Sommario
Giacom o Poli
Editoriale
3 Saper ascoltare
Marzo 2012 Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Carlesso Direttore Responsabile: Dario Bernardi Segreteria: Stefania Mocellin In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Moccellin, Valeria Orso, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Silvia Rossi, Maurizio Scotton, Serenella Zen, Giuseppe Bontorin. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
Appuntamenti
4 Il Palio di sera! 5 42° Palio di Romano 6 10 12 13
Resoconti
Da un’idea a un’impresa In attesa del tricolore Il Giardino della memoria Inaugurazione Croce Verde
Riflessioni 7 Caro Diario… 14 Dio sosta tra le sconfitte del mondo per trasformarle con la sua risurrezione 16 Cogli la prima…vera, a! 16 SOS lingua italiana
Cultura
8 L’estate che ho imparato ad andare in bici 11 Scopri la Biblioteca
Sociale
9 L’Uovo di Pasqua
Associazioni
15 Rinnovo direttivi 17-18-19
Notizie in breve Alice Zam pie Febbra ri
nata l’11
Tutti i diritti riservati
a Poli Verdian
io 2012
Quote soci: • ordinario nazionale E 10,00* • ordinario nazionale E 16,00 • estero E 22,00 • sostenitore E 52,00 *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
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EDITORIALE - PAG. 3
Saper ascoltare “La cosa più importante della comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto” Peter Druker Cari soci della Pro Loco, leggendo le parole proposte nella citazione che precede, colgo l’occasione per ringraziare quanti di voi hanno attuato questo modo di operare e vivere le associazioni del territorio di Romano. Molti di voi hanno segnalato, proposto e contribuito alla corretta gestione del nuovo corso della nostra Pro, ed i risultati sono evidenti. È uno stile di vita quello che abbiamo cercato di proporre all’attenzione di voi tutti ma non solo, la Pro Loco ha contribuito e contribuirà alla continua coesione e collaborazione tra le associazioni. Di recente, molte norme a livello regionale e provinciale, stanno portando alla ribalta il sempre maggior ruolo che questi organismi devono avere nella gestione del territorio. Devono diventare il braccio operativo delle amministrazioni e contribuire alla realizzazione di importanti eventi che, per mancanza di fondi e risorse interne, le stesse amministrazioni non possono garantire. Per ritornare alla citazione di apertura, vorrei che molti di voi potessero effettivamente ascoltare ciò che non viene detto per poter apprezzare le scelte di fondo delle persone. Non sempre l’ascolto è fatto di aspetti verbali, molto più spesso è fatto di relazioni profonde con regole proprie non scritte, ne evidenti. Ci stiamo preparando alla prossima assemblea associativa in cui andremo a presentare il bilancio consuntivo e preventivo della nostra associazione e sin d’ora sappiamo che sarà difficile trovare quelle risorse che necessitano per poter continuare nell’opera di una Pro Loco. Lo scorso anno, per segnalarvi
solo un dato su tutti, siamo stati assegnatari di un contributo comunale di € 200,00 (euro duecento/00) e come molte altre associazioni soffriamo economicamente parlando della decurtazione del contributo provinciale che era di € 450,00, far quadrare i bilanci risulta sempre più un’impresa anche in relazione al fatto che le aziende del territorio che da sempre hanno sostenuto tutto il tessuto sociale delle nostre 86 associazioni, non sono più in grado di farlo. Spesso assistiamo a richieste di contributo che vengono fatte alla Pro Loco, ma che ci risulta impossibile soddisfare. Aziende, istituti di credito, amministrazioni, nessuno riesce più a contribuire alle necessità minime delle associazioni. Come dare loro torto? Patto di stabilità che sia o crisi generale, dovremo per forza fare i conti con una situazione che deve restringere tempi e forme del servizio che viene dato dalla Pro Loco. Siamo anche ufficio turistico e sede del Consorzio Grappa Valbrenta, molte iniziative coordinate con gli enti, ma per fare questo necessitano energie e risorse che in questo momento latitano. Ci auguriamo che la situazione possa evolvere il una direzione favorevole a tutti e che tutte le associazioni possano riuscire a mantenere ed incrementare le proprie attività.
Maurizio Carlesso
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APPUNTAMENTI - PAG. 4
Il Palio di sera! Associazione Culturale Seriola
Al 42° Palio gli asini corrono di sera! Sì proprio così, i mussi gareggiano alla sera del sabato 5 maggio. Il motivo è presto detto: domenica 6 ci son le elezioni amministrative del nostro comune e non si può intralciare il diritto di voto ai residenti con strade chiuse o ingolfate. Tutto sommato la cosa porta un elemento di ulteriore interesse all’evento organizzato dall’Associazione Culturale Sèriola in collaborazione con la Pro Loco di Romano, il Comune di Romano e la Regione.
In ogni caso è una manifestazione ricca di spunti. Intanto è stato impostato un programma culturale parallelo a quello ludico che si svolge nel Teatro Parrocchiale grazie alla collaborazione di Noi con Voi e del Centro Studi Ezzelino. Poi al sabato sera 28 aprile c’è la Facella, la fiaccolata sui colli romanesi assieme alle associazioni di volontariato di Romano con intento benefico in favore delle “Vie di Natale”. Altra novità sta nella possibilità di noleggio biciclette agli Angoli Rustici. Infine le Fiat 500 in piazza assieme alle bancarelle dei prodotti tipici del-
la pedemontana fino a tarda sera del 5 maggio e la possibilità di visita al Museo Parrocchiale oltre che alla mostra fotografica dell’Ezzelino Fotoclub nell’ambito della Pittura nella Fornace Panizzon. Per quanto riguarda gli Angoli Rustici questi hanno come minimo comun denominatore i Santi Protettori, in base ai quali le contrade han ricavato il proprio tema di contrada elencati nel programma allegato. Brevemente è questo il prossimo Palio di Romano. Ulteriori notizie verranno pubblicate nel prossimo nume-
ro de Il Nuovo Ezzelino. Per ora tutti i contradaioli sono invitati ad affidarsi a San Lucio, protettore del bel tempo, perché come si dice a Romano “xè el tenpo che fa i mes’cieri”, e di cielo sereno ne abbiamo fortemente bisogno, tutti. Se non altro per gratificare le contrade per il gran lavoro svolto, la Sèriola per l’enorme impegno nel preparare l’evento, i coscrittti del 1994 per l’entusiasmo che ci stanno mettendo e tutte le Associazioni ed Istituzioni che si sono adoperate per la buona riuscita del 42° Palio di Romano! La Sèriola a sua volta ringrazia tutti per l’aiuto, anche San Lucio.
42° Palio di Romano Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012
APPUNTAMENTI - PAG. 5
Giovedì 26 Aprile APERTURA DEL PALIO IN TEATRO ore 19.00 Apertura bètola esterna ore 20.45 Teatro parrocchiale Noi con Voi, “Un treno, una valigia, ricordi e poesie”, reading tratto dal libro “Viaggi diversi”, voce narrante Giovanni Rattini, letture Eros Zecchini e Mario Dalla Fina, canzoni Ezio Pesavento Squinz. MOSTRE per tutta la durata della manifestazione: Fornace Panizzon Fotografica degli Angoli Rustici a cura dell’Ezzelino Fotoclub Nazionale di Pittura a cura del Club Artistico Romanese. Venerdì 27 Aprile ANGOLI DIDATTICI PER ELEMENTARI in mattinata Visita guidata delle scuole elementari presso gli angoli-museali della SETA di contrà Cà Cornaro e della LANA di contrà Zaghi ore 19.00 Apertura bètola esterna e locanda in piazza (per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina) ore 21.30 Musica veneta con Herman Medrano & the Groovy Monkeys ore 21.00 Teatro parrocchiale Noi con Voi, Proiezione Fotografica degli Angoli Rustici a cura dell’Ezzelino Fotoclub. Sabato 28 Aprile LA FACELLA DANTESCA ore 19.00 Apertura bètola esterna e locanda in piazza ore 20.00 La facella: lucciolata sui colli di Romano in favore delle “Vie di Natale”, con pillole di racconti su Ezzelino III, e rientro in centro paese scendendo il Col Bastia come nelle terzine dantesche “là onde scese già una facella che fece alla contrada grande assalto…” ore 21.30 Rock italiano con Radio Liga Domenica 29 Aprile ANGOLI RUSTICI tema generale i Santi Protettori dalle ore 09.00 alle 19.00 22^ edizione Angoli Rustici. Lungo le vie fiorite del paese, addobbate con i colori di contrada, sono visitabili gli angoli rustici (bus navetta gratuito, biciclette a noleggio). Si tratta di momenti di vita passata proposti nel loro habitat come vecchie case contadine, cortili e campi attraverso lavori e scenette che rappresentano un’opportunità per conoscere storia e tradizioni vissute.
