Nuovo Ezzelino - Maggio 2014

Page 1

39O ANNO / nO 414 / MAGGIO 2O14

IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.


La copertina a parole… 39O ANNO / nO 414 / MAGGIO 2O14

IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.

Le contrade Torre e Castello festeggiano assieme. Dopo aver realizzato insieme l’angolo rustico, vincono rispettivamente con Massimo Scotton l’edizione zero di “Lettere dal Fronte”, (gara di regolarità con bici d’epoca), e con Marco Benacchio sul fedele musso Gimo il 44° Palio delle Contrade.

Sommario 3

Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino

Maggio 2O14

In copertina foto di: Adriano Boscato Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Stefania Mocellin, Christian Rinaldo, Serenella Zen. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

4

5 6-7

ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.

Angoli rustici, Angoli di cultura

Lettera

Lettera ad un uomo e sportivo vero

Fatti e Misfatti

Un vecchio ammalato

Resoconti

Musical “in viaggio con Pinocchio…”

13

Caro vecchio Monumento

14

Convegno “Giovani & lavoro. Quanta innovazione?”

8 9 15

Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco

Editoriale

10-12 16-17

Curiosità

SAN JACARI in facebook

Appuntamenti

VIII torneo di calcio a 5 “Festa del centro parrocchiale”

NUOVI NATI?

Condividi la tua gioia con i lettori de Il Nuovo Ezzelino, inviaci le foto via e-mail a: proromano@libero.it oppure portacele in redazione in via G. Giardino, 77 a Romano.

Cori a Ca’ Cornaro 4-5 Luglio 2014

44° Palio di Romano Angoli Rustici

Di ricetta in ricetta

Albergo - Ristorante dalla Mena prima parte

18 Notizie in breve 19 Defunti

FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112


EDITORIALE

Angoli rustici, Angoli di cultura Cari lettrici e lettori ben ritrovati, acqua e fuoco, dolce e salato, siori e poareti, … tra i temi che hanno contraddistinto questa 29 edizione degli angoli rustici io aggiungerei il binomio pioggia e sole. La prima ha fatto posticipare gli eventi in programma il 21 ed il 27 aprile, il secondo ha allietato il 1 ed il 4 maggio consentendo al numerosissimo pubblico, di apprezzare appieno sia gli Angoli Rustici che il Palio. Erano infatti più di ventimila le persone che hanno affollato i nostri splendidi angoli, attestandone un grande successo. Rievocazioni storiche che, grazie ad un continuo miglioramento, si sono trasformate da semplici angoli rustici, ovvero quadri animati dove si rappresentavano scene di vita degli anni venti, (basate principalmente sui ricordi nei nostri nonni), a veri e propri angoli di cultura. Luoghi in cui ogni minimo dettaglio viene allestito con cura, dove nulla è lasciato al caso ma è frutto di un sapiente lavoro di studio e di approfondimento. La manifestazione, preceduta da mesi di ricerca e di consultazione, anche di documenti molto rari e preziosi, sa oggi proporre uno spettacolo altamente formativo dove quel bagaglio di conoscenze e pratiche acquisite viene trasmesso ai visitatori.

colare come quel finissimo pezzettino sospeso che, illuminato da un raggio di sole, brillava come un oggetto prezioso. Quel “foglietto d’ oro”, era in realtà un dolce povero, semplice ma buono. Era la caramella di zucchero che realizzavano le nostre nonne, ed eccezionalmente riprodotta con lo stesso procedimento di allora. Domenica 4 maggio i festeggiamenti sono iniziati di buon mattino, con le celebrazioni per il centenario del Monumento a Dante Alighieri. A seguire, nel pomeriggio, la sfilata delle contrade ha visto l’apprezzata presenza del “Reparto Grande Guerra del Grappa” accompagnato dai Bersaglieri in bicicletta e dai Cavalieri Cenedesi. Grande festa infine al mussodromo che ha decretato il successo del binomio Torre Castello.

Diviene così semplice apprendere la vita di Ezzelino III e di Cunizza vissuti a cavallo del 1300, visionare le mappe originali del secolo scorso sui canali di irrigazione da realizzare nel nostro territorio, apprendere i dettami dell’antico libro di Andrea Pietro Matteoli del sedicesimo secolo, per non parlare dei segreti dell’alveare, delle candele e di molto altro. Impossibile riassumere questo spettacolo in poche righe. Con l’aiuto dei capicontrada nei prossimi mesi cercheremo di rivivere con voi alcuni degli aspetti culturali, didattici o storici emersi durante le loro lunghe e scrupolose ricerche. Apprendere ma non solo. Negli angoli rustici si potevano anche degustare diversi prodotti, alcuni dall’aspetto molto parti-

Concludo questo mio editoriale rinnovando i complimenti a tutti i contradaioli per la dedizione e l’impegno dimostrato che conferma, ancora una volta, l’eccellenza di Romano in tema di rievocazioni storiche. Buona vita

Maurizio Scotton

foto di Maurizio Scotton


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 LETTERA PAG. 4

Lettera ad un uomo e sportivo vero Caro Antonio in silenzio e con grande amore ti abbiamo accompagnato in questo tuo ultimo campionato ed il risultato è stato una promozione, si la promozione al campionato nella massima serie, la serie Celeste, oppure come avresti detto tu Bianco - Celeste… di Maurizio Carlesso

