Sommario
Ricordo
3 È mancato il “Padre” delle Pro Loco d’Italia.
Editoriale
Maggio 2009 Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino
4 A Cà Cornaro il 39° Palio
Storia
5 Infanzia e adolescenza di Ezzelino III 10 - 11 Foto soriche
Attualità
6 Il corpo che cambia
Volontariato
7 Donare tempo, intelligenza ed energie Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Carlesso Direttore Responsabile: Dario Bernardi Segreteria: Stefania Mocellin In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duillio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Moccellin, Valeria Orso, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Silvia Rossi, Maurizio Scotton, Serenella Zen, Giuseppe Bontorin. Colombara Correr via Foscolo, 9 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
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Sport
8 Calcio a 5 E’ rossostellato il cielo sopra Romano
Associazioni
9 110° Club Frecce Tricolori 12 - 13 Nuovo direttivo Protezione Civile Social Day parte seconda
Musica e appuntamenti
14 Paranoid Eyes 15 Concerto in Piazza Torre 17 Prosecco the biggest in the USA
Cultura
16 Questa nostra terra. Un lembo di Veneto tra arte, storia, ambiente e poesia 18 - 19
Notizie in breve
110 e Lode!
al lupo i e un in bocca Congratulazion ” Dottoresse Elisa Scotton alle due “nuove zza del servizio civile lode e la nostra raga anna entrambi con 110 e Michela Dalla Zu
Scottulon Eurlisa enza Aziendalae La ea in Co’ns ari di Venezi sc Fo presso la Ca uanna alla ain Z ue MuriceahSpelecaiaD ng Li listic ane La Europee, Americ e Letteratureia e Post-Colon li
Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.
FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112
RICORDO - PAG. 3
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È mancato il “Padre” delle Pro Loco d’Italia. È con riconoscenza ed affetto che oggi andiamo a ripensare ai rapporti che Maurizio Carlesso abbiamo avuto con il nostro avvocato Benettazzo, non solo in relazione e per quanto è stato il rapporto con la pro loco di Romano d’Ezzelino, ma per quanto sia stato il rapporto che ha avuto per tutte le Pro Loco d’Italia. Una figura in emblematica, una figura importante, una figura che ha lasciato Per tutte le sicuramente, nei rapporti futuri del Mondo Pro Loco il “segno”. Pro Loco d’Italia è Come sempre impegnato nei suoi numerosi incontri e contatti è stato partecipe della vita associativa e soprattutto del volontariato di tutto il nostro settore. Ricordiamo con affetto, la sua particolare battaglia iniziata per riconoscimento delle attività delle Pro Loco, come unico tramite sul territorio, delle attività promosse in completa autonomia, da, per e con le amministrazioni locali, ritenendo le Pro Loco al di fuori delle parti e apartitiche nelle proprie attività. Ha sempre ritenuto le Pro Loco importanti e necessarie per il bene della comunità in cui esistono. Burbero, espansivo, autoritario, ma con un umanità innata, sono solo alcuni degli aggettivi che possiamo pensare per il nostro presidentissimo, ma per tutte le Pro Loco d’Italia è stato prima di tutto un “Padre” un padre severo si, ma con in testa un grande progetto, un grande futuro per la sua creatura che è stata L’Un-
stato prima di tutto un “Padre” un padre severo si, ma con in testa un grande progetto, un grande futuro per la sua creatura che è stata L’Unpli.
pli. Se oggi la famiglia delle Pro Loco è così ben rappresentata è sicuramente frutto del suo iniziale lavoro di creazione. Ci ha lasciati in una tiepida giornata primaverile, in silenzio e senza fare rumore e la sua commemorazione ha avuto il sapore di un incontro fra amici, amici che hanno saputo cogliere gli aspetti principali del suo carattere ma soprattutto cogliere il grande impegno profuso nel settore del volontariato. Sarà una figura che mancherà nel nostro quotidiano. Certo di cogliere anche il vostro pensiero desidero esprimere alla sua famiglia la nostra vicinanza in questo triste momento e nel contempo rendermi partecipe ed abbracciare insieme a tutte le Pro Loco d’Italia il ricordo e la stima che tutti gli dobbiamo. Grazie Michele e ricorda che anche in Cielo potrebbe essere necessaria una “Pro Loco” parlane con il “Capo”.
Michele Benetazzo Presidente onorario UNPLI.
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EDITORIALE - PAG. 4
A Cà Cornaro il 39° Palio Maurizio Carlesso
Matteo Gheno, vincitore del 39° Palio delle Contrade, premiato da Jurij Baron, Maurizio Carlesso, il sindaco Rossella Olivo e il vicesindaco Remo Seraglio.
Il 39° Palio delle contrade di si è corso in una cornice di pubblico particolarmente interessato, moltissime le persone che hanno assistito ai bordi del mussodromo alla prestigiosa manifestazione organizzata con particolare simpatia, attenzione ai particolari e cura, dai componenti dell’Associazione Culturale Siriola. Quest’anno hanno proposto una serie di eventi molto interessanti, ma soprattutto, tutti, hanno saputo dare tutto l’apporto possibile al neo presidente Jurij Baron che si è trovato attorniato da un gruppo ben affiatato e motivato che ha funzionato in modo impeccabile, garantendo per tutte le persone che vi hanno preso parte, informazioni, assistenza logistica e soprattutto ottimi piatti sfornati dalla “cusina”.
