39O ANNO / nO 420 / DICEMBRE 2O14
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci. Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975
La copertina a parole… 39O ANNO / nO 420 / DICEMBRE 2O14
IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci. Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975
Tramonto dal col Roigo. Il Tramonto è quel momento magico sul finire del giorno nell’attimo in cui la natura stende un velo morbido sulle cose del giorno: i ritmi rallentano, il cielo si colora, la pace e la quiete si aprono sul nostro orrizzonte.
Sommario 3
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino
Dicembre 2O14 Foto di: Fabio Marini Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Stefania Mocellin, Christian Rinaldo, Serena Campagnolo. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
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ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975
Dicembre 2014-1914
Pro Loco
Fumata nera Campagna rinnovo soci
Resoconti Filo Filo’
Turismo
Pro Loco e turismo
Appuntamenti
La passeggiata di San Valentino 2015 Carnevale di Fellette
16
Appunti di memoria
12-13 17
di Emanue a Carlesso e Alessandr glio 2014 nata il 12 lu
Cronoscalata al Cavallo
Sagra della Candelora 2015
10-11
Zampieri Elisabettale Zampieri
Sport
16
Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco
Editoriale
Fotografia
Monte Grappa
La Grande Guerra
NUOVI NATI?
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100 anni dalla “Tregua di Natale”
Riflessioni Riflessione…
18 Notizie in breve 19 Defunti
Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
EDITORIALE
Le Festività Natalizie alle porte ci invitano ad addobbare a festa non solo le nostre case ma anche il nostro cuore. Solo così, oltre alle luci ed ai regali, potremmo riscoprire la vera magia del Natale e, grazie ad essa, saremmo in grado di dedicare un po’ del nostro tempo agli altri, di stare vicino alle persone che amiamo o, come cent’anni fa, di uscire dalle nostre trincee per abbracciare “chi ci è ostile”. Quella lontana notte di Natale del 1914, ci insegna che se vogliamo, possiamo superare le barriere e le divisioni che ci isolano e possiamo vivere ogni giorno della nostra vita con saggezza, lungimiranza e fratellanza. E’ con questa speranza che porgo a tutti voi, alle vostre famiglie ed alle persone a voi più care, i più sinceri auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
DICEMBRE 2014-1914
Cari lettori, sta per tramontare un anno intenso e ricco di avvenimenti per la nostra comunità. Tra le pagine di questo mensile abbiamo cercato di raccontarvi i fatti più importanti, rilevanti e/o curiosi che hanno interessato il nostro territorio ed in particolare il mondo del volontariato romanese. Nel corso del 2014 numerosi sono stati gli eventi allegri e festosi, i momenti culturali e le circostanze nelle quali condividere la gioia di una nuova nascita. Purtroppo non sono mancati i momenti di difficoltà legati alla perdita di una persona cara, o causati dalla delicata situazione economica sociale in atto nel nostro paese che sembra non avere fine. Ripercorrendo mentalmente l’anno che si sta concludendo e ripensando all’assiduo lavoro svolto, sorge spontaneo un sincero ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione de “Il Nuovo Ezzelino” dedicandovi intelligenza, passione e tempo, quest’ultimo
Maurizio Scotton
spesso sottratto a persone o cose altrettanto care. Il tramonto riportato in copertina avrebbe dovuto raffigurare anche la conclusione naturale del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione della Pro Loco di Romano d’Ezzelino. Con rammarico dobbiamo constatare che non sarà così. La disaffezione di molti ad assumere un ruolo attivo per contribuire a guidare il nostro sodalizio è un triste segnale che ci deve far riflettere. Auspichiamo che nei prossimi mesi si possano individuare, tra i nostri soci, qualche volontario che voglia cooperare con entusiasmo per il bene della nostra associazione e della nostra comunità.
Vi auguro sogni a non finire con la voglia folle di realizzarne qualcuno. Vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare. Vi auguro passioni. Vi auguri Silenzi. Vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e risate di bambini. Vi auguro di resistere all’affondamento, all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca. Vi auguro soprattutto di essere voi stessi. Giuseppe Stoppiglia
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 PRO LOCO PAG. 4
Fumata nera
Resoconto assemblea ordinaria della Pro Loco di Romano d’Ezzelino per l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione per il quadriennio 2015-2018
Cari soci, l’assemblea dello scorso 28 novembre è terminata con una fumata nera, un segnale di disaffezione molto grave. Nei mesi scorsi avevo comunicato che non mi sarei riproposto con l’attuale gruppo ed avevo chiesto alle associazioni affiliate di farsi vive per avanzare nuovi candidati ritenendo che la Pro Loco deve essere guidata da persone competenti che conoscano e vivano l’associazionismo del nostro territorio. Purtroppo non vi sono stati riscontri sufficienti per ricostituire una nuova squadra. Questo momento di stallo richiede perciò un forte segnale da parte dei soci. Ogniuno di voi si deve sentire parte attiva della nostra associazione proponendosi o proponendo una persona capace e svolgere questo delicato incarico. Grazie Alle ore 21.00 è iniziata l’assemblea dei soci della Pro Loco e valutata la scarsa affluenza è stato sin da subito richiesto ai presenti di invertire la scaletta della serata per poter valutare le azioni più opportune per il proseguo dei lavori. Appena eletto il presidente dell’assemblea ed i segretario della stessa, è stata presentata la relazione organizzativa e finanziaria della gestione quadriennale che consegna al nuovo gruppo dirigente una Pro Loco in salute e con adeguate risorse finanziarie. Ripercorso per brevi tratti anche tutto l’aspetto organizzativo e di supporto a tutte le associazioni del nostro territorio che ne hanno fatto richiesta. Un plauso è andato a tutto il gruppo dirigente attuale per l’impegno e la dedizione dimostrata.
Poi ci si è subito addentrati sul rinnovo. Previsto ed atteso che ci dovessero essere almeno tre candidati per frazione e rilevato che la frazione di Sacro Cuore e Fellette risultava incompleta nel numero di persone disponibili, veniva rimessa alla decisione dell’assemblea la prosecuzione dei lavori in deroga all’art. 6 dello statuto che obbliga la Pro Loco a dotarsi di un nr. 3 di consiglieri per frazione. I presenti, che sono intervenuti nel sottolineare a più riprese le difficoltà che in tutte le associazioni si stanno vivendo per il calo e la disaffezione dei partecipanti, hanno invitato il Consiglio a rinviare l’appuntamento elettorale e proporre una più incisiva attività presso i gruppi affiliati al fine di avere almeno una persona disponibile a collaborare in modo fattivo.
