38O ANNO / nO 4O2 / APRILE 2O13
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
La copertina a parole… 38O ANNO / nO 4O2 / APRILE 2O13
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino
Aprile 2O13 In copertina foto di: Antonio Bordin Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Mocellin, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Serenella Zen. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco
Istantanea dello sfollamento realizzato sabato 6 aprile, nella casa dei Dissegna detti “Stanga” a Romano, dall’Associazione Culturale Seriola, per conto del CERS in appoggio ad un progetto del fotografo professionista di riviste storiche Camillo Balossini. La foto è di Antonio Bordin presidente dell’Ass. Culturale Ezzelino Fotoclub
Sommario 3 Editoriale Associazioni 4/5 Il Palio ed il C.E.R.S. 6/7 Festa e assemblea dell’U.T.A. Onlus 8/9 Nordic Walking un attività
Adele Bortolon di Andrea Bortolon e Anna Farronato nata il 29•03•2013
per tutti a ogni età
15 Persone scomparse:
il passo avanti di una nuova legge
Territorio 10/12 PAT e Piano degli Interventi
La nuova pianificazione territoriale del Comune di Romano d’Ezzelino
Ricordi 13 Foto ricordo 13 A proposito di segantini sul Grappa Riflessioni 14 L’indifferenza Appuntamenti 16 F.A.N. Famiglie Amiche della Natura 16 8a Camminata Alpina 17 Serata di formazione per genitori 17 Vivi l’Arena di Verona con gli sconti riservati alla Pro loco
18 Notizie in breve 19 Defunti
Verona Vivi l’Arena di servati ri ti on sc i gl n co alla Pro loco
ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
EDITORIALE
vangelo con una duplice disposizione: un animo grande che non si spaventa delle cose grandi, di andare avanti verso orizzonti che non finiscono, e l’umiltà di tenere conto delle cose piccole…“
Care Lettrici e cari Lettori ben ritrovati, in questo numero del Nuovo Ezzelino vorrei condividere con voi alcune emozioni provate nei giorni scorsi legate al concetto assolutamente relativo di distanza sia essa temporale che spaziale. Ben 6279km separano Romano d’Ezzelino da Tanguiéta, una città situata nel dipartimento di Atakora nello stato del Benin. Una città del continente africano sconosciuta ai più e decisamente molto, molto lontana da noi. Eppure, se pensiamo all’attenzione con cui da 17 anni l’Associazione UTA, che ha sede proprio a Romano d’Ezzelino, sostiene l’attività dell’ospedale italiano San Jean de Dieu dei Fatebenefratelli, ci accorgeremo che quel centro di eccellenza, proposto dall’OMS come modello per la formazione di équipes sanitarie in Benin ed in Burkina Faso, si sente molto più vicino ed affezionato alla comunità romanese di quanto noi stessi possiamo immaginare. All’interno del giornale Fra Luca con dovizia, trasparenza e precisione ci espone i progetti realizzati e quelli in corso presen-
tati durante l’assemblea annuale svoltasi a Cà Cornaro lo scorso 24 marzo. Si può comprendere perciò che la distanza, non è un vincolo insormontabile e le difficoltà linguistiche e culturali si annullano difronte alla solidarietà, all’amore verso il prossimo, al desiderio di aiutare chi ha meno di noi. Silvana Carraro Asomani per esempio, una ragazza ventenne di San Giacomo ha deciso di impegnarsi concretamente e lo scorso gennaio è volata dall’altra parte del mondo, nelle filippine, per aiutare i bambini affetti da sindrome di down. Un’esperienza molto impegnativa e formativa che si può comprendere, meditando questa citazione di San Tommaso d’Aquino “testimoniate il
L’immagine di copertina di questo numero di Aprile ci riporta a Romano. Ad uno dei tanti tragici eventi che hanno contrassegnato il nostro territorio durante la Grande Guerra: lo sfollamento. Esso appartiene ad un passato molto lontano, molto distante, legato per lo più ai ricordi dei nostri nonni ed in parte sconosciuto alle nuove generazioni. Eppure, quando sono entrato nel set preparato dalla Seriola oppure quando ho rivisto gli scatti del Fotoclub Ezzelino, quel passato così lontano mi è sembrato drammaticamente vicino. L’abbandono forzato della propria casa, l’arruolamento imposto di un figlio sono frangenti di forte impatto emotivo. Una rievocazione che conferma il forte legame di amicizia e collaborazione stretto lo scorso anno con il CERS e che mi auguro possa consolidarsi e migliorarsi sempre più. Distanze temporali che ritroviamo anche nelle atmosfere degli anni 20 del Palio e che sembrano così lontane dalle luci al neon dei nostri uffici, dalla frenesia del tutto e subito dei nostri giorni. Eppure quasi magicamente, nei nostri angoli rustici, ancora oggi i nostri contradaioli sanno ripetere con naturalezza e passione i gesti le parole i valori tramandategli dai loro genitori, dai loro nonni. Buona vita Maurizio
Maurizio Scotton
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Il palio ed il C.E.R.S. L’anno scorso, era aprile 2012, Mauro Guidolin delegato per il C.E.R.S. Italia (consorzio europeo rievocazioni storiche) su mandato del presidente Massimo Andreoli, dell’omonima organizzazione, ha consegnato all’Associazione Culturale Seriola la documentazione che garantiva l’appartenenza a codesto gruppo. di Duilio Fadda di progetti rievocativi d’alto livello telefonano al presidente Andreoli per chiedere collaborazione. Lui a sua volta ci chiama per verificare l’eventuale disponibilità e/o contributo di idee. Altra cosa, la qualità del Palio di Romano è filtrata negli uffici cultura della Regione, grazie anche al CERS. In futuro c’è una riforma del riparto contributi, e i funzionari regionali faranno affidamento anche alla struttura CERS, per identificare i progetti su cui convogliare investimenti preferendo la sinergia tra associazioni.