Bellissime sono state le proposte per i giovani ed i meno giovani e molto partecipate dal pubblico le serate dedicate al liscio, al rap ed al Filò. La sera della cena delle contrade che ha visto prima la partecipazione di tutti i contradaioli alla Santa Messa officiata dal nostro parroco, ha creato un’atmosfera particolarmente intensa. Il rullo dei tamburi dei Musici degli Sbandieratori, all’interno della chiesa hanno, in maniera suggestiva e coinvolgente, portato i contradaioli in un’altra epoca in un altro tempo. Particolarmente sentita e partecipata la Santa Messa ha portato in tutti noi un clima di serenità e ci ha preparato alla giornata più festosa del Palio. La cena che è seguita, ha permesso di apprezzare il lavoro dei cuochi, degli addetti alla cucina e di tutto l’apparato organizzativo. Hanno sfornato manicaretti degni d’un ristorante d’alto rango. Abbiamo riportato loro un particolare apprezzamento in quanto, effettivamente tutti, hanno espresso ottimi giudizi. Bravi. Non si sono ancora spenti gli echi di queste magnifiche giornate che già ci siamo proiettando alla preparazione del Palio 2010, infatti, nel 2010, avremmo una ricorrenza particolare: si correrà il 40º Palio delle Contrade di Romano d’Ezzelino e già l’Associazione Culturale Siriola sta pensando a quell’evento. Il gran giorno del Palio poi si è presentato radioso in una magnifica giornata di sole, gli asini
scalpitavano nel recinto loro dedicato e la cornice di pubblico attorno attendeva pazientemente l’entrata nel circuito degli attori della gara. Animali e fantini si sono presentati dapprima al pubblico con un giro di ricognizione, per poi dirigersi alla linea di partenza a dorso del proprio animale. Alcuni minuti di preparazione e poi via per cinque giri con l’adrenalina al massimo. Un primo sguardo dopo i primi due giri iniziali, dava una situazione di una gara estremamente tesa ed articolata nella quale emergeva dapprima il nostro amico “Ciorci”, Giovanni “Ciorci” vincitore dello scorso anno che tentava di bissare quest’anno il successo per iscrivere ancora la sua contrada nell’albo d’oro, ma al terzo giro un particolare scatto ed un sorpasso dell’asino numero otto di contrada Cà Cornaro ha portato a mettere tra sé e gli altri una notevole distanza proponendosi immediatamente in luce come possibile vincitore della gara. A dire il vero anche la stazza dell’animale seppur imprevedibile nei comportamenti come lo è per l’asino, dava i suoi frutti. Dopo il quarto e fino all’arrivo del quinto giro si scatenava l’immensa gioia dei contradaioli di Contrà Cà Cornaro, fazzoletti al vento, grida di incitamento e canti di gioia seguiti da una corsa immediata volta a salutare il fantino Gheno Matteo e l’asina Pierina che portavano l’ambito
Palio nella Contrada. Era la degna conclusione di una festa iniziata bene è finita ancor meglio. Ci riferiscono di festeggiamenti fino a tarda sera in contrada, tutti hanno potuto ritrovarsi insieme ed darsi appuntamento al 2010. Non possiamo inoltre dimenticare la particolare ed importante mostra di pittura organizzata dal Club Artistico Romanese, che ha permesso di portare in esposizione 130 opere. Alcune spiccavano per le particolari sensazioni che potevano trasferire al visitatore. La giuria ha formulato una prima selezione e successivamente con analisi attenta e collegiale dei componenti la giuria, sono state valutate ed individuate le caratteristiche e le peculiarità maggiori per ogni artista, la griglia dei partecipanti e dei selezionati si è pertanto ridotta via via, sino ad arrivare a cinque unità ed entro quelle cinque unità è stata fatta una scelta per l’attribuzione dei primi tre premi. Particolarmente importante è stato l’afflusso di persone che hanno visitato le opere e molto entusiasta è stato il presidente del Club Artistico Romanese che ha curato l’allestimento della manifestazione. Domenica 10 maggio infine, sono stati premiati gli artisti. La rievocazione storica, è stata il filo conduttore di questa manifestazione, nel suo complesso e rimanda tutti i nostri lettori a seguire le prossime attività che verranno proposte in collaborazione con il comitato nato per rievocare i settecento cinquant’anni dalla morte di Ezzelino III da Romano, avremo una fine estate che proporrà alla vostra attenzione una serie di eventi a cui è vietato mancare.
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STORIA - PAG. 5
Infanzia e adolescenza di Ezzelino III Serenella Zen
engue longhe ga vuo da dir, anca su de lu, no suito, ma in te i ani, come ke i fa da sempre con ki ke lavora tanto e riva a far su in confronto a ke altri, na s’cianta de pi! “Ezeìn ramengo, fiol d’un can!” sbaregava a xente e… mi o digo pian… ke ‘l fusse nato, proprio lu, da un scandaeo de matrimonio: (a contessa ‘stroeoga dei Rabiosi co Belzebù) ke ‘l fuçe fioeo, insoma, de na striga e del demonio! A fameja a Roman da Onara se gheva trasferìo e ‘l nostro casteo ga ciapà de inportansa in tea Marca, parké tuti ghe ‘ndava drio a sti Ezzelini, governanti “de sostança”! E qua, pieni de tera e quindi de skei i picenini creçeva e i pì veci ghe insegnava a moearghea in preça de eçar putei pa eçar pronti a far queo ke ‘l so sangue comandava. Degno fioeo de un condotiero, Ezein el picoeo vegneva su deciso, co ‘n caratere forte e l’ocio fiero ma bravo anca a ciacoear e nobie de soriso. Fin da toxato el ga mostrà pa a guera, el fèro e a prima posixion na vera, naturae e geniae capacità fata creçar e ingrandìa co determinasion. Forte de muscoi e de testa ‘l creseva sto puteo insieme ae soree, care, pì vecie e xugando col pì picoeo, Alberico, so fradeo; so pare ke sognava… un regno in do, su tuta a specie! Ezeìn però senpre ga vuo tanta ambision de pensar na roba nova e farla granda doparando co ocoreva tute e soeusion anca quee pì dure, ke toca co se comanda.
Cunizza da Romano, con il fratello Ezzelino, riceve Sordello. Incisione di Ludovico Poglianti Historia, agosto 1956, n. 33.
Parké xugar co e machinete, però quee da assalto, e savèr vedar, presto, na s’cianta pì in là porta sempre al mondo a passion del comando e tanta voja de capir e de inparar. Ghe xe da dir però e no xe poco inportante ke l’è stato tirà su anca da so mare e ‘l ga inparà ben, da ea, dee stee l’arte ke prima de ogni roba e carte ‘l se faxeva fare. Fin da pena concepio, l’è stato uno segnà, come ke conta el sogno de so mama a prima note, dopo verse maridà, de na fiama ke creçeva e po’ cascava grama. Xa da eora, Adelaide gheva capio, el Destin de un fioeo, in te a storia, grando e ‘l soriso da ke a volta, da a so facia ‘l xe sparìo; parkè de pensar a sta gran gloria de l’assalto a na contrada larga, ma suito dopo al pexo (el bruto croeo da l’alto) no a jera bona far de manco.
