono dei risparmi sensibili, controllate o fate controllare la vostra polizza. Grazie per la vostra attenzione. Il Presidente
Punti rinnovo soci
E’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri. Romano Sede Proloco Edicola Pirandello, Profumeria Elisir, Via G. Giardino 77, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, San Giacomo Mario Bragagnollo (Moletta), Uffici Postali, Giovanni Bontorin (pittore), Centri Parrocchiali, Foto Gastaldello / Arduino, Banca di Credito Cooperativo. Frutta e Verdura da Silvana.
San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina. Fellette Panificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
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“City camps” a Romano… luglio 2011 La vacanza “full immersion in English”
Le vacanze estive del 2010 sono state davvero speciali per novantadue L’insegnante referente del progetto studenti del Circolo di Romano, ma anche per tutte le persone coinvol- Lentinu Elisabetta te nel progetto “City camps”. Per la prima volta una scuola del nostro Circolo ha ospitato una vacanza studio tutta in Inglese, con animatori di madrelingua rigorosamente anglosassoni. L’iniziativa ha raccolto un successo superiore alle aspettative, testimoniato dal numero delle iscrizioni, dall’entusiasmo indescrivibile dei partecipanti, dall’esito più che soddisfacente del monitoraggio finale somministrato alle famiglie e agli studenti. La pressante richiesta di ripetere l’esperienza è stata espressa ripetutamente non solo alla fine della settimana di “full immersion in English” ma anche successivamente, sia da parte dei bambini sia sul versante dei genitori.Ma non basta! Qualcuno, l’ultimo giorno, ha azzardato: “E’ già tutto finito? Perché non continuiamo per un’altra settimana? Perché non si resta qui anche a dormire?” Come negare la possibilità di esaudire almeno alcuni di questi desideri? Come rinunciare alla straordinaria opportunità di vivere intensamente, pur restando nel proprio paese, alcune delle emozioni che si provano abitualmente solo andando nella nazione straniera dove si parla la lingua che viene insegnata sui banchi di scuola? Non può certo essere delusa una tale aspettativa! I bambini non avranno certo dimenticato i momenti più significativi della settimana di Camp: “Robin Hood”, l’emozionante e coinvolgente spettacolo teatrale del primo giorno; i giochi d’acqua davanti alla scuola, divertenti e rinfrescanti in quell’afoso pomeriggio di luglio; i canti e i balli di gruppo all’inizio e alla fine di ogni giornata, durante i quali non mancavano le sorprendenti esibizioni di qualcuno dei tutor; la gita in pullman a Bassano del Grappa; la fantastica e variopinta foto ricordo sul Ponte Vecchio; la merenda lungo il fiume; i giochi a squadre nel parco e molte altre situazioni irripetibili… Per non parlare dello Show finale e di tutti i preparativi che lo hanno preceduto, con un gran fervore da parte di bambini, tutors, helpers e as-
sistants. Il bilancio complessivo non può essere che positivo e gratificante per l’intero staff italiano che ha lavorato con passione e dedizione alla realizzazione di questo progetto. Quindi, ecco giunto il momento di pianificare per la seconda edizione! A gennaio vi sarà una serata di presentazione, come lo scorso anno, alla quale seguiranno le iscrizioni e poi la Le iscrizioni macchina organizzativa si metterà al “City Camp” in moto per garantire anche nel sono aperte fino 2011 il successo di un’iniziativa al 15 maggio volta sicuramente a potenziare presso la scuola nei bambini la conoscenza e l’in“Dante Alighieri” Romano cap. teresse per lo studio della lingua Info 0424 833889 inglese, ma anche a favorire la loro espressività, la socializzazione, la conoscenza di culture diverse quindi una maggiore apertura mentale, che favorirà il loro percorso scolastico ed esistenziale. Chi lavora a tale progetto crede nella sua efficacia e validità e ha fiducia che anche questa volta l’utenza sappia cogliere al volo una così preziosa opportunità.
