Nuovo Ezzelino - Marzo 2014

Page 1

39O ANNO / nO 412 / MARZO 2O14

IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.


La copertina a parole… 39O ANNO / nO 412 / MARZO 2O14

IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.

Opera di Andrea Fattonato che rappresenta il tema degli Angoli rustici 2014: Inferno e Paradiso.

Sommario 3

Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino

Marzo 2O14 In copertina opera di: Andrea Fattonato Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Stefania Mocellin, Christian Rinaldo, Serenella Zen. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

4 7 14-15

6 8-11 12

13 13

Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco

16

Editoriale

21 aprile 1914

Appuntamenti

44° Palio di Romano: il programma In memoria della festa celebrata il giorno 21 aprile 1914 Giro d’Italia 2014 Bassano-Cima Grappa

Ginevra Guadagnin Nuova contradaiola di Contrà Cà Cornaro di papà Andrea e mamma Martina, nata il 17•12•2013

Associazioni

Cos’è il Gruppo Micologico

Racconti

Il Re e la Regina di carnevale 2°

Riflessioni

Non esiste altro tempo al di fuori del presente…

Di ricetta in ricetta Il Pavone e il tempo degli asparagi.

Zuppa di asparagi della nonna

NUOVI NATI?

Condividi la tua gioia con i lettori de Il Nuovo Ezzelino, inviaci le foto via e-mail a: proromano@libero.it oppure portacele in redazione in via G. Giardino, 77 a Romano.

Resoconti

35 anni fa esordiva il campione del mondo Miki Biasion

17-18 Notizie in breve

Di ricetta in ricetta

19 Defunti

ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.

FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112


EDITORIALE

21 aprile 1914

Abbracciato da un caldo sole primaverile, mentre percorro alcune strade del nostro territorio, osservo la bellezza della natura che mi circonda, i prati vestiti a festa con mille colori, gli alberi impreziositi da profumatissimi fiori, gli uccellini che gioiosi si librano nell’aria quasi a voler celebrare con gaudio l’arrivo della bella stagione. Nel contempo, giunto sul col Bastia, provo ad immaginare quali emozioni abbia vissuto Dante Alighieri il padre della lingua italiana, quando salì su questo colle che …“non surge mont’alto” ed osservò quella terrà che fu “prava”. Cerco allora di immergermi in quell’atmosfera attratto dai resti del Castello degli Ezzelini che il Brentari definì “per natura e per arti quasi inespugnabile”, affascinato dall’attuale torre campanaria eretta nel 1827 in ricordo dell’antica fortezza dei da Romano, ed incuriosito dalla presenza di un Monumento a Dante Alighieri, inaugurato nel lontano 21 aprile del 1914. Un’architettura commemorativa dove si

distingue una effige in bronzo del sommo poeta, uscita dalle abili mani di Guido Bortolotto ed una pietra calcare del Grappa dove sono riportate le due terzine del canto IX del Paradiso. In esse Dante, giunto nel cielo di Venere, descrive il colle di Romano e la Marca Trevigiana per introdurre l’angelica bellezza di Cunizza da Romano sorella di Ezzelino III detto il Tiranno. Due dei figli di Ezzelino II eternati da Dante uno all’Inferno e l’altra in Paradiso ed ai quali si ispira il tema del 44° Palio. Per celebrare degnamente l’inaugurazione di questo importante Monumento, esattamente cent’anni dopo, la Pro Loco di Romano vi invita, per il prossimo 21 aprile 2014 alle ore 10:00 sul col Bastia. Rivivremo gli attimi salienti dell’inaugurazione del monumento, ripercorreremo la storia del padre della lingua italiana.

Ricorderemo inoltre gli amori e la vita lussuriosa di Cunizza prima della sua conversione, rivivremo le gesta del feroce condottiero Ezzelino III condannato da Dante a vivere in eterno nel sangue bollente del fiume Flegetonte… Sarà un lunedì di pasquetta da non perdere. All’insegna della cultura e della buona musica perchè, per la prima volta a Romano, avremmo il grande piacere di acoltare le soavi note dei musicisti dell’Associazione “In Arte”. Buona Vita!

Maurizio Scotton

In quella parte de la terra prava italica, che siede intra Rialto e le fontane di Brenta e di Piava, si leva un colle, e non surge molt’alto, là onde scese già una facella, che fece alla contrada grande assalto. (“Paradiso”, Canto IX, v. 25)


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 4

44° Palio di Romano: il programma Un’evento storico che rievoca le tradizioni del nostro territorio e riaccende l’identità attraverso la suggestione. Dal 25 aprile al 4 maggio 2014 vi aspettiamo alla 44a edizione del Palio di Romano a Romano d’Ezzelino. Venerdì 25 Aprile

Domenica 27 Aprile

HELL’S BEER ore 19,00 Apertura betola esterna e locanda in piazza (per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina). ore 20,00 Gran festa in piazza con la partecipazione straordinaria dei bar/birrerie Al Leone, Roma, Buei, Coppette. Intrattenimento musicale in tema alla serata assieme a Rad. Peter Pan.

ANGOLI RUSTICI tema generale “INFERNO e PARADISO” ore 09,00 alle 19,00 24a edizione Angoli Rustici. Lungo le vie fiorite del paese, addobbate con i colori di contrada, sono visitabili gli angoli rustici (4 bus navetta gratuiti). Si tratta di momenti di vita passata proposti nel loro habitat come vecchie case contadine, cortili e campi attraverso lavori e scenette che rappresentano un’opportunità per conoscere storia e tradizioni vissute.

Sabato 26 Aprile

Mostre per tutta la durata della manifestazione: Fornace Panizzon

Tutto ZUCCHERO ore 19,00 Apertura betola esterna e locanda in piazza. ore 21,30 Tutto Zucchero assieme ai BACCOxBACCO

Mostra fotografica dei Personaggi del Palio di Romano a cura dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub

36° Concorso Nazionale di Pittura a cura del Club Artistico Romanese Simone, un caro amico del Palio

DEMOLIZIONI TRASPORTO E RECUPERO INERTI DA DEMOLIZIONI E SCAVO LOTTIZZAZIONI COMPLETE - ASFALTATURE PIAZZALI MOVIMENTO TERRA / SBANCAMENTI 36060 S. CUORE DI ROMANO D’EZZELINO Via Nardi, 140 - Tel. 0424 570346 - Fax 0424 570396 www.farronatocostruzioni.it

Contrà Cà Cornaro Poareti e siori Contrà Carlessi-Pragalera Ave miee Contrà Farronati-Signori-Valle Sorella Acqua, fratello Fuoco Contrà Marchi Il paradiso delle oche Contrà Molinetto Cafè e late Contrà Torre-Castello Cunizza ed Ezzelino nel filò Contrà Zaghi Dolce e amaro

In caso di maltempo la 24a edizione degli Angoli Rustici viene rinviata al 1° maggio.


