Sommario Editoriale
3 Di nuovo vestito
Storia
Aprile 2009 Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Carlesso Direttore Responsabile: Dario Bernardi Segreteria: Stefania Mocellin In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duillio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Moccellin, Valeria Orso, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Silvia Rossi, Maurizio Scotton, Serenella Zen, Giuseppe Bontorin. Colombara Correr via Foscolo, 9 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it
4 - 5 Nascita di Ezzelino III
Attualità
6 La scuola 7 Second life 15 Arrivederci Suore
Sga
m
ba di e B S g a m b ro Gr o eta r n a t d i g n a ro H a il 1 5 o n S t ee n r y gen fan nai ia o2 009
Incontri
8 - 9 Intervista a Onorio Zen
Palio
10 - 11 E ora diamo spazio al Palio…vissuto
Appuntamenti
12 Profumo di Palio 13 Programma del Palio 2009
Cultura
14 Social Day 2009
Associazioni
16 - 17 Appuntamento con la storia. Trentesimo del Complesso Bandistico di Romano d’Ezzelino. 18 - 19
Notizie in breve
Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
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FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
Il Nuovo Ezzelino Aprile 2009
EDITORIALE - PAG. 3
Di nuovo vestito Aprile dolce dormire… a ben rileggere il proverbio, nulla sembra adattarsi Maurizio Carlesso alla vitalità ed all’impegno profuso dalla Redazione del Nuovo Ezzelino ed al C.d.a. della Pro Loco specialmente in questo numero. Vita vissuta, approfondimenti culturali e sottili ricerche sulla psicologia fanno da cornice a tutta questa nuova veste. Nuova impostazione, nuovo impatto grafico e studio dei particolari, danno risalto al lavoro della redazione, che è all’unisono impegnata a crescere, si perché l’obiettivo è crescere e farci conoscere a tutti invitando le famiglie a sostenere la Pro Loco ed a ricevere la pubblicazione mensile de Il Nuovo Ezzelino, fonte d’informazioni culturali, da e per il territorio. Agli utenti della rete, invece, riserviamo l’invito a visitare il sito all’indirizzo www.proromano.it al fine di poter apprezzare le novità ivi contenute e come punto di riferimento per l’aggiornamento rapido su manifestazioni e programmi. Effervescente e particolarmente attento ai particolari il nostro nuovo grafico Andrea Pietro Camazzola, che non solo porta la sua esperienza e la sua tecnica alla redazione, ma gioca in casa essendo un “Romanotto doc” e quindi mette anche il cuore nella sua realizzazione grafica per noi. Alla serata del 20 marzo data dell’annuale assemblea dei soci, abbiamo dato un primo assaggio delle novità redazionali, ora a voi la veste nuova in tutta la sua completezza e come sempre saremo attenti ai vostri suggerimenti ed alle critiche costruttive mirate al miglioramento. Altra novità legata alla manifestazione che maggiormente rappresenta il nostro comune sul territorio, il Palio delle Contrade, è stata la raccolta di storia e costume delle contrade stesse, completata dal programma del palio 2009, le felici intuizioni per la creazione del “Mussodromo” e la sempre maggior cura degli “Angoli Rustici”, hanno ispirato questa piccola rubrica dedicata a tutta Romano, affinché tutti possiamo sfogliare e conservare delle pagine di cultura e storia, ritrovando l’entusiasmo per dire io c’ero,
io ho contribuito; al neo Presidente Jurij Baron, timoniere dell’organizzazione al Con questa suo battesimo di fuoco auguriamo asedizione particolare sieme a tutto il Comitato Siriola buon raggiungiamo tutti i lavoro. L’impegno di un comitato è l’imnuclei familiari, bussiamo pegno che tutti dobbiamo sentire come quindi alle vostre porte nostro, la vostra Pro Loco è impegnata per farci conoscere e per questo con tutte le associazioni e farvi apprezzare quanto di positivo è stato con tutto il comune. e sarà fatto in futuro I prossimi mesi saranno poi dedicati alla per tutti. realizzazione del programma utile alla rievocazione della figura di Ezzelino da Romano, a 750 anni dalla morte, già al lavoro da qualche mese, la nostra Serenella Zen ha Presentazione della in cantiere uno scritto accattivante e particolarmente nuova veste grafica. bello sulla controversa storia di Ezzelino; già lo scorRispettando la storia della so mese vi abbiamo dato un assaggio con una prima rivista e gli elementi visivi pubblicazione poetica. Arriveremo quindi per gradi costruiti nel tempo, progetto è stato vissuto ai mesi di settembre ed ottobre, mesi in cui verranno ilnell’ottica del restyling, concentrati alcuni eventi a Romano d’Ezzelino ed a seguendo un percorso Soncino per i quali vi daremo ampia informazione di sviluppo che valorizzi e non distrugga gli elementi non appena saranno definitive date e contenuti. caratteristici precedenti. Confidando di suscitare in tutti i nostri soci un rinnovato interesse, ringrazio tutti coloro che erano presenti all’assemblea annuale e invito tutti a rendersi partecipi delle attività della Pro Loco dando la loro disponibilità.
La stilizzazione del logo, una nuova impaginazione di copertina, un sommario figurativo affiancato a quello testuale e un nuovo percorso grafico e di lettura degli articoli sono le novità che accompagneranno i lettori.
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STORIA - PAG. 4
Nascita di Ezzelino III Serenella Zen
Cesare Cantù, Ezzelino da Romano, storia di un Ghibellino, Milano, 1854.
La storia di Ezzelino III, sintetizzata e messa in poesia - e perché no?! - scritta in veneto. Per stuzzicare la curiosità di quanti vogliano conoscere un po’ il nostro compaesano più illustre, vi presentiamo, a puntate, questa particolare interpretazione dei dati storici, ma soprattutto mitici e leggendari – aneddoti famosi, episodi memorabili – che hanno permesso alla figura di Ezzelino di sopravvivere nel tempo alla pesante damnatio memoriae, alla persecuzione del suo personaggio attraverso immagini impressionanti e disumane, che intendevano distruggerne il ricordo e che, invece, l’hanno eternato nella sfera del mito. Nel 750° anno dalla sua morte, proviamo ad immergerci nell’atmosfera del 1200, facendo finta per un po’ – visto che la poesia ci consente licenze al nostro vivere ordinario – di essere seduti nel cortile del Castello dei Da Romano, sul Col Bastia, ascoltando il racconto (in veneto, eccezionalmente, proprio per noi ascoltatori di oggi!) dell’avventura umana di Ezzelino Terzo Da Romano, mentre lui continua ad andare in giro, chissà… irrequieto ancora…
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La
famiglia
STORIA - PAG. 5
e la nascita di Ezzelino Terzo
n te na età de confusion granda, de gerarkie, Impero, Ciesa e popoeaçion dove un dì xe uno, ‘l dì dopo n’altro, ke comanda el Nord Italia jera tuto… un casteo e un morsegon.
El Balbo, de fioi gh’in a vui quatro. L’ultimo de questi jera“el Monego”, un Ezeìn, ritirà in convento co no ghe mancava tanto pa asarghe a so fioi, de a Casata el destin.