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Ezzelino da Romano dal mito di un uomo al mito di un territorio Lo scorso 2 febbraio il Centro Studi Ezzelino da Romano ha proposto un incontro con lo scrittore Alberto Toso Fei. Un convegno che si è interrogato sulla leggenda ezzeliniana, intesa come elemento di identità di un vasto territorio e base della sua cultura; quella cultura che è “sapere che forgia l’azione”.
Foto: Lo scrittore Alberto Toso Fei, il presidente del Centro Studi Ezzelino da Romano Simone Cavallin e l’Assessore al Turismo di Bassano Alessandro Fabris.
La leggenda, il racconto popolare, ma anche le credenze, i timori, le interpretazioni magiche e misteriche che gli uomini si narrano di generazione in generazione sono i tratti più profondi e radicati nella storia di un popolo. Ma si può dire che la leggenda costituisca il terreno privilegiato per il costituirsi dell’identità di popolo? Fedele al principio di porre accanto allo studio e alla divulgazione della storia e della cultura dell’epoca ezzeliniana la raccolta e la diffusione della mitografia nata attorno al condottiero romanese, il Centro Studi Ezzelino da Romano ha realizzato il progetto Immortalare l’Immortale, evento collaterale al Festival “Spettacoli di Mistero” della Regione Veneto e recentemente approdato su RAI2 nel programma di Roberto Giacobbo “Voyager” (il video è visibile alla pagina web: www.ezzelinodaromano.com/video.html). Il progetto, legato alla leggenda del fantasma di Ezzelino da Romano, si è articolato in un ciclo di incontri aperto con lo storico Leonardo Pianezzola (lo scorso 7 dicembre, e realizzato in collaborazione con l’Academia Sodalitas Ecelinorum e l’Amministrazione comunale di San Zenone) e concluso lo scorso 2 febbraio, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione di Bassano, con lo scrittore Al-
berto Toso Fei, probabilmente la più esperta e autorevole voce, che ha raccontato il Veneto attraverso le sue leggende. Scrittore, giornalista, viaggiatore, fotografo Alberto Toso Fei è conosciuto a livello internazionale in particolare per quattro libri che costituiscono una sorta di antologia del mistero su Venezia e sulla laguna, frutto di quasi vent’anni complessivi di ricerca d’archivio e di registrazione delle fonti della tradizione orale. L’incontro aperto dall’Assessore al Turismo di Bassano, Alessandro Fabris è stato quindi l’occasione per approfondire il legame profondo che unisce leggenda, territorio e identità culturale, ovvero le direttrici verso cui si dipana il percorso letterario dello scrittore e i principi fondanti di Spettacoli di Mistero, di cui Toso Fei è direttore artistico, ma anche i filoni di ricerca promossi dal Centro Studi Ezzelino sul Pedemonte e sul suo signore. È stata quindi l’occasione per riconsiderare il mito del condottiero, che per primo seppe fare del Veneto una sola e forte unità territoriale, ripercorrendo una lunga tradizione fatta di serpenti e demoni, di anime vaganti e sotterranei, di giganti e caverne, oltre che di infiniti tesori. Un patrimonio di racconti e credenze che sconfina nell’etnografico e nel folklore, ma che – proprio perché affidato alla memoria di un popolo – sembra interpretabile come la consapevolezza più genuina e l’eco più lontana della grandezza e della portata dell’azione e del progetto politico di Ezzelino. Un condottiero che continua a vegliare su un territorio e un popolo unici. Nel suo intervento Alberto Toso Fei ha raccontato come sia nata l’esigenza di raccogliere e preservare l’identità culturale della sua terra (Venezia, appunto) attraverso il recupero e la registrazione delle leggende popolari. «Il mito – ha spiegato Toso Fei – ha il suo elemento nel territorio, anzi nei luoghi da cui esso trae la sua forza di evocazione. Una piazza, una via, ma anche un corso d’acqua o un sasso sono questi i veri “portatori” di leggende. Nel caso del Pedemonte, la figura