Il presidente dell’assemblea ha quindi raccolto le varie indicazioni ed ha proposto all’assemblea di votare l’incarico al Consiglio Direttivo di organizzare una successiva assemblea straordinaria che valuti se sia utile modificare il nr. dei referenti per frazione ed adottare i relativi correttivi, proponendo quindi una lista di candidature più completa. Null’altro essendovi da deliberare alle ore 22.35 dopo ampia e discussa partecipazione l’assemblea si è chiusa con un brindisi augurale. Il consiglio di amministrazione da quindi appuntamento a tutti i soci in occasione della prossima assemblea. Il Presidente della Pro Loco di Romano d’Ezzelino Maurizio Scotton
>> Campagna rinnovo soci 2O15 Gentili Soci, questo è il periodo utile al rinnovo della quota d’iscrizione alla Pro Loco e così ricevere gratuitamente sia il mensile “Il Nuovo Ezzelino” sia le nuove tessere UNPLI che danno il diritto ad alcune riduzioni e/o sconti, presso i punti commerciali convenzionati.
Le tessere sono a disposizione dei soci in Sede dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30.
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È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri.
Sede Proloco, via G. Giardino, 77 - San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo Romano: Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir. San Giacomo: Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri. Fellette: Panificio Bosa, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore: Speedy Bar (Autolavaggio Scotton). gratuita ai soci. Romano in distribuzione edito dalla Pro Loco di del Grappa n. 2/1975 di informazione e cultura Autorizzazione del Tribunale di Bassano n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. IL NUOVO EZZELINO - Mensile – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P.
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 RESOCONTI PAG. 5
Filo Filo’ Sabato 29 Novembre si è svolto una speciale festa di compleanno per il Gruppo Alpini di San Giacomo. Un evento ci ha permesso di rivivere il magico clima che regnava nei filò di un tempo, un tutto nel passato dei nostri nonni, dei nostri genitori. di Gruppo Alpini di San Giacomo
Alpinità
Sensa saèr i parchè curioso, de anda tra i partijani son cressùo a l’onbra dei alpini bocia sensa mai deventar “Bocia”; e go sentio e sento i passi inquadrai dessora al ponte -le pene nere al ventoi canti e le fanfare -48; 68 e ancora 2008e go visto e vedo l’inpegno “fecondo” a tutofare quel che serve par sta nostra Umanità in sta nostra tera insupà de sangue indove strade e montagne sa tute le storie e ogni dì de vita dimanda signi de pace. Intanto cussì a ogni fato bèo ride i fiuri del prà e sù alto tra i crcpassi na stea alpina sbocia. Tè vardo pena nera, come incantà e drente al soco vecio del me cor, -jera oraaah, me sento deventar “Bocia”.
A Fiò
Da’e ore incantijae del dì al xugar in girotondo a fiò desgrafojando in aègria vossi antiche... ...e nuvi canti che man tè’a man me liga in sèrcio tuti E..., fora alta ride spiona la luna a baussete tra e nuvoe, intanto ricami in dote a lume de canfìn dòndoea sogni al novo amor che nasse.
E così che una semplice ma suggestiva ambientazione e la voglia di stare assieme ha generato una bellissima serata dove poesia, canti, aneddoti e spontanee risate non si sono lesinate. Quanti ricordi, quante emozioni, non trainate dalla nostalgia e della tristezza ma dalla gioia e dalla consapevolezza che su quel passato si è costruito il nostro presente e si fonderà il nostro futuro. La presenza di qualche giovane ci fa ben sperare che questa nostra storia possa essere appresa, raccondata e tramandata. Grazie a tutti gli intervenuti e Buon Natale con queste due “perle” del nostro amico il grande Eusebio “Berna” Vivian.
e ed as v o nu
Via Salvo d’Acquisto, 5 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 fax 393734 gardin.roberto@gmail.com
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 TURISMO PAG. 6
Pro Loco e turismo Intervista al presidente Consorzio Turistico Pedemontana e Colli, Roberto Astuni, già presidente degli Albergatori di Bassano del Grappa e presidente della Magnifica Confraternita dei Ristoratori De.Co. di Maurizio Scotton
Considerate le scarse risorse che comuni, provincie e regioni posso mettere in campo, concorda con la centralità delle pro loco nel mondo del turismo? Non possiamo parlare di centralità delle Pro Loco nel mondo del turismo se vogliamo parlare di turismo organizzato. Le Pro Loco sono uno strumento utilissimo ed hanno un ruolo fondamentale ma non “centrale”. Consorzio e Pro Loco, quali i ruoli e quali le sinergie? I ruoli e le sinergie che possono nascere tra il Consorzio Turistico Pedemontana e Colli sono molteplici. Si tratta solo di stabilire quali sono i ruoli di ognuno. Oggi, con la nuova legge sul turismo, bisogna favorire il dibattito tra le parti sociali e accompagnare il processo di emancipazione della parte privata [stakeholder] per recepire la progettualità partecipata dal basso [bottom up]. Quindi bisogna avere competenze specifiche in ogni ambito turisticose non vogliamo che si creino “doppioni”.
foto di Ivo Schirato
Quale potenziale possiamo sviluppare nel nostro territorio? Il nostro più grande patrimonio risiede oggi nello straordinario insieme di fattori di unicità di cui disponiamo. Questa risorsa, se organizzata e “comunicata”, farà maggiormente percepire il nostro territorio come destinazione turistica, ovvero come ambito territoriale coeso dove un complesso di attrattive sono messe in connessione per soddisfare i bisogni e gli interessi di determinati segmenti di domanda: risorse fisiche (architettura, opifici, vie di comunicazione, ambiente); risorse immateriali (ospitalità, competenze, produzioni tipiche, tradizioni, capitale umano, qualità della vita, servizi, capacità di differenziare/ comunicare l’offerta); risorse tematiche (fiume, città murate, colline, terrazzamenti, montagne). Ma soprattutto paesaggio, cultura, enogastronomia, il complesso di attività cicloturismo, rafting, volo libero, nordic walking, trekking. Ultimamente al turismo spesso si accosta il termine “Ecosostenibile” perchè?
