Sommario Novembre 2011 Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Carlesso Direttore Responsabile: Dario Bernardi Segreteria: Stefania Mocellin In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Moccellin, Valeria Orso, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Silvia Rossi, Maurizio Scotton, Serenella Zen, Giuseppe Bontorin. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
Editoriale
3 Angeli del Fango
Cultura 4 Il complesso di Cà Cornaro un po’ di storia… 7 Tre proposte
Resoconti 5 I cent’anni della Mena 9 Azioni Solidali 2011: i volontari a Vicenza 16 Chi fermerà la musica 17 5ª Marcia del Sorriso
Appuntamenti 6 La Mostra dei presepi 2011/12
Associazioni 8 Nuovo presidente in Siriola 10 AIDO di Romano d’Ezzelino
Riflessioni 11 Dentro la rabbia… 12 Coltivare relazioni costruttive 13 Quattro passi…
Ringraziamenti 14 L’abbraccio della comunità a Suor Ugolina 14 Grazie a tutti i 35…
Racconti Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale E 10,00* • ordinario nazionale E 16,00 • estero E 22,00 • sostenitore E 52,00 *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco
15 Dai ricordi de un omo de novantanove ani, squasi sento 18 - 19
Notizie in breve
ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
EDITORIALE - PAG. 3
Angeli del Fango Cari amici, consentitemi, con questo editoriale, di guardare più in la dei Maurizio Carlesso nostri ambiti locali, perché tutti siamo ancora feriti dalle immagini e dai lutti che lo scorso anno abbiamo subito sul nostro territorio di Vicenza in occasione dell’alluvione, ma che ora tornano impetuose alle menti vedendo le immagini della Liguria, della Toscana e soprattutto di Genova in particolare. Da tutto questo rivoltarsi della natura che ci porta a vivere delle stagioni che non sono le “nostre” ma dei climi quasi tropicali, non siamo in grado di sganciarci e di poter fare qualcosa per tornare alla “normalità”. Ognuno di noi è impegnato per ridurre le emissioni che creano l’effetto serra e deve sempre più esserlo, ma noi che ora siamo in sette miliardi sulla terra non siamo che un piccolo ingranaggio seppur centrale ed importante. Dobbiamo continuare nella nostra opera coscienziosa di salvaguardia della natura e del rispetto dell’ambiente per limitare gli inevitabili danni che si presentano. Al passare delle immagini catastrofiche o ricercando le stesse negli occhi telematici puntati da internet sulle aree colpite dal disastro, penso al nostro territorio in cui siamo stati destinati a vivere, abbiamo alle spalle un buon protettore che è il Monte Grappa, che oltre ad essere stato il baluardo per le grandi guerre, da sempre argina e mitiga gli eventi atmosferici, le sue pendici non si presentano così friabili come altre aree e ci abbraccia come un sicuro porto. La nostra pianura che si apre poi verso sud è scevra da pericoli importanti o così imprevedibili come per altre zone, spesso riferisco a chi visita il nostro territorio che Romano d’Ezzelino è in angolo di paradiso. Quanto mi ha più colpito, oltre alla perdita delle vite umane che è sempre la prima cosa a cui pensare, è stata la solidarietà dimostrata in ogni occasione alle popolazio-
ni colpite da parte di tutta la cittadinanza attiva, dalle organizzazioni che da sempre operano in situazioni di questo tipo, quali la protezione civile ed i nostri splendidi militari, alpini ed altri corpi, dalla croce rossa ed ogni altro soggetto, ma volevo sottolineare, sfatare e condividere con voi il luogo comune che vede i giovani poco interessati o poco disponibili. Dalle notizie ricercate e dai servizi che anche voi avete visto, avrete notato che il ponte di Ognissanti aveva lasciato a giovani studenti alcuni giorni di vacanza e poter notare che molti di questi ragazzi con un semplice tam tam sui network si sono ritrovati in moltissimi ad aiutare ed occupare le loro “vacanze” aiutando il prossimo, fa ben sperare nelle nuove generazioni che spesso invece assimiliamo a contestazioni come quelle recenti di Roma. E’ stato bello capire che questi giovani non erano i diretti interessati, residenti in zona, no erano ragazzi venuti dalle regioni vicine ed oltre per aiutare, pulire e sgombrare dai detriti ogni angolo delle frazioni colpite, è stato bello sentire che erano stati chiamati
“angeli del fango”, lo erano stati anche nelle nostre tremende giornate di novembre 2010 anche nelle nostre zone ed allora mi chiedo, esiste ancora un forte senso civico che dalle famiglie viene trasferito ai nostri figli? La risposta è sicuramente si, i nostri ragazzi sono sicuramente “diversi” da come eravamo noi alla loro età, ma di certo siamo riusciti in moltissimi casi trasferire loro l’importanza del messaggio che implica solidarietà e collaborazione unito ad un impulso immediato di gruppo deciso al fare per gli altri. Nel rinnovare il grazie a tutti coloro, che in questi episodi, che hanno dapprima colpito il veneto ed ora le regioni liguri e toscane, hanno collaborato ed aiuto in ogni modo per l’aiuto alle popolazioni colpite, desidero pensare a tutti i genitori, agli educatori ed alle istituzioni che hanno impresso nell’animo lo splendido slancio di umanità e disponibilità, agli “Angeli del fango” questi sono i giovani che domani saranno chiamati a guidare in ogni modo le comunità e se questo è lo spirito che li guida siamo in buone mani. Grazie ragazzi per la speranza che date al futuro.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
CULTURA - PAG. 4
Il complesso di Cà Cornaro un po’ di storia… Maurizio Carlesso
Ca’ Cornaro è un tipico esempio di casa patrizia veneziana (l’edificio è seicentesco) nella quale si conciliavano interessi economici e momenti di svago. Il fondo su cui sorge è ubicato in contra’ del Fossa e nel 1484 risulta già appartenere a messer Nicolò Quirini, veneziano. Nel 1523 l’area è di proprietà di Antonio Quirini che la cederà, sette anni più tardi, ad un altro veneziano, tal Domenico Zane. Questi, con successivi acquisti, allargherà la proprietà che raggiungerà, nel 1591, l’estensione di 144,776 campi trevisani, inclusi la fornace, un mulino e varie case sparse qua e là. È in questo anno che subentrano definitivamente i Cornaro.
Il Cardinale Giorgio Cornaro Nel 1600 Zuane Cornaro possiede 142 campi che diventeranno 400 novant’anni più tardi, quando titolare della proprietà diventerà il vescovo patavino, cardinale Giorgio Cornaro.
I Mocenigo Nel 1820 ad Elisabetta Cornaro in Grimani, ultima proprietaria, subentrò, come erede, un Mocenigo. Con questa famiglia ha inizio la decadenza dell’intero complesso e a nulla valsero le reiterate proteste dei parroci di Romano perchè almeno la cappella fosse preservata dalla rovina.
I fatebenefratelli Nel 1898 Ca’ Cornaro passa dai Mocenigo al crespanese Rossi che dopo pochi anni la vende al conte Moizzi il quale, nel 1955, la cede ai Fate-
benefratelli. I religiosi per alcuni anni adattano l’imponente edificio a collegio aspirantato vocazionale, ma le urgenze della nuova società impongono quasi subito una diversa destinazione di Ca’ Cornaro. Si giunge così al 25 aprile 1985, giorno in cui al termine di alcuni lavori di ristrutturazione nell’ala più moderna della villa viene solennemente inaugurata la Casa di riposo e di accoglienza San Pio X.
Le Guerre Nel corso della sua lunga storia la villa è stata sede di diversi comandi: nel 1796, durante la campagna napoleonica, vi si insediò il generale Hohenzollern; nel 1866 fu la volta del generale Medici (che fece accampare le truppe nel parco) e nella guerra 1915-18 ospitò il XXII Corpo d’armata (che organizzò la leggendaria difesa del Grappa).