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Cinzia Bonetto
ATTUALITA’ - PAG. 6
Il corpo che cambia Il Bruco e Alice si guardarono in silenzio per un bel po’, poi la bestiola si tolse la pipa di bocca e la interrogò con voce languida e assonnata: - Chi sei? Non era certamente un modo incoraggiante di iniziare una conversazione e Alice rispose timidamente: - Io… io non sono sicura di saperlo, in questo momento, signore; cioè… stamattina sapevo che ero, ma da allora sono cambiata parecchie volte. - Che cosa intendi dire? – domandò il Bruco severamente. – Spiegati! - Non so come spiegarmi, signore, e me ne dispiace – disse Alice. - il fatto è che non sono più io; capite? - No, non capisco – rispose il Bruco. - Mi spiace di non riuscire a spiegarmi meglio – replicò Alice gentilmente - ma io per prima non ci capisco niente! Cambiare in continuazione statura confonde moltissimo le idee. - Non ci credo! – esclamò il Bruco. - Forse perché a voi non è mai capitato: ma quando diventerete una crisalide… vi succederà un giorno, lo sapete… e poi vi trasformerete in farfalla allora credo che tutto vi sembrerà un po’ strano. Non vi pare? - Per niente – disse il Bruco. - E va bene! Vuol dire che le vostre sensazioni saranno diverse dalle mie – replicò Alice. – Io però mi sento stranissima. - Tu? – l’assalì il Bruco con disprezzo. – E chi sei tu? E con questa domanda si ritrovarono da capo (da Alice nel Paese delle meraviglie)
Verso i 10 anni è il corpo, con i suoi cambiamenti, ad annunciare la fine imminente dell’infanzia e a imporre una progressiva revisione dell’immagine corporea di sé, che sta alla base dell’identità sessuale: con tutte le incertezze e le inquietudini di una metamorfosi di cui non si conosce ancora la conclusione. Quale sarà la nuova immagine destinata a uscire dal bozzolo? È raro che le prime modificazioni siano nel segno della bellezza. C’è spesso una fase intermedia in cui il corpo infantile asciutto, agile, snello sembra quasi destrutturarsi, senza ancora delineare il corpo
futuro, se non per tratti che appaiono incerti, goffi, soprattutto agli occhi degli adulti. Ma non è tanto questa improvvisa goffaggine a turbare il bambino, la bambina. Quanto lo scoprire dall’oggi al domani, o quasi, che il corpo è diverso, non è più uguale a se stesso. Ma non è strano che con l’avvicinarsi della pubertà il proprio corpo appaia “deforme”: sta infatti perdendo la forma infantile, senza averne ancora assunta una più compiuta, definita. È il caso di un ragazzino, convinto che il suo naso improvvisamente cresciuto a dismisura gli deformasse il viso. Nessuno se ne accorgeva. Ma ai suoi occhi il naso appariva mostruoso, come quello di Pinocchio. Ma quando il ragazzo si lamenta delle sue “deformità”, è inutile contrastarlo sul piano della logica, del tutto inefficace in questi casi. I discorsi razionali si riferiscono infatti all’immagine esteriore del corpo, quella che è sotto gli occhi di tutti, mentre è sull’immagine interiore, psichica che si concentra l’inquietudine del ragazzo.
Lo sviluppo del pensiero logico-razionale si svincola da quello immaginario e fantastico, acquistando una maggior capacità di valutazione obiettiva del proprio aspetto. Dopo aver oscillato come i protagonisti di Alice nel paese delle meraviglie e dei viaggi di Gulliver tra un corpo troppo grande e un corpo troppo piccolo, i ragazzi trovano infine la propria dimensione fisica e psichica. I discorsi razionali si riferiscono infatti all’immagine esteriore del corpo, quella che è sotto gli occhi di tutti, mentre è sull’immagine interiore, psichica che si concentra l’inquietudine del ragazzo. Lo sviluppo del pensiero logico-razionale si svincola da quello immaginario e fantastico, acquistando una maggior capacità di valutazione obiettiva del proprio aspetto. Dopo aver oscillato come i protagonisti di Alice nel paese delle meraviglie e dei viaggi di Gulliver tra un corpo troppo grande e un corpo troppo piccolo, i ragazzi trovano infine la propria dimensione fisica e psichica.
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Donare tempo, intelligenza ed energie
VOLONTARIATO - PAG. 7
L’animatrice Cristina Azzolin
Dall’ultimo Natale e, poi, a seguire il Carnevale, vissuti insieme qui a Ca’ Cornaro mi “frulla” un pensiero, anzi più d’uno, e adesso ve li voglio proprio comunicare partendo da quei gruppi organizzati e attenti alla solidarietà che esistono nelle nostre città e nei nostri paesi, con iniziative autonome, autogestite ed efficaci. Ma il valore aggiunto, passatemi l’espressione delle stesse, consiste nel fatto che queste “attività” hanno un’attenzione particolare Un gruppo, quando verso le fasce più deboli della popolazione con una disinteressasi dà scopi costruttivi, ta donazione di tempo, intelligenze ed energie. Coloro, infatti, che si ritrovano, spesso con cadenza settimanale, in una formazione corale oppure in un gruppo sportivo, sono persone proiettate alla socialità che amano ritrovarsi con lo scopo specifico del canto, della musica o dello sport. Ma dal piacere di “stare insieme e fare cose insieme” deriva, poi, la giustificazione “di sentirsi utili agli altri”. Un gruppo, poi, quando non è malato o deviato, ma si dà scopi costruttivi, fa evolvere le personalità dei singoli individui e li rende più creativi e disponibili ad attivarsi anche nei confronti di chi è in difficoltà, e quindi, fra tanti impegni un coro si riserva, anche, alcune date per le case di riposo ed una associazione clown si struttura in modo specifico per intrattenere bimbi malati ed anziani, gratuitamente, nei reparti ospedalieri e nelle case di cura, questo per fare alcuni esempi. Ci sarà sempre più bisogno, nei prossimi anni di questo tipo di attenzioni “speciali” che dovranno essere pensate e gestite con intelligenza e mirate alle emergenze del momento. Di conseguenza le tentazioni pietistiche del “tenga buon uomo” le lascerei nel cassetto, privilegiando una donazione del proprio tempo delle proprie energie ed intelligenze dato che la “pietà” e l’elemosina sono merci a buon mercato, alleggeriscono le coscienze del benefattore quando non finiscono per umiliare il beneficato. Consiglio a tal proposito la lettura di Muhammad Yunus, il banchiere dei poveri e premio Nobel per la pace. La nostra società sta vivendo in questo periodo una grave crisi economica ed insieme ad essa si stanno evidenziando pericolosi segnali di esclusione ed emarginazione sociale, con
fa evolvere le personalità dei singoli individui e li rende più creativi e disponibili ad attivarsi anche nei confronti di chi è in difficoltà
un atteggiamento che tende a ignorare le sofferenze di coloro che nulla hanno e salvare i pochi che hanno. Ci costringeranno a chiuderci nelle nostre case confortevoli, allarmati dall’emergenza “sicurezza”, impauriti dai “diversi” che bussano alle nostre porte o saremo capaci di mettere un po’ delle nostre intelligenze, del nostro tempo e delle nostre energie al servizio dei nostri simili? Vittorio Zucconi brillante giornalista de La Repubblica scrive con ironica metafora della crisi economica: quando ai ricchi viene il raffreddore, ai poveri viene la polmonite. Tornando a noi. Nelle comunità, come lo è la nostra Casa di Riposo, dove è difficile portare gli ospiti a contatto con il mondo, diventa quanto mai necessario portare “il mondo” all’interno delle Case e delle Comunità residenziali o di cura.