Quale influenza avrà nei prossimi anni? Credo che l’ecostenibilità e/o mobilità dolce oggi sia più che mai un’offerta turistica importante. Molte sono infatti le potenzialità espresse da questo segmento per chi cerca questo tipo di vacanza. Oggi c’è maggior consapevolezza e voglia di fare per l’ambiente ecco allora che tutta la filiera deve “mettersi in moto” Il turista perchè dovrebbe scegliere la Pedemontana Veneta al Trentino? Questa destinazione promossa dalla Regione si estende dalle colline veronesi, con la Valpolicella, la Val d’Illasi e Soave fino a lambire i Monti Lessini, passando per la parte Vicentina con i Colli Berici, la Valle dell’Agno e del Chiampo, Schio e la Val Leogra, Thiene e la Valle dell’Astico e del Posina fino alla vallata del Brenta con Bassano e Marostica, proseguendo poi in terra Trevigiana con Asolo e il Monte Grappa, Montebelluna e il Montello, Valdobbiadene fino a Vittorio Veneto e la sinistra del fiume Piave. I Territori del Brenta rappresentano il cuore della Pedemontana Veneta.
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 TURISMO PAG. 7
Ci sarà tanto da lavorare per aumentare il potere di attrazione delle nostre eccellenze nel tematismo “Pedemontana e Colli”, che comprende la fascia pedemontana e collinare veneta dal Veronese al Trevigiano. Vista la particolare vocazione turistica del territorio pedemontano che trova diversi “argomenti” in comune, cercheremo di elevare l’attrattività per trasformare l’attuale turismo “minore” in turismo ad alto valore aggiunto visto che l’intera area della Pedemontana Veneta contiene importanti borghi e città storiche, presenta centinaia di Ville Venete, racchiude territori di grande valenza ambientale, artistica e culturale, è un concentrato di produzioni tipiche DOP e IGP e di zone vinicole di primo piano. Recentemente si sente parlare molto del Marchio d’Area, cosa significa e che ruolo avrebbe nel contesto creato dalla Legge sul turismo? Per Marchio d’Area si intende l’intero complesso di attività svolte per elevare e distinguere l’attrattività di un territorio; indispensabile dotarci di questo strumento come sistema di comunicazione coordinato, univoco e coerente, tracciando linee guida comuni da rispettare attraverso disciplinari sul piano del visual e su quello della narrazione. In un solo concetto, “fare marca” (branding) per elevare l’attrattività e tradurla in competitività, economia diffusa e sostenibile, posti di lavoro sicuri e qualificati. Dotarci di una forte identità e attualità nelle azioni di comunicazione, promozione e distribuzione (internet, campagna stampa, fiere ecc.). Prioritario valorizzare e mettere al centro l’insieme di risorse originali già esistenti, storia, cultura, paesaggio, tradizioni, unicità; si tratta di un patrimonio collettivo rilevante capace di generare un’economia attorno cui fare rete e su cui investire con fiducia: nessuno potrà mai parcellizzare o delocalizzare o privarci della nostra attrattività. Il marchio d’area costituisce lo strumento più avanzato identificato dalla Regione Veneto con la LR 11/2013. Consorzio hanno aderito strutture ricettive di Romano? Al momento non hanno aderito strutture
di Romano d’Ezzelino ma in questa fase ci siamo rivolti solo ad albergatori. Nella seconda fase, partire dal mese di gennaio 2015, potranno aderire anche strutture ristorative e altri. Come si deve fare per aderire e cosa comporta alla struttura e soprattutto perchè farlo? Marino Finozzi Assesore al Turismo ed al Commercio Estero Per aderire sarà molto della Regione Veneto, Roberto Astuni Presidente degli semplice, basta la riAlbergatori di Bassano del Grappa, Massimo Vallotto Presidente chiesta di iscrizione e il Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar, Andrea Cunico Jegary versamento della quoDirettore strategie presso Adacmaster communication ta sociale (oggi molto bassa, 10,00 euro). Partecipare ad un Con- plicemente si tratta di una carta di identità sorzio turistico accreditato dalla Regione di un prodotto. Nella nostra carta di identiVeneto, darà la possibilità ad accedere ai tà c’è scritto dove siamo nati, non ci sono bandi regionali per finanziare l’attività di scritti i nostri pregi, non c’è scritto se siamo promozione. Inoltre ci si potrà presentare intelligenti o meno, per le De.CO. è la stesin modo compatto e forte. sa cosa, il Sindaco, con una semplice deli bera comunale, certifica che quel prodotto Come vede la “concorrenza” delle pro loco/ è del suo Comune. Praticamente una Cosagre nel suo settore eno gastronomico? munità si riconosce e accende un orgoglio Sagre e ristorazione non sono mai andate intorno a un prodotto identitario (e mold’accordo ma credo che un po’ di buon- to spesso a una semplice ricetta). Tutto il senso potrebbe mettere d’accordo tutti. mondo ci invidia questa nostra biodiversiIo non vorrei parlare troppo di ristorazio- tà ed è nostro compito salvaguardarla. ne anche se presiedo ancora la Magnifica Confraternita dei Ristoratori De.Co. e, in Quali insegnamenti sono stati tratti virtù degli impegni presi con il turismo, ho dall’esperienza Esagono in questo nuodemandato l’attività di portavoce al mio vo progetto? vice presidente ma vorrei ricordare che Non conosco a fondo il progetto Esagodue anni fa abbiamo siglato uno storico no ma sicuramente posso affermare che accordo a livello provinciale con l’Unpli il progetto MARCHIO D’AREA o Consorzio dove i nostri ristoratori si mettono a di- turistico regionale non hanno a che fare sposizione delle FESTE (non chiamiamole con l’esagono. Sagre!) con le competenze culinarie per mettere in evidenza il prodotto relativo L’industria del turismo potrà a breve assoralla festa stessa, magari declinandolo in bire i disoccupati dell’industria tradizionale? tanti modi. Naturalmente il bravo ristora- Credo che la sola ciclabile TRENTO/BAStore farà in modo che la sagra continui nel SANO a regime potrà assorbire almeno suo ristorante… una ventina di persone sul territorio. Visto il respiro europeo del Consorzio e Quali professionalità potranno a breve del Marchio d’Area, le De.Co. non sono trovare un’occupazione? un’anomalia? Le figure che mancano e che mancheranLe De.Co. (Denominazione Comunale) no nei prossimi anni sono legate al markenon sono un marchio di qualità ma sem- ting territoriale sicuramente.
