39OANNO / nO416 / LUGLIO AGOSTO 2O14
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
La copertina a parole… 39OANNO / nO416 / LUGLIO AGOSTO 2O14
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
Il cielo è una sfera infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto... “Grappa souvenir”.
Sommario 3
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino
Luglio Agosto 2O14
4 5
In copertina foto di: Fabio Marini Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Stefania Mocellin, Christian Rinaldo, Serenella Zen. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
6
Editoriale
Romano in mondovisione
Riflessioni Leggere
Ass. Naz. Alpini Sez. M. Grappa Guppo Romanod’Ezzelino 90° Anniversario di fondazione
Resoconti
Un palio dai tanti aggettivi Maratona pianistica
16
Festa del Centro Parrocchiale di San Giacomo
17
Notte magica
13 14
di Deni 6•2014, nata il 10•0 g 3.100) ore 18.08, (k
Appuntamenti
15
7
e Finclvoia Scapin Matild s Finco e Si
Maria Carlin
di Mirco e Federica nata il 01•05•2014
Pensieri Laura
Cultura
Salva la tua lingua locale Come Alice
18 Notizie in breve 19 Defunti
Il 18 giugno 2014 Arianna Secco volontaria del Servizio Civile presso il Consorzio di Pro Loco Grappa Valbrenta, ha conseguito a pieni voti la Laurea Magistrale in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
EDITORIALE
Romano in mondovisione Lo scorso venerdì 30 maggio si è svolta la 19a tappa del giro d’Italia la “Bassano Cima Grappa”. Un giornata storica che ha movimentato e catalizzato sul nostro territorio l’attenzione dei mass media e dei numerosi appassionati delle due ruote. Fin dalle primi luci dell’alba il “popolo delle salite” ha lentamente scalato il monte Grappa, mentre le nostre case venivano addobbate di rosa. Complice, una bella giornata di sole, la chiusura totale del traffico lungo il percorso di gara, la chiusura delle scuole ed il fascino insito della corsa rosa… si è vissuto una giornata di grande festa. Una manifestazione sportiva che ha espresso tutto il suo carattere nazional popolare, portando uomini, donne e bambini lungo le strade ad applaudire, incitare, sospingere gli atleti verso il traguardo, costituendo così una lunga ed ininterrotta linea rosa che da piazza Garibaldi, lungo la strada Generale Giardino, arrivava al rifugio Bassano. Uno spettacolo fantastico che resterà ne-
gli occhi e nel cuore di quanti hanno atteso e seguito questa storica cronometro individuale. La gara, dal punto di vista agonistico, ha confermato l’ottimo stato di forma della maglia rosa il colombiano Nairo Quintana, mentre tra gli italiani uno straordinario Fabio Aru ha portato con sè i sogni di gloria nazionali, sfiorando per pochi secondi una memorabile vittoria di tappa. Uno spettacolo entusiasmante in cui il principale protagonista è stato il numeroso pubblico presente. Un pubblico composto da appassionati di tutte le età e di diverse nazionalità che, anche sui tornati più ripidi del Grappa, ha incitato i corridori ed idealmente ha abbracciato il sacrario, onorando il ricordo dei suoi caduti. La diretta RAI, seppur iniziata con una nota polemica sulla tardiva chiusura al traffico della strada Cadorna, è stata una grandissima occasione per promuovere il nostro territorio per far conoscere in mondovisione le nostre eccellenze i nostri luoghi.
foto di Roberta Canova
Strade, paesaggi, scorci, che avranno sicuramente catturato l’attenzione dei molti telespettatori ed appassionati delle due ruote, suscitando in essi il desiderio di venire a visitare Bassano ed i comuni limitrofi. Anche il tutto esaurito registrato nei giorni della gara dagli alberghi della zona è stato un ottimo segnale. Ora è il momento di capire come sfruttare al meglio l’effetto mediatico, il respiro mondiale che un evento come questo porta con sè. Romano è andato in mondovisione e saper concretizzare i benefici di questa eccezionale vetrina promozionale deve essere di stimolo per intervenire rapidamente e concretamente nelle opere di valorizzazione turistica del nostro comune. Affrettiamoci, il nostro è un paese è ricco di siti da salvaguardare, vivere ed amare!
Maurizio Scotton
Ho sempre sostituito la paura di non farcela più con la speranza di farcela di nuovo. Giorgio Faletti
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 RIFLESSIONI PAG. 4
Leggere - Leggere, - egli dice, - è sempre questo: c’è una cosa che è lì, una cosa fatta di scrittura, un oggetto solido, materiale, che non si può cambiare, e attraverso questa cosa ci si confronta con qualcos’altro che fa parte del mondo immateriale, invisibile, perchè è solo pensabile, immaginabile, o perchè c’è stato e non c’è più, passato, perduto, irraggiungibile… O che non è presente perchè non c’è ancora, qualcosa di desiderato, di temuto, possibile o impossibile… Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà… (Italo Calvino, “Se una notte d’inverno un viaggiatore”).
di Cinzia Bonetto
Forse ognuno di noi ha trascorso periodi della propria vita in cui leggere era la cosa più inutile e noiosa al mondo… Forse un tempo eravamo abituati a non leggere, ci sentivamo schiavi di tutta quella roba scritta che ci buttavano sotto gli occhi. L’amore per la lettura è una scoperta...non è innata ...non è trasmessa geneticamente… forse può esserlo nelle
generazioni! La passione alla lettura non la si trova dietro l’angolo: il libro che fa per noi si fa cercare, provare, conquistare… Il libro che verrà scelto s’intreccerà perfettamente alla nostra storia e ai nostri vissuti: tutto è sempre cominciato già da prima, la prima riga della prima pagina d’ogni romanzo rimanda a qualcosa che è già successo fuori dal libro.