In Italia il C.E.R.S. è rappresentato in quasi tutte le regioni e promuove diverse iniziative legate alle rievocazioni storiche. E’ difficile spiegare di cosa si occupa questa associazione, è più facile per chi vuole andare a visitare il sito su internet cliccare l’indirizzo: www.cersonweb.org e da qui capire su cosa interviene. Il N.E. con l’approssimarsi del Palio e degli Angoli Rustici vuole dare un’informativa ai lettori andando a chiedere al Presidente della Seriola Roberto Frison quali sono i vantaggi che porta questa sinergia e quale
futuro può esserci stando dentro il consorzio. L’anno scorso alla presenza dell’Amministrazione Comunale, della Pro Loco e di varie contrade è stato presentato questo importante evento, ti chiedo: tra il C.E.R.S. e la Seriola, che relazione c’è? E quali vantaggi può dare per il futuro questo connubio? Il CERS è un carrozzone qualificato al punto che conduttori di documentari televisivi, giornalisti di rievocazioni o responsabili
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Leggendo l’articolo del N.E. di aprile 2012 sul C.E.R.S., consideri il palio un investimento sull’identità veneta “in tempi non sospetti”. Che significato dai all’identità veneta? Ed è tanto distante dalla cultura popolare? Il termine “identità veneta” era una necessità politica regionale per rialzare la testa ai veneti polentoni. Grazie a quel lavoro politico oggi possiamo parlare tranquillamente di identità locale senza sentirci secondi a nessuno. Nel frattempo si è prodotta anche molta letteratura sulla cultura popolare trasmettendo consapevolezza dell’importanza che questa riveste. Per quanto riguarda “in tempi non sospetti”, i padri fondatori del Palio di Romano,
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quando investirono tempo ed energie sulla civiltà contadina, lo fecero convinti e orgogliosi di una comunità romanese contadina che aveva dato loro da vivere. Solo a metà degli anni 90 la cultura popolare ottenne il prestigio che le spettava, entrando nel tempio della cultura veneta. Così oggi tutti si cimentano nell’identità veneta, noi invece siamo già oltre, siamo nella profondità, nel patrimonio immateriale veneto. Quali vantaggi può portare, essere nel C.E.R.S, al Palio ed ai cittadini di Romano, soprattutto adesso che ci avviciniamo sempre di più all’anniversario del Centenario della Guerra ‘15-’18? La Commissione del Centenario della Grande Guerra farà riferimento al CERS per le rievocazioni del Centenario. Il CERS ci ha già detto che poggerà sulla Seriola per le iniziative sul Grappa, ergo tutto passerà da noi e con noi. Ma non lo fa perché siamo simpatici, lo fa perché i contradaioli sono bravi, pieni di entusiasmo, maniaci della perfezione e coinvolgenti coi giovani. Perché siamo la Seriola, appunto. Sul tema “rievocazione storica della Grande Guerra” sarà fondamentale confermare la propensione alla promozione turistica nel territorio su importanti avvenimenti storici. Pensi che per il palio 2015 il patrimonio dei figuranti e degli attori sarà una risorsa in più? Il nostro evento a differenza di molti altri punta sul “marketing territoriale”, calamitando migliaia di turisti ma soprattutto caratterizzando il territorio della cultura di primo novecento, periodo vissuto dai nostri nonni che caparbiamente traghettiamo ai giovani. Il CERS è rimasto a bocca aperta per come investiamo sui bambini e sui giovani. Lo facciamo coinvolgendoli nelle filiere, catapultandoli nelle scenette che ben interpretano. L’autenticità vien
donata dai nonni, la qualità dalla pignoleria degli adulti, la leggerezza e il piacere di veder negli Angoli Rustici la partecipazione dei giovani. Cosa voler di più? Il gruppo soldati della Grande Guerra! Quello sarà pronto per la sfilata del 2014. Da quando son nati gli Angoli Rustici nel Palio sempre più hanno preso forma e importanza le scenette. Queste oltre ad essere una vera ricerca storica dei primi 30 anni del 1900 sono un palcoscenico unico. Non pensi che sarebbe stupefacente avere una scuola di recitazione e magari un teatro nel territorio, come ha prospettato in TV l’attrice Ottavia Piccolo? Nessuno nasce attore già formato, si tratta solo di aver coraggio nel mettersi in gioco. Gli Angoli Rustici rappresentano un’opportunità anche per i più timidi, che in un contesto amichevole, riescono a tirar fuori il meglio sostenendosi a vicenda. Nelle scenette, estrosi e timidi viaggiano assieme creando alternanza dialettica e contrasti caratteriali che permettono al pubblico di identificarsi ed emozionarsi. Comunque...sì, a Romano oggi siamo tutti
un po’attori, non a caso attingo facilmente persone per gli spettacoli teatrali della mia compagnia. Permettimi di sottolineare una cosa: gli Angoli Rustici nascono e sopravvivono se hanno un tema sviluppato fisicamente, con mestieri antichi e filiere di lavorazioni. La scenetta serve per dar vita e suggestione al tema, ma i contradaioli sanno benissimo che a spettacolo ultimato, se il turista non trova oggetti e arnesi da curiosare, questi porta a casa la suggestione dell’angolo, ma non il tatto. E noi del palio sappiamo tutti quanto sia importante toccar con mano la storia. Dopotutto siamo della Seriola, te l’ho detto no? Ringrazio Roberto Frison per la disponibilità e per le risposte sempre esaustive sui temi proposti, grazie anche alla Seriola per quel che ci regala nel Palio di Romano e infine grazie al C.E.R.S. che ha visto lungo quando ha (hanno) capito che Angoli Rustici e Palio dei mussi non possono essere solo patrimonio dei Romanotti ma una risorsa culturale di una parte dell’Italia per tutta l’Italia.
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Festa e assemblea dell’U.T.A. Onlus Domenica 24 Marzo 2013 si è svolta a Romano d’Ezzelino la Festa annuale dell’U.T.A. Onlus, Associazione benefica “Uniti per Tanguiéta e Afagnan” che da 17 anni aiuta gli Ospedali dei Fatebenefratelli del Togo e del Benin. di Fra Luca Beato
Il Padre Provinciale dei Fatebenefratelli Fra Massimo Villa metre parla rivolto al tavolo della presidenza. Il primo appuntamento è stato alle ore 10.00 nella Chiesa arcipretale di S.Maria di Romano per la S. Messa, presieduta dal Parroco Don Cesare Bordignon: per ringraziare il Signore, ma anche tutti i fedeli cristiani che aiutano l’U.T.A. Onlus nella sua azione benefica a favore dei malati africani poveri. Il secondo appuntamento è stato a Ca’ Cornaro per i lavori dell’Assemblea annuale alle ore 12.00, seguita dal pranzo nei saloni della Villa e dall’estrazione dei numeri vincenti della sottoscrizione a premi U.T.A. Onlus 2013. La partecipazione dei Superiori Fatebenefratelli è stata massiccia: due Superiori del Governo Generale dell’Ordine Ospedaliero: Fra Pascal Ahodegnon, medico e Fra André Senes, Sacerdote, che a suo tempo sono stati sostenuti negli studi dall’U.T.A. Onlus; tre superiori del governo della Provincia Lombardo-veneta dei Fatebenefratelli: Fra Massimo Villa, Sacerdote, Provinciale, Fra Christian Sincovic, Definitore ed Economo e Fra Gilberto Veneri, Sacerdote, Definitore e Segretario. Abbiamo avuto anche l’onore della presenza del Sindaco di Romano, Sig.ra Rossella Olivo con altri membri dell’amministrazione comunale. L’Assemblea dei soci dell’U.T.A. Onlus comprendeva la Relazione morale del Presidente, Dr. Marzio Melandri, la Relazione economica del Tesoriere, Dott. Remo Facchinello, in base alle quali i soci sono stati chiamati ad approvare il bilancio consuntivo
dell’anno 2012. I Soci ordinari dell’U.T.A. Onlus sono 42, ma quando ci sono delle iniziative si vedono attivate anche un centinaio di persone. I soci benemeriti sono quasi trecento: da essi derivano i maggiori proventi dell’U.T.A. Onlus. La Direzione dell’U.T.A. Onlus mantiene una costante relazione epistolare con i suoi amici contribuenti mediante una lettera di ringraziamento per ogni singola offerta pervenuta in Posta o in Banca e una circolare trimestrale di informazione sugli Ospedali africani di Afagnan e di Tanguiéta e sulle iniziative dell’Associazione, che sono le Cene di beneficenza, la Sottoscrizione a premi, il Back 2 Africa, ed altro. La relazione del Presidente ha rimarcato che l’U.T.A. Onlus ha come scopo principale la raccolta di fondi per aiutare gli Ospedali africani a curare i malati poveri: bambini denutriti a rischio di morire di fame; poliomieliti paralizzati alle gambe da operare, riabilitare e rimettere in piedi; malati di HIV e AIDS da curare ed aiutare socialmente. Oltre a questo, l’U.T.A. Onlus gestisce dei Fondi ricevuti da benefattori per progetti specifici a favore dei due Ospedali.
due apparecchi di produzione di ossigeno unitamente alla messa in opera delle tubazioni in rame per la distribuzione dell’Ossigeno nelle Unità Operative ritenute più importanti dell’Ospedale. La maggior parte della spesa è stata coperta con i fondi dell’UTA ONLUS.
Progetti realizzati presso l’Ospedale di Tanguiéta (Benin) Giovedì 12 Luglio 2012 presso l’ospedale di Tanguiéta, alla presenza di numerose Autorità religiose e civili, sono state inaugurate le importanti opere realizzate, e precisamente: - uffici di accettazione e di amministrazione - neonatologia - la clinica per il personale dell’ospedale (due stanze) - l’inceneritore. L’U.T.A. Onlus ha contribuito alla realizzazione di queste importanti e necessarie opere in modo significativo. Il socio consigliere Valentino Trentin, della Società RECOLD snc di Bassano del Grappa ha curato l’impianto industriale di aria condizionata.
Progetti in corso La F.A.I. (Fondation Assistance Internationale) con sede a Lugano (CH), tramite la sezione italiana di Roma, ha approvato un finanziamento per cinque progetti segnalati da Fra Fiorenzo Priuli da realizzarsi nell’arco di due anni (2011/12) per l’ importo di Euro 200.000,00.