Martedì 1 Maggio SERATA D’AUTORI ore 19.00 Bètola esterna e locanda in piazza ore 21.30 Liscio con i California ore 21.00 Teatro parrocchiale Noi con Voi, incontro con Paolo Malaguti e Crisitna Obber. Coordina il Centro Studi Ezzelino da Romano. La Obber è autrice del libro “Primi Baci” e Malaguti de “Il Sillabario Veneto” e “Sul Grappa dopo la Vittoria”.
Contrà Molinetto el vìn (Sant’Urbano: la filiera del vino) Contrà Marchi el fogo (Santa Barbara: le lavorazioni e mestieri che necessitano l’uso del fuoco) Contrà Farronati-Signori-Valle 1915 - 18 (Madonnina del Grappa: campo militare in una borgata) Contrà Carlessi-Pragalera el dì xè pì beo se te ghe xonti un putèo (San Gerardo: la nascita ) Contrà Zaghi a lana (Santo Stefano: filiera della lana) Contrà Cà Cornaro a seta (San Giobbe: filiera della seta) Contrà Torre tàsi fèmena che qua comando mi! (San Bernadette: vita e difficoltà della donna nella famiglia contadina) dalle ore 09.00 alle 19.00 estempore dell’Ezzelino Fotoclub “Angoli Riflessi” presso gli Angoli Rustici. ore 10.00 Piazzetta Fornace Panizzon. Allestimento forno in ceramica con modellatura e cottura opera in terracotta dell’artista Carlo Stringa. Inoltre, auto in piazza e bancarelle di Filo Filò. ore 11.30 Apertura locanda in piazza (specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina) dalle 13.00 alle 14.30 pausa Angoli Rustici (ad eccezione dell’Angolo “1915 - 18”) ore 21.00 circa Distruzione del forno ceramica per estrarre l’opera in terracotta del Palio. ore 21.30 Musica liscio con Stefano e i Nevada
In caso di maltempo la 22^ edizione degli Angoli Rustici viene rinviata al 1° maggio. Lunedì 30 Aprile W LA CLASSE!!! ore 19.00 Apertura bètola esterna e locanda in piazza ore 21.00 Festa delle classi ‘60-’70 con Radio Metrò
Venerdì 4 maggio SERATA DI LEGGENDE VENETE ore 19.00 Bètola esterna e locanda in piazza ore 21.00 Teatro parrocchiale Noi con Voi, Leggende e ritualità nelle terre di Ezzelino. Con l’ausilio di una mappa interattiva e proiezioni varie, si va a caccia di streghe, orchi, anguane e fade nella pedemontana veneta, con Roberto Frison e Simone Cavallin del Centro Studi Ezzelino da Romano, coadiuvati dai piccoli attori Mariavercoea Junior ore 21.30 Serata ska-jazz con i veneziani SKA-J Sabato 5 Maggio PALIO DELLE CONTRADE ore 16.00 – 19.00 Visita guidata al Museo Parrocchiale nella chiesa arcipretale di Romano ore 16.00 In piazza Mostra prodotti tipici, Auto d’epoca con raduno delle FIAT 500. ore 16.30 Apertura locanda in piazza. ore 18.30 Sfilata storica delle contrade con mestieri e costumi d’epoca assieme al Complesso Bandistico, Majorettes e Sbandieratori di Romano d’Ezzelino. Il corteo percorre via Zaghi, Dante, Roma e Bortoli con arrivo al mussodromo allestito nel campo da calcio in via Foscolo. A seguire, cerimoniale dei fantini e via al 42° Palio delle Contrade con la tradizionale corsa dei mussi. ore 21.30 Musica liscio con i Bacco Perbacco ore 22.00 Premiazioni del 42° Palio delle Contrade. In caso di maltempo il programma può subire variazioni dell’ultima ora finalizzate allo svolgimento della corsa con gli asini. Domenica 6 Maggio SS. MESSA E PRANZO DELLE CONTRADE ore 10.30 SS Messa in costume, con la collaborazione del Coro Ezzelino e gli Sbandieratori degli Ezzelini. ore 12.00 Pranzo delle contrade, aperto solo ai contradaioli, con la premiazione degli Angoli Rustici e del concorso dei Commercianti di Romano “Abbina la tua vetrina alla contrada”. Visita guidata al Museo Parrocchiale nella chiesa arcipretale di Romano in serata Musica coi Remote Funky Peppers.
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RESOCONTI - PAG. 6
Da un’idea un’impresa
Banca di Romano e Santa Caterina dà speranze ai giovani Carlin Stellisa Ref. Comunicazione Banca di Romano e S. Caterina
Anche per il 2011 la Banca di Romano e Santa Caterina ha premiato gli studenti figli di Soci che si sono distinti per impegno e profitto nel concluso anno scolastico 2010/2011. L’apprezzatissima iniziativa, nata ancora negli anni ’80 dalla ex Cassa Rurale ed Artigiana di S. Caterina di Lusiana, ha nel tempo premiato e valorizzato le eccellenze della base sociale prevedendo un concomitante convegno col quale la Banca ha portato testimonianze ed esempi di persone emerse nel mondo della cultura, dell’impresa, della scuola e della musica.
L’evento avvenuto sabato 10 marzo 2012 presso il Teatro Montegrappa di Rosà aveva in programma un un incontro/ testimonianza dal titolo “Da un’idea un’impresa” che ha visto protagonisti Massimiliano Bertolini e Manuel Zanella - giovani imprenditori di successo internazionale (inventori di “Zeromobile”, “I’mWatch” il primo smartwatch, “Winezero” vino de-alcolizzato) - e altre testimonianze di start up dall’Incubatore d’Impresa della Fondazione La Fornace dell’Innovazione di Asolo. Con l’occasione è stato anche presentato il nuovo Concorso “Un’idea un’impresa” che premierà in futuro la realizzazione di un Progetto Innovativo meritevole in collaborazione con Tower Brokers di Assicurazione. “La Banca non vuole alimentare inutilmente i sogni dei futuri giovani imprenditori – commenta il Presidente Umberto Martini – ma li incoraggia e li affianca con un progetto di aiuto in termini economici e formativi che verrà a breve presentato pubblicamente ed esteso a tutti i giovani del Comprensorio. La banca da tempo ha riconosciuto il mondo giovanile come un interlocutore importante del territorio perché rappresenta oltre che il presente anche il futuro”. L’Istituto afferma anche in questo caso un ruolo importante nel territorio, dimostrando che si può far banca in modo differente, sostenendo non solo l’economia locale, ma anche le aspirazioni e i progetti innovativi di chi ha il coraggio di mettersi in gioco. Si parte dunque dai giovani che hanno ottenuto buoni risultati per lanciare una sfida al merito, per incentivare proposte e per motivare chi magari ha la tentazione di rimanere fermo.
149 gli studenti figli di soci premiati distintisi nel percorso di studio delle scuole superiori (88) e universitari (61), per una elargizione totale di 35.000 euro: SCUOLE MEDIE BONTORIN GIORGIA – Romano d’Ezz., BORDIGNON ANNA - Rosà, BRESOLIN TOMMASO - Cartigliano, CANTELE ELISABETTA - Lusiana, CANTELE MARTA - Lusiana, FARRONATO DANIELE - Romano d’Ezz., FERRAZZI CAMILLA - Pove, FRIGO ELISA - Rosà, GALVAN DAVIDE - Rosà, GROSSELE MARTINA - Rosà, LUNARDON CATERINA - Bassano del Gr., ORSO ANGELA - Romano d’Ezz., PORRO THOMAS - Lusiana, RUBBO FILIPPO MARIA - Lusiana, SCARSELLA FEDERICO ARMANDO - Lusiana, SEGANFREDDO PETRA - Marostica, ZENI GABRIELE – Bassano del Gr.