Caro Tony in Paradiso avevano bisogno di un grande presidente ed ora hai a disposizione verdi campi su cui condurre nuove squadre e siamo certi che porterai in alto la tua cara Romano. Presidente Tony, sei stato convocato dal Padre Celeste, strappandoti all’affetto della tua famiglia, all’adorata moglie ed ai figli che ti hanno tanto amato, ma ricorda, anche noi siamo figli tuoi, quei figli che accoglievi all’ Ac Romano, e che con i tuoi insegnamenti hai fatto diventare uomini, genitori, dirigenti. Ci hai

e ed as v o nu

Via Salvo d’Acquisto, 5 36065 MUSSOLENTE (VI) Tel. 0424 30129 fax 393734 gardin.roberto@gmail.com

guidati nei primi passi della nostra vita sportiva ed ci hai trasmesso tutti i valori di vita e sportivi possibili, rispetto, lealtà e perdono nel sano agonismo. Fede speranza e carità sono state sempre le parole guida della tua vita. Le hai insegnate a tutti noi una fede che ha contraddistinto tutta la tua vita sino all’immagine dell’ultima sera quando stringevi nella mano sinistra l’immagine della Vergine Maria, una carità che hai testimoniato in tutti gli esempi di vita e disponibilità per gli altri, dimenticando

le tue personali esigenze, hai pensato ai giovani, ai più deboli ed agli anziani in modo particolare quando hai voluto far nascere la casa di riposo di Romano, oppure promuovendo la costituzione della nostra banca di Romano ed infine la speranza che hai testimoniato fino all’ultimo giorno quando stringendo le tue forti mani alle persone che venivano a trovarti, riuscirvi ancora a dare un segno di speranza per il futuro, sussurrando con un filo di voce un ciao … grandi sono i semi che hai posto nei nostri cuori e stai certo che daranno grandi frutti. Spero mi abbia perdonato il luogo Sacro, ma l’unico saluto che potevo dedicare ad una persona come il presidente, il mio presidente, il nostro presidente è stato un grande e lungo applauso … so che è così che avresti voluto salutare tu per chiudere una bella, importante e gloriosa partita, la partita del cuore, dei nostri cuori. Grazie Presidente, grazie Toni il tuo pubblico, i tuoi tifosi tutti, i tuoi tanti amici che ti hanno abbracciato ti hanno dimostrato il grande affetto e la stima che ti sei meritato. Ora Tony, prendi per mano la tua famiglia ed insieme a lei tutti noi, rasserena i nostri cuori e dai la forza alla tua famiglia per capire questo disegno. Non fare mai del bene se non sei pronto a ricevere ingratitudine, eri solito dire ed insegnavi questo insieme al perdono di ogni torto. Questa resterà per tutti noi la tua grande eredità. Caro Presidente, Ti sono stati vicini e ti hanno accompagnano tutti gli alteti del Romano Calcio, di ieri, oggi e domani, i Donatori di Sangue, gli Alpini, l’Aido e tutte le associazioni di Romano. Buona trasferta Presidente.


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 FATTI E MISFATTI PAG. 5

FAT T I E

Un vecchio ammalato

MISFATTI

Neanche il Palladio aveva colto, inizialmente, questa magia. Invitato a presentare un suo progetto, portò alla commissione cittadina un disegno bello, funzionale, all’altezza della sua fama. Di pietra. “Grazie architetto, - fu la risposta – ma il ponte è sempre stato di legno e tale deve rimanere. Il Palladio, da genio quale era, venne, bevve l’acqua del fiume, passò le mani fra la ghiaia del greto, annusò l’aria, chiuse gli occhi e si lasciò permeare dalla storia e dall’atmosfera del luogo. Riaprì gli occhi dopo un po’: “Tornerò.” Fu così, più o meno, che nacque il progetto capolavoro che è ancora sotto gli occhi di tutti: il simbolo di una città e, per estensione, di un territorio, di

“Magia di una notte sul ponte vecchio,/ case antiche alla luce del lume,/ coi piedi bagnati dal fiume./ Magia, una notte sul ponte vecchio:/ il fiume racconta che tutto fluisce,/ che niente comincia o finisce,/ Che noi siamo l’acqua di sotto del ponte,/ andiamo nel mare, ma torniamo alla fonte.” * di Gianni Dalla Zuanna - disegno di Andrea Farronato

un popolo che in questo manufatto si riconosce. Chiamatelo “di Bassano”, “Vecchio”, “degli Alpini”, o più semplicemente “il Ponte” e tutto il mondo saprà a cosa vi riferite. Adesso il ponte è malato, è fragile, ha bisogno di cure. Già in passato è stato ricostruito più volte, tredici, a causa di alluvioni, distruzioni o del naturale logoramento dei materiali, ma oggi non possiamo immaginarlo diverso da quello che è, immaginare Bassano senza il suo ponte. Lo so, non è una notizia che coinvolga direttamente il nostro territorio, ma tutti noi, anche a Romano, non possiamo non essere preoccupati per le sorti di questo manufatto storico. Tutti siamo, per meriti o per elezione, alpini,

DEMOLIZIONI TRASPORTO E RECUPERO INERTI DA DEMOLIZIONI E SCAVO LOTTIZZAZIONI COMPLETE - ASFALTATURE PIAZZALI MOVIMENTO TERRA / SBANCAMENTI 36060 S. CUORE DI ROMANO D’EZZELINO Via Nardi, 140 - Tel. 0424 570346 - Fax 0424 570396 www.farronatocostruzioni.it

nel senso più profondo che questa parola significa, e quindi il ponte è anche nostro. Come sempre succede in questi casi, a casa nostra, si stanno moltiplicando le iniziative per sensibilizzare e raccogliere i fondi necessari. Chissà che questo ci faccia aprire gli occhi sul patrimonio storico, artistico e culturale, che è immenso, del nostro territorio, così che si possa imparare ad apprezzarlo, amarlo e conservare per le future generazioni. * (i versi sono tratti da una canzone di Ivano Tolio, ”Una notte sul ponte vecchio”, contenuta nell’album “Così poco dance”)


