Nuovo Ezzelino - Giugno Luglio 2015

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975

n° 426 Giugno/Luglio 2015

Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.

40° Anno


Filiale di Romano d'Ezzelino Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) tel: 0424.514112 fax: 0424.392105 filiale87@bpmarostica.it

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Abbraccio di pace

Giugno/Luglio 2015 n° 426 Giugno/Luglio 2015

40° Anno

Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975

Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.

LA COPERTINA A PAROLE… L’unione e la pace vincono sulla violenza e sulla distruzione, foto di Mario Favero l’artigiano del pensiero.

FOTO IN COPERTINA Opera di Mario Favero PER LA PRO LOCO DI ROMANO: Maurizio Scotton DIRETTORE RESPONSABILE: Dario Bernardi IN REDAZIONE: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Serena Campagnolo, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Danilo Mazza. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.

Foto di Luca Zanardello

Cari lettori, ci sono dei giorni che consideriamo speciali dove tutto quello che accade assume un significato particolare e dove anche la Natura sembra voler essere protagonista. Sabato 27 Giugno per la nostra Pro Loco è stato un giorno speciale perché avevamo il compito di accompagnare Ezzelino III ad un pubblico processo in piazza! Al caldo sole estivo del mattino si sostituì all’ora di partire un cielo carico di nuvoloni neri. Era forse un triste avvertimento che “quel processo non s’era da fare”? Piovve e dopo poco la pioggia si spostò a Scorzè dove tutto era pronto per lo spettacolo. Mentre però cresceva lo sconforto tra gli organizzatori da San Giacomo giunse l’immagine di un doppio arcobaleno. Fu come un segno di benevolenza divina ed in pochi minuti tornò il sereno anche a Scorzè. La kermesse si svolse regolarmente e la conclusione della serata non poteva essere che un abbraccio di pace simboleggiato dall’opera riportata in copertina. La scultura, realizzata da Mario Favero, è composta al centro da due rami che si

intrecciano realizzati in legno di quercia l’albero della forza e della longevità. Questi due alberi abbracciati piantano le loro radici su un legno di ulivo simbolo di pace. Un ulivo in cui sono evidenti anche i segni del fuoco in ricordo dell’incendio del castello, a memoria e a monito. Una bella immagine molto significativa da fare nostra. Per raccontare ad esempio l’abbraccio di pace che il prossimo 2 agosto, in Cima Grappa, riunirà Alpini e Austro-Ungarici, oppure per lanciare un messaggio di conciliazione e di fratellanza fra due Associazioni, oppure per invitare ogni persona a risolvere pacificamente le diverse controversie della quotidianità. Buone Vacanze e Buona Vita.

Maurizio Scotton

Questi i risultati della pace e della libertà: lavorare e costruire per il bene degli uomini, di tutti gli uomini; non uccidere, distruggere e conquistare con la forza delle armi, ma vivere con il lavoro per la fratellanza e l’aiuto reciproco. Mario Rigoni Stern

EDITORIALE

Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino

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O” NUOVO EZZELIN L “I e er sc no co i Fa ici. anche ad altri am pravvivenza. le della sua so Sentiti responsabi te cose da dirci. Abbiamo mol fendere bonamento per di Ci serve il tuo ab giornale. il tuo

Sommario EDITORIALE 3 Abbraccio di pace RESOCONTI 5 E mentre in varie zone del

mondo si litiga, noi, nel nostro piccolo, si fa festa insieme!

7 E-stare insieme 8 2 giugno 2015

Dal Col Fenilon al Col Caprile

13 #BACK2AFRICA10 14-15 Dalla corte della

Regina Cornaro alla corte di Vittorino Da Feltre

SOCIALE 6 XIV Lucciolata a San Giacomo TERRITORIO 9 Dar valore al futuro

dei giovani del territorio

15 Carlessi e Pragalera STORIA 10-11 San Giacomo,

presso il Municipio

12-13 Sul Simulacro della Madonna del buon Consiglio

APPUNTAMENTI 16 Sagra di San Giacomo 2015 17 Cerimonia nel bosco 18 LETTERE AL DIRETTORE Via Salvo d’Acquisto, 5 - 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 - Fax 393734 - gardin.roberto@gmail.com

19 DEFUNTI

NUOVI NATI? Condividi la tua gioia con i lettori de Il Nuovo Ezzelino, inviaci le foto via e-mail a: proromano@libero.it oppure portacele in redazione in via G. Giardino, 77 a Romano.

CO.MA.C. s.r.l. Via Roma, 62 • 36060 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 35111 • Fax 0424 510340 • E-mail: comac@assind.vi.it


E mentre in varie zone del mondo si litiga, noi, nel nostro piccolo, si fa festa insieme! Breve resoconto di un “gemellaggio” tra Romano d’Ezzelino e Scorzè! ...era una notte buia e tempestosa, fuori i lupi ululavano, e nella sede della nostra Pro-Loco si udì distintamente un “Toc – Toc” alla porta. Aprimmo, e dalle lontane steppe di Scorzè, apparve il gruppetto di amici di “Sei di Scorzè se…”.