Fra Anré Senes, Sacerdote, Definitore e Segretario generate dei fatebenefratelli e Fra Pascal Ahodegnon, medico ortopedico, Definitore generale.
Progetti realizzati presso l’Ospedale di Afagnan (Togo) Dopo la costruzione della Radiologia e la ristrutturazione ed ampliamento del Blocco delle Sale Operatorie, è stato realizzato l’impianto di
1 - Centro di medicina fitoterapica e ozonoterapia a Cotonou Si tratta di un Centro polivalente costituito da: a) un Dispensario per mettere a disposizione della gente della Capitale del Benin la Fitoterapia e, soprattutto, l’Ozonoterapia, per non costringere le persone che ne hanno bisogno a fare un lungo e disagevole viaggio fino a Tanguiéta. b) tra l’altro, sarà la Sede del Governo della viceprovincia religiosa del Benin e del Togo (Ospedale di Afagnan, Centro di Agoé-Nyèvé, Ospe-
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dale di Tanguiéta e Centro sanitario di Porga). c) Un Centro di accoglienza per i Religiosi e i collaboratori laici di questi Ospedali che transitano da Cotonou. Si segnala che l’investimento intrapreso da Fra Fiorenzo Priuli va oltre i Fondi messi a disposizione dalla F.A.I. (Euro 30.000 in due trance). Il punto di partenza per finanziare tali opere sono state le disponibilità erogate da un benefattore del Benin, ma successivamente l’U.T.A. Onlus è stata coinvolta in maniera forte. Per completare l’opera serviranno sicuramente oltre Euro 150.000. Inoltre, a Fra Fiorenzo Priuli per far fronte alle esigenze del Centro ha segnalato l’opportunità di acquistare un terreno adiacente. La spesa prevista è di circa Euro 50.000. 2 - Centro di produzione della Spirulina. L’Ospedale di Tanguiéta (Benin) sta utilizzando in modo crescente molta spirulina, specialmente al Centro Nutrizionale per i bambini denutriti. Sono stati fatti diversi tentativi per fare una coltivazione di spirulina a Tanguiéta, ma sono stati vani. Va segnalato che nelle vicinanze e nel Burkina si produce molta spirulina e di buona qualità ad un costo economicamente molto contenuto, per cui non sembra conveniente tentare una produzione in loco. Inoltre, i contatti con la GHIMAO non sono stati convincenti e la spirulina interessa all’Ospedale, per cui le ricerche proseguono.
Ospedale di Tanguiéta (Benin) 3 - Informatizzazione sull’Ospedale di Tanguiéta (Benin) I lavori per la informatizzazione dell’amministrazione dell’Ospedale di Tanguiéta sono molto avanzati. Si tratta di un intervento molto impegnativo con costi che vanno molto oltre a quanto messo a disposizione dalla F.A.I.. Per far fronte a tali spese, sono state coinvolte direttamente le Associazioni “Amici di Tanguiéta” di Meda (Milano) e l’U.T.A. Onlus di Romano d’Ezzelino. 4 - Azienda agricola per malati di HIV nelle vicinanze dell’Ospedale di Tanguiéta (Benin) Si segnala che molti ammalati di HIV, curati
presso l’Ospedale di Tanguiéta ed abbastanza ristabiliti, possono lavorare e produrre per se e i loro familiari, ma sono emarginati dalla gente a causa del loro stigma. Per loro si è pensato di creare un’azienda agricola sotto la supervisione dell’Ospedale e di alcune associazioni di malati di HIV. I malati che possono lavorare sono circa 400; molti di loro desiderano e chiedono con insistenza di poter prestare il loro lavoro nell’azienda agricola. Il terreno è già stato acquistato; nell’interno è stato eseguito una perforazione di 67 metri per realizzare un pozzo da dove si estrae acqua potabile in quantità sufficiente, lievemente inferiore alle aspettative. Inoltre, si è provveduto alla piantagione di oltre 10.000 alberi attorno alla proprietà dove è in corso la costruzione di una casa di accoglienza. 5 - Borse di studio per gli infermieri della Scuola San Giovanni di Dio di Afagnan (Togo). La Scuola di infermieri presso l’Ospedale di Afagnan (Togo) è diretta da Fra Rodrigue Djitrinou. Il dr. Fra Fiorenzo Priuli si è affidato a lui per l’insegnamento e ha messo a disposizione i fondi del finanziamento della F.A.I. Fra Rodrigue ha ritenuto opportuno dare la precedenza nell’insegnamento al personale che già lavora presso l’Ospedale di Afagnan unitamente agli allievi appartenenti agli Istituti religiosi missionari. 6 - Adozione di un letto all’Ospedale di Tanguiéta (Benin) La somma messa a disposizione dalla F.A.I. per la Pediatria dell’Ospedale di Tanguiéta, sotto la forma dell’Adozione di posti letto, è di notevole importanza. Le mamme che portano all’Ospedale i bambini malati sono estremamente povere, non hanno possibilità di farsi carico delle spese sanitarie e possono dare solo un piccolo modestissimo contributo per la cura. Nel mese di novembre 2012, Fra Fiorenzo Priuli e il nostro tesoriere Remo Facchinello hanno elaborato e trasmesso alla F.A.I. la rendicontazione dettagliata allegando, per ogni posta del contributo, ampia documentazione, copia dei bonifici bancari e le relative fatture. È stato illustrato lo stato di avanzamento dei lavori per un importo di euro 100.000 a fronte di un anticipo iniziale erogato dalla F.A.I A seguito del positivo esito della rendicontazione dei lavori eseguiti, la F.A.I. il 15 ottobre 2012 ha provveduto ad erogare all’U.T.A. Onlus la seconda trance del finanziamento dell’ importo di euro 100.000. La trasparenza nell’utilizzo dei fondi erogati dalla F.A.I. ha favorito l’avvio di una corretta collaborazione tra la F.A.I. e l’U.T.A. Onlus, che fa ben sperare in nuove erogazioni per finanziare progetti più importanti da realizzare negli ospedali africani nel prossimo futuro.
Bilancio consuntivo 2013 L’importo dei vari fondi raccolti nel corso dell’anno 2012 ha raggiunto la quota di Euro 431.165,84, ammontare inferiore a quello dell’anno 2011 che aveva raggiunto la quota di Euro 544.939,26. Il calo dei proventi è relativo a tutte le voci di entrata. Il monte offerte raggiunto è il migliore riconoscimento e sostegno del qualificato lavoro socio-sanitario che il dr. Fra Fiorenzo Priuli, medico chirurgo, porta avanti da oltre 42 anni in Africa, nonché premia la trasparenza e la bontà delle iniziative intraprese dalla nostra associazione benefica U.T.A. Onlus. A fronte degli introiti pervenuti, le erogazioni effettuate nel 2012 dall’U.T.A. Onlus, utilizzando anche parte delle residue disponibilità del 2011, al netto delle spese di spedizioni in Africa di Euro 30.075,13 ed altri costi, ammontano ad Euro 509.062,16, importo inferiore a quello dell’anno precedente che complessivamente era stato di Euro 948.855,91. Le erogazioni sono state così attribuite: Ospedale Tanguiéta (Benin) Euro 128.355,66 Ospedale Afagnan (Togo) Euro 127.166,00 Scuola Professionale Afagnan Euro 25.000,00 Materiale didattico ai due ospedali Euro 2.000,00 Gestione internet Tanguiéta Euro 8.942,20 Medicinali Euro 200.469,89 (oltre il 39% erogazioni) Assegnazione borse di studio Euro 17.000,00. L’accentuarsi nel corso del 2012 della sfavorevole congiuntura economica nazionale, ha portato a registrare una flessione delle erogazioni da parte dei benefattori. Comunque, l’associazione ha continuato ad usufruire del sostegno di numerosi benefattori, alcuni nuovi, che hanno erogato somme di danaro per l’assistenza socio-sanitaria delle popolazioni attorno ai due ospedali dei Fatebenefratelli in Togo e in Benin (Africa). Prima di chiudere la relazione sul rendiconto finanziario anno 2012, desidero segnalare alle persone di buona volontà il codice fiscale 91011380242 dell’U.T.A. Onlus di Romano d’Ezzelino. Tale codice fiscale, va riportato nell’apposito spazio del modello UNICO 2012 oppure nel modello 730/2012 della dichiarazione dei redditi e permette alla nostra associazione benefica di concorrere all’assegnazione del 5 per mille. Grazie di cuore a tutti i cittadini di Romano d’Ezzelino che per primi hanno creduto nell’U.T.A. Onlus e continuano a sostenerla con encomiabile impegno. Ne è una riprova il Gruppo che organizza la manifestazione del Back 2 Africa nel mese di Luglio (19-20-21) a Ca’ Cornaro capace di coinvolgere oltre tremila persone.