Musical “in viaggio con Pinocchio…” Domenica 6 aprile 2014, al teatro “G. Gnoato” di S. Cuore, la Compagnia teatrale ”I Geniattori” della Scuola dell’Infanzia di S. Giacomo, ha debuttato con il Musical “In viaggio con Pinocchio…”. I Geniattori sono un gruppo di ben 20 genitori-attori, affiancati dalla Band della Scuola: la “Big Band”, composta da 6 genitori-musicisti, diretti dalla Coordinatrice della Scuola Silvia M. Scotton. Il Musical è stato realizzato, per accompagnare e sostenere la programmazione educativo-didattica proposta dal team docenti. La rappresentazione per i bambini è stata un vero successo; gli attori-genitori interagivano costantemente con i bimbi stessi, creando una magica atmosfera dove i bimbi erano assorti e coinvolti dal fantastico mondo di Pinocchio, abilmente ricreato sul palco. In un secondo momento il Musical è sta-

to proposto ai genitori della Scuola e il risultato è stato altrettanto entusiasmante; applausi a non finire, con richiesta della replica!!! Gli ingredienti magici del Musical sono stati l’entusiasmo, l’allegria, l’impegno, la sintonia e il totale coinvolgimento di queste meravigliose e stupende persone, che hanno voluto mettersi in gioco, ritornare un po’ bambini, riuscire ad essere se stessi ed esprimere i propri talenti senza sentirsi giudicati o criticati. E’ meraviglioso aver visto l’incanto negli occhi dei bambini… grazie a… Geppetto, interpretato da Alberto, che con la sua pazienza e bontà realizza il suo grande desiderio… avere un bambino, al Grillo Parlante, Chiara, che con i suoi saggi consigli è sempre di aiuto a Pinocchio, anche se il Gatto, Michela e la Volpe, Paola, con la loro astuzia riescono ad ingan-

narlo, alla Fata Turchina, Eleonora, che con le sue magiche parole aiuta sempre il burattino, al grande Mangiafuoco, Nicola, che dietro al suo tono e aspetto burbero e cupo nasconde un cuore d’oro, ai burattini: Arlecchino, Katiuscia, a Colombina, Alice, a Pulcinella, Daniela, alla Strega, Daniela e al Pagliaccio, Silvia, che grazie alla bontà di Pinocchio assaporano il gusto della libertà, a Lucignolo, Andrea, l’amico birichino del nostro burattino, allo splendido Gruppo di ballo composto da:Chiara, Cristina, Laura, Iole, Chiara e Valentina, che hanno animato in modo dinamico e coinvolgente tutto lo spettacolo e che ora i bambini a Scuola ballano, allegramente, le loro coreografie!! Alla voce narrante, Daniela, che con la sua voce melodiosa e rassicurante ha accompagnato i bambini e i genitori per tutto il Musical, al Giullare, Alice, che


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 RESOCONTI PAG. 7

La Compagnia teatrale “I Geniattori”

ha aperto e chiuso il sipario con la sua energica simpatia e fantasia, all’unico, al solo, al grande Pinocchio, interpretato da Erica, che con inimitabile comicità, ma con il Cuore grande e sincero è riuscito a diventare un bambino VERO e ha conquistato tutto il pubblico!!! Dulcis in fundo, a coronare il nostro Musical, la Band della Scuola; the Big-Band, costituita da: Marco e Paola, voci grintose e melodiose, Alessandro alla chitarra elettrica, Fernando alla tastiera, Alipio al basso e Matteo, la nostra macchina del tempo, alla batteria! E’ stupefacente ascoltare i bambini mentre cantano le canzoni della Big-Band nei corridoi, in sezione e in giardino. Con molta passione e disponibilità, Antonio, Katiuscia e Lorenzo hanno realizzato le scenografie che gentilmente verranno offerte alla Scuola. Oltre alla grande soddisfazione del Musical, vorrei sottolineare la meraviglia dell’aggregazione di questo gruppo, che si sono trovati il giorno all’assegnazione delle parti, un po’ per gioco, un po’ per

The Big-Band

far divertire i bambini e prova dopo prova, giorno dopo giorno, hanno creato un gruppo di persone seppur diverse, ma in sintonia tra loro. La forza del gruppo è stata proprio questa; hanno unito le loro diversità per un progetto corale, per offrire ai loro figli e ai bambini di tutta la Scuola un piccolo, ma grande DONO D’AMORE… Un saggio disse: “Una tigre non si preoccupa mai di quello che pen-

sa una pecora e noi per aver fatto quello che abbiamo fatto, siamo stati 26 tigri!!!”. Ringrazio tutti i Geniattori e la Big-Band per aver vissuto insieme il Viaggio di Pinocchio in modo unico e irrepetibile, che resterà nei nostri cuori e in quello dei bambini molto a lungo. Silvia M. Scotton Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 CURIOSITA’ PAG. 8

SAN JACARI in facebook

Sta spopolando in internet, su facebook, il nuovo cult virtuale “SEI DI… (nome paese) SE… Piccolo amarcord di messaggi virtuali dove i membri del gruppo postano fatti, ricordi o persone del paese o addirittura della frazione come sta succedendo in quella di San Giacomo. di Nicola Battocchio