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RESOCONTI - PAG. 5
I cent’anni della Mena Era nata il 16 novembre 1911, nel rodigino, e il destino ha voluto che di- Maurizio Carlesso ventasse una delle figure più emblematiche del nostro territorio. La signora Buraschi infatti è stata per tutti la mitica “Mena”. La ristoratrice che nel suo locale di Valle Santa Felicita, alle pendici del Grappa a Romano d’Ezzelino, ha offerto a più generazioni pasti semplici, pastasciutte, minestroni, ma soprattutto la sua polenta e sopressa, formaggio e fagioli in salsa. Il tutto cucinato e preparato a regola d’arte. La Mena, ha avuto una vita dura, aveva perso il marito Tullio Campana, carabiniere entrato nelle file dei partigiani, è stato catturato dai nazifascisti e quindi fucilato assieme ad altri due compagni, nei pressi di San Michele.
Aveva perso anche il figlio primogenito, Giandomenico, a soli 8 anni per una malattia. Rimaneva quindi sola con il figlio più piccolo, Nazario. Cominciò così una lunga storia alle pendici del Grappa, scritta da una donna dalla grande forza e genialità imprenditoriale. Ha iniziato con una minuscola osteria, nata per offrire bevande e panini ai militari che andavano nel vicino poligono di tiro, negli anni è stata poi trasformata in un noto albergo ristorante che oggi viene gestito dalla famiglia Dussin. Lo stesso Sergio che a 14 anni ha iniziato proprio dalla “Mena” il lavoro di ristoratore, pelando patate e imparando i segreti del mestiere. Non potevamo non ricordare la Mena in questa occasione a lei devo molto, sono state le parole di Dussin. A cent’anni dalla nascita della signora Filome-
na, Sergio Dussin e il figlio Nazario Campana hanno inaugurato il 26.11.2011 il nuovo capitello, posto di fronte al ristorante all’imbocco della valle. Una statua particolare visto che era già collocata nella chiesa parrocchiale di Romano, fu donata nel 1922 dal parroco dell’epoca al padre della “Mena” Lorenzo Buraschi, imprenditore edile, in segno di riconoscenza per una fornitura di calce gratuita per alcuni lavori negli edifici della parrocchia. Negli anni 80, i lavori di ampliamento del locale obbligarono alla rimozione del capitello. La Signora Filomena custodì la statua, la fece restaurare e si impegnò perché fosse sistemata in modo dignitoso. La sua scomparsa arrivò prima di poter coronare il progetto. Deceduta a 91 anni vissuti sempre in modo operoso ed attivo.
La cerimonia inaugurale si è svolta in una splendida giornata di sole, in un’autentica atmosfera di tradizione e di devozione popolare. Presenti, oltre alle autorità civili e gli amministratori, fra gli altri i figuranti della “Siriola”, che hanno rappresentato un quadro animato. Due figuranti, in particolare, hanno riprodotto i costumi dei genitori della Mena, Lorenzo e Nazzarena. Don Cesare Bordignon, parroco di Romano, e don Giovanni Bellò, parroco di Semonzo, hanno celebrato la Santa Messa prima della benedizione del capitello. Gran finale, dopo lo splendido incontro conviviale, con una maxi torta portata trionfalmente in sala da Sergio Dussin, Nazario Campana e i rispettivi figli. La scritta che si leggeva era “Buon Compleanno Mena 1911 - 2011” e lo è stato davvero.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
APPUNTAMENTI - PAG. 6
La Mostra dei presepi 2011/12 Per il Gruppo Volontari “Amici del Presepe”
Duilio Fadda
Quest’anno tornerà in Mostra il presepe di Mauro Zuinisi con i movimenti dei personaggi e con il ciclo completo dall’alba al tramonto e poi la notte stellata. Un vero e proprio spettacolo che incanterà i bimbi, gli adulti ed i vari accompagnatori e, poi fra le novità, dentro questo manufatto, ci saranno due riproduzioni in plastico che identificheranno il luogo dove si svolge la Mostra. Oltre a ciò, alcune contrade rifacendosi all’anno scorso, cioè al quarantesimo anniversario della Associazione Culturale Siriola, allestiranno dei presepi presentando il tema di ciascuna di esse (esempio: contrà Zaghi con Copi, quarei, tavee, pignati e scuee).
Questa collaborazione, appunto, in sinergia con la Siriola, darà modo ai visitatori di conoscere in maniera più approfondita la realtà Romanotta. Verrà poi, come ogni anno, messo in esposizione il presepe costruito l’anno precedente dal plesso scolastico di Fellette, com’è sempre avvenuto da un po’ d’anni a questa parte, e questo è sicuramente merito di tutti i protagonisti, cioè degli insegnanti e degli alunni. Ecco perché il Gruppo Volontari “Amici del presepe” ritiene che l’esempio di Fellette sia il modo migliore per portare al coinvolgimento gli alunni al Santo Natale: costruire e partecipare alla mostra con un proprio manufatto, è più interessante. L’approccio degli alunni alla progettazione ed alla costruzione di un presepe non rappresenta solo un fatto creativo ma coinvolge i vari alunni nell’approfondimento dell’aspetto religioso e, quindi, al confronto con i bimbi di altre confessioni; cioè al dialogo fra credenti di altre religioni. Fra le varie iniziative che abbiamo messo in campo già l’anno scorso ed alle quali vogliamo dare continuità, abbiamo pensato ad una serata speciale di recita e musica. Solo che quest’anno non ripeteremo lo spettacolo “On raconto de Nadàe”, che era già alla seconda edizione, ma, saranno i protagonisti del gruppo “Natività sul colle” a rendere più emozionante questo Natale. Il 26 dicembre alle 20.30 nella chiesa Parrocchiale di San Giacomo i protagonisti del presepe vivente ci porteranno virtualmente in Galilea per assistere alla nascita del Bambin Gesù ed accompagnerà questo evento il Coro Ezzelino con le loro
magnifiche voci, interdarà vita ad un recital di poesie sul Natale con pretando il repertorio Orari di apertura: vari autori ed un grupdi canzoni natalizie. Ma Inaugurazione prima ancora, cioè il po musicale che allieSabato 17 Dicembre 2011, ore 16.00 giorno dell’inaugurazioterà il pubblico con le Chiusura e consegna attestati, canzoni in tema. ne, sabato 17 dicembre Domenica 15 Gennaio 2012, ore 16.00 Sarà il pomeriggio del alle ore16, l’orchestra 15 gennaio a decretare Simphoniae, formata Visite la fine della dodicesiprevalentemente da stuSabato dalle 9.00 alle 12.00 denti delle scuole mema mostra dei presepi, gruppi e scuole su prenotazione quel giorno dopo la die inferiori e diretta dal dalle 15.00 alle 19.00 aperto a tutti consegna, da parte del maestro Marcello Godi, Vice Sindaco ed assesdarà inizio alla Mostra Domenica e Festivi con un breve concerto sore alle Associazioni dalle 10.00 alle 12.00 e poi sarà il parroco di Remo Seraglio, degli ate dalle 15.00 alle 19.00 San Giacomo, Don Deltestati di partecipazione ai vari espositori e profino Frigo, seguendo un Feriali dalle 9.00 alle 12.00 protocollo usuale, betagonisti, verrà chiusa gruppi e scuole su prenotazione ufficialmente la Mostra, nedirà i convenuti dopo dalle 14.30 alle 17.00 aperto a tutti a noi del Gruppo voun momento di raccoglimento in preghiera: lontari resterà il compoi il Sindaco Rossella pito di ringraziare tutti Olivo porterà il saluto, suo personale e della gli espositori, gli sponsor e l’Amministrazione Amministrazione Comunale alla cittadinanza Comunale che anche quest’anno oltre al papresente. A condurre la serata sarà il presi- trocinio della manifestazione ha concesso gradente della Pro Loco, Maurizio Carlesso, che tuitamente l’utilizzo della chiesetta Torre. darà ufficialmente inizio a questa importan- In coda a questo importante evento ci sarà: te manifestazione. In chiusura, il pomeriggio l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria dell’inaugurazione, sarà Roberto “Popi” Frison “la Strada dei presepi” ed un possibile, evenche, con un tocco di vivacità, darà vita ad una tuale pranzo degli espositori, ancora da defibreve recita sul Santo Natale, giusto il tempo nire. Sarà questo un modo per porre le basi di apprezzare le sue grandi doti di intratteni- per la tredicesima edizione. tore. Con l’inizio del prossimo anno la mostra Qui di seguito potete prendere visione dei dei presepi avrà un’altra serata speciale di po- giorni e degli orari per le visite alla mostra: esia e musica: mercoledì 11 gennaio 2012 l’as- auguriamo a tutti Buon Natale, buona visione sociazione “Aque Slosse – amissi de’a poesia” e buona partecipazione.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