RESOCONTI

di Danilo Mazza

5 Oh, beh, in realtà i lupi non c’erano, e Scorzè dista un po’ dalle steppe siberiane, ma il senso è quello! Su “Il Nuovo Ezzelino” di Maggio, Maurizio Carlesso aveva fornito un “incipit” ai lettori. Pare – si dice! – che il Tiranno Ezzelino Terzo da Romano, tra le sue varie “monellerie”, avesse raso al suolo anche un Castello in quel di Scorzè. Gli amici di “Sei di Scorzè se…” ci contattarono tempo fa per una… richiesta di risarcimento! Si Amici Lettori, avete capito bene! Il senso del discorso era questo: “Quello sciagurato del vostro Ezzelino, tempo addietro, rase al suolo il nostro castello. Orbene, adesso o ci rifondete i danni subìti, oppure… oppure verrete in gruppo a Scorzè, parteciperete all’evento teatrale, e stringeremo un patto di amicizia e collaborazione duraturo nei secoli”! Non vi nascondo, Amici Lettori, che la scelta fu ardua: rifondere qualche milione di euro al Comune di Scorzè per ripagare i danni subìti dal “nostro concittadino” Ezzelino Terzo, oppure… “cedere al ricatto” e quindi far festa insieme e sugellare un patto di amicizia?! Dopo un lungo e travagliato ponderare (e come no!), la Pro-Loco di Romano optò per la se-

conda opzione. Lo scrivente ha avuto il piacere ed il privilegio di ritrovarsi alcune volte col gruppetto di amici di Scorzè per le prove; la mia vecchia Station Wagon ormai riusciva a far da sola il tragitto Romano – Scorzè & ritorno! La difficoltà stava nel fatto che, volendo “mitigare” la ben nota ferocia del Tiranno Ezzelino, il copione teatrale lo volesse adesso, in veste di imputato, ridotto al silenzio. In realtà aveva già “parlato” troppo ai suoi tempi! Pertanto bisognava imprimergli una personalità solo con la postura e la mimica. Sembrava che tutto volesse tramare contro questo “povero buon vecchio Tiranno”, persino il tempo non fu dalla sua! Difatti un temporale tenne tutti noi col fiato sospeso. Mentre ripassavamo le parti in una sala del comune di Scorzè, fuori pioveva mica male! Pensammo addirittura che la serata avrebbe potuto essere annullata. Ci credereste? Più o meno all’ora prevista per l’inizio, uno splendido arcobaleno fece capolino a lato del Comune. In pochi minuti, parecchi Scorzetani “coraggiosi”, incuranti di eventuali altre scariche temporalesche, iniziarono a gremire la piazza. Il risultato, come potete osser-

vare con i vostri occhi, è quello in foto! Anzi… un grazie ad Edi per avermi inviato con solerzia i files! Anni fa, Gianni Morandi cantava assieme al compianto Lucio Dalla una canzone, una cui strofa diceva: “…e rinasce un fiore sopra un fatto brutto…”. Chi avrebbe mai immaginato che dalla distruzione di un castello, secoli dopo, si sarebbe arrivati a stringere amicizia in un simile clima ludico? Un GRAZIE doveroso va: - Agli Amici di Scorzè per la simpatia, l’accoglienza e l’originalità dell’idea, e per il risotto di fine serata… qui in ProLoco se ne parla ancora! - Alla Masnada Baxani ed in particolar modo a Giovanni; i miei abiti (Pardòn! Gli abiti del Tiranno!) sono opera sua! - Al gruppo degli Sbandieratori e dei Tamburini di Ezzelino: briosi e colorati! - A tutti i partecipanti partiti da Romano d’Ezzelino (figuranti, supporter, amici della Pro-Loco). - A tutti voi che siete intervenuti in piazza a Scorzè: il vostro calore è stato la nostra energia! Buona estate a tutti voi, Amici Lettori!


XIV Lucciolata a San Giacomo Sabato 13 Giugno si è svolta la XIV edizione della Lucciolata a San Giacomo, promossa dai Donatori di Sangue ed avente lo scopo di sostenere la casa “Via di Natale” struttura sorta presso il Centro Oncologico di Aviano. di Maurizio Scotton

SOCIALE

Una passeggiata per sensibilizzare quante più persone possibili su questo delicato argomento. Partecipare alla Lucciolata è anche un modo per inviare messaggio di solidarietà ai degenti ricoverati. Tra questi ci sono anche molti giovani e le parole scritte da una ragazza di 27 anni prima di andarsene, ci ricordano l’importanza di vivere, di regalare un sorriso e di sostenere chi sta vicino a queste persone.

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si ann oia nell a sua pov era “In que sta lotta per la vita , men tre la gen te com une osp eda le ed inco ntri am o vita ci siam o noi che vag hia mo in stan ze colo rate di vita che gli son o rim asti , per son e che con divi don o l’am ore per que gli spra zzi di sa cosa vuo l dire sorr idon o e gli occ hi bril lan o con una luce uni ca di chi tard o. L’im por tan te è risc hia re di per der e tutt o per un des tino beff ard o e bas ne la scor ta per qua ndo le fan e a gioi di re cuo il pi riem ciò per i, ogg ce feli re esse gior nat e sar ann o più grig ie. iso, a te che ti lam enti A te che ti sveg li la ma ttin a col bro ncio e sen za un sorr enti se non hai trov ato il lam ti che na don te per a, nat gior a dell i egn imp gli per e per and are a lavo ro, cap o che cerc avi, a voi lavo rato ri che la ma ttin a sbu ffat disf are ogn i tuo des ider io per te che com e hai due sold i dev i ass olut am ente sod ci son o sold i… spe nde ndo ogn i cen tesi mo per poi lam enta rti che non mio mon do dov e la A voi io aug uro un buo n gior no! Sie te i ben acc etti nel col sorr iso si fan no i foll ia divi ene quo tidi ani tà, dov e la ma ttin a ci si sveg lia non si può lavo rare per ché con ti di ciò che ti fa ma le e si sorr ide al mon do, dov e i ma ttin a tim bria mo il il nos tro lavo ro ora è affr onta re gli osta coli , dov e ogn : ient e. Do ve vive re car telli no in osp eda le per fare il mes tier e più dur o il paz cas ual men te è divi ene la prio rità , dov e si fa am iciz ia con qua lcun o che la vita è fatt a di cose inci am pat o nell o stes so per cors o e si com pre nde com e io, un sen so di pac e e di ilibr equ o olut ass un pre sem a trov si e dov ili, um e ere pov ebb e”. gra titu din e vers o una con diz ione che men o lo mer iter


E-stare insieme Sole, calcio, pizza e tanta allegria hanno per dieci giorni caratterizzato la frazione di San Giacomo. E-stare insieme ha richiamato l’attenzione della comunità ed il numeroso pubblico presente per le finali di venerdì 12 giugno ne hanno confermano il successo.

