Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975
n° 425 Maggio 2015
Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
40° Anno
Filiale di Romano d'Ezzelino Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) tel: 0424.514112 fax: 0424.392105 filiale87@bpmarostica.it
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Maggio 2015 n° 425 Maggio 2015
40° Anno
Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.
Riscoprire il passato
LA COPERTINA A PAROLE… Mani ruvide segnate dal tempo ci invitano ad aprire quella porta per affrontare con saggezza la vita.
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino FOTO IN COPERTINA Ivo Schirato PER LA PRO LOCO DI ROMANO: Maurizio Scotton DIRETTORE RESPONSABILE: Dario Bernardi IN REDAZIONE: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Serena Campagnolo, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Danilo Mazza. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
Cari lettori, riapriamo assieme quella vecchia porta in legno che ci riporta magicamente indietro nel tempo. In questi giorni di primavera l’abbiamo idealmente fatto diverse volte. Il 25 aprile quando, per noi, si sono aperte le porte di una “casa di tolleranza degli anni 20-30”. Un argomento molto delicato, quanto mai di attualità, affrontato con eleganza e sottile ironia. Il 26 aprile quando ci siamo immersi nell’atmostera festosa degli Angoli Rustici e le abili mani dei nostri condradaioli ci hanno riproposto la vita ed i lavori dei nostri nonni evidenziandone non tanto la povertà quanto la dignità e l’operosità. L’abbiamo riaperta domenica 3 maggio in occasione della Sfilata Storica delle nostre contrade e del Palio di Romano dove i protagonisti non sono stati dei nobili cavalli ma bensì degli umili asini simbolo della cultura contadina di questo territorio. Il Palio, giunto alla 45^ edizione, affonda le sue radici nel lontano 1260 quando, dopo la morte di Ezzelino III Da Romano e l’eccidio di tutta la famiglia del fratello Alberico, le città sottomesse festeggiarono la caduta del signore Da Romano facendo una corsa con i cavalli, ovvero il Palio delle contrade. Fu per ricordare quell’avvenimento, che il 7 febbraio del 1971 la Pro Romano assieme al neo costituito Gruppo Folkloristico Siriola, decisero di riproporre una corsa che in qualche modo richiamasse la memoria del nobile Ezzelino e le tradizioni rurali del nostro paese. Questa vecchia porta in legno l’abbiamo lentamente riaperta il 24 maggio per ricordare l’inizio della Prima Guerra Mondiale. L’Italia
era una giovane Nazione ancora disunita. L’evento bellico fu affrontato con un esercito povero e mal organizzato che ben presto si trovò a combattere incagliato in trincea. 1.240.000 morti italiani ci pregano di riflettere sulla pace e sulla libertà oggi come allora, visti i diversi focolai di guerra si affacciano sulle nostre frontiere. Nel loro ricordo il passato diviene così prepotentemente guida per il futuro. Per onorare con saggezza il loro sacrificio tutti noi abbiamo il dovere di essere ogni giorno operatori di pace ben consapevoli che questo bene va preservato giorno per giorno anche nei piccoli gesti quotidiani all’interno della famiglia e della comunità. Buona vita.
Maurizio Scotton
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. art. 11 Costituzione Italiana
EDITORIALE
Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975
foto di e con Manuel Andrea Bianchin
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Sommario EDITORIALE 3 Riscoprire il passato APPUNTAMENTI 5 Il fantasma di Ezzelino
aleggia ancora sulla popolazione di Romano d’Ezzelino…
18 Passeggiata estiva serale a Romano d’Ezzelino
18 Cori a Ca’ Cornaro 2015 18 Festa del SS. Redentore Fellette 2015
RESOCONTI 6 Grande Guerra 7 Storico Nuovo Minifestival di Romano
8-9 Il 2 Giugno 13 Invasione pacifica
al “Bonfanti – Vimar”
PALIO DI ROMANO 10-11 45° Palio a Molinetto! CULTURA 12 Ezzelino, che bottino! TERRITORIO 14 Il restauro del Capitello di Via Farronati
15 Capitello ai caduti sul Grappa
ASSOCIAZIONI 16-17 Passaggio di testimone alla
Protezione Civile di Romano
Via Salvo d’Acquisto, 5 - 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 - Fax 393734 - gardin.roberto@gmail.com
19 DEFUNTI
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Il fantasma di Ezzelino aleggia ancora sulla popolazione di Romano d’Ezzelino… Ebbene sì, potrebbe essere proprio questo il titolo del Giornale locale del prossimo 28 giugno 2015… A distanza di centinaia di anni la popolazione di Romano, rappresentata dalla Pro Loco, deve nuovamente confrontarsi con Ezzelino III.