CULTURA - PAG. 7
Tre proposte Natale si avvicina e con esso il rito, più o meno commerciale, più o meno Gianni Dalla Zuanna spontaneo, della corsa ai regali. Ogni anno bisogna arrovellarsi il cervello per essere sempre originali, per indovinare i gusti e le aspettative delle persone a cui vogliamo fare un dono. Io, non perché sia un critico letterario, ma per piacere personale, mi rifugio spesso e volentieri nei libri. Molti storceranno il naso, ma vi garantisco che la lettura è ancora una di quelle attività capaci di trasmettere serenità e tranquillità, di trasportarci, a poco prezzo e senza effetti collaterali, in mondi e dimensioni dove possiamo ricoprire il ruolo di protagonisti. Ci sono tre titoli che vorrei suggerire a chi fosse interessato, perché scritti da autori locali, perché opere prime e perché raccontano storie che ci toccano da vicino e parlano del nostro territorio. Il primo, non recentissimo, ma per me è stata una vera scoperta, è “Sul Grappa dopo la vittoria” di Paolo Malaguti, residente a Borso e insegnante al Liceo Brocchi di Bassano. È, riassumendo in poche righe, la storia, a cavallo della prima guerra mondiale, del passaggio alla maturità di un ragazzo di S. Eulalia, di estrazione contadina, che per le proprie capacità verrà iscritto al ginnasio e destinato ad un avvenire diverso da quello dei suoi amici. Il protagonista vedrà il Grappa, monte tanto amato, trasformato dalla furia e dalla ferocia della guerra da una dimensione di paradiso agreste a quella di immenso carnaio capace di inghiottire generazioni di giovani in divisa. La montagna verrà sconvolta e violentata, praticamente rivoltata e ridotta a deserto, ma pian piano tornerà alla vita. Il padre del protagonista, reduce dalle trincee, alla domanda del figlio di raccontargli la guerra non riuscirà a rispondere nulla, troppo dolore e troppo fresco ancora, ma inviterà il figlio a salire i colli per recuperare rame, piombo, cibo in scatola e quanto può servire ad aiutare le scarse finanze della famiglia. È un romanzo intenso, profondo, con delle figure tratteggiate con garbo e capacità, testimoni di uno stile di vita, di una gente e di una terra che non c’è più,
ma da cui discendiamo in linea diretta. Il secondo libro è “La valle dell’Orco”, di Umberto Matino, nativo di Schio. È la storia di Contrà Brunelli, frazione immaginaria del comune di Torrebelvicino, sperduta sui contrafforti della montagna vicentina, persa in una dimensione temporale in cui il progresso e la tecnologia non hanno ancora presa. Difficile da raggiungere, priva di botteghe ed osterie, senza radio o televisione, sembra un gruppo di case dimenticate da Dio, abitate da poche ed anziane persone, gente “riversa”, chiusa e diffidente. È un mondo diverso quello che scopre l’estraneo che arriva dalla città per stabilirsi qui: è un “buen retiro”, fatto di chiacchiere e bicchieri di vino condivisi con i vecchi paesani, di riscoperta della semplicità e delle attività manuali, di paesaggi bellissimi, di pace e silenzio. Attenzione: sotto questa patina bucolica si cela una realtà più oscura ed inquietante, che affonda le sue radici addirittura ai tempi della colonizzazione di queste terre da parte della gente cimbra. Antiche leggende e sinistre filastrocche nella lingua antica, troppe morti accidentali da essere considerate veramente casuali, rivelano una tremenda verità: l’orco c’è ancora e si nasconde sotto impensabili spoglie. Il terzo titolo di cui vi parlo è “La vita accanto” di Maria Pia Veladiano, vincitore del Premio Calvino 2010 e secondo al Premio Strega.
L’autrice è vicentina ed insegnante di lettere. Il libro racconta la storia di Rebecca, una bambina “nata irreparabilmente brutta”. La madre prende subito le distanze da questa figlia così imbarazzante e il padre lascia che la cosa succeda. “Una bambina brutta è figlia del caso, della fatalità, del destino, di uno scherzo della natura. Di certo non è figlia di Dio”. Rebecca troverà l’affetto solo nella figura della tata Maddalena. Rebecca ha comunque un talento grandissimo e mani da pianista e l’incontro con una vecchia musicista, pur non rendendola bella, le permetterà di sviluppare le proprie potenzialità e di poter vedere sotto un’altra angolazione la storia di dolore della propria famiglia. È una favola raccontata con leggerezza, senza nascondere la spietatezza della natura umana, le fragilità che possono sfoggiare nell’odio, ma soprattutto la potenza di una passione e del talento. Buona lettura e tanti auguri a tutti
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
ASSOCIAZIONI - PAG. 8
Nuovo presidente in Siriola Roberto Frison
L’associazione culturale Siriola, che dal 1971 organizza l’evento clou nel comune di Romano d’Ezzelino, si è riunita giovedì 27 ottobre scorso, per eleggere le nuove cariche sociali. Così, alla fine del dibattito precedente alla nomina, il presidente uscente Jurij Baron ha passato il testimone a Roberto Frison, consigliere in forza al Palio dal 1990, anno in cui gettò le basi degli Angoli Rustici. Storico dell’associazione, scrittore, regista di teatro, riferimento di Spettacoli di Mistero nel bassanese, appassionato di leggende e cultura veneta nonché responsabile alla comunicazione del Palio, l’ex presidente della Pro Romano (sette anni nel decennio 1996-2006) e ideatore del concorso coi bambini delle scuole “Bocia Panocia”, ha elogiato l’operato della Siriola anche in tema di organizzazione interna, grazie alle importanti deleghe operative ai vari responsabili consolidate nel triennio di Jurij. Aspetto questo rilevante proprio per la grande capacità di autonomia dei veri settori organizzativi, che in tal modo possono perfezionarsi e migliorarsi, garantendo al pubblico un Palio migliore di anno in anno. “Vista la consapevolezza maturata dai vari responsabili al Palio in virtù delle deleghe – dice Frison – continueremo sulla strada tracciata dal presidente Jurij, al quale va un personale ringraziamento per l’operato svolto in questi tre anni. E come lui desidero ringraziare tutto il direttivo uscente, tra cui i vice presidenti Giovanni Farronato e Mauro Dissegna. Grazie alla Siriola che è stata, grazie alla Siriola che sarà. Abbiamo discusso sul modus operandi per raggiungere obiettivi a medio e lungo termine come le rievocazioni della Grande Guerra (2017-2018)
in cui dovremo esser protagonisti e il centenario dell’inaugurazione del nostro Monumento a Dante Alighieri nel Col Bastia (21 aprile 2014) eternato nel Cielo di Venere della Divina Commedia. Mete ambiziose che raggiungeremo attraverso il “valore d’insieme” per cementare lo spirito di gruppo, confezionando anche eventuali nuovi costumi. Sappiamo tutti dove bisogna migliorarsi, e lavoreremo in tal senso cercando di valorizzare al massimo il prezioso lavoro delle contrade, che non termineremo mai di ringraziare e che tanto lustro danno al Palio. I particolari comunque verranno snocciolati più avanti, per ora la cosa importante è che assecondando la mia curiosità sulle leggende del mistero veneto, ho scoperto dove vivono le Streghe dei Temporali, e andrò da loro a chieder clemenza per ogni ultima domenica di Aprile e prima di Maggio!” Nella stessa riunione son stati eletti i vicepresidenti Giovanni Farronato ed il neolaureato Alberto Segafredo, con ruolo di segreteria Maria Pia Farronato e tesoreria Stefania Mocellin. Riconfermati inoltre tutti i vari responsabili di settore dove son stati aggiunti ruoli di coordinamento generale a Daniele Bontorin e Mauro Dissegna. Insomma, la Siriola sarà sempre un’invidiabile squadrone, che ha creduto nella Cultura Veneta in tempi non sospetti, e che continuerà a farlo.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RESOCONTI - PAG. 9