DEMOLIZIONI TRASPORTO E RECUPERO INERTI DA DEMOLIZIONI E SCAVO LOTTIZZAZIONI COMPLETE - ASFALTATURE PIAZZALI MOVIMENTO TERRA / SBANCAMENTI 36060 S. CUORE DI ROMANO D’EZZELINO Via Nardi, 140 - Tel. 0424 570346 - Fax 0424 570396 www.farronatocostruzioni.it
Forse è la passione più sedentaria, ma quella nella quale la mente corre con il coraggio di un eroe mitologico, che supera il muro del suono in caduta libera. La lettura richiede impegno, sacrificio, costanza, ma non va vissuta come una costrizione o un obbligo. Se un testo non piace lo si può abbandonare senza colpa. Non salva nessuno, non redime nessu-
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 5
no, ma ci dà l’emozione di viaggiare nel tempo, di essere contemporaneamente in più luoghi. Ammette le distrazioni, la poligamia letteraria. Perdona i tradimenti quando abbiamo voglia di passare da un autore all’altro o da un genere all’altro per riposarci, ritemprarci, divertirci. Ma soprattutto ci fa uscire dall’anonimato e dalla massa, dai recinti dei nuovi reclusi, dalla solitudine. Non importa il mezzo, il libro o il giornale di carta, il web o l’e-reader. Conta lo spirito. Contiamo noi, come individui e le collettività che rappresentiamo. La lettura misura il nostro grado di civiltà. Nel discorso preliminare all’Enciclopedia, d’Alembert scriveva che «le idee che si acquistano con la lettura (…) sono il germe di quasi tutte le scoperte, è come aria viva che si respira senza accorgersene, e che è necessaria per la vita». Che bello abbandonarsi con fiducia in quella voce silenziosa che racconta… Tu e il testo immersi in uno spazio qualunque senza tempo. «Dobbiamo difendere — scriveva Pontiggia — la lettura come esperienza che non coltiva l’ideale della rapidità, ma della ricchezza, della profondità, della durata. Una lettura concentrata, amante degli indugi, dei ritorni su di sé, aperta più che alle scorciatoie, ai cambiamenti di andatura che assecondano i ritmi alterni della mente». Sono parole straordinarie che descrivono, meglio di tante altre, la bellezza del leggere, l’attività umana più inebriante e ricca. Ecco caro lettore proteso a scrutare oltre il margine della pagina stampata lo spuntare all’orizzonte delle navi dei salvatori o degli invasori, le tempeste… Il libro che avrei voglia di leggere è un romanzo in cui si senta la storia che arriva, come un tuono ancora confuso, la storia quella storica insieme al destino delle persone, un romanzo che dia il senso di stare vivendo uno sconvolgimento che ancora non ha un nome , non ha preso forma… un romanzo che mi porti dall’altra parte del mondo, che mi faccia sentire il fischio della locomotiva, lo squillo di un telefono, il profumo del caffè espresso… un romanzo che mi faccia vivere momenti di euforia e di incantevole solitudine… che mi faccia assaporare l’esplorazione dell’immensità. Caro lettore non chiederti dov’è il seguito di questo libro!… Tutti i libri continuano al di là… Buona Estate.
e ed as v o nu
Via Salvo d’Acquisto, 5 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 fax 393734 gardin.roberto@gmail.com
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 RESOCONTI PAG. 6
Un palio dai tanti aggettivi E’ stato un gran bel Palio di Romano! Sofferto, voluto, indovinato, fortunato, pieno e… bello, sì, bello. Sofferto, per il rinvio degli Angoli Rustici al primo maggio a causa della pioggia del 27 aprile. di Associazione Culturale Seriola
Voluto, per la determinazione con cui contradaioli e Seriola hanno lavorato a testa bassa dagli Angoli del 1° maggio alla corsa dei mussi del 4 maggio. Non solo, voluto anche per il Reparto Grande Guerra che tanto risalto ha dato alla Sfilata Storica. Indovinato, per la serata di apertura, la Hell’s Beer, organizzata con Birreria Al Leone, Bar Roma, Ai Buei e Gigi Cop-
pette, una collaborazione coronata dal successo portando in paese tantissime persone e dimostrando che il gioco di squadra paga sempre. Fortunato perché la settimana dal 27 aprile al 4 maggio ha sempre piovuto tranne: il 1° maggio, per accogliere gli Angoli Rustici e confermare il successo del Festival Musicale “Mayday”; la domenica 4 maggio per svolgere al me-
glio il Palio delle Contrade. Pieno, per il numeroso pubblico accorso e la quantità di gioia dei neodiciottenni del 1996. Bello perché il Palio da sempre è bello. Quest’anno poi la Sfilata Storica è stata ammirata anche per la novità del reparto militare del 1915-18. Ma è stato anche il Palio del grifone, il simbolo di contrà Castello, vincitri-
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 PENSIERI PAG. 7
ce della 44° corsa dei mussi, così come è stata l’edizione dedicata a Dante Alighieri col tema “Paradisio e Inferno” che tanta curiosità ha suscitato. Per inciso, il tema a carattere generale, ormai consolidato tra le contrade, ha favorito l’immagine di una Seriola ben strutturata e coordinata. Inoltre ha dato stimolo all’ingegno delle contrade, giacchè si sono sbizzarrite nell’ideare i rispettivi temi creando quel salto di qualità comunicativo che valorizza il lavoro svolto. In sintesi il macrotema permette di fare le stesse cose proponendole in modo diverso e organizzato, oltretutto è di ottimo spunto per le novità. E’ stata anche la manifestazione della bicicletta, con l’inedita “Lettere dal fronte”, la gara di regolarità con bici vecchie che ha decretato il simpatico “Macio” Scotton come “portalettere di guerra”. Il testo della lettera recava la dichiarazione di neutralità del Regno d’Italia del 3 agosto 1914 accompagnata dalle famose parole dell’imperatore tedesco Guglielmo II “Tornerete nelle vostre case prima che siano cadute le foglie dagli alberi”, vale a dire che la guerra doveva durare sì e no tre mesi. Con questa edizione la Seriola ha confermato la propria autorevolezza, dando prova di qualità e contenuti riconosciuti ormai a livello extraregionale. Un prestigio che se da un lato è un onore, dall’altro comporta responsabilità. Ma anche in questo l’associazione del Palio è maestra, così come saprà esprimersi al meglio alle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali previste dopo l’estate. Un grazie sentito a tutti i componenti della Seriola, delle Contrade, alle associazioni del paese, al Comune di Romano e alla Pro Loco.