GRAZIANI ARIANNA - Marostica, GRAZIANI GIULIO - Marostica, GROSSELE RICCARDO - Rosà, LOCANTORE VALERIA - Cartigliano, MAINO ARIANNA - Lugo, MAROLLA RICCARDO - Lusiana, MENEGHETTI GIULIA - Romano d’Ezz, MOCELLIN VANESSA - Campolongo, MORASSUTTI FEDERICO - Mussolente, PAROLIN RACHELE - Asolo, PASSUELLO FEDERICO - Cassola, PELTRAN MONICA - Lugo, PEZZIN CHIARA - Conco, PORRO SARA - Lusiana, POZZAN GIOVANNA - Sarcedo, PRIMON ENGIE - Marostica, RIGON ANDREA - Montecchio Prec., RODIGHIERO ANTONIO - Conco, RONZANI FABIO - Lusiana, RUBBO FRANCESCA - Lusiana, SABBADIN SAMUELE - Loria, SCALCO ARIANNA - Bassano del Gr., SCALCO GABRIELE - Rosà, SCATTOLA FRANCESCA - Rossano V.to, SCETTRO ILARIA - Marostica SIVIERO ELISABETTA - Rossano V.to, SOFFINI ANTONIO - Lugo, TESCARI SARA - Bassano del Gr., TODESCO CARLO - Cassola, TOMIOLA MATTIA - Romano d’Ezz., TORELLI ELISA - Romano d’Ezz., TRENTO PAOLO - Bassano del Gr., VANZO MICHELA - Pove del Gr., VILLANOVA MARTA - Marostica, VILLANOVA JULIA - Lusiana, VISENTIN LUDOVICA - Romano d’Ezz., VOLPATO SARA - Marostica.
COLPO MICHELE - Cogollo del C., COSTENARO GIOVANNI - Marostica, CRESTANI ALESSIO - Marostica, CRESTANI CRISTINA - Romano d’Ezz., CRIVELLINI BIANCA - Bassano del Gr., CRIVELLINI IRENE - Bassano del Gr., CUCAROLLO LUCA - Rosà, DISSEGNA ALESSANDRA - Mussolente, DISSEGNA SAMANTHA - Romano d’Ezz., DONAZZAN FRANCESCA - Pove, FARRONATO FRANCESCA - Romano d’Ezz., FERRARESSO FRANCESCO - Lusiana, FIAMMA ANDREA - Romano, FIETTA MARTINA - Cassola, FINOZZI CHIARA - Calvene, FRANCESCHINI ANDREA - Romano, SCUOLE SUPERIORI GIRARDI MATTEO - Marostica, ARTUSO PAOLO Romano d’Ezz., GRIGOLETTO SILVIA - Cassola, BAGGIO GIOVANNI –Bassano del Gr., GUIDOLIN ANDREA - Cassola, BARONE MARTINA - Bassano del Gr., GUIDOLIN STEFANO - Cartigliano, BATTAGLIN LISA - Conco, IAVERNARO MARCO - Romano d’Ezz., BATTOCCHIO GIACOMO - Romano d’Ezz., ILLESI MARTINA - Campolongo sul Gr.., BERNARDI CHRISS - Cassola, LISCIOTTO ELEANA - Rossano V.to, BERNARDI JASON –Rossano V.to, LUNARDON LUIGI - Bassano del Gr., BERTONCELLO SILVIA - Rossano V.to, MARIN ALESSIO - Bassano, BERTONCELLO SIMONE - Rossano V.to, MARIN LAURA - Bassano, BISINELLA CARLOTTA - Rossano V.to, MOCELLIN MARCO - Campolongo sul Br., BISINELLA CHIARA - Rossano V.to, PEZZIN MARTINA - Conco, BORDIGNON BEATRICE - Romano d’Ezz., PIGATO PAOLO - Schiavon, BRESOLIN ALICE - Cartigliano, PIZZATO PAOLO - Marostica, BROGLIO GIACOMO - Lusiana, POZZA SANDRO - Lugo, CALLEGARI GIULIA - Lugo Vic., RESCHIGIAN ALAIN - Borso, CAMPO FEDERICA - Conco, RIGONI GIULIA - Conco, CANTELE FRANCESCA - Lusiana, RUBBO CHIARA - Lusiana, CANTELE SARA - Lusiana, SABBADIN ANNA - Loria, CAPPOZZO ALICE - Lugo, SARETTA ERIKA - Mussolente, CAPPOZZO FRANCESCA - Lugo, SARTORI ALBERTO - Lusiana, CECCHIN MARIA - Lusiana, SCOTTON GIORGIA - S.Nazario, CERANTOLA GIACOMO - Tezze s.B., UNIVERSITÁ SCOTTON VIOLA - S.Nazario, CITTON FILIPPO - Borso del Gr., ANDOLFATTO ENRICO - Bassano del Gr., SIMIONI CECILIA - Mussolente, COLPO GIADA - Conco, BAGGIO SILVIA - Rosà, SIMONETTO FEDERICO - Romano, COLPO MARIA - Cogollo del C., BERTACCO BARBARA - Conco, SIMONETTO SOFIA - Romano, COSTENARO BEATRICE - Marostica, BIZZOTTO ERIKA - Bassano del Gr., SONDA GLORIA - Romano, DA ROS ANDREA - Bassano del Gr., TESSARI MARTINA - Bassano, FARRONATO FRANCESCA - Romano d’Ezz., BONTORIN MAURO - Romano d’Ezz., BORGO GIACOMO - Cassola, TORRESAN LUCA - S. Zenone, FAVERO ALBERTO - Mussolente, BROGLIO CAMILLA - Dueville, TOSIN JESSICA - Rosà, FERRARO BEATRICE - Rosà’, BROGLIO MARCO - Bassano del Gr., VEDOVOTTO BEATRICE - Borso, FERRARO GIORGIA - Romano d’Ezz., BROGLIO MAXIMILIAN - Dueville, VOLPATO GLORIA - Marostica, FERRARO STEFANIA - Mussolente, CITTON MATTEO - Borso del Gr., ZANNONI ARIANNA - Marostica, FIORESE MONICA - Tezze s. B., CIVIERO CHIARA - Bassano del Gr., ZANOTTO TOBIA - Cittadella. FIORESE SABRINA - Tezze,
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RIFLESSIONI - PAG. 7
Caro Diario… Con l’avvento del mondo telematico, dei social newtork e di tutte le Cinzia Bonetto reti, molto spesso l’antico diario viene riposto in un cassetto e non usato più per raccontare le piccole avventure di ogni giorno. Chi non ha tenuto un diario durante la sua vita? E chi non lo ha tenuto durante l’adolescenza? Il diario come rifugio, risorsa, confidenza, compagno, amico ideale, coperta di Linus, sfogo. Diario come deposito di emozioni, di sogni, di bisogni e di desideri. Luogo di elaborazione dei conflitti fra sÈ e il mondo, se stessi e la famiglia, se stessi e la propria identità in mutazione continua. Il contenitore paziente, dove si sedimentano per depositarsi trasformazioni straordinarie, quasi dei piccoli terremoti da registrare via via ogni giorno nel chiuso della propria camera, piccoli e grandi sciami sismici, dei mutamenti del corpo e dell’anima. La trasformazione del corpo, la scoperta della sessualità e il rito dellíinnamoramento sono i tre cardini su cui ruotano i pensieri, le paure, le ossessioni, i desideri degli adolescenti. Se vostro figlio, o vostra figlia, è uno dei pochi fortunati ad avere ancora un simpatico “diario segreto”, allora è certo che voi genitori vi starete interrogando su quali segreti possano naviolare la scondersi all’interno, o peggio privacy da parte dei ancora se è il caso di dargli genitori è davvero una piccola sbirciatina.
una cosa inaccettabile, che potrebbe compromettere la relazione con il proprio figlio
Ecco, partiamo dal presupposto che il diario nasce dal desiderio di trovare, anche in una casa abitata, che è la propria casa, uno spazio di intimità profonda e di introspezione che si raggiunge con l’uso di questo diario. Inoltre, durante l’adolescenza viene privilegiato l’uso della scrittura, il che è un’ottima abitudine, che permette di tradurre in parole dei corposi stati emotivi. Molti genitori credono che il diario nasca dal desiderio di nascondere, coprire, o comunque come sintomo di poca chiarezza; questo in realtà mette in evidenza una diffidenza, che è sentore di una insicurezza genitoriale di fondo, e che deve essere
risolto prima dagli stessi genitori e soltanto dopo espressa ai ragazzi.