Una manifestazione sicuramente protetta da una buona stella visto che non si sono verificati ne infortuni ne contestazioni ed un bel tempo estivo ha contraddistinto le numerose serate del torneo. Un clima piacevole che ha permesso a E-stare Insieme di centrare il principale obiettivo cioè quello di fare comunità, di vedere papà e mammme uscire di casa, per socializzare ed osservare i loro bambini più piccoli giocare felici. Mentre dal tendone si diffondeva un invitante profumo di pizza cotta nel forno a legna, sul campo di gioco si alternavano le diverse squadre. La 7a edizione del Torneo Calcio Piccoli coordinata da Marco Lorenzon, e riservata alle classi quinte delle scuole elementari del nostro comune, è stata vinta dai ragazzini di Sacro Cuore che hanno battuto in finale la squadra di San Giacomo. Sul gradino più basso del podio il Romano che nella finale per il Terzo e quarto posto ha superato il Fellette. Nel 2° torneo “Alpini in Erba” coordinato da Gianfranco Dissegna, e riservato ai giovani alpini dei gruppi ANA della Sezione Montegrappa, la competizione è stata molto più accesa. La seconda edizione viene vinta dai giovani del Gruppo Alpini di Cismon del Grappa che hanno battuto in finale la compagine del Gruppo Alpini di San Giacomo (vincitrici della prima edizione). A segiure al terzo posto il gruppo alpini di Nove. Su tutto e su tutti hanno vinto lo spirito Alpino e la voglia di stare assieme e di fare comunità. La Pro Loco può guardare con soddifazione a questa prima edizione. Un plauso da condividere con gli Alpini e Donatori di Sangue di San Giacomo, e tutte quelle persone che in diverso modo ci hanno supportato e sostenuto. Arrivederci al 2016 con molte interessanti sorprese.

RESOCONTI

di Pro Loco di Romano d’Ezzelino

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Il Vicesindaco Remo Seraglio consegna la coppa hai ragazzi trionfatori di Sacro Cuore.

il Presidente della Sezione Ana Montegrappa Giuseppe Rugolo consegna la coppa ai vincitori i giovani del Gruppo Alpini di Cismon del Grappa.


2 giugno 2015 Dal Col Fenilon al Col Caprile Riuscitissima anche quest’anno la Camminata sui sentieri dei Soldati del Grappa organizzata dagli Alpini di Romano d’Ezzelino. Si è trattato della decima escursione sui campi di battaglia del settore settentrionale dei Colli Alti.

RESOCONTI

di Valter Brunello

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Sopra: Coro. - Sotto: Valentino Mazzelli capogruppo ANA Romano d’Ezzelino in ricognizione sul Col Caprile.

Sui prati del Col Fenilon dove gli Alpini avevano già allestito la base logistica, eravamo in più di 450 appassionati della montagna e della sua storia. Prima della partenza è stato illustrato il percorso, i suoi aspetti ambientali e ciò che qui avvenne durante la grande guerra. Sul Col Moschin lo storico Ruggero Dal Molin ci intrattenuto parlandoci degli Arditi.e delle tre linee di resistenza italiana che abbiamo attraversato: Alba, Bianca e Clelia. Abbiamo poi attraversato prati e boschi fino alla roccaforte italiana del Col d’Anna, che ci ha ricompensato con i suoi splendidi panorami e le meravigliose fioriture di asfodeli, nontiscordadimè, ra-

Sopra: Immagine della Cucina. Sotto: Lo storico R. Dal Molin sul Col Moschin.

nuncoli e degli ultimi narcisi. Siamo passati alle pendici del fronteggiante Pra’ Gobbo (ora Col di Andreon), caposaldo austroungarico, fino a casara Menegugia: proprio qui il 19 settembre 1918, durante un assalto della Brigata Abruzzi, cadde il soldato ungherese rumeno Peter Pan! Prima di salire il Col Caprile abbiamo fatto una pausa al ristoro, dove c’erano ad aspettarci i Fanti e la Protezione Civile di Romano. Abbiamo camminato in sicurezza con la copertura radio del gruppo ARI di Cassola, pronta a far intervenire a seconda del caso l’ambulanza della Croce Verde oppure i soccorritori trialisti dell’ASTRI, fermi alla base: per nostra fortuna

non ve n’è stato alcun bisogno! Siamo infine rientrati, chi per Val Campo de Roa chi per la strada sterrata in quota, a seconda delle necessità di ciascuno. Il tempo ci ha favorito e all’arrivo alla base abbiamo trovato pronta la squisita pastasciutta degli Alpini; da bere non mancava e non sono mancati neppure i cori improvvisati, i canti di montagna, i canti dei soldati, le strette di mano tra amici ritrovati, i complimenti reciproci tra gli escursionisti e il sorriso di tutti, un po’ sudati e stanchi, ma appagati: ecco la bellezza e il fascino della montagna! Grazie Alpini di Romano e arrivederci al prossimo 2 giugno.