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di Ezzelino – tanto forte e “presente” nella tadino si appropriasse del personaggio, la cui coscienza popolare – ha raccolto in sé gran eccezionalità giustifica il paiolo d’oro; se non ci parte dell’immaginario di queste terre. Così si cura troppo del fatto che la signora di Asolo se si parla di tesori o di fantasmi, questi non fosse morta due secoli e mezzo dopo il presunpossono che essere connessi al grande con- to amante è invece chiaro che per il popolo dottiero, perché esso attrae a sé ogni caratte- Ezzelino meritava la dignità di RE, e quindi ristica, soprattutto quando questa ha contor- doveva aver avuto in sposa una REGINA. ni sfumati e misteriosi». «La leggenda – ha proseguito Toso Fei – non Ciò che sottolineano questi racconti necessita di lunghi tempi di incubazione, né è insomma il fatto che del mito di ovviamente di dati certi e fonti documentabili. Ezzelino si appropriarono tutti, la consapevolezza Essa si nutre di suggestioni, spesso di timori dai poeti (Dante Alighieri, Ludovico più genuina e l’eco o di elementi inspiegabili razionalmente. Così Ariosto, fino ad Oscar Wilde e Marco più lontana della anche un fatto di cronaca può diventare fonte Salvador) alla classe sociale più umigrandezza e della di leggenda, perché tocca corde profonde del le. E se ne appropriarono continuaportata dell’azione e nostro essere, ci chiama a confrontarci con mente, secolo dopo secolo, generadel progetto politico una realtà da sempre sotto i nostri occhi, zione dopo generazione, perché con di Ezzelino ma sempre ignorata». la morte di Ezzelino, muore anche In questa direzione anche l’intervento del pre- il mito dell’eroe e la sua leggenda sidente del Centro Studi Ezzelino, Simone personale viene meno, favorendo Cavallin: «Nei secoli, attorno alla figura di Ez- una rielaborazione che permea di sé l’intero zelino da Romano sono nati, sul nostro territo- Pedemonte. Questo è il mito dell’uomo. Un rio, i miti più strani: secondo alcune credenze mito che con l’uomo si sotterra e corrompe e popolari infatti ad Ezzelino le palle di schiop- diventa terra. Diventa questa terra. Ezzelino po non facevano nulla, secondo altre che la – figlio di Satana – non sarà destinato all’infersua anima fosse invocata dai Massoni quando no, come immaginò l’Alighieri, perché contisi riunivano; un’altra fola popolare dice che nuerà a vagare in queste terre nella forma di possedesse un paiolo d’oro per mescolare la fantasma, di anima senza quiete. Una tradiziopolenta e che sua amante fosse stata Caterina ne popolari che, pur con diverse sfumature, Cornaro. si articola lungo tutto il Pedemonte: da RoCome scrive il professor Ortalli però “non ci si mano, a San Zenone, ad Onara, fino a Papuò limitare a sorridere di fronte a queste cre- dova, Verona, Cremona. Su ogni terra veglia denze e l’aspetto buffo dell’anacronismo passa il fantasma di Ezzelino e dove non giunge lo subito in secondo piano” perché se è vero che spettro del condottiero, sono i suoi masnadieri non poteva, in pieno Duecento, essere preso (Comparetol, in Cadore), le sue amanti (Dona fucilate, resta il grande tema dell’invulne- na Avalda, nel Castello di Monselice), o le sue vittime (Bianca de’ Rosrabilità dell’eroe; se poi la massoneria parta dal XVIII si, a Bassano) a ricordare secolo, rimane evidente il ricome quell’inquieto spirito Nei secoli, sia ancora qui tra di noi, a ferimento ad un Ezzelino attorno alla figura ripetere, immortale, la sua “libero” e autonomo rispetstoria visionaria e grande, to al giogo delle strutture di Ezzelino da che fece (e fa) del Pedeecclesiastiche ufficiali; anRomano sono nati, che se occorre attendere la monte un unico popolo. sul nostro territorio, scoperta dell’America perché i miti più strani ci fosse il granturco, quella Così – ha concluso Cavallin – polenta ezzeliniana ci aiuta il mito del condottiero è divea capire come il mondo connuto mito di un territorio».
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Banca di Romano e Santa Caterina
Dalla premiazione delle eccellenze alla scoperta dei talenti… I meritevoli studenti assegnatari delle borse di studio 2010.