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 SPORT PAG. 8
Cronoscalata al Cavallo Il sentiero del Cavallo (952 Cai) è da sempre usato come “banco di prova” dai numerosi frequentatori della Valle S. Felicita (podisti e ciclisti che si allenano fuori stagione, escursionisti “sportivi”, ma anche alpinisti e arrampicatori che frequentano la storica palestra di roccia). di Pietro Loro
In qualsiasi giorno della settimana, a qualsiasi ora, in qualsiasi stagione trovi sempre qualcuno che lo sale. Poi, nei ritrovi, al bar, si confrontano i tempi… e si sa come vanno queste cose… Ora però non si può più ‘barare’! Gli organizzatori rilevano i tempi di ciascuno, partenza individualmente ogni 30’’, dandogli un ‘referto’ inoppugnabile! Una corta-corsa dove devi spendere tutto, e se arrivi con le gambe uguali a due pezzi di cemento puoi, dopo aver suonato doverosamente la campana di fine corsa, lasciarti cadere sul materasso posto sulla linea d’arrivo. In una di quelle poche giornate di sole che il tardo autunno è riuscito a regalarci, dopo ben 2 rinvii a causa di pioggia, sabato 22 novembre si è corsa la terza edizione con 120 partenti. Giornata perfetta, un sole meraviglioso in cielo, colorato da decine di deltaplani che sorvolavano la zona. Temperatura decisamente ottima per una gara in salita. All’arrivo, posto dove termina il sentiero sulla strada Cadorna la vista spazia dalla sottostante Valle S. Felicita ai colli Asolani, i Berici, s’intravede lo specchio della laguna… Il ristoro con vin brulè, panini e the caldo è stato posizionato sullo spiazzo a 50mt a monte lungo la strada asfaltata ed è rimasto al sole fino all’arrivo dell’ultimo concorrente; qui gli atleti hanno avuto il tempo di riprendersi dallo sforzo per poi scendere lungo il percorso verso “La Mena” dove si son svolte le premiazioni. Vincitori di questa edizione sono stati Don Franco Torresani con il tempo di 18:19 e Francesca Rossi in 20:32 (nuovo record femminile). Rimane imbattuto il record maschile di
17:05 fatto segnare lo scorso anno dal fuoriclasse neozelandese Jonathan Wyatt. Si tratta di corsa vera insomma dove i campioni non mancano ma è anche un appuntamento in cui escursionisti e amanti del Grappa possono mettersi alla prova in un clima goliardico e divertente.
Descrizione del percorso
Il sentiero misura 1850m con 520m di dislivello e sale dalla destra idrografica di valle S. Felicita fino ad incontrare la strada Cadorna (a quota 832m) I primi 900 metri si svolgono a sinistra della dorsale, su bel sentiero con tornanti lunghi e pendenza regolare quasi sempre sotto il 30%, a parte uno strappo di 60 metri dopo il 7° tornante. Poco oltre il belvedere (12° tornante, 800 metri dalla partenza) iniziano una lunga serie di brevissimi tornantini, con pendenze per 200 metri poco sopra il 30%, poi un tratto “riposante” di un centinaio di metri, seguito da 300 metri di tornantini con pendenze superiori al 40%. Altri cento metri di “riposo” (relativo: 25%) portano al bosco finale: il sentiero qui è prevalentemente dritto e con fondo terroso, di solito scivoloso. Impossibile correre nei primi ripidissimi 100 metri (47%), poi negli ultimi 200 metri la pendenza cala al 30%. Da sfruttare per la volata finale, suonare la campana dell’arrivo!
Periodo
il periodo della gara scelto rimane lo stesso delle passate edizioni, ovvero secondo sabato di novembre, con temperature ideali per una corsa così a bassa quota. La partenza è fissata alle 13.00 per sfruttare il periodo più caldo della giornata.
Albo d’oro Record della salita 2013 Jonathan Wyatt - 17:05 2014 Francesca Rossi - 20:32 2014 1 Franco Torresani - 18:19 2 Samuele Toscan - 18:26 3 Elia Costa - 18:27 1 Francesca Rossi - 20:32 2 Tina Sbrissa - 24:43 3 Cristina De Rocchi - 25:49 2013 1 Jonathan Wyatt - 17:05 2 Manuel Da Col - 17:14 3 Elia Costa - 17:59 1 Francesca Rossi- 21:02 2 Silvia Serafini - 23:30 3 Tina Sbrissa - 24:54 2012 1 Elia Costa - 17:54 2 Samuele Toscan - 18:37 3 Lucio Fregona - 18:54 1 Reiko Okuyama - 29:54 2 Michela Tognon - 30:00 3 Monica Dal Bello - 31:17 www.cronoscalatacavallo.blogspot.it
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 9
La passeggiata di San Valentino La Pro Loco di Romano d’Ezzelino è lieta di invitarvi domenica 15 febbraio 2015 alla XXIV edizione della tradizionale Passeggiata di San Valentino. Un evento, organizzato con il patrocinio dei comuni di Romano d’Ezzelino e Borso del Grappa e con la preziosissima collaborazione di diverse Associazioni di Volontariato del nostro comune. La passeggiata consentirà ai partecipanti di scoprire il nostro territorio ed il suggestivo paesaggio che si snoda fra i colli e le valli ezzeliniane tra Romano e Semonzo. La romantica passeggiata di San valentino è un appuntamento dedicato a tutti coloro che si lasciano affascinare dalla bellezza della natura. La partenza e l’arrivo sono posti in Valle Santa Felicita nei pressi dell’albergo alla
Mena. La valle, che da sempre è un luogo molto importante e carico di storia, oggi è un sito accogliente e silenzioso che apre il suo prezioso scrigno naturalistico ai numerosi affezionati ed ai altrettanto numerosi sportivi. Noto punto di partenza per interessanti escursioni verso il massiccio del Grappa con questa edizione della Passeggiata di San Valentino potremmo beneficiare dell’ottimo lavoro di ripristino ambientale, effettuato dal nostro Renato Galvan. Sono previsti due percorsi uno più corto che rimane nei pressi della Valle Santa Felicita e del sacello della Madonna del Buon Consiglio, ed uno più lungo che ci darà la possibilità di salire fin sul col Bastia per raggiungere la torre ezzeliniana. Da qui, si può ammirare un piacevolissimo e suggestivo panorama. Visti i numerosi spunti offerti, la passeg-
DEMOLIZIONI TRASPORTO E RECUPERO INERTI DA DEMOLIZIONI E SCAVO LOTTIZZAZIONI COMPLETE - ASFALTATURE PIAZZALI MOVIMENTO TERRA / SBANCAMENTI 36060 S. CUORE DI ROMANO D’EZZELINO Via Nardi, 140 - Tel. 0424 570346 - Fax 0424 570396 www.farronatocostruzioni.it
Domenica 15 febbraio
ore 9.00 Valle Santa Felicita
giata è caldamente consigliata anche dei bambini in età scolare, purchè accompagnati dai genitori. Il percorso più lungo è di circa 7 km e si può percorrere in assoluta sicurezza. Esso si snoda prevalentemente su strade asfaltate poco frequentate e per alcuni tratti su strade sterrate e/o prati. Si consiglia a tutti un abbigliamento adeguato per la camminata, prevedendo anche la possibilità di variazioni meteo. Tuttavia in caso di avversità atmosferiche la manifestazione verrà annullata. All’arrivo ci sarà un ristoro finale, un gradito omaggio alle signore e la possibilità di rinnovare la quota associativa della Pro Loco di Romano d’Ezzelino che consente di ricevere a casa il mensile “Il Nuovo Ezzelino”. Vi aspettiamo numerosi.