Laura All’età di 39 anni, con una figlia di 2 anni e mezzo, s’è spenta Laura Cibotto, moglie di Giovanni Farronato “ciorci”. Gli amici della Seriola, desiderano salutarla così: Ti abbiamo voluto bene, Laura. Sarà per quel tuo fare così educato e rispettoso del prossimo, ma ti abbiamo voluto bene veramente. La tua semplicità accompagnata dal sorriso dolce e contenuto oggi sono patrimonio della tua vita vissuta. Sai, sposare Giovanni Farronato significa aver sposato i Fanti, associazione in cui lavora alacremente fin dalla fine del servizio militare. E significa anche aver sposato la Seriola, associazione in cui Giovanni figlio di Alfredo e Rebecca è nato e cresciuto, grazie ad uno dei suoi artefici, papà Alfredo appunto. Già, il Palio di Romano, la bottega dei sogni fatti a mano dove tutta la comunità lavora, cresce e s’ingegna per dare vita alle idee, e dentro le maglie di quel tessuto sociale s’odora anche il gradevole profumo del tuo respiro. Ti ringraziamo per averci permesso di volerti bene, per aver amato il nostro Giovanni e per averci donato Giorgia. A te Giovanni, figlio idealmente adottivo della comunità del Palio, ci rivolgiamo manifestando tutto l’affetto possibile, sapendo che le nostre donne, quando nel loro cammino incontreranno tua figlia Giorgia, avranno una carezza per lei. Non sarà come quella di Laura, ma sicuramente sarà una carezza di mamma. Riposa in pace.
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 8
San Giacomo in festa 2014
Un ricchissimo programma musicale in questa edizione della sagra paesana Per il Comitato festeggiamenti - Filippo Guadagnini
Il Comitato Festeggiamenti Parrocchiali di S.Giacomo, vi invita alla 43° Sagra Parrocchiale che quest’anno comincerà mercoledì 27 agosto per concludersi domenica 7 settembre 2014. Un momento di ritrovo e di condivisione che trasforma il sagrato della nostra parrocchia nel centro della nostra comunità dove oltre al rinomato stand gastronomico ed all’instancabile amicizia che lega l’affiatato gruppo di collaboratori si affianca di anno in anno un sempre più apprezzato programma musicale. Si esibiranno sul palco non solo i più importanti musicisti che si sono esibiti lo scorso anno ma anche alcuni musicisti internazionali! Una kermesse molto variegata che saprà accontentare i diversi gusti musicali di un pubblico attento e numeroso. Pubblico festoso e protagonista fin dalla prima serata. Sarà lui infatti a decretare il vincitore della Corrida nella serata d’apertura dedicata alla scoperta di nuovi talenti locali. La “Festa del SS. Nome di Maria” sta per cominciare… Vi aspettiamo numerosi! Mercoledì 27 agosto Cena con arrosticini, serata spettacolo con la corrida . Giovedì 28 agosto O.I.&B. Zucchero tribute band: sono stati definiti “la Band celebrativa del grande Zucchero”, facendoli uscire da una generica classificazione di “Tributo a ...” e assegnandogli una posizione di rilievo nel panorama musicale destinato ai live. Suoni, luci e colori trasportano il pubblico in un turbinio di emozioni, passando
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 9
da ritmi sfrenati a ballate dal sapore blues, senza trascurare i ritmi caraibici dell’ultimo grande successo mondiale di Zucchero, “La Sesiòn Cubana”.
foto di Giuly Ska
Venerdì 29 agosto Mind & Matter Pink Floyd Tribute Band: continuano ad esibirsi nelle più importanti feste di piazza del Veneto e non solo, proponendo un repertorio che cerca di andare incontro ai gusti di tutti i fan della band inglese, sia che si tratti del periodo più psichedelico della fine degli anni ‘60 che di quello più pop degli anni ‘80 e ‘90. Sabato 30 agosto D’Istinti Beat: II complesso (così si chiamavano le giovani band o gruppi musicali formatisi in quegli anni), nasce nell’autunno del 1966. Il repertorio si amplia ed è incentrato soprattutto sulle canzoni dei maggiori gruppi italiani che cominciavano ad avere allora i primi successi: i Nomadi, i Dik Dik, i Camaleonti, le Orme, l’Equipe 84, i Corvi… Domenica 1 settembre Orchestra Sorriso: Il progetto Musicale Live SorriSo comincia il suo percorso artistico dall’incontro di 7 musicisti provenienti da diverse esperienze musicali anche oltre la sfera della musica da ballo. Collaborazioni con musicisti di spicco nel panorama della musica leggera italiana come Massimo Varini, Raffaele Chiatto, Adriano Molinari, Gianni Salvatori, Silvia Mezzanotte, Mario Biondi, Moreno Bartolacelli e tanti altri. Mercoledì 3 settembre Folk 200: è un’esperienza, folk è l’aria fresca del mattino, folk è amicizia anche attraverso la musica. Il gruppo nasce 5 anni fa, per una festa, condita con un po’ di musica… Prende forma così il nostro spettacoloevento, genuino quanto un buon bicchier di vino, popolato da personaggi ed eroi e musica da condividere con tutti. Giovedì 4 settembre Lazy Child: hanno suonato diverse volte sia in Italia che all’estero con Ian Paice (batterista leggendario dei Deep) e Don Airey (tastierista attuale dei Deep)! Il cantante, Aldo Casai, ha collaborato e collabora tutt’ora con vari personaggi e musicisti di fama mondiale tipo Ian Paice (Deep Purple) con cui ha inciso 2 album, Don Airey (Deep Purple) per vari live e un album con delle canzoni inedite, Roger Glover (Deep Purple), Ken Hensley (Uriah Heep), Martin Barre (Jethro Tull), Klive Bunker (Jethro Tull), Tolo Marton (ex Orme) e altri artisti! Infatti in questa straordinaria serata non ci faranno mancare niente… Tolo Marton sarà ospite e suonerà con i Lazy Child! Altri musicisti internazionali saranno una grande sorpresa…