L’imperator co i so feudatari, grandi o picoi, i posti pi bei ‘l se gheva ciapà, i controeava tera, contadini, strade e vicoi e un poco aea volta i xe rivai fin qua.
Pa motivi de governo sposà ben quatro volte, el Monego no xe stato mia maça fortunà, fato sta ke dopo e prime tre femene tolte quea giusta ‘l ga catà, na contessa toscana de gran quaità.
Ezelo, i dixe da Hetzer, “el cacciator” un poki a cavaeo, un poki a pìe, da a Germania l’è vegnuo xo insieme ai sui, poco dopo l’Anno Mìe.
Dei Conti de Vernio, Adelaide Mangona, de menda strana, dita “dei Rabiosi” inteigente, studià, bea e bona, e co ea ‘l ga vuo ben sète toxi!
El capofameja presto l’è deventà de na stirpe forte, de signori, ke par çento ani e mezo su tuto el trevisan gà onorà a so bandiera e i do coeori.
De l’erede ke a noaltri ne intareça a xe restà incinta dopo xa quatro putèe, de vegner al mondo però Ezein Terzo gheva prèça ma prima de poder, ghe gà tocà scoltar e Stee.
Na fameja creçe, vien potente co létare e inviati o, mal che vae, guera fintanto ke i puareti patiçe e no ga gnente e crede ke ‘l re sia mandà da Dio su a tera.
E propio eora, l’astroeogo de corte ‘l dixeva, pa far ben do conti e e prevision, spaeancae dei Segreti Piani arquante porte: “El sarà capo, to fioeo, de na gran dominaçion! Ma soeo se’l naçe ‘l 25 de aprìe, co l’Astro drito su de lu”.
Uno drio ke altro, i Ezzelini, un bel feudo i governava e i se faxeva vaèr co i so viçini anca se… qualke volta i se rognava! Dopo Ezelo xe vegnui so fioi Ezelo e Alberico co do nomi de fameja, tuti sui, ke dava vaeor al sangue antico. Da Alberico na Cunizza e n’altro Ezelo xe rivai che dei Da Roman a gran stirpe continuava; ma sicome el picoeo çerte paroe no le inbrocava mai “El Balbo” i ghe dixeva, parké a parlar el tontonava.
Ecelino il Monaco
El dì deciso, pora Adelaide, pensando ke marionete sémo, fedei al nostro destin, a strenxeva i denti, triboeando, pa spetar mexodì e asar naçar el picenin! E a forsa de trategner sgranfi e contraçion a xe riuçìa far naçar el puteo, quando l’ora jera giusta, secondo e so intençion. Moro de cavei, masceto, sano e beo: el fioeo ke sarìa stato, un doman, ultimo de tre e dito “Ezeinèo” lu, el pì grando, de tuti i Da Roman.
Ecelino il Balbo.
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ATTUALITA’ - PAG. 6
La scuola Cinzia Bonetto
C’era un tempo in cui l’insegnante aveva il potere dell’autorità: il suo compito era quello di insegnare la sua materia e la disciplina attraverso premi e punizioni. Oggi non è più così: l’insegnante non ha solo il compito di insegnare la sua materia, la scuola non è solo un ambiente di istruzione, ma anche di formazione. Quel è il processo di cambiamento? È un fattore culturale? È cambiato il ruolo dell’insegnante e della scuola? Direi entrambi. L’insegnante ha la funzione di creare una plice si è passati ad un sistema complesso, che tiene conto relazione di fiducia con lo studente: nu- dell’unicità dell’individuo. merosi studi scientifici dimostrano che Spiegare le ragioni delle eventuali difficoltà scolastiche di l’apprendimento migliora all’interno un adolescente non è mai facile. È tuttavia opportuno evidi una relazione autentica, ciò signifi- tare di trovare motivazioni semplicistiche e frettolose del ca che l’allievo esprime le proprie ri- tipo: “ non va bene a scuola perché è pigro”; “non ottiene sorse quando sta bene nella relazio- risultati perché non si impegna”; “è la scuola che non funne con l’altro quindi non vale più la ziona”. Non che queste spiegazioni siano senza valore, ma teoria dell’insegnante che deve stare in genere la sbrigatività con cui vengono formulate non dietro la cattedra per creare una di- aiuta a risolvere i problemi, non fa capire realmente cosa stanza anche emotiva dall’allievo, con sta succedendo agli adolescenti che vanno male a scuola. È questo non si vuole intendere all’in- utile prendere in considerazione il tragitto che deve percorsegnante amico o all’insegnante che fa rere l’adolescente, che si presenta altrettanto impegnativo e l’adolescente: ciò è altrettanto sbagliato. tortuoso. La scuola e lo studio richiedono impegno e conLa scuola è il posto in cui durante l’ado- centrazione, elementi che sono dissonanti con gli aspetti lescenza si realizza una grande quantità di di turbolenza degli eventi interni d’instabilità affettiva ed interazioni. Essa è vista come luogo di crescita emotiva propri dell’adolescenza. Non ci si deve meravigliaindividuale e sviluppo di personalità. La partico- re se un giovane in questa fase appare disorientato. Come larità di questa istituzione è data dal fatto che nella intervenire? Penso che l’adolescente ha bisogno innanziscuola l’adolescente ha la possibilità di confrontarsi con tutto di essere ascoltato e poi capito, è in questo tipo di modelli di identificazione diversi da quelli famigliari, come relazione che ci si avvicina al proprio figlio. A volte come sono ad esempio gli insegnanti, e ingenitori ci si sente smarriti e impotenstaurare relazioni personali e sociali ti, molto importante sono i messaggi sempre più articolate ed evolute con gli comunicativi che utilizziamo, esempio Dobbiamo adulti e coetanei. piuttosto che dire : “studia perché non immaginare la scuola Dobbiamo immaginare la scuola come stai combinando niente” si può dire “cacome uno scenario complesso in cui vi sono uno scenario complesso in cui vi sono pisco che per te è difficile, ma sei inteldiversi personaggi che si diversi personaggi che si muovono atligente e sono sicuro che ti sforzerai per muovono attorno ad un torno ad un obiettivo comune, si parfarcela”…Nel primo messaggio il figlio obiettivo comune, si parla la di lavoro in rete. Il trascorrere del si sente un incapace. Nel secondo mesdi lavoro in rete. tempo è stato segnato da un passaggio saggio, invece, il genitore dà fiducia al molto importante: da un sistema semfiglio e capisce la sua difficoltà.