Dar valore al futuro dei giovani del territorio La consueta cerimonia di consegna delle borse di studio a studenti meritevoli del Territorio è un’immancabile occasione per l’istituto di indire un interessante Convegno: “Giovani & Lavoro: orientamento, competenze & start up d’impresa” era il titolo del tavolo di confronto tenutosi all’Auditorium di Cassola di fronte ad una platea di oltre 400 intervenuti.

TERRITORIO

Banca di Romano e Santa Caterina lancia segnali positivi al mondo dei Giovani

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Niente lavoro, niente opportunità: che alternative per i Giovani se non partire per le grandi città? Offrire l’occasione per fare qualcosa di nuovo e sviluppare così nuove idee a vantaggio del Territorio e della Comunità è stato il messaggio passato attraverso la testimonianza di due giovani start-upper, Massimo Bresolin con la sua biennale esperienza nella propria “Mini FAB_LAB Bassano” (progettazione e realizzazione di stampa tridimensionale di prototipia) e Raen Bonato con la sua creativa “Nati con la Camicia” (realizzazione sartoriale di accessori moda con tessuti di camicia made in Italy). Questi i due esempi di successo di due tesi di laurea, che immediatamente premiate dalla Banca con la prima edizione del Concorso UN’IDEA UN’IMPRESA, son potute diventare una start up di successo. Dall’altro lato, l’intervento di Martina Meneghetti, HR manager di multinazionale, con i suoi preziosi con-

sigli su colloqui di lavoro, requisiti necessari, opportunità e consigli da cogliere e mettere in pratica. Ma i “cervelloni europei” trovano spazio in centri di eccellenza come l’EMBL, European Molecular Biology, con laboratori di ricerca a Roma come pure in Germania, Francia, Uk. Ecco allora anche un collegamento skype con Heidelberg (Germania) da dove la nostrana Graziella Citton, senior HR Officer per gli oltre 800 giovani scienziati reclutati, segue progetti e benefits a favore della ricerca, laddove premi Nobel e altri hanno sviluppato interessanti ricerche di cui tra le ultime, anche lo sviluppo del vaccino Ebola proprio con l’italiano prof. Riccardo Cortese. L’esortazione ad affrontare esperienze all’estero quindi, presso le tante Organizzazioni Internazionali, sapendo cogliere le numerose opportunità reperibili sul web non dimenticando l’indispensabile requisito della buo-

na conoscenza di almeno una lingua straniera, l’inglese. Serata in cui il simpatico intervento di Sebastiano Zanolli, manager e scrittore già noto ai presenti, ha contribuito a tenere altissima l’attenzione dei giovani intervenuti, studenti dalle scuole medie all’università. Prima della cerimonia di consegna da parte del Presidente Umberto Martini, il direttore generale Antonio Simonetto ha anticipato la prossima seconda edizione del Concorso “UN’IDEA UN’IMPRESA”, altra occasione per premiare giovani idee d’impresa meritevoli, le quali verranno seguite passo passo con apposito corso per la stesura del proprio business plan, e se vincenti saranno destinatarie di premio in contanti, finanziamento a tasso agevolato, tutoraggio da parte di incubatore d’impresa. Occhio di riguardo quindi per tutto il mondo dei Giovani.


Come vissero i nostri nonni la guerra?

San Giacomo, presso il Municipio Alcune foto storiche sono state recuperate allorché il nostro Comune acquistò Villa Ferrari con una scelta intelligente. Nell’immobile erano rimasti numerosi libri e riviste che il dott. Ferrari aveva raccolto nel corso della sua vita.

STORIA

di Gabriele Farronato

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Com’era Villa Ferrari nel 1910 Quando mi fu data la possibilità di entrarci, trovai che in una stanza del sottotetto c’era una quasi biblioteca. Non feci in tempo a suggerire di passare i libri direttamente in biblioteca da costituire perché “beati gli ultimi se i primi hanno creanza!” dice il noto proverbio. Più di qualcuno aveva scelto i pezzi che riteneva validi. Ho trovato una collezione dell’Illustrazione Italiana e altri libri con serie incomplete. Fra questi un album fotografico molto malconcio e foto personali che sarebbero state da buttare, ma che ho invece conservato e pubblicato perché unici documenti di un passato che non c’è più, ma che abbiamo il piacere di vedere. Le foto d’inizio Novecento

sono pertanto provenienti dall’archivio Ferrari Il Municipio non è visibile perché si dovranno attendere vent’anni per la sua costruzione su terreno di proprietà del podestà. L’incrocio della strada per San Giacomo. Si nota Villa Ferrari era la casa di un signore bassanese, quel sig. Vincenzo Ferrari che nel 1883 aveva sposato Giulia Stecchini, famiglia di grandi proprietari nel comune (insieme ai Mercante, Favero, Azzalini). La villa Ferrari sorge accanto all’osteria denominata Spin per la presenza di una pianta di acacia. Sul lato opposto si vede Villa Bravo, adibita per molti anni a locanda Spin. La strada prosegue per Mussolente.


Villa Ferrari a Spin

STORIA

Il complesso delle case presso il municipio con le ville Ferrari e villa Bravo con panoramica da Fellette con lo sfondo il Grappa, montagna di Costalunga. Partendo da sinistra, lungo l’attuale Marosticana, si nota il complesso di Villa Bravo e quasi al centro, Villa Ferrari con l suo piccolo parco, mentre a destra le case che furono degli Artuso detti Polo con la già detta osteria Spin. Si tratta di una foto del 1910, quella qui a fianco nella pagina precedente, e il Ferrari ha pensato bene di usare una punta di compasso per indicare il percorso della strada Cadorna. La villa fu sede di comando militare durante la guerra.