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 FOTOGRAFIA PAG. I0
Monte Grappa
foto di Fabio Marini
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 FOTOGRAFIA PAG. II
IL NUOVO EZZELINO DICEMBRE 2OI4 LA GRANDE GUERRA PAG. I2
100 anni dalla “Tregua di Natale” È la notte di Natale del 1914. Nelle trincee della prima guerra mondiale gli eserciti di due paesi sono a poche centinaia di metri di distanza. Un soldato tedesco comincia a cantare “Stille Nacht”. Dal fronte opposto un inglese risponde cantando “Silent night” e poco per volta i nemici escono all’aperto... È un momento passato alla storia: il breve armistizio di Natale, che interruppe per qualche ora il conflitto, portando i nemici a condividere il rancio, a scambiare foto e perfino a giocare una partita a pallone, prima di riprendere, il giorno dopo, a spararsi e a uccidersi. La Grande Guerra si ferma: quel giorno di Natale del 1914 Per “tregua di Natale” si intendono una serie di “cessate il fuoco” non ufficiali avvenuti nei giorni attorno al Natale del 1914 in varie zone del fronte occidentale della prima guerra mondiale. Oltre a celebrare comuni cerimonie religiose e di sepoltura dei caduti, i soldati dei due schieramenti intrattennero rapporti amichevoli tra di loro al punto di organizzare improvvisate partite di calcio.
Natale d’Europa, 1914 La guerra di trincea provocò moltissime perdite su entrambi i fronti. La notte di Natale 1914, nelle trincee del fronte occidentale (Francia e Belgio) ci fu una tregua. Non la ordinarono i comandi supremi; la dichiararono i soldati, che sui due fronti uscirono allo scoperto, si abbracciarono, fumarono e cantarono insieme. L’episodio preoccupò enormemente gli Stati Maggiori, che si preoccuparono anche di cancellarne la memoria. Molti di questi uomini si sarebbero uccisi a centinaia di migliaia nei mesi e negli anni seguenti. Forse, la tregua di Natale fu possibile solo perché il paesaggio attorno non era ancora ridotto ai crateri devastati della grande guerra, c’erano ancora attorno campi e case, la dolce campagna francese. E la disumanizzazione del nemico non aveva ancora fatto presa nelle anime. Era ancora l’Europa. Natale 1914. Qui di seguito, la lettera di un soldato inglese che ne scrisse alla sorella. «Giorno di Natale 1914. Janet, sorella cara, sono le due del mattino e la maggior parte degli uomini dormono nelle loro buche, ma io non posso addormentarmi
se prima non ti scrivo dei meravigliosi avvenimenti della vigilia di Natale. In verità, ciò che è avvenuto è quasi una fiaba, e se non l’avessi visto coi miei occhi non ci crederei. Prova a immaginare: mentre tu e la famiglia cantavate gli inni davanti al focolare a Londra, io ho fatto lo stesso con i soldati nemici qui nei campi di battaglia di Francia! Come ti ho già scritto, negli ultimi giorni ci sono stati pochi combattimenti gravi. Le prime battaglie hanno fatto tanti morti, che entrambe le parti si sono trincerate, in attesa dei rincalzi. Sicché per lo più siamo rimasti nelle trincee ad aspettare. Ma che attesa tremenda! Ci aspettiamo ogni momento che un obice d’artiglieria ci cada addosso, ammazzando e mutilando uomini. E di giorno non osiamo alzare la testa fuori dalla terra, per paura del cecchino. E poi la pioggia: cade quasi ogni giorno. Naturalmente si raccoglie proprio nelle trincee, da cui dobbiamo aggottarla con pentole e padelle. E con la pioggia è venuto il fango, profondo un piede e più. S’appiccica e sporca tutto, e ci risucchia gli scarponi. Una recluta ha avuto i piedi bloccati nel fango, e poi anche le mani quando ha cercato di liberarsi…» «Con tutto questo, non potevamo fare a meno di provare curiosità per i soldati tedeschi di fronte noi. Dopo tutto affrontano gli stessi nostri pericoli, e anche loro sciaguattano nello stesso fango. E la loro trincea è solo cinquanta metri davanti a noi. Tra noi c’è la terra di nessuno, orlata da entrambe le parti di filo spinato, ma sono così vicini che ne sentiamo le voci. Ovviamente li odiamo quando uccidono i nostri compagni. Ma altre volte scherziamo su di loro e sentiamo di avere qualcosa in comune. E ora risulta che loro hanno gli stessi sentimenti.
Ieri mattina, la vigilia, abbiamo avuto la nostra prima gelata. Benché infreddoliti l’abbiamo salutata con gioia, perché almeno ha indurito il fango. Tutto era imbiancato dal gelo, mentre c’era un bel sole: clima perfetto per Natale. Durante la giornata ci sono stati scambi di fucileria. Ma quando la sera è scesa sulla vigilia, la sparatoria ha smesso interamente. Il nostro primo silenzio totale da mesi! Speravamo che promettesse una festa tranquilla, ma non ci contavamo. Ci avevano detto che i tedeschi potevano attaccarci e coglierci di sorpresa. Io sono andato al mio buco per riposare, e avvolto nel cappotto mi devo essere addormentato. Di colpo un camerata mi scuote e mi grida: Vieni a vedere! Vieni a vedere cosa fanno i tedeschi! Ho preso il fucile, sono andato alla trincea e, con cautela, ho alzato la testa sopra i sacchetti di sabbia». «Non ho mai creduto di poter vedere una cosa più strana e più commovente. Grappoli di piccole luci brillavano lungo tutta la linea tedesca, a destra e a sinistra, a perdita d’occhio. Che cos’è?, ho chiesto al compagno, e John ha risposto: ‘alberi di Natale!’. Era vero. I tedeschi avevano disposto degli alberi di Natale di fronte alla loro trincea, illuminati con candele e lumini. E poi abbiamo sentito le loro voci che si levavano in una canzone: ‘stille nacht, heilige nacht…’. Il canto in Inghilterra non lo conosciamo, ma John lo conosce e l’ha tradotto: ‘notte silente, notte santa’. Non ho mai sentito un canto più bello e più significativo in quella notte chiara e silenziosa. Quando il canto è finito, gli uomini nella nostra trincea hanno applaudito. Sì, soldati inglesi che applaudivano i tedeschi! Poi uno di noi ha cominciato a cantare, e ci siamo tutti uniti a lui: ‘the first nowell the angel did say…’.