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ATTUALITA’ - PAG. 7
Second Life Nonna Narcisa mi parlava spesso di quelli che lei definiva anni normali. Erano il periodo che aveva preceduto la seconda guerra mondiale, quando, diceva lei, la vita aveva un ritmo diverso, più tranquillo e le novità non si succedevano con la frenesia dei giorni nostri. “Poi, continuava, tutto è cambiato e adesso si fa fatica a capire in che mondo viviamo.” Oggi che la fantascienza di una volta è diventata realtà quotidiana e non ci stupiamo più Gianni Dalla Zuanna di nulla penso spesso alle parole di mia nonna. Riusciremo ad abituarci alle bizzarrie di un mondo che diventa sempre più virtuale e meno reale, oppure finiremo anche noi Nulla di male per rimpiangere i nostri anni normali? finchè resta un gioco, Uno spunto di riflessione in questo senso me lo offre “Second ma il rischio sempre Life”, un sito internet che sta riscotendo un successo enorme latente è che diventi così a livello mondiale e che tocca anche la nostra realtà. Si tratta importante da occupare le nostre attenzioni di una comunità del web dove si entra pagando un congruo in modo esagerato ingresso, ci si crea un alter-ego, o meglio un avatar, a proprio ed ossessivo. piacere e si vive una esistenza alternativa. Nulla di male finchè resta un gioco, ma il rischio sempre latente è che diventi così importante da occupare le nostre attenzioni in modo esagerato ed ossessivo. Lo hanno capito quelle industrie che pagano fior di dollari per occupare gli spazi pubblicitari di questa società virtuale, oppure quegli artisti, naturalmente dotati del proprio avatar, che promuovono in anteprima su Second Life i loro nuovi lavori. Lo ha capito anche un amico che si è trovato a registrare un pagamento in euro reali per degli oggetti d’artigianato creati in un mondo di pura fantasia. Mi fanno paura questi intrecci alla Matrix, tanto per citare un famoso film di qualche anno fa. Temo che il passare da una realtà all’altra, se non gestito in maniera corretta, crei un sacco di confusione in
chi si lascia prendere troppo la mano. Mi fa tristezza inoltre pensare a tutta questa necessità di crearsi un’altra identità, di vivere una seconda vita pigiando semplicemente i bottoni di una tastiera. L’idea di poter essere diversi da quello che siamo è vecchia come il mondo, nessuno ha inventato nulla, ma fino ad adesso per me aveva avuto un riferimento diverso, intrigante. Vivevano una seconda realtà i supereroi dei fumetti che leggevo da ragazzo, sempre pronti a strapparsi la camicia, per rivelarsi i salvatori dell’umanità. Aveva un’identità segreta il Dottor Jeckill sempre in conflitto con Mister Hide, simbolo dell’eterna lotta del bene contro il male. Si creava un’altra esistenza , e qui sospendo ogni giudizio morale, chi si trovava
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un’amante e gestiva contemporaneamente più storie sentimentali. Oggi sembra che anche il tradimento corra preferibilmente sul filo… Restando ancorati alla nostra storia, ricordo anche chi, come il nonno, cercava un mondo diverso da quello natale, varcando montagne o passando mari, alla ricerca di un’esistenza più decorosa e più dignitosa di quella che gli veniva offerta nel proprio paese. Quando penso a me stesso, mi dico che non sarebbe male avere una seconda possibilità, per fare tutto quello che mi piacerebbe: so già infatti che una esistenza sola non mi basterà. Già, mi farebbero comodo due o più vite, ma reali, non virtuali, quindi l’unica cosa sensata da fare resta non sprecare l’unica che abbiamo, quella normale.
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INCONTRI - PAG. 8
incontri
Onorio Zen
vicepresidente Banca di Romano e S. Caterina, presidente Regionale e vice presidente Nazionale Confartigianato CAT Orafi, già presidente degli Artigiani di Romano 2000-2004, da sempre direttore sportivo A. C. D. Virtus Romano.
Abbiamo iniziato un capitolo che vuole rappresentare e far emergere figure di imprenditori di aziende di Romano, in questo momento di criticità dei mercati. Abbiamo perciò intervistato un imprenditore che per tipologia di settore e per conoscenza del mercato poteva darci una visone particolarmente attenta. Incontriamo Onorio Zen, che dal 1979 opera a livello nazionale e internazionale. Le tappe della storia dell’azienda partita nel 1979 come “CZ”, nel settore coppe, trofei e targhe, diventano significative già dal 1983, quando una prima svolta impone all’azienda di passare dal solo ambito commerciale a quello produttivo sempre in collaborazione con un socio. Il 1987 rappresenta invece la modifica dell’assetto societario con l’ingresso della moglie, Gabriella in sostituzione del socio. A complemento del settore sportivo, che subiva la caratteristica della stagionalità, Zen indirizzava l’azienda a produzioni di medaglie sportive e religiose in oro e argento oltre che promozionali, per arrivare al 2004 con il cambio di denominazione in “Orozen srl” all’introduzione di un filone produttivo dedicato all’oreficeria.
L’INTERVISTA Come fa fronte la struttura di una piccola impresa alla crisi?
Qualè lo stato di “sofferenza” delle imprese del territorio?
Le aziende nel nostro territorio sono per la maggior parte a carattere familiare e necessariamente coinvolgono nel lavoro direttamente i soci; in questi casi uno dei vantaggi che ne deriva è la flessibilità di gestione e organizzazione che permette di far fronte a situazioni critiche o difficili. Va però anche detto che i momenti di criticità fanno emergere anche i limiti di una cultura di impresa solo orientata alla produzione, che ha tralasciato di investire in formazione, sulle nuove competenze da valorizzare od innovare nelle aree marketing, finanza, controllo.
Come è ben noto il settore orafo ha iniziato un’inesorabile discesa già dal 2001 il relativo indotto, determinata da una crisi strutturale, che oggi si è aggravata con la crisi finanziaria ed economica che ha coinvolto tutti i comparti. è il mercato a fare le regole e l’adattabilità deve essere una componente dei nostri imprenditori; risulta necessario rimboccarsi le maniche per proporre nuove idee, rendere più interessanti i nostri prodotti, individuare nuovi mercati. La crisi determinerà necessariamente nuove regole di mercato, che potranno diventare occasione di opportunità per quelle imprese che sapranno cogliere i nuovi segnali e adeguare le loro proposte.
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INCONTRI - PAG. 9
incontri ONORIO ZEN Equilibri finanziari ed istituti bancari, quali sono gli elementi che più creano difficoltà alle aziende? A mio modo di vedere una prima valutazione va fatta in base alla capitalizzazione delle aziende, in molti casi si è preferito prelevare gli utili dalle aziende a titolo personale anzichè consolidare finanziariamente la propria realtà. Essendo il nostro tessuto sociale, da sempre votato al risparmio, ora in molti fanno ricorso alle “scorte di utili” di anni pregressi per affrontare le necessità contingenti. A ben guardare, tutti i settori in questo momento soffrono della mancanza di liquidità con punte preoccupanti nell’edilizia, e nel settore del mobile che pur nel nostro ridente comprensorio vanta una storia particolare, per non parlare di quelli che sono da tempo nella morsa delle difficoltà quali orafi, ceramisti e terzisti in genere.
La politica a livello nazionale è adeguata alle esigenze ed alle risposte che si attendono le imprese? Ritengo che la partenza delle infrastrutture e dei nuovi grandi lavori annunciati dal Governo potranno senz’altro dare benefici alle imprese e quindi di riflesso anche all’indotto. A noi mancano però delle regole di mercato più precise, ma adottate a livello mondiale, dai dazi, al “made in”, alla tutela del design. A pura esemplificazione, prodotti del ns. settore, entrano in Italia ove sono punzonate con il marchio di una ditta Italiana e successivamente rivendute come prodotto italiano.