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Nordic Walking un attività per tutti a ogni età ll nordic walking è una nuova disciplina sportiva che si sta affermando in tutto il mondo; attività fisica per tutti e per tutto l’anno che offre un modo facile, poco costoso e divertente di gustare uno stile di vita sano e attivo. di ASD Nordic Walking Montegrappa lare. Questa attività fisica si pratica all’aperto: il movimento a contatto con la natura diminuisce la tensione da stress e aiuta a sviluppare l’elaborazione logica e creativa del pensiero. Camminando ad andature pari al 60-70% della massima frequenza cardiaca, il nordic walking diventa un vero e proprio brucia grassi; aumentando leggermente la velocità della camminata migliora la resistenza e potenzia il sistema cardiocircolatorio. Il nordic walking favorisce uno stile di vita più sano e attivo e rappresenta un grande aiuto nella cura e nella prevenzione di malattie dell’apparato muscoloscheletrico, nella riabilitazione dei cardiopatici, nella gestione del morbo di Parkinson e per chi soffre di problemi di obesità e diabete. Il nordic walking è una camminata sportiva in cui si utilizzano bastoncini appositamente studiati per ottenere il massimo dei benefici fisici da questo naturale movimento. Praticato inizialmente dagli atleti scandinavi come preparazione estivo – autunnale per lo sci di fondo, è stato rielaborato come proposta di fitness per tutte le età e come rieducazione posturale dinamica. I bastoncini ven-
gono utilizzati non solo come appoggio, ma come leva sulla quale spingere, in modo da coinvolgere attivamente tutta la muscolatura della parte superiore del corpo e aumentare il consumo energetico a parità di velocità e distanza percorsa. Il nordic walking favorisce il consumo dei grassi, migliora il tono muscolare, l’equilibrio posturale e l’elasticità artico-
ASD Nordic Walking Montegrappa Asd Nordic Walking Montegrappa è una tra le prime scuole certificate di nordic walking nel territorio e tra i propri obiettivi ha quello di promuovere uno stile di vita sano attraverso il movimento e l’alimentazione. Da anni l’associazione opera nel territo-
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rio di Romano collaborando attivamente con l’amministrazione comunale, nascono così progetti importanti come le tappe del “Nordik Walking Tour”, eventi di promozione del territorio, “Attiviamoci” corsi di nordic walking a prezzi agevolati per i residenti del comune, Percorso Benessere, corsi di auto aiuto per una corretta alimentazione. In via di sviluppo l’ultimo grandioso progetto dell’associazione Il Nordic Walking Park, mappatura e tabellazione di percorsi che porteranno a far conoscere gli scorci più suggestivi del nostro territorio. “Dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale Romano, (dichiara il presidente Andolfatto Barbara), che tra i primi ha capito le potenzialità del nordic walking non solo come stile di vita ma anche come promozione del territorio.
L’attività sportiva della scuola
L’attività sociale della scuola “Percorso Benessere”
Ogni anno, l’associazione avvia due La nostra associazione promuove corsi percorsi di Auto Aiuto per una corretta base per l’apprendimento della tecnica e alimentazione ed una adeguata attività corsi avanzati tutto l’anno. I corsi base motoria, presso l’ospedale di Bassano vengono svolti all’aperto e sono strut- del Grappa, l’ex ospedale di Marostica turati da una serie di esercizi per ap- e presso la nostra sede a Romano d’Ezprendere la sincronizzazione e la giusta zelino. funzionalità del movimento. I corsi sono I corsi sono rivolti a tutti coloro che per tenuti dai nostri istruttomotivi di salute, ragioni Camminando ri e hanno una durata di estetiche o che sem4/5 settimane. Nei corplicemente sono alla ad andature pari si avanzati si persegue ricerca di un maggior al 60-70% della una particolare cura nella psico-fisico, massima frequenza benessere precisione dei movimenti sono convinti di dover cardiaca, il nordic e della giusta sincronizmodificare il loro regiwalking diventa zazione con la respirame alimentare e motozione. La scuola oltre ad rio. un vero e proprio effettuare la propria attiIl programma si svolbrucia grassi vità a Romano d’Ezzelino, ge nell’arco di quattro si sposta nel territorio e promuove corsi mesi. Gli incontri si tengono alla sera nella provincia di Treviso tra il Brenta e il con cadenza settimanale dalle ore 20.15 Piave e nel territorio Vicentino (Bassano alle ore 22.15 ed in altri orari concordati del Grappa, Mussolente, Val Brenta etc.) per i momenti di attività fisica in comusenza naturalmente dimenticare il vasto ne (camminata). territorio del Monte Grappa da cui pren- La parte didattica si accompagna ad diamo il nome e al quale ci sentiamo un’attività motoria adeguata alle esigenprofondamente legati territorialmente. ze individuali che si esprime con sempli-
de se va o nu
Via Salvo d’Acquisto, 5 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 fax 393734 gardin.roberto@gmail.com
ci camminate tutti assieme e promuovendo l’attività di Nordic Walking. La metodologia dell’Auto Aiuto affronta temi di carattere alimentare, comportamentale, sanitario, psicologico, stimola l’attività fisica dando spazio alle problematiche ed ai vissuti di ognuno. Non si prescrivono diete specialistiche, farmaci o prodotti vari ma si opera affinché l’individuo assuma un corretto stile di vita e di movimento. Le linee guida del programma trovano riscontro nelle indicazioni del mondo scientifico nutrizionale italiano. La conduzione del corso è affidata ad un facilitatore che ha il compito di stimolare la partecipazione attiva di tutti i componenti del gruppo. Vi è, anche, la presenza di alcuni specialisti: una dietista che con incontri specifici fornisce nozioni su tematiche legate agli alimenti ed ai loro contenuti e segue anche il gruppo, costantemente, con la correzione dei diari alimentari. E’ referente su richiesta, per qualsiasi esigenza specifica particolare. Una Psicologa che tratta le problematiche legate alle emozioni, di come si affrontano e quanto influiscano sull’abuso del cibo.