Ed ecco in ordine sparso un pezzetto di questo mondo: Il coro degli Alpini di San Giacomo, il Coro Valbrenta, il Centro Attività Guidate dell’ULSS n.3 ed il coro Valbrenta, il Coro Ezzelino, l’Unitalsi, le Volontarie e i Volontari di Ca’ Cornaro, gli “Storicanti”, i VIP- Pagliacci di Cittadella, il Coro Harmonia Nova di Molvena, Angelo Tonin nostro caro fisarmonicista che di recente ci ha lasciato, i ragazzi e le insegnati delle prime classi del New Cambrige con la tombola… Vi ringraziamo tutti: per la musica, gli spettacoli, la compagnia che ci avete tenuto, i sorrisi che ci avete regalato: queste iniziative hanno scaldato il nostro cuore e speriamo anche il vostro.
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SPORT - PAG. 8
È rossostellato il cielo sopra Romano Vince per 3 a 1 sul Cobra Team Zanè e conquista i tre punti che gli mancavano per incoronarsi re della Serie B – CSI: il Romano C5 è campione. Non bastava la promozione agli uomini di Leo Pierobon, che piegano la squadra di Zanè con il granitico Paolo “the wall” Meneghini, con il micidiale Simone “Samp” Sanvido (44 gol totali per il bomber) e con il cristallino Matteo “Swarovski” Cavallin. Non bastava il secondo posto, perché ciò che più volevano i romanesi era dimostrare che nessuno può stare davanti a loro.
E così è stato, anche se non era facile giocare una partita come questa: la sala de futbal di Fellette ribolle di eccitazione già un’ora prima del fischio d’inizio, quando si prepara la festa per la promozione già matematica. “RomAno spettAcolo” diceva uno striscione al centro del palazzo, con le tribune bardate di bandiere e palloncini biancorossi mentre il pubblico, ancor più numeroso del solito, andava riempiendo la palestra San Marco. E non è facile neppure dire cosa sia passato per la testa dei giocatori al discorso di mister Pierobon, prima di scendere nel parquet, o raccontare il sapore di un risultato collezionato partita dopo partita (nove vittorie su dieci partite, nel girone di ritorno), o descrivere le sensazioni di una gara unica, nella quale ogni tocco, ogni passaggio, ogni tiro sembrava dovessero essere segnati nel libro d’oro della giovane società ezzelina. Il pallone così sembra pesantissimo, le giocate quasi autoreferenziali, il continuo gridare e cantare del pubblico, la colonna sonora di un film che non è ancora stato girato e che già si vorrebbe rivedere. Naturale che ne risulti un futsal meno sciolto del solito, il Romano C5 è troppo tirato, a tratti addirittura impacciato e inconcludente, ma non potrebbe
essere altrimenti: intorno c’è il respiro della storia. ziosissimo si alterna con Denis Poli, un uomo prima Il Cobra Team non sembra risentire del contesto. di tutto e poi una leggenda e un giocatore ecceNonostante le numerose defezioni lo costringa a zionale. Sui laterali invece tocca a Matteo Cavallin, giocare senza cambi, contando su un unico quinanima e sangue del Romano C5, classe cristallina e tetto, il team di Zanè gioca libero da ogni logica di passione autentica, a Giovanni Battocchio, forse i classifica e sembra addirittura pronto al colpaccio; migliori piedi dei suoi, più la generosità dei grandi e come aveva fatto quindici giorni prima, vincendo Simone Bergamini, talentuoso giocoliere del centroa San Giorgio di Perlena, contro quel Metius che è campo. Nel reparto avanzato infine si sono contesi stato a lungo autentica “bestia nera” per il Romano l’area avversaria Simone Sanvido, bomber di potenC5. Ma è solo una sensazione, za e classe oltre che leader maximo dovuta forse alla lunga attesa dei rossostellati, Luca Cavallin, déAssociazione per il primo gol del bianchi, mone bianco di grinta e tenacia, ma Sportiva Dilettantistica arrivato dopo la metà del prianche uomo leale e schietto e WalRomano Calcio a 5 mo tempo, o perché la manother Battistel, uomo-squadra, amico Via Foscolo 46 vra del Romano C5 è eccessiprima che compagno e, meritataRomano d’Ezzelino vamente viziata dal peso della mente, primo marcatore nella storia Tel./Fax. 0424 383966 info@romanocalcioa5.it posta in gioco. rossostellata. Impossibile però non Alla distanza però i rossostelricordare chi ha contribuito dietro www.romanocalcioa5.it lati sono più forti, più motivati, le quinte al successo del Romano più consapevoli dei loro mezC5, Roger Bizzotto, innanzitutto e zi e del fatto di meritare sopra ogni cosa il titolo di poi Cristian Moro e Giuliano Facchinello. A parte campioni. Mister Pierobon infatti fa giocare tutti i va citato Leonardo Pierobon, mister in grado di dare suoi uomini, permettendo loro di ricevere il giusto una fisionomia ad un gruppo che ancora non sapeapplauso e marcare presenza nella partita decisiva: va di essere una squadra, guidandolo con sapienza, così il fenomenale Beppe Zilio, assoluto protagonifacendogli acquisire forza e mentalità vincente, trosta della stagione biancorossa, lascia i guantoni a vando un posto a ciascuno in un organico capace, Enrico Battocchio, che è molto di più che un sostial primo anno, di arrivare in cima a tutti. tuto, soprattutto per il suo carisma. Nel ruolo di cenOra può cominciare la festa. trale difensivo Paolo Meneghini, insuperabile e pre-
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Galvan alla guida del 110° Club Frecce Tricolori
Rinnovato il Direttivo del 110° Club di Romano Cambio al vertice dell’Associazione 110° Club Frecce Tricolori di Romano d’Ezzelino, infatti l’assemblea dei soci, ha eletto il 13 marzo scorso, Presidente Galvan Vincenzo, Vicepresidente Pomponio Giovanni e Campagnolo Adriano. Il nuovo Direttivo è inoltre composto da Cardelli Rivo, Ferronato Armando, Zen Mario e Marin Luigino. Continua così, dopo quattro anni dalla nascita con notevole impegno per le innumerevoli iniziative poste in essere, il cammino del 110° Club che li ha visti partecipare e organizzare incontri culturali, mostre, visite e manifestazioni in Italia e all’estero. Anche quest’anno il programma di massima è molto nutrito: è iniziato con degli incontri culturali a carattere aeronautico, il 2 aprile li ha portati a visitare il 5° Stormo di Cervia, sede 23° Gruppo Caccia Intercettori dotati di velivoli F-16 ADF, gli impegni continuano in maggio a Rivolto per l’apertura ufficiale della stagione 2009 delle Frecce Tricolori. Per la fine di maggio, invece, è programmata una visita presso gli stabilimenti dell’Alenia Aeronautica a Torino-Caselle mentre per il 27 giugno parteciperanno alla grande manifestazione di Zeltweg in Austria, per l’inizio di settembre il Club visiterà la Stazione Elicotteri della Marina Militare di Luni-Sarzana e il 4 di ottobre parteciperà alla manifestazione aerea presso l’Aeroporto Militare di Cameri per il 100° anniversario primo volo sull’aeroporto, mentre il 4 dicembre concluderà l’attività 2009 con la cena sociale per finire a ridosso del Natale con lo scambio degli auguri e la presentazione del Calendario 2010 delle Frecce Tricolori che festeggeranno il loro 50° Anniversario!