APPUNTAMENTI
foto di Antonio Bordin
di Maurizio Carlesso
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Dalle parti del veneziano in tale paese di nome Scorzè no scorze, ma Scorzè, uno studioso locale ha proposto un tema molto importante e che ci riguarda da vicino, la distruzione del loro Castello, da qui nasce la storia che ci vedrà partecipare il 27 giugno al processo che sarà celebrato a Ezzelino III da Romano perche di ritorno dalle scorribande in suolo Padovano, passò in quei luoghi e pensò bene di radere al suolo il loro Castello. Una bella piéce teatrale accompagnerà l’evento cui saremo partecipi rituffandoci nella notte tra il 7 o 8 ottobre 1241, quando il nostro Ezzelino III espugnando e saccheggiando il loro castello ci lascia un’eredità da riscoprire… Il Consiliun Sapientum di Treviso racconta che la famiglia dei Scorzadis, feudatari della Diocesi di Treviso, ricevette un indennizzo di
ben “septigentis libris” pari a circa 700 lire dell’epoca, probabilmente una piccola fortuna del tempo, ma pare che ai giorni nostri ciò non sia sufficiente e dal tam tam che si sente sulla rete e sui social, la storia è stata rivista e i nostri amici di Scorzè rifaranno un processo in piena regola, con tanto di richiesta di risarcimento attualizzato ai tempi nostri. Saremo accolti da trionfatori, con gli Sbandieratori di Ezzelino che apriranno il corteo storico, ma... non appena entrerà il cancelliere, l’aria sarà tutt’altra e il nostro Ezzelino III dovrà confrontarsi con la storia. La Malia Balia, Sordello da Goito, l’Avvocato, la Contessa, la Cuoca del Castello, il Porcaro e la stessa Cunizza Da Romano sfileranno tra accusatori e difensori del Tiranno, ma noi temiamo il peggio perché i popolani
da qualche tempo recitano una fosca filastrocca che non promette nulla di buono… “sinque tre oto e do diese cinque tre oto e do diese cinque tre oto e do diese che te ciapa el morbo can el famoro nero e ea sfersa Tirano desgrassià che a sorte se roversa…” E come sapete la voce del popolo è spesso ascoltata in simili situazioni… Per sapere come andrà a finire, vi invitiamo sin d’ora a Scorzè il 27/06/2015, in Piazza del Municipio dove alle 20.30 avrà inizio questa nuova pagina di storia, sin d’ora un grazie particolare alla Pro Loco di Scorzè ed agli amici del gruppo “sei di Scorzè se” per la fattiva e splendida collaborazione.
Grande Guerra Cent’anni fa il 24 maggio 1915, dopo dieci mesi di inizio delle ostilità in Europa, l’Italia entra in guerra contro gli Imperi centrali. L’Italia gettò così se stessa nell’immane carneficina che papa Benedetto XV, il 1° agosto 1917, bollò come «inutile strage». di Maurizio Scotton
Alle ore 03:30 le truppe italiane oltrepassano il confine italo-austriaco, puntando verso il Trentino austriaco, il Friuli e la Venezia Giulia.
RESOCONTI
Alle ore 04:00
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dal forte Verena, situato sull’Altopiano di Asiago, in cima all’onomino monte Verena quota 2019, parte il primo colpo di cannone della guerra da parte italiana. Dopo pochi minuti l’esercito varca la frontiera sul fiume Isonzo ed iniziano le ostilità con l’esercito astro-ungarico.
Alle ore 04:30 sul Monte Colovrat muore l’alpino Riccardo di Giusto. È la prima vittima italiana della Grande Guerra a cui seguì il sacrificio di 650 mila caduti militari e circa 600 mila vittime civili. Un conflitto che fu fucina di orrori che non possono essere dimenticati, di drammi dai quali ancora oggi stentiamo a trarre una definitiva lezione di civiltà e pace. Moltissime le manifestazioni svoltesi nel nostro territorio ed in tutta Italia. Tra queste l’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub ci riporta l’immagine della Fiaccolata della Pace organizzata dal Lions Club “Jacopo da Ponte” di Bassano con i ragazzi nati nel 1999 in cima Grappa. Il Gruppo Alpini di San Giacomo onora con un minuto di silenzio e di raccoglimento rivolto indistintamente a tutte le vittime italiane e non, dinnanzi alla lapide dei caduti della Grande Guerra posta su una parete della chiesetta Torre.
Storico Nuovo Minifestival di Romano Si può definire storico il Minifestival, che si è svolto 8-9-10 maggio 2015 presso l’Auditorium Vivaldi a San Giuseppe di Cassola, tanto desiderato dai bambini/e e ragazzi/e e consolidato nel tempo con il costante impegno del Gruppo Promotore, formato da genitori che periodicamente viene rinnovato ma che porta all’interno sempre lo stesso valore: un grande amore per i propri figli, per la musica e per la cultura artistica.