Platea numerosa di giovani curiosi e interessati quella di sabato pomeriggio nella Sala Da Ponte a Bassano del Grappa. Un incontro promosso e organizzato da Banca di Romano e Santa Caterina- Credito Cooperativo non solo per premiare i 126 giovani talentuosi di casa, ma anche per proporre stimoli e idee interessanti attraverso la testimonianza di chi ha trovato una propria strada nella vita puntando sulle proprie capacità e sulle proprie passioni.
La banca ha messo a disposizione 33 mila euro in borse di studio, ma ha dato anche valide opportunità di crescita e di confronto sul territorio, dove l’Istituto presieduto da Umberto Martini e diretto da Antonio Simonetto è presente con 13 filiali, 2700 soci, con una competenza diretta in ben 36 Comuni. Guidati dalle riflessioni di Sebastiano Zanolli manager e scrittore affermato, due giovani talenti come Ciro Gazzola (Premio campiello Giovani 2010) e Manuel Mocellin (musicista) hanno interpretato la loro passione sul palco, dimostrando ai loro coetanei
che si possono ottenere grandi risultati se si trova la forza di credere nelle proprie abilità e nei propri talenti, coltivando le passioni con impegno, in modo intelligente e concreto. Qualche volta lavorando sodo si realizzano anche i sogni. Ma Zanolli non si è limitato a far “decollare” i giovani alla scoperta delle proprie possibilità, rivolgendosi al contempo anche ai genitori, sempre più in crisi di fronte alle difficoltà dei tempi moderni. I cambiamenti repentini nella gestione delle tecnologie e lo stile di vita frenetica obbligano tutti ad uscire dalle consuete e tranquille abitudini per sperimentare nuovi percorsi che consentano di restare sul mercato.
“E’ l’approccio giusto - ha commento Antonio Simonetto, direttore generale di Banca di Romano e Santa Caterina - mediante il quale rapportarsi all’economia nel nostro Nord Est in questo momento. Anche la crisi può diventare, se adeguatamente gestita, una interessante opportunità per far emergere le capacità imprenditoriali proprie del nostro territorio. Insomma meno stanchi, ma con più idee e con il desiderio di affrontare le sfide globali”. L’assemblea ha visto anche la qualificata presenza di numerosi amministratori tra cui i Sindaci del Comuni di Bassano del Grappa, Marostica, Mussolente, Campolongo sul Brenta, Borso del Grappa, Lugo, Conco ed assessori di Bassano del Grappa, Romano, Rossano e Cartigliano.
Necessario dunque non perdere la propria capacità critica, essere aperti alle novità, ma saldi nei principi e nei valori, avere obiettivi sani, contare sulle proprie forze ed avere il coraggio di re-inventarsi quotidianamente.
Con Zanolli, Gazzola e Mocellin speranze anche per 126 studenti premiati per meriti di studio.
Sede: Romano d'Ezzelino (VI) - Viale Europa, 25 Tel. 0424 31138 - Fax 0424 513118 Carrozzeria ed accessori: Tel. 0424 512424 - 512030
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CULTURA - PAG. 9
Fratelli d’ Italia, l’ Italia s’ è desta, dell’elmo di Scipio s’ è cinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò, sì! Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popoli, perché siam divisi. Raccolgaci un’unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l’ora suonò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò, sì! Uniamoci, uniamoci, l’unione e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci può? Stringiamoci a coorte,siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò, sì! Dall’Alpe a Sicilia, Dovunque è Legnano; Ogn’uom di Ferruccio Ha il core e la mano; I bimbi d’Italia Si chiaman Balilla; Il suon d’ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò, sì! Son giunchi che piegano Le spade vendute; Già l’Aquila d’Austria Le penne ha perdute. Il sangue d’Italia E il sangue Polacco Bevé col Cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò, sì!
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CULTURA - PAG. 10
Costituzione della Repubblica Italiana Principi fondamentali art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
art. 3. Tutti
i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i
cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
art. 5. La Repubblica, una e indivisibile,
te norme le minoranze linguistiche.
regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.
art. 7.
art. 11.
riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
art. 6. La Repubblica tutela con apposiLo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
art. 10. L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
art. 12. La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Parte 1 Dirittdoveri dei cittadini Titolo I - Rapporti civili
art. 13. La libertà personale è inviolabi-
le. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
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In casi eccezionali di necessità ed urgenza indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
art. 14.
Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale. Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
art. 15.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
art. 16.
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
art. 17. I
cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pub-
blico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
art. 18.
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
art. 19. Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché‚ non si tratti di riti contrari al buon costume.
art. 20. Il carattere ecclesiastico e il fine
di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, n‚ di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.
art. 21. Tutti hanno diritto di manifesta-
re liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge
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sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denuncia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro si intende revocato e privo d’ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
art. 22. Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome. art. 23. Nessuna prestazione personale
o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
art. 24. Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difen-
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dersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
art. 25.
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
art. 26.
L’estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali. Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.
art. 27. La responsabilità penale è per-
sonale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrati-
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ve, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici. Titolo II - Rapporti etico-sociali
art. 29. La
Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
art. 30. È dovere e diritto dei genitori
mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
art. 31. La Repubblica agevola con mi-
sure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
art. 32. La Repubblica tutela la salute
come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e ga-
rantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
art. 33. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. art. 34. La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devano essere attribuite per concorso. Omissis (continua….)
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Marco ci riprova Per gli appassionati delle atmosfere medioevali, Marco Salvador Gianni Dalla Zuanna torna in libreria con una nuova opera. Dopo il successo di “La palude degli eroi”, uscito in concomitanza con le celebrazioni ezzeliniane, ha dato alle stampe “L’erede degli dei”, che ne è idealmente il seguito. Nel primo libro il lettore riviveva, attraverso gli occhi del protagonista, Guido da Treviso, la caduta e la tragica fine della dinastia dei da Romano, e il periodo successivo in cui nuovi potenti, nuove realtà, nascevano sulle rovine del mondo preesistente. Nel secondo facciamo la conoscenza di Corrado, erede di Ezzelino e consigliere di Cangrande della Scala. Corrado vive accanto a uomini tanto potenti da essere considerati quasi degli dei. Partecipa attivamente alle loro azioni, ai loro intrighi. Conosce personaggi del calibro di Matteo Visconti, Luigi Gonzaga, Jacopo da Carrara e Enrico, conte di Gorizia e del Tirolo. É un cavaliere aurato, ha fama, ricchezza e successo, ma in cuor suo non è soddisfatto. Aspira, infatti, a mantenere l’onore della sua stirpe, trovare l’amore e vivere in pace. Ambizioni legittime, ma non facili da ottenere e per cui dovrà lottare strenuamente. Scritto con l’abituale cura, col rigore storico e con lo stile che contraddistinguono Salvador, ricercatore storico con una predilezione per il medioevo, “L’erede degli dei” è un libro di piacevole lettura che soddisferà gli appassionati di questo periodo storico in cui dominava la voce delle asce e delle spade e in cui il mondo sembrava sull’orlo del precipizio, sconfitto dalla violenza e dalla prepotenza a cui solo uomini di grande spessore sapevano opporsi. Dopo la serie dedicata a “Il longobardo” un’altra prova del talento dello scrittore friulano.
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PALIO - PAG. 14
Contrade al lavoro per gli Angoli Rustici Le contrade sono al lavoro da mesi per allestire gli Angoli Rustici del Palio di Romano, e come ormai da consuetudine, si ingegnano alla scoperta delle mille sfaccettature fatte di lavorazioni particolari, aneddoti, storia, spunti collaterali e quant’altro che possano riempire nel modo migliore e qualificante l’angolo di contrada.
Foto: Contrà Zaghi al museo “Cava Bomba” di Cinto Euganeo (PD) recatasi il 20 febbraio scorso per apprendere tecniche e dettagli della filiera della calce.
La cosa piacevole è che, la ricerca è così approfondita, che i temi presentati l’anno precedente subiscono a volte una tale evoluzione da venir riproposti valorizzando altri segmenti della filiera. Praticamente alcune contrade riescono a cambiar tema pur mantenendo il tema precedente.