2a SENA SAN JACARA

C’è chi ricorda il personaggio strano del paese, chi posta la foto delle elementari e chi addirittura ritrova vecchi compagni di merende che, per un motivo od un altro, non ha più visto da moltissimi anni. Tutto è cominciato quando, ad inizio anno, il nostro paesano “Profilo Bat” vede che questo trend virtuale sta dilagando e soprattutto che gli “amici-rivali storici” della frazione di Romano Alto sono già a 300 iscritti. Non ci pensa su due volte, crea il gruppo su facebook e comincia ad invitare amici che a loro volta ripetono l’azione, invitando altri amici. E’ un passaparola rapidissimo, dilagante e, nel giro di un paio di settimane, il gruppo TE SI DA SAN JACO SE… raggiunge i 600 iscritti!!! Tuttora dopo 5 mesi dal suo esordio il gruppo continua a “produrre” ricordi ed ogni

giorno mediamente viene postata una foto storica o un ricordo di 20/30 anni fa. Gettonatissimi erano i “ciuccetti che se toèva al casoein de a Odilla” o “el giro sul muretto intorno a ciésa”; ma non mancano le foto di battesimi della classe del ‘59 oppure i campi scuola dell’80, insomma un bel tuffo nel passato. Possiamo dire che per la prima volta, non si può accusare il Social Network più famoso del mondo, di portare solitudine e isolamento, ma bensi di riunire persone nate nello stesso paese e che, col passare del tempo, si sono perse di vista. Questo il motivo dell’organizzazione della 1a SENA SAN JACARA che si è tenuta dalla “Mena” lo scorso marzo e LA PENULTIMA SENA SAN JACARA organizzata lo scorso 10 maggio allla Pizzeria “Biancaluna” di Fellette… Il gruppo ha una vera e propria “struttura”:

c’è un gruppo di 6-7 persone, i Ministri, che assieme al Presidente stanno organizzando il 1° RITROVO DEI SAN JACARI che coinciderà probabilmente con una serata della Sagra Paesana di settembre. Sarebbe molto simpatico che in quel frangente più iscritti al Gruppo dessero adesione in modo da creare una vera e propria serata San Jacara con tanto di premiazioni varie dei personaggi paesani e la visione di tutte le foto che sono state postate in questi mesi proiettate in un megaschermo!!! Iscriversi al Gruppo è semplice: basta avere un profilo facebook, chiedere l’accesso a TE SI DA SAN JACO SE…, e avere tanti ricordi da condividere con coetanei paesani e non. Dai forza San Jacari, il prossimo obbiettivo è raggiungere SEI DA ROSA’ SE… che sta toccando la soglia dei 1000 iscritti!!!


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. 9

VIII TORNEO DI CALCIO A 5 “FESTA DEL CENTRO PARROCCHIALE” Gioco e Solidarietà alla Festa del Centro Parrocchiale Festa e solidarietà, aggregazione e valori condivisi, questi più che mai i principi nei quali ci si riconosce nell’ottava edizione della Festa del C. P. a San Giacomo. L’appuntamento di inizio estate tra balli, agonismo, giochi, danze, musica e tanta pizza, quest’anno si arricchisce di nuovi stimoli e nuove sfide. SOLIDARIETA’ NELLA SFIDA: Nei tornei di calcio a 5 e di beach volley si sperimenta una nuova iniziativa. Un piccolo montepremi destinato alla prima e seconda classificata, da veicolare ad un ente/associazione NO-PROFIT, NON COMMERCIALI.

Squadre partecipanti all’edizione 2014 del calcio a 5 SQUADRA ENTE DESTINATARIO DEL PREMIO ASSOCIAZIONE SERIOLA Associazione Culturale Seriola PROTEZIONE CIVILE ROMANO Ass.Volontari A.i.b. Prot. Civile Romano FOOTBALL LEGENDS Ist.Comprensivo Statale M. Grappa BANCA DI ROMANO Fondazione Città Della Speranza SCUOLA ELEMENTARE S. GIACOMO Comitato Genitori San Giacomo KM ZERO Caritas Di San Giacomo SCUOLA MATERNA S. GIACOMO Scuola Materna S. Giacomo S. CUORE OVER Scuola Materna S. Cuore SCUOLA MATERNA FELLETTE Scuola Materna Fellette OTB FOUNDATION Otb Foundation AI BUEI Ass. Italia Progeria Sammy Basso ATLETICO ATTAWASSOL ROMANO Associazione Attawassol So.cu.sp.


Angoli Rustici

IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 44° PALIO DI ROMANO PAG. I0

Premiazioni

foto di Marco Benacchio

Ca’ Cornaro

foto di Marco Benacchio

Poareti e siori

foto di Roberta Canova

Carlessi Pragalera

foto di Roberta Canova

Ave miee

foto di Andrea Fantinato foto di Andrea Fantinato


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 44° PALIO DI ROMANO PAG. II

Farronati Signori Valle

Sorella Acqua, fratello Fuoco

foto di Andrea Fantinato

foto di Roberta Canova

Marchi

Il paradiso delle oche

foto di Andrea Fantinato foto di Andrea Fantinato

Molinetto Cafe’ e late

foto di Andrea Fantinato

foto di Simone Ruffini


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 44° PALIO DI ROMANO PAG. I2