Tutto questo fa sì che la chermes continui per tanti anni. Fin dai suoi esordi, il Minifestival è stato considerato dai cittadini in modo importante, perché nel contesto in cui è nato, ricco di varie e importanti discipline sportive, ecco allora il desiderio di creare oltre agli sport l’alternativa per quei ragazzi con la passione per la musica, per il canto, il ballo, strumenti, ecc, quindi realizzare per loro una vetrina dove esporre il loro impegno, la loro passione per le discipline musicali e artistiche, è diventata una esigenza. Da 24 anni a Romano e nel territorio, bambini/e e ragazzi/e non perdono l’occasione di partecipare al Minifestival che non è un concorso, ma un festival per la grande gioia di mettersi in gioco, di confrontarsi con i coetanei, di sognare, imparando le regole di fare musica e cantare insieme in modo corretto. (Circa 10.000 ragazzi hanno sperimentato questa positiva emozione) In questi anni la manifestazione è cresciuta in qualità musicale con i giovani talenti del territorio con repertori di musica classica e moderna, gruppi band e studio di conservatorio, aumentando le serate per esigenze artistiche e musicali da una a tre. Ogni anno si rinnovano i temi scenografici dai cartoni animati noti a film famosi. Che dire. Il Gruppo Promotore non manca di nuove idee, di nuova energie visto che magicamente ogni anno il Minifestival ci sorprende, ci emoziona e ci rende orgogliosi di creare un’esperienza meravigliosa per i nostri ragazzi. Un grazie va alle Amministrazioni Comunali di Romano e Cassola per il patrocinio, alla Proloco di Romano, alle Me Germana Sonda e Sabina Scotton, agli insegnanti di musica delle scuole, ai Dirigenti Scolastici, ai Sponsor, alle presentatrici Eva Farronato e Giulia Stocco, alle mamme, al Gruppo Promotore: Fiorenza Pellizzer, Germana Sonda, Sabina Scotton, Bruna Polo, Chiara Petucco, Matteo Bellò, Giulia Stocco, Katiuscia Zanella, Federico Ganzer, Antonio Posenato, Lorenzo Pasquali, la Scuola Infanzia “N. S. Lourdes” di San Giacomo di Romano in collaborazione con la Compagnia Teatrale “I Geniattori” e la Big Band, che hanno presentato: “Musical Madagascar” coordinati e presentati dalla Mª Silvia Scotton, alla Scuola di Danza S. Bassiano diretta da Patrizia Castellani, gli allievi del M° Luigi Ferro, gli allievi della Mª Maria Concetta De Giorgio, il Gruppo “Skadarlija” e a tutti coloro che hanno collaborato. Appuntamento al 2016 per la 25ª edizione del Nuovo Minifestival di Romano.
RESOCONTI
di Fiorenza Pellizzer, Presidente Nuovo Minifestival di Romano
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Il 2 giugno Un cordiale buongiorno a te, amico lettore. Oggi, basandomi sulle idee di unità e condivisione espresse nel precedente articolo, desidero realizzare due cose. Voglio condividere con te una breve ma piacevole esperienza e voglio coinvolgerti in una collaborazione. Iniziamo?!
STORIA
di Danilo Mazza
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Da tanti anni, la ricorrenza del 2 Giugno ha avuto per me una valenza “razionale” molto forte: da bambino la maestra mi spiegò l’importanza della data che sancì il definitivo passaggio dal r e g i m e monarchico a quello repubblicano. La storia mi insegnò poi le implicazioni inerenti il nostro modo di vivere attuale, conseguenza di un evento passato. Tanti anni sono trascorsi da quella spiegazione. La comprensione di fatti, circostanze e destini storici si è ampliata ed articolata col crescere dell’età, ma è rimasta
immutata in me la sua valenza razionale. Il 2 Giugno 2015 è stato invece il momento in cui – per la prima volta – ho potuto percepirne l’enorme valenza “emotiva”. Solo adesso razionalità ed emotività hanno potuto fondersi assieme e dar vita dentro di me a qualcosa di nuovo. In occasione della 10° Camminata Alpina sul Grappa, mi sono recato in loco insieme agli amici della Protezione Civile di Romano. Appena arrivato sono rimasto senza parole! Che meraviglia! C’erano i gloriosi Alpini con almeno due generazioni accanto (i giovani e le vecchie leve), gli amici del gruppo FAN (Famiglie amiche della Natura), i Soccorritori Trialisti (grazie alle loro moto, specifiche per “inerpicarsi” lungo impervi sentieri di montagna, possono arrivare in zone irraggiungibili in caso di calamità), alcuni amici dell’Ezzelino Fotoclub, i Volontari della Croce Verde, e poi famiglie con al seguito bambini festanti e amici quattrozampe, giovani coppie e nonni, gruppetti spontanei, e chissà ancora quanti
gruppi che magari non ricordo o non conosco visto il mio essere novizio di questi luoghi! Chi arrivava dalla provincia di Vicenza, chi da quella di Treviso… chi addirittura da fuori Veneto! In quei luoghi, dove la terra intrisa di sangue ha fatto germogliare nuovi prati, in quei pendii martoriati dalle granate, dove ancora sono evidenti le buche, in quelle zone dove l’odio e la morte erano di casa, tutte queste persone, diverse per credo, età, provenienza geografica, erano lì per condividere, per tendersi la mano, per ricordare fatti che mai più si auspica debbano ripetersi. In questi luoghi, mio nonno Giuseppe, sebbene autoctono non fosse, combatté fianco a fianco di chi in queste terre era nato. Ecco la “comprensione emotiva” che fino a quel momento mi era mancata. Vedere tutte quelle persone insieme, pensare al nonno, scambiare sorrisi con gli altri gitanti mentre si scorgeva una stele o un fosso da granata, è stata per me un’emozione realmente forte, ricca di significati. Per la