Azioni Solidali 2011: i volontari a Vicenza In occasione dell’anno europeo del volontariato, molte sono state le iniziative per Sara Bertacco rendere omaggio all’operato dei volontari ed incoraggiare altri ad impegnarsi al loro fianco. Una di queste nella città di Vicenza. Sabato primo ottobre 2011 i volontari del Coordinamento “Brenta Monte Grappa” e i colleghi dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Nucleo Volontariato e Protezione Civile “Monte Grappa” hanno partecipato all’evento “Azioni Solidali Vicentine 2011” organizzato dal Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza nelle tre piazze centrali del nostro capoluogo di provincia. L’appuntamento era riservato a tutte le Associazioni di volontariato della provincia di Vicenza che prestano la loro opera gratuita in territorio locale e ovunque ci sia bisogno. Fin dalle prime ore del mattino i volontari delle due Associazioni romanesi si sono messi all’opera per allestire presso Piazza Duomo a Vicenza i loro gazebo identificativi messi a disposizione dal Centro Servizi per il Volontariato. Per il Coordinamento “Brenta Monte Grappa” hanno partecipato una ventina di volontari che nei giorni precedenti la manifestazione avevano preparato del materiale illustrativo sulle attività di Protezione Civile e di antincendio boschivo in generale e sulle esperienze maturate in questi settori nell’ultimo anno di lavoro (come gli interventi di aiuto alla città di Vicenza in occasione dell’alluvione del novembre 2010). Nel gazebo è stata inoltre sistemata dell’attrezzatura per gli interventi di spegnimento incendio nei boschi in possesso alle Associazioni di Pove del Grappa, Solagna, Cismon del Grappa e delle Colline Bassanesi. L’associazione di Valstagna era presente anche con il gommone di norma usato per le operazioni di salvamento fluviale. I volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, oltre ad essere a disposizione nel loro gazebo, hanno svolto anche nelle altre piazze vicentine attività di informazione, guida, vigilanza e controllo. Tutto questo è stato messo a disposizione per l’intera giornata dei ragazzi delle scuole medie vicentine di primo e secondo grado e del pubblico interessato che con le loro domande e curiosità si sono avvicinati, anche se per poco, al mondo del volontariato toccando con mano gli strumenti di lavoro e ascoltando le testimonianze di chi dedica il proprio tempo libero per il bene degli altri. Nelle piazze vicentine, luoghi simbolo della cittadinanza attiva, erano presenti anche numerosissime altre Associazioni di volontariato disponibili a far conoscere realtà, esperienze e progetti pensati e messi in atto per dare forma concreta ai valori della solidarietà, della non discriminazione e dello sviluppo armonioso dell’individuo e della società.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
ASSOCIAZIONI - PAG. 10
AIDO di Romano d’Ezzelino Il Presidente AIDO
Domenico Chemello
Con l’anno 2011 che volge oramai al termine, è doveroso un resoconto delle attività svolte e di quelle programmate per il 2012 dall’AIDO di Romano d’Ezzelino. Il gruppo AIDO ha tuttora superato quota 2150 iscritti, e quello che maggiormente conta è che anche quest’anno ci sono state tre donazioni effettive. Perciò è giusto e doveroso ringraziare i familiari dei donatori, che nel momento del dolore per la perdita di un loro caro hanno saputo fare il grande gesto con il “sì” alla donazione.
Le attività svolte nell’anno 2011 sono state molteplici: sempre presenti ad ogni invito nel territorio provinciale, l’estate scorsa siamo anche saliti sul Monte Grappa per il Raduno Regionale dei Donatori di Sangue (foto). Abbiamo poi aiutato “Telefono Azzurro” con la vendita di piantine di ortensie davanti all’Ipermercato Battocchio, ottenendo un notevole risultato, e siamo stati attivi con piantine di Anthurium e rose davanti alle Chiese del Comune e
all’Ipermercato per la Giornata Nazionale dell’AIDO l’8 e 9 ottobre. Un grazie va al supermercato per l’ospitalità, grazie per l’aiuto ai collaboratori (Pro Loco, Ass. Fibrosi Cistica, Donatori di Sangue, Ass. UTA) e grazie anche a tutti coloro che hanno contribuito con l’acquisto di piantine o rose, permettendo di avere un aiuto economico. Nell’anno 2012 ci sarà il rinnovo del direttivo del gruppo nel mese di febbraio. Sarà abbinata una serata sanitaria con medici. Raccomandiamo di partecipare alle elezioni,
anche per dare nuova linfa alla continuità del gruppo. Il 17 marzo è poi prevista una serata di musica all’Auditorium “A. Vivaldi” di San Giuseppe di Cassola con l’Associazione Culturale “Symphoniae”, sempre disponibile nei confronti dell’AIDO. Tutte le altre iniziative saranno decise con il nuovo direttivo. In occasione delle prossime festività natalizie e del Nuovo Anno porgiamo a tutti i soci e ai loro familiari i più cordiali auguri.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RIFLESSIONI - PAG. 11
Dentro la rabbia… L’adolescenza è l’età dei cambiamenti. Le certezze dell’infanzia Psicoterapeuta vengono meno e si è alla ricerca di una propria identità. L’in- Cinzia Bonetto fluenza dell’ambiente esterno gioca un ruolo fondamentale per esteriorizzare i conflitti e per scaricare le tensioni, ma anche per riorganizzare il mondo interno. Nell’adolescenza i giovani si trovano a fronteggiare due aspetti importanti: il passaggio dal controllo dei genitori all’autonomia e la consapevolezza della maturazione sessuale. Le modificazioni fisiche sono alla base di una profonda rivoluzione: i mutamenti che si verificano nel corpo dell’adolescente possono essere motivo di orgoglio e di vergogna. Preadolescenti e adolescenti spesso si imbattono in “grovigli” di affetti, che hanno a che fare con la vergogna, la rabbia, la mortificazione, l’inferiorità, ma che sono, almeno inizialmente, difficilmente distinguibili e, quindi, difficilmente riportabili agli elementi interni che li originano. La vergogna rimanda a rappresentazioni di un sé o di aspetti di sé inadeguati coinvolgendo l’assetto narcisistico. Essa svolge un ruolo centrale nel funzionamento mentale e nel vissuto soggettivo degli adolescenti che la esprimono usando termini come: sentirsi diverso, sentirsi impacciato, sentirsi brutto, inferiore. La vergogna porta con sé continue fluttuazioni nel senso di identità e nell’autostima e ha un notevole peso anche nel regolare non solo il rapporto con gli altri, ma anche lo sviluppo di nuove competenze e la possibilità di investirle con piacere. La rabbia non sempre è espressione di una sofferenza o di un disagio vissuto, essa può essere funzionale alla rottura del legame con i genitori per la creazione di una nuova indipendenza. In questo senso i sentimenti di rabbia e conflitto spesso vissuti nell’adolescenza costituiscono una tappa essenziale nello sviluppo autonomo della persona. Come aiutare allora gli adolescenti a gestire la propria rabbia e vergogna? Spesso i ragazzi non sanno esprimere con le parole quello che hanno dentro e ricorrono a delle azioni concrete per dimostrarlo.