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 5

Giovedì 1 maggio

I contradaioli di Cà Cornaro, vincitori del 43° Palio delle Contrade di Romano

Inoltre Angolo Armi Medievali della Masnada Baxani, con didattica del tiro con l’arco presso Villa Cornaro. Angolo Automobilistico presso il Museo dell’Automobile Bonfanti. In piazza esposizione d’auto e bancarelle di Filo Filò.

ore 11,30 Apertura locanda in piazza (specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina) dalle 13,00 alle 14,30 pausa Angoli Rustici (Angoli ”Acqua e Fuoco” e “Caffè e Latte” orario continuato) ore 21,30 Musica con i FRENETIKA.

Mercoledì 30 aprile Serata con “QUELLI tra il ‘60 e l’80” ore 16,00 Apertura bètola esterna e locanda in piazza.

ore 20,00 I nati dal 1960 al 1979 si incontrano nella locanda in piazza per rivivere assieme le emozioni d’un tempo attraverso una cena condita di aneddoti e sorprese varie. La bètola esterna sarà d’aiuto agli attardati. Musica con i DEFENDER. Si consiglia la prenotazione presso i propri referenti dei coscritti.

MAY DAY ore 15,00 Apertura bètola esterna e locanda in piazza. ore 15,00 Rassegna musicale. Un’intera giornata dedicata alla buona musica suonata rigorosamente dal vivo dai migliori gruppi emergenti della scena locale. Festival all’insegna del divertimento che si prefigge di creare uno spazio per i giovani del territorio dove possano esprimere al meglio il loro talento musicale. Il “Mayday Festival” promuove e incentiva la conoscenza e la consapevolezza artistica presente a Romano riconoscendo i sani valori della musica, indipendentemente da capacità, età o gusti musicali.

Venerdì 2 maggio Tutto U2 ore 19,00 Apertura betola esterna e locanda in piazza. ore 21,30 Serata coi VELVET DRESS, cover band degli U2.

Sabato 3 Maggio CENA delle Contrade ore 20,00 Cena delle contrade, aperta ai soli contradaioli, con la premiazione degli Angoli Rustici e del concorso dei Commercianti di Romano “Abbina la tua vetrina alla contrada”.

ore 12,00 Apertura locanda in piazza. ore 15,00-16,00 Sfilata storica delle contrade con mestieri e costumi d’epoca assieme agli Sbandieratori di Romano d’Ezzelino. Ospiti d’onore, per festeggiare la prima sfilata del nostro reparto Grande Guerra del Grappa, saranno i CAVALIERI CENEDESI, i BERSAGLIERI in bici della Grande Guerra, l’Associazione IV Novembre, la Federazione Fronti della GG 1914-18. Il corteo percorre via Zaghi, Dante, Roma e Bortoli con arrivo al mussodromo allestito nel campo da calcio in via Foscolo. A seguire A seguire: “Lettere dal Fronte”, biciclette d’epoca delle contrade a confronto per decretare il “portalettere di guerra”. Cerimoniale dei fantini e 44° Palio delle Contrade con la tradizionale corsa dei mussi. ore 20,30 Premiazioni del 44° Palio delle Contrade. ore 21,30 musica con i VIRTUAL TIME In caso di maltempo il programma può subire variazioni dell’ultima ora finalizzate allo svolgimento della corsa con gli asini.

Domenica 4 Maggio PALIO delle CONTRADE ore 10,00 Centenario inaugurazione del Monumento a Dante Alighieri, inaugurato il 21 aprile 1914. Momento rievocativo sul col Bastia.

In mattinata mostra FIAT 500, Auto sportive, BICICLETTE D’EPOCA, intrattenimenti per bambini.

Retro del medaglione coniato dalla CZ di Romano per il 25° Palio delle Contrade.


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 ASSOCIAZIONI PAG. 6

Cos’è il Gruppo Micologico Il Gruppo Micologico “G. Bresadola” di Bassano, costituito nel 1969, associa i cultori di micologia e chiunque abbia interesse alla conoscenza e alla conservazione del patrimonio botanico e ambientale. Conta attualmente circa trecento iscritti con sede sociale in via del Mercato a Bassano. Finalità Il gruppo persegue i seguenti fini: a) promuove una cultura ecologica, intesa sia come conoscenza delle problematiche relative alla tutela e al miglioramento degli ecosistemi naturali, sia come promozione dei comportamenti relativi; b) promuove lo studio dei funghi e dei problemi connessi alla micologia, con tutte le iniziative atte a raggiungere lo scopo; c) promuove sul piano locale e nazionale la realizzazione e l’ammodernamento della normativa relativa alla raccolta e allo studio dei funghi, con particolare riferimento alla tutela dell’ambiente e alla ricerca scientifica; d) raccoglie materiale didattico, bibliografico e scientifico relativo alla micologia e alle scienze affini, per metterlo a disposizione dei soci; e) collabora e promuove iniziative comuni con enti, istituzioni e associazioni che perseguono finalità analoghe; f) promuove l’educazione sanitaria relativa alla micologia; g) promuove con ogni opportuna iniziativa una conoscenza ecologica e micologica presso i giovani e nelle scuole. Corso - Quando e dove crescono i funghi I funghi non crescono solamente in autunno come crede la maggior parte della gente. Il corso illustrerà tutte le principali specie commestibili confrontandole con le simili tossiche che si possono trovare nei nostri boschi nei vari mesi dell’anno. Le lezioni si terranno, con il patrocinio del comune di Romano d’Ezzelino, presso la Chiesetta Torre in via G. Giardino a San Giacomo di Romano d’Ezzelino con inizio alle ore 20:30. Il Programma 11 aprile 2014 - I funghi della primavera

15 aprile 2014 - I funghi dell’estate 18 aprile 2014 - I funghi di fine estate e inizio autunno 22 aprile 2014 - I funghi dell’autunno 29 aprile 2014 - I funghi di fine autunno e dell’inverno Escursioni con lezioni sui funghi raccolti A completamento delle conoscenze teoriche fornite dai corsi di formazione vengono organizzate 5 escursioni in località rinomate per la raccolta di funghi. In tali occasioni, oltre a fornire conoscenze sui vari habitat di crescita fungina e sulle principali piante che li caratterizzano, gli esperti del gruppo provvederanno ad effettuare lezioni pratiche sui funghi raccolti. Qualora concessi gratuitamente dagli enti deputati i permessi per la raccolta funghi saranno recuperati direttamente dall’organizzazione. Il Programma 22 giugno 2014 Gita con raccolta funghi Sella Valsugana 27 luglio 2014 Gita con raccolta funghi Panarotta 07 settembre 2014 Gita con raccolta funghi Cermis o Lavazè 21 settembre 2014 Gita con raccolta funghi M.P. (da destinarsi) 12 ottobre 2014 Gita con raccolta funghi Col Melon Le prenotazioni si effettuano fino ad esaurimento dei posti a partire da un mese prima e fino al lunedì precedente alla data prevista c/o: Sede Gruppo Via del Mercato Ortofrutticolo, 5 Bassano del Grappa. Presidente del Gruppo rag. Antonio Zilio Tel. 0424 30993 - Cell. 348 0472464 Ortofrutta Fietta di Costa Maurizio e Beatrice Via O. Marinali - Bassano del Grappa.