Passo adesso ad esplicitarti la mia richiesta di collaborazione. In quella passeggiata, per le feste di paese, sento spesso narrare fatti strani, aneddoti divertenti, racconti buffi, bravate di paese dei “nostri” antenati. Percepisco in ciò una ricchezza storica, geografica e culturale enorme. Ma quando tutti “i veci” non ci saranno più, questo patrimonio rischierà di assottigliarsi. Io ti propongo di tirare fuori dai vecchi cassetti di casa tua foto dei tempi passati (buffe o strane) da commentare, di scrivere aneddoti che hai vissuto in prima persona se oggi “sei un vecio” o che tuo papà o tuo nonno ti hanno raccontato “se sei un toso”. Cerca di rammentare tempi, luoghi, fatti e circostanze, e se ti è possibile indica alcuni riferimenti a sostegno della loro veridicità. Le foto più significative (con relativo commento), gli aneddoti più divertenti e contestualizzati, potrebbero essere pubblicati sulle pagine di questo giornale, e qualora si raggiungesse un congruo numero di segnalazioni per località, si potrebbe vagliare l’idea di realizzare un volume. Chiaramente nel corso del tempo vi sono state persone sicuramente più competenti di me che si sono cimentate nell’impresa. Tuttavia io non desidero scrivere in prima persona. Ogni scritto rifletterà lo stile di chi lo ha vergato. In tal modo “Il nuovo Ezzelino” offre e crea un dialogo con tutti voi lettori,
bene prezioso. Disse Luciano Comida: “un libro esiste solo se qualcuno lo apre e si mette a leggerlo”. Allora non essere timido: mettiti all’opera! Invia aneddoti, racconti e foto commentate a: redazione.proromano@gmail.com. Infine, circa lo svolgimento della giornata, ecco un breve resoconto. I partecipanti, sono stati accolti con una esaustiva spiegazione elargita dagli Alpini e riguardante l’importanza strategica dei luoghi, delle persone ad essi collegati e la narrazione di taluni momenti degli scontri bellici. Al momento della partenza si era in circa 350; lungo il percorso, organizzato con un giro ad anello della distanza di circa 10 Km, non sono
mancate le soste in cui si poteva fruire di ulteriori spiegazioni, e la (molto agognata!) sosta al punto di ristoro, dove gli amici della Protezione Civile e gli Alpini, assieme ad altri volontari, hanno offerto un ristoro. Durante la passeggiata e poi anche all’arrivo, si sono aggiunti altri partecipanti, per cui al momento del pranzo, i commensali erano circa 450! Devo dire che l’efficienza degli addetti alla cucina è stata esemplare! Nel pomeriggio, prima che si facesse ritorno verso le proprie destinazioni (e verso i propri destini?) non sono mancati alcuni cori alpini ed una lotteria col sorteggio di alcuni premi. Arrivederci alla prossima edizione! Le foto dell’articolo sono state messe cortesemente a disposizione dall’amico Dino Moro del Gruppo FAN.
RESOCONTI
prima volta ho “vissuto” appieno il senso della ricorrenza del 2 Giugno. Ecco, è questa l’esperienza che desideravo condividere con te.
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45° Palio a Molinetto! Il 45° Palio di Romano profuma di rosa canina! Sì perchè questo fiore officinale è il simbolo della contrada vincitrice: Molinetto! Proprio lei, Molinetto, la contrada che da 27 anni non vinceva il palio e che finalmente trova il sorriso accompagnato dalle lacrime degli anziani.
PALIO DI ROMANO
a cura dell’Associazione Culturale Seriola di Romano d’Ezzelino
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Per di più ha vinto con un fantino donna, Ilaria Alban, bella, fresca, simpatica, dagli occhi cerulei che come una maga ha saputo stregare mussi e fantini rivali, aggiudicandosi l’ambito premio in groppa all’asina Nina. Al secondo posto si è classificato Marco Benacchio con Gimo, per conto di Castello. Marco le ha provate tutte, ma nonostante le accelerazioni non è mai riuscito agganciare Molinetto, rimanendo sempre staccato di 4 lunghezze. Terzo posto invece per una ritrovata contrada Signori, con Daniele Baseggio in groppa a Pallina. Infine le
rimanenti contrade Cornaro, Torre Carlessi, Zaghi e Marchi tutte quarte a pari merito. La corsa è stata preceduta da una corposa Sfilata Storica, aperta dagli Sbandieratori degli Ezzelini, gli Amici del Cavallo e la Masnada Baxani cui han fatto seguito i numerosi personaggi degli Angoli Rustici, il gruppo della Mostra sulle Case di Tolleranza e un nutrito gruppo della Grande Guerra composto dai Caimani del Piave, Cavalieri Cenedesi, Per la Storia, Tirolo Meridionale e Grande Guerra del Grappa. Infine, nella gara in bici d’epoca “Let-
tere dal fronte” ha vinto il titolo di “Portalettere di guerra” Nicola Pertile, contradaiolo di Cà Cornaro. Statistiche: Nella storia del Palio è la seconda volta che vince una donna. La prima fu di Manuela Rebesco (Contrà Marchi) nel 1999. Non ricordiamo se il musso era femmina come in questo caso. In ogni caso: il palio vien vinto da una donna per 2a volta, Ilaria ha gareggiato col pettorale numero 2, è la 2a volta che Contrà Molinetto si aggiudica il titolo ed infine il traguardo è stato tagliato da 2 femmine!
PALIO DI ROMANO
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Fografie gentilmente concesse dall’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub.
testimoniare Pubblichiamo una lettera giunta in redazione per di questa sso il sentimento che unisce chi opera per il succe importante manifestazione. Seriola Carissimo Nuovo Ezzelino volevo ringraziare la dando state mi che ità ortun l’opp per staff e tutto lo e per la vostra amicizia. 1997 Volevo ringraziare le ragazze ed i ragazzi del confronti. miei nei izia l’amic per e so profu per l’impegno De Polli io Anton Grazie dal vostro amico e collaboratore
Ezzelino, che bottino! Venerdì 1° Maggio, Villa Roberti a Bassano, un tempaccio più che autunnale si scatena al di là delle vetrate, mentre in una sala ben preparata e gremita di persone, si svolge una cerimonia di premiazione… Quattro podi da riempire, molti premi da assegnare e soprattutto… l’arte della poesia da celebrare!