Il 110° Club è aperto a tutti, ai simpatizzanti del volo e dell’Aeronautica Militare. Sede del Club: Piazzale Cadorna, 45 Romano d’Ezzelino aperta tutti i venerdì sera dalle 20.45 alle 22.30 tel. 340 7251405 in orario serale Vincenzo Galvan Presidente dell’Associazione 110° Club Frecce Tricolori di Romano d’Ezzelino
Ricordi Il Nuovo Ezzelino Maggio 2009
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1925
- gruppo di cugine.
archivio sig. Mantovani.
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La classe del
1910 riunita in una cena.
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Social Day parte seconda Sara Bertacco
Non li ha fermati nemmeno un cielo grigio e minaccioso, in quella mattina di sabato 4 aprile scorso, giorno dedicato al “Social Day”: i venti ragazzi della 2^C della scuola media “Bellavitis” di Bassano del Grappa sono arrivati puntuali, accompagnati da due loro docenti, nel piazzale della chiesa di Romano d’Ezzelino, curiosi e forse un po’ stupiti di vedere così tanti uomini in divisa arancione pronti ad accoglierli. Ed erano davvero tanti i volontari del Coordinamento di Protezione Civile “Brenta Monte Grappa” presenti all’iniziativa: c’erano i volontari delle Associazioni di Solagna che hanno donato ai ragazzi un cappellino arancione con il logo della Protezione Civile nazionale, di Campolongo sul Brenta, di Cismon del Grappa, delle Colline Bassanesi e ovviamente quelli di Romano d’Ezzelino nel ruolo di padroni di casa.
Nuovo direttivo
I ragazzi, i docenti e i volontari hanno raggiunto il Col Molin, dopo una breve sosta all’inizio del percorso “Graziano Marin” per riprendere alcune idee già trattate dai volontari in classe in merito al programma della mattinata. Sul Col Molin era stato Protezione Civile di Romano d’Ezzelino allestito un piccolo campo base dotato di gazebo della Protezione Civile adibito a Centro OpeNella serata di giovedì 26 marzo si è riunita l’Asrativo e di un’area risersemblea generale dell’associazione Volontari Anvata ai mezzi delle varie tincendi boschivi e Protezione Civile di Romano Associazioni presenti. d’Ezzelino per il rinnovo delle cariche direttive. Dopo la registrazione dei presenti da parte Il nuovo gruppo che guiderà l’Associazione per il della segreteria, le attiprossimo triennio risulta essere così composto: vità hanno preso subito Presidente: Chemello Giovanni avvio: i ragazzi sono staVicepresidente: Levorato Maurizio ti divisi in cinque gruppi Segretario: Bertacco Silvano di lavoro, coordinati dai volontari presenti. Giunta: Todesco Moreno, Marin Chiara, Fabbro Claudio, Farronato Calisto, Zuccato Giovanni
Ai primi due gruppi è stato affidato il compito Al termine della serata, il neopresidente eletto di effettuare la pulizia Chemello Giovanni, ha ringraziato tutti i presendi un tratto del sentieti per la fiducia accordatagli ed ha espresso un ro “Graziano Marin” augurio a tutti i volontari affinchè il lavoro svolto partendo dal Col Molin, dal direttivo uscente possa essere continuato con mentre altri due gruppi profitto, contando sul contributo di tutti. si sarebbero recati sul “Quello che esce dalle votazioni di stasera è un bel Col Bastia per svolgere gruppo ringiovanito” ha concluso il Presidente Cheil medesimo lavoro. L’atmello, “Speriamo di lavorare come ha fatto il vectività del quinto gruppo chio direttivo, cercando di fare sempre meglio”. prevedeva il montaggio di una tenda sul Col Molin. A tutti i ragazzi è stato consegnato il materiale necessario per svolgere il loro lavoro (per lo più guanti, rastrelli, ramazze, sacchi di plastica per la raccolta dei rifiuti e caschi) e sono stati affidati loro alcuni ruoli importanti: in ogni gruppo è stato nominato un ragazzo caposquadra, seguito da
un altro, responsabile delle comunicazioni radio: quest’ultimo aveva il compito di tenere i contatti via radio con il campo base. Ad ogni gruppo di lavoro si sono uniti quindi i volontari del Coordinamento con il compito di supervisori e di guide esperte per i ragazzi. Quando tutte le squadre sono state formate, i ragazzi, seguiti dai volontari, si sono subito messi all’opera mostrando i frutti del loro impegno al referente per il Social Day del comune di Bassano e anche all’Assessore del comune di Romano d’Ezzelino, Remo Seraglio. Dai pensieri dei ragazzi, colti qua e là durante il lavoro, è emersa una grande grinta che ha saputo celare quel po’ di fatica, necessaria per concludere al meglio le attività previste. La professoressa che accompagnava i ragazzi ha poi voluto riunire tutta la classe sul Col Bastia, dove, sotto la torre di Ezzelino, ha tenuto una lezione di storia ricordando le gesta di Ezzelino III e una di letteratura facendo riferimento alla Divina Commedia di Dante, in particolare ai versi del Paradiso, già studiati a scuola e riportati nella lapide sul colle. Gli alunni hanno superato l’interrogazione con un applauso dei volontari presenti. I ragazzi sono poi ritornati sul Col Molin dove li aspettava un meritato panino e una bibita fresca. C’è stato anche il tempo per mettere a dimora tre piantine donate dall’associazione delle Colline Bassanesi, per suggellare l’incontro tra i giovani e la natura. La mattinata si è conclusa con un debriefing del Presidente del Coordinamento “Brenta Monte Grappa”, Cav. Italo Bettiati, che ha valutato positivamente le attività svolte dai ragazzi e ha donato loro una T-shirt in ricordo dell’esperienza vissuta.