Le Mostre 27 aprile 2014 Bassano del Grappa, c/o Loggetta Municipio 08 giugno 2014 Valstagna, c/o Municipio 21 settembre 2014 Riese Pio X, barchessa Villa Eger 28 settembre 2014 San Michele di Bassano, c/o Festa del Fungo 05 ottobre 2014 Bassano del Grappa, Palazzo Bonaguro 12 ottobre 2014 Valstagna, c/o Municipio 19 ottobre 2014 Valrovina, c/o Festa del Maron 26 ottobre 2014 Marostica, c/o Fiera di S. Simeone Le altre attività 18 maggio 2014 Escursione naturalistica sul delta del Po 24 maggio 2014 Rubbio Malga Saline incontro di microscopia 09 novembre 2014 Pranzo sociale c/o Ristorante al Pioppeto Sacro Cuore di Romano d’Ezzelino.


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 7

In memoria della festa celebrata il giorno 21 aprile 1914 dal “Bollettino del Museo Civico di Bassano, anno XI, nr 2”, la cronaca di quel giorno:

Era il 21 aprile del 1914 quando, su iniziativa del Comitato Bassanese della “Dante Alighieri” si svolse una cerimonia, la cui eco per l’alto concetto informativo, si librava oltre i ristretti confini della nostra citta. Bassano, ed i paesi pedemontani, che dalla sinistra riva della Brenta spingono i loro colli lieti d’ulivi e di vigne nella verde pianura della marca Trevigiana, inaugurarono sullo storico colle un monumento rievocante le terzine, colle quali il divino Poeta nel canto di Cunizza, mirabilmente disegna la terra che fu “prava”… Bassano, Romano, Pove, Solagna, Mussolente, Liedolo quella mattina si svuotarono dei loro abitanti. Tacquero le officine, riposaro-

no gli aratri, e quanti uno stretto dovere non tratteneva fra le domestiche pareti o sulla soglia del fondaco o sul limitare dell’aja angusta, trassero in folla sul colle Ezzeliniano, il cui verde ammanto trascolorò in un brulicare festoso di tinte primaverili tripudianti nella gloria del sole… Il popolo, tutto un popolo, migrava in pellegrinaggio verso la nuovissima icona del Poeta, per rendere onore, al Padre della lingua nostra. … E quando la folla attenta fu radunata attorno attorno al colle, tutto rivestendolo sino alla vetta, il presidente del comitato Guglielmo Gobbi, con la parola semplice e mobilissima

il cui fremito tradiva l’interno tumulto dei sentimenti, ringraziava i cittadini saliti lassù a dire tutto il loro consentimento all’idea attuata dalla “Dante” ed ordinava che il monumento venisse scoperto. … Quando la cerimonia finì, la folla per cento rivoli scendeva al piano, piena l’anima di un ricordo incancellabile. Su l’alto colle rimaneva l’icona di Dante: sola nel grande silenzio nel meriggio; sola, ma non abbandonata chè per nostra man i fior di tutto l’anno da la timida primula del prato al fiordaliso amico al gran dorato, si addenseranno fino a li ultimo fior, fino a la dalia e al crisantemo…


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 RACCONTI PAG. 8

Il Re e la Regina di carnevale 2° Marco era chino sul suo tavolo da disegno, illuminato solo da una lampada tecnica che lasciava il resto dello studio in una confortevole penombra. La sua matita volava sulla carta, tracciava rette e curve, ombreggiava, evidenziava particolari e riportava appunti, vergati in una calligrafia indecifrabile. di Gianni Dalla Zuanna

Lo stereo diffondeva le note dei Muse, uno dei gruppi preferiti dal giovane: ”Is your secret safe tonighit and are we out of sight…”. Era quello uno dei momenti della giornata che Marco preferiva. I suoi colleghi erano a casa da tempo, ma lui, con la scusa di dover chiudere a chiave, rimaneva ancora: nella tranquillità della sera rifletteva meglio ed era allora che gli venivano le idee migliori. Di fronte al suo tavolo era appeso il poster della casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright, uno degli architetti a cui Marco si ispirava. Il giovane dava le spalle alla porta e alla vetrata su cui le auto in corsa verso casa disegnavano lunghe scie luminose. Non si girò quando l’uscio si aprì di colpo e una figura indistinta scivolò nella stanza. “Lo studio è chiuso, – si limitò a dire – se ha bisogno di qualcosa torni domani“. “So benissimo che siete chiusi, caro architetto. Non mi sognerei mai di rivolgermi ad uno studio come questo”. Marco conosceva fin troppo bene quella voce, purtroppo. Sorpreso da quella

intrusione, ruotò lentamente la sedia. “Cosa ci fai qui, Michele?“ “Guarda, guarda, che bei testi di architettura! – replicò l’altro, con fare ironico, indicando dei volumi sulla libreria – “Storie di maschere” “Arlecchino a Venezia”, eccetera, eccetera. Si vede che ti piace il carnevale“. Marco e Michele, da piccoli avevano frequentato assieme la scuola d’infanzia del Santissimo Redentore e tra loro era nata una specie d’amicizia, nonostante la diversa estrazione sociale: figlio di operai l’uno, mentre l’altro apparteneva ad una delle famiglie di industriali più ricche della zona. Il loro rapporto si era interrotto alla scuola primaria Carducci, nell’anno in cui, alla festa di carnevale, le maestre avevano premiato il travestimento di Marco, fatto in casa dalla mamma, con pochi mezzi e tanta fantasia, piuttosto che quello di Michele, pagato lautamente in un negozio specializzato. Bambino viziato, quest’ultimo non aveva perdonato l’insuccesso all’amico, emarginandolo dalla sua compagnia di pochi eletti. Poi, in anni più recenti era arrivata