CULTURA
di Serenella Zen Da decenni ormai l’Accademia “Aque Slosse” è impegnata nella tutela e nella promozione della poesia e della satira in vernacolo, ritenute fondamentali per la salvaguardia della cultura locale, con le sue tradizioni, che sono per tutti noi, almeno in parte, le radici di un’identità. Curare le radici significa mantenere un legame con la storia, per farla germogliare ancora, sempre rinnovata, crescere, evolvere nel nostro quotidiano, per permetterci di tenere lo sguardo (e l’impegno!) orientato verso i valori più importanti. La 39° Edizione del Premio “Aque Slosse” per la Poesia e la Satira in vernacolo e la 24° edizione del Premio “Gino Pistorello“ (per giovani poeti) hanno visto assegnare due primi premi a due penne romanesi:
Laura Battaglia e Sergio Giovanni Mocellin. A Laura Battaglia, che ha partecipato con la poesia “Lagrime”, è andato il Primo Premio “Gino Pistorello” Sezione Giovani, mentre Sergio Giovanni Mocellin, con la sua poesia “El celulare”, si è aggiudicato il primo premio “Aque Slosse 2015” Sezione Satira. Complimenti ai due autori, ma anche a tutti gli altri poeti premiati. Per i più curiosi, tra i lettori del Nuovo Ezzelino, l’elenco completo dei vincitori è disponibile sulla pagina Facebook Accademia “Aque Slosse”.
In attesa della 40° edizione… continuiamo a smuovere le acque stagnanti (o so, se dixe “slosse”!) della cultura… Per info: info@aqueslosse.it o www.aqueslosse.it
12 Sezione SATIRA 1° PREMIO
PREMIO “GINO PISTORELLO” - Sezione GIOVANI 1° PREMIO
El celulare
Lagrime
Mi me svejo de soito col scuro e vo’ incontro cossì al novo di, me par quasi che andando de fora fusse come on tornar rento mi.
La pianze, ea.
Parché sensa i rumori del giorno i pensieri i se scòlta pì a fondo. Resta fursi anca questo el momento par pensar cossa femo a sto mondo. Qualche volta però me domando, incontrando altra xente che va, come fai questi, casso!, a pensare, col teèfano sempre impissà? I camina tegnèndoeo davanti e vardando soltanto sol schermo come el fusse on tonton par guidarli, co’ ‘l deo che no‘l resta mai fermo. Sarà fursi che simo confusi: tuti desso i fa queo che ghe pare; se gà perso i criteri de on tempo, ma a guidarne ghe xe el celulare. Sergio Giovanni Mocellin Romano d’Ezzelino (VI)
E co’ chee lagrime a paura, l’ansia, ogni preocupassion via voea. Anca el singhiosso xe’ na liberassion. Fa ‘na piuma al vento, el core taca tremar. Inumidisse el viso el pianto saeà. Saeà de emossion. Capìo da chi xe bon capirte. El parla pì de tante vode paroe. Amaro el sae che col doeore el score. El doeore score, core via, el scapa, el svanisse. El lassa un segno che gnanca se vede: pa’ un sentiero segnà scia a scia che a solca e coìne del volto. Ghe dà fastidio a luce ai oci che el pianto fa arossai. L‘anima par perdar peso coe lagrime: manco peso pa’ un doeore al cieo reso. Laura Battaglia Romano d ‘Ezzelino (VI)
Invasione pacifica al “Bonfanti – Vimar”
RESOCONTI
Migliaia di persone, impossibile tenerne il conto, hanno invaso domenica 19 aprile via Torino a Romano d’Ezzelino, la strada appositamente chiusa al traffico che immette al Museo dell’Auto. Sono stati celebrati i 20 anni del Team Bassano, una Scuderia attivissima che ultimamente ha messo nelle sue bacheche ben tre titoli italiani rally autostoriche.
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I numerosi appassionati convenuti durante i discorsi di rito.
Una Scuderia giovane, piena di entusiasmo, esempio per tutta l’Italia del motorismo. Da tempo ha sede presso il “Bonfanti-Vimar” e per celebrare degnamente l’importante anniversario ha organizzato una poderosa esposizione di vetture da rally e da pista degli ultimi trent’anni. Mauro Valerio, Cristian Cappellari, Thomas Bertoncello e David Meneghetti, soci fondatori, tutti presenti, hanno accolto sportivi, piloti e pubblico, assieme a Massimo Vallotto, Nino Balestra, Stefano Chiminelli per il Mu-
seo e Valter Bizzotto in qualità di presidente dell’ACI Vicenza. Nelle sale interne altre auto potenti, Ferrari, Lancia Stratos, Lancia 037, Fiat X1/9 Dallara e tante curiosità, per una giornata di sport, sole e allegria. Molti visitatori hanno ammirato la “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto – Giannino Marzotto” e tanti si sono dimostrati interessati all’iscrizione al prossimo corso per restauratori, patrocinato dall’ASI (Automoto-
club Storico Italiano), organizzato dall’Associazione Amici del Museo dell’Automobile in collaborazione con il Museo “Bonfanti-VIMAR”. Il percorso formativo, rivolto a tutti, con avvio 23 maggio 2015 si articolerà in 32 ore formative, sempre il sabato, e darà poi la possibilità ai partecipanti di iscriversi anche al corso avanzato di restauro auto e moto d’epoca, che si svolgerà tra settembre/ottobre.