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PAT e Piano degli Interventi La nuova pianificazione territoriale del Comune di Romano d’Ezzelino La nuova legge urbanistica regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio”, ha stabilito che i comuni devono dotarsi di un nuovo strumento urbanistico che vada a sostituire il vecchio Piano Regolatore Generale di Mauro Moro
Non si tratta del vecchio PRG che cambia nome ma di uno strumento completamente nuovo: il Piano di Assetto del Territorio (PAT) che, insieme al Piano degli Interventi (PI), sostituirà il vecchio Piano Regolatore Generale (PRG). Il PAT, una volta concertato ed approvato con la Regione e la Provincia, costituirà la “carta dell’autonomia urbanistica comunale”. Le scelte di dettaglio, contenute nel Piano degli Interventi, potranno invece essere decise e modificate dal consiglio comunale senza più la necessità di una approvazione di ordine superiore. L’Amministrazione Comunale di Romano d’Ezzelino è già dotata del Piano di Assetto del Territorio (PAT) approvato in data 04/04/2012 in sede di Conferenza dei Servizi, ratificato dalla Giunta Regionale del Veneto con delibera n. 593 del 17/04/2012 pubblicata sul BUR n. 36 del 08/05/2012 ed ha acquisito efficacia dal 23/05/2012. Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) fissa gli obiettivi e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili ed è redatto dai Comuni sulla base di previsioni decennali. Nella costruzione del PAT vengono indi-
viduati i punti critici ed i problemi che caratterizzano l’attuale stato del territorio e dell’ambiente. E’ proprio per questo che nella stesura del PAT si è proceduto alla verifica ed acquisizione dei dati e delle informazioni necessari alla costituzione del quadro conoscitivo del territorio comunale sulla base di quattro livelli di informazioni: – i “vincoli” che derivano dalla pianificazione di ordine superiore, – le parti di territorio dotate di valore particolare che vengono definite come “invarianti”, – gli spazi caratterizzati da particolari “fragilità”, – le aree “trasformabili”. Fondamentale però è avere una visione verso cui orientare le scelte future per stabilire quali nuove opere dovranno essere realizzate (eventuali nuove strade o infrastrutture e nuovi insediamenti, valutando il loro impatto sul territorio e sulla qualità della vita), per decidere quali parti di territorio dovranno essere riqualificate (aree di valore storico, ambientale e paesaggistico) e per definire quali siano le risorse ed i valori non sacrificabili: in definitiva come sarà o dovrà essere il paese di domani. Queste sono le principali domande a cui il PAT ha dovuto rispondere. Nel PAT di contro scompare la zonizzazione, non vi troviamo le famose zone A, B, C, D ed E (la zonizzazione verrà affidata al successivo Piano degli Interventi). Il PAT non localizza volumi e non assegna diritti edificatori su singole proprietà, ma stabilisce le quantità generali di dimensionamento per grandi Ambiti Territoriali Omogenei (ATO). Tutti gli elementi che non sono più contenuti nel PAT li ritroveremo successivamente nel Piano degli Interventi il cui percorso di formazione è stato avviato dall’Amministrazione Comunale attraverso l’illustrazione al Consiglio Comunale, da parte del Sindaco Rossella Olivo, del Documento Programmatico Preliminare del Piano degli Interventi, di cui lo stesso Consiglio Comunale ha preso atto con delibera n. 11 durante la seduta del 9 febbraio 2013. Nel Documento Programmatico Preliminare sono illustrate le priorità secondo le quali l’Amministrazione Comunale intende sviluppare il futuro Piano degli Interventi. Quest’ultimo, in coerenza e in attuazione del Piano di Assetto del Territorio
(PAT) e sulla base del quadro conoscitivo del territorio con esso aggiornato, dovrà provvedere a suddividere il territorio comunale in zone territoriali omogenee, ad individuare le aree in cui gli interventi sono subordinati alla predisposizione di un Piano Urbanistico Attuativo, ad individuare le unità minime di intervento, le destinazioni d’uso e gli indici edilizi, a definire le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente da salvaguardare, a definire le modalità per l’attuazione degli interventi di trasformazione e di conservazione, ad individuare le eventuali trasformazioni da assoggettare ad interventi di valorizzazione e sostenibilità ambientale, a definire e localizzare le opere e i servizi pubblici e di interesse pubblico nonché quelle relative a reti e servizi di comunicazione, ad individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli eventuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire anche mediante l’eventuale riconoscimento di crediti edilizi e l’utilizzo di eventuali compensazioni, a dettare la specifica disciplina con riferimento ai centri storici, alle fasce di rispetto e alle zone agricole, a dettare la normativa di carattere operativo con particolare riferimento alle attività commerciali, al piano urbano del traffico, al piano urbano dei parcheggi, al piano per l’inquinamento luminoso, al piano per la classificazione acustica e ai piani pluriennali per la mobilità ciclistica. Il Piano degli Interventi avrà una validità di cinque anni. Decorsi cinque anni dall’entrata in vigore del piano decadranno le previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi. Il PI dovrà pertanto rispondere alle esigenze immediate e temporali del territorio e proprio per questo costituirà un piano a scala territoriale più specifico del vecchio P.R.G.. Essendo legato ad una temporalità quinquennale il PI è giustamente più circoscritto e adattabile alle condizioni oggettive economiche e sociali attuali. Con la stessa delibera n. 11/2003 del Consiglio Comunale è stato dato avvio al procedimento di consultazione, di partecipazione
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e di concertazione con gli altri enti pubblici, con le associazioni economiche e sociali del territorio nonchè con i privati eventualmente interessati sullo strumento urbanistico in formazione. Al fine di conoscere le attuali esigenze del territorio sono stati pubblicati i bandi finalizzati alla raccolta di proposte di accordi pubblico-privato e di manifestazioni di interesse dei privati, richieste da far pervenire presso l’Ufficio Protocollo del Comune entro e non oltre il 15 aprile 2013. L’iter di formazione del Piano degli Interventi, una volta ultimata la sua stesura, prevede l’adozione ed approvazione da parte del Consiglio Comunale. Entro otto giorni dall’adozione, il piano sarà depositato a disposizione del pubblico per trenta giorni consecutivi presso la sede del comune decorsi i quali chiunque potrà formulare osservazioni entro i successivi trenta giorni. Nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni il Consiglio Comunale deciderà sulle stesse ed approverà il piano. Copia integrale del piano approvato sarà trasmessa alla Provincia e sarà depositata presso la sede del comune per la libera consultazione. Il piano diventerà efficace quindici giorni dopo la sua pubblicazione nell’albo pretorio del comune. Eventuali successive varianti al piano saranno adottate e approvate con le stesse modalità. Secondo il Documento Programmatico Preliminare illustrato dal Sindaco, il Piano degli Interventi di Romano d’Ezzelino dovrà avere particolare cura a valutare le esigenze
abitative delle famiglie, sia di chi risiede nelle contrade rurali e sia di chi desidera mantenere una vicinanza all’originale nucleo familiare. In ogni caso l’obiettivo principale dovrebbe essere la tutela del territorio agricolo, del paesaggio e dell’ambiente puntando alla salvaguardia di beni essenziali quali acqua, suolo e aria tendendo quindi alla valorizzazione di un sistema ambientale sostenibile indirizzato alla qualificazione del territorio non costruito. Sul piano del sistema urbano si prevedono azioni per il recupero dei centri storici e delle frazioni urbane, verranno adeguate le zone residenziali esistenti in base alle reali e necessarie richieste abitative, sul piano commerciale verranno individuati eventuali insediamenti per strutture di vendita, mentre per quanto riguarda il settore produttivo verranno valutate eventuali esigenze di ampliamento o di trasferimento di aziende da aree non idonee al mantenimento dell’attività produttiva. Per quanto riguarda il sistema rurale, il paesaggio e l’ambiente naturale il PI punterà a salvaguardare il territorio agricolo. Il PI definirà i parametri di progetto, le modalità d’intervento e i comparti di trasformazione, nonchè le aree edificabili di nuova espansione e di completamento. Come si diceva in precedenza la pianificazione territoriale dovrà garantire la sostenibilità degli interventi e per garantire questa sostenibilità il PAT ha definito due parametri fondamentali a cui il Piano degli Interventi dovrà attenersi: la superficie agricola tra-
sformabile computata in circa 146.000 metri quadrati e contestualmente quello dei nuovi residenti che il territorio del Comune sarà in grado di sostenere ossia 2.000 residenti. Risulta pertanto chiaro quanto residua sia l’area da trasformare e di conseguenza, ancor di più, come sia importante gestire questa consistenza come un bene comune del territorio: un bene da concedere quindi su preciso input da parte di soggetti privati od operatori pubblici con progetti definiti, realizzabili sotto il profilo finanziario ed economico, ma soprattutto necessari. Ed è partendo da questa concezione di patrimonio comune che la nuova normativa urbanistica ha introdotto nuovi principi come quelli del credito edilizio, della compensazione e della perequazione urbanistica. Un potere edificatorio concesso ad un terreno, ad esempio, non potrà più essere considerato come una “semplice elargizione” ma bensì chi ne beneficia dovrà concedere al Comune un valore di perequazione che potrà essere costituito dalla cessione di un’area da trasformare quale standard pubblico, dalla realizzazione di un’opera pubblica o semplicemente dalla corresponsione di un contributo. Insomma, tutto questo è una logica di pianificazione territoriale che va al di fuori degli schemi urbanistici secondo i quali tutti noi eravamo ormai da decenni abituati a ragionare: una pianificazione che dovrebbe portarci verso una sempre maggiore sostenibilità del nostro territorio e speriamo verso un migliore sistema di vita.