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Villa Ferrari (Ottobre 1918) Sentinella della Brigata Bari. A fianco: (Marzo 1917) Partenza per il Carso da Spin al bivio per Fellette.


Sul Simulacro della Madonna del buon Consiglio L’animazione della festa al sacello di Valle Santa Felicita, la seconda domenica di luglio, quest’anno è affidata alla parrocchia di Romano, con il contributo della Contrada dei Farronati. La tradizione è cominciata dal 1815, grazie al lavoro svolto da Semonzo con una partecipazione di Romano.

STORIA

di Gianni Bergamo Jacona, Contrà Farronati

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Il capitello com’era dal 1815 al 1922 Sfogliando tra le mie cose vecchie sono incappato in un manifesto che mi è stato a suo tempo gentilmente concesso in fotocopia dall’architetto Busatto Cesare di Mussolente parecchi anni fa. Ritenendo il suo contenuto interessante, lo propongo in forma trascritta alla vostra lettura. Purtroppo non sono in grado di dirvi l’anno in cui è stato redatto ed appeso alla pubblica lettura dei Misquillesi sicuramente avvenuta in occasione dell’incoronazione di Maria SS. Con “opera preziosa di fine artista” da S. E. Mons. Andrea Giacinto Longhin. Il capitello era nato con il preciso scopo di impedire agli spiriti cattivi di uscire dalla valle. La storia che è riportata era quella che circolava a Mussolente grazie alle predicazioni del parroco di Romano don Domenico Bortoli e raccolte da Valentino Favero con date e fatti non documentati. Quanto sotto è stato trascritto pari pari.

Cenni storici

A settentrione del famoso colle di Romano d’Ezzelino, fra dirupi scoscesi ed alte montagne, spettatrici, un tempo delle abbominate azioni dei tiranni in quel paese, s’interna tortuosamente in una valle, conosciuta sotto il nome di S.ta Felicita. Scorre sul suo grembo un torrente, che rigonfiato dagli acquazzoni frequenti specialmente nella stagione estiva, diviene impetuosissimo. Poco

discosto dallo sbocco della valle, come spettro nell’oscurità della notte, s’ergeva maestoso il castello degli Ezzelini, dalle torri merlate, terrore degli abitanti non solo dei paesi circonvicini, ma dell’intera Marca Trevigiana. Costruito verso il 900 dell’era nostra in seguito all’invasione degli Ungari, fu ampliato e fortificato da Ezzelino I, che vi si stabilì e assunse il titolo da Romano quando nel 1199 per opera dei padovani venne raso al suolo il suo castello di Onara. Sono note le angherie di quella famiglia, divenuta anche troppo famosa fra il popolo ed il nome di Ezzelino, il nuovo Attila della Marca, passa tuttora di bocca in bocca tacciato dal nome infame di figlio del diavolo. Per singolare privilegio divino fin dal 1055 nella vallata di Romano sorse un monastero di vergini spose di Cristo, figlie di S. Benedetto. Meraviglioso contrasto fra il convento di S.ta Felicita ed il forte baluardo degli Ezzelini. Una schiera di monache contrapponeva al fragore delle armi il silenzio, la meditazione; allo sfarzo dei Signori da Romano la pratica di un’aspra penitenza e di una più severa povertà. Ma nel 1404 esse dovettero passare a Bassano nel convento attualmente illustrato dalle virtù dei RR. Padri Cappuccini. Il monastero venne ceduto dal Vescovo di Padova, Stefano da Carrara, al sacerdote Beltrame di Ferrara, perché istituisse colà una congregazione di Eremiti. Nella chiesa del convento trovavasi un simulacro veneratissimo di Maria SS., dinanzi al quale i pii cenobiti si prostravano sovente per effondere la piena del loro affetto verso la Regina del Cielo. Il 15 Luglio 1636 uno spaventoso uragano si scatenò sopra la vallata di S.ta Felicita e sopra i paesi circostanti. Le acque del torrente, accresciute dall’affluenza di mille piccoli righi, scendenti a precipizio dalle alte montagne, travolsero Chiesa e Monastero, lasciando in breve all’occhio contemplatore lo spettacolo desolante dello schiantato eremitaggio. Solo l’immagine della Madonna venne risparmiata a tanta rovina: la Vergine benedetta, novella arca di Noè, galleggiando sulle onde del Volon, discese per Semonzo

verso Mussolente. Un villico del paese, Sebastiano Favero, scorse la Regina delle acque presso una località chiamata appunto dalla principale famiglia che ivi abita Borgo Faveri. Compreso da stupore e da una sincera devozione per la Santa Vergine, riuscì coll’aiuto di altri paesani, a tirare presso di sé il caro simulacro, che ricevette come segno di speciale predilezione di Maria. Trasportatolo con giubilo in famiglia, lo conservo gelosamente per parecchi anni. La Vergine però voleva essere la protettrice non di una sola famiglia, ma di tutto il paese; i figli di Mussolente erano tutti egualmente i prediletti del suo cuore: su tutti voleva spargere le sue grazie. Essendosi gravemente ammalata una donna ed avendo per intercessione dell’immagine ottenuta la guarigione, i Misquilesi accorsero numerosi alla casa Favero e la domandarono perché fosse collocata nella Chiesa della Parrocchia. Il Favero accondiscese e La Vergine, trasportata da robuste braccia, fra due ali di un popolo plaudente, saliva il colle della Chiesa parrocchiale, dove le fu eretto un apposito altare e dove è venerata con grandissima venerazione sotto il titolo di Madonna dell’Acqua. — Ogni anno la sua festa viene celebrata con singolare pietà e concorso di popolo e la Madonna dell’Acqua in quella solenne circostanza discende nuovamente il colle, quasi a restituire le visite dei suoi figli e per assicurare loro in modo particolare la sua protezione, il suo aiuto, la sua difesa. Sul luogo ove il Favero raccolse il prezioso simulacro di Maria, venne eretta una cappellina a ricordo del caro avvenimento. Numerose sono le grazie che Maria fa piovere sopra i suoi devoti, e quando la canicola coi suoi raggi cocenti assorbe dalla terra gli umori nascosti che ne vivificano i prodotti e la siccità mette in angustia l’operosa popolazione, i pii coloni di Mussolente e dei paesi vicini corrono ai piedi della Madonna dell’Acqua, la supplicano con affetto e tosto la pioggia ristoratrice tempera l’infocata atmosfera e ridona la vita alle biade della campagna. Fons