Evitiamo quindi assolutamente di sbirciare o controllare il diario, ancor meno provarne gelosia; violare la privacy da parte dei ragazzi è un segno spiacevole, mentre violare la privacy da parte dei genitori è davvero una cosa inaccettabile, che potrebbe compromettere la relazione con il proprio figlio, che è appunto in un’età di transizione e ha bisogno quindi di figure di riferimento, stabili e corrette. Quindi cari genitori, mettetevi l’animo in pace e cercate di concedere la giusta intimità ai vostri figli.
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CULTURA - PAG. 8
L’estate che ho imparato ad andare in bici Gianni Dalla Zuanna
Quando nel 1991 Gabriele Farronato, allora direttore de “Il Nuovo Ezzelino”, pubblicava sulle pagine della rivista il primo racconto di Francesco Settin lo definì “un giovane scrittore romanese di 21 anni”. Di certo non immaginava che vera sorpresa, piacevolissima. Francesco fa questo ragazzo, infermiere per parlare, con il loro linguaggio schietto, sinlavoro, ma scrittore per voca- cero e spontaneo, bambini e bambine di vazione, avrebbe percorso un rie epoche, dagli anni sessanta fino ai giorni cammino letterario così im- nostri. Io stesso mi sono ritrovato in molti di quei racconti ed ho rispolverato ricordi portante. A quel primo lavoro sarebbero che credevo persi ed invece erano ancora lì, seguiti sulle pagine della no- aspettavano solo di essere riportati alla luce. stra rivista altri due racconti. Ho capito che questa raccolta non è stata Con costanza, senza farsi sco- scritta per i bambini, ma per gli adulti che raggiare da tentativi frustrati, hanno dimenticato cosa voglia dire essere dai rifiuti editoriali, Francesco stati piccoli, che non sanno quanto ci sia da ha perseverato nel suo impe- ricevere da loro solo a volerli ascoltare. gno. Ha trovato finalmente il Francesco sa parlare, anzi pensare, sia al maconsenso di un editore come schile che al femminile, all’interno dei propri Piero Manni che ha pubblica- racconti ed è una qualità rara, propria di un to tre racconti: “L’annegato”, animo sensibile, che rende più veritiero il “Un angelo” e “L’enigma della racconto. “L’estate che ho imparato ad andare in bici” luna”. Dopo Manni è stata la volta è un libro all’apparenza piccolo, può sembradi Piero Graus che ha accolto re semplice, ma è grande nei contenuti e ha a braccia aperte lo scrittore una caratteristica particolare romanese, pubblicando la che appartiene alle grandi raccolta di racconti “L’estate opere: cattura l’attenzione, Io stesso mi che ho imparato ad andaipnotizza il lettore dalla prisono ritrovato re in bici”. Graus non è un ma pagina fino all’ultima. in molti di quei editore di grandi dimensioni, É una grande soddisfazione racconti ed ho ma tra gli altri ha pubblicato per tutti noi che collaboriarispolverato ricordi anche Alda Merini e Idolina mo alla rivista che da queche credevo persi Landolfi, la figlia del grande ste pagine Francesco abbia ed invece erano Tommaso. potuto spiccare il volo e ancora lì Questa raccolta è stata per portare in alto il nome del me, quando l’ho letta, una nostro paese.
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SOCIALE - PAG. 9
L’Uovo di Pasqua Il dono di un uovo, all’inizio della Primavera, è un’usanza antichissima. Maurizio Scotton L’uovo in sé ha sempre avuto forti connotati simbolici: nella mitologia pagana il cielo e il pianeta erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo, mentre gli antichi Egizi consideravano l’uovo come il fulcro dei quattro elementi dell’Universo (acqua, aria, fuoco e terra). L’uovo, come simbolo della vita, del rinnovamento della natura, della fecondità, è diventato, di conseguenza, un dono benaugurante per accogliere l’inizio della stagione primaverile. Infatti, antiche testimonianze raccontano che i persiani avessero l’usanza di scambiarsi uova di gallina, mentre i greci ed i cinesi furono i primi a decorare le uova. Con l’avvento del Cristianesimo l’uovo pasquale diviene il simbolo della Resurrezione, della rinascita dell’uomo in Cristo. Durante la Quaresima, le uova venivano conservate al fine di donarle e consumarle durante il tradizionale pranzo del giorno di Pasqua. Nel corso dei secoli alle uova vere decorate o dorate, si affiancarono quelle realizzate in diversi materiali come ad esempio la terracotta, la carta pesta e, solo recentemente, il cioccolato. Quest’ultimo ebbe una grandissima diffusione soprattutto a partire dal XX secolo. Oggi, alla produzione artigianale delle uova di cioccolato, si contrappone quella industriale caratterizzata da una notevole campagna pubblicitaria. Solitamente all’interno dell’uovo viene inserito un regalo, idea questa che, specialmente tra i bambini, ha riscosso un notevole successo. Tale operazione commerciale comporta
innanzitutto che la qualità del cioccolato passi in secondo piano, ma soprattutto che si perda inesorabilmente il valore intrinseco del donare un uovo; si estinguono così i riferimenti legati al Cristianesimo… all’attenzione per la Vita. Ma tutt’oggi esistono validi esempi di connessione con il significato tradizionale dell’uovo pasquale e, uno di questi è rappresentato dallo slogan dell’AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma, “Diamo vita alla ricerca”. L’AIL, nei giorni 23, 24 e 25 marzo 2012, ha organizzato la XIX Edizione della manifestazione “Uova di pasqua AIL”, durante la quale i cittadini hanno avuto l’occasione di compiere un importante gesto di solidarietà nei confronti dei meno fortunati e di coloro che li assistono. A fronte di un contributo di dodici euro si sosteneva l’AIL e, in cambio, si riceveva
un goloso uovo di cioccolato. La manifestazione “Uova di Pasqua AIL”, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e realizzata grazie all’impegno di migliaia di volontari, permetterà anche quest’anno di incrementare l’attività di ricerca sulle leucemie. Infatti, tutte le edizioni di tale evento hanno reso possibile la raccolta di fondi destinati al finanziamento di progetti di Ricerca e Assistenza di alto valore scientifico e sociale, contribuendo inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica per lotta contro le malattie del sangue. I rilevanti progressi della Ricerca Scientifica e le terapie sempre più efficaci e mirate, compreso il trapianto di cellule staminali, hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da tumori del sangue, ma è necessario il sostegno di tutti per raggiungere un obiettivo irrinunciabile: rendere leucemie, linfomi e mieloma sempre più guaribili. Buonissima Pasqua con le Uova dell’AIL.
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RESOCONTI - PAG. 10
In attesa del tricolore Uomini e istituzioni nel Vicentino e a Bassano tra 1848 e 1866 Giovanna Fogliardi
Il 17 marzo si sono conclusi ufficialmente i festeggiamenti per i 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Diverse iniziative e manifestazioni si sono susseguite, anche nel nostro territorio. Certe, come questa, hanno trasmesso cultura e storia ad un vasto pubblico.