Giudizi espressi dai ragazzi “E’stato bellissimo montare la tenda e non volevamo smontarla!” (Valentina, Elena S.) “Nonostante le faticose salite, siamo riuscite a divertirci” (Sofia, Elena C.) “E’ stata un’esperienza molto bella ed istruttiva” (Alessandro) “Siamo contente dell’esperienza. Speriamo di rifarla!” (Gordana, Vanessa, Ramiza) “Abbiamo imparato tante cose nuove.” (Riccardo, Edoardo) “Mi sembrava di essere LA NATURA” (Nicola)
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MUSICA - PAG. 14
Un Monte di cultura per…
i Paranoid Eyes Serenella Zen
Mettiamo un sito archeologico recuperato da poco, l’idea di valorizzare un territorio in maniera sinergica e soprattutto il brio di giovani e talentuosi musicisti in trasferta per una nuova esperienza. Aggiungiamo il paesaggio unico della Sardegna e il fatto che due di questi musicisti siano romanesi e avremo gli ingredienti di un evento del tutto particolare, “Un Monte di Cultura”, in programma a maggio nel comune di Monteleone Rocca Doria (SS).
I romanesi Andrea Moro e Filippo Remonato, chitarre e voci del gruppo musicale Paranoid Eyes, saranno infatti protagonisti con i loro compagni di una manifestazione culturale ad ampio raggio, il cui obbiettivo è la promozione delle risorse del territorio. L’agenda degli eventi in programma presenta attività che spaziano dal convegno che illustra i lavori di recupero del sito, al concorso di pittura estemporanea sul tema delle bellezze naturali e archeologiche, alle rievocazioni teatrali in costume, ai due concerti dal vivo, passando per le visite guidate al castello e al borgo dei Doria.
Andrea e Filippo, con i loro compagni Nicola Todesco, Filippo Andolfatto, Stefano Vanzo, Alice Vanzo, Stefano Bonato e due dei loro tecnici Teddi Trollo, Denny Mastel, Germano Pasquini ed Emanuele Moro (tutti di Solagna, Oliero, Pove e Asolo) avranno l’occasione di esibirsi in un contesto straordinario; così come i Pink Floyd che suonarono presso gli scavi di Pompei, i Paranoid Eyes - che sono stati invitati a partecipare come una delle migliori Tribute Band dei Pink Floyd a livello nazionale - con un suggestivo concerto in uno dei castelli più importanti del medioevo sardo, daranno prova del loro stile, la
cui particolarità è la cura della scenografia e dell’atmosfera insieme alla tecnica e agli strumenti. Partiti dalla parrocchia e cresciuti da autodidatti, con i loro 40 concerti in due anni di attività, più di cinquanta brani in repertorio e un cd registrato lo scorso dicembre (autofinanziato e dalla veste grafica curata da Adriano Boscato) questi freschi, grintosi e appassionati artisti della musica possono sorridere di un ulteriore prestigioso successo: l’occasione, per il comune sardo ma anche per il nostro paese, di scoprire e valorizzare… le risorse che non ti aspetti.
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MUSICA - PAG. 15
Concerto in Piazza Torre Sull’onda dell’emozione suscitata l’otto giugno dello scorso anno con il successo del “I Concerto in Piazza Torre”, l’Associazione Musicale “Symphoniae” rilancia e propone anche per questa primavera l’incontro musicale con la cittadinanza Romanense. Infatti il 14 Giugno 2009 (in caso di maltempo l’evento verrà posticipato al giorno successivo) l’Orchestra Symphoniae, magnificamente diretta dal professor Godi, coadiuvato dal professor Roncato, ritorna in piazza ad allietare la popolazione con musiche e melodie classiche e contemporanee. La passione e l’impegno dei ragazzi, la professionalità dei professori, la coinvolgente allegria delle note musicali sicuramente porteranno un momento magico a tutta la comunità. Alcuni brani saranno eseguiti in collaborazione con l’orchestra della scuola media locale, che vanta un corso musicale apprezzato e di altissima qualità. Dallo scorso anno l’orchestra dell’Associazione è cresciuta sia dal punto di vista numerico (conta quasi una quarantina di elementi) sia dal punto di vista qualitativo grazie alla grande passione profusa dai docenti. Esternare i valori che con il linguaggio musicale vengono acquisiti e comunicare questa passione agli altri, utilizzando la piazza, che storicamente è sempre stata luogo di incontro e non solamente bene architettonico fine a sé stesso, è pertanto la naturale evoluzione dell’esperienza maturata. Ma non basta! Per il 20 giugno l’associazione, con il contributo del Comune, ha invitato per un concerto, sempre in piazza, una storica band, la “Lupia Jazz Orchestra” di Campagna Lupia. Nata nel 1945 come Banda Cittadina, il gruppo si è poi evoluto passando da un repertorio Operistico–Sinfonico e Bandistico a celebri
colonne sonore di film, arrangiamenti di musica leggera e Jazz. Il suo attuale repertorio spazia dai classici della Big Band Era (Duke Ellington, Benny Goodman, Gleen Miller ecc.) fino ad arrangiamenti più moderni del Jazz contemporaneo. Ha alle spalle l’esibizione in Piazze e Teatri importanti. Questo sarà un importantissimo momento di confronto e di crescita culturale per tutti noi. Naturalmente confidiamo sulla partecipazione e l’incoraggiamento di tutti, certi di proporre dei momenti emozionanti ed irripetibili!
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CULTURA - PAG. 16
Questa nostra terra Un lembo di Veneto tra arte, storia, ambiente e poesia
Acquista il poster dell’adunata!
Il 24 gennaio, in sala Chilesotti presso il civico Museo di Bassano, Eusebio “Berna” Vivian ha presentato il volume di poesie in dialetto “Questa nostra terra”, con illustrazioni del Maestro Giulio Carandente.
“Un lembo di Veneto tra Arte, Storia, Ambiente e Poesia”, questo è il sottotitolo che annuncia l’inno alla città del Grappa ed alle consorelle dell’Esagono; riflessioni in vernacolo con traduzioni dell’autore in Lingua italiana. La serata, cominciata da un canto eseguito dal “Coro Bassano”, premiato recentemente con il “Città di Bassano” è proseguita con la lettura delle poesie interpretate dallo stesso autore, questo ha fatto sì che fosse ancora più emozionante il contenuto dei brani stessi. La manifestazione, resa importante da illustri personaggi della cultura bassanese, tra cui il prof. Giorgio Pegoraro, il sindaco di Cassola A. Pasinato, l’assessore alla cultura di Bassano L. Fabris, ha avuto un unico grande assente per motivi di salute. Il critico letterario e storico della letteratura dialettale (Presidente del Cenacolo di cultura dialettale Trentina e direttore della rivista “Ciàcere en Trentìn”) Dott. Elio Fox, assente appunto, ha inviato un’emozionante biografia dell’autore Bassanese, al quale lo lega una profonda amicizia, questa relazione è stata letta dal Prof. Evaristo Borsato. Fra le altre cose è stato poi proiettato un DVD, con le immagini delle opere del maestro Carandente, accompagnate dalla musica al pianoforte del compositore Stefano Marchioro. La presentazione del libro si è conclusa con i canti del coro Bassano e con la consegna del volume al direttore del coro maestro F. Zanella e ad ogni singolo componente del complesso vocale, con dediche personalizzate dell’autore. Chi è interessato al libro può rivolgersi in ufficio della Pro Loco.