Torre Castello

Cunizza ed Ezzelino nel filo’

foto di Antonio Bordin

foto di Roberta Canova

Z aghi

Dolce e a maro

foto di Roberta Canova foto di Andrea Fantinato

La Sfilata

foto di Antonio Bordin foto di Antonio Bordin


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 RESOCONTI PAG. I3

Caro vecchio Monumento Caro vecchio Monumento, per festeggiare il tuo primo centenario, grazie al dott. Giovanni Marcadella, abbiamo riscoperto un pezzo della nostra storia e con essa abbiamo riscoperto un angolo splendido del nostro territorio. di Maurizio Scotton

21 aprile 2014 La Pro Loco ed il Gruppo Alpini di Romano posano il pino di classe 04 maggio 2014

Qualcuno non ti conosceva, altri ti confondevano con torre campanaria. Nel giorno del tuo compleanno, il 21 aprile 2014, nonostante la pioggia, ti abbiamo regalato due pini marittimi, per completare quel quadro voluto a suo tempo, da Max Onagro. Essi ci aiuteranno a mantenere vivo l’impegno preso di valorizzarti dal punto di vista storico culturale, e di valorizzare il colle e l’ambiente dove sei inserito. Siamo ritornati a farti festa domenica 4 maggio in una splendida mattinata di sole. C’erano i rappresentanti della Seriola, degli Alpini di Romano e di molte altre Associazioni di Volontariato del nostro comune. C’erano poi… il presidente Gobbi, Cunizza, Ezzelino III ed “il Sommo Poeta”. È stata una gran bella festa a cui spero segui un adeguata operazione di restauro per riportarti all’antico splendore. Nell’augurarti 100 di questi giorni, su questo colle eternato per sempre nei versi della Divina Commedia, osservo il nostro bel comune ed immagino fiducioso i numerosi giovani e scolari che verranno sul col Bastia per scoprire la tua e la nostra storia. Buon Compleanno Monumento a Dante Alighieri.

le foto sono di Antonio Bordin


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 RESOCONTI PAG. I4

Banca di Romano e Santa Caterina per i giovani

Convegno “Giovani & lavoro. Quanta innovazione?”

131 borse di studio per i bravissimi delle Scuole Superiori e dell’Università

La Banca di Romano e Santa Caterina lancia un segnale positivo fra le realtà bancarie del nostro territorio. E lo fa partendo dal mondo dei giovani. La Giornata a loro dedicata ha aperto con la premiazione di 131 studenti tra Scuole medie, Superiori ed Università, soci e figli di soci, premiati per merito conseguito nel 2013. Nella seconda parte, per il convegno sul tema “Giovani & Futuro. Quanta innovazione?”, alla presenza di oltre 500 persone, sono intervenuti due volti conosciuti della radio come Fulvio Giuliani (quale conduttore), capo-redattore di RTL 102,5 ed il saggista/editorialista Davide Giacalone. Il primo ha interpretato il pensiero e le preoccupazioni di tutti i giovani che quotidianamente interagiscono con l’emittente, mentre il secondo, pur esordendo con il presupposto che l’Italia ha troppo debito pubblico e poche persone al lavoro (22 milioni di lavoratori mantengono 38 milioni non occupati), ha rincuorato i presenti con una rilettura dei dati nazionali relativi a indebitamento complessivo (pubblico e privato), avanzi primari del bilancio pubblico (dal 1995

l’Italia è sempre in avanzo primario), surplus commerciale secondo in occidente, che consentono di mettere in forte discussione l’ingiustificato autolesionismo che caratterizza il nostro Paese. Interessantissimo anche l’intervento di Federico Visentin, Mevis Spa, vice presidente di Federmeccanica, il quale ha sottolineato come “18 anni di panchina da studenti, prima di entrare nel mondo del lavoro, son decisamente troppi”, motivo per cui diventa indispensabile facilitare l’ingresso nel mondo della produzione già durante gli studi, e come sia necessario un diverso approccio alle regole di ingaggio per i nuovi occupati. Gianpaolo Pezzato (Fondazione La Fornace dell’Innovazione) ha confermato che “L’Italia rimane ancora il Paese migliore dove fare impresa”. Natalino Malasorti, Cea Design, è stato una testimonianza di come un artigiano lavorando sull’innovazione di prodotto possa far crescere un’azienda solida e competitiva sui mercati mondiali, anche in tempi di crisi. Il docente universitario Lorenzo prof. Vangelista sul tema “INNOVAZIONE TEC-

NOLOGICA” ha rivelato come l’università approccia i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e, come innovatore e cioè ideatore di un progetto innovativo, quali difficoltà ha incontrato per la sua realizzazione. “La banca da tempo ha riconosciuto il mondo giovanile come un interlocutore importante del territorio perché rappresenta oltre che il presente anche il futuro – commenta il Presidente Umberto Martini – Appartiene alla nostra realtà il primo gruppo costituito dai Giovani soci del Credito Cooperativo in Veneto. Non c’è dubbio: è questo è il momento di preparare i futuri imprenditori e la futura classe dirigente, cominciando a far loro respirare i valori sempre attuali del nostro movimento e coinvolgendoli nella vita della cooperativa». L’evento si è concluso a tarda serata con la parte “Sbank Music Night”, festa con musica dal vivo e grande divertimento per tutti.