Emma, che piaceva a tutti e due e non sembrava decidersi mai, ma quella era una storia ancora in essere. Al silenzio del giovane architetto che col braccio indicava la porta Michele riprese: “Ho sentito dire che hai intenzione di organizzare un carro per la prossima sfilata di carnevale. Scommetto che questa voglia di concorrere abbia qualcosa a che fare con la novità di quest’anno. Il vincitore della sfilata sarà eletto re del carnevale ed avrà diritto ad eleggere la propria regina, con cui apriranno le danze che concluderanno la serata al centro parrocchiale. La coppia resterà in carica fino all’edizione successiva”. Era vero, Marco sperava di vincere, per poter eleggere Emma come regina e dichiararle i propri sentimenti. Michele sentì di aver colpito nel segno e fu con particolare perfidia che, dall’uscio, disse: “Ero venuto a dirti che ho deciso di concorrere anch’io e che, come è giusto che sia, naturalmente vincerò. Ho una mezza idea di nominare come regina una ragazza che tu ben conosci. Cosa ne pensi? “ “Vattene, – urlò esasperato Marco – e non farti più vedere! “ Ci volle del tempo per far sbollire la rabbia a lungo repressa. Alla fine prese i suoi appunti e li chiuse in un cassetto: non sarebbe più riuscito a cavare un ragno dal buco. Era meglio tornare a casa. Chiuse lo studio, situato quasi di fronte alla chiesa e si avviò lungo il viale di tigli che costeggiava la scuola d’infanzia. Era il punto d’arrivo di tutte le sfilate e, nella sua mente, lo vedeva già come sarebbe stato quel giorno: un cordone di folla sui due lati, con tanti coriandoli e stelle filanti, mille colori che ruotavano, la musica che si diffondeva nell’aria assieme agli odori dei bomboloni e dello zucchero filato. Vedeva già i giovanotti che facevano la corte alle ragazze, i gruppi mascherati


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 RACCONTI PAG. 9

che avanzavano danzando, ma soprattutto tanti, tanti bambini, perché quella era la loro festa. Mancava ancora molto, ma se voleva essere della partita era già ora di darsi da fare… …Marco si mosse alla ricerca di sponsor e di collaboratori per realizzare il proprio progetto, ma ben presto si rese conto che non avrebbe potuto contare su molti aiuti. Non era tanto per la crisi economica, piuttosto sembrava che tutti quelli che potevano dargli una mano fossero già impegnati oppure convinti da qualcuno a lasciare perdere. Dietro a tutto questo c’era di sicuro lo zampino di Michele, il cui lavoro invece procedeva a gonfie vele, come l’altro non mancava di sottolineare a destra e a manca. Ben presto si sparse per il paese la voce della sfida fra i due giovani, anche se nessuno immaginava cosa ci fosse dietro. Si formarono, come sempre succede in questi casi, due partiti, favorevoli al successo dell’uno o dell’altro contendente. Tutto questo era oro colato per la riuscita della manifestazione. Il comitato organizza-

tore era soddisfatto della presenza, dopo tante edizioni, di ben due carri allegorici fatti in paese, anche se Marco aveva forti dubbi sulle sue possibilità di riuscita... …”E’ permesso?“ No, non era Michele, non questa volta. Lui non avrebbe mai chiesto il permesso, sarebbe entrato nello studio e basta, come fosse un suo diritto acquisito. Marco si girò e si trovò di fronte ad uno sconosciuto: un omino quasi anonimo, di mezza età, con i vestiti pratici e un po’ lisi, di chi è abituato a viaggiare all’avventura. Aveva due occhi azzurri, che sembravano cambiare continuamente di sfumatura. Erano occhi profondi, che erano in grado di leggere nell’animo delle persone, ma erano, Marco decise d’istinto, quelli di una persona buona. “Lo studio è chiuso. – disse allo sconosciuto – Io mi trovo qui per motivi miei, ma, se le serve qualcosa, dica pure.” “Ho sentito dire che stai progettando un carro allegorico. Un po’ me ne intendo e quindi mi chiedevo se poteva farti piacere un aiuto.” “Aiuto? Oh, tu non sai in realtà quanto ne

abbia bisogno, a tutti i livelli. Non ho uno sponsor, non ho una squadra, ci sono solo io e un mare di guai. No, non ci sarà nessun carro. Anzi, ci sarà solo quello di Michele e questa volta l’avrà vinta.” Marco non riusciva a spiegarsi come mai aprisse il suo animo ad un perfetto sconosciuto, ma aveva voglia di sfogarsi, di buttare fuori tutto l’amaro che aveva accumulato in quei giorni. L’uomo lo ascoltò con attenzione, non era del luogo e non conosceva i motivi di quella sfida fra i due giovani. “Mi chiamo Momo, – disse – e sono uno studioso giramondo. Sto cercando materiale per scrivere un libro sui vari modi di intendere il carnevale nel mondo. Per questo sono capitato dalle vostre parti: ho sentito parlare del Carnevale dei Ragazzi di Fellette. So che si tiene da tanto tempo ed avevo deciso di viverlo dall’interno, per vedere se riuscivo a ricavarne qualcosa di interessante. Per questo ti rinnovo la mia offerta”. La cosa sembrava per lo meno curiosa a Marco, ma Momo gli era istintivamente simpatico e poi non poteva proprio sin-


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 RACCONTI PAG. IO

dacare su qualsiasi aiuto potesse dargli. “Ti avviso subito che non ci sono fondi per eventuali compensi…” “Credi sia qui per denaro? Ti sbagli, è il divertimento, la passione, quello che conta. Dai, fammi vedere i tuoi progetti”. Marco raccolse tutti i suoi appunti e cominciò ad illustrare la sua idea: “Ecco, vedi, vorrei fare qualcosa di diverso, un carro sulla primavera. Mi sono ispirato al quadro del Botticelli. E’ un pittore italiano del rinascimento”. “Lo conosco, – Momo sorrise – sono passato per Firenze e mi sono perso dentro agli Uffizi. Mi sembra una buona idea, elegante e diversa dalle altre. In fondo il carnevale è la festa che accoglie l’arrivo della primavera. Si può fare…” Nel cuore di Marco si accese una fiamma nuova, vivida e forte. Sentiva che quell’incontro era importante ed avrebbe significato nuova linfa per il proprio lavoro. de se a ov nu

Via Salvo d’Acquisto, 5 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 fax 393734 gardin.roberto@gmail.com