La mostra documentaria “In attesa del tricolore. Uomini e istituzioni nel Vicentino e a Bassano tra 1848 e 1866” allestita nella Sezione d’Archivio di Stato di Bassano del Grappa, è stata accolta con favore dal pubblico bassanese, tanto che, viste le molte richieste da parte delle scuole e della cittadinanza bassanese, è stata prorogata di un mese, sino al 3 marzo scorso. Inaugurata il 19 novembre, l’esposizione proponeva un viaggio nella storia ottocentesca bassanese e vicentina all’ombra del governo austriaco, illustrando come per mezzo di una ben organizzata struttura gerarchica nulla, o quasi, sfuggisse al controllo delle autorità. Troppo gravosa era la presenza dello straniero, specialmente per la classe media cittadina molto penalizzata da una asfissiante politica di limitazioni allo sviluppo economico. Grave era la crisi quando nel marzo del 1848, sull’onda delle insurrezioni europee ed italiane, anche a Bassano gli animi si accesero, e duemila persone scesero nelle strade inneggiando alla libertà. Anche Bassano, al pari di Vicenza, vide l’instaurarsi di una forma autonoma di governo, il Comitato provvisorio, presieduto da Luigi Caffo; fu istituita la Guardia Civica, suddivisa in più compagnie, a garanzia dell’ordine pubblico. A distanza di due mesi soltanto, il 5 giugno 1848 a Bassano, erano tornati gli Austriaci e le misure repressive divennero pesanti. Il dissenso nei confronti del dominatore straniero, però, non cessò e l’esposizione ha documentato alcuni significativi episodi relativi agli anni ’50 e ’60 dell’Ottocento, che testimoniano lo spirito patriottico sino
all’annessione al regno d’Italia nel 1866. Il percorso della mostra è stato predisposto in tre sezioni: la prima con il panorama istituzionale, soffermandosi sulla struttura politica del LombardoVeneto, articolata in province, distretti e comuni. Bassano era capoluogo del distretto che comprendeva dodici comuni. Sono stati qui presentati, tra gli altri, due documenti, il primo del 1857 ed il secondo del 1862, che documentano l’arrivo di Francesco Giuseppe a Vicenza – la prima volta accompagnato dalla duchessa bavarese Elisabetta di Wittelsbach , Sissi – e le manifestazioni delle pubbliche autorità preposte all’accoglienza. Il nucleo principale dell’esposizione era costituito dalla seconda sezione, dedicata agli avvenimenti del 1848 a Vicenza ed a Bassano. In particolare, proprio perché ospitata nella sede bassanese, si è voluto integrare il percorso ideato e realizzato dall’Archivio di Stato di Vicenza, da dove la mostra proveniva, predisponendo varie vetrine dedicate a documenti selezionati dall’archivio della Pretura di Bassano (processi politici 1848) e dall’archivio storico del Comune di Bassano (Polizia 1848 e 1849). Ad arricchire poi questa parte hanno contribuito concittadini bassanesi, i quali hanno offerto carte ed oggetti delle loro collezioni a corredo e ad integrazione di quanto esposto. Non è stato perciò compreso nell’opuscolo-guida alla mostra l’elenco degli appartenenti alla Guardia Civica, come pure altri documenti,
riferiti al caporale del generale Durando, Mattia Manetti, con diario, elmo con l’insegna di Pio IX, medaglia al valore e relativo diploma per la partecipazione alla battaglia di Vicenza del 10 giugno. La terza sezione, infine, ha documentato varie manifestazioni di ostilità al governo austriaco e, per contro, di adesione all’Italia, verificatesi nella provincia vicentina a partire dal ritorno degli Austriaci nel Lombardo-Veneto. Numerose sono state le scolaresche che hanno aderito all’invito alla visita, soprattutto le terze classi delle scuole medie e le scuole superiori. La didattica della Sezione d’Archivio di Stato di Bassano del Grappa ha all’uopo realizzato un DVD introduttivo sulla storia di Bassano della prima metà dell’Ottocento, nell’ottica di facilitare la comprensione del percorso espositivo (Il filmato è tuttavia visibile anche dai singoli visitatori o dai gruppi). Ragazzi e insegnanti, mediante la lettura delle carte, sono stati coinvolti nella micro-storia, la storia degli avvenimenti locali, delle istituzioni e della gente comune, che costituisce una tessera della grande storia. La vicinanza tra quanto raccontano le carte e quanto è stato vissuto non troppi anni orsono dai nostri predecessori, è stato il mezzo per proporre la riflessione sull’impostazione metodologica per accostarsi alla storia; ecco dunque che i ragazzi hanno avuto la possibilità di essere consapevoli che i libri di storia sono scritti per mezzo dell’analisi delle fonti, soprattutto delle carte conservate negli archivi e che chiunque può contribuire ad aggiungere nuovo sapere a quello già indagato e pubblicato. L’intento dell’Archivio di Stato bassanese è stato quello di avvicinare i giovani alle fonti archivistiche, anche con la proposta di laboratori, che ora sono stati avviati, affinché gli archivi non siano visti come luoghi ammuffiti e bui, ma, al contrario, vengano percepiti come organismi vivi, ricchi di stimoli e dai quali si possono ricavare informazioni preziose sia a fini personali, che per scopi di studio e ricerca.
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CULTURA - PAG. 11
Scopri la Biblioteca… Con questo titolo si presenta il pieghevole, predisposto dalla Bi- Duilio Fadda con il supporto delle blioteca del Comune di Romano d’Ezzelino, che illustra in modo bibliotecarie Debora e Viviana semplice e articolato l’uso che può farne un qualsiasi cittadino che ha intenzione di leggere un libro, un periodico, un quotidiano o che semplicemente vuole scoprire qualche bel film fra i vari DVD a disposizione. Tutto questo può farlo, gratuitamente! Mi sembrava doveroso fare un breve accenno su un patrimonio culturale che molte volte i cittadini ignorano o dimenticano di avere a disposizione. Spesso entrare in una biblioteca sembra un impresa difficile, soprattutto per i giovani, perché si ha quasi l’impressione di entrare in un tempio, in un luogo sacro e silenzioso al di fuori del tempo, ma così non è! Allora ho pensato di portare sulle pagine del NE alcuni dati statistici e un breve accenno sulle “Istruzioni per l’uso”, presenti nella brochure della Biblioteca comunale, per tentare di far apparire questo luogo meno “distante dai cittadini”. Il primo passo che bisogna fare, intanto, è iscriversi alla propria biblioteca comunale: l’iscrizione è gratuita ed è aperta a tutti, bisogna solo compilare il modulo di richiesta. Finita quest’operazione è meglio procurarsi il pieghevole, a disposizione e leggerlo attentamente, perché là sono scritte con estrema precisione tutte le regole e le operazioni per ottenere il miglior uso del patrimonio Bibliografico. La Biblioteca di Romano è detta a “scaffali aperti” in modo da consentire a chiunque di consultare direttamente i volumi presenti, così pure le Videocassette, i DVD e i CD. Anche la ricerca specifica del libro si può eseguirla con facilità, perché sugli appositi scaffali sono in evidenza le indicazioni per tema in ogni parte della Biblioteca (Es. Narrativa, Poesia, ecc., questi sono solo alcuni dei temi presenti). Inoltre da alcuni anni a questa parte è a disposizione degli utenti un sistema di ricerca on line, cioè utilizzando la postazione del PC a disposizione o direttamente da casa collegandosi a internet. Quindi, come vedete, ci sono diversi modi di utilizzare il patrimonio esistente, si può prendere in prestito, si può consultarlo in loco, si può, e questa è una novità, utilizzare il prestito interbibliotecario, cioè attraverso il catalogo on-line presente. Poi fra i vari servizi disponibili, ultimamente, è nato “Biblioinrete”: questa iniziativa
facilita l’accesso al Servizio Bibliotecario Provinciale Vicentino (SBPV) che consta in un catalogo on line fra 54 Biblioteche, aggiornato in tempo reale. In sostanza, chi desidera leggere un libro può facilmente collegarsi da casa sul suo PC e scegliere, fra le 54 Biblioteche a disposizione, il volume desiderato, prenderlo in prestito ed andarlo a ritirare nella propria Biblioteca comunale o più vicina. Ma quello che sorprende è l’utilizzo della Biblioteca e i dati riscontrati che danno l’esatta misura di quanti cittadini si dedicano alla lettura dei libri a disposizione (dati 2010). E’ chiaro che a fronte di un patrimonio di circa 21400 volumi e un numero di 14600 abitanti, quello che fa pensare è l’utilizzo del prestito che si stabilizza per tutto il 2010 al numero di 13759 libri, di 2856 fra Video/DVD/CD, di 743 riviste/ periodici e un flusso di prestiti Interbibliotecari (prestante/richiedente/extra) di 3309 tra volumi e altro, con un totale di prestiti di 20577. Inoltre c’è un altro dato che fa riflettere sulla vivacità della nostra Biblioteca, nel 2010 ci sono stati oltre 1000 nuovi ingressi, ossia acquisto di libri appena usciti, CD, DVD ed altro, solo il numero dei periodici, che si attestano in 552 copie, fa pensare quanto nuovo materiale si aggiunge al patrimonio Bibliotecario esistente. Nota di merito della Biblioteca comunale è la particolare attenzione ai ragazzi o meglio ai più piccoli utenti, i quali hanno bisogno di un vero e proprio aiuto o indirizzo. Per questo motivo c’è una sezione ragazzi destinata ai più giovani e costituita da testi di narrativa dove è possibile accedere con facilità, dove per semplificare ulteriormente la ricerca si è utilizzata la simbologia. Mentre una sezione importante per Romano è quella parte che riguarda la storia e la cultura locale, chi è interessato potrà dilettarsi a leggere storie e leggende sul “Tiranno” Ezzelino o gustarsi le poesie in vernacolo, scritte da autori locali, magari tornando con la fantasia alla vita contadina del
secolo scorso. In fondo leggere è ricostruire con la mente personaggi, fatti e luoghi mai visti e, sicuramente è, un modo per alimentare il nostro cervello; fantasticare aiuta ad evadere dal quotidiano, assentarsi momentaneamente per poi riprendere la vita di tutti i giorni con un po’ di serenità in più. La Biblioteca inoltre è a disposizione delle scuole del territorio per visite guidate ed incontri di promozione alla lettura. Da gennaio 2012 è attualmente attivo il servizio WI-FI cioè la possibilità di collegarsi in internet gratuitamente, con il proprio portatile, nei locali della Biblioteca nelle immediate vicinanze di questa. Prima di chiudere voglio darvi un ultima informazione, che riguarda il numero di iscritti e che risultano a tutt’oggi, esattamente a 3672 (dati 2010) , invece gli utenti operativi (coloro che prendono in prestito e che consultano i volumi a disposizione) sono 2599, gli utenti attivi (un prestito in un anno) sono 1712 e infine i nuovi iscritti sono 176. La mia speranza è che, dopo questo breve resoconto, possa nascere anche in voi il desiderio di scoprire la Biblioteca di Romano e quindi usufruire di qualcuno dei servizi che propone. Se ciò avvenisse avrei raggiunto lo scopo di questo mio lavoro e sarebbe anche un bel modo di valorizzare investimenti e risorse pubbliche. In chiusura, voglio ringraziare l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione F. Filiaci che ha gentilmente autorizzato questa ricerca e le gentili Signore Bibliotecarie per la trasmissione delle notizie riguardanti la Biblioteca nel suo insieme.