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Per la verità non eravamo bravi a cantare come i tedeschi, con le loro belle armonie. Ma hanno risposto con applausi entusiasti, e poi ne hanno attaccato un’altra: ‘o tannenbaum, o tannenbaum…’. A cui noi abbiamo risposto: ‘o come all ye faithful…’. E questa volta si sono uniti al nostro coro, cantando la stessa canzone, ma in latino: ‘adeste fideles…’». «Inglesi e tedeschi che s’intonano in coro attraverso la terra di nessuno! Non potevo pensare niente di più stupefacente, ma quello che è avvenuto dopo lo è stato di più. ‘Inglesi, uscite fuori!’, li abbiamo sentiti gridare, ‘voi non spara, noi non spara!’. Nelle trincea ci siamo guardati non sapendo che fare. Poi uno ha gridato per scherzo: ‘venite fuori voi!’. Con nostro stupore, abbiamo visto due figure levarsi dalla trincea di fronte, scavalcare il filo spinato e avanzare allo scoperto. Uno di loro ha detto: ‘Manda ufficiale per parlamentare’. Ho visto uno dei nostri con il fucile puntato, e senza dubbio anche altri l’hanno fatto – ma il capitano ha gridato ‘non sparate!’. Poi s’è arrampicato fuori dalla trincea ed è andato incontro ai tedeschi a mezza strada. Li abbiamo sentiti parlare e pochi minuti dopo il capitano è tornato, con un sigaro tedesco in bocca! Ci siamo accordati ‘niente fuoco fino a mezzanotte di domani’, ha annunciato. ‘Ma tutte le sentinelle restino ai loro posti, e tutti gli altri stiano sul chi vive’. Nel frattempo gruppi di due o tre uomini uscivano dalle trincee e venivano verso di noi. Alcuni di noi sono usciti anch’essi e in pochi minuti eravamo nella terra di nessuno, stringendo le mani a uomini che avevamo cercato di ammazzate poche ore prima». «Abbiamo acceso un gran falò, e noi tutti attorno, inglesi in kaki e tedeschi
in grigio. Devo dire che i tedeschi erano vestiti meglio, con le divise pulite per la festa. Solo un paio di noi parlano il tedesco, ma molti tedeschi sapevano l’inglese. Ad uno di loro ho chiesto come mai. ‘Molti di noi hanno lavorato in Inghilterra’, ha risposto. ‘Prima di questo sono stato cameriere all’Hotel Cecil. Forse ho servito alla tua tavola!’ ‘Forse!’, ho risposto ridendo. Mi ha raccontato che aveva la ragazza a Londra e che la guerra ha interrotto il loro progetto di matrimonio. E io gli ho detto: ‘non ti preoccupare, prima di Pasqua vi avremo battuti e tu puoi tornare a sposarla’. Si è messo a ridere, poi mi ha chiesto se potevo mandare una cartolina alla ragazza, ed io ho promesso. Un altro tedesco è stato portabagagli alla Victoria Station. Mi ha fatto vedere le foto della sua famiglia che sta a Monaco. Sua sorella maggiore non è niente male, io gli ho detto che mi piacerebbe conoscerla. Lui raggiante mi ha detto che gli piacerebbe molto, e mi ha dato l’indirizzo. Anche quelli che non riuscivano a parlare si scambiavano doni, i loro sigari con le nostre sigarette, noi il tè e loro il caffè, noi la carne in scatola e loro le salsicce. Ci siamo scambiati mostrine e bottoni, e uno dei nostri se n’è uscito con il tremendo elmetto col chiodo! Anch’io ho cambiato un coltello pieghevole con un cinturame di cuoio, un bel ricordo che ti mostrerò quando torno a casa. Ci siamo scambiati anche dei giornali, e i tedeschi se la ridevano leggendo i nostri. Ci hanno dato per certo che la Francia è alle corde e la Russia quasi disfatta. Noi gli abbiamo ribattuto che non era vero, e loro. ‘Va bene, voi credete ai vostri giornali e noi ai nostri’». «E’ chiaro che gli raccontano delle balle, ma dopo averli incontrati anch’io mi
chiedo fino a che punto i nostri giornali dicano la verità. Questi non sono i ‘barbari selvaggi’ di cui abbiamo tanto letto. Sono uomini con case e famiglie, paure e speranze e, sì, amor di patria. Insomma sono uomini come noi. Come hanno potuto indurci a credere altrimenti? Siccome si faceva tardi abbiamo cantato insieme qualche altra canzone attorno al falò, e abbiamo finito per intonare insieme – non ti dico una bugia – ‘Auld Lang Syne’. Poi ci siamo separati con la promessa di rincontraci l’indomani, e magari organizzare una partita di calcio. Stavo tornando alla trincea quando un tedesco più anziano m’ha preso il braccio e ha detto: Dio mio, perché non possiamo fare la pace e tornare a casa? Gli ho detto senza cattiveria: ‘chiedilo al tuo imperatore’. Lui mi ha guardato come scrutandomi: ‘forse, amico. Ma dobbiamo chiederlo anche al nostro cuore’. E insomma, sorella mia, c’è mai stata una vigilia di Natale come questa nella storia? Per i combattimenti qui, naturalmente, significa poco purtroppo. Questi soldati sono simpatici, ma eseguono gli ordini e noi facciamo lo stesso. A parte che siamo qui per fermare il loro esercito e rimandarlo a casa, e non verremo meno a questo compito. Eppure non si può fare a meno di immaginare cosa accadrebbe se lo spirito che si è rivelato qui fosse colto dalle nazioni del mondo. Ovviamente, conflitti devono sempre sorgere. Ma che succederebbe se i nostri governanti si scambiassero auguri invece di ultimatum? Canzoni invece di insulti? Doni al posto di rappresaglie? Non finirebbero tutte le guerre? Il tuo caro fratello Tom». Maurizio Blondet – Effedieffe 28 dicembre 2005
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Carnevale di Fellette “Pitosto che trar so na usansa sé mejo brusar un paese.” Non so se gli abitanti di quel paese sarebbero d’accordo, ma questo proverbio ci fa capire quanto considerate siano le tradizioni. Una tradizione è la trasmissione del patrimonio culturale, fatta per via scritta od orale, delle passate generazioni. di Gianni Dalla Zuanna
Una tradizione è anche una festa, una manifestazione che attecchisce in un territorio e prende piede nel corso degli anni, anche questo è un patrimonio culturale da difendere e perpetrare. Sì, sto parlando del “Carnevale dei Ragazzi di Fellette”. Fa parte della storia, del presente e anche del futuro di tutta una comunità, la nostra. E’ giunto ormai alla 49° edizione, che si terrà l’8 febbraio 2015, si avvia al mezzo secolo di vita e, possiamo dire, lo porta
proprio bene. E’ molto di più di un semplice momento di svago, di serenità e di baldoria, di rottura col rigore invernale nell’attesa dell’arrivo della primavera. Come tutte le storie che colpiscono il cuore è un bel racconto, a lieto fine, dove, come è giusto, il bene vince sul male. Ci parla dell’interesse rivolto ai più piccoli della nostra comunità, sempre presente, ma diventato più evidente in un momento temporale particolare.