#BACK2AFRICA10 Miei cari Parrocchiani

L’annuale festa della Madonna dell’Acqua riveste quest’anno un carattere di maggior solennità: essa è una manifestazione di riconoscenza che il vostro cuore sente il bisogno di tributare all’Immacolata Regina del Cielo per le grazie innumerevoli elargite al nostro Paese durante la guerra e specialmente per averlo preservato nel Novembre 1917 dallo sgombero e dall’invasione nemica. S. Mons. Andrea Giacinto Longhin, nostro veneratissimo Vescovo, benedirà e porrà in capo al simulacro di Maria SS. una magnifica corona, opera preziosa di fine artista, per la quale nella vostra ben nota generosità avete offerto la somma di quasi tredicimila lire! Miei cari figliuoli, da lungo tempo voi avete guardato con tanta letizia a questo giorno, lo avete affrettato col Vostro desiderio perché sentivate vivo impellente bisogno di proclamare solennemente che Maria, alla quale nei momenti del dolore eravate ricorsi con fede ed amore ardente, è stata la vostra salvezza! Oh! sì intonare pure inni e cantici di lode alla nostra gran Madre Celeste, portate pure in trionfo attraverso le contrade del paese la sua santa immagine, coprite di fiori il di Lei passaggio ne avete ragione! Ella dall’alto del Cielo si compiacerà del vostre omaggio, Vi sorriderà e benedicendovi lascierà scendere sopra di voi, delle vostre famiglie, dell’intera Parrocchia le grazie migliori. E’ fuor di dubbio che la Regina del Cielo abbia sempre guardato con’occhio di predilezione al nostro Paese. Non fu Lei che scendendo dalla valle di Romano scelse per sua dimora questa contrada e dall’alto ai questo colle fece sentire sempre ed a tutti la forza del suo amore e della sua protezione? Ebbene, o miei cari, procurate di non rendervi mai immeritevoli di tanto favore: siate sempre i figli prediletti di questa Madre; amatela con tutta la forza dell’animo vostro e fuggite tutto ciò che potrebbe amareggiarle il Cuore. Quella preziosa corona di cui oggi le volete cingere la fronte, vi ricordi che Maria deve essere sempre la Regina della nostra Parrocchia, delle nostre famiglie, dei nostri cuori. Tramandate di generazione in generazione quale preziosa eredità l’amore e la devozione Verso di Lei: ad essi i Vostri figliuoli attingeranno lena nelle dure battaglie della Vita per crescere buoni e virtuosi quali li brama. Il vostro Arciprete D. Luigi Castagna

10 anni = 10 imperdibili eventi: 7 tappe warm-up di riscaldamento e 3 giorni di festival. Il warm-up è un appuntamento che ha riscaldato il pubblico di Back2Africa, in tour nei locali partner del festival a partire dal 6 giugno 2015. Si è cominciato il 22 maggio con Anteprima Back2Africa10 alla Casa dei Gelsi di Rosà. Sabato 6 giugno l’evento warm-up #1 al bar Pio X di Bassano del Grappa, poi warm-up #2 al bar da Gigi a S. Zeno di Cassola. Il 3 luglio Back2Africa10 ha fatto tappa nelle stupenda Villa Caffo-Novarini di Rossano Veneto, con un serata ricca sia a livello enogastronomico che musicale (H1N1 band + Dj Set). Martedi 7 luglio uno speciale aperitivo nello sfarzoso Palazzo Nani-Mocenigo a Venezia, in collaborazione con VITRARIA+ e Cà Foscari Alumni, l’associazione degli studenti della università di Venezia. Novità prelibata anche sabato 11 luglio, con la prima colazione targata Back2Africa presso la nuovissima Patisserie, a Cassola (VI). Domenica 12 luglio warm-up #3 al ristorante I LOVE BDG di Bassano del Grappa (VI). Dopo questa incredibile introduzione il festival #Back2Africa10 è approdato il 17 luglio a Villa Cà Cornaro per una grande 3 giorni di spettacoli, musica e divertimento che da anni coinvolge migliaia di persone. Il venerdì è stata la serata sperimentale che quest’anno ha visto debuttare il nuovo aperitivo black&white targato Back2africa. Ma il primo giorno di #Back2Africa10 è stata anche l’occasione di ripercorrere la B2A story, dal 2006 al 2015, con molti ospiti. Musica live con il Jam for Africa ensamble e Dj Set. Sabato 18 luglio Jump for B2A, un aperitivo al ritmo movimentato dai River Bros Djs, seguito da sonorità do brasil con le percussioni dei Bloko Intestinhao & Combo Chinoto, con parata di samba nel giardino e nel palco a ritmi bollenti. Conclusione in reggae con ospiti gli Anima Caribe, che hanno dedicato un tributo speciale del concerto al sig. Bob Marley, in occasione del suo 70° compleanno, #BobMarley70.