L’adolescenza è la fase della vita in cui la creatività sembra essere alla portata di tutti, manifestazione di un’urgenza espressiva che spinge i ragazzi a essere artisti, scrittori o musicisti, e che trova una sorgente primaria nel mondo interno, nella produzione di fantasie e di sogni. «La creatività è uno strumento formidabile che permette alle persone di agire in modo originale sulla realtà, allo scopo di soddisfare i propri bisogni e di mettere in relazione il proprio complesso mondo interiore con quello che poi esprime e manifesta all’esterno. Oltre a essere uno strumento, la creatività è anche un atteggiamento attivo, propositivo, dell’individuo nei confronti della vita che, se stimolato adeguatamente, aumenta la sua attitudine a ricercare sempre soluzioni nuove. La creatività non confonde o distrae la persona rispetto alla chiara lettura della difficoltà, né impedisce di esserne consapevole. Essa anzi permette di formulare domande in modo nuovo per trovare la risposta/soluzione più funzionale. Negli adolescenti la creatività serve a instaurare una relazione positiva con la realtà e con il mondo degli adulti e permette di sviluppare, al tempo stesso, fiducia in
se stessi e nelle proprie capacità. Per l’adolescente essere creativo significa soddisfare il bisogno di autonomia e di liberazione dalle appartenenze familiari attraverso la deviazione dalla norma, familiare (genitoriale) e sociale. Trovarsi un posto nella società e contemporaneamente trovare se stessi implica una buona integrazione tra il superamento dei conflitti personali e l’accettazione delle regole sociali. I due aspetti sono fortemente connessi e caratterizzanti l’età adolescenziale. Se l’adolescente e l’adulto insieme hanno la possibilità di dare parola alla rabbia, alla paura, all’inadeguatezza, alla fragilità, le emozioni iniziano a prendere forma e ad avere un significato. E diventa creativo il riconoscersi all’interno della relazione mantenendo la propria diversità. Lavorando con gli adolescenti, spesso, la difficoltà che si incontra è di “canalizzare” l’energia e orientare il potenziale di creatività. Per esempio, all’interno di percorsi di prevenzione di uso di sostanze stupefacenti rivolti a studenti di scuole superiori, sono utili laboratori di espressione creativa: ideare un fumetto relativo alle nuove droghe in circolazione, alle modalità di assunzione e ai vari contesti, costruire storie a tema, con successive rappresentazioni teatrali che vedano coinvolti gli stessi studenti nel ruolo di attori. Essere autori e protagonisti della propria produzione creativa favorisce una maggiore consapevolezza del rischio e una risposta creativa al problema. Sostenere la creatività degli adolescenti non è certamente semplice, ma è estremamente affascinante quanto creativo».
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RIFLESSIONI - PAG. 12
Coltivare relazioni costruttive Suor Amelia Scanagatta
Nelle relazioni quotidiane a volte le differenti opinioni possono allontanare le persone, perché il confronto richiede fatica, sforzo di comprensione e soprattutto mettere in discussione il proprio modo di vedere la realtà, rinunciare a qualcosa di sé per andare incontro all’altro.
Oggi più che un tempo ci pare che, nell’era del virtuale, si ha l’impressione che forse con una certa facilità si escludano le relazioni. Di conseguenza venendo meno questa dimensione relazionale, tutti ci sentiamo un po’ più soli A nostro avviso uno dei modi per cercare di rimediare questa carenza, pensiamo sia quello d’avere, prima di tutto, una serena e pacifica relazione con noi stessi per riuscire a relazionarci con gli altri in modo libero, perché liberi ci sentiamo dentro. Potremo così costatare che la meraviglia della sorpresa e dell’ammirazione che l’altro suscita in noi, ci rende più ricchi di lui poiché noi riceviamo gli uni dagli altri, momento per momento come per una continua creazione. Questo però nella misura che noi ci accostiamo a loro con occhi attenti e volontà di comprensione e d’ascolto. Se l’arricchimento reciproco, che indubbiamente ne deriva, ha tante modalità, la prima non può essere che l’accettazione degli altri nella loro singolarità, senza la pretesa di volerli a nostra misura. Del resto l’esperienza ci dice che in una relazione alla pari, esente da ogni pregiudizio, può nascere la fiducia nella vita, nelle persone, come pure un nuovo coraggio nell’affrontare le situazioni del vivere quotidiano. Inoltre ci accorgiamo che anche i nostri confini si allargano con la novità che ci viene da altri orizzonti. Allora crescere nelle relazioni significa sperimentare d’essere consapevoli che la relazione
genera collaborazione nella reciprocità e valorizzazione delle diverse identità. Sono tutte opportunità che ci aiutano a maturare nel senso di saper cogliere l’offerta di bene e le risorse della vita in ogni evento. In questo senso ognuno di noi ha la possibilità di costruire le comune vita e quindi ne ha tutta la responsabilità. Questo c’impegna ad essere attivi nel promuovere la reciproca accoglienza, attraverso uno stile di vita che metta la persona e le relazioni al primo posto. Avere ancora la consapevolezza che nel vivere la vita in comunione con tutti gli uomini, la nostra esistenza vibra con tutto il creato. Del resto la nostra relazione si concretizza nell’incontro con l’altro, con il vicino, con il lontano, con il diverso che non si è scelto, che non si conosce, ma che porta in sé la stessa sete di libertà e di vita. Allora nel vivere le relazioni, importante alla reciprocità e alla complementarità, la nostra testimonianza passa attraverso un modo caldo e sincero d’essere accoglienti, leggendo nei fatti d’ogni giorno i segni di novità dentro il cammino della storia. La nostra storia personale si fa accanto ai nostri fratelli, mediante un impegno che comporta dialogo, condivisione di gioie e fatiche, che richiede servizio e dono di sé. Alla luce di queste semplici considerazioni, il cammino della vita ci chiede di valorizzare tutte le risorse umane,
a collaborare con tutti, per la realizzazione di un mondo più umano. A tale scopo è importante vivere il tempo presente con speranza e creatività per aprire, davanti a noi, nuove prospettive di vita. Questo percorso non può che mettere in evidenza la ricerca dell’essenziale come progressiva, libera scelta di ciò che ha senso, per questo vale la pena di metterci in gioco senza riserve. Dall’idea di questo cammino nasce l’esigenza di tenere sempre aperta la finestra della nostra vita, per accogliere con fiducia il vivere la vita con le sue luci e le sue ombre, nella consapevolezza che tutta la vicenda umana è dono che c’è dato per noi e per gli altri. Viviamo solo nella relazione con gli altri, simili a noi e diversi, interlocutori privilegiati. Il nostro essere in relazione è la struttura fondamentale da cui trarre nuove energie per potenziare la capacità relazionale con il cosmo, entro il quale siamo stati posti. C’è, infatti, un’intima relazione, inscindibile e interdipendente che esiste fra gli esseri umani e il creato. Riteniamo dunque sia importante cercare assieme di instaurare dinamiche relazionali propositive, perché la vita è seria, concreta e siamo chiamati a metterci in gioco adesso, in questo nostro tempo. Il tempo non è attesa inerte, il tempo è già vita, mentre a volte siamo portati a leggere il tempo come un tempo omogeneo, privo di sorprese e di novità essenziali. Un tempo provveduto di direzione, d’orientamento che senso può avere e quali speranze può dischiudere? Allora il punto di forza nelle nostre relazioni dovrebbe essere quello che ci stimola a divenire protagonisti nello scegliere il bene, la verità, la giustizia, per suscitare interesse e disponibilità nella ricerca di nuovi cammini di dialogo.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RIFLESSIONI - PAG. 13
Quattro passi… Quattro passi in tutta tranquillità lungo via Roma, per comin- Serenella Zen ciare, ripensando alla più famosa leggenda popolare irlandese; quella secondo cui, lì dove finisce l’arcobaleno, sarebbe custodito un tesoro.