I due trovarono un alleato insperato: il comitato della scuola d’infanzia aderì con entusiasmo al progetto, così furono coinvolti genitori e bambini. Momo conobbe gli altri amici di Marco che avrebbero fatto parte della squadra, e formulò molte proposte per la realizzazione del carro, sia dal punto di vista artistico che tecnico. Quell’uomo era una vera enciclopedia, non c’era nulla a cui non riuscisse a trovare una soluzione, anche nella povertà dei mezzi a disposizione. Al giovane ricordava tanto il modo con cui la mamma, quando era bambino, trovava dal nulla le idee e i materiali che permettevano al figlio di fare bella figura. C’era amore in quello che faceva, tanto amore. Marco, quando veniva travolto da questi sentimenti, provava una struggente nostalgia, ma era solo un momento e poi si tuffava di nuovo nel lavoro da fare. Momo, che non aveva un posto dove stare, si ricavò un angolo nel capannone dove lavoravano e seguì la nascita del carro passo dopo passo, con la cura di una madre per un figlio. Una ventata di frenesia, di vivacità, di allegria e gioia sembrava essersi impadronita di grandi e piccini. Alla fine, in tempo perfetto, il carro fu approntato, trovate le coreografie, individuata la musica, confezionati i costumi per i figuranti: tutto era pronto per il grande giorno. “Grazie Momo, – disse Marco – senza di te non ce l’avrei mai fatta, anzi, non ce l’avremmo mai fatta tutti noi”.

“Non sottovalutatevi, – si schernì l’altro – tu e i tuoi amici siete un gruppo formidabile. Impersonate lo spirito giusto del carnevale: divertimento, ma col contributo di tutti e un’attenzione particolare ai più piccoli. Bravi, credo che avrò del buon materiale per il mio libro”. “Peccato che tutto questo non basterà a vincere: dicono che il carro di Michele sia formidabile. Ha chiamato addirittura un esperto da Viareggio! Pazienza, mi sarebbe piaciuto tanto dire quello che provo a una certa ragazza…” Momo sorrise: “Prima o poi troverai il modo di esprimerei tuoi sentimenti ad Emma e per la sfilata non ti preoccupare: abbiamo ancora qualche asso nella manica…” Diavolo di un uomo, pensò Marco, non gli si poteva nascondere nulla! Non capiva però quell’allusione agli assi: il carro era lì, bello, non c’era che dire, ma lui sapeva che serviva altro per vincere… …Venne il gran giorno, tanto atteso da tutti. Marco fissava, nervoso e agitato, la lista dei carri che avrebbero sfilato: dodici in tutto. Il suo avrebbe chiuso la fila, subito dopo quello di Michele. Il comitato organizzatore, che aveva sentito crescere l’interesse per la sfida fra i due giovani, evidentemente voleva tenere il pubblico sulla corda fino all’ultimo. “Guarda qua, – disse nervosamente il giovane rivolto a Momo – in gara c’è il meglio dei costruttori della zona! Vedi quelli? Sono i Dal Monte e hanno vinto


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 RACCONTI PAG. II

tantissime edizioni. Sarà una sfida durissima e noi non siamo all’altezza, me lo sento”. L’ altro alzò le spalle, con aria sorniona, come se la cosa non lo riguardasse. Si avviarono alla partenza, nella zona del cimitero, mentre già il percorso si riempiva di folla festante. Marco amava quell’atmosfera: l’aria pervasa da mille suoni, schiamazzi, trombette, pregna degli odori di zucchero filato e di ciambelle che si alzavano dalle tante bancarelle disseminate lungo il percorso. Oggi però non riusciva a goderne. Quasi non si accorgeva dei bambini della scuola d’infanzia vestiti da putti e angioletti, dei genitori e delle maestre nei loro costumi bucolici che riproducevano i personaggi del dipinto. La giornata era fredda, ma tersa, luminosa, senza un filo di nuvole a sporcare l’azzurro del cielo. Il sole non era ancora in grado di riscaldare i corpi, ma gli animi sì. Davanti a loro c’era il carro di Michele, ed era un lavoro, bisognava ammetterlo, mai visto a Fellette. Il giovane aveva ingaggiato un esperto di Viareggio per la sua realizzazione, tanta era la voglia di primeggiare. Ne era uscito un insieme armonico di pupazzi dai movimenti complessi, ma armonici, fluidi al ritmo di una colonna sonora accattivante. I colori erano sgargianti e anche se il soggetto non era dei più originali era comunque di sicuro effetto. La folla assiepata ai lati della strada applaudiva tutti i carri, ma quello più di tutti, notò Marco con una fitta di disappunto. Ci sarebbe voluto un miracolo… “Andiamo?“ chiese l’autista del trattore addetto al traino. “Andiamo!“ , sospirò il giovane: il dado era tratto, era arrivato il loro turno. Imboccarono il piazzale della chiesa ed ecco che, con grande sorpresa di tutti, il miracolo arrivò. Dove passavano improvvisamente sparivano tutti i rumori e i suoni che li precedevano. Restavano nell’aria solo le note di Vivaldi, che avevano scelto come accompagnamento, ma non sembravano uscire da un disco: era come se un’intera orchestra li accompagnasse, con fiati e percussioni, violini e flauti. Un profumo di fiori si spandeva nell’aria e scacciava l’odore acre dei gas di scarico dei trattori addetti al traino. Si poteva distinguere l’aroma delle viole, delle rose, del gelsomino e degli umili fiori dei campi. Frotte di uccellini, apparsi da chissà dove, accompagnavano il carro con voli imprevedibili e traiettorie festose. Garrivano felici e facevano ala al corteo. Al loro passaggio l’erba dei giardini da gialla si colorava di un verde intenso,

nuovo, mentre gli alberi e le siepi si riempivano di foglie e fiori. Sembrava improvvisamente esplosa la primavera. Il loro carro non era un omaggio al ritorno della bella stagione, era la Primavera con la lettera maiuscola! Anche i pupazzi sembravano vivere di vita propria e salutavano e sorridevano con grazia gli spettatori a bocca aperta. Sembrava che il carro si muovesse dentro a una bolla fuori dal tempo e fuori dallo spazio. Marco si girò verso Momo, che continuava a sorridere sornione: “Come hai fatto? Questo è un miracolo!” “Zitto, guarda avanti altrimenti rischiamo di sbandare”. Fu la risposta divertita. Anche dagli altri carri si erano accorti di quanto succedeva ed erano tanti i figuranti che perdevano l’allineamento o il passo per voltarsi a guardare lo spettacolo. Michele schiumava di rabbia: ormai aveva capito che sarebbe stato battuto ancora una volta. Il giudizio della giuria e del pubblico fu, infatti, unanime: sul palco, da vincitori, salirono Marco e Momo, a nome di tutto il gruppo. La voce del giovane tremò, quando gli chiesero di nominare la propria regina: “Emma, mi piacerebbe che fosse lei, sempre che lo voglia”. Il presidente di giuria si rivolse allora al pubblicò e urlò al microfono: ”Allora, Emma, vuoi essere la nostra regina di carnevale?“ e la invitò a salire. La ragazza confermò con un cenno del capo e corse verso il palco, con le gote arrossate. Appena salita, fece un inchino scherzoso al proprio re e gli si gettò fra le braccia. “Finalmente, testone.”, gli sussurrò in un orecchio. Marco si sentiva al settimo cielo, come se fluttuasse nell’aria. …Come tutte le cose belle anche questa festa finì. Il paese tornò alla normalità. Il giorno dopo Marco si ritrovò con Momo nel capannone che era stato il loro quartiere generale. Il giovane aveva un sacco di domande da fare, ma ancora non era sicuro che quanto aveva vissuto fosse successo realmente. Fu l’amico a toglierlo dall’imbarazzo e a dargli le spiegazioni desiderate: “Nessuno ha fatto caso al mio nome. Momo, nell’America del sud, è il nome del re del carnevale. Non lo sapevi? Io sono il vero re del carnevale.” Marco rimase a bocca aperta: non riusciva ad accettare razionalmente quello che sentiva e che il suo cuore sentiva già essere vero. “Non potevo permettere – continuò l’uomo – che la prepotenza e l’arroganza vincessero sulla vera e