Altre invece si propongono al pubblico con nuovi motivi, creando il giusto interesse di aspetti inediti della vita dei primi novecento. Sarà una bella 21ª edizione degli Angoli Rustici quella del 1° maggio, giacché le date son slittate di una settimana a causa della Pasqua alta, come sicuramente sarà un bel Palio dei mussi quello della domenica successiva 8 maggio. Saranno fine settimana che vedranno i contradaioli sempre occupati nelle faccende dell’angolo, con famiglie che supportano e sopportano questo impegno. Già, le famiglie. Se la Siriola è una gran famiglia lo si deve a tutti questi nuclei fatti di uomini, donne e bambini che sacrificano il loro tempo libero per inseguire un obiettivo importante come la storia del nostro territorio da metter a disposizione del pubblico. Grazie a tutti del gran lavoro da parte dell’Associazione Culturale Siriola.
Mi, Ti e…YOU (Tube)
Concorso videospot dove i ragazzi diventano registi del Palio di Romano Mi e ti e Toni, famoso incipit di una filastrocca, è il modo popolare veneto per elencare tutti e nessuno, dove Toni sta per “lui”, per “lu” o nel più arcaico “ju”. Ed è proprio da questo ultimo suono che prende spunto il Palio di Romano, cultore dell’identità veneta, per promuovere se stesso attraverso un concorso rivolto ai ragazzi delle scuole superiori intitolato: “MI, TI e YOU (Tube). Il concorso nasce dalla collaborazione del Palio di Romano con la rivista “Batti il Cinque”, identificando i soggetti già nel nome stesso dove “Mi” sta per il Palio di Romano, “Ti” sono i ragazzi e “YOU” rappresenta il mondo di YouTube, Dailymotion, Libero ecc., quello dei “filmati fai da te” messi in internet. In premio ci sono 300 euro e la cosa funziona così: i ragazzi delle scuole superiori (età massima 22 anni) si inventano registi e confezionano uno spot pubblicitario dell’evento Palio di Romano. Il filmato deve avere una durata massima di 1 minuto e mezzo, veicolare alcune immagini dell’evento, riportare le date degli Angoli Rustici (1 maggio) e del Palio delle Contrade (8 maggio) e infine caricarlo nel web segnalandolo al sito www.paliodiromano.it. Un’apposita commissione valuterà per ogni filmato il numero di visite, l’originalità, le idee, gli slogan e ovviamente il rispetto dei parametri previsti. A curare l’iniziativa è “Bocia Panocia”, segmento giovani dell’Associazione Culturale Siriola, con un’apposita pagina nel sito www.paliodiromano.it e in facebook (nominativo: Palio di Romano) dove vengono esposti regolamento, modalità di partecipazione e links dei filmati. Così, oltre a predisporre il venerdì 29 aprile gli Angoli Rustici didattici per le scuole elementari, a coinvolgere la classe dei diciottenni come guide nel bus navetta agli Angoli Rustici e aiuto refettorio nello stand gastronomico, il Palio di Romano oggi vuol far diventare protagonisti gli under 22 con un gioco quale è il concorso video-spot perché si approprino della storia, delle tradizioni, degli usi e costumi del novecento veneto. Perciò...”dài bocia! deventa regista par el vecio in festa!”