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RESOCONTI - PAG. 12
Il Giardino della memoria foto di: Antonio Bordin Fotoclub di Romano
La scritta posta ai piedi dell’olivo sintetizza il significato di questo luogo: “L’albero di olivo, simbolo di pace, tra le rocce del Grappa ed i sassi del Piave a memoria dei caduti di tutte le guerre”.
Domenica 18 marzo in una gradevole giornata di sole che preannunciava l’imminente arrivo della primavera, l’Associazione Fanti di Romano e l’Amministrazione comunale, hanno inaugurato ufficialmente “Il giardino della memoria”. Una sobria celebrazione dove, all’apertura del giardino e l’intitolazione di una via al Fante d’Italia, hanno fatto seguito l’alzabandiera, la deposizione di una corona d’alloro nel vicino monumento ai Caduti ed una sfilata fino alla chiesa per SS messa. Il piccolo parco, sito all’ingresso della nuova lottizzazione, difronte alle scuole elementari di Romano alto, viene descritto dall’architetto Renzo Forza, come “un progetto ricco di elementi simbolici. Esso prevede all’inizio dell’area la posa della pietra trovata, con la scritta “giardino della memoria”. Da un lato della pista ciclo-pedonale c’è un’area di forma triangolare con al vertice la pianta di olivo, simbolo di pace, che
ha una forma alquanto tribolata, in ricordo della sofferenza di tutti i combattenti che in guerra si sono sacrificati per la pace che oggi noi possiamo godere. Ai piedi della pianta tuttavia spuntano nuovi virgulti che testimoniano la speranza riposta nelle nuove generazioni. La pianta di olivo, simbolo di pace, è contornata dalle pietre a forma di guglie provenienti dal monte Grappa e da un fiume di ciottoli che rappresentano l’alveo del Fiume Piave e tra le rocce del Grappa ed il fiume Piave sono state poste delle piante di erica di colore rosso, come il sangue dei soldati caduti. Al di là della pista ciclo-pedonale c’è un’oasi di verde con gli elementi simbolici che ricordano il camposanto con le lapidi senza nome dei nostri eroi e con alcune panche per la sosta e la riflessione”. I Fanti ci invitano a visitare questo sito per comprendere appieno le tracce che lo caratterizzano. Per fermarci a gioire della vita, della natura e della pace che i nostri avi
hanno conquistato per noi. Un’area che è, e che rimarrà aperta a tutti. Un monumento ai caduti che non intende esaltare le gesta degli eroi che hanno combattuto tra il Grappa ed il Piave, quanto, ricordando il loro valore, diventare uno strumento di fiducia nel domani. La memoria, in questo contesto, ha il grande ruolo di non farci dimenticare certi eventi e di farci comprendere che non si deve ricorrere alla violenza (di qualsiasi forma) quale strumenti di risoluzione dei contenziosi tra gli uomini. Dialogo, confronto, mediazione, condivisione sono gli unici strumenti che possono risolvere i conflitti fra gli uomini. Un “giardino della memoria” situato difronte alla scuola primaria dedicato anche ai bambini perché, come ci insegnano a scuola, si deve conoscere e comprendere il nostro passato per sapere intraprendere la strada giusta verso il futuro e costruire un domani migliore.
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Eroismo degli Alpini nella battaglia di Nikolajewka in Russia Sono un Carabiniere e potrei citare migliaia di atti di eroismo compiuti dai militari dell’Arma, sia in pace come in guerra, ma quale figlio di un sergente degli Alpini combattente sull’Ortigara voglio ricordare un gesta di sublime amore compiuto da un Alpino nella cruenta battaglia di Nikolajewka in Russia 69 anni fa, poco lontano dal Don. La temperatura era sotto i 40 gradi, mancava il vestiario ed il vettovagliamento. Vinti dal gelo, scarsamente armati ed accerchiati dai russi, cadevano a terra vinti dal gelo; più di uno a trascinare il commilitone morente con forte spirito di amore, abnegazione ed altruismo altissimi. Lottando corpo a corpo, ormai con la sola baionetta nel tentativo di entrare a Nikolajewka per sottrarsi alla morsa del gelo e quindi al congelamento. Gli atti di eroismo degli Alpini furono molti (senza nulla togliere agli altri combattenti), anche in altri fronti, ma per non dimenticare l’eroismo di quei soldati, ne cito solo uno avvenuto appunto nella cruenta battaglia suddetta. L’attendente che, pregato dal suo colonnello gravemente ferito di mettersi lui in salvo, se lo caricò sulle spalle e cammina e cammina fino a stramazzare sfinito a terra, rendendosi conto solo a quel punto che era morto. Allora, in uno slancio faticoso e disperato si china su di lui, lo distende amorevolmente e lieve, gli scosta il bavero del pastrano a pezzi per mettergli in mostra la sfilza di nastrini al valore. Poi gli si fa sull’attenti, si porta la mano alla fronte e mai saluto militare fu altrettanto da ridestare il grido, il pianto di tutte le steppe. “Addio mio colonnello”. Io, a questo Alpino, direi mille volte eroe perché anche solo a ricordarlo oggi, fa ancora tanto onore al corpo degli Alpini. Per carità, mai più una guerra ma, oggi, dove sono i gesti di amore e altruismo verso il prossimo? Per amare il nostro prossimo non aspettiamo un’altra guerra. Il Giardino della Memoria testé inaugurato a Romano, ci può aiutare a riflettere sull’importanza di amare il nostro prossimo. Grazie per lo spazio.
Giuseppe Bontorin
RESOCONTI - PAG. 13
Inaugurazione Croce Verde È stato inaugurato a Romano D’Ezzelino alla Colombara Correr (ex sede della Pro Loco) il nuovo punto salute della Croce Verde associazione che da 10 anni opera sul territorio nell’ambito del sociale.