Il restauro del Capitello di Via Farronati Sabato 18 aprile a Romano d’Ezzelino è stato concluso il restauro del capitello di via Farronati, già esistente dal 1937, con una breve cerimonia. Alla presenza di varie autorità cittadine si è svolta una semplice ma significativa manifestazione.
TERRITORIO
A cura dei contradaioli di Farronati, Signori e Valle
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Il taglio del nastro è stato preceduto da vari interventi. Ha dato inizio alla cerimonia Rossella Olivo, Sindaco della nostra città, per poi lasciare la parola all’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ronchi che ha illustrato, entrando nei particolari, le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale a dare inizio ai lavori di manutenzione straordinaria nella via Farronati. Ha spiegato che il costo dell’opera di manutenzione di circa 250.000 euro, sono il frutto di finanziamenti comunali, sbloccati dal Patto di Stabilità, destinati per queste opere. Questi lavori hanno, conseguentemente, generato l’impegno dei contradaioli a restaurare il capitello che dalla sua nascita, nel lontano 1937, non aveva più destato interesse immediato fra i cittadini residenti nella via Farronati. Piuttosto si era pensato di sistemarlo alla pri-
ma occasione utile e questo è avvenuto proprio con il rifacimento delle canalizzazioni e dei manufatti dei sottoservizi esistenti e il conseguente rifacimento del manto stradale. Dopo l’intervento dell’Assessore Ronchi la cerimonia è poi proseguita con il taglio del nastro, posto sulla Via e poi, il folto gruppo dei presenti si è posizionato davanti al capitello. Qui c’è stato un breve ma significativo discorso di Tiziano Bergamo, capocontrada di Farronati, Signori e Valle; successivamente il parroco di Romano capoluogo, Don Cesare Bordignon, ha dato vita a un breve rito religioso con preghiera e benedizione finale ai presenti ed al manufatto, che ricorda tutti i caduti sul Grappa. La cerimonia si è conclusa con il taglio del secondo nastro tricolore che delimitava il pic-
colo monumento. Perciò, la signora Olivo per la seconda volta è stata protagonista di questo atto conclusivo. Nella folla presente, oltre al gran numero di contradaioli in costume tradizionale, vi erano varie autorità, fra questi il Luogotenente Villani, comandante della stazione dei carabinieri di Romano, il comandante Rocco Colò responsabile della polizia locale, il viceSindaco Remo Seraglio, gli assessori Francesca Filiaci e Dimitri Anolfi. Fra i vari esponenti della politica locale erano presenti anche Luigia Torresan e Angelo Farronato, consiglieri comunali. Piuttosto fugace è stata invece la presenza di Roberto Frison, direttore artistico del 45° Palio che con i suoi scatti fotografici ha creato un po’ di confusione e allegria fra i contradaioli, in posa per dare perpetua memoria alla giornata.
Capitello ai caduti sul Grappa Quattro domande sul Capitello ai caduti sul Grappa. Tiziano Bergamo, capocontrada di Farronati, Signori e Valle è, in un certo qual modo, responsabile dei lavori e delle attività che in genere avvengono, appunto, in queste contrade. A cura dei contradaioli di Farronati, Signori e Valle
Durante i lavori nella via Farronati alcuni contradaioli si sono dedicati al restauro del Capitello ai caduti del Grappa, da dove è partita l’idea per questi lavori? Era già da un paio di anni che in contrada ne parlavamo e finalmente quest’anno abbiamo deciso di intervenire nell’opera di restauro. Ormai non si poteva più aspettare, la struttura era in pessime condizioni, dovute principalmente all’usura del tempo. Inoltre vista la posizione in cui si trova, cioè all’inizio della strada che porta al Monte Grappa, e dato che stiamo entrando nel Centenario della Grande Guerra non potevamo lasciarlo così. Dopo l’ultimo sopralluogo con i nostri contradaioli, abbiamo predisposto l’ordine dei lavori ed il 23 Marzo abbiamo dato inizio alle operazioni. Puoi ricordare ai lettori del N.E. perché fu posto in quel luogo il capitello, chi propose di costruirlo e chi lo costruì materialmente (se esiste una memoria)? Si, esiste una memoria storica ed è quella di Marcellino Bergamo, che proprio in un’intervista al N.E. nel 1990 raccontava ad Antonio Piotto, estensore dell’articolo. Nel periodo del dopo guerra del ‘15-’18, Marcellino, allora giovane scampato agli orrori del conflitto, era in montagna nel Col Campeja per l’alpeggio. E lui, oltre a portare al pascolo le mucche, con altri coetanei svolgevano un particolare e cristiano impegno: quello di raccogliere i resti dei militari morti che scoprivano qua e la. Dopodiché li portavano al cimitero militare di Campo Solagna. L’idea del capitello fu proprio di Marcellino, che aiutato da suo papà Vincenzo e avute le necessarie autorizzazioni dal parroco Don Matteo Bianchin e dal podestà maestro Cesare Bravo lo fecero costruire in onore ai caduti del Grappa. Venne costruito nel marzo del 1937, proprio due anni dopo l’inaugurazione del Sacrario militare di Cima Grappa. L’opera venne realizzata da Giovanni Zanchetta di Pove come pure il progetto.