Ma per ritornare agli istituti di credito, ritengo che i clienti e i soci delle banche minori e più radicate nel nostro Bisogna tornare, a mio avviso, alla valorizzaterritorio, stiano ora riscoprendo la particolare attenzione zione del prodotto, bisogna far emergere l’aspetto che le stesse stanno rivolgendo qualitativo e quindi di conloro. Conservazione degli affiseguenza far riconoscere il damenti e sostegno del credito valore anche economico del La salvaguardia sono le loro linee guida. Con gioiello. dei posti di lavoro è l’abbassarsi dell’Euribor, inoltre, essenziale, sono le persone, agiscono sullo spread per manSe analizziamo il valore con le loro competenze, tenersi competitive ed agevolare è necessario tenere in consiil cuore pulsante e derazione anche il fatto che i il più possibile il mercato del crevitale delle aziende, prezzi applicati sul mercato, dito dei propri soci e non solo. che potranno, al momento in molte realtà sono gli stesgiusto, favorirne Prezioso è anche il supporsi praticati prima dell’entrail riavvio. to dei Confidi che permettono ta in vigore dell’euro. una Garanzia Agevolata alle imprese sane in momentanea crisi finanziaria. Si ritiene che tale intervento sia di estre- Disoccupazione e prospettive. ma utilità per il settore dei metalli preziosi le cui imprese Ho appreso con favore della nuova legge regionale soffrono di sensibili squilibri finanziai e patrimoniali. di aiuto alle imprese che ricorrono alle Casse Integrazioni, tali ammortizzatori sociali saranno una boccata d’ossigeno per la collettività; nello stesso tempo guarQuali sono i segnali del mercato? do con altrettanto favore ed interesse a quegli istituti Le aziende che sono sul mercato e si sono ricavate di credito che hanno già recepito le direttive utili al fiuna nicchia particolare, riescono a mantenere con diffi- nanziamento delle aziende che ricorrono agli strumencoltà il loro fatturato rispetto agli anni precedenti, ma chi ti delle sospensioni/disoccupazione in modo da non si è fermato, perchè convinto di essere “arrivato o quasi” togliere loro la liquidità in attesa dell’erogazione delle ed è in attesa di essere cercato dai clienti, avrà delle ama- somme dagli enti preposti. re sorprese poichè in questa fase il mercato richiede di proporsi con forme nuove. La salvaguardia dei posti di lavoro è essenziale, sono le persone, con le loro competenze, il cuore pulsante e Importante in questa fase è la condivisione delle pro- vitale delle aziende, che potranno, al momento giusto, blematiche a 360 gradi con i collaboratori in azienda, la favorirne il riavvio. Gli imprenditori in questo momento loro responsabilizzazione nelle varie competenze e la devono avere la forza di resistere a questa onda d’urto presa di coscienza che anche il loro lavoro incide sull’an- economica, ma anche la capacità di una nuova visione che possa ridare slancio e ottimismo per una rinascita. damento dell’azienda in modo attivo.
La crisi determinerà necessariamente nuove regole di mercato, che potranno diventare occasione di opportunità per le imprese.
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PALIO - PAG. 10
E ora, diamo spazio al Palio… vissuto Quella sera che decidemmo di cominciare a parlare di Palio sulle pagine del Nuovo Ezzelino, non pensammo affatto ad un risultato tanto soddisfacente, ci fu un iniziale titubanza, un dubbio sull’effetto che avrebbe sortito sui nostri lettori, invece portammo avanti l’avventura nonostante le difficoltà. Quell’iniziale dubbio, fu rimosso dall’interesse di tutto il popolo delle contrade; un vero e proprio avvenimento festoso, una richiesta inarrestabile di presenza sulle pagine del Nuovo Ezzelino. Il Palio delle
Duilio Fadda
Contrade è solo e semplicemente una festa della popolazione per riunire in un unica famiglia la comunità Romanese.
Nella pagina a fianco: Le Contrade del 38° Palio di Romano d’Ezzelino rappresentate nei tipici costumi e vessilli.
Ed è questo risultato che ci ha dato sollievo, cioè la voglia dei contradaioli di essere protagonisti nel nostro periodico e di farsi conoscere e quindi portare alla ribalta la storia delle contrade. Nel mio peregrinare da una contrada all’altra, ho conosciuto tantissime persone che offrono la loro disponibilità agli altri, al prossimo. Non è poco al giorno d’oggi. Le storie che ho raccontato sono in definitiva le storie di questa splendida comunità, che studia, progetta, costruisce, recita, negli angoli rustici il proprio passato. In questa variopinta diversità, c’è inoltre un confronto fra diverse generazioni che serve ad ognuna di esse per un ritorno, seppure brevissimo, alle radici, così da non mettere in discussione un passato recente.
Ho ancora in mente le parole che una sera vennero fuori all’incontro rituale dell’intervista: - Gli angoli (rustici) sono un modo per riunire le famiglie. Da quella frase ho tratto l’insegnamento più importante del vivere la festa del Palio; la sagra della Candelora, da cui trae origine il Palio delle contrade è solo e semplicemente una festa della popolazione per riunire in un unica famiglia la comunità Romanese. E questo, è confortato dal fatto che tutti i protagonisti si riuniscono con i costumi tradizionali per la Santa Messa e poi nella cena comunitaria sotto il tendone della sagra, proprio come una grande famiglia. In conclusione, quest’iniziativa che abbiamo realizzato con il NE, credo possa divenire una premessa a varie altre legate al Palio e che poi trovino spazio sul nostro periodico. Io me lo auguro e spero che altri possano contribuire a realizzarle con eguale entusiasmo.
L’intervista Dopo lo spazio riservato alle contrade ci vogliamo ritagliare un piccolo angolo anche per noi giusto per poter fare una semplice analisi del lavoro fatto fin qui. Stavolta i miei interlocutori sono il presidente della Pro Romano Maurizio Carlesso ed il vice Franco Latifondi, la scelta come capirete non è casuale ma ponderata e meditata da tempo. Ci ritroviamo a parlare del Palio dopo aver dato ampio risalto all’evento dalle pagine di questo nostro periodico. Quando si decise di partire ci furono certi dubbi, aspettative… Maurizio: Quella sera che decidemmo di mettere in atto il primo capitolo sull’evento Palio delle contrade, non avremmo mai immaginato di montare un baccano per niente. La nostra decisione partiva dalla necessità di far parlare la gente di Romano dell’EVENTO, cioè di quello spettacolo che i romanoti hanno costruito anno dopo anno. La scelta su come partire fu talmente banale che non poteva dar spazio a polemiche,
infatti l’adunata degli alpini era alle porte, l’anniversario della Grande Guerra cadeva proprio l’anno scorso e quindi l’unica contrada che aveva come tema la prima guerra mondiale era la deputata ad iniziare un ciclo che si è poi rivelato interessante. Franco: Io direi che è stato un ciclo importante, perché ha dato modo a tutti di far conoscere la propria storia e le aspettative future. A proposito di aspettative. Nel periodo che andava in stampa il NE, con ciclo delle contrade, c’è stata l’elezione del nuovo presidente del Comitato Siriola, che io ho avuto l’onore di intervistare, cosa pensate di questo cambio al vertice? Maurizio: Conoscendo Jurij, credo che sia stata una scelta giusta e lungimirante, a parte la giovanissima età che potrebbe dare spazio a dubbi, dal punto di vista dell’impegno e della serietà, non penso ci sia da avere la minima titubanza sulla sua presidenza.