Di domenica, il 19 luglio, Relaxing B2A, tante e variegate le attività pomeridiane sul bellissimo parco di Back2Africa: gara nazionale di Agility Dog, laboratorio di musica per bambini, clown, mercatini e percorso natura. Una speciale attività è stata lanciata in occasione del decennale, il “Back2Africa run memorial Monica Cervellin”, una competizione amatoriale di corsa (sia in avanti che indietro) in ricordo di una persona speciale del nostro gruppo che ci ha lasciati troppo presto. Tanta musica: Bimbo Dj Set a fare da anticamera ad uno spettacolo finale unico: Jump for Africa show by Note Innate, un gruppo incredibile formato da più di 50 persone, in costumi africani. L’intero ricavato di #Back2Africa10 verrà devoluto al reparto di pediatria dell’Ospedale Fatebenefratelli di Tanguietà (Benin). #Back2Africa10 è un progetto ideato, diretto e organizzato dall’Associazione B2A, una neonata impresa no-profit con esclusive finalità sociali in Italia e in Africa, fondata da 30 persone che negli scorsi 10 anni hanno lavorato insieme a questo progetto e residente proprio a villa Cà Cornaro. Back2Africa sostiene al 100% UTA Onlus, ed è il primo progetto a marchio iUta, ispirato dall’opera di Fra Fiorenzo Priuli nelle missioni Fatebenefratelli di Togo & Benin. Partners: Istituzioni: Comune Romano d’Ezz., Comune Cassola, Comune Rossano Veneto, Regione Veneto. Associazioni: Pro loco Romano d’Ezz., Pro Loco Rossano V.to, Ass. Alpini Romano d’Ezz., UTA Onlus. Sponsor: PeterPan plast, FiorPack, Copytech, BCC Romano e S. Caterina.

RESOCONTI

9 luglio 1922 inaugurazione del Sacello

Compie 10 anni il festival di innovazione e passione per l’Africa a Villa Cà Cornaro. E lo ha fatto in grande stile, con ben 10 giorni di eventi a partire dal 22 maggio e il consueto gran finale di luglio nella suggestiva villa Cà Cornaro. Back2africa è un progetto iUta e supporta al 100% l’attività di UTA Onlus per gli ospedali Fatebenefratelli in Togo & Benin.

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Dalla corte della Regina Cornaro alla corte di Vittorino Da Feltre Il 26 e 27 giugno 2015 il Palio di Romano rappresentato da Contrá Ca Cornaro si é spostato da Venezia a Feltre alla corte di Vittorino da Feltre ed ha rappresentato in tutta il suo splendore gli angoli rustici.

RESOCONTI

di Maurizio Carlesso

14 Una suntuosa cornice ha accolto i 40 figuranti del Palio poichè l’organizzazione della mostra dell’artigianato 2015 ha riservato il giardino dei “due leoni” alla contrada che lo ha abilmente utilizzato proponendo quattro argomenti diversi dividendo l’area in modo simmetrico. Il biglietto da visita era il nostro “parroco” che accoglieva in Via Mezzaterra i visitatori e li invitava a visitare il nostro angolo facendo loro varcare la porta del “Paradiso”, ma..... non abbiamo ben capito ma le “pecorelle smarrite” erano tutte giovani e belle e tutte dovevano essere confessate... Mah le vie del nostro “parroco” sono infinite. Attraversate la porta del “paradiso” il visitatore veniva accolto dal punto informativo e subito veniva proiettato in peccati di gola poichè un sublime assaggio di Morlacco con il miele gli inebriava il gusto, appena il tempo di riprendersi e l’offerta di panna e storti del nostro amico Marcello completava l’accoglienza. La vista veniva quindi rapita dal l’esposizione della dote dei nostri avi e dalla splendida rievocazione della lavorazione del tabacco con il dottore in tabaccologia che rispondeva, spiegava, narrava ed accompagnava

il visitatore nel mondo del tabacco e della vita che ne gravitava attorno. Un dato su tutti ci é stato reso dal numero consistente di fotocopie prodotte e consegnate ai visitatori con cui veniva spiegata la modalità di coltivazione del prodotto. I nostri artisti della manualità rapivano i presenti con i lavori che venivano proposti nell’aia e si sono sprecati i commenti positivi per le ceste, i rastrelli, e le varie lavorazioni manuali effettuate. Le nostre donne oltre a gestire l’esposizione della dote filavano la lana e lavoravano gli stramassi riempiendoli di scartossi, suscitando commenti divertiti delle persone. La contrada ha inoltre proposto una sfilata per via Mezzaterra raggiungendo la sala del comune di Feltre ed ha attivamente partecipato alla cerimonia di premiazione della manifestazione con particolare riferimento al con-

corso dei fabbri e della lavorazione del legno. Un tocco di classe lo ha dato l’offerta di panna e storti al pubblico presente in sala ed alla giuria che é stato particolarmente apprezzato poiché la figura del venditore del primo “gelato” non era particolarmente conosciuta nel Feltrino. La giuria del concorso ha avuto parole di apprezzamento per la nostra attiva partecipazione ed ha sottolineato in occasione delle premiazione del nostro gruppo l’autenticità proposta dalla nostra rievocazione storica. Un’altra perla é stata la presentazione al pubblico della nostra patata da passeggio che é stata apprezzata in modo particolare e basti solo dire che la materia prima terminata più volte ha avuto ben 4 approvvigionamenti tanto da lasciare basite le cassiere del negozio letteralmente “svaligiato” del prodotto che ci necessitava. Ma se pelare e tagliare il prodotto