Alla presenza di numerose autorità tra cui il sindaco Rossella Olivo l’assessore ai servizi sociali David Cei l’assessore alle politiche sociali della regione Veneto Remo Sernagiotto e la presidente della Croce Verde dott.ssa Alessandra Cordella é stato tagliato il nastro che darà il via a una serie di iniziative per la salute collettiva dei cittadini. Grazie al prezioso contributo di 10.000 euro messo a disposizione dalla ditta Akzonobel di Fellette per le opere la Croce Verde potrà svolgere un servizio utile agli anziani e non che avessero bisogno della struttura per qualsiasi evenienza. Nella sede si potranno svolgere prelievi del sangue stick glicemici vaccinazioni ecc… fattori molto importanti per chi avesse difficoltà a spostarsi. I mezzi della croce verde inoltre saranno a disposizione per i trasporti delle persone che ne facciano richiesta residenti nel comune di Romano. Nel suo discorso l’assessore Sernagiotto tesse le lodi all’amministrazione romanese che si é attivata fin da subito per poter realizzare un’opera così importante nell’attesa di vedere realizzato il centro diurno anziani a S. Giacomo che sorgerà nell’area dell’ex Cantinon. Dalle parole del primo cittadino accogliere le richieste dei propri cittadini per avere una struttura come punto di riferimento é stata una priorità realizzata in un lasso di tempo minore rispetto alle aspettative. Resta il problema costante del patto di stabilità che blocca le opere in corso rendendo difficile la vita a tutte le amministrazioni comunali. Christian Rinaldo
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RIFLESSIONI - PAG. 14
Dio sosta tra le sconfitte del mondo per trasformarle con la sua risurrezione don Delfino
Guardando questa nostra umanità, ferita, sofferente, a volte disperata, segnata dal male che morsica dentro e fuori l’uomo, mi chiedo: ma Dio non è al centro della storia, dove si è nascosto? Anche i credenti spesso, quasi rassegnati, hanno smesso di pensare che Dio possa intervenire a salvare, a raccogliere, a rialzare, a risanare, a confortare. Sembra quasi che il nostro Dio sia in difficoltà ad adattarsi alle nostre sconfitte.
Se sfogliamo attentamente le pagine della Bibbia, leggiamo che c’è sempre una guerra in atto tra il male e l’umanità, tra il male e Dio che vuole salvare gli uomini. È una lotta che si gioco dentro la libertà dell’uomo e la grande presenza di Dio, dentro le scelte di un popolo e la grande misericordia di un liberatore. Perché questa battaglia tra il bene e il male, perché il bene non vince il male definitivamente? Domanda che è presente nel cuore di uomini e donne che ogni giorno sono chiamati a confrontarsi con la prova, con una forza che sembra prevalere su ogni energia umana, che a volte sembra il limite ultimo dell’uomo, senza via di ritorno. In certe esperienze di limite, di male, che l’uomo vive, pensiamo che esse siano una strategia crudele, come se la sofferenza, il male fossero una condizione per la nostra crescita. Ci è difficile pensare che Dio di giustizia e di bontà, di tenerezza e di misericordia possa privilegiare qualcuno a scapito di altri. Forse lo sforzo che ci è chiesto non è tanto di giudicare se sia giusto o sbagliato, perché si perché no, ma di cercare di riconoscere Dio nascosto nei volti, o anche nei silenzi: degli oppressi, dei violentati, di chi ha fame e sete, di chi patisce ingiustizie, di chi fa fatica a vivere in questo mondo, di chi è tradito, di chi muore. In questi volti c’è Dio, ed è qui che Dio ci
attende. Scrive Simone Weil: “Dio ci ha abbandonato nel tempo. Dio e l’umanità sono come un amante e una amante che si sono sbagliati circa il luogo dell’appuntamento. Ciascuno è lì prima dell’ora, ma sono in due posti diversi, e aspettano, aspettano, aspettano…”. La nostra fede ci assicura che Dio è fra le rovine di questo mondo non da impotente a vincere, ma perché la sua logica e il suo amore non sono le logiche e gli amori di questo mondo. È questa la strana logica di Dio che muore sulla croce capace di ristabilire le sorti, di capovolgere i destini. È la forza di questo strano amore l’unico in grado di sconfiggere ogni forma di male. Dio non è sconfitto dal male, dalla croce , sta lì sopra la croce. Attende che impariamo ad accogliere quella croce come via che porta al suo Amore, perché l’amore è più forte della morte, che dopo ogni croce c’è sempre la risurrezione, la liberazione dal male. Cristo ci aiuta non per l’onnipotenza ma per una sofferenza. E questo non perché Dio sia impotente di fronte al male, ma perché ha scelto come segno dell’amore di stare vicino all’umanità più debole e più fragile. L’amore vero tante volte perde, d’altronde non è que-
sta la via che Gesù ci ha indicato: “Chi cerca di conservare la sua vita la perderà; chi invece è pronto a sacrificare la propria vita per me, la troverà”. (Mt 10.39) La Pasqua ci ricorda che nonostante a volte ci siano uomini che tentano di vincere su Dio, Lui non è mai sconfitto. Lui vive dentro il cuore di ogni uomo, nel respiro a volte discontinuo delle nostre speranze, nell’essere accanto a noi nei nostri fallimenti, nelle nostre prove, sopravvive nel farsi orizzonte della nostra vita. Gli uomini sono sconfitti dal male quando non riescono più a riconoscere la luce della risurrezione, a seminare nella storia piccoli segni della tenerezza di Dio, a raccontare abbracci di misericordia. Il Risorto continua a farci sentire la sua presenza attraverso le sue mani e piedi bucati, il suo costato aperto, si fa sentire attraverso i suoi dolori che sono i nostri dolori, ma illuminati dalla forza della vita, della Risurrezione. A noi credenti è affidato il compito impegnativo ma meraviglioso, di riscoprire i germi di risurrezione seminati dentro la storia, per poi condividerli con fratelli, per essere liberati dal male ma anche essere piccoli strumenti di liberazione di sofferenze. Il nostro tempo ha bisogno di persone che hanno negli occhi la luce del Risorto che riesce a sciogliere le fragilità umane con gesti di amore, che hanno il sapore della solidarietà, della condivisone, della generosità, della pace, della giustizia.
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ASSOCIAZIONI - PAG. 15
Rinnovo direttivi
Nella serata di martedì 6 marzo 2012 presso la sede dell’A.I.D.O. in piazzale Cadorna a Romano d’Ezzelino si è riunita l’assemblea elettiva per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Associazione. L’incarico di guidare il gruppo spetterà nuovamente a Chemello Domenico, eletto Presidente per la dodicesima volta. Il resto del team A.I.D.O. è risultato essere il seguente: Vice Presidenti: Pilati Ivo e Luisetto Silvano. Consiglieri: Bergamo Gianni, Bellò Gaspare, Ferraro Mauro, Rebellato Silvano, Chemello Valeria, Forlin Serena, Torresan Luigina, Zen Secondo, Facchinello Patrizio, Melli Enrico, Reale Ciro, Paternolli Silvana. Probiviri: Brotto Olinda, Sandro Celso, Zonta Luciano. Revisori dei conti: Bragagnolo Mario, Carlesso Raffaella, Zilio Onorina. Tesoriere: Bellò Gaspare. Segretari: Forlin Serena, Paternolli Silvana.
Eletto il Direttivo del coordinamento “BMG”. Nella serata di martedì 6 marzo 2012 si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali del Coordinamento “Brenta Monte Grappa”, organismo che raggruppa insieme otto Associazioni di Protezione Civile con specializzazione nelle attività di antincendio boschivo dislocate da nord a sud lungo la Valbrenta. Nato nell’anno 2000, il Coordinamento “Brenta Monte Grappa” si conferma uno dei più attivi e più numerosi gruppi associativi locali, composto da 212 volontari sempre disponibili ad intervenire per aiutare gli altri, anche nelle situazioni più difficili. Alla guida del Coordinamento è stato riconfermato il Presidente Bettiati Cav. Italo, mentre il suo vice sarà nuovamente il Sig. Carraro Bruno dell’Associazione di Solagna. Faranno parte dello Staff Tecnico tutti i Presidenti delle otto Associazioni appartenenti al Coordinamento. Nella stessa serata sono stati eletti anche i Revisori dei Conti e i collaboratori di segreteria. Un augurio dunque a tutti gli incaricati affinché possano continuare l’ottimo lavoro finora svolto.