Franco: Bisogna però riconoscere che il presidente che l’ha preceduto, si è dimostrato un innovatore, Maurizio Camazzola ha creato delle belle ed interessanti novità. Torniamo all’inserto mensile sul palio. Dopo il primo numero che qualcuno non ha gradito totalmente c’è stata la paura che tutto finisse in una bolla di sapone e che qualcuno restasse fuori dal giro? Maurizio: Le solite voci create ad arte per destabilizzare non hanno sortito gli effetti desiderati. Infatti in tutti questi mesi si è potuto parlare di palio molto più serenamente che in altri anni, quella che era una semplice gara paesana sta assumendo toni più brillanti, quando arriveremo alla rappresentazione degli angoli sarà un momento molto più vivace degli altri anni. Franco: In effetti è vero. Tutto il tempo trascorso, dal primo numero che il NE ha trattato del palio al giorno stesso in cui comincerà, non abbiamo fatto altro che far risaltare questo nostro patrimonio culturale.
Il Nuovo Ezzelino Aprile 2009
Veniamo alle dolenti note. Alcune contrade non vedono di buon occhio la recita durante il palio, altre non possono prescindere dal recitare, avete un punto di vista su questo argomento? Franco: Non credo sia nostro compito dare un giudizio su questo o quel sistema di fare l’angolo rustico. Quando sono nati avevano lo scopo di rappresentare la vita ed i lavori de ‘na volta, credo che ambedue le scelte assolvano a questo compito e non vedo perché un sistema debba negare l’altro. Maurizio: Io penso che dipenda anche dalle persone che ruotano attorno al giro della contrada. Ci sono alcune contrade che hanno il dovere di recitare, pensiamo a Contrà Castello, con l’ambientazione naturale che possiede, non può esimersi dal creare una scenetta. Ogni contrada non può emanare regolamenti se non sono condivisi da tutti, ma diciamo anche, che è sicuramente questa la bellezza del palio. Ogni contrada, si rende diversa facendo cose differenti.
Girando per le contrade ho potuto notare che oltre alla cura dei particolari che i contradaioli mettono nel creare l’angolo, danno notevole importanza alla ricerca storica ed alla esemplificazione museale della scena prodotta. Inoltre, chi prepara la scenetta allestisce la recita con grande meticolosità. Non pensate che vista la propensione all’ interpretare ci si debba inventare una sorta di scuola di recitazione, alla luce anche dell’ultima “menda tremenda”? Maurizio: Ben venga una scuola o qualcosa di simile che aiuti a migliorare le performance dei nostri paesani, ma non ci possiamo fare niente su ciò. Possiamo dare suggerimenti, stimoli ma nient’altro. Peccato però, perché alcuni giovani hanno doti eccezionali. Franco: A quel punto ci vorrebbe anche un teatro degno di questo nome, che non sarebbe proprio sbagliato, ma sai in questi ultimi tempi è anche difficile fare progetti così ambiziosi.
PALIO - PAG. 11
Concludendo. Dopo questa positiva esperienza pensate a qualche nuova iniziativa legata al palio, visto che nel 2010 saranno 40 gli anni da festeggiare? Maurizio, Franco: Lo spirito è quello giusto, siamo disponibili e aperti a iniziative importanti che riguardano il nostro comune, tant’è vero che ci sposteremo in una sede più centrale, in senso geografico, per essere più vicini a tutti i cittadini. Poi, già dai prossimi mesi, siamo impegnati con la figura più importante di Romano. Con la Pro Loco e con l’amministrazione comunale di Soncino ci siamo accordati per delle importanti manifestazioni di carattere culturale che riguardano Ezzelino da Romano.
Soncino è un comune della Lombardia dove il cosiddetto tiranno morì durante la carcerazione e quest’anno da allora, sono già passati 750 anni.
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APPUNTAMENTI - PAG. 12
Profumo di Palio Per l’Associazione Culturale Siriola
Chiara Lerna
Quando arriva la primavera, si sa che tutto si risveglia, sbocciano i primi fiori, cambiano i colori, e perfino la gente diventa più allegra, più solare! Bè, in questa stagione a Romano, succede un po’ di tutto questo. I fiori fanno da cornice lungo le vie, ogni contrada addobba le proprie case con i colori delle contrade e i “romanotti” con qualche ombra in più e pan e soppressa che non mancano mai, si sbizzarriscono con le fantasie più stravaganti per rendere il proprio angolo rustico una parte di storia passata in una realtà in cui è facile dimenticare la vita di un tempo. Insomma, Romano, si presta a vivere dei momenti di intenso lavoro in un atmosfera particolare, con un clima sereno sentendo nell’aria un profumo semplice, ma dal sapore unico. Questo profumo, lo amerei definire simpaticamente: Profumo di Palio!!!
Passiamo dai “Jacona” e Cari romanotti, siamo già ci troviamo con Contrà arrivati alla 39° edizione, Domenica 26 Farronati, Signori, Valle cosa ne pensate? aprile, la giornata sarà e siamo “so’ a corte dee La nuova macchina orlavandare”, non si può ganizzativa è pronta per dedicata alle Contrade certo dimenticare questo dare il meglio, e voi? e ai suoi angoli rustici. antico mestiere, simbolo Avete fatto la revisione ai Però, non è finita qui, per Romano nei primi vostri mussetti? non si può mancare anni 900. Per non dilungarmi tropdomenica 3 maggio Il nostro viaggio contipo, allora comincio a preal 39° Palio delle nua con Contrà Marchi, sentarvi i temi che sono che con la “segaura”, stati proposti dalle singoContrade! verrà ricordato un mele contrade! stiere di pazienza, di Domenica 26 aprile, la giornata sarà dedicata alle Contrade e ai suoi amore e di precisione, tornando nelle antiangoli rustici, cominciamo allora insieme que- che botteghe del “marangon”! sto viaggio, dalla cornice suggestiva di Villa Andando verso Pove, troviamo un binomio Negri, dove Contrà Torre presenta: “latte e co- ormai collaudato, e guarda caso, l’argomento najo, ogni mona fa formaio…”, qui, verran- che queste due contrade propongono ci si no svelati tutti i segreti del latte e dei suoi addice proprio: “buseta e boton”! Contrà Carlessi e Pragalera, insceneranno in un racconderivati! Passiamo poi nei campi dei “tonea” e qui tro- to, la storia dell’arte del cucire delle sartore! viamo Contrà Molinetto con “ndemo scoea”, e A far da sfondo ci sarà sempre lo splendido portico di Villa Chilesotti! quindi verrà ricordata la scuola di un tempo! Proseguiamo per Contrà Zaghi con “copi, Parlando di portici, non poteva mancare quarei, tavee, pignati e scuee” e sarà ripropo- Contrà Cà Cornaro, che sulla corte dei Paroisto come con l’argilla, venivano fatti coppi, ni, continueranno quello che l’anno scorso mattoni, piastrelle e pignati, lavorati pura- hanno cominciato e dalla concia, passeranno al “curame e carta piegora”, e saranno espomente a mano! Poco distante, troviamo Contrà Palù, con “vita de ste le varie tecniche, cominciando dalla proogni dì”, e si ritorna a vivere la vita in famiglia,con duzione, alla lavorazione fino all’esposizione la quotidianità e la semplicità di un tempo! del lavoro svolto!