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ASSOCIAZIONI - PAG. 15
L’Associazione Veneto Benessere e Cammina ONLUS Da anni in convenzione con il Comune di Romano, fornisce un servizio professionale alle persone dai 55 anni in poi, su una attività che si evidenzia attraverso l’esercizio fisico, il camminare, il ballo e una educazione alla conoscenza del proprio corpo. Perché fare esercizio fisico?... Perché, avendo un effetto positivo su circolazione, pressione, colesterolo, diabete e le sue complicanze, riduce il rischio di altre malattie (cerebrali, ossee) e ritarda l’invecchiamento. Se abbinato ad una corretta alimentazione, può aiutare a perdere peso e poi… migliora l’aspetto e migliora l’umore; infatti ci fa sentire meglio, permette di incontrare nuovi amici, fa uscire dalla routine di tutti i giorni e riduce lo stress. A Romano d’Ezzelino ci sono nuovi gruppi di ginnastica dolce per adulti, con incontri bisettimanali, seguiti da insegnanti professionisti aderenti all’Associazione. Inoltre si può partecipare settimanalmente a “Cammina Cammina”, il progetto sostenuto dal Comune secondo un programma stabilito, che
Il Presidente Prof. Giuliana Pauletto
dà la possibilità di sperimenil progetto, tare dei percorsi in natura sostenuto dal Comune, accompagnati da insegnante dà la possibilità e da alcuni volontari, con lo di sperimentare dei scopo di camminare insieme percorsi in natura ed educarsi al ‘cammino’ quaaccompagnati da le forma più semplice e gratuinsegnante e da alcuni ita di attività motoria. volontari Istruttori di ballo, settimanalmente insegnano balli a coppie e di gruppo. L’Associazione, grazie al contributo di medici specialisti, organizza incontri culturali per la conoscenza delle varie patologie dell’età adulta. Non mancano infine iniziative e gite ricreative, attività di spensieratezza quale il Veglione di Carnevale, che si è appena tenuto ed ha visto una nutrita partecipazione.
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RIFLESSIONI - PAG. 16
Disoccupazione giovanile Giuseppe Bontorin
É vero, in Italia c’è molta disoccupazione, specie tra i giovani. Ma è anche vero che i nostri giovani non si adattano più ai lavori cosiddetti “umili”, tanto è vero che per questo genere di lavori abbiamo bisogno di manodopera straniera. E che la crisi economica nazionale ed internazionale ne sia la causa è pur veritiero.
Ma questi giovani cosa cercano? Puntano tutti, giustamente, al diploma o alla laurea, per poi attendere ad un impiego in cravatta con lauto stipendio; bella vita senza rinunciare a pranzi e divertimenti anche fino alle 6 del mattino. Io ero giovane negli anni ’50, nel dopoguerra, quando c’era una grande miseria e mancanza assoluta di lavoro per tutti, tanto da essere costretti ad arrangiarsi raccogliendo residuati bellici sul Grappa e qualche quintale di legna qua e là, o ad abbracciare la va-
ligia per cercare fortuna in altre parti del mondo. Si sostiene che nel campo del lavoro mancano professionisti, operai specializzati in vari settori. Ebbene, ai miei tempi i giovani non venivano lasciati per le strade, ma obbligati ad apprendere una professione quale muratore, elettricista, idraulico, ecc… Senza la pretesa di ricompensa, anzi, molti genitori pagavano il datore di lavoro affinchè il figlio apprendesse la professione con la conseguente sicurezza di
un sicuro lavoro dignitoso. Perché non proviamo a farlo anche oggi? Ci sarebbero meno giovani sbandati e abbandonati nell’alcol e nella droga. La fame nel mondo non si risolve con il computer, per cui non sarebbe male se molti nostri giovani si orientassero anche a ricoltivare tutte quelle terre abbandonate nei decenni scorsi quando si preferì privilegiare il boom industriale. L’uomo potrà progredire quanto vuole, ma avrà sempre bisogno di pane, frutto della Terra.
Grande carnevale a Fellette Laura Carlesso
Dieci i carri mascherati in gara. Grande festa nonostante la pioggia. Con gli spettacolari allestimenti dei carri “Ieri romani, Cinesi domani” e “In Volo tra i ghiacci” i carri della Compagnia del Divertimento e di Gianni Dal Monte trionfano ex equo al Carnevale dei ragazzi di Fellette. Sotto la pioggia le due originali proposte si sono presentate al pubblico e si sono poi aggiudicate ad ex aequo il primo premio del concorso abbinato alla tradizionale sfilata. Un appuntamento divenuto una meta gradita per famiglie e ragazzi.