Venerdì 5 settembre Soy Taranta Negrita Tribute Band: Stupenda, meravigliosa, coinvolgente… nella passata edizione di “San Giacomo in Festa”. Ritorna anche quest’anno nella nostra festa la Band che propone un omaggio ai Negrita. Il gruppo è composto da un nucleo di 5 persone; che propone 2 ore abbondanti di successi della band aretina. Per speciali occasioni ed esigenze si avvale della collaborazione di personaggi di rilievo nazionale e non solo. A San Giacomo saranno ospiti e suoneranno con i Soy Taranta: Alessandro de Crescenzo, chitarrista di Cesare Cremonini, Gianna Nannini e Tiziano Ferro. Itaiata de Sà, percussionista dei Negrita e Roy Pacy. Max Gelsi bassista di Elisa ed Ivano Fossati. Sabato 6 settembre Nica Band: La band nasce due anni fa e propone un repertorio che spazia dalle hits del momento ai successi italiani ed internazionali del passato! Un viaggio dagli anni ‘60
ad oggi! Nicole Pellicani, (voce) ha collaborato come corista con Elisa e Marco Mengoni. Massimo Bonano (voce e chitarra) ha collaborato come corista con Elisa e con i “Danka”, la sua band ha aperto il concerto di Vasco all’Heineken Jammin Festival. I Danka: Andrea Fontana (batteria) ha collaborato con Elisa, Ivano Fossati, Tiziano Ferro e Patty Pravo. Mirco Biasutti ex chitarrista dei Prozac+. Massimo Pasut (basso). Domenica 7 settembre Jonathan e Gianni Dego: Da 52 anni Gianni Dego e la sua orchestra si dedicano alla musica per le feste, le sale da ballo, gli eventi televisivi e le manifestazioni di maggior rilievo. Da qualche anno si è aggiunto al gruppo suo figlio, Jonathan Dego, a dimostrazione dell’ ereditarietà dell’amore per la musica. La grande passione, l’impegno e la determinazione hanno portato Jonathan e Gianni Dego ad essere una delle orchestre più rinomate, amate e richieste del panorama della musica da ballo.
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 STORIA PAG. I0
La sintesi in una foto del 19 59
Una cartolina corretta (si veda la strada montana di Se-
di riferimento era in tracciato della antica strada Feltrina
monzo ridisegnata perché invibile) in camera oscura, ma
tra le case, ossia dal ponte che si vede sino alla contrada
preziosa, ripresa dal Col Molin. In questo tempo un settimo
di Via Ghiaia. Ci si metteva dove c’era spazio. Qualche
delle entrate del comune sono rappresentate dalle osterie
decina di metri a valle del ponte c’era la deviazione della
e bettole di Romano, ma qui si vede un primo iniziale svi-
roggia per portare l’acqua prima al mulino Fontana (ora
luppo urbanistico sul lato sud dell’attuale via Dante: delle
sede di Romano medica) e proseguire per San Giacomo e
sette case, solo quella dell’osteria Carlesso detti Pompini,
Fellette. A questi due paesi quell’acqua, detta La Roza nel
che tenevano anche l’appalto ossia tabacchino con nego-
processo, serviva per abbeverare uomini e animali, quindi
zio alimentare, tutte le altre hanno meno di 5 anni.
l’inquinamento denunciato era sacrosanto. Le lavandare si
L’incrocio che si vede è della contrà Zaghi con relativa fon-
ponevano a lavare anche dopo la deviazione, ma il loro
tana, luogo dove si postarono le lavandare dal 1804 sino al
inquinamento non era oggetto di contestazioni.
boom degli anni Sessanta del Novecento. Gli spazi “trovati” andavano da un paio di metri a qualcosa di più. Punto
Gabriele Farronato
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 STORIA PAG. II
La nascita delle Lavandare di Roman Dalla scena immaginata alla storia vera. Un suggerimento per una recita delle lavandare durante gli angoli rustici. Premessa. Nel n. 415 del mese scorso sono state pubblicate foto eccezionali delle Lavandare di Romano per lo più sconosciute a molti lettori. di Gabriele Farronato Ora si portano a conoscenza alcuni documenti essenziali per consentire a uno sceneggiatore di tracciare una storia credibile, piccolo frammento del nostro passato. L’aspetto della lite da cui è tratto il capitolo ha dello straordinario poiché le protagoniste sono le donne che avevano inventato un lavoro occasionale, proseguito a Romano sino all’invenzione delle lavatrici domestiche. Una fonte di reddito interessante per Romano un paese allora economicamente molto disagiato, economicamente teso alla sopravvivenza. La situazione economica, non solo d Romano, ma anche nei paesi vicini è assai critica, dovuta in parte ad una crisi politico-militare che ha portato alla fine della repubblica di Venezia (1797), permutata nel giro di pochi mesi da Napoleone e girata all’Austria nel 1798; nel 1799 Napoleone rioccupa il nostro Veneto una prima volta, poi lo restituisce all’Austria che lo terrà meno di un lustro, cioè sino alla fine del 1805 e dal 1806 al 1813 è Regno d’Italia sotto Napoleone; dopo la battaglia di Lipsia le truppe austriaca e occupano militarmente il Veneto e lo terranno sino al 1866. In questo trambusto i dati più eclatanti per la popolazione dei paesi sono le requisizioni o sequestri soprattutto di bestiame, mai restituito, mai risarcito e, solo chi aveva sporto una denuncia poteva sperare. Speranza vana, rinviata che sarà trovata dal governo italiano dopo il 1896, ma quei pochi soldi sono stati versati direttamente per un piano sociale, non agli aventi diritto. La storia delle lavandare, qui sta l’importanza, rappresenta un tentativo della donna di sentirsi ancor più fortemente parte della famiglia, grazie anche alla possibilità di contribuire al magro bilancio. In questo sta la fierezza di svolgere un lavoro, umile ma gratificante.