Siamo ormai alla fine e per ultimo ma non per importanza, andiamo nell’antica Torre di Ezzelino, e ci troviamo in Contrà Castello! Da qualche anno, questa contrada, ci fa rivivere il medioevo, con costumi d’epoca racconti e aneddoti di quei tempi! Ma quest’anno la magia farà da protagonista in un atmosfera suggestiva, e allora verremo tutti stregati “alla corte di messer Barnabò” Be, cosa dire, sicuramente domenica 26 aprile non c’è da annoiarsi, anzi armatevi tutti di sorrisi e allegria!! Però, non è finita qui, non si può certo mancare domenica 3 maggio, per il 39° Palio delle Contrade! Vi aspettiamo tutti al Mussodromo, per accogliere l’arrivo della sfilata di tutti i contradaioli, accompagnata da banda e sbandieratori che a loro volta daranno spettacolo, ma soprattutto si darà importanza ai nuovi costumi, voluti fortemente dal Comitato Siriola, quest’anno diventato Associazione Culturale Siriola!!! Non dimentichiamoci che durante la manifestazione, sarà sempre in funzione lo stand gastronomico con l’immancabile piatto forte “spezzatino di musso” e altre specialità! Le serate saranno sempre accompagnate da musica, balli, cabaret e chi più ne ha più ne metta, l’importante è sapersi divertire in sana compagnia! Vi aspettiamo numerosi!!!
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APPUNTAMENTI - PAG. 13
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CULTURA - PAG. 14
Social Day 2009 Bertacco Sara
Si ripresenta anche quest’anno una particolare iniziativa che riguarda i giovani e il mondo del volontariato. Si tratta del “Social Day”, progetto sperimentato fin dal 2007 nelle scuole superiori del bassanese e da quest’anno esteso anche agli alunni delle scuole elementari e medie con gli obiettivi di diffondere la cultura della solidarietà, della partecipazione e dell’aiuto e di coinvolgere i ragazzi nelle attività specifiche di una organizzazione di volontariato. Il progetto si sviluppa in due momenti: in una prima fase i volontari delle associazioni coinvolte nel progetto si dovranno recare nelle scuole per presentare ai ragazzi le attività del loro gruppo e, più in generale, per una “lezione speciale” sugli aspetti più significativi del mondo del volontariato. In un secondo momento invece, i ragazzi saranno impegnati in un’attività pratica accanto ai volontari, da svolgere in sostituzione della normale giornata scolastica. L’Associazione di Protezione Civile e Antincendio Boschivo di Romano d’Ezzelino ha aderito al progetto e, nell’ambito delle attività promosse dal Coordinamento “Brenta Monte Grappa”, si è organizzata per la migliore realizzazione del “Social Day”. Alcuni volontari dell’Associazione si sono infatti recati nel mese di marzo presso la scuola media “Bellavitis” di Bassano del Grappa per incontrare i ragazzi di una classe seconda e i loro docenti. Dopo i primi accordi presi con la docente referente del progetto, è stato definito il calendario degli incontri che prevedeva due lezioni teoriche in classe e una giornata conclusiva, quella appunto del Social Day previsto per la mattinata di sabato 4 aprile 2009, dove i ragazzi avrebbero lavorato sostenendo le attività dei volontari.
di Galvan Antonio CARPENTERIE INFISSI
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Nel corso della prima lezione i volontari dell’Associazione di Romano hanno spiegato ai ragazzi i compiti e le attività del Sistema Nazionale di Protezione Civile, gli interventi riguardanti l’antincendio boschivo, la formazione dei volontari, i lavori di manutenzione dei sentieri sulle nostre montagne, il piano di evacuazione scolastico e i comportamenti da tenere in caso di terremoto, incendio e alluvione. I ragazzi hanno dimostrato un elevato interesse verso le tematiche loro esposte e hanno partecipato con impegno alla “lezione di educazione alla sicurezza” svolta dai volontari. Il secondo incontro invece è stato dedicato alla programmazione dell’attività pratica: i volontari hanno deciso di coinvolgere i ragazzi in una attività di pulizia del sentiero “Graziano Marin” a Romano d’Ezzelino, cercando di infondere loro quel senso civico e quel rispetto per l’ambiente che manca a coloro che, percorrendo il sentiero, gettano per terra cartacce e ogni altro genere di rifiuto senza usufruire degli appositi cestini presenti lungo il percorso. I ragazzi, suddivisi in gruppo con un loro caposquadra, lavoreranno con i volontari che seguiranno passo passo le loro prestazioni. Un gruppo, sarà impegnato anche nell’allestimento di una tenda, per simulare un campo base come nelle vere emergenze, in un punto adeguato sul Col Molin. L’appuntamento quindi è per la mattinata di sabato 4 aprile 2009 per dar vita a questa particolare iniziativa con i ragazzi e con il loro immancabile entusiasmo.
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ATTUALITA’ - PAG. 15
Arrivederci Suore!