Una ricchezza di proprietà, non di Ezzelino stavolta, ma delle fate irlandesi e affidata al vigile Leprecauno, un personaggio mitico, simile ad un elfo: astuto e molto sveglio, proprio per la delicatezza del compito che svolge. Chissà se gli abitanti delle case vicino cui si è seduto questo arcobaleno novembrino e tutto romanese sono stati più furbi di lui e sono riusciti a trovare qualcosa! Eppure, che ci credia-
mo o meno, quale paese può essere più esperto in materia di arcobaleno rispetto ad un’Irlanda dal cielo notoriamente volubile e capriccioso? Lo scomporsi della luce in sette strati, banalissimo “giochetto” scientifico, ha però sempre il suo fascino, e la capacità di offrire per un attimo, un sorriso meravigliato. Delicato, si conquista comunque il primo piano, davanti ad un esercito di nuvole gonfie e pesanti.
DEMOLIZIONI TRASPORTO E RECUPERO INERTI DA DEMOLIZIONI E SCAVO LOTTIZZAZIONI COMPLETE - ASFALTATURE PIAZZALI MOVIMENTO TERRA / SBANCAMENTI 36060 S. CUORE DI ROMANO D’EZZELINO Via Nardi, 140 - Tel. 0424 570346 - Fax 0424 570396 www.farronatocostruzioni.it
Gustiamoci allora quel sorriso meravigliato, come ce lo insegnano i piccoli, perché è sempre l’occasione di un primo slancio verso il piacere delle cose più semplici. Come appunto la possibilità di regalarsi quattro passi tra i colori dell’autunno e qualche minuto, per lasciarsi accompagnare da pensieri positivi, anche qui, sulle pagine del Nuovo Ezzelino.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RINGRAZIAMENTI - PAG. 14
L’abbraccio della comunità a Suor Ugolina Lorenzo Zen
Nel momento in cui la Reverendissima Suor Ugolina lascia la Comunità di Fellette, con la presente anch’io desidero, da umile parrocchiano della Parrocchia di Fellette di Romano d’Ezzelino, ringraziarla infinitamente e di tutto cuore per la grande attività Pastorale ultraventennale da Lei svolta nella nostra Comunità di Fellette.
Lei ha avuto, nello svolgere la Sua feconda Missione Pastorale tra di noi, un’attenzione, uno stile sobrio, umile, che ha contraddistinto il Suo meraviglioso servizio. Il Suo fare silenzioso, discreto e l’immensa disponibilità caritatevole e assistenziale verso il prossimo è presente in tutta la cittadinanza di Fellette e non solo. Era sempre al servizio degli altri. Lei è stata la Madre dei Poveri (io la chiamavo affettuosamente la ”nostra Madre Teresa di Calcutta“), degli emarginati, dei barboni e di persone che nella loro vita hanno sbagliato, ma sono state perdonate, come gli ex-carcerati, che nessuno voleva seguire. Lei è stata una Madre assai vicina, rivolgendo sempre parole di conforto e speranza a coloro che soffrivano, agli ammalati, a coloro che erano in difficoltà socio-economica o lavorativa o si trovavano in un momento di disagio. Lei è stata una Madre molto vicina agli anziani, soprattutto quelli soli. Tutti abbiamo presente le semplici, belle e nu-
Grazie a tutti i 35… Nel pomeriggio di sabato 15 ottobre scorso i volontari del Coordinamento “Brenta Monte Grappa”, nell’ambito delle attività di tutela ambientale e antincendio boschivo, hanno provveduto al taglio di rovi e allo sfalcio dell’erba presso la vasca antincendio in località Costalunga di Romano d’Ezzelino. I trentacinque volontari presenti sul posto, con apposita attrezzatura hanno ripulito per bene tutta la zona adiacente la vasca, prezioso punto di raccolta d’acqua in caso di sviluppo di incendi nelle nostre montagne. Ora la vasca è bene visibile, sia dall’alto (si facilitano così le operazioni di intervento da parte degli elicotteri dei Servizi Forestali Regionali), sia da terra, grazie alla migliore accessibilità al sito. L’occasione è stata propizia anche per testare le modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale utili a garantire la sicurezza in ambiente operativo. Bertacco Sara
merosissime iniziative socio-culturali ricreative da Lei intraprese o promosse con il benemerito Gruppo di Volontariato “Età d’oro”, da Lei promosso e seguito settimanalmente. Lei è stata Madre per tanti giovani che vedono purtroppo il loro futuro con tanta incertezza e sfiducia diffusa. In poche parole, Lei è stata una Grande sorella per le persone deboli, per gli indifesi e per gli ultimi: li andava a cercare e aveva utili consigli e parole di speranza e conforto per tutti. Il Suo generosissimo servizio qui a Fellette, è sempre stato contraddistinto dall’instancabile impegno e autentica testimonianza di Fede e di Preghiera. Rev.ma Suor Ugolina, La ricordo come una Grande Religiosa, sempre disponibile al dialogo e a fornire a chicchessìa preziosi consigli o suggerimenti, anche quella di fornire utili notizie e precise indicazione è una grande forma di Carità. La ricorderò con sincera commozione per l’immenso bene che ha seminato nella
nostra Comunità parrocchiale di Fellette. La ricorderò, carissima Suor Ugolina, come una Religiosa ricchissima di Fede e di una grande umanità.., che ha dato dignità umana e sociale ai poveri. Grazie infinite per quel calore umano con il quale Lei si confrontava e dava ascolto a tutti noi. Lei è stata, per noi, Rev.ma Suor Ugolina, una “gigante” della carità e fa onore al vangelo e alla bontà della nostra popolazione. Sono certo che le Sue azioni e le Sue iniziative saranno ricordate tra i Fellettesi tra le più significative di questi anni nel campo dell’emarginazione e della solidarietà umana. Prego Iddio che La ricompensi delle buone opere e caritatevoli azioni che Lei ha amorevolmente e abbondantemente profuso nella nostra bella Parrocchia. Un fortissimo abbraccio da un Suo umile collaboratore. Con infinita stima e riconoscenza.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RACCONTI - PAG. 15
Dai ricordi de un omo de novantanove ani, squasi sento Cari amissi, me ciamo Ana, fioea de Mario Chemèo detto Baldi, el storico barbier da Roman, classe 1912. Tenpo fa xe vegnuo a casa nostra Duilio, par domandarme se ‘l me pupà sia stato in grado da contar come che ‘l passava i Nadai quando che iera bocia. E mi go risposto “gheo domando”, parchè a testa a xe ancora bona, el fisico a l’è queo de un vecieto san, ancora in ganba ma senpre un omo da sento ani, romai. Cussì, a gò parlà con me pupà, par saver se a iera disponibie a contar a so storia, ma lù, el me ga dito che no se sente da vegner fin qua, e aeora mi me son fatta contar da lù i Nadai vissui da bocia. E ora ve conto queo che me ga dito: Cara fioea, a go poco da ricordar e da contarte , parchè aeora ghe gera tanta miseria, gerimo poareti de tuto, siori soeo de fioi, ghe ne gera na caretà par fameja, tuti da sfamare ma se ingegnavimo con queo che gavevimo; se slevavimo gaine e cunici e anca el mas-ceto da magnar al pranso de nadàe. Par cuxinare ghe voeva e legne, e mi ‘ndavo con me Pare e me fradeo Giocondo, che tuti ciamava Condo, sol ronco che gavevimo su a Val de Santa Fejicita, a far fasine e a sochi par far a issia e anca far da magnare. Andavimo su, coe nostre ganbe, coe sgalmare sui pie, dure e frede e me ricordo ben, che quando che me Pare el scopriva un soco beo grando, con poca tera intorno el me diceva: - Mario, sto soco ‘o metemo da na parte par sto nadal, parchè el ga da ardare tuta a note par cuxinare i ossi de mas-cio e par scaldare e far ciaro al Banbin Gesù che nasse. Mario dixe : - Tosa, ste tradission i me gà assà i me veci, ricordateo! Me gavarìa piasso continuarle par rispetare e tradission de ‘na volta, parchè son seguro che co ‘a benedission del Banbin Gesù tuto se posta ben, tuto. E Mario continua: - Ste paròe de me Pare me frugna nel servèo come se e fosse un paso del vangeo. Ricordo, che aea sera de a vigijia de Nadae, me Pare preparava el fogoearo con na fasina de legnete, le inpissava finchè no e faxeva tante bee bronsete, dopo cargava el famoso soco che’l gavea messo via con tanta cura e tanta passion. Gera beo lexare ne i so oci tanta soddisfassion quando che se alsava e linguette de fogo verso l’alto.