La causa e il luogo La causa è nel documento n. 1. I rappresentanti del comune di Roman di Sotto (ora Fellette e Sacro Cuore) fruitori primi dell’acqua della Roza che scende da Romano denunciano, e il 7 agosto 1804, i Uomini di comun detti ora governatori, che sono: Sebastian Parolin e Antonio Bravo governatori di Roman, Anzolo Carinato e Bortolo Marcon deputati di sanità narrano come “si facciano lecito alcuni individui di non solo gettare, ma anche di lavare le socide imondizie e quello che molto peggiore di lavare e gettar li bigatti della facitura della seta in detta acqua” cioè al tempo delle gallette (bozzoli dei bachi da seta), solo una parte di esse viene utilizzata per la riproduzione con la conseguenza che la perforazione della parete dà una seta assai più scadente; mentre nella maggior parte della produzione si procede alla bollitura per far morire le larve: acqua inquinata e larve sono gettate in acqua. Fin qui si tratta di una denuncia che nulla ha a che fare con le lavandaie o Lavandare. Il carteggio, alla luce dell’attento esame,
interessa poi un procedimento del 1805 che si avvale dei precedenti, come il primo documento. L’ascolto dei testimoni nel 1804 fornisce molti elementi utili a comprendere, tra le quali si prende quella di uno dei due governatori o sindaci di allora:
1804, 22 settembre Asolo. Presentatosi in officio Antonio Bravo q. Giacomo governatore sive uomo di comun della villa di Roman, colmello detto di Sotto, son cattolico, ho l’età di anni 54 circa. … Prima della venuta de’ Francesi vi era una sola o due lavandaje che lavavano in quest’acqua, e così non poteva venire immondizia, ma alla venuta di quelli e delle armate imperiali si accrebbero il numero delle lavandaje, che sono al numero di 28 e queste servono quasi tutto Bassano; non basta ed anche militari che sono colà stanziati e può ben vedere da una lavandaja a 28: quanta robba in più si lava e quanto più s’imbratti l’acqua detta la Roza e sia difficile purgarla. Vien detto che gettino anche li bigati
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 STORIA PAG. I2
delle gallette in dett’acqua e che siano state gettate anche in questo anno, ma io non viddi li bigatti al tempo di estate; può essere due coppi d’acqua la quantità ove lavano queste donne, la quale poi si divide in due… La testimonianza rivela che la data di inizio va assegnata nel 1797, come appare nel memoriale presentato dallo stesso; il fatto che ha determinato la protesta è legato soprattutto al numero, divenuto esagerato con la conseguenza che gli scarti arrivavano fino a San Giacomo e a Fellette e vedere certe cose non era certamente igiene. Il luogo di lavaggio è quello che si spiega nella foto ed anche più al centro, cioè presso il capitello degli Zili o Carlessi che si trovava presso il Ponte detto di Carraro (davanti al fotografo) di Piazza Ca-
dorna e le cui acque erano anche queste fatte confluire mediante una piccola roggia, ora inesistente, per San Giacomo e Fellette. Le numerose testimonianze rivelano che non c’è astio fra le parti, ma si vuole “diluire” la quantità e soprattutto togliere gli scarti dei bozzoli che sono considerati i peggiori. La questione, alla fine è chiusa in via amichevole, come si prende atto in una missiva dal Capitano di Treviso del 14.6.1805 al giudice di Asolo, distretto cui apparteneva Romano quando era in provincia di Treviso: Rimaste sopite in via amichevole le vertenze insorte fra le reclamanti lavandaje di Roman e l’ufficio civico di sanità d’Asolo sull’argomento del divieto loro fatto di lavare nella Roggia di Ro-
man, a merito della regolazione prudentemente proposta dall’I. R. Giudice coll’annesso suo rapporto 10 corrente n.2033/441, e risultando conciliati colla medesima li riguardi di sanità con quelli delle stesse ricorrenti, trova l’autorità capitaniale di confermare in ogni sua parte coll’ordine ad esso R. giudice di renderla nota anche ed a cognizione di qualunque altro che potesse averne interesse, invigilando e facendo sorvegliare anche dal predetto ufficio di sanità sull’esatto suo adempimento e sottoponendo ai comisurati castighi quegl’individui che vi contrafacessero in qualunque modo. Il 30 giugno don Gio Antonio Dal Sasso, parroco di Romano rilascia attestazione di aver pubblicato dall’altare la nota trevigiana.
Doc. 1. Lite tra la gente di Romano di Sopra e quelli di Romano di Sotto (Fellette storica) per si scaricano nell’acqua detta la Roggia (S. Felicita) gli scarti Addi 7 agosto 1804 Asolo Presentato in officio dall’infrascritto Sebastiano Parolin instante, al quale fu data evasione con l’infrascritto mandato in esso... (Filza div. n.1) Nob. Officio di Sanità di Asolo Umili si presentano li governatori della villa di Roman alla giustizia del loro gravissimo tribunale esponendo che nel piccolo gorgo d’acqua corente, denominata la Roza, che passa nella loro villa, si facciano lecito alcuni individui di non solo gettare, ma anche di lavare le socide imondizie e quello che molto peggiore di lavare e gettar li bigatti della facitura della seta in detta acqua, cosichè li miseri villici che si servono di detta necessaria acqua per il loro necessario vito e di loro animali, o non possono servirsi e se si servono possono pregiudicare il di loro fisico e reccare alli medesimi il notabile danno di malattia ed anche di morte de suoi animali. Li ricercati, dopo li esposti veridici fatti, implorano per loro giustizia, posto venga un pronto riparo, tanto giusto e necessario alle vite ed animali loro. Grazie. Jo Sebastian Parolin e Antonio Bravo governatori di Roman. Anzolo Carinato deputato di sanità Jo Bortolo Marcon deputato alla sanità
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 CULTURA PAG. I3
Salva la tua lingua locale Al via la seconda edizione del Premio letterario abbinato alla Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali. Oltre alle ormai classiche sezioni dedicate alla POESIA (edita e inedita) e alla PROSA (edita e inedita) sono state inserite la sezione “SCUOLE”, la sezione”MUSICA” e la sezione “TESI DI LAUREA”. BANDO L’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro di documentazione per la poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino” e il Centro Internazionale Eugenio Montale, indicono la seconda edizione del Premio Salva la tua lingua locale. Il Premio è aperto a tutti gli autori e si articola nelle seguenti sezioni tutte a tema libero in una delle lingue locali d’Italia: Sezioni Sezione A Poesia Edita - Libro di poesia - Libro di poesia edito a partire dal 1 gennaio 2012. Sezione B Prosa Edita (storie, favole, racconti inediti, dizionari, rappresentazioni teatrali) - Libro di prosa edito a partire dal 1 gennaio 2012. Sezione C – Poesia Inedita. Sezione D – Prosa Inedita. Ogni autore partecipando al Premio attesta che le opere sono inedite e non già premiate e sarà responsabile del contenuto dei materiali inviati. La partecipazione è gratuita. Sono previsti premi in denaro, riconoscimenti e menzioni d’onore. Sezioni Speciali SCUOLA In collaborazione con l’ONG Ecole Instrument de Paix Italia (EIP). Possono partecipare gli studenti della scuola primaria e secondaria di I° e II° grado. Ogni autore può inviare fino a tre poesie di massimo 90 versi in totale o lavoro in prosa (racconto, storia, favola, con relativa traduzione in italiano) di non più di due cartelle. MUSICA Il concorrente dovrà far pervenire il materiale audio relativo a: canti d’amore, di sdegno, di lontananza, di vendetta; serenate; ninna-nanne; scioglilingua; giochi fanciulleschi; canti politici, di lavoro e d’emigrazione; indovinelli; canti natalizi, pasquali; leggende di santi e diavoli; maldicenze paesane; indovinelli.