Suor Adele, Suor Giustina, Suor Flaminia ad agosto lasciano l’asilo di Romano Pochi lo sapevano prima, ma adesso che la partenza delle Suore dalla scuola materna di Romano è confermata non si poteva più tenere il silenzio sulla questione: la Congregazione delle Suore della Presentazione di Maria Santissima non rinnova la Convenzione con la Parrocchia, e leva le ancore dal nostro paese, dove era in pianta stabile dal lontanissimo 1930. Inutile raccontare le vicende che hanno portato a questo finale, sono tutte scritte, nero su bianco, nelle lettere dei protagonisti che riportiamo nella pagina. Lettera della CongregaCiò che conta per la Comuzione delle Suore della nità di Romano è che le SuoDa agosto Presentazione di Maria re non saranno più al pornon ci saranno più. Santissima tone ad aspettare i bambini E sentono già la nostalgia (25 gennaio 2009) che arrivano la mattina, non del distacco. Perché anche Rev.do Don Tarcisio, li seguiranno più nei loro per loro partire significa la presenza della nostra apprendimenti, non cucinelasciare le persone Congregazione nella amata ranno più per loro. che hanno imparato comunità parrocchiale di Quelle piccole suore, che ad amare. Romano risale al lontano chiunque frequenti almeno 30 settembre 1930, ma da un po’ la Chiesa di Romano tempo si sentiva la difficolconosce, quelle che occupano sempre i primi banchi ad ogni Messa, da tà di continuare ad assicurare l’opera generosa, agosto non ci saranno più. E sentono già la no- compiuta in favore dei piccoli e delle giovani, stalgia del distacco. Perché anche per loro partire da tante consorelle che si sono succedute e che significa lasciare le persone che hanno imparato hanno lasciato un ricordo indelebile (...). Tale disagio, pur con tristezza e rammarico, ad amare. Così Suor Adele, direttrice dell’Istituto, con la sua aveva già palesato negli anni passati, l’allora simpatica parlata ligure è rimasta qui da noi per Superiora generale, Madre Alicia Alture Pereira, 9 anni, e in tutto questo tempo non si può non al parroco don Luigi Bonetto, invitandolo, per affezionarsi alle persone e al paese. La dolce e tempo, a rivolgersi ad altri Istituti (…). Dopo timida Suor Giustina, che fà l’aiuto cuoca, è qui aver valutato seriamente: necessità, circostanda oltre 10 anni, mentre Suor Flaminia è arrivata ze e condizioni; considerato, inoltre, che sono 4 anni fa. Tutte loro hanno già quest’esperienza venuti meno anche alcuni requisiti importanti, alle spalle: Suor Adele e Suor Giustina sono state (…) con il consenso del Consiglio, si è stabilito, 42 anni a Como, Suor Flaminia ha vissuto quasi e Dio solo sa con quanto dolore – di lasciare la Parrocchia, pertanto si dichiara: 50 anni a Sestri Levante. Ora non conoscono la prossima destinazione: di 1) l’impossibilità, per la Congregazione, di prosicuro non sarà in Veneto, perché il loro asilo era cedere alla stipula della “nuova Convenzione”; l’unico punto regionale della loro Congregazio- 2) la necessità di ritirare le Suore allo scadene, che pure ha una Madre generale, Suor Ge- re della Convenzione in atto e, comunque, nesia Galvan, originaria proprio di qua. E’ quasi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico certo anche che verranno divise. Ma tutte e tre, 2009/2010. promettono, ricorderanno le persone di Romano, Ci affidiamo con fiducia a Dio, Padre della Misele mamme, i bambini, i volontari sempre disponi- ricordia e alla Vergine Santissima, perché ci aiuti bili e affettuosi. E i romanotti ricorderanno loro, a fare “quello che Lui dirà”, nella certezza che Ella ci indica sempre la via migliore. sempre con tanto affetto.
Lettera della Presidenza del Consiglio Pastorale di Romano alla Madre Generale (4 Aprile 2009) Rev.da Madre Generale Suor Genesia, il Consiglio pastorale, all’unanimità ha espresso il suo rammarico per la Vostra decisione di ritirare le suore dalla nostra comunità e ha manifestato il desiderio di proporre un ulteriore tentativo presso di Lei per verificare la possibilità di mantenere la loro presenza (…). Il Consiglio pastorale si sente in dovere di ringraziare vivamente la vostra Congregazione per tutto il lavoro svolto in tanti anni con grande impegno e dedizione e di scusarsi se ci sono state incomprensioni.
Lettera delle mamme di Romano (che accompagna la raccolta di firme nel banchetto davanti alla chiesa) Rev.da Madre Genesia Galvan, siamo in tanti ad essere tristi per la decisione di ritirare le Suore dal nostro asilo e dalla nostra parrocchia. (…) Comprendiamo che ci sono sempre meno suore in Italia e che il bisogno è tanto, ma queste vostre suore, lasciatecelo dire, le sentiamo anche un po’ nostre nel senso dell’affetto e della stima che nutriamo per loro. Di sicuro loro sono pronte a partire, ce lo hanno già detto con serenità. Ma saremo felici se, arrivate alla loro età, potessero rimanere nella nostra comunità che le ama e le stima, per continuare la loro opera. La preghiamo di considerare con il cuore la nostra lettera, che Le spediamo anche a nome di tutti i bambini che vogliono bene alle “loro” suore Adele, Flaminia e Giustina.
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ASSOCIAZIONI - PAG. 16
Appuntamento con la storia Trentesimo del Complesso Bandistico di Romano d’Ezzelino. Franco Fietta
29 Novembre 2008, Complesso Bandistico & Majorettes di Romano d’Ezzelino
Il 1978 fu l’anno dei mondiali vinti dall’Argentina, padrona di casa, si dice un po’ furbamente!; fu anche l’anno in cui la Juventus vinse lo scudetto. Nel ‘78, furono varate tre leggi importanti; chiusura dei manicomi, aborto, istituzione del servizio sanitario nazionale. Quell’anno la Nazione si fermò di fronte all’assassinio di Aldo Moro; ciò nonostante si parlava già di Europa con il discorso e giuramento dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, in cui invitava la nazione ad inserirsi in una comunità sempre più vasta chiamata Europa!
Per noi il 1978 è l’anno di nascita. Trent’anni, non si dovrebbe dire l’età, però a volte serve a capire quanta memoria si può abbracciare del passato di una associazione, della sua storia sociale, delle sue esperienze, delle persone che ne hanno fatto parte. Il 25 aprile del 1979 fu la prima uscita ufficiale del Complesso Bandistico, che poteva contare già su una sessantina di componenti tra suonatori ed allievi. Il Maestro Attilio Boscato di Pove del Grappa, arrangiò sapientemente le partiture in maniera tale che tutti fossero in grado di poter suonare. Il sig. Rodolfo Falavigna curava l’apprendimento musicale
degli allievi nella sede delle ex scuole a Romano capoluogo, attualmente casa delle associazioni. La parte amministrativa era gestita dal Direttivo con a capo Andrea Bontorin in qualità di presidente. E poi ancora, era il 1993, quando, su decisione del Direttivo e volontà di alcune ragazze, si costituì il gruppo Majorettes, diventando di fatto “Complesso Bandistico & Majorettes” di Romano d’Ezzelino. Capitana ed organizzatrice di questo nuovo gruppo, assieme ad alcune sue strette collaboratrici, fu Orianna Tonin. Oggi a distanza di trent’anni ci siamo ancora! Un gruppo di circa trenta suonatori e venticinque majorettes che con entusiasmo stanno scrivendo una pagina di storia della nostra associazione. Pochi, direi pochissimi i “superstiti” dei ragazzini, che allora iniziarono quest’avventura, ma sempre motivati a continuare a far parte di questo gruppo, legati sia da una passione per la musica ma anche da una profonda amicizia. Una moltitudine di gente in questi lunghi anni ha attraversato quest’associazione, contribuendo a compiere delle vere e proprie imprese! Concerti, rassegne, sfilate, viaggi, gemellaggi; solo per ricordarne uno, il più recente, il gemellaggio con il corpo bandistico G.B. Pergolesi di Quartucciu – Cagliari, il quale ci ha ospitati lo scorso settembre lasciandoci ricordi indelebili. Il Ringraziamento da parte dell’attuale Direttivo va a tutti coloro che in questi anni vi hanno fatto parte.