genuina passione per la mia festa, tantomeno che sconfiggessero l’amore di un ragazzo. Il tuo è un bel sentimento, che meritava di essere incoraggiato e sostenuto, anche se non è solo a carnevale, ma nella vita di tutti i giorni che bisogna essere vincenti, con i modi giusti e nel rispetto degli altri. Resta sempre come sei, e tanti saluti a te e a Emma. Siete proprio una bella coppia.” Marco voleva replicare, ma si rese conto di essere rimasto da solo. Momo non c’era più, era sparito, anche se nell’aria, in lontananza, riecheggiavano, le note della Primavera del Vivaldi. Sarebbe stato, Marco, in grado di far felice la sua ragazza e di rimanere buono nell’animo, come gli aveva raccomandato Momo? Non avrebbe mai dimenticato quell’avventura, anche se non era ancora sicuro di quanto era successo. Ora però lo aspettavano Emma, gli amici e un impegno morale da rispettare. Agitò nell’aria un braccio e urlò all’orizzonte: “Arrivederci, re del carnevale. Arrivederci all’anno prossimo!“.


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 RIFLESSIONI PAG. I2

Non esiste altro tempo al di fuori del presente… Spesso siamo intrappolati nel passato: gli occhi della mente fissano i ricordi, il nostro apparato pensante è paralizzato su ciò che è successo… e tutto ha il sapore di antico… di Cinzia Bonetto gere ciò che il tempo ha portato con sé in passato. Facile da dirsi… assai complicato da farsi? Penso che l’infelicità sia uno stato di inconsapevolezza: a volte con facilità “buttiamo” via anche ciò che di buono esiste… Il Raramente si tocca la dimensione nostro lavoro è cercare senza tempo in cui la realtà esiste la parte buona! e qui entra in gioco l’ingrediente principale, che ci davvero e cioè il presente. può far vivere sereIn realtà il momento presente è l’uniLa Creatività: Il vero namente il presente, evitando di nasconca meta reale che valore è quello che derci nel passato o di possa mai esistere e c’è dentro la nostra fuggire verso un fututti noi dovremmo testa. Qualsiasi cosa turo inesistente! cercare di gustarlo di più. Bisognerebsi faccia può diventare La Creatività: Il vero valore è quello che be non avere paura creativa, se si ha c’è dentro la nostra di ciò che il tempo in mente cosa testa. porterà con sé in fusignifichi creatività. Qualsiasi cosa si facturo, non rimpianIn questa situazione la speranza, il rinnovo, il cambiamento… sono ingredienti che vengono automaticamente cancellati... perchè il presente non viene vissuto! Spesso siamo proiettati nel futuro, dimenticando il passato e non considerando il presente! si corre con ansia, a volte senza limite, ma soprattutto vivendo solo il senso del dovereµ e il piacere viene rimosso! Si rischia di fantasticare in modo esagerato, di scivolare in aspettative non corrispondenti alla realtà.

cia può diventare creativa, se si ha in mente cosa significhi creatività. Significa godere di ogni attività, significa fare qualsiasi lavoro con amore ed entusiasmo, significa trovare in ogni momento una qualità positiva. Abbiamo tutti l’opportunità di un futuro di successo e di felicità eliminando le barriere che impediscono di raggiungere i nostri obiettivi. Dobbiamo cercare di sperimentare di più nel quotidiano il coraggio, che non vuol dire assenza di paura, ma volontà di credere che ce la possiamo fare! che ce la possiamo cavare… pensando che la perfezione è solo utopia!


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 DI RICETTA IN RICETTA PAG. I3

Di ricetta in ricetta

Piccole storie dei locali storici del comune di Romano con le ricette più importanti dei loro chef

Il Pavone e il tempo degli asparagi Era il tempio sacro degli asparagi per eccellenza. E sacro era il rito di affogare il bianco turione nel mare d’olio e aceto che sommergeva l’uovo sodo ridotto a pastella coi rebbi della forchetta. Roberto C. Baggio, Il Giornale di Vicenza, 12 aprile 1997

di Duilio Fadda Così esordiva su Il Giornale di Vicenza Roberto C. Baggio riferendosi alla Trattoria “Al Pavone” in località Sacro Cuore, quando si annunciò l’imminente chiusura. Di quell’antica storia sono rimasti i ricordi dei vecchi gestori che, negli anni seguenti, hanno perpetuato un passato mai dimenticato. Da questi ricordi sono emerse persone e vicende che fanno parte della storia popolare della comunità di Romano d’Ezzelino. Angelo Lunardon e Maria Tonellotto si sposarono in aprile del 1947. Da allora cominciò la collaborazione dentro la cucina della trattoria al Pavone. Ma fu soprattutto Maria a dare un notevole contributo al lavoro della suocera Bianca Colomba. In quella cucina nacque il mito degli asparagi bassanesi. Sulle campagne circostanti, tra San Zeno, Sacro Cuore e Cassola i contadini coltivavano da sempre il “bianco turione”; per le donne del Pavone quella cucina fu lo stimolo alla creatività culinaria. Nacquero spontaneamente straordinarie ricette dai prodotti che la natura da sempre offriva: uova, asparagi, olio. Fu un po’ di fantasia a metterli insieme ed a creare un meraviglioso connubio. Da quel tem-

Cartello esterno nella vecchia Trattoria Al Pavone

po, i personaggi più facoltosi e i clienti più esigenti, si recavano spesso a degustare questo piatto semplice ma indimenticabile. E fu da questi sapori che prese avvio l’inventiva fino a creare risotti o fettuccine con asparagi, frittatine, zuppe e vari altri manicaretti con, al centro, l’asparago di “bassano”. Maria Lunardon ben coadiuvata dal marito Angelo e dai quattro figli,

Angelo Lunardon e Maria Tonellotto I gestori nella cucina della Trattoria Al Pavone

in quella cucina lavorò fino alla fantastica età di settantotto anni, arrivando ai novantadue con lo stesso spirito. Ai suoi cari rimane il ricordo di una donna dalla forte tempra che mai avrebbe mollato. Ai suoi vecchi clienti, invece, resta il rammarico che lei non c’è più, chissà, forse potranno rincontrarla nell’aldilà e degustare un piatto de ovi e sparasi paradisiaci.