Erano gli anni sessanta, gravidi di cambiamenti sociali, ma ancora lontani dal benessere a cui siamo ora abituati. Erano i tempi dell’espansione urbanistica che avrebbe tramutato la realtà prevalentemente agricola del nostro paese. Erano ancora momenti di sobrietà, se non proprio di povertà, di ristrettezze e misura, ma anche di solidarietà, di affiatamento e di fiducia e speranza nel futuro. Dicono che per crescere un bambino
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serva un intero villaggio e forse, allora, Fellette era quel villaggio, capace di ideare anche una festa per fare stare assieme i bambini. Una festa che è piaciuta ed è cresciuta nel corso degli anni, anche come coinvolgimento. Che nostalgia nell’osservare i primi carri di una volta! Foto ormai ingiallite in cui il bianco vira al seppia ci documentano come le varie vie e contrade si dessero da fare, come se si trattasse del Palio di Siena. La vittoria di un carro era la vittoria di tutta una via, una soddisfazione da cullare per un anno intero. La storia ci racconta come poi si sviluppò la manifestazione, di come sia cresciuta fino a diventare quella che tutti conoscono, un appuntamento per migliaia di persone, con l’intervento dei migliori preparatori di carri di tutto il comprensorio, come si sia, in un certo senso, internazionalizzata. Dispiace, agli attuali organizzatori, solo una cosa: nelle ultime edizioni è sempre più mancata la presenza di carri e gruppi mascherati di Fellette, ma anche di tutto il comune. E’ comprensibile che di fronte alla magnificenza di certe realizzazioni si venga scoraggiati, ”ubi maior minor cessat”, ma sarebbe bello che anche tra gli appassionati di casa rispuntasse la voglia di mettersi in gioco. In fin dei conti di questo si tratta: di un bellissimo gioco, da cui possiamo trarre insegnamento, ma che serve soprattutto a far sorridere i più piccoli. Forza allora, che la sacra fiamma torni a bruciare! Speriamo che questo invito venga raccolto dal maggior numero di persone possibile, per un’altra bella edizione del “Carnevale”, una tradizione proiettata nel futuro che si appresta a spegnere quarantanove candeline, circondata dall’affetto di tutto un paese.
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Sagra della Candelora Parrocchia di Romano d’Ezzelino Dal 30 gennaio al 7 febbraio 2015
Programma Religioso Sabato 31 gennaio Ore 18.30 Santa Messa Domenica 1 febbraio Ore 10.00 Santa Messa Solenne, con la partecipazione degli Anniversari di Matrimonio (5,10,15,20,25 anni in su) e della Classe 1997. Al termine della Santa Messa processione. Ore 18.30 Santa Messa Lunedì 2 febbraio Ore 8.30 e 15.30 Santa Messa
Programma festeggiamenti Venerdì 30 gennaio Ore 19.00 apertura stand gastronomico, serata stinco, panini onti e birra Dalle ore 20.00 intrattenimento musicale della BRASS BAND del C.B.R. Sabato 31 gennaio Ore 18.00 ritrovo in Piazzale Chiesa per la “CAMMINATA DELLA CANDELORA” in notturna, circa 6 km. La quota di partecipazione è gratuita per i bimbi fino ai 9 anni; 4 euro a partire dai 10 anni in sù. Per qualsiasi informazione: 333.8219030 Luca. Ore 19.00 apertura dello stand gastronomico. Dalle ore 21.00 spettacolo “FANTASY DANCE SHOW” Domenica 1 febbraio Ore 12.00 PRANZO COMUNITARIO presso la tensostruttura riscaldata in Piazzale Chiesa. Per iscrizioni entro venerdì 30 gennaio, contattare Damiano 347 1015531; Massimo 335 5345579 Dalle ore 14.00 RIEVOCAZIONE STORICA delle Vecchie Bancarelle della Candelora presso il Piazzale Chiesa. Ore 14.30 CONCORSO DELLE MASCHERE Ore 15.00 ASSALTO ALLA CUCCAGNA della CLASSE 1997. Ore 16.00 apertura dello STAND-GASTRONOMICO. Ore 17.00 SPETTACOLO TEATRALE PER BAMBINI “La rosa incantata” Ore 21.00 SPETTACOLO DI CABARET: “Bepi e Maria Show”. Lunedì 2 febbraio Ore 19.45 CENA DEL BACCALA’ (tensostruttura riscaldata in Piazz. Chiesa). Solo su prenotazione entro domenica 1 febbraio. Prenotazioni tel: Damiano 347 1015531; Massimo 335 5345579 Ore 21.30 ESTRAZIONE SOTTOSCRIZIONE A PREMI Sabato 7 febbraio EVENTO CULTURALE CANDELORA 2015 Ore 20.45 CONCERTO VERDIANO presso la tensostruttura riscaldata della Filarmonica Cornudese e coro “G.D.Faccin” di Trevignano per un totale di circa 120 componenti. E’ uno spettacolo concertistico/teatrale nato con l’intenzione di dare al pubblico non solo un saggio delle musiche del celebre compositore ma anche di creare un sottofondo culturale che porti ad una maggiore comprensione dell’uomo e della musica da lui composta.