TERRITORIO
Durante il periodo dei lavori di sistemazione e del rifacimento del manto stradale in via Farronati è stato disposto un presidio di contradaioli che ha dato vita al restauro di un capitello sito nella strada in questione. Questo capitello ha una storia antica e interessante, sentiamo perché.
15 Puoi spiegarci per sommi capi i lavori di restauro eseguiti e, soprattutto, chi li ha progettati e portati a termine? I lavori di restauro sono durati quasi un mese ed eseguiti in vari step: il lavoro più importante è stato quello di rafforzare il basamento dovuto ad un cedimento nel lato nord con la realizzazione di una nuova fondamenta. Di seguito abbiamo tolto l’intonaco vecchio dalle pareti, rifatta una pre intonacatura con rinforzo mediante ingabbiatura con rete metallica e intonacatura finale, più un intonachino di finitura. E’ stata eliminata la vecchia copertura in pietra del Grappa (poi riutilizzata per realizzare un piccolo muricciolo) che creava grossi problemi di infiltrazioni e posizionata una nuova in marmo. La facciata in marmo è stata ripulita e applicato un protettivo. E’ stato ricostruito tutto il bordo alla base con pietra bocciardata. Sistemazione dei gradini. Rifatta la pavimentazione perimetrale fino al vecchio pozzo. Riposizionati e ripuliti i due pilastri laterali. Tolte le radici dei vecchi cipressi. Installato due nuove colonnine metalliche con una catena. Intonacatura con finitura in marmorino sul muricciolo a nord del capitello e bordatura con pietra. Tinteggiatura finale del capitello. Recupero della vecchia pompa d’acqua e finalmente l’inaugurazione il 18 Aprile. Qui di seguito i nostri contradaioli che hanno contribuito con il loro tempo e la buona volontà al restauro ed alla rinascita di questo capitello: Antonio Bergamo, Elio Bergamo, Marino Schirato, Gioconda Bontorin, Gabrie-
le Galvan, Gianni Bergamo, Giacomo Todesco, Bruno Dissegna, Natalino Bergamo, Bertillo Baron, Angelo Meda, ai quali va il mio grande ringraziamento per l’ottimo lavoro. Inoltre un grazie alle ditte per le forniture di materiale vario: Crestani Marmi, Cimet, Colori Attori o Spettatori, Vivaio Parolin. Un ringraziamento particolare all’impresa edile Galvan Giampietro. Infine spiegaci, quale scopo ha restaurare un manufatto di così piccole dimensioni ma così importante per la comunità a 100 anni da quella tremenda esperienza che fu la prima guerra mondiale e che insegnamento può dare quel simbolo alle nuove generazioni? Mi piace ricordare un piccolo gesto che Marcellino Bergamo faceva alla prima domenica di Agosto (Festa in Grappa): installava sempre due bandiere italiane ai lati del capitello. Era un modo per onorare la memoria dei tanti soldati caduti in Grappa. Il restauro del capitello è il nostro piccolo contribuito per continuare a ricordare quei ragazzi e un invito a chi passa da queste parti, soprattutto ai giovani, a fermarsi a dare un sguardo e un pensiero a tutti i caduti della Grande Guerra. P.S.: Il gruppo di contradaioli che ha lavorato affinché il Capitello tornasse all’antico splendore ringraziano, soprattutto, Tiziano Bergamo per il suo personale contributo, senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare questa splendida opera.
Passaggio di testimone alla Protezione Civile di Romano Come da Statuto, i Volontari della Protezione Civile di Romano hanno eletto, nel mese di marzo, il loro Presidente e il Direttivo. A larghissima maggioranza Calisto Farronato ha raccolto i voti e la stima degli iscritti: a lui congratulazioni e auguri di buon lavoro!
ASSOCIAZIONI
di Agostino Zappia
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Calisto Farronato nuovo Presidente dell’Associazione di Protezione Civile di Romano d’Ezzelino
Maurizio Levorato Presidente uscente
Il compianto Presidente Giovanni Chemello durante un’esercitazione
Non possiamo però non ringraziare di cuore il Presidente uscente Maurizio Levorato che, nonostante gli impegni lavorativi personali, ha accettato e svolto con entusiasmo e dedizione l’incarico da quando la prematura scomparsa di Giovanni Chemello aveva lasciato vuoto il posto di guida dell’Associazione. Non era cosa semplice subentrare ad una persona tanto attiva, disponibile e che sapeva sollecitare l’impegno di tutti. Se un grazie va a tutti coloro che offrono il loro tempo e le loro capacità, e quindi a tutti i volontari, un ringraziamento particolare però deve andare a chi si è fatto e si fa carico di ulteriori responsabilità. Ma, come è costume dell’Associazione, ora si guarda avanti per continuare le attività guidati dal nuovo Presidente Calisto Farronato che con grande volontà, esperienza e capacità organizzative si accinge a riavviare il motore di questa macchina, certamente
ricca di valori di ti oltre venti mesolidarietà, ma tri di staccionata Se un grazie va non priva di in Col Bastia per a tutti coloro che problemi da rimettere il peroffrono il loro tempo solvere. Infatti, corso ripulito al di là di posin condizioni di e le loro capacità, utilizzo sicuro. sibili emergenun ringraziamento Il lavoro è staze da gestire, in particolare però deve calendario già ci to programmato sono molte attie realizzato in andare a chi si è tempi brevi provità operative. fatto e si fa carico di Tra le varie si ciprio per favorire ulteriori responsabilità. lo svolgimento tano la costante sereno delle atpulitura e tenuta in sicurezza di percorsi e gallerie in tività previste per alcune classi della Col Campeggia, che quest’anno pre- locale scuola secondaria in occasiovedono una presenza intensificata di ne del social-day 2015. visitatori, in virtù dell’anniversario Nella stessa giornata un’altra classe storico della Grande Guerra combat- è stata ospitata presso il magazzino tuta sul Monte Grappa; la collabora- di via Madignon per svolgere attività zione alla buona riuscita della con- guidate dai volontari di P.C. sueta manifestazione degli “Angoli L’entusiasmo, la disponibilità e l’orRustici” e del “Palio dei Mussi”. A conferma di ciò, proprio in questi ganizzazione ci sono e quindi… giorni, sono stati sostituiti e rafforza- all’opera!