DEMOLIZIONI TRASPORTO E RECUPERO INERTI DA DEMOLIZIONI E SCAVO LOTTIZZAZIONI COMPLETE - ASFALTATURE PIAZZALI MOVIMENTO TERRA / SBANCAMENTI 36060 S. CUORE DI ROMANO D’EZZELINO Via Nardi, 140 - Tel. 0424 570346 - Fax 0424 570396 www.farronatocostruzioni.it
Lo scorso 23 febbraio si sono tenute presso la sede sociale le elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Associazione Volontari Antincendi Boschivi, Protezione Civile. È con piacere che segnaliamo il risultato delle votazione che premia il lavoro sin qui fatto dal Presidente Giovanni Chemello che è stato riconfermato per il prossimo triennio. Risultano inoltre eletti i seguenti volontari che formano il nuovo consiglio direttivo: Levorato Maurizio, Tonin Moreno, Zuccato Giovanni, Farronato Calisto, Todesco Moreno, Tonin Ferruccio. Segretario Agostino Zappia All’importante associazione Ezzelina giungano gli auguri di un buon lavoro anche da parte della Pro Loco di Romano.
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RIFLESSIONI - PAG. 16
Cogli la prima…vera, a! Chissà se Ezzelino III ha mai usato il termine “crisi”. Probabilmente è un pensiero poco serio, forse anche un modo irrispettoso di spendere del tempo in un periodo, appunto, di crisi. Certo è che la parola in questione, o qualche sua antica cugina, ammesso che sia mai stata pronunciata dalle tiranniche labbra, non dev’essere mai uscita a prendere il carezzevole sole della primavera tra i colli del nostro comune. Primo perché Ezzelino era nato in primavera, e per uno che doveva assolutamente trovarsi quel giorno, in quel posto, a quell’ora (mezzogiorno del 25 aprile 1194) per volere del destino e dei sogni di sua madre, l’avvio della bella stagione, non poteva che portare fortuna. O almeno buoni oroscopi e segni. Secondo, perché 780 anni fa, 29 marzo 1232, dunque sempre in primavera e nell’attuale Friuli, Ezzelino incontrava il grande aggancio della sua vita, Federico II, l’imperatore, che magari oggi avrebbe cominciato con il concedergli la sua amicizia su Facebook su un profilo dal nickname tipo Fede Stupor Mundi per poi coltivare, come allora, una proficua collaborazione “professionale”. Va detto anche che, sempre in primavera, ma in una fase più avanzata e in periodi più caldi della sua vita, Ezzelino ricevette una scomunica e che contro di lui fu bandita una crociata… ma anche allora, il grintoso, probabilmente usò altre parole per reagire alle difficoltà. Buona primavera ezzelina 2012, fitta di appuntamenti da affrontare con giusto “piglio”. Serenella Zen
SOS lingua italiana Quante volte ci siamo lamentati delle scarse competenze maturate dai nostri alunni in ambito scolastico e della loro preparazione assolutamente inadeguata? Lo sgomento di fronte al generale decadimento culturale è un fatto concreto, innegabile e pare allargarsi a macchia d’olio. Istituto primario nel vicentino. Le insegnanti, da qualche tempo, come prassi annuale, sono impegnate nella scelta dei testi da adottare per le classi future. Molteplici i criteri di valutazione: si analizzano le linee guida di ogni testo, il metodo accolto, le immagini, la struttura. Al vaglio anche il grado di presa sul lettore. L’indagine è gravosa, i libri sono tanti. Impensabile riuscire a scorrere con dovizia ogni fila di parole. Così ci si raccoglie intorno a schemi ben definiti, ma si tralasciano alcuni aspetti giudicandoli scontati...quelli che potremmo chiamare “dettagli grammaticali”. E si finisce per accorgersi di aver adottato un testo zeppo di errori...ortografia, morfologia, sintassi. Apostrofi aggiunti indiscriminatamente o taciuti, mancata concordanza fra soggetto e predicato, accozzaglia di tempi verbali diversi all’interno di un periodo. La segnalazione mi incuriosisce. Sbircio il nome dell’autore e mi si svelano tre firme. Sposto l’occhio sull’editore e noto che si tratta di un’etichetta importante. Mi chiedo di questo passo dove andremo a finire. Basta uno sguardo al mondo della carta stampata per verificare lo stato di salute della nostra lingua italiana. Ma che a palesare i sintomi del “morbo” sia un testo scolastico mi par grottesco e davvero pericoloso. La sequenza di errori tradisce un’assoluta incapacità a scrivere, tanto più grave se considerato che il lavoro è stato redatto a sei mani. E la casa editrice? A quale ruolo è preposta? Non dovrebbe in qualche modo fungere da garante? Sono sconcertata... Debora Marcon
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E…100, Mario Chemello “Baldi” diventa centenario
Mario Chemello “Baldi”, ha resistito bene: martedì 10 aprile 2012 sarà centenario. I famigliari sono felici di poterlo festeggiare domenica 15 aprile con la S. Messa delle ore 10.30 nella Chiesa Parrocchiale di Romano. Seguirà un rinfresco nel bar patronale e chi vorrà potrà unirsi a parenti ed amici per gli auguri e le congratulazioni per il prestigioso traguardo raggiunto. Anna Chemello e famiglia
Don Lorenzo Zonta Lunedì 5 Marzo il cuore di Don Lorenzo Zonta ha cessato di battere. Un infarto grave gli ha concesso una settimana di vita, lucida, con il funerale di una sorella. Don Lorenzo era nato a Romano d’Ezzelino nel 1933. Ordinato nel 1957, giovane prete, divenne insegnante di lettere nel seminario minore di Thiene e iniziò la Facoltà di Lettere dell’Università di Padova. Il corpo insegnante del minore era in quegli anni l’antenna sensibile che avvertiva i tempi nuovi: il Concilio, il ’68. Troppo presto, troppo forte, per cui nel 1967 venne sciolto e rinnovato. Don Lorenzo continuò l’insegnamento prima di lettere nel collegio Atestino, poi di religione all’Istituto Poloni a Monselice. Intanto nel 1972 era stato nominato arciprete di valle San Giorgio, a Baone. L’insegnante divenne pastore e promosse il cammino di crescita della comunità. Era appena partita la riforma liturgica e Don Lorenzo l’avviò con entusiasmo, avvalendosi soprattutto della sua capacità musicale. I suoi interessi si estendevano agli aspetti sociali e civili; forte l’impegno per ottenere l’autorizzazione a costruire nell’area del Parco Colli un nuovo quartiere che consentisse ai giovani di rimanere in paese. Ma il ricordo più profondo di lui è legato alla sua capacità di rapporti personali e alla sua carità. Dopo quasi vent’anni, nel 1991, ricevette la nomina di parroco di Tombelle: una parrocchia giovane in pieno sviluppo di insediamenti urbani. Questo comportò un notevole impegno per le strutture: dall’ampliamento della scuola materna, alla nascita dell’asilo nido e soprattutto alla erezione del centro parrocchiale, che ha inaugurato già in carrozzella a causa del diabete. Ma l’attività principale di Don Lorenzo era la cura della vita spirituale della comunità. E come a valle San Giorgio tanta carità, tanta cura delle relazioni personali. Nel 2009 le condizioni di salute gli consigliarono di lasciare la comunità: si ritirò in Casa del clero e poco dopo all’Opsa. Un soggiorno fatto di lettura (tra libri e quotidiani) e musica (suonando il pianoforte).
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Ci hanno lasciato Teresa Marangoni
Anna Maria Onisto
Fabio Tonetto
ved.Tonin 79 anni 1 febbraio 2012
86 anni 3 febbraio 2012
43 anni 8 febbraio 2012
Luigi Storti
Giovanna Visentin
Natalino Ferraro
Egidio Antonio Grandotto
Valerio Zen
94 anni 9 febbraio 2012
in Bortignon 76 anni 12 febbraio 2012
69 anni 12 febbraio 2012
81 anni 14 febbraio 2012
56 anni 13 febbraio 2012
Antonia Camazzola
Francesco Forza
Maria Zonta
Tullia Canil
Don Lorenzo Zonta
97 anni 27 febbraio 2012
ved. Forner 84 anni 27 febbraio 2012
ved. Lessio 89 anni 29 febbraio 2012
79 anni 5 marzo 2012
ved. Bellò 79 anni 17 febbraio 2012
Punti rinnovo soci
E’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri.
Sede Proloco Via G. Giardino 77, San Giacomo Uffici Postali, Centri Parrocchiali, Banca di Credito Cooperativo.
Romano Edicola La Coccinella, Profumeria Elisir, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Giovanni Bontorin (pittore), Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana.
San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina. Fellette Panificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
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