Non o stante il maltempo, si sono dati appuntamento moltissimi spettatori e sono stati sommersi da molti bimbi in maschera e anche Sammy Basso, il ragazzino tedaroto colpito da progeria, assieme ai genitori ha visto sfilare per le vie della frazione dieci splendidi carri. Accompagnate dalla
banda di Crosara e dalle majorette di Nove, le grandi costruzioni hanno precorso due volte il tragitto e i migliori hanno ricevuto il premio della giuria, che ha assegnato l’alloro, a pari merito, al carro di ispirazione cinese della Compagnia del Divertimento e a quello di ambientazione polare di Gianni Dal Monte, riservando il terzo posto al bassanese “Co ‘a secia e col peneo Carnevae se ancora pì beo” del gruppo carnevale Giovane. Quarta posizione invece per “Il cavaliere mascherato”, proveniente da Riese, quinta per “Fuoco e fiamme, colpa dei draghi “, della Pro Loco di Riese e sesta per “saetta Mc Queen”, realizzato a Bessica di Loria.
La scuola materna di Fellette si è aggiudicata il settimo posto con un carro ispirato alla fiaba di Peter Pan, seguito all’ottava posizione dall’allestimento “Api, fiori e colori” sempre di Riese. Noni e decimi, rispettivamente, il gruppo Femo e Desfemo di Riese con “Lo zoo di 105”, e la formazione di Laghi di Cittadella con “I figli dei fiori di campagna Tron”. La menzione speciale per il carro più divertente è andata al “Cavaliere Mascherato”, quella per il più artistico a “In volo tra i ghiacci” e quella per il più originale e “Ieri Romani Cinesi domani”.
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APPUNTAMENTI - PAG. 17
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NOTIZIE IN BREVE - PAG. 18
FOTO CURIOSE
Riceviamo e pubblichiamo una curiosa foto di un nostro affezionato lettore intitolata “berretto siberiano”
50° anniversario Moresco Tiberio e Bertilla
In una splendida cornice di parenti e amici sono stati festeggiati i cinquant’anni di vita in comune dei coniugi Tiberio e Bertilla. La cerimonia ha avuto graditi ospiti il coristi del Coro Alleluia (foto) che hanno portato un tocco particolare all’evento.
Tonin Angelina
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DEFUNTI - PAG. 19
(Matioi)
Una nostra affezionata lettrice residente a Pianezza di Torino ci ha lasciato lo scorso maggio all’eta’ di 79 anni, Romanotta DOC ha sempre mantenuto il legame con la su terra natia anche mediante il sottile filo che il Nuovo Ezzelino ha con i nostri emigranti. I nipoti di Romano, che tanto le debbono perché sono stati praticamente cresciuti da lei la ricordano con grandissimo affetto.
Dedicato a Luana
Quando ci separiamo da persone speciali non serve raccontarlo ad altri, lo sanno già. Si, sanno che una persona speciale non è più con noi. Lo scorso 30 dicembre è mancata all’affetto prima dei suoi cari, ma poi a tutti noi la cara Luana Telatin in Farronato. Disponibile verso gli altri, premurosa moglie e madre ha lasciato un segno importante, molti di noi hanno potuto toccare con mano queste doti quando il giorno della cerimonia funebre hanno notato che era impossibile entrare in Chiesa. Tutta la comunità si era stretta attorno al dolore dei familiari. Parenti, amici, semplici conoscenti, tutti hanno voluto accompagnarla in quel momento. Noi la ricordiamo premurosa figura in sostegno di chi era in difficoltà, quando partecipando in qualità di operatore a serate con un gruppo di mutuo aiuto, portava il suo contributo importante e determinante. Grazie Luana per quanto hai saputo dare e trasmettere a tutti noi. Maurizio Carlesso per il Gruppo Cat 406 di Mussolente.
Ci hanno lasciato
Emma Bontorin
Carlesso Maria suor Pia
Emma Vivian ved. Gamba
99 anni 9 gennaio 2011
78 anni 14 gennaio 2011
Walter Checchi
Ferruccio Gheda
Natalino Farronato
86 anni 19 gennaio 2011
82 anni 17 gennaio 2011
72 anni 21 gennaio 2011
Antonietta Disegna ved. Ferraro
Eugenio Serafin Gen
Alessandro Tonin
83 anni 8 gennaio 2011
95 anni 21 gennaio 2011
61 anni 22 gennaio 2011
71 anni 26 gennaio 2011
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