Zuppa di asparagi della nonna •

Ingredienti per 4 persone

Pelare gli asparagi e tagliarli a pezzettini, cuocerli in una casseruola con il burro e un po’ di acqua per 15 minuti circa.

1 pagnotta di pane raffermo 500 gr asparagi bianchi di Bassano Formaggio grana Circa 1 litro di brodo di carne di manzo e gallina 2 uova 30 gr di burro Pepe fresco macinato

una terrina e mettere il pane raffermo tagliato a quadrotti, una manciata di grana, le uova crude appena lavorate con la frusta, gli asparagi cotti e versare il brodo caldissimo.

•Prendere

•Aggiungere un po’ di pepe macinato. •Mescolare il tutto e servire. •Gustare il piatto con un buon bicchiere di vino bianco.


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. I4

PRO LOCO PER IL GIRO!

La Pro Loco di Romano d’Ezzelino si veste di rosa e si prepara ad accogliere i numerosi appasionati delle due ruote. Per venire incontro alle vostre e alle loro esigenze, vista la rilevanza, oltre che sportiva, anche mediatica e turistica di questo evento, la nostra sede diventerà “corner informativo permanente”. (maggio-giugno) Un luogo in grado di offrire tutte le informazioni relative sia della tappa del 30 maggio sia dei numerosissimi eventi collaterali in programma. La cronoscalata Bassano Monte Grappa, che transiterà per le nostre strade,

sarà una tappa imperdibile che resterà nella storia!


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. I5


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 RESOCONTI PAG. 16

35 anni fa esordiva il campione del mondo Miki Biasion Serata stupenda quella per celebrare i 35 anni dall’esordio nei rally di Miki Biasion con l’amico Tiziano Siviero, purtroppo assente per impegni di lavoro, che si è svolta al Museo dell’Automobile “Bonfanti–Vimar” davanti ad un pubblico strabocchevole di appassionati. Accanto alle Opel del suo esordio ed alle Lancia che l’hanno portato ai due Titoli Mondiali 1988/89, Biasion ha voluto raccontare, stimolato dal giornalista Roberto Cristiano Baggio e dal Consigliere del Museo arch. Massimo Vallotto, i suoi esordi, la colletta fra amici per la benzina degli allenamenti e prove auto, le gomme rubate che lo hanno costretto a montare quelle già usate da altri concorrenti, pure ringraziando, alle massacranti trasferte con il vecchio furgone e carrello al traino che consumava più dell’auto in corsa. Il Miki campione affermato e conosciuto si è voluto aprire a tutti raccontando la dura gavetta, addolcita dal ricordo di tanti amici ( molti presenti ) che lo hanno sostenuto all’inizio, chi improvvisandosi assistente alle gomme, chi guidando il furgone, chi lavorando da meccanico in ogni condizione, molti sobbarcandosi lunghe trasferte pur di essere calorosi supporter nelle prime affermazioni quando, con una vettura privata, riusciva a mettersi dietro vari piloti ufficiali. Miki ha ringraziato la Hawk Racing Club, la sua prima scuderia del compianto Alessandro Bordignon, il suo primo meccanico Frigo, il primo navi-

gatore Ferrazzi, Massimo Nori e tanti, tanti altri, per terminare con il Museo “Bonfanti-VIMAR”, il Circolo Veneto Automoto d’Epoca ed il Team Bassano dei quali è validissimo testimonial. Un incontro amicale, umano, dove il Biasion sempre cordiale e disponibile ha fatto risaltare la fatica, la ferrea volontà necessaria per emergere, ma anche la solida amicizia che lo sport sa creare.

I trofei 1988 e 1989 che la F.I.A. (Federazione Internazionale dell’Automobile) assegna ogni anno a Parigi con una solenne cerimonia ai Campioni del Mondo delle varie specialità.


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 NOTIZIE IN BREVE PAG. I7

Cercasi immagini della Grande Guerra

Cari lettori, osservate questa rara immagine del 1918 che riprende un reparto Arditi durante un’esercitazione lungo via carlessi, località Rivoltella, a Romano d’Ezzelino. Molti di voi avranno riconosciuto la colombara posta nella foto in alto a sinistra, altri invece stanno pensando che forse in casa hanno qualche immagine simile. Vi invitiamo allora a sfogliare quei preziosi album di famiglia che avrete gelosamente conservato nella vostra libreria e nei vecchi bauli, nelle soffitte dentro quei scatoloni impolverati qualche documento su “Romano e la Grande Guerra”. Testimonianze che descrivano com’erano i nostri nonni, le nostre strade e le nostre piazze e come la guerra li ha trasformati. Il materiale digitalizzato potrebbe essereoggetto di una mostra o di una prossima pubblicazione. Foto: da “Arditi sul Grappa” a cura di Ruggero Dal Molin, per gentile concessione del curatore.

CASA: UNA SCELTA IMPORTANTE DELLA NOSTRA VITA, CHE VA DIFESA E PROTETTA

L’assicurazione è nata come segno di civiltà: tanti individui danno qualcosa per chi fra loro avrà bisogno” E’ la base del concetto mutualistico, molto vicino alla nostra natura di Banca di Credito Cooperativo. Lo Stato-mamma a causa anche della crisi internazionale sta progressivamente ridimensionando le prestazioni nei confronti dei cittadini, lo constatiamo quotidianamente nella Sanità, nell’Istruzione, nelle Pensioni, ecc. In Italia siamo tradizionalmente restii ad assicurarci, per molte ragioni. In particolare in Veneto, la storica propensione al Risparmio ci ha portato a considerare il patrimonio familiare come una sicura forma di autoassicurazione. Nell’ottica di protezione del proprio patrimonio l’abitazione/famiglia è certamente il primo bene da tutelare. Oggi però l’incertezza del futuro ha cambiato la priorità: il proprio patrimonio non può più (facilmente) essere destinato a copertura dei rischi specifici delle famiglia e dell’abitazione. Ecco perché recentemente, Banca di Romano e Santa Caterina, assieme ad un gruppo

di Banche di Credito Cooperativo presenti sul territorio Veneto, sta mettendo a disposizione della propria clientela direttamente allo sportello, la possibilità per tutti di acquisto della copertura terremoto per abitazioni civili. Si tratta in assoluto della prima soluzione disponibile di questo genere in Italia. Dopo i terremoti dell’Aquila prima e dell’Emilia e Veneto poi, la richiesta di copertura assicurativa in questo senso si è decisamente accentuata. Diverse sono le motivazioni di questa crescente domanda: • la constatazione di una diversa situazione sismica rispetto a quella percepita e conosciuta; • la certezza di scarsità di risorse pubbliche a sostegno di chi subisce i danni e della ricostruzione successiva; • la necessità di attrezzarsi per poter andare avanti da soli anche in assenza di una legislazione fiscale che incentivi l’auto protezione.