Sentiero in Col Bastia prima dell’intervento
ASSOCIAZIONI
Figuranti al Palio delle Contrade
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Alcuni momenti durante il Social Day 2015
Lavori di ripristino e messa in sicurezza
Passeggiata estiva serale a Romano d’Ezzelino
• Ritrovo e partenza alle ore 20,00 nel parcheggio presso il Monumento del Fante, di fronte alla Scuola Primaria di Romano d’Ezzelino Capoluogo Via A.DeGasperi.
• Durata della passeggiata circa un’ora e mezza.
In questa edizione è previsto il raggiungimento della fontana dei sassetti in Valle Santa Felicita.
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Greg Runners propone la 6° edizione della passeggiata estiva serale infra-settimanale da fare in allegria e in compagnia.
5a uscita mercoledì 10 giugno 2015
pro Caritas Parrocchiale.
• Maggiori informazioni tel. 0424/833581
APPUNTAMENTI
e così per tutti i mercoledì sera fino alla 1a settimana di agosto
• Distanza del tragitto circa 8 km. • In questa uscita verranno offerti due ristori con bibite fresche anti calura!!! • Si raccomanda il rispetto del Codice della Strada. • In caso di pioggia la passeggiata verrà sospesa. • Nessun contributo viene richiesto. • Eventuale offerta, sarà devoluta in beneficenza per alimenti
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Per diventare soci e ricevere “Il nuovo Ezzelino”
Mensile di informazione e cultura edito
Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. –
D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004
n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza.
Autorizzazione del Tribunale di Bassano
del Grappa n. 2/1975
È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri. Sede Proloco, via G. Giardino, 77 - San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo Romano: Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir. San Giacomo: Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri. Fellette: Panificio Bosa, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore: Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
40° Anno
n° 425 Maggio 2015
dalla Pro Loco di Romano in distribuzione
gratuita ai soci.
Sul simulacro della Beata Vergine dell’Acqua L’animazione della festa al sacello di Valle Santa Felicita, in programma per la seconda domenica di luglio quest’anno è affidata alla Parrocchia di Romano, con il contributo di Contra’ Farronati. Provabilmente sono poche le informazioni che documentano le ragioni di questa festa. Sfogliando tra le mie cose vecchie sono incappato in un manifesto gentilmente concesso in fotocopia dall’architetto Busatto Cesare di Mussolente, parecchi anni fa. Purtroppo non sono in grado di dirvi l’anno in cui è stato redatto ed appeso alla pubbluca lettura “opera preziosa di fine artista” da S.E. Mons, Andrea Giacinto Longhin. Inoltre riporta la data del “il 15 luglio 1636” in cui “uno spaventoso uragano si scatenò sopra la valle S. Felicita” che distrusse chiesa e monastero. Chi avesse materiale in merito sappia che è gradito. Per riscoprire questa storia e per celebrare assieme l’annuale festa della Madonna dell’Acqua vi aspettiamo numerosi domenica 12 luglio 2015 presso il sacello in Valle Santa Felicita. Gianni Bergamo Jacona
DEFUNTI
nuove stelle nel cielo
19 Gregorina Tosin
Maria Luigia Dissegna
Maria Andolfatto
Elena Bortignon
Gino Reggio
Luciano Gallo
Giacomo Bonato
Fabrizio Vergari
77 anni 17 aprile 2015
70 anni 20 aprile 2015
59 anni 29 aprile 2015
58 anni 29 aprile 2015
“Rina” ved. Mocellin 96 anni 13 aprile 2015
ved. Marcadella 90 anni 15 aprile 2015
ved. Carlesso (Macanel) 78 anni 17 aprile 2015
ved. Lollato 86 anni 17 aprile 2015
Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.
SEDE: V.le San Giuseppe, 91 - San Giuseppe di Cassola (VI) Tel. 0424 512222 - Cell. 348 7679123 - 360 221742 REPERIBILITA’ 24H SU 24
Custodi cimiteri comunali
QUESTO SPAZIO È LIBERO! CONTATTACI Pro Loco di Romano d’Ezzelino Tel. 0424 36427 - proromano@libero.it