foto ricordo
di Ivana Donazzan
Cibara 1960, Giovanni Donazzan e i fratelli Lorenzon Campo Solagna festa del narciso 27/5/1962
Cibara estate 1957
Foto di gruppo 1/7/1962
Cibara 20/7/1958
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A proposito di segantini sul Grappa Con riferimento all’articolo sui “Segantini” (molto bello e veritiero) pubblicato su “Il Nuovo Ezzelino” nr. 400 del Febbraio 2013, gradirei raccontare ai lettori una bella storia vera e in dialetto romanotto piuttosto sgrammaticato, ma più o meno ci si esprimeva in passato remoto, anche perché stiamo passando esclusivamente alla lingua italiana ed i giovani stanno per perdere un pezzo della nostra storia locale. “Tra Luglio ed Agosto, sui prati del Grappa, se taia el fen, foraio uttie par mantegner e vache nea staion che no ghe ze pascoeo. Par sto lavoro, i malghesi montagnari i se fasea aiutar da segantini che gheva bisogno de guadagnar on franco par rotondar el fabisogno dea fameia. Na signora, dea quae no fao nome, parona de tre prai tra S. Giovanni e l’Asoeon sol Grappa, subito dopo a 2^ guerra, per taiar el fen, a gà assunto 4 segantini col pato, come che iera usanza, de pagarli par intero pai dì lavorativi e darghe soeo da magnar e dormir nei dì piovosi o nuvoeosi che noi lavorava. Sta parona, che a dir el vero a iera pitosto tirchia, essendo vegnue 2 giornate de soe, sperando de far presto e sparagnar, a gà ordinà ai segantini de taiar aea svelta el fen de tutti e 3 i prai, lavorando anca col scuro, fandoghe ciaro col canfin. Purtroppo, fenio de taiar el foraio, piove par 4 dì de seguito. L’erba taià deventa marsa e a parona deventa cattiva e immusonà, tanto che gnanca pì a ghe rivolge a paroea ai omeni. Sti qua ultimi, par sottrarse ai sguardi rabbiosi dea parona, malgrado a piova, i va fora e i se sconde; ma uno de lori però, chel iera restà in cusina a scaldarse, dato che el camin fumava, el se ga visto costretto a seguir i compagni. Rivà però soea porta dea cusina, ghe se gà presentà davanti a parona coea testa bassa, e lu, de istinto, par darghe coraio, ghe se vegnuo da dirghe: “ Coraio, parona, par che el tempo sciare!”. E la parona, per tutta risposta, pensando ai danni che stava subendo, la ghe gà risposto:” Si, la poenta sol panaro sciara!”. I gera tempi duri par tutti, ma me par proprio de veder l’umiliasion de quei poveri segantini! Giuseppe Bontorin
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L’indifferenza L’indifferenza è intesa comunemente come distacco emozionale tra sè e gli altri; una mancanza d’interesse per il mondo alimentata dal desiderio di non essere coinvolti in alcun modo, ne in amore ne in lotta, ne in cooperazione ne in competizione. di Cinzia Bonetto
La nostra società appare popolata di passanti distratti e noncuranti, affetti dall’indifferenza dell’uomo verso l’uomo. La noncuranza di fronte alla gerarchia dei valori, la noia, incomunicabilità, non solo come fatto fisiologico tra generazioni, ma come pratica di vita, dove i ruoli, le posizioni, le maschere sociali prendono il posto dei nostri volti ben protetti e nascosti, perciò inconoscibili. Tutti questi fattori scavano un terreno dove prende forma quel genere di solitudine che non è la disperazione, ma una sorta di assenza di gravità di chi si trova a muoversi nel sociale come in uno spazio in disuso, dove non è il caso di lanciare alcun messaggio, perché non c’è anima viva in
grado di raccoglierlo, e dove, se si dovesse gridare “aiuto”, ciò che ritorna sarebbe solo l’eco del proprio grido. L’invito a coltivare la razionalità, peraltro mai diluita nell’emozione, la difesa delle buone maniere che ormai, persino a propria insaputa, fanno tutt’uno con l’insincerità, la noia che come un macigno comprime la vita emotiva impedendole di entrare in sintonia col mondo, formano quella miscela che inaridisce ciascuno di noi, a cui non è stato insegnato come mettere in contatto il cuore con la mente, e la mente con il comportamento, e il comportamento con il riverbero emotivo che gli eventi del mondo incidono nel nostro cuore. Queste connessioni che
fanno di un uomo un uomo non si sono costituite, e perciò nascono biografie capaci di gesti tra loro a tal punto slegati da non essere percepiti neppure come propri. Per effetto di questa atrofia emotiva e con un buon allenamento nella palestra gelida della razionalità, finiamo col sostituire alla responsabilità, alla sensibilità morale, alla compassione, al senso civico, al coraggio, all’altruismo, al sentimento della comunità, l’indifferenza, l’ottundimento emotivo, la desensibilizzazione, la freddezza, l’alienazione, l’apatia, l’anomia e alla fine la solitudine di tutti nella vita della città. (Adriano Zamperini, “l’indifferenza”). Si parla di assenza di passioni, eppure sembrerebbe il contrario. Dai reality show alle lettere ai giornali, tutto testimonia una grande effervescenza emotiva. C’è come un doppio nodo che stringe gli individui: da un lato, la necessità di liberare le proprie passioni; dall’altro, quella di controllarle. Rischiamo di proiettare le nostre emozioni all’esterno per diventarne successivamente spettatori, senza ovviamente esserne consapevoli. L’indifferenza può diventare un’arma, una difesa per non sentire, per non vedere… rimaniamo in superficie per non soffrire, ma tutto questo ha un costo: la solitudine del mondo interiore… un mondo che rimane incoltivato…
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Persone scomparse: il passo avanti di una nuova legge In Italia, il problema delle persone scomparse è tutt’altro che irrilevante: il monitoraggio dei dati e le conseguenti valutazioni svolte a livello nazionale mettono in evidenza una realtà molto complessa e ancora poco conosciuta. di Sara Bertacco
Fortunatamente la legge 203/2012, da poco approvata, costituisce un apprezzabile e significativo risultato. E’ successo da poco anche nel nostro comprensorio: una ragazza di San Giuseppe di Cassola esce di casa e non vi fa più ritorno. I genitori lanciano subito l’allarme e le ricerche partono immediatamente. Organizzare le ricerche di una persona scomparsa non è affatto semplice: molte sono le forze che scendono in campo e che si dedicano totalmente nelle attività di ricerca: ci sono i responsabili della Prefettura, i Carabinieri, la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Guardia Forestale... e ci sono i volontari della Protezione Civile con le loro varie specializzazioni: subacquei, radioamatori, soccorritori, cinofili. Molte sono le variabili da considerare, dalle motivazioni del gesto alle possibili soluzioni del caso. Per questo ci vogliono ottime capacità organizzative, decisionali e gestionali per fare in modo che tutta la macchina dei soccorsi funzioni per il meglio. Nel caso della ragazza scomparsa a Cassola sono intervenuti nelle ricerche anche i volontari del Coordinamento di Protezione Civile “Brenta Monte Grappa”, guidati dal Presidente Italo Bettiati, incaricato dalla Polizia di Stato di coordinare tutte le attività svolte dai volontari (dall’allestimento della centrale operativa e radio alle operazioni di ricerca vera e propria), che per ben quattro giorni e