Questo poster è stato stampato in occasione dell’adunata nazionale degli alpini svoltasi l’anno scorso. Chi volesse acquistarlo come ricordo, può rivolgersi in ufficio della Pro Loco dove sono disponibili ancora alcune copie.
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APPUNTAMENTI - PAG. 17
Prosecco the biggest in the USA
Maurizio Scotton
L’azzurro del cielo, il verde dei vigneti, il giallo del sole che riscalda le giornate ed il profumo di quel nettare DiVino fresco e frizzante che sale dai nostri calici, sono i segnali inconfondibili che è giunta la primavera, la Primavera del Prosecco. Le incantevoli colline che si estendono da Conegliano a Valdobbiadene diventano il teatro di eventi, manifestazioni e mostre che, collegate dallo stesso filo conduttore, portano alla scoperta del frutto più prezioso di queste terre. Andar per Mostre del Prosecco DOC sui colli dell’Altamarca è un evento magico, unico nel suo genere iniziato il 21 febbraio scorso a Vidor-Colbertaldo e che terminerà il 21 giugno a Serravalle. Una mostra itinerante che settimana dopo settimana si sposta di paese in paese, proponendo di volta in volta ai suoi consumatori scenari e contesti diversi dove, non è solo il prosecco che si mette in mostra, ma è l’intero territorio che ti accoglie in un caloroso abbraccio. Paesi, borghi, castelli medievali, ville ed antiche abbazie si dispongono in una vetrina esclusiva davanti alla quale si affacciano persone provenienti da tutto il mondo. Una manifestazione unica nel panorama enologico italiano che brilla per la sua semplicità e piacevolezza e che sa risaltare, la sapienza enoica dei vignaioli della Marca. La ricchezza delle loro proposte permette, valorizzandone le peculiarità, di cogliere le potenzialità del prosecco e di questa DOC di produzione in misura sempre maggiore. La Denominazione di Origine Controllata fu attribuita al prosecco fin dal 1969 e da allora questo vino ha saputo, come pochi altri, assecondare l’evoluzione del gusto del mercato incontrando un crescente e meritato successo. Un successo giunto grazie ad una terra d’innata vocazione vitivinicola formata da pendii scoscesi, composti da terreni calcarei magri e poco profondi, grazie alla notevole evoluzione tecnologica operata in cantina, ma soprattutto grazie alla passione e professionalità dei viticoltori. Un successo che
ha varcato i confini nazionali tanto da essere apprezzato in tutto il mondo come testimoniano i numerosi riconoscimenti internazionali ricevuti. Oggi molti importanti avvenimenti vengono sigillati con le nostre pregiate bollicine. Nel gennaio scorso seicento bottiglie di prosecco della Marca trevigiana hanno accompagnato i brindisi del neoeletto presidente Usa, Barack Obama, durante i festeggiamenti per il suo insediamento
alla Casa Bianca. Un amore per questo vino e per la nostra terra non nuovo per il neo presidente americano visto che calici ricolmi di Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene erano presenti nella notte di San Silvestro. In quell’occasione, per il cenone di Capodanno, Barack Obama e la first lady Michelle avevano premiato la nostra cucina regionale richiedendo, per i primi piatti, “risi e bisi” e “bigoli con le sarde” e tra i secondi il “baccalà alla vicentina” accompagnato da un letto di “polenta veneta”. Elementi che testimoniano una continua crescita qualitativa, che permettono al Prosecco, in questo periodo di crisi economica internazionale, di essere l’unico vino al mondo a registrare un trend positivo sulla piazza americana. Un successo che inoltre ha permesso all’Italia di essere, la nazione europea che esporta più vino negli USA. Con queste lusinghiere, piacevoli e curiose notizie vi saluto e vi invito a bere l’annata 2008 di questo nettare divino che, nella versione degustata nei giorni scorsi, si presenta di color giallo paglierino cristallino, con una schiuma piuttosto cremosa e di buona qualità, mentre in bocca sorprende per intensità, persistenza e sapidità. Ci auguriamo che queste pregiate bollicine siano di buon auspicio per l’anno in corso e che siano il trampolino di lancio non solo per i nostri prodotti enogastronomici ma per tutta la nostra economia. In alto i calici, buona vita e buone bollicine a tutti!
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NOTIZIE IN BREVE - PAG. 18
El Batimarso
A San Giacomo, da qualche anno, un gruppo di amici simpatico e festante, vuol mantenere viva l’usanza del Batimarso. L’ultimo giorno di Marzo, secondo la tradizione, i giovani, ma soprattutto i giovanissimi, inscenano il momentaneo addio all’inverno ed il benvenuto alla primavera. Tutto ciò avviene per le strade della popolosa frazione di Romano. Per le strade di San Giacomo si snoda un rumoroso corteo, alla testa del quale si erge l’impavido Agostino Dissegna. In sella alla sua bici, come un valoroso condottiero apre la sfilata, alle sue spalle si scatena il resto dei chiassosi e allegri partecipanti. Durante questo tragitto i parteci-
panti trainano qualsiasi oggetto che crea rumore, anzi, più emette frastuono più si rende utile alla causa; per scacciare il freddo inverno è ammesso ogni mezzo. Il gruppo, quest’anno, si è attrezzato di numerosi barattoli, latte, lattine e perfino… una vecchia vasca da bagno, trascinata dalla forza del nostro Macio, all’anagrafe Massimo Scotton. Il corteo è partito come ogni anno dal parcheggio antistante il Bar “Cà Mauri”, per poi proseguire per le vie centrali di San Giacomo, durante il lungo percorso c’è stato anche un momento commovente, esattamente quando il gruppo ha attraversato piazzale Torre; l’anno scorso a salutare gli amici del Batimarso c’era il compianto Gianni Ponzin, quest’anno il piazzale è sembrato per un momento più silenzioso… è mancata la sua presenza e soprattutto la sua allegria. Nell’ampio giro alcune persone al passaggio dei giovani partecipanti, gli hanno accolti con un improvvisato e gradito ristoro, a base di bibite e dolciumi. Vista la partecipazione di parecchi giovanissimi, Ago ed i suoi amici pensano di ripresentarsi come organizzatori per il prossimo anno. L’auspicio è, che all’appuntamento si ritrovino sempre più numerosi ed anche… più chiassosi. In fondo, la primavera va salutata con grande gioia ed il frastuono è quasi un sinonimo!