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ASSOCIAZIONI - PAG. 17
Invito al pranzo del Trentesimo/Quindicesimo del Complesso Bandistico & Majorettes 25 Aprile 2009 Romano capoluogo ore 11.30 Con questo articolo però non si desidera ricordare gli trascorsi del gruppo ma bensì fare un invito alle persone che ne hanno fatto parte a festeggiare con Noi, attuali componenti del gruppo, i nostri due compleanni Trentesimo della Banda e Quindicesimo delle Majorettes. L’occasione è di quelle da ricordare, abbiamo infatti in programma un pranzo il 25 Aprile 2009, e la data non è stata scelta a caso!, presso il pala tenda del Comitato Siriola antistante il piazzale Chiesa di Romano Capoluogo, quindi invitiamo tutti coloro che hanno preso parte, anche se pur per un breve periodo, a contattarci per iscriversi a tale pranzo. Noi sia come Direttivo che come Gruppo ne saremo davvero lieti. In questo periodo cercheremo di contattarvi, ma se tale invito non vi è pervenuto vi preghiamo di festeggiare ugualmente con noi contattandoci. Il pranzo sarà preceduto da un concerto del Complesso, allietato da balli delle nostre Majorettes. Per info e prenotazioni entro il 21.04.09, scrivete a: banda.romano@libero.it oppure telefonate a: Presidente Domenica Bontorin 348 4062235 Vice Presidente Luca Meneghetti 335 7194223
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NOTIZIE IN BREVE - PAG. 18
La prima Mostra dei Nuovi Artisti - Pittori Bassanesi Grande soddisfazione per la prima mostra dei Nuovi Artisti – Pittori Bassanesi, che ha accolto artisti provenienti anche dalle province limitrofe, curata dalla prof. Anita Zamperin, presidente del Centro Culturale Porta Dieda, nella galleria di Spin a Romano d’Ezzelino. La qualità artistica delle opere esposte è stata anche apprezzata da parte di autorevoli artisti di livello nazionale e internazionale, invitati dalla curatrice. Una vera marea di persone sono venute alla inaugurazione, avvenuta il 28 febbraio, e nei primi giorni successivi, non solo i famigliari e gli amici, ma tanti giovani, che rappresentano il vero successo del Centro Culturale, libero e senza etichette. La mostra si è conclusa il 21 marzo.
Nella medesima sede il 4 aprile si inaugura la mostra di pittura di Giovanni Bonato. Noto artista amato da tutti, che vuole così onorare il ricordo del caro figlio recentemente scomparso. Sarà presente anche l’associazione “Acque slosse” con poesie e musica. La galleria A. Zamperin, e il Centro Porta Dieda, ringrazia fin da ora tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento, non solo artistico ma anche umano. Bonato, artista molto apprezzato, abita a Crespano, attento ad esprimersi alternativamente con la figura umana che Organizzato dall’UTA il colore: ma è nell’astratto, nel colore, a Cà Cornaro, al quale il dove esprime tutta la sua intensità, la Centro Culturale volentieri sua sofferenza e con il colore appunha dato e dà apporto to riesce a trovare nella vita difficile un e collaborazione, perché sensibile ai problemi momento di comunicazione, di pace: di quel continente. “un canto di colore” come usa dire lui. Benvenuto, Gianni, ci saremo tutti.
Ha preso il via la fase organizzativa dell’evento pro Africa.
Momenti di festa Domenica 1 febbraio 2009 si sono ritrovate a Romano capoluogo, nella chiesa parrocchiale, tutte le coppie di sposi per ricordare gli anniversari di matrimonio. Le coppie partecipanti sono state numerose e, a ciascuna di esse, durante la S. Messa, è stata offerta dalla parrocchia una pergamena in ricordo del proprio anniversario. Il nostro gruppo ha festeggiato il 45°. Eravamo presenti in 21 coppie e durante la S. Messa abbiamo ricordato anche coloro che se ne sono andati: Marisa Camazzola, Francesco Guazzo, Gloriana Conte e Egidio Parolin, M. Gemma Bof, Lorenzo Dissegna, Filogonio Andolfatto, Severino Menon. Terminata la cerimonia religiosa, abbiamo proseguito la giornata con incontro conviviale all’Osteria Pedrocchi. Durante il pranzo abbiamo fatto una carrellata di ricordi dei nostri incontri precedenti, cominciando dal 10° anniversario fino alla gita durata una settimana a Roma e a quella in Sardegna… Ora ci siamo promessi di trovarci ogni anno, visto che, con il passare del tempo, purtroppo, viene sempre a mancare qualcuno…
Monografie d’Arte
Programma: 6 marzo PABLO PICASSO: La verità ad ogni costo 20 marzo IL MITO DEL CARAVAGGIO 3 aprile GIOTTO 17 aprile MANTEGNA 8 maggio JACOPO TINTORETTO 22 maggio I FIAMMINGHI 5 giugno ANTONIO CANOVA 19 giugno KLIMT, SCHIELE, KOKOSCHKA Relatori Andrea Ruggiero, dott.ssa Francesca Rizzo Organizzate dalla Biblioteca Comunale in collaborazione con il Centro Culturale Porta Dieda. Le conferenze, con cadenza quindicinale, avranno luogo il venerdì alle ore 20.30 presso la Sala Conferenze Biblioteca Villa Caffo Navarrini, Via Bassano 21, Rossano V.to. INGRESSO LIBERO Info: Biblioteca Comunale - Tel. 0424 848502 (dalle 15.00 alle 18.00) Centro Culturale Porta Dieda - Tel. 0424 228418
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NOTIZIE IN BREVE - PAG. 19
Angeo Matìoi,
el veterinario dea Serioea Ai primi di marzo si è spento Angelo Tonin dei matìoi. Angelo assieme a sua moglie Cesarina (di cui tutti abbiamo ancora un bel ricordo) sono stati molto attivi nel Palio, soprattutto in contrà Marchi. Angeo l’abbiamo sempre visto suonar la fisarmonica per rallegrare contradaioli e turisti nella sua contrada, ed inoltre l’anno scorso l’abbiamo avuto ospite come fisarmonicista al “Roman in fiò”. Ma Angeo dei matìoi per la Siriola era ed è soprattutto “el veterinario”, colui che negli anni 70 si vestiva di camice bianco con croce rossa fatta di nastro isolante e munito di valigetta in cuoio nero per prestare una quanto meno dubbia assistenza gli asini. La foto di archivio lo ritrae alla vittoria di Gildo moda (è il primo a sx) ottenuta al primo palio di Romano svoltosi il 7 febbraio 1971. Ciao Angeo, mancherai a tutti noi della Siriola.
Punti rinnovo soci
E’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri. Colombara sede Pro Loco Uffici Postali, Centri Parrocchiali, Banca di Credito Cooperativo. Romano Edicola Pirandello, Profumeria Elisir, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Mario Bragagnollo (Moletta), Giovanni Bontorin (pittore), Negozio Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Agostini Gianni. San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina. Fellette Panificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
Ci hanno lasciato
Maria Luisa Battaglini
Giovanni Cavallin (Solagnoto)
Giovanna Fanny Carlesso in Todesco
102 anni 11 febbraio 2009
98 anni 14 febbraio 2009
87 anni 16 febbraio 2009
Angelo Bontorin
Zeferino Carlesso
Angelo Tonin (Matioi)
81 anni 27 febbraio 2009
83 anni 2 Aprile 2009
78 anni 6 Aprile 2009
Poste Italiane Tariffa Pagata Pubblicità diretta non indirizzata DCB/ACBNE/VI/ ISI/228/05/SC del 10.01.2005
Alla cortese attenzione del :
Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino
< BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL GRAPPA (VI) Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767 Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767
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