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 APPUNTAMENTI PAG. I5

Cori a Ca’ Cornaro 4-5 Luglio 2014 L’edizione di Cori a Ca’ Cornaro di quest’anno, giunta ormai al suo 36° anniversario, e che si svolgerà come sempre il primo venerdì e sabato di luglio, sarà un’edizione speciale. Speciale perché? Per il terzo anno di fila, siamo al debutto a cori a Ca’ Cornaro con un nuovo maestro, che risponde al Nome di Renata Bianchin. Avete letto bene Renata, una donna a controllare più di venti uomini. Grazie alla sensibilità dei nostri sponsor, anche quest’anno riusciamo a regalarvi due serate, che quest’anno saranno completamente diverse fra loro. Inoltre sabato 5 luglio omaggeremo il “Nostro Maestro” Silvio a dieci anni dalla sua scomparsa. Per ricordare il centenario dall’inizio della prima guerra mondiale, nel modo a noi più consono, abbiamo pensato di dedicare la prima serata del venerdì alle ”cante” alpine, chiamando dei gruppi corali il cui repertorio sia incentrato su questo argomento: il coro Ana Cittadella e il coro Ana di Codroipo. Il gruppo alpini di Romano capoluogo, quest’anno, sarà direttamente interessato alla manifestazione in quanto co organizzazione della serata stessa. Anche il coro Ezzelino ovviamente sarà presente sul palco, rispolverando per l’occasione vecchi canti del suo repertorio iniziale quando ancora si chiamava coro Monte Asolone. La seconda serata, di sabato 5 luglio, sarà la classica manifestazione dei “Cori a Ca’ Cornaro” con gruppi di diversa estrazione canora. Come sempre aprirà la serata il Coro Ezzelino, a seguire avremo il coro Bismantova e chiuderà la serata il gruppo folkloristico i Campagnoli. Attendiamo con piacere il sempre numeroso pubblico, amico fedele del Coro Ezzelino e amante del bel canto. Bordignon Antonio


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 DI RICETTA IN RICETTA PAG. 16

Di ricetta in ricetta

Piccole storie dei locali storici del comune di Romano con le ricette più importanti dei loro chef

Albergo - Ristorante dalla Mena

Prima parte

In quell’Italia povera, del dopoguerra, verso gli anni cinquanta ci fu un periodo fecondo per chi decideva di dar vita ad attività commerciali. In quel periodo, nel nostro territorio, tantissimi appassionati di montagna o escursionisti locali si dedicavano a lunghe passeggiate sui sentieri verso il massiccio del Grappa passando per la Valle Santa Felicita. di Duilio Fadda

In quell’Italia povera, del dopoguerra, verso gli anni cinquanta ci fu un periodo fecondo per chi decideva di dar vita ad attività commerciali. In quel periodo, nel nostro territorio, tantissimi appassionati di montagna o escursionisti locali si dedicavano a lunghe passeggiate sui sentieri verso il massiccio del Grappa passando per la Valle Santa Felicita. Ecco perché, nel 1957, la signora Filomena Buraschi, figlia del noto imprenditore Lorenzo, decise di dar vita all’attività commerciale di Oste in località Valle SanAnni ‘20, Mena e famigliari davanti alla Fornace ta Felicita. Allora con pochi mezzi si riusciva a creare un’attivi- cali dell’osteria. In quel tempo a Bassano tà interessante, infatti, il mestiere di Oste c’era la caserma degli alpini e questi si la rese famosa in tutto il territorio bas- recavano con lunghe marce fino in Valle sanese. All’apertura il menù dell’osteria Santa Felicita per le esercitazioni militaera assai povero, come era l’Italia di quei ri. Fiutando la possibilità commerciale, la tempi, ma i tipici piatti nostrani veniva- Mena, si piazzava all’imbocco della Valle no preparati con competenza e amore e, con un tavolino attrezzato e fornito di la Mena come veniva chiamata, riusciva panini e bibite fresche. Così, quando gli a far diventare un piatto speciale anche ufficiali concedevano qualche minuto una pastasciutta al ragù con i suoi modi di riposo alle reclute, lei offriva ristoro a gentili e cortesi che intratteneva con questi ragazzi con le sue libagioni. C’è da tutta la clientela. Lei, veniva apprezzata aggiungere che a quel tempo, in valle, anche per questo, non faceva differenze non c’era l’elettricità e neanche l’acquefra i suoi clienti; ricco o povero avevano dotto e quindi per raffreddare le bibite si lo stesso trattamento e la sua disponi- andava a Rossano Veneto a prendere il bilità la rendeva ancora più amata dalla ghiaccio e l’acqua si riusciva a recupemoltitudine di escursionisti e rocciatori rarla nel pozzo dei “Baretina”. che nei fine settimana riempivano i lo- Il 1968 portò un primo cambiamento

al locale, con l’aiuto di Guido Andriollo (impresario), Giacomino Andriollo (muscoli) ruspista e Angelo Farronato, amico di famiglia e costruttore stradale si mutò la struttura con la costruzione della prima sala e l’importante posizionamento del caminetto. Tutti questi lavori resero più accogliente il locale e determinarono anche il salto di qualità dell’ambiente da semplice osteria divenne trattoria. La Mena non cambiò però le sue abitudini verso la clientela, apportò solo qualche piccola novità nel menù ma, sui tavoli, venivano servite non solo semplici pastasciutte ad ogni ora del giorno e della notte, ma anche polenta e soppressa, fagioli in salsa ed il menù dei primi piatti si ampliò con alcune novità. Il 1971 è un altro momento importante. Venne costruito un altro piano, dove poi vennero sistemate le camere per la clientela che da allora poté soggiornare più a lungo e i locali al piano terra presero forma con un nuovo salone per disporre di più spazio. Nel 1972 si può già definire AlbergoRistorante perché la grande sala e le sei camere da letto per la clientela diedero qualità a questo angolo della Romano di quei tempi. E’ allora che la Mena assunse un giovane volenteroso ma, ancora, inesperto nel mestiere di cameriere o di cuoco. Sergio Dussin giovane rampante si mise a disposizione della consumata e navigata Mena per imparare tutti i segreti di un’arte bella ma difficile. Ecco che, adesso, Sergio ci farà rivivere dai suoi ricordi alcuni episodi: Sergio, nel 1972 tu eri un giovane inesperto del mestiere quale fu l’impatto sul posto di lavoro? Quando cominciai a lavorare, non aven-