Angoli Rustici… itineranti: Siriola sempre più in alto!
La Siriola ad “Artigiani in Villa” nell’ambito di “Uniti per la Pelle”, manifestazione provinciale di spicco organizzata dall’Associazione Artigiani di Arzignano volta avalorizzare quest’anno il settore delle pelli e del corame. Grazie all’angolo rustico “daea pee al curame” di Contrà Cà Cornaro, la nostra associazione ha ben figurato in provincia, di fronte ad onorevoli e assessori regionali contribuendo alla mostra storica del corame e interpretando magnificamente le scenette dell’Angolo Rustico. Ma soprattutto i contradaioli han messo in mostra la bravura dei nostri bambini che ci han fatto fare proprio una bella figura recitando alla grande!
Il Nuovo Ezzelino Maggio 2009
Ricordo, Angelo Bontorin Caro marito, caro papà, caro nonno, in questa cerimonia di commiato dalla tua gente ci permettiamo di ricordare qualcosa di te, della tua vita; lo facciamo perchè sappiamo che tu l’avresti gradito. E’ vero che ogni persona vive la sua storia che è sempre importante ed essenziale, ma tu hai lasciato “tracce” che, magari in maniera sommessa, vanno ricordate. L’ambiente della tua giovinezza ti ha introdotto in un mondo di ristrettezze dove solo con la laboriosità si riusciva ad emergere. E tu l’hai fatta propria, ed è diventata motivo di vita che ti ha per sempre accompagnato e che hai trasmesso a quanti ti hanno frequentato. Quando, formata la tua famiglia, hai percepito che la permanente difficoltosa situazione economica del momento non dava la prospettiva che tu volevi, hai affrontato la vita da emigrante scontando il caro prezzo della lontananza dai tuoi cari. Rientrato al tuo paese, accanto al percorso di impegno lavorativo, a questo punto più proficuo ed edificante, hai assunto svariati impegni di volontariato da componente del Coro Ezzelino, presidente e componente del complesso bandi-
NOTIZIE IN BREVE - PAG. 19
stico, donatore di sangue, aderente al gruppo alpini, coordinatore del gruppo di manutenzione del piazzale chiesa, componente del comitato per la costruzione della scuola materna e del centro parrocchiale, fino ad orgoglioso assuntore di mansioni più semplici di sostegno alla parrocchia quali raccolta offerte in chiesa, canto chiara stella, raccolta ferro vecchio, ecc. Quando il tuo fisico ha cominciato a manifestare sintomi di cedimento la tua reazione è stata di chiuderti in te stesso limitando il rapporto con gli altri. Eri così conscio di esserti creato un’immagine che tu non volevi sminuita neanche dalla malattia tanto che anche nell’ultimo periodo di vita, dalle stanze dell’ospedale spesso ripetevi: “Guarda com’è ridotto un uomo come Angelo Bontorin”. Come non ricordare da ultimo aspetti più peculiari della tua persona: il forte attaccamento alla tua famiglia verso la quale ti sei
Punti rinnovo soci
E’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri. Colombara sede Pro Loco Uffici Postali, Centri Parrocchiali, Banca di Credito Cooperativo. Romano Edicola Pirandello, Profumeria Elisir, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Mario Bragagnollo (Moletta), Giovanni Bontorin (pittore), Negozio Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Agostini Gianni. San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina. Fellette Panificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).
fortemente prodigato, la tua innata simpatia con la facile e spiritosa battuta e la grande passione per il canto per il quale ti accompagnava tua moglie Maria, e verso il quale ogni occasione era propizia per cimentarsi; a volte andava bene anche farlo da soli. Te ne sei andato con dignità e, guarda caso, l’ironia del destino ha voluto che nel momento dell’estremo saluto accanto ai tuoi familiari fossero presenti davanti al tuo letto i componenti del complesso bandistico, il gruppo per il quale tanto ti sei adoperato e del quale più andavi orgoglioso.La sentita partecipazione di gente a questo estremo saluto è degna riconoscenza alla tua esistenza. Con molta semplicità così ti ricordiamo. Che Dio ti protegga nelle sue mani. Tua moglie I tuoi figli. I tuoi nipoti.
Ci hanno lasciato
Ivana Todesco ved. Guglielmini
Adele Rech ved. Dal Bon
Maria Forner ved. Bordignon
65 anni 12 marzo 2009
98 anni 14 marzo 2009
91 anni 16 marzo 2009
Valerio Antonio Bordignon
Giovanni Carlesso
Elide Boschetti ved. Zen
77 anni 24 marzo 2009
87 anni 25 marzo 2009
72 anni 16 Aprile 2009
< BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL (VI) Via Cogo, 34 - TelGRAPPA 0424 382767 Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767 < BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL GRAPPA (VI)504777 V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 504777 < BASSANO DEL GRAPPA (VI) < BASSANO DEL GRAPPA (VI) Via Capitelvecchio, Capitelvecchio, 32 32 -- Tel Tel 0424 0424 886961 886961 Via < < BORSO BORSO DEL DEL GRAPPA GRAPPA (TV) (TV) Piazza Canal, Canal, 12 12 -- Tel Tel 0423 0423 910310 910310 Piazza
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< CARTIGLIANO (VI) < CARTIGLIANO (VI)1 - Tel 0424 829862 Via Monte Grappa, Via Monte Grappa, 1 - Tel 0424 829862 < LUGO DI VICENZA (VI) < LUGO DI VICENZA Via Sioggio, 30 - Tel (VI) 0445 861636 Via Sioggio, 30 - Tel 0445 861636 < MAROSTICA (VI) < MAROSTICA (VI) Vill. Giovanni Giovanni Paolo Paolo II, II, 6 6 -- Tel Tel 0424 0424 470570 470570 Vill. < < ROMANO ROMANO D’EZZELINO D’EZZELINO (VI) (VI) Via G. G. Giardino, Giardino, 3 3 -- Tel Tel 0424 0424 512333 512333 Via
< ROSÀ (VI) < ROSÀ Piazza (VI) Mons. Ciffo, 1 - Tel 0424 582469 Piazza Mons. Ciffo, 1 - Tel 0424 582469 < ROSSANO VENETO (VI) < ROSSANO (VI) Via Venezia,VENETO 23/25 - Tel 0424 541215 Via Venezia, 23/25 - Tel 0424 541215 < S. CATERINA DI LUSIANA (VI) < S. CATERINA DI LUSIANA (VI) Via S. S. Caterina, Caterina, 21 21 -- Tel Tel 0424 0424 407168 407168 Via < < SOLAGNA SOLAGNA (VI) (VI) Piazza IV IV Novembre, Novembre, 9 9 -- Tel Tel 0424 0424 816088 816088 Piazza
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