Intanto me Mare, a Meneghina Baldi, ‘a preparava e pignate co ‘i ossi del mas-ceto e ‘e sate de gaina, levài a posta par l’ocasion del Nadae. El pranso de Nadae el gera : minestra de brodo, ossi de mas-cio e sate de gaina da rosegare, quando gero puteo picoeo; da bocia invese gerimo pi siori, parchè me mama ne faceva a poentina coi figheti sechi e un poche de caroboee. A Roman i ghe gera anca i siori, mi me ricordo che se podea contarli su i dei de ‘na man: - I Stecchini, i Rodighiero, i Favaro. Tra noaltri, pori cani, se aiutavimo tuti parchè gerimo in tanti a esser poareti compagni, co a pansa voda che reclamava i so diriti. Ma par me Pupà e me Mama più inportante, el dì de Nadae, gera ndare a Messa prima, tuti insieme a pregare e ringraziare el Signor de tuto queo che el ne gaveva dato, dopo incontrare parenti e conossenti par scanbiarse i auguri de Nadae. Me Pare invitava tanti a casa nostra, parchè tuti i gera so compari e l’ocasion par bevar na onbra de clinto a gera bona. Ae tre de dopo mesodì bisognava ‘ndare tuti in cesa a Vespro, veci, xovani e putei. I boce i partiva davanti e de corsa par ciaparse el posto sui banchi parchè e careghe bisognava pagarle, e chi gaveva schei aeora? …Senò dovevimo sentarse in tera, coi fredi che faseva a quei tenpi là. N’altra tradission Natalissia, cara ai tosi, a gera el primo del ano. Ne piaseva ‘ndare su ‘e case dei parenti a far i auguri de Buon Anno”, gera l’ocasion par ciaparse na manceta e spendersela come che ne piase-
va. Ne bastava conprarse un storto co a pana, na meringa, caroboe, mandarini, rari, e stracaganasse. Poco disì voaltri ancò, ma noaltri aeora ne pareva de essere i pi siori del mondo. Pensè che mi me son ninventà de fare a granatina, ve conto: - co nevegava e giassava tanto, dai copi vegneva xo i candeoti. Mi spetavo che me mama ‘ndasse daea Maria picoea a contarsela, andavo in cusina, me toevo na cicara, rubavo un cuciaro de sucaro, un giosso de vin clinto ‘ndavo fora me toevo un candeoto e o meteva tuto dentro a cicara; così desfà el giasso, bevevo a me squisita granatina, par mi a gera na goduria. Xugatoi? Cosa geri! Chi i conoseva? Beati i putei de sto secoeo, i ga anca massa, che no i sa pi cosa tore par cosa assare, ma mi che go squasi 100 ani digo: - Mejo desso che aeora, parchè anca se son vecio no tornaria pi indrio a patir tanta fame e tanto fredo. Na roba voio dire a tuti: - Ricordeve de tegner conto de queo che ve sì guadagnà co ‘a fadiga, no stè butar via gnente se podì, pitosto se vansè calcossa deghea ai Frati che i sfame e veste chi che xe pi poareto de voaltri, sto qua ne o insegna el Banbin Gesù, el paron del mondo che el ga vossuo nassare dentro na staea, scaldà dal bò e dal musseto ma ‘ncora de pi da l’amor de so mama Maria e da so pupà Giuseppe. Mario Chemello e Anna, ve auguremo buone feste e un felice 2012.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RESOCONTI - PAG. 16
Chi Fermerà la Musica Christian Rinaldo
Ha tagliato un traguardo importante una delle manifestazione più longeve del comune di Romano: “Chi Fermerà la Musica” si appresta a festeggiare il 21° anno di attività con grande entusiasmo e voglia di dare continuità alla kermesse. Il progetto nato dal “sempreverde” Luciano Bragagnolo nel 1991 e tramandato al suo vice Manuel Bontorin che ha coinvolto negli anni avvenire persone di tutte le età da adolescenti a giovani per arrivare anche a papà e mamme che si sono esibiti con un pizzico di ironia e voglia di mettersi in gioco.
L’armonia la voglia di cantare tutti insieme l’amicizia che si é creata tra i componenti sono solo alcuni degli elementi positivi che rendono questo gruppo una grande famiglia. Quest’anno come di consuetudine la “macchina” organizzatrice dell’evento si è già messa in moto e sono più di una ventina i ragazzi che si esibiranno nel loro brano preferito per dare al pubblico presente grandi emozioni e applausi. La serata che si svolgerà mercoledì 7 dicembre al teatro di Romano Alto riserverà una gradita sorpresa: ospite della serata Nicole Stella balzata recentemente agli onori delle cronache
per la sua partecipazione alla trasmissione di Canale 5 “Io Canto” condotta da Gerry Scotti. La ragazzina 14enne di Poianella di Bressanvido (VI) forte di un gran timbro vocale si esibirà in un paio di canzoni. Per rendere magiche le atmosfere di una serata che si prevede da tutto esaurito saranno allestite delle scenografie molto particolari che stupiranno i presenti. Il merito oltre che a tutti i ragazzi va in particolar modo agli organizzatori Manuel Bontorin Dario Vidale e Marta Marcolin. Un grande plauso lo merita Luciano Bragagnolo che ha fatto nascere questo importante appuntamen-
to annuale riferimento per tante persone che si vogliono divertire attraverso la musica e a lui vogliamo dire grazie per il tempo messo a disposizione per la pazienza il carisma e la determinazione con cui ha seguito i ragazzi passo per passo. Uno spettacolo quello di “Chi Fermerà la Musica” che nonostante la sua longevità prosegue con grande fervore e voglia di stupire formato da ragazzi e ragazze accomunati da una sola cosa lo spirito di amicizia e la voglia di condividere un’esperienza importante sul piano della crescita a livello personale e umano. Inizio dell’evento alle ore 20.45.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
RESOCONTI - PAG. 17
5ª Marcia del Sorriso Malgrado il bollettino meteorologico per domenica 6 novembre 2011 Il Presidente dell’A.S.D. Greg Runners prevedesse abbondanti acquazzoni temporaleschi, tutto sommato Visentin Gregorio l’assenza della pioggia durante tutta la mattinata ha concesso una tregua permettendo il regolare svolgimento della manifestazione. Segno della Provvidenza! L’impegno per i preparativi è stato premiato dalla presenza di circa 1600 iscritti. I volontari resisi disponibili sono stati numerosi come sempre, sia attraverso i gruppi, comitati, associazioni che in modo individuale.