Carlessi e Pragalera… Carlessi e Pragalera col muso i sempre a tera. Ma no altri felici semo anca se mai no vinsemo. Un bel Palio ghemo fatto co a maga morosi, merli e merletti, miel e burlaco, un successo ghemo fatto. El pan no el gà levà ma tutto e le nato magnà. A sfiata a ghemo fatta el musso no el ga coresto ma du de mesa età el careto i ga tirà.

in tanti si può fare.... Cucinare sotto il sol leone e con 30 gradi da mattina a sera quintali di patate, con olio bollente, non é da tutti, un grande grazie ai nostri cuochi della patata. Una punta d’orgoglio, consentitemela nel presentare le nostre donne che davano le indicazioni e spiegavano l’attività che vengono proposte durante il palio dalla nostra associazione Seriola durante tutto l’anno al pubblico che usciva dal nostro angolo rustico con il depliant del Palio ed il cortese invito a venirci a visitare alla prossima edizione. Una grande soddisfazione da parte di tutti per la bellissima esperienza con la prospettiva di intervenire in altre manifestazioni per le quali abbiamo avuto lusinghieri inviti. Una trasferta in terra bellunese per il nostro Palio che ha potuto promuovere il grande lavoro che ogni anno tutte le contrade del Palio propongono. Il nostro ringraziamento va in modo particolare a tutti i contradaioli senza distinzione di età o sesso, ma indistintamente per quanto ognuno ha potuto o saputo dare, una menzione ai nostri VIP (veci in pension) che con grande passione sostengono la contrada.

TERRITORIO

E bandiere se ga smario e i veci ghe va drio, del progresso no se sa, ma a Madonna del Bon Consiglio, un aiuto a ghe o darà.

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E un co un pransetto ghemo, in compagnia magnà e con quattro schei anca pagà.

Maria Rosa Boaro Contrà Carlessi Pragalera


16 APPUNTAMENTI


Cerimonia nel bosco La natura è ancora una volta protagonista di un evento che si svolgerà a Campo Solagna, in località Campeggia (VI). Un gruppo di fioristi, che da anni si incontrano e si dedicano collettivamente a opere di land art, si riunirà domenica 26 luglio e lunedì 27 per creare un’ambientazione inspirata ad una cerimonia nuziale immersa nella natura. Tra i boschi del Monte Grappa, per quest’occasione, si ritroveramio una ventina di professionisti provenienti da varie regioni d’Italia, nonché da Malta. Questo nuovo modo di intendere l’addobbo si accorda alle esigenze contemporanee di allargare la tradizionale dimensione del rito.

APPUNTAMENTI

Il seminario intensivo culminerà lunedì 27 luglio alle ore 15.00 con una presentazione al pubblico del progetto e del lavoro svolto dai fioristi.

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Cena dei Giovanni e delle Giovanne

Alcune coppie di fellette si sono ritrovate per festeggiare assieme le nozze d’oro. E’ meraviglioso osservare come, 50 anni dopo, nei loro occhi risplenda fervido l’amore e la gioia dello stare insieme. Tanti Auguri da tutta la Redazione

Per diventare soci e ricevere “Il nuovo Ezzelino”

Mensile di informazione e cultura edito

n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza.

Autorizzazione del Tribunale di Bassano

del Grappa n. 2/1975

È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri. Sede Proloco, via G. Giardino, 77 - San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo Romano: Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir. San Giacomo: Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri. Fellette: Panificio Bosa, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore: Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).

40° Anno

n° 426 Giugno/Luglio 2015

D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004

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Nozze d’Oro a Fellette

Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. –

LETTERE AL DIRETTORE

Come di consueto anche quest’anno i Giovanni e le Giovanne si sono trovati in occasione dell’onomastico, mercoledì 24.06.2015 per la Santa Messa nella Parrocchia di Romano d’Ezzelino, proseguendo poi presso la trattoria Dalla Mena in Valle Santa Felicita per una lauta cena a base di prelibatezze stagionali. W i Giovanni e le Giovanne.

dalla Pro Loco di Romano in distribuzione

gratuita ai soci.


nuove stelle nel cielo

Francesca Bergamo

Antonietta Todesco

Francesca Morari

Agnese Zen

91 anni 2 maggio 2015

“Togna” in Bontorin 89 anni 8 maggio 2015

Maria Luisa Albiero

Pietro Cerantola

Teresa Gnoato

Daniele Bertacco

Angela Gardin

ved. Andolfatto 84 anni 16 maggio 2015

in Chemin 71 anni 18 maggio 2015

ved. Bortignon 99 anni 25 maggio 2015

DEFUNTI

Antonio Padovan

ved. Migliorini 78 anni 3 giugno 2015

Paola Conte

ved. Dissegna 91 anni 17 giugno 2015

86 anni 3 giugno 2015

“Lela” in Gheno 76 anni 5 giugno 2015

Dino Sambugaro

Gino Girardi

81 anni 21 giugno 2015

77 anni 25 giugno 2015

39 anni 7 giugno 2015

“Ginetta” ved. Calzavara 68 anni 12 giugno 2015

Nella Versari

Luigia Bianchi

ved. Corzani 94 anni 27 giugno 2015

“Gigetta” ved. Zonta 90 anni 27 giugno 2015

Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.

SEDE: V.le San Giuseppe, 91 - San Giuseppe di Cassola (VI) Tel. 0424 512222 - Cell. 348 7679123 - 360 221742 REPERIBILITA’ 24H SU 24

Custodi cimiteri comunali

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RF IMPIANTI

di Raffaele Fraccaro INSTALLAZIONI ELETTRICHE AUTOMAZIONI Via Don L. Sturzo, 31 - Romano d’Ezzelino (VI) CELL. 338 8879346 - FAX 0424 34123 - E-mail: rafr1@libero.it


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