Per tutta la durata de lla
manifestazione
PESCA DI BENEFICIEN organizzata dalla Scuola ZA dell’Infanzia S.Antonio pre sso la tensostruttura; SERVIZIO BAR presso la tensostruttura ed il Ce ntro Parrocchiale; MOSTRA D’ARTE E TE MP O LIBERO nelle sale del (per informazioni 0424 Centro Parrocchiale La mostra sarà aperta sab36848, oppure 333.7461791). ato 31 gen naio dalle 18.30 alle 22: domenica 1 febbraio dal 30; lunedì 2 febbraio dalle 16le 14.00 alle 21.00; alle 20.00. La Parrocchia di Romano commerciali che hanno d’Ezzelino ringrazia tutte le aziende e attività volontari che si sono prosostenuto questo evento e tutti i numerosi digati per la buona riusci ta della nostra sagra!
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Riflessione… La cronaca quotidianamente ci “butta” in faccia fatti clamorosi: ragazzi che, molto giovani, picchiano o addirittura” pestano” i propri coetanei. A questo fenomeno è stato dato il nome di BULLISMO… Certo… Noi, essere umani, sentiamo la necessità di dare sempre un nome ad ogni azione! di Cinzia Bonetto Psicoterapeuta Siamo, più o meno, tutti informati sulla natura di questo fenomeno: ne conosciamo le caratteristiche, i sintomi, le cause, le conseguenze e con grande impegno cerchiamo le cause, le variabili, le probabilità e le possibilità. Nelle scuole, giustamente, c’è un’allerta “BULLISMO”; nei giornali vengono descritti i fatti più gravi; i genitori leggono libri, riviste, articoli per prevenire o per semplicemente capire e scoprire…. Poche settimane fa nel giornale di Vicenza viene pubblicato un articolo su un fatto accaduto in una scuola vicina a noi, in cui alcuni compagni hanno picchiato un loro coetaneo. Ma quanti fatti simili stanno accadendo? Il Bullismo fa paura e di conseguenza ci attiviamo per combatterlo. Le cause possono essere molteplici, ma riflettendo si può pensare che l’ordito è unico… quel punto di partenza che viene prima della causa…. In quel punto dove c’è il vuoto...la solitudine…il niente….il deserto….la noia…. dove non c’è un orizzonte, ma forse neanche un passato fatto di narrazione, un mondo privo di segnali che possono dare una possibile direzione….Solo disordine e solo disorientamento. “Se io non sono riconosciuto e non sono importante per gli altri…perché gli altri devono essere importanti per me”? …
forse è proprio quel senso di “niente” che porta un giovane a non distinguere se stesso dall’altro…sembra che ci sia una perdita di confine… Sarà difficile mettere ordine nel disordine di un adolescente ed è cosa ancora più ardua segnare il cammino ad un ragazzo... Si rischia di far scatenare una forte ribellione… Perché non creare le condizioni…delle possibilità? Siamo noi adulti che dobbiamo cercare la modalità più giusta per abitare il vuoto dell’adolescente…possiamo aiutarlo a tracciare una possibile
strada, ma sempre disposti ad accettare il rifiuto o il cambiamento. Siamo noi che dobbiamo bussare alla sua porta! Avvicinarsi senza fare troppo rumore, rispettando le sue scelte. Sicuramente viene apprezzato se gli diciamo che gli vogliamo bene e che siamo contenti per come sta crescendo… ”E’ importante andare oltre alla scorza per vedere il nocciolo…” perchè in ogni adolescente abita un forte bisogno di essere capito e contenuto…cerchiamo di dare voce semplicemente alle sue emozioni.
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Festa dea classe del ‘74! Sabato 29 Novembre ci siamo ritrovati per la cena della classe presso la trattoria “La Pergola” di Borso del Grappa. E’ stata una piacevole serata dove abbiamo festeggiato i nostri primi 40 anni… Il ritrovarsi è stato un momento particolarmente bello anche per alcuni amici che non vedevamo da tempo. Un grazie dunque a tutti i partecipanti ed agli organizzatori e arrivederci all’anno prossimo ancora più numerosi. W a classe del ‘74.
Mostra di presepi
a Romano d’Ezzelino Negli ultimi anni la città di Romano d’Ezzelino è diventata la patria delle mostre di presepi, quest’anno, invece, l’unica esposizione sarà quella della famiglia Bontorin – Schirato. Gioconda e Marino, da anni, sono diventati esperti creatori di paesaggi con presepi. Loro assemblano e costruiscono sacre natività, perciò non si risparmiano nel lavoro e nella continua ricerca di novità da proporre ai visitatori. Il loro obiettivo primario, infatti, è far rivivere a grandi e piccini l’emozione della ricostruzione fedele della parte biblica della nascita di Gesù. Per questo motivo essenziale invitano, giovani e adulti, alla visita della mostra dei presepi che avrà inizio il giorno 20/12/2014 e resterà aperta fino al 20/01/2015, tutti i pomeriggi dalle 14.30 fino alle 18.30. Gioconda e Marino vi aspettano numerosi. Per prenotazioni e visite di gruppo si chiede gentilmente di avvisare per tempo ai numeri tel. 340 809 8491 – 0424 36848. N.B. L’ingresso è gratuito
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La nostra cara Ina conisaria
nuove stelle nel cielo
Menico Schiavo
Zelia Alessio
78 anni 9 novembre 2014
90 anni 9 novembre 2014
Mini
Per ricordare la nostra cara Ina conisaria, così era conosciuta da tutti, una donna unica: sempre pronta per chi aveva bisogno, solo lei faceva volontariato vero, piccola, sempre di corsa… Mai vista con un paio di scarpe, ma sempre con il suo grembiule! E quante volte l’ho vista rosicchiare un pezzo di pane che teneva in tasca, forse per la sua fretta di correre da tutti. Era mamma di quattro figli. Ricordo ancora quando andavo a scuola: lei era la bidella e d’inverno partiva di buonora per accendere la stufa di terracotta. È stata anche un personaggio del Palio e con che entusiasmo nel tempo libero faceva presine per le missioni. Negli ultimi anni di vita della mia mamma alla domenica giocavano alla pissotta in casa sua dopo il vespro ed ora spero che siano ancora tutte assieme a giocare! Ciao Ina, Maria Rosa Boaro
ved. Battaglia
Maria Lucia Dal Zotto
Giovanni Meneghetti
82 anni 14 novembre 2014
77 anni 21 novembre 2014
Maria Zilio
Giuseppe Cavallin
79 anni 2 dicembre 2014
93 anni 2 dicembre 2014
in Pendin
ved. Battaglia
Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.
SEDE: V.le San Giuseppe, 91 - San Giuseppe di Cassola (VI) Tel. 0424 512222 - Cell. 348 7679123 - 360 221742 REPERIBILITA’ 24H SU 24
Custodi cimiteri comunali
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