TESI DI LAUREA Per le tesi discusse a partire dal 1 gennaio 2012 e che abbiano prodotto studi e approfondimenti sui dialetti e le lingue locali d’Italia. Organizzazione Coordinamento Segreteria Premio: Gabriele Desiderio giornatadeldialetto@unpli.info Segreteria: Anna Corsi; Valentina Cardinale; Claudio Porena; Luigi Poeta.
Il Bando e le specifiche schede d’adesione si possono richiedere all’indirizzo giornatadeldialetto@unpli.info o scaricare dai seguenti siti web: www.unpli.info www.legautonomie.lazio.it www.poetidelparco.it www.eipitalia.it
Poesia in dialetto del prof. Paolo Dal Ben
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 CULTURA PAG. I4
Come Alice di Gianni Dalla Zuanna
“Distesa sul prato il libro aperto sopra la faccia mi ripara dal sole mentre mi cascano dentro tutte le parole.” (Silvia Vecchini)
Già, come Alice nel paese delle meraviglie, chissà se anche noi avremo la ventura di incontrare un coniglio bianco. Ci sono due momenti, in Italia, in cui le vendite di libri registrano un, lieve, incremento: a Natale e durante il periodo estivo. A Natale succede che chi non sa cosa regalare si rifugi nelle strenne, nei best-sellers usciti per l’occasione, rischiando a volte anche la topica. Succede spesso infatti che quei libri intristiscano in qualche scaffale della libreria di casa, facendo bella mostra di sé, ma senza essere mai aperti. Diversa è la sorte dei libri acquistati durante l’estate, perché destinati ad accompagnarci sotto l’ombrellone o sui freschi prati montani. Cosa si legge in questi casi? Un po’ di tutto, dall’ultimo romanzo di Nicholas Sparks al ”Dialogo sopra i due massimi sistemi” di Galileo, dipende dai gusti personali, ovviamente. Noi qualche idea ce l’abbiamo, personale ed opinabile, e vogliamo condividerla. La prima opera che vogliamo segnalare
è “I mercanti di stampe proibite” di Paolo Malaguti. L’autore non ha certo bisogno di presentazioni: vive a Borso del Grappa ed insegna Lettere al Liceo Brocchi di Bassano del Grappa. Ci ha già regalato due chicche come “Sul Grappa dopo la vittoria” e “Sillabario Veneto”. Con “I mercanti di stampe proibite” ci introduce nell’universo dei “perteganti”, quei piccoli commercianti che, accompagnandosi con una pertega, giravano l’Europa, e a volte le Americhe, vendendo le stampe che produceva la famiglia Remondini di Bassano. A volte succedeva che, accanto ai temi religiosi e bucolici, nella cassela finissero delle stampe proibite, invise ai principi e ai potenti del tempo… Malaguti ci consegna un’opera complessa, ben costruita, minuziosamente documentata, infarcita piacevolmente da espressioni dialettali e gergali tipiche del Tesino, luogo d’origine dei protagonisti, che tentano di restare a galla in un mare più grande di loro. Un libro in cui la storia incontra la Storia.
Il secondo libro che ci piace segnalare è “Trans Europa Express” di Paolo Rumiz. Seimila kilometri percorsi, seguendo una ipotetica frontiera che divide in due l’Europa: di qua l’Occidente, di là l’Oriente. Un viaggio che parte da Rovaniemi in Finlandia e termina ad Odessa, in Ucraina. U Craijnie, fra l’altro, nelle lingue slave ha proprio il significato di “territori ai confini”. Man mano che avanza nel suo viaggio l’autore passa dalla sensazione di inseguire un confine a quella di incontrarsi nel cuore stesso dell’Europa, descrivendo paesaggi segreti, invisibili, uomini e donne di un’umanità incredibile ed inedita. Un testo per comprendere un po’ di più le tensioni attuali di questi territori. Un bel thriller, con ambientazione famigliare? Ecco “Io sono lo straniero” di Giuliano Pasini, che ci permette la conoscenza del commissario Serra, abile poliziotto con un dono/condanna che agisce fra le colline del prosecco. Dormienza, pianto, allegagione, invaiatura… una indagine ritmata sulle fasi della vita
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 RESOCONTI PAG. I5
delle vigne. Un romanzo sull’amore e sull’odio, sul dolore e sulla redenzione. Dello stesso autore segnaliamo anche “Venti corpi nella neve”. Vi piace il fantasy? Ecco il bassanese Demetrio Battaglia, il cui universo di Arkhesya non ha nulla da invidiare a quello di ben più noti autori stranieri. Il ciclo si compone ormai di sei libri, di cui il primo è “La stirpe di Gatra”. Per farvi capire di cosa si tratta: “Sono passati centinaia di anni da quando la maga Gatra ha sconfitto l’esercito degli stregoni neri per poi far perdere le proprie tracce. Ora le forze del Male sono tornate per mettere a ferro e fuoco l’intera Arkhesya…” Agli sportivi non ancora sazi dopo la scorpacciata di calcio proponiamo due testi molto diversi fra loro. Il primo è “Futbol” di Osvaldo Soriano, una raccolta di racconti a tema calcistico. Il compianto Soriano, nel suo stile sudamericano, ci introduce in un universo sportivo quasi surreale, onirico, poetico e malinconico. Da uno di questi racconti è stato tratto il tema per il film “Il mundial dimenticato”. L’altro libro “Mar del Plata” parla di una storia vera, riscoperta dal giornalista italiano Claudio Fava. Durante la dittatura dei generali in Argentina, una squadra di rugby sfida le autorità, ricordando prima di una partita un loro compagno giustiziato dagli squadroni della morte. Il minuto di raccoglimento diventerà dieci e questo non piacerà agli aguzzini che si accaniranno contro questa squadra, che non cederà neanche di fronte agli assassinii. Alla fine ne resterà uno solo e sarà lui a raccontare questa storia e ad affidarla alla Storia. Molti sarebbero i libri interessanti da segnalare, ma lasciamo ai lettori l’avventura della scoperta, il profumo della carta appena stampata, la voglia di non spegnere la luce per sapere come andrà a finire, ricordando che “Un lettore vive mille vite prima di morire. L’uomo che non legge mai ne vive una sola”.