Doverosi appaiono dunque i ringraziamenti che l’Associazione Greg Runners vuole rivolgere a tutti. In particolare all’Amministrazione Comunale di Romano d’Ezzelino, alla Pro Loco, ai Fanti, agli Alpini di Romano d’Ezzelino, di San Giacomo, di Fellette, ai Donatori di Sangue, ai Donatori di Organi, al Comitato Genitori di Romano capoluogo, ai Carabinieri in Congedo, alla Protezione Civile, alla Fibrosi Cistica, ai Medici dell’Istituto Oncologico Veneto di Padova, all’Uta Onlus, alla Congregazione dei Fatebenefratelli, alla Parrocchia di
Romano d’Ezzelino, al Comitato Sagre di San Giacomo, ai Gruppi Podistici del Comprensorio, al Comitato Siriola, al Comitato Genitori della Scuola Vittorelli, alla Scuola Materna di Romano d’Ezzelino, ai proprietari dei terreni che gentilmente hanno concesso di transitare con la marcia attraverso i loro campi, agli sponsor. Si ringraziano pure per il patrocinio concesso la Regione del Veneto, la Provincia di Vicenza, il Comune di Bas-
sano del Grappa e di Borso del Grappa, l’Associazione Sportiva Dilettantistica dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, la Direzione Didattica Statale di Romano d’Ezzelino, il Comitato Italiano Paralimpico. Un arrivederci al prossimo anno ed un caloroso abbraccio a tutti.
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
NOTIZIE IN BREVE - PAG. 18
L’Associazione NOICONVOI di Romano d’Ezzelino organizza la
IV Rassegna Teatrale SABATO 4 FEBBRAIO
SABATO 3 DICEMBRE
avremo il Laboratorio Sperim.le Teatrale dell’Università Adulti e la commedia brillante in 3 atti di Carlo Goldoni
la nostra compagnia
I MARIAVERCOEA ci allieterà con la commedia
marionete contafole”
“Le donne gelose”
SABATO 14 GENNAIO 2012
accoglieremo la compagnia TEATROFORUM Giovanni Calendoli che ci proporrà la commedia scritta da Karol Wojtyla
“La bottega dell’orefice”
“Con l’anima,
SABATO 3 MARZO
la compagnia tappabuchi proporrà la commedia brillante in tre atti
“per qualche spina di troppo…”
SABATO 31 MARZO la compagnia geniattori presenterà la commedia “VIAGGIO NEL TEMPO, sogno o realta’...”
www.associazionenoiconvoi.it
Il Nuovo Ezzelino Novembre 2011
NOTIZIE IN BREVE - PAG. 19
Ricordo di Giovanni Bordignon Il 7 novembre scorso è venuto a mancare un nostro affezionato lettore, nato a Romano d’Ezzelino e da anni residente a Toronto (Canada). Ex alpino, da tutti conosciuto nel paese natale, vogliamo ricordarlo con questo necrologio. Ci uniamo con grande cordoglio a tutta la Famiglia Bordignon per la perdita del caro Giovanni.
Giovanni Bordignon 79 anni 7 novembre 2011
Ci hanno lasciato
Antonio Bordignon
Alberto Camazzola
Valeria Farronato
Maria Cecilia Zen
81 anni 6 ottobre 2011
69 anni 10 ottobre 2011
in Dissegna 70 anni 12 ottobre 2011
in Tonellotto 50 anni 13 ottobre 2011
Jolanda Mattarolo
Adele Bordignon “Dina”
Orsola Rosalia Andolfatto
Angelo Guazzo
Agnese Alessio
“Jole” 91 anni 26 ottobre 2011
ved. Farronato 94 anni 27 ottobre 2011
ved. Farronato 87 anni 27 ottobre 2011
72 anni 27 ottobre 2011
in Serraglio 71 anni 30 ottobre 2011
Punti rinnovo soci
E’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri.
Sede Proloco Via G. Giardino 77, San Giacomo Uffici Postali, Centri Parrocchiali, Banca di Credito Cooperativo.
Romano Edicola La Coccinella, Profumeria Elisir, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Giovanni Bontorin (pittore), Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana.
Suor Domenica Andreina Alberton 90 anni 15 ottobre 2011
San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina. Fellette Panificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
d Sconto
el
30%
< CARTIGLIANO (VI) < CARTIGLIANO (VI)1 - Tel 0424 829862 Via Monte Grappa, Via Monte Grappa, 1 - Tel 0424 829862 < LUGO DI VICENZA (VI) < LUGO DI VICENZA Via Sioggio, 30 - Tel (VI) 0445 861636 Via Sioggio, 30 - Tel 0445 861636 < MAROSTICA (VI) < MAROSTICA (VI) Vill. Giovanni Giovanni Paolo Paolo II, II, 6 6 -- Tel Tel 0424 0424 470570 470570 Vill. < < ROMANO ROMANO D’EZZELINO D’EZZELINO (VI) (VI) Via G. G. Giardino, Giardino, 3 3 -- Tel Tel 0424 0424 512333 512333 Via
< ROSÀ (VI) < ROSÀ Piazza (VI) Mons. Ciffo, 1 - Tel 0424 582469 Piazza Mons. Ciffo, 1 - Tel 0424 582469 < ROSSANO VENETO (VI) < ROSSANO (VI) Via Venezia,VENETO 23/25 - Tel 0424 541215 Via Venezia, 23/25 - Tel 0424 541215 < S. CATERINA DI LUSIANA (VI) < S. CATERINA DI LUSIANA (VI) Via S. S. Caterina, Caterina, 21 21 -- Tel Tel 0424 0424 407168 407168 Via < < SOLAGNA SOLAGNA (VI) (VI) Piazza IV IV Novembre, Novembre, 9 9 -- Tel Tel 0424 0424 816088 816088 Piazza
< TEZZE SUL BRENTA (VI) < TEZZE BRENTA Via SanSUL Pio X, 1/a - Tel(VI) 0424 562058 Via San Pio X, 1/a - Tel 0424 562058
< CAMPOLONGO SUL BRENTA (VI) < CAMPOLONGO BRENTA (VI) Piazza Roma, 1 -SUL Sportello bancomat Piazza Roma, 1 - Sportello bancomat
www.bccromanosantacaterina.com
Abbiamo fatto di qualità e cortesia una professione per cambiare il modo di guardare il mondo. Via G. Giardino, 18 - 36060 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 34783 - www.otticafontanesi.com
Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975
< BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL (VI) Via Cogo, 34 - TelGRAPPA 0424 382767 Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767 < BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL GRAPPA (VI)504777 V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 504777 < BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL GRAPPA (VI) Via Capitelvecchio, Capitelvecchio, 32 32 -- Tel Tel 0424 0424 886961 886961 Via < < BORSO BORSO DEL DEL GRAPPA GRAPPA (TV) (TV) Piazza Canal, Canal, 12 12 -- Tel Tel 0423 0423 910310 910310 Piazza