Già praticata nelle aziende, la copertura terremoto è invece sostanzialmente assente nella copertura delle abitazioni civili. Questo dato diventa per noi ancora più significativo se pensiamo che l’Italia è ai primi posti in Europa per numero di case di proprietà (80% in Veneto, la percentuale più alta del nostro paese). La Regione Veneto ha anche un altro primato da non sottovalutare: la metratura media delle abitazioni civili è pari a 105,7mq, la più elevata a livello Italiano. La Banca di Romano e Santa Caterina, in collaborazione con Tower Spa e AIG Europe Limited (rispettivamente Broker e Compagnia di assicurazione), offre un servizio importante ai propri soci e clienti mettendo a disposizione, in modo semplificato, la copertura terremoto che diversamente, per le caratteristiche di concentrazione del rischio, risulterebbe più difficile. Le uniche informazioni necessarie sono i metri quadrati e l’anno di costruzione e/o ristrutturazione della propria abitazione. Presso qualsiasi sportello troverete consulenza per una copertura chiara e senza sorprese, con tutte le garanzie prestate a primo rischio assoluto e base “all risk”, sul fabbricato ed il relativo contenuto (non dimentichiamo che è parte di patrimonio maggiormente a rischio). Altra estensione interessante è prevista per danni all’impianto fotovoltaico / solare termico, il furto d’identità, l’assistenza all’abitazione con invio di un fabbro/elettricista/falegname nei casi d’emergenza….con un ottimo rapporto qualità / prezzo.

www.bccromanosantacaterina.it


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 NOTIZIE IN BREVE PAG. I8

C’era una volta… Un amico da non dimenticare

In contrada Farronati, circa 200 abitanti, c’era una persona con una storia singolare che merita di essere raccontata e ve la racconto come l’ho sentita dalla moglie Maria “Baretina” Andolfatto. E’ la storia di “Toni Macanel” Carlesso Antonio nato a Romano d’Ezzelino il 29 novembre 1930. A Toni piaceva fare il muratore ma purtroppo aveva trovato lavoro solo in Svizzera. Il lavoro era molto duro a causa della lingua straniera, il clima e le abitudini diverse, ma lui non si era mai scoraggiato. Si sposò il 5 novembre 1960 ed ebbe due figli: Francesco e Nadia. A distanza di qualche anno si trovò con una forte allergia al cemento e suo malgrado non poté più continuare a fare il muratore. Si fermò in Italia per curarsi anche se non venne mai trovata soluzione al suo problema e così si trovò un lavoro come “spazzino” ossia netturbino. Mio padre ”Jacheto Jacona” Giacomo Bergamo, vista la grande capacità e disponibilità di Toni, gli commissionò la costruzione di un capitello sul suo terreno di fronte all’incrocio della contrada verso Via Valle: un punto strategico per una pausa, una preghiera, un segno della croce. Toni accettò con grande gioia ed entusiasmo aiutato da ”Nataino Jacona” Natalino Bergamo. I due portarono a termine il lavoro rendendo il capitello bello, semplice e sobriamente elegante. Il capitello venne inaugurato nel 1962. Da allora, tutti gli anni la seconda domenica di luglio, si festeggia la Madonna del Buon Consiglio tanto amata dai paesani e non solo. L’appuntamento di rinnova anche quest’anno domenica 13 luglio in Valle Santa Felicita. ”Gianni Jacona” (Giovanni Bergamo)

O 2O14 39O ANNO / n 412 / MARZO

Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri.

Sede Proloco, via G. Giardino, 77 - San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo Romano: Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir. San Giacomo: Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri. Fellette: Panificio Bosa, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore: Speedy Bar (Autolavaggio Scotton). gratuita ai soci. Romano in distribuzione edito dalla Pro Loco di di informazione e cultura IL NUOVO EZZELINO - Mensile


IL NUOVO EZZELINO MARZO 2OI4 DEFUNTI PAG. I9

Don Gabriele

nuove stelle nel

Arciprete di Romano per 36 anni dal 1940 al 1976, Don Gabriele Bernardini è stato un sacerdote molto apprezzato. Di lui si ricorda l’attenzione ed il bene profuso per i giovani. Con loro era molto esigente ma per loro, e per il loro avvenire, fece molto. Organizzò in parrocchia una scuola di Arti e Mestieri e perfino dei corsi di inglese. Siamo infatti verso gli anni sessanta, e già allora conoscere una lingua straniera era importante visto che, molta gioventù di Romano, pur ricercare lavoro e fortuna, era disposta a lasciare i propri affetti per emigrare in Australia, Canada. Non tralasciava tuttavia l’insegnamento della dottrina e, sempre dai più giovani, esigeva una profonda conoscenza di tutti i sacramenti. In seguito alcuni di loro seguirono il suo esempio e divennero sacerdoti missionari. Da ricordare, sotto la sua guida, il primo ampliamento della scuola materna, la costruzione del campanile e la sistemazione dell’altare maggiore. Diversi parrocchiani si ricordano inoltre, della minuziosa attenzione con cui preparava i fedeli ai riti liturgici. Per tutto questo e per i profondi valori che ci ha trasmesso, vogliamo ricordarlo nel ventennale della sua morte. Bruno Farronato

cielo

Gino Parolin

Carlo Bosio

Bruno Pizziolo

55 anni 13 febbraio 2014

82 anni 19 febbraio 2014

Antonietta Crestani

Primo Farronato

72 anni 21 febbraio 2014

76 anni 23 febbraio 2014

Gino Pedo 79 anni 3 febbraio 2014

Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.

SEDE: V.le San Giuseppe, 91 - San Giuseppe di Cassola (VI) Tel. 0424 512222 - Cell. 348 7679123 - 360 221742 REPERIBILITA’ 24H SU 24

Custodi cimiteri comunali


Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.