Maratona pianistica
Nella suggestiva cornice del Ponte Vecchio di Bassano del Grappa, venti giovani talenti di Romano hanno suonato, il 18 giugno scorso, durante la Maratona Pianistica organizzata dal M. Luigi Ferro con il patrocinio della regione Veneto, la provincia di Vicenza e 33 comuni. Emozionati, concentrati, sapientemente preparati dal Maestro Salvatore Cuccurullo docente di pianoforte della nostra Scuola Media Montegrappa, i nostri ragazzi si sono succeduti al piano, posizionato sul ponte, suonando brani di vario genere, dai classici alle colonne sonore di film come il Gladiatore e Hachiko. Hanno saputo emozionare il pubblico con la loro musica , linguaggio universale e coinvolgente che li ha visti impegnanti, nonostante, molti di loro stessero svolgendo in quei giorni gli esami di terza media. Si sono messi in gioco esibendosi con altri 200 giovani pianisti di tutto il Veneto, senza competizione, senza giurie o premi, solamente per amore della musica in una sorta di gemellaggio dove tutti sono risultati vincitori. Michela Camazzola
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 RESOCONTI PAG. 16
Festa del Centro Parrocchiale di San Giacomo Sabato 21 Giugno 2014 si è conclusa l’8a edizione della Festa del centro Parrocchiale di San Giacomo. E’ stato un percorso fatto di gioco, canti, balli, teatro, arte e tanto altro, che si è articolato per 15 giorni (5-21 giugno) ed ha animato il centro di San Giacomo coinvolgendo tanti cittadini dell’intero comune di Romano. di Emanuele Maroso
Sotto l’egida della Parrocchia di San Giacomo, un gruppo ormai collaudato di amici (sempre aperto a nuovi adepti e nuove idee) ha dato vita ad una manifestazione ampia e varia per gli appuntamenti proposti. Il tutto con un obiettivo ben preciso: fare comunità per condividere gioia e beneficenza. Sul nuovo PALCO delle FESTE si sono esibiti: le SCIE CHIMICHE, cover band locale del nostro Maurizio Preto, i PAGLIACCI e l’animazione per bambini curati dalla maestra Silvia Scotton, la scuola di Ju Jitso, la scuola di ZUMBA di Giulia Ceccato, la serata Latino-americano “FIESTA MANIA”, il musical “In Viaggio con Pinocchio” della Scuola Materna di S. Giacomo, l’eleganza e la serenità delle NOTE in BLU a chiosa di tutto. Di fronte a questo menù, lo sport che finora monopolizzava la Festa, non è stato a guardare… anzi si è rinnovato con una grande iniziativa. Sono stati introdotti dei premi in denaro per la prima e seconda classificata nei tornei di Calcio a 5 e Beach Volley, da devolvere in beneficenza ad un ente/associazione
scelto dalle squadre iscritte. Con orgoglio annotiamo che il monte premi di 960 euro è stato suddiviso tra: Fondazione Città della Speranza, Scuola Materna San Giacomo, OTB Foundation, Comitato Genitori scuola elementare di S. Giacomo. Il poter lottare per un obiettivo concreto, poter lasciare un segno tangibile della propria partecipazione, ha animato e coinvolto le varie compagini e dato vita a tornei dall’alto spessore tecnico ed agonistico. Ci sono stati spazi ed opportunità per tutti alla Festa del Centro Parrocchiale: i tornei di Freccette ed il torneo di Burraco sono stati molto partecipati. Si pensi alle 28 coppie presenti per il Burraco, un vero record. Le due domeniche intermedie sono state occupate una dalla 2a edizione di S. Giacomo in ARTE (un grazie al maestro Graziano Tessarolo), l’altra ha visto nascere la 1a edizione della mostra canina, con ben 60 esemplari che hanno allie-
tato una cornice di pubblico veramente numerosa. Assistiti dal bel tempo abbiamo visto in piazza tante persone, tante famiglie, tanti giovani e tanti bambini. E’ l’obiettivo primario che ci siamo posti fin dal nascere, animare e condividere alcuni momenti nella nostra piazza, nella nostra Parrocchia. Il tutto condito dall’ottima pizza SORRISO sotto il TENDONE DELLE FESTE e dai panini onti della CASETTA DI LEGNO. Tutto questo è stato possibile grazie al coinvolgimento di più persone, di più gruppi. A loro il nostro ringraziamento, in particolare al NOI di S. Giacomo, al Gruppo Alpini e Donatori di Sangue di S. Giacomo, al Comitato Sagra di S. Giacomo. Arrivederci all’anno prossimo.