mezzo hanno setacciato il territorio palmo a palmo, da Valstagna fino a Pozzoleone, da Mussolente a Nove , ispezionando il fiume Brenta e le pendici dei nostri monti, senza tralasciare le zone meno accessibili, spingendosi fino a dove potevano arrivare. Fortunatamente il caso si è risolto positivamente con il ritrovamento della ragazza da parte di un cittadino, proprietario del vecchio casolare all’interno del quale la ragazza aveva trovato rifugio. I volontari avevano perlustrato la zona esterna a quell’edificio e tutte le vie adiacenti, ma non potendo entrare nelle proprietà private chiuse e recintate, non hanno ovviamente rilevato la presenza della ragazza. Da questa esperienza i volontari del Coordinamento “Brenta Monte Grappa” hanno sentito l’esigenza di saperne un po’ di più sulle tecniche e sulle metodologie di ricerca delle persone scomparse e hanno così richiesto un incontro di formazione sul tema. E’ stata così organizzata a Solagna una serata informativa, aperta a tutte le componenti del sistema di ricerca persone scomparse, dal titolo “Persone scomparse: legislazione e metodologie di intervento” durante la quale, alla presenza di autorità civili, dei rappresentanti delle Forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco, sono intervenute l’on. Elisa Pozza Tasca, Presidente dell’Associazione “Penelope” che si occupa fin dal 2002 di persone scomparse, Gilda Milani Bianchi, Presidente Regionale di “Pene-
lope Veneto” e Angelo Devich, esperto di ricerca e soccorso in ambiente montano che ha accompagnato alla sua relazione immagini e video sulle esperienze di ricerca svolte in Veneto e soprattutto in Trentino Alto-Adige. La Presidente dell’Associazione “Penelope” ha spiegato il lunghissimo iter burocratico che ha portato alla definizione della prima legge sulle persone scomparse: nello scorso mese di novembre è entrata in vigore la legge n. 203 che dà chiare indicazioni per la ricerca delle persone scomparse. Uno dei meriti della legge è quello di consentire a chiunque di formalizzare denuncia di scomparsa alle autorità competenti non più dopo 48 ore ma anche nell’immediato se si “ritiene che dalla scomparsa possa derivare un pericolo per la vita o per l’incolumità personale” dello scomparso. La Presidente Pozza Tasca ha poi ricordato anche il ruolo fondamentale del Commissario Straordinario per le persone scomparse, autorità alle dipendenze del Ministero degli Interni e conseguentemente dei compiti della Prefettura competente per territorio ed ha comunicato alcuni dati estrapolati dall’ultima relazione governativa semestrale: 28 sono le persone che scompaiono ogni giorno; 25 fanno ritorno, delle altre 3 non si hanno più notizie. Allo stato attuale, nella Regione Veneto risultano scomparse 1.063 persone, delle quali 112 in provincia di Vicenza.
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F.A.N. Famiglie Amiche della Natura ‘A prima volta che gò leto F.A.N. xé stato on dopo ferie, e quindi agosto, gò subito pensà ch’el fusse on modo diverso de ciapàrlo al sòito posto.
E ascolto caminando anca i dicorsi che se pol far su e xò par le stradée: co’ i òmeni che i parla de i so’ tempi, e ‘e femene a contarse ‘e scaldanée.
Nessuni me spiegava che sto’ grupo el gera queo che andava già in montagna, che chi lo gà fondà, gà cambià el nome, restando sempre lu che lo acompagna.
Però mi son contento de vegnérghe e, se anca fo’ fadiga, gnente lagne, parché sto’ qua el xé on grupo che sa acògliere sia i sani come quei che gà e magagne,
Comunque me ricordo quante volte se ghemo ritrovà con tuti quei: e alora, sì, che ‘a sigla ‘a gera vera, mariti e mogli e on s-ciapo de putei. Se andava, al tempo, come a le crociate, ‘na grande armata fa Brancaleone: però quante risate tuti insieme, in medo a tanta vita e confusione! Gò visto l’altra sera a passegiare ‘a Paola Orso, alora ‘na bambina, ‘a gheva l’omo, el can, e do’ passegini: gò dito, casso! el tempo se ‘l camina. E osservo adesso ‘a nostra compagnia, già sveji all’alba e pronti co’ i scarponi, che femo ‘a nostra porca bea figura restando pur ‘na mànega de noni.
che adesso xé normale anca de avérle, parché la va cussì a ‘na certa età, però, porca miseria, simo bravi, par esser dopo tanto ancora qua. E nonostante tuto anca cambiài, co’ i tempi che, se sa, no’ i xé pì quei: ‘na volta se mandàvimo i foglieti, e adesso sòeo Facebook o par e-mail. E, infine, stemo atenti a le salite, de farle pian, gustàndose ‘e vedute, perché magari, a farle massa in pressa, fenisse che va in mona anca ‘a saeùte.
Sergio Giovanni Mocellin
F.A.N. - Programma escursioni 2013
Dom. 19 Maggio
Part. ore 7.30 chiesa di Romano – Val Belluna- Lentiai Dal Rif.Boz m. 927 a Malga Canidi m. 1250
Dom. 2 Giugno
8° Camminata Alpina con il Gruppo Alpini di Romano d’Ezzelino.
Dom. 9 Giugno
Part. ore 7.30 chiesa di Romano - Primiero Da Imer m. 670 al Rif.Vedèrna m. 1324
Sab. 22 Giugno
Tramonto e camminata al chiaro di luna dal Passo Valles m. 2032 al Col Margherita m. 2520 - Part. ore 14.00 da casa di Moro Dino. (Romano d’Ezz.) Ritorno verso le ore 0.30- 1.00
Sab. 6 Luglio - Part. ore 7.00 chiesa di Romano – Bressanone Dom. 7 Luglio - Escursione di due giorni
Sab. Da Chiusa m. 500 al Monastero di Sabiona m. 711 Dom. Dal Rif.Zannes m. 1685 al Rif.Genova m. 2306
Dom. 21 Luglio
Part. ore 7.00 chiesa di Romano – Auronzo di Cadore Dal Rist.Cristallo m. 1383 al Rif.Vandelli al Lago del Sorapìss m. 1928
Dom. 4 Agosto
Part. ore 7.00 chiesa di Romano – Strigno – Bieno Dal Rif.Spiado m . 1304 ai Laghi della Bella Venezia m. 1967
Dom. 18 Agosto
Giornata di relax alla cascatella di Castel Tesino con possibilità di grigliata provvedendo ognuno all’occorrente. Ritrovo sul posto liberamente in mattinata
Dom. 1 Settembre
Part. ore 7.00 chiesa di Romano – Moena – Val di Fassa Dal Passo di Costalunga m.1745 al Rif.Roda di Vaèl m.2280
Dom. 22 Settembre
Part. ore 7.00 chiesa di Romano – Fiera di Primiero (Impegnativa) Dal Cant del Gal m.1180 al Rif.Pradidali m.2278 - Pale di S.Martino
Dom. 13 Ottobre
Part. ore 7.30 chiesa di Romano – Belluno – Alpago Da Malga Pian delle Lastre m. 1300 al Rif.Semenza m. 2020
Dom. 27 Ottobre
Part. ore 7.30 chiesa di Romano – Sedico Da Casa de la Vècia m. 480 al Rif. Bianchet m. 1250
Sab. 23 Novembre
Ore 20.00 serata di conclusione alla Pizzeria alle Acque (S.Zenone degli Ezzelini) Per chi fosse interessato prenotarsi entro il 16 novembre In genere il ritorno è previsto entro le ore 18.00 Ricordati di portare scarponi e zaino con l’occorrente per mangiare! In caso di cattivo tempo le uscite sono rinviate alla domenica successiva e per tempo incerto telefonare entro il sabato sera al 0424 37537 cell. 340 9802578 (Moro Dino) N.B.: Ognuno è responsabile di se stesso e della propria famiglia Ora ci trovate anche su Facebook nel profilo di Fan Moro
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Vivi l’Arena di Verona con gli sconti riservati alla Pro loco COMUNE DI ROMANO D’EZZELINO Assessorato ai Servizi Sociali
SERATA DI FORMAZIONE PER GENITORI
Fondazione Arena di Verona ha predisposto per il Festival 2013 un canale privilegiato di prenotazione riservato alla Pro loco di Romano d’Ezzelino con l’applicazione della tariffa ridotta per le categorie di posto in cui è prevista e per gli spettacoli dalla domenica al giovedì. Le prenotazioni potranno essere effettuate presso la Pro Loco di Romano d’Ezzelino, Via G. Giardino 77, telefonando al numero 0424 36427 oppure via e-mail: proromano@libero.it.