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 DI RICETTA IN RICETTA PAG. I7

Gildo, Toni Cocco, Benacchio e la Mena

do competenza del mestiere mi adattai a tutto ciò che c’era da imparare, dalla cucina alla sala… non c’era confine! Le mansioni da espletare per me erano un mondo nuovo e l’apertura alla conoscenza era totale. Poi la comprensione e il metodo di insegnamento della Mena facevano il resto, negli anni ho poi constatato che quelle nozioni son state come i fondamentali per un calciatore, senza quelli non avrei potuto percorrere la strada finora esplorata. Dici che il lavoro era interessante ma ricordi qualcosa di quelli anni che ti ha colpito in modo particolare? Bisogna premettere che allora la vita aveva un altro sapore anche nelle relazioni interpersonali e nell’ambiente di lavoro. Innanzitutto non c’era lo stress di oggi. Poi, l’orario di lavoro non aveva la rigidità di questi tempi nel nostro campo. In valle durante tutto l’anno funzionava il poligono di tiro dove i militari venivano ad esercitarsi e dalle 6.00 del mattino fino a notte fonda vi era un continuo viavai di persone; chi beveva il caffè, chi mangiava il panino e chi ancora la polenta con la soppressa; la clientela era variegata e andava dalla recluta al rocciatore, dal nottambulo al turista. Ricordo che allora un panino costava 120 lire, un bicchiere di vino da 50 a 80 lire. La mia paga si aggirava intorno alle 35.000 lire ed io riuscivo a portare a casa anche 80.000 lire di mance. Il locale, intorno al 1972, era un punto di riferimento per tantissimi clienti e quelli abituali premiavano il personale in base alle capacità ma anche alla velocità ed alla disponibilità, perciò tantissimi lasciavano la mancia, io mi facevo ben volere dai clienti, ecco il perché di tanti guadagni.

Gino Bartali in allegria con Sergio ed altri amici

Raccontaci invece della Mena, del suo locale... Prova ad immaginare questa trattoria come poteva essere a quei tempi. Intanto il banco del Bar non era la e non era così “tecnologico” come oggi, poi in quella che era la sala del bar c’era una grande folla con tutti questi rocciatori che frequentavano e animavano l’ambiente. Questi, comunque, avevano una grande confidenza con la Mena, subivano il suo fascino perché lei dedicava a loro piccole attenzioni, soprattutto grande disponibilità e vera accoglienza. Cose che erano percepite positivamente da chi frequentava il locale. Succedeva anche che nei periodi più freddi dell’anno gli escursionisti trovavano riparo dentro il locale senza aggiungere una lira; così si sistemavano con il loro sacco a pelo in qualche pertugio e l’indomani, dopo una ricca colazione, potevano ripartire verso casa o per i sentieri verso il massiccio. Capitava anche che, talvolta, alcuni rari clienti, si trovavano in difficoltà per pagare le consumazioni o altre piccole spese impreviste. La Mena da grande donna qual’era diceva: Va ben Putel, va pur me li darè n’altra volta. Dimostrava, in ogni caso, qualità naturali di imprenditrice capace e lungimirante. Sui prezzi per esempio non aveva l’abitudine di fare grandi aumenti come avveniva altrove, lei con piccoli ritocchi riusciva a non scontentare mai la clientela; Natale e Pasqua erano i momenti che normalmente usava per fare questi piccoli aggiustamenti. Ricordo che una volta aumentò il prezzo del primo piatto di 10 lire ed il secondo di 20 lire. Ma oltre alle sue capacità manageriali quali altri “doni” possedeva, per esempio sapeva cucinare?

Di “doni” o pregi ne aveva tanti ma voglio essere più preciso. Quando misi piede per la prima volta quassù non avevo la minima nozione di cucina o di servizio ai tavoli, con lei ho appreso ogni trucco o accorgimento per poi potermi confrontare con qualsiasi cliente. I primi tempi feci, come si dice oggi, una full immersion, in cucina. Infatti, la cucina era curata in famiglia con l’aiuto di una brava signora amica di casa, Maria Vedovotto. Il ragù per la pasta nasceva da quelle mani, così pure la salsa per i fagioli e, allora era una rarità, la besciamella per il pasticcio. Però aumentando il lavoro ci fu bisogno di assumere un vero cuoco. Questo fu individuato in Mario De Cicco di Borso del Grappa, con, alle spalle un’importante esperienza al Ristorante Cà Sette. Con lui fu possibile non solo servire clienti occasionali ed escursionisti di passaggio ma, anche, fissare banchetti organizzati, matrimoni e varie altre cerimonie. Questo avveniva di giorno, la notte il rituale era: un cliente lanciava un sasso sul balcone, quando gli altri locali a Romano erano chiusi, lei scendeva in cucina e si dedicava alla preparazione degli spaghetti per i clienti nottambuli esigenti, con molta pazienza e disponibilità. Questa prassi si diffuse fra i suoi clienti abituali e divenne quasi un’abitudine soprattutto il sabato notte. La Mena aveva, inoltre, una passione smisurata per gli animali da compagnia, c’è stato un periodo che possedeva tre cani, che trattava amorevolmente. Tutti i giorni dedicava parte del suo tempo libero alle lunghe passeggiate in valle con i suoi fidi cani, questo, era per lei un momento di grande relax.