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 RESOCONTI PAG. I7
Notte magica Gentili lettori il 24 maggio scorso, il gruppo sbandieratori di Romano d’Ezzelino ha portato a Romano, il bis del campionato Veneto Sbandieratori under 15 ed é stato un successo di partecipanti e di pubblico. di Maurizio Carlesso
Era ancora nelle nostre memorie il lavoro dello scorso anno in cui con tutta fretta abbiamo dovuto trasferire, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, la bella manifestazione prevista in Piazza Torre a San Giacomo, nell’accogliente palestra di Fellette, con caparbietà abbiamo riproposto nuovamente quest’anno l’evento alla federazione ed abbiamo ottenuto di organizzare nuovamente il campionato nella bella location di Piazza Torre, una giornata mite e con calma di vento ci ha accolti e coccolati. Una serie di riunioni preparative ed organizzative ha dato il la alla macchina del gruppo che ha affrontato la nuova sfida in modo eccelso. Otto gruppi provenienti da tutto il veneto ci hanno onorato della loro presenza ed al cospetto di 11 giudici, hanno gareggiato proponendo degli esercizi di altissimo livello, un grande brivido ci ha percorsi nel seguire con trepidazione gli esercizi degli atleti di casa che sono stati premiati alla fine con un bellissimo terzo posto nella piccola squadra. Abbiamo sottolineato la grande macchina organizzativa che ha potuto
esprimersi al meglio avendo, questa volta, a disposizione una splendida arena quale la nostra Piazza Torre concessa dall’amministrazione Comunale, ma anche per la fattiva collaborazione di tutti i commercianti della Piazza. Di particolare rilevanza quest’anno la presenza anche in gara dei nostri piccoli musici che hanno iniziato ad affiancare i nostri più piccoli atleti. L’abbraccio di tutto il pubblico é sempre stato riservato ad ogni atleta e si sono sprecati gli applausi per le belle esibizioni proposteci. La soddisfazione del presidente Michele Chemello era palpabile poiché tutto ha funzionato per il meglio e ben è stata rappresentata anche dalle parole di elogio del Sindaco intervenuto per le premiazioni degli atleti. Da rilevare che tra i giudici presenti alla gare era presente il Sig. Musacci Pierluigi che nel lontano 1978 ha coinvolto Maurizio Carlesso nella preparazione di una sfilata di sbandieratori per i campionati militari in cui erano delle reclute, ed ha quindi messo in moto il successivo percorso del nostro gruppo sbandieratori quando al termine
del servizio militare Maurizio propose di creare un gruppo di ragazzi che abbracciassero questa disciplina riuscendo passo dopo passo a farlo, da quel lontano 1978 sono trascorsi 36 anni di grandi esperienze nazionali ed internazionali. Colta al volo l’occasione della sua presenza, é stata fatta una breve cerimonia utile a ricordare l’importanza del suo contributo alla nostra nascita, ed é stato consegnato allo stesso un simbolo importante con una scultura di Nico Venzo, ma soprattutto il drappo degli Sbandieratori di Romano d’Ezzelino, da portare in sede a Ferrara in contrada San Giacomo, palpabile é stata la sorpresa del nostro ospite, ma altrettanto palpabile era l’emozione che traspariva dalla voce di Carlesso Maurizio che rievocava il percorso di nascita degli sbandieratori e ringraziava il suo mentore. Una grande serata di sport ma soprattutto una notte magica, grazie a tutti coloro che hanno collaborato mettendo il cuore e la passione per la buona riuscita dell’importante evento. Grazie.
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 NOTIZIE IN BREVE PAG. I8
Medjugorje Ormai sono passati due mesi, ma volevo condividere con voi lettori del Nuovo Ezzelino la gioia, la serenità e la pace che si respiravano a Medjugorje. Con Laura, nostra accompagnatrice dolce, disponibile e preparata, ci siamo sentite veramente trasportate in un luogo Santo e straordinario com’è Medjugorje. Grazie ancora per questi cinque giorni condivisi nella preghiera e nell’amicizia assieme a Luisa, Raisa e Pia.
Con affetto, Raffaella
Antonio Rebellato
Antonio Rebellato nasce a Romano d’Ezzelino il 22 luglio del 1887. Da adolescente, assieme a suo fratello Giovanni, parte per il Freius per lavorare alla costruzione della galleria. Dopo un anno ha dovuto abbandonare il lavoro per un periodo di 6 mesi per curarsi, nel 1915 si arruola negli Alpini e fino al 1918 ha combattuto come tiratore scelto presso le trincee del Monte Cimone. Al ritorno dalla guerra acquistò una proprietà presso località Lepre dove passò il resto della sua vita da celibe. Una persona semplice che ha contribuito alla conquista della libertà del nostro paese, ricordato dai suoi nipoti come un secondo padre. Muore a Romano d’Ezzelino il 07 maggio del 1971.
2O14 O 39OANNO / n 416 / LUGLIO AGOSTO
Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri.
Sede Proloco, via G. Giardino, 77 - San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo Romano: Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir. San Giacomo: Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri. Fellette: Panificio Bosa, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore: Speedy Bar (Autolavaggio Scotton). gratuita ai soci. Romano in distribuzione edito dalla Pro Loco di di informazione e cultura IL NUOVO EZZELINO - Mensile
IL NUOVO EZZELINO LUGLIO AGOSTO 2OI4 DEFUNTI PAG. I9
nuove stelle nel cielo
Laura Cibotto
Lucia Marcadella
Domenica Santa Zilio
39 anni 31 maggio 2014
90 anni 14 giugno 2014
80 anni 16 giugno 2014
in Farronato
ved. Galvan
“Santina” - ved. Andolfatto
Delia Bordignon
Antonio Tonin
Giuseppe Biasion
Padre Luciano Carlesso
89 anni 16 giugno 2014
91 anni 18 giugno 2014
80 anni 21 giugno 2014
66 anni 21 giugno 2014
“Foi” - ved. Vettorazzo
dott. Giuseppe
83 anni 24 giugno 2014
Toni Busato
Marcato
Angela Pozzobon
Giuseppe Dissegna
98 anni 27 giugno 2014
81 anni 30 giugno 2014
“Gina” - ved. Battocchio
Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.
SEDE: V.le San Giuseppe, 91 - San Giuseppe di Cassola (VI) Tel. 0424 512222 - Cell. 348 7679123 - 360 221742 REPERIBILITA’ 24H SU 24
Custodi cimiteri comunali
Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975