Programma 2013 - 91° festival Lirico LUNEDI’ 6 MAGGIO ore 20.30 L’ASILO NIDO COMUNALE “GIROTONDO” VIA GENERAL GIARDINO, 105 ROMANO D’EZZELINO (VI) ORGANIZZA UN INCONTRO DI RIFLESSIONE PER GENITORI ED EDUCATORI SUL TEMA
L’ARTE E’ UN GIOCO? La creatività come modalità di pensiero e relazione
L’INCONTRO SARA’ UN’OCCASIONE DI CONFRONTO E CONDIVISIONE SULLE TEMATICHE LEGATE ALL’INFANZIA, ALL’EDUCAZIONE ED ALLA RELAZIONE.
14 giugno - 8 settembre
AIDA (nuova produzione G. Verdi)
14, 23, 27 giugno 2013 (ore 21.15) 3, 7, 9, 14, 18, 21, 28 luglio 2013 (ore 21.15) 3 agosto 2013 (ore 21.00)
NABUCCO
AIDA (rievocazione ed. 1913 G. Verdi) 10, 17, 24, 29 agosto 2013 (ore 21.00) 1, 3, 8 settembre 2013 (ore 21.00)
Roméo et Juliette 31 agosto 2013 (ore 21.00) 4, 7 settembre 2013 (ore 21.00)
15, 21, 29 giugno 2013 (ore 21.15) 4, 11, 25 luglio 2013 (ore 21.15) 1, 4, 11, 14, 18, 21 agosto 2013 (ore 21.00) 5 settembre 2013 (ore 21.00)
13 luglio 2013 (ore 22.00)
LA TRAVIATA
GALA VERDI
22, 28 giugno 2013 (ore 21.15) 5, 12, 19, 23, 26 luglio 2013 (ore 21.15) 2, 8 agosto 2013 (ore 21.00)
IL TROVATORE
6, 10, 20, 24, 27 luglio 2013 (ore 21.15)
RIGOLETTO
9, 13, 16, 23, 30 agosto 2013 (ore 21.00) 6 settembre 2013 (ore 21.00)
Messa da Requiem
17 luglio 2013 (ore 21.15)
Gala Domingo-Harding 15 agosto 2013 (ore 22.00)
Gala Domingo-Operalia 20 agosto 2013 (ore 22.00)
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Un Atto d’Amore
Campionato Veneto Sbandieratori FISB under 15 Romano d’Ezzelino - Sabato 25 maggio 2013 Piazza Torre - San Giacomo
Come ogni anno, il Gruppo Donatori di Sangue di Romano d’Ezzelino ha voluto festeggiare la “GIORNATA DEL DONATORE”. Questo appuntamento vuole creare un momento di aggregazione importante per tutti gli iscritti, amici e simpatizzanti di tale associazione! Alle ore 10:00 è stata celebrata la S. Messa nella Chiesa Arcipretale di Romano, da cui, festosa, la campana del donatore batteva i rintocchi. Finita la cerimonia, un piccolo rinfresco è stato offerto alla comunità, per poi ritrovarsi tutti insieme al consueto pranzo con circa cento presenti. Ospiti dell’incontro il Sindaco Rosella Olivo, accompagnata dagli assessori Massimo Ronchi e Luigina Torresan. Il Presidente del gruppo AIDO, Domenico Chemello, il Presidente del Reparto dei Donatori, Giovanni Negrello e infine, ma non per importanza, la Presidente del Centro trasfusionale, Armanda Diamantini, la quale con orgoglio ha voluto sottolineare le 302 donazioni fatte nel 2012 e l’iscrizione di 23 neo donatori, ricordando che DONARE equivale al binomio VITA-SPERANZA. Per concludere, vorrei dire che la mia esperienza personale e il ruolo di capogruppo dell’associazione, mi porta inoltre a ricordare a tutti i miei collaboratori che l’importanza non sta nelle cariche, né nei ruoli, ma in ogni singola persona del direttivo e nelle energie che investe nell’incoraggiare i più giovani. La donazione, in tutte le sue forme, è una questione di rispetto e di amore per la vita, un modo di dire grazie e di dare un senso profondo alla nostra esistenza. Al termine del pranzo sono stati premiati i Donatori che nell’arco dell’anno hanno raggiunto le 11-21-31 Donazioni. Premiati con 11 donazioni: Andriollo Gianluca, Fioretto Roberto, Tonin Massimo, Peruzzi Denis, Fioravanzo Walter, Zen Sandro, Simonetto Christian, Dalla Costa Remo. Premiati con 21 donazioni: Citton GianLuigi, Carlesso Stefano. Premiati con 31 donazioni: Dissegna Flavio, Farronato Stefano, Polo Giuseppina, Forlin Morris, Dallavia Paolo, Vitolo Andrea.
Il capogruppo Dino Carlesso
Gli Sbandieratori degli Ezzelini in collaborazione e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Romano d’Ezzelino e la Pro Loco di Romano d’Ezzelino Vi invitano tutti per: III Campionato Veneto Sbandieratori Fisb Under 15 Parteciperanno 9 gruppi Veneti iscritti alla Federazione Italiana Sbandieratori (FISB) e giudicati da una giuria composta da 15 Giudici Federali provenienti da tutta Italia. Il campionato avrà il seguenti orario: Ore 17.00 / 18.30 Categoria Coppie Ore 20.45 Sfilata Ore 21.00/22.00 Categoria Singoli Ore 22.00/23.00 Categoria Piccole e Grandi Squadre Ore 23.00 Premiazioni L’ingresso è libero Vi aspettiamo in molti per tifare i ns. cari colori Giallo Verdi e per vedere all’opera i ns. giovani Sbandieratori.
Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” è possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri. Sede Proloco Via G. Giardino, 77 San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo.
Romano Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir.
San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri.
Fellette Panificio Bosa, Happy Bar. Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
IL NUOVO EZZELINO APRILE 2OI3 DEFUNTI PAG. I9
nuove stelle nel cielo
Il canto dei grilli Il vento d’aprile portò da lontano l’accento di un sogno di primavera, e presto un’onda di luce e colori ricoprì la terra sul far della sera. Il canto dei grilli si fece sentire che accesero i cuori di chi vuol sperare, un’alba nuova da poter costruire un futuro migliore per vivere e amare. Ma corvi neri volteggiano alti… e una sera d’aprile si ruppe l’incanto
Giovanni Guazzo
Menegon Giovanna
Cirillo Baron
84 anni 27 febbraio 2013
77 anni 1 marzo 2013
83 anni 1 marzo 2013
ved. Battaglia
Ciro Mariga
della primavera e del canto dei grilli, e rimase il ricordo di un sogno lontano.
Stragliotto Ivone
Cessa l’obbligo di vaccinazione
Con propria nota prot. n. 3306 del 19 febbraio 2013 il Ministero della Salute comunica ufficialmente l’uscita del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Province Autonome di Trento e Bolzano dalle “zone a rischio rabbia”. Pertanto viene a cessare l’obbligo di vaccinazione antirabbica per cani e animali al pascolo su tutto il territorio regionale.
Bruno Dissegna
Giuliana Bertoncello Ida Genoveffa Granfatti Santa Mascellino
85 anni 4 marzo 2013
47 anni 5 marzo 2013
in Farina
ved. Carlesso
89 anni 9 marzo 2013
13 marzo 2013
Antonio Luccarelli
Attilio Lunardon
Cav. Giuseppe Zen
Mario Marchiori
70 anni 18 marzo 2013
88 anni 18 marzo 2013
78 anni 19 marzo 2013
83 anni 24 marzo 2013
Nino
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