Continua nel prossimo numero…


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 NOTIZIE IN BREVE PAG. I8

100 VOLTE LA SCALATA DEL MONTE GRAPPA IN UN ANNO! Cari amici voglio condividere la mia felicità per aver raggiunto questo obbiettivo tanto cercato.

n. 67 da Semonzo del Grappa Strada “Giardino”

n. 25 da Romano d’Ezzelino Strada “Cadorna”

n. 2 da Cismon del Grappa Strada del “Col dei Prai”

n. 2 da Caupo di Seren Strada “Cadorna”

n. 2 da Possagn

Strada “degli alpini”

n. 1 da Seren del Grappa Strada Chiesa “Nuova”

n. 1 da Fietta

Strada “della Vedetta” - “salto della capra”

Tot. 100

SERGIO DAL MORO

Cinquant’anni insieme

O 2O14 39O ANNO / n 414 / MAGGIO

La coppia Lidia e Domenico Chemello il 30 marzo ha festeggiato il suo 50° anniversario di matrimonio nel modo più solenne. Ci siamo recati a Roma nello stesso giorno in cui, 50 anni fa, eravamo in viaggio di nozze, allora in due ed ora in dieci con figlie, nuore e nipoti. Venerdì 28 marzo eravamo dal Papa, nella basilica di San Pietro, per il penitenziale e domenica 30 marzo in piazza per la benedizione di Papa Francesco. Il nostro “Grazie” a Dio per aver avuto la fortuna di arrivare a questo traguardo, poiché nessuno dei nostri genitori vi è arrivato: mio padre perse la vita dopo 5 mesi dal suo matrimonio, ad appena 28 anni, mia madre a soli 40 anni ed il papà di Lidia a soli 35 anni. Dalla nostra vita familiare abbiamo avuto la gioia di diventare genitori, suoceri e nonni; i figli sposandosi hanno aumentato la nostra famiglia, aggiungendo due nuore e quattro nipoti, arrivando così a 10 componenti. Nei nostri 50 anni insieme ci siamo impegnati non solo per i nostri figli, ma ne abbiamo custoditi altri due; siamo sempre stati impegnati nel volontariato e abbiamo avuto la soddisfazione di essere stati insigniti con il distintivo d’oro del Comune da parte dell’Amministrazione Comunale per i 40 anni nel volontariato. Quest’anno abbiamo festeggiato anche le nostra 50a Adunata Nazionale degli Alpini a Pordenone, sempre assieme. Domenico Chemello

Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” È possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri.

Sede Proloco, via G. Giardino, 77 - San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo Romano: Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir. San Giacomo: Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri. Fellette: Panificio Bosa, Happy Bar, Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore: Speedy Bar (Autolavaggio Scotton). gratuita ai soci. Romano in distribuzione edito dalla Pro Loco di di informazione e cultura IL NUOVO EZZELINO - Mensile


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI4 DEFUNTI PAG. I9

Silvio Farronato TUTTO passa... e 10 anni son volati. Ma non passa la memoria di un ineccepibile gentiluomo. Guardare nel vero e attestarlo è un privilegio di pochi eletti; lui l’ hai saputo fare con ferma volontà di esercitare un ruolo attento e premuroso di uomo generoso e giusto. Con chiara fermezza svolgeva la sua attività quotidiana, motivato sempre dalla volontà di giovare a quanti lui riusciva ad incontrare nei sentieri dei percorsi terreni. Si apprestava ad ogni impegno procedendo con passi silenti, che hanno lasciato l’orma impeccabile del suo sentire. Tale traccia è una nostra “consolazione” che ci aiuta a sentirci privilegiati per averlo incontrato!

nuove stelle nel

cielo

Angelo Caenaro Nino 85 anni 4 aprile 2014

A SILVIO Vorrei fare un disegno per te a matita, Che descriva com’è bella la vita, Per liberare la mia fantasia Perché questa è certamente la via. Vorrei solo regalarti un sorriso, Per rivedere brillare il tuo viso, Vorrei dirti che tutto va bene, Perché c’è qualcuno che ancora a te tiene. Ascolta bene la musica mia, Senti che bella questa melodia, Certo, ha note di un certo spessore Ma colorate che arrivano al cuore. Forse io son fatta all’ antica, Ma voglio bene all’ amico o all’amica, E di te ne ho conosciuto il sapore Ed è per questo che ti porto nel cuore. Una cosa che di sicuro non scordo, È certamente il tuo bellissimo ricordo. Con affetto Chiara Lerna

Concetta Bizzotto ved. Andriollo 94 anni 9 aprile 2014

Antonio Zen Toni 72 anni 19 aprile 2014

Bruno Conte 83 anni 10 aprile 2014

Angela Scotton

Gina, in Benacchio 68 anni 30 aprile 2014

Dal 1966 l’Impresa Funebre BONIN svolge servizi funebri con professionalità, competenza e sensibilità DISBRIGO PRATICHE, CREMAZIONE, TRASPORTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ACCESSORI FUNEBRI E CIMITERIALI.

SEDE: V.le San Giuseppe, 91 - San Giuseppe di Cassola (VI) Tel. 0424 512222 - Cell. 348 7679123 - 360 221742 REPERIBILITA’ 24H SU 24

Custodi cimiteri comunali


Poste Italiane S.p.A. - Sped. A.P. – D.L. 353/2003 - (conv. In L.27/02/2004 n.46 - Art. 1, comma 1, DCB Vicenza. Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa n. 2/1975


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.